Beruflich Dokumente
Kultur Dokumente
Dies ist ein digitales Exemplar eines Buches, das seit Generationen in den Regalen der Bibliotheken aufbewahrt wurde, bevor es von Google im
Rahmen eines Projekts, mit dem die Bücher dieser Welt online verfügbar gemacht werden sollen, sorgfältig gescannt wurde.
Das Buch hat das Urheberrecht überdauert und kann nun öffentlich zugänglich gemacht werden. Ein öffentlich zugängliches Buch ist ein Buch,
das niemals Urheberrechten unterlag oder bei dem die Schutzfrist des Urheberrechts abgelaufen ist. Ob ein Buch öffentlich zugänglich ist, kann
von Land zu Land unterschiedlich sein. Öffentlich zugängliche Bücher sind unser Tor zur Vergangenheit und stellen ein geschichtliches, kulturelles
und wissenschaftliches Vermögen dar, das häufig nur schwierig zu entdecken ist.
Gebrauchsspuren, Anmerkungen und andere Randbemerkungen, die im Originalband enthalten sind, finden sich auch in dieser Datei – eine Erin-
nerung an die lange Reise, die das Buch vom Verleger zu einer Bibliothek und weiter zu Ihnen hinter sich gebracht hat.
Nutzungsrichtlinien
Google ist stolz, mit Bibliotheken in partnerschaftlicher Zusammenarbeit öffentlich zugängliches Material zu digitalisieren und einer breiten Masse
zugänglich zu machen. Öffentlich zugängliche Bücher gehören der Öffentlichkeit, und wir sind nur ihre Hüter. Nichtsdestotrotz ist diese
Arbeit kostspielig. Um diese Ressource weiterhin zur Verfügung stellen zu können, haben wir Schritte unternommen, um den Missbrauch durch
kommerzielle Parteien zu verhindern. Dazu gehören technische Einschränkungen für automatisierte Abfragen.
Wir bitten Sie um Einhaltung folgender Richtlinien:
+ Nutzung der Dateien zu nichtkommerziellen Zwecken Wir haben Google Buchsuche für Endanwender konzipiert und möchten, dass Sie diese
Dateien nur für persönliche, nichtkommerzielle Zwecke verwenden.
+ Keine automatisierten Abfragen Senden Sie keine automatisierten Abfragen irgendwelcher Art an das Google-System. Wenn Sie Recherchen
über maschinelle Übersetzung, optische Zeichenerkennung oder andere Bereiche durchführen, in denen der Zugang zu Text in großen Mengen
nützlich ist, wenden Sie sich bitte an uns. Wir fördern die Nutzung des öffentlich zugänglichen Materials für diese Zwecke und können Ihnen
unter Umständen helfen.
+ Beibehaltung von Google-Markenelementen Das "Wasserzeichen" von Google, das Sie in jeder Datei finden, ist wichtig zur Information über
dieses Projekt und hilft den Anwendern weiteres Material über Google Buchsuche zu finden. Bitte entfernen Sie das Wasserzeichen nicht.
+ Bewegen Sie sich innerhalb der Legalität Unabhängig von Ihrem Verwendungszweck müssen Sie sich Ihrer Verantwortung bewusst sein,
sicherzustellen, dass Ihre Nutzung legal ist. Gehen Sie nicht davon aus, dass ein Buch, das nach unserem Dafürhalten für Nutzer in den USA
öffentlich zugänglich ist, auch für Nutzer in anderen Ländern öffentlich zugänglich ist. Ob ein Buch noch dem Urheberrecht unterliegt, ist
von Land zu Land verschieden. Wir können keine Beratung leisten, ob eine bestimmte Nutzung eines bestimmten Buches gesetzlich zulässig
ist. Gehen Sie nicht davon aus, dass das Erscheinen eines Buchs in Google Buchsuche bedeutet, dass es in jeder Form und überall auf der
Welt verwendet werden kann. Eine Urheberrechtsverletzung kann schwerwiegende Folgen haben.
Das Ziel von Google besteht darin, die weltweiten Informationen zu organisieren und allgemein nutzbar und zugänglich zu machen. Google
Buchsuche hilft Lesern dabei, die Bücher dieser Welt zu entdecken, und unterstützt Autoren und Verleger dabei, neue Zielgruppen zu erreichen.
Den gesamten Buchtext können Sie im Internet unter http://books.google.com durchsuchen.
Informazioni su questo libro
Si tratta della copia digitale di un libro che per generazioni è stato conservata negli scaffali di una biblioteca prima di essere digitalizzato da Google
nell’ambito del progetto volto a rendere disponibili online i libri di tutto il mondo.
Ha sopravvissuto abbastanza per non essere più protetto dai diritti di copyright e diventare di pubblico dominio. Un libro di pubblico dominio è
un libro che non è mai stato protetto dal copyright o i cui termini legali di copyright sono scaduti. La classificazione di un libro come di pubblico
dominio può variare da paese a paese. I libri di pubblico dominio sono l’anello di congiunzione con il passato, rappresentano un patrimonio storico,
culturale e di conoscenza spesso difficile da scoprire.
Commenti, note e altre annotazioni a margine presenti nel volume originale compariranno in questo file, come testimonianza del lungo viaggio
percorso dal libro, dall’editore originale alla biblioteca, per giungere fino a te.
Google è orgoglioso di essere il partner delle biblioteche per digitalizzare i materiali di pubblico dominio e renderli universalmente disponibili.
I libri di pubblico dominio appartengono al pubblico e noi ne siamo solamente i custodi. Tuttavia questo lavoro è oneroso, pertanto, per poter
continuare ad offrire questo servizio abbiamo preso alcune iniziative per impedire l’utilizzo illecito da parte di soggetti commerciali, compresa
l’imposizione di restrizioni sull’invio di query automatizzate.
Inoltre ti chiediamo di:
+ Non fare un uso commerciale di questi file Abbiamo concepito Google Ricerca Libri per l’uso da parte dei singoli utenti privati e ti chiediamo
di utilizzare questi file per uso personale e non a fini commerciali.
+ Non inviare query automatizzate Non inviare a Google query automatizzate di alcun tipo. Se stai effettuando delle ricerche nel campo della
traduzione automatica, del riconoscimento ottico dei caratteri (OCR) o in altri campi dove necessiti di utilizzare grandi quantità di testo, ti
invitiamo a contattarci. Incoraggiamo l’uso dei materiali di pubblico dominio per questi scopi e potremmo esserti di aiuto.
+ Conserva la filigrana La "filigrana" (watermark) di Google che compare in ciascun file è essenziale per informare gli utenti su questo progetto
e aiutarli a trovare materiali aggiuntivi tramite Google Ricerca Libri. Non rimuoverla.
+ Fanne un uso legale Indipendentemente dall’utilizzo che ne farai, ricordati che è tua responsabilità accertati di farne un uso legale. Non
dare per scontato che, poiché un libro è di pubblico dominio per gli utenti degli Stati Uniti, sia di pubblico dominio anche per gli utenti di
altri paesi. I criteri che stabiliscono se un libro è protetto da copyright variano da Paese a Paese e non possiamo offrire indicazioni se un
determinato uso del libro è consentito. Non dare per scontato che poiché un libro compare in Google Ricerca Libri ciò significhi che può
essere utilizzato in qualsiasi modo e in qualsiasi Paese del mondo. Le sanzioni per le violazioni del copyright possono essere molto severe.
La missione di Google è organizzare le informazioni a livello mondiale e renderle universalmente accessibili e fruibili. Google Ricerca Libri aiuta
i lettori a scoprire i libri di tutto il mondo e consente ad autori ed editori di raggiungere un pubblico più ampio. Puoi effettuare una ricerca sul Web
nell’intero testo di questo libro da http://books.google.com
-
MATERA -
\- -
6
A
I
-
VOL. 4
SCAF. 33 - - - -
PREZZO 00
L BR E RI A FORNI
B O L O G N. A
- - - - -
- - - - -
- - - - -
- - - - - -
- -
«.
N O U
DIZIONARIU UNIVERSALI
SARDU-ITALIArtu
COMPIL AU
- -
DE SU SACERDOTU
- a º
BENEFIZIAU
N vºC A 2 o º
VIS SEN TU P o RRU
PROFESSORI EMERITU DE RETTORICA
CAST E D D U I832.
DE SA TIPOGRAFIA ARCIOBISPALI
Cum permissioni
^PC | q 3 4
, C 5 P«
f ! t, .\ lava
J
Nel rendere di ragion pubblica il saggio di gramatica sul dialetto sardo meridionale
avea in animo di compilare sullo stesso dialetto un dizionario domestico; ma accin
tomi all' opra mi determinai a ridurlo universale, considerando il maggior vantaggio,
che da questo potrebbe trarsi da figli della nazione non nell'uso domestico soltanto,
ma ancora nello studio della lingua italiana, e nelle varie posizioni del concittadini
nel parlare non meno, che nello scrivere. -
Condotta così la sarda favella a regole ed a sistema, mi auguro, che più stabili si
manterranno le di lei bellezze, e che di giorno in giorno anderà purificandosi anche
da quelle imperfezioni di pronunzia, e d'inflessioni, che dalle persone di volgo e di
contado usansi in Sardegna al par che nelle altre nazioni e provincie.
A disinganno di alcuni Scrittori d'oltremare, che senza conoscere nè lingua nè
luoghi, e senza curare d'indagar le cose nel loro veri rapporti, s' avvisarono, che il
sardo idioma fosse nel suo complesso barbaro e rugginoso quanto quello de Caraibi
degli Ottentotti e de Caſfri, si rileverà, che desso è ricco quanto altri d' immagi
nazione di energia di locuzioni; ha proprietà d' idiotismi vivacità di frasi verecondia
di traslati; sostiene gravità di stile, nobil dicitura, e in bocca alle persone colte è
capace d' atteggiar graziosamente anche le cose comuni, colorirle con armonia, ed
esprimerle con nobiltà. Del che dan prova i nostri sagri Oratori di genio, i quali ne'
loro discorsi sanno unire la scienza alle grazie dello stile, sparger la favella d' una
luce piacevole, e renderla atta ad ogni sorta di soggetto. Nulla dico delle Muse logo
doresi, le quali hanno forza di levarsi in alto e di spiccare un nobil volo.
Nè potea esser meno, non essendo la nostra lingua, che un intreccio d' idiotismi,
un impasto di vocaboli delle più celebri lingue del mondo, che l'Isola nostra ripete
sino dalla più rimota antichità, avendo avuto nel suo seno la lingua egizia l' antica
jonica greca, la fenicia la greca primigenia e la punica, siccome ne attestan Beroso,
Varrone, Servio, Strabone e Pausania. Conserviamo inoltre innumerevoli voci latine
e italiane rimasteci dagli antichi Latini e da Pisani, che ci governarono.
Vero è, che molte voci della nostra lingua coll'andar de tempi hanno alquanto
degenerato dalla forma e conio originale di quegl' idiomi, ond' è impastata; cionon
ostante a dispetto delle rivolte del tempo elleno conservano vive finora le sembianze
di quelle lingue madri. A chiarimento di ciò mi sono accinto a formare il dizionario
per la maggior parte etimologico, additando l'origine o derivazione del nostri vocaboli,
onde vedersi se non la medesimezza di voci tra le nostre, le greche, le latine, ed
altre, al certo il più stretto rapporto, qual collo scorrer di tanti secoli potea conservarsi.
E tali sono per es. Affoghiggiài da phloghizo inflammo per protesi: Alvàda voce
logodorese da alphadion vomer per antitesi ed apocope: Ammacchiasì da makkao insa
nire per protesi: Arropài da ropalizo baculo percutio per protesi ed apocope: Bada
locài da battologheo multa et inania loquor per antitesi: Cascài da encaskeyo oscitor
per afferesi: Iscialài da exallomai tripudio per sincope: Strumpài da stromboo cir
cumago per antitesi: Tupài voce di contado da tupoo obsigno: ei da ein utique per
apocope: meda da mega multum: poìta da pote curnam per epentesi. Così parimente
più voci derivate dal latino, come cru da crudus per apocope: Assimbilài da assimi
lare per epentesi: Arbigài da albicare, Craba da capra, Crabistu da capistrum per
antitesi e metatesi; ed anche i Greci usano kartos e kratos robur, karteros e krateros
f,0 litT
fortis. Non si scorge per certo minor travisamento nelle voci, che i Latini presero
dal greco, che nelle nostre, come osservasi in alter da eteros, in claudo da klejo, in
duplex da diploos, in diffigio da diapheugo, in propello da proballo, in talentum da
talanton e in molte altre.
Nel ridurre in massa le dizioni del nostro dialetto ho creduto opportuno compren
dere nel nuovo frasario anche quel vocaboli greci latini italiani e francesi dall' uso
moderno introdotti, i quali per racchiudere in se il germe di qualche dottrina sono
stati ammessi alla cittadinanza di tutte le lingue; giacchè a misura che lo spirito filoso
fico le arti il commercio e le scienze andarono ampliandosi e diffondendo i loro lumi,
si conobbe il bisogno di fissare con nuovi termini gli oggetti nuovi. Tai termini, è
vero, non saranno intesi dal basso popolo; nè anche le sublimi cognizioni astronomiche,
di cui Virgilio sparse la sua Georgica erano intese certo dagl' idioti contadini del Lazio.
Ma Virgilio faceva uso di tai scientifiche considerazioni per quel gentiluomini agricoltori,
che dall' aratro passavano a vestir la toga.
Nè fia, che a vizio mi si attribuisca questa mia libertà, od a difetto del sardo
idioma il mutuar vocaboli dalle altre lingue. Fu questo il costume delle prische nazioni,
siccome lo è pure al presente delle più colte, le quali non han creduto fare un au
mento precario di termini, quando hanno comprese molte stranie voci nel loro frasari,
onde nutrire la loro favella.
La lingua latina non solo si alimentò della greca, ma adottò pure non poche voci
degli Etruschi degli Oschi degli Africani e del Galli: i dialetti di Grecia mandavano
vocaboli alla lingua comune; e questa sebben feconda nella sua sorgente al dir di Quinti
liano prendea talora in prestito dalla latina le voci, di cui mancava. La inglese rivale
della greca e della latina non isdegna d'abbellirsi colle divise della francese; e questa
disinvolta e gentile ha accordato la sua cittadinanza a molte voci italiane: l'italiana
finalmente nobile e leggiadra ha adottato più grecismi e gallicismi senza immaginar
d' avvilirsi.
Tutte le favelle nella loro infanzia furono sterili e balbuzienti; divenendo adulte pre
sero novelli spiriti, ed attesero ad arricchirsi delle spoglie delle altre, semprechè se
ne riconobbe l'esigenza e per esprimere con maggior chiarezza i concetti più oscuri,
e per dipinger con maestà le cose meno sublimi.
Chi mai vorrà circoscrivere la libertà filosofica della maggior parte degli uomini li
beramente parlanti, sicchè non possano adottare tra le stranie quelle voci, che loro
sembrano atte a gentilmente esprimersi, e suscettibili di vestirsi della divisa nazionale?
Niuno, se non dominato dalla prevenzione, oserà proscrivere come illegittimo e licen
zioso ogni qualunque termine di nuovo accattato, se con delicata desterità vien con
figurato e senza sforzo ravvicinato al gusto e all'armonia delle patrie voci.
Abborrisco anch'io la facilità di adottare inutili e viziosi neologismi; sono però ben
lungi dal persuadermi, che ogni tintura di peregrinità e novità di voci possa alterare
la patria l" ; soprattutto se esse introdotte già dal traffico e dall' estere manifatture
si sono conformate alla struttura caratteristica del vocaboli nazionali, ed hanno avuto i
la sanzione legittima dall'uso assoluto arbitro delle lingue.
Si dirà forse, che i vocaboli di nuovo introdotti duran fatica a familiarizzarsi col
frasario del basso popolo; ma ciò poco rileva, dice Cesarotti, poichè non solo in una
medesima nazione osserviam suddividersi i dialetti, ma anche in una stessa città regna
spesso una tal diversità di pronunzia e di modi, che nè pur gli stessi dialetti verna
coli sono intesi in ogni loro parte da tutte le classi del popolo. Or se gli artefici e
'I rimanente della plebe si formano il loro gergo, ed hanno il lor particolar frasario
non inteso comunemente dagli altri ordini, uopo è che anche i letterati i nobili e le
altre persone colte abbiano un corpo di vocaboli meno volgari e bisognosi di spiega
zione presso il basso volgo.
Dista d'assai, che Eroe favelli o Davo;
Veglio maturo, o a fresco pel chi ferve;
Vigil nutrice, o gran matrona; uom vago
Ligio al commercio, o in poderin colono;
D'Argo alunno o di Tebe; Assiro o Colco
Convien pure far distinzione tra la pronunzia e le voci dello stile famigliare e quelle
dello stile colto, che richiedesi nello scrivere. La lingua, che si parla, è meno affet
tata, nè cura abbigliarsi della compostezzza dell' arte; e gelosa di sua libertà non soffre
di esser inceppata da regole gramaticali. La scritta però più maestosa e delicata ri
cusa i barbarismi e le irregolarità di pronunzia, che dominano nella parlata, nè riceve
legge dall'uso volgare del popolo. Quindi mi ho fatto lecito di raddrizzare molti vo
caboli della parlata mal contornati, i quali racchiudono in se spiacevolezza tale, che
offendono non poco gli orecchi purgati: tali sono per es. arrasai, arremediai, arren
novai per rasai, remediai, rennovai. Nè l' uso dell' antitesi e della metatesi è meno
frequente in bocca al popolo, che quello della protesi, pronunziando artura, arzai,
curpa, durci, per altura, alzai, culpa, dulci, così pure brula, craba, craboni cro
cai per burla, cabra, carboni, corcai.
Ma simili difetti, come pure certe stravaganti inflessioni di contado parmi dover essere
perdonabili anche al nostro dialetto, siccome debbono esserlo a molti dialetti d' Italia
non eccettuato quello di Firenze, poichè ancora i contadini fiorentini, dice il Galiffe,
pronunziano brulare, strupo, i" dovidere, catrigole, per burlare, stupro,
sproffondare, dividere, graticole, e in altri luoghi usasi parlais per parlare, maintr
per mentre, vaitcha per vecchia, sgnauri per signori.
Qualunque abbia ad essere il destino di questa mia seconda fatica in prò delle
patria, io mi consolo d'essere riuscito di dar nuova prova dell' interesse, che nel ben
lungo mio magistero mi accese mai sempre pel più facile avviamento del giovanetti alle
scienze. Io non intendo di presentare un frasario senza lacune e senza difetti; essendo
esso affatto nuovo per la sarda favella, e da me solo compilato, non potea attendersi
quella perfezione ed esattezza, che manca talvolta anche nel dizionari di ripetute edi
zioni epilogati da più celebri letterati.
Possano ingegni più felici fra miei concittadini migliorar questo mio informe prima
ticcio lavoro, ed aspergere il sardo idioma di nuove bellezze, onde vaglia mantenersi
in uno stato di florida vitalità.
Accogliete intanto, gentilissimi Compatriotti, il primo fascicolo del Dizionario Sardo,
facendo sì, che si abbia l' esempio della protezione, che sapete voi ben concedere a
chi s'impiega comunque in prò de vostri figli, in onor della vostra nazione.
T A U L A
D E IS ABB R E VIA D U RAS
"
(*) Noi all'attica usanza cangiamo la doppia ll di molte voci latine in oppio dd, pronunzia rimastaci da'
Greci, ch'è la stessa degl' Inglesi. Diciamo quindi casteddu da castellum, e u edda , da cui " aferesi si è
fatto dau dda da ellum ellam voci use da Terenzio per en illum en illam; pedali da pellis; pòddini da pollen
inis ec. , Mutant enim (Sardi) more Attico duplex ll. in duplex dd. Morem Atticum hunc fuisse docet Ga
briel Barrius de lingua latina » V. Vitale nell'Opera, che ha per titolo Propugnaculum Triumphale Pag II8.
I N D I C I
D E I S A U T o R I s
INDICAUS IN CU ST OPERA
Aller o Alb. Alberti-Gran Dizionario di Bas Linn. Linneo Carolo-Species plantarum secun
sana del 18 ll. dum sistema sexuale digestarum.
Bonav. Bonavilla Aquilino–Dizionario Etimolo Macr. Macri-Dizionario Latino del medio evo.
ico di tutti i vocaboli usati nella Medicina, Matt. Mattioli-Vocabolario Botanico.
hirurgia Veterinaria, Farmacia Chimica ec. Poll. Pellini Ciro Professore di Botanica e Agri
Cett Cetti-Opera degli uccelli, quadrupedi e coltura in Milano–Catechismo Agrario.
eSCI .
Ronc Ronconi- Dizionario d'Agricoltura.
cini Cirillo-Fascicoli Botanici. Roz. Rozier-Dizionario d' Agricoltura.
Franzios. "non-bianº Italiano-Spa Spad. Spadafora-Prosodia Italiana.
ll010. Sav. Savi-Flora Pisana.
Gagl Gagliardo Giov. Battista–Vocabolario Targ. Ottaviano Targioni Tozzetti Professore di
Agronomico. Botanica-Lezioni di Agricoltura.
Lag. Laguna Medico Torr. Torra Pietro-Dizionario Catalano-Latino.
Lam. Lamery–Nell' Opera Botanica.
Lastr. Lastri Accademico Georgofilo di Firen
ze–Corso d'Agricoltura.
C O N G I U G A Z I O N I
DE IS VERBUS REGULARIS
Sing Deu femu, o fia, io era: tui fiasta, tu eri: Plur. Nos. femus istetius, noi eravamo stati:
issu fiat, egli era. bos. festis istetius, voi eravate stati: issus
Plur. Nos. femus, noi eravamo: bos. festis, voi fiant istetius, eglino erano stati.
eravate: issus fiant, eglino erano. Futuru.
Passau Determinau.
Sing. Deu hap essiri, io sarò: tui has essiri, tu
Sing Deu seu stetiu, io sono stato: tui sesistetiu, sarai: issu hat essiri, egli sarà, o fia:
tu sei stato: issu est istetiu, egli è stato. ie, poet.
Plur. Nos. seus istetius, noi siamo stati: bos. Plur. Nos. heus essiri, noi saremo: bos. heis
seis istetius, voi siete stati: issus sunt essiri, voi sarete: issus hant essiri, eglino
istetius, eglino sono stati saranno: fieno poet.
Passau Indeterminau. Imperativu.
Sing. Deu ſemu stetiu, io fui: tui fiasta stetiu, Sing Siasta tui, sii, o sia tu: siatissu, sia egli.
tu fosti: issu fiat stetiu, egli fu. Plur. siàus mosat. siamo noi: siais bosat siate voi
Plur. Nos. aterus femus istetius, noi fummo: bos. siant issus, sieno eglino.
festis istetius, voi foste: issus fiant istetius,
eglino furono. (I
(l) Così si supplisce la voce rimota di questo tempo.
Soggiuntivu Presenti. - - Passau prus che Perfettu Remotu.
Sing. Chi deu sia, che io sia: tui siasta, tu si: Sing Hem' essiri stetiu, sarei stato: hiast essiri
issu siat, egli sia. - stetiu, saresti stato: hiat essiri stetiu,
Plur. Chi nos. siàus, che noi siamo: bos. siàis, sarebbe stato.
voi siate: issus siant, eglino sieno, Plur. Hemus essiri stetius, saremmo stati: hestis
essiri stetius, sareste stati: hiant' essiri
Preteritu Imperfettu Propinquu. stetius, sarebbero stati.
Sing. Chi deu fessi, che io fossi: tui fessis, tu Futuru.
fossi: issu fessit, egli fosse.
Plur. Chi nos. fessimus, che noi fossimo: bos. Sing. Candu hap'essiri, e hap'essiri stetiu, quando
festis, o fessidis, voi foste: issus fessint, sarò, e sarò stato: has essiri, e has essiri
eglino fossero. ... . . . . stetiu, sarai, e sarai stato: hat essiri, e
e hat essiri stetiu, sarà, e sarà stato.
Pret. Imperf. Remotu Plur. Candu heus cssiri, e heus essiri stetius,
Sing. Candu hem'a essiri, quando sarei: hiasta quando saremo, e saremo stati: bais essiri,
essiri, saresti: hiat a essiri, sarebbe, o e heis essiri stetius, sarete, e sarete stati:
sarìa ; " poet. hant essiri, e hant essiri stetius, saran
Plur. Candu hemus a essiri, quando saremmo: no, e saranno stati.
hestis a essiri, sareste: hianta a essiri, Infinitu Presenti.
sarebbero, o sariano, forano poet.
Essiri, essere.
Pret. Perfettu.
- Passau
Sing. Deu sia stetiu, io sia stato tui siasta istetiu,
tu sii stato; issu siat istetiu, egli sia stato. Essiri stetiu, essere stato.
Plur. Nos. siàus istetius, noi siamo stati: bos. Gerundiu.
siais istetius, voi siate stati: issus Santa
istetius, eglino siano stati. Essendu, o essendi, essendo. Essendu stetiu,
essendo stato. -
Presenti. Indicativu. Plur. Heus hai, avremo: heis hai, avrete: hant
hai, avranno. -
hat, egli ha . -
Plur. Nos. heus, noi abbiamo: bos. heis, voi Sing Hapas tui, abbi tu: hapat issu, albia egli.
avete: issus hant, o hanti, eglino hanno. Plur. Hapàus nos abbiamo noi: hapàis bos. ab
Pendenti, o Imperfettu. - biate voi: hapant issus, abbiano eglino.
Sing. Hemu, o hia, aveva : hiast, o hìasta, Soggiuntivu Presenti.
avevi: hiat, aveva. Sing. Deu hapa, io abbia: tui hapas, tu abbi:
Plur. Hemus, avevamo: hestis avevate: hiant, issu hapat, egli abbia.
dV'eVallo,
Plur. Nos hapàus, noi abbiamo: bos hapàis, voi
abbiate: issus hapant, eglino abbiano
Passau Propinquu.
Sing. Hapu tentu, ho avuto: has tentu, hai Imperf Propinquu.
avuto: hat tentu, ha avuto. Sing. Hessi, avessi: hessis, avessi: hessit, avesse.
Plur. Heus tentu, abbiamo avuto: heis tentu, Plur. Hèssimus, avessimo: hestis, o hèssidis, ave
, avete avuto: hant o hanti tentu, hanno ste: hessint, avessero.
avuto. (I) Imperf. Remotu.
Pret. prus che Perfettu.
Sing. Hem' hai, avrei: hiast hai, avresti: hiat
Sing. Hemu tentu, aveva avuto: hìasta tentu, hai, avrebbe.
avevi avuto: hiat tenta, aveva avuto: Plur. Hemus hai, avremmo: hestis hai, avreste:
Plur. Hemus tentu, avevamo avuto: hestis tentu, - hiant hai, avrebbero.
avevate avuto: hianta tentu, avevano avuto: Pret. Perfettu. -
Futuru.
Sing. Hapa tentu, abbia avuto: hapas tentu,
Sing Hap' hai, avrò: has hai, avrai: hathai, avrà. abbi avuto: hapat tentu, abbia avuto.
(I ) Nota. Il Passato rimoto in tutti i verbi si supplisce col tempo, che segue, non essendo in
uso in questo Capo solo che nel verso la voce rimota v. gr. amèsi, andèsi ec.
Plur. Hapàus tentu, abbiamo avuto: hapàisten Futuro
tu, abbiate avuto: hapant, o hàpanta tentu,
abbiano avuto.
Sing. Candu hap'hai tentu, quando avrò avuto:
Pret pruschè Perfettu Propinq. has hai tentu, avrai avuto: hat hai tentu,
avrà avuto.
Sing. Si hessi tentu, se avessi avuto: si hessis Plur. Heus hai tentu, avremo avuto. heis hai
tentu, se avessi avuto: si hessit tentu, se tentu, avrete avuto: hant hai tentu, avran
avesse avutto. nO (Ivttto.
Plur. Si hessimus tentu, se avessimo avuto: si
hestis tentu, se aveste avuto: si hèssinti Infinitu Presenti.
tentu, se avessero avuto. -
Hai, avere. Passau, hai tentu, avere avuto. Ge
Pret. pruschè Perf. Remotu. rundiu, hendu, o hendi, avendo. Parti
cipiu de su Passau, tentu, tenta, avuto,
Sing. Hem hai tentu, avrei avuto: hiast hai tentu, avuta. Particip. de su Futuru, tengu di
avresti avuto: hiat hai tentu, avrebbe avuto, andai, ho da andare: tenèus de partiri,
Plur. Hemus hai tentu, avremmo avuto: hestis abbiamo da partire. - . -
hai tentu, avreste avuto: hiant hai tentu, -
-
avrebbero avuto.
P R I MI A C O N GI U GAZ I o N I
Pres. Indic. Imperf Remotu.
Sing, Deu amu, io amo: tui amas, tu ami: Sing Hemu amai, amerei: hiastamai, ameresti;
issu amat, egli ama. hiat amai, amerebbe.
Plur. Nos. amàus, noi amiamo: bos. amàis, voi Plur. Hemus amai, ameremmo : hestis amai,
amate: issus amant, eglino amano. amereste: hiant amai, amerebbero.
Preteritu Perfettu.
Imperfettu.
Sing Hapa amau, abbia amato: hapas amau,
Sing Amamu, amava: amàsta, amavi: amàt, abbi amato: hapat amau, abbia amato.
drºldº'o . - -
Plur. Hemus amau, avevamo amato: hestis amau, Plur. Nos. hemus hai amau, noi avremmo amato:
avevate amato: hiant amau, avevano amato. bosat. hestis hai amau, voi avreste amato:
issus hiant hai amau, eglino avrebbero
Futuru antato. -
Sing Timèmu, e timia, temeva: timìasta, temevi: Sing Hapa timiu, abbia temuto: hapas timiu,
timìat, temeva. abbi temuto: hapat timiu, abbia temuto.
Plur. Timèmus temevamo: timestis, temevate: Plur. Hapaus fimiu, abbiamo temuto: hapais
timìant, temevano. timiu, abbiate temuto: hàpanta timiu,
abbiano temuto.
Passau Propinquu.
Pret. pruschè Perfet. Propinquu.
Sing Hapu fimiu, ho temuto: has fimiu, hai
temuto: hanti timiu, hanno temuto. Sing. Hessi timiu, avessi temuto. hessis timiu,
Plur. Heus fimiu, abbiamo temuto: heis fmiu, avessi temuto: hessit timiu, avesse temuto.
avete temuto: hanti timiu, hanno temuto: Plur. Hessimus timiu, avessimo temuto: hestis
timiu, aveste temuto: hessint timiu, aves
Pret. pruschè Perfettu. Sero temuto.
Sing Hemu timiu, aveva temuto: hìasta timiu, Pret. pruschè Perfet. Remotu.
avevi temuto: hiattimiu, aveva temuto,
Plur. Hemus timiu, avevamo temuto: hestis timiu, Sing Hem' hai timiu, avrei temuto: hiast hai
avevate temuto: hìanta timiu, avevano “timiu, avresti temuto, hiat hai timiu,
temuto . avrebbe temuto.
Futuru. Plur. Hemus hai timiu, avremmo temuto: hestis
hai timiu, avreste temuto: hiant hai timiu,
Sing Hap'a imiri, temerò: has a timiri, temerai: avrebbero temuto.
hat a timiri, temerà. Futuru.
Plur. Heus a timiri, temeremo: heis a timiri,
temerete: hant a timiri, temeranno. Sing Candu hap hai timiu, quando avrò temuto:
has hai timiu, avrai temuto: hat hai ti
Imperativu. miu, avrà temuto.
Sing Timi tui, temi tu: timat issu, tema egli : Plur, Candu heus hai timiu, quando avremo
Plur. Timaus mosat. temiamo noi: timèi bosat. temuto: heis hai timiu, avrete temuto:
temete voi: timant issus, temano eglino. hant hai timiu, avranno temuto.
Soggiuntivu Presenti Infinitu Presenti.
Passau.
Plur. Nos. timaus, noi temiamo: bos. timais, voi
temiate: issus fmant, eglino temano. Hai timiu. aver tentuto.
Sing Timessi, temessi: timessis, temessi: timessit, Timendu, o timendi, temendo: hendu timiu,
temesse. -
avendo temuto.
Plur: Timessimus, temessimo: timestis, o times Participiu.
sidis temeste: timessint, temessero: Timiu, timia, temuto, temuta.
T E R Z A C O N G I U G A Z I O N I
Presenti Indicat. Passau Propinquu.
Sing. Sentu, sento: sentis, senti: sentit, sente. Sing Hapu sentiu, ho sentito: has sentiu, hai
Plur. Sentèus, sentiamo: sentèis, sentite: sentint, sentito: hat sentin, ha sentito.
Sentono. Plur. Heus sentin, abbiamo sentito: heis sentiu,
Imperfettu. avete sentito: hanti sentiu, hanno sentito:
Sing Sentèmu, e sentia, sentiva: sentiasta, sen Pret pruschè Perfettu.
tivi: sentiat, sentiva. Sing Hemu sentiu, aveva sentito: hasta sentiu,
Plur. Sentèmus, sentivamo: sentestis, sentivate: avevi sentito: hiat sentiu, aveva sentito.
sentiant, sentivano, Plur. Hennus sentiu, avevamo sentito: hestis
li
sentiu, avevate sentito: hìanta sentiu, ave Pret. Perfettu.
vano sentito.
Futuru. -
Sing Hapa sentiu, abbia sentito: hapas sentiu,
abbi sentito: hapat sentiu, abbia sentito.
Sing Hap a sentiri, sentirò: has a sentiri, sen Plur. Hapaus sentiu, abbiamo sentito: hapais
tirai: hat a sentiri, sentirà. sentiu, abbiate sentito: hàpanta sentiu,
Plur. Heus a sentiri, sentiremo: heis a sentiri, abbiano sentito: - -
Plur. Sentaus nos., sentiamo noi: sentèi bos. Plur. Hèssimus, hestis, o hèssidis, hèssinti sentiu,
sentite voi: sentant issus, sentano eglino, avessimo, aveste, avessero sentito.
Soggiuntivu Presenti. Pruschè Perfettu Remotu.
Sing Deu senta, io senta: tui sentas, tu senti : Plur. Hem' hai, hiast' hai, hiat' hai sentiu,
issu sentat, egli senta. avrei, avresti, avrebbe sentito.
Plur. Sentaus, sentiamo: sentais, sentiate: sen Plur. Hemus hai, hestis hai, hiant hai sentiu,
tant, sentano. avremmo, avreste, avrebbero sentito.
Imperfettu Propinquu. Futuru.
Sing. Sentessi, sentissi: sentessis, sentissi: sentes Sing. Candu hap'bai, has hai, hat hai sentiu,
sit, sentisse. uando avrò, avrai, avrà sentito.
Plur. Sentessimus, sentissimo: sentestis, o sen Plur. di heus hai, heis hai, hant' hai sentiu,
tessidis, sentiste: sentessint, sentissero. quando avremo, avrete, avranno sentito.
Imperf Remotu. Infinitu Presenti.
Sing. Hemu a sentiri, sentirei: hiast a sentiri, Sentri, sentire. Passau, hai sentiu, aver sentito.
sentiresti: hiat a sentiri, sentirebbe. Gerund. sentendu, sentendo. Particip. sen
Phur. Hemus a sentiri, sentiremmo: hestis a sen tu, sentida, e sentia, sentito, sentita.
tiri, sentireste: hiant a sentiri, sentirebbero:
C O N G I U G A Z I O N I S
DE IS VERBUS IRREGULARIS
Nota. Da questi verbi conjugati ognun rileva, che i verbi della prima confugazione hanno la
terminazione dell'infinito in ai come amai, que della seconda in iri breve, come timiri, e que”
della terza in iri lungo, come sentiri.
Pret. Imperf deu stessi, io stessi: tui stessis, Imperat. cretat, creda: cretaus, crediamo: cre
tu stessi: issu stessit, egli stesse: mosat. tant, credano.
stessimus, noi stessimo: bosat stessidis, Sogg. Pres. creta, cretas, cretat, creda, credi
o stestis, voi steste: issus istessint, eglino creda: cretaus, cretais, cretant - crediamo,
- stessero. crediate, credano.
Gerundiu.
Imperf. cretessi, cretessis, cretessit: plur. cretes
simus, cretessidis, cretessint. (5)
Stendu, o stendi, stando. Particip. crètiu, crètia, creduto, creduta.
i Participiu.
-
Gerund creendu, credendo.
Cùrriri Correré.
Stau, stada, stato, stata. Irregulari in quattru tempus.
Bàliri Valere.
Indic. Pres. ciurgiu, corro.
Irregulari in tres tempus. Imperat, curgiat, corra: curgiaus, corriamo:
Indic. Pres. ballu, vaglio. curgianti, corrano.
Imperat. ballat, vaglia: ballaus, vagliamo: bal Sogg. Pres. curgia, curgias, curgiat, pl. curgiaus,
lant, vagliano. -
curglais, curgiant.
Sogg. Pres balla, vaglia: ballas, ºagli: ballat, Imperf curgessi, curgessis, curgessit; plur cur
vaglia: ballaus, vagliamo: ballais, vagliate: gessimus, curgessidis, curgessint. (4)
ballant, vagliano: Bàliu, valuto. Particip, curtu, curta, corso, corsa.
Fai Fare.
Bèniri Venire.
Irregulari in cincu tempus.
Irregulari in quattru tempus Indic. Pres. fazzu , fo: fais, fai; fait, fa: feus,
Indie. Pres. bengu, vengo. ſacciamo: feis, fate: faint, fanno.
Imperat. bengat, venga: bengaus, venghiamo: Imperf ſemu faceva: fiasta, facevi, fiat, faceva:
bengant, " femus, facevamo: festis, facevate: ſiant,
Sogg. Pres benga, bengas, bengat, venga, veni facevano.
ghi, venga: bengaus, bengais, bengant, Imperat, fai tui, fa tu: fazzat issu, faccia egli :
venghiamo, venghiate, vengano. fazzaus, facciamo: fei, fate: fazzant,
Imperf benghessi, benghessis, benghessit; venissi, ſ"
venissi, venisse benghessimus, benghes Sogg. res. fazza, fazzas, fazzat: pl. fazzaus,
sidis, benghessint, venissimo, veniste, fazzais, fazzant.
- venissero. " “Imperf fazzessi, fazzessis, fazzessit; pl. fazzessi
Particip. bèniu bènia, venuto venuta. mus, fazzessidis, fazzessint.
c" benemdu, venendo. Particip. fattu fatta, fatto, fatta.
Pòliri Volere. Gerund. fendu, fendi, facendo. (5)
Fèrriri Ferire.
Irregulari in tres tempus.
Irregulari in cincu tempus.
Indic. Pres. bollu, voglio.
Indic. Pres. f" , ferisco: feris, ferisci, ferit,
Imperat. bollat, voglia: bollaus, vogliamo: bol
lant, vogliano. -
ferisce: fereus, feriamo: fereis, ferite: ſe
Sogg. Pres. bolla, bollas, bollat, voglia, vogli, rint, feriscono.
voglia: bollaus, bollais, bollant, vogliano, Imperf feremu, feriva: ferìasta, ferivi: ferìat,
vogliate, vogliano. -
feriva: feremus, ferivamo: ſerestis, feri
Particip. bòfiu, bofia, voluto, voluta. vate: feriant, ferivano.
Còiri Cuocere. Imperat. feri tui, ferisci tu: ſergiat issu, ferisca
egli: fergiaus, feriamo: ferèi, ferite: fer
- Irregulari in quattru tempus. f" , feriscano.
Indic. Pres. cozzu, cuoco. - Sogg. Pres. fergia, fergias, fergiat: pl. fergiaus,
Imperat. cozzat, cuoca: cozzaus, cuociamo: coz fergiais, fergiant.
zant, cuocano.
AVVERTIMENTI
SULLA SARDA ORTOLOGIA
Poichè nella gramatica si è parlato diffusamente dd vien sostituito alla ll doppia de Latini e
del suono e degli accidenti sì delle lettere vo degl' Italiani, o al doppio tt ne diminutivi,
cali, che consonanti, basterà accennar quì bre come per es. casteddu da castellum, pedali da
vemente pe' forastieri la particolar pronunzia pellis, poddini da pollen, cuaddu da caballus,
di alcune consonanti del sardo alfabeto. giovanedda da giovinetta ec. Ma per ovviare
C qualunque ambiguità, si troverà in simili voci
la seguente parentesi (dd pronunzia inglese)
Il Ce Ci de Sardi ha per lo più la medesima V. l'annotazione alla tavola delle abbreviature.
ronunzia italiana sonante ed aspirata, così Gl
in cena, cintura ec. In molte altre voci poi,
come in cella, cittadi ec. ha il suono dello z Noi " duro come gl' Italiani il GI
italiano gagliardo; ma per evitare qualunque colle vocali a e o, come in glandula, Inglesu,
equivoco, ho creduto dover comprendere nel globu ec. Colla vocale i però il suono è molle
mostro alfabeto il c francese pronunziandolo non altrimenti, che l' artic. gli degl' Italiani,
come z gagliardo. Onde si scriverà cella, cit così per es. in gliaga, gliagai, gliascu, gli
tadinu civili decenti succediri ec. e si pronun auna, tagliu, triglia ec. e -
-
D
Questa lettera, che noi usiamo sempre in mezzo
Il D. nostro sì semplice, che doppio ha ordina a dizione, ha la stessa vibrazione dell'i fran
riamente lo stesso suono del D italiano v. gr. cese, come in je, jamais; così noi in a cedu,
in dignit, donu, addossai, addottrinai, ed in luaci, paaci, pici, boari, cinicu cc.
altre simili voci composte. Ma nelle semplici Z
il dd doppio quando è in mezzo a dizione ha
per lo più una i" propria de Sardi Lo z nostro ha pure generalmente la stessa equi
valenza dello z italiano.
de Siciliani e degl' Inglesi, così in freddai,
cuddu, pudda ec. Parimente quando il doppio
l4
N O U
DI ZI O N A RIU
SARDU--ITALIANU
- -
A ABB
mau in is affaris, smemorarsi, musare, stare a basciai is ogus, chinare, abbassar gli occhi.
bada, ciondolare, andare a rilente, o rilento, Abbasciai is coddus, inclinai is palas, suffriri
istupidirsi, anneghittirsi. M. indormiscaisì, e cun passienzia, chinar le spalle, o gli omeri,
abbambanaisì. comportar con pazienza. Abbasciai sa conca, su
Abbarballamentu s. m. smemoraggine, smemora chicchiri, umiliaisì, chinar la testa, umiliarsi, de
taggine. - - porre l'albagia. Fai abbasciai su chicchiri, o
Abbarballàu, da part. smemorato, che musa, sa chighirista a unu, umiliaiddu, teniriddu basciu,
che sta a bada, che va a rilento. abbassare, ammortire, mortificare, deprimere,
Abbarbiài v. a. (t b.) fai sa barba, fare, ra ribattere, abbiettare, rintuzzare l' ardire, sgon
der la barba. Abbarbiaisì v. r. faisì sa barba, far la superbia di uno. Po diminuiri, abbasciai
farsi, radersi la barba. M., barba. su preziu, diminuire, scemare il prezzo. Su
Abbarbiau, da part. (t. b.) chi hat fattu sa preziu abbasciut, calat in signif neutr. il prezzo
barba, che ha fatto, che ha raso la barba. In abbassa, cala. Abbasciai v. m. calai a basciu,
signif recipr, che si ha fatta, che si ha rasa discendere, scendere, smontare, venir giù, avval
la barba. lare. Abbasciai de cuaddu, dismontare, scender
º" abbarbugliamentu, abbarbugliau da cavallo. Abbasciai de valori, rinviliare, sce
ec. M. barbugliai. mar di valore. Po declinai, sa di abbasciat,
Abbarcài v. a. (t. sp.) M. abbrazzai cun is deriv. calat, declinat, il giorno cala, china, declina.
Abbarraccài v. a. (t. r.) fai barraccas, barac Trattendu de flumini, chi calat, e si precipitat,
care, rizzar baracche. avvallarsi, precipitarsi. Abbasciai v. n. trattendu
Abbarraccàu, da part (t. r.) che ha rizzato de unflori, chi sparessit, disenfiare, e disenfiarsi,
baracche. sgonfiare, e sgonfiarsi, andar via l' enfiagione.
Abbarràda s. f fermata, posata, posa, rima Fai abbasciai, o fai sparessiri s'unflori in signif.
nenza, rimasa. Abbarrada brevi, soffermata. att. disenfiare, sgonfiare, fare sparire l' enfia
Abbarrài v. n. e abbarraisì n. p. soprastare, gione. M' ind' abbasciant, o m' indi calant is
arrestarsi, fermarsi, intertenersi, posarsi. Fai salìas, mi viene l'acqua, o l'acquolina in bocca.
abbarrai v. a. arrestare, fermare, rattenere, Abbasciaisì v. r. umiliaisì, abbassarsi, chinarsi,
trattenere. Andai abbarra abbarra, andar posa inchinarsi, umiliarsi, calarsi. Issu non s'abba
posa, fermarsi tratto tratto. Abbarrai perda sciat, no si calat, egli stà sulle sue. Po incru
de fundamentu prov. abbarrai poniali espress. baisì. M.
rust. rimaner per endice. Abbarrai intendius, Abbasciamentu s. m. abbassamento, chinamento,
aver l' intesa, star sull' intesa, sull'avviso, Ab inchinamento, calamento, declinamento, decadi
barrai in facci a unu, mostraiddi is dentis, fare, mento, discadimento. -
o mostrar viso a uno, opporglisi arditamente. Abbàsciau, da part. abbassato, calato, portato
Abbarrai, o stai cun is cunvenienzias suas, stare giù, chinato, inchinato, piegato in basso. Po
a panciolle. Abbarrai a manus arrendias, in oziu, umiliau, umiliato, depresso, mortificato, an
musare, stare ozioso, tener le mani alla cintola. mortito. In signif neutr. disceso, sceso, smon
Abbarrai a suba de s'aqua, galleggiare, stare tato.i" de unflori, disenfiato, sgonfiato,
a galla. Abbarrai in parada, o in guardia. (T. Fueddendu de flumini, avvallato, precipitato.
de Scherma) restar in parata, fermarsi in guar Abbasciau agg. trattendu de tumori, sgonfio.
dia. Abbarrai arrestu, avanzai de su superfluu, Abbasciu avv. M. a basciu. -
ABB ABB 17
sciai, allentai, allentare, ammollare, rellentare. Abbonanzùi v. a. (t. sp.) calmai, ablonacciare,
Abblandaisì n. p. ammorbidarsi, ammorbidirsi, calmare, render quieto, tranquillo. Abbonanzaisì
insollare, divenir sollo, morbido, tenero, soffice. v. n. p. albonacciarsi, calmarsi, farsi lonaccia,
Po flettiri, o flettirisì, arrendirisì, cedere, piegarsi, rahi onacciarsi, rasserenarsi. - -
plessi. Po ingiriai, o serrai a ingiriu, abbrac Abbruschiài v. a. (t. forsis guastu de abbru
ciare, attorniare, circondare. Po cumprendiri, stiare ital.) esponiri unu pagu a sa vampa is
o conteniri, abbracciare, avvolgere, comprendere, volatilis già spinniaus, e su propriu si fait a is
compigliare, contenere, involgere, involvere. Chini porcus mortus po ddus limpiai de sa zudda,
troppu abbrazzat, pagu stringit, chini sighit duus abbrustiare, abbrustolare, abbrostire, abrostolire,
lepuris, no 'ndi cassat nisciunu prov. chi trop abbronzare, avvampare leggiermente, abbruciac
abbraccia, nulla stringe, chi troppo imprende, chiare: Is Cappedderis usant abbruscare. Po af
nulla conchiude. Abbrazzai unu negoziu, intra ſlacchillai M.
prendere un negozio. Abbrazzaisì v. r. abbrac Abbruschiamentu s. m. M. Abbruschiadura.
ciarsi scambievolmente. Abbrazzai de nou, rab Abbruschiàu, da part. abbrostito, abbrostolito,
bracciare. -
Abbrivu s. m. (t. ital. introd.) s' impetu de Abbruxàu, da part. abbruciato, bruciato, arso,
vinu naviu spintu de is velas, o remus, abbrivo. riarso, inarsicciato, com'usto, avvampato, Po
Pigai s'abbrìvu, camminai cun velocidadi, pren consumau de su fogu in forza de agg arso, car
der l'abbrivo. bonchioso. Po toccau de fogu, scottato. Po sic
Abbrizìas, s. f. pl. M. albrizias. cau, o troppu arrustu de calori ec. torrido,
Approdadori. bordadori. arido.
Abbrodadùra. M. bordadura. Abbruxòri s. m. bruciore, cociore, ardore.
Abbrodài, e abbordai. M. bordai. Abbuài, abbuau (t. r.) M. abboai.
Abbrodàu, da. M. bordau. Abbuccài v. a. (t. cat.) poniri bucca a basciu,
Abbrubbuddài v. n. (t. r.) M. sbrufulai. Po rimboccare. Po poniri vasus bucca appari, ab
faisì a rumbulloni is abis foras de su casiddu. boccare. Abbuccai sa porta, lassaidda mesu aberta,
iA. aggrumai. socchiuder la porta. Abbuccai su lenzoru, faiddi
Abbruddaisì v. m. p. (t. b.) abbruddau ec. M. sa furriada asuba de sa coberta, rimboccare il
ABB ABB I9
lenzuolo. far la rimboccatura del letto. Abbuc beni avedau s'abbumbullat, produsitbumbullas,
cai de nou, rabboccare. Abbucaisì n. p. arruiri, il pane, o la pasta mal lievitata produce bolle,
e si narat de algunu vasu mali postu, ch' ind' vesciche, divien vescicoso. -
arruit solu, rimboccare, cascare, cadere, pre Abbumhullàu da part che ha fatto pustola,
cipitare, traboccare, arrovesciarsi. bolla. Po s'effettu de s'aqua buddendi, che ha
Abbuccamentu s. m. abbuccadura, rimbocca fatto gallozze, o gallozzole. Pani abbumbullau
tura. Abbuccamentu, o furriada de su lenzoru in
di forza
bolle, di
di agg. pani pane
vesciche, "pane
abbucciucau, ne pieno
p
asuba de sa coberta, rimboccatura del letto.
Abbuccàu, da part rimboccato. Po postu bucca Abbundài v. n. abbondare. Abbundai de ric
appari, abboccato, abbuccau de nou, rabboccato. chesas, abbondar di ricchezze, esser dovizioso.
Lassai sa porta abbuccada, lasciar la porta soc. Abbundài subercamenti, subrabbundai, soprab
chiusa. Po arrutu, caduto, cascato, trabboccato, bondare, riboccare, traboccare, ridondare, so
Cuaddu beni abbuccau, moderau de bucca, con perchiare, avanzare. S'abbundat de megessidadi,
trariu de sbuccau, cavallo abboccato. la miseria trabocca.
Abbucciconài, e abbucciconaisì, abbucciconau Abbnndantementi avv. abbondantemente, af
ec. M. accazzottaisi. fluentemente, copiosamente, doviziosamente, ab
Abbucciucài v. a. fai bucciuca. Si usat in su bondevolmente, a sgorgo, a ribocco, soprabbon
sensu propriu, e in su figurau. s abbruxadura dantemente.
fait bucciuca in sa pezza, la scottatura fa ve Abbundanti v. gg. abbondante, abbondevole,
scica, leva la vescica. Su forru crispu, o troppu affluente, copioso, vizioso, ubertoso, ridondante,
scalentau abbucciucat su pani, o sa pasta, il traboccante.
forno troppo scaldato fa rigonfiar la pasta, Abbundanzia s. f. abbondanza, abbondevolezza,
rende il pane vescicoso, rigonfio. Su troppu affluenza, dovizia, ribocco, ubertà. Abbundanzia
dormiri abbuciucat sa facci, il troppo dormire suberca, ridondanza, ridondamento. Abbundan
fa rigonfiare il viso. zia de fueddus, profluvio di parole. Abbundan
A". da part. che ha fatto, o levato zia de dogmia cosa, i In abbundanzia
vescica, bolla. Fig che ha reso rigonfio, tumido. avv. a fuliadura, a scavuladura, in abbondanza,
Abbucciucàu, da agg bucciucosu, vescicoso a ranata, a ribocco, a sgorgo. -
C 2
20 ABE ABE
de algunas fruttas comente pressiu, piricoccu ec. Abilidàdi s. f abilità, attitudine, capacità.
chi facilmenti si aberint, e si sperrant cun is Abilitadùra M. abilitazioni. -
manus, spiccarsi. Pressiu, chi si sperrat cun is Abilitài v. a. fai abili, abilitare, render capace,
manus, pesca spiccatoia. Aberririsì de nou, ria abile. Po formai, instruiri, formare, istruire.
prirsi - - -
Abilitai de nou, riabilitare. Abilitaisì v. r. abi
Abertamenti avv. (t. sp.) M. apertamenti. litarsi, rendersi abile, intelligente, idoneo, atto
Abertu, ta part (t. sp.) e apertu, ta, aperto, a qualche cosa.
dischiuso, disserrato, schiuso. Abertu cun crai, Abilitativu, va agg. abilitativo.
dischiavato, schiuso, aperto con chiave. Flori Abilità u, da part abilitato, fatto abile, for
abertu, fiore sbocciato, uscito dalla boccia. De mato, istruito. Abilitau de nou, riabilitato.
coru abertu, di cuor sincero. Essiri de manu Abilitaziòni s. f. (T. L.) s'azioni di abilitai,
aberta, esser liberale. Porta aberta in campu, abilitazione, abilità dichiarata.
porta spalancata. Pegus abertu po ddu smaz Abillu, lla agg. M. abbillu.
zai, bestia sparata. Bistiri abertu, veste sparata. Abilmenti avv. cun abilidadi, abilmente.
Abertu de nou, riaperto. Muru, o linnamini Abiòi s. m. erba, stecade, e spigo stecade,
abertu, chi portat alguma sperradura, muro, o (Lavandula staechas Linn.).
legname fesso, sfesso, screpolato, spaccato, che Abiòi s. m. (t. r.) Mi spiòni.
ha fatto pelo. - Abismu (t. sp.) M. abissu.
Abertiura s. f (t. sp.) e apertura, apritura, Abissai v. a. abissare, nabissare, innabissare,
ABI ABO 2i
Po arruinaisì M. Pe attuffaisì, allibire, con Abogai v. a. (t. sp.) pigai cognizioni de unu
fondersi. - processu, avvocare. In signif neutr. fai s'Abogau,
Abissamentu s. m. inabissamento. esercitai s offiziu di Abogau, avvocare, far la
Abissàu, da part. abissato, innabissato, som profession d Avvocato, patrocinare, avvogadare.
merso, sobbissato, sprofondato. Po attuffau, Abogasia f (t. sp.) avvocazione, professione
confundiu metaf allibito. Po arruinau M. d'Avvocato: avvoccheria, ant.
Abissu s. m. (T. Gr.) profundidadi di aqua, Abogau s. m. (t. sp..) Avvocato, Giurisconsulto,
abisso, gorgo, voragine, profondità d' acqua. Legista, Patrocinante, Patrocinatore, Po Pro
Po logu meda profundu, abisso, profondità: Po tettori. M.
s' Inferru, abisso, baratro, " FSi abissu Abolibili agg annullabili, abolibile, cancellabile,
de perdizioni, abisso di perdizione. Abissu de Abolimentu M. abolizioni.
Sa " Bondadi, abisso della divina bontà.
Aboliri v. a. (T. L.) abolire, annullare, abro
Abistrussu M. abbistrussu. gare, supprimere.
Abistu sta M. abbistu. Aboliu, part. abolito, a , annullato.
Abitàbili agg. abitabile, abitativo, abitevole. Aboliziòni s f abolizione, rogazione, annul
Abitàculu s. m. M. abitazioni. lamento, suppressione.
Abitadòri v. m. e raf abitante, dimorante, A bolla avv. de bona bolla, volentieri, di buona
abitatore, trice. M. abitanti. voglia, di buon grado. Fai una cosa o a bolla,
Abitai v. a. e n. abitare. Abitai impari, eoa o amarolla, fare una cosa o volentieri, di buona
bitare, abitare insieme. Po biviri in d'unu logu, voglia, volenterosamente, o malvolentieri, a ma
dimorare soggiornare. Abitai de nou, riabitare. lincorpo, di mala voglia.
Abitanti v. agg. abitante, dimorante, soggior A bonas avv. colle buone. Pigai unu a bonas
nante. In forz. de sust. abitante, abitatore. trattar uno colle buone, alle belle, con bel modo,
Abitantis de sa zona torrida, Asci, abita con piacevolezza.
tori della zona torrida. Abitantis de is zonas A borta a borta avv. a turnu, a busciardu,
fridas, Perisci, abitatori delle zone fredde. Abi alternamente, alternatamente, alternativamente,
tantis oppostus sunt is chi abitantind'una pro scambievolmente, a vicenda. A bortas, alle volte,
pria contrada de su Meridianu, ma in diversus qualche volta, a lu andare, talvolta.
parallelus ugualmenti distantis de s' equadori, Abortài) v. n. (T. htal. introd) strumaisì. (de
Antisci. Abitanti nou, abitante avveniticcio, veni Abortiri/ abortio lat.) abortare, abortire,
ticcio, novello. Abitanti de planura, pianigiano. abortirsi, sconciarsi, scipare, sciupare, dis
Abitàu, da part. abitato, dimorato, soggiornato. perdersi. Fai abortiri, procurare, cagionare aborto.
Abitau de nou, riabitato. Abortàu, da) part. abortito, sconciato, scipato,
Abitazionedda s. f. dim. (dd. pron. ingl.) abi Abortiu, idal sciupato. - -
piere, perfezionare, spedire, sbrigare. Acabai una po dd' offendiri, pigliar di mira uno per offen
fana, donaiddi s'ultima manu, maturare. In si. derlo, alloccare, adocchiar uno per tendergli
gnif neutr. acabai de fai, finir di fare. Cun sa insidie.
morti totu s'acabat, colla morte finisce tutto. A casu, e accasu avv. a caso, per accidente,
Po otteniri, consigliri; no s' indi podit acabai casualmente, fortuitamente, accidentalmente. A
nienti, non se ne può ottenere, conseguir nulla. casu pensau, a bello studio, a posta fatta, con
maturata deliberazione.
Acabamentu s. m. finimento, compimento. M.
acabu. Acatai v. a. (t. sp.) contrariu de disacatai,
Acabau, da part. compiuto, finito, condotto a acatai beni una persona, trattar uno con rispet
fine, recate a compimento, a termine, terminato, to, onorarlo, apprezzarlo. Po accasaggiai M.
capitato, conchiuso, spedito, sbrigato. Sa cosa est Acataisì v. n. p. (i cat.) accorgersi, avvedersi, ad
acabado, ella è sbrigata, è spedita. Po ottentu, darsi. Po intendirisì di alguna cosa, intendersi,
ottenuto, conseguito. sapere.
È cabidài v. a. accomodai, disponiri in ordini, Acatalessia s. f. (T. Gr.) incomprensibilidadi
taccomodare, aggiustare, assettare, metter in as de dognia cosa, acatalessia. V. Bonav.
setto, disporre in ordine. Acabidai is ous in su Acatamentu s. m. (t. sp.) trattamentu respet
scarteddu, sa roba in is bertulas, assettare le ova tosu. M. acatu.
nella cesta, accomodare la roba nelle bisacce. Acatapòsi s. f. (T. Gr.) grandu difficultadi de
Acabidamentu s. m. accomodamento, assetta ingurtiri, acatapòsi. V. Bonav.
mento, assettatura, assetto. - -
Acatarsia s. f. (T. Gr.) immundizia de totu
Acabidàu da part. accomodato, aggiustato, as su corpus, acatarsìa. V. Bonav.
settato, disposto in ordine, messo in assetto. Acatàu, da part. di acatai att. trattato con
Acabòmu (t. esclam. pop.) sincop po acabu rispetto, onorato, apprezzato.
bonu. Deus bollat, bolessit Deus, Dio voglia, Acatau, da part di acataisì, accorto, avveduto.
volesse Iddio. Acabonu nostru , acabònu de bo Acàtu s. m. bonu trattamentu, onore, riverenza,
saterus! felici noi, felici voi ! trattamento rispettoso. -
su cuaddu cun is quattru peis in aria, ballottata. Accaccigàta, da part calcato, pigiato, premuto
Po una spezia de volatili, chi acabussat frequen co” piedi. Trattendu de pannus, sodato.
tenenti, tuffetto, si est de is mannus, tuffettone. Accadèmia s. f Accad mia. Accademia de gio
A cadra, andai a cadira, o in cadira, andare gu, bisca, Accademia di giuoco.
in portantina, in bussola. Portai unu a pala ca Accademicamenti avv. accademicamente,
dira, portar uno a predelline. -
Accadèmicu s. m. Accademico.
Acalicinu, ma agg (T. G.), si narat de planta Accadèmieu, ca agg. accademico.
senza càlivi, ai V. Bonav. Accadèssiri v. n. (de acaeger sp.) accadere,
A cambarita, senza migias, a cambas mudas, succedere, occorrere, intervenire, avvenire.
sgambucciato, ta: Accadèssiu, ia part. accaduto, avvenuto, oc
A camisottu, abbarrai a camisottu, o in aliottu, corso, succeduto, intervenuto.
restarsi scamiciato, in camicia. Accaffài, accaſfàu ec. (t. r.) M. aggaffai.
A canta. M. accanta. -
Accalamài v. a. (forsis pigada sa similit de
Acantu s. m. plantixedda, acanto, branca calamus, po su facili afflusciai, e flettiri de sa
OrStrual .
canna. ) Si usati figur po indebilitai, inflacches
A cantu avv. unu pagu, alquanto, un poco. A siri, indebolire, debilitare, infiacchire, render fiac
canta a cantu, alquanto alquanto. Est a cantu co, snervare. Su grandu calori accalàmat, il
dulci, è alquanto dolce, gran calore infiacchisce, snerva, toglie le forze,
A capricciu avv. M. capricciosamenti. ". Trattendu di erbas, e de floris segaus
A capu, da capo, da principio. e sa planta, appassire, appassirsi, languire.
A càstiu, stai a castiu, in osservazioni, osser Accalamais n. p. indebolire, inficcolire, i fiac
vare, gitatare, adocchiare. Portai a castiu algunu chire, infiacchirsi, divenir fiacco, languido, il
ACC ACC 25
to, appresso, vicino, presso. Accanta accanta, Accàppiu s. m. legaccia, legaccio, legacciolo,
accanto accanto, presso presso, vicin vicino. Ac legame, ritorta. Accappiu de pertia frisca , ri
canta de c'intrai su Soli, sul tramontar del Sole. torta, ritortola, vinciglio. Po nuu, cappiº- Accap
Accanta de Maju, peringuni de Giugnu, colà piu, o cordoni de ismudandas, usoliere. Fig.
di Maggio, colà di Giugno. si usat po penosa suggezioni, cadena, sclavitu
Accanta prep. accanto, allato, appresso, presso, dini, legame, catena, servitù. Accappiu di ami
rasente, vicino. Accanta mia, vicino a me. Ac stadi, legame di amistà. - -
-
94 ACC ACC
Accappittàn, da agg. si narat tantu de is omi ammuntonai senz' ordini, rabbat ſolare. M. am
nis, che de is animalis, candu po 'indisposizioni inuntonai. -
Accarrerài, accarreràu ec. (t. r.) poniri de Accazzolàu, da part., che ha camminato colle
carrera, o de ringhera. M. arringherai. scarpe a "l -
Accarriggiài v. a. (di accarrear sp.) portai, o Accazzottaisì v. r. domaisì cazzottus, darsi de'
trasportai roba de innòi e de innì cun carru, e cazzotti. In signif att. cazzottare.
senza carru, carreggiare, vettureggiare con carro, Acceddài v. a. (t. r.) poniri in cedda, uniri
trasportare con carro. Po portai roba cun mulu, impari bestiamini minudu, abbrancare, metter in
o cuaddu, someggiare vettureggiare , portare a
» branco, unire insieme bestiame minuto. (dd pron.
vettura. Accarriggiai perdiaxu, trasportar ghiaja. ingl.)
Accarriggiàu, da part. portato, trasportato con Acceddàu, da part che ha messo in branco.
carro, o senza. Accentai v. a pronunziai distintamenti, e po
Accarrognaisì v. n. p. si narat propriamenti de niris accentu a is paraulas, accentuare, e ac
femina relasciada in materia de costuminis, o de centare.
guettare, scilinguare: tartagliare, armeggiare, par Accioadiuras. f. toccadura di acciòu fatta a unu
iare smozzicato, affoltare, frastagliare - cuaddu, chiovatura, inchiodatura.
Acchichiamentu M. acchichiu. Accioài v. a toccai di acciòu unu cuaddu,
Acchichiàu, da part. balbettato, balbutito, bal chiovare, inchiodare, far chiovature a un cavallo.
buzzato, cincischiato. - Accioàu da part. toccau di acciòu, chiovato,
Acchìchiu s. m. balbuzie. inchiodato. -
maniga pendenti, manicottolo. Acciamarra bec Acciottài v. a. (de ccotar sp. o de ciottare ital.
cia, zimarraccia. Acciamarra manna, zinnarrone. ant.) Prus comunementi si usat po affrustai is
Acciamarredda s. f. dim. (dd pron. ingl.) zi malfattoris, frustare, dar la frusta. M. affrustai.
marrino. Po donai acciottus po correzioni, staffilare, sfer
Acciapinadòri. M. acciapuzzadori. zare, dare staffilate, punire collo staffile, dare
Acciapinadùra. M. acciapuzzadura. sferzate.
Acciapinài acciapinau ec. M. acciapuzzai. Acciottamentu s. m. frustatura, staffilatura,
Acciapuzzadòri v. m. acciarpatore, ciarpone, scopatura. - - -
cun is ogus, e ra f chi fait accinnu cun is ogus, Accirrài v. n. (t. r.) alzai facci a susu, ap
ammiccatore, trice, che accenna cogli occhi. puggiai, poggiare, salire in alto. M. appuggiai.
Accinnadùra M. accinnamentu. Accirrai is ispronis a su cuaddu, in signif att.
Accinnài v. a. fai accinnu, accennare, far cenno. dare una fiancata al cavallo, pungerlo cogli
Po donai indiziu, o toccai de passada, accenna sprona. -
re, toccar di passaggio. Po fingiri, o mostrai de Accirràu, da part. appuggiau, poggiato, salito
fai una cosa, e faindi un atera, accennare, mo in alto. M. appuggiau. º - e
.
cinnai, ovv. fai accinnu cun is ogus, ammiccare. Acciuffài v. a. pigai a su ciuffu, acciuffare,
Faisì accinnu cun is ogus, accennarsi cogli oc ciuffare, pigliar pel ciuffo. asia n. P. ac-,
26 ACC ACC
Acciuffau, da part. accapigliato, acciuffato, o senza fundu, carrada sfundada, botte sfondata,
igliato pel ciuffo, scarmigliato, sfondolata. M. sfundau. Acciuvau de nou, rituffato.
Acciuffettài, acciuffettau ec. M. acciuffai. Acciuvàu, da agg. infossato; cantrexus acciu
Acciuffettau, da agg., chi portat ciuffettu in vaus, ogus acciuvaus, infossaus, guance infossate,
conca propriu di algunus volatilis, cappelluto. occhi concavi, infossati, incavernati. M. infossau.
Pudda acciuffettada, gallina cappelluta. Acclamadori v. m. acclamatore, applauditore.
Acciumadori v. m. e ra f bidori, trincadori, Acclamài v. a. acclamare. Po ſai applausu,
bevone, cioncatore, trincone, tracannatore, trice. acclamare, applaudire, fare applauso.
Acciumadùra s. f. strabevizione, bevimento smo Acclamanti v. agg. acclamante. Po applau
derato. denti, applaudente.
Acciumài v. n. tracannare, cioncare, bombet Acclamau, da part acclamato. Po applaudiu,
tare, pecchiare, sbevazzare, trincare, zizzolare, applaudito.
incantar la nebbia, tenere il becco in molle, Acclamaziòni s.f acclamazione, conclamazione.
strabere. Po applausu, applauso.
Acciumàu, da part. cioncato, tracannato, Acclarài v. a acclaraisì v. r. fai claru, decla
trincato. rai M manifestai. -
rato, ben educato, istrutto, ben costumato. Acco Accreditàu, da part. acereditato, messo in
stumau de meda tempus, anticato. - credito, posto in istima. Po autorizzau, accre
Accostumau, da agg. assueto, avvezzo. ditato, autorizzato. Po assègurau, accertato, as
Accotonadòri v. m. Maistu, chi accotonat is sicurato, certificato, cerziorato, chiarito, persuaso.
pannus, accotonatore -
Accrescenti v. agg. accrescente.
Accotonadùra s. f. accotone. Accrescidòri v. m. e ra f accrescitore, trice.
Accotonài v. a. arrizzai su pilu, o donai su Accrescidin a s. f. M. accrescimentu.
cotoni a is pannus, e is istofas, accotonare, far Accrescimentu s. m. accrescimento, aumento,
lº accotone, arricciare il pelo al panno ec. Ac incremento. Accrescimentu de nou, raccresci
cotonai de nou, ricotonare, riaccotonare. Po mento.
incotonai M. Accotonai fig. si usat popularmenti Accrèsciri v. a. aumentai, accrescere, aumen
po fai nieddu a unn, chi hat pigau meda Soli. tare, porgere accrescimento. Accresciri de nou,
Su Soli accotonat sa facci, il Sole abbronza, raccrescere, riaccrescere. Accrescirisi n. p. ac
annerisce, abbruna il volto. M. imbruniri. crescersi, aumentarsi.
Accotonamentu s. m. M. accotonadura. Po Accrescitivamenti avv. accrescitivamente, in
imbrunimentu de sa facci causau de su Soli, modo accrescitivo.
abbronzamento, abbrunamento. Accrescitivu, va agg. accrescitivo.
Accotonàu, da part. accotonato. In sens. fig. Accrèsciu, scia part. accresciuto, aumentato.
abbronzato, annerito, abbrunato dal Sole. M. Accresciu de nou, raccresciuto.
imbrunu. Po incotonau M. -
tat in su soru calenti de su rescottu po ddu fir Accriminàu, part. accusato, criminato, ine
mai, cacio, o formaggio incotto. Po accottilau M. colpato. -
Accovardài, e acovardai v. a. (t. sp.) impol Accromau, da part. che si è fatto restio, che si è
tronire, infingardire, far divenir poltrone, infin fermato. - -
mandronai. -
Accovecài, accovecau ec. (t. r.) M. abbuccai. Accuccài v. m. saltai in conca, porsi in testa,
Accovonài, accovonau eo. M. incovonai. venir capriccio, ficcarsi in umore, saltar in te.
Accozzadùra s. f. M. accozzamentu . sta, intestarsi, incaparsi, incaparbire, incaponirsi.
Accozzài v. a. serrai, assegurai is portas, fer Accuccàu, da part incaparbio, ostinato, che
mare, serrar le porte. Accozzai, assegurai is por gli è saltato in testa, che si ha ficcato in umore.
tas cun istanga, stangar le porte. Accozzai de Accuccuradùra s. f s'azioni di accuccurai,
nou, rifermare. Poponiri cozzas de ferru, o de colmata. Po su cuccuru, colmatura.
linna, mctter biette, zeppe. Po arrimai M. Accuccurài v. a colmare, empiere la misura a
Accozzamentu s. m. asseguramentu de porta, colmo, a trabocco. Accuccurai sa quarra, su sac
fermamento, afforzamento di porta. cu, colmar lo stafo, il sacco. Accuccurai de mou,
Accozzàu, da part. fermato. Po serrau cun ricolmare.
istanga, stangato. Accuccuramentu s. m. M. accuccuradura. -
Accozzu s. m. appoggio, sostegno: Po prote Accuccuràu, da part. colmato, empito a colmo,
zioni M. Po cozza de ferru, o de linna, o de a trabocco. Accuccurau de nou, ricolmato.
perda po susteniri punteddus in is fabbricas, Accuccuràu, da agg. colmo, pieno a trabocco,
bietta, ze traboccante. -
Accre ra s f (t. sp.) creditrice. Accudimentu s. m. accorrimento.
Accreadòri s. m. (t. sp.) creditore. Accrea Accudiri v. n. (t. sp.) accorrere, concorrere.
dori in cumpangia di aterus, concreditore. Accudiri a is boxis, o zerrius, accorrere alle
Accreditài v. a. accreditare, metter in credito, da. Si usat ancora in signif att. accudiri una
porre in istima. Fig autorizzai, accreditare, au i", allestire, sbrigare un lavoro, si i"
torizzare. Accreditaisì v. r. acquistai creditu, ac spicciare una faccenda. Accudiri sa Missa, in
creditarsi, acquistar credito, mettersi in credito. tervenire a tempo alla Messa. Po arribai a tem
Po asseguraisì, certificaisì, accertarsi, rendersi pus, arrivare a tempo, giugnere opportunamente
certo, assicurarsi, persuadersi, certi i, cer Accudirisì n. p. anticipaisì a fai una cosa innan
ziorarsi, chiarirsi.
30 ACC ACC
pappai, e in su biri, acolasìa. Bonav. Acròcomu s. m. (T. Gr.) su chi portat pilus
Acomìa s. f. (T. Gr.) calvesa, su essiri calvu, longus, acrocomo. - -
f"Onav.
de is pilus de conca, acomìa, calvezza. Acromanìa s. f. (T. Gr.) grandu macchiori,
acromanìa, somma follia. Bonav, º
Acontèssiri, acontèssiu ec. (t. sp.) M. sug Acromàticu, ca agg. scoloriu (T. Gr des Ot
cediri , tica) cannocciali acromaticu, cannocchiale acro
Acoqùinaisì v. m. p. (forsis des acoquiner fr. matico. - -
abbarrai oziosu, sfamau, infingardirsi, darsi all' Aeròmiu s. f. (T. Gr. Anatom.) s'altura de
ozio , star colle mani alla cintola , dondolarsi, is palas, acromio, sommità delle spalle.
dondolarsela. Acrònicu s. m. (T. Gr. Astron,) su spumtai, o
A'core s. m. (T. Gr. Med.) tingia de conca tramontai de una stella in su puntu chi nascit,
«de is pipìus, acore, e pl. acori, tigna umida. o tramontat su Soli, acronico,
Bonav. Acropatia s f. (T. Gr. Med.) malada meda
A corru pezza ) avv. (t. r.) a schiancìo. mamma, e gravi, acropotìa Bonav.
A corru schiscinu / Segai a corru pezza, ta Acròsticu s. m. (T. Gr.) cumponimentu poe
se
gliare a cincischio, cincischiare. M. a sbiasciu. ticu, in su quali is litteras de dognia versu for
A costas avv. (t. sp.) addosso. mant algumu nomini, acrostico.
A costau avv. al lato, al fianco, a canto. Acrotèriu s. m. (T. Gr.) piedestallu, chi si
52 ACU ACU
ponit in logu elevau di edifiziu po collocainci Acuzzonèddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) broc
statua, o ateru, acroterio, stylobate. -
chetto, stecchetto. -
A cua avv. a scusi, a sa coberta, occultamenti, Acuzzòni s. m. (de agujon sp.) fustigu cun
nascosamente, nascostamente, di nascosto, coper punta, brocco, stecco, fuscello appuntato. Pun
tamente, occultamente, celatamente. Andai a cua, giri cun acuzzoni, steccheggiare. - -
o acùa acùa, andar di soppiatto. Su giogu de Acuzzu, zza agg aguzzo, tagliente. Po ap
Mamma acua, il giuoco di capo a niscondere. puntau, acuzzu in punta, acuto, appuntato, acu
Acuàbili agg. nascondevole. - minato, pugnente. Lingua acuzza, pungenti, lin
Acuadamenti avv. nascostamente, di nascosto. gua acuta, mordace, pungente. Fig. po atreviu,
Acuadòri v. m. e ra f nasconditore, trice. prontudu, ardito, vivace. Acuzzu de tres partis,
Acuadròxu s. m. nascondiglio. chi tenit tres azzas, o tres puntas, trisulco
Acuadùra s. f celatura. M. acuamentu. Acuzzu de quattru partis, verducato.
Acuài v. a. (forsis de aguaytar sp.) nascondere,
celare, occultare, appiattare, rimpiattare. Acuai, AQG -
de Mamma acua, far a capo nascondere. Acuaisì Accegài v. a. accecare, acciecare. Accegaisì n.
v. r nascondersi, imboscarsi, occultarsi, celarsi p. accecarsi, divenir cieco. M. inzurpai
Acuaisì ind'una cresura, insieparsi. Acuaisi ind' Accegamentu s. m. accecamento. M. inzur
una tuppa, ammacchiarsi, immiacchiarsi. Acuaisì, pamentu .
ficchirisinci in su stampu prus piticu po bregun Accegàu, da part. accecato. M. inzurpau.
ia, ficcarsi in un forno. Po inserrais trattendu Accendimentu s. m. accendimento.
" mali occultu, chi a certu tempus si manife Accèndiri v. a. inflammai, accendere, infiam
stat, racchiudersi, covarsi. mare. Po alluiri, accendere. Accendirisì n. p.
Acuamentu s. m. nascondimento, celamento, alluirisì, accendersi. Accendiri de nou, raccen
occultamento. dere, riaccendere. Accendirisì, alluirisì de nou,
Acuàu, da part. nascoso, nascosto, celato , raccendersi riaccendersi.
occultato, appiattato, rimpiattato. Accuau in Aggèndiu, ia part acceso, infiammato. Ac
tuppa, ammacchiato. cendiu de nou, racceso, riacceso.
A cùccuru avv. a colmo, a misura colma. Accertadamenti avv. cum certesa, accertatamen
Plenu a cuccuru, ricolmo, ripieno, pieno a colmo, te, sicuramente. Po prudentementi M.
a trabocco. Agcertài v. a. (t sp.) sciri, e operai cun pru
Aculadròxu s. m. M. acculiadroxu. denzia, sapere, operar prudentemente. No hat
Aculiài, aculiau ec. M. acculiai. accertau sa lezioni, non ha saputo la lezione.
Acunortài v. a. (t. cast. e cat.) confortare, Po incontrai; accertai sa domu, su camminu,
consolare, incorare, rincorare, animare, inanimire, trovar la casa, il cammino. Po indovinai, donai
dar cuore, dar animo. Acumortaisì v. r. confor in su biancu, indovinare, dar nel segno, nel ber
tarsi, consolarsi, rincorarsi, pacificarsi, darsi saglio, corre il brocco. No accertai a fueddu,
pace. Po cessai de sentiri, sdolere, cessar di do propriu de is imbriagus, parlar troncato, smoz
lersi. Po determinaisì M. - - º;
zicato, smozzicar le parole. Accertai sa mira,
Acunortàu, da part. confortato, consolato, dar nel brocco, nel segno. - -
rincorato. - -
a
to, grato.
Accettabilmenti avv. accettevolmente.
Acuzzài v. a. (t. sp.) bogai s'azza a is ferrus Accettadòri v. m. e raf accettatore, trice,
de tagliu, aguzzare, affilare, dare il filo a ferri, accettante.
assottigliare il taglio. Acuzzai cun roda, arro Accettài v. a. accettare, ammettere, acconsen
tare, assottigliare il taglio con ruota. Acuzzai is tire alla domanda, approvare, aggradire. Po
dentis, o s'appetitu, aguzzare i denti, l'ap ascriri in numeru, accettare, ricevere, ascrivere,
petito. Acuzzai sa lingua, aguzzare, sottigliarla metter nel numero. Accettai una cambiali, ac
lingua. Acuzzai de nou, riaguzzare. Po bogai cettar le lettere di cambio, o la cambiale. Accet
sa punta, appuntare, rendere acuminato, tai s'eredadi, accettar l'eredità, adire l'eredità,
Acuzzamentu s. m. aguzzamento. M. affiladura. T. Leg. Po teniri reguardu, accettare, aver rigu
Acuzzàu, da part. affilato, aguzzato, arrotato, ardo. Accettai de nou, riaccettare, riammettere.
assottigliato. Accettamentu s. m. accettamento.
Acuzzixeddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) Accettanti v. agg. accettante.
aguzzetto. Po prontudeddu M.
i
Aggettàu, da part. accettato, ammesso, rice
AQQ ADD 53
vuto, ascritto, approvato, aggradito. Accettau de Addàsiu s. m. flemma, appoddiu, flemma, len
nou, riaccettato, riammesso. tezza, tardità. Operai cun addasiu, abbindolarsi,
Accettazioni s. f accettazione, accetto. Accet ciondolare, cincischiare, indugiare.
tazioni di eredadi, accettazione di eredità ; Addecimài, addecimau ec. M. decimai.
adizione. T. Leg. Addensài, addensaisì, addensau ec. M. com
Accettu, tta agg accetto, accettevole, caro, densai.
grato, aggradevole. Addentài, v. a. (t. ital. introd.) pigai cun is
Accidentali agg. accidentale, casuale, contin dentis, addentare, prender co denti.
gente, contingibile, fortuito. Addentàu, da part. addentato, preso co denti.
Accidentalmenti avv. accidentalmente, casual Addicài, addicau (t. ital. introd.) M. renunziai.
mente, a caso, fortuitamente: Addicaziòni s. f. (t. ital. introd.) abdicazione.
Accidentàriu, ia agg, accidentario, fortuito. M. renunzia.
Accidenti s. m. accidente. Po successu impen Addivinài, addivinàu ec. (t. sp.) M. indovinai.
sau, accidente, evento, disastro, disgrazia, caso Addobbài, addobbau ec. (t. r.) M. arropai.
fortuito, avvenimento inopinato. Po dismaju, de Addolorài v. a. donai dolori, addolorare, dar
liquio, svenimento, sfinimento, sincope, smarri dolore. Addoloraisì v. r. addolorarsi, prendersi
mento di spiriti. pena. Po indoloriri. M..
Accidentòsu, sa agg. M. accidentali. Addoloràu, da part. addolorato, rammaricato.
Acideddu, dda agg. M. acideddu. Po indoloriu. M
Acidèsa s. f. M. acidesa. Addomesticài, addomesticau ec. M. domesticai.
Agidu s. m. M. acidumini. Addoppiadùra s. f addoppiatura, doppiatura,
Agidu, da agg. M. acidu. duplicatura, duplicazione. Addoppiadura de nou,
reduplicazione. a
Agidùmini s. m. M. acidumini.
AgidusaImu agg. M. acidusalinu. Addoppiài v. a. fai doppiu, addoppiare, du
Adàgiu s. m. i proverbiu. plicare. Addoppiai de nou, raddoppiare, redu
Adàgiu avv. (t. ital. introd.) M. addasiu. plicare. Po sonai is campanas a doppiu, sonar
Adamantinu, na agg. de calidadi de diamanti, le campane a doppio, a tempello.
adamantino. Addoppiamentu s. m. addoppiamento. M. ad
Adamita s. m. Ereticu, chi professada depirisì doppiadura.
praticai sa nudesa di Adamu, Adamìta: Addoppiàu, da part addoppiato, duplicato,
A dàsiu avv. adagio, e ad agio, comodamente. raddoppiato. Addoppiau de nou, reduplicato. Po
Po lentamenti, adagio, piano, lentamente. A chi hat sonau a doppiu, che ha sonato le can
dasiu a dasiu, a pagu a pagu, adagio adagio, pane a doppio.
pian piano. Addoppiu s. m. sonu de campanas a doppiu,
Adattabili agg. adattabile, accomodabile. doppio, tempello, tempellata di campane, suono
Adattabilidàdi s. f adattabilità, confacevolezza, di campane a doppio. Addoppiu de is mortus
idoneità, confacenza. est ancora s Avemaria de is mortus, doppio de'
Adattadamenti avv. accomodatamente, attamente. morti.
Adattài v. a adattare. Po accomodai, accomo Addòppiu avv. M. a doppiu.
dare, assettare, attare, porre in assetto. Adattai Addormentadùra s. f. M. addormentamentu.
malamenti, adattacchiare. Adattaisì v. r. adat Addormentai v. a. fai dormiri, addormentare,
tarsi, accomodarsi. Po accordaisì, accordarsi, indur sonno, far dormire, assonnare. Addor
confarsi, adattarsi, attarsi. Adattai de nou, mentai, o dormiri is pipius, addormentare i bam
riadattare. bini. Addormentai su dolori, calmare, mitigare
Adattamentu s. m. adattamento. il dolore. Fig. po intretteniri a unu, portaiddu
Adattanti v. agg. adattante. gioga gioga po impediri di operai, addormentare,
Adattàu, da part. adattato, accomodato, as trattenere, soprattenere, tenere a bada, frastº
settato, attato, accordato. Adattau de nou, ria nere. Addormentaisì n. p. indormiscaisi, calaisì
dattato. in sonnu, addormentarsi, assonnare, assonnarsi,
Adattàu, da agg adatto, proporzionato, con addormire, addormirsi, conciliare, prender son
facevole, atto, abile, idoneo. no, e lasciarsi sorprender dal sonno. Po appa
Adattaziòni s. f. adattazione. M. adattamentu. siguai, acchetare, sopire, temprare. Po abbar
Addagnài v. a. (de danar sp.) nuocere, far ballaisì. M. Addormentaisi de nou, riaddor
danno, o male, danneggiare, dannificare, corrom mentarsi.
pere, guastare. Addagnaisì n. p. guastarsi, cor Addormentamentu s. m. indormiscamentu, ad
rompersi, magagnarsi . dormentamento, addormentazione, assonnamento.
Addagnàu, da part. dannificato, danneggiato. Po sonnu grai, sonnolenza, sopore, aggravamento
Po guastau, guastato, corrotto, magagnato. di sonno, struggimento di dormire. Po letargu M.
Addagnau, da agg guasto, infetto. Denti ad Addormentau, da part. addormentato, asson
dagnada, dente cariato, guasto, infetto di carie. nato, assopito, sopito, calmato, mitigato, tem
Addasiadamenti avv. lentamente, pigramente. prato, acchetato. Membra addormentau, mem
Addasiadùra s. f. M. addasiu. bro intormentito.
Addasiai v., n. e addasiaisì n. p. operai cun Addossài v. a. incarrigai, addossare, porre al
flemma, cun lentesa, operar con lentezza, indu dosso, incaricare. Adossai un affari a unu, do
giare,A" adagio, stare a bada, ritardare, naiddi sa cura, addossare un affare ad uno,
abbindolarsi. dargliene la cura. Addossaisì v. r. incarrigaisi,
Addasiàu, da part. indugiato, ritardato, tarda " incaricarsi, porsi addosso. Addossai
to, che ha operato lentamente. de nou, riaddossare.
A ddasiau, da agg lento, tardo, flemmatico, po Addossamentu s. m. addossamento.
sato, agato, pigro. Addossàu, da part. aerei, incaricato.
34 ADD ADE
Addottorai v. a. domai sa dignidadi, o is privi Aderezzài v. a. (de aderecar sp.) poniri in bonu
legius de su Dottorau, addottorare, dottorare, stadu, accomodare, acconciare, raggiustare, ag
maestrare, conventare. Addottoraisì, faisì dottori, giustare, assettare, ristabilire, rimettere in a -
addottorarsi, dottorarsi, farsi dottore. M. dot setto, in concio, in buono stato. Po emendai M.
torai. Addottorai v. n. fai su dottori, spaccciai Po furniri M. Po fai derettu, dirizzare, drizzare,
dottrina; fai sa dottoressa, sa sapienti, fare il addirizzare, raddrizzare, ridurre diritto. Ade
saputello, il saputone, il salamistro, il saccente, rezzai de nou, ridirizzare. Aderezzaisì v. r. ador
salamistrare, spacciar dottrina, far la saccente, naisì, accomodarsi, acconciarsi, adornarsi. Po
la sputapepe, la salamistra, emendaisì, correggersi, emendarsi, ravvedersi,
Addottoramentu s. m. addottoramento, lau riconoscere i suoi errori, addirizzarsi.
reazione. Aderezzamentu s. m. accomodamento, accon
Addottorau, da part. addottorato, dottorato, ciamento, aggiustamento, assettamento. Po fai
laureato, conventato. M. laureai, e laureau. deretta una cosa trotta, dirizzamento, raddiriz
In su segundu signif che ha spacciato dottrina, zamento, raddrizzamento. Po correzioni, o
che ha fatto il saccente, o la saccente. emenda, correggimento, dirizzamento, ravvedi
Addottrinadùra s. f. M. educazioni, imparu, 72entO .
istruzioni. Aderezzàu, da part. accomodato, acconciato,
p Addottrinài v. a. addottrinare, ammaestrare, assettato, aggiustato, raggiustato, ristabilito, ri
istruire. Addottrinaisì n. p. pigai lezioni, addot dotto in buono stato Po adornau, accomodato,
trinarsi, prender lezione, imparare, apprendere. acconciato, ornato. Po fattu derettu, dirizzato,
Addottrinamentu s. m. imparu, addottrinamento, addirizzato, raddirizzato. Po emendau, corretto,
ammaestramento, istruzione. addirizzato, emendato, ravveduto. Aderezzau de
Addottrinàu, da part addottrinato, ammae nou, ridirizzato. In forza di agg. acconcio, concio.
strato . Aderezzu s. m. (de aderego sp.) acconcio, as
Addusidòri v. m. e raf chi allègat, adduci setto. Aderezzus de cuadolu, fornimenti da ca
tore, trice. vallo. Aderezzus de domu, mobili, fornimenti,
Addùsiri e adduxiri v. a. (de adducere lat.) masserizie di casa. Aderezzus de cocciu, forni
addurre, arrecare, apportare. Po allegai, ad menti da cocchio. Aderezzu de pinnas, perlas, o
durre, allegare, produrre. Po redusiri M. giojas, chi is feminas si ponint in conca, piu
Addùsiu, ia part. addotto, arrecato, apportato, mino. Po finimentu, chi adornat is estremidadis
allegato, prodotto. de un'opera, finimento, compimento, fornimento,
A dedì, ovv. de dì avv. di giorno. ornamento .
Adefagia s. f. (T. Gr.) famini caninu, adefagìa, Aderimentu s. m. (t ital, usau intre is Litteraus)
cinoressia, fame canino Bonav. attaccamentu a una parti, o a opinioni, ade
rintento .
Adèfagu s. m. (T. Gr.) grandu pappadòri, -
Adenologia s. f. (T. Gr. Med.) trattau de is Adinàmica s. f. (T. Gr. Med.) calentura pu
glandulas, adenologia. trida, adinàmica, febbre putrida. Bonav.
Adenotomia s. f. " Gr. Med.) incisioni de is Adiòsu (t. sp.) manera de saludai, addio, o
glandulas, adenotomìa. a Dio, Iddio ti guardi.
A de notti, o de notti avv. di nottetempo. Adipsia s. f. (T. Gr. Med.) mancanza desidi,
Adenziòni s. f. (T. Leg.) revocazioni de pri adipsìa. Bonav. -
Adulazioneddas. f dim. (dd pron. ingl.) adu A ferru fenùgu avv. (t. b.) comenti bessit
lazioncella. bessit, a sa biscana, alla dirotta, senza ritegno.
Adulaziòni s. f adulazione, sofa. Adulazioni Afèsiu, ia agg. (t. r.) M. scalixiu. -
fruttas, si narat ancora de is animalis ismarrius, Affasciài v. a. fai fasci, affasciare, far fascio,
animale afato, scriato. - . affastellare. Po ammesturai e confundiri, affit
Aſfaltàu, da. M. faltau. º e
stellare, confondere. Po aſfangottai, M. Aſfa
Affamài v. a. affamau ec. M. celebrai. sciaisì n. p. (T. de Mess.) si narat de s'erba, e
Affamàu, da agg. M. celebri, famosu. de is loris friscus, chi prosperant, crescint a
Affanceddàu, da agg. M. concubinariu. fuudu, e pillonant beni, cestire, far cesto. Is
Aſfangottài v. a. fai fangottu de roba, affar loris bandant aſſascendusì, le biade cestiscono,
dellare, far fardello, figoio. - - vanno facendo cesto. - -
nante. Chi respirat cun pena, ansante. Affastiàu, da part sfamato, satollato, svogliato,
Affannau, da part. affitnnato, afflitto, ango stato catto. - -
sciato, agitato, travagliato. Affannau de fatiga, Affastiàu, da agg satollo, saturo, sazio, ri
o de basca, ansiato, trafelato. -
stucco, stucco. - - -
Affannàti, da agg affannoso, ansante, ansioso, Aſfatài v. a de fata ital. ninfa incantada, chi
pieno d' affanno, ambascioso, angoscioso, ad fingint is Iscrittoris fabulosus, fatare, incantare,
dolorato. -
far la fatagione. -
troppu calori, afa, afaccia. Affannu cun lan Affatigu, da part. affaticato, faticato, stancato,
ghidesa po troppu fatiga, trafelamento. travagliato, straccato dalla fatica. Po abbattiu M.
Affareddu s. m. dim. M. affari xeddu . Affatigàu, da agg. cansau, lasso, stanco, stracco.
Affari s. m. affare, negozio, vicensla. Po fai Aſfatturadòri v. m. e ra f brusciu, bruscia,
na, faccenda, opera. Affari imbrogliau, intrigo, affatturatore, trice stregone, stregona, strega.
inviluppo, laberinto, tresca. Aifatturi v. a ſi bruscerìas, o fatturas, affat
Affarittu s. m. dim. M. affarixedda. turare, far fatture, ammaliare, far male, fa
Affarixeddu s. m dim (dd pron. ingl.) aſ scino, prestigio, stregonerie. -
Affeai v. a. reputai feu (de afear sp.) abbor Affèsiu, ia agg (t. r.) affilato. M. scali su .
rire, biasimare, detestare, riprendere, condan Aftestài v. a. fai festa, festare, festeggiare, so
nare, disapprovare, schifare, tenere a schifo, lennizzare, celebrar festa. M. festa.
Sdegnare, avere a sdegno. Aflestau, da part (t. b.) festeggiato, solenniz
Affeamentu s. m. (t. sp.) abborrimento, dete zato, che ha celebrato festa. -
stazione. - - - - -
Affettadamenti avv. affettatamente, leccata
Affeau, da part. abborrito, biasimato, con mente. -
dannato, detestato, disapprovato. Affettadeddu, dda agg dim. (dd pron. ingl.)
Affèresi s. f. (T. Gr. Gram.) consistit custa affettatrizzo. -
una borta est afforesi, affèresi. - Affettài v. a operai cun artifiziu, cun troppu
Afferradròxu s. m. strum. po afferrai, e strin sqiisitesa, affettare, ricercare, usare artifizio,
giri sa cosa, afferratoio. - squisitezza - - - - -
disputa, attaccar lite, prender gara, venire a Affeziòni s. f affezione, affetto. Po benevo
contesa di parole con alcuno. Po beniri a is lenzia M. Po propriedadi, o qualidadi, v. g. af
manus, azzuffarsi, venir alle mani, alle prese. fezioni de letargu, catafora, affezione letargica,
Afferraisì a pilus, scarmigliarsi, accapigliarsi. che inclina al letargo. -
is manus, azzuffato, venuto alle mani, alle prese. Affianzài v. a. (t. sp.) fai fianza, fidanzare,
Afferrittadòri v. m. e ra f mormoratore, trice, far fidanza, assicurare, mallevare, entrare mal
detrattore, trice, sparlatore, trice, maldicente. levadore, cauzione. Po preservai, proteggiri,
Afferrittadùra M. afferrittamentu . guarentire, e garantire, difendere, proteggere,
Afferrittài v. a. propriamenti segai cum is ferrus, preservare, salvare. º
tagliar colle forbici. Metaf murmurai, tallai cap Affianzamentu s. m. cauzione, guarentìa, gua
pottus, detrarre, mormorare, sparlare, dir male, rentigia, mallevadorìa, mallevera, sicurtà. M.
tagliar calze, o giubboni. - fianza. Po protezioni, difesa, guarentia, pro
Afferritamentu s. m. sparlamento, detrazione, tezione, preservamento, salvamento, franchigia
mormorazione, maldicenza. Affianzàu, da part. assicurato, mallevato, fi
Afterrittàu, da part. tagliato con forbici. Metaf danzato. Po preservau, proteggiu, difeso, pre
mormorato, sparlato, che ha detratto, od offeso servato, protetto, salvato, -
la fama altrui. - -
Affibbiadura s, f affibbiatura, -.
38 AFF AFF
linconia ec. Po slangiaisì, consumarsi, dimagrare, Affisciài v. a. (de aſixar sp.) affiggere, at
scarnarsi, struggersi. taccare.
AFF AFF 59e
gai forzas, rinforzarsi, rinvigorire, riprender Affianzesàu, da part. chi hat attaccau a unu su
vigore, ingagliardire, ingagliardirsi, ringagliar mali franzesu, che ha infettato alcuno dilue venerca.
dire, convalidarsi, ravvalorarsi, ristabilirsi, sen.- Affranzesàu, da agg. infranciosato, infetto di
tirsi ravvalorare. Affortiai de nou, rafforzare, lue venerea. -
rr.) M. refriscai.
tiau de nou, rafforzato. Affroddiai v. n. (t. b. pop.) operai senza tinu,
Affortunài v. a. (t. sp.) M feligitai. senza reflescia, ficchirisì in dogni cosa presun
Affortunàu, da part. M. felicitati. tuosamenti, ficcarsi, impacciarsi, ingerirsi in
Affortunau, da agg aſfortunato, fortunato, ogni cosa, intromettersi prosontuosamente. Po
felice, avventuroso. Mal'affortunau, mal forti fueddai senza reflettiri, ciaramellare.
nato, infelice, infortunato. Affroddièri s. m. e ra f (dd pron. ingl.) cu
Afforzài, afforzau ec. M. affortiai. riosu, o curiosa de sciri totu , de si ficchiri in
Affossài v. a. cingiri de fossu, affossare. Af totu, impacciante, che s'impaccia, che s'intro
fossai unu campu, affossare, cignere di fosse un mette in un tutto prosontuosamente; Po ciarleri,
campo. Po infossai M. ciarlera, ciarliero, ciarliera. Affroddieri si narat
Affossàu, da part. affossato, cinto di fosse. ancora a unu , chi ponit manu in diognia cosa,
Ogus affossaus, o infossaus, occhi affossati, af e nisciuna indi fait beni, ciarpiere.
fondati, incavati, incavernati. Affroddiu s. m. (dd pron. ingl.) disigiu in
Affoxài, e infoxài v. a. (t. r.) propriamenti qſietu e ardenti di alguna cosa, prurito mor
si usat in is biddas po intrai is bois cun su car dace di alcuna cosa: M. pistighingiu . Teniri
ru a mari po ddus bagnai, guazzare. M. allu troppu affroddin, grandu pistighingiu de fai cum
dai. Affoxai v. n. (t. r.) arresciri in su ludu, parsa, avere un ardente brama, un mordace pru
ammelmare, ammemmare, impantanare, impan rito di far comparsa.
tanarsi, impelagarsi nel pantano, nel fango. M. Affrontadiuras. f. M. accappiadura. Po affron
arresciri. Affoxaisì n. p. alludaisì si narat de is tazioni M.
porcus, candu s'imbruscinant in su ludu, im Affrontài v. n. essiri confinanti, o lacanas ap
ſ" , ravvolgersi nella fanghiglia. M. im
l'ulSCinal ,
pari, confinare, esser confinante, contiguo, dit
tiguo, limitrofo, conterminare, esser conterma
Affoxàu, da part- guazzato, bagnato. M. al nale, contermino. M. confinai.
ludau. Po arresciu in su ludu, ammemmato, Affrontài v. a. affrontau ec. M. accappiai.
impantanato, impelagato nel fango. M. arresciu. Affrontamentu s. m. M. accappiamentu. Po
Affoxilaisì v. n. p. (t. b.) si usat figur. po affrontazioni M.
unirisi medas principalmenti feminas po qòistio Affrontanti v. agg. confinanti, confinante, at
mai sezias, e passai su tempus, stare a trebbio, tiguo, contiguo, contermino, conterminale, limi
a crocchio, stare a discorrere. trofo. M. confinanti.
Affoxilàu, da part. (t. b.) che sta a crocchio, Affrontau, da part confinato. Po accappiau M.
Affraccadùra. M. affraccamentu.
Atfrontazioni s. f confine, confino, unite,
Affraccaisi v. n. p. ghettais cun impetu, av termine . -
ventarsi, scagliarsi, spignersi, gettarsi con im Affrontu s. m. (de apportgo, contemno) dis
peto. Afraccaisì appizzus de unu, scagliarsi ad preziu, ingiuria, affronto, ingiuria, ignominia,
dosso ad uno, avventarsegli, lanciarsi, getta - insulto, obbrobrio, scorno, smacco. Fai affron
segli addosso. tu, smaccare, fare smacco, svergognare,
AFF AFF 4l
Agapètis s. f. pl (T. G.) nomini, chi in sa Aggangài v. a. (t. b.) pigai a i" M. ganga.
rimitiva Cresia si donàt a una comunidadi de Aggarbadamenti avv. M. garbadamenti.
V" chi no ſiant obbligadas a fai votus, Aggarbài v. a. donai garbu, aggarbare, gar
Agapèti. bare, dar garbo. Aggarbai unu bistiri, aggiusta
Agata s. f spezia de perda trasparenti, agata. iddu a su corpus, assestare, adattare una veste
Agata bianca, leucàte, agata bianca. alla persona. M. assaggiai. -
Agatài v. a. (de ayzºsopso, rem diu non visam Aggarbàu, da part. aggarbato, garbato, che
invenio) incontrai, ritrovare, rinvenire, riacqui ha garbo Po assaggiau M. Po garbau agg. M.
stare, ricuperare, trovare. Agatai in crimini, Aggentiliri v. a. fai gentili, aggentilire, render
trovare, sorprendere, acchiappar nel delitto. Po geni. Mi ingentiliri.
scoberriri, conosciri. M. Agatai fridu, che sani, Aggettivài v. a. fai aggettivu, fare aggettivo.
trovar freddo come il ghiaccio. Chini circat, Aggettivàu, da part. fino aggettivo.
agàtat, chi cerca trova. Agatai sabata a su pei Aggettivu, va, aggettivo, addiettivo, aggiuntivo,
sull, " trovar culo al suo naso. Po otteniri, aggiunto.
consighìri M. Agataisì n p, ritrovarsi, trovarsi. Aggherrài, aggherrau ec. (t. r.) M. afferrai.
Agataisi offendiu, espress. bascia, sentirsi offeso. Agghiài v. a. fai de ghia, guidare. M. ghiai.
Agataisì ſaltau, riconoscersi colpevole. Agataisì Aggiagarai v. a. (t. r.) M. assaltai.
cun depidu, aver del debito, trovarsi del debito. Aggiannitài v. n. (T. de Cassadori) e in Lo
Agataisi in bonu, essiri in istadu de saludi, gudoru azzannitare; su baulai de is braccus candu
sentirsi bene, trovarsi in gambe, in forze, esser pesant sa fera, hociare, squittire, ghiattire.
robusto. Po biviri: issu s'agàtat, o est mortu? Aggiannitàu, da part squittito.
egli vive, od è morto? Aggiocài v. a. (t r.) ciappai, pigai algunu, chi
Agatàu, da part incontrau, ritrovato, rinvenuto, circat de scappai, acchiappare, sopraggiugnere,
trovato, riacquistato, ricuperato. Po sorprendiu, sorprendere, incalappiare, cogliere, pigliare all'
conotu, sentiu, beniu in cognizioni, scobertu ec. improvviso. Aggiocai a fuiri v. n. M. allacciai.
sorpreso, acchiappato, trovato, conosciuto, sco. Aggiocau, da part. acchiappato, colto, sor
perto, venuto in cognizione, ottenuto, conseguito. preso, incalappiato.
Agelastia s. f. (T. Gr.) privazioni di arrisi, o Aggiu s. m. (t. ital. già in usu) s' utili, chi
severidadi de facci, agelastia, severità di volto. s'arricit, o si donat po s'aggiustu de su valori
Bonav. de una muneda a su de un atera, aggio. -
Agenesia s. f. (T. Gr.) impotenzia degenerai, Aggiudadòri v.m. e raf ajutatore, trice, adju
agenesia. Bonav. tore, trice.
Agenti s. m. proccuradori, agente, proccuratore, Aggiudài v. a. donai aggiudu, ajutare, porgere,
commesso, institore. Fai s'agenti, agire in qua o dare aiuto, prestar seconda, aita. Aggiudaisì
lità d agente, di commesso, sostenere agenzia. v. r. ajutarsi, valersi. Po fai palas, donai su
Agenti agg, agente, operante. costau, fiancheggiare, dare aiuto, fare spalla.
Agènzia s. f offiziu de s'agenti, agenzìa, uffizio, Aggiudai a cumponiri alguna scrittura, imbur
impiego, ministero d' agente. -
chiare. Po proteggiri, spalleggiare. Po contribuiri
Agenziaisì v. n. p. iudustriaisì, proccurai, in a s'aggiudu de un ateru, coadiuvare, conferire,
dustriarsi, ingegnarsi, proccurare, adoprar mezzi, contribuire.
impiegar l'industria, studiarsi, affaticarsi con Aggiudamentu s. m. ajutamento.
arte.
Aggiudanti s. m. Aiutante. Aggiudanti de ca
Agenziàu, da part. che ha proccurato, studiato, mera, Ajutante di camera.
adoprato mezzi, impiegato i lustria. Aggiudanti v. agg. ajutante.
Ageometria s. f. (T. G.) ignoranzia de sa Aggiudàu, da part. ajutato, fiancheggiato,
Geometria, o desviamentu de is regulas suas, protetto, spalleggiato. Po contribuiu, coadiuvato,
ageometria. conferito, contribuito. -
AGG AGG 45
Aggiudicài v. a. deliberai alguna cosa po auto Aggiustai unu bistiri a sa persona, "
ridadi de giustizia, aggiudicare, assegnare, deli l'appunto, assestare una veste. Po donai garbin
berare qualche cosa ad uno per sentenza. acconciare, ammanierare, dar garbo. Aggiustai
Aggiudicàu, da part. aggiudicato, assegnato, de nou, riassettare, riordinare, rimetter in assetto.
deliberato per sentenza. . . . Aggiustaisì v. r. pacificaisì, accomodarsi, paci
Aggiudicaziòni ficarsi. Po cumbenirisì, stai de accordu, com
Aggiùdu s. m. s.ajuto,
f aggiudicazione.
aita, soccorso. A iudu-
rundili, commºsura a squadra, a coda di ron Aggradài v. n. plaxiri, o donai plaxeri, aggra
dine. Su " de si aggiuntura de pezzus de dare, aggradire, piacere, esser grato, piacevole,
perda, o de linnamini unìus impari, convento di dilettare, soddisfare. Po essiri cumplaxenti, at
pietre, di legni, di mattoni ec. Aggiuntura de is tagliare, contentare, dar piacere, compiacere,
manus e de is peis, nodello. Aggiuntura de is gustare, conformarsi al gusto altrui. M. cum
didus, nocca, pl, le nocche. - plaxiri. . - -
Agulla s. f (de aguja sp.) spilletto, pillo: del cappello. Ala di esercitu, ala, corno d'eser
spilla, pagu usau . Appuntai agullas, o cun cito. Ala de cossu, de gipponi ec. falda. Ala
agullas, appuntare spilletti fermare checchessia
- de su pisci, ala, pinna del pesce. Ala de su nasu,
con ispilletti. Fabbricanti o mercanti di agullas, ala, pinna del naso. Ala de muru, o cortina
spillettajo. Agulla manna, " Agulla po de muru, ala, alia, cortina di muro. Moviri
separai is pilus de conca, dirizzacrime ; dirizza is alas, aleggiare. Battiri is alas, svolaz
toſo. Po freccia de relogiu, lancetta. Giogu de zare, batter le ale. Po su sbattini is alas de sa
is agullas, o de s arriali; M. arriali. - -
perdixi, o di aterus volatilis ghettendusì terra
Agullixedda s. f. dim. (dd. pron. ingl.) piccolo appizzus, starnazzare. Sbattimentu di alas, svo
spilletto. -
lazzamento; si est frequenti, svolazzìo, svolazzo.
Agurai, iàu ec. M. augurai. º Fai alas ſig. proteggere. Segai, spizzai is alas a
Aguri s. i (T. de Mess.) pezzu de s arau, unu, diminuiri is forzas a unu, tarpar le ale
aundi s'attaccat su giuali, timone. ad uno, castrarlo, abbatterlo. Calai is alas a
Agusacchèra (t. r.) M. agu;. - - -- unu v. n. perdiri sa protezioni, o sa speranza di
Agustali agg festas agustalis; o in onori di alguna cosa, cadere, cascar le braccia ad uno,
Augustu, agustale, feste agustali. abbattersi, abbandonarsi. Fai calai, o fai ab
Aguzzài aguzzau ec. M. acuzzai. basciai is alas a unu in signif att. umiliaiddu,
Ah interiez. ah . - -
umiliare, reprimere l'altrui alterigia, o grandigia,
Ahi esclamaz. de cumpassioni, o de dolori, rintuzzar l'orgoglio altrui. Pigai " , pesai di alas,
(deAjàzt (forsis pigliare orgoglio, insuperbirsi, divenire altiero, inso
de hai.
gr. heu) haieAhi
fr.) demodu,
mei! ahimè! ,
de stimulai 1S
lentire, alzar la cresta, pigliar gambone, ardire, bal
animalis, po chi camminint, arri, arrò, anda. danza, rigoglio. Donai alas, o alidanza. M. ali
Aibò (t. ital. b.) aibò, non, no- . danza. Ala de teulada espress. sp. grondaja. Ala
Aici avv. (de aixi cat.) sì, così, in questo modo, de su figau, o de su pulmoni, lobo.
in questa foggia, o guisa. Alababili agg. lodevole, conmendabile, lauda
gi
partis
s f. (r. Gr. Med.) descrizioni de bile, lodabile, degno di lode.
Alababilidàdi s. f lodabilità.
naturalis, aidojagrafia;
is Aidoialogia -
piglio, tumulto. Alborotu de stogumu, sconvol teri aldinu , carattere aldino. (Da Aldo Manuc
gimento di stomaco. Alborotu de populu sulle cio, che l'usò il primo. )
vau, abbottinamento, ammutinamento, rivolta Alefangnu, ma (T. Med.) agg. de certas pin
mento, sollevamento, emozione, sedizione, sol dulas stomaticas e purgantis; pindulas aleſangi
levazione popolare, tumulto sedizioso, subuglio mas, pillole º" , stomachiche.
popolare. Alegusta s. f (de a) tsuga piscatric, poita È,
Albrizias (t. sp.) M. strimas. scat is aterus piscis po si nutriri) locusta. Po
Albuminòsu, sa agg. (T. Med.) si narat de su una spezia de pibizziri alau, chi dannificat is
sugu viscosu, chi serbita sa formazioni de su san loris, locusta, cavalletta .
guni, e de sa linfa, albuminoso. Alentài v. a. animai, (t. r. sp.) animare, con
Alcaest s. m. (Ter. Arabu) dissolventi univer solare, rincorare. Alentaisì v. r. rincorarsi, pi
sali, alcaest. gliar lena, fiato, ripigliar cuore.
Alcaicu agg. (T. Gr.) si narat de versu latinu, Alentàu, da part. animato, rincorato, che ha
chi a pustis de duus dattilus tenit sa congiun pigliato lena, fiato:
rioni trocaica, alcaico. Alepinu s. m. (de Alepine fr. T. de Fabbr.)
Alcalescenti agg (T. M.) chi s'accostat a sa drappu de lana, alepino.
natura de s' alcali, alcalescente. Aleriòni s. m. (T. de s'Arald.) aquilottu cun
Alcalescènzia s. f. (T. M.) effettu produsiu de is alas ispartas senza biccu, e senza peis, alerione.
s' alcali, alcalescenza. " s. m. (T. Gr. M.) M. alessiteriu.
Alcàli s. m. (T. Chim. de Al-Kali arabu): Alessitèriu s. m. (T. Gr. Med.) remediu po
propriamenti est su sali, chi si bogat de su ci tenti, e seguru contra su velenu, alessiterio,
nixu de sa planta Kali, alcàli. Alcali fissu, e alessifarmaco.
volatili, alcali fisso, e volatile. Aletta s. f. dim. di ala, aletta. Po is alettas
Alcàlicu, ca agg. M. alcalinu. de is piscis, pinne, alette dei pesci.
Alcaligenu, na agg. chi produsit s'alcali, al A lettu avv. (t. b.) in abbundanzia, in ab
caligeno. Bonav. bondanza, a macco.
Alcalinu, ma agg. chi tenit di alcali, alcalico, Alfa s. f sa prima littera de s'alfabetu gregu,
alcalino. -
Alfabeticamenti avv. in modu alfabeticu, al mentai fig nutriri su spiritu , s' intedimentu,
ſabeticamente. nutrir lo spirito, cibar l' intelletto.
Alfabèticu , ca agg. alfabetico. Alimentariu, ia agg. destinau po alimentus,
Alfabètu s. m. abbicì, alfabeto, abbicì. alimentario.
Alfièri s. m. chi portat su stendardu, Alfie Alimentau, da part alimentato, cibato, nudrito,
re, Confaloniere, Pennoniere, che porta il nutrito, nutricato.
enn Orte . Alimentòsu, sa agg. M. nutritivu.
Algebra s. f. (T. Gr.) scienzia arimmetica, Alimentu s. m. alimento, cibo, nudrimento,
chi trattat de is grandesas in generali por via nutrimento, nutricamento.
de litteras, algebra, logistica, aritmetica speciosa. Alimpiu avv. M. a sa limpia.
Algebrista s. m. chi esercitat s'algebra, Al Alimurgia s. f. (T. Scientif) trattau de materias
gebrista. - - alimentarias, alimurgia -
Algorismu s. m. (T. Gr.) arti de calculai, Alinu s. m. arb. alno, ontano. (Alnus.)
algorismo. Aliottu s. m. circhigliu de roba, chi portat s'
Alguasìli, e arguasili s. m (t. sp. deriv. de acciamarra a ingiriu de su brazzu, aliotto. Ab
s'Arabu) birro, sbirro, satellite, zaffo. barraisì in aliottu, essiri in camisa, restarsi in
Algunorta avv. (forsis de alcun otta ital, ant.) camicia, essere scamiciato.
alguna borta, qualche volta, alcuna volta, tal Aliviai v. a pagu usau (de aliviar t. cast. e
volta. M. tali orta. cat.) donai aliviu, confortu. M. confortai.
Algùnu, ma agg. partitivu de cantieladi inde Alviu s. m. (t. cast e cat.) conforto, ristoro,
terminada, alcuno, qualche, qualcuno, qual sollievo. M. confortu. -
cheduno, taluno. Algunus, algunas, alcuni, al Alixedda s. f. dim. di ala " pron. ingl.)
cune , parecchi, parecchie. aletta, alietta. Alixedda de su figau, o pulmoni,
Alì term. di ammiraz., o, oh. lobetto .
Alidàda s. f. (T. Matem.) strum. po pigai sa Alla t. di ammiraz. (de a) Xa ant.) canchero,
mesura de is angulus, alidàda. cospetto.
Alidài v. a. mandai foras su respiru, respirai, Allacanadamenti avv.fiaccamente,flosciamente,
fiatare. Po mandai foras su respiru a bucca languidamente.
alberta , alitare. Allacanadùra s. f flacchesa, languidesa, de
i Alidanza s, f atrevimentu, ardire, baldanza. bolezza, fiacchezza, languidezza, languore. Trat
Pigai alidanza si narat de is pipìus imbrimbi tendu di erbas e floris privus de umori, sec
naus, e troppu cariziaus, imbaldanzire, pigliar chezza, il divenir passo.
laldanza , " baldanzosetto , insolentire, Allacanài v. a. (delachanisso o lachanizzo, as,
ringalluzzarsi, pigliar gambo ae, o rigoglio: T. Gr esser languente) su propriu de acca
Alidu s. m. sulidu , alito , fiato. Recuberai lamai, inflacchessivi, debilitare, indebolire, in
s'alidu, pigai lena, riaver l alito, ripigliar fiacchire, infievolire, spossare, render fiacco, tor
fiato, raccoglier l'alito, riaversi. Alidu, o su le forze. Tranttendu di erbas e de floris, chi su
lidu de bentu, alito di vento, lieve soffio di siccori ddus allacànat, appassare, far appassire,
vento. No currit un alidu de bentu, non tira far avvizzire, seccare, soppassare, alidire, tor
un alito di vento. la freschezza. (M. flètrir fr.) Po simili effettu,
Alienàbili agg. alienabile. chi causat su bentu forti a is plantas agitendiddas,
Alienadòri v. m., e ra f alienatore, trice. svettare, far crollare. Allacanaisì n. p. indebolirsi,
Alienài v. a. (T. Lat.) bendiri, cediri, alie annoscire, languire, illanguidire, infiacchirsi,
nare, cambiare, vendere, cedere, trasferire in spossarsi, divenir fiacco, languido, perdere il
aitri il dominio. Alienai, o bogai de sentidus, vigore, mancar di forze. Trattendu di erbas o
distrarre, alienare da sensi. floris segais da sa planta, appassarsi, appassire,
Alienamentu M. alienazioni. languire, appassirsi, avvizzire, seccarsi, soppas
Alienàua, da part alienato, ceduto, venduto. sare, mancar d'umore, smarrir la freschezza.
Po bogau de sentidus, alienato dai sensi. Po s'allacanaisì de is plantas, candu agitadas de
Alienazioni s. f. (T. Lat) alienazione, cessione, su bentu inclinant sa coma a terra, svettare,
vendita. Po distrazioni de menti, distrazione, crollare, crollarsi. Po ammoddiasi trattendu de
alienazione di mente. cosas, chi hanti casi perdiu sa prima consistenzia
Alientu s. m. (t. r. sp.) alidu, respiru, alito, o duresa, e si sunt ammoddiadas e casi frunzidas,
fiato, lena Perdiri s'alientu, perdere il fiato, ammoscire, sommoseiare, divenir moscio, vizzo.
il respiro. Recuberai, o pigai alientu, ripigliar Po su funzirisì, e ingroghirisì de is follas de is
fiato, lena. Perdiri s'alientu po fatiga sobbrada, plantas, abbiosciarsi. Gagl... Po ammortoxinais M.
o po forti basca, languire, trafelare. Chi hat - namentu s. m. inflacchimentu, debilita
perdiu s'alientu po troppu traballu, trafelato. mente, indebolimento, infiacchimento, langui
Aliènu, na agg (T. Lat.) repugnanti, alieno, mento. Trattendu di erbas e de plantas, lan
averso. Essiri alienu de alguna cosa, no essiri guimento, lo " delle piante. -
portau, o inclinau, esser alieno da una cosa, Allacanàul, da part. debilitato, indebolito, in
esser averso ad una cosa, avervi ripugnanza. fievolito, illanguidito, spossato. Trattendu de
Aliga s. f immondezza, immondizia. Aliga de plantas senza umori, appassato, appassito, av
scovadura, scoviglia, spazzatura. Aliga marina, vizzato, avvizzito, soppassato, divenuto vizzo. Po
alga. s effettu causau a is plantas de su bentu, svet
ARgeru, ra agg. (T. Lat.) M. alau. tato. Trattendu de cosa, chi hat perdiu sa
Alimentài v. a nutriri, alimentare, cibare, prima consistenzia, e de dura est benia moddi,
dare il cibo, nudrire, nutrire, nutricare, por ammoscito, ammorbidito, divenuto sommoscio.
gere alimento. Alimentaisì v. r. pigai alimentu, M. su verbu. Po ammortoxinau M.
alimentarsi, cibarsi, nutrirsi, prender cibo. Ali Allacanàu, da agg. mortoxinau, debole, lan
ALL ALL 49
sa vista cun luxi de lanterna. M. alluinai. Allargu agg. m. e f. indecl., distanti, remotu,
Allanternamentu M. alluinamentu . discosto, distante, lontano, rimoto. Duas domus
Allanternàu, da part. abbagliato, offuscato. M. una allargu de s' atera, due case una lontana ,
alluinau. Portai is ogus allanternaus, aver gli o discosta dall'altra.
occhi abbagliati, offuscati. In forza di agg. al Allarmài v. a. (t. ital. già in usu) In sardu
lanternau de binu, mesu cottu, mesu imbriagu, si usat po spantai, impauriri, allarmare, metter
alticcio, brillo, cotticcio. in allarme, spaventare, atterrire. Allarmaisì n.
Aliantòide s. f. (T. Gr. Anatom.) una de is p. allarmarsi, prender l' allarme, spaventarsi.
membranas, in sa quali est imboddiau su fetu Allarmàu, da part. allarmato, messo in al
in s uteru di algunus animalis, allantoide. larine, atterrito, spaventato. -
Allardiài v. a. (t. r. de enlardar sp.) stiddiai Allarmi s. m. (t. ital. già introd.) sullevazioni
de lardu s'arrustu, pillottare, gocciolar gli cun armas, allarme. Po spantu, paura M.
arrosti, M. stiddiai. Po imbuttiri pezza cun ſit Allastricài v. a. allastricàu ec. M. lastricai.
tas de lardu, lardare, lardellare. Allattài v. a. donai sa titta a suiri, allattare,
Allardiàu, da part. pillottato, gocciolato. M. lattare, poppare, avere a petto un bambino,
stiddiau. Po imbuttiu de fittas de lardu , lar dargli latte.
dato, lardellato. -
Allattamentu s. m. allattamento.
Allargàda s. f stesiada, allontanamento. Allattanti v. agg. allattante, poppante. M. al
Allargadedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) ste lattèra. -
Allazzài, allazzau ec. (t. r. di enlazar sp.) ornare con soverchia ". Allepuzzaisì
M. Allacciai. v. r. (t. b.) attillarsi, indarsi, adornarsi con
Allazzanài, allazzanàu ec. (t. r.) M. allacanai. isquisitezza, raffazzonarsi con soverchia appli
d'azione ,
Alleanza s. f alleanza, lega, confederazione.
Fai alleanza, far alleanza, confederarsi, unirsi Allepuzzamentu (t. b.) M. allepuzzadura.
in confederazione. e Allepuzzau, da part (t. b.) attillato, allin
Alleaisì v. r unirisi in alleanza, confederarsi, dato, pulito, raffazzonato, ornato negli abiti con
unirsi in confederazione. soverchia diligenza.
Alleau, da part. alleato, confederato. Allerglia M. allegria,
Allebiadòri v. m. e ra f M. alliggeradori. Allestri v. a. alliqidiri. M. alistiri.
Allebiài v. a. allebiàu ec. fai " , liggeri, Allettadòra v. f. attraenti, allettatrice, attrat
alleviare. M. alliggerai. trice. M. allettanti.
Allegadòri. v. m. e raf allegatore, trice. Allettadòri v. m. allettatorr. M. allettanti.
Allegài v. a. citai autoridadi in prova, allegare, Allettài v. a. lusingai, allettare, attrarre, lu
produrre autorità a corroborazione. Allegai a singare, incitar con lusinghe, invitare, tirar con
allettamenti. Allettai cun ingannu , aescare,
osuspettu, allegareAllegai
per testimonio. a sospetto,
de nou,ricusar
allegatiperdigiudice
nuovo. inescare, chiappar al boccone.
Allegamentu s. m. allegamento, allegagione, Allettài v. a de lettu, fai a lettu, corcai,
allegazione. strumpai, si narat de s aqua violenta, o de
Alleganti v. agg. allegante, che adduce autorità. bentu forti, chi strumpat is loris friscus, allettare.
Allegàu, da part. allegato. Allettais n. p. strumpaisì, allettarsi.
Allegoria s. l' (T. Gr.) sentimentu occultau Allettamentu s. m. allettamento, allettativo,
sutta velu de paraulas, allegoria, concetto na lenocinio, attrattiva, lusinga, lusingamento, lu
scosto sotto velame di parole. singherìa, invaghimento, invogliamento. Alletta
Allegoricamenti avv. allegoricamente. mentu cun ingannu, esca, incscamento, schia
Allegòricu, ca agg. allegorico. -
mazzo, zimbello.
Allegorista s. m., chi fueddat po allegoria, Allettanti v. agg. allettante, attraente, lusin
Allegorista. gante. In forza de sust lusingadori, allettatore,
Allegorisài, allegorisau ec. M. allegorizzai: lusingatore, adescatore. Po lusinghèra, alletta
Allegorizzài v. a. fueddai po allegoria, allego trice, attrattrice, lusingatrice, adescatrice.
rizzare, dire per allegoria: Allettativu s. m. allettativa, allettativo, attrattiva.
Allegorizzau, da part. allegorizzato, detto per Allettativu, va agg. allaccevole, allettativo, allet
allegoria. -
tevole, attrattivo, incitativo, lusinghevole.
Allegria s. f allegria, allegrezza, gioia, giu Allettau, da part. allettato, lusingato, incitato
bilo, gajezza, giulività, giocondità, ilarità, letizia, con lusinghe. Allettau cun ingannu, adescato,
lietezza, contentezza di cuore. Allegria eccessiva, inescato, chiappato al boccone. Po strumpa:
gallòria. Essiri trasportau di allegria, far gal Loris allettaus, strumpaus de s'aqua, biade al
loria, galloriarsi, galluzzare, rallegrarsi sover lettate dalla pioggia.
chiamente. Essiri accorau di allegria, o accorais Allevadòri v. m. e ra f. M. nutridori.
di allegria, essere in ruzzo, in zurlo, o zurro. Allevài v. a. pesai piticas creaturas, allevare,
Fai strepitu po allegria, gavazzare. alimentare, nutrire piccole creature. Po educai,
Alleluja (T. Ebraicu) alabai su Segnori, al accostumai, ammaistrai. M. custus verbus. Alle
leluja, lodato il Signore. Cantai s'alleluja a unu, vaisì v. r. allevarsi. Allevaisì sa serpenti in sinu,
reprendiriddu, cantare a uno la zolfa, dargli allevarsi la serpe in seno.
una sbrigliata. - Allevamentu s. m. pesannentu de piticas crea
Allentadura s. f relasciadura, rallentamento, turas, allevamento, nutrimento. Po educamentu,
rilassamento, rilassazione. Po spezia di crmia allevamento, educazione.
causada de rottura, o po relasciamentu de su Allevàu, da part., allevato, alimentato, nutrito.
peritonèu, allentatura, ernia del bellico. Po educau, allevato, ammacstrato, cducato.
Allentài v. a. relasciai, allentare, lentare, ral Allichidiri, allichidiu ec. M. alliqiidiri.
lentare, rilassare. M. afflusciai. Po animai, rin Allièvu s. m. (t. ital. introd.) allievo, discepolo.
corare. Allentaisì v. r. animaisì, rincorarsi, pi A lligài, alligau cc. de alligo as. M. ligai.
gliar fiato. Alliggeradòri v. m. e ra f alleggeritore, alleg
Allentamentu s. m. M. allentadura, afflu giatore, alleviatore, trice.
sciadura. -
Alliongiài, alliongiau ec (t. r.) M. accappiai. saisì v. r. frigaisì cun bellettu, imbellettarsi, im
Alliòngiu s. m. (t. r.), M. accappiu, bellettirsi, darsi il belletto, lisciarsi, azzimarsi,
Alliqdidiri v. a. (casi liquidum facere, far inverniciarsi, stuccarsi, raffazzonarsi, strebbiare
limpido, chiaro, netto) Si usat prusprestu in si, stropicciarsi con belletto, porsi il liscio.
sens. fig. Alliqùidiri una camera, arrangiai beni Allisamentu s. m. lisciamento, pulimento, spia
is mobilis, assettare, acconciare, ordinare, met namento, Po frigamentu cun bellettu, imbiac
ter in sesto, in assetto i mobili, addobbare, ab camento, lisciatura, strebbiatezza, stropiccia
bigliare una stanza. Po allistiri, approntai, disim mento con liscio. Po adulamentu, piaggiamento,
barazzai. M. Po sbuidai, sloggiai. M. Po aca piacenterìa.
bai, terminai. Alliqùidiri una fana, un'opera, Allisàu, da part. lisciato, ripulito, spianato.
finire, terminare un lavoro, un opera; Alliqùi Po frigau cun bellettu, azzimato, lisciato , im
diri is contus, liquidare i conti. " V.
piastrato, inverniciato, stuccato, strebbiato,
r: sbrigaisì, fai prestu, affrettarsi, spedirsi, darsi stropicciato con belletto, fregato con liscio. Po
fretta, spicciarsi, disbrigarsi. - - adulau, adulato, lisciato, unto, piaggiato.
Alliqidiu, da part. acconciato, assettato, Allistài v. a. allistau ec. poniri in lista, passai
ordinato, messo in sesto, in assetto, addobbato, a registru. M. registrai.
abbigliato. Po sbuidau M. Po allistiu. M. Po Allistimentu s. m. sbrigamento, spaccio, spe
acabau M. dizione. Po preparamentu, apparecchiamento,
Alliqùidiu, da " lestu, agile, destro, leg apprestamento, preparamento. Po finimentu,
giero, lesto. Populiu; giovunu aliqidu, gio compimento, finimento, fine, termine, stralcio.
vine polito, pulito, elegante, esquisito, leggiadro. Allistri, e segundu algunus allistriri v. a. (de
Allirgadòri v. m. e raf allegratore, rallegra a partic. e de Atzorvo listreio, expedio) sbriga
tore, trice. re, spacciare, spedire, accelerare, affrettare,
Allirgài, e alligrài v. a. (di a partic e de allestire, disbrigare, spicciare. Po preparai ,
Nervegº laetam vocem emitto) allegrare, ralle apprestare, " preparare, metter in
grare, letificare, far lieto, ricreare, introdurre punto. Pa acabai, terminai, compire, finire,
allegrezza, giocondità. Allirgaisì n. p. allegrarsi, dar fine, dar ricapito, stralciare, strigare, ter
rallegrarsi, gioire, giubilare, gon olare, godere, minare. Allistiri una faina, stralciare un lavoro,
compiacersi, provar contento. A lirgaisì cum al dar ricapito a una faccenda. Allistirisì v. r. sbri
gunu de felici avvenimentu, congratulaisì, C'Ora garsi, spacciarsi, spedirsi, affrettarsi, allestirsi,
gratularsi, rallegrarsi con alcuno di qualche fe disbrigarsi, spicciarsi Po. preparaisì, appararsi,
licità. Allirgais de nou, ringioire. apparecchiarsi, apprestarsi, approntarsi, pre
Allirgamenti avv. allegramente, festevolmente, pararsi.
giocondamente, lietamente, giulivamente. Allistu, da part. sbrigato, spacciato, spic
Allirgamentu s. m. allegramento, rallegramento. ciato, spedito, disbrigato, accelerato. Po pre
Allirgativu, va agg. allegrativo, rallegrativo. parau, apparato, apparecchiato, apprestato,
Allirgau, da part. rallegrato. Po congratulau, approntato, preparato, messo in punto. Po
congratulato. -
terminau, compito, finito, stralciato, strigato,
Allirghia s. f. M. allegria. terminato . -
Allirghittu, tta agg. dim. gajetto, un poco al Allivellài v. a. allivellau ec. M. livellai.
legro, alquanto lieto. Allirghittu de binu, altic Alſiviu s. m. (t. sp.) M. sollevu, confortu.
cio, alto, o alterato dal vino, brillo, cotticio, Allixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) allu
alquanto avvinazzato. moeddu, agliettino, aglietto.
Allirghixeddu. dda agg. dim. (dd pron. ingl.) Allixerài v. a. allixerau ec. (t. pop.) M. allig
eral.
M. allirghittu . -
Allirgu, ga agg, allegro, festevole, gajo, gio Allobài v. a. allobau ec. fai a loba (t. r.) M.
coso, gioioso, giulivo, ilare, lieto. Allirgu de accoppiai .
binu M. allirghittu. Trattendu de cuaddu postu Allocrasia s. f. (T. Gr.) scolorimentu de facci,
in briu, bravo. Cuaddou allirgu, chi si ponit in o mutazioni de colori, allocrasìa. Bonav.
briu , cavallo, che braveggia, che si mette in Alloddu, dda (t pop.) dd pron. ingl. M. èc
brio, o in braverìa. culu. Nota. Alloddu su propriu, che dou tengu,
Allisadòra v. f femina, chi si frigat, e s'al dd' hapu incontrau, de a) o teneo, habeo, ag
lisat po cumparriri bella, lisciatrice, lisciarda, giuntas is particellas pronominalis ddu dda.
lisciardiera, strebbiatrice, donna, che si liscia, Allodiàli agg. (T. Leg.) allodiale.
che si strebbia. -
tuale. Po allogateri de bastimentu pigau a nolu stendersi ne' ragionamenti. Allonghiaisì in terra,
a unu tantu su mesi, affittatore. M. pesonali. o in su lettu v. r. allungarsi, distendersi, pro
Allogàu, da part stuggiau, serbato, riser stendersi in terra, o nel letto. Po stesiaisì, slun
bato, riposto. Dinais allogaus, danari riposti, garsi, scostarsi.
serbati. Po appesonau M. Allonghiamentu s. m. allungamento. Poretar
Alloggiadòri v. m. e raf alloggiatore, rac damentu, differimento, dilazione, indugio, pro
cettatore, albergatore, trice, ricettatore, trice. lungamento, proroga, prorogazione, ritardanza,
Alloggiài v. a. albergare, alloggiare, dare al ritardamento. Po stesiamentu, allontanamento,
bergo, alloggio, ricapito, ricovero, ricevere ad dilungamento, discostamento.
alloggio, raccettare, ricettare, dar ricetto. Al Allonghiativu, va agg. allungativo, prolungativo.
loggiai v. n. essiri alloggiau, albergare , allog Allonghiàu, da part. allungato, fatto lungo.
giare, abitare, dimorare, star nell'albergo. Allonghiau de prus, o de nou, rallungato. Po
Chini tardu arribat mali alloggiat, prov. chi tardi retardau, differito, indugiato, prorogato, ritar
arriva male alloggia. dato, prolungato, mandato in lungo. Po stesiau,
Alloggiamentu s. m. albergamento, alloggia allontanato. M. allargau. Po stendiu, distendiu,
mento, ostellaggio, ricettamento , ricettacolo, disteso, steso, proteso, prosteso. Po raxonamentu
ricetto . tirau a longu, ragionamento allungato, diffuso,
Alloggianti v. agg. albergante, alloggiante. dilatato, diffusamente narrato.
Alloggiàu, da part. albergato, alloggiato, ri Allordigài v. a. allordigau ec. (t. r.) fai lordu,
cettato, ricetto, ricevuto. bruttu. M. imbruttai.
Allòggiu s. m. albergo, alloggio, ostellaggio, Allosadòri v. m. (di enlosador sp.) lastricatore,
ostello, raccetto, ricetto, ricapito, ricovero. Allosadùra s. f. (t. sp.) lastricatura.
Alloggixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) al Allosài v. a. (de losar, o enlosar sp.) sterriri,
berghetto. o coberriri pavimentu o arruga de losas, o lastras
Allògu s. m. (t. b. pronunz. cun o oscuru) de perda, lastricare, coprir pavimento, o strada
s'attu di allogai, o stuggiai, riserba, riserbanza. con lastre. Allosai is sepulturas, lastricare, co
M. allogamentu. prir di lapide le sepolture. M. lastricai.
Allomborài v. a. formai lomburu, o fai a lom Allosamentu M. lastricamentu.
buru, aggomitolare, gomitolare, aggomicciolare, Allosàu, da part. lastricato, coperto di lastre,
far gomitolo. Fig. fai a rumbolloni, aggomitolare, di lapide. M. lastricau .
ammucchiare, rammucchiare. Po formai su lom Allosingiài v. a. allosingiàu ec. M. alluxingiai.
buru sciollendu sa madassa, dipanare. Allombo Allossiài v. a. (de lossia t. r. chi innòi maraus
raisì n. p. faisì a rumbulloni, aggomitolarsi, am cadinu, e sunt is istojas de canna sperrada, chi
mucchiarsi, aggrupparsi, rammucchiarsi, ristrin nosi portant is Milesus) coberriri unu sostri, o
gersi in gruppo. ls abis innantis de scussurai si teulada cun cadinus, coprire un soſfitto o tetto
solint allomborai a foras de su casiddu, le pec con istuoie di canne fesse, o stiacciate. Targ.
chie prima di sciamare sogliono aggomitolarsi, Allossiàu, da part (t. r.) stojato, stuoiato.
rammucchiarsi al di fuori dell'arnia. M. aggru Sostri allossiau, soffitto coperto di stuoſe di canne
mai. Allomborai de nou, raggomitolare. Allom sfesse, soffitto stojato. V. Targ. Tozz.
boraisì de nou, raggomitolarsi. Allotriofagia s. f. (T. Gr. Med.) appetitu smo
Allomboràu, da part. aggomitolato, fatto a derau de pappai cosas no alimentarias, allotrio
gomitolo. Po fattu a rumbulloni, aggomitolato, fagìa. Bonav.
ammucchiato, rammucchiato. Abis allomboradas, Allu s. m. erba º" allium lat.) aglio. Allu
fattas a rumbulloni,pecchie aggomitolate, rammuc turcu, aglio turco. Conca di allu, bulbo, capo
chiate, fattesi a gruppo, a gomitolo. V. peloton d'aglio. Titula di allu, spicchio d'aglio. Triccia
fr. in Albert. Allomborau de nou, raggomitolato. di allu, resta d'aglio. Salsa fatta cun allu,
Allòn (t. fr.) su, orsù. M. avvìa. agliata. Allu de carrogas erb. aglio peloso.
Allongài, e longài v. a. e n. (t. r. de Doyyago (Allium subhirsutum.)
longazo, moram facio) M. allonghiai. Alluàu, da agg. pisci alluau narant is rusticus
Allonghiadòri v. m. e ra f. iore, ritar su chi si piscat in is fluminis a forza de in
datore, allungatore, trice. fettai s'aqua cun lua, pesce infetto di euforbia,
Allonghiadùra s. f allungatura, prolungazione. o preso nelle acque " di euforbia.
Allonghiài v. a. (de Aoyyago, moror) tirai a Alluchitài v. a. (de svarru: albus, po sa luxi
longu, allungare, slungare, differire, indugiare, bianca, chi fait su luchitu) Propriamenti si usat
intrattenere, mandare in lungo, prolungare, pro po medicai su binu cun su zurfuru, o luchitu
'rogare, tardare, ritardare. Po fai una cosa prus allutu, po si cunservai bonu, medicare il vino
longa de su ch'est, allungare, fare una cosa con dello zolfo. Fig. in att. e n. pass si usat
più lunga, ch ella non è. Allonghiai su zugu, po imbriagai, e imbriagaisì. M.
su brazzu, allungare il collo, il braccio. Alluchitàu, da part. medicato collo zolfo. Po
Allonghiai sa vida, allungare, prolungar la vita. imbriagau, e imbriagu. M.
Allonghiai su discursu, allungar la tela, il dis Allucidài v. a. fai lucidu (de lucidus) allustrai,
corso. Allonghiai, fai longu, claru unu liqùori, allustrare, lustrare, lucidare, lucificare, pulire,
allungare un liquore. Po stesiai, allontanare, far lucido, rilucente, risplendente, dar lucen
slungare. M. allargai. Po stendiri, o distendiri, tezza. Allucidaisì n. p. lustrarsi, divenir lucido,
distendere, protendere, prostendere, stendere. rilucente, acquistar le" , lucidezza.
Allonghiai de prus, o de nou, rallungare. Allon Allucidau, da part. lustrato, lucidato, fatto
hiai v. n. e allonghiaisì n. p. allungarsi, pro lucido, lucente.
ungarsi. Po distendirisì, distendersi," Alludài v. a. intrai is carrus cun is bois a mari,
prostendersi, stendersi. Allonghiaisì in is raxona azzare, menare al guazzo.
mentus, allungarsi, diffondersi, dilatarsi, pro Alludàu, da part. guazzato.
ALL ALL 55
Alludenti v. agg. (T, usau de is Dottus)alludente, minare. Su fogu no allùit, no tenit, no pigat
Alludiri v. a. (T. de is Litteraus) fai menzioni pampa, il fuoco non accende, non piglia vampa.
de alguna cosa intendia, o no splicada, alludere, Alluirisì n. p. accendersi, infiammarsi, avvam
fare allusione a qualche cosa. pare, divampare, pigliar vampa. Fig. po essiri
Alluffiadòra v. f. (t. b.) divoratrice, ghiotta, inflammau de ira, di amori, divampare, accen
golosa. dersi d'ira, di sdegno, d'amore. Sentirisì al
Alluffiadòri v. m. diluviatore, diluvione, ber luiri in s'internu, avvampare, bruciar dentro,
lingatore, crapulone, pacchione, pappacchione, sentirsi avvampar nell'interno. Alluirisì de nou,
divoratore, ghiottone, mangione, lurco, lurcone, raccendersi, riaccendersi, rappiccarsi.
leccator di scodelle, sparecchiator di piatti. Allumài v. a. (di allumare) t. burlescu, e
Alluffiadùra s. f crapulosità, ghiottornìa. pagu usau M. alluiri.
Alluffiài v. a. (t. b.) pappai a devoradura, Allumàu, t. pagu usau. M. allutu.
abborracciare, crapulare, cuffiare, diluviare, Allùmi s. m. allume. Allumi de rocca, e de
pacchiare, mangiare strabocchevolmente, sbasof pinna, allume di rocca, e di piuma. Minerali
fiare, scuffiare, sparecchiare. di allumi, lumiera.
Alluffiamentu M. alluffiadura. Allumiùi, allumiùu ec. (t. r.) M. alluiri.
Alluffiàu, da part. abborracciato, divorato, Alluminadùra s. f. (T. de is Tintoris) su do
sparecchiato. l
mai s'allumi a is pannus, alluminatura.
Alluìbili agg. chi si podit alluiri, accendevole, Alluminài v. a. (T. Ital.) donai s'allumi a
accendibile, accensibile. -
is pannus innantis de ddus tingiri, alluminare,
Alluidòri v. m. e ra f accenditore, trice. Po dar l'allume a panni prima di tignerli.
su chi appuntat fogu a is cannonis, allumatore. Alluminàu, da part., chi tenit s'allumi, al
Po sa canna, chi serbit po alluiri is candelas in luminato.
Cresia, accenditoio. Po muzioni siccau bonu po Allupadùra s. f. M. affogadura.
alluiri, facella," a º - e'
Allupài v. a. (de Avrso suffòco, de undi de
Alluidùra s. f. accensione. - rivat Auru, u; suffocatio, solutio hominis, apud
Alluimentu s. m. accendimento, avvampamento. Chrysippum. ) affogare, soffocare. M. affogai.
Po abbruxori internu, avvampamento, bruciore. Allupaisì n. p. affogare, soffocarsi. Allupaisì de
Alluimentu de nou, raccendimento. su sidi fig. affogar di sete. Allupaisì de su fa
Alluinài v. a. (de allucinari, lassau su c, ovv. mini, essiri famiu che unu lupu, allupare. Fig.
de xxvo oberro) abbacinare, abbagliare, abbar perdirisì di animu, atturdirisì, allibbire, sbi
bagliare, riverberare, offuscare, offendere, tur gottirsi, perdersi d'animo. Bentu, chi allùpat,
bare, appannar la vista. Po ingannai, ingannare, vento, che mozza il fiato.
far travedere, far venir le traveggole. Alluinai v. Allupamentu. M. affogamentu .
n. bellesa, chi allumat, ch' incantat, beltà che - Allupàu, da part. affogato, soffocato. Allu
abbaglia, che incanta. Alluinaisì n. p. calai pau de sidi, ahio di sete. Allupau de su
sa nappa, abbagliare, travedere. Fig. po pigai famini, famìu che cani, allupato. Po atturdu,
sbagliu, biri una cosa po un' atera, abba allibbito, sbigottito.
gliare, prender abbaglio, equivoco, trave Allurpidamenti avv. ingordamente.
dere, venir le traveggole. Lassaisì alluinai, Allurpidùra s. f. ingordezza, ingordigia.
imbovai, burlai, lasciarsi abbacinare, abbagliare, Allurpimentu s. m. M. allurpidura.
aggirare, gabbare, lasciarsi impaniare, infi Allurpirisì v. m. p. (t. probabilmenti guastau
nocchiare. de su lat. i" ingordarsi, mangiar con
Alluinamentu s. m. bagliore, barbaglio. Allui ingordigia, farsi ingordo. divenir lurco , o
namentu di ogus, abbacinamento, abbagliamento lurcone. -
d' occhi, occhibàgliolo, offuscazion di vista. Po Allurplu, da part. fatto ingordo, divenuto
ingannu de vista biendu una cosa poatera, tra lurcone.
vedimento. Po offuscamentu de menti, abba Allurplu, da agg. goloso, ingordo, lurco,
gliamento, abbacinamento, inganno, errore, of lurcone.
fuscamento di mente. Allusingiài, allusingiàu ec. M. alluxingiai.
Alluinanti v. agg. abbagliante. Allusiòni s. f. (t usau intre is Litteraus) rap
Alluinàu, da part. abbacinato, abbagliato, portu de una cosa a un atera, allusione.
abbarbargliato, che ha gli occhi offuscati. Po Allusivu, va agg. (t usau intre is Litteraus),
Po imbovau, burlau, abbacinato, aggirato, gab chi temit rapportu, allusivo.
bato, impaniato, infinocchiato. Po incantau, Allustradòri v. m. e ra f chi donat sa lustra,
abbagliato, incantato. - brunitore, lisciatore, lustratore, illustratore, trice.
Allunu s. m. allunu di ogus, bagliore, abba Allustradùra s. f brunitura, lustratura, pu
gliamento d' occhi. M. alluinamentu. -
litura.
Allùiri v. a. (t. deriv. de su cat.) accendere, Allustrài v. a. donai sa lustra, allustrare, il
infiammare. Alluiri fogu, accendere, appiccare, lustrare, lustrare, lisciare, brunire, dare il
"
la, lume.
fuoco. Alluiri candela, accender can
Alluiri de nou, raccendere, riac
lustro. Allustraisì n. p. lustrarsi.
Allustramentu M. allustradura.
cendere, rappiccare, accendere di nuovo. Fig po Allustràu , da f"º , illustrato, lu
ingitai is animus, accendere, incitare, infiam strato , lisciato , brunito.
mare, riscaldare. Alluiri, o bogai unu fogu a Allutài v. a. abbivai, o avvivai, avvivare, de
unu espress. basc., bogaiddi una calunnia. M. stare, eccitare, ravvivare, riaccendere, rinvi
calunnia. Po poniri fogu fig. spargiri dissensionis, gorire, ridonar vigore, risvegghiare, risvegliare,
seminai discordias, seminar discordie, spargere scuotere. Allutai is ogus, aguzzar gli occhi.
zizzanie, commetter male tra gli altri. Alluiri v. Allutai is origas, appuntar gli orecchi, por
n. teniri, ardere, avvampare, abbruciare, allu gerli attenti. Allutaisì n. p. avvivarsi, destarsi,
54 ALL ALP
ravvivarsi, ripigliar vigore, risvegliarsi, svegliar chi mirat sa cumposizioni de differentis salis,
si, scuotersi. alotecnia.
Allutamentu s. m. a vivamento, destamento, Alpis s. f pl. montagna in Italia, le Alpi.
ravvivamento, risvegliamento, scuotimento. Alpigianu, ma agg. albitanti de is Alpis , al -
Allutàu, da part avvivato, destato, ravvivato, gno, alpino.
risvegliato, svegliato, scosso. Alqùilài, alqùilàu ec. (pron. sp,) M. appesonai.
Allutixeddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.), Altamenti avv. altamente .
spiritoseddu, briosetto, alquanto spiritoso, al Altareddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) altº
quanto vivace. Po avvivau unu pagu, alquanto rello, altarino -
ravvivato. Altari s. m. altare. Denanti altari, dossale.
Allutu, ta part. di alluiri, acceso, avvampato, Po su vela, chi dolu coberit, paliotto.
che ha pigliato vampa, infiammato. Depidu al Altaria s. f. altezza. Altaria de una vela,
lutu, no ancora pagau, debito acceso, non estin ghindatura . -
to. Po tentu , arso, bruciato. Fig. po incitati, Altèa s. f. (T. Gr.) erba, altea, bismalva.
irritau, acceso. infiammato, incitato, irritato - (Althaea officinalis. Linn.)
Po avvivau, avvivato, destato, ravvivato, ri Alterabili agg. aleerabile.
svegliato. Allutu de nou, racceso, riacceso, rap Alterabilidadi s. f. alterabilità -
piccato. - - -
Alteradamenti avv. alteratamente, adirata
Allùtu, ta agg. bivu, prontudu, spiritosu, mente.
acuto, desto, sveglio, vivace, di spirito pronto. Alterài v. a. scumponiri, alterare, scomporre,
Po avvivau, avvivato, ravvivato, ingarzullito, mutar la cosa dall'esser suo. Alterai de nou,
ingazzullito, rinvigorito, rallegrato. rialterare. Alteraisì n. p. inqietaisi, alterarsi,
Alluxentài, alluxentau ec (t. r.) fai luxenti. commuoversi, perturbarsi, inquietarsi, scompor
M. allucidai, allustrai. si. Alteraisì de nou , rialterarsi.
Alluxingiài v. a. fai a luxingiu, fare o torcere Alteramentu s. m. alteramento.
a foggia di lucignolo. Custu verbu si usat prus Alterativu, va agg. alterativo -
comunementi in sens. figur. po ammanucai, o Alterau, da part. alterato. Po irritau, alterato,
maltrattai cun is manus alguna cosa, guastaid commosso, inquietato, irritato, perturbato, scont
da, e faidda casi a luxingiu, brancicare, con posto. Gliaga alterada, piaga incrudelita, infao
ciar male, guastare, malmenare, scipare, pie nata. Alterau de nou, rialterato.
gazzare, stazzonare, fare una cosa come un Alterazionedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) alte
cencio. Po imbruttai, imbrattare, insudiciare, - razioncella. - -
Almanaccài v. n. fai almanaccus; si usat ſig. Alternativa s. f elezioni intre duas cosas, al
po fai disignus in s'aria, almanaccare, ſare ternativa, scambievolezza .
almanacchi, far disegni in aria. Alternativamenti avv. a borta a borta, alter
Almanàccu s. m. lunariu, almanacco, lunario. namente, alternatamente, alter ativamente, vicen
Almàngara s. f. (t. cat.) M. mangara. devolmente, scambievolmente, a vicenda.
Almiràgliu, almiranti. M. ammiragliu. Alternativa, va agg alternativo, mutuo, scam
Alobarca s. m. (T. Gr.) soprintendenti de su bievole. -
Alunnu s. m. (T. Lat.) allievo, alunno. Amadriade s. f. ninfa, chi abitat in is arbu
Alurgia Bonav. (T. Gr.) M. alotecnia. redus, Amadriade. -
Amargài v. a. (t. sp.) fai amargu, o amaru, Ambiguamenti avv. (T. Ital. introd.) eqtivo
amareggiare, inamarire, amaricare, rendere camenti, ambiguamente, equivocamente, equivoco.
amaro. Fig. affliggiri, tormentai, amareggiare, Ambiguidàdi s. f. (T. Ital. e Lat.) ambiguità,
affliggere, addolorare, attoscare, tormentare, tra oscurità, doppio senso.
vagliare, tanfanare, tartassare. Amargai de feli, Ambiguu, ua agg. (T. Lat e Ital.) de doppiu
infielare, amareggiar di fiele. Amargaisì n. p. sensu, ambiguo, oscuro, equivoco, che ha dop
amareggiarsi , inamarire, inamarirsi, divenire pro cºnso.
amaro. Po affliggirisì fig. amareggiarsi, afflig Ambizionedda s. f. dim. (dd. pron. ingl.) am
gersi, inamarirsi, genere, dolersi, rammaricarsi, bizioncella. -
sp.) marigoseddu, amaretto, amariccio, ama Ambra s f (T. deriv. di ambrum gr.) ma
rognolo. teria accendibili, ambra. Ambra groga, ambra
Amargòri s. m (t. sp.) M. amargura. gialla, succino: caràbe t. arabu. S'ambra prus
Amargu s. m. M. amargura. preziosa est s Ambrum Chryseum. Claru co
Amargu, ga agg (t. sp.) marigosu, amaro, menti ambra, chiaro come ambra. Donai s' odori
amarulento. Po agru, aspru, acerbo, acre, de s'ambra, ambrare: partic, ambrato.
agro, acrimonico. Po dia , infelici, ama Ambretta s. f. (T. Ital.) pedoli conciada cun
ro, doloroso, infelice. Vida amarga, morti s' odori de s'ambra, ambretta.
amarga, vita misera , morte infelice, amara. Ambrosia s. f. (T. Gr.) segundu is Poetas de
Amargu disgustosu, amaraccio. is Gentilis su pappai de is Deus insòru, ambrosia.
Amargiuras f (t. sp.) amarezza, amaro, ama Ambrosianu, ma agg : cantur, ritu ambrosia
ritudine. Po aspresa, acerbezza, acerbità, acrez nu, canto, rito ambrosiano.
za, agrezza, forzore. Po afflizioni di animu, Ambita s. f (de bua, a lat.) term. cun su
afflizione, amarezza, amaritudine, assenzio, cali dimandant aqua is pipìus, bombo.
cordoglio, dolore, doglianza, rammarichìo, Ambuazza (t. r.) M. ambulazza.
rammarico. Ambulatòriu, ia agg (T. Lat) inconstanti,
Amarolla avv. casi a amara bolla, o a mala ambulatorio, deambulatorio.
bolla , a crepu de coru, a mala voglia, di mala Ambulazza s. f. erba, armoraccio. ( Rava sil
voglia, a malincorpo, a malincuore, di mal vestris. J -
cuore, controstomaco, a dispetto, mal grado, Ambulèu, e bolèu (deboli o sp.) ghettai am
malvolentieri. Benit amarolla fai custu , est for bulèu, in aria, lanciar in aria. -
zosi, fai custu, è forza, è necessario far questo. Amègu (t. b.) verb defettivu, e in Logudoru
In forza de sust. s' amarolla fait sa beccia cur amèlo (de a particella, e de us)o curo, satago,
riri, il bisognino fa trottar la vecchia. conor). Si usat solamenti su presenti indic, e
Amatista s. f. (T. Gr) spezia de gioia, amatista. su pendenti a modu de verbu auxiliariu, in logu
Amatòriu, ia agg amatorio, di essiri e stai: Amegu de scriri, o seu scrien
Amàu, da part amato, voluto bene. Po di du, sto scrivendo. Amegamus de liggiri, femus,
sigiau, amato, desiderato; Po su chi hat cor o stemus liggendu , eravamo, stavamo leggendo.
respostu in s' amori, che la riamato. Amelezzadamenti avv. minacce, olmente, mi
Amauròsi s. f. (T. Gr. Med.) diminuzioni, o nacciosamente. - - -
vole, affettuoso, obbligante, uffizioso. M. affet Ammaduràu, da part. cresciuto, venuto innan
tuosu. Amistanziera in forza de sust. facciana, zi, che ha attecchimento. -
salute, che ha contratto acciacco. In forza di agg. Ammanniài v. a. (t. de su stil, fam.) cresciri,
M. magangiau. - fai mannu, aggrandire, accrescere, far grande.
Ammagasinai v. a poniri in magasinu, riporre Ammanniai v. n. e taliorta ammanniaisì n. p. ben
in magazzino. miri mannu, aggrandirsi, farsi, divenir grande.
Ammagasinàu, da part. riposto in magazzino. Si narat ancora de su cresciri de is animalis, e de
Ammainadòri v. m. e ra f. (t. r.) mainargiu, is vegetabilis, crescere, divenir grande, acqui
gia, ammaliatore. trice. M. mazzineri. stare, avanzare, venire innanzi. Fig. po biviri:
Ammainiti v. a. (t. r.) e in Logudoru amma Tui no nci has a ammanniai meda, tu non vi
jare, fai mama, (de sa partic. a, e de su gregu vrài molto. -
to, caduto ammalato, divenuto infermo. Amma Ammarigosài (t. r.) fai marigosu. M. amargai.
ladiau de nou, ricaduto infermo. Ammar,murai v. a. si usat ſig. pigada sa Metaf.
Ammalorau, da agg. (t. r. ſorsis de malore de sa fridura de su marmuri, e si narat de s'
ital.) livido. effettu de su frius forti, agghiacciare, intirizzare.
Ammaminadròxu s. m. (T. de Pastori ) il luo Frius chi ammàrmurat, chi gelat, freddo che
go destinato per dare i capretti alle madri. agghiaccia, che fa irrigidire. Anmarmuraisì de
Ammammài v. a. (T. de Pastori) donai is cra su frius n. p. agghiadare, agghiadarsi, assiderare,
bittus a is mammas, introdurre, dare i capretti assiderarsi, intorpidire, intirizzire, intormentire
alle madri. -
dal freddo. M. cancarai.
Ammanchi, ammancàu ec. (t. pop.) M. mancai. Ammarmuramentu s. m. agghiadamento, inti
Ammanciài, ammanciàu ec. M. manciai. rizzamento, assiderazione, ghiado.
Ammandronài v. a. rendiri mandroni, impreiz Ammarmuràu, da part. cancarau de su frius,
zai, impoltronire, render pigro, poltrone. Amman agghiadato, assiderato, intormentito, intorpidito,
dronais n. p. impoltronire, divenir poltrone, im intirizzito dal freddo, dal ghiado. M. cancarau.
pigrire, impigrirsi. Po biviri mandronescamenti, Ammarteddai v. a. (t. de su stil. fam.) si usat
poltreggiare, poltrire, poltroneggiare, vivere pol in sens. fig. po fastidiai, tormentai ec. ammar
tronescamente. M. impreizzai. tellare, affannare, annoiare, infastidire, tormen
Ammandronamentu. M. mandroneria. tare, travagliare, dar martello, affanno, tra
Ammandronàu, da part impoltronito, reso pol vaglio. Ammarteddaisì v. r. ammazzoccaisì, pi
trone. In signif n. p. impoltronito, impigrito, di gaisì affannu, affannarsi, agitarsi, arpicarsi,
venuto pigro, infingardo. martirizzarsi, rimescolarsi, tormentarsi, trava
Ammangiuccài v. a. ammangiuccàu ec. (t pop.) gliarsi, stillarsi il cervello. M. affannaisì, pistaisì.
fai is cosas a mangiuccadura, a sa grussera, e Ammarteddàu, da part. ammartellato, affan
malamenti po imperizia. M. aflioncai. Po amma nato, agitato, tormentato, travagliato.
muccai M. Po fai mangiuccus, e imbroglius M. Ammartigliài v. a. (t. r. de amartillar sp.)
imbrogliai. battiri cum marteddu, o cun atera cosa sa perda
Ammanigài v. a. (t. r. pagu in usu) guermiri de sa patiglia po dda adattai a su pettini, batter
de maniga, contrariu de smanigai, guernir di ma la pietra focaja per adattarla al pettine.
nico, e di maniche, porre il manico. Ammartigliau, da part. battuto con martello.
Ammanigàu, da part. e agg. guerniu de ma Ammarturaisì v. n. p. beniri marturu, (de
niga, immanicato, guernito di maniche, e di martur, ris,) pigada sa metaf de su martiriu,
VºlalrldCO , po su tormentu, chi suffrit sa persona ind una
AMM AMM 5),
maladìa cronica, ammalarsi lungamente, con maletta, celatore, colui, e colei, che dà celia.
trarre malattia cronica, esser ammalato di mal M. malettista. - -
cumulatore, trice. -
Ammesài v. a. redusiri una cosa a sa mesi
Ammassài v. a. fai massa de alguna cosa, am dadi. M. smesài.
massare, accumulare, ammontare, cumulare, Ammesturàbili agg. mescibile, miscibile.
ragunare. Ammassaisì v. r. pagu usau, unirisì Ammesturadamenti avv. mischiatamente, me
in massa. ammassarsi, adunarsi, attrupparsi, scolatamente, confusamente.
M. ammuntonaisì. Ammassai de nou, rammas Ammestura dèri v. m. e ra f mescitore, me
sare, rifar massa. Po ammuntonai cosas in con scolante, mischia hte, colui, o colei che mischia.
fusu, senz' ordini, abbatuffolare, rabbatuffolare. Ammesturadùra s. f mescolanza, mescolata,
Ammassamentu s. m. accumulamento, ammas mischianza, mischiata, mischiatura, mescuglio,
samento, cumulazione. mischio, mistione, mistura, permistione, mistianza,
Ammassativu, va agg. cumulativo. In modu tramischianza.
ammassativu, avv. cumulatamente, cumulativa Ammesturàiv. a. frammescolare, frammischiare,
n2ente. mescere, meschiare, mescolare, mischiare, con
Ammassàu, da part. accumulato, cumulato, fondere, permischiare, tramischiare, far mischio.
ammassato. Trattendu di animalis, chi si unint Ammesturai senz' ordini, ghettai appàri, affa
in massa, adunato, attruppato, aggomitolato, stellare, confondere. Po imbarazzai, ammesturai
raggruppato. M. ammuntonau. Ammassau con impari, avviluppare , inviluppare, abbaruffare,
fusamenti, rabbatuffolato. Ammassau de nou, imbarazza e, imbrogliare, intralciare. Amme
rammatssato. - -
sturai de nou, rimescolare, rimischiare. Amme
- Ammassu s. m. muntoni, ammasso, ammas sturaisì n. p. meschiarsi, mescolarsi. Po ficchi
samento, cumulo, mucchio. Ammassu de cosas risì, intrigaisì ind' un affari v. r. intrigarsi, fram
inutilis, guazzabuglio. Ammassu de cosas imbod mettersi, intromettersi, ingerirsi, mischiarsi, im
diadas impari confusamenti, batuffo, batuffolo, pacciarsi in un affare. Po imbarazzaisì, avvi
massa di cose rabbatuffolate. lupparsi, invilupparsi, involgersi, imbarazzarsi,
Ammatanadòri v. m. e raf chi donat matana, imbrogliarsi. -
permischiato, tramischiato. In forz, di agg misto, Ammoddiadùra s. f. (dd pron. ingl.) immolla
permiscuo. Binu ammesturau, vino misturato, mento, bagnatura, umettazione. Po mitigadura,
alterato per mistura. Po ghettau appàri, senz' mitigazione, mollificazione. Ammoddiadura de
ordini, affastellato, confuso. Po imbarazzau, cosas corriazzas, frollatura.
avviluppato, inviluppato, imbarazzato, imbro Ammoddiài v. a. rendiri moddi (de mollis: dd
gliato, intralciato, intrigato, mescolato. Po ficchiu, pron. ingl.) Ammoddiai bagnendu, o umedessiri,
impacciato, ingerito, intromesso, mischiato. ammollare, ammollire, bagnare, immollare, inu
Ammestàru s. m. mescolanza, mescuglio, mis midire, umettare. Po sfundiri; dogna aqua sfun
cuglio, mischio, misto, mistura, mischiata, mi dit, ammoddiat, ogni acqua immolla: o bagna.
schiatura, mistione, permistione, mescolata, me Po fai perdiri sa duresa, de duru rendiri teneru,
scolatura, commistione. Ammestùru de cosas im ammorbidare, ammorbidire, intenerire, mollifica
brogliadas, e confusas, zenzoverata. re, rammorbidare, rari morbidire, ramnorvidare,
Ammestiiru, e a mèsturu avv. impari, unida rammortidire, tor via la durezza, render morbi
menti, congiuntamente, insieme, unitamente. Bi do, tenero, sollo, soffice. Po flettiri, de tiesu
viri a mestura, impari, vivere insieme, in compa fai flessibili, piegare, flettere, render flessibile,
gnia, convivere. arrendevole, pieghevole, dirompere, ammollir la
Ammivdài v. a. (T. de Pastoris e de Basonis) tensione. Po abblandai sa corria a is cosas cor
propriamenti pasciri su bestiamini in su pardu nau riazzas, coment est pasta, pezza ec. frollare, far
de Mindas; ma si usat ancora comunementi po divenir frollo, render tenero, ammollire il tiglio.
pasciri su bestiamini in calisisiat tanca, o campu Po acchetai, tranquillizzai, placai, abbonacciare,
serrau, foraggiare, pascolare, pasturare, tenere addolcire, acchetare, disasprire, mitigare, pla
il bestiame al foraggio, nella pasciona, nella pa care, tranquillare. Fig. ammasedai, rendiri do
stttrat . cili, ammollare, ammorbidare, far mansueto, ren
Ammindàu, da part. pasciuto, tenuto al forag der docile, arrendevole, maneggevole. Po moviri
gio, alla pasciona. a cumpassioni, impietosire, intenerire, muover a
Amminestrài v. a. poniri sa minestra in is pla compassione. Ammoddiai is dentis si narat de s'
tus, scodellare. effettu de is cosas acidas, allegare i denti. Poniri
Amminestràu, da part. scodellato. a ammoddiai, o poniri a moddi sa roba brutta,
Amministradòri v. m. e ra f amministratore, porre, tenere in molle, dimoſare i pannilini. Po af
trice, institore. T. Leg. flusciai, allentare, ammollare, rallentare. Am
Amministrài v. a. amministrare, governare, moddiai de nou, rimmollare. Ammoddiaisì n. p.
reggere. bagnarsi, immollarsi, inumidirsi, umettarsi. li
Amministràu, da part. amministrato, governato. sfundirisì candu proit, bagnarsi, immollarsi. Po
Amministraziòni s. f. amministragione, ammi arrendirisì, cediri, cedere, molleggiare, piegarsi,
nistrazione . divenire arrestatevole. Po faisì morbidu de tostau,
Amminudài v. a. pagu in usu, segai a minudu, ammorbidarsi, ammorbidirsi, divenir morbido,
amminutare, far minuzzoli. -
tenero, sollo, soffice, insollare. Po fais de tiesu
Ammirabili agg. ammirabile. flessibili, arrendersi, piegarsi, dirompersi, perdere
Ammirabilidàdi s, f ammirabilità. di sua tensione, o durezza. Po arremoddaisì trat
Ammirabilmenti avv. ammirabilmente. tendu de fruttas, chi cumenzant a si ſrunziri, am
Ammiradòri v. m. e ra f ammiratore, trice. morbidire, appassire alquanto, sommosciare, sop
Ammiragliàtu s. m. ammiragliato, passare, divertir moscio, sommoscio, soppasso,
Ammiràgliu s. m. ammiraglio. vizzo. Trattendu de pasta, o pezza, chi hat per
Ammirài v. a. mirai cun maraviglia, ammirare, diu sa corria, o siat s' elasticidadi, perdere il ti
mirar con maraviglia. Faisì ammirai, farsi am glio, divenirfrollo. Fueddendu de cosas, chi po
mirare, rendersi degno di ammirazione. sobbrada umcdadi si disponint a sa corruzioni,
Ammirativu s. m. puntu ammirativu, ammira umigare, divenir floscio, incominciar a divenir
tivo, o punto ammirativo. fracido, o infradiciare. M. arremoddai. Po
Ammirativu, va agg ammirativo. afflusciaisì , allentarsi , rallentarsi. Po inter
Ammiràu, da part. ammirato. messirisì, impietosirsi, intenerirsi, sollucherare,
Ammiraziòmi s. f. ammirazione. esser tocco di compassione, muoversi a pietà.
Ammissibili agg ammissibile. Po acchetaisi, placaisì, acchetarsi, abbonacciarsi,
Ammissioni s. f. ammissione. mitigarsi, placarsi, tranquillarsi. Po faisì viscosu
Ammìttiri v. a. (de admitto, is) accettai, accet M. inviscosiri.
tare, ammettere, ricevere. Ammittiri de nou, riac Ammoddiamentu s. m. (dd pron. ingl.) am
cettare, riammettere. mollamento, immollamento, ammollimento, ba
Ammìttiu, ia part. accettato, ammesso, ricevuto. gnamento, imbagnamento, umettamento. Am
Ammittiu de nou, riammesso. moddiamentu de dentis, allegamento di denti.
Ammittu s. m. pannu, chi su Sacerdotu si ponit Ammoddiamentu de cosas, chi hanti perdiu s'
in conca, candu si revistit, ammitto. elasticidadi insoru, frollamento. M. su verbu.
Ammobigliài v. a. guermiri de mobilis, ammo Ammoddiàu, da part. (dd pron. ingl.) am
bigliare, mobilare, ai" arredare, fornir mollato, ammollito, immollato, bagnato, inu
di suppellettili, guarnire di mobiglie, d' arredi. midito, umettato. Po ammorbidau, ammorbida
ſV. " voce ital. mobilare in Albert.) to, ammorbidito, rammorbidato, rammorbidito,
Ammobigliamentu s. m. addobbamento, addobbo, Po acchetau, calmau , acchetato, abbonacciato,
paramento, parato,fornimento da camera, mohiglie, addolcito, calmato, mitigato, placato. Tratten
Ammobigliàu, da part ammobigliato, mobilato, du de s'effettu de is acidus, chi produsint in
addobbato, arredato, fornito di mobiglie. is dentis , allegato. Trattendu de pasta, pezza
Ammocòsi s. f. (T. Gr.) remediu po dissiccai ec. chi hamti perdiu s' " divenuto
is corpus, ammocòsi, e ammoehàsia . Bonav. frollo, che ha ammollito il tiglio. Po abblan
AMM º MM 61
allentare, ammollare, rallentare. Ammollai sa Ammueddàu, da part (dd pron. ingl.) impin
funi, ammollare, rallentare il canapo. Amollai guato, ingrassato: in sens. n. p. divenuto grasso,
unu colpu de perda " basc. , scagliare pingue.
una sassata. Po adattai i unu colpu aundi Ammuffai v. a. far muffare, render muffato.
sisiat, appiccare, appoggiare, appostare un colpo. Ammuffaisì n. p. ammuffare, muffare, muffeg
Ammollàu, da part. ntato, ammollato, giare, intanfarsi, tenere, o saper di muffa, di
rallentato : scagliato, appiccato, appostato. venir muffato, pigliar di tanfo. Trattendu di
Ammonestadòri v. m. e ra f ammonitore, arburis, chi bogant algunas crescenzias cun
trice. muffa, o de pannus de linu, chi lassaus meda
Ammonestài v. a. (t. sp.) avvertiri, ammoni tempus in s aqua si ammucòrant, e si purdiant,
re, avvertire, avvisare, dare avviso, e pubblicare imporrare, imporrire. M. ammucorai.
in Chiesa i maritaggi da contrarsi. Ammone Ammuffau, da part. ammuffato, muffato,
stai de nou, riammonire. compreso da muffa, che ha pigliato muſſa, o
Ammonestamentu s. m. ammonimento, avver che sa di tanfo. Po ammucorau, imporrato,
timento. guizzo .
Ammonestàu, da part. ammonito, avvertito, Ammumulonài v. a. (t. r.) fai a mumuloni,
avvisato. e ammumulonaisì n. p. faisì a rumbuloni. M.
Ammonestaziòni s. f (t. sp.) ammonizione, allomborài, ammuntonai.
avvertimento, avviso e pubblicazione di mari Ammumungiaisì v. r. si narat propriamenti de
taggi in Chiesa. V. Franzios, is pipius, chi pappendu s'imbruttant is murrus,
Ammoniacu M. armoniacu . chi naraus ancora ammustiaisì, imbrodolarsi,
Ammontài v. a. redusiri contus de prus par inzavardarsi il muso. M. ammustiai.
tidas. M. montai. Ammumungiàu, da part. imbrodolato, inza
Ammorbidài v. a. (T. Ital. introd.) fai mor vardato. M. ammustiau.
bidu, ammorbidare, ammorbidire, rammorbidare, Ammuntonài v. a. (de amontonar sp.) fai
rammorbidire, mollificare. Ammorbidaisì n. p. muntoni, o a muntoni, fai massas de cosas,
ammorbidarsi, ammorbidirsi, insollare, divenir abbicare, accatastare, accozzare, annassare,
sollo, soffice, morbido, perder la durezza. ammontare, ammonticare, ammonticchiare, adu
Ammorbidau, da part. ammorbidato, ammor nare insieme, aggruppare, raggruppare, ammuc
bidito, rammorbidato, rammorbidito, mollificato, chiare, rammucchiare, accumulare, far monte,
divenuto soffice, sollo, morbido. o mucchio: in Roma ammontonare. Ammuntonai
Ammoriscài, v. a. (t. r.) fai nieddu, pigada ricchesas, accumulare, ammassare, ammontar
sa figura de su moru, po indicai su colori brunu, ricchezze. Ammuntomai cosas confusamenti, senz'
chi causat su Soli in sa carrizia, abbronzare, ordini, abbatuffolare, rabbatuffolare. Ammun
annerire, imbrunare, imbrunire, far bruno. Am tonai fenu, o manigas de lori messau, fai is
moriscaisì n. p. annerirsi, imbrunare, imbrunire, mumtonis de su sèidu in s argiola segundu ma
divenir bruno, abbronzato dal Sole. M. accottilai. rant is Messajus, abbarcare, far le barche, al
Ammoriscàu, da part cobertu de Soli, ab bicare, far le biche di fieno, o delle gregne delle
Abronzato, annerito, imbrunito dal Sole. biade mietute. Ammuntonai linna di abbruxai,
Ammortoxinài v. a. (su Spagnolu marat amor fai linnarxu, abbicare, accatastar legna, far
tiguar) calmai, e in sensu fig. studai, ammortare, biche, o cataste di legna. Po arregolliri cosas
ammorzare. Po mortificai, studai is passionis, isparzinadas, e faindi unu muntoni, rammontare.
ammortare, mortificare, rintuzzare le passioni. Po fai a rumbuloni, M. rumbuloni. Ammunto
M mortificai. Po calmai su dolori, calmare, naisì v. r. ammucchiarsi, rammucchiarsi, ridursi
mitigare il dolore. Ammortoxinaisì n. p. (forsis in mucchio. Fig. si marat de grandu concursu
di amortecerse sp.) M. allacanaisì. de genti unida impari strintamenti, aggomitolarsi,
Ammortoxinàu, da part. ammortato, ammor ammonticchiarsi, ammucchiarsi, rammucchiarsi,
zato, mortificato, calmato, mitigato. aggrupparsi, raggrupparsi, unirsi strettamente
Ammortoxinàu, da agg. allacanau, spoderau, insieme. Biu in sa plazza meda genti ammunto
accasciato, debole, fievole, spossato. Fig. po ad nada, veggo nella piazza molta gente aggomito
dormentau, ominide spiritu mortu, uomo inogio, lata, rammucchiata, che sta a gruppi. (M. su
di spiriti addormentati. i- - t. fr. peloton.) Trattendu de bremis, muscas, o
62 AMM AMMI
abis, ehi s'ammuntonant, e si finta unu rum diri sa loquela, o su fueddu, ammutire, dive
am
buloni foras de su casiddu. M. aggrumai, al mutolire, ammutolirsi, perder la favella,
lomborai. Fueddendu de volatilis, o de brebèis, nir mtittolo. - -
chi si ammuntonant, e si unint a strintu, aggo Ammutu, da part. taciuto. Pochini est be
mitolarsi, aggrupparsi, ammonticchiarsi, ragrup niu mudu, ammutito, ammutolito, divenuto
parsi, rammucchiarsi, ridursi in mucchio. -
mutolo.
Ammuntonamentu s. m. ammassamento, am Ammutriadamenti avv. corrucciatamente, cor
montamento, accumularnento, accumulanza , rucciosamente.
ammontonamento, mucchio, raggruppo, aduna Ammutriaisì v. n. p. corrucciarsi, crucciarsi,
mento di cose insieme, accozzamento. aver cruccio, portare, tenere, pigliar broncio,
Ammuntonàu, da part. abbicato, accatastato, marinare, piccarsi, recarsi a male, pigliar a
ammontato, ammonticchiato, accumulato, am male, scorrubbiarsi. -
giar l'uva per cavarne il mosto. Amorosamenti avv. amorosamente, con affetto
Ammustàu, da part. ammostato. amoroso.
- Ammustiadiura s. f imbruttadura, imbratta Amoroseddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)
mento, lordura, sozzura, sozzume, sucidume, amorosello, amorosetto.
zaffardata. Amorosidà di s. f. amorosità.
Ammustiài v. a. (t. pop.) imbruttai cun cali Amoròsu, sa agg. amoroso, pien d'amore.
sisiat bruttori, imbrattare, imbrodolare, insoz In forza de sust. amanti, amante, amoroso.
zare, insucidore, insudiciare, inzavardare, lor Amorrànas s. f pl. (t. sp.) M. murenas.
dare, far lordo. Ammustiaisì v. r. imbrodarsi, A motas (t. r.) a tandas. M. tanda.
imbrodolarsi, imbrattarsi, impacciucare, insoz Amovibili agg. amovibile, levabile.
zirsi, inzavardarsi, lordarsi. Amparadòr, v. m. e ra f (t. sp.) ajutatore,
Ammustiàu, da part. imbrattato, imbrodolato, difensore, protettore, trice.
insozzato, inzavardato, lordato. -
Ampuai v. a. e n. (t. r. deriv. forsis de em Anacestu, sta agg. (T. Gr. M.) incurabili,
pinar cat.) M. alzai. - anacesto, incurabile.
Ampudda s. f. (dd pronunz. ingl.) ampolla. Anaclàstica. M. Diottrica. -
Ampudda po distillai, o cunservai liquoris, boc Anaclisi s. f. (T. Gr. M.) decubitu de su ma
cia, anguistara , guastada. Ampudda cumen ladiu, anaclisi. Bonav. - -
zada, ampolla manomessa, sboccata. Ampudda Anacòja s. f. (T. Gr. M.) surdera perfetta,
de birdi cun zugu longu e trottu, borbottino. anacòja. Bonav.
Ampudditta s f dim. (dd pron. ingl.) am Anacoreta s. m. (T. Gr.) Anacoreta, Eremita.
polletta, ampollina, ampolluzza. Ampudditta Anacoretisài, e anacoretizzai v. n. (de avzzogeo
cunservai liquoris, boccetta. Ampudditta de secedo) biviri solitariu, anacoretizzare.
inu ec. po mostra, o prova, saggio, saggiuolo. Anacreòntica s. f canzoni a su gustu di Ana
Ampudditta di odoris, boccetta, oricanno. creonte, anacreontica. -
Amuinài v. n. (de amohinar cat.) si narat de Anàdi s. f volat. (deanas, tis) anitra. Anàdi
s'amuinu, chi faint in s'aria is abis, sa musca, bianca, monachetto. Anadi imperiali, mergo.
su muschittu e similis, fistiare, rombare, far Amadi cun chighirista, germano di Barberia.
rombo, ronzare, far ronzo, zufolare. Fig. si Anadi conca niedda, caponegro. Anadi conca
usat po indicai s'amunnu de medas personas birdi, germano reale. Cetti.
confusamenti fueddendu in boxi bascia, romba A nàdidu avv. a nuoto. -
re, mormoreggiare, borbogliare, bisbigliare. Po Anadiplòsi s. f. (T. Gr. Didasc.) ſig. grama
zumiai is origas, fischiare, fistiare, rombare, ticali, po sa quali s'ultimu terminu de su versu
zufolare, sentir rombo, o ronzo negli orecchi. precedenti benit principiu de su sighenti, ana
Po burla si narat amuinai is origas a unu, candu diplòsi.
s'indi narat mali in ausenzia, cornare gli orec Anadixedda s. f. dim. di anadi (dd pron. ingl.)
chi ad uno. In Signif att. sa meda ciarla m' anitrella, anitrina. Su mascu, anitrino, pulcino
amuinat sa conca, il moltiloquio, la ciarlerìa d'anitra.
m ingombra, mi occupa, m aggrava la testa. Anadòni s. m. o anadone (t. logudor.) arzavola.
Fig. po fastidiai, annoiare, importunare, infa Cetti.
stidire, seccare, dar noia. Anàdrome s. f. (T. Gr. M.) trasportu de umo
Amu inamentu s. m. M. amuinu. ris de basciu in altu, anàdrome. Bonav.
A muinàu, da part. att. imgombrato, aggra Anafalantiasi s. f. (T. Gr. M.) spinniadura
vato, occupato. Fig. po importunau, importu de su fronti, o s'essiri spin iau in su fronti,
nato, infastidito, seccato. anafalantiasi, calvezza della fronte. Bonav.
Amuinu s. m. (t. cat.) po romuriu, rombazzo, Anafonèsi s. f. (T. Gr.) eserciziu de su cantu,
rumore, strepito, fracasso. Amuinu di abis, de ana 0nesi ,
muschittu ec. rombo, ronzio, ronzamento, ronzo Anàfora s. f. (T. Gr. Didasc.) ſig. de Rettor.
di pecchie. ec. Amunu di origas, bucinamento, repetizioni, anòfora, ripetizione.
cornamento, fischiamento, zufolamento d' Anafrodisia s. f. (T. Gr. M.) impotenzia a
orecchi. Amumu de ciarla, fueddendu in con Venere, anafrodisia.
fusu e in boxi bascia, bisbiglio, borbogliamento, Anafru, fra agg. (T. Gr. M.) sanguni anaſru,
rombo, susurro. Amunu de conca, ingombra senza spuma, sangue inafro. -
mento di testa. Fig. po fastidiu, fastidio, noia, Anagogia s. f. (T. Gr. Teol) sensu misticu,
seccaggine. anagogia, senso mistico.
A muntòni avv. (de a montones sp.) in ab Anagogicamenti avv. misticamenti, anagogica
bundanzia. M. abbundantementi. merile , rits ltd etiti cnte.
64 * ANA ANA
lùrus de su solstiziu po formai unu relogiu so Anarrinu, na agg. (T. G. Med.) bonu po su nasu;
lari; e strum. po regulai s umbra de su Soli in su tabaccu est remediu anarrinu, il tabacco è
rimedio anarrino. Bonav.
su pianu de unu relogiu, analemma:
Analessia s. f. (T. Gr. M.) restabilimentu de Anasarca s. f. (T. G. M.) idropisia universali,
forzas a pustis de sa maladia, analessìa. anasarca, ovv. gonfiezza edematosa. Bonav.
Analèttica s. f. (T. Gr. Med.) metodu de bi Anastalticu, ca agg. (T. G. M.) remediu ana
viri pois convalescentis reguardu a s alimentu, stalticu, bonu po stangai su sanguini, rimedio
analettica. Bonav. anastaltico, per arrestare il sangue. Bonav.
Analètticu, ca agg. (T. Gr. M.) restorativu, Anastasi s. f. (T. G. M.) trasportu de umoris
analettico, confortativo, ristorativo. Bonav. passaus de una parti a un atera, anòstasi.
Analettus s. m. pl. frammentus sceltus de un Anastòmosa ) s. f. (T. G. de Notom.) orifiziu
Autori, analetti. Anastòmosi ) s. f. de is vasus de su corpus,
Analgia s. f. (T. Gr. Med.) privazioni dedo o unioni di arteria cun arteria, de vena cun
lori, analgìa. Bonav. vena, anastòmosa; anastòmosi. Bonav.
Anàlgicu, ca agg. (T. Gr. M.) remediu anal Anàtema s. f. (T. G.) scomùniga, anatema,
icu, " indi pigat su dolori, rimedio analgico, scomunica. Anatema s. m. scomunigau, anatema,
i". SCOmltrarcatto .
ossus tantu unius impari, chi formant unu solu cacare. Po incurriri pena; inci andat su zugu,
pezzu, anchilòsi. Po malada de is giunturas, chi ne va il collo. Po ommittiri, lassai a curriri.
ddas privat de motu, anchilòsi. Bonav. lasciar andare, ommettere. Andai narendu,
Anchitta s. f. dim. anchetta. andar dicendo. Andaisindi in fumu, perdirisì,
Ancilla, e ancilla s. f. (T. L.) ancella, ancilla. perdersi, andarsene in fummo. Andaisindi infu
Anciloglossu s. m. (T. G. M.) defettu de su filu riau, partire in rotta. Andai trottula trottula fig.
de sa lingua troppu curzu, anciloglosso. Bonav. andai a unu logu a per forza, violentau, contra
Ancilotomia s. f. (T. G. de Notom.) operazioni voluntadi, andare ad un luogo a malincorpo,
de segai su frenu de sa lingua po fueddai li di mala voglia. Fai andai a unu trottula
beramenti, ancilotomìa. Bonav. trottula, far andar uno a malincuore, a di
Anciòva s. f acciuga, e alice. spetto, malgrado. Andai a biri istrigus espress.
Ancòdina s. f e incodina (de incus, udis) an rust. su propriu de tancai is cocciulas,
cudine, e incudine, ancude, e incude poet. morriri, andare al cassone, andare a babbori
Essiri intre marteddu e incodina prov. stai mali veggoli, andare a rincalzare i cavoli, morire.
de dogna parti, esser tra l' " e 'l mar Andai a camminai, andar a passeggio, a pas
tello. Ancodina de duas puntas po fai vasus de seggiare, dirportarsi. Andaisindi de amanti de unu,
lata, bicornia. torsi dinanzi ad altrui, levarsi dal suo cospetto.
Ancodinedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) anco Andai a innantis, andar avanti, inoltrarsi. An
dinetta, ancodinuzza. daisindi de puntu, si narat de scuppetta, o pi
Ancora s. f (de ayxvpa) àncora. Alzai s'an stola pagu segura, scattare. Andai de nou,
cora, salpare, e sarpare, levar l' ancora dal riandare .
mare. Sciolliri sa " de s' ancora , disor Andài a bolidu, in bolidu, meda lestu, andar
meggiare. Ghettai s ancora, ancorare, ancorarsi. volando, andar ratto, velocemente, con gran ra
Ghettai s' ancora in tempus de maretta forti pidità. Andai a bolidu in su studiu fig. fai grandus
contra su camminu, stallare. Ghettai una se
nda ancora contra su flussu e reflussu de
progressus, avanzarsii
avanzamento nello studio.
"fare , Jar progresso,
e su mari, afforcare. Ancora beccia, ancoressa. Andài addasiu, andar adagio, pianpiano.
Ancora de vascellu, ferro di due marre. Ancora Andài in aliottu, o in ala de camisa, andare
de is galeras, ferro di quattro marre. Marra de spogliato, in farsetto.
s'ancora, patta, marra dell' ancora. Ancora cun Andài in amoris, si marat de is animalis, essere,
cincu marras, gra" Fusti de s' ancora, o venire in caldo, avere uzzolo, o la foja,
ſ" dell' ancora. Su signali de linna, chi ab esser foioso.
arrat asuba de s' aqua, po conosciri aumdi est Andài a s'appràppidu cun is manus, andar
ghettada s'ancora, gavitello. tastoni, a tastone, tastare, tasteggiare, andare
Ancòra avv. anche, anco, ancora, altresì , al tasto, brancolare. Andai a s'apprapidu cun
parimente, eziandio. No ancora, non per anco. is peis, andar tentoni, a tentone.
Po atera borta, o de nou, ancora, altra volta Andài a arrogadura, attraversai campus, segai
di nuovo. a ogu su camminu, andare alla ricisa, alla
Ancoracandu) avv. ancora uando, ancorchè, stagliata. -
Andai a currigliu, gira gira de logu in logu, Andai a portanti, ambiare, andard ambio,
M. andai gira gira. o di portante. Andai a portanti de trainu, an
Andai a derettu, in linea deretta, andar ritto, dar d'anchetta, o di spalletta, andar di traino.
dirittamente, per linea retta. Po andai tetteru, (V. la voc. fr. aubin).
no incrubau, andare, camminare in sulla Andài po su camminu carratteri, fig pigai is
Dersona . cosas in su modu prus facili, andar per la piana,
Andai in cumpangia, andare in compagnìa, in prender le cose nel modo più agevole.
conserva, di conserva, di conserto. Andai depressi, andar ratto, andare in fret
Andai fendu scèscias propriu de is imbriagus. ta, camminar di trotto, di passo veloce. Andai
M. andài stomtuna stontuna. depressi e a filu, andar difilato.
Andai a filu, andare a filo, a dirittura. Andai Andai a rimbulu, po andai arrumbula arrum
a ſilu e de pressi, andar difilato. bula. M. Andai a rumbulu de s'arrisu, o pi
Andài forròga forròga, o forroghendu, sfrugac sciaisì de s'arrisu, scompisciarsi delle risa, ri
chiare. Fig. circai cosa cun ansiedadi, frugare, dere squacqueratamente,
andar frugando. Andai in runa, andare in rovina, in con
Andài fuis fuis, andar fuggiasco, fuggiasca quasso, in precipizio.
mente, alla sfuggita. Andai derunda, andare in ronda,o a girone. Fig.
Andai a fini si narat de sa pinna de scriri, andai gira gira, andare in volta, andar gironi.
render sottile. Fig. si narat po andai a s' Andài sarta sarta, o sartendu, andar saltel
avvertia. M. loni, andare a salti, o saltellando.
Andài fraga fraga ) M. andai arrozza arrozza. Andai a scallu (t. pop. ) arrenesciri beni, an
Andài furittendu dar di rondone, riuscir felicemente.
Andài furria furria, andar voltandosi. Andai sciàcula sciàcula, si narat de naviu agi
Andai a furriu a fùrriu, o girendu, girare, tau de su bentu, barcollare, tentennare. Po an
roteare, muoversi in giro. dai sciampula sciampula. M.
Andai a galoppu, andar a galoppo. Andài sciampula sciàmpula, si narat de is li
Andai gattus gattus. M. andai a piòtu a piòtu. quoris, chi s'agitant, candu su vasu no est
Andai a geniu, ire a sangue, piacere. Andai plenu, guazzare, andar guazzando.
a geniu, o a tinu de unu, andare a versi ad Andài scianca scianca, cioncolare, andare an
alcuno, secondarlo, accomodarsi all'altrui umore. cajone. Po s” andai depressi, chi faint is iscian
Andai cun is brazzus pendi pendi, o calaus, caus, o zoppus, arrancare, andare arrancando.
andar colle braccia ciondoloni, o spenzoloni. Andài scozzina scozzina (t.b.) M. andai cerri cerri.
Andài gira gira, o girendu de innòi e de innì, Andai a spassiu, diportarsi, andare a dipor
gironzare, andar gironi, o in volta. to, a spasso camminando.
Andai a grussu, si narat de sa pinna, chi scrit Andai a sa spiocca (espress. b.) andai in pre
a grussu, render grosso. cipiziu, andare a bioscio, a ritrècine, a riverso.
Andai infatti, o avatu de unu, accodarsi ad Andài stòntuna stòntuna (espress. pop.) cam
uno, andargli dietro. minai propriu de is imbriagus, balenare, bar
Andai imbùrchina imbùrchina, andare inciam collare, andar barcollone, ondeggiare, andare
paudo, inciampicando, scappucciando. a onde.
Andài a ingiriu, circuire, andar attorno. Andài stròmbulus stròmbulus. M. andai ston
Andai a longu, andare in lunga. S'affari tuna stontuna .
bandat a longu, l'affare va in lunga. Andai tenta tenta tocchendu cun bastoni, fru
Andai mali, peccai, ortirisì (t. r.) no andai gare, andar frugando, tentando con bastone.
a innantis, si narat de is fruttas, e de is ani Andai terra terra propriamenti su camminai
mais, chi no prospèrant, imbozzacchire, indoz de su colòru, e de is aterus serpentis serpeg
zare, incatorzolire, intristire, dare addietro, non giare, serpere, andar tortuoso , serpendo, stri
andare innanzi , sdegnare, non attecchire. Po sciare, camminare striscioni .
andai in ruina. M. ruìna. Andài a tinu de unu, andare a verso ad al
Andai a sa nua, a cuaddu in pilu, andare a cuno, secondarlo.
l'ardosso, a bisdosso, a cavallo nudo. Andai a trainu, o a portanti de trainu. M.
Andai in ora mala, in perdizioni, andar alla andai a portanti.
malora, a ritrècine, andare a Scio. Andai a trattamallòni (espress. rust. ) M. an
Andài a orza (T. Marin.) orzare, andare a dai a sa spiocca.
orza, andar alla banda. Andai a traversu, o de traversu, andare di
Andai a pampàdas, andar carpone, o bran traverso, di schiancìo, a sghimbescio, obbli
coni, carpare, andar carpando. quamente.
Andai a passiu, a traversu, andar errando, Andài trinchi trinchi (espress. basc.) si narat
o svagando, spaziare, spaziarsi, andare sva de cuaddu, chi fait unu trottu irregulari, trottar
gato. l assai andai su bestiamini a passiu, la male, andar di trotto sregolato.
sciare il bestiame svagato. Andai a trivas, a dispettu de pari, compete
Andài a peincareddu, andare a calzoppo. re, gareggiare, andare a competenza, a gara
Andài a pediri, a dimandai sa limosina, men Con uno .
dicare, andar pezzendo, pitoccare, fare il pi Andài a trottu, o de trottu (cun o claru)
tocco, l'accattone, accattar la limosina. trottare, andar di trotto.
Andài a pei, andar a piè, o a piede. Andai a trottu (cun o oscuru) andai de sbia
Andai a piòtu a piòtu, senza ſai strepitu, e sciu, sbiccare, andare a sbieco, o sbiescio, a
" po no essiri bistu, andar buzzican sgembo, a schiancio, stortamente, obbliguare.
p, andar quatto quatto, o quatton quattone, Is cosas bandant a trottu fig. bandant uiali, le
andar quattamente, e di soppiato. cose vanno a bioscio, a riverso.
“ve
AND
i Andài a turmas, o a ciurmas, andare a stuoli. Aneddàcciu s. m. (dd- pron ingi ) aneddri
Andài tuvi tuvi (espress. pop.) si narat de chini malu, anellaccio.
po imburchinu, o po spinta arricida bandat al Aneddixeddu
anelletto, s. m. dim. ((dd dd P
anellino. ing
pron. ingl.)
)
gunu trattu inclinau in attu di arruiri in terr ,
andar piombando, andare a croscio, o in atto Anèddotu s. m. (T. usau de is Litteraus) trattu
di cadere. -
Aneddadeddu, dda dim. (dd dd pron» Anfibiti agg. m. (T: G.) si marat de is ani
ingl.) arruffadeddu, ricciutello. malis, chi. i" in aqua- e in terra, anfibio,
Aneddài v. a. (dd pron: ingl.) arrizzai, ina ancipite. -
nellare, arricciare, increspare, dare il riccio. Anfibologia s. f. (T. G.) discursu- de doppiu
M. arrizzai: - -
de una sillaba longa intra duas brevis, anfi Anglicismu s. f terminu, o manera de mai
macro . - - inglesa, anglicismo. -
raggiu, animare, incoraggiare, incoraggire, ina Annadài v. n. (de natare lat. ) notare, andar
nimare, inanimire, dar animo, incorare, rin a nuoto: nuotare e natare mancu usaus. Po
corare, far altrui cuore, avvalorare, invigorire, abbarrai asuba di aqua simplementi, notare,
vigorare, far animo, dar vigore. Po confortai, stare a galla, galleggiare.
animare, confortare, coortare. Po eccitai, at Annadamentu s. m. notamento.
tivai unu negoziu ec. accalorare, attivare, ec Annadanti v. agg M. annadadori.
citare. Animai una statua, una pintura, ani Annadàu, da part. notato.
mare, atteggiare una statua, una pittura, darle Annàli agg. M annuali.
una bell'attitudine. Animai de nou, ravvalorare. Annàlis s. m. pl. Storia, chi po ordini di an
Animaisì v. r. faisì coraggiu, innanimarsi, inco mus distinghit is fattus succedius, annali.
raggiare n. pigliar coraggio, rincorarsi, ripi Annalista s. m. Scrittori di annalis, Annalista.
gliar cuore. - Annappadiura s. f appannatura.
Animalazzu s. m. bestiazzu, animalaccio, be Annappai v. a. offuscai, e si narat de is co
stiaccia. sas lucidas, appannare, accecare, offuscare,
-
Animaleddu s. m. dim. ſ" pron. ingl.) ani oscurare. S' i" annappat su sprigu, l'alito
maletto, animalino, animaluccio. acceca , appanna lo specchio. Su Soli annap
- Animalescu, sca agg. animalesco, animastico. pat, allumat sa vista, il Sole appanna, abba
Animàli s. m. animale. Animali poſai casta, glia la vista. -
attu a fai fetu, animale figliaticcio. Animali man Annappamentu s. m. "º, offusca
nu, animalone. -
mento. Annappamentu de sa vista, appanna
Animàli agg., de s'anima, animale. mento della vista, ambliopìa. (T. Gr. Bonav.)
Animalidadi s. f animalità. Annappàu, da part. appannato, offuscato.
Animalistas s. m. pl is chi pretendint, ch is Soli annappau, o luna annapada si narat, candu.
embrionis siant formaus e bius in su semini d sa luxi insòru est imbarazzada di alguna nui
su babbu, animalisti. -
suttili, Sole annacquato, luce della luna an
Animanti v. agg. chi animat, animante. nacquata, debole.
Animàu, da part. animato, avvivato, incorag Annarbài, annarbau ec. (t. r.) M. allanai.
iato, incorato, inanimito, avvalorato, rincorato. Annaspiai v. a. formai sa madassa in sa na
o confortau', confortato. Po eccitau , attivau, spia, agguindolare, annaspare, innaspare, na
accalorato, attivato, eccitato. Trattendu de sta spare, formar la m-tassa sul naspo, sul guindolo.
tua, o pintura, animato, atteggiato. Animau de Annaspiamentu s. m. i"
nou , ravvalorato. -
Annaspiàu , da part. annaspato.
Animaziòni s. f s'attu de donai, e arriciri Annebidàu, da agg (t. r. de annebbiare ital.)
s anima, animazione. umedessiu de sudori, pigada sa similit. de s'ef
Animedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) po crea fettu de sa nebbia. M. umedessiu.
turina, animuccia, creaturina. Animedda debut Annegài e anegài v. a. affogai in s'aqua, an
toni. M. animetta. negare, affogare, sommerger nell'acqua. An
Animetta s. f parti de sa corazza, chi cobè negarsi n. p. annegare n. e annegarsi, morir som
rit su pettus, animetta. Animetta de buttoni, merso in qualche fluido. Annegaisì in is vizius,
anima. Animetta de strum. musicali est su pezzu in plaxeris, in su binu, attuffarsi, tuffarsi, im
de linna, chi sustènit sa taula armonica, ani mergersi ne' vizj, ne diletti, nel vino.
ma. Animetta de coberriri su calixi in sa Missa, Annegamentu, e anegamentu s. m. annega
copertojo del calice: e animetta ; (voce pop. V. mento. -
pale fr.); Animetta posa parti mobili de una Annegàu e anegàu, da part. annegato, affo
trumba de funtana, chi attràit, e spingit s'aqua gato, sommerso nell'acqua. Annegau in su bi
facci a susu , animella, stantuffo. nu, in is vizius, immerso nel vino, ne vizj.
Animosamenti avv. animosamente, arditamen Annessu, ssa agg (t. ital. adott.) annesso,
te, sopranimo. congiunto, anito, connesso.
Animosidàdi s. f. animosità, arditezza, corag Anniài v. a. poniri miu, annidare, annidiare,
gio: Po parzialidadi, animosità, interesse, par porre il nido. Anniaisì n. p. ponirisì in su niu,
zialità . - -
annidarsi, posarsi nel nido. Fig. eliggirisì logu
Animòsu, sa agg. animoso, ardito, audace. po abitai, annidarsi, fermar sua stanza.
Animu s. m. animo. Po fantasia, pensamen Anniàu, da part. annidato.
tu, cuore, fantasìa, pensiero. Po animosidadi. Annichidài, annichidàu ec. (t. r.) M. in
M. Faisì animu, farsi animo, coraggio. Bastai qdietai.
s animu, bastar l'animo, soffrir l'animo. Per Annichilài v. a. redusiri a nienti, annichilare,
dirisì di animu, perdersi d'animo, avvilirsi, annientare, ridurre al niente. Annichilaisì v. r.
scoraggiarsi, sbigottirsi, smarrirsi. De pagu annichilarsi, annientarsi, umiliarsi molto.
animu, timidu, timido, d' animo rimesso . Annichilamentu s. m. annichilamento, anni
Annabattista s. m. Ereticu, chi osservat sa entamento. -
ante, nuotante, notatore, trice. Pe omini, chi Annieddigadùra s f (dd pron. ingl.) anneritura
70
:
ANN ANN
Annieddigài v. a. fai nieddu, (dd pron, ingl) l Celu, annuvolare, annuvolire, annuvolirsi, rannu
volare, rannugolare, rannugolarsi, rabbruscar-.
annerare, annerire, annegrare, far negreggia
re, far nero. Po accottilai sa facci ec. s effettu, si, rabbruzzarsi, rabbujare, rabbujarsi, farsi
chi fait su Soli , abbronzare. Annieddigaisì n. p. bujo. Annuaisì a logus a logus, ragnare. -
tau s'annu, vitello sopranno, vitella sopranna. Anomalia s. f. (T. G. Gram.) irregularidadi.
Annuadròxu s. m. s umioni de is giunturas in sa declinazioni de is nominis, e in sa con-.
de is ossus, snodatura, piegatura delle giunture. giugazioni de is verbus, anomalia. In s' Astro
Annuadùra s. f annodatura, annoelazione. nomia est sa distanzia intra unu planeta, e s'.
Ammuài v. a accappiai cun nuu, annodare, afeliu o s'apogèu suu, anonaſia . -
fare il nodo, legar con nodo. Amuaisì n. p. an Anomalisticu, ca agg (T. G. Astron.) annuº
nodarsi, farsi a nodo. Amuai de nou, ranno anomalisticua est su tempus, chi sa terra im
dare, rifire il nodo. Po unirisi: su zugu annuat, plèat in s'annuali giru suu periodieu, ano
si unit a is palas, il collo sº annoda alle spalle. malistico.
Annuaisì v. n. p (de nui nubes) oscuraisì su Amòmalu, la aggi (T. G.) irregulari, anoma
ANO ANT 7I
lo, irregolare. Pulsu anomalu, chi donat pul Antemèticu, ca agg. (T. G. Med.) chi est
sazionis disugualis, polso anomalo: contra su vomitu, antemetico. Bonav.
A nòmini attentu avv. nominadamenti, no Antemorragicu, ca agg (T. G. Med.) chi est
minatamente. contras emorragia, antemorragico. Bonav.
Anònfalu s. m. (T. G. Med.) senza biddiu, Antemurali s. m. spezia de reparu, antemurale.
anonfalo. Bonav. senza ombilico. Antèna s. f (t. r.) M. umori.
Anònimu, ma agg (T. G.) senza nomini, Antenua s. f. (T. de Marina) antenna. Prov
anonimo, senza nome. vistu di antenna, antennato.
Anòrchide s. m. (T. Gr. Med.) senza testi Antennixedda s. f. dim. antennetta.
culus, anorchide. Bonav. - Antepassaus s. m. pl. M. antecessori.
Anoressia s. f. (T. G. Med.) inappetenzia, o Antepenùltimu, ma agg. su chi pregedit su
nausea de dognia alimentu, anoressia, inappe penultimu, antepenultimo.
tenza, nausea de cibi. Antepiletticu, ca agg. (T. G, Med.) contra
Anosma s. f. (T. G. Med.) defettu di olfatu, s'epilessia e is maladias convulsivas, antepilettico.
anosmìa Bonav. mancanza d' odorato. Bonav.
Anotomia, Anotomista ec. M. anatomia ec. Antepòniri v. a. (T. Lat.) anteporre, antiporre,
Anseàticu, ca agg si marat de algunas cittadis preporre, porre avanti, antimettere, premettere,
o paisus unius in sociedadi de commerciu, an preferire.
seatico. Anteposiziòni s. f anteposizione, preferenza.
Ansia s. f. (t. sp.) po disigiu, o gana, voglia, Antepostu, sta part anteposto, antiposto, anti
brama, desiderio. Ansia mala, cattiva voglia. messo, preferito, premesso, preposto.
Ansia de vomitai, voglia di recere, di vomitare, Anteriori agg anteriore: poziore (T. Leg.)
di rigettare. Po nausea, fai ansia mala, far Anterioridàdi s. f anteriorità, preminenza,
nausea, muover a nausea, nauseare. Teniri priorità di tempo, poziorità, maggioranza.
ansia mala v. m. nauseare, aver nausea. Po an Anteriormenti avv. anteriormente, preceden
gustia, ansias de morti, angoscie di morte. temente.
Ansiedàdi s. f inquietudini di animu, ansietà, Anteròticu, ca. M. antafroditicu.
travaglio d' animo, strettezza di cuore. Antescrittu, tta agg. antescritto, scritto avanti.
Ansiosamenti avv. ansiosamente. Anteserraglius s. m. pl anteserragli.
Ansiòsu, sa agg ansioso, inquieto, agitato, Antesignànu s. m. (T. Lat.) chi portat a in
ieno d' ansietà. nantis su stendardu, antesignano. Po ghia M.
Anta s. f. (t. r.) po puntali de linna, M. Po Antevigilia s. f. antevigilia.
anta di aqua, de landireddu ec. M. scutulada, Antiapoplèticu, ca agg (T. G. Med.) contra
Antàcidu, da agg. (T. G. e Lat.) remediu s'apoplessia, antiapopletico: Bonav.
antacidu, o contra s'acidu, rimedio antacido, Antiasmàticu, ca agg. (T. G. Med.) contra
Bonav. s'asma, antiasmatico. Bonav.
Antafroditicu, ca agg. (T. G. Med.), chi cal Antibiliòsu, sa, agg. (T. Med.) chi est contra
mat is appetitus venereus, antafroditico, an s acrimonia de sa bili, antibilioso. Bonav.
terotico . Anticàmera s. f anticamera, ricetto.
Antagonismu s. m. (T. G. Med.) opposizioni Anticàrdiu s. m. (T. G. Med.) sa bucca de su
de musculus, antagonismo. stogumu, anticardio.
Antagonista s. m. (T. G.) emulu in sa disputa, Anticatarràli agg. chi est contra su catarru,
antagonista. anticatarrale.
Antalèni s. f. (t. r.) M. devantali. Anticheròdicu, ca agg. (T. G. Med.) chi est
Antanaclàsi s. f. (T. G.) repetizioni de su contra is malis de is partis genitalis, antichero
propriu terminu pigau in diversus significaus, dico. Bonav.
antanaclasi. Anticnèmiu s. m. (T. G. Anatom.) sa serra de
Antàrticu agg. (T. G.) si narat de su Polu sa camba, anticmemio. Bonav.
meridionali, antartico. Anticòlicu, ca agg. (T. G. Med.) chi est contra
Antecedentementi avv. antecedentemente, pre sa colica, anticolico. Bonav.
cedentemente. Anticrèsi s. f. (T. G. Leg.) convenzioni, po
Antecedenti v. agg. antecedente, precedente. sa quali chini pigat dinais a imprestidu, donat
Antecedenti e Conseguenti, sa prima e segunda in prenda possessus a s'accreadori, de is qualis
proposizioni de s' entimema, Antecedente e Con indi gosit is fruttus pois interessus de sa summa
seguente. restada, anticrèsi.
Antecediri, antecediu ec. M. precediri. Anticristiana, ma agg. contrariu a su Cristia
Antecessòri s. m. Antecessore, Predecessore. nesimu, anticristiano.
Precessore. Is Antecessoris, is Antigus nostrus, Anticristu s. m. contrariu a Cristu, Anticristo.
i nostri Antenati, Antecessori, Antichi, Maggiori, Anticriticu s. m. chi fait sa critica a su criti
Predecessori, Progenitori. - -
canti, Anticritico.
Antecòru s. m. mali po su prus de is cuaddus, Anticursori s. m. anticursore, precursore.
anticuore, cardialgia. - Anticipadamenti avv. anticipatamente, innan
Antecristu M. Anticristu. zttratto,
Antèlici s. f. (T. G. de Notom.) sn circuitu Anticipai v. a. anticipare, prevenire. Anticipaisì
interiori de s' origa esterna in opposizioni a su a fai una cosa n. p furar le mosse, vantaggiarsi
eircuitu esteriori, antelice. nel tempo in far checchessia,
Antelminticu, ca agg. (T. G. Med.) vermifugu, Anticipamentu s. m. anticipamento.
antelmintico, vermifugo. Anticipau, da part, anticipato. In forza di
Antelucanu, na agg. (T. Lat.) innanti de fai agg. ierru anticipati, inverno primaticcio.
dì, antelucano. -
Anticipazioni s. f antieipazione.
72 ANT
- ANT
Antidàta s. f data falsificada, antidata, data Antinefriticu, ca agg. (T. G. Med ) chi est
falsificata. -
contra is malis de is arrigus, antinefritico.
Antidiarrèicu, ca agg. (T. G. M.) chi est con Antinomia s. f. (T. G. Leg.) contrariedadi
tra sa diarrèa, antidiarreico. Bonav. -
vera o apparenti de leis, antinomìa.
Antidmicu, ca agg. (T. G. M.) chi est contra Antinòmini s. m. nomini innantis de is aterus,
is vertiginis, antidinico. antinome.
Antidotàriu s. m. (Ital. Vulg.) liburu, aundi Antiodontàlgicu, ca agg (T. G. Med.) chi
sunt iscrittus is contravvelenus, antidotario. calmat is doloris de is dentis, antiodontalgico.
Antidotu (T. Gr.) M. contravvelenu. Bonav.
Antidrofobicu, ca agg. (T. G. Med.) chi est Antiofidu, da agg. (T. G. Med.) chi est con
contra s' idrofobìa, antidrofobico. Bomav. tra su spizzulu, o mordidura de is rettilis vele
Antidropicu, ca agg (T. G. Med.) chi est nosus, antiofido. Bonav.
contra s'idropisia, antidropico. Bonav. Antiorgàsticu, ca agg. (T. G. Med.) chi cal
Antièticu, ca agg. (T. G. Med.) chi est contra mat s ardori de is umoris, antiorgastico. Bon.
s' etica, o sa calentura abituali, antietico. Bonav. Antipàpa s. m. Papa fattu contra su legittimu,
Antifebbrili agg. (T. Gr. e Lat.) chi est con Antipapa.
tra is calenturas, antifebbrile. Antiparàstasi s. f. (T. G.) figura de rettorica,
Antifisicu, ca agg. (T. Gr. Med.) chi est con po mesu de sa quali un accusau addusitraxonis
tra sa flatulenzia, antifisico, carminativo. Bon. o provai, ch issu est prusprestu dignu di ala
Antiflogisticu, ca agg. (T. Gr. Med.) chi est l" , che de reprensioni, antiparàstasi.
contra inflammazioni, antiflogistico. Bon. Antipassàu M. antepassau.
Antifona s. f. (T. G.) antifona. Antipastu s. m. antipasto.
Antifonàriu s. m. Antifonario. Antipatia s. f. (T: G. ) cantrariedadi intre
Antifrasi s. f. (T. G.) figura, po sa quali si algunas cosas, antipatia, ripugnanza. Trattendu
pigat su terminu malu po su bonu, o a su con de is ominis, antipatia, avversione.
trariu, antifrasi. Antipàticu, ca agg contrariu, antipatico.
Antifisicu, ca agg. (T. G. Med.) chi est con Antipatisài e antipatizzai v. n. teniri repugnan
tra sa consunzioni, antiftisico. Bon. zia, antipatizzare, cºere antipatia, avversione.
Antigàglia s. f varias cosas antigas, o rema Antiperistasi M. andipcristasi.
suglius di antighidadi, anticaglia. Antipirèticu, ca agg (T. G. Med.) M. feb
Antigalàticu, ca agg. (T. G. Med.) chi est brifugu. -
contra su flussu de su latti, antigalatico, anti Antipiròticu, ca agg. (T. G. Med.) chi est
latteo. Bonav. contra is abbruxaduras, f" . Bon.
Antigamenti avv. anticamente, priscamente.
Antigèniu s. m. M. contraggeniu.
" s. m. pl (T. G.) abitantis de sa
parti de sa terra opposta a sa parti nostra, an
Antighedàdi (t. sp.) M. Antighidadi. tipodi.
Antigheddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) Antiporta s. f. antiporta.
antichetto. Antiprassia s. f. (T. G. Med.) contrariedadi
Antighidàdi s. f antichità. Po is ominis de is de funzionis v. gr. frius de stogumu unìu a su
seculus antigus, antichità, vetustà. calori de su figau, antiprassìa. Bonav.
Antighixeddu, dda M. antigheddu. Antipsòricu, ca agg. (T. G. Med.) chi est
Antigòriu, ia agg. M. antigu agg. contra sa rungia, antipsorico. Bonav.
Antigòriu s. m. M. antigaglia. Antiptialiticu, ca agg. (T. G. Med.) chi est
Antigu s. m. Antenato, Antecessore, Maggiore. contra sa salivazioni abbundanti, antiptialitico.
Antigu, ga agg. antico, prisco, pristino, ve Bonav.
tusto ; avito. Affettai maneras antigas, anticheg Antipùtridu, da agg. (T. G. e Lat. Med.) chi
giare. Teniri di antigu, aver dell'antico, an est contra su putridu, antiputrido. Bonav.
ticheggiare. Antiquària s. f. studiu de cosas antigas, an
Antiguàrdia s. f antiguardia, vanguardia. tiquaria.
Antilatteu M. antigalaticu. Antiquàriu s. m. studiosu de cosas antigas,
Antilogaritmu s. m. (T G. de Matem.) si na Antiquario.
rat de su cumplimentu de su logaritmu de una Antireumàticu, ca agg. (T. G. Med.) chi est
tangenti, o secanti ec. antilogaritmo. contra su reumatismu, antireumatico. Bon.
Antilogia s. f. (T. G. Didasc.) contraddizioni Antis avv. (de avr contra) M. anzi.
ind' unu discursu, antilogìa. Antisàla s. f. antiporta, ricetto.
Antiloimicu, ca agg. (T. G. Med.) chi est Antisbèni avv. (t. sp.) M. anzi.
preservativu contra sa pesta, antiloimico Bon. Antiscorbùticu, ca agg. (T. Gr. e Lat. Med.)
Antimefiticu, ca agg. (T. G. Med.) chi est chi est contra su scorbutu, antiscorbutico.
contra su pudesciori, antimefitico. Bonav. Antiscrofolòsu, sa agg. (T. Gr. e Lat. Med.)
Antimetisticu, ca agg. (T. G. Med.) chi est chi est contra is porced , antiscrofoloso,
contra su viziu de s'imbriagai, antimetistico. Bonav.
Bonav. -
evitau, evitato, fuggito, schivato. Po occultau, Apleuru, ra agg (T. G. Med.) chi est senza
nascosto, occultato. costas, apleuro. Bonav.
Apatia s. f. (T. G.) insensibilidabi fisica, e Aplotomia s. f. (T. G. Med.) simpli tagliu,
morali, apatia, insensibilità. cplotomia. Bonav. -
r
Apologia s. f. (T. Gr) defensa, apologia, difesa. Apostatai v. m. (T. G.) rennegai sa Fidi,
Apologista s. m. (T. G. ) Apologista. apostatare, ribellarsi dalla Fede, o Religione,
Apòlogu s. m (T. G.) fabula, ch'introdusit Apostatàn, da part. chi hat rennegau sa Fidi,
animalis a fueddai, apologo. apostatato.
Apomecometria s. f. (T. G. de Nautica) arti Apostemài, apostemau ec. M. impostemai .
po incontrai sa distanzia de una terra bista de Apostrofadamenti avv. apostrofatamente.
unu naviu, apomecometrìa. Apostrofadùra s. f. apostrofatura. -
Apparixài v. a. fai planu, paris, aguali, pa Appaxiàu, da part. placato, pacificato, cal
reggiare, adeguare, appianare, spianare. Appa mato, racchetato, rappaciato, rappacificato, ri
rixai sa terra arada, spianare il terreno rotto. conciliato, riunito, rappattumato.
Apparixamemtu s. m. pareggiamento, spia Appeaisì v. n. p. (t. r. di apcarse sp.) calai
namento . -
de cuaddu, o de su cocciu, smontare, scender
Apparixàu, da part. pareggiato, spianato. da cavallo, o dal cocchio.
Appariziòni s. f. apparizione. Appeau, da part. (t. r.) calau a pci, sceso,
Smonttato ,
Appàrriri v. m. M. apparessiri. -
Applumbàu, da part, impiombato, piombato. "; e a posta avv. a bella posta, a bello
Appoddài v. a. (t pleb.) M. impiastrai: studio, a bella posta, in pruova. A posta fatta
Appòddiu s. m. t. b. (dd pron. ingl.) M. ad avv. deliberadamenti, a posta fatta, a caso pen
dasiu, fiacca. sato, maturamente.
Appoderaiù v. n. p. appoderàu ec. M. apo Appostadamenti avv. appostatamente, a bel
deraisì. diletto, premeditatamente, artatamente, avvi
Appoggiai v. a. (t. ital. già introdusiu de is safetniente. N
L" si usat po raccumandai, prestai favori, Appostadòri v. m. appostatore.
appoggiare, proteggere, aiutare, favorire, Ap Appostài v. a. castiai cautamenti po sorpren
poggiaisì, circai protezioni, appoggiarsi, cercar diri, appostare, tendere insidie, agguati. Po
favore, aiuto, darsi in protezione. Po arrimai. M. poniri posta, scommettere, fare scommessa. Ap
Appoggiàu, da part. appoggiato: postai unu colpu, " un colpo, colpire.
Appòggiu s. m. (t. ital. universalmenti usau) Appostaisì n. p. imboscare, imboscarsi, stare
appoggio, aiuto, favore, soccorso, protezione. in agguato, fare imboscata.
o arrimadèru, o logu po s'arrimai. M. ar Appostamentu s. m. appostamento, imboscata.
rimadèru. Appostali, da part. appostato, che ha teso
Appojài v. a. poniri poias a unu bistiri, af agguato. Po hai postu posta, scommesso.
faldare, guarnire di falde Po proteggiri M. apojai. Appostemài, appostemàu ec M. impostemai.
Appomentài v. a. (t. b.) fai pomentu, o siat Appostizzu, zza agg. posticcio e apposticcio.
pavimentu, pavimentare, far pavimento. Po fai Appòstola s. f. di Appostolu, Appostola.
solidu e firmu unu pavimentu, consolidare, so Appostolàu s. m. Appostolato. Po Pontifi
dare, far sodo un pavimento. Appomentai a cau. M.
taula, sterriri a taula unu pavimentu, intavo Appostolicàli agg. Appostolicale, Pontificale.
lare, impalcare un pavimento. Appostolicamenti avv. appostolicamente.
Appòmiri v. a. ( Lat.) attribuiri a tortu, Appostòlicus. m. Appostolico, Papa, Pontefice.
apporre, attribuire a torto, imputare. Po una li sºia , ca agg appostolico. Po Papa
spezia de multiplicai de is Abbachistas, apporre.
Apponziadamenti avv. fueddai apponziadamen Appòstolu s. m. Appostolo, e Apostolo.
ti, cund' unu addasiu affettau casi circhendu is Appostu, sta part di apponiri, apposto.
fueddus, ponzare, parlare a spizzico, o a spil Appranài, appranàu ec. (t pop.) M. applanai.
luzzico per qſfettazione, favellare cacatamente. Apprapài, apprapàu ec. M. appalpai ec.
Apponziaisi v. n. p. (forsis derivau deponzare " v. n. propriamenti si narat de is
ital. terminu lassau de is Pisanus.) Apponziaisì cuaddus, chi azzopiant unu pagu , ranchettare.
fueddendu, ponzare, favellare cacatamente. Ap Appràpidu s. m. tasto, tatto. Andai a s'
ponziaisì in su portamentu , affettai modestia, apprapidu, andare al tasto, a tastone. M.
e seriedadi, affettar contegno, gravità, star sul andai.
grave, esser artatamente modesto. Apprendenti v. agg. chi apprendit, apprendente.
Appònziu s. m. (t pop.) seriedadi e modestia Apprendibili agg. apprendevole.
affettada, contegno ip" , modestia studiata. Apprendidòri v. m. apprenditore, apprendente.
Apporcài v. a. (T. di Agricult.) sutterrai una Apprendimentu s. m. apprendimento. -
Apportantài v. a. dar l'ambio a cavalli, dare Appresàu, da part. predato. Navi giustamenti
il portante. In signif neutr pigliar l'ambio. appresada, nave di buona preda, o giustamente
Apportantàu, da part che ha dato l'ambio. predata. - -
In forza di agg. Cuaddu apportantau, chi hat Appretài, appretàu ec. M. apretai .
pigau su portanti, cavallo, che ha pigliato l' Appreziabili agg. pregevole, commendabile,
ambio . apprezzabile, pregiabile, prezzabile,
Apportàu, da part. apportato, portato, arre Appreziadòri v. m. e ra f pregiatore, stima
cato: rapportato, riferito, prodotto , cagionato, tore, prezzatore, trice.
Apportu, ta part. di apporriri, porto, pre Appreziài v. a. (t. sp.) fai appreziu, contu,
Sentato . pregiare, apprezzare, avere in pregio, far conto,
Appositivu, va agg appositivo. stima. Po apprezzai. M.
Apposizioni s. f supplementu, apponizione, Appreziamentu s. m. (t. sp.) apprezzamento.
apponimento, addizione, aggiunta. Po tig. gra M. appreziu. -
Appunteddàu, da part.. (dd pron. ingl.) ap Apulòticu, ca agg. (T. G. Chirurg.) remediu
puntellato. apuloticu, bonu posaldai is feridas, po cicatrisai,
Appuntinu avv. appuntino, precisamente. rimedio apulotico,
Appuntroxài v. a. (t. pleb.) acconciai straccius A puntu avv. M. appuntu.
beccius ponendu zapulus, acconciare, ristorare, Aqua s. f (t. i"
acqua. Aqua de Celu,
i cenci, rattoppare i panni vecchi. Appuntroxaisì pioggia. Aqua morta, abbarrada, acqua ferma,
v, r. acconciaisì sa roba beccia, racconciarsi, o morta. Aqua de canali, o de teulada, acqua
ristorarsi addosso i cenci, raffazzonarsi co' piovana. Aquardenti, acquavite. Aqua mala,
cenci. acquaccia. Aqua de vena, acqua viva. A de
Appuntroxàu, da part, acconciato, rattoppato, acahar (t. i
o de flori-arangiu, ac u"
che ha ristorato i panni vecchi. o nanfa. Aqua brutta, acqua sucida. a dulci,
Appuntu avv. appunto, giusto, a battuta. Po o de biri, acqua da bere. Aqua de nì, acqua
bemi, appunto, bene, compiutamente. Poniri ap nevosa. Aquaniada, acqua nevata. Aqua abbun
puntu. M. preparai. danti, acqua "" Aqua de rosas, acqua rosa,
Appurai v. a. purificai, appurare, purgare, o rosata. Aqua forti, acqua forte, acqua regia,
ſ" , rappurare. Po verificai: appurai sa acqua stigia, º" da partire. Aqua currenti,
, pesanti, acqua pe .
ridadi, verificare, prender cognizione d un dove la Derevarle, 8
Arànea s. f. una de is tunicas de s'ogu, aranea, , Arbòri s. m. (t. r.) mellus albòri, su spuntai
aracnoide. de sa dì, albòre. - -
Aratòriu, ia agg. terra aratoria, o de coltivai, sfronda e fronde: folla piccada, o denta a, fo
terreno lavoratìo, o lavorativo. glia dentellata: folla piccada in forma de serra,
Aràu, e aràdulu s. m. aratro, e aratolo. Sa foglia seghettata: cambixeddu de sa folla pic
maniga de s' arau, manico. Sa steva, bure, stiva: ciuolo: is comas, le cime, le vette: s'ogu, chi
su dentali, dentale: agiuri su pezzu, aundis' at bogat sa planta, gemma, svernatoio, Lastri: su
taccat su giuàli, timone: su giuali, giogo: sa flori, fiore: su cambu de su flori, peduncolo :
cariccia, caviglia: s orbada, vomero: su nerbiu, su càlixi de su flori, calice; periantio (T. B.):
erno. Sa cozza de su nerbiu, vetta. Su pei, is follas de su flori, corolla, petali : sa basi de
piede dell'aratro. su flori, disco: s'ena, o filettu de su flori,
A rau avv. rado. Seminai a rau, seminar rado. aglietto, stame: sa bussa de su semini, horsetta,
Araxi s. f. (parit chi tengat alguna affinidadi antera, (T. Bot.): su pruineddu, ch est a in
a Orage fr.) nosaturus dd' usaus po bentixeddu turu de su flori, pulviscolo: su buttoni, de undi
fridu, brezza. Currit, o fait araxi frida, brez bessit su flori, pistillo: sa parti prus esterna de
zeggia, fa brezza. " stimma: su buttoni, chi cumenzat
a distinghiri su fruttu, capsola, perica T.
Aravixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) brezzolina.
Arazzàda s. f. (t. r.) M. brazzada. Bot.) " semini, seme: " i"a! sul
Arazzeria s. f cantidadi di arazzus, arazzerìa. semini, becchetto: su pilloni, tallo, getto: pil
Arazzu s. m. (t. esoticu introd.) pannu tessiu lonai, intallire: sa parti superiori, de undi spun
a figuras po usu de tappissai, arazzo. - tat su pilloni, piumetta: su cumenzai a fai su
Arbàu , da agg arenada arbada, melagrana semini, semenzire. V. Targ. Arburis glandife
vajana. Matt. ras, comente s'ilixi, s' orroli, su suergiu ec.
Arberài M. alberai. alberi ghiandiferi. Arburi resinifera su pinu,
Arbigài, arbigàu ec (de albicare lat.) M. albero resinifero. Arburi conifera su cipressu,
abbrigai. albero conifero. Arburis pomiſeras ispiras melas
Arbili, e in is biddas abrili s. m. (de abril figus e agruminis, alberi pomiferi. Arburis nu
sp.) aprile. ciferas is muxis muxeddas mendulas castangias ec.
Arbitra s. f. di arbitru, arbitra - alberi nociferi. Arburis bacciferas murta, olioni,
Arbitradòri v. m. arbitratore, sarmentu ec. alberi bacciferi. Arburis ossiferas
Arbitrài v. n. arbitrare. is prunas, pressius, cerexias, t" ec. al
Arbitranti v. agg. arbitrante. beri drupacei, o drupiferi. V. Targ Arburi,
Arbitrariamenti avv. arbitrariamente - chi si pesat deretta, albero, che affusa V. Gagl.
Arbitràriu s. m. M. arbitru . Arburi genealogicu, albero genealogico.
Arbitràriu, ia agg. arbitrario, Arburi " bastimentu, albero della nave.
Arbitràtu s. m. giudiziu di arbitrus, arbitrato. Arburi de naviu, andi si alzat po fai sco
Arbitràu, da agg arbitrato. berta , calcese.
Arbitriu s. m. arbitrio. Po podestadi, capric Arburi demolinu de bentu, stegolo.
ciu ec. M. -
Arburi de s'arenada, (in is biddas de sa mai)
Arbitru s. m. arbitro. Sentenzia di arbitrus, giogu de picciocus, chi ponendu sa conca in
lodo. Arbitru de unu negoziu, o pletu, com terra alzant is peis in aria, quercia. Fai s'arl uri
promissario. de s'arenada, far quercia.
Arborèssiri v. n. ( de arbelecer sp.) cresciri in Arca s. f. arca. Arca de Noè, Arca di Noè.
arburi, crescere in albero. Arca de su Testamentu fabbricada de Mosè, ſi
Arbòreu, ea agg arboreo - del Testamento. Arca si narat sa perda, chi si
L 2
84 ARC ARC
archibusiere. Po artista, chi fait is archibusus. Arcòva s. f (de alcova sp.) alcovo.
M. pattiglieri. Arcu s. m. arco. Arcu triunfali, arco trion
Archibùsu s. m. (t. logudor.) archibuso, e fale. Arcu de is cillus, arco delle ciglia. Arcu
archibugio. M. scuppetta. po incannai sa seda, balestruccio. Arcu de viola,
Archiſlàmini s. m. Capu de is Flaminis, Ar de violinu ec. archetto. Arcu de porta, o de bo
chiflamine. veda, arcale. Arcu de barzolu, chi si ponit po
Archilài M. alqùilai. chi sa coberta no suffòchit is pipius, arcuccio,
Archimagìa s. f. (T. Gr.) arti de fai s'oru cassetta da zana. Curvadura de unu grand' arcu
e sa plata, Archimagìa, Bonav. - de circu minori de sa mesidadi, remenato.
Archimandrita s. m. Capu de cumoni de be Arcucelesti, e arcu de Noè s. m. arcobaleno,
stiamini, e ancora Capu de Setta, de Religio iride, arcoceleste.
mi ec. Archimandrita. Ardenteddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)
Archisinagògu s. m. Capu de sa Sinagoga, ardentello, infiammatello.
Archisinagogo. Ardentementi avv. ardentemente, focosamente,
Architettài v. a. architettare, fabbricare, edi accesamente,
are, costruire . Ardenti v. agg. ardente, veemente, igneo, co
Architettàu, da part. architettato. - cente. Sprigu ardenti, specchio ustorio.
Architettonicamenti avv. architettonicamente. Ardiu, ha agg (t. r. de ardito) M. atreviu.
ARD ARE 85
a su scrittu, polvere. Arena de marmuri est su Arestiveddu, dda agg dim. (dd pron. ingl.)
chi bogat sa serra serrendiddu, sfasciatura di salvatichetto, salvaticuzzo, alquanto rozzo, zotico.
marmo. Bendidori di arena, renajolo. Mali de
s' arena, renella. Stillai a arena, a siccu, stil A" ) agg. (t. r.) M. arestixeddu.
lare a rena, a bagno secco. Seminai in s arena Aretologia s. f. (T. G. Didasc.) trattau filoso
prov. pistai s aqua, operai senza fruttu, fondare, ficu de is virtudis e de is medius de acquistaiddas,
zappare, seminare in rena, in sabbia, affaticarsi Aretologia. -
in vano. Coberriri di arena, sabbiare. Pleniri di Argaisì v. m. p. (t pleb.) faisì argu, inagrare,
arena, inarenare. Puliri cun arena, arrenare. inagrire. -
Arenàda s. f. arburi, melagrano, melogranato. Argamassa s. f. (t. cast e cat.) calce macerata.
(Punica Granatum Linn.) Su fruttu, melagrana, me Arganeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) arga
lagranata. Su flori, balausta, balausto: is granus, nello, arganetto. -
granelli: sa pellicula interna, membrana, pellicola. Arganu s. m. strum. po tirai pesus in altu,
Arenada dulci, melagrana dolce. Arenada arga, dàrgano, burbera. -
melagrana forte. Arenada arbàda, melagrana Argentài v. a. (t. cat.) argentau ec. M. im
vajana, s' arburi, vajano. V. Matt. Croxu di platiai.
arenada usau in sa Mexina, malicorio. Argentèra s. f minerali de plata, argentiera,
Arenài v. a. e arenaisì n. p. si narat de is cava d' argento. -
Argioledda) s. f (dd pron. ingl.) dim. ajetta. Aridu, da agg. siccu, arido, arente, seeco
Argiolitta l ajuola. Po una spezia di argiolitta, cartaceo. (T. Bot.) -
a undi si sterrit sa rezza po cassai pillonis, Ariedda s. f. dim. (dd prcn. ingl.) arietta. Aried
paretajo. 5 - º -
da suavi, aura, auretta, zefiro, orezza,
Argiràspidus s. m. pl cuddus, ch in s esercitu orezzo. Ariedda fisca, arietta fresca. Ariedda
di Alessandru tenant is iscudus de plata, Ar frida, rigida, brezzolina.
giraspidi. Ariete s. m. (t. ital.) su primu signali de su
Argirocòma s f. (T. G. Astron.) cometa cun zodiacu, ariete. Po macchina militari, ariete.
su crini argentinu, argirocòma. - Battiri cun s'ariete, arietare, percuoter coll'
ariete.
e Argirogonìa s. f. (T. G.) generazioni de sa
plata, argirogonìa. Bonav. - -
Arietta s. f dim. aria musicali, arietta, ariet
Argiropèa s. f. (T. G. di Alchim.) arti de tras tina, canzonetta messa in Musica. Arietta brevi
mudai is metallms in plata, argiropa. senza repetizioni, e segunda parti, cavatina.
Argòri s. m. (t. cat ) agrezza, agrestezza, Arimmètica s. f. (T. G. ) Arimmetica, e A
acetosità, agrestume. Trattendu de is agrumi ritmetica .
nis argus, fortume, fortezza, forzore, agrezza. Arimmèticu s. m. chi scit s Arimmetica,
Aritmetico.
Argu, e agru s. m. succiu de limoni ec. agro.
Argu, ga, e agru, gra agg. si narat de su Arimmèticu, ca agg. aritmetico .
sabori aspru de is fruttas cruas, agro, aspro, Aringa s. f. (t. ital.) raxonamentu pubblicu,
cruccioso, acerbo, strozzatoio. Pruna arga, o aringa, aringherìa. -
Armàda s. f. armata. Armada navali, armata Armugoddu avv. (dd pron. ingl.) armacollo.
navale. -
madura de pettus, corazza, usbergo. Armadura Arna s. f tarlo, tignòla. Arna, chi roit su
de lettu, totu su linnamini de unu lettu, let linnamini, tarlo. Arna chi roit sa roba de lana,
tiera, e cavalletti. -
tignuola. Arna chi roit liburus, e similis cosas,
Armài v. a. armare. Armai unu vascellu, tarma. -
armare, fornire, munire un vascello. Armai unu Arnadùra s. f intarlamento, tarlatura, tarma
lettu, rizzare un letto, porlo in ordine. Armai ctura. Arnadura de pannus, intignatura.
de nou, riarmare. Armaisì de nou, riarmarsi. Arnaisì v. n. p. intarlare. Trattendu de lin
Armai una boveda, armare una volta. Armai v. namini, tarlare, intarlare, rodersi, tarlarsi.
n. e armaisì v. r. vestire armadura, armare, Fueddendu de roba de lana, e similis, intignare,
armarsi, prender l' armi, munirsi d' arme. Po s" tignuola. Arnai in signif att. far tarlare.
provvidirisì, armarsi, provvedersi, cautelarsi. u pruini armat sa roba de
intignare i mi lani
i",la polvere fa
Armamenta s. f. (t. r.) si narat de is animalis
armaus de corrus, armadura delle corna. Arnàu, da part. de su linnamini si marat, in
Armamentu S. m. armamento. tarlato, tarlato, guasto dal tarlo. De sa roba
Armarièddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) de lana, intignato, guasto dalla tignuola. Deis
armadino. -
liburus ec. tarmato, roso dalla tarma.
Armariòni s. m. accresc. armadione. Aromaticidàdi s. f calidadi aromatica, aroma
Armàriu s. m. armadio, e armario. Is divi tichezza, aromaticità.
sionis de unu armariu, palchetti. Armariu po Aromàticu, ca agg. aromatico, aromàto.
cunservai scritturas, scancello. Armariu po po Aromatisài e aromatizzài v. a. donai odori, o
niri cosas de pappai, o terraglia, credenza, cre sabori aromaticu, aromatizzare.
denziera, Armariu murau, o scavau in su muru. Aròmatu s. m. dognia spezieria o profumu,
M. alasena. Po una spezia di armariu, o canto aromato, aròmo.
nera a guardia de cristallus po poniri cosas raras A rovèsciu avv. a rovescio, a riverso, a ri
e de " scarabattola, scarabattolo. troso, rittorovescio.
Armaròlu s. m. chi fabbricat armas, arma Arpa s. f. (T. G.) strum. musicali, arpa.
fuolo, armajo. Arpeggiai v. n. sonai s'arpa, arpeggiare. Po
Armàu, da part. armato, fornito d'armi. Ar fai arpeggius in calisisiat istrum. arpeggiare.
mau di asta, astato. Armau de ungas curvas, Arpeggiamentu s. m. arpeggiamento.
artiglioso. Armau de ira, armato di sdegno. A Arpeggiàu, da part che ha fatto arpeggio.
manu armada avv. armatamente, armata mano. Arpèggiu s. m. arpeggio.
Armeggiai v. n. (t. ital.) fai cursascun armas, Arpia s. f. (T. Gr.) monstru fabulosu, arpìa.
o spettaculus di armas po intrettenimentu, ar Fig si narat de femina arrabbiada e insoppor
meggiare. tabili, arpìa, furia, diavolo in carne.
Armeggiamentu s. m. (t. ital.) armeggeria, ar Arpiadòri, arpiai ec. (de aprago, o apra o,
meggiamento, armeggio. rapio) M. furai, furoni ec.
f" M. ina. Arra s. f e pl. arras (t. sp.) caparru, signali,
Armeria s. f. armerìa, armamentario. chi donat su sposu a sa sposa, arra, pegno,
Armesinu. M. Ermesinu. che dà lo sposo alla sposa.
Armidda 5 f erba, (dd, pron. ingl.) serpillo, Ai avv. accanitamente, furiosa
sermollino (Thymus serpillum. Linn.) mente, stizzosamente, arrabbiatamente, arrovel
Armigeru, ra agg. (t. lat.) armigero. latamente.
Armilla s. f. (T. di Astrolog.) armilla. Ar Arrabbiadèddu, dda agg. dim.(ddpron. ingl.)ar
milla equinoziali, chi contènit su meridianu e rabbiatello, arrabbiatuzzo, rabbiosetto, velenosetto.
s' equadori, armilla equinoziale. Arrabbiadùra s. f. M. arrabbiamentu.
Armillàri agg. armillare. Sfera armillari, sfera Arrabbiaisì v. n. p. propriu de is canis, ar
armillare. rabbiare, divenir rabbioso. Arrabbiaisì de ſeli,
Arminiu. M. Erminiu. invelenirsi, accanirsi, infuriarsi, arrovellare, ar
Armipotenti agg. armipotente. rovellarsi, incollorirsi, stizzirsi rabbiosamente.
Armistiziu s. m. suspensioni di armas, armi Fai arrabbiai is aterus in signif att. far arrab
stizio. (T. Gr. e Lat.) biare, arrovellare altrui. -
Arraffinài, arraffinau ec. M. raffinai. bei mobili, e posti in assetto, fornir la casa di
Arragaisì, arragàu ec. (t. r.) M. sarragaisì. belli addobbi. Arrangiaisì inter issus, accomodarsi
tra loro.
Arraja M. raja,
Arraidori s. m. (t. pop.) rasiera. M. raidori. Arrangiamentu s. m. accomodamento, aggiu
Arraigaisì v. m. p. (t. sp.) si usat in sensu stamento, assettamento, assetto. -
metaf po s' intretteniri oziosu, o sezzirisì sfainau Arrangiàu, da part. accomodato, assettato,
in algunu logu po tempus notabili, accularsi, aggiustato, allogato, ordinato, messo in ordine,
allogarsi commodamente, appillottarsi, sedersi in assetto, in concio : adagiato, provveduto,
spensierato , affiggersi in un luogo, culatar le fornito. Mali arrangiau, mali provvistu de mo
anC -
bilis, mal agiato, mal p" di mobili.
Arraigàu, da part acculato, affisso. Arrangiàu, da agg. acconcio, concio, assetto.
Arràis s. m. (t. sp.) capitano, padron di nave. Bistiri beni arrangiau, veste agiata, acconcia.
Arralla, arrallài ec. (t. r.) M. ciarla ciarlai. Beni arrangiau in sa persona, beni pulu, pulito
Arramadòri v. m. (di emramador sp.) colui negli abiti, attillato, assettatuzzo. Mali arrangiau
che adorna di frasche, o che sparge º, fiorita in su bistiri, sciamannato, sciatto, sconcio ne.
nelle Chiese. gli abiti.
Arramadùra s. f. (di enramadura sp.) fiorita, Arrangiòlu (t. r.) M. aragma.
minuzzata. Ghettai s'arramadura in Cresia, o Arràngiu s. m. fai arrangiu cun algunu, pap
in is arrugas po is festas, spargere, metter la fio pai impari, far tarisca, mangiare insieme.
rita, la minuzzata. Arranguizzu, zza agg (t. r.) M. attrattivu.
Arramài v. a. (di enramar sp.) metter la fio Arrapài, arrapàu ec. M. rapai cun is deriv.
rita, spargere la minuzzata: " Franzios. Arrapignài, e arrapinai. M. rapignai cun is
Arramàu, da part. adornato, coperto difiorita: deriv.
infrascato, Franzios. Arras s. f pl. (t. sp.) M. arra.
Arramallettai v. a. (t. cat.) adornare con maz Arrasài, arrasàu ec. M. rasai cun is deriv.
zetti, o mazzolini di fiori, o con festoni. Arraschiài, arraschiau ec. M. raschiai cun is
Arramallettàu, da part. adornato di mazzetti deriv. -
M
90 ARR ARR
ostacolo, impedimento. Innòi est sa difficultadi, Arribai v. m. (t cast e cat.) lompiri a unu
o s'arresciu, quì è dove giace Nocco, quì con logu , arrivare, giugnere , capitare, pervenire.
siste la difficoltà. Incontrai arresciu, rimaner Arribai innantis, antivenire, prevenire, arrivare
sulle secche. innanzi. Arribai improvvisamenti, sopraggiugne
Arresfriài, arresfriàu ec. M. resfriai ec. re, soprarrivare, sopravvenire, arrivare improv
Arrèsi ) nomini, chi in is biddas donant a is visamente. Po summai: a cantu arribat, cantu
Arresìa / rettilis. M. rettili. summatº a quanto arriva, a quanto ascende ?
Arresòja (t. pleb.) M. " -
Arrentundai, arretundàu ec. M. rotundai. Arricchiri v. a. fai riccu, arricchire, far ricco.
Arrevesciài (t. r.) M. vomitai. Arricchiri de nou, riarricchire. Arricchiri v. n.
Arrevesciòsu, sa assol. e arricchirisi n. p. arricchire, arricchirsi,
Arrevèsciu, scia
)tt. rr. M. revesciosu, e rovesciu. divenir ricco. Arricchirisì eccessivamenti, trasric
Arreulàu, da agg. (t. r.) M. sfainau. chire, traricchire, divenir traricco.
Arrèulu s. m. fi
pop.) fischiata, derisione. Arricchu, da part arricchito, fatto ricco, o
Poniri s'arreulu a unu, far le fischiate ad uno, divenuto ricco. Arricchiu de nou, riarricchito.
schernirlo, dileggiarlo. Arricida s. f cunfessioni po via de scrittura.
Arrexinài, arrexinàu ec. M. rexinai. M. ricida.
Arrèxini M. rexini. Arricida s. f. arregorta, accoglienza. M. ac
Arrezzettài v. n. terminu usau de is picciocus casaggiu . -
Arricu, ida p". ricevuto, pigliato, ammes Arringu s. m. spaziu de sa cursa de is cuad
so, accettato. Po alloggiau , accolto, ricevuto, dus curridoris, carriera. Su terminu de s'ar
raccettato, albergato, alloggiato. Mali arriciu, ringu, meta. Su logu, de undi sparant, le mosse.
mal capitato, mal ricevuto, mal raccattato. Po giostra, aringo, arringo, giostra, tornèo.
ſi , arridau ec. (t. r.) M. turrai. Arriri v. n. (t. prusprestu deriv. de su lat.,
Arridamenti (t. r.) M. aridamenti. che de su spagn.) ridere. Arriri a scracaliu,
Arridèli s. m. arburi, fillirèa, lillatro. C'ind' sgangasciare. Arriri a bucca plena, a boxi alta,
est de folla ampla e strinta: (Phillyrea latifolia, cun grandu strepitu , sghignazzare, ridere squac
et angustifolia.) Su fruttu, coccola. cheratamente, a bocca spalancata. Arriri po
Arridu, da (t. r.) M. aridu. Po azzicorrau M. beffa, beffai algunu, sghignare alcuno, farli una
Arrigàli s. m. lumbu, parti distaccada de s'a- sghignata, una sghignazzata. Arririsì de unu
nimali, lombo, arnione vestito con tutti gl'in n. p. beſfaisindi, deridere, schernire, farsi
tegumenti. beffe d'uno. Schiringiaisì a arriri, sorridere.
Arrigu s. m. rene, arnione, e argnone. Arrigus Gana, o passioni di arriri, morbino.
pl. i reni, e le reni. Su saginu, o su grassu de Arrisàda s. f. M. risàda .
is arrigus, sugnaccio. Arrigu cobertu, grassu, Arriscàbili agg. arrischievole.
arnione sso, sugnoso. De is arrigus agg. re Arriscàda s. f. arrischiamento, cimento.
nale. Glandulas de is arrigus, reni succenturiati. Arriscadamenti avv. arrischiatamente.
Filu de is arrigus, spina dorsale, filo delle reni. Arriscài v. a. (t. cast. e cat.) arrischiare,
Sfilaisì is arrigus, sfilarsi le reni. Arrigus distac arrisicare, risicare, avventurare, sporre a ri
caus de s' animali cun is musculus insoru, lom schio, metter in avventura, in cimento. Arriscai
bi, lombetti. v. n. Chini no arriscat, no piscat prov. chi non
Arrimadèru s. m. t. b. appoggiu, logu a undi s arrischia, non acquista. Arriscaisì n. p. atre
s'arrimai, appoggio, appoggiatoio, sostegno. Po virisi, arrischiarsi, attentarsi, osare, correr pe
protezioni, appoggio, aiuto, favore, protezione. ricolo, succhiellare, cimentarsi.
M. appoggiu . Arriscamentu s. m. M. arriscada,
A", v. m. si marat de chini arrimat Arriscanti v. agg. arrischiante.
beni sa boccia a su boccinu in su giogu de is Arriscàu , da part. arrischiato, avventurato,
boccias, che sa bene accozzare, avvicinar la osato, arrisicato, risicato, attentato.
boccia al lecco. Arriscau, da agg. atreviu, temerariu, audace,
Arrimadùra s f appoggiata, appoggiatura. arrisicato, intrepido, risoluto, temerario.
Arrimadura de boccia, accozzatura . Arriscu s. m. e riscu, rischio, arrischio, ri
Arrimài v. a. (t. sp.) appoggiare. Arrimai unu sico, pericolo. Essiri in arriscu, in perigulu de
colpu, colpire, appoggiare un colpo. Arrimai ec. essere in rischio, in pericolo di ec. risicare.
nna boccia, accostare, accozzare una boccia, Arrisigòngiu, ia (t. r.) M. arrisulanu.
o palla. Arrimai su carrigu, su pesu, porre, Arrisiu, ia part. di arriri, riso, sa. Schirin
posare, deporre il carico, il peso. Arrimai a giau a arriri, sorriso, sa. M. su verbu.
una banda un affari, abbandonaiddu , lasciare, Arrisixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) sor
ommettere, abbandonare un affare. Arrimai is riso, risino, risolino: si est po beffa, ghignettino,
armas, lasciare, deporre le arme. Arrimai po ghignetto. -
rimai, versai. M. rimai. Arrimaisì v. n. p. ap Arrisu s. m. riso, in pl. le risa. Arrisu smo
poggiarsi. Arrimaisì asuba de is guìdus, appog derau, riso sconcio, squacquerato, sgangascia
giarsi sulle gomita, star gomitone, o gomitoni. mento. Morriri, crepai de s'arrisu, crepare,
Po raccumandaisì, circai favori, poggiarsi ad scoppiare delle risa, far le risa grasse. Sbarraisì
uno, cercare appoggio, favore, darsi in protezione. de sa risu, sgangasciare, sganasciare, smascel
Arrimamentu s. m. appoggiamento. Po ap larsi, sbellicarsi delle risa, ridere squaccherata
poggiu de sa manu, chi si ponit in is iscalas, mente, rompersi a ridere. Faisì una passada di
appoggiamento, appoggio della scala. arrisu, fare una gran risata. Unu forti scracaliu
Arrimàu, da part. appoggiato, accostato, ac di arrisu, uno scoppio di risa, una sghignazzata.
cozzato, avvicinato, abbandonato, lasciato da Pisciais de s'arrisu, scompisciarsi delle risa.
banda, posto, posato, deposto. M. su verbu. Arrisu cun crovolu espress. rust. arrisu grogu,
Arrimu s. m. (t. sp.) M. arrimadèru. riso amaro. Arrisu sardonicu, spezia de contra
Arrinconài v. a. (t. sp.) cantonare, incantuc zioni a is murrus, riso sardonico. Schiringiu di
ciare, ritirare, o porre in un canto, in un an arrisu, sorriso. Essiri s'arrisu de totus, essere
golo. Arrinconaisì v. r. retiraisì ind' un arrinconi, il trastullo, lo zimbello di tutti. Arrisu de bella,
incantucciarsi, rincantucciarsi, ritirarsi nel canti, ghigno, ghignata.
od angoli, incantonarsi, ridursi in un cantone. " na M. risulanu.
Arrinconàu, da part. (t. sp.) incantucciato, Arriu, e riu s. m. fiume, rio, rivo: Passai s'
rincantucciato, posto in un canto, ritirato in un arriu a pei, o a cuaddu, guadare il fiume, var
angolo. Po scaresciu, abbandonau, lasciato, care, valicar il fiume a guado. Arru passabili,
scordato, abbandonato. chi si podit passai, fiume valicabile, guadoso.
Arrincòni s. m. (de rincon sp.) angolo, canto, Logu aundi si podit passai s arriu, guado.
cantone, cantuccio. Andai or oru di arriu, andar lungo, o lunghesso
Arringhèra. M. ringhèra. il fiume. S' arriu crescit, e s elevat, il fiume
Arringherài v. a. (de renglera sp. ) poniri de ringorga, ringiurgita, rigonfia. Arriu de lagrimas,
ringhera, in ordini, metter in ordinanza, in stroscia di lagrime. Plangiri a arriu, ſ"
.filo: Arringheraisì v. r. ponirisi de ringhera, a stroscia. Arriu mudu ſig. si narat di omini
affilarsi, fir ſia , mettersi in ordinanza . doppiu e simulau, uomo cupo, segreto, lumacone,
Arringheràui, da part messo in filo, in orº soppiattone. Arru muduindi pigat s omini prov;
dinanza. acque chete rovinano i ponti s"
- -
chi currit
92 ARR ARR
in is arrugas, candu proit, rigagno, rigagnolo. rare, strambellare una veste. Po guastai, scosci
Po roja. M. -
mingiai, scosciai, scassare, scassinare, sconquas
Arrivu (t. ital.) M. benia, o benida. sare. Arrogai una lei, derogare una legge. Ar
Arrixi s. m. (t. r.) babbalotti salvatieu, chi s' rogai is palas a bastoni, fracassare le spalle con
attaccat a s omini, e a is animalis, zecca salva bastone. Arrogai sa vida, fatigai senza reposu,
tica. M. rexini. -
Arrizzolu de is arrugas candu proit, rigagnolo. Arroganteddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)
Po arroja, stroscia, troscia. º arrogantuccio, saccentino, saccentuzzo, preson
Arrizzòni. M. rizzoni. - -
tuosello, procacetto. - - -
s arrizzu de s'ogu, levarsi il bruscolo di sugli Arroganti agg. arrogante, superbo, presontuoso,
occhi, liberarsi di cosa molesta. -
procace, protervo. -
Arroèdu s. in giro, circuito. M. rucdu. Arrogheddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) pez
Arroffiatài v. n. fai rofianeria, arruffianare, zetto, pezzettino, pezzuolo, tozzetto, brandellino,
ruffianare. - - - - - -
spicchio, frusto. A arrogheddu arrogheddu avy,
Arroflianamentu s. m. ruffianamento, ruf a frusto a frusto, a tacconcino a tacconcino.
fianeccio. - Arrogheddu de pezza siccada, tacconcino di carne
Arroſianàu, da part. arruffianato. -
secca. Arrogheddu, o piticu retagliu de peddi
Arrogabili agg. frangibile, conquassabile, rom fattu de is conciadoris, limbelluccio.
pevole, spezzabile. - - Arrogheddeddu s. m. dim. di arrogheddu,
Arrogadòri v. m. rompitore, spezzatore. Po (dd pron. ingl.) pezzettino, tozzettino. Fai a
straccioni, consumadori de bistiri, e de roba, "ca" sbrizzare, spruzzare, amminutare,
laceratore, logoratore. sminuzzare, far minuzzoli. -, -
gnu, grassello: Circai arrogus de pani, tozzolare. fuctu, o aciotti de sola is animalis, sferzare,
Arrogus de roba bogaus in su raffilamentu, raf scoreggiare, percuoter, colla scoreggia. Arropai
filatura. Po is avanzus de sa roba, chi abbarrant, cun pertia, perticare. Arrope. cun mazza, naz
'tallau unu bistiri, frappe, frastagli. Su furai su zicare. Arroppai su ferru calenti, nazzicare.
Maistu custus arrogus, far la bandiera. Faisì Arropai de noia, ribattere, ripercuotere. Arro
a s, ſig. fai dogmia sforzu, dividersi in 'pais v. r, lattersi. Arropaisì a strupiadura, lat
i " . Arrogu mannu distaccau cun violenzia tersi a scavezzacollo . . . . . .. - - - -
gir soldati. Arrolaisì v. r ingaggiaisì, faisì sor Arrosciu s. m. (t. r.) M. arroscimentu.
dau, arrolarsi per soldato, farsi scrivere alla Arrosiadiura s. f. liggera arrusciadura, annaf
banca. Fig. intrai in alguna germendadi, faisì fiamento, innaffiamento, innaffio, irrigazione,
germanu, arrolarsi, impegnarsi in qualche con spruzzamento, spruzzo . - -
Arroliau, da part. ronzato, ch' è andato a Arrosiàu, da part. bagnau de rosu, arrugia
zonzo , - -
dato, inrugiadato, irrorato, asperso di rugiada.
Arrolla arrolla (espress. rust.) andai arrolla Po arrusciau, innaffiato, spruzzato.
arrolla, o arrollau, su propriu di andai arrolia Arrosiàti, da agg. rugiadoso. ,
arrolia. M. arroliai. -
Arrosigadiura. M. rosigadura. ,
Arròlu . M. rolu . Arrosigai, arrosigau ec. M. rosigai ec. - ,
filata, sferzata. Po colpu de pertia, de bastoni, Arrozzài v. n. (t. r.) andai arrozza, arrozza.
perticata, bastonata. M. andai. - - -
porta. Po bastonai, bastonare, pifferare, tam Arruàrgiu, e arruarxu s. m. (t. r.) padenti
bussare, dar busse. Po donai aciotus a ispi di arrù, roverìa, roveto. - -
Pàus, staffilare, batter con istaſfile. Arropai cum Arrubiài v. a. fai arrubiu, O dossi su colori
94 ARR ARR
gliare, vermiglia , colorire di vermiglio, dare Arruinadèddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)
il rosso acceso. Po fai sa crosta arrubia a is unu pagu destruiu, rovinaticcio. Trattendu de
pappais a forza de fogu, chi naraus coiri a co ferru unu pagu arruinau, alquanto rugginoso.
lori di oru , abbronzare, rosolare , e in Siena Arruinadòri v. m. e ra f M. destruidori.
crogiolare. Arrubiai v. n. tirai a s” arrubiu, ros i Arruinadiura. M. arruinamentu .
seggiare, essere rosseggiante, tendere al rosso, Arruinài v. a. deriv. de ruina (t. sp.) destruiri,
rossicare. Arrubiaisì m. p. teniri bregungia, ar scalabbrai, guastai, rovinare, distruggere, gua
rossire e arrossare, aver rossore, diventar rosso stare, sovvertere, sovvertire. Arruinai sa saludi ,
per vergogna. Arrubiaisì de nou, rinvermigliarsi. rovinare, alterare, guastar la salute, logorarla.
Arrubiamentu s. m. po bregungia, arrossimento. Po sconquassai, sciusciai, mandai in destruzioni,
Arrubiastu, sta, e arrubiastru, stra agg. chi conquassare, fracassare , rovesciare, atterrare,
tirata su colori arrulbiu, rossastro , rossigno, distruggere, mandare in rovina, in conquasso,
rosseggiante, rossicante. in precipizio, in esterminio, spiombare. Po con
Arrubiau, da i" rubificato, fatto rosso. Po sumai, sperdiri, dissipai, consumare, dissipare,
s' effettu, chi fait su fogu a certus pappais, disperdere, mandare in perdizione, mandar a
abbronzato, rosolato. In signif neut. pass. ar male. Arruinai s'allenu, disperdere, dissipar
rossito, arrossato, divenuto rosso, che ha avuto l'altrui. Po opprimiri, abbattiri algunu, op
rossore , pressare, opprimere, vessare, mandare alcuno
Arrubieddu s. m. (dd pron. mgl.) cumposi in precipizio, in malora, in rovina, farlo tom
zioni artifiziali po fai prus bella sa carrizia, bel bolare. Arruinaisì v. r. precipitarsi, rovinarsi,
letto, liscio. Ponirisì arrubieddu, imbellettarsi, andar in precipizio, in rovina. Arruinaisì sa
imbellettirsi, azzimarsi, lisciarsi, strebbiarsi col saludi, logorarsi, guastarsi la salute. Arruinaisì
liscio, colorarsi col belletto. in su creditu, screditaisì, discreditarsi, perder
Arrubieddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) la stima, rovinarsi di riputazione. Arruinaisì in
rossetto, rossiccio, rossino. is benis, dissipai is benis suus, smugnersi, dis
Arrubinài v. a. donai colori de rubinu, arrubi sipare i suoi beni, estenuarsi nelle sostanze.
nare, render di color di rubino, incubinare. Arruinài v. a. deriv. de runu, attaccai ruimu,
Arrubiòri s. m. rossore, rossezza. a arrugginire, inrugginire, irrugginire, far rug
Arrùbiu, ia agg (de robbio ital. ant., 5 de ginoso, generar ruggine. Fig. S oziu arrumat
ruber) rosso. Faisì arrubiu, temiri bregungia, su spiritu, l' oziosità arrugginisce, arrozza,
arrossire, diventar rosso. Po colori de fogu, rende rozzo lo spirito. Arruinaisì n. p. irrug
ponsò. Po colori de purpura, o de rosa, por ginire, arrugginire, arrugginirsi, diventar rug
porino, vermiglio, acceso. Incarnau, incarnato. ginoso. - -
tendu de fruttas, colare. Arruiri de manus, ca insettu totu peis, chi s'incontrat asutta de is
scar dalle mani. Arruiri is brazzus a unu, per perdas, porcellino terrestre, - -
rustidori de castangia, chi si bendita su pub - Artesànu, ma agg. chi esercitat arti, artigiano.
blicu, bruciatajo, caldarrostaro. Artètica s. f. (T. G. Med.) maladìa articulari,
Arrustidùra s. f. arrostitura. o de is giunturas, artetica, artritide.
Arrustimentu s. m. arrostimento. Artèticu s. m. maladiu di artetica, artetico.
Arrustiri v. a. arrostire. Arrustiri a colori di Artèticu, ca agg. chi appartènit a is giunturas,
oru, rosolare. Po simil. asciuttai, siccai, ina artetico , ca. - - -
ridire, arrostire, riardere, seccare. Arrustirisì Artis f professioni, arte, mestiero, profes
v. r. si narat de chini s'accostat meda a su fogu sione. Esercitai un arti, professare un'arte, un
po si calentai, crogiolarsi. mestiere, esercitarvisi. Po astuzia, arte, astuzia,
Arrustu, da part. arrostito, cotto arrosto. frodolenza. Chini tenit arti, tenit parti, prov.
Pami arrustu, o turrau, pane arrostito, abbron chi ha arte, ha parte: Cun arti avv. a posta,
zato al fuoco; M. turrada Castangia arrustida, con arte, a bello studio, maliziosamente. Fai
bruciata, pl. bruciate, caldarroste. Arrustu de s' arti, esercitar l'arte. Arti de mesurai sa ter
su fogu, o po s'accostai troppu a fogu, cro ra, agrimensura. Artis pl. is giunturas. M.
giolato. M. su verbu. articulu.
Arrustu s. m. arrostito, arrosto. Arrustiu in Articu agg. polu articu, polo artico, setten
ischidoni, arrosto vivo, o girato. Arrustiu in trionale.
tianu, arrosto morto. Po fitta de pezza suttili Articuladamenti avv. articolatamente.
arrustida asuba de is braxas, arrosticciana, bra Articulài v. a organisai, articolare, organiz
ciuola. Strum. po furriai s'arrustiu, menarrosto. zare, formar gli articoli delle membra. Articu
Arrustu s. m. arrosto. Meda fumu, e pagu lai is fueddus, nunziai distintamenti, artico
arrustu prov. si marat de chini presumit meda lar le parole. Po fai usu de is musculus, mu
senza meritu, molto fumo, e poco arrosto. M. scoleggiare. Po fai articulata a unu, criminare,
arrustu. imputar delitto.
Arrustu avv. arrosto. Coiri arrustu, cuocere Articulàri agg. articolare.
arrosto . -
Articulàta s. f criminazione, imputazion di delitto.
Arrutròxa s. f scartinada, caduta, cascata. Articulàu, da part. articolato, distinto. Po
Arrutroxa de bottu in terra, stramazzata. Po accusau, accusato, incolpato.
ruina, dannu ſig. rovina, danno, crollo, tra Articulaziòni s. f. articolazione, pronunzia di
collo, sterminio. Arrutroxa de nou, ricaduta, stinta. Po giuntura, articolazione, giuntura. Po
ricascata. M. recaida. Donai un arrutroxa a usu de is musculus, muscoleggiamento, arti
conca in basciu, dare una tombolata. Donai una colazione. -
arrutroxa a facci in terra, dare un cimbottolo. Articulu s. m. (T. Gram.) articolo. Articulu
Donai un arrutroxa a paneri in terra, o una de fidi, articolo di fede. Po puntu de scrittura,
sculacciada, battere una culata, o culattata. articolo, capo. Articulu de sa morti, articolo,
Arruttài, arrùttidu ec. M. ruttai, ruttidu ec. momento, punto della morte. Articulus de su
Arrùtu, ta part. di arruiri, caduto, cascato. corpus, le giunture. Po puntu de raxoni legali,
Arrutu de una rocca, dirupato. Arrutu a conca articolo di ragione, question di gius.
in terra, capolevato, caduto capovolto. Arrutu' Artiſiziàli agg. artificiale, artifiziale. Dì arti
in terra smemoriau, stramazzato. ſiziali est su spaziu de su tempus, chi su Soli
Arsenàli s. m. arsenale, e arsanale. abarrat asuba de s'orizzonti, giorno artificiale.
Arsènicu s. m. minerali corrusivu, arsenico. Artifizialmenti avv. artificialmente, artifi
Arsenicu grogu, orpimento. Arsenicu arrubiu, zialmente. -
arteria, arteriotomìa. Artizzu agg. (T. Gr.) termimu, chi tenit afli
Artèsa. M. altesa . nidadi a su terminu sardu ortizzu guastau de
Artesanèddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) ar artizzu, su quali ancora in gregu est epitetu de
tigianello, artigianetto. - - pipìu de vida brevi po s'incomodu patu in partu
Artesanu s. m. artigiano, artefice, artista. difficili, artizoo. Bonav. -
-
ART ASC 97
Artriticu, ca agg. (T. G. Med.) artritico, A scallu avv. (t. r.) M. opportunamenti.
articolare . A scaràda avv. a cottimo, in cottimo. Pigai,
Artritide (T. Gr. Med.) M. artetica. o donai una faina a scarada, a preziu firmu,
Artròdia s. f. (T. G. Med.) articulazioni di pigliare, o dare un lavoro in cottimo, a prezzo
ossus relasciada, artrodia. fermo. Fueddai a sascarada, parlare senz'alcun
Artrodinia s. f. (T. G. Med.) romatismu cro riguardo, o rispetto, o senza considerazione.
nicu, artrodinia. Bonav. A scavuladura avv. in abbundanzia, a ribocco,
Artroflogòsi s. f. (T. G. M.) inflammazioni a sgorgo, a ramata.
de is giunturas, artroflogòsi. Bonav. A scàvulu M. a scavuladura.
Artropuòsi s. f. (T. G. Med.) impostemadura A scebèru avv. a scelta.
de is giunturas, artropuòsi. Bonav. Ascèlu s. m. (T. G. Anatom.) senza cambas,
Artu, ta. M. altu. o senza coscias, ascèlo. Bonav.
Artura. M. altura. Ascendentali agg. ascendentale. Linea ascen
Artùru s. m. (T. G. di Astron.) una de is dentali, sa linea retta de is personas, de chinis
istellas fiscias, arturo. unu est nasciu, linea ascendentale.
Arviài, arviàu ec. (t. r.) M. orrorisai. Ascendenti s. m. (T. Astron.) su signali de su
Arviu s. m. (t. r.) notizia, sentore. M. notizia, zodiacu, chi spuntat de s' orizzonti in su mo
indiziu . mentu de sa nascita de unu, ascendente. Acqui
A rumbulòni avv. fai a rumbuloni. M. arrum stai ascendenti, o superioridadi asuba de unu,
bulonai. acquistare ascendente sopra di uno. Ascendentis
A riumbulu avv. rotolone. Portai una cosa a pl. Anzianus po linea retta, Ascendenti.
rumbulu, portare, o far andare una cosa roto Ascendenti agg. ascendente. Vasus ascendentis
lone, voltoloni, o rotolando. Arriri a rumbulu (T. Anatom.) vasi ascendenti.
fig. arriri smoderadamenti. M. arriri. Ascendènzia s. f Anzianus po linea retta,
Arùspici s. m. indovinu, aruspice. ascendenza.
Aruspiciu s. m. indovinamentu, aruspicio. - Ascèndiriv. n. arribai, summai, (t. ital. introd.)
Arzàda. M. alzada, pesada. ascendere, arrivare, sommare.
Arzadèriu. M. alzaderiu. Ascensiòni s. f sa festividadi de s'alzada a is
Arzài, arzàu ec. M. alzai ec. Celus de su Segnori, Ascensione.
Arziàda (t. b.) M. alzada, pesada. A sceru (t. r.) M. a scebèru.
Arziadròxa (t. r.) M. pesada. Ascèticu s. m. chi attendita sa contemplazioni,
Arziài, arziau ec. (t. r.) M. alzai. a sa vida spirituali, Asceta, Ascetico.
Arzigògolu s. m. (T, usau de is Litteraus) Ascèticu, ca agg. cuntemplativu, ascetico.
invenzioni bizzarra, arzigogolo. Ascheròsu, sa agg (t. r. di asco sp.) nauseante,
A sa prep. o segnacasu f de su dat. sing alla. stomachevole.
A s appràpidu avv. tastone. M. apprapidu. Ascia s. f àscia, asce. Po sa taccitta, o turnu
A s'avvèrtia avv. all'erta. Stai a s'avvertia, de is ferrus, perno delle forvici. Poniri s' ascia
stare all'erta, in orecchi, stare assentito. a is ferrus, impernare le forvici. Ascia de carru,
A sa biscaina avv. a su chi bessit bessit, alla asse, sala. Ascia de carrozza, sala, Ascia de
ricisa, alla peggio, a vanvera, alla rimpazzata, cernera, de fircis, de frontissas ec. perno. Ungiri
com ella viene, inconsideratamente. s'asciaprov. regalai po corrumpiri algunu, unger
A sa bona avv. a buon fine. le mani, ugner le carrucole. Ascia de su tam
A sa disintèndia avv. (t. deriv. de su sp.) burru de relogiu, chiavistello del tamburo.
faisì a sa disintendia, fai origas surdas, fare il Asciài v. a traballai cun s'ascia, asciare,
sordo, far vista di non udire. digrossar legna coll'asce.
A sa disisperàda avv. disperatamente. Po ec Asciàu, da part, digrossato coll'asce.
cessivamenti, eccessivamente, con eccesso. Plan Ascièdda s. f. dim. (dd pron. ingl.) piccola
giri a sa disisperada, piagnere dirottamente. asce. Asciedda de ferrus, de taglioras cc. per
A sa fuliàda avv. bendiri a sa fuliada, ven netto, pernuzzo.
dere a vil prezzo. A sciobèru avv. (t. b.) M. a sceberu.
A sa limpia avv. destramente. Faidda a sa Asciòlliri, ascioltu ec. M. assolviri.
limpia, ingannai, fai mali cun lestesa, e astuzia, Ascioluziòni M. assoluzioni.
farla netta, ingannare, far male con destrezza. Ascite s. f. (T. G. Med.) idropisia de sa brenti,
Segai a sa limpia, o interamenti totu a unu di aquas linfaticas, ascìte. -
colpu, tagliar " netto, in un tratto. Asciticu, ca agg., chi tenit s'ascite, ascitico.
A sa mattinàda avv. sul primo mattino, sul Asciugai v. a. asciugare, sciugare, rasciugare.
far del mattino, a giorno, all'apparir dell'alba. M. asciuttai.
A sa nua avv. a bardosso, a bisclosso: a ri Asciugamànu s. m. bandinella, asciugatoio, e
dosso, volg. it. Sezziri su cuaddu a sa nua, ca sciugatoio.
valcare a bardosso, a cavallo nudo. Asciugamentu s. m. asciugamento.
A sa rabbiàda avv. arrabbiatamente, con furia, Asciugàu, da part. asciugato, rasciugato.
con rabbia, accanitamente, stizzosamente. Asciùgu, ga (t. r.) M. asciuttu.
Asarcu, ca agg. (T. G. Med.) susplu, meda A sciuscìu avv. (t. r.) abbundantementi, a
langiu e siccau, asarco. Bonav. bizzeffe, a ramata. M. a scavuladura.
A sa rinfusa. M. a sa biscaina. Asciuttadùra s. f. M. asciuttamentu.
A sa scoberta. M. a claru. Asciuttài v. a. asciuttare, asciugare, disseccare,
A sbiàsciu avv. de sbiasciu, a schiancio, di prosciugare. Asciuttai una gisterra, esaurire,
schiancio, a sghembo, a sghimbescio, a schisa, seccare, metter a secco una cisterna. Asciuttai
a traverso. Segai a sbiasciu, schiancire, tagliare a pagu a pagu, suzzare. Poniri a asciuttai unu
a sghembo, di schiancio. pagu, metter a ºnorare e soppassare.
98 ASC ASF
seccore ; asciuttore ant. Po su siccori de is plan Asiarca s. m. (T. de Stor. ant.) titulu de
tas, assiderazione. dignidadi annuali umida a su Sacerdoziu, Asiarca.
Asciuttu s. m. secco. Custu binu tenit di asciut Asiarcàtu s. m. (T. de Stor. ant.) dignidadi
tu, questo vino sa di secco. de s' Asiarca, Asiarcato.
Asciuttu, tta agg. asciutto, rasciutto. Po sic Asiaticu, ca agg. chi appartenit a s Asia,
cu, arido, secco, suzzo. Pani asciuttu, senza asiatico. Stilu asiaticu, diffusu, stile asiatico,
ingaungiu, pane solo, pane asciutto, senza ca ridondante d' ornamenti soverchi. Lussu asiati
mangiare. Po langiu, magro, macilente, ste cu, eccessivu, lusso asiatico. Costuminis asia
nuato, smunto. Po sbrisciu, senza dimai, asciut ticus, effeminaus, costumi asiatici, effeminati,
to, senza quattrini. Tempus asciuttu, siccu, Asiau, da t. r. M. addasiau.
tempo asciutto. Terrenu asciuttu, terreno arido. Asilu s. m. (t. lat. usau de is Litteraus) logu
Essiri intra friscu e asciuttu, sommoseiare, sop de seguresa, coment' est s asilu ecclesiasticu,
passare, esser soppasso, sommoscio, alquanto asilo. Fig. refugiu , asilo, ricetto, ricovero, ri
moscio, o vizzo . fugio, luogo di difesa, di protezione.
Asima . M. asma.
Asclepiadèu agg. m. (T. G. de Poesia) versu
asclepiadèu, o cumpostu de unu spondeu, de A s' imbistimbistòni avv. (t. b.) fai, operai
duus coriambus, e de unu giambu, verso a a s'imbistimbistoni, fare, operare a caso, a
vant'era ,
sclepiadèo. -
Aspettanti v. agg. chi aspettat, aspettante. Assacciu, da part neutr. (t. r.) insaccato,
Aspettativa s. f. aspettativa, speranza. entrato, ſ" . Po insaccau. M.
Aspettàu , da part. aspettato, atteso. Assacchittadòri v. m. e ra f concussatore,
Aspettaziòni s. f. aspettazione. -
concussivo, scotitore, trice. Cuaddu assacchitta
Aspettu s. m. s'aspettai. M. aspettativa. dori, cavallo, che rinsacca, che scuote.
Aspettu s. m. bisura de sa facci umana, aspetto. Assacchittadùra s. f concussione, scossa, M.
Po apparenzia, vista, veduta, apparenza, aspetto. assacchittamentu .
Aspia s. f. (t. cat.) naspia, aspo. M. naspia. Assacchittài v. a. concussare, dibattere, agi
Aspiài v. a. (t. cat.) annaspare. tare, scuotere. Cuaddu, chi assacchittat s' omi
Aspidèsa s. f. (t. r.) rozzezza, scabrosità. ni, cavallo, che dibatte, che agita , che scuote
Aspidu, da agg. (t. r.) ruvido, rozzo, sca l' uomo. Assacchittai unu a terra cun impetu de
broso, non liscio. M. raspinosu . modu, chi abbarrit casi foras de sentidui, stra
Aspiradamenti avv. aspiratamente: mazzar uno. Assacchittai v. n. si narat de cuad
Aspirài v. m. pretendiri de consighiri, aspira du, chi agitat po andamentu scomodu, o po
re, pretender di conseguire, agognare, ambire. trottu , rinsaccare, scuotere andando. Trattendu
Aspirai a cosa senza mai arribai a s'acqistu, de carru, o de carrozza, chi assacchittat po
tantaleggiare. - causa de camminu malu, o disuguali, sbattere,
Aspiranti v. agg. aspirante. Trumba aspiranti, scuotere, balzare, strabalzare, trabalzare. As
chi atràit s'aqua, tromba aspirante. sacchittaisì n. p. rinsaccarsi.
Aspirativu, va agg. aspirativo. Assacchittamentu s. m. sbattimento, scotimento.
Aspiràu, da part. aspirato, agognato, ambito. Assacchittamentu de cuaddu, rinsaccamento.
Aspiraziòni s. f. aspirazione. Assacchittamentu de carru, o de carrozza, bal
zamento, trabalzamento , trabalzo .
" du ) (tt. rr.) M. asprittu, asprixeddu. Assacchittàu, da part. sbattuto, scosso : rin
A spizzuleddu avv. (dd pron. ingl.) a spilluzzico. saccato; strabalzato, trabalzato. M. su verbu.
Aspòri (t. r.) M. asprori. Assacchittau a terra abbarrendu smemoriau, stra
mazzato.
Aspramenti avv. aspramente, acerbamente. -
sprire, irruvidire. Tenit di aspru, ha dell'aspru Assaltàu, da part imbistu, assalito, assal
me, o asprezza. tato, attaccato, investito. Assaltau de fronti,
Aspu, pa agg (t. r.) M. aspru. -
affrontato.
Asquidda s. f. (t. r.) cibudda marina (dd Assaltu s. m. assaltamento, assalto, assa
pron. ingl.) squilla, Binu cun asquidda, vino limento. - -
a SSIcttrarsi ,
Assiaisì v. n. p. assiàu ec. (t r.) Ma prusprestu
Asseguramentu s. m. assicuramento, assicu asseaisì, pigai su sabori, e s' odori de seu, est
ranza, certezza. Po affirmazioni, affermazione, usau po su rancidaisì de s' ollu, de su lardu e
asserzione, asserto, asseveramento, asseveranza. similis. M. rancidaisì.
Asseguràu, da part. assicurato, reso sicuro, Assidu s. m. (t. r.) M. acidu.
accertato, certificato, raccertato, cerziorato, Assiduamenti avv. ital. M. frequentementi.
chiarito, persuaso: affermato, asserito, asserto. Assiduu, ua agg. ital. introd. M. diligenti,
M. su verbu. eSattu .
Assindicau, da part. ch'è stato tenuto a sin buru, chi cuntenitsa Tradizioni de sa lei Mao
dacato, che ha reso ragione, o conto ec. Po cri mettana, Assoratte.
ticau . M. Assorbenti v. agg. e ancora s. m. (T. de is
Assinomanzia s. f. (T. G.) indovinamentu po Medicus), chi assorbit, ovv. sustanzia, chi as
mesu de una seguri, assinomanzìa. sorbit is acidus, assorbente.
Assiòma s. m. (T. G.) mascima, assioma , Assorbimentu s. m. assorbimento.
massima, approvato. Assorbiri v. a. (t. lat.) attrairi, inciuppai, as
Assiòmetru s. m. (T. G.) strum. po mesurai sorbere, assorbire, imbere, imbevere, succiare.
sa direzioni de su timoni, assiometro. Assorbiri de nou, riassorbire, ribere.
Assistenti v. agg. assistente, assistitore. Assorbiu, da part. assorbito, assorto, imbevuto.
Assistènzia s. f. assistenza, soccorso, sovveni Assorbiu de nou, riassorbito, ribevuto.
mento, sovvenzione, sussidio. Po presenzia, as Assorteài v. a. (t. sp.) eliggiri a sorti, assor
.sidenza, presenza, tire, trarre a sorte, e eggere per sorte.
Assistimentu. M. assistenzia. Assortimentu s. m. furnimentu, assortimento,
Assistiri, e assistiri v. a. aggiudai, assistere, fornimento. Po elezioni a sorti, sortimento, ele
-ajutare, favorire, proteggere, soccorrere, sovve zione. Assortimentu de platus, credenza, piat
nire, spalleggiare, fare spalle, porgere aiuto. teria. Assortimentu de obbilus, chioderìa, assor
Assistiri v. n. essiri prensenti, assistere, trovarsi timento di chiodi.
presente, star presente. Assistiri a s'Altari, as Assortiri v. a. sceberai, assortire, scerre, di
stere all'Altare. stinguere, scompartire, sortire. Po tirai a sorti,
Assistiu, da part. assistito, aiutato, favorito, trar le sorti, elegger per sorte. M. assorteai.
sovvenuto, protetto, spalleggiato, Assortiu, da part. assortito, scelto, fornito,
Assitiài, assitiàu ec. (de assitiar cat.) M. sitiai, tratto a sorte. M. su verbu.
e assediai. Assostrài, assostràu ec. M. insostrai.
Assizzài, assizzàu ec. (t. r.) M. azzizzai ec. Assu s. m. signali in is dadus, e in is cartas,
dSSO ,
Assizzòni (t. r.) M. azzizzoni.
Assocài v. n. (t. r. de soca cat.) propriu de Assuconài ec. M. azzuconai.
is plantas erbaceas, comente cardu ec. chi crescint Assuermài, assuermàu ec. (t. r.) M. assug
a soca, o ingrussant a fundu, crescere, attecchire, gettai.
ingrossare, venir innanzi. Fig. insabiaisì, divenir Assuggettài v. a. assoggettare, assuggettire,
savio, assennato, metter a cervello. soggettare, suggettare. Assuggettaisi v. r. sog
Assocàu, da part cresciuto, ingrossato. Fig. gettarsi .
giovunu assocàu, giudiziosu, giovine sodo, as Assuggettamentu s. m. assoggettamento, assog
sennato . - -
riposatamente, tranquillamente. -
Astrazioni s. f. astrazione. Po distrazioni de
Assussegài v. a. (de assossegar sp. ) º" menti, astrazione, alienazione di mente da sen
mitigare, pacificare, tranquillare, render tran si, assenza di spirito, astrattaggine, sbadataggine.
quillo. Assussegaisì v. r. acchetarsi, calmarsi, A strempiadùra avv. dispettosamente, a dispetto.
pacificarsi, " , rappattumarsi. Astringenti v. agg. chi fait istiticu, astringente,
Assussegàu, da part. acchetato, calmato, pa costrettivo, strettivo, stiptico. Po incalzanti: ar
cificato, tranquillato. - gumentu astringenti, forti, argomento astringen
Assussègu s. m. (t. sp.) quiete, riposo, tran te, forte, concludente, convincente.
quillità. -
A strintu avv. strettamente, serratamente. Ac
Assustài, assustàu, assustu ec. (t. sp.) M. cappiai a strintu, aggratigliare, arrandellare.
azziccai ec. Astrocinologia s. f. (T. G.) trattau de is dis
Assuttiligadòri v. m. assottigliatore: canicularis, Astrocinologìa. Bonav.
Assuttiligài v. a. e insuttiligài, affinare , as Astrolabiu s. m. (T. G.) strum. po conosciri
sottigliare, sottigliare, ridurre a sottigliezza. su motu de is astrus, astrolàbio .
Po diminuiri, attenuare. Assuttiligai de nou, Astrologai v. n. (T. G.) professai s' Astro
rassottigliare. Assuttiligaisì n. p. assottigliarsi, logia, astrolagare, e astrologare. Po pensai a
divenir sottile. Po slangiaisì, estenuarsi, assot fai congetturas, asirolagare, meditare. Po in
tigliarsi, divenir macilente. - dovinai su chi hat a succediri a unu in su cursu
Assuttiligamentu S. IIl. affinamento , assotti de sa vida, astrolagare, far la ventura, la na
gliamento, sottigliamento, assottigliatura: .. tività, far l'oroscopo. Po strologai, sfasolai. M.
Assuttiligàu, " part affinato, assottigliato, Astrologastru s. m. astrologu malu, Astro
sottigliato, ridotto a sottigliezza: attenuato, cste logastro.
nuato, divenuto magro, macilente. M. su verbu. Astrologia s. f. (T. G.) arti chimerica, po
Asta s. f. asta. Asta cun puntas de ferru, asta mesu de sa quali si presumit de conosciri su
broccata. Armau di asta, astato, armato d'asta. futuru por via de is astrus, Astrologia.
Colpu di asta, astata. Astas de boi, le corna. " ca agg, astrologico.
Astas de cerbu, i palchi, le ramora, i rami Astròlogu s. m. Astrolago, e Astrologo,
dei cervi. -
Astèniu, ia part. astenuto, contenuto. A strossa avv. (t. r.) proiri a strossa, a di
A stentu avv. a traballu, a stento, a briga, luviu , diluviare, piovere a trabocco smisurato,
o strabocchevolmente. a
a fatica, con difficoltà.
Astèria s. f. (T. Gr.) spezia de gemma, aste Astròsu, sa "i (t. r.) M. sfortunau.
ria, bellocchio, occhio di gatta. Astru s. m. (T. G.) astro. In malu astru,
Asteriscu s. m. (T. Gr.) asterisco. avv. in malu puntu , in duro astro, in tristo
Asterismu s. m. (T. G.) costellazioni, asterismo. punto, in misl punto.
Astersivu, va agg. chi tenit virtudi de puliri, A strupiadùra avv, arropai a strupiadura,
(T. deriv. de su lat. già introd. de is Litteraus) lattere spietatamente, senza pietà. Curriri a stru
astersivo. piadura, precipitadamenti, correre a scavezza
A stibbidùra avv. (t. b.) a zeppa. Trattendu collo, precipitosamente.
de i" meda strinta appari, in calca, in folla, Astula s. f. (di assula lat.) e astulas pl. cop
affollatamente. - poni, schegge, toppe. Bogai astulas de unu trun
A stibbu avv. (t. b.) M. a stibbidura. cu, schiappare un bosco, fendere, tagliare a
Astiferu s. m. (T. Lat.) chi portat s'asta, copponi, cheggiare, fare schegge, toppe. Faisì a
astifero. astulas v. n. p. scheggiarsi, rompersi in ischeg
Astinenti v. agg. astinente. ge, schiappare, sverzarsi, spiccarsi sverze.
AST ASU I05
Truncu bogat astula prov si narat de is filius, ant ) Coiri a sullenu a sullemu, cuocere a
ch' imitant is costuminis de is Babbus, la buccia fuoco lento.
ha 'da somigliare al legno ; la scheggia ritrae Asùlu, la agg (de azul sp.) azzurro. Asulu
dal ceppo ; chi di gallina nasce, convien, che celesti, azzurro cilestro, cilestrino. Asulu claru,
razzoli. Astula de fusu (t. r.) asta del fuso. celestino sbiadato. Asulu cottu, turchino. Asulti
Astula manna, scheggione. Pogliesca, o scherda. oscuru, azzuolo, turchino bujo. Asulu prus car
M. Bogadori astula, steccalegna. (M. partidor rigu de s' ordinariu, azzurro oltramarino. Bir
de lena in Franzios.) taglialegna. dasulu, verdazzurro. Asulu de is tintoris n. s.
Astuladòri v. m. chi bogat astula, steccalegna, biadetto. Tirai a s'asulu, azzurreggiare, pendere
taglialegna. all'azzurro. Ogus asulus, occhi cesi.
Astulài v. a. bogai astula, e astulaisì m. p. A su mancu avv. al meno, al manco, per
faisì a astulas. M. astula . lo meno.
Astulàu, da part. scheggiato, fatto in ischegge, A su merì avv. a pusti prangiu, al dopo pranzo.
sverzato, che ha spiccato sverze. A su momentu avv. sul momento.
Astulèdda s. f. dim. (dd prom. ingl.) scheg A su notti, e a su de notti avv. di nottettempo,
giuola, scheggiuzza, piccola toppa, piccioli copponi. A su notti tardu, a notti avanzada, a buon'ora
Astulòsu, sa agg. scheggioso. di notte.
Astutamenti avv. astutamente, destramente. A su presenti avv. al presente, di presente,
Astutèsa s. f. astutezza. Po bivesa M. nel presente, presentemente, oramai, al dº d'oggi.
Astutixeddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) Asurènzia (t. r.) M. asuria.
malizioseddu, maliziosetto. Po abbistu. M. Asuria s. f avidità. Asuria de dinai, avidità,
Astùtu, ta agg. pigau in mala parti, astuto, cupidigia del danaro. Asurìa de pappai, ingor
fallace, ingannevole, maligno, maliziato, mal digia, leccornia, voracità, ghiottoneria.
vaggio, malagurato, scaltro, scaltrito, tristo, Asuridamenti avv. avidamente, ingordamente,
viziato. Pigau in bona parti, accorto, astuto, in modo vorace.
avvisato, circospetto, avveduto, sagace, perspicace, Asuru, da agg. avido, ingordo.
cauto, guardingo. In forza de sust. aggiratore, Asurìu s. m. omini gulosu, leccone. Asurda
baro, giuntatore, truffatore, barattiere, briccone, s. f femina gulosa, lecconessa. Po avaru, e
mariuolo, furbo, furfante. Fai unu astutu, scal avara. M.
trire uno. M. Tramperi. A su rovèsciu avv. al rovescio, a ritroso.
Astùzia s. f. pigada in mala parti, aggiramento, A su scurigadròxu avv. all'abbassar del giorno,
agguindolamento, bararìa, bindolerìa, baratteria, sull'imbrunir del dì, verso la sera, sul farsi notte.
sfurberìa, furfanterìa, frode, inganno, giunteria, A susu avv. sopra, su. Beniri a susu, venir
mariolerìa, truffa, trufferìa, trappola. Pigada in su. Innì a susu, suvvi, ivi sopra. Facci a susu,
bona parti, accortezza, astuzia, astutezza, avve verso su, verso sopra.
dutezza, sagacità, scaltrezza, perspicacia. Po Assutta avv. sotto, sottesso, abbasso, al fondo,
ingannu fabbricau malignamenti, e maliziosa nella parte inferiore, di asutta, di sotto.
menti, tranellerìa, tranello. M. trampa. Asutta prep. sotto. Asutta tua, o de tui, sotto
Astuziosamenti avv. artificiosamente, con arte. di te. Asutta insoru, sotto di loro. Asutta terra,
Astuziòsu, sa agg. artificioso, malizioso. sotterra, sottoterra. Stai asutta, abbarrai suggettu,
A su prep. o segnacasu m. de su dat sing. sottostare. Poniri asutta, in presoni, carcerare.
al, allo. Teniri asutta de sei, teniri basciu, abbassare,
Asùba prep. sopra, sovra, su, sur. Innì asùba, tener sotto di se, deprimere, tener soggetto. Asutta
lassù. Innòi asuba, o asuba de innoi, quassù, boxi, sotto voce. Assuttamanu, sottomano.
quassuso. Asuba mia, asuba tua, sopra di me, A tacca avv. a taglio. Bendiri sindria, e me
su di te. Asuba insoru, su di loro. loni a tacca, vendere cocomeri, e poponi a taglio,
Asùba avv. sovresso, addosso, sul dosso. Portai, o al saggio.
teniri unu asuba, portare, avere uno addosso. A tàgliu avv. a taglio. Bendiri pannu a tagliu,
Ponirisì asuba, addossaisì, addossarsi, recarsi o a palmus, vendere panno a ritaglio, o a minuto.
addosso. Asubatotu, soprattutto. Asuba de notti, Atanàsia s. f. (T. G. Med.) oppiatu istericu,
venuta la notte. e sonniferu, atanàsia.
A su chi bessit bessit avv. com ella viene. Atarassia s. f. (T. G.) tranquillidadi de spiritu,
A su chizzi avv. (e in Logudoru chito de cito atarassìa.
lat.) M. a sa mattinada. A tasseddu avv. (t. b.) a stecchetto, a miccino.
A su contràriu avv. al contrario, per lo con M. a mendigu.
trario, per l'opposto, a rovescio, a ritroso. Atècnia s. f. (T. G. Med.) impotenzia a gene
A su dedì avv. o de dì, di giorno. rai, atècnia. Bonav.
A su derettu avv. pel ritto, pel suo verso. Mirai Ateismu s. m. Ateismo.
su pamu a su derettu, guardare il panno pel Ateista s. m. chi negat sa Divinidadi, Ateista,
stto verso. Ateo .
A su dòppiu avv. a doppio, e addoppio, al Ateisticu, ca agg. ateistico.
trettanto. A tempus avv. oppurtunamente, a tempo oppor
A s'imbressi avv. (t. r.) M. a su rovesciu. tuno, al bisogno. A tempus miu, a tempus tuu,
Asulazzu, za agg. azzurrigno, azzurrognolo, a miei dì, a tuoi dì, a tempo mio, a tempo
azzatrriccio . tuo, dacchè io son nato, dacchè tu se al mondo.
Asulettài v. a. donai s'asulettu, dar l'indaco Atenèu s. m. oindi si pigat po Universidadi de
tigner con indaco. -
studiu, Atenèo, Licèo.
Asulettàu, da part tinto con indaco. Ateròma s. m. (T. G. Chirurg.) tumori de
Asulettu s. m. indaco. - -
l'uno e l'altro, ambidue, entrambi. S'una, e s'atera, Atrevirisì v. n. p. (t. sp.) ardire, osare, avere
ambe, ambedue, amendue. Po ateru avv. per ardire, arrischiarsi. Po pigai alidanza, imbal
altro. In forza de sust. atera cosa, altro, altra danzire. M. alidanza . º
cosa. Di atera parti, o di ateru logu, altronde. Atreviu, da part. ardito, osato, che ha avuto
Po atera parti, altrove. ardimento.
Ateu s. m. M. Ateista. Atreviu, da agg. arriscau, ardito, audace, auso,
Atibbài, atibbau ec. e atisbai (t. r. deriv. de oso, baldo, baldanzoso, temerario. Po sfacciu,
su spagn.) M. avvertiri sfacciato.
Atmia s. f. (T. G. Med.) pusillanimidadi ind' Atripadùra s. m. M. arropadura.
unu maladiu, Atimia. Atripài v. a. forsis derivat di a partic. e de
A tinu avv. fai is cosas a tinu, o cun tinti, zrorso verbero. M. arropai. -
geograficas, atlante. Atlantis (T. di Architett.) Atrociàu, da part. (t. sp.) M. accappiatt.
sunt is figuras gigantescas, chi in logu de co Atrofia s. f. (T. G. M.) summu langiori po
lunnas reggint su gurnisoni, atlanti, telamoni. mancanza de nutrimentu, atrofia - -
Atlànziu s. m. (T. G. Anat.) s'ultimu muu, o Atropegliadamenti avv. (t. sp.) confusamente,
nuadroxu de su zugu, atlanzio. scompigliatamente. Camminai atropegliadamenti,
Atlèta s. m. (T. G.) Cumbattenti, atleta, lot camminare frettolosamente, con furia.
tattore . Atropegliadòri v. m. che confonde, che scom
Atlètica s. f. (T. G.) s'arti de lottai, Atletica. piglia. Atropeglidori deleis, conculcator di leggi.
Atlèticu, ca agg. atletico. Atropegliai v. a. (t. sp.) confondere, scompi
Atmosfera s; f. (T. G.) sfera de is vaporister gliare, abbassare, tener sotto. Atropegliai is leis,
restris, atmosfera. violare, trasgredire, conculcar le leggi. Atrope
Atòcia s. f mancanza assoluta de podiri conce gliai un animali po troppu fatiga, straccare un
biri (T. G. M.) Atocia. Bonav. animale. Atropegliaisì m. p. scompigliarsi, con
Atolondraisì v. n. p. (forsis di zrovero atonèo fondersi. Po fatigaisì troppu, straccarsi. -
taccaisì de fronti cun s enemigu, affrontarsi, s'aposentu fig. inserrau, rinchiuso, rintanato,
assembrarsi, incontrarsi, avvisarsi alla battaglia. asserragliato nella stanza. -
Trattendu de sermentu, o di ateras erbas, chi Attavellài, attavellau ec. fai a tavellas (tt. rr.)
tessint, e s'attaccant a is arburis, aggraticciarsi, M. tavella , e frunziri.
avviticchiarsi. Attaccaisì de nou, riattaccarsi. Attavellàu, da. M. frunziu.
Attaccaisì de nou cun s'enemigu, raffrontarsi. Atteggiadamenti avv. attegiatamente, in atteg
Attaccamentu s. m. attaccamento, connessione. giamento.
Po affezioni, attaccamento, affezione. Po propen Atteggiadòriv. m. chi donat su gestu a is fi
sioni a una parti, aderimento, propensione, guras, atteggiatore. -
s'attaccu, attaccare, dar l' attacco. Attaccu de Attendiau, da part. disteso, stirato, allunga
duus esercitus, affrontamento, assembramento, to . Fueddendu dº pasta, assottigliato, spianato.
avvisaglia, combattimento viso a viso. Attendidòri v. m. chi attendit, attenditore.
Attafài v. a. (t. fam.) intromettere, cacciar Attendimentu s. m. attendimento. M. attenzioni.
dentro. Attafai is peisa su ludu , dare i piedi Attèndiri v. a. attendere, dar opera, por cu
nel fango, nella mota. ra, Po stai attentu, attendere, stare attento,
Attafàu, da part. intromesso, cacciato dentro. badare, por mente. Po aspettai. M. Po ascur
Attaffiài v. a. scatusciai, pappai de pressi, in tai. M. Attendiri su tempus, s' occasioni, atten
gollare, incannare, ingozzare, sbasoffiare, sco dere il tempo, aspettar l' occasione, coglier la
nocchiare, scuffiare, taffiare, fare una cor congiuntura.
pacciata. Attèndiu, dia part. atteso. -
accovigliarsi, confinarsi, porsi nel covile. Atterrài v. a. ghettai a terra, sciusciai, atter
Attapiàu, da part. chiuso, circondato di muro. rare, abbattere, demolire , rovesciare , sovver-,
di terra, murato a terra cruda. Attapiata in tere, gettare a terra. Po confundiri, umiliai. M.
I06 ATT ATT
attuffai. Atterraisì n. p. atterrarsi, umiliarsi. attitirigamentu, attitirigau ec. (de erita de frie
Po orrorisai. M. sp.) intirizzar di " M. ammarmurai.
Atterramentu s. m. atterramento, abbattimento. Attitudini s. f (t. ital. già in usu) attezza,
Atterràu, da part. atterrato, abbattuto, demo attitudine, disposizione. Po abilidadi, capacità,
lito. Po confundiu, umiliau. M. attuffau. idoneità. Po atteggiamentu, atteggiamento. Donai
Atterriri, atterriu ec. M. orrorisai. attitudini, atteggiare, animare, dare attitudine.
Atterrorisài, e atterrorizzai. M. orrorisai. Attivài v. a. accendere, animare, eccitare,
Attesiai, attesiaisì, attesiau ec. M. allargai ec. incoraggiare, ravvivare, dar animo, vivacità,
Attesorài (t. r. di atesorar sp.) fai tesorus. forza, rendere attivo, laborioso, operoso. -
Attrattivu s. m. M. attrattiva.
Attroccolài v. n. attròcculu ec. (t. b.) M. at
Attrattivu, va agg. ingaggianti, attrattivo, attrat tumbai, attumbu ec.
tevole, allettevole, allettativo, allaccevole, lu Attronadeddu, doa agg. dim. (dd pron. ingi)
singhevole. intronatello.
Attravadùra s. f l'impastoiare. Attronàu, da agg. intronato, balordo, stupido.
Attravài v. a. (de traves t. cast e cat., chi Attrottiadùra s. f. (de entortadura sp.) torci
is Franzesus narant entraves) poniri is travas a tura, piegatura.
una bestia, impastoiare, metter le pastoie. Attrottiài, e attortiài v. a. de entortar sp.) de
Attravàu, da part. impastoiato. -
derettu fai trottu, attorcere, rattorcere, storcere,
Attraversadòri v. m. attraversatore. Po chini torcere, falcare, piegare. Po fai a ganciu, inar
passat da una parti a s'atera de flumini, de care, aduncare, fare adunco. Attrottiai sa bucca,
monti ec. travalicatore. -
animo. In signif att. carrigai unu pesti a unu, Attundadùra s. f. tondatura, tonditura.
t. usau de sa plebi, porre il carico addosso ad Attundài v. a. fai tundu, tondare, ritondare,
uno. Attuaisì v. r. t. pleb carrigaisì su pesu far tondo, rotondo.
appizzus, porsi il carico addosso. Po pensai, Attundamentu s. m. tondamento . -
reflettiri. M. -
Attundàu, da part ritondato, rotondato, fatto
Attuàli agg. attuale, effettivo. Peccau attuali, rotondo, o tondo. -
fattu cun propria malizia, peccato attuale. Atturronai v. a. fai duru, tostau. M. induressiri.
Attualidàdi s. f attualità . Aturài v. n. e aturaisì n. p. aturau ec. (di
Attualmenti avv. attualmente, in atto. aturar cat.) M. abbarrai. a - -
tufo. Attufaisì trattendu de pezza, chi hat pi A turnu avv. (de a tour fr. ) alternamente,
gau attufu, e si disponita si corrumpiri, divenir alternativamente, a vicenda, a vice . Si narat
mucido, vizzo, saper di mucido. Trattendu de ancora de turnu: Toccata mei de turnu, è mia
binu , muffare, saper di muffa, di tanfo. At vice. M. turnu. - -
tufaisì figur. confundirisi, perdirisi di animu, Aturu, atara agg. M. ateru , ra.
abbiosciarsi, allibbire, ammutolire, confondersi, Avanìa s. f. (t. ital.) spezia de imposizioni
perdersi d'animo: rigorosa, chi usant is Turcus, avanìa.
Attufamentu. M. attufu. Avanottu, e avannottu s. m. (t. ital.) nomini
Attufau, da part. che ha preso odor di tufo. de is piscis fluvialis nascius de pagu, avannotto.
Trattendu de pezza, divenuto mucido, vizzo. Avàntidu . M. avantu .
Fueddendu de " che sa di muffa, muffato, Avantu. M. vantu.
compreso da muffa. In forza di agg. pezza at Avanzàbili agg. avanzatile, avanze ole.
tufada, carne mucida. Figur. allibbito, ammu Avanzadeddu, dda agg. dim. (dd prom. ingl.)
tolito, confuso, invilito. avanzadeddu in edadi, attempatello.
Attùfidu s. m. (t. b.) M. attufu. Avanzadòri v. m. avanzatore.
Attufòri s. m. M. attufu. - Avanzadùra. M. avanzamentu.
Attiafu s. m. ( de tufo sp.) vapori, esalazioni Avanzai v. a. aumentai, acquistai, avanzare,
calenti, tufo, vapore, esalazion calda. V. acquistare, aumentare, mettere in avanzo. Po
Franzios. Sa carràda beccia tenit attuſu, odori superai, avanzare, superare, sopravanzare, van
di attuſau, la botte vecchia ha del tanfo . taggiare, vincere, trapassare. Po ingrandessiri,
Attumbadòri v. m. si narat de is mascus, aggrandire, accrescere, far maggiore. Avanzai
cozzatore, che cozza. Po contrastadori, urtatore. v. n abbarrai di avanzu, soperchiare, soprah
Attumbadiura s. f. M. attumbidu. bondare, sopravanzare. Po bessiri ſoras de li
Attumbài v. a. p" de is animalis corru neamentu, avanzare, venir fuori, sporgere in
dus, cozzare, dar de cozzi, ferir colle corna. fuori. Po andai a innantis, farsi innanzi, andar
Attumbai sa conca a su muru , urtare il capo avanti, progredire. Trattendu de plantas, chi
al muro. Attumbài v. n. intoppai, donai un crescint, venire innanzi, acquistare, crescere,
intoppu, intoppare, dar contro, dar di cozzo, attecchire. Algunas plantas, algunus animalis no
imbattersi, incappare, incorrere, urtare. At avanzant, no prospèrant, alcune piante, alcuni
tumbai cun su muru ſig. si narat de chini con animali imbozzacchiscono, incatorzoliscono, in
trastat cun persona prus potenti, cozzare, urtare tristiscono, non attecchiscono, non vengono in
col muro, fare a cozzi co muricciuoli. Attum nanzi. Avanzai in edadi, attemparsi, invecchia
baisi pari pari v. r metaf si narat de duus, re: Avanzaisì n. p. andai prus a innantis, in
chi sunt in discordia, cozzare, urtare insieme, noltrarsi, e inoltrarsi, avanzarsi, oltratrsi, andar
contrastare. Attumbai su brazzu a su muru v. più oltre, spignersi, farsi più innanzi. Po andai
a. urtare, stropicciare il braccio al muro. Po acqistendu , avanzarsi, aggrandirsi, approdare,
donai unu stontunu, tombolare. profittare, venire innanzi acquistando.
Attumbàu, da part cozzato, che ha dato de' Avanzamentu s. m. avanzamento, progresso,
cozzi. Po intoppau, imbattuto, incappato, in vantaggio, aggrandimento. Avanzamentu foras
corso, urtato, dato contro : stropicciato. Fig. de linea, sporgimento.
contrastato, cozzato, urtato, che ha fatto a Avanzanti v. agg. chi avanzat, avanzante.
cozzi. M. su verbu. Avanzàu, da part. avanzato, messo in avanzo,
Attùmbidu s. m. M. attumbu. accresciuto, aumentato. Superato, vantaggiato,
Attumbu s. m. colpu chi donat su mascu cun aggrandito, sopravanzato, acquistato, profittato.
is corrus, cozzata, cozzo. Po colpu arriciu in Avanzau foras de linea, avanzato, sporto, spor
toppendu in alguna cosa, urtata, urto, scossa tato. Trattendu di animalis o de plantas, at
Po stontunu, tombolata, tombolo. -
tecchito. cresciuto, venuto innanzi . Avanzau in
l
AVA - AVE 109
ditoriu. M. -
Aundichì avv. canduchì dovechè, laddove, Po
Auditorèu s. m. ofſiziu de s' Auditori, Audi ancorachi, dovcchè, ancorchè.
torato e Uditorato. AundisiSat, aundisiòllat avv. in cali si siat
Auditoressa s. f. Uditoressa. logu, dovunque, ovunque, ove che sia, in gital
Auditòri s. m. Ministru pulblicu, Auditore. sivoglia luogo. - - . ..
Auditori de sa Rota Romana, Auditore della Aungiali agg (t. r.) biviri a pani aumgiali,
Rota Romana . a pani solu, senza ingaungiu, vivere a pan solo,
Auditòriu e uditoriu s. m. auditorio, uditorio, senza camangiare, senza companatico.
audienza. , Avocai v. a. (T. Leg.) portai una causa de
Avedàli agg. de sa propria edadi, coetaneo. unu tribunali a un ateru superiori, avocare una
Avemaria s. f. Avemarìa. Sonai s Avemaria, CattSat , - - -
suonar l' Avemaria. Avemaria de is mortus, Avolotadamenti avv. (de avalotadament cat.)
Avemaria de morti. Avemarias plur. sunt is confusamente, disordinatamente, scompigliata
granus piticus de su Rosariu, Avemarie. A s' mente, alla scompigliata, all' "; tur
Avemaria avv. a is Orazionis, verso la sera, batamente, tumultuariamente, tumultuosamente.
all'imbrunir del giorno. -
Avolotadòri v. m. e raf (t. cat.) perturbatore,
Averiguadòri v. m. e ra f (t. cast e cat.) trice. Avolotadori de populu, sollevatore, se
indagatore, investigatore, ricercatore, esplora dizioso, facinoroso, turbolento. Po confusionista.
tore, trice, verificatore, trice. M. Poponimpari, chi seminat discordias, scom
Averiguài v. a. (t. cast. e cat.) esplorare, mettitore. r
to. Po disordinai, avviluppare, disordinare, capo Austràli agg. de mesudì, australe, meridio
voltare, rovesciare, stravoltare, rovigliare, rovistare, nale, austrino . -
rivoltamento, romore, fracasso di popolo sol Autòfonu s. m. (T. Gr.) suicida, suicida,
levato. Po simpli unioni strepitosa de personas, autofono. Bonav.
baccanella, chiasso . Po avolotu de giogu disor Autògrafu, fa agg, (T. Gr. Didasc.) originali,
dinau, baccano. Avolotu fattu po divertimentu, chi est iscrittu de propria manu de s'Autori,
gavazza, gavazzo. Fai avolotu po divertimentu, autografo.
gavazzare. Avolotu de stogumu, rivoltamento, Autòma s. m. (T. G.) macchina, chi imitat
sconvolgimento , sovversione di stomaco. M. su motu de is corpus animaus, automa,
sumbullu . allttomatto .
Avòriu s. m. denti di Elefanti, marfi, avorio, Automatismu s. m. (T. G.) sistema de is mo
ebure. Di avoriu agg. eburneo, eburno. tus corporalis indipendentis de sa voluntadi,
Aurèola s. f corona de gloria, aureola. Automatismo. Bonav. r
Aureu, ea agg. di oru, aureo. Regula aurea, Autonomia s. f. (T. G. Didasc.) libertadi de
o de su tres, regola aurea, regola del tre. biviri cun is proprias leis, Autonomia,
Auriculàri agg. appartenenti a s” origa, auri Autònomu, ma agg. (T. G. Didasc.) chi bivit
colare. Didu auriculari, su didixeddu, dito cum is proprias leis, comenti sunt is Repubbli
auriculare. Cunfessioni auriculari, Confessione cas liberas, autonomo.
auriculare. Autopsia e Autossia s. f. (T. G. Didasc. ) s'
Auriferu, ra agg. chi contènitoru, aurifero. azioni de biri una cosa cun is proprius ogus,
Aurisprziu s. m. indovinamentu, aurispigo. Autopsia, o Autossìa.
Auròra s. f. aurora, albore. Autòra s. f inventrice, ritrovatrice. Po ſemi
Aùrra s. f (t. r. forsis, corrumpiu, ma deri na, chi hat donau opera a sa stampa, Autrice.
vau de su sp. cahurda) logu serrau, o murau Po Promotora, Promotrice.
po usu de ingrassai porcus de domu , serbatoio Autòri s. m. Autore, Inventore. Po Promo
da porci, per ingrassar porci: arella. Lastri. tori, Promotore. Po causa, ghia ec. causa,
Aurràu, da agg. (t. r.) porcu aurrau, porco guida. Autori de congiura, motore di congiura.
ingrassato in arella, o tenuto in serbatoio. Autoridàdi s. f autorità. Po creditu, credito,
Ausentài v. a. (t. sp.) assentare, allontanare, stima, considerazione. -
biosciarsi, invilire, mancar d'animo, sbigottir Avvorettai v. a. fai avvoretta, orlare, far
si, scoraggiarsi, sgomentarsi, costernarsi. l' orlo, -
Avvinculài, avvinctalau ec. M. vinculai ec. Auxiliari agg. ausiliare. Cresia auxiliari si
Avvisadamenti avv. cun avvisu, cun prudenzia, narat cudda, chi serbit de Parrocchia po essiri
avvisatamente, prudentemente, cautamente, de custa nieda allargu, Chiesa succursale.
stramente. Po a bella posta, artatamente, av Auxiliariu, ia agg ausiliario. Truppas auxi
visatamente, a bello studio - liarias, truppe ausiliarie.
Avvisadòri v. m. e ra f. avvisatore, trice. Po Auxiliàu, da part. aiutato, soccorso, sovvenu
ammonestadori, ammonitore, trice. Po su chi to, favorito, protetto. M. su verbu.
avvisat a boxi, chiamatore, trice. Po rapporta Auxiliu s. m. (t. lat. ) ajuto, ausilio, soccor
dori, informatore, trice, ragguagliatore, trice, so, sussidio, assistenza, sovvenimento, sov
venzione.
rapportatore, trice, relatore, trice. -
Avvisài v. a. donai avvisu, avvisare, signifi Auzzara s. f erb. azzara, e zara (tt. rr. de
care, dare avviso, accennare, Po informai, in logus diversus) erba de cenciosi t. fam. clema
formare, far sapere, ragguagliare, dar rag tide vitalba T. Bot (Clematis vitalba. Linn.)
guaglio, notizia. Po ammonestai, ammonire. Nota: Dicesi in Toscana Erba de cenciosi,
Po avvisai a boxi, zerriai, chiamare. perchè i poveri applicano sulla cute le foglie
Avvisamentu s. m. avvisamento. M. avvisu. stiacciate per farvi dell' escoriazioni, che sem
Avvisàu, da part. avvisato, avvertito, infor brano ulcere, ond' eccitar l' altrui commisera
mato, cerziorato: ammonito: chiamato. M. su zione. V. Dizion ragionato di Agricoltura alla
verbu. -
ziare, fare, render vizioso, corrompere. Avvi Axedùmini s. m. acetosità, acidezza, acidità,
ziaisì v. r. faisì viziosu, inviziare n. guastarsi, acidume . Po ſermentazioni. M.
divenir vizioso, tristo, intristirsi, incattivirsi. Axiàu , la agg. t r. M. arrosciu..
Avviziàu, da parti inviziato, divenuto vizioso, Axina s. f (de acina, ae granello dell'uva)
corrotto, tristo, intristito. fruttu de su sermentu, uva. Axina de parra,
Avvocaisì v. n. p. raccumandaisì, implorai o de parrali, uva pergolese, o di pergola. Axi
favori, o protezioni , auxiliu de algunu, racco na de tres bortas, trva di tre volte. Appicconi
mandarsi, domandar soccorso, aiuto, implorar di axina, penzolo d'uva. Axina de margiani,
l'altrui favore, mettersi sotto l'altrui tutela, o erba, fitolacca, uva turca, uva di volpe. Varias
protezione. Avvocaisì a is Santus, implorare il ispezias di avinas : Biancalucida, albaluce: Bo
patrocinio de' Santi, raccomandarsi alla loro vali, mostaja: Corniòla, uva galletta: Galopu,
protezione. uva colombana: Malvasia, malvagia ; su binu,
Avvocàu, da part. che si è raccomandato, malvagia , vino di Candia : Monica, si creit
che ha domandato soccorso, che ha implorato essiri la canajuola: Muscadeddu , uva mosca
i altrui protezione. della, uva ſpiana: Muscategliò, e muscatellò,
AXI AZZ II5
mazzare. Portai una cosa azzapula azzapula, a Azzicorrài v. a. (t. fam.) s' effettu chi fait su
strapazzu, strabalzare, balestrare, fare alla calori de su fogu, e ancora su Soli a is peddis,
palla d una cosa. Po assacchittai v. n. comenti e cosas similis, contrarre, increspare. M. arrun
fait su carru in camminu perdosu, strabalzare, zai. Po coiri troppu, e casi turrai, far torrido,
trabalzare. M. assacchittai. Azzapulaisì v. r. sbat secco, abbrustolire. Azzicorrai su pani, rendere,
tersi, agitarsi. Azzapulai v. a. ghettai zapulus fare il pane sgretoloso. P
II4 AZZ
B
Azzicorràu, da part. contratto, increspato:
abbrustolito. In forza di agg. Pani azzicorrau, AvvERTIMENTo -
luzzato, stizzato, incollorito. Pilus azzuzzuddaus, Baccelſinu, ma agg. chi produsittegas. Planta
peli irsuti, irti , orridi , ruvidi, ispidi. baccellina, pianta baccellina.
BAC BAG I I5
tagna, forra, caduta, gola di montagna. Baghìglia s. f spezia de traballu, chi si fait
Baculometria s. f. ſº
G. e L.) arti de me cun s agu, catenella.
surai lineas accessibilis e inaccessibilis, bacu Baghigliaisì v. n. p. (t. r.) M. maniggiaisì.
loinetria . Baghilla (t. r.) M. baghiglia.
Bàculu s. m. (t. lat.) bacolo, bastone. Baculu Baghillaisi (t. r.) M. baghigliaisì.
pastorali, rocco, pastorale. Bagna s. f. (t de s'usu) sa parti umida de
Badalocài v. m. (de 6aro)oyeo, multa et ina is pappais, intinto. -
abbazìa. -
nas plantas, bagas de lau, coccole d'alloro. Bajanismu s. m. Eresia de Baju, Bajanismo.
M. bacca. Bailonàu, da agg. (T. de s' Arald.) si narat
Bagabundu, da agg. t. b, vagabondo, errante, de is animalis pintaus cun d' unu bastoni intre
ramingo. M. vagabundu. is dentis, bailonato.
Bagadia s. f. nubile, libera, maritanda. Bajocca s. f muneda sarda e romana, bojocco,
Bagadialla s. f. (t. r.) multitudini de giovunus 8 danari.
liberus, gioventù, giovani scapoli. Bajoccu s. m monocolo. Bajoccu a s ogu de
Bagadiu s. m. scapolo. In forza di agg. libero, manca, mancinocolo. Bajoccu, ca agg. sguercio.
smogliato, senza moglie. Bajonetta s. f bajonetta, - -
Bagàgliu s. m. (t. ital. già in usu) equipaggiu Bairàm s. m. sa Pasca de is Turcus, bairàm.
de Sordaus, bagaglio, fardaggio. Cantidadi de Baju, ja agg manta de cuaddu, bafo. Raju
bagaglius, bagagliume. u, o claru, bajo chiaro, lavato, o bajo sbia
Bagantinu s. m. (t. r.) kogu rasu ind' una to. Baju castangiu, cavallo castagnino. Baju,
bingia, o senza essiri plantau a bingia, radura tintu, oscuru, o uscrau t. r bajo fuocato,
di una vigna. Lastr. -
bruciato. -
Baganza s. f. (t. r.) in logu de vacanza, e si Balànu s. m. (T. Anatom.) balano, ghianda.
usat po dì de festa, festa, giorno di festa. Ba del membro virile.
ganza nodida, festa di precetto. Balanza s. f. (t. cat.) bilancia. Su ferru, chi
Bagassa s. f. (t. cat.) bagascia, puttana, bal sustènit is platus, ago. Agulla de sa balanza,
dracca, landra, cattiviera. Faisa bagassa, put bilico. Is platus de sa balanza, i gusci, le coppe.
taneggiare, far la puttana. Andai a is bagassas, Essiri in balanza, in equilibriu, no propendiri a
puttaneggiare, frequentar le puttane. una parti nè a s'atera, essere, stare in bilico.
Bagnssedda s. f. dim. (dd. pron. ingl.) putta Stai in balanza si narat de sa muneda, chi no
nella, squadrinella, squadrina, zimarrina. estiscarsa, mancai no calit, stare in bilancia,
P 2.
I 16 BAL BAL
Donai sa ghettada a sa balanza, dare il tratto cosa, faidda fruttai, far valere una cosa, ca
alla bilancia. Balanza de carrozza, aundi sunt varne il maggior utile, che si può. Faisì baliri,
attaccaus is tirantis, bilancia della carrozza. Po dimostrai su poderi suu, farsi valere, dimostrare
unu de is signalis de su Zodiacu, bilance. Fai la sua possanza, non si lasciar sopraffare. Ba
perdiri s' equilibriu a sa balanza, sbilanciare. liri mellus, valer di meglio, tornar meglio. Po
S'azioni de perdiri s' equilibriu, sbilanciamento, significai, trattendu de sensu de paraulas, si
sbilancio. M. sbilanciu. Maistu de balanzas, e gnificare, valere. Po essiri in vantu, valere, esser
su bendidori de issas, bilanciajo. Pesai in balanza, in pregio. Balirisì di alguna cosa, serbirisindi,
bilanciare, pesar con bilancia. Pesau cun ba valersi di alcuna cosa, servirsene. Balirisì di al
lanza, bilanciato. guna persona, prevalersi di alcuna persona.
Balanzai, pesai cun balanza, balanzau ec. M. Baliri v. n. in terminu de giogu, sa posta balit,
balanza. bandat sa posta, vale la scommessa. Baliri una
Balanzedda s. f. dim. (dd. ron. ingl.) bilan figu siccada, valere un ficco secco, un lupino.
cetta, bilancina, bilancino. o su pesu de sa Balista s. f. strum. militari antigu, balista.
muneda, saggiuolo. Balistica s. f. (T. de Matemat.) scienzia, chi
Balanzèri s. m. Maistu de balanzas, bilanciajo. trattat de su motu de is corpus gravis ghettaus
Balanzinu s. m. su tempus de su relogiu, bi in aria in calisisiat direzioni, chi bengant ispin
lanciere. Po sa parti de sa carrozza, aundi si tus, balistica.
attaccant is tirantis, bilancino. Balla s. f. palla. Balla de roba, balla. Fai a
Balariàna. M. baleriana. balla. M. imballai. Colpu donau cun balla de
Balaustru s. m. balaustro. nì, pallata. Balla imcadenada, angelo.
Balbuziai v. m. (t. ital. già in usu) balbettare, Balla t. di esclam. (de 6axs, heu, papae) càz
balbutire, balbuzzare, balbuzzire. Po acchic zica, canchero, cappita.
chiai, armeggiare, tartagliare. M. acchicchiai. Ballàda s. f ballata.
Balbuzienti v. agg. (t. ital. già in usu) balbu l'alladòra v. f ballatrice.
ziente, balbettante, balbo, bleso. Balladòri v. m. ballatore. M. ballarinu.
Baldacchinu s. m. baldachino. Su celu su Ballài v. n. (de 62))ago, ballizo, eo saliens) bal
steniu de is bastonis, cielo. Su "o siat lare. Ballai confusamenti, senz' ordini, ballonzarc.
sa guernizioni pendenti de su celu, drappellone. Ballai in sa corda, ballar sulla corda. Ballai a
Baldàu, da e bardàu, agg. assiderato, attratto. ballu tundu, riddare. Ballai a cantu, carolare,
Brazzu baldau, braccio secco. menar carole. Mi ballant, mi sanziant is dentis,
Balèna s. f balena, ceto. mi ballano i denti. Ballai de nou, riballare.
Baleriàna t. r. M. valeriana. Ballarinu s. m. ballerino. Ballarinu de corda,
Balestra s. f strum. de gherra, balestra. Tiru ballerino da corda, ballator sulla corda, an
de balestra, balestrata. Su fusti de sa balestra, dator sul canapo, funambolo. Po Maistu de
teniere. Carrigai sa balestra ſig pappai troppu, ballu, ballerino.
caricar la balestra. -
sonu, o segundu su Santu s'incensu prov. qual in disparte. Lassai a banda, lasciar da banda.
ballata tal sonata. Zerriai a banda, chiamar da banda. Passai de
Baloccu s. m. balocco. banda a banda, de una parti a s'atera, pas
Balòna s. f. (t. cat.) insegna del collar da º sare da banda a banda, da una parte all' al
Prete. tra. Po insigna militari, banda. Po su velu de
Balordamenti avv. stolidamente, scempiata donai sa benedizioni de su Segnori sacramen
mente, balordamente. tau, velo.
Balordeddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) Bandàu, da " bandato. Po su chi portat
stolidetto. s'insigna de cava f, ria, bandato, banderese, pen
Balorderia s. f balordaggine, bessaggine, sto noniere. M. Alfieri. -
Bancu e bangu s. m. banco, banca. Bancu Bàntidu s. m. (t. r.) fattanza. M. vantu.
po segai pezza a su pubblicu, desco. Su logu, Bantu s. m. M. vantidu, e vantu .
aundi est s ordini de is bancus de segai sa Baràggia s. f. (t. sp.) intrigo. Poniri in ba
pezza, beccheria. Bancu de fusteri, pancone. raggia, in pretensioni, contendere, aver compe
Bancu di arena, o sicca, banco d'arena, secca titore. Baraggia de cartas, mazzo di carte.
di mare, o di fiume. M. sicca, e bangu, Baraggiài v. a. (de barajar sp.) e si narat de
Banda s. f laus, parti, banda. Poniri a banda, is cartas de giogu, baraggiai, o fai cartas, me
in disparti, metter da banda, porre da costa, scolare, mischiare, scozzar le carte.
I I8 BAR. BAR
mis, bargiglio. Barbas, o alettas de su pisci, Barcaxu s. m. (t. deriv. forsis de su spagn.
barbette. Barba de cometa, criniera, coda, barcaje) e algunus aterus pronunziant a capric
barba della cometa. Fai barba, o bagai barba ciu, bracaxu, brocaxu, orcaxu ec. Passu,
si narat de planta, chi hat fattu rexini, barba o abertura fatta in is cungiaus po passai carru,
re, barbicare, radicare. Abbarrai a barba a o cuaddu, calaja, valico, varco, passaggio, e
sciutta fig. mo podiri cuntentai su disigiu suu, guado, Gagl. M. orcaxu.
attaccar le voglie alla campanella dell'uscio , Barchèri s. m. barcajuolo, barcarolo, barca
non cavarsi le voglie. ruolo, navicellaio. Barcheri, chi passat genti in
Barbài v. m. fai barba, o rexini, barbicare, is arrius, navichiere, navalestro.
radicare. M. rexinai. Barchitta ) s. f. dim. (dd pron. ingl.) bar
Barbaramenti avv. barbaramente, crudelmente, Barchivedda 'chetta, barchettina . Barchitta
atrocemente, erudamente, con crudezza. fatta de unu truncu de arburi scavau, piroga.
Barbarescu, sca agg. barbaresco, barberesco. Barchitta de s'incensu, navicella.
Barbàricu, ca agg. barbarico. Barcili s. m. logu de cunservai aqua, vasca,
Barbaridàdi s. f atrocità, barbarie, crudeltà. bacino, serbatoio d'acqua. Si si cunservat po
Barbarismu s. m. (T. Gr.) errori de linguag si depurai, depuratorio,
giu, barbarismo. Barciòni s. m. chiavistello, catenaccio. Su na
Barbarisài e barbarizzài v. n. (T. Gr.) com seddu, aundi intrat su passadori, boncinello.
mittiri errori fueddendu o scriendu, barbareg Barcòna s. f. accresc. barca manna, barcone
giare, commetter barbarismo. Barcòni, e balconi s. m. balcone.
Barbaru s. m. chi ammesturat linguas fued l'arcu s. m. (t. ital.) logu, aundi s'inserrant
dendu, farlingotto. - is feras de dogmia razza po dilettaisì de sa cassa,
Barbarulatinu s. m. barbarolatino, latino im barco, e parco. - -
trottola. Si no portat su spigoni de ferru, pa lassat maliziosamenti senza pleniri, fogna. Fai
lèo, fattore. Sa linna, legnaccio. Fai ballai sa barraccas in sa mesura, o mesurendu, ſognare,
bardufula, " irare, far voltolar la trottola. far fogne.
Sa bardufula ballat, girat, la trottola ruzzola, Barracellàu s. m. compagnia di bargelli.
gira. Sa bardufula s'est iscordada, e hat fertu Barracellu s. m. (de barrachel sp.) bargello.
in terra de costau, la trottola ha fatto cappel Barracchedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) ca
laccio. Fittulu signali chi fait su ferru de sa pannella, capannetta, baraccuzza.
bardufula tirada asuba de un'atera, buttero. Barragànu s. m. baracane, baracano.
Arrezzetài sa bardufula, term. de piccioccus di Barrancu s. m. (t. sp.) fig. difficultadi, im
arruga, si narat de bardufula, chi girat disu barazzu, difficoltà , imbarazzo, intoppo.
guali, barberare. Barricada s. f. (t. ital.) reparu de linnami
Bareocolimbica s. f. (T. Gr.) parti de sa Sta ni ec. po impediri su passu a s' enemigu, bar
tica, chi trattat de is chi nadant, e domat ra ricata .
xoni, poita taliorta s annegant, bareocolimbica. Barrièra s. f. (t. fr.) serradura fatta a listro
Bareodesia s. f. (T. Gr.) parti de sa Statica, mis, a zivinas, o a palus mannus, barriera,
chi trattat de is cosas chi s'affundant, e si mo barricata, sbarro, steccata, steccato, stecconato,
vint asutt'aqua, bareodesia. palancato, rastrello. Serrai a barriera, abbar
Bargamotta. M. bergamotta. rare, cancellare, steccare, steccatare, chiudere
Baricozia s. f. (T. Gr. Med.) grajori di ori a steccato, a cancello, a sbarro, con barriera.
gas, baricozìa: Bonav. Po simili serradura, chi si fait in is capellas,
Barifonia s. f. (T. G.) difficultadi de fueddai, cancello. Barriera pitica, cancelletto. Barriera
barifonìa. Bonav. manna, cancellone. Barriera ananti de unu ser
Barigài v. a. (t. r guastau de rapnzo transeo) ragliu, antiserraglio.
passai, superai, passare, superare, attraversare. arriga t. sp. usau po burla. M. brenti.
Barigai su jerru, passare, superar l'inverno. farriſ ddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) bari
Barigàu, da part (t. r.) passato, superato. letto, barletto, barilotto, caratello.
Abarigau, e abbarigau avv. (t. r.) segundu s' Barrilettu s. m. dim. strum. de fusteri, bar
usu comunu, pusti cras, dopo dimani. Segundu letto, granchio. Barrilettu de su tamburru de
algunus, dinnanterisèru, jer l' altro, avant jeri. su relogiu, bariletto del tamburo, dov'è la mol
Baritonu, ma agg. (T. G.) baritono, contrab la maestra.
basso. Verbu baritonu narant is Gregus, su chi Barrili s. m. barile. Barrili de salamini, bar
tenit s'accentu gravi in s'ultima sillaba, verbo glione. Barrili di arengu, barile di aringhe. Is
baritono. marineris, chi ponint s'arengu in is barrilis,
Barnabitas s. m.pl. Religiosus de S. Barnaba, caratellanti.
Barnabiti. Barrilotta s. f. dim. bariletta, barletta, bar
Baromètricu, ca agg. (T. G.) barometrico. lotta. Maistu de barrilottas, barlettajo.
Baròmetru s. m. ti, G.) strum. po cono Barrilottu s. m. dim. barilotto. Barrilottu po
sciri sa gravedadi de s' aria, e sa pressioni, poniri ollu, axedu ec. doglio. Gagl.
barometro . Barrina s. f. (t. cat. e berrina de verrina, a
Baròna s. f barona , baronessa. strum de maistu de linna, succhio, succhietto,
Baronàda s. f. baronata , bricconeria. trivello. Maistu de barrinas, succhiellinajo.
Baronàggiu s. m. baronaggio. Barrinadùra s. f. M. barrinamentu.
Baroneddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) baron Barrinài v. a. (t. cat. e berrinai de verrinare
cello, baronetto. lat.) succhiare, succhiellare, succhiellinare, tri
Baronescu, sca agg. baronesco. vellare, forare con succhio.
Baronessa. M. barona. Barrinamentu s. m. succhiellamento.
Baròni s. m. barone. Barrinàu, da part. succhiellato.
Baronìa s. f baronìa. Barrinedda s. f, dim. (dd pron. ingl.) suc
Baronissa . M. barona. chielletto, succhiellino.
Baroscòpiu s. m. (T. G.) macchina po co Barritta s. f berretta, berretto. Barritta de
nosciri is alterazionis in su pesu de s'atmosfe tres puntas, berretta trifida: Berritta de quat
ra, baroscopio. tru puntas, berretta quadrifida. Maistu de bar
Barra s. f. (t. cat. e ancora in fr. barre) ossu rittas, berrettajo.
aundi sunt is dentis, mascella, ganascia. Sa Barritta s. f. dim. pezzu de ferru, o de linna
barra superiori, mandibula. Sa barra inferiori, po porta, o po ventana, spranghetta.
mascella inferiore. Barras mannas, mascelloni. Barrittedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) berret
Colpu donau a barras, mascellone. Fai is bar tina, berrettino, berrettuccia. -
Barritòna s. f. accresc.
ras, pappai cun appetitu, sbattere il dente.
Barra de su timoni, ribolla del timone. Barra Barrittòni s. m. accresc. ) berrettona, berrettone.
de ferru, o de linna, cinghia, spranga di ferro, Barrixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) mascel
o di legno. Porta assegurada cun barra, o stan lina, gottuzza. Barrixedda de ferru, o de linna
ga, porta sprangata. Assegurai is portas cun po porta ec. spranghetta. Po su ferru, aundi in
barras, o traversas, sprangar gli usci . casciat sa manetta, chi serrat sa ventana, scagnetto.
Barrabàs e Barrabassu. M. Satanassu. Barròsu, sa agg. (t. b) vorace, divoratore, trice.
Barracca s. f. (t. cat.) capanna, baracca. Barriudu s. m. M. berrudu. -
Bàrziga s. f. giogu de cartas, bazzica. Bàsidu s. m. (de basium ii) bacio. Basidu forti
Barzòlu s. m. (de bressòl cat o de berceau fr.) donau appiggendu is murrus, baciozzo, bacio sodo,
culla, cuna. Sanziai su barzolu po dormiri is appiccante. Donai basidus, appiccar baci, baciarc.
pipius, cullare, dimenar la culla, dondolar la In logu de basidu usaus ancora poppa (de su gregu
cuna. S'arcu, chi si ponit in su barzolu po no Poppysmus osculum) bacio.
suffòcai is pipius, cassetta da zana. Basilàri agg. (T. Anatom.) arteria basilari, ar
Basadòra v. f. baciatrice. teria basilare.
Basadòri v. m. baciatore, baciante. Basilianus s. m. pl Religiosus, Basiliani.
Basài v. a. (de basio, as) baciare, dar bacio, Basilica s. f. (T. G.) Cresia principali, o regia,
appiccar baci. Basai frequenti, baciuccare. Basai Basilica.
de nou, ribaciare. Basai a spizzulus, baciare a Basilicu, ca agg. (T. G. Med.) vena basilica,
pizzicotti. Basaiù v. r baciarsi. vena basilica, epatica, jecoraria.
Basaliscu s. m. (T. G.) serpenti fabulosu, Basilicu s. m. spezia de unguentu, basilico.
basilisco. Basina s. f. tela de cotoni, bambagino. Ba
Basamànu s. m. baciamano. Basìnu s. m. / sinu de filu e de cotoni, dobletto.
Basamattònis s. m. e f. bacchettone, bacchettona, Basòni s. m.guardianu de cuaddus, o de sa tanca
spigolistro, spigolistra, baciapile, graſfiasanti, ha de is cuaddus, buttero.
ciapolvere, picchiapetto, stropiccione, torcicollo, Bassa s. f. (t. sp.) cesso, destro, cacatoio, la
santinfizza. trina. Su fossu de sa bassa, bottino, fogna, pozzo
Basamentu s. m. baciamento. Po membru de nero,pozzo smaltitoſo. Su tapu de sa bassa, carello,
piedestallu de columna, basamento. - - - eariello. Limpiabassas s. m. nettacessi.
Basapèis s. m. erba, e cun ateru nomini spina Bassèri s. m. votacesso, nettacessi, purgator
zurpa, tribolo terrestre. - di fogne.
Basau, da part. baciato. Basau de nou, Bassetta s. f. (t. ital.) spezia de giogu de cartas,
ribaciato. bassetta.
Basca s. f. (de vasca sp. cambiàu s'v in b) Bassina s. f. " cat.) spezia de serviglia, o
caldo, calore. Basca eccessiva, arsione, caldo ec platu po faisì sa barba, bacinella, bacino, bacile,
cessivo. Sentiri meda sa basca, curare il caldo, nappo. Po sa scivedditta de sciaquais is manus,
sentirlo assai. Bascas de sa morti, angoscie della catinella.
morte. Bassinàda s. f. (t. sp.) pitalata. Franzios.
Bascèsa s. f bassezza. Povilesa, bassezza, viltà. Bassinedda s. f dim. (dd pron. ingl.) bacinetta.
Bascettu s. m. dim. strum. music. bassetto. Bassineddu s. m. dim. " pron. ingl.) can
Baschitta s. f. dim. calduccio, caldo moderato. tarello, e canterello, canteretto.
Bascià s. m. Bassà.
Basciàda s. f. M. calada.
Bassinèra s f nettacantari, colei, che netta
i cantari.
Basciamenti avv. bassamente, basso. Po vil Bassìnu s. m. e bassìn ancora in franz. can
menti, bassamente, vilmente, abbiettamente. taro, cantero; pitale, pagu in usu.
Basciòni s. m. accresc. strum. music. chi serbit Bassottus s. m. pl. (t. ital.) pappai fattu de
de basciu in is cuncertus de is oboes, bassone. lasagnas, o arrosu, bassotti.
Basciotteddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) Basta s. f basta. Basta de bisturi, giro, girata.
assai basso, o bassa, nano, na. Bastabili agg. bastabile, sufficiente.
Basciottu s. m. omini basciu, bassotto. Bastài v. m. bastare, essere assai, essere a suf
Basciottu, tta agg. dim. bassetto, alquanto ficienza. Bastai s' animu, su coru, bastar l'
basso. animo, il cuore.
Bàsciu s. m. basso, fondo, profondità. Po una Bastantementi avv. bastantemente, bastevol
boxi de su cantu, e po strum. music. basso. Is mente, bastante, a sufficienza.
parte deretana, le parti da basso.
i"artis de basciu, Bastanti agg. bastante, bastevole, sufficiente.
su basciu de una domu, pian terreno, sottano, Bastarda s. f sa vela prus manna de una ga
stanza sottana. lera, bastarda.
Basciu, scia agg. basso, inferiore, profondo. Po Bastardamini s. m. bastardume.
vili, abbietto, basso, vile, umile, infimo. Genti Bastardeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) bur
bascia, gente bassa, plebaglia. Missa bascia, dixeddu, pipiu spuriu ghettau in s' ospedali,
Messa piana. Paisus bascius fig. preterito, parte bastardello, trovatello. Spedali de custus pipius,
deretana. spedale de trovatelli; in Firenze degl'Innocenti.
Bàsciu avv. basso. Fueddai basciu, o in basciu, Bastarderia s. f bastardaggine, bastardezza,
parlar piano, sommessamente, parlar di sop bastardigia.
piano. Evacuai pobasciu, scaricare, evacuar per Bastardu, da agg. burdu, spuriu, adulterinu,
secesso.
bastardo, degenere, adulterino, spurio, ster
Basciu prep. sotto. Basciu sa fidi, su fueddu, ec. pone. Po aresti trattendu de plantas ; lattia ba
o donada sa fidi ec. sotto la fede, la parola. data starda, aresti, o burda, lattuga bastarda.
la fede, la parola. Basciu pena de sa vida, sotto Bastàsciu s. n. ( o de bastagio ital, ant. o de
pena della vita. bastair cat. e s unu e s'ateru derivat de su gregu
Basciùra s. f. (de bassura ital, ant.) bassezza. 6zzzio bastazo, bajulo, gesto.) facchino, bajulo.
Basciurilievu s. m. bassorilievo. Po bastasciu de cuaddu armau, asticciuola,
Bascosu, sa agg. caloroso. Logu bascosu, sca trave maestra. Bastasciu de cadira, portantino,
lentau de su Soli, caldina, caldino, n. sust. seggettiere, facchino da bussola.
Basi s. f. (T. G.) base. Basi fundamentali, base, Bastat avv. basta, a bastanza, a sufficienza .
sodo. Basi intre duas columnas, sopraccolonnio. Po in summa, basta, in somma, in fine. Ba
Basideddu s. m. dim. (dd. pron. ingl.) bacigno, stat bastat, manera de imponiri silenziu, basta
baciucchio. basta, fate silenzio, tacete.
BAS BAS 12I
pintoris, bacchetta. Bastoneddus plur. sunti cer Battallài v. n. (de 62rra orgo battarizo, garrio,
tus membrus di Architettura, chi si faint asut tumultuose loquor) strepitai fueddendu, fai con
ta su cordoni de su gurnisoni in is capitellus, fusioni, contendere, altercare, disputare, bato
e in is colunnas in forma de bastonis, e taliorta stare, schiamazzare, riottare, strepitar parlan
de granus infilaus po ornamentu , astragalo, do , far baccano, batosta, confusione, tumulto.
bottaccio, modanatura, bastoncini, bottaccini, Battallamentu s. m. contendimento, contesa,
tondini. S ornamentu però fattu in forma de confusione. M. battalla.
dentis, dentello. Battallàu, da part. conteso, disputato, strepitato.
Bastòni s. m. bastone, fusto, bacchio. Basto Battallòni s. m. accresc. battallu mannu. bat
mi de cumandu, bacchetta, bastone di coman taglione.
do. Bastoni de zurpu, batocchio. Bastoni nuosu, Battallu s. m. battaglio, batocchio.
o cun mazzocca, mazzero. Bastoni de pellegri Battaria s. f. (T. Gr.) baccano, confusione,
nu, bordone. Bastoni o asta de sa cruxi, asta strepito, schiamazzo, tumulto. Donai battaria
della croce. Bastoni po castigai is forzaus, cor a totus, poniri in confusioni su logu, travaglia
dino. Bastoni popattiri sa lana, camato, vetta. re, tormentare, agitare, turbare, inquietare,
Bastoni de pastori, vincastro, pedo. Bastoni si dar travaglio a tutti,
marat unu e ateru listroni de una scala de linna Battellàda s. f barcada, battellata.
portatili, aundi benint incasciaus is gradinus, Battelleddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) bat
staggio, pl. gli staggi. Bastoni curzu, o arrogu telletto.
de bastoni po usu de murigai, o forrogai al Battenti s. f. (T. de Piccaperderi) pei deret
guna cosa, frugatoio, frugone. Colpu de ba tu de una porta, battente, battitofo, stipite. Is
stoni suttili, bacchettata. Colpu de bastoni man battentis, gli stipiti, i cardinali M. pei derettu.
nu, bacchiata. Bastoni de sa cassia , baccello, Battenti v. agg. battente, che batte. Porta bat
bocciuolo. Puntali de su bastoni o de ferru, o tenti, o battiporta, uscio con serratura a sdrucciolo.
de lottoni, calzuolo, gorbia. Po membru de Batteria s. f. logu armau de cannonis, bat
rnisa, o de colunna, bastone, bastoncino. M. terìa. Batteria de coxina, batteria da cucina,
fi. Bastoni de sa beccesa fig. ajuto, utensili, masserizia da cucina. -
appoggio, bastone, sostegno della vecchiaja. A Battesimàli agg. battisimali, e battismali, bat
su bastoni fuit su cani, il bastone fa fuggire il tesimale, -
can dalle nozze. Castigai cun bastoni de cotoni, Battèu s. m. battello. Batteu ciattu, battello
gastigar col baston della bambagia. Cuniandai piatto. Marineris de batteu, battellanti. - -
citu, batter campagna, campeggiare. Battiri su Bauleddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) bauletto.
ferru calenti, mazzicare, battere il ferro caldo. Baùlu s. m. (t. cat.) baule, forziere. Baulu
Battiri su ferru , cand' est calenti prov. no per de mortu, cassa da morto. Maistu de baulus,
diri s'occasioni, batter il ferro, quando è caldo, forzerinajo. -
non perder tempo: Po sbattiri M. Battiri v. n. Baulòsu, sa agg. bavoso. Fig. tontu, bovu,
mi battit, mi palpitat su coru , mi batte, mi balordo, goffo, ignorante.
i" il cuore. Su pulsu battit, il polso batte. Bàulu s. m. boxi de su cani, abbajo, latrato.
Bazariottu s. m. si narat po su prus de is pic
attiri impari si narat de duus corpus durus,
chi s'incontrant cun impetu, collidere. Battiri ciocus di arruga mal educaus e libertinus, chi
de nou, ribattere. Battiri de nou muneda, ri giogant in is prazzas pubblicas, baroncello, ba
coniare. Battirisidda, battersela. Battirisì v. r. roncino, monello. In forza di agg. libertino,
arropaisì, battersi. Battirisì a sa disisperada, a vagabondo.
strupiadura, battersi a scavezzacollo, alla di Be boxi de sa brebèi, be.
sperata. Su battirisì de duas armadas, battersi, Beadèsa. M. felicidadi.
attaccarsi, azzuffarsi, venire a zuffa, alle mani. Beàdu, da agg. M. beatu.
Battiri v. a. (t. r.) M. portai. -
Beài v. a. fai felici, beare, far beato, felice.
Battisimu. M. Battismu. Beatificài v. a. beatificare. Po magnificai. M.
Battismu s. m. (T. G.) battesimo. Beatificanti v. sust. e agg. beatificatore, bea
Battista s. f. e agg. f battista, o tela battista, tificante.
BEA BEL I 25
chiezza. Ultima beccesa, decrepitezza, senio. Bellinu, ma agg. dim. bellino, belluccio,
Bècchicu, ca agg. (T. G. Med.) pindulas bec Bellittu, tta bellotto.
chicas, bonas po su tussi, pillole becchiche. Bellixeddu dda) (dd pron. ingl.)
Becciòni, na agg. accresc. decrepito, casca Bellòri s. m. (t. r. " bellore ital. ant.) M.
tojo, squarquoio. bellesa. -
Bècciu s. m. vecchio, anile poet. becciu frum Bellu s. m. bello, bellezza. In su prus bellu
zu, vecchio grimo, grinzo. li azzargiau, de s edadi, in su floride s edadi, nel più bello,
forti, sanu , vecchio rubizzo. Becciu scasso nel fiore dell'età. Fai su bellu ananti, e a pa
lau, stenteriau, barbogio, vecchio imbarbogito, las traixiri, aver miele in bocca, e rasojo a cin
rimbambito. tola. Ti fait su bellu ananti e a palas ti traixit,
Bècciu, cia agg. vecchio, attempato, antico, tal ti ride in bocca, che dietro te l'accocca.
senile, vetusto, antiquato, anticato. Becciu, chi Su bellu gustat a totus, il bello piace a tutti.
tenit ancora vigori, attempatotto. Becciu de longa Su bellu de Roma, il bel di Roma, il culo.
edadi, longevo. Beccia scarrabuddada espres. basc. Fai su bellu bellu, far il bel bellino. A bell'
vecchia accasciata, cascatoia, squarquoia. S'ab a bellu, a pag a pagu avv. bel bello, pian
bisongiu fait sa beccia curriri prov. bisognino la IPRO .
straziare, strazieggiare, fare sberleffi, scorbac Benaffettu, tta agg. affezionau , benaffetto,
chiare, scornacchiare, mettere in novelle. Faisì affezionato.
beffai, farsi scorgere. Benaguràu , da agg. benagurato.
Beſſamentu s. m. beffeggiamento, dileggiamento, Benallevàu, da agg. M. beneducau,
borteggiamento, motteggiamento, sbeffeggiamento, Benandàda s. f. bonapartenza, sa bonamanu,
scornacchiamento. M. i" chi si donata su muzzu de sa locanda, benan
Beffau, da part. beffato, sbeffato, deluso, de data. M. bonapartenza . . .
riso, schernito, straziato, motteggiato. - Benas s. f. pl (t pop.) calai in benas, gu
Befiianamenti avv. straziatamente, con ischerno, stai estremamenti, toccar l'ugola.
derisivamente. Benavventuranza s. f benavventuranza, fe
Beffiànu, ma. M. beffadori, ra. licità. -
Benazzòsu, sa agg. logu benazzosu, luogo ac Bencdittu, tta part e agg. benedetto.
quitrinoso, paludoso , guazzoso; Benedixenti v. m. e f. benedicente, benedi
Benazzu s. m. logu de benadroxu di aqua, tore, trice. -
Bemidèru, ra agg futuru, avvenire, futuro. coppette senza taglio. Su strum. po fai su ta
In su tempus " ru, nell'avvenire, nel tem gliu, scarificatore. S'operazioni de fai is ta
po futuro, o venturo. In s'annada benidera, o glius, scarificazione. i" manna, coppet
ventura, nell'annata futura, o ventura. tone. Bentosa si narat ancora su fumaiolu de
Benifattu, tta agg. benfatto, tta. is forrus, e similis, sfiatatojo, sfogatoio.
Benignamenti avv. benignamente. Bentosamenti avv. ventosamente.
Benignidàdi s. f benignità, bontà. Bentosidadi s. f flatu, flatuosità, ventosità.
Benignu, gna agg. benigno, affabile, cortese. Mexina, chi resolvit sa bentosidadi, medicina, e
Beninàsciu, scia agg. bennato. che carmina la ventosità .
Benintèndiu, ia agg. beninteso. Bentòsu, sa agg. ventoso.
Bèniri v. m. (forsis de 6xevo, eo, progredior) Bentu s. m. vento. Is quattru bentus princi
venire. Po suggediri, accontessiri, avvenire, venire, palis, i quattro venti cardinali. Tramontana,
accadere, succedere. Po bessiri, renesciri, riu tramontana, borea , rovajo, vento del Vord.
scire. Po arribai, venire, arrivare, giugnere. Po Mesugiornali, ostro, noto , vento meridionale,
provveniri, derivare, venire, nascere, procedere, o del Sud. Levanti, levante. Ponenti, ponente.
provvenire, aver origine. Po torrai, venire, ri Bentuestu t. r maestrali, maestrale. Gregali,
tornare. Cun s'infinitu de is verbus: Bengu de vento greco. Libecciu, libeccio, garbino, affricano
visitai a Tiziu, vengo da visitar Tizio. Si bengu affricino, Sud-ovest. Sciroccu, e sceroccu, sci
a ddu sciri, se vengo a saperlo. Bengu a mai, rocco, scilocco. Bentu furiosu e improvvisu de
vengo a dire. Cun is participius si usat po su terra, refolo. Bentus, chi sulant in tempus de
verbu essiri: De pagus benit, o est amada sa terminau de s'annu, etesie. Nuu de bentus,
virtudi, da pochi viene, o è amata la virtù. Cun scione, nodo, gruppo di venti, scionata. Na
is gerundius: Bengu osservendu, vengo osser vigazioni pigada segundu su bentu, rombo. Fait,
vando, osservo. Bemiri a is istrintas, venire alle currit bentu, fa, soffia , tira vento. Su bentu
strette. Beniri a fueddu cun algunu, abboccarsi, si fait forti, furiosu, il vento divien gagliardo.
venire ad abboccamento con uno. Beniri a fued Bentu, chi siccat , o abbruxat is plantas, vento
dus, a contrastu, venire a parole, o al contesa urente. Logu de meda bentu, spazzavento.
di parole, prender gara. Beniri a beni, venire Plenu de bentu fig. gonfio, superbo. Fueddai
a taglio, opportunamente. Beniri a beni, avve a su bentu, ghettai is fueddus a su bentu ſig.
nirisì, aderire, convenire, accomodarsi, avvenirsi. scagliar le parole al vento, parlare inutilmente.
Beniri sarragau, sarragaisì, affiocare, arrochire. Cambiaisì a dogmia bentu prov: teniri pagu fir
Beniri in seghitu, sottentrare. Beniri a conca, mesa, volgersi ad ogni vento. Po flatu de bren
in menti, venire in mente, cadere in cuore, in ti , flato. Pasciri de bentu ſig. ſ", di vento.
pensiero. Beniri facci po facci. M. incontrai. Be Pascirisì de bentu ſig. pascersi e i vento, pascersi
miri a manu , incontrai , venire a mano, trovare. come il cavallo del Ciolle.
Beniri a is manus, venir alle mani, alle prese, Bentucerbinu s. m. spezia de maladia, orticato,
attaccarsi, battersi. Beniri, de mancu, mancai, psidracia. (T. G. i" )
mancare. Beniri de mi in fortuna, divenir Bentulài v. a. sventolare, ventilare, ventolare,
povero. M. torrai de mancu . Beniri a origas, a spagliare il grano. Po fai bentu cun ventagliu.
notizia, venire a notizia. Beniri asutta, venir M. sventagliai. Bentulai candu currit bentu prov.
sotto. Beniri totu a unu pezzu po troppu gras no perdiri s' occasioni, battere il ferro, quando
sesa, introssirisì meda, intozzare, divenire at è caldo.
ticciato, membruto. Bcmiri a derettu , venire a Bequàdru s. m. caratteri musicali, bisquadro.
taglio. Benit forzosu fai custu, conviene, è uopo Berànu s. m. e in is biddas eranu, (ſorsis de
far questo. Beniri avattu, venir d' appresso. sapevo: vernus) primavera. De beranu agg ver
Beniri liquidu, illiquidire, divenir liquido. Be nale. Un arriundili no fait beranu prov. un fiore
miri a notizia spiendu, scoprire, rinveigare, spil non fa ghirlanda .
lare, risapere spiando. Beniri pringia, inciguer Berchidài v. n. (t. r.) M. zerriai.
si, ingravidare, ingrossare, divenir gravida, in Bèrchidu s. m. (t. r.) grido, strido, urlo.
cinta. Beniri a s'improvvisu, sopraggiugnere, M. zerriu . -
Berriòla s. f (de berriuola ital. ant.) ber sene. Bessiri foras de su plumbu, o de su lenzu,
rettuccia. - -
cumburu de mascu, o de vitella, chi cumpren abito rappezzato, rammendato. Bestiri ordinariu,
dit is duus peis di asegus unius, una lombata vestituccio. Bestiris beccius lassaus de portai,
di montone, di vitella: Schinali de porcu cun sferra, sferre. Segai unu bestiri a longu, po
is costas ispulpadas, costereccio: Filettu de porcu, chi stetat beni a sa persona de unu, chi cre
filetto, scamerìta : S'anguidda, o siat su filu scit de statura, tagliare un vestito a crescenza.
de sa mustela de bacca ec. filetto, porso ; mu Arruiri beni unu bestiri a sa persona, campeg
scolo psoas. T. Anatom. Is peis simplis, peduc giar bene indosso ad uno la veste. Su bestiri
ci: Is garrònis, ginocchielli: Carri sàpida, glan mali t'arruit, la veste mal ti campeggia indosso.
dula pancreatica: Budellus, o moccas, inte Calai unu bestiri a filicittus, consumaiddu, con
stini, budella: Brenti accomodada, ventresca: sumare, frustare, logorare una veste. Bestiri
Su callu, ventricino : Mazzamini, budellame, spacciau, veste logora. Bestiri largu, vestito van
frattaglie, interame, le interiora: Frisciura, co ato . Bestiri i" adattau a sa persona, ve
rata, o coratella: Sa cordula, treccia in Roma, stito, che torna bene, che sta bene indosso .
tessuto d' intestini a guisa di corda: Trippa, Bestiri serràu in zugu , veste accollata. Bestiri
trippa: Su centupilloni, il secondo ventre. M. di asutta, chi coberit de sinzu in basciu, cin
Centupilloni : Buttonis de mascu, de porcu ec. tino. Bestiri strintu, chi serrat bemi, veste, che
" : Sa nappa, rete: Nappa, o sagginu de serra alla vita, che combagia alla persona. Be
is budellus, strigolo : Figau de porcu cun sa stiri troppu scottau, o spritau, veste scollaccia
mappa, fegatello: Su sùmini, o sagginu de por ta, scollata. Su tagliu de su bestiri in s estre
cu, sugna : Su sagginu de is arrigus, sugnac midadi superiori. scollatura, Bestiri de sclavu ,
cio, il grasso degli arnioni: Is arrigus, lombi o de pellegrinu, schiavina. Bestiri corciau, o
lombetti: Arrigu, o arrigali cobertu, grassu, imbuttiu, imbottito.
lombi sugnosi: Arrigu braxu t. r. pagu grassu, Bestiròmi s. m. accresc. vestone, veste magnifica.
lombi magri, quasi spogliati di grasso: Sanguni Bestiu , da part. vestito. Nasciri bestiu, na
de porcu accomodau in dulci, dolcia. Trattendu scer vestito, essere avventurato. Bestiu cun pu
de pillonis ; Su brentigliu, ventriglio: Su culac lidesa raffinada, assettatuzzo, attillatuzzo, ve
ciu , codione: Su culacciu cun sa brenti, cu stito all' ultima pulitezza. Bestiu de nou, ri
laja: Sa barca, catriosso, ossatura del cassero. vestito.
Bestiàli agg bestiale, Bettònica s. f erba, bettonica. (Bettonica of
Bestialidàdi s. f bestialità. ficinalis "
Bestialmenti avv. bestialmente. Beta s. f fillu de cabriola, caprioletto. Si est
Bestiàmi (t. r.) M. bestiamini. fillu de mardina, cerbiatto, cervietto.
Bestiàmini s. m. bestiame. Bestiamimi grussu Bevida s. f bibita, bevanda. Bevida medici
e minudu, bestiame grosso e minuto. Bestiamini mali, bibita medicinale,
corrudu, bestiame cornuto, da corna. Bestiamini Bey s. m. Bey.
domau, bestiame domestico. Bestiamini aresti, Bia s. f (de via, ae) cammino, strada, via.
o arrùi t. r. bradume, bestiame brado, selvatico. Mostrai sa bia, su camminu, avviare, stradare,
Donai bestiamini a cumoni, in assocciamentu a instradare. Ingruxada de bias, capocroce. Pi
mesu guadangiu, e a mesu perdita, assocciare, gaisì sa bia in mesu de cambas, andaisindi de
dar bestiame a soccio, dare a sòccita. Accumonai pressi, mettersi la via tra le gambe, mettersi in
su bestiamini, aggreggiare. Arti de custodiai su cammino frettolosamente. Bia, o camminu de
bestiamini minudu, pecuaria. mesu, partito, o via di meszo tra i due estremi.
Bestiàriu s. m. custodiu de is feras, bestiario. Bia de latti, chi in is biddas marant bia de sa
Bestiazzu, zza agg e sust. bestiaccia, anima palla, trattu in su Celu, chi de notti stellada
laccio, animalone. cumparit biancu po sa grandu multitudini de is
Bestidùra s. f vestitura. Po bistiri abidu re i" via lattea, galassia. Biast. r. po bortas;
ligiosu, vestizione. tres bortas, tres bias tres fait noi, tre via tre
Bestiedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) bestiola, fa nove. M. borta.
bestiolina, bestioluccia. Biadèsa (t. r.) M. felicidadi.
Bestimenta s. f indumento, abito. Biàdu, da (t. r.) M. felici.
Bestimentu s. m. M. bestiri. Biancacciu, cia agg. chi tirata su biancu,
Bestioledda. M. bestiedda. biancastro, biancheggiante, bianchiccio, bian
Bestiolu s. m. e bestiola s. f. (t. r.) M. molenti. - cuccio, che tira al bianco, che biancheggia , al
Bestiòni s. m. accresc. bestione. beggiante, albicante, albiccio, albino. -
Bestiràcciu s. m. bestiri malu, vestaccia. Biancheddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)
Bestireddu s. m. dim. (dd. pron. iugl.) vestetta, bianchetto, bianchiccio, biancolino, albino, al
vesticciuola, vestitino. uanto bianco.
Bestri v. a. vestire. Bestiri de luttu, vestire Biancheria s. f biancheria, lingeria.
in gramaglia, portar gramaglia. Bestiri de nou, Bianchèsa s. f. M. biancura.
rivestire. Bestirisì v. r. vestirsi. Sa primavera, Bianchitta s. f. (t. sp.) biacca.
o su beranu bestit de birdi sa campagna, la Bianchittu, tta agg. dim. M biancheddu.
primavera fa verdeggiare, avverdisce campa Bianchiseddu , dda. M. biancheddu.
gna. Bestirisì v. n. p. o coberririsì de birdura, Bianchi si agg. (t. r.) M. biancacciu -
verdeggiare, verdicare, infrondarsi. Bestiri una Biancòri s. m. (t. b.) biancore. M biancura.
l" panneggiare una pittura. Bestirisì de Biancu s. m. bianco. Biancu de s'ogu, al
iancu, incamiciarsi di bianca veste, e fig. in bugine. Biancu de s'arburi, alburno. Biancu
cialdarsi. de s ou, albume. Nasciu de centu bianctus di
Bestiri s. m. abito, vesta, veste, vestimento, ou metaf nato da cento albumi. Tirai a su
vestito : Bestiri de luttu, gramaglia. Bestiri sim biancu, albeggiare, biancheggiare, tendere al
pli, abito succinto, negletto. Bestici azzapulau, bianco. Donai in su biancu, indovinai, indovi
I28 BIA BIC
nare il segreto d' un fatto. No sciri distinghiri de tantu in tantu in pagu cantidadi, spizzulai alguna
su biancu de su nieddu prov. non saper distin cosa, spilluzzicare. Èudda chi no biccat, hat
guere i fagiani dalle lucertole, o il baccello da' biccau prov. chi non mangia a desco, ha man
aternostri. Lassai in biancu, lasciare in bianco. giato di fresco. Biccaisì v. n. p. figur. spizzulaisì,
" fai biri su biancu po nieddu prov. una certai, contrastai, ingiuriais cun fueddus, lez
cosa poun atera, voler mostrar la luna nel zicarsi, garrire tra loro.
pozzo. Biccalinna s. m. volat. picchio.
Biancu, ca agg. bianco, ca. Domai carta bianca, Biccamentu s. m. beccamento. Trattendu de
lassai in arbitriu, dar carta bianca. cosas de pappai, spilluzziccamento.
Biancùra s. f bianchezza, candidezza, albedine. Biccapimpirinas s. m. e f beccabriccioli.
Biaràva s. f. spezia de rexini tuberosu, chi Biccati, da part. beccato. Po spizzulau, bezzi
cottu si pappat a insalada, erba rava, barba cato. Biccau " nou, ribeccato. Trattendu de
bietola. (Beta vulgaris. V. Pollin.). cosas de pappai, spilluzzicato. M. su verbu.
Biasciadira s. f. (t. r.) a biasciadura avv. ob Bicchillòi s. m. babbaccio, babbèo, baccel
bliquamente. M. sbiasciadura, -
lone. M. buccabentu, buccamindottu, lollòi.
Biasciai v. n. (t. r.) M. sbiasciai. Bicchixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) piccol
Biàsciu, scia agg (t. r.) obbliquo, schincio, becco, o rostro. -
M. sbiasciu. -
Biccu s. m. bucca de is volatilis, becco, rostro.
Biàsciu avv. (forsis de biais fr.) t. r. De bia Biccu mannu, beccaccio. Portai su biccu sanu
sciu, de traversu, di schiancìo, a sghembo, a fig. no perdiri sa gana de pappai, aver sempre
sghimbescio, a schisa, in tralice. Segau de bia buon appetito di mangiare. Biccu strum. de plata,
sciu, in forma de gaja, gheronato, tagliato a o de lottoni fattu in forma di agu po affibbiai
gheroni. M. sbiasciu. - cossus e cottiglias, infilacappi. Biccu de cordo
Biàxi s. m. viaggio. Po andada, andata. Po nera, puntal d aghetto. Biccu de canadeglia, e
portada, o carrigu: Biaxi de linna, de fascinas, de vasus de stillai, beccuccio. Biccus de una co
un carico di legna, di fascine. rona, merli. Biccu de is fruttas, su tanaxi t. r.
Biazzeria. M. spacconeria. picciuolo, gambo. Frutta cun biccu, frutta gam
Biazzèsa s. f. valentia, prodezza, valore, buta. Poniri su pappai in su biccu a is pillonis,
valentìa . imbeccare. Sa " chi si ponit, imbeccata.
Biazzu, za agg (forsis de 6tzgo biazo, invado, Biccùdu, da agg., chi portat biccu, rostrato.
per vim ectorqueo) valenti, prode, valoroso. Biccugrussu s. m. volat, frosone. Cett.
Biberadòriu s. m. e corruttamenti biperadoriu, Bicòcca s. f. (t. sp.) M. caritta. Bicocca po
logu di aquai is animalis, abbeveratoio, beveratoio. paisu piticu, terricciuola.
ibibili agg bonu a biri, bevibile, bevereccio, Bicornu, ma agg. de duus corrus, bicorne,
gradevole a bere. bicorno.
Bibita s. f. (t. ital. in usu) bibita, bevuta. Bidazzòni s. f maggese. Bidazzoni plena, i
Bibitòriu ia agg. (T. Med.) musculu bibitoriu seminati. Bidazzoni messada, i campi mietuti.
de s ogu, adduttore, muscolo bibitorio. Lastr. Bidazzoni maniggiada sa prima borta,
Biblia s. f. (T. Gr. e totu is derivaus) Bibbia. maggese rotta, i divelti. Lastr. Bidazzoni lassada
Biblicu, ca agg. biblico. a cortura, o senz' arai, novale, i sodi. Lastr.
Bibliòfilu s. m. amanti deliburus, bibliofilo. lidda s. f. (dd pron. ingl.) contado, casale,
Bibliografia s. f scienzia de su Bibliografu, villaggio.
bibliografia. Biddaja s. f. (dd pron. ingl.) contadina.
Bibliografu s. m. su chi est versau in sa co Biddàju s. m. (dd pron. ingl.) contadino.
" de is liburus, e chi 'ndi tessit is cata Biddàju, ja agg. M. biddescu.
ogus, Bibliografo, Biddèscu, sca agg (dd pron. ingl.) contadinesco.
Bibliomania s. f. (T. G. Didasc.) passioni de Biddiu s. m. "ipron. ingl.) bellico, ombel
possediri medas liburus, Bibliomanìa. lico. Cordoni de su biddiu, belliconchio, tralcio
Bibliòmane s. m. (T. G. Didasc.) omini ap del bellico, cordone ombellicale. Su fossixeddu,
passionau po teniri medas liburus, Bibliomane. gangame, incavo del bellico. Fattu in forma de
Bibliotafia s. f. (T G. Didasc., avarizia, o ge biddiu, ombilicato. Senza biddiu, anònfalo.
losia di occultai is liburus, Bibliotafìa. Bonav. -
carcina cun atera materia, calcestruzzo, e cal Billiòni s. m. milli millionis, bilione.
ci struzzo. Bimembri agg. de duus meinbrus, bimembre.
Biformi agg. de duas formas, biforme, bisforme. Bimentu s. m. bevimento, bevizione. -
Bifronti agg. de duus frontis, bifronte: Bimestri agg., chi durat duus mesis, bimestre.
Biga s. f traia, trave. Biga maista, asticciuola. Binàriu, ia agg. de duns numerus, binario.
Biga de li , chi proit a un'aqua sola, asi Binascènzia s. f. nascimentu de duus a anu
nello. Bigas po fai pontis in is fabbricas, abe partu, binascenza. -
telle, stili. " de linna, o linnargiu (tt. rr.) Binàu, da agg. colori binau, o de binu, color
vinato, avvinato.
provvista de linna de abbruxai ammuntonada, Binazza s. f. vinaccia .
bica, catasta di legna.
Bigamia s. f. (T. G.) matrimoniu contraiu Bincibili agg M. vincibili.
cun duas personas in diversus tempus, bigamia. Bincidòri v. m. e raf vincitore, vincente, vin
citrice.
Bigamia simultanea, matrimoniu contraiu cun
duas personas a su propriu tempus, bigamia Bincimentu s. m. vincimento.
simultanea. Binciprèmius s. m. vincipremi. -
Bigamu s. m. cojau duas bortas, bigamo, Binciri v. a vincere, esser superiore nella ten
Bigliardu s. m. bigliardo. Sa boccia, biglia. zone. Binciri unu pletu, vincere una lite. Binciri
Biglias s. f. pl spezia de giogu, birilli, su partidu, vincere il partito. Po guadangiai di
Bigòtis s. m. pl (t. cast e cat.) su pilu de is nais gioghendu, vincer danari in giuocando. No
mustazzus, basette. dda binciri, abbarrai asutta, restare al di sotto,
Bigotòni s. m. accresc. chi portat grandus mu nè vincere, nè pattare. Lassaisì binciri de sa ma
stazzus, basettone. linconia, lasciarsi vincere dalla tristezza. Binciri
Bilanciài v. a. (t. ital. in usu) bilanciare, ag sa porfia, sgarare, vincer la gara. Binciri de
giustar per l'appunto. Po esaminai bilanciare, nou, rivincere. Binciri de nou sa porfia, risgarare.
considerare, esaminare tritamente, ponderare. Bingia s. f vigna. Bingia noedda, vigna no
Bilanciamentu s. m. bilanciamento, esame, pon vella: Bingia de costera, vigna di poggio. Bingia
derazione. de planura, vigna di piano. Girada de sa bingia,
Bilanciàu, da part. bilanciato, pesato, ponde is estremidadis de sa bingia intre su sermentu e
rato, esaminato. sa cresura, proda, pl. le prode. Giuali de bin
Bilànciu s. m. (t. ital. in usu) bilancio. Biri gia, ordini de is fundus de su sermentu, filare,
su bilanciu, vedere il bilancio, il ristretto de' anguillare. Prazza de bingia, su spaziu intreunu
conti. Teniri unu liburu po bilanciu, tenere un giuali, e s'ateru, androne, viottola. Cussorgia
libro per bilancio. Su bilanciu non battit, is coltivada, o posta a bingias, vigneto. Plantai una
contus non bessint giustus, il bilancio non batte, bingia, piantare una vignà, far vigna. Fai is
i conti non tornano pari. fossus po plantai su sermentu, soggrottare. No
Biliàriu, ia agg. chi contenit bilis, biliario, hapu ancora fattu is fossus, non ho per anco sog
cistico. grottato. Bagantinu de sa bingia, scampiu, o pez
Biliferu, ra agg. si marat de canali de su corpus, zu de terrenu in sa bingia senza plantai a bingia,
chi portat sa bilis, bilifero. -
radura. Lastr. Pudai sa bingia, potar la vigna.
p" sa agg. bilioso. Umori biliosu, umore Pudai a fruttu, o a medas ogus, potare a vino.
atrabilare. Po iracundu, bilioso, iracondo. Primu fruttu de sa bingia, prima covata. Fruttu
Bilis s. f bile, fiele. o produzioni de su segundu, de su terzu annu,
Billa s. f rimboccatura. Ghettai sa billa de seconda, terza covata. Impalai is bingias, palar
su lenzoru asuba de sa coberta, rimboccare il le vigne, le viti. Targ. Carzai sa bingia, rincal
lenzuolo, far la rimboccatura. A a duas billas, zar le viti, far terra nera: Lastr. Scarzai sabin
o a doppia billa, a due doppi. A devi billas, gia, scalzare, discalzar le viti. Scirrai sabingia,
a dieci dop i. operazioni, chi si fait in austu, diramar le viti,
Billa s. " ubillai, vegghia, veglia. Billa brevi, spampanare. Segrestai sa bingia, operazioni chi
vegliuccia. si fait in gennargiu seghendu is pertias inutilis,
Billadòri v. m. e ra f vigilanti, vegghiatore, sfemminellare, tagliar le femminelle. Lastr. Col
vegliatore, vegghiante, vigile, vegliatrice. tivai sa bingia, vignare, coltivarla vigna. Smam
Billài v. a. (o de vetllar cat. o de belar cast. mai sa bingia, operazioni, chi si fait in maiu
ant.) vegghiare, vegliare. Billai su mortu, cu seghendu is pillonis nous, e inutilis, tagliare gl'
stodire, far la guardia al cadavere: Billai meda, inutili sprocchi, i sorcoli, o mazze, tagliare i
sopravvegghiare, sopravvegliare. Billai bona parti poppajoni, Lastr tagliare i ghiottoni. Targ. Po
de sa notti studiendu v. n. vegliare un gran miri unu campu a bingia, avvignare, porre un
:zzo di notte studiando. campo a vigna. Terrenu postu a bingia, terreno
Billamentu s. m. vegghiamento, vegliamento.
Billanti. M. billadori.
" posto a vigna. Rennovai una bim
gia beccia, e abbandonada, seghendu su trun
Billas e brillas s. f. pl (t. r.) M. brillas. cu de su sermentu asuba de sa pertia, o pu
Billàu, da part. vegghiato, vogliato. doni, chi hat bogau su truncu, saepolare, e
Billettàu, da agg. arma billettada, arma bi saettolare, rimettere in assetto una vigna vec
liettata. chia e strasandata, tagliare alle viti il peda
Billettu s. m. biglietto, viglietto, scheda. Bil le sopra il saepolo. Sa pertia, o pudoni, chi
lettu de carrigamentu, polizza di carico. Billettu bessit asuba de su truncu, saepolo, e saettolo:
de lotteria, polizza di lotto Billettu de lotteria Timu, chi no m indi sciciitit sa bingia prov. si
cun su premiu scrittu, beneficiata. Billettus, narat de unu, chi nienti timit de s' ateru, temo,
chi si ponint in is portas po avvisu a su pub che non mi rincarisca il fitto. Chini temit bingia
150 BIN BIN
tenittingia prov., chi no si tenit utili senza fa vinosità. Allirghittu de binu, brillo. Colori de
stidiu, chi ha polli ha pipite, ovv. chi ha capre binu, vinato. Licori ammesturau cun binu, li
fa corna. core avvinato. Binu boghit sa carrada, vino sca
Bingiatèri s. m. vignaio, vignaiuolo. poli la botte. Poniri su binu in is carradas,
Bingiòna s. f. accresc. vignone. . imbottare. Su binu solit ſai grumma, il vino suole
Bingixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) vignetta, grommare, far gromma. Custodiu de sa cantina
vignuola. de su binu, canovajo. Medicai su binu, con
Biniferu, ra. M. viniferu. ciare, governare il vino, fargli letto. Dependu
Binixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) vinetto, assegurai su binu faiddi lettu cun duas o tres
vinuccio, vinettino, vino senza fumo. Binixeddu farrancadas de pabassa podogna carrada, do
ordinariu, vinucchio, vinuccolo. vendo tramutare il vino, fagli letto con due o
Binnenna s. f vendemmia. tre giumelle d' uve secche per botte. Remustai
Binnennàbili agg vendemmiabile. su binu, rincappellare il vino. Ghettai binu de
Binnennadòri v. m. vendemmiatore, vendem unu vasu, versare del vino da un vaso. Am
miante. - -
mesturai cun binu unu licori, avvinare un licore.
Binnennadùra s. f. M. binnennamentu. Bogai binu de sa carrada cun su punteròlu,
Binnennài v. a. vendemmiare, far le vendemmie. i". S azioni de ddu bogai, spillatura.
Binnennai su sciscilloni, raspollare. ogai su binu de conca a unu, cavare altrui
Binnennamentu s. m. vendemmiamento. il vino dalla testa, ridurlo a conoscere i suoi
Binnennàu, da part. vendemmiato. doveri. Binu, chi arricit, o aguantat meda aqua,
Binòmiu s. m. (T. de s'Algebra) cantidadi vino, che comporta assai acqua.
cumposta de duas partis, binomio. Binzigliu . M. binzillu.
Binòsu, sa. M. mustosu. Binzillu, e in algunas biddas inzillu s. m. erba
Binta s. f vincita. Binta de nou, rivinta. caustica, bona po stangai is emorrogias de
Bintèna s. f ventina. sanguni ancora de su nasu, clematide flammola.
Bintèsimu, ma agg. ventesimo. (Clematis flamula. Flor. Pis. Matt. e Rozier.)
Binti s. m. venti. Binti bortas tantu, vigecuplo. Biografia s. f. (T. G. Didasc.) storia de sa
Bintina. M. bintena. vida di algunu, biografia.
Bintu, ta part. vinto, superato: sgarato: Do Biògrafu s. m. (T. G. Didasc.) Autori, chi
maidda po binta, darla vinta. Donaisì po bintu, hat iscrittu sa vida di algunu, Biografo.
darsi per vinto, arrendersi. Bintu de nou, rivinto. Bipedàli agg bipedale. Truncu bipedali, di
Binturèri, ra agg vendereccio. vidiu in duus, tronco bipedale. -
Binu s. m. vino. Binu puru, vino puro. Binu lipedu agg. de duus peis, bipede, -
aquau, chiarella, vino allungato, innacquato. Biquadràu, da agg. (T. de s' Algebr.) bi
Binu nou, vino nuovo. Binu becciu, vino vecchio. uadrato. -
non ha bollito. . Binu nieddu tintu, vin nero Birbantedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) ri
grosso, spesso, coperto. Binu fattu senza cracai, baldella. -
crovello. Binu meda claru, pisciarello, piscian Birbanteddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) ba
cio. Binu piccanti, vino frizzante, piccante, ra roncello, bricconcello, ribaldello.
spante, razzente. Binu, chi cinciddat, vino Birbanteria s. f. bricconata, bricconerìa, bir
brillante, che smaglia. Binu spuntu, vino in-, bonata, birbonerìa, paltonerìa, ribalderia, scel
forzato, che ha pigliato punta. Binu axedu, lerataggine, scelleratezza. Fai birbanterias, ri
vino infortito, cercone. Binu purificau de sa baldeggiare. -
fexi, vino defecato, purgato dalla feccia. Binu Birbanti s. m. birbante, birbone, briccone,
totu fexi, vino feccioso. Binu accomodau, vino commettitore, furfante, furfatore, giuntatore,
conciato, governato, medicato. Binu de pastu, paltone, paltoniere. Renesciri birbanti, infur
vino da pasteggiare. Su binu est gustosu in su fantire, divenir furfante, ribaldo Birbanti in
beranu, la beva del vino è grata nella prima nantis de nasciri, cattivo fin dal guscio. Bir
vera. Binu fattu, o bonu i"
vino maturo, banti de prima stampa, più cattivo che tre assi,
che è nella sua beva. Binu buccanti, vino ab o che banchellino. Fai su birbanti, sbricconeg
boccato, soave, di buona beva. Binu remustau, giare, fare il briccone,
vino rincappellato. Binu chi portat flori, vino Birdànciu, cia agg. chi tendita su birdi, ver
fiorito. Binu ferrau, vin ferrato. Binu guastu, deggiante, verdicante, verdastro, verdiccio, ver
chi s'est perdiu, vino, che ha dato la volta . derognolo, verdigno, verdognolo.
Binu eccessivamenti dulci, vino melacchino. Bimu Birdàngiu (t. r.) M. birdanciu.
senza vigori, vino svigorito, settembrino, Binu, Birdarràmini s. m. verderame.
chi deponit, vino sedimentoso. Deposizioni de Birdàriu, ia agg. Arti birdaria, arte vetraria.
su binu, sedimento, fondata, posatura del vino. Birdasùlu s. m. verdazzurro.
Binu svaporau, vino svanito. Binu cun zuccheru, Birdi s. m. (forsis de vidrio sp.) vetro. Po
e cannella, ippocrasso. Restu de binu in su niri birdis, metter vetri. Logu serrau cun bir
fundu de sa tassa, centellino, culaccino. Binu dis, luogo invetriato, chiuso con vetri . Fabbri
postu cun senzu in infusioni, vino assenziato. ca de firdis, vetraja. Mercanzia de birdis e
Binu di olioni, albatrino. Gagl. Binu de cere cristallus, vetrame. Fabbricanti de birdis, gonfia.
xia arga, amarino. Gagl. Viziu de su binu, Neu, chi s'incontrat in su birdi, sonaglio.
a
Birdi s. m. imu de is coloris, verde. Birdi convento. Biri totu a unu tironi , bere in una
grogu, verdegiallo, pomella. Birdi cottu, carrigu, tirata, in una beita. Biri a bruncu espress.
" ajo, cupo, carico. Birdi meda oscuru, bascia, biri in cungiali, o in ampudda, far
'verde bruno. Birdi claru, verde chiaro. Birdi cornetta, baciar la terra, bere al boccale, ap
mari, glauco, color festichino. Bemiri birdi, iccar la locca alla bottiglia. Biri comenti una
rinverdire, rinverzire, rinverzicare. Fai birdi in ſi , senza modu, acciumai, o biri a tira
signif. att. rinverdire: Tirai a su birdi, verdeg molla, cantu tirat cannada , sbevere, strabere,
giare, verdicare, volgere al verde. Birdi po bir sbom/ettare, azzuffarsi col vino, bere smodera
dura de campagna, verzura. tamente. Biri frequenti, ma no in grandu can
Birdi agg. verde. Po friscu contrariu de siccau, tidadi, shevazzare. Biri de nou, o torrai a biri,
verde, fresco. Po giovunu, verde, giovine. Edadi ribere. Torrai a biri in sa mesa de pustis pap
birdi, età verde. Po bivu, vigorosu, verde, pau , e bistu beni, fare una lattata. Biri a
vivo, vigoroso. tassa plena, tere a colma tazza. -
Birdia s. f matrigna, noverca, lat. Operai, Biribi s. m. (t. fr.) spezia de giogu de fortuna
trattai de birdia, matrignare. a tauletta , birilisso. - -
Birdièra s. f invetriata, vetriata, vetrata, Birocceddu s. m. dim. (dd pron. ingl) biroccino.
vetriera. Biròcciu s. m. biroccio, e baroccio.
Birdièri s. m. (de vidriero sp.) vetrajo. Po su Birra s. f spezia de bevida, birra.
fabbricanti de is birdis, chi delus traballat Birràju s. m. chi bendit, o fait sa birra,
cun su sulidu, gonfia, vetrajo, conciator di birrojo.
fornace.
-
iri s. m. vista, vedere, vista. Unu bellu Bisbigliu s. m. (t. ital. in usu) ammuinu sur
biri, un bel vedere. du de su fueddai de medas asutta boxi, bisbiglio.
Biri v. a. funzioni de is ogus, vedere. Po Biscaina, a sa biscaina avv. alla balorda, a
conosciri, cumprendiri, vedere, conoscere, com chiusi occhi. Fueddai a sa biscaina, parlare in
prendere. Donai a biri, dare a divedere, a consideratamente, senza considerazione. Fai una
conoscere. Po avvertiri, considerai. M. Stai a cosa a sa biscaina, comenti bessit bessit, fare
biri, stare a vedere. Fai biri . M. mostrai. Fai una cosa avvoltolatamente.
biri su nieddu po biancu, " vedere il nero Biscontàu s. m. viscontado.
pel bianco. Biri s'abi in cehu, conoscere il ca Bisconteria s. f. Viscontèa, Visconteria.
labrone nel fiasco, stravedere, vedere il pelo Biscontessa s. f. Viscontessa.
nell' uovo. Fai sa finta de no biri, far le viste Bisconti s. m. Visconte.
di non vedere, dissimulare. Intre biri e no biri Biscontissa s. f. M. Biscontessa.
avv. in su mentras, nel mentre, fra questo mezzo. Biscottài v. a. fai a biscottu, biscottare.
Biri a lampaluxi, vedere in confuso. Fai biri Biscottàu, da part. cottu duas bortas, biscot
una cosa po un'atera, far venir le traveggole, tato, biscotto. -
far i". Biri de traversu, vedere di tra Biscotteddu, e pistocheddu s. m. dim. (dd pron.
verso, o per ispicchio. Biri una cosa po un' ingl.) biscottino, biscottello.
atera, ingannaisì mirendu " essiri alluinau in "i" e pistoccu (fatta sa metatesi) s. m.
is ogus, travariare, travedere, aver le traveg biscotto. Biscottu de marineri. M. galetta. Por
gole, ingannarsi nel vedere. Persona, chi bit tai biscottu in bertula, essiri provvistu po si de
de allargn, largoveggente. Beniri a biri, asse fendiri de calisisiat intoppu, portare il capperone.
guraisi, accertarsi. Birisì a is istrintas, trovarsi Biscròma s. f. (T. sa Music.) biscroma.
alle strette. Faisì biri, donaisì a conosciri, farsi Bisègu s. m. (T. de Sabater. de besaigue fr.)
scorgere, o farsi conoscere. No si podiri biri a lisciopiante, bisegolo, steeca. -
pari, si narat de duus indispettius, avere il tarlo Bisestili, agg. bisestile, bisesto, intercalare.
con uno. A mosibiri, a rivederci, addio. Faisì Bisestu s. m. di intercalari, bisesto, giorno in
biri po affacciaisì, farsi vedere, sporgersi. tercalare. Essiri in su bisestu, bisestare.
Biri s. m. il bere. Bisestu agg. M. bisestili.
Biri v. a. funzioni de sa bucca, bere, bevere. Bisgèneru s. m. maridu de sa netta, bisgenero.
Biri a bucconi a bucconi, a piticus surbidus, Bisillabu, ba agg. formau de duas sillabas,
centellare, bombettare, zinzinare, e zinzinnare, bisillabo.
bere a centellini, a sorsi, a zinzini, sorseggiare, Bislongu, ga agg, accantu longu, bislungo.
Biri a sa saludi di algunu, bere all'altrui sa Bismutte s. m. (T. Chim.) corpus minerali se
tite, fargli ragione nel bere. Donai a biri, mimetallicu, chi s'incorporat cun is aterus me
cumbidai a binu, dare a bere. Giogai a chini tallus, bismutte.
bit, giuocare a chi bee. Biri senza toccai sa - Bisnebòdi s. m. fillu de mebodi, bisnipote.
tassa cun is murrus, bere a garganella, o per Bisògu 9. e agg monocolo. M. lºise
R
132 BIS e- iBIV
Bisongeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) bi Biviu s m. camminu de duus ramus, bicio,
30 ºnl/lo . imboccatura di due strade. -
isongiàbili agg necessariu, bisognevole, ne Biviu, via part. de biviri, vissuto, vivuto.
cessario, opportuno. Bivu s. m. parti bia, vivo, parte viva. Pintau
Bisongiài v. n. impers. bisognare, occorrere, a su bivu, dipinto al vivo. Toccai in su bivu,
esser di mestiere, di necessità. Po essiri cunve toccare, dar nel vivo. Donai in su bivu fig.indovinai
nienti, abbisognare, bisognare, convenire, esser su secretu de unu fattu, dar nel segno, in
conveniente. M. abbisongiai. brocco, cor il brocco. Ferriri in su bivi, colpir
Bisongiosamenti avv. bisognosamente. sul vivo. A su bivu avv. al vivo.
Bisongiòsu, sa agg. egente, bisognoso. Divu, va agg (t. sp.) vivo, allegro. Po spiri
Bisòngiu s. m. bisogno, uopo, indigenza, ne tosu, ardito, vivace, spiritoso, svegliato. Dolori
cessità, urgenza. Po scarsesa, bisogno, scarsezza, bivu, intensu, dolore acuto, intenso. Colori bivu
scarsità. Teniri bisongiu di alguna cosa, abbi color vivo, acceso. Coloriu de unu bivu incarnau.
sognare, aver bisogno di alcuna cosa. Est bison colorito d'un color vermiglio. M. vivu.
giu, est necessariu fai custu, bisogna, conviene, Bixinàli agg. vicinale, vicino.
è di bisogno, è d'uopo far questo. Bixinanza s. f vicinanza, prossimanza, pros
Bistintu, ta agg. tintu duas bortas, bistinto. simità, adiacenza -
Bisturi s. m. M. bestiri. Bixinàu s. m. vicinato, distretto, contorno, circuito.
Bisturi v. a. bistu ec. M. bestiri ec. Bixinu s. m. vicino. Temiri malus bixinus, si
Bistorinu s. m. (strum. chirurgicu) bistorì, marat de chini s'alàbat po sei e totu, avere cat
gammautte. tivi vicini.
Bistortu e bistrottu, ta agg. bistorto. Bixinu, na agg vicino, adiacente, prossimano,
Bistu, sta part. veduto, visto. Bistu de non, circonvicino. M. accanta.
niveduto. Essiri beni bistu, essere amato da tutti. Ilizarra s. f (de picarra sp.) lavagna. Colori
Essiri mali bistu, esser mal veduto. de bizarra, lavagnato.
Bistu, sta part. de su segundu verbu biri, Bizzarrài v. m. essiri capricciosu, essere bizzarro,
beuto, bevuto. capriccioso.
Bistundu, da agg unu pagu tundu, bistondo. Bizzarramenti avv. capricciosamente, bizzar
Talmente,
Bisu s. m. (t. r. de visum i) M. sonnu.
Bisulcu, ca agg. (t. lat.) si narat di animali, Bizzarreddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) biz
chi tenit su pei sperrau, coment est su boi ec. zarretto, tta.
4isulco, fissipede. Bizzarria s. f bizzarrìa, capresterìa, vivezza
Bisura s. f. aspetto, sembiante, visaggio: De licenziosa, voglia matta, arzigogolo. Po arguzia. M.
mala bisura, d' ºpeº truce. Po ſigura. M. Bizzarru, ra agg bizzarro, bisbetico, fantastico.
Bittas s. f. pl. (T. Marinaresc.) pezzus de lin Po iracundu, bizzarro, iracondo, stizzoso. Po
namini plantaus in is duas bandas de is navius, spiritosu, bizzarro, spiritoso, vivace.
bitte. Blandimentu s. m. blandimento.
Bittòni s. m. (T. Ital. Marinar) pezzu tundu Blaudòni s. m. (t. sp.) Blandomis si narant is
de linna po raccumandai sa gumina de una ga duus grandus candelobrus postus in su planu de
lera, chi si bolit firmai in terra, bittone. su presbiteriu po usu di acias, candeliere, o
Bitumini s. m. minerali fagili a pigai fogu, candelieri da torce. Franzios.
bitume. Blandòri s. m. M. blandura.
Bituminòsu, sa agg bituminoso. Blandu, da agg affabile, blando, piacevole,
Biu, ia, agg. vivo. Biu biu, vivo vivo. Perda morbido, soave, tenero.
bia, pietra viva. Carcina bia, calce viva. Segai Blandùra s. f. (t. sp.) affabilità, delicatezza,
finzas a sa pezza bia, tagliar sino alla carne dolcezza, piacevolezza, placidezza, tenerezza.
viva. Mesu º" , semivivo. Blapsigonìa s. f. (T. G. Med.) dannu de su
Biva, a sa biva avv. M. bivu sust. fetu, blapsigonìa. Bonav.
Bivalvu, va agg. (T. de Stor. Natur.) de duas Blasfemadòri v. m. M. blasfemu.
valvas comentº est sa cocciula, bivalve. Blasfemài v. a. (T. G.) bestemmiare, dir
Biventi v. s. e agg. vivente. M. viventi. blasfemie.
Bivèsa s. f. (t. sp.) vivezza, vivacità. Po pron Blasfemàu, da part. bestemmiato.
tesa, prontezza, vivacità. M. vivesa. Blasfemia s. f blasfemia, bestemmia.
Bivimentu s. m. il vivere, vita. Passai bonu Blasfemiedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) hc
bivimentu, fai bona vida, menar buona vita, vi- stemmiuzza.
vere agiatamente. Blasfemu, ma agg. blasfemo, ereticale. In
Biviri s. m. il vivere. -
forza de sust. bestemmiatore, trice.
Biviri v. m. e in Logudoru bivere, (su primu Blasonài v. a. (T. de s' Araldica) pintai is
de bivir sp. s ateru de vivere lat.) vivere, stare armas cun is metallus, e coloris ec. blasonare.
in vita. Biviri beni, godere, sguazzare. Biviri beni, Blasòni s. f. arti, ch imparat su metodu de
onestamenti, viver con integrità. Ita manera de fai e de conosciri is armas gentilizias, blasone.
biviri, che maniera di vivere. No si podit biviri, Blasonista s. m. chi attendit a s arti de bla
non si può vivere. Biviri de limosina, vivere d' sonai, blasonista.
accatto. Biviri a stentu, vivattare, vivere meschi Blau e brau (t. r.) M. blò.
namente. Biviri de sa giornada, vivere dì per dì. Blefarografia s. f. (T. G. M.) descrizioni de
Biviri impari, convivere. Biviri paghendu unu is pibiristas, blefarografia. Bonav. -
Blennorrèa s. f. (T. G. Med.) scolazioni de rsone. Fai boddèu, far trebbio. Andai a su
muccu, blennorrèa. Bonav. ddèu, andare a crocchio, a trebbio, passare
Blindas s. f. pl (T. de sa Fortificazioni) lin il tempo a chiacchierare.
mammini, e arburis intrecciaus po susteniriis fa fi na agg (t. r.) sociabili, chi fa il
scinas de sa trincea, blinde. menti s'arregollit cun is aterus, accogliticcio, co
Blò agg. (t. fr.) turchino, cilestro, azzuolo, cievole, trattabile. Genti boddiana, gente acco
sbiadato, smeraldino, azzurriccio. In forza de gliticcia. Mi sociabili.
sust. azzurro, turchino. Blò pallidu. azzurro - Boddidòri v. m. e ra f (dd pron. ingl.) co
dolce, dilavato. Blò cèlesti, azzurro vivo, sme glitore, raccoglitore, trice.
raldino. Blò ultramarinu, azzurro oltramarino. Boddidùra. M. boddimentu.
(V. la voce º Boddimentu s. m. (dd pron. ingl.) aduna
Bloccadùra s. f. assediu postu a largu, bloc mento, raccoglimento.
e i7tura . Boddiri v. a. (dd pron. ingl.) cogliere, corre,
Bloccài v. n. assediai de allargu, bloccare, raccogliere, raccorre. Boddiri algunu camminendu,
assediare alla larga. Po ingiriai de fossus, val sighiriddu, raggiugnere uno, arrivarlo. M. arre
lare, circondar con fossi, golliri, o sighin, Boddirisì n. p. arregollirisì im
Bloccamentu s. m. M. bloccu. ari. M. congeniai.
Bloccàu, da part bloccato, assediato alla larga; Boddu, da part. colto, raccolto. M. arregortu.
vallato. Po sighiu, arrivato, raggiunto.
Bloccu s. m. blocco, assedio posto alla larga. Bofetàda s. f. (t. sp.) schiaffo. M. bussinada.
Boàtu s. m. (t. lat.) retumbu, l'oato, rimbomlo. Boſetài v. a. (t. sp.) schiaffeggiare.
Bobbòi s. m. o claru (forsis de bonbon fr.) Bòfiu, ia part. de boliri, voluto. Bofiu de nou,
chiccha . rivoluto.
Boccacciànu, na agg. segundu su stilu de Boc Boga s. f. (t. cat.) pisci, boca.
cacciu, boccacciano, boccaccevole. Bogàda s. f cavata, cacciata, espulsione. Bo
Boccia s. f palla, pallottola. Boccia de pira gada (t. cat.) lissa de coladura, o coladura de
mide, palla. Boccia de bigliardu, biglia. Boccia lissia, rannata. Bogada de sanguni, cavata di
de giogu, boccia. Giogai a boccias, giuocare a sangue, emission di sangue.
tocce. (V. boule fr.) Logu destinau po su giogu Bogadentis s. m. cavadenti.
de boccias, sferisterio. Boccias marant is feminas Bogadòri v. m. cavatore. Bogadòri de dentis,
a unu certu ornamentu de bistiri, pieghe gonfie. cavadenti, cavator di denti. i" astula,
(V. Bouillon fr.) taglialegna.
Bocciadira s. f guarnizioni de bistiri fatta a Bogadùra s f bogadura de pari di algun ossu,
boccias, o siant pinnicas buffadas, falpalà, storta, storcimento, Po remamentu, il vogare,
fregio a pieghe gonfie, o increspate. o remigare.
Bocciài v. a. ormai de boccias unu bistiri, Bogai v. a. cavare. Bogai sa peddi, cavar la
ornare, guarnire una veste di pieghe gonfie. Po pelle. Bogai is mancias, cavar le macchie. Bogai
sbocciai. M. sa conca, sporger la testa. Bolliri bogai conca,
Bocciàu, da part. bistiri bocciau, veste guar voler dominare. Bogai de sierus espress. rust.
nita di falpalà, ornata di pieghe increspate. bogai de sentidu a unu, importunaiddu troppu,
Boccidòri v. m. su chi ſ" is bois po su cavar uno di cervello, di senno, torre uno di se.
i" , macellaio,
« v
maccellaro, ammazzabovi, Bogai su portanti, dar l'ambio. Bogai de cor
ovicìda. Po su chi bendit sa pezza per is ar pus unu secretu a unu, cavare i calcetti a uno,
as, strascino. trargli di bocca, scovare il suo sentimento. Bo
"" s. m. logu, aundi si boccint is gaisindi su famini, cavarsi la ſame, Bogai a pillu
animalis po su pubblicu, macello, scannatoio, espress. rust. bogai a campu, pubblicai, accam
ammazzatoio. - pare, metter in campo, far vedere, scoprire,
Boccimentu s. m. uccidimento, ammazzamento, scovare, palesare, produrre, cavar fuori. Bogai
uccisione, strage. Boccimentu de bestiaspo pezza, is pinniccasa sa brenti, cavare il corpo di grinze.
macellamento. Bogaisinci unu di ananti, torsi uno d addosso,
Boccinu s. m. dim. su signali, aundi in su d' innanzi. Bogai s'azza a unu gorteddu, dare
s"occiòni
s'arrimant is boccias, grillo, lecco. il filo a un coltello . Bogai " COnCa una
s. m. accrsc. chi medas dd' usant in cosa a unu, dissuadiriddu, cavar del capo una
logu de boccinu. M. boccinu. cosa ad uno, dissuaderlo, discrederlo, farlo ri
occiri v. a. e in algunus logus occiri sincopau credente da una falsa opinione: Bogaisì sanguni,
de occidere lat. ammazzare, uccidere, mettere cavarsi sangue. Bogai su macchiori de conca a
a uccisione, privar di vita. Bocciri cun crudeli unu, cavare il ruzzo di capo ad uno, ridurlo
dadi, trucidare. Bocciri bestias po pezza, ma a dovere, Bogaisindi sa maschera, cavarsi la
cellare. Bocciri fig. po dona fastidiu: Tui nosi maschera. Bogai de duda, chiarire, dischiarire,
boccis, tu ci ammazzi. Boccirisì v. r. ammaz cerziorare, cavar di dubbio. Cosa chi indi bogat
zarsi, uccidersi. Sa genti s' inci boccit, si narat isogus, cosa, che balza agli occhi. Po discacciai,
de meda genti ammuntonada, il popol. vi s'am cacciar via, mandar via. Bogai de unu postu,
rnazza .
cacciar da un posto. Bogai ollu, o succiu de is
Bocciu, da part. ammazzato, ucciso, pvivato perdas, cavar sangue dalla rapa, tentar l'in
di vita. Trattendu de bestias po pezza, macel possibile. Bogai is lepuris a campu, scoberriri
lato. M. mortu . alguna cosa occulta, cavar la lepre del bosco,
Bodas s. f. pl (t. sp.) nozze. M. nuzias. scovare, scoprire una cosa occulta; Bogai is peis
Boddèu s. m. (t. r.) dd pron. ingl. circulu de de un affari, terminaiddu, cavar le mani d'un
personas po qiistionai e passai su tempus allir affare, terminarlo. Bogai profettu, ricavar pro
-
gamenti, crocchio, trebbio, raddotto, nidiata di .fitto. Bogai banias, scusaisà, addurre scuse.
-
134 BO G foL
Bogai sa spada a favori de unu, faiddi is partis, algunas ispertiadas nieddas, l ue di pelo rosso
parteggiar uno, proteggerlo. Bogai floris fig. listato a strisce nere. Boi steddau , o chi tenit
bogai vizius, pigliar qualche abito cattivo, di sa manta dominanti pintada a steddus biancus, o
venir restio, indocile, esser duro alle ammoni di ateru colori de figura sferica, bue indanajato.
zioni. Po tirai. M. Bogai de rexinis, sradicare, Si però sa manta est taccada o " a manci
svellere dalle radici. Bogais de mantis una cosa. xeddas no tundas , ma a muschittas, bue rio
M. spropriaisi. Fai boga, pilus biancus, far di scato. Boi buccarbu, o corrarbu, taccati de
venir cano, far incanutire. No bogai musciu, Diancu a bucca, o a is astas, bue balzano alla
fai mutria, star zito. No bogai succiu de unu bocca, o alle corna. Boi coarbu, fiancarbu,
ſig. espress. bascia, no sperandi algunu profettu, bue balzano alla coda, o al fianco, ovvero tac
non isperarne alcun bene. Bogai v. n. trattendu cato di bianco alla coda, al fianco. Boi pearbu,
de plantas, germogliare. M., protai. Bogai una e zirarbu, bac balzano al piè, e alla pancia.
obbiu pagu clavau furriendiddu circularimenti, Sa peddi, chi pendit de su zugu de su boi,
dimergolare. Bogai sa punta, appuntare, fare giogaja.
acuminato. Bogaindi sa rana cun is manus al Bojardu s. m. Senadori de sa Russia, Bojardo.
lenas, cavarne le castagne colle zampe altrui. Boinargiu e boinarvu s. m. loaro.
Bogai linu, fà ec svellere il lino, le fave ec. Bolada s. f. (t. sp.) volata, volato. M. bolidu.
Bogai su mustu de sa cubidina, svinare, fare la Boladòra v. f. volatrice.
svinatura. Bogaisì de pari unu pei, dilogarsi, Boladòri v. m. volatore.
slogarsi, storcersi un piede. Bogai s anima a Boladira s. ſ. M. bolamentu .
unu, cavare il cuore altrui, pressarlo a far Bolai v. n. (de bolar sp.) volare, svolare.
una cosa. Po vessai, cavare il cttore, oppri Po similitud. andaibolendu, cum grandu lestesa,
mere, vessare. Bogai de su mundu, privar di andar volando, o rapidamente. Fai bolai in
vita, torre dal o al mondo. Bogai fruttu, ri aria, scagliare in aria. Ti bolat su cerbeddu ,
trarre frutto. Po recabai, ricavare, Po lucrai, ti vola il cervello, sei di mente leggiera. Andai
ricavare, ritrarre. Po scacciai. M. espulsai. Po bolendu de innoi e de innì, voleggiare. Bolai in
copiai designendu, ricavare, ricopiar disegnando, basciu de una parti e atera, svolazzare. Bolai
Bogai de nou, ricavare. -
comente Dedalu, dedaleggiare. Bolai in altu,
Bogamàncias s. m. cavamacchie. -
sorvolare, volare in alto. Passai bolendu cun gran
Dogamentu s. m. cavamento , cacciamento, du rapidesa, trasvolare. Bolai de nou, rivolare.
espulsione. - - - Bolamentu s. m. volamento, svolamento.
Bogau, da part cavato, ricavato, cacciato via, Bolandèru, ra agg (t. sp.) liggeri. Conca
discacciato, espulso. Bogau de pari, slogato, bolandera, testa leggiera, di poco senno.
storto. Bogau de duda, chiarito: Bogau de re Bolarmènu s. m. terra medicinali, bolarmeno,
xinis, sradicato, svelto dalle radici. M. su verbu: orminiaco.
Boi s. m. o ciaru, bue. Boi giovunu, giovenco. Bolau, da part. volato: svolazzato: sorvolato:
Boi rebellu, bue restio. Boi salvaticu, bufalo, trasvolato. M. su verbu.
bissonte. Boi molestau de sa musca, bue assil Rolazzài v. n. bolai a pap'a pagu de una parti
lito, infestato dall' assillo. Poi affricanu, zebu. a s'atera, svolazzare. Po essiri agitau de su
Boi langiu, smarriu, bue afato, scriato, sma bentu , svolazzare.
rito, estenuato. De boi agg bovino Pezza de Bolentinu s. m. sfºrzino,
i carne bovina. . Bruttesa de boi, bovina. Bolèu s. m. (deboleo sp.) Ghettai in boleu,
Corrinamentu de boi, mugghio, muggito. Su In arra, gettare in aria .
boi corrmat (t. r.) il bue mugghia, muggisce. Bòlidu s. m. (debolo sp.) volo, volato. Donai
Su boi incorrat, il bue cozza, dà cozzate. Su boi su bolidu, dare il volo. Pesaisì a bolidu , le
scaviat, sciamiat is corrus espress. rust il bue varsi a volo. Andai a bolidu , andar di volo .
corneggia. Su boi s'accromat (t r.) si rebellat, Tirai, o sparai a su bolidu , tirar di volata .
il bue si ribella, si fa resto. Giungiri is bois, Cumprendiri a su bolidu, intender per aria.
aggiogare i buoi. Sciolliri is bois de su giuali, Ind'unu bolidu, ind' unu stanti avv. in un volo,
digiogare i buoi. Boi scorrau, bue cornomozzo. in un attimo, in un baleno.
Roi di astas derettas, bue drittocornuto, che ha Bòliri v. a. volere, aver volontà . Po cuman
dritte le corna. Cumoni de bois, de mallorus, dai, ordinai, comandare, esigere, ordinare,
o de baccas, procoio, e proquoio. Portai su prescrivere. Po disigiai, volere, bramare, aver
carru aundi sunt is bois prov. fai a su contra voglia. Po circai: Chimi boleis, o a chini cir
riu, metter il carro innanzi ai buoi. Fai de cais ? chi volete, chi ricercate, chi domandate ?
una musca unu boi prov. far d una mosca un Hem a boliri, vorrei, avrei a caro. Deus non
ramarro. Diversas mantas de is bois, diversi bollat, tolga Iddio, Iddio non voglia, al Ciel
mantelli de buoi: Boi braxu, bue pezzato. Boi non piaccia. Boliri beni, voler bene, amare.
canudu, bue di pelo bigio nero, Boi ghiani pi Boliri mali, voler male, odiare. Po pretendiri:
vidu, bue morello. Boi canudu cinivali, bue Ita bolis ? ita pretendis? che vuoi? che pretendi?
grigio. Boi canudu pertiazzu, chi portat algunas Po significai: " bolit mai custu? ita significatº
ispertiadas arrubias de longu, bue bigio nero che vuol dir questo? che significa? Po accon
listato a rosso, o di strisce rosse: si però is sentiri , volere, assentire, esser contento. Po es
ispertiadas sunti de traversu, bue listato di stri siri necessariu , volere, richiedersi, esser di
sce rosse traversali. Boi piberazzu, bue serpato. dovere, convenire. Custa linna no bolit pigai
Boi spanu, chi participat de biancu, e de baju, fogu, no allùit, questa legna non vuol ardere.
tue rabicano. Boi scrosu, bue di mantello rosso. Boliri sa cosa a spada tirada, a per forza, voler
Boi scrosu tintu, o uscrau, bue di pelo rosso la cosa per "o. Boliri troppu, stravolere.
bruciato. Boi scrosu spanu, bue di pelo rosso Boliri de nou, rivolere. Non boliri, svolere ,
dilavato, chiaro. Boi scrosu pertiazzu, chi portat disvolere. Pagu inci hat boffiu, poco vi volte,
BOL BON 135
poco mancò. Chini totu ddu bolit, totu ddu Po abili; bonu sordau, buon soldato. Po gustosu;
perdit, chi tutto vuole, nulla ha i chi troppo bonu binu, buon vino, grato, piacevole. Po
abbraccia, nulla stringe. Boliri totu a cadira utili; buono, giovevole, vantaggioso. Po favo
seziu , senza fatiga, voler l'uovo mondo. rabili; tempus bonu, buon tempo, favorevole.
Boliri s. m. volere, volontà. Po grandu; una bona, o grandu tassa de binu,
Bolla s. f voglia. Debona bolla mia espress. un buon bicchier di vino. Po onorau; de bona
fam. di mia spontanea volontà. A bolla avv. Si famiglia, di buona, di onorata famiglia. Po
no ddu fais a bolla, ddu fais ammarolla, se forti, sanu; bonu stogumu, stomaco buono,
non lo fai di buona voglia, volentieri, lo fai forte. Bonu po candu tronat, inutile, buono a
malvolentieri. nulla. Bonus principius, buon capo l'anno.
Bolu s. m. terra medicinali, bolo. A bonu preziu, a buon mercato. In bona fidi
Bomba s. f bomba. Po pezzu di artiglieria, avv. in buona fº; in verità. De bona gana, di
bomba. Bomba cumposta de circus de ferru, buona voglia. De bona fidi avv. sinceramente,
carcassa. Bombas plur pappai fattu de pezza di buona fede. Bonas dias (espress. sp.) buon
accappulada cun ous isbattius e aterus ingre giorno. Pigai unu a bonas, trattar uno alte
dientis, polpette, e in algunus " de s ltalia belle, alle buone, con piacevolezza. Teniri sa
granatine. Ti hemu hai fattu a bombas, di te bona, essiri in bon umori, esser in buona, in
ne avrei fatto polpette. Bomba de bruvura po buon umore : Fatt e bonu, bell e fatto. A sa
sparai cun is manus, granata. -
bona avv. alla buona, alla carlona.
Bombarda s. f bombarda. Scarrigai sa bom Bonubiviri s. m. vita felice.
barda, sbombardare. Po spezia de barca de Bonutempus s. m. buontempo. Donaisì bonu
bombardai, bombarda. tempus, darsi buon tempo, crapulare, gozzovi
Bombardài v. a. (de 6ou6eo bombeo, resono) gliare, far gozzoviglie. -
Bonòra, o bona ora: Andai in bonora, an Boriài v. n. teniri boria, fanfarronaisì, boriare,
lare in buon ora . boriarsi, aver boria, albagìa, gonfiarsi, invanirsi.
Bonu s. m. il bene, il buono, il probo. Bonu Boriòsu, sa agg. altivu, borioso, albagioso,
po tui, buon per te. Teniri de bonu, saper altero, orgoglioso.
buono, o di buono. Essiri unu pagu de bonu, Borràci s. m. materia, chi s'incontrat in is
essere iniquo, tristo. Nienti de bonu, niente di mineralis de s'oru ec. e serbit a sa liquefa
buono, o di bene. Fai bonu, fai fianza, impe zioni de is metallus, borrace. Limpiai de su
gmai sa fidi, far buono, metter in credito, far borraci, sborraciare. -
sicurtà, rendersi mallevadore, impegnar la fede. Borta s. f volta , fiata, via, tratto, vice.
Bonu, na agg. huono, probo, pio, esemplare, Borta po borta, volta per volta, te per
lodevole, schietto. Boxi omini, uomo dabbene, tempo. De una borta avv. finalmente. A borta
156 BOR BOT
a borta, a vicenda, per giro. Borta tua, tua Bottai v. n. ghettai bottas, fueddai coberta
vice. Cantus bortas, quante fiate, quante vie. menti, ma de una manera pungenti, sbottonare,
Medas bortas, bene spesso. Una borta sola, gettar un bottone, affibbiar bottoni senz' occhi
una sola via. Custa borta, questa vice, o volta. elli. M. botta in primu logu.
Borxuà s. m. (t. fr.) cittadino borgese. Bottinu s. m. dim. stivaletto.
Bosàterus, e bosaturus pron. s. m. plur. e Bottinu s. m. preda propria de is Sordaus,
bosateras f pl. (de vosotros sp.) voi, voi altri, bottino. Poniri a bottini, saccheggiare, mette e
voi altre. a bottino, a sacco, a ruba.
Boscàglia s. f boscaglia, selva, bosco. Logu Bottu (o oscur.) de bottu avv. improvvisa
plantau a boscu, boscata. menti, di botto, di brocco, di subito, di colpo,
Boscàu, da agg. cobertu de boscu, boscato. Botu s. m. o claru (de bote sp.) vaso. Botu
Roschettu e V s. m. dim. boschetto, boschet de pumada, vasetto di pomata. Botu de mexina,
Boschittu tino, selvetta. vasello medicinale.
Boschixeddu. M. boschettu . Bovàli s. m. spezia di avina niedda sa prus
Boscòsu, sa agg. boscoso, selvoso. mustosa, mostaja.
Boscu s. m. bosco, selva. Logu plantau a Bovamenti avv. (t. sp.) goffamente, alla ba
boscu, boscata. Boscu po segai linna, selva lorda.
cedua, bosco ceduo, o taglio. Castiadori o Bòveda s. f. (t. sp.) volta, Peis de is angu
tardia de boscu, boscajuolo. Ninfas de boscu, Ius de sa boveda, peducci. Sa reculada, o siant
s" loscherecce. Boscu craccu , bosco folto, is angulus, chi posant asuba de is peis, spigoli
ſ" Boscu di abetis, abetaja, selva d' abeti. della volta. Boveda falsa, o fatta a canna, volta
oscu de cerexias, ciregeto. Boscu de cipressus, finta, volta a canniccio, cielo della camera.
cipresseto. Boscu de spina, spinajo, spineto. Boveda a lunetta, volta a lunetta. Boveda a
M. is arburis a su logu insoru. Po struvina, carrada, volta a botte. Boveda a gruxeri, volta
bosco di stipa, di macchia, di scopeti. Targ. a crociata. Boveda a cadinus, o siant istoias
De boscu agg. boschereccio. de canna sperrada, volta a stuoſe di canne sfesse,
Bòsforu s. m. spaziu de mari intre duas terras, volta stojata. Targ. Boveda manna, voltone. Bo
chi serbit de comunicazioni a duus maris, bo veda de giminera, o siat sa cappa, capanna
sforo. Bosforu de sa Tracia, bosforo tracio. º del cammino. Fai, o fabbricai a boveda, voltare,
Bosmànu s. m. Offiziali de unu vascellu, chi fabbricare a volta, edificare in volta, volgere.
tenit sa cura de is ancoras, de is guminas ec. far volta. Aposentu fattu a boveda, camera vol
bosman, e bosmano. tata, fatta a volta, stanza concamerata.
Bostu , sta l" agg. possess. vostro, stra. Bovedàdi s. f. (t. sp.) balordaggine, bessag
Bosu plur. de su pronom. tui, voi. Taliorta gine, gofferìa, goffezza, castroneria, scempiaggine,
si donat su bosu a una persona sola po omo scempiataggine, stupidezza. -
Botanica, Botanofilo, - -
Bòvida. M. boveda.
Botanologia s. f. (T. G.) trattau de is plan Bovidedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) vol
tas, Botanologìa. Bonav. ticciuola.
Botanomanzia s. f. (T. G.) indovinamentu Bovixeddu, dola. M. Bovottu .
po via di erbas, Botanomanzìa. -
Bovòni s. m. accresc. babbaccione, babbuasso,
Botecaria, Botecariu (tt. deriv. de su spagn) babbèo, balordaccio, goffone.
M. potecaria ec. - -
Bovottu, tta agg. dim. goffotto, di poca levatura.
Botrite s. f. (T. G.) materia generada in is Bovu, va agg (t. sp.) balordo, goffo, sem
forrus de su ramini , botrite. plice, materiale. Chini fait su bovu , dognunu
Botta s. f colpu, botta, colpo, percossa, dd' appetigat, chi pecora si fa, il lupo se la
broccata, riscontro. Botta e resposta, botta e mangia - Faisì su bovu, o fai sa gattu morta,
risposta. Ghettai bottas, o bottai, motteggiare, fare il gattone, il nanni, la gatta morta, o la
pungere, sbottoneggiare, dar botte, cinghiate, gatta di Masino.
gittar un bottone, dire un motto pungentè. Boxazza s. f accresc. (t. b.) bociaccia. M.
Botta s f (t. sp.) stivale: Rogaisindi isbot boxona .
tas, cavarsi gli stivali. Ponirisì is bottas, sti Boxi s. f (de vox lat. o de boce ital, antig.)
valarsi, porsi gli stivali. Botta manna, stivalone. voce. Boxi suttili e forzada, voce strangolata.
Botta beccia, stivalaccio. Colpu danau cun sa Boxi firma, voce salda. Boxi leggia, ingrata,
botta, stivalata. Su pei de sa botta, scappino. vociaccia Boxi sarragada, voce fioca , roca.
Infrenai is bottas, o rennovai is impenas no in Privazioni de sa boxi, afonìa. Boxi de Deus,
teras, scappinar gli stivali, rifare gli scappini. inspirazioni, o vocazioni, voce, chiamata di Dio.
Remontai is bottas, rennovai ispeis, o impenas Bosi de populu, voce di popolo: Est bessida
interas, racconciare, rassettare gli stivali. (V. sa boxi, si narat, si dice, si bucina. Boxi at
Remonter fr.) M. remontai. Sa cambera, gi tiva e passiva, derettu di eliggiri e di essiri
nocchiello, o ginocchio dello stivale. eliggiu, voce attiva e passiva, facoltà di eleg
Bottadòri v. m. chi ghettat bottas, bajone, gere e di essere eletto. Currit sa boxi, sa fama,
bajonaccio, che dice delle belle botte. corre voce, fama, si dice, si mormora. Teniri
Bottadùra s. f bajata - l bella boxi, aver voce grata, amabile, sonora -
Box BRA 157
-Teniri bona o mala bosi fig, teniri bona o mala Calai is bragas, arrendirisi, calar le brache ,
fama, aver buona o cattiva voce, essere in buono arrendersi. - -
chi marant cortura, dissodare una terra, rom Brau, aa (t. r.) e blau agg. turchino. M. blò.
pere. Lastr. M. arai. Bravamenti avv. bravamente.
Brabattàu , da part. dissodato, rotto . Bravantài v. n. e bravantaisì n. p. fai su fan
- Brabattu s. m. (T. de Messaju deriv. o de farroni, braveggiare, fare il bravo.
su spagn. o de su lat. vervactum) primu aringiu Bravantèri s. m. bravazzo, bravazzone , bar
de terra soda, rompitura. Lastr. banzoso, bravaccio, bravone, spadaccino, bra
Brabballu s. m. bovu, bonu po nienti, bab vante, smargiasso , milantatore, arcifanfano.
baccio, babbaccione, babbèo, baccellone, sbar - Bravanteria s. f milanterìa, bravata, bur
balacchio, braccone, barbandrocco, babbuasso, banza, vantamento, fattanza . - -
brabbugliu ec. tt. pleb. M. barbugliai ec. Bravu, va agg. bravo, coraggioso, intrepido.
Braccu s. m. canixeddu, chi pesat su lepuri, Po eccellenti. M. Fai su bravu, braveggiare,
bracco: sa femina, bracca. Su circai sa fera, fare il fantino a -
de is braccus sighendu sa fera, bociare, squittire. Braxa s. f brace, bracia, bragia. Murigai sa
Bracculeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) brac braxa, sbraciare. Fossu po ghettai braxa,
chetto, piccol bracco. -, braciajuola. - -
Brachigrafia s. f. (T. G. Didasc.) arti descriri Braxèri s. mm. (t. cat. prus usau in is biddas)
de pressi e abbreviau, brachigrafia, tachigrafia, braciere, caldano. M. cuppa. -
perdirisì di animu, cascar le brache, avvilirsi. Brazzadèra s. f spezia de piticas fascias, chi
S
I38 BRA BRE
si ponint a sa eascia de is iscuppettas, anello, Brèccia s. f breccia. Fai breccia fig far coi
ghiera, fascia. po, far impressione.
Brazzalettu s. m. (e claru) smaniglia, brac Brefotrofiu s. m. (T. G.) ospedali de pipio -
cialetto, smaniglia. - brefotrofio. Bonav.
Brazzàli s. m. armadura de su brazzu po Brefottona s. f. (T. G.) infanticidiu, su bos
cumbattiri, o po giogai a su balloni, bracciale. ciri su fetu, infanticidio, brefottonìa. Bonav.
Brazzèri s. m. bracciere. M. scudieri. Bregantinu s. m. brigantino.
Brazzescu, sca agg. de lorazzu, bracciesco. Bregungia s f vergogna, erulescenza, rossore,
Brazzettu s. m. pigai a brazzettu una Dama, verecondia. Bregungias pl. is partis bregungiosass,
donaiddi su brazzu, porgere il braccio ad una le vergogne, le parti vergognose, le pudende.
Danna, farle da scudiere. Lassai sa bregungia a una parti, o perdiri se
Brazzittu s. m. dim. (dd pron. ingl.) bregungia, tirar giu la buffa. Po disonori . M.
lºrazzuxeddu/ braccetto, bracciolino. Bregungiai v. n. aver rossore, vergogna, ar
Brazzoni s. m. accresc. brazzu mannu, brac rossire, prender vergogna.
cione, bracciotto. Bregungianti v. agg. su propriu, che bre
Brazzu s. m braccio, pl. le braccia. Po forza, gungiosu. M.
o protezioni. M. Arruiri is brazzus, cascar le Bregungiau part. arrossito, che ha avuto ros
braccia, o il fiato, sbigottirsi. Ghettaisì in is sore, vergogna -
braccia spenzoloni, ciondoloni. Andai cun is Bregungioseddu, dda agg dim. (dd pron. ingl.,
brazzus sciacula sciacula, o sciamiendu is braz vergognosetto, alquanto timido.
zus espress. rust. andar dimenando le braccia. Bregungiòsu, sa agg. vergognoso, verecondo,
Portai unu brazzu retentu e casi cancarau, avere timido, modesto, tocco d'aver vergogna. Po
un braccio incordato. Portai unu brazzu segau, desonrosu, vergognoso, vituperevole.
esser cionco d' un braccio. Brazzu senza manu, Brei s. m. (t. b. ) M. defettu.
o cun manu strupiada, moncherino, monchino. Bremi s. m. verme. Bremi de seda, bombice.
Cannedda de su brazzu, fucile del braccio. Sa filugello, baco da seta. Su bremi de seda cun
parti de su brazzu de su guidu finas a sa giun vertiu in papagalhu a intru de sa cocchitta, att
tura de sa manu, antibraccio. Bonav. Allargai, relia, crisalide. Bremi nocivu a is rexinis de is
o distendiri is brazzus, distendere, allargar le loris, bigattolo. Bremi, chi si pappat su pilu.
braccia, sbarrarsi nelle braccia. Sermoni fattu de is peddis, mangiapelo. Bremi nocivu a sa
a brazzu, sciabica. Brazzu de terra o de mari, pira, gialloso. Bremi nocivu a is erbas de is
braccio, stretto di terra o di mare. Brazzu de ortus, zuccajuola, grillotalpa, brucio Bremi de
romana, stilo della stadera. Brazzu de cadira, su sermentu, asuro. Po su pintu, bremi, chi
bracciuolo : Cadira a brazzus, seggiola a brac pappant is pillonis, bacherozzolo. Bremi, chi
ciuoli. Brazzu si narat ancora sa mesu canna si format in sa pezza siccada, marmeggia. Bremi
de tres palmus, braccio. Brazzus pl pezzus de de sa rungia, pellicello. Bremis, chi ponit sa
linna a duas brancaspo costruiri navius, brac musca in sa pezza frisca in tempus de calori,
ciuoli. Brazzu, ordingiu de linna, chi si ponit cacchioni. Bremis, maladia de is pipius, lachi,
in is murus po susteniri luxis, viticcio. Abbar lom' richi, mal di vermi. Bremi, chi si generat
rai, o stai a brazzus in cruxi, stai oziosu, ca in is intestinus simili a su pisu de corcoriga,
lameggiare, recarsi cortese, starsene ozioso, star cucurbitino. Bremi solitariu, tenia. Atera spezia
colle mani alla cintola. Brazzu de flumini, 7 rac de bremi, ch'infettat is pipìus, crinone. Bremi.
cio, corno, ramo di fiume. Brazzu, o guidu, chi si generat in su figau de is brebeis, lepu
chi fait su flumini in parti opposta, contraggo ris ec. bisciuola. Pappau de bremis, bacato -
mito. Predicai a brazzu, fai unu sermoni a Rexini rosiu de bremis, radice / ruciolata. Bremi
brazzu , fare una sciabica. po similit. si narat un arrogheddu di ossu, o
Brebegargia, e brebegarxas. f (t. r.) pecoroja. de linna afforrau a fetta, aundi s'attaccant is
Brebegargiu e brebegarxu s. m. (t. r.) peco fettas, chi serbint de signalis in su Missali, o
rojo, guidarmenti. in ateru liburu , bruco del Messale.
Brebèi s. f. pecora. Brebei singra t. r. chi Bremicorru, o bremigorru s. m. (t. b.) fu,
no hat fattu ancora fetu, pecora soda. Brebei righedda, affroddiu, baco, ruzzo, zurio. Portai
angiada, pecora, che ha figliato. Brebei cun sa su bremicorru, o intrai in conca su bremicorru
brenti nuda, senza lana, pecora apìca, plur, a unu, avere il baco, essere in ruzzo, andare
apiche. Spadafora. Belidu de sa brebei, l'elato. in zurlo, avere eccessiva brama d' una cosa poco
a brebei belat, la pecora bela. Cumoni de conveniente. Poniri su bremicorru a unu, metter
brebeis, greggia di pecore. Medau, o corti de alcuno in ruzzo, o in zurlo, accendergli il de
brebeis, ovile, pecorile. Logu aundi s' accorrant sinderio. Bessiri a unu su bremicorru de conca,
in domu is brebeis, gagno. Bruttesa de brebei, uscire il ruzzo del capo ad uno. Bogai deconca sta
ecorina, pecorino » Nota: I Greci hanno brè bremicorru a unu, covare il ruzzo del capo altrui,
thon, i Francesi brebì, gl' Italiani berbice voce farlo stare a segno. Bremicorru di amori, brucia,
antica. I nostri Logudoresi pronunziano bervèche Bremigòsu, sa agg bacato, verminoso, ver
da verveac, cis, che anticamente significava anche micoloso.
la pecora secondo Eccardo citato dal Muratori” Bremixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) ver
Verveces cum agnis octoginta. V. Dissertaz. 55. micello, verminetto, vermetto, vermiciuolo, ver
minuzzo.
Dell'Origine della lingua italiana. ”
Brebeixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) pe Brentàda s. f colpu domau cun sa brenti,
corella. ventrata. Po panciada. M.
BRE BRI 159
Brentescu, sca agg (t. b.) alvino. Brigadièri s. m su chi cumandat una brigada
Brenti s. f ventre, alvo. Trottozamentu, o brigadiere. -
Brevi agg. breve, brieve, corto, conciso, com Brinchideddu s. m. dim. (dd pron. ingl. )
pendioso. Nai in brevi, dire in succinto, eom balzetto, saltello, saltellino, salterello. Andai
pendiosamente. Discursu brevi, discorso breve, a brinchideddus, salterellare.
compendioso, conciso, stringato. - Brillchidu s. m. (de brinco sp.) balzo, salto.
Breviàriu s. m. breviario. Essiri unu breviariu Andai a brinchidns, o sarta sarta, balzellare ,
becciu, ciarlai de continuu, aver più parole, saltellare. M. brincai. Brinchidu mamnu, lancio.
che un leggìo. Po seddida, chi donat su cuadda cun is quattru
Brevilo ſuiu s. m. (t. lat.) breviloquio, ragio peis in s'aria, ballottata.
namnento stringato , succinto. Brindài v. a. e n. (t. sp.) fai brindis, far
Brevittu, tta agg. dim. alquanto breve. brindisi, bere alla salute di uno. Brindaisi n.
Bribbiddòsu , sa agg. (t. r.) M. grivillosu - p. (t. b.) esibirisi, oſferririsì. M.
Bricchi s. m. T. di Artesanu . M. bilicu . Brindannentu . M. brindis.
Briga s. f controversia, fastidio, travaglio. Brindau, da part., che ha fatto brindisi. Po
Po certu, rissa. Po contrastu, bega, briga, offertu. M. -
altercazione, contrasto. Donaisì briga de is fattus Brindis e brindisi s. m. brindisi. Fai brindis,
allemus, affaticarsi, darsi briga, piato, pigliarsi far brindisi, propinare.
affanno, cura, pensiero dei fatti altrui. Brioseddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)
Brigida s. f brigata. Brigada de sordaus, briosetto . -
gada, o " andar di brigata o insieme. Brisca s. f. (t. fr.) bisca, sorta di giuoco di carte.
Po truppa de genti, brigata di gente. Brigada Brisciu, scia agg. M. sbrisciu -
di assassinas, de sharidis, brigata, orda di Brisonanza s. f. (T. G.) arti de indovinaipe
assassini, di fuorusciti, di far iti. mesta de is somnus, brisonanzìa' .
S 2
I40 BRI BRU
Briu s. m. brio, aria allegra, vivacità, va Bruinca e brunica (t. r.) M. pruinca.
ghezza, spiritosità: Ponirisì in bria , brav Brulla, brullài ec. (t. r. de 6pv) o brullo, de
are, mettersi in braverìa. Cuaddu postu in cipio, facetiis alios fallo. ) M. burla, burlai ec.
riu, cavallo bravo, che braveggia, che si mette Brullottu s. m. bastimentu po domai fogu a
in brio. - is vascellus, brullotto.
Broccadeddu N s. m. dim. (dd pron. ingl.) Bruma s. f animaleddu, chi roit is vascellus,
bruma.
Broccadigliu / broccatello, broccatino. -
Brotau, da part. gettato, dato fuori, prodotto, Brusceria s. f malìa, ammaliamento, affat
che ha messo pollone. turamento, fattura, fattucchierìa, stregoneria,
Brubbuddài (t. r.) M. sbruffulai. veneficio, magìa, teurgia. Fai bruscerias, affa
Bruccarettu s. m. parti de sa sabbata, boc scinare, affatturare, ammaliare, stregare, far
chetta. -
Brùscia s. f (de bruxa sp.) maga, strega, Intrai sa musca in bucca, entrar la mosca ine
raliarda, fattucchiera, ammaliatrice, stregona, bocca. Bogai de bucca, o de corpus unu secretu
fascinatrice, affatturatrice, lammia. Logu, a a unu, scalzare, cavar di bocca, cavare i cal
undi si unint is bruscias, stregherìa. cetti ad uno. Faisì sa bucca a ludu, espress.
Brusciotta. M. bruscia. -
bascia, fueddai inutilmenti e senza fundamentu,
Brùsciu s. m. affatturatore, ammaliatore, fat bociare in fallo. Torciri sa bucca, o is murrus,
tucchiero, fascinatore, stregone, maliardo, venefico. o mostrai displaxeri, fare una musata. Fai
Bruscòsu, sa agg. plenu de bruscas, bruscoloso. i" leggias, gestus befliamus cun sa bucca,
Bruscu, sca agg. aspru, austeru, burbero, brusco, far bocchi, fargli gno, gesto irrisorio colla bocca.
aspro, austero, rigido. Fai facci brusca, far viso Su chi tenga in su coru tengu in bucca, ho il
brusco, arcigno. Tempus bruscu, turbau, co cuore sulle labbra. Pigai is fueddus de bucca a
bertu, tempo brusco, coperto, turbato, borrascoso. unu, rubar le mosse, romper l' uovo in bocca
Po incilliu, brusco, accipigliato, arcigno, crespo. ad uno. Aberriri sa bucca scumpostamenti, sba
Po aspru, aspro, lazzo, astringente. dacchiare. Bucca pudescia, bocca fiatosa. Arru
Brutàli agg. brutale. sciai di aqua cun sa bucca, sbruffare, spruzzar
Brutalidàdi s. f brutalità, laidezza, stallonag colla bocca: s'attu de ddu fai, sbruffo. Aspettai
gine, lascivia brutale. maccarroni calanì in bucca prov. aspettar che
Brutalmenti avv. brutalmente. -
Buddas mannas si narat a unu meda grassu. M. Buffadòri v. m., e buffadòra v. f. chi buffat,
buddoni. Budda de culu, intestino retto: logaone. soffiatore, soffiatrice. Po buſſadori, e ra de binu
T. Anatom. Fai sa budda duas tres, espress. fig. tracannatore, trice, che sbevezza. Buſſa
rust. su propriu , che bendiri sa cera a bajocca, dori strum. o foddittus po buſſai su fogu, soſ
teniri grandu timori, fare il cul lappe lappe. fietto, soffione. Si est
est unti arrogu de canna
Budda de sanguni de porcut, budello di dolcia. stampada, soffione. Buſſadori de gimninera,
Boddidòri s. m. ardura, cociore, ardura, bollore. soffietto da cammino. Po ateru strum. de sulai,
Bùddidu s. m. bollimento, il bollire. Primu gonfiatoio.
buddidu, chi cumenzat a pagu a pagu, bollica Buſſadùra s. f soffiatura. Po ungladura, gon
mento. Domai unu ti , sobbollire. Donai fiatura.
a sa pezza una pariga de buddidus, bislessare, Buffài v. a. soffiare. Po sulai. M. buffai de
lessare alquanto. Buddidu forti, croscio. Donai nou , risoffiare . Buffai po biri binu, bere vino -
unu buddidu a sa pezza po no si perdiri, fer Bulfai binu foras de mesura, tracannare. Buſfar
mar la carne . -
v. n. sulai: su bentu buffat, sulat, il vento soffia.
Buddidura s. f bollitura, bollizione, bolli Buffai v. m. e buffaisì n. p. si narat de sa
BUF BUL 143
pasta fermentada, chi si unfrat, levare in capo, Buliài v. m. far baja, ruzzare, trescare, scher
lumidegiare, gonfiarsi. Buffai decollera, sbuf zare , burlare. -
Buffonescamenti avv. buffonescamente. Bullu, lla, agg. muru bullu, o muru fattu a
Buffonescu, sca, agg. buffonesco, mimico. perda bulla, muro a secco. Fai muru a bullu
Buffòni s. m. buffone, giullaro, truffaldino, o a perda bulla senza impastu de calcina, o de
trappollino, scherzatore. ludu, murare a secco, o far muro a secco.
" s. m., o buffoni de cummedia, buffo, Bultu s. m. (t. sp.) simulacro, statua. -
zanni, buffone di commedia, mimo, strione. Bumàstu, sta, agg. (T. G.) de pettus, o
De buffi, mimico. tittas meda grussas, bumasto, sta. Bonav.
Bufulu s. mm: boi aresti, bufolos sa femina, Bumbulla s. f. (t. cat.) spezia de globuleddu,
bufola. 2 chi fait s'aqua candu proit, e candu bùddit in
Bugeria s. f bagatella: sa pingiada, bolla, gallozza, gallozzola, so
Bugnu s. m. de buccinus lat. chi significat naglio. Po is bucciuccheddas, chi produsitsa
tromietto: ma comenti in medas logus esti su pigota, o causada de abbruxadura, o de ateru
carnifici, chi somat sa trumbitta condusendi su mali, bolla, bollicella, vescica, pustula, e pu
pazienti a su suppliziu, su terminu buginu est stola. Bumbulla de rungia, bogia, pustola.
i" ancora a issu, Boja, carnefice. Sa mul Po algunu granittu, chi portat su birdi, e su
eri de su buginu, bojessa: cristallu, puliga, pulica, sonaglio, bollicella,
Bugnadùra s. f. (de bolladura sp.) ammac Bumbulla de aqua cun saboni, sonaglio. Pesai
catura, acciaccatura, ammaccamento di vaso. sa bumbulla, imbollicare. -
Bugnài v. a. (de bollar sp.) M. abbugnai. Bumbulledda s. f. dim. (dd pron. ingl.) gal
Bugnàu, da agg bernoccoluto. M. abbugnau. lozzolina, bollicella, vescichetta, bollicina, pu
Bugneddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) bitor stoletta. Bumbulleddas plenas di aqua, bolle
zoletto, bernoccolino . Trattendu de cardaxiu e acquajole.
similis, piccola ammaccatura, ammaccaturina. ſi v. a. (t. de Panatteris) separai cun
Bugnòly s. m. (t. sp.) frittura de pasta e ous burattu su poddini de su sceti, abburattare.
de figura sferica, specie di berlingozzo, frittella, Sacchittu de burattai, burattello.
globosa, fritelle bitorzolute, fritelle a termoccoli. - Burattu s. m. strum. po separai su poddini
Bugnòsu, sa agg. plenu de bugnus, bozzoloso, de su sceti, buratto, frullone.
bozzoluto, bernoccoluto. -
Burbudda t. r. (de borbolla, o burbuja sp.)
Bugnu s. m. tumori causau de colpu, o de M. bumbulla.
arrutroxa, bernoccolo, bernocchio, bitorzo, li Burbuddài v. n. t. r. (de borbollear, o bur
torzolo, bozza. Plenu de bugnus, e trattendu bujear sp.) su propriu de crocolai, o buddiri
de linnamini, chi portat nuus, litorzolato, li a croculus, bollir con romore. M. buddiri. Pe
torzoluto, nodoso, bernoccoluto. Po s' eſſettu sbruffulai. M.
chi fait su colpu in is vasus de ramini, glia Burbuddedda. M. bumbulledda. -
una ec. ammaccatura, acciaccatura. Po bugnu Burbulla (de borbolla sp.) M. bumbulla.
chi si faint is pipìus in conca, candu arruint, Burbuttài ec. M. borbottai.
cornetto, bernoccolo, corno. Bugnu, chi fait sa Burbuttannentu. M. borbottamentu .
sedda a s'animali, guancialino a Po is bugnus i Burbuttu s. m. borbottìo.
chi si bint in su meloni, cugunbiri ec. cosso, Burchiòni s. m. (t. r.) brocco, stecco, sterpo.
bernoccolo. -
lare, lavorar di niello. Traballu de simili bu Burò s. m. (t. fr.) canterano, canterale, cas
rinu, niello. Burinai de nou, ricesellare. settone. Is calascius, tiratoi. Targ. cassette, cas
Burinamentu s. m. cesellamento, lavoro di ce settini. Burò piticu, stipetto. Burò po scrianìa de
sello, di bulino, intagliamento a bulino. cunservai scritturas, scrittojo. Maistu de buròs,
Burinàu, ada part. bulinato, lavorato con bu stipettajo . -
lino, intagliato, inciso a bulino, o a cesello, Buròeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) stipetto.
cesellato. Burra (t. r.) M. frassada.
Burineddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) cesel Burraccedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) bor
rato 'Cina .
lino, ceselletto. -
-
Burnu s. m. (de burin fr.) strum. cun punta Burraccèra s. f. (t. cat.). M. imbriaghera.
de azzargiu cun su quali si intagliat oru, plata, Burràccia s. f erba, borraggine, borrana.
cristallu, bulino, cesello (Borrago officinalis Lin.) .
guras de metallu, ciappolaBurinu polimpiai fi
da rinettare. Burràccia s. f fraschittu de croKu, chi usant
Burla s. f ciascu, baja, ciancia, trastullo, is viandantis, borraccia, fiasca di cuoio. Po
beffa, burla, scherzo. Burla fatta candu man tasca de bruvura, o perdigonis, fiaschetta da
ci s'aspettat, chiaritura. Burla, o beffa, chi polvere, da pallini. - -
si fait a unu fendi biri de ddi donai una cosa, Burràcciu, cia (t. b. cat. M. imbriagacciolu,
e no sidda donai, cilecca, giarda. Fai burla po ola. Guetu burracciu, razzo matto..
su chi naraus fai su tirammolla, ch est cand' Burràciu s. m. (t. cat.) materia minerali po
unu fingit de donai una cosa, e subitu retirat usu de scallai is metallus, borrace, "-
sa manu senza dola donai, far la cilecca, la giarda. Su vasittu de su burraciu, borracicre.
Faisì burla, o beffa de unu, farsi gabbo d' uno. Burrai (t cat.) cancellare. Mi sburrai. -
BUR BUS J45'
Burrasca s. f borrasca. Burrasca de mari, Busia s. f. (t. fr. bougie) candela dei cera
procella, tempesta di mare. Po disgrazia, bor grussa e piticca, candelotto. ; - -
Busa s. f e busas in pl. ferretti da far calze, Bùssola, s. f bussola. Perdiri sa bussola, su
o ferri da calze. tinu, sa tramontana, perder la bussola, mandar il
Busca s. f. circa, busca, cerca. Andai in bu cervello a zonzo, impazzare. Bussola si marat
sca, in circa, andare in busca, in cerca, in ancora unu fabbricu de mattoni, chi bessit foras
procaccio. Po fura. M. de su muru maistu, sustenniu de capitellus de
Buscadòra v. f buseatrice. linna, accollo, aggetto, sporto. -
butiru.
-
Butiru s. m. (T. G.) butirre, barre, Paai toni, fiore sbocciato. Plantae de rosas plenas
de butiru, pane, o mozzo di butirro. Spollai de buttonis , rosajo, boccioloso. Po testa
su latti de su butiru, sburrare il latte. Latti spol culu. M. Buttonis de porcu de nascu ec.
lau de su butiru, latte sburrato. Giornale agrar. granelli. Buttoni de cristallu de is tubus de is
Toscano M.° 12. 1829. termometrus, bottoncino. Buttoni nieddu, chi
Buttaju s. m. bottajo. format su luxingiu de sa candela, moccolaja,
Buttàriga s. f bottarga, buttarga, bottarica, fungo. Su cambu, o s attacca dura de su but
e buttagra. toni, picciuolo del bottone. Buttoni de cumpassu,
Buttèga s. f bottega. Buttega de artesanu, nocella. Buttoni de s' olia, chi fait su flori, mi
bottega, officina d' artefice Buttega de saia, gnolo, pl. mignoli. S' olia bogat is buttonis,
bottega di sajoni. Buttega de i" e telas, l' olivo mignola. Bessiri de su buttoni, sboc
bottega di pannine, e telerie. Buttega, aundi si ciare. Buttoni, o testiculu de cani, crabu, e mar
bendit a retagliu, fòndaco. Buttega de sederia, giani, satirio, satirione. Bogai buttonis trattendu
bottega di seteria. Buttega de binu, taverna, de plantas, germogliare, produrre germogli. Hat
bettola, osterìa, canova. Traballai in buttega a bogau buttoni, ogu, ha germogliato. Po una
giornada, stare a bottega. Strattallai, allargai is spezia de buttoni de plata, o de lottoni, chi si
parrocchianus, o compradoris de sa buttega, svia ponit a s estremidadi de sa maniga de is gor
re la bottega, l" gli avventori. Buttega de teddus, chi de algunus si narat ancora crispeddu
sabatas, calzolerìa. Conquistai parrocchianus a e aneddu, ghiera, raperella. Po spezia de passa
una buttega, ravviare una bottega, allettare gli manu po accappiai pastranu ec. ſi
avventori. Muzzu de buttega de artesanu, gar Bùzerra s. f. acca, boccicata, frullo, ninnolo.
zone, fattorino di bottega. Baliri una buzerra, valere un frullo, un nulla,
Butteghedda s. f. dim. (dd pron. ") bot una ghiarra baldana. M'indi importat una bu
seghetta, botteghina. Po butteghedda de binu, zerra, me ne cale un frullo, una giammengola,
bettoletta. una boccicata. No indi scit una buzerra. M.
Butteghèra s. f bottegaja. Po mercantessa de paparra.
varias robas. M. mercantessa. Po revendidora de
cosa minudas. M. revendidora. Po butteghera
de binu, tavernaja. C
Butteghèri s. m. bottegajo. Po mercanti de
robas. M. mercanti. Po revendidori M. Po but C. (t. r.) avv. deriv. de su eat. M. poita.
tegheri de binu, bettoliere, tavernajo, oste, vi Cabala s. f càbala, raggiro. Po arti de indovinai
nattiere, vinajo, vinajolo. po via de numerus, cabala.
Butteghinu s. m. dim. botteghino. Cabàli s. m. M. capitali.
Po sa cascitta plena de mercanzias, chi portant Cabalièra (t. r.) M. cabelliera.
a bendiri per is arrugas, botteghino. Cabalista s. m. cabalista.
Butteglia s. f bottiglia. Butteglias de sentina Cabalisticu, ca agg cabalistico.
sunti certus fascittus de giuncu in forma debut Cabbanella s. f gabbanella.
teglionis, chi si ponint asutta de is suercus is Cabbànu s. m. gabbano.
chi imparant a nadai, bottiglie di sentina. Càbbia s. f gabbia. Cabbia decapponis, cap
Butteglièri s. m. subrastanti a is binus de sa ponaja. Cabbia fatta a maglias, gabbia intrec
mesa, bottigliere. ciata a maglie. Maistu de cabbias, gabbiajo.
Butteglieria s. f mesa aundi si preparant medas Cabbia de bastimentu, gaggia, gabbia di nave.
cosas po su serviziu de sa mesa de prandiri, Poniri in cabbia, in presoni, metter in gabbia.
bottiglieria, credenza. a
Intrai in cabbia, o massa, in inibarazzn, entrare
Buttegliòni s. m. accr. gran bottiglia. nel gagno. Cabbia po ingrassai puddas, ser
Butti, fai butti butti, burla chi si fait po batoio. Cabbia de puddas ec. Pollajo, stìa. Is fu
fai paura a is pipius, far baco baco, far bau stigus, gretole. Ingrassai puddas e caboniscus
bau. in sa cabbia, stiare, tenere in istia. lngras
Buttiglia s. f. "; Buttiglia de birdi po sau in cabbia, stiato. Cabbia de is iscoffiottus,
usu de fi, bombola. Buttiglia de zugu strintu, fatta de filu ferru, gabbia delle creste. M.
chi crocolat bessendu su licori, borbottino. M. CarCaSsa ,
bottone. Buttoni abertu, o fiori bessu de su but Cabiddada s. f (dd pron. ingl.) grandu can
CAB CAB 147
tidadi de alguna cosa M. cantidadi. Cabiddàda Cabritedda s. f dim. (dd pron. " caprettina.
de birbantis, combriccola di furfanti. Po prov Cabriteddu, e crabiteddu s. m. dim. (dd prou.
vista. M. ingl.) caprettino.
Càbidu s. m. po pitica maniga, picciuolo, Cabrittu s. m. dim., e crabittu, capretto, cavretto.
capolo. Cabidu de funi po arroppai is marineris, Cabru s. m. e crabu, becco, capro. M. craba,
chi mancant, daga di prevosto. Cabidu de funi e crabu cun is derivaus. Cabru mannu, beccone,
euln ciu, stroppolo. Cabidu de sa canna de caprone, becco grande. Cabru piticu, beccarello,
is pulmonis, laringe. Cabidu de madassa, han beccherello. Odori de cabru, lezzo caprino. Ca
il , capo. Agatai su cabidu, superai sa diffi bru aresti, camoscio. Conciai sa peddi de cust'
cultadi, ravviare, ritrovare il bandolo. Po muc animali, camosciare.
culu de candela, mozzicon di candela. Cabu M. capu,
Cabizza s. f. (t. r.) M. spiga. Cabinda (t. cat.) amistadi, favori. M.
Cabizzalèra s. f. drappu postu in su muru Cabudràvu, xa agg. primaticcio, precòce.
accanta de su lettu, capoletto. Po sa spallera de Càbudu (t. r.) M. cabidu.
su lettu, spalliera del letto. Cabumaistu. M. capumaistu.
Cabizzàli s. m. capezzale, ciglione. Cabizzali Cabusoddu s. m., e cabussoddus pl., caposoldo.
de bingia, proda. Cabizzali de is campus, divi Cabusquadra s. m. caposquadra.
sioni de terrenu, cisale, ripa, ciglione, che spar Cabussài t. cat. M. accabussai.
tisce i campi. V. Gagl. Fai is cabizzalis a is Cabussòni s. m. strum. chi stringit su murru
campus, approdare i campi, fare i ciglioni. Ca a su cuaddu po ddu ſai stai firmu, morsa.
bizzali de terras abertas, cisale, ciglione. Poca Caccàu s. m. s arburi, caccavate. V. Targ.
bizzalera. M. Su fruttu, caccao.
Cabizzina s. f e in pl. cabizzinas, is redinas de Càccia s. f (t. ital.) caccia. Donai caccia, per
peddi de su frenu, le redini della briglia. seguitare, dar la caccia, o incalciamento, metter
Cabizzòni s. m. volat (t logudor.) germano in fuga, incalciare. Donau caccia, incalciato.
minore. Cett. Pigai caccia, si narat de naviu, chi fuit, po
Caboneddu s. m. dim (dd pron, ingl.) galletto. evitai su cumbattimentu, pigliar caccia.
Cabòni s. m. gallo. Caboni barbudu, chi por Cacciadòra v. f vomitrice.
tat barbas mannas, gallo bargigliuto, che ha Cacciadòri v. m. che rece, vomita, vomitore.
grandi bargigli, o bargiglioni. Caboni de chighi Cacciadùra s. f sa materia già vomitada, re
rista manna, gallo crestuto, crestoso. Caboni citiccio, vomito.
spronau , gallo spronato, che ha l' unghione. Cacciài v. a. (t. b.) vomitai, rigettare, recere,
º" chi coberit sa pudda, gallo, che calca vomitare, vomere. Cacciaindi is budellus, cacciar
la gallina. Caboni mali crastau, gallione, gallo le interiora. Cacciai totu (t. r.), scordulai. M.
mal capponato. Fai su caboni fig dominare. Cacciai totu, po contai totu su chi si scit, e s'
Caboni de murdegu volat. beccaccia, acceggia. intendit, schiodare, sgorgare, svertare.
Cabòni becciu, gallastrone. Cacciappu s. m. (t. r.) M. conilleddu.
Cabòni de canna, volat. tarabuso. Cacciaràda s. f pastissada, si narat de cum
Cabòni de indias, tacchino. posizionis, o spettaculus mali fattus pappolata,
Cabonischeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) pippionata.
pollastrello. acciàu, da part., rigettato, vomitato.
Caboniscu s. m. dim. pollo, pollastro. Castrai Caccigadùra s. f. (t. r.) calcamento, calpe
caboniscus, capponare, castrare i polli. stamento, pigiamento. M. carcigamentu.
, Cabottàggiu s. m. (T. de marina) navigazioni Caccigài v. a. e accaccigai (t. r. de calcigar
de capu a capu cobottaggio. cat.) pistai cun is peis, calcare, scalpicciare co'
Cabra s. f e craba po Metatesi, e in Lo piedi, pigiare. M. calcai.
dor. capra, capra. Cabra giovana, toriccia: Caccigamentu. M. carcigamentu .
º" de cabras, stalla di capre. Allevau a latti Caccigàu, da part. calcato, pigiato.
de craba, comente Giove, caprallievo. Cacciucciu s. m. cani piticu, cuccio, cucciolo,
Cabra aresti, salvatica, camozza, capra salvatica. cucciolino, cagnuolo. Cacciùcciu de falda, cani
Cabraxu s. m. e crabaxu, caprajo, capraro. fini, cane da damigella.
Cabrèu s. m. capo breve: (Terminu introdusiu Cacciumbu s. m. arb. cocco delle Maldive,
de s usu). tavarcarè (Cocos Linn.)
Cabriòla s. f. animali quadrup. cavriola, ca Cacciurru s. m. (de cachorro spagn.) cagnolino.
priuola. Po seddida propria de is cuaddus, ca Cachessia s. f. (T. G. Med.) mali, chi dispo
priola, scambietto. nit a sa tisis, cachessìa.
Cabriolina s. f spezia de seddida de su cuaddu. Cachètticu, ca agg. cachettico.
M. seddida. Cacochiſa s. f. (T. G. Med.) mala digestioni,
Cabriòlu s. m. animali s", cavriolo, ca cacochilìa.
priuòlo, caprio, capriolo. Nota: Il nostro cavriolo Cacochimia s. f. (T. G. Med.) stadu viziosu
è un vero Daino della specie de maculati. Il de is umoris vitalis po scungertu de is secretionis,
vero cavriolo non esiste in Sardegna. V. Cetti. cacochimìa. -
dai, sbarra. -
Cacotrofia s. f. (T. G. Med.) mala nutrizioni,
Cabritta s. f dim. e crabitta, capretta. cacotrofia.
T 2
I48 CAC. CAD
t
Cacozefa s. f. (T. Gr.) affettazioni indecenti piberas, cun sa quali segundu is Antigus Mer
in s” imitai, cacozelia. curiu decidiatis litis, caducio. s
Cadasceddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) cas Cadugidàdi s. f. (t. ital. già in usu)caducità,
settino. Cadasceddu po poniri su pappaia is pil labilità .
lonis in sa calobia, beccatoio. Cadiucu, ca agg. caduco, labile. Malcaducu ,
Cadàsciu, e calasciu s. m. cassettino, tiratoſo malcaduco, epilessia, benedetto. M. malcaducu.
M. calasciu. - Cadumbu s. m. erba, verbasco, e tassobar
Cadattu s. m. erb. calcatreppola, calcatreppolo basso (Verbascum thapsus. Linn.) -
plata, e di oru, o giunchigliu, catenuzza d'ar Cagai v. n. e att. cacare, sconcacare. Cagaisì.
gento, d' oro. de sa paura, cagaisì solu, cacarsi. Cagai is
Cadenedda s. f. dim. (dd pron. ingl) M. ca carzonis, sconcacare. Cagaisì, imbruttaisì is car
denitta. zonis, sconcacarsi. Po temiri grandu gana de
Cadeniglia (t. r.)a puntude cadeniglia. M.cadena. cagai, e no si podit deteniri, sconcacarsi. M.
Cadenitta s. f. dim. catenella, catenina. smerdai. Cagai liquidu, squaccherare, e squa
Cadenòna s. f accresc. catenone. uerare, cacar liquido, tenero, aver la caca
Cadenti, e caenti v. agg. cadente, cascante. fuola. Cagai sa mazza, su figau, cacar le cu
Cadènzia s. f cadenza. ratelle. Cagai po partoriri. M. Cosa, chi fait
Cadettu s. m. cadetto. cagai agg. cacherello, la. Cardulinu, chi fait.
Cadilloni s. m. ( forsis de galions cat.) asfo cagai, funghi cacherelli. -
dilo, e asfodillo. ( Asphodelus ramosus Linn.) Cagallòni s. m. strunzu, meta. Don cagalloni
Cadineddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) ce si narat a unu po dispreziu, Don meta.
stellino, cestino. Cagamèngia s. f erb., catapuzia (Euforbia
Cadinu s. m. cestone. Po is cadinus de is latyris. Linn.)
Milesus fattus de tiras de canna intrecciadas, Cagaràda s. f cacàta.
chi is villanus nàrant lossias, stoja di canne Cagaredda, e cagarella (dd pron. ingl.) caca
stiacciate. Po cadinu formau de custas lossias, Juola, soccorrenza, squacchera, squaquera,
o usu de poniri trigu, orgiu ec. cannajo. Targ. sterco liquido, flusso di ventre.
º" tessiu de tiras suttilis de taula, zana. Cagàti, ada part. cacato, squaccherato, squa
Cadinu fattu de tiras de linna po portai su pani querato.
a pala, gerla. Cadinu de canna sperrada, e Cagazecchinus s. m. si narat di omini basciu,
intrecciada po usu de is bastimentus, natta. sfornau, e mali fattu, caramogio, caricatura,
Cadinu cun manigas tessias de tiras de linna, aſfasatto cazzatello, bozzacchiuto. Cagazecchinus
cortello: si est mannu, corbellone, si est piticu, piticu, arfasattello. -
Calenti agg (t. sp.) caldo, caloroso, riscaldato. Calixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) cali
Ddi bessit de su nasu un alidu calenti, gli esce cetto, caliciuzzo. -
dal naso un alito rovente. Calenti de binu, di Calixemùru s. m. erba, ombelico di Venere;
amori, caldo di vino, di amore. A sanguni ca cotiledone, scodellina. T. B. (Cotyledon umbili
lenti, a sangue caldo. Arropai su ferru, cand' cus Linn.)
est calenti, prov. batter il ferro, quando è caldo. Càlixi s. m. (de calix) calice. Calixi de is
Donai una li e una calenti, unu gustu e unu floris, calice de fiori, Biri su calici di amar
disgustu, dare una calda e una fredda: Logu, gura, bere il calice di amarezza. Calixi de pi
calenti, o bascosu, o scalentau de su soli, cal schera, gradella.
dina, caldino. - Calixòni s. m. accresc., calicione.
Calentòri s. m. caldo, caldezza, calefazione, Calla calla (t. b.) si narat po indicai grandu
riscaldamento. Po calori temperau, tepore, calor concursu de genti. Inc est sa genti calla calla,
temperato. attruppada, inc est sa genti a carca trippa, vi
alentura s. f. (t sp.) febbre. Calentùra ap è la gente affollata, in folla, in calca, in
piccigosa, febbre attaccaticcia. Calentura conti bulima.
nua, febbre continua. Calentura terziana, o quar Calladeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) Si
tana, febbre terzana, o quartana. Calentura narat de su ludu causau de s'aqua chi proit,
intermittenti, febbre intermittente. Calentura de mollore, mollume, molticcio, poltiglia.
una dì, febbre effimera. Calentura incostanti, Calladùra s. f callamentu, quagliatura, qua
febbre erratica. Calentura periodica, febbre pe gliamento, rappigliamento. Po consistenzia, spes
riodica. Calentura maligna, febbre maligna. Ca sezza, densità, foltezza.
lentura putrida, febbre putrida. Calentura ver Callài v. a. e n. rappigliare, rapprendere,
minosa, febbre verminosa. Calentura biliosa, congelare, coagulare, "nsare , " -
fel bre /iliosa. Calentura nervosa, febbre nervosa. Callais n. p. cagliare, accagliare, quagliare,
Calentura scarlattina , scarlattina, o febbre accagliarsi, rappigliarsi, compigliarsi, congelarsi.
scarlattina. - Po ", chi si
Calenturedda s. f dim. (dd pron. ingl.) feb raffinant in su fogu, condensare, spessare, spes
bretta, febbricina, febbricella. sire, fare spesso Po condensaisì, condensarsi.
Calenturienti bbricitanti spessarsi, spessirsi, farsi spesso. Callaisì, con
Calenturientu )
agg. febbricitanti. gelaisì trattendu de seu, brodu, e aterus licoris
Calenturòni s. m. accresc. febbricone, febbrone. grassus, rassegare, assevare. Callai s ollu in
Calessu s. m. calesso. Fig. Cuaddu mannu bucca a unu, romper l' uovo in bocca ad uno
longu e meda langiu, buscalfàna. Callamentu s. m. addensamento, rappiglia
alestrinu s. m, pezzu de linna, chi tenitumi mento .
CAL CAL - 15 i
n. quagliato, appreso, rappreso, assevato, Calvu, va agg (t. ital. già introd. de s'usu )
rassegato. calvo. Beniri calvu, spinniaisì, incalvare, incal
Callàu , da agg. spissu, corto, decotto, spesso, vire, decalvare. Fattu calvu po maladia, de
Brodu callau, brodo corto, carico. calvato.
Calliài, calliau (t. sp.) M. citiri. Caluxèrtula s. f rettili, lucertola. Caluxertula
Calligrafia s. f. (i Gr.) s'arti de scriri manna, lucertone, lucertolone.
Calza s. f calza.
beni, calligrafia.
Calligrafu s. m. Professori de calligrafia, Calzadòri s. m. strum. po calzai, calzatoio.
ealligrafo. Calzadiura. M. calzamentu. -
Portai is eambas sciacula sciacula, gambettare, Cambiali s.-f sedula de piamente , cedola,
dimenar le gambe. Camba manna, gambone. polizza di cambio, cambia
Cambas de sticcu, o de fusu , si narat de chini Cambiàli agg. bancario, cambiale.
portat cambas mcda suttilis, gambe di balestri. Cambiamentu s. m. cambiamento, scambia
Portai cambas trottas, aver le gambe a bale mento, permutamento, permutazione, rivolgimento,
strucci. Senza cambas, ascºlo. rivolta. Cambiamentu a turnu, avvicendamento -
Cambara s. f pisci,gamberella, gambero, squilla, Po revoluzioni de cosas, vicenda. -
Cambara de filcttu, a undi si unit su pisci de Cambiau, da part. cambiato, permutato, can
piscai, pellicino. Cambara de pischera fatta de giato, ritrattato, mutato, alterato, scambiato,
cannittas po cunservai su pisci, gradella. barattato. M. su verbu. Cambiau po biviri,
Cambarada. M. camarada. astallato, stanziato, domiciliato . Cambiau in
Cambarai v. a. fueddendu di armas de fogu, colori pallidu, diventato, divenuto pallido.
incamerare. Cambista s. m. cambista , banchiere.
Cambaras s. f. pl (de cambres cat.) Cam Cambitta s. f dim. gambetta, gambuccia -
baras de sanguni (t. r.) M. dissenteria. Cambiu s. m. cambio, scambio. Cambiu sic
Cambaràu, da part. incamerato. Scuppetta cu, cambio sccco. Po permuta, cambio, ba
cambarada, archibuso incamerato, che ha la ratto, permuta. Donai a cambiu, o prestai
eantera ,
dinai po interessu, dare a cambio. Po contrac
Cambarbu, ba agg cuaddu cambarbu, cavallo cambiu. M. In cambio avv. in cambio, in vece,
balzano alla gamba. - -
in luogo, in iscambio. Pigai una cosa in cambiu,
Cambaredda. M. cameredda. o in logu de un atera, coglier in cambio. Fai
Cambarèra . M. camarera. cambiu, barattare. Littera de cambiu, lettera di
Cambarèri. M. camareri. cambio, cambiale. Cambiu de cosa po cosa,
Cambaritta stai a cambaritta, senza migias, baratterìa. Subra cambiu, ricambio.
essere scambucciato. Cambixedda. M. cambitta.
Cambedda s. f (dd pron. ingl.) gambetta. Cambixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) bar
Cambedda de frenu deretta, a bastonettu, stan -bicella, barbicina. Cambixeddu de is floris,
ghetta della briglia, asta. Si est fatta a S, esse. peduncolo. Cambixeddu de infertura, sorco
Cambèra s. f. gambiera, gamberuolo. Cambera letto, sorgoncello.
da botta, ginocchiello, ginocchio dello stivale. Cambrài s. m. tela fini, bisso.
Camberinu. M. camerinu. Cambrè, o cambresina s. f. spezia de tela,
Càmbia, e cambias s. f. pl cambi. Fai cam cambraja, tela di Cambrè. -
Cambiàbili agg. cambiabile, cangiabile, mutabile. Cambu s. m. (t. cat.) gambe. Cambus sic
Cambiadòra v. f. permutatrice. Cambiadora de caus de una planta, seccajoni. Po su pilloni,
sosa po cosa, barattiera. -
chi nascit de su pei de s'arburi, pollone. Po
Cambiadòri v. m. cambiatore, permutatore. su ramixeddu, chi nascit in susu de sa planta,
Cambiadori de cosa po cosa, barattatore, ba ramo vettajuolo, che nasce in cima. Cambu o
rattiere. pilloni mannu, vettone, pollone. Cambu de sa
Cambiadùra s. f cambiamentu, cambiatura, fa siccau , faville. Cambu de infertura, sorcolo,
cambiamento, permutamento, permutazione. marza. Cambu de flori, stelo.
Cambiai v. a. cambiare, cangiare, permutare, Cambusceddu s. m. dim. (dd pron. ingl.)
rinvertire, scambiare, tramutare. Po trasmudai. propriamenti su chi portant in conca is pipìus,
M. Po alterai. M. Po contraccambiai. M. Cam cuffietta, cuffina. - -
biai de idea, cambiai parri, cangiar idea, Cambisciu s. m. cuffia, scuffia. Cambusciu de
mutar parere. Po cunvertiri una cosa cund un' corcai, serrateste. Cambusciu de pipìa, ciºffia da
atera cuntrattendu, rinvestire, scambiare. Cam bambina. Cambusciu mannu, o leggiu, cuffiaccia.
biai frequenti, scambiettare. Cambiai de nou, Camèlu s. m... animali quadrup. Camelo.
ricambiare. Po furriai is fueddus in contrariu Càmera s. f. camera. Maistu de camera,
sentidu, storcere le parole, interpretar sinistra Maestro di camera. Camera ottica, camera ot
mente. Cambiaisì po biviri, astallarsi, stanzi tica. Camera, su sfundau prus istrintu, chi si
arsi, domiciliarsi, fissar domicilio, o dimora. fait in is pezzus di artiglieria, camera. Camera
Cambiai a turnu v. n. avvicendare, alternare, de campana, de cannoni, camera, caverna della
mutare a vicenda. Cambiaisì a turnu v. n. p. campana, o cannone. Camera de palas, retro
alternarsi, avvicendarsi, mutarsi a vicenda . carnera. - ,
malu sentidu, volgere, ritorcere, torcere in Cameredda s. f dim. (dd pron. ingl.) came
mal senso. Cambiai, cunvertiri in amargura, retto, cameretta, cameruzza. - a
.i'
malu, di buono diventare, divenir, cattivo. - . sa
Canaingi s m dim (dd pron ing.)
CAM CAM ; IS5
- erba, chi nascit in is murus bona po insalada, º curzu, via sbrigata, scorciatoia, tragetto, via
eicèrbita tenera, o muraria. (Sonchus tener più corta. Faddiri su camminu, smarrire, errare,
rimus Linn.) - la strada. Puntu, o unioni de tres camminus,
Camingiòni s. m. erba bona poinsalada, cicer trebbio. Fai camininu po s' eternidadi, far viot
hita comune. (Sonchus oleraceus Linn.) Succiu tolo per l eternità. Andai po camminus trottus,
de camingioni, sugo cicerbitino; indirettus, andar per viottoli indiretti, pericolosi.
Camingiu s. m. no bogai camingiu de una cosa Fa1 su camminu maistu, correre la strada mae
espres, rust nondi bogai peis. M. pei. stra, o corrente. Camminu ingruxau, crocchio.
Camisa s. f. (t. cat.) camicia. Abertura de amanti Imbuccadura de duus camminus, o arrugas,
de sa camisa, sparato. S'abertura de is manigas, bivio, de tres, trivio, de quatturu, quadrivio.
sparo. Senza camisa, scamiciato. Prus accanta Ponirisì in camminta, avviarsi.
est sa camisa de su gipponi di più vicino è Camomilla s. f. e. b. camomilla. (Matricaria
il dente, che alcun parente. Camisa de su granu chamomilla. V. Targ.)
de su trigu, pula, lolla, loppa. Limpiai su tri Campadòriu, ria agg. M. passanti.
gu de sa camisa, spulare, spurgare il frumento Campagna s. f campagna. Campagna rasa,
dalla pula. In campisa, in camicia. Su zugu de campagna rasa. Po armada, campagna. Po pla
sa camisa, il collo. Sa frunzidura, increspatura. nura, o pardu, landa. Battiri campagna, andai
Is gajas, i gheroni. Is pungittus, i polsini, o cun s esercitu a ingiriu de su campu, campeg
solini. Is alas, le falde. Camisa senza marcai, giare. Campagna accanta de mari, maremma:
camicia senza pontiscritto. Camisa cun giabò, Campagna senza coltura, landa.
camicia ornata di gala. Campagnàda s. f. M. Villeggiatura.
Camisàda s. f. (t. fr.) brigada de Sordaus po Campagnescu, sca agg. campagnuolo, campìo.
sorprendiri de notti s' enemigu a s' improvvisu, Campài v. a. campare, liberare, salvare. Po
litcamiciata . scampai, M. Campaisì di erbas, nutrirsi, pa
Camisedda s. f camicetta. scersi d' erbe. Po campaisì delimosina, reggersi
Camisetta s. f. camicetta. Camisetta de lama, d accatto. Campai in signif neutr. scampai,
chi si portat asuba de sa camisa, camiciuola. liberarsi. Campaisì m. p. salvarsi, fuggire. Cam
Camisòla s. f. (t. cat.) camiciola. - pai n. po biviri. M. -
sunt asuba de is fabbricas po andai de una parti Campanàju s. m. su chi sonat is campanas,
a s'atera, andito, corridoio. Po is cammineras campanajo, canapanaro.
de is giardinus, e de is bingias, e possessionis Campanedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) cam
ornadas de parras di avina, o filaris de sermentu, panuzza, zzo, campanella, campanello. Cann
viale, viottola, viottolo. - -
panedda manna, campanellotta, Biviri a sonti
Camminu s. m. cammino, via, strada. Cam de campanedda, vivere a suon di campanello.
unìnu carretteri, o de carru, carreggiata, strada Sonai sa campanedda, scampanellare. Po sa
comune. Camminu battiu, travigau, sentiero, via chi si ponit a is bois, squilla. Campanedda
trita, usitata, calpestata, praticata, battuta, o de su svegliarinu de una pendula, squilla,
pesta. Camminu strintu, stradella, viottola, sen sveglia. -
ti ruolo. Camminu de pei, o di omini a pei, Campaniaisi v. n. º (t. r.) aspettai s'occa
viottola, viottolo. Camminu maistri, strada maestra. sioni, su momentu favorabili, aspettar la palla
Poniri in camminu bonu, metter in buon cam al balzo, aspettare il tempo, l'occasione.
mino, in buona strada, ravviare. Fai cammina Campaniàu, da part. (t. !) chi hat aspettau
l" fai vela, fare strada, far rotta, far vela. s'occasioni, che ha aspettato l'occasione, e fig.
Poniri in camminu, ghiai, stradare. Mostrai su la palla al balzo. - - -
camminu, stradare. Ponirisì in bonu camminu, Campaniformi agg. si narat de flori fatta in
gºviarsi, rimettersi nella luona via. Camminu forma de campana, campanºrº campanulato.
-
[54 * CAM C AN
Campanileddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) arregolliri s'aqua, chi proit, chiassajuola, e
campaniluzzo. -
chiassajuolo. Canali de latrina, doccione del
Campanili s. m. campanile. cesso. Canali, chi arricit s'aqua de is teuladas,
Campanòni s. m. accresc. campanone. doccia. Canali maistu de t" chi mandat
Campàu, da part. campato, liberato, salvato, s aqua a s'arruga, gronda, grondaia. Canali
vissuto ec. de is fluidus in su corpus de s' animali, dutto,
Campestri agg, campestre, campio, campe canale de fluidi. Canali asutta de una gurnisa
reccio, salvatico, villereccio, e viilareccio, vil po mandai s'aqua a foras, sottogronda. Canali
latico , villaresco. de is corpus, meato. Canali de cunduttu, vei
Campionessa s. f. Campionessa. culo. Canali fabbricau po portai s aqua delogu
Campiòni s. m. omini valenti in armas, a logu, acquidoccio. Canalis de s'asperarteria,
Campione. bronchi, Canalis sanguineus, canali sanguigni.
Campixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) cam Canali de sa rodedda de sa tagliora, canale
picello, camperello, campicciuolo. della puleggia. Canali po undi passat su pap
Campu s. m. campo. Po spaziu, campo, pai ec. veicolo: Fai canali (T. Marinar.) "
spazio. Po occasioni. M. Pigai campu, pigliar canale, far vela da un luogo all'altro in pic
no mare.
campo, prepararsi alla battaglia. Non donai
campu, non dar i" , o luogo, o comodo. Cananèu, èa agg. (t. r.) strintu, avaru, avare,
Po campu de battaglia, campo di battaglia, scarso, ritenuto, spilorcio, taccagno.
alloggiamento dell'oste accampata. Poniri campu, Canapè s. m. canopè, e canapè, sofà.
metter campo, porre l'oste, accampar l'esercito. Canàriu s. m. volat. canarino, passera di
Bogai a campu v. a. e bogai a pillu, scoprire, Canaria. Canariu salvaticu, rigogolo, Cett.
metter a campo, far palese una cosa, che non Canatteria s. f cantidadi de canis, canatterìa.
sapeasi. Bessiri a campu v. n. scoprirsi, pale Canattèri s. m. su chi guvernat is canis, ca
sarsi, venire a campo, venire in luce, rendersi nattiere.
manifesto, farsi noto. Abbandonai su campu, Canavàcciu s. m. tela grussa canavaccio, e
CalPlo 'accro .
andaisindi de su campu, levarsi dal campo,
dall' oste. Campu plenu de brossa, campo Canazzu s. m. cani mannu, cagnaccio.
ghiajoso, arenoso, renoso, sabbioso. Campu de Cancaradùra s. f contrattura, rattrappatura.
su scudu, campo dello scudo. Campu fruttiferu, Po cancaramentu de frius, intirizzamento, inti
campo fertile, ferace. Campu infruttuosu, sterili, rizzimento di freddo.
grillaja. Campu de cardu, carciofaja. Campu Cancarài v. a. e n. si narat candu po positura
de stula de fà, favùle. Campus messaus, campi scomoda, o po frius rigidu alguna parti de su
mietuti. Campu, chi torrat a boscu, campo, corpus abbarrat casi senza sensu, o addormen
che s'inselva. Campu, aundi is pastoris inser tada, indolenzire o per freddo, o per positura
rant su bestiamini, agghiaccio, pecorile. De sconcia. Cancarài is manus a unu, pestare, moz
campu in forza di agg. campereccio, campo zar le mani a uno. Su frius eccessivu càncaratis
reccio. Coloriri is campus de una pintura, manus, il freddo eccessivo mozza, intirizza le
campire. Planta de campu, pianta silvestre, mani. Cancaraisì n. p. si narat de is nerbius,
salvatica. Aberriri sa porta in campu, spalancar chi si contràint, e si retirant, rattrappare, rat
la (" Guardianu de campu, campajo. trarre, rattrarsi, aggrizzarsi, intirizzirsi, assi
ampùra s. f. pianura estesa, gran pianura. derarsi, attrarsi, esser attrappato. Cancaraisì de
Camussa s. f camoscio. Conciai a camussa, su frius, intirizzare, intirizzire, inrigidire, in
scamosciare, dar la concia al camoscio. S ope tormentire del freddo, essere rattrappato, inti
razioni de camussai, camosciatura. rizzito, rattrato del freddo, agghiadare, ag
Camussài v. a. donai sa camussa a is peddis, ghiacciarsi, aggranchiarsi.
camosciare, dare il camoscio alle pelli, dar la Cancaramentu s. m. M. cancaradura.
concia del camoscio, scamosciare. Cancaràu, da part. contratto, attrato, rattratto,
Camussàu, da part. scamosciato. indolenzito, attrappato, assiderato, rattrappato.
Canadèglia s. f. (t. castigl. e cat.) ampollina Cancarau de frius, rattratto, rattrappato, aggrizza
col beccuccio per uso del Sacrifizio della Messa. to, assiderato, intirizzito, intormentito, intorpidito,
Canàglia s. f genti vili, canaglia, schiazza aggranchiato del freddo. Is manus cancaradas, spe
maglia, bruzzaglia, plebaglia. zia de imprecazioni, le mani mozze. Brazzu canca
Canagliazza s. f canagliaccia. rau, braccio attratto, rattratto, assiderato. Can
Canalài, canalàu ec. M. scanalai ec. carau si narat ancora, candu po frius, po infro
Canaleddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) cana migamentu, o positura scomoda si addormentat
letto, canalino. Po membru di ornamentu in su sensu di algunu membru, incordato, indo
Architettura, glifo : Canaleddu po regolliri s'a- lenzito.
qua ind' unu vascellu, dala di tromba. Cancarittu s. m. dim. de cancaru, gangherello.
Canàli s. m. canale. Canali, segundu algunus, gangheretto, gangherino.
canna de su pulmoni, trachea, canale del pol Cancarronài v. a. fai a cancarroni, aduncare,
mone. Canali serrau, chi portat s aqua a is fare adunco. Cancarronaisì n. p. faisì a cancar
cunduttus, canna. Is canalis de su chilu, canali roni, o arcu, aduncarsi, farsi adunco, inarcarsi.
chiliferi. Canalis de sa bilis, canali biliari. Po Cancarronàu, da part. inarcato, fatto adunco.
strintu de mari, canale. Canali, chi mandat Cancarròni s. m. graffio, raffio, rampino,
s aqua a s arruga, o a gisterra, doccia, doccione. rampone.
Canali de s' orina, canale dell' uretra, meato Càncaru s. m. strum. de ferru po aberriri,
orinario. Canalis, po undi passat s alimentu a e serrai portas, ventanas, cascias, ganghero, car
iº plantas, dutti, otricoli. Canali fattu in is dine, canchero. Poniri is cancarus a una porta,
campus, o arrugas cun su fundu imperdau, po gangherare, ingangherare una porta, metterle i
CAN CAN R55
cardini. Unguentu de cancaru fig: po araru, fole, fandonie, o favole. No sunti ras
unguento di cancheri, uom tenace, pillacchera, su chi ti nau, non son baje, nè fandonie ciò,
vittima, tignamica, cordiale. Porta posta in can che ti dico. - - a , a
su zuccheru, candire, conciar frutte in zucchero, fermo. Cani chi pesat sa " bracco da
Candiri su zuccheru, fai zuccheru candidu, can leva, che dà sotto. Cani di aqua, bracco da
dire lo zucchero. acqua, barbone. Cani de porcu, can da ma
Candu, sia part candito. - " . Cani de mari, o marinu pescecane. Turba
Candus s. m. plur. cunfittura niedda, canditi. de canis, canatteria. Custodiu de is canis,
Candonga s. º (t. pop. ) ciarla vana, faula canattiere. Cani, chi parat e currit po pigai
burlesca, friolèra ee. baja, fandonia, fola. sa cassa, bracco da punta, da presa. Cani de
Bendiri candongas, vender bossoletti, raccontar serra, animali simili a sa bºsi ,
2.
ghiro V.
156 CAN CAN
Cett. Gani piticu, bastardo, e murrungiadori, gola, Canna de is pulmonis, canna del polmone,
botolo, cagnetto ringhioso. Su frunziri su murru aspetarteria, trachca. Mesu canna, o canna de
zaccarrendu is dentis, digrignare i denti. Zun mesurai roba, canna. Canna de serbiziali, can
chiai, boxi de su cani, cand' est arropau, guaire, na da serviziale. Canna de candelobru, aundi
gagnolare. Po su zunchiai, chi fait fendu carizias, intra sa candela, canna del candelliere. Canna
nugolare: Zunchiu po dolori, guajo. Zunchiu po alluiri candelas, accenditoio. Canna chi nascit
po allerghia, mugolio, mugolamento Urlai o naturalmenti in logus umidus, e in aquas sta
abeliai, chi in is biddas narant grujai, e sunt gnadas, canna greca, o salvatica. Camna po ba
is boxis leggias, chi fait su cani in cadèna, e stoni de canna de Indias, canna, giannetta.
ancora scappu principalmenti denotti, uggiolare, Colpu de canna de Indias, cannata, giannettata.
e urlare. Urlu, abelidu, gruju t. r. urlo, ur Canna mesura de tres brazzus florentinus, passino,
lamento, sirido doloroso. Scadenai, sciolliri su Po su truncu, o cima de su cauli, lattia, cima de
cani, sguinzagliare il cane. Cani de parai, can gurei ec. toro, torsolo. Canna po cambu de is
da impuntare. Pigai s'arrastu de sa ſera, tracciar planas cerealis, e graminaceas, canna, culmo,
la fiera. Insuzzuligài, fai inqietai su cani, stelo. Sa cozzina cun is rexinis, barbocchio, can
stizzare , irritare il cane. Inzulai t. r. poniri is nocchio. Carna de romana, stilo della stadera,
canis a mussiai , accanare, accanire, accaneg Cnnacca s. f collana. Cannacca de perlas,
giare, adizzare, incitare i cani a mordere. de «oraddu, de rubinus, de pinnadeddus, col
Fatiga de cani, fatica da cane. Non c'est abbar lare collana di perle, di corallo, di rubini, di
rau nè cani, nè gattu, non vi è rimasto nè can, marfheritine. Fai sa cannacca a unu, strozzarlo.
nè gatta. Ghettai su lardu a is canis , gettare Camacca a collari, vezzo, Collari de perlas, vezzo
il lardo a cani. Su cani arròit s'ossu, il cane di perle. Cannacca a pibionis t. r. monile.
rode l'osso. A cani chi pappat cinixu , no ddi (i da agg. (T. de s' Araldica) trat
fidis su lardu prov. a can , che lecchi cenere, tenda di animalis, chi portant una collana de
non gli fidar farina. Su cani si respettat po su diversus coloris, collarinato.
meri, portar rispetto al cane per amor del pa Cannàda s. f. (t. r.) scetta de sa carrada, cannel
drone. No scidai su cami dormiu , non destare la. Canneddu de limna, o de canna, chi si ponitº
il can che dorme, non istuzzicar il formicajo. a i cubeddas po.bogai binu, cannella, cannello.
Chini si corcat cun is canis, s'indi pesat plenu Cannajòni s. m. erba, gramigna perenne.
de pùlixi prov. chi dorme co cani, si leva (Trticum repens Linn.
colle pulci. Cani, una de is costellazionis, segno Cannamèli s. f canna de zuccheru, cannamele.
cane, can celeste. Cani de scupetta, cane, dra Canneddas. f. (dd pron. ingl.) stinco, canna,
ghetto. Facci de cani, o leggia, viso cagnazzo, fucle, e focile. Cannedda manna de su brazzu,
brutto. De cani agg. cagnazzo, cagnesco. Cani ulna, focile maggiore del braccio. Sa minori, fu
po crudeli, cane, cagnaccio. Cani arrabbiau, cile minore, o raggio. Cannedda manna de sa
can guasto, arrabbiato. Essiri che cani e gattu, camba, fucie maggiore della gamba, tibia, tra
essere come due volpi in un sacco, bisticciarsi fusclo. Sa piica, fucile minore, fibula. Po s'ossu
di continuo. Cani braccu, chi sighit s'arrastu de pegus mortu plenu de mueddu, ch est at
de sa fera, segugio. Cani pintulinu, cane di taccau a sapruppa de sa coscia, e de sa pala,
pelle screziata , ed indanajata. cannella. (V. il gran Dizion di Bologna)
Canicidiu s. m. occisioni de canis, canicidio. Canneddeldu s. m. dim. (dd pron. ingl.) can
Canicula s. f immagini celesti, canicola. nelletto. - -
Caniculàri agg, tempus caniculari, tempo ca Canneddu s. m. (dd pron. ingl.) cannello,
nicolare. -
o segada sa spiga, canna spannocchiata. Segai sa Cannèdu s. m. (t. r.) isca de canna, canneto.
spiga a sa canna, spannocchiare. Isca, o padenti Cannella s. f s' arburi, cannelliero. (Laurus
de canna, canneto. Canna de zuccuru, canna Cinnamomum Linn.) Su croMu, cannella, cin
mele. Canna de Indias, canna d' India. Canna namo, cinnamòmo. Cannella gravellina, cassi
de gutturu, gorga, gorgia, strozza, canna della lignea, cannella garofanata.
-
º CAN » CAN e 157
. Cannellàu, da agg. de colori de cannella, i Canoni s. m. regula, lei Pontifizia ee. canone.
cannellato. - Canoni enfiteuticu, canone enfiteutico. Canoni
Cannellinus s. m. plur. arrogheddus de can de sa Missa, canone della Messa.
nella inzuccheraus, cannellini. - Canonicàli agg. canonicale.
Cannellòni s. m. cannella matta, Lam. Canonigàu (t. sp.) M. canonicata.
Cannetta s. f canna da schioppo. Cannetta Canonicamenti avv. regolarmente, canonica
rigada, canna rigata. mente .
Cannisòni s. m. spazzola di padule, canna pa Canonicàtu e canonigau s. m. canonicato.
lustre, canna fruticosa, o spazzola (Arundo Canonichessa, e canonighessa s. f canoni
fragmitis. Targ.) Sa spiga, pannocchia. chessa. -
ventagliu, stecca. Sa cannitta maista, stecca Canònicu, ca agg. canonico, legittimo, rego
principale. lare. Liburus canonicus, libri autentici, o ca
Cannixedda s. f dim. (dd pron. ingl.) can nonici della Sacra Srittura .
nuccia , cannuccina .. Canonighessa. M. canonichessa.
Cannizzàda s. f graticcio di canne, cannata. Canònigu s. m. (t. sp.) canonico.
Cannizzu s. m. (de canysso cat.) stoja di Canonista s. m. canonista. -
Imbuccadura de frenu a cannoni, cannoncino, Cansàu, da part. (t. sp.) stancato, straccato,
morso a cannone. Cannoni di organu, canna d' spossato, infiacchito, infievolito, lassato, aſ
organo. Cannoni de sa retranga, codone. Gua faticato, fiaccato.
stai sa bucca de is cannonis di artiglieria po chi Cansati, da agg stanco, stracco, lasso, debole,
uo pozzant prus serbiri, imboccar le artiglierie. fievole, spossato, fiacco. Terrenu cansau, terreno
Cannòsu, sa agg. cannoso. stracco, affaticato, sfruttato .
Cannùga s. f strum. po filai, rocca (pronunz. Cantàbili agg. cantabile.
cun o oscuru) Cannuga marant ancora a una Cantadòra v. f. cantatrice, cantrice.
eanna sperrada in punta in forma de cannuga Cantadòri v. m. cantatore. Pilloni cantadori,
po usu de segai figu morisca, brocca. Cannuga uccello cantajuolo.
po una canna sperrada in quattru po usu de fai Cantài v. a. cantare. Cantai a unu s'alleluja,
su casu in sa Toscana, fiaccola. Cannuga de sa chiriella, cantare il vespro ad uno, fare
Diana, oriconocchia. º una bravata, dare un rabbuffo. Cantai di aria,
Cannugàda s. f cantidadi de linu, o lana, cantare a aria , o a orecchio. Cantai po mai
chi si ponit in sa camnuga, roccata, pennecchio, liberamenti su parri suu, o su chi sentit, Sidd'
pennecchino, lucignolo, conocchia . Poniri sa hapu cantada, gliela ho cantata. Cantai a boxi
cannugada, inconocchiare. Accabbai sa cannu bascia e frequenti, canticchiare, canterellare.
gada, sconocchiare. Totu su filau de una can Cantai po poetai. M. Cantai sa palinodia, retrat
mugada, lo sconocchiato. Filai, spacciai una taisì , ritrattarsi, disdirsi, cantar la palinodia.
cannugada de stuppa filendu, sconocchiare. Su Cantai a prima vista, cantare a prima vista, a
restanti de una cannugada, chi abbarrat senza libro aperto. Podis cantai, o fueddai cantu
filai, sconocchiatura . - -
bolis, no m'ind' importatnienti, puoi zufolare
Cannughedda s. f. din (dd pron. ingl.) quanto ti piace, non me ne importa nulla.
roechetta. Cantai cun bellissima grazia, straccantare con
Cannuìttu. M. cannoittu. º ai esaesse di squisitezza. Cantai de nou, ricantare.
Camogia s. f. (t. sp.) M. canonigau. Cantai de genia, cantar di genio, spippolare.
158 CAN dAN
Capitano de bargelli. Capitanu di esercitu, Cappeddu s. m. (dd pron. ingl.) cappello. Ala
condottiere d'esercito, Comandante d'armata . de cappeddu, piega, o tesa del cappello. Sa cu
Capitàu, da part. (t. ital. in usu.) capitato, pula, forma. Su fundu, fondo. Po dignidadi
arrivato . Cardinalizia, cappello cardinalizio. Cappeddu
Capitaziòni s. f. (t. ital. già in usu) tributu grussu, ordinariu. M. cappeddazzu. Cappeddu
testaticu, capitazione, testatico. - de giminera est sa parti, chi bessit foras de sa
Capitellu s. m. membru de sa colunna, ca teulada, cappello del cammino. Stuggiu de cap
pitello. Capitellus de liburu, capitelli, corre peddu, cappelliera. Su pilu chi format sa pasta,
giuoli de libri. Capitellus, l" de linna feltro. Cappeddu pilurzu, cappello orsone. Cap
po susteniri fabbricu, chi bessit foras de su peddu a teula, cappello a gronda. Spollaisì su
muru maistu, mensola , modiglione, peduccio, cappeddu, scappellarsi , cavarsi, levarsi il
mutolo, beccatello. Po unu pezzu de linna, chi cappello. Abbarrai a cappeddu spollau, stare
s aggiungit a una traja maista curza, bec scappellato. Spollai su cappeddu in sign. att.
catello . scappellare, cavare il cappello. Is alas de su
Capitulài v. n. parlamentai, fai trattativas, eappeddu fainti umbra, la tesa, o le falde del
capitolare, parlamentare, far convenzioni, trat cappello fanno solecchio.
tative. Po dividiri in capitulus una materia, Cappegliànu s. m. M cappellanu. -
cappellonis de uma Cresia, le cappelle della cro diere. Capu de casa, capocaccia. Capu di opera,
ciata d'una Chiesa. -
scavau po tirai algunus muschetteris senza essiri Cara s. f. (t. sp.) viso, sembiante, sembianza.
bistus, capponiera. -
Nai in cara, fueddai in cara, dir sul viso.
Capponeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) cap Cara Lona, allirga, viso lieto. Fai bona cara,
poncello. far buon viso, mostrarsi amico, far lieta acco
Cappòni s. m. cappone. Capponi de mari, glienza. A cara, a cara avv. in facci, a viso a
pesce cappone. Capponi mali crastau, gallione, viso, a faccia a faccia, in presenza. Fai cara
cappone mal capponato. -
mala, far viso brusco, arcigno, o viso torto. Cara
Cappottazzu s. m. (de capotaz sp.) maggiorente, accottilada, o coberta de soli, volto bronzino,
magiate, bemmione, primasso, mellus primate. abbronzito, incotto dal sole. Portai cara mala,
Cappotteddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) pic pallida, esser pallido.
Carabina s. f carabina.
col cappotto.
Cappottu s. m. cappotto, gabbano, palandrano. Carabinàda s. f carabinata.
Tallai cappottus, ſig nai mali de algunu, sonar Carabinèri s. m. carabiniere.
le predelle, tagliar le calze, graffiargli usatti, Carabottinu s. m. (T. Marin.) spezia dereccia
cardare, scardassare uno. fatta de arrogus de linna, carabottino.
Cappucceddu. M. cappuccettu. - Caracca s. f. spezia de bastimentu portughesu,
Cappuccettu s. m. dim. cappuccetto, ca puccino. caracca. Po arburedda fruticosa esotica, cara
Cappuccinu, ma agg. religiosu, e religiosa de que grosso. (Cacaos V. Lam.)
s ordini de S. Franciscu, Cappuccino, na: - Caracchiglia s. f. dim. caraque piccolo. Lam.
Cappicciu s. m. cappuccio. Po cuguddu di Caraganzu s. m. erba, chi fait su flori grogu,
abidu religiosu, cappuccio. Cappucciu de occhio bovino; bambagella occhio bovino. T. B.
cappa, de armussa po ornamentu, capperuccia, (Anthemis tinctoria. Linn.) -
cumandanti ec. capo, superiore, presidente. Capu Caragòlus s. m pl. erba, caracò, caracolli.
de famiglia, capo di famiglia. Capu sbandiu, (Phaseolus caracalla. Targ.) - - - -- -
de s unioni des acidu carbonicu cun alguna de Carcas s. f. pl (de claque fr.) spezia de cra
is basis salificabilis, carbonato. pitas, chi si portant a suba de is ateras po de
Carboneddu, e craboneddu s. m. dim. (dd fendiri is peis de s'umedadi, clacche, galoscie.
pron ingl.) carboni piticu, o minudu, o prui Carcassa si f (t. fr.) ordingiu de filu ferru
neddu de carboni, carbonigia, carbonetto, car po abbarrai firmu su scofiottu, gabbia da cresta.
boncino, carboncello. Carcatrippa. M. carcaporceddu,
Carbonèra s. f fossu aundi si fait su carboni, Carcàu, e cracàu, da agg. appigiau, calcato,
carbonaja. pigiato, premuto, compresso. Pannu , carcaº,
Carbòni, e craboni s. m. carbone. Carboni al panno sodato. Pannu carcau, o assodau in modu
lutu, o studau, carbone acceso, o spento. Prui de feltru, panno feltrato. Axina già carcada,
meddu de carboni, o carboni minudu, carbo uva ammostata.
nigia. Aposentu de su carboni, carbonaja. Fos Carcerài v. a. (t. ital. introd. de s'usu) car
su aundi si fait su carboni, carbo- ja, cetine. cerare, e incarcerare, imprigionare.
Fai comenti fait su carboni, chi o abbruxat, o Carceràu, da part. carcerato, incarcerato,
intingit, fai sempiri mali, fare come il carbone, imprigionato.
che o e cuoce, o tigne, far sempre male. Fai Carceraziòni s. f. (t. de s'usu) carcerazione,
una gruxi cund' una perda de carboni, si narat carceramento, imprigionamento, incarcerazione,
di essiri suggedia cosa insolita, fare un segno con prigionia. -
un carbon bianco. A mesura de carboni, abbun dia s. f plur edifiziu, aundi si carcant
dantementi, a misura di carbone. is pannus, e s orbaci, solº , purgo.
e
162 CAR CAA
Carcinai si narat de sa scuppetta candu portat Cardanèra s. f volat. (t. cat.) cardellino,
carriga sobbrada, sguanciare. cardelletto, calderino, calderello, calderugio.
Carcinamentu s. m. su tirai carcinus, calci Fai sa cardanera, si narat de femina sfaccida,
trazione, lo sprangar calci. Po resistenzia a o de conca liggera, chi fait frequentis attus de
Superioris, calcitrazione, resistenza, ripugnanza, vanidadi, civettare, civettinare, far la civetta,
ricalcitramento. la cocco eggia, far delle civetterie, coccoveggiare.
Carcinàu, da part., che ha tirato, o spran Trattendu di ominis si narat, fai su fregnòculu,
ato calci . -
Carme s. m. (T. Poeticu) verso, cºn Imbovai una carrada, tappai beni cun su fenu
Carmelita s. m. Carmelitano. M. Carmelitanu. is unionis de is dogas, calafatare una botte.
Carmelitanu s. m. Religiosu de su Cramu, Carrada cumenzada, botte manomessa.
Carmelitano. Carradàmini. M. stiba.
Carminadòri v. m. M. cardadori. Carradedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) botti
Carminadùra s. f. M. cardadura. cella. Carradedda si narat de omini, o femina
carminare, cotra
Carminài v. a. pettomai lana, bascia, e meda grassa, tomboletto, tta agg.
dare, scardassar lana. M. cardai. Carradeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) carra
Carminàu, da part. carminato, cardato. M. tello, botticello, botticino. Carradeddu po cum
cardau . servai binus finis, doglio, doglietto.
Carnàccia binu biancu. M. varnaccia. Carradòri s. m. chi ghiatsu carru, carredore,
Carnaccia s. f. articulu de mercanzia, de sa carreggiatore, conducitor di carri.
quali si fait s'aqua cotta, carniccio, limbelluccio. Carradoria s. f cantidadi de carrus, carreggio.
Carnàli agg. carnale. Peccau carnali, peccato Carrafina s. f caraffa, caraffina, e caraffino.
carnale. Po sensuali, sensuale, carnale, li Carrafòni s. m. (t. r.) vasu po poniri su binu
bidinoso. - in friscu cun nì, cantimplora, cantinetta, caraf
Carnalidadi s. f sensualidadi, carnalità, con fone, buffone. M. garrafoni.
cupiscenza carnale. - « a
Carràli agg. carnale, stretto in parentela. Po
Carmalmenti avv. carnalmente. Unirisì carnal affettuosu. M. Fradili carrali, cugino carnale,
menti, assembrarsi, congiugnersi carnalmente. fratello cugino. -
rust.) M. Sepultura. Carraxu de cosas eonfusas, someggiare, portar some, Po ghettai su pesu,
e avolotadas, scompigliume. o carrigu asuba de is animalis, assomare, por
Carrèra s. f. (t. sp.) carriera. Curriri a car la soma. Carrigai unu colori, incupire un co
rera aberta, a totu fua, si narat de cuaddu, chi lore, farlo più oscuro (T. dei Tintori). Car
si spronat cun totu vigori, correre a tutta car rigai de scuru una pintura, ricacciare, affo
riera, a tutta corsa. Donai carrera a unu cuaddu, calistiare una l", Carrigai unu de favori 5
pungiriddu a doppiu sproni, dar carriera a un de grazias, colmare uno di favori, di grazie.
cavallo. Carrera, o cursu de is istudius, carriera, Carrigai de doloris, colmare di dolori. Potra
corso degli studi. sportai a carru, carreggiare, vettureggiare un
Carretta s. f carretta. Tirai sa carretta si na carro. Carrigai de nou, ricaricare.
rat de persona valetudinaria, star sulle cigne, Carrigamentu s. m. caricamento, carico. M.
esser cagionoso, malaticcio. Carretta de cannoni, carrigu.
carretta da cannone. Carriganti v. agg., caricante.
Carrettàda s. f. sa materia, chi contenit una Carrigau, da part, caricato. Carrigau de fa
carretta, carrettata. voris, colmato di favori. Colori carrigau, o
Carrettèra s. f ghiadora de carretta, carret carrigu, oscuru, colore affocalistiato, carico.
tiera, guidatrice di carretta. Carrigau de nou, ricaricato. -
Carrognazza s. f carognaccia. -
Cartabònu s. m. norma de piccaperderis,
Carrognedda s. f dim. (dd pron, ingl.) ra quartabuono. -
Is ordinagus, le redini. Unu carru de cozzina, Cartiglia s. f. (t. sp.) patenti de Cunfessori,
una carrata di ceppi. Maistu de carrus, carpen patente da Confessore.
tiere, carradore. Unu carru de meloni, una car Cartilagini s. f. tenerume, cartilagine.
rata, o un carro di popone. Gliai carrus, carreg Cartilaginòsu, sa agg. cartilagineo, cartilaginoso.
giare, guidar carri. Sapeus roda de su carruzic Cartina s. f. arrogheddu de cartoni cobertu
chirriat prov. la più cattiva ruota del carro sempre de scda, oru, o plata po ornamentu de borde
cigola. Cammini de carru, carreggiata. Portai su ria, cartolino.
carru aundi sunt is bois, fai a su rovesciu, metter il Cartocciu s. m. carriga de cannoni impacchet
carro innanzi ai buoi. Multitudini de carrus, tada, cartoccio, carica avvolta. Cartoccius de
carreggio. is capitellus, caprèoli, cartocci.
Carrubba s. f. arb. carrubbo, carrubbio. (Ce Cartolai v. a paginai, poniri is numerus a is
ratonia siliqua Linn.) Su fruttu, guainella. Ghet paginas de is liburus, cartolare, porre i numeri
tai is carrubbas a unu m. b. imputaiddi sa culpa alle carte. -
senza motivu, rovesciar la broda addosso alcuno, Cartolariu s. m. giornali po memoria, carto
incolparlo innocente. laro, diario, giornale.
Carrùcciu s. m. carretto, carriuola, carruccio. Cartolinu. M. cartina.
Carrucciu po imparai ispipius a camminai, car Cartonàcciu s. m. cartoni malu, cartonaccio.
ritoclo . Cartoneddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) car
Carrucòcciu s. m. carro coperto. tOnetto.
lare, sfogliar le carte a poco a poco; Ismerzas, Carzelèri s. m. carceriere, custode della
carcere ,
i semi Orus, cuppas, bastus, e spadas: danari,
coppe, bastoni, e spade. In is cartas franzesas, Carzettèri s. m. Maistu, chi fait carzas, cal
quadri, cuori, fiori, picche. Cuppai is cartas, zajuolo .
alzar le carte. Assu, asso. Rei, re. Cuaddu, Carzòni s. m. e calzonis plur, calzoni, brache.
cavallo. Sutta, fante. Maniglia, maniglia. Cartas Po carzonis de tela, mutande. S' abertura de
de Logu, codice di leggi, che compilò a tempi is carzonis, sparato. Arruiri is carzonis a unu,
de Giudici la Giudicessa Eleonora, che regnò avvilirisì , arrendirisì , calare, cascar le brache,
nel giudicato d'Arborea dall' anno 1588. sino darsi per vinto, avvilirsi. Portai carzonis si na
all'anno 1405. e sostenne crudel guerra contro rat de femina abili a guvernu cc. portar le brache.
i Rè d'Aragona. Zurita Annal. d'Aragona. Casacca s. f casacca. Casacca de gherra,
CAS CAS l67
scia, scassare, cavar dalla cassa. Cascia posa Casòsu, sa agg de casu, cacioso. M. caseosat.
parti de su corpus, chi cuntenit su coru, is Caspita t. di ammir. cazzica, cappita,
pulmonis, e is partis vitalis, cassero, casso, to Caspitina / canchero, zoccoli, capperi, cappi
race. Po sa divisioni, chi portant is tegas de su terina, cagna.
legumini, e similis, casella. Cassa s. f caccia. Si pigat ancora posa pezza
Casciàli s. m. (de caxals cat.) mascellare, de cassa, cacciagione, caccia. Cassa si narat
dente da lato. puru su logu de fai sa cassa, caccia. Fai bona
Cascioletta s. f parti de sa patiglia, aundi si cassa, far buona caccia. Andai a cassa, andare
ponit su bruvurinu, focone, scodellino. Cascioletta a caccia. Pezza de cassa, o de fera, salvaggina,
de facciada de Cresia, o de pala iu (t. fr.)pira. salvaggiume, salvaticina. Cassa de pillonis, uc
Casciòna s. f accresc. cassone. cellagione. Logu propriu po sa cassa de is pil
Cascioneddu s. m. din (dd pron. ingl.) cas lonis, uccellafa, uccellare, frasconaja, bandita.
sonetto, cassettino. Andai a cassa de pillonis, uccellare. M. pillossi
Casciòni s. mm. cassetta. Caseioni de su bu Su tempus de sa cassa, uccellatura. Pos arti de
ratta, frullone. sa cassa, venagione. Logu libera de cassa, sbandia
I68 CAS CAS
Cassadòri, ra v. m. e fem. cacciatore, trice, bugiardo, che pianta o vende carote. Po min
venatore, tricc. : cidiu, frottola, carota. » Vota : Il castagno cre
Cassài v. a. rescindere, abolire, cassare. Po desi portato in Italia dall' Isola nostra a tempo
catturai. M. Po pigai improvvisamenti, acchiap degli Imperadori Romani: infatti Actio, e Dio
pare. Po cassai animalis, cacciare. S'inci podint scoride greci chiamano le castagne Sardianapba
/ cassai is topis a barritta, si narat de logu spol làni, cioè ghiande di Sardegna, da altri dette
lau de genti, o de mobilis ec. vi si può giuocare ghiande dolci. V. Bruyerin, de re cibaria l. 2.
di spadone. Po incontrai in crimini, in su delittu, cap. 25. »
carpire in su 'l fusto, aechiappare, cogliere sul Castàngia de Indias, arb. castagno d' India.
fatto. (Esculus hypocastanum V. Targ.
Cassamentu s. m. Trattendu di animalis sal Castàngias s. f. pl. ferru po frisai, calamistro.
vaticus, caccia, cacciagione. Po scassamentu, Castangiazzu, ") agg. (t. r.) baju tintu, bajo
cassamento, cassatura, cassazione. Castàngiu , gia / bruciato. M. baju.
Cassaròla s. f spezia de pingiada de ramini, Casteddu s. m. (dd. pron. ingl.) castello,
bastardella, tegamino. Cassarola de ramini cun in plur. castella. Inserrau ind' unu casteddu,
naniga, casserola. Cassarola de terra cun ma incastellato, rinchiuso in castello. Casteddu de
niga, chi si usattaliorta in logu de pingiada, puppa, cassero, castello di poppa. Casteddu,
laveggio. o ponti de tancadura ec. castello. Fai casteddus
Cassau, da part. cacciato, acchiappato, colto. in aria, far castellucci in aria: Casteddu piticu,
Cassau a lazzu, ingalappiato. Cassau, pigau in castelletto, castelluccio. Casteddu, o forti postu
crimini, acchiappato, colto sul fatto. Po scassau, in su cuccuru de unu monti, bicocca. Po sa
cassato, abolito. Capitali de Sardigna, Cagliari. Po su Casteddu
Cassaziòni s. f. cassazione. de susu, Castello.
Casserò la s. f. M. cassarola. Castellana s. f femina abitanti ind' unu ca
Càsseru s. m. parti superiori de unu vascellu steddu, castellana.
in puppa, cassero. M. casteddu de puppa. Castellànu s. m. Segnori de casteddu, guar
Càssia s. f. arburi bacelliferu, cassia. Bastoni dianu , e abitanti de su propriu, castellano.
de sa cassia, bocciuolo, baccello. Castellanu, na agg. chi appartenit a casteddu,
Cassòla s. f. (t. cat.) cassola de pisci, de ca castellano, na.
boniscus, tocchetto, guazzetto di pesci, manicaretto Castellettu s. m. strum. de linna cun roda po
di polli, stampai dogmia perda dura, castelletto.
Càssula s. f bussa de su semini de is floris, Castiàda s. f mirada, giro d' occhi, sguardo.
capsola: M. mirada.
Cassulàri agg. capsulare, cassulare. Castiadòri v. m. (t. r.) guardia: Castiadori de
Casta s. f (t. cat.) razza, schiatta, specie. bingias ec. custode, guardiano di vigne ec. Po
Parai casta, tirar razz spia, codiatore.
Castagnettas s. f. pl (t. cat.) ferru de frisai Castiadùra. M. miradura .
is pilus, calamistro. Po giogu fattu cun is di Castiài v. a. mirai attentamenti, ragguardare.
dus, scoppi colle dita. Si si ait cund unu certu Po ispiai is passus di algunu, codiare Castia a
strum. attaccau a is didus, castagnetta . tui e totu, bada alle tue pillacchere. M. mirai.
Castamenti avv. pudicamente, castamente. Po custodiai . M.
Castangedda s. ſº dim. (dd pron. ingl.) ca Castiàu, da part. ragguardato. M. mirau.
stagnetta . -
las, carotare, cacciare, ficcar carote, piantar Castòru s. m. animali, castòro. Capeddu de
carote, dir frottole, narrar"; dir fandonie, castoru, cappello di castoro ,
ficcar bozze, frottolare, dir baje. Castangia Castradùra s. f castratura. Trattendu di omini,
manna, carotaccia. Omini chi bendit castan evirazione.
gias, o castangari fig. Inincidiosu, carotajo, Castrai v. a. castrare , cavare i testicoli ,
CAS' CAT - I69
Castrai caboniscus po ddus fai capponis, cappo Catacàustica s. f. (T. Geom.) sa caustica, o
nare, castrare i polli. Castrài porcus, mascus ec. curva formada de is rajus reflessus, catacaustica.
conciare, castrare. Castrài, o spizzulai sa ca Catacrèsi s. f. (T. Gr. Rettoricu) metafora
stangia podd' arrustiri, castrare i marroni, le strana abusendu di algunu vocabulu v. gr. fer
castagne. Castraisì v. r. capponarsi. Castrai, o rau de plata, catacrèsi, per esem. ferrato
siccai su latti, cansare il latte, e cansarsi il latte. d'argento. -
Casu s. m. cacio, formaggio. Casu friscu, Catalessia s. f. (T. G. Med.) mali, chi totu
cacio fresco. Casu siccau, cacio secco. Casu ind' una rendit su corpus immobili, catalessia.
rabisali, casu appenas postu in sa salamurgia, Catalètticu, ca agg. (T. G. M.) attaccau de
cacio novello. Casu axèdu, cacio infortito, su sa catalessia, catalettico. -
bacido, inforzato. Casu cottu, caciuòla cotta. Catalogài v. a. passai a registru, a catalogu,
Casu accottau, cacio incotto. Casu de bacca, porre, notare, scrivere a catalogo, a registro,
o fattu cun latti de bacca, cacio di vacca, pro a ruolo.
vatura. Casiggiolu de casu de bacca, pera di Catalogau, da part. posto, notato, scritto a
cacio di vacca. Casu de craba, cacio di capra. catalogo, a ruolo. -
Casu de craba fattu in s'attongiu, ma in forma Catàlogu s. m. (T. G.) catalogo, registro,
de fresa, raviggiuolo. Fresa de casu, pezza ruolo.
streccada, e tunda, caciuòla. Cascavallu, cacio Catalùfa s. f. dammasco di cottone, e seta.
cavallo. Casu fittu, cacio serrato. Casu trapau, Cataplasma s. m. (T. G.) impiastru, cata
cacio bucherato. Una pezza de casu, una forma plasma, impiastro.
di cacio. Una pezzitta de casu, una formella Catarrali agg. cattarrale.
di cacio, un formaggiuolo. Unu cuccu de casu Catarròni s. m. accresc. catarrone.
friscu (t. r.), un caciolino. Discua, o siat sa Catarrosamenti avv. catarrosamente.
forma de linna po pesai su casu, cascino. Ma Catarròsu, sa agg. catarroso.
nifattura de su casu, cascina. Casu trattau, Catarru s. m. (T. G.) catarro, reuma, reuma
cacio grattugiato. Su chi fait su casu , o ddu tismo, raffreddore, flussione, scesa. Po sa boxi
bendit, caciajuolo, formaggiaio. Abbarrai che rauca, affiocamento, affiocatura, raucedine. Ca
maccarronis senza casu prov. rimanere scaciato. tarru de conca cun grajori, e flussioni, o scolu
Fai casu cottu espres. basc. stai a cracaporced de catarru po su nasu, corizza, gravedine.
dus, si narat de stai troppu a strintu ind' unu Catarticu, ca agg, (T. G. Med.) purganti, ca
concursu de genti, far serra, o pressa. Casu, tartico, purgante.
chi si fait in Marzu, cacio marzolino. Casu de Catàstrofe s. f. (T. Gr.) mutazioni, catastrofe,
rescottu, cacioricotta. Casu affumau, cacio af mutazione d'una fortuna in un'altra.
fummicato. - Catechèsi s. f. (T. Gr. e totus is derivaus)
Casu s. m. avvenimentu, caso , accidente, istruzioni de is primus elementus de una scien
avvenimento. In casu de morti, in caso di mor zia, ma propriamenti splicazioni de sa Dottrina
te. Casu de cunsienzia, de lei, caso di coscienza, cristiana, catechèsi.
di legge. Primu, segundu, terzu casu (T. Catechismu s. m. catechismo.
Gramat.) nominativu, genitivu, dativu ec. primo, Catechista s. m. catechista.
secondo, terzo caso ec. No fait a su casu, no Catechisticu, ca agg. instruttivu, catechistico,
est necessariu, non importa, non è necessario. instruttivo, didascalico.
Fai casu de una cosa, fai stima, far caso, fare Catechizzài v. a. imparai a unu sa Dottrina
stima, o conto di una cosa. No fai casu , no Cristiana, catechizzare, Po storrai unu de alguna
fai capitali, non far caso, non far capitale. cosa , catechizzare, svolgere.
Po fai impressioni, far caso, fare impressione. Catechizzàu, da part catechizzato.
Casu chi, postu chi avv. caso che, posto che, Cateciumenu s. m (T. Gr.) discipulu nou in
dato che, ovechè. In dogmia casu chi, in ogni sa fidi cristiana no ancora battiau, catecumeno.
caso che. A casu avv. a caso, casualmente. Categoria s. f categoria.
M. a casu. Po inconsideradamenti, a caso, in Categoricamenti avv. categoricamente.
consideratamente, impensatamente. Casu chi Categòricu, ca agg. categorico:
siat, ove che sia. A casu pensau, a posta fatta, Caterèticu, ca agg. (T. G. Med.) corrosivu,
a caso pensato, con deliberazione maturata. cateretico, sarcofago, corrosivo.
Casuàli agg. casuale, fortuito, eventuale, Catetère s. m. (T. G. Chirurg.) prova fatta a
traumatico . T. Med. -
canali podda introdusiri in sa bucciucca de s'
Casualidàdi s. f casualità, eventualità . orina, catetère. -
Catètica s. f. (T. Geom.) linea, chi arruendu Caudatàriu s. m. su chi sustènit s'estramidadi
asuba de un atera format un angulu rettu, de is bestiris prelatizius, caudatario.
catetica . - -
Cavedàdi s. f cavità, concavità, profondità,
Catètu s. m. (T. Geom.) linea a perpendiculu cupo. Po cavu fattu in algunu traballu , sotto
rettamenti tirada de susu a basciu, catºto. sguardo. Cavedadi de sa manu, concavo della
Catonianamenti avv. in modu catonianu, ca mano. Cavedadi de un ossu, chi arrìcit s' ateru,
tonianamente. pisside, cavità. Cavedadi dc s'ogu, coppo,
Catonianu, ma agg. sabiu, prudenti, catoniano, concavo dell' occhio. Cavedadi, o fundu de
savio, prudente. s' origa, antro, cavità dell' orecchio.
Catòttrica s. f. (T. Matem.) trattau de is Cauleddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) ca
rajus refrattus, catottrica. volino.
Catràmi, e catràma s. m. catrame, ragia nera Caulescu, sca agg. cavolesco.
cavata dal pino col fuoco. Cauli s. m. cavolo. (Brassica oleracea V. Targ.)
Catràmu. M. catrami. Cauli nieddu, cavol nero. Cauli de brocculus,
Càttedra s. f. (T. G.) càttedra, bigoncia. cavol broccoluto, o a broccoli. Cauli accuppau,
Cattedràli s. f Duomo, Chiesa Cattedrale, cavol cappuccio, cavolo a palla. Cauli arruf
primaziale, e Cattedrale ancor sust. fau, cavol verzotto, lasagnòlo o lasagnino, Targ.
Cattedràli agg. cattedrale. Cauli birdi, sverza. Cauli de flori, cavolfiore.
Cattedràticu s. m. cattedratico. (Brassica " Cauli de conca, ravacòj,
Catticciòla s. f. M. gatticciola. cavol rapa. Cauli de prima plantazioni, brasca.
Cattivài v. a. e cattivaisì v. r. (t. ital.) M. con Sa cima, torso. (Si vegga Targ.)
giliai, conciliaisì. Cauliscu (t. r.) M. caulittu.
Cattivèriu s. m. e cativeriu. M. sclavitudini. Caulittu s. m. dim. erba, chi nascit in mesu
Cattolicamenti avv. cattolicamente. de is loris de flori grogu, e tegosu, senapa e
Cattolicidàdi s. f cattolicità. senape campestre. (Sinàpis arvensis. Linn.) Si
Cattolicismu s. m. cattolichismo, e cattolicismo. narat ancora erba falcòna, e su semini, senapini.
Cattòlicu s. m. (T. G.) veru Cristianu, Cat Caulòni s. m. accresc. cavolone, cavol grosso.
tolico . -
Cauterisài v. a. abbruxai cun ferru abbrigau, f Cefalica s. f. (T. G. Med.) vena de su brazzu,
cauterizzare, far cauterio. chi si creit, chi partat de conca, "
Cauterisàu, da part. cauterizzato. Cefalicu, ca agg. (T. G. Med.) utili a sa conca,
Cautèriu s. m. abbruxadura cun ferru abbrigau, cefalico.
o cun fogu mortu, cauterio, rottorio. Cauteriu Celesti agg, celeste. Colori celesti, color ce
attuali, o buttoni de fogu, cauterio attuale. Sa leste, celestino, cilestrino, cilestro.
cottura de su cauteriu, incèso. Celestiàli agg. celestiale.
Cautiva s. f schiava. M. sclava. Celestinu, ma agg. celestino.
Cautivu s. m. schiavo. M. sclavu. Celiarca s. m. i. G.) capu de milli Sordaus,
Càutu, ta agg. cauto, astuto, prudente, sagace, Celiarca.
avveduto, accorto, guardingo, scaltro, malizioso, Cèlticu, ca agg. gallicn, celtico. Mali celticu,
destro, oculato, avvertente, rattenuto, circospetto. o franzesu, mal celtico, gallico, venereo.
Cavu s. m. sa parti sbuida de alguna cosa Celu s. m. Cielo, Paradiso. Primu celu, em
arcada, concavo, cavo, profondo, cupo. Cavu pireo, protonòe. Poniri in is celus, incielare,
de sa manu, de sa cugliera, concavo della ma collocare in Cielo. Celu cobertu de nuixeddas
no, del cuechiajo. Cavu de su caragòlu, cavo biancas, cielo pomellato. Celu po subracelu, cielo,
della vite. sopraccielo. Celu de una camera, de carrozza,
Càvuna s. f strum. de ferru rusticali simili a de cortinaggiu cc. cielo di camera, di carrozza,
sa pudazza, ma de maniga meda prus longa, di cortinaggio cc. Po clima, cielo, clima. Cor
po dda maniggiai a duas manus, roncone. ruximu de molenti non d' arzat a Celu prov.
Càvuru s. m. granchio. Sa femr. granchiessa. raglio d'asino non arriva in Cielo. Donai pu
Is tenaglias, chi portat, forbici. Cavuru de flu gnigosus a su Celu prov. tentai s'impossibili,
mini, squilla di fiume, di fosso. Pappadori de dare un pugno in Cielo.
cavuru, cancrofago. c" s. m. sonator di cembalo.
Cauziòni s. f cauzione, sicurtà, obbligo, mal Cembaleddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) cem
leveria, fidagione, fidanza, garanzia, e gua banello.
ranzia, sodezza, sodo, sodamento, mallevadoria. Cembalòni s. m. accresc. cembolone.
Cun cauzioni, sodamente. Donai cauzioni, so Cèmbalu, cembalo e cembolo. Maistu de cem
dare, dar sicurtà. balus, cimbalajo.
Cazzòla s. f e cacciòla, sabata po su prus Cembolismu s. m. s'annu, chi tenit I5. mesis
senza carcangilis po portai in domu, eomenti lunaris, cembolisma, cembolismo.
usant mcdas feminas, cacacciòla, e cacajuòla, Cèmbulu. M. cembalu. -
viminibus textae) veggia, civèa, graticcio tessuto Cèrriu, ia part vagliato, crivellato, stacciato,
cernuto .
di viticci per uso di trainar coi carri. Cerda po
usu de seidai, o portai su sèidu a s argiola Cerròni t. r. M. cirroni.
fatta a restregliu, civèa, o treggia a ridoli. Certadòri v. m. comparacertus, contenzioso,
Cerda manna, treggione. Cerda de palla, un aroso, rissoso, rissante, brigoso, accattabrighe.
carro, o una carrata di paglia. Cerda de me o reprensori, gridatore, riprensore, riprendi
loni, de sindria, carrata di popponi, di coco tore, trice.
meri. Cerda de cozzina, una veggia di ceppi, Certaiv. n. contendere, disputare. Certai arro
una carrata di ciocchi. Una ccia de ladamini, pendusì, gareggiare, brigare, rissare, far rissa,
una veggia di letame. venire alle prese, a i" a mischia. In signif.
Cerduzza s. f. dim. piccola civèa. att. reprendiri cun fueddus, riprendere, biasi
Cereàli agg cereale, appartenente a frumento. mare, rimproverare, rampognare, rimprocciare.
Cerebràli agg. (T. Anatom.) cerebrale. Po reprendiri cun amalezzus, e zerrius, sgridare,
Cerebriformi agg. (T. de is Natural.) cere garrare.
briforme. Certàu, da part, conteso, disputato, contra
Cerèri s. m. fabbricanti de cera, cerajuolo. stato, i" rissato: Certau cun fueddus,
Cerèsia s. f (de cerasus) arb. Su fruttu, ci reprendiu, ripreso, biasimato, rimproverato,
liegia, e ciriegia. S'arburi, ciliegio e ciriegio. rampognato.
(Prunus cerasus Linn.) Su pisu, nòcciolo . Certitùdini s. f certezza, certitudine.
( Drupa Linn.) Su pappu de su pisu, seme, man Certòsa s. f. Monasteriu de Certosinus, certosa.
dorla. S appicconi, o tenaxi, picciuòlo. Cerexia Certosinu s. f Certosino.
barracocca, sa calidadi prus manna, ciliege du Certu s. m. gara, contesa, riotta, disputa.
racini, Cerexias ghindas dulcis, ciliege corbine, Certu de algunus, chi s'arropant, rissa, zuffa,
o siciliane. Matt Is ghindas amaras, o mari mischia, sciarra. Certu de fueddus, gara di
gosas, agriotte, amarasche, amarine, e in Roma parole. Po reprensioni, rabbuffo, rimbrotto,
visciole Matt Cerexia de spezia aquosa, ciliege rimproccio, rincappellazione, riprensione, ri
acquafòle. Cerexia in forma de coru, chi tenit mesta, rimprovero, rampogna. 0 reprensioni
de biancu, e de nieddu claru, ciliege brizzolate. forti, sgridamento, sgrido. Donai, cumenzai su
Nota. Vi sono ancora le duracini nere, rosse, certu, appiccar la battaglia, la rissa, cominciar
bianche, moscate, sanguigne, precoci, serotine ec. la zuffa. Certu de manus, rissa, briga, zuffa,
Cerasus ha preso f nome da Cerasus, untis gara, conflitto.
città della Cappadocia oggi detta Chirissonda, Cervìnti, na agg. e cerbinu , cervino. M.
donde questa pianta fu da Lucullo portata a cerbinu.
Roma, dopochè soggiogò il Ponto e l'Armenia, Cèsare s. m. titulu de is Imperadoris, Cesare.
avanti la disfatta di Mitridate l'anno di Roma Cesàreu, ea agg. cesareo, cesariano, imperiale.
680. secondo Plinio, e 70. anni prima di Cristo: Operazioni cesarea (T. de Chirurg.) incisioni,
Cerfa s. f. (t. de Messaju) sa cerridura, chi chi si fait in brenti a sa Mamma po estrairindi.
si fait in s” argiola de totu su trigu, vagliatura su fetu, operazion cesarea.
elell'aja. Trigu de cerfa, grano di vagliatura. Cesariànu, ma agg. M. cesareu.
Spiga, o tega separada e scampada de sa treu Cessadùra M. cessazioni. -
Cerriri v. a. (de cerno, is) crivellare, cer l Cetra s. f strum. music cetra, e eetera. So
F74 CET CHI
r
madori de cetra, ceterista. Sonai sa cetra, ce Chiliade s. f. (T. G.) spaziu de milli annus,
terizzare, sonar la cetra. chiliade.
Cetu s. m. ordini, condizioni, ordine, con Chiliarca s. m. (T. G.) Conduttori de milli
dizione. Su cetu de sa Nobilesa, l' ordine, il ominis, Chiliarca.
rango della Nobiltà. -
Chifferu, ra agg. (T. Anatom.) chilifero.
Che particella, o avv. usau cun is compara Chilificài v. a fai su chilu, chilificare.
tivus, che. Mellus che custu, miglior che questo. Chilificanti v. agg. chi format su chilu, chili
cante.
Ti amu prus, che mei e totu , ti amo più, che -
me stesso. Ateru che custu, altro che questo. Chilificàu, da part. ehilificato.
Checchèi
) S. In. CalCCdl'. Chilificaziºni si f chilificazione.
Checchi Chilismu s. m. formazioni de su chilu, chilismo.
Chemu s. m. numeru quattru de calisisiat cosa, Chilòsu, sa agg. chiloso.
una mano. (V. quaternarius " Chilu s. m. (T. Anatom.) su succiu biancu,
Chercu, e qòercu s. m. arb. glandiferu, (de chi su stogumu spremit de is pappais, e de is
quercus lat.) quercia, e rovere. Targ (Quer bevìdas, chi de pustis si cunvertit in sanguni, chilo.
cus robur Linn.) Chercu pilùdu de follas amplas Chimèra s. º monstru fabulosu, chimera. Fig.
e trottas, cerro. (Quercus crinita V. Targ ) illusioni, inimaginazioni vana, chimèra.
Chercu zaccadimu, quercia diacciuòla, che schi Chinericamenti avv. chimericamente.
anta. Chercu corriazzu, quercia salcigna, arren Chimèricu, ca agg. vanu, ideali, chimerico,
devole. Su landiri, ghianda. Su calixi de su vano, fantastico.
landiri, calice. Sa làddara, galla, gallozza, Chimerizzadòri v. m. chimerizzatore.
gallozzola. Una spezia de cardulinu, chi si Chimerizzài v. n. fantasticai, chimerizzare, far
format in is ramus grussus de su chercu becciu, castelli in aria, stillarsi il cervello.
chi is tintoris dd'usant po tinta niedda, agarico. Chimiatria s. f su medicai cun remedius chi
Chercu scomau, capitozza. micus, chimiatria.
Chermes s. m. grana po tingiri in colori ar Chimica s. f. (T. G.) arti, chi mirat si analisi,
rubiu nobili, chermes. e sa sintesi de is corpus, Chimica. Chimica,
Chermis s. m. colori arrufoiti nobili, chèrinisi, chi mirat s unioni e disunioni de is corpus,
e chermisì , chermisino. M. cremis. chimica tecnica. Chimica chi mirat sa prepara
Chermisìnu, na agg. chermisino. zioni de is medicamentus, chimica farmaceutica.
Cherùbicu, ca agg. de Cherubinu, cherubico. Chimica mineralogica, chi mirat is partis con
Cherubinu s. m. (T. Ebraicu) Cherubino. stituentis is fossilis, chimica mineralogica. Chi
Chessa (t. logudor.) M. moddizzi. mica, chi mirat sa cognizioni de is metallus,
Chetamenti avv. sedatamente, quietamente, chimica metallurgica. Chimica, chi mirat s in
placidamente. º -
tima conoscenzia de is mineralis, chimica doci
Chetu, e chietu agg. cheto, quieto. Potran
bs --- - - - mastica. Chimica, chi s' occupat in esaminai is
quillu, tranquillo, quieto Po pacificu. M. Stai perdas, chimica liturgica. Chimica, chi mirat
chetu, in silenziu, siare zitto. Chetis, stei chetus, sa fabbrica de is birdis, chimica jalotecmica.
zitti, state zitti. Fai abbarrai chetu a unti contra Chimicha, chi mirat sa cognizioni de is salis,
bolla sua, attutare, attutire uno contro sua vo chimica alurgica. Chimica, chi mirat sa prepa
glia, imporgli silenzio, fare star uno ai filatoio. razioni de is coloris, chimica cromatica, arte
Chetiidini s. f quiete, calma, riposo, tran tintoria. Chimica, chi mirat s utili de s'agri
quillità, quietezza, acquiescenza, quietudine. coltura, chimica economica. Chimica agraria,
Chi, relativi de sustanzia, che, il quale. Su chi si occupat in ammestrai is terras cun pro
chi, lo che, il quale. Sa chi, la che, la quale, fettu, chimica agraria. Chimica, chi mirat sa
is chi, i quali, le quali Po particella. Bollu ſerimentazioni de is sustanzias de su pani, de Is
chi bengat issu, voglio che esso venga. Fai in bimus ec. chimica zimotecnica. Chimica, chi
modu chi, fate in maniera clie. Chi in logu de mirat s influenzia de is agentis chimicus in is
a ſini, o po chi : A mci spettàda chi tui ſessis corpus organicus, chimica fisiologica. Chimica,
avvisati, a me andava, o spettava, che tu, o chi si occupat in conosciri sa matura de s'aria
acciò tu fossi avvisato. Chi po poita; Faedda, atmosferica reguardi a sa propriedadi sua respi
chi deu ti ascurtu cun plaxer , dì che io, ovv. rabili, chimica eudiometrica, ovv. ossimetrica.
perciocchè io t'ascolto volentieri. Finzasciù, fin Chimica ermetica. M. alchimia. -
zas a tantu chi, finchè, sino che, fintanto che, ; Chimicamenti avv. chimicamente.
sino a tanto che, infinattantochè. Su chi bolis, Chimicu s. m. versati in sa Chimica, chimico.
lo che o ciò che vuoi. Calisisiat cosa chi, che Chimicu, ca agg. chimico, ca.
che, qualunque cosa che. De chi, da che, Chimu s. m. (T. Med.) massa de sangumi,
dopo che. - - ehi si fait in su figau , chimo. -
Chini pron. m. e f. (de quien sp.) e si usat chierata, cornacchiata , cicaleria, chiacchiera,
in sing., e plur. Chin est? chi è ? Chini sunti? chiaccheramento, cicalamento, cianciamento,
chi sono? De chini fueddas? di chi parli? Chi cornacciaja, mulacchiaja, cornacchiamento, grac
misisiat, chiunque sia, qualunque: chinisiollat, chiata. -
Chirurgia s. f. (T. G.) arti di operai cun sa Ciappài v. a. arregolliri unu improvvisamenti,
manu, chirurgia. acchiappare, carpire, cogliere con inganno,
Chirùrgicu, ca agg. chirurgico. sopraggiugnere, corre, sorprendere uno all' m
Chirurgu s. m. chirurgo, cerusico. Chirurgu, provviso, all'impensata. Po scrocca, rapigna,
chi curat is partis genitalis, norcino, litotomista, sgraffignare. Ciappai a scusi, furai occultamenti,
litòtomo. trafugare, trasportar nascostamente. Po piga
Chiusa s. f. (t. ital.) fini de is sonettus, epi cun is manus simplementi, prendere, pigliare.
grammas ec. chiusa. Ciappa, piglia. Po furai. M. - -
Chizzànu, na agg. che si leva di buon mattino. Ciappàu, da part. incontrau improvvisamenti,
Chizzi avv. (e in Logudoru chito de cito lat.) sorprendiu, acchiappato, sorpreso, chiappato,
a buon ora, per tempo. A mangianu chizzi, carpito, colto all'improvviso, con inganno. Po
di buon mattino, allo spuntar del giorno. A su pigau simplementi, preso, pigliato.
chizzi de is puddas, all'alba de tafani. Ciappinu s. m. M. ciappuzzu. -
Ci avv. locali, ce, ci. Non ci 'nd' est, non Ciappuzzeria s. f. acciabattamento, imbratto -
ce n'è Non ci bolit tantu, non ci vuol tanto. Ciappuzzu s. m. ciabattino, acciarpatore ,
Cantu ci poneus? quanto ci mettiamo? Tui non ciarpone, ciarpiere. -
ci andas, tu non vi vai. Stetiu ci ses ? stato vi Ciaravallista s. m. colui, che fa almanacchi.
sei ? Taliorta si unit cum sa prep. in : Inci mi Ciaravallu M. almanaccu .
raus, vi guardiamo. Ciarla s. f cicaleggio, ciarla, loquacità, cica
Cia s. f. (de chia sp.) lucco, bendone. lamento, cicalàta, cicalerìa, ciarlerìa, chiaº
Ciàcciara s. f chiacchiera, ciarla, ciancia, chiera, garrulità, ciancia, cianciamento, dicacità.
chiacchierìo, cicaleccio, cicallo, cianciume, ci Custas sunti ciarlas, queste sono ciance. Ciarla
calamento, cicaleggio, favello. confusa de prus personas, passeraio, confuso
Ciacciaràda s. f, taccolata, cicalata, chiac cicaleggio di più persone. Ciarla de pipius,
I76 CIA CIB,
bruscello, chiaccherio di fanciulli. Ciarla vana, cibario. Lei cibaria de is antigus Romanus, leg
fandonia, fola. -
ge cibaria. - -
Ciarlài v. n. ciarlare, cicalare, cicaleggiare, Cibudda s. f (dd pron. ingl.), cipolla (Al
taccolare, cianciare, chiacchierare, crocchiare, lium caepa Lin.) Sa conca, bulbo. Is follas,
tattamellare, treccolare. Ciarlai sciapidamenti, squame, spicchi. Sa canna de su flori, fusto,
cinguettare. Po su ciarlai depustis de hai beni scapo. Cibudda po certus rexinis de algunas
bistu, berlingare. Ciarlai senza necessidadi, grac plantas fattus a bugnis no però a follas comente
cliare. Ciarlai vanamenti, cornacchiare, grac sa cibudda, tubero. Porexinis de algunas plan
chiare. Ciarlai cun eccessu, straccicalare. Ciarlai tas similis a sa cibudda, bulbo. Planta chi por
perdendu tempus, chiacchillare. - tat su rexini simili, pianta bulbosa.
Ciarlatàna s. f cianciatrice, cianciera, cantam Cibudda marina, squilla, scilla. Axedu, o
banca, ciurmatrice. -
binu, in su cali si siat postu in infusioni de
Ciarlatanedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) can custa cibudda, aceto, o vino scillitico, o squil
tambanchina. litico.
Ciarlataneddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) Cibuddàda s. f cipollata.
cantambanchino. Cibuddàu (t. r.) s. m. M. cibuddada.
Ciarlataneria s. f cianciume, ciarlataneria, Cibuddedda. M. cibudditta .
loquacità, ciurmerìa. Cibudditta s. f. dim. (dd pron. ingl.) cipol
Ciarlatanescu, sca agg. ciarlatanesco. lina. Cibudditta de jerru, cipollini vernini. Ci
Ciarlatanismu s. m. ciarlatanismo. budditta po rexini di algunas plantas, bulbetto,
Ciarlatànu s. m. cantambanco, ciurmadore, bulbettino.
cerretano, ciccantone, ciancione, cianciatore, Cibuddòsu, sa agg. squamoso, che porta squa
ciancivendolo, chiacchierone, parabolano, ciar me come la cipolla. -
parolajo, crocchione, cicalone. Ciarloni inutili, Ciceròni s. m. nomini, chi s'usu hat domau
gracchiatore, gracchione, gracidatore. Ciarloni a cuddu, chi in is cittadis de Italia fait osser
senza fundamentu, taccolino, tattamella. Di vai cantu inc est de prus curiosu, Cicerone.
scursu de ciarloni, cicalalogìa. Ciceronianu , na agg. ciceroniano .
Ciarollàu, da agg. sciamannato. M. ciarollu agg. Cicisbèa s. f ci isbèa, accattamori, rubacuori,
Ciarollu s. m. sciattezza, scompostezza. drucia, che uccella amanti. - -
giar donne.
Ciarpa s. f. (t. ital. già in usu) spezia de Cicisbcàtu s. m. cicisbeato, galantìo.
sciallu, o scialla, chi portant is feminas asuba Cicisbèu s. m. cicisbìo, ganimède, profumino,
de is palas, ciarpa. Po cerpa militari, ciarpa. bertone, drudo, zerbino , pivo.
Ciaschèri, ra. M. ciascosu . Ciclometria s. f. (T. G. Geometr.) arti de
Ciaschiadòri v. s. e agg. ruzzante, bajoso. mesurai is circus, e is ciclus, ciclometrìa.
Ciaschiài v. n. ruzzare, scherzare, far baje, Ciclu s. m. (T. G. Cronologicu) certu pe
barzellettare. Ciaschiai annomingendu, bergoli riodu de numerus in progressioni regulari ſinas
nare. Po mai agudesas, facetare, dirfacezie. a certu terminu, e de pustis torrant is proprius
Ciaschiàu part. neutr. scherzato, trastullato. senza interruzioni, ciclo. Ciclu solari, e lunari,
Ciascòsu, sa agg. bajoso, faceto, lepido. ciclo solare, e lunare. Ciclu de s' Indizioni,
Ciascu s. m. ruzzo, baja, barzelletta, facezia, ciclo dell' Indizione. -
lai sa cilla , fai cilla mala, o grussa a unu, Cinciddedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) scintil
cipigliare, far " ad uno, guardarlo di letta, scintilluzza, favilletta, favilluzza.
mal occhio, far gli occhi grossi. - Cinciddòsu, sa agg scintillante, sfavillante.
Cillòni s. m. cabizzali de terra, ciglione. Fai Cincidduzzu, zza. M. cinciddosu.
cillonis de terra in su campu, imporcare, far Cincinài (t, r.) M. incurzai.
ciglioni nel campo, o far porche. - Cincinàu, da part. segau a curzu. M. incurzau.
Cillu s. m. ciglio. Cillu de su sulcu, porca. Cincinu s. m. (de cercen sp.) Segai a cincinu
Si est doppiamenti mannu, magolato. Accomo espress. rust. Su propriu che cincinai. M.
dai sa terra arruta de is cillus fattus a ingiriu Cincu agg. numerali, cinque,
de su sermentu, risarcir le frane de cigli fatti Cincumila agg. cinquemila, cinque migliaia.
attorno la vite. Arzai is cillus po spantu, inar Cineuxentus agg cinquecento, cinque centinaia.
car le ciglia per istupore. Cillus serraus, unius Cineràriu, ia agg. cinerario. Urna cineraria,
impàri, ciglia raggiunte, ", illu de aundi si cunservanta antigamenti is cinixus de is
corpus abbruxaus, urna cineraria.
fossu, greppo. Spaziu intre cillu e cillu, in
tracciglio. -
cima, o cuccuru de montagna, cima, sommità, Cingràda s. f cinghiata. Donai una cingrada,
cresta di montagna. Cima di ateras erbas, gru a unu, dare una cinghiata, una botta a uno.
molo, garzuolo. Po is puntas de is cambus, Cingradùra s. f s' accappiai cun cingra, cin
vettuccia. Cima fistulosa de una planta erbacca, ghiatura Po sa parti de su corpus de su cuad
chi naraus ancora cima tuvùda , torso, o stelo du, aundi si ponit sa cingra, cinghiatura.
fistuloso, tubulato. Cingròni s. m. accr. cingra manna, cignone,
Cimentài v. a. poniri a cimentu, cimentare, sopraccinghia. - -
delle sacre ceneri. Cani de cinixu, o cinixali, Po fai circa, accattare, questuare, andare all'
si narat de preizzosu, chi no scit partirisì de sa accatto. Circai scusas , pretestus, cercare scuse,
forredda t. r. o de su foxili, neghittoso, che sutterfugi, tergiversare, volteggiare. Circai a spen
cova la cenere, che non sa partirsi dal foco tumu, e cun istrepitu alguna cosa, ghettendu
lare. Fai a cinìxu, o redusiri in cinixu, ince a pari mobilis ec. rovigliare, rovistare, trambu
nerare, incenerire, ridurre in cenere. Faisì a ci stare, rovistolare, rifrustare. Tui dda circas,
nixu n. p. incenerirsi, ridursi in cenere. Fattu tu cerchi di frignuccio. Circai de nou, ricercare.
a cinixu, incenerito. Cottu asutta su cinixu, Circamentu s. m. cercamento.
succenericcio, cotto sotto la cenere. Cinixu chi Circanti v. agg. cercante, che cerca. Po men
hat serbiu innantis po sa lissia, ceneraccio. Ci dicanti, cercante, mendicante, e ancora in forza
nixu po fai is birdis, rocchetta pron. cun s o de sust questuante, che va all'accatto.
largu . Circàu, da part. cercato. Circau cum diligenzia
innirisì v. r. (t. r.) M. movirisì. forroghendu cosas, frugato, rovistato, trambu
Cinquanta agg. cinquanta. - -
stato. Circau de nou, ricercato.
Cinquantèna s. f. e cinquantina, cinquantina. Circhiài v. a. cerchiare. M. incircai.
Cinquantèsimu, ma agg. cinquantesimo. Circhigliu s. m. cerchietto.
Cinquecentista s. m. nomini, chi si donat a is Circhiolla (t. r.) M. arcu celesti.
Autoris italianus, chi floressiant in su milli cin Circhixeddu s. m. dim ( dd pron. ingl.) cer
cuxentus incirca, e a cuddus, chi imitant su chietto, girello.
stilu insoru, Cinquecentista: Circoscriri v. a. serrai, circonscrivere, e cir
Cinquènniu s. m. spaziu de cincu annus, cin coscrivere, circondare, serrare, porre limiti al
quennio. - -
d intorno. Po definiri largamenti, circonscrivere,
Cinquina s. f cinquina. definire largamente.
Cinta s. f cinta, cintola. Cinta de cappeddu Circoscrittu, tta part circonscritto, e circo
scritto.
cum fibbia, cintiglio colla borchia. Cinta de spa
da , cinta di spada. Circoscrizioni s. f circonscrizione. Po peri
Cintixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) cintolino. frasi, circonscrizione, perifrasi, circuito di pa
Cintu s. m. cintola , cintolo, cinto. Cintu de role, circonlocuzione.
sola cun fibbia, scheggiale. Circu s. m. cerchio. Su chi traballat is cir
Cintu, ta part. cinto. Cintu a ingiriu, in pro cus, cerchiaio. Circu de sa sfera armillari, ar
spettu, precinto, cinto d'intorno, in prospetto. milla. Circus de sedazzu , cerchi da staccio.
Cintùra s. f cintura, cintolo. Cintura de spa Po su circu coloriu, chi portata ingiriu su ci
da , balteo, budriere. Cintura de un edifiziu, mingioni, areola. Is circus si formant de is tiras
cintura. lignosas de su crosu de s'arburi, i cerchi si
Cinturedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) cin formano dagli strati legnosi dell'albero.
tatretta . Circùitu s. m. circuito, propreso, distretto,
Cinturòni s. m. cintura de spada, pendaglio, recinto, giro, compreso. Circuitu de fueddus,
budriere, cintura della spada. ambàge, circuito di parole.
Ciòcciri s. m. erba, linguella, spraggine. Circuladòri v. m. circolatore.
Targ (Pychris Echiòides.) M. socciri. Circulài v. n. circolare, e circulare, rigirare,
Cioccolatti s. m. cioccolata, e cioccolatte. andar in giro, girare attorno. Circulai de nou,
Cioccolatti cun sustanzia de pezza, cioccolata ricircolare.
vegeto animale, o smazzonico. - Circulanti v. agg. circolante, che circola.
Cioppài, cioppau ec. M. scioppai. - - - Circulàri agg. circolare, circulare. Littera
Cippu s. m. strum. de linna po castigai is circulari, lettera circolare.
malfattoris, ceppo, " de incodina, su pei Circularidadi s. f circolarità, ragion formale
del circolo.
de linna, aundi est collocada s' incodina, ceppo
dell'incudine. Cippu de s'ancora, ceppo dell' Circularmenti avv. in circulu, circolarmente,
ancora. Cippu de sabbateri po battiri sa sola, in circolo.
marmotta. Poniri in su cippu, inceppare, porre Circulatòriu, ia agg. circolatorio.
in ceppi, Postu in su cippu, inceppato, posto Circulàu s. m. corona, circolato, cerchio, co
ne ceppi. rona, ghirlanda, intorniamento.
Cipressu s. m. arb. cipresso. (Cupressus sem Circulau, da part. circolato, circulato.
per virens. Savi) Su fruttu, coccole. Padenti Circulazioni s. f circolazione, rigiramento,
de cipressus, cipresseto. circuimento. Circulazioni noa, ricircolazione
Circa s. f cerca , accatto, " Po per Circulazioni musicali, giru po totus tonus , cir
colazione musicale.
quisizioni pentumada, circhendu de dogna parti, -
rovistìo. Fai circa, questuai, accattare, que Circuleddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) cir
stuare. Andai in circa de unu, cercare, andare coletto, circuletto.
in cerca di alcuno. Circulu s. m. circolo, cerchio. Circulu de
Circadòri , ra v. m. e f. cercatore, trice, cer personas unidas po discurriri, cerchio, circolo ,
cante. Circadori zappulus, ferravecchio. crocchio, trebbio, nidiata, raddotto, adunanza
Circadùra s. f cercatura, cerca, ricerca. di persone per discorrere, capannella, e capan
Circài v. a. cercare. Circai a fustigu, cercar nello. Stai, concurriri a su circulu po qistio
col fuscellino. Circai a s apprapidu, cercar ta nai, stare, andare a crocchio, a trebbio, pas
stando . Circai, o andai c" a perdas pe sare il tempo a chiacchierare, a discorrere, croc
sadas, o po mari e po terra, andare, cercar chiare, stare a raddotto.
ratio. Circai attentamenti po incontrai cosa per Circuncidiri v. a. segai a ingiriu, circoncidere.
dia, razzolare, rovigliare, rovistare, frugare. Circumcidiri a sa turchesca, giannizzerare, cir
Circai minudamenti, e cun diligenzia, rivilicare. concidere alla turchesca.
CIR CIT I79
mai buffonerias cun bella grazia, facetare, dir del Cixireddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) cecino.
le facezie, buffoneggiare, motteggiare, scherzare. Po perdixedda in forma de civiri, cecerello.
Cistosamenti avv. facetamente, giocosamente. Cixiri s. m. legumini, eece (Cicer Arientinum
Cistosidàdi s. f. (t. sp.) lepidezza, facezia, Linn.) Cixiri biancu, ceci premici. Targ. Cixiri
detto arguto, e piacevole. galiazzu, cottu cun s'arèna, ceci abbronziti.
Cistòsu , sa agg. (t. sp.) lepido, grazioso, Clamài v. a. (t. lat.) zerriai a boxi alta, gri
giocoso, faceto. dare, parlare ad alta voce. Clamai giustizia,
Citera s. f. (t. cat.), cetra. chiamare, domandar giustizia. Clamai venganza,
Citerista s. m. dilettanti de citera, ceteratore, gridar vendetta.
dilettante di cetra, sonator di cetra, eiterista. Clamàu, da part gridato, parlato ad alta voce.
Citerizzài v. a. sonai sa citera, citerizzare. Clamazioni s. f clamazione.
Citibili agg. tacibile, da tacersi. Clamide s. f. (t. lat.) bestiri militari de is
Citidamenti avv. tacitamente. Patrizius romanus, clamide. Po mantu Reali,
Citimentu s. m. tacimento . Clamide Regia .
Citiri v. a. passai in silenziu, tacere, passar Clamòri s. m. (t. lat.) esclamazioni, lamenta,
sotto silenzio, tener segreto. Citiri v. m. tacere, clamore, esclamazione, querimonia, richiamo.
osservar silenzio, stare zitto. Citirisì n. p. ta Clamoròsu, sa agg. clamoroso. Cassa clamo
cersi, ammutire. M. cagliai. rosa, caccia clamorosa. -
Y 2
I 80 CLA CLA
Claredàdi s. f chiarezza, chiarità, chiaro, Clavigliedda s. f dim. (dd pron. ingl.) cavi
chiarore. Claredàdi de boxi, chiarezza di voce. gliuolo. Clavigliedda de violinu, de ghitarra ec.
Po intelligenzia, chiarezza, intelligenza. bischerello, bischerellino.
Clarificài v. a. fai claru, chiarificare, far Clavilla (t. r.) M. claviglia.
chiaro. Po sclaressiri, clarificai sa vista, scla Clavillai v. a. attaccai cun clavilla, cavi
ressiri sa boxi, chiarificar l'occhio, la voce. Po liare, incavicchiare, attaccar con caviglie.
bogai de duda, chiarire, chiarificare, trar di o clavillai s'artiglieria, chiovare, inchiodare
dubbio, rendere intelligibile. Clarificai su mustu, l'artiglieria.
o unu sceroppu, chiarificare, chiarire il mosto, Clavillau, da part incavicchiato, incavigliato,
o uno sciroppo. Clarificaisì, chiarificarsi, stilla attaccato con caviglie, o cavicchi.
re, farsi limpido. Claustràli agg. caustrale.
Clarificàu, da part... chiarificato. Claustru s. m. (t. lat.) chiostro. Po serradura,
Clarittu , tta agg. dim. chiaretto. chiusura , claustro.
Clarosciuru s. m. chiaroscuro. Pintai a cla Clausula s. f clausola, e clausula, conclu
roscuru, chiaroscurare, dipignere di chiaroscuro. sione, conchiusione.
Claru s. m. chiaro, chiarezza, luce. Clausuledda s. f. dim. (dd pron. ingl.) clau
Claru, ra agg. luxenti, chiaro, lucente, splen suletta.
dido, luminoso, cospicuo. Po puru , chiarifi Clausulòna s. f. accresc. clausulona.
cato, chiarito, puro, limpido. Po manifestu, Clausura s. f chiostro, clausura, claustro.
chiaro, noto, manifesto, palese. Po illustri, Clementementi avv. clementemente, con cle
Vºterºzd .
celebre, illustre, rinomato Po sinceru, chiaro,
leale, sincero. Poniri in claru, mettere in chia Clementi agg. clemente.
ro, dilucidare. Po limpiu: S'aria est clara, Clementina s. f e Clementinas plur. Costitu
limpia, il Cielo, l'aria è chiara, serena. zionis de Clementi Qintu Summu Pontifici,
Boxi clara, voce chiara. Clementina, le Clementine. -
Clavicula s. f. ossu longu de su pettus, cla Coa s. f. (de cua cat.) coda. Portai coa de
vicola. Clavicula deretta, e manca, clavicola palla, aver la coda di paglia, che teme d'essere
destra, e sinistra. scoperto reo. Portai unu pipiu in coa, portare
Claviglia s. f. (t. cat.) cavicchia, caviglia, un bimbo in grembo, su le ginocchia. Stai cun
cavicchio, piuòlo. Claviglia de violinu, ghit is manus in coa, stare colle mani alla cintola,
COA COB R8
est mala a scroxai prov. nella coda sta il ve Coberàu, da part. esatto, riscosso.
leno. Margiani innantis perdit sa coa, che su Cobercheddu s. m. dim. (dd. pron. ingl.)
viziu prov, il lupo cangia il pelo, ma non la coperchino.
natura. Coa longa si narat de depidori morosu, Cobercu s. m. copertojo, coperchio. Su su
e di aterus tardius in isbrigai affaris, uomo mo bercu segat su cobercu prov. su ch'est troppu
roso, lento, tardivo. Cosa senza capu nè coa, est troppu, il soperchio rompe il coperchio. "
cosa vana, cruscata. Coa de cometa, criniera, cobertori de pingiada de terra, testo. Cobertòri,
coda, o barba della cometa. Sciamiai sa coa, o cappa, si usat puru po pretestu, mantu ,
scodinzolare, dimenar la coda. A coa de run scusa ec. coperchiella, coperta, copritura. Co
dili, a coda di rondine. Sezziri in coa, sedere bercu de ampudda de stillai, cappelletto. Co
sul grembo. Pappai fattu de coas, ciccia code bercu de latrina, cariello, carello. Pigai su co
rina. Senza coa, codimozzo. De coa longa, co bercu, scoperchiare, scoverchiare, levare il co
dilungo. Coa deretta, o alzada, codrizzo, coda perchio, scoprire. Cobercu de perda, chiusino.
Jrl22 ſi , Coberibangu s. m. pannu, o atera cosa po
Coa de cuaddu s. f erb. asperella. coberriri su langu, pancata , pancale, tappetto.
Coa de margiàni s. f erb. coda di volpe. Cobericàlixi s. m. copertojo del calice.
(Alopecurus pratensis Targ.) Coberidòri v. m. su stalloni de is eguas,
Coa de topi s. f erb. coda di topo. (Phleum copritore, montatore, animale da monta.
pratense Targ. Coberidùra s. f. M. coberimentu.
Coabitadòri v. m. coabitatore. Coberimentu s. m. coprimento, copertura,
Coabitài v. n. abitai, biviri impari cun aterus, copritura. Trattendu de stalloni, coprimento,
coabitare. Trattendu di omini e de femina, coa copritura, monta.
bitare, vivere insieme come marito e moglie. Cebèrriri v. a. coprire. Po occultai, occultare,
Coabitaziòni s. f coabitazione. nascondere, coprire . Po coloriri una cosa ,
Coaccadèmicu s. m. cumpangiu in s'Accade colorire. Po coberriri is faltas, ricoprire, dissi
mia, coaccademico, accademico collega. mulare i difetti. Po poniri su cobercu, ricoper
Coàcciu s. m. volat. (t. logudor.) colimbo , chiare. Coberriri de terra erbas, plantas, po
tuffolo. Cett. essiri biancas, ricorcare, ricoprire. Coberriri
Coacciùdu, da agg. chi portat coa, coduto. de terra su semini arau o cun marra, o cun
Coaccreadòri s. m. M. concredidori. arau, rimboccar la terra sopra i semi. Coberriri de
Coadiutòri, ra v. m. e f. coadiutore, trice. birdura, trattendu de plantas, o de campu,
Coadiutoria s. f coadiutoria, uffizio del coa avverdire, far verdeggiare, vestir di frondi.
djutore. Coberriri de ramus, infrascare, coprir di frasche,
Coaggiudài v. a coadiuvare, aiutare, porgere o rami d'alberi. Coberriri de poddini, incru
ajuto, assistere ad un altro. scare. Coborriri de nou, ricoprire. Po s'accop
Coaggiudanti v. agg. coadiuvante. piaisì de is quadrupedus, montare. De is vola
Coaggiudàu, da part. coadiuvato. tilis, giostrare. Gagl. Trattendu de cabonis, cal
Coaggiutòri v. m. coadiutore, coajutore. Calre li gallina. Coberririsì, bistirisì de birdura
Cocchi s. m. (o osc.) nomini, chi donant is Coenziòni s. f. (T. Leg.) attu po su quali
pipìus a s'ou, cocco, cucco. sa mulleri benit a uguali parti de is benis de
Cocchiglia si ſ littera posta in isbagliu in su maridu, coenzione.
atera cascitta de su cumponidori de sa stampa, Coeredèru s. m. coerède, compagno nell'eredità.
refuso. Coerentementi avv. in " in rap
Cocchitta de seda, bozzolo. M. cocchetta. portu coerentemente , in coerenza, in confor
-
Cocciuledda s. f. dim. (dd. pron. ingl.) chioc corbelletto, corbello, Coſſa (T. Marinar.) su
ciolina. replanu in susu de s'arburi, coſa .
Coccodrillu s. m. rettili, coccodrillo. Cofinaju s. m. cofanajo.
Coccoeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) Coc Coſineddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) co
coeddus dulcis, cialde, cialdoni. Po coccoeddus, sfanetto.
dulcis fattus a caragolu, chiocciolini. Coccoed Coſinu s. m. ciſano, corbello, cesta, corba.
dus dulcis fattus cun pasta, ous, e zuccheru, Coſimu fattu de tiras de castangia cun su fundu
zuccherini. planu, ciſano, corbello, zana. Cofinu mannu
Coccòi s. m. (o claru) Coccoi stampau in coilellone. S'artista, chi ddus fait, cofonajo.
mesu, corollo. Coccòi de pizzus, pane a corona, Coſini ciattu po roba de cumparsa, spasa.
a merli. Coccòi fattu in figura de pipia, chi Coficu, ca agg. de is Cristianus originarius
maraus angùli, cittoli di pasta. Coccòi tundu, di Egittu de sa setta de is Eutichianus, chi si
canestrello. Fai a coccòi, attorcigliare. Fattu narànta Coſti, coſtico, ca.
a coccòi si narat de cosa chi si pinnicat in giru Cºglioneddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) ga
senza chi torrit su cabidu a su principiu suu, glioſo, coglioncello. -
Cogliunau, da part. beffau, da, schernito, Coirami crùu, o no ancora conciau, corame
corbellato, minchionato. - - - -
crudo, non ancor preparato.
Cogliunazioni s. f. corbelleria, minchionatura, Còiri v. a. (de cocer cat.) coeere, cuocere.
Cogliuneria s. f cosa de nienti, bagatella, Còiri a lissu t. r. a buddiu, lessare. Còiri
coglioneria, minchioneria. Po tonteria, coglione arrustu, cuocere arrosto, Coiri troppu, strac
ria, minchioneria, " scimuntaggine. cocere . Còiri a colori di oru, rosolare .
Fai cogliunerias, sgarratlattonis, far minchio Còiri a sullenu v. a cun fogu temperau,
nerie, dare in ciampanelle, incorrere in falli, cuocer con fuoco temperato, dare il fuoco a
e debolezze. - -
ragione. In signif n. e n. p. cuocersi a
Cogliunescamenti avv. schernevolmente , in fuoco lento, crogiolarsi, stagionarsi, pigliare
giuriosamente - il crogiolo, avere il fuoco a ragione. Po su
Cognazioni s f parentau, cogitazione. . còiri de su pappai in su stogumu, concuocere:
Cognizionedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) s azioni de còiri, concozione. Po pizziai, cuo
cognizioncella. - -
Coledografia s f (T. Gr. Med.) descrizioni Collegiali agg. collegiale. Cresia, o Beneſi iti
de sa bili, coledografia. collegiali, Chiesa collegiata, Benefizio collegia
to, Canonicato. a -
piegato in arco Faisì colembru, curvarsi, Collègiu s. m., collegio, adunanza d' uomini
inarcarsi, piegarsi in arco. (M. cambrer fr.) di autorità. Su Sagru Collegiu, il collegio de'
Còlica s. f. colica, torsione, dolor colico, Cardinali. Po logu di educazioni, collegio.
mal di fianco. Còllera s. f. "
, disdegno, ira, collera,
Còlicu, ca agg. colico. Doloris colicus, dolori bile, stizza, indegnazione, iracondia, furore.
colici. - -
monile. Collana de cani, collare di cane. Collèricu, ca agg. bilioso, iracondo. stiz
Collaneddas. f. dim. (dd. pron. ingl.) collanue zoso, eruccioso, bizzarro, collerico, sdegnoso,
cia, collanetta, collanuzza. adiroso, cruccevole. , -
s” ordini, collare dell' ordine. Collàri po cannaca, Collettàju s. m. Maistu de collettus, collettafo.
vezzo. Collari de perlas, vezzo di perle. Collettivamenti avv. collettivamente. º
larino della colonna . De cannoni, collare, Collettu s. m., cuojetto. Collettu de peddi.
Collarinu de cappa, bavero, collarino del man cojetto, farsetto di cordovano, colletto, casacca
tello. Collarinu " femina, collaretto, collarino, di cuoio. - - - -
capezzale da donna. -
Colleziòni s. f collezione. - -
Collateràli s. m. collaterale. -
rio , ria. - -
Collidu agg non castrato, che ha coglia, o
Collegàu da part. collegato, allegato. Po testicoli. Cuaddu colludu, cavallo intero, non
colligau M. -
castrato. Malloru colludu, no mallàu, toro in
Collegàu s. m. collegato, allegato, colui, tero, non ismaschiato. Porcu colludu, verro.
ch' è unito in lega. Collusiònis. f. (T. Leg.) contrattu fraudulentu
Collegaziòni s. f. M. collegamentu . cun dannu de su terzu, collusione.
Collegiài v. n. consultai, collegiare, consultare, Collusivamenti avv. (T. Curiali) cun collusioni,
decidere in consulto. Collegiai mercanzias, (T. o frodi, collusivamente.
Marinar.) arregolliri mercanzias de varias per Colluzzu, za agg (t. b.) sbonzolato, crepato,
sonas po formai su carrigu de unu bastimentu, allentato, rotto.
collegiar mercanzie, caricare a cassa, o a collegio. Colombariu s. m. sepulcru cum nicciveddus,
Collegiàli s. m. Dottor collegiato, e convittore a undi si poniant is urnas de is cinixus de is
d'un i", - mortus, colombario.
COL COL 185
glio, porporino. Biancu, albo, bianco. Tur Coloriu, da part. colorato, colorito. Paperi
chinu oscuru, azzuolo, turchino bujo. Cinixali coloriu, o pintau, carta colorita.
cenerino, cinerizio, cenerognolo, bigio, grigio. Colorìu s. m. colorito. Pintura, chi tenitumu
Brundu, biondo, vitellino. Arrubiu , rosso. coloriu carnosu, pittura, che ha un colorito mor
Arrubiu cottu, monacchino. Arrubiastu, ros bido, carnoso.
sastro, rossetto. Brundixeddu, biondetto. Chi Colòru s. m. (t. cat.) rettili, biscia, colubro.
tendit a cinixali, bigerognolo, bigiccio. Biancu Colossàli agg. colossale.
e nieddu , brinato. De prus coloris spartus mi , Colossu s. m. statua gigantesca, colosso.
nudamenti, brizzolato, picchiettato. Nieddu, Colostàju s. m. venditor di latte cotto. -
nero, bruno, morello. Niedduzzu, nericcio, Colostru s. m. (t. lat.) latte cotto. Po su latti
nericante, brunetto. Cannellau, o de cannella, de is primus dis de pustis de su partu de una
cannellato. Crèmisi, chèrmisi, chermisino. De femina, colostro.
melatidongia, cotognino. Cangianti, cangiante. Colostu. M. colostru. - -
Castangiazzu (t. b.) castagnino. Celesti, cele Colpàda di aqua improvvisa, rovescio d'acqua.
ste, cliestro. De zafferanu, croceo. Smortu, Colpixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) col
dilavato, smorto, sbiadato. Fuscu, oscuru, petto, colpettino. -
fosco, oscuro, bujo, cupo, scuro. De ferru, o Colpu, e corpus m. colpo, picchiata,º".
ferrignu, ferrigno. pi" verde. Birdi claru , Colpu donau in plenu, botta piena. Colpu a
festicchino, verde chiaro, verdegajo. Birdanciu, rasigadura, colpo scarso, leggiero. Colpu de
verdiccio, verdigno, verderognolo. Birdimari,
glauco, verdemarino. Leoninu, leonino, leona
" pietrata, ciottolàta, sassata. Colpu de
pertia, perticata. Di asta, astata. Colpu donau
to , fulvo. Colori de piga, gazzerino. Grogu, a is memorias, tempione. Colpu donau a gut
giallo. Groganciu, gialliccio, giallognolo, gial turu, sorgozzone. Colpu de pugnigosu a facci,
letto. De zinzulu, giuggiolino. De i" , latteo, sgrugnata, sgrugno, sgrugnone. Colpu de spada
latticinoso. Asùlu, azzurro. Asulu claru, mavì. donau de punta, de altu a basciu, imbroccata.
Asulazzu, azzurrigno. Undau, marezzato. Mi Colpu cun manu alzada, soprammano. Colpu
stu, mischio. De violetta, violetto, pavonazzo, donau a manu imbressi t. r. o a manu rovescia,
paonazzo : De fogu, ponsò. De palla, pagliato.
De ", perlato, Purpureu nieddu , perso.
rovescione, manrovescio. Colpu donau a su li
stiddu a manu aberta, chi maraus spistiddada,
De plumbu, piombino. Di arangiu, rancio. De scappelloto. Colpu de lingua, gº piccanti,
I86 COL COL
zaffatta, detto pungente. Colpu de zurpu, maz Colunna s. f colonna. Columna a coras -
zata da cieco, mazzata soda. Colpu donau a colonna scanalata. Colunna a caragolu, colonna
sutta manu, sottomano. Colpu donau a sa serra a vitalba. Ordini de columnas, colonnato. Mesti
de sa camba, stincata, stincatura. Colpu donau colunna senza capitellu cun iscrizioni po indicai
a murrus, chi maraus una smurrada, mostaccione, sa sepultura de unu defuntu, cippo. Contrattura
mostacciata. Colpu donau a bucca a manu aberta, de sa columna, restremazione. Su cordoni de sa
boccata. Colpu donau a pitturras, chi naraus una basi, toro. Riga, o planu intre is coras, o ca
spitturrada, pettata. Colpu domau cun su guidu, nalis, lista, stria. Sa grussaria de susu, som
chi maraus una sguidada, gomitata. Colpu donau moscapo, ratta di sopra. Su pei, o grussaria
cun sa conca, capata. Colpu a manu aberta, de basciu, inoscapo, ratta da piè. Su fusti,
chi fazzatromuriu, spiumacciata, esprimacciata. fusto, vivo. Fig. sustegnu, appoggiu, appoggio,
Colpu a manu aberta, palmata. Colpu a manu sostegno. -
A colpu a colpu s' indi segat s'arburi prov. al Combiviu, ia part, che è vissuto insieme.
primo colpo non cade in terra l' albero. Fai Combriccula s. f combriccola, confrediglia,
colpu, alcanzai alguna cosa, far colpo. Donai setta. Fai combriccula, setteggiare, far setta.
uni colpu a su ferru, e unu a s'incodina prov. - Combustibili agg. cosa atta a podirisì abbru
dare un colpo alla botte, e uno al cerchio. xai , combustibile.
Donai colpus de pugnigosu a facci, sgrugnare. Combustibilidàdi s. f combustibilità.
Donai unu colpu de conca a su muru, dare una - Combustibni s. f. (t. lat.) abbruxamentu,
e apata al muro. Donai colpus, arropai, colpeg combustione, abbruciamento.
giare, battere, dar colpi. A colpu perdiu, a Comentadòri v. m. comentatore, che fa co
scavezzacollo. Colpu de fortuna, disavventura, mento , - -
strale. Colpu di aqua forti chi durat, scossa Comentùi v. a. interpretai, comentare, far
d'acqua, acquazzone, gran rovescio di pioggia. comento, interpretare. Po inventai; inventai unu
Totu a unu colpu, a primu impetu, a sangue ingannu, comentare, ritrovare, inventare un
caldo. Colpu de manu aberta a murrus, ceffata. inganno.
Colpu de zapulu, cenciata. Colpu de tidili, cer “Comentàriu s. m. comentario.
cinata. Colpu de farci, falciata. Colpu de ferrus, Comentau, da part. comentato.
forficiata. Colpu de scova, granatata. Colpu de Comentaziòni s. f comentazione.
mazza, mazzata. Comentechì avv. come se, quasichè.
Coltivàbili agg. coltivabile, sativo. Campu, e Comenti avv. come, siccome, qualmente. Cust'
plata coltivabili, campo coltivabile, pianta avverbiu candu si usat cun i finali, candu cun e.
Sativa . Comenti bolis, come vuoi. Comenti podeus,
Coltivadòri, ra v. m. e f. coltore, coltivatore, come possiamo. Aici comenti, siccome. Comen
trice. -
Commensurabili agg. (T. Geom.) commen (i, s. m. (t. fr.) cassettone. Is calascius,
surabile. - -
tiratòi. Is iscudettus de lottoni, chi serbint de
Commensurabilidàdi s. f. (T. Geom.) pro ormannentu, le borchie, gli scudetti. Guernizioni
porzioni intre duas mannarias, chi tenint una de comò, un assortimento di borchie da cassettone.
comuna mesura, commensurabilità. Comodamenti avv. agiatamente, comodamente,
Commercibili agg. e commerzibili, mercata a bell' agio, latinamente.
bile, vendibile. - º" s. m. comodatario, colui, che
Commèrziu s. nn. commercio, vicenda. Po riceve il comodato. -
spettivamente, a paragone. -
Complicàu, da part. (t. ital. in usu) imbod
Comparativu, va agg. comparativo. -
diau, pinnicau, complicata, piegato, unito insieme.
Comparau, da part. comperato, comprato. Complicazioni s. f confusioni de cosas, com
Comparàu in grussu po torrai a bendiri, in plicazione, ravviluppamento. -
cettato. Complici agg. e s. m. e f.. complice, intinto.
Comparaziòni s. f. M. cumparanzia, e cum Complici in su delittu, corrèo, complice nel de
parazioni. - - - litto, compagno nel reato. -
Compassionai ec. M. cumpassionai. Complicidadi s. f complicità. -
Computài v. a. ascrivere, computare, anno Conca s. f (de zoºza; konchos calva capitis
verare, calcolare, metteni nel numero. Computai et ipsum caput apud Lycophron a ſigura con
a sa grussa, stagliare, fare staglio, computare chae ob cavitatem.) capo, testa. Conca de pud
all'ingrosso. Computaisì v. r. ascriversi, com da, cervel d'oca. Conca de motu, teschio,
putarsi, mettersi nel numero. cranio. Conca manna, capone, capoccia, ca
Computamentu s. m. computamento, anno pogrosso. Conca de bastoni, obbilu, o agulla,
veramento, " Conca de fusu, cocca. Conca di
Computàu, da part. ascritto, computato, an allu, capo d'aglio, Conca de sa natura, cape
noverato, messo nel numero, calcolato. Com rozzola, caperozzolo, ghianda, cocchetta. Conca
utau a sa grussa , stagliato, computato all' dura, coccia dura. De conca dura po imparai,
ingrosso. - º - a -
capassone. Conca scima, macca, de pagu cer
Computista s. m. computista. - beddu , cervello balzano, capo forato, scarruc
Computisteria s. f. arti de su computista, colante, scarruccolato, De sa conca sua, tostor
computisterìa, rudu, di sua testa, di suo capo, capitoso, ca
Còmputu s. m. computo, calcolo, supputa poso, testereccio. Conca sbentada, zucca vota,
zione. Còmputu a sagrussa, staglio. zucca da sale, capo sventato. De conca a peis
Comunàli agg. comunale, corrente, consueto, avv. a su rovesciu, capopiè, sossepra, a rove
ordinario. scio, al contrario, caporovescio. A conca sua
Comunalmenti avv. comunalmente. avv. a sua testa, a proprio intendimento. Se
Comunella s. f accomunamentu , comunella, gamentu de conca, scrollo, scrollamento di testa.
accomunamento. -
De duas concas agg. bicipite, che ha due capi.
Comunementi avv. comunemente, in comune, Ossu anteriori de sa conca, sincipite, su poste
universalmente. riori, occipite. Dolori forti de conca, spran
Comunicàbili agg. comunicabile. Po sociabili, ghetta nella testa. Portai sa conca cantu una
conversevole, sociabile, trattabile, affabile. quarra, fatigada, ammuinada, avere il capo
Comunicabilidàdi s. f. comunicabilità. Po af come un cestone. Poniri conca a pari, attestare,
fettuosidàdi, affabilità, comunicabilità. accozzare testa con testa. Poniri una cosa in
Comunicadòri v. m. chi comunicat, comuni conca a unu, consillai, cacciare in capo una
catore. -
cosa ad uno. Pipiu de conca cuccuruccia, bam
Comunicài v. a. conferire, comunicare, far bino capoluto, che ha la testa convessa. Andai
partecipe. Po consultai, conferire, comunicare. a conca arzada, andare a testa alta, o levata ,
Comunicaisì n. p. trattendu de mali appiccigosa, proceder con fasto. No temiri prus conca, es
appiccarsi, comunicarsi. In signif att. comu siri scimingiau de troppu traballu de conca,
nicai algunu mali, comunicare alcun male. Po non aver più testa, essere sbalordito, smemorato
participai, comunicare, partecipare, divenir par per soverchio lavoro di testa. Donai in conca,
tecipe. Po praticai, comunicare, conversare, donai colpu, dare in testa, o su la testa. Sal
praticare. tai, intrai in conca is grillus, su bremigorru,
Comunicamentu s. m. comunicamento. saltare in testa i grilli, essere in ruzzo, avere
Comunicanti v. agg. comunicante. il baco. Segai sa conca, importunai, torre il
Comunicativa s. f. facilidadi de imparai is ate capo ad uno, importunarlo. Bogai de conca a
rus, comunicativa. unu, dissuadiriddu, torre altrui del capo qual
Comunicativu, va agg. comunicativo. che cosa, ricredere, farlo ricredente da falsa
Comunicàu, da part conferito, comunicato. opinione. Bocciri cun colpu donata a conca,
Comunicazioni s. f comunicazione. Comu accoppare. Sciamiai sa conca de una parti e de
nicazioni de malis, comunicazione di mali. Co s'atera espress. rust. dimenare, scuotere, scrol
municazioni cun personas, comunicazione con lare il capo. Beniri a conca, in pensamentu,
persone, frequentazione. cascare nell'animo, venire in mente, in pen
Comunidàdi s. f comunità. siere. Fisciai in conca un'idea, chiavare in
Comunigài v. a. comunicare, amministrare il testa un'idea. Fai a conca sua, a capricciu suu,
Sagramento dell'Eucaristia. De pustis mortu fare a suo senno. Andai a conca trotta, torci
ddu comunighessint prov. circai remedius si collare. Sentiri grajori a conca, essere acca
ghiu su dannu, serrar la stalla perduti o fug pacciato. Bogai su mediori, o is cascaveglius de
giti i buoi, il soccorso di Pisa. Comunigaisì, conca a unu, cavare il zurro, o il ruzzo di
comunicarsi, ricever la comunione, o il Sagra capo a uno, fare stare altrui a segno, o in cer
mento dell' Eucaristia. vello. Fai sa conca chi no, scuotere il capo.
Comunigàri (t, p.) M. viaticu. Ferriri sa conca a su muru, dare una capata
Comunigàu, da part. comunicato, che ha am al muro. Arruiri a conca in terra, capolevare,
ministrato, e che ha ricevuto il Sagramento dell' tomare, cader col capo all'ingiù . Sciaquai sa
Eucaristia. M. su verbu. conca a su molenti prov. perdiri su tempus e
Comuniòni s; f. comunione, partecipazione. sa fatiga, far l' acqua nel vaglio, pisciar nel
Comunioni de benis, comunione di beni. Po su vaglio. Ponirisì in conca, intestaisì, accuccai v.
Sacramentu de s' Eucaristia, comunione. n. incaparbire, incaparsi, divenir caparbio, in
Comunitatìvu, va agg. comunitativo, va . testarsi, incaponirsi. Afferraisì a conca, beniri
- Comùnu s. m. populu, chi si guvermat cun a is manus, darsi su per la testa, venire alle
is proprias leis, comune. mani, azzuffarsi. Conca de una biga e similis,
Comùnu, ma agg. comune . Po ordinariu, s' estremidadi, testata ...
comune, comunale, volgare, trito, usitato, Po Concabirdis. m. volat. spezia di anadi, ger
niri in comunu, serbirisi di alguna cosa in co mano reale. Cett. f . . . . »
190 CON CON
Concacciùdu, da agg. de conca manna, o chi ciuola, testuccia. Conchedda de mascu, dean
portat conca, trattendu de cauli, allu - e si gioni, o crabittu staccada de su pegus, testic
milis, capitato, capituto. ciuola, testuccia. -- - -
Concadenau , da part. concatenato, collegato, Conchigliedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) nic
congiunto insieme. chietto, - - -
Concebri v. a. (t. sp.), concepire. Concebiri, Conciai v. a. conciare. Conciai peddis, con
ingendrai de nou, riconcepire. Concebiri unu ciarpelli. Conciai is binus, conciare i vini. Po
designu, concepire un disegno. Po cumprendiri, fai mali a umu , conciarlo.
concepire, capire. º , Conciamentu s. m. conciamento.
Concebiu, da part (t. sp.) concepito, con Conciau, da part. conciato.
ceputo, compreso, capito. Conciliabili agg. conciliabile.
Concedenti v. agg. concedente. Conciliàbulu s. m. conciliabolo, conventicula,
Concedibili agg.s. concedibile,
Concedimentu concessibile.
m. concedimento. sº
conventiculo, segreto radunamento, convento.
Conciliadòri, ra v. m. e f conciliatore, trice,
Concèdiri v. a. concedere, permettere. Conce mediatore. -
venire a conclusione, dar fine, terminare. In Concussioni s. f. (T. Leg.) vessazioni cun is
conclusioni avv. finalmente, in conclusione sudditus, concussione.
Conclusivamenti avv. conclusivamente, Condensài v. a condensare, spessare, far
- Conclusivu, va agg conclusivo. denso, spesso, Condensaisì m. p. condensarsi,
Concoìnu, ma agg (t. r.) M. uterinu. spessarsi, farsi denso, consistente. M. consistenti.
Concòiri v. a. si narat de s'operazioni de su Condensàu, da part. condensato, spessato,
stogumu in digidiri su pappai, concuocere. fatto denso.
Concomitanti (t. lat.) agg. chi accumpangiat Condensazioni s. f condensazione, consistenza.
necessariamenti, e si usat in sa Teologia, e Condepidòris s. m. pl. (T. Curiali) is chi si
taliorta ancora de is Medicus, concomitante. sunt ". po unu propriu depidu, con
Concomitànzia (t. lat.) s. f cumpangia neces debitori.
saria, concomitanza. - Condescendenti v. agg. condiscendente.
Concomitativu, va (t. lat.) agg concomitativo. Condescendènzia s. f condiscendenza, defe
Concòna s. f accresc. conca mamma, capone. renza .
Confiscabili agg confiscabile. Confuseddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)
Confiscài v. a. infiscare, confiscare, incame confusetto , etta, alquanto " -
rare, applicare al fisco le facoltà dei condan Confusionadamenti avv. avviluppatamente, scon
nati, incorporare, fare incorporo a benefizio pigliatamente, intrigatamente.
del fisco. -
Confusionadòri. M. Confusionista.
Confiscamentu s. m. confiscamento, applica - Confusionai v. a. disordinai, sconvolgere, tra
zione fatta al fisco, incameramento, incamc volgere, tumultuare, avviluppare, imbarazzare,
razlone . -
inviluppare, mescolare, confondere, abbaruffa
Confiscàu, da part confiscato, incamerato, re, imbrogliare, impicciare, intralciare, intriga
incorporato. re, scompigliare, mettere sottosopra, porre in
Confiscaziòni s. f confiscazione. iscompiglio. Confusionaisì n. p. avvilupparsi, im
CON CON I95
Congratulazioni s f congratulazione.
Congelamentu s. m. coagulamento, conge Còngrega s. f congregazione, congrega.
lamento. Congregàbili agg. congregabile.
Congelativu, va agg. coagulativo. Congregai v. a congregare, adunare, radunare,
Congelàu, da part. coagulato, spessato, con ragunare. Congregaisi n. p. adunarsi, radunarsi,
densato, congelato. Congelau, o cancarau de congregarsi.
fridura, rappreso, intirizzito, aggranchiato pel Congregamentu s. m. adunamento, congrega
f" f", - , trattendu º" i mento.
Seu eC. assevato.
Congreganti v. sust., convocatore. Posociu, o
Congelaziòni s. f coagulazione, congelazione. aggregau a unu corpus, o a una congregazioni,
Congeniài v. n. convenire, concordare, accor socio aggregato.
darsi, esser d'accordo, confarsi. Congregau, da part. adunato, radunato, con
Congeniàu, part. convenuto, accordato. gregato.
Congestioni s. f. (T. Med.) ammassu de umo ongregazioni s. f congregazione , adunanza,
ris produsiu lentamenti in algumu de is solidus compagnia; Congregazioni de is Fielis, Congre
de su corpus, congestione. gazione de Fedeli, la Chiesa universale.
Congettura s. f congettura, conghiettura, Congressu s. m. congresso, comizio, assemblea,
indizio, presunzione, sospetto. adunanza, radunanza, ragunanza, squittino.
Congetturài v. a. attignere, cavar conghietture, Congressu (T. Legal.) prova de sa potenzia, o
congetturare, conghietturare. i" de personas coiadas, congresso.
Congetturali agg. congetturale, conghietturale, òngrua s. f congrua. -
logoratore, trice. . . . . . .
A a2
I96 CON CON
Consumai v. a. consumare, logorare, esau Contadràxi s f (t. r.) contatrice. Poi raccon
rire, finire. Consumai a pagu a pagu, spappai, tadora, relatrice, narratrice. M. contadori.
corrodere, rodere, consumare a poco a poco, Contagiòsu, sa agg contagioso.
smangiare, Consumai unu bistiri, consumare, Contàgiu s. m. contagio, contagione.
frustare, logorare una veste, Consumai s” allenu, Contai v. a annoverare, contare, numerare,
far lo spiano dell' altrui. Consumai sciaquendu, conteggiare. Contai cosas impossibilis, lanciar
dilavare. Consumai su suu in passatempus, far cantoni. Po torrai a nai, raccontare, ri erire,
baldoria. Consumaisì n. p. consumarsi, logo ridire, rapportare, narrare, ricontare. Popo
rarsi, stritolarsi, struggersi. Consumaisì a pagu nni in numeru, connumerare, annunerare, an
a pagu , spappaisi, trattendu de ferru, de per noverare, metter in numero. Contai po scoviai,
da ec. corrodersi, rodersi, consumarsi a poco ridire, svesciare. Contai, fai rapportu, narrare,
a poco. Po perfezionai. M. terminai. raccontare, riferire, far relazione, novellare,
Consumamentu s. m. M. consumimentu. Contai notizias, novellare, raccontar novelle.
Consumanti v. agg. consumante. Contai sonnus, larveggiare. Contai de nou, ri
Consumativu, va agg. consumativo. contare. Contai su dinai de nou, riscontrar la
Consumàu, da part consumato, finito, lo moneta. Contai storias de foxili, frottolare, dir
gorato. Consumau a pagu a pagu, spappau, frottole, fandonie.
smangiato, corroso. Perdas consumadas, spap Contamentu s. m. annoveramento, conto, det
adas, sassi smangiati. Consumau sciaquendu, taglio, numerazione.
trattendu de biancheria, dilavato. In forza di Contaminabili agg. contaminabile.
agg. frusto, logoro: Contaminadamenti avv. contaminatamente -
ziazione. . . -- -
Contegnu s. m. (t. ital. già in usu) contegno,
Contàbili agg. (t. de s'usu) obbligau, obbli contenenza, gravità. , -
gnere. Contrairi matrimoniu , contrar matrimo trario, controverso, opposto, opposito. Fortuna
nio. Contrairi depidus , contrarre debiti. Po contraria, fortuna avversa. -
Contribulàu, da part contribolato, tribolato , Contuàr s. m. (t. fr. già in usu) banca po
afflitto. liggiri, o scriri, scrittoio, tavoletto, banco.
Contribùtu s. m. contributo, Contumacementi avv. contumacemente.
Contribuziòni s. f contribuzione, concorri Contumaci agg (t. de s'usu) contumace, per
Vºlento . vicace, pertinace, ostinato.
Contristadamenti avv. travagliosamente. Contumacia s. f. (t de s'usu) contumacia,
Contristadòri, ra v. m. e f. contristatore, trice. pervicacia, ostinazione, pertinacia.
Contristài v. a. attristare , contristare, rattri Contumèlia s. f. (t. lat.) M. ingiuria.
stare. Contristaisì n. p. attristarsi, contristarsi, Contumeliosamenti avv. contumeliosamente, in
rattristatrst , -
giuriosamente.
Contristamentu s. m. contristamento, rattri Contumeliosu, sa agg. ingiuriosu, contumelioso,
stamento , attristarnento. offensivo, oltraggioso. - r
cati, comprugnimento. -
Conturbazioni s. f conturbazione, agitazione 2,
Controllu s. m. ) (franzesismu), controllo, inquietudine.
Controlòru s. m. / registro, riscontro d' altro Contusionedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) con
registro. Offiziu de su controllu, Uffizio del tusioneella. - -
controllo. Su capu de cust' ofliziu, Controllore, Contusiòni s. f. (t. de s' usu) pistamentu,
Registratore. (V. la v. fran. Controleur). contusione, ammaccamento, ammaccatura.
Contrordinài v. a. contrammandare, rivocar Convalescenti v. s. e agg. convalescente.
la commessione. Convalescenzia s. f convalescenza.
Contrordinàu, da part contrammandato. Convalèsciri v. n. ristabilirsi in salute, con
Contrº ordini s. m. contrammandato, contral validarsi, affortificarsi.
lettera, rivocazione del mandato, contrº ordine. Convalèsciu, ia part. ristabilito.
Contropròva s. f. (T. de Stampadoris) con Convalèssiri, convalessiu ec. M. convalesciri.
troprova - -
Convalidài v. a. convalidare, autenticare.
Controvèrsia s. f controversia. Convalidàu, da part. convalidato.
Controversista s. m. controversista. ſonvenientementi avv. convenientemente, con
Controvertibili, disputabili agg. controvertibile. gruamente, competentemente, convenevolmente.
Controvèrtiri v. a. controvertere, dibattere, Convenienti v. agg. conveniente, congruente,
disputare. congruo, dicevole.
Controvèrtiu, ia part controverso. Convenienzia s. f convenienza, congruenza.
Contu s. m. conto, ragione, calcolo, bilancio, Convèmiri, conveniu ec. M. cumveniri ec.
novero, annovero. Po relazioni, narramento, rac Conventicula s. f conventicola, conciliabolo.
conto, relazione. Dimandai contus, richieder ra Conventuali agg. conventuale. -
Coraggiu avv. su, su , orsù, or via, ovvia, Corcorighedda s. f dim. (dd pron. ingl.)
gu tosto . zucchetta.
Coràli agg. cordiale, affettuoso, di cuore. Corcovàu, e crocovau (t. sp.) M. incrubau.
Coràli agg. corale, appartenente al coro. Corda s. f corda. Corda de budellu, de
Coralliferu, ra agg. corallifero. lottoni ec. minugia pl. minuge, corda di rinu
Corallina s. f. planta, corallina. gia, di ottone ec. Poniri is cordas a unu stru
Corallinu , na agg. corallino. mentu po ddu sonai, mettere in corde uno stro
Coralmenti avv. coralmente. mento, incordarlo, rincordarlo. M. incordai.
Ceraxèdu s. m. erba, acetosa comune (Rumex Toccai sa corda, o sa tecla a unu, fueddaìddi
acetosa Lin.) Su salvaticu prus piticu, sollecciòla, a sa sfuggida de alguna cosa, toccare ad uno
acetosella silvestre (Rumex acetosella. V. Targ.) una corda, un tasto. Trattus de corda, tratti
Corazza s. f cottiglia de maglia propria de di corda, tortura. Donai trattus de corda,
gherreri, corazza, corsaletto, lorica, catafratta, torturare, dar la corda, la colla , collare.
usbergo, giaco, lamiera, panciera. Armau de Filai corda a unu, usai manera de fai mai a
corazza, catafratto, loricato. Parti de sa co unu algunu secretu, dar la corda ad uno.
razza, chi cobèrit su pettus, animetta. Corazza Cordas de su zugu, corde del collo, tendini.
fatta a maglia, camaglio, giaeo. Corazza a dop Corda (t. r.) po una tessidura de intestinus po
pia maglia, giaco doppio. Sa parti chi armat usu de pappai. M. cordula. Segai tottus is
su zugu, goletta. cordas a unu, importunaiddu, rompere il capo
Corazzina s. f. dim. corazzina. ad uno, importunarlo. Corda de ", d'Or la l .
Corbatta s. f gorgiera, lattuga, e cravatta. Donai corda a su relogiu, caricare. Corda prima
Corcadròxu s. m. logu po corcai, giacitojo. de violinu, corda prima. Corda terza de violinu,
Corcadùra s. f. giacitura. -
mezzana. Ballerinu de corda, ballerino da corda.
Corcài v. n. corcare, coricare, colcare. Cor Chini stirat troppu sa corda, dda segat, prov.
caisì n. p. coricarsi, colearsi. Corcaisì a facci chi troppo stira la corda, la strappa, chi
in susu, coricarsi supino . Corcaisì a facci in troppo s'assottiglia, si scavezza.
terra, coricarsi boccone. Corcaisì po essiri ma Cordàggiu s. m. cordaggio, cordàme. Cordaggiu
ladiu, giacere, fermarsi nel letto. Su soli s' est de bastimentu, sartiàmè.
corcau, fig. il sole si è coricato, ha tramontato. Cordamini s. m. cordame.
Corcaisì de nou po maladia, rigiacere. Corcai Cordedda (t. r.) M. cordiòla.
in sens. att. corcai una planta, o pertias de ser Cordèri s. m. direttori de sa corderia de un
mentu, coricare, ricoricare, sotterrare una pianta, arsenali, cordiero.
o le viti per propagginarle. Po strumpai; s' aqua Corderia s. f logu, aundi si faint is funis,
forti , e su bentu corcat, strumpat is loris, la corderìa.
pioggia dirotta, e il vento alletta, corica le bia Cordiacu, ca agg. cordiaco, appartenente al
catore.
de, Corcaisì a longu a longu, totu distendiu,
sdraiarsi, coricarsi sdrafone, porsi a giacere Cordiàli s. m. cordiale.
disteso. Corcaisì a longu, strumpaisì po man Cordiàli agg. M. intrinsecu.
dronìa, fare una sdraiata. Cordialidàdi s. f cordialità, svisceratezza.
Corcamentu s. m. giacimento. Cordialinenti avv. svisceratamente, cordial
pnente .
Corcàu, da part. coricato, corcato, giaciuto. - -
forma de corcia, imbottito. Bestiri corciau, im Cordonèra s f stringa, aghetto. Su puntali, pun
bottito, s. m. tale d'aghetto. Po cordonera senza puntali, cordel
Corcixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) col lina, cordella. Maìstu de cordoneras, stringajo.
tretta, coltroncino. Cordonèri s. m. maestro di passamani, e
Corcolài, corcolau cc. M. croccolai . banderajo. M. Passamaneri.
Corcorga s. f. (de zoozopo; korkoros, cucur Cordòni s. m. cordone. Cordoni de rezza,
bita) fruttu erbaceu, zucca - (Cucurbita Pepo aundi s'attaccant is gamus, filaccione. Po su.
Lin.) Corcoriga longa, zucca collo torto. Targ. cordoni de is paras Franciscanus, cordºglio,
Corcoriga de binu, zucca da pescare. Targ. capestro. Po resaltu de bastioni, cordone. Po sa
( " lagenaria Lin.) Corcoriga burda, erb. linea, chi si tirat in tempus de pesta, cordone.
aristolochia : (Aristolochia rotunda. ) Corcoriga Cordoni de biddiu , tralcio ombelicale. Cordoni
di aqua, erba, ninfea bianca, e gialla. (Nym de accºppiai s'alba, cordiglio. Cordoni de sa
phaea alba, ct lutea. Lin.) Corcoriga aresti, Inuneda, granitura, cordoncino. Cordoni de
erba, brionia, vite bianca , zucca salvatica . muru fattu a mattoni, ricinto. Destruiri, sfa
(Brionia alba Lin.) Campu de corcoriga, zuc sciai su cordoni a una muraglia, o turri ec.
cajo. Corcoriga de ierru, o grega, zucca gialla,
2. lle Cal Ve/'llina ,
smantellare. Cordoni de pilu de cuaddu po usu
-
ricino. -
Corpòreu, ca agg. chi tenit. corpus, corporeo.
Cornamùsa s. f strum. music de fiatu, cor Corpu. M. colpu.
namusa, piva. Corpulentu, ta agg. grassu de corpus, corpu
Cornatura s. f cornatura. -
lento, corputo, colpacciuto.
Còrnea s. f una de is tunicas de s'ogu, i cst. Corpulènzia s. ſ corpulenza, olesità.
cudda membrana, chi cuntènit totus is partis, Corpus s, m. (t lat.) corpo. Su corpus de
de undi est cumpostu su globu de s'ogu , cor sa nobilesa, il corpo della nobiltà. Su corpus
raorl . de un orazioni, il contesto, il corpo d' un
Cornetta s. f strum. music. de fiatu, cornetta. discorso. Andai de su corpus, avere smossa di
Po insigna militari, e ancora su chi dda portat, corpo. Corpus mortu. M. cadaveru.
e totu sa cumpangia, cornotta. Corpusculari agg. corpusculare.
Cornettu s. m. dim. spezia destrum. de fiatu, Corpusculu s. m. dim, corpuscolo.
cornetto. Po strum. de fueddai a s origa a Corpusdòmini s. m Corpusdomini.
unu, cerlottàna. Corraledda s. m. dim. (dd pron, ingl.) cor
Corniculàri agg. de figura de corru, cornico tiletto, cortiluzzo.
fare . Corrali si m. (de corral sp.) cortile. Corrali
Corniculàu, da agg cornicolato. po accorrai bestiamini arrili, larco, e parco.
Corniòla s. f. axina, uva galletta. Corralòni s. m. accr. cortilone.
Cornucòpia s. f abbundanzia de totus cosas, Corramenta s. f cornatura.
cornucopia. - - Corrarlbu, ba agg, si narat de boi, chi portat
Cornu de caccia s. m. strumentu de fiatu, algunas pezzas biancas in is astas. Boi corrarbu,
dorno. bue balzano alle aste, alle corna.
Corografia s. f. (T. G.) descrizioni de unu Corrazzu s. m. (t. r.) M. corrali.
logu particulari, corografia. --
Corredentòra s. f corredentrice.
Corogràficu, ca agg. corografico. Correlativu, va agg. correlativo.
Corògrafu s. m. Corografo, Professor di co Correlazioni s. f correlazione.
rafìa. Correspettivamenti avv. (T. Curial.) correspet
trºannenfe.
Corollàriu s. m. corollario, porismato, po
resma. Correspettividadi s. f rapportu, correspettività,
Coromeddu s. m..(dd pron. ingl.) cima, sa -
rapporto, correlazione. -
COR COR 203
andare in corsa, o in corso, fare il corsale, Cortixedda s. f dim (dd pron. ingl.) corticella.
usar pirateria. Andai in corsu in sentimentu Cortùra s. f. (T. de Messaju) campo sodo,
oscenu, andare in corso . terra soda. ls corturas, i sodi. Arai is corturas,
Corseggiàu, da part. andau in corsu , corseg rompere. -
sanguni de su coru, is ogus, costai meda caru, o siat traverseri, capezzale, Poniri su coscinu
costare il cuore, gli occhi, costar molto caro. in sa coscinera, infederare, metter il guanciale,
Crepai su coru de dolori, scoppiare il cuore, nella federa. Colpu de coscinu, guancialata,
crepare, fendere il cuore, sentir sommo dispia Coscinu de trempa, guanciale. -
cere. Donai su coru, amai teneramenti, dare Coscrittu, tta agg. coscritto. -
il cuore, amare teneramente. Nai cun su coru Coscus s. m., pl. specie di singhiozzo, che
in sa manu, cun sinceridadi, dire col cuore in soffrono le galline.
mano, con sincerità, ingenuamente. Arribbai a Cosidòri, ra v. m. e f. cucitore, trice.
su coru, o finzas a su coru, displaxiri summa Cosidùra s. f cucitura, cucimento, cucito.
menti, dispiacere insino al cuore, o somma Cosidiira a subraffila, sopraggitto. Su signali
mente. Su bonu coru est su mellus platu, vi de sa cosidura, ricucitura . Cosidura de nou,
canda vera è l'animo, e la cera. Essiri a coru, ricucimento, ricucitura.
essere, avere a cuore, in istima, far conto. Cosimentu s. m. Ml. cosidura.
Essiri totu coru, essere di buon cuore, aver Cosìri v. a. ( de cusir cat. ) cucire, agucchia
somma bontà. Essiri de coru moddi, cumpassivu, re. Po cosiri beni una segadura in modu, chi
essere d' un cuor tenero. Essiri de coru mortu, non s'avvertat, rimendare. Cosiri a pnntu de
esser di povero cuore, di animo vile. Traspassai cadena , cucire a catenella. Cosiri de nou
su coru, ferire, traspassare, spezzare, passare ricucire.
il cuore, aver eccessivo dolore. Furai su coru, Cositta s. f. dim. cosarella, cosuccia, cosettina.
rubare il cuore, piacere in eccesso. Toccai su Cosiu, da part. cucito. Po saràu, rimendato.
coru, plaxiri meda, toccare il cuore, piacere Cosiu de nou, ricucito.
assai. Toccai su coru po convinciri, compun Cosmèticu, ca agg. (T. Gr. de sa Farma
giri, cunvertiri, toccare il cuore, convincere, ceutica) Remediu cosmeticu, chi fait bella sa
compungere, convertire. Coru malu, coraccio, cutis, rimedio cosmetico. -
cattivo cuore. Segai su coru a unu v. n. provai Cosmogonia s. f. (T. Gr. Didasc.) sistema de
grandu displaxeri, scoppiare il cuore a uno. sa formazioni de su Mundu , Cosmogonìa .
Tremiri su coru a unu, perdirisì di animu, Cosmografia s. f. (T. Gr.) descrizioni de is
smagliare il cuore a uno. partis de su mundu, cosmografia. Maistu de
Corvetta s. f. (t. ital. in usu) sartidu, chi fait cosmografia, cosmògrafo.
su cuaddu pesendu is peis de ananti, corvetta. Cosmogràficu, ca agg. cosmografico.
Po spezia de bastimentu, corvetta. Cosmògrafu s. m. Maistu de Cosmografia,
Corvettadòri v. m. e si narat de su cuaddu, Cosmògrafo.
corvettatore.
Cosmologia s. f. (T. G. ) scienzia de is leis
Corvettài v. a. (t. ital. in usu) fai corvettas, generalis, chi règulant su Mundu fisicu, Cos
corvettare . - -
mologìa.
-
netto, guancialetto. Coscineddu de aglas , guan Cossu (o clar ) s. m. corpetto, farsetto. Cossu
cialetto di spilli, torsello. cun isticcas de balena, busto. ossu mannu ,
Coscinèra s. f. (de cuxinera cat.) federa. farsettone.
logai sa coscinera de su coscinu, federare. Po Costa s. f costa, costola. Costa de naviti,
miri sa coscinera, infederare : costa, fianco della nave. Costi de montagna ,
Coscineredda s. f. dim. (dd pron. ingl.) fe pendice, piaggia, pendio di montagna. Costa
deretta. de funtana, sponda, parapetto di pozzo. Navi
Coscinettu s. m. dim. piumaccetto, cuscinetto, gai costa costa, navigar costa costa, o terra
e coscinetto. Coscinettu di andias cc. piumac terrn, navigar da costiero, lungo le coste. Andai
ciòlo. Coscinettu de sangrai, piumacciòlo, e pi costa costa, andar piaggia piaggia, radere la
macciuolo, guancialino. Coscinettu de agullas, piaggia, costeggiare, piaggiare. M. costeggiai.
torsello, buzzo , guancialetto di spilli. Aggiudu de costa, o de costas, sussidiu a prus
Coscinomanzia s. f. (T. Gr. ) indovinamentu de su cumbeniu, afuto di costa. Essiri de sa
po via de ciuliru, coseinomanzia. - costa di Adama, venire dalla costola di Adamo.
Coscina s. m. guanciale, cuscino, origliere. Senza costas, o privu de costas, apleuro; Bonav.
Coscinu senza coscinera, guanciale federato. Costai v. n. costare , valere. Costai carti,
Coscina de fui raida, tomlolo. Coseina lengu, cegia e c.iºv . - -
206 COS COS
Costalla s. f. (t. r.) sa folla de su cardu, de pani, chi faint in algunus logus, su cak
de su cauli ec. squama, costola del cardo, del depustis cottu si podit dividiri in tantis, fittas
cavolo ec. Porta fatta a costallas espress. rust. similis in sa figura a is pistoccus de Nissa,
fatta a listronis, cancello, porta fatta a stec pane cantucciato.
coni. Traballau a costallas, accostolato, lavorato Costosamenti avv. dispendiosamente.
a costole. Costòsu, sa agg. dispendioso.
Costalledda s. f. dim. (dd pron. ingl.) co Costringenti v. agg. costringente. -
arare in poggio. Costera de mari, spiag Costuredda s. f. dim. (dd pron. ingl.) pic
gia : riviera. Costera pitica, poggetto, pog cola costura.
giolino. Cotidiana s. f. Sa calentura, chi repitit do
Costèri agg. m. (de costero sp.) Pilotu coste gna di , cotidiana, quotidiana.
ri, praticu de is costeras, pilota costiere. Cotidianamenti avv. cotidianamente, quotidia
Costèri, ra agg. costiero. Tirai costeri, tirar namente, giornalmente.
costiero. Cotidiànu , ma agg. cotidiano, giornaliero,
Costernàu, da agg. (t de s usu) strafelato, quotidiano, giornale.
trafelato, costernato. Cotizai v. a. (t. fr. in usu) imponiri tassa,
Costipài v. a. (t. de s usu) costipare, re tassare, inper tassa, ordinare imposizione.
stringere. Cotizàu, da part. tassato.
Costipamentu s. m. costipamento. Cotizazioni s. f. tassa , imposizione, tas
Costipativu, va agg. costipativo; sazione.
Costipàu s. m. costipazione. Pigai una co Cotogninu , ma agg. chi tenit odori, o colori
stipau, unu resfriu, i. pigliare un'in de mela tidongia, cotognino.
freddatura, una scarmàna, un imbeccata. Cotòni s. m. arb. bambagia, bambagio, co
Costipàu, da part. costipato. tone arboreo (Gossypium arboreum V. Targ. )
Costipazioni s. f restringimentit, costipazione, Cotoni erbaceu, bambagia umile (Gossipium
costipamento, riserramento, rituramento. herbaceum. V. Targ.) Planta de cotoni, pianta
Costituenti v. agg. costituente. della bambagia. Cotoni bindi, bambagia verde.
Costituiri v. a. costituire. Costituiri de nou, ( Gossypium hirsutum Linn.) Cotoni arrubiu,
ricostituire. -
de su cali si fait su lanchè, o siattela de Nankin,
Costituu, da part. costituito. Costituiu de nou, bamhagra rossiccia - (Gossypium rufum. V.
ricostituito . Targ. ) Castigai cun aciotus de cotoni, gastigar
Costitutivu, va agg costitutivo. col baston della bambagia, più in effetto, che
Costitutori, ra v. m. e f. costituitore, trice. in apparenza. Tela de cotoni, bambagino .
Costitutu s. m. esaminu, o interrogazionis De cotoni agg bambagino. Cotoni filau, bam
fattas a su reu costituì u ananti de su Giugi, bagia. Imboddiai in cotoni, imbambagiare. Cos
costituto . su, o corpettu imbuttiu a cotoni, imbottito.
Costituziòni s. f costituzione. -
Cotonina s. f. tela grussa de cotoni po fai
Costixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) co velas, cotonina.
stolina. Cotonòsu, sa agg lanuginoso, bambagioso.
Costolàmini s. m. cantidadi de costas, co Cotta s. f cotta. Cotta de bistoccus, cotta
stolame . di biscotti. Una cotta de carcina, una cotta
Costolatùra s. f costolatura. di calcina.
Costolina s. f (t r.) pani a scalitta, speria h
Cottiglia s. f busto. Is isticcas, le stecche -
COT COZ 20).
Cottiglia maraus a unu animali meda langiu po Cozzina s f linna di abbruxai, ciocco, ceppo.
su famimi, stecchetto. Fai fai cottiglia a unu, Cozzina, opei de s'arburi cun is rexinis, piede
donaiddi a pappai pagu, tenere uno a stecchetto. dell'albero, ceppo, ceppaja , ceppata. Cozzina
Còttimu s. in. (t. ital.) imposizioni, chi pitica, ccppatello. Sa cozzina de is erbas, bar
ponint is Consulus, còttino. bicaja. Sa de sa canna, barbocchio, cannocchio.
Cottixeddu, dda agg. dim. (dd pron, ingl) Cozzina naraus ancora ſig. a omini tontu , e
cotticcio, alquanto cotto. Po mesu imbriagu, balordu, ciocco, ceppo. Unu carru, de cozzina,
o allirghixeddu de binu, brillo, cotticcio. una carrata di ciocchi. Bogai cozzina, cioe
Cottu, tta part. e agg. cotto. Po imbriagu. M. care. Lastr.
Cottu che sa suppa, cotto come una nonna, Craba. M. cabra.
come un sileno. No dda boliri nè cotta, nè crua, Cràbinu, ma agg. Figu cràbina, caprifico, fico,
non la volere nè cotta nè cruda. Mesu cottu, salvatico, bastardo
guascotto, mezzo cotto. Troppu cottu , strac Crabiòla, M. cabriola. Crabiola (t. r.) M. zivina.
eotto. Cottu a sullenu, cun fogu temperau, Crabioleddu . M. cabrioleddu.
crogiolato, stagionato, cotto con fuoco temperato. Crabiòlu. M. cabriolu .
Cottu e fattu, o fattu e cottu avv. sub,tu subitu, Cralisteddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) M.
caldo caldo. Boliridda chini crua chini cotta, cabristeddu.
si narat de duas, o prus personas, chi cuman Crabistu s. m. M. cabristu.
dint, ovv. tirai chini a levanti, chini a ponenti, Crabitta. M. cabritta.
tragiogare. Cottu de nou, o recottu, ricotto. Crabittedda. M. cabrittedda.
Cottu, e recottu, beni pensau , e azzam nau, Crabitteddu. M. cabritteddu.
cotto, e ricotto, l'en pensato, ed esaminato. Crabittu . M. cabrittu .
Cottu a sutta su cinixu, succenericcio. Cottu de Crabòni. M. carboni.
soli, abbronzito. Crabu . M. cabru.
Cottura s. f cottura, cozione, cocitura, cuo Cracca de genti. M. calca. Craccas pl. spezia
citura, cotta. Legumini de bona cottura, legu de sabatas. M. calcas.
me cocitoſo, cottojo, di facil cuoritura, di buona Craccacciòlu s. m, strum. de ferru po cravai
cucina. De mala cottura, di mala cucina. a forti is obbilus in sa linna, cacciatoia.
Cottura sullena, fatta cun fogu temperau, cro Craccadòri v. m. pigiatore. Craccadòri di
giolo. De tres cotturas, di tre cotte. axina, ammostante. Craccadòri di orbaci, o di
Coturnu s. m. bottinu a mesu camba usau in aterus pannus, gualchierajo, follone, purgatore .
is tragedias, e si pigat ancora po sa propria (V. foulon ſr.) M. carcadòri.
tragedia, coturno. Craccadùra s. f calcatura, calcamento, pi
Covardu, e govardu, da agg. (t. sp) pusillanimo, giatura. Po su eraccamentu de ispannus de lana,
timido, codardo. eonsolidamento, rassodamento. li carcadura.
Coùdu, da agg. chi portat coa, coduto. M. Craccài v. a M. carcai.
coacciudu . Craccaliài v. n. ( de cacarrear sp.) il cantar
Covècu (t. r.) M. cobercu. della gallina.
Coxili agg (t. r.) cottojo. Legumini coxili, Craccamentu s. m. M carcadura.
legume cottofo, cocitofo. M. cottura. Craccaporceddu s. m. M. carcaporceddu.
Coxina s. f cucina. Muzzu de coxina, guàt Craccas s. f. pl M. calcas.
tero. Coxina narant is rusticus a s'impastada Craccatrippa (t. r.) M. carcaporceddu.
de poddini, chi si fait a is puddas, e cuaddus, Craccàu, da part. M. carcau .
beverone. Fai sa coxina, cucinare, far la cucina. Cracchèra s. f. M. carchera.
Coxinài v. a. e n. fai sa coxina , cucinare, Cracchèsa s f (t r.) foltezza; Cracchesa dei
far la cucina. Coxinài si pigat comunementi, pilus, spessezza, foltezza di capelli.
po fai sa minestra, far la minestra, cuocer la Cràcchiri s. m. (t. r.) boscu tippiu de lan
rnlnestra . diris, bosco folto di alberi ghiandiferi.
Coxinàu, da part. che ha fatto la cucina, o Craccu, ca agg. tippiu, fitto, folto, spesso,
ha cotto la minestra. serrato, denso. A craccu avv. foltamente. Pilus
Coxinàu s. m (t. r.) M. minestra. craccus, capelli folti, spessi.
, Coxineddas. f dim. (dd pron. ingl.) cucinetta. Cràccuas, cracculas (t. r. de calcas cat.) M.
Coxinèra s. f cuoca, cuciniera. calculas.
toxinèri s. m. cuoco, cuciniere, cucinajo. Craccùri s. m. (t. r.) M. careuri.
Coziòni s. f cozione, cocimento, cottura, co Crai s. f chiave. Crai de croi, chiave dell'
citura: Cozioni de su pappai in su stogumu , architrave. MI, croiri. Crais de ferru in is mu
d'Orle “Ozlone. rus, chiavi. Serrai in crai, inchiavare. M. ciai.
Cozza s. f strum. de linna, o de ferru po Crai falsa, grimaldello. Crais de mura, certas
segai linna, o siat astulai e po aterus usus, biet perdas resaltadas, chi si lassant po colligai,
ta, zeppa, cuneo, conio. Cozza de su carru, ateru muru, addentellato, borni, morsa, bozze.
forcella. Cozza de linna o perda po carzai, o Lassai ind'unu muru custas crais, addentellare
appunteddai alguna cosa, alzatoia, e calza un muro. Muru cun crais, muro addentellato.
tojo. Cozza po craviglia, cavicchia, cavicchio. Crai mascu, chiave mastia. Crai de coddu, o
Cozza de linna po stringiri is formas de sa stam claviglia. M. clavicula. ls guardias de una crai,
pa, bietta, Cozza de ferru, chi si ponit in su gl'ingegni. Totu su pezzu de sa crai, chi con
stampu a is cantonis, o a is pezzus po ddus tènit is guardias, mannaja.
tirai a susu , ulivella. Poniri cozzas po segai Cratta
Perdas, o lima iuzeppate, mettere zeppe, im Craixedda ) s. f. dim. chiavicina, chiavetta. -
liettare, metter liette. Cozza po carzai marras, Cramài, cramàu ec. t. r. M. clamai. Po do
marteddus sc. galloccia mai qſtercla in giudiziu . M. qſerela,
º08 CRA CRE
Crapulài v. a. (t. ital. in usu) pappai e biri Crema s. f flori de latti, o siat sa spuma,
subercamenti, crapolare, e crapulare. crema. Crema significat puru pappai de latti
Cras avv. (t. lat.) domani, dimane, e di cottu, cundiu cum zuccheru, e pruinis de imbi
mani. Cras a mangianu, dimani a mattina. doni, crema, candiero.
Cras a merì, dimani a dopo pranzo. Cras a Crèmisi s. m. colori arrubiu mobili, chermisi,
notti, dimani sera, e diman da sera. Pusti cras chermisino. De colori cremisi, di color chermisino.
dopo dimani, diman l' altro. Cremisinu, ma agg. cremisino, na.
Crasi s. f. (T. Med.) stadu naturali de su Cremòri de tartaru s. m. Cremor di tartaro.
sangumi, crasi. Crenologia s. f. (T. G.) trattau de is funtanas,
Crassèsa s. f crassezza. crenologìa. -
derettu, quest'albero affusa. V. Gagl. Cricca s. f. (de zotzo: krikos, amulus ostii,
Crèsciu, ia part cresciuto. Cresciu de nou, vel catena apud Plaut.) saliscendo. Su naseddu,
aumentau, ricresciuto. monachetto. Sa barrixedda, lama. Cricca a manu,
Cresentina s. f fitta de pani arrustida, e a saliscendo a pollice. Cricca a passadori cun
pustis asuba si spargit ollu, sali e pibiri, cre conca e coa, saliscendo con testa e coda. Cric
sentina. - -
ca de battiporta cun is pumus, saliscendo a
Crèsia s. f. Chiesa, tempio, templo. Cresia manubrio. Cricca de ventana, chi si serrat e
ausiliari si narat cudda, chi po essiri meda di s aberit cun funi, o cordoni , saliscendo sul
stanti serbit in logu de Parrocchia, Chiesa suc paletto. Cricca a canali, saliscendo a doccia.
cursale. Po sa cungregazioni de is fielis, Chiesa. Cricca de duas cartas similis in su giogu, giulº,
Cresiedda s. f. dim. (dd pron, ingl.) tempiet Cricca de tres cartas similis, giuleone. Cricca'
to, chiesetta, chiesina. Cresiedda ordinaria, de linna, nottola. Cricca de birbantis, criocca.
chiesuccia. Cricca, po genti unida, brigata .
Crèsima s f su Sacramentu de sa Confirma Criminài v. a criminare, inquisire, processare,
zioni, Cresima, Confermazione. .far processo. Po inculpai, criminare, incolpare.
Cresinadòri v. m. Cresimatore. Criminali agg. criminale.
Cresimài v. a. cresimare, conferire il sacra Criminalidàdi s. f criminalità.
mento della Cresima. Criminalista s. m. criminalista.
Cresimanti s. m. Cresimante. - Criminalmenti avv. criminalmente.
Cresimau, da part. cresimº, la Criminàu, da part. criminato, inquisito, pro
Cresiòna s. f. accr. gran Chiesa Cossato. - - - - - -
Crespus, m. (e claru) tela dei seda, crespo Criminaziòni s; f. (t. de s'usu) criminazione,
ne. Un atera spezia de crespu de seda, velo, imputazione di delitto. -
tocca. (V. Crèpe fr.) Crespi de luttu, vºlo da Crimini s. m. (t. lat.) crimine. Incontrai in
lutto. Crespu lisu, velo liscio Crespu de lana, crimini, in su delittu, carpire in su 'l fusto,
velo di lana . - -
acchiappare in frodo, cogliere sul fatto. Incon
Cresùra s. f. (t guastu de clausura lat.) trau in crimini, colto, carpito sul fatto.
Cresura de
siepe, fratta, chiudenda, chiusa. Cresura Criminòsu, sa agg. (t. lat.) criminoso. -
unu campu, chiusa d' un campo. bia - Crinèra de cometa s. f capillizio. Cometa,
si narat sa ch est formada de plantas bias, o o stella crinuda, chi portat crinèra, cometa cri
friscas v. g. di elema, de moddizzi, de figu nita, che ha capillizio. - -
morisca ec. siepe viva; Cresura morta est sa Crini s. m. crine. Cuaddu de bellu crini,
formada de palus, spina siccada: e similis , caval crinito, o crinuto. - -
siepe morta,Su cabizzali, a undi si ponit sa Crinìu , da )" chi portat crimi, crinito,
cresura, ciglione. Intanaisì in cresura, o tuppa - Crinudu, da V crinuto. Stella crimuda, stella
sbuida, immacchiarsi. Cresura segada , o pa comata, crinita, crinuta.
scia, cesale. Gagl. Cresura pitica mali fatta, Criongiàna (t. r.) M. criangiana.
siepaglia. Cresura tippida, siepe folta. Cresura Criptografia s. f. (T. Gr.) arti de scriri in
manna, siepone. Serrai a cresura, assiepare, cifra, criptografia, stenografia.
siepare, far chiudenda, cinger di siepe. Serrau, - Crisi, e crisis s. f crise, e crisi.
a CreSura, assiepato , canto di siepe. Cresura Crisma s. m. crisma.
cresura avv. lungo, o lungesso la siepe. S um-, Crisocolla s f spezia de mitru fossili poſaci
bra de is cresuras altas fait dannu a su ser litai sa fusioni de is metallus, crisocolla.
mentu, chi est in is alas, o giradas de sa bin Crisolài v. a. (de acrisolar sp.) passai in cri-,
gia, le siepi alte aduggiano le viti, che sono solu, o in cuppella, affinare, purgare, purifi
alle prode. Lastr. . - care nel crogiuolo, coppellare, porre alla cop
Cresuredda s. f. dim. (dd pron. ingl.) pic pella oro, o argento per affinarlo.
cola siepe. - - -
Crisolàu, da part. coppellato, posto a coppella.,
Crètiu, tia part. creduto. º Crisolazioni s. f coppellazione, -
Creu (e osc.) s. f. (t. cat.) Croce. Santa Crisoleddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) cor-,
Creu, Santa Croce. -
ſuoletto . . . . .. -
Cria s. f. (t. sp.) razza, allevatura. Cria de r" s. m. perda preziosa de colori de s'
ipius, cantidadi de ſillus, covata di bambini, oru, crisòlito. - -
uantità di figliuoli. Cria de pillonis, covatura. Crisòlu s. m. vasu po fundiri .is metallus,
f" - - - -
crogiuolo, correggiuolo, crociòlo, coppella.
Criadòri. M., creadori. rispeddu s. m. (t. r.) ghiera. Po brazzadera
Criàdu s. m (t sp.) creato, servo. - - -
de scuppetta, fascia.
Criadùra s. f. chiudimento con chiave, Crispini s. m. e crispinis pl. i piedi, o caval
Criài v. a. serrai cun crai, inchiavare, serrar, letti da letto. , , , ce -
- - c
210. CRI CRO
Crispiseddu, dda agg. dim. ( dd pron. ingl.) bignola, zana, cesta ovata. Crobeccada per
alquanto lesto. M. lestixeddu. eumservai su pani, panattiera.
Crispu , pa celere , lesto , accele Crobeccadedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) bu
rato, affrettato. Forru crispu, forno scal gnoletta, bugnolina.
dato, troppo caldo. Fai passù crispu, affret Crobedda s. f dim. (dd pron. ingl.) piccola
tare, accelerare il passo. Crispu camminendu, corba , corbellino.
Crobetòri . M. cobertori.
sparvierato.
Crista, o cillu de sulcu s. f. porca. Crobetùra. M. cobertura. Po teulada. M.
Cristallinu , ma agg. cristallino. - Crobi s f (de corbis lat.) corba. Crobi ova
Cristallizzai v. a congelai in forma de cristallu, da fatta de tiras de linna po bendiri pani fran
cristallizzare, lapillare, ridurre in lapilli. Cri zesu, e po aterus usus, zana. Su chi portat
stallizzais, n. p. su redusiris de is corpus a com custa crobi po bendiri is cosas , zanajuolo. Una
crezioni de sali, cristallizzarsi. crobi de pani, una zanata di pane.
Cristallizzau, da part. lapillato cristallizzato. Crobixeddu (o oscur.) s. m. dim. (dd pron.
Cristallizzazioni s. f. (T. Chim.) operazioni ingl.) corbicino.
fisicochimica, chi si fait por via de salis con Crobu (o oscur.) s. m. volat. corvo. Crobu
cretus , cristallizzazione. de funi currenti, chi serbit de lazzu po cassai
Cristallografia s. f descrizioni de is cristallus, animalis, galappio, laccio. Crobu de campanili,
Cristallografia, margiani becciu, cornacchia, cornacchione di
Cristallomanzìa s. f indovinamentu po via de campanile, i" di sorbo. Crobu cun cro
unu sprigu, Cristallomanzia : bu no s' indi bogat s'ogu prov. calcio di stal
Cristallu s. m. cristallo. Cristallu de su sprigu, lone non fa male a cavalle. Su cantai de su
bambola, spera, cristallo dello specchio. Cri croba, crocidare, crocitare. Crobu anguiddar
stallu de mostra, o relogiu, vetro. Cristallu Xu, menga. Crobu mannu , corbacchione.
erba, chi fait sa soda, cali, erba cali, riscolo. Croccai, croccau ec. (t pop. ) M. corcai.
( Kali) Cristallu minerali, cristalloide. Cristallu, Croccorga. M. corcoriga.
maladia, vajuolo confluente. Croccorighedda. M. corcorighedda.
Cristianamenti avv. cristianamente. Croccovàu, da t. r. (de corcobado sp.) M.
Cristianèsimu s. m. cristianesimo. incrubau. -
critici. Po rigorosu, M. - -
Cröiri v. a. e in su fueddai familiari croi i
Critòfagu s. m. (T. G.) pappadori di orgiu, de Piccaperderi), chi verisimilmenti provvèni
critofago. de eroiser fr., incrocicchiare, attraversare,
Critomanzia s. f indovinamentu po via de s' poita propriamenti su pezzutº, e siat sa orai de
orgiu . Critomanzia. - - croi attraversat is ateras pezaus de si arcus, e
Crittònimu agg. e s. (t. scientif ) chi occultatº ddus sustènit firmus. S arcu, chi format su
sa propriu nomini, Crittonimo. croimentu, architrave. Sa crai, o su pezzu de
Croba (t. r.) M coppia. croi, chiave dell' architrave .
Crobeecada si f vasu fattu de cordonis de pal Croma si f una de is figuras de sa Musica,
la comente is crobis po cunservai poddimi ecº croma , -
- -
CRO CRO 2II
e cromate e m. (T. Chim.) Sali formau de sa rus animalis mannus, cuoio in carne. De is
combinazioni de s'acidu cun is basis, cromate. animalis piticus, pelle. Croxu malu, coſaccio,
Cromaticu, ca agg. de croma: Cantu cro Stirai su crozu, stiraisì is brazzus, distender le
maticu, o de semitonus, canto cromatico. cuoia, protendersi. Po croxolu de su porcu,
Crona s. f macchina de carrigai, e scarrigai sirboni ec. cotenna.
bastimentus, crona. Croxiudu, da agg. de croxu grussu, buccioso,
Crònica s. f. (T. G.) Storia de s' ordini de che ha grossa buccia.
su tempus, Cronica. Cruànciu, cia
Cronichista s. m. scrittori de cronicas, cro Cruàngiu, gia t. r. ) agg. crudetto.
nichista. Crucificcài v. a. (t sp.) crocifiggere, conficcare,
Crònicu, ca agg. cronico. Mali cronicu, longu, affiggere in croce: ficcare è ant. Po tormentai,
mal cronico. -
betta i Sa pezza toccat a crua, est cruiredda, spalleggia a Cuaddu, chi gliettat foras is peis, o
la carne crudetta. Peddi crua, e peddi con is cambas di amanti, cavallo, che va mancina ,
ciada, pelle in carne, e pelle concia. Tela erua, che sbalestra le gambe. Cuaddu, chi pigat viziu,
no imbiancada, tela rozzt. . -
cavallo che piglia credenza. Cuaddu abbuccan,
Cruxi e gruxi s; f. Croce. M. gruvi. cavallo abboccato, saldo di bocca. Cuaddu de
. Craxitta s. f. dim. crocellina, crocetta. M. briu, cavallo, che braveggia. Cuaddu, chi arricit
gruxitta: - beni su frenu, cavallo, che affrena bene. Cuaddu
Cu iddìri.(t. r) M. viaggianti. sſianchiu, sbulimo. Cuaddu mannu, longu, e
Cuaddazzina s. f. (t. b.) truppa de genti a meda langiu, buscalfàna. Cuaddu briosu, caval
cuadolu, cavalcata. brioso. Cuaddu malu , brenna , caval tristo.
, Cuaddeddu s. f. dim. (dd pron. ingl.) caval Cuaddu de pcis altus, e troppu strintus, cavallo
letto, cavallino, cavalluccio, bidetto. -
di piedi incastellati. Cuaddu umbrosu, chi as
Cuad ligà la s f (dd. pron. ingl.) M. cavalcada. sumbrat, cavallo ombroso Cuaddu di allogateri,
- Cuadd gtdòri v. m. cavalcante, cavalcatore. caval di nolo. Cuaddu de carrigu, caval da
- Cu ad ligài v. n. t. b. (dd pron. ingl.) andai sona, da bagaglio. Cuaddu, chi imburchinat,
a cuaddu, cavalcare, far cavalcata, andare a cavallo, che incespica. Cuaddu, chi marrisced
cavallo. Cuaddigai a sa nua, cavalcare a dat, caval raspante, che raspa. Cuaddu, chi
bisdosso, a bardosso . fait corvettas, chi donat seddidas, cavallo cor
Cuaddinu, na ag;. (dd. pron. ingl.) cavallino. vettatore, che corvetta. Seddida in aria cun is
Musca cuaddina, mosca cavallina. quattru peis, ballottata. Cuaddu chi apprapiat,
; Cuaddittu s. m. dim. (dd pron. ingl.) cavallo, che ranchetta. Cuaddu assacchittadori,
M. cuaddeddu. - -
chi assacchittat s' omini, cavallo, che rinsacca,
Cuaddòni s. m. accresc... (dd pron. ingl.) che sbatte. Cuaddu scoau, caval codimozzo. Sa
cu addu mannu, cavallone. - mancia bianca longa, ampla in conca, e appun
Cuaddu s. m. dd pron. ingl. (In s' ateru tada in su murru, cometa. Cuaddu sdorigau,
Cabu caddu, e cab addi de ca'allus lat. antig. bertone. Cuaddu de mediana statura, o siat aca,
usau de Pliniu e de Luciliu in logu de cavallus cavallo di mezzo taglio. Cuaddu de bella giùa,
cambiada sa doppia ll in doppiu dd a s usu eavallo crinìto, crinuto, che ha bella criniera.
atticu) cavallo, destriero. Cuaddu po razza, Cuaddu aciòau, toccau di aciòu, cavallo chio
stallone. Cuaddu curridori, barbero, corsiero. vato, inchiodato. Cuaddu friau, chi portat fria
Cuaddu de bucca forti , cavallo sboccato, duras, cavallo inguidalesciato, che ha guidaleschi.
bocchi duro, duro di bocca. Cuaddu spiritosu, Cuaddu masedu, caval manso. Cuaddu crastau,
cavallo brillante, gaio, spiritoso. Cuaddu, chi caval castrato. Cuaddu, chi s'impinnat, cavallo
portat is og is unu diversu de s'ateru, cavallo che s' inalbera, che s' impenna. Cuaddu de
vajato. Cuaddu, chi portat unu circhigliu biancu portanti, cavallo ambiante, che va d'ambio.
a in giriu de sa pipia, cavallo d' occhio vetrino . Cuaddu, chi tenit su portanti detràinu, cavallo
Cuaddu, chi portat sa barbetta de pilu a su che và d' ambio d' anchetta. Cuaddu , chi
fini de is peis, cavallo frigione. Cuaddu facciarbu, andat a trottu, cavallo, che va a trotto, che
cavallo sfacciato. Cuaddu pearbu a su pei di trotta. Cuaddu, chi andat a galoppu, cavallo,
ananti derettu, e a su pei " asegus de manca, che va a galoppo, che galoppa Cuaddu de
cavallo trastravato. Cuaddu pearbu a su pei di vettura, cavallo da vettura, Cuaddu de cocciu ,
ananti, e a su pei di asegus de sa propria caval da cocchio. Cuaddu, ch' indi bogat sa
band , cavallo travato. Cu iddu pearbu a su cambia foras de su tiranti, cavallo, che rimbalza.
ei di amanti sinistru , cavallo la" dalla Cuaddu, chi annirgat, cavallo, che nitrisce,
staff t. Cuaddu pearbu a su pei di amanti che ringhia. Annirgamentu de cuaddus, nitrito,
derettu, balzano dalla lancia . Cuaddu ge rigno di cavalli. Cuaddu, chi carcinat, cavallo,
nugarbu, calzau de biancu finzas a su ge che calcitra, che tira, che spranga calci.
nugu o prus ancora, cavallo calzato al i Cuaddu ch' indi ghettat s' omini, cavallo, che
nocchio, o piu sopra. Cuaddu pizzarbu, chi rovescia, che sbalza il cavalcante, il cavaliere.
p" su pizzu, o su murru taccau de biancu, Cuaddu eguerosu, cavallo caldo, foioso, che è
alzano al muso. Zirarbu, balzano alla pancia. in foja. Inseddai is cuaddus, insellare, metter
Cuaddu totu baju senza algunu pilu biancu, la sella ai cavalli. Pigaindi sa sedda a is cuad
cavallo zaino. Cuaddu di origas longas , chi dus, dissellare, levar la sella ai cavalli. Portai
ddas movit frequenti, cavallo trojano. Cuaddu is cuaddus a ddus bagnai, guazzare, menare al
steddau, cavallo stellato. Cuaddu de pilu mur guazzo i cavalli. Spronai su cuaddu, spronare
ru e baju cun sa conca, e is peis nieddus, il cavallo. Donai un'accirrada de spronis, dare
cavallo cavezza di moro. Cuaddu de zugu sut una fiancata. Gliaga chi fait su" spronaja.
Sezziri su cuaddu a sa nua, sedere a bardosso,
tili, cavallo scarico di collo. Cuaddu de conca
curza, cavallo accappucciato. Cuaddu de conca a ridosso, a cavallo nudo. Furriai in tundu su
maschina, cavallo di testa montonina. Cuaddu cuaddu, volteggiare il cavallo, caracollare, far
agili e derettu de zugu , cavallo surto di collo, fare caracolli al cavallo. Sciusciai de cuaddu,
o di collo svelto. Cuaddu doppiu, cavallo quar scavallare, gittar da cavallo. Sezziri a cuaddu,
tato. Cuaddu runzinu, ronzino. Cuaddu colludu, mettersi al cavallo. Abbasciai de cuaddu, scen
cavallo intiero. Cuaddu scoau, e sdorigau, dere, smontar da cavallo. Provvidirisi de cuaddu,
cortaldo. Cuaddu resfriau, cavallo rappigliato. o ponirisi in cuaddu, incavallarsi. Sciusciau de
Cuaddu de maniggiu, obbedienti a s omini, cuaddu, scavalcato, scavallato. Cuaddu, chi
cavallo hiscottato. Cuaddu de stadda, cavallo surruschiat po paura, cavallo sbuffante, che
stallo. Cuaddu scurzu, cavallo sferrato. Cuaddu shuffa. Andai cun su cuaddu de Santu Franci
codolazzu, preizzosu, rozza, Cuaddu, chi eam scu, andai a pei, andare a muta, o col cavallo
minat. galanti, cun bella grazia, cavallo, che dei suoi calzoni, o col cavallo di San France
- º
CUA CUA) 2I3'
sco, o a piedi. A cuaddu domau no si mirat Sa parti di ananti de s'unga, colmo, o punta ,
ihi provi a cavallo donato non si guarda in Is peis de amanti, piedi anteriori. Is peis di
occa. Sa musca currit a is cuaddus langius, asegus, piedi posteriori. Sa sperradura de su
prov. le mosche si posano addosso ai cavalli pei, fettone. (V. Ronconi Dizionario d' Agricol-,
magri. A cuaddu langiu musca meda prov. tura tom. 2.) -
chi hat pigau su portanti, cavallo, che ha Cuaddu faxinau, cavallo rabicanato.
pigliato l' ambio. Cuaddu affumau, chi s'est Cuaddu ghiani, o ghiani pixidu, cavallo mo
rello. :
imbrogliau in sa funi de su crabistu, cavallo
incapestrato. M. affunau . Su signali, chi lassat Cuaddu mèlinu, colori intre biancu, e grogu,
s aſfunamentu, incapestratura, risegatura. At ma dominat su grogu, cavallo fallo, leonino,
travai, o poniri is travas, o trobiri cun funi color d' Isabella. Melinu cerbinu,fallo cervino.
un tii" impastojare, metter le pastoie a Melinu scuru, Isabella carico.
un cavallo. Is dentis mannas de su cuaddu, Cuaddu melinu biancu, o siat latti e cannella,
scaglioni. Cuaddu mannu, cavallone. Cuaddu in sa quali manta dominat prus su biancu, che
cantonèri, rebellu, cavallo restio. Dona s'aqua su grogu, cavallo fallo argentino, falbo chia
cun poddini, o cun farra a su cuaddu , dare rissimo; in Napolis perlino: in Franzia zuppa
il beverone al cavallo. Cuaddu, chi furat sa di latte.
furriada a s omini improvvisamenti, cavallo, Cuaddu murru, cavallo bigio, o grigio.
che ruba la volta al cavaliere. Cuaddu detentu Cuaddu murru biancu totu, cavallo leardo.
de cambas po hai fatigau troppu, o po hai Cuaddu murru baju cun sa conca niedda, ei
bistu aqua essendu scalentati, cavallo attrappato. ancora is quattru estremidadis de is peis, cavallo,
Cuaddu de mascheria bona, cavallo ben formato cavezza di moro. -
di pastoje, ed ugna. Cuaddu de mascus longus, Cuaddu murru biancu cinixali, e baju dorau,
cavallo lungo giuntato. Cuaddu sciancau, cavallo rabicano vinato. º
cavallo sculmato. Cuaddu de cambas longas, Cuaddu murru biancu baju, cavallo rabicano.
cavallo giuntato . Cuaddu chi naraus aca, Cuaddu murru biancu, o cinixali taccau de
cavallo di mezza taglia. Cuaddu, chi naraus muschittas nieddas, cavallo leardo moscato.
achetta, cavallo di terza taglia. Achetta de Cuaddu murru biancu manciau de algunas,
portanti, chinia . Partis de unu cuaddu. Sa taccas mannittas di ateru colori a lunas, cavallo,
manta, mantello, pelo. Sa giua, crine, o leardo pomato, o pomellato. e si
criniera. Su pilloncu di asuba de is carigas, , Cuaddu murru biancu pintau a taccas nieddas
froge. Sa parti de sa barba, aundi si ponit in forma de rodeddas, cavallo leardo rotato. ;
s'arbuda, barbozza. Su ciuffu, chi est in susu - Cuaddu murru nieddu, cavallo bigio nero.
de sa conca, remolino, spigo. Su pilu de palas Cuaddu miurtinu derettu, cavallo sauro. l
asuba de is cambas, cirro. Su pilu, chi arruit Cuaddu murtinu claru, cavallo sauro chiaro.
appizzus de s'unga, corona. Su filettu de su Cuaddu murtinu tintu, cobertu , o uscrau,
zugu, aund' est sa giiua, spada romana. Su cavallo sauro bruciato , carico .
rugu a sa parti opposta finzas a is cambas di Cuaddu , chi maraus Pia, e tenit in sa manta
ananti, giogaja. Sa ligadura, legatura. Su duus coloris dominantis, unu de is calis est
dossu, aundi si ponit sa sedda, dosso. Su schi sempiri su biancu, s ateru, o baju, o ghiani
nali, lo schienale. Is palas o su cardaliscu, ec. cavallo pezzato. Pia niedda, pezzato in ne
spalla, garrese. Sa groppera, la groppa. Su ro, Pia baja, pezzato in bajo. Pia murtina,
ſ", fianco. S' inguina, anguinaja. Su pil ezzato in rosso. -
loncu, chi coberit su membru, guaina. Su Cuaddu piberazzu, cavallo serpato, tigrato,
filettu parti di amanti de is palas attaccada a Cuaddu de conca curza, cavallo accappuc
su petus, filetto. Sa giuntura de sa camba, ciato. - -
s'indi segat pustis crescia, suola, o fenditura. Cuaddu de Scultori, strum de linna aundisi
214 CUA CUO
( Cucumis sativus T. B.) Cugumbiri aresti, co su culu duas tres ovv. bendiat sa cera a bajocca,
comero ashnºlo , -
passu, chi cund'una de is cambas segat in cir Cumphu, da part. compiuto, compito, aden
culu su paperi, taglia cerchio. º iuto, adempito, finito, eseguito, condotto a fine.
Cumpatibili agg compatibile. - º dadi cumplida, età compiuti,ºuta. .: 3
218 CUM CUNI
corso, progredire ordinatamente sino alla fine. Custodia s. f custodia, cura, serbo, soggiore
Fai su cursu de is istudius, fare il corso degli Teniri in custodia, tenere in serbo.
studi. Cursu de tempus, volta di tempo. Cursu, Custodiadamenti avv. custoditamente .
viaggiu po mari, voga. Custodiadòri, ra M custodi, guardianu.
Curtu, ta part. corso: Custodiài v. a. guvernai, soggiornare, gover.
Curva s. f. (T. Geom.) linea curva, linea curva. nare, custodire. Po guvernai su bestiamini ec.
Curvadùra s. f curvatura. Curvadura de una soggiornare il bestiame. -
Curvu, va agg. curvo. M. piegau, incrubau. Cutàneu, ea agg. (T. Med.) cutaneo.
Curzamenti avv. cortamente. Po brevementi. Cuticula s. f. dim. cuticola .
M. Po incivilmenti, disobbligatamente, incivil Cutis s. f sa peddi de s'omini, cute, cotenna,
mente, scortesemente. - pelle. Su pilloncu fini de asuba de su cutis,
Curzedàdi s. f cortezza, corto. Po incivilidadi, cuticola . -
l
QEL CIT 225
Dalli dalli, modu di esprimiri un' azioni con Dardài v. a. tirai dardus, dardeggiare, tirar
tinuada, dalle dalle. -
dardi.
Dalmàtica s. f. (t. sp.) tonicella, dalmatica. Dardàu, da part. che ha tirato dardi.
Dama s. f femina nobili, dama. Dama, e Dardèri s. m. armau de dardu, dardiere .
damas pl. spezia de giogu, dama. Giogai a da Dardittu s. m. dim. dardetto. -
mas, giuocar a dama, far a dama. Sa pedina, Dardu s. m. dardo, telo. M. freccia .
pedina . Sa tauletta de su giogu, scacchiere. Dàrzana s. f. dàrsena.
Damài v. a. damare. Damai sa pedina, da Data s. f data de una littera, data d'una
mar la pedina. lettera, d'una patente ec.
Damascadùra s. f damascatura.
Damascài v. a. tessiri a operas, damascare,
!") s. f offiziu prelatiziu, datarìa,
Dateria / dateria. -
das? di chi parli? De medas, di molti. Si unit Decapitài v. a. degogliai, decapitare, mozzare
ancora cun s'articulu. De su , del , dello : de il capo, ammannafare.
sa, della De is, dei, de , delli, degli, delle. Decapitàu, da part. decapitato, ammannajato.
In logu de su de si usat di cun is terminus, Decapitazioni s. f decapitazione. -
prossimo. De atera parti, altronde, d'altronde, Decènniu s. m. spaziu de devi annus, decennio.
d altrove: De a capu , da capo, da principio, Decentementi e decentementi avv. decentemente.
di rimando. De sa parti deretta, inverso la Decenti, e degenti agg. decente, onesto, di
dritta. De accanta avv. d' appresso, da vicino. cevole. -
parti a parti, d oltre in oltre. De beni agg. Decènvirus s. m. pl. Magistrau de dexi Giu
omini de beni, uomo dabbene. De conca a pers gis, Decènviri. -
Defloràu, da part. deflorato, disfiorato, sver Delfinu s. m. pisci, delfino. Po titulu, chi
inato. , si donàda a su primogenitu de su Rei de Fran
Defloraziòni s. f deflorazione. zia, Delfino. -
Maestà, crimenlese.
Delaziòni s. f (T. Leg.) accusa secreta, de Delizia s. f. delizia.
lazione, accusa segreta. Deliziài v. n. e deliziais n. p. deliziare, de
Delegài v. a. (T. Leg.) delegare, deputare. liziarsi, gioire, goder delizie. Po cariziais ,
Deleganti v. agg. delegante. divertirisì, trastullarsi , vezzeggiarsi, ricrearsi,
Delegatòriu s. m. (T. de is Canonistas) re divertirsi. In sign. att. divertire, rallegrare,
scrittu, po su quali su Papa ordinata is Giugis ricreare. - -
in forza de sust. moìniere, che fa moine. Fcm Dentimini s. m. i denti, dentame. Dentimini
mina denghera, o dengosa, donna leziosa, che taccau, dentame, o dentatura bucherellata.
fa lezi, smancerosa, smorfiosa, contegnosa, schi Dentista s. m. (t. fr.) cavadenti. M. tiracascialis,
fa 'l poco, cacherosa, smaniosa. Dentixedda s. f dim. (dd pron. ingl.) dentino.
Denghi s. m. lezio, molne, smanceria, lezio Dèntixi, e dentis, m. pisci, dentice, -
saggine, smorfia, sceda, scederìa, squasilio, ma Dentiziòni s. f. (T. Lat. Med.) su fai, o su
niera affettata. Plena de denghis, carica di spuntai de is dentis, dentizione. ,
lezi, soverchiamente smancerosa, cascante di vezzi. Dentildu, da agg che ha denti grandi.
Denghi affettau e odiosu, chacherìa. Denudài v. a. spollai nudu, denudare, far
Dengosamenti avv. leziosamente. nudo, dinudare. - -
Dengoseddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) Denudàu, da part. denudato, dinudato, fatto
vezzosetto, smorfiosetto. nudo.
Dengosidàdi s. f smanceria, smorfia. M. denghi. Denùnzia s. f denunzia, dinunzia, notifica
Dengòsu, sa agg. M. dengheri, ra. zione. Denunzia in giustizia, accusa, dinunzia,
DEN DEP - 229
Deortatòriu, ria agg. (t. deriv. de dehortor) Depositàu, da part depositato, deposto, affi
disuasivu, deortatorio. dato, consegnato in deposito.
Deostruenti v. agg. (T. Med. già in usu ) Depòsitu s. m. deposito, accomandita. Temiri
deostruente, aperiente, . disoppilante, disoppi o donai in depositu, avere, o dare in serbo, in
lativo. -
ceso. Comparai unu depidu, comprare una detta. Depurài v. a. (t. de s'usu) spurare, spur
Teniri prus depidus, che no portai pilus in conca, gare, depurare, purificare.
aver più debiti, che la lepre, Depuratòriu s. m. logu po depurai s'aqua,
Dèpidu, da agg. dovuto, debito, doveroso, di chi proit, depuratorio,
dovere. Po opportunu, depidu remediu, debito, Depuràti, da part depurato, purificato.
opportuno rimedio. Po legittimu, debito, giusto, Depuraziònis f depurazione, chiarificazione.
legittimo. De pustis avv. dappoi, da poi, appresso.
Depilatòriu s. m. pasta, chi fait arruiri is pilus, De pustis chi avv. dappoichè, dopochè.
depilatorio. Deputài v. a. deputare, destinare.
èpiri v. n. essiri depidori, dovere, esser de Deputàu, da part. deputato. -
bitore. Depiri pagai, dover pagare. Depirisì fai, Deputaziòni s. f (t. de s' usu) deputazione.
o depiri faisì, doversi fare, o dover farsi. Derettamenti avv. po linea retta, direttamente,
Deploràbili, deplorandu agg (t. lat.) deplora per linea retta, dirittamente, addirittura, rit
tarmente .
bile, deplorando, commiserevole, flebile, compas
sionevole. Derettu s. m. dritto, diritto. Po daziu, di
Deplorabilmenti avv. deplorabilmente, flebil ritto, tassa, dazio. Po dominiu, dominio, di
mente .
ritto. Derettu de peaggiu, pedaggio. S'esat
Deplorài v. a. (t. lat.) cumpadessiri, o teniri tori de custu derettu, pedagiere, Derettu de
cumpassioni, rompiagnere, entrar a parte dell' torrai de sa sclavitudini a sa patria sua, post
altrui male. Deplorai v. n. donai signalis de liminio. Derettu contrariu de rovesciu, ritto,
cumpassioni, compiagnere, deplorare, condolersi. diritto. Pigai sa cosa a su derettu, pigliar la
Deplorandu, da agg. M. eplorabili. cosa pel suo verso. Bemiri a derettu, venire il
Deploràu, da part. compianto, deplorato. destro, o comodo. Andai a derettu, a filu ,
Deponenti v. agg. deponente. andare a filo, addirittura. Trasferriri, o fai
Deponimentu s. m. deponimento. passai su derettu, o dominiu de unu ind' un
Depòniri v. a. (t. lat.) deporre, diporre. De ateru, devolvere. Revoluzioni de derettu de una
poniri in giudiziu, deporre, far deposizione in famiglia ind' un atera, devoluzione. - " -
230 DER DES
Designu. M. disignu. - -
DES DES - 23I
Iddio, tolga Dio. Deus no pagat su sabudu Diaconessa s. f si narat de is feminas una
rov. Domeneddio non paga ogni sabbato. di destinadas a certus sacrus ministerius, Dia
, mi guardit de cunsienzia de ", de cones.Sal. - -
notte, sempre. In faisì dì, in sul far del dì , Dialògicu, ca agg. dialogico. -
allo spuntar del giorno. In su calai de sa dì, Dialogismu s. m. usu de su dialogu, dia
sull'imbrunire, all'abbassar del giorno. Faisì logismo.
dì, obbresciri, farsi giorno, aggiornarsi. Signa Dialogista s. m. dialogista.
lai sa dì, aggiornare, assegnare il giorno. A dì Dialogizzài v. a. fueddai in dialogu, dialo
di oi, al dì d' oggi, oggidì. De dognia dì, da gizzare, parlare in dialogo.
ogni dì , quotidianamente. Dì po dì avv. giorno Dialogu s. m. (T. G.) dialogo, diverbio.
per giorno, dì per dì. Sa di bona si conoscit Dialtèa s. m. unguentu cumpostu de varius
de su mangianu prov. il buon dì si conosce da ingredientis, dialtea.
mattina. Intre dì, fra giorno. Sa di innantis, iamanti s. m. perda preziosa, diamante.
il giorno innanzi, Bonas dias espress. spagn. Diamanti grogu, giargone. Diamanti natu
manera de saludai, buon giorno. Mancai a unu ralmenti puliu, diamante gruppito. Diamanti in
sa mellus dì de s' annu, essiri flaccu de cer taula, o sfaccettau in s' ii solamenti,
beddu, non aver tutti i suoi mesi, esser paz diamante in tavola. Diamanti si narat unu
zericcio, scemo. Custu hat a succediri sa dì de scraffeddu de quattru faccis a punta po trabal
martis mai, questo avverrà alle calende greche, lai perda, subbia. Coru de diamanti, cuor
o il dì di S. Bellino. Dì rasigada, limpia, di duro, di macigno. A punta de diamanti, spe
sereno, No passat dì, nè ora, non valica dì, zia de traballu quadrangulari a punta, a punta
nè ora. Dinnanteriseru, avanti jeri, jer l'altro. di diamante. Pesu de quattru granus de dia
Una dì avv. una volta, per lo passato. Dis mantis, o de perlas, carato.
malas, giorni ladri, cattivi. Dì feriada, gior Diamantinu s. m. dim. diamanti piticu, dia
no colendo. mantino .
Di vicecasu de sing e pl. chi si ponit in Diamantinu, ma agg. diamantino. Po duru ,
logu de su de cun is terminus, chi cumenzant forti, adamantino .
de vocali, ma principalmenti di e, v. gr. di Diamantista s. m. artista de diamantis, dia
erba, di eccessu ec. " erba, di eccesso. M. de mantojo. (V. la voce carato)
vicecasu. Diametràli agg. diametrale.
Diabèti s. f. (T. G. Med.) mali de no po Diametralmenti avv. diametralmente, per dia
diri reteniri orina, diabète, diabetica. metro .
Diabèticu, ca agg. chi patit sa diabeti, diabetico. Diàmetru s. m. linea retta, chi dividit su cir
Diabolicamenti avv. diabolicamente. culu in duas partis ugualis, diametro.
Diabòlicu, ca agg. diabolico. piana f (T. Miſt) diana Sonai sa diana.
Diaconàtu, e Diaconàu s. m. ordini sacru, batter la diana. Po sa stella, chi bessit innantis.
diaconato. de su soli, diana.
F f -
254 DIA DID
Motu diastolicu, o naturali de su coru, moto Dietèticu, ca agg Vida dietetica, regulada in
diastolico. su vittu, vita dietetica .
Diasutta avv. (de desota cat.) di sotto. Diffamadòri v. m. chi infamat, diffamatore.
Di avanzu avv. d' avanzo, e davanzo. Diffamài v. a. diffamare, infamare, detrarre,
Dibattidamenti avv. contenziosamente. screditare, macchiar l'altrui fama, annerirla.
Dibattidòri v. m. dibattitore, tenzonatore. Diffamamentu s. m. diffamamento.
Dibattimentu s. m. agitazioni, dibattimento. Diffamatòriu, ria agg. diffamatorio.
Po disputa, dibattimento, gara, contesa, con Diffamàu, da part. diffamato.
tenzione , tenzonamento , contrasto , tenzone , Diffamaziòni s. f. diffamazione.
riótta. Differentementi avv. differentemente.
Dibàttiri v. a. dibattere, scuotere. Po disputai, Differenti agg. differente, svario, diverso, dis
dibattere, disputare, contendere, altercare, ga simile, discordante, discrepante, svariato, dis
reggiare, fare a gara. Dibattirisì v. r. agitaisì,
dibattersi, agitarsi , dimenarsi, vagliarsi,
giº are.
. Essiri differenti, differire, diversi
-
mesu, il dito di mezzo. Su didu de s' aneddu, Diffidài v. a. pigai sa speranza, diffidare:
dito anulare. Su didixeddu, il mignolo. Su di torre la speranza. Diffidai v. n. no fidaisì, diſ
du mannu de su pei, il pollice " Is giun fidare, sfidarsi, non aver fidanza. -
loIF DIL 255'
gimento . -
Dilaziòni s. f retardu, dilazione, indugio,
Diffusìvu, va agg. (t. de s'usu) chi si spar ritardo, proroga, intervallo. Dilazioni chi s'ot
git, diffusivo. tenit a pagamentu , soprattieni.
Diffùsu, sa part (t. de s'usu) spartu, dife Dilemma s. m. spezia di argumentu, di
fuso, spanto. s" diffusu, stile diffuso, " lemma .
Digestièni s. f digestione. Digestioni lenta, e Dilettàbili agg. dilettabile, dilettevole:
imperfetta, bradipesìa. Dilettabilidàdi s. f. delizia, dilettabilità.
igestivu, va agg digestivo. Diletabilmenti avv. dilettevolmente, dilettabil
- Digestu s. m. is Pandettas de Giustinianu, mente.
Diluiri v. a. (T. Lat. usau de is Med.) rendiri Sacchitta plena de dinai beni serrada, groppº
prus fluidus is umoris de su corpus, diluire. Quattru dinais, quattrino, quattrinello.
Diluviài v. n. proiri a diluviu, diluviare, Dinareddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) dana
piovere strabocchevolmente, dirottamente. juolo, danaruzzo , obolo, bagattino. Sperrai su
Diluviànu, na agg. de su tempus de su dilu dinareddu, squartar lo zero.
viu, diluviano. Dinasta s. m. (T. de sa Storia) Personaggin
Dilùviu s. m. diluvio. Po inundazioni, dilu de guvernu, Dinasta .
vio, inondazione, cataclismo. (T. Gr.) Dinastia s. f. (T. de sa Storia) Dignidadi de
Dimanda s. f. dimanda, addimanda, doman su Dinasta, Dinastìa.
da , ricerca, richiesta, chiesta. Po su primu Dindin, dindòn t. de ciascu po esprimiri su
attu, chi si fait de s' attori in is pletus, sonu de sa campana, tintin.
dimanda. Dindu s. m (t. fr.) pudda, o caboni de In
Dimandàbili agg. chiedibile. dias, gallinaccio. Sa femina, pollanca, dinda
Dimandadòri, ra v. m. e f. dimandatore, trice. V. Gagl.
Dimandài v. a. dimandare , domandare, Dinnanterisèru avv. avant jeri, l'altro ieri,
chiedere, chiamare. Po preguntai, interrogai, jer l' altro.
dimandare, interrogare. Po pretendiri, diman Dinòsi s f (Figur. Rettor.) esagerazioni ec
dare, pretendere, richiedere. Dimandai parri, cessiva de una culpa po dda fai biri increibili,
erdonu ec. chieder parere, perdono ec. Diman dinòsi, iperbole.
dai troppu , sopracchiedere: Dimandai limosina, Diocesanu, ma agg diocesano. Is diocesanus
accattare. Dimandai a fini o a suttili pofai s. m. pl. i diocesani.
inquisizioni, inchiedere. Dimandai de nou, rad Diòcesi s. f. diocesi.
domandare, riaddomandare, richiedere. Diman Diòttrica s. f. (T. G.) scienzia, chi considerat
daisì n. p. Si dimandat, si circat, si dimanda, is rajus refrattus de sa luxi, diottrica.
su ricerCal , Diòttricu, ca agg, appartenenti a sa vista,
Dimandanti v. agg. chi dimandat, dimandante, diottrico.
chiedente. Po limosinanti, limosinante, mendi Dipartimentu s. m. dipartimento.
cante, mendico . Diplòma s. m. patenti, diploma.
Dimandanti s. m. poberu, chi circat limo Diplomàticu, ca agg. diplomatico.
sina, accattone, accattatore, accattapane, ac Direttamenti avv. i." -
cattatozzi, pezzente, pitocco. Po femina diman Direttivu, va agg. direttivo, che dirige.
danti, accattatrice, pezzenta. Fai su dimandanti, Direttòri v. m. e ra f dirizzatore, direttore,
accattare, mendicare, pitoccare, fare il pitocco. trice. Direttori de Stamperia, Proto. Direttori
Dimandàu, da part. dimandato, chiesto, ricer de sa secca, zecchiere. Direttori de su cordag
cato, richiesto. Dimandau de nou, ridomandato. giu de un arsenali, cordiero.
Dimandau s. m. sa cosa dimandada, il di Direttòriu s. m. direttorio. -
avversa, fatalità del destino, accidente infausto, finali agg. docili, disciplinabile.
successo funesto, disgrazia. Disciplinai v. a. disciplinare, instruire, diroz
Disattentamenti avv. sbadatamente, sconside zare, ammaestrare. Po arropai cun disciplina,
ratamente, spensieratamente. disciplinare. Disciplinai in sa milizia, agguerrire,
Disattenteddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) render abile nel mestier delle arme. Disciplinais
scimingiadeddu, sbadatello. v. r disciplinarsi, darsi la disciplina.
Disattentu, ta agg. disattento, disavveduto, sla Disciplinau, da part. disciplinato, ammaestrato,
dato, sconsiderato, spensierato. M. scimingiau. Disciplinau in sa milizia, agguerrito.
Disattenziòni s. f. disattenzione. Poscimingiu, Discipula s. f. discepola.
sbadataggine, spensieratezza, sconsideratezza. Discipulau s. m. discepolato.
, Disattinadamenti avv. scipitamente. Discipulu s. m. discepolo, alunno.
Disattimài v. n. (t. sp.) mai disattinus; si usat l)iscoccu s. m. (t. ſam.) sfacciataggine, sfron
ſig. po fueddai senza fundamentu, e nai sciollo tattezza .
rius, dir delle scipitezze, anfanare a secco, par Discoidài v. a. discòidu cc. M. discuidai.
lare a vanvera, sputar farfalloni. (V. radoter Discomodài v. a. scomodare, incomodare,
fr.) M. sciolloriai. -
Discomodaisì v. r. scomodarsi. M. scomodai.
Disattinàu, da part. e agg. sconsiderato, che Discomodàu, da part. scomodato.
ha detto delle sciocchezze. Discòmodu s. m. discomodità.
Disattinu s. m. (t. sp.) fig. sciocchezza, scipi Discòmodu, da agg. discomodo, scomodo.
tezza. M. sciolloriu. -
"rº)
Discàrriu
s. m. discarico scarico, sgra
vio. Discarrigu de delittu, de
Discredenti v. agg. discredente. M. incredulu.
Discredènzia s. f. discredenza. M. incredulidadi.
cumsienzia, discarico, sgravio di delitto, di co Discreditài v. a discreditare, screditare, le
solenza . -
vare il credito. Discreditaisì v. r. screditarsi,
Disciplina s. f instruzioni, disciplina, " erdere il credito. M. screditai. -
Discrètiu, tia part. disingannau, ricreduto, Discumbidàu, da part. svitato, che ha rivo
chiarito, sgarato, disingannato, convinto. cato l'invito. In sens. recipr. che si è disimpe
Discretivu, va agg. discretivo. gnato dell'invito. -
Dilculpàu, da part. discolpato, scusato, giu Discussioni s. f. (t. lat. taliorta usau ) esa
stificato, sincerato. minu diligenti, discussione, esatta ricerca.
Disculu, la agg. discolo, dissoluto, vagabondo. Discùtiri v. a. (t. lat. in usu intre is Litteraus)
Discumbenènzia s. f. M. discumbenienzia. esaminai beni, discutere, discussare, ventilare ,
Discumbenientementi avv. sconvenientemente, considerare, esaminar sottilmente.
sconvenevolmente. Discùtiu, tia part. (t. de s' usu), discusso,
Discumbenienti v. agg. sconveniente, sconvene dibattuto, ventilato.
vole, disdicevole, Disdegnadòri v. m. disdegnatore.
Discumbeniènzia s. f sconvenenza, spropor Disdegnài, disdegnàu, disdegnamentu ec. M.
zione, disconvenenza, differenza, sguaglio, disdignai ec.
disparità. Po incomodu, ec. M. Po indecen Disdignài v. a. dispreziai, disdegnare, sdegna
zia, sconvenenza, indecenza. Po incunve re, abl orrire, spregiatre, ributtare.
240 DIS DIS
Disfattu, tta part. disfatto, distrutto, sbara Disgustàu, da part. disgustato, amareggiato,
gliato, sbarattato, sconfitto, dissipato, sperperato, Disgustosamenti avv. spiacevolmente. -
pire, aver brama, desìo, ambire. Disigiai cun Disintendia: faisi a sa disintendia, fai biri de
ansiedadi, anelare, ansare, aspirare, agognare. no hai intendiu , disudire.
Disigiàu, da part desiderato, bramato, an Disinteressadamenti avv. disinteressatamente.
bito, ricercato, appetito. Disigiau cun ansie Disinteressaisì v. r. disinteressarsi, rinunziar
dadi, agognato, bramato vivamente. -
il proprio interesse.
Disigiosamenti avv. bramosamente, vogliosa Disinteressàu, da part. disinteressato.
mente, desiderosamente, avidamente. Disinteressu s. m. disinteresse, disinteressatez
Disigiòsu, sa agg (de desilios cat.) desideroso, za, disistima del proprio utile.
bramoso, voglioso, voglievole, cupido, appetito Disinterrài v. a. (t. sp.) diseppellire, disot
terrare.
so, vago, appetente, invogliato.
Disgiu s. m. (t. cat.) desiderio, desìo, bra Disinterràu, da part. diseppellito, dissotter
ma, voglia, voto, cupidigia, vºghezza. Disigiu rato, cavato di sotterra.
ardenti, avidità, anelito, ansietà, ansamento, Disintonài, disintonau (t. sp.) M. distonai ec.
Disintònu s. m. dissonanza.
ingordigia, frega, uzzolo, appetito intenso. Di
sigius de femina pringia, sunti certas mancias, Disintragnài v. a. (t. sp.) bogai is intragnas, o
chi be sint a algunus pipius, e si creint causa viscerus, sviscerare. Disintragnaisì v. r. si usat
das de disigiu maternu, macchie, voglie ma figur. po smeraisì. M.
terne. Cuntentai su disigiu de unu, appagar Disintragnàu, da part. sviscerato. Po smerau. M.
l' altrui trama , sbramare. Torraisì disigiu de Disisperàbili agg. disperabile.
una cosa, sl ramarsi, ottenere, solvere il de Disisperadamenti avv. disperatamente.
sìo. Fai beniri disigiu a unu, invogliare, indur Disisperài v. a. (t. sp.) disperare, cavar di
voglia, innuzzolire, far venire in frega, in uz speranza. Disisperai v. n. perdiri sa speranza,
zolo, solleticare. Beniri a unu su disigiu, in disperare, sconfidare. Disisperai de sa saludi de
vogliarsi, aver voglia : Morriri, o morririsi de unu maladiu, dispidare, avere per disperato un
su disigiu, morirsi di voglia, stritolarsi. Cun ammalato. Disisperaisì n. p. disperarsi. Po im
disigiu ardenti avv. anelantemente. passientaisi, disperarsi, darsi alla disperazione,
Disignadòri v. m. e ra f adombratore, ab Disisperamentu s. m. disperamento.
bozzatore, delineatore, disegnatore, trice. Disisperanti v. agg. disperante.
Disignài v. a. disegnare, adombrare, abboz Disisperàu, da part. ", e
Dismàju s. m. (t. sp.) deliquio, svenimento, norai una giovana, violare , sverginare una
sincope, sfinimento, tramortimento, smarrimento giovane.
Disonoramentu s. m. disonoramento.
di spiriti, struggimento .
Dismembrài ec. M. smembrai ec. Disonoranti v. agg. disonorevole.
Dismerèsciri ec (t. sp.) M. demeritai. Disonoràu, da part. disonorato, inonorato.
Dismittiri v. a. abbandonai, renunziai unu im In forza di agg. inglorio, inglorioso, laidito.
pleu, dimettere, dismettere, rinunziare, lasciare Disonòri s. m. disonore, infamia, vitupero,
una carica. Dismittirisì v. r. de s'impleu, di obbrobrio, smacco, sfatamento.
essiri militari ec. rinunziare all'impiego, al Disonra. M. disonori.
mestier delle armi. Disonrài. M. disonorai.
Dismittiu, ia part. dimesso, dismesso, la Disonramentu. M. disonoramentu.
sciato, rinunziato. Disonranti. M. disonoranti.
Dismuntài v. a separai is partis di algun Disonràu, da. M. disonorau.
opera manuali, disfare, smontare. Dismuntai Disoppilai v. a. (T. Med. in usu) pigai s'op
unu cannoni, smontare un cannone. Fig. tur pilazioni, disoppilare, levar l'oppilazione.
bai, scuncertai, perturbare, confondere, scon Disoppilanti v. agg. disoppilante.
certare. Dismuntai v. n. abbasciai de cuaddu, Disoppilativu, va agg. disoppilativo.
dismontare, smontare, scender da cavallo. Disoppilau , da part che ha levato l'oppi
Dismuntàu , da part. dismontato, smontato. lazione.
Po turbau, confuso, perturbato, Disòra, a disora avv. (t. sp.) fuor d'ora,
Disobbedèssiri V (t. sp.) disobbedessiu ec. M. fuor di tempo.
Disobbediri disubbidiri ec. Disordinadamenti avv. disordinatamente, scom
Disobbligài v. a disobbligare, cavar d obbligo. pigliatamente, scempiatamente, alla scompi
Po usai curzedadi in sensu figurau, donai di gliata.
splaxeri, o fai incivilidadi, disobbligare, fare Disordinài v. a. disordinare, confonder l'or
inciviltà. Disobbligaisì v. r. disobbligarsi, cavarsi dine, perturbare, scombinare, scompigliare, in
d' obbligo. garbugliare, metter in garbuglio, trasordinare,
Disobbligantementi avv. incivilmenti, disob scombujare. Disordinaisì n. p. disordinarsi,
bligantemente, incivilmente, rusticamente. confondersi.
Disobbliganti v. agg. disobbligante, rustico, Disordinàu, da part disordinato, scompiglia
incivile. to, sconvolto, turbato, scomposto, sgombinato,
Disobbligàu, da part disobbligato. scombujato. -
ispenséra s. f. dispensiera. -
disposizioni de sa persona, bella grazia, avvenenza,
dispostezza, leggiadria della persona. Essiri a
Dispensèri s. m. dispensiere, dispensiero. disposizioni de unu, essere a conto d'uno.
Disperdidòri, ra v. m. e f. disperditore, trice. Dispostu, sta part disposto, deliberato, sta
Disperdimentu s. m. disperdimento. M. bilito. Dispostu a fai, accinto, disposto a fare.
sperdiziu. Po inclinau. Dispostu a sa venganza, disposto
Dispèrdiri v. a disperdere, mandar a male, alla vendetta. Po preparau, disposto, preparato.
in perdizione, dispergere, scialacquare. Disper Po ordinau, disposto, ordinato. In forza di agg.
dirisi n. p. disperdersi. M. sperdiri. Beni dispostu de persona, agile, destro, snello,
Dispèrdiu, ia part disperso. M. sperdiu. svelto, ben disposto di corpo, leggiadro di
Disperdiziai (t sp.) disperdiziu ec M. sperdi persona. t
ziai, sperdiziu ec. - Dispoticamenti avv. (t. de s' usu) cun auto
Dispettosamenti avv. dispettosamente. ridadi assoluta, dispoticamente. -
Dispettoseddu, dda agg dim. (dd pron. ingl.) l'ispòticu, ca agg. (t. de s' usu) assolutu,
dispettosuzzo. dispotico. - -
gere, fingere, far le lustre, il fingersi, o far finta Disprèziu s. m. dispregio, spregio, disprezzo,
di non sapere, nascondere con astuzia il suo sprezzo, schermo, vilipendio, smacco, scorno,
sentimento. - avvilimento .
Dispintamentu s. m. disfingimento, finzione, Disproporziòni s. f. M. sproporzioni.
dissimulazione, infinta. Disputa, e dispita s. f disputa, di settssione,
-
i)issipulàu s. m. M. discipulau, --
l' enfiagione. Disunflaisì v. n. p. svanessiri s'un Divèrgiri v. n. (T. Geom.) s'allargais de duas
fladura, disenfiare n. disenfiarsi, sgonfiarsi, lineas non paralellas una de s'atera, divergere,
andar via l' enfiagione. - esser divergente. -
Disura s. f. (T. G. Med.) difficultadi di orina, Diversivu s. m. e agg. (T. Idraul.) canali, chi
dissurìa, e disurìa. desviat parti de s'aqua de unu flumini, diversivo.
Disusadamenti avv. disusatamente, inusitata Diversu, sa agg. diverso, dissimile, svario,
mente, contrº all'uso. -
svariato, disparato.
Disasài v. a. fai perdiri s'usu, disusare. Di Divertimentu s. m. desviamento, divertimento,
susaisì v. r. lassai s' usu, disusarsi. M. disabitual. distraimento. Po passatempus, diporto, diverti
Disusànzia s. f. M. disusu. mento, passatempo, sollazzo, trastullo.
Disusàu, da part. disusato. In forza di agg. Divèrtiri v. a. distrairi, divertire, rivolgere al
inusato, inusitato, insolito, fuor d'uso. -
trove. Po desogai, divertire, rallegrare. Diver
Disùsu s. m. disusanza, dissuetudine, disuso. tirisì v. r spassiaisì, divertirsi, ricreasi, giocon
Disiutili agg. inutili, disutile, inutile, inetto. darsi, sollazzarsi, prender sollazzo, diportarsi,
Disutilidadi s. f. disutilità, inutilità. Po dannu, spassarsi. Divertiri, o desviai de una parti a
disutilità, danno. -
un'atera is umoris de su corpus, revellere gli
Disutilmenti avv. disultimente. M. inutilmenti. umori. T. Med.
Ditiràmbicu, ca agg. si narat de is versus Divèrtiu, tia part. divertito. M. su verbu.
fattus in onori de Baccu, e de su binu, diti Dividendu s. m. (T. de s'Arimm.) su numeru
rambico. - - -
de dividiri, dividendo.
- Ditirambu s. m. poesia in onori de Baccu e Dividenti v. agg. chi dividit, dividente.
de su binu, ditiramlo. Dividiri v. a. dividere, separare, di giugnere,
- " s. m.
onus, ditono.
(T. Music.) intervallu de duus disunire. Po spariri, donai sa porzioni, dividere,
scompartire, distribuire, ripartire, dar la rata.
Ditta s. f preziu cresciu in is compras a Po su dividiri de is Matematicus, distogliare,
s'incantu, maggiore offerta. Cresciri ditta, au intersecare, intercrocicchiare, e in signif neutr.
mentar l'offerta, o il prezzo. Bendiri a ditta, pass. distagliarsi, intersecarsi. Dividiri a longu,
vendere per la maggior offerta. sperrai, fendere, spaccare. Dividiri in mesu,
Dittadòri v. m. chi dittat, dettatore. Po no o in duas partis, ammezzare, scommezzare,
mini de supremu gradu in sa Repubbl. romana, dimezzare, dimidiare, spartir per mezzo. Di
Dittatore. vidirisi in duas partis, l ipartirsi. Dividiri in
Dittadùra s. f. dettatura. Po s'ofliziu de su tres partis, sterzare. Dividiri in quattru, qua
Dittadòri, Dittatura. dripartire. Dividiri a arrogus, si randellare,
Littài v. a. dettare. Po insinuai, dettare, insi dividere in brandelli. Dividiri de nou, suddivi
nuore, suggerire. Po cumponiri, dettare, comporre. dere, ridividere. Dividiris, n. p. dividersi, scom
Dittamentu s. m. dettamento. partirsi, disunirsi. Dividirisì a arrogus po unu
Dittàmini s. m. sentimentu de s'animu, dettame. fig. fai dogmia sforzu, strippaisì, strandellarsi,
Dittàu, da part dettato. Po insinuau, dettato, spararsi, spremersi, struggersi per uno. M. sme
insinuato, suggerito - - - raisi. Dividirisi in duus partidus, dividersi in
Dittongài v. a. redusiri a dittongu, dittongare, due fazioni. -
Divinizzài v. a. fai divinu, divinizzare, far Dodadòri, dodài ec. M. dotadori , dotai ec.
divino. Dodicèsimu, ma agg. dodicesimo.
Divinizzàu, da part. divinizzato. Dodòna s. f accr. grandu doda, dotone,
Divinu, ma agg divino. Po singulari fig. di gran dote.
vino, eccellente , ammirabile, singolare. Doga s. f doga. Poniri is dogas a una car
Divisa s. f. (t. de s'usu) bestiri de distinzio rada, dogare una botte.
ni, divisa, assisa, vestimento divisato. Dogai v. a. poniri is dogas a is carradas, do
Divisibili agg. divisibile, partibile, "
Divisibili de nou, suddivisibile. Divisibili in duas
gare, por le doghe.
Dogamentu s. m. dogamento.
partis,bifido. Targ Divisibili in tres partis, trifido, Dogàu, da part che ha messo le doghe.
Divisibilidàdi s. f. divisibilità. Doge s. m. Capu de Repubblica, Doge.
Divisiòni s. f. divisione, spartimento. Po se Dogma s. m. massima de Religioni, dogma.
gadura fatta a tagliu, sezione. Po separazioni, Dogmaticamenti avv. dogmaticamente.
separazione, scissione. Divisioni in duas partis, Dogmàticu , ca agg dogmatico.
bipartizione. Po segadura in duas partis, bis Dogmatizzài v. a. (T. Teolog. in usu) dog
sezione. Divisioni in tres partis, tripartizione, matizzare, e domatizzare.
Divisioni in quattru, quadripartizione. Divisioni Dogna, e dogmia agg. m. e f. (t. guastau
de nou, suddivisione. Fig. disunioni, divisione, forsis de omnia lat.) ogni. Dogn' omini, ogni
disunione, discordia. uomo, dogma femina, ogni donna. Dogna borta,
Divisivu, va agg. divisivo: ogni volta. Dogna borta chi , ogni volta che,
Divisòri v. m. e ra f divisore, dividitore, ognorchè , semprechè. Dognadì, ognidi, cotidia
Itrice. namente, tuttodì. Dognòra, ognora. Dognorachì
Divisòriu, ria agg. divisorio. ognorachè, Dogn' aqua torrat sidi prov. ogni
Diùnvirus s. m. pl. Magistrau de duus omi prun fa siepe. Dogmadi no est pascha prov. no
nis, Diunviri, Duumviri . sempri est favorabili sa fortuna, non sempre ride
Divòrziu s. m. separazioni intre maridu e la moglie del ladro. Dogna fustigu ti parit una
mulleri, divorzio. traja, ogni bruscolo ti pare una trave.
Diurèticu, ca agg. (T. G. Med.) aperitivu po Dognunu, ma pron. agg. ognuno, ciascuno,
s' orina, diuretico. -
ciascheduno. Dognunu donat de su chi tenit
Diurnu s. m. liburu, chi contenit is oras ca prov. operat segundu s' educazioni, chi hat tentu,
nonicas , diurno. come asano sape, cost sminuzza rape.
Diurnu, ma agg. de sa dì , diurno. Dolentementi avv. dolentemente.
Divulgadamenti avv. (t. de s'usu) pubblica Dolenti v. agg. dolente.
menti, divolgatamente, pubblicamente. Dolidòri s. m. (t. r.) affanno, pena, ram
Divulgadòri v. m. divolgatore. marico, doglio.
Divulgai v. a. (t. de s'usu) pubblicai, di Dolimentu s. m. rammaricamento.
volgare, e divulgare, pubblicare, promulgare, Dòliri v. n. dolere, sentir dolore. Mi dolit sa
propalare, far noto, spandere, trombettare. Po conca, mi duole il capo, Dolirisì n. p. dolersi.
manifestai cosa secreta, bociare, palesar pub "
Po affliggirisì, dolersi, rammaricarsi.
blicamente cosa segreta. Po nai a totus su chi Tui mi toccas aundi mi dolit, tu mi tocchi dove
unu scit e fait, schiodare, sborrare, sgorgare , mi duole. Sciu aundi ti dolit, so, o conosco da
svertare . qual " zoppichi. Doliris de nou, ridolersi.
Divulgamentu s. m. divolgamento, Dòliu, ia part. doluto.
Divulgàu, da part. divolgato, e divulgato. Doloreddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) do
Dizionariu s. m. (t de s'usu) dizionario, loretto. Doloreddus de partu, dogliuzze, pre
vocabolario. Po regorta de frasias isceltas, fra miti del parto.
sario. Po regorta de terminus appartenentis a Dolòri s. m. dolore. Po afflizioni, dolore,
algun' arti, o scienzia, lessico. pena, rammarico: Dolori de is , peccaus, com
Dobberia s. f. arruga de is conciadoris, e su punzione, dolor de peccati. Doloris de parti,
dogu, aundi si bendint, o si conciant is peddis, dolori, doglie di parto. Doloris de brenti, tors
pellicceria. sione, tormini. Doloris isbuidus de is parteras,
Doblòni s. m. spezia de muneda di oru, do dolori dopo il parto. Dolori colicu - M. colica.
blone, e dobblone, doppione. Dolori de dentis, dolor di denti, odontalgia
Docileddu, dda agg dim. (dd pron. ingl.) (T. G.) Dolori a is lumbus, lombaggine, dolor
docilino, lombare. Dolori de conca, dolor di testa, cel
Docilèsa s. f. M. docilidadi. fagìa. (T. G.) Po migragna. M. Dolori forti
Dòcili agg. docile, arrendevole, pieghevole. de conca cun feridas, spranghetta. Dolori di
Docilidadi s. f. docilità, arrendevolezza. origa, grattagranchio, dolor d'orecchi, otalgia.
Docilmenti avv. arrendevolmente, pieghevol (V. la v. fr. otalgie) Dolori de costau, mal di
ngente. costa, mal di punta, dolor laterale, pleuritide.
Documentu s. m. instruzieni, documento, am (T. G.) Pigai unu dolori de costau, scalma
maestramento, instruzione, sintagma. nare, e scarmanare, pigliare una scarmana,
- Doda s. f. dote, e dota. Fruttu de sa doda, una calda, una caldana. In su dolori prus.
antifàto. Cumpensu de sa doda, compensamen forti, o in eccessu de su dolori, nel colmo del
se della dote, contradote. T. Leg. Aggiunta de dolore. Po forti passioni di animu, cordoglio.
252 DOL DOM
Dolorificu, ca agg. chi apportat dolori, do liare. Domesticaisì v. r. faisì amigu, dimesticarsi,
lorifico. -
addomesticarsi, familiarizzarsi, prender dime
ibolorosamenti avv. dolorosamente, affannosa stichezza, divenir familiare. -
rali indocili, e bizzarru, domare il naturale a pro, Dominà ibni s. f dominazione, imperio, si
e ritroso Po assug;ettai a dom niu, domare, gnoria, autorità assoluta. Is celestis Domina
soggiogare. -
zionis, le celesti Dominazioni.
Doman'àli agg (T. de is Legal.) appartenenti Dominicàli agg. domenicale, dominicale,
a Stl Regin patrimoniu, domaniale. -
D menicàna s. f Religiosa de s' Ordini de S.
i") M.
Domascu
dommaschinu, dommascu. Dominigu, domenicana.
Dominicànu s. m. Religiosu de s' Ordini de
Donàu, da part domato, dimesticato, rso S. Dominigu, domenicano.
manso, trattabile. Fueddendu de cuaddus, scoz Dominiu s. m. dominio, giurisdizione, signoria,
zonato, addestrato, ammaestrato. Po bintu, do Fai passai dominiu po devoluzioni, devolvere.
mato, soggiogato, " - Domixedda s. f dim. (dd pron. ingl ) domu
Domàti, da agg. dimestico, trattabile, domo, pitica, casetta, casina, casettina, casuccia, ca
manso. Bestiamini domau, bestiame domo. serella. Domixedda mala, ordinaria, casupola,
Domèri s. m. propriamenti significat su Par casipola.
rocu de cida, o semaneri, Parroco ebdonna Domma, dommaticu ec. M. dogma ec.
dario. » Notisi che ebdomadario quì non è Dommascài, dommaschinu, dommascu ec. M.
sustant. ma aggett. ” damascai, damaschinu ec.
Domeria s. f offiziu, o ministeriu de is Par Domòna s. f. accr. domu manna, casone, casa
rocus, uffizio, carico, ministero de' Parochi, grande.
Proventus de domeria, o avventizius parroc Domu s. f o claru (de domus lat.) casa.
chialis, proventi parrocchiali, avventizi, utili Domu manna. M. domona. Po famiglia, casa,
casuali l' una Parrocchia spettanti al Parroco. casato, schiatta, legnaggio, stirpe, progenie, pro
Domeria po su camerinu, a undi si unint is sapia. De Domu, o de famiglia bascia, di stirpe
Parrocus in Cresia, camerino. - . bassa, di casa vile. Domu de Deus, Chiesa,
Domesticài v. a. ammasedài, dimesticare, do casa di Dio. Essiri de domu, esser familiare,
mesticare. Domesticais n. p. ammasedaisì, dime intrinseco. Domu mala, casaccia. Domu man
sticarsi, divenir manso. M. domai. Domesticai nitta e beccia, casoccia. Domu scoberta e ar
po fai familiari, dimesticare, far amico, fant ruinada, casolare, casalone. Donu de cam
DOM DON 255
pagna, casa di villa, di campagna. Fabbricai acataisì, donai a una cosa, addarsi, accorgersi.
domus, accasare. Logu i" de domus, luogo Non c'heis donau, non vi siete accorti, o addati.
accasato. Domu, o famiglia sperdia, casa estinta. Donaisì sa manu unu a s'ateru v. r. impalmare,
Unu trebini de domus espress. bascia, un casale, impalmarsi. Donaisì po cuntentu , chiamarsi
Una ſilera, o cadena de domus, un ceppo di contento. Donaisì po offendiu, chiamarsi offeso,
case. Bessiri de domu, uscir di casa. Guardianu recarsi ad offesa. Donai, o tendiri a unu co
de domu, casiere. Guardiana de domu , ca lori, dare, pendere, tendere, accostarsi a un
siera. Fai sloggiai, o sbuidai sa domu, sca colore. Donai, o ghettai aria. M. aria. Doma e
sare, obbligare altrui a lasciar la casa che l" e in is biddas naranta manlèa, o a manu
abita . Fai domu fig. aumentai is benis, ea, to quà e dà quà. Donaisì po bintu, an
far buona casa, moltiplicargli averi. Assusai sa, dare a riporsi, darsi per vinto.
domu, rifar la casa. Una ſemina sabia assùsat Donamentu s. m. donamento.
sa domu, e una macca dda destruit, una savia Donanti v. agg. donante.
donna rifà la casa, e una matta la disfà. 1)onatàriu s. m. donatario.
Don titulu de nobilesa, Don. Donatista s. m. Ereticu de sa setta de Do
Dona s. f. (t. r.) M. dama. natu , Donatista.
Donadòri, ra v. m. e f. datore, trice, dona Donativu s. m. donativo, dono. Po offerta de
tore, trice. Donadori liberali, largitore, trice. dinai, chi si fait de is sudditus a su Principi,
Donài v. a. dare, donare. Donai in regalu, donativo . - -
o regalai, donare, dare in dono, far regalo. Donàu, da part. dato, donato, conceduto,
Donai guantu, assegurai, donar guanto, far si largito. Po suppostu, dato, supposto. M. su
curtà. i" v. r. applicaisì, darsi, applicarsi Verou . -
Po concediri, concedere. Po bendiri. M. Donai Donàu s. m. si narat cuddu, chi portat abidu.
speranza, dare speranza, attacco, " Do religiosu stendu in su seculu, ma senza pro
mai s' anima a Deus, morriri, render l'anima, fessioni, beghino , bighino, pinzochero ; si est,
morire. Donai contu, render conto. Donai luxi, femina, pinzochera. Po terziariu. M.
render lume. Donai luxi metaf tor via l'igno Donaziòni s. f. donazione .
ranza. Donai raxoni, render ragione. Donai Dondiègu s. m. spezia de flori, chi aberit a
cun liberalidadi, largire. Donai coru v. n. ba su notti, gelsomino della notte.
stai s'animu, dare il cuore, bastar l'animo . Donixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) do
Donai su pesu, o pèsame, condolirisi, condo nuzzo, donuzzolo , munuscolo, regaluccio.
lersi, far complimento di condoglienza con uno. Donosamenti avv. (t. sp.) graziosamente, av
Donai ita intendiri, donai fastidius, dar fa venevolmente, con buona grazia. -
stidi. Donai sa prenza, o sa salda a is pannus, Donoseddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)
dar la salda a panni. Donai sa lustra a is graziosetto, graziosino, leggiadretto, vaghetto,
annus de lana, dare il cartone. Donai sabona vistosetto.
i" , dare il buon arrivo. Donai ampla fa Donosidàdi s; f. (t. sp.) avvenentezza, gra
cultadi, largheggiare, dare ampia facoltà. Do ziosità, gentilezza, vaghezza.
mai pressi, sollecitare: Donai sa ghettada a sa Donòsu, sa agg. (t. sp. ) grazioso, leggiadro,
balanza, dare il crollo alla bilancia. Donaindi avvenevole, vago, gentile, vistoso.
una frida e una calenti, darne una calda, e Donu s. m. dono, donativo, largizione, re
una fredda. Donai unu colpu a su ferru e unu galo. Donu de natura, dono di natura. Donus
a s' incodina prov. attendiri a prus cosas , dare de su Celu, doni del Cielo. In donu avv. in
un colpo alla botte, ed uno in sul cerchio. dono, gratuitamente. Pappadonus, amanti de
Donai a fundu perdiu , o a renta vitalizia a al regalus, gorofago. -
gunu logu piu, po 'ndi teniri su mantenimentu, ii s. f. (t. deriv. de su spagn.) bagadia,
e dinai pois ispesas necessarias in vida, com donzella.
mettersi. Donai sa prima cottura a sa pezza, Donzelledda s. f. dim. (dd pron. ingl.) don
po chi no si perdat, fermar la carne. Donai zelletta .
frunda mala espress. rust. fai mala renescia. M. Dòppia s. f. nuneda di oru, doppia.
renescia. Donai bestiamini a cumoni a mesu Doppiài v. a. M. addoppiai. º
nit ſig. l affare dorme, non se ne tratta. Non Dottrinài, dottrinau ec. M. addottrinai ec.
dormiri ſig. attendiri, non dormire, star vigi Dottrinali agg. dottrinale.
lante. Candu sa gattu dormit, su topi si spas Dottrinalmenti avv. dottrinalmente.
sillat prov: vassi capra zoppa, se lupo non lº Dottrinamentu s. m. dottrinamento, addot
intoppa. Passai sa notti senza dormiri , passar trinamento. M. imparu.
una notte insonne. Dormiri a facci in basciu , Dottu, tta agg. dotto, scienziato, esperto.
dormir boccone. Dovèri s. m. (t. ital. in usu) obbligu, dovere,
Dormitài v. n. (t. lat. in usu) dormiri ligge obbligo. Fai stai a doveri, fare star a segno .
ramenti , dormicchiare. Doxi, dodici.
Dormitanti v. agg. dormitante, che dormicchia. Dozzinali agg. ordinariu, dozzinale, comunale,
Dormitàu part. m. che ha dormicchiato. mediocre, volgare. Poeta dozzinali, poeta vet
Dormitoriu s. m. passadissu in is Cunventus, toj solo.
dormentorio e dormitorio. Po pozioni, o bevi Draganti s. m. spezia de gomma, chi naraus
da, chi fait dormiri, beveraggio soporifero, po gomma draganti po dda distinghiri de sa gomma
zione narcotica. arabica, dragante.
Dormiu , da part. dormito, addormentato. 1)ragèa s. f. (t. meda affini a drag e fr. e se
Fai su dormu, o fai su bovu, far l' addor gundu aterus tragèa ſorsis de tragenata t. gr.
mentato, fingersi balordo. semini de matafaluga inzuccherau, anici in ca
i borsali agg. de su dorsu, dorsale. micia, o in amiciati. Dragea saprus pitica, e
I)orsu s. m. M. dossu. Ininuda, pizzicata. -
1)osài v. a. (T. Med.) proporzionai sa dosi I)ragòna s. t. spezia di ornamentu fattu in seda
de is ingredientis in is remedius, dosare: cun fila di oru o de plata, chi portant is Mii
Dosèliu s. m. ( de dosel sp.) espositoriu, ar lita, is in sa maniga de sa spada, fregio della spada.
nesu sacru po fai s'esposizioni de su Santiss. l ragoni s in sordati, chi cumbattit prus a
Sacramentu , ostensorio. cuadoiu , che a pei, dragone. Po dragu. Mi.
Dosi, e dosis s. f. cantidadi determinada de Pragu s. ro. animali fabulosu, drago, draco,
drogas, dose e dosa. Duas dosis de pibiri, due dracone. Sa femmina, droga, dragonessa. Dragº
derrate di pepe. marinu, pisci, rigata, drago marino.
Dossàli s. m. (t. de s'usu) denanti altari, Dramma s. m. spezia de cumponimentu a usu
dossale. de dialogu, dramma. -
i Drapperia s f drappus de seda, o delana, tuare, titubare, vacillare, vagellare, esser per
drapperìa. - plesso, dubbioso, indeciso, irresoluto. Po su
Drappista s. m. fabbricanti de drappus, e su "
e nou,
, sospettare, temere, aver sospetto. Dudai
ridubitare.
Mercanti de is proprius, drappiere.
Drappixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) drap Dudàu, da part. dubitato, esitato, vacillato.
pu liggeri, drappicello. - Dudixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) dubbietro.
Drappò s. m. (t. fr.) bandiera, stendardo, Dudosamenti avv. dubbiosamente.
insegna militare, drappello. S'asta, asta. Su Dudòsu, sa agg (t sp.) dubbioso, ambigue,
ferru appuntau, chi portati in susu, drappella. incerto, perplesso, indeciso, irresoluto, titu
Drappu s. m. drappo. Po broccau di oru, bante, vacillante, fluttuante, esitabondo.
drappo d'oro. Drappu a flamma, drappo a Dueiladòri v. m. M. duellanti.
fiamma. Drappu rigau, frisato, drappo vergato Duellài v. a. fai duellu, duellare, far duello.
a liste. Drappu colori de binu, drappo avvi Duellanti s. m. duellante, duellatore.
nato, o vinato. Drappu cangianti, scangè. Duellàriu, ria agg. duellario. Leis duellarias,
Dràsticu , ca agg. (T. G. Med.) gagliardu, chi reguardànta is duellus, leggi duellarie.
drastico. Purganti drasticu, purgante drastico, Duellista s. m. M. duellanti.
gagliardo. Duellu s. m. cumbattimentu de manu intre
Droga s. f droga. -
duus, duello. -
Drossa de cannoni s. f. (t. fr.) funis po ac Dulci, e durci fam. agg. dolce, soave, grato
costai, o renculai unu pezzu de cannoni, drozza al gusto. Po gustosu, grato, piacevole, guste-.
di cannone. vole. Po benignu, dolce, benigno, trattabile.
Duàli agg. de duus, duale. Numeru duali e Omini di aqua dulci, uomo credulo, poco ac
plurali propriu de sa lingua grega, numero duale, corto. Dulci de sali, sciapidu, bambu, dolce
e plurale. di sale, scipito. Omini dulci de sali fig. de pagi
Dualidàdi s. f raxoni formali de duus, dualità. giudiziu, uomo di poco senno. Pintai dulci, o
Dualismu s. m. Eresia de is Manicheus , chi cruu, diversas maneras de pintai, dipingere
ammittiant duus principius, o autoris de su dolce, o crudo. Linnamini de tempera dulci,
beni, e de su mali, dualismo. legname di tempera dolce, agevole a lavorarsi.
Duamìla, duemila, dumila. Dulci eccessivu, nauseanti, chi pigat a s'anima,
Duàna s. f (de doana ital. antig.) dogana. dolce smaccato. Amarudulci, dio
Duanèri s. m. doganiere. Dulcificài e dulciſicài v. a. dolcificare, rad
Dùbbiu s. m. M. duda . dolcire, render dolce, addolcire, allenire, ap
“Duca s. m. titulu de Principau, Duca. piacevolire, mitigare, rattemperare, lenificare.
Ducàli agg. ducale, duchesco. Dulcificamentu s. m. raddolcimento.
Ducatòni s. m. spezia de muneda de plata, Dulcificanti, e dulciſicanti v. agg. dolcificante,
ducatone. dulcificante, calmante. In forza de sust. dulci
Ducàu s. m. dignidadi de su Duca, Ducato. ficatore. -
Duncas avv. dunque, adunque. - Duus s. m. numeru, chi sighit a s unu, due.
Duodècimu, ma agg. duodecimo. Duus, duas agg. due. Duas bortas, due volte,
Duodènu s. m. (T Med.) su primu de is A duus a duus, a due a due. Totu e is duus,
intestinus, duodèno. s unu, e s'ateru, ambidue, ambo, entrambi.
Duplicadamenti avv. duplicatamente. Tot' e is duas, s'una e s atera, ambe, ambedue,
Duplicadùra s. f su duplicai de su cumpo amendue.
nidori de stampa po isbagliu, duplicatura. Duxentus s. m. dugento.
Duplicài v. a. di licare, º" Duzzina s. f doxi, dozzina, dodicina. Una
Duplicàu s. m. duplicato, raddoppiamento. duzzina di ous, de piras ec. serqua d' ova, di
Duplicàu, da part. duplicato, addoppiato. pere ec. Doxi duzzinas, grossa. Doxi duzzinas
Duplicazioni s f duplicazione, addoppiatura. de madassas de cordas de budellu, una grossa
Dura s. f dura t. ant. M. durada. di corde di minugia , o dodici dozzine di ga
Duràbili agg. durabile, durevole, solido, fermo, vette. Deduzzina agg. M. dozzinali. Ponirisì in duz
inconquassabile. Po stabili, stabile, permanente, zina, ficchirisì aundi no cumbenit, mettersi in
permanevole, stanziale. dozzina.
Durabilidàdi s. f. durabilità. Duzzinàli agg. M. dozzinali. -
Durativu, va agg. durativo. M. durabili. Ebdomadàriu s. m (t. de s' usu) Cuddu, chi,
Duràu, da part. durato, conservato, mantenuto. est destinau dogna cida a s'offiziatura in coru,
Duraziòni s. f. durazione. M. durada , Ebdomadario.
Durci, durcificai ec. pronuz popul. M. dulci, Ebraicamenti avv. ebraicamente.
dulcificai ec. Ebràicu, ca agg ebraico, ebreo.
Durèsa s. f durezza, durità, duro, fermezza, Ebraismiu s. m. Giudaismu, Ebraismo, Giu
sodezza. Duresa de brenti, durezza di ventre. daismo.
Po manera dura, e aspra, asprezza, durezza, Ebraizzài v. n. imitai is ritus de is Ebreus,
ebraizzare. n
rigidezza , stranezza.
Durixeddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) Ebrèu, èa. M. avaru .
eluretto, sodetto. Ecatombe s. f (T. G.) sacrifiziu de centu
Duru, ra agg contrariu de moddi, duro, sodo. animalis de sa propria spezia, ecatombe. .
Pani duru, o tostau, pan duro, raffermo. Po Eggedenti v. agg. eccessivu, enorme, eccedente,
insensibili, e severu, duro, efferato, insensibile, esuberante, eccessivo, esorbitante.
severo. Po ostinau, duro, ostinato, inesorabile. Eggedènzia s. f eccedenza, trascendenza, tra
Po aspru e fatigosu, aspro, duro, faticoso. Po scendimento, esuberanza. s
grai: Guaddu de portanti duru, o grai, cavallo Eggèdiri v. n. eccedere, sopravanzare, tra-.
d'ambio duro. Po penosu, duro, difficile, pe scendere, prevalere. Eggediri sa misura, dismi
Satrare ,
noso. Po superbu, duro, orgoglioso: De conca
dura, de mala apprensiva, di capo duro. Omini Eccellentementi avv. eccellentemente.
de conca dura, capessone, capo duro. Cuaddu i") agg. singulari, esimio, eccellente,
duru de bucca, o de bucca forti, cavallo duro Eccellenti º singolare, almo. Prus che eccel
di bocca , bocchiduro. Meda duru , durotto. lenti, sopreccellente.
Duru de ingegnu, d'ingegno ottuso. Eccellènzia s. f. eccellenza.
Dustantis, duetanti, " cotanti, il doppio. Eccelsamenti avv. eccelsamente, sovranamente.
Dùttili agg. (T. Didasc in usu intre is Lit Eccelsu, sa agg eccelso, alto, sopreminente,
teraus) stirabili, chi resistit a su marteddu, magnifico, egregio. -
Edificaziòni s. f. edificazione .
tai. Po sfustigonai, irritai. M. Eccitaisì v. r. e
m. p. suscitarsi. Edifiziu s. m. edificio, edifizio. Fai sa planta
Eccitamentu s. m. eccitamento, provocamento, de unu edifiziu, insolcare, solcare , tracciar la
stimolo. pianta d'un edifizio.
Eccitanti v. agg. eccitante. Edipu s. m. (T. G.) declarazioni de is enim
Eccitativu, va agg. eccitativo. mas, edipo.
Eccitàu, da part. eccitato, stimolato. Editòri s. m. (t de s'usu) su chi fait s'edi
Ecclesiaste s. m. titulu de unu de is liburus zioni in istampa de is operas de is aterus, editore,
de sa S. Scrittura, Ecclesiaste. Edittu s. m. editto, bando. -
Ecclesiasticamenti avv. ecclesiasticamente. Ediziòni s. f (t des usu) pubblicazioni de
Ecclesiasticu, ca agg. ecclesiastico . un opera in istampa, edizione,
Ecclesiasticu s. m. titulu de unu de is liburus Educadòri v. m. educatore.
«de sa S. Scrittura, Ecclesiastico. Po omini de Educài v. a. donai bonus costuminis, costa
dicau a sa Cresia, Ecclesiastico. mare, dai costumi, ammaestrare, civilizzare,
Eccrinologia s. f. (T. G. Med.) trattau de is creare, educare, allevare, istruire.
escrezionis, eccrinologia. Educanda s. f. educanda.
Eccu avv. ecco. Ecculu, eccolo. Educàu, da part. e agg. educato, allevato,
Eccumi innòi, eccomi quà. istruito, costumato, civilizzato, ben creato, ben
Echinoftalmia s. f. (T. G. Med.) inſlamma educato. Beneducau, maleducau, ben costumato º
Eclittica s. f. (T. G.) sa linea, chi est in Pffeminai v. a. fai effeminau, effeminare. Ef
mcsu de su zodiacu , eclittica. feminais v. r., effeminarsi, divenire effeminato,
Ecometria s. f. (T. G.) arti de fai bovedas, ammorbidirsi, darsi alle mollezze come una donna.
aundi siat s ecu , ecometrìa. Effeminamentu s. m. effeminamento, effemi
Economàtu s. m. economato. nataggine.
Economia s. f. (T. G.) economia, assegna Effeminàu, da l", e agg effeminato, am
tezza, risparmio, sparagno. morbidito, dato alle
e mollezze, morbido. -
Egida s. f scudu de Giove, igida, igide, levare in alto, erigere, ergere. Po assaltai, ele
Egira s. f. (T. Arabu) epoca, de sa quali is vare, esaltare.
Maumettanus cumenzant a contai is annus insoru, Elevamentu s. m. elevamento.
est a sciri de sa fuida de Maumettu de sa Elevau, da part. elevato. Elevau a dignidadi,
Mecca, egìra. assunto, inalzato a dignità. In forza di agg
Egloga s. f. (T. G.) poesia pastorali, egloga. prominente.
Egloghista s. m. (T. G.) chi cumpòniteglogas, Elevazionedda s. f dim. (dd pron. ingl.)
alturetta.
egloghista. - -
Eliu avv. di aflirmazioni (de ex) º , " Emergenti v. agg. (t. de s'usu) chi succedit,
dunque. Ellu no hemu andai non andrei dunque emergente. Dannu emergenti, danno emergente.
ilmàu, da agg. chi portat elmu, elmato. Emèticu , ca agg. (T. de sa Mexina) chi
Elmintologia s. f. (T. G.) trattau de is bre tenit virtudi de fai vomitai, emetico,
nnis, elmintologia . - Etnigrài v. n. (t. de s'usu) abbandonài su
Elmixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) elmetto. propriu paisu, emigrare. - -
Elmu s. m. clmo, casco, celata. ls lineas de Emigràu, da part. (t. de s'usu) passato ad
s' elinu, graticolata. Cascu , o elmu mannu, abitare in altro luogo. -
Emancipau, da part. emancipato, manceppato. Emistichiu s. m. (T. G.) mesu versu, eni
l'Emancipaziòni s. f. emancipazione. stichio, emimetro.
Ematocèle s. f. (T. G. Med.) ernia produsia Emitritèu s. m. (T. G. Med.) terziana sina
de stravasu de sanguni, ematocèle. pli accumpangiada de sa continua cotidiane,
Ematòsi s. f. (T. G. Anatom.) sa conversioni emitritòo. -
Empiemàticu, ca agg (T. G. Med.) chi patit Enfiteusi s. f..spezia de contrattu, enfiteusi, livello.
s empiema, cmpiematico. Enfitèuta s. m. enfiteuta. - -
Empireu s. m. (T. G.) su Celu undecimu, Enfiteuticariu s. m. (T. Leg.) chi arricit s'
Empireo, il Cielo empireo. enfiteusi, enfiteuticario, livellario.
mpiricu s. m. (T. G.) si narat de su Medicu, Enfitèuticu, ca agg. enfiteutico. - -
chi si serbit de sa sola notizia de s'esperienzia, l'inigma s. m. proposizioni oscura, chi occul
empirico. Empiricu in forza de agg. mexina tat sensu allegoricu, enigma, enimma. -
Empòriu s. m. (t. esoticu già introd.) mercau Enologia s. f. (T., G.) s'arti de manipulai su
pubblicu de mercanzias, emporio, fiera. binu, enologia. Gagl.
Emuladòri v. m. e ra f emulatore, trice. M. Enòmetru s. m. strum. po conosciri sa can
emulu . tidadi e calidadi di aquardenti, chi contengat
Emulài v. n. (t. de s'usu) emulare, gareg unu binu, enometro. Gagl. -
giare, entrare in concorrenza. Enormementi avv. enormemente, smisurata
Emulanti v. agg. cmulante. mente .
nefando.
Emulgenti v. agg. (T. Anatom.) vena emul Enormidàdi s. f. (t. de s' usu) enormità,
genti, vena emulgente. atrocità.
Emulsiòni s. f. (t. de s' usu) emulsione, Enterocèle s. f. (T. G. Med.) ernia intesti
lattata . a -
nali in s' inguina, enterocèle.
Emulu s. m. antagonista, emulo, competitore, Enterologia s. f. (T. G. Med.) trattau de is
rivale . viscerus, enterologìa. -
Ena s. f. erba, avena, e vena, biada. Targ. Enterotomia s. f. (T. G. Med.) tagliu de is
" Fl. Pis.) Ena coltivada, avena sativa. intestinus, enterotomìa .
na salvatica, avena salvatica. Sa spiga de Enti s. m. totu su chi podit teniri esisten
s ena, spannocchia. Targ Ena (t. r.) su ſilu zia, ente .
de su zafferanu, e di aterus floris, filo. Ena de Entidàdi s. f (t. scolasticu) entità.
su linu, tiglio. Ena o atera erba po donai a is Entimèma s. m. argum. filosoficu, entimema.
bestias, biada. Ghettai s ena, o s' erba a is Entomòfagu s. m. (T. G.) si narat de is vo
bestias, abbiadare. Pasciu di ena, abbiadato. latilis, chi bivint de insettus, entomofago.
Enàllage s. f. (T. G. de gramat.) variazioni Entomologia s. f. (T. G.) trattau de is inset
de tempus de unu verbu, enallage: tus, entomologìa . -
contrario, opposto, nemico, abborrente. - Epicèdiu s. m. (T. G.) poesìa luttuosa, chi
Enemìgu s. m. inimico, nemico. Trattai di si recitàda innantis de sepultai su cadaveru,
enemigu, inimicare, nimicare, odiare, perse epicedio. -
Energicamenti avv. (t. de s'usu) energicamente. Epieràticu , ca agg. (T. G. Med.) insensibili,
Enèrgicu, ca agg. (t. de s' usu) energico, o apagu apagu, epicratico. Evacuazioni epicra
vecmente, efficace. tica, procurada a pagu a pagu, evacuazione epi
Energiumenu , na agg. spiridau, energumeno, cratica. -
toris pomint in fronti a is operas insoru, po in Equilàteru, ra agg. chi tenit laus ugualis,
dicaindi s'oggettu, Epigrafe. equilatero, - -
Epigramma s. m. spezia de poesia, epigramma. Equilibrài v. a bilanciare, equilibrare, bili
Epigrammatista s. m. chi cumponit epigram care, librare, metter in equilibrio. Equilibraisà
mas, epigrammatista, epigrammista. n. p. equilibrarsi, librarsi. Poniri in equilibriu,
Epigrammeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) bilicare, mettere in bilico, in equilibrio. Equi
epigrammetto. - --
libraisì, sustenirisì cun is alas, librarsi colle ale.
Epilessia s. f. (T. G. Med.) M. malcaducu. Equilibramentu s. m. libramento, libra, bilico.
Epilèticu, ca agg. chi patit su malcaducu, Equilibrau, da part equilibrato, bilicato, li
epiletico. brato, messo in bilico. - -
Vescovado. -
arte infettoria. Erhas, chi donant aggiudu a is Erborista s. m. chi circat erbas in sa campa
manifatturas, erbe tecniche. Erhas pastura, gna, erbolajo.
erbe da foraggio. Erbas medicinalis, erbe me Erbòsu, sa agg. erboso.
dicinali. Erbas de grumiai, erbe grumereccie. Erbulàriu s. m. chi bendit is erbas medici
Lastr. Erba messada, chi torrata cresciri, guaìme. nalis, erbajuolo, erbolajo.
Erba siccada comente ſenu, stula e similis, chi Erbuzzu. M. cadilloni.
serbit di alimentu, e de lettu a is bestias, stra Ercùleu, ea agg. fig. robustu, erculeo, robu
me. Pasciri erba siccada, o pastu siccau, stra sto, vigoroso.
meggiare. Pasciri, alimentai di erba frisca, ader Eredàdi s. f. (t. sp.) eredità, redaggio, redità,
lare. Bendiri o comparai in erba, s'intendit retaggio. Accettai un eredadi, adire un'eredità.
de pagai, o coberai su valori de is fruttus in Accettazioni di eredadi, adizione. Eredadi va
nantis di essiri maturus, vendere, o comprare canti, chi no si scit a chi spettat, eredità
a novella, in erba. Arregolliri erbas, erborare. giacente.
Logu plenu di erba, erbajo. Gagl. Erba mala, Eredài v. n. (t. sp.) redare, ereditare, ere
erbaccia. Erbas de insalada, erbe acetarie. dare, succedere nell'avere di chi muore.
Erba S. Maria, e in is biddas scova S. Maria, Eredau, da part. ereditato.
erba odorifera, tignamica, erba di S. Maria. Eredèra s. f. (t. sp.) redatrice, erede, reda.
" halium staechas. Linn.) V. Targ. Po Eredèru s. m. (t. sp.) erede, rede, che reda,
olla S. Maria, chi si coltivat in is giardinus, che succede in eredità. Cumpangiu in s'ere
menta greca. M. folla S. Maria . dadi, coerede.
Erba de ſai ciulirus, sermentaria, sèseli, Ereditàriu, ia agg. ereditario.
seselio. Eregia s. f. (t. r.) M. eresia.
Erba de pulixi, pulicaria, silio, psilio, conizza. Erègiu, ia M. ereticu .
Erba sardonica, appioriso. Eremita s. m. romitaggio , romitorio, èremo.
Erba de dentis, piombaggine. Po solitariu chi bivit in su desertu, eremita,
Erba de porcus, verrucaria, buglossa. (An romito, solitario, romitaro.
chusa officinalis Linn.) Eremitàggiu s. m. romitario.
Erba de cardaneras, erba calderina, piè Eremitanu s. m. romito , romitano, eremita.
d' uccellino. Faisì eremitanu, inromitarsi, farsi romito.
Erba de centu nuus, eoreggiòla (t. fam.) Eremiticu, ca agg solitario, eremitico, ro
poligono centinodia (T. B.) (Polygonum avi mito, romitico.
Erènzia s. f. (t. sp.) stirpe, eredità. Po ere
º" rba ". ) Pis.)
de cincu
(Plantago. FI. fil
filus, piantaggi la
piantaggine, petacciuola.
-
dadi e parentau, prosapia, stirpe, legnaggio.
Eresia s. f. eresia .
Erba de conillus, sonco. Eresiarca s. m. capu de setta eretica, ere
SlalrCa .
Erba de fertas, o feridas, millefoglie. (Achil
lea millefolium. Linn. Ereticài v. n. arruiri in eresia, ereticare, di
Erba de funtanedda. M. follaera. venir eretico, cadere in eresia.
Erba de piricoccu. M. periconi. Ereticàli agg. ereticale.
Erba de puddas, paperina, anagallide cam Ereticamenti avv. ereticamente.
Erèticu s. m. eretico .
pestre. (Anagallis arvensis Linn.)
Erba de gattus, gattaria, erba da gatti. (Menta Erèticu, ca agg. eretico.
cataria). Erettòri, ra v. m. e f. erettore, trice.
Erba mercuriàli, mercorella. (Mercurialis an Ereziòni s. f erezione. Po fundazioni de Be
nua . Linn.) nefiziu, erezione, fondazione. -
tosa, ernia ventosa. Ernia in sa nappa, chi scialare. Esalai su spiritu, morriri, esalar le
coberit sa brenti inferiori, ernia omentale. Ernia spirito, morire. In signif neutr sfogare, sfumare,
umbilicali, o de su biddiu , ernia ombelicale. esalare. M. traspirai.
Ernia aquosa in su biddiu, idronfalo. Ernia Esalamentu s. m. traspiramentu, esalamento,
de su stogumu, gastrocèle. Ernia de su scrotu, esalo, evaporamento. -
Esasperazioni s. f esasperazione.
Esacerbài ec. M. aspriai. Esattamenti aVV. esattamente, puntualmente - º
eccessu, esagerare, aggrandire, iperboleggiare, Esattu, tta agg (t de s usu) diligenti, esas.
sfarfallare, dir farfalloni, lanciar cantoni, o to, diligente, puntuale. Po coberau. M.
campanili. Esagerai po fai mannu, aggrandire, Esaudidòri, ra v. m. e f. esauditore, trice.
accrescere, far grande: n. p. aggrandirsi, dive Esaudimentu s. m. esaudimento, ascoltamento.
nire, o farsi grande. Esaudiri v. a. ascurtai una dimanda favora
Esageranti v. agg. esagerante. bilmenti, esaudire, ascoltare favorevolmente una
Esagerativu, va agg. esagerativo. domanda
Esageràu, da part. esagerato. Esaudiu, da part. esaudito.
Esageraziòni s. f. esagerazione , Esauribili agg (t de s'usu) esauribile, che
Esalabili agg.ti, esalabile, traspira sr ſ" votare. -
Esaustu, ta part (t. lat. in usu) M. sbuidau. Esecrai v. a. (t de s'usu) detestai, esecrare,
Esaziòni s. ſ. (t. de s usu) M. coberanza, detestare.
Esca s. f propriamenti pappai de is volatilis, i secrandu, da agg esecrando, infando ,
e de is piscis, esca, cito. Esca de fogu, fo nefando.
mite, esca. Metaf ingannu, escato, inganno. Esecratòriu, ria agg, si narat de giuramenta
Donai s'esca, escare, adescare, dare l' esca. accumpangiau de frastimu, o imprecazioni, ese
Po su logu aundi si ponit s'esca a is pillonis, cratorio, ria.
escato. Esecraziòni s. f. M. detestazioni.
Escài, e iscài v. a. (t. r.) poniri su pappai Esecutòria, esecutài, esecutiau, esecutiva ec.
in bucca a is pipius de latti, imboccare. M. M. executoria, executai ec.
pappai nom. sust. Esecuziòni. M. execuzioni.
i schixedda s. ſi dim. (dd pron. ingl.) eschetta. Esegèsi s. f. (T. G. Didasc.) esposizioni de
Esclamadori v. m. esctamatore, una materia po via de commentu, esegsi.
Esclamài v. a. zerriai in boxi alta, esclamare, Esegètica s. f. (T. de s'Algebra) arti de in
sclamare, gridare ad alta voce. Esclamai deira, contrai is rexinis de is equazionis de unu pro
fremere - -
blema, esegetica.
Esclamanti v. agg. fremente. Esegèticu, ca agg. (T. G.) narrativu, narra
Esclamativu, va agg. esclamativo. tivo, esegetico, spositivo.
Esclamau, da part. gridato, che ha dato grida. Eseguibili agg. M. fattibili.
Esclamazionedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) Eseguiri v. a. (t. de s usu) M. effettuai,
esclamazioncella. executai.
Esclamaziòni s. f. esclamazione. Eseguiu, da part. M. eſſettuau.
Esclaressimentu s. m. rischiarimento, rischia Esemplai v; a copiai unu retrattu, esemplare,
ramento, schiarimento. Esclaressimentu de pin ritrarre, effigiare.
tura, lumeggiamento, distribuzion de colori. Esemplari agg. M. exemplari.
Ecclarèssiri v. a. (t. sp.) fai claru, rischiarare, Esemplaridadi s. f esemplarità.
render chiaro, illustrare, schiarire. Po declarai, Esemplativu, va agg. esemplativo.
dichiarare, rischiarare, render intelligibile. Escla I semplau, da part. esemplato, copiato, ritratto.
ressiri una pintura, distribuiri is coloris, lumcg Esemplu s. m. M. exemplu.
giare una pittura. Esclaressiri v. n. e esclares Esentài, e exentai v. a. fai esenti, esentare,
sirisì n. p. beniri claru, rischiarare v. n. rischia far esente, dar esenzione, esimere. Esentaisì v.
rarsi, schiarire v. m. schiarirsi, e schiararsi, r. esentarsi, farsi esente, dispensarsi, sottrarsi.
divenire, o farsi chiaro, acquistar chiarezza. Sa IEsentàu, da part. esentato, fatto esente.
boxi esclaressit, la voce rischiara, si rischiara, Esenti agg. esente, franco, privilegiato, libero.
divien chiara. Esclaressiri sa di , rischiarare, Esentu, ta agg (De esento ital, ant.) M. esenti.
schiarare, rischiarire, rischiarirsi il giorno, Esenzionai v. a. esenzionare. M. esentai.
spuntar la luce. - - Esenzioni e exenzioni s. f esenzione, privi
Esclarèssiu, sia part. rischiarato, rischiarito, legio, dispensa, immunità.
schiarato, schiarito, fatto chiaro, dichiarato, Eseqiài v. a. esequiare, fare esequie, o pompa
illustrato. Pintura esclaressia, pittura lumeggiata. di mortorio per funerali.
In forza di agg. celebre, illustre. - Eseqiliàli agg. pompa esequiali, pompa di
Escludenti v. agg. escludente. mortorio, pompa esequiale, funebre.
Escludiri v. a. (t. de s' usu) su propriu, che Esequias s. f. pl (t. sp.) esequie, funerale,
escluri, escludere, riluttare, rigettare, proscri potmpa di mortorio.
vere, Escludirisì v. r. escludersi, sottrarsi, non Esercitadòri, ra v. m. e f. esercitatore, trice.
ingerirsi. Esercitài v. a. addestrare, assuefare, eserci.
Esclitiri v. a. (t. sp.) M. esclùdiri. tare, ammaestrare. Po fai agili, addestrare.
Escluìu, da part. ſi esclusu. Esercitaisì v. r. esercitarsi, fare esercizio.
Esclusiòni s. f esclusione, esclusiva. l'Isercitamentu s. m. esercitamento. M. eserciziu.
Esclusiva s. f. M. esclusioni. Esercitanti v. agg. esercitante.
Esclusivamenti avv. esclusivamente. Esercitativu, va agg. esercitativo.
Esclusivu, va agg esclusivo. Esercitàu, da part. esercitato, addestrato,
Esclùsu, sa part (t. de s'usu) escluso, schiuso, assuefatto, ammaestrato. -
Espressài v. a. (t. sp.) esprimere, dichiarare. Estèndiu, dia part. esteso, disteso, estenso.
Espressamenti avv. espressamente, chiara IEstensiòni s. f. estensione.
nente, segnatamente, espresso. Estensìvu, va agg. estensivo.
Espressanti v. agg. M. esprimenti. Estensu, sa part. esteso, estenso. M. estendiu.
Espressau, da part. espresso, dichiarato. Estenuài v. a. estenuare, consumare, stenuare,
Espressioni s. f espressione, dichiarazione. assottigliare, smugnere. S amori estenuat, con
Espressiva s. f espressiva. sumit, l' amore assottiglia. Estenuaisì n. P.
Espressivamenti avv. espressivamente. smugnersi, estenuarsi.
Espressivu, va agg espressivo, chiaro, signi Estenuamentu s. m. M. estemmazioni.
ficativo . Estenuativu, va agg. estenuativo.
Espressòri v. m. espressore, ch esprime. Estenuàu, da part. consunto, assottigliato,
Espressu, ssa agg. chiaro, manifesto, espresso. cStenttato . -
r
Eventualidadi s. f casualidàdi, eventualità,
casualità. -
ciatamente. Fai facci tosta, far faccia tosta, Fadiàu (t. r.) M. fatigàu, cansàu.
esser ardito. Fai faccis leggias, o gestus, fare Fadigòsu, sa agg (t. r.) meschinu, misero,
smorfie. Ghettai in facci , gittare in volto, rin meschino, abbietto, rile. In forza de sust. galuppo.
facciare, rimproverare, rinceffare, rigettar in Fadigu s. m. (t. b.) magrezza. Animalis mor
faccia. Fai fai sa facci in coloris, fare arros tus de fadigu , animali morti di magrezza, ri
sire. A facci in susu, resupino, supino. Essiri finiti dalla fame.
a facci, affrontare, esser a dirimpetto, a fronte. Fadòsu, sa ag. (t. r.) M. fortunau . -
Susteniri in facci, abbarrai in facci, fai fronti Faeddare (t. logudor. de favellare ital.) M.
a unu, stai a pettus cund'unu, stare appetto, fueddài .
contraddirgli in presenza, sostenere in faccia. Fàgliu s. m. (t de giogu de cartas) rinunzia.
Mostrai facci, mai cun calori is raxonis suas, Faisì unu fagliu, scartaisì, scartarsi, farsi uno
mostrare il viso, dir con forza i fatti suoi. scarto. (V. renonce fr.)
Facci po direzioni de camminu, volta. No te Fogotteddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) fa
niri facci de cumparriri, non aver volto da com gottino, fardelletto.
parire. A sa facci, a s'aria, al volto. Fagottu s. m. fagotto, fardello. Fagottus di
Facci avv. verso . Andai facci a unu, andare artifiziu, fagotti di artifizio, Fagottu, chi si
alla volta d'uno, inverso d uno. Facci a cali ortat occultau asutta de su bistiri, soffoggiata,
logu? alla volta di qual luogo, inverso qual parte? o strum. de fiatu, fagotto.
Facciàda s. f facciata. Facciada de muru, Fai v. a. fare. Fai troppu, prus chi no cum
parete. Facciada de liburu , aundi est iscrittu benit, strafare. Fai " indusiri sonnu ,
su titulu, frontispizio. assonnare, indur sonno. Fai depositu, trattenda
Faccialtàri s. m. siat de marmuri, o de lin de umoris, decumbere. Fai fianza, o bonu t.
ma ec. dossale. b. garantiri, star della detta , mallevare, assi
Facciàna s. f femina, chi allettat in s' amori, curare, fidanzare, far fidanza, sicurtà. Fai
aggiratrice, inveschiatrice, invescatrice, lusin umbra nociva propriu di arburis a is loris a aus,
gatrice, allettatrice, che inveschia nell'amore. aduggiare, far uggia. Fai facci bona a una,
Facciarbu, o siat faccialbu, ba agg. chi tenit far buona cera. Fai unu strupìu in facci, svi
facci bianca, e si narat de cuaddu, chi portat sare, guastare il viso. Fai ostruzioni, ostruire,
una pezza bianca a longu in su fronti, cuaddu far ostruzione. Fai rexini, abbarbicare. Faisa
facciarbu, cavallo sfacciato. Si però custa pez mostacùa, imòi faisì biri , imòi acuaisì, far le
za est ampla in su fronti, e bandat istringendu, mummie, far capolino. Fai cumparsa po va
e calat appuntada faccia su murru, e insaras nidadi, ostentare, fare ostentazione. Fai pipia
naraus cuaddu candelau , cavallo, che ha la das, far ragazzate, pargoleggiare, bamboleg
cometa. M. cometau. giare. Fai notti, pernottare. Fai aguantai sa
Facciazza s. f facciazza. mula, fai aspettai a unu prus de su chi cum
Faccili s. m spezia de visera, chi si ponit in benit, tenere a piuòlo. Fai sa posta, fare il
facci a su molenti, e a is cuaddus de molinu lavoro a còmpito. Fai murrus grussus, intron
in s'attu de su traballu, visiera. -
.fiare, divenir tronfio, imbronciare, far broncio.
Faccixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) viset Fai de una musca unu boi, far d una bolla
to, faccetta . - un canchero. Fai una cosa cun is carcangius,
Fàcili agg facile, agevole. far una cosa colle gomita. Fai a campanili,
Facilidàdi s. f facilità, agevolezza. accomignolare. Fai sa parti, parteggiare. Fai
Fagilitài v. a. facilitare, agevolare, render menzioni, mentovare, ſ" menzione. Fai arre
agevole. - buserias in su giogu, mariolare, far mario
Facilitamentu s. m. agevolamento. lerie. Fai taulas, tavolare. Fai sidi, assetare,
Facilitàu , da part facilitato, agevolato, ap Fai prazza, far ala. Fai majonettas, o ma
piallato. - - - riettas, far vezzi, vezzeggiare. Fai tempus,
Facilmenti avv. facilmente, di leggieri, age indugiare, temporeggiare. Fai mongia, monacare.
volmente. Faisì mongia n. p. monacarsi, farsi monaca .
Facultàdi s. f facoltà. Facultadi de pensai, Fai a cinixu, incenerire. Faisì a cinixu n. p.
cogitativa Donai ampla facultadi, largheggiare, incenerirsi. Fai a timiri, impaurare, e impair
dare ampia facoltà. rire. Fai a ganciu, aduncare. Faisì a ganciu
Facultativu, va agg facoltativo, facultativo. n. p. aduncarsi. Fai murru trottu, frunziri is
Faciundia s. f. (t. lai) M. eloquenzia. murrus, far viso torto, arcigno. Fai Inli l'I'lls
Facundu, da agg. M. eloquenti. po collera, far buzzo. Fai signali, fai biri,
Fada s. f. (t. sp.) fata. Fadas pl. feminas dimostrai, far sembiante, far segno, far vista.
fabulosas, le fate, le ninfe. Fai in forma de lusingiu, lucignolare. Fai su
Fadài v. a. (t. sp.) fatare. repilu de una barba, dare il contrappelo. Fai
Fadàu, da part. M. fatàu . a cocòi, arroncigliare. Faisì a cocòi n. p. ar
Faddina s. l' (dd
pron. ingl.) sbaglio, erro roncigliarsi. Fai su sulittu cun sa bucca, zu
re; mancanza. Pigai in faddina una cosa po folare, fischiare, far il zufolino, il fischio. Fai
un atera, pigliare, cogliere in iscambio. M. errori. stravizius, straviziare, stravizzare, gozzovigliare,
Faddiri v. n fallare, errare, fallire, sfal fare stravizzo, o gozzoviglia. Fai stogumu malu
lire, ingannarsi. Faddiri su camminu v. a. er metaf infadai, fare stomaco, infastidire, an
rare il cammino. Faddiri su tiru, tirai foras de nojare, rivoltar lo stomaco. Fai pompa, scioru.
su signali cun sa balestra po errori, sbalestrare. M. sciorai. Fai lega, far lega, alleanza, confe
Faddirisì n. p. sbagliare, sbagliarsi, sdruccio derarsi. Fai falta, po abbisongiai. M. po mancai.
lare, ingannarsi. M. Fai a conca sua, fare a suo capriccio. De
Faddu, da part. fallato, errato. su mai a su fai c'est meda differenzia, dal detto
Fadiài ſadiaisì (t. r.) M. fatigai, cansai, al fatto vi è gran tratto. Nai ", e faindi
270 FAI FAL
morse mai cane, che io non avessi del suo pelo. Faldau, da agg fattu a faldas, faldato, fatto
Fai sa tenta sua t. r. M. posta. Fai marigosu, a falde. -
inamarire. Fai derettu, ridrizzare. Fai gelosu, Faldistòriu s. m. cadira de Prelau in is Cre
ingelosire. Fai planta, espressi rust. rassodarsi, sias, "
esser sodo. Fai sticcau t. r. M. imperdau. Fai Falèuciu agg. de versu endecassillabu simili
pilu v. n. impelare. Fai callu v. n. incallire. a is de Catullu, faleucio. -
Faisì crudeli n. p. incrudelire. Faisì marigosu, Fallacementi avv. (t. de s'usu) fallacemente
inamarire. Faisì canu, o biancu in is pilus n. p. illusoriamente. - »
incanutire. Faisì impertinenti, insolentire. Faisì Fallaci agg. fallace, illusorio, ingannevole,
meri n. p. impadronirsi, insignorirsi, farsi pa bindolo, bilinguo, furboscaltro. -
Faisì pallidu n. p. impallidire, divenir, o diven Fallibili agg. chi podit errai, fallibile.
tar pallido. Faisi una propria cosa, identificarsi, Fallibilidàdi s. f fallibilità. -
immedesimarsi. Faisì s'ogu pari pari, accennarsi Fallimentu s. m. (t. ital. de s'usu) manca
a vicenda cogli occhi. Faisì a ganciu, uncinarsi. mentu de is dinais a is mercantis po pagai,
M. ganciu. Faisì argu, axedu, infortire, in forzare, fallimento.
inforzarsi. Faisì a ladus po algunu espress. rust. Falliu, da agg (t. ital.) mercanti falliu, chi
smeraisì, spararsi per alcuno, impegnarsi a hat fattu bancarutta, mercante fallito. Speranza
costo di qualunque incomodo: fallia, speranza frustrata, delusa.
Faicanneddus s. m. t. r. (dd pron. ingl.) fusu Falsamenti avv. falsamente.
de ferru po usu de pleniri de trama is canneddus Falsamunèdas s. m. falsamonete, falsificator
po tessiri, fuso di ferro. -
di monete. -
Faidòri, ra v. m. e f. (t. cat.) facitore, trice. Falsàriu s. m. chi fait falsidàdis, falsario,
Faimentu s. m. facimento. - falsatore. Falsariu de munedas, falsario di
Faina s. f. (de faena cat.) facceda, affare, monete.
lavoro. Faina a schina pisci, lavoro a spina Falsedàdi s. f. (t. sp.) falsità.
pesce. Faina mala, o mali fatta, lavoraccio. Falsettu s. m. (t. sp.) falsetto, soprano.
Donai faina, dar faccenda, dar da fare. Falsificadòri, rav. m. e f. falsatore, falsario,
Poniri in faina, metter in faccenda. Essiri aſ falsificatore, trice.
fogau de faina, affogar nelle faccende. Falsificài v. a. falsificare, falsare, sofisticare,
Faineddas. f. dim. (dd pron. ingl.) faccendetta, contraffare, adulerare. Falsificai una scrittura,
faccenduola. o muneda, contraffare una scittura, o moneta .
Fainèra s. f. lavoratrice. ſ Falsificamentu s. m. falsificamento, contraſ
Fainèri s. m. lavoratore. di 70/le . - -
Falcài v. a. (t. ital.) fai in forma de ſarci, Falsu, sa agg fraudulento, falsato, finto,
falcare, piegare. - doppio, simulato, falso. -
Falcàu da part. (t. ital.) fattu a farci, arcau, Falta s. f. (t. sp.) culpa, fallo, diffalta, er
falcato. Luna falcada, illuminada a sa metadi, rore, mancamento, difetto. -
Falcidia s. f. (t. sp.) totu su chi si furat a Faltàu, da agg colpevole. Chini est faltau,
cuddus, po is qualis si bendit, o si comparat, si salvit, chi ha spago, aggomitoli.
far l agresto. Falza, e fazza s. f parti de s' animali, i est
ri s. f una lei de is Romanus, Falcidia. un ammassu de glandulas casi in figura de globu,
Falconeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) fal chi si formant asutta de su grassu, giandule
concello. -
conglobate, g" adipose.
Falconèri s. m. su chi custodiatis pillonis de Fama s. f fama. Manciai sa fama, sa repu
rapina, strozziere, falconiere. Po su chi ddus tazioni de unu, annerare, annerire, oscurare,
imparat, conciatore. S'imparamentu, concia: denigrare l'altrui fama, diffamarlo. Po diceria,
alcòni s. m. volat. falcone. Falconi pelle gociferazione, divolgamento. Po reputazioni,
grinu, falconey", Falconi gentili, fal buon nome, rinomanza, grido di gloria.
cone gentile. V. Cetti. Po strum. de gherra po Famideddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)
battiri is muraglias, ariete, falcone. Sa conca de affºnatello, ſanaticciò, aſſumataclio.
custu strum. bolcione. Battiri sa muraglia cun Famiglia s. f famiglia, casa, schiatta. Po
custu strum. arietare, bolcionare. Andai a cassa razza, li gnaggio, stirpe, schiatta, famiglia.
cun falconi, falconare. Fa nigliari agg fattigliare, e familiare. Po
Falda s. f (t. ital.) falda. Falda de cappeddu, ustiali, usuale, famigliare.
falda, tesa del cappello. Falda de montagna, o Famigliaridadi s. f. amicizia, famigliarità,
pei, falda di montagna. Po poja de bistiri, M. poja. dimestichezza, intrinsichezza, amicizia.
Faldassài v. a. (T. de " lisciare Famigliedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) fa
MV, VIllirO . m gl'uola.
FAM FAR 27
Famigòsu, sa agg. affamatuzzo. Po miserabili, fienaja, o fienale. Segai cun farci, falciare,
necessitosu. M. segar con falce. Colpu de farci, falciata. Mes
Familiarmenti avv. familiarmente, dimesti saju, chi traballat cun sa farci, falcatore, fai
cantente . ciatore. Fai in forma de ſarci, o ſai arcau, fal
Familiarizzaisì v. n. p. familiarizzarsi, addo care. Fattu in forma de farci, falcato.
mesticarsi. Farcixedda s. f. dim. (dd pron, ingl.) falcetto,
Familiarizzàu, da part. addomesticato. falciuola. -
su famini in sa cittadi, affamar la città, indur Farifàri s. m. cimixu biu, cinigia, cenere calda
la carestia. Teniri famini, affamarsi, aver fame, con faville, cenere viva.
aſfamire. Farma s. f. farina. M. farra. Farina de pani,
Famiu, da agg. famelico, affamato. briciola di pane.
Famosamenti avv. famosamente. Farinalla s. f bricioli di chechessìa.
Famòsu, sa agg famoso, celebre, rinomato, Faringe s. f. (T. G. Anatom.) s' orifiziu de
insigne, cospicuo. M. zelebri. s' esofagu, faringe. -
Fàniva s. f coberta liggera de lettu. Fanuva Farrunchedda s. f dim. (dd pron. ingl.) bran
de linu, o de cotoni, coperta di lino, o di cucera, zampetta, zonapino .
cotone .
l'arsa s. f cummedia imperfetta, opera buſſa,
Farci s. f. falce. Farei po segai fenu, falce farsa, burletta, commedia rotta .
E k 2
272 PAR FAS
Farscttu s. m. boxi acuta, sopra io. M. falsettu. tedio, fastidiosaggine, sazievolezza. Po traballu,
Farta. M. falta, mancanza. stracchezza, noia, straccaggine, strucca. Libe
Fartai. M. ſaitai, rais de unu fastidin, de una intrigu, spartiarsi,
i artàu. M. faitsu . liberarsi dalla pania, levarsi d' addosso le
Fartixedda s. f. e faltixedda, errori liggeri niuzzole, liberarsi d'impaccio. Liberau de fa
l ruscolino . - ,
stidiu , spaniato.
Forzia s. f. eria, capelvenere . (Adiantum Fastiggiadori s. m. giovine che fa all'amore.
capillus Veneris. Linn.) Fastigiadori de muzzas, fantafo, amoroso delle
Farzidiira s. f mazza de alguna cosa de pap fantesche.
Pai, ripieno. - - - - -
Fastiggiài v. a. amoreggiare, far all'amore,
Fariri v. a. premiri, infarcire, riempire. Po amorevoleggiare, accarezzare, festeggiare, ganzare.
in buttiri is moccas da su sartizzu, imbudellare. Fastiggiau, da part che ha fatto ait amore.
Farziu, da part. infarcito, richipito. Fastiggiu s. m. amoreggiamento, accarez
Fascadròxa (t. r.) M. devantali. zamento ,
Fascella s. f. (t. b.) carrada pitica, botticello, Fastosamenti avv. fastosamente, con fasto.
botticina, botticino, M. vascella. Fastoseddu, dda agg dim. (dd pron. ingl.)
Fascelledda s. f. dim. (t. b. dd pron. ingl. ) fastosetto.
caratello, carratello , botticella, botticina. M. Fastòsu, sa agg. fastoso, superio.
vascelledda. Fastu s. m. fasto, arroganza, ostentazione
Fasci s. m. (de fascis lat.) fascio, fastello. pomposa, grandezza. Po lussu , lusso, ma
Fai de dogn' erba fasci prov. far d ogni eri a gnificenza.
fascio. Fasci de crais, ",
di chiavi. Fata s. f bruscia, fata, maga, incantatrice.
Fàscia s. f fascia. Essiri ancora in fascias, Fataspl feminas fabulosas ſintas immortalis, fate.
prov. avere il latte alla bocca, avere il guscio Fatadùra s. f segundu is poetas incantu, chi
in capo, non aver ancora rascrutti gli occhi. rendit impenetrabili, fatatura, fatagione.
Fascia de stringiri, strettoia. Fascia, o bussa Fatài v. m. fatare, destinare, dare in fato.
de is pezzas de sa roba, invoglia. In signif. att. fatare, fare la fatagione.
Fasciadùra s. f fasciatura, fasciata. Fascia Fatali agg fatale.
dura de brazzu, o camba segada, incannucciata. Fatalidà di s. f necessidadi inevitabili, fatalità.
Fasciài v. a. fasciare, intorniar con fascia. Fatalismu s. m. fatalismo.
Fasciai unu pipiu, fasciare, metter in fasce un Fatalista s. m. chi sustenit su sistema de su
bambino. Po ingiriai, fasciare, circondare. fatu, o destinu, fatalista, fatista.
Fasciàu , da part. fasciato. Po ingiriau, fa Fatalmenti avv. po destinu fatalmente, per fato.
sciato, circondato. Pipiu fasciau, postu in pan Fatàu, da part fatato. ln sensu poeticu in
mizzus, bambino messo in fasce. forza di agg invulnerabile, impenetratile.
Fasciculu s. m. dim. fascicolo. Fatidicu, ca agg fatidico. M. lndovinu.
Fascina s. f fascina, fastello da forno, e da Fatiga s. f (ital. ant) travaglio, fatica. Po
fornaci. pena, fatica, pena, affanno. Fatiga manna,
Fascinàda s. f cantidadi de fascinas po fai faticaccia : Fatiga de bastasciu, facchineria,
reparu , fascinata. mestiere di facchino.
"i, s. f. dim. fascetta, fasciuola. -
Ferru s. m. metallu, ferro. Po arma, ferro, Stai a buttega mesu aberta in dì de festa, sta
arma. Ferru pastosu, o corriazzu, ferro tiglioso. re a sportello.
Ferru cru, o zaccadinu, ferro crudo, tronca Festài v. a. fai festa, festare, celebrar festa,
tivo, vetrino, senza tiglio. Ferru de barritta, festeggiare. M. aſſestai.
ferro a barretta. Ferru calcinau cun zurfuru, Festau , da part. festeggiato.
croco di Marte. Ferru torrau a cardai, ferro Festeggiài v. a. (t. " s” usu) fai festinu,
rinfocolato. Ferru de frisai, calamistro, ferro scialema, cumbidu, festeggiare, tener corte, o
d'arricciare. Ferru de planciai, cucchiaia, ferri tavola, banchettare solennemente, corteggiare.
da distendere, o stirare. Ferru de segai zapulus Festinu s. m. festino, festa, corte, corteo. Fe
in is carteras, straccio. Ferru aggiuntau, o stinu fattu a cuaddu , carosello, e garosello.
saldau, ferro ferruminato. Ferru de leva po Po prangiu, o cumbidu magnificu, banchetto,
serrai ventana, spagnoletta. Ferru de cuaddu, festino. - -
Poniri a ferru e fogu, metter a ferro e fuoco, Festòsu, sa agg allirgu, festoso , allegro,
fare strage. Aggiuntai, o saldai su ferru, ferru letizioso. -
minare, congiugnere, saldare il ferro. Arropai Fètidu, da agg fetido , fetente, lezzoso,
su ferru candu est calenti prov. batter il ferro puzzolente. -
intre s'incodina e su marteddu, esser tra le Fettixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) nastrino.
orche e Santa Candida, tra l'incudine e il Fettùccia s. f fettuccia , bindella. Fettuccia
martello. Poniri in ferrus, metterne ferri. Colpu vellutada, ciniglia.
de ferrus, ſofficiata: Fetu s. m. creatura in sa brenti de sa mam
Ferta (t. r.) M. ferida. - ma, feto. - -
Fèrtili agg (t de s'usu) ferace, fertile, frut Feu, ea agg (t. cat.) deforme, brutto.
tuoso, fecondo. M. fecundu Feudàli agg. feudale, feudatario.
Fertilidàdi s; f. (t. de s'usu) ſecundidadi, fe Feudalidàdi s. f. (T. Leg.) recognizioni pre
condità, feracità, fertilità. stada po raxoni de su feudu, feudalità.
Fertu, ta part. ferito, vulnerato, colpito, colto. Faudatària s. f feudataria.
Fertu in plenu, colto in pieno. l'eudatàriu s. m. feudatario.
Fertu, ta agg. guasto. Loris fertus de sa neb Feudatàriu, ria agg. M. feudali.
lia, abboaus, biade annebbiate, avvizzite, riarse Feudista s. m. Giureconsultu, chi trattat de
dalla nebbia. Fertu trattendu de animalis mali is feudus, feudista. -
tuccio, sparuto, malsano, magro, smunto. Trat Feùrra s f erb ferula. (Ferula ferulago T. B.)
tendu de fruttas, chi po, su calori, o po sa Feurredda
maggiore s. f. dim.
(Conium (dd pron.
maculatum ingl.) cicuta
Linn.) s
-
276 FIA FrD
Fibra s. f fibra, Po vena delinnamini, fibra, Fiduciàriu, ia agg. (T. Leg.) fiduciario,
vena di legname. Fibra " , fibretta. fiduciale.
Fibròsu, sa agg. (t. de s'usu) fibroso, fila Fièli s. m. cristianu, fedele, cristiano. Is
mentOSO .
fielis , i fedeli.
Fica s. f fica. Fai is ficas, far le fiche, le Fièli agg. M. fideli :
castagne, far la castrafica. Ti devit, che sa Fielmenti avv. M. fidelmenti .
fica in s'ogu, ti si avviene come al bue a far Fièra s. f. prazza de mercau, fiera.
santà.
Fieramenti avv.fieramente, acerrimamente, bar
Ficchettu s. m. presumideddu, chi si ficchit baramente.
in dogua cosa, foramello, frugolino, frugoletto, Fierèsa s. f fierezza, barbarie, inumanità.
saccentino, presuntuosello. - - -
Fièru, ra agg. fiero, terribile, bestiale, bar
Ficchìda s. f. (t. r.) infilzatura. Ficchida de baro, rigido, severo, orribile, spaventevole,
spada, infilzatura di spada. stupendo, eccessivo, sorprendente, insopporta
Ficchidùra s. f ficcatura. bile. Fieru de naturalesa, fiero di natura .
Ficchimentu s. m. ficcamento. Troppu fieru, acerrimo. Po malu, cattivo. Po
Ficchiri v. a. ficcare, intramettere, infram disgustosu, fiero, spiacevole. Po prontudu, fiero,
mettere, intromettere, interporre. Ficchiri a in vivace, veemente, pronto .
turu, figgere dentro, cacciar dentro. Ficchiri Figadeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) fegatello.
unu pugnali in pettus, cacciare un pugnale in Figàu s. m. figato. Figau de porcu cun sa
seno. Ficchiri, o intrai a forza, ficcar, cacciar nappa, fegatello. Figau de zulfuru , di anti
con forza. Ficchirisì v. r ficcarsi, intromettersi, moniu (T. Chimic.) fegato di zolfo, di anti
impacciarsi, ingerirsi. Ficchirisì, o ſicchiri su monio. Ala de figau, lobo. Alixedda de figau,
nasu in dognia cosa, metter le mani in ogni lobetto. Massa de sanguni, chi si format in su
intriso, ingerirsi in ogni cosa. Ficchirisì cun furia, figau, chimo. De malus figans si narat de per
cacciarsi con violenza. Ficchirisi in conca, cac
sona de pessima condizioni, di cattivo fiele.
ciarsi in capo. Ficchirisinci in su stampu prus Figlianza s. f figliuolanza.
piticu po bregungia, ficcarsi in un forno. Figliòru s. m. (de fillot cat.) M. filliòlu.
Ficchiu, da part. ficcato, infisso, intruso. Figu s. f. arb. ficaja. (Ficus carica. Linn.)
Fidadamenti avv. fidatamente. Su fruttu, fico: Su tanaxi, picciòlo. Su crosu,
Fidài v. a. donai a fidu, credere altrui, fidare buccia. Figu de duas bortas, sa primu, chi
sul credito, dare a credenza, vender senza ri coit in Giugnu, fichi fiori, fioroni, e fichi Sam
cever prezzo. Po assegurai, affidare, assicurare. pieri. Targ. Sa segunda, chi coit in Settembri,
Po cunfiai, affidare,", commettere. Po rac fichi settembrini. farº, Sa figu manna de colori
cumandai a sa fidi de unu, concredere, affidare, birdi carrigu a foras, e a inturu arrubiu, fichi ver
commettere, raccomandare all'altrui fede. Fi doni. Un'atera spezia de figu birdi clara, e a in
daisì n. p. fidarsi, aver fidanza di non esser turu arrubiu cottu, chi coit in Settembri, fichi
ingannato. dottati. Targ. Figu bianca fichi bianchi. Figu mar
Fidau, da part. fidato, dato a credenza. In tinedda, fichi cavalieri. Figu bruxotta, est de sa
forza di agg. fidato, leale, sincero,
Fedecommiss àriu s. m. a chini bandat fi su propria spezia de sa martinedda, prus madura,
de colori de violetta a foras, e a inturu di ar
decommissu, fedecommissario. rubiu bivu, chi coit in settembri, fichi brogiotti.
Fidecommissu s. m.fidecommesso, majorasco, Targ. Figu scritta, o striada, fichi fessi. Figu
primogenitura, fedecommesso. -
cabudraxa, fichi primaticci. Figu ferta, fichi
Fidecommìttiri v. a. fai unu fidecommissu,
vieti, avvizziti. Figu siccada, fichi secchi, ap
fedecommettere: passiti. Figu morbida, grassula. Figu de ta
Fidecommittiu, ttia part. fedecommesso. maxi longu, fichi badaloni, Filari de figu sie
FIG FIL 277
cada, resta di fichi secchi. Figu cràbina arb. ficchi secchi, di giuggiole ec. Filari de mattoni
caprifico. (Ficus carica sylvestris. Dioscoride) postu asuba de is arcus, bardellone.
Su latti, chi bogat sa figu, i" . Figu Filarmònicu s. m. amanti de musica, filar
monico.
morisca arb. e fruttu, fico d'India. (Cactus -
Filliòlu, e figliòru s. m. figlioccio. Finas prep, fino, infino, sino, insino. Finas
Fillixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) figlio a innì, fin là. Finas a candu i fin a quando?
letto, figliolino : Finas a innòi, fin quì. Finas de insara, infino
Fillu s. m. figlio, figliuolo, genito. Fillu de d'allora.
mebodi, bisnipote. Fillu de sa pudda bianca, Finasaimmòi avv. finora, infino a questo
Cucco, Beniamino. Fillu de femina impudica, punto, infin d'ora, infino ad ora, sino ad esso.
- figlio nato di cento albumi. Fillus nascius totu Finasattantuchì avv. sinchè, sin tanto che, fino
a una lorenti, gemelli, binati. Femina, chi fait a tanto che, fin che,
duus ſillus a una brenti, donna gemellipara. Finaschì avv. finchè.
Filodossu s. m. (T. G.) amanti de sa propria Finàus s. m.pl. (t. sp.) dì de is finaus, il
gloria, filodosso. . giorno dei morti. -
Filologia s. f. (T. G.) studiu de litteras uma Finca s. f. (t. sp.) M. ipoteca.
nas, filologìa. Fincài, ſincàu ec. (t. " M. Ipotecai ec.
Filològicu , ca agg. (T. G.), filologico. Findèus s. m. pl (de ſideos sp.) vermicelli.
Filòlogu, ga agg (T. G. ) amanti de sa lit Finèsa s. f finezza, favore, cortesia.
teratura, filologo, ga , erudito, ta. Finestra s. f. (t. r.) finestra. Ordini de fi
Filomèna s. f volat. (t. ital.) rosignuolo. nestras, ordine di finestre, luogo finestrato. M.
Ventana.
Filòni s. m. filone. Filoni de minerali, filone
di metallo, d' º" ec.
Finestredda s. f dim. (dd pron. ingl.) t r.
Filosofa s. f filosofessa. finestretta, finestrino. M. ventanedda.
Filosofài v. n. filosofare, ragionare filoso Finestròna s. f. accresc. (t. r.) finestrone. M.
ficamente. Po speculizai, e discurriri cun sei e ventanòni.
totu, speculare, discorrer seco stesso. Fingenti v. agg. chi fingit, fingente.
Filosofàli agg. filosofale. Fingidamenti avv. M. fintamenti.
Filosofastru s. m. filosofu de pagu valori, Fingidòri, ra v. m. e f. fingitore, trice.
Fingimentu s. m. fingimento. Po dissimula
f"
Filosofeddu s.
-
m. dim. (dd pron. ingl. fi
-
Flaria s. f. (t. r.) floride cinixu, chi bolat Flori s. m. fiore. Flori bessiu de su buttoni,
de su fogu, fior di cenere. fiore sbocciato. Flori de dognia mesi, sposa del
Flatosidadi s. f flatuosità, flatulenza. M. flatu. sole, calendula, fiorrancio. (Caltha calendula.
Flatòsu, sa agg flatuoso, ventoso. Fig. scia T. B.) Flori de crosu de cocciula, fiori di nicchi.
pidu, senza grazia, sgraziato, sguaiato, svene Flori spinniau, fiore sfilacciato. Flori di olia
vole, senza grazia . no abertu, mignolo, buccioline degli olivi. Fiori
Flatu s. m. flato, trullo, flatuosità, vento de spadoni, o tolipani burdu, monacucce. Scu
morboso. Tirai flatus, mandar flati. Fig. po diri flori, si narat de planta, chi hat manteniu
mala grazia, sgraziatag ine, svenevolezza . su fruttu, attecchire. Flori chi cumenzat aberriri,
Flatulènzia s. f. (t. fr. Med.). flatulenza. fiore, che comincia a sbocciare. Flori de pas
Flautèri s. m. (t. sp.) sonator di flauto. sioni, granadiglia, fiore di passione. Targ. Pigai
Flaufinu s. m. dim. flautino, corista. is floris inutilis a una planta, disfiorare. Flori de
Flautista s. m. flautista, aulèdo. latti, fiore, capo di latte. Flori de binu, spezia de
Flebotomia s. f. (T. G. Chirur.) arti de muffa, fior del vino. In su flori de is annus,
bogai sanguni, flebotomila. -
nel fior degli anni, dell' età. Essiri in flori,
Flebotomista s. m. (T. G.) sangradori, fle fiorire, fioreggiare. Coberriri de floris, spargere,
botomista . coprir di fiori. A flori di aqua, a fior d'acqua.
Flemma s. f flemma, spurgo del catarro, Bendidora de floris, fioraja. Flori de farra,
spettoramento, pituita t. lat. Po fiacca, addasiu, chi bolat foras de sa mola, fuscello, e friscello.
flemma, lentezza, tardità, giampagolaggine, Floridèsa s. f fioritezza, ornatezza. Floridèsa,
mancanza d' attività nell' operare. calidadi de stilu ornau, floridezza.
Fiemmàticu, ca agg abbundanti de flemma, Flòridu, da agg. florido, vago, fioriscente.
flemmatico. Po passienziosu, flemmatico, mo Floridiura s. f fioritura, florescenza.
derato, paziente, posato. Po poddosu, lento, Floriſerti, ra agg. chi produsitfloris, fiorifero.
tardo nell' operare, agiato, santagio. Florilègiu s. m. scebèru de is mellus cosas,
Flessibili agg. flessibile, pieghevole, cedevole, florilegio, antologia.
ſessuoso , arrendevole, chinevole. Florinu s. m. nuneda di oru de Florenzia ,
Flessibilidadi s. f flessililità, arrendevolezza, fiorino.
ccafevolezza. Floriri v. a. fiorire, sparger di fiori. Po flo
ressiri. M.
Flessibilmenti avv. pieghevolmente.
FLO FOG 28 f
Florista s. m. chi si dilettat de floris, fiorista. Fogaggiu s. m. sfogu de su sanguni, chi bes
Florittu s. m. dim. fiorellino, fiorello, fioretto. sit in sa cutis, espulsione. Un'atera spezia de
Floru, da agg. florido, vago, fioriscente, fogaggiu simili a sa zerra, chi bessit in facci a
fiorito. Drappu floriu, drappo fiorito. is pipius, fuoco salvatico. Omini, chi portat
Flotta s. f. armada de mari flotta, armata navale. in facci su fogaggiu cun pibislas arrubias causau
Flottiglia s. f. dim..flottiglia. de grandu calori de sanguni, uomo fegatoso.
Fluenti v. agg. chi fluit, fluente. Fogazza s. f. (t. cat.) focaccia, schiacciata,
Fluidèsa s. f fluidezza, fluidità, flussibilità, stiacciata. Fogazza de pasta sfogliada cun ous,
Flùidu s. m. umori, licori, fluido. berlingozzo. Fogazza cotta in fariſari, schiac
Flùidu, da agg. liquidu, fluido, liquido. ciata cotta sotto la cenere, o focaccia suc
Fluìri v. n. (t. lat. in usu) scolai, fluire, cenericcia. Fogazza de farra, farrata. Fo
scorrere, colare. Fluiri de nou, refluire. gazza cun gerdas, o cun ollu de porcu, stiac
Fluiu, da part colato, scolato. ciata unta. Donai una fogazza a conca, est
Fluminàda s. f fiumàna. donai unu colpu cun is manus unidas de
Fluminàli agg. fiumale, fiumatico, fluviale. longu po zaccarrai, dare una pacchina. Fo
Flumineddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) fiu gazza de civraxu, focaccia di cruscherello, o
metto, fiumicello, fiumicino. tritello . -
Flùmini s. m. (de flumen lat.) fiume. Flu Fogazzedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) focac
mini di eloquenzia, copia di dire, fiume d'elo ciuola, schiacciatina, stiacciatina, focattola.
quenza. Flumini abbasciau, fiume abbassato, Fogazzòna s. f. accr. stiacciatona.
Lettu arenosu de flumini, ghiareto, greto. S' Foghèri s. m. (t. cat.) azzargiu po battiri fogu,
abertura, chi si lassat in is pischeras de is flu fucile, battifuoco.
minis po passai is barcas, callone. Isula for Foghèri, ra agg. Scuppetta foghera, archibuso,
inada ind” unu flumini de ludu , o arena am che mai nega fuoco. Po fogosu. M.
muntonada, giàva. Scassai s aqua de unu flu Foghixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) fo
mini, donaiddi atera direzioni, inalveare l'ac cherello, focolino.
qua d'un fiume Truncu, o biga, chi serbit Fogliettu s. m. dim. (t. de s'usu) foglietto.
de ponti po passai su flumini, palancola, pancone. Fogliettu di avvisu, foglietto d' avviso. Po ga
Fluòri s. m. (t. usau de is Med.) flussu de setta. M. -
sa mardi, fluore, flusso della matrice. Fògliu s. m foglio. Fogliu de paperi, foglio
Fluscedàdi s f languidesa, floscezza, fievo di carta. Fogliu de pasta, o pillu, foglio di
lezza, languidezza. pasta, Furriai fogliu, voltar carta, e fig. cam
Flusciadùra s. f floscezza, fievolezza. biar sorte.
Flusciamenti avv. flosciamente, fiaccamente, Fogonèri, ra agg. M. infamadori, ra.
languidamente. Fogonittu s. m. vasittu de gliàuna, terra, o ra
Flùsciu s. m. M. flussu. mini cun maniga po usu de si calentai israanus,
Flùsciu, ia agg. debili, floscio, fievole, sner laveggio. Po cupixedda, caldanino, caldanuzzo.
vato, languido. Fogosamenti avv. focosamente, ardentemente.
Flussibili agg. chi fluit, flussibile. Po lubricu, M. Fogoseddu, dola agg. dim. (dd pron. ingl.)
Flussioni s. f scolamentu de umoris, flus focosetto.
sione. Flussioni de conca cun iscolu de catarru, Fogòsu, sa agg. focoso, ardente, caldo. Po
corizza. iracundu M.
Flussu s. m. flusso. Po diarrea, flusso di Fogu s. m. fuoco. Fogu lentu, fuoco lento.
ventre, diarrea, scorrenza, soccorrenza. Flussu Fogu gagliardu, fuoco di lione, Fogu, chi
de sanguni, emorragia, flusso di sangue. Flussu abbarrat allutu asuba de s' aqua, baldoria. Perda
biancu , flusso bianco, fluore della matrice. de fogu, pietra focaja. Battiri o ferriri fogu,
Flussu e reflussu de mari, fiotto, mara, flusso batter fuoco. Alluiri su fogu, accendere il fuoco.
e riflusso del mare. -
Appuntai fogu, appicciare, dar fuoco. Armas de
Foddèri s. m. maistu, chi fait is foddis, fogu, arme da fuoco. Su fogu crescit, hat pigau
manticiaro. forza, il fuoco avvalora. Su fogu zaccat, scu
Foddis, m. mantice. Foddi di asina, fiocine, pettat, strepitat, il fuoco crepita, croscia, scop
in plur. fiocini, buccia. Bogai su foddi a s a pietta. Su fogu cincidolat, il fuoco scintilla, fa
xina, sfiocinare. Foddi de pruna no cumplida, villa. Studai su fogu, spegnere, smorzare, estin
bozzacchio. Foddi de bertula, tasca . Foddis guere il fuoco. Stai de continuu calentendus in
de ferreri, mantice da fucine. Su portellittu de su fogu, covare il fuoco, covar la cenere. Miu
is foddis, animella , valvula . Su cannoni de rigai su fogu, sa braxa, sbraciare. Torrai a fogu
ferru de is foddis , bucolare. Tirai is ſoddis, ferru, ramini ec. rinfocolare. Pigai fogu, pigliar
mantacare , soffiar col màntaco . fuoco. Su fogu tenit, o stat tenendu, il fuoco
Foddittu s. nn. dim. mantachetto, mantacuz arde. Po incendiu, fuoco, incendio. Fogus arti
zo, manticetto. Foddittus pl po sulai su fogu, fizialis, fuochi lavorati, fuochi artifiziati. Donai
soffietto. fogu a s artifiziu, dar fuoco alla girandola.
Foddixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) M. Fogu de S. Elmu, o fogu erranti, chi si osser
foddittu . vat in is tempestadis, fuoco di Sant' Elmo; mc
Foga s. f (t. r.) impetu, foga, impeto, furia. teora ardente, fuochi fatui, castore e polluce,
Fogacciu s. m. M. fogaggiu. - capra saltante. Dogna aqua studat su fogu prov.
Fogadòni s. un. accr, fogu mannu, focone. ogni acqua spegne il fuoco. Pigai fogu metaf.
Fogadoni po festa, falò. Fogadoni po allegria, inqòietaisì, pigliar fuoco, adirarsi. Figur. Io
baldoria, fuochi d'allegreza . Fai una fogado discordia, essiri in su fogu, esser nel fuoco, in
ni, fare un falò, far la baldoria. Su runtoni continua discordia. Po famiglias: inci sunti tantos
de sa linna po su fegadoni, capannuccio. fogus, vi sono tanti fuochi, o famiglie. Po pa»
282 FOG FON
isioni amorosa, fuoco, passione. Acciungiri linna Fonocàntica s. f. " G. Dottrinali) arti de
a su fogu prov. mali a mali, giugner legne al dirigiri sa boxi reflessa comenti suggedit in
fuoco, arroger male a male. Potiri is manus s ecu , fonocantica .
in su fogu, modu de giuramentu, metter la Fonologia s. f. (T. G.) scienzia, chi dedusit
mano al fuoco. Bogai unu fogu a unu, una sa natura, e is propriedadis de su sonu de is
calunnia, cavare un cappellaccio a uno. No bessit principius geometricus, fonologia. -
fumu senza fogu prov. non gira il nibbio, che Fonti s. m. fonte, sorgente. Fonti battisimali,
non sia presso una carogna, dove è la buca, è fonte battesimale, battisterio, battistero. Fig. po
il granchio. Poniri a fogu e a sanguni, mandai origini, fonte, principio, origine. -
in ruina, soqquadrare, rovinare, metter a soq Fontixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) fon
quadro, a rovina. Postu a fogu, e a sanguni, ticella, fonticina. -
fiamma salsa. Fogu de Sant'Antoni, malada, Foradedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) fosse
fuoco sacro, formica. Foguterra, mali, chi bessit rella , fossicella . Giogai a sa foradedda cun
a is ipius in su sezzidroxu, intertrigine. nuxedda, o ballinas de cera, chi arruant a
Folada s. f folata. Una folada de pillonis, inturu, giuocare alla buca. (V. Ludov. Vivo. )
una folata di uccelli. -
Foràneu, ea agg foraneo. -
Foliaceu, cea agg. (t. ital.) chi portat pillus Foras, avv. e prep. fuora, fuor, fuore, fuori.
comente sa cibudda, foliacco. Foras de tempus, fuor di tempo. Foras de
Folla s. f foglia, fronda. Folla piccada, foglia mesura, de manera, fuor di misura, di modo,
seghettata, dentellata, tagliuzzata. Si est fatta oltre misura, oltre modo, soprammisura, so
a pizzus simili a sa trinetta, smerluzzata. Folla prammodo. Foras di ordini, alla spicciolata,
de lattia, cardu, cauli ec. sa parti prus dura spicciolatamente. Essiri foras de sei, esser fuor
de sa folla, costola. Folla chi est accanta de su di se, o di senno.
flori, brattea, foglia florale. Folla, chi bessit in Foraschè, e foraschì avv. fuorchè , altrochè,
sa basi de is follas, stipula. Folla de su sprigu salvo, eccetto.
cumposta de stangiu e argentu biu, chi si ponit Forasdenòsu s. m. si narat de su tiaulu,
in su cristallu po rappresentai is oggettus, foglia. tentennino.
Folla de cibudda, " Follas frangia Forastiu, ia agg. (t. r.) intrattabili, fora
das, fattas a frangia, foglie frangiate, o a falpalà. stico, rubesto. Pilloni forastiu, uccello esotico.
Folla era s. f erb. chi tessit, (t. r. di eura Forceddu s. m. (dd pron. ingl.) t. r. M. chirrioni.
cat.) edera, ellera comune. (Hedera Ilelix Linn.) Forensi agg. de su foru, forense.
Folla de funtaneddas. M. folla era. Forèsi s. m. MI. orbaci.
Folla di opus erb. giuschiamo. (Iiyoscyamus Forgiadori v. m. (t. sp.) componitore.
albus, et niger. Linn.) - Forgiai v. a. (t. sp.) foggiare, formare -
Folla S. Maria, erba odorifera, chi si colti Forgiai mincidius, macchinare, inventar bugie.
vat in is giardinus, menta romana, non la greca. Forgiai (T. de Ferreri) donai forma in grussa
Matt. balsamita , o erba S. Maria Targ ( la a unu pezzu de faina. v. gr. a una crai ec.
nacetum Balsamita. Lin.) formare, dar forma ad una chiave ec.
Folla de spremi, erba. lingua cervina, Forgiau, da part. ſoggiato, formato.
Follàggiu s. m. fogliame. Po traballu fattu a Forma s f figura, forma, foggia, figura.
follas, fogliame. -
Forma po fai figuras de terra, o de ghisciu,
Follàmini s. m. fogliame. cavo. Forma scavada in s oru de mari po fab
Follettu s. m. spiritu follettu, folletto. Fai liricai, calafatai, o in pixai de nou is bastimen
su follettu a totus, domai impertinenzia, inquie tus, cantiere. Po T. Filosoficu, chi donat s es
tare, molestare, tormentare. Fai su follettu in siri a sa cosa, forma Po modellu, forma,
sens, neutr. insolentire, fare il folletto, il diavolino. norma, modello. Po faizioni, forma, guisa,
Follitta s. f. dim. foglietta Follitta de paperi, fazione. Po fossu de plantai plantas. M. fossu .
s' ottava parti de su fogliu, facciuola, quartino. Po fossu de plantai cosas, o meloni ec. formella.
Follixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) fron Forma, o pezza de casu , forma di cacio.
detta, foglietta, fogliuccia. Formas de sabata, le forme. Fai formas po
Follixeddu s. m. (dd pron. ingl.) diminut. " sermentu, soggrottare, scassar la terra,
de follu, o fogliu, fogliuzzo. -
vorar le fosse per le viti.
Follosu, sa agg. carrigu de folla, foglioso, Formabili agg. formabile.
frondoso. Formadamenti avv. formatamente.
Follu s. m. M. fogliu . - Formadòri v. m. e ra f, formatore, trice.
Fomentàdòri v. m. e raf (t. de s'usu) in Formài v. a formare, foggiare, dar forma.
gitadori, fomentatore, trice . - - - Formai unu processu, un assediu, formare,
Fomentai v. a. (t. ital. in usu) eccitai, fo ordinare, disporre un processo, un assedio.
mentare, incitare, indurre, promuovere. Po ap Formai unu giovunu, dirozzare un giovine,
plicai fomentu, fomentare, applicar fomento. scozzonarlo, ammaestrarlo.
Fomentàu, da part. fomentato, scaldato con Formàli agg. formale.
fomento. Fig. incitato, indotto, eccitato. Formalidà di s. f formalità.
Fomentazioni s. f. M. fomentu . Formalista s. n. formalista, che sta sulle for
Fomentu s. m. (t. de s'usu) po stuffa, fo malità.
mento, stuffa. Po remediu corroboranti, fornen Formalizzaisì v. n. p. offendirisì, formalizzar
to , fomentazione. si , prender a male.
Fòmiti s. m. (t. lat. in usu) ſig. impressioni, Formalmenti avv. formalmente.
chi lassat in s'anima su peccau, fomite del pec Formamentu s. m. formamento.
cato. Po esca defogu, esca, fonite. Formanti v. agg. formante.
FOR - FOR 285
Fortunadamenti avv. fortunatamente, avventu Fossu di aqua, e ludu, aundi s' imbruscinant
ratamente, avventurosamente. is porcus, pozzanghera, e pozza. Fossu asciutta
Fortunàu, da agg. fortunato, avventuroso, po usu de gherra, aundi algunus muschetteris
felice. podint tirai orizzontalmenti senz' essiri bistus,
Fortuneddas. f. dim. (dd pron. ingl.)fortunella. capponiera. Fossus a ingiriu de muraglia, car
Foru s. m. foro. Foru internu, i esternu, bonaja. Fossu o recipienti de immundizias, bot
foro interno, ed esterno. Foru de una scena, tino, pozzo nero, fogna. Fossu prus profundu,
sa parti in facci a sa platèa, foro della scena. che largu, buca. Fossu po ghettai braxa, bra
Forza s. f forza. Forza de stilu, forza, vibra ciajuola. Cillu de fossu, greppo. Fai fossu po colti
tezza di stile. Cun forza, con vibratezza. Pigai vazioni, fognare il terreno, far fogne, o smal
forza, avvalorare, avvalorarsi, prender forza. tito d'acqua. Fai fossus po plantai bingia, sog
Poniri a forza, metter a stretto. A forza avv. grottare, diverre, scassar la terra, lavorar le
a sodo, fortemente. M. a podestu. A forza, fosse per le viti. Fai fossu si narat de chini si
per forza, o a per forza avv. malgrado, mal serbit de su dinai allenu fidau po depositu, far
volentieri, a mala voglia. A forza de colpus, a una buca. Guastai fossus, scassare, guastare
furia di percosse. i fossi.
Forzadamenti avv. forzatamente, sforzatamente. Fotometria s. f. (T. G. de s' Ottica) trattau
Forzadòri v. m. forzatore. de su modu de mesurai sa luxi, fotometria.
Forzài v. a. astringere, costringere, obbligare, Fotòmetru s. m. (T. G. de s'Ottica) strum.
violentare, sforzare, forzare. Forzaisì. M. po mesurai sa luxi, fotometro, lucimetro.
sforzaisì. Foxi s f sbuccadura de flumini in mari, foce.
Forzamentu s. m. forzamento, costrignimento. Foxilàda s. f (t. b.) si usat figurad. po indi
Forzàu s. m. forzato, galeotto. Accappiai is cai un unioni de prus personas, e ordinariamenti
forzaus impari, abbrancare, metter in branco, de feminas de vulgu, i concurrint a unu certu
legar la branca dei galeotti. logu po discurriri, e quistionai, crocchio. Una
Forzàu, da part. forzato, sforzato, obbligato, foxilada de feminas, un crocchio di donne.
eostretto, violentato. Po eccessivu, forzato, Foxilèri s. m. novelliere di favole.
eccessivo. Foxili s. m. focolare. Storias de foxili, ne
Forzosamenti avv. forzosamente. velle favolose.
Forzòsu, sa agg. forzoso, forzuto, robusto. Frà, s. m...T. chi si donat a is Religiosus in
Po cumbenienti, necessario, conveniente. Est logu de fradi, frà, frate. -
forzosu fai custu, conviene, è necessario far Fradi s. m. fratello. Fradi carrali, fratello
questo. i", Fradis de totu unu partu, o a una
Forzùdu, da agg. (t. sp.) forzoso, vigoroso, renti, gemelli. Trattaisì de fradis, essiri conente
robusto . fradis, affratellarsi,
Fosfatu s. m. (T. Chim.) sali, chi resultat de Fradili s. m. cugino, consobrino, Fradili car
s' unioni de s' acidu fosforicu cun alguna basi rali, cugino fratello. -
forza de sust. s' intendit su mercuriu, su Fraghixeddu s. m. dim. (dd pron, ingl.) odo
zulfuru, is metallus ec. si si bogant de asutta rinº, odorettuccio, odoruzzo. Po piticu fragu
terra, fossile. malu, siterello, odoruzzo cattivo.
Fossixedda s. f. dim (dd pron. ingl.) fossa Fràgili agg. fragile, cadevole, labile, caduco,
tella, fosserella, fossicella, fossicina. Fossixedda ſale. Sa carri est fragili, la carne è fragile,
semicirculari fatta a su pei de is arburis po Po facili a si segai, frangibile.
ghettainci ladamini ec. rosta. Lastr. Fragilidàdi s. f fragilità, fralezza, caducità,
Fossixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) fossa debolezza, fragilezza. Po facilidadi a si segai,
tello. Fossixeddu, aundi currit s'aqua, gorello. frangibilità.
Po lacunedda di aqua de is arrugas, pozzanghera, Fragilmenti avv. fragilmente, debolmente,
osteria dei cani. i" de su murru su fralmente.
periòri, filtro. T. Anat. Po is fossixeddus de is Fragnòculu s. m. saltimbanco, cantambanco p
Fragranzia s. f (t. de s'usu) odori suavi, Fraschetta de gen. com. si narat de giovunu,
fragranza. o giovana pagu giudiziosa, ceriuolo, chiappo
Fragu s. m. odore, sentore. Fragu bonu e lino, fraschetta. Po telargiu de stamperia,
suavi, fragranza. Fragu de binu malu, sito del fraschetta.
vino ec. Targ. Su fragu, chi pigant is canis a Fraschettu s. m. M. fraschetta .
sa fera in cassa, usta. Fragu de concia, chi Fraschittu s. m. dim. fiaschetto di terra.
tenit s olia mesu perdia, lezzo di cuoio bagna Frascu s. m. (t. sp.) fiasco, fiasca di terra.
to. Fragu de attuffau, chi tenit sa pezza sca Attuaisì su frascu, li a bruncu , appiccar la
lentada in bertula , sito di riscaldato. Teniri. bocca al fiasco.
fragu de attuffau, aver sito di riscaldato. Te Fràsia s. f frase.
niri fragu de rosas, saper di rose, De fragu Frasiadòri v. m. fraseggiatore.
leggiu agg. fiatoso. Po notizia, o indiziu. M. Frasiai v. a. usai frasias, fraseggiare, usar
Fragu leggiu , sito. frasi.
Fraizzu s. m. foruscito. Frasiamentu s. m. fraseggiamento.
Frambòise s. f. spezia de mura arrubia de Frasianti v. agg. fraseggiante,
fai cunservas po soi. , framboise, Frassàda s. f. (t. sp.) coperta di lana, boldrone.
Frammasòni s. m. franmassone, libero mu Frassu s. m. arburi, frassino, nocistio. Targ.
ratore . (Fraxinus excelsior. Lin.) Su prus piticu, fras
Frammenteddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) sino minore, orniello. Targ. (Fraxinus ornus.
frammentuccio. Lin.) Boscu de frassus, frassineto. In algunus
Frammentu s. m. (t. de s'usu) pimpirina, logus ddi narant ollastu de flumini.
frammento. Frastimadòri, ra v. m. e f. maldicente, che
Franca , faidda franca, farla a man salva. impreca.
Francas s. f. pl. (t. r.) sunt is gancius po" rastimài v. a. (t. cat.) imprecare, maledire.
scai alguna cosa arruta a sa gisterra, graffio, Frastimàu, da part. maledetto.
raffio. M. gancius. º Frastimu s. m. imprecazione, maledizione.
Francamenti avv. francamente, liberamente, Fratàju, ja agg. amigu de paras, fratajo.
apertamente, ingenuamente, spiattellatamente, Fraternàli agg. fraternale.
alla spiattellata, alla spianacciata. Fraternamenti avv. fraternamente.
Franciscànu, na agg francescano. Fraternidàdi s. f fraternità, fratellanza. Pe
Franchèsa s. f. (t. sp.) franchezza, disinvol cunfraria, fraternita, confratèrnita.
tura . Po coraggiu, franchezza, ardimento, Fraternu, na agg. fraterno, fratellevole.
bravura. Po esenzioni, franchezza, esenzione, Fratescamenti avv. fratescamente.
franchigia, libertà. M. franchigia. Fratescu, sca agg. fratesco.
Franchigia s. f. (t. de s'usu) franchigia, Fraticìda s. m. e f uccisori de fradi, fraticida.
esenzione . Fraticìdiu s. m. fraticidio.
Francu s. m. muneda de franzia, franco. Fratismu s. m. (t. de s'usu) su stadu fra
Francu, ca agg. liberu, franco, libero, esente. tescu, fratismo.
Po coraggiosu, fa" , ardito, aperto, intre Frattempus s. m. intervallo. In su frattempus,
ido. Francu in is maneras suas, disinvolto. avv. nel mentre. In custu frattempus, in questo
fia de portu, franco di porto. Fai francu, mentre. In su frattempus chi, " mentre che.
far franco, francare. Frattùra s. f. (t. de s' usu ) segadura cun
Francusìna s. f. (t. r. e cat.) dolori colicu. M. isforzu, frattura.
eolica . Po una spezia de conchiglia de mari, Fratturàu, da agg. (T. Chirur. de s' usu)
cancello. Matt.
fratturato.
Frandigài (t. r.) M. lusingai. Frau (t. r.) M. ferreri.
Frandigu (t. r.) M. lusingu. Fraudài v. a. (t. de s'usu) ingannai, frau
Franeticài v. n. M. freneticai . dare, defraudare.
Frangèri s. m. frangiajo. -
Fraudau, da part. fraudato , defraudato.
Fràngia s. f frangia, cerro. Frangia a nuus, Fràude s. f. (t. de s'usu) furberia, fraude,
oerro a frangia di nodini. Frangia de bistiri frode. Fraude, o contrabbandu de gabella,
militari de sa cintura in basciu , cinciglio. Or frode. Fraude coberta, coperchiella.
nau de custa frangia, accincigliato. Frangia de Fraudulentu, ta agg. (t. de s'usu) inganna
una pezza de tela, frangia, cerro. Frangia de dori, ra, frodoso, fraudulento, ta, fraudatore ,
biancheria , balzana. Frangia, chi portat in trace .
poias unu bistiri , bordo, balzana . Fràulas s. f. pl. planta erbacea, fragole.
Frangiài v. a. guerniri de frangia, o de pre Fraulas biancas, arrubias, muscadeddas, fra
fagliu, frangiare, frangionare, contornar di gole bianche, rosse, moscadelle ec.
frangia, di balzana. Fraziòni s. f. (T. di Arimm. in usu) frazione.
Frangiàu, da part. frangiato, ornato di frangia. Redusiri is frazionis, schisare. Reduzioni de
Franzesìglia s. f flori, anemone, anemolo. frazionis, schiso.
Franzesismu s. m. manera franzesa, france Freatologia s. f. (T. G.) trattau de is aquas
sismo, franzesismo. Usai ſranzesismus, fran de is funtanas, freatologia.
zeseggiare. Frèccia s. f. freccia, strale, saetta. Freccia
Franzèsu, sa agg. francese, e franzese. Mali de mostra, lancetta. Stuggiu de freccias, tur
franzesu, mal venereo , lue venerea . casso , carcasso . Tacca de freccia, cocca.
Frasàriu s. m. regorta de frasias, frasario. Poniri sa funi in sa tacca de sa freccia, accoc
Frascadròxa (t. r.) M. devantali. care, incoccare, metter la corda nella cocca.
Frascherìa s. f. (t. cat.) capresteria, vivezza Frecciàda s. f colpu de freccia, frecciata ,
licenziosa. Po bagatella. M. Sdellata .
M m
286 - FRE FRE
cia, t. de s' usu modernu. Corria, portamorso. Frài v. a. inguidalesciare, far dei guidalesci.
Imbuccadura, morso, frenella. Frontali, fron Friargiu s. m. febbraio,
tale. Murrali, museruola, frenello. Suttabarba, Friàu, da part. inguidalesciato, inguidalescato.
soggòlo. Redina, redine, redina. Su nuu, o Fricassàda s. f fricassìa; Fricassada de inte
attacca dura de su frenu, ceppo, nodo del freno. stinus de vitella, lampredotto. Fricassada de
Testera, o conca de su frenu, testi ra. Turni zugus e frisciùras de puddas, e caboniscus,
gliu logu, aundi s attaccat sa redina, voltoſo. pilonis ec. cibrìo.
Cambeddas, aste della briglia. Cabizzinas, re Fridamenti avv. freddamente. Fig lentamente,
dini della briglia. Po sa parti de su frenu, chi senza vivezza, eſi -
si tenit in manus a cuaddu, predeila. Sa cade Fridixeddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)
nitta, catenella della briglia. S aneglia, can freddiccio.
panella. Scudettu de frenu " o de lottoni, Fridu s. m. chi no narat ateru, che friduras,
borchio. Su maistu de is iscudettus, borchiajo. freddurajo.
Maistu de frenus, frenajo, briglioſo. Infrenai Fridu, da agg freddo, frigido. Fridu fig. de
su cuaddu, imbrigliare il cavallo. Pigai, o bogai " grazia, infaceto, freddo. Donaindi una
su frenu a su cuaddu, sbrigliare il cavatto. Su ferru rida, e una calenti, darne una calda, e una
tundu de sa cambedda fatta a essa, aundi est fredda.
attaccada s' arbuda, esse. S' ogu de sa cam Fridùra s. f freddezza, freddura, gelidezza,
bedda, occhio dell'asta, buco che è nella guar frigidezza. Fridùra estrema, agghiacciamento,
dia dove si attaccano i portamorsi. Su gan gelo, agghiadamento. Po indiferenzia, M. Fri
cittu , aundi s' attaccat s arbuda, rampino. dura fig. si narat de persona chi narat friduras,
Senza frenu, sbrigliato. Strappada de frenu, freddurajo. . - - -
sbrigliata, sbrigliatura, sbarbazzata. Frenu Friga friga avv. andai friga friga accostaisì a
mannu, briglione. A frenu bambulu, a briglia unu preghendu, soffregare, andar soffregando.
allertata. Tirai su frenu a su cuaddu , tirar Frigàda s. f frego. Donai una frigada de
la briglia al cavallo. Frenu, chi si ponit a is fueddus a unu , fare un frego a uno, smaccarlo,
cuaddus po sa terza infrenadura, uliva. Frenu svergognarlo. - -
po scussai unu cuaddu, brigliozzo. Arroiri su Frigadedda s. f. din.(dd pron. ingl.)piccol frego,
frenu po ira ſig. rodere i chiavistelli. Fueddai Frigadrò vu s. m. zapulu po frigai pingiadas,
senza frenu, favellare senza barbazzale, senza platus ec. strofisicciolo.
riguardo, senza ritegno. Fai mazziai frenu a Frigadira s. f fregatura, lisciatura, strebbia
unu, fare arrovellare, arrabbiare, agitare, tezza. Frigadura fatta po puliri, strofinatura.
far rodere il freno ad uno. stropicciatura. Frigadura de peis, scalpiccìo,
Frequentadòriv. m. frequentatore, frequentante. scalpicciamento, scalpitamento. - -
FRI FRI 287
Frigaduredda s f dim. (dd pron. ingl.) fre Pintai a friscu in biancu, o nieddu, dipingere
gatina, stropicciatella, strofinatina , leggier di sgraffio, o sgraffito, sgraffiare. Poniri in
fregamento. friscu, o infriscai cun sa nì , annevare, rin
Frigài v. a. fregare. Frigai cun manu, trat frescar con neve.
tendus de cosas, chi si bolint puliri e limpiai, Friscu, ca agg. fresco. Ou friscu, uovo fre
strofinare, stropicciare. Frigai cun perda tosca, sco. Pani friscu, pan fresco. Po no cansau,
appomiciare, stropicciar colla pomice. Frigai a fresco, non affaticato, riposato. Po nou, fresco,
pagu, soffregare. Frigai unu cuaddu cund unu novello, recente. Stau friscu deu, sto fresco io.
mazzu de fenu, stropicciar un cavallo con un Pintai a friscu est pinta asuba de s'intonacau
tortoro di paglia. Frigai, o pistai cun is peis, no asciuttau , dipingere a fresco, sopra l'into
scalpicciare, scalpestare con istropiccìo di piedi, naco non rasciutto; Pintura a friscu, pittura a
scalpitare. Po su pulirisì, chi faint is feminas, fresco. Po sanu, fresco, vegeto, di buona cera.
imbellettare, lisciare, porre il liscio, stropicciare, Frisciura s. f frescura, freschezza .
strebbiare. Frigai sa manu in terra, affogai, o Frisu s. m. (T. de Piccaperd.) zofolo, zo
sopprimiri su disigiu ardenti de alguna cosa, chi foro, fregio d'Architettura.
est impossibili a dd' otteniri, spuntar la voglia. Frittàda s. f frittata. Frittada cun fittas de
Frigai sa mardi a unu. M. mardi. Frigaisì v. presuttu, frittata con zoccoli. Has fattu una
l'. "ai. strofinarsi, stropicciarsi. Po su fri frittada, hai fatto una frittata. -
aisì, chi faint is feminas, imbellettarsi, imbel Frittadedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) frittatina.
ttirsi, azzimarsi, lisciarsi, stropicciarsi, streb Frittadòna s. f accresc. frittatone.
biarsi, fregarsi, strofinarsi. Femina, chi si frigat, Frittedda s. f frittella , frittellina.
strebbiatrice, lisciatrice, lisciarda, lisciardiera. Frittu, tta part fritto.
Frigamentu s. m. fregamento. Frigamentu Frittùra s. f frittura. Frittura de” pasta,
liggeri, soffregamento. Frigamentu de su pisci frittume di pasta.
ghettendu is ous, fregola Po puliri, strofina Frivolu, la agg. (t. ital. in usu) de pagu
mento, stropicciamento. Frigamentu frequenti, importanza, frivolo .
strofinìo, stropiccìo. l" s. m. (defrigus lat.) freddo, freddura.
Frigàu, da part. fregato, lisciato, stropic Frius rigorosu, o eccessivu, freddo rigido, ge
ciato, strebbiato, imbellettato, strofinato, azzi lone, siato, ghiaccio, ghi fredo acutis
5
Frioròsu, sa agg. chi sentit frius, freddoso, Fromentu (t. r.) M. fermentu .
freddoloso. Fromigheddas s. f. dim. (dd pron. ingl.) M.
Friri v. a. friggere. Friri fig. friridda a unu, formigheddas.
burlaiddu, accoccarla a uno, sonargliela. Fri Frondiſeru , ra agg (t. ital.) frondifero.
riv. n. friggere, ribollire. Fròngia (t. r.) M. frangia.
Frisa s. f. erb. ceppica. (Erigeron visco Frontàli s. m. frontale. Frontali, mancia
sum . Lin.) bianca, chi portat su cuaddu cumenzendu de
Frisadiura s. f. arricciamento di capelli, cre su fronti finzas a su nasu, cometa.
spamento. Frontèra s. f. M. frontiera.
Frisài v. a. arricciare, arrizzare i capelli, Fronti s. m. fronte. De duus frontis, bifronte,
fare i ricci. Fronti frunziu, fronte rugosa. Stai a fronti a
Frisamentu s. m. M. frisadura . s' enemigu in battaglia, fronteggiare, stare a
Frisàu, da part. arricciato. fronte al nemico, tener la puntaglia. Fai fronti
Friscamenti avv. frescamente, recentemente , a unu, stare appetto con uno, contraddirgli in
novellamente. presenza, sostenere in faccia.
Friscanti s. m. (t. ital.) pintori, chi pintata Frontièra s. f. (t. ital. in usu) frontiera.
friscu in muru no asciuttu , frescante. Frontispiziu s. m. frontispizio.
Frischettu ) s. m. dim. frescolino, piccol Frontissa s. f. (t. cat.) cerniera. Frontissa a
Frischixeddu / fresco, fresco moderato. coa de arrundili, cardine. Frontissas, o ſircis
Frischixeddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) de burò, o scriania, mastietti da scrittoio, o
freschetto, alquanto fresco. -
scrivania .
Frisciùra s. f. (t. cat.) corata, coratella. Frontissài v. a. armai de frontissas, o de
Incontras ossus in sa frisciura, prov. la zuppa fircis, mastiettare.
ti fa nodo. Fai arruiri sa frisciura, far cascare Frontixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.)
la coratella . -
fronticino, -
Frisciuredda s. f. dim. (dd pron. ingl.) co Frontòni s. m. (t. de s' usu) lastra de ferru
ratellina Frisciuredda de pillonis, de piscis, in is gimineras po reparu de su muru, frontone.
e di angionis, coratella . Frosa s. f. (t. r.) frosa de palla, pagliuca,
Friscu s. m. fresco, freschezza, freddo pia pagliucola. -
Frugàli agg. (t. de s'usu) moderau, frugale, fruttas cumenzant a si siccai, o abortiri, le frutte
sobrio, parco. cominciano a imbozzacchire, avvizzare, avvizzire,
Frugalidàdi s. f. (t. de s' usn) temperan a divenir bozzacchi, a diventar vizze. Frutta
zia in su biviri, frugalità, parcità, moderanza imbraxada, chi cumenzat a coiri, e si narat de
nel vivere. s axina niedda, e de sa figu niedda, frutta in
Frugalmenti avv. (t. de s'usu) frugalmente, vejata. Frutta, chi cumenzat a murrinai t. r. o
sobriamente. a imbraxai, frutta che comincia a invajare.
Frumentàriu, ria agg (t. de s'usu) fru Regatteri de frutta, fruttajolo. Sa portada de is
mentarlo. fruttas a sa mesa, il messo delle frutte.
Frunda s. f. (t. r.) M. passiggia. Fruttai v. n. fruttare, render frutto. Po pro
Frunza s. f. grinza, ruga, crespa. Is frunzas dusiri, fruttare, produrre.
de sa camisa, le grinze della camicia. Fai frun Fruttau, da part fruttato, che ha dato frutto.
zas, increspare, far crespe. Is frunzas de is Fruttèra s. f. platu po bogai sa frutta a sa
bistiris, le pieghe, le grinze degli abiti. mesa, fruttiera.
Frunzidùra s. f. e frunzimentu, increspatura, Fruttèri s m. regatteri, chi bendit fruttas,
increspamento, raggrinzamento, crespezza, cre fruttajolo.
spamento. Fruttiferu, ra agg. fruttifero, frugifero, frut
Frunzimentu s. m. M. frunzidura. tevole, fruttifico.
Frunziri v. a. raggrinzare, increspare, con Fruttificai v. n. fruttificare. M. fruttai.
trarre. Frunziri su murru, torcere il grifo, Fruttificanti v. agg. fruttificante. M. fruttiferu.
arricciare il muso, fare il grugno. Frunzirisì Fruttificau, da part. fruttificato. M. fruttau.
n. p. aggrinzare, divenir grinzoso, raggrinzarsi, Fruttivoru, ra agg. (t. de s'usu) si narat de
incresparsi, contrarsi, rugare. Sa facci si frun insettu, chi devorat is fruttas, fruttivoro.
zit, il volto si raggrinza. Frunziri una camisa, Fruttixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) frut
far le pieghe, far le grinze ad una camicia. terella.
Po frunziri su fronti. M. incillirisì. Fruttixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) frut
ticello.
Frunziu, da part aggrinzato, increspato, rag
grinzato, contratto, arricciato. Fruttu s. m. frutto pl. frutti, le frutte. Fruttu
Frunzu, da agg arrunzau, grinzoso, infrigno, de is arburis, pomo, frutto. Po renta, entrata,
grinzo, crespo, cresposo, rugoso. Becciu frunziu, frutto, rendita. Po utilidadi, frutto, profitto,
vecchio grimo, o grinzo. utile. Po interessu, frutto, interesse.
Frunzisedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) grin Fruttuài, ſruttuàu ec. M. fruttai.
zetta, rughettina, crespolo. Fruttuosamenti avv. fruttuosamente.
Frùschiu, erba. M. piscialettu . Fruttuòsu, sa agg. fruttuoso, utile, profittevole.
Frùscina s. f strum. de ferru po cassai pisci, Fua s. f fuga, velocità. A totu fua, a spron
fiocìna, pettinella. battuto, a tutto corso.
Fruscinài v. n. e fruscinaisì n. p. muoversi, Fueddadori v. m. parlatore, favellatore.
dimenarsi, divincolarsi. Po su fruscinai de su Fueddai s. m. parlare, discorso, favella, ra
pisci in s'aqua, guizzare, sguizzare. Fruscinai gionamento.
cun is peis, guizzar co' piedi. Fueddài v. a. favellare, parlare. Fueddai
Fruscineddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) succintu, brevi, parlar laconico, succinto. Fued
frugolo, frugolino, vivace, che non può star dai sodu, favellare in sul saldo, considerata
fermo, irrequieto. mente. Fueddai mesu a scusi, e a trattus , fa
Fruscineddu, dda agg. dim. (t. r.) M. pibi vellar cincischiato, addentellato, a pezzi. Fued
rùdu, da . dai foras maschera, liberamenti, parlare senza
Fruscinèri s. m. piscadori, chi usat sa fruscina barbazzale. Fueddai is ogus a unu, favellar
in piscai, fiociniere. gli occhi a uno. Fueddai gregu, in modu de
Frùscinu s. m. dimenìo, guizzo. no essiri intendiu, favellare in gramuffa, fra denti.
Frùsciu s. m. spezia de giogu de cartas, Fueddai seriamenti, parlar sul sodo. Fueddai
frusso, frussi. spediu e distintu, parlare stagliato. Fueddai in
Frusiàda s. f. (t. r.) M. zumiadura. gutturu, parlare in gola, barbugliare. Fueddai
Frusiài v. n. (t. r.) M. zumiai. in basciu , a sutta boxi, bisbigliare, susurrare,
Frusianti v. agg. (t. r.) M. zumianti. parlar piano, sotto voce. Fueddai a subentu,
Frùsiu s. m. (t. r.) M. zumiu. a s'aria, scagliar le parole al vento, parlare
Frusta s. f. (t. de s'usu) fuettu po castigai is inutilmente, parlare al bacchio. Fueddai in dia
malfattoris, frusta. logu, dialogizzare. Fueddai atrevidamenti, o
Frustadòri v. m. (t. de s'usu) frustatore. troppu liberamenti de is fattus allenus, sfrin
Frustadùra s. f frustatura. guellare, parlare arditamente dei fatti altrui.
Frustài v. a. (t de s'usu) frustare, dar la Fueddai senza timu, anfanare a secco, parlar
frusta, la fustigazione, da ubbriaco senza aver bevuto . Fueddai cun
Frustàu, da part. (t. de s' usu) passillau, calori, far chiasso, parlar con calore. Fued
frustato. dai cun cautela, parlar riserbato. Fueddai
Frùtici s. m. (t. de s'usu) arburedda, frutice, strumcau, no icit , parlare smoz
arbusto. zicato , cincischiato. Fueddai stentadamenti ,
Fruticòsu, sa agg. (t. de s'usu) fruticoso. e casi acchicchiendu , incoccarsi parlando,
Frutta s. f frutta. Frutta birdi, a mesu cot proferire a stento. Fueddai disonestamenti,
tura, frutta abbozzaticcia, abbozzata. Frutta sboccare, parlare sboccatamente, sbalestrar
ferta, guastada de sa nebbia, frutta annebbiata. laidezze. Fueddai po sfogu , sbroccare. Fued
Frutta, o flori, chi benit foras de tempus, no dai foras de propositu, annestare in sul
vellizia. Fruttas geladas, confetti diacciati. Is secco. Fueddai a traversu, o foras de pro
FUE FUL 289
positu, ciaramellare. Fueddai senza funda scoviai, svertare. Fuliaindi de unu vasu su
mentu, anſanare, anfaneggiare, parlar senza liquori, rovesciarlo, versarlo. In sens. neutr.
ſ" . Fueddai barbaru ammesturendu versare. Fuliaisì n. p. usau cun su riempitivu
inguas, fare il farlingotto. Fueddai affettada indi, fuliaisindi trattendu de mesura subrabbuu
menti, parlare affettatamente, in punta di for danti, ch indi bessit de su vasu o recipienti,
chetta. Fueddai apponziadamenti, cun addasiu traboccare, straboccare, versar fuori per la bocca.
affettau, ponzare, parlare a spilluzzico, fa Fuliàu, da part. buttato, gettato via, trai oc
vellare cacatamente. Fueddai suspu, parlare cato, straboccalo, versato.
in gergo. Fueddaisì impari v. r. abboccarsi. Fulminadòri, ra v. m. e f fulminatore, trice.
S' attu de si fueddai, abboccamento. Fueddai Fulminài v. a. fulminare, percuotere col
repitendu sillabas, fueddus, favellar collo stràscico. fulmine. Fig. sentenziai cundennendu, fulminare,
Fueddàu , da part. parlato. sentenziare condannando. Fulminai una sco
Fueddu s. m. parola, detto, termine, voca muniga, fulminare una scomunica. M. scomunigai.
bolo, dizione, motto. Fueddu piccanti, detto Fulminanti v. agg. fulminante, fulminoso.
pungente, zaffata. Perdiri su fueddu. o lingua, Ogus ſulminantis, occhi fulminanti.
beniri mudu, perder la favella, ammutare, Fulminàu, da part. fulminato.
ammutire, ammutolire, ammutolirsi. Nega su Fulminaziòni s. f fulminazione. -
fueddu a unu, tener favella a uno. Pappaisinci Fumacèra s. f.mardina, musca. M. imbriaghera.
is fueddus, fognar le parole, ammozzarle, man Alzai a conca sa fumacèra ſig. saltare il grillo
giarle. Benini a fueddus, a disputa, attaccar a uno, imbronciare, imbroschire.
lite ad uno , venire a contesa di parole, pren Fumàda s. f affumicamento, affumicata,
der gara con uno. Giogu de fueddus, bisticcio. fummigio, fummigazione. Po signali donau cun
Fueddus inutilis, borra di parole. su fumu, fummata.
Fuettu s. m. (t. fr.) sferza, scudiscio, fru Fumài v. a. fummare. Fumai sa pipa, pipare,
stino, frusta da cavallo. Arropai a fuettu, sfer fummar tabacco.
zare, scudisciare, scoreggiare. Colpu de fuettu, Fumajòlu s. m. fummajolo, e fummajuolo.
scoreggiata. Fumazzu s. m. fummacchio, fummicazione.
Fuga s. f. (t. ital.) fuga. Fuga, o filera di Fumentài v. a. M. affumentai, o profumai.
aposentus, fuga di stanze. Fuga t. Music. can Fumentu s. m. suffumigio.
tidadi de notas, fuga. Fumiadòri v. m. muzzioni, o carboni no
Fugàci agg (t. de s'usu) fugace, fuggevole, beni allutu, chi fait fumu, fummajuolo.
fuggente, transitorio. M. passeggeri. Fumiài v. n.fummare, fummicare, farfummo.
Fugacidàdi s. f. (t de s'usu) fugacità, rat Fumister s. m. erb. s” arrubiu, fumnosterno
tezza . M. rapidesa. rosso. (Fumaria officinalis Lin.) Su biancu,
Fuggitivamenti avv. fuggitivamente. fummosterno bianco. (Fumaria capreolata Linn.)
Fuggitivu, va agg fuggiasco, fuggitivo, fug Fumoseddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)
giticcio. fummosello," -
cosa, sciridda beni, toccare il fondo d' una Funiculàri agg (T. de is Naturalist) funicolare.
cosa, saperla bene. Fundu de buttega, totus Funixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) cordicella,
is articulus, chi sunt in buttega, corpo di bot funicella, cordicina, funicolo, cordicino.
tega. Fundu de cannoni de batteria, culata del Funtàna s. f. fontana, fonte. Su parapettus,
cannone. Fundu di erba, de lori pillonau , fattu a fabbricu, vasca. Funtana di aquia de
cespo , cespuglio, cesto, pianta d' erba , di biri, o po ateru usu, pozzo, e pozzo bianco.
biada cespugliata, cestuta, cespugliosa, piena Trattau de is ſuntanas, crenologìa. -
di messe, di polloni. Fundu de cauli, cesto, Funtanedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) fonta
grumolo di cavolo. Fundu de frascu, de ziru ec. nella. Funtanedda de su gutturu, fontanella
fondo di fiasco ec. Fundu de perdusemini, di della gola. Po spezia de fistula artefatta, fon
affabica, de mairana, piede di prezzemolo, di tanella .
basilico, di majorana. Fundu ſº is drappus, Funtanèri s. m. architettu de funtanas, fon
broccaus, stoffas, sommessa. Logu plenu de taniere.
fundus di erba, luogo cespuglioso. Donai fundu, Funzionedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) fun
dar fondo. Donai fundu a un ancora sola, or zioncella.
meggiare. Mandai a fundu de s' aqua , affogai, Funzioni s. f funzione. Funzioni naturali,
affogare, sommergere, mandare a "i, Andai funzione naturale. Funzioni animali, funzione
a fundu, andar a fondo, affondare, sommer animale. Funzionis vitalis, funzioni vitali. Po
gersi. De susu a fundu , da inno a sommo. solennidadi, funzione, solennità.
Fundu, o profundidadi di aqua, fondo, cupezza Fura s. f ruberia, latrocinio, furto, ruba
d' acqua, gorgo. M. garropu . - mento, furamento, ladroneggio. Fura de dinai
Funditdu, da agg. profondo. publicu, peculato, intacco di cassa pubblica, o
Fundurulla s. f fondaccio, feccia, deposizione, furto del danaro pubblico. Fura fatta a pagu a
fondigliuolo, sedimento. Pos arrestu de su binu, pagu, rubacchiamento. Po rapina. M. Fura
chi abbarrat in su fundu de sa tassa, culaccino, !" a scusi, a sa coberta, invòlo.
centellino. Furacòrus s. f spezza cuori, rubacuori, in
Funeràli s. m. esequie, pompa di mortorio, chiodacuori, squarciacuori, donna, che uccella
funerale. Fai is funeralis, esequiare, far ese amanti, strascicamanti.
quie, o funerale. Furài v. a. (t. lat. ) furare, rubare, rapire,
Funeràli agg. funebre, funerale, funereo, lu dirubare, torre, togliere l' altrui, usurpare.
gubre. Pompa funerali, pompa funerale. Furai cun s ogu, rubar coll'alito. Furai pagu
Funerària s. f. (t. cat.) " funerali sust. o borta, de candu in candu , rubacchiare.
Funestài v. a. (t de s' usu) funestare, at urai a scusi, senza s' indi acatai, involare,
tristare. rubar di nascosto .
Funestau, da part. attristato. Furamentu s. m. M. fura.
Funestu, sta agg funesto, infausto, ferale, Furànciula s. f ladra, furatrice. Po furan
tristo, infelice, ciula a scusi, involatrice .
Fungupìssiu, e in aterus logus fungu pissinu Furànciulu s. m. ladro, furatore. Furanciulu
s. m. maladia de su trigu ingranendu causada a scusi, involatore .
de borea, o nebbia, chi fait su granu nieddu, Furàu, da part. furato, rubato, dirulato.
golpe, volpe, cartone. Trigu fattu a fungu Furau de intantu intantu, rubacchiato. Furau
pissinu, grano volpate, invoipato, e golpato. a scusi, involato, rubato di nascosto.
FUR FUR 29I
e di atera, rivoltare, rivoltolare. Furriai is ogus, Furtivamenti avv. (t. de s'usu) segretamenti,
convertire gli occhi. Furriai is ogus de una furtivamente , nascosamente, segretamente.
parti, e di atera, storcere, stravolgere gli occhi. Furtivu, va agg (t. de s'usu) occultu, fur
l" is fueddus, storcere le parole. Furriai tivo, nascoso, occulto, segreto.
a su rovesciu, arrovesciare, rovesciare, volger Furtu s. m. (t. de s'usu) furto, ladroneccio,
la cosa al contrario del suo dritto. Furriai de ruberia .
susu a basciu, sconvolgere, travolgere, travoltare, Furuncu, ca agg (t. r.) M. furoni, na.
travolvere, volger sossopra , capovolgere, capo Furunculu , la agg. M. furoni, na.
voltare. Furriai cun violenzia, travolgere, tor Fusàju s. m. chi fait fusus, fusajo.
cere con violenza. Po cambiai cantonada cam Fuscamenti avv. foscamente, oscuramente .
zainendu , dar la volta , svoltare, voltare , Fuscu, sca agg (t. de s'usu) oscuru, fosco,
sboccare. Po redusiri. M. Furriai is orus, trat bruno, oscuro . iempus fuscu, tempo fosco,
tendu de algunus strum. comente palias de ferru, caliginoso , nebbioso.
e ateras cosas, chi portant is orus furriaus facci Fusellu s. m. strum. de Piccaperderi po usa
a susu, ribordare. Furriai de idea, mutar d' de alzai pezzus a sa fabbrica, argano , grua.
opinione. Furriai a domu, ritirarsi in casa M. Po terminu de is carteras, cilindru de linna
torrai. Sa luna furriat, la luna scena, è in po, moviri is istangas, fusello.
decrescenza. Su binu si furriat, il vino si ri Fusibili agg (t de s'usu) chi si podit fun
volge, diviene cercone, svanisce, si corrompe, diri o scallai, fusibile.
dà la volta. S'aqua no si furriat a binu, l' ac Fusibilidadi s. f. (t. de is Mineralistas, e de
qua non si converte in vino. Furriai in giru, s usu) fusibilità .
in tundu, rivoltare, dar la volta tonda. Fur Fusiòni s. f. (t de s'usu) fusione, liquefazione.
rai algunu, faiddu cambiai de opinioni, svol Fusixeddu s. m. dim, (dd pron. ingl.) fusellino.
gere, svoltare, rimuovere alcuno dall' opinione. Fusòriu, ria agg. chi appartenit, a fusioni,
Po cambiai, e cunvertiri. M. Furriai frequenti, fusorio.
convolgere, voltolare. Furriai in tundu su Fustàniu s. m. fustagno, frustagno. Fustaniu
cuaddu , v. a. caracollare, far fare caracolli de Inghilterra, basino d'Inghilterra listato.
al cavallo. Furriaisì v. r. curreggirisì , recono Fustèri s. m. legnajuolo.
scirisi, ravvedersi, correggersi, emendarsi. Po Fusti s. m. (de fustis lat.) t. r. bastoni, fu
eunvertirisi, convertirsi. Mi furriat sa conca, sto M. bastoni. Fusti, o cambu di erbas, caule,
mi gira la testa . Furriaisì po cambiaisì , vol o gambo d' erba . Fusti de sa colunna, cammi
gersi, mutarsi. Furriaisì a dogna bentu, vol no. Su fusti de sa coa, s'ossu sacru, osse
gersi ad ogni vento. Furriais po mirai ec. vol sacro . Fusti de s' ancora , fusto dell'ancora.
gersi, voltarsi. Furriaisì po recurriri a sa bon Fustigalla s f linna minuda po fai fogu,
dadi de unu, ricorrere, volgersi, voltarsi alla stipa, frasconi, seccaticcia. Arregolliri, o se
bontà di alcuno. Furriaisi a palas, volgersi, gai custa linna minuda, stipare, far la stipa.
voltarsi in dietro. Furriaisì a unu, imbistiriddu Fustigheddu s. n. dim. (dd pron. ingl.) fu
cun fueddus, o cun fattus, rivoltarsi ad alcuno, scellino, fuscelletto, fuscelluzzo, festuca . Fu
stare a tu per tu, rimbeccare, avventarsi ad uno,
investirlo. Furriaisì s'azza, ripiegarsi, rintuzzarsi,
stigheddu de palla, o similis,
scellino, fuscelluzzo di paglia ec.
ſi
rivoltarsi il taglio. Furriaisì in tundu, voltarsi in Fustigu s. m. fuscello . Fustigu siccau de is
giro, rivoltarsi tutto. Furriaisì a su rovesciu, rove arburis, fruscolo, frusco. Circai sa cosa a fu
sciarsi. Furriaisì v. r volgersi, voltarsi, far stigu , andai a incontrai perigulus, cercar di
volta . Po furriaisì o cambiaisì a cini, u, ridursi frignuccio, cercar la cosa col fuscellino, pro
in cenere. Po girai. M. Furriaisì po cunvertirisì cacciarsi noje, cercar disgrazie. Circai sa cosa
una cosa ind' un'atera, cambiarsi, cangiarsi, a fustigu, po amelezzu, cercar le busse col fu
convertirsi. Furriai unu bestiri, rivoltare un abito. scellino. Fustigu de spola, o sticcu, spoletto.
Furriamentu s. m. volta, voltamento, svolta, l'ustigu de viscu, pariuzzo. Fustigu de signalai
svoltamento, volgimento . Furriamentu de sto is litteras, stile, tocco. Fustigus, zinnigas, o
gunnu, sovversione, rivoltamento, sconvolgimento pertias de cabbia, gretole, Giogu de fustigus,
di stomaco . Furriamentu de conca. M. verti chi faint is pipius, gioco delle buschette.
gini. Furriamentu de fueddus in contrariu, Fustixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) fu
storcimento di parole. Po mutazioni. M. sticello.
(
FUS GAF 295
Fusu s. m. fuso, pl. le fusa. Sa conca de su Gaffa s. f. (t. fr.) spranga. Gaffa de fibbia
fusu, e s'accappiu de su filu in sa muscula, ec. staffa, staffetta. Gaffa de ferru, o de plata,
cocca. Sa pertia de su fusu, l' asta, o bachetta spranga. Gaffa po uniri cantonis de perda,
del fuso. g; ortieddu, fusajolo. Fusu de fai arpese. Gaffa strum. de buttaju po afferrai is
randa, piombino . Fusu de relogiu, chi arricit circus, cane. Gafſa de ventana, aundi incasciat
sa corda, piramide. Fusu tundu, e ugualmenti sa manetta, scagnetto.
grussu de punta a punta incrastau in su muru Gaſlixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) spran
o usu de imboddiai seda, filu ec. caviglia. ghetta. -
Imboddiai in custu fusu, accavigliare. Fusu de Gàggiu s. m. (t. fr.) stipendiu, gaggio,
columna, fuso, fusto di colonna. Cambas de stipendio. Po recumpensa, gaggio, ricompensa.
fusu, de sticcu . M. camba . Fusu, o sbattidori Gaggiu mortu , capitale perduto, gaggio morto.
de cioccolatti,º". (V. Alb. alla voce mon Gagliardamenti avv. gagliardamente, forte
soir) Maistu de fusus, fusajo. mente, sodamente.
Futa s. f. M. maletta. Gagliardeddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)
Fùtili agg. (t. de s'usu) frivolu, futile, fri gagliardetto.
volo, di niun conto. Gagliardèsa s. f gagliardezza, gagliardia,
Futtidòri v. m. fottitore. M. fornicadori. vigore, robustezza di corpo.
Futtidùra s. f. fottitura. Gagliardu, da agg. gagliardo, robusto, vigo
Futtiri v. a. fottere. M. formicai. roso, forzuto.
Futtu, da part. fottuto. M. fornicau. Gaglioffoni s. m. accr. gaglioffone, gaglioffaccio.
Futtùdu, da agg (t. lat.) fottuto. Gaglioffu s. m. briccone, manigoldo, birbone,
Futùru s. m. futuro, avvenire. In su futuru furbo
avv. in su benideru, in avvenire, in futuro, Gaglioffu, ffa agg. astuto, malizioso, maligno,
per l'avvenire, futuramente, nell'avvenire. vagabondo.
Futùru, ra agg. venideru, futuro. Gaja s. f gherone, guazzerone. Segau a
Fuxilàda s. i archibusada, fucilata, archi gajas, aggheronato.
busata, archibugiata. Gajedda s. f. dim. (dd i" ingl.)gheroncino.
Fuxilài v. a. bocciri cun fuxilada, fucilare, Gàita s. f. (t. sp.) M. lavativu.
uccidere col fucile. Gala s. f gala, ornamento, abbellimento.
Fuxilàu, da part. ucciso con fucile, fucilato. Galanteddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)
Fuxilèri s. m. armau de fuxili, schioppettiere, leggiadretto, leggiadrino. -
Garroppeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) Gazza s. f volat. gazza. Gazza marina, gazza
marina. -
sº"
arròppu s. m. s" Garroppu di aqua in
- -
Gazzetta s. f. (t. de s'usu) M: gasetta.
Gazzettèri s. m. " de s usu) M. gasetteri.
is fluminis, tonfano. Garroppu di aqua retenta,
e giratpo incontrai bessida, gorgo, fondo d'acqua. Gazzetnu s. m. dim. (t des usu) gazzettino.
S'aqua abbarrada fait garroppu, l'acqua rite Gecca s. f. (t. r.) portone. Gecca de costallas,
nuta fa gorgo, ingorga. portone a stecconi.
Garza s. f volat. biancu, garza. Po spezia de Geladamenti avv. gelatamente.
velu deriv. de gaze fr. velo. Po spezia detrina, Geladina s. f gelatina.
garza, bigherino. Geladinòsu, sa agg. gelatinoso.
Garàa s. f. arb. gaggìa d' Egitto. (Mimosa Geladòri v. m. o cunfittureri de fruttas geladas,
farnesiana Sav.) Garzia spinosa, chi fait su flori diacciatino. Targ.
grogu meda odoriferu, acacia falsa. (Gledilshia Gelài v. a. agghiacciare, gelare, ghiacciare.
triacanthos. V. " -
Gelaisì n. p. agghiacciarsi, divenir freddo, e
Gas s. m. (T. Chim.) esalazioni spiritosa e quasi ghiaccio. Gelaisì de su frius, agghiadare,
sulfurea, chi provvènit de diversas sustanzias, agghiacciare di freddo, sentire eccessivo freddo.
alcalinas, gas. Gelai a unu su sanguni po paura, agghiacciare
Gasetta s. f gazzetta, foglietto d'avvisi. il sangue per paura.
Gasettèri s. m. gazzettiere, fogliettista. Gelamentu s. m. gelamento.
Gassa s. f. (t. sp.) sorta di tela trasparente. Gelàu, da part agghiacciato, agghiadato,
Gastadòri, ra v. m. e f. (t. sp.) M. spen gelato.
didori . Gelàu, da agg gelato, gelido, ghiacciato,
Gastài v. a. (t. sp.) M. spendiri. estremamente freddo, o fidi,
come il ghiaccio.
Gastigài. M. castigai. Gelaus s. m. pl. confetti diacciati.
Gàstricu, ca agg (T. G.Med.)gàstrico, stomacale. Gelosamenti avv. gelosamente. -
Gattò s. m. (t. " -" de turta, migliaccio. Gemmau, da agg. guarniu de gemmas,
Gattò de pasta sfogliada, berlingozzo. Gattò de gemmato.
mendula, faca cia di mandorle. Gena s. f. (t. fr. in usu) noja, fastidio, in
Gattu s. m. e f. su mascu, gatto, micio; sa comodo. -
Gentileddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) Geostàtica s. f. (T. G. Matem.) sa parti de
gentiletto. - sa Statica, chi trattat de s'equilibriu de is cor
Gentilèsa s. f gentilezza, leggiadrìa, grazia, pus solidus, geostatica.
bellezza . Gerarca s. n. (T. G.) superiori in sa gerar
Gentilescamenti avv. gentilescamente. chia, Gerarca .
Gentilescu, sca agg. gentilesco. Gerarchia s. f. (T. G. ) gerarchia.
Gentilèsimu s. m. gentilesimo. Geràrchicu , ca agg. gerarchico .
Gentili s. m. gentile, idolatra. Gerda s. f. cicciolo, sìcciolo. Fogazza de
Gentili agg. de manera graziosa, gentile, ele gerdas, o fatta cun simpli grassu de porcu,
gante, grazioso, leggiadro, avvenente, avvenevole. focaccia unta.
Gentilidadi s. f. gentilità. Germàna s. f membru de germendadi, ger
Gentilizia s. f. Gius de nobilesa, gentilizia. mana, consorella . -
impetu v. r. gittarsi, scaglirasi, avventarsi addosso Ghitarredda i f dim. (dd pron. ingl.) chi
a on impeto, lanciarsi, slanciarsi, spignersi. Ghet tarrina .
998 GHI GIG
il suo avere. Giogaisì si narat de patiri is pipius Giovanescu, sca agg. giovanesco, giovanile.
certa convulsioni, soffrire il mitrito. Su giogai Giovanili agg (t de s'usu) giovanile, giovinine.
de is fragnoculus, giocolare, far giuochi con Giòvanu s. m. M. giovunu .
prestezza di mano. Gioventù di s. f gioventù, giovinezza, giovanezza.
Giogàu, da part. giuocato. Po burlau, bur Giovialeddu, dola agg. dim. (dd pron. ingl.)
lato , scherzato. - - gajetto, giulivetto.
Gioghittu s. m. dim. giochetto. Po burlitta, Gioviàli agg. gioviale, piacevole, allegro, ght
scherzetto. Po giogu brevi, giocolino. Gioghittus livo, gajo, festevole.
pl. po is giogus de is pipius, trastulli fanciul Giovialidàdi s. f giovialità, giulività, gajezza.
leschi, crepunde, balocco. Fai gioghittus, o ca Giovialmenti avv. giulivamente, gajamente.
rizias, far vezzi. Giovialòni s. m. accr, giovialone.
Giògu s. m. gioco, giuoco. Giogu de fued sGiòvuna s. f giovane, giovine.
dus, bisticcio. Giogu de piastras, giuoco della Giovunedda s. f dim. (dd pron. ingl.) giovi
morella, o delle piastrelle. Giogu de sa sacchit netta, giovanetta, giovanella, giovinella. Giovu
ta, giuoco dello zimbello. Giogu de manus, nedda serbidora, garzona.
gherminella. Giogu de dadus, giuoco di dadi, Giovuneddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) gio
o della zara. Giogu de imbidu (t. r.) gioco vinetto, e giovanetto, giovanello, giovinello. Gio
d'invito. Giogu de brillas ( cat.) giuoco de' vuneddu beni cumpostu e puliu, zerbino. Gio
billi. Giogu po trattenimeutu propriu de is pi vuneddu serbidori, garzone, garzoncino, gar
pius, baloccaggine, baloccamento, baloccheria, zoncello, garzonetto.
Giogu de pagus taulas, si narat de cosa, chi Giòvunu s. m. giovane, e giovine. Giovunu de
in pagu ratu si pozzat isbrigai, giuoco di poche conca lebia, giovine di cervel balzano. Giovunu
tavole. Giudiziu ingiustu in su giogu, berniòla. senza sperienzia, giovanastro, giovinastro, giovine
Giudicai ingiustamenti in su giogu , fare una inesperto. Operai de giovunu, giovaneggiare,
berniola. Fai rebuserias in su giogu, mariolare, operar da giovine, giovanilmente. Giovunu vigo
fare altrui il collo nel giuoco, i". mariuolerie. rosu, giovinotto.
Mala fortuna in su giogu, disdetta. Teniri ma Giòvunu, na agg. giovane, giovine.
la fortuna in su giogu, essere in disdetta, o aver Gipponettu s. m. dim. giubboncello, giubbon
disdetta nel giuoco. Mal affortunau in su giogu, cino, giubbettino. Po su corpus de sa corazza,
disdicciato, esser senza detta. Fai giogus de corsaletto.
manus, o de bussulottus, giocolare, far giòcoli. Gippòni s. m. (de gipò cat. o de jubon
Su fragnoculu , chi dous fait, giocolatore, giul cast.) giubbone. Gipponi, o cossu imbuttiu a
làre, giocolàro. Giogu de marzoccu, giogu de cotoni, imbottito.
villanus, o burla pesada, billèra, biscazzo, Giràda s. f girata, voltata. M. furriada. Gi
rattivo scherzo. Giogu, spezia de convulsioni, rada de bingia. M. bingia. Girada, o tula de
chi ordinariamenti patint is pipius, mitrìto. plantai seminis di erbaggius, proda.
Giòja s. f. perda preziosa, gioia. Giojas de Giradòja s. f. (t. r. derivau de su catàl.) M.
colori de binu arrubiu, granati. Lasu de gioias, palitta.
gioiello. Mercanti de gioias, gioielliere. Gioia Girài v. n. girare, aggirare, andare in giro.
fig. si narat a persona de bella grazia, sennino. Girai su mundu, girare il mondo. Girai de nou,
Giojedda s. f. dim. (dd pron ingl.) giojetta. sopraggirare, girar di nuovo. Andai gira gira,
Giojellu s. m. gioiello. Giojellu, chi portant andar girone. Girai is ogus v. a convertire, volger
is feminas pendenti in su pettus, picchiapetto. gli occhi. Girai de pressi unu paisu, scorrere un
Giojèra s. f Mercantessa de gioias, gioielliera. paese. Girai sa barduffula, o atera cosa poterra,
Giojèri s. m. Mercanti de gioias, gioielliere. ruzzolare, voltolare. Giraisì n. p. movirisì in
Giòjòsu, sa agg. M. bellu, graziosu. giru, muoversi in giro.
Giornàda s. f giornata. No perdiri giornada, Giramentu s. m. giramento. M. giru.
tirar l'ajuolo. Giràndula s. f roda di artifiziu de fogu, giran
Giornadedda s. f dim. (dd pron. ingl.) dola. Girandula de diamantis, pennino di dia
giornatella, manti.
Giornadèri s. m. giornalière, operajo, che Girasòli s. m. erba, girasole, elitròpia, clizia.
lavora a giornata. ( Helianthus annuus Targ.) Su flori, eli
Giornaleddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) tropio, eliotropio. Nota: » Quest' erba per errore
giornaletto. comune è chiamata eliotropio, ma non è, che
Giornàli s. m. liburu de memoria, o de su il vero elianto, s» -
diariu, giornale, cartolaro, stracciafoglio, diario. Giràu, da part. girato, mosso in giro.
Giornali de is ispesas minudas, vacchetta, Giredda s. f. ai". ingl.) t. r. nottola.
Giornalista s. m. Scrittori de giornalis littera Girella s. f pitica roda de ferru, o delinna,
rius, giornalista. girella. Girella ſig. si narat di omini incostanti,
, Giòssu avv. t. r (de gioso ital. ant.) già, girellajo, banderubla, cardelletto, carriecola,
giuso. In giossu, giù. M. in basciu . zucca al vento, mulin da vento, girandolino.
Giostra s. f giostra, tornòo, aringo. Girìna s. f. purgadura de trigu, mondiglia.
Giostradòri v. m. giostratore, giostrante. Giromania s. f. (T. G.) indovinamentu fattu
Giostrài v. a. cumbattiri cun lanza a cuaddu, girendu, giromanzìa.
giostrare . Giru s. m. furriu, giro, cerchio, volta. Gira
Giòvana s. f. M. giovuna. de fueddus, ambàge, circuito di parole, circum
Giovanedda s. f, dim. (dd pron. ingl.) M. locuzione, circonscrizione di parole. Giru de mu
giovunedda. -
raglia, cerchio, giro di muro. Giru intrigau,
Giovaneddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) M. meandro, sinuosità, giro intrigato. Andai a fai
giovuneddu, -
umu giru, unu furriu, andare a dar una volta,
300 GIS GIU
a fare una girata. Sezziri a giru, a circulu, sentenza. Po opinioni, giudizio, opinione. Omini
sedere in cerhio. de giudizia, uomo di sessitura. Giudiziu sum
Gisterra s. f. cisterna. Gisterra pequeziana, mariu, giudizio pettorale.
(T. Anatom.) logu, aundi si cunservat su chilu, Giugessa s. f giudicessa.
cisterna pequeziana. Ganciu postu in sa gisterra Giugi s. m. (t. cat.) giudice. Antigamenti in
po appiccai sa carcida, erro. Sa cannonada, italianu si usat giuggiare po giudicare.
condotto, doccione. Su temperadroxu de sa can Giiugnu s. in. Giugno.
nonada, cateratta. Giùliu s. m. spezia de nuneda romana, giulio.
Gisterredda s. f. dim. (dd pron. ingl.) cisternetta. Giumpà, v. a. (t. fain.) saltai, o sartai, sal
Giùa s. f crini de su zugu de su cuaddu, tare. Giumpai un arrizzolu, saltare un ruscello.
criniera. Giua de lioni, giubba. Giumpai de una parti a s atera, ind'unu sar
Giuài v. n. (t. r. de juvare lat.) fai beni, gio tidu, passare in un balzo .
vare, far bene, dar giovamento, conferire, ap Giumpàu , da parte saltato.
ſ", Su soli no giuat, no fait beni a "i, s. m. flori i" odorosu, giun
is zurpus, il sole non approda agli orbi. Tui chiglia. Giunchigliu ſlori biancu, mughetto. Po
non ses bonu a nienti, no 'ndi giuas a nudda, spezia de cadenazzu di oru, o de plata, cate
ta non approdi, non sei buono a nulla. In sens. nella , catene uzza .
att. donai aggiudu, giovare, dare aiuto. Giuncòsu , sa agg. giuncoso.
Giuàli s. m. giogo. Giuali de bingia, anguil Giuncu s. m. planta, giunco. (juncus acutus
lare, filare. Fig. po suggezioni, giogo, servitù, Linn.) Benazzu de giuncu, giuncaja, giuncheto.
Giuamentu s. m. (t. r) giovamento. M. utilidadi. Giuncu odoriferu, mughetto. Giuncu marinu ,
Giuativu, va agg (t. r.) govevole, giovativo. ginestra spinosa. Coberriri de giuncu, giuncare,
M. utili. coprir di giunco. Cobertu de giuncu, giuncato.
Giuàu, da part. (t. r.) giovato, approdato. Giùngimentu s. m. giugnimento, giungimento.
Giubba s. f giubba. Bistiu de giubba, giubbato. Giùngiri v. a. giungere, giugnere, unire, con
Giubbilèu s. m. giubbilo. giugnere. Giungiri is bois, accollare, aggio
Giubbitta s. f. dim. giubbettino. gare, legare al giogo i buoi. -
rante, inetto, gonzo. Meda goffu, goffuccio. Gosài v. a. (t. sp.) godere. Gosai medas be
Goi (o osc.) intre goi, e gai espress. r intre nis , possedere, godere molti averi. Gosai v. n.
una cosa e s'atera, trà uzzoli, e minuzzoli. gioire , godere, star in festa, pigliarsi diletto.
Goletta s. f. naviu de duus arburis, goeletta. Gosais n. p. rallegrarsi.
Golfada s. f golfada de soli, solata. M. soliada. Gosau, da part. (t. sp.) goduto, gioito,
Golfixeddu s. m. dim, (dd pron. ingl.) bajetta, posseduto.
Golfu s. m.golfo. Golfu o cala, aundi is navius Gososamenti avv. godevolmente.
abbarrant in seguru, baja. Golfu de soli, fitto Gosòsu , sa agg (t. sp.) gaudioso.
meriggio, sferza del solione. Gosu s. m. (t. sp.) godimento, gaudio, alle
Gomài s. f comadre, comare. Po sa glieva grezza, gusto, piacere, diletto, goduta.
dora, comare. -
Gottuleddu s. m. din. (dd pron. ingl.) cio
Gomareddas. f. dim. (dd pron. ingl.) comarina. toletto, ciotoletta .
Gòmitu s. m. (t. cat.) aguzzino, comito. Gottulu s. m. vasu debiribinu, gotto, ciotola.
Gomma s. f gomma. Gomma de is arburis Govàcciu , cia agg. M. gavacciu.
comente de sa mendula, pruna ec. orichicco, Govardu, da agg M. gavacciu.
orochicco. " Grada s. f. (t. sp.) scalone, grado, gradino.
Gommài v. a. M. ingommài. Gradadainenti avv. M. gradatamenti.
Gommaràbica s. f gommarabica. Gradatamenti avv. i"
Gommadraganti s. f dragante. Gradazioni s. f gradazione.
Gommau, da part. M. ingommau, Gradimentu s. m. gradimento.
Gommiferu, ra agg. gommifero. Gradinàda s. f. M. gradinata.
Gommòsu, sa agg. gommoso. Gradinata s. f. (t in usu) gradinata, scalinata.
Gonorrèa s. f. (i. G.) gonorrea, sfilato, sco
-
Gradinu s. m. gradino .
lazione di reni. Gradu s. m grado. Gradu de perfezioni,
Gonorreau, da agg. gonorreato, sfilato. grado di perfezione. Furbu, o ignoranti in surn
Gopai s. m. compare. Faisì gopai, incompa mu gradu, furbo, o ignorante in chermisì, in
rarsi, farsi compare, collegarsi per comparatico. estremo grado. Arzai de gradu, ingradare,
Goparàggiu s. m. parentela spirituali, compa ingradarsi.
ratico, parentela spirituale, comparaggio, il farsi Graduai v. a. domai su gradu de Dottori, con
compare. ventare, conferire, dar la laurea, o il grado
Gorbàta s. f collare, cravatta, gorgiera. di Dottore, dar gradi. Graduaisì, laureaisi,
Gorbatedda s. f dim. (dd pron. ingl.) gorgie conventarsi, addottorarsi, laurearsi, prender
retta, gorgierìna. la laurea, l' insegne del dottorato.
i" gorgheau ec. M. gorgheggiai. Graduali s. m. versiculus, chi si cantant a pu
Gorgheggiadòri v. m. (t. de s' usu) gor stis de s'Epistola, graduale.
gheggiatore. Graduàli agg. graduale.
Gorgheggiài v. n. (t. de s'usu) gorgheggiare, Gradualmenti avv. gradualmente.
cantare a gorga. Graduandu s. m. candidato.
Gorgheggiamentu s. m. (t. de s'usu) gor Graduau, da part. conventato, graduato, ad
gheggiamento. dottorato, laureato.
Gorgheggiàu part. m. che ha cantato a gorga. Graduaziòni s. f graduazione.
Gorghèggiu s. m. (t. de s'usu) gorgheggio. Graffieddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) strum.
Gorghèu s. m. (de gorgeo sp.) M. gorgheggiu. de fusteri, graffietto.
Gorgonèa s. f. (t. r.) gorgia, gorga. M. gan- . Gràfliu s. m. strum. de fusteri, graffio,
naroZZa. raffio.
Gorgorista s. f. (t. r.) M. chighirista. Gràſicu, ca agg. (T. G ) descrittu, gràfico.
Gorropeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) gor Grafòmetru s. m. (T. G.) strum. chi serbit
rghetto. M. garropeddu. a mesurai is angulus de su terrenu, grafòmetro.
l
GRA GRA 505
cosas , buca . -
Grappinu s. m. (T. Marinar.) àncora pitica
Grai s. m. gravità. cun cincu marras, grappino; Grappinu a manu
Grai agg. pesanti, grave, pesante, ponderoso, Spezia de ganciu po afferrai sa navi nemiga,
gravoso. Grai po maladia, torpido, sontico, benendu a s'arrembaggiu, grappino a mano.
grave per malattia. Sonnu grai, sonno alto, Grassamenti avv. grassamente.
profondo. Po infadosu. M. Grassazioni s. f. (t. ital. in usu) grassazione.
Grajòri s. m. gravezza, gravosità. Grajori de Grassèsa s. f grassezza, pinguedine. Zaccai
de grassesa schiappare di grassezza.
conca po catarru, gravedine di testa. Teniri -
grajori, o sentirisì grajori a conca, esser acca Grassittu, tta )" dim. (dd pron. ingl.)gras
pacciato. Grajori, bragheri, fastidiu fig strac Grassixeddu, ddalsetto, grassottino, grassolino.
chezza, noia, straccaggine, stracca. Grasssoni agg accr. grassone, grassottone.
Graittu, tta ) agg. dim. (dd pron. ingl.) Grassottu, tta agg. grassotto.
Graixeddu, dda / gravetto. Grassu s. m. grasso, adipe. Arrogus de grassu
Gramàtica s. f gramatica. de sal" grassello. Pigai su grassu, "
Gramaticali agg. gramaticale. sare, levare il grasso.
Gramaticalmenti avv. gramaticalmente, gra Grassu, ssa agg. grasso, ssa, pingue, adipo
maticamente. -
so. Po corpulentu, paffuto, carnacciuto. Grassu,
Gramatichedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) comente unu porcu, grasso bracato, grasso co
gramaticuccia : me un porco. Cuaddu grassu e doppiù, cavallo
Gramaticheddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) quartato.
gramaticuccio, gramaticuzzo. Grassùmini s. m. grassume.
Gramatichista s. m. gramatichista. Grassiura s. f grassura.
Gramàticu s. m. gramatico. Grastu s. m. rovescio della moneta. Essiri
ci
Graminàceu, cea agg. (T. Botan.) graminaceo. senza gruxi e senza grastus, no teniri nè gruxi
Grana s. f planta erbacea, chi produsitgur nè grastus, essiri senza dinai, non aver un
donis, e is pibionis comente granus de rosariu, becco di quattrino. Giogai a gruxis o grastus,
e tingit a colori cremis, grana, amarante, giuocare a santi, a cappelletto.
giº, Gratamenti avv. gratamente.
uva turca (Phitolaca decandra. V. Targ.) Po
scarlattu fini. M. scarlattu. Grana grussa spezia Gratificài v. a. gratificare.
de drappu de seda, gorgorano. Gratificanti agg gratificante.
Granada s. f bomba de fogu, o de ferru Gratificàu , da part. gratificato.
cun bruvùra de tirai a manu, granata. Gratificaziòni s. f gratificazione. Gratifica
Granadèri s. m. granatiere. zioni a prus de su cumbenienti, aiuto di costa.
Grandèsa s. f grandezza, altezza, celsitudine. Gratis avv. gratis, gratuitamente.
Po macchina, o edifiziu mannu, mole. Gratisdàtu, ta agg. gratisdato.
Grandi s. m. e pl. grandis, cuddu , chi po Gratitudini s. f gratitudine.
nobilesa, o ricchesa superat is aterus, grande. Gratu , ta agg. grato, accetto, accettevole.
Po personaggiu m. Gratuitamenti avv. gratuitamente.
Grandiosidàdi s. f grandiosità. Gratùritu, ta agg gratuito.
Grandiòsu, sa agg, grandioso. Gratulatòriu, ia agg gratulatorio.
Grandu agg. m. e f. grande. Grandu femina, Gravàmini s. m. (t. de s'usu) gravame.
gran donna. Grandus affaris, grandus cosas, Gravativu, va agg. gravativo.
e grandi affari, cose grandi: Gravedàdi s. f gravità, sostenutezza. Aria de
Grandubèstia s. f gran bestia. gravedàdi, aria di sostenutezza. Po fastu, con
Granduca s. m. Granduca. tegno, fasto, gravità, altierezza, contenenza.
Granducàu s. m. accr. granducato. Po magnificenzia, magnificenza.
Granduchessa s. f. accr. granduchessa. Gravelſina s. f garofano aromatico. M.
Grangerìa s. f guadagno, acquisto. vellu .
Grangiài (de grangejar cat.) M. sgrangiai. Gravellu s. m. (de clavell cat.) planta e flo
Granittu s. m. spezia de marmuri pintau de ri gentili de sa spezia de is vièlas, garofano.
mieddu e biancu , granito. (Dianthus Caryophyllus . Linn.) Gravellu de
Granittu s. m. dim. granello. Granittus po duus coloris, ibrido, o brizzolato a due colori.
ibisìas, chi bessint in ſacci, pustulette. Gra Si est inciaspiau a prus coloris, garofano pic
nittus de is arburis, coccoline. -
chiettato. Schesciu de gravellus, barbatella,
Granixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) gra tallo. Sa basi, aundi sunt attaccadas is follas,
nelletto, granellino. calice. Is follittas birdis attaccadas ºa su pei de
Granmastru s. m. Granmaestro, e Gran su calixi, brattea, ſoglia florale. Targ. Po gra
Pyaastro . -
vellu aromaticu fruttu de un' arburi de is In
Granòsu, sa agg. granelloso, granoso. dias, garofano aromatico, " º garofano.
O
-
a
364 GRA GRE
Pibiri gravelli, pepe garofanato, pepe cipressino. Gressnu s. m. moddizzosu spongiau bislongu,
Targ. Donai s odori de is gravellus, garofanare. pan buffetto sopraffine .
Gravementi avv. gravemente. Grida s. f. ( t. sp.) grida, bando.
Gravi agg. grave, maestoso, serioso . Fai su Gridadori v. m. gridatore. Po bandidori,
gravi, o su mannu, grosseggiare, far del gran banditore .
de, del bravo . Fai su gravi, su susteniu, stare Gridài v. a. gridare. Gridai a boxi alta, ghet
in contegno, contenersi, star sul grave, mostrar tai zerrius fortis, strillare, stridere, metter urli,
fasto, gravità, sputar tondo, ostentar gravità. gridar forte. Po esiliai. M. Po pubblicai cun
Gravicèmbalu s. m. gravicembalo. bandu , bandire .
Gravidamentu N s. m. (t. de s'usu) gravidamento, Gridàu , da part. gridato. Po esiliau. M. Pa
Gravidanza s. f gravidanza. pubblicau, bandito.
Gràvidu, da agg. (t. de s'usu) gravido. Gridixeddu s. m. dim. ("" ingl.) gridetto.
Gravitai v. n. (t. lat. in usu) gravitare. Gridu s. m. grido, plur, le grida. Gridu for
Gravitazioni s. f. (T. Fisic.) gravitazione. ti, strillo, urlo. M. zerriu. Po reputazioni. M.
Gravosamenti avv. gravosamente. Griffoni
s. m. cannella di rame.
Gravosidadi s. f gravosità. Griffi )
Gravòsu, sa agg. gravoso. Grigliòni s. m. (t. cat.) ceppo di ferro. Poniri
Grazia s. f. grazia. Bella grazia, avvenenza, su griglioni, ammanettare, metter i ceppi a piedi.
avvenentezza, bella grazia, gentilezza, bellezza, Grillixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) grilletto.
ehe rapisce. Teniri sa grazia de sa Corti, avere Grillu s. m. spezia de piloizziri, o insettu,
l'aura della Corte. De bella grazia, avvenente, grillo. Po su p" chi bogant algunus se
avvenevole. Cun bella grazia, avvenentemente. minis, o fruttas coment' est s'allu , cibudda ,
Fai mala grazia, o malu sangumi, o malu sto chi si cunservant in domu, germoglio, e po
gumu, si narat de cosa, chi disaggradat, venir similit aglietto, agliettino. Sartai is griiius a
del cencio. Po favori, grazia, favore, benefi unti, montare, o saltare i grilli ad uno.
cenza. Donai grazias, render grazie, ringraziare. Gringèra s f e gringia (de crencha sp.)
Fai grazia v. n. aggradai, piacere, aggradare, spartimento dei capelli sul capo, dirizzatura,
andar a sangue. Fai grazia po liberai de pena, scrinan nafttra .
far grazia, assolver dalla pena, graziare. Po Grisài v. a. aver ribrezzo. Po teniri paura.
concediri alguna cosa, graziare. Po perdonu , M. timiri .
indulgenzia. M. In grazia avv. in grazia, di Grisàu, da part. che ha avuto ribrezzo.
grazia, in cortesia. Grisettu s. m. spezia de pannu, grisetto.
Graziabili agg (t de s'usu) graziabile. Grisòsu , sa agg, che ha ribrezzo. Po timo
Graziài v. a. (t. de s'usu) aggraziai, graziare, rosu . M.
Graziàu, da part. aggraziau, graziato. Grisu s. m. ribrezzo. Po paura. M.
Graziedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) gra Grivillosidàdi s. f schivadura, schifezza ,
zietta . schifiltà.
Graziosamenti avv. graziosamente, avvenente Grivillòsu, sa agg. schivosu, schifante, schi
mente, galantemente, gentilmente, con gentilezza, foso, schizzigioso, schifiltoso.
di buona grazia, lepidamente, vezzosamente. Grofaleddu s. m. dim. (dd pron. ingl. ) ar
Grazioseddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) pioncello, arpioncino.
graziosetto, graziosino, vezzosetto. -
Grofali s. m. arpione, cardine. Grofali spi
Graziosidadi s. f. graziosità, gentilezza, avve nosu, arpione spinoso. Grofali de muru, ar
nenza, lepidezza, facezia. pione da conficcar nel muro.
Graziòsu, sa agg. grazioso, avvenente, avvcne Groganciu , cia agg gialliccio, gialletto, gial
vole, di buona grazia. Po ciascheri, lepido, ligro, giallogno, giallognolo.
giocondo, faceto, giocoso. Groghèsa s. f giallezza.
Grecastru s. m. Giudeu nasciu in sa Grecia, Groghinini s. m. giallume, giallore, giallezza.
grecastro. Groghittu, tta agg dim. M. groganciu.
Grechescu, sca agg. grechesco. Grogu s. m. (t. cat.) giallo. Grogu de zaffe
Grecismu s. m. manera grega, grecismo. ranu, giallo di zafferano.
Grecista s. m. chini possedit beni sa lingua Grogu, ga agg. giallo. Grogu pallidu, giallo
grega, grecista. pallido, smorto. Tirai a su grogu, gialleggiare,
Grecizzài v. a. usai grecismus, fueddai, o tendere al giallo.
gialleggiante, Chi al
tendente tirat, o tendita su gregu,
giallo. v
pulentu . M. Fai cilla grussa a calincùnu, star Giardabì s. m. guarnacca, veste da camera.
grosso, far muso brusco ad alcuno. Bendiri in Guardaboscus s. m. boscejuòlo.
grussu, vender all'ingrosso. Guardabrazzu s. m. (T. de Messaju) manòpola.
Grutta s. f grotta, caverna, spelonca, antro, Guardadòri, ra v. m. e f. guardatore, trice.
speco. Po sa grutta de is nascimentus, cap Guardadura s. f guardatura.
atrº nºtcora . Guardài v. a mirai, guardare, guatare, mi
Gruttixedda s. f dim. (dd pron. ingl.) grot rare. Po defendiri, difendere, proteggere, garan
terella, grotticella, cavernella, cavernetta, ca tire. Po custodiai, custodire, aver cura, tenere
6'orrºtazza. in guardia. Guardai digiunu, osservare il digiuno.
Gruttòna s. f accr. grottone. Guardaisì v. r. guardarsi, prendersi guarelia,
Gruttòni s. m. grottone, e grotto. Po astenirisì, guardarsi, astenersi.
503. GUA CUE
Guarnimentu de frenu in plata, o lottoni, bor Guloseddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)
chia. Su maistu, borchiajo. Guarnimentu de ghiotterello, ghiottoncello, ghiottoncino, ghiottuzzo.
nobilis ec. corredo, arredo, fornimento, guer Gulosia s. f. gulosidadi, ghiottornìa, golosità,
nimento di mobili ec. avidità, lecco, leccornìa, golosìa, ital, ant. Do
Guarniri v. a. guarnire, fornire, ornare, fre naisì a sa gulosia, ghiottoneggiare, darsi alla
giare. Po equipaggiai, arredare, corredare, for ghiottornìa. -
de sa gurnisa, o cordoni, cimòse, lista. Gur de sa canna de gutturu, fauci. Canna de gut
nisa de perda, aundi s'impostantis peis derettus turu , gorga, strozza . Fossu de su gutturu,
de una ventana, davanzale. fontanella della gola. Gutturu de montagna ,
Gurnisài v. a. fai gurnisas, scornicciare. fauci di montagna. Pigai unu a gutturu , ti
Gurnisamini s. m. traballu de gurnisas, scor rare no per la gola, gorgozza o gorgozzile.
nicciamento, lavoro di cornici. No m'est arribau mancu a gutturu , si narat
Gurnisòni s. m. accr. membru di architettura, de pappai scarsu, non mi ha toccato l' ugola -
Jatrochimica s. f. (T. G. Med.) arti de curai de alguna parti de su corpus, coment' est sa
is malis cun remedius chimicus, Jatrochimica. ghettada in s'ogu, idiopatia.
Jàtu s. m. (t. lat.) concursu de duas vocalis, Idiòta agg. ignoranti de litteras, idiºta.
iato. Idiotamenti avv. senza studiu, idiotamente ,
rozzanente.
Ibridu, da agg. (T. de is Natural.) generau de
duus animalis de diversa spezia, ibrido. ldiotismus m. defettu in su fueddai, o in .
Icàsticu, ca agg (T. Dottrinal.) similitudinariu, su scriri, idiotismo.
icàstico. Idiotizzài v n. usai idiotismus, idiotizzare.
Icnografia s. f. (T. G. di Architett.) disignu ldolàtra s. m. chi adorat idolus, idolàtra.
de una fabbrica fatta in carta, icnografia. Idolatrài v n. adorai idolus, idolatrare. Fig
Icnogràficu, ca agg (T. G.) chi appartenita amai disordnadamenti, idolatrare un volto
caduco.
s lcnografia, icnogràfico.
Icoglane s. m. Paggiu de su Gran Signore, Idolatràu, da part. idolatrato.
Icoglane. -
Idolatria s f adorazioni de is idolus, idolatria.
Iconoclasta s. m. chi arrògat is immaginis, Idolatricu ca agg. idolàtrico.
Iconoclasta . Idoleddu, e iduleddu s. m. dim. (dd pron.
Iconografia s. f. (T. G. Filolog.) descrizioni ingl.) idoleto.
de is immaginis, iconografia. Idolopèja s. f. (T. de Rettor ) figura, chi
Iconogràficu, ca agg iconografico. introdusita fueddai una persona morta conota,
iconoſtra si m. (T de sa Stor. Ecclesiast.) no idolopeja.
mini, chi is Iconoclastas donanta a is Cattolicus, Idolu, e idulu s. m. immagini de falsus
chi adorànta is immaginis, Iconolàtra. Deus , idolo.
Iconologia s. f. (T. G. Filolog.) interpretazioni Idra s. f serpenti fabulosu de setti con
de is immaginis de is antigus monumentus, cas, idra.
Iconologia. - Idragogia . f (T. G.) deduzioni de is aquas
Iconològicu, ca agg. chi appartenit a s'Hco de unu logu a un ateru, idragogìa.
nologia, iconologico. Idrarguru . m. mercuriu, idrargiro, mercu
Iconologista s. m. (T. G.) Professori de Ico rto , ariento vivo .
nologia, "a -
Idràulica . f. (T. de Fisic.) scienzia de con
Iconòmacu s. m. (T. G.) chi impugnats usu dusiri, e fai alzai is aquas, idràulica.
de is sacras immaginis, iconomaco. ldràulicu ca agg. idràulico.
Ictiofagu s. m. (T. G.) pappadori de pisci, ldrodinamica s. f. (T. G.) nomini, chi cum
ictiofago, mangiator di pesci. prendits idaulica, e s'idrostatica, idrodinàmica.
Ictiologia s. f. (T. G.) trattau de is piscis, Idròfanu, ma agg, trasparenti in s' aqua,
Ictiologia. -
idrofano. -
Imbiai v. a. (t. b sp.) M. mandai ec. limboddiadira s. f. (dd pron. ingl.) imboddia
Imbiancadùra s. f imbiancatura. mentu, avvoltura, avvolgimento, attorcimento.
lmbiancài v. a. imbiancare, imbianchire, far In boddiài v. a.t. cat (dd pron. ingi.) avvolgere,
bianco. Imbiancaisì, o imbianchirisi n. p. im involgere, ravvolgere, involtare, involvere. Imboddiai
fiancare, imbianchire, imbiancarsi, divenir a ingiriu, attorcere, avvolgere, avvolti chiare d'in
bianco. Po imbarchinai. M. torno, attorcigliare , attortigliare. Imboddiai
Imbiancamentu s. m. imbiancamento. cun tela ec. invogliare, coprir con invoglia im
Imbiancàu, da part. imbiancato. boddiai confusamenti, in disordini, abbatuffo
lmbianchiri ec. M. imbiancài. lare, affastellare, rabbatuffolare, avvolgere in
Imbianchittài v. a. coberriri de bianchitta, sfascio. Imboddiai a tutturu, a rotulu, arrotolare.
imbiaccare, coprir con biacca, Imboddiameddu
involtino . s. m. dim. (dd pron. ingl.)
- ro
Imbianchittamentu s. m. imbiaccamento.
imbianchittàu, da part. imbiaccato. limboddiàmini s. m. (dd pron. ingl.) invoglio,
Imbiàu, da part. (t. sp.) inviato, mandato, involto, involucro, viluppo, rinvolto. Imboddiamini
trasmesso. M. mandau. piticu, o pacchettu, involtino.
Imbiazzaisì ec. n. p. M. abbiazzaisì . linboddiati, da part (dd pron. ingl.) avvolto, in
Imbidài v. a. (t. sp.) invitare. lmbidai in su volto, ravvolto. Imboddiau cun tela, abballau, invo
giogu de is cartas, invitare. gliato, coperto con invoglia Imboddiau a ingiriu,
Imbidàu, da part. invitato. attorto, attoreigliato, attortigliato, avvolto insieme.
Imbidia M. invidia.
Imboddiau confusamenti, in disordini, rabbatuffo
Imbidiài, imbidiàu ec. (t. sp.) M. invidiai, lato, avvolto in confuso, affastellato.
invidiau ec. Imboddicadùra s f (dd pron ingl.)tantu in sensu
Imbidiòsu. M. invidiosu. naturali, che figurau, avvoltura, avvolgimento.
Imbidonài v. a. donai s'imbidoni, inamidare, Imboddicai v. a. (dd pron. ingl.) avviluppa
dar l'amido, la salda. lmbidonai is mucca re, imbarazzare, inviluppare, mescolare, con
doris po abbarrai cirdinus, o tetterus, dar la fondere, abbaruffare, imbrogliare, impicciare,
salda a fazzoletti per farli star distesi , o intralciare, intrigare. Po imboddiai. M. Po
incartati.
ingannai, avvolgere, aggirare, avviluppare, in
Imbidonamentu s. m. il dar l'amido. finocchiare, avvolpinare. Imboddicai ſig. fai in
lmbidonàu, da part. inamidato, che ha la salda. boddicus M., imbrogliai. Imboddicais n. p. a
lmbidòni s. m anido. Imbidoni scallau e
vilupparsi, imbarazzarsi, mescolarsi, confon
buddiu po imbidonai sa biancheria, amido stem dersi, imbrogliarsi, impacciarsi, intrigarsi. Im
perato e bollito per dar la salda alla biancheria. boddicaisì in amori, avvilupparsi in amore,
Imbidu s. m. (t. sp.) invito. in ºtotyilon cºrsº ..
addosso, gittarsi con impeto, lanciarsi, spi Imboscais v. n. p. acuaisì in boscu , imbo
gnersi. lmbistiri a unu, a fraccaisiddi, scagliar scarsi, in selvarsi, nascondersi. Po terrenu,
si addosso ad uno, avventarseli addosso. Im chi torrat a boseu , imboschire, divenir bosco,
bistiri v. n o sfustigonai, o pertungiri, chi si inselvarsi, inselvaticare.
marat de chini si procurat votus po otteniri gra imboscàu , da part acuau, imboscato, na
dus, onoris ec. bucherare, brogliare. scosto. Po torrau a boscu, imboschito, dive
imbistu, da part, investito, assalito, assal nuto bosco.
tato, invaso . lumbottaisì v. r. ponirisì is bottas, stivalarsi.
P p 2
512 IMB IMBI
unoi immoi, or ora, adesso adesso, avale avale. Impalagau, da part. stuccato, saziato noio
Po immoi, per ora. De immoi innantis, d' ora saraeva 'o .
innanzi, da quì avanti. - - - impalau, da part. impalato.
Immoladòri v. m. immolatore, sacrificatore. lapalcadura s f impalcatura, travatura.
IMP IMP 315
rilievo. Cosa no importanti, cosa non calente. Impotài v. a. poniri ". o in vasu, in
Importanzia s. f importanza, considerazione. vasellare, invasare, infondere, versare in vaso,
Importau part. m. caluto. No m'ind'est im o in vasello.
portau, non me n'è caluto. Impotan, da part. postu in potu, artato in
Importunadùra s. f. M. importunidadi. vaso , messo nel vaselto. -
Impostemadùra s. f suppurazione, suppura Imprèsa s. f. (t des usu) cosa, chi s' omini
mento, maturazione di tumore. pigat, o si assumit de fai, impresa. Po azioni,
Impostemài v. n. fai postema, impostemire. o fattus celebris, le gesta, le imprese.
Impostemais n. p. far capo, marcire, suppi Impresàriu s. m. impresario.
rare, venire a suppurazione. Impostemaisì de Imprescrittibili agg. (T. Leg.) imprescrittibile,
nou, rimpostemire. -
che non ammette prescrizione.
Impostemàn, da part impostemito, marcito, Impresonai v. a. (de empresonar cat.) poniri
suppurato, che ha fatto capo, venuto a sup in presoni, imprigionare, incarcerare, carcerare,
purazione. incamerare, metter in chiusa, in prigione, o in
Impostòri s. m. calunniadori, impostore, ca carcere, aggratigliare, incatenare, prigionare.
lunniatore. Po seduttori, impostore, seduttore. impresonamentu s. m. imprigionamento, incar
Impostu, sta part imposto. cerazione, carcerazione, carceramento.
Impostura s. f calunnia, impostura, calunnia. Impresonàu, da part. imprigionato, incaree
Imposturài v. a. calumniai, imposturare, ca rato, carcerato, incamerato, aggratigliato,
lunniare, imputar falsamente. Impressionai v. a. impressionare.
IMP IMP 319
-
- -
incinto, impregnato, fatto, o renduto gravido, Impolitigu, ga agg. impolitico, incivile, sco
zncinto, grosso. stumato, malcreato.
Impriogaisì v. n. p. impidocchire, impidocchiare. Impulpirisì v. n. p. impolpare, prender polpa,
Impriogàu, da part. impidocchito. forza, ingrassare, invigorirsi, impor carne.
Improbabili agg. improbabile. Impulpirisi de nou, rimpolpare , rincarnare.
Improbabilidàdi s. f improbabilità. Impulpiu, da part. ingrassato, invigorito,
Improbabilmenti avv. improbabilmente. che ha preso " informato, ben complessio
nato . Po pulpuda, carnuto, polputo, carnoso,
Improddadùra s. f. M. azzaroddu.
Improddài v. a. (t. b. ) M. azzaroddai. carnacciuto, carnaccioso, membruto, complesso.
Improddàu, da part. M. azzaroddau. Axina pulpuda, uva carnosa, carnacciosa.
Improddiu. M. improddu. Impulsioni s. f (t des usu) impulsione, in
Improddu s. m. (t. b.) M. azzaroddu, ciap pulso, sospinta, urto. - .
Inaccessibili agg (t de s'usu) chi no s'inci Incabbiau, da part ingabbiato. Fig. rinehiusa.
podit arribai, inaccessibile, inarrivabile, inaccesso. Incaboniscaisì v. n. p. ingalluzzarsi, ringal
Inacciuvàbili agg. insommergibile. luzzarsi, mostrar baldanza.
Inaccordabili agg. inaccordabile, che non può Incaboniscàu, da part. ingalluzzato, ingalluz
aeeordarsi. zito, ringalluzzato.
Inadattabili agg. inadattabile. lncadenadùra s. f. M. incadenamentu.
Inadattabilidàdi s. f inadattabilità. - Incadenài v. a. incatenare. Ineadenai impari,
Inalberài v. a. inalberare. Inalberai sa ban incatenare insieme, concatenare, collegare, can
dera, inalberare lo stendardo, e levar la ban mettere, congiugnere. Incadenaisì v. r accappiaisì,
diera . Po plantai is arburis ind unu bastimen incatenarsi, legarsi.
ta, inalberare, piantar gli alberi in un ba Incadenamentu s. m. incatenamento. Incade
stimento. namentu impari, concatenamento, concatena
Inalberamentu s. m. inalberamento - zione, incatenatura. Incadenamentu de un edifiziu,
Inalberàu, da part. inalberato. cºgnatura - -
viamento, indirizzamento. - -
Incapacidàdi s. f incapacità, inattitudine,
Incamminàu , da part. incamminato, avviato, inabilità, disadattaggine.
addirizzato, instradato, dirizzato, indirizzato. Incapacitàbili agg incapacitabile. -
S'affari est incamminau, hat pigau bonu cam Incapitai v. a. capitare. Incapitai beni o mali,
minu, l'affare è avviato, ha preso avviamento. capitar bene o male, aver esito felice, o infelice,
Incanài sa scuppetta v. a. inarcare l'archibuso. scontrare, avvenir male. -
morau, chi andat maccu po una femina, inca Incendiariu, ia s. m. e f. autori, e autorade
rognarsi, innamorarsi all' eccesso. incendiu , incendiario, ria.
lncarruzzaisi (t. r.) M. arrimaisì. lncendibili agg. incendibile.
Incartài v. a. obbligare uno con iscrittura. M. Incendidamenti avv. accesamente, fervente
carta. Po imboddiai in paperi, incartare, invol mente, ardentemente.
gere in carta. Incartais v. r obbligaisì cun Incendideddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)
iscrittura, far carta, obbligarsi per iscrittura, far accesuolo.
convenzione con qualche artefice per esser am Incendidòri, ra v. m. e f incenditore, trice.
maestrato nell'arte. Incendimentu s. m. incendimento. -
per l'incerto. Ingertus pl. proventus casualis de Incimiri v. n. e incimirisì n. p. fai sa cima,
unu impleu a prus de sa paga, incerti, pro e si narat de is plantas, o erbas a tallire, man
venti casuali oltre la paga , tare, andare in seme.
Ingertu, ta agg incerto, vano, fallace, con Incimiu, da part e agg. tallito, montato, an
tingente. Po dudosu, incerto, dubbioso, irresoluto. dato in seme.
Incessàbili agg incessabile, indeficiente. Incingiài v. a. fueddendu de bistiri nou, rin
Incessabilidadi s. f incessanza, continuazione. novare un abito. Po poniri in usu, incingiai
Incessabilmenti avv. M. incessantementi. una carrada noa, un ampudda noa ec. M. um
Incessantementi avv. incessantemente, indefi perai. » Nota: Questa voce sarda è porta dalla
cientemente, perennemente, incessabilmente. - greca capnon novum. Gli Ebrei chiamavano en
Incessanti v. agg. incessante. caenia la dedicazione di qualche casa nuova ;
Incestu s. m. peccàu carnali cun parenti, o onde l'uso poi introdusse " encoeniare per
affini, incesto. significare, che uno si veste d'un nuovo abito. »
Incestuàu, da agg. manciau de incestu, in Incingiau , da part. trattendu de bistiri nou,
cestuato .
rinnovato. Bistiri no ancora incingiau , abito
Incestuosamenti avv. incestuosamente. non per anco messo addosso. Po cosa no an
Incestuòsu, sa agg incesto, incestuoso. cora umperada, adoprato, manomesso. Pin
Ingetta s. f. (t. de s' usu) su comparai in giada incingiada, umperada, posta in usa, pen
russu po torrai a bendiri, incetta. Fai ingetta, tola manomessa. M. umperau.
incettare.
Incingrài v. a. accappiai cun cingra, cinghia
Incettadòri v. m. (t. de s'usu) incettatore, re, cignere.
monopolista. Incingràu, da part. cinghiato.
Inchighiristaisì v. n. p. ingalluzzarsi, ringalluz Incinixài v. a. (de encenizar sp.) spargiri de
zarsi, rizzar la cresta, insuperbirsi, inorgogliarsi. cinixu, incenerare, spargere, imbrattar di cenere.
Inchighiristàu, da part ingalluzzato, ingalluz Incinixàu, da part incenerato, sparso di
cenere . -
zito, insuperbito, che ha alzato la cresta. - -
metallo ec. Intagliai, o ingidiri a aqua forti, Incisiòni s. f. (t. de s'usu) segadura, incisiºne,
524 INC INC
sollevare, dar l'impulso, la sommossa. Ingitai Inclitu, ta agg. " lat. in usu) illustri, in
su disigiu innuzzolire, far venire in uzzolo, sol clito, illustre, preclaro.
leticare. Po inzulai, o insuzzuligai, attizzare, in Incluìri v. a. (t. sp.) acchiudere, inchiudere,
includere.
citare, stimolare, aissare. - - -
Incoladùra s. f. M. incolamentu.
Inclementi agg (t. de s usu) crueli, inclemente.
Inclemènzia s. f severidàdi, inclemenza, severità. Incolài v. a. attaccai cun cola, incollare, as
Inclinàbili agg inclinabile, inclinevole, in tacar con colla, appiccare, appicciare, appia
chinevole. strare, conglutinare, appiastricciare. Incolai is
Inclinadòri v. m. inclinatore . foglius de unu liburu, imbragare, fortificar con
Inclinài v. a. incrubai, curvare, incurvare, istriscia di carta incollata la piega lacera d'un
inchinare, inclinare, chinare, far curvo, pic foglio. Incolai tela cun sa materia spremia de sa
gare, flettere. Inclinai v. n. inclinare, pendere, alioffa po dda ammorbidai, imbozzinare, dar
propendere. Inclinai a una cosa i temiri disposi bozzina alle tele. Po donai sa cola a su pa
zioni, inclinare a una cosa. Inclinaisì n. p. cur peri, incollare.
varsi, incurvarsi, piegarsi, farsi curvo, inchi Incolamentu s. m. incollamento.
narsi, abbassarsi. i a unu v. F. faiddi Incolàu, da part. incollato, attaccato con col
reverenzia, inchinar uno, inchinarsi ad uno. la , appiccato, conglutinato, appiastrato, im
Inclinaisì a terra po reverenzia, prostendersi, bozzimato. M. su verbu.
prostrarsi. Incollanàu, da agg. incollanato, ornato dieollana.
Inclinamentu s. m. inchinanento, inclina Incolleraisì v. n. p. alzaisì in collera, incolle
mento, inchinata, dechinamento, chinamento, rirsi, incollerarsi, indegnarsi, crucciarsi.
inclinazione. Po reverenzia, inchinata, inchino, Incolleràu , da part. indegnato, adirato,
riverenza, umiliazione. sdegnato.
INC: INC 325
1nau , razze.
inconturbàbili agg. inconturbabile. Incortillài t. r. M. incortigliai.
lnconvenientementi avv. inconvenientemente. - Incortinadùra s. f. M. incortinamentu.
Inconvenienti s. m. inconveniente, disordine. Incortinài v. a. incortinare, ornar con cortine.
Inconvenienti agg. inconveniente, indebito, in Incortinai una Cresia, una camera, parare una
convenevole . Chiesa, una camera.
Inconveniènzia, e incunvenienzia s. f incon Imcortinamentu s. m. ornamento con cortine.
venienza. Incortinau, da part. incortinato, cortinato,
Inconvincibili agg. inconvincibile. ormato di cortine. Trattendu de Cresia ec.
Incoragginentu s. m. incoraggimento. parato.
lncoraggiri v. a. incoraggiare, incoraggire, Incosciài v. a. accosciare.
avvalorare . Incosciau, da part. accosciato.
Incoraggiu, gioa part. incoraggiato, avva Incotonai v. a. guerniri a cotoni, abbam
lorato. bagiare, imbambagiare, guernir di bambagia.
Incorài. M. incoraggiri. Incotonai de nou, ricotonare.
Incorazzaisì v. r. ponirisì sa corazza, ingia Incotonau, da part imbambagiato.
carsi, mettersi in gioco. Incovonadura s. f cudda cantidadi de roba
Incordadùra s. f incordatura. brutta, ch'ind una borta si ponit in su cossiu,
Incordài v. a. incordare, rincordare, metter bucato. -
neggiare - -
incorràu, da part. cozzato, ferito colle corna. incresiai v. a. su benediziri, chi ſait su Sa
Incorrigibili agg. incorreggibile, incorrigibile. gerdutu una partera sa prima borta de pustis de
INC INC 527
su partu in Cresia, metter in santo, benedire vato, piegato in basso, incurvato, fatto curvo.
una partoriente. Incresiaisì n. p. s'andai, chi Po umiliau , chinato, umiliato. -
fait una partera a Cresia sa prima borta pustis Incrubau, da agg. chino, curvo, incurvo,
de su partu po sa benedizioni de su Sacerdo arcato, piegato in arco, inchinato. Po corcovau,
tu, andare, o entrare in santo. gobbo. -
ncrispiai su passu in sens. att. accelerare, afe Incubài v. a. imbottare. Incubai de nou, rim
frettare il passo. bottare. Po su bogai su mustu de sa cubidina,
Incrispiàu, da part. avvalorato. svinare. -
far la ricolta, riporre i grani, o i frutti della Indeclinabili agg. indeclinabile, invariabile.
terra, far la saccoccia. Incungiai a inturu, rin Indeclinabilidadi s. f. indeclinabilità .
serrare, chiuder dentro. Incungiai sa palla, ri Indeclinabilmenti avv. indeclinabilmente.
porre la paglia. Incungiai feli espress. rust. M. lndecorosamenti avv. indecoramente.
insaccai. Incungiai a inturu des animu, covare, Indecoròsu, sa agg. indecoro, indecente.
racchiudere dentro dell'animo. Incungiaisì v. r. Indefensibilmenti avv. indefensibilmente.
inserraisì, chiudersi, covarsi, racchiudersi. lndefettibili agg. (T. Teolog.) immancabili ,
Incungiàu, da part. ricolto, rinserrato, riposto. indefettibile,
Incuntentabili agg. incontentabile, querulo, Indefettibilidàdi s. f. (T. Teolog.) indefet
tibilità .
queruloso, - -
Indocifiri v. a. fai dogili, indocilire, render Indultàriu s. n. (T. Legal.) cuddu, a su quali
docile. est fattu s'indultu , induttario.
Indocifiu, da part. indocilito. Indultu s. m. indulto, concessione, perdono.
Indoſai (t. r.) M. indoliri, Indumentu s. m. (t. lat. de is Curialis) in
Indole s. f (t. lat. in usu) natura, inclina dumento, veste, vestito.
zioni, indole. Ind' unu istanti avv. in un attimo, in un tratto,
Indolenti v. agg. (t. de s'usu) insensibili, in in un baleno.
dolente, insensibile. Indurai v. a. indurare, indurire, far duro,
Indolènzia s. f. (t. de s'usu) insensibilidadi, sodo . M. induressiri . Indurai v. n. e induraisì
indolenza. n. p. indurire, indurirsi, indurare, indurarsi,
Indofiri v. a. e n. indurire. divenir duro.
Indoliu, da part, indurito. -
Induramentu s. m. induramento.
Indoloriri v. n. si narat de sentirisì o cancarau Indurau, da part. indurato, indurito.
de su frius, o informigau, e casi senza sensu Indurcadròxu s. m. maceratoio.
algunu membru in positura incomoda, indolen Indurcadùra s. f macero. Targ.
tire, indolenzire, intermentire, aggranchiare, Indurcài, e indulcai in s'aqua v. a. macerare.
intormentirsi, indormentire. - Indurcai linu e cosas similis, macerare. Indur
Indoloriu, da part. indolenzito, stupidito, cai olia, indolcire olive, disasprire, indolciare.
intermentito, intormentito. - Indurcai linnamini, tenere in purgo il legname,
Indomàbili agg. indomabile. tenerlo dentro l'acqua in una gora.
Indòmitu , ta agg. (t. de s'usu) aresti, in Indurcamentu s. m. maceramento, macera
domito. zione, macero.
Indoradòri s. m. indoratore, mettiloro. Indurcàu , da part. macerato. Linu indurcau,
Indoradùra s. f indoratura. Fig. palliatura. lino macerato. Olia indurcada, olive indolcite,
Indorài v. a. indorare, dorare. addolcite, disasprite. Linnamini indurcau , le
Indoramentu s. m. indoramento, doramento. gname tenuto in purgo. In forza di agg. macero.
Indoràu, da part. indorato, inaurato. Indurciài v. a. indolcire, indolciare, addol
Indorladùra de frangia in is bistiris s. f bordo. ciare, addolcire. M. dulcificai. Po pigai s'as
Indormiscaisì v. n. p. addormentarsi, asso prori, disasprire.
pirsi, prender sonno. Po abbarraisì oziosu, istu Indurciàu, da part. indolciato, indolcito.
pidirsi, anneghittirsi. lnduressibili agg facili a faisì duru, indurabile.
Indormiscàu, da part. addormentato. Induressimentu. M. iuduramentu .
Indossài v. a. porsi al dosso. Indurèssiri v. a. indurare, indurire, far duro,
Indossàu, da part posto al dosso. sodo, rassodare. Induressirisì n. p. indurare,
Indossu avv. indosso. indurire, indurarsi, indurirsi, rassodarsi, irri
Indotàu, da agg. senza doda, indotato. gidire, divenir rigido, duro, incrofare. Po in
Indottamente avv. ignorantementi, indottamente. duressirisì comente perda, impietrire, impietrirsi.
Indottrinài, indottrinau ec. M. addottrinai. Po ostinaisì, indurirsi, ostinarsi, divenire in
Indovina s. f indovina, divinatrice, indovi trattabile. Induressirisì comente un ossu, inossire.
natrice. Indurèssiu, ia part. indurito, incrojato, as
Indovinài v. a. indovinare, divinare, augurare, sodato, rassodato, impietrito. Terra induressia,
presagire, prevedere, predire il futuro, fare, o terra ammazzerata, assodata.
dar presagio. Indovinai po accertai alguna cosa, Indusenti v. agg. inducente, induttivo.
dar nel brocco di qualche fatto. lndusidòra v. f. inducitrice, induttrice.
Indovinamentu s. m. divinamento, indovina Indusidòri v. m. inducitore, induttore.
mento, augurio, presagio, predicimento, divina Indusimentu s. m. inducimento.
zione, indovinazione. Indusiòni s. f induzione, sospignimento,
Indovinàu, da part. indovinato. sospinta .
Indovinaziòni. M. indivinazioni. ſi v. a indurre, piegare. Indusirisì v. r.
Indovinellu s. m. indovinello, enigma, enimma. indursi, piegarsi. Indusiri s' intendimentu ec.
Indovinu s. m. indovino, indivino, indovina attivar l' intelletto.
tore, divinatore, ariolo, presàgo, àugure. Indùsiu, ia part. indotto, piegato,
Indovinu, ma agg. indovino, indovinante. Indiustria s. f industria, diligenza ingegnosa.
Indrollài v. a. (t. r.) arrepuntai. M. Mancai s' industria, mancar le arti. Biviri de
Indrollu s. m. (t. r.) zugu de camisa arre industria, viver di limatura, industriosamente.
puntau, abbrodau cun agu, collo di camicia Industriali agg. industriale.
trapuntato, o trapunto. Industriaisì v. n. p. industriarsi, ingegnarsi,
ndubitàbili agg indubitabile. aguzzarsi, brigarsi, assottigliarsi, affaticarsi,
Indubitabilmenti avv. indubitabilmente, indu sforzarsi, studiare, studiarsi, occuparsi.
bitatamente. Industriau, da part. affaticato, studiato, sforzato.
Indulciài, indulciau ec. M. Indurciai, in Industriedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) in
durciau ec. dustriola.
Indulgenti v. agg. indulgente, condiscendente. Industriosamenti avv. industriosamente, inge
Indulgènzia s. i indulgenza, permissione, con gnosamente, maestre olmente.
discendenza. Po sa remissioni de sa pena tem Industriosu, sa agg. industrioso, ingegnoso,
porali, chi congedit sa Cresia, indulgenza, industre, maestrevole.
Indùlliri v. a flettiri, piegare, flettere. Indul Induziòni s. f spezia di argumentu, induzione.
liri v. n. e indullirisì n. p. cedere, piegarsi, ar Inèditu, ta agg (t de s'usu) chi no est istau
rendersi. Pertia, chi indullit, bacchetta pieghevole, stampau, inedito.
Indùlliu, llia part. piegato, arreso, ceduto. Inefficaci agg. inefficace.
INE INF 35I
º a
ss
54 INF ING
Infrissìu, da part. (t, r.) infilzato. M. infilau. Ingaggiau, da part. fermato al soldo, ingag
Po imbastiu . M. giato. Po allettau, attratto, allettato, attirato.
Infruttuosamenti avv. infruttuosamente, ste Ingàggiu de sordaus s. m. ferma.
rilmente. Ingagliardài, e ingagliardari v. a. fai gagliar
Infruttuòsu, sa agg. infruttuoso, sterile, infe du , ingagliardire, render gagliardo. Ingagliar
condo, infruttifero. daisì m. p. ingagliardire v. m. e ingagliardirsi,
Infula s. f. ornamentu de sa mitra de is Pre divenir gagliardo.
laus, infula. Ingagliardàu, e ingagliardiu, da part inga
Infunai v. a. accappiai a funi, infunare. gliardito.
Infunàu, da part. infunato. Ingalappài v. a. (t. de s'usn) ingalappiare,
lnfundibulu s. m. (T. Chirurg.) recipienti de prendere al galappio.
is arrigus, aundi si unit sa materia de s'orina, Ingalappàu, da part. i" -
imperversare, smaniare, menare smanie, stiac Ingamài v. a. pigai cun gamu, inamare, pren
ciar come un picchio. Infuriarsì n. p. arrabbiaisì der coll' amo. Po poniri in gama, e in cedda,
de feli, incagnarsi, indiavolare. Infuriaisì contra metter in branco.
de unu, affoltarsi contro d uno. Ingamau, da part. pigau cun gamu, preso
Infuriamentu s. m. imperversamento, india coll' amo. Po postu in gama, messo in branco.
volamento. Ingannàbili agg. ingannabile, ingannevole.
Infuriàu, da part. infuriato, imperversato, bac Ingannadòri v. m. e raf fraudatore, giun
cato, incagnato, arrovellato, affoltato, in forza tatore, illusore, frodatore, soppiantatore, ingan
di agg. furioso, imperversito, incrudelito, in natore, trice, e ingannatora, ingannante, ciur
demoniato. -
matore, trice.
Infusài v. n. e infusais, n. p. t. r. (de afusar Ingannai v. a. ingannare, corbellare, gabbare,
sp.) M. fuiri, scappai. deludere, minchionare, illudere, frodare, ca
Infuscài v. a. fai oscuru, infuscare, offusca muffare, truffare, giuntare, eludere, aggirare,
re, imbrunare. Infuscaisì n. p. si narat de su ingarbugliare, abbindolare, abbacinare, circon
tempus, o de s'aria, chi si coberit de nuis, venire. Ingannai cun astuzia, fare una cavalletta,
imbrunire, oscurarsi, turbarsi. un soprammano a uno, avvolpinare, attrappare,
Infuscàu, da part. infoscato, oscurato, raſ sedurre, sorprendere con inganno. Ingannai cun
fuscato. bonus fueddus, impastocchiare, trattener uno con
Infusibili agg (t. de s' usu) chi no si podit pastocchie, infinocchiare, soppiantare. Ingannai
fundiri, o scallai , infusibile, maliziosamenti, tranellare, usar tranellerie, o
Infusionedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) in tranelli. Ingannai cun finzioni, busbaccare, in
fusioncella. gannare con finzioni. lngannaisì n. p. pigai sba
Infusiòni s. f infusione, infondimento. gliu, errori, ingannarsi, abbagliare, illucinarsi,
Infusu, sa part infuso, stillato. Scienzia in travedere, dare nello spaniato, dare in fallo.
fusa, scienza infusa. - Lassaisì ingannai, lasciarsi abbagliare.
Ingabbadòri v. m. e ra f gabbatore, giunta Ingannamentu s. m. ingannamento.
tore, ingannatore, trice. - Ingannau, da part. ingannato, aggirato, ab
Ingabbài v. a. ingannai, gabbare, giuntare, bagliato, attrappato, sedotto, deluso, sorpreso
ingannare. - con inganno, circonvenuto, illuso, avvolpinato.
Ingabbamentu s. m. gabbamento, inganno - Abbarrai ingannau, frustrarsi, rimanere ingan
Ingabbàu, da part. gabbato, ingannatº : nato, frustrato. In forza di agg, fig. attorto di
ingabellài v. a. poniri in gabella, ingabellare, errore, inviluppato in errore.
sottoporre a gabella. - Ingannèri s. m. M. ingannadòri.
Ingabellàu , da part. posto in gabella, sotto Ingannixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) in
posto a gabella. - gannuzzo, ingannerello.
Ingaggiadòra v. f attrattrice, allettatrice. lngannosamenti avv. ingannevolmente, illuso
Ingaggiadòri. M. ingaggianti sust. rnarmente,
S s 2
556 lMG ING
ha avuto la salda, o la gomina. Pannu ingom Ingreghiài, ingreghiau ec. (t. r.) allettai. M.
mau, panno saldato. - -- - - - ingrangulai ec.
ingortigai v. a. (t. r.) intorpidire. Ingortigaisì Ingreghèri (t. b.) M. ingranguleri. -
re, far cotenna, far buona cotenna, impor carne. Ingruxài v. a. incrociare, incrocicchiare. In
Ingrassai is campus cun poniri fogus, debbiare, gruxai su mari pocorseggiai, o donai caccia a
usare il debbio, Ingrassai sa terra cun amme s enemigu, incrociare il mare per corseggiare,
stiuru de argidda e carcinargiu, narnare il fer o dar caccia al nemico. Ingruxai (T. di Agricult.)
reno. S ammestùru, marna. S operazioni de su torrai in manu , o siat arai a traversu de is
º º -
ING INI 537
Inimigaisì v. n. p. trattaisì de inimigu, inimi Innantis prep. innanzi, prima, anzi. Innantis
carsi, trattarsi da nemico. de totu, innanzi tratto, prima di tutto. Innan
Inimigàu, da part. inimicato. tis di hoi, innanzi d'oggi. Innantis di orbe
Inimìgu s. m. inimico, nemico. M. enemigu. sciri, innanzi l' alba, o l'attrora, prina di far
Inimìgu, ga agg inimico. M. enemiga, ga. giorno, prima di aggiornarsi. Innantis de s'ora,
Inimistàdi s. f. M. inimicizia. -
innanzi l'ora. Innantis de nosaterus, innanzi
Inimitàbili agg. inimitabile. a noi. In forza di agg. po anteriori, anteriore, ante
Inimitabilmenti avv. inimitabilmente. cedente, avanti. Sa di innantis, il dì antecedente.
inimmaginàbili agg inimmaginabile. Innantischì avv. avantichè, primachè, anzichè,
Inintelligibili agg. inintelligiile. innanzichè, piuttostochè.
558 INN INO.
Innàriu s. m. liburs de innus, innario. Inospitàli agg. chi no donat alloggiu, inospitale.
Innàtu, ta agg. naturali, innato, ingenito, insito. Inospitalidàdi s. f inospitalità.
Innaturàli agg. no naturali, innaturale. Inosservabili agg. inosservabile, inadempibile.
innavigabili agg. innavigabile. In sensu, chi no si podit distinghiri, indiscernibile,
lnnegàbili agg. innegabile. impercettibile.
Innì avv. de statu, o de motu, là, lì, ivi, Inosservabilmenti avv. inosservabilmente.
colà, quivi, in quel luogo. De innì a innì, di Inosservanzia s. f. inosservanza -
là a colà. Accanta de innì, perinnì, peringuni, Inosservàu, da agg. no osservau, inosservato.
colà intorno, lì vicino. De innì, di lì, da lì. Inquadernài v. a fare, ridurre a quaderno.
Fimas a innì, infino a lì. Innì in susu avv. locali, lnquadernau, da part. ridotto, fatto a qua
e inninsusu, la sù, e lassù, colassù, colassuso. ºrno ,
Insòlitu, ta agg. insolito, insueto, inconsueto. Instigativu, va agg. (t. de s' usu ) concita
Insoliibili agg. i. indissolubili. tivo, commotivo, incitativo, atto a concitare.
Insonnigài v. n. e insonnigaisì n. p. (t. b.) Instigau, da part instigato, incitato, solleci
addormentarsi, assonnarsi. tato. M. incitau .
Insonnigau, da part. addormentato. . Instigaziòui s. f. (t de s'usu) instigazione.
lnsopportabili agg. insopportabile, incompor M. instigamentu .
tabile . Instillài v. a. ghettai a gutta a gutta, instil
Insopportabilmenti avv. insopportabilmente, in lare, infondere a stilla a stilla. Po metaf in
comportabilmente. sinuai, instillare, insinuare.
Insorài v. n. (t. r.) M. sudai. Instillàu, da part instillato.
Insordigadeddu, dda agg dim. (dd pron. Instintu s. m. instinto. Po presentimentu, in
ingl.) unticcio, sudiciccio, alquanto sudicio. stinto, presentimento. Operai prus po instintu,
nsordigài v. a. (t. pl.) insucidare, insudi che po reflessioni, operar più per instinto, che
ciare, far sucido. per riflessione.
Insordigàu, da part (t. b.) imbrattato, dive Institudòri, e ra v. m. e f. institutore, trice,
nuto sucido. che instituisce .
Insòru pronom. agg. pl. de casu obliquu ( o Instituiri v. a. ordinai, instituire, ordinare -
claru) loro. Instituiri erederu, instituire erede.
Insostrài v. a. (t. cat.) fai sostri, soffittare, Instituìu, da part. instituito.
insoffittare, far soffitte. Institùta s. f is primas instituzionis de sa Le
Insostràu , da part. soffittato. gali, instituta.
Insperàbili agg. chi no si podit isperai, in Institutista s. m. Professori de instituta, In
stitutista.
sperabile. -
Instàu part. neutr che ha fatto instanza, che Insulfuràu, da part. insolfato.
ha perseverato in chieder una cosa, che ha in Insulladòri, insullai, insullamentu, insullàu -
calzato, sollecitato vivamente. -
M. inzullai ec. - -
medicamentus, chi sciollint is sugus grassus, riſi s. f. (t. de s'usu) scrittura musi
attenuare , render tenue, sottile. itti de cali po sonai organu ec. intavolatura. Po in
nou, rassottigliare. Insuttiligaisì da nou, ras struzioni. M. -
burinu, intaglio a bulino. Intagliu a aqua forti, Integridàdi s. f integrità, interezza. Po per
intaglio d'acqua forte. Intagliu in ramini, in fezioni, o sinceridadi, perfezione, sincerità, lealtà.
taglio in rame. Fai a intagliu, a incavu, fare Integru, gra agg (t. de s' usu) incontaminau,
di sottosquadro. - integro, incorrotto. Po interu, intero.
1ntamài v. a. serrai in tana, chiudere in tana, Integumentu s. m. (T. Anatom.) si marat de,
imbucare, nascondere. Intanaisì n. p. intanarsi. sa cutis, e de certas membranas carnosas, de
Po serraisì a inturu, serrarsi dentro, chiudersi, sa nappa, o tunica reticulari ec integumento.
nascondersi, intanarsi, incavernarsi. Po acuaisì, Intelargiài v. a. pagu in usu. Poniri in telac
accovacciarsi, accovacciolarsi, intanarsi, inca giu, intelajare. - -
v T t
543 INT INT
i ,
INT INT 343
pl. interiora, visceri, viscere, viscera, interame. Interpostu , sta part. postu in mesu, interpo
Interiòri agg. internu, interiore. sto, frapposto. Po intramesau. M. Trattai po
Interiormenti avv. interiormente. interposta persona, trattar per interposta per
Interlineai v. a. scriri cun linea intre versu e sona, parlare per via di mezzano.
versu, interlineare. Interpretadòri, rav. m. e f. interpretatore, trice.
Interlineari agg. interlineare. Interpretài v. a. interpretare, interpetrare,
Interlineàu, da part. interlineato. spianare, esporre, spiegare, comentare, chio
Interlocutòri s. m. interlocutore. sare. Interpretai mali su sensu, storcere, stra
Interlocutòriu, ria agg. (T. de is Curialis) e volgere il senso, il significato.
si narat de sententia, " ordinat de produsirisì lnterpretamentu s. m. interpretamento, inter
maggioris notizias po donai una sentenzia defi petramento.
nitiva, interlocutorio, ria. lnterpretativamenti avv. interpretativamente.
Interlùniu s. m. spaziu de tempus, in su quali Interpretativu, va agg, interpretativo, interpe
no si bit sa luna, po s' unioni cum su Soli, in trativo .
terlunio, luna silente. Interpretàu, da part. interpretato, interpetra
Intermedieddu s. m. dim. (dd. pron. ingl.) to, comentato, dichiarato. -
intersecazione, intersezione. º
-
s usu modernu ancora intervallu de tempus, Intitulài v. a. donai su titulu, intitolare, intutu
interstizio. lare, dare il titolo. Po dedicai: M.
Intèru, ra agg. intero, intiero, integro, saldo, Intitulamentu s. m. intitolamento.
compiuto . -
Intitulau, da parti intitolato. Po dedicati. M.
Intervallu s. m. intervallo, bistante. In custu Intitulazioni s. f intitolazione, inscrizione, ti
frattempus, in questo bistante, in questo mezzo. tolo. Po dedica de unu liburu, dedicazione,
lntervallus lucidus, si narat de is maccus, intitolazione, indirizzo.
candu torrant in sei, lucidi intervalli. Intoccabili agg. chi no si podit toccai, intan
Intervenimentu s. m. intervenimento. gibile, intoccabile.
Intervèniri v. n. intervenire. Po succediri. M. Intolleràbili agg (t de s' usu) insopportabili,
Interveniu, ia part intervenuto. intollerabile, incomportabile. M insuffribili.
Interventu s. m. intervento. Intollerabilidadi s. f. (t. de s'usu) M. intol
Interverài v. a. interpolare. leranzia.
Interverau, da part. interpolato. Intollerabilmenti avv. intollerabilmente, in
Intessidùra s. f. tessitura. M. intricciamentu . comportabilmente.
Intèssiri v. a. intessere. M. intricciai. Intolleranti v. agg. intollerante, incomportante.
Intèssiu, ssia part intessuto, intesto. M.intricciau. Intolleranzia s. f. (t. de s'usu) intolleranza,
Intestabili agg. chi no podit testai, intestabile. insofferenza, impazienza. M. impassienzia.
Intestaisì v. n. p. ostinaisì in s opinioni sua, Intonadòri , ra v. m. e f. intonatore, intuo
intestarsi, incaponire, incocciare, stare ostinato natore, trice.
nella sua opinione. Intonadiura s. f intonatura. M. intonazioni.
intestau, da part. intestato, inteschiato, ostinato. Intonai v. a. donai principiu a su cantu, in
Intestau, da agg chi no hat fattu testamentu, tonare, e intuonare, imporre. Po dimandai de
intestato. allargu, intonare, domandare alla lontana.
Intestinali agg. intestinale. Intonàu, da part. intonato, intuonato.
Intestinu s. m. e in pl. intestinus, intestino, Intonazioni s. f intonazione.
budello, pl. intestini, le budella. Intestinu rettu, Intoppai v. n. intoppare, cozzare, urtare, dar
intestino retto, logaone. T. Anatom. di cozzo, incontrarsi, imbattersi, abbattersi.
Intestinu, ma agg. internu, intestino, interno. Po imburchinai, inciampare. Intoppai in algu
Gherra intestina, guerra intestina. ma cosa, abbattersi. Intoppai, o attoppai is na
Intianài v. a. poniri in tianu. M. tianu. sus impari, ammusarsi, riscontrarsi muso con
Intiaulaisì v. n p. indiavolare, imperversare. muso, naso con naso. lntoppai po donai un
Intiaulàu, da part indiavolato, imperversato. intoppu, stropicciare . Intoppaisì n. p. intop
Intima s. f. notificazioni, intimazione, noti parsi, imbattersi.
azione. Intoppamentu s. m. intoppamento.
Intimadòri, ra v. m. e f. intimatore, trice. Intoppau, da part che ha avuto intoppo, coz
Intimài v. a. intimare, notificare, far sapere, zato, urtato, abbattuto, stropicciato.
indicere, intonare. Intoppu s. m. intoppo, urto, cozzo, sbarra,
Intimamenti avv. intimamente, intrinsicamente. sbarro, scontro. Po imbarazzu, intoppo, imba
Intimau, da part intimato, notificato. razzo, ostacolo, ritegno, impedimento. Po im
Intimoriggiai, e intimorizzài v. a. (t. cat.) inti burchinu, inciampo, intoppo. Po difficultadi, o
morire, impaurare, atterrire, sbigottire, spaven i" intoppo, inciampo, difficoltà, pericolo.
tare, metter paura, spavento. Po spantaisi n. p. onai un intoppu, dare un urto, urtare. De
atterririsi, spaventarsi, intimidire, sbigottirsi, pi intoppu avv. di rimbalzo.
gliar terrore, aver paura. M. impauriri. Intostai v. a. indurare, far duro, sodo, tosto.
Intimoriggiàu, e intimorizzau, da part. atter Intostaisì n. p. indurire, intostire, divenir tosto.
rito, sbigottito, spaventato, impaurito, intimorito, Intostaisì de sa pasta candu si siccat de sei, e
intimidito. s induressit, ammazzerarsi, indurirsi. M. in
Intimu, ma agg. intimo, congiunto, confidente, duressiri.
Intrinseco. Po internu, intimo, interno. Intostàu, da part. indurito, incrojato, impie
Intingiadùra s. f intignatura, trito. Pasta intostada, pasta ammazzerata,
Intingiài v. a. fai beniri tingiosu, intignosire. indurita.
Intingiaisì n. p. intignare, divenir tignoso. Intotu avv. in tutto, affatto.
Intingiau, da part. fatto tignoso. In signif. Intràda s. f. entrata, adito, ingresso. Donai
neutr. intignato. Po tingiosu. M. s intrada, dar l' entrata. Intrada Po assigna
Intingidùra. M. tintura. mentu, entrata, rendita. Intrada de nou in su
Infingiri v. a. tignere, tingere, colorare, dar giogu, ripresa.
colore. M. tingiri. Intingiri a sorixedda, arrob Intradùra s. f entratura.
biare, tignere con della robbia. Intradusibili agg. chi no si podit tradusiri, in
Intintu, ta part tinto. M. tintu. traducibile . -
Intippiri v. a. (t. sp.) preniri a stibbu, in Intraſforru s. m. (t. sp.) fodera di mezzo.
zeppare, far fitto, denso, folto, spesso. " Intragnass f pl (t. sp.) is interioris de s'ani
piri v. n. e intippirisi n. p. infittire. Lastr. mali, entragno, interame, intestini, viscera.
venir fitto . Intragnau, da agg mali intragnau, tristo,
Intippiu, da part. fatto, o divenuto fitto. cattivo .
Intirisiaisì v. n. p. contrairi sa tirisia, divenire Intrài v. a. entrare, penetrar entro. Intrai v.
itterico, patire l'itterizia. n. entrare. Intrai in ballu, entrare in ballo.
Intirisiau, da part divenuto itterico. Intrai in possessu, entrare in possessione, pren
Intisicai v. a. intisichirc. Intisicaisì n. D. intisi der possesso. Intrai asutta, entrar sotto, sotten
chire , intisicare, divenir tisico, intisichirsi. trare. Intrai, pigai sa prazza de unu, in logu de
INT INT 345
piglio, guazzabuglio.
Intràu, da part. entrato. Su soli est intrau, Intriganti v. agg. (t. de s'usu) intrigatore,
il sole è colcato, tramontato. Intrau in logu de impacciante, brigante, faccendone, brigatore,
un ateru, sottentrato, subentrato. affannone, impigliatore, faccendiere. -
Intrinsicau, da part. (t. de s'usu) intrinsicato. - Inturbidàu, da part. (t. de s'usu) intrullau,
Intrinsicu, ca agg (t de s'usu) amigu con fattu turbidu, intorbidato, intorbidito.
fidenti, intrinsico, amico intimo, confidente, lntusciài v. a. furriai s'azza a is ferrus de se
stretto. Po internu. M. -
gai, rivoltare il taglio ai ferri taglienti. Intu
Intrischiadòri s. m. strum. de ferru de is sciaisì n. p. rivoltarsi il taglio.
Maistus de linna po torciri is dentis de sa serra, Intusciàu, da part. Gorteddu, o rasoja in
licciajuòla. - -
tusciada, coltello, o rasojo, che ha il taglio
rivoltato .
Intristai v. a affliggiri, attristare, contristare,
rattristare, affliggere. Intristaisì n. p. attristarsi, Invaghèssiri v. a. e invaghessirisì n. p. M. in
InalInOral. CC.
contristarsi, affliggersi. Po faisì malignu, intri - - -
stare, intristire, incattivire, divenir tristo. Invalidài v. a. fai nullu, invalidare, far nullo,
invalido.
Intristàu, da part. attristato, contristato, rat -
metter in uso. Introdusiri a pagu a pagu, sot Invaligiài v. a. invaligiare, porre in valigia.
tentrare. Introdusirisì n. p. introdursi, intrudersi. Invaligiàu, da part. posto in valigia.
Introdùsiu s. m. introdotto, introducimento. Invanessimentu s. m. invanimento.
Introdùsiu, ia part. introdotto, invalso. Intro Invanessirisì v. n. p. invanire, divenir vano.
dusiu a pagu a pagu, sottentrato. Po insuperbirisi, insuperbire, divenir superbo.
Introdusvu, va agg. introduttivo. lnvanèssiu, ssia part. invanito.
Introduzionedda s. f dim. (dd pron. ingl.) Invànu avv. invano, indarno, inutilmente,
introduzioncella. senza pro.
Introduzioni s. f. introduzione. Introduzioni - Invariàbili agg invariabile.
de mercanzias, importazione. Invariabilidadi s. f invariabilità.
Intròitu s. m. introito. Invariabilmenti avv. invariabilmente, immu
Intromesài v. a. e intromesaisì. M. intramesai. tabilmente.
Intronizzai v. a. intronizzare, metter in trono. Invariàu, da agg. invariato, immutato.
Intronizzàu, da part intronizzato, messo in trono. Invasadòri v. m. ch'invùsat, invasatore.
Intronizzaziòni s. f intronizzazione. Invasài v. a. ghettai, o poniri in vasu, inva
Introssiri v. n. (t. sp.) intozzare. Introssirisì sare, infondere nel vaso. Po s'intrai de is ispi
n. p. intozzarsi, divenir tozzo, doppio, attic ritus malignus in is corpus, invasare, assalire.
ciaio, tarchiato, fatticcio, corto, e grosso. Invasamentu s. m. intasamento.
Introssiu, da part. e agg. corpacciuto, tra lnvasàu, da part. invasato, ossesso, indemoniato.
versato , atticciato, ben complesso, ben tarchia Invasaziòni s. f si narat de is ispiritus mali
to, bastracone. Cuaddu introssiu, doppiu, ca gnus, invasazione. -
Inturbidài v. a. (t. de s'usu) intrullai fai tur Inverisimilmenti avv. inverisimilmente, in modo
bidu, o trullu, intorbidare, far divenir torbido. inverisimile. -
-
-
INV INV 347
disutile, supervacaneo. Rendiri inutili, frustra settentrionali: Nazioni iperborea, nazione iper
re, render vano. bòrea, o settentrionale.
inutilidàdi s. f. inutilità, disutilità. Iperduha s. f. (T. G.) cultu depidu a sa
Inutilmenti avv. inutilmente, frustaneamente. Mamma de Deus, Iperdulla.
Invulneràbili agg. invulnerabile. Ipèrmetru, tra agg. (T. G.) si narat de ver
Inzaffaranài v. a. cundiri cun zaffaramu , con su, ch est foras de metru po eccessu de silla
dire, addobbare con zafferano. Po donai su ba, ipèrmetro.
colori de zaffaranu , ingiallire, conciare collo Ipetru s. m. (T. G.) Cresia, o edifiziu senza
-
teulada, Ipetro.
º"
nzaffaranàu, da part. crocaddobbato, addob
-
esser malazzo, cagionevole, crocchio, cominciar Ipocriteddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) ipo
a sentirsi male, crocchiare. Inzimiau de macchiori, critino , quietino . -
Inzulàu, da part. adizzato, incitato, provocato. Ipotecariamenti avv. (T. Legal.) a modu de
Inzurfurài v. a. inzolfare. ipoteca, ipotecariamente. -
Jònicu, ca. agg. (t. de s'usu) jonico. Versu Ipòtesi s. f. (T. G.) su suppostu de una cosa,
jonicu, verso jonico. Setta jonica, o de Talete, ipotesi. -
Setta jonica. Ordini jonicu, ch' est su terzu de Ipoteticamenti avv. (T. Didasc.) po ipotesi,
is cincu ordinis de s'Architettura, ordine jonico. ipoteticamente, per ipotesi.
-
Jòta s. m. nomini de littera grega, chi si usat Ipotèticu, ca agg. suppositivu, ipotetico, sup
o nienti, jota, zero, niente. positivo. -
Ipàllage s. f. (T. G.) fig. gramaticali, e si fait Ipotipòsi s. f. (T. G.) figur. rettorica, narra
cambiendu algunas espressionis, ipàllage: zioni espressa vivamenti di alguna cosa, ipotipòsi.
Ipèrbatus, m. Fig. Rettor, iperbato, trajezione. Ippocràticu, ca agg. de Ippocrate, ippocratico.
Po fig. geometr. est sa curva, chi descrit unu Ippocratismu s. m. dottrina de Ippocrate ap
corpus" cun violenzia, ipèrbato. plicada a sa scienzia medica, ippocratismo.
Iperboladòri v. m. iperboleggiatore. Ippòdromu s. m. (T. G.) logu in Roma, e in
Iperbolài v. a. fai iperboles, esagerai foras de ateras cittadis mannas, aundi in ipº,pianº
n" erboleggiare, aggrandire, esagerare. curriant is cuaddus, ippòdromo. -
Irraxonàbili agg. irragionevole, sragionevole. Irrusticài v. a. fai rusticu, arrozzire, far roz
i" s. f irragionevolezza. zo. Irrusticaisì n. p. arrozzirsi, divenir rozzo.
Irraxonabilmenti avv. irragionevolmente. Irrusticàu, da part. arrozzito, divenuto rozzo.
Irrazionabili agg. irrazionabile. Is art. pl. m. e f. i gli li le.
Irrazionabilidàdi s. f irrazionabilità. Isca s. f. (t. r.) cannèdu, isca de canna,
Irrazionali agg. irrazionale. cannèto.
Irreconciliàbili agg. irreconciliabile. Iscabùlliri v. a. (t. b. de escabullir sp.) di
Irreconciliabilidàdi s. f irreconciliabilità. fendere, liberare. Iscabullirisì v r. difendersi ,
irreconciliabilmenti avv. senza casu de recon scapparsi, liberarsi. Po cunqistai. M. -
Irrecuperàbili agg. (t. de s'usu) irrecuperabile. Iscài v. a. (t. r.) poniri su pappai in bucca
Irredimibili agg. chi no si podit redimiri, irre a unu, imboccare. Iscai is pillonis, imbeccare.
dimibile. Iscalabrài v. a. iscalabrau, (t. cat.) M. sca
Irreduttibili agg. (T. de s'Algebra) chi no si labrai ec. -
Irreflessivu, va agg. irriflessivo, sconsiderato. Iscàu, da part. (t. r.) imboccato. Po pillonis,
" agg. irregolare. Po arrutu in irre imbeccato .
gularidadi, irregolare. Ischerda (t. cat.) M. scherda.
Irregularidàdi s. f in totus is sensus, irre lschincèriu s. m. smancerìa.
golarità , Isciapidaisì v. n. p. insipidire, divenire insi
Irregularmenti avv. irregolarmente, irregola pido, senza sapore.
talmente . Isciapidamenti avv. insipidamente.
Irregulàu, da agg. senza regula, irregolato. Isciapidòriu s. m. insipidezza.
Irreligiònis. f mancanza de religioni, irreligione. Isciàpidu , da agg. insipido
lrreligiosamenti avv. irreligiosamente. Isciusciài v. a. diroccare. M. sciusciai.
irreligiosidàdi s. f irreligiosità. Isciusciàu, da part. diroccato .
lrreligiòsu, sa agg. senza religioni, irreligioso. Isclarèssiri v. a. (t. sp.) isclarèssiu ec. M. sela
Irremediàbili agg. irremediabile, e inreme ressiri ec.
diabile. e
Isclavài M. sclavai .
Irremediabilmenti avv. irremediabilmente. lscluiri v. a. e escluìri escluìu ec. (t. sp.) M.
Irremissibili agg. imperdonabili, irremissibile. escluiri. - -
Isòscele ag (T. Geometr.) si narat triangulu Isulànu , ma agg. abitanti de isula, isolano.
isoscele, su c tenit duus latus ugualis, trian Isulàu, da agg. isolato. Po solitariu, isolate,
solitario.
golo isòscele. - -
Isòpu s. m. erba, isopo, e issopo. (Hyssopus Isuledda s. f. dim. (dd pron. ingl.) isoletta,
Officinalis Lin.) Nota: » L' Isopo nostrale è isolotta.
piuttosto la Santoreggia giuliana, chi è il ve lsulottu s. m. M. isuledda.
ro Isopo. » Ita pronom. interrog. terminu derivau de su
Isperanzài ec. M. speranzai. gregu comente s'avverbiu poita, che. Ita pre
Ispiraziòni s. f. M. inspirazioni: tendis? che pretendi? Ita cosa? che cosa? Si usat
Issa pronom. agg. fem essa, ella, colei , De ancora avverbialmenti. Ita bellu, che bello. Ita
issa, a issa, di lei, a lei. Issas pl. elle, elleno. grandu cosa, che gran cosa.
De issas, a issas, di loro, a loro. Italianamenti avv. italianamente.
Issai v. a. (t. Marin.) alzai in altu algunu pe Italianizzai v. a. redusiri in italianu, italianare,
su, ghindare, issare. Issai, o alzai sa bandera, ridurre all'italiano.
issare la bandiera. Italianizzàu, da part. fatto italiano, ridotte
Issojùre espressioni avverbiali latina, issoure, all'italiano.
Issu pronom. agg. masc. (de isso ital, antigu) Italiànu, na agg. italiano, italico, italo.
Itasiollat
esso, egli, colui. Issu propriu, o issu e totu, che che, qualunque cosa che.
desso, quello stesso, egli stesso. Issa e totu, ltasisiat
dessa. A issu, a lui. Po consillu de issu, per Item t. lat. de prus, inoltre, di più, item.
lo colui consiglio. Issus pl. essi, eglino , quel Iteradamenti avv. iteratamente.
lino, coloro . Iterài v. a. (t. lat. in usu) repitiri, iterare,
Istàdi s. m. la state , o estate. reiterare, rifare, ridire, ripetere.
Istantaneamenti avv. (t. de s'usu) momen Iteràu, da part. iterato, reiterato, ripetuto.
taneamente . Iteraziòni s. f. (t lat, in usu) repetizioni, ite
Istantàneu, nea agg. momentaneu, istantaneo, razione, reiterazione, ripetizione.
Istanti. M. instanti. -Itinerariu s. m. (t. de s'usu) descrizioni de
Istantissài , istantissàu ec. M. stantissai. viaggiu, itinerario.
Istànzia. M. instanzia. lttèricu, ca agg. chi patit s'itterizia, ittèrico.
Istentadamenti avv. M. stentadamenti. Itterizia s. f. (T. Med.) itterizia. Itterizia bianca,
Isteralgia s. f. (T. G. Med.) doloris uterinus, itterizia bianca, morbo virgineo, cloròsi.
isteralgìa . Ittiologia s. f. (T. G.) trattau de is piscis,
Istèricu, ca agg. (T. Med.) uterinu, iste ittiologìa.
rico , uterino. Ittiologu s. m. scrittori de is piscis, ittiologo.
Isterocèle s. f. (T. G. Med.) ernia uterina, Jugulàri agg. (T. Med.) si narat de is venas
isterocò le , ernia uterina. de su gutturu, jugulare.
Isterotomia s. f. (T. G. Med.) incisioni de Juniòri e giuniòri agg. m. si narat de su fradi
s” uteru , isterotomìa. -
prus piticu, juniore.
Istinfinu (t. r.) M. intestinu.
Istmu s. m. lingua de terra, chi dividit unu
mari de s' ateru , istmo.
Istòria s. f istoria. M. storia .
Istoriài v. a. istoriare, storiare, dipingere per La, e laba (t. fam. imperat. de su verba
rappresentar istoria. defettivu labai, mirai. Probabilmenti provvènit
Istoriàli agg. istoriale. de Azo lao, video) mira, vedi, guarda tu. La
Istorialmenti avv. istorialmente. baddu innòi, miralo, vedilo quà.
Istoriàu, da part. istoriato, dipinto di storie. Labbiàli agg. labbiale, e labiale.
Istoricamenti avv. istoricamente. Làbbiu s. m. (t. lat.) labbro. ls labbius, le
Istòricu s. m. Scrittori de Storia, Istorico, labbra. M. murru. º
confinantis, villaggi limitrofi, eonfinanti. Stabi ogus consistenti in non podiri unirisì su cobercu
limentu de is lacanas, limitazione. superiori cun s inferiori, lagoftalmia.
Lacca s. f. spezia de gomma po fai sa cera Làgrima s f lagrima. Po gutta, gàcciola.
laeca, lacca. Cera lacca, cera lacca. Dignu de lagrimas, deplorabile. Sfaisì in i",
Laccàju s. m. (t. sp.) lacchè, staffiere: scoraisì de su plantu, struggersi in lagrime. La
Làccia s. f. spezia de pisci, cheppia, laccia. grimas fintas, lagrime finte.
Lachittu s. m. dim. piletta, pozzetta. Lachittu Lagrimàbili agg. lagrimabile.
de donai a pappai a is porcus, truogo, truogolo. Lagrimài v. n. lagrimare, versarlagrime. Po
Lacinu s. m. sfilau po poniri a is feridas, colai a gutta a gutta, gocciolare, versargòcciole.
stuello, tasta . Lagrimàli agg lagrimale. Fistula lagrimali,
Laconicamenti avv. laconicamente, succinta fistola lagrimale.
mente . Lagrimanti v. agg. lagrimante.
Lacònicu s. m. chi fueddatin succintu, laconico. Lagrimau, da part. lagrimato.
Lacònicu, ca agg. brevi, laconico, succinto, Lagrimaziòni s f lagrimazione.
stringato. Lagrimedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) lagri
Laconismu s. m. (T. G.) manera de fueddai metta, lagrimuzza.
succintamenti, laconismo, breviloquenza. Lagrimosamenti avv. lagrimosamente.
Laconizzài v. n. usai laconismus, laconizzare. Lagrimòsu, sa agg. lagrimevole, lagrimoso.
Lacu s. m. (t. lat.) vasu de perda, po arri Lagu s. m. lago. Lagu piticu di aqua abbar
ciri aqua, pila. Lacu de s'aqua beneditta, pila rada, laguna.
dell' acqua benedetta. Lacu di aquai bestiamini, Laicàli agg. laicale.
vasca da abbeverare. Lacu de mola, vasca di Laicalmenti - -
V v 2-
552 LAM LAN
lagnanza, rammarico, guajo, condoglianza, que Langhideddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)
rela, lagnamento, querimonia. Lamentus plur. M. languideddu.
lai, lamenti, sospiri, º miti, Langhidèsa s. f. M. languidesa.
Lametta s. f. dim. lametta. Langhidirisì. M. languidessirisì.
Làmina s. f. lamina, lana. Redusiri in la Langhidu, da agg. M. languidu.
mina, laminare, ridurre in lamina. Lamina Langnu, na agg. dim, asciutto, magrino, affi
suttili de metallu, sfoglia. lato, mingherlino, sottilino.
Laminedda s. f. din. (dd pron. ingl.) larni Langiòri s. m. magrezza, macilenza, sparu
netta. Laminedda de metallu, o de atera cosa, tezza, smagramento, estenuazione, smagratura,
sfoglia. palidezza, gracilità. Langiori de cara, disparu
Laininòsu, sa agg. laminoso. tezza, macilenza.
Lumixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) lametta. Làngiu, gia agg. siccau , de pagus prup
Làmpada s. f.t. gr. usati in is biddas. M. lantia. pas, magro, secco, smunto, strano, disparuto,
Làmpadas (t. r.) M. Giugnu . macilente, lanternuto, arrabbiato, scarso, schi
Lampài s. m. lampeggio, lampeggiamento. etto. Langiu, langissimu, suspiu, strinato. Tor
Lampài v. impers. lampeggiare, balenare, rai, beniri langiu, emaciare. Trattendu di ani
folgorare, sfolgorare, lampare. Lampai senza malis, afato, afatuccio, sparuto, malsano, ma
tronai , balenare a secco. " tronau, e lain gro, smunto.
pau, ſar lo scoppio, ed il baleno. Langixeddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)
Lampaluxi s. m. barlume. magretto. Trattendu di animalis, " tri
Lampamentu s. m. balenamento, stanzuolo, sparutello, languidetto.
Lampanti v. agg. lampante, balenante, lam Langraviatu s. m. dignidadi de su Langraviu,
peggiante, risplendente. Lampantis s. m. pl. Largraviato. -
animalis, boldrone, vello . Una lana narantis Languidèssiri v. a. far languire, far divenir
pastoris a sa cantidadi, chi donat una brebei languido, indebolire, debilitare. Languidessiri
india, un fastello di lana. Is pastoris no scia v. n. illanguidire, divenir languido, languire,
quant sa lana, po no mancai de pesu , i pa infievolire, perder il vigore, immagrire. Langui
stori non lavano la lana per lo scapito del calo. dessiris n. p. languirsi. Po allacanaisì trattendu
Sa bruttesa de sa lana de is coscias interioris de floris, o erbas, languire, appassire.
de sa brebei, espo. T. Med. Essiri che lana Languidºssiu, ssia part. indebolito, illanguidito.
intre ferrus prov. intre su marteddu, e s'inco Languidòri. M. languori.
dina, un cacio fra due grattugie, trà il rotto e Linguidu, da agg languido, debole, fiacco,
lo stracciato, esser trà bajante e ferrante. Su floscio, fievole, snervato.
battidori de sa lana, divettino. Languimentu s. m. languimento.
Lanchè s. m. spezia de tela de cotoni, tela Languòri s. m. dchilesa, languore, debilita
di Vankin, chi aterus abusivamenti narantankino. mento, mancamento di forze.
Lancia s. f barchitta, lancia, schifo. Lancia Laniài (t. r. de lanio as) v. a. laniare, lace
longa po trasportai offizialis de unu vascellu, rare, sbranare. M. spedazzai.
bargio. Laniàu da " (t. r.) laniato, lacerato, sbra
Lanciòni s. m. accr. lancione. nato. M. spedazzau.
Lanciredda s. f. dim. (dd pron. ingl.) lancia Latiferu, ra agg lanifero. Negoziu laniferu,
pitica, lancetta. negozio lanifero. Bestia lanifera, o lanuda, chi
Landàri s. m. boscu di arburis de landiri, portat lana, bestia lanifera, lamigera.
seloa d'alberi ghiandiferi, querceto, lecceto: Lanùſicu, ca agg. lanifico. Arti lanifica, o de
Landiſeru, ra agg. chi portat landiri, ghian sa lana, arte larifica. -
scobertu po donai luxi a sa domu, pergamena. gaccio, giovedì grasso. Sa giobia precedenti,
lanterna, capannello, capannuccio. Lanterna berlingaccino.
i" cassai pillonis, o po piscai a su notti. M. Lardàu, da part. lardato, lardellato.
antioni. Bendiri figus po lanternas prov. fai Lardèri s. m. lardu saliu cum su croxolu,
biri una cosa po atera, dare lucciole per lanterne. scoterariato .
Lanternedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) lan Lardu s. m. lardo. Una ſittixedda de lardu,
ternetta, lanternino . lardello, lardellino. Lardu rancidu, lardo ran
Lanternèri s. m. (t. sp.) lanternajo, lampanajo. cido, vieto, lardaccio. Comparai su lardu de is
Lanternòni s. m. accr. lanterna manna, lan topis prov. andare alla gatta per lardo. Ghettai
ternone. a- su lardu a is canis prov. gettar il lardo a cani.
Làntia s. f. lampada, lampana . Fai lardu, ingrassare, far cotenna, far buona
Lantioneddu s. m. dim. "i
pron. ingl.) pic COterana ,
col fanale. Larduàddu s. m. (dd pron. ingl.) carne gon
Lantioni s. m. fanale. Lantionis de cristallu a , mal sana .
fattus a globu, fanali di cristallo d'Inghilterra Laredda s. f. (dd pron. ingl.) M. laroddu.
con lume a olio, o cera. Po cuddu strum. de Largài v. a. largare, allargare, ampiare, am
filu ferru ec. cun algunus arrogheddus de suru, pliare .
chi in mesu portat su lusingiu po usu de is Largamenti avv. largamente, ampiamente,
lantias, luminello. Lantioni po cassai pillonis, copiosamente.
o piscai l"
a su notti, botta, frugnòlo, fru Largària s. f. larghezza, latitudine, ampiez
gnuòlo. Lantioni, chi usant is navius po andai zd , ampio.
a Santa Barbara, lampione. Largau, da part. largato, ampliato.
Lanùdu, da agg. lanuto. M. lanosu. Larghèsa s. f. M. largaria.
Lanza s. f lancia. Lanza curza e grussa, Larghittu, tta agg. dim. larghetto.
lanciotto . Ferriri cun simili lanza, lanciottare. Larghixi (t. r.) M. larghittu.
Colpu donau cun custa lanza, lanciottata. Fertu Largu s. m. largo, larghezza, spazio, ampio.
cun simili lanza, lanciottato. Punta de sa lanza, Pigai su largu, andai in altura po mari, pi
o su ferru, drappella. Armau de lanza, lan gliare il largo. Largu largu, fai logu de pas
ciero. Tiradori de lanza, lancioniere. sai, largo largo.
Lanzàda s. f lanciata. Largu, ga agg, largo. Donai a larga manu,
Lanzài v. a. lanciare, ferir con lancia. dare a larga mano.
Lanzinàfenu (t. r.) s. m. M. liscierba. Largu avv. M. allargu .
Lanzitta s. f. din. lancetta. Largiura s. f. (t. sp.) larghesa, largura, lar
Lanzittàda s. f. puntura di lancetta. ghezza, spaziosità. -
i..anzi redda s. f. dim. (dd pron. ingl.) lanza Laris s. m. pl. Deus familiaris de is Gentilis,
pitica, lanciuòla. Lari, Vuni caserecci, Dei familiari.
Lanzoreddu s. dim. m. M. lenzoreddu. Laroddài v. n. (t. b.) fai is cosas mali, e
Lanzòru s. m. (t. cat.) lenzuolo. M. lenzoru. lentamenti senza resolvirisi, lellare.
Làpida s. f. lapida, e lapide. Lapida sepul Laroddu s. m. M. fiacca, flemma.
ali, lapida sepolcrale. Larva s. f. apparienzia trasmudada e ſinta,
Lapidaria s. f scienzia de is iscrizionis, la umbra de mortus, larva, spettro, e maschera.
pidaria . Larva s. f (t. r. cat.) labbro. M. murru.
Lapidàriu s. m. chi traballat is perdas pre Lasagna s. f. lasagna. Po sa cera o pasta,
ziosas, lapidario, gioielliere. chi si ponit in is formas de is istatias de me
Lapidàriu, ria agg. lapidario. Stilu lapidariu, taliu ec. lasagna. Su fianderi, chi fait is lasa
o de is iscrizionis, stile lapidario. gnas, lasagnejo Lasagna manna, lasagnotto .
Lapidificu, ca agg. chi si podit apperdai, o Lasagnas cottas in brodu , pappardelle.
petrificai, lapidifico. Lasciativu, va avv. lassativo, lubricativo, lubrico.
Lapis s. m. amatita, matita, lapis. Lapis Lasittu
arrubiu , cinàbro minerale. Lapis, ch” intingit Lasiveddu) s. m. dim. capietto.
de colori de plumbu, i est una spezia de ama Lassa s. f. legau fattu po testamentu, lascio ,
tita artificiosa, lapis piombino. Stugiu de lapis, lascito.
matitatojo. Lassài v. a. lasciare. Lassai is fillus riccus,
Lapislazzaru s. m. spezia de perda de colori lasciare
sai in sa i pinna,
figli ricchi,
lasciarredare
nella molta
penna,roba; Las
tralasciar
asulu cun venas di oru, lapislàzzalo, lapis
làzzari. di scrivere qualche cosa. Lassai stuffai, lasciare
Lappi lappi: fai su paneri lappi lappi, si na stuffare. Po ommittiri, lasciare, tralasciare, om
rat de unu, chi tenit grandu paura, aver le mettere. Po abbandonai, lasciare, abbandonare.
budelle in un paniere, in un catino, far il Lassais de unu viziu ec. v. r. torsi da un vizio,
culo lappe lappe: abbandonarlo. Po desistiri de una cosa , torsi
Lardadùra s. f. lardatura. d' una cosa. Po reservaisì, lasciarsi, riservarsi.
Lardài v. a. poniri fittas de lardu in sa pezza Lassaisì po dismajaisì. M. Lassaistai, cessai,
di arrustiri, o de coiri in tianu , lardare, met lasciare stare, cessar di fare. Po concediri,
ter lardelli, lardellare. Su strum. po lardai, lasciare, concedere. Lassai andai unu colpu,
lardatojo. lasciar andare un colpo, scagliarlo. Lassai su
Lardajòin s. m. giòbia de lardajola, berlin certu po s'ingertu, lasciare il proprio per l'ap
i 554 LAS TLAT
Laurèola s. f. (T. Teolog.) palma de su mar Legàu, da part legato, lasciato in testamento,
tiriu, o distintivu de is Martiris, laurèola. Legaziòni s. f. (t. ital.) M. ambasceria.
Laurèra s. f. (t. cat.) o messarizia. M. agri Leggiài v. a. (t. r.) M. sleggiai.
cultura. Leggèsa s. f. M. leggiòri.
Laurinu, ma agg. de lau, laureo, laurino. Leggiòri s. m. bruttezza, deformità; diformità.
Laus s. m. M. ladus. -
Legu, ga agg (t. sp.) laico. Po seculari, Lepidèsa s. f. (t. ital. in usu) lepidezza, facezia.
laicale, secolare. Lèpidu, da agg (t de s'usu) graziosu, lepido,
Legumini s. m. legume, civaja. Legumini de faceto, giocoso. -
bona cottura, civaja cocitofa, legume cottoio. Lepixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) piccolo
Leguminòsu, sa agg, leguminoso. scorticatoio. Po calisisiat gorteddu piticu. M.
Lei s. f. legge, statuto. Fai, donai lei, fare, gorteddeddu .
dar legge. Sa necessidadi no tenit lei, la neces Lepra s. f maladia, lebbra. Lepra elefantina,
sità non ha legge. Fatta sa lei e incontrau s in elefanzìasi.
gannu, " la legge pensata la malizia. Po su Lepròsu, sa i lebbroso, leproso.
studiu de sa Giurisprudenzia, legge. Lepudrida s. f. (t. corrumpiu de olla podrida
Lemma s. m. (T. Geom.) sentenzia, prover spagn. chi balit pingiada guasta) minestra di
biu , sentenza, proverbio, lemma. baccelli con prosciutto. Lepudrida de pisurci, mi
Lena s. f lena, alena, fiato, alito, riposo. nestra di piselli con carne di porco.
Pigai lena, ripigliar fiato, riaver l alito. Per Lepuredda s. f dim. (dd pron. ingl.) lepretta,
diri sa lena, allenare, perder la lena. Donai lepricciuola.
lena a unu cuaddu, esercitaiddu, po chi ac Lepureddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) le
qòirat forzas, allenare un cavallo . protto, leprettino.
Lenificài v. a. (t. lat.) dulcificai, lenificare, Lèpuri s. m. (t. lat.) lepre: Lepuri giovunu,
addolcire, lenire. leprone: Su lepuri " s atterrat po si li
Lenificamentu s. m. lenificamento. berai de is canis, la lepre dà un ganghero.
Lenificativu, va agg, lenificativo . Chini sighit duus lepuris non di cassat nisciunu,
Lenitivu, va agg. (t. de s'usu) lenitivo, ad i" non fare nè un aspo, nè un arcolajo.
dolcitivo, lenificativo, leniente. ogu de lepuris ma serrau, leporajo. -
Lentamenti avv. lentamente, lentemente, lento. Lèpuri di argiòla s. m. volat. pavoncella. Cett.
Lentèsa s. f addasiu, fiacca, lentezza, tar Lepurinu, ma agg lepurino, leprino.
dità, lentore. Lepuzzu s. m. M. lepixedda.
Lenti s. f lente. Lenti de microscopiu, lente Lesiài v. a. (t. de s' usu) ledere, offendere.
microscopica. Lesiau, da part (t de s'usu) leso, offeso.
Lentianu, na agg. (t. r.) M. lestu. Lèsina s. f. (t de s'usu) si narat fig. di omini
Lenticulàri agg. chi tenit figura de una lenti, strintu, avaru, lesina.
lenticolare . Lesiònis f (t. lat. in usu) dannu, lesione,
Lentu, ta agg tardu, lento, tardo, agiato, danno, offesa. - -
pigro, moroso. Po afflusciau, no stirau, lento. Lesvu, va agg. (T. de is Curialis) lesivo.
Coiri a fogu lentu, cuocere a fuoco lento, temperato. Contrattu lesivu, ingiustu, contratto lesivo.
Lenu, na agg. leno, fiacco, delole. Lessicografu s. m. (T. G.) Compiladori de
Lenza s. f. lenza. Si portat varius gamus de dizionariu, lessicògrafo. M. vocabularista.
trettu in trettu, filaccione. Po lenzu. M. Lèssicu s. m. (T. G.) lessico. M. dizionariu,
Lenzoreddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) len o vocabulariu,
zuoletto . Lestamenti avv. lestamente, speditamente, spac
Lenzòru s. m. lenzuolo, pl. lenzuola, Faisa ciatamente, agilmente, snellamente, rattamente.
furriada, o rebuccai su lenzoru asuba de sa co Lestèsa s f lestezza, velocità, rattezza, pre
berta, rimboccare il lenzuolo, far la rimbocca stezza, agilità, scioltezza, celerità, rapidità. Po
tura. Stendiri su pei cantu est longu su lenzoru astutesa, lestezza, accortezza, destrezza. Po
prov. spendiri segundu is forzas, distendersi cautela, accortezza, lestezza. Lestesa de manu,
quanto è lungo il lenzuolo. speditezza di mano. - -
Lenzu s. m. (T. de Piccaperd.) piombo, corda. Lestixeddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl. )
A lenzu, a plumbu, a derettura, a corda, a alquanto destro, spedito. -
piombo, a dirittura, a perpendicolo. Bessiri de Lestu, sta agg agili, liggeri, destro, agile,
lenzu, de plumbu, uscir di piombo, del perpen spedito, leggiero, celere, veloce, ratto, snello,
dicolo. Essiri a lenzu, a plumbu, cordeggiare, pronto, lesto , sollecito. Po cautu, lesto, ac
essere a corda, a dirittura. Fai chi siata lenzu, corto. Lestu de manus, manesco, azzuffatore.
far cordeggiare, disporre in dirittura - Custu Lestu camminendu, sparvierato.
inuru no est a lenzu, questo muro esce di piombo, Lestu avv. Bai a lestu, va ratto, prontamente.
non cordeggia. Lestu lestu, ratto ratto. -
Libertu s. m. sclavu fattu liberu , liberto. Ligài v. a legare, ligare, affibbiare, allae
Libertu, ta agg liberu de castigu, libero, posto ciare, annodare. Ligai a ingiriu, avvincere, av
in libertà. vinchiare, avviticchiare, cignere, legar d'intorno.
Liberu, ra agg. libero, esente, spedito, abri Ligai perda in aneddu, legare, incastonare,
gato, scevro ... Po singeru, schietto, ingenuo, incastrare. Ligai, o accappiai cun pertias de
incero. Aria libera, aria libera, aperta. Unu salixi, avvincigliare, tegar con vinciglio, con
pagu liberu, liberotto, vermene di salcio. Po imboddiccaisì n. p. avvi
Libra s. f signali de su zodiacu , libra . ticchiarsi, avvinchiarsi. No ligat beni fueddeudu,
Libràju s. m. librajo. non a noda parlando, non conchiude.
Librariu, ia agg librario. Ligamentosu, sa agg. ligamentoso.
Librèa s. f. (t sp.) divisa, assisa, livrea - Ligamentº s. m. tegamento, ligamento, affil
Libreria s. f. libreria, biblioteca. Po sianti biamento, altacciamento. Ligamentu di ossus,
de is liburus, scaffale, scanzia : legamento delle ossa. Ligainentu de discarsu,
Liburàzza s. m. liburu malu, libraccio. Po costrutio, ordinanza d' un discorso. Ligamentu
liburu mannu, librone . a ingiriu, avviticchiamento,
Libureddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) libretto, Ligas s. f. pl (t. sp.) accappiu de is migias,
librettino, libricciuolo, Libureddu de imparai legàccioli, legace, cintoli da calze. Si sunti de
contus, librettine pl. taffettanu, becca, e becche pl.
Liburu s. m. libro. Sa ligadura, la legatura. Ligau, da part legato, ligato, affibbiato, al
ls foglius , i fogli : Sa pagina, la pagina, la lacciato. Ligau a inguriu, avvinto, avvinchiato,
carta, la faccia di ciascun foglio. Paginas senza legato d' intorno, cinto intorno. Po annuau,
aumerus, pagine non cartolate. Poniri is nutne annodato, Po uniu, congiunto.
rus in is paginas, cartolare, por i numeri alle Liggenda s. f leggenda.
carte dei libri. Sa coberta, la coperta. Is ca Liggendariu s. m. regorta de liggendas, leg
pitellus, i capitelli, Liburu ligau a sa rustica , gendario.
a sa franzesa, a peddecaminu , libro legato alla Liggenti v. agg. leggente.
rustica, in corame, in pergamena. Po registrº Liggeramenti avv. leggermente, leggiermente,
de Serianu de bastimentu, cartolaro Acconciai leggieramente, agevolmente, lievemente.
is foglius beccius de unu l buru, po ddu podiri Liggereddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)
ligai, imbragare Passai a libura, o assentai leggierucoto, alquanto ſeggiore.
intrada e bessida, impostare. Liburu de contº, Liggerèsa s. f. legger zza, e leggierezza. Lig
o registra de intradas, e bessidas diarias, dia geresa de menu, speditezza di mano. Po agili
rio, campione. Liburu de recettas, rºetºlo - dadi, leggerezza, agilità .
Liburu de regordu, po memoria, aundi si no Liggèri, ra agg, leggere, ra, leggiero, ra,
tant is cosas in ordini alfabeticu, stratto. Liburu leve, lieve. Po facili, facile, agevole, leggiere,
de quaranta, is cartas de giogu, libro del qua spedito, svelto, snello. Po piticu, de pagu im
ranta. Trasportai is partidas de su giornali a portanzia, leggero, frivolo. Po inconstanti, leg
su liburu de is depidoris e accreadoris, propriu giere, varia/ile, volubile, inconstante, iiggeri i.
de is Mercantis, raggu (gliar le scritture: conca, capocchio, scemo, scimunito, cervellinº
Licantropia s f ( T. G Med.) maladia; chi di poco senno, di cervel balzano.
fait perdiri su sentidu, e fait zerriai su maladiu Liggibili agg. leggibile.
come te unti lupu, tirantropia Liggidòri v. m. leggitore, lettore.
Licantropa s. m. (T. G. Med.) su chi patit Liggiri v. a. leggere. Liggiri currentementi,
sa licantropia, licàntropo . leggere speditamente. Liggiri in fronti fig. cono
Licèu s'n. (T. G. , logu pubblicu de litte sciri a is signalis, leggere nella fronte, conoscere
rarius esercizius, licòo. -
Lingeria s. f. (t. de s'usu) li serìa, biancheria. baro. Tars. (Populus nigra . Linn.) Linnartu
Lingeria de damaschinu, damascato. Marcai tremulu, chi tenit casi unu nota perpetuu in
sa lingeria, fare il pontiscritto alla biancheria. is follas, alberella, pioppo libico. (Populus tre
Lingidòri v. s. leccatore, lecci ate. mula. V. Targ )
Lingidina s. f. leccatura, leccata. Linnàrgiu s. m. legnaja.
Lingimentu s. m. leccamento, lambimento. Linnoseddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)
Ling platus s. m. leccapiatti, leccardo, ghiot legnosetto.
tone, leccone, goloso, parassito, lavascodelle, Linnosidàdi s. f. legnosità.
scopapollai. Linnòsu, sa agg legnoso, ligneo.
º" v. a. (t. lat.) leccare, lambire. Lingi Linòn s. m. (t. franz.) tela di rensa, o rensa.
risindi is didus, leccarsene le dita. Fig. toccai Lintu, ta part. leccato.
liggeramenti, lambire. - Linu s. m. lino. (Linum usitatissimum. Linn.)
Lingiu s. m. pezzu de su carru , sponda del Sa canna, culmo. S ena filamentosa, filo, ti
crºrro . glio. S ossu, o siat sa parti linnosa, canàbulo.
Lingòtu s. m. (t. fr.) verga d'oro, d'argento ec. Lastr. Osselinu , capecchio, lisca di lino. Lastr.
Lingua s. f. lingua . Filu de sa lingua, sci Linu cagnu. M. cagnu. Linu, o stuppa filada,
linguàgnolo, filetto. Lingua mala, linguaccia . accia. Limpiai su linu de s'ossu , scapecchia
Pabedda de lingua, pustula. Donai unu colpu re, nettar il lino dal capecchio. Su strumentu,
de lingua, dare una fiancata, un bottone di scapecchiatoio.
passaggio , fiancheggiare, punger con motti. Linu, na agg. lino. Pannu linu, o delinu,
Lingua serpentina, o chi abbruxat, lingua mor panno lino. -
dace, fracida, nociva, pungente, maligna. Liocornu s. m. animali de unu solu corru
Perdiri lingua, ammutire, ammutolire, ammu terrestri e marinu , liocorno.
tolirsi, perder la favella. Portai in sa punta Lioneddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) lion
de sa lingua, aver sulla punta della lingua. cello, leoncello, leoncino, lioncino.
Portai sa lingua longa, aver la lingua lunga, Lionèra s. f. l'ago di leoni.
esser maldicente. Lingua, chi segat pruppa e Lionescu, sca agg. leonesco, leonino.
ossu, lingua, che taglia e fende. Errori delin Lionessa s. f. leonessa, lionessa.
gua, scorso di lingua. Trobeddai sa lingua, Liòngiu (t. r.) M. accappiu, ligadura.
atropeliaisì fueddendu , armeggiare. Spuntai sa Liòni s. m. leone, lione. Po una costellazioni
lingua a unu, faisidda raffrenai, circoncider la celesti, lione. Coru de lioni, cuor di lione. Colori
lingua ad uno, raffrenargliela. Po linguaggiu, de lioni, leonato, lionato. Sa giia, giubba.
lingua, linguaggio, idioma, favella: Sa boxi, ruggito, rugghio, il ruggire. Lioni pin
Lingua de cani, erba, cinoglossa. (Cinoglos tau, o sculpiu, marzocco.
sum oflicinale. Linn.) Lipotinia s. f. (T. G. Med.) dismaju mancu
Linguaggiu s. m. linguaggio, idioma, favella. perigulosu de sa sincope, lipotimia.
Linguarada s. f erba. (t. r.) M. burraccia. Liquabilidadi s. f. (T. de Metallurgia) pro
Linguazzu s. m. linguella. Linguazzu de lau priedadi de unu corpus liquefattu, liquabilità.
neddas, fischio, linguetta. Po persona linguda. Liquefài v. a. fai liquidu, liquefare, far li
M. lingudu . quido, fundere, struggere. M. scallai. Liquefaisì
Lingudu, da agg. linguacciuto, linguardo, n. p. liquefarsi, farsi liquido, liquidire, divenir
linguto, linguoso. liquido.
Linguetta s. f. dim. linguetta, linguella, lin Liquefattivu, va agg. liquefattivo, liquativo.
guino. Linguetta de sa balanza, ago della stadera. Liquefattu, tta part liquefatto. M. scallau.
Linna s. f linnamini, legno, legname. Linna Liquefazioni s. f liquefazione, liquamento,
di abbruxai, le legne, e legna. Linna minuda fusione, soluzione.
Po su fogu, stipa, legname minuto da fuoco. Liquidài v. a. liquidare. Poponiri in claru,
Linna siccada, seccaticcia, legna secca. Linna i"
l contr .
is contus, liquidare, metter in chiaro
zaccadina, legname diacciuolo. Linna fitta, le -
Liscinàda s. f sdrùcciolo. Fig. mancanza, Listròni s. m. (t. sp. de listone) regolo, stec
sdrucciolo, caduta, mancamento. cone, listello. Logu serrau a listronis, palancato,
Liscinài v. n. (t. cat.) sdrucciolare, smucciare, stecconato, steccato, chiudenda a stecconi. M.
scorrere. Po su liscinai de manus, chi fait su palizzada. Serrau a listronus, chiuso a stecconi,
pisci, sguizzare, scappar di mano. Fig. po a barriera. -
sunt in su cossiu, appizzus de su quali si ghettat Litteredda s. f. dim. (dd pron. ingl.) lette
sa lissia buddendu, ceneracciolo. Sa seivedda, rina , letteruccia , lettertizza.
chi arricit sa lissia, chi bessit de su cossiu, ran Litteròna s. ſ. accr. letterone.
niere. Roba bessida de sa lissia limpia, panno Littòri s. m. (t. lat.) Ministru de is Consulus
di bucato, panno imbucatato. Perdiri sa lissia romanus, littore.
e su saboni prov. perdiri su traballu e su Liturgia s. f. (T. G.) studiu de is sacrus ri
eapitali, mandar male il ranno e 'l sapone. tus, liturgia.
Lissiàli agg. chi appartenit a lissia, lissiviale, Litùrgicu, ca agg. (T. G.) liturgico.
rannoso, lissivioso. Livelladòri v. m. livellatore.
Lissiedda s. f. dim. (dd pr. ingl.) bucatino. Livellài v. a. (t. de s usu) aggiustai is cosas
Lissivaziòni s. f. (T. Chim.) sciaquadura de is a su propriu pianu, livellare,
einixus, lissiviazione. Livellau, da part. livellato.
Lissa, ssa agg (t. r.) cottu a lissu, lessato. Livellaziòni s. f. livellazione.
M. buddita. - -
Losas. f (t. sp.) lastra. Losa de marmari, Ludàu, da part. lotato, lutato, impiastrato
dastra di marmo. di luto. -
Losai v. a. (t. sp.) losau ec. M. allosai. Ludòsu, sa agg. lutoso, limaccioso, chiazzato
Losingiòsu, sa. M. luxingiosu. di fango, fangoso, lotoso, lotolento, lutulento.
Losingiu, M. luxingiu, Ludu s. m. fango, loto, luto, limaccio. Ludu,
Lòssia s. f. (t. r.) cadinu a preta, stoja di chi si bogat de is funtanas, gisterras, o fossus,
canne stiacciate. Targ. fanghiglia, melma. Ludu depositau in is arrius,
Lossodromia s. f. (T. G. Marinar.) su cam belletta. Luda de is paulis, limaccio. Ludu vi
minu obliquu, chi fait unu naviu sighendu su scosu, chi lassat su mari, candu si retirat,
rumbu de su bentu, lossodromìa. -
terra adamica. Giassu de meda ludu, brago,
Lotta s. f. lotta, agone, letta. - pantàno. Imbruttai de ludu, bruttar di loto,
Lottài v. n. lottau ec. M. cumbattiri. di fango, infangare. Imbruttau de ludu, brut
Lostincu s. m. (t. guastu de lentiscus) frittu tato di fango, infangato : Appetigai ludu,
de sa planta moddizzi, coccole di lentisco, sfangar Bessiri de su ludu, fangare, sfin
Lottonèri s. m. ottonajo. garsi. Bessiu de su ludu, sfangato. Faisà, o be
Lottòni s. m. ottone, oricalro. nici ludu, affangare, divenir fango. Imbruttaisà
Lottu s. m. giogu de premins, lotto. Is bil deludu, aſhangare, infangarsi, bruttarsi di fango.
letters biancus, polizze bianche. Is billettus, aundi Bessiri de su luda, fig. bessiri de intrigus, uscir
sunt iscrittus is premius, polizze benefiziate. dal fango, spelagare, uscir d' intrighi. Strichidda
Lua s. f erba, euforbio. (Euphorbia offici de ludu, pillàcchera, zacchera. Fisi i bucca a
nalis. Linn.) luda prov, fueddai senza fundamentu, bociare
Lubricài v. a. (t. ital. già introdusiu) rendiri in fallo. -
su corpus lubricu, lubricare, render lubrico. Luègu avv. (t. sp.) subito.
Lubrigidadi s. f (t ital, già in usu) contrariu Lingliu s. m. (t. ital. già introd.) luglio.
de stitichesa, lubricità, lubrichezza. Lugòri s. m. lume di luna, lampaneggio, chia
Lubricu, ca agg (t de s usu) contrariu i de ror di luna.
stitica, lubrico, sciolto.
Ltàri v. a. (t. lat. già in usu) redimiri, re
Luccàja s. f. erba, sclarèa. (Salvia sclarea. scattai census cun restituiri su capitali censuariu,
V. Targ.) -
riscattare un censo, redimerlo col restituire il
Lucchesinu s. m. pannu arrubiu de tintura capitale preso.
nobili, lucchesino. Luisu s. m. mauneda di ora franzesa, luigi.
Lucerna s. f lucerna. Ltteerna de cocciu, o Latitivu, va agg. rescattabili, redimibile.
de bastimentu, piè ritto (V. Alb. alla voce chan Lulu, da part. riscattato, redento.
delier ) Brazzu de linna ec. po attaccai sa fu Luiziòni s f (t de s'usn) rescattu de censu,
cerna, lucerniere. -
riscatto d' un censo, soluzione d' un capitate
Lucernàda s. f lucernata. Lucernada di ollu, preso a censo. -
Lunètta s. f dim. (T. Milit. e di Archit ) Lustrau, da part lustrato lustro agg.
lunetta. Lun “as pl reparu postu a is ogus de Lustraziòni s. f sacrifiziu di espiazioni de is
is cuaddus de cocciu, paraocchi. Lunetta po Gentilis, lustrazione .
pezzu de su relogiu, cerchio. Lustrinu s. m. drappu, lustrino . Po ramini
Lunis s. m. ( de luni ital. ant.) lunedì . dorau, o implatiau po usu de bordai, lustrino.
Lupa s. f animali, sa ſemina de su lupu, lupa. Lustròri s. m. lustrore. M. lustru .
Lupercalis s. e agg pl. festas in memoria de Lustru s. m lustro, splendore, lume, e lu
sa lupa, chi hiat allattau a Romulu, e a Remu, strore. Po nobilesa, lustro, nobiltà . Po puli
lupercali. -
desa, lustro, pulitezza, pulimento. Po spaziu
Lupescu, sca agg. lupesco, lupigno, lupino. de cincu annus, lustro. Donai su lustru a is
Lùpia s. f. (t. sp.) spezia de tumori duru, telas, cun sa calandra , manganare.
natta, tumore cistico. Si est moddi, escrescenza Luteranisumu s. m. luteranismo . . .
sarcomatosa . Luterànu , na agg. luterano.
Lupinu s. m. spezia de legumini, chi fait sa Lutta s. f. M. lotta .
tega comente sa fà , lupino . Luttonèri M. lottoneri,
Lupixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) lupicino. Luttòni s. m. M. lottoni.
Lupu s. m. animali aresti , lupo Lupu de Luttu s. m. (de luctus) lutto, bruno. Bistiri
unari, pesce ragno. Sa boxi de su lupu, urlo, de luttu, abito lugubre. Portai luttu, portar
l' urlare . bruno, esser a bruno, abbrunarsi. Luttu rigo
Lurzina s. f guazzo. Logu plenu de lurzina, rosu , bruno grave. Mesu luttu, bruno leggiero.
o di aqua abbarrada, lagune, luogo guazzoso, Lassai su luttu, deporre il bruno. Po Plantu,
pien di guazzo. lutto, pianto, mestizia.
Lusciuria s. f. lussuria, lascivia, impurità. Luttuosamenti avv. luttuosamente.
Po lussu , M. Luttuòsu, sa agg tristu, luttuoso, funebre,
Lusciuriài v. n. operai lusciuriosamenti, la lugubre, deplorabile.
scivire, divenir lascivo, operar lascivamente, Luxentementi avv. lucentemente.
lussureggiare, lussuriare, i alla lussuria . Luxenti v. agg. lucente, lucicante, risplen
Lusciuriosamenti avv. lussuriosamente, lasci dente, brillante, luminoso, chiaro.
vamente, impudicamente, Luxentòri s. m. lucentezza, lucidezza .
Lusciurioseddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) Luxi s. f. (t. lat.) luce, lume, splendore,
lascivetto, lascivolo. chiarezza, chiarore. Luxi de sa dì , chiarezza,
Lusciuriòsu, sa agg lascivo, impudico, diso luce del giorno. Luxi de luna, chiaror di luna.
nesto, lasciviente, libidinoso, lussurioso. Luxi morta, annappada, luce annacquata, de
Luscu, sca agg (t. lat.) de vista curza, ba bole. Soli annappau, de luxi morta, debili, sole
scia, bircilocchio, bircio, losco, e lusco, di annacquato, di poca luce. Fai luxi, far chiaro.
vista corta, balusante . Po candela alluta, lume. Donai a sa luxi, pub
Lusinga s. f lusinga, zim'ello. Lusinga fin blicai, dare alla luce, pubblicare. Po cono
gida, affettada, stoggio. Tirai cun lusingas, ti scimentu, lume, conoscimento. Pigai luxi, co
rar con lusinghe. gnizioni, o notizia, pigliar lume. Donai luxi,
Lusingadamenti avv. lusinghevolmente. dar lume, cognizione. Pagu luxi, luxi offusca
Lusingadòri v. m. e ra f lusingatore, trice. da, barlume. Po omini de grandu meritu , lu
Lusingai v. a. lusingare. Lusingaisì n. p. lu me, lustro, splendore. Beniri a luxi, venire
singarsi. Po fai carizias, accarezzare, carezza in luce. -
Luxingiài v. a M. alluxingiai.
Lusingamentu s. m. M lusinga. - Luxingiòsu, sa agg bruttu, lercio, sporco,
Lusinganti v. agg. lusingante, allettante. intriso, imbrattato, sucido, sudicio, sordido,
Lusingativu, va agg M. lusinganti. brodoloso. Po mali bistiu, cencioso.
Lusingàu, da part, lusingato, allettato. Luxingiu s. m. lucignolo. Luxingiu de candela,
Lusinghèri, ra agg. lusinghevole, allaccerole, lucignolo, stoppino di candela. Trotto1ai in
allettativo, attrattivo, allettevole, incitativo, lu forma de luxingiu, allucignolare, aggiustare a
singhiere, lusinghiero. guisa di lucignolo. Fattu a luxingiu, allucigno
Lusingiu . M. luxingiu. lato, lucignolato. Po su buttoni, chi format su
Lusingu s. m lusinga, zimbello. luxingiu, moccolaja, fungo.
Lussaziòni s. f. (T. Lat. Chirurg.) slogamentu Luxiri v. n. rilucere, risplendere, brillare ,
de un' ossu, lussazione. chiarire, lucere, lucicare. Po su luxiri de is
Lussu s. m. lusso. sosas lisas comenti sunt is armas, perdas, e si
Lustra s. f lustro. Donai sa lustra a is pan milis, lucicare.
nus de lana, dare il lustro, il cartone a panni Luxixedda s. f. dim. "
pron. ingl.) barlume,
lani. Lustra de ispannus, o sederias, il lucido. luce confusa, lumetto, lunettino, lumicino, lu
Lustradòri v. m. chi donat sa lustra, lustratore. mino. Luxixedda de speranza, barlume di
Lustradùra s. f lustratura. speranza.
Lustrài v. a. (t. lat.) allucidai, lustrare, pu Luzzìna (t. r.) M. lurzina.
lire, far lucido, dare il lustro. M allustrai. Luzzu s. m. (t. r. de lotium ii) M. orina.
Lustràli agg (t. lat.) de spaziu de 5 annus,
lustrale.
Lustrasòla s. m. (T. de Sabater.) lisciapiante,
stecca , steccone.
MAC 565
monias, maestro di cerimonie. Colpu de maistu, Malettista s. m. chi si dilettat de donai maletta
colpo di maestro, o da maestro. Grandu maistu, a is aterus, celiatore.
maestrone. - - Maletta s. f còlia, baja. Donai maletta a
Maistu, sta agg. maestro, principale. Arruga unu, dar la baja, o la berta , far celia
maista, strada maestra, principale. Is pinnas ad uno, celiarlo, motteggiarlo, dar la quadra.
maistas, le penne maestre. Pigai maletta, no aguantai burla, non reggere
Maju s. m. maggio - alla celia, essere permaloso, pigliar per male
Maiùsculu, la agg. majuscolo. ogni cosa. Aguantai maletta, reggere alla celia.
s" s. f facialanno, Aggiudai a donai maletta, reggere la celia.
Malaccònciu, cia agg. malacconcio. Maiettèri s. m. omini facili a pigai maletta,
Malacòi agg. m. e f. (o claru) malignu. M. uomo permaloso.
malandrinu. Malevolènzia s. f malevolenza, malevoglienza.
Malada s. f malattia, infermità, morbo, ma Malfattòra s. f malfattrice. -
toxau e fattu a malladroxu po frigai is cuaddus Manàgu s. m. miserabili, bovu, oca impa
sudaus, tortoro di fieno. -
stºiata , uomo da poco, babbio, babbaccio,
Mallai v. a. pistai su linu cun su mallu, sco arfasato. -
maculare, bruttar di macchie, insudiciare, im Mandùgu s. m. (t. b.) cosa de pappai (for
brattare. Manciai de tinta de scriri, scorbiare, sis pigau de bandujo sp.) camangiare.
sgorbiare, inchiostrare, bruttar d' inchiostro. Mandulinu s. m. M. mandolinu .
Manciai sa cunsienzia, s onori fig. macchiar la Manèra s. f. (t. sp.) modu, maniera, modo,
coscienza, l'onore. Po pintai, o taccai a man
cias minudas, e de diversus coloris, chiazzare,
.foggia, guisa, ſ", ſfazione. In tali manera
avv. sì fattamente, così fattamente, in tal ma
sparger di macchie minutamente. Manciaisì n. p. niera, cotalmente.
macchiarsi, bruttarsi. Maneròsu , sa agg. M. manierosu.
Màncias s. f. pl (t. cat.) strum. chi attràit, e Mianescamenti avv. manescamente.
mandat foras s'aria, e serbit po is istrumentus Manescu, sca agg manesco.
de sonu, màntaco, mantice sing e pl mantici. Manetta s. f. Ferru de ventana, chi incasciat
Tirai is mancias, mantacare. Mancias a duus in sa galla po dda manteniri serrada, spran
bentus, mantice perenne. -
glietta Maietta de serra, capitello, maniglia
Manciàu, da part. macchiato, maculato, brut della sega. Manetta de paperi de 5. foglius,
tato di macchie, macchioso. Manciau de tinta quinterno. Tocca manetta si narat a is pipius,
de scriri, inchiostrato. Po pintau, o taccau de fate santà . Po manixedda, manuzza.
mancias de varius coloris, brizzolato, chiazzato, Manettas s. f pl. strum. de ferru po ligai is
sparso di macchie. Boi manciau a steddus, o manus a is reus, manette. M. musas.
boi steddau , bue indanajato. Màngara s f sinopia, arcanna. Filu de sa
Mancipài v. a M. mangebai. mangara, chi usant is maistus de linna, filo
Mancikedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) mac della sinopia.
chietta, macchiuzza , bruscolo. Mangeria s. f (t. ital. introd.) levaldina,
Mancòsa s. f. launedda pitica, zampognetta, mangerta, mangerla.
zampognisio. Manghittu s. m. manichino, manichetto, ma
Miancòsu , sa agg. chini si serbit solamenti de pllcot/o .
sa manu manca, unancino, sinistro. Mangiànu s. m. mattina, mattino. Custu man
Mancu, ca agg. manco, sinistro. Brazzu man gianu, stamane, stamattina, questa mane, que
cu, manu manca, braccio sinistro, stanco, mano stat ºn attina .
sinistra, o stanca. Mangiuccu s. m. Po imboddicu. M. Po cosa
Mancu avv. manco, meno . Torrai de mancu mali fatta o de pappai, e di ateras fainas, im
in benis, o saludi, declinare gli affari d uno, bratto. Po cantidadi de cosas confusamenti e
deteriorar la salute, venir meno. Torrau de malamenti ammesturadas, piastriccio. -
mancu de benis de fortuna, decotto, riarso. Mangiuffa s. f. (t. burlescu) pappai appetitosu
Miandàda s. ſ. mandata. M. appetitoia.
Mandadòri , ra v. m. e f. mandatore, trice. Mangiuffai v. a. (t. burlescu) pappai appetito
Mandài v. a. mandare. Mandai a mai, man samenti: M. pappai.
dare a dire, avvisare. Mandai in esiliu, esiliare, Mangòni s. m. volat. fenicòttero.
mandare in bando. Mandai a fundu, mandare Mania s. f furore, manìa.
a fondo, a picco. Mandai missus, o curreus, Maniacu, ca agg maniaco, furioso.
spacciar messi, corrieri. Mandai in ora mala, Manibili agg. manesco.
mandare alla malora. -
Manifattura s. f manifattura.
Mandatariu s. m. mandatario . Manifestàdòri, rav. m. e f. manifestatore, trice.
Mandàtu s. m. mandato, procura. Mandatu Manifestai v. a manifestare, palesare, appa
di obbligai comunidadis ec. sindacato, pieno lesare. Manifestaisì n. p. e r. palesarsi, appa
mandato. lesarsi . -
accovonare, ammannare, far le manne. Seidu, o aspettai sa manna, chi ddi calit in bucca
trigu, o orgiu fattu a maniga, biada accoronata, prov. calare, colare lo zucchero dalla caldaia
Fasci de maniga de trigu, o di orgiu, chi ſaint ad uno, sopravvenirgli felicità in copia, aspet
is messadoris in sa stula, fastello di covoni, di tare, che le lasagne gli piovano in bocca.
manne. Su muntoni de sa maniga, chi si fait in Mannada s. f. (t. r.) M. mocca.
su propriº campu messau, cavalletto. Su muntoni, Mannaja s. f mannaja. -
chi si fait in s'argiola, barca. V. Gagl. Mani Mannajedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) man
ghedda de trigu, o di orgiu, covoncello, coron najetta.
manovella.
cino. Po manuella, manico, manubrio, Mannàli s. m. t. di algunas biddas, e signì
Manigau, da agg, chi portat maniga, im ficat porgu colludu, verro.
manicato. - - - Mannittu, tta, agg. dim. grandetto, grandicello.
Maniggiabili agg maneggiabile, maneggevole, Mannu, ma agg grande. Prus mannu, mag
pula 'ratºs CO . - -
giore, più grande. Fai su mannu, maggioreg
Maniggiadòri, rav. m. e f. maneggiatore, trice. giare, far del maggiore, voler sovrastare, gran
Maniggiai v a maneggiare. Maniggiaisì n. p. deggiare.
maneggiarsi. Maniggiais in sa manera de cam Manniga s; f. (t. r.) M. flacca.
minai, destreggiarsi, andar destreggiandosi. Ma Manningheddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) co
niggiai su cuaddu, destreggiare , esercitare il voneello, fastellino.
ca allo Po arai. M. manixai. Mannigu s. m (de manojo sp.) sa cantidadi
Maniggiamentu s. m. maneggiamento. de su trigu, chi su messadori podit istringiri
Maniggianti v. agg maneggiante. cund una manu, candu messat, manella, ma
Maniggiau, da part maneggiato. -
nata, manipolo. Si su fascittu est cumpostu de
Maniggiu s. m.o maneggio. Po manera tres manntigus, covone, V. Gagl. mdinella di
canzai gradu, " broglio,dearm
al
spighe Liga is mannugus, accovonare, legar
bito, bucheramento. Po s'imparu, chi si donat e manate, i fastelli delle spighe.
a unu cuaddu comenti si solit nai cuaddu de Manobra s. m. (t. sp.) manovale.
bonu maniggiu , cavallo biscottato, ammaestra Manòpla s. f guantu de ferru, manòpola.
to. Po aradura de sa terra. M. manixu. - Manopula s. º (T. de Messaju) arrogu de
Manighitta s. f. dim. spezia de pulania, ma peddi, chi tenint in manus is Messadoris, e
nichino. - - - - - algunus artistas po reparu traballendu, manºpola.
Manighittu s. m. dim, manicotto, manichino: Manoscrittu s. m. manoscritto. Manoscrittu or
Maniglia s. f maniglia; Po ornamentu, chi dinariu, e piticu, cartabello.
si ponintManiglias,
is feminas, in is brazzus, armilla, ma Manoscrittu, tta agg. manoscritto.
niglia. chi si ponint is ſeminas ln 1S Manòsu, sa agg. trattabili, manoso.
pulsus, polsetti, fermezze. Maniglia de bastus x Manottàda s. f corpu de manu rovescia, ro
Vest'lOrle .
maniglia di bastoni. Po maniga, manico, teniºio.
Manigottu s. m. manichino, e manicotto. Ma Manstrupaziòni s. f. (t. fr.) polluzioni volun
nigottu di aciamarra, manicottolo. taria e proccurada cun is manus, onanismo. M.
O11aInIstalti ,
Maniòsu, sa agg maniaco: -
Chini si serbit de sa manu manca, mancino. Marcàu , da part. marcato, indicato, notato,
Chini si serbit ugualmenti de is duas manus, contrassegnato. Cuaddu marcau, cavallo mar
ambidestro. cato, marchiato .
Manuàli agg. manuale, manesco, manovale. Marchèsa s. f marchesa.
Manualidàdi s. f, manualità. Marchesàu s. m. marchesato.
Manualmenti avv. manualmente. Marchesinu s. m. dim. marchesino.
Manucài ec. M. ammanucai. Marchesita. M. marcassita.
Manuella s. f maniga de su caragolu, mano Marchèsu s. m. marchese.
vella, manico della morsa. Màrcia s. f marcia , sanie. Marcia a sona
Manuscrittu. M. manoscrittu . de banda, marciata.
Manutenziòni s. f. manutenzione, manotenenza. Marciàda s. f marciata.
Manùvra s. f manovra . -
trice. Marcu asulu de corpu arriciu, monachi ginare, far argini, difendersi con argini. Fai
no, contusione livida, mascherizzo. Ziu Marcu margini po reparu, far argine. Sciusciai is mar
e zie Maria prov. si narat de duus, chi sunti ginis, disarginare. Cobertu de marginis, arginoso.
sempiri unius, la chiave, ed il materozzolo. Reparau cun margini, arginato.
Mardi s. f matrice. Frigai beni sa mardi a Mari s. m. mare. Mari altu, mare alticor
unu, donaiddi unu grandi displaxeri, o rab rente. Mari avolotau, mare imperversato. Mari
buffada, scottare uno , dare una buona mano inquietu, mare crucciato. Mari in calma, mare
di stregghia ad uno, fare ad uno una pelliccia smaccato. Agitazioni de su mari, mareggio.
tura. Po sa femmina de su porcu, scrofa, troja. Campagna accanta de su mari, maremma.
Mardièdu s. m. (t. r. de Pastori) le bestie Maridu s. m. marito, conjuge, consorte. Ma
matricine . ridu malu, maritaccio.
Mardina s. f cerva. Pigai una mardina, unu Mariga s. f brocca, anfora, mezzina. Mariga
pispanti, imbriagaisi, pigliar la bertuccia, la de ramini, mezzina. Franzios. Proiri a mari
nnor na . gas, piovere a secchie.
Mardona s. f ratto. V. Cett. Marighedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) anforetta.
Mareggiai v. n. (t de s'usu) fai mali su ma Marighedditta s. f. dim. piccola brocca.
ri , mareggiare. Marigoseddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)
Maremma s. f. (t. de s'usu) campagna accanta M. amarghittu .
de mari , maremma. Marigosòri s. m. M. amargura.
Maremmanu, na agg. (t. de s'usu) de ma Marigòsu s. m. amaro, amarezza.
renma, maremmano. Marigòsu, sa agg. amaro, agro .
Maresciallu s. m. maresciallo. Marina s. f marina, mare.
Marescu, sca agg. maresco, marittimo. Marinarescu, sca agg. marinaresco, e marinesco.
Maretta s. f fiotto maroso, ondeggiamento Marinèri s. m. (t. sp.) marinaro, marinaio,
tempestoso, maria, mareggiata. Maretta manna, barcajuolo, barcaruolo.
levata. Contra maretta, marea di rovesci. Po Marineria s. f marineria.
pitica conturbazioni de su mari , maretta. Marinu, ma agg. marino.
Marettosu, sa agg fiottoso, ondeggiante. Marionetta s. f. (t. fr.) burattino. Fai su giogu
Marezzài v. a. (t. de s'usu) casi inciaspiai, de is marionettas, fare il giuoco de burattini.
donai is undas , marezzare, dare il marezzo. Mariscàli M. maniscalcu .
Marezzau, da part marezzato. Maritàli agg. maritale, coniugale, matrimonia
Marfì s. m. (t. sp.) avorio, dente d'elefante. le, nubile, sposereccio.
Capu mortu de marfì abbruxau, o di ateras Marittimu , ma agg. marittimo.
cosas, spodio. Marixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) piticu
Marfusamenti. M. maliziosaroenti. olfu , mariccllo.
Marfuseria s. f. M. malizia, furberia. Marmellàda s. f marmellata, cotognata.
Marfusu, sa agg. M maliziosu, furbu. Marmita s. f. (t. fr.) pi giada de terra o de
Marga s. f (t. r.) M. mancia. - ramini po coiri pezza, ramino, bastarda, e
Margangiòni s. m. muntoni de perda fattu in marmita. (V. la v. fr.) -
Marteddài. v. a. (dd pron. ingl.) martellare. Mascàra s. f. (t. cat.) fuliggine. Mascàra de
Marteddau , da part. battuto con martello. metallu cundensada, tuzzia. Mascàra de is for
Marteddeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) mar rus, aundi si scallant is metallus, chatmia.
telletto, martellino. Mascarài v. a. mascaràu ec. M. ammascarai ec.
Marteddòni s. m. accr. martellone. Mascaròsu , sa agg plenu de mascara, fu
Marteddu s. m. (dd pron. ingl.) martello. ligginoso. - -
giando. Mascherai una cosa cun arti, pochi Masseriziài v. a. (t. r.) usai sparagnu, e on
«umpargiat vaga , inorpellare: stodiai beni is, cosas de domu, risparmiare, far
Mascherà;u s. m. su chi bendit mascheras, masserizie, amministrar bene gli affari domestici.
mascheraio. Massicciu, ccia agg. massiccio, grosso. metaf.
Mascheràu, da part. mascherato, palliato, ca solenne.
muffato, finto. Massidda s. f. t. r. (dd pron. ingl. de ma
Mascheredda s. f. dim. (dd pron. ingl.) ma acilla lat.) sa parti elevada " is treinpas, po
scheretta, mascherina, mello della gota.
Mascheròni s. m. accr. mascherone, maschera Massilianista s. m. Ereticu , chi pretendiat
grande. Po certas concas de perda, o linna, chi acquistai sa perfezioni cristiana cun sa sola ora
si ponint in is funtanas, o in sa puppa de is zioni, Massilianista .
bastimentus, mascherone. Massillàri agg. massillare, mascellare.
Maschili agg. maschile, mascolino. Màssima s. f. massima.
Maschilmenti avv. maschilmente. Massimamenti avv. massimamente, massime,
Miaschinu, ma agg. montonino. Cuaddu de conca particolarmente.
maschina, cavallo di testa montonina. Massimista s. m. uomo di massime.
Maschittu s. m. dim. montoncello, montoncino. Màssimu, ma agg. massimo .
Màscima s. f. M. massima. Massissu, ssa agg. M. massicciu.
Mascimamenti avv. M. massimamenti. Màssora s; f. (T. de sa Teol. Ebraica ) tra
Mascimista s. m. M. massimista. dizioni, titulu de un' opera cumposta po evitai
Màscimu, ma agg. M. massimu. is alterazionis de su testu ebreu de sa Biblia,
Mascu s. m. quadrup. montone, ariete, maschio. màssora.
Mascu colludu, montone intero. Mascu sanau, Massorèticu, ca agg. appartenenti a sa unas
castrato, castrone. Mascu de ghia, e calisisiat sora, massorètico.
bestia, chi serbit de ghia a su cumoni, bestia Massorètu s. m. e in pl. massoretus, cuddus,
guidajola, o guida ai greggia. Su mascu at ch'hiant attendiu a compilai sa massora, massoreti
tumbat, il montone cozza. Mascu de duus corrus, Màsticu s. m. spezia de stoccu di algunus ar
ariete bicorno. Mascu sanau giovunu, mannerino, tistas, mastico, mastica, mastice, mastrice.
castrato giovine. Su segundu scroxu de is corrus Mastinu s. m. cani, chi fait guardia a su be
de su mascu sanau, de su cali si fait su crisolu stianini, mastino .
de is plateris, gemma. Donai su mascu a is eguas, Mata s. f. (t. cat.) M. arburi. Po musa dc
canis, ec. po fai razza, ammettere i cavalli, i carrada, o siat istuffa, pampanata.
cani, i tori, dare il maschio alle femmine, farle Matalòis s. m. insettu, tafàno. -
montare dal maschio per generare . Mascu Matafaluga s. f. (t. sp.) anice, anacio (Pim
po strum. de ferru o metallu, chi si càrrigat pinella Anisum Lin.)
de bruvùra, po fai strepitu in is solennidadis, Matài v. a. (T. di agricult.) limpiai unu cam
mastio . pu plenu di arrù, spina, lua ec. po ddu rendiri
Mascu, sca agg. maschio. Crai mascu, chiave fecundu, disertare, sprunare, disprunare, ster
maschia. pare, sarchiare. -
far rodere il freno a uno. Mazziai depressi fig. Mediadòri v. m. e ra f mediatore, mezzano,
maciullare. Po rosigai, denticchiare, rosicchiare. intercessore, mediatrice. M. medianera.
Po mazziai cun fastidiu , masticacchiare. Mediadùra s. f. (t. r.) M. scitningiu.
Mazziamentu s. m. masticamento, masticazione. Mediài v. a. (t. r.) M. stontonai, e smemoriai.
Mazziàu s. m. obucconi mazziau, masticaticcio. Mediamenti avv. (t. sp.) mediocremente.
Mazziàu, da part. masticato. Medianamenti avv. mediocremente.
Mazzigòni s. m. (t. r.) M. gnàccarra. Medianèra s. f mediatrice, interceditrice.
Mazzittu s. m. dim. mazzetto, mazzettino, Medianèri s. m. M. mediadori.
mazzolino, e mazzuòlo. -
Medianidàdi s. f mediocrità .
Medianti avv. mediante.
Mazzocca s. f capocchia. Bastoni cun maz
zocca, o conca in basciu, màzzero, baston pan Mediànu, ma agg. (t. sp.) mediocre, mezzano.
nocchiuto, capocchiuto. Mediatamenti avv. (t. de s usu) mediatamente.
Mazzòlu s. m. mallu mannu de linna, mazzuòlo. Mediàu, da part. de mediai (t, r.) M. sme
Mazzòne (t. logudor.) M. maccioni. moriau, scimingiau, -
Mela s. f. arb. pomifera, melo. (Pyrus malus Membràna s. f membrana, pellicola. Mem
Lin.) Su fruttu, mela. Mela de Santuanni, mela brana congiuntiva de s'ogu, adnata, membra
di San Giovanni, mela dolce. Targ. Melappiu, na congiuntiva. Membrana suttili attaccada a is
appiòla, o mela appiòla. Sa prus manna, appio ossus , periòstio . T. Anat.
lona. V. Targ. Mela rosa, mela rosa. Mela i ſi s. f. dim. (dd pron. ingl.)
baccaliana, nomini derivau de Baccu, chi si creit membranuzza . -
su chi hat incontrau is melas, mela renetta. V. Membranòsu, sa agg, membranoso , mem
Targ. Mela tidongia arb. melo cotogno, e pero branaceo.
cotogno. (Pyrus Cydonia. Lin.) Su fruttu, mela Membrettu s. m. dim. membretto, membrino ,
cotogna, opera cotogna. Cunserva de custa mela, membrolino.
cotognato. Mela tunda, mela accerchiellata, Membròni s. m. accr. membrone.
orbiculata. -
intre biancu e grogu, ma est dominanti su grogu. Memoriàli s. m. memoriale, contrassegno per
Cuaddu melinu, cavallo falbo, leonino, cavallo ricordare. Po supplica, memoria, supplica.
isabella, color d' isabella. Melinu biancu, o claru, Memoriedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) me
falbo chiaro. Melinu derettu, falbo dorato. Me Vplora la CClal .
Menosprèziu s. m. (t. sp.) M. dispreziu. Mercenàriu, ria agg. chi si fait po paga, mer
Mensa s. f mensa. Mensa capitulari, mensa cenayo, mercenario.
capitolare. Merceria s. f. (t de s' usu) buttega de mi
Menstruali agg. menstruale. nudenzias, comenti sunti telerias, fettas , cor
Menstruu de is feminas s. m. menstruo, e doneras ec. e ancora custas minudenzias, mer
mestruo . cerìa. Su mercanti, chi dolas bendit, merciaio.
Mensuàli agg. mensuale. Mercimòniu s. m. (t. de s'usu) propriamenti
Menta s. f erba, menta. (Mentha Viridis. trafficu illicitu, mercimonio.
Lin.) Menta di abis. M. melissa. Menta aresti, Mercuriàli agg. mercuriale.
mentastro, menta salvatica. Mèrcuris s. m. (de mercore ital. antig.) mer
Mentàli agg. mentale. cordi , mercoledì.
Mentalmenti avv. mentalmente. Mercùriu s. m. mercurio, idrargiro, argen
Menti s. f mente. Poniri a menti, por cura, to vivo. -
metter cura, por mente, riflettere, attender bene, Merda s. f merda , sterco. Pappai merda de
dar attenzione. Teniri a menti, tenere, ritenere gregu, essiri indovinu prov. chi mangia merda
a mente, a memoria. Poniri menti a unu , di galletto, diventa indovino.
stare a detta di alcuno, starsene al detto, ri Merdoccu s. m. (t. r.) sa ſexi de s' ollu, mor
mettersi al suo parere. Passai posa menti, chia. Po impiastru de bogaindi is pilus, merdocco.
correre per la mente, per la memoria, venire Merdosamenti avv. merdosamente.
in mente. Mentis pl si usat in is biddas po Merdòsu, sa agg. merdoso.
nasu ; tappau a mentis, su propriu che infrenau Merenda s. f merenda.
a su nasu, costipato, intasato al naso. Portai is erendài v. a. e n. merendare.
mentis tappadas, essere intasato al naso, o ave Merendedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) me
re intasamento al naso. renduccia, merenduzza.
Mentras avv. mentre, purchè, qualora, come. Merescidòri, ra v. agg. meritevole.
Mentras , o comenti femus qòistionendu, men Merescimentu s. In merito.
tre, come eravamo conversando. Merèsciri v. a. e meresciu ec. (tt. sp.) Mere
Mentu s. m. (t. de s'usu) estremidadi de sa scirisì v. r. M. meritai ec.
barba, mento. Meri s. m. e f. (e claru) Su meri, sa meri,
Menzionai v. a. (t. de s'usu) fai menzioni, il padrone, la padrona.
commemorare, far menzione, rammemorare, Merì s. m. dopo pranzo,
mentovare , ricordare, nominare. Mericeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) s estrema
Menzionau, da part. fattu menzioni, comme parti de sa dì, sera. Custumericeddu, stassera,
morato , rammemorato. questa sera.
Menziòni s. f. (t de s usu) menzione, me Meridianu s. m. circu, chi dividit in mesu
moria . Fai menzioni, rammemorare. sa sfera, una parti a Orienti, s'atera a Occi
Mercanteddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) mer denti, meridiano.
cantuzzo.
Meridiànu, na agg. de mesudì, meridiano.
Mercanteseu , sca agg. mercantesco, merca Meridiònàli agg. meridionale.
tantesco.
Meridiòni s. m. polo antartico, parte australe,
Mercantessa s. f mercantessa.
sud. Po logu faccia su meridioni, facci a soli
Mercanti s. m. mercante, mercatante, nego solatìo.
ziante : Mercanti de pannus, pannajuòlo. Mer Meritài v. a. meresciri, meritare.
canti de trigu, granajolo. Mercanti de zuccheru, Meritamenti avv. meritamente, meritevolmente,
MER MES 579
carsi, mettersi a sedere a tavola. Mesa chi s'ap Mèstica s. f. (t. ital.) cumposizioni de diver
paricciat po nai Missa s Obispu, credenza. Mi sas terras macinadas cun ollu de linu , chi si
dongu a sa mesa, o seu in sa mesa t. de su distendit in is telas, o taulas, chi si bolint
giogu de cascaroni, mi do, accetto. Mesa pintai, mèstica .
militari, banca. Tappettu de mesa, tappetto, Mesticài v. a. (t. ital. ) mesticare, dar la
mestica .
pancale . -
º
Mesàda s. f paga de unu mesi, mesata. Mesticàu, da part (t. ital.) mesticato.
Mesanellu s. m. pl mesanellus, aposentu de Mestichinu s. m. (t. ital.) strum. di azzargiu,
pianu inferiori, mezzanino, mezzado. chi usant is pintoris, mestichino.
Meschinamenti avv. grettamente, meschinamente, Mestruali agg. mestruale, mestruo .
scarsamente, strettamente. Mestruàu, da agg mestruato.
Meschineddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) Mestruaziòni s. f. mestruazione.
meschinetto, meschinello, poveretto. Mèstruu s. m. purga de is feminas, marchese,
Meschinidàdi s. f grettezza, meschinità, miseria, catamènj, mestruo, fiori, purga. Teniri su me
spiloreeria. Pregai cun meschinidadi, fai su struu, esser in fiori, esser nel fiorire.
meschinu , raccumandendusì cun umilidadi strin Mestùra s. f mestura, mescolamento, mistura,
gendusì in is palas, fare spallucce. mescuglio, mescolanza.
Meschinu, ma agg meschino, gretto, angusto. Mesturài, mesturàu ec. M. ammesturai.
Fai su meschinu po otteniri alguna cosa, fare Mesu s. m. mesidadi, metà, mezzo, ammez
il dinoccolato. -
zamento, bilico. Dividiri in mesu, ammezzare,
Meschita s. f. (t. cat.) logu aundi is Turcus scommezzare. Postu in mesu, bilicato. Mesu, o
faint orazioni, meschìta. “fundu de ita si siat, cruna.
Mescla s. f. (t. sp.) M. mistura. Mesu agg. mezzo. A mesu statura, a mezza
Mesentèricu, ca agg. mesenterico. statura: Mesu spada, mezza spada. Mesu scia
Mesentèriu s. m. membrana de is lumbus, pidu, freddiccio. Mesu cottu ſig. toccau de binu,
mesenterio. -
cotticcio. Mesudì, mezzodì. Mesumotti, mezzanotte.
Mèseru s. m. (e claru) accappatoio. Mesubustu s. m. mezzobusto.
Mesi s. m. (e claru) mese. Su mesi de Gen Mesucanna s. f mezzacanna. Si sa mesura est
margiu, Gennajo, de Friargiu, Febbrajo, de de ses palmus, canna. Si est de tres, braccio.
Marzu, Marzo, de Arbili, Aprile, de Maju, Mesucircu s. m. mezzo cerchio.
Maggio, de Lampadas o Giugnu, Giugno, de Mesucolòri s. m. colori de mesu, mezzocolore.
trèulas o de su Carmu, Luglio, de Austu, Agosto, Mesudì s. m. mezzodì, mezzogiorno. Po sa
Caputanni o Settembri, Settembre, Mesi de lada parti de mesudì. M. meridioni.
mini, o di Ottubre, Ottobre, Mesi de dognias Mesugrana s. f. pannu arrubiu fini, scarlatto,
santu, Novembre, Mesi de Paschiredda, Di panno scarlatto.
cembre. Po sa purgazioni de is feminas. M. Mesulàna s. f mezzalana.
menstruu . Mesulina s. f strum. de tagliu arcnu po ac
Mesidàdi s. f. (e oscur.) metà, mezzo, mezza capulai pezza, ferro da tritar carne. Po strum.
mento. Dividiri po mesidadi, ammezzare. de ferru o delinna postu in is bacceddus, cocca.
Mesitta s. f spezia de mesura, mezzetta, Gagl. Po fortificazioni militari, mezzaluna.
metadella. Mesumotti s. f mezzanotte.
Mesolàbiu s. m. (T. Matemat.) strum, lineari Mesura s f misura. Mesura a cuccuru, ni
580 MES MET
sura colma, traboccante. Mesura rasa, misura Metaplasmu s. m. (Fig. Gram.) conversioni,
rasa, spianata, pareggiata. Foras de mesura, metaplasmo.
soprammisura, oltremisura. Pigai sa mesura, Metatarsu s. m. (T. G.) parti anteriori de su
prender la misura. Po mira, misura, mira. pei, metatarso. -
Mesura de sa capacidadi de unu bastimentu, Metatèsi s. f. (T. G.) Fig. Gram. trasposi
tenuta, staza, staglio. Mesurai sa capacidadi de zioni de littera, metatèsi.
unu bastimentu, stazare. Segai, impediri is me Metatèsi s. f. (T. G. Med.) trasportu de umo
suras de unu, prevèniri su i",contramminare, ri morbificu de unu logu a un ateru, chi no si
rompere i disegni altrui. Mesura de una carrada, odit evacuai po via ordinaria, metatesi.
de una damigiana ec. sa capacidadi de su chi Metatòsi s. f. (T. G. Med.) cambiamentu de
pigat, tenuta di una lotte cc. una maladìa ind' un atera, metafosi.
Mesuràbili agg. misurabile. Metempsicòsi s. f. (T. G. Didasc.) sa trasmi
Mlesuradamenti avv. misuratamente.
grazioni de is animas segundu s'errori de Pit
Mesuradòri, ra v. m. e f. misuratore, trice, tagora, metempsicosi :
misurante. Mesuradori de terrenus, agrimensore, Metemptòsi s. f. (T. G. Cronolog.) equazioni
misurator di terreni. Mesuradori de sa capagi o combinai su cursu de su soli cun su de sa
dadi de is navius, stazatore. li , metemptòsi.
Mesurài v. a. misurare. Mesurai a cucuru, Metèora s. f. effettu in is elementus, meteora,
misurare a colmo, a trabocco, far misura colma. ardente fuoco di Sant'Elmo.
Mesurai a rasu, misurare a raso, far misura Meteòricu, ca agg. meteorico.
rasa, spianata. Mesurai cun sa vista, avvistare, Meteoristas. m. Autori meteorologicu, meteorista.
misurar colla vista, guardare attentamente. Meteorologia s. f. (T. G. de sa Fisica) scien
Mesurai sa capacidadi i unu naviu, stazare. zia de is meteoras, meteorologìa.
Mesurai is fueddus, pesar le parole. Mesurai Meteorologicu s. m. Scrittori de meteoras,
impari, proporzionai, commensurare, misurar Meteorologico. -
Metallurgicu , ca agg. metallurgico. Mezzaneddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.
Metamorfosi s. f. (T. G.) trasformazioni, me zz pronun. gagliarda ) mezzanetto , mezzanino .
totno fosi, trasformazione, Mezzanidadi s. f. (zz pronun. gagliarda) ner
Mietastàsi s f (T. G. Med.) reflussu de ma zanità, medioerità - -- - -
po fai cresciri su sonu, microfonio: Millenàriu s. m. ereticu, chi susteniat s' errori,
Micografia s. f. (T. G. de sa Fisic) descri chi mill'annus appustis de sa resurrezioni s'hiant
zioni de is oggettus, chi no si podint biri, che a gosai is plaxeris sensualis senza peccau, mil
cun su microscopiu, micografia. lenario, cerintiano, ch: liasta.
Micrologia s. f. (T. G.) ansiedadi sobbrada Millenàriu, ria agg. de milli, millenario.
de cosas inutilis, e frivolas, micrologia. Millèsimu s. m. totu su spaziu de roill'annus,
Micrò mega s. m. (T. G. Geom.) strum. chi millesimo. -
avvisatura, intuito, sguardata. Mirada severa, Missu s. m. (t. r.) messo, cavallaro. Po
sguardo cagnesco. Mi trotta, guardatura trumbitteri, banditore. M. trumbitteri.
guercia, strabismo. Fai miradas amorosas, fai Mistagògu s. m (T. G.) su chi splicat is mi
s' innamorau, fare il cascamorto, l'innamorato. sterius de una religioni, Mistagògo.
Mirada amorosa, badaggio, guardo amoroso. Misterialmenti avv. misterialmente.
Miradòri v. m. miratore. Misteriosamenti avv. misteriosamente.
Mirài v. a mirare, guardare, guatare, Mi Misteriosu, sa agg. misterioso.
rai a sbiascio, guardare a sbieco. Mirai a fisciu, Mistèriu s. m. misterio, e mistero.
o fisciai is ogus fisare, guardar fiso. Mirai at Mistica s. f. dottrina ascetica, Mistica, Ascetica.
tentamenti, avvistare, misurar colla vista, guar Misticamenti avv. misticamente.
dare attentamente. Mirai de malus ogus, vedere Mistichènzia s. f mistichità.
di mal occhio, con dispiacere, contravvedere. Misticu, ca agg. mistico.
Mirai a culu di ogu, guardare a coda d'occhio, Mistilineu, nea agg. (T. Geom.) si narat de
fare occhiacci. Mira e non tocchis, guata e la figura cumposta de lineas rettas , e curvas, mi
scia stare. Miraisì cun cumplaxenzia v. r bran stilineo,
dirsi, paoneggiarsi, pavoneggiarsi, boriarsi : Mistu, sta agg misto. Podestadi mista
Miraisì s unu a s'ateru po stupori, guatarsi l' impero misto. Corpus mistu, corpo misto.
un l'altro. Mistura s. f mistura, commistione, mesco
Miramentu s. m. guardamento, adocchiamen lamento.
to , sguardo. Po trattamentu . M. Mitera s. f ornamentu , chi portant in conca
Miràu, da part. mirato, guardato. is Preladus, mitra. Po sa mitera, chi sa giu
Mirificu , ca agg. mirifico, maraviglioso, stizia ponit in conca a is chi passillant, mitera.
Mirra s. f. arb. e fruttu, mirra. (Myrrha) Poniri sa mitera in su primu sentidu, mitrare,
Mirrài v. a. mirrare, condir con mirra. mitriare. In su segundu sentidu, miterare. Ben
Mirràu, da part. mirrato, condito con mirra. das de sa mitera obispali, bendoni.
Misantropia s. f. (T. G.) odiosidadi a s'omi Miterài v. a. M. mitrai .
ni, misantropia. Miterinu , na agg (t. ital.) ch' est dignu de
Misantropu s. m. (T. G.) chi odiatis ominis, sa mitera de sa bregungia, miterino. -
Z z 2
384 MOB MOD
Cielo, cioè le preci degli sciocchi non sono esau Momentaneamenti avv. momentaneamente.
dite. Accappia su molenti, aundi bolit su meri, Momentàneu, ea agg, momentaneo.
fai su chi t'est cumandau, lega l'asino, dove Momentu s. m. momento. Cosa de grandu, o
vuole il padrone, fa ciò che t è commesso. depagu momentu, o importanzia, cosa di grande,
Molenti s. f somàra, asina. o di poca importanza, o momento.
Molentìnu, ma agg. asinino, asinile. Mommòi s. m. (t. r.) M. marragotti.
Molentòni s. m. accr. asinone, asinaccio. Monacài v. a. fai mongia, monacare. Mona
Molentràxu s. m. e molentargiu, chi pascit is caisì, faisì mongia, monacarsi.
molentis, asinajo, guidator d'asini. Monacàli agg monacale.
Molestadòri v. m. molestatore. Monacanda s. f monacanda.
Molestài v. a. molestare, annoiare, attediare, Monacaziòni s. f monacazione.
importunare, infastidire, tediare, apportar noia, Monachismu s. m. stadu monacali, mona
fastidio. chismo, monacato.
Molestanti v. agg. molestante. Mònacu s. m. monaco.
Molestàu, da part. molestato, annoiato, infa Monarca s. m. (T. G.) Monarca.
stidito, importunato, attediato. Monarcàli agg monarcale.
Molèstia s. f molestia, noia, fastidio, rincre Monarchia s. f. (T. G.) Signoria suprema,
scimento, annoiamento. monarchiat.
Molestu, sta agg. molesto, noioso. Monàrchiou, ca agg monarchico, monarcale.
Mòlida s. f una molidura, macinata. Una Monasìgliu s. m. fi
sp.) cherico, o ragazzo,
molida, o prenzadura di olia, infrantojata. che serve alla messa, e al coro. V. Franzios
Molidùra s. f macinatura, macinamento, ma Monastèriu s. m. cunventu, chiostro, convento,
cinazione. Molidura di olia, infrantura. monastero, bada, monasterio. Bogai persona
Molinàda de bentu s. f remolino, scionata, professa de su Monasteriu, dimonacare.
oragano, turbine, vortice di vento. Monàsticu, ca agg monastico.
Molinài v. n. si narat de su bentu, e de Mondualdu s. m. tutori de is feminas signalau
s aqua, girare attorno al suo centro. de su pubblicu, monditaldo.
Molinàja s. f mulinara. Mòngia s. f. (t. sp.) monaca. Mongia de casa,
Molinàju s. m. mugnajo, mulinaro. pinzòchera.
Molineddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) mu Mongili s. m. M tocca.
linello. Molineddu de bentu, mulinello di vento. Mòngiu s. m. Monuco.
Molinettu s. m. dim. macinello. Molinettu de Mongixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) mo
caffè, nacinello da caffè. Po su sbattidori de nachina.
su cioccolatti, frullino. Molinettu de tancadura, Mònica s. f. axina, canajòla.
cannone. Molinettu po tirai pesus in altu, bùrbera. Monimentu s. m. e monumentu, monimento ,
Molingiàna s. f mulinara. -
monumento .
Molingiu s. m. s'attu de moliri, macinìo. Po Monipòdiu s. m. (t. sp.), M. monipoliu.
sa paga de su molingiu, chi si donat a su mo Monipòliu s. m. (t. de s'usu) M. monopoliu.
linaju, molenda, mulenda. Si sa paga si donat Monitoriàli agg. monitoriale.
in farra, o materia molia, bozzolo. Monitòriu s. m. ammonestazioni, monitorio,
Molinu s. m. molino, e mulino. Po su lo ammonizione. -
gu, aundi si tenit su strumentu de prenzai s' Monocòrdu s. m. (T. G.) strum. de una sola
olia, fattojo. Su chi traballat in su strumentu corda po incontrai is proporzionis armonicas,
de fai s' ollu, fattojano. Po arburi de molinu, monocordo.
fùsolo. Molinu de bentu, mulin da vento. S'ar Monocròmatu s. m. (T. G.) pintura de unu
buri, chi fait girai sa mola de custu molinu, solu colori, monocròmato. -
stegolo. Molinu de bentu ſig. si narat a omini Monòculu s. m. chi portat un ogu, M. bisogu.
de conca liggera, mulin da vento, banderuo Monodia s. f. (T. G.) orazioni funerali, monodia.
la, cervello a oriuoli, girandolino, girellafo, Monogamia s. f. (T. G.) stadu de su chi s'est
grotta. cojau una sola borta, monogamia.
Mòliri v. a. (de molo, is) macinare. Moliri " s. m. (T. G.) chi s'est coiau una
sola borta, monºgamo.
olia, infrangere ulive. Moliri po mazziai. M. - a
Monotelita s. m. Ereticu, chi ammittiat in Morbideddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)
Cristus una sola voluntadi, e operazioni, mo morbidetto.
neotelìta. Morbidèsa s. f. (t. de s'usu) moddòri, mor
Monotonia s. f. (T. G. Didasc.) uniformidadi bidezza, mollezza, delicatezza.
fastidiosa in discursu, o in tonu de boxi, mo Mòrbidu, da agg (t. de s'usu) morbido, sof
notonìa. fice, trattabile, delicato. Morbidu o pastosu t.
Monòtonu, na agg. (T. Didasc.) si narat de de pintori, colorito morbido, pasſoso, carnoso.
unu tomu casi continuau, monòtono. M", ra agg. dannosu a sa saludi, mor
Monsignòri s. m. Monsignore. bifero, morbifico.
Monstru s. m. mostro. Morbòsu, sa agg. morboso, morbifero.
Monstruosidàdi s. f mostruosità. Mordassa s. f strum. po afferrai su murru de
Monstruòsu, sa agg. mostruoso, deforme. su cuaddu ferrendiddu, morsa, mordacchia,
Monta s. f. s” attu de s'accoppiai de is ani museruola.
malis, monta . Mordenti s. m. unu cumpostu de diversus co
Montagna, s. f montagna. Punta de mon loris ammesturaus cun ollu po usu de dorai, o
tagna, sommità, cima, sommo di una montagna. implatiai senza brunidura, mordente. Dorai a
Omini de montagna, montanaro. Sa femina , mordenti, dorare a mordente.
montanina . Mordenti v. agg. chi mordit, o mussiat, mor
Montagnedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) mon dente, mordicativo.
tagnetta, montagnuola. Mordidòri, ra v. m. e f. morditore, trice.
Montagnòsu, sa agg montagnoso, montagnino, Mòrdidu, da part. de mordiri, morso, morsi
giogoso. cato, morduto.
Montài v. a. si narat de s'unirisì de is ani Mordidùra s. f. (t. r.) morditura, morsicatura,
malis quadrup. mascu, e femina, montare. Montai morsecchiatura.
una lama de spada, armaidda de is furnimentus Mòrdiri v. a. usau in is biddas po su mussiai
suus, montare una lama. Montai v. n. po sum de is animalis velenosus, mordere, mordicare,
mai, montare . morsecchiare. Mordirisì, o mussiaisì is didus prov.
Montamentu s. m. montamento. pentirisì de una cosa, mordersi le dita.
Montanescu, sca agg. de montagna, monta Morescu, sca agg. de moru, moresco.
nesco, montanino, montano. Mori s. m. o claru (t. r.) camminu di omini
Montanista s. m. Ereticu de sa setta de Mon a pei, viottola, viottolo. Po camminu, ch'incurzat,
tanu, montanista. scorciatoia.
Montanti s. m. parti de su frenu, sguancia. Morìa, e murìa (t. r.) Turchìa. Fà de Moria,
M. frenu . fava turca, o di Turchìa.
Montàtili agg. montatile. Moribundu, da agg. moribondo.
Montau, da part montato. Moriglius s. m. pl (t. sp.) is ferrus de is gi
Montedàda s. f volat. (t. logudor.) falco mineras franzesas, asuba de undi si ponit salinna
netto. Cett. di abbruxai, alari, capifuochi.
Monti s. m. monte. Andai a malu monti a Moriscu, sca agg. moretto, moresco. Tri
fai linna prov. andare a rubare a casa del ladro. moriscu, grano turco. Figu morisca, fico d'India.
Fai de unu nienti unu monti, fai de una musca Morixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) t. r.
unu boi prov. fare d una mosca un elefante, camminu di omini a pei, chiasso, viuzza stretta.
di ogni bruscolo una trave. Monti de succursu, Morosamenti avv. (t. de s'usu) morosamente.
monte di soccorso. Morosidàdi s. f. (t. de s' usu) morosità.
Montixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) mon M. mora .
ticello, colle, piccol monte, collicello, collinetta. Moròsu, sa agg (t. de s'usu) moroso, indu
Montuòsu, sa agg (t. de s'usu) montuoso, giante, lento.
salvatico, alpestre, aspro, sassoso. Mòrriri v. n. cessai de biviri, morire, uscir di
Montùra s. f. (t. de s'usu) divisa militari, vita. Morriri de famini de sidi de frius, morir
mon/ura . di fame di sete di freddo. Morriri de risu, ar
Monumentu s. m. monumento, e monimento , riri smoderadamenti, morir delle risa. Morriri de
avello, sepoltura: su disigiu, morir di voglia. In su tempus pas
Mora s f femina niedda, o levantina, donna sau si usat in signif att. po bocciri, coment' est
nera di Etiopia. Mora (t. de s'usu) po pro usau ancora in s Italia. Chini dd hat mortu, o
roga de tempus, mora, proroga, dilazione di bocciu? chi l'ha morto, o ucciso?
tempo, indugio. Essiri in mora, T. Leg. esser Morroidàli agg. morroidale.
In VP2Orſz . Morsetta s. f e mursetta, mozzetta. M. armussa.
Moràli s. m. morale. Mortàli s. m. mortale .
Moràli agg. morale. Mortàli agg. mortale, cassale. Calentura mor
Moralidà di s. f moralità. tali, febbre cassale, o cassale sust.
Moralista s. m. Professori de morali, moralista. Mortalidà di s. f mortalità.
Moralizzài v. n. moralizzare, moraleggiare. Mortalmenti avv. mortalmente.
Moralizzanti v. agg. moralizzante. -
Mortalla s. f. M. mortalidadi.
Moralizzàu, da part. moralizzato. Mortarettu s. m. (t. sp.) mortaretto.
Moralizzaziòni s. f. moralizzazione. Morti s. f morte, interito. Portai sa morti in
Moralmenti avv. moralmente. ogus, su propriu che portai unu pei in sa fossa,
Morbidamenti avv. (t. de s' usu) morbidamente, avere la morte in bocca. Odiai a morti, odiare
sofficemente, mollemente. a morte. - -
Movitiva s. f causa, principiu, movitiva, movi Mudài, da part mutato, cambiato, cangiato,
tivo, origine, causa. variato, ornato, abbigliato, attillato.
Movitivu, va agg. movitivo. Mudèju (t. logudor.) M. murdegu.
Mòviu, via part. mosso, commosso, suscitato. Mudèsa s. f mutezza, mutolezz
Moviu de ira, de cumpassioni, commosso da ira, Mudòngiu s. m. (t. b.) M. cumpostura.
da pietà, intenerito. Mudu s. m. mutolo, muto.
Mozzàrabu s. m. si marat de is Cristianus de Mudu, da agg muto. Beniri mudu, perdiri
Spagna descendentis de is Morus po su ritu su fueddu, ammutire, ammutolire. Arriu mudu
particulari, chi praticant, mozzàrabo. si narat di omini simulau, sorbone, uomo cupo.
Muccadoreddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) Mueddòsu, sa agg. midolloso.
moccichino. Muccadoreddu, chi s' appiccat a su Muèddu s. m. (dd pron. ingl.) midollo. Mueddu
sinzu de is pipius, benduccio. Muccadoreddu de sa schina, midolla spinale. Mueddus pl. midolle.
de zugu, cravata. Muſſa s. f muffa. Teniri fragu de muffa, aver
Muccadòri s. m. (t. cat.) fazzoletto, pezzuòla. mºffa, saper di muffa. Beniri sa muſa a su nasu,
Muccadori de zugu, de conca, fazzoletto di venir la muffa al naso, venir in collera.
collo, di capo. Muccadori, cun su quali is fe Muffai, muffau ec. M. ammuffai ec.
minas si coberint is palas, fissù, fisciù : Muc Muffàu, da agg muffato, muffò.
cadoris brodaus a granu di orgiu , fazzoletti ri
camati a spina: Muccadoris a " , faz
!"
Muftì .
s. m. Capu de sa Religioni maomettana,
zoletti a quadretti. Muccadoris de mussolina Mugheddu s. m. (dd pron. ingl.) lissa safia e
stampaus, e lustraus cun oru, e plata po usu siccada a fumu, mi ggine secco, o affumicato.
de sciallu, o scialla, fazzoletti mussolina
Mugnigòni s. m. (t. r.) fai mugnigoni de roba,
stampati in colori e lumeggiati con oro, e ar far fagotto. M. fangottu.
gento. Muccadoris de croxu di arburi stampaus Mugòni s. m (t b.) improddiu, malu ma
a disignu, fazzoletti di scorza d'albero sopraf niggiu, disordini, disordine, confusione, guazza
fini " Persia, e delle Indie stampati a di biglio. No bollu custus mugonis, non voglio
segno. Muccadori de sudori, fazzoletto; Muc questi disordini. Mugoni ", mala usanza,
cadori de nasu, pezzuòla da soffiarsi il naso, Cattiva al Sanza.
moccichino. Mùida s. f. (t. r.) e muidu, zuffolamento
Muccòri s. m. (t. r. lat.) M. muccosidadi. d' orecchi. M. ammuinu.
Muccosidàdi s. f. materia simili a su muccu , Mulas f mula. Agguantai sa mula, aspettai
moccicaja. Po viscosidadi, mucosità, viscosità, cun fastidiu, tener la mula, far da mula. Po
mucilaggine. una spezia de baùlu fintu cobertu de tappettu
Muccòsu s. m. moccicone , moccica. nieddu, chi si ponit in Cresia po is funeralis,
Muccòsu, sa agg. moccicoso, moccioso. Po arca da funerale. -
dai is dentis, rimetter i denti. Mudai a pinna Multài v. a. condannare, sottoporre a multa.
v. n. mudare, mutare, rinnovar le penne. Po Multàu, da part. multato, sottoposto a multa.
cambiais de unu logu a s'ateru, mutarsi, cam Multiformi agg. multiforme, moltiforme. -
calzoni.
Multiplicàbili agg. moltiplicabile.
Mudanza s. f cambiamentu, mutamento, cam Multiplicadamenti avv. moltiplicatamente.
biamento, mutanza, mutazione, cangiamento. Multiplicadòri v. m. moltiplicatore.
Po ornamentu , attillatura, abbigliamento, ab Multiplicài v. a. moltiplicare, multiplicare.
bellimento, pulitezza. Multiplicamentu s. m. moltiplicanento.
MUL MUN 389
oni, chi est a ingiriu de sa muneda, grani Murdègu s. m. planta fruticosa, cisto, cistio,
tura della moneta . Marcadori de muncda, bat imbrentine, rimbrentàne. Murdegu arrubiu, ci
tinzecca, coniatore di moneta . Fai murveda falsa stio rosso. (Cistus incanus monspeliensis. Lin.)
po unu, smeraisì po ddu cuntentai, spararsi, Murdegu biancu, cisto mustio (Cistus mon
far carte false per uno. stagnuòlo.
Muneda falsificada , cun speliensis) Murdegu femina, cisto scornabecco.
ammesturu de stangiu, r
(Cistus salvifolius. Lin ) º - ,
Munededdas. f, dim.(dd pron. ingl.) monetina. Muredda s. f. (dd pron. ingl. ) t. b. spezia de
Munetèri s. m. monetiere. fabbricu po usu de sezziri, sedile : M. sedili.
Mungetta s. f e mungettedda dim e in pl. Muredda (T. de Messaju) cillu de surcu amplu
mungettas, e mungetteddas, o siant sizzigorred su doppiu de s' ordinariu, magotato. :
dus, chioccioline. In is biddas però marant mum Murèna s. f pisci, murena, morena .
gettas a is " M. tappada : - Murènas s, f. pl maladia, moroidi, morroidi,
Mùngia s. f. (t. r.) maniggiu de is affari
-
del morici .
i
-
A a a:
390 MIUR MUR
Murènu, ma agg. bruno, incotto, abbruciato. Murrazzu, zza agg dim. de murru, mesu ca
Murga s. f morchia, morcia. Murga di ollu, nu, brinato, mezzo canuto.
de saba ec. morchia d'olio, di sapa ec. Plenu Murrinadròxu s. m. (t. r.) M. scurigadroxu.
de murga, morchioso. Murrinai v. n. (t. r.) cumenzai a scurigai,
Mùrgia s. f o salamurgia, salamoia, imbrunare, imbrunire. Po imbraxai, invajare.
Murgulèu s. m. erba, maro. (Theucrium Murrinàu, da part (t, r.) de murin fr. im
Marum. Lin.) brunito. Fueddendu de fruttas no ancora cottas
Muriàticu, ca agg. (T. Chim.) salsu, mu comente figu, axina e similis, ehi narant an
riatico, salso. cora imbraxau, abbozzaticcio, abbozzato, Figu
Muriàu, da agg. (T, Chim.), si narat de is mesu imbraxada no ancora beni cotta, fico ab
salis, chi resultant de s'unioni de s'acidu mu bozzaticcio, abbozzato. M. in braxau.
riaticu, muriato. Murrixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) lab
Mùriga s. f strum, chi usant is conciadoris bruccio, labbricciuolo.
po stemperai sa calcina, bollero. Sa muriga de Murrixeddu, dda agg dim (dd pron. ingl.)
is Piccaperderis, marra. - -
unu pagu murru, o camu, brinato.
Murigadori v. m. strum. po murga, menatoio. Murru s. m. (de murro cat.) labbro pl. la
Murigài v. a portai a furriu a furriu, rime labbra. Su fossu de su murru superiori, filtro.
nare, rimestare, mestare. Murigai su pappai Murrus crepaus, o sperraus de su frius, labbra
postu a coi, tramenar le vivande. Murigai sa piene di setole. Portai is murrus zaecaus, aver
ingiada cun sa cugliera, mestare, tramenar le setole nelle labbra. Portai is murrus bessius
civande colla mestola. Murigai su fogu, stuz forza de calentura, avere il fuoco volatile nelle
zicare il fuoco. Murigai cosas passadas, e sca labbra. Frunziri is murrus, arricciar le labbra,
rescias, metaf ricalcitrare, rimenare, rimesta torcere il muso, fare il grugno. Po su frunziri
re. Su murigaisì de is insettus allomboraus im is murrus de is pipius innantis de scappai su
pari, brulicare, muoversi. Murigaisì n. p. di plantu; far greppo. Fai murrus trottus, arric
menarsi , volgersi da una parte all'altra ciare il muso. Fai murrus grussus a unu, essiri
Murigamentu s. m. borborigmo, dimenanmento. primau, o indispettiu cun algunu, far broncio,
Murigàmentu de intestinus, rimescolamento, gor far buzzo ad uno, tener broncio con alcuno,
goglio di ventre, gorgogliamento di budella. aver seco collera , far muso, o musata, pigliar
Murigamentu de insettus ammassaus impari, broncio, esser adirato. Fai murrus po dispre
brulichìo. ziu, far bocchi, far muso, coccare. Pistai is
Murigau, da part. rimenato, dimenato, ri murrus a unu, pestare il ceffo ad uno. Murrus
mucstato . -
Murrungiài v. a. ghettai in facci, rimprove fatta de taulas, assìto, tramezzo d'assi insieme
rare, ". . Bucconi murrungiau no af commesse. Muru de tabiccu, o fattu a tabiccu,
fògat, boccon rimproverato non affoga. M. sfac soprammattone. Muru de rinforzu, muro di rin
ciddai. Murrungiai v. n. fueddai solu solu in forzo. Essiri muru a pari, essere o stare muro
boxi bascia po ira, o displaxeri, borbogliare, a muro, accanto, allato, contiguo d'abitazione,
borbottare, bufonchiare, brontolare. Murrun o a muraglia comune. Su muru s' aberit, si
giai cun algunu, teniri fueddus, aver parole con filat, il muro fa pelo, fa motivo, si apre, si
alcuno, aver contesa di parole. Murrungiai de fende. Su muru fait zumburu, fait brenti, il
is canis , ringhiare. muro fa corpo, fa ſ". Fai muru, murare.
Murrungiamentu s. m. M. murrungiu . Fai muru a perda bulla senza calcina, murare
Murrungiàu, da part. rimproverato, rinfac a secco. Fueddai a su muru, o a chini no in
oiato, borbottato. tendit, dire, parlare al muro. Donai carcinus a
Murrùngiu s. m. su fueddai sutta boxi poira, su muru, cozzar col muro. Muru de terra, o
e displaxeri, borboglio, brontolio, borboglia tapiu, muro di terra cruda.
mento, borbottìo, borbottamento. Murva s. f. fera, capra salvatica. Cett.
Mursetta s. f mozzetta. M. armussa. Murvòni s. m. (de muflon sp.) su mascu de
Murta s. f planta fruticosa, mirto, mortella, sa murva, capro salvatico, o monton salvatico.
mortina. (Myrtus communis. Lin.) Su fruttu, » Nota. Questo qnadrupedo geroglifico della
mirtillo, coccole di mirto. Murta de Spagna, sa Sardegna somigliante all'ariete ne' dizionari di
chi tenit sa folla prus ampla, mortella doppia. Torino il" è chiamato stambecco, e ca
Myrtus latifolia " Duham. V. Targ ) moscio, e la femmina, camozza. Ma l'Abate
e murta agg mirtino, mirteo. Padenti de mur Cetti nega le camozze, e gli stambecchi essere
ta, mirteto. Pappai fattu cun infusioni de mur i nostri Mufloni. Pausania dà alla femmina il
ta, mortito. nome di Capra salvatica, al che aderisce lo stesso
Murtajeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) mor Cetti asserendo, che il Muflone Sardo è della
tajetto. stessa specie della capra domestica per esser bar
Murtajòni s. m. accr. mortajone. buto, e cornuto come essa; la " secondo M,
Murtàju s. m. mortajo. Su pistoni, pestello. Varrone si è estratta dal Muflone: Caprae, quas
Murtarettu s. m. pezzu di artiglieria ci sparai alimus, a capris feris sunt ortae " 2. cap. 5.
bombas, mortaretto, mortajo. Barca, chi portat Ma il Cetti inclina più a chiamare il maschio
murtarettus, e bombas, palandra. col nome di monton salvatico, perchè a prima
Murtetta s. f. dim. planta, chi si coltivat in vista sembra un montone. »
is giardinus, mortellina, mortella tarentina. Murxa s. f. (t. r.) M. murgia.
(Myrtus minor vulgaris Duham. V. Targ.) Murxidda s. f. (t. r.) M. murga.
Murtidu s. m. M. taccula. Musa s. f Deidadi de sa poesia, e de sa mu
Mùrtinu, ma agg si narat propriamenti de sica, musa.
euaddu de pilu arrubiu . Cuaddu murtinu, Musa s. f mata, o medicamentu, chi si fait
cavallo sauro. Murtinu claru, sauro chiaro. a is carradas, pampanata.
Murtinu uscrau, cottu, o oscuru, sauro bru Musàicu s. m. M. mosaicu. -
cund' una taulitta sfusta, lisciare un muro. Im Muscategliò s. m. e muscatellò, arina; (For
barchinai is murus, imbiancare i muri. Muru sis de Moscatellone usau in algunus paisus de
imbarchinau, muro imbiancato. Muru o divisioni s Italia) alamanna. » Nota la Toscana dicesi
A a a 2
392 MUS MUS
alamanna da Alamanno Salviati, che la portò Mùsica s. f mùsica. Musica arrabbiada, riu
dalla Grecia, dove è chiamata » Dumastos. sica da gatti, o arrabbiata. -
Mustèla s. f visceru de s' animali, arista , Nadadòri v. m. e raf natante, notante, nota
filetto, porso, il muscolo psoas l' Anatom. (V. tore, trice.
Alb. alla voce fr. filet. ) M. anguidda. Mustela Nadài v. n. (t. cat.) notare, prus in usu che
de porcu, scamerita. nuotare, andare a nuoto. Abbarrai nada nada,
ustòsu, sa agg. mostoso. Axina mustosa, galleggiare, restare a galla, a fior d' acqua.
uva Vln0Sal. S'arti de nadai, e navigai, ipotalàttica.
Mustu s. m. mosto. Mustu, chi colat solu de Nadàli s. m. (t. cat.) natale, natività, nasci
s'axina, presmòne, mosto colante dall' uve pri mento. De nadali a S. Stevini, prov. chi non è
ma di pigiarle. in forno, è in su la pala. Nadali po sa di de
Musulmànu s. m. musulmano, maomettano. Paschisedda, il giorno del Santo Natale. Su
Musùngiu s. m. provenda de lori, chi si do mesi de Nadali, Decembre.
mat a is bois, mangime. Lastr. Nàdia s. f. natica, chiappa. -
Naccarredda s. f. dim. (dd pron. ingl.) nac Nappa s. f rete. Nappa, ch'impèdit sa vi
cheretta.
sta, barbaglio, pannune, appaiºno io. Calai
394 NAP NAS
sa nappa, venir le traveggole, travedere, avere Naseddu's. m. dim. (dd pron. ingl.) nasu
il barbaglio. Nappa, chi si ponit in su binu, piticu, nasino, nasetto Po su naseddu de sa
fiore, panno. Nappa di ollu de s' animali, stri cricca, monachetto, nasello. Po su maseddu de
golo, rete, omento, tunica reticolare. Po una su barcioni, chi arricit su passadori, boncinello:
certa membrana, chi privat s'ogu de biri, ca Nasixeddu s. m. dim. (dd pron, ingl.) M.
ieratta, glaucòma, suffusione: Nappa de sedaz naseddu .
zu , tela da staccio. Nappa de aragna. M. tiri Nasòni s. m. accr. chi portat nasu mannu,
mina. Nappa, o pillu, chi fait su latti, panna. nasone , nasuto . -
Nau, da part detto, pronunziato, preferito, Ne 7 a usº solo in su imperat, piga, piglia.
recitato ; Po momenau , detto, chiamato, nomi Nea s. f (t r.) aurora. A sa fattura de sa
nato. Po indicau, detto, indicato, suddetto, nea 3, allo spunta dell'aurora. M aurora,
sopradetto. Mali nau, mal detto. Po fueddau Nèbbia s. f borea, nebbia. Coberriri sie
mali, sparlato. De su nau a su fattu avv. dal borea, de nebbia, annebbiare, offuscar con
detto al fatto, in un subito. De su nau a su nebbia.
fattu c'est grandu differenzia, dal detto al fat Nèbida s. f. (t. fl M. nebbia, o borca,
to è un gran tratto, Nau fattu avv. subitamenti, Nebidedda s. f. (dd pron. ingl.) erba nepi
detto fatto • - -
tella, calaminta. (Melissa Nepeta. Linn.)
Navàda s. f. navata, Cresia a tres navadas, Nebidòsu, sa agg nebbioso.
chiesa a tre navate.
Nebodeddu s. m. dim (dd pron. ingl.) nipo
Navàli . navale. tino, nepotino, nipotuccio.
Naufragài v. n. fai naufragiu, naufragare, far Nebòdi s. m. (de nepos) nipote, nepote.
naufragio. Nebodismu s. m. nepotismo.
sia v. agg. naufragante. Necessariamenti avv. necessariamente.
Naufragau, da part neutr che ha fatto naufragio. Necessàriu , ria agg necessario, bisognevole.
Naufràgiu s. m. naufragio. Necessidàdi s. f necessità, estremo bisogno.
Naufragòsu, sa agg naufragoso. Necessidadi dura, urgenza, strettezza, dura
Nàufragu, ga agg nàufrago. contingenza, bisogno, indigenza, necessità. Te
Navi s. f. nave. miri necessidadi, abbisongiu, bistentare, stare
Navigàbili agg. navigabile, navicabile. in bistento, in disagio. Sa necessidadi non tenit
Navigadòri v. m. navigatore, navicatore, ma lei prov. la necessità non ha legge. Sa necessi
rinaro . dadi fait sa beccia a curriri prov. la necessità
Navigài v. n. navigare, navicare, correre il fa la vecchia trottare.
mare, Navigai segundu su bentu, navigare se Necessitài v. n. abbisognare, aver bisogno.
condo il vento, temporeggiare. Navigai in altu Necessitàu, da part. necessitato.
mari, correre al largo, andare in alto mare. Necessitòsu, sa agg. necessitoso, bisognoso,
Navigai segundu su bentu prov. ubbidiri a is Necrològiu s. m. (T. G.) registru de is da
accidenti, navigare secondo i venti, ubbidire tas de sa Morti de is Obispus, Abatis cc. ng
agli accidenti, far della necessità virtù. Arti de crologio.
navigai, nautica, ipotalàttica. Nefriticu, ca agg (T. G.) dolori nefritica,
Navigamentu s. m. navigamento, navicamento. o di arrigus, dolore nefritico,
Naviganti v. agg. e ancora sust. navigante, Nefritide s. f. (T. G. Med. ) mali di arrigue
navicante, -
nefritide, nefritica.
Navigatòriu, ria agg. navigatorio. Negàbili a g negabile,
Navigàu, da part navigato, navicato. N" s. f negabilità.
Navigaziòni s. f navigazione, navicazione. Negadòri v. m. negatore.
Naviu s. m. (t. sp.) naviglio, navigio, legno, Negài v. a negare, sconfessare. Negai a orus,
navilio. Naviu rasu, o ciatu, naviglio di basso a cuppas ec. mo teniri de custas merzas, rinun
bordo: Navìu de duus pontis, navigio di due ziare, rifiutare. (V. renoncer fr.) Negai unu
eastelli. Naviu piticu, legnetto, Naviu liggeri, chi depositu, o recusai de dd'arriciri, disdire un
camminat cun velocidadi, nave sparvierata. deposito, rifiutarlo.
Ghettai a s'aqua unu naviu, ruzzolare, metter Negamentu s. m. negamento.
in acqua una nave. Neganti v. agg. negante.
Navixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) navi Negativa s. f negativa. Negativa donada cun
cella, navetta. -
isgarbu, nasata.
Naumachìa s. f. (T. G. de sa Stor. Rom.) Negativamenti avv, negativamente.
cumbattimentu navali de s'antiga Roma, nau Negativu , va agg negativo.
machìa. -
Naziòni s. f nazione. -
Negromantessa s. f (T. G.) ſemina, chi scit
Nazza s. f spezia de obiga fatta de zinniga s arti de sa negromanzia, negromantessa.
po usu de piscai, nassa. Sa parti prus istrinta, Negromanti s. m. (T. G.) chi scit, s' arti
aundi intrant is piscis, ritroso. M. massa. de sa negromanzia, negromante, e nigromante.
Nè particel. negat. nè. Nè mancu in pensu, Negromànticu, ca agg, negromanti o, nigro
nè pur per sogno. nºstrttico.
396 - NEG NEU
Negromanzia s. f. (T. G.) indovinazioni po Nèula s. f (t. cat.) cialda. Si est trottozada,
via de mortus, negromanzìa, nigromanzìa. o accartocciada, cialdone, Su chi ddas fait, o
Ne de fùmu s. m. mascàra bogada de lin bendit is neulas, cialdonajo. -
de nerbius, chi s' intricciant in certus logus, e Nidificài v. n. fai niu, nidificare, far nido.
formant algunas nuosidadis, chi si narant corpus Nidòri s. m. (t. r.) nidesa, nitore, tersezza.
olivaris, ganglio. Nidu, da agg (t. r.) M. lisu. -
ghiarabaldàna.
Netta s. f (de neptis lat. o de nieta sp.) la Nignu s. m. (t. sp.) bambino, bambolo, bimbo.
nipote, o nepote; nezza ital, ant. Niixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) nidiuzzo.
Nettivedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) nepotina. Ninfa s. f. ninfa.
Neu s. m. neo. Neu de is fruttas, o arburis, Ninfali agg. ninfale. - -
nocchio. Plenu de neus trattendu de fruttas, Ninfixedda s. f, dim. (dd pron. ingl.) ninfetta.
nocchioluto, nocchieruto, nocchioso, nocchiuto, , Ninfotomia s. f. (T. G. Chirurg. ) tagliu de is
e nocchioruto. alettas de sa vulva, ninfotonia. '.
NIN' NOL 397
diversas cosas, est a sciri de sa terra, de sa Nomenclatùra s. f. (t. ital. in usu) M. nomi
calcina, de su pruini de is gimitorius, e similis, nazioni .
nitro, salnitro. Spuma de nitru, afronìtro, ni Nòmina s. f nomina. Donai sa nomina,
tro artifiziale. nomenai a unu benefiziu, nominare, dar la
Niu s. m. nido, e nidio. Niu, chi si faint is P2Orº? Irla .
cajo; Niu de pillonis, nido. Pilloni de niu, Nominativu s. m. primu casu de su nomini,
uccello nidiàce . Fai niu, far nido, nidificare. nominativo. -
Noleggiài v. n. (t. ital.) noleggiare, prender Nosografia s f (T. G.) trattau de is mala
a nolo. , dias, nosografia.
Noleggiàu, da part. noleggiato, v,
Nostalgia s. f. (T. G.) r" " malinconia
398 NOS NOT
Notariescu, sca agg. notajesco, notaresco. Novènniu s. m. spaziu de noi annus, novennio.
Notàriu s. m. nota jo, notaro. Novilunius m. (t. lat.) su tempus de sa luna
Notàu, da part. notato, mareato, contrasso noa, novitunio.
gnato, indicato. Novissimu s. m. si narat de is quattru cosas
Notificadòri v. m. notificatore, estremas, chi suggedint as omini, morti, giu
Notificai v. a. notificare, significare, far no diziu, inferru, e paradisu, novissimo.
io, dinunziare, protestare. Novizia s f novizia.
Notificamentu s. m. notificamento. Noviziàu s. m. noviziato.
Notificàu, da part. notificato. -
Noviziu s. m. novizio.
Notificazioni s f notificazione. - Noviziu, zia agg, novizio, novello, novizzo.
Notixedda s. f dim. (dd pron. ingl.) noterel Po inespertu e simpli, inesperto, semplice, soro.
la , annotazioncella. -
Noximentu s. m. (t. r.) nocimento, nocumento.
Notizia s. f. notizia, contezza, ragguaglio. M. Nòxiri v. a. e n. (t. r.) fai mali, pregiudicai,
nova. Notizia tenta, cognizioni pigada, consa incomodai, nuocere, pregiudicare, incomodare,
pevolezza, notizia avuta, cognizion presa. De far male, recar danno, dannificare. M. dannificai.
mai notizia a unu, ragguagliare uno. . - Nòxiu, e nociu, ia part. che ha fatto male,
Notiziedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) noti che ha apportato danno, che ha pregiudicato.
zietta, cognizioncella. -
Noziòni s. f nozione. .
Notomista s. m. notomista . -
Nua cuaddu a sa nua, cavallo nudo, a bar
Notomizzai v. a. notomizzare, far notomia. dosso: Portai su cuaddu a sa nua, portare il
Notomizzai unu liburu, notomizzare un discorso, cavallo a bardosso. Sezziri su euaddu a sa nua,
un libro ec. considerarlo attentamente. cavalcare a bardosso, a bisdosso.
Notomizzàu, da part. notomizzato, - Nuadròxu s. m. (t. r.) M. annuadròxu.
Notoriamenti avv. notoriamente, pubblicamente. Nudài v. a nudare, denudare, spogliare
Notoriedàdi s. f. notorietà. - -
ignudo. Po privai, nudare, privare.
Notòriu, ria agg. notorio, pubblico. Nudamenti avv. nudamente. Fig. chiaramente,
Nottàda s. f su spaziu de tempus de s'Ave apertamente, -
Maria finzas a s' ora ordinaria de cenai, serata. Nudàu, da part. nudato, denudato, spogliato.
Po su restanti de sa notti , nottata, nottolata. Fig. privato, º
Nottàmbulu s. m. (t. de s'usu ) si narat de Nudèsa s. f. nudità.
chini dormiu s'indi pesat de su lettu, cammi Nudridòri v. m. e ra f nutritore, nudritore.
nat, e fait algunas operazionis, nottambulo, son trice, nutricatore, trice. 1.
nambulo. - -
Nudridù: a s. f. M. nutridura. -
Nottesta avv. (denoete istalat) in questa notte. Nudrin entus. m. M. nutrimentu .
Notti s. f notte. In Italia si narat notti su Nudriri, nudru. M nutriri ec. r ,
spaziu de is devi in susu, notte: sa spaziu però Nudritivu, va agg, M. nutritivu.
de s' intrada de su soli finzas a is dexi si na Nudu, da agg. nudo, ignudo, spogliato.
rat, sera. Fai notti foras, pernottar fuori. Cras Nuèra s. f. (t. r.) paglia noderosa, o nodosa,
a notti si narat su spaziu de s' Ave Maria finzas che lasciano di are gli animali.
a is deci, dimani a sera. De is deti in susu , Nui s. f. nube, nuvola. Cobertu de muis, no
dimani a notte. Aici ancora eriseru a notti, jeri voloso, nuvolo, pien di nuvoli. Nui mamma,
sera, jeri notte. A notti avanzada, a notte nuvolone. - - - ,
avanzata . -
Numachìa s. f. (T. G.) cumbattimentu navali, Nutru, ia part nutrito, nudrito, nutricato,
numacchìa, pugna navale. alimentato, cibato, allevato.
Numeràbili agg. numerabile. Nutriziòni s. f. M. nutrimentu.
Numeradòri v. m. annoveratore, annoverante, Nutriziu, zia agg, nutricio.
noveratore, numeratore, trice. Po term. arim Nuu s. m. (de nuhu cat.) nodo, annodamento,
meticu, numeratore. cappio. Nuu currenti, chi cantu prus si tirat,
Numerài v. a. numerare, contare, annoverare, prus istringit, cappio corsoio, o scorsofo. Nuu,
noverare. chi portat sa seda, o su filu disuguali, brocco.
Numeràli agg. numerale. - Seda plena de nuus, o nuosa, seta broccosa. Nuu,
Numeralmenti avv. numeralmente. chi portat su cugumbiri, e ancora su meloni, cosso,
Numeranti v. agg. numerante. bernòccolo. Po su neu, chi portat su linnamini,
Numeràriu, ria agg. numerario. e is taulas, bitorzo. Linnamini plenu de nuus,
Numeratìvu, va agg. numerativo. legname bitorzolato, o bitorzoluto. Nuu de sa
Numeràu, da part. contau, noverato, contato, canna, nodo; su spaziu de unu nuu a s'ateru,
annoverato , noverato. bocciuolo, bucciuolo, internodio. Nuu de sa canna
Numeraziòni s. f. numerazione, conto, dettaglio, de su trigu, e de is cambus di ateras erbas,
noverazione, annoveramento. nodo, nodello. Nuus si narant ancora algunus
Numericamenti avv. numericamente. neus, chi si generant in sa pira e similis fruttas,
Numèricu, ca agg. numerico. nocchio, e inj" nocchi. Fruttas plenas de nuus,
Numeròni s. m. accr. numerone. o de neus, frutte nocchiose, nocchierose, noe
Numerosamenti avv. numerosamente. chierute, e nocchiolutte, nocchiute, piene di nocchi.
Numerosidàdi s. f. numerosità. Nuu de sa schina, spòndilo, spòndulo, vèrtebra,
Numeròsu , sa agg. numeroso. nodo della spina. Nuu de su zugu, nodo del
Nùmeru s. m. numero, novero . collo: Po sa giuntura de is manus e de is peis,
Numismàli agg. (T. de is Naturalistas) si nodello. Is nuus de is didus de sa manu e de
marat de perda tunda, e ciatta, numismale. su pei, nocca, e in plur. nocche. Nuu po s'at
Numismàticu, ca "i numismatico. taccadura de su frenu, nodo, ceppo iº freno.
Numismatografia s. f. (T. G.) descrizioni de Fai is nuus marant in is biddas a una certa
is medaglias, numismatografìa. brusceria, chi faint a s omini, creendu de ddu
Numismatografu s. m. descrittori de is me rendiri impotenti a sa generazioni, ammaliare,
daglias antigas, numismatògrafo. far malìa. Refai su nuu, rannodare.
º" , va agg. (T. Leg.) si narat de Nuxedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) arburi,
testamentu fattu a boxi, nuncupativo. nocciuolo (Corylus avellana Lin.) Su fruttu,
Nundinàlis agg. f. pl. si narat de is primas nocciuola, e nocella. Nuxedda frisca, nocchie.
ottu litteras de s' alfabetu po significai is dis de Targ. Nuxedda turrada, nocciuole incotte, to
mercau, nundinali. - - state. Nuxedda aresti, bacùccola, nocciuola
Nùndinas s. f. pl (t. lat. ) sa fiera, chi is salvatica.
· Romanus fiant iu sa di noi de is mesis, nundine. Nuxi s. f. arburi, il noce. (Nux juglans. V.
Nunziadòri v. m. e ra f. nunziatore, trice. Targ.) Su fruttu, le noci. Su pappu, o sa su
Nunziài v. a. nunciare, e nunziare, annunziare, stanzia, chi portat in is intremesus, gariglio.
Nunzierìa s. f. nunzierìa, nunziatura . Nuxi de croKu suttili, chi si podit segai cun is
Nunziu s. m. nunzio. dentis, o cun is didus, noci premici, o stiaccia
Nuosidàdi s. f. nodosità. mane. Nuxi perdosa, sa chi indi bessit de sa
Nuòsu, sa agg nodoso, noderoso, noderuto, cascia cun difficultadi, e a arrogheddus, noce
modoroso. Linnamini nuosu, legname salcigno, malescia. Sa nuxi de calidadi prus manna, noci
bitorzoluto , tuberoso, bernoccoluto, pien di reali. V. Targ. Su crosu birdi de sa muxi, mallo.
bitorzoli. Seda o filu nuosu, seta o ſi
broc Nuxi muscada, noce moscada. Nuxi sbuida,
coloso, broccoso, broccuto, broccoluto. Trat noce vota. Scroxai, o limpiai sa nuxi de sa
tendu de fruttas, bernoccoluto, bitorzolato, croxu birdi, smallar le noci. Su croru duru,
bozzoloso, bozzoluto. guscio. Nuxi de s'arcu, aundis attaccat sa funi,
Nura s. f. nuora. scattatoio, scoccatoio. Nuxi po sa conca de su
Nuràgus s. m. axina bianca, trebbiana. cumpassu, nocella del compasso. Sonu meda e
Nurdiadùra s. f. (t. r.) M. nutridura. pagu nux, prov. assa pampani e poca uva, gran
Nurdiài v. a. (t. r.) M. nudrìri. -
rombazzo e poca lana.
Nurdiamentu s. m. (t. r.) M. nudrimentu. Nuziali agg. nuziale, nozzeresco, sposereccio,
Nurdiàu, da part. (t, r.) M. nudriu. sposeresco -
d' una festa, l' uffizio de festaiuoli. Occultu, ta agg. occulto, nascosto, celato,
Obbrèsciri v. n. (v. corrotta dal lat. albescere) ascoso, astruso, recondito, larvato
aggiornarsi, farsi giorno. Obbresciri de nou, Occupài v. a occupare, ingombrare, ingom
raggiornare. Sa di passada no obbrescit, no berare, imbarazzare, comprendere. Pensamentus
torrat prus, il dì passato non raggiorna mai. funestus mi occupat sa conca, pensieri funesti
OCC ODO 40
m'ingombrano la testa. Po impleai, occupare, su coru, covar odio nel seno. Odiu antigu,
impiegare, dar lavoro. Po abitai una domu , gozzaja, odio invecchiato.
occupar una casa, abitarvi. Po appropriai a Odòmetru s. m. (T. Matem.) strum. de me
sei una cosa senza derettu , illegittimamente surai su camminu già fattu andendu in viaggiu,
" :"ri
usurpare. Occupaisì n. p. occuparsi odòmetro. -
sta voce di contado probabilmente ci è stata Offèndiu, dia part. offeso, offenso.
porta da Greci, essendo molto affine alla loro Offensa s. f offesa, offensa, ingiuria, danno,
voce Odèum , che era un luogo destinato in oltraggio, onta, offensione.
Atene, dove accorreva la gente per vedere, e Offensivamenti avv. offensivamente.
udire una gara di Musica; e da noi si usa per Offensivu, va agg. offensivo. -
ortare odio. Odiai a morti, odiare a morte. Offèrriri, e offrèssiri v. a esibiri, offerire,
Odiàu, da part. odiato, avuto in odio. presentare, esibire, proferire. Offressirisì v. r.
Odiernamenti avv. (t. de s' usu) odiernamente. offerirsi, darsi, sporsi, esibirsi, proferirsi,
Odiernu, na agg. (t de s' usu) odierno . presentarsi. -
Offiziali agg ufficiale, ufficiale, uffiziale, ufziale. su propriu de fai s'ogu, far l' occhiolino, far
Offizianti v. agg. ufficiatore, uſiziatore. l' occhio, accennar coll' occhio.
Offiziatùra s. f ufficiatura, uffiziatura: Oghixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) occhio
Offizieddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) ufficietto. lino, occhiuccio, occhiuzzo.
uſfizietto, ufficetto. Ognùnu. M. dognunu.
Offiziosamenti avv. officiosamente, cortesemente. Ogu s. m. occhio. Po vista. M. Po presenzia.
Offiziosidàdi s. f. (t. de s' usu) officiosità, M. A ogus serraus, a sa zurpa, a chiusi occhi,
cortesìa, urbanità. alla cieca. Acuzzai is ogus, sforzaisì de biri,
Offiziòsu, sa agg. officioso, offizioso, ufficioso, aguzzar l' occhio, le ciglia. A ogus abertus,
cortese, urbano. a occhi aperti. Fai una cosa a ogus abertus, com
Offiziu s. m. carico, carica, impiego, uffizio, sideradamenti, fare una cosa a occhi aperti,
oſfizio, officio. Po is oras canonicas, officio, con considerazione. A ogu, a sagrussa, a occhio,
offizio, ufficio. a croce, alla grossa, senza considerazione. Aber
Offressimentu s. m. esibizione. riri is ogus, stai a s'avvertida, aprir gli occhi,
Offrèssiri, offressirisì, offressiu. M. offerriri. star vigilante, vegliare, prender guardia. Aber
Offuscadòri, ra v. m. e f. offuscatore, trice. riri is ogus a unu, faiddi reconosciri is faltas
Offuscài v. a. offuscare, oscurare, adombrare, suas, aprire gli occhi ad uno, farlo ravvedere,
appannare. Offuscai sa menti fig annuvolare, farlo accorto. A quattur ogus, de solu a solu,
offuscare, oscurar la mente. Offuscai una pin a quattrº occhi, da solo a solo. Teniri ogu
tura cun coloris, affocalistiare. Offuscaisì n. p. bonu, conoscer bene, aver buon discernimento.
oscurarsi. Teniri is ogus a pizzus de unu, aver l' occhio
Offuscamentu s. m. offuscamento, appan addosso ad alcuno, stare attento a ciò, che fà.
namento . Teniri ananti de is ogus, avere d'avanti agli
Offuscàu, da part. offuscato, oscurato. occhi, in presenza. Portai is ogus in su tidingiu,
Offuscaziòni s. f offuscazione, oscurazione. o pistiddu, essiri cautu e i" aver gli
Oftalmìa s. f. (T. G. Med.) maladìa de is ogus, occhi nella collottola, esser accortissimo, aver
inflammazioni de sa tunica annata, oftalmìa. gli occhi d Argo. Ghettai in ogus, o in facci,
Oftàlmicu, ca agg. (T. G. Med.) oftalmico. refacciai, buttar negli occhi, ie Ghettai
Remediu oftalmicu, chi fait beni pos oftalmìa, pruni in is ogus, circai de ingannai, buttarla
rimedio oftalmico. - polvere negli occhi, procurar d' ingannare. Bogai
Oggettài v. a. proponiri comenti oggettu, og un ogu a unu, donaiddi grandu displaxeri, ca
ttare, proporre come oggetto. Po opponiri dif. vare un occhio ad uno, farli gran dispiacere.
i" obbiettare. Serrai is ogus, dormiri, chiuder gli occhi, dor
x Oggettàu, da part proposto come oggetto. In mire. Serrai is ogus, tancai is còcciulas, morrini,
s'ateru sensu, obbiettato, opposto. chiuder gli occhi, morire. Costai un ogu, essiri
Oggettivamenti avv. oggettivamente. carissimu, costare un occhio, esser carissimo.
Oggettivu, va agg. oggettivo, obbiettivo. Fai accinnu cun s'ogu, dar l' occhio, accennare
Oggettu s. m. oggetto, obbietto, obietto. coll'occhio, far cenno coll' occhio. Ogus ingen
Ogheddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) stampu dius de passioni, occhi di bragia, occhi accesi.
o trau tundu, occhiello, buco. Fai is ogheddus Ogus de cucumèu, occhi di civetta. Essiri s'ogu
o is traus a unu bistiri, far l' occhiellatura, derettu de unu, essiri meda favoressiu, esser
l affibbiatoio, il fermaglio ad una veste. l' occhio diritto d'uno, esser favoritissimo. Fai
ghiàda s. f occhiata, sguardo. Oghiada leg s'ogu, far l'occhio, o d'occhio, accennare nasco
gia, trotta, occhiata bieca, arcigna, torva , stamente. Fai s'ogu po fastiggiai, far l'occhio
guardo bieco. Oghiada severa, occhiata, sguar lino, fare all'amore, far agli occhi, vagheggiare.
data, sguardo severo, brusco, strano. Fai un' Fisciai is ogus, fissare, sospigner gli occhi.
oghiada severa, fare occhiacci, guardare con Carzai di ogus a unu espres. rust. M. fisciai is
occhio torvo, strano, con fiero viso, guardare ogus. Mirai a culu di ogu espres. b. asutta di
strano, bruscamente, crucciosamente, con viso ogu, guardare sottecchi, o di sottecco, guardare
burbero, guardare a straccia sacco, a squarcia colla coda dell'occhio, o sott'occhio, sogguar
sacco, di mal occhio, guardare bieco, a traverso, dare, sogguatare. Mirai cun malus ogus, guar
guardare in cagnesco, cipigliare, far cipiglio. dare con mal occhio, di mal occhio, con disa
Donai un oghiada a unu liburu, dare una scorsa more, guardare in cagnesco, far viso arcigno,
a un libro, scartabellare un libro. non avere a grado. In terra de zurpus est Rei
Oghiadedda s. ſ dim. (dd pron. ingl.) occhia chini portat un ogu, in terra di ciechi è beato,
tella, sguardolino, occhiatina. è signore chi ha un occhio. Colpu di ogu super
Oghiadùra s. f occhiatura, guardatura, ficiali, prima mirada, sovra sguardo. ind' unu
sguardatura. colpu o alzada di ogu, in un batter d'occhio,
Oghiài v. a. occhiare, occhieggiare, adocchiare. in un baleno, in un attimo. S ogu de su meri
Po mirai cun cumplaxenzia, occhieggiare. Po ingrassat su cuaddu prov. l'occhio del padrone
mirai asutta di ogu, sottocchiare. ingrassa il cavallo. S'ogu belit sa parti sua,
Oghiamentu s. m. adocchiamento. l'occhio vuol la parte sua, far conto dell' ap
Oghiànu s. m. Pigaisì s'oghianu, calentaisì in parenza. Pigai ogu, o a ogu, affascinare, ſ":
su Soli, prender il Sole, riscaldarsi al Sole. mal d' occhio. Poniri ananti de is ogus, porre
Oghiànu, ma agg. chi ponit ogu a su de is innanzi agli occhi, metter in vista. Non moviri
aterus, e no si cuntentat de su chi siddi donat, ogu, non calai ogu a unu, non muover occhio,
che occhieggia, che dà d' occhio a quello guardar uno fissamente, non istaccar l' occhio,
degli altri. -
no saziarsi di mirarlo. Perdiri is ogus castiendu,
Oghiàu, da part, adocchiato. stracciarsi gli occhi guardando. Perdiri is ogus
Oghittu s. m. dim. occhiolino. Fai s'oghittu, Po suffriri discapitu, scapitare, soffrire discapito.
OGU OGU 405
Perdiri di ogu, o de vista, perder d'occhio, occhio fascinante, o mordente, mal d' occhia,
di vista, non aver più sotto la veduta. Stai cun affascinamento. (Oculus urens) Nota. » Avi
is ogus abertus, essiri avvertiu, star coll'occhio » cenna, ed altri Medici antichi ripetono la causa
teso, aver gli occhi ai mochi. Abbarrai fisciu º fisica di questo male da qualche veemente im
in is ogus, imprimiu in sa memoria, star fitto º maginazione dell'anima, per cui gli spiriti uniti
negli occhi, star impresso nella memoria. Mirai al corpo patiscono mutazione, la quale av
cun bonus ogua, guardar di buon occhio, con viene principalmente negli occhi, dove con
compiacenza. Biri prus quatturu ogus, che duus, corrono gli spiriti più sottili; gli occhi poi
redere più quattr'occhi, che due. Ogus trottus, corrompono l'aria continua sino a certa de
occhi torti, storti, biechi, travolti. Su chi portat terminata distanza. Per la stessa ragione gli
ogus trottus, guercio. Su tancai unu pagu is specchi, se siano nuovi, e tersi, contraggono
"
ogus, chi faint is chi tenint vista curza po biri
mellus, sbirciare. Su chi tenit vista curza, miope.
Sprapeddai is ogus, sciarpellare gli occhi. Ogus
sprapeddaus, e screpaus cun is pibiristas fur
riadas, occhi sciarpellati, spalancati. Chini
portat is ogus sprapeddaus, scerpellino. Ogus
asulus, occhi azzurri, cesi, azzurrigni. Omini
º ſemina di ogus asulus, uomo occhiazzurro,
donna occhiazzurra. Ogus acciuvaus, o infossaus,
occhi affossati, incavernati. Ogus cuccuruccius,
| appannamento dall' aspetto della
onna, che trovisi nel fiorire. Quindi se
qualche persona venga molto eccitata alla ma
lizia, il suo guardo diventa velenoso, e noce
vole soprattutto a bambini, i quali i" aver
il corpo tenero sono più suscettibili d'impres
» sione. » V. D. Th. p. I. q I 17 art. 5. ad 2.
Ogu de sa guardia de s'imbuccadura de su
frenu, occhio del morso. Ogu de boi (t. r.)
volat su topi de mata, forasiepe, M. topi. Ogni
chi bessint a foras, occhi sporti in fuori. Ogus al lucidu spezia de insettu, chi resplendit de notti,
lutus, occhi vivaci, sfavillanti. Ogus annappaus, lùcciola. Ogu de s'agu, cruna. Segai s ogu a
occhi offuscati: Pipìa de s'ogu, pupilla, luce s'agu, scrunare un a Ogu de aneddu sa
dell' occhio. Ghettada in s'ogu, maglia. Portai parti, aundi est ligada sa perda, castone. Ogu
una ghettada in sa pipìa de s ogu, avere una de gattu spezia de gioia, occhio di gatto, bel
maglia nella luce dell' occhio. S'angulu de s'ogu, locchio, asteria. Ogu de planta, gemma, sver
la coda dell'occhio. Biancu de s' ogu, albugine, natojo. Targ. Segai is ogus a is plantas, acce
bianco dell' occhio. Sa tunica, chi contènit totu care le piante, guastar le messe, gli occhi. Ogu
sa boccia de s'ogu, cornea. Alluinamentu di de sermentu, gemma. Su sermentu cumenzat a
s, o de vista, bagliore, abbagliamento, abbarba bogai ogus, la vite comincia a gemmare. Su ser
" d occhi. Sa troppu luxi allumat is egus,
la soverchia luce abbaglià, abbarbaglia, offusca,
mentu hat bogau ogus, la vite ha gemmato, ha
prodotto gemma. Pertia de sermentuplema di ogus,
appanna gli occhi, o la vista. Nappa de is ogus, o siat carriadroxa, tralcio occhiuto. Segai is ogus a
chi de candu in candu impèdit de biri, bagliore, su sermentu, accecar la vite, guastar l'occhio,
appannamento d' occhi. Annappai is ogus, ap troncar le messe. Inferriri a ogu, innestare a occhio.
pannar gli occhi. Imbraxai is ogus espres. rust. Ogu de soli, occhio di sole. Logu espostu a ogu
furriai is ogus in biancu, stralunare, stravolger de Soli, luogo esposto all' occhio del Sole, posto
gli occhi. Ammadurai di ogus mirendu fisciu, a solatìo. Po buttoni, chi bogat una planta,
strabuzzare. Portai ogu bonu, distinghiri beni, già pigada, occhio, gemma: Po ventana tunda,
esser buon fisonomista, saper ben conoscere. chi si usat in is Cresias, occhio. Pos'ogu nieddu
Ogus moddis, lagrimosus, ziddicosus, occhi ottal de algunus leguminis, occhio.
nici, lippi, cisposi, cispicosi, cispardi, scer Oguliàu s. m. (t. r.) o siat ogu pigau, spe
pellati, ripieni di cispa. Andai a ogu, o arro zia " infermedadi, occhio mordente. M. ogu.
adura, andare alla stagliata, o alla ricisa. Ogulùcidu s. m. spezia deinsettu, chi resplen
Incasciu, o cavidadi de s'ogu, occhiaja, cavità, dit e notti a scuriu, licciola.
coppo, o concavo dell'occhio. Calai sa mappa Ohi (o oscuru) interiez. de dolori, uh.
a is ogus : A tuit est calada sa nappa a is ogus, Oi avv. (o claru) oggi, quest' oggi. Oindi,
voi travedete, voi avete le traveggole. Fai calati oggidì, oggigiorno. Oi fait troppu calma, ba
sa nappa a is ogus, far travedere, far venire sca, oggi fa una strana afaccia.
le traveggole. Andai a ogus in terra, andare Oibò interiez. de dispreziu , oibò. l
cogli occhi bassi. Abbasciai is ogus, abbassar Oidu s. m. (t. sp.) unu de is cincn sentidus,
gli occhi, calar la fronte. Ogu severu, occhio s' organu de su quali est s origa, udito.
severo, bieco, torvo. Ingurtiri una cosa cun s'ogri, Oimè espressioni di afflizioni, e de dolori,
divorare, vorar cogli occhi. Dormiri a ogus oimè, ohimè, povero a me, meschino a me,
ischiringiaus, o mesu serraus, dormire cogli dolente a me. - N
occhi a sportello, o socchiusi . Ogus bra Oixeddu s. m. dim. o oscur. (dd pron ingl.)
xus, occhi verdi. Minai cun malus , ogus, ou piticu, uovicino.
cun disdignu, contravvedere. Ogus malus, o Olà interiez. de chini dimandat, olà.
flussioni a is ogus, mal d occhi, ottalnila, Oleosidàdi s. f oleosità .
flussion d' occhi. Ogus de gattu, vista bona, Oleòsu , sa agg (t. de s usu) oleoso, olioso.
acuta, occhi lincèi, o di lince. Pistai is Olfata s. m. (t. cat.) odorato, fiuto, Defettu
ogus, batter gli occhi. De mal ogu avv. bieca di olfatu, anosmìa. Bonav.
mente. Ogus languentis, intelaus, occhi sbattuti. ora i fari, olio e ulivo (olea Europaea.
Ogus turbaus, chi mirant senz' ordini, spamtaus, Linu.) Su fruttu, oliva, aliva. ls button is de
occhi sbalestrati, aventaticci. Furai cun s'ogu, su flori, mìgnoli. S'infloviri de s' olia, migno
rubar coll'alito. Distinghiri cun is ogus, diseee lare. Olia raxa, olive e je. Olia usanna l aga
nere, attingere cogli occhi. Segai a ogn, ta e grogancia, olive gallettone. Olia ordinaria ca
gliare a occhio. Oguliàu spezia de mali causati i budraxa, tundo e birdi, olice mezzeve. Olia
de sa mirada fiscia de certus ogus infettaus, niedda Pixida unu pagu tunda, olse nuorojole,
404 OLI OLO
o morinelle. Olia mediana " biancac Olòmetru s. m. (T. G.) strum. po mesurai
cia chi portat unu bicchixeddu in s'estremidadi, cali si siat altaria, olòmetro. -
no ancora molida, ulive non calterite, non in Oltrepassài v. a. (t. de s'usu) oltrapassare,
frante. Olia fig. donai olias, colpus cun sa pun oltrepassare, avanzarsi, passar oltre , ecce
ta de s' ossu de unu didu serrau , o di ateru dere, inoltrarsi. -
modu, dar nespole. Olia cun is floccus po or Olvidàbili agg. dimentichevole, scordevole, ob
namentu de bistiris in logu de buttoni, nappina. blioso. -
oi tu s. m. arb. olia salvatica, oleastro. (Olea Omicidiariu, ria agg. omicidiario, omicidiale,
micidiale. º
Sylvestris. V. Targ.) Ollastu de flumini arb.
M. frassu . Omicidiu s. m. omicidio,
Ollosidàdi s. f oleosità. - Omilia s. f raxonamentu sacru asuba de s'
Ollòsu, sa agg. oleoso, olioso, untoso, Evangeliu, omelia, omila. -
Ollu s. m. olio. Ollu di olia, olio d' uliva. Omineddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) omini
de pagu , cristianello, omicciuolo, omaccino ,
Ollu de porcu, strutto di porco. Ollu de bacca, OVN2A no .
de mascu, grasso di vacca, di montone. Ollu - -
bogau de olia crua, olio onfacino. Ollu de is Omini s. m. uomo. Ornini langiu, de pagus
arrigus, sugnaccio. Ollu, chi colat de s'arru pezzas, uomo sparuto. Omini meda grassu, uo
stiu, unto. Ollu de perda, spezia de bitumini mo grasso, bracato. Omini robustu, de grandus
liquidu, nafta, olio di sasso. Ungiri cun ollu, membrus, uomo atticciato. Omini doppiu, o
inoliare. Po donai s'estrema Unzioni, inoliare, fingiu, "; . Omini de mirada feroci,
unger coll' Olio Santo. Coiri in s ollu suu e uomo burbero. Omini cilludu, uomo cigliuto,
totu prov. cuocersi nel suo brodo. di ciglio folto. Omini di ogus trottus, uomo
Olocàustu s. m. olocausto, sacrificio a Dio. guercio. Omini piticu, grussu e sformau, cara
Ològrafu, fa agg (T. G. Leg.) si narat de mogio, bozzacchiuto. Omini inabili e de pagu,
testamentu, ch' est iscrittu de propria manu de sferra. Omini de maneras, e costuminis de pi
su testadòri, olografo. piu , uomo attoso, lezioso. Omini de montagna,
OMI ONO 405
bacalare, barbassòro. Omini, chi no bit binu, Onoreddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) onoretto.
astemio. Omini e femima illustri, Eroe, Eroessa, Onòri s. m. onore, onoratezza, onorevolezza.
Eroina. Omini de mala tinta, iracundu, uomo Onorificènzia s. f onorificenza.
stizzoso. Cumpangia de solus ominis, chi ce Onorificu, ca agg. onorifico,
nant impari segundu su costumini de is Ispar Onra s. f. (t. sp.) M. onori. -
Oneròsu, sa agg (t. de s'usu) M. gravosu. Operativu, va agg operativo, operatorio, ope
Onestàdi. M. onestidadi. -
Onomanzia s. f. (T. G.) indovinamentu de Opinài v. m. (t. lat. in usu) opinare, imma
fortuna po via de is litteras de su nomini suu, ginarsi, pensare. s
onomanzìa.
Opinanti v. agg. opinante:
Onomàsticu, ca agg. (T. G. de s'usu mo Opinativu, va agg opinativo . - -
riverire . - a
oppiau, da part. oppiato, adoppiato, addor
Onorandu, da agg. onorando. mentato, assopito coll'oppio. - - -
Onoràriu s. m. (t. de s usu) retribuzioni, Oppilài v. a serrai is vasus corporalis, opp lire.
onorario, premio, retriuzione. Oppilatìvu , va agg. oppº"C C -
406 oppº - ORA
Qppiu s. m. oppio. - -
Oratòriu, ria agg. oratorio.
opponenti v. agg. opponente, contraddicente. Orau, da (t. r de oràt cat. mentis inope,
Opponimentu s. m. opponimento. -
sciocco, mentecatto, inferno di mente.
Oppòniri v. a opporre, apporre, contraddire, Orazionedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) ora
contrapporre, contrariare, porre incontro. Op zioncella, orazioncina.
poniri simplementi cun paraulas, obbiettare, Oraziòni s f orazione, discorso, ragionamen
opporre. Opponirisì v. r e n. p opporsi, con to: concione. Is orazionis de mangianti, o s An
trapporsi, contendersi, far resistenza, contraire, gelus Domini de su mangianu, squilla. Partiri
dar contro, avversare, ostare, far ostacolo. innantis de is orazionis de su mangianu, par
Opportunamenti avv. opportunamente. tire prima delle squille. Sonai is orazionis de
Opportunidàdi s. f opportunità. mangianu, suonar la squilla. A su toccu de
Opportuni, ma agg. opportuno, favorevole. is orazionis de mangianu, alle squille. A is ora
Po necessariu, opportuno, necessario, bisognevole. zionis de su scurigadroxu, aii Avemaria di
Opposidòri. M. oppositori, sera. Orazioni funerali, orazione funerale, mo
nodìa. T. Gr.
oppositamenti avv. oppositamente.
oppositori v. m. oppositore, avversario. Orbàci s. m. pannu de lana grussu, chi si
Opposiziòni s. f opposizione, obbiezione, con tessit in Sardigna, de ordinariu de colori bian
rapposizione, contrapposto, contrasto, contra cu, e meda usau in is biddas, su quali in al
diamento, contrarietà. gunus logus si narat arbaci, terminu guastau
Oppostu s. m. opposto, opposito, contrario. de s'italianu, albagio.
Oppostu, sta part. opposto, avverso, con Orbàda s. f strum. de ferru po arai, vomero.-
trapposto. -
Orbada cun gorteddu, chi segat sa lea, o leu
Oppressiºni s f oppressione, pressura, op ra, coltro. Arai cun simili orbada, coltrare.
lavorare il terreno col coltro .
pressura. Oppressioni de pettus, oppression di
petto. Po tirannia, oppressione, angheria, ti Orbàda s. f spezia de pisci, melaniuro. Cett.
rannìa . Orbiculàri agg sfericu, de figura tunda, ore
Oppressivu, va agg. oppressivo. biculare, sferico, orbiculato.
oppressòri v. m. oppressore. Orbiculàu, da agg. M. orbiculari.
Opprimenti v. agg. opprimente, oppressante, Orbita s. f. (T. Astronom.) circulu , chi de
oppressatore. -
scrit unu planeta cun su propriu motu , èrbita.
Opprimiri v. a opprimere, oppressare, sop Orcaxeddu s. m. dim. di orcaxu (dd pron.
pressare, conculcare, sopraffare, tiranneggiare, ingl. ) t. r. callajetta.
affoltare, abbattere. Orcà su s. m. (t. r.) passaggiu po intrai ind'
Opprimiu, ia part. oppresso, soppresso, sop unu cungiau, callaja, valico, passaggio, passo.
pressato, sopraffatto. -
Orcaxu de cresura, callaja, varco. Orcaxu de
Oppugnadòri, ra v. m. e f oppugnatore, trice. muru in is cungiaus, guado. V. Gagl.
Oppugnài v. a. (t de s' usu) oppugnare, Orchestra s. f palcu de is sonadoris, orchestra.
vincer per forza, superare, abbattere. Orcàu s. m. (t. r.) M. pizzianti.
Oppugnamentu s. m. contrasto, oppugna Orcotomia s. f. (T. G. Chirurg. ) amputazioni
mento, contrasto. de is testiculus, orrotomìa.
Oppugnàu, da part. oppugnato, vinto per forza. Orcu s. m. animali immaginariu, orco.
Oppugnaziòni s. f oppugnazione, vincimento Ordenài. M. ordinai .
Ordidòri v. m. orditore.
per forza - -
messo, prescritto. Po regulau, ordinato, rego Organariu s. m. su chi fait organus, artefice
lato, moderato. Po ordinau in sacris, promosso d'organi.
agli ordini sacri. Po postu in ordini, divisato, Organàu, da part. trattendu de linu, maciul
Ordinaziòni s. f. ordinazione. Po collazioni lato, gramolato.
di ordinis ecclesiasticus, ordinazione . Organeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) orga
Ordineddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) or netto. Organeddu po imparai ariettas a is cana
dinetto, ordinuzzo. rius, serinetta. (T. dell' uso moderno preso
Ordingiài v. a. (t. b. ) allestiri, allestire, ap dal francese. ) -
dini de battaglia, assembrato, affrontato. Orgiàu, da agg. (t. r.) si narat propriamenti
Ordiri v. a. disponiri su stamini in s' ordi de cuaddu ingrassau a orgiu, ingrassato con orzo.
droxu, o in su " , intelajare, ordire. Po
-
Oreologia s. f. (T. Gr.) trattan de is montis Orifigeria s. f. arti de s' orifici, orificeria,
primitivus, oreologia. oreficeria.
C e c 2
408 ORI ORI
Orifici s. m. orefice. Orifigi de traballus gen ras, bastoncini di pasta fritta, o fatti a spira,
tilis, minutiere. o ingraticolati, chiocciolini.
Orificiu s. m. orifizio, orificio. Orina s. f orina. Profusioni di orina, o siat
Origa s. f orecchia, orecchio prus usau, che mali de no podiri reteniris orina, dialète, dia
orecchia. Timpanu de s' origa T. Med. mem betica. Retenzioni, o siat totali suppressioni di
brana interiori de s origa, timpano. Caragolu, orina , scurta.
o siat su cavu de s' origa, coclea, cavità dell' Orinàda s. f pisciarada, orinata.
orecchio. Fogliu di origa espres. rust. tenerume Orinài v. n. orinare, pisciare.
dell'orecchio, lobulo. Bruttesa di origa, cerume. Orinaleddu s. m. dim. (dd prou. ingl.) ori
Origa manna, orecchione, orecchiaccio. Omini naletto, orinalino .
di origas mannas, uomo orecchiuto. Origa pitica, Orinàli s. m. orinale.
orecchietta. Colpu donau a s' origa, orecchiata, Orinàriu, ria agg. orinario.
recchiata, recchione. Tappai is origas, turargli Orinàu , da part. pisciato.
orecchi. Stappai is origas, sturar gli orecchi. Orinòsu, sa agg. orinoso.
Stampai is origas, forar gli orecchi. Allutai is Orivettadùra. M. orivettu .
origas propriu de is animalis, rizzar gli orecchi. Orivettài v. a. M. avvorettai ec.
Zumiu, ammuinu di origas, zufolamento, buci Orivettu s. m. (t. cat.) M. avvoretta.
namento d'orecchi. Mi zumiant is origas, mi Orixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) oretta,
zufolano, mi fischiano, mi rombano gli orecchi. orlazzag .
cun apparienzia de beni, orpellamento, inorpel Ortodromia s. f. (T. G. Didasc.) linea retta,
lamento, finzione, inganno specioso. chi descrit unu naviu navighendu cund' unu
Orpellau, da part. fig. orpellato, palliato, propriu hentu, ortodromìa.
mascherato. M. falsificau, e mascherau. Ortografia s. f. (T. G.) regula descriri beni,
Orpellu. M. oropellu . ortografia.
Orreddu s. m. t. r. (dd pron. ingl.) fardetta Ortogràſicu, ca agg. ortogràfico.
bianca de tela, camiciotto. Ortografizzài v. a. sighiri is regulas des orto
Orrendamenti avv. orrendamente. -
grafia in su scriri, ortografizzare.
Orrendu , da agg. orrendo, orribile, spaven Ortologia s. f. (T. G. Gramat.) cudda parti
tevole, spaventante, terribile. de sa gramatica, ch' imparat sa manera de
Orrettiziu, zia agg. (T. Leg. lat.) si narat de fueddai, ortologia,
scrittura defettosa po hai cagliau alguna cosa Ortopedia s. f. (T. G. Didasc.) s arti de cur
necessaria di esprimiri, po impetrai legittima riggiri, o de preveniri is vizius de su corpus in
menti alguna concessioni, orrettizio. - is pipius, ortopedia,
Orrezioni s. f cagliamentu di alguna cosa ne Ortu s. m. orto.
cessaria di esprimiri in alguna scrittura, orrezione. Ortulànu s. m. ortolano.
Orribili agg. orribile, orrendo, spaventevole, Ortulànu, ma agg. di ortu, ortolano.
spaventante, terribile, che mette spavento, spa Oru s. m. (o claru) metallu de colori grogu
ventoso, spaurevole, cruento. su prus preziosu e pesanti, oro. Oru massissu,
Orribilmenti avv. spaventevolmente, spavento o massicciu, oro ºl, massiccio, effettivo, puris
samente, orribilmente, terribilmente. simo. Oru schettu, obrizzo. Oru bàttiu a liburu,
Orridu, da agg. oscuru, squallido, orrido. oro battuto a libretto. Baliri a pesu di oru,
Orriu s. m. cadinu de preta de canna po po valer tantº oro. Totu su chi luxit no est ora
miri lori, cannajo. prov. quel che ciondola, non cade, tutto ciò,
Orròli s. m. arburi de landiri, su propriu de che riluce, non è oro. Orus pl, una de is merzas
chercu, quercia, rovere. (Quercus robur. Lin.) de is cartas de giogu, danari. -
Boscu di orrolis, querceto. Arburi pitica di or Oru s. m. (o oscuru) orlo, lembo. Oru de
roli, querciuola, querciuolo. Linnamini di or mari, lido, lito, riva, piaggia, spiaggia. Ora
roli, legname quercino. de mari scavau po fabbricai, o calafatai is navius,
Orròri s. m. orrore, orridezza, orridità, spa cantière. Navigai or oru de mari, navigare ,
vento. Po abbominazioni . M. Po oscuridadi. M. navicare piaggia piaggia, riva riva. Oru da
Orrorizzài e orrorisài v. a. spantai, o portai flumini, sponda, ripa, riva del fiume. Carn
orrori , inorridire, spaventare, atterrire, sbigot minai or'oru de flumini, arriu arriu, camminare
tire, spaurire, metter in terrore, raccapricciare. accosto, lungo, rasente, o lunghesso il fiume.
Orrorizzaisì de paura in signif neutr. e neutr. Oru de funtana, sponda di pozzo. Oru de bi
pass. inorridire, prender orrore, atterrirsi, sbi stiri, falda, fimbria, lembo. Oru de sa pibirista,
gottirsi, accapricciare, raccapricciare, racca nepitello. Oru de su lettu, sponda, proda del
pricciarsi, spaurirsi, spaventarsi, divenirpauroso, letto. Oru de su camminu, proda della strada.
pigliar terrore. Oru de su pannu, orlo del panno. Essiri in
Orrorizzamentu s. m. spavento, spaventamento, s oru de su precipiziu, esser sull'orlo del pre
sbigottimento, atterrimento. cipizio. Oru po avvoretta M. Furriai oru a unu
Orrorizzàu, da part. e orrorisau, inorridito, muccadori espres, rust. M. avvorettai. Po cantu
spaventato, atterrito, sbigottito, spaurato, spaurito. de is corpus solidus v. gr. cantu de unu pezzu,
Orsa s. f maggiori e minori. Cuddas duas de una mesa, de una porta ec. spigolo, canto vivo
costellazionis, chi sunt accanta de su Polu ar d' un cantone, d una tavola, d una porta ec.
ticu, orsa maggiore, e orsa minore. Oru po vora, orlo, Po vora viva de is telas,
Ortàglia s. f. (t. de s'usu) ortu, ortaglia. vivagno. Oru de vasu, de gliaga, labbro di t'aso,
ortaia s. f erbas di ortu, ortaggio, erbag di piaga. Furriai is orus facci a susu, rimloc
gio: Po ortaglia. M. -care, arrovesciare gli orli. Orus furriaus, o estre
Ortidùra s. f indozzamento. midadis furriadas, orli arrovesciati, rimboccati.
Ortieddu s. m. (dd pron. ingl.) contrappesu Orvettài v. a. e in aterus logus, orivettài (T.
de su fusu, chi si ponit in s'asta, fusajolo. Su de Cassadori) andai a orvettu, aspettai sa cassa
maistu, chi fait is fusus, fusajo . o su pegus, chi bengata sa pastura, o a s aqua,
Ortieddu de padenti erb. M. fà de porcus. andare a balzello. Orvettai, o andai orvettendu
Ortigu s. m. (t. r.) M. suru . fig M. osservai, spiai, andai investighendu.
Ortiri v. n. e ortirisì n. p. (t. "
beniri Orvettu s. m. (T. de Cassadori) s'attu di
ortizzu, indozzare, intristire, imbozzacchire, in aspettai sa cassa, balzelio. Andai a orvettu, an
catorzolirsi, venire a stento. dare a balzello.
Ortu, da part. indozzato, venuto a stento. Orza s. f orza. Andai a orza, andare all'
Ortixeddu s. m. dim. ( dd pron. ingl.) orti orza, orzare.
arello, orticino. -
Orziàda s. f fruttu de mari, ortica marina,
Ortizzu, zza agg. scriato, indozzato. On or e is Naturalistas, pesce fiore.
tizzu, uovo indozzato. Animali ortizzu, animale Osanna (T. Ebreu) salvanosì, osanna, salva
scriato. - - -
ti prego.
Ortodossia s. f. (T. G.) conformidadi a is sanas Oscenamenti avv. oscenamente.
opinionis in materia de Religioni, ortodossia. Oscenidadi s. f. (t. de s' usu) oscenità.
Ortodossògrafu s. m. (T. G.) scrittori de is Oscènu, ma agg. (t de s' usu) osceno. - -
Oscurèssiri v. a. (t. sp.) e oscuressirsì n. p. Ossessu, ssa agg. e sust (t des usu) spi
farsi bujo, oscurarsi. M. oscurai. Po faisì notti, ridau, ossesso, invasato, indemoniato. -
annottare, farsi bujo. Oscuressirisi su Celu, Osseu, ssea agg. di ossu, osseo.
farsi bujo, oscurarsi il Cielo. Ossia, e ossiga s. f (t. r.) domu de s'ossia.
Oscurèssiu, ssia part. M. oscurau. M. ossera.
Oscuridàdi s. f oscurità, bujo, oscuro, te Ossidài v. a. (T. Chim.) elevai a su stadu di
nebre, tenebrosità. Oscuridadi po scuriu causau ossidu, chi est s' effettu, chi produsint is acidus
de borea, o nebbia densa, caligine, nebbia ſolta. in is corpus, cun is qualis si combinant , os
Oscuru s. m. oscuro, bujo, oscurità, oscurezza. sidare, innalzare allo stato di ossido. Ossidaisì
Oscuru, ra agg. oscuro, fosco, cieco, tene n. p. ossidarsi. S' effettu chi produsint is acidus
broso, bujo, caliginoso, tetro, nero. Oscuru po in su ramini, maraus arraminai. M.
cobertu de nuis, caliginoso, tenebroso, pien di Ossidàti, da part. (T. Chimic. in usu) ossidato.
caligine. Notti oscura, o scuriosa, notte bufa. Ossidionàli agg. (T. de sa Storia Rom ) Co
Colori oscuru, color cupo, scuro. Grutta oscura, roma ossidionali, chi si soliat donai a chini li
otta cimmeria. Oscuru po difficili a cumpren beràda de s' assediu, corona ossidionale.
diri, astruso, oscuro, recondito, difficile ad Ossidu s. m. (T. Chimic. in usu) sustanzia
intendersi, o capirsi. -
ossigenada, ossido.
Ospedàggiu s. m. (t. sp.) albergo, alber Ossieddu s. m. (dd pron. ingl.) t. r. sustegnu,
gamento - aundi s'attaccant is signalis de is Missalis, Bre
Ospedài v. a. (t. sp.) albergare, alloggiare, viarius ec. bruco, attaccagnolo de segnali.
ospiziare, dare albergo. Ospedai v. n. pigai al Ossificaisì v. n. p. (T. Med.) formaisì in ossu,
loggiu, all'ergare, alloggiare, prender albergo, ossificarsi. - -
astrus in su mari contra su motu de su basti chi naraus revegliu, torlo, e tuorlo, in pl. i
mentu, ottante. tuorli, le tuorla. Su scroxu, guscio dell' uovo.
Ottantèsimu, ma agg. ottantesimo. Ou cottu intre moddi e tostau, uovo bazzotto.
Ottativu s. m. (t. gramat.) unu de is modus Cocchi narant is pipius a s ou, coco. Segai
de is verbus, ottativo. s ou in bucca, romper, l'uovo in bocca, gua
Ottàva s. f s'ottava dì de una solennidadi, star la porrata. Ou de duus reveglius, uovo
ottava. Ottava de sa musica, ottava. Po inter gemino. Ou de mari pisci, uovo di mare, car
vallu di ottu boxis de gradu, diapason. Ottava nume. Ous de pisci accomodaus, caviale. Ou
canzoni di ottu versus de undixi ", stanza, de tunina, uovo di tonno. Ous de struzzu de is
ottava. Canzoni in ottava rima, chi cantant is Indias, ova di struzzo delle Indie, No essiri
innamoraus a is amantis, strambotto, strambottolo. bessiu ancora de s'ou prov. no tenirisperienzia,
Ottavariona s. f. (T. de Poeta) ottavarìma. non aver rasciutti gli occhi, avere il latte alla
Ottavàriu s. m. (T. Eccles.) predicas in s ot bocca. Ous de musca, is bremixeddus biancus,
tava di alguna festividadi, ottavario. chi generat sa musca in sa pezza, cacchioni.
Ottàvu s. m. s' ottava parti de una cosa, ottavo. Ous cottus cun butiru asuba de turradas de
Ottàvu, va agg. ottavo. pani, uova tantoste: -
du, acconciar le uova nel cestello. Segai is ous Ozèna s. f. (T. Chirurg.) ulcera, chi si format
in su scarteddu a unu prov. guastai is disignus in su nasu , ozena. -
Essiri facili comente surbiri un ou , esser facile Ozioseddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)
come bere un uovo. Circai su pilu in s ou, con oziosetto . \
siderai dognia minima cosa, cercare il pel nell' Oziosidàdi s. f oziosità, scioperaggine, sciope
uovo. Est mellus hoi s'ou, che cras sa pudda, ratezza, oziosaggine, scioperio. v
e meglio un uovo oggi, che una gallina dimani, Oziòsu, sa agg. ozioso, acculato. Stai oziosu,
meglio oggi il poco, che tardi il molto Vasittu sgambellare, imbottar nebbia, stare acculato.
aundi si ponint is ous cottus, uovaròlo. Una Oziu s. m. ozio.
pariga di ous friscus, un paio d' uova fresche. Ozzili s. m. (t. r. i" forsis de occiput, tis)
Ou sciaculadori, chi sciaculat, uovo che guazza. coppa, nuca. Po su fossu de su pistiddu, collòttola.
Ou cun s'anima, ou de pudda, chi tenit caboni,
uovo gallato. Ou senz'anima de pudda, chi non
tenit caboni, uovo vano, infecondo, subventaneo. P
(V. urinus v. lat.) Ou stantissu, uovo stantìo. Ou
ortizzu, uovo indozzato. S'ou niali, o de su miu, Ps m. littera consonanti de s'alfabetu, p.
chi si lassat a sa pudda po criai, guardanidio Pabàdula s. f. (t. r.) cascitta de su majolu de
indice. Ou arrustiu lattislattis, uovo a bere. sa mola, cassetta di sotto alla tramoggia. M.
Ous benedittus, o tostaus, uova assodate, bene girò la .
dette. Ous buddius senza su scroxu, uova aſ Pabarili, e pobarili s. m. (T. de Messaju)
fogate. Ous frittus, uova fritte, Ous sbattius, bidazzoni coltiva da po dda pleniri s'annusighenti,
uova sbattute. Frittada di ous, frittata d' uova. maggese, maggiatica, terre maggesate, tenute in
Ous frittusa ogu de boi, o interus , uova af maggese. Lastr.
frittellate. Ou furciu, uovo covato. Furciri is Pabassa s. f uva passa, piùssola, e passula.
ous, covare le ova. Niada di ous po furciri, Pabassa de forru, uva secca al forno. Pabassa
covata d' uova. Sa pudda stat furcendu is ous, de Napolis, zibbìbo. Limpiai sa pabassa de su
la gallina sta covando. Sa pudda hat fattu s' ou, tanaxi, spicciolare, levare, o staccar il picciuolo
hat criau, la gallina ha fatto l'uovo. Su biancu all' uva passa. -
de s'ou, albume, chiara dell' uova. S'arrubiu, Pabassai v. a. fai a pabassa, appassare, far
a
PAB PAG AI5
Paga s. f. paga, salario, mercede, mercè. Pagliarescu, sca agg. fattu de palla, pagliaresco.
Su chi pigat sa paga, pedaggiere. Paga de Pagliarinu, na agg de colori de palla, pagliato.
peaggiu, pedaggio. Paga de prangiu, o cena in Pagliazza s. f. (t. fr.) pagliericcio, saccone.
comunu in locanda siat, o taverna, scotto. Paga Pagnotta s. f. (t des usu) unu pani, pagnotta.
de osteria po alloggiu de is animalis, stallaggio. Pagu s. m. poco. Medas pagus faint unu meda
Paga de molingiu, chi pigat su molinaju, mo prov. molti pochi fanno un assai. -
erelia. Po femina de is biddas, contadina, donna Palcu s. m. f" , catafalco. Palcu fattu
di contado. asutta de sa teulada, soppalco: Palcu po poniri
Paisanedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) villa is peis, suppedaneo. Paleu de Musicus, orchestra.
nella, forosetta. Po su palcu, chi in is biddas si narat catafali,
Paisaneddu s. m. dim. (dd prom. ingl.) villa o cadafali, palco, catafalco.
nello, contadinotto, foresetto, foresello, foresozzo. Paletta s. f. (t. de Relogeri) aletta de sa roda
Paisànu s. m. paesano, compatriotto, forese, de riscontru, paletta.
contadino, villano, abitator del paese. Paisanu Pàlia s. f pala. Palia de forru, inforna
forti, robustu, villanotto. Paisanu giovunu, e pane, pala da forno. Palia de ferru senza bordu,
garbatº, contadinotto. badile; si tenit bordu de duas o tres partis,
Paisànu, ma agg. paesano, compatriotto. draga. Palia de sbentulai, ventilàbro. Palia de
Paisazzu s. m. paisu malu, paesaccio, tristo ferru cun is orus, o estremidadis furriadas de
atese . tres partis po limpiai canalis deludu, arena ec.
Paiseddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) paesetto. berbetta.
Po spezia de pintura, chi rappresentat cam Paiſàda s. f palata. Paliada de trigu ec. pa
pagnas abertas cun arburis, ſluminis ec. paesetto, lata di grano. ec.
paesino. - Palicciàda s. f. M. palizzada.
Paìsu s. m. paese, regione, provincia, patria, Palicciài v. a. fai palicciada, o reparu de
clima, cielo. Totu su mundu est paisu, tutto il palus, palificare, palafittare, far palafitto.
mondo è paese. - Palicciàu, da part. palificato.
Pala s. f spalla. Punta de sa pala, scapola. Palicciòni s. m. palu clavau in terra, palo.
Pala de su cuaddu, garrese, spalla del cavallo. Su strum. po ddu clavai, berta.
Estreinidadi superiori de is palas, acromio. Po Palettu s. m. dispacciu, gambata. Donai su
niri a unu palas a su muru, prov. obbligaiddu paliettu, dare il puleggio, mandar via, dar la
er forza a fai una cosa, strigmere uno fra gambata. Amanti, chi hat arriciu su dispacciu,
uscio, e il muro, mettergli la cavezza alla gola. o paliettu de sa piccioca sua, amante, che ha
De palas mannas, largas, spalluto, schienato. avuto la gambata. -
Arrunzai de palas, stringirisì in is palas ſendu Palificài v. n. clavai palus in terra po reparu.
biri, chi no scit alguna cosa, fare spallucce. M. palicciai. -
is palas, tenere in collo, portar sulle spalle, Palindromìa s. f. (T. G. Med.) si narat de su
addosso. reſlussu contra natura de is umoris morbiſicus
Palacadira s f spezia de giogu, predellina, a is partis interioris de su corpus, palindromia.
predelliccia. M. pala. Palindromu s. m. (T. de Litteratura) spezia
Palacardiga s. f. M. palacadira. de versu o de prosa, chi narat sempiri su pro
Palà da s. f. M. troccia. Po una remada cun priu, si liggiata deretta, o a sinistra, o viceversa,
totus remus a unu tempus, palata. palindromo.
Paladàri s. m. (t. sp.) palato. Paladari am Palinedda s. f, dim. (dd pron. ingl.) cane
mattonau, o stangiau, si narat de chini pappat is stretto, canestruòlo.
cosas meda calentis senza pena, palato calloso, Palingenesia s. f. (T. Filosof) trasmigrazioni da
lastricato. s'anima de unu corpus a s'ateru segundu Pit
Paladinescu, sca agg. de paladinu, paladinesco. tagora, palingenesìa.
Paladinu s. m. titulu di onori donau de Carlu Palinodia s. f retrattazioni, palinodia. -
Magnu a is doxi ominis valorosus, chi gherrànta Paliottu s. m. dim. su velu de su denanti da
cun issu po sa fidi, Paladino. altari, paliotto.
Palàja s. f (de pelaga cat.) pisci, sogliòla, Palitta s. f. dim. paletta. Sa palitta de picca
soglia, linguàtola; Cett. erderi, cazzuòlo, mèstola. Passai in palitta,
Palangàna s. f bacino. Si est de terra, incamiciare, intonacare. M. arrebussai. Palitta
fiamminga. de strumbulu, paletta dello stimolo. Palitta de
Palanganedda s. f. dim, (dd pron. ingl.) foxili, o de cupa, paletta da focolare, o da
fiamminghetta: braciere.
Palaporceddu s. m. (dd pron. ingl.) caval Palittàda s. f quantità, che sta in una paletta,
luccio. Portai a palaporceddu, portare a caval Palittedda s. f dim. (dd pron. ingl.) palettina.
luccio, a pentola, o a pentoline. -
Pàliu s. m. decorazioni, chi donat su Papa a
Palau s. m. (t. r.) M paladari. is Arciobispus, palio, pallio. Paliu, premiu, chi
Palazieddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) palagetto. si donat a is cuaddus curridoris, palio. Paliu po
Palazioni s. m. accr. palazzone. baldacchina, palio.
Palaziottu s. m. palazzotto. Palixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) palet
Palà iu s. m. palagio, palazzo. to, palicciuolo.
Palchixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) pal Palizzàda s. f (t. fr.) reparu fattu cun palus,
succio, patehetto. palafitta, palata, palanca, palizzata, palizzato,
PAL PAL, A 15
palicciata, palancato, steccata, steccato, stec susteniri su sarmentu, o ateras arbureddas, palo,
conato, lizza, barriera, cancello, broccato. broncone. Palu, chi si clavat in terra po ac
Fai palizzadas , steccare, º".
steccati, chiuden cappiai animalis, piuòlo. Palu clavau iu su muru
da di stecconi, guernire di steccato, steccatare, po appiccai alguna cosa, appiccagnolo, appie
alafittare, palificare, palare, far palafitte. catojo. Fortificau cun palus, impalato. -
- "
bastìa.
fatta de linnamini, perda, e terra, Paludazzu s. m. paludaccio.
Palùdi s. f. (t. de s'usu) palude.
Palla s. f. paglia. Muntoni de palla, pagliaio. Paludòsu, sa agg. paludoso, palustre.
Bendidori de palla, pagliajuolo. De palla in Pampa s. f vampa, vapore, ardore. Pampa
forza di agg. pagliaresco. Imbruttau, o amme de calori, vampa di calore. Pigai pampa, ave
sturau cun palla, paglioso. Segai su zugu ind' vampare, divampare, pigliar vampa.
unu filu de palla, o ind' una frosa prov. afº Pampàda s. f vampa di calore.
fogare in un bicchier d'acqua, romper il collo Pampàdas s. f. pl. si usat cun su verbu andai.
in un fil di paglia. Fogu de palla prov. cosa Andai a pampadas propriu de is pipius de latti,
de pagu dura, fuoco di paglia. Domu de palla, carpare, carpire, andar carpone. -
o de fenu, fienile. Palla aſfungada t. r. paglia Pampiniferu, ra agg. chi produsit pampinu ,
muffata. Colori de palla, pagliato. pampinifero.
Pallàju s. m. bendidori de palla, pagliaiuolo. Pampinòsu , sa agg pampinoso, pampanoso,
Pallamini s. m. pagliume . pampanuto.
Palliativu, va agg. (T. Med.) palliativo. Re - Pàmpinu s. m. sa folla de sermentu, pam
mediu palliativu si narat cuddu , chi calmat su pano, pampino. Meda pampinu, e axina pagu
mali, ma no ddu sanat, rimedio, o cura pal prov. grandus demostrazionis, e pagus effettus,
liativa. assai pampani, e poca uva.
Pallidamenti avv. pallidamente, Pana s. f. (t. r.) M. partera.
Pallideddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) Panàda s. f. (T. de Messaju) muredda, o
palliduccio, squallido, lurido, pallidetto. cillu de surcu amplu a su doppiu de s' ordinariu,
Pallidèsa s. f pallidezza, pallore, pallidore, magolato. Po impanada. M. Panada de pabassa
squallidezza, squallore. - est certa cantidadi de pabassa beni pigiada po
Pallidòri s. m. M. pallidesa. - - su prus imboddiada cun folla de figu in forma
Pàllidu, da agg. pallido, squallido, scolorito. de " , palla d' uva passa.
Pàlliu s. m. M. paliu . Panàli s. m. (T. de Buttaju) su pezzu de
Pallixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) pagliuca, s'ala de su fundu de is carradas, pczzo estremo.
pagliuzza, pagliucola. - - Panàtica s. f. (t. de s'usu) provvista de pani,
Pallòni s. m. accr. pallone. - panatica.
Palma s. f. arb. palma, e dattero (Phaenix Panattèra s. f. panatticra, fornaja.
dactylifera. Linn.) Su fruttu, o dattili, dattero, Panca s. f bangu po sezziri medas personas,
e dattilo. Mueddu de sa palma, cefaglione, e panca .
eerfuglione, cervello, i li della palma. Pal Pància s. f pancia, addomine, ventrafa, bas
ma de scovas, o de S. Perdu Martiri, palma soventre. Pancia plena no creit sa sbuida prov.
di S. Pier Martire. (Chamaerops humilis. Linn.) il satollo non crede al digiuno. Aberriri sa pan
Logu plantau a palma, palmeto. Palma trabal cia a is animalis po ddus ismazzai, sparare,
lada po dda benediziri, palmizio. Palma, chi fender la pancia . -
Palpàu, da part. palpato, brancicato, toccato. Penèri s. m. paniere, paniera, cesta, Paneri
Palpitai v. n. battiri frequenti propriu de su tessiu de zinnigas, fiscella. Su paneri in lingua
coru, palpitare. nostra si pigat po sa parti diretana, ano,
Palpitamentu s. m. palpitamento, palpitazione. orifizio, secesso, il sedere. Andai movendu su
Palpitanti v. agg. palpitante. paneri cun fastu, culeggiare,
Palpitazionedda s. f dim, (dd pron. ingl.) Panga s. f. (t. r.) beccheria. Po su bangu,
palpitazioncella. aundi si segat sa pezza po bendiri, desco: Se
Palpitaziòni s. f. palpitazione. Palpitazioni de
coru, palpitazione, battisoſfia, bàttito, tremito, f"ai strum.
pezza a sa panga, spangai t. r macellare,
de Agric. vanga. Origa de sa panga,
batticuore. º
aundi su Messaju ponit su pei po aggravai, e
Palu s. m. palo. Po cerboni chi si ponit po profundai sa panga, vangàle, stecca. . -
1) d d 2
A1G PAN PAN
Pani s. m. pane. Pani moddi, pan fresco. Pannu s. m. panno. Pannu Aquisgrana, panna
Pani tostau, cottu de medas dis, pan raffermo, Aquisgrana. Pannu Carcassona, panno Carcas
pan duro. Pani allanau, o ammuffau, pan sona. Pannu di Elbuf, panno di Elbèuf. Pannu
muffato, o muffo. Pani spongiazzu, meda mor Luvier, panno Louvier. Pannu londrinu, lon
bida, pan soffice. Pani nieddu , pan bruno. drino. Pannu de Padua, panno di Padova.
Pani ciuettu, pan gramolato. Pani pesau, pan Pannu Sedan, pagnone, panno di Sedàno.
sodo. Pani, chi portat pòddini, pan cruscoso, Pannu bistordu, panno bristol. (T. Ingl.) Pannu
Pani azzimu, pane azzino, o mazzero. Pani retinau, chi tenit su pilu longu a su rovesciu,
cun fermentu, pane lievitato, o con lievito. Pani rovescio. Pannu castor, panno di castoro. Pannu
mazzosu, pane midolloso. Pani sgrangiau, o segundu, panno di mezza qualità. Pannu fab
fattu a sa sgrangiada, chi si fait de farra cerra bricau cun lana e flu, droghetto. Pannu grussu,
sa prima borta, pane inferigno. Pani de sim e vili, burello. Pannu grussulanu, bigello .
bula, pane di seniola. Pani cundu de spezias, Pannu grussu de pilu longu, carpita. Pannu de
pan p" . Pani de sceti, pane di fior di fa diversus coloris, panno divisato. Pannu arnau,
rina Pani appistoccau, o fattu a pistoccu, pane panno tarmato, tarlato, roso dalla tignuòla, o
biscottato . " de saba, pan di sapa. Pani tarlo. Pannu usau, panno domo, o domato.
de castangia, castagnaccio. Croxu de pani, cor Pannu linu, pannolino. Pannu de Douai, duagio,
teccia di pane. Pulpa de pani, midolla, mollica. e doagio. Pannu po asciugai sa facci, o asciu
Pizzicorru de pani, orliccio di pane. Pani spon gamanus, sciugatoio, bandinella. Pannu in sensu
giau po fai moddizzosu , o gressinus, pan buſ de bistiri, arnese. Stai mali in pannus, essiri
fetto, sopraffine. Pani de bendiri, pane vende mali bisfu, stare, essere, andar male in arnese,
reccio. Pani comunu fattu in domu , pane ca esser mal vestito. Mirai su pannu a su derettu,
salingo. Turrada de pani , crostino. Turrada guardare il panno pel verso. Pannu de incor
de pani cun pibiri, e ollu, cresentina. Pani deddai t. r. o pettigliu, arrogu de roba de lana,
cottu in aqua o brodu po donai a is pipius de linu, o seda, chi in algunas biddas usant is
latti, pappa. Pani trattau, pan grattugiato. Cu feminas, po coberriri su pettus, zinnale. Pannu
mossai i r. impastai sa farra, intridere la farina, o peddi di ananti, chi portant is artistas o labo
Ciuexiri se pasta, gramolare. Fai su pani a pi rantis in faina, sparalembo. Pannu o pcddi,
stoccu, biscottare il pane. Turrai su pani, ab aundi si distendit s'unguentu po impiastri, pia
lrostire il pane. Pani de croxu grussu meda strello. Pannus pl. po sa biancheria de sciaquai,
avedu, e beni cottu, chi faint is panatteris, ot panni lini. Poniri a moddi ispannus, dimofare
timu po fai suppa, pan bòffice, pan tarlocco. i panni. Pannu po premiu de cuaddu curridori,
Temiri su pani a mendigu, a scarsesa, piatire palio. Su pannu primu, il primo palio. Mer
il pane. Pania ungiali t. r. su propriu che pani canti de pannus, pannajuolo, No capiri in pannus,
asciuttu, pani senza ingaungiu, pane senza com non toccar terra, non capire nella pelle, non
panatico. Pani cottu asutta su cinixu calenti, potere star ne panni, gongolare, giubilare.
pane soccenericcio. Pesaindi su pani espres, rust. Pannu de su cinixu. M. s" -
Panna s. f velluto di cotone. Panna spigada, a: tifla s. f. (t. fr.) pianella. Po spezia de
velluto di cotone spinato di stame, o a spina, pantuflas, chi sunt prus altas de is ateras, pan
Panna rigada, velluto di cotone listato, o vergato. tifola, pantofola, mula. Po is pantuflas dº is
Panneggiai v. a. (t. ital. de s' arti de su di Prelaus, sàndali. Po su calzai di algunas re
signu) pintai, o bistiri de pannus una figura, ligionis, zòccoli. Su chi fait custas pantuflas,
panneggiare. zoccolojo. Colpu de pantufla, zoccolata. Sa
- Pannizzu s. m. pannicello Pannizzu de is corria ampla, guiggia. Accappiai ispantuflas cua
pipius, pannicelli de banbini. sa corria, inguiggiar le pianelle.
PAP PAP 419
Papa s. m. Papa, Sommo Pontefice, Vicario sparecchia, vorace, ingordo, divoratore, tran
di Cristo in terra. gugiatore, ghiotto, ghiottone. Pappadori allur
Papagliòni s. m. (de papilio lat.) spezia de pºi, e straviziau in pappai e biri, crapulone,
padiglioni, chi usant in is biddas in logu de diluvione, mangione, pappatore, berlingatore,
cortinaggiu de lettu, padiglione. Sa camisa de
su papagliòni, o sa parti chi coberit sa conca
i" pappone, diluviatore, gorgione.
appadori di orgiu, critòfago. Pappadòri da
de issu, cappelletto. pisci, ictiºfago.
Papài v. n. teniri papingiu, solleticare, pizzi Pappadoria s. f. mangerìa.
sare, dileticare, aver prurito, pridere. Scraffiri Pappadròxas. f mangiatoia, greppia.
a unu, aundi ddi papat, grattare, solleticare dove Pappafigu s. m. (t. cat. ) spezia de cuguddu,
pizzica altrui. Mi papant is manus, stau po o capucciu, chi si portat in conca po defensa
toccai, mi pizzicano le mani. -
cle su bentu, e de s'aqua, pappafico. Pappa
Papàli agg. papale, papesco. figu mannu, chi portant is vetturinus, o mes
Pàparras. f No sciri una paparra de sa le sajus furisteris asuba de su cappeddu candu
zioni, non saper della lezione una boccata, uno proit, capperone. |
scomùzzolo, una boccicata, uno straccio, unº Pappagalleddu s. m. dim. (dd pron. ingl. )
acca, un pelo. farfalletta, farfallina.
Papàssu s. m. Sagerdotu de is falsas religio Pappagallescu, sca agg. pappagallesco.
mis, papasso . Pappagàllu s. m. volat. de is Indias, pappa
Papàtu s. m. dignidadi Pontificia, Papato, gallo. Pappagallu ſemina, pappagallessa.
Pontificato, dignità papale. Pappagallu s. m. maniposa, o spezia de bre
Papàu, da part. solleticato, pizzicato, mordicato, mi cun alas de diversas ispezias e coloris, far
Papàveru s. m. (t. de s' usu) erba sonnifera, falla. Po pappagallu chi abitat in is fluminis,
de sa " si bogat s'oppiu, papavero. Papa e chi portat quatturu alas e incind hat cun alas
veru salvaticu, papavero erratico. -
nieddas, doradas, birdis, asulas, damigella -
Papereddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) cartina.
Paperestràcciu s. m. cartastraccia.
º" mannu, farfallone. -
morfire. Donai a pappai a is pipius, imboccare. Paradossista s. m. chi fait paradossus, para
Donai a pappai a is. pillonis 2 , imbeccare. Pap dossista.
paisì n. p. mangiarsi. Pappaisì s unu a s'ateru Paradossu, ssa agg. chi cuntenit paradossu,
v. r. odiaisì a morti, manicarsi, mangiarsi, paradosso.
pungersi, rodersi i basti l'un l'altro, dirsi il Paradossu s. m. cosa foras de sa comuna opi
peggio che si può. Pappaisinci de su feli, ro nioni, paradosso. -
Paràula s. f. (t. cat. e ital, ant.) parola, detto, Pariga s. f pajo, paro, coppia. Ses pargas
motto, dizione, termine, accento. Paraulas su di ous, de piras ec. su propriu de una durzina,
perfluas, invenie. Giru de paraulas, circuito di una serqua d'ova, di pere cc.
parole, circumlocuzione, circonlocuzione diparole. Paripari avv. a trivas, a vicenda, a gara,
Paraulazza s. f. pegg. parolaccia. mutuamente, scambievolmente.
Parauledda s. f, dim. (dd pron. ingl.) parolina, Paris agg. pari, uguale. Paris o cucu, spezia
paroluccia, paroluzza. de giogu, pari o caffo. Numeru paris, numero
Paraulòna s. f. accr, parolona, parolone. pari. Numeru impari, o disuguali, numero im
Parca s. f nomini de is tres sorris fabulosas pari, dispari. -
fiutasmeris de sa vida de s' omini, parca. Paris avv. insieme, del pari, al pari.
lº ) PAR PAR
Pariseddu s. m dim. (dd pron. ingl.) frati parti, metter da parte, metter in cèrlona. In
cello, fraticino, fratino. atera parti avv. altrove. Di atera parti avv. al
Parladòri s. m.locutoriu de Monasteriu, par tronde, da altro luogo. Parti po parti avv. parte
latorio di Monache, bisbigliatorio. per parte:
Parlamentai v. n. parlamentare. Particella s. f. particella.
Parlamentariu s. m. parlamentario. Participadòri v. m. M. participanti.
Parlamentu s. m. parlamento. Po simpli ra Participài v. n. partecipare, participare, aver
xonamentu, ragionamento, parlamento. parte, o porzione. Participai impari, comparte
Parlanti v. agg. (t. de s'usu) parlante. cipare, partecipare insieme. Participai v. a. donai
Parlàta s. f. (t. de s' usu) parlata, ragiona avvisu, participare, dare avviso, far partecipe,
mento, discorso. consapevole.
Parlatòriu s. m. M. parladori. Participamentu s. m. participamento.
Parlèticu s. m. tremula, chi tenint is beccius Participanti v. agg. partecipante, participante.
in sa conca e in is manus, parlètico. M. tre Participanti impari, compartecipe.
mulu, o tremulèu . Participau, da part participato.
Parletta s. f loquacidadi biva, e fiera, par Participaziònis f participazione.
lantina. Teniri bona parletta, avere una buona Participi agg partecipe. Po notiziosu de su
parlantina . fattu, partecipe, consapevole, conscio del fatto.
Parlettài v. n. parlare vivacemente, e con Particìpiu s. m. (t gramat.) participio.
prontezza, ciarlare. Particula s. f particola, particula, particella.
Parnàssicu, ca agg. parnassico. Pos ostia de comunigai, particola, comunichino.
Parnassu s. m. monti cunsagrau a is Musas, Particula, o ostia de segliai litteras, cialda.
Parnasso. Particulàri s. m. particolare, particolarità.
Parodia s. f. (T. Didasc.) arti de cumponiri Particulàri agg. particolare.
versus fendu usu de is versus allenus, parodia. Particularidàdi s. f particolarità.
Parodiài v. a. parodiare. M. parodia. Particularisài. M. particularizzài.
Paronomàsia . M. paranomasia. Particularizzài v. a. particolarizzare, distin
Parossismu s. m. (T. Med.) su cursu regulari guere con particolarità.
de una calentura a s atera, parossismo. Particularizzàu, da part. particolarizzato.
Paròtidas s. f pl. mali, chi bessit asutta de Particularizzaziòni s f particolarizzazione.
is origas, parotide pl. parotidi. Particularmenti avv. particolarmente, distin
Paròtigas. M. parotidas. tamente .
Parottu s. m. parottu grassu , fratacchione, Particuledda s. f. dim. (dd pron. ingl.) par
frate paffuto, carnacciuto, grassotto. Po parottu ticoletta.
malu, frataccio. Partida s. f partita. Partida de giogu, par
Parra s. f. (t. cast. e cat.) pergola, pergolato tita, vincita. Plantai una partida, o scriri una
di vite. partida in su liburu de is contus, accendere una
Parraleddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) per partita, piantarla al libro, far debitore, o cre
goletto. ditore al libro .
Parràli s. m. M. parra. Partidamenti avv. partitamente.
Pàrri s. m. M. parriri. Partideddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) par
Parricida s. m. parricida. tittuzzo .
su parri de unu , attenersi al parere di alcuno, Partigianeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.)
secondare. partigianetto.
Pàrriri v. n. parere, sembrare, assembrare. Parlat Partigiànu s. m. chi fait is partis, partigiano.
un ominide beni, assembrava uomo dabbene. Par Partiri v., n. andaisindi de unu logu, partire.
riri po assimbilài, assembrare, rassomigliare. Parfu, da part, partito.
Parròcchia s. f parrocchia. Partixedda s. f. dim.(dd pron. ingl.) parti
Parrocchiàli agg. parrocchiale. cella, particina.
Parrocchialmenti avv. parrocchialmente. Partiziòni s. f divisioni, partizione, partigione,
Parrocchiànu s. m. trattendu de is chi appar partimento, divisione.
tenint a una parrocchia, parrocchiano. Po Partoriri v. n. sfendiai, partorire, infantare,
cuddus, chi sempiri còmparant de una buttega, sporre, dare in luce, diliberarsi, fare il bambino.
avventore. Maistu chi tenit medas parrocchianus, Partorìu , da part partorito.
maestro, che ha molte poste. Issu est parroc Partòxa (t. r.) M. partera.
chianu miu , lo servo io. Partu s. m. parto, Falsificai su partu, fai
Pàrrocu s. m. parroco, paroco. creiri suu unu ſillu allenu, supporre il parto.
Parsimònia s. f. (t. de s'usu) parsimonia, mo Partu falsificau, parto supposto, falsificato. Fe
derazion di spese. mina de partu, o partera, donna di parto.
Partenza s. f partenza. Purgazionis de su partu, locchi. Femina, chi
Partèra s. f. (t. sp.) femina de partu, puerpera, fait duus pipius a unu partu, donna gemellipara.
donna di parto, " infantata. Pipius nascius a unu partu, binati, gemelli.
Parteràggiu s. m. M parturaggiu. Morriri in partu, morir sopra parto.
Partèsa s f parte Pigai is partesas de unu, Partu, ta part de parriri, parso, paruto,
parteggiare uno, pigliar parte. sembrato .
Parti s. f parte. Fai is partis a unu, parteg Parturàggiu s. m. puerpèrio. -
giare uno, prender le parti d' uno. Poniri a Parturienti s. f e agg. partoriente, parturiente.
PAR PAS 421
donau a is signalis, chi sunti proprius de sa sa Pauròsu, sa agg. pauroso, paguroso. Paurosu
nidadi e de sa maladìa, patognomonico. de s'aqua, idròfobo.
Patologia s. f. (T. Di i;
cudda parti de Pàusa s. f pausa, posa, dimora, fermata.
Pausadamenti avv. posatamente.
sa mexina, chi esponit is cosas, chi succedint
foras de s' ordini de sa natura, e principalmenti Pausadròxu s. m. logu, aundi si pausant is
is maladìas, patologìa. pillonis, posatoio.
Patològicu, ca agg. patologico. Pausaisì, e pasaisì v. n. p. pausare, far pausa.
Pàtria s. f patria. Malinconia causada de Pausamentu s. m. posamento, riposo. -
Patrociniu s. m. patrocinio, protezione, clientela. Peaggiu s. m. (t. sp.) pedaggio, dazio, che
Patronatu s. m. padronato, padronanza, au si paga per passare in qualche luogo. -
torità, superiorità, padronaggio. Patronatu de eàgna s. f. (t. sp.) peagna di altari, pre
benefiziu Ecclesiasticu, padronato. della. Peagna de statua, base, dado, zoccolo.
Pattu s. m patto, convenzione particolare, Pearbu, o pealbu, ba agg si narat de cuad
accordo, condizione, ferma. Pattu claru ami du, e di aterus animalis, chi portant alguna
cizia longa, patto chiaro, amico caro. mancia bianca in is peis. Cuaddu pearbu a unu,
Pattuài, pattuàu ec. M. pattuìri. duus, tres, o quattru peis, cavailo balzano a
Pattùglia. s. f pattuglia. uno, due, tre, o a quattro piedi. Si sa inancia
Patturi v. a. pattuire, pattovire, patteggiare, bianca dda tenit a su pei derettu di amanti, bal
far patto. zano dalla lancia: si dda portat a su pei di
Pattiu, da part. pattuito, patovito, patteggiato, amanti mancu, balzano dalla staffa.
convenuto per patto. Peca s. f. (t. sp.) neu postizzu, neo posticcio.
Pàu s. m. (t. r.) M. palu. - Peccabili agg. peccabile.
Pavimentu s. m. pavimento, strato. Pavimentu Peccadeddu s. m. dinn (dd pron. ingl.) pec
incrostati, o impuleau, spalto, spazzo, pavimento catuzzo, peccadiglio,
incrostato, impalcato. Pavimentu di aposentu Peccadòni s. m. accr. gran peccato.
superiori, soia/o strato. Pavimentu de terrazzu, Peccadorazzu s. m.acer. peccatºraccio -
E e e 2
424 PEC PED
una porta, stipite. S'ultimu pezzu de is peis Pendenti v. agg. chi pendit, pendolo, pen
derettus, impostatura. Chini sighit in cumpan dente. Po indegisu, i" non deciso.
gia a pei, pedissequo. Senza peis, o privu de Pendènzia s. f. pendenza. Po inclinazioni,
is peis, àpodo. pendenza, inclinazione. Pendenzia de is impo
ei colombinu, o de colombu, erba, ancùsa staduras (T. di Architettura) sdrùcciolo. -
Pelfa s. f e perfa (t. pleb.) M. felpa. Pendirizzòni s. m. (t. b.) pesu pendenti, pen:
Peliài ec. M. peleai ec. dolo, pendulo, penzolo. .
Pellegrina s. f. spezia de muccadori fattu a Pendirizzu, zza agg. (t, r.) chi pendit, pen
" iu, chi portant is feminas in su zugu, dolo, la . - - -
tus, penetrare addentro, forare i luoghi più Pensionariu s. m. tantu su chi gosat, cantu
segreti. Po insinuaisì, penetrare: Penetrai po su chi pagat sa pensioni, pensionario.
cumprendiri sa menti o sensu de un Autori, Pensionedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) pen
attignere l' intendimento, comprendere, pene sioncella.
trare, intendere il vero senso delle sue parole. Pensiòni s. f pesu postu asuba de ipotecas,
Penetrai po su passai de sa luxi in is aberturas pensione. Po salariu ec. pensione.
de muru, teulada, o portas, trapelare. Sa luxi Pensòsu, sa agg. M. pensativu.
passat in is aberturas de su muru, e de is por Pentagonu s. m. figura de cincu angulus, e
tas, la luce trapela negli spiragli de tetti, delle cincu ladus, pentagono.
mura, e imposte. Pentàmetru s. m. versu de cincu peis, pen
tametro.
Penetramentu s. m. penetramento. Po pene -
berese. Perda tosca, pomice. Frigai o allisai perdini su vigori insorta, perdere. Non di perdiri
cun perda tosca, appomiciare, stropicciar colla nienti, assimbillai meda, non nè perder nulla,
pomice. Perda spongia, spongite, spugna. Per Perdirisì n. p. perdersi - Perdirisì di animu,
da spongia niedda, asprone, tufo nero spugno disgittarsi, allibire, sbigottirsi. Perdiri sa pas
0 , i" de tromu , belennìte. Perda " rap sienzia, impazientirsi, spazientarsi.
resentat formas di arburis, alberino, dendrite. Pèrdita s. f. perdita. M. dannu.
erda po passai in logu de ludu, o de arriz Perditempus s. m. perditempo.
zolu, passatoio. Perda de ghisciu de maistu de Pèi diu, ia part perduto, perso.
pannu, lardite, pietra da sarti. Perda, chi Perdixcdda s. f. dim. e elaru (dd pron. ingl.)
donat su tagliu a sa ferramenta de is Metalli sassirello, sassello, sassetto, sassettino, sasso
stas, frassinella. Perda chi nascit in su stogu lino, sassolinetto, sassuòlo, pietruzza. Perdi
mu de is cabonis, atettòria. Tiradori de perda xedda de arriu cun arena, sabbione. Perdixedda
a manu nuda, sassajuolo. Tirai a perda, sba cristallizzada, lapillo. Perdixedda chi s' amme
lestrar sassi . Tirai sa perda e acuai sa manu sturat cum su trigu, orgiu ec. in s” argiola,
º" tirar la pietra, e nasconder la mano. sassuòlo. -
loru de perda fig: duru, cuor di macigno. Per Perdixi s. f. (t. sp.) volat. pernice, coturnice.
da de sa bregungia, berlina, gogna. Su mali Perdixi in cabbia po zerriai is ateras, pernice
de is perdas, calcolo. Perda de scandalu fig. di richiamo, di zimbello. Perdixi cinixali, starna.
pietra di scandalo. Circa a perdas pesadas, Perdizioni s f perdizione, perdimento, perdita,
andar rafìo, andar cercando in quà o in là. rovina, danno, dannazione.
Perdàmini s. m. pietrame. Perdòna s. f perda manna, pietrone.
Perdàxu s. m. (t. pleb. ) M. pardaxu. Perdonabili agg. perdonabile, condonabile.
Perdèra s. f logu de bogai perda, cava di Perdonadòri, rav. m. e f. perdonatore, trice,
pietre, o di sassi. condonatore,
Perdezornadas s. m. volat. (t. logudor.) aghi Perdonai v. a. perdonare, condonare, dimet
ronte nero . tere, rimetter le ingiurie, accordare, dar perdono.
Perdiareddu a m. dim. (dd pron. ingl.) Perdonàu, da part perdonato, condonato, ri
ghiajuzza. messo. -
i"
PoPerdigài v. a. M.
e n. (t.
(t. sp.)
sp.) M. apperdigai.
pperdig Peregrinu s. m. peregrino.
Peregrinu, ma agg. peregrino, straniero, fore
Perdigana s. f perdixi giovana, o pitica, stiere, forestiero. Po singulari, peregrino, sia
perniciotto. golare.
Perdigiornàdas s. m. perdigiornata, perdi Perennementi avv. perennemente, -
Perdiri sa tramontana, bessiri de sei, perdere Perfettu, tta agg. perfetto, compiuto, interº.
la scherma. Perdiri in su giogu, essere in dis Perfeziona lòri, rav. m. e f. perfezionatore, tricr.
detta, aver disdetta. Chini perdit pensat cum Perfezionai v. a perfezionare, condurre ad
totus, chi vuol trovar la gallina, scompiglia la effetto, dar perfezione. Perfezionai una faina,
vicinanza. Perdiri lattie cardaxu prov. andarne condurre ad effetto un lavoro, perfezionarlo,
il nosto, e l'acquerello. Perdiri v. n. scapitare. ridurre a perfezione.
Fai perdiri, fare scapitare, dare scapito. Per Perfezionamentu s. m. perfezionamento ,
diri cun isperanza de incontrai, smarrire. Per Perfezionanti v. a. perfezionante.
diri meda, straperdere. Perdiri su sentidu. M. Perfezionativu, va agg. perfezionativo.
sentidu. Perdiri su tempus, dondolarsela. Per Perfezionau, da part. perfezionato. - -
diri de vista, perder di vista, o d'occhio. Per Perfezioni s. f. perfezione. Po ſiui, perfezio
diri si narat cosas, chi cambiant calidadi, e ne, fine, compimento.
423 PER PER
rifrasare, far perifrasi, spiegare con circonlo Perla s. f. perla, gioia bianca.
cuzione. Perlau, da agg. de colori de perla, perlato.
Perifrasàu, da part. spiegato con circonlo Perlixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) perletta.
cuzione, perifrasato. - Perlòna s. f accr perla manna, perlòna.
Perifrasi s f (T. G.) giru determinus, pe Perlongadamenti avv. prolungatamente.
rifrasi, circonlocuzione. Perlongai v. a. prolungare, allungare, diffe
Perigèu s. m. (T. Astron.) su stadu, in su rire, prorogare, mandar in lungo. M. allon
cali si incontrant is planetas, candu sunt in sa ghiai. Perlongaisì n. p. prolungarsi.
parti prus bascia de su zodiacu, perigio. Perlongamentu s. m. prolungamento.
Perigulài v. n. pericolare, risicare, correre, Perlongativu, va agg prolungativo.
esser in pericolo, periclitare t. lat. Perlongau, da part. prolungato, differito.
Perigulamentu s. m. pericolamento. . . . Permanentementi avv. (t de s' usu) stabil
Perigulanti v. agg. pericolante, periclitante menti, permanentemente, stabilmente.
Perigulàu, da part pericolato. - Permanenti v. agg. (t. de s'usu) durabili,
Perigulosamenti avv. pericolosamente, peri permanente, stabile, durabile,
gliosamente. - - - - Permanènzia s. f. ( t. de s'usu) stabilidadi,
Perigulòsu, sa agg. pericoloso, periglioso, permanenza, stabilità. Po abbarrada ind' mnu
pien di pericoli, risicoso. . . . - a " dimora, soggiorno, permanenza, magione,
Pergulu
riglio, s. m. pericolo,
avventura, inciampo.rischio, risico, pe
Essiri prossimu al
astallamento. Stai de permanenzia, dimorare,
soggiornare, abitare in un luogo.
gunu perigulu, soprastare alcun "; esser Permissioni s. f permissione, concessione.
imminente. Paurosu a su perigulu, o chi ap Permissivamenti avv. permissivamente.
prendit perigulu in dogna cosa, spericolato. Permissivu, va agg. permessivo, e permissivo.
Camminai cun perigulu de segai su zugu, cam Permissu s. m. licenza, permissione, larghezza.
minar a scavezzacollo, con pericolo di scavez Permittenti v. agg, permittente.
zarsi il collo. Poniri a perigulu, metter a ber Permìttiri v. a. permettere, concedere, accor
saglio, a rischio, a repentaglio . dare. Po essiri capaci, podiri fai, poter fare,
'erimetru s. m. amplaria a ingiriu de calisi richiedere, comportare. Segundu su chi permit
siat corpus, o figura, perimetro. fiat s edadi insoru pitica, secondo che compor
PER PER 429
tava la loro tenera età. Si su tempus ddu per Persecuzionedda s. f dim. (dd pron. ingl.)
mittit, se il tempo non lo dischiede, o lo permette. persecuzioncella.
Permìttiu , ia part. permesso, accordato. Po Persecuziòni s. f persecuzione, vessazione.
licitu in forza di agg. lecito, permesso. Perseveradamenti avv. M. perseverantementi.
Permùta s. f. permuta. - Perseverài v. n. perseverare, persistere, con
Permutàbili agg. mutabile, permutabile. tinuare, esser costante.
Permutadamenti avv. permutatamente. Perseverantementi avv. perseverantemente, per
Permutadòri v. m. e ra f permutatore, trice. Severatamente . -
Pernùliu s. m. (t. pleb.) M. Estrema Unzioni. Persistenti v. agg. che persiste, perseverante.
Però congiunz. º
de s usu) però. Po durabili, durabile, inconsumato.
Peronèu s. m. (T. Anat.) ossu esteriori de Persistènzia s. f. persistenza, perseveranza.
sa camba , peronèo . Persistimentu s. m. M. persistenzia.
Perorài v. a. fai unu discursu, perorare, fare Persistiri v. n. persistere, perseverare.
una dicerìa. Persistiu, ia part. che ha continuato, per
Peroràu, da part. perorato, che ha fatto un Severato.
discorso . Persòna s. f persona. Andai in persona avv.
Peroraziòni s. f. s ultima parti de s' orazioni, andar in persona, o personalmente. Andai in
o discursu, perorazione. persona di algunu, andar in persona d'alcuno,
Perpendiculàri agg. chi pendit a plumbu, o in cambio di alcuno. Po algunu, alcuno,
persona. Abbarrai appizzus de sa persona, stai
rep"
erpendicularmenti
-
avv. perpendicolarmente, derettu, star ritto, stare in petto, in persona.
a perpendicolo. Personàggiu s. m. personaggio.
Perpendiculu s. m. plumbu, su lenzu de is Personali agg. personale.
Piccaperderis, perpendicolo. Personalidàdi s. f. personalità.
Perpetuadòri v. m. perpetuatore. Personalmenti avv. personalmente.
Perpetuài v. a. fai perpetuu, perpetuare, far Personazza s. f personaccia.
perpetuo. Perpetuaisì n. p. perpetuarsi, divenir Personedda s. f. dim. (dd pron. ingl. ) per
soncina. -
p"
erpetuàli
-
agg. M. perpetuu. Persòni (t. fam.) M. persona.
Perpetualidàdi s. f. perpetualità, perpetuità. Persuadenti v. agg. persuadente.
Perpetuamenti avv. perpetualmente, perpe Persuadibili "i persuasibili.
luanaente. Persuadri v. a. persuadere, far credere,
Perpetuàu, da part. perpetuato. render persuaso. Persuadirisì n. p. creirisì, cre
Perpetuaziòni s. f perpetuazione. dere, credersi, persuadersi. - -
º,
PES PET 43 f
Pesòni s. f preziu, chi si pagat de is allo tai su bestiri, mantellina. (V. la v. fr. Peigno
gateris, pigione. Pesoni de domu, pigione della ir.) Cuaddu pettonadori, cavallo, che spranga
casa. Pesoni de possessus, o bestiamini , ec. calci. a
Cresciri sa pesoni, rincarire il fitto. Pesoni, chi Pettonài v. a pettinare, ravviare i capelli cot
si pagat in lori, o in fruttas, stajo fittereccio. pettine. Pettonai linu, lana ec. pettinar lino,
Donai a pesoni una domu, appigionare, allo lana ec. M. cardai. Teniri ita pettonai, o teniri
gare, dare a pigione una casa. Donai terras a rungia de scrafiiri, essiri plenu de fastidius e
pesoni, affittare le terre. Pigai a pesoni, o ap traballus, aver da pettinare, o da grattare. Fig.
pesonai unu bastimentu a nolitu, noleggiare una reprendiri, donai una frigada, una rabbuifu .
nave. Biviri a domu de pesoni, stare a pigione. M. rabbuffu. Pettonaisì v. r. metaf ingiuriaisì
Pessimamenti avv. pessimamente. aspramenti cum fueddus, spellicciarsi. Po su
Pessimidàdi s. f. pessimità. mussiais de is canis pari pari, spellicciarsi.
Pèssimu, ma agg superl pessimo. Pettonàu, da part. pettinato,
Pesta, e pesti s. f peste, pestilenza. Po fe Pettorali s. m. e pritali, tira de peddi, o de
tori, peste, fetore, puzzo, puzza . . . sola, chi portat in su pettus su cuaddu, pet
Pestiferu, ra agg. pestifero, pestilenziale. torale.
Pestilenti agg. pestilente, pestifero. Lingua Pettorèli agg. de pettus, pettorale. -
pestilenti, lingua pestilente, pestifera. Po per Pettùdu, da agg. de pettus altu, pettoruto,
versu. M. alto di petto. -
Pestilènzia s. f pestilenza, contagione, mal Pettus s. m. (de pectus lat.) petto. Fucd
contagioso. - dendu de femina, petto, seno. Ossu de mesti
Pestilenziali agg. pestilenziale, pestifero. de su pettus, sterno. Stai a pettus, abbarrai a
Pestilenziòsu, sa agg. pestilenzioso: pettus, appettare, stare a petto. Stai a pettus
Pesu s. m. peso. Po romana, stadera. Tirai cund' unu, contradixiri a unu, stare appetto al
pesu in artu cun arganu, ghindare, issare. Cre uno, contraddirgli in presenza. Sborciaisì su
sciri su pesu , accavallare, sopraccaricare, so pettus, spettorarsi. Abbarrai cun su pettus isbor
praggravare. Po balanza, bilancia. Pesu di ciau, restare spettorato. De pettus largu,
orifizi, bilancia d' orefice. Pesu de sa muneda pettoruto.
di oru, saggiuòlo, bilancetta. Pesu fig po car Peùdu s. m. (t. r.) M. càvuru.
rigu , peso, carica. Po traballu, e afflizioni. M. Peuncu s. m. peuncu de migia, pediale. Peuncu
Petitòriu, ria agg. (T. Legal.) petitorio. delinu, o de lana ec. in forma de sabata, calcetto.
Petiziòni s. f. (t de s'usu) dimanda, peti Peunga s. f filamentu nervosu, chi bessit
sione, domanda. Petizioni de principiu (T. accanta de is ungas de is manus, pipìta.
Logicu) su pigai po congediu su ch'est in qi Peus agg (de pejus lat.) peggiore, deteriore.
stioni, petizion di principio. - Peus avv. peggio. De mali in peus, di male
-
Petrarchista s. m. imitadori de Petrarca, Pe in peggio. Peus che peus, peggio che peggio.
trarchista. -
Pettignòni s. m. sa parti de su corpus, ch' stracca, vizza. Pezza rancida, carne rancida,
est intre sa pancia e is partis pudendas, pet vieta. Pezza po arrustiri, carne per arrosto.
tignone. - -
Pezza arrustia in ischidoni, arrosto, carte gi
Pettinàju s. m. Maistu de pettinis, pettinàgnolo, rata. Pezza buddia, carne lessa. Pezza salida,
Pettineddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) piccol carne salata, carne secca. Massa 9 cantidadi de
pettine. pezza pudescia, caruame: Pezza moddi, morbida
; Pèttini s. m. pettine. Pettini de ferru po car o tenera, carne frolla. Pezza mala, carnaccia.
dai linu , o lana, cardo. M cardu. Pettini de Donai unu bùddidu, o mesu cottura a sapezza
scuppetta, fucile. Pettini doppiu , pettine spic no si perdiri, rifare, fermar le carni, dar
ciatojo. Pettini po tessiri, pettine. Stuggiu po oro la prima cottura, perchè si conservino -
eanservai ispettinis, pettiniera. Cuaddu, chi Pezza de porca frisca salida, misalta. Pezza po
tirat pettinis, cavallo, che spranga calci. fai buddiu, carne per lesso. Pappai pezza,
Pettixeddu s. m. dim (dd pron ingl.) pettuzzo. mangiar carne. Pappai de pezza, mangiar di
Pettonàda s. f reprensioni. M. rabbuffi. grasso. Fitta de pezza, fetta di carne. Affittai
Pettonadòri v. m. po cardadori, pettinatore. pezza, affettar carne. Accapulai sa pezza po
M. cardadori . Pettonadori si narat ancora su fai bombas, batter la carne per far granatine
pezzu de biancheria, chi unu si ghettat appiz Pezza firma, carne figliosa. Abbundantia de
zus de is Palas caudu si pottòmat po no itubrut pisci, e de pezza, atei i persone, 4.
-
432 PEZ PIA
usu de sa mesa, pepajuòla. (V. la voce fr. Piccaperdèri s. m. (t. sp.) muratore.
Poivriere). Piccàu, da part. corrucciato, cruccinto, sale
Pibiri s. m. (de piper) planta orientali, chi gnato, indispettito, imbronciato, imbruschito,
rodùsit seminis aromaticus, pepe. (Piper) Pi ingrugnato, intronfiato. Folla piccada, foglia
f" gravellu, e in is biddas i" pepe laciniata, tagliuzzata, la ciniosa Po agg cor
garofanato, pepe cipressino V. Targ. Arru rucciato, corruccioso, sdegnato. Pezza piccada,
sciai de pibiri su pappai, impepare, asperger º" ", trita. f
di pepe, Mola, o strum. po pistai pibiri, pe.
ajuola. Pibiri di arriu erba, pepe acquatico.
(T. icchè,
de ri"
o piquè ((t. fr. )) s. m.
-
trapuntina.
p
(Polygonum hydropiper Lin.) Pibiri moriscu, Picchettu s. m. (t. fr.) picchetto, banda. Pic
peperone, i" siliquastro. Matt. pepe indiano, chettu de sordaus, banda, picchetto, punta di
pepe rosso. (Capsicum annuum. V. Targ.) Metaf. soldati. Picchettu de infanteria, banda di pedoni.
si pigat po papingiu venereu, prurito, prurigine, Picchettu de genti armada, stuolo di soldati.
pizzicor d'amore. Picchiàda s. f po colpu, picchiata, percossa.
Pibirista s. f cobercu de is ogus, palpebra. Po picchiada de sonu , pizzicata,
S' oru, o estremidadi de is pibiristas, nepitello. Picchiài v. a. toccai sa porta, bussare, pic
Pibiristadiura s. f. arrusciadura de pibiri, de chiare, pulsare la porta, Po attripai, dar delle
cammella, o de sali pistau, chi si ponit in algunus busse, delle picchiate o percosse, " Po
pappais, aspersione, spruzzamento di pepe, di ingiuriai cum fueddus, ripicchiare, frizzare,
cannella, di sal trito ec. mordere, pungere con frizzì. Po fai picchiadas
Pibiristài v. a. (t. r.) cundiri, arrusciai alguna de sonu, far diverse sonate, o pizzicate.
eosa de pibiri, sali ec. redusiu in pruini, spol Picchiamentu s. m. bussamento, picchiamento.
verezzare, spolverizzare, aspergere, spruzzare. Picchianti v. agg. picchiante.
Pibiristai de sali, insalare, insaleggiare, saleg Picchiàu , da part. bussato, picchiato. Po
giare, aspergere, spruzzar di sale. Pibiristai de attripau, forbottato.
zuccheru, inzuccherare, asperger di zucchero. Piccia s. f (t de s'usu) fila de panis, pic
Pibiristai, o arrusciai depibiri, impepare, spruz eia, pani uniti insieme.
zare, asperger di pepe. Pibiristai de cannella, Piccigài, piccigàu ec, M. appiccigai ec.
spruzzare, asperger di cannella , Piccigòngia s. f. (t. b.) si narat di omini e de
Pibiristàu, da part. arrusciau de pibiri, impe femina molesta, e fastidiosa, fastidio, straccaggine.
pato, impeperato, asperso di pepe. Po arrusciau Piccigòsu, sa agg. glutinoso, tenace, attacca
de zuccheru, de cannella ec. spruzzato, asperso ticcio. M. appiccigosu .
di zucchero, di cannella ec. Piccinna s. f. M. giovana.
Di....:
Pibirùdu, da agg. che ha forte pizzicor
d'amore. i") . f (t r.) M gioventudi.
Pibisia s. f bolla, pustoletta. Pibisìa plena di Piccinnu s. m. (de pisinnus lat.) giovine. M.
aqua infesta, bolla acquajola. giovanu.
Pibizziri s. m. insettu simili a s' alegusta, Piccinnu , nna agg. giovane, giovine;
cavalletta . Picciocca s. f ragazza. Picciocca bagadia,
Picca s. f spezia di arma cun asta longa, picca, donzella, zitella, fanciulla, pulzella.
giannetta. Armau de picca, giannettario, gian Piccioccalla s. f ragazzaglia, ragazzame.
nettiere. Colpu de picca, giannettata, piccata. Picciocchedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) dou
Picca s. f lacu po donai a pappai a is ani zelletta, donzellina, zitellina, ragazzina, pul
malis, mangiatoia di pietra. Picca po donai a zelletta. Po serbidoredda, fancella, ragazzina.
pappai a puddas, o a porcus, truogo, truògolo, Piccioccheddu s. m. din. (dd pron. ingl.)
trògolo. Picca po aquai animalis, abbeveratoio. ragazzetto, ragazzino, ragazzuccio. Po giovu
iccadigliu s. m. pappai de pezza piccada, neddu, giovanetto.
piccatiglio, picchiante. -
Piccioccu s. m ragazzo. Piccioccu bagadia,
Piccài v. a. piccare, pungere. Piccai po pin donzello, fanciullo, zitello. Piccioccu curridori,
tai a piccus, o a puntus, picchiettare, punteg fantino: Piccioccu de buttega, garzone di hot
giare. Piccai molas, aguzzar le macine. V. tega. Piccioccu po serbidori, ragazzo, famiglio.
Franzios. alla v. sp. picar. Piccai su paperi, Piccioccu tristu di arruga, libertinu, mal arran
segaiddu cun is ferrus po uguagliaiddu, ritagliare giau, e chi giogat in is " pubblicas, ba
la bavatura della carta, od ostie. Piccaisì n. p. roncello, baroncio, monello, mariuòlo, ragazzo
fig. primaisì, imbronciare, pigliar, il broncio, di piazza. Po giovunu, giovane. Piccioccu man
imbruschire, ingrugnare, intronfiare. Piccaisì, mittu , ragazzotto.
eun algunu, offendirisì, offendersi, arrecarsela, Picciòni s. m. piccione, pollo di colomba.
pigliarsela da uno, salegnarsi, adirarsi, stizzirsi. Piccioni aresti, piccione sassajuolo, torrajuolo.
In sens. att. crucciare, far adirare. Piccai sa Piccioni po pipieddu graziosu, naccherino.
pezza, battere, tritar la carne. s.
Piccirella s. m. petronciana cotta colla salsa
Piccalinna s. m. volat. picchio, - d aceto, olio, e ponidoro.
Piccanteddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) Picconài v. a. mazzerangare, lavorar col.
mordacetto, alquanto piccante. precone.
Piccantementi avv. mordacemente. Picconàu, da part. lavorato col piccone.
Piccanti v. agg. piccante, frizzante, rodente, Picconeri s. m. chi traballat de picconi, pic
aspro, pungente, mordente, satirico, ostico , coronere.
mordace. Fueddus piccantis, parole frizzanti, Piccòni s. m strum, po pigiai su terrenu,
frizzi. Scrittura piccanti, commoventi, scrittura mazzeranga, pillone, mazzapicchio, Appigiui stº
frizzante, che muove . Binu piccanti, vino terrenu cun su piceoni, mazzerangare, associare
frizzante. Essiri piccanti de sati, saper di sale.. il terreno col mazzapicchio. º
454 PIC PIG
Piccottài v. a. pungiri cun fueddus, frizzare. cun impegnu forti, prender a scesa di tºrta. Pigai
M. scafittai. un'impresa, o a fai un' opera, intraprendere,
Piccotti s. m. su de seda, buratto di seta, imprendere. Pigai sa mira a una cosa, avvisa
pitigrè. (T. de Fabbr.) Su de lana, buratto di re, tor di mira, appuntar giusto. Pigai de mira
Majorca. (T. de Fabbr.) Su de seda fattu a a unu, coglier uno di mira Pigai de pressi,
granus, zigrino. (V. la v. fr chagrin.) cun ſestesa, dar di piglio. Pigai a ogu espress.
Piccu s. m. strum. de ferru cun punta po cat. affascinare. Pigai a s'anima, fai nausea,
segai perda, piccone. Teniri in piccu, avere in nauseare, fare, o indur nausea. Pigai spreu,
uggia, o a uggia, in urta, in odio. Essiri in teniri orrori , o abborrescimentu . M. abborre
piccu, essere in uggia, trovarsi in uggia. Piccus sciri . Pigai is nodas de unu fig. M. imitai. Pi
pl. si narant is avanzus de sa distribuzioni co gai arviu, teniri indiziu, alcanzai notizia de cosa
rali, chi no si repartint inensualmenti, avanzi, o succedia, o no ancora suggedia, aver sentore,
residui . presentire. Pigai gelosia, ingelosire. Pigai a
Picocuàna s. f. rexini americanu purganti, mali, aver per male, recarsi ad animo. Pigai
iperaquàna. (Psycottiria emetica. " v. n. trattendu de plantas , fai rexini, abbar
Pidadori v. m. petardo. bicare, barlicare, prendere, gettar radice, ap
Pidài v. n. M. troddiai. Pidai po no arreiri pigliare, attaccare, appiccare, appigliarsi, ap
secretu. M. scordulai. prendersi, abbarbicarsi, alleficarsi, appiccarsi,
Pidànciula s. f svesciatrice. M. scorduladora. Po su cresciri de is plantas , avventare, alli
Pidàu, da part. M. troddiau. gnare, venire innanzi. Pigaisì m. p. pigliarsi -
Pideddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) coreggina. Pigaisì a una cosa po essiri sa mellus, appie
Fai ispideddus espress. rust. buffettare. carsi, attaccarsi ad una cosa, elegger la mi
Pidrà xu s. m. (t. logudor.) volat. fagiano. gliore. Pigaisiddas cund' unu, attaccai certu de
Su piticu, fagianotto. Sa femina, fagiana. fueddus, arrecarsela, pigliarsela da uno, at
idu s. m. M. troddiu. taccar lite con uno, premier gara, venire a con
Piedàdi s. f. pietà, compassione, compassio tesa di parole. Pigaisì s'assuntu de una cosa, v. r.
namento, compatimento, misericordia, commisc intraprendere una cosa, assumersi, addossarsi
razione. Po devozioni, pietà, divozione. un carico. Pigai scoffia fig. M. innanoraisì .
Piedestallu s. m. membru de sa colunna, Pigai po conteniri in sei materia, trattendu de
piedestallo. bastimentus, de carradas, de vasus ec. capire,
Piedosamenti avv. pietosamente. Po piamenti, contenere, ricevere in se . Custa carrada pigat.
piamente. centu quarteris de binu, questa botte riceve,
Piedoseddu, dda agg. pietosetto, tta. contiene cento quartieri di vino, ovv. la tenuta
Piedòsu, sa agg. pietoso, compassionevole. di questa botte è di cento g" , ovv. ha la
Piegàbili agg. (t. de s'usu) M. flessibili. tenuta
da di di
, vaso cento
granquartieri.
tenuta. Vasu, chi pigat me -a -
pigmatico.
Pigadròxu s. m. (t. fam.) logu, o cosa de Pigmèu s. m. omini meda piticu, pignìo.
s” afferrai po aguantaisì, afferratoſo, tenitoio: . Pignoneddu s. m. dim. (dd pron. ingl ) ban
Pigài v. a. pigliare, prendere, desumere: Pi deredda attaccada a su ferru de sa lanza, pen
gai coraggiu, faisì animu, prender cuore, pigliar noncello, banderuola. -
coraggio, ardimento, venir cuore. Pigai viziu Pignòni s. m. spezia de bandera cun asta longa,
trattendu de cuaddus, pigliar credenza. Pigai chi si usat in algunas festasec. pennone. Pignoni
cun violenzia, e a s'improvvisu, acchiappare, po usu de fai ponti in is fabbricas, aletella,
chiappare, carpire, aggrancire, uncicare, pi stile. Traversa, chi si ponit in is pignonis po
gliar per forza, strappare. Pigai cun violenzia susteniri is taulas de su ponti, ascialone. Poniri
e contra raxoni, rapire. Pigai cunfianza sob is pignonis in gruxi, braciare. T. Marinaro
brada º " alas, imbaldanzire, prender bal l" v. a. (t de s' usu) donai, o pigai in
danza. Pigai unu po un ateru, cogliere, piglia prenda. M. prenda, e imprendai.
re in iscambio. Pigai pampa, abbruxai, av Pignoramentu s. m. (t. de s'usu) M. im
vampare, divampare, pigliar vampa. Pigai a pettus, prendadura. - - -
PIG PIL 435
Pignorativu, va agg. (T. Leg.) si narat de tilis, pulcino. Pilloni di anadi, anitrino. Pilloni
contrattu de benda cun azioni de rescattu, cussorgiali, chi abitat sempri ind' una propria
pignorativo. cussorgia, uccello stanziale, Pilloni cantadori,
Pignoràu, da part. (t de s' usu) M. imprendau. chi cantat, uccello cantajuolo. Pilloni de beranu,
Pignus s. m. (t. lat, in usu) pegno. M. prenda. scricciolo. Andai a cassa de pillonis. M. pillonai.
Pigòni s. m. malada, petecchie. Po fastidiu, Cassai pillonis a luxi de lanterna a su notti,
noja , increscimento. frugnuolare, uccellare col frugnòlo. Sa cassa de
Pigòsu, sa agg. chi portat pigas lentigginoso. is pillonis, uccellaja, uccellare, uccellatoio,
Pigòta s. f. (t. cat.) malada, vajuolo. Pigota frasconaja. Pilloni di oru ſig. pilloni malu,
burda, ravaglione, moriglione, vajuolo salvatico. malu pegus, si narat de suggettu tristu e malan
Sa mancia, o fossu, chi lassat sa pigota, buttero. drinu, suggettino, dileggino, baroncio, mala
Omini pigotosu, uomo butterato, pien di butteri. sciarda, mala zeppa. Pilloni trattendu de
inferriri sa pigota, inoculare, innestare il plantas, i erbas, germoglio, rampollo, messa ,
vajuolo. pollone, rimessiticcio, virgulto, vermèna. Pilloni
Pigotòsu, sa agg. plenu de is signalis, chi de palma, coltello, ramo di palma. Planta plena
lassat sa pigota, butterato, pien di butteri. de pillonis, pianta cespugliosa, cestuta. Segai is
Pigotàu, da agg. M. pigotosu. illonis a una planta, accecare una pianta. Gagl.
Piaggiù s. m. calidadi, o colori de pilu, pelàme. " , chi bessit de su truncu, brocco, sprocco,
Pilarda s. f. pilarda de pira, pruna ec. pere virgulto. Pilloni, chi bessit de sa cozzina di ar
secche, susine secche. buri segada, o siccada, sterpo, rimettiticcio
Pilastreddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) pi stentato. Pilloni de sa romana, romano, piom
lastrino. bino. Pilloni strum. de linna cun bastoni po
Pilastru s. m. pilastro. Pilastru de rinforzu, usu di apparixai su terrenu, pillone, mazza
pilastro di rinforzo. Pilastru po impostai is picchio, mazzeranga, pillo. M. picconi. Su
arcus, impostatura, sperone, su cui posa un cantai de is pillonis bessius de su jerru, e in
arco. Pilastru de furca, colonnino, pilastrino traus in su beranu, svernare.
delle forche. Pilastru de lettu, colonnetta di Pillòsu, sa agg. (forsis de pailleux fr.) chi
letto. i" pillus comente sa cipudda ec. foliaceo.
Pilixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) peletto, illosu comente sa bizzarra, lavagnino, lava
elolino, peluzzo. gnoso. Ferru pillosu, ferro scaglioso. Linnamini
Pillàda s. f strato. A pilladas a pilladas, o a pillosu, legname scheggioso. Metallu, o perda
illus a pillus, a strati, ovv. a strato a strato. pillosa, metallo, o pietra sfaldata, che ha
i" dº carcina arruta de muru, o de muraglia, sfaldature.
pezzo di crosta, o d'intonaco caduto da muro, Pillotta s. f boccia de peddi plena de lana,
o da muraglia. o cosa simili po usu de giogai, pillotta.
Pillòna s. f si narat po burla sa natura de is Pillu s. m. scheggia. Perda a pillus, e disu
ipius, cece, uccellino. guali, sasso scheggioso. Fattu a pillus, scheg
Pillonadòri v. m. e ra f uccellatore, trice. gioso. Pillu de pasta, foglio di pasta. Sten
Pillonadòris pl. logu destinau po sa cassa de diri pillus, stendere la pasta, o fogli di
is pillonis, uccellaia, uccellare, uccellatoia, pasta. Postu a pillus, stratificato. A pillus
frasconaja. a pillus, a strati, a strato a strato, a suolo
Pillonài v. m. andai a cassa de pillonis, uccel a suolo. Unu pillu de pani e unu de casu, un
dare. Pillonai v. n. trattendu de loris e de suolo di pane ed un di cacio. Poniri sa frassada
plantas, chi bogant pillonis, germogliare, pro a duus pillus, o a duas billas, o comenti si
durre germogli, pullulare, mettere Is loris pil marat vulgarmenti a dua billa, metter la coperta
lonant beni, le biade cestiscono, figliano bene, del letto a due doppi. A pillu a pillu avv. asuba
producono abbondanti culmi, steli, o canne. de totu, superficialmente. Pillu, chi si ponit in
Pillonai de nou, ribarbare, ribarbicare. -
su latti, panna, fior di latte, panno : Lastr.
Pillonamentu s. m. uccellatura. Pillonamentu Pillu, chi fait su binu, panno, fior del vino.
de is plantas, germogliamento, pullulanento. Fai pillu, pannare, far panna. Lastr. Pillu de
Pillonàu, da part uccellato. Trattendu de terra cun s erba, piòta, cotenna erbacea. Poll.
plantas, chi hanti produsiu pillonis, germogliato, Pillu po scherda, falda. Bessiri a pillus e pillus,
germinato, pullulato, messo, tallito. In forza di a scherdas, sfaldarsi, Bessiu a pillus a pillus,
ºsi, cespuglioso, cestuto : - .
- - sfaldato. Bogai a pillu, espress. rust. bogai a
Pilloncu s. m. sa prima tunica esteriori chi claru. M. manifestai,
bistit su corpus umamu, cute, cuticola, Po sa Pilòsu, sa agg. peloso.
peddi de sa conca, cotenna. Po su pilloncu, o Pilotàggiu s. m. (t. fr.) reparu de palus 61a
cutis de ananti de sa conca, zaccagna. Po vaus in terra contra s'impetu de su cursu de
crosta, crosta, cotenna, pellicola. Pilloncu, o is fluminis, palafitta.
pilla de cibudda, sfoglia, Pilotài v. a. fai pilotaggius, far palafitte, pa
Pilloneddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) au lificare, palafittare. -
gelletto, augellino, uccelletto, uccellino. Pillo Pilòtu s. m. palu po fai pilotaggiu, palo da
neddu de l" , pulcinetto. Trattendu de palafitta. -
plantas, polloncello, tenero germoglio, tenero Pilòtu s. m. cuddu, chi règulat su bastimen
rampollo, vermenella. tu, piloto, pilota. Pilotu praticu de is logus,
Pilloni s. m. volat, augello, uccello. Pilloni de aundi est istazionau po condusiri is bastimentus,
niu, uccello guascherino. Pilloni bogau e pesau chi passant innì, locatiere, -
foras de su miu, uccello nidiàce. Pilloni palmì Pilu s. m. pelo, capello, crine. Pilus de con
pedu, chi portatis peis conente is ocas, uccello ca, capelli. Pilus ſintus, capelli posticci. Pilus
palmipede. Pilloni de pudda, e de aterus vola aneddaust. r. arrufaus, capelli ricci. Arrufaiù
-,
is pilus, arricciarsi i capelli. Ddi luxit su pilu, buddit a croculus, la pentola croscia, o scro
gli riluce il pelo. Pilu curzu coment' est su de scia, tolle a croscio.
boi, de sa craba e similis, chi si ponit a ple Pingiadaju s. m. pentolajo, pignataro.
niri bardellas, borra. Pilus calaus, chi no sunt Pirgiadazza s. f. pentolaccia.
arrufaus, capelli distesi. Sciolliri is pilus, scri Pingiadedda s. f. dim. (dd prou. ingl.) per
nare, sciorre i capelli. Sparziri is pilus po fai toletta.
sa gringèra, fare la scriminatura. Frisai is Pingiadeddu s. m. (dd pron. ingl.) pentolino.
pilus, arricciare, inanellare i capelli, fare Pingiadòna s. f accr. pentolona, pentolone.
i ricci. Frisaisì is pilus v. r. arricciarsi i Pingiatinu s. m. spezia de cassarola de gliau
capelli. De pilus craccus, abbundantis agg. ca na, o de atera materia poponiri su pappai de
pelluto. Pilu primu, prima barba, caligine, dognunu de is sordaus, gamella.
peluria, bordoni, lanugine, pelo vano, prima Pinna s. f. penna, calamo. Pinnas maistas,
ºbarba. Imbarazzai is pilus, schiomare, scompi sunt is pinnas principalis de is alas, penne mac
pigliar la chioma. Pilus naturalmenti aneddaus, stre, coltelli. Is pinnas, chi cumenzant a spun
o arrufaus, capelli ricci, ricciuti, crespi, ina tai, bordoni, calugine. Torrai a fai ispinnas,
nellati. Pilus frisaus, capelli arricciati. Pilus rimetter le penne. Sa pinnixedda prus fini, chi
asprus, capelli irsuti, orridi, ruvidi, irti, ispidi. f" is pillonis de pustis ispignaus, peluria .
De pilus brundus e casi doraus agg. auricòme. inna fini de pillonis po pleniri coscinus, piuma.
A pilus iscioltus, scrinato, scapigliato, a ca Sa pinna prus morbida, ch'est coberta de s'
pelli discinti. Segai is pilus, dischiomare. Po atera pinna, penna matta. Bestiri, o afforrai de
adornu de is pilus, crinale. Calidadi o colori pinna, impiumare. Pinna, chi scrit a fini, pen
de pilu in generali, pelame. Pilu de sa giua, na, che rende sottile. Pinna, chi scrit a grus
o coa de cuaddu, o de bacca, crine. Pigaisì a su, penna, che rende grosso. Passai sa pinna,
pilus, pigliarsi a capelli, accapigliarsi. Affer tirai una linea asuba de su scrittu, fare, dare
rai unu a pilus, tener uno per capelli. Pilu po un frego, cancellare. Stuggiu de pinnas, pen
sa lana o totu su pilu longu de sa peddi de is najuolo. Sfustura de pinna in sa tinta, impen
animalis, boldrone, vello. Mi sunt azzuzzuddaus nata, pennata. Pinna de marteddu, penna del
is pilus , mi si rizzarono, o arricciarono i capelli. martello, o granchio. Bestu, o alforrau de pin
i" iscrabionaus, capelli scarmigliati. Pilu de na, impiumato. Pinna acuzza (t. r.) su muru
maccarra, pelo di macchera Pilu de titta, ma de un aposentu fattu a schina prus altu de is
ladia, cacità , grumo, mal di pelo. Bussa de murus lateralis, muro a cresta.
is pilus, cipollotto. Pilu, chi portat su pannu Pinnacceddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) pen
de lana, pelo, peluria, lanugine. macchiuolo.
Pilucca s. f. parrucca, perrucca, capelliera. Pinnàcciu s. m. pennacchio. Pinnacciu de su
Pilucchèri s. m. parrucchiere. cascu, pennoncello.
Piluccona s. f parruccaccia. Pinnàculu s. m. s estremidadi de cosa meda
Pilùdu, da agg. peloso. - alta, pinnacolo.
Piluràa s. f spezia de cavuru mannu pilurzu, Pinnacuzza, e pinna acuzza s. f. (t. r.) muru
grancèvola. oppostu a is lateralis fattu a schina, muro a cresta.
Pilurzu , za agg. velloso, peloso. Pinnàda s. f. pinnada de tinta, o sfustura de
Pimpinella s. f. erba, salvastrella, serbastrella, Sar i" in su tinteri, impennata.
e selvastrella. -
ciole, stritolarsi. Po arrogheddu de cali si siat Pinnettedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) ca
cosa, cica. No c'ind' est pimpirina, no c'ind' pannella, capannetta, capannuccia, cappannuòla.
hat nienti, non ce nè cica. Pinnettòna s. f. accr. pinnetta manna, ca
Pinàli s. m. pezzu de sa carrada, aundi si pannone.
ponit sa sceta, lulla. - - Pinni s. m. spezia de insettu de odori malu,
Clrnice.
Pindu s. m. (t. r.) M. pindulu . -
Pindula s. f. (t. cat.) pillola. Pindulas bo Pinnica s. f. piega. Pinnica mali fatta, piega
nas po su tussi, pillole bècchiche. Pindulas de fognata. Fai is pinnicas a is pannus, affettare,
pudda, e " di ampudda, pillole di gal dar le pieghe a panni. Sa chi fait is pinnicas,
lina, e siroppo di cantina. Si narat po burla affettatrice. Po astuzia maliziosa, ragia. Usai
de is ous, e de su binu . pinnicas, usar ragia, astuzia.
Pinduledda s. f. dim. (dd pron. ingl.) pil Pinnicadùra s. f. piegatura. Pinnicadura mali
loletta . fatta, fognatura. -
regortu, raccolto, radunato. Pinnicau cun atera su tabaccu, camminetto. Su canneddu, cannella,
cosa, compiegato. -
cannello, tubo..
Pinnichedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) pie Pipài v. a. pipare.
ghetta, piegolina. Pipia s. f fanciulla, bambina. Pipia de za
Pinnixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) pen pulu, bambola, fantoccina di cenci, poppàtola,
netta, pennuzza, pennuccia. - - fantoccino, bamboccio.
Pinta s. f. pinta de sa roda de su carru, ro Pipiàda s. f fanciullaggine, puerilità, inezia,
toja. Pinta po mesura de binu, mezzetta, meta fanciullerìa, leggerezza, bambinaggine, fantoc
della. Essiri a mesu pinta. M. allirghittu de binu. ciata , frascheria, bambocciata, bambocceria.
Pintài v. a. dipignere, dipingere, pingere, pi Fai pipiadas, bamboleggiare, pargoleggiare, dare
gnore. Pintai a ollu, dipignere a olio. Pintai a in bamlinaggini, in puerilità.
triscu, dipignere a fresco sull' intonaco non Pipiedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) fanciul
asciutto. " a coloris istemperaus in aqua, letta, bambolina, pargoletta.
o in cola, dipignere a tempera, o a guazzo. Pipieddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) fanciul
Pintai a prus coloris, screziare, fare screziato. letto, bambinello, pargoletto, fanciullino, bam
Pintai a friscu in biancu e nieddu si narat de binetto.
sa pintura, chi si fait in is facciadas de is pa Pipiescu, sca "i fanciullesco, puerile, bam
lazius e cortilis, chi resistita s'aqua, sgraffiare, binesco, attoso, lezioso.
dipingere di sgraffio, o di io", Custa pin Pipinièra s. f. (t. fr. in usu) de nosaturus
tura, sgraffio, sgraffito. Pintai po donai coloris, si usat ſig. Pipiniera de vizius, semenzajo, vi
colorare, colorire, tignere con colore, vajo di vizi. fia di oziosus, seminario d'
Pintàu, da part. io
, colorato. Su be oziosi. Po tula de plantixeddas, o di erbas po
stiri ti stat pintau, ti stat meda beni, l'abito trasplantai, semenzajo, o vivajo di piante, o di
ti va dipinto. Pintau a prus coloris, screziato, semi. Gagl. Pipiniera di ous, ovaja. -
asticciuola. Pinzellu de filus de lottoni popu irastu s. m. arb. pero salvatico, peruggine;
liri figuras de metallu, grattabugia. Piretru s. m. rexini, chi benit de Levanti,
Pinzettas s. f. (t. fr.) mollette. pilatro, piretro, radice di Sant' Appollonia.
Piòtu ( o oscuru) andai a piotu a piotu, gat (Pyrethrum)
tus gattus, andar quatto quatto, catellon catel Piricciòlu s. m. acquerello, vinello:
lone, buzzicare. -
Pirichittus s. m. pl spezia de dulcis fattus de
Pipa s. f pipa. Sa giminera, aundi si ponit “pasta, ous e zucchera, zuecherini. -
Ggg
458 PIR PIS
Piricoccu s. m. arb. (De Biptzozzz bericocca) al da, gla e Pisci de S. Perdu, pesce fabbro.
bicocco, e albercocco. (Prunus armeniaca. Lin.) Su Cett. Piscis petriſicaus, pesci impietriti: ictiòliti.
fruttu, albicocca, albercocca, e in pl. albicocche, Pisci scabecciau cun ollu , pesce sott'olio. Pi
albercocche. Piricoccu comunu de pisu marigosu, sci scabecciau cun axedu, pesce marinato. Trat
albicocche comuni. (Armeniaca nucleo amaro. tau de is piscis, ictiologia. Pappadori, o meda
V. Tournefort) Piricoccu luxenti, meliàche, al ainanti de su pisci, ictiòfago.
bicocche di Portogallo. Piricoccu muscadeddu, Pisciacarzonis s. m. si narat di omini meda
albicocche muschiate. Piricoccu pisurci, o de timidu, cacacciano, finimondòne.
pisu dulci, albercocche di seme dolce, Targ. Pisciadròxu s. m. t. r. pisciatoio.
albercocche angolemºsi: (Armeniaca nucleo dulci. Pisciadùra s. f pisciatura, pisciadura. Pi
V. Duhamel.) Piricoccu de su Cramu, sa spezia sciadura de sanguni, ematuria.
rus manna de is piricoccus, albicocche pesche, Pisciài v. n. pisciare, orinare. Pisciai asuba,
Tournefort; albercocche di Germania. Targ. scompisciare. Pisciaisì appizzus, scompisciarsi .
Piriformi s. m. musculu de sa coscia simili Essiri mortu de pisciai, scompisciarsi. Pisciaisì
a unu pira, piriforme. de s'arrisu, scompisciarsi delle risa, Pisciaisì
Pirindenga s. f si narat de persona molesta, de su prexu, andare in brodetto, in broda.
mosca culaja, zecca. M. cardanca. Pisciaisì de sa paura, cacar la curatella, o co
Piringiòni s. m. pedignone. Piringioni, chi ratella. Portai a pisciai is puddas, si narat de
bessit accanta de s'unga, unghietta. Ispirin chini bolit fai totus is cosas, soffiare il naso
gionis de is manus si marant in Livornu geloni. alle galline.
(V. Monteggia Instit. Chirurg.) Pisciàju s. ra (t r.) bendidori de pisci, pe.
Pireddi s f dim. (dd pron. ingl.) peruzza. sciajolo, pescivèndolo. Franzios.
Pirotecnia s. f. arti de fai fogus artifizialis, Piscialetta s. f. pisci, paganello. Cett.
pirotecnìa. Piscialettu s. m. plantixedda fruticosa, chi te
Pirotecnicu, ca agg. pirotecnico. nit sa folla simili a sa murta, ma aspra e ter
Piròi (t. r.) M. pirastu . minada de una spina pungenti, fait su frutta
Pirologia s. f cudda parti de sa Fisica, chi arrubiu simili a su coraddu, rusco, spruneggio,
tenit po oggettu su fogu, pirologìa. º" (Ruscus Aculeatus Linn.)
- Piromanti s. m. chi esercitat sa piromanzia, usciamentu s. m. pisciamento.
piromante. Pisciaràda s. f pisciata, orinata.
Piromanzia s. f. (T. G.) indovinazioni po via Pisciàu, da part. pisciato. Pisciau de s'arrisu,
de su fogu, piromanzìa. scompisciato delle risa. Pisciau de paura, che
Pirometru s. m. (T. de sa Fisica) strum. chi ha cacato la curatella. Pisciau de su presu,
serbit a mesurai s'attividadi de su fogu in is andato in broda. Pisciau appizzus, scompisciato.
metallus e aterus solidus, piròmetro. Piscina s. f. (t lat. ) conserva d'acqua, pi
Pirricchiu s. m pei de versu cumpostu de scina. Piscina di aqua, " acqua sta
duas sillabas brevis, pirricchio. gnante. Piscina di aqua cun ludu, belletta, mel
Pirroniàuu, na agg. de sa setta de Pirroni, ma. Campu plenu de piscinas, campo belles
pirroniano, pirronico, pirronio. toso. Lastr.
Pirronismu s. m. su sighiri sa filosofia de Pisciòni s. m. piscioni de sa camba, polpae
Pirroni, pirronismo. cio, polpa della gamba.
Pirronista s. m. seguaci de Pirroni, pirronista. Piscipisci s. m. t. de is pipius candu bolint
Pisca s. f pesca, pescagione, pescata, retata, orinai: fai su pisci pisci, orinare, far la piscia.
Atratta di pesce. Piscireddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) pe
Piscàda s. f. M. pisca. -
sciarello, pesciatello, pesciolino, pesciuolo, pe
Piscadòra s. f. pescatrice. Po piscadora di scatello, pescetto. Piscizeddu minudu fluviali
ua de gisterra, o funtana attingitrice. nasciu de pagu , avanotto.
Piscadoreddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) Piseddu s. m. (dd pron. ingl.) planta legu
pescatorello. minosa, cicerchia. (Lathyrus sativa Lin.) la
Piscadòri s. m. pescatore. Sicilia si narat dente di vecchia.
Piscadùra s. f. M. pisca. Pisili agg fischidu, delicau a is chirighitas,
Piscài v. a pescare. Piscai aqua, attignere, sensibile al solletico. M. fischidu.
attingere acqua. Piscai po pigai, o acciappai, Pisittu, tta (t. r.) P. muscittu, tta.
acchiappare. -
Pispanti s. m. volat. panterana. Cett. Pis
Piscamentu s. m. pescagione, pesca. Pisca panti de campu, pispola. Po imbriaghera. M.
mentu di aqua, attignimento d'acqua. mardina.
Piscatòriu, ria agg. pescatorio, pescareccio. Pispis ) s. m. pissi pissi. Po su fueddai in
Piscàu s. m. pescagione. Pispisu / boxi bascia a s'origa, bisbiglio, pis
Piscàu, da part. pescato. Trattendu de pigai piglio, susurro, sufolamento. Pissi pissi boxi
aqua de funtana, attinto . -
de is rundilis, pispissare.
Piscaziòni s. f. pescagione. M. pisca. Pispisadòri v. m. bisbigliatore. -
Piscedda s. f. (t. r.) piscedda de casu. M. Pispisài v. n. (t. r.) po su fueddai a s origa
pezza. Fattu a piscedda. M. panissa. in boxi bascia, bisbigliare, parlottare, cinguet
Pisceddittu s. m. dim. (dd pron. ingl.) t. r. tare, susurrare, sufolare, favellare all' orecchio,
pisceddittu de casu. M. pezzitta. pispissare, far pissi pissi. Po su schiliai, chi
Pischèra s. f. peschiera. faint is pilloneddus no ancora impinnius, pis
Pischeria s. f logu de bendiri su pisci, pescheria. pissare.
Pischiliàu, da agg. allirghittu de binu , cot Pispisalla s. f. (t. r.) arrogheddus minudissimus
ticcio, brillo. de linna, de palla, de fenu siccau e similis ”
Pisci s. m. pesce. Pisci de spada, pesce spa minuzzaglia, quantità di bruscoli, di miniezzoli.
PIS PIS 439
unu pagu, soppesto. Sali pistau, sal trito. Pittagorista s. m. seguaci de Pittagora, pit
Pistiddàu s. m. t. r. M. ziddinis. tagorista. -
giore. Pizzianti ſemina, ortica minore. V. Targ. Plagia s. m. (t. de s'usu) delittu de su
fianti de fibbia, ardiglione. Boscu de piz plagiariu in primu signif plagio. Delittu de su
sianti, orticheto. Arropai cun pizzianti, orti plagiariu in su seguudu signif plagio.
cheggiare, Plana s. f. (t. " strum. de ferru de is
Pizzianti v. agg. pizzicante. Maistus de linna po allisai su linnanini, pialla.
Pizziàu, da part. mordicato, scottato. Plana cun tagliu a mesu circu po fai gurnisas
Pizzicorradori, ra v. m. e f. litigatore, triee, tundas, bastone. Plana grussa, piallone. Plana
accattabrighe, brigatore. de fogliu de paperi, facciata d un foglio, pa
Pizzicorrài v. n. (t. r.) litigare, contrastare, gina. Su cippu, ceppo della pialla.
contendere, gareggiare. Planàda s. f una tirada de plana, piallata.
Pizzicorrùu, da part (t. r.) litigato, contra - Planadùra s f M. applanamentu.
stato, gareggiato. Plancia s. f. (t. sp.) piastra, lamina. Plan
Pizzicorreddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) M. cia de ferra, lastra di ferro. Plancia de su ponti
comparacertus. Po pizzicorreddu de pani, orº de una tancadura, balzana del castello. Plancia
ticciuzzo, orlicciuzzino di pane . - de ferru in fundu de sa giminera, frontone
Pizzicorru s. m. pizzicorru de pani, orliccio del cammino. -
di pane. Planciadòra s. f femina capaci de ſai beni is
izzigàda s. f. (t. r.) M. purzada. pimuicas a pulanias e cosas similis, affettatrice.
Pizziori s. m. cuociore, bruciore, frizzo. Planciài v. a. (t. sp.) si usat propriamenti
Pizziori, chi lassat su scraffiri meda, cocimento, po distendiri sa biancheria cun is ferrus calentis,
- cociore, cuocimento, frizzamento. distendere, stirare la biancheria colla cucchiaia,
Pizziòsu, sa agg. frizzante, mordicante. Po dar la salda alla biancherìa. Planciai is costu
piccanti, sappiente. Casu pizziosu, cacio sap ras, spianare le rosture. -
piente, piccante, che ha acuto sapore. Planciau, da part. disteso, stirato, incartato,
Pizzireddus s. m. pl dim. (dd pron. ingl.) che ha avuto la salda .
mollette . -
Plancixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) la
Pizziris s. m.pl. molle, molla, e in pl molli. stretta, lastruccia.
Pizzu s. m. (t. r.) su biccu de is pillonis, - Planèri, ra agg. piano, piatto. Platu planeri,
lecco. M. biccù. Pizzus marant aucora a is bic tondo piano. M. ciattu.
cus de una corona, becchetti, merli di una co Planèta s. m. pianeta, stella errante.
rona. Cocòi de pizzus, pane fatto a merli. Fig. Planetàriu, ria agg. planetario.
po atrevimentu, o prontesa. Segai su pizzu a Plangidòri, ra v. m. e f. piangitore, trice,
unu, reprimere l'arditezza, l'altrui baldanza. piagnitore, piangente, " nolente, belone -
Pizzudeddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) Plàngiri v. a. (t. lat.) teniri cumpassioni,
atrevideddu, baldanzosetto, audacetto. compiagnere, deplorare, compiangere, aver com
Pizzùdu s. m. (t. r.) M. pizzèri. passione, entrar a parte dell'altrui male. Plan
Pizzudu, da agg. atreviti, baldanzoso. Po giri simplementi v. n. lagrimare, piangere, pia
prontudu, vivace. M. atreviu . -
gnere, compiangere, dolersi. Plangiri liggera
Pizzulàu, da agg. (t. r.) Pizzulàu de binu, menti, gemere. Plangiri trattendu de pipius,
allirghittu, brillo, alquanto cotticcio. vagire, piangolare, piagnucolare, Plangiri de
Placa s. f. (t. fr.) piastra. Placa de Plata, nou, soprappiagnere, pianger di nuovo. Plan
spranga d'argento. Cintura adornada de placas, giri a lagrimas buddidas, piagnere dirottamente,
cintola sprangata. Placa de sa spada, coccia a caldi occhi, Su bistiti ddi plangit appizzus,
della spada. dd' arrùit mali, il vestito gli piagne indosso.
Placàbili agg. placabile. Planimetria s. f. (T. Geom.) arti de mesu
Placabilmenti avv. placabilmente. rai po larghesa e lunghesa, planimetria.
PLA PLA 44 I
Pianisſèriu s. m. (T. Matem.) sfera descritta nata, spianato, spiano. Planu po superficie,
in planu, planisferio. suolo, superficie. Planu po planura, piano,
pi dºllaro -
lanixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) plani - -
giata. Plantas po semini, matricini. Lastr. Sa Plata s f (t. sp.) argento. Plata battia,
lanta hat pigau, cumenzat a bogai, la pianta argento battuto, coniato, monetato. Plata mar
ha gettato radici, comincia a barbicare, a ger cada, argento di coppella. Minerali de plata,
mogliare, ha appigliato. Limpiai una planta argentiera, miniera d' argento. Scoria de sa
de is ramus inutilis, e siccaus, dibruscare. plata redusia in medicamentu, elcisma. Plata
Planta de sa manu, palma della mano. Planta de mala liga, argento di bassa lega, biglione.
de su pei, suolo, pianta del piè. Planta deter Plàtanu s. m. platano.
renu de domu ec suolo, Planta po spaziu de Platèa s. f sa parti prus bascia de su teatru,
terrenu po fai edifiziu, Cresia ec. pianta. Trat
"ièri s.
tendu de fabbricas idraulicas, o militaris, area.
Planta de sigillu, o de medaglia, area. Fai Plateria s. f. "iºntajo,
m. ( t. s
ini de pla
argentario .
una cosa de planta, o de principia, fare una tus, piatteria, assortimento di piatti :
cosa di pianta. Fai planta espress. rust. cumenzai Platìgliu s. m. piattello, piattino. Plàtigliu de
a asciuttai is camminus umidus e ludosus, ras lantia, piattello di . Platigliu de cic
sodarsi, farsi sodo. Is camminus hanti postu chera, scodellino di tazza da caffè, scodellino
lanta, le strade son rassodate. da chicchera.
Plantàbili agg. piantabile. Platixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) piat
Plantadùra s. f. piantagione, piantata, posta, tello, piattino.
piantazione. Platonicamenti avv. platonicamente.
- Plantài v. a. (t. sp.) piantare. Plantai a fossu, Platònicu, ca agg. platonico.
piantare a buca. Lastr. Plantai a bingia. M. Platonismu s. m. dottrina de Platoni, pla
bingia. Plantai " metaf mai faulas, pian tonismo.
tare, ficcar carote, dar baggiàne, o panzàne. Platu s. m. piatto, tondo. Platu planeri, on
Plantai po abbandonai una cosa, piantare. Plan do piatto o piano. Platu cupudu, tondo, o
taisì a. p. piantarsi, impiantarsi, fermarsi, piatto fondoluto, cupo. Platu de balanza, coppa,
stabilirsi. f" della bilancia. Platu mannu, piattone .
Plantamentu s. m. piantamento. latu, chi si portat ananti pappendu, tondino ,
Plantàu, da part. piantato. Platu po poniri sa frutta, fruttiera. Targ Pla
Plantaziònis f piantagione, piantazione. tus ovaus, piatti ovati, tondi, tondini. Platu
Plantèdu s. m. M. plantazioni. o vasu po arregolliri su grassu de s' arrustu,
Plantella s. f plantella de sabata, tramezzo. " leccarda. Platu de figura ovali, o pa
Plantèri s. m. (t. sp.) terrenu plantau a arburis, angana, fiamminga. Platu stampau po scolai
slircio. -
xeri po cumplaziri. M. -
làxiu, xia part. piaciuto, aggradito. Pletài v. n. (t sp..) litigare, piatire, con
Plazza s. f. piazza. Plazza, aundi si bendit trastare, contendere, disputare. Meſi a si cum
sa birdura, piazza olitoria. Fai plazza, donai poniri , che pletai, meglio un magro accordo,
logu de passai, aprire la via , far ala, allar che una grassa sentenza. -
garsi, lasciar passare. Plazza o camminera de Pletàu , da part. litigato, disputato, conteso,
contrastato. - .
bingia, androne, viottola. Pigai sa plazza de - -- -
Plebàglia s. f plebaglia. Guvernu de sa ple Pletu s. m. (t. sp.) lite, litigio, litigamento,
baglia, oclocrazìa. contesa, disputa, controversia, dissensione, di
lebanàtu s. m. dignidadi de su Plebanu, scordia, rissa, piato. Moviri pletu, muover lite.
piovanato. - Plèura s. f. (T. Anatom.) membrana, chi
Plebaneddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) pio cobèrit internamenti su coru, is pulmonis, e is
vanello. -
idiotismo. º , -
Pleuritide s f M. pleurisìa.
Plebèiu , ia . plebejo, plebeo. -
Pſiades s f pl. is setti streglias, chi si bint
pi " " i" plebeizzare. intre su Tauru , e s' Ariete, Plìade, Jadi,
Plebèu, ea agg. M. plebeju . . Gallinelle. --
Plebis. f sa parti ignobili de su populu, plebe. Plica s. f. (T. Med.) maladìa, chi plenit de
Plebiscitu s. m. decretu pubblicau de sa plebi, sanguni sa parti vacua de is pilus, plica.
comenti usànta is Romanus, plebiscito. Plicu s. m. cantidadi de litteras compiegadas
Plena s. f subrabbundanzia di aqua in is flu
-
una damigiana manomessa. Pleniri su stamini, Pneumatologia s. f. (T. Gr. Didasc.) trattau
tessere, riempiere la tela. de is entis, e sustanzias ispiritualis, pneuma
Plenitùdini s. f. plenitudine, ienezza. tologìa.
Plenixeddu, dda agg. dim. dd pron. ingl.) Pneumatòsi s. f. (T. Med.) unfladura desto
pienotto. gumu causada de flatu, pneumatosi.
Plenu s. m. pieno, pienezza. Pneumònicu, ca agg chi appartenita su pul
Plenu, ma part. empito, riempiuto, empiuto. moni, pneumònico. -
Po vasu plenu finzas a bucca, abboccato. Po Po prep. per. Pochi, acciò, acciocchè, affin
sazzau, empito fino a gola. chè. Po cussu, perciò. Po cussuchì, perciocchè.
Plenu, na agg. pieno, ripieno. Plenu troppu, Poàgra s. f. M. podagra, -
autorevole. -
Polizzedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) poliz menti, dar attenzione, dar retta, por mcnte.
zetta, polizzina, polizzino. Poniri dita, Qſferire all'incanto. Poniri duas
Polleria s. f. (t. de s usu) logu, aundi si cosis, chi si tocchint appàri, metter due cose a
bendint is puddas, e caboniscus, polleria. contatto. Poniri in puntu, apparecchiare, met
Pòllici s. m. su didu grussu de sa manu, pollice. ter in ordine. Poniri in bar.tggia, contendere
Polluinnentu s. m. polluzione, corrompimen Poniri faccili, porre marca d'ignominia. Po
to, corruzione, contaminazione, violamento. Po niri a stimu, metter all estimo, valutare. Po
svirginamentu . M. miri a parti, mettere in còrbona, metter da parte.
Polluri v. a. corrompere, contaminare, in Poniri in conca una cosa a unu, cacciare in
ſettare, violare. Polluirisi n. p. contaminarsi, capo una cosa ad uno. No poniri menti a ni
orrompersi. Po svirginai. M. Po profanai. M. sciunu, non dar retta ad alcuno. Poniri po
Pollulu, da part polluto, corrotto, contani avvesai, avvezzare, assuefare. Poniri is papi
nato, violato, infettato. Po svirginau. M. Po gliotus a is pilus, far le carte. Ponirisì in nesu,
profanau. M. frammettersi. Ponirisì a operai, accingersi, ae
Polluziòni s. f. polluzione. Polluzioni procu cignersi, mettersi a fare. Ponirisì sa bestepeddi
rada cun is manus, onanismo. M. manstuprazioni. impellicciarsi. Ponirisì in puntu, apparecchiare
Polu s. m. polo. Polu articu, è settentriona si, mettersi in ordine. i" po avvesaisi,
li, polo artico. Polu antarticu, o meridionali, avvezzarsi, assuefarsi.
oppostu a s' articu , polo antartico. Ponixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) pa
Pomentu s. m. (t. r.) pavimento. Pomentu voncello, pavoncino, pagoncello.
a sa mosaica, pavimento scaccato. Ponsò s. m. (t. fr.) spezia de colori simili a
Pòmici s. f perda tosca , pòmice. su fogu. M. arrubiu.
Pompa s. f pompa. - Ponti s. m. ponte. Sa superficie de s'arcu de
Pompiài v. a. (t. r.) M. aguantai. - unu ponti de sa parti di asutta, imbotte. Ponti
Pomposamenti avv. pomposamente, magni cumpostu de duus battèus mannus cobertu de
ficamente. taulas comenti sunt in is bagnèras, pontone -
Pomposidàdi s. f. pomposità, pompa, ma Ponti fattu a arcu po passai de una domu a
gnificenza. s atera, cavalcavia. Ponti de is istrumentus de
Pompòsu, sa agg. pomposo . corda, capotasto. Ponti de relogiu, o de tan
pi avv. ponderatamente, consi cadura, castello. Ponti po fai muru, ponte per
deratamente, maturamente . mtirare. Is pignònis po fai su ponti, abetelle,
Ponderài v. a. esaminai beni una cosa, pon stili. Is traversas chi si unint a is pignonis,
derare, bilanciare, bilicare, esaminare, con ascialòni. Ponti levadizzu, ponte levatoio. Ponti
siderare. -
de linna po accomodai zim rius, grillo.
Ponderàu , da part. esaminau, ponderato, Ponti avv. in ponti miu, in ponti tuu, in
bilicato, bilanciato, esaminato, considerato. " de issu, in mia, in tua vece, in vece di
Ponderaziòni s. f considerazioni seria, pon ui, in cambio, in luogo.
derazione . -
racea.) Po spezia de conchiglia, univalve, uni rum Linn.) Porru de campu, o aresti, por
valvo, porcellana. Po spezia de terra arrubia randello, porro salvatico. Pappai fattu de porru,
po usu de fabbricai, pozzolana. Po spezia de o cun porru, porrata : Porrus po similit. si
terra cumposta, de sa quali si fait terraglia fini, narant is escrescenzias duras, chi bessint in is
porcellana. didus, verruca, porri. Po certus neus, chi
Porceddanas s. f pl. maladia, scrofole, ortantis fruttas, porri, bitorzoli. Porru figu
scrofe, struma. fi Chirurg.) tumori, chi taliorta bessit in is
Porceddedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) por murenas, porro fico. » Nota. Il porro secondo
cedletta. -
mustela s'intendit su schinali cun is costas già Portabòxi s. m. trumba parlanti, tromba sten
spruppadas, costereccio. Su filettu, filetto, porso. terofònica, o parlante.
ortàda s. l' portada de platus, o de mesa,
(V. Alber alla voc. fr. filet.) Figau de porcu
cun sa mappa, fegatello. Sa na pa, rete. i" portato, recata di piatti, servito, messo. Por
de porcu frisca e toccada de sali, misalta. Toc tada de mesu intre una portada e atera, tra
cai de sali sa pezza de porcu, misaltare, far messo. Portada de fruttas, messo di frutte. Por
misalta. Carri sàpida de su porcu, glandula tada de linnamini, traino di legname.
pancreatica. Su sumini, sugna, sugnaccio. Portadòra s. f portatrice.
Porcu meda grassu , porco quartato. Porcu Portadòri s. m. latore, portatore. Portadori
crastau , majale. Porcu collidu , verro. Porcu de cuaddus curridoris, barberesco.
de mari, pisci, centrina, pesce porco. Porcu i Portadiura s. f portatura.
si narat a unu po ingiuria; ses unu porcu, sei Portafògliu s. m. (t. de s'usu) portafogli,
cartella.
un porco, un porcaccio. Operai de porcu, por
cheggiare, farla da porco. De porcu agg. por Portài v. a. portare. Portai unu cuaddu a
chereccio. Accorradroxu de porcus, porcile. tira ma a passu a passu, passeggiare un caval
Porfia s. f. (t. sp.) perfidia, ostinazione. A lo. Portai a spassiu, menare a diporto, Portai
porfia avv. a gara. a trainu o a tragu, trainare. Portai po con
Porfiài v. n. (t. sp.) perfidiare, ostinarsi. dusiri , condurre, menare, guidare, scortare,
Porfidia s. f. M. porfia essere scorta. Portai is animalis a sa pastura,
Porfidiài M porfiai. condurre gli animali al pascolo. Portai a sal
Porfidiàu, da part. ostinato, incaponito. vamentu , condurre a bene, a salvamento. Por
Porfidiòsu, sa agg. perfidioso, garoso, osti tai una faina a sa perfezioni, condurre un la
nato, provàno, caparbio. voro a perfezione, perfezionarlo, condurlo ad
Pòrfidu s. m. marmuri durissimu de colori effetto. Portai cun sei, condurre seco. Po ap
arrubiu cun piticas mancias biancas, porfido, ortai, apportare, portare, recare, arrecare.
marmo di color rosso con minuti schizzi l" notizia, arrecar notizia. Po supportai .
bianchi . M. Portaisì v. r. condursi. Po regulaisì, con
Porixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) poretto. dursi, regolarsi, comportarsi. Portaisì beni o
Porosidàdi s. f porosità , mali in su trattai, comportarsi bene o male nel
Poròsu, sa agg. poroso, pien di pori, trattare. Portaisì a unu logu, portarsi, recarsi
; Porru s. m. agrumini de su generu de is ci ad un luogo. Po presentaisi, portaisì a sa pre
buddas, porro, porretta, porrina. (Allium Por senzia, presentarsi, conduri ". presenza.
446, PORT POS
Portixedda s. f dim (dd pron. ingl.) porti purazioni, vomica, postema suppurata. -
Prapàli s. m. (de "i cat.) strum. de fer Precipitosamenti avv. precipitosamente, a sca
ru de piccaperd. barra, o stanghitta de ferru po vezzacollo, straboccatamente.
usu de moviri e sullevai pesus ec. lieva di ferro, Precipitòsu, sa agg. precipitoso, pericoloso.
o manovella di ferro. Po inconsiderau, inconsiderato, precipitoso.
Prapallissu, e prapellissu s. m. M. rocchettu. Precipiziu s. m. precipizio, dirupo, dirupato,
Prapedda s. f. (t. r.) palpèbra, Isprapeddas scoscio, discosceso, strabocco, trabocco, balza.
de is ogus, le palpèbre degli occhi. Po terrenu chi sfossònat meda, frana. Po
- " avv. chi si usat cun su verbu an fossu meda profundu, catraffosso. Po logu
dai. Andai a prapponis, o a s apprapidu, an impraticabili, burrone, l'orrone : Precipiziu
dar tastoni. M. andai. profundu, o sdorroccu, borro , botro . Pre
Pratica s. f. pratica. Pigai pratica, imprati cipiziu de montagna, cinghio, balza di
chirsi, pigliar pratica di una cosa. Pratica se montagna.
creta, trama secreta. Poniri in pratica, porre Precisamenti avv. precisamente, succintamente,
in pratica, praticare. Donai o negai pratica, distintamente.
dare, o negar pratica, Po amicizia, pratica, Pecisiònis f precisione, distinzione, esattezza.
amicizia, conversazione. . Pregsu, sa agg. preciso, distinto. Po neces
Praticabili agg. praticabile. sariu, necessario, rilevante.
H h h 2
4 18 PRE PRE
Prederissa s. f. (t. r.) polverìo. M. oraganu. Prefumài, preſumau, prefumu. M. profumai ec.
Predestinài v. a. predestinare, prevedere. Pregadòri v. m. pregatore.
Predestinàu s. m. Predestinato, Eletto. Pregadoria s. f preghiera, deprecazione, ora
Predestinàu, da part. predestinato. zione, prece, prego. - -
Preposiziòni s. f preposizione.
Preminènzia s. f preminenza, prelazione, mag Prepòsteru, ra agg. prepostero.
gioranza, preeminenza. Prepostu s. m. preposto.
Prèmiri v. a. importai, premere, importare, Prepostu, sta part preposto.
attenere, esser a cuore. Premiri po pigiai, e Prepotenti v. agg. prepotente.
spremiri. M. Prepotènzia s. f prepotenza.
Premissa s. f. (T. Logic. in usu) premessa. Prepùziu s. m. prepuzio.
Prèmiu s. m. premio, guiderdone, ricompen Prerogativa s. f prerogativa,privilegio, esenzione.
sa, rimunerazione. Presa s. f acquistu fattu cun violenzia, presa,
Prèmiu, ia part premuto, preda. Fai presa, predare. Presa de mexina,
Premoniziòni s. f. premonizione. presa di medicina. Presa di ou cun brodu,
Premùra s. f. (t. de s'usu) premura, cura. cordiale. Presa po cattura. M.
Premurosamenti avv. premurosamente. Presàgiu s. m. indovinamentu, presagio, in
Premuròsu , sa "i premuroso. dovinanento.
Prenciai (t. b.) M. planciai, Presàgu s. m. indovinu, presago, indovino.
Prenda s. f. (t. sp.) pegno. Poniri is bestiris Prèshita s. m. (T. Didasc.) i bit confu
in prenda, mandare i vestiti a leggere, impe samenti di accanta, e distintamenti de largu,
gnarli. Donai o pigai in prenda, pignorare, prèsbita.
dare o prender in pegno. Prenda mia stimada, Presbiteràli agg. (t de s usu) presbiterale.
gioja mia . Presbiteràtu s. m. Sacerdoziu, presbiterato.
Prèniri, prenu ec M. pleniri ec, Presbitèriu s. m. presbiterio.
Prenza s. f. (t. sp.) strettojo. Prenza de bi Presciènzia s. f prescienza.
nu, strettojo dell' uve, torchio di vino. Su ca Prescindiri v. n. (t de s'usu) prescindere.
nali, aundi passat su mustu, doccione. ls vias Prescitu s. m. (t. de s'usu) prescito, dan
tantu de su mascu o siat fusu, che de sa fe nato , reprobo.
mina, spire, vermi. Sa femina, o siat su cavu, Prescriri v. a. in sensu de limitai, ordinai,
chi arricit su mascu, o siat fusu, madrevite, stablessiri, preserivere, ordinare, stabilire, li
femina, o cavo della vite. Sa manuella, o siat mitare, rinchiudere. Po acqòistai dominiu v.
sa maniga, cun sa quali si stringit, manovella. n. prescrivere, acquistare dominio per prescrizione.
Binu de prenza, vin di torchio. Prenza di olia, Prescrittu s. m. (t, de s'usu) prescritto, leg
frantoio, infrantojo, strettojo. Prenza po sop ge, precetto, comando. -
Presèpiu s. m.presepio, presèpe. Po grutta dena Prestàu , da part prestato, dato in prestito.
scimentu, capannuccia. Pipius de presepiu, cìttoli. Bistiri prestau, veste accattata. Po " pre
Preservài v. a. preservare, conservare, di stato, ceduto, piegato, allentato. Po pigati a
fendere. prestidu, accattato. -
sidiu, presidiare, munire, guernire di presi (l10 . Prestigiu s. m. (t. de s'usu) incantu, prestigio.
Presidiàu, da part. presidiato, guernito di Prestu avv. presto, tosto, subito, prestamente.
Presumenti v. agg. presumente.
presidio:
Presidiriv. n. presiedere, presedere, soprastare, Presumibili agg. presumibile.
soprantendere. Presumidamenti avv. presuntuosamente.
Presidiu s. m. presidio, guernigione. Presumideddu, dda agg dim. (dd pron. ingl.)
Presixedda s. ſ" (dd pron. ingl.) presa presuntuosello, presuntuosetto, saccentino, arro
pitica, preserella. gantuccio, saccentuzzo.
Presonèri s. m. (t. sp.) prigione, carcerato, Presumidòri v. m. presumitore, prosumitore.
prigioniero. - - -
Presùmiri v. n. presumere, prosumere, arro
Presòni s. m. (t cat.) prigione, il carcere, garsi. Presumiri troppu, allacciarsela. Po pre
la carcere, e in pl. le carceri. Pigai a presoni, supponiri, presumere, immaginare, presupporre.
carcerare, incarcerare, cattivare. Bogai de pre Presùmiu, ia part. presunto, presupposto.
soni, scarcerare, sprigionare, cavar di prigione. Presumiu, da agg presuntuoso, arrogante,
saccente .
Presoni strintu, e oscuru, carbonaja. -
Pressanti v. agg. (t. de s' usu) incalzanti, Presuntuosamenti avv. (t. de s'usu) presun
pressante. tuosamente, -
Pressi s. f. (t. cat.) fretta, prestezza, affret Presuntuoseddu , dda agg. dim. (dd pron.
tamento, celerità, velocità. Andai de pressi, ingl.) M. presumideddu .
andare difilatamente, difilato, andare sparvierato. Presuntuosidàdi s. f presuntuosità.
Fai una cosa depressi, in furia, squaccherare, Presuntuòsu, sa agg. M. presumiu agg.
fare una cosa frettolosamente, in furia, alla ri Presunziòni s. f presunzione, saccenteria,
cisa. Fattu de pressi, in furia, squaccherato -
salamistrerìa, soffioneria.
Poniri pressi a unu, sollecitarlo. Teniri pressi, Presuppòniri v. n. presupporre, supporre.
aver fretta. De pressi, avv. in fretta, con fretta, Presupposiziòni s. f. (t de s'usu) presup
frettolosamente, acceleratamente. Pressis pressis, posizione. -
Prevalèssiri v. n. (t. sp.) prevalere, eccedere, Primau, da part.. crucciato, corrucciato, sde
sorpassare, sopravanzare. gnato, indispettito, imbronciato, imbruschifo, in
Prevalèssiu , ia part prevaluto. grugnato. In forza di agg corruccioso, sdegnoso,
- Prevàliri. M. prevalessiri. - -
cruccioso ,
- v
i
Prevàliu, ia part, prevaluto. - - Primavèra s f (t. de s'usu) M. berauu .
Prevaricadòri, rav. m. e f. prevaricatore, trice, Primazia s. f. (t de s'usa) dignidad de su
contravventore, violatore. - prinate, primazia.
- Prevaricài v. n. mancai a sa lei, a sa pro - Primaziali agg (t de s usu) primaziale.
pria obbligazioni, contravvenire, contraffare, Primèra s I Spezia de giogu de cartas, pri
mancare alla legge, alla propria obbligazione, miera, ronfa . -
"" pervertirsi, prevaricare, depravarsi. Primeranti agg. chi giogat a primera, pri
mierante.
revaricamentu s. m. prevaricantento, tras - -
itivamente . . “
Primºgenitu s. m. (t. de s'usu) primogenito,
Prevenziòni s. f prevenzione. primo figliuolo. - -
vedimento. º
-
priapismo. -
Pingiu, ia agg gravido, da, pregno, pregua,
Prima s. f corruccio, cruccio, sdegno, col pregnante. Femina pringia, donna incinta, gra
lera, stizza. Po sa prima ora canonica, prima. vida, gravidata. Beniri pringia, inciguere, ingra
Prima corda de violinu , cantino. vidare, ingrossare, divenir gravida, incinta.
Primài v. a. crucciare, far adirare. Primaisì Essiri pringia finas a bucca, o de in ora in ora,
n. p. corrucciarsi, crucciarsi, sdegnarsi, indi essere col corpo a gola, avere il corpo a gola.
spettirsi, adirarsi, stizzirsi, pigliar broncio, Non beniri pringia, rimaner soda. Eguas, baccas,
imbronciare, imbruschire, ingrognare. chi non benint pringius, chi no concebint, cavalle,
Primajòla s f femina de primu partu, donna, vacche sode. Po unflau, gonfio. Paraula pringia,
che ha partorito una sola volta. parola gonfia. Muru pringiu, muro che pende,
Priitàriu, ria agg primario. che fa corpo. Franzios. -
tirato a lungo.
Privativu, va agg. privativo . Procrastinazioni s. f procrastinazione.
Privàu , da part privato. Po occultu, priva Procreai v. a. (t. de s'usu) procreare, ge
nerare.
to, nascosto, occulto. In privau avv. in privato. -
Produttu s. m. (t. de s'usu) prodotto. Pròfugu, ga agg (t. de s'usu) fuggitivu, pro
Produziòni s. f. (t. de s' usu) produzione. fugo, fuggiasco, ramingo, errabondo, fuggitivo.
Proemài v. a. (t de s'usu) ſi preambulus, Profumài v. a. donai, o spirai odori de pro
proemiare, preambolare. fumu, fai odoriferu, profumare, dare buon odore,
Proemiali agg. (t. de s'usu) proemiale. far odoroso, far profumo, immoscadare. Po
Proèmiu s. m. (t. de s'usu) proemio, pre
ambolo.
º" a su fumu, suffumicare, suffumigare.
-
rofumamentu s. m. profumamento.
Proèsa s. f. (t. sp.) M. prodesa. Profumàu, da part. profumato. Po espostu
Profanadòri v. m. profanatore. a su fumu, suffumigato.
Profanài v. a. i" , violare, dissagrare.
Profanamenti avv. profanamente. i
Profumèra s. f vasu, in su quali si fait su
profumu, profumiera.
Profanamentu s. m. profanamento, violazione Profumu s. m. profumo, odor soave. Po su
di cosa sacra. pigai su fumu de cosas odoriferas po delizia o
Profanàu, da part. profanato, dissagrato. po maladia, profumo, suffumicazione, suffumi
Profanaziòni s. f profanazione, violazione di
COsa Sacra .
camento, i" -
sioni religiosa, profession religiosa. Professioni Profundàu, ada parti profondato, affondato.
de fidi, in materia de religioni, profession Profundau de nou, affondato di nuovo.
di fede. - Profundaziòni s. f profondazione.
Professòri s. m. professore. Profundidàdi s. f profondità, concavità, ca
Professu s. m. si narat de is religiosus, chi cità, cavernosità, concavo, cupezza, cupo.
hanti professau abidu, professo. Profundidàdi di aqua, fondo, cupezza d'acqua.
Profeta s. m. profeta, Profundu s. m. profondo, profondità, fondo.
Profetài, profetàu. M. profetizzai. Abbasciai a su prus profundu, adimare. Abba
Profetàli agg. (t. de s'usu) profetale. sciaisì a su prus profundu, adimarsi, scendere
Profetessa s. f profetessa. ad imo.
Profeticamenti avv. profeticamente. Profundu, da agg. profondo, còncavo, cupo,
Proſèticu, ca agg. profetico. cavernoso, cavo. Sonnu profundu, sonno alto,
Profetizzài v. a profetizzare, profetare, pre profondo,
dire, profeteggiare. rofundu avv. profondamente.
Profetizzanti v. agg. profetizzante, profetante. Profusamenti avv. (t. de s'usu) profusamen
Profetizzàu, da part. profetizzato, profetato. ae, prodigamente.
Profettài, profettàu. M. profittai. Profusiòni s. f. (t. de s'usu) estrema abbum
- Profettiziu, zia agg trattendu de peculiu, o danzia, profusione..
doda, chi provvènit de babbu, o di ateru ascen Progettài v. a. progettare, far progetto.
denti, profettizio. Progettàu, da part. .",
Profettosamenti avv. profittevolmente. Progettu s. m. (t. de s' usu) progetto, prof
Profettòsu, sa agg. profittevole, sustanzievole, ferta, oblazione, negozio.
avvantaggioso. -, Programma s. m. (t. de s' usu) avvisu, pro
Profettu s. m. profitto, utile, guadagno, dº gramma, avviso al pubblico.
vantaggio, giovamento, vantaggio, progresso, Progressioni s. f. (t. de s'usu) progressione.
costrutto, Genti de profettu, gente di vaglia. Progressivamenti avv. progressivamente.
Profezia s. f. profezia. Progressivu, va agg. (t. de s'usu) progressivo.
Proficienti agg. e taliorta sust si narat de Progressu s. m. (t des usu) progresso, avan
chini s'incamminat a sa pcrfezioni, proficiente. zamento, processo, profitto.
Profilài, e profilài v. a. (t. de s'usu) profi Proi s. m. prò. M. prò.
lare, proſfilare. -
- Proibenti v. agg. proibente.
Profilàu, da part. profilato. Proibidòri ra v. m. e f. proibitore, trice.
Profilu s. m. (t. de s'usu) profilo. a Proibiri v. a. proibire, vietare, inibire, divie
Profittabili agg profittabile, fruttuoso. -
tare, interdire, contendere, disdire.
Profittài v. n. profittare, far profitto, progresso, Proibitivu, va agg. proibitivo.
acquistare, guadagnare, avanzarsi. Proibiu, da part. proibìto, vietato, inilito,
rofittàu, da part. acquistato, guadagnato, divietato, conteso. Essiri proibiu, esser proibito,
avanzato. aver contraddivieto.
Profluviu s. m. (t de s'usu) si narat de is Proibiziòni s. f proibizione, inibitoria, inibi
umoris de su corpus, profluvio, tralocco: Pro zione, divieto, contraddivieto.
fluviu de sanguni, profluvio di sangue. Po ab Proidùra s. f. piovitura,
bundanzia de paraulas, profluvio, al bondanza Proinòsu, sa agg. piovoso, acquazzoso, pio
di parole. ºggeroso, Praggioso. - -
I i i
454 PRO PRO
Pronosticaziòni s. f pronosticazione.
lus, prolifico. Pronòsticu s. m., pronostico, antivedimento,
Prolissatnenti avv. (t. de s'usu) longamenti, "" presagio, indovinamento.
rolissamente, distesamente. -
Prontamenii avv. prontamente, speditamente,
Prolissidàdi s. f prolissità, lunghezza. diviatamente. - -
Prumiscuamenti
mente, avv. (t. de s'usu)
confusamente. s',
promiscua Prontu s. m. (t. r.) vivacidadi, vivacità, fer
videzza, vivezza di spirito. Po atrevimentu ,
Promiscuti , cua agg. (t des usu) promi ardire, audacia. Segai su prontu, reprimer
scao, indistinto, confuso. -
l'audacia .
promissa s. f promessa, convenzione, conve Prontudamenti avv. M. atrevidamenti.
nenza, convenente. Manteniri promissa, atten Prontudeddu, dda agg. dim. M. atrevideddu.
dere, attenere, mantenere, osservar promessa . Prontùdu, da agg arguto, pronto, fervido,
Promissiºni s. f promissione, promessa. A vivace nel parlare, e nello scrivere. Po atreviu,
Promissòri s. m. (T. Leg. ) promissore - ardito, audace. M. allutu . -
Promissòriu, ria agg (t. de s' usu) promis Pronùnzia s. f pronunzia, pronunziamento.
sorio. Giuramentu promissoriu, giuramento pro Pronunziadori v. m. pronunziatore, pro
missorio. - º nunciatore.
prometter bene, esser di grande aspettativa, fare Propagabili agg (t. de s'usu) propagabile.
ºperar bene di se. - -
Propagadòri v. m. propagatore,
Promittiu, ia part. promesso, Propagài v. a. (t de s' usu) propagare, allar
Promontorieddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) gare, dilatare. Propagaisì n. p. propagarsi.
promontorietto: " s. f nomini, chi si domat in Roma
Promontòriu s. m. (t. de s'usu) punta de a sa Congregazioni fundada posa dilatazioni o
montagna, ch'intrat in mari, promontorio. propagazioni de sa fidi, Propaganda.
Promotòri, ra v. m. e f. promotore, trice. Propaganti v. agg. (t. de s'usu) propagante.
Promotori de vizius , de discordias, suscitator Propagau, da part (t. de s'usu) dilatato,
di vizi, seminator di zizzanie. allargato, propagato. -
Propiedàdi. M. propriedadi. -
fueddai, o a attaccai, o a insultai ec. prorom
Propina s. f. (t. de s' usu) propina. pere, essere il primo ad attaccare ec. .
Propinquamenti avv. (t. de s'usu) propin Proriumpiu, ia part, prorotto, uscito con impeto.
quamente. Prosa s. f fueddai scioltu a distinzioni de is
Propinquu , qua agg (t. de s'usu) propin versus, prosa.
quo, vicino. Po parenti propinquo, congiunto Prosadòri s. m su chi scrit in prosa, prosatore..
per parentela. Is parentis mius, i miei propin Prosài v. a. (t de s'usu) scriri in prosa,
qui, in forza de sust. prosare, proseggiare. Prosai algunu, burlaiddu,
Pròpiu, ia part. de proiri, piovuto. prosare alcuno. Issu dda prosat, si narat de
Propiziài v. a. propiziare, render propizio. chini fueddat troppu addasiu, e ascurtat a sei
Propiziatòriu s. m. (T. de Stor. Sacra) su e totu fueddendu, egli la prosa. Cuddus, chi
cobercu de s'Arca de s' Alleanza, chi pois fueddant troppu addasiu iscurtendu in certa ma
Ebreus fiat su Tronu de sa Divinidadi, pro nera a sei e totu, prosòni.
piziatorio. - - Prosaicu, ca agg prosaico.
Propiziatoriu, ria agg (T. Teolog) propi Proscèniu s. m. (t. de s'usu) logu destinau.
2iatorio. in su teatru a is Attoris, proscenio.
Propiziaziòni s f propiziazione. Proscriri, o proscriviri v. a. (t. de s'usu) cun
Propiziu, zia agg propizio, favorevole, be dennai a esiliu, proscrivere. Fig. allontanare,
nigno. cacciare, escludere.
Proponenti v. agg. proponente. Proscrittu, tta part. proscritto.
Proponidòri v. m. proponitore. - Proscriziòni s. f. (t. de s'usu) proscrizione.
Proponimentu s. m. proponimento, proposito, Proseguenti v. agg. proseguente.
deliberazione, intenzione. Prosèlitu s. m. (t de s'usu) presentementi si
Propòniri v. a proporre, deliberare, statuire, marat de chini s'est cunvertiu a sa Religioni cat
insinuare, suggerire, sufolare. tolica de pagu tempus, proselito. Po seguaci de
Proporzionadamenti avv. proporzionatamente, chinisisiat, proselito, seguace.
proporzionalmente. -
Prosighimentu s. m. proseguimento.
roporzionai adequare,
v. a proporzionare, paragona Prosighìri v. a. proseguire, proseguitare, se
re, comparare, agguagliare, bilanciare. guitare, continuare. Prosighiri su discursu,
Proporzionalidàdi s. f proporzionalità. rattaccare, ripigliare il discorso.
Proporzionalmenti avv. proporzionalmente. " , da part.. continuato, proseguito.
Proporzionau , da part. proporzionato. Po Prosillogismu s. m. (T. Logic.) prosillogismo.
beni fattu de corporatura, armonizzato. Gio Prosista s. m. chi scrit in prosa, prosista.
vunu proporzionau, beni fattu, giovine armo Prosodia s. f. (t. gram.) prosodia.
nizzato. Giovunu beni proporzionau de mem Prosopopèja s. f. (Fig. Rettor.) prosopopeia,
brus, giovine bene intagliato di membra prosopopèa. Po arroganzia, prosopopeia, ar
Proporziòni s. f proporzione, convenienza, roganza.
rapporto, confacevolezza, confacenza, confor Prosperài v. a. prosperare, felicitare. Pro
mita, corrispondenza. Teniri proporzioni, con sperai v. n. avanzaisì in felicidadi, prosperare,
venire, aver proporzione. avanzarsi in felicità, continuare felicemente.
Propòsitu s. m. proposito, proponimento. Prosperaisì n. p. improsperire, divenir prospero.
Fueddai a propositu, favellare a proposito. A No prosperai, no andai a innantis si narat de
prºpºsitº avv. a proposito, is plantas o fruttus, chi pagu crescint, o andant
Proposiziòni s; f. proposizione, proposta. Pro a si siccai, indozzare, imbozzacchire, intristire,
posizioni piccanti, motto, detto pungente. stremenzire.
Proposta s. f. proposta, insinuamento, soffia Prosperamenti avv. prosperamente. -
Provvidènzia s. f provvidenza. -
Prunixedda s. f dium. (dd prom. ingl.) pruna
Provvididòri, ra v. m. e f. provveditore, trice, aresti, susino salvatico, e prignolo. (ini spi
Provvidimentu s. m. provvedimento. nosa. Linn.) Su fruttu, prignole, strignicillo.
Provvidiri v. a. provvedere, provedere. Po re V. Targ. -
Pròvvidu, da agg (t. de s'usu) provvido, Pruppudeddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)
provido. carnosetto. - -
Pruinca s f erba, pervinca. (Vinca major, Ptialismus m. (T. Med.) sala abbundanti,
et minor. Linn. chi nascit de copiosa linfa in is glandulas sali
Pruineddu s. m, dim. (dd pron. ingl.) pol varis, ptialismo. -
veruzza: Pruineddu de carboni, polverino, pol Pu interiez. chi denòtat nausea, fifi.
vere, minuzzame di carbone, carbonigia. Pubblicadòri v. m. pubblicatore -
fructu orbiculato parvo atrosanguineo. V. Targ.) Pudda s. f. (dd pron. ingl.) gallina. Pudda,
Su frutta, pesanoce. - s chi furcit, chioccia, gallina colaticcia. l'italda
458 PUD PUG
arruffada, gallina ricciuta. Pudda cucurucciana Puggiàda s. f arzada, salita. Puggiada rapi
(t. r.) acciuffettada in conca, gallina col ciuto, da , salita ripida. M. pesada.
o cappelluta. Pudda nanitta, gallina nana. Su Puggiài, e appuggiai v. m. (t. de s'usu) pog
scarraffiai sa terra, chi fait sa pudda po incon giare, salire, montar sù:
trai ita pappai, raspare, razzolare. Su zerriai Pugnalàda s. f pugnalata. -
de sa pudda depustis fattu s' ou, schiamazzare. Pugnaleddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) pu
Pudda de indias, pollanca. Su mascu , o siat gnaletto.
su dindu, gallinaccio, gallo d'India. Pudda Pugnàli s. m. pugnale:
florefà, o flori de fà, gallina brizzolata, o chiaz Pugnigoseddu s. m. dim. (dd pron. ingl.)
zata di bianco e nero. Pudda criangiana, chi pugnetto. - -
criat frequenti, gallina ovipare. Targ. Pudda Pugnigòsu s. m. colpu cun sa manu serrada,
carzada, o cun carzas, gallina impastojata. pugno, ingoffo, sgrugno, sgrugnata, punzone,
Pudda de chighirista manna, gallina assai cre garòntolo. Pugnigosu donau asutta de sa barba,
stuta, che ha gran cresta. Pudda di aqua, sergozzone: a facci, grifone. Donau de punta,
gallinella d'acqua. Pudda campina, o de cam frugone. Donai unu p" a s'aria, tentai
pu, gallina pratajuola, oca granajuola: Pudda cosa impossibili, voler dare un pugno in cielo.
de mudeju, o pudda media (t. logudor.) M. Donai pugnigosus a facci, sgrugnare, dare uno
caboni de murdegu. Mercanti, o bendidori de sgrugnone, uno sgrugno, una sgrugnata.
puddas e caboniscus, pollaiolo, pollajuolo, pol Pulània s. f. manicchino. Pulanias de randa
tinàro, mercante di polli. Su logu de cunservai de Inghilterra, manicchini di punto d'Inghilterra.
is puddas ec. pollajo. Cantidadi de puddas, de Pulcinella s. f pulcinella,
caboniscus ec. pollame. Logu aundi si bendint Pulenta s. f polenta. Pulenta de castangia,
is puddas, e atera roba de pinna, polleria. pattòna. Pulenta de fà, chi marant succhefà,
Bruttesa de pudda ec. pollina. Portai a pisciai faverella, favetta. -
is puddas si narat de chini bolit fai totus is Pulicànu s. m. strum. po tirai dentis, cane.
cosas, soffiare il naso alle galline. Fidai is pud Pulidamenti avv. politamente, nettamente.
das a margiani prov. dar la lattuga in guardia Pulidèsa s. f pulitezza, politezza, nettezza,
a paperi. S'acculiaisì de is puddas, appolla forbitezza, pulitura. Po s'allisadura de is fe
iare, appollaiarsi. -
minas, strebbiatezza, lisciatura. Senza pulidesa,
Puddàju s. m. (dd pron. ingl.) pollajòlo, spulito. - -
pollinàro. -
Pulidòri v. m. pulitore, allindatore, abbelli
Puddasta s. f. (dd pron. ingl.) pollastra. Pud tore, adornatore.
dasta de Indias, pollanchetta. Pulidùra s f politura, pulitura, pulimento.
Puddastedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) gal Pùliga s. f. " fòlaga.
linella, pollastrina. Pulighedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) fo
Puddazza s. f. (dd pron. ingl.) pegg. gallinaccia, laghetta.
Puddighìna de mata s. f. (dd pron. ingl.) Pulimentu s. m. pulimento, nettamento. Puli
gallinella. Cett. - - - mentu de gliaga, astersione. Po abbellimentu,
Puddòni s. m. (dd pron. ingl.) t. logudor. abbigliamento, ornamento, pulitura, abbellitura,
gallo, faggiano di Sicilia. Cett. abbellimento. Pulimentu cun troppu applicazioni,
Pudendas s. f pl. le pudende. attillatura, attillatezza. Cun
attillatamente.
" studiau,
Pudescenti v. agg. fetente, puzzolente,
Pudesciòri s. m. fetore, puzza, spuzza, lezzo. Puliri v. a. pulire, nettare, purgare, forbire.
Pleniri de pudesciori, scompuzzare. Puliri trattendu de ulceras, asteigere, lavare,
Pudèsciri v. n. puzzare, putire, appuzzare, nettare, detergere. Puliri unu muru già passau
spuzzare, impuzzolire, lezzare, saper di lezzo, in palitta, o faldassai, spianare un muro. Puliri
render fetore, puzza. Fai pudesciri in sens. att. po pigaindi sa grussesa, dirozzare. Po abbelliri,
render puzzolente, far putire, appuzzare, ap pulire, adornare, abbellire, abbigliare, allindare,
pestare. Pudescirisì n. p. divenir fetido, divenir attillare, far lindo. Pulirisì v; r. adornaisì, pu
putente. - lirsi, adornarsi, allindarsi, abbigliarsi, pararsi.
Pudèsciu, ia part. impuzzolito, impuzzato, Pulirisì cun troppu applicazioni, attillarsi.
infettato, appestato. Pulitica s. f. arti de guvernai su regnu, poli
Pudèsciu, ia agg fetido, puzzolente, fetente, tica. Po civilidadi, civiltà, costumanza, buona
creanza .
tezzoso. Bucca pudescia, bocca fiatosa.
Pudicamenti avv. pudicamente. Puliticamenti avv. politicamente, civilmente -
Pudicizia s. f. illi castità. Puliticòni s. m. accr. politicone.
Pudicu, ca agg. pudico, casto. Puliticu s. m. politico, statista.
Pudòni s. m. (t. r.) si narat de su sermentu, Puliticu, ca agg. politico, civile, colto, urbano
occhio a frutto. Pulitiga. M. pulitica.
Pudòri s. m. (t. de s'usu) pudore, rossore Pulitigamenti. M. puliticamenti.
di cose laide. Pulitigu, ga. M. puliticu agg.
Puerli agg (t des usu) puerile, fanciullesco. Pulitivu va agg. bonu a limpiai is ulceras ,
Puerilmenti avv. º" de s'usu) puerilmente, astergente, astersivo. -
a unu, chi ddu fazzat pensai, mettere un ca Punciàda s. f. (t. r.) corpu de punta de ita
brone, una zanzàra nell' orecchio, o nella sisiat cosa, puntata. .
Pulpu. M. pruppu, -
"icia s. m. t. portau de s' Inglesu, sorta di
Pulpudeddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) bevanda spiritosa composta di sugo di limone
polputello. - di vin bianco, di acqua e di zucchero, che
fia, da agg. polputo, polpacciuto. gl' Inglesi chiamano Punch. V. Ponche in
Alberti.
Pulsàda s. f pulsamentu, tastamento del pol- -
logio, nappa. Pumu de cortina, nappa di ten "i" ºm. dim. ( dd pron. ingl.) pun
da, o cortina. Pumu de cappeddu, nappa da taletto. . .
cappello. Pumus de lettu, de cadira, pomi del Puntàli s. m. puntale. Puntali de bastoni,
letto, di sºggiole ec. Franzios. i" calza, calzadolo. Poniri su puntali a unu
Pùncia s. f bulletta. Attaccai cun puncias, o astoni, ingorbiare una canna. Bastoni cun
taccittas, imbullettare. - puntali, canna ingorbiata. Sa postura de su
460 PUN PUP
Puntèra. M. punta.
Puntèri s. m. ( t. sp.) che tira ben di mira: Purdiadeddu, dda agg (dd pron. ingl.) fra
Punteròlu s. m. punteruolo. Po su buccioni diciccio, ſ",
de ferru po stampai una carrada po provai, su Purdiadùra s. f fracidezza, fracidume, mar
binu, spillo. Bogai binu cun su punterolu, citura, marciume, putridume, infracidamento.
spillare. -
Purdiài v. a. fracidare, infracidare, infraci
Puntetta s. f spezia de randixedda fatta a dire, putrefare, corrompere. Purdiai v. n. am
puntas de seda, o de filu, bighero. Po trinetta marcire, marcire, putrefarsi, divenir marcio.
di oru, o dePoplata fattatraballu,
a puntas,chi
merletto Purdiai sa vida in presoni, marcire in carcere.
d' argento. simili faint d'orº,
is fe Purdiaisì n. p. fracidarsi, putrefarsi, corrom
minas cun s agu, dentello. Puntetta pitica, persi, divenir fracido, marcire, imputridire,
bigherino, bigheruzzo. Mercanti del puntettas, divenir marcio. Purdiaisì trattendu de fruttas,
bigherajo. Guerniu de puntettas, bigherato, or ammezzare, ammezzire, ammezzirsi, infracidire.
nato di bigheri. Purdiaisì trattendu de linna: sa linna si purdiat,
Puntigliòsu, sa agg. puntiglioso. il legno si putrefa, infunga. Purdiaisì trattendi
Puntigliu s. in puntiglio: .. di arburi, di ossus ec. cariarsi. Purdiaisì po
Puntnu s. m. dim. puntino. A puntinu avv. pigaisì pena, fastidiu, pigliarsi pena, afflizione,
a puntino, di puntino, per l' appunto, fastidio.
Puntiscrittu s. m. signali, chi si fait cun lit Purdiamentu s. m. marcimento, infracida
- mento . -
teras in is pannus po denotai su meri, Pun
tiscritto . - Purdiàu, da part putrefatto, infracidato,
Puntixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) pun marcito, putridito, divenuto fracido. In forza
terella, apìcolo. -
di agg marcio, putrido, fracido, fradiccio.
- Puntòri s. m. spezia de mali de is animalis. Purdiu s. m. (t. r.) M. purdiadura.
M. disenteria. -- - - Purèsa s. f purezza, purità, illibatezza, in
Puntu s. m. punto, segno, termine. Fai puntu, tegrità.
abbarraisì, appuntarsi, far punto, fermarsi. Purga s. f. purga, purgazione, purgante.
Poniri in puntu, approntare, metter in punto, Purga de is feminas, purga mestruale, ragio
all'ordine. Pomirisi in puntu v. r. in istadu, ne, fiori,
avvisarsi, disporsi, prepararsi, mettersi in punto. Purgadainenti avv. purgatamente, puramente.
Andaisindi de puntu, si narat de scuppetta, o Purgadòra v. f. purgatrice.
pistola pagu segura, scattare. Puntu de fibbia, Purgadòri v. m. purgatore.
ardiglione, puntale di fibbia. Refai is puntus, Purgadiura s. f. purgatura, nettatura, mon
rappuntare. Toccai in su puntu, in su bivu, diglia, immondizia. Trattendu de trigu, orgiu
dar nel vivo, dare in brocco, in brocca, dar e similis, vagliatura.
nel segno. Puntu altu de feligidadi, auge della Purgài v. a. limpiai, purgare, nettare, pulire,
felicità. Puntu su prus altu di elevazioni, auge, espurgare, cribrare. Purgai su trigu, rimon
(sommità. A puntu cruu, de improvvisu, tot' dare il grano. Purgaisì v. r. purgarsi.
ind' una, di colpo, di botto, di subito. Purgamentu s. m. purgamento. -
Puttàna s. f. (t. de s'usu) puttana, putta, Quadrinòmiu, mia agg. (T. de s'Algebra)
donna di partito, meretrice, femmina di mondo, quadrinomio .
prostituìta, baldracca, cortigiana. Fai saput Quadripartiri v. a. dividiri in quattru partis,
tana, meretricare, puttaneggiare. quadripartire.
Puttanazza s. f. pegg. puttanaccia. Quadripartiu, da part. quadripartito.
Puttanedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) put Quadripartiziòni s. f. divisioni in quattru partis,
tanella, sgualdrina, s rinella . quadripartizione.
Puttanèri s. m. puttaniere. Quadrisillabu, ba agg. de quattru sillabas,
Puttaneria s. f. puttanerìa, puttanìa, put quadrissillabo.
taneggio. - Quadritteddu s. m. dim. (dd pron. ingl.)
Puttanescu, sca agg. puttanesco. quadrettino.
Puttanismu s. m. puttanismo, puttaneggio. Quadrittu s. m. dim. quadretto.
Puzòni s. m. (t. logudor.) M. pilloni. Quadriviu s. n. logu, aundi si unint quattru
Puzza s. f. puzza. - camminus, quadrivio. -
Quali, e cali pronom. agg. relativu usau scm Quartu, ta agg quarto , ta .
piri cun sº i quale. Su quali s sa quali, Quartùcciu s. m. s ottava parti de unu moi,
il quale, la quale. Is " , i quali, le quali, e sa quarta de sa quarra, quartuccio, ovv.
De su quali, a su quali, del quale, di cui , mezzo quarto. V. Franzios.
al quale, cui, o a cui. Tali e quali, tal quale. Quartugènitu, ta agg quartogenito, ta.
(ii v. m. qualificatore. Quattòrdixi, e cattòdixi agg, quattordioi.
Qualificài v. a. qualificare. Quattriduànu, ma agg. de quattru dis, quat
Qualificanti v. agg. qualificante. triduano.
Qualificàu, da part. qualificato. Po singulari, Quattru , e quàtturu agg. quattro. Andai a
eccellenti, qualificato, eccellente, singolare. quattru peis, o a pampadas, andar carponi,
Qualificaziòni s. f. "razione, distinzione. andare, in quattro. Donai, o fai quattru passus,
Qualidàdi. M. calidàdi. far quattro passi. -
Quarra de terra, o de terrenu, stajiro. Portai Qùesciòsu, sa agg. (t. sp.) lamentevole, de
sa conca cantº una quarra espress. bascia, am lente, querulo, queruloso. Qòesciosu de dogma
muinada, aggravada, aver il capo come un cestone. cosa, rammaricoso, incontentabile.
; Quarta s. f quarta parti de s” unza, quarta Questu s. m. quesito. -
d' un'oncia. Po sa quarta parti de su zodiacu, Questòri s. m. Questore. -
uarta . - - -
Questoria s. f dignidad de su Questori,
Quartabònu s. m. strum. po traballai de qua Questoria. - -
Quartanedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) pitica Questuanti v. agg. e ancora sust. circadori,
quartana, quartanella. - a
questuante, che va all'accatto. -
Quartaròla. M. quarterola. -
Questùra s. f questura. M. questorìa.
Quartèri s. m. alloggiu de sordaus, quartiere. Qùiète s. f. (t sp.) propriamenti si usat
Dimandai, o donai quatteri, dimandai, o do po sa recreazioni de is Religiosus, quiete, ri
mai sa vida a is bintus, chiedere, o dar quar creazione. - - -
tiere. No donai quarteri, fai manbassa, non Quietismu s. m. spezia di eresia, quietismo.
dar quartiere. Po alloggiu, donai quarteri, Quietista s. m. su chi praticat ipocritamenti
dare alloggio, quartiere. Po sa quarta parti de s Orazioni de Quiete, Quietista.
mesura, o de itasisiat, quartiere. Qòiètu, ta. M. chetu. -
ricevuta.
Raddobbài v. a. (T. Marinar. franz.) donai
Qditàu, da part. quitato, liberato dall'ob su raddobbu a unu vascellu, remittiriddu in
lligazione. bonu stadu appustis de hai suffriu algunu dannu,
Quota s. f rata, quota, scotto, porzion da raddobbare, racconciare, rimpalmare un vascello.
pagare. Raddobbàu, da part. (T. Marinar. fr.) rim
Quotidiànu , ma. M. cotidianu. palmato, rimpeciato: -
Raddoppiamentu s. m. raddoppiamento.
Rabàrbaru s. m. rexini medicinali, rabarbaro, Raddoppiàu, da part. raddoppiato, geminato,
reobarbaro, reubarbaro, riobarbaro, o rabarbaro Radèsa s. f radezza , radità.
della China. (Rheum palmatum) Rabarbaru de Radiai v. m. (t. sp.) spargiri rajus, raggiare,
sa Siberia, rabarbaro della Siberia. (Rheum illuminare, spanderraggi.
rhabarbarum. V. Targ.) Radicài v. n. (t. de s'usu) radicare, ab
Rabbi s. m. (t. ebrèu) maistu, rabbi, rabbino. barbicare. Radicaisì n. p. radicarsi. -
Ràbbia s. f rabbia, stizza. Rabbia de is Radicàli agg. radicale. Umidu radicali, ch'
cuaddus, spezia de malada de cuaddus, tiro. est in sa sustanzia de is corpus, umido radicale.
Rabbiài, rabbiàu. M. arrabbiai. Po fundamentali, radicale, principale, capitale,
Rabbiedda s. f. M. rabbietta . fondamentale.
Rabbietta s. f. dim. rabbiolina . Radicalmenti avv. radicalmente. Po original
Rabbinicu, ca agg. de Rabbinu, rabbinico. menti, radicalmente, originalmente.
L l l 2
464 RAD RAI
Randài v. a. guernire con trina, con reticella. Rappresàglia s. f. (t. de s'usu) presa, rap
Randàu, da part. guernito con trina. presaglia : Fai rappresaglia, rappresagliare,
Randèra s. f chi traballat randa, lavoratrice soprappigliare.
di trina. Rappresentàlbili agg. rappresentabile.
Randixedda s. f. dim. (dd " ingl.) reti Rappresentadòri v. m. e raf rappresentato,
cella. Randixedda a puntas, bigherino, bighe re, trace. -
Segundu s usu modernu algunus dd' usant po Rarefattu, tta part. rarefatta.
difficultosu trattendu de logu di arzada trabal Rarefaziòni s. f contrariu de condensazioni,
losa, ripido. Arzada, o pesada rapida, erta, rarefazione, -
salita ripida. -
Rarificài v. a. M. rarefai .
Rapignadòri v. m. e raf rapitore, trice, ar Rarificativu, va agg, rarificativo.
rappatore, trice, rapinatore. - Rurificàu, da part, rarificato.
Rapignài v. a. pigai cun violenzia, rapire, Rarixeddu, dda agg. dim, (dd pron. ingl.)
ar" carpire , arrappare, involare, adun raretto. - -
ghiare, ghermire, o" , rapinare antic. Raru ra agg. e rau, raro, rado. Po pre
Rapignàu, da part. rapito, arrappato, arraf ziosu, raro, prezioso, singolare. Raras bortas,
fato, carpito, involato. de raru avv. raramente, rare volte,
Rapina s. f rapina, rapimento. Raru avv. M. raramenti.
Rapinadòri, e ra M rapignadori. Rasadòri v, m. colui , che rade.
Rapinài, rapinau. M. rapignai ec. Rasadùra s. f raditura, radimento,
Rappezzai v. a. (t. de s'usu) acconciai cosa Rasài v. a radere. Po applanai, smantellare,
beccia a su mellus, chi si podit, rabberciare, spianare, spiantare. Rasai sa quarra, radere,
rappezzare, raffazzonare, rinfronzire, rattoppare, scolmare lo stafo . Basai unu eucuru de mon
466 RAS RAS
tagna, spianare una collina. Rasai una mura Rastàu, da part tracciato ; sulodorato, tra
glia, smantellare una muraglia. spirato. M. su verbu.
Rasàu, da part. raso. Rastreglièri s. m. (t. de sabbateri) rastrello.
Rascetta s. f. (t. r.) spezia de pannu, perpi Rastrègliu s. m. rastello, barriera, stecconato.
gnano ordinario, rascetta. Rastrellièra s. f. logu, aundi s' arrimant is
Raschiadòri s. m. raschiatoio. Su de is bir armas, rastrelliera. -
soldati. - -
s'aqua si ravvivant, i fiori passi posti all'acqua Realidàdi s. f realtà. In realidadi avv. in
rinvengono. - - -
realtà . M. realmenti. -
de una razza, tutti d'una buccia. Razza de is Rebentòni, a rebentoni avv. straccatamente.
cuaddus, razza dei cavalli. Razza mala , raz Rebentu s. m. (t. sp.) stracca, straccamento.
zaccia. -
Recàiri v. n. "
sp.) ricadere. Recairi in in Recentementi avv. (t. de s usu) de friscu, de
fermedadi, recidivare, ricadere in una infermità. pagu tempus, recentemente, di recente, di fresco,
Recaìu , da part. ricaduto. novellamente. - -
Rechèdiu, dia part. appetito, branato, de riconoscere, chiamarsi una cosa da alcuno.
siderato . Reconosciri po essiri gratu, riconoscere, saper
Recidiri ec. (t. de s'usu) M. truncai: grado, aver gratitudine. Reconoscirisì v. r cor-.
Recidiva s. f. (t. de s'usu) M. recaida. rigirisi, o emendaisi, riconoscersi, ravvedersi,
Recidivu, va agg. chi torrat de nou a is cosas 'emendarsi, ravviarsi, correggersi. Reconoscirisi
de primu, recidivo, ricidivo, obbligau, riconoscersi obbligato.
Regintu s. m. (t de s usu) logu serrau, Reconbtu, ta part. riconosciuto. Po emendau,
recinto. ravveduto.
Rècipe (t. lat.) recipe. Recopiài v. a. ricopiare.
Recipienti s. m. (t. de s usu) vasu chi arricit Recoplàu, da part. ricopiato.
materia distillada ec. recipiente. Recottu, tta part ricotto.
Reciprocài v. a (t de s'usu) alternai, cam Recraccadùra s. f si narat de storcimentu de
biai a turnu, avvicendare, alternare, reciprocare, pei, stortilatura. (V. entorse fr.)
mutare a vicenda. Reciprocaisì n. p. alternaisì, Reeraccaisì v. r. recraccaisì unu pei, storcersi
avvicendarsi, mutarsi a vicenda. un piede, avere una stortilatura.
Reciprocamenti avv. (t de s usu) reciproca Recraccàu, da part. storto. Mi seu recraccau
mente, sambievolmente. unu pei, ho sofferto una stortilatura.
Reciprocamentu s. m. (t de s' usu) reci Recreadòri, ra v. m. e f. ricreatore, trice.
procazione. Recreai v. a confortai, ricreare, ristorare,
Reciprocu, ca agg. (t. de s'usu) reciproco, confortare. Recreai s'odu, solleticar gli orec
nutuo, scambievole, vicendevole. chi, narrar cose piacevoli. Recreaisì v. r. ri
Regitadòri v. m. e raf recitatore, trice. crearsi, prender ristoro, M. desogai.
Regitài v. a. recitare, narrare, dire a mente. Recreamentu s. m. ricreamento.
Po rippresentai in teatru, recitare, favellar sulle Recreativu, va agg. ricreativo.
scene. Po resai. M. Recreàu, da part. ristorato, confortato, divertito.
Recitamentu s. m. recitamento. Recreazionedda s. f. dim. (dd pron. ingl.)
Regitanti v. agg. recitante: ricreazioncella.
Recitafivu s. m. cumponimentu musicali de Recreaziòni s. f ricreazione, passatempo,
stilu andanti, recitativo. solazzo.
Regitàu, da part recitato. Recrementiziu, zia agg. (T. Med.) si narat
Reclamài v. n. fai lamentu, reclamare, richia de umoris separaus de su sanguni, e torraus
marsi, far lamento. -
ammesturai, recrementizio.
Reclanàu, da part. richiamato, lamentato, Recrementu s. m. (T. Med.) purgamentu di
che ha fatto reclamo. escrementus , recremento.
Reclà:nu s. m. qòescia, lamentu, reclamo, Recrèu s. m. (t. sp.) solazzo, M. desogu.
richiamo, doglianza, lamentanza. Recriminaziòni s. º
T. de is Legal.) con
Reclinanti v. agg. ch'inclinat, chi no est a troversia noa asuba de su delittu già esaminau,
l'eCriminazione ,
plumbu, reclinante, che non è a piombo.
Reclùta s. f recluta. Recuberadòri v. m. ricuperatore, ricoveratore,
Reclutài v. a. reclutare , arrolare nuovi sol racquistatore.
dati. Reclutai genti, levar gente, far soldati. Recuberài v. a. ricuperare, recuperare, riavere,
Reclutàu, da part. reclutato. racquistare, ricoverare , raccattare. Recuberai
Recogniziòni s. f ricognizione, e recognizione, is forzas, sa saludi, ricuperar le forze, raccat
Po verificazioni de scritturas ec. verificazione, tar la sanità. Recuberai su respiru , o rccube
ricognizion di scritture ec. Po recumpensa, ri raisì de unu dismaju, riavere il fiato, rifiatare,
cognizione, ricompensa, merito. ricuperar gli spiriti, rinvenire da un deliquio.
ecòiri v. a. coiri de nou, ricuocere. Recoiri Recuberais n. p. pigai vigori, riaversi, tornare
sa ferru , o aterus metallus, ricuocere, rimetter in vigore.
al fuoco il ferro ec. Recuberamentu s. m. ricuperamento, ricupe
Recòmpera s. f ricompera, ricompra. razione, racquisto, racquistamento, ricovera
Reconcentrài v. a. riconcentrare. Reconcen rnell 'o .
beniri accusadori, riconvenire, convenir colui, Rcduttài v. m. (t. r. de ridottare ital. ant.)
temiri reparu, vacillare, esser irresoluto, titu
che il primo ci convenne, impugnare il detto
bante, tenere, aver ribrezzo.
altrui. Reduttàu , da part. vacillato, temuto.
Recunvèniu, nia part. riconvenuto. Reduzioni s. f (t de s usu) riduzione, ri
Recunvenziòni s. f. (T. Leg) dimanda op
posta de s'accusau a sa dimanda forma da de ducimento.
Refacciadòri, rav. m. e f. rimproveratore, trice.
s Attori in presenzia de su Giugi, riconvenzione. Reſacciai v. a rinfacciare, rimproverare, rim
Recurrenti v. agg. ricorrente.
Recurriri v. n. ricorrere. procciare.
Recursu s. m. ricorso.
Refacciamentu s. m. rinfacciamento, rimpro
vero, rimproveramento.
Recurtu, ta part. ricorso. Refacciau, da part. rinfacciato, rimprocciato.
Recùsa s. f. (t. ital. in usu) ricusa, rifiuto. Refai v. a torrai a fai, rifare. Refai po sa
becusài v. a. (t. de s'usu) ricusare. Recusai tisfai, o po indennizzai, refai is dannus, rifare
(T. Marinar.) si narat de Vascelli, chi no hat risarcire i danni, indennizzare, ammendare .
Pigau su bentu di amanti, ricusare. Po refudai. M.
riparare i danni. Refaisì n. p. acquistai su per
Recusanti v. agg. ricusante. diu, rifarsi, ristorarsi del danno sofferto, rin
Recusau, da part ricusato. francarsi. Po recuberai su perdiu, rivincere il
Redentora v. f. titulu, chi si donata sa Mamma
perduto , ricattarsi, riscuotersi.
de Deus, Redentrice. Refaimentu s. m. rifacimento. Refaimentu de
Redentòri v. m. Redentore. Su divinu Reden
dannu, ammenda, ristoro, ricompensa , rifaci
tori, il divin Redentore. mento di danno.
Redenziòmi s. f. redenzione, riscatto, ricom
cito, riparato, !"
Refattu , tta part. ammendato,, rifatto,
-
rifat sar
risar
perame nto.
òriu,
Redibit ria agg. (T. Leg.) chi donat logu
a sa redibizioni, realibitorio. Reſègas f (t. b.) cumbidu po pappai foras
de tempus po simpli plaxeri, e si narat ancora
Redibiziòni s. f. (T. Leg.) azioni intentada de
su comparadori contra su bendidori de mala de abbundanzia de pappai, stravizzo.
Referendariu s. m. chi refèrit , referendario .
fidi po torraindi a pigai sa cosa malamenti bendia, Po nomini de dignidadi, Referendario. Po su
redibizione. Prelau, chi referit is causas ananti de su Papa
Redificadòri v. m. redificatore. Referendario nella Curia Romana. Po spia. Mi
Redificài v. a. edificai de nou, redificare, rie
Referidòri v. m. e ra f relatore, trice.
dificare, riparare. Referimentu s. m. riferimento.
Redificàti, da part. riedificato. Referiu, da part. rapportato, riferito.
Redificaziòni s. f redificazione, riedificazione,
Redimibili agg. (t. de s'usu) rescattabili, re Refèrriri v. a riferire, ridire, rapportare.
Referririsi n. p. riferirsi, rapportarsi, rimettersi.
dimibile. Reſertu, ta part. M. referiu.
Redimibilidàdi s. f. (t. ital. in usu) redimibilità.
Redimiri v. a. rescattai, redimere, riscattare, Refettòriu s. m. refettorio.
ricomperare. Redimirisì v. r. rescattaisì, redimersi. Refezionaisì v. r. pigai sustentu, refezionare,
liberarsi, pagare il riscatto. pigliar refezione.
Redmiu, ia part. redento, riscattato, ricom Refezioni s. f. (t de s'usu) in sensu de pap
rafo.
pai, refezione. Poreparazioni, rifezione, ripa
-
roazr One .
Rèdina s. f redina, pl. le redini. Refinài, reſinàu ec. M. raffinai.
Redingottaisì v. r. rinferrajolarsi. Refnu. M. raffinu .
Redingottàu, da part rinferrajolato: Reflèscia s. f. (t. sp.) riflesso, riflessione.
Redingottu s. m. (de Redingote fr, ma est Reflessài v. a. (t. de Pintori) fai su reflessu
tirau de s' inglesu Reding-coat. M. Automin.)
a is pinturas, avvivai is coloris, riflessare, re
ferrojºlo, pastrano. , far reflesso alle pitture, lumeggiar le
Redossu s. m. logu, aundi unu si retirat, -flessare
ficau si usat ancora n. p. Reflettirisì, riflettersi. Refrigàda s. f (t. sp.) contrastu, contrasto,
Reflettiri v. a. po considerai, riflettere, consi contesa. Refrigada di aqua o debentu ec. scossa
derare. -
ſi 72 TREC, REG
Regattai v. a. (t. sp.) mirai a suttili dogna pagai a su Principi, catastro. Registru de is
minima spesa, stirai, o sperrai su dinareddu, decimas, decimìno.
stiracchiare, guardare con sottigliezza ogni me Règiu, ia agg. regio, reale. Aqua regia,
noma spesa, farla da spilorcio. Ragattai, tirai acqua regia, o regale. -
meda su preziu comparendu, stiracchiare il prez eglas. f. (t. sp.) M. regula. Po menstruu. M.
zo, squartar lo zero. Regnadòri v. m. e ra f. natore, trice.
Regattàu, da part. stiracchiato. Regnài v. a regnare, imitare, posseder
Regattèri s. m rigattiere, rivendigliolo. Re regno. Po dominai, o predominai, regnare, do
gatteri de fruttas, erbaggius, leguminis ec. trec minare, predominare.
cone. Regatteri de casu, salaminis ec. a sa mi Regnanti s. m. Rei, Re, Regnante, Monarca.
nuda, pizzicàgnolo. De roba usada, rivendi Regnanti v. agg. regnante. Viziu regnanti, vizio
tore: De cosas beccias, ferravecchio, che rivende predominante. -
alguna cosa. Issu est rei de is usurarius, egli è Religiòni s. f religione. Po institutu religiosu,
re degli usurai. Po una figura de is cartas de religione. -
vonetta, a doppia mostra. Relogiu cun isveglia Rimediàu, da part. riparato, che ha posto
rinu, orologio colla sveglia. Relogiu cun con rimedio.
tornu de giargonis, o siant diamantis grogus, oro Remèdiu s. m. rimedio, riparo.
logio con contorno di giargoni, ossiano diamanti Remeritài v. a. rimeritare, rimunerare , ri
gialli. Relogiu a aqua, elºssidra, oriuolo ad acqua. compensare.
Relogiu de soli, orologio solare. Su spigoni de Remeritàu, da part. rimeritato.
ferru, chi signalat is oras, stilo. Relogiu di Remirài v. a. mirai, e mirai cun attenzioni,
rimirare .
arena, orologio a polvere.
Reluxenti v. agg. rilucente. Remiràu, da part rimirato.
lielixiri v. n. cumparriri, fai spiccu, rilucere, Remisibili agg (t. de s usu ) perdonabili,
relacere, risplendere. remissibile, rimessibile, condonabile, perdonabile.
itemacciadura s. f ribaditura, raffibbiata, Remissiòni s. f rimessione, remissione, rila
ribattuta. scio, rilassazione, indulto, dispensa. Po per
Remacciài v. a. (t. sp.) ribadire. Remacciai donu, remissione, perdono, perdonanza. Re
colpus, raffibbiar colpi. missioni de calentura, remissione, declinazione
Reinacciamentu s. m. ribadimento, di febbre. -.
domu, riattare una casa. Reparai cun reparu Repilu s. m contrappèlo; Fai su repilu a
de terra postizza, arginare. Reparai is dannus, unu fig. offendiri sa reputazioni, dare il con
riparare i danni, indennizzare. Reparais n. p. trappºlo, lacerar l'altrui fama.
retiraisì in algunu logu, ripararsi, ritirarsi, Repitidòri v. m. ripetitore, repetitore, ripetente.
ricoverarsi. Repitidùra s. f ripetitura.
Reparamentu s. m. riparamento, riattamento. Repitimentu s. m. ripetimento. -
Reparàu, da part. riparato, difeso, munito, Repitiri v. a ripetere, repetere, ridire, repli
risarcito, ristaurato, impedito, ritirato, ricove care, iterare, reiterare Repitiri colpus, parau
rato. M. su verbu. las, amelezzus, raffibbiar colpi, replicare, ri
Reparazioni s. f riparazione, refezione, ri peter parole, minacce. Po imprimiri, e replicai
storo. Reparazioni de ipotecas, acconcime, rac cun vemenzia, inculcare, imprimere.
comodamento, riattamento. Repitiu , ia part. ripetuto, repetito , iterato -
Replicàu, da part. replicato. Po abbetiau, Reprensòriu, ria agg. chi reprendit po allar
contraddetto, replicato. Replicau cun vemenzia, gai de is vizius, riprensorio. -
p N Il n
478 REP RES
Reselàu , da part. che ha avuto ribrezzo, so Resolvibili agg. risolvibile, resolvibile, risolubile.
spetto, dubbio. -
Resolvimentu s. m. risolvimento.
Resclòsu, sa agg (t. sp.) che ha ribrezzo, Resòlviri v. a. po redusiri, risolvere, ridurre.
sospettoso, dubbioso. Po consumai, risolvere, consumare, disfare ,
fesèlu s. m. (t. sp.) ribrezzo, timore, dubbio, ridurre in niente. Po deliberai, risolvere, de
sospetto . terminare, deliberare, statuire. Resolviri sa ben
Resentimentu s. m. risentimento. tosidadi de brenti, risolvere, carminare la ver
Resentri v. a. displaxiri, risentire. Resentirisì tosità del ventre, carminare i ſlati. Resolvirisì
n. risentirsi . n. p. risolversi. Resolvirisì a fai una cosa, con
Resentiu, du part risentito. dursi a fare una cosa.
Reserva s. f riserva. Arma, cuaddu de re Resòlviu, ia part. risoluto,
serva, arma, cavallo di ricambio, di rilasso. Resolutivu, va agg. resolutivo, risolutivo.
RES RES 479
respirazione corta. Su chi patit custu mali, Restringiri v. a. usai parsimonia, restringere,
ansante. Po reposu , respirazione, riposo, ristrignere, ristringere, limitare, coartare. Re
ristoro, ricreazione . stringirisì v. r ristrignersi. Restringirisì in su.
Respiru s. m. alidu, respiro, fiato, alito, spendiri, ristrignersi, moderarsi nello spendere.
soffio Po vigori, lena, vigore, Pigai respiru, Restringitivu , va agg. restrittivo, limitativo,
prender fiato, lena, riavere il fiato, riaversi. ristrettivo , coartativo.
Totu a unu respiru , ind' una borta, tutto in Restrintu, ta part ristretto, limitato.
un fiato, ad un tratto. Po cuddus respirus Restrintu s. m. compendiu, ristretto, com
tardus e lentus proprius de is moribundus, pendio. In restrintu avv. ristrettamente, com
recate della morte. Su bentu furiosu privat su pendiosamente, in ristretto.
respiru , il vento impetuoso mozza il fiato. Restriziòni s. f restrizione, ristrizione, ristri
Difficultadi de respiru , ambascia. Po comodu, gnimento. Restrizioni mentali (T. de is Teol.)
respiro, comodo, libertà. proposizioni no interamenti esprimia, restrizione.
Resplendenti v. agg. risplendente, sfavillante, Restu s. m. resto, avanzo, residuo, avanza
lucido, sfolgorante, fulgido, luminoso, chiarito. ticcio, rimasuglio, scampolo. M arrestu -
Resplendèssiri (t. sp.) M. resplendiri. Resu s. m. (t. sp.) recita del divino Uffizio,
Resplèndiri v. n. risplendere, rilucere, chia ed il fare qualunque al ". V. Franz.
In n
480 RES RET
pare, cincischiare, frastagliare, trinciare un vestito. Refnu s. m. spezia de pannu, chi maraus re
Retagliamentu s. m. frastagliamento, frastaglio, tinau, rovescio. Po spezia de velu, velo.
trincio de vestimenti . Retirà da s. f ritirata.
Retagliàu, da part. frappato. Retiradamenti avv. ritiratamente, apparta
tarnente .
Retàgliu s. m. arrogu de pannu, o drappu
segau de sa pezza, ritaglio, cincischio. Retagliu . Retirài v. a. pigai, ritirare, ritrarre, togliere,
de peddi fattu de is conciadoris, limbello, levare. Po tirai in palas, ritirare, tirare indie
limbelluccio. Retaglius de roba de bistiri talau, tro. Po storrai , ritirare, distogliere, far de
frappe, frastagli, trincio, ritagli, Pezzetti di sistere. Po tirai a inturu , ritirare, tirare in
panno, o drappo, che avanzano nel tagliare. dentro. Retirai dinais, ritirare, esigere, riscuo
Bendiri a retagliu, vendere a ritaglio, a minuto. ter danari. Retiraddu de innòi, allargalo, al
Dendidori de pannu a retagliu , ritagliatore. lontanalo di quà. Retirai v. n. e retiraisì n. p.
Retardadòri v. m. ritardatore, indugiatore, refugiaisì in algunu logu, ritirarsi, ricoverarsi
indugiante. - in qualche luogo. Po pigaisì sa Cresia, ritirarsi
Retardài v. a. ritardare, indugiare, tardare, ricoverarsi in Chiesa. Po partirisì. M. Po al
differire, procrastinare, soprastare. Retardai largaisì, separaisì. M. Po torrai in palas senza
v. n. badare, indugiare. Retardai, o suspendiri si i. arretrarsi, rinculare, tornare in die
uma cosa, tenere in collo, sospendere una cosa. tro, ritirarsi in dietro.
Retardaisì n. p. intretenirisì, indugiare, interte Retiràu, da part. ritirato, ritratto, tirato, tolto,
nersi, tardare. levato, distolto, esatto, riscosso, allargato, al
Retardamentu s. m. ritardamento, indugia lontanato, ricoverato, partito, arretrato, sepa
mento, allentamento. - -
rato, ristretto. M. su verbu .
Retardàu, da part. ritardato, indugiato, dif Retiràu, da agg. ritirato, solitario. Vida re
ferito, tardato. tirada, vita solitaria, appartata.
Retardu s. m. ritardo, indugio, ritardanza, Retiru s. m. ritiro, solitudine, ritiratezza.
arresto, intervallo, badamento. Po logu appartau, ritiro.
Retàulu s. m. (t. sp.) tavola dipinta. Retoccài v. a retoccai un'opera, scrittura,
Retenibili agg. ritenevole. Intendimentu rete pintura ec. corriggiridda de nou, ripulire, ritoc
nibili, intendimento ritenevole. care un opera, scrittura ec.
Retenidòri, rav. m. e f. ritenitore, trice, ritenente. Retoccàu, da part, ritoccato, ripulito.
Retenimentu s. m. ritenimento, ritegno, rat Retorcidùra s. f ritorcitura.
tenimento, ritenuta. Po reparu, riparo, ritenitoio. Retorcimentu s. m. ritorcimento. Retorcimentu
Retèniri v. a. ritenere, rattenere, fermare, de fueddus, storcimento di parole.
arrestare. Po cunservai, ritenere, mantenere, Retòrciri v. a. trottozai, ritorcere , torcere,
RET RET 48 I
rivoltare. Po torciri de nou, ritorcere, torcere Rettanguleddu s. m. dim. (dd pron, ingl.)
di nuovo. Retorciri is fueddus, storcere le pa rettangoletto -
role. Retorciri s argumentu, ritorcere l'argo Rettàngulu s. m. figura plana de quattru ladus
mento. Po retrociri sa terra . M. retrociri. Re cun totus angulus rettus, rettangolo,
torcirisì n. p. ritorcersi, rivoltarsi. Rettàngulu, la agg. rettangolo.
Retòrciu, ia part. ritorto. Rettificài v. a. (T. Astron.) aggiustai, rettifi
Retornellu s. m. ritornello. care, aggiustare. Rettificai (t. Chin.) purificai,
Retornu s. m. ritorno, ritornata. rettificare, purificare. Rettificai lineas curvas,
Retràiri v. a. ritrarre, ritirare, cavare, di (T. Matem.) rettificare linee curve, ridurle a
storre, somigliare. M. retirai . linee rette. - -
Retrògradu, da agg. (T. Astrolog.) torrau in Reu, ea agg. reo, colpevole, malvagio, scelerato.
palas, retrògrado. Revalidài v. a. (t. sp.) convalidare, render
Retroguàrdia s. f. (t. de s'usu) retroguardia, valido, validare. -
alla rete. Intrai in sa rezza fig. abbarrai ingan Riguardu s. m po respettu, riguardo, rispetto,
nau, appannare , rimaner, colto, ingannato. considerazione. M. reguardu.
Rezza po ingannu, rete, insidia, agguato. Rezza Riixeddu s. m. dim. de riu (dd pron. ingl.)
de filettu po cassai pillonis, ragna. Pigai a rez riu piticu, ruscelletto. M. riu.
za po imbrogliai, irretire : Rilièvu s. m. (t de s usu) rilievo. Floraggiu
Rezzàda s. f. ghetlada de rezza, retata. de rilievu, chi resaltat de su fundu in is broc
Rezzùi v. a. fai a rezza, retare. caus, stoffas ec. soprapposta.
Rezzàu, da part. fattu a rezza, retato, reti Rimadòri v. m. versadori in rima, rimatore.
colato, intrecciato a guisa di rete. Rimài v. n. scriri o fueddai in versu, rimare.
Rezzixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) reti Rimàu, da part rimato. -
Ridiculu, la agg. ridicolo, ridiculo, ridicoloso. Risàda s. f risata, scoppio di risa, sghi
Riempitivu, va agg (t. gramat.) si narat par gnazzata.
ticella riempitiva, candu est superflua, parti Riscu s. m. perigulu, rischio, risico, pericolo.
cella riempitiva, superflua. Esponiri a riscu su chi si tenit seguru in manus,
Riga s. f riga, linea, fila. Riga de mucca mettere a rischio, mettere, tenere il suo in com
doris, o de drappus, lista, verga. Fai is rigas promesso, compromettere il suo.
a ispannus, vergare, far le liste, o le verghe Risettu s. m. dim. de risu, risetto.
ai panni, listare. Risibili agg. risibile.
Rigadamenti avv. vergatamente. Risibilidàdi s. f risibilità.
Rigadùra s. f fregio di liste. Risigòngiu s. m. (t. r.) M. risulanu.
Rigai v. a. rigare, tirar linee. Trattendu de Risipèla s. f inflammazioni cutanea, risipola.
pannus, vergare, listare. Rigai su paperi, vergar Tumori causau de risipela, tumore erisipelatoso.
la carta. Po scriri. M. Su chi patit custu mali, risipolato.
Rigàu, da part. rigato. Trattendu de pannus Risiu, ia part. riso.
o muccadoris, listato, vergato. Risma s. f risma.
Righetta s. f. dim. righetta. Righetta de mi Ristabilèssiri. M. restabiliri cun totus is deriv.
gia, costura, linea, riga, bastoncino della calza. Ristampa s. f ristampa, replicata stampa.
Fattu a righettas, vergato, listato, fatto a ba Ristampài v. a. ristampare, stampar di nuovo.
stoncini . Ristampàu, da part ristampato:
Rigidamenti avv. rigidamente, acerbamente , Risu s. m. riso in pl le risa. Risu sardonicu
aspramente , distrettamente. malad. riso sardonico. Risu po beffa, ghigno.
Rigideddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) Po rosu legumini. M.
rigidetto, Risulànu s. m. e agg. ridone, sghignapappole,
Rigidèsa s. f. (t. de s'usu) rigidità, bru che ride sgangheratamente, risanciano, na.
schezza, rigidezza, durezza, asprezza, auste Ritu s. m. rito, usanza, costume. Ritu sacru,
rità, severità. Rigidesa de stasoni, crudezza di rito sacro.
stagione. Rituàli s. m. rituale.
igidu, da " rigido, aspro, austero, se Ritualista s. m. compiladori de ritus, Ri
vero. Jerru rigidu, verno crudo. tualista.
484 RIU ROD
Riu s. m. (t. sp.) e arriu, fiume, rivo. Riu Rodixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) M.
piticu, ruscello, ruscelletto. Riu mudu metaf rodedda.
soppiattone, lumacone, uomo cupo. Roèdu s. m. giro. Roèdu de unu bistiri, sa
Rivàli s. m. (t. de s'usu) rivale, competitore. largaria de su giru, chi tenit su bistiri in is
Rivalidàdi s. f. rivalità , concorrenza . pojas, giro, circuito, il dintorno d una veste.
Rixi s. m. insettu. M. rexini. Roffiana s. f ruffiana, pollastriera, fa servizi,
Rizzadùra s. f increspatura. mezzana prezzolata di cose veneree.
Rizzài. M. arrizzai. Roffianài. M. arroffianai,
Rizzòni s. m. rizzoni de mata, porcospino, Roffianazza s. f ruffianaccia.
riccio terrestre, acantòchero t. g. Bonav. Rizzoni Roffianedda s. f. dim. (dd pron. iugl.) ruf
de mari, riccio marino. fianella.
Rizzu s. m. riccio, brocco. Po arrizzu, brù Roffianescu, sca agg. ruffianesco.
scoio, brusco . Dogna rizzu ti parit una traja, Roffianìa s. f, ruffianeria, ruffianeccio, ruf
ogni bruscolo ti pare una trave. fianesimo, ruffianezza, lenocinio, ruffianìa.
Roba s. f roba. Unu mari de roba, un mon Roffianismu. M. roffiania.
te di roba. Po bistiri, roba, veste. Roba vili, Roffianu s. m. ruffiano, cozzone, mezzano
robaccia. di cose veneree, lenone.
Robitta s. f. dim. robiccia, robicciuola. Po Roffiànu, ma agg. ruffiano.
bistiris piticus, robetta, robicciuola. Rogaziònis s. f. pl rogazioni.
Robixedda . M. robitta. Roja s. f. lurzina di aqua, stroscia, troscia,
Robustamenti avv. robustamente, gagliarda Fai roja, fare stroscia. Roja de lagrimas, stro
mevate. scia di lagrime.
Robustèsa s. f robustezza, gagliarda. Roidùra s. f roimentu , rosicatura.
Robustu, sta agg. robusto, forte, gagliardo. Roimentu s. m. rodimento. Metaf inquietudi
Rocàli s. m. pisci, merlo, o tordo di mare. ne, cruccio interno, travaglio.
Rocca s. f rocca, roccia, rupe. Ròiri v. a. (de roer sp.) rodere, corrodere,
Rocchettu s. m. (t. sp.) cotta, roccetto. Su rosicare. M. arroiri.
rocchettu de pellegrinu, sarrocchino, Rocchettu Rolài v. a. scriri in su rolu . M. arrolai.
de relogiu, rocchetto. Is alas, ale del rocchetto. Ròlia ròlia avv. andai roliendu, o rolia rolia,
Rocchili s. m. (t. r.) M. rocca. ronzare, andare afato, afone, a zonzo.
Roda s. f rota, ruota. Sa pinta, o signali, Roliài andai rolia rolia. M. arroliai. Po su
chi lassat sa roda in terra, rotaja. Roda di ar roliai de is pillonis de rapina. M. rodiai.
tifiziu, girandola. Roda de incontru de su re Ròliu s. m. M. rolu .
logiu, ruota serpentina, o de riseontri. S'aletta Rollarolla (t. r.) M. rolia rolia.
de custa roda, paletta. Una roda intrat in is Rolu s. m. catalogu, lista, ruolo, catalogo,
dentis de s' atera, una ruota ingrana nell'altra. lista. Po rolu de milizia, ruolo di militari, o
ltoda de " , capione di prua Roda de puppa, di soldati.
capione di poppa. Sa peus roda de su carru Romadiu s. m. (t. r.) e arromadiu, catarro.
zicchirriat prov. la più cattiva ruota del carro Arromadiaisì, o accatarraisì, raffreddarsi, ae
sempre cigola, o seliricchiola. Po turnu de taula, catarrarsi .
comente su de is Monasterius, ruota. Po spezia Romàna s. f. (t. sp.) stadera. Sa canna de
de suppliziu, ruota. Fai sa roda, giogu de pic sa romana, stilo. Sa linguetta, ferru chi mo
cioccus de s'arruga, roteggiare, far ruote gi strat s' equilibriu, ago. Su pilloni de sa ro
rando, rotare. Rajus de sa roda, razze. Roda mana, romano, contrappeso, piombino. Ro
de camisa t. r. M. ſardali. mana manna, staderone. Maistu de romamas,
Rodadùra s. f. M. rodamenta. staderajo.
Rodài v. n. girare a guisa di ruota, rotare: Romanàju s. m. (t. r.) M. acconcia cardaxu.
roteggiare. M. girai. Po smolai. M. Po castigai Romaneddas. f. dim. (dd pron. ingl.) romana
cun su suppliziu de sa roda v. a rotare. pitica, staderina.
Rodamentu s. m. rotamento. Posmolamentu. M. Romanedda s. m. nomini, chi s usu hat do
Rodàu, da part. rotato. Po smolau. M. Po nau a su ministru de s' ofliziu de su Mustaz
castigau cum su suppliziu de sa roda, rotato. zafu, chi est deputau a pesai in pubblicu su
Rodedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) t. sp. pani de bendiri, grascìno. -
roteare, roteggiare, far ruota. Po girai, o ingi Romìgadura s. f. (t. sp.) masticatura.
riai de innoi e de innì, girandolare, circuire.
M. arroliai.
Romigai v. a. (t. i")
rosigai, masticare, ru
minare, ragumare. M. rosigai . -
usignuolo. Rosignolu de riu, usignuolo di fiume. Rudàu, da agg. de ruda, rutato. Ollu rudati,
òsigu s. m. arrestu de sa cosa rosia, rosume, o postu in infusioni cun ruda, olio rutato.
rosura. De grandu pappadori si narat: issu no " s. m. (t de s' "primu princi
lassat rosigu , o arrestus , egli non fa rosura . piu in dogna cosa, rudimento, elemento.
Rosina s. f e arrosina, acquicella, spruzzaglia. Ruèdu s. m. (t sp.) e arruedu, il giro d una
Rosinài v. m. piovigginare, pioviscolare, spruz veste alle falde, come di sottana, gonnella ec.
zolare. M. roèdu.
Rosinàu, da part. spruzzolato. Ruffa s. f, ruffa, calea, folla Ruffa de genti,
Rosinedda. M" rosina . furia, calca, ruffa di gente. Ruffa de .irla» ,
Rosia, ia part. roso. Po consumati a pag a ruffa, branco di birli.
O e o
486 RUF RUN
" is sabatas de is formas, sformare le scarpe. Saccardu s. m. (T. de Milizia) su chi con
Camminai cun sabatas de plumbu, andai cun dusitis bagaglius de un esercitu, saccardo, ba
cautela in alguna operazioni, andare con calzare gaglione, saccomanno.
di piombo. Bendidori de sabatas beccias, cia Saccheggiài v. a. (t. ital, già in usu) fai bot
battajo. Buttega de sabatas, calzolerìa. tinu, o predai trattendu de Qittadi, e devastai
Sabatedda s f dim. (dd pron. ingl.) scarpetta, po campagna, saccheggiare, saccomettere, pre
scarpellina, scarpettino. dare, far preda, devastare, guastare, desolare,
Sabatereddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) cal dare il guasto.
zolaretto. -
currendi, comenti fait su lepuri, balzellare, andar Salàmini s. m. pezza salida, presuttu , sartiz
balzelloni. M. brinchidu. -
zu ec. salame, salato.
Sadducèu s. m. spezia de settariu in is Giu Salamùrgia s. f salamoia.
deus, Sadducèo. Salamurra s. f. (t. cat.) M. salamurgia.
Saetta s. f freccia, saetta. Cantidadi de Salariài v. a. salariare.
saettas, saettame. Saetta (t. de piccaperd.) bec Salariàu, da part. salariato.
catello, mensola, peduccio. Saetta, o agu de su Salàriu s. m. salario .
raju, benedetta. Salda s. f (t. de s'usu) spezia de cola, o
Saettà da s. f. saettata. imbidoni scallau po usu de sa biancheria, salda.
Saettadòri, ra v. m. e f. frecciadori, saet Saldadòri v. m. strum. po saldai, saldatoſo.
tatore, trice. Saldadùra s. f saldatura. Saldadura de fe
Saettài v. a. (t. de s'usu) saettare, ferire con rida, cicatrizzazione .
saetta. Po tirai saettas, gettare, tirare, scagliar Saldài v. a. e sardai, saldare. Saldai contus,
saette . saldarle ragioni, i conti, pareggiare un debito.
Saettanti v. agg. saettante. Saldai una ferida, saldare, rammarginare una
Saettàu, da part. saettato, colpito, ferito di sferita. Po ultimai, saldare, ultimare. Saldai
saetta, che ha tirato, gettato, scagliato saette. ferru, ferruminare. Saldaisì n. p. trattendu de
Saettedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) saettuzza. feridas, cicatrizzarsi, consolidarsi. Po donai sa
Saffata s. f vassoio di lamiera. Saffata a ma salda a pannus, sederìas ec. saldare, insaldare,
nigas, vassoio a manichi. Saffata de dulcis, dar la salda.
vassoio di dolci. Saffata po poniri guantus, e Saldamentu s. m. saldamento. Saldamentu de
ateras cosas, guantiera. ferru, ferruminamento.
Saffatedda s. f. dim. piccolo vassofo. Saldativu, va agg. consolidativo.
Sàfficu s. m. spezia de versu endecassillabu, Saldàu, da part, saldato, insaldato, conso
Sarraco , lidato, rammarginato, ammarginato, cicatriz
Saffiru s. m. spezia de gemma, saffiro, zaffiro. zato. Contus saldaus, conti saldi , ragioni sal
Sagginài v. a. ingrassai beni, sagginare, im de, o saldate, conti pareggiati. Ferida saldada,
pinguare, ingrassar bene. ferita cicatrizzata.
agginàu, da part. ingrassau, sagginato, in Saldu s. m. saldo. Fai saldu, far saldo, sal
grassato. dare, pareggiare i conti. Saldu de unu contu,
Sagginòsu, sa agg. adiposo. appuntato, il saldo d un conto, l'importare.
Sagginu s. m. sugna, adipe. Sagginu de porcu, Saldu, da agg. saldo. Contus saldus, o sal
de balena ec. sugna di porco, di balena ec. daus, conti saldi, pareggiati.
Sàggiu s. m. (t. ital. in usu) saggio, prova. Salèra s. f. saliera .
Sagittàli agg. sutura de su craniu, sagitale, Sali s. m. sale. Essiri toccau, o piccanti de
Sagittàriu s. m. sagittario, arciere. Po unu sali, saper di sale. Po arguzia, al!
detto ar
de is doxi signalis de su Zodiacu, sagittario. guto, grazioso. Po giudiziu , senno, saviezza.
Sagràu, da agg. sagrato, sacrato, sacro. Arrusciai de sali, asperger di sale, saleggiare.
Sagrestàna s. f sagrestana. Salia s. f saliva. Fuliai salia, salivare, sca
Sagrestania s. f uffizio del sagrestano. ricarsi della saliva. T indi calamt is salias, ti
Sagrestànu s. m. sagrestano. viene in bocca l'acquolina. Appiccigai sa sala,
Sagrestia s. f sagrestia, sacristia. appiccicare lo sputo. Fai calai sa salia a unu,
Sagrì s. m. peddi de pisci conciada po usu faiddi beniri grandu disigiu, far venire l'acqua
de fai cobertas de liburus ec. sagrì. sull'ugola.
Sagrista s. m. prelau, chi fait de sagrestanu Saliàcciu, e saliazzu. M. salivazioni.
in su palaziu Pontificiu , sagrista. Saliàda s. f sputo.
Sagula s. f. (T. Marin.) funixedda, chi por Sàlica agg. f Leisalica, legge salica.
tat in su cabidu unu pesu attaccau po scanda Salidamenti avv. salatamente.
gliai su fundu de s' aqua, sàgola da scandaglio. Salideddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)
Saja s. f saja. Saja Biella, saja di Biella. che sa di sale, piccante di sale.
Saja ferrandina, ferrandina. Saja lustra, burat Salidùra s. f insalatura.
to di Francia. Saja de Nimis, saja di Nimes. Salificaziòni s. f. reduzioni in sali, salificazione.
Saia de Roma, saja di Roma. Saja prenzada, Salimbacca s. f. (t. de s'usu) scatuledda de
saja castorina , arlecchina (T. de !" .) su segliu de is patentis pendenti de unu cor
Sajetta s. f. dim. sajetta. . doni, salimbacca.
Saina s. f. (t. r.) e in aterus logus ena, Salimentu s. m. M. salidura.
planta cereali, saggina comune. ( Holcus Sor Salina s. f salina. Spartimentu di aqua sa
ghum. Linn.) Sa spiga , pannocchia. Saina de lida po fai sa salinazioni, area cottoja.
scovas, saggina spazzola, o da granate. (Hol Saliri v. a. salare, insalare, asperger di sale.
cus Saccharatus. Linn. V. Targ.) Saliri troppu , soprassalare, salar troppo. Sa
Sainettu s. m. (t. sp.) gustu , sabori, gusto, liri pagu , saleggiare, insaleggiare. Salirisì n.
sapore - p. beniri saliu, insalarsi, insalsarsi, divenir sa
Sala s. f sala. lato, o salso.
Salàlcali s. m. (T. Chim.) cuddu sali, chi Salitta s. f. dim. de sala , saletta .
tenit medas porus, e chi fermentat ammesturau Saliu, da part. salato, insalato. Costai sa
cun certu spiritu acidu, salàlcali. liu, costar salato, o insalato, costar caro, esser
Salamandra s. f animali anfib. salamandra. insalato. Po salsu, aqua salida, acqua salsa.
Salamastru, stra agg. salmastro. Aqua sala Po giudiziosu. M.
mastra, acqua salsa , salsugginosa, salmastra. Salivàcciu s. n. tielismo.
Salamazzu, zza agg (t. r.) M. salamastru . Salivaziòmi s. f malad. salivazione, tielismo.
SAL SAL 489
Salsa s. f. e sarza, salsa, intingolo, guaz Salviàu, da agg fattu cun salvia, salviato.
zetto. Salsa de pappais, saporetto, zanzaverata. Salùmini s. m. cosas de pappai, chi si cum
Salsa fatta cun allu, agliata. Po calisisiat parti servant cum su sali, salume, salsume.
umida de is pappais, intinto. Salutàri agg. M. salutiferu,
Salsapariglia s. f erba, salsapariglia, e sal Salutiferamenti avv. salutiferamente.
saparilla. (Smilax Salsaparilla. Linn.) Salsapa Salutiferu, ra agg. salutifero, salutare. Clima
riglia Sarda. M. Titioni. salutiferu, clima salubre.
Salsixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) intin Salvu s. m. salvo. Poniri in salvu, mettere in
goletto. salvo, porre in sicuro.
Salsu s. m. salsedine, salsezza , salsuggine. Salvu, va agg. salvo, sicuro, salvato.
Salsu, sa agg. salso. Beniri salsu, o saliu Salvu avv. salvo, eccettuato, fuorchè, senon.
fueddendu di aqua, insalsarsi, divenir salso. Salvucunduttu s. m. salvocondotto.
Umori salsu, salsedine del sangue. Samùcu s. m. arb. sambuco. Samucu mascu,
Saltadòri, ra v. m. e f. saltatore, trice. sambuco ebbio. (Sambucus ebulus. Linn.) Sa
Saltài e sartai v. n. saltare, sbalzare, slan mucu femina, sambuco maggiore. (Sambucus
ciarsi. Andai salta salta , saltellare. Saltai bal nigra. Linn.) Samueu di arriu, agnocasta, e
lendu, sgambettare ; Saltai regulau ballendu, vitice agnocasto. (Vitex Agnuscastus. Linn. e
salteggiare. Saltai frequenti, saltellare, salta Sav.) Samucu aresti, sambuco salvatico,
bellare, salterellare. Saltai po scappai de ma Samunài (t. r.) M. sciaquai.
nus. M. scappai. Saltai po intoppu, rimbalza Sanàbili agg sanabile, guaribile.
re. Po su " de su balloni candu ferit in Sanadùra s. f. M. sanamentu.
terra, balzare. Saltai unu fossu, unu flumini ec. Sanài v. a. guarire, sanare, render la sanità.
in sens. att. varcare, valicare. In signif neutr guarire, risanare, ricuperar la
Saltanti v. agg. saltante. - sanità, ristabilirsi. Po crastai, castrare, sanare.
Saltàu, da part. sbalzato, lanciato, saltato. Sanai is angiomis, fare la castrazione agli
Saltèriu s. m. salterio, saltero. Po strum. agnelli. Lastr.
musicali, salterio. Sanamenti avv. salubremente, sanamente.
Saltideddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) sal Sanamentu s. m. guarigione, sanazione, gua
terello, saltetto . -
rimento .
Sàltidu s. m. e sartidu, salto, lancio. Sanativu, va agg. sanativo.
Salva s f scarriga di armas de fogu po sa Sanatòriu, ria agg. sanatorio. s
Do, crastau, castrato. Trattendu di animali cra Santu s. m. Santo, Eletto. Segundu su santu
stau, castrato. Mascu sanau, castrato, castrone: s incensu, tal sonata, tal ballata. Santu chi
si est piticu, castroncello, castroncino, agnello donat sa guardia, motto della guardia, contras
e astratto . -
segno dei soldati. Dogna Santu bolit sa candela
Sandàli s. m. pantofla, sàndalo, zòccolo, sua prov. dogna traballu meritat su premiu suu,
picneila. - ogni Santo vuol la sua candela. Cun maccus
Sandràcca s. f. spezia de gomma, chi produsit e cun Santus no est bonu su burlai prov.
su zinnibri, sandracca. -
scherza coi fanti e lascia stare i Santi.
Sanghigau, gna agg. M. sanguignu. Santu, ta agg. santo. Chini tenit Santu in
Sanghinàriu, ria agg. M. sanguinariu. corti, no timit sa morti prov. chi tenit potenti
Sangia s. f. i
b. de sanies lat.) M. postema. protettori, chi ha buon s", in Paradiso, of
Po invidia, o feli. M. tiene checchessìa. Santu Padre, titulu de su
Sangiosu, sa agg (t. b.) posternosu, sanioso, Papa, Santo Padre. Santa Barbara, logu aundi
lontar: Ioso . - is cannoneris tenint sa bruvùra. Santa Barbara.
Sangradòri v. m. (t. sp.) flebotomista. Santuàriu s. m. santuario.
Sangrài v. a. cavar sangue, flebotomare. Sanu, ma agg. sano, forte, robusto, atletico.
Sangràu, da part. che ha cavato sangue. Sanu che unu pisci, sano come una lasca. Mali
Sangrenài, sangrenàu ec. M. mortificai, mor sanu, cagionevole, malaticcio, malsano.
tificau ec. Sanzainedda s. f (dd pron. ingl.) spezia de
Sangria s. f. (t. sp.) salasso, cavata, emission giogu, altalena. Fai sa sanzainedda, altalenare,
di sangue. fare all'altalena. -
Sarcòma s. m. (T. Gr. Chirug.) tumori duru cus ec. furai bestiamini de unu cumoni, candu
senza dolori, chi bessit in is carigas, e in ateras stat pascendu in sa campagna, fare 2 connet
miseria, riarso, venuto in povero stato, con Sbattizzaisì v. r. agitaisì, balestrarsi, trova
detto al lastrico. Po ſalhu, fallito. gliarsi, sbatacchiarsi, tormentarsi. In signif.
Sbandiu s. m. sbandito, bandito. att. balestrare, travagliare, sbatacchiare, tor
Sbaniài, sbaniàu. M. sbainai ec. mentare .
Sbarattài v. a. strapazzai, strapazzare. Sba Sbattizzàu, da part. balestrato, aſflitto, tor
rattai unu cuaddu , strapazzare un cavallo. Fmentato .
Sbarattau, da part. strapazzato. Sbattugliài, sbattugliau. M. sbattiri.
Sbarazzadòri v. m. sgomberatore, sgombratore. Sbattugliamentu s. m. sbattimento, scuotimen
Sbarazzadùra s. f. sgomberatura, sgombramento. to, stralalzamento, trabalzo, agitazione.
Sbarazzài v. a. disimbarazzai, sbarazzare, sgom Sbattùgliu s. m. M. sbattugliamentu,
SBE SBI 493
Sbendài v. a. sbendare, tor la benda. Sben Sbignati, da part scantonato, fuggito, andato
daisì v. r. sbendarsi, disbendarsi, cavarsi, torsi alla sfuggita.
la benda. -
Sbilancià, v. a. (t. ital. in usu) fai perdiri
Sbendàu, da part. sbendato. s equilibriu a sa balanza, e si usat ancora fig.
Sbentadùra s. f sbentadura de vena , even sbilanciare, far perder l'equilibrio.
tazione, piccola emission di sangue. Sbilanciamentu s. m. sbilanciamento. -
Sbrogliài v. a. sbrogliare, sviluppare, distrigare Sburradeddu, dda agg. dim. (dd pren. ingl.)
strigare, ravviare le cose avviluppate, sviticchiare. scancellaticcio.
Sbrogliaisì n. p. svilupparsi, distrigarsi, sbro Sburradòri v. m. strum. po rasiga is isbur
gliarsi, strigarsi, scapecchiarsi, sviticchiarsi. Po ronis, rastiatojo.
sciolliri, sciogliere, svolgere. Po liberaisì , svi Sburradùra s. f caneellatura, frego, scan
lupparsi, strigarsi, sviticchiarsi, spastojarsi. Sbro cellatura, cassatura, cancellazione. Passai sa
gliasì de unu viziu, astenirisindi, sbrattarsi d' pinna a una riga po dda sburrai, dare un frego.
BtPl 9'12 lo .
Sburrài v. a. cancellare, scancellare, espuis
Sbrogliamentu s. m. strigamento, sviluppa gere, cassar la scrittura. Sburrai cun sa pin
mento, sviluppo. ma, dipennare. Sburrai rasighendu, radere. Po
Sbrogliàu, da part. strigato, sbrogliato, svi poniri in olvidu, cancellare, scancellare, man
luppato. Po liberau, liberato, distrigato, svi dare in obblio. - -
. Sbussài, v. a. sborsare, pagar di contanti. Scabùlliu, llia part. liberato, salvato ec.
Sbussai, bogai zecchinus de sa bussa, sfrom Scaccàu, da agg fattu a scaccus, scaccato,
bolar zecchini, snocciolar doppie. scaccheggiato, fatto a scacchi.
Sbussamentu s. m. sborsamento. -
Scacciadùra s. f scacciata.
Sbussàu, da part sborsato. Scacciài v. a cacciare, scacciare , discaecia
Sbutirài v. a bogaindi su butiru a su latti, re , espellere, estrudere, ribattere, ributtare ,
spannare . M. Pollini p. 575. torre il burro, o rigettare. Scacciai de sei, sgombrar da se. Scac
butirro al latte, sburrare. V. Giornal. Agrar. ciai s oziu, allontanare, sbandir l'ozio.
Toscano num. 12. 1829. Scacciatiaulus. M. scongiuradori.
Sbutiràu, da part. spollau de su butiru, span Scacciàu, da part scacciato, rigettato, ri
nato . Poll. sburrato. (V. il cit. Gior. Agrar. ) buttato, espulso, estruso, sbandito, allontanato.
Sbuttonadùra s. f. lo sfibbiare. Scaccu s. m. regioletta, chi si pintat in is
Sbuttonài, v. a. sbottonare, sfibbiare i bottoni. banderas cun diversus coloris, scacco. Fattu a
Sbuttonàu, da part. sbottonato, sfibbiato. scaccus, scaccato, fatto a scacchi. Po spezia de
Sbuzarrài v. a. soddomitare, usar sodomia, giogu, scacchi. Sa tauletta de su giogu, scac
o soddomìa. chiere. Scaccomattu t. de su giogu candu si
Sbuzarràu, da part. soddomitato. serrat s'intrada a su rei, scaccomatto. Biri su
Scabalài v. a. fai perdiri su cabàli, smugnere. soli a scaccus, essiri in presomi, vedere il Sole
Scabalaisì v. r. perdiri su cabali, dissipai is fun a scacchi. Is pedinas, le pedine.
dus suus , smugnersi. Scadenài v. a. bogai de sa cadena, scatenare,
Scabalàu, da part. smunto. trar di catena, sciorre altrui la catena. Sca
Scabbiài v. a. bogai de sa cabbia, sgabbiare, denai, disfai linnamini incadenau, scommettere,
cavar dalla gabbia. disfare legname commesso insieme. Scadenaisì
Scabbiàu, da part. sgabbiato. v. n. sciollirisì de sa cadena, scatenarsi,
Scabeccèri s. m. colui, che marina il pesce, o lo sciorsi dalla catena. Fig. movirisì, bessiri ec.
mette sott'olio. Fig. po furoni. M. scabecciadori. cun furia e impetu, scatenarsi.
Scabecciadòri, ra v. m. e f involatore, ladro, Scadenamentu s. m. scatenamento.
involatrice, ladra. Scadenàu, da part. scatenato. Trattendu de
Scabecciadùra s. f involo, invòlo, furto, ra linnamini, scommesso.
pimento, rapina. Scadenti v. agg. scadente.
Scabecciài v. a. (t. sp.) scalecciai pisci cun Scadessimentu s. m. scadimento. -
ollu, metter sott'olio. Scabecciai cun axedu , Scadèssiri v. m. (t. sp.) decairi, scadere, dis
marinare il pesce. Fig. po furai a scusi, invo cadere, decadere, deteriorare, tralignare, de
lare, rubar di nascosto, bubbolare, carpire, generare, peggiorare, andar in decadenza. MI.
trafugare, pigliare furtivamente, º decairi. Po passai, scadere, passare. -
Scabecciau, da part. scabecciau cum ollu, Scadèssiu, sia part decaduto, discaduto, an
messo sott'olio. Scabecciau cun axedu, pesce dato in decadenza. M. decaiu. Po passau,
marinato. Tunina scabecciada, tonno sott'olio, scaduto, passato, scorso. - -
Fig. po furau, involato, bubbolato, trafugato, Scafa s. f spezia de bastimentu ciattu, scafa.
rubato di nascosto. - - . Scafa, o scafas narant in is biddas certas baccas
Scabècciu s. m. (t. sp.) pisci scabecciau: si de perdas, e de rocchili in algunus camminus
est fattu cun axedu, pesce marinato: si es fattu cun de montagna, aundi si podit facilmenti arruiri,
ollu, pesce sott'olio. Po fura. M. scabecciadura. trabocco, dirupo, precipizio. Cammino plenu
Scabècciu s. m. arb. americ. po usu de tin de scafas, cammino scosceso, dirupato, fatto a
tura, campeggio. scarpa, pieno di trabocchi, di dirupi, di precipizi.
Scabelleddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) sga Scafai v. a. si usat ſig. po ingannai, e pigai,
belletto, sgabellino. de is aterus basciu sa bona fidi, truffare, usar
Scabellu s. m. scabello, sgabello. truffe, o trufferie.
Scabiddài v. n. (t. de Messaju) si narat de su Scafàu, da part. truffato.
essiri, chi fait sa spiga de su trigu, orgiu ec. Scaflittàda s. f. (t. r.) scafiittada de mussiu,
de sa canna, sbocciare, schiudersi, uscir fuori dentata. Po ingiuria de fueddus, bisticciamento,
la spiga . Is loris cumenzant a scabiddai, la frizzo, motto pungente.
spiga delle biade comincia a sbocciare, ovv. Scaflittài v. a. (t. b.) picchiai, mussiai cun
le ini cominciano a produrle spighe. fueddus piccantis, pungere con frizzi , mordere
Scabiddàu, da part. sbocciato, schiuso. - con detti. Scaffittaisì v. r. ingiuriais cun fueddus,
Scabiossai, scabiossàu. M. precipitai. bezzicarsi, bisticciarsi, proverbiarsi. Po pappai
Scabizzàda s. f colpu donau cunsa conca, capata, o mazziai. M. Po penficciai M. ,
Scabizzài v. a. ", scavezzare, deca Scafiittàn, da part che ha punto, od offeso
pitare, scapezzare. Scabizzai un arburi, segaid con frizzi, che ha morso con detti.
da a corona, scapezzare, scapitozzare, tagliar Scafu s. m. su corpus de unu vascellu senz'
a corona, far capitozze. armamentu, scafo.
Scabizzau, da part. scavezzato, decapitato. Scagaredda s. f. t. b. (dd pron. ingl.) escre
Tratteudu di arburi, scapezzato, tagliato a corona. mentu liquidu, squacchera, e squacquera.
Seabudài, scabudau (t. r.) abbandonai. M. Scagareddài v. n. (t. b. dd pron. ingl.) cagai
Seabùdu s. m. (t. r.) M. abbandonu.
- - - - - - - - - -
«.
liquidu, squaccherare, e squacquerare. Scaga
Scabulliri v. a. (t. sp. usau in is biddas) li reddaisì n p. liquefarsi
berai, liberare, salvare, Deu t'hapu scabulliu si, da part (dd pron. ingl.) squac
squacquerati, che ha la cac ſuola, la
cherato e
de sa morti,io ti ho saltato liberato dalla
morte. Scabullirisì m. p. liberarsi, figgirsene, soccorrenza, o flusso di ventre. Po arrenata, o
sStizzare, si appare. - sfattu de forzas, squaccherato, squallido, partito
P p º 2
496 SCA SCA -
Scappiàu, da part. sciolto, slegato. Trattendu una porta, sgangherare , smuovere una porta
de bois, digiunto, digiogato. Fueddendu de da cardini. Scardancai de rexinis, sbarbare,
pilus, scrinato. - .. sradicare, svellere dalle radici.
Scappu , ppa agg. sciolto, libero -
Scardancamentu. M. scardancadura. sº
vulada a 20., m'hat donau su 20. , il grano, Sceroppai v. a far siroppo, e ridurre in
l'aja ha buttato il 20. dal grano ho avuto il siroppo.
20. , il grano mi ha renduto il 20. Sceroppàu, da part, che ha fatto siroppo,
Scavulàu, da part. buttato, gettato via. ridotto in siroppo.
Sceberadòri v. m. e ra f sceglitore, trice, Sceroppu s. m. siroppo, sciroppo, sciloppo.
sceveratore. Sceroppu de capiglier, siroppo di capelvenere,
Sceberadùra s. f sceglimento, scelta. Scerpa s. f fascia cun pumus propria de is
Sceberài v. a. e scioberai, scegliere, sceverare, militaris , ciarpa , sciarpa, banda.
cernere, separare, scerre, scernere. Scèscia s. f sa littera x, x . Andai fenda
Sceberàu, da part. scelto, separato, sceverato, scescias, andar barcoloni.
scevrato. Po sqfisitu agg. scelto, buono, squisito. Sceta si f cannella. Su tappu de sa scetta,
Scebèru s. m. e sciobèru, scelta, cerna, scel o tupponella, zipolo. Tappai sa sceta, poni
tezza. Donai a sceberu, dare a scelta. Fai sce riddi sa tupponella, zipolare, turar la cannella
beru , fare scelta, far cerna. collo zipolo. -
Sceda s. f. (t. r.) M. notizia, resposta. Sceti s. m. (cun e claru) fior di farina, Po
Scedadeddu, dda agg dim. t. r. ( dd pron. su sceti, chi bolat in su moliri, o fendi sa far
ingl ) meschinello, meschinetto, poverello. ra, friscello, fuscello.
Scedàu, da agg. t. r. mischinu, meschino, Sceti e vetti (cun e oscur.) avv. M. sola
vero. Inet) li . -
Scimingiadeddu, dda agg. dim. (dd pron. Sciòlliu, llia part. (t. r.) M. scioltu.
ingl.) sbadatello, smemoratino. Sciolloriadamenti avv. scioccamente, scimuni
Scimingiadùra s. f sbalordimento, dissipa tarmente. -
Sciolioriàu, da part. scipido, sciapido, che Sciri v. a. sapere. Sciri de contus, saper di
ha parlaio a vanvera, che ha detto delle scipi ragione, d' abbaco. Sciri de menti, a memo
tezze, scimunito. In forza di agg. scipito, scia ria, sapere a mente. Sciri fai, essiri industrio
pido, sciocco. su , saper fare. No sciri ita fai, o ita mai, non
Sciollòriu s. m. scassolu, scipitezza, scioc saper che fare, o che dire, esser irresoluto.
chezza, delirio, scinumitaggine. No sciri cantu fait tres, non sapere quanti pic
Scioloccàu, da agg. M. sciolloriau. di entrino in uno stivale. Ita sciu deu , che so
Scioloccu . M. scioltoriu . io. Sciri innantis, antisapere. Fai sciri, donai
Scioitaimenti avv. Mi. sciortamenti. a sciri, far consapevole, far sapere, fare avvi
Scioltu, ta part, sciolto, slega , slacciato. sato. Scirisi n. p. sapersi.
Po scallau, disciolto, liquefatto. Scioltu po co Sciringa s. f strum. po bogai s'orina de sa
sas, chi no temint liga, spappolato. Trattendu vescica, sciringa.
de peccaus, prosciolto, assoluto da peccati. Sciringài v. a. sciringare, introdurre la sci
Tratiendu de bois, digiogato, disgiunto. Fued ringa nella vescica.
dendu de madassa, e similis , aggomitolato, ta. Sciringàu, da part. che ha introdotto la sci
Trattendu de cilixia, didiacciato. A pilus isciol ringa nella vescica.
tus, co' capelli scrinati, sciolti. A briglia sciol Sciringaziòni s. f sciringazioni, chi si fait in
ta avv. senza ritegno, a briglia sciolta. su corpus de s” animali, infezione.
Scionca; andai scionca scionca, cioncolare. Sciroccu s. m. bentu intre levanti, e mesudì,
Scioncamenti avv. disadattamente, sguajata scirocco, scilocco , sirocco.
mente, sgraziatamente. Scirradùra s. f scirradura de bingia ec. il di
ramar le viti ec.
Scionchedàdi (t r.) M. scioncheria.
Scioncheria s. f. disadattaggine, sgraziataggine, Scirrài v. a. scirrai sa bingia, operazioni, chi
sguajataggine, "e , castroneria, bab si fait in Austu seghendu is pertias longas de
buassaggine, balordaggine. mesu in susu , diramar le viti, troncare i rami
alle viti .
Scioncu, ca agg. liggeri de conca, capocchio,
scemo, scimunito, babbuasso, babbuino. Po senza Scirràu, da part. diramato.
grazia, sgraziato, sguajato, svenevole. Scirròsu, sa agg (T. Chirurg.) scirroso.
Sciopai v. n. (t. r.) crepare, scoppiare. Scirru s. m. tumori duru senza dolori, scirro.
Sciopau, da part. crepato. Sciscillonài v. a segai su sciscilloni, raspollare.
Scioradòri. M. fastosu. Sciscillonàu, da part. che ha tagliato i ra
Sciorài v. n. pompeggiare, ostentare, far osten spolli, raspollato.
tazione, vantarsi, millantarsi. Sciscillòni s. m. raspollo.
Scioràu part neutr. che ha fatto ostentazione, Scisma s. m. scisma , discordia, screzio.
millantato, pompeggiato. - - -
Scismàticu, ca agg. scismatico.
Sciorèri, ra agg fastoso, fastigioso. Sciveddas. f. (dd pron. ingl.) vasu de terra,
Sciorinài v. a. esponiri a s aria, sciorinare, o de ramini pousu principalmenti de fai su
sventare, sventolare. Sciorinaisì v. r. pigai aria, strexu, catino, tinozza di terra. Scivedda po ar
sciorinarsi, sventarsi. regolliri sa lissia, chi colat de su cossiu, ran
Sciorinati, da part. sciorinato, sventato. niere. Scivedda de sciaquai, catino, tinello. Po
Sciorbeddadùra s. f. ſig. sbalordimento. su vasu de sciaquais is manus, e sa ſacci, ca
Sciorbeddai v. a. dicervellare, trarre il cervello. tinella . M. scivedditta .
Traballu, chi sciorbeddat, lavoro, che sbalordisce. Scivedditta s. f. dim. (dd pron. ingl. ) cati
Sciorbeddau, da part. dicervellato, scervellato. netto, catinuzzo, cuncula, concola. Scivedditta
Sciorrocài, sciorrocàu. M. precipitai. po sciaquai is manus, catinella, bacinetta.
Sciorroccu s. m. stroscio, ronnore. Sciorroccu Sciveddu s. m. (dd pron. ingl.) chi aterus
di aqua, chi proit, stroscio, croscio, scroscio, narant mussorxu, vasu de linna a modu de
rovescio di pioggia. Po precipizin, rompicollo. cubidinedda, aundi is pastoris solint callai su
Sciortamenti avv. scioltamente. latti, mastello.
Sciortu, ta. M. scioltu. f
Sciugamànus s. m. bandinella , sciugatoio.
Sciòru s. m M. fastu. Sciuliài v. a sciuliai sa musca, cacciare, pa
Sciottàda s. f. cascata, caduta, tonfo, cim rar le mosche. Sciuliai is puddas, cacciar via
botto, cimbottolo. Sciottada precipitosa, scavez le galline .
zacollo, caduta a rompicollo. Donai una sciot Sciuliamuscas s. m. spezia de ventagliu man
tada a terra, cimbottolare, dare un cimbottolo nu po usu de sa mesa, cacciamosche, para
per terra, cadere in terra. mosche, rosta.
Sciovài v. n. su fai is ous de is piscis frighen Sciuliàu , da part. parato, cacciato. M. sa
verbu.
dusì in is perdas, fregare, andare in fregola.
(V. frayer fr.) Sciumbullài v. a. (t. " po intrul
Scipideddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) lai, intorbidare, rimescolare. Po sciumbullai
saputello, sciolo, saccentino. una cosa in s” aqua, sciaguattare, diguazzare.
Po scidai. M.
Sepidu, da agg. dotto, scientifico, scienziato.
Scipiu, ia part saputo. Scipiu innantis, an Sciumbullàu, da part. intorbidato, rimesco
ti saputo, preceduto. -
lato ; sciaguattato, diguazzato. Po scidau. M.
Scirfinài v. a. fai a cirſinus, a arrogheddus, Sciùndiri. (t. r.) M. sfundiri.
shrizzare, sminuzzolare, anminutare, ridurre Sciurma s. f. M. ciurma.
in minuzzoli, sprizzare. Sciurmàda . M. ciurmada .
Scirfinàu, da part. ridotto in minuzzoli, Sciurmàglia. M. ciurmaglia.
sprizzato. Sciusciàda s. f sciusciada di aqua , aquar
Sciri s. m. sapere, scienza. zone, gran rovescio d'acqua. Po disfaimentu,
SCI SCO 505
ehiodi confitti. Sclavai po scadenai duus pezzus Scoglieddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) sco
unius, scucire, schiodare. glietto, scogliuzzo. » - - --
Scollàu, da part. che ha rotto il collo, Sconcettuèu, da part. che ha perduto il concette.
tracollato. Sconchiàda s. f. sconchiada dormendu, in
Scollegai v. a. (t. de s' usu) disuniri, scol chino. Po colpu de conca domau a muru ec.
legare, disunire, separare. capata. Po saludu capata. -
scompaginare, crollare, scuotere con impeto. Scorduladòra v. f chi no scit teniri secretu,
Sconquassaisì n. p. conquassarsi, fracassarsi, svesciatrice. -
Scorrieddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) Scotàu, da part. bistiri scotau, abito scollato,
squarcetto. veste scollacciata. -
scoscendimento. -
Scovadòri v. m. scopatore, spazzìno. Scova
Scosciài v., a slogai is coscias, scosciare, gua dori de su logu de is puddas, scopapollai.
star le cosce, slogarle. Fueddendu de ramus di Scovadùra s. f spazzamento, scopatura. Po
arburis, e similis, scoscendere, rompere, spac s aliga arregorta scovendu, spazzatura. Scova
care, discindere. Scosciaisì n. p. scosciarsi, slo dura de s'arega de su trigu sbentulendu, vi
garsi le cosce. Scosciaisì trattendu de ramus, gliamento, vigliatura.
scoscendersi, spaccarsi. Scovài v. a. scopare, spazzare, nettare colla
Scosciamentu s. m. M. scosciadura. granata. Scovai sa facci de s' arega de trigu,
Scosciàu, da part che ha guastato, o slogato orgiu ec. sbentulendu, po separaindi is ispigas
le cosce. Fueddendu de ramus, scosceso, spaccato. ec. vigliare. Custas ispigas, chi s'indi, separant
Scosciningiai v. a sgangherare, scommettere, cun sa scova sbentulendu, vigliuolo, plur.
scompaginare, scassinare. vigliuoli. -
Scovitta s. f. dim. scovixedda, granatina. sgorbia. Scraffeddu a duas taccas, chi usant
Scovitta de imbarchinai, pennellone. is Iscultoris, gradina.
Scovìu s. m. (t. r.) bessiri in iscoviu, in claru, Scraffidùra s. f grattatura.
appalesarsi, pubblicarsi. Bogai in iscoviu, pub Scraffimentu s. m. grattamento.
blicare, palesare. Scraffingiu s. m. (t. r.) pizzicore. M. pa
Scovonài v. a. cavare i panni lini dal bucato, pingiu. -
Scrabionài v. a. (t. b.) scapigliare, sparpa Scravigadòri v. m. (t. r.) su chi pistat is
giare, scarmigliare i capelli, arruffare, rab ispigas de su trigu po indi bogai su granu,
Daruſſare, schiomare, scompigliare. battadore.
Scrabionau, da part. conca scrabionada, te Scravigài v. a. (t. r.) scravigai manigas de
sta rabbuffata. Pilus iscrabionaus, capelli rab trigu, linu ec. po indi bogai su granu, batter
baruffati, scompigliati, scarmigliati, sparpagliati. covoni, spighe.
Scraccaliàda. M. scraccaliu. Scraxu s. m. brentigliu de is pillonis, gozzo .
Scraccaliài v. n. (t. sp.) ridere smoderatamente, Bogai e limpiai su scraxu de is pillonis, sgozzare.
sganasciar delle risa, sgangasciare. Screditài v. a. screditare, diffamare, svocic
Scraccalàu, da part. che ha riso smoderata chiare.
mente, sganasciato . Screditamentu s. m. scredito.
Scraccaliu s. m. scraccaliu di arrisu, risata Screditàu, da part. screditato, diffamato,
smoderata, riso scomposto, scroscio di riso, svocicchiato .
sghignazzata, sghignata, sghignazzamento. Screirisì v. n. p. scredere, sconfidarsi, perder
Scraffajoni s. m. (t. r.) insettu, chi format la speranza di qualche cosa.
boccias de sa bruttesa de cuaddu, o de bacca Screnciài v. n (t. r.) essiri pagu docili, es
po poniri is ous, scarafaggio. Scraffajoni narant sere indocile, restìo , ricalcitrare.
in medas logus a sa musca, chi molestat is bois, Screnciòsu, sa agg (t. r.) indocili, si narat
asslo. -
de is bois e de is cuaddus, indocile, restio,
Seraflangiaisì v. n. p. (t. r.) M. scaravangiaisì. calcitroso, ricalcitrante. -
R r r 2
512 SCU SCU
Sconcordài, scuncordàu. M. scuncertai ec. Scuppettàu, da part, colpito con tiro di schioppo.
Scuncordànza s. f. (t. gram. ) sconcordanza . Scuppettedda s. f. dim. (dd pron. ingl.)
Scuncòrdia s. f ſueddendu de strum. music. schioppetto. - - -
Scuntentèsa s. f. M. scuntentu . -
Scurigau, da part. abbujato, annottato, oscu
Scuntentu s. m. scontento, dispiacere, disgu rato, fatta notte.
sto , scontentezza . - - º Scurioseddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)
Scuntentu , ta agg. scontento, mal contento. bujetto, scuretto, oscuretto, oscuriccio.
Scupadùra s. f. svinatura. Scuriòsu, sa agg. scuro, oscuro, tenebroso,
Scupài v. a. contrariu de incubai, svinare, bijo. Grutta scuriosa, grotta cimmeria. Notti scu
cavare il mosto dal tino. riosa, notte bufa. , -
Scursa s. f. (t. de s'usu) scorsa. Donai una Scutulàu, da part. scotolato, scosso: forbot
scursa a unu liburu de pressi, dare una scorsa tato, spazzato, bastonato, abbacchiato, che ha
a un libro. -
scosso il giogo, che si è sottratto alla servitù.
Scurtài v. a. udire, ascoltare. Scurtai sa di M. su verbu. -
Scutulài v. a. battiri cun sa scutula su linu, Sderrutu,ta part. rovinato, decaduto, deteriorato.
squotolare, scotolare, battere il lino. Scutulai Sdogàu, da agg. senza dogas, sdogato, senza
o donai scossa, scuotere, scossare. Scutulai po doghe. -
coperta: is tranzilleris, legàccioli: is daus cosci divisioni de sa lunghesa in duas partis ugualis,
1 citus elevaus de s' arcioni di ananti a una bissezione. Segadutra a sbiascia, atignattara. Se
parti e atera de sa sedda, sugheri dell'arcione. gadura, po scorriu de bistri, squarciatura,
Sedda semz' arcionis, barda, bardella. Sedda sfuarcio, stracciatura, stroccio. -
de carrigu, basto. Sedda mala, sellaccia. Segai v. a. arrogai, rompere, frangere, reci
Pigai sa sedda a su cuaddu , disellare, toglier dere, fiaccare, infrangere, spezzare, infragne
la sella. Poniri sa sedda, sellare. Sedda po re, mozzare, fare in pezzi , tagliare. Segai a
domai purdeddus, bardellotte. Sedda de linna, cincinu, a limpiu, tagiar di netto. Segai is
chi porint a is molentis, basto, bardella. No rainussiccaus, dibruscare, di brucare. Segai mali,
baliai scdda, no sopportai ingiuria, non portar a stracciadura, stralciare, tagliar alla peggio.
basto. Chini no si ddas podit pigai cun su Segai enn is dentis, dintorsare, spezzar coi
cuaddu, si dda, pigat cun sa sedda, prov chi dieseti . Segai is utngas a unu , cuaddu, disolare
non può dar all asino, dà al basto. Sedda po un cavallo, tagliargli il suolo. Segai cun falci,
sèddida, o brinchidu. Mi. Sedda po pesa: cussa falciare. Segai minudamenti, a arrogheddus
sedda non mi dda lassu poniri , cu su pesti no piticus, frastagliare, tagliuzzare, sminuzzo
ini ddu addossu, quel basto non lo porto, non lare, amministare, far minuzzoli. Segai po
mi addosso d' un tal carico, o peso. Incascia sì fai incisioni, incidere , tagliare . Segai Slt
in sa se deia de bell'e noti, ricacciarsi nella sella . pilu a rasenti de sa peddi, propriu de is
Seddida s. f brinchida propria de is cuaddis cappedderis, accappare. Segai Sul digiunu,
ec. lancio. Donai seddadas, o brinchidus, sgaiz rompere il digiuno. Segai in mesu, o sper
zar lanci. Si sa seddada, o seddida est pras rai, interciclere, tagliar in mezzo, dividere
Inanna de sa corvetta, colpa nome . in due, bipartire. Segai is casiddus de is abis,
Se l'au, da agg si narat. di animali, chi smelare, vendenmiargli alveari. Segai de sbia
teuit sa schina acciuvada, sellato. Cuaddu sed sciu, a unga, augnare, tagliare a schisa, in
daa, cervallo sellato, trà lice, a schiancìo, a ugna . Segai is ramus
Seddèri s. m. sellajo, sellaro. S'arruga de is de su sermentu, stralciare. Segai s' angula, o
selderis, sellarìa. su cantu di alguna cosa, smussare. Segai a
Sedd tta s. f. di m. e seddixedda, sellino. trottu, o a corrupezza, cincischiare. Segai nu
Seddòni s. m. tt. sp.) sella da cavalcar le xi, mendula e similis, schiacciare. Segai un
donne. - -
arrogu, spiccare un brandello, sbrandellare.
Sedentàrin, ia agg (t. de s' usu) sedentario. Segai su pilu in s'aqtta, segai meda, strata
Sedenti v. agg. scadente. gliare. Segai di asutta, de fundu, stuccidere,
Sede, a s. f si teria. tagliar di sotto. Segai in medas arrogus, fai a
Sedi s. f sede. Sa Saata Scdi, la Santa Sede. cirfinus, fraccassare, sfracellare, sfragellare,
Sedicèsimu, ma agg. sedicesimo. - conquassare. Segai a ferru, incidere, recidere.
Sedili s. m. sedile, sedia rozza . Segai fruttas, ſloris de is plantas, cogliere, corre
Sediziòni s. f. (t. de s'usu) sedizione, ribel frutte, spiccar fiori. Segai sa conca fig. donai
lione, sollevamento popolare. fastidiu, romper la testa, importunare. Segai a
Sediziosamenti avv. sediziosamente, tumultuo sa grussa, stagliare, tagliare all'ingrosso. Se
sarniente. -
Segliadamenti avv. M. secretamenti. seco stesso. Bogai foras de sei, cavar di secolo,
Segliadòri v. m. M. sigilladori. di cervello . -
gnificato - - - - -
Sèppia s. f pisci, seppia. Ossu de sa seppia,
Sensuàli agg (t. de s'usu) sensuale, libidino biscotto di mare. -
S s s
53 3 SEQ SER
Sequestranti v. sust staggitore. oechio a frutto Issinzillus, o inzillus, chi suunti
Sequestràu, da part. staggito, sequestrato. cuddus filus, chi s'attaccant a is. ranus, e a
Sequestru s. m. staggina, sequestro, stag is arburis, vitici, caprioli, Targ. S'axina, uva.
gimento . Su gurdoni, º" olo. Gurdoni tippiu, grap
Seràficu, ca agg. serafico. polo serrato, " sciortu , grappolo spacio.
Serafinu s. m. serafino. . - -
Su cambu de su gurdoni, picciòlo. Su pibioni
Seràta s. f spaziu de sa notti, in su quali si acino, granello. Su foddi, o su crosu, buccia
billat, serata. Su pisu, fiocine, vinacciòlo. Sa binazza º o bi
Serbidòra s. f. servitora, serva, fante, fantesca, naccia, vinaccia. Spibionai unu gurdoni a pagu
ancella, servente. - a pagu, piluccare, spicciolare. " a ra
Serbidoredda s. f. dim (dd pron; ingl.) ser ºimolo, raspollo Segai su sciscilloni, racimo
vuccia, servetta, servicella, fanticella. Serbido fare. Su scovili, graspo. Segai is ramus, chi
redda mala, servicciuola. -
bogant s axina, stralciare. Ramu siccau, ser.
Serbidoreddu s. m. din (dd pron. ingl.) ser mento. Pizzu de sermentu, o pertia nascia asut
''torrrro . ta de su ramu de s'annu precedenti, de undi
"sior s. m. serbidori de domu, servo, si distaccat po dda plantai, magliòlo, margotta.
ſ" domestico º. fante,
servidore, servitore, Arreiga de folla, o siat ramu inutili, chi no
famiglio, garzone. Serbidori, chi serbit cun
aterus serbidoris, conservo. Serbidori, de ospe ºrtat fruttu, femminella, poppajone, ghiottone.
arg, Smammai, o segai custas pertias inutili,
dali, servigiale. Serbidori malu, servitoraccio s º su burdimini in Maju, o in Gennargiu, sfem
Serbiri v. a. fai serviziu, servire, far servitù.
Serbiri algunu de dinai, prestaindeddi, servir minellare, tagliare i poppajoni. "
ropaggine. Fai brabanias, propagginare. Fai
uno di danaro. Serbiri a nienti, servire a nulla. rabanias a lazzu de cani sterrendu sa pertia in
Serbirisì de una cosa, servirsi, giovarsi di alcuna fossu senza dda distaccai de su fundu, far ca.
cosa, farne uso, adoprarla, prevalersi. Poniri pogatto. Targ. Giuàli de sermentu, anguillare,
unu a serbiri a àteri, acconciare uno, porre, filare. Fai formas, o foggiaspo plantai ser
metter al servizio altrui. Ponirisì a serbiri cun mentu , " , far le fosse Scirrai su ser
atiri, acconciarsi, porsi » . mettersi al servizio mentu, diramar le viti. Pertia, chi serbit
altrui. Serbiri mali, diservire, mal servire. Ser multiplicai sa planta, margolato. Sermentu, chi
biri de sterrimentu, servire di sterno, Lastr. no portat fruttu, vite pampinaria. Pertia plena
Serbitùdini s. f. numeru, o cantidadi de ser di ogus, chi maraus " tralcio occhiuto.
bidoris, servidorame. Po serviziu, servitù. Po Sermonadòri, ra v. m. e f. sernonatore, trice.
terminu Legali, ch'est unu derettu fundau asuba Sermonài v. n. (t. r.) concionare, predicare,
de cosa stabili a favori de persona, o de logu far concioni, discorsi, sermoneggiare, sermona
stabili, servitù. -
re , sermocanare. --
quillare, -
Seriamenti avv. seriamente, seriosamente. Po Sèrpiri v. n. (t. de s'usu) andai trottu strisci
incillidamenti, bruscamente. nendusì in terra comente coloru, serpeggiare,
Sèricu, ca agg. de seda, serico . . serpere, volteggiare, camminar tortuoso. Mali,
Serie s. f. (t de s usu ) serie, ordine. chi andata pagu a pagu serpendu, dilatendusì,
Seriedàdi s. f serietà. Po aspresa, bruschezza. male, che a poco a poco serpe, o serpeggia.
Sèriu , ia agg serio, grave , considerato Po - Serra s f strum. de ferru de fusteri ec. sega.
aspru, aspro, brusco. Fai facci seria, far viso Su bastimentu de sa serra, telajo. Serra senza
brusco. Fueddai seriu, aspru, parlar brusco. telargiu, gattuccio. Sa maniga, o sa parti,
Sermentu s. m. o sarmentu, planta de s'axi aundi s' ai o serrai, maniglia, maniglio,
na, e in algunus logus idi, vite, vitigno (Vi capitello. Serra " sa camba, stinco, anticmenio.
tis vinifera. Linn.) Sa cozzina, cºppia . Su Bonav. Colpu donau a sa serra de sa camba,
truncu, pedale. Sa pertia, chi bogat º, asine, stincata, stincatura.
della montagna. SerraSerra de montagna,
manna, segone. cima
tralcio. Su pudoni , o cabudiana 3 ch est Sa
v -
prima pertia, cacchio, ſ" tralcio. S ogn , Serràbili agg attu a essiri serraù cun serra,
chi bogat sa pertia, occhio, gemma. Ogu lesta, segabile, segaticcio. -
SER SES 5 I9
Serrai sa porta senza crai, fermar la porta: Sessagenariu, ria agg sessagenario.
serraidda unu pagu, socchiuderla. Serrai sa Sessagèsima s. f sessagesima.
porta in facci a unu, chiuder la porta in faccia Sessagèsimu, ma agg sessagesimo, sessantesimo.
ad uno , chiuder, o serrar l' uscio sulle calca Sessàgonu s. m. figura geom. de ses augulus,
gna, mandarlo via. Serrai a fossu, a muru, o ses ladus, sessàgono. -
Serrai a reccia, e inserrai in reccia, ingratico Sesta s. f. (t. r.) M. lacìnu. Po ora canoni
lare, chiudere a guisa di graticola, serrar con ca, chi si resat a pustis de terza, sesta.
grata. Serrai a cresura, assiepare. Serraisì v. Sestai , e assestai v. a. aggiustai, sestare,
r. chiudersi. Po saldai ferida, cicatrizzare, ram aggiustare, acconciare, assettare, accomodare .
marginare. Serraisì, saldaisì, ammarginarsi, Sestàu , da part aggiustau, aggiustato, as
rammarginarsi, rimarginarsi. Serrai a perda settato , acconciato.
bulla, chiudere con muro a secco. Serrai a ta Sestina s. f canzoni lirica de ses versus de
piu , chiuder con muro di terra cruda. undixi sillabas, sestina.
Serrài v. a. serrai cun serra, segare , recider Sestu s. m. sesto, ordine, misura.
con sega. Serrai linnamini, segar legname. Su Sestu, ta agg, sesto. -.
serrai is dentis, chi fait su biri aqua gelada, o Sèstuplu, pla agg (t de s'usu) sestuplo.
frida, gelare, mozzare i denti. Serrai unu tau Sètiu s. m. garbu, garbo, sesto, sessitura
loni, segare un pancone. Setta s f seita. Fai setta, setteggiare, far
Serramentu s. m. serramento, chiudimento. Setta.
Serramentu cun serra, segamento, segatura. Settàgonu s. m. fig. de setti angulus, e setti
Serràu, da part. serrato, chiuso. Po serrau ladus, settàgono .
cun serra, segato. Settàngulu, ula agg. de setti angulus, set
Serretta s. f. dim. de serra, seghetta. tongolo .
Serrezzài v. n. (t. r.) usai riguardu, aver ri Settanta s. m. settanta.
guardo. M. respettai. Settantèsimu, ma agg. settantesimo.
Serritta s. f. dim. serrixedda, seghetta. Settàriu s. m. seguaci de una setta, settario,
Sersenài v. a. sminuire qualche cosa delle Settembre s. m. settembre .
spese. Sersenai sa pitanza, scorciar la pietanza. Settembrinu , ma agg. settembrino.
Serviglia si f(t, sp.) serviglia poponiri tassas, Settenàriu, ria agg. settenario.
sottocoppa. Serviglia poſai barba, catinella, Settentrionali agg. settentrionale.
bacino, catino, bacile. Settentrioni s. m. settentrione.
Serviglietta s f dim. (t. sp.) salvietta, tova Setti agg. e sust. sette.
gliolino, tovagliòlo, tovagliola. -
Settimana s. f settimana.
Servili agg. servile. -
Settimanali agg. traballu settimanali lavoro di
Serviziàli s. m. serviziale, cristèo . una settimatº la .
sfogliada, pasta sfogliata. Una turta de pasta berato, esentato, scampato, fatto franco, esente,
arm VVallne .
sfogliada, una sfogliata .
ifogu s. m. sfogo, sfogamento, sfiatatojo. Sfrangiadùra s. f sfrangiatura.
Sfolladòri v. m. sfrondatore. Sfrangiài v. a. disfai su tessiu e redusiriddu a
Sfolladùra v. f. M. sfollamentu. frangia, sfrangiare, sfilacciare il tessuto, e ri
Sfollài v. a. e sfogliai, pigai is follas, sfo durlo a guisa di frangia, o a cerro.
gliare, sfrondare, dibruscare, brucare, disſo Sfrangiau , da part sfrangiato, sfilacciato,
gliare, levar le foglie, sfronzare. Sfollai s'axi ridotto a guisa di frangia.
na, spollaidda de su panpinu, spampanare. Sfratài v. a. fratare, cavar dalla religione.
Sfollaisì n. p. perdiri sa folla, sfogliarsi, sfron Sfrataisi n. p. sfratarsi, uscir dalla religione.
darsi, pelarsi , brucarsi. Sfollaisi, o sfogliaisì Sfratau, da part. sfratato, cavato, o uscito
trattendu de metallus, e di ateras cosas, chi dalla Religione.
bogant ischerdas, sfaldarsi, dividersi in ſalde. Sfrattu s. m. (t de s'usu) dispacciu, espul
follamentu s. m. sfrondamento . sioni, sfratto. Donai su sfrattu o su dispacciu
Sfollàu, da part, sfogliato, sfrondato, bru a unu, dare lo sfratto a uno.
cato, dibruscato. Arburi sfollada, albero pelato. Sfregiai v. a. (t de s' usu) sfregiare, tor via
Sformadamenti avv. sformatamente. il fregio Po fai tagliu a unu in facci, sfregiare.
Sformài v. a. cambiai forma, figura, sforma Sfregiaisì n. p. sfregiarsi, perdere il fregio,
re, " trasfigurare. Po bogai is sab sfiorarsi.
batas de sa forma, sformar le scarpe. Po Sfregiau, da part, sfregiato.
sfigurai. M. Sfrègiu s. m (t des usu) tagliu fattu a unu
Sformàu, da part. sformato. in facci, fregio. Fig. po disonori, sfregio,
Sformàu, da agg. sformato, informe, gua smacco, infamia, disonore.
sto, brutto, contraffatto, deforme. Sfrenada, fueddai a sa sfrenada avv. parlar
Sforradùra s. f. lo sfornare. senza barbazzale .
Sforrài v. a. bogai de su forru, sfornare, dis Sfrenadamenti avv. scapestratamente, alla sca
fornare, cavar dal forno. Sforrai metaf si pestrata, sfrenatamente. -
tagliare i garetti. Po sviai de su bonu camminu, Sgrussàu, da part sgrossato, digross to Fig.
sviare dal buon sentiero. dirozzato, ammaestrato , scozzoreato.
Sgarronàu, da part sgarrettato. Po sviau de Sgruttài v. a. disfai una gratta, sgrotrore.
su camminu bonu, sviato dal buon sentiero. Sgruttai sa terra po fai is forinas, o fossus po
Sgarropai v. n. e sgarropaisì n. p. precipi plantai bingia, soggrottare, aggrottar la terra,
tais de logu altu, diruparsi, precipitarsi da alto. far ciglione. - -
Sgazzilài, au (t. r.) M. sgalizzai. Sguajadeddu, dda agg. dim. t. de s usu (dd
Sgemmài v. a. (t de s'usu) pigai is gem pron. ingl.) sguajatuccio, sgraziatello.
nas, sgommare, torre, o cavar le gemme. Sgaajai v. a. M. sgarbai. -
Sguarnidùra s f sfornimento.
Sghermiri v. n. e schermiri, giogai de spada, Sguarniri v. a. pigaindi is fornimentus, sguer
schernire , giuocar di spada. Po defendirisi, nire, sfornire, tor via i fornimenti, privare, spo
schermirsi, difendersi.
Sghermiu, da part, schermito, difeso.
i" dei fornimenti, sguarnire. Sguarniri unu
urò de is iscudettus, sborchiare.
Sghinzu s. m. picchierella. Teniri sghinzu, Sguarniu, da part. sguernito, sfornito, sguar
grandu appetitu, aver la picchiarella, nito, sborchiato.
Sgliescài v. a. fai o bogai gliescas, sverzare, Sgiibbia s. f sgorbia.
fare sverze, sfaldare. Sgliescaisì n. p. sverzarsi, Sgubbiài v. a. lavorar colla sgorbia.
scheggiarsi, spiccarsi sverze, sfaldarsi. Sgubbiàu, da part lavorato colla sgorbia.
Sgliescàu, " part sverzato, sfaldato, scheggiato. Sgubbiedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) sgor
Sgramaticài v. a. splicai po via degramatica, biolina.
sgranaticare. Sgubbiglia s. f. (t. sp.) M. scubiglia. Fai sa
Sgramaticàu, da part. sgranaticato. sgubiglia in algunu logu fig. M. circai, scruccullai.
Sgraminài v. a. sceberai sa lana boma de sa Sguèrciu, cia agg su i portat ogus trottus,
mala, spelazzare. Po cardai. M. guercio.
Sgraminàu, da part. spelazzato: - - Sguidada s. f corpu cun su guìdu, gomitata.
Sgranadùra s. f. lo sgranare, lo sgusciare il Sguidài v. a. dar gomitate.
legume. Poliggera scroxoladura in sa peddi, Sguidàu, da part che ha dato gomitate.
calteritura, intaccatura. Sgulai v. n. aſſastiai, svogliare, tor la voglia -
Sgranai v. a. bogai su granu de su croxu, Sgulaisì n. p. svogliarsi, torsi la voglia.
sgranare, sgranellare, di granellare, sbaccellare, Sgulamentu s. m. svogliatezza, svogliataggine.
sgusciare. Rasoja sgurda sgranat sa ſacci, rasoio Sgulàu, da part. svogliato.
ottaso calterisce la cute, intacca la pelle. Sguina s. f schiuma, spuma. Sguma de sa
Sgranamentu s. n. M. sgranadura. , - boni, saponata. Sguma de is metallus, bava,
Sgranau, da part sgranato, sbaccellato , sgu bavetta, schiuma dei metalli. Sguma, chi fait
sciato. Po scrosolau in su cutis, callerito. s'aqua calendu de continuu, gromma. Sguma
Sgrangiadira s. f. ahburattanto, de su ferru, scoria, rosticci. Sguma, chi pesat
Sgrangiai v. a separa su poddini grussu de sa tinta in su cardaxu, fiorata, crespo. Sguma
sa farra cun sedazzu slargu, ahhtarattare: - de bucca, bava, schiuma. Fai, o produsiri sguma
Sgrangiau, da part abburattato. ln forza di v. n. schiumare, generare schiuma. Sguna de
agg pani sgrangiati, pane inferigno. . ---- birbantis, schiuna di ribaldi, di sciagurati.
Sgrassài v. a pigaindi su grassu, digrassare, Sgumadiura s f lo dischiumare.
levare il grasso. Sgumài v. a. pigaindi sa sguma, schiumare,
Sgrassai, da part. digrassato. dischiumare, tor via la schiuma. Sgumai sa pin
Sgravadira s f sgravamento. giada , dischiumare, tor via la schiuma dalla
Sgravài v. a. sgravare, alleggerire , alleviare. pentola. Sgumai v. n. e sgumaisì, fai sguma,
Sgravaisì n. p. sgravarsi. Fueddendu de fe sgumare, spumeggiare, generare schiuma.
mina pringia, sgravarsi, partorire. Sgravaisì de Sgumàu, da part. schiumato, spumato. M.
su corpus, scaricare il ventre. su verbu.
Sgravamentu s. m. M. sgravadura, Sguinosidàdi. M. spumosidadi
Sgravàu, da part. sgravato, alleggerito. Sgumòsu, sa agg. schiumoso, spumoso. M.
Sgraziadamenti avv. sgraziatamente, sventu spumosu. -
si unit a verbu neutru, benit neutru-passivu v. Siccàu, da agg. secco, arido. Linna siccada,
gr. Si bivit mali, si vive male, Misere vivitur, seccaticcia sust. Arburi mesu siccada, albero
Si pronom. sust in logu de sei, si, se. Si seccagginoso. Ramus siccaus, seccume. Mesu
unit a is pronominis ddu dda, ddus ddas, e a siccau, secchereccio.
is verbus. Si dd' hap a nai, se lo dirò, glielo Sicchè avv. sicchè, sì che.
dirò, lo dirò a lui. Si hat acqòistau nomini, si Sicchedàdi s. f. siccità, secchezza.
ha acquistato nome, ha acquistato a se. Issa si Siccheduncas avv. sicchè dunque.
amat troppu, ella si ama troppo, ama troppo Siccòri s. m. seccore, asciugaggine, secchezza,
se stessa. . Nota. Sebbene me Dizionari italiani aridità Asciuttori de su stadi, seccore della
non facciasi alcuna menzione del verbi, che i state . Po malada de is plantas causada de trop
Gramatici chiamano reciproci, ho creduto do pu asciuttori, assiderazione. “
verli riportare, onde i giovanetti studiosi impa Siccu s. m. secco, siccità, aridità. A siccu
rino a conoscerne la natura per non confonderli avv. a secco. Abarrai in su siccu, rimanere
co verbi neutr. pass. e questa confusione prov in secco .
viene spesso dal non saper fare distinzione tra Siccu, cca agg. secco, arido, riarso, adusto.
la particella si detta accompagna verbi, ed il si Terrenu siccu, terreno arido, sterile. Trattendu
reciproco o sia pronome. Si apportano alcuni di arburi, assiderato. Po langiu, secco, arrab
esempi, ond' essi possano acquistare una qualche biato, magro. -
cognizione della diversa natura del verbi, e di Sicciumini s. m. si marat de is plantas, seccu
stinguere il si particella dal si pronome. Sa vir me delle piante.
tudi si amat, qui il si è particella, e rende pas Siccu avv. secco, seccamente: Siccu siccu fig.
sivo il verbo. La virtù si ama, virtus amatur. seccamente, austeramente . Fueddai siccu, par
Si bivit, si andat, anche quà il si è un puro lar secco .
accompagnaverbi, per cui i neutri vivere e an Sicòmoru s. m. arb. pazienza, sicomòro, e
dare diventano neutri-passivi impersonali, Si seccomòro (Ficus sicòmorus Lin.)
vive, si va, vivitur, itur. Su furiosu si preci Sida s. f. (t. r.) rano. Sida delinna siccada,
pitat, Perdu si umiliat, Tziu si esaltat, il fu ramo secco. Sida de linna frisca, frasca. Sida
rioso si precipita, Pietro si umilia, Tizio si de linna segada de s' arburi, broncone. Sidas
esalta. In questi esempi essendo il si pronome, de linna po abbruxai, frasconi. Coberriri de
il verbo " la natura di puro attivo, e spiega sidas de lunna frisca, infrascare, coprir di fra
la sua azione sopra il reciproco si, che nº sche. Cobertu de sidas de linna frisca, infra
è il paziente, la quale per relazione ritorna nell' scato. M. ranu.
agente: Furens praecipitat se, Petrus humiliat Siddài (t r.) M. siddri.
se, Titius eacaltat se. » Siddidùra s. f combaciamento, combagiamen
Siàtica s. f. (T. Med.) malad, sciatica. to, combagio, congegnamento, congegnatura.
Siàticu v m. maladiu de siatica, sciatico. Siddimentu s. m. M. siddidura.
Siàtiga. M. siatica. Siddìri v. a. (dd pron. ingl.) uniri impari beni
Sibarita s. m. (t. de s' usu) omini donau a linna cun linna, per da cun perda ec. comba
su lussu, e a sa crapula, sibarita. - ciare, combagiare, congegnare, commettere, in
Sibilla s. f indovina, e propriamenti si narat castrare, mettere insieme. Siddiriis dentis, strin
de is dei celebris indovinadoras, sibilla, e gere i denti. Siddiriv. n. combaciare. Sa porta
sibillesse. -
cansarsi il latte. Siceai, fai a pabassa, appas Sidiu, da agg. sitibondo, assetato. Po disi
sare, far appassire. Po fai asciuttai a pagu a giosu, avido, desideroso. -
T t t
526 SID SIG
Sidràu, da agg. chi tenit sabori de sidru, pedate. Signali, o fitta de sa roda, rotaia. Si
cedrato. gmalis, chi mandat su sposu a sa sposa futura
Sidrìnu, ma agg. de sidru, cedrino. paniera. (V. Alb. alla v. corbeille) Signals de
Sidru, e cidru s. m. s'arburi, cedro, cedèrno. missali, o de liburu, segnacoli. Signali de fe
(Citrus) Su fruttu, cedro. Licori de su sidru, rida , cicatrice.
chi si narat de su Libanu , cedria. Signatùra s f (t. de s'usu) segnatura.
Sierosidàdi s. f. (t. de s' usu) sierosità. Significadòri, ra v. m. e f. significatore, trice,
Sieròsu, sa agg. (t. de s'usu) chi contènit in Significhi v. a significare, dimostrare, espri
sei soru, sneroso. mere, palesare, " Po fai intendiri, signi
Sifòni s. m. strum. po bogai binu de is da ficare, avvisare, far intendere.
migianas, sifone. Significamentu s. m. significamento.
Sigarru s. m. e in pl. sigarrus, spezia de ta Significanti v. agg. significante.
baccu de fumai fattu a canneddu, sigaro, e Significativamenti avv. significativamente.
in plur. sigari. Voce dell'uso moderno. Significativu, va agg significativo, espressivo.
Sighenti v. agg. seguente. In forza di avv. in Significàu s. m. significato.
sa di sighenti, nel giorno appresso. Significàu, da part. significato, espresso, ma
Sighibili agg. seguitabile. nifestato, palesato, avvisato, fatto intendere.
Sighidamenti avv. seguitamente, di seguito. Significazioni s. f significazione, significanza,
Sighidòri, ra v. m. e f. seguitatore, trice, significato, indizio, segno.
seguatrice. Signòra s. f signora, signoressa. Po meri,
Sighimentu s. m. seguimento, seguitamento. signora, padrona. Po ti de respettu, e
Sighiri v. a seguitare, arrivare, raggiugnere, reverenzia, signora.
Sighiri su consillu, su parri de unu, attenersi Signorazzu s. m. signori mannu, Signorazzo,
al consiglio, al parere di alcuno, secondarlo: Signore d'alto affare.
Sighiri is passus di algunu, codiare uno. Sighiri Signoredda s. f dim. (dd pron. ingl.) si
su camminu, seguire, batter la strada. Sighiri gnorina.
currendu, o camminendu, sopraggiugnere, ar
rivare, raggiugnere, corre camminando, Po con
Signoreddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) si
gnori de stadu piticu, signorello, signoretto.
tinuai. M. Po suggediri. M. Po persighiri, inse Signorescu, sca agg signoresco, signorile.
guire, perseguitare. Signòri s. m. signore, segnore. Po meri, pa
Sighiu, da part. seguìto, seguitato, soprag
giunto, colto, codiato, raggiunto, arrivato. M.
drone. Po titulu de respettu, signore. Signori
nau po eccellenzia, s'intendit de Deus e parti
su verbu. cularmenti de Gesu Cristu, Signore,
Sigilladamenti avv. sigillatamente. Signoria s f signoria, dominio, podestà,
Sigilladòri v. m. sigillatore. giurisdizione.
Sigilladùra s. f suggellamento. Signoribili agg. M. signorili,
Sigillài v. a. sigillare, suggellare. Po tappai Signoribilmenti avv. signorilmente, nobilmente,
beni, suggellare, turar bene. Signorili agg. signorile , grande, nobile -
zimbria sp.) arcu de linna po susteniri su fab Sintomu s. m (T. Med.) indiziu de mala
bricu de is bovedas ec. centina. Fattu in forma dia, sintomo, sìntoma.
de sindria, centinato. Sinu s. m. seno. Po coru, seno, cuore. Po
Sindriedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) coco uteru , seno, utero. Po is tittas, seno, poppe.
merello. Po cavedadi superficiali de is ossus, seno delle
Sindriòna s. f. accr. sindria manna, coco ossa. Simu de sa Cresia, il gremio della Chiesa.
pmerone. l'oniri in sinu, insenare, nascondere in seno.
Sinèddoche s. f. (Fig. Rettor.) Sinèddoche. Sinu de nari, seno, golfo. Fattu a sinus, fatto
Sinèdriu s. m. tribunali principali de is Ebreus, a meandri, cioè sinuoso.
Sinedrio. Sinuosidadi s. f sinuosità. Po guidu de flu
Sinèresi s. f. (Fig. Gramat) contrazioni de mini, contraggomito.
duas sillabas ind' una, sineresi. Sinzèru, ra agg sincero, puro, schietto.
Sinfonia s. f. arunonia, sinfonìa. Sinzia s. f gengia, e gengiva.
Singra agg. f. (t. r.) si narat de femina, chi Sinziedda s. f. dim. (dd pron, ingl.) gengivetta.
no hat fattu mai ſillu, soda. Sinziglièsa s. f. M. sinceridadi.
Singulàri agg. singolare, singulare, particola Sinzigliu, lia agg e sinzillu, lla. M. sincèru.
re. Po eccellenti, singolare, eccellente, raro, Sinziamenti avv. M. sinceramenti. -
Sizzia s. f. erba, bambagella. Sa prus manna, Slogau, ada part. slogato, dinoccolato, dislo
bambagella grande. (Anthemis altissima. Linn. gato, storto. -
storcere, dinoccolare. Slogai un ossu, slogare Smaniòsu, sa agg furiosu, smanioso, furioso,
un osso. Slogaisì v. r bogais de pari unu pei, frenetico.
una manu ec. slogarsi, dinoccarsi , dislogarsi, Smarginài v. a. disfai is marginis, disarginare.
storcersi un piede, una mano ec. Slogaisì sa Smarginàu , da part disarginato. Flumini
Inola de su zagu, dinoccarsi, dinoccolarsi, rom smarginau, fiume disarginato.
persi la nuca. Smarigài v. a. (t. r.) fai sa penitenzia di al
530 SMA SME
/
553 SOD SOL
pigliare a laccio. Soga de ſilu, seda ec (t. r.) Solitariamenti avv. solitariamente.
agugliata. M. agugliada. - - -
Solitàriu s. m. volat. solitario.
Soggiuntivu s. m. (t. gram.) soggiuntivo, co Solitàriu, ria agg. solitario, solingo.
niuntivo, subiuntivo. Sòlitu s. m. solito, consueto. A su solitu avv.
Soghitta s. f. dim. funicella. al solito, al consueto. -
Sola s. f suola. Sola de sabata, suola, suolo. Sòlitu, lita agg. consueto, solito, usitato.
In pl. le suola. solitudini s f solitudine
Solàju s. m. solajo, Soliu s. m. solio, e soglio, trono, seggio reale.
Solamenti avv. solamente , solo, soltanto. Solivagu, ga agg (t. de s'usu) chi girat
Solamentichi avv. soltantochè. vaghendu solu, solivago. -
smogliato. -
Sonnài v. a sognare. Sonnaisì m. p. sognarsi,
Solu, la agg. solo, unico. Solu solu, soletto. trasognare. Po immaginaisì, immaginarsi,
A solus avv. a quattru ogus, da solo a solo , sognarsi.
solo con solo. Sonnàmbulu s. m. (t. de s'usu) si marat de
Solùbili agg. (t. de s'usu) chi si podit isciol chini camminat dormendu, sonnambulo, not
liri, solubile. tambulo.
Solubilidà di s. f. solubilità . Sonnàu, da part. sognato. Po immaginau,
Solventi v. agg. (t. de s'usu) dissolventi, sognato, immaginato.
solvente. Sonniferu s. m. (t de s'usu) medicamentu
Solus avv. M. solamenti. po fai dormiri, sonnifero.
Solutivu, va agg. lasciativu, solutivo, ecco Sonniferu, ra agg. chi causat sonnu, sonnifero
protico. T. de Farmacista. Sonnigosamenti avv. sonnacchiosamente, -
Sonajoleddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) Sor s f sorri, nomini, chi si domat a is
sonaglino, sonagliuzzo. Mongias, Suora, -
pappina, sorbetto di latte. Sorbettu granosu, Soru s. m siero. Soru anedu, siero agro
gragnolata. -
Pollin.
Sorbòna s. f antiga Universidadi de Parigi, Sossoini s. m. erba, erba da vetro. Targ.
Sorbona. -
Sostituidòri v. m. sostitutore.
Sorbònicù, ca agg. de sa sorbona, sorbonico. Sostituiri v. a. stirrogai, sostituire, sustituire,
Sorbonista s. m. Dottori de sa Sorbona, Sor stirrogare. Sostituiri T. Legal instituiri su se
bonista. gundu erederu, sustituire, instituire il secondo
Sordadàglia s. f soldritaglia. crede .
Sordadeddu s. m. dim. (dd. pron. ingl.) sol Sostituiu, da part sostituito, sustituito, sur
datello, soldatino. rogato -
Sord adesca s. f truppa de sordatis, soldatesca, Sostititri s. m. chi tenit su logu de un ateru,
soldateria , -
sostituto, sustiti.to.
Sordàu s. m. soldato. Sordati goſſu, sola'd- Sostituziòni s. f sostituzione, sustituzione,
taccio. Ingaggiai sordaus, soldare, assoldare, surrogazione, surrogamento, -
staggir soldati col soldo Sordau ingaggiati, Sostri s. n. (t. sp ) soffitta, soffitto,
soldato assoldato, condotto al solelo. Sordau Sostròni s. m. accr. soffittone.
de pei, finte. Sordaa nou, de recluta, soldato Sottomissibni s. f. (t. de s' usu ) sottomessio
novello, bisogno. - ne, soggiacimento, dipendenza, sonnessio.e,
Sordi s. m bruttori, sucidume, sudiciume, umiltà .
sordidezza, sordizia, sudicierìa. Sordi o lorut Sottomittiri v. a. (T. de s'usu) assuggettai,
tesa di origa, cerùne. sottomettere, soggiogare, sottoporre. Sottomitti
Sordigòsu, sa agg. sordido, sucido, sudicio. risi v. r. soggiacere, sottomettersi, sottoporsi,
Sordinini s. m. untume, sucidi me. esser soggetto, sottoposto.
Sorga s f (t. sp.) suocera. Naraddu a sorga Sottotittiu, ia part sottomesso, soggiogato,
po dd' intendiri nitra, dà da bere al prete, sottoposto, soggiacente. -
rimetterla spada nel fodero. Tirai de spada, scher Spanciài v. a. passai sa pancia cun colpu de
mire. Arropai cun sa spada de ciattu, piattonare, ferru , sbudellare, sventrare.
batter colla spada di piatto. Passai a filu de Spanciamentu s. m. sbudellamento,
spada, metter a fil di spada. Colpu de spada Spanciàu, da part. sbudellato, sventrato.
" a manu rovescia de altu a basciu, stra Spàndiri v. a. (t de s' usu ) spargiri, span
mazzone. Colpu de spada donau de punta de dere, distendere, dispargere, dispergere , dila
susu a basciu, imbroccata. Colpu de spada, tare. Spandirisì n. p. spandersi, distendersi,
spadacciata, spadata. A spada tirada avv. a dilatarsi. Sa fama si spandit, si spargit, la
spada tratta. "; pl. term. de su giogu de fama si spande.
is cartas, sp Assu de spadas, spadiglia. Spàndiu, ia part. spartu, spanto, sparso,
Spadaccinu s. m. chi stat in sa scherma, disteso, dilatato.
spadiccino. " v. a. (t. r.) segai pezza, macellare.
Spadàju s. m. maistu de spadas, spadajo, Pegus de spangai, capi di bestie da macello.
" s. f. (t. r.) prangiu solenni, chi si Spangàu, da part. macellato.
donat in is isposalizius, corte, solenne banchetto, Spaniadùra s. f spandimento.
splendido desinare, nobile trattamento. Spaniài v. a. spandere, spargere. Spaniaisì
Spadazzài v. a. (t. r.) fai scialas cun pastu v. n. p. spandersi, spargersi. Po su bessiri chi
solenni, banchettare, far festini, tener corte. fait s aqua foras de su margini, sgorgare.
Spadazzu s. m. (t r.), M. spadalia. Spaniai " innòi e de innì, sparnicciare, spar
Spaddèri s. m. volat. M. zerpedderi: gere in quà e in là, sparpagliare.
Spadinu s. m. coltellaccio da cuccina, o da Spaniamentu s. m. spandimento. Spaniamentu
beccajo. de innòi e de innì, sparnicciamento, sparniccio.
Spaditta s. f, dim. spadino, spadina, spadetta. Po sa bessida, chi fait s' aqua foras de su
Spadòna s. f. accr. spadone. margini, sgorgo.
Spadòni s. m. erba, chi nascit in mesu de is Spaniau, da part. spanto, sparso. Spaniau
fas e de is trigus, e fait floris purpureus, spa de innòi e de innì, sparnicciato, sparpagliato.
dicciòla, rossello campestre. Matt. (Gladiolus Spanigadroxu s. m. (t. r.) M. orbescidròxu.
communis Linn. ) Is floris, monacucce. Matt. Spanigài v. n. (t. r.) M. orbesciri. Po es
Po fenu amplu de fai stojas. M. spadula. claressiri fueddendu de s' aria , schiarare ,
Spàdula s f scotola. Po fenu amplu de fai schiarire .
stojas, stiancìa. (Typha major. Lam.). Spanigau, da part. M. orbesciu. Po esclares
si v. a. (t. r.) scutulai, spadulai is
pannus sciaquendiddus, scotolare i panni lini.
siu , schiarato, schiarito.
Spaniu s. m. spargimentu , strato, spandi
Spaghittu s. m. dim. spagu suttili, spago mento. Seminai a spaniu (T. de Messaju ) se
sottile, spaghetto . minare a strato, a guasto. Lastr.
Spagu s. m. spago. Spagu impixau , spago Spantadùra s. f atterrimento, spaventanento.
impeetato. Spantài v. a. spaventare, atterrire, sbigottire,
Spainài, spainàu, spainadura ec. tt. rr. M. metter paura, spavento, Spantaisì n. p. spaven
spaniai, spaniau ec. tarsi, sbigottirsi, atterrirsi, pigliar paura, per
Spàinu s. m. (t. r.), M. spaniu. dersi d'animo.
Spalàda s. f colpo dato alle spalle. Spantamàta s. f spaventacchio, spauracchio .
Spalài v. a. " is palas, spallare, gua Spantasiài, spantasiau (t. r.) M. spantai ec.
star le spalle. Spallai unu cuaddu, spallare un Spantau, da part. spaventato, atterrito, sbi
cavallo, guastargli le spalle. Spalaisì, spallarsi, gottito.
guastarsi le spalle. - Spantòsu, sa agg. (t sp.) spaventevole, spa
Spalamentu s. m. mali de is bestias de carrigu ventoso, spaurito.
causau po pesu subercu, spallato. Spantu s. m. gran maraviglia, sorpresa.
Spalàu, da part spallato. Spanu, ma agg (t. º si narat de boi, chi
Spalèra s. f spalliera. tenit su pilu arrubiu meda claru ; Boi spanu,
Spaleredda s. f. dim. (dd pron. ingl.) spal bue di pelo rabicano . M. boi.
lieretta . Spappadeddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)
Spaletta s. f insigna militari, bradone. unu pagu consumau , alquanto sgraffiato,
Spallài v. a. limpiai su trigu de sa palla, smangiato .
spagliare. De is leguminis, sgranare. De sa Spappài v. a. limpiai fà , fasolu, pisurci ec.
castangia, diricciare. de su croxu, digusciare, sgranare. Spappai
si" s. m. lo spagliare il grano. mendula, sgranare. Po consumai, smangiare,
consuntare . Spappaisì n. p. consumaisì, sman
Spallàu, da part. spagliato.
Spallèri s. m. spaccone, arcifànfano. Fai su giarsi, consumarsi.
spalleri, su bantaxeri, scannonezzare. Spappamuccu s. m.(t. b.) boccata. M. smurrada.
Spalmài v. a. ungiri is bastimentus cun seu, Spappau, da part digusciato, sgranato. Po
spalmare con sego, fiorare. consumau, smangiato, consumato. Perdas, roc
Spalmàu, da part. spalmato. cas ispappadas, sassi consumati, rocche sman
Spampanàda s. f ostentazioni, spampanata. giate.
Spampinadùra s. f spampanazione. Sparàda s. f. trattendu de cuaddus curridoris,
Spampinai v. a. spampanare, levar via i mossa. Sparada (t. r.) idèa, intenzioni. Ita
pampana. - sparada portas ? che pensi, che intenzione hai?
Spampinàu, da part. spampanato. Po bessida furiosa de is liquoris de unu vasu,
Spanciàda s. f colpu donau a terra cun sa zaffata. Po scarriga di arma de " , sparo .
pancia, spanciata, Biri sa mala sparada, ovv. is malas e no is
Spanciadùra s. f sbudellamento. bomas, vedere la mala parata -
- V v v 2
536 SPA SPA
cui , le mosse . - -
stra. Fig. ridotto alla miseria. Spedazzài v. a. (t. sp.) segai a arrogus,
Spatigliau, da agg (t pleb. ) misero, biso sbrandellare, sbranare. Po distaccaindi un ar
gnoso, egente, calamitoso. - rogu, sbrandellare, spiccar un brandello.
Spafigliu s. m. (t, pleb. ) miseria, bisogno, Spedazzàu, da part. fattu a arrogus, sbran
calamità. dellato, sbranato , strambellato. -
Spatula s. f spatola. Spatula de is Pintoris Speddiòsu, osa agg (dd prom. ingl.) ansio
po maniggiai is coloris, mestichino. so Speddu
Speddiosu
Spaurai v. a. poniri paura, spaurare, spau s. m.det. tir biri, ansioso
(dd pron di ansia,
ingl) vedertidesi
rire, atterrire, sbigottire, spaventare, impaurire, derio, brama, ansietà .
intimorire. Spaurais n. p. spaventarsi, sbigottirsi, Spedienti s. m. resursa, mediu , spediente ,
atterrirsi, spaurirsi, spaventare, aver paura, mezzo , risorsa .
divenir pauroso. Spedienti v. agg. spediente, utile, necessario,
Spauramentu s. m. spaventamento, sbigotti opportuno - - - -
Spaziosu, sa agg. spazioso, ampio. Spegulàri (t. r.) fai su spegulari, su possi
Spaziu s. m. spazio. Po su chi serbit a bili, adoprarsi. -
separai is terminus in cumponiri stampa, spazio. Speigai, speigau ec. (t. r.), M. arruinai.
Speaisì v. n. p. (t. b.) cansais de sa forza Spèigu s. m. (t. r.) peg is de animali insortit,
de camminai meda, fatigai summanenti is peis, e pudesciu, carogna , carcame, carcassa
spelare, straccare sommiamente i piedi. -
Spelta s. f planta cereali, spetta , farro -
Speamentu s. m. spedatura, affaticamento (Triticum spelta. V. Targ )
dei piedi. Spendenti v. agg. spendente.
538 SPE SPE
Sperrau, da part fesso, aperto, sdrucito, Po manera, specie. Sperias pl. arbmaro, aròmo,
schiantato, spaccato. Sperrau a longu, fesso. spezie. Po umori, o temperamentu de spiritu,
Sperrau in mesu, diviso in mezzo , dimezzato, umore. Essiri de mala spezia, esser di mal
bipartito. Trattendu de fruttas, spiccato. ltrnor'.
Spibillài v. a. smoccolare.
Spertiai v. a. (t. r.) arropai cun pertia, per Spilbillàu, da part. smoccolato.
ticare, percuoter con pertica, svergheggiare, Spibionài v. a sgranellare. Spibionai a pagu a
vergheggiare, percuoter con verghe. Po fai tiras pagù unu gurdoni di asina po ddu pappa ,
in roba cun recanu ec. listare, fregiar di liste. piluccare. Spibionaisì si narat de s'avina, canta
Spertiàu , da part. perticato, percosso con ind'arruit su pibioni, scanicare, cadere gli acini.
pertica Trattendu de roba recanada a tiras a Spibionàu, da part. sgranellato, scanicato,
tiras, listato. piluccato:
Spertu, ta agg accorto, avveduto, sagace, Spiccadùra s. f spiccamento, staccamento,
destro. Po scidu. M. distaccamento.
Spesa s. f spesa, costo, dispendio. A grandu Spiccài v. a. contrariu di appiccai, spiccare,
spesa avv. dispendiosamente. staccare. Spiccai v. n. fai spiccu, o bella casa
Spesài v. a pesare, dare il vitto, o le spese, parsa, spiccare. Trattendu de coloris beni cum
Spesàu, da part. Spesato. parzius, chi faint bella cumparsa, campeggiare.
Spesixedda s. f dium. (dd pron. ingl.) spe Fueddendu de persona, chi spiccat e fait bella
setta, speserella . figura, campeggiare, far bella figura. Su bestiri
Spesòna s. f accr. spesaccia. spiccat asuba tua, la veste ti campeggia bene
Spettàculu s. m. spettacolo. indosso.
Spettadori v. m. e ra f (t. ital. ) chi assistit Spiccamentu s. m. Mi spiccadura. Pospicca M.
a spettacalu, spettatore, trice. Spiccanti v. agg. chi fait cumparsa, spiccante,
Spettai v. n. (t. de s'usa) apparteniri, spet che fa spicco, compariscente, appariscente,
tare, appartenere, incombere. Spiccau, da part. spiccato, staccato, distac
Spettanti v. agg. spettante, appartenente, in cato. Freddendu de coloris, o de persona,
contente . campeggiato.
Spettativa s. f spettativa, aspettativa. Spieghi v. a distaccare, staccare, scollare,
Spettati da part. spettato, appartenuto . spiccare. Spiccigais n. p. distaccarsi, staccarsi.
Spetterài v. a. sflerntnai, spurgare. Spetto Spiccigais de una cosa, disciogliersi, liberarsi,
raisi, scoberririsi su petttts, spettorarsi, sco spetrarsi da una cosa. - -
su generi, e cunteni: asuti a de sei is individuas, Spiccu s. m. planta fruticosa, lavanda, spigo
spezie, specie Po idea, spezie. Po razza, spezie, donestico. (Lavaudala spica. Liun.)
540 SPI SPE
-
tritato, sgretolato, spicciolato, ridotto in bricioli.
Spigau, da part spigolato. Trigu spigau, chi Po segau a minudu, sminuzzato, sminuzzolato,
hat fattu sa spiga, spigato. In forza di agg. M72l nuzzato. -
i" scandelle di grasso, o le gocce d' olio dalla Spingiballa s. m. (t. b.) su propriu de bat
pentola, o cavar gli occhi della pentola: Spillai, tiballa, strum. po battiri sa carriga de su can
pigaindi su pillu, o sa mappa, chi si format in noni, rigualeatoo, battipalle.
su latti, binu ec. spannare, levare il panno e Spingidori, ra v. m. e f spignitore, trice.
trattendu de latti si usat ancora, sburrare, le Spingidiira s. f. M. spingimentu .
vare il burro. Spingimentu S. m. spignimento, spingimento.
Spillàu, da part trattendu de terra, franato, Spingiri v. a Spignere, spingere, pignere.
smottato, Spingirisì n; p. spignersi,
Spillau,sfaldato.
da part. fueddendu de s ollu de sa Spinixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) spinuzza.
pingiada, che ha schiumato gli occhi della pen Spinnacciài v. a. (t des usu) spinnacciàu ec.
tolà, o levato le scandele di grasso, o cavato M. spinniai ec.
gli occhi della pentola. Fueddendu de su pillu Spinniadùra s. f. pelatura. Po calvizia, cal
de su latti, binu ec. spannato, sburrato. M. vezza, calvizio.
su verbu. - - Spinniài v. a tirai sa pinna a is volatilis,
spilloncadùra s f scroxoladura, escoriazione, spennacchiare, spennare, pelare, tirar le penne,
scorticatura. - - spiumare. Polimpiai de su pilu unu pillomi già
Spilloncài v. a. scroxolai, scorticare, scoten spinniau, o aterus animalis, " spelare,
nare, levar via la cotenna. Spilloncai unu muru, pelare. Spinniaisì n. p. fueddendu de volatilis,
scrostare un muro. Spilloncaisì su muru, scro
starsi il muro. s -
spennacchiarsi, spennarsi. Trattendu de pilus,
perder i capelli, divenir calvo, calvarsi, spelar
Spilloncàu, da part. scorticato, scotennato. si, incalvire. Spinniai una rosa, spicciolare una
Muru spilloncau, muro scrostato. -
rosa. Spinniaisì fueddendu de floris, spicciolarsi.
spilorceria s. f gretto, grettezza, spilorceria, Spinniapèis s. m. crastapibizziris, ſi
taccagnerìa. -- - si narat po dispreziu a persona vili, pelapiedi,
spilorciu, cia agg avaru, pilorcio, taccagno, pelapolli, spolveramura, saccardello, spulcialetti,
grelio, tapino, spizzecco, guitto. Spinniàu, da part. spennacchiato, spennato,
SPI SPI 54 I
Spirài v. n. spirare, morire, esalar lo spirito. Spistoncàu, da part che ha dato dei buffetti.
Fueddendu de bentu, spirare, soffiare. Po in Spistoncu s. m. buffetto. -
Spiridadeddu, dda agg dim. (dd pron. ingl.) Spitturriau, da part. spettorato,
spiritaticcio, alquanto spiritato. Spizzai v. a. (t. r.) segai is pizzus, is puntas, ta
Spiridaisì v. n. p. spiritare, divenire spiritato, gliar la punta, o estremità di checchessia. Spizzai is
essere invaso dal " Spiridaisì po grandu casiddus, o is brescas de su meli in su casiddu,
paura, esser " da eccessiva paura, spi smelare leggiermente, tagliar le estremità de favi.
Spizzau, da part. M. su verbu.
ritare. In signif. att. atterrire, incuter terrore,
eccessivo timore. Spizzècu, ca agg avaro, spilorcio, taccagno,
Spiridamentu s. m. spiritamento. stitico, stiticuzzo.
Spiridàu, da part. spiritato, invasato dallo Spizzicadùra s. f. (T. de is Istampadoris)
spirito maligno. “ defettu de caratteri, chi no bessit limpiu,
Spiridàu, da agg. ossesso, energumeno, inde spizzicatura.
moniato. Po impauru, impaurito, intimidito. Spizzuladòri v. m. bezzicante.
Po fantasticu. M. -
Spizzuladùra s. f hezzicatura,
Spiritàli agg. vitali, spiritale, vitale. Spizzulài v. a trattendu de volatilis, chi
Spiriteddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) spiritello, ferint cum su biccu , bezzicare. Fueddendu de
Spiritosamenti avv. spiritosamente, arguta spizzulu donau cun is didus, º". dar
mente, vivacemente, con acutezza, con arguzia, pizzicotti. Su spizzulai de is abis, o espis,
- Spiritòsu, sa agg. spiritoso, vivace, acuto. Trat pungere. Su spizzulai de su priogu, o pulixi,
tendu de binu, o de cuaddu, brillante. nordere, nordicare. Spizzulai sa castangia,
- U u u.
'542 sº Spºi,
castrare, fendere la castagna. Spirzutai po pien di splendore. Pe magnificu, soºvese, ma
pappai lagu, e de mala gana, dentecchiare º
gnifico, pomposo.
ie.ieeliiare, masticacchiare : sbocconcellare, Splèndiri, splendiu.
M. resplenditi. .
cosa, spizzico. Nondi teniri spizzula ; o pm: Spoderài v. a debilitare, spossate, abbatter
pirina, non aver d' una cosa nè lisca , nè le forze . In sensu n. indeboli e, infiav hire,
caſa - - - - infievolire . Spoderaisì n. p. indebolirsi, infiac
Splanadòri v. m. spianatore. Po apparixadori chirsi, infievolirsi.
de camminus, spianatore, -
Spoderamentu s. m. debolezza, fiacchezza ,
Splanadura s. f. apparixadura, spianatura, spossatezza.
spianata, - - - -
Spoderàu, da part. debilitato, spossato,
Splanài v. a. apparixai, spianare, pareggiare. indebolito, infiacchito, infievolito.
Po splicai, spianare , , spiegare , dichiarare, Spoderàu, da agg. frollo, spossato, sforzato,
esporre, interpretare. Splanai is trabalius ismai de' ole. -
taus innantis de dolus poniri a fogu, lastrare. Spògliu s. m. eqòipaggiu, mobilis ec. spoglio.
Splanau, da part. apparivau, spianato, pa Po bottinu de dinai, spoglio di moneta. Po,
reggiato. Po splicau, spianato, spiegato, esposto, preda. M. -
lire. Splantai una domu , diroccare una casa. Spolladori v. m. e raf spºgliatore, trite.
Splantaisi, beniri a s ultima poberesa, spian Spolladròxu s. m. logu po si spollai, spoglionofo.
tirsi, ridursi alla mendicità. Po destruiri de
planta, spiantare. Po sderrexinai plantas, spt
- " s: f spogliamento, spogliattura ,
preda di spoglie.
antare, svellere, dalle radici, sradicare. Spollài v. a. spogliare, svestire, dinudore,
Splantamentu s. m. spiantamento, spianamento, denudare. Spollai nudu, denudare, naelare,
atterramento, eversione. " nudo. Spollai una domu po fura, dare
Splantàu, da part. spianato, spiantato, sman a spogliazza a una casa, rubarla, votarla.
tellato, demolito, everso. Po redusiu. a sa mi Po sdorrobai, predare, derubare, spogliare .
seria, spiantato, ridotto alla mendicità i. alla Po privai, e sprovvidiri. M. Spollaisì v. r.
miseria Po sderrexinau, spiantato, sradicato, spogliarsi. Spollaisì totu , snudarsi, spogliarsi
svelto dalle radici. -
del tutto. Po privaisì. M.
Splantellài, splantellàu, redusiri, e redusiu Spollamentu s. m. M. spolladura.
a s ultima poberesa. M. splantai. - - -
Spollàu, da part. spogliato, svestito, denudate,
Splantellàu, da agg. gente, bisognoso, indi nudato, spogliato nudo, predato, derubato. Po
gente, calamitoso, miserabile, scarso, ridotto privau. M. Mesu spollau, spogliazzato. M, su
alla miseria, spelato, brullo, tapino. verbu. Spollau de totu, scusso.
Splendentementi avv. splendentemente, ma Spollazòni s. f. M. spollamentu. -
gnificamente. - -
Spompa s. f agrumini, pomo d'Adamo,
Splendenti v. agg. splendente, splendido, ma (V. Ronconi Diz. d'Agric. t. I.). -
Giudici. -
cose proprie, cacciar dal possesso. Spossessaisì Spregiudicau, da part dissuaso, disingannato,
v. r. spropriarsi, spogliarsi del possesso. sgannato, cavato d'inganno. ,
Spossessàu, da part. spodestato, spropriato, Spregiudicata, da agg liberu de pregiudizius,
cacciato dal possesso delle cose proprie. spregiudicato, accorto, di liberi sentimenti.
Spossessu s. m. spropiazione, sproprio. Spreidaisì v. r. (t. r.) spretarsi.
Spossidiri v. a. spropiare, spogliar dei beni, Spreidàu , da part. spretato.
dispossessare. Spossidurisì v. r. spropriarsi. Spreizzaisì v. r. lassai sa unandronìa, snighit
U u u 2
-
9 44 SPR SPR
su partu, o chini patit de stitichesa; ponzamento. Sproni s. m. sprone, sperone. Domai sproni,
Sprèmidus s. m. pl contrazioni de is musculus o spronai, dar di sprone, o degli sproni, spro
intestinalis, o de su diaframma, premiti. nare. Po stimulu, sprone, stimolo. Sproni de
Spremimentu s. m. M. spremidura. su cani, e de su caboni, sprone, unghione.
Sprèmiri v. a spremere, premere, smugnere. Po sa punta de prua de is navius de remu,
spremiri v. n. si usat propriamenti po su sfor sprone, becco. Po contraforti de muraglia ,
zaisì, chi fait una pringia in su partu, o chini sprone. Rodedda de su sproni, spronella, stella
patit istitichesa, ponzare, pontare. Spremirisì dello sprone. Gliaga, chi fait su sproni, spro
v. r. incomodaisì, spremersi, smugnersi, strug naja. Maistu de spronis, spronajo, Accirrada,
gersi. Mi seu bastanti spremiu potui, mi sono o puntura de sproni, fiancata. Sproni de cava
abbastanza spremuto, strutto, smunto, incomo lieri, flori, sprone di cavaliere, rigàligo, fior
dato, disagiato per te. Spremiri un arangiu, cappuccio, consòlida reale. T. B.
o limoni, spremere, strizzare un limone, spril proporzionadamenti avv. sproporzionatamente.
lare una melarancia. Sproporzionai v. a bogai foras de proporzioni,
Sprèmiu, ia part spremuto, premuto, smunto, sproporzionare s cavar fuori di proporzione.
strizzato, sprillato. Sproporzionali agg. sproporzionale.
Sprenèticu, ca agg. M. sprenosu. Sproporzionalidàdi s. f sproporzionalità.
Spremi s. m. milza. - -
Sproporzionau, da part sproporzionato. In
Sprenòsu, sa agg (t. r.) chi patit maladia forza di agg. sguagliato, disuguale.
a su spremi, splenetico: Sproporziònis f proporzione, disuguaglianza,
Spresonài v. a. sprigionare, scarcerare, cavar differenza, sguaglio, divario, discrepanza ,
Scatto .
di prigione. - -
spromettere -
Spuligàta, da part. spulciato.
Spromittiu, ia part, spronesso.
Spronàda s f spezia de batteu , speronara. Spulighittai t. burlescu. M. spuligai.
Popuntura de sproni, spronata. -
Spulpài v. a spolpare, levar la polpa. Spul
- - -
SPR. SPU 545
petta. Spumadori de dentis, spazzolino da denti. Spurtìri v. a. (t. r.) pizziai, pizzicare, mor
Spumadori de zuddas, setola. Spumadòri fattu dicare. Su soli spurtit, il sole scotta, sferza,
de sana, spazzola. Spumadori populiri cuadous, M. pizziai.
brusca. Po struni. de filu de " po puliri Spurtu, ia part. pizzicato, mordicato.
figuras de metallu, grattabuggia. Su puliri cun Spurzigàda s. f. (t. r.) M. bussinada.
custu strum. grattabuggiare. Sputu s m, (t. de s usu) sputo. Sputu ca
Spumài v. a. limpiai cun ispumadori, spaz tarrosu, farda, farfallone, sornacchio, gran
zolare, scopettare, nettare, ripulire con ispaz bioccolo di catarro . Sputu de sanguni, sputo
zola, o scopetta, setolare, nettare con la spaz di sangue. Si custu provvenit de rottura di al
zaròla. Popigai sa sguma a sa pingiada. M. gumu vasu de su pulmoni, emotossìa.
sgumal . -
Squaddigài v. a. (t. r.) dinoccolare.
Spumanti v. agg. spumante, spumeggiante, Squadd gàti, da part. (t. r.) dinoccolato.
schiumante. - º,
Squadernadòri v. m. squadernatore.
Spumau, da part. spazzolato, scopettato, Squadernài v. a furriai, circai is foglius de
setolato. Po sgumau . M. is liburus, squadernare, rivolgere le carte de'
Spumosidàdi s. f spumosità. libri. Po manifestai, squadernare, manifestare.
Spumòsu, sa agg spumoso, schiumoso, spu Po esaminai beni, squadernare, esaminare. Po
meggiante, " ero. Sanguni spumosu, san scungertai, o disordinai, squinternare, scon
gue àfrode , Bonav. certare .
tagliar le vette. Spuntai po otteniri alguna cosa Squadrai v. a. fai quadru, squadrare, aggiu
o cun arti, o po forza, sbarbare, spuntarla. star colla squadra. Fig. esaminai minudamenti,
Spuntai su muccadori de is agullas, spuntare il squadrare , esaminar minutamente .
fazzoletto, levar via gli spilli. Spuntai v. m. cu Squadràu, da part. squadrato. Fig. squa
menzai a bessiri, cumenzai a spuntai is corrus, drato, esaminato, considerato.
spuntare, cominciare ad apparire, a nascer le Squadriggiadùra s. f. M. squadradura.
corna. Spuntai de su soli, spuntar del sole. Squadriggiài v. a. sgrussai " sa prima
Spuntaisì n. p. spuntarsi, perdere la punta. Spun borta cun sa seguri, digrossare. Po squadrai. M.
taisì trattendu de binu, infortire, incerconire, Squadriggiàu, da part. digrossato. -
e puntuda cum asta, spuntone, spontone. Spun Squadroneddu s. m. dim. (dd pron. ingl.)
toni de cantonada, spigolo della cantonata. squadroncello, squadroneino.
Spuntu, ta agg. binu spuntu, vino infortito, Squadròni s. m. squadrone, banda .
che ha dato la volta, che ha preso punta. Squadru s. m. pisci meda grussu, chi tenit
Spuntu de lingua. M. lingudu. sa peddi aspra, squadro.
Spupillàu, da agg. bessiu de pupillu, spupillato. Squartài v. a dividiri in quartus, squartare,
Spurgadùra s. f spurgazione. dividere in quarti.
Spurgai v. a. (t. de s usu ) sflemmai, spur Squartamentu s. m. squartamento, squarta
gare. Po purgai, 9 impiai. M. tura, squartata, divisione fatta in quarti.
546. SQU STA
Squartarài v. a. (t. cat.) far crepare, abbat dare il tratto, o il crollo alla bilanci... Stadera
tere uno. Squartarai, azzapulai unu a terra, manna, staderone. Maistu de staderas, staderajo.
sbattere uno a terra, stramazzarlo. Squartarai Staderèdda s. f. dim. (dd pron. ingl.) roma
v. n. crepa de feli, crepar di sdegno. Squar medda , staderina.
taraisi n. p. aberririsi,sperraisi, o creparsi , Stadi s. m. state, estate. De stadi agg. estivo.
crepare, scoppiare, spaccarsi, fendersi da per Stadiu s. m. ottava parti de unu inigliu, stadio.
se M. zaccai. Squartarai de fatiga, de troppa Stadu s. m. gradu, stato, grado, condizione.
traballu , crepar di fatica. M. arrebentai. Po dominiu , Stato, Dominio, Signoria.
Squartarau, da part. crepato, sbattuto, ab Stafla s. f strum. de ferru, chi pendit de sa
Battiato, scoppiato, spaccato, fesso. - sedda, staffa . Migias a staffa si narant is chi
Squartau, da part, squartato, diviso in quarti. sunti senza pci, o senza peuncu, calze a staffa,
Squilibrai v. a (t de s usu) sbilanciare, o a staffetta. Po sa gaffa de sa fibbia, staffa.
far perder l'equilibrio. Squilibrais n. p. dili Staffas de ferru, chi stringint su telargiu de sa
brarsi, uscir di lilico, di libramento. stampa, ganozze.
Squilibramentu s. m. sbilanciamento. Staffadòri s. m. (t. sp.) imbroglioni, truffator.
Squilibrau, da part sbilanciato. Staffai v. m. bogai su pei de sa staſſa, stef
Squilibriu s. m. sbilancio. -
fare, staffeggiare. Staſiai v. a. (de estafar sp.)
Squinternai, squinternau M. squadernai ec. imbrogliai, truffare. -
ordinato . -
Stallài v. a separai dº su tallu, de su cumoni,
Stabilimenti avv. stabilmente, fermamente. sbrancare, separar dal branco, cavar di branco.
Staccài v. a. staccare, distaccare, spiccare. Stallais , v. r. sbrancarsi, separarsi, allon
Po sceberai, scegliere. Po sculiai, logai de su tanarsi dal branco. Stallai po ghettai s'àncora
culli, staccai unu lepuri de su cuili, scovare, in tempus de bentu forti, stallare, Stallai po
cavare una lepre dal covo. -
sceberai. M.
Staccamentu s. m. staccamento, distaccamento. Stallamentu s. m. si narat de bestias unias
Staccàu, da part staccato, distaccato, scelto, in cumoni, sbrancamento.
Pato , Stallàu, da part. sbrancato, separato dai
“ili s. m. (t. sp.) matassina di cera fi branco, stallato. Po sceberau. M.
lata. V. Franz. alla voce estadal. - - - Stallòni s. m. cuaddu po fai razza, stallone.
stadda s. f (dd pron. ingl.) mangiatoia, Stallu s. m. stallo, stanza, dimora. Po stal
greppia Stadda po retiru de bestias, stalla, lamentu. M.
gagno, Torrai su cuadolu a sa stadda, rimet Stamegna s. f. stamigna.
fe, il cavallo alla stalla. Stadda de bois, bovile, Stanèngia s. f. (t. r.) M. stamegna.
Cuaddu de stadda, cavallo stallo. Piccioccu, Starnini s. m. stame. Stamini de sa vida,
chi tenit cura de sa stadda, stabulario, stal stame della vita. Po algunus ſilus, chi bessint
liere, cozzone, garzon distalla. -
in mesu di algunus floris, stame.
Staddixedda s. f. din. (dd pron. ingl.) stal Stampa s. f. stampa, impressione. Provas de
. stalluccia. sa stampa " corriggiri, bozze. -
º" s. f romana, stadera, bilancia. Su Stampabili agg stampabile.
illoni de sa stadera, il romano Cuna de sa Stampadòri v. m. stampatore, tipografo, im
stadera, lo stilo. Donai saghettada a sa stadera, Pressore. Po strum. de stampai, ſoratoio, e fo:
STA STA 547
ratore. Stampadori de muneda, monetiere, stam Stangiadedda s f dim. (dd pron. ingl.) sta
pator di monete. Po su chi fait istampus, gnatuzza.
foratore. Stangiadùra s. f M. stangiamentu.
Stampadùra s. f foratura, bucatura. Stangiùi v. a. stagnare, coprir di stagno.
Stampai v. a bucherare, bucare, forare, tra Stangiamentu s. m. stagnamento, -
arti a parti, straforare, traforare. Stampai Stàngius, m. metallu biancu, stagno. Fogliu
laminas de ferrù, o similis, lavorar di traforo. de stangiu battiu, stag :uòlo. Stangiu raffinata
Stampai a medas istampus, e piticus, bucac cun plata, peltro.
chiare, foracchiare, e sforacchiare. Stampai Stagnu s. m. M staniu .
muneda, coniare, improntar moneta, medaglie Stangoni s m. accr de stanga, stangone.
col conio. -
porta cun istanga, il fermar la porta con istanga, Stasibois s. m. erba, anònide, natrice, bit
o sbarra . limàca.
Stangiu, da part stangato, sprangato, sbar Stasidùra s. f stracca. A stasidura avv. a stracca.
rafo. Fueddendi de sanguni, stagnato, rista Stasimentu s; m. straccamento. -
quattro partis de s'annu, stagione. Po tempus Stella s f stella Stella de su sproni, spronella,
simplementi: in cussu stasoni, in quel tempo, stella dello sprone. Po destinu, stella, destino.
in guella stagione. Stasoni malu, stagionaccia. Po asteriscu, stelletta, asterisco stella pleiades,
Stàtica s. f. (T. Didasc.) scienzia, chi mirat e hiades, gallinelle. -
i bimbi. Stentaisì, giogaisì comente is pipìus, Stèrrida s. f strato. Fai, o danai sa prima
baloccarsi. sterrida, fare, o dare il primo strato.
Stentamentu s. m. stentamento. M. stentu. Sterritmentu s. m. lo sternere. Sterrimentu de
Stentau, da part. stentato, trattenuto, indugiato, lettu crispinis, e taulas, lettiera. De carru, strato.
occupato. Fueddendu de pipius, intertenuto , Sterrinai v. a. strumpai in terra, atterrare,
baloccato. -
prostern e, sdrajare, gettar per terra, Po di
Stenteriài v. n. trattendu de beccius, scassolai, stendici in terra, cucciare, distendere in terra ,
imbarbogire. Fig. mai sciollorius. M. sciolloriai. Sternere.
Stenteriàu , da part. imbarbogito. Fig. sciol Sterrinàu, da part atterrato, prosteso, sdraiato,
loriau. M. gettato per terra. Po distendiu in terra, cuc
Stentèriu s. m. delirio, farnetichezza. Po ciato, disteso in terra, -
tagliu, de bigliardu, stecca. Sticca maista, o Stimài v a boliri beni, amare, voler bene.
siat cannitta maista de ventagliu, e sunt is duas Po avvalorai, avvalorare, stimare, estimare,
estremas, stipiti del ventaglio: -
valutare. Po fai contu, stimare, far conto,
Sticcàda s f. (t. r.) Donai una sticcada de avere in pregio,
gorteddu , dare una coltellata, una puntata Stimamentu s. m. stimamento, stimazione.
di coltello. i Slimanti v. agg. stimante.
Sticcàu s. m. (t. r.) imperdau, lastricato, Stimata s. f marca de is gliagas de Gesucristu,
lastrico, seliciato, selciata. M. imperdau. stimate, e stimite. -
Stittài v. a. (de destetar sp.) spoppare, Stojèri s m. su chi fait is istojas, stuoiajo.
divezzare, disusare i bambini dal latte, slat Stola s. f stola. -
tare, tor la poppa a bambini. Po disacco Stolàu, da agg (t. r.) M. scempiau.
stumai, disavvezzare, slattare. Stolondrài v. a. attolondrai, privai de sentidu,
Stittamentu s. m. spoppamento. privar di senso, stupefare, sbalordire, rendere
Stittàu, da part. spoppato. Po disaccostumau, insensato, stupido, stupidito. -
mento di parole.
Stoffa s f stoffa. Stoffa fatta cun seda, e Stòrciri v. a cambiai in contrariu su significau,
lana, stoffa tramata in seta, e tessuta in lana. interpretai mali, storcere il senso, il significato,
Stogumeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) sto interpretar sinistramente. Po strottovai. M.
marottazo . º º Stòrciu, ia part. storto, interpretato sinistra
Stogumòsu, sa agg (t. r.) di buono stomaco, mente. Po strottovau , M.
mangiatore. . Stori s. m. volat. astore.
Stògumu s. m. (t. sp.) stomaco. Stogumu Stòria s. f storia. Storia de foxili, frottola.
avolotau, stomaco sconvolto. Mi furriat, mi Contai storias de foxili, frottolare, dirfrottole,
avolòtat su stogumu , mi sconvolge lo stomaco. fandonie. Po pintura storica, storia. Po cosa
Furriai su stogunu, fai nausea, o ansia mala, longa, storia.
stomacare, commuoversi lo stomaco, fare sto Storiài v. a. pintai algunu suggettu storicu,
maco, venire a stomaco. Su stogumu plenu no storiare. Po scriri storia , storiare , scrivere
creit su sbumdu, il satollo non crede al digiuno, storia. -
X x x 2
552i SEO - Sinº
Storixeddu s. m. dim. ( dd pron. ingl.) Strada s. f (t. r.) intrada longa a bingia,
poàna. Cett. . . - - -
o possessu, viottolo. - - -
Storrài v. a. frastornare , stornare, sºrre , Stradixedda s. f. dim. (dd pron, ingl, ) stra
distornare, rimuovere , dissuadere , stogliere, detta, viottola. -
squarcio. lºo strappadura, strappamento. Stragi s. m. (de estrago sp.) matania, strage,
Stracciai v. a, stracciare, quarciaº , rom mortalità, macello, uccisione. Po traballu ecces
pere, scerpare, guastare, schiantare. Po strap sivu, e grandu fastidiu . M.
pai de manus, arraffare, accaſare, arraffiare, Stranài v. a sfilare. Stramaisì n. p. sfilarsi.
Strappard mano. Po consumai bestiri logorare. s Po disfai su tessiu, stessere.
Stracciaisi, scervarsi, stracciarsi, logorarsi. Stramancài v. a. malograi, smarrire. M. ma
Stracciamentu s. m. stracciamento. M. strac lograi. -
a forza, pigliato con violenza. Strappau de Stravaganti agg. strampalato, strano, stra
manus, arraffato, arrappato, strappato dalle vagante, stempiato, spropositato, bizzarro, hal
Unan1. - -
iningius, bisticciare, bisticcicare, bisticciarsi, Stravanàu, da agg. chi fait is cosas strava
bisticcicarsi, bezzicarsi, contrastare pertinace nadamenti fendi dannus, sbalestrato, avventato,
mente proverbiandosi, proverbiarsi. inconsiderato, sconsiderato, disadatto.
Strapazzàu, da part strapazzato. Po maltrat Stravasaisì v. n p. si narat de is umoris,
tau, stramazzato, maltrattato, straziato, abbu chi bessint foras de is vasus, stravasarsi. Po
rattato. Cuaddu strapazzau, cavallo strapazzato, bessiri foras de is venas, stravenarsi. - º -
554 STR' STR
scansare il colpo Straviai de su camminu de Strenu s. n. gesti, gesto. Fai stremus leg
retti, traviare dal retto sentiero. gius, fare atti sconci, gesti scomposti. Po ne
Straviàu, da part M. sparagnau. Colpu stra gessioladi, stremo, necessità . -
Straviziu s. m. (t. de s' usu) stravizzo, stra Strepiteddu s m. dim. (dd pron. ingl.) chias
vizio, bagordo, crapula, gozzoviglia. solino, chiassuòlo, chiassereli, chiassetto .
Strazzònis s. m. pl. mali di algunus animalis, Strepitosamenti avv. strepitosamente.
còlica. Strepitòsu , sa agg strepitoso, sonoro , rumo
Strebeddài, strebeddàu (t. r.) M. strobeddai. roso, fragoso, fracassoso. -
simo, schiacciato. Cerexia, o axina sfreccada, Streulài (t. r.) disordinare. M. treulai.
ciliegia, uva squacquerata, squaccherata, an Strexàju s. m. su chi fait, o bendit istrexu
maccata. -
macello, uccisione. Strossa di aqua (t r.) Strumulài, strumulati, strumulu ec. M. strum
acquazzone. Proiri a strossa, a diluviu, dilu bulai ec.
viare, piovere a trabocco, piovere strabocche Strancàda s. f. M. struncadura.
volmente. Struncadamenti avv. troncatamente. Po arro
Strossài v. a. (t. sp.) strangulai, strangolare, gantementi. M.
strozzare . Struncadùra s. f stroncatura, stroncanento,
Strossàu, da part. strangolato, strozzato. .. troncatura, troncamento , mozzameisto, smusso.
Strottoxài v. a storcere, svolgere. Po disfai Fueddai a struncadura, parlare arrogantemente.
is filus de una funi, cordi la ec. strºfolare, Struncài v. a. (t. sp.) troncare, stroncare,
di fare i trifoli. Strottoxaisì n. p. storcersi, mozzicare, sintassare, smozzicare. Po separai
svolticchiarsi, svolgersi. . . . interamenti sa parti de su totu , comenti sa
Strottozàu, da part. storto, svolto, svolticchiato. conca de su bustu , mozzare. Struncai algunu
Strugnadùra s. f asprezza di trattare. membru de su corpus, mutilai, mozzare, reci
Strugnài v. n. far broncio. -
dere, mutilare, troncare. Struncai is fueddus,
Strugnu, gna agg. burbero, aspro, ruvido nel mozzare, smozzicare le parole. Struncai una
traltare. conversazioni , mozzare un discorso. Struncaisì
Strunadùra s. f aborto, sconciatura, sper v. m. p. troncarsi, mozzicarsi, stroncarsi.
dimento . Strancamentu s. m. M. struncadura.
Strumaisì n. p. abortire, sconciarsi, disper Struncau, da part. troncato, mozzato, stron
dersi, sperdere la creatura, abortare. Fueddendu cato, smozzicato, smussato, mutilato. In forza
de bestia, aortare, sperdere il feto; di agg. mozzo, smusso.
Strumàu, da part. abortito, sconciato, ahortato. Strunciài v. a ributtare, sgridare, riprendere.
Strumbulàda s. f. puntura de strumbulu, Strunciàu, da part. sgridato, ripreso, ri
buttato.
puntura collo stimolo, frugata col pungolo. Po
ingitamentu, stimolo, sprone, incitamento. - Strùnciu s. m. sgrido. M. reprensioni.
Strumbulài v. a. pungiri cun su strumbulu, sti Strunzixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.)
molare, pungolare, frugare col pungolo, Strun stronzoletto, stronzolino. -
Stuàu, da part (t. r.) scarrigau, scaricato, Stupendu, da agg. (t. de s'usu) maravigliosu,
posato, che ha deposto il peso. stupendo, maraviglioso, prodigioso, sorprendente.
Studa s. f. (t. r.) no ſi studa o spera, Stupidèsa s. f macchiori, insensatezza, stu
no donai tempus, non poter dire mesci, non dar pidezza, insensataggine, stoltezza.
tempo al tempo. Stùpidu, da agg stupido, insensato, disennato,
Studàbili agg. spegnibile. disensato, stolto.
Studacandèlas s. m. spegnitoſo. Studacandelas Stuponaisì n. p. (t r.) bessiri de unu logu
(t. r.) maniposa, chi bolendu studat sa candela, cun impetu, propriu de is avversarius in gherra,
farfalla M maniposa. o de is ladronis acuaus po assaltai genti, sboc
Studadòri v. m. spegnitore. care, uscir fuori con impeto.
Studài v. a. estinguere, smorzare, spegnere. Stupòri s. m. (t. de s'usu) Sturdimentu di
Studai is passionis, ammortare, ammorzare, animu po cosas maravigliosas, stupore.
estinguere, spegnere, rintuzzar le passioni. Stu Stuppa s. f. stoppa. Stuppa grussa, cal » chio.
daisì v. n. p. ammortirsi, spegnersi, ammor No accostai sa stuppa a su ſogu, non metter
zarsi, estinguersi. l'esca vicina al fuoco. Tappai cun istuppa,
Studamentu s. m. spegnimento. stoppare, riturar, con istoppa,
Studàu, da part. spento, smorzato, estinto. Stuppài, stuppàu. (t. r.) M. stappai.
Trattendu de passionis, ammortato, ammorzato, Stuppòsu , sa agg stopposo.
estinto, rintuzzato. - Stupradòri v. m. stupratore.
Studiàbili agg. studiabile. Stuprài v. a. svirginai, stuprare, e strupare,
Studiài v. n studiare. Studiai sa lezioni v. a. deflorare, disfiorare, sverginare. Stuprai pic
studiare la lezione. Po industriaisì, studiarsi, cioccus, stuprare, sbolzonar ragazzi.
affaticarsi, industriarsi. Stupràu, da part. violato, sverginato, disfio
Studianteddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) sco rato, deflorato, stuprato.
laretto, scolarino. Stupru s. m svirginamentu, stupro, e strupo, sver
Studianti v. m. scolaro, studente, candidato. ginamento, disfioramento, deflorazione (Strupo,
Studiàu, da part. studiato. e strupare son voci toscane contadinesche.)
Studiosamenti avv. studiosamente. Sturbadòri v. m sturbatore, disturbatore,
Studiòsu, sa agg, studioso. Sturbài v. a. sturbare, impedire, disturbare.
Stidiu s. m. studio, lo studiare. Is istudius Sturbamentu s. m. sturbamento ,
liberalis, i liberali studi. Po diligenzia, studio, Sturbàu, da part. sturbato, disturbato, in
cura, diligenza. Po aposentu de studiu, scrittoio. pedito. - -
Y y y
553 ST3 SVA
Sturbu s. m. sturbo, disturbo, Poniri starbu, rare, sgombrare una casa. Po bogni de sa va
dare sturbo, impedimento, impedire. - ligia , svaligiare. Po spollai algunu cun violen
Sturdidamenti avv. storditamente. -
zia de is cosas proprias, svaligiare.
Sturdimentu s. m. sbalordimento, storditezza, Svaligiata, da rt. svaligiato, cavato dalla
stupidezza, attonitaggine, stupore. Po priva valigia. Po spollau violentementi, svaligiato.
zioni de sentidu, stupore, stupidezza, stupidità, Domu svaligiada, casa sgomberata, sgombrata.
intormentimento, smemoraggine, sbalordimento, Svanèssiri v. n. svanire, sfumare, dissiparsi.
smemoramento. Po stronamentu de conca, intro Po svaporai. M. -
incantau, stordire, sbalordire, stupefare, instu Svaporàbili agg esalabile, evaporabile, sva
pidire, sbigottire, empiere di stupore, far rima porabile, vaporabile.
nere attonito, sbalordito. Po privai de sentidu, Svaporài v. a. esalare, evaporare, svaporare,
intormentire, stordire, stupefare. Sturdiri sa vaporare, spirar vapore, spargere vapore, sfu
conca, scrollare, assordare, intronare il capo. mare, dissipare i vapori. Svaporai v. m. trat
Sturdirisì n. p. stupefarsi, stordirsi, stupidire, tendu de pampa, calori, o flamma de fogu,
empirsi di stupore, divenire stupido, rimanere svampare, sfogar la vampa, svamparsi. Trat
sbalordito. -
vaporante.
Sturnàu, da part. svitato. Svaporàti, da part. svaporato, evaporato,
Sturridài, sturridau. ec. (t. r.) M. sturrudai. sfumato. Po svanessiu, svanito.
Sturru s. m. volat. stornello. Sturru nieddu , Suattu s. m. soatto , sovatto, sovattolo.
stornello nero. Sturru pintu, stornello picchiato, Suavementi avv. soavemente, pianamente ,
o picchiettato. Cett. quietamente, amorevolmente, pazientemente.
Sturrudài v. n. starnutare , starnutire. Medi Suàvi agg soave, Poliggeri, soave, leggiero,
camentu po fai sturrudai, starnutiglia, star piacevole. Po moderau; passu suavi, passo soave,
nutatorio. moderato, piano. Po benignu, soave, benigno.
Sturrudamentu s. m. starnutamento, starnu Suàvi avv. M. suavementi. Po addasiu, ada
tazione . gro, soave. -
chi naras, ciocchè dici. Su chi bolis, ciò che Subercài v. a. e n. soperchiare, soverchiare,
vuoi. Su indicat ancora persona: chini est su sopravanzare , avanzare .
chi t hat saludau ?, chi è colui, che ti salutò º Subercamenti avv. soperchiamente,
Svaligiai v. a. svaligiai una domu bogaindi Subercàu, da part. soperchiato, sopravanzato,
totus is mobilis po cambiai domiciliu, sgombe soverchiato.
SU 3 SUB 559
nir erede. Po pigai sa prazza, succedere, pigliar a Sud s. m. (t. olandesu) su mesudì, ossiat
la piazza. -
duto, occorso, addivenuto, ereditato. M. su verbu, Sudadeddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)
Succella s. f volat. colombella. sudaticcio, molliccio di sudore. . -
Successibni s. f successione, caduto. Sudài v. n. sudare. Sudai sanguni, sudar
Successivamenti avv. successivamente. sangue. Taliorta si usat fig, po pagai, spendici
Successivu, va agg. successivo. Po progressivu, ec. M. custus verbus. Sudai unu pagu , sudac
successivo, progressivo. -
chiare . . - - - a.
Successòra s. f succeditrice. Sudàriu s. m. su lenzoru, aundi fiat istetiu
Successòri v. m. successore, succeditore. imboddiau su corpus de su Redentori mortu ,
Successòriu, ria agg. chi appartenit a succes sudario, la sacra Sindone. - , -
310Ill successorio.
º
Sudàu , da part. sudato. Seu totu sudau ,
Suggessu s. m. successo, avvenimento, evento. son tutto in acqua. . - - -
Succhefà s. m. faverella, polenta di fave, Sudda s. f e assudda erba (dd pron. ingl.)
malCoo . sulla . ( Hedysarum coronarium Linn.) Sudda
Succhittu s. m. vivanda con salsa stemprata burda. lupinella, lupino salvatico. ( Hedysarum
con aceto . onobrychis. Linn.) -
vendicare, fare, o prender vendetta. Svengaisì Suggellai, suggellàu ec. M. sigillai ec.
n. p. vendicarsi, rendere il contraccambio del Suggeridòri v. m. e ra f suggeritore, trice.
torto, riscuotersi, ricattarsi, far bandiera di ricatto. Suggeridori a chini cantat, o cumponit, buriasso.
Svengamentu, s. m. vendicamento, ricattamento. Suggerimentu s. m. suggerimento.
Svengàu , da part. vendicato, ricattato. Suggeriri v. a. insinuai, suggerire, insinuare,
Sventadùra s. f si narat de vena, pitica san proporre, -
Svernàu, da part. (t. ital.) svernato . Suggettu, tta agg. soggetto, suggetto, suddito,
Sufferenti v. agg. sofferente, paziente. sottoposto, ligio.
Sufferènzia s. f sofferenza, pazienza. Suggeziòni s. f soggezione, suggezione.
Snffertu, ta agg. sofferto. Sugugàstricu s. m sugo gastrico.
Sufficientementi avv. sufficientemente, a suffi Suicida s. m. suicida, autofono.
cienza, a bastanza. Suicidiu s. m. su bocciri a sei e totu, suicidio.
Sufficienti agg. sufficiente, bastevole. Suidòri v. m. si usat fig. sangunera, pop
Sufficienzia s. f sufficienza, suffizienza, ido patore, mignata.
neità, capacità, abilità. Svirginài v. a. sverginare, spulzellare, spul
Suffogai, e suffocài v. a. soffocare, soffogare, cellare, corrompere, violare, i orare.
Suladoreddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) strum. zioni populari, abbottinamento, sollevazione,
po sulai su fogu, o siant foddittus, soffietto. ammutinamento, sommossa, sedizione, sommo
Suladoreddu de canna stampada po su propriu vimento, emozione, sommozione, concitazione.
usu, soffionetto. Sullevativu, va agg concitativo, incitativo,
Suladòri, ra v. m. e f. buffadori, chi buffat, commotivo, atto a concitare. -
Sùlidu s. m. soffio. Ind' unu sulidu, in un Sumiu, da part. gemicato , trapelato sottilmen
soffio, in un attimo, subitamente. Po àlidu, te, versato , che ha fatto gemitìo. Trattendu de
alito, fiato, lena. Pigai sulidu, o respiru, ri s'Eucaristia, preso, consumato. -
pigliar fiato, riaver l'alito. Perdiri su sulidu, Summa s. f somma, quantità. Po calculu,
o su respiru, allenare, perder la lena. Perdiri somma, calcolo, còmputo, supputazione. In
su sulidu zerriendu meda, sfiatarsi, perdere il summa avv. a su fini, alle corte, in somma,
fiato gridando. alla fine.
Suliettu s. m. (t. r.) M. sulittu. Summadòri v. m. compiladori de materias, e
Sulittài v. n. fai su sulittu, fischiare, sibilare, propriamenti teologicas, sommatore.
fare il fischio. Po pubblicai. M. Summài v. a. sommare, calcolare, supputare.
Sulittàu, da part. fischiato, sibilato. Po pub Summamenti avv. sommamente, grandemente.
blicau. M. Summària s. f raxoni, o giustizia summaria,
SOnºrmalrla .
Sulitteddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) zufo
lino, zufoletto. Summariamenti avv. sommariamente, com
Sulittèri s. m. pifferu, piffero. pendiosamente.
Sulittu s. m. fischio, fistio, zufolo. Po strum. Summàriu s. m. sommario, compendio, breve
chi aggiù.dat a fai su sulittu, fischio, zufolo. ristretto, epitome. -
Fai su sulittu a unu po beffa, far le fischiate Summàriu, ria agg. sommario. -
Svorettàu, da part che ha disfatto l' orlo, Suppa s f zuppa, e suppa. Biviri a sa suppa
che è senz' orlo . allena, vivere all' altrui pane. Arresciri sa suppa
Superàbili agg. superabile. in gutturu, far nodo la zuppa in gozzo. Suppa
Superadòri v. m. superatore. secreta, si narat candu si bit binu portendu
Superài v. a binciri in alguna cosa, superare, pani in bucca, zuppa segreta.
vincere, sopravanzare, soprastare, signoreggia Suppazza s. f. accr. zuppa grande.
re, soperchiare. Superàda is aterus in s” altaria, Suppèra s. f zuppiera, piatto da zuppa.
soprastava agli altri, superava, signoreggiava Supettòni, de suppettoni avv. di soppiatto,
gli altri in altezza. Po avanzai, eccediri, avan all' impensata.
zare, sopravanzare, sporgere, sormontare, sor Suppitta ) s. f. dim. (dd pron. ingl.) zup
gere in fuori. Superai is ostaculus, superare, Suppixedda) petta, zuppa piccola.
sormontare gli ostacoli, Supplementu s. m. M. supplimentu.
Superamentu s. m. superamento. Sùpplica s. f supplica, memoriale.
Superanti v. agg. superante. Supplicàbili agg. supplicabile.
Superàu, da part superato, vinto, soprastato, Supplicadòri, ra v. m. e f. M. supplicanti.
sormontato, signoreggiato, soperchiato. Supplicài v. a. pregai umilmenti, supplicare.
; Superbamenti avv. superbamente. Po magni Supplicantementi avv. supplichevolmente, sup
ficanenti, superbamente, magnificamente. plicantemente, supplicemente. - :
Superbeddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) Supplicanti v. m. e f. supplicante, supplica
superbetto, orgogliosetto, superbuzzo. tore, trice. In forza di agg. supplice, suppli
Supèrbia s. f superbia, alterigia, caparbietà, chevole .
grandigia, orgoglio, baldanza, tracotanza, boria, Supplicatòriu, ria agg. supplicatorio.
presunzione, imperiosità. Supplicàu, da part. supplicato.
i Superbiedda s. f, dim. (dd pron. ingl.) su Supplicaziòni s. f supplicazione.
perhiuzza. Supplimentu s. m. supplimento, supplemento.
Superbòni, na agg accr. superbone, su Suppliri v. a. supplire, adempiere, render
perbaccio. compiuto.
Superbu, ba agg superbo, altiero, orgoglioso, Supplu, da part. supplito, reso compiuto,
borioso, tracotato. Po magnificu, superbo, ma perfezionato.
ifico, pomposo. Suppliziu s. m. (t de s'usu) pena imposta de
º" s. f. (t. de s'usu) subrabbun
danzia, supererogazione.
sa giustizia a unu reu , supplizio, pena.
Suppòna s. f accr, grandu suppa, zuppone,
Superfiziàli agg. superficiale, esterno. Tintura zuppa grande. -
-
Suscettibilidàdi s.f (t. de s'usu) capacidadi,
suscettibilità. » .
Suppuraziòni s. f. (T. Chirur.) suppurazione,
tumore maturato . -
ſig. indocili, indocile, discredente. Cantidadis Suspettu, tta agg. sospetto, tia, dubbioso.
surdas (T. Matem.) is cantidadis incommensura Sispu s. m. gergo, gergone, Fueddai suspu ,
bilis, quantità sorde. A sa surda avv. M. sur parlare in gergo, parlare furbesco, fonadattico.
damenti, Lima surda si narat di omini ſintu, Sussecutivamenti avv. su esecutivamente.
sorbone, uomo cupo. Sussecutivu , va agg. sussecutivo, susseguente,
Surellu s. m. pisci, specie di sgombro. Susseguentementi avv. susseguentemente.
Surra s. f. pancia salida de sa tunina, sorra. Susseguenti agg. susseguente, susseguente.
Surra de bastonadas, carico di legnate, di ba Susseguènzia s. f. M. conseguenzia.
stonate. Donai una surra de bastoni, dare un Sussidiariamenti avv. (T. Curiali) sussidiaria
mente.
carpiccio. Donai una surra di acciotus, dare -
M.
-
reno. Unu susu, un piano di casa. In susu de Suttili agg sottile. Pu acutu, acuto, ingegnoso,
totu , o de totus trattendu de domu, nell' ul sagace, accorto .
timo piano, nel piano superiore. Suttili avv. sottile, sottilmente, acutamente .
Susu avv. (de sursum lat. o de suso ital.) Suttiligiai, suttiligàu ec. M. insuttiligai .
su, sopra, suso. A susu, sopra. De susu a Suttilizzài v. a. (t. sp.) acuzzai si ingegnu,
basciu, da cima in fondo, dall'imo al sonno. sottigliare, sottilizzare, fantasticare, ghiribizzare.
Portaiddu a susu, recatelo su . Dormiri a facci Po internaisì, o penetrai troppu in alguna cosa,
in susu , dormire supino. succhiellare .
Susuncài v. n. avarizzare, mettere in effetto Suttilizzamentu s. m. assottigliamento, suc
l'avarizia. 1 chiellamento.
Susuncamenti avv. avaramente, sordidamente. Suttilizzàu, da part. assottigliato, succhiellato.
Susuncheria s. f. avarizia, spilorceria. M. su verbu . -
Susuncu, ca agg. bretto, sordido, avaro, tenace, Suttilizzaziòni s. f. (T. Chim.) resoluzioni po
Susurru s. In. (t. de s'usu) susurro , buci separai is partis prus crassas de is prus suttilis,
namento . sottigliazione. - -
trarre, suttrarre. Po liberai, sottrarre, liberare. de verrra, de rungia ec cun crosta, o senza
Po negai, o no congediri, sottrarre. º crosta, chiazza, macchia di valatica, di rogna
Suttralu, da part. sottratto, dedotto ec. Po tagliu fattu in facci, frego. Tacca bre
Suttraziòni s. f sottrazione, suturazione, de gungiosa, o signali de ignominia, frego. Po
duzione. -
neu, o pitica mancia, tecca . -
l' agno: De duus taglius agg. ancipite, di dop Talmenti avv. (t. de s' usu ) talmente, sì
pio taglio. fattamente. Talimentichi, talmentechè, in guisa
Talamu s. m. (t. lat. in usu ) lettu nuziali, chè, di modo chè -
Tanturinèri s. m. Sone lori de tamburinu, bagia, che non serra bene alla sita. Tancai sa
tamburino, sonator di tamburo. bucca a uru, faiddu citiri, chiuder la bocca
Tamburinu s. m. tamburo. Sonai su tambu ad uno, farlo tacere. Tancai in qtta'tru murus,
rinu, sonare il tamburo, stamburare. Artifici poniri in presoni, chiuder fra quattro mura,
de tamburinus, tamburiere. imprigionare. Tancaisì v. r. chiudersi. Tanc. ii
Tamburru s. m. tamburo. Tamburru de su in doinu, chiudersi in casa.
relogiu , aundi s'imbòddiat sa corda, tamburo Tancamentu s. m. chiudimento, serramento.
dell' oriuolo, bariletto, guardacorda. Su turnu Taneau , da part. chiuso, serrato.
firmu de su tamburru, chiavistello del tamburo. Tancheddu s. m. dita. ( dd pron. ingl.) tae
Tana s. f. tana, caverna. Po logu de acuaisì, concino. M. arrogheddu.
nascondiglio, latibulo. Tana, aundi dorinint Tancu s. m. (t. r.) M. arrogu.
is bestias, covacciolo, covile, cova. Tana de Tanda s. f. (t. sp.) quota, rata. Pagai a
sirboni, de lepuri ec. covo di cignale, di lepre ec. tandas, pagare a quote, o per rate. Po posta
Tana de raargiani, voipria. Tana de cerbu, signalada de fauna determinada, chi si donat a
buscione. - -
fai, còmpito.
Tanaglia s. f tanaglia. Tanaglias de Plateri, Tangenti s. f (t de s'usu) linea retta, chi
imbracciatoie. Tanaglias de fai gancius, o po tocchit una curva, tangente. -
aterus ustus , pinzette dentate. Tanixedda s. f diam. de tana, (dd pron. ingl. )
Tamagliedda s. f. dim. (dd. pron. ingl.) piccol covo, piccola tana.
tanmglietta, pinzette. - Tanti pronom, agg relativu, tanto, ta. Tanti
Tanagliòni s. m. accr. tanaglione. pesu, tanti cosa, tanto peso, tanta cova. Tantis
Tanàu, da agg. (t. r de tanàt cat. ) colori Diminis, tantis ſeminas, tanti tonini, tante
de lioni oscuru , tanè, lionato scuro. donne. M. tantu.
Tanaxi s. m. s'apiconi, o biccu, chi portant Tanti avv. M. tantu .
algunas fruttas, content est sa pira, sa mela, Tantixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.)
“figu ec. càpolo, picciuolo. Po su scovili de sa tantino, tantinetto, tantotino, pochetiuo.
cerexia, grappa, picciuolo della ciriegia. Tantu pronom. relativ. m. e f cotanto, tanto,
Tanca s. f chiuso, podere. Tanca de cuaddus ta. Tantu , o tanti ruba, tanta ro a. Tantus,
po fai razza, mandra, e mandria di cavalli. o tantis cosas, tante cose. Bendiri a tantu,
Po tanca de calisisiat sorti de bestiamini, man venrler tanto, a tal prezzo. In forza de sust.
dra, ricettacolo di bestiame. Guardianu, o Cu Su tantu, il tanto. Tantu canti, tanto, quanto.
stodiu de sa tanca, Mandriale, Mandriano. Aterettantu , a su doppiu , altrettanto, due
Su Guardianu de sa tanca de is cuaddus, cotanti. Tres tantus, quattru tantus, tre cotanti,
Eu'fero. -
quattro cotanti.
Tancadùra s. f serratura, toppa, serrame. Tantu avv tanto. Tanti po tantu, tanto per
Tanca dura a cascioni , serratura a scatola. tanto. A tantu, a tali terminu, a tanto, a tal
Tancadura de battiporta a cricca, serratura a termine . De tantu in tantu, di tanto in tanto.
manubrio. Tanca dura, chi serrat sola senz' ag In tantu, in custu mentras, in tanto, in que
giudu de manu, serratura a sdrucciolo. Tan sto mentre Po tantu, pertanto. Tantu chi ,
cadura morisca, lucchetto, toppa saracinesca. tanto che . Finas a tantu , sino a tanto. Finzas
Partis de sa tancadura. Sa plancia, balzana attantuchi, infinattantochè. Tantu forti, tanto ,
del castello, piastra. Su molimetti cun s agu, talmente forte.
chi girat can sa crai femina, castello. Su ponti Tapàda s f chiocciola, e segundu is Natu
" opposta a sa plancia, aundi intrat sa crai, eralistas, chiocciola pomatica. ( Cochlea Ca
dalzana , o castello. Su passadori, stanghetta. vatica . Matt.).
Su molinettu senz' agu, chi ghiat sa crai mascu, Tapadedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) chioc
cannone. S'aga, o agulla, ch'intrat in sa crai sciolina, chioccioletta.
“femina, ago. Su scudettu, chi si clavat a foras Tapadura s. f. (t. sp.) turamento, coprimento,
de sa porta, aundi intrat sa crai, bocchetta: zaffrtura.
in Roma scudetto, e in aterus logus, frontone. Tapafunda s f e funda (t. sp.) hussa po
(V. Albert, alla voce fr. Plattine. Is guardias i cunservai pistolas, fonda della pistola.
internas de sa tancadura, ch'intrant in is dentis Tapài v. a. (de tapar sp. o de tappare ital.
de sa crai, rastrelli. Sa crai, chiave: crai fe ant.) turare, serrare, chiudere con turaecio.
mina, chiave femina: crai mascu, chiave mastia. Tapai cun meccia de linna, o deiferru, zaffare,
Guardias de sa crai, ingegni, mannaja. Sa denti turar collo zaffo . Tapai sperraduras, o fila
slonga furriada in s'estremidadi, ch'is Franzesus duras de porta vec. intasare, rintasare, ristop
narant su murru de sa crai, e format comente pare. Tapai a forti, combaciare, suggellare,
unu T, mulinella. Sclavai una tancadura, scon Tapai is piloiristas, accigliare. Tapai is defettus
fiecare una toppa da una porta. ſig occultaiddus, raffazzonare, ricoprire i di
Tancài v. a serrai , chiudere, serrare. Tan fetti. Tapai cin istuppa, stoppare. Tapai sa
cai sa porta, fermare, chiuder l' uscio. Tancai sceta, zipolare.
in crai, chiavare, serrare a chiave. Tancai sa Tapaju s. m. volat. (t. logudor.) bozzagro. Cent.
porta in facci a unu, chiuder la porta in faccia Tapamentu s. m. turamento.
ad uno, serrar l' uscio sulle calcagna. Tancai Tàparas s. f pl. (t. cat.) sa planta, pianta
is ogus, dissimulai, chiuder gli occhi, dissi di capperi. (Capparis spinosa. V. Targ ) Su
mulare. Tancai is còcciulas, morriri, chiuder fruttu, capperi, zucchette. Targ.
gli orehi, morire. Tancai ogu, dormiri. In tottu Taparònis s. m. pl accresc. capperi grossi.
sa notti no hapu pozziu tancai ogu, di tutta Tapàu , da part turato, intasato, suggellata,
vnatte io non ho ci occhio. Bestari chi no zaffato. Tapau a stuppa, stoppato, ristoppato,
tancat beni a sa persona, veste che non con riturato con isteppa.
TAP TAR &69
Tapiadòri v. m. (t. sp.) chi fit tapius, nera de saludai a ora tarda, buona sera, addio.
colui, che fa, o chiude possessi con mura di Po lentu, preizzosu, tardo, lento, pigro.
terra, muratore, costruttore di mura di terra. Tardu avv. tardi, e tardo, fuor
travalicata l'ora. A tardu, al tardi.
"irro,
(V. Bousilleur fr.).
Tapiài v. a. (t. sp.) serrai unu possessu a Tarèa s. f (t. sp.) faiua de cantidadi deter
tapius, chiudere, cignere con muro di terra. minada, chi si donat a fai, e si narat ancora
Po formai is tapius, costruire mura di terra. posta, còmpito. Fai sa tarea, o sa posta, si
(V. Bousiller fr.) M. attapiai gnalai sa tarea, o sa posta, fare il còmpito,
Tapiàu, da part. serrau a tapiu, chiuso, assegnare il còmpito.
cinto con muro di terra . -
Tariffa s. f tariffa. Tariffa de is munedas,
Tapinòsi s. f. (T. G.) Fig. Rettor po sa tariffa delle monete.
tali a cosas mannas s” applicant terninus Taroccài v. n. (t. de s' usu) contrastai,
scius, tapinòsi. itare ,
latº ,
disputare, taroccare, prendersi
Tàpiu s. m. (t. cat.) muro di terra. Tapiu
a crosta , tapiu rebussau a carcina, muro di Taroccàu, da part. contrastato, disputato.
terra incrostato, arricciato, che ha la crosta di Taroccus s m. pl spezia de giogu, tarocchi.
calcina. Tapiu a crosta fig. si narat di omini Tartana s. f bastimentu de un arburi, e de
tontu e ignoranti, castronaccio. Si est giovunu, vela latina, tartana. -
spendere, o dar la cosa a miccino, a spilluz sus po usu de disignai, tavolette conce. Po
zico, usar gran risparmio. piticu quadru , tavoletta, tavoluccia.
Tassitta s. f. dim. bicchieretto, bicchie Taulmeddu s. m. dim (dd pron. ingl.)
Tassixedda V rino, tazzetta, tazzino. tavolinetto . -
Tassoneddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) Taulinu s. m mesa po scriri, e studiai, tavolino.
bicchierotto. -
Taulòni s. m. accr. pancone, tavolone .
Tassòni s. m. accr. de tassa, bicchierone, Taumatografu s. m. Scrittori de cosas mira
tazzone . - -
culosas, Taumatògrafo.
Tassu s. m. arburi, tasso. (Taxus. ) Taumaturgu s. m. Operadori de miraculus,
Tasta s. f. (t. de s' usu) sfilau, chi si ponit Taumaturgo.
in feridas, o gliagas, tasta. Tautogramma s. m. cumponimentu poeticu, in
Tastadòri v. m. assaggiatore, gustatore : su quali dogna versu cumenzat cun sa propria
Tastadura s. f. assaggiatura, assaporazione. littera, Tautogramma.
Tastai v. a. sperimentai cun su gustu, assag Tautologia s. f. (Fig. Rett.) replicazioni de
giare, assaporare, assavorare, saporare, gu sa propria cosa, ma cun diversas paraulas 3
Taverna s. f. (t. de s'usu) buttega de binu, Tebidau, da part. intiepidito, fatto , o dive
bettola, taverna. Mesa plena de personas, chi nuto tiepido.
pappant in taverna, tavolata. Bessiri de sa Tebideddu , dda agg. dim. (dd pron. ingl. )
taverna, stavernare. - - tiepidetto. -
cuddu, chi frequentat is tavernas, taverniere. Tèbiu, ia agg ( de tibio sp.) M. tebidu.
Taula s. f. (t. sp.) asse, tavola. Po trastu Tecla s. f. (t. sp.) tasto. M. tastu. Toccai
de domu susteniu cun peis, chi prus ordina sa tecla di alguna cosa, fare, o toccare un motto
riamenti maraus mesa, mensa, tavola. Taula, di alcuna cosa.
o inesa mannitta, tavolotto. Taula rotunda, Teclàu s. m. tastiera . M. tastiera .
tavola rotonda. Sterriri, o afforrai de taulas, Tècnicu, ca agg. (T. Didasc. ) si narat de
intavolare, tavolare, coprir di tavole. Muru, o is terminus proprius de is artis, tecnico, arti
divisioni fatta de taulas, assito, tramezzo di .ficiale.
assi commesse. Is duas taulas de su naufragili Tecnologia s. f. (T. Didase.) scienzia de is
su Battismu e sa Penitenzia, le due tavole del terminus " is artis, Tecnologia .
naufragio Battesimo e Penitenza. Is taulas de Te Deum, innu ecclesiastica, Tedelèo .
sa lei, le tavole della legge, il Decalogo. Is Tega s. f. ( forsis po similit de theca, cae )
taulas de is Romanus, le tavole de Romani. su crovu, aundi nascint, e crescint is granus
Taula de is liburus, indice, repertorio, tavola de is legaminis, baccello. Limpiai is leguminis
de libri. Fai taulas si marat de su giogu de su de sa tega , sgranare, sgusciare, cavare i gra
scaccu, e de is damas, intavolare, far tavola, nelli de legumi dal guscio, dal baccello, sbae
paciare, pattare il giuoco. Po registru, tavola, cellare. Legumini limpiau de sa tega, legume
registro. Diamanti in taula, o de superfizie sgranato, is duas perras de sa tega, valve. Po
plana, diamante in tavola. Pavimenta cobertu bastoni de sa cassia , baccello, bocciuolo della
de taulas, tavolato. Cantu vivu de una taula, ca sia lega de su pistarei, de su fasolu e si
spigolo . e milis, gagliuolo, sìliqua. - -
Tauledda s. f. dim. de taula, assicella, assi Teghixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) bar
cina, tavolina, tavoletta. celletto. -
toris, tavolozza: Tauletta incerada, chi tisanta Tegus (t. guastu de tecum ) Si usat sempri
is Antigus po scriri, tavoletta, Tatilettas de uniu a sa prepos cun. Cuntegus, teco. Cunte
bussulu, o de figu impastadas de pruini di os gus e totu , cun tui e totu , teco stesso. -
TEI TEL 57I
rata . Tela grussa po saccus e po aſſorrai ballas T'emeràriu, ria agg (t. de s'usu) imprudenti.
de roba, terzone. Tela liasca, filondente, tela atreviu, temerario, ardito, imprudente. Giudiziu
rada. Tela cun unguentu, o siat taffettanu temerariu, chi si fait po passioni, giudizio
impiastrau cun balsamu ec. sparadrappo Ar temerario .
rogu de tela, chi si ponit po reforzu in alguna Temeridàdi s. f. (t. de s'usu) imprudenzia,
parti de su bestiri , teluccia . Affortiai unu be temerità, imprudenza, soverchio ardire.
stiri cun arrogus de tela, intelucciare una veste. Tèmpera s. f. fortalesa artifiziali, chi si
Tela de Renza. M. linòu. Po nappa, chi si domat a su ferru, tempera, tempra. Po umori,
ponit in is ogus. M. nappa. Su tessidori de is o naturali, tempera, umore, qualità. Po dispo
telas, e su mercanti, chi delas bendit, tela sizioni, tempra, disposizione. Tempera (T. de
ritòlo. Tela di aragna. M. tirinna. Po pintura, Pintori) colori stemperau e sciortu cun cola, o
tela, quadro, pittura: - cun biancu di ou, tempera. Pintai a tempera,
Telargeddu s. m. dim. ( dd pron. ingl.) tela dipingere a tempera. Tempera moddi, tempera
fetto, telaretto. Po sa fraschetta de ferru, chi dolce. Po temperu. M.
usant is Istampadoris, telaretto, fraschetta - Temperadamenti avv. moderadamenti, tem
Telargèri s. m. M. tessidori. peratamente. -
bogai renduda, rendere. Teniri di antigu, anti Teodia s. f. (T. G.) cantu in alabanza de
cheggiare. Teniri lastima, aver compassione. Po Deus, teodìa.
pigai, tenere, prendere. Teniri sa subrintendenzia, Teodosiànu agg. Codigi teodosianu, codice
soprantendere, soprintendere. Tenir ita nai, cri teodosiano.
ticai, aver che ridire, appuntare, biasimare. Teogonia s. f. (T. G. Didasc.) generazioni fa
Teniri pani e gorteddu, essiri comodu, tener bulosa de is Deus, teogonia.
fante e fancella. Po conservai. M. Po reteniri. Teologali agg, teologale.
M. Po occupai. M. Teniri de spuntu trattendu Teologalmenti avv. teologalmente.
de binu, aver pigliato la punta. Teniri unu po Teologastru s. m. Teologu de pagu scienzia,
bonu, riputar uno dalbene. Teniri po arrestai. teologastro. -
colmo, al sommo del suo contento. Po cumpli Terra carcinata, chi tenit de carcina, terra
mentu, compimento, somma, suggello. calcaria. Terra piena de crotu de conciniglias,
Termologia s. f. (T. G. ) diseursu asuba de coment est cocciula ec. paperino. Terra arenosa
is aquas termalis, termologia. senza perda, terra sabbiostosº, o sabbiosa. Ter
Teramò metru s. m. (T. G.) strum. po me ra cotta de Soli, terra conſºta, o terreno con
surai su calori, e su frius, termòmetro, termo fetto. Terra strecosciada, o siat stercorada ,
scopio. - -
terra stabbiata, che ha avuto lo stabbio. Terra
Terna s. f. numeru de tres suggettus in ordini, abenada, terra acquitrinosa. Terra de pauli,
chi sia proponint po eliggiri su prus dignu , e terra paludosa. Terra de pardu, terra prativa.
uttu occupai algun offiziu , ternario, Fai sa Terra de Cologna po coloriri a grogu in ollu,
terna, proporre tre soggetti. Poniri in terna M. giallorino. Depositu de terra, i fait s'aqua
ternai. » Nota: Terna è voce spagnuola, ed il in algunu fossu, o canali, interrimento, rinter
dizionario spagnuolo ne dà la seguente spiega rimento. Muntoni de terra di arena o de ludu,
zione: Terna, el agregado de tres sugetos en chi su mari o is arrius trasportant, e ddis fait
orden cambiai direzioni, interro. Terra chi lassat su
riporta, la
quedizion
se proponen
latina =para algun empleo s e
Ternarium , i V. il mari in sa spiaggia, e s'induressit, i ricolmi.
gran pi:ion della lingua castigliana dedicato al Terra de Roma po usu de is Pintoris, e po
Re Filippo V. dalla Reale Accademia Spagnuola fai vasus, terretta. Paris cun terra agg. basciu,
= Edizione del 1759 . ll dizionario della Cru terragno. Accanta de terra, terragnuolo. Torrai
sca, e di Alberti portano anche ternario sust. » terra a una planta, rincalzare. Terra terra avv.
Ternài v. a. (t. sp.) poniri in terna, metter terra terra, rasente la terra. Stai terra terra -
in ternario, ascrivere, computare, annoverare essiri in bascia fortuna, star terra terra, esser
nel ternario. in basso stato. Andai terra terra comente su
Ternàriu s. e agg. regorta de tres cosas im coloru, strisciare, strascinarsi per terra. Andai
pari, ternario. Numeru ternariu, numero ter a terra, mancai, andar per terra, mancare,
nario. Po porzioni de sonettu cumprendia in finire. Camminai poterra po mari , camminar
tres versus , ternario, terzetto . Po terzina. M. per terra per mare, o per acqua. Ghettai a
Ternau, da part. postu in terna, messo in terra, gettare, rovesciar per terra. Po abbattiri.
ternario, ascritto, computato, annoverato nel M. Donai una sculacciada a terra, battere una
ternario . culata, dar del culo in terra ; e fig, fallire.
Ternu s. m. (t. sp.) paramento sacerdotale Unu moi de terra, spaziu de terrenu, chi arrì
per la Messa solenne, cioè la pianeta, e le to cit unu moi de semini , stafòro, una moggiata
nicelle. V. Franzios. Po gertu puntu de is da di terreno. Una quarra de terra, mezza mog
dus , terno . giata. Unu quarta, uno stioro di terreno. Pe
Ternùra s. f (t. sp.) tenerezza. soni de terra, terratico. Arai sa terra pillupillu,
Terra s. f unu de is elementus de is cosas arare superficialmente. Penetrai sa terra a fundu
eneradas, terra . Po mundu , terra , mondo. traballendu, richiedere, penetrare addentro la
f" terrenu . M. Po oru de mari , terra, lido, vorando. Terrafirma, Terraferma, il Continente.
Po paisu, terra, paese, provincia. Pigai terra, Arruiri a terra, cadere a terra. Donai in terra,
pigliar terra, approdare. Terra mala, terraccia. urtare in terra navigando. Terra di argòri. M.
Terra sciorta, terra sciolta. Terra coltivada , terra maja.
terra diveltà . Flori de terra, terriccia, terra Terràglia s. f vasellame. -
leggiera. Arrogu de terra, o de terrenu, squarcio Terraplenài v. a. (t. sp.) fai terraplenus,
di campo, ternatura. Arrogu, o porzioni de terrapianare .
terra, chi podit arai unu giù ind, una dì , jù Terraplenàu , da part. terrapienato.
gero, bubulca, bubulcata. Terra langia, terre Terraplènu s. m. terrapieno.
no magro. Terra coltivada po plantai, terra Terrazzànu s. m. e na s. f abitanti di algunu
divelta, scassata per far posticci. Lastr. Terra casteddu, o de logu serrau a muraglia, terraz
grussa, terra grossa . ls terras grussas tenint zaino , nat.
abbisongiu di essiri cottas de sa cilivia, le terre Terrazzeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.)
osse hanno bisogno di esser diacciate, o ricotte terrazzino .
da diacci. Terra de testus po plantai floris, Terraz è ni s. m. accr. terrazzone.
terra vegetale, terra da vasi, da giardino. Terrazzu s. m. galera scoberta appizzus de
Terra ammesturada cun ladamini indurcau , is edifizius, terrazzo, altana, verone. Terrazzu
terriccio , terra mescolata con cencio màcero . cobertu, loggia. Terrazzu cobertu fattu a co
Terra cotta, terga cotta. Faina fatta di arro lunnas e a arcus, loggiato. -
fitta, terreno, che sfonda, che non regge al piè. giudu de sa fortuna, l'uomo ordisce, e la
.Terrenu meda fangosu, chi naraus tremulèu, jortuna tesse. Tessiri v. n. si narat di algunas
malafitta. Scoberriri terrenu, scoprir paese. Po plantas, chi tessint, o s attaccant a muru,
territoriu. M. Terrenu bonu po arai lori, ter arburis ec. coment' est sa follaera e similis,
reno acconcio a seme. Mancai su terrenu asutta aggraticciarsi, avvitichiarsi.
peis , mancare il terreno sotto i piedi. Tèssiu s. m. sa materia tessia, tessuto.
Terrènu, na agg. terreno, terrestre. Pianu Tèssiu, ssia part. tessuto. Po cumpostu, tes
terrenu de domu , pian terreno, sottàno, in suto, composto, ordito. Trattendu di erbas,
feriore. Aposentu terrenu , stanza terrena. chi tessint, aggraticciato, avvitichiato, avvolto.
Tèrreu, ea agg. chi tenit de terra, terreo. Testa s. f. (t. de s'usu) testa, capo. Po
Terribili agg terribile, terrifico. intendimentu, testa, ingegno, intelletto. Testa
Terribilidàdi s. f. terribilità . coronada , testa coronata, Re. Po s” estre
Terribilmenti avv. terribilmente. midadi de sa longaria de una cosa : Testa de
Terrìgenu, ma agg. nasciu de sa terra, terrigeno. sa mesa, de una biga ec. testa della tavola,
Territoriàli agg territoriale. di una trave ec. De sa testa sua, di sua testa ,
Territòriu s. m. territorio. caparbio, ostinato. Pagai unu tantu potesta,
Terròri s. m. terrore, spavento. pagare un tanto per testa. Tributu impostu
Terròsu , sa agg ammesturau cun terra, testa po testa, capitazione, testatico. A testa
terroso . de s armada, a testa dell'armata. Testa de
Terza s. f una de is oras canonicas, terza. trincèa, approccio: Serbirisì de testa de ferru,
Terza de violinu ec. mezzana. si narat de unu, chi s'occupat in algunu nego
Terzàna s. f. calentura, chi benit una di sì, ziu senza cumparriri issu, ma un ateru in
e una no, terzana. Terzana doppia, calentura, logu suu, operare, passare per istraforo.
chi benit dogma dì, terzana doppia. Testàbili agg. chi podit intrai in testamentº,
Terzaròlu s. m. sa vela minori de unu naviu, testabile.
terzaruolo, terzeruòlo. Po spezia de scuppetta Testadòra v. f. testatrice.
curza , terzeruòlo. Testadòri v. m. testatore.
Terzetta s. f spezia de pistola pitica, terzetta. Testài v. a. fai testamentu, testare, testa
Terzettu s. m. M. terzina. mentare.
Terziàna s. f. M. terzana. Testàli s. m. po estremidadi de sa parti
Terziariu s. m. si narat de cuddu, chi portat superiori de cosa solida, chi maraus ancora
abidu religiosu senza professioni, e bivit in testa, testata. Po conca pagu soda. M. conca,
clausura a su serviziu de sa famiglia, converso, cerbeddera. -
Dividiri in terzu, sterzare. Redusiri a su terzu, caposo, capitoso , ostinato, testereccio, pertinace,
atterzare .
pervicace. -
contrari fan che il terzo goda. Testàu, da part testato, testamentato, dispo
Tesaurisài e tesaurizzài v. n. (t. de s'usu) sto per testamento. -
Testimoniàu, da part. provau cun testimo e te americano, cassine. (Cassine Paraguà. Savi.)
nianza, testimoniato. - The de su Messicu, cheno odio, the del Messico.
Testinu s. n. spezia de caratteri piticu po (Choenopodium Ambrosio voles. Linn.)
stampa, testino. Ti particella pro esprimiri su terzu, e quartu
Testixedda s. f dim. (dd pron. ingl.) testina, casu de su pronomini tui. Ti amu , ti amo.
testolina , testuccia. Ti dd' hapa a nai, te lo dirò, o dirolloti. Si
Testona s. f accr. de testa, testone, gran testa. unit ancora a is verbus neutr. e neutr. passivus.
Testoni s. m. spezia de mune la de plata, Dormiti, dormiti. Ti maraviglias, ti maravigli.
testone . -
Tia s. f. (t. sp.) zia. -
Tielismu s. m. (T. G. Med.) maladìa, in sa Tingioseddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)
quali si scupit frequentementi, tielismo. tignosuzzo.
Tiernamenti avv. (t. sp.) teneramente, con Tingiòsu, sa agg. tignoso, infetto di tigna.
tenerezza . - -
Timiu, da, e timia part temuto, paventato, Tiorba s. f. strum. music. tiorba.
che ha avuto paura. In forza di agg Oumini Tiorbista s. m. sonadori de tiorba, tiorbista.
timiu de totus, uomo formidabile a tutti, timido Tipicu, ca agg (t. de s'usu) figurativu, tipico,
a tutti, che impone timore. simbolico, figurativo, allegorico,
Timonèri. M. pilotu. Tipli s. m. (t. cat.) soprano.
Timòni s. m. pezzu de linna po guvernai su Tipografia s f (T. G.) M. stamperia.
bastimentu, timone. Regulai su timoni, timo Tipogràficu, ca agg. chi apparteuit a sa stam
neggiare, regolare il timone. Accappiaia forti su perìa, tipografico. -
timoni po fai camminu a filu de bentu, cap Tipògrafu s. m. stampadori, tipografo, editore,
peggiare. T Marinar. Fig. ghia, timone, guida. stampatore. -
Tiracasciàlis s. m. cavadenti, cavator di denti. Tiranìa, tiranisai, tiranu ec. M. tirannia ee.
Su strum. po tirai is dentis, cane, e cavadenti. Tiranna s. f. tiranna.
Tirà da s. f s' azioni de tirai, tirata. Po esten Tiranneddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) ti
sioni. Su camminu fiat una bona tirada, era la rannello.
strada una buona tirata. Po tironi, biri totu a Tirannìa s. f dominiu violentementi usurpau,
unu tironi, bere di seguito, d una tirata. M. tirannìa. Po operazioni de tirannu, tirannia,
tironi. Tirada de binu, beuta di vino. barbarie, tirannide.
Tiradedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) tiratella, Tirannicamenti avv. tirannicamente.
tiratina. Tirannicida s. m. boccidori de tirannu, ti
Tiradòri v. m. chi tirat, tiratore. Po torcu rannicida.
leri. M. Tirannisài ec. M. tirannizzai.
Tiradùra s. f. tiratura. Tirannizzai v. a. dominai tirannicamenti ,
Tirài v. a tirare, trarre. Tirai a longu, re tiranneggiare, tirannizzare.
tardai, indugiare, procrastinare, mandare are
tirannizzau , da part. tiranneggiato, tiran
lungo, intempellare, antico. Po attrairi, attrarre, nizzato.
tirare, attirare. Tirai in facci una cosa a unu, Tirannu s. m. tiranno, ingiusto usurpatore.
arrandellare, avventare. Tirai troppu su preziu, Po persona crudeli, tiranno, barbaro.
stiracchiare il prezzo. Tirai sa carta, o is cartas, Tirannu, nna agg tirannico, atroce.
iniraiddas tirendu a pag a pagua, succhiellare, Tirantelia s. f bentu piticu, ma fridu, brezza,
sfogliar le carte a poco a poco. Tirai de rexinis, serezzàna .
divellere, svegliere, sverre, diºerre. T ira a frunda, Tiranti s. m. Tiranti de carrozza, tirella Po
o a passiggia, frombolare. Tirai a ingiriu, con is duas corrias amplas de is sabatas de is Cap
durre attorno, trarre in giro. Tirai a susu, puccinus, chi fasciant su pei, guiggia. Po pezzu
tirar sù, collare. Tirai a perda, tirar sassate, de linnamini, chi mantenit firmas is coscias de
scagliare, lanciar pietre. Tirai sa perda, e acuai cuaddu armau de teulada, tirante, prima corda.
sa manu, tirare il sasso e nasconder la mano. Mali de is tirantist. r. maladia de cuaddus,
Tirai curzu, o fai tiru curzu, o longu, mandar mal del cervo.
corto, o lungo. Tirai costeri, o fai tiru costeri, Tiranti v. agg. chi tirat, tirante.
tirar costiero, tirare i colpi per fianco. Poghettai. Tirapèi s. m. (T. de Sabateri) pedale, ca
M. Po indusiri. M. Po stampai. M. Po bogai, pestro.
otteniri. M. Po storrai. M. Tirai unu fossu, ti Tirataccittas s. m. cavabollette.
rare un fosso. Tirai dexi palmus, tirar dieci Tiratesta s. m. (t. ital. chirurg ) strum. po
palmi. " su zugu a is caboniscus, tirare il estrairi sa conca de unu pipiu mortu in partu ,
tira testa.
collo a polli. Tirai a sorti, trarre a sorte, eleg
gere. Tira dinais, sa paga ec tirar danari, ta Tiràu, da part tirato, cavato , estratto,
paga, riscuoter danari, il salario ec. Tirai san tratto. Po allettau, tirato, allettato. Po stirau,
guni, tirare, cavar sangue: Tirai carcinus, t steso, disteso. ln forza di agg. licori beni tirau,
rare, sprangar calci. Tirai is origas, tira gli liquore chiaro, limpido, tirato. M. su verbu.
orecchi. Tirai suspirus, trarre sospiri. Tirai Tiria s. f planta fruticosa spinosa, citiso
s'aqua a su molinu suu, pensai prus a s'inte langero. (Cytisus, e Spartium lanigerum L.)
ressu propriu, che a s'allenu, tirar l' acqua al » Notisi però, che la nostra Tirìa è bensì una
suo mulino. Tirai a su bonu, o a su malu v. n. delle specie de' Citisi, ma non è il Citiso di
inclinare, pendere alla bontà, o alla malvagità. Virgilio. »
Tirai a sa mira, tirare a segno. Su sanguni Tiriàga s. f. teriaca, triaca.
tirat, il sangue tira. Tirat, bentu forti, spira Tirinnina s. f. (t. cat.) tela di aragna, ra
vento gagliardo. Tira de innòi, tira via, levati gnatela, ragnatelo, ordito di ragno.
di quà. Facci aundi est tirau? verso dove si è Tirisia s. f. (t. sp.), itterizia. Tirisìa groga
avviato? Tirai a sa razza de su Babbu in is e niedda, itterizia gialla e nera. Tirisia bianca,
costuminis, padreggiare, patrizzare. Tirai a sa itterizia bianca, morbo virgineo, cloròsi. T.
razza de sa mamuna, madreggiare, matrizzare. Gr. Med.
Tirai a s' asulu, azzurreggiare. Tirai a su colori Tirisiau, da agg. itterico.
de purpura, porporeggiare. Tirai a su birdi, Tirixedda s. f. dim. de tira, (dd pron. ingl.)
", volgere al verde. Tiraisì, tirai a sei v. striscetta, strisciuola, strisciolina.
r attirarsi. Tiraisì sa benevolenzia de unu, con Tiròni s. m. tirata. Biri totu a unu tironi
ciliarsi, attirarsi, cattivarsi l'altrui benevolenza. unu cungiali de binu, bere un boccale di vino
Tiraisì s odiu appizzus, concitarsi, tirarsi ad tutto a un fiato, a un tratto, in una beiata , o
dosso l' odio. Tiraisì a una banda, allargaisì tirata ,
de is aterus, discostarsi, scostarsi dagli altri, Tirria s. f. (t. deriv. de su sp.) M. perfidia,
trarsi da parte, da banda. dispettu .
Tiralineas s. m. strum. po tirai lineas, tiralince. "i v. n. M. perfidiai, ostinaisì.
Tiramentu s. m. tiramento. Tiramentu a in Tirriàu , da part. e agg. ostinato, che ha
giriu, circonduzione, traimento per giro , preso onta, dispettato. Tirriau cun totus agg.
Tiramòla term. chi si usat avverb. in biri indispettito con tutti.
binu. Biri a tiramola, o cantu tirat cannada, Tirriosamenti avv. perfidiosamente.
o scetta, biri eccessivamenti, sbevere, strabere, Tirriòsu, sa agg. ostinato, caparbio, perfi
sbevazzare, azzuffarsi col vino. dioso, garoso.
Tiramolla s. m. o tira e ammolla, est su Tiru s. m. s' attu de tirai, tiro. Tiru di
fingiri de donai una cosa, e a su propriu tempus artiglieria, tiro d'artiglieria. Essiri a tiru de
retirai sa manu senza dda donai, cilecca, giarda. balla, o de fuxili, essere a tiro d' archibuso,
Fai su tiramolla, farla cilecca. di palla, o di moschetto. Carrozza a duus, e
TIR TIT 579
a quattru tirus, ch'est tirada a duus, o a Titulòni s. m. accr. titulu mannu, titolone.
uattru cuaddus, carrozza a due, o a quattro Titulu s. m. titolo, grado, dignità. Donai su
tiri. Po ingiuria, tiro, offesa, ingiuria. Fai titulu , titoleggiare, dare altrui il titolo. Po
tiru curzu , o longu, mandar corto, o lungo. iscrizioni, titolo, inscrizione. Titulu (T. Leg.)
Fai tiru costèri, tirar costiero. Tiru de perda, raxoni, titolo, ragione, diritto. Po pretestu
gittata di pietra: M. Titulu clericali, su patrimoniu de una
Tisicheddu, dda agg. dim. (dd prom. ingl.) Predi, titolo chiericale, patrimonio. Titulu
tisicuzzo. sbundu, senza renta, titolo disunto, senza rendita.
Tisichenzia. M. tisichèsa. Tiu s. m. (t. sp.) M. ziu.
Tisichèsa s. f tisichezza, tisico. Tocca s. f. (t. cast. e cat.) spezia de velu
Tisicu s. m. tisico. Donai in su tisicu, dare biancu fattu a pinnicas, chi cobèrit su zugu e
nel tisico, cominciar a intisichire. Po omini su pettus de is Mongias, chi is secularis narant
tisicu, tisico. mongili, soggòlo. Ponniri sa tocca , soggolare,
Tisicu, ca agg. tisico, infetto di tisichezza . porre il soggòlo.
Po estenuau, e meda langiu, tisico, magro, Toccàbili agg. tangibile, toccabile.
scarnato. M. suspiu. Toccàda s. f. toccata, tastata, tangenza.
Tisicùmini s. m. tisicume. Toccadedda s. f. dim. (dd pr. ingl.) toccatina.
Tisis. M. tisichesa. Toccadòri v. m. e ra f toccatore, trice. Po
Tistivillu s. m. (t. fam.) arrogu de vasu de toccadori deportapo fai aberriri, bussatore, trice.
terra cotta, de platu ec. coccio. Toccadiura s. f. toccanento. Tocca dura de
Titìa s. m. term. cun su cali s'esprimit su aciòu, chi si fait a cuaddu ferrendiddu, inchio
frius rigidu . Prus de tui sentu su titia di hoi, datura , inchiovatura.
più di te sento il freddo d'oggi: Toccài v. a. toccare, tastare, attastare. Toc
Titifrius s. m. frius, chi pregedit sa calentura, cai sa porta, picchiare, bussar la porta. Toc
brivido, ribrezzo. cai su portanti fig. andaisindi, pigliar l'ambio.
Titioni s. m. erba, smìlace. (Smilax aspera. Toccai di ungas. M furai. Po arropai. M. Po
linn.). apparteniri : S eredadi non ti toccat, non ti
Titta s. f poppa, mammella, tetta, in Roma spettat, l'eredità non ti tocca, non ricade a te,
zinna. Suiri sa tutta, poppare, tettare. Titta non ti si attiene, non ti spetta. Toccai cun sa
frunzida de sa femina, bozzacchione. Tittas manu , asseguraisì, certificarsi, chiarirsi. Toc
frunzidas pl. bariglioni cascanti, poppe vizze. cai su fundu de una cosa, toccare il fondo,
Titta de bacca t. de is biddas, spezia di axina. saper bene la cosa. Toccai su cocciu , sighiri
M. corniòla. su camminu, toccare il cocchio, seguitare il cam
Tittàccia s. f accr. poppaccia. -
mino. Toccai de sproni. M. , spronai: Toccai
Tittedda s. f. dim. e ddedda (dd pron. ingl.) de aciòu unu cuaddu , inchiodare, chiovare un
terminus, cun is calis is pipius dimandant sa cavallo. Toccai su coru, toccare il cuore, con
titta po suiri, cioccia. Mamma tittedda espress. vertire. Toccai su pulsu, toccare, tastare il
rust. M. dida. polso. Toccai sa manu po sposai, impalmare,
Tittiacca (t. r. ) erba. M. sizziacca. impalmarsi. Sa camisa no ddi toccat su culu ,
Tittiri s. m. de s'usu de custu terminu ca si narat po grandu allegria, la camicia non gli
pricciosu si dedisit su significau, su quali parit, tocca il culo. Toccai, e retoccai scritturas,
chi no esprimat ateru, che cosa dura, e infles toccare, adulterare scritture. Frutta, chi toccat
sibili, v. gr. Fattu a unu titiri de su frius , a crua, frutta acerbetta, non perfettamente
divenuto duro, inflessibile, rigido dal freddo. matura. Toccai a duru , esser duretto. Toccai
Tittirigu s. m. (t. r.) De custu nomini est a preizzosu, esser poltroncello. Toccai a Missa,
derivau su verbu rusticu attittirigai, e significat a sermoni ec. sonare a Messa, a predica ec.
su propriu, che tittiri. M. Toccai is oras, suonare, batter le ore. Toccai
Tittivedda s. f. dim. de titta (dd pron. ingl.) po sonai strum. M sonai. Toccai sa campana
poppellina, mammelletta, mammellina, tettola. a marteddu, fai is toccus cun intervallu po
Tittidu , da agg. (t. sp.) popputo, ta , che accudiri genti, sonare a martello. Stai tocca
ha grandi poppe. tocca , appalpai, toccheggiare. Toccai a tundu,
Tittula s. f spicchio. Una tittula di arangiu, tondeggiare, esser alquanto tondo. Toccai, tirai,
uno spicchio di melarancia. Una tittula di allu pendiri a su nieddu, nereggiare, negreggiare ,
de cibudda ec. uno spicchio d'aglio di cipolla pendere, tendere al nero, esser nericante. Toc
ec. Formau a tittulas, spicchiuto, formato a cai liggeramenti, sottoccare. Toccai ſemina,
spicchi. Tittula si narat ancora unu tumoreddu, conoscer carnalmente. Toccai in su bivu, toc
ehi di ordinariu bessit in is sinzias o a sa parti car nel, o sul vivo. Po ingitai. M.
esteriori, o interiori, e benit a suppurazioni: Sa Toccamanetta s. f si narat de is pipìus, chi
tittula esteriori, epùlide: sa de ainturu, paràlide. toccant sa manu a unu, saittà. Fai toccamanetta,
Tittuledda s. f dim. (dd pr. ingl.) spicchietto. far santà. Po battiri is manus, picchiar le mani.
Titulacciu s. m. titulu malu de liburu, ti Toccamentu s. m. toccanento, tastamento .
tolaccio . Toccamentu de duus corpus, contatto. Tocca
Titulài v. a donai unu titulu, titolare, inti mentu de porta, bussamento.
titolare, dare un titolo. Toccanti v. agg. toccante.
Titulàri agg, titolare. Toccareddu, da agg (dd pr. ingl.) che ha
Titulàriu s. m. liburu de titulus, titolario. prurito di toccare, che vuol toccare ogni cosa.
Titulàu s. m. personaggiu, chi tenit titulu, Toccafivu , va agg. toccativo.
Titolato, personaggio, che ha titolo di dignità, Toccàu, da part. toccato. Toccau di aciòu,
o di signorìa. -
chiovato. M. su verbu. In forza di agg tocco,
Titulàu, da part. titolato. cca. Toceau de binu, o pizzulau, brillo, cotticcio.
586) TOC TOP
Toccàu s. m. (t. r de su sp.) spezia de si solit nai; S inci podint cassai is topis a bar
berritta, o scoffia, chi usanta in is biddas, ritta, vi si può giuocar di spadone. Incumandai
berretta, tocco. su casu a is topis prov. dar la lattuga in guar
Tocchittu s. m. dim. de toccu; tocchittu dia ai paperi. Fai topi espress. rust. si marat
Tocchixeddu l de campana, breve tocco di di arma de fogu, chi negat fogu, far cieca.
campana. Po toccu liggeri de porta ec. leggier Colori de topi, color topino.
bussamento, o percossa di porta ec. Topi de mata s. m. volat de colori casi simili
Tòcciu, cia agg ( de tocho sp.) bovu , a su verdarolu , ma meda prus piticu , chi so
sempliciotto , balordo, rozzo. lit penetrai in is cresuras, e chi in algunus logus
Toccu s. m. su toccai, tatto, tocco. Po toccu marant ogu de boi, forasiepe , scricciolo.
de campana, tocco di campana. Tòpica s. f. titulu di algunus liburus di Ari
Toga s. f. toga. stotile e de Ciceroni, chi trattant de s'inven
Togàli agg. de toga, togale. zioni de is argumentus, Topica. -
Togàta, da agg. bistu de toga, togato. Tòpicu, ca agg locali, topico, locale. Re
Tolipani s. m. flori, tulipano, tulipa , mediu topicu, rimedio topico. Taliorta si usat
Tolleràbili agg (t. de s'usu) tollerabile, ancora s. m. comente si usat specificu; v. gr.
comportabile. - Unu bonu specificu, un buono specifico. Unu
Tollerabilmenti avv. tollerabilmente. bonu topicu, un buon topico.
Tollerài v. a. (t. de s'usu) suffriri cun passienzia, Topixeddu s. m. dim. (dd pr. ingl.) topolino.
tollerare, sopportare, comportare con pazienza. Topografia s. f. (T. Gr. Didasc ) Descrizioni
Tolleranti v. agg. tollerante, tolleratore. esatta de unu logu, o de unu paisu particulari,
Tollerànzia s. f tolleranza. topografia,
Tolleràu , da part. tollerato. Topogràſicu, ca agg. Descrizioni topografica,
Tolu s. m. sa parti de su gorteddu, o de sa o de unu logu particulari, descrizione topografica.
spada opposta a s'azza, costola del coltello, Toppa s. f. M. tancadura. Po arrogheddu
o della spada, - de roba , chi si ponit a sa segadura de unu
Tomàta s. f (t. ital. M. Gagl.) pomo d'oro, bistiri, toppa. -
epersicon,
pomodoro, Toppè (t. fr.) M. topettu .
Linnpl) pomidoro. ( Solanum Lyco
Tomata burda, dulcamara. Toràci s. m. (t. de s'usu) Sa parti de unu
(Solanum Dulcamara. Linn.). -
corpus , chi naraus barca, sa il
contènit is
Tomatedda aresti s. f. dim. pomo di Sodoma. partis vitalis, torace, casso, e càssero 's
-Tomista s. m. seguaci de sa scola de S. Torbidamenti, torbidu ec. M. trullamenti ec.
Tommasu di Aquinu, tomista. Torchieddu s. m. dim. de torchiu (dd. pr.
Tomittu, e tomettu s. m. dim. de tomu , ingl.) torchietto, torcoletto.
volumetto. - -
Torrai s'allenu, su mali pigau v. a. restituire Toscu s. m. (t. r.) tosco, tossico, veleno.
l' altrui, il mal tolto. Torrai sulidu igai lena, Tosòni s. m. signali, chi portant in su zugu,
ripigliar lena, fiato. Po su torrai " SOnem is Cavalieris de sant'Andria, tosone, o toson d' oro.
du is launeddas, respirar per bocca, e inspirar Tossicu s. m. velenu. M. (oscu.
pel naso. Torrai una cosa a su logu suu, ri Tostadeddu, dda agg. dim. (dd pr. ingl.) du
porre una cosa, rimetterla a suo luogo. Torrai retto, alquanto duro. - ,
A totu dì, a tot ora, de continuu, tutto di , a Traddèra s. f. t r. (dd pron. ingl.) volatili,
tuttº ore, tutto giorno. chi portati su pettus arrubiu, e in aterus logue
Tot: avv. tutto, interamente. Cun totuchì, con si narat ghiru e grisu, pettirosso. M. ghiru.
tuttochè. Cun totu cussu, con tutto ciò. De su Tradimentu s. n. tradimento. M. traizioni.
totu, del tutto, affatto. In totu, in tutto, total Tradusidòri v. m. traducitore. M. traduttori.
mente. In totu e po totu, in tutto e per tutto, Tradùsiri v. a trasladai, vulgarisai, tradurre,
senz' eccezione. Po totu, per tutto, in ogni parte. volgarizzare, traslatare, far versione.
Tot'ind' una, a s' improvvisu, a un tratto, a un Tradisiu, sia part. tradotto, traslatato, recato
tempo, tutto a un tempo, instantemente. in altra lingua.
Tra prep. M. intre, inter. Traduttòr, v. m. traduttore, che traduce, che
Traballadòri. M. traballanti. da una lingua trasporta in un'altra.
Traballài v. a. (t. cat.) lavorare, travagliare, Traduziòni s. f. traduzione, versione.
Traballai sa terra, lavorare, coltivar la terra. Traenti v. s. m. su chi tirat is cambialis,
Traballai una gemma a faccettas, affaccettare traente, che fa le tratte, o le cambiali.
una gemma, lavorarla a piani. In signif neutr. Traenti v. agg. chi tirat, traente.
faticare, lavorare. Traballai senza reposti, la Trailicadòri v. m. negozianti, trafficatore,
vorar senz' arresto . Traballai a scraffeddu , trafficante. -
chi s' hat a ſai, lavoro, lavoro, fatica. Po fa I ragalla! , tragallu ec ( t. rr.) M. murmu
tiga in s operai, fatica, travaglio. Rebentai de rai , in un'inti l'azioni ec.
traballu , scoppiar di fatica. Traballu , chi Tragèdia s. f pºema rappresentativu de gran
rebentat, fatica, che stracca . Corpus fattu a dus azionis, tragedia. Fig. aggidenti funestu, tra
su traballu , corpo fatto alla fatica. Dis de gedia, catàstrofe.
traballu , giorni di fatica, di lavorativi. Po pe Tragediedda s f dim. (dd pron. ingl.) tra
na, travaglio, pena, affiizione. Po fastiditi, gediuccia. -
Tragedizzài v. n. (t. introdusiu de nou) cum tamarìco, tamarisco, e tamerigia, Targ (Ta
poniri tragedias, tragedizzare. inarix Gallica Linn.) -
Traixeddu s. m. dim. de trau (dd. pron. ingl.) Tramadàu, da part tramutato, cambiato cie.
piccolo occhiello. Trancafilu s. m. ( de trancheſile fr.) cordon
Traixidamenti avv. pro 'itoriamente. cino. Po trancafilu, o capitelli de is liburus,
Traiximentu s. m. tradimento. M. traizioni. capitello, coreggiuolo. Poniri is trancafilus, o
Traixiri v. a tradire, mancar di fede. Trai is capitellus a is liburus, accapitolare, attac
siri sa propria cunsienzia, tradire la propria care i capitelli alle teste de liri.
cos'e'renza. - -
Traìxiu, xia part tradito. Trangulai, trangulàu ec. Mi portai, tra nai
Traiziòni s f (t. sp.) prodizione, tradimento, Tràngulu. M. trainu,
infedeltà, inganno ordito contra chi si fida. Tranqèillamenti avv. tranquillamente, pret
Tralineàu , da agg. bessiu de linea, trilineato. tarmente ,
Q
; 584 t TRA - e TRA
sbracata, f" , Mari
bonaccioso, tranquillo
ll -
tranqillu, mare t: Trapanadòri varms trapanatgre
Trapanadura sa f, trapanazione.
-
deviare, discostarsi dal cammino. lssu no podt - Trapassài , e traspassài v. a passai de parti a
transir de beniri cras, egli non può far a meno parti, trapassare, trafiggere, passar da banda
di venir dimani. De totateru podis transiri, ma a banda. Po penetrai, penetrare, trapassare.
no de morriri, da tuttaltro puoi scappare, tut Trapassanti v. agg. afflittivu, trafiggente, tra
taltro puoi fuggire, puoi scansare, ma non la afittivo.
morte. Transirisì n. p. Transit, unu pagu, sco Trapassàu, da part trapassato, trafitto.
stati, ritirati un poco. -
Trapassu s. m. Fig. Rettor M. digressioni.
Transitài v. n. (t. de s'usu, modernu) passai Po una spezia di andamentu de cuaddii paga
po algunu logu, transitare. diversu de,su, portanti, trapasso. -
Transitivamenti avv. (t. gramat.) transitiva Trapau, da part. ostampau , a e stampus fre
mente. -
quentis, bucacchiato, foracchiato, sforacchiato
Transitivu , va agg. (t. gramat.) si narat de straforato. Trapau de pugnaladas, crivellato di
is verbus, chi tenint azioni de persona a per pugnalate.
sona, transitivo, . -
Trapuntadùra s. f. M. trapuntu.
Transitoriamenti avv. de passu, transitoria Trapuntai v. a bordai de trapuntu, - trapun
mente, per passo. tare » , lavorar di trapunto .
Transitòri, ria agg. , chi passat, transitorio, Trapuntàu , da part trapuntato.
caduco, cadevole, flusso, labile, fragile, sfuggevole, Trapuntu s. m. traballu fattu cun punta di
Trànsitu s. m. passaggiu, transito, passaggio. agu, trapianto.
Po s'attu de morriri, transito, morte. Transitu Trascendentali agg Term. metafis. universali
de su fluidu po is porus de su corpus, permea schi cumbènit a totus cosas, trascendentale.
zione . - -
trasporre, cavar la pianta, e piantaria in altro Trastu s. m. (t. sp.) alascia de domu, unensili,
luogo. rmasserizia di casa. Trastus beccius, baczeeole,
lTrasplantamentu s... m. traspiantamento, stra bazzicature, masserizziuòle, miscèa, nasserizie
piantagione. sulli, di poco pregio. iPo tasta inſ.
586 TRA TRA
Trasvasài, trasvasàu, trasvasu ec. Mi travasai ec. corda, strappadas de corda, chi si donant a is
Trasversài, trasversu ec. M. traversai ec. reus, tratti di corda.
Trasversali agg. M traversali. Trau s. n. ( t. cat.) occhiello, ucchiello,
Trasviài v. a M. traviai. à solo , voce dell' uso. S ordini de is traus,
Trasumanaisì v. n. p. beniri divinu, trasuna occhiettetura. S ordini de is buttonis , ch in
nare, divenir divino. tratt in is traus, affibbiatura, affibbiatoio,
Trasumanàa, da part. trasumanato, affibbiaglio.
Trasustanziarsi, trasustanziati ec. M. tran Travài v. a. M. attravai.
sustanziaisi. Travajòni s. m. (t. r.) insettu si ili a sa
Trattabili agg. trattabile. Po benignu, benigno, musca, ma prus longu, tafàno.
trattabile. Travas s. f plur (t. sp.) strum. de ferru,
Trattabilidadi s. f affabilità, trattabilità. o de tunis po trobiri is cuaddus, pastoie. Sa
Trattatoilmenti avv tratta ilmente , parti de is cambas, aundi si ponint is travas,
Trattabuccheddu s. m. din. (dd pr ing) to pasturale, impastura. Poniri is travas , impa
vagliolino. stofare Pigaindi is travas a su cuaddu, spa
Trattabaccu s. m. (de torcaboques cat ) sal stoiare il cavallo,
vietta, tovagliatòla. Travasàbili agg trasfondibile.
Trattadeddu s. m. dim. (ddpr. ingl.) trattatello. -
Travasadòri v. m. travasatore.
Trattadiuras. f su tratta casu ec. il grattugiare. Travasài v. a. ghettai liquori de vasu a vasu,
Ttrattagaseddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) travasare, e trasvasare, trasfondere,
gratta gina. Travasamentu s. m. travasamento, trasfissione.
Trattagàsu s. m. grattugia. Po su coladori de Travasau , da part travasato, trasvasato,
ferru fattu in forma de trattagasu po colai sa trasfuso.
carcina stemperada, grattagia. Travàu, da part. impastoiato. Cuaddu travau
Trattài v. a. maniggiai, trattare, maneggiare. narant, candu est pearbu a su pei di amanti,
Po raxonai, trattare, ragionare, discarrere. e di asegus de sa propria parti, cavallo travato.
Trattai mali o beni, trattar male o hene. Po Traversa s f stanga, o atera cosa posta a
negoziai, trattare, negoziare. In signif neutr. traversu, traversa, sbarra, spranga. Serrai is
trattai di alguna cosa, trattar di alcuna cosa . portas cun traversas, sbarrare, sprangar gli
Trattai casu, pani cc. grattugiare. Trattaisì ma usci. Po impedimentu M Traversa de cuadoiu
lamenti v. r. conciarsi nale. Trattais cun troppu arman , chi si ponit in sa parti inferiori,
dilucadesa, careggiarsi, crogiolarsi, trattar se arcàle, catena l'raversas de cadira, pinºti.
stesso con soverchia delicatezza. Traversa de parra di arana, cornetto, corti
Trattaſia s. f interiorisistaccaus des animali, cella, cornicello. -
disfrassai.
Trèmini s. m. (t. r.) M. lacana,
Traviài, traviau ec. M. desviai , scamminai , Trèmiri v. n. (t. lat.) tremare, scuotersi per i
Travigài v. a. (t. cat.) travigai unu camminu freddo, o per paura. Tremiri che sa folla,
espress. rust. frequentaiddu , pestare, calcare, bubbolare, tremare come una bubbola .
battere una strada. Travigai v. n. trastiggiai. Trèinitu s. m. (t de s' usu). M. tremori.
ln custu camminu, in custu logu non ci tràvigat, Trèmiu, mia part de tremiri, scosso, di
non ci trastiggiat, non ci passat nisciùnu, in battuto per paura, o freddo. -
questa strada non vi passa alcuno, nessuno Tremòri s. m. tremore, tremito, tremolio.
lº" questo luogo, questa via. Tremoròsu, sa agg. tremoroso. M. paurosu.
Sravigàti , da part. battuto. Camminu tra Trempa s. f cantrexu, gota, guancia. Donai
vigau, frequentau, aundi ci passat meda genti, unu corpu de manu aberta a sa trempa, dare
strada battuta, calcata, frequentata, dove passa una gotata . Fossus de is trempas, pozzette.
molta gente. Andai po su canminu travigau, Trempixedda s. f. dim. (dd pr. ingl.) go
andar per la pesta, per la via battuta. tellina.
Tràvigu s. m. (t. r ) frequenzia de genti, Trempoddùcciu, cia agg. (t fam.) grassu,
frequenza, concorso, luogo frequentato, dove beni plenu de facci, di viso paffuto, carnacciuto.
capita, e passa molta gente. Trempòsu, sa agg. M. dispettosu.
Traumàticu, ca agg. (T. M.) casuali, trau Trempu s. m. M dispettu .
matico, fortuito. Trèini:la s. f. M. tremulu .
Trebèa s. f (t. r.) M. trobèa. Tremulai v. n. stai tremula treraula, tremo
Trebeddài, trebeddau ec. (t. r.) M. trobeddai. lare, star tremolante .
Trebeddu s. m. (t. r.) M trobeddu. Tremnlèu s. m. tremiulu, tremolio. Trenta
Trebiàli s. m. (t. r.) inganno, trama, mac leu, chi patint algunus beccius a conca, ovv.
chinazione. lssu est trebiali malu, egli è un a is manus, parlètico. Teniri tremuleu po paura,
giuntatore, un farabutto: aver la tremarella. M. tremeddera. Tremuleu,
Trebidura s f M. trobidura. e is Ispagnolus tremedal, si narat ancora una
Trebilazzu, zza agg. (t. r.) M. poddosu. terrenu plenu de ludu moddi, chi facilumenti
Trèbini s. m. strum. de ferru cun tres peis, acciùvat, malafitta, terreno fangoso, che fon
chi sustènit sa pingiada ec. treppiè. da, che frana, che smotta.
Trebiri, trebiu ec. (t. r ) M. trobiri. Tremulèu , èa agg. M. tremulosu.
Trebuzzàda s. f forcata . Trebuzzada de Tremulòsa s. f pisci, torpedine. -
Treggèa s. f Custu term. italianu derivau de Treta s. f. (t. sp.) astuzia maliziosa. M. in
su franzesu significat varias cunfitturas. In sardu gannu , trampa.
però si usat po sa matafalinga candia, e ancora Tretu s. m. (de trecho sp.) tratto, spazio,
po sa simbula candia, o fatta confittura, anici De tretu in tretu, de distanzia in distanzia, di
in camicia, o incamiciati. Sa prus minuda tratto in tratto, di spazio in ispazio. De in
ch' est fatta de simbula, pizzicata. nòi a inguni inc'est unu grandu tretu, da quà
Trègua s. f suspensioni di armas, tregua, a costi vi è un gran tratto, o distanza, o in
armistizio. Po cessazioni, o reposu, tregua, tervallo.
triegua . Trèula s. f battitura, trebbiatura. A tempus
Tremblòri s. m. (t. sp.) tremito. M. tremori. de treulas, per la battitura, o per la stagione
Tremebundu, da agg. (t. lat in usu) trementi, di trebbiare. Mesi de treulas, luglio.
tremebondo, tremante, tremoloso. Treuladùra s. f. trebbiatura. M. treula ,
Trenneddèra s. f. (dd pr. ingl.) t. pop. spezia Treulài v. a. trebbiare, batter le biade sull'
de tremori, chi algunu patit po apprendiri gran aja. Treulai a eguas, tibiare, battere il grano
du perigulu, tremarella. Teniri sa tremeddera, colle cavalle. Po appetigai. M. Po disordinai,
aver la tremarella . imbarazzai ec scompigliare, disordinare.
Tremeddèri s. m. (t. fam.) strepitu, avolotu, Treulàu, da part. battuto, trebbiato. Po
chiasso. Fai su tremedderi, strepitai cun ira, avolotau , imbarazzau ec. scompigliato, disor
strepitare, far gran chiasso, parlar con venenza. dinato. Po appetigau, M.
Tremendamenti avv. tremendamente. Trèulu s. m si usat ſig. po avolotu, confu.
Tremendu, da agg. tremendo, terribile, for sioni ec baruffa, scompiglio, disordine, confu
midabile.
- a
-
-
- -
sione. M. battuliu.
588 TRE TRI
Triangulari s. m. (T. Anatom.) musculu cum Tricuspidàli agg chi tenit tres puntas, tri
postu de cincu pariga de pianus carnosus, tri cuspidale, tricuspide.
angolare. Tridenti s. m. ferru cun tres puntas, tridente.
i riangulàri agg. de tres angulus, triangolare. Tridentinu agg. m. e taliorta sust. su Con
Triangularidàdi s. f. rasoni formali de su ciliu ecumenicu celebrau in sa Qittadi de Trento,
Tridentino.
trianguli, triangolarità : - -
-
Trianguleddu s. m. dim. (dd pr. ingl.) trian Triduànu, ma agg. de tres dis, triduano.
goletto. -
Triduu s. m. spaziu de tres dis, triduo.
Triàngulu s. m figura de tres angulus, trian Triennali agg. de tres annus, triennale.
golo. Po spezia de litria, grussa triangulari, tri Triènniu s. m. spaziu de tres annus, triennio.
olo. Po su candelobru de is l9 candelas, Po ofliziu, chi durat tres annus, triennio.
chi s' alliunt in cida santa, saetta . Triformi agg. de tres formas, triforme.
Triàrius s. m. plur. su terz'ordini de is Le Trigadiu, dia agg (t. r.) M. tardìu .
gionis Romanas, i Triari. a
Trigai, trigàu ec. (t. cat.) M. tardai.
Tribracu, pci de versu de tres sillabas bre Trigèsimu, ma agg. trigesimo, trentesimo.
vis, tribraco . Triglia s. f. pisci, triglia.
Trigliòla s. l' dim, triglioletta, triglina.
- - -
afflizioni: - -
Tribu àu, da part. tribolato, travagliato. triga s. m. (t. sp.) grano. (Triticum Sativum)
Tribulaziòmi s. f tribolazione, e tribulazione, Trigu gentili, grano calvello, gentile. Trigu gentili
travagliol, afflizione, tribolo. . . -
arrubiu, calligia rossa. Trigu biancu, calbìgia
Tribulettu s. m. pipìu impertinenti, nabisso, bianca. Trigu murru, o nieddu, chi fait sa farra
fistolo , facimale, - - a
bianchissima, grano saraceno, Trigu de granu
Tribuha s. f. (t. pop.) M. tribulazioni. duru, grano robo, duro. Trigu, chi portat al
Tribuna s. f tribuna. Tribuna po is cantoris, " mancias, grano culaccinato. Targ. Trigu
cantorìa . - -
e granu longu e frunzu, chi rendit meda pod
Tribunali s. m. tribunale Tribunali de Deus, dini, grano bizzarro. Trigu toccau de inseitus,
il Trii unal di Dio, la Divina Giustizia. Tri grano sfarfallato. Trigu puntu de su gurgulloni,
but:ali de sa Penitenzia, o de sa Cunfessioni, grano gorgogliato, intonchiato, roso da tonchi.
Tribunale della Penitenza, o Confessione. "I rigu cun ineda lullu, grano giogliato, Trigu,
Tribunali agg. tribunale. - chi hat patiti umidu, grano bufonato. Trigu
Tribuna menti vv. tribunalmente, in tribunale. fertu de nebida, o borea, grano afato. Gagl.
Tribunàtu s. m Magistrau de sa Repubblica Trigu fattu a fungu pissinu, grano volpato.
Romana, Tribunato. Faisì a fungu pissinu, involpare, divenir volpato.
Tribunedda s. f. dim. (dd pr. ingl.) tribu Is trigus sunt abboaus, afflacchillaus, le ".
netta. - v - - sono arrabbiate, riarse, Istrigus sunt affasciaus,
Tribunìziu, zia agg. chi appartenit a Tribunu, beni pillonaus, le biade sono cestute. Is trigus
tribunizio. in crba, le biade. Unu fundu de trigu friseu, o
Tribùnu s. m. chi tenit su gradu de su tri in erba, un cesto di grano, o di biadd. Sa
bunatu , Tribuno. - - -
canna, culmo, canna. Sa cabizza, o spiga, spiga.
Tributài v. a pagai tributu ; tributare : Fig. S'arista, resta. Sa cascia, o camisa de su granu,
rendiri onori, tributare, rendere omaggio, le loppa, lolla, guscio. Trigu de Indias, grano
lodi dovute. -, -' turco, ſormento saraceno, formentone. Targ.
Tributàriu, ria agg. vassallu, tributario. .(Zeas Mays. Linn.) Sa spiga, pannocchia. Po
Tribùtui s. m. censu, chi pagat su vassalla a su semini simili a su trigu, chi si seminat po
su Segnori, sa palla defai cappeddus, càscola bianca e rossa.
Pagai tributu e, sudare,
sudditu a sutributo
pagar Rei,- tributº.
Fig. Is Limpiai is trigus de s'erba, arroncare, nettar
alabanzas sunt unu tributu depidu a su meriti, le biade dell' erbe. Su trigu, chi si donat de su
e su respettu unu tributu depidu a sa virtudi, Magistran de s'abbundanzia a is panatteras a
le lodi sono un tributo dovuto al merito, e l preziu determinau po fai su pani a pesu deter
rispetto un tributo dovuto alla virtù. Tributu minau, spiano. Andai a biri is trigus espress.
testaticu , postu per testa, capitazione, capo rust su propriu che tancai is cocciulas prov.
comaso . - morriri, andare a labborivòggoli, morire. riga
Tricassulari agg (T. Botan.) chi portattres de cerfa, grano della vagliatura. -
Trilliònis. m. (T. Arimmet) numeri, chi fendu Trinnidùra s f sonu, chi produsit principal
is calculus s'incontrat in su qè ntu ternariu, menti su cristallu, e siumilis, tintinnìo, tintinno,
trillione. tintinnamento.
Trillu s. m. tremulu de boxi o de sonu, trillo. Triuninentu s. m. M. trinnidura.
Trilustri agg. de tres lustrus, o de quindix' Triumri, o trinniri v. n. tintinnire, e tintin
annus, trilustre. -
mare. Fai trinn ri una tassa, far sonare, far
Trimembri agg. de tres menbrus, trimembre. tint mnire un bicchiere. r
Trimestri s. m. spaziu de tres inesis, trimestre. Trinniu, o trinnu part. neutr. tintinnato,
risona/o.
Trinetru s. m. versu de tres peis, o giambicu,
trimetro. Trinò mi s. m. (T. de s' Algebr) cantidadi
Trina s. f trina, reticella. Trina di oriu, de cºmposta de tres terminus, trinomio.
plata ec. fatta a puntas, merletto d'oro, d'ar Trinta agg. trenta.
gento ec. Traballu fattu a trina cun puntettas, Trinlèna s. f trentina.
lavoro merlettato Po randa de ſilu, bighero. Trintenàriu s. m. trigesimo. Unu trintenariu
Trinài v. n. guarniri de trina, trinare. de Missas, un trentesimo di Mesce.
Trinàu, da part. trinato. - Trintèsinu, ma agg M trigesimu. -
trinchi trinchi, cavallo, che va di trotto sregolato. Triregnu s. m. mitra propria de su Summu
Trincia s. f (de trenca sp.) cintura. i rincia Pontifici, triregno, tiara pontificia. - -
de carzonis, cintura de calzoni. Trincia di allu. Trisàgiu s. m. (T. Eccles.) laude, chi si
M. triccia. donat a Deus de tres bortas Santu, trisagio.
Trinciàda s. f M. trinciadura. Trisài, s. f terza jaia, trisavola, terzavola.
Trinciadiura s. f. tagliatura. Po sa trinciadùra Trisàju s. m terzu jaju, trisavolo, terzavo,
de is Maistus de pannu, frastaglio, trincio. terzavolo, e tritavo .
Trinciài v. a. segai minudamenti pani, pezza Trisillabu, ba agg. de tres sillabas , trisillabo,
cotta ec. in sa mesa, trinciare. Po su segai, e Trisinadura s. f macinatura, tritamento mi
tallan sa roba de is Maistus de pannu, frasta nutissimo. -
stu de tui, o de tei, guai a te. - Trobiu, ida part legato. Trobna cun travas
Trisulcu, ca agg. (t. lat. introdusiu de mou) impastoiato. Po imbarazzau, imbrogliau. Mi. -
si narat de ferru, chi portat tres puntas e tres Trocàicu agg, m. si narat de versu, chi con
azzas, tristlco. stat de trochèus, trocaico.
Tritonu s. m. accordu musicali cumpostu de Trocarri s m. , (T.
tees tonus intèrus, tritono. In forza di agg. de fai sa paracèntesi o siatdes Chirurgia)
operazioni strum. po
di estranei
tres tomus, tritono, na. is aquas a is idropicas, trocarre.
Trittongu s. m. (T. Gramat) Sillaba de tres Tròccia s. f. arrogu de linna curvu pausa de
vocalis, trittongo. stringiris accappiu de is ballas de roba, ran
Trivas, si usat averbialm. A trivas, a gara, dello. Stringiri cun troceia, arrandellare, strin
a competenza. Fai a trivas de pari, gareggiare, gere con randello. Troccia si marat ancora unu
fare a gara. reparu fattu de palus, o a fabbrica in is flumi
Triviali agg. (t des usu) ordinariu, comunu, nis po scassai s aqua, palata, pescaja.
triviale, odinario, feriale. Trochèu s. m. spezia de pei de versu grega
Trivialidàdi s. f. (t. de s'usu) trivialità. e latinu simili a su sdrucciulu de is italiani
Trivialmenti avv. ordinariamenti, trivialmente, trochèo . - 2
Tronixedda s. f. dim. de troma, (dd pr. ingl.. Trottozai sa coa, arroncigliar la coda. Trot
pulpitino, bigoncia, pulpito portatile. toxai sa mazza a unu espress. rust. sentire con
Tronu s. m. cadira reali, trono, seggio di Re. torsione di visceri. Trottoxaisì v. r volgersi, av
Po un ordini de is Angiulus, trono. Po su ro volgersi. Po agitaisì po algunu dolori, pinnicaisì
muriu de s'aria, tuono, e trono. Zacchidu, in sei e totu, contorcersi , dimenarsi, divinco
strepitu de tronu, o scorrocciada de tronu t. r. larsi, rivoltarsi, ripiegarsi in se stesso, figno
scoppio di tuono. Tronus zaccarradoris, tuoni lare, scontorcersi per dolore. Trottozaisì co
romoreggianti, romorosi. Tronu si pigat frequenti mente una anguidda, comente unu coloru, ar
po su rapa, fulmine, folgore. Fai lampau e roncigliarsi, ritorcersi come una biscia, come
tronau, far lo scoppio e il baleno, far tutto a una serpe. Po faisì a coccòi, attorcigliarsi.
un tratto. Perda de su tronu, o agu de su Trottovamentu s. m. torcimento, attorcimen
lampu, o siat raju , belennite, ſ" , o sact to, attorcigliamento, torcitura. Trottovamentu
ta del fulmine. Tronu fig calisisiat romuriu de mazza espress. bascia, dolori de viscerus,
strepitosu, romore, frastuono, strepito, gran contorsione, contorcimento, torsione di viscere,
chiasso. Po issu comente chi dd' hapat calau intirizzamento di budella.
unu tronu, fu per lui un colpo di fulmine. Trottoxàu, da part. torto, attorto, attorciglia
Trop s. f. (t. sp.) M. truppa. to, intorto, intorticciato , contorto, ritorto, ar
Tropèliu s. m. (t. sp ) calca, folla. M. atro roncigliato, divincolato, scontorto, ripiegato in
liu . se stesso. M. su verbu .
Tròpicu s. m. Tropicus sunti duus circus mi Trottu s. m. (o claru ) una certa manera di
noris de sa sfera parallelus a su circu equino andai de su cuaddu, trotto. Andai a trottu,
ziali, unu a su Nord, chi signàlat su solstiziu andar di trotto. Perdiri su trottu po su por
boreali, s' ateru a su Sud , chi marcat su sol tanti prov. perdiri su certu po sighiri s'ingertu,
stiziu australi, tropico, pl. tropici. perdere il trotto per l' ambia dura.
Tropologia s. f sensu morali de sa Scrittura Trottu, tta agg (o oscuru) contrariu de de
Sacra, tropologìa. rettu , torto, storto, arcato, curvo, ripiegato .
Tropològicu, ca agg. Sensu tropologicu, senso Ogus trottus, occhi storti, biechi, travolti An
tropologico, o figurato della Sacra Scrittura. dai a pertias trottas ſig. viver da libertino. Cain
Troppu s. m. troppo, eccesso, soverchio. Su minus trottus, vie storte. Cambas trottas, gambe
troppu est troppu, ogni troppo è troppo. strambe, torte. Persona de cambas trottas,
Troppu agg. m. e f. troppo, pa, eccessivo. strambo. Fai murrus trottus, far viso storto,
Troppu calori, troppu fridura, troppo calore, bieco, strano. Po perversu, storto, iniquo,
troppa freddura. perverso. A trottu avv. torta mente, stravolta
roppu avv. troppo, di soverchio. Po meda, mente. Mirai a trottu , guardar bieco, bieca
molto, assai. Troppu forti, assai forte. Troppa mente. Fueddai a trottu, e a rovesciu, ciara
tippiu , troppo, molto fitto. No temiri su bestia mellare. Dognia flumini andat a trottu, fait
mini troppu strintu appari, non tenere il be guidus, o garronadas, ogni fiume va tortiglione,
stiame troppo fitto. tortuosarnente .
Tropu s. m. (Fig Rettor.) tropo, metafora. Tròttulu ( o claru) si usat avverbialm. Andai
Troia s. f. pisci de riu, e de lagu, trota. a trottulu, o a trottulus comente sa barduffula
Trottàda s. f gita, o camminata di trotto. trottolare.
Trottadòri v. m. si narat de cuaddu, chi Traba s. f. (t. r.) Portai a truba su bestia
trottat, cavallo trottatore. mini, menare in branco il bestiame con certa
Trottài v. n. andai a trottu, trottare, andar precipitanza. Truba de mallorus, branco di
di trotto. tori, M. truppa.
Trottamenti avv. a trottu, stortamente, a Truccu s. m. spezia de giogu , trucco .
sbieco. Trudda s. f. (t. logudor. de trulla, ae) M.
Trottau, da part. trottato. turra .
gerlo con violenza a operare. Trottolai sa bar Truggiotta s. f si narat de femina scammi
duffula, ruzzolare, voltolar la trottola , Trot nada, e pagu onesta, pettegola.
tolai conente una barduifula, trottolare, dine Truggiù s. m. M truxù
narsi come una trottola . Truiseu s. m erba. (de torvisco sp.) spezia
Trottolàu, da part. rivolto, rivoltolato, ri de timelèa, pepe montano.
voltato in giro per terra. Trullamenti avv. M trumbulladamenti.
Trottoledda s. f. (t. r.) sa conca de sa cu Trullixeddu, dda agg. dim. de trullu. (t b.)
guzzula, sa cali segadas is follas, e su cambia M. trumbulladeddu . -
eund' unu fustigu clavau in mesu si fait girai Trullu, lla agg (t. b) torbido, torbo. Fai
comente sa barduffula, girello. trullu. M. intrulli, e trumbullai. -
gau, buccinato, scorbacchiato, bociato, rieletto, d una lancia farne uno zipolo. Truncu li
pubblicato. Prendas trumbittadas, bendias a sa astula prov. su propriu, che ſillu de gatti cas
trumba, pegni trombettati, venduti alla tromba. sat topi, la scheggia ritrae dal ceppo, ovv. ia.
Truunbittèri s. m. sonadori de trumba, trom buccia s” assomiglia al legno. Truncu di omini
bettiere, trombetto, il trombetta, trombatore, fig. fusto d' uomo. Truncu si narat ancora su
trombettatore, strombettiere, sonator di tromba. bustu, o siat unu corpus senza conca, tronco.
l'o divulgadori de cosas secretas, buccinatore, Tranfa s. f strum. in forma di arpa cund'
trombettiere, susurratore. una linguetta di azzargiu, e adattau in mesu de
Trumbixedda s. f dim. trombettino. is dentis si sonat cun su didu , scacciapensieri.
Trumbòni s. m. spezia de scuppetta curza e (V. Francios. alla voce sp. trompa); ribèla, e
de bucca larga, chi arricit toedas ballas, spaz ribeca terminus lombardus.
zacampagne s. f Trutnbonis po usu de is ga Trunfixedda s. f. dim. ribechino.
leras, tromboni di cavalletto. Trupèliu s. m. de tropel sp. M. atropeliu.
Trumbulladamenti avv. torbida mente. Truppa s f truppa, frotta. Truppa di ominis,
Trumbulladeddu, dola agg dim. (dd pr. ingl.) drappello d uomini, brigata di persone. Truppa
torbidiccio. de Sordaus in ordinanza, schiera. Truppa de
Trumbulla ditra s. f intorbidazione. genti armada, stormo, stuolo di soldati. Trup
Trumbullai v. a. intorbidare, torbidare, far pa de populacciu, gºldra. Truppa de piccio
divenir torbido. Trumbullai su stoguna a unu, cus, gerla di ragazzi. Truppa de pillonis, stor
donaiddi fastidiu, stonacare, fare stomaco a mo d' uccelli. Truppa de genti calla calla, o
uno, annoſarlo. Trumbullais n. p intorbidarsi, strinta appari, calca, folla di gente.
intorbidire, intorbidirsi. Po oscuraisi tra tendu Trussa s. f. (t. r.) scutulada di aqua, scos
de s' aria, intorbidire, intorbiditrsi, oscurarsi, sa , rovescio d'acqua. Proiri a trussas, piovere
offuscarsi, divenir torbido. Trumbullai is ani a scosse. M. scutulada.
mus, intorbidar gli animi. Trutta . M. turta .
Trumbullatrentu s. n. intorbidamento. Truttèra. M. turtera.
Trumbuliàta, da part intorbidato: oscurato, Trutteredda. M. turteredda.
offhscato , intorbidito, stomacato, infastidito. M. Truvullu s. m. erba, ( de trevol cat.) trifoglio.
su verbu. Su chi portat flori rubiu, trifoglio rosso. (Tri
Trumbullu s. m. (t. r.) torbidezza. Po avo folium pratense Linn.) Si tenit su flori biancu,
lotu , o confusioni. M. trifoglio bianco. ( Trifolium repens vel Hybri
Trunnò s. m. (de trumcat. fr.) sprigu, chi dum v. Targ.) Truvullu trottozau, trifoglio
si ponit asuba de giminera franzesa , o in sa cocleato. Targ. Truvullu odoriferu, de su quali
spalletta, ch' est su spaziti intre una ventana, si distillat aqua ottima po donai bona concia a
e s atera, specchio da cammino, o da spalletta. su tabaccu raspau , erba zolfina, erba vetturina
Trumpài v. a. (T. de Piccaperd.) trumpai, tt vulgaris. In li però, tribolo, trifoglio Me
o appunteddai unu unuru, pontare, puntellare lilòto. Targ. (Trifolium Melilotus officinalis. Linn.)
un nittrO . Truxù s. m. spezia de tela grussa, e forti,
Trumpàu, da part pontato, puntellato. bugràne, sorta di traliccio forte.
Trumpòni s. m. M. punteddu . Tu, tu . Si usat solamenti in su modu si
Truncadamenti avv. troncatatnente, tronca ghenti. Stai tu per tu, pizzicorrai, stare tu per
ponente . -
Tempus turbau, scungertu, tempº brusco, torbido, Turradòri v. m. strum. po turrai caſſè, cilin
Turbazionedda s. f. dim. turbazioncella. dro da abbrostolir caffè.
Turbaziòni s. f. turbazione. Turradùra s. f trattendu de pani, abbrostitura.
Turbinàu, da agg (T. de is Naturalistas) tundu, Fueddendu de caffè e similis, tostatura. Targ.
chi pendit a essiri appuntau, turbinato, attor Turrài v. a. (de torreo es, e ancora t. cat.)
tigliato in modo spirale. º Po siccai a fogu, o a soli, adustare, seccare,
Turbidu, da agg (t. de s'usu) M. trullu. riardere, fare adusto. Turrai caffè, orgiu, e
Turbulentu, ta agg (t. de s usu) intriganti, similis, abbrostire, abbrostolire. Turrai ſittas de
tuo bolento, e turbulento, fazionario, fazioso, pani, arrostir pane, far crostini. Turrai men
tumultuante, sovvertente : dula, nuxedda ec. incuocere. Turrai a modu
Turbulènzia s. f. avolotu, turbolenza, per de pistoccu , biscottare.
turbazione. Turramentu s. m. M. turradura.
Turca s. f. de turcu, turca, Turràu, da part riarso, seccato, fatto adusto.
Turcassu s. m. stuggiu de freccias, turcasso. Caffè turrau, caffè abbrostito, abbrostolito, to
Turchescu, sca agg turchesco, stato. Targ. Mendula turrada, mandorle incotte.
Turchia s. f Turchìa. - Po fattu a pistoccu, biscottato. Pani turrau,
Turchina s. f spezia de perda preziosa, tur. pane arrostito, abbronzato.
china. -
Turrazza s. f. accr. turri manna, torrione.
Turchinu s. m asulu, turchino. Turchinu Turri s. f. (de turris, is ) torre. Turri bec
oscuru , turchino cupo, scuro . -
cia, torraccia, torre scassinata. Fortificai 'cun
Turci manuu s. m. interpreti , turcºmanno, turris, torriare. Fortificau cun turris, torrito.
interprete. Essiri in similanza de turri, torreggiare. Abi
Turcu si m. s.Turco: - - -
tanti de turri, torriere.
Turdixeddu m. dim. turdu pitieu, sassello. Turritànu s. m guardia de turri, torrigiano.
Turdu s. m. volat. tordo. Turdu suerinu, Turrixedda s. f. dim. torretta, torricella.
tordella. Cett. Su cantai de su turdu, zirlare: Turronàju s. m. venditor di torroni,
su cantu, zirlo. - -
Turròni s. m. torrone. Turronis di Alicanti
Turiferariu s. m. (T. Eccles.) ingensadori, e corruttamenti dilicantis, torroni d'Alicante.
turiferario. - - -
Turia s. f torta: l'urta cun pasta, crostata.
iurificài v. a. (T. Eccles.) incensai, turifi Turta cun pasta sfogliada, sfogliata. Turta de
care, incensare. latti cun ous isbattius senza crosta de pasta,
Turina s. f boi, cuaddu, o atera bestia grussa tàrtara. Turta de sanguni de porcu in dulci,
de mala razza, langia, e plena de fiaduras, migliaccio.
buscalfiana, rozza . Turtèra s f (t. sp.) tegghia, e teglia. Su
Turina s. ſ truppa de personas, torma , tur cobertori, tegghia. Sa cantidadi, chi stat in sa
ma, truppa di persone, frotta di gente. Turma turtera, tegliata.
de pillonis, brigata , tornº d' uccelli. Turna Turteredda s. f dim. tegghina, tegghiuzza,
de inolentis, tarma d' asini - -
Turtèri s. m. chi fait, o bendit turtas, tor
Turnentài, turnentau ec. M tormentai ec. tellaio.
Turnadura s. f tornitura. Francios. Turteròna s. f accr. teglione,
Turnai v. a. (de tornear sp.) torniare , tor Turtixedda s. f. dim. tortella, tortellina. Pe
nire, lavorare al tornio. pastissottu, tortello.
Turnàu, da part tornito Turnau, da agg. Turtòna s. f accr. de turta , tortone.
(t. r.) M. arnau. - -
Turturedda s. f. dim. de turturi, tortorella.
Turnèri s. m. torniajo, tornero , tornitore. Tùrturi s. f volat. tòrtora, e tortola.
Turnigliu) s. m (t sp.) vie di torcolº, o Tussi s. n. tosse, e tossa. Tussi di animalis,
Turnittu / d' altro stronº. Po turnu Piticu, mal di castrone .
Tussinentu s. m. tossimento.
piccola vite.
TUS VAC 535
Tùssiri v. n. tossire. Vacchetta s. f eroxu de bestiamini vaccinu,
Tussiu, ssia part. tossito. f vacchetta . i
Tussixeddu s. m. dim. de tussi, tosserella. Vaccina s. f. (t. de s'usu) pezza de bacca,
Tutèla s. f protezioni de su tutori po su pu vaccìna.
pillu, e protezioni ancora assolutam. tutela, Vaccinadòriv. m. chi inferit sa pigota, ino
protezione, difesa. culatore ,
Tutelari agg. chi defendit, tutelare. Vaccinài v. a (T. Med. de s'usu modernu)
Tutelàu, da agg. defendiu de su tutori, tu Inferriri sa pigota de bacca, annestare, innestare,
telato. inoculare il vajuolo.
Tutòra s. f. tutora, tutrice. Vaccinamentu s. m. innestamento del vajuolo.
Tutòri s. m su chi tenit cura de su pupillu, Vaccinàut, da part. annestato, innestato.
tutore. Tutori de feminas, senza su consensu Vaccinaziònis f (t de s'usu) inoculazione,
de su quali no podint fai algunu contrattu, innesto del vajuolo.
mondualdo. Vaccinista s. m. partitanti de sa vaccinazioni,
Tutoria s. f offiziu de su tutori, tutoria, tu partigiano dell'inoculazione: inoculista. t. fr.
toreràa, tutela. Vaccinu, ma agg. de bacca, vaccino, na.
Tuttureddu s. m. dim. piccolo spianatoio. Vachina. M. vaqiùna.
Tutturgu s. m. (t. r.) zugu di ampudda. Vacuài v. a. vacuare. M. evacuai.
M. zugu . Vacuatòriu s. m. mexina evacuanti, vacuatorio.
Tutturu s. m. arrogu de bastoni tundu po Vacuàu, da part. M. evacuau.
assuttiligai sa pasta, spianatoio, matterello. Tut Vacuaziòni s f vacuazione. M. evacuazioni.
turu de canna, su spaziu de unu nuu a s ate Vàcuu s. m. vacuo, vacuità. Vacuu, sbuida
ru, bocciuolo, cannello. Tutturu mannu , boc mentu de stogumu, vacuità di stomaco. Vacuu
ciolone. Fai a tutturu, o in forma de paperottu, de passionis, vacuità di passioni. Vacuus de is
accartocciare. Faisi a tutturu n. p. accartocciarsi. fabbricas de forma circulari po ci collocai sta
Tua (t. r.) M. tula. tuas, zane.
Tuu s. n. su mia, e su tuu, il mio, e il Vacuu, cua agg. sbuìdu, vacuo, voto.
tuo, cioè la mia roia, il tuo avere. In plur is Vagabundai v. n andai vagabundu, vagabon
tuus po parentis, i tuoi, cioè i tuoi parenti, o dare, andar vagabondo, errante, andar ran
familiari. -
ºtne ,
Tuu, tua pronom. agg. possessivu, tuo, tua. agabundu s. m. aggiratore, randagio, bam
la plur. tuus, tuas, tuoi, tue. bino da Ravenna.
Tuvara s. f planta fruticosa simili a su tra Vagabundu, da agg vagabondo, errabondo,
unazzu, erìca, scopa arborea. (Erica arborea. errante, ramingo, profugo, giròvago.
linn.) S atera speria prus pitica, de sa quali Vagài v. n. vagare. -
si faut su carboni po is Ferreris, e ancora Bona Vagamenti avv. (t. de s'usu) gentilmenti, va
po scovas di argiola ec., scopa da granate, gamente, leggiadramente.
scopa meschina, scornahecco, ginestra de Car Vagamentu s. m. vagamento, distrazione.
bonai. Targ (Erica vulgaris, Linn. Spartium Vaganti v. agg. vagante.
Scoparium, Pollin.) Vagaziòni s. f vagazione. Vagazioni de menti,
Tuvara s. f spezia de frattu de terra simili a distrazione, svagamento di spirito.
su cardulinu, ma serrata, tartufo. Tuvara nied Vagina s. f. (T. lat. Anatom.) conduttu, chi
da, tubero, tartufo nero. Tuvara di arena, condirsit a s” uteru, vagina, o vagina uterina.
tartufo d' arena. Tuvara de canna, tartufi Vaginali agg (T. Anatom.) vaginale.
di canna. -
Tuvudu, da agg (t. r. cat.) fistulosu, tubulato. Vajetta s f (t. sp.) spezia de saja niedda
Cima tuvuda, torso, stelo fistuloso, tubulato. liggera, bajetta.
Tuvalu s. m. (forsis de tuyau fr.) doccia, Valentementi avv. valentemente,
tubo, cappelletto da bindolo. Valenteria) s. f. valenterìa, valentia, prodezza,
º Valentia bravura, valore.
Valenti agg. valente, prode, poderoso. Valenti
in armas, valente nelle armi, valoroso, Valenti
in litteras, Letterato. Omini valenti, valentuomo,
Va v. n reposaisì, vacare. Vacai, trat uomo di senno, di vaglia.
tendit de benefizius Eeclesiasticus, essiri senza Valentòni s. m. accr. bravazzo, smargiasso.
possessori, vacare, rimanere senza possessore. Valeriana s. f. erba, valeriana. (Valeriana
Vacanti v. agg. vacante. Eredadi vacanti, chi Qfficinalis Linn.) Valeriana grega, polemonia.
no si scit a chini spettat, eredità giacente. Valeriana aresti, valeriana salvatica.
Vacanza s. f reposu, vacanza, vacazione, Valetudinariu, ria agg (t. de s'usu) mali sanu,
cessamento, riposo. Trattendu de benefiziu, valetudinario, malsano, malaticcio. r
º" eC. Va Cal?azrl . Validai v. a. fai validu, validare, convalidare,
acàu, da part vacato. render valido.
Vacaziºni s f M vacanza. Validamenti avv. validamente.
595 VAL VAN
Valòri s. m. biazzesa, valore, prodezza, stre concedergloria, attribuir pregio. Donuisì vantu
nuità. Po sussistenzia di alfari, validità, sussi v. r. attribuirsi gloria.
stenza. Po attividadi, valore, forza,attività. Po Vanu, ma agg vano, lorioso, finfrno, va
preziu. M. maglorioso Po inutili, vano, inutile, futile.
-
Vassalla s. f vassalla. -
e plantas friscas, festoni. Vasu de s' aqua be Velàda s. f po Mongia professa, Velata. Po,
neditta, pila, vaso dell' acqua santa. Vasus navigazioni a bentu, velata . Velada (t. r.) e
sanguineus, vasi sanguinei. Po sa natura de sa segundu algunus fellada, spezia de gilè usau in
femina, vaso , clitoride. Po siglietta, càntaro. is biddas, giubbettino. M. ſellada.
Po " corintiu, tamburo, capitello corin
-
d'iniquità. Vasu, aundi si ponit su pappai a Veladùra s. f. (T. de Pintoris) su velài pin
puddas e a porcu, truogo, truogolo. Vasu po tendu cun tinta aquosa e longa, velatura.
poniri su pappai a is pillonis, beccatoio. Vasu Velài v. a. coberriri cun velu, velare, Fig.
po arregolliri limosina, bòssolo. Vasu po arre o occultai, velare, celare, nascondere. Velai,
golliri is votus in is isquittinus, bòssolo. Vasu T. de Pintoris) pintai cun pagu colori e ineda
po poniri is dadus gioghendu, bussoletto. Vasu tempera, velare. Velaisì si narat de Mongia,
po si sgravai is maladius in su lettu , padella. chi fait professioni, velarsi. Velaisì is ogus, in
Cumenzai unu vasu plenu , sboccare un vaso. telaisì, si narat de mancai sa vista po deliquin,
Sbuidai de unu vasu a s'ateru, travasare. Va velarsi gli occhi.
su po poniri is ous cottus, uovaròlo. Vasu po Velamentu s. m. velamento, velame.
usu de cunserva, baràttolo. Vasu po ammoddiai Velàmini s. m. cantidadi de velus, velame.
scovas de forru ec pozzetta. Cantidadi devasus, Velàu, da part. velato.
vasellame. Segai sa bucca a unu vasu, sboccare Velaziòni s. f. velazione, velamento. Po pro
lan val.SO .
fessioni religiosa de Mongia, velazione.
Vaticànu s. m. logu in Roma, aund' est su Velenosamenti avv. velenosamente . -
velluto liscio. Velludù arrizzau, velluto riccio. Vengài, vengan ec (t. sp.) M. svengai ec.
Velludu rigau, velluto listato, fatto a baston Venganza s. f. (t. sp.) vendetta, ricatto.
cini, a vergole. Vengativamenti avv. vendicabilmente.
Vellutàu, da agg. tessiu in forma de vellu Vengativu , va agg vendicativo, vendichevole.
du, vellutato. Veniàli agg. si narat de peccau liggeri, ve
Velòna s. f accr. de vela, velone. niele, leggiero.
Velòni s. m. Veloni narant medas a sti guar venialiadis f mancamento leggiero.
davista, chi si ponit in is lucernas poreparai sa Venialamenti avv. venialmente.
vista de sa luxi, ventola. Venidèru, ra agg e benideru, venturo, fu
Velu s. m. velo. Velu de Mongia, Velo, turo. In su venideru avv. in avvenire.
Benda da Monaca. Velu de luttu, velo da lutto. Venimentu s. m. venimento, venuta .
Velu de lettia o de tumulu, coltre da bara. Venixedda s. f dim. de vena, venetta, venuzza.
Fig. si narat de totu su chi cobèrit, velo Velu Venòsu , sa agg. i"
de venas , venoso.
fintu de s'Artifici in attu de sbentulai in aria, Ventagliai, ventagliaisì, ventagliau ec. M. sven
svolazzetto . º" eC. -
camera, guarnacca. Vesta de camera de fe trar sulla carta il viaggio d un vascello. Andai
mina, andrienne. in malu viaggiu, andare in cattivo viaggio, in
Vestàli s. f virgini consagrada a sa Dea perdizione.
Vesta, vestale. Vianda s. f. (t cast. e cat.) pasta pomine
Vestiariu s m. sa spesa somministrada pois stra, pasta da minestra.
abidus de is Religiosus, vestiario. Viandèra s. f lavoratrice di pastumi.
Vestiziòni s. f (t. de s'usu) su pigai s'abidu Viandèri s. m (t. sp.) fabbricanti de pastas,
religiosa ind' unu monasteriu, vestizione, mo fabbricante di pastumi. Su chi fait findeus ec.
nacazione . -
vermicellajo. Su chi fait is lasagnas, lasagnajo.
Vestuàriu . M vestiariu . Viàticu s. m. sa comunioni, chi si portata
Vesùviu s. m. monti, chi vòmitat fogu, Ve is maladius, Viatico. Po provvista de portai in
suvio. viaggiu, viatico .
Veterànu s. m. e agg. sordau esercitau meda Vibrài v. a. (T usau intre is Litteraus) Ghet
tempus in sa milizia, veterano. tai, spingiri foras cun forza, vibrare.
v" s. f (T. Didasc.) Arti de medi Vibràu, da part vibrato, spinto fuori con
cai is bestias, veterinaria, mascalcia. Tratten forza.
du de cuaddus, ippià rica. Vibraziòni s. f (t. de s'usur) motu de cosa
Veterinàriu, ria agg. (T. Didasc.) Si narat spinta cun forza, vibrazione: Vibrazioni depul
de chini medicat animalis, veterinario. su, vibrazion di polso. Vibrazioni de is pen
Vetrificài v. a. (t. de s' usu) Redusiri a s” es dulas, vibrazione de pendoli.
siri de su birdi, vetrificare, ridurre all'essere Vicaria s. f. Vicarìa.
di vetro. Vetrificais, n. p vetrificarsi, Vicariàtu s. m Offiziu de su Vicariu , Vi
Vetrificàu, da part. redusiu a s essiri de bir cariato. -
i-tellas, galassia, via lattea. Via po vissa, o Vigilài v. a. mirai attentamenti, custodiai,
avvissa avv. via, orsù. teniri cura, invigilare, vigilare, badare atten
Viaggeddu s. m. din. viaggetto: -
tamente. Po biliai , M.
Viaggiadòri v. m. e raf viaggiatore, trice. Vigilantementi avv. vigilantemente.
Viaggiài v. n. viaggiare, far viaggio. - Vigilanti v. agg. vigilante, vigile, attento,
Viaggianti v. agg. e sust viaggiante, viandan sollecito . -
gio. A vili preziu, a vil prezzo. Teniri po vili, Violòni s. m. accr. de viola, violone, basso
tenere a vile. di viola. a
scortese , rozzo. -
Virgineddu s. m. dim. verginello. -
Villeggiatùra s. f. (t. de s usu) villeggiatura. Virgini s. m. e f. e ancora agg vergine. Ollu
Vilimenti avv. vilmente, abbiettamente. virgini, olio vergine. Binu virgini, " no hat
Vinagrèra s. f. (t. sp.) oliere, acetabulo. buddu, vino vergine. Carrada de binu ancora
Vincibili agg, vincibile, superabile. virgini, no ancora cumenzada, botte vergine.
Vinculài v. a obbligai cun vinculu , o con Essiri virgini de una cosa, no hainci tentu parti,
dizioni, vincolare, legare, obbligar per patti,
o vincoli , - e
esser vergine d'una cosa, non avervi avuto parte.
Virginidàdi s. f verginità, integrità, interezza
Vinculàu, da part vincolato. - verginale.
Vinculu s. m. accappiu, vincolo, legame. Virgula s. f signali de pausa in sa scrittura,
Vinculu di amicizia, vincolo d'amicizia. virgola, coma. T. Greg. -
Viòla s. f flori, viola. Viola rubia, mam Virgulài v. a poniri is virgulas, virgolare.
moletta, viola màmmola, o vinata. Viola bian Virgulàu, da part. virgolato.
ca, leucofo bianco. Vicla groga, leucofo giallo. Virguledda s. f. dim. cediglia, virgoletta.
Viola doppia, viola a ciocca . Viola inciaspia Virili agg chi appartènit a omini, virile. Po
da, viola grigiolata, jerofile. Po strum. musi valorosu, virile, valoroso. Membru virili, mem
cali , viola . bro virile. Edadi virili, età virile, virilità.
Violàbili agg. violabile. - , Virilicià di s; f. (t. de s'usti) S edadi intre sa
Violadòri, e ra v. m. e f. trasgressore, con gioventudi e sa beccesa, virilità, età virile. Po
travventore, prevaricatore, violatore, trice. “ vigori. M. -
violazione, stupro. -
Virtuòsa s. f. (t. de s' usu modernu) Fe
Violàziu, zia )" pavonazzu, violaceo, pao mina beni instruida in sa musica, in su ballu,
Violazzu, zza V nazzo, violetto, violato. ec. Virtuosa. -
Violentàu, da par violentato, sforzato. Virulentu, ta agg. (T. Med.) velenosu, viru
Violenteddu, dia agg dim. violentetto. lento, venefico, corrosivo, -
602 VIR VIS
catorio, fuoco morto. Fig. Persona molesta, Vistàda s. f Donai una vistada, un' oghiada,
mosc cvl ja - - - -
dare una vista , un occhiatina, uno sguardo di
vi cic t rias. f. (t r.) M. viscicanti, a
passaggio. -
ºasca
-
Visioni s. f. visione, facoltà visiva, o visuale. Vitelledda s. f. dim. (dd pr. ingl ) vitelletta,
vitellina.
Po apparizioni, visione Po immagini apparenti,
visione, fantasma. Visiºni beatifica, Visione Vitelleddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) vitel
letto, vitellino.
learifi a, intuitiva, intuºionº -
visivo - - - - - -
vi èriu, ria agg, visorio. Nervus visorius, nerº Vittima s. f. vittima, ostia. Po sacrifiziu,
vittima, sacrificio, olocausto.
visorj, ottici . Po una de is
vispera s. f (t sp.) vespro. Vittòria s. f vittoria, rionfo.
oras canonicas, ve Prº Vittoriàli agg. de vittora, vittoriale.
Vista s. f sensu visivu , ºſº; -
Po apparen Vittoriosamenti avv. vitoriosamente.
zia, ista, apparenza: Fai bella viº: fare
º - º - - t.- - Pla
Vittoriòsu, sa agg vittorioso. Spoglias vitto
spicco, bella vista A prima vista avv. º pri riosas, spoglie vittoriose. In forza de sust. vin
vista, di prima vista, di primº Prº: De vista citore, vincitrice, vittrice.
curza agg gliuscº, di vista corta, bircio, losco. Vittu s. m. nutrimentu , vitto, vittuaria.
Vista trotta, sguercia , strabismo. T. Med. De Vittuàglia s. f. (t. cat.) provvisioni de bucca
vista avv. di vista, ocularmº. Testimongiu po un esercitu, vettovaglia, vittuaglia, e vit
de vista, testimonio oculare, di veduta. Mesurai tovaglia. -
Viudedda s. f. dim. vedovetta, vedovella. Ulinu s. m. e ulumu, arb. olmo. (Ulmus cam
Viudeddu s. m. dim. vedovello. pestris. Linn.) - - -
Viudèsa s. f. (t. sp.) M. viudanza. Ulteriori agg. chi avanzat prus, ulteriore, che
Viudòna s. f. accr. vedovona. procede più oltre. - -
scompagnato. - -
Ultimài v. a. finiri, ultimare, finire, terminare.
Viventi s. m. persona umana, chi bivit, vi Ultimamenti avv. ultimamente.
vente. Si usat po su prus in plur. Is viventis, Ultimau, da part. ultimato, finito.
i viventi. Ultimu, ma agg. ultimo, postremo stremo,
Viventi v. agg. vivente, estremo, sezzajo, sezzo, - - -
Viveris s. m plur. roba de pappai, comme Umanaisì v. r. faisì omini, umanarsi, farsi
stibilis (t. de s'usu) viveri, vettovaglia. uomo . . -
Vivèsa s. f attividadi, vivacità, vivezza, ala Umanamenti avv. a modu di omini, umana
erità, prontezza, attività, svegliatezza, disinvol mente. Po cortesementi. M. -
tura, sveltezza. -
Umanau, da part. Si narat de su Verbu
Vivificadòri v. m. vivificatore, Eternu, umanato.
Vivificài v. a. donai vida, vivificare, dar vita. Umanidàdi s. f studiu de litteras umanas, Uma
Vivificamentu s. m. vivificamento. nità, studio di belle lettere. Po sa naturalesa umana,
Vivificanti v. agg. vivificante. umanità, umana natura. Po benignidadi. M.
Vivificativu , va agg. vivificativo. Umanista, s. m. chi professat is umanas lit
Vivificàu, da part. vivificato. teras, Umanista, Professor di Belle Lettere.
Vivificaziòni s. f. vivificazione. Umànu, na agg. umano. Po aſſabili, umano,
Vivificu, ca agg. chi donat vida, vivifico: benigno. Litteras umanas, belle lettere:
Viviparu, ra agg Si narat de is animalis, Umbella s. f. (T. Bot.) unioni de floris, chi
chi prodùsint unu biu simili a sei, a differen formant casi un'umbrella, umbella.
zia " is ovìparus, chi nascint de un ou, vivì Umbellàu, da agg (T. Bot.) Si narat de
paro, ra . certus floris, chi formant un'umbrella, umbellato.
Vivu s. m. e bivu , parti bia, vivo. Fig. parti Umbelliferu, ra agg. (T. B.) chi produsit
sensibili, vivo, parte più sensitiva. Toccau, umbrella: Planta umbellifera, pianta umbellifera,
i" in su vivu, tocco, punto nel, o sul vivo. e ombrellifera . -
attu a su vivu, o sa viva avv. fatto al vivo, Umbilicàli agg. (T. Med.) chi appartenita su
al naturale. biddiu, umbilicale, e ombelicale.
Vivu, va agg. Si usattaliorta figur. Fidi viva, Umbra s. f ombra. Umbra nociva a is plantas,
viva speranza, fede viva, speme viva, certa. uggia. Planta de umbra mala, pianta adug
Colori vivu, color vivo, acceso. Cantu vivu, giatrice. Fai umbra nociva, aduggiare, far
canto vivo. A viva forza avv. a viva forza, uggia. Fai, o donai umbra, inombrare, adom
sforzatamente. brare, coprir d'ombra, arrezzare, far rezzo.
Viziadamenti avv. malignamenti, viziatamente, Fai umbra cun umbrella, e similis, far solecchìo.
fraudolentemente ls alas de su cappeddu fainti umbra, le falde,
Viziài v. a. guastai, viziare, corrompere, gua o le tese del cappello fanno solecchio. Logu di
stare, magagnare . umbra, rezzo. dubra vana, fantasma, ombra
60% UMB UMI
vana, spettro. Umbras de mortus, ombre di deprimere. Umiliaisì v. r umiliarsi, abbassarsi,
divenir urnile.
morti. Fig. Umbra de peccau, ombra di colpa. Umiliamentu s. m. umiliamento.
Umbra de pintura, ombra di pittura. Po appa
renzia, ombra, apparenza. Po protezioni, ombra, Umilianti v. agg. umiliante.
protezione. Po pretestu, ombra, colore, pretesto, Umiliativu, va agg. umiliativo.
coperchiella. Po suspettu, ombra, sospetto. Umiliàu, da part. umiliato. -
Timiri s umbra sua, teniri unu timori vanu, Umiliaziòni s f umiliazione, sommessione,
farsi paura coll' ombra. sommissione. Po abbasciamentu, ura'liazione,
Umbradùra s. f. ombratura. abbassamento. Umiliazionis, e ossequius, in
venie.
Umbràgu s. m. (de umbraculum) frascato, - -
seu? dove, ove sono ? A undi andas? dove vai? Unghitta s. f.t. de ciascu. Ghettai s'unghit
De undi benis? donde ne vieni? Po undi heus ta. M. unghittai.
a torrai º per dove farem ritorno? Facci a undi Unghittài, v. a. Ghettai s'unghitta, pigai
t' avanzas? verso dove t' inoltri ? cosa a fura, adagnare, adunghiare, carpire,
Undichì avv. ondechè , dondechè . sgraffignare, dar di grappo a una cosa. Trat
Undixedda s. f. dim. de unda, ondetta. tendu de volatilis, artigliare.
Undixi s. e agg. nom. numerali, undici. Unghittàu, da part. carpito, portato via.
Undòsu, sa agg. plenu di undas, ondoso. Ungidòri v. m. untatore. Po aduladori. M.
Undulai v. n. propriamenti su movirisì de Ungidùra . M. untadura.
s'aria, de s' aqua, di arburis, e de loris in su Ungimentu S. IIl. ugnimento -
render golfio, tunido. Sa scienzia unflat, la Unificai v. a. redusiri ind' una cosa sola, uni
scienza gonfia, fa insuperlire. Unflai algunu ficare. Unificaisì n. p. unificarsi, farsi una
cosa sola.
fig pleniriddu de bentu, adulaiddu , gonfiare
alcuno, adularlo, pioggiarlo. Unificàu, da part. unificato.
Unflamentu s. m. gonfiamento. Fig. adulazio Uniformài, uniformàu ec. M. conformai.
ni, gonfiatura, adulazione , Uniformementi avv. cun uniformidadi , uni
Unflativu, va agg. chi fait unflai, enfativo. formemente.
Unflàu, da part. e unfrau, da (t. fan. ) en Uniformi agg uniforme, conforme.
fiato, gonfiato, inturgidito, fig. adirato, insu Uniformidàdi s. f uniformità, conformità.
per to, adulato, piaggiato. Unigènitu s. m. e agg. Fillu unicu, unigenito,
Unſlau, da agg. golfio, tumido, turgido. Fig. Po antonomasia si narat de su Verbu Eternu -
dilazioni, chi premit , urgente. Casu urgenti, d" v. n. (T. lat. usau intre is Legalis)
caso urgente. Acquistai una propriedadi po prescrizioni, e
Urgènzia s. f (t. de s'usu) Negessidadi, possessioni pacifica po su spaziu de legittimu
urgenza, necessità . º" usucapire. - - -
Urna s. f urna. Po vasu de teniri aqua, chi sucàpiu, pia part de usucapiri, acqistau
comunementi si narat burgna po corruzioni, ur po usucapioni, usucatto.
na, giarra. Urna sepulcrali, urna sepolcrale, Usufruttu s. m. usufrutto.
arca, monumento da depositarvi un morto. Urna Usufruttuai v. n. gosai, teniri s'usufruttu,
de is funeralis, arca dei funerali. Po spezia de usufruttare, usufruttuare.
vasu, de undi parit chi bessant flammas, chi Usufruttuaria s. f sa chi tenit s'usufruttu,
si ponit in is facciadas de is domus e Cresias usufruttuaria. -
Zeta s. f (z dulci) s'ultima littera de s'alfa similis, zigzag, sinuosità, tortuosità. Arruga de
betu, zeta, pl. le zete. - - -
medas i" strada tortuosa. -
Zia s. f zia. Su nomini de zia si solit donai Zimotecnia s. f. (T. G. Chim.) trattau de sa
ancora a is ferninas plebeas anzianas de is biddas, fermentazioni, zimotecnìa.
villana vecchia, contadina anziana: Zia de su Zimozimetru . M. zimosimetru,
farri, villana, che vende semolino d'orzo. Zingorra s f anguidda sa prus pitica, ci
Zibellinu s. m. animali simili a sa marta, riuòla, anguilla paglietana, ciecolina.
aibellino. - ---
Zingulu s. m. cordoni, cun su quali su Sa
Zibettu s. m. animali feroci simili a sa gattu, cerdotu si cingit s alba, cordiglio.
zibetto . -
Zinibri s. m. arb. (de ginebre cat. o de zi
Ziccheddu s. m. dim. (dd pron. ingl) pa nebro cast.) ginepro. (Juniperus communis.
gheddu, o pagu, si usat pois cºsas liquidas, Linn.) Zinibri burdu, frutici, o siat matixedda,
candu si dimandat a biri, centellino, zinzino. f" bastardo. Su fruttu, chi naraus arrul
Portamì, o donamì unu ziccheddu di aqua, oni, coccole. Padenti, o boscu de zinibris,
recatemi, o datemi un pochettino, un pochetto, gineprayo -
is armas, o ateras ferramentas frigadas impari, Zinzulu s. m. arb. giùggiolo. (Zizyphus vul
cigolare, scricchiolare, stridere. Sa roda peus de garis. V. Targ ) Su fruttu, giùggiola. Colori
su carru zicchirriat, prov. su peus si fait prus de zinzulu , giuggiolino.
intendiri, fant prus strepitº, la più cattº ruota Zipiri (t. r.) M. romaninu.
del carro sempre cigola. Zicchieria is dentis in Zipula s. f fritella. (de zipula ae latinu de
su mediu evu . V. Macri al suo Dizionario.
signif att. digrignare i denti, ringhiº, stºpic
ciarli, strider co denti. Fig, lamentaisi. M. Zipuledda s f dim (dd pron. ingl.) fritel
Zicchirriamentu s. m. cigolamento. - - -
letta, fritellina, fritelluzza.
Zicchirriàu, da part cigolato. Chi hatzicchir Zipulèra s. f. donna, che fa fritelle a vendere.
riau is dentis, che ha digrignato i denti. Po Zira s. f sa natura de is vitellus, mascus, e
lamentau. M. angionis, verga, natura, nervo.
Zicchirriu s m. cigolio, scricchiolata, stridìo, Zirarbu, ba agg (t. r.) si narat de bois e
stridore. Zicchirriu de dentis, stridor di denti. de cuaddus, chi portant una mancia bianca
Zicchirriu de porta, de carru, cigolio di porta, acanta, o a ingiriu de sa natùra o in sa pancia,
di carro. Po qòèscia, lamentu. M balzano alla natura, o alla pancia.
Ziccorrài, ziccorràu ec M. azziccorrai. Zirimonia, zirimonièri ec. M. cirimonia ec.
Ziccorròsu, sa agg si narat de su pani meda Ziringoneddu s. m. dim. (dd pron. ingl.)
eottu, e similis, sgretoloso, che sgretola. lombricuzzo, lombrichetto .
Zichiria s. f. erba, aneto. (Anethuin graveo Ziringòni s. m. bremi de terra, làmbrico.
lens. Linn.) - Ziriòlu (t logudor.) M. arratapignata.
Ziddàna s. f. (t. r. burlescu) Si usat po fri Zirixeddu s. m. dim. z dulci. (dd pron. ingl.)
dura forti, agghiadamento: M. fridura. orcino, orciuolo, orcioletto, piccola giarra.
Ziddicca s f umori, chi colat de is ogus, Ziri ziri (t. r.) fai su ziri ziri, fai beniri gana
cispa, cacca d'occhi, (dd pron. ingl.) - - di alguna cosa, invogliare, stuzzicar l' appetito,
Ziddicchèsa s. f. (dd pron. ingl.) cisposità, far venir la voglia. Su biri is aterus pappai fait
Z"di) cispità, ". - su ziri ziri ancoras a mei, il veder gli altri a
Ziddiccòsu, sa agg (dd pron. ingl.) cispardo, mangiare eccita anche a me l'appetito.
cisposo, cispicoso, caccoloso. - Zirònia s. f z dulci, nerbo, frusta. Arropai
Zi. s. m. pl. spezia de turta, o turroni, cun zironia, nerbare, percuoter con nerbo.
chi si fait cun ciciri pistau e cottu cun saba, Zironiàda s. f z da" colpu donau cun zi
ovv. cun mendula pistada e meli cottu, usau ronia, nerbata, nervata. Donai sa zironiada a
ancora in ltalia, e tambeni di ateras maneras, unu po castigu, dar la frusta col nerbo, dare
copeta. uno scarico, un carpiccio di nerbate.
Zighizaghi s. m. t. de s usu o esprimiri gi Zironiedda s. f dim. z dulci (dd pron. ingl.) si
rus e garronadas di arrugas, e camminus, e nerborino, nervetto. - -
ZIR ZOP 6 R
Zirriga s. f ( 1 r.) su brenixeddu, chi ge Zoppeddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)
nerat sa musca in sa pezza crua in tempus zoppetto.
de calori , cacchioni. Plenu de zirriga, cac Zoppiai v. n. zoppicare, zoppeggiare. M. az
chfonoso. zoppiai .
Zirrigòsu, sa " (t. r.) cacchionoso, Zoppixeddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)
Ziru s. m. z dulci, orcio Targ. giarra. zoppettino.
Zitài, zitàu ec. M. citai ec. Zoppi zoppi, zoppicone, e zoppiconi. Andai
Zittàdi, zittadinu ec. M. cittadi ec. º" , andar zoppiconi, o zoppicando.
Ziu s. m. zio. Ziu maternu, avuncolo. Ziu Zoppu, pa agg zoppo, zoppicante, ranco. Po
de nuxi, de castangia ec. villano, che vende defettosu, zoppicante, zoppo, mancante, difet
noci, o venditor di noci, di castagne ec. toso. Mincidiu zoppu, chi facilmenti si scobèrit,
Zivèra s. f strum. de piccaperderi, (de ci bugìa zoppa. Versu zoppu, mancanti in is sil
viere fr.) barella, o barella a braccia. Portai labas, verso zoppo. Chini abitat cund' unu zoppu,
perda cun sa zivera, barellare, trasportar sassi a cabu de s'annu est zoppu e mesu prov. chi
con barella. unu imitat is costuminis de cun chini trattat
Zivina s. f. (t. r.) aqnedda, chi proit casi a frequenti, a chi usa col zoppo, gli se ne
gutta a gutta, spruzzaglia M. rosina: appicca, chi dorme co cani, si leva colle pulci.
Zivina s. f. e in is biddas crabiòla, linnamini Camminai a pei zoppu, o cund' unu pei alzau,
de sterriri in su cuaddu armau po coberriri sa su propriu di andai a peincareddu, andare a
teulada, panconcello, travicello ; e capretta calzoppo. M. peincareddu. Su camminai de
d' albero. Lastr. Sterriri e clavai is zivinas de pressi de is zoppus, rancare, ranchettare.
una teulada, far la panconcellatura, assettare e Zorbamenti avv. goffamente, ignorantemente.
inchiodare i panconcelli. Zorbedàdi s. f ignoranza, balordaggine, bes
Zivinadùra s. f. (t. r.) proiri a zivinadura, saggine, gofferia, M. tonterìa.
lamicare. M. zivinai. Zorbixeddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)
Zivinài v. impers. (t. r.) proiri a stiddius goffotto, ignorantello. -
piticus e casi a gutta a gutta, lanicare, piovig Zorbu, ba agg. bovu, ignoranti, tontu, ba
ginare, spruzzolare, stillare, pioviscolare. M. lordo, goffo, ignorante. M tontu. -
TOSli la l . . -
Zubbadòri v. m. e ra f zombatore, zombo
Zivanàu, da part spruzzolato, stillato. latore, trice. M. arropadori.
Ziv inedda s. f (t. r.) dd pron. ingl. spruz Zubbadùra s. f. zombatura, zambolatura.
zoio M rosinedda. Zubbài v. a. arropai, zombare, zornbolare,
Zizzania s. f propriamenti est su lullu, chi dar delle busse. Nota. » E' chiaro, che la nostra
nascit intre is lovis, e delus abbruxat, loglio, voce zubbai con tutti i suoi derivati usata ge
zizzania. Po discordia. Metaf. M. neralmente anche ne contadi è una delle innume
Zodda (t. r.) nonna. Pigai una zodda, una revoli voci rimasteci da Pisani nel loro lungo go
mardina, imbriagaisi. M. zonca. verno dell'Isola nostra. » M. arropai, e azzubbai.
Zodiacàli agg (T. Astronom.) zodiacale: Zubbàu, da part. arropau, zombato, zombo
Zodiacu s. n. (T. Astronom. ) circu de is lato. M. arropau .
animalis, o signalis celestis, chi segat s Equa Zubbu s. m. (t. b.) zubbu di aqua. M. pou.
dori, e toccat is Tropicus, zodiaco. - Zuccàda s. f. (t. b.) propriamenti attu scum
Zòilu s. m. criticu maledicu, zoilo. postu, chi procedit de ira, o de malu umori.
Zona sf fascia, zona , fascia. Segundu is Zuccadas, movidas de maccu, maniere, o azioni
Cosmografus zonas si narant is cincu partis, chi da pazzo. Po trasportu de collera, trasporto
dividint sa superficie de sa terra po distin d'ira. Po reprensioni forti, fai una zuccada a
ghiri is paisus calentis, fridus e temperaus, unu, fare un invettiva, un acre riprensione
zona torrida, frida, e temperada, zona torrida, ad it/ao .
eollo. Zugu de bucciucca, s' in ccadura, collo, Zumianti v. agg. ſrul'inte, rigghiante.
imboccatura della vessica. Zugº di ampudda, Zumiùu, da part. z dulci, che ha prodotto
collo di ampolla, di guastada . Zugu longu di fullo, ronzio, rombo, ronzo, sibilo.
ampudda, lucciuolo. Zugu de ca sa, colla Ziiniu s. m. z dulci (de zumbido sp.) fischio
retto, o goletta della camicia. Ci dia de zugu sibilo, rom o, rosso, rosio, zufolo. Zimin, o
suttili, cavallo scarico di collo. Abbarrai, o stai ammuinu di origas, bucinamento, zufolamento
a zugu scobertu, stare scollacciato, golaio. d'orecchi. M. ammuinu. Zumiu de bentus con
Afferrai a su zugu a unu, prender uso per col trarius, ruggio, e ruggio.
lare, scagliarsi addosso. Segui su ztgt a unu Zunchiài v. n. propriamenti su dolirisì, o su
o delittu, spiccar la testa dal 'sisto ad uno, qúesciais de is parturientis, o de persona ma
º" su ad
zugu a unu fig arruinaild , fare il
uno, rovinarlo, tracollarlo. Po
lºdia in sentiri doloris, o mala gara, nicchiare,
tracollo dolorºsi, chiocciare, rammaricarsi. Zunchiai de
segai su zugu cun colpu, rompere il collo. Se su cani podolori, o po allegria, mugolare.
saisì su zugu, capitai mali, rompersi il collo, Ziinchiu s. m. nicchiamento, rammarico, il
e pitar male, rovinarsi, tracollarsi Omini de chiocciare di chi si sente male. Zunchiu de cani,
zugu curzu, brachitrachelo. Bonav. Tirai su zugu mt golìo.
a is caboniscus, tirare il collo ai polli. Stirai Zuncònài v. n. M. azzucconai.
su zugu ſig. impiccai, impiccare. Faisì stirai sa Zurfuracia. M. Zulfurada.
zagu, farsi impiccare. Stendiai su zugu, di Zurfuràti, da. M. zulfurau.
stendere, allungare il collo. Zugu, o bana de Zurſin'èra. M. zulfurera.
sa mardi, collo della matrice. Portai su zugu Zurfureu ea. M. zulfureu.
trottu, fai s' ipocrita, fare il collo torto, far Zurfuru. Mi. zulfuru.
i ipocrita. Zugu de frascu, o de impagliada, Zurliu s. m. volat. zurſiu de terra, chiurlo.
e lio, canna di fiasco. Vasu, o ampudda de Zurpamenti avv. ciecamente, alla cieca. Po
zugu strintu e bucca larga, va o col collo stroz inconsideradamenti, ciecamente, inconsiderata
zatojo, ampolla strozzata. Zugu de cannoni mente .
di artiglieria, collare. De zugu longu, collilungo. Zurpedàdi s. f cecità, orbità.
Zugu trottu, torcicollo, gabbaddeo, ipocrita, Zurpittu, tta agg. dim. (dd pron. ingl.)
Mola de zugu, cannone del collo. Zurpixeddu, da) ciecolino .
Zuinài v. n. (t. r.) zuinu ec. su zunchiai de Zurpu, pa agg cieco, orio. Fig. zurpu de
su cani po dolori, guaire. M. cani. Po su gridai passioni, cieco di passione. Amori zurpu, amor.
de su pºrcu, grugna e, grugnire. Po su zerriai cieco. Obbedienzia zurpa, pronta, obiedienza
de su lioni, e de su sirboni, ruggire, rugghiare. cieca Bastonadas de zurpus prov. donadas senza
Zainu s. m. boxi de su porcu, grugnito. Po piedadi, bastonate, mazzate da ciechi. Intestina
sa boxi de su lioni, e de su sirboni, ruggito, zurpu su primu de is intestinus grussus serrau
rugghio. - in su ſini, intestino cieco. A sa zurpa avv. alla
Zulfuràda s. f fumu de zulfuru, zolfatura. cieca. Giudicai a sa zurpa, giudicare alla cieca.
Zuifuràu, da agg. zolforato, solforato. Zurru (t. r.) M. ciùrru.
Zulfurèra s. f minerali de zulfuru, zolfatara, Zurrulu. M. zurſu.
solfonaria, solfanaria, cava di zolfo. Zurrundeddu (dd pron. ingl.) M. arrata
Zulfureu, ea agg. M. sulfureu. pignata .
Zùlfuru s. m. zolfo. Zulfuru virgini, chi est zuruhe s. f volat. nibbio.
lucidu, zoſo vergine, vivo, o lagrima di zolzo.
-
6 I3
A P P E N D I C E -
Non è da maravigliarsi, che un dizionario di una favella ora per la prima volta condotta a regole
ed a sistema sia mancante di voci. Di un tal difetto non si scorgono scevri i vocabolari delle altre
lingue i più purgati ed accresciuti. Il gran dizionario ital-francese di Alberti anche dopo la settima
edizione si vede soggetto a simili vacui. In esso finora si desidera rinvenire non poche voci
ommesse, che quà si rapportano a notizia di tutti: Acclimatizzare, gronomico, ſgronomo, Are'ia,
Calzoppo, Corredino, Deputato sust. Diamantajo, Economizzare, Gregna, 3/atricino, Piumetta ,
Polsino da camicia, Provvisoriamente, Provvisorio , Sourrare, Solino, Soneria, Statare, Svernat, jo,
Tostato, Trincetto, ed altre innumerevoli.
A AFF
Amrº avv. (t. r.) Segundu s” usu comunu chi bolit fai totu, affannone, faccendiere, fac
si usat in logu de pusti cras, dopo dimani. M. cendone, appaltone. Po ſicchettu. M.
barigau . -
Affrongiài v. a. (t. r.) donai a pappai a is
Abbumbadùra s. f. Sa buffadura de sa pasta animalis scomu, ramus ſi iscus di arburis, nu
fermentada, livito, il levitare, o rigonfiar trire, pascere il bestiame di frasche, di vette
della pasta. - fresche - - -
piccola chinèa. -
Ammatàu da part. alberto.
A chittaisì v. n. p (de s” acquitter fr.) Donai Ammelài v. a. Ammelai una carrada, aca
su primu corpu a sa boccia o biglia in su giogu baidda de pleniri, abboccare una botte.
de su bigliardu, achittarsi, pigliar l achitio. Amm.ischinaisì v. r. (t. b.) faisì su meschinu,
Achittàu, da part achittito, che ha pigliato lamentaisì de teniri pagu ancorachì siat bene
l' achitto, stanti, pigolare, rammaricarsi, fare il pigolone,
Achittu s. m. (t fr. in usu) Su primu corpu, dolersi d'aver poco sebbene abbia assai.
chi si donat a sa biglia in su giogu de su bi Andaindi si anima a unu, spasimai de su di
gliardu , achitto. -
sigiu di alguna cosa, trambasciar di desiderio.
Affòru s. m. (t. sp.) il prezzo del grano, che a Andànas de unu vascellu; po is ordinis de is
tenore del prescritto nelle Regie Prammatiche si cannonis, ordini de cannoni. Pois partis lateralis,
fissa annualmente, onde i Feudatari, ed altri fianchi del vascello. Sparai un andana intera,
sappiano, a qual ragione debbano esigere in da tirare una bordata, una fiancata.
naro da vassalli quei dritti, che non poterono Angiadina s. f su tempus di angiai is les li ss
corrispondere in natura. figliatura. In forza di agg Brebei ai gialita,
Affroddiri s. m. Chi s'intrigatin donnia cosa, ecora fig
pecora figlia ticcia. F f f f -
/
6l4 AOR. BAR
Artiàda s. f. (t. r.) una posta de tessingiu, Boèta s. f. ( de Boite fr. chi significat vasittu
chi tirat de su surbiu finas a su lizzu, com po diversus usus) Nosaterus dd' usaus po una
pito di tessuto. spezia de vasittu de gliauna, o de cartoni,
Assurcài, e assulcai v. a. fai surcus, assol o de folla de plumbu cun paperi po usu de
care, solcare, far solchi. tabaccu, vasetto, o bossolo da tabacco.
Attaceiadòri v. m. criticadori, appuntatore, Boi marinu , bue marino .
critico, censore, giosatore. Bolanti, e volanti s. m. M. volanti.
Attacciài v. a. criticai, appuntare, biasimare, Boliggiu s. m. (T. de Piscad.) sorta di pe.
glosare, apporre, trovare a ridire, dar un mal scagione, che si fa con una barca, e coll' ajuto
senso, tacciare, imputare. di quattro uomini per tirar la rete aia barca.
Attacciàu, da part. appuntato, tacciato, Bòliu . M. buliu.
censitrato. -
i". po calai, e alzai a susu cosas de Cardaxu de gisterra, est su fossu tundu in
pesu, bozzello, o bozzello di ghindazzo. forma de cardaxu in su fundu de is gisterras a
lumbu de sa bucca de piscai, aundi reposat su
i" de s'aqua, chi proit, pozza, e segundu
C algunus Architettus, piscina della cisterna.
Carraxài v. a. (t. r.) carrabusai, ghettaisì ctta
Cair. paradòra, chi si parat po cassai pil impetu appizzus di algunu. M. imbistiri. Car
lonis, ritrosa s. f e gabbia ritrosa agg. raxai de terra M. sutterrai. -
F f f f 2
646 COF CHA
Filòngiu s. m. Po s' azioni de filai, filatura. Giabò s. m. (t. fr. in usu) ornamentu attac
Po sa materia filada, il filato. cau a s abertura de una camisola, gala ner
Filu brau (t. r.) filo di Napoli. Filu de lettata, o merletto di una camicia (M. iabot fr.)
marcai biancheria, filo da far pontiscritti. Giannittài. M. aggiannittai in su Corp. de
Fittianamenti avv. (t. r.) assiduamente, fre s Op.
quentemente. Gilandra s. f girandola. Gilandra de pani
Fittiànu, na agg (t. r.) assiduo, frequente. de saba, cocoi tundu in forma de roda, giran
Fogàja s. f fossu , aundi s' alluit fogu po dola, rocchio di pan di sapa. Gilandra de
abbruxai cristallu siccati, po scallai brunzu ec. floris, ghirlanda di fiori.
braciajuòla. Fogaja po fai carboni, carbonaja, Gilè s. m. Terminu de giogu de cartas. Si
cetìne. marat gilè candu si tenint in manus tres assus,
Fogàli s. m. spezia de suſfogamentu, o de o tres reis , o tres suttas ec. cricca.
sarragu, suffocamento. Ginìas s, f. pl. vino bianco fatto di più specie
Folacàsu (t. r.) M. maniposa. d'uva. e
Formas de perda, aundi si ghettant is me Gintillas (t. r.) sorta di epidemia delle pecore.
tallus iscallaus, pretelle. Giògu de su tres, sorta di giuoco, che si fa
Foxina s f (t. r.) rorada di aqua e deludu, in due con nove pietruzze per ciascuno su tre
andi s'imbruxinat su porcu, pozzànghera. M. quadrati disuguali.
fossu. Foxina de feuninas , M. foxilada. Foxina Giogulànu, ma agg, po burlanu M. Po ingio
o foxinada di ous, de castangia, e similis . gazzau, M.
foxinada . Giralettu. M. ingirialettu in su Corp. de s Op.
Foxinàda s. f. (t r ) Si narat de grandu Girò s. m. Axina niedda, de sa cali si fait
cantidadi di ous, de eastangia, e similis cosas unu binu squisitu e dulci, uva, e vino di Chianti.
postas a arrustiri in sa braxa, fucinata, sfu Giù s. m. coppia, o paio di buoi. » Nota:
Crºnata. la voce giù è troncata dalla latina jugum, che
Fracca. M. flacca . oltre il giogo di legno significa pure un paio di
Franella. M. flanella. buoi. V. il dizion. lat. »
Frasca e Si narat de picciocu, e pic Gliaunèri s. m. Maistu, chi traballat de gliàuna,
Fraschetta ) cioca pitica, frasca, fraschetta. Maestro di lata, Lalajo: Voce dell' uso
M. Francios. moderno.
Fregulàda s. f renescia ridicula di alguna Glòria s. f. Si usat ancora po indicai una
impresa po ignoranzia, chi naràus ancora frit spezia de butteghinu portatili, aundi si bendit
tada, e pisciarada, frittata, cacata. binu, ous cottus, pezza arrustida, pisci frittu,
Fròngia s. f. (t. r.) ramu friscu di arburi, ec. e talis butteghinus si solint plantai in is fe
ſ" Si su ramu est de sa coma de s' ar stas foras de populau, e in is festas ruralis,
uri, vetta. -
bettolina portatile, o da campagna .
Frontali po su velu, chi coberit su denanti Gragallu s. m. spezia de cugliera de corru
altari, paliotto, frontale. Po su croxu de su usada de is Pastoris in campagna, cucchiaio di
fronti de su boi, cuoio frontale del bue. corno. Po is aterus signif M. gragallu in su
Fulànu, ma agg su tali, sa tali, il tale, º" de s'opera. - - -
zacoadinu.
Gavardu, da agg Po bovu. M. Po confusu: Intantº (t, pop.) Si usat avverbialm.
Cumparriri i , bregungu, si narat de Fai is cosas a s'imbisti-imbistoni, comenti bessati
chini no hat manteniu su fueddu donau, rima bessit, far le cose all' avviluppata , sparpº
neroonfuso, vergognato. gliatamente. - -
613 IMB LAN
Imbùdu po strum. de terra cotta, chi arricit - Lantia po tassa de binu. M gottulu in su
s'aqua e dda portata sa cannonada, cappellina. corpus de s opera. Po lantia di oliu, lampada.
Incasciu de duus ossus unus impàri, uovolo, Su lantioneddu de sa lantia, o de lucerna, aundi
O su foras de s' incasciu, osso disovolato . ln s'infilat su luxingiu for nau o cund'uoti circhiglia
cascius de is dentis, celline, alvioli. de filu ferru cun arrogus de suru, o in forma
Incensadori s. nn. Su chi incensat in Cresia, de piticu aneddu de lottoni, o de gliauna, lu
turiferario. minello.
lnehimeraisì v. n. p. Ponirisi chimera, o ca Lanzai si usat ancora po donai ferida a balla
pricciu in conca, incapricciºsi ”. intestarsi , in ferire, colpire con palla da schioppo.
caparsi, incaponirsi, incocciarsi. Lanzau, da parti colpito con paiia.
Inchimerati, da part incapriccito, incaparbito, Lattanti s. m. e lattantis plur. (de laitanee
intestato, imbizzarrito. In " di agg attivo, fr.) Spezia de latti, chi portat su pisci mascu,
in tento . - co:nenti sa femmina " is ous, latte di pesce.
Inculacciu, da agg naticuto. Arengus de latti, chi portant lattantis, aringhe
Incitru s. m. (t r.) diligenza, cura, pensiero. di latte.
Pigaisì incuru, o cura di alguna cosa, metter Lea de sanguni, pezzo di sangue condensato.
cura, usar diligenza. No teniri incuru de cosa V. Francios nella voce Quajaron.
nisciuna, non tener conto, non curarsi di Lepa s. f Lepa mala si narat fig. di omini.
nulla . plenu de rusas, o trampas, mala seiarda, mala
- Indeman , da agg. (t. r.) M demau in lanuzza, mala zeppa.
s appendice Lepèri s. m. Su propriu de tramperi, imbod
Infilettài v. a reforzai, o accomodai cun fu dicheri, bindolo, bindolone, aggiratore, scaltro.
nixedda, chi naraus filettu, raccomodar con M imbusteri.
filetto Leva po partenza, levata, il partirsi. Tiru de
Infrusà da s. f. Donai un infrusada de cuaddu leva, tiro dº cannone, che annunzia la levata
a unu, ghettaiddi su cuaddu appizzus cun im d' un assedio, o la partenza d una nave.
peta, lanciarsi, scagliarsi, gettarsi impetuosa Lèura, zolla Su strum. po disfai is leuras,
mente col cavallo allo o ad uno. rullo . - -
Infrusài v. a Donai infrusada. M. infrusada. Leurai v. a. (t. r.) disfai is leuras, romper
Infirsada, infusai ec. Mi infrusada ec. le zolle col rullo.
lnghittiai v a Po furai. M. Po spingiri a Lissièra. M. sciaquadrixi.
corpi di unga muneda, o nuxedda in su giogu Lobu s. m. (t. r.) crobu de funi ec. laccio
de sa foraredda, chi faint is picciocus di arruga, di fune.
spigner coll'unghia dentro la buca non ta, o Lòmburu de cera, de nì ec. palla di cera,
nocciole. - di neve ec.
Ingrilliri v. n. Si narat de sa cibridda de Loriài v. a.t. r lacerare, sbranare, squarciare.
s'alli e similis, chi cunservaus in donna cu Lotteria s. f Bancu, aundi si tirant a sorti is
menzonta pillonai, germogliare, pullulare, talºre, billettus de su lottu, lotto. V. loterie fr.
metter gerne. M. inzeurrai. Ingrillirisi n. p. fig. Lottò s. m. Giogu de fortuna, chi si fait cun
essiri ingitati a sa lusciuria, aver la foia, esser cartinas plenas di abbacus dispostus in ordini,
fojoso, esser incitato alla libidine. -
lottò. Voce dell' uso moderno.
Ingrillin, da part pillonati, zenrran, germo Lottu s. m. lotto, polizza bengfiziata. -
s. f. M. bussinada.
mini) Attrottiai is dentis de sa serra cun s in Manùbriu s. m. (t. de s'usu) maniga, ma
trischiadori, torcere i denti della sega colla nubrio, manovella. -
licciafuòla. º, -
Mardi s. f malada propria de is feminas,
Lacina s. f terra finissima, de sa quali si fain passione, o affezione isterica, mal di matrice.
sicheras, e aterus vasus, porcellana della China. Femina, chi patit sa unardi, donna matriciosa..
MAR MOF 619
Mardulinu s. m. sorta d' uva nera d' acino Moffa s. f. strum. chi si ponit in su murru a
tondo e duro. is animalis mussiadoris, musoliera.
Marfoddi agg m. e f. (t. r.) M trunconazzu. Mola s. f macina. Coru de mola si narat sa
Po pruppudu . M. perda di asutta, chi stat firma e immobili ,
Mari biu si narat a distinzioni de is istanius, fondo della macina. Sa tunica, o siat sa perda
chi format su mari, mar vivo. di appizzus, chi molendu g rat, coperchio della
Marietta s. f. (t. pop.) vezzo, carezza. Fai macina . V. Meule fr: in Alberti .
mariettas, far vezzi. Molàri (t. r.) M. casciali.
Marigòsus s. m. pl. dolci amaretti . Molinaju de molinu di olia. M. molinu in su
Marràcciu s. m. Strum. de ferru po agualai Corp. de s op.
is ungas a is cuaddus, sorta di trincetto con " sa guardia, montar la guardia. Mon
taglio grosso - che battuto col martello taglia l' tai una lama de spada, una relogiu , montare
unghia morta del cavallo. una lama, rimontare un orolo . Montai unu
Mascherònis de scupetta, le due gran fasce telargiu , metter su un telajo. -
di lama d' ottone, che connettono la cassa colla Monti de piedadi, o de succursu, chi si narat
canna dello schioppo. ancora monti granaticu, monte di soccorso in
Mascu de cannoni de scuppetta, culatta della grano. Monti nummariu, monte di soccorso in
canna da schioppo. danajo, monte nummario. (Nummario è voce
Masprestu (t. sp.) M. prusprestu. latina. )
Materazzu s. m. (t. r.) Crai de is travas, Motta s. f. stasoni, o tempus opportunu po
chiavetta delle pastoie . alguna cosa, maturezza, tempo proprio, oppor
Materiàli po imparai a scriri beni, modello tuno. Sa filla sua est in sa motta, o est a motta
per imparare a scriver bene, modello di calli de cojai, la sua figliuola è in istato, o in età
grafìa. - di esser maritata, è matura al maritaggio.
Màtula de casu (t. r.) M. fresa. S olia est in sa mellus motta de pappai, l' oliva
Mazzicruu , crùa agg, Pani mazzicrùu, pane, è matura, è buona da mangiare. Su binu est
che ha cruda la mollica. in sa motta sua, o in sa mellus motta de biri,
Mediànu preziu, prezzo medio del grano, che il vino è nella sua beva.
si desume d" vari prezzi avutisi nel mercato dei Muntài. M. montai . -
cereali, il quale si fissa, onde regolare i paga Murgu s. m. (t. r.) linnamini po serrai, le
menti in grano da farsi a Negozianti, che gname, o pancone da segare. -
previo contratto diedero anticipatamente i loro Muscapia s. f Guetu piticu senza bomba, chi
danari a villici . tenit su propriu motu de su burracciu, razzo di
Melàxi s. m. e in aterus logus zipula (tt. rr.) fuoco artifiziato. Algunus però sighendu su fran
Cobercu de suru , chi tappat is casiddus de is zesu Serpenteau ddi marant, serpentello, e ser
abis, turaccio degli alveari. pentino.
Mercèdis, manera famil. de torrai grazias, Mussòrgiu s. m. (T. de Pastori) Spezia de
grazia, vi ringrazio . grandu casiddu po usu de mulliri, secchione.
-Mercèi s. f. (t. sp.) Titulu de cortesia, chi
si usat in Ispagna e in Sardigna in logu de
Vusignoria, e de Vustei, Vosignoria, Ella. Po N
favori . M.
Mercuriàli s. f la Mercuriale. Questa voce Nari (t. r.) M. recada.
è autenticata dall'uso, per cui s'intende la Napu s. m. tassa de corru, chi usant is Pi
pubblicazion de prezzi avuti in piazza del frutti scadoris in barca, tazza di corno.
cereali, che fa la Intendenza " onde Nieddu de s'unga (t. r.) corona dell'unghia.
regolare i dritti della dogana da pagarsi da' Noda s. f. e nodas pl. (t. r ) stampus de is
Mercuriali, o sieno Mercatanti sì in caso di launeddas, buchi delle zampogne. Po picchiadas
esportazione, che d'introduzione. » Nota: La de sonu. M. picchiada. Po trassas e maneras.
voce sarda Mercuriali si conghiettura derivata M. in su Corp. de s Op.
da Mercurio, che secondo la Mitologia era un Nodu s. m. instinto, movimento naturale dell'
nume propizio al commercio, ed a Merca animale senza riflessione. Po presentimentu. M.
tanti, " uali in Roma egli era adorato , instintu .
ond' è che "o" chiamavali Mercuriales, i Nui de pillonis ec stormo d' uccelli ec.
Mercuriali , cioè i Mercatanti. Nuu de su gutturu, pomo d'Adamo, scuti
Meriàgu s. m. (T. de Pastori) Logu, aundi forme, tiròide. T. Anat.
is Pastoris passant su meigama cun su bestiamini
a s umbra e a su friscu, meriggio, ombra. Fai
su meriagu, meriggiare, stare meriggione, o
meriggiando, passare il meriggio all'ombra, al
fresco. M. ammeriai in su corpus de s'opera . Ora iosa s. m. lo spuntar del giorno.
Mesina s. f botticella bislunga, o sia barile A s' obbrescidroxu, sul far " giorno.
da portar olio a cavallo, la cui tenuta è di Obiga. M. nassa.
otto quartane. Oghiànu: pigaisì s'oghianu, prendersi il Sole.
Mezanellus. M. mesanellus in su Corp de s'op. Ollu de mazzamini, su grassu attaccau a is
Migiàna s. f o portamigiana, uscio interno budellus de is animalis, stràgolo.
della scala, che sbocca nel pian terreno. Ollu Santu, Estrema Unzione, Olio Santo.
Miliziànu s. m. (t. fr.) soldato di milizia. Ollustinci (t. r.) Ollu bogau de su lostincu
Mirringhenga (t. b.) M. marietta. Po can fruttu de sa moddizzi, o chessa, olio delle coc
donga. M. - -
cole del lentisco.
625 OR A PIC
-
Ora bona, congratulazione. Donai s” ora bona Piccinnàu s. m. spezia de pannu po fai cap
a unu, congratularsi, rallegrarsi con uno dette pottus, fioretto di Spagna, e di Vapoli.
sue felicità. (Felicitazione è franzesismo) Piccirellu s. m. petronciana bollita e poi con
Orbeseidroxu M. chbrescidro su in s'appendice. dita colla salsa d'olio, aceto, aglio, e pomidoro.
Orl èsciri. M. obbresciri in sit Corp des Op. Pilardedda s. f. noce vomica.
Orchestografia s. f. (T Gr.) Arti e descrizioni Pilloncu de s' ossu, membrana suttilissima,
de su ballu, Orchestografia chi bestit s'ossu, periostio . M. membrana in
Ordinanza s. m Sordau deputau po varias su Corp. de s op. Pilloncu de s'ou, pellicola,
commissionis, Ordinanza. tunica , membrana dell'uovo.
Orgonèa e orgoèna s. f. (tt. rr.) gorgozza. M. Pilu, pelo. Pilus de intru de su nasu ,
gorgonea. vibrissi . T. Lat.
Orinài a gutta a gutta, stranguriare Pimpirinalla s. f cantidadi de pimpirinas,
Orvettài v. a. (T. de Cassadori) Circai sa minuzzaglia, quantità di briciole,
fera sighendu s'arrastu, aormare. Pipa : Pigai pipa ſig. pigai maletta. M. ma
Orica s. f Su propriu, che Boèta. M. boèta. letta in su Corp. de s op.
s: Nota. Orzìca è voce derivata da Orza Spagn. Piringnu s. m. dim. peruzza.
che significa vaso, della cui voce Orzìca è di Pisentinu , o pisantinu s. m. Tela de linu
minutivo; ed il Vocabolario Spagn. di Valbuena spigada, tela lina spigata, fatta a spighe.
alla voce lat. urceolus fa corrispondere Orzuòla, l'istilòsu, sa agg. M. pistulosu in su Corp.
vasetto, orciuolo. de s op. -
di cacio fresco fatta a merletti. (V. Francios. Presòrgia s. f sorta d' uva nera d' acino
alla voce quesadillas. ) bislungo l uona per mangiare. º
Pasca: Mala pasca tengas , spezia de impre Prinòsigu , ga agg (t. r.) Fagili a primaisì,
cazioni, ti venga il canchero, ti nasca la can permaloso. - -
tana o de brigliadori, tazza, vasca. Polachittu Punta: Andai a punta in susu, andare in
de formali, o de forru po sfundiri is iscovas erta, in erto, all'insù. Andai a punta in basciu,
calentis, pozzetta. andare a china, a pendo. -
Piccài su paperi, agualaiddu cun is ferrus, Puntu scappau de migia, o de rezza, maglia
tosar la carta. rotta . º
RET 62I
i" , inlibrarle, ridurre i pesi conformi a Sazzu s. m. (t. b.) appagamento, soddis
modelli, aggiustar le monete al giusto peso. Po fazione.
is aterus signif M. raffinai in su Corp. de s'op. Sbancài v. a. guadangiai, binciri totu, sban
Raffinamentu s. m. raffinamento. Raffinamentu care, vincer tutto. (V. Debanquer fr.) Po im
de pesus , de munedas ec. aggiustamento di poberiri. M. sbancai in su corp. de s' Op.
pesi, affinamento di monete. Sbertulai (t. b.) Bogai foras. M. scacciai in
Raffinàu, da part trattendu de pesus, de su corp de s Op.
balanzas ec. adeguato, aggiustato, bilanciato. Sbuzzarrài (t. b.) M. sodomitai.
Raminàju, e arraminaju, M. acconciacardaxu Scabùlliri t. r. po otteniri, consighiri, con
in su Corp. de s” op. quistai. M.
Rana (t. r.) M. taccu in s'appendice. Scaccu s. m. Spezia de tela fatta a scaccus,
Rasigài su tartaru de is dentis, rastiare la rug tela scaccata .
gine de denti. - Scagnu s. m. (t. de s'usu, modernu ) Con
Rebassa s. f. Si narat di arrogus de linna, tuàr propriu de is Negoziantis, e de is Sensa
chi po no essiri beni cottus, e redusius in car lis , banco. Po una spezia de cadira, chi si
boni, faint fumu, fumajuòlo. pinnìcat, scagno, scranna , ciscrauna. -
Repèsiu, sia agg. (t. r.) M. repressu. Scarrigadòri de binu, de mercanzias ec. sca
Repressu, ssa agg. Essiri repressu di orinai, ricator di vino, di mercanzie, facchino da sca
sentirsi l'orina ritenuta, avere replezion d'orina. rica. (T. Marinar.)
Ressòli s, m. reflessioni de su calori de su Scarrigadròxu s. m logu, aundi scarrigai
Soli, riverbero del calor del Sole, - mercanzias ec. scaricatoio.
Retellàu s. m. Spezia di arina bianca meda Scasumaisì, scasumàu ec. (t. r.) M. esternaisì,
delicada, liggera, e gustosa, biancòne in Roma. manifestai s'internu, ſidaisì. -
giri, e scriri, settima classe. Scoletta de is bec Smanàti , da agg. Si usat ancora fig. po stra
cius, sesta classe. . - -
Scomu s. m. (t. r.) Cantidadi de comas friscas Snurzu s. m. colazion di mattina, sciacqua
di arburis, quantità di frasche, di rami freschi denti, º -
Sperdiài v. a. (T. di Ortulanu) Sperdiai unu Steddu s. m. (t, r.) Astru . astro, stella ,
cardali, segai e regolliri totu su restanti de sa Steddu ſig. alguna mancia bianca de is animalis.
cancioſa, vendemmiare una carciofaja, racco Cuaddu, o boi, chi portat su steddu in fronti,
gliere il residuo de carciofi. Su propriu si usat cavallo, o htte stellato, che ha la stella in fronte.
po is fruttas de is arburis. Boi plenu de steddus, o steddau in sa manta,
Spetitài, e spititai v. a. satisfai s'appetitu, bue indanajato. Nota: La gente di contado
svogliare, tor la voglia, soddisfare, appagar dice stellas quelle stelle, che risplendono piu
l'altrui appetito, o brana. Spetitaisì v. r. sco delle altre; chiama poi steldus le stelle fisse,
gliarsi, torsi la voglia, contentare il proprio che per la maggior lontananza dal globo ap
appetito, - pariscono piccole e di poca luce. »
Spetitàu, e spititau part. svogliato, che ha Stegài v. a. (t. r.) In is biddas si usat casi
soddisfatto, o appagato l' appetito, - generalmenti po distaccai is tegas de sa canna
Spetonài v. a. (T. de Buttaju) Spistorai una de sa fà, spiccare i baccelli dal faville. In Italia
doga de carrada in s'estremidadi a susu de I" su verbu sbaccellare si usat in sensu de
s'inginna,
mità d' unasmozzicare,
doga. smussar l' orlo, o estre
- - - - - sº
ogni is granus de su legumini de sa tega,
sgranare, sbaccettare. .
Speziàu, da agg (t. r.) M. , accoccia in su Stellionatu s. m (T. Leg.) Delittu, chi unu
corpus de s'opera. - committit bendendu una eredadi, chi no est sua,
pilsu s. n. (t b ) hishiglio. o declarendu falsaumenti po via de contrattu,
Spidu (t. r.) M. schidoni. chi s' ipoteca, o possessu, chi bendit, est liberu
Spiga murra (t. r) ena, arena. e francu de dogna pesu; e segundu Alberti in
Spillonài v. a. (T. di Ortulanu ) Spillonai su su tomu italianu, imputazioni de su propria
cardu, boghindi is pillonis di a ingiriu de sa delittu fatta de unu malignu a un ateru, stel
socca, levare i carducci, che nascono attorno lionato . -
al fittone . -
Steressài (t. r.) M. spedazzai.
pinarba, spezia de cardu, e di arburedda Sticcaja (t. r.) Reparu fattu a palus, o a fab
spinosa, spina alba. - bricu in arrius ec. M. troccia in su corpus
Spinatòiis, planta spinosa, pugnitopo. de s' opera. -
attraimento, l' imbevere. Po grandu langiori, Teu s. m. e oscur. (t pop.) Plantu luttuosu,
macilenza, magrezza, stenuazione. o lamentu continuau, chi di ordinariu si lassat
Suspiradòri, ra v. m. e f. sospiratore, trice. intendiri in is mortorius, piagnisteo, lagno con
Suspirài v. n. sospirare, mandar fuori sospiri. tinuato, gemiti, lai.
In signif att. disigiai, sospirare, desiderare. Teulada s. f tetto Una pagnada de teulada,
Suspiranti v. agg. sospirante, sospiroso. una pendice, un fianco del tetto. Teulada a
Suspiràu, da part. sospirato, Po disigiau, so una pagnada, tetto a un acqua Teulada a
spirato, desiderato. duas pagnadas, tetto a due fianchi, a due acque.
Suspireddu s. m. dim. sospiretto. Teulada a canali plenu, tetto a canali rinzaf
Suspiri v. a. succiai, succiare, assorbire, at fati a calce. Teulada a canali sbuidu, o abul
trarre, imbevere. Po consumai. Sa passioni lu, tetto a canali a secco . -
pendice. -
Trasinnài v. a. (t. r.) Po cambiai su sinnu
Taccu s. m. (T. de Fusteri e de Ferreri) de is bestias, chi passant a ateºu meri po com
Pezzu de ferru, o de brunzu in forma de dadu para, cambiar contrassegno. Po trastoccai su
firmau in terra, chi arricit su baddadori, ospi sinnu cun fraude, contraffare, falsificare il con
goni de unu portoni po aberriri e serrai cun trassegno delle pecore ec.
facilidadi, bllico. Trasimnu s. m. Po legittimu cambiamentu de
" s. f tacca, o signali, chi si ponit po sinnu, cambiamento di contrassegno. Po trastoc
distinghiri is devinas, o cinquantenas di algunu camentu de sinnu fattu cun ingannu, contras
numeru longu, taglia, tacca. segno falsificato, o falsificazion di contrassegno.
TRE
TUV 625
Tremò. M. trumò in su corp. de s Op.
Trigu mortu . M. fungu pissinu, Tuvu s. m. (t. r.) M. toraci.
Trincerai, e trinceraisi, po poniri in fila. M.
arringherai in su corp. de s Op.
Troccia si narat ancora in is biddas una spe Valia po bancarrutta . M.
zia de cannizzada fatta a cadinus depreta, o de Velluttinu s. m. ciniglia, nastrino vellutato.
cannittas de su carcuri o de ramus di arburisec.
i" serrai is lollas de is domus in tempus de M fettuccia in su Corp. de s Op.
rius, chiusura delle logge, che si fa o con Umpridòri. M. umpricubeddus.
istuoſe di canne sfesse, o con cannucce palustri, Unzulu s. m. penult. brev. (t. r.) M. surbiu.
o di saracchio, o di frasche d'alberi per riparo
del fred lo.
Trumbitta po su bruncu de su porcu, grifo.
Truncu de lingua, base della lingua . Fued
Zira, zaroddu ec. M. azzaroddai, azza
dai a truncu de ingua propriu de un inbriagu,
roddn ec. in su corp. de s' Op. - ,
Tumbu s. m. (t. r.) il basso d' un concerto Zorroigu s. m (t. r.) Spezia de bremi, chi
di zampogne. Po plantixedda aromatica. M. si generat in is intestinus de su corpus umanu,
tumbu in su Corp de s Op. ascàride.
626
T A v o LA
CONTENENTE LA CORREZIONE
S, che ne dizionari non suole apporsi tavola di correzione; ciononostante ho voluto riportarla
sì per mia giustificazione, come anche per riguardo de giovani studiosi, che non ono in caso di
discernere ogni errore di lingua e di ortografia. -
E R R A T A C O R R I G E
Abbetiosamente. Abbetiosamenti.
In Abbiddirizaisì, impretricato, impetricato
In Abbinaisì, imbriacarsi.
In
In
In
Abblandai,
Abbruschiài,
Abbumbadura il Compo
E E imbriaccarsi,
rellentare ,
abrostolire, -E E rallentare .
abbrostolire.
In
In
ed ha ommesso lo stesso
verbo.
Acciuvàu ,
Acconciài ,
|
– attuffatto,
raberciare,
V. Abbumbai nell'Appendice.
cttuffato.
rabberciare.
In Accordài, strumentus mu strumentus musicalis.
sicali.
Accròmiu s. f. Accrò miu s. m.
Alzàda : -
salita, rapida, – salita ripida. --
s" a Scostadura.
Srcobàu, Scrobau.
Ssassolàu , Scassolau .
In
In
Stentài :
Strùciulu,
Surbìri : Surbiri de nou,
Tàcia - - -
Stantai a biviri,
riassorbito,
º Stentai a biviri.
Sdrùcciulu.
Surbiri de nou , riassorbire .
Taccia.
27
N o M IN I s P R o P R I Us
-
PO ORDINI ALFABETICU .
ARO - BRI
-
Claudiu s. m. Claudio. -
Irène s. f Irène .
Irenèu s. m. Irenèo.
Marcellinu s. m. Marcellino.
Marcellu s. m. Marcello.
O
lsabella s. f. Isabella . Marciànu s. m. Marciano. Oasia s. m. Odoardo.
Isaccu s. m. Isacco. Marcu s. m. Marco. Odòni s. m. Odone.
Isaìas, e Isaìa s. m. Isaia. Margarita s. f. Margarita. Olària s. f. Eulalia.
Ismaèli s. m. Ismaele. Maria s. f. Maria, Omobònu s. m. Omobono.
Ittòria. M. Vittoria . | Marianna s. f. Marianna . Onòfriu s. m. Onofrio.
Mariànu s. m. Mariano. Onoràtu s. m. Onorato.
Marica s. f. Marietta. l
Onòria s. f. Onoria .
L Marina s. f. Marina. - Onòriu s. m. Onorio.
Marinu s. m. Marino. Ottàvia s. f. Ottavia .
Lenin, s. m. Lamberto . Màriu s. m. Mario . Ottaviànu s. m. Ottaviano.
Larenza s. f. Lorenza . Marta s. f. Marta . Ottàviu s. m. Ottavio.
Larenzu s. m. Lorenzo. Martini s. m. Martino. Ottòni s. m. Ottone.
Lattanziu s. m. Lattanzio. Màrzia s. f. Marzia . -
I
Sulpiziu s. m. Sulpicio.
Sia s. f Sabìna. Susanna s. f Susanna Vissentu s. m. Vincenzo.
Vitàli s. m. Vitale.
Sadurru. M. Saturninu.
Salomòni s. m. Salomone. Vitu s. m. Vito.
Samuèli s. m. Samuele. T Vittòri s. m. Vittore.
Vittòria s. f. Vittoria.
as -
Sansòni s. m. Sansone.
Sara s. f. Sara. Tana. M. Sebastianu, Vittòriu s. m. Vittorio. -
N o M IN I s P R o P R I Us
DE IS PROVINCIAS, DIPARTIMENTUS, CITTADIS, ISULAS,
FLUMINIS, E BIDDAS TANTU ESISTENTIS, CHE
DESTRUIDAS DE SA SARDIGNA ,
Sant' Eru de Milis, San Vero Simàxis, Simàacis. Termu, flumini de Bosa, Termo.
di Milis. Sindia, Sindia. l Tirsu, flumini di Oristanis, Tirso.
634
DI NURAMINIS Polisagus.
DI CAGLIARI. Saboddus.
Barralle . Sarpa.
Bartali, . Bori. Sipilla.
Bonària. Lascella . Sorris città .
Calagònis. Nurachi . Starpòne.
Càrbonàra antica . Noralpèci.
Nuraminis di Partemonti .
-
NELLA CURATORIA
Cipollos.
Coròngiu Jeneale. DI SEURGUS
Geremèa. NELLA CURATORIA Barèn .
Gersàris . Cosso.
DI JOLA
Guòres . Gentils.
Palma. Baco. Guidita.
Murtaurci . Baràculi . Lesèi.
Puni. Bòrare. Mulàrgia.
Salsàlis . Cisterna. Nuesienàusi.
Santa Gilla. Dolia città. Ossìmuri.
Santa Maria de Claro . Figuero. Sàssai.
Santa Maria di Paradiso . Mòduli. Sèdali Ghirri.
San Giuliano . Niroxi. Sinèsi. -
Soventràno. Gònnore.
DI TREXENTA
Latini.
NELLA CURATORIA Alùne. Svaleggi.
Arguasìle.
DI NORA Bàngico. NELLA GIURISDIZIONE
Goi.
Chia . Scoròva. DI SOLCI, O SULCIS
Cuchi . Segolài. Adòi .
Gabbanòni. Segurvi. Arène.
Loi . Sunièri . Baròtri .
Marfatàn. Surri. Baterre.
Nora città. Distrui.
Orri. IN PARTE IPIS INFERIORE Duidicaros.
Pauli di Nives . Eràdalis.
Pietra Salis. Aqòensa. Fementido.
Pietra Stèrnita. Bàngius. Garavàte.
San Filippo. Dora. Malaoràtis.
Fallis . Mariàni.
NELLA CURATORIA Gettasài. Montecibàrie.
Gurgòni. Natalònis.
DI DECIMO Idèide . Nepes.
Irpilli. Padèris.
Foinìse. Issi. Pesus .
Magòri. Leni. Petriurgius.
Ortixèdo. Massòne. Piolànas .
Protegèa. Murci. Pisano.
Siliii . Palma. Pixères .
Siporti. Pave Superiore. Puicurri.
Valèria città. Pave Inferiore. Puxme.
635
Ardàli. o FLUMINARIA.
Manurri. IN PARTEMONTI. Baràci Città .
IN IDA DI SARRABUS. Gemùsis, o Gemossia. Biòris.
Sèrsela. -
Dorüghis.
Castiàdas Erquìlis.
Chirra. NELLA MARMILLA Essola Castello .
Gililis .
Cortingias
Leguàle. Atzèni. º Issi. - -
Oriamanna. Orimuràti.
Paùlis. Santo Stefano .
Sartis. Oria piccola.
Sièguis. Ostia di Monte . Selargio.
Siffis . Speluncas. Vigna Maggiore.
Ullo. Urùmi .
Todài.
Turìguis. CONTADO DI COGHINAS. NELLA CURATORIA
Turtàna.
DI GIAUNAS.
Abba.
- (BOSA)
Bàngius. Agrarie.
IN IDA DI MONTEFERRO. Coghinas. Agugàri.
Cornu Città. Giuliola Città. Alanga .
Baradili .
Pitinùri.
Sant'Antonio. GALLURA GEMINIS. Capuerre.
Conàro .
San Leonardo.
Calagrànis, Costa d' Asini .
Cìvia, V. Olbia. | Curvaro.
- (ALGHERO.) Colibio Città . Davi .
REGIONE DI MONTELEONE. Coresini. Decisàno.
Massadi. Curesti. Erasmo.
Minerva. Erici Città. Gardòci .
Manna. Gorziàna .
Minutàdas.
Moncicòni. Olbia Città . Lapiè.
Montecurtèi. Preteri Castello. Longon Sardo città .
Puvòlis. Melasmo.
Paùlis.
Santa Vittoria. Sorèci. Mulaterra .
Teàti. Sagni.
Sexananxe.
(OTZIER) NELLA CURATORIA DI SINIS. Sudo.
DUCATO DI MONTE ACUTO. Vignòlas.
Biducàro. San Comiàni.
Montis. IN IDA DI NUORO.
Biduffe . - -
Buabide. - , Locòi. -
Bùctale. - 1
NELLA CURATORIA
Erguri Castello. - DI CAVIANO. NELLA BARONIA
Lidinèse.
Caviàno. i DI CALTELLI.
Montecucuru Castello. Binisse .
Monte Santo Castello. Oggiàno.
Novorro .
Dnascodère.
NELLA CURATORIA Galionis .
Nucèti.
Octi Castello. DI UNALES. Torpèi.
Olos Castello.
Orùci. Abragùni. NELLA BARONIA
Rebàta. Arzaguèna. DI POSADA.
Usulife. Castro Castello.
Corverasturàles .
(CASTEL SARDO) NELLA CURATORIA Fava Castello.
Ferònia città .
PRINCIPATO DI ANGLONA. DI BALAGNARO . Guidàni Illòi.
Albanco. Gonnonò .
Batarra. -
San Luri un tempo passava per città, Sorràbile, o Soràbile come la chiamano
ed era cinta di mura colle sue porte, delle i Fonnesi, era la città, che rammenta
quali sussiste ancor una. Ha ed ebbe per Antonino nell'Itinerario. Da alcuni cre
molti secoli il titolo di Viscontèa. desi con fondamento, che fosse situata in
Saralàpis, che La Martiniere crede distanza di una lega dal villaggio di Fonni
fosse situata dove ora è Villaputzo. al Nord-Est. In questo territorio chia
Solci fu una delle più magnifiche città mato sino a dì nostri Sorabile scorgonsi
della Sardegna, di cui gli antichi Geografi grandi avanzi di paese distrutto, dalle
fanno onorevole menzione, tra i quali cui rovine conghietturasi fabbricato Fonni,
Strabone dice: Urbes in Sardinia com e segnatamente la Chiesa de PP. Minori
plures, quarum praecipuae Caralis et Osservanti del Convento di detto villag
Sulcis: Pomponio Mela; Urbium anti gio, come chiaramente rilevasi dalle scrit
quissimae Caralis et Sulchis e Tolomeo: ture lasciate nell'Archivio di esso Con
Sulci oppidum cum portu; e Pausania: vento dal P. Pacifico Guiso Pirella Nuo
Munierunt in ea Insula Poeni urbes rese, ed anche dall' antica Iscrizione, che
duas Caralim et Srllos che è il Sulci di leggesi in quella Chiesa, ed eccola: Stein
Plinio, come lo ha dimostrato Cluverio. ma Sacratissimae Basilicae S. Mariae ad
Questa città fu fondata, e popolata da' Martyres in hoc fideli oppido de Fonni
Cartaginesi, come lo fu anche Cagliari, ec ruinis Civitatis Sorabilensis Sardiniae..
con coloni venuti da Cartagine, secondo Sorres città un tempo esistente nelle
lo attesta Claudiano: Pars adit antiqua vicinanze di Torralba situata sù d' un'
ductos Carthagine Sulcos; e le posse alta collina, dove osservansi finora gli
deano assai innanzi della prima guerra avanzi della sua rovina. Esiste però sino
punica. Ma dacchè i Romani ne scac al presente in buono stato la sua Cat
ciarono i Cartaginesi, Solci divenne Città tedrale dedicata a S. Pietro Appostolo,
Municipale, e le fu accordata la Cittadinanza fatta alla gotica a tre navate, e fabbri
romana col diritto di voto, della quale cata di pietre marmoree; la quale con
fu Municipe Lucio Cornelio Marcello cen serva sino a dì nostri il nome di S. Pietro
sito nella Tribù Quirina, onde potea vo di Sorres. Dopo la sua distruzione la sua
tare ne' comizi e aspirare alle Magistrature.
La situazione di questa città giusta l'opi
nione di molti Eruditi credesi al Nord (*) Secondo però i calcoli di Paucton
del ponte e dell'Istmo, che unisce l'Iso nella sua Metrologia la multa imposta
la di Sant' Antioco all'Isola Madre. In a Solci ascendeva alla somma di venti
fatti anche a giorni nostri ravvisansi in due mila e cinquecento lire di Francia.
quel sito vetusti avanzi di gran molo, di V. Storia di Sardegna del Chiariss. Sig.
grandiose fabbriche, e di muraglie sot Barone D. Giuseppe Manno.
I i i i 2
646) -
F I N I
G4 I
sARDo I TA LI A No
A IL PUBBLICO
si faranno premura di commettere a loro agenti di ritirar l' opera per tempo; dal º
che solo dipenderà l' accelerata pubblicazione del susseguenti fascicoli. Coloro, che
vorranno associarsi, hanno ancora giorni 2o. di tempo, scorsi i quali farò tirar dai
torchi le precise copie, che corrispondono al numero degli Associati.
Per maggior vostro appagamento poi ho dovuto fare un calcolo di approssimazione
trà il carattere del manoscritti e quello della stampa, e si è rilevato, che il numero
totale del fascicoli non eccederà il 2o. o 22. al più. Che se un tal numero distoglierà
alcuni dal concorrere ad accelerar la bramata edizione dell' opera, io sono ben lon
tano dal guastarla per ridurla a minor numero di fascicoli.
Signori, se io ricercassi il vostro favore ed aiuto a stampare un opera teologica
o legale o medica o matematica o d' altra scienza, il vostro rifiuto sarebbe plausibile,
poichè siete abbastanza meglio provveduti di tali opere. Ma trattandosi d' un opera i
affatto nuova e che la patria non ha mai posseduto; d' un opera, che per propria
vostra confessione è riputata utile a vostri figli e quasi necessaria per avviarli più
facilmente alle scienze, non saprei conciliare l'indifferentismo di molti e per la gloria
della propria nazione e pel maggior lustro della patria letteratura e pel vantaggio º
della studiosa gioventù nazionale. Opinino pur costoro come vogliano; niuno di essi
però oserà dissentire, che l'amor della patria è innato all'uomo, e che ogni citta ;
dino contrae verso di lei maggior debito, che verso gli stessi Genitori. Verità rico
nosciuta da Gentili medesimi. Major ei profecto, quam parenti, debetur gratia,
Cic. Fragm. Reip. Lib. I. -
º
• •• • • • •• • • • *** * *
_ _ _ __ _ _ - _ - - - - -- - - - - - -- - - - ~~~~ ~~~~ ~ ~ ~ ~ ~~~*~ ~ | °
ºf,
→ — — —— — — —