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Nel rendere di ragion pubblica il saggio di gramatica sul dialetto sardo meridionale
avea in animo di compilare sullo stesso dialetto un dizionario domestico; ma accin
tomi all' opra mi determinai a ridurlo universale, considerando il maggior vantaggio,
che da questo potrebbe trarsi da figli della nazione non nell'uso domestico soltanto,
ma ancora nello studio della lingua italiana, e nelle varie posizioni del concittadini
nel parlare non meno, che nello scrivere. -
Condotta così la sarda favella a regole ed a sistema, mi auguro, che più stabili si
manterranno le di lei bellezze, e che di giorno in giorno anderà purificandosi anche
da quelle imperfezioni di pronunzia, e d'inflessioni, che dalle persone di volgo e di
contado usansi in Sardegna al par che nelle altre nazioni e provincie.
A disinganno di alcuni Scrittori d'oltremare, che senza conoscere nè lingua nè
luoghi, e senza curare d'indagar le cose nel loro veri rapporti, s' avvisarono, che il
sardo idioma fosse nel suo complesso barbaro e rugginoso quanto quello de Caraibi
degli Ottentotti e de Caſfri, si rileverà, che desso è ricco quanto altri d' immagi
nazione di energia di locuzioni; ha proprietà d' idiotismi vivacità di frasi verecondia
di traslati; sostiene gravità di stile, nobil dicitura, e in bocca alle persone colte è
capace d' atteggiar graziosamente anche le cose comuni, colorirle con armonia, ed
esprimerle con nobiltà. Del che dan prova i nostri sagri Oratori di genio, i quali ne'
loro discorsi sanno unire la scienza alle grazie dello stile, sparger la favella d' una
luce piacevole, e renderla atta ad ogni sorta di soggetto. Nulla dico delle Muse logo
doresi, le quali hanno forza di levarsi in alto e di spiccare un nobil volo.
Nè potea esser meno, non essendo la nostra lingua, che un intreccio d' idiotismi,
un impasto di vocaboli delle più celebri lingue del mondo, che l'Isola nostra ripete
sino dalla più rimota antichità, avendo avuto nel suo seno la lingua egizia l' antica
jonica greca, la fenicia la greca primigenia e la punica, siccome ne attestan Beroso,
Varrone, Servio, Strabone e Pausania. Conserviamo inoltre innumerevoli voci latine
e italiane rimasteci dagli antichi Latini e da Pisani, che ci governarono.
Vero è, che molte voci della nostra lingua coll'andar de tempi hanno alquanto
degenerato dalla forma e conio originale di quegl' idiomi, ond' è impastata; cionon
ostante a dispetto delle rivolte del tempo elleno conservano vive finora le sembianze
di quelle lingue madri. A chiarimento di ciò mi sono accinto a formare il dizionario
per la maggior parte etimologico, additando l'origine o derivazione del nostri vocaboli,
onde vedersi se non la medesimezza di voci tra le nostre, le greche, le latine, ed
altre, al certo il più stretto rapporto, qual collo scorrer di tanti secoli potea conservarsi.
E tali sono per es. Affoghiggiài da phloghizo inflammo per protesi: Alvàda voce
logodorese da alphadion vomer per antitesi ed apocope: Ammacchiasì da makkao insa
nire per protesi: Arropài da ropalizo baculo percutio per protesi ed apocope: Bada
locài da battologheo multa et inania loquor per antitesi: Cascài da encaskeyo oscitor
per afferesi: Iscialài da exallomai tripudio per sincope: Strumpài da stromboo cir
cumago per antitesi: Tupài voce di contado da tupoo obsigno: ei da ein utique per
apocope: meda da mega multum: poìta da pote curnam per epentesi. Così parimente
più voci derivate dal latino, come cru da crudus per apocope: Assimbilài da assimi
lare per epentesi: Arbigài da albicare, Craba da capra, Crabistu da capistrum per
antitesi e metatesi; ed anche i Greci usano kartos e kratos robur, karteros e krateros
f,0 litT
fortis. Non si scorge per certo minor travisamento nelle voci, che i Latini presero
dal greco, che nelle nostre, come osservasi in alter da eteros, in claudo da klejo, in
duplex da diploos, in diffigio da diapheugo, in propello da proballo, in talentum da
talanton e in molte altre.
Nel ridurre in massa le dizioni del nostro dialetto ho creduto opportuno compren
dere nel nuovo frasario anche quel vocaboli greci latini italiani e francesi dall' uso
moderno introdotti, i quali per racchiudere in se il germe di qualche dottrina sono
stati ammessi alla cittadinanza di tutte le lingue; giacchè a misura che lo spirito filoso
fico le arti il commercio e le scienze andarono ampliandosi e diffondendo i loro lumi,
si conobbe il bisogno di fissare con nuovi termini gli oggetti nuovi. Tai termini, è
vero, non saranno intesi dal basso popolo; nè anche le sublimi cognizioni astronomiche,
di cui Virgilio sparse la sua Georgica erano intese certo dagl' idioti contadini del Lazio.
Ma Virgilio faceva uso di tai scientifiche considerazioni per quel gentiluomini agricoltori,
che dall' aratro passavano a vestir la toga.
Nè fia, che a vizio mi si attribuisca questa mia libertà, od a difetto del sardo
idioma il mutuar vocaboli dalle altre lingue. Fu questo il costume delle prische nazioni,
siccome lo è pure al presente delle più colte, le quali non han creduto fare un au
mento precario di termini, quando hanno comprese molte stranie voci nel loro frasari,
onde nutrire la loro favella.
La lingua latina non solo si alimentò della greca, ma adottò pure non poche voci
degli Etruschi degli Oschi degli Africani e del Galli: i dialetti di Grecia mandavano
vocaboli alla lingua comune; e questa sebben feconda nella sua sorgente al dir di Quinti
liano prendea talora in prestito dalla latina le voci, di cui mancava. La inglese rivale
della greca e della latina non isdegna d'abbellirsi colle divise della francese; e questa
disinvolta e gentile ha accordato la sua cittadinanza a molte voci italiane: l'italiana
finalmente nobile e leggiadra ha adottato più grecismi e gallicismi senza immaginar
d' avvilirsi.
Tutte le favelle nella loro infanzia furono sterili e balbuzienti; divenendo adulte pre
sero novelli spiriti, ed attesero ad arricchirsi delle spoglie delle altre, semprechè se
ne riconobbe l'esigenza e per esprimere con maggior chiarezza i concetti più oscuri,
e per dipinger con maestà le cose meno sublimi.
Chi mai vorrà circoscrivere la libertà filosofica della maggior parte degli uomini li
beramente parlanti, sicchè non possano adottare tra le stranie quelle voci, che loro
sembrano atte a gentilmente esprimersi, e suscettibili di vestirsi della divisa nazionale?
Niuno, se non dominato dalla prevenzione, oserà proscrivere come illegittimo e licen
zioso ogni qualunque termine di nuovo accattato, se con delicata desterità vien con
figurato e senza sforzo ravvicinato al gusto e all'armonia delle patrie voci.
Abborrisco anch'io la facilità di adottare inutili e viziosi neologismi; sono però ben
lungi dal persuadermi, che ogni tintura di peregrinità e novità di voci possa alterare
la patria l" ; soprattutto se esse introdotte già dal traffico e dall' estere manifatture
si sono conformate alla struttura caratteristica del vocaboli nazionali, ed hanno avuto i
la sanzione legittima dall'uso assoluto arbitro delle lingue.
Si dirà forse, che i vocaboli di nuovo introdotti duran fatica a familiarizzarsi col
frasario del basso popolo; ma ciò poco rileva, dice Cesarotti, poichè non solo in una
medesima nazione osserviam suddividersi i dialetti, ma anche in una stessa città regna
spesso una tal diversità di pronunzia e di modi, che nè pur gli stessi dialetti verna
coli sono intesi in ogni loro parte da tutte le classi del popolo. Or se gli artefici e
'I rimanente della plebe si formano il loro gergo, ed hanno il lor particolar frasario
non inteso comunemente dagli altri ordini, uopo è che anche i letterati i nobili e le
altre persone colte abbiano un corpo di vocaboli meno volgari e bisognosi di spiega
zione presso il basso volgo.
Dista d'assai, che Eroe favelli o Davo;
Veglio maturo, o a fresco pel chi ferve;
Vigil nutrice, o gran matrona; uom vago
Ligio al commercio, o in poderin colono;
D'Argo alunno o di Tebe; Assiro o Colco
Convien pure far distinzione tra la pronunzia e le voci dello stile famigliare e quelle
dello stile colto, che richiedesi nello scrivere. La lingua, che si parla, è meno affet
tata, nè cura abbigliarsi della compostezzza dell' arte; e gelosa di sua libertà non soffre
di esser inceppata da regole gramaticali. La scritta però più maestosa e delicata ri
cusa i barbarismi e le irregolarità di pronunzia, che dominano nella parlata, nè riceve
legge dall'uso volgare del popolo. Quindi mi ho fatto lecito di raddrizzare molti vo
caboli della parlata mal contornati, i quali racchiudono in se spiacevolezza tale, che
offendono non poco gli orecchi purgati: tali sono per es. arrasai, arremediai, arren
novai per rasai, remediai, rennovai. Nè l' uso dell' antitesi e della metatesi è meno
frequente in bocca al popolo, che quello della protesi, pronunziando artura, arzai,
curpa, durci, per altura, alzai, culpa, dulci, così pure brula, craba, craboni cro
cai per burla, cabra, carboni, corcai.
Ma simili difetti, come pure certe stravaganti inflessioni di contado parmi dover essere
perdonabili anche al nostro dialetto, siccome debbono esserlo a molti dialetti d' Italia
non eccettuato quello di Firenze, poichè ancora i contadini fiorentini, dice il Galiffe,
pronunziano brulare, strupo, i" dovidere, catrigole, per burlare, stupro,
sproffondare, dividere, graticole, e in altri luoghi usasi parlais per parlare, maintr
per mentre, vaitcha per vecchia, sgnauri per signori.
Qualunque abbia ad essere il destino di questa mia seconda fatica in prò delle
patria, io mi consolo d'essere riuscito di dar nuova prova dell' interesse, che nel ben
lungo mio magistero mi accese mai sempre pel più facile avviamento del giovanetti alle
scienze. Io non intendo di presentare un frasario senza lacune e senza difetti; essendo
esso affatto nuovo per la sarda favella, e da me solo compilato, non potea attendersi
quella perfezione ed esattezza, che manca talvolta anche nel dizionari di ripetute edi
zioni epilogati da più celebri letterati.
Possano ingegni più felici fra miei concittadini migliorar questo mio informe prima
ticcio lavoro, ed aspergere il sardo idioma di nuove bellezze, onde vaglia mantenersi
in uno stato di florida vitalità.
Accogliete intanto, gentilissimi Compatriotti, il primo fascicolo del Dizionario Sardo,
facendo sì, che si abbia l' esempio della protezione, che sapete voi ben concedere a
chi s'impiega comunque in prò de vostri figli, in onor della vostra nazione.
T A U L A
D E IS ABB R E VIA D U RAS
"
(*) Noi all'attica usanza cangiamo la doppia ll di molte voci latine in oppio dd, pronunzia rimastaci da'
Greci, ch'è la stessa degl' Inglesi. Diciamo quindi casteddu da castellum, e u edda , da cui " aferesi si è
fatto dau dda da ellum ellam voci use da Terenzio per en illum en illam; pedali da pellis; pòddini da pollen
inis ec. , Mutant enim (Sardi) more Attico duplex ll. in duplex dd. Morem Atticum hunc fuisse docet Ga
briel Barrius de lingua latina » V. Vitale nell'Opera, che ha per titolo Propugnaculum Triumphale Pag II8.
I N D I C I
D E I S A U T o R I s
INDICAUS IN CU ST OPERA
Aller o Alb. Alberti-Gran Dizionario di Bas Linn. Linneo Carolo-Species plantarum secun
sana del 18 ll. dum sistema sexuale digestarum.
Bonav. Bonavilla Aquilino–Dizionario Etimolo Macr. Macri-Dizionario Latino del medio evo.
ico di tutti i vocaboli usati nella Medicina, Matt. Mattioli-Vocabolario Botanico.
hirurgia Veterinaria, Farmacia Chimica ec. Poll. Pellini Ciro Professore di Botanica e Agri
Cett Cetti-Opera degli uccelli, quadrupedi e coltura in Milano–Catechismo Agrario.
eSCI .
Ronc Ronconi- Dizionario d'Agricoltura.
cini Cirillo-Fascicoli Botanici. Roz. Rozier-Dizionario d' Agricoltura.
Franzios. "non-bianº Italiano-Spa Spad. Spadafora-Prosodia Italiana.
ll010. Sav. Savi-Flora Pisana.
Gagl Gagliardo Giov. Battista–Vocabolario Targ. Ottaviano Targioni Tozzetti Professore di
Agronomico. Botanica-Lezioni di Agricoltura.
Lag. Laguna Medico Torr. Torra Pietro-Dizionario Catalano-Latino.
Lam. Lamery–Nell' Opera Botanica.
Lastr. Lastri Accademico Georgofilo di Firen
ze–Corso d'Agricoltura.
C O N G I U G A Z I O N I
DE IS VERBUS REGULARIS
Sing Deu femu, o fia, io era: tui fiasta, tu eri: Plur. Nos. femus istetius, noi eravamo stati:
issu fiat, egli era. bos. festis istetius, voi eravate stati: issus
Plur. Nos. femus, noi eravamo: bos. festis, voi fiant istetius, eglino erano stati.
eravate: issus fiant, eglino erano. Futuru.
Passau Determinau.
Sing. Deu hap essiri, io sarò: tui has essiri, tu
Sing Deu seu stetiu, io sono stato: tui sesistetiu, sarai: issu hat essiri, egli sarà, o fia:
tu sei stato: issu est istetiu, egli è stato. ie, poet.
Plur. Nos. seus istetius, noi siamo stati: bos. Plur. Nos. heus essiri, noi saremo: bos. heis
seis istetius, voi siete stati: issus sunt essiri, voi sarete: issus hant essiri, eglino
istetius, eglino sono stati saranno: fieno poet.
Passau Indeterminau. Imperativu.
Sing. Deu ſemu stetiu, io fui: tui fiasta stetiu, Sing Siasta tui, sii, o sia tu: siatissu, sia egli.
tu fosti: issu fiat stetiu, egli fu. Plur. siàus mosat. siamo noi: siais bosat siate voi
Plur. Nos. aterus femus istetius, noi fummo: bos. siant issus, sieno eglino.
festis istetius, voi foste: issus fiant istetius,
eglino furono. (I
(l) Così si supplisce la voce rimota di questo tempo.
Soggiuntivu Presenti. - - Passau prus che Perfettu Remotu.
Sing. Chi deu sia, che io sia: tui siasta, tu si: Sing Hem' essiri stetiu, sarei stato: hiast essiri
issu siat, egli sia. - stetiu, saresti stato: hiat essiri stetiu,
Plur. Chi nos. siàus, che noi siamo: bos. siàis, sarebbe stato.
voi siate: issus siant, eglino sieno, Plur. Hemus essiri stetius, saremmo stati: hestis
essiri stetius, sareste stati: hiant' essiri
Preteritu Imperfettu Propinquu. stetius, sarebbero stati.
Sing. Chi deu fessi, che io fossi: tui fessis, tu Futuru.
fossi: issu fessit, egli fosse.
Plur. Chi nos. fessimus, che noi fossimo: bos. Sing. Candu hap'essiri, e hap'essiri stetiu, quando
festis, o fessidis, voi foste: issus fessint, sarò, e sarò stato: has essiri, e has essiri
eglino fossero. ... . . . . stetiu, sarai, e sarai stato: hat essiri, e
e hat essiri stetiu, sarà, e sarà stato.
Pret. Imperf. Remotu Plur. Candu heus cssiri, e heus essiri stetius,
Sing. Candu hem'a essiri, quando sarei: hiasta quando saremo, e saremo stati: bais essiri,
essiri, saresti: hiat a essiri, sarebbe, o e heis essiri stetius, sarete, e sarete stati:
sarìa ; " poet. hant essiri, e hant essiri stetius, saran
Plur. Candu hemus a essiri, quando saremmo: no, e saranno stati.
hestis a essiri, sareste: hianta a essiri, Infinitu Presenti.
sarebbero, o sariano, forano poet.
Essiri, essere.
Pret. Perfettu.
- Passau
Sing. Deu sia stetiu, io sia stato tui siasta istetiu,
tu sii stato; issu siat istetiu, egli sia stato. Essiri stetiu, essere stato.
Plur. Nos. siàus istetius, noi siamo stati: bos. Gerundiu.
siais istetius, voi siate stati: issus Santa
istetius, eglino siano stati. Essendu, o essendi, essendo. Essendu stetiu,
essendo stato. -
Presenti. Indicativu. Plur. Heus hai, avremo: heis hai, avrete: hant
hai, avranno. -
hat, egli ha . -
Plur. Nos. heus, noi abbiamo: bos. heis, voi Sing Hapas tui, abbi tu: hapat issu, albia egli.
avete: issus hant, o hanti, eglino hanno. Plur. Hapàus nos abbiamo noi: hapàis bos. ab
Pendenti, o Imperfettu. - biate voi: hapant issus, abbiano eglino.
Sing. Hemu, o hia, aveva : hiast, o hìasta, Soggiuntivu Presenti.
avevi: hiat, aveva. Sing. Deu hapa, io abbia: tui hapas, tu abbi:
Plur. Hemus, avevamo: hestis avevate: hiant, issu hapat, egli abbia.
dV'eVallo,
Plur. Nos hapàus, noi abbiamo: bos hapàis, voi
abbiate: issus hapant, eglino abbiano
Passau Propinquu.
Sing. Hapu tentu, ho avuto: has tentu, hai Imperf Propinquu.
avuto: hat tentu, ha avuto. Sing. Hessi, avessi: hessis, avessi: hessit, avesse.
Plur. Heus tentu, abbiamo avuto: heis tentu, Plur. Hèssimus, avessimo: hestis, o hèssidis, ave
, avete avuto: hant o hanti tentu, hanno ste: hessint, avessero.
avuto. (I) Imperf. Remotu.
Pret. prus che Perfettu.
Sing. Hem' hai, avrei: hiast hai, avresti: hiat
Sing. Hemu tentu, aveva avuto: hìasta tentu, hai, avrebbe.
avevi avuto: hiat tenta, aveva avuto: Plur. Hemus hai, avremmo: hestis hai, avreste:
Plur. Hemus tentu, avevamo avuto: hestis tentu, - hiant hai, avrebbero.
avevate avuto: hianta tentu, avevano avuto: Pret. Perfettu. -
Futuru.
Sing. Hapa tentu, abbia avuto: hapas tentu,
Sing Hap' hai, avrò: has hai, avrai: hathai, avrà. abbi avuto: hapat tentu, abbia avuto.
(I ) Nota. Il Passato rimoto in tutti i verbi si supplisce col tempo, che segue, non essendo in
uso in questo Capo solo che nel verso la voce rimota v. gr. amèsi, andèsi ec.
Plur. Hapàus tentu, abbiamo avuto: hapàisten Futuro
tu, abbiate avuto: hapant, o hàpanta tentu,
abbiano avuto.
Sing. Candu hap'hai tentu, quando avrò avuto:
Pret pruschè Perfettu Propinq. has hai tentu, avrai avuto: hat hai tentu,
avrà avuto.
Sing. Si hessi tentu, se avessi avuto: si hessis Plur. Heus hai tentu, avremo avuto. heis hai
tentu, se avessi avuto: si hessit tentu, se tentu, avrete avuto: hant hai tentu, avran
avesse avutto. nO (Ivttto.
Plur. Si hessimus tentu, se avessimo avuto: si
hestis tentu, se aveste avuto: si hèssinti Infinitu Presenti.
tentu, se avessero avuto. -
Hai, avere. Passau, hai tentu, avere avuto. Ge
Pret. pruschè Perf. Remotu. rundiu, hendu, o hendi, avendo. Parti
cipiu de su Passau, tentu, tenta, avuto,
Sing. Hem hai tentu, avrei avuto: hiast hai tentu, avuta. Particip. de su Futuru, tengu di
avresti avuto: hiat hai tentu, avrebbe avuto, andai, ho da andare: tenèus de partiri,
Plur. Hemus hai tentu, avremmo avuto: hestis abbiamo da partire. - . -
hai tentu, avreste avuto: hiant hai tentu, -
-
avrebbero avuto.
P R I MI A C O N GI U GAZ I o N I
Pres. Indic. Imperf Remotu.
Sing, Deu amu, io amo: tui amas, tu ami: Sing Hemu amai, amerei: hiastamai, ameresti;
issu amat, egli ama. hiat amai, amerebbe.
Plur. Nos. amàus, noi amiamo: bos. amàis, voi Plur. Hemus amai, ameremmo : hestis amai,
amate: issus amant, eglino amano. amereste: hiant amai, amerebbero.
Preteritu Perfettu.
Imperfettu.
Sing Hapa amau, abbia amato: hapas amau,
Sing Amamu, amava: amàsta, amavi: amàt, abbi amato: hapat amau, abbia amato.
drºldº'o . - -
Plur. Hemus amau, avevamo amato: hestis amau, Plur. Nos. hemus hai amau, noi avremmo amato:
avevate amato: hiant amau, avevano amato. bosat. hestis hai amau, voi avreste amato:
issus hiant hai amau, eglino avrebbero
Futuru antato. -
Sing Timèmu, e timia, temeva: timìasta, temevi: Sing Hapa timiu, abbia temuto: hapas timiu,
timìat, temeva. abbi temuto: hapat timiu, abbia temuto.
Plur. Timèmus temevamo: timestis, temevate: Plur. Hapaus fimiu, abbiamo temuto: hapais
timìant, temevano. timiu, abbiate temuto: hàpanta timiu,
abbiano temuto.
Passau Propinquu.
Pret. pruschè Perfet. Propinquu.
Sing Hapu fimiu, ho temuto: has fimiu, hai
temuto: hanti timiu, hanno temuto. Sing. Hessi timiu, avessi temuto. hessis timiu,
Plur. Heus fimiu, abbiamo temuto: heis fmiu, avessi temuto: hessit timiu, avesse temuto.
avete temuto: hanti timiu, hanno temuto: Plur. Hessimus timiu, avessimo temuto: hestis
timiu, aveste temuto: hessint timiu, aves
Pret. pruschè Perfettu. Sero temuto.
Sing Hemu timiu, aveva temuto: hìasta timiu, Pret. pruschè Perfet. Remotu.
avevi temuto: hiattimiu, aveva temuto,
Plur. Hemus timiu, avevamo temuto: hestis timiu, Sing Hem' hai timiu, avrei temuto: hiast hai
avevate temuto: hìanta timiu, avevano “timiu, avresti temuto, hiat hai timiu,
temuto . avrebbe temuto.
Futuru. Plur. Hemus hai timiu, avremmo temuto: hestis
hai timiu, avreste temuto: hiant hai timiu,
Sing Hap'a imiri, temerò: has a timiri, temerai: avrebbero temuto.
hat a timiri, temerà. Futuru.
Plur. Heus a timiri, temeremo: heis a timiri,
temerete: hant a timiri, temeranno. Sing Candu hap hai timiu, quando avrò temuto:
has hai timiu, avrai temuto: hat hai ti
Imperativu. miu, avrà temuto.
Sing Timi tui, temi tu: timat issu, tema egli : Plur, Candu heus hai timiu, quando avremo
Plur. Timaus mosat. temiamo noi: timèi bosat. temuto: heis hai timiu, avrete temuto:
temete voi: timant issus, temano eglino. hant hai timiu, avranno temuto.
Soggiuntivu Presenti Infinitu Presenti.
Passau.
Plur. Nos. timaus, noi temiamo: bos. timais, voi
temiate: issus fmant, eglino temano. Hai timiu. aver tentuto.
Sing Timessi, temessi: timessis, temessi: timessit, Timendu, o timendi, temendo: hendu timiu,
temesse. -
avendo temuto.
Plur: Timessimus, temessimo: timestis, o times Participiu.
sidis temeste: timessint, temessero: Timiu, timia, temuto, temuta.
T E R Z A C O N G I U G A Z I O N I
Presenti Indicat. Passau Propinquu.
Sing. Sentu, sento: sentis, senti: sentit, sente. Sing Hapu sentiu, ho sentito: has sentiu, hai
Plur. Sentèus, sentiamo: sentèis, sentite: sentint, sentito: hat sentin, ha sentito.
Sentono. Plur. Heus sentin, abbiamo sentito: heis sentiu,
Imperfettu. avete sentito: hanti sentiu, hanno sentito:
Sing Sentèmu, e sentia, sentiva: sentiasta, sen Pret pruschè Perfettu.
tivi: sentiat, sentiva. Sing Hemu sentiu, aveva sentito: hasta sentiu,
Plur. Sentèmus, sentivamo: sentestis, sentivate: avevi sentito: hiat sentiu, aveva sentito.
sentiant, sentivano, Plur. Hennus sentiu, avevamo sentito: hestis
li
sentiu, avevate sentito: hìanta sentiu, ave Pret. Perfettu.
vano sentito.
Futuru. -
Sing Hapa sentiu, abbia sentito: hapas sentiu,
abbi sentito: hapat sentiu, abbia sentito.
Sing Hap a sentiri, sentirò: has a sentiri, sen Plur. Hapaus sentiu, abbiamo sentito: hapais
tirai: hat a sentiri, sentirà. sentiu, abbiate sentito: hàpanta sentiu,
Plur. Heus a sentiri, sentiremo: heis a sentiri, abbiano sentito: - -
Plur. Sentaus nos., sentiamo noi: sentèi bos. Plur. Hèssimus, hestis, o hèssidis, hèssinti sentiu,
sentite voi: sentant issus, sentano eglino, avessimo, aveste, avessero sentito.
Soggiuntivu Presenti. Pruschè Perfettu Remotu.
Sing Deu senta, io senta: tui sentas, tu senti : Plur. Hem' hai, hiast' hai, hiat' hai sentiu,
issu sentat, egli senta. avrei, avresti, avrebbe sentito.
Plur. Sentaus, sentiamo: sentais, sentiate: sen Plur. Hemus hai, hestis hai, hiant hai sentiu,
tant, sentano. avremmo, avreste, avrebbero sentito.
Imperfettu Propinquu. Futuru.
Sing. Sentessi, sentissi: sentessis, sentissi: sentes Sing. Candu hap'bai, has hai, hat hai sentiu,
sit, sentisse. uando avrò, avrai, avrà sentito.
Plur. Sentessimus, sentissimo: sentestis, o sen Plur. di heus hai, heis hai, hant' hai sentiu,
tessidis, sentiste: sentessint, sentissero. quando avremo, avrete, avranno sentito.
Imperf Remotu. Infinitu Presenti.
Sing. Hemu a sentiri, sentirei: hiast a sentiri, Sentri, sentire. Passau, hai sentiu, aver sentito.
sentiresti: hiat a sentiri, sentirebbe. Gerund. sentendu, sentendo. Particip. sen
Phur. Hemus a sentiri, sentiremmo: hestis a sen tu, sentida, e sentia, sentito, sentita.
tiri, sentireste: hiant a sentiri, sentirebbero:
C O N G I U G A Z I O N I S
DE IS VERBUS IRREGULARIS
Nota. Da questi verbi conjugati ognun rileva, che i verbi della prima confugazione hanno la
terminazione dell'infinito in ai come amai, que della seconda in iri breve, come timiri, e que”
della terza in iri lungo, come sentiri.
Pret. Imperf deu stessi, io stessi: tui stessis, Imperat. cretat, creda: cretaus, crediamo: cre
tu stessi: issu stessit, egli stesse: mosat. tant, credano.
stessimus, noi stessimo: bosat stessidis, Sogg. Pres. creta, cretas, cretat, creda, credi
o stestis, voi steste: issus istessint, eglino creda: cretaus, cretais, cretant - crediamo,
- stessero. crediate, credano.
Gerundiu.
Imperf. cretessi, cretessis, cretessit: plur. cretes
simus, cretessidis, cretessint. (5)
Stendu, o stendi, stando. Particip. crètiu, crètia, creduto, creduta.
i Participiu.
-
Gerund creendu, credendo.
Cùrriri Correré.
Stau, stada, stato, stata. Irregulari in quattru tempus.
Bàliri Valere.
Indic. Pres. ciurgiu, corro.
Irregulari in tres tempus. Imperat, curgiat, corra: curgiaus, corriamo:
Indic. Pres. ballu, vaglio. curgianti, corrano.
Imperat. ballat, vaglia: ballaus, vagliamo: bal Sogg. Pres. curgia, curgias, curgiat, pl. curgiaus,
lant, vagliano. -
curglais, curgiant.
Sogg. Pres balla, vaglia: ballas, ºagli: ballat, Imperf curgessi, curgessis, curgessit; plur cur
vaglia: ballaus, vagliamo: ballais, vagliate: gessimus, curgessidis, curgessint. (4)
ballant, vagliano: Bàliu, valuto. Particip, curtu, curta, corso, corsa.
Fai Fare.
Bèniri Venire.
Irregulari in cincu tempus.
Irregulari in quattru tempus Indic. Pres. fazzu , fo: fais, fai; fait, fa: feus,
Indie. Pres. bengu, vengo. ſacciamo: feis, fate: faint, fanno.
Imperat. bengat, venga: bengaus, venghiamo: Imperf ſemu faceva: fiasta, facevi, fiat, faceva:
bengant, " femus, facevamo: festis, facevate: ſiant,
Sogg. Pres benga, bengas, bengat, venga, veni facevano.
ghi, venga: bengaus, bengais, bengant, Imperat, fai tui, fa tu: fazzat issu, faccia egli :
venghiamo, venghiate, vengano. fazzaus, facciamo: fei, fate: fazzant,
Imperf benghessi, benghessis, benghessit; venissi, ſ"
venissi, venisse benghessimus, benghes Sogg. res. fazza, fazzas, fazzat: pl. fazzaus,
sidis, benghessint, venissimo, veniste, fazzais, fazzant.
- venissero. " “Imperf fazzessi, fazzessis, fazzessit; pl. fazzessi
Particip. bèniu bènia, venuto venuta. mus, fazzessidis, fazzessint.
c" benemdu, venendo. Particip. fattu fatta, fatto, fatta.
Pòliri Volere. Gerund. fendu, fendi, facendo. (5)
Fèrriri Ferire.
Irregulari in tres tempus.
Irregulari in cincu tempus.
Indic. Pres. bollu, voglio.
Indic. Pres. f" , ferisco: feris, ferisci, ferit,
Imperat. bollat, voglia: bollaus, vogliamo: bol
lant, vogliano. -
ferisce: fereus, feriamo: fereis, ferite: ſe
Sogg. Pres. bolla, bollas, bollat, voglia, vogli, rint, feriscono.
voglia: bollaus, bollais, bollant, vogliano, Imperf feremu, feriva: ferìasta, ferivi: ferìat,
vogliate, vogliano. -
feriva: feremus, ferivamo: ſerestis, feri
Particip. bòfiu, bofia, voluto, voluta. vate: feriant, ferivano.
Còiri Cuocere. Imperat. feri tui, ferisci tu: ſergiat issu, ferisca
egli: fergiaus, feriamo: ferèi, ferite: fer
- Irregulari in quattru tempus. f" , feriscano.
Indic. Pres. cozzu, cuoco. - Sogg. Pres. fergia, fergias, fergiat: pl. fergiaus,
Imperat. cozzat, cuoca: cozzaus, cuociamo: coz fergiais, fergiant.
zant, cuocano.
AVVERTIMENTI
SULLA SARDA ORTOLOGIA
Poichè nella gramatica si è parlato diffusamente dd vien sostituito alla ll doppia de Latini e
del suono e degli accidenti sì delle lettere vo degl' Italiani, o al doppio tt ne diminutivi,
cali, che consonanti, basterà accennar quì bre come per es. casteddu da castellum, pedali da
vemente pe' forastieri la particolar pronunzia pellis, poddini da pollen, cuaddu da caballus,
di alcune consonanti del sardo alfabeto. giovanedda da giovinetta ec. Ma per ovviare
C qualunque ambiguità, si troverà in simili voci
la seguente parentesi (dd pronunzia inglese)
Il Ce Ci de Sardi ha per lo più la medesima V. l'annotazione alla tavola delle abbreviature.
ronunzia italiana sonante ed aspirata, così Gl
in cena, cintura ec. In molte altre voci poi,
come in cella, cittadi ec. ha il suono dello z Noi " duro come gl' Italiani il GI
italiano gagliardo; ma per evitare qualunque colle vocali a e o, come in glandula, Inglesu,
equivoco, ho creduto dover comprendere nel globu ec. Colla vocale i però il suono è molle
mostro alfabeto il c francese pronunziandolo non altrimenti, che l' artic. gli degl' Italiani,
come z gagliardo. Onde si scriverà cella, cit così per es. in gliaga, gliagai, gliascu, gli
tadinu civili decenti succediri ec. e si pronun auna, tagliu, triglia ec. e -
-
D
Questa lettera, che noi usiamo sempre in mezzo
Il D. nostro sì semplice, che doppio ha ordina a dizione, ha la stessa vibrazione dell'i fran
riamente lo stesso suono del D italiano v. gr. cese, come in je, jamais; così noi in a cedu,
in dignit, donu, addossai, addottrinai, ed in luaci, paaci, pici, boari, cinicu cc.
altre simili voci composte. Ma nelle semplici Z
il dd doppio quando è in mezzo a dizione ha
per lo più una i" propria de Sardi Lo z nostro ha pure generalmente la stessa equi
valenza dello z italiano.
de Siciliani e degl' Inglesi, così in freddai,
cuddu, pudda ec. Parimente quando il doppio
l4
N O U
DI ZI O N A RIU
SARDU--ITALIANU
- -
A ABB
mau in is affaris, smemorarsi, musare, stare a basciai is ogus, chinare, abbassar gli occhi.
bada, ciondolare, andare a rilente, o rilento, Abbasciai is coddus, inclinai is palas, suffriri
istupidirsi, anneghittirsi. M. indormiscaisì, e cun passienzia, chinar le spalle, o gli omeri,
abbambanaisì. comportar con pazienza. Abbasciai sa conca, su
Abbarballamentu s. m. smemoraggine, smemora chicchiri, umiliaisì, chinar la testa, umiliarsi, de
taggine. - - porre l'albagia. Fai abbasciai su chicchiri, o
Abbarballàu, da part. smemorato, che musa, sa chighirista a unu, umiliaiddu, teniriddu basciu,
che sta a bada, che va a rilento. abbassare, ammortire, mortificare, deprimere,
Abbarbiài v. a. (t b.) fai sa barba, fare, ra ribattere, abbiettare, rintuzzare l' ardire, sgon
der la barba. Abbarbiaisì v. r. faisì sa barba, far la superbia di uno. Po diminuiri, abbasciai
farsi, radersi la barba. M., barba. su preziu, diminuire, scemare il prezzo. Su
Abbarbiau, da part. (t. b.) chi hat fattu sa preziu abbasciut, calat in signif neutr. il prezzo
barba, che ha fatto, che ha raso la barba. In abbassa, cala. Abbasciai v. m. calai a basciu,
signif recipr, che si ha fatta, che si ha rasa discendere, scendere, smontare, venir giù, avval
la barba. lare. Abbasciai de cuaddu, dismontare, scender
º" abbarbugliamentu, abbarbugliau da cavallo. Abbasciai de valori, rinviliare, sce
ec. M. barbugliai. mar di valore. Po declinai, sa di abbasciat,
Abbarcài v. a. (t. sp.) M. abbrazzai cun is deriv. calat, declinat, il giorno cala, china, declina.
Abbarraccài v. a. (t. r.) fai barraccas, barac Trattendu de flumini, chi calat, e si precipitat,
care, rizzar baracche. avvallarsi, precipitarsi. Abbasciai v. n. trattendu
Abbarraccàu, da part (t. r.) che ha rizzato de unflori, chi sparessit, disenfiare, e disenfiarsi,
baracche. sgonfiare, e sgonfiarsi, andar via l' enfiagione.
Abbarràda s. f fermata, posata, posa, rima Fai abbasciai, o fai sparessiri s'unflori in signif.
nenza, rimasa. Abbarrada brevi, soffermata. att. disenfiare, sgonfiare, fare sparire l' enfia
Abbarrài v. n. e abbarraisì n. p. soprastare, gione. M' ind' abbasciant, o m' indi calant is
arrestarsi, fermarsi, intertenersi, posarsi. Fai salìas, mi viene l'acqua, o l'acquolina in bocca.
abbarrai v. a. arrestare, fermare, rattenere, Abbasciaisì v. r. umiliaisì, abbassarsi, chinarsi,
trattenere. Andai abbarra abbarra, andar posa inchinarsi, umiliarsi, calarsi. Issu non s'abba
posa, fermarsi tratto tratto. Abbarrai perda sciat, no si calat, egli stà sulle sue. Po incru
de fundamentu prov. abbarrai poniali espress. baisì. M.
rust. rimaner per endice. Abbarrai intendius, Abbasciamentu s. m. abbassamento, chinamento,
aver l' intesa, star sull' intesa, sull'avviso, Ab inchinamento, calamento, declinamento, decadi
barrai in facci a unu, mostraiddi is dentis, fare, mento, discadimento. -
o mostrar viso a uno, opporglisi arditamente. Abbàsciau, da part. abbassato, calato, portato
Abbarrai, o stai cun is cunvenienzias suas, stare giù, chinato, inchinato, piegato in basso. Po
a panciolle. Abbarrai a manus arrendias, in oziu, umiliau, umiliato, depresso, mortificato, an
musare, stare ozioso, tener le mani alla cintola. mortito. In signif neutr. disceso, sceso, smon
Abbarrai a suba de s'aqua, galleggiare, stare tato.i" de unflori, disenfiato, sgonfiato,
a galla. Abbarrai in parada, o in guardia. (T. Fueddendu de flumini, avvallato, precipitato.
de Scherma) restar in parata, fermarsi in guar Abbasciau agg. trattendu de tumori, sgonfio.
dia. Abbarrai arrestu, avanzai de su superfluu, Abbasciu avv. M. a basciu. -
ABB ABB 17
sciai, allentai, allentare, ammollare, rellentare. Abbonanzùi v. a. (t. sp.) calmai, ablonacciare,
Abblandaisì n. p. ammorbidarsi, ammorbidirsi, calmare, render quieto, tranquillo. Abbonanzaisì
insollare, divenir sollo, morbido, tenero, soffice. v. n. p. albonacciarsi, calmarsi, farsi lonaccia,
Po flettiri, o flettirisì, arrendirisì, cedere, piegarsi, rahi onacciarsi, rasserenarsi. - -
plessi. Po ingiriai, o serrai a ingiriu, abbrac Abbruschiài v. a. (t. forsis guastu de abbru
ciare, attorniare, circondare. Po cumprendiri, stiare ital.) esponiri unu pagu a sa vampa is
o conteniri, abbracciare, avvolgere, comprendere, volatilis già spinniaus, e su propriu si fait a is
compigliare, contenere, involgere, involvere. Chini porcus mortus po ddus limpiai de sa zudda,
troppu abbrazzat, pagu stringit, chini sighit duus abbrustiare, abbrustolare, abbrostire, abrostolire,
lepuris, no 'ndi cassat nisciunu prov. chi trop abbronzare, avvampare leggiermente, abbruciac
abbraccia, nulla stringe, chi troppo imprende, chiare: Is Cappedderis usant abbruscare. Po af
nulla conchiude. Abbrazzai unu negoziu, intra ſlacchillai M.
prendere un negozio. Abbrazzaisì v. r. abbrac Abbruschiamentu s. m. M. Abbruschiadura.
ciarsi scambievolmente. Abbrazzai de nou, rab Abbruschiàu, da part. abbrostito, abbrostolito,
bracciare. -
Abbrivu s. m. (t. ital. introd.) s' impetu de Abbruxàu, da part. abbruciato, bruciato, arso,
vinu naviu spintu de is velas, o remus, abbrivo. riarso, inarsicciato, com'usto, avvampato, Po
Pigai s'abbrìvu, camminai cun velocidadi, pren consumau de su fogu in forza de agg arso, car
der l'abbrivo. bonchioso. Po toccau de fogu, scottato. Po sic
Abbrizìas, s. f. pl. M. albrizias. cau, o troppu arrustu de calori ec. torrido,
Approdadori. bordadori. arido.
Abbrodadùra. M. bordadura. Abbruxòri s. m. bruciore, cociore, ardore.
Abbrodài, e abbordai. M. bordai. Abbuài, abbuau (t. r.) M. abboai.
Abbrodàu, da. M. bordau. Abbuccài v. a. (t. cat.) poniri bucca a basciu,
Abbrubbuddài v. n. (t. r.) M. sbrufulai. Po rimboccare. Po poniri vasus bucca appari, ab
faisì a rumbulloni is abis foras de su casiddu. boccare. Abbuccai sa porta, lassaidda mesu aberta,
iA. aggrumai. socchiuder la porta. Abbuccai su lenzoru, faiddi
Abbruddaisì v. m. p. (t. b.) abbruddau ec. M. sa furriada asuba de sa coberta, rimboccare il
ABB ABB I9
lenzuolo. far la rimboccatura del letto. Abbuc beni avedau s'abbumbullat, produsitbumbullas,
cai de nou, rabboccare. Abbucaisì n. p. arruiri, il pane, o la pasta mal lievitata produce bolle,
e si narat de algunu vasu mali postu, ch' ind' vesciche, divien vescicoso. -
arruit solu, rimboccare, cascare, cadere, pre Abbumhullàu da part che ha fatto pustola,
cipitare, traboccare, arrovesciarsi. bolla. Po s'effettu de s'aqua buddendi, che ha
Abbuccamentu s. m. abbuccadura, rimbocca fatto gallozze, o gallozzole. Pani abbumbullau
tura. Abbuccamentu, o furriada de su lenzoru in
di forza
bolle, di
di agg. pani pane
vesciche, "pane
abbucciucau, ne pieno
p
asuba de sa coberta, rimboccatura del letto.
Abbuccàu, da part rimboccato. Po postu bucca Abbundài v. n. abbondare. Abbundai de ric
appari, abboccato, abbuccau de nou, rabboccato. chesas, abbondar di ricchezze, esser dovizioso.
Lassai sa porta abbuccada, lasciar la porta soc. Abbundài subercamenti, subrabbundai, soprab
chiusa. Po arrutu, caduto, cascato, trabboccato, bondare, riboccare, traboccare, ridondare, so
Cuaddu beni abbuccau, moderau de bucca, con perchiare, avanzare. S'abbundat de megessidadi,
trariu de sbuccau, cavallo abboccato. la miseria trabocca.
Abbucciconài, e abbucciconaisì, abbucciconau Abbnndantementi avv. abbondantemente, af
ec. M. accazzottaisi. fluentemente, copiosamente, doviziosamente, ab
Abbucciucài v. a. fai bucciuca. Si usat in su bondevolmente, a sgorgo, a ribocco, soprabbon
sensu propriu, e in su figurau. s abbruxadura dantemente.
fait bucciuca in sa pezza, la scottatura fa ve Abbundanti v. gg. abbondante, abbondevole,
scica, leva la vescica. Su forru crispu, o troppu affluente, copioso, vizioso, ubertoso, ridondante,
scalentau abbucciucat su pani, o sa pasta, il traboccante.
forno troppo scaldato fa rigonfiar la pasta, Abbundanzia s. f. abbondanza, abbondevolezza,
rende il pane vescicoso, rigonfio. Su troppu affluenza, dovizia, ribocco, ubertà. Abbundanzia
dormiri abbuciucat sa facci, il troppo dormire suberca, ridondanza, ridondamento. Abbundan
fa rigonfiare il viso. zia de fueddus, profluvio di parole. Abbundan
A". da part. che ha fatto, o levato zia de dogmia cosa, i In abbundanzia
vescica, bolla. Fig che ha reso rigonfio, tumido. avv. a fuliadura, a scavuladura, in abbondanza,
Abbucciucàu, da agg bucciucosu, vescicoso a ranata, a ribocco, a sgorgo. -
C 2
20 ABE ABE
de algunas fruttas comente pressiu, piricoccu ec. Abilidàdi s. f abilità, attitudine, capacità.
chi facilmenti si aberint, e si sperrant cun is Abilitadùra M. abilitazioni. -
manus, spiccarsi. Pressiu, chi si sperrat cun is Abilitài v. a. fai abili, abilitare, render capace,
manus, pesca spiccatoia. Aberririsì de nou, ria abile. Po formai, instruiri, formare, istruire.
prirsi - - -
Abilitai de nou, riabilitare. Abilitaisì v. r. abi
Abertamenti avv. (t. sp.) M. apertamenti. litarsi, rendersi abile, intelligente, idoneo, atto
Abertu, ta part (t. sp.) e apertu, ta, aperto, a qualche cosa.
dischiuso, disserrato, schiuso. Abertu cun crai, Abilitativu, va agg. abilitativo.
dischiavato, schiuso, aperto con chiave. Flori Abilità u, da part abilitato, fatto abile, for
abertu, fiore sbocciato, uscito dalla boccia. De mato, istruito. Abilitau de nou, riabilitato.
coru abertu, di cuor sincero. Essiri de manu Abilitaziòni s. f. (T. L.) s'azioni di abilitai,
aberta, esser liberale. Porta aberta in campu, abilitazione, abilità dichiarata.
porta spalancata. Pegus abertu po ddu smaz Abillu, lla agg. M. abbillu.
zai, bestia sparata. Bistiri abertu, veste sparata. Abilmenti avv. cun abilidadi, abilmente.
Abertu de nou, riaperto. Muru, o linnamini Abiòi s. m. erba, stecade, e spigo stecade,
abertu, chi portat alguma sperradura, muro, o (Lavandula staechas Linn.).
legname fesso, sfesso, screpolato, spaccato, che Abiòi s. m. (t. r.) Mi spiòni.
ha fatto pelo. - Abismu (t. sp.) M. abissu.
Abertiura s. f (t. sp.) e apertura, apritura, Abissai v. a. abissare, nabissare, innabissare,
ABI ABO 2i
Po arruinaisì M. Pe attuffaisì, allibire, con Abogai v. a. (t. sp.) pigai cognizioni de unu
fondersi. - processu, avvocare. In signif neutr. fai s'Abogau,
Abissamentu s. m. inabissamento. esercitai s offiziu di Abogau, avvocare, far la
Abissàu, da part. abissato, innabissato, som profession d Avvocato, patrocinare, avvogadare.
merso, sobbissato, sprofondato. Po attuffau, Abogasia f (t. sp.) avvocazione, professione
confundiu metaf allibito. Po arruinau M. d'Avvocato: avvoccheria, ant.
Abissu s. m. (T. Gr.) profundidadi di aqua, Abogau s. m. (t. sp..) Avvocato, Giurisconsulto,
abisso, gorgo, voragine, profondità d' acqua. Legista, Patrocinante, Patrocinatore, Po Pro
Po logu meda profundu, abisso, profondità: Po tettori. M.
s' Inferru, abisso, baratro, " FSi abissu Abolibili agg annullabili, abolibile, cancellabile,
de perdizioni, abisso di perdizione. Abissu de Abolimentu M. abolizioni.
Sa " Bondadi, abisso della divina bontà.
Aboliri v. a. (T. L.) abolire, annullare, abro
Abistrussu M. abbistrussu. gare, supprimere.
Abistu sta M. abbistu. Aboliu, part. abolito, a , annullato.
Abitàbili agg. abitabile, abitativo, abitevole. Aboliziòni s f abolizione, rogazione, annul
Abitàculu s. m. M. abitazioni. lamento, suppressione.
Abitadòri v. m. e raf abitante, dimorante, A bolla avv. de bona bolla, volentieri, di buona
abitatore, trice. M. abitanti. voglia, di buon grado. Fai una cosa o a bolla,
Abitai v. a. e n. abitare. Abitai impari, eoa o amarolla, fare una cosa o volentieri, di buona
bitare, abitare insieme. Po biviri in d'unu logu, voglia, volenterosamente, o malvolentieri, a ma
dimorare soggiornare. Abitai de nou, riabitare. lincorpo, di mala voglia.
Abitanti v. agg. abitante, dimorante, soggior A bonas avv. colle buone. Pigai unu a bonas
nante. In forz. de sust. abitante, abitatore. trattar uno colle buone, alle belle, con bel modo,
Abitantis de sa zona torrida, Asci, abita con piacevolezza.
tori della zona torrida. Abitantis de is zonas A borta a borta avv. a turnu, a busciardu,
fridas, Perisci, abitatori delle zone fredde. Abi alternamente, alternatamente, alternativamente,
tantis oppostus sunt is chi abitantind'una pro scambievolmente, a vicenda. A bortas, alle volte,
pria contrada de su Meridianu, ma in diversus qualche volta, a lu andare, talvolta.
parallelus ugualmenti distantis de s' equadori, Abortài) v. n. (T. htal. introd) strumaisì. (de
Antisci. Abitanti nou, abitante avveniticcio, veni Abortiri/ abortio lat.) abortare, abortire,
ticcio, novello. Abitanti de planura, pianigiano. abortirsi, sconciarsi, scipare, sciupare, dis
Abitàu, da part. abitato, dimorato, soggiornato. perdersi. Fai abortiri, procurare, cagionare aborto.
Abitau de nou, riabitato. Abortàu, da) part. abortito, sconciato, scipato,
Abitazionedda s. f. dim. (dd. pron. ingl.) abi Abortiu, idal sciupato. - -
piere, perfezionare, spedire, sbrigare. Acabai una po dd' offendiri, pigliar di mira uno per offen
fana, donaiddi s'ultima manu, maturare. In si. derlo, alloccare, adocchiar uno per tendergli
gnif neutr. acabai de fai, finir di fare. Cun sa insidie.
morti totu s'acabat, colla morte finisce tutto. A casu, e accasu avv. a caso, per accidente,
Po otteniri, consigliri; no s' indi podit acabai casualmente, fortuitamente, accidentalmente. A
nienti, non se ne può ottenere, conseguir nulla. casu pensau, a bello studio, a posta fatta, con
maturata deliberazione.
Acabamentu s. m. finimento, compimento. M.
acabu. Acatai v. a. (t. sp.) contrariu de disacatai,
Acabau, da part. compiuto, finito, condotto a acatai beni una persona, trattar uno con rispet
fine, recate a compimento, a termine, terminato, to, onorarlo, apprezzarlo. Po accasaggiai M.
capitato, conchiuso, spedito, sbrigato. Sa cosa est Acataisì v. n. p. (i cat.) accorgersi, avvedersi, ad
acabado, ella è sbrigata, è spedita. Po ottentu, darsi. Po intendirisì di alguna cosa, intendersi,
ottenuto, conseguito. sapere.
È cabidài v. a. accomodai, disponiri in ordini, Acatalessia s. f. (T. Gr.) incomprensibilidadi
taccomodare, aggiustare, assettare, metter in as de dognia cosa, acatalessia. V. Bonav.
setto, disporre in ordine. Acabidai is ous in su Acatamentu s. m. (t. sp.) trattamentu respet
scarteddu, sa roba in is bertulas, assettare le ova tosu. M. acatu.
nella cesta, accomodare la roba nelle bisacce. Acatapòsi s. f. (T. Gr.) grandu difficultadi de
Acabidamentu s. m. accomodamento, assetta ingurtiri, acatapòsi. V. Bonav.
mento, assettatura, assetto. - -
Acatarsia s. f. (T. Gr.) immundizia de totu
Acabidàu da part. accomodato, aggiustato, as su corpus, acatarsìa. V. Bonav.
settato, disposto in ordine, messo in assetto. Acatàu, da part. di acatai att. trattato con
Acabòmu (t. esclam. pop.) sincop po acabu rispetto, onorato, apprezzato.
bonu. Deus bollat, bolessit Deus, Dio voglia, Acatau, da part di acataisì, accorto, avveduto.
volesse Iddio. Acabonu nostru , acabònu de bo Acàtu s. m. bonu trattamentu, onore, riverenza,
saterus! felici noi, felici voi ! trattamento rispettoso. -
su cuaddu cun is quattru peis in aria, ballottata. Accaccigàta, da part calcato, pigiato, premuto
Po una spezia de volatili, chi acabussat frequen co” piedi. Trattendu de pannus, sodato.
tenenti, tuffetto, si est de is mannus, tuffettone. Accadèmia s. f Accad mia. Accademia de gio
A cadra, andai a cadira, o in cadira, andare gu, bisca, Accademia di giuoco.
in portantina, in bussola. Portai unu a pala ca Accademicamenti avv. accademicamente,
dira, portar uno a predelline. -
Accadèmicu s. m. Accademico.
Acalicinu, ma agg (T. G.), si narat de planta Accadèmieu, ca agg. accademico.
senza càlivi, ai V. Bonav. Accadèssiri v. n. (de acaeger sp.) accadere,
A cambarita, senza migias, a cambas mudas, succedere, occorrere, intervenire, avvenire.
sgambucciato, ta: Accadèssiu, ia part. accaduto, avvenuto, oc
A camisottu, abbarrai a camisottu, o in aliottu, corso, succeduto, intervenuto.
restarsi scamiciato, in camicia. Accaffài, accaſfàu ec. (t. r.) M. aggaffai.
A canta. M. accanta. -
Accalamài v. a. (forsis pigada sa similit de
Acantu s. m. plantixedda, acanto, branca calamus, po su facili afflusciai, e flettiri de sa
OrStrual .
canna. ) Si usati figur po indebilitai, inflacches
A cantu avv. unu pagu, alquanto, un poco. A siri, indebolire, debilitare, infiacchire, render fiac
canta a cantu, alquanto alquanto. Est a cantu co, snervare. Su grandu calori accalàmat, il
dulci, è alquanto dolce, gran calore infiacchisce, snerva, toglie le forze,
A capricciu avv. M. capricciosamenti. ". Trattendu di erbas, e de floris segaus
A capu, da capo, da principio. e sa planta, appassire, appassirsi, languire.
A càstiu, stai a castiu, in osservazioni, osser Accalamais n. p. indebolire, inficcolire, i fiac
vare, gitatare, adocchiare. Portai a castiu algunu chire, infiacchirsi, divenir fiacco, languido, il
ACC ACC 25
to, appresso, vicino, presso. Accanta accanta, Accàppiu s. m. legaccia, legaccio, legacciolo,
accanto accanto, presso presso, vicin vicino. Ac legame, ritorta. Accappiu de pertia frisca , ri
canta de c'intrai su Soli, sul tramontar del Sole. torta, ritortola, vinciglio. Po nuu, cappiº- Accap
Accanta de Maju, peringuni de Giugnu, colà piu, o cordoni de ismudandas, usoliere. Fig.
di Maggio, colà di Giugno. si usat po penosa suggezioni, cadena, sclavitu
Accanta prep. accanto, allato, appresso, presso, dini, legame, catena, servitù. Accappiu di ami
rasente, vicino. Accanta mia, vicino a me. Ac stadi, legame di amistà. - -
-
94 ACC ACC
Accappittàn, da agg. si narat tantu de is omi ammuntonai senz' ordini, rabbat ſolare. M. am
nis, che de is animalis, candu po 'indisposizioni inuntonai. -
Accarrerài, accarreràu ec. (t. r.) poniri de Accazzolàu, da part., che ha camminato colle
carrera, o de ringhera. M. arringherai. scarpe a "l -
Accarriggiài v. a. (di accarrear sp.) portai, o Accazzottaisì v. r. domaisì cazzottus, darsi de'
trasportai roba de innòi e de innì cun carru, e cazzotti. In signif att. cazzottare.
senza carru, carreggiare, vettureggiare con carro, Acceddài v. a. (t. r.) poniri in cedda, uniri
trasportare con carro. Po portai roba cun mulu, impari bestiamini minudu, abbrancare, metter in
o cuaddu, someggiare vettureggiare , portare a
» branco, unire insieme bestiame minuto. (dd pron.
vettura. Accarriggiai perdiaxu, trasportar ghiaja. ingl.)
Accarriggiàu, da part. portato, trasportato con Acceddàu, da part che ha messo in branco.
carro, o senza. Accentai v. a pronunziai distintamenti, e po
Accarrognaisì v. n. p. si narat propriamenti de niris accentu a is paraulas, accentuare, e ac
femina relasciada in materia de costuminis, o de centare.
guettare, scilinguare: tartagliare, armeggiare, par Accioadiuras. f. toccadura di acciòu fatta a unu
iare smozzicato, affoltare, frastagliare - cuaddu, chiovatura, inchiodatura.
Acchichiamentu M. acchichiu. Accioài v. a toccai di acciòu unu cuaddu,
Acchichiàu, da part. balbettato, balbutito, bal chiovare, inchiodare, far chiovature a un cavallo.
buzzato, cincischiato. - Accioàu da part. toccau di acciòu, chiovato,
Acchìchiu s. m. balbuzie. inchiodato. -
maniga pendenti, manicottolo. Acciamarra bec Acciottài v. a. (de ccotar sp. o de ciottare ital.
cia, zimarraccia. Acciamarra manna, zinnarrone. ant.) Prus comunementi si usat po affrustai is
Acciamarredda s. f. dim. (dd pron. ingl.) zi malfattoris, frustare, dar la frusta. M. affrustai.
marrino. Po donai acciottus po correzioni, staffilare, sfer
Acciapinadòri. M. acciapuzzadori. zare, dare staffilate, punire collo staffile, dare
Acciapinadùra. M. acciapuzzadura. sferzate.
Acciapinài acciapinau ec. M. acciapuzzai. Acciottamentu s. m. frustatura, staffilatura,
Acciapuzzadòri v. m. acciarpatore, ciarpone, scopatura. - - -
cun is ogus, e ra f chi fait accinnu cun is ogus, Accirrài v. n. (t. r.) alzai facci a susu, ap
ammiccatore, trice, che accenna cogli occhi. puggiai, poggiare, salire in alto. M. appuggiai.
Accinnadùra M. accinnamentu. Accirrai is ispronis a su cuaddu, in signif att.
Accinnài v. a. fai accinnu, accennare, far cenno. dare una fiancata al cavallo, pungerlo cogli
Po donai indiziu, o toccai de passada, accenna sprona. -
re, toccar di passaggio. Po fingiri, o mostrai de Accirràu, da part. appuggiau, poggiato, salito
fai una cosa, e faindi un atera, accennare, mo in alto. M. appuggiau. º - e
.
cinnai, ovv. fai accinnu cun is ogus, ammiccare. Acciuffài v. a. pigai a su ciuffu, acciuffare,
Faisì accinnu cun is ogus, accennarsi cogli oc ciuffare, pigliar pel ciuffo. asia n. P. ac-,
26 ACC ACC
Acciuffau, da part. accapigliato, acciuffato, o senza fundu, carrada sfundada, botte sfondata,
igliato pel ciuffo, scarmigliato, sfondolata. M. sfundau. Acciuvau de nou, rituffato.
Acciuffettài, acciuffettau ec. M. acciuffai. Acciuvàu, da agg. infossato; cantrexus acciu
Acciuffettau, da agg., chi portat ciuffettu in vaus, ogus acciuvaus, infossaus, guance infossate,
conca propriu di algunus volatilis, cappelluto. occhi concavi, infossati, incavernati. M. infossau.
Pudda acciuffettada, gallina cappelluta. Acclamadori v. m. acclamatore, applauditore.
Acciumadori v. m. e ra f bidori, trincadori, Acclamài v. a. acclamare. Po ſai applausu,
bevone, cioncatore, trincone, tracannatore, trice. acclamare, applaudire, fare applauso.
Acciumadùra s. f. strabevizione, bevimento smo Acclamanti v. agg. acclamante. Po applau
derato. denti, applaudente.
Acciumài v. n. tracannare, cioncare, bombet Acclamau, da part acclamato. Po applaudiu,
tare, pecchiare, sbevazzare, trincare, zizzolare, applaudito.
incantar la nebbia, tenere il becco in molle, Acclamaziòni s.f acclamazione, conclamazione.
strabere. Po applausu, applauso.
Acciumàu, da part. cioncato, tracannato, Acclarài v. a acclaraisì v. r. fai claru, decla
trincato. rai M manifestai. -
rato, ben educato, istrutto, ben costumato. Acco Accreditàu, da part. acereditato, messo in
stumau de meda tempus, anticato. - credito, posto in istima. Po autorizzau, accre
Accostumau, da agg. assueto, avvezzo. ditato, autorizzato. Po assègurau, accertato, as
Accotonadòri v. m. Maistu, chi accotonat is sicurato, certificato, cerziorato, chiarito, persuaso.
pannus, accotonatore -
Accrescenti v. agg. accrescente.
Accotonadùra s. f. accotone. Accrescidòri v. m. e ra f accrescitore, trice.
Accotonài v. a. arrizzai su pilu, o donai su Accrescidin a s. f. M. accrescimentu.
cotoni a is pannus, e is istofas, accotonare, far Accrescimentu s. m. accrescimento, aumento,
lº accotone, arricciare il pelo al panno ec. Ac incremento. Accrescimentu de nou, raccresci
cotonai de nou, ricotonare, riaccotonare. Po mento.
incotonai M. Accotonai fig. si usat popularmenti Accrèsciri v. a. aumentai, accrescere, aumen
po fai nieddu a unn, chi hat pigau meda Soli. tare, porgere accrescimento. Accresciri de nou,
Su Soli accotonat sa facci, il Sole abbronza, raccrescere, riaccrescere. Accrescirisi n. p. ac
annerisce, abbruna il volto. M. imbruniri. crescersi, aumentarsi.
Accotonamentu s. m. M. accotonadura. Po Accrescitivamenti avv. accrescitivamente, in
imbrunimentu de sa facci causau de su Soli, modo accrescitivo.
abbronzamento, abbrunamento. Accrescitivu, va agg. accrescitivo.
Accotonàu, da part. accotonato. In sens. fig. Accrèsciu, scia part. accresciuto, aumentato.
abbronzato, annerito, abbrunato dal Sole. M. Accresciu de nou, raccresciuto.
imbrunu. Po incotonau M. -
tat in su soru calenti de su rescottu po ddu fir Accriminàu, part. accusato, criminato, ine
mai, cacio, o formaggio incotto. Po accottilau M. colpato. -
Accovardài, e acovardai v. a. (t. sp.) impol Accromau, da part. che si è fatto restio, che si è
tronire, infingardire, far divenir poltrone, infin fermato. - -
mandronai. -
Accovecài, accovecau ec. (t. r.) M. abbuccai. Accuccài v. m. saltai in conca, porsi in testa,
Accovonài, accovonau eo. M. incovonai. venir capriccio, ficcarsi in umore, saltar in te.
Accozzadùra s. f. M. accozzamentu . sta, intestarsi, incaparsi, incaparbire, incaponirsi.
Accozzài v. a. serrai, assegurai is portas, fer Accuccàu, da part incaparbio, ostinato, che
mare, serrar le porte. Accozzai, assegurai is por gli è saltato in testa, che si ha ficcato in umore.
tas cun istanga, stangar le porte. Accozzai de Accuccuradùra s. f s'azioni di accuccurai,
nou, rifermare. Poponiri cozzas de ferru, o de colmata. Po su cuccuru, colmatura.
linna, mctter biette, zeppe. Po arrimai M. Accuccurài v. a colmare, empiere la misura a
Accozzamentu s. m. asseguramentu de porta, colmo, a trabocco. Accuccurai sa quarra, su sac
fermamento, afforzamento di porta. cu, colmar lo stafo, il sacco. Accuccurai de mou,
Accozzàu, da part. fermato. Po serrau cun ricolmare.
istanga, stangato. Accuccuramentu s. m. M. accuccuradura. -
Accozzu s. m. appoggio, sostegno: Po prote Accuccuràu, da part. colmato, empito a colmo,
zioni M. Po cozza de ferru, o de linna, o de a trabocco. Accuccurau de nou, ricolmato.
perda po susteniri punteddus in is fabbricas, Accuccuràu, da agg. colmo, pieno a trabocco,
bietta, ze traboccante. -
Accre ra s f (t. sp.) creditrice. Accudimentu s. m. accorrimento.
Accreadòri s. m. (t. sp.) creditore. Accrea Accudiri v. n. (t. sp.) accorrere, concorrere.
dori in cumpangia di aterus, concreditore. Accudiri a is boxis, o zerrius, accorrere alle
Accreditài v. a. accreditare, metter in credito, da. Si usat ancora in signif att. accudiri una
porre in istima. Fig autorizzai, accreditare, au i", allestire, sbrigare un lavoro, si i"
torizzare. Accreditaisì v. r. acquistai creditu, ac spicciare una faccenda. Accudiri sa Missa, in
creditarsi, acquistar credito, mettersi in credito. tervenire a tempo alla Messa. Po arribai a tem
Po asseguraisì, certificaisì, accertarsi, rendersi pus, arrivare a tempo, giugnere opportunamente
certo, assicurarsi, persuadersi, certi i, cer Accudirisì n. p. anticipaisì a fai una cosa innan
ziorarsi, chiarirsi.
30 ACC ACC
pappai, e in su biri, acolasìa. Bonav. Acròcomu s. m. (T. Gr.) su chi portat pilus
Acomìa s. f. (T. Gr.) calvesa, su essiri calvu, longus, acrocomo. - -
f"Onav.
de is pilus de conca, acomìa, calvezza. Acromanìa s. f. (T. Gr.) grandu macchiori,
acromanìa, somma follia. Bonav, º
Acontèssiri, acontèssiu ec. (t. sp.) M. sug Acromàticu, ca agg. scoloriu (T. Gr des Ot
cediri , tica) cannocciali acromaticu, cannocchiale acro
Acoqùinaisì v. m. p. (forsis des acoquiner fr. matico. - -
abbarrai oziosu, sfamau, infingardirsi, darsi all' Aeròmiu s. f. (T. Gr. Anatom.) s'altura de
ozio , star colle mani alla cintola , dondolarsi, is palas, acromio, sommità delle spalle.
dondolarsela. Acrònicu s. m. (T. Gr. Astron,) su spumtai, o
A'core s. m. (T. Gr. Med.) tingia de conca tramontai de una stella in su puntu chi nascit,
«de is pipìus, acore, e pl. acori, tigna umida. o tramontat su Soli, acronico,
Bonav. Acropatia s f. (T. Gr. Med.) malada meda
A corru pezza ) avv. (t. r.) a schiancìo. mamma, e gravi, acropotìa Bonav.
A corru schiscinu / Segai a corru pezza, ta Acròsticu s. m. (T. Gr.) cumponimentu poe
se
gliare a cincischio, cincischiare. M. a sbiasciu. ticu, in su quali is litteras de dognia versu for
A costas avv. (t. sp.) addosso. mant algumu nomini, acrostico.
A costau avv. al lato, al fianco, a canto. Acrotèriu s. m. (T. Gr.) piedestallu, chi si
52 ACU ACU
ponit in logu elevau di edifiziu po collocainci Acuzzonèddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) broc
statua, o ateru, acroterio, stylobate. -
chetto, stecchetto. -
A cua avv. a scusi, a sa coberta, occultamenti, Acuzzòni s. m. (de agujon sp.) fustigu cun
nascosamente, nascostamente, di nascosto, coper punta, brocco, stecco, fuscello appuntato. Pun
tamente, occultamente, celatamente. Andai a cua, giri cun acuzzoni, steccheggiare. - -
o acùa acùa, andar di soppiatto. Su giogu de Acuzzu, zza agg aguzzo, tagliente. Po ap
Mamma acua, il giuoco di capo a niscondere. puntau, acuzzu in punta, acuto, appuntato, acu
Acuàbili agg. nascondevole. - minato, pugnente. Lingua acuzza, pungenti, lin
Acuadamenti avv. nascostamente, di nascosto. gua acuta, mordace, pungente. Fig. po atreviu,
Acuadòri v. m. e ra f nasconditore, trice. prontudu, ardito, vivace. Acuzzu de tres partis,
Acuadròxu s. m. nascondiglio. chi tenit tres azzas, o tres puntas, trisulco
Acuadùra s. f celatura. M. acuamentu. Acuzzu de quattru partis, verducato.
Acuài v. a. (forsis de aguaytar sp.) nascondere,
celare, occultare, appiattare, rimpiattare. Acuai, AQG -
de Mamma acua, far a capo nascondere. Acuaisì Accegài v. a. accecare, acciecare. Accegaisì n.
v. r nascondersi, imboscarsi, occultarsi, celarsi p. accecarsi, divenir cieco. M. inzurpai
Acuaisì ind'una cresura, insieparsi. Acuaisi ind' Accegamentu s. m. accecamento. M. inzur
una tuppa, ammacchiarsi, immiacchiarsi. Acuaisì, pamentu .
ficchirisinci in su stampu prus piticu po bregun Accegàu, da part. accecato. M. inzurpau.
ia, ficcarsi in un forno. Po inserrais trattendu Accendimentu s. m. accendimento.
" mali occultu, chi a certu tempus si manife Accèndiri v. a. inflammai, accendere, infiam
stat, racchiudersi, covarsi. mare. Po alluiri, accendere. Accendirisì n. p.
Acuamentu s. m. nascondimento, celamento, alluirisì, accendersi. Accendiri de nou, raccen
occultamento. dere, riaccendere. Accendirisì, alluirisì de nou,
Acuàu, da part. nascoso, nascosto, celato , raccendersi riaccendersi.
occultato, appiattato, rimpiattato. Accuau in Aggèndiu, ia part acceso, infiammato. Ac
tuppa, ammacchiato. cendiu de nou, racceso, riacceso.
A cùccuru avv. a colmo, a misura colma. Accertadamenti avv. cum certesa, accertatamen
Plenu a cuccuru, ricolmo, ripieno, pieno a colmo, te, sicuramente. Po prudentementi M.
a trabocco. Agcertài v. a. (t sp.) sciri, e operai cun pru
Aculadròxu s. m. M. acculiadroxu. denzia, sapere, operar prudentemente. No hat
Aculiài, aculiau ec. M. acculiai. accertau sa lezioni, non ha saputo la lezione.
Acunortài v. a. (t. cast. e cat.) confortare, Po incontrai; accertai sa domu, su camminu,
consolare, incorare, rincorare, animare, inanimire, trovar la casa, il cammino. Po indovinai, donai
dar cuore, dar animo. Acumortaisì v. r. confor in su biancu, indovinare, dar nel segno, nel ber
tarsi, consolarsi, rincorarsi, pacificarsi, darsi saglio, corre il brocco. No accertai a fueddu,
pace. Po cessai de sentiri, sdolere, cessar di do propriu de is imbriagus, parlar troncato, smoz
lersi. Po determinaisì M. - - º;
zicato, smozzicar le parole. Accertai sa mira,
Acunortàu, da part. confortato, consolato, dar nel brocco, nel segno. - -
rincorato. - -
a
to, grato.
Accettabilmenti avv. accettevolmente.
Acuzzài v. a. (t. sp.) bogai s'azza a is ferrus Accettadòri v. m. e raf accettatore, trice,
de tagliu, aguzzare, affilare, dare il filo a ferri, accettante.
assottigliare il taglio. Acuzzai cun roda, arro Accettài v. a. accettare, ammettere, acconsen
tare, assottigliare il taglio con ruota. Acuzzai is tire alla domanda, approvare, aggradire. Po
dentis, o s'appetitu, aguzzare i denti, l'ap ascriri in numeru, accettare, ricevere, ascrivere,
petito. Acuzzai sa lingua, aguzzare, sottigliarla metter nel numero. Accettai una cambiali, ac
lingua. Acuzzai de nou, riaguzzare. Po bogai cettar le lettere di cambio, o la cambiale. Accet
sa punta, appuntare, rendere acuminato, tai s'eredadi, accettar l'eredità, adire l'eredità,
Acuzzamentu s. m. aguzzamento. M. affiladura. T. Leg. Po teniri reguardu, accettare, aver rigu
Acuzzàu, da part. affilato, aguzzato, arrotato, ardo. Accettai de nou, riaccettare, riammettere.
assottigliato. Accettamentu s. m. accettamento.
Acuzzixeddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) Accettanti v. agg. accettante.
aguzzetto. Po prontudeddu M.
i
Aggettàu, da part. accettato, ammesso, rice
AQQ ADD 53
vuto, ascritto, approvato, aggradito. Accettau de Addàsiu s. m. flemma, appoddiu, flemma, len
nou, riaccettato, riammesso. tezza, tardità. Operai cun addasiu, abbindolarsi,
Accettazioni s. f accettazione, accetto. Accet ciondolare, cincischiare, indugiare.
tazioni di eredadi, accettazione di eredità ; Addecimài, addecimau ec. M. decimai.
adizione. T. Leg. Addensài, addensaisì, addensau ec. M. com
Accettu, tta agg accetto, accettevole, caro, densai.
grato, aggradevole. Addentài, v. a. (t. ital. introd.) pigai cun is
Accidentali agg. accidentale, casuale, contin dentis, addentare, prender co denti.
gente, contingibile, fortuito. Addentàu, da part. addentato, preso co denti.
Accidentalmenti avv. accidentalmente, casual Addicài, addicau (t. ital. introd.) M. renunziai.
mente, a caso, fortuitamente: Addicaziòni s. f. (t. ital. introd.) abdicazione.
Accidentàriu, ia agg, accidentario, fortuito. M. renunzia.
Accidenti s. m. accidente. Po successu impen Addivinài, addivinàu ec. (t. sp.) M. indovinai.
sau, accidente, evento, disastro, disgrazia, caso Addobbài, addobbau ec. (t. r.) M. arropai.
fortuito, avvenimento inopinato. Po dismaju, de Addolorài v. a. donai dolori, addolorare, dar
liquio, svenimento, sfinimento, sincope, smarri dolore. Addoloraisì v. r. addolorarsi, prendersi
mento di spiriti. pena. Po indoloriri. M..
Accidentòsu, sa agg. M. accidentali. Addoloràu, da part. addolorato, rammaricato.
Acideddu, dda agg. M. acideddu. Po indoloriu. M
Acidèsa s. f. M. acidesa. Addomesticài, addomesticau ec. M. domesticai.
Agidu s. m. M. acidumini. Addoppiadùra s. f addoppiatura, doppiatura,
Agidu, da agg. M. acidu. duplicatura, duplicazione. Addoppiadura de nou,
reduplicazione. a
Agidùmini s. m. M. acidumini.
AgidusaImu agg. M. acidusalinu. Addoppiài v. a. fai doppiu, addoppiare, du
Adàgiu s. m. i proverbiu. plicare. Addoppiai de nou, raddoppiare, redu
Adàgiu avv. (t. ital. introd.) M. addasiu. plicare. Po sonai is campanas a doppiu, sonar
Adamantinu, na agg. de calidadi de diamanti, le campane a doppio, a tempello.
adamantino. Addoppiamentu s. m. addoppiamento. M. ad
Adamita s. m. Ereticu, chi professada depirisì doppiadura.
praticai sa nudesa di Adamu, Adamìta: Addoppiàu, da part addoppiato, duplicato,
A dàsiu avv. adagio, e ad agio, comodamente. raddoppiato. Addoppiau de nou, reduplicato. Po
Po lentamenti, adagio, piano, lentamente. A chi hat sonau a doppiu, che ha sonato le can
dasiu a dasiu, a pagu a pagu, adagio adagio, pane a doppio.
pian piano. Addoppiu s. m. sonu de campanas a doppiu,
Adattabili agg. adattabile, accomodabile. doppio, tempello, tempellata di campane, suono
Adattabilidàdi s. f adattabilità, confacevolezza, di campane a doppio. Addoppiu de is mortus
idoneità, confacenza. est ancora s Avemaria de is mortus, doppio de'
Adattadamenti avv. accomodatamente, attamente. morti.
Adattài v. a adattare. Po accomodai, accomo Addòppiu avv. M. a doppiu.
dare, assettare, attare, porre in assetto. Adattai Addormentadùra s. f. M. addormentamentu.
malamenti, adattacchiare. Adattaisì v. r. adat Addormentai v. a. fai dormiri, addormentare,
tarsi, accomodarsi. Po accordaisì, accordarsi, indur sonno, far dormire, assonnare. Addor
confarsi, adattarsi, attarsi. Adattai de nou, mentai, o dormiri is pipius, addormentare i bam
riadattare. bini. Addormentai su dolori, calmare, mitigare
Adattamentu s. m. adattamento. il dolore. Fig. po intretteniri a unu, portaiddu
Adattanti v. agg. adattante. gioga gioga po impediri di operai, addormentare,
Adattàu, da part. adattato, accomodato, as trattenere, soprattenere, tenere a bada, frastº
settato, attato, accordato. Adattau de nou, ria nere. Addormentaisì n. p. indormiscaisi, calaisì
dattato. in sonnu, addormentarsi, assonnare, assonnarsi,
Adattàu, da agg adatto, proporzionato, con addormire, addormirsi, conciliare, prender son
facevole, atto, abile, idoneo. no, e lasciarsi sorprender dal sonno. Po appa
Adattaziòni s. f. adattazione. M. adattamentu. siguai, acchetare, sopire, temprare. Po abbar
Addagnài v. a. (de danar sp.) nuocere, far ballaisì. M. Addormentaisi de nou, riaddor
danno, o male, danneggiare, dannificare, corrom mentarsi.
pere, guastare. Addagnaisì n. p. guastarsi, cor Addormentamentu s. m. indormiscamentu, ad
rompersi, magagnarsi . dormentamento, addormentazione, assonnamento.
Addagnàu, da part. dannificato, danneggiato. Po sonnu grai, sonnolenza, sopore, aggravamento
Po guastau, guastato, corrotto, magagnato. di sonno, struggimento di dormire. Po letargu M.
Addagnau, da agg guasto, infetto. Denti ad Addormentau, da part. addormentato, asson
dagnada, dente cariato, guasto, infetto di carie. nato, assopito, sopito, calmato, mitigato, tem
Addasiadamenti avv. lentamente, pigramente. prato, acchetato. Membra addormentau, mem
Addasiadùra s. f. M. addasiu. bro intormentito.
Addasiai v., n. e addasiaisì n. p. operai cun Addossài v. a. incarrigai, addossare, porre al
flemma, cun lentesa, operar con lentezza, indu dosso, incaricare. Adossai un affari a unu, do
giare,A" adagio, stare a bada, ritardare, naiddi sa cura, addossare un affare ad uno,
abbindolarsi. dargliene la cura. Addossaisì v. r. incarrigaisi,
Addasiàu, da part. indugiato, ritardato, tarda " incaricarsi, porsi addosso. Addossai
to, che ha operato lentamente. de nou, riaddossare.
A ddasiau, da agg lento, tardo, flemmatico, po Addossamentu s. m. addossamento.
sato, agato, pigro. Addossàu, da part. aerei, incaricato.
34 ADD ADE
Addottorai v. a. domai sa dignidadi, o is privi Aderezzài v. a. (de aderecar sp.) poniri in bonu
legius de su Dottorau, addottorare, dottorare, stadu, accomodare, acconciare, raggiustare, ag
maestrare, conventare. Addottoraisì, faisì dottori, giustare, assettare, ristabilire, rimettere in a -
addottorarsi, dottorarsi, farsi dottore. M. dot setto, in concio, in buono stato. Po emendai M.
torai. Addottorai v. n. fai su dottori, spaccciai Po furniri M. Po fai derettu, dirizzare, drizzare,
dottrina; fai sa dottoressa, sa sapienti, fare il addirizzare, raddrizzare, ridurre diritto. Ade
saputello, il saputone, il salamistro, il saccente, rezzai de nou, ridirizzare. Aderezzaisì v. r. ador
salamistrare, spacciar dottrina, far la saccente, naisì, accomodarsi, acconciarsi, adornarsi. Po
la sputapepe, la salamistra, emendaisì, correggersi, emendarsi, ravvedersi,
Addottoramentu s. m. addottoramento, lau riconoscere i suoi errori, addirizzarsi.
reazione. Aderezzamentu s. m. accomodamento, accon
Addottorau, da part. addottorato, dottorato, ciamento, aggiustamento, assettamento. Po fai
laureato, conventato. M. laureai, e laureau. deretta una cosa trotta, dirizzamento, raddiriz
In su segundu signif che ha spacciato dottrina, zamento, raddrizzamento. Po correzioni, o
che ha fatto il saccente, o la saccente. emenda, correggimento, dirizzamento, ravvedi
Addottrinadùra s. f. M. educazioni, imparu, 72entO .
istruzioni. Aderezzàu, da part. accomodato, acconciato,
p Addottrinài v. a. addottrinare, ammaestrare, assettato, aggiustato, raggiustato, ristabilito, ri
istruire. Addottrinaisì n. p. pigai lezioni, addot dotto in buono stato Po adornau, accomodato,
trinarsi, prender lezione, imparare, apprendere. acconciato, ornato. Po fattu derettu, dirizzato,
Addottrinamentu s. m. imparu, addottrinamento, addirizzato, raddirizzato. Po emendau, corretto,
ammaestramento, istruzione. addirizzato, emendato, ravveduto. Aderezzau de
Addottrinàu, da part addottrinato, ammae nou, ridirizzato. In forza di agg. acconcio, concio.
strato . Aderezzu s. m. (de aderego sp.) acconcio, as
Addusidòri v. m. e raf chi allègat, adduci setto. Aderezzus de cuadolu, fornimenti da ca
tore, trice. vallo. Aderezzus de domu, mobili, fornimenti,
Addùsiri e adduxiri v. a. (de adducere lat.) masserizie di casa. Aderezzus de cocciu, forni
addurre, arrecare, apportare. Po allegai, ad menti da cocchio. Aderezzu de pinnas, perlas, o
durre, allegare, produrre. Po redusiri M. giojas, chi is feminas si ponint in conca, piu
Addùsiu, ia part. addotto, arrecato, apportato, mino. Po finimentu, chi adornat is estremidadis
allegato, prodotto. de un'opera, finimento, compimento, fornimento,
A dedì, ovv. de dì avv. di giorno. ornamento .
Adefagia s. f. (T. Gr.) famini caninu, adefagìa, Aderimentu s. m. (t ital, usau intre is Litteraus)
cinoressia, fame canino Bonav. attaccamentu a una parti, o a opinioni, ade
rintento .
Adèfagu s. m. (T. Gr.) grandu pappadòri, -
Adenologia s. f. (T. Gr. Med.) trattau de is Adinàmica s. f. (T. Gr. Med.) calentura pu
glandulas, adenologia. trida, adinàmica, febbre putrida. Bonav.
Adenotomia s. f. " Gr. Med.) incisioni de is Adiòsu (t. sp.) manera de saludai, addio, o
glandulas, adenotomìa. a Dio, Iddio ti guardi.
A de notti, o de notti avv. di nottetempo. Adipsia s. f. (T. Gr. Med.) mancanza desidi,
Adenziòni s. f. (T. Leg.) revocazioni de pri adipsìa. Bonav. -
Adulazioneddas. f dim. (dd pron. ingl.) adu A ferru fenùgu avv. (t. b.) comenti bessit
lazioncella. bessit, a sa biscana, alla dirotta, senza ritegno.
Adulaziòni s. f adulazione, sofa. Adulazioni Afèsiu, ia agg. (t. r.) M. scalixiu. -
fruttas, si narat ancora de is animalis ismarrius, Affasciài v. a. fai fasci, affasciare, far fascio,
animale afato, scriato. - . affastellare. Po ammesturai e confundiri, affit
Aſfaltàu, da. M. faltau. º e
stellare, confondere. Po aſfangottai, M. Aſfa
Affamài v. a. affamau ec. M. celebrai. sciaisì n. p. (T. de Mess.) si narat de s'erba, e
Affamàu, da agg. M. celebri, famosu. de is loris friscus, chi prosperant, crescint a
Affanceddàu, da agg. M. concubinariu. fuudu, e pillonant beni, cestire, far cesto. Is
Aſfangottài v. a. fai fangottu de roba, affar loris bandant aſſascendusì, le biade cestiscono,
dellare, far fardello, figoio. - - vanno facendo cesto. - -
nante. Chi respirat cun pena, ansante. Affastiàu, da part sfamato, satollato, svogliato,
Affannau, da part. affitnnato, afflitto, ango stato catto. - -
sciato, agitato, travagliato. Affannau de fatiga, Affastiàu, da agg satollo, saturo, sazio, ri
o de basca, ansiato, trafelato. -
stucco, stucco. - - -
Affannàti, da agg affannoso, ansante, ansioso, Aſfatài v. a de fata ital. ninfa incantada, chi
pieno d' affanno, ambascioso, angoscioso, ad fingint is Iscrittoris fabulosus, fatare, incantare,
dolorato. -
far la fatagione. -
troppu calori, afa, afaccia. Affannu cun lan Affatigu, da part. affaticato, faticato, stancato,
ghidesa po troppu fatiga, trafelamento. travagliato, straccato dalla fatica. Po abbattiu M.
Affareddu s. m. dim. M. affari xeddu . Affatigàu, da agg. cansau, lasso, stanco, stracco.
Affari s. m. affare, negozio, vicensla. Po fai Aſfatturadòri v. m. e ra f brusciu, bruscia,
na, faccenda, opera. Affari imbrogliau, intrigo, affatturatore, trice stregone, stregona, strega.
inviluppo, laberinto, tresca. Aifatturi v. a ſi bruscerìas, o fatturas, affat
Affarittu s. m. dim. M. affarixedda. turare, far fatture, ammaliare, far male, fa
Affarixeddu s. m dim (dd pron. ingl.) aſ scino, prestigio, stregonerie. -
Affeai v. a. reputai feu (de afear sp.) abbor Affèsiu, ia agg (t. r.) affilato. M. scali su .
rire, biasimare, detestare, riprendere, condan Aftestài v. a. fai festa, festare, festeggiare, so
nare, disapprovare, schifare, tenere a schifo, lennizzare, celebrar festa. M. festa.
Sdegnare, avere a sdegno. Aflestau, da part (t. b.) festeggiato, solenniz
Affeamentu s. m. (t. sp.) abborrimento, dete zato, che ha celebrato festa. -
stazione. - - - - -
Affettadamenti avv. affettatamente, leccata
Affeau, da part. abborrito, biasimato, con mente. -
dannato, detestato, disapprovato. Affettadeddu, dda agg dim. (dd pron. ingl.)
Affèresi s. f. (T. Gr. Gram.) consistit custa affettatrizzo. -
una borta est afforesi, affèresi. - Affettài v. a operai cun artifiziu, cun troppu
Afferradròxu s. m. strum. po afferrai, e strin sqiisitesa, affettare, ricercare, usare artifizio,
giri sa cosa, afferratoio. - squisitezza - - - - -
disputa, attaccar lite, prender gara, venire a Affeziòni s. f affezione, affetto. Po benevo
contesa di parole con alcuno. Po beniri a is lenzia M. Po propriedadi, o qualidadi, v. g. af
manus, azzuffarsi, venir alle mani, alle prese. fezioni de letargu, catafora, affezione letargica,
Afferraisì a pilus, scarmigliarsi, accapigliarsi. che inclina al letargo. -
is manus, azzuffato, venuto alle mani, alle prese. Affianzài v. a. (t. sp.) fai fianza, fidanzare,
Afferrittadòri v. m. e ra f mormoratore, trice, far fidanza, assicurare, mallevare, entrare mal
detrattore, trice, sparlatore, trice, maldicente. levadore, cauzione. Po preservai, proteggiri,
Afferrittadùra M. afferrittamentu . guarentire, e garantire, difendere, proteggere,
Afferrittài v. a. propriamenti segai cum is ferrus, preservare, salvare. º
tagliar colle forbici. Metaf murmurai, tallai cap Affianzamentu s. m. cauzione, guarentìa, gua
pottus, detrarre, mormorare, sparlare, dir male, rentigia, mallevadorìa, mallevera, sicurtà. M.
tagliar calze, o giubboni. - fianza. Po protezioni, difesa, guarentia, pro
Afferritamentu s. m. sparlamento, detrazione, tezione, preservamento, salvamento, franchigia
mormorazione, maldicenza. Affianzàu, da part. assicurato, mallevato, fi
Afterrittàu, da part. tagliato con forbici. Metaf danzato. Po preservau, proteggiu, difeso, pre
mormorato, sparlato, che ha detratto, od offeso servato, protetto, salvato, -
la fama altrui. - -
Affibbiadura s, f affibbiatura, -.
38 AFF AFF
linconia ec. Po slangiaisì, consumarsi, dimagrare, Affisciài v. a. (de aſixar sp.) affiggere, at
scarnarsi, struggersi. taccare.
AFF AFF 59e
gai forzas, rinforzarsi, rinvigorire, riprender Affianzesàu, da part. chi hat attaccau a unu su
vigore, ingagliardire, ingagliardirsi, ringagliar mali franzesu, che ha infettato alcuno dilue venerca.
dire, convalidarsi, ravvalorarsi, ristabilirsi, sen.- Affranzesàu, da agg. infranciosato, infetto di
tirsi ravvalorare. Affortiai de nou, rafforzare, lue venerea. -
rr.) M. refriscai.
tiau de nou, rafforzato. Affroddiai v. n. (t. b. pop.) operai senza tinu,
Affortunài v. a. (t. sp.) M feligitai. senza reflescia, ficchirisì in dogni cosa presun
Affortunàu, da part. M. felicitati. tuosamenti, ficcarsi, impacciarsi, ingerirsi in
Affortunau, da agg aſfortunato, fortunato, ogni cosa, intromettersi prosontuosamente. Po
felice, avventuroso. Mal'affortunau, mal forti fueddai senza reflettiri, ciaramellare.
nato, infelice, infortunato. Affroddièri s. m. e ra f (dd pron. ingl.) cu
Afforzài, afforzau ec. M. affortiai. riosu, o curiosa de sciri totu , de si ficchiri in
Affossài v. a. cingiri de fossu, affossare. Af totu, impacciante, che s'impaccia, che s'intro
fossai unu campu, affossare, cignere di fosse un mette in un tutto prosontuosamente; Po ciarleri,
campo. Po infossai M. ciarlera, ciarliero, ciarliera. Affroddieri si narat
Affossàu, da part. affossato, cinto di fosse. ancora a unu , chi ponit manu in diognia cosa,
Ogus affossaus, o infossaus, occhi affossati, af e nisciuna indi fait beni, ciarpiere.
fondati, incavati, incavernati. Affroddiu s. m. (dd pron. ingl.) disigiu in
Affoxài, e infoxài v. a. (t. r.) propriamenti qſietu e ardenti di alguna cosa, prurito mor
si usat in is biddas po intrai is bois cun su car dace di alcuna cosa: M. pistighingiu . Teniri
ru a mari po ddus bagnai, guazzare. M. allu troppu affroddin, grandu pistighingiu de fai cum
dai. Affoxai v. n. (t. r.) arresciri in su ludu, parsa, avere un ardente brama, un mordace pru
ammelmare, ammemmare, impantanare, impan rito di far comparsa.
tanarsi, impelagarsi nel pantano, nel fango. M. Affrontadiuras. f. M. accappiadura. Po affron
arresciri. Affoxaisì n. p. alludaisì si narat de is tazioni M.
porcus, candu s'imbruscinant in su ludu, im Affrontài v. n. essiri confinanti, o lacanas ap
ſ" , ravvolgersi nella fanghiglia. M. im
l'ulSCinal ,
pari, confinare, esser confinante, contiguo, dit
tiguo, limitrofo, conterminare, esser conterma
Affoxàu, da part- guazzato, bagnato. M. al nale, contermino. M. confinai.
ludau. Po arresciu in su ludu, ammemmato, Affrontài v. a. affrontau ec. M. accappiai.
impantanato, impelagato nel fango. M. arresciu. Affrontamentu s. m. M. accappiamentu. Po
Affoxilaisì v. n. p. (t. b.) si usat figur. po affrontazioni M.
unirisi medas principalmenti feminas po qòistio Affrontanti v. agg. confinanti, confinante, at
mai sezias, e passai su tempus, stare a trebbio, tiguo, contiguo, contermino, conterminale, limi
a crocchio, stare a discorrere. trofo. M. confinanti.
Affoxilàu, da part. (t. b.) che sta a crocchio, Affrontau, da part confinato. Po accappiau M.
Affraccadùra. M. affraccamentu.
Atfrontazioni s. f confine, confino, unite,
Affraccaisi v. n. p. ghettais cun impetu, av termine . -
ventarsi, scagliarsi, spignersi, gettarsi con im Affrontu s. m. (de apportgo, contemno) dis
peto. Afraccaisì appizzus de unu, scagliarsi ad preziu, ingiuria, affronto, ingiuria, ignominia,
dosso ad uno, avventarsegli, lanciarsi, getta - insulto, obbrobrio, scorno, smacco. Fai affron
segli addosso. tu, smaccare, fare smacco, svergognare,
AFF AFF 4l
Agapètis s. f. pl (T. G.) nomini, chi in sa Aggangài v. a. (t. b.) pigai a i" M. ganga.
rimitiva Cresia si donàt a una comunidadi de Aggarbadamenti avv. M. garbadamenti.
V" chi no ſiant obbligadas a fai votus, Aggarbài v. a. donai garbu, aggarbare, gar
Agapèti. bare, dar garbo. Aggarbai unu bistiri, aggiusta
Agata s. f spezia de perda trasparenti, agata. iddu a su corpus, assestare, adattare una veste
Agata bianca, leucàte, agata bianca. alla persona. M. assaggiai. -
Agatài v. a. (de ayzºsopso, rem diu non visam Aggarbàu, da part. aggarbato, garbato, che
invenio) incontrai, ritrovare, rinvenire, riacqui ha garbo Po assaggiau M. Po garbau agg. M.
stare, ricuperare, trovare. Agatai in crimini, Aggentiliri v. a. fai gentili, aggentilire, render
trovare, sorprendere, acchiappar nel delitto. Po geni. Mi ingentiliri.
scoberriri, conosciri. M. Agatai fridu, che sani, Aggettivài v. a. fai aggettivu, fare aggettivo.
trovar freddo come il ghiaccio. Chini circat, Aggettivàu, da part. fino aggettivo.
agàtat, chi cerca trova. Agatai sabata a su pei Aggettivu, va, aggettivo, addiettivo, aggiuntivo,
sull, " trovar culo al suo naso. Po otteniri, aggiunto.
consighìri M. Agataisì n p, ritrovarsi, trovarsi. Aggherrài, aggherrau ec. (t. r.) M. afferrai.
Agataisi offendiu, espress. bascia, sentirsi offeso. Agghiài v. a. fai de ghia, guidare. M. ghiai.
Agataisì ſaltau, riconoscersi colpevole. Agataisì Aggiagarai v. a. (t. r.) M. assaltai.
cun depidu, aver del debito, trovarsi del debito. Aggiannitài v. n. (T. de Cassadori) e in Lo
Agataisi in bonu, essiri in istadu de saludi, gudoru azzannitare; su baulai de is braccus candu
sentirsi bene, trovarsi in gambe, in forze, esser pesant sa fera, hociare, squittire, ghiattire.
robusto. Po biviri: issu s'agàtat, o est mortu? Aggiannitàu, da part squittito.
egli vive, od è morto? Aggiocài v. a. (t r.) ciappai, pigai algunu, chi
Agatàu, da part incontrau, ritrovato, rinvenuto, circat de scappai, acchiappare, sopraggiugnere,
trovato, riacquistato, ricuperato. Po sorprendiu, sorprendere, incalappiare, cogliere, pigliare all'
conotu, sentiu, beniu in cognizioni, scobertu ec. improvviso. Aggiocai a fuiri v. n. M. allacciai.
sorpreso, acchiappato, trovato, conosciuto, sco. Aggiocau, da part. acchiappato, colto, sor
perto, venuto in cognizione, ottenuto, conseguito. preso, incalappiato.
Agelastia s. f. (T. Gr.) privazioni di arrisi, o Aggiu s. m. (t. ital. già in usu) s' utili, chi
severidadi de facci, agelastia, severità di volto. s'arricit, o si donat po s'aggiustu de su valori
Bonav. de una muneda a su de un atera, aggio. -
Agenesia s. f. (T. Gr.) impotenzia degenerai, Aggiudadòri v.m. e raf ajutatore, trice, adju
agenesia. Bonav. tore, trice.
Agenti s. m. proccuradori, agente, proccuratore, Aggiudài v. a. donai aggiudu, ajutare, porgere,
commesso, institore. Fai s'agenti, agire in qua o dare aiuto, prestar seconda, aita. Aggiudaisì
lità d agente, di commesso, sostenere agenzia. v. r. ajutarsi, valersi. Po fai palas, donai su
Agenti agg, agente, operante. costau, fiancheggiare, dare aiuto, fare spalla.
Agènzia s. f offiziu de s'agenti, agenzìa, uffizio, Aggiudai a cumponiri alguna scrittura, imbur
impiego, ministero d' agente. -
chiare. Po proteggiri, spalleggiare. Po contribuiri
Agenziaisì v. n. p. iudustriaisì, proccurai, in a s'aggiudu de un ateru, coadiuvare, conferire,
dustriarsi, ingegnarsi, proccurare, adoprar mezzi, contribuire.
impiegar l'industria, studiarsi, affaticarsi con Aggiudamentu s. m. ajutamento.
arte.
Aggiudanti s. m. Aiutante. Aggiudanti de ca
Agenziàu, da part. che ha proccurato, studiato, mera, Ajutante di camera.
adoprato mezzi, impiegato i lustria. Aggiudanti v. agg. ajutante.
Ageometria s. f. (T. G.) ignoranzia de sa Aggiudàu, da part. ajutato, fiancheggiato,
Geometria, o desviamentu de is regulas suas, protetto, spalleggiato. Po contribuiu, coadiuvato,
ageometria. conferito, contribuito. -
AGG AGG 45
Aggiudicài v. a. deliberai alguna cosa po auto Aggiustai unu bistiri a sa persona, "
ridadi de giustizia, aggiudicare, assegnare, deli l'appunto, assestare una veste. Po donai garbin
berare qualche cosa ad uno per sentenza. acconciare, ammanierare, dar garbo. Aggiustai
Aggiudicàu, da part. aggiudicato, assegnato, de nou, riassettare, riordinare, rimetter in assetto.
deliberato per sentenza. . . . Aggiustaisì v. r. pacificaisì, accomodarsi, paci
Aggiudicaziòni ficarsi. Po cumbenirisì, stai de accordu, com
Aggiùdu s. m. s.ajuto,
f aggiudicazione.
aita, soccorso. A iudu-
rundili, commºsura a squadra, a coda di ron Aggradài v. n. plaxiri, o donai plaxeri, aggra
dine. Su " de si aggiuntura de pezzus de dare, aggradire, piacere, esser grato, piacevole,
perda, o de linnamini unìus impari, convento di dilettare, soddisfare. Po essiri cumplaxenti, at
pietre, di legni, di mattoni ec. Aggiuntura de is tagliare, contentare, dar piacere, compiacere,
manus e de is peis, nodello. Aggiuntura de is gustare, conformarsi al gusto altrui. M. cum
didus, nocca, pl, le nocche. - plaxiri. . - -
Agulla s. f (de aguja sp.) spilletto, pillo: del cappello. Ala di esercitu, ala, corno d'eser
spilla, pagu usau . Appuntai agullas, o cun cito. Ala de cossu, de gipponi ec. falda. Ala
agullas, appuntare spilletti fermare checchessia
- de su pisci, ala, pinna del pesce. Ala de su nasu,
con ispilletti. Fabbricanti o mercanti di agullas, ala, pinna del naso. Ala de muru, o cortina
spillettajo. Agulla manna, " Agulla po de muru, ala, alia, cortina di muro. Moviri
separai is pilus de conca, dirizzacrime ; dirizza is alas, aleggiare. Battiri is alas, svolaz
toſo. Po freccia de relogiu, lancetta. Giogu de zare, batter le ale. Po su sbattini is alas de sa
is agullas, o de s arriali; M. arriali. - -
perdixi, o di aterus volatilis ghettendusì terra
Agullixedda s. f. dim. (dd. pron. ingl.) piccolo appizzus, starnazzare. Sbattimentu di alas, svo
spilletto. -
lazzamento; si est frequenti, svolazzìo, svolazzo.
Agurai, iàu ec. M. augurai. º Fai alas ſig. proteggere. Segai, spizzai is alas a
Aguri s. i (T. de Mess.) pezzu de s arau, unu, diminuiri is forzas a unu, tarpar le ale
aundi s'attaccat su giuali, timone. ad uno, castrarlo, abbatterlo. Calai is alas a
Agusacchèra (t. r.) M. agu;. - - -- unu v. n. perdiri sa protezioni, o sa speranza di
Agustali agg festas agustalis; o in onori di alguna cosa, cadere, cascar le braccia ad uno,
Augustu, agustale, feste agustali. abbattersi, abbandonarsi. Fai calai, o fai ab
Aguzzài aguzzau ec. M. acuzzai. basciai is alas a unu in signif att. umiliaiddu,
Ah interiez. ah . - -
umiliare, reprimere l'altrui alterigia, o grandigia,
Ahi esclamaz. de cumpassioni, o de dolori, rintuzzar l'orgoglio altrui. Pigai " , pesai di alas,
(deAjàzt (forsis pigliare orgoglio, insuperbirsi, divenire altiero, inso
de hai.
gr. heu) haieAhi
fr.) demodu,
mei! ahimè! ,
de stimulai 1S
lentire, alzar la cresta, pigliar gambone, ardire, bal
animalis, po chi camminint, arri, arrò, anda. danza, rigoglio. Donai alas, o alidanza. M. ali
Aibò (t. ital. b.) aibò, non, no- . danza. Ala de teulada espress. sp. grondaja. Ala
Aici avv. (de aixi cat.) sì, così, in questo modo, de su figau, o de su pulmoni, lobo.
in questa foggia, o guisa. Alababili agg. lodevole, conmendabile, lauda
gi
partis
s f. (r. Gr. Med.) descrizioni de bile, lodabile, degno di lode.
Alababilidàdi s. f lodabilità.
naturalis, aidojagrafia;
is Aidoialogia -
piglio, tumulto. Alborotu de stogumu, sconvol teri aldinu , carattere aldino. (Da Aldo Manuc
gimento di stomaco. Alborotu de populu sulle cio, che l'usò il primo. )
vau, abbottinamento, ammutinamento, rivolta Alefangnu, ma (T. Med.) agg. de certas pin
mento, sollevamento, emozione, sedizione, sol dulas stomaticas e purgantis; pindulas aleſangi
levazione popolare, tumulto sedizioso, subuglio mas, pillole º" , stomachiche.
popolare. Alegusta s. f (de a) tsuga piscatric, poita È,
Albrizias (t. sp.) M. strimas. scat is aterus piscis po si nutriri) locusta. Po
Albuminòsu, sa agg. (T. Med.) si narat de su una spezia de pibizziri alau, chi dannificat is
sugu viscosu, chi serbita sa formazioni de su san loris, locusta, cavalletta .
guni, e de sa linfa, albuminoso. Alentài v. a. animai, (t. r. sp.) animare, con
Alcaest s. m. (Ter. Arabu) dissolventi univer solare, rincorare. Alentaisì v. r. rincorarsi, pi
sali, alcaest. gliar lena, fiato, ripigliar cuore.
Alcaicu agg. (T. Gr.) si narat de versu latinu, Alentàu, da part. animato, rincorato, che ha
chi a pustis de duus dattilus tenit sa congiun pigliato lena, fiato:
rioni trocaica, alcaico. Alepinu s. m. (de Alepine fr. T. de Fabbr.)
Alcalescenti agg (T. M.) chi s'accostat a sa drappu de lana, alepino.
natura de s' alcali, alcalescente. Aleriòni s. m. (T. de s'Arald.) aquilottu cun
Alcalescènzia s. f. (T. M.) effettu produsiu de is alas ispartas senza biccu, e senza peis, alerione.
s' alcali, alcalescenza. " s. m. (T. Gr. M.) M. alessiteriu.
Alcàli s. m. (T. Chim. de Al-Kali arabu): Alessitèriu s. m. (T. Gr. Med.) remediu po
propriamenti est su sali, chi si bogat de su ci tenti, e seguru contra su velenu, alessiterio,
nixu de sa planta Kali, alcàli. Alcali fissu, e alessifarmaco.
volatili, alcali fisso, e volatile. Aletta s. f. dim. di ala, aletta. Po is alettas
Alcàlicu, ca agg. M. alcalinu. de is piscis, pinne, alette dei pesci.
Alcaligenu, na agg. chi produsit s'alcali, al A lettu avv. (t. b.) in abbundanzia, in ab
caligeno. Bonav. bondanza, a macco.
Alcalinu, ma agg. chi tenit di alcali, alcalico, Alfa s. f sa prima littera de s'alfabetu gregu,
alcalino. -
Alfabeticamenti avv. in modu alfabeticu, al mentai fig nutriri su spiritu , s' intedimentu,
ſabeticamente. nutrir lo spirito, cibar l' intelletto.
Alfabèticu , ca agg. alfabetico. Alimentariu, ia agg. destinau po alimentus,
Alfabètu s. m. abbicì, alfabeto, abbicì. alimentario.
Alfièri s. m. chi portat su stendardu, Alfie Alimentau, da part alimentato, cibato, nudrito,
re, Confaloniere, Pennoniere, che porta il nutrito, nutricato.
enn Orte . Alimentòsu, sa agg. M. nutritivu.
Algebra s. f. (T. Gr.) scienzia arimmetica, Alimentu s. m. alimento, cibo, nudrimento,
chi trattat de is grandesas in generali por via nutrimento, nutricamento.
de litteras, algebra, logistica, aritmetica speciosa. Alimpiu avv. M. a sa limpia.
Algebrista s. m. chi esercitat s'algebra, Al Alimurgia s. f. (T. Scientif) trattau de materias
gebrista. - - alimentarias, alimurgia -
Algorismu s. m. (T. Gr.) arti de calculai, Alinu s. m. arb. alno, ontano. (Alnus.)
algorismo. Aliottu s. m. circhigliu de roba, chi portat s'
Alguasìli, e arguasili s. m (t. sp. deriv. de acciamarra a ingiriu de su brazzu, aliotto. Ab
s'Arabu) birro, sbirro, satellite, zaffo. barraisì in aliottu, essiri in camisa, restarsi in
Algunorta avv. (forsis de alcun otta ital, ant.) camicia, essere scamiciato.
alguna borta, qualche volta, alcuna volta, tal Aliviai v. a pagu usau (de aliviar t. cast. e
volta. M. tali orta. cat.) donai aliviu, confortu. M. confortai.
Algùnu, ma agg. partitivu de cantieladi inde Alviu s. m. (t. cast e cat.) conforto, ristoro,
terminada, alcuno, qualche, qualcuno, qual sollievo. M. confortu. -
cheduno, taluno. Algunus, algunas, alcuni, al Alixedda s. f. dim. di ala " pron. ingl.)
cune , parecchi, parecchie. aletta, alietta. Alixedda de su figau, o pulmoni,
Alì term. di ammiraz., o, oh. lobetto .
Alidàda s. f. (T. Matem.) strum. po pigai sa Alla t. di ammiraz. (de a) Xa ant.) canchero,
mesura de is angulus, alidàda. cospetto.
Alidài v. a. mandai foras su respiru, respirai, Allacanadamenti avv.fiaccamente,flosciamente,
fiatare. Po mandai foras su respiru a bucca languidamente.
alberta , alitare. Allacanadùra s. f flacchesa, languidesa, de
i Alidanza s, f atrevimentu, ardire, baldanza. bolezza, fiacchezza, languidezza, languore. Trat
Pigai alidanza si narat de is pipìus imbrimbi tendu di erbas e floris privus de umori, sec
naus, e troppu cariziaus, imbaldanzire, pigliar chezza, il divenir passo.
laldanza , " baldanzosetto , insolentire, Allacanài v. a. (delachanisso o lachanizzo, as,
ringalluzzarsi, pigliar gambo ae, o rigoglio: T. Gr esser languente) su propriu de acca
Alidu s. m. sulidu , alito , fiato. Recuberai lamai, inflacchessivi, debilitare, indebolire, in
s'alidu, pigai lena, riaver l alito, ripigliar fiacchire, infievolire, spossare, render fiacco, tor
fiato, raccoglier l'alito, riaversi. Alidu, o su le forze. Tranttendu di erbas e de floris, chi su
lidu de bentu, alito di vento, lieve soffio di siccori ddus allacànat, appassare, far appassire,
vento. No currit un alidu de bentu, non tira far avvizzire, seccare, soppassare, alidire, tor
un alito di vento. la freschezza. (M. flètrir fr.) Po simili effettu,
Alienàbili agg. alienabile. chi causat su bentu forti a is plantas agitendiddas,
Alienadòri v. m., e ra f alienatore, trice. svettare, far crollare. Allacanaisì n. p. indebolirsi,
Alienài v. a. (T. Lat.) bendiri, cediri, alie annoscire, languire, illanguidire, infiacchirsi,
nare, cambiare, vendere, cedere, trasferire in spossarsi, divenir fiacco, languido, perdere il
aitri il dominio. Alienai, o bogai de sentidus, vigore, mancar di forze. Trattendu di erbas o
distrarre, alienare da sensi. floris segais da sa planta, appassarsi, appassire,
Alienamentu M. alienazioni. languire, appassirsi, avvizzire, seccarsi, soppas
Alienàua, da part alienato, ceduto, venduto. sare, mancar d'umore, smarrir la freschezza.
Po bogau de sentidus, alienato dai sensi. Po s'allacanaisì de is plantas, candu agitadas de
Alienazioni s. f. (T. Lat) alienazione, cessione, su bentu inclinant sa coma a terra, svettare,
vendita. Po distrazioni de menti, distrazione, crollare, crollarsi. Po ammoddiasi trattendu de
alienazione di mente. cosas, chi hanti casi perdiu sa prima consistenzia
Alientu s. m. (t. r. sp.) alidu, respiru, alito, o duresa, e si sunt ammoddiadas e casi frunzidas,
fiato, lena Perdiri s'alientu, perdere il fiato, ammoscire, sommoseiare, divenir moscio, vizzo.
il respiro. Recuberai, o pigai alientu, ripigliar Po su funzirisì, e ingroghirisì de is follas de is
fiato, lena. Perdiri s'alientu po fatiga sobbrada, plantas, abbiosciarsi. Gagl... Po ammortoxinais M.
o po forti basca, languire, trafelare. Chi hat - namentu s. m. inflacchimentu, debilita
perdiu s'alientu po troppu traballu, trafelato. mente, indebolimento, infiacchimento, langui
Aliènu, na agg (T. Lat.) repugnanti, alieno, mento. Trattendu di erbas e de plantas, lan
averso. Essiri alienu de alguna cosa, no essiri guimento, lo " delle piante. -
portau, o inclinau, esser alieno da una cosa, Allacanàul, da part. debilitato, indebolito, in
esser averso ad una cosa, avervi ripugnanza. fievolito, illanguidito, spossato. Trattendu de
Aliga s. f immondezza, immondizia. Aliga de plantas senza umori, appassato, appassito, av
scovadura, scoviglia, spazzatura. Aliga marina, vizzato, avvizzito, soppassato, divenuto vizzo. Po
alga. s effettu causau a is plantas de su bentu, svet
ARgeru, ra agg. (T. Lat.) M. alau. tato. Trattendu de cosa, chi hat perdiu sa
Alimentài v. a nutriri, alimentare, cibare, prima consistenzia, e de dura est benia moddi,
dare il cibo, nudrire, nutrire, nutricare, por ammoscito, ammorbidito, divenuto sommoscio.
gere alimento. Alimentaisì v. r. pigai alimentu, M. su verbu. Po ammortoxinau M.
alimentarsi, cibarsi, nutrirsi, prender cibo. Ali Allacanàu, da agg. mortoxinau, debole, lan
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sa vista cun luxi de lanterna. M. alluinai. Allargu agg. m. e f. indecl., distanti, remotu,
Allanternamentu M. alluinamentu . discosto, distante, lontano, rimoto. Duas domus
Allanternàu, da part. abbagliato, offuscato. M. una allargu de s' atera, due case una lontana ,
alluinau. Portai is ogus allanternaus, aver gli o discosta dall'altra.
occhi abbagliati, offuscati. In forza di agg. al Allarmài v. a. (t. ital. già in usu) In sardu
lanternau de binu, mesu cottu, mesu imbriagu, si usat po spantai, impauriri, allarmare, metter
alticcio, brillo, cotticcio. in allarme, spaventare, atterrire. Allarmaisì n.
Aliantòide s. f. (T. Gr. Anatom.) una de is p. allarmarsi, prender l' allarme, spaventarsi.
membranas, in sa quali est imboddiau su fetu Allarmàu, da part. allarmato, messo in al
in s uteru di algunus animalis, allantoide. larine, atterrito, spaventato. -
Allardiài v. a. (t. r. de enlardar sp.) stiddiai Allarmi s. m. (t. ital. già introd.) sullevazioni
de lardu s'arrustu, pillottare, gocciolar gli cun armas, allarme. Po spantu, paura M.
arrosti, M. stiddiai. Po imbuttiri pezza cun ſit Allastricài v. a. allastricàu ec. M. lastricai.
tas de lardu, lardare, lardellare. Allattài v. a. donai sa titta a suiri, allattare,
Allardiàu, da part. pillottato, gocciolato. M. lattare, poppare, avere a petto un bambino,
stiddiau. Po imbuttiu de fittas de lardu , lar dargli latte.
dato, lardellato. -
Allattamentu s. m. allattamento.
Allargàda s. f stesiada, allontanamento. Allattanti v. agg. allattante, poppante. M. al
Allargadedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) ste lattèra. -
Allazzài, allazzau ec. (t. r. di enlazar sp.) ornare con soverchia ". Allepuzzaisì
M. Allacciai. v. r. (t. b.) attillarsi, indarsi, adornarsi con
Allazzanài, allazzanàu ec. (t. r.) M. allacanai. isquisitezza, raffazzonarsi con soverchia appli
d'azione ,
Alleanza s. f alleanza, lega, confederazione.
Fai alleanza, far alleanza, confederarsi, unirsi Allepuzzamentu (t. b.) M. allepuzzadura.
in confederazione. e Allepuzzau, da part (t. b.) attillato, allin
Alleaisì v. r unirisi in alleanza, confederarsi, dato, pulito, raffazzonato, ornato negli abiti con
unirsi in confederazione. soverchia diligenza.
Alleau, da part. alleato, confederato. Allerglia M. allegria,
Allebiadòri v. m. e ra f M. alliggeradori. Allestri v. a. alliqidiri. M. alistiri.
Allebiài v. a. allebiàu ec. fai " , liggeri, Allettadòra v. f. attraenti, allettatrice, attrat
alleviare. M. alliggerai. trice. M. allettanti.
Allegadòri. v. m. e raf allegatore, trice. Allettadòri v. m. allettatorr. M. allettanti.
Allegài v. a. citai autoridadi in prova, allegare, Allettài v. a. lusingai, allettare, attrarre, lu
produrre autorità a corroborazione. Allegai a singare, incitar con lusinghe, invitare, tirar con
allettamenti. Allettai cun ingannu , aescare,
osuspettu, allegareAllegai
per testimonio. a sospetto,
de nou,ricusar
allegatiperdigiudice
nuovo. inescare, chiappar al boccone.
Allegamentu s. m. allegamento, allegagione, Allettài v. a de lettu, fai a lettu, corcai,
allegazione. strumpai, si narat de s aqua violenta, o de
Alleganti v. agg. allegante, che adduce autorità. bentu forti, chi strumpat is loris friscus, allettare.
Allegàu, da part. allegato. Allettais n. p. strumpaisì, allettarsi.
Allegoria s. l' (T. Gr.) sentimentu occultau Allettamentu s. m. allettamento, allettativo,
sutta velu de paraulas, allegoria, concetto na lenocinio, attrattiva, lusinga, lusingamento, lu
scosto sotto velame di parole. singherìa, invaghimento, invogliamento. Alletta
Allegoricamenti avv. allegoricamente. mentu cun ingannu, esca, incscamento, schia
Allegòricu, ca agg. allegorico. -
mazzo, zimbello.
Allegorista s. m., chi fueddat po allegoria, Allettanti v. agg. allettante, attraente, lusin
Allegorista. gante. In forza de sust lusingadori, allettatore,
Allegorisài, allegorisau ec. M. allegorizzai: lusingatore, adescatore. Po lusinghèra, alletta
Allegorizzài v. a. fueddai po allegoria, allego trice, attrattrice, lusingatrice, adescatrice.
rizzare, dire per allegoria: Allettativu s. m. allettativa, allettativo, attrattiva.
Allegorizzau, da part. allegorizzato, detto per Allettativu, va agg. allaccevole, allettativo, allet
allegoria. -
tevole, attrattivo, incitativo, lusinghevole.
Allegria s. f allegria, allegrezza, gioia, giu Allettau, da part. allettato, lusingato, incitato
bilo, gajezza, giulività, giocondità, ilarità, letizia, con lusinghe. Allettau cun ingannu, adescato,
lietezza, contentezza di cuore. Allegria eccessiva, inescato, chiappato al boccone. Po strumpa:
gallòria. Essiri trasportau di allegria, far gal Loris allettaus, strumpaus de s'aqua, biade al
loria, galloriarsi, galluzzare, rallegrarsi sover lettate dalla pioggia.
chiamente. Essiri accorau di allegria, o accorais Allevadòri v. m. e ra f. M. nutridori.
di allegria, essere in ruzzo, in zurlo, o zurro. Allevài v. a. pesai piticas creaturas, allevare,
Fai strepitu po allegria, gavazzare. alimentare, nutrire piccole creature. Po educai,
Alleluja (T. Ebraicu) alabai su Segnori, al accostumai, ammaistrai. M. custus verbus. Alle
leluja, lodato il Signore. Cantai s'alleluja a unu, vaisì v. r. allevarsi. Allevaisì sa serpenti in sinu,
reprendiriddu, cantare a uno la zolfa, dargli allevarsi la serpe in seno.
una sbrigliata. - Allevamentu s. m. pesannentu de piticas crea
Allentadura s. f relasciadura, rallentamento, turas, allevamento, nutrimento. Po educamentu,
rilassamento, rilassazione. Po spezia di crmia allevamento, educazione.
causada de rottura, o po relasciamentu de su Allevàu, da part., allevato, alimentato, nutrito.
peritonèu, allentatura, ernia del bellico. Po educau, allevato, ammacstrato, cducato.
Allentài v. a. relasciai, allentare, lentare, ral Allichidiri, allichidiu ec. M. alliqiidiri.
lentare, rilassare. M. afflusciai. Po animai, rin Allièvu s. m. (t. ital. introd.) allievo, discepolo.
corare. Allentaisì v. r. animaisì, rincorarsi, pi A lligài, alligau cc. de alligo as. M. ligai.
gliar fiato. Alliggeradòri v. m. e ra f alleggeritore, alleg
Allentamentu s. m. M. allentadura, afflu giatore, alleviatore, trice.
sciadura. -
Alliongiài, alliongiau ec (t. r.) M. accappiai. saisì v. r. frigaisì cun bellettu, imbellettarsi, im
Alliòngiu s. m. (t. r.), M. accappiu, bellettirsi, darsi il belletto, lisciarsi, azzimarsi,
Alliqdidiri v. a. (casi liquidum facere, far inverniciarsi, stuccarsi, raffazzonarsi, strebbiare
limpido, chiaro, netto) Si usat prusprestu in si, stropicciarsi con belletto, porsi il liscio.
sens. fig. Alliqùidiri una camera, arrangiai beni Allisamentu s. m. lisciamento, pulimento, spia
is mobilis, assettare, acconciare, ordinare, met namento, Po frigamentu cun bellettu, imbiac
ter in sesto, in assetto i mobili, addobbare, ab camento, lisciatura, strebbiatezza, stropiccia
bigliare una stanza. Po allistiri, approntai, disim mento con liscio. Po adulamentu, piaggiamento,
barazzai. M. Po sbuidai, sloggiai. M. Po aca piacenterìa.
bai, terminai. Alliqùidiri una fana, un'opera, Allisàu, da part. lisciato, ripulito, spianato.
finire, terminare un lavoro, un opera; Alliqùi Po frigau cun bellettu, azzimato, lisciato , im
diri is contus, liquidare i conti. " V.
piastrato, inverniciato, stuccato, strebbiato,
r: sbrigaisì, fai prestu, affrettarsi, spedirsi, darsi stropicciato con belletto, fregato con liscio. Po
fretta, spicciarsi, disbrigarsi. - - adulau, adulato, lisciato, unto, piaggiato.
Alliqidiu, da part. acconciato, assettato, Allistài v. a. allistau ec. poniri in lista, passai
ordinato, messo in sesto, in assetto, addobbato, a registru. M. registrai.
abbigliato. Po sbuidau M. Po allistiu. M. Po Allistimentu s. m. sbrigamento, spaccio, spe
acabau M. dizione. Po preparamentu, apparecchiamento,
Alliqùidiu, da " lestu, agile, destro, leg apprestamento, preparamento. Po finimentu,
giero, lesto. Populiu; giovunu aliqidu, gio compimento, finimento, fine, termine, stralcio.
vine polito, pulito, elegante, esquisito, leggiadro. Allistri, e segundu algunus allistriri v. a. (de
Allirgadòri v. m. e raf allegratore, rallegra a partic. e de Atzorvo listreio, expedio) sbriga
tore, trice. re, spacciare, spedire, accelerare, affrettare,
Allirgài, e alligrài v. a. (di a partic e de allestire, disbrigare, spicciare. Po preparai ,
Nervegº laetam vocem emitto) allegrare, ralle apprestare, " preparare, metter in
grare, letificare, far lieto, ricreare, introdurre punto. Pa acabai, terminai, compire, finire,
allegrezza, giocondità. Allirgaisì n. p. allegrarsi, dar fine, dar ricapito, stralciare, strigare, ter
rallegrarsi, gioire, giubilare, gon olare, godere, minare. Allistiri una faina, stralciare un lavoro,
compiacersi, provar contento. A lirgaisì cum al dar ricapito a una faccenda. Allistirisì v. r. sbri
gunu de felici avvenimentu, congratulaisì, C'Ora garsi, spacciarsi, spedirsi, affrettarsi, allestirsi,
gratularsi, rallegrarsi con alcuno di qualche fe disbrigarsi, spicciarsi Po. preparaisì, appararsi,
licità. Allirgais de nou, ringioire. apparecchiarsi, apprestarsi, approntarsi, pre
Allirgamenti avv. allegramente, festevolmente, pararsi.
giocondamente, lietamente, giulivamente. Allistu, da part. sbrigato, spacciato, spic
Allirgamentu s. m. allegramento, rallegramento. ciato, spedito, disbrigato, accelerato. Po pre
Allirgativu, va agg. allegrativo, rallegrativo. parau, apparato, apparecchiato, apprestato,
Allirgau, da part. rallegrato. Po congratulau, approntato, preparato, messo in punto. Po
congratulato. -
terminau, compito, finito, stralciato, strigato,
Allirghia s. f. M. allegria. terminato . -
Allirghittu, tta agg. dim. gajetto, un poco al Allivellài v. a. allivellau ec. M. livellai.
legro, alquanto lieto. Allirghittu de binu, altic Alſiviu s. m. (t. sp.) M. sollevu, confortu.
cio, alto, o alterato dal vino, brillo, cotticio, Allixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) allu
alquanto avvinazzato. moeddu, agliettino, aglietto.
Allirghixeddu. dda agg. dim. (dd pron. ingl.) Allixerài v. a. allixerau ec. (t. pop.) M. allig
eral.
M. allirghittu . -
Allirgu, ga agg, allegro, festevole, gajo, gio Allobài v. a. allobau ec. fai a loba (t. r.) M.
coso, gioioso, giulivo, ilare, lieto. Allirgu de accoppiai .
binu M. allirghittu. Trattendu de cuaddu postu Allocrasia s. f. (T. Gr.) scolorimentu de facci,
in briu, bravo. Cuaddou allirgu, chi si ponit in o mutazioni de colori, allocrasìa. Bonav.
briu , cavallo, che braveggia, che si mette in Alloddu, dda (t pop.) dd pron. ingl. M. èc
brio, o in braverìa. culu. Nota. Alloddu su propriu, che dou tengu,
Allisadòra v. f femina, chi si frigat, e s'al dd' hapu incontrau, de a) o teneo, habeo, ag
lisat po cumparriri bella, lisciatrice, lisciarda, giuntas is particellas pronominalis ddu dda.
lisciardiera, strebbiatrice, donna, che si liscia, Allodiàli agg. (T. Leg.) allodiale.
che si strebbia. -
tuale. Po allogateri de bastimentu pigau a nolu stendersi ne' ragionamenti. Allonghiaisì in terra,
a unu tantu su mesi, affittatore. M. pesonali. o in su lettu v. r. allungarsi, distendersi, pro
Allogàu, da part stuggiau, serbato, riser stendersi in terra, o nel letto. Po stesiaisì, slun
bato, riposto. Dinais allogaus, danari riposti, garsi, scostarsi.
serbati. Po appesonau M. Allonghiamentu s. m. allungamento. Poretar
Alloggiadòri v. m. e raf alloggiatore, rac damentu, differimento, dilazione, indugio, pro
cettatore, albergatore, trice, ricettatore, trice. lungamento, proroga, prorogazione, ritardanza,
Alloggiài v. a. albergare, alloggiare, dare al ritardamento. Po stesiamentu, allontanamento,
bergo, alloggio, ricapito, ricovero, ricevere ad dilungamento, discostamento.
alloggio, raccettare, ricettare, dar ricetto. Al Allonghiativu, va agg. allungativo, prolungativo.
loggiai v. n. essiri alloggiau, albergare , allog Allonghiàu, da part. allungato, fatto lungo.
giare, abitare, dimorare, star nell'albergo. Allonghiau de prus, o de nou, rallungato. Po
Chini tardu arribat mali alloggiat, prov. chi tardi retardau, differito, indugiato, prorogato, ritar
arriva male alloggia. dato, prolungato, mandato in lungo. Po stesiau,
Alloggiamentu s. m. albergamento, alloggia allontanato. M. allargau. Po stendiu, distendiu,
mento, ostellaggio, ricettamento , ricettacolo, disteso, steso, proteso, prosteso. Po raxonamentu
ricetto . tirau a longu, ragionamento allungato, diffuso,
Alloggianti v. agg. albergante, alloggiante. dilatato, diffusamente narrato.
Alloggiàu, da part. albergato, alloggiato, ri Allordigài v. a. allordigau ec. (t. r.) fai lordu,
cettato, ricetto, ricevuto. bruttu. M. imbruttai.
Allòggiu s. m. albergo, alloggio, ostellaggio, Allosadòri v. m. (di enlosador sp.) lastricatore,
ostello, raccetto, ricetto, ricapito, ricovero. Allosadùra s. f. (t. sp.) lastricatura.
Alloggixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) al Allosài v. a. (de losar, o enlosar sp.) sterriri,
berghetto. o coberriri pavimentu o arruga de losas, o lastras
Allògu s. m. (t. b. pronunz. cun o oscuru) de perda, lastricare, coprir pavimento, o strada
s'attu di allogai, o stuggiai, riserba, riserbanza. con lastre. Allosai is sepulturas, lastricare, co
M. allogamentu. prir di lapide le sepolture. M. lastricai.
Allomborài v. a. formai lomburu, o fai a lom Allosamentu M. lastricamentu.
buru, aggomitolare, gomitolare, aggomicciolare, Allosàu, da part. lastricato, coperto di lastre,
far gomitolo. Fig. fai a rumbolloni, aggomitolare, di lapide. M. lastricau .
ammucchiare, rammucchiare. Po formai su lom Allosingiài v. a. allosingiàu ec. M. alluxingiai.
buru sciollendu sa madassa, dipanare. Allombo Allossiài v. a. (de lossia t. r. chi innòi maraus
raisì n. p. faisì a rumbulloni, aggomitolarsi, am cadinu, e sunt is istojas de canna sperrada, chi
mucchiarsi, aggrupparsi, rammucchiarsi, ristrin nosi portant is Milesus) coberriri unu sostri, o
gersi in gruppo. ls abis innantis de scussurai si teulada cun cadinus, coprire un soſfitto o tetto
solint allomborai a foras de su casiddu, le pec con istuoie di canne fesse, o stiacciate. Targ.
chie prima di sciamare sogliono aggomitolarsi, Allossiàu, da part (t. r.) stojato, stuoiato.
rammucchiarsi al di fuori dell'arnia. M. aggru Sostri allossiau, soffitto coperto di stuoſe di canne
mai. Allomborai de nou, raggomitolare. Allom sfesse, soffitto stojato. V. Targ. Tozz.
boraisì de nou, raggomitolarsi. Allotriofagia s. f. (T. Gr. Med.) appetitu smo
Allomboràu, da part. aggomitolato, fatto a derau de pappai cosas no alimentarias, allotrio
gomitolo. Po fattu a rumbulloni, aggomitolato, fagìa. Bonav.
ammucchiato, rammucchiato. Abis allomboradas, Allu s. m. erba º" allium lat.) aglio. Allu
fattas a rumbulloni,pecchie aggomitolate, rammuc turcu, aglio turco. Conca di allu, bulbo, capo
chiate, fattesi a gruppo, a gomitolo. V. peloton d'aglio. Titula di allu, spicchio d'aglio. Triccia
fr. in Albert. Allomborau de nou, raggomitolato. di allu, resta d'aglio. Salsa fatta cun allu,
Allòn (t. fr.) su, orsù. M. avvìa. agliata. Allu de carrogas erb. aglio peloso.
Allongài, e longài v. a. e n. (t. r. de Doyyago (Allium subhirsutum.)
longazo, moram facio) M. allonghiai. Alluàu, da agg. pisci alluau narant is rusticus
Allonghiadòri v. m. e ra f. iore, ritar su chi si piscat in is fluminis a forza de in
datore, allungatore, trice. fettai s'aqua cun lua, pesce infetto di euforbia,
Allonghiadùra s. f allungatura, prolungazione. o preso nelle acque " di euforbia.
Allonghiài v. a. (de Aoyyago, moror) tirai a Alluchitài v. a. (de svarru: albus, po sa luxi
longu, allungare, slungare, differire, indugiare, bianca, chi fait su luchitu) Propriamenti si usat
intrattenere, mandare in lungo, prolungare, pro po medicai su binu cun su zurfuru, o luchitu
'rogare, tardare, ritardare. Po fai una cosa prus allutu, po si cunservai bonu, medicare il vino
longa de su ch'est, allungare, fare una cosa con dello zolfo. Fig. in att. e n. pass si usat
più lunga, ch ella non è. Allonghiai su zugu, po imbriagai, e imbriagaisì. M.
su brazzu, allungare il collo, il braccio. Alluchitàu, da part. medicato collo zolfo. Po
Allonghiai sa vida, allungare, prolungar la vita. imbriagau, e imbriagu. M.
Allonghiai su discursu, allungar la tela, il dis Allucidài v. a. fai lucidu (de lucidus) allustrai,
corso. Allonghiai, fai longu, claru unu liqùori, allustrare, lustrare, lucidare, lucificare, pulire,
allungare un liquore. Po stesiai, allontanare, far lucido, rilucente, risplendente, dar lucen
slungare. M. allargai. Po stendiri, o distendiri, tezza. Allucidaisì n. p. lustrarsi, divenir lucido,
distendere, protendere, prostendere, stendere. rilucente, acquistar le" , lucidezza.
Allonghiai de prus, o de nou, rallungare. Allon Allucidau, da part. lustrato, lucidato, fatto
hiai v. n. e allonghiaisì n. p. allungarsi, pro lucido, lucente.
ungarsi. Po distendirisì, distendersi," Alludài v. a. intrai is carrus cun is bois a mari,
prostendersi, stendersi. Allonghiaisì in is raxona azzare, menare al guazzo.
mentus, allungarsi, diffondersi, dilatarsi, pro Alludàu, da part. guazzato.
ALL ALL 55
Alludenti v. agg. (T, usau de is Dottus)alludente, minare. Su fogu no allùit, no tenit, no pigat
Alludiri v. a. (T. de is Litteraus) fai menzioni pampa, il fuoco non accende, non piglia vampa.
de alguna cosa intendia, o no splicada, alludere, Alluirisì n. p. accendersi, infiammarsi, avvam
fare allusione a qualche cosa. pare, divampare, pigliar vampa. Fig. po essiri
Alluffiadòra v. f. (t. b.) divoratrice, ghiotta, inflammau de ira, di amori, divampare, accen
golosa. dersi d'ira, di sdegno, d'amore. Sentirisì al
Alluffiadòri v. m. diluviatore, diluvione, ber luiri in s'internu, avvampare, bruciar dentro,
lingatore, crapulone, pacchione, pappacchione, sentirsi avvampar nell'interno. Alluirisì de nou,
divoratore, ghiottone, mangione, lurco, lurcone, raccendersi, riaccendersi, rappiccarsi.
leccator di scodelle, sparecchiator di piatti. Allumài v. a. (di allumare) t. burlescu, e
Alluffiadùra s. f crapulosità, ghiottornìa. pagu usau M. alluiri.
Alluffiài v. a. (t. b.) pappai a devoradura, Allumàu, t. pagu usau. M. allutu.
abborracciare, crapulare, cuffiare, diluviare, Allùmi s. m. allume. Allumi de rocca, e de
pacchiare, mangiare strabocchevolmente, sbasof pinna, allume di rocca, e di piuma. Minerali
fiare, scuffiare, sparecchiare. di allumi, lumiera.
Alluffiamentu M. alluffiadura. Allumiùi, allumiùu ec. (t. r.) M. alluiri.
Alluffiàu, da part. abborracciato, divorato, Alluminadùra s. f. (T. de is Tintoris) su do
sparecchiato. l
mai s'allumi a is pannus, alluminatura.
Alluìbili agg. chi si podit alluiri, accendevole, Alluminài v. a. (T. Ital.) donai s'allumi a
accendibile, accensibile. -
is pannus innantis de ddus tingiri, alluminare,
Alluidòri v. m. e ra f accenditore, trice. Po dar l'allume a panni prima di tignerli.
su chi appuntat fogu a is cannonis, allumatore. Alluminàu, da part., chi tenit s'allumi, al
Po sa canna, chi serbit po alluiri is candelas in luminato.
Cresia, accenditoio. Po muzioni siccau bonu po Allupadùra s. f. M. affogadura.
alluiri, facella," a º - e'
Allupài v. a. (de Avrso suffòco, de undi de
Alluidùra s. f. accensione. - rivat Auru, u; suffocatio, solutio hominis, apud
Alluimentu s. m. accendimento, avvampamento. Chrysippum. ) affogare, soffocare. M. affogai.
Po abbruxori internu, avvampamento, bruciore. Allupaisì n. p. affogare, soffocarsi. Allupaisì de
Alluimentu de nou, raccendimento. su sidi fig. affogar di sete. Allupaisì de su fa
Alluinài v. a. (de allucinari, lassau su c, ovv. mini, essiri famiu che unu lupu, allupare. Fig.
de xxvo oberro) abbacinare, abbagliare, abbar perdirisì di animu, atturdirisì, allibbire, sbi
bagliare, riverberare, offuscare, offendere, tur gottirsi, perdersi d'animo. Bentu, chi allùpat,
bare, appannar la vista. Po ingannai, ingannare, vento, che mozza il fiato.
far travedere, far venir le traveggole. Alluinai v. Allupamentu. M. affogamentu .
n. bellesa, chi allumat, ch' incantat, beltà che - Allupàu, da part. affogato, soffocato. Allu
abbaglia, che incanta. Alluinaisì n. p. calai pau de sidi, ahio di sete. Allupau de su
sa nappa, abbagliare, travedere. Fig. po pigai famini, famìu che cani, allupato. Po atturdu,
sbagliu, biri una cosa po un' atera, abba allibbito, sbigottito.
gliare, prender abbaglio, equivoco, trave Allurpidamenti avv. ingordamente.
dere, venir le traveggole. Lassaisì alluinai, Allurpidùra s. f. ingordezza, ingordigia.
imbovai, burlai, lasciarsi abbacinare, abbagliare, Allurpimentu s. m. M. allurpidura.
aggirare, gabbare, lasciarsi impaniare, infi Allurpirisì v. m. p. (t. probabilmenti guastau
nocchiare. de su lat. i" ingordarsi, mangiar con
Alluinamentu s. m. bagliore, barbaglio. Allui ingordigia, farsi ingordo. divenir lurco , o
namentu di ogus, abbacinamento, abbagliamento lurcone. -
d' occhi, occhibàgliolo, offuscazion di vista. Po Allurplu, da part. fatto ingordo, divenuto
ingannu de vista biendu una cosa poatera, tra lurcone.
vedimento. Po offuscamentu de menti, abba Allurplu, da agg. goloso, ingordo, lurco,
gliamento, abbacinamento, inganno, errore, of lurcone.
fuscamento di mente. Allusingiài, allusingiàu ec. M. alluxingiai.
Alluinanti v. agg. abbagliante. Allusiòni s. f. (t usau intre is Litteraus) rap
Alluinàu, da part. abbacinato, abbagliato, portu de una cosa a un atera, allusione.
abbarbargliato, che ha gli occhi offuscati. Po Allusivu, va agg. (t usau intre is Litteraus),
Po imbovau, burlau, abbacinato, aggirato, gab chi temit rapportu, allusivo.
bato, impaniato, infinocchiato. Po incantau, Allustradòri v. m. e ra f chi donat sa lustra,
abbagliato, incantato. - brunitore, lisciatore, lustratore, illustratore, trice.
Allunu s. m. allunu di ogus, bagliore, abba Allustradùra s. f brunitura, lustratura, pu
gliamento d' occhi. M. alluinamentu. -
litura.
Allùiri v. a. (t. deriv. de su cat.) accendere, Allustrài v. a. donai sa lustra, allustrare, il
infiammare. Alluiri fogu, accendere, appiccare, lustrare, lustrare, lisciare, brunire, dare il
"
la, lume.
fuoco. Alluiri candela, accender can
Alluiri de nou, raccendere, riac
lustro. Allustraisì n. p. lustrarsi.
Allustramentu M. allustradura.
cendere, rappiccare, accendere di nuovo. Fig po Allustràu , da f"º , illustrato, lu
ingitai is animus, accendere, incitare, infiam strato , lisciato , brunito.
mare, riscaldare. Alluiri, o bogai unu fogu a Allutài v. a. abbivai, o avvivai, avvivare, de
unu espress. basc., bogaiddi una calunnia. M. stare, eccitare, ravvivare, riaccendere, rinvi
calunnia. Po poniri fogu fig. spargiri dissensionis, gorire, ridonar vigore, risvegghiare, risvegliare,
seminai discordias, seminar discordie, spargere scuotere. Allutai is ogus, aguzzar gli occhi.
zizzanie, commetter male tra gli altri. Alluiri v. Allutai is origas, appuntar gli orecchi, por
n. teniri, ardere, avvampare, abbruciare, allu gerli attenti. Allutaisì n. p. avvivarsi, destarsi,
54 ALL ALP
ravvivarsi, ripigliar vigore, risvegliarsi, svegliar chi mirat sa cumposizioni de differentis salis,
si, scuotersi. alotecnia.
Allutamentu s. m. a vivamento, destamento, Alpis s. f pl. montagna in Italia, le Alpi.
ravvivamento, risvegliamento, scuotimento. Alpigianu, ma agg. albitanti de is Alpis , al -
Allutàu, da part avvivato, destato, ravvivato, gno, alpino.
risvegliato, svegliato, scosso. Alqùilài, alqùilàu ec. (pron. sp,) M. appesonai.
Allutixeddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.), Altamenti avv. altamente .
spiritoseddu, briosetto, alquanto spiritoso, al Altareddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) altº
quanto vivace. Po avvivau unu pagu, alquanto rello, altarino -
ravvivato. Altari s. m. altare. Denanti altari, dossale.
Allutu, ta part. di alluiri, acceso, avvampato, Po su vela, chi dolu coberit, paliotto.
che ha pigliato vampa, infiammato. Depidu al Altaria s. f. altezza. Altaria de una vela,
lutu, no ancora pagau, debito acceso, non estin ghindatura . -
to. Po tentu , arso, bruciato. Fig. po incitati, Altèa s. f. (T. Gr.) erba, altea, bismalva.
irritau, acceso. infiammato, incitato, irritato - (Althaea officinalis. Linn.)
Po avvivau, avvivato, destato, ravvivato, ri Alterabili agg. aleerabile.
svegliato. Allutu de nou, racceso, riacceso, rap Alterabilidadi s. f. alterabilità -
piccato. - - -
Alteradamenti avv. alteratamente, adirata
Allùtu, ta agg. bivu, prontudu, spiritosu, mente.
acuto, desto, sveglio, vivace, di spirito pronto. Alterài v. a. scumponiri, alterare, scomporre,
Po avvivau, avvivato, ravvivato, ingarzullito, mutar la cosa dall'esser suo. Alterai de nou,
ingazzullito, rinvigorito, rallegrato. rialterare. Alteraisì n. p. inqietaisi, alterarsi,
Alluxentài, alluxentau ec (t. r.) fai luxenti. commuoversi, perturbarsi, inquietarsi, scompor
M. allucidai, allustrai. si. Alteraisì de nou , rialterarsi.
Alluxingiài v. a. fai a luxingiu, fare o torcere Alteramentu s. m. alteramento.
a foggia di lucignolo. Custu verbu si usat prus Alterativu, va agg. alterativo -
comunementi in sens. figur. po ammanucai, o Alterau, da part. alterato. Po irritau, alterato,
maltrattai cun is manus alguna cosa, guastaid commosso, inquietato, irritato, perturbato, scont
da, e faidda casi a luxingiu, brancicare, con posto. Gliaga alterada, piaga incrudelita, infao
ciar male, guastare, malmenare, scipare, pie nata. Alterau de nou, rialterato.
gazzare, stazzonare, fare una cosa come un Alterazionedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) alte
cencio. Po imbruttai, imbrattare, insudiciare, - razioncella. - -
Almanaccài v. n. fai almanaccus; si usat ſig. Alternativa s. f elezioni intre duas cosas, al
po fai disignus in s'aria, almanaccare, ſare ternativa, scambievolezza .
almanacchi, far disegni in aria. Alternativamenti avv. a borta a borta, alter
Almanàccu s. m. lunariu, almanacco, lunario. namente, alternatamente, alter ativamente, vicen
Almàngara s. f. (t. cat.) M. mangara. devolmente, scambievolmente, a vicenda.
Almiràgliu, almiranti. M. ammiragliu. Alternativa, va agg alternativo, mutuo, scam
Alobarca s. m. (T. Gr.) soprintendenti de su bievole. -
Alunnu s. m. (T. Lat.) allievo, alunno. Amadriade s. f. ninfa, chi abitat in is arbu
Alurgia Bonav. (T. Gr.) M. alotecnia. redus, Amadriade. -
Amargài v. a. (t. sp.) fai amargu, o amaru, Ambiguamenti avv. (T. Ital. introd.) eqtivo
amareggiare, inamarire, amaricare, rendere camenti, ambiguamente, equivocamente, equivoco.
amaro. Fig. affliggiri, tormentai, amareggiare, Ambiguidàdi s. f. (T. Ital. e Lat.) ambiguità,
affliggere, addolorare, attoscare, tormentare, tra oscurità, doppio senso.
vagliare, tanfanare, tartassare. Amargai de feli, Ambiguu, ua agg. (T. Lat e Ital.) de doppiu
infielare, amareggiar di fiele. Amargaisì n. p. sensu, ambiguo, oscuro, equivoco, che ha dop
amareggiarsi , inamarire, inamarirsi, divenire pro cºnso.
amaro. Po affliggirisì fig. amareggiarsi, afflig Ambizionedda s. f. dim. (dd. pron. ingl.) am
gersi, inamarirsi, genere, dolersi, rammaricarsi, bizioncella. -
sp.) marigoseddu, amaretto, amariccio, ama Ambra s f (T. deriv. di ambrum gr.) ma
rognolo. teria accendibili, ambra. Ambra groga, ambra
Amargòri s. m (t. sp.) M. amargura. gialla, succino: caràbe t. arabu. S'ambra prus
Amargu s. m. M. amargura. preziosa est s Ambrum Chryseum. Claru co
Amargu, ga agg (t. sp.) marigosu, amaro, menti ambra, chiaro come ambra. Donai s' odori
amarulento. Po agru, aspru, acerbo, acre, de s'ambra, ambrare: partic, ambrato.
agro, acrimonico. Po dia , infelici, ama Ambretta s. f. (T. Ital.) pedoli conciada cun
ro, doloroso, infelice. Vida amarga, morti s' odori de s'ambra, ambretta.
amarga, vita misera , morte infelice, amara. Ambrosia s. f. (T. Gr.) segundu is Poetas de
Amargu disgustosu, amaraccio. is Gentilis su pappai de is Deus insòru, ambrosia.
Amargiuras f (t. sp.) amarezza, amaro, ama Ambrosianu, ma agg : cantur, ritu ambrosia
ritudine. Po aspresa, acerbezza, acerbità, acrez nu, canto, rito ambrosiano.
za, agrezza, forzore. Po afflizioni di animu, Ambita s. f (de bua, a lat.) term. cun su
afflizione, amarezza, amaritudine, assenzio, cali dimandant aqua is pipìus, bombo.
cordoglio, dolore, doglianza, rammarichìo, Ambuazza (t. r.) M. ambulazza.
rammarico. Ambulatòriu, ia agg (T. Lat) inconstanti,
Amarolla avv. casi a amara bolla, o a mala ambulatorio, deambulatorio.
bolla , a crepu de coru, a mala voglia, di mala Ambulazza s. f. erba, armoraccio. ( Rava sil
voglia, a malincorpo, a malincuore, di mal vestris. J -
cuore, controstomaco, a dispetto, mal grado, Ambulèu, e bolèu (deboli o sp.) ghettai am
malvolentieri. Benit amarolla fai custu , est for bulèu, in aria, lanciar in aria. -
zosi, fai custu, è forza, è necessario far questo. Amègu (t. b.) verb defettivu, e in Logudoru
In forza de sust. s' amarolla fait sa beccia cur amèlo (de a particella, e de us)o curo, satago,
riri, il bisognino fa trottar la vecchia. conor). Si usat solamenti su presenti indic, e
Amatista s. f. (T. Gr) spezia de gioia, amatista. su pendenti a modu de verbu auxiliariu, in logu
Amatòriu, ia agg amatorio, di essiri e stai: Amegu de scriri, o seu scrien
Amàu, da part amato, voluto bene. Po di du, sto scrivendo. Amegamus de liggiri, femus,
sigiau, amato, desiderato; Po su chi hat cor o stemus liggendu , eravamo, stavamo leggendo.
respostu in s' amori, che la riamato. Amelezzadamenti avv. minacce, olmente, mi
Amauròsi s. f. (T. Gr. Med.) diminuzioni, o nacciosamente. - - -
vole, affettuoso, obbligante, uffizioso. M. affet Ammaduràu, da part. cresciuto, venuto innan
tuosu. Amistanziera in forza de sust. facciana, zi, che ha attecchimento. -
salute, che ha contratto acciacco. In forza di agg. Ammanniài v. a. (t. de su stil, fam.) cresciri,
M. magangiau. - fai mannu, aggrandire, accrescere, far grande.
Ammagasinai v. a poniri in magasinu, riporre Ammanniai v. n. e taliorta ammanniaisì n. p. ben
in magazzino. miri mannu, aggrandirsi, farsi, divenir grande.
Ammagasinàu, da part. riposto in magazzino. Si narat ancora de su cresciri de is animalis, e de
Ammainadòri v. m. e ra f. (t. r.) mainargiu, is vegetabilis, crescere, divenir grande, acqui
gia, ammaliatore. trice. M. mazzineri. stare, avanzare, venire innanzi. Fig. po biviri:
Ammainiti v. a. (t. r.) e in Logudoru amma Tui no nci has a ammanniai meda, tu non vi
jare, fai mama, (de sa partic. a, e de su gregu vrài molto. -
to, caduto ammalato, divenuto infermo. Amma Ammarigosài (t. r.) fai marigosu. M. amargai.
ladiau de nou, ricaduto infermo. Ammar,murai v. a. si usat ſig. pigada sa Metaf.
Ammalorau, da agg. (t. r. ſorsis de malore de sa fridura de su marmuri, e si narat de s'
ital.) livido. effettu de su frius forti, agghiacciare, intirizzare.
Ammaminadròxu s. m. (T. de Pastori ) il luo Frius chi ammàrmurat, chi gelat, freddo che
go destinato per dare i capretti alle madri. agghiaccia, che fa irrigidire. Anmarmuraisì de
Ammammài v. a. (T. de Pastori) donai is cra su frius n. p. agghiadare, agghiadarsi, assiderare,
bittus a is mammas, introdurre, dare i capretti assiderarsi, intorpidire, intirizzire, intormentire
alle madri. -
dal freddo. M. cancarai.
Ammanchi, ammancàu ec. (t. pop.) M. mancai. Ammarmuramentu s. m. agghiadamento, inti
Ammanciài, ammanciàu ec. M. manciai. rizzamento, assiderazione, ghiado.
Ammandronài v. a. rendiri mandroni, impreiz Ammarmuràu, da part. cancarau de su frius,
zai, impoltronire, render pigro, poltrone. Amman agghiadato, assiderato, intormentito, intorpidito,
dronais n. p. impoltronire, divenir poltrone, im intirizzito dal freddo, dal ghiado. M. cancarau.
pigrire, impigrirsi. Po biviri mandronescamenti, Ammarteddai v. a. (t. de su stil. fam.) si usat
poltreggiare, poltrire, poltroneggiare, vivere pol in sens. fig. po fastidiai, tormentai ec. ammar
tronescamente. M. impreizzai. tellare, affannare, annoiare, infastidire, tormen
Ammandronamentu. M. mandroneria. tare, travagliare, dar martello, affanno, tra
Ammandronàu, da part impoltronito, reso pol vaglio. Ammarteddaisì v. r. ammazzoccaisì, pi
trone. In signif n. p. impoltronito, impigrito, di gaisì affannu, affannarsi, agitarsi, arpicarsi,
venuto pigro, infingardo. martirizzarsi, rimescolarsi, tormentarsi, trava
Ammangiuccài v. a. ammangiuccàu ec. (t pop.) gliarsi, stillarsi il cervello. M. affannaisì, pistaisì.
fai is cosas a mangiuccadura, a sa grussera, e Ammarteddàu, da part. ammartellato, affan
malamenti po imperizia. M. aflioncai. Po amma nato, agitato, tormentato, travagliato.
muccai M. Po fai mangiuccus, e imbroglius M. Ammartigliài v. a. (t. r. de amartillar sp.)
imbrogliai. battiri cum marteddu, o cun atera cosa sa perda
Ammanigài v. a. (t. r. pagu in usu) guermiri de sa patiglia po dda adattai a su pettini, batter
de maniga, contrariu de smanigai, guernir di ma la pietra focaja per adattarla al pettine.
nico, e di maniche, porre il manico. Ammartigliau, da part. battuto con martello.
Ammanigàu, da part. e agg. guerniu de ma Ammarturaisì v. n. p. beniri marturu, (de
niga, immanicato, guernito di maniche, e di martur, ris,) pigada sa metaf de su martiriu,
VºlalrldCO , po su tormentu, chi suffrit sa persona ind una
AMM AMM 5),
maladìa cronica, ammalarsi lungamente, con maletta, celatore, colui, e colei, che dà celia.
trarre malattia cronica, esser ammalato di mal M. malettista. - -
cumulatore, trice. -
Ammesài v. a. redusiri una cosa a sa mesi
Ammassài v. a. fai massa de alguna cosa, am dadi. M. smesài.
massare, accumulare, ammontare, cumulare, Ammesturàbili agg. mescibile, miscibile.
ragunare. Ammassaisì v. r. pagu usau, unirisì Ammesturadamenti avv. mischiatamente, me
in massa. ammassarsi, adunarsi, attrupparsi, scolatamente, confusamente.
M. ammuntonaisì. Ammassai de nou, rammas Ammestura dèri v. m. e ra f mescitore, me
sare, rifar massa. Po ammuntonai cosas in con scolante, mischia hte, colui, o colei che mischia.
fusu, senz' ordini, abbatuffolare, rabbatuffolare. Ammesturadùra s. f mescolanza, mescolata,
Ammassamentu s. m. accumulamento, ammas mischianza, mischiata, mischiatura, mescuglio,
samento, cumulazione. mischio, mistione, mistura, permistione, mistianza,
Ammassativu, va agg. cumulativo. In modu tramischianza.
ammassativu, avv. cumulatamente, cumulativa Ammesturàiv. a. frammescolare, frammischiare,
n2ente. mescere, meschiare, mescolare, mischiare, con
Ammassàu, da part. accumulato, cumulato, fondere, permischiare, tramischiare, far mischio.
ammassato. Trattendu di animalis, chi si unint Ammesturai senz' ordini, ghettai appàri, affa
in massa, adunato, attruppato, aggomitolato, stellare, confondere. Po imbarazzai, ammesturai
raggruppato. M. ammuntonau. Ammassau con impari, avviluppare , inviluppare, abbaruffare,
fusamenti, rabbatuffolato. Ammassau de nou, imbarazza e, imbrogliare, intralciare. Amme
rammatssato. - -
sturai de nou, rimescolare, rimischiare. Amme
- Ammassu s. m. muntoni, ammasso, ammas sturaisì n. p. meschiarsi, mescolarsi. Po ficchi
samento, cumulo, mucchio. Ammassu de cosas risì, intrigaisì ind' un affari v. r. intrigarsi, fram
inutilis, guazzabuglio. Ammassu de cosas imbod mettersi, intromettersi, ingerirsi, mischiarsi, im
diadas impari confusamenti, batuffo, batuffolo, pacciarsi in un affare. Po imbarazzaisì, avvi
massa di cose rabbatuffolate. lupparsi, invilupparsi, involgersi, imbarazzarsi,
Ammatanadòri v. m. e raf chi donat matana, imbrogliarsi. -
permischiato, tramischiato. In forz, di agg misto, Ammoddiadùra s. f. (dd pron. ingl.) immolla
permiscuo. Binu ammesturau, vino misturato, mento, bagnatura, umettazione. Po mitigadura,
alterato per mistura. Po ghettau appàri, senz' mitigazione, mollificazione. Ammoddiadura de
ordini, affastellato, confuso. Po imbarazzau, cosas corriazzas, frollatura.
avviluppato, inviluppato, imbarazzato, imbro Ammoddiài v. a. rendiri moddi (de mollis: dd
gliato, intralciato, intrigato, mescolato. Po ficchiu, pron. ingl.) Ammoddiai bagnendu, o umedessiri,
impacciato, ingerito, intromesso, mischiato. ammollare, ammollire, bagnare, immollare, inu
Ammestàru s. m. mescolanza, mescuglio, mis midire, umettare. Po sfundiri; dogna aqua sfun
cuglio, mischio, misto, mistura, mischiata, mi dit, ammoddiat, ogni acqua immolla: o bagna.
schiatura, mistione, permistione, mescolata, me Po fai perdiri sa duresa, de duru rendiri teneru,
scolatura, commistione. Ammestùru de cosas im ammorbidare, ammorbidire, intenerire, mollifica
brogliadas, e confusas, zenzoverata. re, rammorbidare, rari morbidire, ramnorvidare,
Ammestiiru, e a mèsturu avv. impari, unida rammortidire, tor via la durezza, render morbi
menti, congiuntamente, insieme, unitamente. Bi do, tenero, sollo, soffice. Po flettiri, de tiesu
viri a mestura, impari, vivere insieme, in compa fai flessibili, piegare, flettere, render flessibile,
gnia, convivere. arrendevole, pieghevole, dirompere, ammollir la
Ammivdài v. a. (T. de Pastoris e de Basonis) tensione. Po abblandai sa corria a is cosas cor
propriamenti pasciri su bestiamini in su pardu nau riazzas, coment est pasta, pezza ec. frollare, far
de Mindas; ma si usat ancora comunementi po divenir frollo, render tenero, ammollire il tiglio.
pasciri su bestiamini in calisisiat tanca, o campu Po acchetai, tranquillizzai, placai, abbonacciare,
serrau, foraggiare, pascolare, pasturare, tenere addolcire, acchetare, disasprire, mitigare, pla
il bestiame al foraggio, nella pasciona, nella pa care, tranquillare. Fig. ammasedai, rendiri do
stttrat . cili, ammollare, ammorbidare, far mansueto, ren
Ammindàu, da part. pasciuto, tenuto al forag der docile, arrendevole, maneggevole. Po moviri
gio, alla pasciona. a cumpassioni, impietosire, intenerire, muover a
Amminestrài v. a. poniri sa minestra in is pla compassione. Ammoddiai is dentis si narat de s'
tus, scodellare. effettu de is cosas acidas, allegare i denti. Poniri
Amminestràu, da part. scodellato. a ammoddiai, o poniri a moddi sa roba brutta,
Amministradòri v. m. e ra f amministratore, porre, tenere in molle, dimoſare i pannilini. Po af
trice, institore. T. Leg. flusciai, allentare, ammollare, rallentare. Am
Amministrài v. a. amministrare, governare, moddiai de nou, rimmollare. Ammoddiaisì n. p.
reggere. bagnarsi, immollarsi, inumidirsi, umettarsi. li
Amministràu, da part. amministrato, governato. sfundirisì candu proit, bagnarsi, immollarsi. Po
Amministraziòni s. f. amministragione, ammi arrendirisì, cediri, cedere, molleggiare, piegarsi,
nistrazione . divenire arrestatevole. Po faisì morbidu de tostau,
Amminudài v. a. pagu in usu, segai a minudu, ammorbidarsi, ammorbidirsi, divenir morbido,
amminutare, far minuzzoli. -
tenero, sollo, soffice, insollare. Po fais de tiesu
Ammirabili agg. ammirabile. flessibili, arrendersi, piegarsi, dirompersi, perdere
Ammirabilidàdi s, f ammirabilità. di sua tensione, o durezza. Po arremoddaisì trat
Ammirabilmenti avv. ammirabilmente. tendu de fruttas, chi cumenzant a si ſrunziri, am
Ammiradòri v. m. e ra f ammiratore, trice. morbidire, appassire alquanto, sommosciare, sop
Ammiragliàtu s. m. ammiragliato, passare, divertir moscio, sommoscio, soppasso,
Ammiràgliu s. m. ammiraglio. vizzo. Trattendu de pasta, o pezza, chi hat per
Ammirài v. a. mirai cun maraviglia, ammirare, diu sa corria, o siat s' elasticidadi, perdere il ti
mirar con maraviglia. Faisì ammirai, farsi am glio, divenirfrollo. Fueddendu de cosas, chi po
mirare, rendersi degno di ammirazione. sobbrada umcdadi si disponint a sa corruzioni,
Ammirativu s. m. puntu ammirativu, ammira umigare, divenir floscio, incominciar a divenir
tivo, o punto ammirativo. fracido, o infradiciare. M. arremoddai. Po
Ammirativu, va agg ammirativo. afflusciaisì , allentarsi , rallentarsi. Po inter
Ammiràu, da part. ammirato. messirisì, impietosirsi, intenerirsi, sollucherare,
Ammiraziòmi s. f. ammirazione. esser tocco di compassione, muoversi a pietà.
Ammissibili agg ammissibile. Po acchetaisi, placaisì, acchetarsi, abbonacciarsi,
Ammissioni s. f. ammissione. mitigarsi, placarsi, tranquillarsi. Po faisì viscosu
Ammìttiri v. a. (de admitto, is) accettai, accet M. inviscosiri.
tare, ammettere, ricevere. Ammittiri de nou, riac Ammoddiamentu s. m. (dd pron. ingl.) am
cettare, riammettere. mollamento, immollamento, ammollimento, ba
Ammìttiu, ia part. accettato, ammesso, ricevuto. gnamento, imbagnamento, umettamento. Am
Ammittiu de nou, riammesso. moddiamentu de dentis, allegamento di denti.
Ammittu s. m. pannu, chi su Sacerdotu si ponit Ammoddiamentu de cosas, chi hanti perdiu s'
in conca, candu si revistit, ammitto. elasticidadi insoru, frollamento. M. su verbu.
Ammobigliài v. a. guermiri de mobilis, ammo Ammoddiàu, da part. (dd pron. ingl.) am
bigliare, mobilare, ai" arredare, fornir mollato, ammollito, immollato, bagnato, inu
di suppellettili, guarnire di mobiglie, d' arredi. midito, umettato. Po ammorbidau, ammorbida
ſV. " voce ital. mobilare in Albert.) to, ammorbidito, rammorbidato, rammorbidito,
Ammobigliamentu s. m. addobbamento, addobbo, Po acchetau, calmau , acchetato, abbonacciato,
paramento, parato,fornimento da camera, mohiglie, addolcito, calmato, mitigato, placato. Tratten
Ammobigliàu, da part ammobigliato, mobilato, du de s'effettu de is acidus, chi produsint in
addobbato, arredato, fornito di mobiglie. is dentis , allegato. Trattendu de pasta, pezza
Ammocòsi s. f. (T. Gr.) remediu po dissiccai ec. chi hamti perdiu s' " divenuto
is corpus, ammocòsi, e ammoehàsia . Bonav. frollo, che ha ammollito il tiglio. Po abblan
AMM º MM 61
allentare, ammollare, rallentare. Ammollai sa Ammueddàu, da part (dd pron. ingl.) impin
funi, ammollare, rallentare il canapo. Amollai guato, ingrassato: in sens. n. p. divenuto grasso,
unu colpu de perda " basc. , scagliare pingue.
una sassata. Po adattai i unu colpu aundi Ammuffai v. a. far muffare, render muffato.
sisiat, appiccare, appoggiare, appostare un colpo. Ammuffaisì n. p. ammuffare, muffare, muffeg
Ammollàu, da part. ntato, ammollato, giare, intanfarsi, tenere, o saper di muffa, di
rallentato : scagliato, appiccato, appostato. venir muffato, pigliar di tanfo. Trattendu di
Ammonestadòri v. m. e ra f ammonitore, arburis, chi bogant algunas crescenzias cun
trice. muffa, o de pannus de linu, chi lassaus meda
Ammonestài v. a. (t. sp.) avvertiri, ammoni tempus in s aqua si ammucòrant, e si purdiant,
re, avvertire, avvisare, dare avviso, e pubblicare imporrare, imporrire. M. ammucorai.
in Chiesa i maritaggi da contrarsi. Ammone Ammuffau, da part. ammuffato, muffato,
stai de nou, riammonire. compreso da muffa, che ha pigliato muſſa, o
Ammonestamentu s. m. ammonimento, avver che sa di tanfo. Po ammucorau, imporrato,
timento. guizzo .
Ammonestàu, da part. ammonito, avvertito, Ammumulonài v. a. (t. r.) fai a mumuloni,
avvisato. e ammumulonaisì n. p. faisì a rumbuloni. M.
Ammonestaziòni s. f (t. sp.) ammonizione, allomborài, ammuntonai.
avvertimento, avviso e pubblicazione di mari Ammumungiaisì v. r. si narat propriamenti de
taggi in Chiesa. V. Franzios, is pipius, chi pappendu s'imbruttant is murrus,
Ammoniacu M. armoniacu . chi naraus ancora ammustiaisì, imbrodolarsi,
Ammontài v. a. redusiri contus de prus par inzavardarsi il muso. M. ammustiai.
tidas. M. montai. Ammumungiàu, da part. imbrodolato, inza
Ammorbidài v. a. (T. Ital. introd.) fai mor vardato. M. ammustiau.
bidu, ammorbidare, ammorbidire, rammorbidare, Ammuntonài v. a. (de amontonar sp.) fai
rammorbidire, mollificare. Ammorbidaisì n. p. muntoni, o a muntoni, fai massas de cosas,
ammorbidarsi, ammorbidirsi, insollare, divenir abbicare, accatastare, accozzare, annassare,
sollo, soffice, morbido, perder la durezza. ammontare, ammonticare, ammonticchiare, adu
Ammorbidau, da part. ammorbidato, ammor nare insieme, aggruppare, raggruppare, ammuc
bidito, rammorbidato, rammorbidito, mollificato, chiare, rammucchiare, accumulare, far monte,
divenuto soffice, sollo, morbido. o mucchio: in Roma ammontonare. Ammuntonai
Ammoriscài, v. a. (t. r.) fai nieddu, pigada ricchesas, accumulare, ammassare, ammontar
sa figura de su moru, po indicai su colori brunu, ricchezze. Ammuntomai cosas confusamenti, senz'
chi causat su Soli in sa carrizia, abbronzare, ordini, abbatuffolare, rabbatuffolare. Ammun
annerire, imbrunare, imbrunire, far bruno. Am tonai fenu, o manigas de lori messau, fai is
moriscaisì n. p. annerirsi, imbrunare, imbrunire, mumtonis de su sèidu in s argiola segundu ma
divenir bruno, abbronzato dal Sole. M. accottilai. rant is Messajus, abbarcare, far le barche, al
Ammoriscàu, da part cobertu de Soli, ab bicare, far le biche di fieno, o delle gregne delle
Abronzato, annerito, imbrunito dal Sole. biade mietute. Ammuntonai linna di abbruxai,
Ammortoxinài v. a. (su Spagnolu marat amor fai linnarxu, abbicare, accatastar legna, far
tiguar) calmai, e in sensu fig. studai, ammortare, biche, o cataste di legna. Po arregolliri cosas
ammorzare. Po mortificai, studai is passionis, isparzinadas, e faindi unu muntoni, rammontare.
ammortare, mortificare, rintuzzare le passioni. Po fai a rumbuloni, M. rumbuloni. Ammunto
M mortificai. Po calmai su dolori, calmare, naisì v. r. ammucchiarsi, rammucchiarsi, ridursi
mitigare il dolore. Ammortoxinaisì n. p. (forsis in mucchio. Fig. si marat de grandu concursu
di amortecerse sp.) M. allacanaisì. de genti unida impari strintamenti, aggomitolarsi,
Ammortoxinàu, da part. ammortato, ammor ammonticchiarsi, ammucchiarsi, rammucchiarsi,
zato, mortificato, calmato, mitigato. aggrupparsi, raggrupparsi, unirsi strettamente
Ammortoxinàu, da agg. allacanau, spoderau, insieme. Biu in sa plazza meda genti ammunto
accasciato, debole, fievole, spossato. Fig. po ad nada, veggo nella piazza molta gente aggomito
dormentau, ominide spiritu mortu, uomo inogio, lata, rammucchiata, che sta a gruppi. (M. su
di spiriti addormentati. i- - t. fr. peloton.) Trattendu de bremis, muscas, o
62 AMM AMMI
abis, ehi s'ammuntonant, e si finta unu rum diri sa loquela, o su fueddu, ammutire, dive
am
buloni foras de su casiddu. M. aggrumai, al mutolire, ammutolirsi, perder la favella,
lomborai. Fueddendu de volatilis, o de brebèis, nir mtittolo. - -
chi si ammuntonant, e si unint a strintu, aggo Ammutu, da part. taciuto. Pochini est be
mitolarsi, aggrupparsi, ammonticchiarsi, ragrup niu mudu, ammutito, ammutolito, divenuto
parsi, rammucchiarsi, ridursi in mucchio. -
mutolo.
Ammuntonamentu s. m. ammassamento, am Ammutriadamenti avv. corrucciatamente, cor
montamento, accumularnento, accumulanza , rucciosamente.
ammontonamento, mucchio, raggruppo, aduna Ammutriaisì v. n. p. corrucciarsi, crucciarsi,
mento di cose insieme, accozzamento. aver cruccio, portare, tenere, pigliar broncio,
Ammuntonàu, da part. abbicato, accatastato, marinare, piccarsi, recarsi a male, pigliar a
ammontato, ammonticchiato, accumulato, am male, scorrubbiarsi. -
giar l'uva per cavarne il mosto. Amorosamenti avv. amorosamente, con affetto
Ammustàu, da part. ammostato. amoroso.
- Ammustiadiura s. f imbruttadura, imbratta Amoroseddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)
mento, lordura, sozzura, sozzume, sucidume, amorosello, amorosetto.
zaffardata. Amorosidà di s. f. amorosità.
Ammustiài v. a. (t. pop.) imbruttai cun cali Amoròsu, sa agg. amoroso, pien d'amore.
sisiat bruttori, imbrattare, imbrodolare, insoz In forza de sust. amanti, amante, amoroso.
zare, insucidore, insudiciare, inzavardare, lor Amorrànas s. f pl. (t. sp.) M. murenas.
dare, far lordo. Ammustiaisì v. r. imbrodarsi, A motas (t. r.) a tandas. M. tanda.
imbrodolarsi, imbrattarsi, impacciucare, insoz Amovibili agg. amovibile, levabile.
zirsi, inzavardarsi, lordarsi. Amparadòr, v. m. e ra f (t. sp.) ajutatore,
Ammustiàu, da part. imbrattato, imbrodolato, difensore, protettore, trice.
insozzato, inzavardato, lordato. -
Ampuai v. a. e n. (t. r. deriv. forsis de em Anacestu, sta agg. (T. Gr. M.) incurabili,
pinar cat.) M. alzai. - anacesto, incurabile.
Ampudda s. f. (dd pronunz. ingl.) ampolla. Anaclàstica. M. Diottrica. -
Ampudda po distillai, o cunservai liquoris, boc Anaclisi s. f. (T. Gr. M.) decubitu de su ma
cia, anguistara , guastada. Ampudda cumen ladiu, anaclisi. Bonav. - -
zada, ampolla manomessa, sboccata. Ampudda Anacòja s. f. (T. Gr. M.) surdera perfetta,
de birdi cun zugu longu e trottu, borbottino. anacòja. Bonav.
Ampudditta s f dim. (dd pron. ingl.) am Anacoreta s. m. (T. Gr.) Anacoreta, Eremita.
polletta, ampollina, ampolluzza. Ampudditta Anacoretisài, e anacoretizzai v. n. (de avzzogeo
cunservai liquoris, boccetta. Ampudditta de secedo) biviri solitariu, anacoretizzare.
inu ec. po mostra, o prova, saggio, saggiuolo. Anacreòntica s. f canzoni a su gustu di Ana
Ampudditta di odoris, boccetta, oricanno. creonte, anacreontica. -
Amuinài v. n. (de amohinar cat.) si narat de Anàdi s. f volat. (deanas, tis) anitra. Anàdi
s'amuinu, chi faint in s'aria is abis, sa musca, bianca, monachetto. Anadi imperiali, mergo.
su muschittu e similis, fistiare, rombare, far Amadi cun chighirista, germano di Barberia.
rombo, ronzare, far ronzo, zufolare. Fig. si Anadi conca niedda, caponegro. Anadi conca
usat po indicai s'amunnu de medas personas birdi, germano reale. Cetti.
confusamenti fueddendu in boxi bascia, romba A nàdidu avv. a nuoto. -
re, mormoreggiare, borbogliare, bisbigliare. Po Anadiplòsi s. f. (T. Gr. Didasc.) ſig. grama
zumiai is origas, fischiare, fistiare, rombare, ticali, po sa quali s'ultimu terminu de su versu
zufolare, sentir rombo, o ronzo negli orecchi. precedenti benit principiu de su sighenti, ana
Po burla si narat amuinai is origas a unu, candu diplòsi.
s'indi narat mali in ausenzia, cornare gli orec Anadixedda s. f. dim. di anadi (dd pron. ingl.)
chi ad uno. In Signif att. sa meda ciarla m' anitrella, anitrina. Su mascu, anitrino, pulcino
amuinat sa conca, il moltiloquio, la ciarlerìa d'anitra.
m ingombra, mi occupa, m aggrava la testa. Anadòni s. m. o anadone (t. logudor.) arzavola.
Fig. po fastidiai, annoiare, importunare, infa Cetti.
stidire, seccare, dar noia. Anàdrome s. f. (T. Gr. M.) trasportu de umo
Amu inamentu s. m. M. amuinu. ris de basciu in altu, anàdrome. Bonav.
A muinàu, da part. att. imgombrato, aggra Anafalantiasi s. f. (T. Gr. M.) spinniadura
vato, occupato. Fig. po importunau, importu de su fronti, o s'essiri spin iau in su fronti,
nato, infastidito, seccato. anafalantiasi, calvezza della fronte. Bonav.
Amuinu s. m. (t. cat.) po romuriu, rombazzo, Anafonèsi s. f. (T. Gr.) eserciziu de su cantu,
rumore, strepito, fracasso. Amuinu di abis, de ana 0nesi ,
muschittu ec. rombo, ronzio, ronzamento, ronzo Anàfora s. f. (T. Gr. Didasc.) ſig. de Rettor.
di pecchie. ec. Amunu di origas, bucinamento, repetizioni, anòfora, ripetizione.
cornamento, fischiamento, zufolamento d' Anafrodisia s. f. (T. Gr. M.) impotenzia a
orecchi. Amumu de ciarla, fueddendu in con Venere, anafrodisia.
fusu e in boxi bascia, bisbiglio, borbogliamento, Anafru, fra agg. (T. Gr. M.) sanguni anaſru,
rombo, susurro. Amunu de conca, ingombra senza spuma, sangue inafro. -
mento di testa. Fig. po fastidiu, fastidio, noia, Anagogia s. f. (T. Gr. Teol) sensu misticu,
seccaggine. anagogia, senso mistico.
A muntòni avv. (de a montones sp.) in ab Anagogicamenti avv. misticamenti, anagogica
bundanzia. M. abbundantementi. merile , rits ltd etiti cnte.
64 * ANA ANA
lùrus de su solstiziu po formai unu relogiu so Anarrinu, na agg. (T. G. Med.) bonu po su nasu;
lari; e strum. po regulai s umbra de su Soli in su tabaccu est remediu anarrinu, il tabacco è
rimedio anarrino. Bonav.
su pianu de unu relogiu, analemma:
Analessia s. f. (T. Gr. M.) restabilimentu de Anasarca s. f. (T. G. M.) idropisia universali,
forzas a pustis de sa maladia, analessìa. anasarca, ovv. gonfiezza edematosa. Bonav.
Analèttica s. f. (T. Gr. Med.) metodu de bi Anastalticu, ca agg. (T. G. M.) remediu ana
viri pois convalescentis reguardu a s alimentu, stalticu, bonu po stangai su sanguini, rimedio
analettica. Bonav. anastaltico, per arrestare il sangue. Bonav.
Analètticu, ca agg. (T. Gr. M.) restorativu, Anastasi s. f. (T. G. M.) trasportu de umoris
analettico, confortativo, ristorativo. Bonav. passaus de una parti a un atera, anòstasi.
Analettus s. m. pl. frammentus sceltus de un Anastòmosa ) s. f. (T. G. de Notom.) orifiziu
Autori, analetti. Anastòmosi ) s. f. de is vasus de su corpus,
Analgia s. f. (T. Gr. Med.) privazioni dedo o unioni di arteria cun arteria, de vena cun
lori, analgìa. Bonav. vena, anastòmosa; anastòmosi. Bonav.
Anàlgicu, ca agg. (T. Gr. M.) remediu anal Anàtema s. f. (T. G.) scomùniga, anatema,
icu, " indi pigat su dolori, rimedio analgico, scomunica. Anatema s. m. scomunigau, anatema,
i". SCOmltrarcatto .
ossus tantu unius impari, chi formant unu solu cacare. Po incurriri pena; inci andat su zugu,
pezzu, anchilòsi. Po malada de is giunturas, chi ne va il collo. Po ommittiri, lassai a curriri.
ddas privat de motu, anchilòsi. Bonav. lasciar andare, ommettere. Andai narendu,
Anchitta s. f. dim. anchetta. andar dicendo. Andaisindi in fumu, perdirisì,
Ancilla, e ancilla s. f. (T. L.) ancella, ancilla. perdersi, andarsene in fummo. Andaisindi infu
Anciloglossu s. m. (T. G. M.) defettu de su filu riau, partire in rotta. Andai trottula trottula fig.
de sa lingua troppu curzu, anciloglosso. Bonav. andai a unu logu a per forza, violentau, contra
Ancilotomia s. f. (T. G. de Notom.) operazioni voluntadi, andare ad un luogo a malincorpo,
de segai su frenu de sa lingua po fueddai li di mala voglia. Fai andai a unu trottula
beramenti, ancilotomìa. Bonav. trottula, far andar uno a malincuore, a di
Anciòva s. f acciuga, e alice. spetto, malgrado. Andai a biri istrigus espress.
Ancòdina s. f e incodina (de incus, udis) an rust. su propriu de tancai is cocciulas,
cudine, e incudine, ancude, e incude poet. morriri, andare al cassone, andare a babbori
Essiri intre marteddu e incodina prov. stai mali veggoli, andare a rincalzare i cavoli, morire.
de dogna parti, esser tra l' " e 'l mar Andai a camminai, andar a passeggio, a pas
tello. Ancodina de duas puntas po fai vasus de seggiare, dirportarsi. Andaisindi de amanti de unu,
lata, bicornia. torsi dinanzi ad altrui, levarsi dal suo cospetto.
Ancodinedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) anco Andai a innantis, andar avanti, inoltrarsi. An
dinetta, ancodinuzza. daisindi de puntu, si narat de scuppetta, o pi
Ancora s. f (de ayxvpa) àncora. Alzai s'an stola pagu segura, scattare. Andai de nou,
cora, salpare, e sarpare, levar l' ancora dal riandare .
mare. Sciolliri sa " de s' ancora , disor Andài a bolidu, in bolidu, meda lestu, andar
meggiare. Ghettai s ancora, ancorare, ancorarsi. volando, andar ratto, velocemente, con gran ra
Ghettai s' ancora in tempus de maretta forti pidità. Andai a bolidu in su studiu fig. fai grandus
contra su camminu, stallare. Ghettai una se
nda ancora contra su flussu e reflussu de
progressus, avanzarsii
avanzamento nello studio.
"fare , Jar progresso,
e su mari, afforcare. Ancora beccia, ancoressa. Andài addasiu, andar adagio, pianpiano.
Ancora de vascellu, ferro di due marre. Ancora Andài in aliottu, o in ala de camisa, andare
de is galeras, ferro di quattro marre. Marra de spogliato, in farsetto.
s'ancora, patta, marra dell' ancora. Ancora cun Andài in amoris, si marat de is animalis, essere,
cincu marras, gra" Fusti de s' ancora, o venire in caldo, avere uzzolo, o la foja,
ſ" dell' ancora. Su signali de linna, chi ab esser foioso.
arrat asuba de s' aqua, po conosciri aumdi est Andài a s'appràppidu cun is manus, andar
ghettada s'ancora, gavitello. tastoni, a tastone, tastare, tasteggiare, andare
Ancòra avv. anche, anco, ancora, altresì , al tasto, brancolare. Andai a s'apprapidu cun
parimente, eziandio. No ancora, non per anco. is peis, andar tentoni, a tentone.
Po atera borta, o de nou, ancora, altra volta Andài a arrogadura, attraversai campus, segai
di nuovo. a ogu su camminu, andare alla ricisa, alla
Ancoracandu) avv. ancora uando, ancorchè, stagliata. -
Andai a currigliu, gira gira de logu in logu, Andai a portanti, ambiare, andard ambio,
M. andai gira gira. o di portante. Andai a portanti de trainu, an
Andai a derettu, in linea deretta, andar ritto, dar d'anchetta, o di spalletta, andar di traino.
dirittamente, per linea retta. Po andai tetteru, (V. la voc. fr. aubin).
no incrubau, andare, camminare in sulla Andài po su camminu carratteri, fig pigai is
Dersona . cosas in su modu prus facili, andar per la piana,
Andai in cumpangia, andare in compagnìa, in prender le cose nel modo più agevole.
conserva, di conserva, di conserto. Andai depressi, andar ratto, andare in fret
Andai fendu scèscias propriu de is imbriagus. ta, camminar di trotto, di passo veloce. Andai
M. andài stomtuna stontuna. depressi e a filu, andar difilato.
Andai a filu, andare a filo, a dirittura. Andai Andai a rimbulu, po andai arrumbula arrum
a ſilu e de pressi, andar difilato. bula. M. Andai a rumbulu de s'arrisu, o pi
Andài forròga forròga, o forroghendu, sfrugac sciaisì de s'arrisu, scompisciarsi delle risa, ri
chiare. Fig. circai cosa cun ansiedadi, frugare, dere squacqueratamente,
andar frugando. Andai in runa, andare in rovina, in con
Andài fuis fuis, andar fuggiasco, fuggiasca quasso, in precipizio.
mente, alla sfuggita. Andai derunda, andare in ronda,o a girone. Fig.
Andai a fini si narat de sa pinna de scriri, andai gira gira, andare in volta, andar gironi.
render sottile. Fig. si narat po andai a s' Andài sarta sarta, o sartendu, andar saltel
avvertia. M. loni, andare a salti, o saltellando.
Andài fraga fraga ) M. andai arrozza arrozza. Andai a scallu (t. pop. ) arrenesciri beni, an
Andài furittendu dar di rondone, riuscir felicemente.
Andài furria furria, andar voltandosi. Andai sciàcula sciàcula, si narat de naviu agi
Andai a furriu a fùrriu, o girendu, girare, tau de su bentu, barcollare, tentennare. Po an
roteare, muoversi in giro. dai sciampula sciampula. M.
Andai a galoppu, andar a galoppo. Andài sciampula sciàmpula, si narat de is li
Andai gattus gattus. M. andai a piòtu a piòtu. quoris, chi s'agitant, candu su vasu no est
Andai a geniu, ire a sangue, piacere. Andai plenu, guazzare, andar guazzando.
a geniu, o a tinu de unu, andare a versi ad Andài scianca scianca, cioncolare, andare an
alcuno, secondarlo, accomodarsi all'altrui umore. cajone. Po s” andai depressi, chi faint is iscian
Andai cun is brazzus pendi pendi, o calaus, caus, o zoppus, arrancare, andare arrancando.
andar colle braccia ciondoloni, o spenzoloni. Andài scozzina scozzina (t.b.) M. andai cerri cerri.
Andài gira gira, o girendu de innòi e de innì, Andai a spassiu, diportarsi, andare a dipor
gironzare, andar gironi, o in volta. to, a spasso camminando.
Andai a grussu, si narat de sa pinna, chi scrit Andai a sa spiocca (espress. b.) andai in pre
a grussu, render grosso. cipiziu, andare a bioscio, a ritrècine, a riverso.
Andai infatti, o avatu de unu, accodarsi ad Andài stòntuna stòntuna (espress. pop.) cam
uno, andargli dietro. minai propriu de is imbriagus, balenare, bar
Andai imbùrchina imbùrchina, andare inciam collare, andar barcollone, ondeggiare, andare
paudo, inciampicando, scappucciando. a onde.
Andài a ingiriu, circuire, andar attorno. Andài stròmbulus stròmbulus. M. andai ston
Andai a longu, andare in lunga. S'affari tuna stontuna .
bandat a longu, l'affare va in lunga. Andai tenta tenta tocchendu cun bastoni, fru
Andai mali, peccai, ortirisì (t. r.) no andai gare, andar frugando, tentando con bastone.
a innantis, si narat de is fruttas, e de is ani Andai terra terra propriamenti su camminai
mais, chi no prospèrant, imbozzacchire, indoz de su colòru, e de is aterus serpentis serpeg
zare, incatorzolire, intristire, dare addietro, non giare, serpere, andar tortuoso , serpendo, stri
andare innanzi , sdegnare, non attecchire. Po sciare, camminare striscioni .
andai in ruina. M. ruìna. Andài a tinu de unu, andare a verso ad al
Andai a sa nua, a cuaddu in pilu, andare a cuno, secondarlo.
l'ardosso, a bisdosso, a cavallo nudo. Andai a trainu, o a portanti de trainu. M.
Andai in ora mala, in perdizioni, andar alla andai a portanti.
malora, a ritrècine, andare a Scio. Andai a trattamallòni (espress. rust. ) M. an
Andài a orza (T. Marin.) orzare, andare a dai a sa spiocca.
orza, andar alla banda. Andai a traversu, o de traversu, andare di
Andai a pampàdas, andar carpone, o bran traverso, di schiancìo, a sghimbescio, obbli
coni, carpare, andar carpando. quamente.
Andai a passiu, a traversu, andar errando, Andài trinchi trinchi (espress. basc.) si narat
o svagando, spaziare, spaziarsi, andare sva de cuaddu, chi fait unu trottu irregulari, trottar
gato. l assai andai su bestiamini a passiu, la male, andar di trotto sregolato.
sciare il bestiame svagato. Andai a trivas, a dispettu de pari, compete
Andài a peincareddu, andare a calzoppo. re, gareggiare, andare a competenza, a gara
Andài a pediri, a dimandai sa limosina, men Con uno .
dicare, andar pezzendo, pitoccare, fare il pi Andài a trottu, o de trottu (cun o claru)
tocco, l'accattone, accattar la limosina. trottare, andar di trotto.
Andài a pei, andar a piè, o a piede. Andai a trottu (cun o oscuru) andai de sbia
Andai a piòtu a piòtu, senza ſai strepitu, e sciu, sbiccare, andare a sbieco, o sbiescio, a
" po no essiri bistu, andar buzzican sgembo, a schiancio, stortamente, obbliguare.
p, andar quatto quatto, o quatton quattone, Is cosas bandant a trottu fig. bandant uiali, le
andar quattamente, e di soppiato. cose vanno a bioscio, a riverso.
“ve
AND
i Andài a turmas, o a ciurmas, andare a stuoli. Aneddàcciu s. m. (dd- pron ingi ) aneddri
Andài tuvi tuvi (espress. pop.) si narat de chini malu, anellaccio.
po imburchinu, o po spinta arricida bandat al Aneddixeddu
anelletto, s. m. dim. ((dd dd P
anellino. ing
pron. ingl.)
)
gunu trattu inclinau in attu di arruiri in terr ,
andar piombando, andare a croscio, o in atto Anèddotu s. m. (T. usau de is Litteraus) trattu
di cadere. -
Aneddadeddu, dda dim. (dd dd pron» Anfibiti agg. m. (T: G.) si marat de is ani
ingl.) arruffadeddu, ricciutello. malis, chi. i" in aqua- e in terra, anfibio,
Aneddài v. a. (dd pron: ingl.) arrizzai, ina ancipite. -
nellare, arricciare, increspare, dare il riccio. Anfibologia s. f. (T. G.) discursu- de doppiu
M. arrizzai: - -
de una sillaba longa intra duas brevis, anfi Anglicismu s. f terminu, o manera de mai
macro . - - inglesa, anglicismo. -
raggiu, animare, incoraggiare, incoraggire, ina Annadài v. n. (de natare lat. ) notare, andar
nimare, inanimire, dar animo, incorare, rin a nuoto: nuotare e natare mancu usaus. Po
corare, far altrui cuore, avvalorare, invigorire, abbarrai asuba di aqua simplementi, notare,
vigorare, far animo, dar vigore. Po confortai, stare a galla, galleggiare.
animare, confortare, coortare. Po eccitai, at Annadamentu s. m. notamento.
tivai unu negoziu ec. accalorare, attivare, ec Annadanti v. agg M. annadadori.
citare. Animai una statua, una pintura, ani Annadàu, da part. notato.
mare, atteggiare una statua, una pittura, darle Annàli agg. M annuali.
una bell'attitudine. Animai de nou, ravvalorare. Annàlis s. m. pl. Storia, chi po ordini di an
Animaisì v. r. faisì coraggiu, innanimarsi, inco mus distinghit is fattus succedius, annali.
raggiare n. pigliar coraggio, rincorarsi, ripi Annalista s. m. Scrittori di annalis, Annalista.
gliar cuore. - Annappadiura s. f appannatura.
Animalazzu s. m. bestiazzu, animalaccio, be Annappai v. a. offuscai, e si narat de is co
stiaccia. sas lucidas, appannare, accecare, offuscare,
-
Animaleddu s. m. dim. ſ" pron. ingl.) ani oscurare. S' i" annappat su sprigu, l'alito
maletto, animalino, animaluccio. acceca , appanna lo specchio. Su Soli annap
- Animalescu, sca agg. animalesco, animastico. pat, allumat sa vista, il Sole appanna, abba
Animàli s. m. animale. Animali poſai casta, glia la vista. -
attu a fai fetu, animale figliaticcio. Animali man Annappamentu s. m. "º, offusca
nu, animalone. -
mento. Annappamentu de sa vista, appanna
Animàli agg., de s'anima, animale. mento della vista, ambliopìa. (T. Gr. Bonav.)
Animalidadi s. f animalità. Annappàu, da part. appannato, offuscato.
Animalistas s. m. pl is chi pretendint, ch is Soli annappau, o luna annapada si narat, candu.
embrionis siant formaus e bius in su semini d sa luxi insòru est imbarazzada di alguna nui
su babbu, animalisti. -
suttili, Sole annacquato, luce della luna an
Animanti v. agg. chi animat, animante. nacquata, debole.
Animàu, da part. animato, avvivato, incorag Annarbài, annarbau ec. (t. r.) M. allanai.
iato, incorato, inanimito, avvalorato, rincorato. Annaspiai v. a. formai sa madassa in sa na
o confortau', confortato. Po eccitau , attivau, spia, agguindolare, annaspare, innaspare, na
accalorato, attivato, eccitato. Trattendu de sta spare, formar la m-tassa sul naspo, sul guindolo.
tua, o pintura, animato, atteggiato. Animau de Annaspiamentu s. m. i"
nou , ravvalorato. -
Annaspiàu , da part. annaspato.
Animaziòni s. f s'attu de donai, e arriciri Annebidàu, da agg (t. r. de annebbiare ital.)
s anima, animazione. umedessiu de sudori, pigada sa similit. de s'ef
Animedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) po crea fettu de sa nebbia. M. umedessiu.
turina, animuccia, creaturina. Animedda debut Annegài e anegài v. a. affogai in s'aqua, an
toni. M. animetta. negare, affogare, sommerger nell'acqua. An
Animetta s. f parti de sa corazza, chi cobè negarsi n. p. annegare n. e annegarsi, morir som
rit su pettus, animetta. Animetta de buttoni, merso in qualche fluido. Annegaisì in is vizius,
anima. Animetta de strum. musicali est su pezzu in plaxeris, in su binu, attuffarsi, tuffarsi, im
de linna, chi sustènit sa taula armonica, ani mergersi ne' vizj, ne diletti, nel vino.
ma. Animetta de coberriri su calixi in sa Missa, Annegamentu, e anegamentu s. m. annega
copertojo del calice: e animetta ; (voce pop. V. mento. -
pale fr.); Animetta posa parti mobili de una Annegàu e anegàu, da part. annegato, affo
trumba de funtana, chi attràit, e spingit s'aqua gato, sommerso nell'acqua. Annegau in su bi
facci a susu , animella, stantuffo. nu, in is vizius, immerso nel vino, ne vizj.
Animosamenti avv. animosamente, arditamen Annessu, ssa agg (t. ital. adott.) annesso,
te, sopranimo. congiunto, anito, connesso.
Animosidàdi s. f. animosità, arditezza, corag Anniài v. a. poniri miu, annidare, annidiare,
gio: Po parzialidadi, animosità, interesse, par porre il nido. Anniaisì n. p. ponirisì in su niu,
zialità . - -
annidarsi, posarsi nel nido. Fig. eliggirisì logu
Animòsu, sa agg. animoso, ardito, audace. po abitai, annidarsi, fermar sua stanza.
Animu s. m. animo. Po fantasia, pensamen Anniàu, da part. annidato.
tu, cuore, fantasìa, pensiero. Po animosidadi. Annichidài, annichidàu ec. (t. r.) M. in
M. Faisì animu, farsi animo, coraggio. Bastai qdietai.
s animu, bastar l'animo, soffrir l'animo. Per Annichilài v. a. redusiri a nienti, annichilare,
dirisì di animu, perdersi d'animo, avvilirsi, annientare, ridurre al niente. Annichilaisì v. r.
scoraggiarsi, sbigottirsi, smarrirsi. De pagu annichilarsi, annientarsi, umiliarsi molto.
animu, timidu, timido, d' animo rimesso . Annichilamentu s. m. annichilamento, anni
Annabattista s. m. Ereticu, chi osservat sa entamento. -
ante, nuotante, notatore, trice. Pe omini, chi Annieddigadùra s f (dd pron. ingl.) anneritura
70
:
ANN ANN
Annieddigài v. a. fai nieddu, (dd pron, ingl) l Celu, annuvolare, annuvolire, annuvolirsi, rannu
volare, rannugolare, rannugolarsi, rabbruscar-.
annerare, annerire, annegrare, far negreggia
re, far nero. Po accottilai sa facci ec. s effettu, si, rabbruzzarsi, rabbujare, rabbujarsi, farsi
chi fait su Soli , abbronzare. Annieddigaisì n. p. bujo. Annuaisì a logus a logus, ragnare. -
tau s'annu, vitello sopranno, vitella sopranna. Anomalia s. f. (T. G. Gram.) irregularidadi.
Annuadròxu s. m. s umioni de is giunturas in sa declinazioni de is nominis, e in sa con-.
de is ossus, snodatura, piegatura delle giunture. giugazioni de is verbus, anomalia. In s' Astro
Annuadùra s. f annodatura, annoelazione. nomia est sa distanzia intra unu planeta, e s'.
Ammuài v. a accappiai cun nuu, annodare, afeliu o s'apogèu suu, anonaſia . -
fare il nodo, legar con nodo. Amuaisì n. p. an Anomalisticu, ca agg (T. G. Astron.) annuº
nodarsi, farsi a nodo. Amuai de nou, ranno anomalisticua est su tempus, chi sa terra im
dare, rifire il nodo. Po unirisi: su zugu annuat, plèat in s'annuali giru suu periodieu, ano
si unit a is palas, il collo sº annoda alle spalle. malistico.
Annuaisì v. n. p (de nui nubes) oscuraisì su Amòmalu, la aggi (T. G.) irregulari, anoma
ANO ANT 7I
lo, irregolare. Pulsu anomalu, chi donat pul Antemèticu, ca agg. (T. G. Med.) chi est
sazionis disugualis, polso anomalo: contra su vomitu, antemetico. Bonav.
A nòmini attentu avv. nominadamenti, no Antemorragicu, ca agg (T. G. Med.) chi est
minatamente. contras emorragia, antemorragico. Bonav.
Anònfalu s. m. (T. G. Med.) senza biddiu, Antemurali s. m. spezia de reparu, antemurale.
anonfalo. Bonav. senza ombilico. Antèna s. f (t. r.) M. umori.
Anònimu, ma agg (T. G.) senza nomini, Antenua s. f. (T. de Marina) antenna. Prov
anonimo, senza nome. vistu di antenna, antennato.
Anòrchide s. m. (T. Gr. Med.) senza testi Antennixedda s. f. dim. antennetta.
culus, anorchide. Bonav. - Antepassaus s. m. pl. M. antecessori.
Anoressia s. f. (T. G. Med.) inappetenzia, o Antepenùltimu, ma agg. su chi pregedit su
nausea de dognia alimentu, anoressia, inappe penultimu, antepenultimo.
tenza, nausea de cibi. Antepiletticu, ca agg. (T. G, Med.) contra
Anosma s. f. (T. G. Med.) defettu di olfatu, s'epilessia e is maladias convulsivas, antepilettico.
anosmìa Bonav. mancanza d' odorato. Bonav.
Anotomia, Anotomista ec. M. anatomia ec. Antepòniri v. a. (T. Lat.) anteporre, antiporre,
Anseàticu, ca agg si marat de algunas cittadis preporre, porre avanti, antimettere, premettere,
o paisus unius in sociedadi de commerciu, an preferire.
seatico. Anteposiziòni s. f anteposizione, preferenza.
Ansia s. f. (t. sp.) po disigiu, o gana, voglia, Antepostu, sta part anteposto, antiposto, anti
brama, desiderio. Ansia mala, cattiva voglia. messo, preferito, premesso, preposto.
Ansia de vomitai, voglia di recere, di vomitare, Anteriori agg anteriore: poziore (T. Leg.)
di rigettare. Po nausea, fai ansia mala, far Anterioridàdi s. f anteriorità, preminenza,
nausea, muover a nausea, nauseare. Teniri priorità di tempo, poziorità, maggioranza.
ansia mala v. m. nauseare, aver nausea. Po an Anteriormenti avv. anteriormente, preceden
gustia, ansias de morti, angoscie di morte. temente.
Ansiedàdi s. f inquietudini di animu, ansietà, Anteròticu, ca. M. antafroditicu.
travaglio d' animo, strettezza di cuore. Antescrittu, tta agg. antescritto, scritto avanti.
Ansiosamenti avv. ansiosamente. Anteserraglius s. m. pl anteserragli.
Ansiòsu, sa agg ansioso, inquieto, agitato, Antesignànu s. m. (T. Lat.) chi portat a in
ieno d' ansietà. nantis su stendardu, antesignano. Po ghia M.
Anta s. f. (t. r.) po puntali de linna, M. Po Antevigilia s. f. antevigilia.
anta di aqua, de landireddu ec. M. scutulada, Antiapoplèticu, ca agg (T. G. Med.) contra
Antàcidu, da agg. (T. G. e Lat.) remediu s'apoplessia, antiapopletico: Bonav.
antacidu, o contra s'acidu, rimedio antacido, Antiasmàticu, ca agg. (T. G. Med.) contra
Bonav. s'asma, antiasmatico. Bonav.
Antafroditicu, ca agg. (T. G. Med.), chi cal Antibiliòsu, sa, agg. (T. Med.) chi est contra
mat is appetitus venereus, antafroditico, an s acrimonia de sa bili, antibilioso. Bonav.
terotico . Anticàmera s. f anticamera, ricetto.
Antagonismu s. m. (T. G. Med.) opposizioni Anticàrdiu s. m. (T. G. Med.) sa bucca de su
de musculus, antagonismo. stogumu, anticardio.
Antagonista s. m. (T. G.) emulu in sa disputa, Anticatarràli agg. chi est contra su catarru,
antagonista. anticatarrale.
Antalèni s. f. (t. r.) M. devantali. Anticheròdicu, ca agg. (T. G. Med.) chi est
Antanaclàsi s. f. (T. G.) repetizioni de su contra is malis de is partis genitalis, antichero
propriu terminu pigau in diversus significaus, dico. Bonav.
antanaclasi. Anticnèmiu s. m. (T. G. Anatom.) sa serra de
Antàrticu agg. (T. G.) si narat de su Polu sa camba, anticmemio. Bonav.
meridionali, antartico. Anticòlicu, ca agg. (T. G. Med.) chi est contra
Antecedentementi avv. antecedentemente, pre sa colica, anticolico. Bonav.
cedentemente. Anticrèsi s. f. (T. G. Leg.) convenzioni, po
Antecedenti v. agg. antecedente, precedente. sa quali chini pigat dinais a imprestidu, donat
Antecedenti e Conseguenti, sa prima e segunda in prenda possessus a s'accreadori, de is qualis
proposizioni de s' entimema, Antecedente e Con indi gosit is fruttus pois interessus de sa summa
seguente. restada, anticrèsi.
Antecediri, antecediu ec. M. precediri. Anticristiana, ma agg. contrariu a su Cristia
Antecessòri s. m. Antecessore, Predecessore. nesimu, anticristiano.
Precessore. Is Antecessoris, is Antigus nostrus, Anticristu s. m. contrariu a Cristu, Anticristo.
i nostri Antenati, Antecessori, Antichi, Maggiori, Anticriticu s. m. chi fait sa critica a su criti
Predecessori, Progenitori. - -
canti, Anticritico.
Antecòru s. m. mali po su prus de is cuaddus, Anticursori s. m. anticursore, precursore.
anticuore, cardialgia. - Anticipadamenti avv. anticipatamente, innan
Antecristu M. Anticristu. zttratto,
Antèlici s. f. (T. G. de Notom.) sn circuitu Anticipai v. a. anticipare, prevenire. Anticipaisì
interiori de s' origa esterna in opposizioni a su a fai una cosa n. p furar le mosse, vantaggiarsi
eircuitu esteriori, antelice. nel tempo in far checchessia,
Antelminticu, ca agg. (T. G. Med.) vermifugu, Anticipamentu s. m. anticipamento.
antelmintico, vermifugo. Anticipau, da part, anticipato. In forza di
Antelucanu, na agg. (T. Lat.) innanti de fai agg. ierru anticipati, inverno primaticcio.
dì, antelucano. -
Anticipazioni s. f antieipazione.
72 ANT
- ANT
Antidàta s. f data falsificada, antidata, data Antinefriticu, ca agg. (T. G. Med ) chi est
falsificata. -
contra is malis de is arrigus, antinefritico.
Antidiarrèicu, ca agg. (T. G. M.) chi est con Antinomia s. f. (T. G. Leg.) contrariedadi
tra sa diarrèa, antidiarreico. Bonav. -
vera o apparenti de leis, antinomìa.
Antidmicu, ca agg. (T. G. M.) chi est contra Antinòmini s. m. nomini innantis de is aterus,
is vertiginis, antidinico. antinome.
Antidotàriu s. m. (Ital. Vulg.) liburu, aundi Antiodontàlgicu, ca agg (T. G. Med.) chi
sunt iscrittus is contravvelenus, antidotario. calmat is doloris de is dentis, antiodontalgico.
Antidotu (T. Gr.) M. contravvelenu. Bonav.
Antidrofobicu, ca agg. (T. G. Med.) chi est Antiofidu, da agg. (T. G. Med.) chi est con
contra s' idrofobìa, antidrofobico. Bomav. tra su spizzulu, o mordidura de is rettilis vele
Antidropicu, ca agg (T. G. Med.) chi est nosus, antiofido. Bonav.
contra s'idropisia, antidropico. Bonav. Antiorgàsticu, ca agg. (T. G. Med.) chi cal
Antièticu, ca agg. (T. G. Med.) chi est contra mat s ardori de is umoris, antiorgastico. Bon.
s' etica, o sa calentura abituali, antietico. Bonav. Antipàpa s. m. Papa fattu contra su legittimu,
Antifebbrili agg. (T. Gr. e Lat.) chi est con Antipapa.
tra is calenturas, antifebbrile. Antiparàstasi s. f. (T. G.) figura de rettorica,
Antifisicu, ca agg. (T. Gr. Med.) chi est con po mesu de sa quali un accusau addusitraxonis
tra sa flatulenzia, antifisico, carminativo. Bon. o provai, ch issu est prusprestu dignu di ala
Antiflogisticu, ca agg. (T. Gr. Med.) chi est l" , che de reprensioni, antiparàstasi.
contra inflammazioni, antiflogistico. Bon. Antipassàu M. antepassau.
Antifona s. f. (T. G.) antifona. Antipastu s. m. antipasto.
Antifonàriu s. m. Antifonario. Antipatia s. f. (T: G. ) cantrariedadi intre
Antifrasi s. f. (T. G.) figura, po sa quali si algunas cosas, antipatia, ripugnanza. Trattendu
pigat su terminu malu po su bonu, o a su con de is ominis, antipatia, avversione.
trariu, antifrasi. Antipàticu, ca agg contrariu, antipatico.
Antifisicu, ca agg. (T. G. Med.) chi est con Antipatisài e antipatizzai v. n. teniri repugnan
tra sa consunzioni, antiftisico. Bon. zia, antipatizzare, cºere antipatia, avversione.
Antigàglia s. f varias cosas antigas, o rema Antiperistasi M. andipcristasi.
suglius di antighidadi, anticaglia. Antipirèticu, ca agg (T. G. Med.) M. feb
Antigalàticu, ca agg. (T. G. Med.) chi est brifugu. -
contra su flussu de su latti, antigalatico, anti Antipiròticu, ca agg. (T. G. Med.) chi est
latteo. Bonav. contra is abbruxaduras, f" . Bon.
Antigamenti avv. anticamente, priscamente.
Antigèniu s. m. M. contraggeniu.
" s. m. pl (T. G.) abitantis de sa
parti de sa terra opposta a sa parti nostra, an
Antighedàdi (t. sp.) M. Antighidadi. tipodi.
Antigheddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) Antiporta s. f. antiporta.
antichetto. Antiprassia s. f. (T. G. Med.) contrariedadi
Antighidàdi s. f antichità. Po is ominis de is de funzionis v. gr. frius de stogumu unìu a su
seculus antigus, antichità, vetustà. calori de su figau, antiprassìa. Bonav.
Antighixeddu, dda M. antigheddu. Antipsòricu, ca agg. (T. G. Med.) chi est
Antigòriu, ia agg. M. antigu agg. contra sa rungia, antipsorico. Bonav.
Antigòriu s. m. M. antigaglia. Antiptialiticu, ca agg. (T. G. Med.) chi est
Antigu s. m. Antenato, Antecessore, Maggiore. contra sa salivazioni abbundanti, antiptialitico.
Antigu, ga agg. antico, prisco, pristino, ve Bonav.
tusto ; avito. Affettai maneras antigas, anticheg Antipùtridu, da agg. (T. G. e Lat. Med.) chi
giare. Teniri di antigu, aver dell'antico, an est contra su putridu, antiputrido. Bonav.
ticheggiare. Antiquària s. f. studiu de cosas antigas, an
Antiguàrdia s. f antiguardia, vanguardia. tiquaria.
Antilatteu M. antigalaticu. Antiquàriu s. m. studiosu de cosas antigas,
Antilogaritmu s. m. (T G. de Matem.) si na Antiquario.
rat de su cumplimentu de su logaritmu de una Antireumàticu, ca agg. (T. G. Med.) chi est
tangenti, o secanti ec. antilogaritmo. contra su reumatismu, antireumatico. Bon.
Antilogia s. f. (T. G. Didasc.) contraddizioni Antis avv. (de avr contra) M. anzi.
ind' unu discursu, antilogìa. Antisàla s. f. antiporta, ricetto.
Antiloimicu, ca agg. (T. G. Med.) chi est Antisbèni avv. (t. sp.) M. anzi.
preservativu contra sa pesta, antiloimico Bon. Antiscorbùticu, ca agg. (T. Gr. e Lat. Med.)
Antimefiticu, ca agg. (T. G. Med.) chi est chi est contra su scorbutu, antiscorbutico.
contra su pudesciori, antimefitico. Bonav. Antiscrofolòsu, sa agg. (T. Gr. e Lat. Med.)
Antimetisticu, ca agg. (T. G. Med.) chi est chi est contra is porced , antiscrofoloso,
contra su viziu de s'imbriagai, antimetistico. Bonav.
Bonav. -
evitau, evitato, fuggito, schivato. Po occultau, Apleuru, ra agg (T. G. Med.) chi est senza
nascosto, occultato. costas, apleuro. Bonav.
Apatia s. f. (T. G.) insensibilidabi fisica, e Aplotomia s. f. (T. G. Med.) simpli tagliu,
morali, apatia, insensibilità. cplotomia. Bonav. -
r
Apologia s. f. (T. Gr) defensa, apologia, difesa. Apostatai v. m. (T. G.) rennegai sa Fidi,
Apologista s. m. (T. G. ) Apologista. apostatare, ribellarsi dalla Fede, o Religione,
Apòlogu s. m (T. G.) fabula, ch'introdusit Apostatàn, da part. chi hat rennegau sa Fidi,
animalis a fueddai, apologo. apostatato.
Apomecometria s. f. (T. G. de Nautica) arti Apostemài, apostemau ec. M. impostemai .
po incontrai sa distanzia de una terra bista de Apostrofadamenti avv. apostrofatamente.
unu naviu, apomecometrìa. Apostrofadùra s. f. apostrofatura. -
Apparixài v. a. fai planu, paris, aguali, pa Appaxiàu, da part. placato, pacificato, cal
reggiare, adeguare, appianare, spianare. Appa mato, racchetato, rappaciato, rappacificato, ri
rixai sa terra arada, spianare il terreno rotto. conciliato, riunito, rappattumato.
Apparixamemtu s. m. pareggiamento, spia Appeaisì v. n. p. (t. r. di apcarse sp.) calai
namento . -
de cuaddu, o de su cocciu, smontare, scender
Apparixàu, da part. pareggiato, spianato. da cavallo, o dal cocchio.
Appariziòni s. f. apparizione. Appeau, da part. (t. r.) calau a pci, sceso,
Smonttato ,
Appàrriri v. m. M. apparessiri. -
Applumbàu, da part, impiombato, piombato. "; e a posta avv. a bella posta, a bello
Appoddài v. a. (t pleb.) M. impiastrai: studio, a bella posta, in pruova. A posta fatta
Appòddiu s. m. t. b. (dd pron. ingl.) M. ad avv. deliberadamenti, a posta fatta, a caso pen
dasiu, fiacca. sato, maturamente.
Appoderaiù v. n. p. appoderàu ec. M. apo Appostadamenti avv. appostatamente, a bel
deraisì. diletto, premeditatamente, artatamente, avvi
Appoggiai v. a. (t. ital. già introdusiu de is safetniente. N
L" si usat po raccumandai, prestai favori, Appostadòri v. m. appostatore.
appoggiare, proteggere, aiutare, favorire, Ap Appostài v. a. castiai cautamenti po sorpren
poggiaisì, circai protezioni, appoggiarsi, cercar diri, appostare, tendere insidie, agguati. Po
favore, aiuto, darsi in protezione. Po arrimai. M. poniri posta, scommettere, fare scommessa. Ap
Appoggiàu, da part. appoggiato: postai unu colpu, " un colpo, colpire.
Appòggiu s. m. (t. ital. universalmenti usau) Appostaisì n. p. imboscare, imboscarsi, stare
appoggio, aiuto, favore, soccorso, protezione. in agguato, fare imboscata.
o arrimadèru, o logu po s'arrimai. M. ar Appostamentu s. m. appostamento, imboscata.
rimadèru. Appostali, da part. appostato, che ha teso
Appojài v. a. poniri poias a unu bistiri, af agguato. Po hai postu posta, scommesso.
faldare, guarnire di falde Po proteggiri M. apojai. Appostemài, appostemàu ec M. impostemai.
Appomentài v. a. (t. b.) fai pomentu, o siat Appostizzu, zza agg. posticcio e apposticcio.
pavimentu, pavimentare, far pavimento. Po fai Appòstola s. f. di Appostolu, Appostola.
solidu e firmu unu pavimentu, consolidare, so Appostolàu s. m. Appostolato. Po Pontifi
dare, far sodo un pavimento. Appomentai a cau. M.
taula, sterriri a taula unu pavimentu, intavo Appostolicàli agg. Appostolicale, Pontificale.
lare, impalcare un pavimento. Appostolicamenti avv. appostolicamente.
Appòmiri v. a. ( Lat.) attribuiri a tortu, Appostòlicus. m. Appostolico, Papa, Pontefice.
apporre, attribuire a torto, imputare. Po una li sºia , ca agg appostolico. Po Papa
spezia de multiplicai de is Abbachistas, apporre.
Apponziadamenti avv. fueddai apponziadamen Appòstolu s. m. Appostolo, e Apostolo.
ti, cund' unu addasiu affettau casi circhendu is Appostu, sta part di apponiri, apposto.
fueddus, ponzare, parlare a spizzico, o a spil Appranài, appranàu ec. (t pop.) M. applanai.
luzzico per qſfettazione, favellare cacatamente. Apprapài, apprapàu ec. M. appalpai ec.
Apponziaisi v. n. p. (forsis derivau deponzare " v. n. propriamenti si narat de is
ital. terminu lassau de is Pisanus.) Apponziaisì cuaddus, chi azzopiant unu pagu , ranchettare.
fueddendu, ponzare, favellare cacatamente. Ap Appràpidu s. m. tasto, tatto. Andai a s'
ponziaisì in su portamentu , affettai modestia, apprapidu, andare al tasto, a tastone. M.
e seriedadi, affettar contegno, gravità, star sul andai.
grave, esser artatamente modesto. Apprendenti v. agg. chi apprendit, apprendente.
Appònziu s. m. (t pop.) seriedadi e modestia Apprendibili agg. apprendevole.
affettada, contegno ip" , modestia studiata. Apprendidòri v. m. apprenditore, apprendente.
Apporcài v. a. (T. di Agricult.) sutterrai una Apprendimentu s. m. apprendimento. -
Apportantài v. a. dar l'ambio a cavalli, dare Appresàu, da part. predato. Navi giustamenti
il portante. In signif neutr pigliar l'ambio. appresada, nave di buona preda, o giustamente
Apportantàu, da part che ha dato l'ambio. predata. - -
In forza di agg. Cuaddu apportantau, chi hat Appretài, appretàu ec. M. apretai .
pigau su portanti, cavallo, che ha pigliato l' Appreziabili agg. pregevole, commendabile,
ambio . apprezzabile, pregiabile, prezzabile,
Apportàu, da part. apportato, portato, arre Appreziadòri v. m. e ra f pregiatore, stima
cato: rapportato, riferito, prodotto , cagionato, tore, prezzatore, trice.
Apportu, ta part. di apporriri, porto, pre Appreziài v. a. (t. sp.) fai appreziu, contu,
Sentato . pregiare, apprezzare, avere in pregio, far conto,
Appositivu, va agg appositivo. stima. Po apprezzai. M.
Apposizioni s. f supplementu, apponizione, Appreziamentu s. m. (t. sp.) apprezzamento.
apponimento, addizione, aggiunta. Po tig. gra M. appreziu. -
Appunteddàu, da part.. (dd pron. ingl.) ap Apulòticu, ca agg. (T. G. Chirurg.) remediu
puntellato. apuloticu, bonu posaldai is feridas, po cicatrisai,
Appuntinu avv. appuntino, precisamente. rimedio apulotico,
Appuntroxài v. a. (t. pleb.) acconciai straccius A puntu avv. M. appuntu.
beccius ponendu zapulus, acconciare, ristorare, Aqua s. f (t. i"
acqua. Aqua de Celu,
i cenci, rattoppare i panni vecchi. Appuntroxaisì pioggia. Aqua morta, abbarrada, acqua ferma,
v, r. acconciaisì sa roba beccia, racconciarsi, o morta. Aqua de canali, o de teulada, acqua
ristorarsi addosso i cenci, raffazzonarsi co' piovana. Aquardenti, acquavite. Aqua mala,
cenci. acquaccia. Aqua de vena, acqua viva. A de
Appuntroxàu, da part, acconciato, rattoppato, acahar (t. i
o de flori-arangiu, ac u"
che ha ristorato i panni vecchi. o nanfa. Aqua brutta, acqua sucida. a dulci,
Appuntu avv. appunto, giusto, a battuta. Po o de biri, acqua da bere. Aqua de nì, acqua
bemi, appunto, bene, compiutamente. Poniri ap nevosa. Aquaniada, acqua nevata. Aqua abbun
puntu. M. preparai. danti, acqua "" Aqua de rosas, acqua rosa,
Appurai v. a. purificai, appurare, purgare, o rosata. Aqua forti, acqua forte, acqua regia,
ſ" , rappurare. Po verificai: appurai sa acqua stigia, º" da partire. Aqua currenti,
, pesanti, acqua pe .
ridadi, verificare, prender cognizione d un dove la Derevarle, 8
Arànea s. f. una de is tunicas de s'ogu, aranea, , Arbòri s. m. (t. r.) mellus albòri, su spuntai
aracnoide. de sa dì, albòre. - -
Aratòriu, ia agg. terra aratoria, o de coltivai, sfronda e fronde: folla piccada, o denta a, fo
terreno lavoratìo, o lavorativo. glia dentellata: folla piccada in forma de serra,
Aràu, e aràdulu s. m. aratro, e aratolo. Sa foglia seghettata: cambixeddu de sa folla pic
maniga de s' arau, manico. Sa steva, bure, stiva: ciuolo: is comas, le cime, le vette: s'ogu, chi
su dentali, dentale: agiuri su pezzu, aundis' at bogat sa planta, gemma, svernatoio, Lastri: su
taccat su giuàli, timone: su giuali, giogo: sa flori, fiore: su cambu de su flori, peduncolo :
cariccia, caviglia: s orbada, vomero: su nerbiu, su càlixi de su flori, calice; periantio (T. B.):
erno. Sa cozza de su nerbiu, vetta. Su pei, is follas de su flori, corolla, petali : sa basi de
piede dell'aratro. su flori, disco: s'ena, o filettu de su flori,
A rau avv. rado. Seminai a rau, seminar rado. aglietto, stame: sa bussa de su semini, horsetta,
Araxi s. f. (parit chi tengat alguna affinidadi antera, (T. Bot.): su pruineddu, ch est a in
a Orage fr.) nosaturus dd' usaus po bentixeddu turu de su flori, pulviscolo: su buttoni, de undi
fridu, brezza. Currit, o fait araxi frida, brez bessit su flori, pistillo: sa parti prus esterna de
zeggia, fa brezza. " stimma: su buttoni, chi cumenzat
a distinghiri su fruttu, capsola, perica T.
Aravixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) brezzolina.
Arazzàda s. f. (t. r.) M. brazzada. Bot.) " semini, seme: " i"a! sul
Arazzeria s. f cantidadi di arazzus, arazzerìa. semini, becchetto: su pilloni, tallo, getto: pil
Arazzu s. m. (t. esoticu introd.) pannu tessiu lonai, intallire: sa parti superiori, de undi spun
a figuras po usu de tappissai, arazzo. - tat su pilloni, piumetta: su cumenzai a fai su
Arbàu , da agg arenada arbada, melagrana semini, semenzire. V. Targ. Arburis glandife
vajana. Matt. ras, comente s'ilixi, s' orroli, su suergiu ec.
Arberài M. alberai. alberi ghiandiferi. Arburi resinifera su pinu,
Arbigài, arbigàu ec (de albicare lat.) M. albero resinifero. Arburi conifera su cipressu,
abbrigai. albero conifero. Arburis pomiſeras ispiras melas
Arbili, e in is biddas abrili s. m. (de abril figus e agruminis, alberi pomiferi. Arburis nu
sp.) aprile. ciferas is muxis muxeddas mendulas castangias ec.
Arbitra s. f. di arbitru, arbitra - alberi nociferi. Arburis bacciferas murta, olioni,
Arbitradòri v. m. arbitratore, sarmentu ec. alberi bacciferi. Arburis ossiferas
Arbitrài v. n. arbitrare. is prunas, pressius, cerexias, t" ec. al
Arbitranti v. agg. arbitrante. beri drupacei, o drupiferi. V. Targ Arburi,
Arbitrariamenti avv. arbitrariamente - chi si pesat deretta, albero, che affusa V. Gagl.
Arbitràriu s. m. M. arbitru . Arburi genealogicu, albero genealogico.
Arbitràriu, ia agg. arbitrario, Arburi " bastimentu, albero della nave.
Arbitràtu s. m. giudiziu di arbitrus, arbitrato. Arburi de naviu, andi si alzat po fai sco
Arbitràu, da agg arbitrato. berta , calcese.
Arbitriu s. m. arbitrio. Po podestadi, capric Arburi demolinu de bentu, stegolo.
ciu ec. M. -
Arburi de s'arenada, (in is biddas de sa mai)
Arbitru s. m. arbitro. Sentenzia di arbitrus, giogu de picciocus, chi ponendu sa conca in
lodo. Arbitru de unu negoziu, o pletu, com terra alzant is peis in aria, quercia. Fai s'arl uri
promissario. de s'arenada, far quercia.
Arborèssiri v. n. ( de arbelecer sp.) cresciri in Arca s. f. arca. Arca de Noè, Arca di Noè.
arburi, crescere in albero. Arca de su Testamentu fabbricada de Mosè, ſi
Arbòreu, ea agg arboreo - del Testamento. Arca si narat sa perda, chi si
L 2
84 ARC ARC
archibusiere. Po artista, chi fait is archibusus. Arcòva s. f (de alcova sp.) alcovo.
M. pattiglieri. Arcu s. m. arco. Arcu triunfali, arco trion
Archibùsu s. m. (t. logudor.) archibuso, e fale. Arcu de is cillus, arco delle ciglia. Arcu
archibugio. M. scuppetta. po incannai sa seda, balestruccio. Arcu de viola,
Archiſlàmini s. m. Capu de is Flaminis, Ar de violinu ec. archetto. Arcu de porta, o de bo
chiflamine. veda, arcale. Arcu de barzolu, chi si ponit po
Archilài M. alqùilai. chi sa coberta no suffòchit is pipius, arcuccio,
Archimagìa s. f. (T. Gr.) arti de fai s'oru cassetta da zana. Curvadura de unu grand' arcu
e sa plata, Archimagìa, Bonav. - de circu minori de sa mesidadi, remenato.
Archimandrita s. m. Capu de cumoni de be Arcucelesti, e arcu de Noè s. m. arcobaleno,
stiamini, e ancora Capu de Setta, de Religio iride, arcoceleste.
mi ec. Archimandrita. Ardenteddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)
Archisinagògu s. m. Capu de sa Sinagoga, ardentello, infiammatello.
Archisinagogo. Ardentementi avv. ardentemente, focosamente,
Architettài v. a. architettare, fabbricare, edi accesamente,
are, costruire . Ardenti v. agg. ardente, veemente, igneo, co
Architettàu, da part. architettato. - cente. Sprigu ardenti, specchio ustorio.
Architettonicamenti avv. architettonicamente. Ardiu, ha agg (t. r. de ardito) M. atreviu.
ARD ARE 85
a su scrittu, polvere. Arena de marmuri est su Arestiveddu, dda agg dim. (dd pron. ingl.)
chi bogat sa serra serrendiddu, sfasciatura di salvatichetto, salvaticuzzo, alquanto rozzo, zotico.
marmo. Bendidori di arena, renajolo. Mali de
s' arena, renella. Stillai a arena, a siccu, stil A" ) agg. (t. r.) M. arestixeddu.
lare a rena, a bagno secco. Seminai in s arena Aretologia s. f. (T. G. Didasc.) trattau filoso
prov. pistai s aqua, operai senza fruttu, fondare, ficu de is virtudis e de is medius de acquistaiddas,
zappare, seminare in rena, in sabbia, affaticarsi Aretologia. -
in vano. Coberriri di arena, sabbiare. Pleniri di Argaisì v. m. p. (t pleb.) faisì argu, inagrare,
arena, inarenare. Puliri cun arena, arrenare. inagrire. -
Arenàda s. f. arburi, melagrano, melogranato. Argamassa s. f. (t. cast e cat.) calce macerata.
(Punica Granatum Linn.) Su fruttu, melagrana, me Arganeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) arga
lagranata. Su flori, balausta, balausto: is granus, nello, arganetto. -
granelli: sa pellicula interna, membrana, pellicola. Arganu s. m. strum. po tirai pesus in altu,
Arenada dulci, melagrana dolce. Arenada arga, dàrgano, burbera. -
melagrana forte. Arenada arbàda, melagrana Argentài v. a. (t. cat.) argentau ec. M. im
vajana, s' arburi, vajano. V. Matt. Croxu di platiai.
arenada usau in sa Mexina, malicorio. Argentèra s. f minerali de plata, argentiera,
Arenài v. a. e arenaisì n. p. si narat de is cava d' argento. -
Argioledda) s. f (dd pron. ingl.) dim. ajetta. Aridu, da agg. siccu, arido, arente, seeco
Argiolitta l ajuola. Po una spezia di argiolitta, cartaceo. (T. Bot.) -
a undi si sterrit sa rezza po cassai pillonis, Ariedda s. f. dim. (dd prcn. ingl.) arietta. Aried
paretajo. 5 - º -
da suavi, aura, auretta, zefiro, orezza,
Argiràspidus s. m. pl cuddus, ch in s esercitu orezzo. Ariedda fisca, arietta fresca. Ariedda
di Alessandru tenant is iscudus de plata, Ar frida, rigida, brezzolina.
giraspidi. Ariete s. m. (t. ital.) su primu signali de su
Argirocòma s f. (T. G. Astron.) cometa cun zodiacu, ariete. Po macchina militari, ariete.
su crini argentinu, argirocòma. - Battiri cun s'ariete, arietare, percuoter coll'
ariete.
e Argirogonìa s. f. (T. G.) generazioni de sa
plata, argirogonìa. Bonav. - -
Arietta s. f dim. aria musicali, arietta, ariet
Argiropèa s. f. (T. G. di Alchim.) arti de tras tina, canzonetta messa in Musica. Arietta brevi
mudai is metallms in plata, argiropa. senza repetizioni, e segunda parti, cavatina.
Argòri s. m. (t. cat ) agrezza, agrestezza, Arimmètica s. f. (T. G. ) Arimmetica, e A
acetosità, agrestume. Trattendu de is agrumi ritmetica .
nis argus, fortume, fortezza, forzore, agrezza. Arimmèticu s. m. chi scit s Arimmetica,
Aritmetico.
Argu, e agru s. m. succiu de limoni ec. agro.
Argu, ga, e agru, gra agg. si narat de su Arimmèticu, ca agg. aritmetico .
sabori aspru de is fruttas cruas, agro, aspro, Aringa s. f. (t. ital.) raxonamentu pubblicu,
cruccioso, acerbo, strozzatoio. Pruna arga, o aringa, aringherìa. -
Armàda s. f. armata. Armada navali, armata Armugoddu avv. (dd pron. ingl.) armacollo.
navale. -
madura de pettus, corazza, usbergo. Armadura Arna s. f tarlo, tignòla. Arna, chi roit su
de lettu, totu su linnamini de unu lettu, let linnamini, tarlo. Arna chi roit sa roba de lana,
tiera, e cavalletti. -
tignuola. Arna chi roit liburus, e similis cosas,
Armài v. a. armare. Armai unu vascellu, tarma. -
armare, fornire, munire un vascello. Armai unu Arnadùra s. f intarlamento, tarlatura, tarma
lettu, rizzare un letto, porlo in ordine. Armai ctura. Arnadura de pannus, intignatura.
de nou, riarmare. Armaisì de nou, riarmarsi. Arnaisì v. n. p. intarlare. Trattendu de lin
Armai una boveda, armare una volta. Armai v. namini, tarlare, intarlare, rodersi, tarlarsi.
n. e armaisì v. r. vestire armadura, armare, Fueddendu de roba de lana, e similis, intignare,
armarsi, prender l' armi, munirsi d' arme. Po s" tignuola. Arnai in signif att. far tarlare.
provvidirisì, armarsi, provvedersi, cautelarsi. u pruini armat sa roba de
intignare i mi lani
i",la polvere fa
Armamenta s. f. (t. r.) si narat de is animalis
armaus de corrus, armadura delle corna. Arnàu, da part. de su linnamini si marat, in
Armamentu S. m. armamento. tarlato, tarlato, guasto dal tarlo. De sa roba
Armarièddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) de lana, intignato, guasto dalla tignuola. Deis
armadino. -
liburus ec. tarmato, roso dalla tarma.
Armariòni s. m. accresc. armadione. Aromaticidàdi s. f calidadi aromatica, aroma
Armàriu s. m. armadio, e armario. Is divi tichezza, aromaticità.
sionis de unu armariu, palchetti. Armariu po Aromàticu, ca agg. aromatico, aromàto.
cunservai scritturas, scancello. Armariu po po Aromatisài e aromatizzài v. a. donai odori, o
niri cosas de pappai, o terraglia, credenza, cre sabori aromaticu, aromatizzare.
denziera, Armariu murau, o scavau in su muru. Aròmatu s. m. dognia spezieria o profumu,
M. alasena. Po una spezia di armariu, o canto aromato, aròmo.
nera a guardia de cristallus po poniri cosas raras A rovèsciu avv. a rovescio, a riverso, a ri
e de " scarabattola, scarabattolo. troso, rittorovescio.
Armaròlu s. m. chi fabbricat armas, arma Arpa s. f. (T. G.) strum. musicali, arpa.
fuolo, armajo. Arpeggiai v. n. sonai s'arpa, arpeggiare. Po
Armàu, da part. armato, fornito d'armi. Ar fai arpeggius in calisisiat istrum. arpeggiare.
mau di asta, astato. Armau de ungas curvas, Arpeggiamentu s. m. arpeggiamento.
artiglioso. Armau de ira, armato di sdegno. A Arpeggiàu, da part che ha fatto arpeggio.
manu armada avv. armatamente, armata mano. Arpèggiu s. m. arpeggio.
Armeggiai v. n. (t. ital.) fai cursascun armas, Arpia s. f. (T. Gr.) monstru fabulosu, arpìa.
o spettaculus di armas po intrettenimentu, ar Fig si narat de femina arrabbiada e insoppor
meggiare. tabili, arpìa, furia, diavolo in carne.
Armeggiamentu s. m. (t. ital.) armeggeria, ar Arpiadòri, arpiai ec. (de aprago, o apra o,
meggiamento, armeggio. rapio) M. furai, furoni ec.
f" M. ina. Arra s. f e pl. arras (t. sp.) caparru, signali,
Armeria s. f. armerìa, armamentario. chi donat su sposu a sa sposa, arra, pegno,
Armesinu. M. Ermesinu. che dà lo sposo alla sposa.
Armidda 5 f erba, (dd, pron. ingl.) serpillo, Ai avv. accanitamente, furiosa
sermollino (Thymus serpillum. Linn.) mente, stizzosamente, arrabbiatamente, arrovel
Armigeru, ra agg. (t. lat.) armigero. latamente.
Armilla s. f. (T. di Astrolog.) armilla. Ar Arrabbiadèddu, dda agg. dim.(ddpron. ingl.)ar
milla equinoziali, chi contènit su meridianu e rabbiatello, arrabbiatuzzo, rabbiosetto, velenosetto.
s' equadori, armilla equinoziale. Arrabbiadùra s. f. M. arrabbiamentu.
Armillàri agg. armillare. Sfera armillari, sfera Arrabbiaisì v. n. p. propriu de is canis, ar
armillare. rabbiare, divenir rabbioso. Arrabbiaisì de ſeli,
Arminiu. M. Erminiu. invelenirsi, accanirsi, infuriarsi, arrovellare, ar
Armipotenti agg. armipotente. rovellarsi, incollorirsi, stizzirsi rabbiosamente.
Armistiziu s. m. suspensioni di armas, armi Fai arrabbiai is aterus in signif att. far arrab
stizio. (T. Gr. e Lat.) biare, arrovellare altrui. -
Arraffinài, arraffinau ec. M. raffinai. bei mobili, e posti in assetto, fornir la casa di
Arragaisì, arragàu ec. (t. r.) M. sarragaisì. belli addobbi. Arrangiaisì inter issus, accomodarsi
tra loro.
Arraja M. raja,
Arraidori s. m. (t. pop.) rasiera. M. raidori. Arrangiamentu s. m. accomodamento, aggiu
Arraigaisì v. m. p. (t. sp.) si usat in sensu stamento, assettamento, assetto. -
metaf po s' intretteniri oziosu, o sezzirisì sfainau Arrangiàu, da part. accomodato, assettato,
in algunu logu po tempus notabili, accularsi, aggiustato, allogato, ordinato, messo in ordine,
allogarsi commodamente, appillottarsi, sedersi in assetto, in concio : adagiato, provveduto,
spensierato , affiggersi in un luogo, culatar le fornito. Mali arrangiau, mali provvistu de mo
anC -
bilis, mal agiato, mal p" di mobili.
Arraigàu, da part acculato, affisso. Arrangiàu, da agg. acconcio, concio, assetto.
Arràis s. m. (t. sp.) capitano, padron di nave. Bistiri beni arrangiau, veste agiata, acconcia.
Arralla, arrallài ec. (t. r.) M. ciarla ciarlai. Beni arrangiau in sa persona, beni pulu, pulito
Arramadòri v. m. (di emramador sp.) colui negli abiti, attillato, assettatuzzo. Mali arrangiau
che adorna di frasche, o che sparge º, fiorita in su bistiri, sciamannato, sciatto, sconcio ne.
nelle Chiese. gli abiti.
Arramadùra s. f. (di enramadura sp.) fiorita, Arrangiòlu (t. r.) M. aragma.
minuzzata. Ghettai s'arramadura in Cresia, o Arràngiu s. m. fai arrangiu cun algunu, pap
in is arrugas po is festas, spargere, metter la fio pai impari, far tarisca, mangiare insieme.
rita, la minuzzata. Arranguizzu, zza agg (t. r.) M. attrattivu.
Arramài v. a. (di enramar sp.) metter la fio Arrapài, arrapàu ec. M. rapai cun is deriv.
rita, spargere la minuzzata: " Franzios. Arrapignài, e arrapinai. M. rapignai cun is
Arramàu, da part. adornato, coperto difiorita: deriv.
infrascato, Franzios. Arras s. f pl. (t. sp.) M. arra.
Arramallettai v. a. (t. cat.) adornare con maz Arrasài, arrasàu ec. M. rasai cun is deriv.
zetti, o mazzolini di fiori, o con festoni. Arraschiài, arraschiau ec. M. raschiai cun is
Arramallettàu, da part. adornato di mazzetti deriv. -
M
90 ARR ARR
ostacolo, impedimento. Innòi est sa difficultadi, Arribai v. m. (t cast e cat.) lompiri a unu
o s'arresciu, quì è dove giace Nocco, quì con logu , arrivare, giugnere , capitare, pervenire.
siste la difficoltà. Incontrai arresciu, rimaner Arribai innantis, antivenire, prevenire, arrivare
sulle secche. innanzi. Arribai improvvisamenti, sopraggiugne
Arresfriài, arresfriàu ec. M. resfriai ec. re, soprarrivare, sopravvenire, arrivare improv
Arrèsi ) nomini, chi in is biddas donant a is visamente. Po summai: a cantu arribat, cantu
Arresìa / rettilis. M. rettili. summatº a quanto arriva, a quanto ascende ?
Arresòja (t. pleb.) M. " -
Arrentundai, arretundàu ec. M. rotundai. Arricchiri v. a. fai riccu, arricchire, far ricco.
Arrevesciài (t. r.) M. vomitai. Arricchiri de nou, riarricchire. Arricchiri v. n.
Arrevesciòsu, sa assol. e arricchirisi n. p. arricchire, arricchirsi,
Arrevèsciu, scia
)tt. rr. M. revesciosu, e rovesciu. divenir ricco. Arricchirisì eccessivamenti, trasric
Arreulàu, da agg. (t. r.) M. sfainau. chire, traricchire, divenir traricco.
Arrèulu s. m. fi
pop.) fischiata, derisione. Arricchu, da part arricchito, fatto ricco, o
Poniri s'arreulu a unu, far le fischiate ad uno, divenuto ricco. Arricchiu de nou, riarricchito.
schernirlo, dileggiarlo. Arricida s. f cunfessioni po via de scrittura.
Arrexinài, arrexinàu ec. M. rexinai. M. ricida.
Arrèxini M. rexini. Arricida s. f. arregorta, accoglienza. M. ac
Arrezzettài v. n. terminu usau de is picciocus casaggiu . -
Arricu, ida p". ricevuto, pigliato, ammes Arringu s. m. spaziu de sa cursa de is cuad
so, accettato. Po alloggiau , accolto, ricevuto, dus curridoris, carriera. Su terminu de s'ar
raccettato, albergato, alloggiato. Mali arriciu, ringu, meta. Su logu, de undi sparant, le mosse.
mal capitato, mal ricevuto, mal raccattato. Po giostra, aringo, arringo, giostra, tornèo.
ſi , arridau ec. (t. r.) M. turrai. Arriri v. n. (t. prusprestu deriv. de su lat.,
Arridamenti (t. r.) M. aridamenti. che de su spagn.) ridere. Arriri a scracaliu,
Arridèli s. m. arburi, fillirèa, lillatro. C'ind' sgangasciare. Arriri a bucca plena, a boxi alta,
est de folla ampla e strinta: (Phillyrea latifolia, cun grandu strepitu , sghignazzare, ridere squac
et angustifolia.) Su fruttu, coccola. cheratamente, a bocca spalancata. Arriri po
Arridu, da (t. r.) M. aridu. Po azzicorrau M. beffa, beffai algunu, sghignare alcuno, farli una
Arrigàli s. m. lumbu, parti distaccada de s'a- sghignata, una sghignazzata. Arririsì de unu
nimali, lombo, arnione vestito con tutti gl'in n. p. beſfaisindi, deridere, schernire, farsi
tegumenti. beffe d'uno. Schiringiaisì a arriri, sorridere.
Arrigu s. m. rene, arnione, e argnone. Arrigus Gana, o passioni di arriri, morbino.
pl. i reni, e le reni. Su saginu, o su grassu de Arrisàda s. f. M. risàda .
is arrigus, sugnaccio. Arrigu cobertu, grassu, Arriscàbili agg. arrischievole.
arnione sso, sugnoso. De is arrigus agg. re Arriscàda s. f. arrischiamento, cimento.
nale. Glandulas de is arrigus, reni succenturiati. Arriscadamenti avv. arrischiatamente.
Filu de is arrigus, spina dorsale, filo delle reni. Arriscài v. a. (t. cast. e cat.) arrischiare,
Sfilaisì is arrigus, sfilarsi le reni. Arrigus distac arrisicare, risicare, avventurare, sporre a ri
caus de s' animali cun is musculus insoru, lom schio, metter in avventura, in cimento. Arriscai
bi, lombetti. v. n. Chini no arriscat, no piscat prov. chi non
Arrimadèru s. m. t. b. appoggiu, logu a undi s arrischia, non acquista. Arriscaisì n. p. atre
s'arrimai, appoggio, appoggiatoio, sostegno. Po virisi, arrischiarsi, attentarsi, osare, correr pe
protezioni, appoggio, aiuto, favore, protezione. ricolo, succhiellare, cimentarsi.
M. appoggiu . Arriscamentu s. m. M. arriscada,
A", v. m. si marat de chini arrimat Arriscanti v. agg. arrischiante.
beni sa boccia a su boccinu in su giogu de is Arriscàu , da part. arrischiato, avventurato,
boccias, che sa bene accozzare, avvicinar la osato, arrisicato, risicato, attentato.
boccia al lecco. Arriscau, da agg. atreviu, temerariu, audace,
Arrimadùra s f appoggiata, appoggiatura. arrisicato, intrepido, risoluto, temerario.
Arrimadura de boccia, accozzatura . Arriscu s. m. e riscu, rischio, arrischio, ri
Arrimài v. a. (t. sp.) appoggiare. Arrimai unu sico, pericolo. Essiri in arriscu, in perigulu de
colpu, colpire, appoggiare un colpo. Arrimai ec. essere in rischio, in pericolo di ec. risicare.
nna boccia, accostare, accozzare una boccia, Arrisigòngiu, ia (t. r.) M. arrisulanu.
o palla. Arrimai su carrigu, su pesu, porre, Arrisiu, ia part. di arriri, riso, sa. Schirin
posare, deporre il carico, il peso. Arrimai a giau a arriri, sorriso, sa. M. su verbu.
una banda un affari, abbandonaiddu , lasciare, Arrisixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) sor
ommettere, abbandonare un affare. Arrimai is riso, risino, risolino: si est po beffa, ghignettino,
armas, lasciare, deporre le arme. Arrimai po ghignetto. -
rimai, versai. M. rimai. Arrimaisì v. n. p. ap Arrisu s. m. riso, in pl. le risa. Arrisu smo
poggiarsi. Arrimaisì asuba de is guìdus, appog derau, riso sconcio, squacquerato, sgangascia
giarsi sulle gomita, star gomitone, o gomitoni. mento. Morriri, crepai de s'arrisu, crepare,
Po raccumandaisì, circai favori, poggiarsi ad scoppiare delle risa, far le risa grasse. Sbarraisì
uno, cercare appoggio, favore, darsi in protezione. de sa risu, sgangasciare, sganasciare, smascel
Arrimamentu s. m. appoggiamento. Po ap larsi, sbellicarsi delle risa, ridere squaccherata
poggiu de sa manu, chi si ponit in is iscalas, mente, rompersi a ridere. Faisì una passada di
appoggiamento, appoggio della scala. arrisu, fare una gran risata. Unu forti scracaliu
Arrimàu, da part. appoggiato, accostato, ac di arrisu, uno scoppio di risa, una sghignazzata.
cozzato, avvicinato, abbandonato, lasciato da Pisciais de s'arrisu, scompisciarsi delle risa.
banda, posto, posato, deposto. M. su verbu. Arrisu cun crovolu espress. rust. arrisu grogu,
Arrimu s. m. (t. sp.) M. arrimadèru. riso amaro. Arrisu sardonicu, spezia de contra
Arrinconài v. a. (t. sp.) cantonare, incantuc zioni a is murrus, riso sardonico. Schiringiu di
ciare, ritirare, o porre in un canto, in un an arrisu, sorriso. Essiri s'arrisu de totus, essere
golo. Arrinconaisì v. r. retiraisì ind' un arrinconi, il trastullo, lo zimbello di tutti. Arrisu de bella,
incantucciarsi, rincantucciarsi, ritirarsi nel canti, ghigno, ghignata.
od angoli, incantonarsi, ridursi in un cantone. " na M. risulanu.
Arrinconàu, da part. (t. sp.) incantucciato, Arriu, e riu s. m. fiume, rio, rivo: Passai s'
rincantucciato, posto in un canto, ritirato in un arriu a pei, o a cuaddu, guadare il fiume, var
angolo. Po scaresciu, abbandonau, lasciato, care, valicar il fiume a guado. Arru passabili,
scordato, abbandonato. chi si podit passai, fiume valicabile, guadoso.
Arrincòni s. m. (de rincon sp.) angolo, canto, Logu aundi si podit passai s arriu, guado.
cantone, cantuccio. Andai or oru di arriu, andar lungo, o lunghesso
Arringhèra. M. ringhèra. il fiume. S' arriu crescit, e s elevat, il fiume
Arringherài v. a. (de renglera sp. ) poniri de ringorga, ringiurgita, rigonfia. Arriu de lagrimas,
ringhera, in ordini, metter in ordinanza, in stroscia di lagrime. Plangiri a arriu, ſ"
.filo: Arringheraisì v. r. ponirisi de ringhera, a stroscia. Arriu mudu ſig. si narat di omini
affilarsi, fir ſia , mettersi in ordinanza . doppiu e simulau, uomo cupo, segreto, lumacone,
Arringheràui, da part messo in filo, in orº soppiattone. Arru muduindi pigat s omini prov;
dinanza. acque chete rovinano i ponti s"
- -
chi currit
92 ARR ARR
in is arrugas, candu proit, rigagno, rigagnolo. rare, strambellare una veste. Po guastai, scosci
Po roja. M. -
mingiai, scosciai, scassare, scassinare, sconquas
Arrivu (t. ital.) M. benia, o benida. sare. Arrogai una lei, derogare una legge. Ar
Arrixi s. m. (t. r.) babbalotti salvatieu, chi s' rogai is palas a bastoni, fracassare le spalle con
attaccat a s omini, e a is animalis, zecca salva bastone. Arrogai sa vida, fatigai senza reposu,
tica. M. rexini. -
Arrizzolu de is arrugas candu proit, rigagnolo. Arroganteddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)
Po arroja, stroscia, troscia. º arrogantuccio, saccentino, saccentuzzo, preson
Arrizzòni. M. rizzoni. - -
tuosello, procacetto. - - -
s arrizzu de s'ogu, levarsi il bruscolo di sugli Arroganti agg. arrogante, superbo, presontuoso,
occhi, liberarsi di cosa molesta. -
procace, protervo. -
Arroèdu s. in giro, circuito. M. rucdu. Arrogheddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) pez
Arroffiatài v. n. fai rofianeria, arruffianare, zetto, pezzettino, pezzuolo, tozzetto, brandellino,
ruffianare. - - - - - -
spicchio, frusto. A arrogheddu arrogheddu avy,
Arroflianamentu s. m. ruffianamento, ruf a frusto a frusto, a tacconcino a tacconcino.
fianeccio. - Arrogheddu de pezza siccada, tacconcino di carne
Arroſianàu, da part. arruffianato. -
secca. Arrogheddu, o piticu retagliu de peddi
Arrogabili agg. frangibile, conquassabile, rom fattu de is conciadoris, limbelluccio.
pevole, spezzabile. - - Arrogheddeddu s. m. dim. di arrogheddu,
Arrogadòri v. m. rompitore, spezzatore. Po (dd pron. ingl.) pezzettino, tozzettino. Fai a
straccioni, consumadori de bistiri, e de roba, "ca" sbrizzare, spruzzare, amminutare,
laceratore, logoratore. sminuzzare, far minuzzoli. -, -
gnu, grassello: Circai arrogus de pani, tozzolare. fuctu, o aciotti de sola is animalis, sferzare,
Arrogus de roba bogaus in su raffilamentu, raf scoreggiare, percuoter, colla scoreggia. Arropai
filatura. Po is avanzus de sa roba, chi abbarrant, cun pertia, perticare. Arrope. cun mazza, naz
'tallau unu bistiri, frappe, frastagli. Su furai su zicare. Arroppai su ferru calenti, nazzicare.
Maistu custus arrogus, far la bandiera. Faisì Arropai de noia, ribattere, ripercuotere. Arro
a s, ſig. fai dogmia sforzu, dividersi in 'pais v. r, lattersi. Arropaisì a strupiadura, lat
i " . Arrogu mannu distaccau cun violenzia tersi a scavezzacollo . . . . . .. - - - -
gir soldati. Arrolaisì v. r ingaggiaisì, faisì sor Arrosciu s. m. (t. r.) M. arroscimentu.
dau, arrolarsi per soldato, farsi scrivere alla Arrosiadiura s. f. liggera arrusciadura, annaf
banca. Fig. intrai in alguna germendadi, faisì fiamento, innaffiamento, innaffio, irrigazione,
germanu, arrolarsi, impegnarsi in qualche con spruzzamento, spruzzo . - -
Arroliau, da part. ronzato, ch' è andato a Arrosiàu, da part. bagnau de rosu, arrugia
zonzo , - -
dato, inrugiadato, irrorato, asperso di rugiada.
Arrolla arrolla (espress. rust.) andai arrolla Po arrusciau, innaffiato, spruzzato.
arrolla, o arrollau, su propriu di andai arrolia Arrosiàti, da agg. rugiadoso. ,
arrolia. M. arroliai. -
Arrosigadiura. M. rosigadura. ,
Arròlu . M. rolu . Arrosigai, arrosigau ec. M. rosigai ec. - ,
filata, sferzata. Po colpu de pertia, de bastoni, Arrozzài v. n. (t. r.) andai arrozza, arrozza.
perticata, bastonata. M. andai. - - -
porta. Po bastonai, bastonare, pifferare, tam Arruàrgiu, e arruarxu s. m. (t. r.) padenti
bussare, dar busse. Po donai aciotus a ispi di arrù, roverìa, roveto. - -
Pàus, staffilare, batter con istaſfile. Arropai cum Arrubiài v. a. fai arrubiu, O dossi su colori
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gliare, vermiglia , colorire di vermiglio, dare Arruinadèddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)
il rosso acceso. Po fai sa crosta arrubia a is unu pagu destruiu, rovinaticcio. Trattendu de
pappais a forza de fogu, chi naraus coiri a co ferru unu pagu arruinau, alquanto rugginoso.
lori di oru , abbronzare, rosolare , e in Siena Arruinadòri v. m. e ra f M. destruidori.
crogiolare. Arrubiai v. n. tirai a s” arrubiu, ros i Arruinadiura. M. arruinamentu .
seggiare, essere rosseggiante, tendere al rosso, Arruinài v. a. deriv. de ruina (t. sp.) destruiri,
rossicare. Arrubiaisì m. p. teniri bregungia, ar scalabbrai, guastai, rovinare, distruggere, gua
rossire e arrossare, aver rossore, diventar rosso stare, sovvertere, sovvertire. Arruinai sa saludi ,
per vergogna. Arrubiaisì de nou, rinvermigliarsi. rovinare, alterare, guastar la salute, logorarla.
Arrubiamentu s. m. po bregungia, arrossimento. Po sconquassai, sciusciai, mandai in destruzioni,
Arrubiastu, sta, e arrubiastru, stra agg. chi conquassare, fracassare , rovesciare, atterrare,
tirata su colori arrulbiu, rossastro , rossigno, distruggere, mandare in rovina, in conquasso,
rosseggiante, rossicante. in precipizio, in esterminio, spiombare. Po con
Arrubiau, da i" rubificato, fatto rosso. Po sumai, sperdiri, dissipai, consumare, dissipare,
s' effettu, chi fait su fogu a certus pappais, disperdere, mandare in perdizione, mandar a
abbronzato, rosolato. In signif neut. pass. ar male. Arruinai s'allenu, disperdere, dissipar
rossito, arrossato, divenuto rosso, che ha avuto l'altrui. Po opprimiri, abbattiri algunu, op
rossore , pressare, opprimere, vessare, mandare alcuno
Arrubieddu s. m. (dd pron. mgl.) cumposi in precipizio, in malora, in rovina, farlo tom
zioni artifiziali po fai prus bella sa carrizia, bel bolare. Arruinaisì v. r. precipitarsi, rovinarsi,
letto, liscio. Ponirisì arrubieddu, imbellettarsi, andar in precipizio, in rovina. Arruinaisì sa
imbellettirsi, azzimarsi, lisciarsi, strebbiarsi col saludi, logorarsi, guastarsi la salute. Arruinaisì
liscio, colorarsi col belletto. in su creditu, screditaisì, discreditarsi, perder
Arrubieddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) la stima, rovinarsi di riputazione. Arruinaisì in
rossetto, rossiccio, rossino. is benis, dissipai is benis suus, smugnersi, dis
Arrubinài v. a. donai colori de rubinu, arrubi sipare i suoi beni, estenuarsi nelle sostanze.
nare, render di color di rubino, incubinare. Arruinài v. a. deriv. de runu, attaccai ruimu,
Arrub