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e il libro
INO
FR ASSI CA
U N O D E G L I I N TE R P R E TI P I O R I G I N A L I D E L L A C O M I C I T
italiana. Negli anni ha partecipato a due dei variet che hanno fatto la storia della
televisione: Quelli della Notte e Indietro tutta!. Questa la sua prima autobiografia e,
com facile immaginare, un distillato di pura comicit, fatta di paradossi linguistici e trovate
geniali. Unopera surreale non esiste altro modo per definirla che potr regalarvi ore di
autentico divertimento.
Nino Frassica
La mia autobiogra a
(70% Vera 80% Falsa)
11 dicembre 1950
Cuc Cuc Cuc Cuc Cuc Cuc Cuc Cuc Cuc Cuc Cuc Cuc
Un grosso orologio a cuc davanti al mio lettino batteva dodici colpi.
Sono nato in un ospedale di Messina alle ore 12 esatte dell11 dicembre 1950.
Ammazza che coincidenza pensai a mezzogiorno in punto non un minuto in pi,
non un minuto in meno.
Vidi che era l11 dicembre perch davanti al mio lettino attaccato alla parete cera un
calendario.
Era il calendario di Maria Giovanna Elmi nuda.
Rimasi leggermente turbato.
Non era completamente nuda, era bionda, bellissima.
Il corpo era coperto da un albero di Natale con la scritta:
Buon Natale 1950 a tuttituttitutti dalla vostra fatina
Maria Giovanna Elmi
Un nudo artistico-religioso.
Il nudo di allora era diverso dal nudo di oggi.
Si vedevano solo petto e cosce.
Allepoca i nudi femminili li facevano solo le donne, non come i calendari di oggi
dove i nudi femminili li fanno pure gli uomini.
Quell11 dicembre 1950 nevicava.
A Messina raro che nevichi.
Dissi a mia madre: Nivica? Strano che nivica, per biedda a neve!!!
Ancora non parlavo molto bene.
Ero appena nato.
Parlavo un po in dialetto, un po in italiano, mi mangiavo le Esse le Svi le Ti le
Eviden.
Confondevo mio padre con mia madre, e viceversa.
Coppi pensavo fosse Bartali.
Bartali pensavo fosse Coppi.
I fischi pensavo fossero fiaschi.
Le lucciole pensavo fossero lanterne.
Quante gaffes.
So di avere fatto tante brutte figure.
Adesso per so tutto, so anche cose difficilissime.
So come si scrive esattamente Alfred Hitchcock, Marlene Dietrich (il nome completo
Marie Magdalene Marlene Dietrich) Jas Gawronsky, Arnold Schwarzenegger, Gerry
Scotti.
So che il poeta e sceneggiatore francese Jacques Prvert nato il 4 febbraio 1900 ed
morto l11 aprile 1977.
Il Gattopardo un film drammatico del 1963 diretto da Luchino Visconti, tratto
dallomonimo romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, vincitore della Palma
doro come miglior film al 16 Festival di Cannes.
E quante altre cose so
Sono modesto, non mi voglio incensare, non voglio ostentare la mia cultura.
Lo faccio per amor di patria.
Il parto
Erano gi le 7 e mezzo quella mattina dell11 dicembre, e i miei genitori erano ancora
indecisi se farmi nascere in casa o in ospedale.
Mio padre preferiva che io nascessi in casa.
Mia madre no: cera troppo disordine, panni da stirare, i letti disfatti, in cucina cera
puzza di pesce fritto della sera prima.
Fecero testa o croce con le mille di lire di carta.
Lanciarono i soldi in aria, volarono e non li trovarono pi.
Ritentarono con altre mille lire, anche queste andarono perse.
Provarono con le cinquanta lire.
Testa casa, Croce ospedale.
Venne Croce.
Mio padre ci port con lautobus numero 9 in ospedale.
La fermata era proprio davanti allingresso.
Mio padre disse: Poi, quando torniamo, vediamo se riusciamo a recuperare le
duemila lire.
Quella dellospedale fu unottima soluzione.
Intervento riuscitissimo.
Grandi applausi per lostetrica.
Nessun dolore per la mamma.
Io per limpressione ho preferito non guardare.
Le duemila lire
Mio padre quella sera tornando a casa pretese che tutti cercassimo le duemila lire
perse a testa o croce.
Tutti abbassati, inginocchiati per terra fino a notte fonda.
Con torce, fiaccole, fiammiferi.
Cercammo dappertutto.
Nessuna traccia di quelle due banconote.
Mio padre ci disse di aver sentito delle voci, molto allegre, provenire dallabitazione
dei nostri vicini.
Brave persone, pi poveri di noi.
Discutevano della bella mangiata di pesce che si erano fatti al ristorante Da Mario.
Comerano buone le cozze!, disse il capofamiglia, e comera buono il pesce spada.
Per non parlare dellantipasto di mare. Ogni tanto una bella mangiata fuori ci vuole,
duemila lire spese bene, e se domani trovate altre duemila lire vi porto a mangiare da
Enrico il Bestio. Urla ma cucina benissimo.
Oggi posso affermare di essere felice di essere nato da quella madre, da quel padre, a
quellora, in quella data, in quella citt e in quellospedale.
Lospedale Nilla Pizzi.
Ospedale a 5 stelle.
Dedicato alla famosa cantante bolognese scomparsa nel marzo 2011, vincitrice di tanti
Festival di Sanremo.
Il fondatore era stato il barone Calogero Colombani Falchi, grande fan della
compianta regina della canzone italiana.
Era tanto appassionato che quando sentiva Vola colomba bianca vola piangeva come
un bambino, quando sentiva Grazie dei fior sveniva. Sveniva 15 volte al giorno perch
sentiva il pezzo 15 volte al giorno.
Adesso non c pi quellospedale, e mi manca tanto.
Se ci fosse ancora mi farei operare tutte le settimane.
Il barone era un tipo ambiguo, aveva il vizio del gioco dazzardo, e non solo.
Sesso, droga e rock and roll, alcol, donne, motori, piscina, sauna.
Aveva pessime amicizie. Fece un brutta fine.
Fu denunciato e condannato per:
Spaccio di sostanze stupefacenti
Associazione a delinquere finalizzata alla truffa
Sfruttamento del lavoro minorile (le pulizie di casa gliele faceva un bambino di due
anni)
Guida senza patente
Tratta delle bianche
Ubriachezza molesta
Traffico di opere darte
Vandalismo
Menisco
Alla fine, dopo 79 processi che tra primo grado, appello e cassazione durarono 48
anni, venne condannato a una pena complessiva di 204 anni 9 mesi e 4 giorni di
reclusione.
Vendita dellospedale
La sala Bingo
Sono andato una sola volta alla sala bingo Ospedale Nilla Pizzi. Era un primo luned
del mese e cantava Sandro Giacobbe: grandioso concerto.
Ce lho ancora in testa quella canzone:
Mi hanno fatto innamorare gli occhi verdi di tua madre
il sorriso di un tramonto dove ci si pu specchiare
i tuoi passi allimprovviso e un tuffo al cuore immenso
Se ci penso
Tutti a chiedere il bis, Sandro Giacobbe dovette cantare 14 volte questa canzone; mi
feci fare un autografo, mi scrisse:
Sandro Giacobbe.
Lorologio a cuc
Pietrino
Uomodonnauomo
Pietrino Tocci, che gli amici chiamavano Saveria Montesi, prima di fare linfermiere
fece mille mestieri (per lesattezza nove):
Barista
Ladro di cavalli
Suora
Ammaestratore di canguri
Maniscalco
Mascalzone
Barista per la seconda volta
e Rappresentante di bigodini
A 21 anni in punto decise di cambiare sesso.
Divent donna.
Dopo tre mesi cambi idea e ridivenne uomo.
Cambi idea dodici volte.
Alla fine, stanco di operarsi continuamente, fece testa o croce per decidere il sesso
definitivo: maschile.
Operarsi tante volte fu dispendioso e anche rischioso.
Allepoca gli interventi chirurgici li facevano live, senza anestesia.
Bisturi arrugginiti, scalpelletti, taglierini, lenze.
Lanestesia la facevano le suore.
A bassa voce, a tempo di ninna nanna leggevano i miracoli di SantAgostino fino a
indurre il paziente al sonno e spesso, per fare prima, gli davano una mattonata sulla
capoccia.
Infermiere uomo
era finta.
C chi dice che Pietrino vivo e fa il caposala presso lospedale Claudio Villa di
Caltanissetta.
Qualcun altro dice che vivo ma che impazzito e che, armato di fucile militare,
spara a tutti gli orologi a cuc che vede.
Altri ancora giurano di averlo visto in abiti femminili fare la cuoca in televisione dalla
Clerici su Rai1.
Ho chiesto alla mia collega Antonella che mi ha risposto: Niente sacciu.
Non so a chi credere.
Io non lho mai conosciuto, e mi sarebbe piaciuto.
Non ho presente che faccia abbia.
Pietrino avrei potuto conoscerlo il giorno in cui nacqui, purtroppo lui quell11
dicembre del 1950 prendeva servizio alle 20 e 36.
Un minuto dopo che io sono uscito dallospedale.
Destinazione casa
Usciti dallospedale andammo tutti a casa con lautobus numero 9, sotto i sedici anni
non si pagava biglietto; io non avrei dovuto pagare.
Mio padre pag lo stesso per me, era elettrizzato: masculo! masculo! Paga pure
lui!
Offr da bere a tutti i passeggeri, bigliettaio, autista e controllore compresi.
Lautista posteggi lautobus davanti a un bar, scendemmo tutti e ci scolammo non so
quante birre e Amari Averni.
Riprendemmo la corsa dopo due ore, lautista ubriaco per recuperare il ritardo saltava
tutte le fermate lasciando a terra i passeggeri incazzatissimi; fece una sola fermata
davanti casa della sorella per andare un attimo in bagno che non ce la faceva pi.
Alla fine ci lasci a Galati Marina in via Nazionale 47 davanti casa mia.
Io ero emozionatissimo.
Tutti a dirmi:
Ti piace la casa?
Ti piace la pavimentazione?
Ti piace il pozzo?
Ti piace il porco?
Ti piace il cane?
La casa non era male, avevamo anche un giardinetto ben attrezzato, il pozzo era a
norma, avevamo anche un porco e un cane.
Al porco non mi sono affezionato, tant vero che mangio tranquillamente carne di
maiale.
Invece al cane mi sono molto affezionato, tant vero che non ho mai mangiato carne
di cane in vita mia.
Prima di entrare in casa la prima cosa che chiesi a mia madre fu: Ce labbiamo la
televisione o siamo poveri?
Mia madre senza meravigliarsi che io gi parlassi, rispose: Siamo poveri.
Io dissi allora una parolaccia pesante.
Fu la prima e lultima della mia vita.
Mia madre fece finta di non sentire e aggiunse: Nino mio, siamo nel 1950, abbiamo
La torta di Ninuzzu
La torta del mio anno zero laveva aveva portata zia Esterina. Era la torta pi buona
che io abbia mai mangiato in vita mia. La volle chiamare la Torta di Ninuzzu al
cioccolato fondente fatta dalla zia Esterina con tanto amore, affetto e fantasia nel
giorno in cui tutti felici e contenti di accoglierti a braccia aperte in questa nostra
rispettabile e onorata famiglia.
Era a quattro piani.
Ingredienti per 12 persone
116,5 kg di cioccolato fondente
110 dozzine di uova grandi
1100 kg di zucchero semolato
1400 bustine di lievito in polvere
1350 kg di farina 00
La Torta di Ninuzzu al cioccolato fondente fatta dalla zia Esterina con tanto amore,
affetto e fantasia nel giorno in cui tutti felici e contenti di accoglierti a braccia aperte in
questa nostra rispettabile e onorata famiglia and a ruba, tutti gli invitati a dire:
Mi dai unaltra fetta di Torta di Ninuzzu al cioccolato fondente fatta dalla zia Esterina
con tanto amore, affetto e fantasia nel giorno in cui tutti felici e contenti di accoglierti a
braccia aperte in questa nostra rispettabile e onorata famiglia?
Anche a me, anche a me un altro po di Torta di Ninuzzu al cioccolato fondente fatta
dalla zia Esterina con tanto amore, affetto e fantasia nel giorno in cui tutti felici e
contenti di accoglierti a braccia aperte in questa nostra rispettabile e onorata famiglia!
Quanti doni
La spillatrice
Il regalo che gradii di pi fu quello dei miei nonni: una bella spillatrice.
Qualcuno la chiama graffettatrice o pinzatrice, io sono un uomo allantica e ci resto
male quando gli altri la chiamano in maniera diversa. Io la chiamo e continuer a
chiamarla per il resto della mia vita spillatrice.
Da non confondere con la spellatrice, che una macchina utilizzata allinterno di
pescherie o piccoli laboratori per spellare filetti di pesce.
In Sicilia e nei luoghi molto caldi la Spellatrice anche una professione.
Sono estetiste che lavorano in istituti di bellezza.
Tolgono la pelle dalle spalle di chi non avendo messo alcuna protezione se le
ustionate col sole.
Una buona spellatrice pu guadagnare dai mille ai millequattrocento euro al mese,
mance escluse.
La spillatrice si dice labbia inventata uno di Cesena, tale Fabrizio Spillatrice, il quale
diede il proprio nome alla sua creazione.
Fabrizio Spillatrice era di Cesena ma lavorava a Forl.
Fece dal 1961 al 1959 il commerciante.
Gest un negozio in cui si vendevano calmanti, calamari, callifughi, caldarroste,
calosce.
Il negozio, che si chiamava Tutto Cal, fall molto presto e lui pens bene di
dedicarsi alle invenzioni.
E senza perdere tanto tempo la prima cosa che invent fu la la spillatrice.
I miei nonni a causa della spillatrice stavano per divorziare.
Nonno non era daccordo con nonna, le disse: Regaliamogli un microfono di plastica,
non vedi che faccetta dartista che ci ha?
S, ma una spillatrice sempre una spillatrice.
Nonno di nascosto dalla nonna compr un microfono di plastica, poi, sempre di
nascosto, guardandomi mezzoretta negli occhi, con tono premonitore disse:
Niputeddu mei, tu avrai successo, sono sicuro al 100.
Io gli risposi: Al 100 che?
Al 100%.
Nonno difficile, per avere successo bisogna darla.
Ninuzzu tu hai le stoffe.
Grazie nonno.
Ninuzzu io non ho dubbi, ci metterei la mano sul fuoco, mi farei tagliare le gambe,
mi dovessero incendiare vivo, torturare con le fruste, sgozzare, buttarmi in mezzo alle
fiamme, spezzarmi le ossa e dissanguarmi, tu, ripeto, tu avrai successo, Ninuzzu, tu
raggiungerai le 3 famose S.
Nonno, quali sarebbero le 3 famose S?
Soldi Successo e Fama.
Ninareddu ogni tanto mi chiamava Ninuzzu, altre volte Ninareddu tu avrai un
grande successo, teatro, cinema, televisione, Indietro tutta!, radio, libri, serate, Don
Matteo, e mi dovessero inchiodare su un palo, mi dovessero tagliare a pezzettini e
darmi in pasto ai maiali, mi dovessero.
Basta nonno, mi fa impressione.
Ninareddu tu sei il mio nipote preferito, non dire niente a tuo fratello, perch a lui
ho detto la stessa cosa.
Non ti preoccupare nonno, non dir niente, sar muto come una trota.
Tomba si dice.
Grazie nonno, quante cose mi insegni, sei il nonno pi buono del mondo, io voglio
pi bene a te che alla nonna per non glielo dire , io per te mi farei tagliare la
testa, mi farei sbranare da un leone, bruciare vivo, assalire dagli indiani, torturare.
Liniziazione
Il nonno consegnandomi il regalo disse: Ninuzzu tieni questo microfono, con questo
devi far del bene ai deboli, alle vittime di ingiustizie e soperchierie.
Poi mi bend e mi port in un luogo segreto, forse una grotta.
Mi buc il dito con una spina di arancio e vers il mio sangue su una immaginetta
sacra, le diede fuoco e dovetti tenerla in mano finch non divenne cenere.
Poi mi diede un testo, mi obblig a impararlo a memoria e a distruggerlo subito.
Io ubbidii, mi feci il segno della croce tre volte e ad alta voce declamai: Giuro sul mio
onore e su questo microfono di essere fedele alla Fratellanza, come la Fratellanza
fedele a me, e come si brucia questa Santa e questi pochi gocci del mio sangue, cos
verser tutto il mio sangue e user questo microfono per il bene della Fratellanza.
Lo scatolone
La settimana scorsa trovai dentro uno scatolone tutti i regali che mi avevano fatto il
giorno della mia prima festa, un po malridotti ma ben conservati.
Mi sono commosso, non mi vergogno a dirlo.
Ho pianto dalle 8 alle 12.30 e dalle 14 alle 19.
La spillatrice ancora intatta.
Il microfono un po rosicchiato, ma ancora bello.
Quanti regali e che bella festa festosa il giorno del mio compleniente. Ricordi che ho
impresso nella mente come un filmino: mi ricordo ogni particolare, le facce, i sorrisi,
tutti a portarmi i regali dicendo a voce alta il prezzo che avevano speso, mostrando lo
scontrino.
Purtroppo non ci sono foto, qualche disegnino fatto a matita da mio fratello dove si
capisce poco.
Bellissima festa, ci divertivamo anche senza televisione.
Italia copiona
Libri di Gennaio
La notte di Capodanno, mentre tutti vanno a ballare a divertirsi a spassarsela con gli
amici, io mi chiudo in camera mia a leggere. In media leggo 16 libri al mese.
Questi i 16 libri che ho letto nel solo mese di gennaio.
1. Derattizzare costa
2. Allevare Castori in Casa
3. Tutto possibile nella vita, tranne sciare attraverso le porte rotanti
4. Differenza tra Anas e Ananas
5. Quante Albe Pariette esistono?
6. I mille garibaldini erano 700, al massimo 710
7. Meglio Minghi o meglio Mango?
8. Come spostare i mobili di casa senza dare fastidio a quelli che abitano sotto
9. Non si pu avere tutto dalla vita (io per esempio non sono mai stato a Pompei)
10. Lettera al figlio con la febbre a 37 e mezzo
11. Trenta d conta novembre con april, giugno e settembre, di 28 ce ne uno tutti gli
altri ne han 31, tranne mio nipote che ha otto mesi
12. Mi chiamo Michele Mirabella da non confondere con Giuliano Ferrara
13. Frasi sporche da insegnare ai pappagalli
14. La garza ladra
15. Perdere la Pancia a Scala quaranta
16. Delitto e castigo di Fedor Dostoevskij
Poveri (Powers)
La beneficenza
Lirriconoscenza
Il primo televisore
Il primo a comprare il televisore al mio paese fu mio zio Marco, man mano lo
copiarono tutti.
Nel 1954 tutti erano poveri.
Mio zio Marco era molto pi povero di noi, infatti lo avevamo soprannominato Lo
zio molto pi povero di noi.
Lunico lusso era lo spumante per i compleanni.
Chiunque facesse il compleanno, lui stappava una bottiglia di spumante.
Non si limitava ai familiari o ai conoscenti, stappava bottiglie per tutti, anche a
sconosciuti, passanti, forestieri, persone che non aveva mai visto.
Naturalmente per non farsi fregare controllava la carta didentit per vedere che
questi quel giorno compissero veramente gli anni.
Alcuni falsificavano il documento per bissare.
Mi ricordo che cera gente che veniva apposta da Palermo, da Catania, da Ragusa.
Per colpa di questa generosit ha dilapidato un patrimonio: credo spendesse intorno
agli otto milioni di lire lanno, e allepoca con otto milioni ti compravi un treno.
Per il resto era un grande risparmiatore.
Coi risparmi di tanti anni compr il televisore.
Lo teneva e lo curava pi di un figlio.
Lo lavava tutte le domeniche, lo profumava.
La notte lo copriva.
In famiglia smettemmo di chiamarlo Lo zio molto pi povero di noi e gli abbiamo
dato un nuovo soprannome: Lo zio che lui ce lha la televisione e noi no.
Dopo sei anni, nel Natale 1960, anche noi comprammo un bel televisore Brionvega in
ottimo bianco e nero con immagini pulite senza effetto nebbia.
I nostri genitori volevano pi bene al televisore che a noi figli ma noi non eravamo
gelosi.
Lo spolveravamo e profumavamo ogni due ore.
La domenica e i giorni festivi gli passavamo la cera.
Sopra il televisore abbiamo messo: la statua della Madonna della Lettera e una
copertina tutta ricamata giallo e rosso, i colori dellAcr Messina, la nostra squadra del
cuore.
La notte sorvegliavamo il televisore stando svegli, dandoci il turno io e mio fratello e
pi avanti anche le mie due sorelle.
Larrivo della televisione ci cambi, cambi gli italiani.
La gente impar anche a parlare, leggere e scrivere, ballare, grazie alla famosa
trasmissione Non mai troppo tardi che and in onda dal 1960 al 1968.
Allinizio ci fu anche qualche equivoco visto che la gente non aveva molta
dimestichezza col mezzo televisivo, molti assistendo alla trasmissione facevano
domande al maestro Manzi e si arrabbiavano se lui non rispondeva, picchiavano i
pugni sullo schermo, imprecavano, lo insultavano, poi la cosa col tempo si chiar.
Tutti dovremmo ringraziare Mammarai.
Quando non cera la televisione tutta la famiglia a casa alle 20.30 si sedeva davanti al
muro.
A guardare il muro che non succedeva niente.
Se qualcuno passava davanti al muro, tutti a sbraitare: Ehi animale, levati da l,
fammi guardare il muro.
Se sul muro si posava una mosca, un ragno, un insetto, tutti a guardarlo come fosse
un documentario, come fosse Quark.
La domenica si lanciava la palla sul muro: quella era una specie di Domenica sportiva.
Spesso i vecchietti si addormentavano davanti al muro acceso.
Qualcuno faceva le ombre cinesi sul muro illuminato da una lampada, i pi bravi con
le mani riproducevano animali vari, cani, struzzi, cammelli eccetera.
Un tale di Catania, un certo Platania Nunzio, veniva pagato per andare a casa della
gente a riprodurre film, lo chiamavano il proiettore umano, con le mani sapeva fare
scene di massa con migliaia di soldati a cavallo, la camminata di Charlot, duelli di
cappa e spada, tutto con le sue mani senza laiuto di nessuno.
Pagando un piccolo supplemento faceva anche le ombre a colori.
Il reality
Quando non cera la televisione non cera neanche la pubblicit. La gente non sapeva
cosa comprare.
Che auto comprare?
Che detersivo usare?
Chi ci sapeva dire qual era il bianco pi bianco?
Quale mastice per le dentiere adottare?
Nessuno ti chiedeva se volevi 2 fustini in cambio di 1.
E soprattutto nessuno sapeva come adoperare i prodotti, nessuno ci aveva insegnato a
usare lo spazzolino, il dentifricio, le lamette da barba, cerano quelli che con lo
spazzolino si pettinavano o cercavano di scrivere, molti condivano le insalate col
dentifricio, qualcuno metteva le lamette nei panini, tagliandosi e rischiando la vita.
Benedetta la pubblicit.
Oggi cambiato tutto in meglio.
Con la pubblicit la gente viene a conoscenza delle varie marche.
Mi racconta mia nonna che andava alla bottega alimentare e chiedeva: Scusi signor
commesso che lavora qui, gentilmente mi darebbe un detersivo?
E il commesso: Scusi nonna, di che marca?
E mia nonna, con grande imbarazzo: Scusi signor commesso che lavora qui, che cos
la marca?
A questa domanda nessuna risposta da parte del commesso che lavorava l
Grande silenzio.
Grande smarrimento.
Il commesso che lavorava l, per togliersi dallimbarazzo, diceva che il negozio doveva
chiudere, che sera fatto tardi, che aveva lasciato il gas acceso, che doveva portare il
suo cane a fare i bisogni e che non poteva perdere tempo a parlare con le vecchiette
chiacchierone.
Era evidente che il commesso che lavorava l non conosceva neanche lui la parola
marca.
Quando arriv la televisione arriv la pubblicit.
A volte mi piace pi la pubblicit delle trasmissioni, ma c tanta gente che appena
Il telecomando
Linvenzione del telecomando nella lista delle prime 10 invenzioni pi utili del
mondo. Per essere precisi al terzo posto, il 5 di spade al sesto posto.
Le 10 invenzioni pi utili
Laltra classifica
Ultima classificata
Per mia curiosit mi sono informato per sapere qual lultima invenzione classificata.
Per saperlo ho dovuto informarmi presso amici.
E amici degli amici.
Risulta essere al 12,556esimo posto il Chioavigno.
Il Chioavigno un chiodo di origini brasiliane di circa 25 chili, molto pesante che
costa moltissimo e che non si pu attaccare da nessuna parte.
P.S.
Hanno rifatto la classifica delle 10 invenzioni pi utili al mondo e hanno messo il
tostapane al 12esimo posto.
I fratelli Marco e Alessio Tostapane hanno dichiarato a Novella 2000, Famiglia
Cristiana e Playboy che in parte si sentono soddisfatti, ma sperano che la loro
invenzione salga ancora in graduatoria, e che cancellino la retina per i capelli.
Dimenticans
Burle in famiglia
Il tostapane fu inventato dopo la televisione, nello stesso periodo della spillatrice e dei
remi da 200 chili (ottavo posto delle invenzioni meno utili).
Purtroppo il nonno compr i remi da 200 chili, che non utilizz mai perch troppo
pesanti, si fece aiutare dai miei zii, impossibile remare.
Tutti lo sconsigliarono di utilizzarli come remi, infatti la nonna chiam un boscaiolo
taglia-remi, cos pot utilizzare quella legna per il braciere.
Pessima invenzione i remi da 200 chili.
Ottima linvenzione del telecomando.
Mi ricordo che quando cera un solo canale, e ancora non avevano inventato il
telecomando, io per scherzare dicevo a mio fratello: Cambia canale, cambia canale.
Lui mi guardava strano e mi diceva interrogativo: Cosa significa? Non capisco.
E io, cercando di trattenere la risata: Dai, cambia canale, fammi sta cortesia che mi
sono stancato di vedere questo noioso programma.
Che ilarit!
Dovevate essere l e vedere la sua faccia.
Mio fratello non capiva la burla che gli facevo, per capiva che lo stavo canzonando e,
sentendosi schernito, piangeva e batteva forte i piedi per terra dandomi dello sciocco.
Con te non gioco pi, diceva incollerito.
E per settimane faceva da solo i giochi che di solito facevamo in due: dama, battaglia
navale, lo schiaffo del soldato.
Prefer giocare a Rigore da solo, pur di evitarmi e di non giocare con me. Faceva sia
il calciatore che tirava il rigore sia il portiere che doveva parare il goal.
Il pallone andava sempre in rete perch non riusciva in tempo a parare il tiro.
Io da lontano lo guardavo e me la ridevo.
Avrei voluto filmarlo.
Non avendo la cinepresa, mi limitavo a fare dei bozzetti su cartoncino, disegnando lui
che in maniera ridicola cercava di parare la palla senza riuscirci.
Un giorno mio fratello, non so se per caso o intenzionalmente, frugando tra le mie
cose trov i bozzetti che lo riguardavano.
Divenne una belva.
Facciamo pace
Vendetta fraterna
Non dissi niente ai miei genitori, lavrebbero rimproverato aspramente, sia per il
rischio corso sia per i prezzi dei petardi che sono carissimi.
Mio fratello pur di farmela pagare non badava a spese: una volta per farmi una burla
mi mise di nascosto diecimila lire nella tasca del mio jeans.
Io non avevo capito che era stato lui e mi incazzai moltissimo, mi scervellavo, mi
scervellavo, volevo capire da dove provenissero quei soldi, che non erano miei.
Mio padre e mia madre si accorsero dello scherzo e rimproverarono mio fratello in
malo modo.
Mio padre non gli diede la paghetta per ventanni.
Mia madre invece lo morse forte sulla gamba, che ancora gli rimasto il segno.
Da allora, la burla delle diecimila lire, mio fratello non ebbe pi il coraggio di rifarla.
Buontemponi
Io dello scherzo delle diecimila lire sono venuto a conoscenza solo due anni fa.
Beata ingenuit.
Nel 1961, quando arriv il secondo canale, mio fratello mi disse ridendo: Adesso
lho capita la battuta cambia canale, cambia canale.
Ridemmo insieme per tutta la giornata fino alle quattro del mattino, io risi cos tanto
che mi fratturai la mascella.
Io non gli porto rancore per lo scherzo delle diecimila lire e lui mi ha perdonato la
burla del cambia canale.
Siamo sempre stati una famiglia di buontemponi.
Diciamo che noi Frassici siamo sempre stati amanti delle canzonature, dello
sfottimento.
Si scherzava parecchio in quel periodo anche perch la noia ci assaliva.
Vincere la noia
Augusto De Martis
Invano.
Niente da fare, perdeva 150-200 capelli ogni 24 ore.
Disperato, cerc di coprire la pelata tirando in alto i lunghi peli della schiena,
facendoli passare da dietro la nuca e facendoli poi ricadere davanti alla fronte, tipo
frangetta.
Visto davanti sembrava uno dei Beatles.
Chi lo vedeva da dietro scopriva il patetico tentativo.
Lunica possibilit che gli rimase fu quella dellallungamento dellunico capello che gli
era rimasto.
Chiss per quale fenomeno miracoloso un capello non cadde mai, rest sempre in
vita.
Era uno solo.
Nerissimo.
Un sopravvissuto.
Lo fece crescere per anni e anni fino a farlo diventare lungo 8 chilometri.
Lo riavvolse pian piano con arte tutto attorno al cranio, fino a fare assomigliare la sua
capigliatura a quella di Simone Cristicchi.
Ei fu
La scuola di recitazione
Il funerale
La vicina: Ti denuncio.
Mia nonna: Ma datte na carmata fija mia, che oggi ce stai e magari domani te sveji
sottan cipresso.
E fregandosene altamente della sua vicina di casa, vipera e pettegola, and via
cantando Roma nun fa la stupida stasera, damme na mano a faje d de s
Penso che per me sia stata una fortuna nascere in una famiglia dove si scherzava
sempre.
Scherzparade
Iochi?
Bellissima
Chi vedeva mia nonna notava subito la sua bellezza fisica, ma non era inferiore la
bellezza interna.
Lonest di mia nonna.
Quando mia nonna ha preso marito
non fece mica come tante e tante
che dopo un po si trovano lamante
Lei, in cinquantanni, non lha mai tradito!
Mia nonna era una donna onesta, la nonna che tutti i nipoti sognano di avere.
Mia nonna era bellissima.
Mia nonna aveva 90 anni.
Io me la ricordo sempre a 90 anni.
Forse avr avuto sempre 90 anni.
Bella, Sfavillante, Meravigliosa.
Sembrava Venere scesa dal pianeta Venere.
Quando lei passava per strada si fermavano i tir.+
Miss Nonna
Nellestate 1980 la nonna vinse il concorso di bellezza Miss Nonna Sexy dellanno,
battendo le oltre 400.000 concorrenti provenienti da tuttItalia.
Presentavano Daniele Piombi e Carmelina Spencer, lontana cugina di Bud Spencer e
Terence Hill.
Da questo concorso sono venuti fuori grossi nomi del mondo dello spettacolo, da
Tina Tini a Marcella Quaglia, per non parlare di Letizia Renna ed Emi Miseria.
La giuria era composta da esperti, la giuria di qualit.
Piombi li sceglieva meticolosamente a uno a uno.
Si votava con le classiche palette.
I voti andavano da 1 a 60.000.
Le concorrenti sfilavano quattro volte: Abito da sera Casual Intimo A piacere.
Non si pagava liscrizione.
A ogni concorrente veniva offerta una bottiglietta dacqua.
Per altre bevande potevano usufruire dello sconto del 10%.
La prima classificata vinceva un attestato e unambitissima fascia da Miss (40%
acrilico, 60% pura seta) con su scritto Miss Nonna Sexy dellanno ricamata
alluncinetto dalla vincitrice dellanno prima.
La prima classificata vinceva anche i seguenti quattro premi:
1. Duemila lire in gettoni doro
2. Una capra offerta dallo sponsor Carni Fresche La Rosa Pietro e Figli Gianni e
Antonella
3. Un servizio di posate per 12 persone offerto dal supermercato Colomba
4. Un viaggio in America di tre giorni
La seconda classificata vinceva:
1. Attestato e fascia da Miss (100% acrilico) e mille lire in gettoni doro
2. Mezza capra offerta dallo sponsor Carni Fresche La Rosa Pietro e Figlio Gianni
3. Un servizio di posate per 4 persone offerto dal supermercato Colomba
4. Un viaggio a Tremestieri Etneo prov. di Catania solo andata
Il primo premio lo vinse mia nonna.
Il secondo premio Carlotta Giusti.
Lesperienza americana
Il rientro in Italia
1. Il grassottello che nelle feste da ballo, mentre i suoi amici ballano stretti e
pomiciano, si strafoga di dolci
2. Lo studente che guarda dal buco della serratura nel bagno delle ragazze
3. Il cameriere che guarda arrapato la scollatura della bellona seduta al bar, e mentre
versa da bere distratto, allaga il tavolo
Non si trattava di grossi ruoli ma mi accontentai.
Tutti i grandi hanno iniziato cos.
Richard Burton, John Wayne, Stefano Masciarelli hanno iniziato guardando dal buco
della serratura o guardando le scollature.
Io feci sapere a tutto il paese che avevo fatto lattore in quei tre film.
Feci anche stampare dei volantini.
Mia nonna and a vedermi otto volte, applaudiva tutte le volte che apparivo io e,
indicando me sullo schermo, urlava: Dovrebbero dare lOscar a quello l, a quello l,
quello. Purtroppo la mia cara nonna non ricordava pi il mio nome.
Poteri paranormali
I soldi
Maschio o femmina?
Quando mia madre era incinta e aspettavano me, decisero di non fare nessuna
ecografia.
Il motivo stavolta non era per risparmiare, ma perch le ecografie degli anni 50 non
erano mai precise. Si vedevano solo ombre, sagome scure: sembravano macchie di
Machiavelli o tinte di Tintoretto.
Le ecografie le facevano utilizzando vecchie macchine fotografiche Polaroid col flash
usa e getta, di quelli che savvitavano, e diapositive usate.
Purtroppo non cerano gli strumenti di oggi.
Oggi nelle ecografie si vede tutto: il colore degli occhi, la forma delle orecchie, il segno
zodiacale, le rughe, tutto quello che riguarda il nascituro.
I miei genitori erano tranquilli e dicevano: Accetteremo la volont del Nostro
Signore, della Madonna, di San Giuseppe, di SantAntonio e di Santa Rita.
Non ci tenevano a sapere prima se sarebbe nato un maschietto o una femminuccia.
Mio nonno voleva saperlo, pensava:
Se nasce maschio divento Nonno
Se nasce femmina divento Nonna
Nacqui io e mio nonno divent Nonno.
Le scommesse
Quando mia madre era incinta, al mio paese facevano le Toto-Scommesse sul sesso
del nascituro.
Maschio lo davano a 5.
Femmina a 10.
Gay a 15.
Gemelli a 30.
Scimmia a 55.
Gatto a 55.
Quaglia a 80.
Furono in parecchi a vincere.
Mia nonna, che aveva un grande intuito, sapeva che sarei nato maschio.
Punt su maschio e vinse pi di 100.000 lire.
Soldi che invest in spillatrici.
Moltissimi del mio paese si rovinarono economicamente puntando su quaglia.
A proposito di scommesse, il mio amico Nicola Vicidomini dice sempre: La
scommessa al pari della somiglianza non le considero evanit esisqua ma gioco. Oltre
tutto ha tempi lunghi, ma mai andare dalla Maga Del Paese.
Ho capito solo il finale.
Molti andavano dalla Maga Del Paese a chiederle su cosa scommettere, lei
bugiardissima consigliava a casaccio.
Il vero nome era Annamaria Del Paese fu Marco Del Paese e Gianna Vitti.
Fu arrestata 150 volte per truffa, frode, presa in giro bella e buona, ridere alle spalle e
inganno.
Mio nonno fu uno dei tanti che la Maga Del Paese truff quando and a chiederle se
mia madre avrebbe dato alla luce un maschio, una femmina, un gay, due gemelli, una
scimmia, un gatto o una quaglia.
Lei si fece dare prima 1000 lire dingresso.
Gli offr una birra: altre 1000 lire.
Lo addorment (dentro la birra cera qualcosa), gli rub un dente doro e 50.000 lire
dal portafogli.
Lo svegli con una secchiata dacqua e gli disse: Ubriacone, svegliati!!!
Nonno chiese un consulto.
La maga volle altre 5000 lire.
Totale spesa 57.000 lire pi un dente doro.
La maga disse che avrebbe risposto alle domande in unantica lingua sconosciuta.
Alla domanda: Nascer maschio?, la maga rispose: Zuterrante Valibus Eda.
Altra domanda: Mio nipote avr fortuna nella vita?, la risposta fu: Gneta Balsa
Mecorria Vavendum.
Poi in italiano disse: Ti do vincente la quaglia.
Mio nonno punt e perse.
Si scervell notte e giorno per cercare di capire cosa significassero quelle parole:
Zuterrante Valibus Eda e Gneta Balsa Mecorria Vavendum.
Consult tutte le enciclopedie e tutti libri di casa, anche un libro di foto di macchine
depoca.
Pens a un anagramma.
Pens a un rebus.
Lesse le parole al contrario.
Non venne a capo di niente.
Zio Nazzari
Le scuse di Attilio
Lunico a non farmi il regalo il giorno del mio compleniente fu mio cugino Attilio.
Io e Attilio siamo cugini.
Figli di due fratelli.
Dimostrava ventanni in pi di quelli che aveva realmente.
A 10 anni ne dimostrava 30.
A 5 anni 25.
A 1 anno 21 anni.
Non mi fece nessun regalo ma io non lo odio.
Attilio pentito e mi chiede scusa tuttora, anche se sono passati pi di sessantanni.
Mi manda almeno 20 sms al giorno scrivendomi:
Scusa per il regalo che non ti ho fatto, io ti voglio bene.
Scusa cuginetto, mi son dimenticato perdonami.
Non lho fatto per cattiveria.
Anchio voglio bene a mio cugino Attilio, ma mi riempie continuamente di messaggi.
Attilio nacque per caso.
I miei zii si trovavano su una spiaggia di nudisti e non si conoscevano.
La madre era sdraiata a terra e prendeva il sole, mentre il padre, sempre distratto,
passeggiava con la testa rivolta al cielo per guardare gli aquiloni, e a un certo punto
inciamp.
Cadde tra le gambe della madre, cadendo fece centro e cos fu concepito Attilio.
Attilio era un grande appassionato di lettura.
Aveva tantissimi libri.
In casa aveva pi di 30.000 volumi.
I vicini spesso si lamentavano, dicevano che non riuscivano a dormire per colpa dei
volumi.
La sua passione erano i vocabolari, ne aveva di ogni tipo, alcuni introvabili, come i
rarissimi vocabolari a tre lingue: Francese-Serbo-Somalo-Francese.
O lintrovabile dizionario Italiano-San Marinese, che in pratica era un dizionario
con le parole scritte due volte, visto che l parlano in italiano.
Ricotta
In famiglia, i fratelli, le sorelle, io compreso e altri cuginetti la sera dalle 20,30 alle
22 circa prima di andare a letto (non cera ancora la televisione) , per ammazzare il
tempo, per farci due sane risate, andavamo davanti alla sua camera e gli urlavamo:
Stasera si mangia ricotta!!! Ah, ah, ah.
Scusate ragazzi, ma nei cannoli siciliani cosa mettono? La ricotta!!! Ah, ah, ah.
Attilio si disperava, non usciva dalla sua camera.
Usciva solo per mangiare, andare in bagno e per i campanelli.
Odiava il mondo, ma in particolar modo gli avvelenatori del suo Ricotta.
Colpevole o innocente
Quando mor la portinaia del suo palazzo, tutti pensarono fosse stato Attilio.
Attilio non aveva lalibi.
Io gli dissi: Te lo faccio io, lo so fare.
E lui: No cuginetto, non mi serve, sono innocente, tu sei tanto carino con me, sono
io che dovrei scusarmi con te, ho dimenticato di farti il regalo.
La verit venne a galla.
Assunta Greco, anni 66, portinaia, era morta mangiata da uno squalo durante una
convention dei portinai a Miami.
Qualcuno azzard che il mandante fosse Attilio.
Ma Attilio mi ha giurato sulle foto del suo cane che lui non centrava niente con la
morte della portinaia, anche se volentieri lavrebbe uccisa.
Il giorno dopo la morte di Assunta Greco mor il cavalier Pistone dellultimo piano.
Pistone era stato il capogruppo degli avvelenatori, quindi i primi sospetti caddero su
mio cugino.
Ma anche stavolta Attilio era innocente perch lultraottantenne cavalier Pistone era
morto mentre faceva bungee jumping a Cuneo.
Altri del palazzo cominciarono a morire per i motivi pi svariati: Mario Pellame, int.
18, mor il pomeriggio successivo al cavalier Pistone mentre assisteva a uno spettacolo
al circo.
I fratelli funamboli, Leo e Lio (mbriachi come delle zucchine) gli son caduti addosso
causando il suo decesso.
In meno di una settimana tutto il palazzo si svuot: i condomini evacuarono.
Il 90% si trasfer allestero, i rimanenti morirono.
Ne parlarono tutti i giornali dellepoca.
Psicologi di mezza Europa hanno detto che si era verificata la Maledizione del cane
avvelenato.
A mio cugino torn il sorriso.
Poche sere fa lo invitai a casa.
La prima cosa che mi disse fu: Scusami se non ti feci il regalo quell11 dicembre del
1950.
La prima volta
La festa del mio compleniente fu una bellissina festa organizzata in poche ore e fu in
quelloccasione che vidi Concetta per la prima volta.
Fu proprio il mio cuginetto Attilio che per allietare la serata chiam la bravissima
cantante Concetta Fiumara, che si faceva accompagnare (sia musicalmente che con la
Vespa) dal fratello fisarmonicista Ciccio.
Ciccio Fiumara, 260 chili ma di una bravura sconvolgente, oltre che bello di viso.
Attilio non li pag.
Finita lesibizione li fecero sedere vicino al bagno e gli diedero da mangiare gratis,
naturalmente escluse le bevande.
Concetta, conosciuta anche come Concett, quella sera entusiasm i presenti con la
sua eleganza, charme, sciarpa e modo di fare.
Questa la scaletta dei fratelli Fiumara:
Cielito lindo
Romagna mia
Tu scendi dalle stelle
Unaltra vita, un altro amore ti dar di Christian
Im on Everything di Eminem
Tanti auguri a te, tanti auguri a te
Concetta Fiumara aveva una voce meravigliosa.
Quella sera le mie minuscole mani di neonato divennero rosse per quanto
lapplaudei applaudissi applacquai applaufidezzetteri
A lui urlavo: Panzonee, panzonee.
A lei chiedevo il bis, la guardavo con venerazione.
Sul pezzo di Christian, quando dice Cos potrai scoprire di come a volte pu cambiare
un uomo se un amore vale stavo per svenire.
La sua interpretazione mi dava i brividi. Era cos brava che era credibile anche come
cantante maschio.
Mi stavo innamorando di lei.
Emozioni
Lamore
Lamore poesia.
Lamore magia.
Lamore slancio infinito.
Lamore sorridere.
Lamore svegliarsi accanto a lei.
Lamore pestare il piede a una persona sullautobus
e chiedergli scusa e lui che ti dice potrebbe stare
pi attento a dove mette le zampe.
Lamore non trovare laccendino.
Lamore andare al cinema e andarsene alla fine
del primo tempo perch il film faceva pena.
Lamore una cosa meravigliosa.
La prima delusione
Larresto di Concetta
Concetta era una donna dai mille pregi e dai mille difetti (per lesattezza 992 i pregi e
906 i difetti).
Erano pi i pregi che i difetti.
Purtroppo non ebbe una vita facile.
Spesso il destino si accanisce con i talentuosi, con gli artisti purosangue.
Concetta Fiumara fu arrestata il 2 marzo 1970 alle ore 22.23 durante la festa
patronale a Roccamorta Marina prov. di Trapani, festa in onore della Santissima
Madonna Addolorata Sofferente col Bambinello sulle Braccia Santa Martire Amalcide
protettrice dei pescatori di frodo.
Presentavano Daniele Piombi e la valletta Rita Gegia, sorella meno conosciuta di
Gegia.
Lospite donore era il cantante siciliano malavitoso e latitante Peppe Infamit.
Nel bel mezzo della serata arriva Squadra Antimafia 3 e blocca la serata. Arrestano
Peppe Infamit e tutti i partecipanti allo spettacolo, anche gli innocenti, compreso il
parroco organizzatore Padre Catenaccio e il presidente della pro loco Masaniello
Masanielli.
Concetta e il fratello Ciccio furono condannati a 12 anni di carcere.
Padre Catenaccio 8 anni e fu scomunicato dal Vaticano.
Masaniello Masanielli 8 anni e dovette dimettersi da presidente della pro loco.
Gli orchestrali di Peppe Infamit 5 anni di carcere con la condizionale.
La corista Anna Vivio 5 anni senza aria condizionata.
Il comico Ombellicone (Andrione Giovanni) 5 anni.
Solito occhio di riguardo per i vip: Piombi e Rita Gegia solamente una multa di
150.000 lire.
Mi sento di dire che la giustizia non uguale per tutti.
Lunica pena giusta forse stata quella inflitta a Peppe Infamit, che fu condannato a
4 ergastoli.
Peppe Infamit
Fece pi di un errore, essendo latitante non gli conveniva riempire tutto il paese di
manifesti con la sua faccia e con il suo nome; sbagliatissimo anche farsi intervistare
due giorni prima dello spettacolo dal Corriere di Roccamorta.
Foto inclusa e doppio curriculum: quello di cantante e quello di criminale.
Peppe avrebbe dovuto continuare a starsene nascosto e seguitare la latitanza.
Tanti suoi colleghi latitanti, intelligentemente, quando hanno voglia di cantare,
organizzano un karaoke nei loro rifugi, nelle loro grotte, al riparo da orecchie
indiscrete.
I suoi maggiori successi erano:
Curtiellu cha cha cha
La mia cella la pi bella
Ora daria
Malvagio passami il formaggio
Matrimmonie e lacrime
Ergastolo scellerato
Peppe Infamit aveva gi fatto 15 anni di carcere e aveva vinto tre Festival della
Canzone Neomelodica in Italy.
Due volte con Ora daria e una volta con Ergastolo scellerato.
Per vincere minacciava di morte i giurati, i quali temendo per la propria vita, lo
votavano.
Nel 1966 Walter Cassonetto, facente parte della giuria del festival, che voleva
adempiere onestamente al compito di giurato, non ritenne valida lesibizione di Peppe
Infamit e gli diede un 3.
Lindomani mattina, appena sveglio, Walter Cassonetto che di mestiere faceva il
contadino, trov sotto le lenzuola dove aveva dormito le teste tagliate di 300 galline di
sua propriet.
Con un biglietto scritto in un italiano tutto suo: Tri tu e Triccentio. Carogn mi ai dati
tri e io ti facci trovare allinvece triccentu gaddine muorti!!!!
In un secondo pizzino Peppe scrisse: A tia Watter a prussima vorta che maddaie nu
tr io te ngrucci e iscasstagl u corp i loss nzuccupittagliatinnisi.
Carcere
Aveva giurato sulla testa dei suoi due figli e in realt non era sposato e non aveva
nessun figlio.
La povera Concetta Fiumara, in preda alla disperazione, nel 1971 in punto cerc di
scappare dal carcere costruendosi con le mollichine del pane una mitragliatrice finta.
La scoprirono subito perch si vedeva dal colore della mollica che non era una
mitragliatrice e si spezzava tra le mani, si sbriciolava tutta.
Fece un secondo tentativo di evasione costruendo con le cicche di sigarette un
pugnale.
Le venne malissimo e anche questa volta larma finta si polverizz quasi subito.
Con un cucchiaio cerc di scavare un buco.
Ci rinunci perch, calcoli alla mano, per poter fare il tunnel che lavrebbe portata
fuori dalle mura del carcere occorrevano almeno quattrocento anni.
Ciccio Fiumara invece scav il tunnel con il cucchiaio, lavorando giorno e notte.
Dopo 12 anni, quando arriv la scadenza della condanna, al momento di essere
scarcerato sput in faccia al direttore del carcere.
Si era messo il testa di evadere. Ci riusc.
Il tunnel da lui scavato, lungo 29 chilometri, sbucava proprio nel centro del campo di
calcio di Enna, citt nella quale erano stati incarcerati, e lui usc fuori proprio un
minuto prima del calcio di inizio dellincontro Enna-Akragas: gli spettatori pensarono
a una trovata pubblicitaria e applaudirono.
Ciccio Fiumara senza batter ciglio ricopr la buca, strinse la mano a tutti e si fece un
giro di campo, tra le ovazioni dei tifosi. Unevasione in grande stile.
Adesso vive da latitante, sempre nascosto.
Cambia quotidianamente citt e identit: lo hanno visto vestito da Pulcinella, Tarzan,
Eros Ramazzotti.
Ciccio continua a nascondersi, ma non sa che nessuno lo sta cercando.
La lettera
Concetta scarcerata
Uscita dal carcere, Concetta Fiumara, dopo esperienze omosessuali fra le quattro
mura del penitenziario, volle diventare uomo: Mi chiamer Concetto Fiumaro.
Cambiare sesso allepoca costava moltissimo.
Coi soldi dellintervento ti potevi comprare una casa.
Decise di operarsi da sola. Impar guardando le foto pubblicate su un mensile medico
palermitano.
Fece diversi sbagli, ma alla fine al quinto intervento ci riusc e venne fuori un ibrido.
Oggi ancora donna.
Guardandola attentamente si capisce che in passato era stata bellissima.
Ha perso charme, squisitezza, bellezza, tutte quelle cose che mi avevano fatto
innamorare di lei.
Una trasformazione alla doppio Jecchil e mister Heidi.
Ormai Concetta non ci sta pi con la testa.
Si veste unisex. S fatta crescere la barba, sputa sulle macchine, ingiuria gli
automobilisti.
Cambia canale appena in televisione appare Pippo Baudo.
La settimana scorsa ha dato calci e pugni a un vigile urbano della mia citt.
Com risaputo i vigili urbani messinesi hanno un cuore grande.
Il vigile Maiorana Carmelo, pi volte colpito, la perdon.
Le diede da mangiare, da bere e da dormire.
La port da un barbiere. Pag lui.
Maiorana Carmelo vinse il Premio Cuore TOro 2006-2007 Messina e Provincia.
La motivazione
Si Cilia? No Cilia!!!
Si Racusa? No Racusa!!!
Agri Gento? No Agri Duegento!!!
Sai Pezza, a Milano c la Venere di Milo.
Rustichello, ti sono simpatici i Toscani?
No, preferisco i Tosgatti.
Applausi scrosciantissimi a scena apertissima.
La gente si sbellicava, abbiamo riso di gusto, abbiamo pianto dal ridere.
Una comicit sullo stile Made in Sud.
Dopo il duo Suppl, esibizione di Scannapiego Concetta, nome darte Scannapiego
Cetty, cantante catanese che si scus di non sentirsi bene perch la sera prima a un
matrimonio aveva mangiato troppe vongole; forse una era avariata, aveva dato di
stomaco e non aveva dormito tutta la notte.
Cant una sola canzone e neanche tutta intera, sinterruppe vomitando.
Gli organizzatori non lhanno pagata.
Anzi lhanno denunciata.
Dopo questa esibizione per nulla gradita, a risollevare lo spettacolo sal sul palco il
gruppo folk I Scunchiututi.
Tanti applausi anche per loro.
Dopo la musica ancora quattro risate con Coco (Mario Coco), il bisosia di Vanna
Marchi e Gerry Cal.
A seconda di dove si voltava somigliava.
Girato a destra: Sciono Vanna Marchii. Daccordooo!
Girato a sinistra: Sono Gerry Cal. Capitooo!!! Libidine!
Fine prima parte dello spettacolo.
Intervallo di 30 secondi.
Poi elezione di Miss Bont e Miss Ragazza Casa e Chiesa.
Premiazione e consegna della fascia.
Poi la tanto attesa consegna del Premio Cuore TOro 2006-2007 Messina e
Provincia al vigile Maiorana Carmelo.
Chiusura del gal coi giochi dartificio dei fratelli Francesco, Marcello, Davide,
Renato, Aldo, Benito, Massimiliano, Fernando, Giacomo, Enrico, Pippo, Simone,
Gaetano, Pietro, Nicola, Marco, Luca, Stefano, Mario Zuccarini.
I premi
Grazie Arbore
Io faccio il comico.
Ma non sono comico per niente.
Nella vita privata noi comici siamo tristi.
Io, finito lo spettacolo comico, rientro a casa e mi chiudo nella mia stanza al buio.
Piango na mezzoretta.
Sto l a fare tristi pensieri.
Ieri dopo uno spettacolo ho chiamato un taxi.
Durante il viaggio piagnucolavo.
Il tassista preoccupato mi ha detto: Signor Frassica, perch piange?
Sono un comico, gli ho risposto.
E lui: Ah giusto!
Non mi ha fatto pagare la corsa.
Beati gli attori drammatici che nella vita privata sono allegri buontemponi e
analfabeti.
Prima, parlando di premi, non ho detto che il valore del premio commisurato al
merito.
La meritocrazia esiste.
Se vinci perch hai grattato o perch sei stato estratto dopo aver comprato un
biglietto, sei solamente fortunato.
E Maiorana Carmelo vigile urbano il suo premio se lo merita eccome!!!
Maiorana in tutta la sua onorata carriera ha fatto almeno 50.000 multe.
Se qualcuno gli diceva: Per favore, per cortesia Maiorana, dove li piglio i soldi per
pagare sta multa?, lui metteva le mani in tasca e la pagava lui.
Senza fiatare, senza sollevare un sopracciglio.
Su 50.000 multe almeno 49.000 le ha pagate lui.
Ha dilapidato un patrimonio.
S venduto tutto quello che possedeva, compresa la casa dei genitori che adesso,
poverini, vivono in un ospizio.
Carmelo si sposato con Agata Mazzarino ed dovuto andare a vivere nella sala
dattesa della Stazione centrale di Messina.
Mangiano dalle suore.
Veste solo e sempre con la stessa divisa, non ha pi abiti civili.
Va lui a cercare i mendicanti e gli d tutto quello che ha.
Un novello San Francesco. Il San Francesco dei vigili urbani.
Per San Francesco finito su tutti i giornali, di lui non si parla quasi mai.
Conoscenza stazionaria
Ho conosciuto Maiorana una mattina alla Stazione Centrale mentre stavo per
prendere il treno Messina-Copenaghen.
Mi aiut a caricare i bagagli (125 valigie, 40 fagotti, 3 cappelliere, gabbietta coi
fringuelli, spada, borsetta, quotidiani, pallone, mappamondo e thermos).
Mi chiese a che mi serviva il mappamondo, e io gli spiegai che non conoscevo le
strade e le vie di Copenaghen, e che poi avrei dovuto raggiungere Dopenaghen, che
una citt a 80 chilometri dopo Copenaghen.
Mi volle offrire da bere.
No, dissi io che sono molto buono anchio.
Faccia pagare me, lei stato cos gentile ad aiutarmi con i bagagli.
Lui inflessibile disse: Piuttosto mi butto sotto il treno.
Io imbarazzato accettai.
Presi un tamarindo e sei patatine fritte.
Maiorana bevve un caff, pag e improvvisamente scomparve, perch un
automobilista aveva parcheggiato in doppia fila e lui era andato a fare il suo dovere.
A parer mio luomo pi buono del mondo.
Nella mia vita ho conosciuto centinaia di migliaia di vigili, ma nessuno buono come
lui, un cuore grande, un Cuore TOro.
Non credo che la moglie Agata si meritasse un marito come Maiorana Carmelo vigile
urbano.
Agata
Agata vide Carmelo la prima volta il 2 marzo 2000 e si innamor a prima vista.
Agata per amore di Carmelo parcheggiava lauto in sosta vietata per farsi fare la
multa.
Posteggiava dove cera il passo carrabile, calpestava le aiuole, passava col rosso, non
indossava la cintura di sicurezza, si ubriacava al volante.
Faceva di tutto per farsi notare, per attaccare bottone.
La sera, quando tornava a casa col suo pacchettino di multe, le odorava, le baciava, si
eccitava, e la notte sognava di fare lamore con lui su un letto pieno di multe.
Carmelo non laveva notata, serio comera, preso dal traffico.
Lei per attaccare bottone gli chiedeva informazioni.
Cerc di prenderlo con la simpatia, facendo la spiritosa: Scusi, per andare dove
dobbiamo andare, per dove dobbiamo andare?
Lui, non avendo mai visto Tot, Peppino e la malafemmina (odiava i film comici),
non cap e le disse: D l.
Lei continuava: Scusi bel vigile, sa dirmi dove si trova via Ettore Fieramosca?
E lui paziente le spiegava il tragitto da fare.
E lei: Scusi vigile figo, sa dirmi dove si trova via Po?
Lui ancora una volta con pazienza le indicava il percorso.
Lei passando direttamente al tu: Scusa amore, sai dirmi un ristorantino a lume di
candela dove potremmo andare noi due stasera?
E lui subito: Pago io per.
San Valentino
La sera alle 21 si trovarono al Ristorante San Valentino, chiamato cos per ricordare
sia la festa degli innamorati che la strage di San Valentino.
Lei, emozionatissima e innamorata, quasi non mangi niente: unoliva ascolana e un
tamarindo.
Lui si riemp come un maiale, cozze, trippa, lardo, sanguinaccio, coda alla vaccinara,
pasta ncasciata.
Bevve un litro e mezzo di vino e tre amari.
Ubriaco, parlava sempre lui, parlava di multe, di verbali, di codice della strada, di
contravvenzioni, dellipocrisia del suo collega Cirinn, di quanto era falso Cirinn, di
quella volta che Cirinn di quando Cirinn ecc.
Lei odiava Cirinn senza mai averlo visto in vita sua.
Lei, dopo essere stata taciturna tutta la serata, tent di cambiare discorso per parlare
di cose pi stimolanti: Ma ce lhai la ragazza?
Carmelo, cercando di essere moderno anche lui, rispose: No Agata, non ce lho la
ragazza, per colpa di Cirinn. Per colpa di quel figlio di.
Maiorana pag il conto, lasci una cospicua mancia a ognuno dei camerieri e a tutti
quelli che lavoravano in cucina.
Usciti dal San Valentino, mentre lei voleva fare una passeggiata romantica, lui tir
fuori il blocchetto delle multe e ne approfitt per multare tutte le auto che erano
parcheggiate in doppia fila davanti al ristorante.
Agata rimase delusa, pens: Perch devo perdere la testa sempre per delle persone
sbagliate? Con tanti vigili, proprio di lui dovevo innamorarmi?
Il giorno dopo che erano andati al Ristorante San Valentino, Agata si trucc da
sexy-turista svedese.
Si tinse i capelli biondo sole, indoss una minigonna vertiginosa, corta fino
allombelico.
Per cercare di sedurlo, con i trasferelli si tatu un cappello da vigile su una gamba, un
fischietto e una paletta sullaltra.
Si rec nella piazza in cui Carmelo era di servizio.
Lui non la riconobbe.
Era ancora costipato per la troppa roba che aveva mangiato la sera prima.
Lei si avvicin a lui e disse: Help help, svenire svenire!!!
Finse di sentirsi male e di svenire.
Respiration, respiration book to book, disse in uno strano inglese e gli fece capire
che le occorreva urgentemente una respirazione bocca a bocca.
Maiorana prontamente distese Agata a pancia in su, appoggi una mano sotto la nuca
e con due dita le tur il naso, per evitare che laria insufflata fuoriuscisse.
Dopo avere inspirato profondamente, fece aderire le proprie labbra con quelle di
Agata e l arriv Cupido.
Lei tir fuori 40 centimetri di lingua e inizi a slinguarlo per unora e tre quarti
davanti ai passanti che scattavano foto.
E fu cos che Maiorana Carmelo vigile urbano si innamor.
La fine di un amore
Il pro e il cro
Avere un nome famoso porta tantissimi vantaggi, io che mi chiamo Nino Frassica lo
so.
Noi vip col nome conosciuto, gi dalla nascita siamo fortemente privilegiati.
Pensate a quelli pi famosi di me, pensate ai vantaggi di Mina, Robert De Niro,
Madonna, Vasco Rossi, Adriano Celentano, Gianni Morandi, Al Pacino.
Mina va al cinema.
Buongiorno, sono Mina, che film danno?
Dica lei. Scelga lei.
Vorrei vedere Sole a catinelle di Checco Zalone.
Signora Mina, non lo proiettiamo da parecchio tempo, per non si preoccupi: lei
vada in Sala 1 e tra 5 minuti potr vederlo.
Cinque minuti dopo Mina accontentata.
Stesso giorno, altro cinema.
Buongiorno, sono Vasco Rossi, mi dia un biglietto per la sala 3: c un bellissimo film
che mi piace tantissimo, quanto pago?
Niente signor Rossi, le do un biglietto omaggio.
Grazie, molto gentile, c pubblico in sala? Mi da un po fastidio la gente.
La sala per tre quarti piena, signor Rossi, non si preoccupi ci penso io.
La maschera va in Sala 3 con un megafono e un manganello: Forza sgombrare,
sgombrare, lasciare la sala vuota, sgombrare immediatamente se non volete che vi
spacchi la faccia.
Non tutti i signor Rossi sono uguali.
Adriano Celentano da ragazzo, alle elementari, tutti lo guardavano e gli dicevano:
Adriano Celentano, ma sei veramente tu?
Mi fai un autografo?
Cosa si prova a essere Adriano Celentano?
Lui faceva delle smorfie, alzava il sopracciglio, scodinzolava, mostrava i denti e diceva:
U, ciao ragassi.
Tutti a ridere e a provare ammirazione per lui e a cercare di imitarlo.
Nel mondo si contano 150.000 tentativi di imitazioni di Adriano Celentano.
La giacca e le vecchine
Il comico famoso
I vantaggi che ho avuto nella mia vita come comico famoso sono tantissimi.
Alle feste, da ragazzi, un mio amico, Francesco Mazzascutti, raccontava bene le
barzellette, ne sapeva centinaia, migliaia, ma nessuno rideva, nessuno accennava un
sorriso.
Dieci secondi dopo io raccontavo la stessa identica barzelletta. La raccontavo male,
magari saltavo qualche particolare importante del finale, ma tutti si sganasciavano a
ridere fino alle lacrime.
Poi dicevo una cosa qualsiasi, tipo: Che ore sono?
E tutti: Ammazza che forte. Ma da dove gli vengono certe trovate?
Mi cascava un fazzoletto per terra: tutti a ridere a crepapelle e dire: Che gag
fantastica!!! Un genio!!!
Ah ah ah, che figata il fazzoletto a terra, oddio ah!
Uccidete Francesco Mazzascutti! Nino s che fa ridere!
Il comico sconosciuto
Che peccato.
Un genio incompreso.
Adesso Francesco sempre su Facebook a parlare male di tutti.
Si fosse chiamato Carlo Verdone, la sua vita sarebbe cambiata, da cos a cos.
Colpa del nome: si chiamava Francesco Mazzascutti.
Quando Francesco alla Rai disse di essere Lillo e Greg fu sputtanato in un servizio di
45 minuti su Tg2 estate.
Lillo e Greg, che sono una persona per bene, non lo denunciarono.
Si limitarono solo a dirgli: Non lo fare pi, Marzapasqui.
Nessuno lo chiamava col cognome giusto, Mazzascutti.
Lillo e Greg lo chiamavano Marzapasqui, altri lo chiamavano Mazzabub,
Mazzalavecchia, Ammazzascudo.
Anche il padre, lingegner Enrico Maria Mazzascutti, gli sbagliava il nome: lo
chiamava Marzaschiuma.
Francesco, disperato e senza lavoro, nel gennaio del 1970, con gli ultimi risparmi,
affitt un salone al Grand Hotel che poteva contenere fino a 2000 posti a sedere, per
tenere una conferenza stampa nella quale avrebbe annunciato il suo ritiro definitivo
dalle scene.
Anche la conferenza stampa fu un flop.
Andammo solo in cinque persone: un barbone di nome Nando a caccia di caldo e
qualche panino, una showgirl di 73 anni certa Sposito Michela in arte Misciln a
caccia di pubblicit, un dipendente del Grand Hotel, un certo Toni Stella, incaricato
di controllare che Nando non rubasse niente, e infine io e il mio amico Nicola Leugio,
il quale siccome cattivo ride sulle sciagure degli altri.
Io chiamai Francesco Mazzascutti in disparte e senza farmi sentire da nessuno gli
dissi: Amico mio, tu non devi ritirarti dalle scene, devi semplicemente cambiare
nome, il tuo nome una tragedia!
Dici Nino?
S Francesco, lo penso e credo di non essere solo io a pensarlo ma il 90% del genere
umano.
Forse hai ragione Nino, mi aiuti a cambiarlo?
Devi essere tu a trovarlo, te lo devi sentire addosso.
Aiutami ti prego Nino, ti do 30.000 lire.
Io mi offesi, volevo andarmene.
Mi ferm il mio amico Nicola Leugio.
Francesco cap la gaffe e mi offr 150.000 lire.
Nando, il barbone, che aveva sentito tutto disse: Dammi 100 lire pure a me! e si
addorment di colpo.
Nicola, che nel frattempo si era ubriacato nel bel mezzo della sala, prese la parola e
disse: Larte non cambia idea, rinunciare allo spettacolo evanit, un nome,
cambiarlo, non cambiarlo, nella vita 100 lire, 150.000 lire sono la parallelit per non
viverla in uno show.
E si addorment di colpo pure lui.
Toni Stella si avvicin a me e disse: Portatemi con voi in televisione, non so fare
niente, ho fatto il cameriere per 40 anni, ho un nome bello: Toni Stella. Qualche
disgrazia da raccontare in tv successa anche a me, piango facilmente; vi prego fatemi
una raccomandazione.
Non gli diedi retta.
Non lo volli raccomandare, se debbo raccomandare tutti quelli che si chiamano Toni
Stella, finita.
Dio li fa
Nomi darte
Antonino Nino
Chi siamo?
Talk show
Il pomeriggio tv
Par condicio
Non vorrei sembrare di parte perch grande amico di Barbara DUrso e parlare bene
solo di Pomeriggio 5, io sono anche Vitaindirettadipendente, e per par condicio vi dico
chi erano luned scorso gli Ospiti Vip de La vita in diretta:
Barbara Chiappini
Solange
Valeria Marini con la madre
Gli Ospiti Non Vip erano:
Una nonnina di Reggio Calabria che compie 150 anni con Una bella torta con 150
candeline
Antonio Zequila (Er Mutanda) che presentava il suo nuovo libro Chi non mi conosce
scemo
Una signora coi fantasmi in casa
Uno strozzino che balla il liscio
Benvenuti Luigi, luomo che ha visto per 930 volte
il film Il frullo del passero
Un muratore in fin di vita, che mentre si soffiava il naso
per errore ha ingoiato una cazzuola
Un orzatadipendente (da 23 anni beve 4,5 litri di orzata
al giorno e non riesce a uscire dal tunnel)
E per chiudere in bellezza:
Un superbrufolato
Un ex prete
Un ex cavallo
E uno scippatore pentito, che dopo aver scippato
per quindici anni sta cercando tutte le sue vittime per riportargli le borsette
Somiglians
La fermata dellautobus
Ho notato che tutti i sosia dei cantanti degli anni 60 si possono incontrare facilmente
alla fermata dellautobus.
Molti anni della mia giovinezza li ho trascorsi alle fermate dellautobus.
Forse ho vissuto pi l che in teatro o su un set.
Alla fermata dellautobus ho trovato il soddisfacimento ai miei bisogni primari:
mangiare, bere, cure, affetto.
Aspettare lautobus significa seguire valori e norme condivisi dalla societ e dalla
cultura cui si appartiene.
l che ho capito la differenza tra il bene e il male.
l che mi sono formato, che ho iniziato a parlare con gli altri e a vincere la timidezza.
l che ho perso la verginit.
l che ho imparato a sognare.
Ad amare.
Quanta ragione avevano i miei nonni quando dicevano:
Dietro ogni fermata dellautobus c una nuova partenza.
Io non ho la patente.
Non so guidare.
Ho paura di guidare.
Ho la guidofobia.
Tutti mi consigliano di prendere la patente.
Ho tentato, non ci sono riuscito.
Mi sono iscritto alla scuola guida Pecorella.
Lautoscuola Pecorella
Era lautoscuola del quartiere, era una specie di centro di aggregazione per noi
giovani.
Pecorella rilasciava patenti di ogni tipo dalla A alla VU.
Patenti nautiche, aeronautiche, patentini per apicoltori, per conducenti di muli.
Il titolare, Niccol Pecorella, era stato un perfido sergente delle S.S., col nome darte
di Kurt Strauss.
Il parco mezzi dellautoscuola Pecorella era formato da una sola Topolino amaranto,
appartenuta tra gli altri al cantautore Paolo Conte, con un unico sedile e con i
finestrini bloccati aperti.
Niccol, o Kurt, durante le lezioni si accovacciava dietro al guidatore armato di
rivoltella e, ogni volta che il malcapitato sbagliava una manovra, lui gli sparava alle
gambe.
Le lezioni di teoria non si discostavano poi molto dagli interrogatori ai prigionieri di
guerra di cui Kurt era esperto.
Frequentai la scuola guida Pecorella in totale solo 6 minuti, il tempo di pagare
liscrizione 50 dollari e andarmene di corsa.
Nonostante fossimo in Italia pretendeva il pagamento in dollari.
Sulle donne che andavano a scuola guida da lui esercitava lo Jus primae noctis.
Fu mio zio Ferruccio, detto il Consigliere, a consigliarmi di iscrivermi allautoscuola
Pecorella.
Vero o Falso?
Altre dodici
Le risposte esatte
1. Secondo il famoso fotografo Pino Pizza togliersi la giacca con un colpo di rivoltella
possibile. Falso!
2. Il testo della canzone Romagna mia tratta da un romanzo di Leone Tolstoj. Falso!
3. Un carcerato a Rieti di 44 anni utilizzando mille stuzzicadenti ha costruito una
bomba a mano riuscendo a evadere dal carcere. Falso!
4. Nella prima versione del cartone animato Biancaneve di Walt Disney del 1937, mai
trasmessa al cinema, nella prima scena uno dei nani, lottavo, di nome Giorgio La
Spina, viene sbranato da un lupo. Vero!
5. 4 x 5 fa 6812. Falso! Fa 20.
6. Tappo voce del verbo tappezzare. Falso!
7. 6 x 5 fa 30. Vero!
8. Il plurale di cappello cappelli. Vero!
9. In Abruzzo non c nessun fumatore. Falso, lAbruzzo una regione come tante
altre e purtroppo anche l ci sono fumatori.
10. A Perugia esiste il parcheggio a pagamento pi caro dItalia, la tariffa di 650
euro per ogni ora di sosta. Falso!
11. Le gemelle Kessler erano 3, Alice, Ellen e Ingrid. Falso! Sono solo due, Alice ed
Ellen. Magari esister una Ingrid Kessler ma non una loro gemella.
12. Francesca Neri e Neri Marcor sono la stessa persona. Falso! Sono due persone
distinte e separate. La prima una nota attrice italiana, il secondo un noto attore e
imitatore italiano.
La radio
Il gioco del Vero o Falso stato uno dei pi bei giochi radiofonici della Rai.
Quando mi intervistano alla radio e mi chiedono cosa mi piace di pi tra radio,
televisione e cinema rispondo sempre la radio, pure vero che se mi intervistano in
televisione rispondo la televisione e se mi intervistano alla prima di un film dico il
cinema.
Ma la radio ha qualcosa in pi.
Intanto debbo tutto alla radio, proprio l che ho fatto i miei primi esperimenti, era l
che provavo a vedere cosa funzionava o no.
Il mio debutto nello spettacolo come professionista fu nella trasmissione Radio anghe
noi nel 1982 con Arbore, Boncompagni e Mario Marenco.
Dal 2011 insieme a Simone Cristicchi ho condotto una trasmissione intitolata Meno
male che c Radio2.
Ricevevamo un sacco di lettere.
La pi bella sicuramente che mi ha molto commosso stata quella che mi ha scritto
una superfan, Enza Zappalunga: Quando alla radio c Meno male che c Radio2 io
non capisco pi niente, distruggo il cellulare e il telefono di casa, mi barrico nel mio
appartamento, soffoco il cane, caccio di casa mio marito, chiudo a chiave dentro lo
sgabuzzino la nonna Carla di 91 anni, lego alle sedie le mie due amate figliolette
rispettivamente di 9 anni e 11 anni, le incerotto la bocca, le imbavaglio per poter
ascoltare in santa pace i vostri sketches e le vostre canzoni.
Vostra Enza Zappalunga
Guinness
Le diete
Per mettermi a dieta mi feci suggerire (pessima idea) da zio Ferruccio una dieta
dimagrante.
Mi sugger quella della dietologa baronessa Rosamaria Asfalto: la Dieta alfabetica.
La dieta alfabetica consiste nel mangiare:
Il primo giorno solo cibo con la A: Abbacchio, Ananas, Aquile, Aglio, Aragosta ecc.
ecc.
Il secondo giorno tutto con la B: Baccal, Banane, Bietole, Budella, Brodino ecc.
ecc.
Il terzo giorno tutta roba con la C: Carne, Ceci, Caramelle, Caviale, Cavalli ecc. ecc.
E cos via, fino alla Z: Zucchero, Zucchine, Zaini, Zabaglione.
una dieta facile, serve anche a ripassare lalfabeto, ma come controindicazione c
che si ingrassa.
Si ingrassa parecchio, specialmente il giorno con la L: La carne, La polenta, La pasta,
Le orecchiette, La torta
La baronessa Rosamaria Asfalto stata arrestata una settimana fa perch non solo
consigliava una cura nociva, ma perch si faceva pagare 1000 euro a lettera, non
rilasciava fattura ed esercitava la professione di dietologa senza avere alcuna laurea in
Medicina.
Io avevo sospettato linutilit e linefficacia di questa dieta alfabetica, infatti pagai con
assegni falsi e mi fermai alla lettera G con una bella scorpacciata di Gelati e Granite.
Provai con altre diete senza chiedere a zio Ferruccio.
Chiesi a nonna. Nonna nonostante i suoi 90 anni aveva un fisico da fare invidia a
unottantenne.
Si curava, stava attenta allalimentazione.
Mi disse di aver letto sulla Settimana enigmistica, nella rubrica Strano ma vero, di
una validissima dieta, quella del professor dietologo Pazzo Otto Fon Bumma.
Dieta che era stata definita la Dieta Miracolo.
Una dieta pesantissima, di grande sacrificio che per faceva perdere 6 chili al giorno.
Non ebbi il coraggio di farla.
Una signora amica di mia nonna fece questa cura per tre mesi.
Lamicizia
Incompetente!!! Ah ah ah!
Mi sentii ferito a morte.
Quelle sue risatine sarcastiche mi diedero molto fastidio.
Non gli parlai per 24 ore consecutive.
Lui mi telefonava e mi chiedeva scusa.
Io gli staccavo il telefono in faccia.
Mi mand un biglietto che ancora conservo:
Amicizia significa perdonare, io del fatto del serpente non ho detto niente a nessuno,
anzi se ti ricordi al funerale di mia sorella, a tutti quelli che mi facevano le
condoglianze io dicevo: Beveva, beveva. Amicizia significa proteggere. Ti sei offeso con
me perch ti ho detto che non capisci niente di citt belle dEuropa. Se vuoi mettere
Lecce al terzo posto fai quello che ti pare, che mi frega a me di Venezia, per ricordati
che lamicizia al primo posto.
Luca un amico di cui ti puoi fidare. E sappiamo che:
Fidarsi bello, non fidarsi bellissimo.
Luca Luca.
Luca perdona.
Luca sa chiedere scusa.
Luca se ti serve qualcosa lui c.
Luca se piove ti ripara.
Luca se ti senti male ti accompagna allospedale.
Luca se hai sonno ti mette a letto.
Luca se hai fame ti porta al ristorante.
Luca se hai voglia di una donna si offre lui.
Gianfranco Padda
per questo.
Io gli dissi: Scusa vicino di casa, ma cambiati il nome?!
Lui ringraziandomi disse: Capperi, ottima idea, non ci avevo pensato! Grazie, grazie
di cuore!!!
Oggi non si fa chiamare pi Calogero Fogna ma Gerry Fogna.
E nessuno lo prende pi in giro.
A Gianfranco Padda ho consigliato un paio di nomi darte, ma lui non mi ascolta.
Gli avevo proposto come nome darte Le Rondinelle.
Mi disse di no.
Gli avrei volentieri mollato un ceffone, il sangue mi bolliva dentro ma io detesto la
violenza allora con calma, gli dissi: Ti piace il tuo? Tieniti il tuo!!!
Lo scoop
Con la coda tra le gambe mi disse: Amico mio, io voglio diventare famoso.
Gli risposi: Ci vuole uno scoop, un colpo giornalistico, qualcosa che faccia parlare di
te, in modo che tutti ti conoscano, le masse, le massaie, a Massa Carrara, in tutta
Italia.
Lo portai da un famosissimo ufficio stampa che a pagamento diede dei preziosi
consigli al mio amico Padda.
Capo ufficio stampa: Giovanotto, lei da sconosciuto, da cantante fallito quale con
noi diventer famoso, ma deve seguire i nostri consigli.
Padda: Pur di diventare famoso sono disposto a tutto!
Capo ufficio stampa: Faccia cos: si butti sotto la macchina del Papa, si faccia
investire, portiamo un fotografo e vedr che tutti i giornali parleranno di lei. Padda il
cantautore investito dal Papa. Magari a fine anno organizziamo un calendario e tanti
passaggi televisivi: La prova del cuoco, La vita in diretta, Marzullo, Giletti ecc..
Padda: No, no. Ho paura di farmi male. Non potreste consigliarmi qualcosa di meno
cruento?
Capo ufficio stampa: La facciamo andare a Porta a porta da Bruno Vespa, in qualit
di figurante. Nel bel mezzo della diretta, lei mette le mani in faccia a Bruno Vespa,
urlando I nei, i nei! Fammi toccare i nei!!!, in pochi minuti diventer famosissimo.
Padda il cantautore toccanei. Lindomani a Blob, e poi a Verissimo, Tv Talk, Striscia la
notizia e Le iene.
Padda: Non ho questo coraggio, mi dispiace, sono timido e ho paura che Vespa mi
molli un cazzottone, ho saputo che manesco.
Capo ufficio stampa: Va bene, allora ho unidea magnifica. Diffondiamo la notizia
che lei il figlio segreto di un grosso personaggio.
Padda: Bravi s, questa idea veramente magnifica.
Capo ufficio stampa: Faremo sapere a tutti che lei il figlio segreto di un personaggio
noto, faremo sapere a tutti che lei il figlio segreto di.
Padda: Di chi?
Capo ufficio stampa: Di Schettino.
Padda: Quello pi giovane di me.
Capo ufficio stampa: Facciamo Pacciani, s diciamo che il figlio segreto di Pacciani.
Padda: Ma con tanti che ce ne sono, proprio Pacciani???
Capo ufficio stampa (offesissimo): Ma lei signor Padda non mai contento, non le va
bene niente. Guardi che il nostro ufficio stampa ha lanciato Gianni Caruso, Tino
Fango, Lalla Lella, il comico Pistacchio.
Padda (scusandosi): Scusi non volevo essere irrispettoso.
Capo ufficio stampa: Mi dispiace, non accetto le sue scuse. Paghi e non si faccia pi
vedere.
Padda fece un assegno di 12.000 euro, pag e andammo via.
Per confortarlo gli dissi di cantarmi la pi bella canzone del suo repertorio: Messaggio
in bottiglia.
Mentre passeggiavo sulla spiaggia
Da lontano vidi un quaccheccosa per terra.
Cosa sar questo quaccheccosa cosa sar?
Mi avvicinai ai ai ai ai ai
dieci metri nove metri
otto metri sette metri
sei metri cinque metri
quattro metri tre metri
due metri un metro
e vidi vidi vidi vidi vidi
che era una bottiglia
con un messaggio dentro
Cera scritto ti amo
Ogni volta che sento questa canzone mi viene la pelle doca.
bellissima, di una malinconia struggente.
E contiene tante allegorie.
Padda mi ha confidato che questa canzone narra di un fatto realmente accaduto.
Scandalo a Sanremo
A Gianfranco voglio molto bene e mi dispiace che molti si approfittino della sua
bont.
Un perfido e disonesto finto discografico, approfittando della sua ingenuit, gli ha
rubato 200.000 euro.
Di questa storia se ne tanto parlato, tant vero che Rai Fiction ha prodotto una
miniserie per Rai1.
Titolo: Scandalo a Sanremo. Storia di imbrogli e truffe nel mondo delle sette note.
Interamente girata a Milano.
Personaggio principale: Gianfranco Palla (Beppe Fiorello).
Gianfranco Palla sarebbe Padda, ma alcuni nomi sono stati volutamente cambiati,
visto che si tratta di persone realmente esistenti e tuttora viventi.
Palla, giovane cantautore di 19 anni, paga 200.000 euro a un perfido e disonesto finto
discografico tale Leo Fo (Remo Girone) per poter partecipare al 99% al Festival di
Sanremo.
La canzone era Non guardarmi con quella faccia che ho gi capito dove vuoi andare a
parare bella mia.
Di questi 200.000 euro la met la prende Giuliano Cardillo (Ninni Bruschetta), un
fantomatico assessore allinesistente assessorato ai Pubblici Divertimenti Gite Cha Cha
Cha del comune di Sanremo.
Ma non finisce qua lo sporco e bieco passaggio di soldi: 50.000 euro vanno nelle
tasche del bel tenebroso Prugno Prugni (Daniele Pecci), finto funzionario Rai.
Scoppia uno scandalo e lincorruttibile giudice Pietro DAntonio (Dino Abbrescia) fa
arrestare tutti.
Il Festival di Sanremo passa da Rai1 alla RTP di Messina e invece di Sanremo si svolge
a Milazzo.
Presenta Alessandro Greco (Massimo Ghini) con le vallette, la bionda e la bruna.
La bruna, Daniela Goggi (Giorgia Surina).
La bionda, Silvana Pampanini (Elena Sofia Ricci).
La vicenda ha un lieto fine.
Prugno Prugni si suicida.
Carlo Scali
Don Matteo
Terence Hill
Terence Hill lo avevo seguito da sempre, conoscevo tutti i suoi film a memoria.
Il giorno del mio diciottesimo compleanno mi son fatto tatuare sulla schiena la
locandina di Altrimenti ci arrabbiamo.
E debbo confessare che mi fece avere molto successo con le ragazze. Utilizzavo il
tatuaggio per invitarle a casa mia e fargli vedere quello anzich la solita collezione di
farfalle.
Dopo il tatuaggio cantavo i pezzi degli Oliver Onions ballando. Loro rimanevano
interdette.
Io come playboy sono sempre stato il massimo.
Ma Terence era pi bravo di me.
Lui non balla, non canta, sta sempre zitto e le donne abboccano subito.
Terence un attore internazionale, una star mondiale e lavora molto anche in
America.
Io vado a trovarlo.
Io vado in America due-tre volte al mese, lanno scorso nel mese di luglio ci sono
andato 41 volte: andavo pi volte nello stesso giorno.
Sempre ospite suo, vitto e alloggio compresi.
Terence Hill ha una grandissima villa di circa 71.000 metri quadri.
Tutta di marmo marmificato, si fa venire il marmo dalle cascate delle Marmore.
Tanti alberi.
Tante piante.
Terence ama la natura, tutte le mattine si alza alle 3: fa unora di ginnastica e poi si
occupa del suo giardino.
A orso nudo zappa zappa zappa, si mette a zappare, fa zapping, zappa e come
sottofondo musicale ascolta Frank Zappa e O zappatore di Mario Merola.
Ama gli animali: ha 70 cani, 70 bellissimi dobermann.
I dobermann sono cani costosi-costosissimi, cani preziosi.
Terence ha paura che glieli rubino.
Ha preso 70 cani da guardia che fanno la guardia ai 70 dobermann.
Terence ha una passione travolgente per gli animali:
140 cani
2 dromedari
2 orsi di peluche
4 lucertole
e un gatto bellissimo che si chiama Rikk
Bellissimo, di marca, bianco, espressivo, 100% pelo.
Rikk intelligentissimo, va in bicicletta, sa fare le fotocopie e sa fare limitazione di
Beppe Grillo.
Non benissimo: del resto un gatto.
I laick (piace)
La professionalit
Un pomeriggio che non giravamo n io n lui, lo invitai a farci un giro in paese, a fare
i classici quattro passi.
Lui accett, per facemmo veramente solo quattro passi:
1, 2, 3, 4. Stop.
Dopo i quattro passi ci bloccammo in mezzo alla strada, col rischio che qualche
macchina ci arrivasse addosso.
Io, per paura mi spostai verso la panchina, feci altri passi.
Terence mi rimprover ferocemente: Eh Nino, ti voglio bene, ma dici una cosa e
ne fai unaltra! Avevamo detto quattro!!!
Anche io voglio tanto bene a Terence.
Avrei ancora tantissime altre cose da raccontare.
Purtroppo i libri finiscono.
La musica finita
Lultima intervista
Indice
11 dicembre 1950
Il parto
Le duemila lire
Lospedale Nilla Pizzi
Vendita dellospedale
La sala Bingo
Lorologio a cuc
Pietrino
Uomodonnauomo
Infermiere uomo
Destinazione casa
La festa del Compleniente
La torta di Ninuzzu
Quanti doni
La spillatrice
Il mio primo microfono
Liniziazione
Lo scatolone
Larrivo della televisione
Italia copiona
Libri di Gennaio
Poveri (Powers)
La beneficenza
Lirriconoscenza
Il primo televisore
Quando non cera la televisione
Il reality
Quando non cera la pubblicit
Il telecomando
Le 10 invenzioni pi utili
Laltra classifica
Ultima classificata
Dimenticans
Burle in famiglia
Facciamo pace
Vendetta fraterna
Buontemponi
Vincere la noia
Augusto De Martis
Ei fu
La scuola di recitazione
Il funerale
Lo scherzo dei nonni
Scherzparade
Iochi?
Bellissima
Miss Nonna
Lesperienza americana
Il rientro in Italia
Poteri paranormali
I soldi
Maschio o femmina?
Le scommesse
Mai andare dalla Maga Del Paese
Annamaria Del Paese
Zio Nazzari
Le scuse di Attilio
Ricotta
Colpevole o innocente
La prima volta
Emozioni
Lamore
La prima delusione
Larresto di Concetta
Peppe Infamit
Carcere
La lettera
Concetta scarcerata
La motivazione
Scandalo a Sanremo
Carlo Scali
Don Matteo
Terence Hill
I laick (piace)
La professionalit
La musica finita
Lultima intervista
Ringraziamenti
Nino ringrazia Barbara Cavalli, Nicola Leugio, Nicola Vicidomini, Alberto Frassica,
Arturo Morano, Fabrizio Spedale, Pietro Pulcini.
Madeleines
Sveva Casati Modignani, Il Diavolo e la rossumata
Andrea Vitali, Le tre minestre
Enrico Brizzi, Larte di stare al mondo
Gaetano Cappelli, Stelle, starlet e adorabili frattaglie
Sveva Casati Modignani, Il bacio di Giuda
Molly Wizenberg, La mia vita fatta in casa
Erica Arosio, Giorgio Maimone, Lamour gourmet
Madeleines Extra
Diego Abatantuono, Ladri di cotolette
Dario Vergassola, La ballata delle acciughe
Paolo Marchi, XXL. I 50 piatti che hanno allargato la mia vita
Madeleines Sfide
Valentina Acciardi, Mi riprendo la vita con una mano sola
Caterina Nitto, Una vita da attivista
Martina Fuga, Lo zaino di Emma
Madeleines Memorie
Ilaria Borletti Buitoni, Cammino controcorrente
Madeleines Passioni
Antonio Gaudino e Paolo Silvestrini, Franco Califano. Un attimo di vita
Diego Pablo Simeone, El Cholo. Il mio metodo per vincere
Roberto Commentucci e Sara Errani, Excalibur. Il mio tennis sul tetto del mondo
Casey Stoner (con Matthew Roberts), Oltre ogni limite
Claire Lescure, Stromae. Maestro formidabile
Nick Johnston, Ryan Gosling. Non chiamatemi il bello di Hollywood
Emily Herbert, Robin Williams. I sogni non muoiono mai
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