Sie sind auf Seite 1von 648

Über dieses Buch

Dies ist ein digitales Exemplar eines Buches, das seit Generationen in den Regalen der Bibliotheken aufbewahrt wurde, bevor es von Google im
Rahmen eines Projekts, mit dem die Bücher dieser Welt online verfügbar gemacht werden sollen, sorgfältig gescannt wurde.
Das Buch hat das Urheberrecht überdauert und kann nun öffentlich zugänglich gemacht werden. Ein öffentlich zugängliches Buch ist ein Buch,
das niemals Urheberrechten unterlag oder bei dem die Schutzfrist des Urheberrechts abgelaufen ist. Ob ein Buch öffentlich zugänglich ist, kann
von Land zu Land unterschiedlich sein. Öffentlich zugängliche Bücher sind unser Tor zur Vergangenheit und stellen ein geschichtliches, kulturelles
und wissenschaftliches Vermögen dar, das häufig nur schwierig zu entdecken ist.
Gebrauchsspuren, Anmerkungen und andere Randbemerkungen, die im Originalband enthalten sind, finden sich auch in dieser Datei – eine Erin-
nerung an die lange Reise, die das Buch vom Verleger zu einer Bibliothek und weiter zu Ihnen hinter sich gebracht hat.

Nutzungsrichtlinien

Google ist stolz, mit Bibliotheken in partnerschaftlicher Zusammenarbeit öffentlich zugängliches Material zu digitalisieren und einer breiten Masse
zugänglich zu machen. Öffentlich zugängliche Bücher gehören der Öffentlichkeit, und wir sind nur ihre Hüter. Nichtsdestotrotz ist diese
Arbeit kostspielig. Um diese Ressource weiterhin zur Verfügung stellen zu können, haben wir Schritte unternommen, um den Missbrauch durch
kommerzielle Parteien zu verhindern. Dazu gehören technische Einschränkungen für automatisierte Abfragen.
Wir bitten Sie um Einhaltung folgender Richtlinien:

+ Nutzung der Dateien zu nichtkommerziellen Zwecken Wir haben Google Buchsuche für Endanwender konzipiert und möchten, dass Sie diese
Dateien nur für persönliche, nichtkommerzielle Zwecke verwenden.
+ Keine automatisierten Abfragen Senden Sie keine automatisierten Abfragen irgendwelcher Art an das Google-System. Wenn Sie Recherchen
über maschinelle Übersetzung, optische Zeichenerkennung oder andere Bereiche durchführen, in denen der Zugang zu Text in großen Mengen
nützlich ist, wenden Sie sich bitte an uns. Wir fördern die Nutzung des öffentlich zugänglichen Materials für diese Zwecke und können Ihnen
unter Umständen helfen.
+ Beibehaltung von Google-Markenelementen Das "Wasserzeichen" von Google, das Sie in jeder Datei finden, ist wichtig zur Information über
dieses Projekt und hilft den Anwendern weiteres Material über Google Buchsuche zu finden. Bitte entfernen Sie das Wasserzeichen nicht.
+ Bewegen Sie sich innerhalb der Legalität Unabhängig von Ihrem Verwendungszweck müssen Sie sich Ihrer Verantwortung bewusst sein,
sicherzustellen, dass Ihre Nutzung legal ist. Gehen Sie nicht davon aus, dass ein Buch, das nach unserem Dafürhalten für Nutzer in den USA
öffentlich zugänglich ist, auch für Nutzer in anderen Ländern öffentlich zugänglich ist. Ob ein Buch noch dem Urheberrecht unterliegt, ist
von Land zu Land verschieden. Wir können keine Beratung leisten, ob eine bestimmte Nutzung eines bestimmten Buches gesetzlich zulässig
ist. Gehen Sie nicht davon aus, dass das Erscheinen eines Buchs in Google Buchsuche bedeutet, dass es in jeder Form und überall auf der
Welt verwendet werden kann. Eine Urheberrechtsverletzung kann schwerwiegende Folgen haben.

Über Google Buchsuche

Das Ziel von Google besteht darin, die weltweiten Informationen zu organisieren und allgemein nutzbar und zugänglich zu machen. Google
Buchsuche hilft Lesern dabei, die Bücher dieser Welt zu entdecken, und unterstützt Autoren und Verleger dabei, neue Zielgruppen zu erreichen.
Den gesamten Buchtext können Sie im Internet unter http://books.google.com durchsuchen.
Informazioni su questo libro

Si tratta della copia digitale di un libro che per generazioni è stato conservata negli scaffali di una biblioteca prima di essere digitalizzato da Google
nell’ambito del progetto volto a rendere disponibili online i libri di tutto il mondo.
Ha sopravvissuto abbastanza per non essere più protetto dai diritti di copyright e diventare di pubblico dominio. Un libro di pubblico dominio è
un libro che non è mai stato protetto dal copyright o i cui termini legali di copyright sono scaduti. La classificazione di un libro come di pubblico
dominio può variare da paese a paese. I libri di pubblico dominio sono l’anello di congiunzione con il passato, rappresentano un patrimonio storico,
culturale e di conoscenza spesso difficile da scoprire.
Commenti, note e altre annotazioni a margine presenti nel volume originale compariranno in questo file, come testimonianza del lungo viaggio
percorso dal libro, dall’editore originale alla biblioteca, per giungere fino a te.

Linee guide per l’utilizzo

Google è orgoglioso di essere il partner delle biblioteche per digitalizzare i materiali di pubblico dominio e renderli universalmente disponibili.
I libri di pubblico dominio appartengono al pubblico e noi ne siamo solamente i custodi. Tuttavia questo lavoro è oneroso, pertanto, per poter
continuare ad offrire questo servizio abbiamo preso alcune iniziative per impedire l’utilizzo illecito da parte di soggetti commerciali, compresa
l’imposizione di restrizioni sull’invio di query automatizzate.
Inoltre ti chiediamo di:

+ Non fare un uso commerciale di questi file Abbiamo concepito Google Ricerca Libri per l’uso da parte dei singoli utenti privati e ti chiediamo
di utilizzare questi file per uso personale e non a fini commerciali.
+ Non inviare query automatizzate Non inviare a Google query automatizzate di alcun tipo. Se stai effettuando delle ricerche nel campo della
traduzione automatica, del riconoscimento ottico dei caratteri (OCR) o in altri campi dove necessiti di utilizzare grandi quantità di testo, ti
invitiamo a contattarci. Incoraggiamo l’uso dei materiali di pubblico dominio per questi scopi e potremmo esserti di aiuto.
+ Conserva la filigrana La "filigrana" (watermark) di Google che compare in ciascun file è essenziale per informare gli utenti su questo progetto
e aiutarli a trovare materiali aggiuntivi tramite Google Ricerca Libri. Non rimuoverla.
+ Fanne un uso legale Indipendentemente dall’utilizzo che ne farai, ricordati che è tua responsabilità accertati di farne un uso legale. Non
dare per scontato che, poiché un libro è di pubblico dominio per gli utenti degli Stati Uniti, sia di pubblico dominio anche per gli utenti di
altri paesi. I criteri che stabiliscono se un libro è protetto da copyright variano da Paese a Paese e non possiamo offrire indicazioni se un
determinato uso del libro è consentito. Non dare per scontato che poiché un libro compare in Google Ricerca Libri ciò significhi che può
essere utilizzato in qualsiasi modo e in qualsiasi Paese del mondo. Le sanzioni per le violazioni del copyright possono essere molto severe.

Informazioni su Google Ricerca Libri

La missione di Google è organizzare le informazioni a livello mondiale e renderle universalmente accessibili e fruibili. Google Ricerca Libri aiuta
i lettori a scoprire i libri di tutto il mondo e consente ad autori ed editori di raggiungere un pubblico più ampio. Puoi effettuare una ricerca sul Web
nell’intero testo di questo libro da http://books.google.com
-

MATERA -
\- -
6
A
I
-
VOL. 4
SCAF. 33 - - - -

PREZZO 00
L BR E RI A FORNI

B O L O G N. A

- - - - -
- - - - -
- - - - -
- - - - - -
- -
«.
N O U

DIZIONARIU UNIVERSALI
SARDU-ITALIArtu
COMPIL AU

- -
DE SU SACERDOTU
- a º
BENEFIZIAU
N vºC A 2 o º
VIS SEN TU P o RRU
PROFESSORI EMERITU DE RETTORICA

ACCADEMICU IN SU COLLEGIU DE BELLAs ARTIS


ASSISTENTI A SA BIBLIOTECA

DE SA REGIA UNIVERSIDADI DE CASTEDDU


cAPITALI DE SARDIGNA
-

Vestrum omnium judicium longe antepono meo.


Cic. ex Tusc. Quaest.

CAST E D D U I832.

DE SA TIPOGRAFIA ARCIOBISPALI
Cum permissioni
^PC | q 3 4
, C 5 P«
f ! t, .\ lava
J

Quod enim munus Reipublicae afférre majus , meliusve possumus.


quam si docemus , atque erudimus juventutem?
Cic. de Divin. lib. a.
.
P R E FAz I o N E
m

Nel rendere di ragion pubblica il saggio di gramatica sul dialetto sardo meridionale
avea in animo di compilare sullo stesso dialetto un dizionario domestico; ma accin
tomi all' opra mi determinai a ridurlo universale, considerando il maggior vantaggio,
che da questo potrebbe trarsi da figli della nazione non nell'uso domestico soltanto,
ma ancora nello studio della lingua italiana, e nelle varie posizioni del concittadini
nel parlare non meno, che nello scrivere. -

Condotta così la sarda favella a regole ed a sistema, mi auguro, che più stabili si
manterranno le di lei bellezze, e che di giorno in giorno anderà purificandosi anche
da quelle imperfezioni di pronunzia, e d'inflessioni, che dalle persone di volgo e di
contado usansi in Sardegna al par che nelle altre nazioni e provincie.
A disinganno di alcuni Scrittori d'oltremare, che senza conoscere nè lingua nè
luoghi, e senza curare d'indagar le cose nel loro veri rapporti, s' avvisarono, che il
sardo idioma fosse nel suo complesso barbaro e rugginoso quanto quello de Caraibi
degli Ottentotti e de Caſfri, si rileverà, che desso è ricco quanto altri d' immagi
nazione di energia di locuzioni; ha proprietà d' idiotismi vivacità di frasi verecondia
di traslati; sostiene gravità di stile, nobil dicitura, e in bocca alle persone colte è
capace d' atteggiar graziosamente anche le cose comuni, colorirle con armonia, ed
esprimerle con nobiltà. Del che dan prova i nostri sagri Oratori di genio, i quali ne'
loro discorsi sanno unire la scienza alle grazie dello stile, sparger la favella d' una
luce piacevole, e renderla atta ad ogni sorta di soggetto. Nulla dico delle Muse logo
doresi, le quali hanno forza di levarsi in alto e di spiccare un nobil volo.
Nè potea esser meno, non essendo la nostra lingua, che un intreccio d' idiotismi,
un impasto di vocaboli delle più celebri lingue del mondo, che l'Isola nostra ripete
sino dalla più rimota antichità, avendo avuto nel suo seno la lingua egizia l' antica
jonica greca, la fenicia la greca primigenia e la punica, siccome ne attestan Beroso,
Varrone, Servio, Strabone e Pausania. Conserviamo inoltre innumerevoli voci latine
e italiane rimasteci dagli antichi Latini e da Pisani, che ci governarono.
Vero è, che molte voci della nostra lingua coll'andar de tempi hanno alquanto
degenerato dalla forma e conio originale di quegl' idiomi, ond' è impastata; cionon
ostante a dispetto delle rivolte del tempo elleno conservano vive finora le sembianze
di quelle lingue madri. A chiarimento di ciò mi sono accinto a formare il dizionario
per la maggior parte etimologico, additando l'origine o derivazione del nostri vocaboli,
onde vedersi se non la medesimezza di voci tra le nostre, le greche, le latine, ed
altre, al certo il più stretto rapporto, qual collo scorrer di tanti secoli potea conservarsi.
E tali sono per es. Affoghiggiài da phloghizo inflammo per protesi: Alvàda voce
logodorese da alphadion vomer per antitesi ed apocope: Ammacchiasì da makkao insa
nire per protesi: Arropài da ropalizo baculo percutio per protesi ed apocope: Bada
locài da battologheo multa et inania loquor per antitesi: Cascài da encaskeyo oscitor
per afferesi: Iscialài da exallomai tripudio per sincope: Strumpài da stromboo cir
cumago per antitesi: Tupài voce di contado da tupoo obsigno: ei da ein utique per
apocope: meda da mega multum: poìta da pote curnam per epentesi. Così parimente
più voci derivate dal latino, come cru da crudus per apocope: Assimbilài da assimi
lare per epentesi: Arbigài da albicare, Craba da capra, Crabistu da capistrum per
antitesi e metatesi; ed anche i Greci usano kartos e kratos robur, karteros e krateros

f,0 litT
fortis. Non si scorge per certo minor travisamento nelle voci, che i Latini presero
dal greco, che nelle nostre, come osservasi in alter da eteros, in claudo da klejo, in
duplex da diploos, in diffigio da diapheugo, in propello da proballo, in talentum da
talanton e in molte altre.
Nel ridurre in massa le dizioni del nostro dialetto ho creduto opportuno compren
dere nel nuovo frasario anche quel vocaboli greci latini italiani e francesi dall' uso
moderno introdotti, i quali per racchiudere in se il germe di qualche dottrina sono
stati ammessi alla cittadinanza di tutte le lingue; giacchè a misura che lo spirito filoso
fico le arti il commercio e le scienze andarono ampliandosi e diffondendo i loro lumi,
si conobbe il bisogno di fissare con nuovi termini gli oggetti nuovi. Tai termini, è
vero, non saranno intesi dal basso popolo; nè anche le sublimi cognizioni astronomiche,
di cui Virgilio sparse la sua Georgica erano intese certo dagl' idioti contadini del Lazio.
Ma Virgilio faceva uso di tai scientifiche considerazioni per quel gentiluomini agricoltori,
che dall' aratro passavano a vestir la toga.
Nè fia, che a vizio mi si attribuisca questa mia libertà, od a difetto del sardo
idioma il mutuar vocaboli dalle altre lingue. Fu questo il costume delle prische nazioni,
siccome lo è pure al presente delle più colte, le quali non han creduto fare un au
mento precario di termini, quando hanno comprese molte stranie voci nel loro frasari,
onde nutrire la loro favella.
La lingua latina non solo si alimentò della greca, ma adottò pure non poche voci
degli Etruschi degli Oschi degli Africani e del Galli: i dialetti di Grecia mandavano
vocaboli alla lingua comune; e questa sebben feconda nella sua sorgente al dir di Quinti
liano prendea talora in prestito dalla latina le voci, di cui mancava. La inglese rivale
della greca e della latina non isdegna d'abbellirsi colle divise della francese; e questa
disinvolta e gentile ha accordato la sua cittadinanza a molte voci italiane: l'italiana
finalmente nobile e leggiadra ha adottato più grecismi e gallicismi senza immaginar
d' avvilirsi.
Tutte le favelle nella loro infanzia furono sterili e balbuzienti; divenendo adulte pre
sero novelli spiriti, ed attesero ad arricchirsi delle spoglie delle altre, semprechè se
ne riconobbe l'esigenza e per esprimere con maggior chiarezza i concetti più oscuri,
e per dipinger con maestà le cose meno sublimi.
Chi mai vorrà circoscrivere la libertà filosofica della maggior parte degli uomini li
beramente parlanti, sicchè non possano adottare tra le stranie quelle voci, che loro
sembrano atte a gentilmente esprimersi, e suscettibili di vestirsi della divisa nazionale?
Niuno, se non dominato dalla prevenzione, oserà proscrivere come illegittimo e licen
zioso ogni qualunque termine di nuovo accattato, se con delicata desterità vien con
figurato e senza sforzo ravvicinato al gusto e all'armonia delle patrie voci.
Abborrisco anch'io la facilità di adottare inutili e viziosi neologismi; sono però ben
lungi dal persuadermi, che ogni tintura di peregrinità e novità di voci possa alterare
la patria l" ; soprattutto se esse introdotte già dal traffico e dall' estere manifatture
si sono conformate alla struttura caratteristica del vocaboli nazionali, ed hanno avuto i
la sanzione legittima dall'uso assoluto arbitro delle lingue.
Si dirà forse, che i vocaboli di nuovo introdotti duran fatica a familiarizzarsi col
frasario del basso popolo; ma ciò poco rileva, dice Cesarotti, poichè non solo in una
medesima nazione osserviam suddividersi i dialetti, ma anche in una stessa città regna
spesso una tal diversità di pronunzia e di modi, che nè pur gli stessi dialetti verna
coli sono intesi in ogni loro parte da tutte le classi del popolo. Or se gli artefici e
'I rimanente della plebe si formano il loro gergo, ed hanno il lor particolar frasario
non inteso comunemente dagli altri ordini, uopo è che anche i letterati i nobili e le
altre persone colte abbiano un corpo di vocaboli meno volgari e bisognosi di spiega
zione presso il basso volgo.
Dista d'assai, che Eroe favelli o Davo;
Veglio maturo, o a fresco pel chi ferve;
Vigil nutrice, o gran matrona; uom vago
Ligio al commercio, o in poderin colono;
D'Argo alunno o di Tebe; Assiro o Colco
Convien pure far distinzione tra la pronunzia e le voci dello stile famigliare e quelle
dello stile colto, che richiedesi nello scrivere. La lingua, che si parla, è meno affet
tata, nè cura abbigliarsi della compostezzza dell' arte; e gelosa di sua libertà non soffre
di esser inceppata da regole gramaticali. La scritta però più maestosa e delicata ri
cusa i barbarismi e le irregolarità di pronunzia, che dominano nella parlata, nè riceve
legge dall'uso volgare del popolo. Quindi mi ho fatto lecito di raddrizzare molti vo
caboli della parlata mal contornati, i quali racchiudono in se spiacevolezza tale, che
offendono non poco gli orecchi purgati: tali sono per es. arrasai, arremediai, arren
novai per rasai, remediai, rennovai. Nè l' uso dell' antitesi e della metatesi è meno
frequente in bocca al popolo, che quello della protesi, pronunziando artura, arzai,
curpa, durci, per altura, alzai, culpa, dulci, così pure brula, craba, craboni cro
cai per burla, cabra, carboni, corcai.
Ma simili difetti, come pure certe stravaganti inflessioni di contado parmi dover essere
perdonabili anche al nostro dialetto, siccome debbono esserlo a molti dialetti d' Italia
non eccettuato quello di Firenze, poichè ancora i contadini fiorentini, dice il Galiffe,
pronunziano brulare, strupo, i" dovidere, catrigole, per burlare, stupro,
sproffondare, dividere, graticole, e in altri luoghi usasi parlais per parlare, maintr
per mentre, vaitcha per vecchia, sgnauri per signori.
Qualunque abbia ad essere il destino di questa mia seconda fatica in prò delle
patria, io mi consolo d'essere riuscito di dar nuova prova dell' interesse, che nel ben
lungo mio magistero mi accese mai sempre pel più facile avviamento del giovanetti alle
scienze. Io non intendo di presentare un frasario senza lacune e senza difetti; essendo
esso affatto nuovo per la sarda favella, e da me solo compilato, non potea attendersi
quella perfezione ed esattezza, che manca talvolta anche nel dizionari di ripetute edi
zioni epilogati da più celebri letterati.
Possano ingegni più felici fra miei concittadini migliorar questo mio informe prima
ticcio lavoro, ed aspergere il sardo idioma di nuove bellezze, onde vaglia mantenersi
in uno stato di florida vitalità.
Accogliete intanto, gentilissimi Compatriotti, il primo fascicolo del Dizionario Sardo,
facendo sì, che si abbia l' esempio della protezione, che sapete voi ben concedere a
chi s'impiega comunque in prò de vostri figli, in onor della vostra nazione.
T A U L A
D E IS ABB R E VIA D U RAS

accr, accrescitivu t. de su stil. fam. terminu de su stilu familiari


t. fr.
a33 ag ettivu termina franzesu
drolare t. gram., o T, Gram.
arne termina gramaticali
aVV, avverbiu t. termini gregu
cong. - congiunzioni T. Geom. Terminu Geometricu
dd pronunzia inglesa (*) T Gr. Anat. Terminu Gregu Anatomicu
dd pron. ingl.
deriv. derivau T. Gr. Chim. Terminu Gregu Chimicu
dim. diminutivu T . Gr. Chir. Terminu Gregu Chirurgica
espressioni rustica T . Greg. Mecc. Terminu Gregu Meccanicu
espress. rust.
Fig. o figur. figuradamenti Gr. Geogr. Terminu Gregu Geograficu
interj. interjezioni . Gr. Leg. Terminu Gregu Legali
in sens. fig. in sensu figurati . Gr. di Archit. Terminu Gregu di Archi
in significa attivu tettura
in signif att.
in signif neutr. in significau neutru - Greg. Teol. Terminu Gregu Teologicu
in signif. n. P. in significa neutru passivu It. o t. it. introd. Terminu Italianu introdusiu
ital. ant. italianu antigu di Agric. Terminu di Agricoltura
Metaf. Metaforicamenti de Mess, Terminu de Messaju
m. b. manera bascia L. o t. lat. Terminu Latinu
M. Mira, est a sciri Circa Gr. Med. Terminu Gregu Medica
partic. particella Leg. Terminu Legali
art. participiu logud. terminu logudoresu
i o plur,
o simil.
plurali
Po similitudini
Marin.
Matem.
Terminu
Terminu
Marinarescu
Matematicu
prep. preposizioni M. Terminu Medicu
pron. s. pronomini sustantivu de s' Arald. Terminu de s' Araldica
pron. agg. pronomini aggettivu T , de Stor. nat. Terminu de Storia naturali
pronun. cun e oscur. o pronunziau cun e oscuru , o t. pl. o pleb. terminu plebeu
clar. claru t, pop. terminu populari
pron. sp. pronunzia spagnola t. l', terminu rusticu
pronun. cum o oscur. o pronunziatu cun o oscuru, l'r, terminus rusticus
clar. o claru
terminu spagnolu
prov. proverbiu - verbali femmininu
prov. lat, o gr. proverbiu latinu, o gregu verbali masculinu
sens. fig. sensu figurau verbali aggettivu
s. f. sustantivu femmininu verbu attivu
S. Iſl. sustantivu masculinu verbu neutru
T. Astron. Terminu Astronomicu verbu neutru assoluta
t. b. terminu basciu verbu neutru passivu
T. B. Terminu Botanicu verbu reciprocu
t. Cast. e Cat. terminu castiglianu, e cata verhu impersonali
lanu volatili
t. cat. terminu catalanu
T, Didasc. Terminu Didascalicu
t, esclam. pop. terminu esclamativu popu
lari

"
(*) Noi all'attica usanza cangiamo la doppia ll di molte voci latine in oppio dd, pronunzia rimastaci da'
Greci, ch'è la stessa degl' Inglesi. Diciamo quindi casteddu da castellum, e u edda , da cui " aferesi si è
fatto dau dda da ellum ellam voci use da Terenzio per en illum en illam; pedali da pellis; pòddini da pollen
inis ec. , Mutant enim (Sardi) more Attico duplex ll. in duplex dd. Morem Atticum hunc fuisse docet Ga
briel Barrius de lingua latina » V. Vitale nell'Opera, che ha per titolo Propugnaculum Triumphale Pag II8.
I N D I C I
D E I S A U T o R I s
INDICAUS IN CU ST OPERA

Aller o Alb. Alberti-Gran Dizionario di Bas Linn. Linneo Carolo-Species plantarum secun
sana del 18 ll. dum sistema sexuale digestarum.
Bonav. Bonavilla Aquilino–Dizionario Etimolo Macr. Macri-Dizionario Latino del medio evo.
ico di tutti i vocaboli usati nella Medicina, Matt. Mattioli-Vocabolario Botanico.
hirurgia Veterinaria, Farmacia Chimica ec. Poll. Pellini Ciro Professore di Botanica e Agri
Cett Cetti-Opera degli uccelli, quadrupedi e coltura in Milano–Catechismo Agrario.
eSCI .
Ronc Ronconi- Dizionario d'Agricoltura.
cini Cirillo-Fascicoli Botanici. Roz. Rozier-Dizionario d' Agricoltura.
Franzios. "non-bianº Italiano-Spa Spad. Spadafora-Prosodia Italiana.
ll010. Sav. Savi-Flora Pisana.
Gagl Gagliardo Giov. Battista–Vocabolario Targ. Ottaviano Targioni Tozzetti Professore di
Agronomico. Botanica-Lezioni di Agricoltura.
Lag. Laguna Medico Torr. Torra Pietro-Dizionario Catalano-Latino.
Lam. Lamery–Nell' Opera Botanica.
Lastr. Lastri Accademico Georgofilo di Firen
ze–Corso d'Agricoltura.

C O N G I U G A Z I O N I
DE IS VERBUS REGULARIS

coNGIUGAzioNI DE SU VERBU AUXILIARI ESSIRI ESSERE .

Sing. Da seu, io sono: tui ses, tu sei: issu Trapassau,


est, o esti, egli è. o siat Passau prus che perfettu.
Plur. Nosaterus seus, noi siamo: bosaterus seis,
voi siete: issus sunt, eglino sono. Sin. Deu femu stetiu. io era stato: tui fiasta
Pendenti. stetiu, tu eri stato: issu fiat istetiu, egli
era stato. -

Sing Deu femu, o fia, io era: tui fiasta, tu eri: Plur. Nos. femus istetius, noi eravamo stati:
issu fiat, egli era. bos. festis istetius, voi eravate stati: issus
Plur. Nos. femus, noi eravamo: bos. festis, voi fiant istetius, eglino erano stati.
eravate: issus fiant, eglino erano. Futuru.
Passau Determinau.
Sing. Deu hap essiri, io sarò: tui has essiri, tu
Sing Deu seu stetiu, io sono stato: tui sesistetiu, sarai: issu hat essiri, egli sarà, o fia:
tu sei stato: issu est istetiu, egli è stato. ie, poet.
Plur. Nos. seus istetius, noi siamo stati: bos. Plur. Nos. heus essiri, noi saremo: bos. heis
seis istetius, voi siete stati: issus sunt essiri, voi sarete: issus hant essiri, eglino
istetius, eglino sono stati saranno: fieno poet.
Passau Indeterminau. Imperativu.
Sing. Deu ſemu stetiu, io fui: tui fiasta stetiu, Sing Siasta tui, sii, o sia tu: siatissu, sia egli.
tu fosti: issu fiat stetiu, egli fu. Plur. siàus mosat. siamo noi: siais bosat siate voi
Plur. Nos. aterus femus istetius, noi fummo: bos. siant issus, sieno eglino.
festis istetius, voi foste: issus fiant istetius,
eglino furono. (I
(l) Così si supplisce la voce rimota di questo tempo.
Soggiuntivu Presenti. - - Passau prus che Perfettu Remotu.
Sing. Chi deu sia, che io sia: tui siasta, tu si: Sing Hem' essiri stetiu, sarei stato: hiast essiri
issu siat, egli sia. - stetiu, saresti stato: hiat essiri stetiu,
Plur. Chi nos. siàus, che noi siamo: bos. siàis, sarebbe stato.
voi siate: issus siant, eglino sieno, Plur. Hemus essiri stetius, saremmo stati: hestis
essiri stetius, sareste stati: hiant' essiri
Preteritu Imperfettu Propinquu. stetius, sarebbero stati.
Sing. Chi deu fessi, che io fossi: tui fessis, tu Futuru.
fossi: issu fessit, egli fosse.
Plur. Chi nos. fessimus, che noi fossimo: bos. Sing. Candu hap'essiri, e hap'essiri stetiu, quando
festis, o fessidis, voi foste: issus fessint, sarò, e sarò stato: has essiri, e has essiri
eglino fossero. ... . . . . stetiu, sarai, e sarai stato: hat essiri, e
e hat essiri stetiu, sarà, e sarà stato.
Pret. Imperf. Remotu Plur. Candu heus cssiri, e heus essiri stetius,
Sing. Candu hem'a essiri, quando sarei: hiasta quando saremo, e saremo stati: bais essiri,
essiri, saresti: hiat a essiri, sarebbe, o e heis essiri stetius, sarete, e sarete stati:
sarìa ; " poet. hant essiri, e hant essiri stetius, saran
Plur. Candu hemus a essiri, quando saremmo: no, e saranno stati.
hestis a essiri, sareste: hianta a essiri, Infinitu Presenti.
sarebbero, o sariano, forano poet.
Essiri, essere.
Pret. Perfettu.
- Passau
Sing. Deu sia stetiu, io sia stato tui siasta istetiu,
tu sii stato; issu siat istetiu, egli sia stato. Essiri stetiu, essere stato.
Plur. Nos. siàus istetius, noi siamo stati: bos. Gerundiu.
siais istetius, voi siate stati: issus Santa
istetius, eglino siano stati. Essendu, o essendi, essendo. Essendu stetiu,
essendo stato. -

Passau prus che Perfettu Propinquu.


Participiu.
Sing. Fessi stetiu, fossi stato: fessisistetiu, fossi
stato: fessit istetiu, fosse stato. Stetiu, stetia, e stau, stada, stato, stata.
Plur. Fessimus istetius, fossimo stati: festis, o
fessidis istetius, foste stati: fessintistetius,
fossero stati. - - --

CONGIUGAZIONI DE 'SU VERBU AUXILIARIU HAI AVERE

Presenti. Indicativu. Plur. Heus hai, avremo: heis hai, avrete: hant
hai, avranno. -

Sing. Deu hapu, io ho: tui has, tu hai : issu


Imperativu. -

hat, egli ha . -

Plur. Nos. heus, noi abbiamo: bos. heis, voi Sing Hapas tui, abbi tu: hapat issu, albia egli.
avete: issus hant, o hanti, eglino hanno. Plur. Hapàus nos abbiamo noi: hapàis bos. ab
Pendenti, o Imperfettu. - biate voi: hapant issus, abbiano eglino.
Sing. Hemu, o hia, aveva : hiast, o hìasta, Soggiuntivu Presenti.
avevi: hiat, aveva. Sing. Deu hapa, io abbia: tui hapas, tu abbi:
Plur. Hemus, avevamo: hestis avevate: hiant, issu hapat, egli abbia.
dV'eVallo,
Plur. Nos hapàus, noi abbiamo: bos hapàis, voi
abbiate: issus hapant, eglino abbiano
Passau Propinquu.
Sing. Hapu tentu, ho avuto: has tentu, hai Imperf Propinquu.
avuto: hat tentu, ha avuto. Sing. Hessi, avessi: hessis, avessi: hessit, avesse.
Plur. Heus tentu, abbiamo avuto: heis tentu, Plur. Hèssimus, avessimo: hestis, o hèssidis, ave
, avete avuto: hant o hanti tentu, hanno ste: hessint, avessero.
avuto. (I) Imperf. Remotu.
Pret. prus che Perfettu.
Sing. Hem' hai, avrei: hiast hai, avresti: hiat
Sing. Hemu tentu, aveva avuto: hìasta tentu, hai, avrebbe.
avevi avuto: hiat tenta, aveva avuto: Plur. Hemus hai, avremmo: hestis hai, avreste:
Plur. Hemus tentu, avevamo avuto: hestis tentu, - hiant hai, avrebbero.
avevate avuto: hianta tentu, avevano avuto: Pret. Perfettu. -

Futuru.
Sing. Hapa tentu, abbia avuto: hapas tentu,
Sing Hap' hai, avrò: has hai, avrai: hathai, avrà. abbi avuto: hapat tentu, abbia avuto.
(I ) Nota. Il Passato rimoto in tutti i verbi si supplisce col tempo, che segue, non essendo in
uso in questo Capo solo che nel verso la voce rimota v. gr. amèsi, andèsi ec.
Plur. Hapàus tentu, abbiamo avuto: hapàisten Futuro
tu, abbiate avuto: hapant, o hàpanta tentu,
abbiano avuto.
Sing. Candu hap'hai tentu, quando avrò avuto:
Pret pruschè Perfettu Propinq. has hai tentu, avrai avuto: hat hai tentu,
avrà avuto.
Sing. Si hessi tentu, se avessi avuto: si hessis Plur. Heus hai tentu, avremo avuto. heis hai
tentu, se avessi avuto: si hessit tentu, se tentu, avrete avuto: hant hai tentu, avran
avesse avutto. nO (Ivttto.
Plur. Si hessimus tentu, se avessimo avuto: si
hestis tentu, se aveste avuto: si hèssinti Infinitu Presenti.
tentu, se avessero avuto. -
Hai, avere. Passau, hai tentu, avere avuto. Ge
Pret. pruschè Perf. Remotu. rundiu, hendu, o hendi, avendo. Parti
cipiu de su Passau, tentu, tenta, avuto,
Sing. Hem hai tentu, avrei avuto: hiast hai tentu, avuta. Particip. de su Futuru, tengu di
avresti avuto: hiat hai tentu, avrebbe avuto, andai, ho da andare: tenèus de partiri,
Plur. Hemus hai tentu, avremmo avuto: hestis abbiamo da partire. - . -
hai tentu, avreste avuto: hiant hai tentu, -
-
avrebbero avuto.

P R I MI A C O N GI U GAZ I o N I
Pres. Indic. Imperf Remotu.
Sing, Deu amu, io amo: tui amas, tu ami: Sing Hemu amai, amerei: hiastamai, ameresti;
issu amat, egli ama. hiat amai, amerebbe.
Plur. Nos. amàus, noi amiamo: bos. amàis, voi Plur. Hemus amai, ameremmo : hestis amai,
amate: issus amant, eglino amano. amereste: hiant amai, amerebbero.
Preteritu Perfettu.
Imperfettu.
Sing Hapa amau, abbia amato: hapas amau,
Sing Amamu, amava: amàsta, amavi: amàt, abbi amato: hapat amau, abbia amato.
drºldº'o . - -

Plur. Hapàus amau, abbiamo amato: hapais,


Plur. Amàmus, amavamo: amastis, amavate: amau, abbiate amato: hapant amau,
amànta, amavano. abbiano amato.

Passau Propinquu. Pret. pruschè Perfettu Propinquu.


Sing. Hessi amau, avessi amato: hessis amau,
Sing. Hapu amau, ho amato: has amau, hai avessi amato: hessit amau, avesse amato.
amato: hat amau, ha amato. Plur. Hessimus amau, avessimo amato: hestis,
Plur. Heus amau, abbiamo amato: heis amau, o hessidis amau, avreste amato: hessint
avete amato: hant amau, hanno amato. amau, avessero amato.
Passau pruschè Perfettu. Pret. pruschè Perfettu Remotu.
Sing. Deu hemu hai amau, io avrei amato: tui
Sing. Hemu amau, aveva amato: hiast amau, hiast hai amau, tu avresti amato: issu hiat
avevi amato: hiat amau, aveva amato. hai amau, egli avrebbe amato. -

Plur. Hemus amau, avevamo amato: hestis amau, Plur. Nos. hemus hai amau, noi avremmo amato:
avevate amato: hiant amau, avevano amato. bosat. hestis hai amau, voi avreste amato:
issus hiant hai amau, eglino avrebbero
Futuru antato. -

Sing. Hap amai, amerò: has amai, amerai: hat Futuru.


amai, amerà. Sing. Candu hap amai, e hap hai amau, quando
Plur. Heus amai, ameremo: heis amai, amerete: amerò, ed avrò amato: candu has amai,
hant amai, ameranno. e has hai amau, quando amerai, ed avrai
amato: candu hat amau, e hat hai amau,
Imperativu. uando amerà , ed avrà amato.
Sing. Ama tui, ama tu: amit issu, ami egli. Plur. Candu heus amai, e heus hai amau, quan
Plur. Ameus nosat. amiamo noi: amai at. do ameremo, ed avremo amato: candu
amate voi: amint issus, amino eglino. heis amai, e heis hai amau, quando ame
rete, ed avrete amato: candu hantamai,
Soggiuntivu Presenti. e hant' hai amau, quando ameranno, ed
avranno amato.
Sing. Deu ami, io ami: tui amis, tu ami: issu
amit, egli ami. -
Infinitu Presenti.
Plur. Nos. ameus, noi amiamo: bosat. ameis, Amai, amare. -

voi amiate: issus amint, eglino amino. Passau


Hai amau, avere amato.
Imperf. Propinquu. Gerundiu.
Sing. Amessi, amassi: amessis, amassi: amessit, Amendu, o amendi, amando: hendu amau, aven
anta S.Se. -
do amato. -

Plur. Amessimus, amassimo: amessidis, o ama - - Participiu.


- stis, amaste: amessint, amassero. Amau, amada, amato, amato.
I0
S E G U N D A C O N G IU G A Z I O N I

Indicat. Presenti. Imperf Remotu.


Sing Hemu a timiri, temerei: hiast a timiri,
Sing Timu, temo : timis, temi: timit, teme. temeresti: hiat a timiri, temerebbe:
Plur. Timèus, temiamo: timèis, temete: timint, Plur. Hemus a timiri, temeremmo: hestis a timiri.
tenlorlo. temereste: hiant a timiri, temerebbero.
Imperfettu. Pret. Perfettu.

Sing Timèmu, e timia, temeva: timìasta, temevi: Sing Hapa timiu, abbia temuto: hapas timiu,
timìat, temeva. abbi temuto: hapat timiu, abbia temuto.
Plur. Timèmus temevamo: timestis, temevate: Plur. Hapaus fimiu, abbiamo temuto: hapais
timìant, temevano. timiu, abbiate temuto: hàpanta timiu,
abbiano temuto.
Passau Propinquu.
Pret. pruschè Perfet. Propinquu.
Sing Hapu fimiu, ho temuto: has fimiu, hai
temuto: hanti timiu, hanno temuto. Sing. Hessi timiu, avessi temuto. hessis timiu,
Plur. Heus fimiu, abbiamo temuto: heis fmiu, avessi temuto: hessit timiu, avesse temuto.
avete temuto: hanti timiu, hanno temuto: Plur. Hessimus timiu, avessimo temuto: hestis
timiu, aveste temuto: hessint timiu, aves
Pret. pruschè Perfettu. Sero temuto.

Sing Hemu timiu, aveva temuto: hìasta timiu, Pret. pruschè Perfet. Remotu.
avevi temuto: hiattimiu, aveva temuto,
Plur. Hemus timiu, avevamo temuto: hestis timiu, Sing Hem' hai timiu, avrei temuto: hiast hai
avevate temuto: hìanta timiu, avevano “timiu, avresti temuto, hiat hai timiu,
temuto . avrebbe temuto.
Futuru. Plur. Hemus hai timiu, avremmo temuto: hestis
hai timiu, avreste temuto: hiant hai timiu,
Sing Hap'a imiri, temerò: has a timiri, temerai: avrebbero temuto.
hat a timiri, temerà. Futuru.
Plur. Heus a timiri, temeremo: heis a timiri,
temerete: hant a timiri, temeranno. Sing Candu hap hai timiu, quando avrò temuto:
has hai timiu, avrai temuto: hat hai ti
Imperativu. miu, avrà temuto.
Sing Timi tui, temi tu: timat issu, tema egli : Plur, Candu heus hai timiu, quando avremo
Plur. Timaus mosat. temiamo noi: timèi bosat. temuto: heis hai timiu, avrete temuto:
temete voi: timant issus, temano eglino. hant hai timiu, avranno temuto.
Soggiuntivu Presenti Infinitu Presenti.

Sing. Deu tima, io tema: tui timas, tu temi: Timiri, temere.


issu timat, egli tema. -

Passau.
Plur. Nos. timaus, noi temiamo: bos. timais, voi
temiate: issus fmant, eglino temano. Hai timiu. aver tentuto.

Imperf Propinquu. Gerundiu.

Sing Timessi, temessi: timessis, temessi: timessit, Timendu, o timendi, temendo: hendu timiu,
temesse. -
avendo temuto.
Plur: Timessimus, temessimo: timestis, o times Participiu.
sidis temeste: timessint, temessero: Timiu, timia, temuto, temuta.

T E R Z A C O N G I U G A Z I O N I
Presenti Indicat. Passau Propinquu.
Sing. Sentu, sento: sentis, senti: sentit, sente. Sing Hapu sentiu, ho sentito: has sentiu, hai
Plur. Sentèus, sentiamo: sentèis, sentite: sentint, sentito: hat sentin, ha sentito.
Sentono. Plur. Heus sentin, abbiamo sentito: heis sentiu,
Imperfettu. avete sentito: hanti sentiu, hanno sentito:
Sing Sentèmu, e sentia, sentiva: sentiasta, sen Pret pruschè Perfettu.
tivi: sentiat, sentiva. Sing Hemu sentiu, aveva sentito: hasta sentiu,
Plur. Sentèmus, sentivamo: sentestis, sentivate: avevi sentito: hiat sentiu, aveva sentito.
sentiant, sentivano, Plur. Hennus sentiu, avevamo sentito: hestis
li
sentiu, avevate sentito: hìanta sentiu, ave Pret. Perfettu.
vano sentito.
Futuru. -
Sing Hapa sentiu, abbia sentito: hapas sentiu,
abbi sentito: hapat sentiu, abbia sentito.
Sing Hap a sentiri, sentirò: has a sentiri, sen Plur. Hapaus sentiu, abbiamo sentito: hapais
tirai: hat a sentiri, sentirà. sentiu, abbiate sentito: hàpanta sentiu,
Plur. Heus a sentiri, sentiremo: heis a sentiri, abbiano sentito: - -

sentirete: hant a sentiri, sentiranno.


Pret. pruschè Perfettu Propin. -

Imperativu. Sing Hessi, hessis, hessit sentiu, avessi, avessi:


Sing. Senti tui, senti tu: sentat issu, senta egli. avesse sentito. - - -

Plur. Sentaus nos., sentiamo noi: sentèi bos. Plur. Hèssimus, hestis, o hèssidis, hèssinti sentiu,
sentite voi: sentant issus, sentano eglino, avessimo, aveste, avessero sentito.
Soggiuntivu Presenti. Pruschè Perfettu Remotu.

Sing Deu senta, io senta: tui sentas, tu senti : Plur. Hem' hai, hiast' hai, hiat' hai sentiu,
issu sentat, egli senta. avrei, avresti, avrebbe sentito.
Plur. Sentaus, sentiamo: sentais, sentiate: sen Plur. Hemus hai, hestis hai, hiant hai sentiu,
tant, sentano. avremmo, avreste, avrebbero sentito.
Imperfettu Propinquu. Futuru.

Sing. Sentessi, sentissi: sentessis, sentissi: sentes Sing. Candu hap'bai, has hai, hat hai sentiu,
sit, sentisse. uando avrò, avrai, avrà sentito.
Plur. Sentessimus, sentissimo: sentestis, o sen Plur. di heus hai, heis hai, hant' hai sentiu,
tessidis, sentiste: sentessint, sentissero. quando avremo, avrete, avranno sentito.
Imperf Remotu. Infinitu Presenti.

Sing. Hemu a sentiri, sentirei: hiast a sentiri, Sentri, sentire. Passau, hai sentiu, aver sentito.
sentiresti: hiat a sentiri, sentirebbe. Gerund. sentendu, sentendo. Particip. sen
Phur. Hemus a sentiri, sentiremmo: hestis a sen tu, sentida, e sentia, sentito, sentita.
tiri, sentireste: hiant a sentiri, sentirebbero:

C O N G I U G A Z I O N I S
DE IS VERBUS IRREGULARIS

Nota. Da questi verbi conjugati ognun rileva, che i verbi della prima confugazione hanno la
terminazione dell'infinito in ai come amai, que della seconda in iri breve, come timiri, e que”
della terza in iri lungo, come sentiri.

IRREGULARIS DE SA SEGUNDA CONGIUGAZIONI

Donài Dare. Irregulari in cincu tempus.


Irregulari in quattru tempus.
Indic. Pres, naru, e nau, dico: naras, dici:
marat, dice: naràus, diciamo: naràis, dite:
Indic. pres. dongu, do. marant, dicono.
Imperat, donghit issu, dia egli: dongheus, e Imperf maramu, diceva: naràsta, dicevi: naràt,
doneus nosat. diamo noi: donghint, e diceva: maramus, dicevamo: marastis, di
donint issus, dieno o deano eglino. cevate: marànta, dicevano.
Soggiunt. Pres. donghi, dia: donghis, dii: don Imperat. maratui, dì tu: nerit issu, dica egli:
hit, dia: dongheus, e doneus, diamo: nareus nos., diciamo noi: marài bos., dite
ongheis, e doneis, diate: donghint, e voi: nerint issus, dicano eglino.
domint, diano, dieno. Sog. Pres. neri, dica: neris, dichi, e dica: nerit,
Preter. Imp. donghessi, dessi: donghessis, dessi: dica: mareus, diciamo: mareis, diciate:
donghessit, desse: donghessimus, dessimo: nerint, dicano.
donghessidis, deste: donghessint, dessero. Pret. Imperf maressi, dicessi: naressis, dicessi:
Lassài Lasciare. maressit, dicesse: maressimus, dicessimo:
naressidis, diceste: naressint, dicessero.
Irregulari in duus tempus.
Gerundiu.
Imper. lessit issu, lasci egli: lessint issus, lascino
eglino. -
Narendu, e narendi, dicendo.
Sog. Pres. lessi, lasci: lessis, lasci: lessit, lasci: Participiu.
lessint, lascino.
Nai Dire, Sincope de narài de su lat. narrare. Nau, nada, detto, detta,
B 2
12
Stai Stare. Sog Pres. cozza, cozzas, cozzat, cuoca, cuochi
Irregulari in quattru tempus. cuoca: cozzaus, cozzais, cozzant, cuocia
mo, cuociate, cuocano.
Pret. Imperf stemu, stava: stiasta, stavi: stiat, S Imperfettu tenit ancora is personas regularis:
- stava: stemus, stavamo: stestis, stavate: Cozzessi e coessi, cozzessis e coessis, coz
stiant, stavamo. zessit e coessit: plur. cozzessimus, e coes
Imperat. stai tui, sta tu: stetat issu, stia egli: simus, cozzessidis e coestis, cozzessint e
stetaus nosat. stiamo noi: staxi bosat. coessint. (2)
state voi: stetant issus, stèano eglino o Particip. cottu, cotta, cotto cotta.
stièno eglino. . Gerund. Coendu, cuocendo.
Soggiunt. Pres. steta, stia: stetas, stii: stetat, Crèiri Credere.
stia: stetaus, stiamo: stetais, stiate: stetant, Irregulari in tres tempus.
stèano, o stièno, - -

Pret. Imperf deu stessi, io stessi: tui stessis, Imperat. cretat, creda: cretaus, crediamo: cre
tu stessi: issu stessit, egli stesse: mosat. tant, credano.
stessimus, noi stessimo: bosat stessidis, Sogg. Pres. creta, cretas, cretat, creda, credi
o stestis, voi steste: issus istessint, eglino creda: cretaus, cretais, cretant - crediamo,
- stessero. crediate, credano.
Gerundiu.
Imperf. cretessi, cretessis, cretessit: plur. cretes
simus, cretessidis, cretessint. (5)
Stendu, o stendi, stando. Particip. crètiu, crètia, creduto, creduta.
i Participiu.
-
Gerund creendu, credendo.
Cùrriri Correré.
Stau, stada, stato, stata. Irregulari in quattru tempus.
Bàliri Valere.
Indic. Pres. ciurgiu, corro.
Irregulari in tres tempus. Imperat, curgiat, corra: curgiaus, corriamo:
Indic. Pres. ballu, vaglio. curgianti, corrano.
Imperat. ballat, vaglia: ballaus, vagliamo: bal Sogg. Pres. curgia, curgias, curgiat, pl. curgiaus,
lant, vagliano. -
curglais, curgiant.
Sogg. Pres balla, vaglia: ballas, ºagli: ballat, Imperf curgessi, curgessis, curgessit; plur cur
vaglia: ballaus, vagliamo: ballais, vagliate: gessimus, curgessidis, curgessint. (4)
ballant, vagliano: Bàliu, valuto. Particip, curtu, curta, corso, corsa.
Fai Fare.
Bèniri Venire.
Irregulari in cincu tempus.
Irregulari in quattru tempus Indic. Pres. fazzu , fo: fais, fai; fait, fa: feus,
Indie. Pres. bengu, vengo. ſacciamo: feis, fate: faint, fanno.
Imperat. bengat, venga: bengaus, venghiamo: Imperf ſemu faceva: fiasta, facevi, fiat, faceva:
bengant, " femus, facevamo: festis, facevate: ſiant,
Sogg. Pres benga, bengas, bengat, venga, veni facevano.
ghi, venga: bengaus, bengais, bengant, Imperat, fai tui, fa tu: fazzat issu, faccia egli :
venghiamo, venghiate, vengano. fazzaus, facciamo: fei, fate: fazzant,
Imperf benghessi, benghessis, benghessit; venissi, ſ"
venissi, venisse benghessimus, benghes Sogg. res. fazza, fazzas, fazzat: pl. fazzaus,
sidis, benghessint, venissimo, veniste, fazzais, fazzant.
- venissero. " “Imperf fazzessi, fazzessis, fazzessit; pl. fazzessi
Particip. bèniu bènia, venuto venuta. mus, fazzessidis, fazzessint.
c" benemdu, venendo. Particip. fattu fatta, fatto, fatta.
Pòliri Volere. Gerund. fendu, fendi, facendo. (5)
Fèrriri Ferire.
Irregulari in tres tempus.
Irregulari in cincu tempus.
Indic. Pres. bollu, voglio.
Indic. Pres. f" , ferisco: feris, ferisci, ferit,
Imperat. bollat, voglia: bollaus, vogliamo: bol
lant, vogliano. -
ferisce: fereus, feriamo: fereis, ferite: ſe
Sogg. Pres. bolla, bollas, bollat, voglia, vogli, rint, feriscono.
voglia: bollaus, bollais, bollant, vogliano, Imperf feremu, feriva: ferìasta, ferivi: ferìat,
vogliate, vogliano. -
feriva: feremus, ferivamo: ſerestis, feri
Particip. bòfiu, bofia, voluto, voluta. vate: feriant, ferivano.
Còiri Cuocere. Imperat. feri tui, ferisci tu: ſergiat issu, ferisca
egli: fergiaus, feriamo: ferèi, ferite: fer
- Irregulari in quattru tempus. f" , feriscano.
Indic. Pres. cozzu, cuoco. - Sogg. Pres. fergia, fergias, fergiat: pl. fergiaus,
Imperat. cozzat, cuoca: cozzaus, cuociamo: coz fergiais, fergiant.
zant, cuocano.

l) I composti sieguono la coniugazione del semplice:


2) Conjugansi " i verbi pòdiri, potere, recòiri, ricuoceres pròiri piovere.
5) I composti lo sieguono. -

4) I composti lo sieguono parimente.


5) I composti lo sieguono.
I5
Imperf fergessi e feressi ec. Similmenti, in is, gli: issu sollat, egli soglia : pl. sollaus.
ateras personas. (I ) sogliamo, sollais, sogliate: sollant, sogliano,
Particip. fertu, ferta, ferito, ferita.
Sciri Sapere.
Pòniri Porre. Irregulari de sa Terza congiugazioni in tres
Irregulari in quattru tempus. tempus.
Indic. Pres. pongu, pongo. - Imperat, scippias, sappi tu: scippiat, sappia:
Imperat. pongat issu, ponga egli: pongaus, pon scippiaus, sappiamo: scippiais, sappiate:
- hiamo: pongant, pongano. scippiant, sappiano.
Sogg. f" ponga, pongas, pongat: pl.pongaus, Sogg. Pres. scippia, sappia: scippias, sappi:
pongais, pongant. - - scippiat, sappia: scippiaus, sappiamo;
Imperf ponghessi, e taliorta ponessi, ponghessis, scippiais, sappiate: scippiant, sappiano.
ponghessit, e aici in su plur. (2) Imperf scipiessi, sapessi: scipiessis, sapessi: sci
Partic. postu, posta, posto, posta. piessit, sapesse; e taliorta is personas re
Gerund ponendu, ponendi, ponendo. gularis, sciessi, sciessis, sciessit ec. Plur.
Sòliri Solere. scipiessimus, scipiessidis, o sciestis, sci
Irregulari in duus tempus. piessint ec.
Partic scìpiu, scìpia, saputo, saputa.
Indic. Pres. sollu, io soglio. Gerund. sciendu, ii » ,

Sogg. Pres. deu solla, io soglia: tui sollas, tu so


(I) Tutti i composti sieguono il semplice, a quali aggiugni abèrriri, appòrriri, coberriri, sco
berriri, cumparriri, morriri, parriri, e scumparriri.
(2) Si conjugano similmente i composti, come cumponiri, disponiri, esponiri ec. a quali aggiugni
prèniri, e tèmiri. co suoi composti.

AVVERTIMENTI
SULLA SARDA ORTOLOGIA

Poichè nella gramatica si è parlato diffusamente dd vien sostituito alla ll doppia de Latini e
del suono e degli accidenti sì delle lettere vo degl' Italiani, o al doppio tt ne diminutivi,
cali, che consonanti, basterà accennar quì bre come per es. casteddu da castellum, pedali da
vemente pe' forastieri la particolar pronunzia pellis, poddini da pollen, cuaddu da caballus,
di alcune consonanti del sardo alfabeto. giovanedda da giovinetta ec. Ma per ovviare
C qualunque ambiguità, si troverà in simili voci
la seguente parentesi (dd pronunzia inglese)
Il Ce Ci de Sardi ha per lo più la medesima V. l'annotazione alla tavola delle abbreviature.
ronunzia italiana sonante ed aspirata, così Gl
in cena, cintura ec. In molte altre voci poi,
come in cella, cittadi ec. ha il suono dello z Noi " duro come gl' Italiani il GI
italiano gagliardo; ma per evitare qualunque colle vocali a e o, come in glandula, Inglesu,
equivoco, ho creduto dover comprendere nel globu ec. Colla vocale i però il suono è molle
mostro alfabeto il c francese pronunziandolo non altrimenti, che l' artic. gli degl' Italiani,
come z gagliardo. Onde si scriverà cella, cit così per es. in gliaga, gliagai, gliascu, gli
tadinu civili decenti succediri ec. e si pronun auna, tagliu, triglia ec. e -

zierà zella, zittadinu zivili, detenti, suzzediri. Qu


Q
Il qua que qui mostro ha per lo più la stessa
Per tor via ogni ambiguità di pronunzia, come equivalenza italiana. In molte voci poi il que
anche per conservare una certa uniformità or qui hanno muta la lettera u. e si pronunzia
tografica colle voci italiane e latine, con cui come il chi italiano; e per tor via ogni equi
le nostre hanno stretto rapporto, ho dovuto voco, verrà segnata la u coll'accento circon
adottare il c lettera propria de Francesi e flesso, come in quiescia, quintari, quiitanza ec.
degli Spagnuoli. V. lettera C. X A

-
D
Questa lettera, che noi usiamo sempre in mezzo
Il D. nostro sì semplice, che doppio ha ordina a dizione, ha la stessa vibrazione dell'i fran
riamente lo stesso suono del D italiano v. gr. cese, come in je, jamais; così noi in a cedu,
in dignit, donu, addossai, addottrinai, ed in luaci, paaci, pici, boari, cinicu cc.
altre simili voci composte. Ma nelle semplici Z
il dd doppio quando è in mezzo a dizione ha
per lo più una i" propria de Sardi Lo z nostro ha pure generalmente la stessa equi
valenza dello z italiano.
de Siciliani e degl' Inglesi, così in freddai,
cuddu, pudda ec. Parimente quando il doppio
l4

N O U

DI ZI O N A RIU
SARDU--ITALIANU
- -

A ABB

A, prima littera vocali de s'Alfabetu si usat Abbagianaisì v. r. millantarsi. M. vantaisì.


po su prus f. Un A manna, un A grande; un a Abbagianàu, da part millantato. M. vantau.
pitica, un a piccolo: -
Abballài v. a. fai ballas de roba, abballare,
A, preposizioni, chi i" varius significaus, e legare in balla. M. imballai.
benit sostituida a suppliri medas ateras preposi Abballàu, da part legato in balla.
zionis, comenti sunt asùba, basciu, cum, depustis, Abbambanadeddu,
sbadattello.
dda agg (dd. pron. ingl.)
facci, in, in modu, in forma, intre, po, segundu
ec. Sezziri a cuaddu, asùba de cuaddu, montar Abbambanadùra s. f sbadattaggine, spensie
a, o sopra cavallo. A pena, o basciu pena de rataggine:
sa vida, a pena, o sotto pena della vita. A conca Abbambanaisì v. n. p. sbadacchiare, essere
scoberta, a capo, o col capo scoperto. A sube spensierato, stare a badalucco.
ranu sighit su stadi, est a sciri de pustis de su Abbambanàu, da part. sbadato, spensierato,
beranu, alla primavera, o dopo la primavera disattento.
seguita la state. Proit a, o facci a Tramontana, Abbambiài v. a. allentare. Abbambiài su frenu
piove a, o verso Tramontana. Portai a, o in a su cuaddu, allentare, lentar la briglia al ca
cadira, portare a, o in portantina. Scala a cara vallo. Popigaindi su salidumini a cosa salida,
olu, o in modu de caragolu, scala a lumaca. dissalare. M. sbambiai. Po afflusciai M.
e innoi a duas dis, o intre duas dis, da quì Abbambiàu, da part. afflusciau, allentato. M.
a due giorni, infra due giorni. Pigai a mali, o afflusciau. Po sbambiau M. -

po mali, pigliar a, o per male. A giudiziu de Abbandonadamenti avv. abbandonatamente.


totus, segundu su giudiziu de totus. a senno, Abbandonadòri v. m. abbandonatore.
o secondo il senno di tutti. Abbandonadùra M. abbandonamentu.
Aba s. f (t. r. de avia lat. spremiu s' i, e Abbandonài v. a. abbandonare, lasciare in ab
cambiau v in b segumdu s' usu de is Sardus) bandono. Polassai in arbitriu de unu rimetter nell'
arbitrio di uno, Abbandonai s'impleu, dimettere,
º,"
dessa s. f Abadessa, Badessa. dismettere, lasciar l'impiego. Po ommittiri, tras
A bambu avv. (t. b.) flusciamenti, no apreta curai, abbandonare, ommettere, trascurare. Abban
damenti, lentamente. donai unu paisu, sgombrare un paese, Abbandonai
A banda avv. da banda. totalmenti,abbandonare affatto, lasciare in Nasso.
A baràtu avv. a bonu preziu, a buon mercato. Abbandonai unu in sa necessidadi, lasciar uno
A barigàu avv. (t. r. de su verbu barigai, in sulle secche. Abbandonaisì v. r. raccumandaisì
passare deriv. de Faenza transeo) M. dinnante a sa bondadi di algunu, rimettersi, raccoman
l'1Serll . darsi alla bontà di alcuno. Abbandonaisì a is
A bàsciu, e abbasciu avv. abbasso, giù, infra, vizius, abbandonarsi, darsi in preda ai vizi.
a basso, a fondo. Lassai curriri s'aqua a basciu, Abbandonaisì n. p. spantaisì, perdirisì di animu,
o a punta in basciu, lassai andai sa cosa, co abbandonarsi, sbigottirsi smarrirsi d'animo,
menti depit essiri, lasciar correr l'acqua all'ingiù. avvilirsi.
Abàti s. m. Abate. Abbandonamentu s. m. abbandonamento. Po
Abatinu s. m. dim. Abatino. perdimentu di animu, o abbattimentu de forzas,
Abatòni s. m. accr. Abatone. abbandonamento, smarrimento d' animo, o di
Abazia s. f. abazìa e abbazia, badia. Po di sforze. Po abbandonu M.
gnidadi de s' Abati, badìa. Abbandonàu, da part. abbandonato, derelitto,
Abbabbaluccaisì M. abbambanaisì. destituito, destituto. Abbandonau, donau a is
Abbabbaluccàu da agg. M. abbambanau. vizius, abbandonato, dedito a vizi, immerso
Abbacài v. m. (de a 6xxso, o gºaxtgo cessare) ne vizj.
calmare, cessare, quietarsi. Su bentu abbàcat, Abbandònu s. m. abbandono, derelizione. Po
il vento calma , cessa. relasciu di effettus asseguraus e perdius in nau
Abbacàu, da part. calmato, cessato. Su bentu fragiu, abbandono. Fai s' abbandonu, su relasciu,
est abbacata, il vento è cessato, si è calmato. far l' abbandono. In abbandonu avv. in ab
Abbachista s. m. abbachista, ragioniere. bandono. Lassai in abbandonu, M. abbandonai.
Abbacu s. m. abbaco, ragione. Sciri di abbacu, Poniri in abbandonu, metter in cesso.
saper di ragione. - Abbarballaisì v. n. p. si usat ſig. po abbarrai
Alladi Aisliaia, incantau, smemoriau, a bucca aberta, e inazio
AEB ABB I5

mau in is affaris, smemorarsi, musare, stare a basciai is ogus, chinare, abbassar gli occhi.
bada, ciondolare, andare a rilente, o rilento, Abbasciai is coddus, inclinai is palas, suffriri
istupidirsi, anneghittirsi. M. indormiscaisì, e cun passienzia, chinar le spalle, o gli omeri,
abbambanaisì. comportar con pazienza. Abbasciai sa conca, su
Abbarballamentu s. m. smemoraggine, smemora chicchiri, umiliaisì, chinar la testa, umiliarsi, de
taggine. - - porre l'albagia. Fai abbasciai su chicchiri, o
Abbarballàu, da part. smemorato, che musa, sa chighirista a unu, umiliaiddu, teniriddu basciu,
che sta a bada, che va a rilento. abbassare, ammortire, mortificare, deprimere,
Abbarbiài v. a. (t b.) fai sa barba, fare, ra ribattere, abbiettare, rintuzzare l' ardire, sgon
der la barba. Abbarbiaisì v. r. faisì sa barba, far la superbia di uno. Po diminuiri, abbasciai
farsi, radersi la barba. M., barba. su preziu, diminuire, scemare il prezzo. Su
Abbarbiau, da part. (t. b.) chi hat fattu sa preziu abbasciut, calat in signif neutr. il prezzo
barba, che ha fatto, che ha raso la barba. In abbassa, cala. Abbasciai v. m. calai a basciu,
signif recipr, che si ha fatta, che si ha rasa discendere, scendere, smontare, venir giù, avval
la barba. lare. Abbasciai de cuaddu, dismontare, scender
º" abbarbugliamentu, abbarbugliau da cavallo. Abbasciai de valori, rinviliare, sce
ec. M. barbugliai. mar di valore. Po declinai, sa di abbasciat,
Abbarcài v. a. (t. sp.) M. abbrazzai cun is deriv. calat, declinat, il giorno cala, china, declina.
Abbarraccài v. a. (t. r.) fai barraccas, barac Trattendu de flumini, chi calat, e si precipitat,
care, rizzar baracche. avvallarsi, precipitarsi. Abbasciai v. n. trattendu
Abbarraccàu, da part (t. r.) che ha rizzato de unflori, chi sparessit, disenfiare, e disenfiarsi,
baracche. sgonfiare, e sgonfiarsi, andar via l' enfiagione.
Abbarràda s. f fermata, posata, posa, rima Fai abbasciai, o fai sparessiri s'unflori in signif.
nenza, rimasa. Abbarrada brevi, soffermata. att. disenfiare, sgonfiare, fare sparire l' enfia
Abbarrài v. n. e abbarraisì n. p. soprastare, gione. M' ind' abbasciant, o m' indi calant is
arrestarsi, fermarsi, intertenersi, posarsi. Fai salìas, mi viene l'acqua, o l'acquolina in bocca.
abbarrai v. a. arrestare, fermare, rattenere, Abbasciaisì v. r. umiliaisì, abbassarsi, chinarsi,
trattenere. Andai abbarra abbarra, andar posa inchinarsi, umiliarsi, calarsi. Issu non s'abba
posa, fermarsi tratto tratto. Abbarrai perda sciat, no si calat, egli stà sulle sue. Po incru
de fundamentu prov. abbarrai poniali espress. baisì. M.
rust. rimaner per endice. Abbarrai intendius, Abbasciamentu s. m. abbassamento, chinamento,
aver l' intesa, star sull' intesa, sull'avviso, Ab inchinamento, calamento, declinamento, decadi
barrai in facci a unu, mostraiddi is dentis, fare, mento, discadimento. -

o mostrar viso a uno, opporglisi arditamente. Abbàsciau, da part. abbassato, calato, portato
Abbarrai, o stai cun is cunvenienzias suas, stare giù, chinato, inchinato, piegato in basso. Po
a panciolle. Abbarrai a manus arrendias, in oziu, umiliau, umiliato, depresso, mortificato, an
musare, stare ozioso, tener le mani alla cintola. mortito. In signif neutr. disceso, sceso, smon
Abbarrai a suba de s'aqua, galleggiare, stare tato.i" de unflori, disenfiato, sgonfiato,
a galla. Abbarrai in parada, o in guardia. (T. Fueddendu de flumini, avvallato, precipitato.
de Scherma) restar in parata, fermarsi in guar Abbasciau agg. trattendu de tumori, sgonfio.
dia. Abbarrai arrestu, avanzai de su superfluu, Abbasciu avv. M. a basciu. -

restare, rimanere, ridondare sopravanzare. Ab Abbastài, abbastau (t. sp.) M. bastai.


barrai accreadori, rimaner creditore, restare ad Abbastonài, abbastonau, abbastonadura, M.
avere. Po s abbarrai, chi fait s aqua senza bastonai.
sfogu, o scolu, rimpozzare. Abbarrai a barba Abbastu s. m. (t. sp.) su sufficienti, su chi
asciutta, senza consighiri su chi si speràda, ri bastat po provvista, sufficienza, provvista, suf
maner deluso, frustrato. Abbarrai cund unu ficiente.
palmu de nasu, confusu, rimanere scornacchiato, Abbattidòri v. m. e ra fem., abbattitore, trice.
scorbacchiato, scatellato, smaccato, restar con Abbattimentu s. m. abbattimento, scuotimento,
un palmo di naso. Fai abbarrai un pagu in signif dibattimento, costernazione, attapinamento. Po
att soffermare. Abbarraisì unu pagu n. p. soffer tribulazioni, scrollamento, scrollo, tribolazione,
marsi. Abbarraisì fridu, rimaner senza sangue. travaglio. Abbattimentu de forzas, abbattimento,
Abbarraisì v. n. p. fermarsi, appuntarsi. Abbar discadimento di forze, prostrazione. Abbattimentu
raisì piticheddu, allibbire, cagliare, rimanere al de coru, sbattimento, palpitazion di cuore.
libito, diventar piccin piccino, sbaire, baire. Abbàttiri v. a. abbattere, scuotere, travagliare,
Abbarràu, da part. fermato, posato, soprastato. tormentare, scrollare. Po itai, m'abbattit su
Abbarrat unu pagu, soffermato. Po avanzau, coru, mi palpita il cuore. Po arruinai, abbattere,
avanzato, sopravanzato, rimasto, ridondato. Aqua rovinare, ridurre a mal termine, sbarbare. Sa
abbarrada, chi no temitiscolu, acqua rimpozzata. mala fortuna m'abbattit, la ria sorte m abbatte,
Abbasciàda s. f calada, discesa, calata, discen m opprime. Po indebilitai, abbattere, indebolire,
dimento, calamento, scesa, scendimento. Po de infievolire, spossare. Po tribulai, affiggiri, afflig
climamentu fueddendu de Stadus, declinamento, gere, abbattere, aggravare, conculcare, tribolare,
decadenza. scadimento, ruina. Po caladroxa, conquidere, vessare. Abbattiris, perdirisì di animu.
scesa, china, chinata, chino. Domai s'abbasciada, avvilirsi, costernarsi, prosternarsi, perdersi d'
o sa calada a sa balanza, dare il tratto, o 'l animo, Po affiggirisì estremamenti v. n. p. atta
erollo alla bilancia. pinarsi, Po affliggiri fortementi, strabbattere.
Abbasciài v. a. portai a bascia, calai a basciu, Abbattiu, e abbattu, ha part (de abatido sp)
abbassare, calare, portar giù. Po inclinai facci abbattuto, scosso, travagliato, afflitto, tribolato,
a basciu, avvallare, chinare, inchinare, incli vessato, oppresso, costernato, strafelato, trafelato.
nare, piegare in basso, spignere in giuso. Ab indebolito, infievolito, spossato. Po scoraggu,
16 ABB ABB.

avvilito, prosternato, sbigottito. Po tormentau Abbiazzài v. a. e abbiazzaisì n. p., abbiazzau


fortementi, attapinato. Abbattu de malada, ab ec. M. abbivai, revivai.
battuto da malattia. Abbattiu de famini, cas Abbiccì s. m. abbiccì M. alfabetu.
cante per la fame. Abbiddiài v. a. e abbiddiasì n. p. abbiddiau ec.
Abbattuliài, abbattuliau ec. M. battuliai. (tt bascius, e dd. pron. ingl.) M. sazzai.
Abbattuliu s. m. confusioni. M. avolotu, battuliu. Abbiddirizzài v. a. abbiddirizzaisi n. p. abbid
Abbazia M. abazia. dirizzau, impretricato (dd pron. ingl.) M. indu
Abbaziàli agg. abbaziale. ressiri, intostai. -

Abbeccedàriu s. m. serie de terminus in or Abbigài v. a de abbicare ital.) ammuntonai,


dini di alfabetu, abbeccedario. armmontare, ammonticchiare, ammucchiare. Ab
Abbellidòri v. m. e ra f abbellitore, adorna bigai, si narat de is rusticus po ammuntomai sa
tore, allindatore, trice. linna di abbruxai, o fai linnargiu, accatastare,
Abbellidura s. f. abbellitura, ornatura. abbiccare, far cataste, o biche di legna. Abbi
Abbellimentu s. m. abbellimento, ornamento, gai, ammuntomai sa maniga de su lori messau, al
abbigliamento, addobbamento. Po pulidesa stu bicare, abbarcare, far le biche, far le barche
diada, attillatura, attillatezza. - delle gregne, o de covoni delle biade mietute.
Abbelliri v. a. fai bellu, puliri, abbellare ab - àu, da part. ammonticchiato, ammuc
bettire, adornare, addobbare, allindare, far chiato, abbicato, abbarcato, accatastato.
lindo, abbigliare, appulerare, pavoneggiare, pu Abbillu, e abillu, lla agg. scidu, desto, sve
lire. Po abbelliri frighendu, sfrigongiai, allisai, gliato. Po astutu, sagace, desto, vivace, M.
lisciare, imbellettare, raffazzonare, strebbiare. abbistu.
Abbelliri po donai garbu, ammanierare, dar Abbinaisì v. r. imbriagaisì, avvinazzarsi, im
arbo, aggarbare, attagliare. Abbelliri de nou, briaccarsi, inciuscherarsi, divenir briaco.
rabbellire. Abbellirisì v. r. abbellirsi, adornarsi, Abbinàu, da part. avvinato, avvinacciato,
ornarsi, pararsi, pulirsi, abbigliarsi, allindarsi, avvinazzato, imbriacato.
rammantarsi, applaudirsi . Pulirisì cum troppu Abbisài, abbisau ec. M. incontrai, inventai.
applicazioni, attillarsi. Po su pulirisì, e allisaisì Abbiscottài v. a. fai a biscottu, biscottare.
de is femminas cun certu frigamentu, lisciarsi, Abbiscottau, da part. biscottato, biscotto.
porsi il liscio, azzimarsi, imbellettarsi, raffazzo Abbisèri, e abbisadòri v. m. abbisèra, e abbi
narsi, strebbiarsi, stroppicciarsi, stuccarsi. sadòra f inventore, ritrovatore, trice. In mala
Abbelliu, da part. abbellito, abbigliato, ador parti si usat po macchinadori de ingannu ec.
nato, pulito, allindato, fatto lindo, parato, ap macchinatore di male, malestruo, trattatore.
pulcrato. Abbelliu cun applicazioni sobbrada, Abbisongiùi v. n. temiri abbisongiu, necessida
attillato, Po garbau, ammanierato, garbato. Po di, abbisognare, avere uopo, aver bisogno, ne
allisau, sfrigongiau, lisciato, azzimato, raffazzo cessità, bistentare, stare in bistento, in disagio.
nato, strebbiato, stroppicciato. Abbelliu de nou, Po bisongiai v. imp. essiri necessariu, bisognare,
rabbellitto. occorrere, esser d' uopo, far di mestiere. In si
Abbenadroxu M. abenadroxu. nif. att. si usat po boliri, dimandai, esigiri;
Abbenài, abbenau ec. M. abenai. i. chi abbisongiat, chi dimandat, chi bolit
Abbentadamenti avv. avventatamente, inconsi grandu cottura, legume, che esige, che richiede
deratamente, sbalestratamente. gran cottura.
Abbentadeddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) Abbisongiàu da part. abbisognato, che ha avuto
avventatello. -

bisogno, uopo. Po bofiu, esigiu, ricercato,


Abbentadùra s. f. avventataggine, bessaggine, richiesto.
inconsideratezza, spavalderia. Abbisongiòsu, sa agg. bisognoso, indigente.
Abbentaisì v. n. p. abbarraisì incantau, e casi Abbisòngiu s. m. bisogno, bistento, indigenza,
smemoriau, smemorarsi, sbalordire, esser alieno necessità, uopo, urgenza. S'abbisongiu fait sa
de sensi. -

beccia a curriri prov. il bisogno fa trottarla vec


Abbentamentu s. m. smemoraggine, trasogna chia. A s' abbisongiu si conoscint is amigus, al
mento, alienazion di spirito. bisogno si conoscono gli amici.
Abbentàu, da part. avventato, sbalestrato, Abbistrussu s. m. volat. chi si narat ancora
alienato da sensi. In forza di agg. inconsiderato, bistrussu, struzzo, e struzzolo.
spavaldo, smemorato, alieno da sensi. Abbistu, sta agg (de avvisto ital.) accorto, av
Abbètia s. f (de ab lat. e de artz aitia, o veduto, avvisato, desto, cauto, assentito.
oetia, causam do) caponaggine, caponerìa, ca Abbìsu s. m. imbentu, invenzione, ritrovato.
parbierìa, ostinazione, pertinacia, pervicacia , Abbisu, o imbentu malu, macchinamento, mac
protervia, ritrosìa, testardaggine. chinazione. -

Abbetiài v. n. altercare, batostare, ricalcitrare, Abbivài v. a. abbivamentu, abbivau. (de abi


esser restio, testardo, testereccio, capaccio, osti var sp.) M. avvivai.
narsi, intestarsi, incaponire, incocciarsi, inca Abbiurai, abbiurau, abbiurazioni. M. abiurai.
pricciarsi. -
Abblandai v. a. fai blandu, (de ablandar sp.)
Abbetiàu, dapart altercato,ricalcitrato, ostinato. ammorbidare, ammorbidire, intenerire, mollifi
Abbetiosamente avv. acerbamente, ostinata care, rammorbidare, rammorbidire, render mor
mente, pertinacemente. -
bido, tenero, sollo, soffice. Po flettiri, detiesu
Abbetioseddu, dda agg. dim. (pron. ingl.) fai flessibili, piegare, flettere, dirompere, render
ostinatello, ostinatetto. In forza de sust. caponcello. flessibile, arrendevole, pieghevole, ammollir la
Abbetièsu, sa agg capricciosu, caparbio, ca tensione. Po ammoddiai sa corra a is cosas cor
pitoso, caposo, alterco, duro, ostinato, riottoso, riazzas, e duras, coment' est pasta, pezza e si
ritroso, pertinace, pervicace, protervo, testereccio milis, frollare, far divenir frollo, render tenero,
In forza de sust. capone, contenditore, ammollire il tiglio. Po calmai, dulcificai, placai,
-

ABB ABB 17

abbonacciare, addolcire, raddolcire, acchetare, conteggiare il credito, che si pretende. M. boni


disasprire, mitigare, placare, tranquillare. Fig. ſicai. Po approvai M. - -

po rendiri docili, e mansuetu, ammollare, far Abbonamentu s. n. donificamento, il menar


mansueto, render docile, maneggevole. Po aifiu buono, il metter in conto. -

sciai, allentai, allentare, ammollare, rellentare. Abbonanzùi v. a. (t. sp.) calmai, ablonacciare,
Abblandaisì n. p. ammorbidarsi, ammorbidirsi, calmare, render quieto, tranquillo. Abbonanzaisì
insollare, divenir sollo, morbido, tenero, soffice. v. n. p. albonacciarsi, calmarsi, farsi lonaccia,
Po flettiri, o flettirisì, arrendirisì, cedere, piegarsi, rahi onacciarsi, rasserenarsi. - -

arrendersi, divenire arrendevole, dirompersi, per Abbonanzàu, da part. abbonacciato, calmato,


dere di sua tensione, o durezza. Abblandaisi trat rasserenato, divenuto sereno, rallonacciato.
tendu de pezza, o " chi hat perdiu sa corria, Abbònas avv. M. a bonas.
o siat s' elasticidadi, divenir frollo, perdere il Abbonau da part, bonificato, messo in conto,
tiglio. M. ammoddiai. Po afflusciaisi, allentarsi, menato tuono. M. bonificau. Po approvau M.
rallentarsi. Po calmaisì, acchetaisì, acchetarsi, Abboniri v. a. fai bonu, abbonare. M. in boni
calmarsi, mitigarsi, placarsi, abbonacciarsi, tran ri, megliorai.
quillarsi. - -
Abboniu, da part. reso buono. M. inboniu,
Abblandamentu s. m. abblandadura, (t. sp.) an megliorata.
morbidamento, intenerimento: addolcimento, mi Abbònu s. m. (t. sp.) malleverla, sicurtà.
tigamento, piegamento, placamento. Abblanda Abbordadòri M. bordadori.
mentu de cosas corriazzas, follamento. Po afflu Abbordadùra M. bordadura. -

sciamentu, rallentamento. Po ammoddiamentu M. Abbordàggiu s. m. (t. ital. introd.) s'attu de


Abblandàu, da part. ammorbidato, ammorbi imbistri unu bastimenti, abbordaggio.
dito, rammorbidato, ranmorbidito. Po calmau, Abbordài v. a. imbistiri unu naviu po ddu
acchetato, addolcito, calmato, abbonacciato, mi eumbattiri, abbordare, investire una nave. Al
tigato, placato. Abblandau, chi hat perdiu de bordai algunu, accostaisiddi po ddu fueddai, al
s' elasticidadi sua, divenuto frollo, che ha am bordare uno, accostarsi ad uno per trattar seco,
mollito il tiglio. Po fattu de tiesu flessibili, di andare all'abbordo. Abbordai de nou, rallor
rotto. Po allentau, ammollato, rallentato. M. dare. Po abbrodai M. bordai.
afflusciau. - Abbordamentu s. m. M. abbordu. -

Abboài v. a. (T. de Mess.) in logu di abbo Abbordàu, da part. abbordato, investito. Ah


reai, poita sa borea, o mcbida offendit, e abbru bordau de nou, abbordato - Po abbrodau M.
xat is loris innantis de su cumplimentu, far in bordau. - - -

volpare, far riardere. Abboaisi v. n. p. arral Abbordu s. n. abbordo, Omini de facili ab


biare, involpare, riardere per la nebbia, divenir bordu, trattabili, affabili, uomo di facile abbordo,
afato, volpato. Is loris sunt abboaus, le biade affabile, di facile accesso.
arrabbiano, riardono. M. atlacchillai. Abborrescibili agg. abborrevole.
Abboamentu s. m. riardimento, annebbiamen Abborrescidòri v. m. abborrente, abborritore.
to, arrabbiamento delle biade per nebbia, o ca Abborrescimentu s. m. abborrimento.
lore eccessivo. Abborrèsciri, e abborrèssiri v. a. (t. sp.) ab
Abboàta, da part. arrabbiato, divenuto volpato, borrire. M. abbominai.
riarso dalla nebbia, che ha patito nebbia. M. Abborrèsciu, e abborrèssiu, ia part. abborrito,
afflacchillau . malvoluto. M. abbominau.
Abbofetài v. a. (t. sp.) donai bofetadas, dare Abbovài v. a. (t. sp.) rendere balordo, instu
schiaffi, schiaffeggiare. M. bussinada. pidito, stupido: imbalordire Franzios. M. attontai.
Abbombardài abbombardamentu, abbombardau Abbovamentu (t. sp.) M. attontamentu.
ec. M. bombardai. Abbovau, da part iustupidito, imbalordito. M.
Abbombiài, abbombiau ec. M. abbombardai. attontau .
Fig. troddiai forti. M. Abboxinài v. m. (de vor, boxi) zerriai forti,
Abbominàbili agg. abbominabile, abbominevole, donai gridus, abbuccinare, gridar forte, dare, o
abbominando, detestabile, esecrando, esecrabile. metter grida. Po su baulai de is braccus sighendu
Abbominabilmenti avv. abbominevolmente. sa fera, bociare, squittire. M. aggiannitai.
Abbominadòri v. m. e ra f abbominatore, Abboxinàu, da part. gridato forte, che ha
trice, abborritore, abborrente. messo grida. -

Abbominai v. a. abbominare, abborrire, avere Abbozzadòri v. m. (t. ital. mtrod.) abbozzatore.


in orrore, detestare, esecrare. M. abborresciri. Abbozzadùra s. f. (t. ital. introd.) abbozzatura.
Abbominamentu s. m. abbominamento, abbo Abbozzai v. a. (t. ital. introd. ) donai sa prima
minio, detestamento, abborrimento. forma a sagrussa, abbozzare: schizzare, sbozzare,
Abbominandu, da agg. M. abbominabili. Abbozzamentu s. m. abbozzamento. º

Abbominàu, da part abbominato, detestato, Abbozzàta, da part., abbozzato. Trattendu de


esecrato , ahl orrito -
pintura designada a sagrussa, schizzato.
Abbominazioni s. f abbominazione, detesta Abbozzu s. m. (t. ital. introd.) abbozzo, sbozzo,
zione, esecrazione. Po nausea. M. - º schizzo, bozzetto. - - - - A
Abbominiu s. m. M. abboinimamentu. Abbrabballaisà, abbrabballau ec. M. abbarbal
Abboninosamenti avv. abbominosamente. laisì, e abbambanaisì.
Abbominòsu, sa agg abbomia so. M. abbo
minalbili.
Abbrabbuglia v. n abbrabbugliau ec. ML har
- -
bugliai. - . , a

Abbonadòri v. m. (t. sp.) bonificatore, che Abbramidura s r (t r.) disigu ardenti, ai


mena btiono, che mette in credito edità, bramosìa, avido appetito, i gordigia.
Abbonài v. a. it. sp.) passai in contu, boni Abbramìri v. a. (t. "i ard
ficare, metter in conto, fare, o menar buono, bramare, appetine avidamente, i
-
I8 ABB ABE

Abbramiu, da part. bramato, che ha appetito primaisì. (dd. ai ingl.).


una cosa con ingordigia. Abbrunai, abbrunamentu, abbrunau M. im
Abbramu, da agg (t. r.) avido, bramoso, bruniri.
cupido, ingordo. Abbruncài, abbruncau ec. (t. r. de bruncu,
Abbrancài v. a. afferrai cum violenzia, abbran chi in is biddas pronunzianta su runcu de su
care, aggrappare, tener forte, prender con vio gregu evyzza rostrum:) M. sbruncai.
lenza. M. afferrai. Abbruschiadeddu, dda agg. dim. (dd. pron.
Abbrancàu, da part. aggrappato, preso con ingl.) abbruciacchiato, abbruciaticcio, arsiccio -
violenza. M. afferrau . inarsicciato, abbronzatello.
Abbrazzàda s. f. abbracciata. M. abbrazzidu. Abbruschiadùra s. f. abbrostitura, abbron
Abbrazzài v. a. abbracciare, dare degli am zamento . -

plessi. Po ingiriai, o serrai a ingiriu, abbrac Abbruschiài v. a. (t. forsis guastu de abbru
ciare, attorniare, circondare. Po cumprendiri, stiare ital.) esponiri unu pagu a sa vampa is
o conteniri, abbracciare, avvolgere, comprendere, volatilis già spinniaus, e su propriu si fait a is
compigliare, contenere, involgere, involvere. Chini porcus mortus po ddus limpiai de sa zudda,
troppu abbrazzat, pagu stringit, chini sighit duus abbrustiare, abbrustolare, abbrostire, abrostolire,
lepuris, no 'ndi cassat nisciunu prov. chi trop abbronzare, avvampare leggiermente, abbruciac
abbraccia, nulla stringe, chi troppo imprende, chiare: Is Cappedderis usant abbruscare. Po af
nulla conchiude. Abbrazzai unu negoziu, intra ſlacchillai M.
prendere un negozio. Abbrazzaisì v. r. abbrac Abbruschiamentu s. m. M. Abbruschiadura.
ciarsi scambievolmente. Abbrazzai de nou, rab Abbruschiàu, da part. abbrostito, abbrostolito,
bracciare. -

abbruciacchiato, abbrostolato, abbronzato, av


Abbrazzamentu s. m. abbracciamento. vampato leggiermente. Po aflacchillau M.
Abbrazzau, da part. abbracciato. Po ingiriau, Abbruvurinài v. a. " su bruvurinu in sa
abbracciato, attorniato, circondato. Po conteniu, cascioletta de sa patiglia, o in su granu de su
abbracciato, avvolto, compreso, contenuto, involto. cannoni, mettere il polverino nello scodellino
Abbràzzidu s. m. abbraccio, amplesso. della piastra, o nel focone del cannone.
Abbrazzu s. m. M. abbrazzidu. Abbruvurinau, da part che ha messo il polverino.
Abbrebulài v. m. (t. r.) M. abbarbugliai. Abbruxadeddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)
Abbreviadòri v. m. abbreviatore. Po titulu de abbruciacchiato, arsiccio, innarsicciato, abbru
Prelatura in Roma, Abbreviatore. ciaticcio, manomesso al fuoco.
Abbreviadùra s. f. Abbreviatura. Abbruxadori, ra v. m. e f. incenditore, trice.
Abbreviai v. a. abbreviare, Po incurzai, Abbruxadiuras. f abbruciamento, combustione,
raccorciare. Po resuminai, o fai resumini, com ustione (T. Chim.) Po incendiu, arsione, incendio.
pendiare, ". Abbreviai de nou, rab Abbruxadura in su corpus de s' animali, scot
ſbreviare. Abbreviai sa qòistioni, rompere, o ter tatura. Signali de abbruxadura, innarsicciato.
minare il discorso. Po secchedadi, adustione. Marca de abbruxadura,
Abbreviamentu s. f abbreviamento. innarsicciato.
Abbreviativu, va agg. abbreviativo, accorciativo. Abbruxài v. a. (de abbrusciare ital. ant.) ab
Abbreviau, da part. abbreviato, accorciato, bruciare, bruciare. Po siccai, adustare, inaridire.
compendiato, epitomato. Abbreviau de nou, Po fai abbruxadura in su corpus de s'animali,
rabbreviato. scottare, fare scottatura. In signif neutr. abbruxai
Abbrigadùra s. f roventezza. de calori, de calentura, abbruciare, ardere, av
Abbrigai, e arbigài v. a. (de albicare lat. di vampare, divampare, esser arso da calore, da
venir biancheggiante) e tali est su ferru beni ab febbre. Abbruxai de amori, de invidia, ardere,
brigau, arroventare, roventare, far rovente, in riardere, essere riarso da amore, da invidia.
focare, candificare: Abbrigai v. n. e abbrigaisì Su frius abbruxat is " metaf il freddo
Mì. Mi arroventire, divenir rovente, infocato. riarde, adusta, inaridisce le piante. Mi sentu
bbrigamentu s. m. arroventamento, arroven albbruxai, o alluiri in s'internu, mi sento bru
timento, infocamento. ciare, avvampar nell' interno. Abbruxaisì v. r.
Abbrigàu, e arbigàu, da part. arroventato, trattendu de animali, scottarsi. Su soli abbruxat,
infocato, fatto rovente, candificato, roventato. il Sole scotta.
In signif neutr. arroventito, divenuto rovente. Abbruxamentu s. m. abbruciamento, riardi
Abbrigau, da agg. candente, rovente. mento. Po abbruxadura in su corpus de s'ani
Abbrivài, v. n. (Term. Marin. ital. già introd.) mali, scottamento. Abbruxamentu de linna po
su principiai a movirisì de unu vascellu, innantis ingrassai is campus, debbio.
chi hapat pigau totu sa furia, abbrivare, sciogliere. Abbruxanti v. agg. scottante. -

Abbrivu s. m. (t. ital. introd.) s' impetu de Abbruxàu, da part. abbruciato, bruciato, arso,
vinu naviu spintu de is velas, o remus, abbrivo. riarso, inarsicciato, com'usto, avvampato, Po
Pigai s'abbrìvu, camminai cun velocidadi, pren consumau de su fogu in forza de agg arso, car
der l'abbrivo. bonchioso. Po toccau de fogu, scottato. Po sic
Abbrizìas, s. f. pl. M. albrizias. cau, o troppu arrustu de calori ec. torrido,
Approdadori. bordadori. arido.
Abbrodadùra. M. bordadura. Abbruxòri s. m. bruciore, cociore, ardore.
Abbrodài, e abbordai. M. bordai. Abbuài, abbuau (t. r.) M. abboai.
Abbrodàu, da. M. bordau. Abbuccài v. a. (t. cat.) poniri bucca a basciu,
Abbrubbuddài v. n. (t. r.) M. sbrufulai. Po rimboccare. Po poniri vasus bucca appari, ab
faisì a rumbulloni is abis foras de su casiddu. boccare. Abbuccai sa porta, lassaidda mesu aberta,
iA. aggrumai. socchiuder la porta. Abbuccai su lenzoru, faiddi
Abbruddaisì v. m. p. (t. b.) abbruddau ec. M. sa furriada asuba de sa coberta, rimboccare il
ABB ABB I9

lenzuolo. far la rimboccatura del letto. Abbuc beni avedau s'abbumbullat, produsitbumbullas,
cai de nou, rabboccare. Abbucaisì n. p. arruiri, il pane, o la pasta mal lievitata produce bolle,
e si narat de algunu vasu mali postu, ch' ind' vesciche, divien vescicoso. -

arruit solu, rimboccare, cascare, cadere, pre Abbumhullàu da part che ha fatto pustola,
cipitare, traboccare, arrovesciarsi. bolla. Po s'effettu de s'aqua buddendi, che ha
Abbuccamentu s. m. abbuccadura, rimbocca fatto gallozze, o gallozzole. Pani abbumbullau
tura. Abbuccamentu, o furriada de su lenzoru in
di forza
bolle, di
di agg. pani pane
vesciche, "pane
abbucciucau, ne pieno
p
asuba de sa coberta, rimboccatura del letto.
Abbuccàu, da part rimboccato. Po postu bucca Abbundài v. n. abbondare. Abbundai de ric
appari, abboccato, abbuccau de nou, rabboccato. chesas, abbondar di ricchezze, esser dovizioso.
Lassai sa porta abbuccada, lasciar la porta soc. Abbundài subercamenti, subrabbundai, soprab
chiusa. Po arrutu, caduto, cascato, trabboccato, bondare, riboccare, traboccare, ridondare, so
Cuaddu beni abbuccau, moderau de bucca, con perchiare, avanzare. S'abbundat de megessidadi,
trariu de sbuccau, cavallo abboccato. la miseria trabocca.
Abbucciconài, e abbucciconaisì, abbucciconau Abbnndantementi avv. abbondantemente, af
ec. M. accazzottaisi. fluentemente, copiosamente, doviziosamente, ab
Abbucciucài v. a. fai bucciuca. Si usat in su bondevolmente, a sgorgo, a ribocco, soprabbon
sensu propriu, e in su figurau. s abbruxadura dantemente.
fait bucciuca in sa pezza, la scottatura fa ve Abbundanti v. gg. abbondante, abbondevole,
scica, leva la vescica. Su forru crispu, o troppu affluente, copioso, vizioso, ubertoso, ridondante,
scalentau abbucciucat su pani, o sa pasta, il traboccante.
forno troppo scaldato fa rigonfiar la pasta, Abbundanzia s. f. abbondanza, abbondevolezza,
rende il pane vescicoso, rigonfio. Su troppu affluenza, dovizia, ribocco, ubertà. Abbundanzia
dormiri abbuciucat sa facci, il troppo dormire suberca, ridondanza, ridondamento. Abbundan
fa rigonfiare il viso. zia de fueddus, profluvio di parole. Abbundan
A". da part. che ha fatto, o levato zia de dogmia cosa, i In abbundanzia
vescica, bolla. Fig che ha reso rigonfio, tumido. avv. a fuliadura, a scavuladura, in abbondanza,
Abbucciucàu, da agg bucciucosu, vescicoso a ranata, a ribocco, a sgorgo. -

che ha vesciche. Facci abbucciucada, abulzada, Abbundàu, da part. abbondato, avanzato, ri


viso rigonfio, fittizio. dondato: -

Abbuddaisì abbuddau ec. i


r.) M. abbruddaisì. Abburbuddài, abburbuddaiSì (t. r. de albor
Abbugnadura s. f (de abolladura sp.) acciacca bola, o borbollear sp.) M. sbruffulai.
tura, ammaccatura . Abburinadòri. M. burinadori. .
Abbugnài v. a. (de abollar sp.) fai bugnu in Abburinài, abburinau ec. M. burinai.
vasu de metallu cun algunu colpu, acciaccare, Abburracciaisì, abburracciu ec. M. imburrac
ammaccare, far qualche bozza su i metalli M. ciaisì, imbriagaisì.
bossuer fr. in Alber.Abbugnaisì n. p. acciaccarsi, Abburrascaisì. M. imburrascaisì.
ammaCCarsl , -

Abburzài, abburzau (t. pleb.) M. appulsai.


Abbugnamentu s. m. ammaccamento - Abbuttonadiura s. f. abbottonatura, bottonatura,
Abbugnàu, da part. acciaccato, ammaccato, affibbiatura con bottoni.
che porta bozze. Abbuttonài v. a. abbottonare, affibbiar con
Abbugnau, da agg plenu de bugnus, o de bottoni. Abbuttonai v. n. trattendu de floris, fai
nuus, chi bessint foras de sa superfizie in linna su buttoni. Is rosas cumenzant a abbuttonai, o
mimi, in fruttas, e similis, bernoccoluto, bitorzo a fai su buttoni, le rose cominciano a far la
i bitorzoluto, che ha bernoccoli, bitorzoli, boccia.
o22 e,
Abbuttonàu, da part. abbottonato, affibbiato
Abbumbadùra s. f. propriamente s'unfradura, con bottoni. Flori abbuttonau, fiore non ancora
sa buffadura, o s'elevaisi, chi fait sa pasta fer sbocciato, non per anco uscito dalla boccia.
mentada, gonfiatura, il rilevare, il gonfiare, il Abecedàriu s. m. (t. sp.) M. alfabetu.
sollevarsi, crescere ingrossando, levitare, levare Abeliadòri v. m. urlatore, urlante.
in capo. Cumenzai a abbumbai, a unfrai a pet Abeliài, e beliài v. n. trattendu de canis, ab
tus si narat po simil. e fig. de giovana arribada bajare, gagnolare, guaire, mugolare. Fig si marat
già a sa pubertadi, cominciare a sollevarsi il ancora de s'omini, candu ghettat gridus fortis
petto,dre
cominciar
.
a crescere, a rilevarsi, a tumi i" dolori, o po lamentu, urlare, strillare. (M.
urler fr.) M. cani. -

Abbumbamentu M. abbumbadura. Abeliamentu s. m. M. abelidu.


Abbumbàu, da part. cresciu, elevau, elevato, Abeliau da part urlato, che ha mandato fuo
sollevato, rilevato, cresciuto, e fig. gonfiato. In ri ululati, urli.
.forza di agg gonfio, rigonfio, tumido. Brenti Abèlidu s. m. propriamenti est sa boxi lamen
abbumbada si narat de pringia, ventre tumido, tosa de su cani, gagnolo, olamento, mugo
tumefatto, rilevato, ingrossato. Essiri abbimbau, lo, mugolamento, ululato, urlo, l'uggiolar del
abulzau, o buffau a facci, aver la faccia rigonfia, cane, strido doloroso ; e ſig. si usat ancora po
Abbumbullài v. a. fai bumbulla (t. eat ) fare gridu lamentosu de s' omini.
o produrre pustula, o pustola, bolla, cosso. Sa Abèliu s. m. M. abelidu.
pigotta fait bumbullas, il vajuolo fa bolle, pu A bellu, e a bellabellu avv. a pagu a pagu,
stole. Abbumbullai, po is bumbullas, chi fait adagio, bel bello, pian piano.
s'aqua buddendi, o s'aqua cun saboni, far bolle, A bella posta avv. appostadamenti, appostata
gallozze, gallozzole. Abbumbullais n. p. si narat mente, avvisatamente, premeditatamente, t. posta -
de su pani a imu, chi pesat algunas bucciu, a bella posta, a bel diletto, a bello studio, sci
cheddas in su crosòlu, ſi bolle. Su pani no chlichtclute. -

C 2
20 ABE ABE

Abenadroxu s. m. logu abenau po s aqua, apertura. Po adura de muru, fessura, cre


chi sumit de sa terra in seghitu a grand'aqua, patura, pelo. Po zaccadura de limnamini, fen
chi hat propiu, acquitrino, luogo paludoso, acqui ditura, spaccatura, apertura, schianto. Abertura
trinoso. de amanti de camisa, o de bistiri, casso. Aber
Abenài v. a. (T. de Mess.) su pròiri conti tura de amanti de is mudandas, sparato. Aber
nuau abenat is terras, la pioggia continua fa, tura po ovàu, o stampu fattu in muru, o in
o rende il terreno acquitrinoso, paludoso, genera porta, po intrai luxi, spiraglio. Po s'abertura
gli acquitrini. Abenaisì n. p. Totu su logu est de su corpus umanu de is cambas finzas aundi
abenai, dappertutto l'acqua geme dalla terra, finit su bustu, forcata, forcatura. Abertura de
Abenau, da part. che ha reso il terreno acqui nou, riapritura. Abertura in sa teulada po in
trinoso. In forza di agg. Campu abenau, campo trai luxi, abbaino.
acquitrinoso, paludoso, in cui dappertutto l'acqua Abestrussu (t sp.) M. abbistrussu.
geme, polla. Abèti s. m. arburi, abete, e abeto. (pinus abies,
Aberenti v. agg. aprente, apritore, trice. Linn.) Padenti, o boscu di abetis, abetaja. Abeti
Abericingia (t. r.) lassai sa porta abericun arrubiu, abete rosso.
gia, scarangiada, mesu aberta, lasciar la porta Abettài abettau ec (t. pleb.) M. aspettai.
socchiusa, socchiuder la porta. Abettu s. m. (t. pleb.) in logu di aspettu M.
Aberidòri v. m. e ra f. apritore, trice. speranza.
Aberimentu e aperimentu s. m. aprimento. Abi s. f (de apis, is), pecchia, ape; Abi mai
Aberimentu de nou, riaprimento. sta, o reina, ape regina. Abi mascu, fuco, pec
Aberitivu va. M. aperitivu. chione. Agu de s'abi, ago, pungiglione della
Aberraziòni s. f. (T. Astron.) motu apparenti, pecchia. Is abis faint, o traballant su meli, le
ma pagu sensibili de is istellas, aberrazione. pecchie mellificano. Succiai comenti abi, si narat
Abèrriri v. a. (t pop.) e apèrriri, aprire, di de chimi bit meda binu, pecchiare, succiare a
schiudere, disserrare, schiudere. Po allargai, di guisa di pecchia. Su scussurai de is abis, scia
stendiri; aberriri, allargai is cambas, distendiriis mare, far lo sciame. Scussura di abis, sciame
brazzus, aprire, allargar le gambe, stender le brac d'api. Is abis cumenzant a aggrummai, a s'am
cia. Aberriri is portas in campu, o de su totu, muntonai foras de su casiddu, le pecchie comin
spalancar le porte. Aberriri cun crai, dischia ciano ad aggomitolarsi, a farsi a gomitoli, a
vare, schiudere, aprir con chiave. Aberriri su rammucchiarsi. M. aggrumai. Sa cria de is
coru cun algunu, palesare, manifestare, sfogar abis, o siat su fetu nou, cacchioni, covata delle
con uno qualche passione, discredersi, usar con api. Casiddu di abis, alveare, alweario, alveo,
nza con uno. Aberriri sa manu, donai, arnia, l'ugno, cassetta da pecchie. Su stampa,
aprir le mani, donare. Aberriri sa menti, stai buca. Ammuinu di abis, rombo, ronzìo di pec
attentu, aprir la mente, stare attento. Aberriri chie. Biri s'abi in Celu prov. biri beni, conoscere
is ogus a unu, aprir gli occhi ad uno, farlo il calabrone nel fiasco.
accorto, avveduto. Aberriri buttega, cumenzai Abideddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) abitino,
algun' arti in pubblicu, aprir bottega. Aberriri abituccio.
unu pegus, smazzaiddu de pustis mortu, sparare A'bidu s. m. bestiri, abito. Abidu de Religioni,
una bestia morta, fender la pancia per trarne abito di Religione. Pigài s'abidu, vestir l'abito
fuori le interiora. Aberririsì n. p. rririsi sa di Religioso. Lassai s'abidu, bessiri de sa Re
terra, spaccarsi la terra facendo voragine. Fued ligioni, sfratarsi, lasciar la cocolla, uscire della
demdu de floris, ch' indi bessint de su buttoni, Religione. Abidus de Predi, abiti chiericali.
aprirsi, screpolarsi, sbocciare, schiudersi. Trat S'abidu no fait Mongiu, l'abito non fa il Mo
tendu de muru, chi fait filadura, aberririsì si naco. Su chi portat abidu de Religioni bivendu
usat po filaisì, crepare, screpolare, aprirsi, far in su seculu, beghino, bighino, pinzòchero m. e
pelo, far fessure. Aberririsi si narat ancora de pinzòchera f
su linnamini, taulas, bigas ec. candu si zaccant, Abili agg abile, adatto, atto, idoneo, acconcio,
e s'aberint, aprirsi, screpolarsi, fendersi, spac proporzionato, capace, che ha attitudine. Po
carsi. Po zaccaisì, e segaisì a arrogus, rompersi, meda adattau a alguna cosa. attonato, nato
stritolarsi, sgretolare neutr. Po sperraisì trattendu fatto per ſ": -

de algunas fruttas comente pressiu, piricoccu ec. Abilidàdi s. f abilità, attitudine, capacità.
chi facilmenti si aberint, e si sperrant cun is Abilitadùra M. abilitazioni. -

manus, spiccarsi. Pressiu, chi si sperrat cun is Abilitài v. a. fai abili, abilitare, render capace,
manus, pesca spiccatoia. Aberririsì de nou, ria abile. Po formai, instruiri, formare, istruire.
prirsi - - -
Abilitai de nou, riabilitare. Abilitaisì v. r. abi
Abertamenti avv. (t. sp.) M. apertamenti. litarsi, rendersi abile, intelligente, idoneo, atto
Abertu, ta part (t. sp.) e apertu, ta, aperto, a qualche cosa.
dischiuso, disserrato, schiuso. Abertu cun crai, Abilitativu, va agg. abilitativo.
dischiavato, schiuso, aperto con chiave. Flori Abilità u, da part abilitato, fatto abile, for
abertu, fiore sbocciato, uscito dalla boccia. De mato, istruito. Abilitau de nou, riabilitato.
coru abertu, di cuor sincero. Essiri de manu Abilitaziòni s. f. (T. L.) s'azioni di abilitai,
aberta, esser liberale. Porta aberta in campu, abilitazione, abilità dichiarata.
porta spalancata. Pegus abertu po ddu smaz Abillu, lla agg. M. abbillu.
zai, bestia sparata. Bistiri abertu, veste sparata. Abilmenti avv. cun abilidadi, abilmente.
Abertu de nou, riaperto. Muru, o linnamini Abiòi s. m. erba, stecade, e spigo stecade,
abertu, chi portat alguma sperradura, muro, o (Lavandula staechas Linn.).
legname fesso, sfesso, screpolato, spaccato, che Abiòi s. m. (t. r.) Mi spiòni.
ha fatto pelo. - Abismu (t. sp.) M. abissu.
Abertiura s. f (t. sp.) e apertura, apritura, Abissai v. a. abissare, nabissare, innabissare,
ABI ABO 2i

Sommergere, ipitare. Po arruinai, M. Fig. purificazioni , abluzione, lozione, lavamento, pu


i" a" far allibire. Abissaisì v. º l'Irla a2, l'OVle,

nabissarsi, innabissarsi, sobbissarsi" Abogàda s. f. M. protettora. -

Po arruinaisì M. Pe attuffaisì, allibire, con Abogai v. a. (t. sp.) pigai cognizioni de unu
fondersi. - processu, avvocare. In signif neutr. fai s'Abogau,
Abissamentu s. m. inabissamento. esercitai s offiziu di Abogau, avvocare, far la
Abissàu, da part. abissato, innabissato, som profession d Avvocato, patrocinare, avvogadare.
merso, sobbissato, sprofondato. Po attuffau, Abogasia f (t. sp.) avvocazione, professione
confundiu metaf allibito. Po arruinau M. d'Avvocato: avvoccheria, ant.
Abissu s. m. (T. Gr.) profundidadi di aqua, Abogau s. m. (t. sp..) Avvocato, Giurisconsulto,
abisso, gorgo, voragine, profondità d' acqua. Legista, Patrocinante, Patrocinatore, Po Pro
Po logu meda profundu, abisso, profondità: Po tettori. M.
s' Inferru, abisso, baratro, " FSi abissu Abolibili agg annullabili, abolibile, cancellabile,
de perdizioni, abisso di perdizione. Abissu de Abolimentu M. abolizioni.
Sa " Bondadi, abisso della divina bontà.
Aboliri v. a. (T. L.) abolire, annullare, abro
Abistrussu M. abbistrussu. gare, supprimere.
Abistu sta M. abbistu. Aboliu, part. abolito, a , annullato.
Abitàbili agg. abitabile, abitativo, abitevole. Aboliziòni s f abolizione, rogazione, annul
Abitàculu s. m. M. abitazioni. lamento, suppressione.
Abitadòri v. m. e raf abitante, dimorante, A bolla avv. de bona bolla, volentieri, di buona
abitatore, trice. M. abitanti. voglia, di buon grado. Fai una cosa o a bolla,
Abitai v. a. e n. abitare. Abitai impari, eoa o amarolla, fare una cosa o volentieri, di buona
bitare, abitare insieme. Po biviri in d'unu logu, voglia, volenterosamente, o malvolentieri, a ma
dimorare soggiornare. Abitai de nou, riabitare. lincorpo, di mala voglia.
Abitanti v. agg. abitante, dimorante, soggior A bonas avv. colle buone. Pigai unu a bonas
nante. In forz. de sust. abitante, abitatore. trattar uno colle buone, alle belle, con bel modo,
Abitantis de sa zona torrida, Asci, abita con piacevolezza.
tori della zona torrida. Abitantis de is zonas A borta a borta avv. a turnu, a busciardu,
fridas, Perisci, abitatori delle zone fredde. Abi alternamente, alternatamente, alternativamente,
tantis oppostus sunt is chi abitantind'una pro scambievolmente, a vicenda. A bortas, alle volte,
pria contrada de su Meridianu, ma in diversus qualche volta, a lu andare, talvolta.
parallelus ugualmenti distantis de s' equadori, Abortài) v. n. (T. htal. introd) strumaisì. (de
Antisci. Abitanti nou, abitante avveniticcio, veni Abortiri/ abortio lat.) abortare, abortire,
ticcio, novello. Abitanti de planura, pianigiano. abortirsi, sconciarsi, scipare, sciupare, dis
Abitàu, da part. abitato, dimorato, soggiornato. perdersi. Fai abortiri, procurare, cagionare aborto.
Abitau de nou, riabitato. Abortàu, da) part. abortito, sconciato, scipato,
Abitazionedda s. f. dim. (dd. pron. ingl.) abi Abortiu, idal sciupato. - -

tazioncella. Abortivu, va agg. aborticcio, abortivo.


Abitaziòni s. f abitazione, abituro, domicilio. Abortu s. m. strumingiu, to, sconciatura,
Po su logu di abitai, stallo, stanza, magione. disperdimento del 0 . -

Po abbarrada a biviri, dimora, soggiorno. Abrobia s. f. (T. Gr.) manera, o metedu de


A'bitu s. m. costumini, usu, abito, abitudine, biviri delicau, abrobìa. V. Bonav.
costume, consuetudine. Po complessioni, com Abuddaisì (t. r.) M. abbruddaisì.
i" temperamento, disposizion di corpo, Abiddu s. m. (t. r. dd pron. ingl.) sa cria
de is abis. M. abi.
o abitu, po usanza, per abito, per usanza ,
Lassai s'abitu malu, lasciare il mal abito, la Abulèu s. m. erba, puleggio. (Mentha pule
prava consuetudine. gium. Linn.)
Abituai v. a. abituare, assuefare, avvezzare, Abulzàu, da agg (de abultado sp.) abulzau a
accostumare, adusare. Abituasì v. r abituarsi, facci. M. abbucciucaia. -

accostumarsi, assuefarsi, avvezzarsi, invezzarsi, A burgeffa avv. a fuliadura, in abbundazia,


radicarsi, prender abito, far callo. a bizzeffe, a macco, a ramata, a ribocco, al
Abituali agg abituale, consueto. bondatemente.
Abitualmenti avv. abitualmente, per abito. Abusadòri s. m. abusatore.
Abituàu, da part. abituato, accostumato, as Abusaisì v. n. p. abusare, abusarsi.
suefatto, avvezzato. Abituau de meda tempus, Abusàu, da part abusato.
anticato. In forz. di agg assueto, avvezzo. A busciardu avv. a turnu, a vice, a vicenda.
Abituaziòni s. f abituatezza, abito, abituazione, M. a borta a borta.
usanza acquistata con atti replicati. Abusivamenti avv. abusivamente, con abusione.
Abitùdini s. f disposizioni de s' essiri de unu Abusivu, va agg abusivo.
corpus, abitudine, temperamento, complession Abùsu s. m. abuso. Po disusu, abuso, di
Sttsdraza .
d un corpo. Po usanza, abitudine, assuefazione,
consuetudine, costume, usanza. Aca s. f (de haca sp.) cuaddu de portanti,
Abjurài v. a (de abjuro lat.) negai cun giu chinèa, cavallo ambiante.
ramentu, abbiurare. -
Acabàda s. f fini. M. acabu.
Abiuràu, da part. abbiurato. Acabàdda, terminu, cun su quali s'egcitat a
Abiurazioni si f abbiura, abbiurazione. fai prestu, a si sbrigai, trana, sbrigati, spedi
" s. m. (t. .) ablativo, sesto caso. sciti. (dd, pron. "
Ablessia s. f. (T. Gr) inconsiderazioni, zur Acabài v. a. (de acabar sp.) finiri, finire, con
dadi de menti, ablessìa. Bonav. V. durre a fine, a compimento, terminare, dar ter
Abluzioni s. f. (T. Lat.) pitica sciacquadura, mine, assommare, capitare, conchiudere, com
22 ACA ACA

piere, perfezionare, spedire, sbrigare. Acabai una po dd' offendiri, pigliar di mira uno per offen
fana, donaiddi s'ultima manu, maturare. In si. derlo, alloccare, adocchiar uno per tendergli
gnif neutr. acabai de fai, finir di fare. Cun sa insidie.
morti totu s'acabat, colla morte finisce tutto. A casu, e accasu avv. a caso, per accidente,
Po otteniri, consigliri; no s' indi podit acabai casualmente, fortuitamente, accidentalmente. A
nienti, non se ne può ottenere, conseguir nulla. casu pensau, a bello studio, a posta fatta, con
maturata deliberazione.
Acabamentu s. m. finimento, compimento. M.
acabu. Acatai v. a. (t. sp.) contrariu de disacatai,
Acabau, da part. compiuto, finito, condotto a acatai beni una persona, trattar uno con rispet
fine, recate a compimento, a termine, terminato, to, onorarlo, apprezzarlo. Po accasaggiai M.
capitato, conchiuso, spedito, sbrigato. Sa cosa est Acataisì v. n. p. (i cat.) accorgersi, avvedersi, ad
acabado, ella è sbrigata, è spedita. Po ottentu, darsi. Po intendirisì di alguna cosa, intendersi,
ottenuto, conseguito. sapere.
È cabidài v. a. accomodai, disponiri in ordini, Acatalessia s. f. (T. Gr.) incomprensibilidadi
taccomodare, aggiustare, assettare, metter in as de dognia cosa, acatalessia. V. Bonav.
setto, disporre in ordine. Acabidai is ous in su Acatamentu s. m. (t. sp.) trattamentu respet
scarteddu, sa roba in is bertulas, assettare le ova tosu. M. acatu.
nella cesta, accomodare la roba nelle bisacce. Acatapòsi s. f. (T. Gr.) grandu difficultadi de
Acabidamentu s. m. accomodamento, assetta ingurtiri, acatapòsi. V. Bonav.
mento, assettatura, assetto. - -
Acatarsia s. f. (T. Gr.) immundizia de totu
Acabidàu da part. accomodato, aggiustato, as su corpus, acatarsìa. V. Bonav.
settato, disposto in ordine, messo in assetto. Acatàu, da part. di acatai att. trattato con
Acabòmu (t. esclam. pop.) sincop po acabu rispetto, onorato, apprezzato.
bonu. Deus bollat, bolessit Deus, Dio voglia, Acatau, da part di acataisì, accorto, avveduto.
volesse Iddio. Acabonu nostru , acabònu de bo Acàtu s. m. bonu trattamentu, onore, riverenza,
saterus! felici noi, felici voi ! trattamento rispettoso. -

Acàbu s. m. M. fini, terminu. A cautèla, a cautela, per precauzione.


A cabu avv. (t. sp.) acabu de ratu, indi a po A cazzòla, portai is sabatas a cazzola, portare,
co, di lì a poco. Acabu de ora, o de un'ora, o aver le scarpe a cacajuola.
dopo un'ora. Acabu de un annu, dopo un an Acca s. f littera de s'alfabetu, acca. Fig no
no, scorso un anno. balit un'acca, no balitnienti, non vale unº acca,
non vale niente.
Acabussadòri s. m. chi s'affundat in s'aqua,
tuffatore. Po cuddus, chi bandant asutta de aqua Accabalaisì v. n. p. de cabàli (t. cat.) faisì unu
po piscai perlas, o po arregolliri cosa arruta in cabali, farsi un peculio, o far gruzzolo col ris
mari, marangone, palombaro. (T. Marin.) M. parmio, e collº industria.
palombaru, Accabalau, da part che ha fatto peculio, o
Acabussài v. m. (de cabussar cat.) immergersi, gruzzolo.
tuffarsi, cacciarsi nell'acqua, nel mare, andar Accabbanaisì v. n. p. propriamenti disfrassaisì
sott'acqua. Acabussai cun istrepitu propriu de cun cabbanu, travisarsi con gabbano, con pa
is pillonis aquaticus, schiamazzarsi. landra, o palandrano.
Acabussamentu s. m. M. acabussoni. Accabbanàu, da part travisato con gabbano,
Acabussàu, da part. immerso, tuffato, cacciato Accaccigài, accarcigai, e carcigai v. a. (de
nell'acqua, andato sottº acqua. -
calcigar cat.) carcai, o premiri cun ispeis, scat
Acabussòni s. m. attuffatura, attuffamento, tuf picciare, calcare, premere, pigiar co' piedi: cal
fo. Figur si usat po ruina; custu hat essiri s'ul cicare ant, Carcigai, o craccai orbaci espres. rust:
timu acabussoni tuu, sa ruina tua, questo sarà o aterus pannus de lana, sodare l'allagio, o
l' ultimo tuffo tuo, il tuo tracollo. Acabussoni altri panni. Accaccigai, o carcai s'axina po fai
narant is rusticus sa sèlida, o sartidu, chi donat su binu, pigiar l' uva. -

su cuaddu cun is quattru peis in aria, ballottata. Accaccigàta, da part calcato, pigiato, premuto
Po una spezia de volatili, chi acabussat frequen co” piedi. Trattendu de pannus, sodato.
tenenti, tuffetto, si est de is mannus, tuffettone. Accadèmia s. f Accad mia. Accademia de gio
A cadra, andai a cadira, o in cadira, andare gu, bisca, Accademia di giuoco.
in portantina, in bussola. Portai unu a pala ca Accademicamenti avv. accademicamente,
dira, portar uno a predelline. -
Accadèmicu s. m. Accademico.
Acalicinu, ma agg (T. G.), si narat de planta Accadèmieu, ca agg. accademico.
senza càlivi, ai V. Bonav. Accadèssiri v. n. (de acaeger sp.) accadere,
A cambarita, senza migias, a cambas mudas, succedere, occorrere, intervenire, avvenire.
sgambucciato, ta: Accadèssiu, ia part. accaduto, avvenuto, oc
A camisottu, abbarrai a camisottu, o in aliottu, corso, succeduto, intervenuto.
restarsi scamiciato, in camicia. Accaffài, accaſfàu ec. (t. r.) M. aggaffai.
A canta. M. accanta. -
Accalamài v. a. (forsis pigada sa similit de
Acantu s. m. plantixedda, acanto, branca calamus, po su facili afflusciai, e flettiri de sa
OrStrual .
canna. ) Si usati figur po indebilitai, inflacches
A cantu avv. unu pagu, alquanto, un poco. A siri, indebolire, debilitare, infiacchire, render fiac
canta a cantu, alquanto alquanto. Est a cantu co, snervare. Su grandu calori accalàmat, il
dulci, è alquanto dolce, gran calore infiacchisce, snerva, toglie le forze,
A capricciu avv. M. capricciosamenti. ". Trattendu di erbas, e de floris segaus
A capu, da capo, da principio. e sa planta, appassire, appassirsi, languire.
A càstiu, stai a castiu, in osservazioni, osser Accalamais n. p. indebolire, inficcolire, i fiac
vare, gitatare, adocchiare. Portai a castiu algunu chire, infiacchirsi, divenir fiacco, languido, il
ACC ACC 25

larguidire. M. allacanai. Po essiri abbattiu de Accantonau, da part. incantucciato, rincantuc


s' edadi, accasciare, accasciarsi. ciato, ritirato, o nascosto in un cantone.
Accalamamentu s. m. indebolimento, infiacchi Accaparradòri v. m. colui, che caparra, che
mento, snervamento, languimento, languore, spos compra dando la caparra. Accaparradori de tri
satezza. Trattendu de edadi, accasciamento.
gus, chi " potorrai a bendiri, incettator
Accalamàu, da part. illanguidito, indebolito, di grani, o di altre merci, endicajuolo.
infiacchito, spossato, snervato. Floris accalamaus, Accaparrài v. a. comparai donendu caparru,
ori appassiti. Po abbattiu de s' edadi, acca caparrare, incaparrare, inarrare, comprare dan
sciato, aggravato dall'età. M. allacanau. do caparra, o arra. Accaparraisì v. r accaparrai
Accalamàu, da agg languido, floscio, fievole, po sei, caparrarsi. Accaparrai trigus, incettar
fiacco, moscio, sommoscio. Trattendu de floris, grani, fare incetta di grani.
erbas ec. passo, soppasso, vizzo. M. allacanau Accaparramentu s. m. caparramento.
agg , ..., . - - - Accaparràu, da part. caparrato, incaparrato.
Accambittài v. n. camminai depressi, sgam Po chini hat comparau po torrai a bendiri, in
bare, battere il taccone, andar ratto. cettato, che ha fatto incetta.
Accambittàu, da part. che è andato ratto. Accappiadòri v. m. e ra f. " legante,
Accampài v. a. ali
tenda, attendare, appa che lega Accappiadòra metaf allentanti, ingag
diglionare, rizzartenda, padiglioni. Accampaisì gianti, allacciatrice, allettatrice. -

n. p. accamparsi, porre alloggiamenti, attendarsi, Accappiadròxu s. m. aſfibbiaglio, legaccio. M.


porsi a campo, stare a campo, osteggiare, postare. accappuu.
Accampamentu s. m. accampamento, attenda Accappiadùra s. f legatura: M. accappiamentu.
mento, campeggiamento, osteggiamento. Accappiai v. a avvincere, legare Poligai cun
Accampàu, da part. accampato, appadiglio nuu, o accappiu, accappiare, legar con cap
nato, attendato, campeggiato, che ha rizzato ten pio. Accappiai cun funi, infunare, Accappiai al
da, che ha posto alloggiamenti militari. guna cosa cun pertias de salixi, o simili, avvinciglia
Accamuffai, accamuffau ec. (t. r.) M. attaffiai. re, legar con vinciglio, con vermina di salcio. Ac
Accanalài v. a. scavai in forma de canali, ac cappiai su bistiri, allacciare, aſfibbiar la veste.
canalare, scanalare, incavare a guisa di canale. Accappiai ballas de roba in forma de maglia,
Accanalaù, da part accanalato, scanalato. ammagliar le some. Accappiai a strintu, aggra
Accancarronài v. a. (t. b.) fai a cancarroni, in tigliare, legare strettamente. Acca piai cun troccia,
forma de ganciu, aduncare, auncinare, fare arrandellare, legar con randello. Accappiai a
adunco. Accancarronaisì n. p. aduncarsi, aun ingiriu i" comente s' erba, chi tessit,
cinarsi, farsi adunco. Fig. arrunzaisì po grandu e su sinzillu de su sermentu, chi s'attacata is
fidura, raggricchiarsi, raggrupparsi, rannic arburis, avvinchiare, avviticchiare, cignere intorno
chiarsi. a guisa di viticci. Accappiai is canis a sartizzu,
Accancarronàu, da part. aduncato, auncinato, prov. legar le vigne colle salsicce, Accappini de
fatto adunco. Fig. arrunzau po su frius, rag nou, rilegare. Accappiai a bambulu º, legar lento.
gricchiato, raggruppato, rannicchiato. Po agg. Accappiaisì v. r legarsi. Accappiaisi su bistiri -
adunco.
allacciarsi, affibbiarsi la veste. Po su tessiri, e
Accanidamenti avv. accanitamente, stizzosa trottovaisì di algunas erbas, avvinchiarsi, avvitic
mente.
chiarsi, aggraticciarsi.
Accanirisì v. n. p. arrabbiaisì de feli, acca Accappiamentu s. m legamento, legatura. Accap
nirsi, invelenire, invelenirsi, inasprirsi, stizzirsi. piamentu de bistiri, aſfibbiamento, affibbiatura, al
Accanu, da part. accanito, invelenito, ina lacciatura. Accappiamentu cun funi, infunatura.
sprito, stizzito. Accappiàu, da part avvinto, legato. Accappata
Accannonai accannonau ec. M. cannonai. cun fumi, infunaio. Trattendu de bistiri, affib
Accannugai accamugau ec. M. incannugai. biato, allacciato. Accappiau in forma de ma
Accanta agg indeclinabili, prossimo, vicino. glia, ammagliato. Po trottosau a ingru, º
Accanta de pari, confinanti, adiacente, confine, chiato, avviticchiato, aggraticciato, avvolto intorno
confinante, circonvicino, convicino, contiguo, fi Accappiau a strintu, e casi incadenau, aggrati
nitimo, limitrofo. Is biddas de accanta, i vil gliato. Accappiau cun troccia, arrandellato, le
iaggi circonvicini, limitrofi. Essiri accanta de pari, gato con randello. Accappiau de nou, rilegato,
vicinare, confinare. Po restringiu, ristretto, limitato. -

Accanta avv. a canto, accanto, accosto, alla Accappiòngiu (t r.) M. accappiu. -

to, appresso, vicino, presso. Accanta accanta, Accàppiu s. m. legaccia, legaccio, legacciolo,
accanto accanto, presso presso, vicin vicino. Ac legame, ritorta. Accappiu de pertia frisca , ri
canta de c'intrai su Soli, sul tramontar del Sole. torta, ritortola, vinciglio. Po nuu, cappiº- Accap
Accanta de Maju, peringuni de Giugnu, colà piu, o cordoni de ismudandas, usoliere. Fig.
di Maggio, colà di Giugno. si usat po penosa suggezioni, cadena, sclavitu
Accanta prep. accanto, allato, appresso, presso, dini, legame, catena, servitù. Accappiu di ami
rasente, vicino. Accanta mia, vicino a me. Ac stadi, legame di amistà. - -

canta de scurigai, vicino a sera, º farsi notte. Accapponadiura s. f castratura di polli.


Accanta de s'oru de mari, o de flumini, aº: Accapponi v. a. castrai caboniscus, accaPPº
costo, vicino al lido, lungo il lido vicinº al nare, capponare, castrare i polli.
fiume, lunghesso, rasente la riva del fiume. Accapponàu, da part capponato, castratº:
Accantonài v. a. arrincomai, poniri in angulu, Accappottais v. n. p. o r (de encapotarse sp.)
cantonare, incantucciare, ritirare in un cantone, imburrussais cun cappottu, ammantarsi, coprirsi
in un angolo. Accantonaisì n. p. incantonare, in con cappotto.
cantucciarsi, rincantucciarsi, ritirarsi nei canti - Accappotau da part. ammantato, coperto º
M arrincomai. - - -
cappotto. -

-
94 ACC ACC

Accappittàn, da agg. si narat tantu de is omi ammuntonai senz' ordini, rabbat ſolare. M. am
nis, che de is animalis, candu po 'indisposizioni inuntonai. -

abbarraat addormentatis, at tormentato, grullo, Accastài v. a. parai casta, tirar razza. Po an


mog o . - - , - giai, fai razza, figliare, pro l'arre razza.
Aecappucciaisì v. n. p. ponirisì su cappucciu, Accastàu, da part., chi hat parau casta, che
accappucciarsi, incappucciarsi. Po accuppaisi. M. ha tirato razza. Po angiau, chi hat fattu razza,
Accappucciati, da part. accappucciato, incap che ha figliato, o prodotto razza.
puccia'o. Cuaddu accappucciau, de conca cura, Accatarrai v. a. (dezzrzº?: o, ſluvum patior) cau
cavallo accappucciato, di testa corta. Lattia ac sai catarru, accatarrare, infredalare, cagionar
cappucciada, o cupetta, lattuga cappuccia. M. infreddatura. (V. enrhumer fr.) Accatarraisì v.
accuppau. r; accatarrare, divenir catarroso, infieldare, raf
Accapaladiira s. f M. accapulamentu. freddare, contrarre raffreddore, o infreddatura.
Accapulli v. a. (de capolar cat.) propriamenti Accatarrau, da part. accatarrato, infreddato,
su battiri, e casi pistai sa pezza po fai bombas, raffreddato, che ha preso, o contratto raffreddore.
coiettas, e similis pappais, battere, sminuzzare, Accatarràu, da agg sarragau, chioccio, fioco,
tritar la carne, o le far granatine, polpette, an rauco, roco. Boxi accatarrada, o sarragada,
voce rocal.
morsellato ec. Fig. Si ti pigu, t'accapulu, ti
fa u a arrogus, se ti prendo, ne fo di te bra Accavannài v. a. imbavagliare, imbacuccar be
cie rie, polpette, ti sbrano. ne, impellicciare, coprir ben di panni. Accavan
Accapulamentu s. m. il battere, il tritar la maisì v. r. impellicciarsi, imbacuccarsi, imbava
citrite. - -

gliarsi, coprirsi len di partiti. (V. fourrer fr.)


Accapulàu da part battuto, minuzzato, tritato, Accavannati beni a su notti, si no t'arresfrias,
soppestato. Pezza accapulada, carne battuta, tri copritevi (ene alla notte, altrimenti infredderete.
tata, minuzzata. -
(V. enrhumer fr.)
Accarài v. a. (t. sp.) poniri a cara de pari, Accavannau, da part. imbacuccato, imbava
confrontare, far confronto. gliato, impellicciato, ben coperto di panni.
Accaramentu s. m. confronto. Accavannu, s. m. coprimento, l'impellicciarsi.
Accaràu, da part. confrontato. Accaudalai v. a. (t. sp.) proccurai caudali, o
Accarcangiài, accarcangiàu ec. M. appetigai. capitali a unu, faiddu avanzai in capitali, in gua
Accardancaisì, accardancau ec. M, appiccigaisì. dangiu, avvantaggiar uno in averi. Accaudalaisì
Accarduràu, da (t. r.) M. imbaschiti. n. p. cresciri de fundu, de capitali, aumentare
Accarigài v. a. (t. b.) fragai, annasare, fiu i suoi fondi, far capitale, avanzare, mettersi in
tare. M. fragai. Po attabaccai M. avanzo, avvantaggiarsi, metter da canto, guada
Accariu, "
agg (t. r.) beni accariu, di buona gnar trafficando, venire in miglior fortuna, cre
cera, di viso colorito. Mal accariu, pallido, scer negli averi.
pallidiccio, di volto scolorito, squallido in volto, Accaudalau, da part. avvantaggiato, avanzato
interriato. in averi, che ha fatto capitale, o aumentato il
Accariziài, accariziau ec. (t. sp.) M. cariziai. fondo, che si è messo in avanzo. -

Accarraxài v. a. e accarraxaisì n. p. accar Accaazolài v. n. camminai cun is sabatas a


raxau ec. (t. r.) carrigaisì beni de roba tantu cazzola, avere, portar le scarpe a cacajola, cam
in sa persona, che in su lettu. M. accavannai, minar colle scarpe a cacacciòla. -

Accarrerài, accarreràu ec. (t. r.) poniri de Accazzolàu, da part., che ha camminato colle
carrera, o de ringhera. M. arringherai. scarpe a "l -

Accarriggiài v. a. (di accarrear sp.) portai, o Accazzottaisì v. r. domaisì cazzottus, darsi de'
trasportai roba de innòi e de innì cun carru, e cazzotti. In signif att. cazzottare.
senza carru, carreggiare, vettureggiare con carro, Acceddài v. a. (t. r.) poniri in cedda, uniri
trasportare con carro. Po portai roba cun mulu, impari bestiamini minudu, abbrancare, metter in
o cuaddu, someggiare vettureggiare , portare a
» branco, unire insieme bestiame minuto. (dd pron.
vettura. Accarriggiai perdiaxu, trasportar ghiaja. ingl.)
Accarriggiàu, da part. portato, trasportato con Acceddàu, da part che ha messo in branco.
carro, o senza. Accentai v. a pronunziai distintamenti, e po
Accarrognaisì v. n. p. si narat propriamenti de niris accentu a is paraulas, accentuare, e ac
femina relasciada in materia de costuminis, o de centare.

bistiri, incarognare, incarognarsi, incarognire, Accentàu, da part. accentuato.


divenir carogna, sucida, sporca, sordida, sozza, Accentuali agg. accentuale.
esser mal propria negli abiti, insudiciarsi. Accentu s. m. accento.
Accarrognàu, da part. divenuto sucido, sordi Accèra s. f. (di acha sp.) candelliere da tor
do, sporco, mal proprio negli abiti. cia. Accera a brazzus, candelliere a viticci.
Accarrongiai, accarrongiaisì, accarrongiau ec. Accerbonài v. a. poniri cerbonis, palare.
(t. r.) M. arrunzai. - Accessibili agg (t. ital. usau intre is Litteraus)
Accasaggiadòri v. m. e raf recettore, ricevito accessibile, di facile accesso.
re, ricettatore, trice. -
Accessibmi s. f. accessione. Accessioni de ca
Accasaggiài v. a. (de agasajar sp.) fare acco lentura, accession di febbre, accesso di febbre.
glienza, accogliere con festa, ricevere con dimo Accessoriamenti, avv. accessoriamente, secon
strazion d' affetto. dariamente.
Accasaggiàu, da part. accolto con festa, rice Accessòriu, ria agg. accessorio, ia.
vuto affettuosamente. Accessòriu s. m. accessorio.
Accasàggiu s. m. accoglienza, accolta con fe Accessu s. m. accesso. Po sa visita, chi fait
sta, gentil trattamento. su Giugi a su logu de sa controversia, accesso.
Accasiddài, accasiddau ec. (t. r. dd pron. ingl.) Acchetai v. a. acchetare, acquietare, quietare,
ACC ACC 25

calmare, chi, farsi d'occhio, ammiccare a vicenda. Ace


pacificare,sedare, porre in racchetare.
tranquillare, calma, in quiete, rap
Acchetaisì cinnai de nou, raccennare. - - -

A. p. acchetarsi, acquietarsi, porsi in pace, stare Accinnamentu s. m. accennamento. M. accinnu.


in calma, calmarsi, racchetarsi. . Accimàu, da part accennato. Acciunau cun
Acchetàu, da part. acchetato, calmato : sedato, is ogus, ammiccato. º
uietato, tranquillato, posto in calma; in pace. Accinnu s. m. cenno. Fai, o donai accinnu o
Acchichiadòra v. f. balbettatrice, balbettante. signali, dar cenno, segno, far gesto. Accinnu di
Acchichiadòri v. m. balbettante, balbo, balbu ogus, cenno d'occhi, ammiccamento. Po indiziu,
ziente, barbogio, sciling tatore, tartaglione. cenno, indizio, segno. Correspondiri a s'accinnu;
- Acchichiadura M. acchichiu. render cenno, rispondere al cenno. Intendiri
Acchichiài v. n. balbettare, balbutire, balbuz s'accinnu, o cun accinnus, intendere a cenni.
zare, balbuzzire, cincischiare, cinguettare , lin Accintu, ta part accinto. -

guettare, scilinguare: tartagliare, armeggiare, par Accioadiuras. f. toccadura di acciòu fatta a unu
iare smozzicato, affoltare, frastagliare - cuaddu, chiovatura, inchiodatura.
Acchichiamentu M. acchichiu. Accioài v. a toccai di acciòu unu cuaddu,
Acchichiàu, da part. balbettato, balbutito, bal chiovare, inchiodare, far chiovature a un cavallo.
buzzato, cincischiato. - Accioàu da part. toccau di acciòu, chiovato,
Acchìchiu s. m. balbuzie. inchiodato. -

" acha sp.) torchio, torcia, dop


Accia s. f.
piere. Accia de bentu, torcia a vento. Accia de
Accioccài v. a. (t. r. de achocar sp.) si usat
in su signif de pigai, cassai, sorprendiri, acchiap
quattru luxingius, quadrone, Accia di armas, pare, cogliere: Accioccai is assassinus, cogliere,
azza. Accia de pobur' omini, e in is biddas sorprendere gli assassini. M. assaltai, imbistiri.
flacca, e mammàga, est unu mazzettu de cannit Accioccài a fuiri v. n. accioccai a curriri. cac
tas, chi produsit su craccuri, e allutu s'indi ciarsi a correre. M. allacciai.
serbit de notti sa pobera genti in logu de lan Accioccàu, da part colto, acchiappato. Hant
tioni, o de lanterna, mazzetto di cannucce di accioccau a curriri, si son cacciati a correre.
saracchio. In Sicilia si marat torcia di poverº Acciocciài v. a. (t. b.) arropai, e si narat a
uomo. V. Targ. Arundo ampelodesmos. Ciril. is pipius piticus, chioccare, scrocchiare, dar delle
Accia alluta, fiaccola busse, de colpi, delle picchiate a bambini.
Acciaccai acciaccàu ec. (t. sp.) M. inciaccai. Acciocciàu, da, part battuto, che ha dato delle
Acciaccòsu, sa agg (t. sp.) M. acciaqientu. busse, o che ha ricevuto de colpi.
Acciàccu s. m. acciacco, mala indisposizione. Acciòccu s. m. (t. r.) scontru, scontro. Po
Acciamarra s. f zimarra. Su manigottu, o siat certu, imbistida M. -

maniga pendenti, manicottolo. Acciamarra bec Acciottài v. a. (de ccotar sp. o de ciottare ital.
cia, zimarraccia. Acciamarra manna, zinnarrone. ant.) Prus comunementi si usat po affrustai is
Acciamarredda s. f. dim. (dd pron. ingl.) zi malfattoris, frustare, dar la frusta. M. affrustai.
marrino. Po donai acciottus po correzioni, staffilare, sfer
Acciapinadòri. M. acciapuzzadori. zare, dare staffilate, punire collo staffile, dare
Acciapinadùra. M. acciapuzzadura. sferzate.
Acciapinài acciapinau ec. M. acciapuzzai. Acciottamentu s. m. frustatura, staffilatura,
Acciapuzzadòri v. m. acciarpatore, ciarpone, scopatura. - - -

ciabattiere, cial attino. M. ciapuzzu. Acciottàu da part. in su primu signif frustato,


Acciapuzzadura. M. acciapuzzamentu. scopato. M. Affrustau. In su segundu signif.
Acciapuzzai v. a. acciabattare, acciarpare, ab staffilato, sferzato, gastigato colla sferza:
borracciare, acciappinare, arrocchiare, fare una cciottu s. m. (t. sp.) acciottu de peddi, o de
cosa alla grossa, in fretta, e senza diligenza. cagnu, staffile, sferza. Si est alguna pertiedda,
Acciapuzzamentu s. m. acciabattamento. scudiscio. Po latigu, o siat acciottu de cuaddu,
Acciapuzzàu, da part. acciabattato, che ha fatto sferza, frusta. Donai acciottusa chini no studiat sa
cosa alla grossa, e con a arte. lezioni, dare staffilate, o sferzate a chi non istu
Acciaqhi s. m. (t. sp.) M. acciaccu. dia la lezione. Colpu di acciottu, sferzata, staf
Acciaqdientu, ta agg. cachettico, infermiccio, filata. Po sa frusta de is malfattoris, frusta:
malaticcio, malsano, valetudinario. i Acciòu s. m. obbìlu de is ferrus de su cuaddu,
Acciarollàu, da agg. si narat di omini, e de chiovo. Toccai di acciòu M. accioài. -

femina chi no s' incùrat de si cumponiri, ma - Accircài v. a. accircau ec. M. incircai.


usat unu certu relasciamentu in sa persona, e in Accirdinadùra s. f. M. attetteradura.
su bistiri, sciamannato, sciatto, scomposto. Accirdinài, accirdinau ec. M. attetterai.
Accingirisì v. r. disponirisì a operai, accignersi, Accirràda s. f. (t. r.) alziadròxa, pesàda, sa
disporsi ad operare. lita, ascesa. M. pesada. Accirrada de sproni,
Accinnadòri v. m. accennatore. Accinnadori, puntura de sproni, fiancata. -

cun is ogus, e ra f chi fait accinnu cun is ogus, Accirrài v. n. (t. r.) alzai facci a susu, ap
ammiccatore, trice, che accenna cogli occhi. puggiai, poggiare, salire in alto. M. appuggiai.
Accinnadùra M. accinnamentu. Accirrai is ispronis a su cuaddu, in signif att.
Accinnài v. a. fai accinnu, accennare, far cenno. dare una fiancata al cavallo, pungerlo cogli
Po donai indiziu, o toccai de passada, accenna sprona. -

re, toccar di passaggio. Po fingiri, o mostrai de Accirràu, da part. appuggiau, poggiato, salito
fai una cosa, e faindi un atera, accennare, mo in alto. M. appuggiau. º - e
.

strar di fare. Accinnai in cuppas e donai in se Aia" r.).M. azzuzzuddaisì. -

orus, accennar in coppe e dare in danari. Ac Acciuffadimra M. acciuffamentu . -

cinnai, ovv. fai accinnu cun is ogus, ammiccare. Acciuffài v. a. pigai a su ciuffu, acciuffare,
Faisì accinnu cun is ogus, accennarsi cogli oc ciuffare, pigliar pel ciuffo. asia n. P. ac-,
26 ACC ACC

efuffarsi, accapigliarsi, ghermirsi, rabbaruffarsi, Acciuvau, da part. attuffatto,"; demersa


scarmigliarsi. sommerso, andato a fondo, caduto in fondo,
Acciuffamentu s. m. accapigliamento. che ha dato il tuffo. M. affundau. Po sfundau,

Acciuffau, da part. accapigliato, acciuffato, o senza fundu, carrada sfundada, botte sfondata,
igliato pel ciuffo, scarmigliato, sfondolata. M. sfundau. Acciuvau de nou, rituffato.
Acciuffettài, acciuffettau ec. M. acciuffai. Acciuvàu, da agg. infossato; cantrexus acciu
Acciuffettau, da agg., chi portat ciuffettu in vaus, ogus acciuvaus, infossaus, guance infossate,
conca propriu di algunus volatilis, cappelluto. occhi concavi, infossati, incavernati. M. infossau.
Pudda acciuffettada, gallina cappelluta. Acclamadori v. m. acclamatore, applauditore.
Acciumadori v. m. e ra f bidori, trincadori, Acclamài v. a. acclamare. Po ſai applausu,
bevone, cioncatore, trincone, tracannatore, trice. acclamare, applaudire, fare applauso.
Acciumadùra s. f. strabevizione, bevimento smo Acclamanti v. agg. acclamante. Po applau
derato. denti, applaudente.
Acciumài v. n. tracannare, cioncare, bombet Acclamau, da part acclamato. Po applaudiu,
tare, pecchiare, sbevazzare, trincare, zizzolare, applaudito.
incantar la nebbia, tenere il becco in molle, Acclamaziòni s.f acclamazione, conclamazione.
strabere. Po applausu, applauso.
Acciumàu, da part. cioncato, tracannato, Acclarài v. a acclaraisì v. r. fai claru, decla
trincato. rai M manifestai. -

Acciungimentu s. m. accrescimentu, accresci Acclimatizzai, v. n. (T. de s'usu modernu.)


mento, aggiugnimento. Po unimentu impari, cunfai ind unu clima, e si narat po su prus de is
congiugnimentº - - - -
plantas esoticas, chi trasportadas in ateru clima,
Acciùngiri v. a. (t. pop.) in logu di aggiun o paisu prosperant, e crescint, acclimatizzare.
giri, accrescere, apporre, aggiugnere Po uniri Accloai, e accroai (t pop.) v. n. su zerriai de
impari, congiugnere, unire insieme. Po arribai, sa pudda chi furcit, abbioccare, chiocciare, croc
giugnere, arrivare. M. aggiungiri. ciare. (Nota. Aceloai de a partic. e de «)ega
Acciunta s. ſ addizione, aggiunta, giunta. Ac glocio).
ciunta in supplimentu, arrota, arroto. Po acci Accoai v. a. (t. r.) accoppiai is animalis in
unta de cosas commestibilis, chi si domat po su modu, chi sa conca de unu siat accanta de sa
bonu pesu, tarantello Est prus s'acciunta, che coa de s'ateru, accodare. Accoaisì v. r. andai
su principali prov. è più la giunta, che la derrata. a coa, sighiri infattu, accodarsi, andar dietro
Custa est' s acciunta de sa dimanda insoru, que immediatamente ad uno.
sto è il soprassello della lor domanda. M. ag Accoàu, da part. accodato.
giunta. - Accocoveddaisì v. n. p., e rec. (t. b.) incrubaisà
Acciuntài, acciuntau (t. r.) M. aggiuntai. pinniccaisì in sei e totu, faisì a un arcu, propriu
Acciuntu, ta part aggiunto, apposto, arrivato, de sa genti meda avanzada in edadi, incurvarsi,
giunto. M. aggiuntu: piegarsi in arco, archeggiare.
Acciuntura s. f M. aggiuntura. Accocoveddau, da part. e agg. (t. b.) incrubau,
Acciupadùra s. f. (t. sp.) succhiamento, succia a cancarroni, incurvato, piegato in
fattu a arcu,
mento, attrazione. arco, curvo, incurvo.
Acciupài v. a. (de chupar sp.) attrairi, succiai, - Accogai v. a. accogaisì v. r accogau ec. (t. r.)
assorbire, attrarre, imbevere, succhiare, succiare, M. ammuscai.
sugare. Paperi, chi acciupat, carta, che suga. Accoitài v. a. (de cuytar cat.) alliqòidiri, fai
Acciupaisì, attrairisì v. r. abbombarsi, imbeversi, prestu, affrettare. Accoitai su passu, accelerare,
inzupparsi. Acciupai umedadi, o sfustura, asciu affrettare il passo. Accoitài a i"
una faina, ac
gare, disseccare. celerare, affrettare un lavoro. Accoitai v. n. e
Acciupamentu s. m. M. acciupadura. accoitaisì n. p. affrettarsi, far presto, darsi fretta,
Acciupàu, da part. assorbito, attratto, imbe accelerarsi.
vuto, succiato. Beni acciupau de binu, di aqua Accoitamentu s. m. acceleramento, acceleranza,
ec. sazio di vino, d' acqua. Po asciuttau, asciu affrettamento.
gato, disseccato. -
Accoitàu, da part accelerato, affrettato, che
Acciupòsu, sa agg. sugoso. Paperi acciuposu, ha fatto presto, che si ha dato fretta.
carta sugante, sugosa, che suga. Accolitàtu s. m. ordini, chi pregedit su suddia
Acciuvadùra s. f attuffatura, tuffatura, im comau, accolitato.
mersione. Accòlitu s. m. Accolito.
Acciuvai v. a. affundai in s aqua, attuffare, Accollài v. a. addossai, accollare, addossare,
tuffare, mergere, immergere, sommergere, de incaricare. Accollai unu benefiziu a unu, con
mergere, ir" mandare a fondo. Po sfun ferire un benefizio ad uno. Accollaisì, addossaisi,
dai, o acciuvai su fundu a una carrada, e a cosas accollarsi, addossarsi, porsi addosso, incaricarsi.
similis, sfondare, o sfondolare una botte. Ac Accollamentu s. m. addossamento. -

ciuvai de nou, rituffare. Acciuvaisinci n. p. si Accollau, da part. accollato, addossato, inca»


marat de cosas, chi no galligiant asuba de aqua, ricato, conferito.
sommergersi, andare a fondo, sfondolarsi, cadere Accollegai v. a. uniri impari, attaccai, colle
in fondo, dare il tuffo. Po sfundaisì, acciuvaisinci gare, attaccare, unire insieme, accompagnare.
su fundu di alguna cosa, fondarsi, andarne Accollegaisì v. r. accumpangiaisì, faisì collega, o
via il fondo, o rompersi il fondo. Mi affundai. eumpangiu, accompagnarsi, farsi compagno.
Trattendu de matalaffus morbidus, chi cedimt a Accollegàu, da parti collegato, attaccato, unito
su tattu, avvallare. insieme. Po accumpangiau, accompagnato.
Acciuvamentu s. m. immergimento, tuffamento, Accolpài v. a. e accorpai (t. pop.) accorpan
attuffamento, immersione. ec domai colpus, o corpus. M. arropai.
ACC ACC 27

Accomodàbili, agg. accomodabile, aggiustevole. Acconciadamenti avv. acconciamente.


Accomodadamenti avv. accomodatamente. Acconciadannus s. m. fraffazio.
Accomodadòri v. m. e ra f accomodatore, Acconciadòri v. m. e raf acconciatore, trice.
trice. Acconciadùra s. f. acconciatura. Acconciadura
Accomodadùra s. f accomodatura, assettatura. de nou, racconciatura. Acconciadura de binus,
Accomodài v. a. e accumodai, poniri in bonu conciatura di vini. Po s'acconciadura, chi si
ordini, accomodare, acconciare. Po apparixai, faint is feminas, acconciatura, concio, lisciatura.
pareggiare, aggiustare. Po assentai, adattai, as Acconciài v. a. accomodai, acconciare, acco- *
sestare, assettare, rassettare aggiustare. Acco modare. Po adornai, acconciare, adornare.
modai camminus, riattare strade. Po appa Acconciai sa conca, acconciare, adornar la
xiai, poniri sa paxi, paci are, conciliare ; rap testa. Po pacificai, acconciare, pacificare, rap
ificare. Po procurai a unu comodidadis, pacificare. Acconciai camminus, riattare strade.
adagiare. Accomodai pappais, riconciar vivande. Acconciai roba beccia, racconciare. Acconciai sa
Accomodai una filla, donaiddi maridu, acca roba medabeccia ponendi zappulus, o comenti si
sare, maritare una figlia. Accomodai de nou, podit rappezzaidda, raberciare, raffazzonare, rac
raccomodare, riaccomodare. Accomodaisì v. r. cenciare, rappezzare, rattoppare, rimediare, metter
pigaisì is comudus suus, adagiarsi, agiarsi, pren toppe, rinfronzare, ristorare i cenci, raccomodare
dersi i suoi comodi. Po aggiustaisì, cunveniri al meglio. Acconciai is binus, conciare i vini. Ac
intre pari, accomodarsi, accordarsi, aggiustarsi, conciaisì v. r. adornaisì, acconciarsi, accomodarsi,
convenirsi, concredersi, convenire, esser d'accor adornarsi. Acconciaisì, arrangiaisì sa conca, ac
do, d'intelligenza. Po pacificaisi, rappacificarsi, conciarsi, adornarsi la testa. Po pacificaisì, ac
pacificarsi, conciarsi, far la pace Po adattaisi, conciarsi, rappacificarsi. Po serenaisì de su
adattarsi, aggiustarsi, confarsi, affarsi, addirsi. tempus acconciarsi, racconciarsi, rasserenarsi il
Po s'acconciaisì de is feminas, acconciarsi, ac tempo. Po remediasì, rimediarsi, accomodarsi.
comodarsi, ornarsi, raffazzonarsi. Accomodaisì Trattendu di animalis, e de plantas, chi hanti
a su tempus, accomodarsi, adattarsi al tempo. suffru tisicumini, e si sunti revivadas, sbozzac
Accomodaisì intre duas partis litigantis, fai ac chire, riaversi. Acconciais is istraccius beccius,
comodamentu terminai uma controversia, raccenciarsi, ristorarsi addosso i cenci. Accon
stralciare, terminare una lite, o controversia per ciai pappais, riconciar vivande. M. accomodai.
accomodamento con consenso delle parti. Po sez Acconciai de nou, riacconciare, riaccomodare.
zirisì, assidersi, porsi a sedere. Po cojaisì, acca Acconciaisì de nou, riacconciarsi, riaccomodarsi,
sarsi, maritarsi. fi de su tempus, raccon ristorarsi. Acconciai vasus de terra cun filu ferru,
ciarsi, rasserenarsi. sprangare, risprangare, riunir vasi rotti con fil
Accomodamentu s. m. accomodamento, accon i ferro.
ciamento, aggiustamento, assettamento. acca Acconciamàrigas s. m. conciabrocche.
samento. Accomodamentu de camminus, riatta Acconciamentu s. m. acconciamento, accomo
mento di strade. Accomodamentu de nou, racco damento. M. acconciu. Acconciamentu de cam
modamento. Accomodamentu de partis po ter minus, riattamento di strade.
minai unu pletu, o controversia, stralcio. Po Acconciamìgias s. m. e f conciacalzette.
concordatu, capitolazione, coneordato, compo Acconciascarpa s. m. ciabattino, ciabattiere.
sizione, convenzione. Acconciateulàdas s. m. conciatetti.
Accomodàu, da part. accomodato, acconciato, Acconciàu, da part, acconciato, accomodato, rac
aggiustato, adattato, assettato: pacificato, rap comodato. Po pacificau, pacificato, acconciato.
patumato, conciliato, convenuto. Accomodau de Trattendu de acconciu de bistiris beccius ec.
nou, raccomodato. Po coiau, accasato, maritato. rablerciato, raffazzonato, rappezzato, rattoppa
Po seziu, assiso, seduto. ln forza di agget. Pap to. Po adornau, adornato, acconciato, abbellito.
pai accomodau, vivanda riconcia. Accònciu s. m. acconcio, accomodamento, con
Accòmodu s. m. e accomòdu. po acconciu. M. ciamento, concime. Acconcius de domus ec. ac
Po remediu M. conciamento, acconcime, raccomodamento, ripa
Accomunai v. a. poniri in comunu, accomunare, razione, ristoramento. Acconciu de camminus,
mettere a comune, far comunella, fare a com riattamento di strade. Acconciu de nou, rac
butta, mettere in combutta. Accomunaisì m. p. conciamento, racconcio. Trattendu de roba bec
familiarizzaisì, accomunarsi, addomesticarsi, ſi cia o de pannu, o de tela, rappezzamento, rat
miliarizzarsi, usar famigliarmente. toppamento.
Accomunamentu s. m. accomunamento. Accònciu, ia agg. concio, acconcio. Malac
Accomunau, da part accomunato, messo in conciu, guastau, mal concio, guastato.
combutta, o a comune. Acconsentimentu s. m. acconsentimento.
Acconcadòri v. m. (t. b.) M. capricciosu, te Acconsentiri v. n. acconsentire, consentire,
merariu . condiscendere, esser d'accordo, aderire, assen
Acconcài, v. n. (t. b.) arriscai temerariamenti, tire, prestar assenso. Po permittiri, consentire,
saltai in conca, beniri su capricciu, saltare in permettere. Po cediri, prestai, acconsentire,
testa, venir capriccio, porsi in testa, ficcarsi cedere . -

in umore, incaparsi. M. accuccai. Acconcaisì Acconsentiu, ia part. acconsentito, conscintito,


n. p. occupaisì, acconcaisì a contai dinai, occu aderito, assentito, condisceso, permesso.
parsi a contar danari. Acconcaisì a fai medas Acconsenzienti v. agg. acconsenziente. M. com
cosas, affaccendarsi, attendere a molti affari. senzienti. -

Po unirisì conca a pari, attestarsi. Acconsillài, acconsillàu ec. M. consillai.


Acconcàu, da part. saltato in testa, intestato. Acccntòssiri, accontèssiu (t. sp.) M. succediri
Po unìu conca a pari, acconcausa pari, attestati. Accop àlili agg, accoppiabile, unibile:
Acconciacardaxus s. m. conciacaldari. Accoppiadòri v. m. errº", combinatore.
28 ACC ACC

Accoppiaditras f accoppiatura, combinazione. Accordiu s. m. (t. r.) convenzione, accordo.


Accoppiai v. a. fai coppia, accumpangiai, ac Omini di accordiu, uomo prezzolato, che si è
coppiare, far coppia, accompagnare, appajare. allogato, o acconciato all'altrui servizio. -

Po uniri appari, accozzare, raccozzare, unire in Accordu s. m. accordo, concerto. Essiri di ac


sieme, combinare. Accoppiaisì n. p. andai a cop cordu, esser d'accordo. Abbarrai de accordu,
pia, a duus a duus, accoppiarsi, appajarsi, ac o intendius, indettarsi, appuntarsi, convenire,
compagnarsi, andar a coppia. Po unirisì car darsi parola, restar d'accordo. Po accordu de
nalmenti, copularsi, congiugnersi carnalmente. musica, accordo, consonanza. Accordu de co
Trattendu di animalis, montare. In signif. att. loris, accordato, convenienza di colori. Po pro
donai su mascu a sa femina po fai razza, dare porzioni, accordo, proporzione, rapporto.
il maschio, ammettere il cavallo, il toro, far Accorpài, accorpau ec. M. arropai.
montare dal maschio. Po s'accoppiaisì de is vo Accorradùra s. f. M. accorramentu.
latilis, giostrare. V. Gagl. - Accorrài v. a. accorrai su bestiamini in algunu
Accoppiamentu s. m. accoppiamento, unimento, logu, radunare, racchiudere il bestiame. Accor
Accoppiàu, da part. accoppiato, accompagna rùi cun palia s' aliga scovada, radunare, am
to, appaiato, combinato, accozzato, raccozzato. massar con pala la spazzatura. Accorraisì in
Trattendu de animalis unius impari pogenerai, domu v. r restarsi in casa, rinchiudersi in casa.
ammesso, montato. -
Accorralài v. a. (t. cat.) accorrai, inserrai in
Accoradùra s. f accorazione, accoratofo. corrali, chiudere, racchiudere, radunare in cortile.
Accorài v. a. deriv. de coru, accorare, cru Accorralàu, da part. accorrau, inserrau in cor
ciare, affliggere, contristare. Accoraisì n. p. ac tili, o in corrali, chiuso, radunato in cortile.
corarsi, affliggersi, contristarsi. Accoraisì de disi Accorramentu s. m. radunamento, adunamento,
giu, de allegria, distruggersi, trambasciar di de Po ammuntonamentu M.
sìo, di allegrezza, esser in ruzzo. M. allegria. Accorràu, da part. radunato, racchiuso, rac
Accorài v. a. deriv. de cora, accorai is terras, colto. Sempiri accorrau in domu, espress. popu
o is campus, fainci sulcus amplus, is qualis de lari, sempre ritirato in casa.
is Messajus si narant sulcus de sperru po scolu Accorrongiài v. a. accorrongiaisì m. p. accor
de s'aqua, fare ne campi i solchi acquai. rongiau, (t. r.) M. arrunzai.
Accoramentu s. m. accoramento, afflizione, Accorru s. m. (t. b.) M. retiru.
desolazione. -
Accortinài, accortinau ec. M. incortinai.
Accoràu, da part. deriv. de coru, accorato, Accòru s. m. (pronunz. cun o oscuru) M. ac
cruciato, afflitto, contristato, trambasciato. Seu coramentu . -

accorau de su disigiu de ti biri, mi struggo, Accostàbili agg. accessibile.


trambascio di desìo di vederti. Accostàda s. f fai una accostada a unu logu,
Accoràu, da part. deriv. de cora, che ha fatto dare, una corsa ad un luogo. M. scappada.
ne campi i solchi acquài. Accostadamenti avv. vicino, accostatamente.
Accordàbili agg. accordevole. Accostadùra s. f accostatura. M. accostamentu.
Accordadamenti avv. accordatamente. Accostài v. a. accostare, avvicinare, far vicino,
Accordadòri v. m. e ra f accordatore, trice. approcciare, approssimare, rappressare, ravvi.
Accordadùra s. f accordatura. einare. Accostai v. n. 'ciare, appressare,
Accordài v. a cuncordai strumentus, po chi divenir vicino. Accostais n. p. accostarsi, ap
consonint is boxis, accordare. Po poniri in bona pressarsi, appropinquarsi, approssimarsi. Ac
concordia, e intelligenzia, accordare, metter d' ac costaisì prus accanta, accostarsi più vicino, farsi
cordo, o in buona corrispondenza. Po concediri, più da vicino, raccostarsi. Accostaisì po fueddai
accordare, concedere, permettere. Accordai gior a unu; abbordar uno, accostarglisi per parlargli.
naderis, prezzolare operai. Po poniri a serbiri Po assimbillaisì, rassomigliarsi. Accostai rasenti,
cun atiri, allogare, acconciare uno al servizio rasentare. Accostai de nou, rappressare, riave
d altri. Accordai po paga,sprezzolare. Accordai vicinare. Accostaisì de nou, rappressarsi, rap
v. n. si narat de is istrumentus musicali, chi prossimarsi, riavvicinarsi.
tenint consonanzia, accordare. Accordaisì, cum - Accostamentu s. m. accostamento, appressa
beniri, cuncordai, accordarsi, convenire, esser mento, approcciamento, approssimamento, avvi
di accordo, d'intelligenza. Accordaisì v. r. po cinamento, avvicinazione. Accostamentu de nou,
mirisì a serbiri cun atiri, acconciarsi, porsi a star rapprossimamento. -

con altri. Po incordai M. - - -


ccostanti v. agg. accostante, avvicinante, ap
Accordamentu s. m. consonanzia de strumen pressante, approssimante.
tus, o de boxis, accordamento, consonanza di Accostàu, da part. accostato, avvicinato, ap
voci ec. Po nnioni de voluntadis, accordamento. pressato, approssimato, ravvicinato. Accostau de
Accordanti v. agg. accordante, corrispondente. nou, riaccostato, riavvicinato.
Accordàu, da part. accordato, messo d'ac Accostàu, e a costau avv. accosto, accanto.
cordo. Po permittiu, aecordato, permesso, con Accostumadamenti avv. po costumini, acco
ceduto. Accordau po paga, prezzolato, Accordau stumatamente, per costume, per consuetudine.
a serbiri a atiri acconciato, posto a star con altri. Accostumài v. a. avvesai, aecostumare, assue
Po cuncordau, accordato, convenuto. Po incor fare, avvezzare. Po donai bonus costuminis, co
dau M. stumare, morigerare, educare, informare, am
Accordàu s. m. accordu de pinturas in tela, maestrare, istruire, dar costumi. Accostumai v.
accordato. M. accordu. n. temiri in usu, accostumare, usare . Accostu
Accordiolài v. a. fai a cordiola, accordellare, maisì m. p. abituarsi, accostumarsi, assuefarsi,
cordellare, attorcigliare, torcere a guisa di corda. avvezzarsi, prender consuetudine, far costume.
Accordiolàu, da part. accordellato, attorci Accostumàu, da part. accostumato, abituato,
gliato, torto a guisa di corda. .. assuefatto, avvezzato. Po beni educau, morige
ACC ACC 25

rato, ben educato, istrutto, ben costumato. Acco Accreditàu, da part. acereditato, messo in
stumau de meda tempus, anticato. - credito, posto in istima. Po autorizzau, accre
Accostumau, da agg. assueto, avvezzo. ditato, autorizzato. Po assègurau, accertato, as
Accotonadòri v. m. Maistu, chi accotonat is sicurato, certificato, cerziorato, chiarito, persuaso.
pannus, accotonatore -
Accrescenti v. agg. accrescente.
Accotonadùra s. f. accotone. Accrescidòri v. m. e ra f accrescitore, trice.
Accotonài v. a. arrizzai su pilu, o donai su Accrescidin a s. f. M. accrescimentu.
cotoni a is pannus, e is istofas, accotonare, far Accrescimentu s. m. accrescimento, aumento,
lº accotone, arricciare il pelo al panno ec. Ac incremento. Accrescimentu de nou, raccresci
cotonai de nou, ricotonare, riaccotonare. Po mento.
incotonai M. Accotonai fig. si usat popularmenti Accrèsciri v. a. aumentai, accrescere, aumen
po fai nieddu a unn, chi hat pigau meda Soli. tare, porgere accrescimento. Accresciri de nou,
Su Soli accotonat sa facci, il Sole abbronza, raccrescere, riaccrescere. Accrescirisi n. p. ac
annerisce, abbruna il volto. M. imbruniri. crescersi, aumentarsi.
Accotonamentu s. m. M. accotonadura. Po Accrescitivamenti avv. accrescitivamente, in
imbrunimentu de sa facci causau de su Soli, modo accrescitivo.
abbronzamento, abbrunamento. Accrescitivu, va agg. accrescitivo.
Accotonàu, da part. accotonato. In sens. fig. Accrèsciu, scia part. accresciuto, aumentato.
abbronzato, annerito, abbrunato dal Sole. M. Accresciu de nou, raccresciuto.
imbrunu. Po incotonau M. -

Accresurài v. a. (t. r.) serrài a cresura, as


Accottài v. a. còiri pagu, donai una liggera siepare, chiuder di siepe. M. cresura. -

cottura, incuocere. Po accottilai M. Accresuràu, da part assiepato, chiuso di siepe.


Accottàu, da part. incotto. Casu accottau si Accriminài v. a. (t. sp.) accusare, criminare,
narat su chi appenas bogau de sa forma si ghet incolpare, imputar delitto. -

tat in su soru calenti de su rescottu po ddu fir Accriminàu, part. accusato, criminato, ine
mai, cacio, o formaggio incotto. Po accottilau M. colpato. -

Accottiladùra M. accottilamentu. Accrisolài v. a. passai in crisolu, raffinai in cri


Accottilài v. a. (t. b.) s'imbruniri, chi fait su solu, affinare, purgare, purificare nel crogiuolo.
Soli in su stadi, abbronzare, annerire, abbrº M. crisolu, e crisolai.
nare. M. imbrumiri. - - -

Accrisolàu, da part affinato, purgato, purificato


Accottilamentu s. m. abbronzamento, abbru nel crogiuolo. M. crisolau. -
namento. M. imbrunimentu . - Accrispiài, accrispiau ec. M. incrispiai. e

Accottilàu, da part. abbronzato, abbronzito,


abbrunato. Accottilau de Soli, abbronzato, an
Accrobài, accrobau (t. '.
M. accoppiai.
Accromaisì v. n. p. (T. de Messaju) si marat
merito, incotto dal Sole. Facci accottilada de de boi, chi si rebellat in tirai su pesu, fare il
Soli in forza di agg., volto bronzino. M. im restìo, diventar restìo, ricalcitrare, restarsi, fer
brunìu. -
marsi. (V. restito, asſ) -

Accovardài, e acovardai v. a. (t. sp.) impol Accromau, da part. che si è fatto restio, che si è
tronire, infingardire, far divenir poltrone, infin fermato. - -

gardo. Accovardaisì n. p. impoltronirsi, infingar Accuaddigài, accuaddigàu ec. (t. r.) M. im


dire, e infingardirsi, divenire infingardo. M. am perrian. -

mandronai. -

Accucadita s. f. (t logud.) volat. mattolina.


Accovardàu, e acovardau, da part (t. sp.) Cett. -- -

impoltronito, infingardito, divenuto poltrone. M. Accuccadùra s. f caparbietà, incapamento,


ammandronau. ostinazione. --

Accovecài, accovecau ec. (t. r.) M. abbuccai. Accuccài v. m. saltai in conca, porsi in testa,
Accovonài, accovonau eo. M. incovonai. venir capriccio, ficcarsi in umore, saltar in te.
Accozzadùra s. f. M. accozzamentu . sta, intestarsi, incaparsi, incaparbire, incaponirsi.
Accozzài v. a. serrai, assegurai is portas, fer Accuccàu, da part incaparbio, ostinato, che
mare, serrar le porte. Accozzai, assegurai is por gli è saltato in testa, che si ha ficcato in umore.
tas cun istanga, stangar le porte. Accozzai de Accuccuradùra s. f s'azioni di accuccurai,
nou, rifermare. Poponiri cozzas de ferru, o de colmata. Po su cuccuru, colmatura.
linna, mctter biette, zeppe. Po arrimai M. Accuccurài v. a colmare, empiere la misura a
Accozzamentu s. m. asseguramentu de porta, colmo, a trabocco. Accuccurai sa quarra, su sac
fermamento, afforzamento di porta. cu, colmar lo stafo, il sacco. Accuccurai de mou,
Accozzàu, da part. fermato. Po serrau cun ricolmare.
istanga, stangato. Accuccuramentu s. m. M. accuccuradura. -
Accozzu s. m. appoggio, sostegno: Po prote Accuccuràu, da part. colmato, empito a colmo,
zioni M. Po cozza de ferru, o de linna, o de a trabocco. Accuccurau de nou, ricolmato.
perda po susteniri punteddus in is fabbricas, Accuccuràu, da agg. colmo, pieno a trabocco,
bietta, ze traboccante. -
Accre ra s f (t. sp.) creditrice. Accudimentu s. m. accorrimento.
Accreadòri s. m. (t. sp.) creditore. Accrea Accudiri v. n. (t. sp.) accorrere, concorrere.
dori in cumpangia di aterus, concreditore. Accudiri a is boxis, o zerrius, accorrere alle
Accreditài v. a. accreditare, metter in credito, da. Si usat ancora in signif att. accudiri una
porre in istima. Fig autorizzai, accreditare, au i", allestire, sbrigare un lavoro, si i"
torizzare. Accreditaisì v. r. acquistai creditu, ac spicciare una faccenda. Accudiri sa Missa, in
creditarsi, acquistar credito, mettersi in credito. tervenire a tempo alla Messa. Po arribai a tem
Po asseguraisì, certificaisì, accertarsi, rendersi pus, arrivare a tempo, giugnere opportunamente
certo, assicurarsi, persuadersi, certi i, cer Accudirisì n. p. anticipaisì a fai una cosa innan
ziorarsi, chiarirsi.
30 ACC ACC

stis di algunu, prevenire, anticiparsi, furar le ghiamentu, guidamento, conducimento. Po cor


moSSe . teggiu, corteggio, comitiva, codazzo.
Accudu, ha, e ida part. accorso, concorso. Accumpangianomini s. m. (T. Gramatical.)
No hap'accudu, no seu arribau a tempus, non accompagnanome -

son giunto a tempo. Po allestiu, sbrigau, allestito, Accumpangiàu, da part accompagnato. Po


sbrigato, spacciato, spedito. accoppiau, accompagnato,
Po ghiau, accompagnato, gui
º", appajato.
Accugucciài v. a. coberriri sa conca cun » CO -

pucciu, cuguddu ec. camuffare, imbacuccare, in scortato, guardato da scorte.


capperucciare, incappucciare. Accugucciaisì v. r. Accumpangiaverbu s. m. (T. Gramaticali) ac
camuffarsi, imbacuccarsi, incapperucciarsi, in compagnaverbo.
cappucciarsi, coprirsi il capo col bacucco. Po
Accuppaisì v. n. p. si narat de sa lattia, cup
accugucciaisì in su lettu coberendusì finas a con petta, cauli ec. candu si serrat, e si fait in forma
ca, accovacciarsi, accovacciolarsi, accovigliarsi. de boccia, farsi cappuccio, divenir cappuccio.
Accugucciau, da part camuffato, imbacucca Accuppau, da part divenuto cappuccio.
to, incapperucciato, incappucciato. Po accuguc Accuppàu, da agg. cappuccio. ſi accup
ciau in su lettu, accovacciato. pada, cauli accuppau, lattuga cappuccia, cavol
Accuguddau, da agg (dd pron. ingl.) chi cappuccio, cavolo a palla, (brassica oleracea
portat su cuguddu in conca, incapperucciato. M. capitata V. Targ.)
accugucciau. -
Accurrimentu s. m. accorrimento.
Accugurrài v. a. aggrovigliare, aggruppare, ri Accùrriri v. n. concurriri prontamenti a unu
torcere. (V. la voce recoquiller) " ne logu. accorrere, correre con prestezza. Po oc
curriri M. Po succurrini M.
p. si narat de su filu, candu est meda torciu,
aggrovigliarsi, aggrupparsi, avvilupparsi, ritor Accurtu, ta part. accorso.
cersi, far grovigliola. Accurzadamenti avv. accorciatamente.
Accugurràu, da part. aggrovigliato, ritorto. Accurzadòri v. m. e raf accorciatore, trice,
Acculacciai v. a. M. sculacciai. M. incurzadori.
Acculiadròxu s. m. propriamenti niu, o tana Accurzadùra s. f accorciatura M. incurzadùra.
aundi dormint is feras, covaccio, covàcciolo, co Accurzài v. a. fai curzu, accorciare, accortare,
vile, covo. Acculiadroxu de is puddas, i" scorciare. M. incurzai. Accurzaisì n. p. accor
Acculiài v. a. Terminu guastu de sa plebi in lo ciarsi. Po accostaisì, assimbillaisì, approssimarsi,
di accuilai deriv. de culi, poniri in su culli, avvicinarsi, rassomigliare, aver rapporto.
far accovacciare, porre nel covo, o nel covile. Ac Accurzamentu s. m. accorciamento M. incur
culiaisì v. r. casi ponirisì in su cuili, accovacciare zamentu. Po abbreviamentu M.
si, porsi nel covo, accovigliarsi, porsi nel covile, Accurzàu, da part. accorciato. M. incurzau.
nella tana, o covacciolo. Trattendu de s'accu Accusa s. f accusa, querela. Accusa de delittu,
liaisì de is puddas, candu bandant a dormiri, a criminazione, imputazion di delitto.
pollajare, appollaiarsi, annidarsi Fig retiraisì Accusàbili agg accusabile.
Acculiàu, da part. postu in su cuili, accovac Accusadòri v. m. e ra f accusatore, trice.
ciato, posto, posato nel covo. Fig. retirau M. Accusadori venali, accusator venale, denunzia
Acculurgionaisì M. ammaccionaisì, o arrunzaisì. tore prezzolato, sicofanta. T. Gr.
Accumodài, accumodau ec. M. accomodai. Accusài v. a. accusare, incolpare, querelare.
Accumòdu s. m. (t. pleb ) M. remediu. Po criticai, tacciare, biasimare. Accusai de de
Accumonài v. a. arregolliri impari su bestiamini, littu, imputar delitto. Po cunfessai, confessare,
aggreggiare, raccogliere, adunare il bestiame, o accusarsi. Accusai de nou, raccusare. Accusai
la greggia. Po donai a cumoni, donai su bestia una littera, unu fattu, accusare una lettera, un
mini a guvernai a mesu perdida e a mesu gua fatto, darne avviso. Accusaisì v. r. inculpaisì,
dangiu, assocciare, dare a soccio. Accumomaisì accusarsi, incolparsi.
v. r. unirsì impari M. cungregaisi, accumpangiaisì. Accusamentu s. m. accusamento. M. accusa.
Accumonamentu s. m. su donai a cumoni su Accusanti v. agg. accusante.
bestiamini, assocciamento. Accusativu s. m. (T. Gram.) su quartu casu
Accumonàu, da part che ha adunato la greggia, de is nominis, accusativo.
o che ha dato il bestiame in soceio. Accusatòriu, ria agg, accusatorio.
Accumpangiadòri v. m. e raf accompagnatore, Accusàu, da part accusato, incolpato. Po cri
trice, accompagnante, comitante. ticau, biasimato, tacciato.
... Accumpangiadùra s. f accompagnatura. Accusazionedda s. f dim. (dd. pron. ingl.)
Accumpangiài v. a. andai cund unu po dd' accusazioncella.
onorai, accompagnare, andar con uno per ono Accusaziòni s. f accusazione. M. accusa.
rarlo. Po uniri a duus a duus, accompagnare, Accussorgiadòri v. m. stanziatore, stanziante,
accoppiare, appaiore, associare. Accumpangiai Accussorgiài v. n. e accussorgiaisì n. p. (t. r.)
cun su sonu a chini cantat, accompagnar col si narat de portai su bestiamini po algunu tem
suono chi canta. Po ghiai, accompagnare, condurre, pus a una cussorgia, o sartu po pasturai, astal
idare, scortare, far la scorta. Accumpangiai is larsi, stanziarsi, stabilir dimora in campagna
i", faiddis corteggiu, far codazzo agli Sposi. per pascere il bestiame. - -

Accumpangiai de nou, raccompagnare. Po ghiai Accussorgiàu, da part. astallato, stanziato in


de nou, ricondurre. Accumpangiaisì v. r. faisì campagna.
cumpangiu, accompagnarsi, farsi compagno. Po A ceddas avv. (dd pron. ingl.) a branchi,
unirisì in matrimoniu, accompagnarsi, congiu Acefalu agg. (T. Gr.) senza conca, acefalo.
gnersi in matrimonio. Po accumpangiaisì impor A cèra s. f. M. accèra.
tunamenti cun aterus, assocciarsi. Achetta s. f. dim. di aca (de haquilla sp.)
Accumpangiamentu s. m. accompagnamento. Po piccola chinòa.
ACRI ACQ 5 IN

- Achcati tedda s. f dim. chineuccia. a Acquirenti v. agg. acquirente. In forza de sust.


Achettòni s. m. chinèa, o achinèa grande - M. acquistadori.
Achittu s. m. (t. ital.) su primu colpu, chi si Acquirimentu s. m. M acqòistamentu.
donat a sa biglia in su giogu de su bigliar Acqiriri v. a. (t. sp.) M. acquistai.
du, achitto. Pigai s'achittu, achittarsi, pigliar Acqiriu, la part. M. acquistau.
l' achitto. - - Acquisiziòni s. f. M. acquista.
Acideddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) aci Acqistabili agg. acquistabile, conseguibile.
detto, subacido. Acqistadòri v. m. e raf acquistatore; trire,
Acidèsa s. f acidezza, acidità, acetosità. acquirente.
Acidu, da agg acido. Acquistai v. a. acquistare, fare acquisto.
Acidùmini s. m. acidume. Acquistai in vigori de prescrizioni, usucapire.
Acidusalnu, ma acidosalino. Acqista camminu, guadagnar cammino Acqui
Aciesa s. f. (T. Gr.) defettu de podiri con stai s'altura de su monti, acquistar al monte.
cebri fetu, aciesa. Bonav. Acquistai de nou, racquistare, riacquistare. Po
A cincinu avv. (t. r. di acercèn, o a cercèn recuberai, riavere, ricuperare. In signif neutr.
sp.) di netto. Segai a cincinu, a limpiu, tagliar approfettai, approfittare, profittare, approfittarsi,
di netto. -
cavar profitto, vantaggiare, e avvantaggiarsi.
Acinesia s. f. (T. Gr. Med.) reposu de su Acqistais, v. r. acquistaisi creditu, acquistarsi
pulsu, acinesìa. - credito. Acquistaisì benevolenzia, acquistarsi,
i A ciùrru avv. (de chorro sp.) a zampillo. cattivarsi benevolenza, cattare, cattivare amore.
Bessiri s'aqua a ciurrus, zampillar l aqua, sca Acqdistamentu s. m. acquistamento, acquisizione.
turire a zampilli. Biri a ciurru a tirammolla, Acqistau, da part acquistato, acquisito. Po
biri in aria senz' accostai su vasu a bucca, bere recuberau, riavuto, ricuperato. Acqistau de nou,
a mulinello. Franzios. racquistato. Acquistau po prescrizioni, usucatto.
A claru avv. in chiaro, apertamente, manife Po approfettau, approfittato, avvantaggiato.
stamente. A claru de totus, palesamente, in fac Acquistu s. m. acquisto, guadagno, lucro,
cia a tutti, a occhi veggenti, alla scoperta . profitto, vantaggio. Acquistu po prescrizioni,
Achodes. f. (T. Gr. Med.) annappamentu de usucapione.
sa cornea de s'ogu, acliode. Bonav. A craccatrippa avv. (t. r.) in folla, affollata
Acma s. f. (T. Gr. Med.) su prus altu gradu mente. M. cracca, o craccaporceddu.
de sa maladia, acma. A craccu avv. foltamente. Su trigu seminau a
Acme s. f. (T. Gr.) su flori de s'edadi, ac rau pillònat mellus, e fait mellus a fundu, che
me, fior dell'età. Bonav. - - su seminau a craccu, il grano seminato rado
A coa, e agòa avv. avatu, addietro, dietro, germoglia meglio, e meglio cestisce, che il semi
indietro. Ponirisì a coa, addoparsi, porsi " nato spesso, o serrato.
dietro. Torrai a coa, torrai in palas, renculai, Acrasia s. f. (T. Gr.) intemperanzia, acrasìa.
rinculare, tirarsi in dietro, indietreggiare. Bonav.
A cocòi avv. fai a cocoi, fare a spira, a fog Acrazia s. f. (T. Gr.) stimma debilesa, e in
gia di spira. Fattu a cocoi, spirale, fatto a spire. capacidadi de movirisì, acrazia. Bonav.
Acoitadùra s. f. M. acoitamentu . A creditu avv. a credito, a credenza. Donai
Acoitài v. m. (decurtar cat.) fai prestu, far a creditu, dare a credenza, fidare altrui sul
presto, far fretta, o prescia. Acoitaisì n. p. af credito, sulla fede.
frettarsi, darsi fretta, studiarsi, accelerarsi, spe A crepacòru, a crepu de coru avv. contro
dirsi. In signif att. acoitai a fai una faina, af voglia, malgrado, forzatamente, per forza, a
frettare, ri accelerare un lavoro. Acoi marcia forza, a marcio dispetto.
tai a partiri, affrettar la partenza. Acoitai a tor - Acrimònia s. f. acrimonia, acredine.
rai, affrettare il ritorno, - Acrimònicu, ca agg acrimonico, acre.
Acoitamentu s. m. affrettamento, acceleramen Acrimoniòsu, sa agg. M. acrimonicu.
to, accelerazione, fretta. Acrisia s f. (T. Gr.) criteriu, critica, acrisia,
Acoltàu, da part. affrettato, accelerato, che ha criterio, critica nel giudicar le opere degli Scrittori.
fatto presto, i si è affrettato. Acrocoſia, s. f. (T. Gr.) inclinazioni a s'ira,
Acolasìa s. f. (T. Gr.) intemperanzia in su acrocolìa. Bonav. , - -

pappai, e in su biri, acolasìa. Bonav. Acròcomu s. m. (T. Gr.) su chi portat pilus
Acomìa s. f. (T. Gr.) calvesa, su essiri calvu, longus, acrocomo. - -

f"Onav.
de is pilus de conca, acomìa, calvezza. Acromanìa s. f. (T. Gr.) grandu macchiori,
acromanìa, somma follia. Bonav, º
Acontèssiri, acontèssiu ec. (t. sp.) M. sug Acromàticu, ca agg. scoloriu (T. Gr des Ot
cediri , tica) cannocciali acromaticu, cannocchiale acro
Acoqùinaisì v. m. p. (forsis des acoquiner fr. matico. - -

abbarrai oziosu, sfamau, infingardirsi, darsi all' Aeròmiu s. f. (T. Gr. Anatom.) s'altura de
ozio , star colle mani alla cintola , dondolarsi, is palas, acromio, sommità delle spalle.
dondolarsela. Acrònicu s. m. (T. Gr. Astron,) su spumtai, o
A'core s. m. (T. Gr. Med.) tingia de conca tramontai de una stella in su puntu chi nascit,
«de is pipìus, acore, e pl. acori, tigna umida. o tramontat su Soli, acronico,
Bonav. Acropatia s f. (T. Gr. Med.) malada meda
A corru pezza ) avv. (t. r.) a schiancìo. mamma, e gravi, acropotìa Bonav.
A corru schiscinu / Segai a corru pezza, ta Acròsticu s. m. (T. Gr.) cumponimentu poe
se
gliare a cincischio, cincischiare. M. a sbiasciu. ticu, in su quali is litteras de dognia versu for
A costas avv. (t. sp.) addosso. mant algumu nomini, acrostico.
A costau avv. al lato, al fianco, a canto. Acrotèriu s. m. (T. Gr.) piedestallu, chi si
52 ACU ACU

ponit in logu elevau di edifiziu po collocainci Acuzzonèddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) broc
statua, o ateru, acroterio, stylobate. -
chetto, stecchetto. -

A cua avv. a scusi, a sa coberta, occultamenti, Acuzzòni s. m. (de agujon sp.) fustigu cun
nascosamente, nascostamente, di nascosto, coper punta, brocco, stecco, fuscello appuntato. Pun
tamente, occultamente, celatamente. Andai a cua, giri cun acuzzoni, steccheggiare. - -

o acùa acùa, andar di soppiatto. Su giogu de Acuzzu, zza agg aguzzo, tagliente. Po ap
Mamma acua, il giuoco di capo a niscondere. puntau, acuzzu in punta, acuto, appuntato, acu
Acuàbili agg. nascondevole. - minato, pugnente. Lingua acuzza, pungenti, lin
Acuadamenti avv. nascostamente, di nascosto. gua acuta, mordace, pungente. Fig. po atreviu,
Acuadòri v. m. e ra f nasconditore, trice. prontudu, ardito, vivace. Acuzzu de tres partis,
Acuadròxu s. m. nascondiglio. chi tenit tres azzas, o tres puntas, trisulco
Acuadùra s. f celatura. M. acuamentu. Acuzzu de quattru partis, verducato.
Acuài v. a. (forsis de aguaytar sp.) nascondere,
celare, occultare, appiattare, rimpiattare. Acuai, AQG -

coberriri sa falta, nascondere, coprire il difetto.


Tirai sa perda, e acuai sa manu prov. fai mali Accèdiri v. a. abbandonai. M. cediri.
a scusi, far la barba di stoppa. Fai su giogu Accèdiu dia, part M. gediu. -

de Mamma acua, far a capo nascondere. Acuaisì Accegài v. a. accecare, acciecare. Accegaisì n.
v. r nascondersi, imboscarsi, occultarsi, celarsi p. accecarsi, divenir cieco. M. inzurpai
Acuaisì ind'una cresura, insieparsi. Acuaisi ind' Accegamentu s. m. accecamento. M. inzur
una tuppa, ammacchiarsi, immiacchiarsi. Acuaisì, pamentu .
ficchirisinci in su stampu prus piticu po bregun Accegàu, da part. accecato. M. inzurpau.
ia, ficcarsi in un forno. Po inserrais trattendu Accendimentu s. m. accendimento.
" mali occultu, chi a certu tempus si manife Accèndiri v. a. inflammai, accendere, infiam
stat, racchiudersi, covarsi. mare. Po alluiri, accendere. Accendirisì n. p.
Acuamentu s. m. nascondimento, celamento, alluirisì, accendersi. Accendiri de nou, raccen
occultamento. dere, riaccendere. Accendirisì, alluirisì de nou,
Acuàu, da part. nascoso, nascosto, celato , raccendersi riaccendersi.
occultato, appiattato, rimpiattato. Accuau in Aggèndiu, ia part acceso, infiammato. Ac
tuppa, ammacchiato. cendiu de nou, racceso, riacceso.
A cùccuru avv. a colmo, a misura colma. Accertadamenti avv. cum certesa, accertatamen
Plenu a cuccuru, ricolmo, ripieno, pieno a colmo, te, sicuramente. Po prudentementi M.
a trabocco. Agcertài v. a. (t sp.) sciri, e operai cun pru
Aculadròxu s. m. M. acculiadroxu. denzia, sapere, operar prudentemente. No hat
Aculiài, aculiau ec. M. acculiai. accertau sa lezioni, non ha saputo la lezione.
Acunortài v. a. (t. cast. e cat.) confortare, Po incontrai; accertai sa domu, su camminu,
consolare, incorare, rincorare, animare, inanimire, trovar la casa, il cammino. Po indovinai, donai
dar cuore, dar animo. Acumortaisì v. r. confor in su biancu, indovinare, dar nel segno, nel ber
tarsi, consolarsi, rincorarsi, pacificarsi, darsi saglio, corre il brocco. No accertai a fueddu,
pace. Po cessai de sentiri, sdolere, cessar di do propriu de is imbriagus, parlar troncato, smoz
lersi. Po determinaisì M. - - º;
zicato, smozzicar le parole. Accertai sa mira,
Acunortàu, da part. confortato, consolato, dar nel brocco, nel segno. - -

rincorato. - -

Accertàu, da part. saputo, o che ha operato


Acunortu s. m. (t. sp.) confortu, conforto, con prudenza, che ha fatto bene. Po indovinau,
consolazione. - indovinato, che ha dato nel segno. Po incontrau;
Acustica s. f. (T. Gr.) sa dottrina de su so no hat accertau su logu, non ha trovato il luo
nu, e de s oldu in generali, acustica. -

go. Fai una cosa accertada, operar prudente


Acùsticu, ca agg. (T. Gr.) remediu acusticu, pm2ente . -

bonu po curai sasurdèra, rimedio acustico. Bonav. Accessibili M. accessibili.


Acutu, ta agg. acuto. Maladia acuta, malattia Accessibni M. accessioni.
acuta, precipitosa, violenta. Angulu acutu, an Accessoriamenti M. accessoriamenti.
golo acuto. Accentu acutu, accento acuto. Vi Accessòriu, ia agg. M. accessoriu.
sta acuta, vista acuta, perspicace. Accessòriu s. m. M. accessoriu. a
Acuzzadòriv. m. aguzzatore. Po acuzzaferru M. Accessu s. m. M. accessu. e

Acuzzadùra s. f. aguzzatura, affilatura, assot Accettàbili agg accettabile, accettevole, accet


tigliatura del taglio.
- Acuzzaferru s. m. arrotino.
-

a
to, grato.
Accettabilmenti avv. accettevolmente.
Acuzzài v. a. (t. sp.) bogai s'azza a is ferrus Accettadòri v. m. e raf accettatore, trice,
de tagliu, aguzzare, affilare, dare il filo a ferri, accettante.
assottigliare il taglio. Acuzzai cun roda, arro Accettài v. a. accettare, ammettere, acconsen
tare, assottigliare il taglio con ruota. Acuzzai is tire alla domanda, approvare, aggradire. Po
dentis, o s'appetitu, aguzzare i denti, l'ap ascriri in numeru, accettare, ricevere, ascrivere,
petito. Acuzzai sa lingua, aguzzare, sottigliarla metter nel numero. Accettai una cambiali, ac
lingua. Acuzzai de nou, riaguzzare. Po bogai cettar le lettere di cambio, o la cambiale. Accet
sa punta, appuntare, rendere acuminato, tai s'eredadi, accettar l'eredità, adire l'eredità,
Acuzzamentu s. m. aguzzamento. M. affiladura. T. Leg. Po teniri reguardu, accettare, aver rigu
Acuzzàu, da part. affilato, aguzzato, arrotato, ardo. Accettai de nou, riaccettare, riammettere.
assottigliato. Accettamentu s. m. accettamento.
Acuzzixeddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) Accettanti v. agg. accettante.
aguzzetto. Po prontudeddu M.
i
Aggettàu, da part. accettato, ammesso, rice
AQQ ADD 53

vuto, ascritto, approvato, aggradito. Accettau de Addàsiu s. m. flemma, appoddiu, flemma, len
nou, riaccettato, riammesso. tezza, tardità. Operai cun addasiu, abbindolarsi,
Accettazioni s. f accettazione, accetto. Accet ciondolare, cincischiare, indugiare.
tazioni di eredadi, accettazione di eredità ; Addecimài, addecimau ec. M. decimai.
adizione. T. Leg. Addensài, addensaisì, addensau ec. M. com
Accettu, tta agg accetto, accettevole, caro, densai.
grato, aggradevole. Addentài, v. a. (t. ital. introd.) pigai cun is
Accidentali agg. accidentale, casuale, contin dentis, addentare, prender co denti.
gente, contingibile, fortuito. Addentàu, da part. addentato, preso co denti.
Accidentalmenti avv. accidentalmente, casual Addicài, addicau (t. ital. introd.) M. renunziai.
mente, a caso, fortuitamente: Addicaziòni s. f. (t. ital. introd.) abdicazione.
Accidentàriu, ia agg, accidentario, fortuito. M. renunzia.
Accidenti s. m. accidente. Po successu impen Addivinài, addivinàu ec. (t. sp.) M. indovinai.
sau, accidente, evento, disastro, disgrazia, caso Addobbài, addobbau ec. (t. r.) M. arropai.
fortuito, avvenimento inopinato. Po dismaju, de Addolorài v. a. donai dolori, addolorare, dar
liquio, svenimento, sfinimento, sincope, smarri dolore. Addoloraisì v. r. addolorarsi, prendersi
mento di spiriti. pena. Po indoloriri. M..
Accidentòsu, sa agg. M. accidentali. Addoloràu, da part. addolorato, rammaricato.
Acideddu, dda agg. M. acideddu. Po indoloriu. M
Acidèsa s. f. M. acidesa. Addomesticài, addomesticau ec. M. domesticai.
Agidu s. m. M. acidumini. Addoppiadùra s. f addoppiatura, doppiatura,
Agidu, da agg. M. acidu. duplicatura, duplicazione. Addoppiadura de nou,
reduplicazione. a

Agidùmini s. m. M. acidumini.
AgidusaImu agg. M. acidusalinu. Addoppiài v. a. fai doppiu, addoppiare, du
Adàgiu s. m. i proverbiu. plicare. Addoppiai de nou, raddoppiare, redu
Adàgiu avv. (t. ital. introd.) M. addasiu. plicare. Po sonai is campanas a doppiu, sonar
Adamantinu, na agg. de calidadi de diamanti, le campane a doppio, a tempello.
adamantino. Addoppiamentu s. m. addoppiamento. M. ad
Adamita s. m. Ereticu, chi professada depirisì doppiadura.
praticai sa nudesa di Adamu, Adamìta: Addoppiàu, da part addoppiato, duplicato,
A dàsiu avv. adagio, e ad agio, comodamente. raddoppiato. Addoppiau de nou, reduplicato. Po
Po lentamenti, adagio, piano, lentamente. A chi hat sonau a doppiu, che ha sonato le can
dasiu a dasiu, a pagu a pagu, adagio adagio, pane a doppio.
pian piano. Addoppiu s. m. sonu de campanas a doppiu,
Adattabili agg. adattabile, accomodabile. doppio, tempello, tempellata di campane, suono
Adattabilidàdi s. f adattabilità, confacevolezza, di campane a doppio. Addoppiu de is mortus
idoneità, confacenza. est ancora s Avemaria de is mortus, doppio de'
Adattadamenti avv. accomodatamente, attamente. morti.
Adattài v. a adattare. Po accomodai, accomo Addòppiu avv. M. a doppiu.
dare, assettare, attare, porre in assetto. Adattai Addormentadùra s. f. M. addormentamentu.
malamenti, adattacchiare. Adattaisì v. r. adat Addormentai v. a. fai dormiri, addormentare,
tarsi, accomodarsi. Po accordaisì, accordarsi, indur sonno, far dormire, assonnare. Addor
confarsi, adattarsi, attarsi. Adattai de nou, mentai, o dormiri is pipius, addormentare i bam
riadattare. bini. Addormentai su dolori, calmare, mitigare
Adattamentu s. m. adattamento. il dolore. Fig. po intretteniri a unu, portaiddu
Adattanti v. agg. adattante. gioga gioga po impediri di operai, addormentare,
Adattàu, da part. adattato, accomodato, as trattenere, soprattenere, tenere a bada, frastº
settato, attato, accordato. Adattau de nou, ria nere. Addormentaisì n. p. indormiscaisi, calaisì
dattato. in sonnu, addormentarsi, assonnare, assonnarsi,
Adattàu, da agg adatto, proporzionato, con addormire, addormirsi, conciliare, prender son
facevole, atto, abile, idoneo. no, e lasciarsi sorprender dal sonno. Po appa
Adattaziòni s. f. adattazione. M. adattamentu. siguai, acchetare, sopire, temprare. Po abbar
Addagnài v. a. (de danar sp.) nuocere, far ballaisì. M. Addormentaisi de nou, riaddor
danno, o male, danneggiare, dannificare, corrom mentarsi.
pere, guastare. Addagnaisì n. p. guastarsi, cor Addormentamentu s. m. indormiscamentu, ad
rompersi, magagnarsi . dormentamento, addormentazione, assonnamento.
Addagnàu, da part. dannificato, danneggiato. Po sonnu grai, sonnolenza, sopore, aggravamento
Po guastau, guastato, corrotto, magagnato. di sonno, struggimento di dormire. Po letargu M.
Addagnau, da agg guasto, infetto. Denti ad Addormentau, da part. addormentato, asson
dagnada, dente cariato, guasto, infetto di carie. nato, assopito, sopito, calmato, mitigato, tem
Addasiadamenti avv. lentamente, pigramente. prato, acchetato. Membra addormentau, mem
Addasiadùra s. f. M. addasiu. bro intormentito.
Addasiai v., n. e addasiaisì n. p. operai cun Addossài v. a. incarrigai, addossare, porre al
flemma, cun lentesa, operar con lentezza, indu dosso, incaricare. Adossai un affari a unu, do
giare,A" adagio, stare a bada, ritardare, naiddi sa cura, addossare un affare ad uno,
abbindolarsi. dargliene la cura. Addossaisì v. r. incarrigaisi,
Addasiàu, da part. indugiato, ritardato, tarda " incaricarsi, porsi addosso. Addossai
to, che ha operato lentamente. de nou, riaddossare.
A ddasiau, da agg lento, tardo, flemmatico, po Addossamentu s. m. addossamento.
sato, agato, pigro. Addossàu, da part. aerei, incaricato.
34 ADD ADE

Addottorai v. a. domai sa dignidadi, o is privi Aderezzài v. a. (de aderecar sp.) poniri in bonu
legius de su Dottorau, addottorare, dottorare, stadu, accomodare, acconciare, raggiustare, ag
maestrare, conventare. Addottoraisì, faisì dottori, giustare, assettare, ristabilire, rimettere in a -
addottorarsi, dottorarsi, farsi dottore. M. dot setto, in concio, in buono stato. Po emendai M.
torai. Addottorai v. n. fai su dottori, spaccciai Po furniri M. Po fai derettu, dirizzare, drizzare,
dottrina; fai sa dottoressa, sa sapienti, fare il addirizzare, raddrizzare, ridurre diritto. Ade
saputello, il saputone, il salamistro, il saccente, rezzai de nou, ridirizzare. Aderezzaisì v. r. ador
salamistrare, spacciar dottrina, far la saccente, naisì, accomodarsi, acconciarsi, adornarsi. Po
la sputapepe, la salamistra, emendaisì, correggersi, emendarsi, ravvedersi,
Addottoramentu s. m. addottoramento, lau riconoscere i suoi errori, addirizzarsi.
reazione. Aderezzamentu s. m. accomodamento, accon
Addottorau, da part. addottorato, dottorato, ciamento, aggiustamento, assettamento. Po fai
laureato, conventato. M. laureai, e laureau. deretta una cosa trotta, dirizzamento, raddiriz
In su segundu signif che ha spacciato dottrina, zamento, raddrizzamento. Po correzioni, o
che ha fatto il saccente, o la saccente. emenda, correggimento, dirizzamento, ravvedi
Addottrinadùra s. f. M. educazioni, imparu, 72entO .
istruzioni. Aderezzàu, da part. accomodato, acconciato,
p Addottrinài v. a. addottrinare, ammaestrare, assettato, aggiustato, raggiustato, ristabilito, ri
istruire. Addottrinaisì n. p. pigai lezioni, addot dotto in buono stato Po adornau, accomodato,
trinarsi, prender lezione, imparare, apprendere. acconciato, ornato. Po fattu derettu, dirizzato,
Addottrinamentu s. m. imparu, addottrinamento, addirizzato, raddirizzato. Po emendau, corretto,
ammaestramento, istruzione. addirizzato, emendato, ravveduto. Aderezzau de
Addottrinàu, da part addottrinato, ammae nou, ridirizzato. In forza di agg. acconcio, concio.
strato . Aderezzu s. m. (de aderego sp.) acconcio, as
Addusidòri v. m. e raf chi allègat, adduci setto. Aderezzus de cuadolu, fornimenti da ca
tore, trice. vallo. Aderezzus de domu, mobili, fornimenti,
Addùsiri e adduxiri v. a. (de adducere lat.) masserizie di casa. Aderezzus de cocciu, forni
addurre, arrecare, apportare. Po allegai, ad menti da cocchio. Aderezzu de pinnas, perlas, o
durre, allegare, produrre. Po redusiri M. giojas, chi is feminas si ponint in conca, piu
Addùsiu, ia part. addotto, arrecato, apportato, mino. Po finimentu, chi adornat is estremidadis
allegato, prodotto. de un'opera, finimento, compimento, fornimento,
A dedì, ovv. de dì avv. di giorno. ornamento .

Adefagia s. f. (T. Gr.) famini caninu, adefagìa, Aderimentu s. m. (t ital, usau intre is Litteraus)
cinoressia, fame canino Bonav. attaccamentu a una parti, o a opinioni, ade
rintento .
Adèfagu s. m. (T. Gr.) grandu pappadòri, -

adefago. Bonav. Aderiri v. n. (t ital, introd. de is Litteraus)


Adelantài v. a. (t sp.) avvantaggiare, metter inclinai a una parti, aderire, favorire, seguitare
in avanzo, aggrandire, ingrandire, ampliare. una parte, sposare un'opinione. -

Adelantaisì n. p. cresciri in benis de fortuna, Aderu, da part. aderito, favorito, inchinato,


avvantaggiarsi, ingrandirsi, portarsi avanti, ac che ha seguitato una parte, che ha sposato un'
comodare i fatti suoi. opinione.
Adelantàu, da part. avvantaggiato, accresciuto, Adesioni s. f (t. usau de is Litteraus) adesione,
ingrandito, messo in avanzo. aderimento.
Adeliparia s. f. (T. Gr.) grassori eccessivu, Adettu s. m. i usau de is Litteraus) su chi
adeliparia, eccessiva pinguedine. Bonav. circat sa perda filosofali, adetto.
Aſia s. f. (T. Gr.) grandi ansiedadi di A dì " avv. a dì alto.
animu, ademonìa, grande ansietà di spirito. Bonav. Adiarrèa s. f. (T. Gr. Med.) contrariu de
Adenografia s. f. (T. Gr. Med.) descrizioni de diarrèa, detenzioni de corpus, stitichesa, adiar
is glandulas, adenografia. rèa. Bonav. -

Adenologia s. f. (T. Gr. Med.) trattau de is Adinàmica s. f. (T. Gr. Med.) calentura pu
glandulas, adenologia. trida, adinàmica, febbre putrida. Bonav.
Adenotomia s. f. " Gr. Med.) incisioni de is Adiòsu (t. sp.) manera de saludai, addio, o
glandulas, adenotomìa. a Dio, Iddio ti guardi.
A de notti, o de notti avv. di nottetempo. Adipsia s. f. (T. Gr. Med.) mancanza desidi,
Adenziòni s. f. (T. Leg.) revocazioni de pri adipsìa. Bonav. -

vilegiu, o de donazioni, adenzione. Adiradamenti avv, adiratamente, iratamente,


Aderenti v. agg., e taliorta s. m. chi favoressit, sdegnatamente, sdegnosamente, con isolegno.
aderente, fautore, favoreggiatore, unito, attaccato. Adiraisì v. n. p. inqietaisì, pigaisì collera,
Essiri aderenti, o amigu de unu, esser tolta di uno. adirarsi, incollorirsi, montar in collera, inde
Aderenzia s. f (t. ital. introd.) appartenenzia, gnarsi, sdegnarsi, alterarsi, riscaldarsi, stizzare,
aderenza, appartenenza, attacco, adesione. stizzarsi, stizzirsi, prendere stizza, venire alle
A deretta avv. a destra. rotte. Adiraisì fortementi e cun rabbia, ringhiare,
A derettùra avv. a dirittura, a diritto, dirit fremer di rabbia. Adiraisì de nou, riadirarsi,
tamente. risde si.
A derettu avv. a diritto. M. a derettura. Adiramentu s. m. adiramento, riscaldamento,
A derettu prepos verso, circa. A derettu de trasporto di collera.
eussu possessu, verso, o circa quel predio. A Adiràu, da part. adirato, sdegnato, irritato,
derettu de tundi? verso dove? erucciato, montato in collera, stizzato, stizzito,
Aderezzadùra s f acconciatura. M. aderezza incollorito.
mentu.
ADI ADU 55

Adulteramenti avv. adulteramente.


-
º ") avv. a disfavore, a disgrado. Adulteramentu s. m. adulteramento.
A disòra avv. (t. sp.) fuor d'ora, fuor di Adulteràu, da part. adulterato. Figur. falsato,
tempo, inopportunamente. falsificato, corrotto.
A dispettu avv. a dispetto, dispettosamente. Adulteraziòni s. f si usat comunementi po fal
A distempus avv. foras de tempus, fuor di sificazioni, adulterazione, alterazione, corruzione,
tempo. falsificazione.
A distrossa avv. (t. b.) a dirotta. Proiri a dis Adulterinu, ma agg. nasciu di adulteriu, qdul
trossa, piovere dirottamente: terino. Po falsificau, adulterino, falsificato,
Adjutòriu s. m. (t. lat.) M. aggiùdu. alterato.
Adiziu (t. b.) M. appenas. Adultèriu s. m. violamentu de sa fidi congiu
A dogmòra avv. ognora, di continuo, tratto gali, adulterio.
tratto . Adùlteru s. m. adultero, adulteratore.
Adolescènzia s. f. (t. lat.) adolescenza. Adùlteru, ra agg. adultero, ra.
Adònicu agg. (T. Gr.) versuadonicu, o cum Adultu, ta agg. ch'est arribau a s'adolescen
postu de unu dattilu, e unu spondeu, coment' est zia, adulto.
s ultimu in is safficus, verso adonico. Adumbrài, adumbràu ec. (t. ital. casi in usu)
A dòppiu avv. a duas bortas tantu, a doppio, M. delineai, disignai.
al doppio, doppiamente. Aduncas, e duncas, congiung adunque, dunque.
Adoràbili agg. adorabile. Aerài v. a. (de aera accus. gregu) assimibil
Adoradòri v. m. e ra f adoratore, trice. lai, rassomigliare. Po ghettai aria, teniri alguna
Adorài v. a. adorare. simlillanza v. n. arieggiare, rassomigliare, aver
Adoramentu s. m. adoramento. qualche somiglianza.
Adorandu, da agg. adorando, adorabile. Aeràu, da part. rassomigliato.
Adoràu, da part. adorato. Aèreu, ea agg (t. lat.) aereo.
Adoraziòni s. f. adorazione. Aerimanti s. m. e f. (T. Gr.) ch'indovinat po
Adornadamenti avv. adornamente, adorna via di aria, aerimante.
tamente. - -
Aerimanzia s. f. (T. Gr.) indovinamentu po
Adornadòri v. m. e ra f adornatore, trice. via di aria, aerimanzìa.
Adornadùra s. f. adornatura, addobbamento. Aerimetria s. f. (T. Gr.) scienzia, chi mesù
Adormài v. a. adornare, addobbare. M. abbel rat is effettus de s' aria, acrimetrìa.
firi. Adornai de nou, riadornare. Aerofobia s. f. (T. Gr.) paura de s' aria,
Adornamentu s. m. adornamento, ornamento. aerofobìa.
Adormàu, da part. adornato, ornato. M. ab Aeròfobu s. m. (T. Gr.) chi tenit paura de
bellìu . d d s'aria, o chi est attaccau de frenesia, aerofobo.
Adornau, da agg. adorno,
rio, elegante. Aerografia s. f. (T. Gr.) descrizioni de s'aria,
Adornu s. " id" pi -
aerografia.
eleganza. Adornu studiau, attillatura, raffaz Aerologia s. f. (T. Gr.) trattau de is proprie
zonamento . dadis de s'aria, aerologìa.
Adottadòriv. m. era f adottatore, adottante,trice. Aeròmetru s. m. (T. Gr.) strum. po mesurai
Adottài v. a pigai po fillu, adottare, prender sa rarefazioni e condensazioni de s'aria, aero
alcuno per figlio. metro.
Adottamentu s. m. adottamento. Aeronàuta s. m. (T. Gr.) chi navigat po s'
Adottanti v. agg. adottante. aria, aeronauta.
Adottativu, va agg adottativo, adottivo. Aeròstatu s. m. (T. Gr.) palloni volanti, ae
Adottàu, da part. adottato. rostato. Bonav.
Adottaziòni s. f adottagione, adottazione. Aeròsu, sa. M. ariosu.
Adottivu, va agg. adottivo. Afàbica s. f erba, basilico: ozzimo (T. Bot.)
Adoziòni ti adozione. Adozioni de persona (ocymum basilicum Linn.)
A"
g emanci
ià V. si i", i.
,In.arrogazione.
e
(T. Leg. A facci avv. dirimpetto, all' incontro, appetto,
dirincontro. Essiri a facci, affrontare, essere a
Adulài v. a. adulare, andar a verso, a genio ronte, a rimpetto, alla rincontra.
di alcuno, dar la quadra, la trave, sofare, dar Afaitài v. a (t. r. di afeytar sp.) afaitau ec.
moine, roselline, caccabaldole, dar l'allodola . fai sa barba. M. barba.
Adulai cun beffa, piacentare, piaggiare, ere Afalu, ha agg (t de Mess.) M. aſfalſu.
gli stivali, dar la soja. Adulaisì v. r. arsi. Afèlia s. f. i Gr.) simplicidadi de imparai
Adulamentu s. m. adulamento, piaggiamen sa Mexina, afèlia - - -

- to, lisciamento. Afeliu s. m. (T. Gr. Astronom.) su puntu de


Adulanti v. agg. e s. adulante, piaggiatore, s'orbita de unu planeta, in su quali issu est in sa
valpatore, assentatore. massima distanzia de su Soli, afelio.
Adulatòriu, ia agg adulatorio. Afèresi s. f. (T. Gr. Med.) recisioni de unu
Adulàu, da part. adulato. membru superfluu, aferesi. Bonav. -

Adulazioneddas. f dim. (dd pron. ingl.) adu A ferru fenùgu avv. (t. b.) comenti bessit
lazioncella. bessit, a sa biscana, alla dirotta, senza ritegno.
Adulaziòni s. f adulazione, sofa. Adulazioni Afèsiu, ia agg. (t. r.) M. scalixiu. -

cun beffa, piacenterìa, piaggiamento. Affàbili agg affabile, amorevole, piacevole,


Adùltera s. f adulteratrice, adultera. cortese. - -

Adulterài v. n. committiri adulteriu, adultera Affabilidàdi s. f affabilità, amorevolezza, pia


re. In signif att. fig. falsificai, adulterare, fal cevolezza. -

sare, falsificare, corrompere.


E 2
36 AFE' AFF

Affabilmenti avv. affabilmente, amorevolmente, Affarrancati, da part. preso a giumella.


piacevolmente, mitemente : Affarruncadòri v. m., chi ghettat sa farrunca,
Affaccettài v. a. (t. ital. già introd.) traballai ghermitore - s -

a faccettas comente su diamanti, affaccettare. Affarruncài v. a. pigai cun is farruncas, pro


Affaccettàu, da part. aſfaccettato. priu de is gattus, e di aterus quadrupedus, chi
Affacciaisì v. n. p. affacciarsi. Po presentaisì, portant ubgas in is p" abbrancare, brancare,
affacciarsi, presentarsi. Affacciaisì a dignidadi, ghermire, agghermigliare, pigliar colle branche,
affacciarsi a dignità, aspirare a una carica. colle zampe. Po ferriri cun is farruncas, zam
Affacciàu, da part. affiucciato. pare, dare una zampata, una brancata, Trat
Affadài, affadàu ec. " fada cat.) M. affatai.
Affaimaisì v. n. l (de faena cat. ) affaccen
-

tendu de volatilis, abbrancare, artigliare, pi


gliare, o ferir cogli trtigli. Po ghettai s'unga
darsi, far faccende, occuparsi. trattendu di omini, chi afferrat, e pigat una co
Affainàu, da part. affaccendato, occupato, che sa cun violenzia stringendu cun sa manu, al
ha di molte faccende. - - brancare, brancare, afferrare, agghcrmigliare,
Aſfallirisì v. n. p. (T. de Mess.) si marat de aggavignare, agguantare. Affarruncaisì v. n. p.
is loris friscus, chi sunt offendius, o fertus de appicculaisì cun is manus fattas a gamu, aggrap
nebida o borea, o de calori eccessivu, anneb parsi, appiccarsi, inarpicarsi colle mani adunche.
biare, arrabbiare, intristir per la nebbia, dive Affarrincàu, da part. abbrancato, aggavignato,
nire afato. M. abboai. - agguantato, ghermito, afferrato, ingriffato, pi
Affalliu, la part. (T. de Mess.) annebbiato, gliato colle branche, cogli artigli. Po fertu cun
afato, intristito per la nebbia, offeso dalla neb sa farrunca, zampato, ferito colle zampe, cogli
bia. M. abboau. A prus de is loris, e de is artigli. - -

fruttas, si narat ancora de is animalis ismarrius, Affasciài v. a. fai fasci, affasciare, far fascio,
animale afato, scriato. - . affastellare. Po ammesturai e confundiri, affit
Aſfaltàu, da. M. faltau. º e
stellare, confondere. Po aſfangottai, M. Aſfa
Affamài v. a. affamau ec. M. celebrai. sciaisì n. p. (T. de Mess.) si narat de s'erba, e
Affamàu, da agg. M. celebri, famosu. de is loris friscus, chi prosperant, crescint a
Affanceddàu, da agg. M. concubinariu. fuudu, e pillonant beni, cestire, far cesto. Is
Aſfangottài v. a. fai fangottu de roba, affar loris bandant aſſascendusì, le biade cestiscono,
dellare, far fardello, figoio. - - vanno facendo cesto. - -

Affangottàu, da part affardellato. Aſfasciàu, da part. affacciato, raccolto in fascio.


Affannadamenti avv. M. affannosamenti. Affasciàu confusamenti, affastellato. Po pillonau
Affannadòri v. m. chi s'affannat, affannato trattendu de loris, cestito, cestuto. Loris affa
re, che s'affanna, o si tormenta. -
sciaus, beni pillonaus, biade cestite, o cestute.
Affannadùra s. f. M.affannamentu. Aſſastiadiura s. f svogliatura, svogliattezza, sa
Affannài v. a donai affannu, o pena, affan zietà, saturità, stucchevolezza.
nare, dare affanno, affliggere, travagliare. Af Affastiài v. a. satisfai s' appetitu, disfamare,
fannaisì m. p. o r. affannarsi, ambasciarsi, aſ sfamare, satollare, stuccare, svogliare, tor la
fliggersi, pigliarsi pena, affanno. - voglia, l'appetito di mangiare, levar la fame.
Affannài v. n respirai cun pena, ansare. Af Aifastiai v. n. stuccare. Affastiaisì n. p. satis
fannai po grandu calori, o po fatiga, trafelare. faisì interamenti, sfamarsi, satollarsi, svogliarsi,
Affannamentu s. m. affannamento, ansamen contentar l'appetito, cavarsi la fame. M sgulai.
io, trafelamento. M. su verbu. - Affastiamentu s. m. sgulamentu, satollamento,
Affannanti v. agg. chi donat affannu, affan stucchevolezza. -

nante. Chi respirat cun pena, ansante. Affastiàu, da part sfamato, satollato, svogliato,
Affannau, da part. affitnnato, afflitto, ango stato catto. - -

sciato, agitato, travagliato. Affannau de fatiga, Affastiàu, da agg satollo, saturo, sazio, ri
o de basca, ansiato, trafelato. -
stucco, stucco. - - -

Affannàti, da agg affannoso, ansante, ansioso, Aſfatài v. a de fata ital. ninfa incantada, chi
pieno d' affanno, ambascioso, angoscioso, ad fingint is Iscrittoris fabulosus, fatare, incantare,
dolorato. -

far la fatagione. -

Affannòni s. m. (t. ital.) su chi po dognia Affatamentu s. m. fatagione, incantamento.


cosa si pigat affannu, chi si ficchit in totu, aſ Affatau, da part. affatato, fatato, incantato.
sfannone. - - Essiri all'atau, esser fatato, o reso invulnerabile.
Affannosamenti avv. affannosamente, cordo Affatigài v. a. donai fatiga, cansai, affaticare,
gliosamente, con affanno. - stancare, straccar dalla fatica. Po affliggiri M.
Affannòsu, sa agg. affannoso. M. affannau agg. Affatigaisì n. p. affaticarsi, sforzarsi. M. fatigai.
Affannu s. m. affanno, ambascia, pena, af Affatigamentu s. m. affaticamento. M. fati
flizione, bussa, travaglio. Po affanmi causau de gamenti. - -

troppu calori, afa, afaccia. Affannu cun lan Affatigu, da part. affaticato, faticato, stancato,
ghidesa po troppu fatiga, trafelamento. travagliato, straccato dalla fatica. Po abbattiu M.
Affareddu s. m. dim. M. affari xeddu . Affatigàu, da agg. cansau, lasso, stanco, stracco.
Affari s. m. affare, negozio, vicensla. Po fai Aſfatturadòri v. m. e ra f brusciu, bruscia,
na, faccenda, opera. Affari imbrogliau, intrigo, affatturatore, trice stregone, stregona, strega.
inviluppo, laberinto, tresca. Aifatturi v. a ſi bruscerìas, o fatturas, affat
Affarittu s. m. dim. M. affarixedda. turare, far fatture, ammaliare, far male, fa
Affarixeddu s. m dim (dd pron. ingl.) aſ scino, prestigio, stregonerie. -

faruccio. Aſfatturamentu s. m. fattura, affatturamento,


Affarrancài v. a. (t. b.) pigai a farrancada, stregoneria, malìa. M. brusceria, malefiziu.
cun is manus unidas de longu, pigliare a giu Aſfatturàu, da part affascinato, affatturato,
mella. Po attarruncai M. ammaliato,
AFF AFF 57

Affeai v. a. reputai feu (de afear sp.) abbor Affèsiu, ia agg (t. r.) affilato. M. scali su .
rire, biasimare, detestare, riprendere, condan Aftestài v. a. fai festa, festare, festeggiare, so
nare, disapprovare, schifare, tenere a schifo, lennizzare, celebrar festa. M. festa.
Sdegnare, avere a sdegno. Aflestau, da part (t. b.) festeggiato, solenniz
Affeamentu s. m. (t. sp.) abborrimento, dete zato, che ha celebrato festa. -

stazione. - - - - -
Affettadamenti avv. affettatamente, leccata
Affeau, da part. abborrito, biasimato, con mente. -

dannato, detestato, disapprovato. Affettadeddu, dda agg dim. (dd pron. ingl.)
Affèresi s. f. (T. Gr. Gram.) consistit custa affettatrizzo. -

figura in truncai sillaba, o littera in principiu de Affettadòri v. m. chi affettat, affettatore.


paraula v. g. spreziai po dispreziai, un orta po Affettadiura M. affettazioni. - - -

una borta est afforesi, affèresi. - Affettài v. a operai cun artifiziu, cun troppu
Afferradròxu s. m. strum. po afferrai, e strin sqiisitesa, affettare, ricercare, usare artifizio,
giri sa cosa, afferratoio. - squisitezza - - - - -

Afferradùra s. f afferramento. Afferradura a Affettamentu M. affettazioni.


pilus, accapigliamento, accapigliatura. Afferra Affettàti, da part. affettato, ricercato, studiato.
dura cun cancarroni, aggrappamento. Femina affettada, donna, che casca di vezzi.
Afferrài v. a pigai e stringiri sa cosa cum forza, Fueddai affettau, parlare affettato, leccato. Pa
afferrare, ciuffare. Afferrai a su ciuffu, M. ac raulas affettadas, parole affettate, appuntate, ri
ciuffai. Afferrai portu, o terra, approdare, af cercate, studiate, leccate.
ferrar porto, pigliar terra. Po cumprendiri beni Affettaziònis. f. affettazione, maniera aſſettata.
su sentidu de una cosa, afferrare il senso d' una Affettivu, va agg affettivo.
cosa, comprenderla bene. Afferrai cun cancar Affettu s. m. affetto. Po disigiu, gemiti, affetto,
roni, aggrappare, tener forte con cosa adunca. desiderio. Po amori, affetto, amore. Affettu amo
Aſferrai stringendu cun forza sa cosa, aggavi rosu, carnalità.
gnare, aggrancire, agghermigliare. Afferrai cun Affettu, tta agg. (t. lat.) affetto, disposto.
is ungas, adugnare, adunghiare, artigliare. Af Affettuosamenti avv. affettuosamente, amore
ferrai cun is farruncas, abbrancare, ghermire, volmente, appassionatamente, svisceratamemte.
pigliar colle branche, colle zampe. Afferrai cun Aſfettuòsu, sa agg. affettuoso, amorevole, uf
is sammas, azzannare, assannare, pigliar colle ficioso, e uffizioso, sviscerato. Amori affettuosu,
zanne. Afferrai a mussius, o cun is dentis, ad svisceratezza, amore cordiale, sviscerato.
dentare, morsicare, acceſſare. M. mussiai. Affer Affeudài v. a. donai in feudu, appodiare, dare
rai a gangas, a gutturu, prender alle gavigne, in feudo. - -

prender al gozzo. Popigai, o sorprendiri a s' Affeudazioni s. f appodiazione.


improvvisu, cogliere, acchiappare, carpire. Affer Affezionadamenti avv. affezionatamente.
raisì m. p. afferrarsi. Afferraisì a su parri de Affezionai v. a. affezionare, rendere affezionato.
unu, aderire, appuntarsi, attenersi, afferrarsi Affezionaisì n. p. affezionarsi, porre amore,
al parere d'uno. Afferraisì a una cosa poessiri prender affetto:
sa mellus, eliggiridda, afferrarsi, appiccarsi, at Affezionau, da part. affezionato, attaccato per
taccarsi ad una cosa, elegger la migliore. Affer amicizia. In forza di agg. affezionevole, caro,
raisì cun algumu, attaccai certu de fueddus, o diletto, favorito, -

disputa, attaccar lite, prender gara, venire a Affeziòni s. f affezione, affetto. Po benevo
contesa di parole con alcuno. Po beniri a is lenzia M. Po propriedadi, o qualidadi, v. g. af
manus, azzuffarsi, venir alle mani, alle prese. fezioni de letargu, catafora, affezione letargica,
Afferraisì a pilus, scarmigliarsi, accapigliarsi. che inclina al letargo. -

Afferraisì a una cosa po s'agguantai, afferrarsi, Affiancài v. a. affortiai, reforzai donendu


appoggiarsi, attenersi ad una cosa per sostenersi. Affianchiri / a pappai a is animalis langius
Afferraisì a unu palu, attenersi a un palo. Po a petizioni insoru, far alzare il fianco ad un
appiculaisì M.
Afferramentu s. m. M. afferradura.
animale, dagli corpo, invigorirlo. Affianchirisì
a
n. p. si narat de is animalis ismarrius, chi pap
Afferràu, da part. afferrato, aggrappato, ag pendu beni s'impruppint e s'ingrassant, impin
ghermigliato, appigliato, appiccato, attaccato, guarsi, impolpare, prender corpo. Si narat an
attenuto. Afferrau a pilus, accapigliato. Afferrau cora di omini sanu, chi pappat meda, far buon
cun sa sanma, azzannato, assannato. Afferrau fianco, alzare il fianco, impinzarsi.
cun is ungas, o farrunca, artigliato, abbrancato, Affianchiu, da part. rinforzato, invigorito, im
azzampato, ghermito, pigliato cogli artigli, colle pinguato, che ha fatto buon fianco, che ha preso
zampe. Afferrau a mussius, addentato. Po beniu a corpo. -

is manus, azzuffato, venuto alle mani, alle prese. Affianzài v. a. (t. sp.) fai fianza, fidanzare,
Afferrittadòri v. m. e ra f mormoratore, trice, far fidanza, assicurare, mallevare, entrare mal
detrattore, trice, sparlatore, trice, maldicente. levadore, cauzione. Po preservai, proteggiri,
Afferrittadùra M. afferrittamentu . guarentire, e garantire, difendere, proteggere,
Afferrittài v. a. propriamenti segai cum is ferrus, preservare, salvare. º
tagliar colle forbici. Metaf murmurai, tallai cap Affianzamentu s. m. cauzione, guarentìa, gua
pottus, detrarre, mormorare, sparlare, dir male, rentigia, mallevadorìa, mallevera, sicurtà. M.
tagliar calze, o giubboni. - fianza. Po protezioni, difesa, guarentia, pro
Afferritamentu s. m. sparlamento, detrazione, tezione, preservamento, salvamento, franchigia
mormorazione, maldicenza. Affianzàu, da part. assicurato, mallevato, fi
Afterrittàu, da part. tagliato con forbici. Metaf danzato. Po preservau, proteggiu, difeso, pre
mormorato, sparlato, che ha detratto, od offeso servato, protetto, salvato, -

la fama altrui. - -
Affibbiadura s, f affibbiatura, -.
38 AFF AFF

Affibbiai v. a stringiri cun fibbia, affºibiare. Affinamentu s. m. po assuttiligamentu M. Po


Po abbuttonai, o stringiri cun cordonera ec. appuramentu, seccatura, fastidio, noia, seccag
affibbiare: Po appropriai, adattai; allibbiaidda a gine, stracchezza. Po slangiamentu, dimagra
unu, affibbiarla ad uno, accoccargliela, attac mento, smagramento, smagratura. Aſfinamentu
cargliela. di anima, o de stogumu M. affinu.
Affibbiamentu s. m. affibbiamento. Affinàu, da part. po affinigau, assuttiligau M.
Affibbiàu, da part. affibbiato. Po appropriau, Po appurau, importunau, annoiato, consumato,
affibbiato, accoccato , attaccato, importunato, infastidito, straccato. Po slangiau,
Affidadòra v. f. affidatrice. affilato, dimagrato, scarnito.
Affidài v. a. assegurai, affidare, assicurare. Affinàu, da agg langiu, siccau, suspìu, aſ
Po cunfiai, affidare, confidare, commettere. filato, asciutto, macilente, magro, scarno, scar
Po fidai roba, o donai a creditu M. fidai. Af nito, secco, smunto, stenuato. Po accorau, an
fidai su bestiamini, assegurai a is pastoris sa pa gustiau, accorato, affannato, angosciato, angu
stura bendia, chi no hant essiri molestaus in stratto .

cussu logu, fidare i bestiami. Affidaisì n. p. as Affinidàdi s. f affinità. Po similanza, affinità,


seguraisi, affidarsi, assicurarsi. Po cunfiaisì, convenienza, somiglianza. Parenti di affinidadi,
confidarsi, affidarsi, credersi. affine, parente per affinità.
Affidamentu s. m. assicuramento, sicurezza. Affinigadùra s. f. assottigliatura.
Affidàu s. m. chi est fidau a sa fidi de unu, Affinigài v. a. (t. r.) fai fini, suttili, affinare,
affidato. assottigliare, render fino, sottile. Po estenuai,
i Affidau, da part. affidato, assicurato, com assottigliare, estenuare, far divenir magro. Affi
messo .
nigaisì n. p. assottigliarsi divenir sottile. M. as
Affidàu, da agg. fiduciale, fiduciario. suttiligai.
Affigurabili agg. adombrabile. - Afiinigàu, da part. (t. r.) affinato, assottiglia
Affiguradòri v. m. chi donat figura, o forma, to, ridotto a sottigliezza. M. assuttiligau.
adombratore. Affinu s. m. pena, ansietà, pena, cura, af
Affigurài v. a. donai figura, forma, designai, fanno, angoscia, sollecitudine. Po fastidiu, ar
adombrare, disegnare, figurare, marcar leg roscimentu, fastidio, molestia, seccaggine, strac
giermente. Po rappresentai in figura, effigiare, chezza. Affinu de stogumu, languore di sto
figurare far l'effigie. Po assimbillai M. Po ap maco. Mi sentu un affinu , mi sento languire.
pubai, affigurare. Affioncadòri v. m. abborracciatore, acciarpa
Affiguramentu s. m., adombramento. Po for fore, ciabattino, ciarpone.
mazioni de figura, effigiamento. Affioncadùra s. f. affioncamentu. Fai una
Affiguràu, da part. adombrato marcato leg cosa a affioncadura, strapazzadamenti, fare una
giermente. Po rappresentati in figura, effigiato, cosa abborracciatamente, strapazzatamente:
figurato, Po appubau, affigurato. Affioncài v. a traballai grusseramenti, fai una
Affiladùra s- f. affilatura, assottigliatura del cosa malamenti o po pagu diligenzia, o po im
taglio de rasoi, perizia de s'arti, acciabattare, abborracciare,
Affilài v. a. donai su filu , bogai s'azza a is acciappinare, acciarpare, ciarpare, arrocchia
ferrus de segai, affilare, dare il filo, il tagio re, far le cose alla grossa, in fretta, e senza
a ferri taglienti. Affilaisì v. r. ponirisì in fila, diligenza.
affilarsi, far fila, mettersi in ordinanza. Affioncamentu s. m. abborracciamento, ac
Affilàu, da part. affilato. ciabattamento.
Affilàu, da agg suttili, nasu affilau, suttili, Afiioncàu, da part. acciabattato, fatto ab
naso affilato, profilato. Facci affilada, sicca borracciatamente, strapazzatamente.
dina , volto i , asciutto, magrino, mingher Affioncu s. m. M. affioncamentu.
lino, sottile, scarno, proffilato. Affirmadòri v. m. e ra f chi affirmat, affer
Affilettài v. a. accappiai filettu a alguna cosa, matore, trice. -

affilettare. Affirmài v. a. (t. lat.) affermare, asserire, as


Affillài v. a. (forsis de ahjar sp.) adottai po severare, confermare. Affirmai po certu, assi
fillu, adottare, prender per figlio. Affillaisì n. curare, affermar per certo, Affirmai, assegurai
p, beniri in fillus, teniri successioni aver proli, is portas, fermare, serrar le porte. Affirmai unu
divenir padre. -
" fermare un chiodo. f, fortificai, affer
Affilliu, da part che ha adottato, o preso per mare, fortificare, far consistente: Po reforza,
figlio. Affillau (t. r.) si narat de coiau, o co afforzare. Affirmai de nou, riaffermare.
jada, chi hat tentu ſillu: issa est coiada, e af Affirmamentu s. m. affermamento, conferma
fillada, essa è maritata, e divenuta madre. mento. Po fortificamentu, fermamento, afforza
Afflu, e a filu avv. affilo, e a filo, a dirittura. mento, fortificamento.
Andai a filu, andar a filo, a dirittura. Affirmanti v. agg. affermante, asserente.
Affinadùra M. affinamentu. Affirmativamenti avv. affermativamente, asser
Affinài v. a. po affinigai, purificai, assuttili tivamente, asseverantemente, accertatamente .
gai, raffinai M custus verbus. Po appurai, fa Affirmativu, va agg. affermativo, assertivo,
stidiai, importunai, accorare, annoiare, consu assertorio, asseverativo, assicurativo.
mare, importunare, tediare, straccare. Tui nos Affirmàu, da part. affermato, asserito, asser
affinas, nos appuras, tu ci stracchi. M. appu to, confermato. Po Assegurau, reforzau, fer
rai. Affinaisì v. r consumirisì po alguna passioni, mato, assicurato, º" fortificato.
o afflizioni, accorarsi, affinirsi, angosciarsi, con Affirmaziòni s. f affermazione, asserzione,
sumarsi, stritolarsi, struggersi di pena, di ma a SSerto . ,

linconia ec. Po slangiaisì, consumarsi, dimagrare, Affisciài v. a. (de aſixar sp.) affiggere, at
scarnarsi, struggersi. taccare.
AFF AFF 59e

Affisciàu, da part. affisso, attaccato. Afflusciadùra s. f. M. afflusciamentu . .


Affittadòri v. m. chi segat a fittas, affettatore. Afflusciài v. a. (di afloxar sp.) allentare, len
Affittadùra s. f. M. affittamentu . tare, rallentare, rilassare. Afflusciai su frenu a su
Affittài v. a. segai a fittas, affettare sfetteg cuaddu, dar la briglia, lentare il morso, allen
giare, tagliare in fette. Affittai, o segai in is tar le redini al cavallo. Afflusciai sa funi, am
operazionis chirurgicas, scarificare. Affittai de mollare, rallentare il canapo. Afflusciai v. n.
nou, affettar di nuovo, m'afflusciant is cambas, mi vacillano, mi si
Affittamentu s. m, il tagliare in fette. allentano le gambe. Su tempus afflusciat, il tem
Affittàu, da part. affettato, tagliato in fette. po mitiga, si raddolcisce. Po cediri, relasciai,
Trattendu di operazioni chirurgica, scarificato. minorai, cedere, rilasciare, minorare, mitigare,
Affittulài v. a. donai fittulus, chi est su fai scemare. Afflusciai t. de giogu de cartas, lasciar
marcu, o signali a una barduffula cun su ferru andare.
de un atera, far buttero, imprimer buttero, per Afflusciamentu s. m. allentamento, rallenta
cuotere la trottola col ferro di un' altra. Po mento, rilassamento.
attaffiai. M. Afflusciàu, da part, allentato, ammollato, ral
Affittulàu, da part che ha fatto buttero. Bar lentato, rilassato. Po minorau, minorato, sce
duffula totu affittulada, trottola piena di but mato, sminuito.
teri, butterata. -
Affogadùra s. f affogatura, soffocazione, stroz
Afflacchiài v. m. (t. b.) essiri flaccu, o man zatura. M. affogara entu.
canti in alguna cosa, essiri defettosu, difettare, Affogàl v. a. allupai, affogare, soffocare, sofi
zoppicare, esser mancante, pendere in qualche fogare, suffocare, strozzare. Po abissai, oppri
difetto. Afflacchiai in sa fidi, essiri debili, de miri, abissare, affogare, oppressare, opprimere.
fettosu in sa fidi, zoppicare, vacillare, vagella Affogai in su cagnu, impiccai, impiccare, afi
re, esser dubbioso nella fede, pendere in mis fogar nella canapa. Affogai in s'aqua, affo
credenza. -
gar nell'acqua, sommergere, sommersare, sop
Afflacchiàu, da part. che ha zoppicato, vacillato.
Afflacchiladùra M. afflacchilamentu.
pozzare. M. amnegai. Affogai " ghetten
diddu a mari cun perda accappiada a su zugu,
Afflacchilài v. a. abbruschiai, abbruxai ligge o postu a inturu de saccu cund' una perda,
ramenti cun flacca, o pampa, adustare, avvam mazzerare uno. Affogai v. n. arresciri in gutturu,
pare. Afflacchilai si narat puru de sa mebida, far nodo in gola. Bucconi murrungiau no af
de su frius forti, e calori eccessivu, chi abbru fogat, prov. boccon rimproverato non affoga. Affo
xat, e siccat is loris friscus innantis de su tem gaisi n. p. allupaisì, soffocarsi, soffogarsi, suf
pus: sa nebida, e sa basca sobbrada afflacchilat focarsi. Affogaisì in s'aqua, affogarsi, anne
is loris, la nebbia, e il soverchio caldo avvam garsi, andare a fondo. Po morriri de suffoca
pa, fa arrabbiar le biade. Afflacchilaisì n. p. zioni, affogare. Affogaisì ind'unu palmu di aqua,
trattendu de is loris aucora in erba, chi si sic prov. affogare in un bicchiere d' acqua, rompere il
cant po frixidumini, o po calori eccessivu, av collo in un fil di paglia. Affogaisì di affaris,
vampare, arrabbiare. Si narat tambeni de pap affogar nelle faccende. Affogais de depidus,
pais, candu si coint de pressi, e cun troppu affogar ne debiti, averne oltre misura.
fogu, arrabbiare. S'arrustu s'afflacchìlat, l' ar Affogamentu s. m. affogamento, soffocamento,
rosto arrabbia. soffogamento, suffocamento. Po oppressioni M.
Aflacchilamentu s. m. adustione, avvampa Po annegamentu, affogamento, annegamento.
mento. Trattendu de loris, arrabbiamento. Affogàu, da part affogato, soffocato, soffo
Aſilacchilàu, da part. toccau de pampa, adu gato, suffocato: oppressato, oppresso. Po an
sto, avvampato. Pappai afflacchilau, vivanda negau, sommersato, sommerso, soppozzato, an
arrabbiata. Loris afflacchilaus, biade arrabbia dato a fondo. Affogau, allupau de sidi, affo
te, avvampate. Afflacchilau de soli, abbronzato gato di sete. Affogau in mari cund una perda
dal Sole. accappiada a su zugu, mazzerato. Pezza affogada,
Affliggidamenti avv. affliggitivamente. su stuffau, carne stuffata,
Affliggidòri v. m. affliggitore, Affoghiggiài v. a. e affoghiggiaisì n. p. (de
Affliggimentu s. m. cordoglio, cruciamento, su gregu pxo, go inflammo, exuro) scalentai gran
torm:ento. M. afflizioni. dementi, rinfocare, rinfocolare, scaldare viva
Affliggri, e affiggiri v. a. affliggere, dare af mente con fuoco. In signif n. p. rinfocarsi, rin
flizione, cruciare, dar crucio, opprimere, tor focolarsi. M. Sfoghiggiai. Fig ammatanaisì M.
mentare, travagliare, vessare. Affliggirisì v. r. Affoghiggiamentu s. m. rinfocolamento.
" prendersi pena, afflizione, "" Affoghiggiàu, da part. rinfoeato, rinfocolato.
ersi , cruciarsi. Affliggiri unu pagu, o fattu Afforradùra s. f foderatura. Po placadura,
fattu, afflittare, affliggere alquanto, o tratto o imbuttidura de linna gentili, o de marmuri,
tratto . - - -

impiallacciatura, incrostatura, intarsiatura. M.


Affliggu, da part. afflitto, cruciato, travaglia placadura.
to, vessato. In forza di agg. addolorato, amba Afforrài v. a. (t. sp.) foderare, soppannare,
scioso, pien d' afflizione. Affligglu, opprimiu de metter fodera, soppanno. Afforrai unu bistiri,
malis, compreso da mali. soppannare un abito. Afforraisì beni de roba,
Afflisciu s. m. po afflìsciu, po necessidadi. M. carrigaisì beni de roba po su frius, impellicciar
necessidadi. si, imbavagliarsi, coprirsi ben di panni. (M.
Afflittivu, va agg, affliggitivo, afflittivo. fourrer fr.) Po placai, o imbuttiri buròs, comòs,
Afflittu, ta M. affliggìu. mesas cun linna gentili, o afforrai de marmuri,
Affliziòni s. f afflizione, cordoglio, dolore, impiallacciare, incrostare, intarsiare.
affanno, bussa, crucio, travaglio. Afforràu, da part. foderato, soppannato. Af
Affloriggiài, affloriggiau ec, M. floriggiai. forrau de roba po su frius, beni guvernau de
i40 AFF AFF

roba, impellicciato, imbavagliato, ben coperto di Affraccamentu s. m. avventamento.


panni. Afforrau de gliauna, soppannato di lata. Aſfraccàu, da part. avventato, scagliato, che
Albert. Po placau, imbuttiu, impiallacciato, si è lanciato, spinto, gittato addosso.
incrostato, intarsiato. Affranchimentu s. m. libertadi, franchigia,
Afforrazzài, afforrazzaisì ec. (t. r.) M. rescottai. libertà, l'affrancare. Po exenzioni, esenzione,
Afforru s. m. (t. sp.) fodera, fodro, sopanno. franchigia, immunità.
Scosiri, spiccigai s'afforru, sfoderare, sdrucir la Affranchiri v. a. fai francu, liberu, affranca
fodera. Senz' afforru agg. sfoderato. Maistu di re, francare, francheggiare, campare, scam
afforrus, foderajo. Afforru de matalaffu, farza. pare, liberare Po exentai, esentare, esimere,
M. impanna. Afforru o placadura de marmuri, francare, rendere immune. Affranchiri is litteras,
o de taula gentili, impiallacciatura. exentai de su francu de sa posta chini ddas ar
Affortiadùra M. affortiamentu . ricit, francar le lettere. Affranchirisì v. r. libe
Aſfortiài v. a. (de fortis, e.) aggiungiri forzas, raisì, scampaisì. M. sfranchiri.
afforzare, inforzare, infortire, rinforzare, con Affranchiu, da part affiancato, francato,
validare, fortificare, rassodare, accrescer forze, esentato. M. sfranchiu.
render forte. Po donai vigori, rinvigorire, rin Affranzesài v. a. attaccai su mali franzesu,
francare, ringagliardire, rinforzare, ristorare, attaccar uno di mal francese, infetttarlo di lue
dar vigore. Affortiai v. n. e affortiaisì n. p. pi 9'oraerea .

gai forzas, rinforzarsi, rinvigorire, riprender Affianzesàu, da part. chi hat attaccau a unu su
vigore, ingagliardire, ingagliardirsi, ringagliar mali franzesu, che ha infettato alcuno dilue venerca.
dire, convalidarsi, ravvalorarsi, ristabilirsi, sen.- Affranzesàu, da agg. infranciosato, infetto di
tirsi ravvalorare. Affortiai de nou, rafforzare, lue venerea. -

far più forte. -


Affrenài v. n. chi arricit su frenu. M. infrenai.
Affortiamentu s. m. rinforzamento, rinforzata, Affrenamentu M. infrenamentu .
rinforzo. Po recuberamentu de forzas, rinvigora Affricanu s. m. spezia de marmuri, chi portat
mento, rinvigorimento, rinfrancamento, ringa mancias biancas, arrubias, e º" affricano.
gliardamento. - Aſfrigongiài v. a. (t. r.) M. sfrigongiai.
Affortiàu, da part. afforzato, inforzato, in Affrincài v. m. affrincau ec. (t. pop.) si narat
fortito, rinforzato, convalidato, fortificato. Po de is cuaddus, e po similitudini ancora de is
rinvigoressiu, chi hat reculerau vigori, rinfor ominis, candu delis afllusciant is cambas cam
zato, rinvigorito, ingagliardito, ringagliardito, minendu. M. afflusciai.
avvalorato, rinfrancato, convalidato, ravvalora ffriscài
to, ristabilito, che ha ripreso forze, vigore. Affor i", ) (tt. - - -

rr.) M. refriscai.
tiau de nou, rafforzato. Affroddiai v. n. (t. b. pop.) operai senza tinu,
Affortunài v. a. (t. sp.) M feligitai. senza reflescia, ficchirisì in dogni cosa presun
Affortunàu, da part. M. felicitati. tuosamenti, ficcarsi, impacciarsi, ingerirsi in
Affortunau, da agg aſfortunato, fortunato, ogni cosa, intromettersi prosontuosamente. Po
felice, avventuroso. Mal'affortunau, mal forti fueddai senza reflettiri, ciaramellare.
nato, infelice, infortunato. Affroddièri s. m. e ra f (dd pron. ingl.) cu
Afforzài, afforzau ec. M. affortiai. riosu, o curiosa de sciri totu , de si ficchiri in
Affossài v. a. cingiri de fossu, affossare. Af totu, impacciante, che s'impaccia, che s'intro
fossai unu campu, affossare, cignere di fosse un mette in un tutto prosontuosamente; Po ciarleri,
campo. Po infossai M. ciarlera, ciarliero, ciarliera. Affroddieri si narat
Affossàu, da part. affossato, cinto di fosse. ancora a unu , chi ponit manu in diognia cosa,
Ogus affossaus, o infossaus, occhi affossati, af e nisciuna indi fait beni, ciarpiere.
fondati, incavati, incavernati. Affroddiu s. m. (dd pron. ingl.) disigiu in
Affoxài, e infoxài v. a. (t. r.) propriamenti qſietu e ardenti di alguna cosa, prurito mor
si usat in is biddas po intrai is bois cun su car dace di alcuna cosa: M. pistighingiu . Teniri
ru a mari po ddus bagnai, guazzare. M. allu troppu affroddin, grandu pistighingiu de fai cum
dai. Affoxai v. n. (t. r.) arresciri in su ludu, parsa, avere un ardente brama, un mordace pru
ammelmare, ammemmare, impantanare, impan rito di far comparsa.
tanarsi, impelagarsi nel pantano, nel fango. M. Affrontadiuras. f. M. accappiadura. Po affron
arresciri. Affoxaisì n. p. alludaisì si narat de is tazioni M.
porcus, candu s'imbruscinant in su ludu, im Affrontài v. n. essiri confinanti, o lacanas ap
ſ" , ravvolgersi nella fanghiglia. M. im
l'ulSCinal ,
pari, confinare, esser confinante, contiguo, dit
tiguo, limitrofo, conterminare, esser conterma
Affoxàu, da part- guazzato, bagnato. M. al nale, contermino. M. confinai.
ludau. Po arresciu in su ludu, ammemmato, Affrontài v. a. affrontau ec. M. accappiai.
impantanato, impelagato nel fango. M. arresciu. Affrontamentu s. m. M. accappiamentu. Po
Affoxilaisì v. n. p. (t. b.) si usat figur. po affrontazioni M.
unirisi medas principalmenti feminas po qòistio Affrontanti v. agg. confinanti, confinante, at
mai sezias, e passai su tempus, stare a trebbio, tiguo, contiguo, contermino, conterminale, limi
a crocchio, stare a discorrere. trofo. M. confinanti.
Affoxilàu, da part. (t. b.) che sta a crocchio, Affrontau, da part confinato. Po accappiau M.
Affraccadùra. M. affraccamentu.
Atfrontazioni s. f confine, confino, unite,
Affraccaisi v. n. p. ghettais cun impetu, av termine . -

ventarsi, scagliarsi, spignersi, gettarsi con im Affrontu s. m. (de apportgo, contemno) dis
peto. Afraccaisì appizzus de unu, scagliarsi ad preziu, ingiuria, affronto, ingiuria, ignominia,
dosso ad uno, avventarsegli, lanciarsi, getta - insulto, obbrobrio, scorno, smacco. Fai affron
segli addosso. tu, smaccare, fare smacco, svergognare,
AFF AFF 4l

Affiustadòri v. m. chi affrustat is malfattoris, Affundadùra s. f affondatura, sommergitura,


frustatore, che dà la frusta a malfattori. sommersione. M. acciuvadura.
Affrustadùra s. f s'attu di affrustai, frustatura, Affundài v. a. mandai a fundu, affondare,
scopatura: - - - sommergere, sommersare, mandare a fondo. M.
Affrustài v. a. passillai, acciottai per is arru acciuvai. Affundai v. n. calai a fundu, affondare,
gas pubblicas is malfattoris, frustare, dar la andare a fondo, sfondare. Affundaisì n. p. som
frusta, scopare. Faisì affrustai, faisì portai a mergersi, sommersarsi, piombare al fondo, sfon
beffa, farsi frustare, farsi motteggiare, canzo dolarsi nell'acqua, andar sott'acqua, calare a
nare, farsi deridere, dileggiare, beffare. Figur. fondo. M. acciuvaisì. Po fai profundu, affondare,
afferrittai, mai mali de unu aspramenti, dare il profondare. M. profundai. Po sprofundai M.
cardo ad uno, cardarlo, cardeggiarlo. Affrundai de nou, raffondare.
Affrustàu, da part frustato, scopato. In s'ate Affundamentu s. m. affondamento, sommergi
ru signif cardato. mento. Po acciuvamentu, o profundamentu M.
Affuffadòri v. m. e ra f chi pigat, o furat sa Affundàu, da part. affondato, sommerso, som
cosa, e dd' occultati, involatore, trice. mersato, piombato al fondo, andato sott'acqua.
Affuffài v. a. pigai, o furai sa cosa, e occul Po acciuvau M. Po profundau, affondato, pro
taidda a sa vista, siat seriamenti, o de burla, fondato. Po sprofundau, cittadi sprofundada,
celare, involare alla vista, nascondere, occul città affondata, sprofondata M. sprofundau.
tare. Po affuffai sa cosa, e a su propriu tem Affungadùra s. f lo intanfare.
pus pigaisindedda cun issu, trafugare, traspor Affungai v. a. (t. r.) fai pigai s'affungu, o sa
tar di nascosto. Affuffaisì v. r occultaisì, scap muffa, far intanfare, o muffare. S' umedadi
paisì occultamenti, trafugarsi, sparire, fuggire, affungat sa palla, l'umidità fa muffar la paglia.
sottrarsi nascosamente. Affungaisì n. intanfarsi, pigliar la miſa,
Affuffamentu s. m. acuamentu de cosa pigada o il fetor della muffa, muffeggiare, divenir muſ
a scusi, celamento, nascondimento, l'involare ifato, muffò. M. ammuffai.
alla vista. Affungàu, da part muffato, che ha preso la
Affuffàu, da part. celato, nascosto, involato, muffa, il tanfo, ch'è compreso da muffa, dive
occultato. Po trasportau a scusi, trafugato. nuto muffo. Palla affungada, chi tenit di affun
Aſfumadeddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) gau, paglia muffata, che ha preso il fetor della
suffumigato, che sa alquanto di fumo: - muffa. Linnamini affungau si narat su chi cu
Affumadùra s. f affumicamento, affumicata. menzat a si purdiai po grandu umedadi, le
Affumài v. a. fai nieddu de fumu, affumare, gname fungoso.
affumicare, dar fumo, annerir con fumo. Po Affungau, da agg. muffo, muffato. Pani af
esponiri a su fumu, o siccai a fumu, affumi fungau, pan muffo, pan muffato.
care, fumicare, e fumicare, suffumicare, e Affungorài (t. r.) M. affungai.
suffumigare, seccare al fumo. Affumai unu pagu, Affungòri s. m. (t. r.) M. affungu.
toccai de fumu, suffumicare. Affumaisì n. p. pi Affungu s. m. muffa, tanfo. M. muffa.
gai s odori, e su sabori de su fumu, trattendu Affurconàda s. f. (t. pleb.) donai, un'affurco
de pappais, pigliare il fumo, l'odore, o il sa nada de pei, o una punta de pei, dare una
por di fumo, saper di fumo. pedata. Affurconada de stilettu, stilettata. M.
Affumamentu M. affumadura. stilettada. Affurconada de gorteddu, coltellata
Affumàu, da part. affimato, affumicato, an M. stoccada. -

merito con fumo. Posiccau a fumu, affumicato, Affuscài M. offuscài.


fumicato, seccato al fumo. Affumau unu pagu, Affutta s. f. (t. b.) M. maletta, bustica.
suffumicato. Pappai affumau, toccau de fumu, vi A fiambre (t. sp.) pappai s'arrustu a fiambre,
vanda, che ha pigliato il fumo, che sa di fumo. mangiar l'arrosto freddo. Franzios.
Affumentadùra s. f suffumicazione. M. affu Aſidròsi s. f. (T. Gr. Med.) mancanza de su
mentu .
dori, afidrosi. Bonav.
Affumentài v. a suffumicare, sparger di fumo. A fidu avv. a credenza, sulla fede. Donai, o
M. perfumai. bendiri a fidu, dare, o vendere a credenza, cre
Affumentàu, da part. suffumicato, sparso di dere altrui, fidare sul credito. M. fidai.
fumo. M. perfumau. Aſilantropia s. f. (T. Gr.) passioni de stai solu,
Affumentu s. m. (t. pop.) suffumigio, suffumi afilantropia.
camento. M. perfumu. - Afonia s. f. (T. Gr. Med.) privazioni de sa
" affumigau ec. M. affumai.
Affunadùra M. alfunamentu .
boxi, afonìa. -

A foras avv. de logu (t. lat.) fuora, fuori, al


Affunài v. a. imbarazzai alguna camba de su di fuori. Bessiri a foras, uscir fuora. Bessiri
euaddu cun sa fini de su crabistu, incapestrare, foras de su muru, de su livellu, sporgere, uscir
avvilupar nel capestro. Affunaisì n. p. incape del muro, del livello, o piano. Poniri a foras,
strarsi, avvilupparsi nel capestro, o nella fune. metter fuori.
Affunamentu s. m. su s'imbrogliai unu cnaddu Aforismu s. m. (T. Gr.) proposizioni, chi in
in sa fumi de su crabistu, incapestratura. Po su pagus fueddus inserrat una massima generali,
signali , chi lassat s affunamentu, risegatura, 7". Aforismus de Ippocrate, aforismi d'
incapestratura. ppocrate.
Affunàu, da part. incapestrato, avviluppato nel Afrenta s. f. (t. sp.) M. Affrontu.
eapestro. Afrodisiacu, ca ggg. (T. Gr. Med.) infettau de
Affundàbili agg. chi podit affundaisì, sommer su gallicu, afrodi f,.
ibile . Afrontru s. m. (T. Chim.) spuma de nitru,
Affundadòri, o acciuvadòri v. m. e ra f som afronitro.
mc/g tore, trice. A fronti avv. M. a facci.
42 AFU AGG

A fuliadùra avv. in abbundanzia, a fusone, a Aggaffai v. a. afferrai cun violenzia, accafare,


ramata, a ribocco, a sgorgo, abbondantemente, aggiare, arraffare, arraffiare, afferrare. Aggaſ
sgorgantemente -
faisì v. r. M. afferrai.
A fundu avv. a fondo, e affondo, in fondo. Aggaffau, da part. afferrato, arraffato.
Andai a fundu, aſfondare, sommergersi. M. Aggamài, aggamau ec. (t. r.) M. acceddai.
affundai. Agganciadùra s. f aggrappamento, il dar d'
A fura avv. furtivamente, di furto, sottomano. uncino, e lº appiccare, o appendere al gancio.
Roba pigada a fura, roba furtiva, dirubata. Trattendu de " bistiri, affibbiatura.
A furriu avv. e a furriu a furriu, in giro. Agganciài v. a. (de yzuº'o;, aduncus) afferrai
Portai a furriu a furriu, o giremdu, girare, ri cun ganciu, aggrappar con gancio, uncicare, unci
volgere, muovere in giro. Andai a furriu a fur nare, dar d'uncino, grancire, aggrancire; e ingan
riu, andai girendu, girare, roteare, muoversi ciare. T. Marin. Po appiccai a ganciu, attaccare all'
an giro. uncino, al raffio, appendere, appiccare al gancio,
Agà s. m. terminu comunu in sa storia de is all'uncino. Agganciai su bistiri, affibbiar la veste.
Turcus, e significat Cumandanti, Agà. Agganciaisì su bistiri v. r. affibbiarsi la veste, il
Agaffai, agafau ec. M aggaffai. vestito. Agganciai v. n. attaccai. M. arresciri.
Agalazia s. f. (T. Gr.) mancanza de latti in Agganciamentu s. m. l uncinare, il pigliar
chini allattat, agalazìa. Bonav. coll uncino, l' appiccare al gancio. Aggancia
Agamia s. f e Crittogamia (T. Gr.) matrimoniu mentu de bistiri, affibbiamento.
occultu, Agamìa, Crittogamìa. Bonav. nozze Agganciàu, da part aggrappato, grancito. Po
occulte. appiccau a ganciu, appeso, appiccato, attaccato
Agape s. f. (T. G.) cumbidu sacru, chi si fiat al gancio, all'uncino. Trattendu de bistiri, af
in sa primitiva Cresia, Agape. filliato. Po arresciu M. -

Agapètis s. f. pl (T. G.) nomini, chi in sa Aggangài v. a. (t. b.) pigai a i" M. ganga.
rimitiva Cresia si donàt a una comunidadi de Aggarbadamenti avv. M. garbadamenti.
V" chi no ſiant obbligadas a fai votus, Aggarbài v. a. donai garbu, aggarbare, gar
Agapèti. bare, dar garbo. Aggarbai unu bistiri, aggiusta
Agata s. f spezia de perda trasparenti, agata. iddu a su corpus, assestare, adattare una veste
Agata bianca, leucàte, agata bianca. alla persona. M. assaggiai. -

Agatài v. a. (de ayzºsopso, rem diu non visam Aggarbàu, da part. aggarbato, garbato, che
invenio) incontrai, ritrovare, rinvenire, riacqui ha garbo Po assaggiau M. Po garbau agg. M.
stare, ricuperare, trovare. Agatai in crimini, Aggentiliri v. a. fai gentili, aggentilire, render
trovare, sorprendere, acchiappar nel delitto. Po geni. Mi ingentiliri.
scoberriri, conosciri. M. Agatai fridu, che sani, Aggettivài v. a. fai aggettivu, fare aggettivo.
trovar freddo come il ghiaccio. Chini circat, Aggettivàu, da part. fino aggettivo.
agàtat, chi cerca trova. Agatai sabata a su pei Aggettivu, va, aggettivo, addiettivo, aggiuntivo,
sull, " trovar culo al suo naso. Po otteniri, aggiunto.
consighìri M. Agataisì n p, ritrovarsi, trovarsi. Aggherrài, aggherrau ec. (t. r.) M. afferrai.
Agataisi offendiu, espress. bascia, sentirsi offeso. Agghiài v. a. fai de ghia, guidare. M. ghiai.
Agataisì ſaltau, riconoscersi colpevole. Agataisì Aggiagarai v. a. (t. r.) M. assaltai.
cun depidu, aver del debito, trovarsi del debito. Aggiannitài v. n. (T. de Cassadori) e in Lo
Agataisi in bonu, essiri in istadu de saludi, gudoru azzannitare; su baulai de is braccus candu
sentirsi bene, trovarsi in gambe, in forze, esser pesant sa fera, hociare, squittire, ghiattire.
robusto. Po biviri: issu s'agàtat, o est mortu? Aggiannitàu, da part squittito.
egli vive, od è morto? Aggiocài v. a. (t r.) ciappai, pigai algunu, chi
Agatàu, da part incontrau, ritrovato, rinvenuto, circat de scappai, acchiappare, sopraggiugnere,
trovato, riacquistato, ricuperato. Po sorprendiu, sorprendere, incalappiare, cogliere, pigliare all'
conotu, sentiu, beniu in cognizioni, scobertu ec. improvviso. Aggiocai a fuiri v. n. M. allacciai.
sorpreso, acchiappato, trovato, conosciuto, sco. Aggiocau, da part. acchiappato, colto, sor
perto, venuto in cognizione, ottenuto, conseguito. preso, incalappiato.
Agelastia s. f. (T. Gr.) privazioni di arrisi, o Aggiu s. m. (t. ital. già in usu) s' utili, chi
severidadi de facci, agelastia, severità di volto. s'arricit, o si donat po s'aggiustu de su valori
Bonav. de una muneda a su de un atera, aggio. -

Agenesia s. f. (T. Gr.) impotenzia degenerai, Aggiudadòri v.m. e raf ajutatore, trice, adju
agenesia. Bonav. tore, trice.
Agenti s. m. proccuradori, agente, proccuratore, Aggiudài v. a. donai aggiudu, ajutare, porgere,
commesso, institore. Fai s'agenti, agire in qua o dare aiuto, prestar seconda, aita. Aggiudaisì
lità d agente, di commesso, sostenere agenzia. v. r. ajutarsi, valersi. Po fai palas, donai su
Agenti agg, agente, operante. costau, fiancheggiare, dare aiuto, fare spalla.
Agènzia s. f offiziu de s'agenti, agenzìa, uffizio, Aggiudai a cumponiri alguna scrittura, imbur
impiego, ministero d' agente. -
chiare. Po proteggiri, spalleggiare. Po contribuiri
Agenziaisì v. n. p. iudustriaisì, proccurai, in a s'aggiudu de un ateru, coadiuvare, conferire,
dustriarsi, ingegnarsi, proccurare, adoprar mezzi, contribuire.
impiegar l'industria, studiarsi, affaticarsi con Aggiudamentu s. m. ajutamento.
arte.
Aggiudanti s. m. Aiutante. Aggiudanti de ca
Agenziàu, da part. che ha proccurato, studiato, mera, Ajutante di camera.
adoprato mezzi, impiegato i lustria. Aggiudanti v. agg. ajutante.
Ageometria s. f. (T. G.) ignoranzia de sa Aggiudàu, da part. ajutato, fiancheggiato,
Geometria, o desviamentu de is regulas suas, protetto, spalleggiato. Po contribuiu, coadiuvato,
ageometria. conferito, contribuito. -
AGG AGG 45

Aggiudicài v. a. deliberai alguna cosa po auto Aggiustai unu bistiri a sa persona, "
ridadi de giustizia, aggiudicare, assegnare, deli l'appunto, assestare una veste. Po donai garbin
berare qualche cosa ad uno per sentenza. acconciare, ammanierare, dar garbo. Aggiustai
Aggiudicàu, da part. aggiudicato, assegnato, de nou, riassettare, riordinare, rimetter in assetto.
deliberato per sentenza. . . . Aggiustaisì v. r. pacificaisì, accomodarsi, paci
Aggiudicaziòni ficarsi. Po cumbenirisì, stai de accordu, com
Aggiùdu s. m. s.ajuto,
f aggiudicazione.
aita, soccorso. A iudu-

porsi, convenire, convenzionare, concordare, ac


de costa, aiuto di costa. Prestai aggiudu. M. cordarsi, esser d'accordo. Aggiustai de preziu
aggiudai. Po appoggiu, sussidiu, appoggio, am v. n. convenir del prezzo.
minicolo, sostegno, sussidio. - Aggiustamentu s. m. aggiustamento, accomo
Aggiunài avv. (t. r.) M. casi. - damento, accordo, convenzione. Fai aggiusta
Aggiungidòri v. m. e raf aggiugnitore, trice. mentu de contus, far la tara.
Aggiungimentu s. m, aggiugnimento, aggiungi Aggiustàu, da part. aggiustato, agguagliato,
mento, il soprappiù. Po aggiunta de fueddus a pareggiato, fatto uguale. Contu aggiustau, conto
is naus, soggiugnimento. Po aggiunta de aggualai aggiustato, saldato. Po redusiu a su giustu va
is cambius, arrogimento. lori trattendu de preziu alterau, tarato. Po ade
Aggiùngiri v. a. aggiungere, aggiugnere, ap rezzau, postu in ordini, aggiustato, raggiustato,
porre, giugnere, accrescere. Aggiungiri de prus, assettato, rassettato, messo in assetto. Balanza
soprapporre. Aggiungiri po aggualai is cambius, aggiustada, bilancia aggiustata, inlibrata. Bistiri
o convenzionis, arrogere, aggiugnere per aggua aggiustau, vestito attillato, aggiustato per l'ap
gliare i baratti. Aggiungiri a su nau, o fueddus punto. Po cumbeniu, convenuto, accordato,
a fueddus, soggiugnere, sopraddire, aggiugnere composto. -

al detto. Po arribai v. n. aggiugnere, giugnere Aggiustàu, da agg. acconcio, adatto, concio,


arrivare. Aggiungirilinna a su fogu, mali a mali assetto, atto.
prov. rimbottar sulla feccia, arroger danno a Aggiutòriu s. m. ajuto, ausilio, adiutorio. Po
danno. " de nou, o reponiri a su chi acclamazioni de chini implorat aggiudu, accorrº
llO/mo ,
mancat, rinfondere. M. acciungiri.
Aggiunta s. f. aggiunta, giunta, accrescimento, - " v. n. p. beniri gobbu, aggobbire,
addizione, adiunzione. Aggiunta in supplimentu, ingobbire, divenir gobbo.
arrota, arroto. Po acciunta M. Aggobbàu, da part, divenuto gobbo.
Aggiuntài v. a. uniri impàri duas cosas, con Aggordadòri v. m. (t. r.) M. castiadori.
giugnere, congiungere, attaccare, unire insieme due Aggordài v. a. (t. r.) M. custodiai, guardai.
cose, commettere, connettere, giugnere, incastrare. Aggordamentu s. m. M. aggordu.
Aggiuntamentu s. m. congiugnimento, giugni Aggordàu, da part. (t r.) M. guardau.
mento. M. aggiuntura. Aggordu s. m. (t. r.) M. custodia, guardia.
Aggiuntàu, da part congiunto, commesso, con Aggorteddài v. a. (t. b. dd pron. ingl.) accol
nesso, attaccato, unito insieme, giunto, incastrato. tellare, ferir di coltello. , º
Aggiuntu, ta part di aggiungiri, aggiunto, giunto, Aggradabili agg. accettabile, accettevole, accetto,
apposto, soprapposto. Aggiuntu in supplimentu, aggradevole, gradevole, gradito, piacevole, sol-.
arroto. Po acciuntu M lazzevole. -

Aggiuntiras. f unioni de duas cosas impari, Aggradabilmenti avv. aggradevolmente, dilet


giuntura, commessura, commessione, commettitura, tabilmente, dilettevolmente, gratamente, piace
connessione. Aggiuntura a squadra, o a coa de volmente. -

rundili, commºsura a squadra, a coda di ron Aggradài v. n. plaxiri, o donai plaxeri, aggra
dine. Su " de si aggiuntura de pezzus de dare, aggradire, piacere, esser grato, piacevole,
perda, o de linnamini unìus impari, convento di dilettare, soddisfare. Po essiri cumplaxenti, at
pietre, di legni, di mattoni ec. Aggiuntura de is tagliare, contentare, dar piacere, compiacere,
manus e de is peis, nodello. Aggiuntura de is gustare, conformarsi al gusto altrui. M. cum
didus, nocca, pl, le nocche. - plaxiri. . - -

Aggiustabili agg. aggiustabile, aggiustevole. Aggradàu, da part. aggradito, dilettato, piaciuto.


Aggiustadamenti avv. aggiustatamente, asset Aggradessimentu s. m. (t. sp.) gradimento,
tatamente. Po aggualadamenti. M. gratitudine, obbligazione, riconoscenza. - º

Aggiustadòri v. m. aggiustatore. Po su chi in Aggradèssiri v. a. (t. sp.) aggradire, gradire,


sa secca aggiustat is munedas cun su pesu, ag aver in pregro. - - -

giustatore. Aggiustador de contus, taratore. Aggradèssiu, ia part. aggradito, gradito.


Aggiustai v. a. ugualai, fai giustu, uguali, ag-. Aggradimentu s. m. aggradimento, gradimento,
giustare, agguagliare, pareggiare, far giusto, compiacenza. -

uguale. Aggiustai contus, aggiustare, saldar conti, Aggrandiriv. a M. ingrandiri.


pagare. Po redusiri su preziu alterau de is ben Aggravài v. a aggravare, fare, o render grave.
clidoris a su giustu valori, tarare, far la tara. Aggravai de prus, sopraggravare, aggravar di
Po aderezzai, poniri in ordini, aggiustare, rag più. Po pomiri pesu asuba de pesu, accavallare,
giustare, assettare, rassettare, metter in ordine, soprapporre. Aggravai de nou, raggravare. Ag
in assetto, in concio. Aggiustai sa balanza, ade gravais v. r. e n. p. aggravarsi, divenir grave,
guare, aggiustare, inlibrar la bilancia. Aggiu pesante. Aggravaisì de nou, raggravarsi. -

stai is ungas a unu cuaddu, ritondar le ugne a Aggravamentu s. m aggravamento, aggra


un cavallo. º" unu pletu, aggiustare un ºnl: l'O/ae .

litigio, metter d accordo due persone. Aggiustai Aggravanti v. agg. aggravante.


unu colpu, aggiustare un colpo. Aggiustai unu Aggravàu, da part. aggravato. - - -

diamanti a s'aneddu, incastonare, incastrare Aggraviadamenti avv. (t. sp.) M. ingiuriosa


un diamante. Po congiliai M. Po adattai M. menti.
F 2
A4 AGG A AGl

Aggraviài v. a. (t. sp.) ingiuriare, offendere, Agilitàu, da part. renduto agile.


oltraggiare, far torto, ingiuria, oltraggio. M. Agilmenti avv. agilmente, leggiermente , snel
ingiuriai. - -
lamente, con destrezza.
Aggraviàu, da part (t. sp.) ingiuriato, offeso, . Agiògrafu s. m. (T. G.) scrittori de vidas de
oltraggiato. - Santus, Agiògrafo.
Aggràviu s. m. aggravio, ingiuria, oltraggio, Agiològicu, ca agg. (T. Gr.) piu, devotu, chi
onta, torto . appartènit a cosas santas, agiologico.
Aggraziabili agg. dignu de grazia, graziabile. Agitadòri v. m. e ra f agitatore, trice.
Aggraziadamenti avv. cun garbu, aggraziata Agitài v. a. moviri de una parti e de s'atera,
mente. M. garbadamenti. agitare, commuovere, cribrare, perturbare. Po
Aggraziài v. a. fai grazia, aggraziare, graziare, confundiri s' ordini de is cosas, stravolgere, stra
fare, o conceder grazia. voltare. Po assacchittai M. Agitaisì v. r. agitarsi,
Aggraziau, da part aggraziato, graziato. commuoversi, bucicarsi, azzicarsi, dibattersi,
Aggraziàu s. m. graziato. dimenarsi, ruticarsi. Agitaisì de rabbia, fremer
Aggregai v. a. aggregare, associare a un di rabbia.
corpo. Agitamentu s. m. agitamento. Po assacchit
Aggregarmentu s. m. aggregamento. tamentu M.
Aggregativu , va agg aggregativo. Agitàu, da part. agitato, commosso, pertur
Aggregàu, da part. aggregato, associato a un bato. Agitau de feli, commosso da ira. Agitau
COroo .
de sa fortuna, travagliato, sbalestrato dalla
i suini s. f. aggregazione. - - fortuna.
Aggressòri s. m. (t. lat. già introd.) aggressore, Agitazionedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) agi
assalitore. - tazioncella.
Aggrippiadòri v. m. ghermitore. Agitaziòni s. f. agitazione.
Aggrippiài v. a. afferrai sa preda cun is ungas, Aglaòfanu, ma agg. (T. Gr.) chi tenit boxi
propriu de is pillonis de rapina, ghermire. Fig. clara, aglaofano. Bonav.
pigai sa cosa cun forza, ghermire, prender la Agliàda s. f salsa fatta cun agliu, o allu,
cosa con forza. - - - agliata.
Aggrippiàu, da part. ghermito; e fig. preso con
orza . - -
Agliagài, agliagau ec (de llagar sp.) M. ul
Ceral . -

Aggrottescàu s. m. (t. ital. introd.) traballu a Aglianadùra s. f. (t. sp.) M. applamadura.


grottescu, aggrottescato, opera fatta d i" Aglianài v. a. (de allanar sp.) apparixai, fai
Aggrummài v. n. e aggrummais n. p. fai grum uguali, adeguare, appianare, spianare, pareg
ma, aggrommare, grommare, far gromma. Ag giare, far pari. Po " , pigai is imbaraz
grummais (t. r. de grummus lat mucchio) si zus, agevolare, facilitare, rimuover gli ostacoli.
marat de is abis, chi si fainta lomburu, o a rum Aglianai sa difficultadi, dichiarare, spiegare,
bulloni a foras de su casiddu innantis de scusa spianare, scioglier la difficoltà. Aglianaisì n. p.
surai, aggomitolarsi, aggrupparsi, rammucchiarsi, pareggiarsi, divenir uguale. M. apparixai, ap
farsi a gruppi, a gomitoli. M. allomborai. planai.
Aggrummau, da part grommato, che ha for Aglianamentu M. applanamentu . .
mato gromma. Fueddendu de is abis, aggomi Aglianàu, da part. adeguato, agguagliato, ap
tolato, aggruppato, rammucchiato. Abis aggrum pianato, pareggiato, spianato. Po facilitau, age
madas, pecchie aggomitolate, rammucchiate, volato, ſ" , dichiarato, spianato.
ridotte a un gruppo, in forma d'un gomitolo. M. Agliu M. allu. 9
allomborau. - - -

Agnatiziu, ia agg agmatizio.


Aggualài, aggualau ec. M. agualai. Agnàtu , ta " (T. Lat. usau intre is Litte
Agguàli agg. M. aguali, e uguali. - raus) parenti in linea masculina, agnato.
-Agguantài v. a. agguantamentu, agguantau ec. Agnaziòni s. f. (T. Lat. usau ancora de is
M. aguantai, aguantamentu ec. - Litteraus) parentela in linea masculina, agnazione.
Agguardài, e aguardai v. a. (t. sp.) M. a Agnelottu s. m. (t. ital. già in usu) culirgio
spettai. - - si - - -- -- -
ni fattu de pasta plena de pezza accapulada,
Aggurdonaisì v. n. p. faisì a gurdonis, farsi agnellotto.
a grappoli. - - . “ Agnulottu M. ellottu .
Aggurdonàu, da part. fatto a grappoli. - Agnusdèi s. m. (T. Lat.) cera sagrada cun
Agguttài, agguttau ec. M. sguttai. li figura de s'Angioni divinu, Agnusdei, Agnus
Aida s. f. dim. (dd pron. ingl.) ago
iccolo.
O . -

Agòa avv. M. a coa.


Agileddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) Agonàlis s. e agg. plur. (T. Lat.) festas de is
snelletto . - -

antigus Romanus in onori de Gianu, o de Ago


Agili agg agile, destro, leggiero, snello, svelto. niu, Agonali, o feste agonali.
Agili de corpus, scarico, scarzo, svelto di per Agonfòsi s. f. (T. Gr. Chirurg.) movimentu
sona, di membra leggiadre. Cuaddu altu de de dentis, agonfosi. Bonav.
conca, e agili o disgaggiau de zugu; cavallo al - Agonìa s. f. (T. Gr.) agonìa. Po passioni,
to di testa, e svelto, o surto di collo. ansiedadi, agonìa, angoscia, ansietà.
Agilidàdi s. f agilità, destrezza, leggerezza, Agonista s. m. (T. Gr.) M. Atleta.
snellezza, snellità. Agilidàdi de membrus, o de Agonisticu, ca agg. (T. Gr. Storicu) appar
persona, scioltezza di membra, sveltezza di tenenti a cumbattimentu, agonistico.
persona. - - - - , Agonizzài, e agonisài (de o rovegº luctor.)
Agilitai v. a. fai agili, agilitare, render agile, agonizzare, esser in agonia di morte. Po s attu
Po fagilitai M. - - de fai is bucchiadas, boccheggiare.
AGO AGU 45.

Agonizzanti, e agonisanti v. agg. agonizzante, re, pianare, spianare, pareggiare, rappareg


boccheggiante. - - giare. Po replanai M. Po cumparanziai, fai cum
Agonu, ma agg (T. Gr.) ſemina agona, in paranzia, agguagliare, confrontare, paragonare,
fecunda, donna º" , sterile. Bonav, far paragone, ragguagliare. Agualai is costuras
Agrària agg. (T. Leg.) Lei de is Romanus, a unu, bastonaiddu, ragguagliar le costure ad
sa quali teniat po oggettu sa distribuzioni de is uno, bastonarlo. Poi aggiustai convenzionis, e
possessus intre is cittadinus, Legge agraria. cambius, arrogere, agguagliare i baratti, e le
Agrestàda s. f. (t. ital.) pozioni di agresti cun convenzioni aggiugnendo. Agualai is dentis de
zuccheru, agrestata. una serra, o de una roda de relogiu, egualire.
Agresti s. m. axina crua, agresto, uva acerba, Agualamentu s. m. adeguamento, adeguamen
salvatica, lambrusca, raverusto. - -- -
to, adequazione, aggiustamento, agguagliamen- .
Agrestinu, ma agg. chi tenit sabori di agresti, to, uguagliamento. Po apparixamentu, pareg
agrestino, agrestoso, agrigno. giamento, pareggiatura, pareggio, spianamento,
Agrestumini s. m. agrestume, agrestezza, spianata. Po cumparanzia M. Po agualamentu
Agriài, agriau ec. (t. r ºptoo aspero) M. e cambius medianti acciunta, arrogimento.
asperai, esasperai. - - Agualàu, da part adeguato, adeguato, ag
Agriàntropu s. m. (T. Gr.) omini selvaggiu, guagliato, appianato , pianato, ragguagliato,
agriantropo. Bonav. - uguagliato, e ugualato. Po apparixau, pareg
Agricultura s. f. (T. Lat.) agricoltura. -
giato, fatto pari, ridotto al pari, appianato,
Agrimensòri s. m (t. ital. usau de is dottus) spianato, pianato. Po cumparau, confrontato,
mesuradori de is terrenus, agrimensore, misura paragonato, ragguagliato. -

tor de terreni. Aguàli agg. M. uguali. Po avvedàli M.


Agrimensura s f (t. ital. usau de is dottus) Agualidàdi M. ugualidadi.
s' arti de mesurai sa terra, agrimensura . - Aguantài v. a. susteniri sa cosa cum is manus,
Agripnia s. f. (T. Gr. Med.) mancanza de reggere, sostenere, tener fermo colle mani. Po
sonnu, agripnìa. Bonav. - - - cumportai, suffiri, comportare, sostenere, pa
Agrippa s. m. (T. Gr. Med.) pipìu nasciu a tire, soffrire. Po conservai, conservare, tenere.
peis innantis, agrippa. Bonav. - º Po manteniri, mantenere, reggere, sostenere .
Agronomia s. f. (T. Gr.) conoscenzia de s'a- Aguantai su tormentu, o a su tormentu, reg
gricultura, agronomìa. Gagl. gere il, o al tormento. Aguantai a su marteddu,
· Agronòmicu, ca agg agronomico; Gagl trattendu de metallus, reggere al martello, es
Agrònomu s. m. versau in s'agricultura, agro ser malleabile. Aguantai burla, o maletta, reg
nomo. Gagl. - - gere alla celia. Aguantai su pesu, reggere, so
Agru, gra agg (di ºptoa acidus: asper) acido, stenere il peso. Aguantai sa mula, aspettai prus
, forte. Po fastidiosu, difficili, rincrescevo de su chi cumbènit, regger la mula, stare a
le, malagevole, fastidioso. - piuolo. Fai aguantai sa mula a unu, tenere,
Agrudulci agg. agru temperau eun dulci, metter uno a piuolo. Binu, chi aguantat med'
agrodolce. - - - aqua, vino, che con porta acqua assai. Aguan
Agrùmini s. m. nomini genericu de is aran tai v. n. durai, durare, reggere, sussistere,
gius, limonis, spompìas ec. agrume. Binu , chi no aguantat, chi no durat, vino, che
Agus f (di acus lat.) ago; Agu de quattru non dura, che non mantiene, che non si con
", " de s'abi, o de "
azza5 , serva buono. iAguantaisì v; r. reggersi, soste
ago, aguglione, aculeo, pungitopo, pungiglione. nersi, mantenersi, puntellarsi. Aguantaisì in
i º" calamida, o dº sa bussula, ago della cambas, sorreggersi, reggersi sulle gambe, in
calamita, o della bussola. Agu de sa stadera, piè. Po astenirisì, raffrenaisì, astenersi, conte
ago della stadera. Po s'agulla de sa tancadura, nersi, raffrenarsi. - - ,

aundi intrat sa erai femina, ago. Po sa verga Aguantamentus


sostenimento, mi mantenimento, reggimento,
sostegno. e ! -
de ſerru de is relogius a soli, ago. Agu de fai
rezzas, ago. Agu sacchèra po cosiri mataſafus, Aguantàu, da part. mantenuto, retto, sostenuto.
ago da materazzi. Po s'ascia de is ferrus, o Po suffu, comportato, sofferto, sostenuto, tol
de su cumpassu, perno. Pos agulla de su groſ lerato. Po durau, durato, conservato, mantenuto.
fali mascu , o de corria de porta, aundi s ac Po conteniu , raffrenau, astenuto, contenuto,
comodat sa corria femina, ago dell'arpione. raffrenato, sostenuto. “ , i
Agu manna, agone. Cosiri cun s agu, aguc Agudèsa s f (t cast è cat.) acutezza. Agu
chiare, cucir coll' ago. Ogu, o stampu de s' agu, desa de ingeniu, acutezza d'ingegno. Po arguzia M.
cruna Segai s'ogu a s” agu, scrunare. Aguº Agudizia " M. atrevimentu.
senz'ogu, ago scrunato: Infilai s'agu cun sa Agudiziosu, sa (t. r.) M. agudu.
seda, o prusprestu inſilai sa seda in s'agu, in Agudu, da agg (t. r. e sp) acuzzu. M. atre
a sa - i . -
- - - - - - -

filar la seta nell' ago. Fabbricanti, o mercanti viu, prontudu.


i agus, agorafo. Stuggiu di agus, agorajo, boc Agùdu s. m. obbìlu de is ſerraduras de carru,
ciuòlo d' aghi. Agu de linna po fai rezzas ec. aguto. e
mòdano. - a
Agugèta s. f. (t. sp.) M. cordonera.
Aguaglianza M. uguaglianza. - - - -- Agùglia s. f. pisci de mari simili a s'anguidda,
" "imente 2- adegua agglia. Po su cancaru de ferru attaccau a sa
tamente, agguagliatamente, proporzionatamente. roda de puppa po guvernai su timoni, aguglia.
Agualadòri v. m. agguagliatore, uguagliatore. Po piramide, giglia, aguglia, piramide.
Agualai v. a. aggiustai, fai aguali, adeguare, Agugliàda s f sa cantidadi de filu, o de seda,
adeguare, agguagliare, ragguagliare, ridurre chi s'infilatº in s ogu de s' agu, agugliata,
al pari, pareggiare, uguagliare ; e ugualare. gigliata. Po sa cantidadi de iº, o spagu,
Po applanai, apparixai, agguagliare, appiana chi arricit s'agu de fai rezzas, agata.
46 AGU ALA

Agulla s. f (de aguja sp.) spilletto, pillo: del cappello. Ala di esercitu, ala, corno d'eser
spilla, pagu usau . Appuntai agullas, o cun cito. Ala de cossu, de gipponi ec. falda. Ala
agullas, appuntare spilletti fermare checchessia
- de su pisci, ala, pinna del pesce. Ala de su nasu,
con ispilletti. Fabbricanti o mercanti di agullas, ala, pinna del naso. Ala de muru, o cortina
spillettajo. Agulla manna, " Agulla po de muru, ala, alia, cortina di muro. Moviri
separai is pilus de conca, dirizzacrime ; dirizza is alas, aleggiare. Battiri is alas, svolaz
toſo. Po freccia de relogiu, lancetta. Giogu de zare, batter le ale. Po su sbattini is alas de sa
is agullas, o de s arriali; M. arriali. - -
perdixi, o di aterus volatilis ghettendusì terra
Agullixedda s. f. dim. (dd. pron. ingl.) piccolo appizzus, starnazzare. Sbattimentu di alas, svo
spilletto. -
lazzamento; si est frequenti, svolazzìo, svolazzo.
Agurai, iàu ec. M. augurai. º Fai alas ſig. proteggere. Segai, spizzai is alas a
Aguri s. i (T. de Mess.) pezzu de s arau, unu, diminuiri is forzas a unu, tarpar le ale
aundi s'attaccat su giuali, timone. ad uno, castrarlo, abbatterlo. Calai is alas a
Agusacchèra (t. r.) M. agu;. - - -- unu v. n. perdiri sa protezioni, o sa speranza di
Agustali agg festas agustalis; o in onori di alguna cosa, cadere, cascar le braccia ad uno,
Augustu, agustale, feste agustali. abbattersi, abbandonarsi. Fai calai, o fai ab
Aguzzài aguzzau ec. M. acuzzai. basciai is alas a unu in signif att. umiliaiddu,
Ah interiez. ah . - -
umiliare, reprimere l'altrui alterigia, o grandigia,
Ahi esclamaz. de cumpassioni, o de dolori, rintuzzar l'orgoglio altrui. Pigai " , pesai di alas,
(deAjàzt (forsis pigliare orgoglio, insuperbirsi, divenire altiero, inso
de hai.
gr. heu) haieAhi
fr.) demodu,
mei! ahimè! ,
de stimulai 1S
lentire, alzar la cresta, pigliar gambone, ardire, bal
animalis, po chi camminint, arri, arrò, anda. danza, rigoglio. Donai alas, o alidanza. M. ali
Aibò (t. ital. b.) aibò, non, no- . danza. Ala de teulada espress. sp. grondaja. Ala
Aici avv. (de aixi cat.) sì, così, in questo modo, de su figau, o de su pulmoni, lobo.
in questa foggia, o guisa. Alababili agg. lodevole, conmendabile, lauda
gi
partis
s f. (r. Gr. Med.) descrizioni de bile, lodabile, degno di lode.
Alababilidàdi s. f lodabilità.
naturalis, aidojagrafia;
is Aidoialogia -

s. f. (T. Gr. Med.) trattau de is Alababilmenti avv. lodevolmente, commendabil


partis de sa generazioni, aidoialogìa. -
mente, lodatamente, laudabilmente.
Aidojatoma s. f. (T. Gr. Med. ) notomia de Alabadòri v. m. e ra f (t. sp.) lodatore, lau
is partis de sa generazioni, aidojatomia. - -
datore, encomiatore, commendatore, trice. Po
Anas. f. (t. cat.) strumentu di artesanu po vantadori, o vantaggeri. M.
traballai, stromento, arme da artefici. Provvidiri, Alabài v. a. (t. sp.) commendare, encomiare,
di anas, provvedere di stronenti, d' arme. Is lodare, laudare, approvare, vantare, dar lode.
amas faint is fainas prov., chi senza strumentus M. laudai. Alabaisì v, r. vantaisì, lodarsi, vantarsi,
no si fait opera, gli stramenti fanno il lavoro. millantarsi. Alabai eccessivamente, soprallodare.
Po ferramenta M. - Alabamentu s. m. commendamento, lodamento.
A incàvu avv. di sottosquadro. - Alabanza s. f. (t. sp.) commendazione, elo
A ingiriu avv. attorno, in giro, in cerchio, gio, encomio, lode, laude. Po vantu M.
intorno, circolatamente. A ingiriu a ingiriu, Alabarda s. f. arma in asta, alabarda.
attorno attorno , intorno intorno. Andai a Alabardèri s. m. alabardiere -
ingiriu, andar attorno. In forza de prep- a ingiriu Alabastrinu, ma agg. di alabastru, e si usat
de sa turri, intorno alla torre ancora po biancu de is Poetas, alalastrino.
A innantis avv. avanti, innanzi, oltre. Andai, Alabastru s. m. (T. Gr.) spezia de marmuri
a innantis, andare avanti. Sa cosa bandata in trasparenti, alabastro.
mantis, la cosa va avanti, è a buon termine. A Alabau, da part. laudau, commendato, enco
innantis de totu, avanti ogni cosa, prima d'ogni miato, lodato, laudato. Po vantau M.
cosa. Prus a innantis, più discosto, più oltre. Alacaju s. m. (de lacayo cat.) lacchè.
A intru avv. (de aentro ital, ant.) dentro, entro, Alalonga s. f. pisci de mari, alalunga,
indentro. Di a intru e de foras, di dentro e di Alamaràu, da " (t. sp.) guerniu di alamaris,
fuori. Innòi a intru, quà dentro. Innì a intru,, ornato, guernito di riscontri.
là entro. Ingùni a intru, costà cutro Alamàri s. m. (t. sp.) spezia , de guarni
A inturu (t. pop.) M. a intru. -
dura de bistiri fatta de passamaneri, alamaro,
Aipatia s. f. (T. Gr.) passioni continua, aipa riscontro. - -

tìa. Bonav. A larga avv. attesu, discosto, lontano. Stai,


Airadamenti (t. sp.) M. iradamenti. - - disponiri a largu de pari, stare, disporre l' un
Airaisì v. n. p. (t r. sp.) M. inqietaisi, discosto dall' altro. Andai a largu, andar largo,
Airi (t. r. di aer, ris, o di ayre sp.) M. aria. lontano. A largu de mei, lungi da me. A largu
Airòsu, sa (t. r. sp.) M. ariosu. de totus, discosto, lontano tutti. De innòi
A is artic. pl. de su terzu casu, alli, agli, ai, est meda a largu, è molto lontano, è ben lungi,
a', alle. A is ominis, e a is feminas, agli uo dista assai da quà. Faisì de a largu, farsi alieno,
mini, e alle donne - - strano. Fai a largu s'occasioni, evitaidda, aver
A issu a issut, dagli dagli. tere, evitare, schivare, fuggir l' occasione. Prus
A ita, modu interrogativu, e de disigiu (de a largu, più oltre.
aºs utinam) a che? A ita serbit custu? a che Alarollu s. m. (t. r.) vasittu de terra cotta po
serve questo? alta no fessit, a su mancu fessit! poniri ollu, oliere, utello, stagnata da olio.
Iddio volesse, almeno fosse! Alàscia s. f. (de alhaja sp.) M. mobili.
Aju s. m. custodiu de persona de rangu po ddi Alasciài v. a. (t. sp.) M. ammobiliai:
donai educazioni, Ajo, Bàilo, Custode. Alasciamentu de mu. M. ammobiliamentu.
Ala s f ala. Ala de cappeddu, falda, tesa Alasciau, da part M. ammobiliau.
ALA - ALC 47

Alascixeddas s. f dim. pl trastixeddus de Alcanzàbili agg. M. ottenibili.


domu. M. mobileddus. (dd pron. ingl.) Alcanzài v. a. (t. cast e cat.) otteniri, impe
Alasèna s. f (t. sp.) a io murato. trai, conseguire, impetrare, ottenere. Po cum
Alàu, da agg., chi portat alas, alato, aligero. prendiri un Autori, comprendere, intendere,
Alba s. f. (T. Lat. Ecclesiasticu) paramentu de capire, arrivare il sentimento d'un Autore. Po
annu linu biancu po usu de celebrai is offizius sighiri, alcanzai a unu, chi fuit, arrivare, rag
ivinus, camice. giungnere uno, che corre. Po sciri, alcanzai una
Alberài v. a. alberare, inalberare. Alberai sa notizia, intendere, sapere una notizia. Alcanzai
bandera, inalberare la bandiera, l'insegna, lo camminu, guadagnare, acquistar cammino nel
stendardo. -
-

Alberàu, da part. inalberato. º"


Alcanzamentu s. m. asseguimento, consegui
Albixedda s. f. dim. di alba (dd pron. ingl.) mento, ottenimento.
camicetto. Alcanzàu, da part conseguito, impetrato, ot
Alborotadamenti avv. disordinadamenti, con tenuto. Po cumprendiu, capito, compreso, in
fusamente, disordinatamente, scompigliatamente, teso, arrivato. Po scipiu, saputo. Po acquistau,
scempiatamente. Trattendu di alborotu de po acquistato, guadagnato. Po sighiu, raggiunto.
ulu, tumultuariamente, tumultuosamente. Alchermes s. m. elettuariu, chi tenit po basi
Alborotadòri v. m. e ra f confusionista, in su sugu de su chermes, alchermes. -

uietatore, perturbatore, turbatore, trice Al Alchimia s. f. (T. G. Chim.) trasmutazioni de


rotadori de populu, ammutinatore, solleva is metallus, alchimia. Alchimia si narat ancora
tore, sedizioso, tumultuoso, turbolento. su metallu formau de ramini, de lottoni, e de
Alborotài v. a. (t. sp. e totus is deriv.) disor brunzu, alchimia. Po trassa, ingannu, alchi
dinare, scompigliare, perturbare, turbare, metter mia, artifizio, inganno.
sossopra, sconvolgere, metter in iscompiglio, in Alchimiau, da agg fattu por via di alchimia,
alborotto. Alborotai unu populu, indusiri a re alchimiato.
bellioni, sollevare, eccitare a ribellione, indurre Alchimicu, ca agg. alchimico.
a tumulto. Alborotai su stogumu, commuovere, Alchimista s. m. chi esercitat s'alchimia, al
sconvolger lo stomaco: Alborotaisì n. p. agitaisì, chimista, alchimizzatore.
agitarsi, commuoversi, perturbarsi, inquietarsi, Alchimizzài v. n. alchimizzare. Po falsificai,
turbarsi. Po sullevaisì, fai rebellioni, abbottinar alchimizzare, falsificare.
si, ammutinarsi, ribellarsi, sollevarsi, tumul Alcorànu s. m. liburu, chi contenit sa lei
tuare. maomettana, Alcorano.
Alborotàu, da part. agitato, commosso, scom Alcorza (t. sp.) dulcis di alcorza si narantis
pigliato, perturbato, sconvolto. Populu alboro chi sunti fattus a ſorma, e imboddiaus de pasta de
tau, popolo abbottinato, ammutinato, sollevato. zuccheru, confetti incamieiati, confetti in camicia.
Alboròtu s. m. (t. sp.) strepitu, confusioni, Alcòva, e arcova s. f. (t. sp.) alcovo.
baruffa, confusione, baccano, strepito, scom Aldinu, na agg. (T. de Si) caratte
-

piglio, tumulto. Alborotu de stogumu, sconvol teri aldinu , carattere aldino. (Da Aldo Manuc
gimento di stomaco. Alborotu de populu sulle cio, che l'usò il primo. )
vau, abbottinamento, ammutinamento, rivolta Alefangnu, ma (T. Med.) agg. de certas pin
mento, sollevamento, emozione, sedizione, sol dulas stomaticas e purgantis; pindulas aleſangi
levazione popolare, tumulto sedizioso, subuglio mas, pillole º" , stomachiche.
popolare. Alegusta s. f (de a) tsuga piscatric, poita È,
Albrizias (t. sp.) M. strimas. scat is aterus piscis po si nutriri) locusta. Po
Albuminòsu, sa agg. (T. Med.) si narat de su una spezia de pibizziri alau, chi dannificat is
sugu viscosu, chi serbita sa formazioni de su san loris, locusta, cavalletta .
guni, e de sa linfa, albuminoso. Alentài v. a. animai, (t. r. sp.) animare, con
Alcaest s. m. (Ter. Arabu) dissolventi univer solare, rincorare. Alentaisì v. r. rincorarsi, pi
sali, alcaest. gliar lena, fiato, ripigliar cuore.
Alcaicu agg. (T. Gr.) si narat de versu latinu, Alentàu, da part. animato, rincorato, che ha
chi a pustis de duus dattilus tenit sa congiun pigliato lena, fiato:
rioni trocaica, alcaico. Alepinu s. m. (de Alepine fr. T. de Fabbr.)
Alcalescenti agg (T. M.) chi s'accostat a sa drappu de lana, alepino.
natura de s' alcali, alcalescente. Aleriòni s. m. (T. de s'Arald.) aquilottu cun
Alcalescènzia s. f. (T. M.) effettu produsiu de is alas ispartas senza biccu, e senza peis, alerione.
s' alcali, alcalescenza. " s. m. (T. Gr. M.) M. alessiteriu.
Alcàli s. m. (T. Chim. de Al-Kali arabu): Alessitèriu s. m. (T. Gr. Med.) remediu po
propriamenti est su sali, chi si bogat de su ci tenti, e seguru contra su velenu, alessiterio,
nixu de sa planta Kali, alcàli. Alcali fissu, e alessifarmaco.
volatili, alcali fisso, e volatile. Aletta s. f. dim. di ala, aletta. Po is alettas
Alcàlicu, ca agg. M. alcalinu. de is piscis, pinne, alette dei pesci.
Alcaligenu, na agg. chi produsit s'alcali, al A lettu avv. (t. b.) in abbundanzia, in ab
caligeno. Bonav. bondanza, a macco.
Alcalinu, ma agg. chi tenit di alcali, alcalico, Alfa s. f sa prima littera de s'alfabetu gregu,
alcalino. -

Alfa. Si usat ancora po principiu, comenti s ul


Alcalisài v. a. alcalisau ec. M, alcalizzai. tima, ch est s'Omèga, si S"
po fini, e fig.
Alcalizzai v. a. (T. Chim.) estrairi s'alcali de si narat de Deus: Alfa e Omega, principiu e
unu corpus, e donai a unu corpus is proprie fini, Alfa ed Omega, principio e fine.
dadis alcalinas, alcalizzare - Alfabetàriu s. m. chi si serbit de s' ordini al
Alcalizzau, da part alcalizzato. fabeticu, Alfabetario. Bonav.
e- ALEº
48 ALF

Alfabeticamenti avv. in modu alfabeticu, al mentai fig nutriri su spiritu , s' intedimentu,
ſabeticamente. nutrir lo spirito, cibar l' intelletto.
Alfabèticu , ca agg. alfabetico. Alimentariu, ia agg. destinau po alimentus,
Alfabètu s. m. abbicì, alfabeto, abbicì. alimentario.
Alfièri s. m. chi portat su stendardu, Alfie Alimentau, da part alimentato, cibato, nudrito,
re, Confaloniere, Pennoniere, che porta il nutrito, nutricato.
enn Orte . Alimentòsu, sa agg. M. nutritivu.
Algebra s. f. (T. Gr.) scienzia arimmetica, Alimentu s. m. alimento, cibo, nudrimento,
chi trattat de is grandesas in generali por via nutrimento, nutricamento.
de litteras, algebra, logistica, aritmetica speciosa. Alimpiu avv. M. a sa limpia.
Algebrista s. m. chi esercitat s'algebra, Al Alimurgia s. f. (T. Scientif) trattau de materias
gebrista. - - alimentarias, alimurgia -
Algorismu s. m. (T. Gr.) arti de calculai, Alinu s. m. arb. alno, ontano. (Alnus.)
algorismo. Aliottu s. m. circhigliu de roba, chi portat s'
Alguasìli, e arguasili s. m (t. sp. deriv. de acciamarra a ingiriu de su brazzu, aliotto. Ab
s'Arabu) birro, sbirro, satellite, zaffo. barraisì in aliottu, essiri in camisa, restarsi in
Algunorta avv. (forsis de alcun otta ital, ant.) camicia, essere scamiciato.
alguna borta, qualche volta, alcuna volta, tal Aliviai v. a pagu usau (de aliviar t. cast. e
volta. M. tali orta. cat.) donai aliviu, confortu. M. confortai.
Algùnu, ma agg. partitivu de cantieladi inde Alviu s. m. (t. cast e cat.) conforto, ristoro,
terminada, alcuno, qualche, qualcuno, qual sollievo. M. confortu. -

cheduno, taluno. Algunus, algunas, alcuni, al Alixedda s. f. dim. di ala " pron. ingl.)
cune , parecchi, parecchie. aletta, alietta. Alixedda de su figau, o pulmoni,
Alì term. di ammiraz., o, oh. lobetto .
Alidàda s. f. (T. Matem.) strum. po pigai sa Alla t. di ammiraz. (de a) Xa ant.) canchero,
mesura de is angulus, alidàda. cospetto.
Alidài v. a. mandai foras su respiru, respirai, Allacanadamenti avv.fiaccamente,flosciamente,
fiatare. Po mandai foras su respiru a bucca languidamente.
alberta , alitare. Allacanadùra s. f flacchesa, languidesa, de
i Alidanza s, f atrevimentu, ardire, baldanza. bolezza, fiacchezza, languidezza, languore. Trat
Pigai alidanza si narat de is pipìus imbrimbi tendu di erbas e floris privus de umori, sec
naus, e troppu cariziaus, imbaldanzire, pigliar chezza, il divenir passo.
laldanza , " baldanzosetto , insolentire, Allacanài v. a. (delachanisso o lachanizzo, as,
ringalluzzarsi, pigliar gambo ae, o rigoglio: T. Gr esser languente) su propriu de acca
Alidu s. m. sulidu , alito , fiato. Recuberai lamai, inflacchessivi, debilitare, indebolire, in
s'alidu, pigai lena, riaver l alito, ripigliar fiacchire, infievolire, spossare, render fiacco, tor
fiato, raccoglier l'alito, riaversi. Alidu, o su le forze. Tranttendu di erbas e de floris, chi su
lidu de bentu, alito di vento, lieve soffio di siccori ddus allacànat, appassare, far appassire,
vento. No currit un alidu de bentu, non tira far avvizzire, seccare, soppassare, alidire, tor
un alito di vento. la freschezza. (M. flètrir fr.) Po simili effettu,
Alienàbili agg. alienabile. chi causat su bentu forti a is plantas agitendiddas,
Alienadòri v. m., e ra f alienatore, trice. svettare, far crollare. Allacanaisì n. p. indebolirsi,
Alienài v. a. (T. Lat.) bendiri, cediri, alie annoscire, languire, illanguidire, infiacchirsi,
nare, cambiare, vendere, cedere, trasferire in spossarsi, divenir fiacco, languido, perdere il
aitri il dominio. Alienai, o bogai de sentidus, vigore, mancar di forze. Trattendu di erbas o
distrarre, alienare da sensi. floris segais da sa planta, appassarsi, appassire,
Alienamentu M. alienazioni. languire, appassirsi, avvizzire, seccarsi, soppas
Alienàua, da part alienato, ceduto, venduto. sare, mancar d'umore, smarrir la freschezza.
Po bogau de sentidus, alienato dai sensi. Po s'allacanaisì de is plantas, candu agitadas de
Alienazioni s. f. (T. Lat) alienazione, cessione, su bentu inclinant sa coma a terra, svettare,
vendita. Po distrazioni de menti, distrazione, crollare, crollarsi. Po ammoddiasi trattendu de
alienazione di mente. cosas, chi hanti casi perdiu sa prima consistenzia
Alientu s. m. (t. r. sp.) alidu, respiru, alito, o duresa, e si sunt ammoddiadas e casi frunzidas,
fiato, lena Perdiri s'alientu, perdere il fiato, ammoscire, sommoseiare, divenir moscio, vizzo.
il respiro. Recuberai, o pigai alientu, ripigliar Po su funzirisì, e ingroghirisì de is follas de is
fiato, lena. Perdiri s'alientu po fatiga sobbrada, plantas, abbiosciarsi. Gagl... Po ammortoxinais M.
o po forti basca, languire, trafelare. Chi hat - namentu s. m. inflacchimentu, debilita
perdiu s'alientu po troppu traballu, trafelato. mente, indebolimento, infiacchimento, langui
Aliènu, na agg (T. Lat.) repugnanti, alieno, mento. Trattendu di erbas e de plantas, lan
averso. Essiri alienu de alguna cosa, no essiri guimento, lo " delle piante. -

portau, o inclinau, esser alieno da una cosa, Allacanàul, da part. debilitato, indebolito, in
esser averso ad una cosa, avervi ripugnanza. fievolito, illanguidito, spossato. Trattendu de
Aliga s. f immondezza, immondizia. Aliga de plantas senza umori, appassato, appassito, av
scovadura, scoviglia, spazzatura. Aliga marina, vizzato, avvizzito, soppassato, divenuto vizzo. Po
alga. s effettu causau a is plantas de su bentu, svet
ARgeru, ra agg. (T. Lat.) M. alau. tato. Trattendu de cosa, chi hat perdiu sa
Alimentài v. a nutriri, alimentare, cibare, prima consistenzia, e de dura est benia moddi,
dare il cibo, nudrire, nutrire, nutricare, por ammoscito, ammorbidito, divenuto sommoscio.
gere alimento. Alimentaisì v. r. pigai alimentu, M. su verbu. Po ammortoxinau M.
alimentarsi, cibarsi, nutrirsi, prender cibo. Ali Allacanàu, da agg. mortoxinau, debole, lan
ALL ALL 49

guido, fievole, moscio, sommoscio, passo, sop Allargadòri v. m. allargatore. Po strum. de


passo, fiacco, snervato, vizzo. Po accappottau º relogeri, allargatoio.
Allacciadùra s. f. (t. r ) allacciatura, affib Allargai v. a. dilatai, slargai, allargare, am
biatura. M. accapiadura. -
pliare, dilatare, distendere. Allargai sa manu,
Allacciài v. a. (t. r.) accappiai bistiri ec. al essiri liberali, allargarla mano, usar liberalità.
lacciare, affibbiare, legare. Allacciaisidda, pre Allargai un àutu, distendiri una scrittura pub
sumiri troppu, allacciarsela. Allacciai a cui riri blica, distendere un contratto, un instrumento,
espress. rust. cacciarsi a correre, mettersi in una scrittura pubblica. Allargai s' occasioni,
fuga con violer. a. evitaidda, allontanare, avertere, cessare, fug
Allacciamentu s. m. allacciamento, affibbia gire, schivar l' occasione. Po stesiai v. a. al
mento, legamento. lontanare, discostare, scostare, rimuovere, slon
Allacciàu, da part. allacciato, affibbiato, le tanare, slungare. Po slargai, sciamplai M. Po
gato: Hat allacciau a fuºri, si è cacciato a correre. tirai a longu, procrastinare. Po sbizzai, stra
Alladaminadùra s. f. letaminatura. tallai, allontanare, stranare, straniare. Allar
Alladaminài e ladaminài v. a. ingrassai sa ter gai, stratallai is parrocchianus, o comperadoris
ra cun ladamini, o cun ateras cosas, alletama de una buttega, sviare la bottega, perdere gli
re, letamare, letaminare, concimare, stabbiare, avventori. M. buttega. Allargai de prus, rallar
dar lo stabbio, il concime, ingrassare i campi, gare. Allargai v. m. assol. Allarghit Deus, no
governar le terre, dare il governime. Po streco bollat, no permittat Deus, allontani, cessi,
sciai M. Alladaminai de nou, riconcimare. tolga Iddio, a Dio non piaccia. Allargaisì n.
Alladaminamentu s. n. letaminamento, ingras allargarsi, dilatarsi, distendersi, stendersi,
samento dei campi con letame, concio, stabbio ec. allungarsi. Allargaisì cun algunu, manifestaiddi
Alladaminàu , da part. letamato, letaminato, is sentimentus suus, allargarsi con uno, sco
concimato, stabbiato, ingrassato con letame. prirgli i suoi sentimenti. Allargaisì in fueddus,
Alladiài, alladiau ec (t. r.) fai ladu, amplu. distendersi nel ragionare, allargarsi in parole,
M. distendiri . -

favellare a lungo. Po stesiaisì, andaisindi a lar


Allagài, allagau ec. M. inundai. gu, allontanarsi, slontanarsi, slungarsi, dilun
Allampadeddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) garsi, scostarsi, discostarsi, recedere, ritirarsi,
intronatello, alquanto balordo. andarne lungi. Allargaisì de prus, rallargarsi.
Allampàu, da agg (t. b. di a particella e de Po essiri liberali, rallargarsi, divenir liberale.
Xzaro) attromau, balordo, intronato, avventato, Allargaisì de sa patria, allontanarsi, cessarsi
sventato, spavaldo, stupido. dalla patria. Allargaisì de sa beridadi, schiantar
Allampiau, da (T. de Mess.) si narat de is dal vero.
loris friscus offendius de nebida , o de solis ſor Allargamentu s. m. allargamento, dilatamento,
tis. M. afflacchillau. -
distendimento, dilatazione. Po retiramentu, re
i Allanadeddu, dda agg. dim. (dd. pron. ingl.), cedimento, recesso, allontanamento, cessamento,
muffaticcio. - ritiramento. Po stesiamentu, allontanamento ,
Allanadùra s. f il muffare, l'aver di tanfo. discostamento, slontanamento. Po evitamentu ,
Allanài v. a far muffare, far intanfare. S'u- cessazione, cesso, rimozione, scostamento.
medadi allànat su pani, l'umidità fa muffare Allargau, da part. distendiu, allargato, am
il pane, lo rende muffo. Allanaisì n. p. muf pliato, dilatato, disteso. Po evitau, evitato, fug
feggiare, divenir muffato, pigliar la muffa, in gito, schivato. Po stesiau, allontanato, dilun
tanfarsi. M. affungai, e ammuffai. gato, discostato, scostato, rimosso, slontanato,
Allanamentu M. allanadura. slungato. Po tirau a longu, differito, indugiato,
Allanàu, da part muffato, che ha preso la ritardato. Po stratallau, sbizzau, allontanato,
muffa, divenuto muffo. stranato, straniato. Allargau de sa patria, cessato
Allanàu, da agg muffo, compreso da muffa. dalla patria. Allargau de prus, rallargato.
Pani allanau, pan muffo, o muffato. Allarghittu, tta agg dim. lontanetto, lontanetta.
Allanternài v. a. (de enlanternar sp) alluinai Allargu avv. M. a largu. -

sa vista cun luxi de lanterna. M. alluinai. Allargu agg. m. e f. indecl., distanti, remotu,
Allanternamentu M. alluinamentu . discosto, distante, lontano, rimoto. Duas domus
Allanternàu, da part. abbagliato, offuscato. M. una allargu de s' atera, due case una lontana ,
alluinau. Portai is ogus allanternaus, aver gli o discosta dall'altra.
occhi abbagliati, offuscati. In forza di agg. al Allarmài v. a. (t. ital. già in usu) In sardu
lanternau de binu, mesu cottu, mesu imbriagu, si usat po spantai, impauriri, allarmare, metter
alticcio, brillo, cotticcio. in allarme, spaventare, atterrire. Allarmaisì n.
Aliantòide s. f. (T. Gr. Anatom.) una de is p. allarmarsi, prender l' allarme, spaventarsi.
membranas, in sa quali est imboddiau su fetu Allarmàu, da part. allarmato, messo in al
in s uteru di algunus animalis, allantoide. larine, atterrito, spaventato. -

Allardiài v. a. (t. r. de enlardar sp.) stiddiai Allarmi s. m. (t. ital. già introd.) sullevazioni
de lardu s'arrustu, pillottare, gocciolar gli cun armas, allarme. Po spantu, paura M.
arrosti, M. stiddiai. Po imbuttiri pezza cun ſit Allastricài v. a. allastricàu ec. M. lastricai.
tas de lardu, lardare, lardellare. Allattài v. a. donai sa titta a suiri, allattare,
Allardiàu, da part. pillottato, gocciolato. M. lattare, poppare, avere a petto un bambino,
stiddiau. Po imbuttiu de fittas de lardu , lar dargli latte.
dato, lardellato. -
Allattamentu s. m. allattamento.
Allargàda s. f stesiada, allontanamento. Allattanti v. agg. allattante, poppante. M. al
Allargadedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) ste lattèra. -

siadedda, piccolo allontanamento. Po pitica - Allattàu, da part nutrito con latte:


sciampladura, o slargadura, allargatina. Allattèra s. f. allattante, largire Po dida M. -
50 ALL ALL

Allazzài, allazzau ec. (t. r. di enlazar sp.) ornare con soverchia ". Allepuzzaisì
M. Allacciai. v. r. (t. b.) attillarsi, indarsi, adornarsi con
Allazzanài, allazzanàu ec. (t. r.) M. allacanai. isquisitezza, raffazzonarsi con soverchia appli
d'azione ,
Alleanza s. f alleanza, lega, confederazione.
Fai alleanza, far alleanza, confederarsi, unirsi Allepuzzamentu (t. b.) M. allepuzzadura.
in confederazione. e Allepuzzau, da part (t. b.) attillato, allin
Alleaisì v. r unirisi in alleanza, confederarsi, dato, pulito, raffazzonato, ornato negli abiti con
unirsi in confederazione. soverchia diligenza.
Alleau, da part. alleato, confederato. Allerglia M. allegria,
Allebiadòri v. m. e ra f M. alliggeradori. Allestri v. a. alliqidiri. M. alistiri.
Allebiài v. a. allebiàu ec. fai " , liggeri, Allettadòra v. f. attraenti, allettatrice, attrat
alleviare. M. alliggerai. trice. M. allettanti.
Allegadòri. v. m. e raf allegatore, trice. Allettadòri v. m. allettatorr. M. allettanti.
Allegài v. a. citai autoridadi in prova, allegare, Allettài v. a. lusingai, allettare, attrarre, lu
produrre autorità a corroborazione. Allegai a singare, incitar con lusinghe, invitare, tirar con
allettamenti. Allettai cun ingannu , aescare,
osuspettu, allegareAllegai
per testimonio. a sospetto,
de nou,ricusar
allegatiperdigiudice
nuovo. inescare, chiappar al boccone.
Allegamentu s. m. allegamento, allegagione, Allettài v. a de lettu, fai a lettu, corcai,
allegazione. strumpai, si narat de s aqua violenta, o de
Alleganti v. agg. allegante, che adduce autorità. bentu forti, chi strumpat is loris friscus, allettare.
Allegàu, da part. allegato. Allettais n. p. strumpaisì, allettarsi.
Allegoria s. l' (T. Gr.) sentimentu occultau Allettamentu s. m. allettamento, allettativo,
sutta velu de paraulas, allegoria, concetto na lenocinio, attrattiva, lusinga, lusingamento, lu
scosto sotto velame di parole. singherìa, invaghimento, invogliamento. Alletta
Allegoricamenti avv. allegoricamente. mentu cun ingannu, esca, incscamento, schia
Allegòricu, ca agg. allegorico. -
mazzo, zimbello.
Allegorista s. m., chi fueddat po allegoria, Allettanti v. agg. allettante, attraente, lusin
Allegorista. gante. In forza de sust lusingadori, allettatore,
Allegorisài, allegorisau ec. M. allegorizzai: lusingatore, adescatore. Po lusinghèra, alletta
Allegorizzài v. a. fueddai po allegoria, allego trice, attrattrice, lusingatrice, adescatrice.
rizzare, dire per allegoria: Allettativu s. m. allettativa, allettativo, attrattiva.
Allegorizzau, da part. allegorizzato, detto per Allettativu, va agg. allaccevole, allettativo, allet
allegoria. -
tevole, attrattivo, incitativo, lusinghevole.
Allegria s. f allegria, allegrezza, gioia, giu Allettau, da part. allettato, lusingato, incitato
bilo, gajezza, giulività, giocondità, ilarità, letizia, con lusinghe. Allettau cun ingannu, adescato,
lietezza, contentezza di cuore. Allegria eccessiva, inescato, chiappato al boccone. Po strumpa:
gallòria. Essiri trasportau di allegria, far gal Loris allettaus, strumpaus de s'aqua, biade al
loria, galloriarsi, galluzzare, rallegrarsi sover lettate dalla pioggia.
chiamente. Essiri accorau di allegria, o accorais Allevadòri v. m. e ra f. M. nutridori.
di allegria, essere in ruzzo, in zurlo, o zurro. Allevài v. a. pesai piticas creaturas, allevare,
Fai strepitu po allegria, gavazzare. alimentare, nutrire piccole creature. Po educai,
Alleluja (T. Ebraicu) alabai su Segnori, al accostumai, ammaistrai. M. custus verbus. Alle
leluja, lodato il Signore. Cantai s'alleluja a unu, vaisì v. r. allevarsi. Allevaisì sa serpenti in sinu,
reprendiriddu, cantare a uno la zolfa, dargli allevarsi la serpe in seno.
una sbrigliata. - Allevamentu s. m. pesannentu de piticas crea
Allentadura s. f relasciadura, rallentamento, turas, allevamento, nutrimento. Po educamentu,
rilassamento, rilassazione. Po spezia di crmia allevamento, educazione.
causada de rottura, o po relasciamentu de su Allevàu, da part., allevato, alimentato, nutrito.
peritonèu, allentatura, ernia del bellico. Po educau, allevato, ammacstrato, cducato.
Allentài v. a. relasciai, allentare, lentare, ral Allichidiri, allichidiu ec. M. alliqiidiri.
lentare, rilassare. M. afflusciai. Po animai, rin Allièvu s. m. (t. ital. introd.) allievo, discepolo.
corare. Allentaisì v. r. animaisì, rincorarsi, pi A lligài, alligau cc. de alligo as. M. ligai.
gliar fiato. Alliggeradòri v. m. e ra f alleggeritore, alleg
Allentamentu s. m. M. allentadura, afflu giatore, alleviatore, trice.
sciadura. -

Alliggerài v. a. rendiri liggeri, sgravai, alleg


Allentàu, da part. allentato, lentato, rallentato, gerire, alleggiare, disgravare, sgravare, alleviare,
rilassato. M. afflusciau. Po animau, rincorato. rallievare, ralleggiare, render leggiero. Fig. al
Allènu, na agg (de alienus) altrui. Sa roba liggerai sa pena, confortai, "i consolare,
allena, la roba altrui, o d'altri. ricreare, sollevare, porger sollievo. Po calmai,
Allènu s. m. altrui. Respettai s'allenu, rispet calmare, mitigare, raddolcire, temperare. Allig
tar l' altrui. erai n. assol su dolori no alliggèrat, no cedit,
Allepuzzadamenti avv. (t. b.) attillatamente. il dolore non mitiga, non cede. Alliggerais v. r.
M. " alleggerirsi, sgravarsi. Alliggeraisì de roba, o de
Allepuzzadeddu, dda agg. dim. (dd. pron. ingl.) bistiri, alleggerirsi, scemarsi i panni di dosso.
assettatuzzo, attillatuzzo. Alliggeramentm s. m. alleggerimento, alleg
Allepuzzadùra s. f. (t. b.) pulidesa sobbrada giamento, alleggieramento, alleviamento, allevia
in su bistiri, attillatezza, attillatura, squisitezza zione. Po sollevu M. - -

degli abiti. Alliggeràu, da part. alleggerito, clleggiato,


Allepuzzài v. a. abbelliri, adornai cun troppu alleviato, sgravato, reso leggiere. Po sollevau M.
applicazioni, allindare, far lindo, raffazzonare, Po calmau, calmato, mitigato, raddolcito, temperato,
ALL ALL 5I

Alliongiài, alliongiau ec (t. r.) M. accappiai. saisì v. r. frigaisì cun bellettu, imbellettarsi, im
Alliòngiu s. m. (t. r.), M. accappiu, bellettirsi, darsi il belletto, lisciarsi, azzimarsi,
Alliqdidiri v. a. (casi liquidum facere, far inverniciarsi, stuccarsi, raffazzonarsi, strebbiare
limpido, chiaro, netto) Si usat prusprestu in si, stropicciarsi con belletto, porsi il liscio.
sens. fig. Alliqùidiri una camera, arrangiai beni Allisamentu s. m. lisciamento, pulimento, spia
is mobilis, assettare, acconciare, ordinare, met namento, Po frigamentu cun bellettu, imbiac
ter in sesto, in assetto i mobili, addobbare, ab camento, lisciatura, strebbiatezza, stropiccia
bigliare una stanza. Po allistiri, approntai, disim mento con liscio. Po adulamentu, piaggiamento,
barazzai. M. Po sbuidai, sloggiai. M. Po aca piacenterìa.
bai, terminai. Alliqùidiri una fana, un'opera, Allisàu, da part. lisciato, ripulito, spianato.
finire, terminare un lavoro, un opera; Alliqùi Po frigau cun bellettu, azzimato, lisciato , im
diri is contus, liquidare i conti. " V.
piastrato, inverniciato, stuccato, strebbiato,
r: sbrigaisì, fai prestu, affrettarsi, spedirsi, darsi stropicciato con belletto, fregato con liscio. Po
fretta, spicciarsi, disbrigarsi. - - adulau, adulato, lisciato, unto, piaggiato.
Alliqidiu, da part. acconciato, assettato, Allistài v. a. allistau ec. poniri in lista, passai
ordinato, messo in sesto, in assetto, addobbato, a registru. M. registrai.
abbigliato. Po sbuidau M. Po allistiu. M. Po Allistimentu s. m. sbrigamento, spaccio, spe
acabau M. dizione. Po preparamentu, apparecchiamento,
Alliqùidiu, da " lestu, agile, destro, leg apprestamento, preparamento. Po finimentu,
giero, lesto. Populiu; giovunu aliqidu, gio compimento, finimento, fine, termine, stralcio.
vine polito, pulito, elegante, esquisito, leggiadro. Allistri, e segundu algunus allistriri v. a. (de
Allirgadòri v. m. e raf allegratore, rallegra a partic. e de Atzorvo listreio, expedio) sbriga
tore, trice. re, spacciare, spedire, accelerare, affrettare,
Allirgài, e alligrài v. a. (di a partic e de allestire, disbrigare, spicciare. Po preparai ,
Nervegº laetam vocem emitto) allegrare, ralle apprestare, " preparare, metter in
grare, letificare, far lieto, ricreare, introdurre punto. Pa acabai, terminai, compire, finire,
allegrezza, giocondità. Allirgaisì n. p. allegrarsi, dar fine, dar ricapito, stralciare, strigare, ter
rallegrarsi, gioire, giubilare, gon olare, godere, minare. Allistiri una faina, stralciare un lavoro,
compiacersi, provar contento. A lirgaisì cum al dar ricapito a una faccenda. Allistirisì v. r. sbri
gunu de felici avvenimentu, congratulaisì, C'Ora garsi, spacciarsi, spedirsi, affrettarsi, allestirsi,
gratularsi, rallegrarsi con alcuno di qualche fe disbrigarsi, spicciarsi Po. preparaisì, appararsi,
licità. Allirgais de nou, ringioire. apparecchiarsi, apprestarsi, approntarsi, pre
Allirgamenti avv. allegramente, festevolmente, pararsi.
giocondamente, lietamente, giulivamente. Allistu, da part. sbrigato, spacciato, spic
Allirgamentu s. m. allegramento, rallegramento. ciato, spedito, disbrigato, accelerato. Po pre
Allirgativu, va agg. allegrativo, rallegrativo. parau, apparato, apparecchiato, apprestato,
Allirgau, da part. rallegrato. Po congratulau, approntato, preparato, messo in punto. Po
congratulato. -
terminau, compito, finito, stralciato, strigato,
Allirghia s. f. M. allegria. terminato . -

Allirghittu, tta agg. dim. gajetto, un poco al Allivellài v. a. allivellau ec. M. livellai.
legro, alquanto lieto. Allirghittu de binu, altic Alſiviu s. m. (t. sp.) M. sollevu, confortu.
cio, alto, o alterato dal vino, brillo, cotticio, Allixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) allu
alquanto avvinazzato. moeddu, agliettino, aglietto.
Allirghixeddu. dda agg. dim. (dd pron. ingl.) Allixerài v. a. allixerau ec. (t. pop.) M. allig
eral.
M. allirghittu . -

Allirgu, ga agg, allegro, festevole, gajo, gio Allobài v. a. allobau ec. fai a loba (t. r.) M.
coso, gioioso, giulivo, ilare, lieto. Allirgu de accoppiai .
binu M. allirghittu. Trattendu de cuaddu postu Allocrasia s. f. (T. Gr.) scolorimentu de facci,
in briu, bravo. Cuaddou allirgu, chi si ponit in o mutazioni de colori, allocrasìa. Bonav.
briu , cavallo, che braveggia, che si mette in Alloddu, dda (t pop.) dd pron. ingl. M. èc
brio, o in braverìa. culu. Nota. Alloddu su propriu, che dou tengu,
Allisadòra v. f femina, chi si frigat, e s'al dd' hapu incontrau, de a) o teneo, habeo, ag
lisat po cumparriri bella, lisciatrice, lisciarda, giuntas is particellas pronominalis ddu dda.
lisciardiera, strebbiatrice, donna, che si liscia, Allodiàli agg. (T. Leg.) allodiale.
che si strebbia. -

Allodialidàdi s. f. (T. Leg.) allodialità.


Allisadòri v. m. chi allisat, lisciatore, pulitore. Allòdiu s. m. (T. Leg.) cosa propria, e li
Po aduladori, adulatore, piaggiatore. Po strum. bera de podirindi disponiri, il -

chi serbit po allisai, lisciatoio. Allogadòri v. m. stuggiadori, e raf riserba


Allisadùra s. f. lisadura, lisciatura, liscia tore, trice, che riserba, che ripone.
mento. Po sa frigadura, o sfrigongiadura, chi Allogai v. a. stuggiai, cunservai, serbare, ri
si faint is feminas, lisciatura , strebbiatezza, serbare, riservare, riporre, chiudere alcuna cosa
stropicciatura. Po adulazioni, piacenterìa, piag per conservarla. M. stuggiai. Allogai po ap
giamento. - -
pesonai M. -

Allisài v. a. (di a particel. e de At66o, levigo, Allogamentu s. m. riserba, riserbanza, riser


polio, de undi derivat ancora alisar sp.) alli bazione, il riporre la cosa per conservarla,
sciare, lisciare, levigare, lustrare, pulire, spia Allogatèra s. f chi pigat domu a pesoni, pi
nare, render liscio. Po su frigai, chi faint is gionale, pigionante. M. pesonali.
feminas cun bellettu , o arrubieddu , imbellet Allogatèri s. m. chi pigat domu a pesoni, pi
tare, lisciare, strebbiare, stropicciare con liscio. gionale, pigionante, affittuale di casa. Si pigat
Po adulai, adulare, piaggiare, tºgnere. Alli a pesoni possessus, aiuocº; fuoco, "
52 ALL ALL

tuale. Po allogateri de bastimentu pigau a nolu stendersi ne' ragionamenti. Allonghiaisì in terra,
a unu tantu su mesi, affittatore. M. pesonali. o in su lettu v. r. allungarsi, distendersi, pro
Allogàu, da part stuggiau, serbato, riser stendersi in terra, o nel letto. Po stesiaisì, slun
bato, riposto. Dinais allogaus, danari riposti, garsi, scostarsi.
serbati. Po appesonau M. Allonghiamentu s. m. allungamento. Poretar
Alloggiadòri v. m. e raf alloggiatore, rac damentu, differimento, dilazione, indugio, pro
cettatore, albergatore, trice, ricettatore, trice. lungamento, proroga, prorogazione, ritardanza,
Alloggiài v. a. albergare, alloggiare, dare al ritardamento. Po stesiamentu, allontanamento,
bergo, alloggio, ricapito, ricovero, ricevere ad dilungamento, discostamento.
alloggio, raccettare, ricettare, dar ricetto. Al Allonghiativu, va agg. allungativo, prolungativo.
loggiai v. n. essiri alloggiau, albergare , allog Allonghiàu, da part. allungato, fatto lungo.
giare, abitare, dimorare, star nell'albergo. Allonghiau de prus, o de nou, rallungato. Po
Chini tardu arribat mali alloggiat, prov. chi tardi retardau, differito, indugiato, prorogato, ritar
arriva male alloggia. dato, prolungato, mandato in lungo. Po stesiau,
Alloggiamentu s. m. albergamento, alloggia allontanato. M. allargau. Po stendiu, distendiu,
mento, ostellaggio, ricettamento , ricettacolo, disteso, steso, proteso, prosteso. Po raxonamentu
ricetto . tirau a longu, ragionamento allungato, diffuso,
Alloggianti v. agg. albergante, alloggiante. dilatato, diffusamente narrato.
Alloggiàu, da part. albergato, alloggiato, ri Allordigài v. a. allordigau ec. (t. r.) fai lordu,
cettato, ricetto, ricevuto. bruttu. M. imbruttai.
Allòggiu s. m. albergo, alloggio, ostellaggio, Allosadòri v. m. (di enlosador sp.) lastricatore,
ostello, raccetto, ricetto, ricapito, ricovero. Allosadùra s. f. (t. sp.) lastricatura.
Alloggixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) al Allosài v. a. (de losar, o enlosar sp.) sterriri,
berghetto. o coberriri pavimentu o arruga de losas, o lastras
Allògu s. m. (t. b. pronunz. cun o oscuru) de perda, lastricare, coprir pavimento, o strada
s'attu di allogai, o stuggiai, riserba, riserbanza. con lastre. Allosai is sepulturas, lastricare, co
M. allogamentu. prir di lapide le sepolture. M. lastricai.
Allomborài v. a. formai lomburu, o fai a lom Allosamentu M. lastricamentu.
buru, aggomitolare, gomitolare, aggomicciolare, Allosàu, da part. lastricato, coperto di lastre,
far gomitolo. Fig. fai a rumbolloni, aggomitolare, di lapide. M. lastricau .
ammucchiare, rammucchiare. Po formai su lom Allosingiài v. a. allosingiàu ec. M. alluxingiai.
buru sciollendu sa madassa, dipanare. Allombo Allossiài v. a. (de lossia t. r. chi innòi maraus
raisì n. p. faisì a rumbulloni, aggomitolarsi, am cadinu, e sunt is istojas de canna sperrada, chi
mucchiarsi, aggrupparsi, rammucchiarsi, ristrin nosi portant is Milesus) coberriri unu sostri, o
gersi in gruppo. ls abis innantis de scussurai si teulada cun cadinus, coprire un soſfitto o tetto
solint allomborai a foras de su casiddu, le pec con istuoie di canne fesse, o stiacciate. Targ.
chie prima di sciamare sogliono aggomitolarsi, Allossiàu, da part (t. r.) stojato, stuoiato.
rammucchiarsi al di fuori dell'arnia. M. aggru Sostri allossiau, soffitto coperto di stuoſe di canne
mai. Allomborai de nou, raggomitolare. Allom sfesse, soffitto stojato. V. Targ. Tozz.
boraisì de nou, raggomitolarsi. Allotriofagia s. f. (T. Gr. Med.) appetitu smo
Allomboràu, da part. aggomitolato, fatto a derau de pappai cosas no alimentarias, allotrio
gomitolo. Po fattu a rumbulloni, aggomitolato, fagìa. Bonav.
ammucchiato, rammucchiato. Abis allomboradas, Allu s. m. erba º" allium lat.) aglio. Allu
fattas a rumbulloni,pecchie aggomitolate, rammuc turcu, aglio turco. Conca di allu, bulbo, capo
chiate, fattesi a gruppo, a gomitolo. V. peloton d'aglio. Titula di allu, spicchio d'aglio. Triccia
fr. in Albert. Allomborau de nou, raggomitolato. di allu, resta d'aglio. Salsa fatta cun allu,
Allòn (t. fr.) su, orsù. M. avvìa. agliata. Allu de carrogas erb. aglio peloso.
Allongài, e longài v. a. e n. (t. r. de Doyyago (Allium subhirsutum.)
longazo, moram facio) M. allonghiai. Alluàu, da agg. pisci alluau narant is rusticus
Allonghiadòri v. m. e ra f. iore, ritar su chi si piscat in is fluminis a forza de in
datore, allungatore, trice. fettai s'aqua cun lua, pesce infetto di euforbia,
Allonghiadùra s. f allungatura, prolungazione. o preso nelle acque " di euforbia.
Allonghiài v. a. (de Aoyyago, moror) tirai a Alluchitài v. a. (de svarru: albus, po sa luxi
longu, allungare, slungare, differire, indugiare, bianca, chi fait su luchitu) Propriamenti si usat
intrattenere, mandare in lungo, prolungare, pro po medicai su binu cun su zurfuru, o luchitu
'rogare, tardare, ritardare. Po fai una cosa prus allutu, po si cunservai bonu, medicare il vino
longa de su ch'est, allungare, fare una cosa con dello zolfo. Fig. in att. e n. pass si usat
più lunga, ch ella non è. Allonghiai su zugu, po imbriagai, e imbriagaisì. M.
su brazzu, allungare il collo, il braccio. Alluchitàu, da part. medicato collo zolfo. Po
Allonghiai sa vida, allungare, prolungar la vita. imbriagau, e imbriagu. M.
Allonghiai su discursu, allungar la tela, il dis Allucidài v. a. fai lucidu (de lucidus) allustrai,
corso. Allonghiai, fai longu, claru unu liqùori, allustrare, lustrare, lucidare, lucificare, pulire,
allungare un liquore. Po stesiai, allontanare, far lucido, rilucente, risplendente, dar lucen
slungare. M. allargai. Po stendiri, o distendiri, tezza. Allucidaisì n. p. lustrarsi, divenir lucido,
distendere, protendere, prostendere, stendere. rilucente, acquistar le" , lucidezza.
Allonghiai de prus, o de nou, rallungare. Allon Allucidau, da part. lustrato, lucidato, fatto
hiai v. n. e allonghiaisì n. p. allungarsi, pro lucido, lucente.
ungarsi. Po distendirisì, distendersi," Alludài v. a. intrai is carrus cun is bois a mari,
prostendersi, stendersi. Allonghiaisì in is raxona azzare, menare al guazzo.
mentus, allungarsi, diffondersi, dilatarsi, pro Alludàu, da part. guazzato.
ALL ALL 55

Alludenti v. agg. (T, usau de is Dottus)alludente, minare. Su fogu no allùit, no tenit, no pigat
Alludiri v. a. (T. de is Litteraus) fai menzioni pampa, il fuoco non accende, non piglia vampa.
de alguna cosa intendia, o no splicada, alludere, Alluirisì n. p. accendersi, infiammarsi, avvam
fare allusione a qualche cosa. pare, divampare, pigliar vampa. Fig. po essiri
Alluffiadòra v. f. (t. b.) divoratrice, ghiotta, inflammau de ira, di amori, divampare, accen
golosa. dersi d'ira, di sdegno, d'amore. Sentirisì al
Alluffiadòri v. m. diluviatore, diluvione, ber luiri in s'internu, avvampare, bruciar dentro,
lingatore, crapulone, pacchione, pappacchione, sentirsi avvampar nell'interno. Alluirisì de nou,
divoratore, ghiottone, mangione, lurco, lurcone, raccendersi, riaccendersi, rappiccarsi.
leccator di scodelle, sparecchiator di piatti. Allumài v. a. (di allumare) t. burlescu, e
Alluffiadùra s. f crapulosità, ghiottornìa. pagu usau M. alluiri.
Alluffiài v. a. (t. b.) pappai a devoradura, Allumàu, t. pagu usau. M. allutu.
abborracciare, crapulare, cuffiare, diluviare, Allùmi s. m. allume. Allumi de rocca, e de
pacchiare, mangiare strabocchevolmente, sbasof pinna, allume di rocca, e di piuma. Minerali
fiare, scuffiare, sparecchiare. di allumi, lumiera.
Alluffiamentu M. alluffiadura. Allumiùi, allumiùu ec. (t. r.) M. alluiri.
Alluffiàu, da part. abborracciato, divorato, Alluminadùra s. f. (T. de is Tintoris) su do
sparecchiato. l
mai s'allumi a is pannus, alluminatura.
Alluìbili agg. chi si podit alluiri, accendevole, Alluminài v. a. (T. Ital.) donai s'allumi a
accendibile, accensibile. -
is pannus innantis de ddus tingiri, alluminare,
Alluidòri v. m. e ra f accenditore, trice. Po dar l'allume a panni prima di tignerli.
su chi appuntat fogu a is cannonis, allumatore. Alluminàu, da part., chi tenit s'allumi, al
Po sa canna, chi serbit po alluiri is candelas in luminato.
Cresia, accenditoio. Po muzioni siccau bonu po Allupadùra s. f. M. affogadura.
alluiri, facella," a º - e'
Allupài v. a. (de Avrso suffòco, de undi de
Alluidùra s. f. accensione. - rivat Auru, u; suffocatio, solutio hominis, apud
Alluimentu s. m. accendimento, avvampamento. Chrysippum. ) affogare, soffocare. M. affogai.
Po abbruxori internu, avvampamento, bruciore. Allupaisì n. p. affogare, soffocarsi. Allupaisì de
Alluimentu de nou, raccendimento. su sidi fig. affogar di sete. Allupaisì de su fa
Alluinài v. a. (de allucinari, lassau su c, ovv. mini, essiri famiu che unu lupu, allupare. Fig.
de xxvo oberro) abbacinare, abbagliare, abbar perdirisì di animu, atturdirisì, allibbire, sbi
bagliare, riverberare, offuscare, offendere, tur gottirsi, perdersi d'animo. Bentu, chi allùpat,
bare, appannar la vista. Po ingannai, ingannare, vento, che mozza il fiato.
far travedere, far venir le traveggole. Alluinai v. Allupamentu. M. affogamentu .
n. bellesa, chi allumat, ch' incantat, beltà che - Allupàu, da part. affogato, soffocato. Allu
abbaglia, che incanta. Alluinaisì n. p. calai pau de sidi, ahio di sete. Allupau de su
sa nappa, abbagliare, travedere. Fig. po pigai famini, famìu che cani, allupato. Po atturdu,
sbagliu, biri una cosa po un' atera, abba allibbito, sbigottito.
gliare, prender abbaglio, equivoco, trave Allurpidamenti avv. ingordamente.
dere, venir le traveggole. Lassaisì alluinai, Allurpidùra s. f. ingordezza, ingordigia.
imbovai, burlai, lasciarsi abbacinare, abbagliare, Allurpimentu s. m. M. allurpidura.
aggirare, gabbare, lasciarsi impaniare, infi Allurpirisì v. m. p. (t. probabilmenti guastau
nocchiare. de su lat. i" ingordarsi, mangiar con
Alluinamentu s. m. bagliore, barbaglio. Allui ingordigia, farsi ingordo. divenir lurco , o
namentu di ogus, abbacinamento, abbagliamento lurcone. -

d' occhi, occhibàgliolo, offuscazion di vista. Po Allurplu, da part. fatto ingordo, divenuto
ingannu de vista biendu una cosa poatera, tra lurcone.
vedimento. Po offuscamentu de menti, abba Allurplu, da agg. goloso, ingordo, lurco,
gliamento, abbacinamento, inganno, errore, of lurcone.
fuscamento di mente. Allusingiài, allusingiàu ec. M. alluxingiai.
Alluinanti v. agg. abbagliante. Allusiòni s. f. (t usau intre is Litteraus) rap
Alluinàu, da part. abbacinato, abbagliato, portu de una cosa a un atera, allusione.
abbarbargliato, che ha gli occhi offuscati. Po Allusivu, va agg. (t usau intre is Litteraus),
Po imbovau, burlau, abbacinato, aggirato, gab chi temit rapportu, allusivo.
bato, impaniato, infinocchiato. Po incantau, Allustradòri v. m. e ra f chi donat sa lustra,
abbagliato, incantato. - brunitore, lisciatore, lustratore, illustratore, trice.
Allunu s. m. allunu di ogus, bagliore, abba Allustradùra s. f brunitura, lustratura, pu
gliamento d' occhi. M. alluinamentu. -
litura.
Allùiri v. a. (t. deriv. de su cat.) accendere, Allustrài v. a. donai sa lustra, allustrare, il
infiammare. Alluiri fogu, accendere, appiccare, lustrare, lustrare, lisciare, brunire, dare il
"
la, lume.
fuoco. Alluiri candela, accender can
Alluiri de nou, raccendere, riac
lustro. Allustraisì n. p. lustrarsi.
Allustramentu M. allustradura.
cendere, rappiccare, accendere di nuovo. Fig po Allustràu , da f"º , illustrato, lu
ingitai is animus, accendere, incitare, infiam strato , lisciato , brunito.
mare, riscaldare. Alluiri, o bogai unu fogu a Allutài v. a. abbivai, o avvivai, avvivare, de
unu espress. basc., bogaiddi una calunnia. M. stare, eccitare, ravvivare, riaccendere, rinvi
calunnia. Po poniri fogu fig. spargiri dissensionis, gorire, ridonar vigore, risvegghiare, risvegliare,
seminai discordias, seminar discordie, spargere scuotere. Allutai is ogus, aguzzar gli occhi.
zizzanie, commetter male tra gli altri. Alluiri v. Allutai is origas, appuntar gli orecchi, por
n. teniri, ardere, avvampare, abbruciare, allu gerli attenti. Allutaisì n. p. avvivarsi, destarsi,
54 ALL ALP

ravvivarsi, ripigliar vigore, risvegliarsi, svegliar chi mirat sa cumposizioni de differentis salis,
si, scuotersi. alotecnia.
Allutamentu s. m. a vivamento, destamento, Alpis s. f pl. montagna in Italia, le Alpi.
ravvivamento, risvegliamento, scuotimento. Alpigianu, ma agg. albitanti de is Alpis , al -
Allutàu, da part avvivato, destato, ravvivato, gno, alpino.
risvegliato, svegliato, scosso. Alqùilài, alqùilàu ec. (pron. sp,) M. appesonai.
Allutixeddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.), Altamenti avv. altamente .
spiritoseddu, briosetto, alquanto spiritoso, al Altareddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) altº
quanto vivace. Po avvivau unu pagu, alquanto rello, altarino -
ravvivato. Altari s. m. altare. Denanti altari, dossale.
Allutu, ta part. di alluiri, acceso, avvampato, Po su vela, chi dolu coberit, paliotto.
che ha pigliato vampa, infiammato. Depidu al Altaria s. f. altezza. Altaria de una vela,
lutu, no ancora pagau, debito acceso, non estin ghindatura . -

to. Po tentu , arso, bruciato. Fig. po incitati, Altèa s. f. (T. Gr.) erba, altea, bismalva.
irritau, acceso. infiammato, incitato, irritato - (Althaea officinalis. Linn.)
Po avvivau, avvivato, destato, ravvivato, ri Alterabili agg. aleerabile.
svegliato. Allutu de nou, racceso, riacceso, rap Alterabilidadi s. f. alterabilità -
piccato. - - -
Alteradamenti avv. alteratamente, adirata
Allùtu, ta agg. bivu, prontudu, spiritosu, mente.

acuto, desto, sveglio, vivace, di spirito pronto. Alterài v. a. scumponiri, alterare, scomporre,
Po avvivau, avvivato, ravvivato, ingarzullito, mutar la cosa dall'esser suo. Alterai de nou,
ingazzullito, rinvigorito, rallegrato. rialterare. Alteraisì n. p. inqietaisi, alterarsi,
Alluxentài, alluxentau ec (t. r.) fai luxenti. commuoversi, perturbarsi, inquietarsi, scompor
M. allucidai, allustrai. si. Alteraisì de nou , rialterarsi.
Alluxingiài v. a. fai a luxingiu, fare o torcere Alteramentu s. m. alteramento.
a foggia di lucignolo. Custu verbu si usat prus Alterativu, va agg. alterativo -
comunementi in sens. figur. po ammanucai, o Alterau, da part. alterato. Po irritau, alterato,
maltrattai cun is manus alguna cosa, guastaid commosso, inquietato, irritato, perturbato, scont
da, e faidda casi a luxingiu, brancicare, con posto. Gliaga alterada, piaga incrudelita, infao
ciar male, guastare, malmenare, scipare, pie nata. Alterau de nou, rialterato.
gazzare, stazzonare, fare una cosa come un Alterazionedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) alte
cencio. Po imbruttai, imbrattare, insudiciare, - razioncella. - -

sporcare. Alluxingiaisì n. p. guastarsi, sciparsi, Alterazioni s. f. alterazione. Alterazioni de


ſi come un cencio. pulsu, alterazion di polso. Alterazioni di anima,
Alluxingiàu, da part. lucignolato. Fig. amma alterazione, scomponimento, scompostezza d'
nucau, brancicato, malmenato, scipato, spiega - antAnaoº, - -

zato, stazzonato. Po imbruttau, imbrattato, in Alternài v. a. mudai a turnu, alternare, avvi


sudiciato, sporcato. Po luxingiosu in forza di cendare, operare scambievolmente, mutare a
agg. stracciulau, cencioso, lacero, che ha la vicenda. Alternai su cantu, alternare il canto,
veste stracciata, logora. - cantare, salmeggiare vicendevolmente. Alternais,
Almagestu s. m. liburu chi contènit su sistema m. p. alternare, avvicendarsi, mutarsi a vicenda.
de su mundu, o regorta de osservazionis astro Alternamentu s. m. cambiamentu alternativu,
nomicas, almagesto. avvicendamento. -

Almanaccài v. n. fai almanaccus; si usat ſig. Alternativa s. f elezioni intre duas cosas, al
po fai disignus in s'aria, almanaccare, ſare ternativa, scambievolezza .
almanacchi, far disegni in aria. Alternativamenti avv. a borta a borta, alter
Almanàccu s. m. lunariu, almanacco, lunario. namente, alternatamente, alter ativamente, vicen
Almàngara s. f. (t. cat.) M. mangara. devolmente, scambievolmente, a vicenda.
Almiràgliu, almiranti. M. ammiragliu. Alternativa, va agg alternativo, mutuo, scam
Alobarca s. m. (T. Gr.) soprintendenti de su bievole. -

sali, Alobarca. Bonav. Altermau, da part. cambiau a borta a borta,


Aloes s. m. (T. Gr.) erba, e arburi de is alternato, avvicendato, mutato a vicenda.
Indias, aloè. Linna de s'aloes, agalloco. Alternaziòni s. f alternazione.
Aloèticu, ca agg. chi tenit di aloes, aloetico. Alternu, ma agg. alterno, mutuo, reciproco,
Alogotrofia s. f. (T. Gr. Med.) nutrizioni di scambievole, vicendevole, Motu altermu in is cor
suguali, alogotrofia. Bonav. pus de is animalis, moto alterno, moto sistaltico.
A longu avv. in lungo, lungamente. A longu Altèsa s. f titulu di algunus Principis, Altezza.
a longu, in dilungo. A longu a longu, o a ra Altesa Reali, Altezza Reale.
senti de su flumini, lungo, lunghesso, rasente Alticorrùdu, da agg. (T. de poesia) chi portat
il fiume. Portai troppu a longu una qſistioni, corrus altus: boi alticorrudu, de corrus altus,
dire, " troppo alla distesa. Andai un bue alticornuto, che tiene alte le corna.
affari a longu, andare un affare in lunga. Tirai Altimetria s. f. (T. Scientif) arti de mesurai
a longu unu negoziu, procrastinare, mandare is alturas, altimetrìa.
in lunga, in lungo, in largo un negozio. Corcai Altina s. f. dim. pitica alzada, piccola erta,
a longu a longu, coricar disteso. A totu longu piccola ascesa, o salita. Po cucureddu de mon
andai, a lu andare, alla lunga. tagna, collina, piccol colle. Po punta de monti,
Alopezìa, e alopecia s. f. (T. " Med.) ma puntazzo, punta di promontorio.
ladia, chi fait perdiri is pilus, Alopezia, tigna; Altitonanti agg. (T. Lat. de usai in versu),
e volpe Bonav. M. tingia. altitonante.
Alotecnìa s. f. (T. Gr.) parti de sa chimica, Altittu, tta agg. dim. alterello, altetto. -
ALT ALZ 55
Altitudini s. f. (T. Lat.) altitudine, altezza. gomito, bere di soverchio. Alzai unu pagu, sollal
Altivaisì v. n. p. faisì altivu (de altivo sp.) in zare, alzare alquanto. Alzai unu a cuaddu, dona
superbirisì,gie , divenir altiero, insuperbire, iddi unu cuaddu in castigu, levar uno a cavallo,
insuperbirsi, orgogliare , tronfiare, alzar le corna, dargli un cavallo. Alzai v. n. ascendere, montare,
divenire orgoglioso. salire. Alzaia su Celu, salire in Cielo. Po superai
Altivamenti avv. (t. sp.) altieramente, or - di altaria; cust' arburi alzat prus de s'atera, questº
gogliosamente, superbamente, burbanzosamente. albero surge più alto dell'altro. Alzai de preziu,
Altivedàdi M. altivesa. montare, crescer di prezzo. Alzai a susu trat
Altiveddu, dda agg. dim. (dd. pron. ingl.) su tendu de liquidus, venire a galla, emergere.
perbeddu, º" , superbetto. Alzai facci a susu in logu de montagna, pog
Altivèsa s. f. (t. sp.) alterigia, gonfiezza, gran giare in alto. Alzai de nou in signif att. rialzare,
digia, alterezza, orgoglio, " rilevare: in signif neutr rimontare, risalire. Al
Altivolanti agg. (T. Lat. de usai in versu), zaisì v. n. p. e ancora rec. alzarsi, levarsi, riz
chi bolat in altu, altivolante. zarsi. Alzaisì in qſintas, in collera, adirarsi,
Alfivu, va agg (t. sp.) superbu, altero, al sdegnarsi, io" , stizzirsi, montare in col
tiero, gonfio, orgoglioso, superbo, tronfio, bur lera, venir la muffa al naso. Alzaisì derettu,
banzoso. alzarsi ritto. Po pesaisì derettu, o impinnaisì
Altixeddu M. altittu . propriu de is cuaddus, impennare, inalberare,
Altu, ta (t. lat.) agg alto, eccelso, elevato, e inalberarsi. Fig. po sullevaisì, bessiri de stadu
eminente, sublime. Ora alta, tarda, ora alta, tarda. de necessidadi, sollevarsi, uscir dallo stato di
Di alta, dì alto. Su Soli est altu, il sole è alto. miseria. Po elevaisì, elevarsi, innalzarsi, subli
Po profundu, alto, profondo. In altu mari, in marsi. Po pesais de su lettu, alzarsi dal letto.
alto mare, lontano dal lido. Fueddai altu, parlar Alzais de nou, rialzarsi, rilevarsi.
alto, con imperio. Altu de pettus, pettoruto, Alzanentu s. m. alzamento, ascendimento,
alto di petto. ascenso, elevamento, sollevamento, elevazione,
Altu avv. altamente, alto. In altu, in alto. innalzamento. Po esaltamentu. M.
Fai altu, abbarraisì, fare alto, fermarsi, posarsi. Alzàu, da part. alzato, asceso, innalzato, ele
l'ai altu e basciu, fai a modu suu, fare alto e vato, levato su, salito, sollevato, rizzato. Po pro
lasso, fare a suo modo. moviu, promosso, aggrandito, esaltato, subli
Altùra s. f altezza, altura. Altura de mon mato. Alzau accantu, o unu pagu, sollalzato.
tagna, cacume, cima, giogo, vetta, sommità di Alzau de nou, rialzato, rilevato, risalito. Cillus
montagna. - alzaus, ciglia rilevate.
Alturedda s. f. dim. (dd. pron. ingl.) alturetta, Alziadròxa s. f. (t. r.) M. pesada, o alzada.
Alvàda s. f. de undi est formau alvatare, Amabili agg. amabile.
terminus logudoresus, (de z)?aotov alphadion Amabilidà di s. f. amabilità.
vomer) vomero. Amabilmenti avv. amabilmente.
Alvatàre (T. Logud.) M. brabatai. Amadori v. m. e ra f amadore, amatore,
Alunna s. f. alunna. amatrice. -

Alunnu s. m. (T. Lat.) allievo, alunno. Amadriade s. f. ninfa, chi abitat in is arbu
Alurgia Bonav. (T. Gr.) M. alotecnia. redus, Amadriade. -

Alusia s. f. (T. Gr.) astinenzia de is bagnus, Amàdu s. m. nomini di omini, Amato.


alusìa. Amài v. a. boliri beni, amare, voler bene,
Alzàda s. f alzata. Po alziadroxa, o pesada, portare affezione. Amai " amori, amar d'
ascesa, montata, montuosità, salita. Alzada, pe. amore. Amai mellus, o boliri prusprestu, amar
sada rapida, difficultosa, arduità, erta, ertezza, meglio, voler piuttosto. Po disigiai, amare, de
salita rapida. Ind'un'alzada di ogus, ind' unu siderare. Custu terrenu no amat sa cerexia ſig.
lampu, in un batter d'occhi, in un baleno. non ci fait, non ci andat in custu terrenu, questo
Cund' un' alzada di ogus, cund' una castiada terreno non ama il ciliegio, non alligna in questo
liu totu, con uno sguardo, con un occhiata terreno. Amai cun grandu passioni, trasamare,
veggo tutto. Alzada penosa, chi fait affannai, amare accesamente. Po correspondiri in amori,
pettata. Po s elevazioni de su mercuriu in is riamare, corrispondere in amore. -

tubus, o de s'aqua in is trumbas, ascensione, Amàlgama s. f. (T. Gr.) calcinazioni, o im


clevazione del mercurio nel barometro, o dell' pastadura de metallus cun argentu biu, amalgama.
acqua nelle pompe. Amalgamài v. a. (T. Gr.) fai amalgama, im
Alzadèriu s. m. strum. po alzai, salitoio. pastai metallus cum su mercuriu, amalgamare.
Alzadùra s. f alzatura. M. alzamentu. Amalgamazioni s. f amalgamazione.
Alzài v. a. (e arzai t. pop.) alzare, innalzare, Amantementi avv. amantemeute, amorevolmente.
levare, ergere, rizzare, sollevare, portare da Amanti s. m. amante, damo, vago, l' amo
lasso in alto. Alzai de gradu, esaltai, alzare, roso, l'innamorato, ganzo, proco. Po amanti
innalzare, elevare, aggrandire, esaltare, subli ſintu, chi faits amori po passa tempus, amante
mare. Alzai in susu, collare, levare, sollevare in finto, civettone.
alto. Alzai sa bandera, inalberare la bandiera. Amanti s. f amante, dama, la ganza, la in
namorata.
Alzai sa boxi, alzar la voce, gridar forte. Alzai
sa conca, sa chiglirista, levare il capo, rizzar Amanti v. agg. amante, che ama.
la cresta, alzar le corna, alzare il viso, far A man a manu, l" e lea espress. rust. piga
del grande, insuperbire. No lassai alzai conca e dona, to quà e dà quà.
a unu, umiliaiddu, non lasciar alzar la testa a Amarantu s. m. flori, (T. Gr.) amaranto. Sa
uno, umiliarlo, rintuzzare il suo orgoglio. Alzai spiga, pannocchia. Amarantu a forma de pinu,
unu a s” atera scola, promuover uno a scuola sciàmito. Amarantu purpureu, fiorwelluto, ama
superiore. Alzai su guidu, biri troppu, alzare il ranto alessandrino.
56 AMA AMB

Amargài v. a. (t. sp.) fai amargu, o amaru, Ambiguamenti avv. (T. Ital. introd.) eqtivo
amareggiare, inamarire, amaricare, rendere camenti, ambiguamente, equivocamente, equivoco.
amaro. Fig. affliggiri, tormentai, amareggiare, Ambiguidàdi s. f. (T. Ital. e Lat.) ambiguità,
affliggere, addolorare, attoscare, tormentare, tra oscurità, doppio senso.
vagliare, tanfanare, tartassare. Amargai de feli, Ambiguu, ua agg. (T. Lat e Ital.) de doppiu
infielare, amareggiar di fiele. Amargaisì n. p. sensu, ambiguo, oscuro, equivoco, che ha dop
amareggiarsi , inamarire, inamarirsi, divenire pro cºnso.

amaro. Po affliggirisì fig. amareggiarsi, afflig Ambizionedda s. f. dim. (dd. pron. ingl.) am
gersi, inamarirsi, genere, dolersi, rammaricarsi, bizioncella. -

esser dolente a cuore. Amargai de su mari v. n. Ambiziòni s. f. ambizione.


mareggiare. Ambiziosamenti avv. ambiziosamente.
Amargamenti avv. (t. sp.) amaramente, cor Ambiziòsu , sa agg. ambizioso.
dogliosamente. Plangiri amargamenti, piagnere Ambliopia s. f. (T. Gr. Med.) annappamentu
amaramente, a caldi occhi. de sa vista, ambliopia, amblite. Bonav.
Amargamentu s. m. amareggiamento, ram Amblite (T, Gr.) M. ambliopia.
maricamento. M. amargura. Amblòsi s. f. (T. Gr. Med.) abortu, amblosi,
Amargàu, da part. (t. sp.) amareggiato, ina aborto. Bonav.
marito: divenuto amaro. Po afflittu, afflitto, Amblòticu, ca agg. (T. Gr. Med.) medica
addolorato, amareggiato, attoscato, crociato, mentu amblòticu, chi fait abortiri, medicamento
inamarito, rammaricato, tormentato, travaglia amblotico . Bonav.
to , tartassato. In forza di agg. dolente, am Ambos, ambas agg plur. ambos duos, am
bascioso. -
bas duas, (T. Logud. puru latinu) ambidue, en
Amarghittu, tta agg. dim. (de amarguillo trambi , amle. -

sp.) marigoseddu, amaretto, amariccio, ama Ambra s f (T. deriv. di ambrum gr.) ma
rognolo. teria accendibili, ambra. Ambra groga, ambra
Amargòri s. m (t. sp.) M. amargura. gialla, succino: caràbe t. arabu. S'ambra prus
Amargu s. m. M. amargura. preziosa est s Ambrum Chryseum. Claru co
Amargu, ga agg (t. sp.) marigosu, amaro, menti ambra, chiaro come ambra. Donai s' odori
amarulento. Po agru, aspru, acerbo, acre, de s'ambra, ambrare: partic, ambrato.
agro, acrimonico. Po dia , infelici, ama Ambretta s. f. (T. Ital.) pedoli conciada cun
ro, doloroso, infelice. Vida amarga, morti s' odori de s'ambra, ambretta.
amarga, vita misera , morte infelice, amara. Ambrosia s. f. (T. Gr.) segundu is Poetas de
Amargu disgustosu, amaraccio. is Gentilis su pappai de is Deus insòru, ambrosia.
Amargiuras f (t. sp.) amarezza, amaro, ama Ambrosianu, ma agg : cantur, ritu ambrosia
ritudine. Po aspresa, acerbezza, acerbità, acrez nu, canto, rito ambrosiano.
za, agrezza, forzore. Po afflizioni di animu, Ambita s. f (de bua, a lat.) term. cun su
afflizione, amarezza, amaritudine, assenzio, cali dimandant aqua is pipìus, bombo.
cordoglio, dolore, doglianza, rammarichìo, Ambuazza (t. r.) M. ambulazza.
rammarico. Ambulatòriu, ia agg (T. Lat) inconstanti,
Amarolla avv. casi a amara bolla, o a mala ambulatorio, deambulatorio.
bolla , a crepu de coru, a mala voglia, di mala Ambulazza s. f. erba, armoraccio. ( Rava sil
voglia, a malincorpo, a malincuore, di mal vestris. J -

cuore, controstomaco, a dispetto, mal grado, Ambulèu, e bolèu (deboli o sp.) ghettai am
malvolentieri. Benit amarolla fai custu , est for bulèu, in aria, lanciar in aria. -

zosi, fai custu, è forza, è necessario far questo. Amègu (t. b.) verb defettivu, e in Logudoru
In forza de sust. s' amarolla fait sa beccia cur amèlo (de a particella, e de us)o curo, satago,
riri, il bisognino fa trottar la vecchia. conor). Si usat solamenti su presenti indic, e
Amatista s. f. (T. Gr) spezia de gioia, amatista. su pendenti a modu de verbu auxiliariu, in logu
Amatòriu, ia agg amatorio, di essiri e stai: Amegu de scriri, o seu scrien
Amàu, da part amato, voluto bene. Po di du, sto scrivendo. Amegamus de liggiri, femus,
sigiau, amato, desiderato; Po su chi hat cor o stemus liggendu , eravamo, stavamo leggendo.
respostu in s' amori, che la riamato. Amelezzadamenti avv. minacce, olmente, mi
Amauròsi s. f. (T. Gr. Med.) diminuzioni, o nacciosamente. - - -

perdida totali de sa vista, amauròsi. Amelezzadòri v. m. e ra f minacciatore, trice.


Amàzzone s. f. (T. de Storia antiga) femina Amelezzadiuras. f minacciatura. M. amelezzu.
gherrera, Amàzzone. Amelezzai v. a. (de amenazar sp.) minac
Ambasceria s. f. ambasceria. ciare, sbarbazzare. Amelezzai cun imperiu, bra
Ambasciàda s. f. ambasciata. Portai un'am vare , minacciare altieramente . Amelezzai
basciada, riferire, esporre, sporre una amba giudizialmenti, comminare , minacciar pena
sciata. a trasgressori di una legge. Amelezzai pe
Ambasciadòra, s. f. ambasciadrice, e trice. rigulu, ruina, essiri proscimu su perigulu, mi
Ambasciadoreddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) nacciar rovina, pericolo, esser imminente, so
ambasciadoruzzo. prastar rovina, pericolo.
Ambasciadòri s. m. ambasciadore, e tore. Amelezzamentu s. m. minacciamento. M. ame
Ambasciadori no pagat pena prov. ambasciador lezzu.
non porta pena. Po roſfianu M. Amelezzanti v. agg. minacciante, bravante,
Ambasciatòriu, ia agg. ambasciatorio. minaccevole, minaccioso: minace, poet.
Ambienti s. m. (t. lat. già introd.) si narat Amelezzàu, da part minacciato, bravato, sbar
de s aria, ambiente. In forza di agg. aria am bazzato. Amelezzau giudizialmenti, comminato,
bienti, aria ambiente. -
intimato sotto minacce. - - -
AME AMM 57

Amelezzòsu, sa agg minaccioso. Ammacchiadùra s. f. demenza, follia. M. am


Amelezzu s. m. minaccia, sbarbazzata. Ame macchiu, o macchiori.
lezzu giudiziali, comminazione, minaccia giudi Ammacchiai v. a. (desa partic. a e de pazzzo
ziale. Amelezzu imperiosu, bravata. Cun ame macchao, deliro, insanio) fai maccu, ammat
lezzu avv. minacce, olmente, minacciosamente. tire, dementare, infollire, far divenir folle, far
Amen (T. Ebraicu) aici siat, amen, e ammen, impazzire, trar di mente, cavar di cervello, far
così è, così sia. divenir matto. Ammacchiaisì v. n. p. ammattire,
A mendigu, e a mindfigu, a serru avv. (tt. immattire, infollire, impazzare, imp.zzire, di
rr.) scarsamenti, spilorciamenti, scarsamente, venir folle, demente, matto, pazzo, dar nelle
con ispilorceria, a stecchetto, a miccino. Po a girelle. Ammacchiaisì de prus, rimpazzare, ag
spizzuleddu, a spilluzzico, a spizzico Teniri su giugner pazzia a pazzia.
pani a mendigu, piatire il pane, - Ammacchiàu, da part impazzato, impazzito,
Amenidàdi s. f. (T. Lat.) bellesa de paisus, ammattito, dementato, divenuto folle, matto, paz
e de campagnas, amenità, piacevolezza di paesi, zo. Ammacchiau e perdiu di amori, inamorato
e di campagne. fracido. -

Amenorrèa s. f. (T. Gr. Med.) mancanza de Ammacchiàu, da agg. M. maccu .


su mestruu in sa femina, amenorrèa. Bonav. Ammàcchiu s. m. follia, pazzìa. Teniri am
Amens s. m. (T. Ingles.) stoffa di lana, macchiu, o essiri maccu po una persona, esser
Amènu, ma agg. (T. Lat.) bellu, aggradabili, pazzo di una persona, esserne invaghito alla fol
e si narat de paisus ec. ameno, piacevole. lìa, all' eccesso, essere innamorato " -

A merì, a dopo pranzo. (Nota: a merì, in Ammacciocciài v. n. (t de su stilu familiari)


vece di a meridie fatta l'apocope, dopo mezzo faisì macciocciu, impulpìu, divenir complesso,
giorno; modo proprio de Latini, i quali dicono membruto, informato, esser pieno di carne.
a morte Caesaris, dopo la morte di Cesare.) Ammacciocciàu, da part. divenuto complesso,
A mestàru, e segundu algunus a mèsturu avv. informato, membruto.
M. ammesturadamenti. Ammaccionaisì v. r. (t. de su stilu fam.) pin
A mesu (de us6ov meson, medium) a mesi niccaisì in sei e totu o sezziu, o corcau, rag
dadi, a metà, a mezzo. A mesu appari, metà gricchiarsi, rannicchiarsi, ristringersi, ripie
per metà, metà all'uno, e metà all'altro. Fai garsi in se stesso, raggrupparsi nel coricare, ac
a mesu, redusiri a sa mesidadi. M. smesai. A chiocciolarsi, fare un chiocciolino. M. arrunzai.
mesu notti, a mezza notte. A mesu pinta, essiri Ammaccionàu, da part. raggricchiato, ristretto,
a mesu pinta, o mesu imbriagu, esser brillo, ripiegato in se stesso, acchiocciolato. Dormiri ann
alticcio, cotticcio. maccionau, arrunzau, dormire rannicchiato, rag
Ametisticu, ca agg. (T. Gr. Med.) remediu gruppato in se stesso. M. arrunzau.
ametisticu, chi impèdit su s'imbriagai, rimedio Ammacciugadùra s. f (t. sp.) ammaccatura,
ametistico. Bonav. contatsione .
Amiantu s. m. materia minerali simili a s'al Ammacciugaduredda s. f dim. (dd pron. ingl.)
lumi, de su quali si faint telas incombustibilis, ammaccaturina, contusioncella.
amianto. Ammacciugai v. a. (de machucar sp.) pistai unu
Amicizia s. f. amicizia, amichevolezza. Po in pagu, acciaccare, ammaccare, soppestare, al
tima amicizia, dimestichezza, domestichezza, fa quanto infrangere. M. cascai att. Ammacciugaisì
miliarità, intrinsichezza. n. p. acciaccarsi, ammaccarsi. Po ammanuccai M.
Amigai v. a. fai amigu, amicare. Po recon Ammacciugamentu s. m. ammaccamento.
ciliai, riamicare, riconciliare. Amigaisì n. p. Ammacciugau, da part (de machucado sp.) ac
faisì amigu, amicarsi, farsi amico, inamistarsi, ciaccato , ammaccato, contuso, soppestato, al
fare amistà. quanto infranto. Po ammanuccau, cascau. M.
Amigau, da part. che si ha fatto, o si è fatto Ammaceddài (t. r.) M. maceddai. -

amico, che ha stretto amicizia . Ammadassai v. a. fai a madassa, ammatassare,


Amigu s. m. e gas. f. amico, amica. Amigu ridurre in matassa.
de bonanza, po interessu, amico da bonaccia. Ammadassau, da part. ammatassato, ridotto in
matassa .
De amigu, da amico. Custa est cosa de amigu,
si narat de cosa sqòisita, ell è dall'amico. De Ammadurài v. n. (de maduro sp.) cresciri, an
amigu, agg. amichevole, affabile: De amigu dai a innantis, si narat de is fruttus, e ſig. de
avv. affabilmenti, affabilmente, amichevolmente. is animalis, attecchire, acquistare, crescere, ve
Amìgu, ga agg. favorabili, amico, favorevole. nire innanzi. S asciuttori no lassat ammadurai is
Sa fortuna non m'est amiga, la fortuna non loris, la siccità non lascia attecchir le biale. In
mi è amica, non mi è favorevole. signif. att. far attecchire, far crescere. Ammadu
A mindigu (t. r.) M. a mendigu. rai is ogus, o ammadurai di ogus, furriaiddus de
Amistàdi s. f. amistà. Segai s'amistadi, rom innòi e de innì, strabuzzar gli occhi, stralunarli,
pere l'amicizia, o 'l fuscellino. Po amori im stravolgerli in quà e in là.
puru, amor carnale. M. amicizia. Ammaduramentu s. m. attecchimento. Amma
Amistànzia s. f. (t. r.) M. amicizia. duramentu di ogus, stralunamento, stravolgimento
Amistanzieri, ra agg. (t. r.) affettuosu, amore d' occhi. -

vole, affettuoso, obbligante, uffizioso. M. affet Ammaduràu, da part. cresciuto, venuto innan
tuosu. Amistanziera in forza de sust. facciana, zi, che ha attecchimento. -

ingaggianti, aggiratrice, inveschiatrice, invesca Ammagangiai v. a. (t. franz.) guastai sa saludi,


trice, allettatrice, lusingatrice. alterare, guastar la salute, recar grave nocumento
Amistanziòsu, sa agg (t. r.) M affettuosu. alla salute. Ammagangiaisì v. r. guastarsi la sa
Ammacchiadòri v. m. chi fait beniri maccu, lute, contrarre acciacco.
dementatore , che dementa. Ammagangiata, da part. "i si ha guastato la
58 - AMM AMM

salute, che ha contratto acciacco. In forza di agg. Ammanniài v. a. (t. de su stil, fam.) cresciri,
M. magangiau. - fai mannu, aggrandire, accrescere, far grande.
Ammagasinai v. a poniri in magasinu, riporre Ammanniai v. n. e taliorta ammanniaisì n. p. ben
in magazzino. miri mannu, aggrandirsi, farsi, divenir grande.
Ammagasinàu, da part. riposto in magazzino. Si narat ancora de su cresciri de is animalis, e de
Ammainadòri v. m. e ra f. (t. r.) mainargiu, is vegetabilis, crescere, divenir grande, acqui
gia, ammaliatore. trice. M. mazzineri. stare, avanzare, venire innanzi. Fig. po biviri:
Ammainiti v. a. (t. r.) e in Logudoru amma Tui no nci has a ammanniai meda, tu non vi
jare, fai mama, (de sa partic. a, e de su gregu vrài molto. -

pz) svo, cambiau y in f, venefican artem exerceo.) Ammanniamentu s. m. aggrandimento, accre


ammaliare, far male, affascinare, fascinare, af scimento.
fatturare, far fattura, fattucchieria, malefizio. Ammanniau, da part. accresciuto, aggrandito,
M. affatturai. Ammainai (T. Marinarescu) calai cresciuto, fatto grande. Giovunu ammanniau,
is velas, ammainare, calare, abbassar le vele. giovine cresciuto, adulto.
Ammainàu, da part. ammaliato, affascinato, Ammannugài v. a. (T. de Mess. de amanojar
affatturato. M. affatturau. In signif de calai is sp.) fai is mannugus messendu, accovonare, fare
velas, che ha calato , che ha abbassato le vele. i covoni, ammannare, far le manne, le manate.
Ammaistài, ammaistau ec. (t pop.) M. am Po fai mazzus M. ammazzai.
maistrai. Ammanntigau, da part. accovonato, amman
Ammaistradamenti avv. ammaestratamente - netto .
Ammaistradori v. m. e raf ammaestratore, in Ammantadùra s. f. ammantatura.
segnatore, trice. M. imparadori. Ammantai v. a. coberriri cun mantu, amman
Ammaistradùra s. f. ammaestratura. tare, ammantellare, coprir con manto. Po co
Ammaistrài v. a. ammaestrare, addottrinare, in berriri simplementi, coprire, ammantare. Amman
segnare, istruire. taisì v. r. ammantarsi, coprirsi Ammantai de nou,
Ammaistramentu s. m. ammaestramento, docu rammantare, ricoprire.
mento, insegnamento. Ammantau, da part. ammantato, coperto.
Ammaistràu, da part. ammaestrato, addottri Ammanuccadòri v. m. brancicatore, brancicone.
nato, insegnato, istruito, e instruito. Ammanuccài v. a. (de manojar sp.) maniggiai
Ammaladiài v. a. ammalare, infermare, far malamenti cun is manus, appalpai, malmenare,
mal sano, render infermo, immalsanire, alterar palpeggiare , gualcire, spiegazzare, brancicare,
la salute. Ammaladiaisì n. p. ammalare, amma mantrºgiare, stazzonare. Po toccai lascivamenti,
larsi, infermare, infermarsi, divenire infermo, brancicare, palpeggiare, toccar lascivamente -
cadere ammalato, perder la sanità. Ammaladiaisì Ammamtccamentu s. m. malmenho.
de nou, recari maladiu, riammalarsi, ricadere Animanticcau, da part. gualcito, malmenato,
ammalato, rincappellare il morbo. brancicato, palpeggiato, spiegazzato, stazzonato.
Ammaladiau, da part. ammalato, infermato, Femina ammanuccada de medas, donna pal
immalsanito. In signif n. p. ammalato, inferma peggiata, toccata da molti. -

to, caduto ammalato, divenuto infermo. Amma Ammarigosài (t. r.) fai marigosu. M. amargai.
ladiau de nou, ricaduto infermo. Ammar,murai v. a. si usat ſig. pigada sa Metaf.
Ammalorau, da agg. (t. r. ſorsis de malore de sa fridura de su marmuri, e si narat de s'
ital.) livido. effettu de su frius forti, agghiacciare, intirizzare.
Ammaminadròxu s. m. (T. de Pastori ) il luo Frius chi ammàrmurat, chi gelat, freddo che
go destinato per dare i capretti alle madri. agghiaccia, che fa irrigidire. Anmarmuraisì de
Ammammài v. a. (T. de Pastori) donai is cra su frius n. p. agghiadare, agghiadarsi, assiderare,
bittus a is mammas, introdurre, dare i capretti assiderarsi, intorpidire, intirizzire, intormentire
alle madri. -
dal freddo. M. cancarai.
Ammanchi, ammancàu ec. (t. pop.) M. mancai. Ammarmuramentu s. m. agghiadamento, inti
Ammanciài, ammanciàu ec. M. manciai. rizzamento, assiderazione, ghiado.
Ammandronài v. a. rendiri mandroni, impreiz Ammarmuràu, da part. cancarau de su frius,
zai, impoltronire, render pigro, poltrone. Amman agghiadato, assiderato, intormentito, intorpidito,
dronais n. p. impoltronire, divenir poltrone, im intirizzito dal freddo, dal ghiado. M. cancarau.
pigrire, impigrirsi. Po biviri mandronescamenti, Ammarteddai v. a. (t. de su stil. fam.) si usat
poltreggiare, poltrire, poltroneggiare, vivere pol in sens. fig. po fastidiai, tormentai ec. ammar
tronescamente. M. impreizzai. tellare, affannare, annoiare, infastidire, tormen
Ammandronamentu. M. mandroneria. tare, travagliare, dar martello, affanno, tra
Ammandronàu, da part impoltronito, reso pol vaglio. Ammarteddaisì v. r. ammazzoccaisì, pi
trone. In signif n. p. impoltronito, impigrito, di gaisì affannu, affannarsi, agitarsi, arpicarsi,
venuto pigro, infingardo. martirizzarsi, rimescolarsi, tormentarsi, trava
Ammangiuccài v. a. ammangiuccàu ec. (t pop.) gliarsi, stillarsi il cervello. M. affannaisì, pistaisì.
fai is cosas a mangiuccadura, a sa grussera, e Ammarteddàu, da part. ammartellato, affan
malamenti po imperizia. M. aflioncai. Po amma nato, agitato, tormentato, travagliato.
muccai M. Po fai mangiuccus, e imbroglius M. Ammartigliài v. a. (t. r. de amartillar sp.)
imbrogliai. battiri cum marteddu, o cun atera cosa sa perda
Ammanigài v. a. (t. r. pagu in usu) guermiri de sa patiglia po dda adattai a su pettini, batter
de maniga, contrariu de smanigai, guernir di ma la pietra focaja per adattarla al pettine.
nico, e di maniche, porre il manico. Ammartigliau, da part. battuto con martello.
Ammanigàu, da part. e agg. guerniu de ma Ammarturaisì v. n. p. beniri marturu, (de
niga, immanicato, guernito di maniche, e di martur, ris,) pigada sa metaf de su martiriu,
VºlalrldCO , po su tormentu, chi suffrit sa persona ind una
AMM AMM 5),

maladìa cronica, ammalarsi lungamente, con maletta, celatore, colui, e colei, che dà celia.
trarre malattia cronica, esser ammalato di mal M. malettista. - -

cronico. Ammatanài v. a. e si usat ancora n. p. (de uxratv


Ammarturàu, da part. ammalato di mal cro matain, inutiliter operor, fastidio afficior) In
nico, che ha contratto malattia cronica, ch è signif att. donai matana, fastidiu, impertinenzia,
travagliato da morbo inveterato. importunare, infastidire, recar noja, seccare,
Ammascarài v. a. (de enmascarar cat.) im serpentare, romper la testa, tempestare, trave
bruttai, ammanciai de mascàra, bruttare, mac gliare. Po donai maletta, dar celia. M. maletta.
chiare, impiastrare, impiastricciare di fuliggine. Ammatamais n. p. affannaisì, donaisì pena, af
Ammascaràisì v. r bruttarsi, macchiarsi, impia fannarsi, agitarsi, arpicarsi, fastidirsi, star collº
strarsi, impiastricciarsi di fuliggine. animo travagliato, pigliarsi cura, sollecitudine,
Ammascaràu, da parta bruttato, macchiato, travagliarsi, pigliarsi briga. - -

impiastrato, impiastricciato di fuliggine. Ammatanamentu s. m. importunezza, noia


Ammascherài v. a. bistiri a maschera, ma mento, seccaggine. - - -

scherare, ammascherare, vestir uno con abiti di Ammatanàu, da part...fastidito, infastidito,


maschera. Po disfrassai, immascherare, travestire, affannato, seccato, travagliato. .
travisare. Fig. " fingere, mascherare. Am Ammattonài v. a. ammattonare, far ſeavimento
mascheraisì v. r. bistirisì a maschera, masche di mattoni. Ammattonai de nou, rammattonare,
rarsi, immascherarsi, coprirsi con abiti di ma ammattonar di nuovo.
schera. Po disfrassaisì, immascherarsi, trave Ammattonamentu s. m. ammattonamento, mat
stirsi, travisarsi. tonamento.
Ammascheramentu s. m. disfrassamentu, im Ammattonàu, da part. ammattonato.
mascheramento, travestimento, travisamento. Ammattonàu s. m. su logu ammattonau, l'
Ammascheràu, da part. bistiu a maschera, ammattonato.
ammascherato, immascherato, mascherato, che Ammazzài v. a. fai mazzus di erbas, o de
ha la maschera al viso. Po fintu, finto, coperto, floris, ammazzolare, e ammazzare, far mazzi.
mascherato. Po disfrassau, immascherato, ma Ammazzàu, da part., fatto, o ridotto in mazzi.
scherato, travestito, travisato. Ammazzoccài v. a. (t. b.) Si usat in sensu
Ammasedài v. a. fai masedu (t guastu de figur. po infadai, seccai, seccare, recar fastidio,
mansuetus). Trattendu di ominis, fai trattabili, infastidire. Ammazzoccaisì v. r. pigaisì affannu,
addimesticare, addolcire, appiacevolire, render affannarsi, rompersi la testa, pigliarsi cura,
trattabile, familiare, sociabile. Trattendu de stillarsi il cervello. M. ammatanai.
irrazionalis, addimesticare, ammansare, far Ammazzoccàu, da part. affannato, infastidito,
mansueto, cicurare, cicurire, mansuefare, far seccato, travagliato. M. ammatanau.
perdere la ferocità. Amnasedais n. p. addime Ammenta, erba. M. menta.
sticarsi, dimesticarsi, farsi dimestico, amman Ammentaisì v. n. p. (T. Lugud. de ammen
sarsi, divenir mansueto, perder la ferocità, tarsi ital. ant.) M. regordaisì.
Ammasedàu, da part. addimesticato, addome Ammeriài v. n. (T. de Pastor.) passai su
sticato, addolcito, appiacevolito. Trattendu de meigama a s umbra cum su bestiamini, merig
irrazionalis, ammansato, mansuefato, che ha giare, passare il meriggio all'ombra, o al fresco.
perduta la ferocità. Ammeriàu, da part che ha passato il meriggio
Ammassadòri v. m. e ra f ammassatore, ac all' ombra. -

cumulatore, trice. -
Ammesài v. a. redusiri una cosa a sa mesi
Ammassài v. a. fai massa de alguna cosa, am dadi. M. smesài.
massare, accumulare, ammontare, cumulare, Ammesturàbili agg. mescibile, miscibile.
ragunare. Ammassaisì v. r. pagu usau, unirisì Ammesturadamenti avv. mischiatamente, me
in massa. ammassarsi, adunarsi, attrupparsi, scolatamente, confusamente.
M. ammuntonaisì. Ammassai de nou, rammas Ammestura dèri v. m. e ra f mescitore, me
sare, rifar massa. Po ammuntonai cosas in con scolante, mischia hte, colui, o colei che mischia.
fusu, senz' ordini, abbatuffolare, rabbatuffolare. Ammesturadùra s. f mescolanza, mescolata,
Ammassamentu s. m. accumulamento, ammas mischianza, mischiata, mischiatura, mescuglio,
samento, cumulazione. mischio, mistione, mistura, permistione, mistianza,
Ammassativu, va agg. cumulativo. In modu tramischianza.
ammassativu, avv. cumulatamente, cumulativa Ammesturàiv. a. frammescolare, frammischiare,
n2ente. mescere, meschiare, mescolare, mischiare, con
Ammassàu, da part. accumulato, cumulato, fondere, permischiare, tramischiare, far mischio.
ammassato. Trattendu di animalis, chi si unint Ammesturai senz' ordini, ghettai appàri, affa
in massa, adunato, attruppato, aggomitolato, stellare, confondere. Po imbarazzai, ammesturai
raggruppato. M. ammuntonau. Ammassau con impari, avviluppare , inviluppare, abbaruffare,
fusamenti, rabbatuffolato. Ammassau de nou, imbarazza e, imbrogliare, intralciare. Amme
rammatssato. - -
sturai de nou, rimescolare, rimischiare. Amme
- Ammassu s. m. muntoni, ammasso, ammas sturaisì n. p. meschiarsi, mescolarsi. Po ficchi
samento, cumulo, mucchio. Ammassu de cosas risì, intrigaisì ind' un affari v. r. intrigarsi, fram
inutilis, guazzabuglio. Ammassu de cosas imbod mettersi, intromettersi, ingerirsi, mischiarsi, im
diadas impari confusamenti, batuffo, batuffolo, pacciarsi in un affare. Po imbarazzaisì, avvi
massa di cose rabbatuffolate. lupparsi, invilupparsi, involgersi, imbarazzarsi,
Ammatanadòri v. m. e raf chi donat matana, imbrogliarsi. -

impertinenzia, fastidiu, travagliatore, che an Ammesturamentu s. m. meschiamento, mesco


goscia, che tormenta, che infastidisce. che dà lamento, mischiamento, permischiamento.
afunno, perta, travaglio. Po malettista, chi donat Ammesturàu, da part. meschiato, mescolato,
H 2
60. AMM AMM

permischiato, tramischiato. In forz, di agg misto, Ammoddiadùra s. f. (dd pron. ingl.) immolla
permiscuo. Binu ammesturau, vino misturato, mento, bagnatura, umettazione. Po mitigadura,
alterato per mistura. Po ghettau appàri, senz' mitigazione, mollificazione. Ammoddiadura de
ordini, affastellato, confuso. Po imbarazzau, cosas corriazzas, frollatura.
avviluppato, inviluppato, imbarazzato, imbro Ammoddiài v. a. rendiri moddi (de mollis: dd
gliato, intralciato, intrigato, mescolato. Po ficchiu, pron. ingl.) Ammoddiai bagnendu, o umedessiri,
impacciato, ingerito, intromesso, mischiato. ammollare, ammollire, bagnare, immollare, inu
Ammestàru s. m. mescolanza, mescuglio, mis midire, umettare. Po sfundiri; dogna aqua sfun
cuglio, mischio, misto, mistura, mischiata, mi dit, ammoddiat, ogni acqua immolla: o bagna.
schiatura, mistione, permistione, mescolata, me Po fai perdiri sa duresa, de duru rendiri teneru,
scolatura, commistione. Ammestùru de cosas im ammorbidare, ammorbidire, intenerire, mollifica
brogliadas, e confusas, zenzoverata. re, rammorbidare, rari morbidire, ramnorvidare,
Ammestiiru, e a mèsturu avv. impari, unida rammortidire, tor via la durezza, render morbi
menti, congiuntamente, insieme, unitamente. Bi do, tenero, sollo, soffice. Po flettiri, de tiesu
viri a mestura, impari, vivere insieme, in compa fai flessibili, piegare, flettere, render flessibile,
gnia, convivere. arrendevole, pieghevole, dirompere, ammollir la
Ammivdài v. a. (T. de Pastoris e de Basonis) tensione. Po abblandai sa corria a is cosas cor
propriamenti pasciri su bestiamini in su pardu nau riazzas, coment est pasta, pezza ec. frollare, far
de Mindas; ma si usat ancora comunementi po divenir frollo, render tenero, ammollire il tiglio.
pasciri su bestiamini in calisisiat tanca, o campu Po acchetai, tranquillizzai, placai, abbonacciare,
serrau, foraggiare, pascolare, pasturare, tenere addolcire, acchetare, disasprire, mitigare, pla
il bestiame al foraggio, nella pasciona, nella pa care, tranquillare. Fig. ammasedai, rendiri do
stttrat . cili, ammollare, ammorbidare, far mansueto, ren
Ammindàu, da part. pasciuto, tenuto al forag der docile, arrendevole, maneggevole. Po moviri
gio, alla pasciona. a cumpassioni, impietosire, intenerire, muover a
Amminestrài v. a. poniri sa minestra in is pla compassione. Ammoddiai is dentis si narat de s'
tus, scodellare. effettu de is cosas acidas, allegare i denti. Poniri
Amminestràu, da part. scodellato. a ammoddiai, o poniri a moddi sa roba brutta,
Amministradòri v. m. e ra f amministratore, porre, tenere in molle, dimoſare i pannilini. Po af
trice, institore. T. Leg. flusciai, allentare, ammollare, rallentare. Am
Amministrài v. a. amministrare, governare, moddiai de nou, rimmollare. Ammoddiaisì n. p.
reggere. bagnarsi, immollarsi, inumidirsi, umettarsi. li
Amministràu, da part. amministrato, governato. sfundirisì candu proit, bagnarsi, immollarsi. Po
Amministraziòni s. f. amministragione, ammi arrendirisì, cediri, cedere, molleggiare, piegarsi,
nistrazione . divenire arrestatevole. Po faisì morbidu de tostau,
Amminudài v. a. pagu in usu, segai a minudu, ammorbidarsi, ammorbidirsi, divenir morbido,
amminutare, far minuzzoli. -
tenero, sollo, soffice, insollare. Po fais de tiesu
Ammirabili agg. ammirabile. flessibili, arrendersi, piegarsi, dirompersi, perdere
Ammirabilidàdi s, f ammirabilità. di sua tensione, o durezza. Po arremoddaisì trat
Ammirabilmenti avv. ammirabilmente. tendu de fruttas, chi cumenzant a si ſrunziri, am
Ammiradòri v. m. e ra f ammiratore, trice. morbidire, appassire alquanto, sommosciare, sop
Ammiragliàtu s. m. ammiragliato, passare, divertir moscio, sommoscio, soppasso,
Ammiràgliu s. m. ammiraglio. vizzo. Trattendu de pasta, o pezza, chi hat per
Ammirài v. a. mirai cun maraviglia, ammirare, diu sa corria, o siat s' elasticidadi, perdere il ti
mirar con maraviglia. Faisì ammirai, farsi am glio, divenirfrollo. Fueddendu de cosas, chi po
mirare, rendersi degno di ammirazione. sobbrada umcdadi si disponint a sa corruzioni,
Ammirativu s. m. puntu ammirativu, ammira umigare, divenir floscio, incominciar a divenir
tivo, o punto ammirativo. fracido, o infradiciare. M. arremoddai. Po
Ammirativu, va agg ammirativo. afflusciaisì , allentarsi , rallentarsi. Po inter
Ammiràu, da part. ammirato. messirisì, impietosirsi, intenerirsi, sollucherare,
Ammiraziòmi s. f. ammirazione. esser tocco di compassione, muoversi a pietà.
Ammissibili agg ammissibile. Po acchetaisi, placaisì, acchetarsi, abbonacciarsi,
Ammissioni s. f. ammissione. mitigarsi, placarsi, tranquillarsi. Po faisì viscosu
Ammìttiri v. a. (de admitto, is) accettai, accet M. inviscosiri.
tare, ammettere, ricevere. Ammittiri de nou, riac Ammoddiamentu s. m. (dd pron. ingl.) am
cettare, riammettere. mollamento, immollamento, ammollimento, ba
Ammìttiu, ia part. accettato, ammesso, ricevuto. gnamento, imbagnamento, umettamento. Am
Ammittiu de nou, riammesso. moddiamentu de dentis, allegamento di denti.
Ammittu s. m. pannu, chi su Sacerdotu si ponit Ammoddiamentu de cosas, chi hanti perdiu s'
in conca, candu si revistit, ammitto. elasticidadi insoru, frollamento. M. su verbu.
Ammobigliài v. a. guermiri de mobilis, ammo Ammoddiàu, da part. (dd pron. ingl.) am
bigliare, mobilare, ai" arredare, fornir mollato, ammollito, immollato, bagnato, inu
di suppellettili, guarnire di mobiglie, d' arredi. midito, umettato. Po ammorbidau, ammorbida
ſV. " voce ital. mobilare in Albert.) to, ammorbidito, rammorbidato, rammorbidito,
Ammobigliamentu s. m. addobbamento, addobbo, Po acchetau, calmau , acchetato, abbonacciato,
paramento, parato,fornimento da camera, mohiglie, addolcito, calmato, mitigato, placato. Tratten
Ammobigliàu, da part ammobigliato, mobilato, du de s'effettu de is acidus, chi produsint in
addobbato, arredato, fornito di mobiglie. is dentis , allegato. Trattendu de pasta, pezza
Ammocòsi s. f. (T. Gr.) remediu po dissiccai ec. chi hamti perdiu s' " divenuto
is corpus, ammocòsi, e ammoehàsia . Bonav. frollo, che ha ammollito il tiglio. Po abblan
AMM º MM 61

dau, dirotto. Po internessiu, impietosito, in Ammosta s. f (t. popul.) M. ammostra. -

tenerito, mosso a pietà. Po arremoddau trat Ammostài, ammostàu ec. (t popul.) M. am


tendu de fruttas, alquanto appassito, divenuto mostrai .
sommoscio, o soppasso. Po afflusciau, allen Ammostra s. f. M. mostra.
tato, ammollato, rallentato. Ammostrài, ammostràu ec. M. mostrai.
Ammoderài v. a M. moderai. Ammucorài v. a. (t. b de mucor, oris muſſa)
- Ammodernài v. a. ammodernau ec. M. mo far muffare, render muffato. Ammucoraisì n. p.
dermai. ammuffare, muffare, muffeggiare, saper di muffa.
Ammodestài v. a. rendiri modestu, ammode Ammucoraisì si narat ancora de su guastais de
stare, rendere modesto. sa roba de linu lassada ammoddiai in s' aqua
Ammodoinài v. a. (t. r.) M. smemoriai. meda tempi:s, imporrare, imporrire. Po affum
Ammolentaisì v. n. p. (t. b.) Fig. renesciri gaisì trattendu de palla M. affungai.
simili a su molenti in tonteria, indiscrezioni, e Ammucoràu, da part. M. ammuffau.
bovedadi, inasinire, divenir simile all'asino in Ammueddài v. a. (t. b.) poniri mueddu a un
ignoranza, indiscretezza, e goffaggine: animali, ingrassaiddu, impinguare, ingrassare,
Ammolentàu, da part. divenuto asino, o si far grasso. Ammueddaisì m. p. ingrassaisì, im
mile all'asino nell'ignoranza ec. pinguarsi, ingrassare, ingrassarsi, divenirgrasso.
Ammollài v. a. contrariu de tirai, afflusciai, (dd. pron. ingl.) -

allentare, ammollare, rallentare. Ammollai sa Ammueddàu, da part (dd pron. ingl.) impin
funi, ammollare, rallentare il canapo. Amollai guato, ingrassato: in sens. n. p. divenuto grasso,
unu colpu de perda " basc. , scagliare pingue.
una sassata. Po adattai i unu colpu aundi Ammuffai v. a. far muffare, render muffato.
sisiat, appiccare, appoggiare, appostare un colpo. Ammuffaisì n. p. ammuffare, muffare, muffeg
Ammollàu, da part. ntato, ammollato, giare, intanfarsi, tenere, o saper di muffa, di
rallentato : scagliato, appiccato, appostato. venir muffato, pigliar di tanfo. Trattendu di
Ammonestadòri v. m. e ra f ammonitore, arburis, chi bogant algunas crescenzias cun
trice. muffa, o de pannus de linu, chi lassaus meda
Ammonestài v. a. (t. sp.) avvertiri, ammoni tempus in s aqua si ammucòrant, e si purdiant,
re, avvertire, avvisare, dare avviso, e pubblicare imporrare, imporrire. M. ammucorai.
in Chiesa i maritaggi da contrarsi. Ammone Ammuffau, da part. ammuffato, muffato,
stai de nou, riammonire. compreso da muffa, che ha pigliato muſſa, o
Ammonestamentu s. m. ammonimento, avver che sa di tanfo. Po ammucorau, imporrato,
timento. guizzo .
Ammonestàu, da part. ammonito, avvertito, Ammumulonài v. a. (t. r.) fai a mumuloni,
avvisato. e ammumulonaisì n. p. faisì a rumbuloni. M.
Ammonestaziòni s. f (t. sp.) ammonizione, allomborài, ammuntonai.
avvertimento, avviso e pubblicazione di mari Ammumungiaisì v. r. si narat propriamenti de
taggi in Chiesa. V. Franzios, is pipius, chi pappendu s'imbruttant is murrus,
Ammoniacu M. armoniacu . chi naraus ancora ammustiaisì, imbrodolarsi,
Ammontài v. a. redusiri contus de prus par inzavardarsi il muso. M. ammustiai.
tidas. M. montai. Ammumungiàu, da part. imbrodolato, inza
Ammorbidài v. a. (T. Ital. introd.) fai mor vardato. M. ammustiau.
bidu, ammorbidare, ammorbidire, rammorbidare, Ammuntonài v. a. (de amontonar sp.) fai
rammorbidire, mollificare. Ammorbidaisì n. p. muntoni, o a muntoni, fai massas de cosas,
ammorbidarsi, ammorbidirsi, insollare, divenir abbicare, accatastare, accozzare, annassare,
sollo, soffice, morbido, perder la durezza. ammontare, ammonticare, ammonticchiare, adu
Ammorbidau, da part. ammorbidato, ammor nare insieme, aggruppare, raggruppare, ammuc
bidito, rammorbidato, rammorbidito, mollificato, chiare, rammucchiare, accumulare, far monte,
divenuto soffice, sollo, morbido. o mucchio: in Roma ammontonare. Ammuntonai
Ammoriscài, v. a. (t. r.) fai nieddu, pigada ricchesas, accumulare, ammassare, ammontar
sa figura de su moru, po indicai su colori brunu, ricchezze. Ammuntomai cosas confusamenti, senz'
chi causat su Soli in sa carrizia, abbronzare, ordini, abbatuffolare, rabbatuffolare. Ammun
annerire, imbrunare, imbrunire, far bruno. Am tonai fenu, o manigas de lori messau, fai is
moriscaisì n. p. annerirsi, imbrunare, imbrunire, mumtonis de su sèidu in s argiola segundu ma
divenir bruno, abbronzato dal Sole. M. accottilai. rant is Messajus, abbarcare, far le barche, al
Ammoriscàu, da part cobertu de Soli, ab bicare, far le biche di fieno, o delle gregne delle
Abronzato, annerito, imbrunito dal Sole. biade mietute. Ammuntonai linna di abbruxai,
Ammortoxinài v. a. (su Spagnolu marat amor fai linnarxu, abbicare, accatastar legna, far
tiguar) calmai, e in sensu fig. studai, ammortare, biche, o cataste di legna. Po arregolliri cosas
ammorzare. Po mortificai, studai is passionis, isparzinadas, e faindi unu muntoni, rammontare.
ammortare, mortificare, rintuzzare le passioni. Po fai a rumbuloni, M. rumbuloni. Ammunto
M mortificai. Po calmai su dolori, calmare, naisì v. r. ammucchiarsi, rammucchiarsi, ridursi
mitigare il dolore. Ammortoxinaisì n. p. (forsis in mucchio. Fig. si marat de grandu concursu
di amortecerse sp.) M. allacanaisì. de genti unida impari strintamenti, aggomitolarsi,
Ammortoxinàu, da part. ammortato, ammor ammonticchiarsi, ammucchiarsi, rammucchiarsi,
zato, mortificato, calmato, mitigato. aggrupparsi, raggrupparsi, unirsi strettamente
Ammortoxinàu, da agg. allacanau, spoderau, insieme. Biu in sa plazza meda genti ammunto
accasciato, debole, fievole, spossato. Fig. po ad nada, veggo nella piazza molta gente aggomito
dormentau, ominide spiritu mortu, uomo inogio, lata, rammucchiata, che sta a gruppi. (M. su
di spiriti addormentati. i- - t. fr. peloton.) Trattendu de bremis, muscas, o
62 AMM AMMI

abis, ehi s'ammuntonant, e si finta unu rum diri sa loquela, o su fueddu, ammutire, dive
am
buloni foras de su casiddu. M. aggrumai, al mutolire, ammutolirsi, perder la favella,
lomborai. Fueddendu de volatilis, o de brebèis, nir mtittolo. - -

chi si ammuntonant, e si unint a strintu, aggo Ammutu, da part. taciuto. Pochini est be
mitolarsi, aggrupparsi, ammonticchiarsi, ragrup niu mudu, ammutito, ammutolito, divenuto
parsi, rammucchiarsi, ridursi in mucchio. -
mutolo.
Ammuntonamentu s. m. ammassamento, am Ammutriadamenti avv. corrucciatamente, cor
montamento, accumularnento, accumulanza , rucciosamente.
ammontonamento, mucchio, raggruppo, aduna Ammutriaisì v. n. p. corrucciarsi, crucciarsi,
mento di cose insieme, accozzamento. aver cruccio, portare, tenere, pigliar broncio,
Ammuntonàu, da part. abbicato, accatastato, marinare, piccarsi, recarsi a male, pigliar a
ammontato, ammonticchiato, accumulato, am male, scorrubbiarsi. -

mucchiato, aggruppato, e ammontonato, (t. romanu) Ammutriàu, da part. corrucciato, scorrub


Po unìu impari, rammontato. Ammuntonau con biato, piccato, che ha pigliato broncio.
fusamenti, rabbatuffolato. Manigas de trigu, o Amnestia s. f. (T. Gr. Med.) perdita de sa
di orgiu amniuntomadas in s'argiola, gregne di memoria, amnestìa, mancanza totale della me
biade ancor in paglia abbicate, poste a barche, moria. Bonav.
o a biche nell'afa. Linna di abbruxai ammun Amnistia s. f. (T. Gr.) perdonu generali,
tonada, legna accatastata. Medas fiant ammun ch is Soberanus accordant a is sudditus rebel
itomaus in sa plazza, molti erano aggomitolati, lus, amnistia. -

raggruppati, rammucchiati nella piazza. Brebeis Amniu s. m. (de amnios T. Anat.) sa


ammuntonadas, pecore ammonticchiate. Abis am gunda membrana, chi portat su fetu in s ute
muntonadas, pecchie aggommitolate, ammuc ru, amnio.
chiate, ridotte in gruppo. Amonestài, amonestau (t. sp.) M. ammo
Ammuragliài v. a. (pagu in usu), serrai a mu nestai.
raglia, circondare, cinger di mura. Amorfu, fa agg (T. Gr.) senza figura propria,
Ammuragliàu, da part (pagu usau) serrau a amorfo. Bonav. -

muraglia, circondato, cinto di mura. -


Amòri s. m. amore. Amori cordiali, ecces
Ammurai v. a. (pagu in usu) serrai a muru sivu, svisceratezza, amore sviscerato. A mori in
unu possessu, chiudere, cigner di muro un predo. teressau , amore interessato, amor del tarlo.
- Ammuràu, da part (pagu in usu) serrau a Amori carnali, amor carnale, li id noso. Fai
muru, chiuso, cinto di muro. s'amori, fastiggiai, amoreggiare, fare all'amo
Ammurgaisì v. n. p. (de amurca, ce) si narat re. S' amori consumit, l'amore assottiglia. An
de s ollu di oha paga purificau, chi deponit, dai in amoris si narat de is animalis irraziona
e fait murga, far morchia, divenir morchioso. lis, venire, o esser in caldo, in fregola, esser
Ammurgàu, da part. che ha fatto morchia, fojoso, aver la foia, avere uzzolo Correspon
ch” è divenuto morchioso. diri in amori, riamare, corrispondere in amore.
Ammurrài v. a. ammurrau ec. (t. r.) M. Amori, po su Deus Cupido, Amore, Cupido :
smurrai. - -

Po amori tuu, po causa tua, po respettu tuu,


Ammuscài v. a. ammuscaisì, n. p. ammuscau per tuo amore, per rispetto i te, a tito ri
ec. M. imbriagai. guardo, per cagion tua. Amori nascenti, amo
Ammustài v. a. " mustum, i) calcai, pigiai retto. Amori e cuncordia, "ori. M. amarantu.
s' axina po bogaindi su mustu, ammostare, pi Amorinu s. m. din. amorino. -

giar l'uva per cavarne il mosto. Amorosamenti avv. amorosamente, con affetto
Ammustàu, da part. ammostato. amoroso.

- Ammustiadiura s. f imbruttadura, imbratta Amoroseddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)
mento, lordura, sozzura, sozzume, sucidume, amorosello, amorosetto.
zaffardata. Amorosidà di s. f. amorosità.
Ammustiài v. a. (t. pop.) imbruttai cun cali Amoròsu, sa agg. amoroso, pien d'amore.
sisiat bruttori, imbrattare, imbrodolare, insoz In forza de sust. amanti, amante, amoroso.
zare, insucidore, insudiciare, inzavardare, lor Amorrànas s. f pl. (t. sp.) M. murenas.
dare, far lordo. Ammustiaisì v. r. imbrodarsi, A motas (t. r.) a tandas. M. tanda.
imbrodolarsi, imbrattarsi, impacciucare, insoz Amovibili agg. amovibile, levabile.
zirsi, inzavardarsi, lordarsi. Amparadòr, v. m. e ra f (t. sp.) ajutatore,
Ammustiàu, da part. imbrattato, imbrodolato, difensore, protettore, trice.
insozzato, inzavardato, lordato. -

Amparài v. a. (t. sp.) aiutare, difendere, fa


Ammustiàu, da agg. lordo, sucido, sudicio, vorire, proteggere. - -

sporco, sozzo, zaffardoso. M. bruttu. Amparàu, da part. ajutato, difeso, favorito,


Ammutài v. n. e ammutaisi n. p. (t. r.) si protetto.
narat de su bentu , chi s'est calmau, calmare, Ampàru s. m. (t. sp.) ajuto, difesa, pro
cessare. Ammutai v. a. usau in is biddas po tezione.
patiri pesadiglia. M. pesadiglia. Ampeſte s. f. (T. Gr.) spezia de terra niedda
Ammutàu , da part calmato, cessato. Su po tingiri is cappeddus, ampelìte.
bentu s'est ammutau, est calmau, il vento è Ampita s. f. (t. b.) pigaisì s' ampita, s'usu.
calmato, ha cessato di soffiare. M. usu, costumini.
Ammutèssiri v. m. ammutessiu ec. M. am Amplamenti avv. ampiamente, amplamente.
mutiri.
Amplària s. f ampiezza.
Ammutiri v. n. e ammutirisì n. p. cagliai, Ampliài v. a. ampliare, ampiare, dilatare,
cagliaisì, citirisì, tacere, tacersi, ammutire, re stendere, render ampio. Ampliaisì m. p. ampli
star di parlare, far silenzio, star zito. Po per arsi, divenir ampio, dilatarsi, slargarsi, stendersi,
AMP AMU. 63

Ampliativa, va agg ampliativo. , - Amurau, da agg (t r de Morado sp.) M.


Ampliau, da part. ampliato, dilatato, slar asulu . -

gato, divenuto ampio. - -


Ana (T. Med.) uguali porzioni, ana, ugual
Amplificadòri v. m. e ra f, amplificatore, trice. porzione.
Amplificài v. a. amplificare, aggrandire, e ma Anabàsi s f (T. Gr. Med.) aumentu de ma
gnificar con parole. - -
ladia, anabàsi, ascesa di morbo. Bonav. -

Amplificativu, va agg amplificativo. Anabattista s. m. Ereticu, chi sustènit depirisi


Amplificàu, da part amplificato. cunferriri su battismu a is solus adultus, Ana
Amplificazioni s. f. amplificazione. Po astrattu battista. -

de superlativu, superlazione: Anabrochismus, m. (T. Gr. Chirur.) opera


Amplittu, tta agg. dim. alquanto " - zioni chirurgica, chi si fait a is pilus de is pibi
Amplitudini s. f. ampiezza. Amplitudini de sa ristas troppu longus po no offendiri s' ogu, ana
parabula (T. Didasc.) sa curva, chi solit de brochismo. Bonav. -

scriri in aria sa bomba de su untu de undi Anacardinu, ma agg. anacardino.


artita su puntu a undi arruit, amplitudine Anacardu s. m. fruttu indianu, chi fait sa tega
della parabola. Po s'arcu de s orizzonti, ch' simili a sa fa, anacardo.
est intre Levanti e Ponenti, amplitudine. Anacatarsi s f. (T. Gr. Med.) spurgazioni de
Amplu , pla agg ampio, amplo, patulo. materia de is pulmonis, anacatarsi. Bonav.
Ampollosamenti avv. (t. ital. introd.) ampol Anacatarticu, ca agg. (T. Gr. M.) remediu
losamente, º" anacatarticu, purganti de basciu in altu, rimedio
Ampollosidàdi s. f. (t. ital. intr.) ampollosità. dna Catartico. Bonav.

Ampollòsu, sa agg. si narat de su stilu un Anacefalèosi s. f. (T. Gr. Didasc.) epilogu de


flau, ampolloso. unu discursu, anacefaleosi. -

Ampuai v. a. e n. (t. r. deriv. forsis de em Anacestu, sta agg. (T. Gr. M.) incurabili,
pinar cat.) M. alzai. - anacesto, incurabile.
Ampudda s. f. (dd pronunz. ingl.) ampolla. Anaclàstica. M. Diottrica. -

Ampudda po distillai, o cunservai liquoris, boc Anaclisi s. f. (T. Gr. M.) decubitu de su ma
cia, anguistara , guastada. Ampudda cumen ladiu, anaclisi. Bonav. - -

zada, ampolla manomessa, sboccata. Ampudda Anacòja s. f. (T. Gr. M.) surdera perfetta,
de birdi cun zugu longu e trottu, borbottino. anacòja. Bonav.
Ampudditta s f dim. (dd pron. ingl.) am Anacoreta s. m. (T. Gr.) Anacoreta, Eremita.
polletta, ampollina, ampolluzza. Ampudditta Anacoretisài, e anacoretizzai v. n. (de avzzogeo
cunservai liquoris, boccetta. Ampudditta de secedo) biviri solitariu, anacoretizzare.
inu ec. po mostra, o prova, saggio, saggiuolo. Anacreòntica s. f canzoni a su gustu di Ana
Ampudditta di odoris, boccetta, oricanno. creonte, anacreontica. -

A mudas, e a mudas a mudas avv. M. alter Anacreònticu, ca agg. anacreontico.


nativamenti. Anacronismu s. m. (T. Gr.) errori, o tra
A muffadas avv. (t. r.) M. allurpidamenti. sportu de tempus, anacronismo. -

Amuinài v. n. (de amohinar cat.) si narat de Anàdi s. f volat. (deanas, tis) anitra. Anàdi
s'amuinu, chi faint in s'aria is abis, sa musca, bianca, monachetto. Anadi imperiali, mergo.
su muschittu e similis, fistiare, rombare, far Amadi cun chighirista, germano di Barberia.
rombo, ronzare, far ronzo, zufolare. Fig. si Anadi conca niedda, caponegro. Anadi conca
usat po indicai s'amunnu de medas personas birdi, germano reale. Cetti.
confusamenti fueddendu in boxi bascia, romba A nàdidu avv. a nuoto. -

re, mormoreggiare, borbogliare, bisbigliare. Po Anadiplòsi s. f. (T. Gr. Didasc.) ſig. grama
zumiai is origas, fischiare, fistiare, rombare, ticali, po sa quali s'ultimu terminu de su versu
zufolare, sentir rombo, o ronzo negli orecchi. precedenti benit principiu de su sighenti, ana
Po burla si narat amuinai is origas a unu, candu diplòsi.
s'indi narat mali in ausenzia, cornare gli orec Anadixedda s. f. dim. di anadi (dd pron. ingl.)
chi ad uno. In Signif att. sa meda ciarla m' anitrella, anitrina. Su mascu, anitrino, pulcino
amuinat sa conca, il moltiloquio, la ciarlerìa d'anitra.
m ingombra, mi occupa, m aggrava la testa. Anadòni s. m. o anadone (t. logudor.) arzavola.
Fig. po fastidiai, annoiare, importunare, infa Cetti.
stidire, seccare, dar noia. Anàdrome s. f. (T. Gr. M.) trasportu de umo
Amu inamentu s. m. M. amuinu. ris de basciu in altu, anàdrome. Bonav.
A muinàu, da part. att. imgombrato, aggra Anafalantiasi s. f. (T. Gr. M.) spinniadura
vato, occupato. Fig. po importunau, importu de su fronti, o s'essiri spin iau in su fronti,
nato, infastidito, seccato. anafalantiasi, calvezza della fronte. Bonav.
Amuinu s. m. (t. cat.) po romuriu, rombazzo, Anafonèsi s. f. (T. Gr.) eserciziu de su cantu,
rumore, strepito, fracasso. Amuinu di abis, de ana 0nesi ,

muschittu ec. rombo, ronzio, ronzamento, ronzo Anàfora s. f. (T. Gr. Didasc.) ſig. de Rettor.
di pecchie. ec. Amunu di origas, bucinamento, repetizioni, anòfora, ripetizione.
cornamento, fischiamento, zufolamento d' Anafrodisia s. f. (T. Gr. M.) impotenzia a
orecchi. Amumu de ciarla, fueddendu in con Venere, anafrodisia.
fusu e in boxi bascia, bisbiglio, borbogliamento, Anafru, fra agg. (T. Gr. M.) sanguni anaſru,
rombo, susurro. Amunu de conca, ingombra senza spuma, sangue inafro. -

mento di testa. Fig. po fastidiu, fastidio, noia, Anagogia s. f. (T. Gr. Teol) sensu misticu,
seccaggine. anagogia, senso mistico.
A muntòni avv. (de a montones sp.) in ab Anagogicamenti avv. misticamenti, anagogica
bundanzia. M. abbundantementi. merile , rits ltd etiti cnte.
64 * ANA ANA

chi constat de duas sillabas brevis e de una


Anagògicu, ca ºggi anagogico, mistico.
Anagrafe s. f. (T. Gr.) ricetta, anàgrafe. M. longa, anapesto,
recetta. Bonav. s. m. (T. Gr.) disposizioni de is
- - - - -
Anapezia s. f. (T. G. M.) dilatazioni de is
Anagramma -

porus, e de is vasus, anapezia. Bonav.


litteras de unu terminu ordinau in modu, chi Anaplàsi s. f. (T. G. Chirur.) reduzioni de un
formit un ateru terminu, e rendat diversu si ossu segau a situazioni naturali, anaplàsi. Bonav.
gnificau, anagramma. Anapleròsi s. f. (T. G. Chirur.) reproduzioni
Anagrammatisinu s. m. (T. Gr.) anagramma de sa carrizia in is ulceras, anapleròsi. Bonav.
imperfettu, anagrammatismo. - - - -
Anapleròticu, ca agg. (T. G. Chirur.) remediu
Anagrammatisài, e anagrammatizzai v. a. fai anapleroticu, chi fait cresciri sa carrizia in sa
anagrammas, anagrammatizzare, fare ana cura de un'ulcera, rimedio anaplerotico. Bonav.
grammi. - - -
Anarchia s. f. (T. G.) paisu cun guvernu senza
Anagrammatista s. m. (T. Gr.) chi fait ana Capu, Anarchia.
grammas, anagrammatista. Anàrchicu, ca agg. (T. G.) anarchico.
Anaristèsi s. f. ( f G.) astinenzia de prandiri,
-

Analemma s. m. (T. Gr. de sa Gnomonica)


ancristèsi. Bonav.
figura, chi rappresentat sa sfera asuba de is co -

lùrus de su solstiziu po formai unu relogiu so Anarrinu, na agg. (T. G. Med.) bonu po su nasu;
lari; e strum. po regulai s umbra de su Soli in su tabaccu est remediu anarrinu, il tabacco è
rimedio anarrino. Bonav.
su pianu de unu relogiu, analemma:
Analessia s. f. (T. Gr. M.) restabilimentu de Anasarca s. f. (T. G. M.) idropisia universali,
forzas a pustis de sa maladia, analessìa. anasarca, ovv. gonfiezza edematosa. Bonav.
Analèttica s. f. (T. Gr. Med.) metodu de bi Anastalticu, ca agg. (T. G. M.) remediu ana
viri pois convalescentis reguardu a s alimentu, stalticu, bonu po stangai su sanguini, rimedio
analettica. Bonav. anastaltico, per arrestare il sangue. Bonav.
Analètticu, ca agg. (T. Gr. M.) restorativu, Anastasi s. f. (T. G. M.) trasportu de umoris
analettico, confortativo, ristorativo. Bonav. passaus de una parti a un atera, anòstasi.
Analettus s. m. pl. frammentus sceltus de un Anastòmosa ) s. f. (T. G. de Notom.) orifiziu
Autori, analetti. Anastòmosi ) s. f. de is vasus de su corpus,
Analgia s. f. (T. Gr. Med.) privazioni dedo o unioni di arteria cun arteria, de vena cun
lori, analgìa. Bonav. vena, anastòmosa; anastòmosi. Bonav.
Anàlgicu, ca agg. (T. Gr. M.) remediu anal Anàtema s. f. (T. G.) scomùniga, anatema,
icu, " indi pigat su dolori, rimedio analgico, scomunica. Anatema s. m. scomunigau, anatema,
i". SCOmltrarcatto .

Amàlisi s. f. (T. G. Did.) resoluzioni de unu Anatematisài, e anatematizzài v. a. (T. G.)


corpus in is principius suus: anatomia de una scomunigai, anatematizzare, anatemizzare. M.
cumponimentu : arti de sciolliri is problemas scomuniga.
por via de s' Algebra, analisi. Anatematismu s. m. (T. G.) su vinculu de sa
Analista s. m. analista. scomuniga, anatematismo.
Analiticu, ca agg. analitico. -
Anatematizzau, da part. M. scomunigau.
Analisài, e analizzài v. a. (T. G. Chim.) ana Anatocismu s. m. (T. G. Leg.) usura de usura,
lizzare. Fig. esaminai diligentementi, analizzare, dnatocismo. -

ºsaminare diligentemente. Anatomia s. f. (T. G. M.) incisioni minuda


Analoga s. f. (T. G.) proporzioni, rapportu, de is membrus de su corpus umanu, po birindi
analogìa. sa struttura, anatomìa, e notomìa. Fai s' ana
Analogicamenti avv. analogicamente. tomba a una cosa. Fig. esaminaidda attentamenti,
Analògicu, ca agg. ) analogico, analogo. far la notomia a una cosa, esaminarla accu
Analogu, ga agg. rattamente.
Analòsi s. f. (T. G. M.) consunzioni, analòsi. Anatomicamenti avv. anatomicamente.
TBonav. Anatòmicu s. m. (T. Gr. M.) Professori de
Analòticu, ca agg. (T. G. M.) remediu analo Notomia, Anatomico.
ticu, chi consumit sa carrizia, rimedio analotico. Anatòmicu, ca agg. anatomico.
Bonav. -

Anatomisài e anatomizzài v. a. (T. G. M.)


Anamèticus s. m.pl. (T. G. M.) medicamentus fai s anatomia, anatomizzare, far l'anatomìa.
po fortificai sa memoria, anametici. Anatomista s. m. (T. G.) chi esercitat s'ana
Anamorfosi s. f. (T. G. de Pintura) rappre tomia, Anatomista.
sentazioni mostruosa de alguna immagini, sa Anatripsologia s. f. (T. G. M.) trattau de su
quali in certa distanza cumparit regulari, e pro modu de usai is frigazionis in su corpus, ana
porzionada, anamorfosi. tripsologia. Bonav.
Ananàs s. m. (T. de Stor. nat.) planta e fruttu, Anàtrope s. f. (T. G. M.) revoluzioni de sto
chi benit de su Perù, ananàs. gumu, chi produsitnausea, e vomitu, anàtrope.
Ananti prep. e avv. dinanzi, alla presenza. Bonav.
Ananti miu, amanti insoru, ananti de totus, di Anattesi s. f. (T. G. M.) recuberamentu de
nanzi a me, a loro, a tutti, alla mia, alla loro forzas, anattesi. Bonav.
presenza, al cospetto di tutti. In forza de sust. Anàudia s. f. (T. G. M.) privazioni de sa boxi,
su di ananti, sa facciada, il dinanzi, il prospetto. anaudia. Bonav.
Anantialtàri s. m. dossale, il dinanzi dell' Anca s. f anca. Fai is ancas camminendu,
altare. Po su velu, o paramentu, chi coberit ancheggiare. Su grussu de s'anca, ancone.
s'anantialtari, paliotto, e in Siena davanzale. Ancada s. f. (t. b.) baronata, ragazzata.
Anapèsticu, ca agg. (T. G.) anapestico. Ancaritta s. f. (t logudor.) M. peincareddu.
Anapestu s. m. (T. Gr. Didasc.) pei poeticu, Anchilosi s. f. (T. G. Chirur.) unioni de duusa
ANC AND 65

ossus tantu unius impari, chi formant unu solu cacare. Po incurriri pena; inci andat su zugu,
pezzu, anchilòsi. Po malada de is giunturas, chi ne va il collo. Po ommittiri, lassai a curriri.
ddas privat de motu, anchilòsi. Bonav. lasciar andare, ommettere. Andai narendu,
Anchitta s. f. dim. anchetta. andar dicendo. Andaisindi in fumu, perdirisì,
Ancilla, e ancilla s. f. (T. L.) ancella, ancilla. perdersi, andarsene in fummo. Andaisindi infu
Anciloglossu s. m. (T. G. M.) defettu de su filu riau, partire in rotta. Andai trottula trottula fig.
de sa lingua troppu curzu, anciloglosso. Bonav. andai a unu logu a per forza, violentau, contra
Ancilotomia s. f. (T. G. de Notom.) operazioni voluntadi, andare ad un luogo a malincorpo,
de segai su frenu de sa lingua po fueddai li di mala voglia. Fai andai a unu trottula
beramenti, ancilotomìa. Bonav. trottula, far andar uno a malincuore, a di
Anciòva s. f acciuga, e alice. spetto, malgrado. Andai a biri istrigus espress.
Ancòdina s. f e incodina (de incus, udis) an rust. su propriu de tancai is cocciulas,
cudine, e incudine, ancude, e incude poet. morriri, andare al cassone, andare a babbori
Essiri intre marteddu e incodina prov. stai mali veggoli, andare a rincalzare i cavoli, morire.
de dogna parti, esser tra l' " e 'l mar Andai a camminai, andar a passeggio, a pas
tello. Ancodina de duas puntas po fai vasus de seggiare, dirportarsi. Andaisindi de amanti de unu,
lata, bicornia. torsi dinanzi ad altrui, levarsi dal suo cospetto.
Ancodinedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) anco Andai a innantis, andar avanti, inoltrarsi. An
dinetta, ancodinuzza. daisindi de puntu, si narat de scuppetta, o pi
Ancora s. f (de ayxvpa) àncora. Alzai s'an stola pagu segura, scattare. Andai de nou,
cora, salpare, e sarpare, levar l' ancora dal riandare .
mare. Sciolliri sa " de s' ancora , disor Andài a bolidu, in bolidu, meda lestu, andar
meggiare. Ghettai s ancora, ancorare, ancorarsi. volando, andar ratto, velocemente, con gran ra
Ghettai s' ancora in tempus de maretta forti pidità. Andai a bolidu in su studiu fig. fai grandus
contra su camminu, stallare. Ghettai una se
nda ancora contra su flussu e reflussu de
progressus, avanzarsii
avanzamento nello studio.
"fare , Jar progresso,

e su mari, afforcare. Ancora beccia, ancoressa. Andài addasiu, andar adagio, pianpiano.
Ancora de vascellu, ferro di due marre. Ancora Andài in aliottu, o in ala de camisa, andare
de is galeras, ferro di quattro marre. Marra de spogliato, in farsetto.
s'ancora, patta, marra dell' ancora. Ancora cun Andài in amoris, si marat de is animalis, essere,
cincu marras, gra" Fusti de s' ancora, o venire in caldo, avere uzzolo, o la foja,
ſ" dell' ancora. Su signali de linna, chi ab esser foioso.
arrat asuba de s' aqua, po conosciri aumdi est Andài a s'appràppidu cun is manus, andar
ghettada s'ancora, gavitello. tastoni, a tastone, tastare, tasteggiare, andare
Ancòra avv. anche, anco, ancora, altresì , al tasto, brancolare. Andai a s'apprapidu cun
parimente, eziandio. No ancora, non per anco. is peis, andar tentoni, a tentone.
Po atera borta, o de nou, ancora, altra volta Andài a arrogadura, attraversai campus, segai
di nuovo. a ogu su camminu, andare alla ricisa, alla
Ancoracandu) avv. ancora uando, ancorchè, stagliata. -

Ancorachì abbenchè, benchè, sebbene. Andài arròlia arrolia, o arroliendu, andai gi


Ancoràggiu s. m. gabella, chi si pagat po ab rendu senza sciri aundi, nè poita, anfanare,
barrai su bastimentu in su portu, ancoraggio. " anfanando, andarajato, o afone, andare
Ancorài v. n. e ancoraisì m. p. ancorare, an a zonzo, a sparabicco.
corarsi. Ancorai in tempus de grandu bentu Andai arrozza arrozza, fraga, fraga, andai fu
contra su camminu, stallare. Ancoraisì cund un' rittendu o po sciri fattus allenus, o po rapignai
ancora, ormeggiarsi. alguna cosa, andare spiando, codiare, rinver
Ancoramentu s. m. su logu aundi donai fundu, gare, andare il , o cercando di risapere
ancoramento. i fatti altrui. ec.
Ancoraschì M. ancorachì A: lài arrùmbula arrùmbula, voltolarsi, rivol
Ancoràu, da part. ancorato. tolarsi, andar voltolone, o voltoloni, rotolarsi, .
Ancoredda s. f. dim. (dd pron. ingl.) ancoretta. andar rotolone, o rotolando.
Andàda s. f andata, gita. Andada a ingiriu, Andai atropeliadamenti, o deatropeliu, andare
circuimento. Andada a cuaddu, cavalcata. An agitatamente, precipitatamente.
dada de su corpus, smossa, andata di corpo. Andài avàtu. M. andai infatu.
Fai andadas inutilis, andarsene in gite. Fai una Andài avvèrtiu, o s'avvertia, andar ritenuto,
andada e duus servizius, fare due chiodi a un circospetto.
caldo, far un viaggio e due servigi, far due cose Andài a brinchidus, a selidas, e in is biddas
a un tratto. a seddas, comenti su lepuri e aterus animalis,
Andadedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) piccola balzellare, andar balzelloni.
andata, o gita, giterella. Andai a ciùcciu, si narat a is pipìus po andai
Andadòri v. m. (t. sp.) andatore. Andadori a spassiu M.
de notti, andator di notte, nottolone. Po av Andài cerri cerri (t. b.) andai movendu su
visadori, monitore. corpus de innòi e innì, dondolarsi, andar
Andadùra s. f. (t. sp.) andatura. ciondolando. Andai cerri cerri movendu su paneri
Andài v. m. andare, gire poet., ire usau in cun fastu de unu parti e de atera, culeggiare,
s'infinitu. Andaisindi n. p. andarsene, partirsi. sculettare.
Custa mancia no 'ndi andat, questa macchia non Andài circhendu po mari e poterra, o a perdas
se ne va, non se ne leva. Custu non mi andat, pesadas, andar ratto.
non mi cunfait, questo non mi va. Andai de Andai a cuaddu, cavalcare, far viaggio, a
su corpus, avere smossa, sgravarsi, ire del corpo, cavallo. I
66 AND AND

Andai a currigliu, gira gira de logu in logu, Andai a portanti, ambiare, andard ambio,
M. andai gira gira. o di portante. Andai a portanti de trainu, an
Andai a derettu, in linea deretta, andar ritto, dar d'anchetta, o di spalletta, andar di traino.
dirittamente, per linea retta. Po andai tetteru, (V. la voc. fr. aubin).
no incrubau, andare, camminare in sulla Andài po su camminu carratteri, fig pigai is
Dersona . cosas in su modu prus facili, andar per la piana,
Andai in cumpangia, andare in compagnìa, in prender le cose nel modo più agevole.
conserva, di conserva, di conserto. Andai depressi, andar ratto, andare in fret
Andai fendu scèscias propriu de is imbriagus. ta, camminar di trotto, di passo veloce. Andai
M. andài stomtuna stontuna. depressi e a filu, andar difilato.
Andai a filu, andare a filo, a dirittura. Andai Andai a rimbulu, po andai arrumbula arrum
a ſilu e de pressi, andar difilato. bula. M. Andai a rumbulu de s'arrisu, o pi
Andài forròga forròga, o forroghendu, sfrugac sciaisì de s'arrisu, scompisciarsi delle risa, ri
chiare. Fig. circai cosa cun ansiedadi, frugare, dere squacqueratamente,
andar frugando. Andai in runa, andare in rovina, in con
Andài fuis fuis, andar fuggiasco, fuggiasca quasso, in precipizio.
mente, alla sfuggita. Andai derunda, andare in ronda,o a girone. Fig.
Andai a fini si narat de sa pinna de scriri, andai gira gira, andare in volta, andar gironi.
render sottile. Fig. si narat po andai a s' Andài sarta sarta, o sartendu, andar saltel
avvertia. M. loni, andare a salti, o saltellando.
Andài fraga fraga ) M. andai arrozza arrozza. Andai a scallu (t. pop. ) arrenesciri beni, an
Andài furittendu dar di rondone, riuscir felicemente.
Andài furria furria, andar voltandosi. Andai sciàcula sciàcula, si narat de naviu agi
Andai a furriu a fùrriu, o girendu, girare, tau de su bentu, barcollare, tentennare. Po an
roteare, muoversi in giro. dai sciampula sciampula. M.
Andai a galoppu, andar a galoppo. Andài sciampula sciàmpula, si narat de is li
Andai gattus gattus. M. andai a piòtu a piòtu. quoris, chi s'agitant, candu su vasu no est
Andai a geniu, ire a sangue, piacere. Andai plenu, guazzare, andar guazzando.
a geniu, o a tinu de unu, andare a versi ad Andài scianca scianca, cioncolare, andare an
alcuno, secondarlo, accomodarsi all'altrui umore. cajone. Po s” andai depressi, chi faint is iscian
Andai cun is brazzus pendi pendi, o calaus, caus, o zoppus, arrancare, andare arrancando.
andar colle braccia ciondoloni, o spenzoloni. Andài scozzina scozzina (t.b.) M. andai cerri cerri.
Andài gira gira, o girendu de innòi e de innì, Andai a spassiu, diportarsi, andare a dipor
gironzare, andar gironi, o in volta. to, a spasso camminando.
Andai a grussu, si narat de sa pinna, chi scrit Andai a sa spiocca (espress. b.) andai in pre
a grussu, render grosso. cipiziu, andare a bioscio, a ritrècine, a riverso.
Andai infatti, o avatu de unu, accodarsi ad Andài stòntuna stòntuna (espress. pop.) cam
uno, andargli dietro. minai propriu de is imbriagus, balenare, bar
Andai imbùrchina imbùrchina, andare inciam collare, andar barcollone, ondeggiare, andare
paudo, inciampicando, scappucciando. a onde.
Andài a ingiriu, circuire, andar attorno. Andài stròmbulus stròmbulus. M. andai ston
Andai a longu, andare in lunga. S'affari tuna stontuna .
bandat a longu, l'affare va in lunga. Andai tenta tenta tocchendu cun bastoni, fru
Andai mali, peccai, ortirisì (t. r.) no andai gare, andar frugando, tentando con bastone.
a innantis, si narat de is fruttas, e de is ani Andai terra terra propriamenti su camminai
mais, chi no prospèrant, imbozzacchire, indoz de su colòru, e de is aterus serpentis serpeg
zare, incatorzolire, intristire, dare addietro, non giare, serpere, andar tortuoso , serpendo, stri
andare innanzi , sdegnare, non attecchire. Po sciare, camminare striscioni .
andai in ruina. M. ruìna. Andài a tinu de unu, andare a verso ad al
Andai a sa nua, a cuaddu in pilu, andare a cuno, secondarlo.
l'ardosso, a bisdosso, a cavallo nudo. Andai a trainu, o a portanti de trainu. M.
Andai in ora mala, in perdizioni, andar alla andai a portanti.
malora, a ritrècine, andare a Scio. Andai a trattamallòni (espress. rust. ) M. an
Andài a orza (T. Marin.) orzare, andare a dai a sa spiocca.
orza, andar alla banda. Andai a traversu, o de traversu, andare di
Andai a pampàdas, andar carpone, o bran traverso, di schiancìo, a sghimbescio, obbli
coni, carpare, andar carpando. quamente.
Andai a passiu, a traversu, andar errando, Andài trinchi trinchi (espress. basc.) si narat
o svagando, spaziare, spaziarsi, andare sva de cuaddu, chi fait unu trottu irregulari, trottar
gato. l assai andai su bestiamini a passiu, la male, andar di trotto sregolato.
sciare il bestiame svagato. Andai a trivas, a dispettu de pari, compete
Andài a peincareddu, andare a calzoppo. re, gareggiare, andare a competenza, a gara
Andài a pediri, a dimandai sa limosina, men Con uno .

dicare, andar pezzendo, pitoccare, fare il pi Andài a trottu, o de trottu (cun o claru)
tocco, l'accattone, accattar la limosina. trottare, andar di trotto.
Andài a pei, andar a piè, o a piede. Andai a trottu (cun o oscuru) andai de sbia
Andai a piòtu a piòtu, senza ſai strepitu, e sciu, sbiccare, andare a sbieco, o sbiescio, a
" po no essiri bistu, andar buzzican sgembo, a schiancio, stortamente, obbliguare.
p, andar quatto quatto, o quatton quattone, Is cosas bandant a trottu fig. bandant uiali, le
andar quattamente, e di soppiato. cose vanno a bioscio, a riverso.
“ve
AND

i Andài a turmas, o a ciurmas, andare a stuoli. Aneddàcciu s. m. (dd- pron ingi ) aneddri
Andài tuvi tuvi (espress. pop.) si narat de chini malu, anellaccio.
po imburchinu, o po spinta arricida bandat al Aneddixeddu
anelletto, s. m. dim. ((dd dd P
anellino. ing
pron. ingl.)
)
gunu trattu inclinau in attu di arruiri in terr ,
andar piombando, andare a croscio, o in atto Anèddotu s. m. (T. usau de is Litteraus) trattu
di cadere. -

particulari de storia passau in silenziu de is Isto


Andài vagabundu, andar randagine, vaga ricus precedentis, aniddoto,
bondo. Aneddu s. m. (dd. pron. ingl.) anello. Didu
Andài de voga (espress. rust:) andai cum fu de s” aneddu, anulare suste o dito anulare.
ria, andare in furia, velocemente. Domais aneddu, confirmai su sposaliziu, o donai
Andài zoppi zoppi, andar zoppicone, o zop sa manu, dar l' anello, sposare, impalmare,
piconi, rancare, ranchettare. confermare lo sposalizio. Ogu de s'aneddu, aund'
Andamentu s. m. andamento. Andamentu de est ligada sa perda, castone. Ligai unu diamanti
nou, riandamento. Po manera de procediri, in s'aneddu, incastraiddu, incastonare un dia
andamento. -
ntante, incastrarlo nel castone. Po cinturedda di
Andàna s. f. (t pop ) ordini de cannonis in ora o de plata, cintura, cerchietto d' oro o di
is navius, ordine di cannoni. argento. Aneddu de ferru o de lottoni ec. chi
Andantementi avv. andantemente. Cantai an si ponit in maniga de gorteddu, o in sa bucca.
dantementi, cantare alla ricisa. di algunus istrum. po no s' aberriri, ghiera, ra
Andanti v. agg- andante. Po medianu. M. perella. Aneddu de ferru clavau in linna, o in
Andareddu, dda " (dd pron. ingl. ) amanº muru po agguantai asta de gruxi, de drappò ec.
ti di andai, vagabondo, amante d'andare. An stacca. Ania de s” anus, anello, bucco dell'
dareddu de notti, nottolone. ano. Aneddu " , anellone. Aneddu, aund'
Andariègu, ga-agg. (t. sp.) M. andareddu. - (V. i" f"
intratla sav. pertighitta de sa- scuppetta,
tta, bocciuolo.
Andau, da part andato. In su tempus an
dau, o passau, nel tempo andato, passato, pre
terito. Andau infatu a unu, ac ad uno.
Amegài, anegau ec. (t. º
M. annegai.
Anèglia s. f campanella. Aneglia po aneddu
Andau de su corpus, ito del corpo. Andau de de cadena, anello, maglia di catena: Ameglia de
nou, riandato. Andau mali, trattendu de frut perta, campanella dell'uscio. Aneglias de cor
tus, o de animalis, chi no prosperant, inca tina, campanelle. Aneglia clavada in muru, o
torzolito, imhozzacchito, intristito. Po is aterus in punteddu de linna po accappiai cuaddus,
significaus. M su verbu. campanella. -

Andebèni s. m. cilecca. Fai s'andebeni, far Anella (t. r) M ameglia.


la cilecca. º")
Anèmia
s. f. (T. G. M.) mancanza de san
guini, anemasìa, anemia. Bonav,
Andia e andias pl. s. f (de andas sp.) barel
la . Portai in andias, barellare, portare in ba Anemoftoria s. f. (T. G.) corruzioni de s'aria,
rella. Po zivèra M. o de bentu, anemoftorìa. Bonav. -,

Andiperistasi s. f. (T. Gr. Filos.) mutua re Anemografia s f (T. G.) descrizionis de is


sistenzia, andiperìstasi, mutua resistenza. bentus, anemografia.
Andirivièni se m. pl passadissus, o bessidas Anemologia s. f. (T. G.) trattau de is bentus,
in giru, andirivieni, ghirigoro, giravolta. anemologìa: Bonav.
Andria s. f. (T. G.) femina ermafroditica, Anemometria s. f. (T. G:) arti de mesurai is
dàndria Bonav. dus de sa forza de su bentu, anemometria.
Andròfagu. s. m (T. G.) chi s'alimentat de Anemòmetru s. m. (T. Gr.) strum. fisicu po
carri umana, andròfago, Bonav. e antropòfago, mesurai is diversus gradus de sa forza de su
mangiator d' uomini. lentu, anemòmetro.
Androgènia s. f. (T. G ) successioni mascu Anemoscòpiu s. m. (T. G:) strum. fisicu po
lina ind'una famiglia, enia. indicai is variazionis, de su tempus, e de is
Andròide s. m. (T. G. de Meccan) automatu, bentus, anemoscopio.
o burratinu, chi cun ordingius secretus podit Aneostasia s. f. (T. G, M.) mancanza de sen
fai esteriormenti algunas funzionis de s' omini, timentu, o stupori de sa menti, aneostasìa. Bon.
androide. Anepitimia s. f. (T. G. M.) maueanza di ap
Andromania s. f. (T. G. M.) ,ropensionismo petitu, anepitimìa. Bonav. -

derada in sa femina a su coitu, andromanìa. Aneurisma s. f. (T. G. M.) unflori no naturali


Bonav. causata de dilatazioni di arteria, aneurisma.
Andronitide s. m. (T. G.) appartamentu di Anfesibèna s; f. (T. G.) serpenti de duras
ominis solus, andronitide. concas, anfesibèna.
Androtomia s. f. (T. G. Didasc.) notomia de Anfiàrtrosi s. f. (T. G. Anatom.) articulazioni
su corpus umanu , androtomia. mista, chi participat de sa diartrosi po sa mo
Andurriàli s. m. (t. sp.) logu desertu, e inu bilidadi sua, e de sa sinartrosi pe sa stabilidadi,
tili po arai, catapecchia. anfiàrtrosi. -

Aneddadeddu, dda dim. (dd dd pron» Anfibiti agg. m. (T: G.) si marat de is ani
ingl.) arruffadeddu, ricciutello. malis, chi. i" in aqua- e in terra, anfibio,
Aneddài v. a. (dd pron: ingl.) arrizzai, ina ancipite. -

nellare, arricciare, increspare, dare il riccio. Anfibologia s. f. (T. G.) discursu- de doppiu
M. arrizzai: - -

sensu, o equivocu, anfibologìa.


Aneddàu, da part: inanellato, arricciato. Anfibologicamenti avv. ambiguamente, anfibo
Aneddàu, da agg arruffau, riccio, ricciuto. logicamente. - o

Pilus aneddaus, capelli crespi, ricci. Angioni Anfibològicu, ca agg. "


Anfimacru s. m. (T G.) pei
, ambiguo:
º formata:
aneddau, agnello ricciuto...
1.
68 ANP ANG

de una sillaba longa intra duas brevis, anfi Anglicismu s. f terminu, o manera de mai
macro . - - inglesa, anglicismo. -

Anfimernu, ma agg. (T. G. M.) calentura Anguasùa s. f. (t. r.) M. sangunera.


anfimerina, chi torrat dogmia di, febbre anfime Anguidda s. f. (dd pron. ingl, anguilla. An
rina. Bonav. - -
guidda salida, anguilla salata. Anguiddas plur:
Anſipròstiliu s. m. (T G. di Archit.) edifiziu. si usati fig po bastonadas surdas, pesche dura
cun duas facciadas similis in s ordini de is co cine, forti, bastonate. Anguidda po similit si
lumnas, anfipròstilo. : -
marat su filettu, o siat su musculu longu car
Anfisciu, e anfiscius pl. s. m. (T. G. Geogr.) nosu de su boi e di aterus animalis, ch est at
is abitantis de sa zona torrida, Aufisci. taccau a sa spina dorsali, o a su filu de is ar
Anfisfàlsi s. f. (T. G. M.) debilesa de cam "; filetto, porso: (M. filet fr.); muscolo psoas
bas, anfisfalsi. Bonav, (T. Med.) M. filettu .
Anfiteatru s. mi. (T. G.) fabbrica de figura Anguiddedda s. f, dim. (dd dd pron. ingl.)
ovali cumposta de dius teatrus, anfiteatro. anguilletta, anguillina. Po s' anguidda suttilis
Angaria s. f. (T. Ital. Introd.) angaria, an sima, chi naràus zingorra, ciriuola. M. zingorra.
gheria, aggravio, vessazione, violenza, concussione, Angula s. f. ugola. Angula abbasciada, rilas
soprammano, sopruso. - -
sazion dell'ugola.
Angariadòri v. m. angariatore, vessatore. Angulàri agg. angolare, angulare.
Angariài v. a, vessai, angareggiare, angariare, Angularmenti avv. angolarmente.
usar angherìa, vessare, violentare, ottener per Angulau, da agg canteruto, che ha canti, od'
forza. -
angoli.
Angariàu, da part. angariato, vessato. Anguleddu s. m. dim. (dd. pron. ingl.) angoletto,
Angeiografia s. f. (T. G. de Commer.) descri Anguli s. f spezia de cocòi de simbula cum
zioni de is pesus, mesuras, e strum. di Agri postu cun ous interus e cottus in forru, spor
cultura, angeiografia. tellina, e in Pisa stacciata coll' ovo.
Angela s. f. (T. G.) Angela, Angiola. Angulòsu, sa agg. angoloso.
Angeledda s. f. dim. (dd pron. ingl.) Angeletta, Angulu s. m. angolo. Angulu su prus acutu,
Angioletta : -
de is bastionis, angolo saliente. Po cantonada,
Angeleddu s. m. dim. Angioletto, Angiolino, angolo, canto, cantonata.
Angeluccio. - - Angiustia s. f ambascia, affanno, angoscia,
Angelicamenti avv. angelicamente, in modo angustia, pena, travaglio.
angelico. . - -
Angustiadamenti avv. angosciosamente.
Angèlicu, ca agg. angelico. Angustiai v. a. donai pena, affannare, afflig
Angelus. m. (T. G.) Angelo Angelu Custodiu, gere, angosciare, angustiare, tormentare, trava
o de sa guardia, Angelo Custode, o Tutelare, gliare. Angustiaisì v. r. e n. p. donaisì pena,
Angelu bonu, Angelo buono, Spirito celeste. affannarsi, affliggersi, ambasciarsi, angosciarsi,
Angelu birdi, Angelo delle tenebre. - - angustiarsi, darsi affanno. Angustiaisì eccessiva
Angiadira s. f su tempus de parturiri de is menti, trambasciare, trangosciare, riempirsi di
bestias, figliatura. - -
angoscia.
Angiài v. a. su parturiri de is bestias, figliare, Angustiamentu s. m. angosciamento , tramba
Si fait duus fetus a unu partu, binare. Gagl. sciamento. M. angustia.
Torrai a angiai, rifigliare. Angustiàu, da part. angosciato, angustiato,
Angiamentu M. angiadura. affannato, tormentato, travagliato. Po opprimiu
Angiàu, da part; partorito. di angustia, trambasciato, trangosciato.
Angina s. f. (T. usau de is Medicus) M. Angustiàu, da agg. ambascioso, angoscioso ,
schinenzia. -
angustioso, affannoso, ansioso.
Anginòsu, sa agg (T. Med.) chi patit s'angina, Angustiosu, sa agg. M. angustiau agg.
anginoso . - . Anidria s. f. (T. G.) privazioni de sudori, e
Angiografia s. f. (T. G. M.) descrizioni de is asciuttori de stasoni, anìdria. Bonav.
vasus, venas, e arterias, angiografia. Anima s. f anima. Anima vegetativa si marat
Angiologia s. f. (T. G. M.) trattau de is vasus sa de is plantas, sensitiva sa de is animalis, ra
de su corpus umanu, angiologia. zionali sa de s'omini, anima vegetativa dicesi
Angionedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) agnel quella delle piante, sensitiva degli animali, ra
letta, agnellina. gionevole dell' uomo. Povida, anima mia, vida
Angioneddu s. m. dim. (dd. pron. ingl.) agnel mia, anima mia, vita mia, ben mio. Po per
letto, agnellino. - -
sona, centu mil'animas, cento mila anime, o
Angiòni, s. m. agnello, pecorino. Angioni de persone. Anima de is rexinis, su mueddu, ani
callu, agnello di latte. Angioni Pasquali, Agnello ma , midollo delle radici. Anima de buttoni,
Pasquale. - - anima: M. animetta. Po su pappu, o semini
Angioninu, na agg agnellino, na . Lana An de is fruttus inserrau in s ossu, o in su pisu ,
gionina, o di angioni, lana agnellina. anima, mandorla, seme del frutti. Essiri unu,
Angiotomia s. f. (T. G. M.) incisioni de is corti e un'anima, si narat de duus, chi si amant
vasus de su corpus umanu, angiotomìa. : -- appassionadamenti, esser due anime in un noc
Angiuledda M. Angeledda. eiolo. Finzas a s'anima avv. sino all'anima ,
Angiuleddu. M. Angeleddu. grandissimamente. Vomitai s' anima, recere l'
Angiulu M. Angelu. - anima, vomitar molto. Oti cun s” anima, ou de
Angiulu in gloria s. m. (t. r.) spezia de broc pudda, chi tenit caboni, uovo gallato. Ou senz'
cau de seda a floris mannus, fiorone (T. defabbr.) anima, ou de pudda, chi non tenit caboni, uovo.
Anglicàna agg. f de sa Cresia de Inghilterra, vano, infecondo, subventaneo, uovo senza germe.
la Chiesa Anglicana. (V. la v. lat. urinus.) -
ANI ANN -

Animadòri v. m. e ra f animatore, trice. bandat assutt'aqua po piscai perlas, e cosa ar


Animài v. a. infundiri s' anima, animare, av ruta in mari, marangone, palombaro.
vivare, infonder l'anima, dar vita. Po fai co Annadadura s. f notatura . -

raggiu, animare, incoraggiare, incoraggire, ina Annadài v. n. (de natare lat. ) notare, andar
nimare, inanimire, dar animo, incorare, rin a nuoto: nuotare e natare mancu usaus. Po
corare, far altrui cuore, avvalorare, invigorire, abbarrai asuba di aqua simplementi, notare,
vigorare, far animo, dar vigore. Po confortai, stare a galla, galleggiare.
animare, confortare, coortare. Po eccitai, at Annadamentu s. m. notamento.
tivai unu negoziu ec. accalorare, attivare, ec Annadanti v. agg M. annadadori.
citare. Animai una statua, una pintura, ani Annadàu, da part. notato.
mare, atteggiare una statua, una pittura, darle Annàli agg. M annuali.
una bell'attitudine. Animai de nou, ravvalorare. Annàlis s. m. pl. Storia, chi po ordini di an
Animaisì v. r. faisì coraggiu, innanimarsi, inco mus distinghit is fattus succedius, annali.
raggiare n. pigliar coraggio, rincorarsi, ripi Annalista s. m. Scrittori di annalis, Annalista.
gliar cuore. - Annappadiura s. f appannatura.
Animalazzu s. m. bestiazzu, animalaccio, be Annappai v. a. offuscai, e si narat de is co
stiaccia. sas lucidas, appannare, accecare, offuscare,
-

Animaleddu s. m. dim. ſ" pron. ingl.) ani oscurare. S' i" annappat su sprigu, l'alito
maletto, animalino, animaluccio. acceca , appanna lo specchio. Su Soli annap
- Animalescu, sca agg. animalesco, animastico. pat, allumat sa vista, il Sole appanna, abba
Animàli s. m. animale. Animali poſai casta, glia la vista. -

attu a fai fetu, animale figliaticcio. Animali man Annappamentu s. m. "º, offusca
nu, animalone. -
mento. Annappamentu de sa vista, appanna
Animàli agg., de s'anima, animale. mento della vista, ambliopìa. (T. Gr. Bonav.)
Animalidadi s. f animalità. Annappàu, da part. appannato, offuscato.
Animalistas s. m. pl is chi pretendint, ch is Soli annappau, o luna annapada si narat, candu.
embrionis siant formaus e bius in su semini d sa luxi insòru est imbarazzada di alguna nui
su babbu, animalisti. -
suttili, Sole annacquato, luce della luna an
Animanti v. agg. chi animat, animante. nacquata, debole.
Animàu, da part. animato, avvivato, incorag Annarbài, annarbau ec. (t. r.) M. allanai.
iato, incorato, inanimito, avvalorato, rincorato. Annaspiai v. a. formai sa madassa in sa na
o confortau', confortato. Po eccitau , attivau, spia, agguindolare, annaspare, innaspare, na
accalorato, attivato, eccitato. Trattendu de sta spare, formar la m-tassa sul naspo, sul guindolo.
tua, o pintura, animato, atteggiato. Animau de Annaspiamentu s. m. i"
nou , ravvalorato. -
Annaspiàu , da part. annaspato.
Animaziòni s. f s'attu de donai, e arriciri Annebidàu, da agg (t. r. de annebbiare ital.)
s anima, animazione. umedessiu de sudori, pigada sa similit. de s'ef
Animedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) po crea fettu de sa nebbia. M. umedessiu.
turina, animuccia, creaturina. Animedda debut Annegài e anegài v. a. affogai in s'aqua, an
toni. M. animetta. negare, affogare, sommerger nell'acqua. An
Animetta s. f parti de sa corazza, chi cobè negarsi n. p. annegare n. e annegarsi, morir som
rit su pettus, animetta. Animetta de buttoni, merso in qualche fluido. Annegaisì in is vizius,
anima. Animetta de strum. musicali est su pezzu in plaxeris, in su binu, attuffarsi, tuffarsi, im
de linna, chi sustènit sa taula armonica, ani mergersi ne' vizj, ne diletti, nel vino.
ma. Animetta de coberriri su calixi in sa Missa, Annegamentu, e anegamentu s. m. annega
copertojo del calice: e animetta ; (voce pop. V. mento. -

pale fr.); Animetta posa parti mobili de una Annegàu e anegàu, da part. annegato, affo
trumba de funtana, chi attràit, e spingit s'aqua gato, sommerso nell'acqua. Annegau in su bi
facci a susu , animella, stantuffo. nu, in is vizius, immerso nel vino, ne vizj.
Animosamenti avv. animosamente, arditamen Annessu, ssa agg (t. ital. adott.) annesso,
te, sopranimo. congiunto, anito, connesso.
Animosidàdi s. f. animosità, arditezza, corag Anniài v. a. poniri miu, annidare, annidiare,
gio: Po parzialidadi, animosità, interesse, par porre il nido. Anniaisì n. p. ponirisì in su niu,
zialità . - -
annidarsi, posarsi nel nido. Fig. eliggirisì logu
Animòsu, sa agg. animoso, ardito, audace. po abitai, annidarsi, fermar sua stanza.
Animu s. m. animo. Po fantasia, pensamen Anniàu, da part. annidato.
tu, cuore, fantasìa, pensiero. Po animosidadi. Annichidài, annichidàu ec. (t. r.) M. in
M. Faisì animu, farsi animo, coraggio. Bastai qdietai.
s animu, bastar l'animo, soffrir l'animo. Per Annichilài v. a. redusiri a nienti, annichilare,
dirisì di animu, perdersi d'animo, avvilirsi, annientare, ridurre al niente. Annichilaisì v. r.
scoraggiarsi, sbigottirsi, smarrirsi. De pagu annichilarsi, annientarsi, umiliarsi molto.
animu, timidu, timido, d' animo rimesso . Annichilamentu s. m. annichilamento, anni
Annabattista s. m. Ereticu, chi osservat sa entamento. -

comunanza in dogma cosa, Annabattista. Annichilàu, da part. annichilato, annientato,


Annàda s. f spaziu de un annu, annata. Po ridotto al niente. i" umiliau meda, annientato,
paga o renda de un annu , o derettu, chi si abbassato, umiliato molto.
pagat po un annu, annata. Prus longu des an Annichilaziòni s. f. annichilazione.
nada mala, più lungo del Sabbato Santo. Annidài, annidàu ec. t. r. fai nidu, o lisu . .
Annadadòri v. m. e ra f chi annàdat, no M. allisai. -

ante, nuotante, notatore, trice. Pe omini, chi Annieddigadùra s f (dd pron. ingl.) anneritura
70
:
ANN ANN
Annieddigài v. a. fai nieddu, (dd pron, ingl) l Celu, annuvolare, annuvolire, annuvolirsi, rannu
volare, rannugolare, rannugolarsi, rabbruscar-.
annerare, annerire, annegrare, far negreggia
re, far nero. Po accottilai sa facci ec. s effettu, si, rabbruzzarsi, rabbujare, rabbujarsi, farsi
chi fait su Soli , abbronzare. Annieddigaisì n. p. bujo. Annuaisì a logus a logus, ragnare. -

annerare m. annerarsi, divenir nero. Annuali agg.. annale, annuale, annuario-,


alyzzetto -
Annieddigamentu s. m. (dd pron. ingl.) an -

neramento, annerimento. Annualmenti avv. annualmente.


Annieddigau, da part.. (dd pron. ingl.) anne Annuamentu s. m. deriv. de nuu, annodamento,
rato, annerito. Pocobertu de soli, abbronzato Aunuamentu s. m. deriv. de nui, annebbia
dal Sole. mento, rabbruscamento dell'aria.
Annientài, annientàu ee. MF. annichilai. Annuàriu, ia agg. M. annuali.
Anninnia s. f. ninna , nanna. Fai s'annin Annuàu, da part de su verbu annuai, an
nìa, far la ninna, nanna. Andai a fai s an nodato.
ninnìa, andare a nanna, o a far la nanna. Annuàu, da part de su verbu annuaisì, an
Anninniài v. a. dormiri is pipius cantendu , o nuvolato, annuvolito, rannuvolato, rannugolatos
sanzienda su barzolu, anninnare, ninnare, cul rabbruscato, rabbujato, scombujato.
lare, far la ninna nanna, addormentare i bam Annudèu s. m. (t. r in logu di Agnudei.) M.
bini cantando, e cullandoli. In signif neut. Su reliqùiariu .
pipìu si dormit, e fait s anninnìa, il bambino Annugiaisì v. nei (de enojarse sp.) primaisì,
si dorme, e fa la nanna. corrucciarsi, prender a male, piccarsi, pren
Anninniàu, da part. cullato, che ha addormen der il broncio, crucciarsi.
tato il bambino cullandolo. Annugiàu, da part. corrucciato, che ha preso
Anninniedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) nin il broncio. In forza di agg tristu. M malin
nerella. conicu.
Annirgadòri v. m. cuaddu, chi amnirgat, ni Annùgiu s. m. (dè enojo sp,) broncio, bruz
tritore, cavallo nitrente, che sovente annitrisce. zo , corruccio: cruccio.
Annirgài v. n. annitrire, nitrire. Annullabili agg. abolibile.
Amnirgàu part, che ha dato un nitrito. Annulladòri v. m. annullatore.
Annìrghidu s. m. nitrito, fremito di cavallo. - Annullài v. a. annuttare, invalidare, render
Anniversàriu s. m. anniversario, annuale. nutto, invalido, abolire , abrogare, cassare,
Annobilitài, annobilitàu ec. M. nobilitai. rescindere.
Annomingiadòri v. m. proverbiatore. Annullamentu s. m. annullamento, abolizione,
Annomingiài v. a. bergolinare, bisticciare, bi abrogazione, cassazione, rescissione.
sticcicare, proverbiare. Annomingiaisì n. p. bi Annullanti v. agg. annuliante.
sticciarsi, bisticcicarsi, bezzicarsi, proverbiarsi. Annullatoriu, ia agg. rescissorio.
Annomingiàu, da part. proverbiato. Annnllàu, da part annullato, abolito, abro
Annomingiu s. m. proverbio, soprannome. gato, cassato, rescisso.
Annòsu, sa agg (t. lat.) antigu, annoso, vec Annullazioni s. f. annullazione. M. annulla
chio, carico d'anni. mentu.
Annotadòri v. m. annotatore, notatore. Po su Annunziadòri v. m. e raf annunziatore, trice
chi fait annotazionis in is liburus, postillatore. Annunziai v. a. fai scuri, annunziare, avvisa
Annotài v. a. annotare, fare annotazione. Po re, far sapere, recar notizia, rapportare, far
registrai, passai a liburu, allibrare, registrare. rapporto, avvertire di qualche cosa. Po prono
Po fai annotazionis in is liburus, postillare, far sticai, predire, presagire, pronosticare. Po gitai,
postille. citare, accennare.. -

Annotàu, da part. annotato. Po passau a li Annunziamentu ss m. annunziamento, avviso.


buru , allibrato, registrato. Po su chi hat fattu Annunzianti v. agg. annunziante.
annotazionis, i ſi Annunziau, da parti annunziato, avvisato, ave
Annotazionedda. ss f, dim. (dd pron. ingl.) vertito, rapportato. Po pronosticau, predetto,
annotazioncella. pronosticato. Po citau, citato, accennato.
Annotaziòni s. f annotazione. Po postscrittu, Annunziaziòni s. f. M. annunziamentu. Po sas
postilla, postillatura, festa de Nostra. Segnora de 25. de Marzu, An
Annòtu s. m. nota, registru, registro. Temiri Pattraz Paz lante . - - -

a annotu. M. marcai. Ammùnziu s. m. annunzio, avviso. Po augu


Annu si m anno. Principiu de s'annu, capo riu , annunzio, augurio, presagio:
d'anno. Domai, o augurai is bonus principius Anodinia s. f. (T. G. Med.) mancanza de
de s'ammu, augurare un felice capo d'anno. dolori, anodinia . Bonav.
Sunt annus e annus, sono anni ed anni, o mol Anodinu, ma agg. (T. G. Med.) chi calmat.
tissimi anni. Passai is ottant' annus, valicare is doloris, anodino, lenitivo, paregorico, an
gli ottant'anni. Vitellu, o vitella, chi hat sal talgico. -

tau s'annu, vitello sopranno, vitella sopranna. Anomalia s. f. (T. G. Gram.) irregularidadi.
Annuadròxu s. m. s umioni de is giunturas in sa declinazioni de is nominis, e in sa con-.
de is ossus, snodatura, piegatura delle giunture. giugazioni de is verbus, anomalia. In s' Astro
Annuadùra s. f annodatura, annoelazione. nomia est sa distanzia intra unu planeta, e s'.
Ammuài v. a accappiai cun nuu, annodare, afeliu o s'apogèu suu, anonaſia . -

fare il nodo, legar con nodo. Amuaisì n. p. an Anomalisticu, ca agg (T. G. Astron.) annuº
nodarsi, farsi a nodo. Amuai de nou, ranno anomalisticua est su tempus, chi sa terra im
dare, rifire il nodo. Po unirisi: su zugu annuat, plèat in s'annuali giru suu periodieu, ano
si unit a is palas, il collo sº annoda alle spalle. malistico.
Annuaisì v. n. p (de nui nubes) oscuraisì su Amòmalu, la aggi (T. G.) irregulari, anoma
ANO ANT 7I

lo, irregolare. Pulsu anomalu, chi donat pul Antemèticu, ca agg. (T. G. Med.) chi est
sazionis disugualis, polso anomalo: contra su vomitu, antemetico. Bonav.
A nòmini attentu avv. nominadamenti, no Antemorragicu, ca agg (T. G. Med.) chi est
minatamente. contras emorragia, antemorragico. Bonav.
Anònfalu s. m. (T. G. Med.) senza biddiu, Antemurali s. m. spezia de reparu, antemurale.
anonfalo. Bonav. senza ombilico. Antèna s. f (t. r.) M. umori.
Anònimu, ma agg (T. G.) senza nomini, Antenua s. f. (T. de Marina) antenna. Prov
anonimo, senza nome. vistu di antenna, antennato.
Anòrchide s. m. (T. Gr. Med.) senza testi Antennixedda s. f. dim. antennetta.
culus, anorchide. Bonav. - Antepassaus s. m. pl. M. antecessori.
Anoressia s. f. (T. G. Med.) inappetenzia, o Antepenùltimu, ma agg. su chi pregedit su
nausea de dognia alimentu, anoressia, inappe penultimu, antepenultimo.
tenza, nausea de cibi. Antepiletticu, ca agg. (T. G, Med.) contra
Anosma s. f. (T. G. Med.) defettu di olfatu, s'epilessia e is maladias convulsivas, antepilettico.
anosmìa Bonav. mancanza d' odorato. Bonav.
Anotomia, Anotomista ec. M. anatomia ec. Antepòniri v. a. (T. Lat.) anteporre, antiporre,
Anseàticu, ca agg si marat de algunas cittadis preporre, porre avanti, antimettere, premettere,
o paisus unius in sociedadi de commerciu, an preferire.
seatico. Anteposiziòni s. f anteposizione, preferenza.
Ansia s. f. (t. sp.) po disigiu, o gana, voglia, Antepostu, sta part anteposto, antiposto, anti
brama, desiderio. Ansia mala, cattiva voglia. messo, preferito, premesso, preposto.
Ansia de vomitai, voglia di recere, di vomitare, Anteriori agg anteriore: poziore (T. Leg.)
di rigettare. Po nausea, fai ansia mala, far Anterioridàdi s. f anteriorità, preminenza,
nausea, muover a nausea, nauseare. Teniri priorità di tempo, poziorità, maggioranza.
ansia mala v. m. nauseare, aver nausea. Po an Anteriormenti avv. anteriormente, preceden
gustia, ansias de morti, angoscie di morte. temente.
Ansiedàdi s. f inquietudini di animu, ansietà, Anteròticu, ca. M. antafroditicu.
travaglio d' animo, strettezza di cuore. Antescrittu, tta agg. antescritto, scritto avanti.
Ansiosamenti avv. ansiosamente. Anteserraglius s. m. pl anteserragli.
Ansiòsu, sa agg ansioso, inquieto, agitato, Antesignànu s. m. (T. Lat.) chi portat a in
ieno d' ansietà. nantis su stendardu, antesignano. Po ghia M.
Anta s. f. (t. r.) po puntali de linna, M. Po Antevigilia s. f. antevigilia.
anta di aqua, de landireddu ec. M. scutulada, Antiapoplèticu, ca agg (T. G. Med.) contra
Antàcidu, da agg. (T. G. e Lat.) remediu s'apoplessia, antiapopletico: Bonav.
antacidu, o contra s'acidu, rimedio antacido, Antiasmàticu, ca agg. (T. G. Med.) contra
Bonav. s'asma, antiasmatico. Bonav.
Antafroditicu, ca agg. (T. G. Med.), chi cal Antibiliòsu, sa, agg. (T. Med.) chi est contra
mat is appetitus venereus, antafroditico, an s acrimonia de sa bili, antibilioso. Bonav.
terotico . Anticàmera s. f anticamera, ricetto.
Antagonismu s. m. (T. G. Med.) opposizioni Anticàrdiu s. m. (T. G. Med.) sa bucca de su
de musculus, antagonismo. stogumu, anticardio.
Antagonista s. m. (T. G.) emulu in sa disputa, Anticatarràli agg. chi est contra su catarru,
antagonista. anticatarrale.
Antalèni s. f. (t. r.) M. devantali. Anticheròdicu, ca agg. (T. G. Med.) chi est
Antanaclàsi s. f. (T. G.) repetizioni de su contra is malis de is partis genitalis, antichero
propriu terminu pigau in diversus significaus, dico. Bonav.
antanaclasi. Anticnèmiu s. m. (T. G. Anatom.) sa serra de
Antàrticu agg. (T. G.) si narat de su Polu sa camba, anticmemio. Bonav.
meridionali, antartico. Anticòlicu, ca agg. (T. G. Med.) chi est contra
Antecedentementi avv. antecedentemente, pre sa colica, anticolico. Bonav.
cedentemente. Anticrèsi s. f. (T. G. Leg.) convenzioni, po
Antecedenti v. agg. antecedente, precedente. sa quali chini pigat dinais a imprestidu, donat
Antecedenti e Conseguenti, sa prima e segunda in prenda possessus a s'accreadori, de is qualis
proposizioni de s' entimema, Antecedente e Con indi gosit is fruttus pois interessus de sa summa
seguente. restada, anticrèsi.
Antecediri, antecediu ec. M. precediri. Anticristiana, ma agg. contrariu a su Cristia
Antecessòri s. m. Antecessore, Predecessore. nesimu, anticristiano.
Precessore. Is Antecessoris, is Antigus nostrus, Anticristu s. m. contrariu a Cristu, Anticristo.
i nostri Antenati, Antecessori, Antichi, Maggiori, Anticriticu s. m. chi fait sa critica a su criti
Predecessori, Progenitori. - -
canti, Anticritico.
Antecòru s. m. mali po su prus de is cuaddus, Anticursori s. m. anticursore, precursore.
anticuore, cardialgia. - Anticipadamenti avv. anticipatamente, innan
Antecristu M. Anticristu. zttratto,
Antèlici s. f. (T. G. de Notom.) sn circuitu Anticipai v. a. anticipare, prevenire. Anticipaisì
interiori de s' origa esterna in opposizioni a su a fai una cosa n. p furar le mosse, vantaggiarsi
eircuitu esteriori, antelice. nel tempo in far checchessia,
Antelminticu, ca agg. (T. G. Med.) vermifugu, Anticipamentu s. m. anticipamento.
antelmintico, vermifugo. Anticipau, da part, anticipato. In forza di
Antelucanu, na agg. (T. Lat.) innanti de fai agg. ierru anticipati, inverno primaticcio.
dì, antelucano. -
Anticipazioni s. f antieipazione.
72 ANT
- ANT

Antidàta s. f data falsificada, antidata, data Antinefriticu, ca agg. (T. G. Med ) chi est
falsificata. -
contra is malis de is arrigus, antinefritico.
Antidiarrèicu, ca agg. (T. G. M.) chi est con Antinomia s. f. (T. G. Leg.) contrariedadi
tra sa diarrèa, antidiarreico. Bonav. -
vera o apparenti de leis, antinomìa.
Antidmicu, ca agg. (T. G. M.) chi est contra Antinòmini s. m. nomini innantis de is aterus,
is vertiginis, antidinico. antinome.
Antidotàriu s. m. (Ital. Vulg.) liburu, aundi Antiodontàlgicu, ca agg (T. G. Med.) chi
sunt iscrittus is contravvelenus, antidotario. calmat is doloris de is dentis, antiodontalgico.
Antidotu (T. Gr.) M. contravvelenu. Bonav.
Antidrofobicu, ca agg. (T. G. Med.) chi est Antiofidu, da agg. (T. G. Med.) chi est con
contra s' idrofobìa, antidrofobico. Bomav. tra su spizzulu, o mordidura de is rettilis vele
Antidropicu, ca agg (T. G. Med.) chi est nosus, antiofido. Bonav.
contra s'idropisia, antidropico. Bonav. Antiorgàsticu, ca agg. (T. G. Med.) chi cal
Antièticu, ca agg. (T. G. Med.) chi est contra mat s ardori de is umoris, antiorgastico. Bon.
s' etica, o sa calentura abituali, antietico. Bonav. Antipàpa s. m. Papa fattu contra su legittimu,
Antifebbrili agg. (T. Gr. e Lat.) chi est con Antipapa.
tra is calenturas, antifebbrile. Antiparàstasi s. f. (T. G.) figura de rettorica,
Antifisicu, ca agg. (T. Gr. Med.) chi est con po mesu de sa quali un accusau addusitraxonis
tra sa flatulenzia, antifisico, carminativo. Bon. o provai, ch issu est prusprestu dignu di ala
Antiflogisticu, ca agg. (T. Gr. Med.) chi est l" , che de reprensioni, antiparàstasi.
contra inflammazioni, antiflogistico. Bon. Antipassàu M. antepassau.
Antifona s. f. (T. G.) antifona. Antipastu s. m. antipasto.
Antifonàriu s. m. Antifonario. Antipatia s. f. (T: G. ) cantrariedadi intre
Antifrasi s. f. (T. G.) figura, po sa quali si algunas cosas, antipatia, ripugnanza. Trattendu
pigat su terminu malu po su bonu, o a su con de is ominis, antipatia, avversione.
trariu, antifrasi. Antipàticu, ca agg contrariu, antipatico.
Antifisicu, ca agg. (T. G. Med.) chi est con Antipatisài e antipatizzai v. n. teniri repugnan
tra sa consunzioni, antiftisico. Bon. zia, antipatizzare, cºere antipatia, avversione.
Antigàglia s. f varias cosas antigas, o rema Antiperistasi M. andipcristasi.
suglius di antighidadi, anticaglia. Antipirèticu, ca agg (T. G. Med.) M. feb
Antigalàticu, ca agg. (T. G. Med.) chi est brifugu. -

contra su flussu de su latti, antigalatico, anti Antipiròticu, ca agg. (T. G. Med.) chi est
latteo. Bonav. contra is abbruxaduras, f" . Bon.
Antigamenti avv. anticamente, priscamente.
Antigèniu s. m. M. contraggeniu.
" s. m. pl (T. G.) abitantis de sa
parti de sa terra opposta a sa parti nostra, an
Antighedàdi (t. sp.) M. Antighidadi. tipodi.
Antigheddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) Antiporta s. f. antiporta.
antichetto. Antiprassia s. f. (T. G. Med.) contrariedadi
Antighidàdi s. f antichità. Po is ominis de is de funzionis v. gr. frius de stogumu unìu a su
seculus antigus, antichità, vetustà. calori de su figau, antiprassìa. Bonav.
Antighixeddu, dda M. antigheddu. Antipsòricu, ca agg. (T. G. Med.) chi est
Antigòriu, ia agg. M. antigu agg. contra sa rungia, antipsorico. Bonav.
Antigòriu s. m. M. antigaglia. Antiptialiticu, ca agg. (T. G. Med.) chi est
Antigu s. m. Antenato, Antecessore, Maggiore. contra sa salivazioni abbundanti, antiptialitico.
Antigu, ga agg. antico, prisco, pristino, ve Bonav.
tusto ; avito. Affettai maneras antigas, anticheg Antipùtridu, da agg. (T. G. e Lat. Med.) chi
giare. Teniri di antigu, aver dell'antico, an est contra su putridu, antiputrido. Bonav.
ticheggiare. Antiquària s. f. studiu de cosas antigas, an
Antiguàrdia s. f antiguardia, vanguardia. tiquaria.
Antilatteu M. antigalaticu. Antiquàriu s. m. studiosu de cosas antigas,
Antilogaritmu s. m. (T G. de Matem.) si na Antiquario.
rat de su cumplimentu de su logaritmu de una Antireumàticu, ca agg. (T. G. Med.) chi est
tangenti, o secanti ec. antilogaritmo. contra su reumatismu, antireumatico. Bon.
Antilogia s. f. (T. G. Didasc.) contraddizioni Antis avv. (de avr contra) M. anzi.
ind' unu discursu, antilogìa. Antisàla s. f. antiporta, ricetto.
Antiloimicu, ca agg. (T. G. Med.) chi est Antisbèni avv. (t. sp.) M. anzi.
preservativu contra sa pesta, antiloimico Bon. Antiscorbùticu, ca agg. (T. Gr. e Lat. Med.)
Antimefiticu, ca agg. (T. G. Med.) chi est chi est contra su scorbutu, antiscorbutico.
contra su pudesciori, antimefitico. Bonav. Antiscrofolòsu, sa agg. (T. Gr. e Lat. Med.)
Antimetisticu, ca agg. (T. G. Med.) chi est chi est contra is porced , antiscrofoloso,
contra su viziu de s'imbriagai, antimetistico. Bonav.
Bonav. -

Antisifiliticu, ca agg. (T. G. Med.) chi est


Antimonarchicu, ca agg. (T. G.) chi resistit contra su velenu venereu, antisifilitico. Bon.
a sa Monarchia, antimonarchico. Antispasis. f. (T. G. Med.) concursu de umo
Antimoniàli agg. di antimoniu, antimoniale. ris già in motu posi ſ" a sa parti opposta,
Antimòniu s. m. (T. G.) spezia de minerali, antispasi, rivulsione di umori. Bonav.
antimonio. -

Antispasmòdicu, ca agg. (T. G. Med.) chi est


Antimùru s. m. antimuro.
contra su spasmu, antispasmodico ,
Antinarcòticu, ca agg. (T. G. Med.) chi est Antispòdiu s. m. (T. G. Med.) antispodio,
contra sa gravi sonnolenzia, antinarcotico. Bon. polverizzamento.
ANT ANU 75
Antistèricu, ca agg. (T. G. Med.) chi est con Anulari s e agg m. su quartu didu de sa
tra is effettus istericus, antisterico. manu, aundi si portat s'aneddu, anulare, o dito
Antitesi s. f. (T. G.) contrappostu, figura rett. anulare,
antitesi, contrapposto. - Anus s. m. (T. Lat.) ano, podice, culo.
Antipopèja s. f. (T., G.) ſig. rett. " Anzi
) avv.
- - - - - -

anzi, piuttosto. Anzischì, anzichè.


- -

tazioni de persona ind'unu logu, essendu pro Anzis


priamenti ind'un ateru, antipopeia. - Anzianàticu) s. m. offiziu de is Anzianus, an
Antisternu s. m. (T. G. Anatom.) su dorsu, Anziamàtu / zianatico, anzianato.
antisterno, dorso. Bonav. Anzianidàdi s. f anzianità.
Antitemàri s. m. (T. G. Amatom.) sa parti op Anziànu s. m. anziano.
posta a sa planta de sa manu, o de su pei, Anziànu, ma agg. anziano, antico.
antitenare . Bonav. Aoclesia s. f. (T. G. Med.) privazioni demo
Antivenèreu, ea agg. (T. Gr. e Lat. Med.) lestia in sa malada, aoclesia. Bonav.
chi est contra su mali gallicu, antivenereo. V Aoristu s. m. (T. G. Gramat.) su tempus pas
Antòfagu s. m. (T G.) babbaloti, chi si nu sau indefinìu, aoristo.
trit de is floris, antofago. Bonav. Aorrài v. a. t. sp. M. sparagmai.
Antòfilu s. m. (T. " amanti de floris, an Aorràu, da part. M. sparagnau.
tofilo. Bonav. Aòrru s. m. (t. sp.) M. sparagnu.
Antologia s. f. (T. G.) propriamenti tratta Aorta s. f. (T. G. Amatom.) s' arteria prus
de is floris, antologia. Figur. si usat poliburu, manna de su corpus umanu, aorta, la grand
chi contènit calisisiat generu di erudizioni litte arteria .

raria, o storica, antologia, florilegio. Aosmìa s. f. (T. G. Med.) privazioni di olfatu,


Antonomàsia s. f. (T. G.l figura, chi poni aosmìa. Bonav.
unu nomini appellativu in logu de su propriu Aòtu s; m. ſi
G. Med.) chi est masciu senza
v. g. s Oradori romanu po Ciceroni, anto. origas, abto. Bonav.
PlOnld Slal . Aottalmìa s. f. (T. G. Med.) mancanza de is
Antonomasticamenti avv. antonomasticamente ogus, o de unu solu, aottalmìa. Bomav.
Antonomàsticu, ca agg. antonomastico. Apagnài v. a. appagare, soddisfare: Apagmaisì
Antracòmetru s. m. (T. G.) strum. po me v. r. (t. sp.) adattaisì a dogna cosa, accomodarsi,
surai sa cantidadi de su gas acidu carbonicu de adattarsi, avvenirsi ad ogni cosa.
s' aria, antracometro. Bon. Apagnamentu s. m. appagamento, soddis
Antropofagia s. f. (T. G.) usu di alimentaisì famento.
de carri umana, antropofagìa. Apagnau, da part. appagato, soddisfatto. Po
Antropòfagu s. m. giº) chi si nutrit de adattau, accomodato, adattato, avvenuto.
carri umana, antropofago, lestrigone. Apagnu s. m. contento, soddisfazione.
Antropofonia s. f. (T. G.) boxi umana, an Apagogia s. f. (T. G. Logic.) demostrazioni
tropofonia. Bonav. de una proposizioni por via de s'assurdu de sa
Antropòfonu s. m. (T. G.) chi tenitboxiumana. proposizioni contraria, apagogia,
antropòfono. Bonav. A pagu avv. a poco, piano. A pagu a pagu,
Antropogenia s. f. (T. G. Med.) scienzia de sa a poco a poco, adagio adagio, pian piano.
generazioni de s'omini, antropogenìa. A pala avv. portai a pala, portar sulle spalle.
Antropogonia s. f. (T. G. Med.) generazioni A palacadira spezia li giogu. Portai unu a
de is ominis, antropogonìa. Bonav. palacadira, portar uno a predelline.
Antropografia s. p (T. G. Anatom.) descrizioni A palas avv. addietro, a tergo, da tergo, di
de is partis de su corpus nmanu, antropografia. dietro. Torrai a palas, tornar in dietro, ti
Antropoiatria s. f. (T. G. Med.) mexina de rarsi indietro, rinculare, indietreggiare. Pomi
s omini po dda distinghiri de sa Zooiatria me risì a palas, porsi indietro, attergarsi, addoparsi.
xina de is animalis, antropoiatrìa. Bonav. A pampàdas avv. andai a pampadas, andar
Antropologia s. f. (T. G.) figura po sa quali C ne, o earpando.
sa Sacra Scrittura attribuit a Deus is azionis, pantrofia s. f. (T. G.) repugnanzia a sa so
e affezionis, umanas, antropologia. In s econo ciedadi de is ominis, apantrofia, Bonav.
mia animali significat discursu asuba de s' omini, A pari avv. Poniri a pari, fai cumparanzia,
antropologìa. confrontare , paragonare, metter a paragone,
Antropomanzìa s. f. (T. G.) indovinamentu, porre a confronto. Ghettai a pari, confondere,
chi si fait osservendu is interioris de un omini scompigliare. Ghettaisì a pari, acciuffaisì, acca
mortu, antropomanzìa. pigliarsi, venir alle mani, alle prese. Intendirisì
Antropometria s. f. (T. Gr. Med.) dimensioni a pari, esser d'intelligenza.
de is partis de su corpus umanu, antropometria. Apartadamenti M. occultamenti.
Antropomorfu s. m. (T. G. de Stor. Nat.) Apartadizzu s. m. (t. b.) ripostiglio. ,
animali, chi s'assimbillat a s omini, tali est sa Apartài v. a. (t. sp.) allargai, allontanare,
martinica, antropomorfo. Bonav. sviare. Po occultai, nascondere. Apartai s'occa
Antropomorfita s. m. (T. G.) Ereticu, chi sioni, allontanare, rimuovere, fuggire l'occasione.
attribuit a Deus corpus manu organicu, Antro Apartai su pensamentu, divertere, scacciare il
pomorfìta.
Antropopazia s. f. (T. G. Teol.) figura, po l pensiere. Apartaisì v. r. allontanarsi, occultarsi,
nascondersi.
sa quali s' attribuint a Deus is passionis umanas Apartamentu s. m. (t. sp.) divisione, sepa
antropopazìa. razion di luogo. Apartamentu po ominis sola
Antropotomia s. f. (T. G. Med.) anatomia de menti, andronitide Po gabinettu de studiu,
su corpus umanu. M. anatomia - serittojo.
Anu M. anus. Apartàu, da part. allontanato, rimosso. Po
K.
74 APA APL

evitau, evitato, fuggito, schivato. Po occultau, Apleuru, ra agg (T. G. Med.) chi est senza
nascosto, occultato. costas, apleuro. Bonav.
Apatia s. f. (T. G.) insensibilidabi fisica, e Aplotomia s. f. (T. G. Med.) simpli tagliu,
morali, apatia, insensibilità. cplotomia. Bonav. -

Apàticu, ca agg. M. apatista. Apnèa s. f. (T. G. Med.) mancanza de re


Apatista s. m. (T. G.) spassionau, apatista, spiru, apnèa.
apatico, insensibile, spassionato. - Apoca s. f. T. Gr usau in Castiglia, Valen
Apedeutismu s. m. (T G.), ignoranzia po zia e Catalogna, polizza di pagamento; (in spagn.
defettu de istruzioni, apedeutismo. carta de pago : Apocha, ae) V. il Dizion. dell'
Apèdia s. f. (T. G. Med.) sterilidadi de ſillus, Accademia Spagnuola.
apedia. Bonav. Apocalissi s. f. (T. G.) Apocalisse, Apocalissi.
Apegài v. a. (t. sp.) appiccare, attaccare. Apocarterèsi s. f. (T. G. Med.) morti produ
Apegais, n. p. appiccarsi, attaccarsi. Po affezio sia po famimi, apocarteresi. Bonav.
maisì, affezionarsi, attaccarsi. Apocatàsticu, ca agg. (T. G. Astron.) si na
Apegamentu s. m. M. apegu. rat de unu planeta, chi hat terminau su cursu
Apegàu, da part. appiccato, attaccato: effe suu, apocatastico. Bonav.
zionato, appassionato. Apocopa s. f. (T. G. Gram.) truncamentu de
Apègu s. m. appiccigu, appicco, attaccamento. littera, o de sillaba a su fini de una paraula
Po passioni, i" attacco, passione. v. g. essi po essiri, º" , apocope .
A pei, appiè. Andai a pei, andare a piede. Apocopài v. a. (T. G. Gram.) usai s'apocopa,
A peincareddu avv. a calzoppo. (V. Alber. apocopare.
alla voc. fr. cloche-pied.) Apòcrifu, fa agg. (T. G.) no autenticu, a
Apellèu, èa agg. di Apelle, apello. - pocrifo.
Apelliu, o i s. m. (t. b. cast e cat.) M. Apòcrisi s. f. (T. Gr. Med.) espulsioni di escre
sangunau. mentus, apocrisi. Bonav.
Apeomadòriv. m. era f (t. r.) M. frastimadori. Apocròsticu, ca agg. (T. G. de Farmacia) re
Apeomài, apeomàu ec. t. r. chi parit derivau mediu apocrosticu, ch'impèdit su concursu de
de zrsuzouz, imprecor, spremiu su xo po sincope. umoris ind'una parti maladia, rimedio apo
M. frastimai. crostico.
Apeòmu s. m. M. frastimu . Apodemìa s. f. (T. G.) significat pellegrinag
Apepsia s. f. (T. G. Med.) maladìa chi im giu, e malada suffrida foras de sa patria, apo
èdit sa digestioni, apepsia. Bonav. demìa.
Aperdigài v. a. (t. sp.) abbruschiai, abrostire, Apoderaisì v. n. p. (t. sp.) impadronirsi,
abbruciar leggiermente. M. abbruschiai. farsi padrone, impossessarsi, occupare. Apo
Aperdigau, da part. M. abbruschiau. derai in signif att. impadronire, far padrone.
Aperienti v. agg. M. aperitivu. Apoderamentu s. m. (t. sp.) dominio, proprietà.
Aperimentu, s. m. M. apertura. Apoderàu, da part. impadronito, imposses
Aperitivu, va agg aperitivo, apertivo. sato, fatto padrone.
Apèrriri v. a. M. aberriri. A podestu avv. (t. r.) M. a forza.
" avv. apertamente, palesamente, Apoditicu, ca agg. (T. G. Didasc ) evidenti,
pubblicamente, spalancatamente, a occhi vegenti, apoditico, dimostrativo, evidente.
veggentemente. Apodu s. m. (T. G.) chi est senza peis,
Apertu, aperta part. aperto. M. abertu, àpodo. -

Apertura s. f. apertura, apritura, aprimento. Apoflemmatismu s. m. (T. G. Med.) medica


Po intrada, adito, entrata, orifizio. mentu po fai sflemmai, apoflemmatismo.
Apetèssiri v. a. (de apeteger sp.) appetere, ap Apoforèta s. f. (T. G.) bonamanu, chi si so
petire, desiderare, bramare affettuosauente. fat donai in Roma in is festas Saturnalis, apo
Apetèssiu, ia part. appetito, bramato, desi foreta.
Apòſtora s. f. (T. G. Med.) abortu de fetta
derato con passione. -

A pettus M. appettus. corrumpiu, apofiora. Bonav.


Apiadaisì v. n. p. (t. sp.) impietosirsi, muo Apoftòricu, ca agg. (T. G. M.) mexina a
versi a compassione, aver pietà. In signif att. poſtorica, chi provocat s'abortu, medicina a
impietosire, muover a pietà. pofiorica. Bonav.
Apiadàu, da part. impietosito, mosso a pietà. Apogalattismu s. m. (T. G. M.) slattamentu
Apici s. m. (t. ital. introd. ) àpice, punta, de is pipìus, apogalattismo. Bonav.
cima, sommità d' una cosa. Apogéu s. m. (T. G.) sa massima distanzia de
A pillàdas a pilladas avv. a strati, a suolo a unu planeta de sa terra, apogèo:
suolo. Una pillada de pani, e una de casu, uno Apogèusi ) s. f. (T. G. Med.) privazioni de
strato, o un suolo di pane, e un altro di cacio. Apogeusia / gustu, apogeusi, apogeusìa. Bonav.
V. la voc. fr. couche. Apògrafu s. m. (T. G.) copia deliburu, o de
A pilu a pillu avv. (t b.) asùba asùba, su scrittura, contrariu di autografu, apografo.
perficialmenti, superficialmente, nella superfi Apojài v. a. apojàu ec. (t. sp.) proteggiri M.
cie. A pillus a pillus avv. M. a pilladas. appoggiai.
A piòtu a piòtu avv. (de arsvzro; quiete.) Apòju s. m. (t. r. de su sp. apoyo) protezio
M. andai a piotu. ni, favori. M. appoggiu.
Apiressia s. f. (T. G. Med.) intervallu intre Apollinarista s. m. Ereticu, chi sighit sa dot
duas accessionis de calentura intermittenti, api trina di Apollinari, Apollinarista.
ressia. Bonav. -

Apollmeu, ea agg di Apollo, apollineo;


Aplestia s. f. (T. G. Med.) appetitu insazia Apologèticu, ca agg. (T. G. Didasc.) defen
bili de pappai, aplestìa. Bonav. sivu, apologetico, difensivo. - -
APO APO 75

r
Apologia s. f. (T. Gr) defensa, apologia, difesa. Apostatai v. m. (T. G.) rennegai sa Fidi,
Apologista s. m. (T. G. ) Apologista. apostatare, ribellarsi dalla Fede, o Religione,
Apòlogu s. m (T. G.) fabula, ch'introdusit Apostatàn, da part. chi hat rennegau sa Fidi,
animalis a fueddai, apologo. apostatato.
Apomecometria s. f. (T. G. de Nautica) arti Apostemài, apostemau ec. M. impostemai .
po incontrai sa distanzia de una terra bista de Apostrofadamenti avv. apostrofatamente.
unu naviu, apomecometrìa. Apostrofadùra s. f. apostrofatura. -

Aponeurografia s. f. (T G. Anatom.) descri Apostrofai v. a. fai strofe, e poniri apo


zioni de s'estensioni membranosa de is tendinis, strofu, apostrofare, i" apostrofe, o porre
aponeurografia. Bonav. apostrofo.
pº oneurologia s. f. (T. G. Anatom.) trattau Apostrofau, da part. apostrofato.
de s estremidadi de is tendinis, aponeurologia. Apòstrofe s. f. (" G.) figura rettor. apostrofe.
Aponeuròsi s. f. (T. G. Anatom.) estensioni Apòstrofu s. m. (T. G.) signali de mancanza
membranosa de unu tendini, aponeurosi. de littera, apostrofo.
Aponeuròticu, ca agg (T. G. Amat.) chi Apotegma s. m. (T. G.) paraula sentenziosa,
tenit alguna simbillanza cun s'aponeurosi, apo apotegma, sentenza acuta, molto breve.
neurotico. Apoteosi s. f. (T. G.) deificazioni, apoteosi,
Aponeurotomia s. f. (T. G. Anat.) parti de deificazione.
sa notomia, chi mirat s'aponeurosi, Aponeuro Apotèsi s. f. (T. G. Chirur.) giusta situazioni
tomìa. Bonav. de un ossu slogau, apotèsi. Bonav.
Aponìa s. f. (T. G. Med.) mancanza de do Apòtu s. m. (T. G.) chi no disigiat mai de
lori, aponìa. Bonav. biri, apòto. Bonav.
Apoplessa, e apoplesìa s. f. (T. G. Med.) Appabassài v. a. (t. b.) appassare, far appas
privazioni improvvisa de sensu, e de motu, sire. Appabassaisì v. n. p. appassire, appassirsi,
apoplessia. divenir passo, vizzo.
Apoplèticu, ca agg. (T. G. Med.) apopletico. Appabassau, da part. appassito, divenuto passo,
A porfia avv. a gara, a competenza. Andai 9'12.20 . -

a porfia, andar a gara: Appadiglionai v. a alzai is padiglionis po ac


Aporisma s. f. (T. G. Geomet.) problema dif campaisì, appadiglionare, attendare, rizzare i
ficili a sciolliri, aporisma: -
padiglioni " accamparsi.
Aposcàsi s. f. (T. G. Med.) liggera scroxola Appadiglionau, da part. appadiglionato.
dura de sa cutis, aposcasi, piccola scarifica
zione. Bonav.
" appagamentu, appagau ec. (t. ital.
introd.) M. satisfai, cuntentai.
Aposcepsia s. f. (T. G. Med.) trasportura Appaliadòri v. m. palajuolo, spalatore.
pidui de umori de una parti a un atera de su Appaliadùra s. f spalata.
corpus, aposcepsìa. Bonav. " v. a. operai cun sa palia, spalare.
Aposentaisì v. n. p. aposentau ec. ſt. sp.) M. Appaliai su trigu po pigai aria, sventare il grano.
alloggiai, alloggiaisì. Po firmaisì in algumu logu, Appaliamentu s. m. paleggiamento. Po s'ap
fermarsi in un luogo. pi" chi si fait scarrighendu trigu o sali
Aposenteddu s. m. dim. (dd prom. ingl.) stan de unu bastimentu, paleggiamento.
zetta, -stanzino. Po camerinu . M. Aposenteddu Appaliau, da part spalato.
de su comodu, cameretta del comodo, stanzino Appaliggiài, " ec. M. appaliai.
del cesso, del privato. Appallài v. a. donai a pappai, ghettai sa palla
Aposentòni s. m. accr. stanzòne. ec. a is animalis de fatiga, dare il mangime alle
Aposentu s. m. (t. sp.) camera, stanza. Apo bestie da soma. Si siddis domat a pappai ema,
sentu apartau, camera ritirata. Po gabinettu o ateras similis erbas, abbiadare, biadare il
intimu de sa domu, conclavio. Aposentu de sa bestiame.
coxina in su naviu, camerino di cucina. Apo Appallau, da part che ha dato il mangime,
sentu de sa galetta, pagliuolo. Aposentu pospol che ha abbiadato.
laisì, spogliatoio. Aposentu de sa linna po ab Appalpài v. a. po palpai, o toccai M. Po am
bruxai, legnaja. Aposentu de su carboni, car mamucai, maniggiai malamenti cum is manus,
bonaja, stanza del carbone. Aposentu malu, malmenare, brancicare, palpeggiare, scipare,
stanzaccia. Filera di aposentus, riscontro di spiegazzare, stazzonare, conciar male.
stanze . Appalpàu, da part. po palpau, o toccau. M.
Aposiopèsi s. f. (T. G.) reticenzia, figura rettor. Po ammanucau, brancicato, malmenato, stazzonato.
aposiopesi, preterizione, reticenza. Appaltadòri v. m. (t. ital.) appaltatore, endi
Aposita s. f. (T. G. M.) fastidiu de pappai, cajuolo, incettatore -
apositìa. Bonav. Appaltài v. a. (t. ital. introd.) donai in ap
A posta avv. M. apposta paltu, o concediri a unu s'esazioni de is dazius
Apòstasi s. f. (T. G. Med.) segundu Ippocra pubblicus a contu suu paghendu però sa summa
te, trasportu de materia morbiſica in atera par determinada, appaltare, dare in appalto. Po com
ti, apostasi V. Bonav. parai in grussu e bendiri a minudu, incettare,
Apostasia s. f. (T. G.) diserzioni de sa vera fare incetta -
Religioni, apostasia. Appaltàu, da part. appaltato, dato in appalto:
Apostàssi s. f. (T. G. Med.) flussu de san incettato. M. su verbu.
guni a gutta a gutta massimamenti de su nasu, Appaltu s. m. (t. ital. introd.) compara de totu
apostassi. Bonav. - una mercanzia po torraidda a bendiri in dettagliu,
Apòstata s. m. e f. (T. G. ) chi hat disertau paghendu sa tassa a su pubblicu, appalto, en
de sa vera Religioni, apostata, e de sa ſemina dica, incetta. Appaltu piticu, endicuzza.
si usat ancora, apostatrice. Appampài
ppamp v. a. (t. r. forsis
K 2de s'ital antigu
- -
76 APP TAPP

abbampare) abbruxai cun pampa, avvampare. Appartài, appartàu ec. M. apastai.


M. afflacchillai. ln signif neutr. pigai pampa, Appartamentu s. m. abitazioni separada de s'
avvampare, pigliar vampa. arrestu de sa domu, appartamento. M. apar
tainentu .
Appampàti, da part. (t. r.) avvampato. M.
afflacchilau . Appartenenti v. agg. appartenente, appartegnen
Appangadòri v. m. (t. r.) chi traballat cun sa te, attenente, attinente, ragguardante, spettante,
panga, vangatore. concernente, concernevole.
Appangadùra s. f vangatura. - Appartenenzia s. f. appartenenza, attenenza,
Appamgài v. a. (T. de Messaju) traballai sa concernenza, pertinenza, rapporto, rotazione.
terra cun sa panga, vangare, lavorar la terra Appartèmiri v. n. appartenere, convenirsi, ri
con vanga. chiedersi. Po spettai, appartenere, spettare,
Appangàu, da part. vangato. -
competere, concernere, ragguardare, atte
Appannàggiu s. m. (t. ital. già in usu) assi nersi, aspettarsi. S eredadi no apparteniat
gnamentu, appannaggio, assegnamento, patri a tui, l' eredità non si atteneva a te. Appar
maoraro . tenit a sa Fidi, ragguarda la Fede. Po essiri
Appannugàu, da agg (t. r) plenu de pigas, parenti, appartenere, attenere. Appartenirisì n. p.
e segundu is rusticus pannugas, lentiginoso, pieno appartenersi.
di lentiggini. M. piga. - Apparteniu, ia part attenuto, riguardato,
Apparaiv. a parare, porgere. Apparai su saccu, Appartu, ta part. M. apparessiu.
is bertulas, parare, porgere, presentare il sacco, Appasiguài v. a. (t. sp.) mitigai, dulcificai,
le bisacce, mantenerle aperte per porvi roba. allenire, ammollire, appiacevolire, calmare,
Apparai is palas a is bastonadas, presentare, mitigare, raddolcire, ammorzare, attutare, attu
esporre le spalle alle bastonate. Apparai is origas tire, quietare, sedare. Appasiguais n. p. calmarsi,
po iscurtài, appuntar gli orecchi, porgerli attenti. mitigarsi, quietarsi, attuatarsi. Po abbonanzaisi,
Apparàtu s. m. (t. ital. introd.) apparato : Ap abbonacciarsi, mitigarsi, divenir tranquillo. Po
paratu de cresia, apparato, ornamento di Chiesa. appaxiai. M.
Apparatu militari, preparativu de gherra, appa Appasiguamentu s. m. (t. sp.) acquietamento,
rato militare. Po apparicciu. M. mitigamento.
Apparàu, da part. parato, porto. Stai a ori Appasiguàu, da part. allenito, appiacevolito,
gas apparadas, stare a orecchi tesi, levati. mitigato, calmato, raddolcito, ammorzato, at
Appardinostrài v. a. (t. b.) resai medas bab tutato, sedato. -

bunostus, spaternostrare. Appasili (t. r.) M. appicconi.


Apparentaisì, apparentàu ec. M. imparentaisì. Appassionadamenti avv. appassionatamente,
Svisceratamente .
Apparentementi avv. apparentemente.
Apparenti v. agg. apparente, specioso, e spe Appassionais v. n. p. appassionarsi.
2 l'OSO.
Appassionamentu s. m. appassionantento, ap
Apparenzia. M. apparienzia. passionatezza, svisceratezza.
Apparèssiri v. m. (di aparecer sp.) apparire, Appassionau, da part. appassionato. In forza
farsi vedere, comparire, venir fuori. Apparessiri di agg. Amori appassionati, amore sviscerato.
de nou, rapparire, riapparire. Appattadamenti avv. inclinadamenti po no es
Apparessiu, ia part. apparito, apparso, com siri bistu, quattamente, da quatto.
parso. Apparessiu de nou, rapparito. Appattai v. a. fai sezziri asuba de is carcan
Apparicciadòriv. m. e raf apparecchiatore, trice. gius, accoccolare, por coccoloni, far sedere sul
Apparicciài v. a. apparecchiare, apprestare, le calcagna, appiattare. Appattaisi n. p. acquat
preparare, disporre, mettere in punto, in ordine. tarsi, star covato, star coccoloni, accoccolarsi,
Apparicciais v. r. apparecchiarsi, apprestarsi, accosciarsi, star quatto, quattone.
disporsi, prepararsi. Apparicciai de nou, rap Appattàti, da part acquattato, accosciato, che
parecchiare. sta quatto, raccosciato, messo coccoloni.
Apparicciamentu s. m. apparecchiamento. Appattàu, da agg quatto, chinato sulle cal
Appariccianti v. agg. apparecchiante. cagna.
Apparicciau, da part apparecchiato, appre Appaxiài v. a pagiſicai, abbonire, placare ,
stato, preparato, messo in punto. rabbonire, pacificare, rappaciare, rappacifica
Apparicciu s. m. apparecchio. re, riconciliare, metter pace, rappattumare, ri
Appariènzia s. f apparenza, paruta. In appa conciare, raccordare, riunire, rimetter d'accor
rienzia, o in apparenzia avv. in, o a sa vista, do. Appaxiai ispipius, chi plangint, racchetare,
in apparenza, in vista. porre in calma i bambini. Appaxiaisì n. p. rac
Apparigài, apparigàu ec. (t. r.) poniri a pariga chetarsi, pacificarsi, rappattumarsi. Po torrai
a pariga. M. accoppiai. in paxi duus discordus, riconciliarsi, riunirsi.
Apparimentu s. m. apparimento. Appaxiamentu s. m. appaciamento, pacifi
Carnento .
Apparivadia a s. f pareggiatura, spianatura. -

Apparixài v. a. fai planu, paris, aguali, pa Appaxiàu, da part. placato, pacificato, cal
reggiare, adeguare, appianare, spianare. Appa mato, racchetato, rappaciato, rappacificato, ri
rixai sa terra arada, spianare il terreno rotto. conciliato, riunito, rappattumato.
Apparixamemtu s. m. pareggiamento, spia Appeaisì v. n. p. (t. r. di apcarse sp.) calai
namento . -
de cuaddu, o de su cocciu, smontare, scender
Apparixàu, da part. pareggiato, spianato. da cavallo, o dal cocchio.
Appariziòni s. f. apparizione. Appeau, da part. (t. r.) calau a pci, sceso,
Smonttato ,
Appàrriri v. m. M. apparessiri. -

Apparrocchianài, apporrocchianàu etc. (t. pop.) Appeddài v. n. (t. de Campidanu di Orista


M. accaparrai. - mis) su baulai de is canis. M. baulai. (Apped
APP , APP 77

dai, e appeddiai forsis de ari) Aº latro, ab de possessus, affittato, dato in . o ad affitto.


bajo, cambiadas is A3 in dd a s'usanza attica. Popigau a pesoni, affittato, preso ad affitto.
t. b. "i cun "
Appeddiai v. a. ec. (dd pron. ingl.
ardori, desiderare avidamen
Si si trattat de domu, preso a pigione. V. Gagl.
Appestài v. a. attaccai sa pesta, appestare,
te. M. disigiai, peliai. Po baulai. M. appiccar la peste. Appestai si narat ancora de
Appeddiòsu, sa agg (t. b.) meda disigiosu, malu odori, chi attoscat, appestare, attoscar di
avido, voglioso. M. disigiosu. odore, appuzzare, ammorbare, infettare. In si
Appèddiu s. m. (dd pron. ingl. t. b.) disigiu gnif neutr. pudesciri, putire, spirar mal odore,
ardenti, ansiosità, avidità, bramosìa. M. disi esser putente, puzzare, spuzzare.
giu. Po instanzia importuna, pressa, ressa. Appestamentu s. m. trattendu di odori malu,
Appeliài v. a. appeliau ec (t. b.) apretai, sol appuzzamento, infettamento.
licitai, e dimandai importunamenti, sollecitare, Appestàu, da part. appestato, impestato. Fig.
pressare, chiedere importunamente. M. peliai. ammorbato, infettato, appuzzato, attoscato.
Appellàbili agg. appellabile. Appetenti v. agg. meda disigiosu, appetente.
Appellài v. n. e appellaisì m. p. dimandai giu Appetènzia s. f appetenza. M. appetitu.
diziu nou a Giugi superiori, appellare, diman Appetessibili agg. appetibile. M. disigiabili.
dar taglio di sentenza, chieder nuovo giudizio, Appetessimentu s. m. M. appetenzia.
appellarsi da una sentenza, Appellai de nou, Appetèssiri v. a. (di apeteger sp.) appetire,
rappellare. desiderare. M. disigiai
Appellamentu s. m. appellamento. Appetèssiu, iapart. appetito, bramato.M.disigiau.
Appellanti v. agg. appellante. Appetigabili agg. conculcabile.
Appellativu, va agg. appellativo . Appetigadòri v. m. calpestatore, conculcatore.
Appellàu, da part. appellato . Po trasgressori de leis, conculcatore, violatore,
Appellaziòni s. f. appellagione, appellazione. trasgressor di leggi: Po oppressori. M.
Appellu s. m. (t. sp.) sangumau de famiglia, Appetigadiuras. f conculcazione. M. appeti
casata, casato, cognome di famiglia. Appelliu gamentu.
de gherra, motto, che dà la guardia: Appetigui v. a. (de petiada cat.) calpestare,
Appellu s. m. appello. Senza appellu, senza conculcare, calcar co' piedi. Appetigai frighendu
contradizioni, senz'appello, senza contraddizione. is peis, scalpicciare, calpestare con istropiccìo di
Appenaisì v. n. p. appenau ec (t. r ) M. piedi. Appctigai camminendu, scalpitare, cal
apiadaisì ec. Po affliggirisi M. In sign. att. donai car co' piedi in andando. Figur. dispreziai, vio
pena, appenare. lai. Appetigai sa lei, conculcare, disprezzare,
Appènas avv. appena, a fatica, con diſficol trasgredire, violar la legge. Po opprimiri, umi
tà. Appenas appenas, appena appena, a gran liai, calpestare, conculcare, oppressare, abbas
pena, a mala pena. sare, tener sotto , rintuzzare.
Appendici s. f., aggiunta, appendice, aggiunta. Appetigamentu s. m. calpestamento, concul
Appendiziu s. m. quartiere. Sa parti prus camento. Appetigamentu frighendu is peis, scal
accanta a is muraglias, "i picciamento. Appetigamentu camminendu, scal
Apperdài v. a. apperdaisì m. p. apperdàu ee. pitamento. Appetigamentu de is leis, conculca
M. indurcssiri ec. mento, trasgression delle leggi. Po oppressioni. M.
Appcrdàu, da agg. duru che perda, impe Appetigiu, da part. calpestato, conculcato,
tricato . calcato col piedi. Appetigau frighendu is peis,
Apperdiadòri v. m. lapidatore. scalpicciato. Appetigau camminendu, scalpitato.
Apperdiài v. a. (de apedrear sp.) ferriri, o Po violau, conculcato, violato. trasgredito. Po
bocciri a colpus de perda, lapidare. Po tirai a opprimiu, conculcato, oppresso, oppressato. Po
perda simplementi, ciottolare, tirar de ciottoli, dispreziau M.
delle sassate, dar delle ciottolate. Appefigu s. m. appetigu de peis, o siat stra
Apperdiamentu s. m. suppliziu de cuddus, chi gazzu de peis de genti, o de cuaddus ma fre
fiant apperdiaus, lapidazione. quenti, calpestìo di gente, o di cavalli,
Apperdiàu, da part. lapidato. Appetitoia s. f. cosa appetitosa, leccume,
Apperdigài v. a. apperdigau ec. M. aperdigai lecornìa .
eC. Apperligai
v. n. andai a cassa de perdixis, Appetitosamenti avv. appetitosamente, bramo
andare a caccia di pernici. sarmente .

Appesonàbili agg aſfittevole. Appetitòsu, sa agg appetitoso, appetitivo.


Appesonadòri v. m. su chi donat a pesoni, Appettu s. m. po inclinazioni, o passioni,
allogatore. Po allogateri, chi pigat a pesoni, appetito, inclinazione, passione, desiderio vivo.
fittajuolo, fittuario, affittuale. M. allogateri, e Po disigiu de pappai, appetito, desiderio di cibo.
pesonali . Appetitu caninu, spezia de maladìa appetito ca
Appesonài v. a. allogai, alqùilai, donai domu nino, fame canina. Appetitu intensu, sosta,
a pesoni, allogare, appigionare, dare a pigione. uzzolo, appetito intenso. Pappai, chi spertat,
Po donai a pesoni s'usti, e su fruttu di alguna chi acuzzat s'appetitu, cibo, che desta, che
possessioni, affittare, dare ad affitto. V. Gagl. aguzza l'apetito. Fai torrai s'appetitu a chini
Appesomai unti possessu pigau a pesoni, sottaf tenit nausea, scompuzzolare, riaccender l'appetito.
fittare. Po pigai domu a pesoni, pigliare a Appettus, e a pettus avv. appetto, o a petto.
pigione. Po pigai a pesoni possessus, affittare, Cumbattiri appettus appettus, o pettus po pettus,
prender ad affitto. Appesomai de nou, riallogare. unu po unu, combattere appetto appetto, solo a
Appesomamentu s. m. appigionamento, allo solo, uno per uno. Po cumparanzia: No stata
gamento, allogagione, locazione. pettus de custu, o in cumparanzia de custu,
Appesonàu, da part. trattendu de domus, ap non regge, non istà appetto a questo, o in con
pigionato, dato, allogato a pigione. Fueddendu fronto i questo.
78 APP APP

Appiadaisi, appiadàu ec. M. apiadaisì. bacia. Po pigiai, premiri. M. Po spingiri a forti


Appiccadròxu s. m. (t. b.) obblu, o palu po una cosa, po chi abbarrit firma, untare ,
appiccai cosa, appiccagnolo, appiccatoio, attac pontare, poggiare, tener saldo. Appigiai is manus
cagnolo. a sa porta, appuntare, pontar le mani alla porta.
Appiccadiura s. f. attaccamento, sospensione, Appigiamentu s. m. combaciamento, comba
Appiccài v. a. appendere, sospendere, appic giamento, combagio, congegnamento.
care. Appiccai somaiolu a unu, intamaiddu, at Appigiau, da part unu impari a strintu,
taccar sonagli ad uno, infamarlo. Appiccai de combaciato, commesso, congegnato, unito bene
nou, riappendere - - - insieme. Po spintu, appuntato, pontato, spinto.
Appiccau, da part appeso, sospeso, attaccato. Appigonàu, da agg (t. b.) M. fastidiosu.
Appiccigadùra s. f appiccatura, appicco, at Appillài v. a. (t. sp.) ammuntonai, arregolliri
taccatura, unione, appiglio. in pari, ammonticchiare, ammucchiare, radunare.
Appiccigài v. a. appiccare, appiccicare, appic Appillai linnamini in forma de barracca, abbar
ciare, attaccare. Appiccigai distesamenti, ap care legname. Appillai a strintu, stivare. Appillai
piastricciare. Appiccigai cun cola, incollare, at sardina, stivar sardelle. Appillaisì a strintu,
taccar con colla - Appiccigaidda a unu, faiddi stivarsi. -

burla mala, appiccarla, attaccarla, accoccarla Appillamentu s. m. (t. sp.) ammontonamento,


ad uno. Appiccigai v. n. Mali, chi appiccigat, radunamento .
chi attaccat, malore, che attacca. Appiccigaisì n. Appillau, da part. ammucchiato, stivato, rac
colto insieme: abbarcato -
p, trattendu de pastas, o de cosas viscosas,
appiccarsi, appicciarsi, appiccicarsi, appastarsi, Appipài, e pipai v. a. fumai sa pipa, pipare.
appiastrarsi, appiastricciarsi, attaccarsi. Appisiddirisì v. n. p. appisiddiu ec (t pop.),
Appiccigamentu s. m. appiccamento, appiastric M. induressirisì , intostaisì .
Clan lento. Appistoccài, appistoccàu ec. (t pop.) M. abbi
Appiccigàu, da part. appiccato, appiccicato, scottai ec.
appreso, appiastrato, appiastricciato , attaccato. Appittu M. appetitu.
Appiccigòri s. m. (t. b.) M. appiccìgu. Appiu s. m. erba, sèdano, appio. (Apium
Appiccigòsu, sa agg, appiccante, appiccaticcio, graveolens. Lin.) Appiu de monti, o appiu
tegnente, glutinoso, tenace, viscoso. Mali ap burdu, appio montano: orcoselino (T. B.) Appiu
piccigosu, male attaccaticcio, contagioso, ap di arriu . M. appieddu.
piccativo. Omini appiccigosu, importunu, uomo Appizzus, e a pizzus avv. M. asùba.
appiccaticcio, noioso, importuno, fastidioso, Applacài, applacàu ec. M. placai.
Appiccigu s. m. appicco, tegnenza, tenacità, Applanadòri v. m. chi traballat de plana,
viscosità. Po fastidiu, seccatura, e si narat de piallatore. Po apparixadori, spianatore.
persona molesta , noja, importunità, seccaggine, Applanài v. a. traballai de plana, piallare,
straccaggine. pulire con pialla. Po agualai, apparivai, appia
Appiccinnirisì v. n. p. torrai a piccimu (de nare, spianare, ridurre in piano : M. splanai -
pisinnus lat.) ingiovanire, ringiovanire, ringio Po laurai cantonis, o pezzus de linnamini,
venire, ritornar giovane. affacciare.
Appiccinnu, i part. ringiovanito. Applanamentu s. m. il piallare. Po aguala
Appicconài v. a battiri cun piccu, mazzeran mentu, spianamento.
gare, battere, picchiare, assodare con mazzeranga. Applanàu, da part. appiallato, piallato. Po
Appicconàu , da part. percosso, picchiato con agualau, appianato, spianato. M. splanau .
mazzeranga. - Applaudenti v. agg. applaudente.
Appicconeddu s. m. dim. di appicconi (dd Applaudimentu. M. applausu.
pron. ingl.) picciuoletto. Applaudiri v. a. e n. (di applaudo, is) ap
Appiccòni s. m. su cambus, o tanaxi de is plaudere, applaudire, far segno di festa col
fruttas, picciuolo, pediceiuolo. Sa parti de sa batter palma a palma. Po approvai. M.
frutta, aundi est attaccau su tanaxi, bellico. " , da part. applaudito.
Po su cambixeddu de is follas, pedicciuolo delle Applausòri v. m. e ra f (t. lat.) applausore,
foglie. Po appicconi de medas fruttas unidas applauditore, trice:
ind' unu propriu cambu, penzolo. Appicconi di Applausu s. m. (t. lat.) applauso, applaudimento.
axina, penzolo d'uva. Frutta cun s'appicconi, Applicabili agg applicabile.
frutta gambuta. Applicadamenti avv. applicatamente.
Appicculaisì v. n. p. afferraisì cum is manus Applicadòri v. m. applicatore.
fattas a gamu po alzai a muru, o arburi, arram Applicài v. a. po appropriai, applicare, ap
picare, arrampicarsi, rampicare, rampicarsi, propriare, assegnare. Po adattai asuba, appli
aggrapparsi, inarpicarsi, appreearsi co mani care, adattare per sopra. Applicaisì a is litteras
adunche come i gatti. V, l'. applicarsi alle lettere, studiare con attenzione.

Appicculàu, da part aggrappato, appiccato. Applicamentu s. m. applicamento:


Appieddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) o siat Applicàua, da part. applicato, dedito.
appiu palustri, sedanìna. Applicazioni s. f applicazione, attenzione.
Appigiadiura s. f commessura, commettitura, A"
rimedio.
de unu remediu, applicazione di un
congiuntura, congegnatura, commessione.
Appigiài v. n. siddìri, combaciare, comba "v. a.
ML.Applumài -
applumau
Pp ec. (di
(di aplomar
al -
sp.
p.)
ciarsi, combagiarsi. In signif att. umiri impari
strintamenti linna cun linna, o perda cun per Applumbai v. att. (di applumbo, as) propria
da ec. combaciare, combagiare, unire, commet menti saldai, o assegurai cun plumbu, impiom
ter insieme legno con legno, pietra con pietra ec. bare. M. implumai. Applumbaisì m. p. metaf.
Sa porta no appigiat i, la porta non com poniri a giudiziu. M. insabiaisì.
APP APP 79

Applumbàu, da part, impiombato, piombato. "; e a posta avv. a bella posta, a bello
Appoddài v. a. (t pleb.) M. impiastrai: studio, a bella posta, in pruova. A posta fatta
Appòddiu s. m. t. b. (dd pron. ingl.) M. ad avv. deliberadamenti, a posta fatta, a caso pen
dasiu, fiacca. sato, maturamente.
Appoderaiù v. n. p. appoderàu ec. M. apo Appostadamenti avv. appostatamente, a bel
deraisì. diletto, premeditatamente, artatamente, avvi
Appoggiai v. a. (t. ital. già introdusiu de is safetniente. N
L" si usat po raccumandai, prestai favori, Appostadòri v. m. appostatore.
appoggiare, proteggere, aiutare, favorire, Ap Appostài v. a. castiai cautamenti po sorpren
poggiaisì, circai protezioni, appoggiarsi, cercar diri, appostare, tendere insidie, agguati. Po
favore, aiuto, darsi in protezione. Po arrimai. M. poniri posta, scommettere, fare scommessa. Ap
Appoggiàu, da part. appoggiato: postai unu colpu, " un colpo, colpire.
Appòggiu s. m. (t. ital. universalmenti usau) Appostaisì n. p. imboscare, imboscarsi, stare
appoggio, aiuto, favore, soccorso, protezione. in agguato, fare imboscata.
o arrimadèru, o logu po s'arrimai. M. ar Appostamentu s. m. appostamento, imboscata.
rimadèru. Appostali, da part. appostato, che ha teso
Appojài v. a. poniri poias a unu bistiri, af agguato. Po hai postu posta, scommesso.
faldare, guarnire di falde Po proteggiri M. apojai. Appostemài, appostemàu ec M. impostemai.
Appomentài v. a. (t. b.) fai pomentu, o siat Appostizzu, zza agg. posticcio e apposticcio.
pavimentu, pavimentare, far pavimento. Po fai Appòstola s. f. di Appostolu, Appostola.
solidu e firmu unu pavimentu, consolidare, so Appostolàu s. m. Appostolato. Po Pontifi
dare, far sodo un pavimento. Appomentai a cau. M.
taula, sterriri a taula unu pavimentu, intavo Appostolicàli agg. Appostolicale, Pontificale.
lare, impalcare un pavimento. Appostolicamenti avv. appostolicamente.
Appòmiri v. a. ( Lat.) attribuiri a tortu, Appostòlicus. m. Appostolico, Papa, Pontefice.
apporre, attribuire a torto, imputare. Po una li sºia , ca agg appostolico. Po Papa
spezia de multiplicai de is Abbachistas, apporre.
Apponziadamenti avv. fueddai apponziadamen Appòstolu s. m. Appostolo, e Apostolo.
ti, cund' unu addasiu affettau casi circhendu is Appostu, sta part di apponiri, apposto.
fueddus, ponzare, parlare a spizzico, o a spil Appranài, appranàu ec. (t pop.) M. applanai.
luzzico per qſfettazione, favellare cacatamente. Apprapài, apprapàu ec. M. appalpai ec.
Apponziaisi v. n. p. (forsis derivau deponzare " v. n. propriamenti si narat de is
ital. terminu lassau de is Pisanus.) Apponziaisì cuaddus, chi azzopiant unu pagu , ranchettare.
fueddendu, ponzare, favellare cacatamente. Ap Appràpidu s. m. tasto, tatto. Andai a s'
ponziaisì in su portamentu , affettai modestia, apprapidu, andare al tasto, a tastone. M.
e seriedadi, affettar contegno, gravità, star sul andai.
grave, esser artatamente modesto. Apprendenti v. agg. chi apprendit, apprendente.
Appònziu s. m. (t pop.) seriedadi e modestia Apprendibili agg. apprendevole.
affettada, contegno ip" , modestia studiata. Apprendidòri v. m. apprenditore, apprendente.
Apporcài v. a. (T. di Agricult.) sutterrai una Apprendimentu s. m. apprendimento. -

planta, o pertia de sermentu po fai brabania, Apprèndiri v. a. imparai, apprendere, impa


ricorcare, propagginare. Trattendusì de sutter rare, comprendere, Po timiri, apprendere, temere.
rai erbas po ddas fai biancas, coricare, ricoricare, Apprendista s. m. chi impàrat, apprendista.
ricoprir con terra. Apprèndiu, ia part. appreso.
Apporrenti v. agg. chi apporrit, porgente. Apprcnsibili agg. apprensibile.
Apporrimentu s. m. porgimento. Apprensionai, apprensionau ec. (t. pop.) M.
Appòrriri v. a. (de aroopzto porrigo) domai, imbargai.
presentai , porgere, presentare. Apporriri de nou, Apprensibni s. f. apprensione.
riporgere. Apprensiva s. f potenzia di apprendiri, ap
Apportadòri v. m. e raf apportatore, trice. prensiva. -

Apportài v. a apportare, portare, arrecare. Apprensìvu, va agg. apprensivo. Po timidu,


M. portai. Po fai rapportu, apportare, rappor apprensivo, timido, pauroso.
tare, riferire. Po causai, apportai dannu, ca Appresai v. a. fai presa, far presa, rappre
gionare, produrre, apportar danno. Po pigai sagliare, far rappresaglia, soprappigliare. Ap
portu, apportare v. n. approdare, pigliar porto. presai unu bastimentu, predare, far preda
Apportantadòri v. m. che dà l'ambio a cavalli. d una nave . Po arrestai . M. -

Apportantài v. a. dar l'ambio a cavalli, dare Appresàu, da part. predato. Navi giustamenti
il portante. In signif neutr pigliar l'ambio. appresada, nave di buona preda, o giustamente
Apportantàu, da part che ha dato l'ambio. predata. - -

In forza di agg. Cuaddu apportantau, chi hat Appretài, appretàu ec. M. apretai .
pigau su portanti, cavallo, che ha pigliato l' Appreziabili agg. pregevole, commendabile,
ambio . apprezzabile, pregiabile, prezzabile,
Apportàu, da part. apportato, portato, arre Appreziadòri v. m. e ra f pregiatore, stima
cato: rapportato, riferito, prodotto , cagionato, tore, prezzatore, trice.
Apportu, ta part. di apporriri, porto, pre Appreziài v. a. (t. sp.) fai appreziu, contu,
Sentato . pregiare, apprezzare, avere in pregio, far conto,
Appositivu, va agg appositivo. stima. Po apprezzai. M.
Apposizioni s. f supplementu, apponizione, Appreziamentu s. m. (t. sp.) apprezzamento.
apponimento, addizione, aggiunta. Po tig. gra M. appreziu. -

maticali, o rettor, apposizione. Appreziativu, va agg. apprezzativo.


80 APP APP

Appreziau, da part. apprezzato, pregiato, Approssimazioni s. f. approssimazione, avvi


avuto in pregio, in istima. Po apprezzati M. cinazione. Calculu di approssimazioni, calcolo
Apprèziu s. m. (t sp.) ", stima, credito, di approssimazione.
Apprezzabili agg valutabili, apprezzabile, che Approvàbili agg approvabile.
può valutarsi. - -
Approvadamenti avv. approvatamente.
Apprezzadori v. m. e raf stimadori de cosas, Approvadòri v. m. e ra f approvatore, trice.
estimatore, stimatore, trice, che fissa prezzo alle Approvài v. a. giudicai po bonu, approvare,
cose, prezzatore. - - - - - accettare, giudicar per buono. Po confirmai ,
Apprezzai v. a. (t. b.) stimai, fisciai preziu, approvare, confermare.
valorare,suvalutare,
giudicai preziu destimare,
is cosas,fissar
apprezzare, dº
prezzo, dar Approvamentu s. m. approvamento.
Approvativu, va agg approvativo.
la valuta. M. stimai. . Approvàu, da part. approvato, accettato:
Apprezzamentu M. stimu. Approvazioni s. f. approvagione, approvazione.
Apprezzau, da part stimato, avvalorato, va Appubài v. a. (t. pop.) appenas, e a stentut
ºvv lutato, apprezzato, prezzato: - distinghiri, o avvertiri cun sa vista, scorgere,
Approfi, approbau ec. M. approvai ec. togliere, discernere a stento colla vista. Biu una
Approdai v. m. (t. ital. introd ) pigai portu, luxixedda, chi appenas si podit appubai, veggo
approdare, arripare, prender porto. - un lumicino, una fiammetta, che appena può
Approdau, da part. approdato, venuto a riva. l' occhio torre, o scorgere.
Approfettài v. n. bogai profettu, utili, appro Appubàu, da part, scorto.
fittare, profittare, far profitto, progressº, Ap Appuggiài v. n. "
pujar cat.) alzai a logu
profettaisì
utilizzare, n.guadagnare,
p. approfittarsi, giovarsi, utilitare, altu, poggiare, salire ad alto. Appuggiai (T.
cavare, trarre utile. Po
Marinar. ) navigai a bentu in puppa, poggiare.
fai beni a sa saludi, giovare, far bene alla sa Appuggiàu, da part poggiato.
lute, esser salutevole, profittevole. Appugnalai v. a. (t. b de apunyalar cat.)
Approfettau, da part. giovato , che ha tratto donai pugnaladas, o stilettadas, ferriri cun
utile, profitto, ch'è stato giovevole. - pugnali, o stilettu, stilettare, ferire con pugna
Approfittài, approfittau ec. M. " ec. late, o stilettate, pungere con pugnale, o stiletto.
Approfundai, approfundau ec. M. profundai. Appugnalau, da part. stilettato.
Approntài v. a preparai, approntare, alle Appugnigosài v. a. (t. r. de apunyagarse cat.)
stire, apprestare, preparare. Approntarsi º p. arropai a pugnigosus, batter con pugna, dar
arriscaisi, bastai s” animu de fai una cosa, in delle pugna. Appugnigosaisì v. r. donaisì pugni
dusirisì,l'animo.
e atrevirisi, osare, approntainà
non aver ribrezzº, gosus, darsi delle pugna, far a pugni.
bastar No pozzu a ddu " , da part che ha dato, o si ha
fueddai, non posso indurmi, non mi basta l' dato delle pugna.
animo di parlargli. - Appulsài v. a. toccai su pulsu po conosciri su
Approntau, da part. approntato, allestito, Pre motu de s' arteria, tastare, toccare il polso.
paraio: osato, indotto, accinto. M. su verbu. Appulsàu, da part. che ha tastato il polso.
Appropiai, appropiau ec. M. appropriai . Appumiciài, appumiciau ec. M, pumiciai.
Appropòsitu avv. approposito, in acconcio» Appuntadamenti avv. aggiustadamenti, giustu
a tuono . -
giustu, appuntamente, appuntatamente, giusto
Appropriàbili agg, adattabili, adattabile, ag giusto, per l' appunto, appuntato, esattamente.
giustevole. Appuntadòri v. m. appuntatore. Trattendu de
Appropriadamenti avv. appropriatamente, ag pigai mira, imberciatore.
graziatamente. -
Appuntadùra s. f. appuntatura.
Appropriài v. a. fai propriu , appropriare e Appuntai v. a. attaccai cun " appuntare,
appropiare, far proprio, recare in proprieta. attaccar con punti di cucito. Pobogai sa punta
Po imitai perfettamenti, appropriare, imitar a una cosa, appuntare, aguzzare, far la punta.
perfettamente, ritrarre per l' appunto: Po ag Po criticai, appuntare, biasimare. Po notai in
giustai. M. Appropriaisì v. r. appropriarsi, at iscrittu, appuntare, notare, allibrare. Po appun
tribuirsi, farsi proprio, usurpare, occupare, in tai a chini mancat a s offiziu suu, appuntare
gozzare. Po " M. -
uno, dare un appuntatura. Appuntais cun al
Appropriàu, da part. appropriato, appropiato, gumu v. r. abbarrai di accordu, appuntarsi con
fatto proprio. Po adattati, appropriato, adattato, uno, convenire, restar d' accordo. Appuntai de
aggiustato. In signif neutr. pass., attribuito, oc nou, rappuntare.
cupato, usurpato. Appuntalai, appuntalàu ec. (t. sp.) M. ap
Appropriazioni s f appropriazione. Po usur punteddai.
pamentu, appropriazione ingiusta, usurpazione. Appuntamentu s. m. appuntamento. Abbarrai
Approscimài, approscimàu ec. (t pop. ) M. in appuntamentu, restar d'accordo, in appun
approssima . -
tamento.

Approssimai v. a approssimare, accostare, Appuntàn, da part. appuntato. Po acuzzau,


avvicinare. Approssimaisì m. p. approssimarsi, in punta, appuntato. Fueddus appuntaus, affet
accostarsi, avvicinarsi, appropinquarsi, appres taus, parole appuntate, affettate. Scriri, o lig
sarsi, ravvicinarsi, farsi vicino. giri appuntau, scrivere, o leggere appuntato,
Approssimamentu s. m. approssimamento, ap con buona interpunzione. Appuntau de nou,
pressamento, appropinquamento. M. accostamentu. rappuntato.
Approssimanti v. agg. approssimante. Appuntaziòni s. f. appuntatura.
Approssimau, da part accostati, approssi Appunteddài v. a. (dd pron. ingl.) appuntel
mato, appressato, avvicinato, accostato, appro lare, puntellare. Appunteddaisì v. r sustenirisi,
pinquato. M. accostau. SOStenerSl . - - -
APP APU 8I

Appunteddàu, da part.. (dd pron. ingl.) ap Apulòticu, ca agg. (T. G. Chirurg.) remediu
puntellato. apuloticu, bonu posaldai is feridas, po cicatrisai,
Appuntinu avv. appuntino, precisamente. rimedio apulotico,
Appuntroxài v. a. (t. pleb.) acconciai straccius A puntu avv. M. appuntu.
beccius ponendu zapulus, acconciare, ristorare, Aqua s. f (t. i"
acqua. Aqua de Celu,
i cenci, rattoppare i panni vecchi. Appuntroxaisì pioggia. Aqua morta, abbarrada, acqua ferma,
v, r. acconciaisì sa roba beccia, racconciarsi, o morta. Aqua de canali, o de teulada, acqua
ristorarsi addosso i cenci, raffazzonarsi co' piovana. Aquardenti, acquavite. Aqua mala,
cenci. acquaccia. Aqua de vena, acqua viva. A de
Appuntroxàu, da part, acconciato, rattoppato, acahar (t. i
o de flori-arangiu, ac u"
che ha ristorato i panni vecchi. o nanfa. Aqua brutta, acqua sucida. a dulci,
Appuntu avv. appunto, giusto, a battuta. Po o de biri, acqua da bere. Aqua de nì, acqua
bemi, appunto, bene, compiutamente. Poniri ap nevosa. Aquaniada, acqua nevata. Aqua abbun
puntu. M. preparai. danti, acqua "" Aqua de rosas, acqua rosa,
Appurai v. a. purificai, appurare, purgare, o rosata. Aqua forti, acqua forte, acqua regia,
ſ" , rappurare. Po verificai: appurai sa acqua stigia, º" da partire. Aqua currenti,
, pesanti, acqua pe .
ridadi, verificare, prender cognizione d un dove la Derevarle, 8

fatto. Po importunai, donai du fastidiu, in "" sei ia ri ia" Ai


fastidire, consumare, infracidare, straccare. Tui infesta, acqua infesta. Aqua i" , acqua mulsa,
nos appuras, tu c infracidi, ci secchi, ci hai o melata. Aqua salamastra, o salsa, acqua salsa,
fracidi, ci stracchi. che ha del salso. Aqua salida, acqua salata.
Appuramentu s. m. depurazione. Po fastidiu, Aqua vitania, sorgente perenne. Aqua trulla, o
fastidio, fracidume , seccaggine, straccaggine. turbida, acqua torbida. Su depositu de s' aqua
Appurau, da i" " , depurato, pu trulla, belletta, melma. Aqua cun meli, e spezias,
rificato. Po verificau. M. Po importunau, infa aloscia, Aqua pudescia, acqua fetente, spuzzante.
stidito, attediato, annoiato, seccato, straccato. " chi abbruxat su sermentu, melume, acqua
Appurzai, appurzàu ec (t pop.) M. appulsai. adusta. Aqua eccessiva, acqua dirotta. Aqua
A prapònis avv. (t. b.) M. apprapidu. forzada e continuada, acquazzone. Aqua sullena,
A pressi avv. (de a priessa sp.) presto, al più placida, acqua mite, leggiera. i" aqua, chi
presto. A pressi nos heus a biri, presto, quanto currit, polla. Fai aqua, orinare. Trattendu de
prima ci vedremo. Po depressi, in fretta. bastimentu sconciu, chi fait aqua, far acqua.
Apresuradamenti avv. (t. sp.) frettolosamente, Po fai sa provvista de s'aqua a unu bastimentu,
con fretta. far acqua. Roja di aqua, stroscia. Su sonai,
Apresurài v. a. (t. sp.) affrettare. Apresurai chi fait s aqua, candu proit, strosciare. Su stre
su passu, affrettare il passo. -
pitu de s'aqua proendu, stroscio, Filu di aqua,
Apresuramentu s. m. (t. sp.) affrettamento. chi si fait bessiri de algunu canaleddu, zampillo.
Apresuràu, da part. affrettato. S'azioni de bessiri, zampillare. Su bessiri s'aqua
Apretadamenti avv. (t. sp.) instantemente, stret de is venas de sa terra, scaturire. Su bessiri
tamente, in modo pressante. foras de su lettu suu, sgorgare. Sa bessida, chi
Apretài v. a. (t. sp.) incalzai, costringiri, ob fait s'aqua de una trumba, sgorgata. Su bessiri
bligai, sollicitai, costrignere, incalzare, instare, cun violenzia de algunu vasu, sgorgare, spic
obbligare, pressare, sollecitare importunamente, ciare, l'uscir con violenza de liquori. Cresci
prontare, fare instanza. Po spingiri, spignere, mentu di aqua in is fluminis, ringorgo, ringor
sospignere, sospingere. Po stringiri, strignere. gamento. Su elevaisì meda in su flumini, riboc
Apretai sa manu, strigner la mano. Po infadai, care, ringorgare, rigonfiare, ringurgitare. Con
importunai, irritare, stuzzicare. No m'apretèis, duttori di aqua, acquaruolo p" e bell'aqua,
non mi stuzzicate. M'aprètat su famimi, misti perla di bell'acqua. Abbarrai asuba de s'aqua,
mola la fame. stare a galla, galleggiare. Portai aqua a su
Apretamentu s. m. M. apretu. mari prov. menar l' orso a Modena. Lassai cur
Apretau, da part incalzato, costretto, obbli riri s'aqua facci a basciu prov. lassai andai is
gato, sollecitato importunamente: spinto, sospinto: cosas a su naturali, lasciar correre l'acqua al
stimolato, incitato, irritato, stuzzicato. Apretàu chino, o alla china. Dognia aqua torrat sidi
de sa necessidadi, costretto dalla miseria. Su prov, ogni acqua spegne il fuoco. Traballai
maladiu est apretau, l'ammalato è aggravato. asutt'aqua prov. fai is cosas in segretu, far
Bistiri apretau, veste stretta. Po miseru, neces fuoco nell' orcio. Affogaisì ind' unu palmu di
sitosu in forza di agg misero, bisognoso, scarso, aqua prov. rompere il collo in un i paglia,
ºro , -
" nei mocci. Alzai a flori di aqua, emer
Apretòni s. m. (t. sp.) perigulu, pericolo, ri gere, venire a galla. Aqua abbarrada de pauli,
sico, rischio. M. apretu. Apretoni de genti, lagume. Aqua ludosa, brodiglia.
pressa, calca, folla di gente. º" s. f. (t. sp.) conduttu in is domus
Aprètu s. m. (t. sp.) pericolo, frangente, acci po ghettai s'aqua brutta, acquajo.
dente travaglioso. mi seu bistu in i apretus, Aquadòri v. m. chi donat s'aqua a is campus,
mi son trovato a cattivi termini, a mali partiti, acquajuolo, acquaruolo, - -

in gran pericolo. Po necessidadi, strettezza, scar Aquadroxu s. m. logu po aquai su bestiamini,


za. Po ansiedadi M. abbeveratoio, guazzatoio, beveratoio.
A proas avv. (t. r.) a gara. M. a trivas. Aquadùra M. aquamentu, -

A propòsitu avv. M. appropositu. Aquài v. a. acquare, adacquare. Po amme


A prus, oltre. sturai cun aqua unu liqùori, innacquare. Po
A pruschì avv. oltrechè. A prus de cussu, aquai is plantas, innaffiare, acquar le piante,
cltracciò. Po aquai su bestiamini, abbeverare.
L
82 AQU ARA

Aquamentu s. m. adacquamento, innacqua lumiera a viticci, o a braccia. (M. branche t.


mento, innaffiamento. fr.) Un'atera spezia di aragna in forma de qua
Aquarella s f dim. acquerello. drittu cund' unu o prus brazzus po susteniri can
Aquarellài va a toccai is disignus cun aqua delas, e s'appiccat in su muru po fai luxi,
rella, acquerellare. - - ventola. Aragna de mari, pesce ragno.
Aquariu s. m. unu signali de su Zodiacu, Arai v. a. arare, lavorar la terra coll' aratro.
aquario. - - - Arai profundu, penetrai beni s'arau, richiedere,
Aquarteraisì v. n. p. acquartierarsi, alloggiare, enetrare addentro lavorando. Arai sa prima
pigliar quartiere. -
" una terra lassada a cortura, su chi su
Aquarteràu, da i" acquartierato. Messaju narat brabattai, dissodare, fendere,
Aquasantèra s. f. piletta dell'acqua benedetta. rompere. Lastr. Arai sa segunda borta, o siat
Po aragna t. r. M. - - torrai in manu , ch'est su manixu de beranu,
Aquàticu, ca agg. acquaiuolo, acquatico, ricuotere. Lastr. Arai sa terza borta, o siat su
acquatile, e aquatico, aquatile, -
retrociri de s'atongiu, terzare , rifendere. Lastr.
Aquàu, da part acquato, Binu aquau, vino Arai a semini, o pleniri, sementare, far la se
acquato, innacquato. Fueddendu de plantas, menta. Lastr. N. B. Si in logu de fai quatturu
innaffiato. Trattendu de bestiamini, abbeverato. solus manixus, o araduras in totu s'annu, sindi
Aquazza s. f. aqua mala, acquaccia. faint cincu, s'esprimint comenti sighit: I Bra
Aquedda s f dim. (dd pron. ingl.) arrosincd battai, rompere. Lastr. 2 Torrai in manu, ri
da, acquicella, acquerella, acquetta, spruzzaglia. cuotere. Lastr. 5 Passai a tres bortas, ch'est su
Ai s. f si pronunziata s'italiana e a sa segundu manixu de beranu, terzare, rifendere.
Lastr. 4 Retrociri, rinquartare. Lastr. 5 Ple
spagnola, aquila. Aquila marina, spezia de pi
sci, aquila marina, aquilastro, falco pescato niri, o arai a semini, ſi
la sementa. Lastr. Si
re. Aquila sarda, albanella, pigargo. Cett Aquila però si donghessint ses manixus, comenti si usat
reali, aquila reale, - -- - in algunus logus esterus, in italianu s'esprimint
Aquiledda s. f. dim. (dd pron. ingl.) aquilino, in su modu sighenti: l Brabattai, rompere : 2
aquilotto. - - -- -
Torrai in manu , ricuotere: 5 Passai a tres
Aquilinu, na agg. di aquila, aquilino. Nasu bortas, terzare, rifendere: 4 Retrociri, rinqua, -
ai" , naso aquilino. - - tare: 5 Torrai in manu su retrociu, rinfrescar
la m 'se. Lastr. 6 Arai a semini, s' azioni de
Aquilonàri agg aquilonare. Polu aquilonari,
polo " - - - -- - hettai su semini in su campu, sementare, far
Aquiloni s. m. sa parti settentrionali, aquilone, a sementa: s' azioni però di abbuccai sa terra
Po su bentu aquiloni, aquilone, tramontana, asuba de su semini o cun arau, o cun marra;
rovajo. rimboccare, (cioè) rimboccar la terra sopra i
Aquilottu M. aquiledda, -- - semi o coll'aratro, o colla zappa : ricoprire
Aquosidadi s. f acquosità, e aquosità. il seme. Lastr. Arai a ingruxadura, o ingruxai
Aquòsu, sa agg. aqueo, acquoso e aquoso, is sulcus fattus innantis, intraversare. Lastr. Arai
acquidoso, acquitoso. Cerexia aquosa, ciriegia a facci, seminai su lori in terra de cortura, o
acquajuola, acquidosa : S umori aquosu de s' siat in terra no arada nisciuna borta, est a sciri,
ogu, l'umor aqueo dell'occhio. Tempus aquosu, fai su brabattu asuba de su semini già ghettau,
tempo piovoso. - seminare in crosta. Lastr. Arai a trempa de sul
Ara s. f. ara. Po altari M. cu, o passai s'arau asuba de sa crista de is
Arabescài v. a. ornai cun arabescus, rabe sulcus fattus innantis, costeggiare, incigliare, o
scare, ornare con rabeschi. passar l aratro sulle porche dell'aratura pre
Arabescàu, da part. arabescato, rabescato. cedente. Lastr. Arai unu campu a fà, po dd' arai
Arabescu s. m. spezia de traballu figurau tan a trigu s annu siglenti, dar caloria al campo,
tu in sa pintura, che in s'intagliu, arabesco, ingrassarlo col seminarvi delle fave, Arai trigu
rabesco. a sulcus, seminare grano a solchi. Arai in fun
Aràbili agg. arabile. -
dàli, arare in vallata. Arai in costèra, arare
Aradòri v. m. (t. sp.) chi arat, aratore, bifolco. in poggio. Lastr. Arai sa terra, e lassaidda in
Aràdulu M. arau sust. reposu binti dispo pigai is influenzias de s'aria,
Aradùra s. f. arazione, aratura. Prima, se e su calori de su si , lasciare statare il terreno.
gunda aradura. M. aramentu . -
Lastr. Arai stula, o campu de lori siccau, chi
Arafu, fa agg. (T. G. de Notom.) craniu arafu, no hat produsiu fruttu, nè spiga, e sutterrai
o senza sutura, o siat connessioni de is duus su fenu po ingrassai sa terra, soversciare, dare
ossus, cranio arafo, senza sutura. Bonav. il soverscio al terreno. Lastr. Arai in s'arena
Aragadda s. f. (dd pron. ingl.) riscaldamento, prov. operai senza fruttu, seminare nella rena .
sudamini. Arai po seminai M. Arai (T. de Marina) al
Aragànu, o prusprestu oraganu s. m. tempe largaisì de s'ancora, chi si ghettat po fisciai su
stadi violenta po contrastu de prus bentus , ora naviu, arare. Arai de nou, riarare. Arai a
gano, girone di vento, turbine. po molinada de semini de nou, repitiri sa seminazioni, o se
bentu impetuosu, chi girat ind unu propriu gundu is Messajus semingiu, ringranare un terreno.
centru, tifone Po remolinu, ch est unu nuu Aràldica s. " arti ch'imparat su metodu de
de bentus, chi spantat is Marineris, remolino, fai is armas gentilizias, Araldica, Blasone.
scionata, gruppo, o nodo di venti vorticosi. Esercitai cust'arti, blasonare.
Aragna s. f. (t. sp.) spezia deinsettu, ragno, Araldu s. m. su chi portat is disfidas de is
ràgnolo, ragnatelo, e aragna, aragno. Tela de battaglias ec. Araldo.
s'aragna, o siat tirinna, ragnatela. Aragna de Aramentu s. m. primu aramentu, o siat su
cristallu, lustro, lumiera di cristallo. (M. lustre brabattu, rompitura: su segundu, ricuotitura:
t. fr.) Aragna a brazzus de linna o de metallu, su terzu, rifenditura. Lastr.
ARA ARB. 83

Arànea s. f. una de is tunicas de s'ogu, aranea, , Arbòri s. m. (t. r.) mellus albòri, su spuntai
aracnoide. de sa dì, albòre. - -

Arangeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) arancino. Arbrizias M. albrizias. -

Arangiada s. f. aranciata: Arbù da s. f parti de su frenu, barbazzale.


Arangiàu, da agg. t. r. M. aranginu. - Po spezia de guroni, furunculo. -

Arangnu, ma agg. de colori di arangiu, ran Arburài M. alberài.


ciato, aranciato, arancioso. Arburedda s f dim (dd pron ingl.) arboscel
Arangiu s. m. su frutta, arancia, melarancia. lo, arbusto, frutice, pianta fruticosa (T. Bot.)
S'arburi, arancio, melarancio (Citrus auran Arburèdu s. m. logu plantau a arburis, albe
tium. Linn.) Su crozu, buccia : sa tittula, reta, albereto, arboreto.
spicchio Vega, o giardinu di arangius, aran Arburi s. f e ancora masc (di arbor lat.)
ciato, Arangiu portugalli, arancia dolce, o di albero, e arbore. Arburi plena de ramus siccaus,
Portogallo. A iu croxu lisu e suttili e meda albero seccagginoso, secchericcio : Limpiai un'
succiosu, arancia di Malta. Arangiu dulci, arburi de is ramus siccaus e imitilis, dibruscare,
arancia da fiori, Arangiu argu, arancia forte, levare i rami seccagginosi. Scomai un arburi,
o da premere. Arangiu sanguigna, arancia di segai is ultimas comas, svettare, levar le vette,
sugo rosso. Arangiu grogu, arancia turca. Aran cimare, levar le cime. Si però isramus si segant
giu asciuttu, e stupposu, arancia stopposa. Su finzas a su truncu, scapezzare, scoronare, ta
chi participat di arangiu e de sidru, arancia gliar a corona. Descrizioni individuali de un
ermafrodita . Targ. arburi: su rexini, radice, barba: sa cozzina,
Arangiu burdu, arburedda, de su crosu in ceppaja: su truncu, o pedali, de undi mascint
termu de sa cali si fait su viscu, agrifoglio, al is ramus, tronco, fusto, pedale, stipite: su
loro spinoso. (Ilex aquifolium.) coru, anima: sa parti bianca intre su coru e su
A rasenti prep. rasente. Passai a resenti, ra croxu, alburno: nuu de s'arburi , nocchio: su
sentare, passar rasente, croxu, la corteccia, buccia, o scorza: su cambia,
A rasu avv. senza colmo. Donai sa mesura a gambo : is venas, fibre: su ramu, ramo: ramu
rasu, dar la misura scolmata, o senza colmo. infollu, frasca, ramo fronzuto: folla, " -

Aratòriu, ia agg. terra aratoria, o de coltivai, sfronda e fronde: folla piccada, o denta a, fo
terreno lavoratìo, o lavorativo. glia dentellata: folla piccada in forma de serra,
Aràu, e aràdulu s. m. aratro, e aratolo. Sa foglia seghettata: cambixeddu de sa folla pic
maniga de s' arau, manico. Sa steva, bure, stiva: ciuolo: is comas, le cime, le vette: s'ogu, chi
su dentali, dentale: agiuri su pezzu, aundis' at bogat sa planta, gemma, svernatoio, Lastri: su
taccat su giuàli, timone: su giuali, giogo: sa flori, fiore: su cambu de su flori, peduncolo :
cariccia, caviglia: s orbada, vomero: su nerbiu, su càlixi de su flori, calice; periantio (T. B.):
erno. Sa cozza de su nerbiu, vetta. Su pei, is follas de su flori, corolla, petali : sa basi de
piede dell'aratro. su flori, disco: s'ena, o filettu de su flori,
A rau avv. rado. Seminai a rau, seminar rado. aglietto, stame: sa bussa de su semini, horsetta,
Araxi s. f. (parit chi tengat alguna affinidadi antera, (T. Bot.): su pruineddu, ch est a in
a Orage fr.) nosaturus dd' usaus po bentixeddu turu de su flori, pulviscolo: su buttoni, de undi
fridu, brezza. Currit, o fait araxi frida, brez bessit su flori, pistillo: sa parti prus esterna de
zeggia, fa brezza. " stimma: su buttoni, chi cumenzat
a distinghiri su fruttu, capsola, perica T.
Aravixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) brezzolina.
Arazzàda s. f. (t. r.) M. brazzada. Bot.) " semini, seme: " i"a! sul
Arazzeria s. f cantidadi di arazzus, arazzerìa. semini, becchetto: su pilloni, tallo, getto: pil
Arazzu s. m. (t. esoticu introd.) pannu tessiu lonai, intallire: sa parti superiori, de undi spun
a figuras po usu de tappissai, arazzo. - tat su pilloni, piumetta: su cumenzai a fai su
Arbàu , da agg arenada arbada, melagrana semini, semenzire. V. Targ. Arburis glandife
vajana. Matt. ras, comente s'ilixi, s' orroli, su suergiu ec.
Arberài M. alberai. alberi ghiandiferi. Arburi resinifera su pinu,
Arbigài, arbigàu ec (de albicare lat.) M. albero resinifero. Arburi conifera su cipressu,
abbrigai. albero conifero. Arburis pomiſeras ispiras melas
Arbili, e in is biddas abrili s. m. (de abril figus e agruminis, alberi pomiferi. Arburis nu
sp.) aprile. ciferas is muxis muxeddas mendulas castangias ec.
Arbitra s. f. di arbitru, arbitra - alberi nociferi. Arburis bacciferas murta, olioni,
Arbitradòri v. m. arbitratore, sarmentu ec. alberi bacciferi. Arburis ossiferas
Arbitrài v. n. arbitrare. is prunas, pressius, cerexias, t" ec. al
Arbitranti v. agg. arbitrante. beri drupacei, o drupiferi. V. Targ Arburi,
Arbitrariamenti avv. arbitrariamente - chi si pesat deretta, albero, che affusa V. Gagl.
Arbitràriu s. m. M. arbitru . Arburi genealogicu, albero genealogico.
Arbitràriu, ia agg. arbitrario, Arburi " bastimentu, albero della nave.
Arbitràtu s. m. giudiziu di arbitrus, arbitrato. Arburi de naviu, andi si alzat po fai sco
Arbitràu, da agg arbitrato. berta , calcese.
Arbitriu s. m. arbitrio. Po podestadi, capric Arburi demolinu de bentu, stegolo.
ciu ec. M. -
Arburi de s'arenada, (in is biddas de sa mai)
Arbitru s. m. arbitro. Sentenzia di arbitrus, giogu de picciocus, chi ponendu sa conca in
lodo. Arbitru de unu negoziu, o pletu, com terra alzant is peis in aria, quercia. Fai s'arl uri
promissario. de s'arenada, far quercia.
Arborèssiri v. n. ( de arbelecer sp.) cresciri in Arca s. f. arca. Arca de Noè, Arca di Noè.
arburi, crescere in albero. Arca de su Testamentu fabbricada de Mosè, ſi
Arbòreu, ea agg arboreo - del Testamento. Arca si narat sa perda, chi si
L 2
84 ARC ARC

ponit Architettònicu, ca agg. architettonico.


s'aquain, arca.
fundu de una funtana po manteniri a -
Architettòri v. m. e ra f. architettore, trice a
Arcada s. f. arcata. Po spezia de porciu de M. architettu .
passai de una domu a s” atera, cavalcavia. -
Architettu s. m. Architetto.
Arcadeddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) Architettitra s. f. architettura .
curvetto. -
Architricfnu s. m. subrintendenti a sa mesa,
Arcàdicu, ca agg. di Arcadia, arcadico. Po Architriclino. -

Accadèmicu de Roma, Arcade. Archittu ) s. m. dim. (dd pron. ingl.) ar


Arcài v. a. fai a arcu, curvare, piegare in Archixeddu V chetto, archieello.
arco, archeggiare, far curvo. Arcaisì n. p. faisì 'Arci (T. G.) terminu, chi unìu a ateru vo
a arcu, curvarsi, incurvarsi, piegarsi in arco. cabuln denbtat preminenzia v. gr. Arcidiaconu ,
Arcaismu s. m. terminu antigu e rancidu, Arcidiacono. Taliorta donat forza de superlati
arcaismo. |
-

vu, v. gr. Arcimandròni, arcipoltrone, piucchiº


Arcàitu s. m. Arcaito .
-
- s:
oltrone: arcibellu , bellissimu , arcibello: arci
Arcàli s. m. arcu de porta o deboveda, arcale. ", bonissimu , arcibuono, ec. -

Arcaliffu s. m. titºli de Signoria de is Sara Arciconsulàri agg. archiconsolare, arconsolare.


cenus, Arcaliffo, Califfo. -
Arciconsulàu s. m. Arciconsolato.
Arcanarnenti avv. arcanamente, segretamente . Arcicònsulu s. m. primu Consulu, Arciconsolo.
Arcangelu s. m. (T. G.) Archangelo. Arcidiaconàu s. m. Arcidiaconato.
Arcànu s. m. arcano, segreto. Arcidiaconu s. m. Arcidiacono.
Arcànu, na agg. misteriosu, arcano. Arcidiuca s. m. Arciduca .
Arcassu s. m. (T. Marinaresc.) sa parti de Arciducàu s. m. Arciducato.
palas de su casteddu de puppa de unu vascellu, Arciduchessa s. f. Arciduchessa.
arcasso . Arcièri M. Arceri.
Arcàu, da part. fattu a arcu, archeggiato, Arcifanfarròna s. f. arcifànfana.
arcato, piegato in arco, curvato, incurvato. Po Arcifanfarròni s. m. arcifànfano.
fattu in forma de sindria de is piccaperderis, Arcimastru s. m. Arcimastro.
centinato. Arciobispàli agg. arcivescovale.
Arcàu, da agg. curvo, arcato. Po relevau, Arciobispau s. n. Arcivescovado.
convesso, scrignuto, incurvo. Arciobispu s. m. (de su sp. Arcobispo, ma
Arcèri s. m. e ra f chi tirat di arcu, arciere, est T. Gr.) Arcivescovo.
arciero ; lanciatore, arciera, saettatrice. - - - Arcionau, da agg. chi portatarcioni, arcionato.
Archèa s. m. (T. di Alchimista) su fogu sup Arciòni s. m. parti de sa sedda, arcione.
postu in su centru de sa terra pocoiri is me Arcipelagu s. m. su mari Egeu, Arcipelago.
tallus, archèa. - Arcipoèta s. m. Arcipoeta. -

Archelogia s. f. (T. G. Med.) trattau de is Arciprèdi s. m. Arciprete.


primus elementus de sa Mexina fundaus in sa - ") s. m. Arcipresbiterato, Arci
sperienzia;
omini arricite saancora su principiu, de undi s'
vida, Archelogia. e
Arcipretàu pretato.
Arcivài v. a registrare, chiudere, porre in
Archeogonia s. f. (T. G. Mcd.) principiu de archivio; archiviare ant. -

generazioni, Archeogonìa. Bonav. Arcivàu, da part. posto, registrato nell' ar


Archètipu s. f. (T. G.) originali, archetipo, chivio: archiviato ant.
originale. -
Arcivèri s. m. M. Arcivista.
Archiàtru s. m. (T. G.) capu de is Medicus, Arcivista s. m. Archivista.
o Medicu Regiu , Archiatro. ". - Arcivu s. m. (T. Gr.) archivio. Arcivu de
Archibusàda s. f. (t. logudor.) archibugiata, Cresia, pastoforio.
archibusata. M. scuppetta da -
Arcolàriu s. m. (t. r.) arcolajo. M. sciollitrama.
Archibusài v. a. tirai di archibusu, archibu Arconti s. m. dignidadi in is Repubblicas
giare, tirar dell'archibuso. Gregas, Arconte.
Archibusèra s. f. abertura, de undi si sparant Arcòptoma s. m. (T. G. Med.) relasciamentu
is armas de fogu, feritoia, archibusiera, de s intestinu rettu foras de s'amus, arcoptoma.
Archibusèri s. m. Sordau armau di archibusu, Bonav. - -

archibusiere. Po artista, chi fait is archibusus. Arcòva s. f (de alcova sp.) alcovo.
M. pattiglieri. Arcu s. m. arco. Arcu triunfali, arco trion
Archibùsu s. m. (t. logudor.) archibuso, e fale. Arcu de is cillus, arco delle ciglia. Arcu
archibugio. M. scuppetta. po incannai sa seda, balestruccio. Arcu de viola,
Archiſlàmini s. m. Capu de is Flaminis, Ar de violinu ec. archetto. Arcu de porta, o de bo
chiflamine. veda, arcale. Arcu de barzolu, chi si ponit po
Archilài M. alqùilai. chi sa coberta no suffòchit is pipius, arcuccio,
Archimagìa s. f. (T. Gr.) arti de fai s'oru cassetta da zana. Curvadura de unu grand' arcu
e sa plata, Archimagìa, Bonav. - de circu minori de sa mesidadi, remenato.
Archimandrita s. m. Capu de cumoni de be Arcucelesti, e arcu de Noè s. m. arcobaleno,
stiamini, e ancora Capu de Setta, de Religio iride, arcoceleste.
mi ec. Archimandrita. Ardenteddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)
Archisinagògu s. m. Capu de sa Sinagoga, ardentello, infiammatello.
Archisinagogo. Ardentementi avv. ardentemente, focosamente,
Architettài v. a. architettare, fabbricare, edi accesamente,
are, costruire . Ardenti v. agg. ardente, veemente, igneo, co
Architettàu, da part. architettato. - cente. Sprigu ardenti, specchio ustorio.
Architettonicamenti avv. architettonicamente. Ardiu, ha agg (t. r. de ardito) M. atreviu.
ARD ARE 85

Ardòri s. m. ardore, arsura, arsione. Ardori Arestàisì v. m. p. trattendu di animalis, ſaisì


de calentura, arsione di febbre. Po impetu, ar aresti, inselvaticare, inferocire, farsi agreste,
dore, voga. salvatico, divenir brado, indomito, feroce. Are
Ardùra s. f ardura, cociore, brugiore. M. ardori. staisì si narat figur. di omini, chi pobizzarria
Arduròsu, sa agg (t. r.) M. ardenti. de umori evitat su frequentai cun sa sociedadi,
A redina sciorta avv. a spron battuto, a tutta divenir salvatico, rozzo, zotico, solitario, intrati
briglia. tabile, insociabile. Arestai in signif att, render
A refrigàdas avv. M. a scutuladas. salvatico, agreste, far divenir feroce, indomito,
Arèga s. f. (t. r.) bresca de meli, favo, fia fero.
done, fiale. M. bresca. - Arestàu, da part, divenuto bravo, feroce, in
Arègumu s. m. erba, rigamo, regamo, origano, domito, salvatico, intrattabile.
acciughero, erba d'acciughe. Targ. (Oryganum Aresti agg m. e f. (di agresti sopprimiu su g)
vulgare Linn.) trattendu di animalis, feroce, indomito, bravo.
Arèi s. f. ſº r.) M. cedda, gamada. Boi aresti, bue brado, indomito. Trattendu di
Arèna s. f rena, arena. Arena ammesturada erbas o plantas no coltivadas, campestre, agreste,
cun terra, sabbia. Arèna de scriri, o de ghettai salvatico, bastardo. -

a su scrittu, polvere. Arena de marmuri est su Arestiveddu, dda agg dim. (dd pron. ingl.)
chi bogat sa serra serrendiddu, sfasciatura di salvatichetto, salvaticuzzo, alquanto rozzo, zotico.
marmo. Bendidori di arena, renajolo. Mali de
s' arena, renella. Stillai a arena, a siccu, stil A" ) agg. (t. r.) M. arestixeddu.
lare a rena, a bagno secco. Seminai in s arena Aretologia s. f. (T. G. Didasc.) trattau filoso
prov. pistai s aqua, operai senza fruttu, fondare, ficu de is virtudis e de is medius de acquistaiddas,
zappare, seminare in rena, in sabbia, affaticarsi Aretologia. -

in vano. Coberriri di arena, sabbiare. Pleniri di Argaisì v. m. p. (t pleb.) faisì argu, inagrare,
arena, inarenare. Puliri cun arena, arrenare. inagrire. -

Arenàda s. f. arburi, melagrano, melogranato. Argamassa s. f. (t. cast e cat.) calce macerata.
(Punica Granatum Linn.) Su fruttu, melagrana, me Arganeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) arga
lagranata. Su flori, balausta, balausto: is granus, nello, arganetto. -

granelli: sa pellicula interna, membrana, pellicola. Arganu s. m. strum. po tirai pesus in altu,
Arenada dulci, melagrana dolce. Arenada arga, dàrgano, burbera. -

melagrana forte. Arenada arbàda, melagrana Argentài v. a. (t. cat.) argentau ec. M. im
vajana, s' arburi, vajano. V. Matt. Croxu di platiai.
arenada usau in sa Mexina, malicorio. Argentèra s. f minerali de plata, argentiera,
Arenài v. a. e arenaisì n. p. si narat de is cava d' argento. -

navius, chi donant in siccu, arrenare, restare, Argentèri s. m argentajo, argentiere.


o dare in secco. Arenaisì figur. po su turbaisì Argenteria s. f argenteria.
de unu Predicadori, o Regitadori, arrenare, Argentinu, na agg. argentino.
impuntare, prender vento. Argentu s. m. M. plata.
Arenamentu s. m. arrenamento. Argentu solimàu ) s. m. argento solimato, ar
Arenàrgiu s. m. e arenarxu, terrenuarenosu, Argentu biu ) gento vivo, mercurio.
renaccio, renischio, sabbione. Po su lettu de su Arghittu, tta agg dim. e agrittu, agretto, agri
flumini, o de s' oru de mari, chi abbarrat in gno, forteruzzo, fortuzzo, fortigno.
Arghixi (t. r.) ) M argnittu.
siccu, renajo. - Arghixeddu hitt
Arenàu, da part. arrenato, che ha dato in
secco. Po turbau recitendu, arrenato, impuntato, Argia e arza s. f spezia di aragna velenosa,
Arenèri s. m. (t. cat.) polverino. falangio, e segundu " si narat ancora ta
Arenga s. f. M. aringa. rantola, e is ispizulaus, o mussiaus de custu
Arengàda s. f. (t. cat.) salaca. animaleddu, tarantolati. -

Arengài M. aringai Argìdda s. f (dd pron. ingl.) argilla, e argiglia.


Arengu s. m. (de harengus lat.) aringa. Argiddòsu, sa s. f. (dd pron. ſ", argi
Arenixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) renella, glioso, argillaceo, cretoso, cretaceo.
renuzza . -

Arginài v. a. fai arginis, arginare, far argini.


Arenosidàdi s. f. arenosità, renosità. Arginàu, da part. arginato.
Arenòsu, sa agg. arenoso, renoso, sabbioso, Arginèddu s. m. din.(dd pron. ingl.) arginello,
sabbionoso. Perda arenosa, pietra arenacea. arginetto. -

Areòmetru s. m. (T. G.) strum. po pesai is Argini s. m. reparu de terra in is orus de


fluidus, areometro. is fluminis, argine, sponda. Po impedimentu,
Areopagita s. m. Giugi de s'Areopagu, Areo argine, ostacolo.
pagita. Arginòsu, sa agg. plenu di arginis, arginoso.
Areopagiticu, ca agg, areopagitico. Argiolas. f. afa. Sterriri s'argiola, o spargiri
Areopàgu s. m. Tribunali antigu in Attene, su sèidu po treulai, inafare, metter in afa, di
Areopago. stendere i covoni. A pei di argiola, in sull aja.
Areostaticu, ica agg. chi s'agguantat in aria, Argiola si pigat ancora potma cantidadi de sèidu,
areostatico. chi si trèulat ind'una borta, afata. M. argiolada.
Areòstatu s. m. (t. inventau de nou) su pal Nota: Argiola in luogo di ariola pronunziato l' i
loni, chi medianti s'aria inflammabili s' alzat de alla francese, e anticamente usavasi Ariola da
terra, e bandat in aria, areòstato. areola lat. V. Cartas de Logu stampato questo
Areòticu, ca agg. (T. G. Med.) attu a dilatai libro nel 1560 cap. 175.
is porus, e facilitai sa traspirazioni insensibili, Argiolàda s. f sa cantidadi de su sèidu, chi
areòtico. Bonav. si trèulat ind' una borta, afata. º.
06 ARG ARI

Argioledda) s. f (dd pron. ingl.) dim. ajetta. Aridu, da agg. siccu, arido, arente, seeco
Argiolitta l ajuola. Po una spezia di argiolitta, cartaceo. (T. Bot.) -

a undi si sterrit sa rezza po cassai pillonis, Ariedda s. f. dim. (dd prcn. ingl.) arietta. Aried
paretajo. 5 - º -
da suavi, aura, auretta, zefiro, orezza,
Argiràspidus s. m. pl cuddus, ch in s esercitu orezzo. Ariedda fisca, arietta fresca. Ariedda
di Alessandru tenant is iscudus de plata, Ar frida, rigida, brezzolina.
giraspidi. Ariete s. m. (t. ital.) su primu signali de su
Argirocòma s f. (T. G. Astron.) cometa cun zodiacu, ariete. Po macchina militari, ariete.
su crini argentinu, argirocòma. - Battiri cun s'ariete, arietare, percuoter coll'
ariete.
e Argirogonìa s. f. (T. G.) generazioni de sa
plata, argirogonìa. Bonav. - -
Arietta s. f dim. aria musicali, arietta, ariet
Argiropèa s. f. (T. G. di Alchim.) arti de tras tina, canzonetta messa in Musica. Arietta brevi
mudai is metallms in plata, argiropa. senza repetizioni, e segunda parti, cavatina.
Argòri s. m. (t. cat ) agrezza, agrestezza, Arimmètica s. f. (T. G. ) Arimmetica, e A
acetosità, agrestume. Trattendu de is agrumi ritmetica .
nis argus, fortume, fortezza, forzore, agrezza. Arimmèticu s. m. chi scit s Arimmetica,
Aritmetico.
Argu, e agru s. m. succiu de limoni ec. agro.
Argu, ga, e agru, gra agg. si narat de su Arimmèticu, ca agg. aritmetico .
sabori aspru de is fruttas cruas, agro, aspro, Aringa s. f. (t. ital.) raxonamentu pubblicu,
cruccioso, acerbo, strozzatoio. Pruna arga, o aringa, aringherìa. -

aspra, susine strozzatoie. Arangiu argu, mela Aringadòri v. m. Aringatore.


rancia forte. Axina arga, chi est ancora crua, Aringai v. m. (t. ital. ) fai aringa, aringare,
uva agra, agrestina , agrestosa, acerba. -
orare, parlamentare.
Arguasìli s. m. ( de alguazil sp.) sunt is chi Aringamentu s. m. aringamento -
serbint a is tribunalis secularis po portai is no Aringau, da part. aringato.
tificazionis de is ordinis insòru, cursore, in pl. Ariòna s. f accresc. portamentu nobili, ariòna,
cursori. Po sbirru M. . . portamento grande, nobile.
Argudulci agg. agrodolce, muzzo. M. agrudulci. Ariòsu , sa agg. arioso. Domu ariosa, casa
Arguri v. a, (t. sp.) disputai, arguire, dispu ariosa, di molto lume. Di ariosa, giorno arioso,
tare. Po concluiri, inferire, tirar conseguenza, chiaro, sereno. Po fantasticu, arioso, bizzarro,
Po reprendiri: M. capriccioso, fantastico. Po vistosu, arioso, vi
Argumentadòri v. m. argomentatore. stoso, avvenente, di buona grazia.
Argumentài v. a. argomentare, addurre argo Arisèru avv. M. eriseru .
menti e ragioni. Argumentai contra, redarguire. Arista s. f barba de sa spiga de su trigu, re
Argumentanti v. agg. M. argumentadori. sta. Spiga plena di arista, spiga restosa.
Argumentàu, da part che ha addotto argo Aristarcu s. m. nomini propriu , chi si usat
mento. Argumentau contra, redarguito. denotai un omini criticu. Aristarco.
Argumentazioni s. f. argomentazione. Aristixedda s. f. dim. (dd pron ingl.) aristula.
Argumentazzu s. m. argomentaccio. Aristocràticu, ca agg. aristocratico -
Argumentu s. m. argomento, prova, sillo Aristocrazia s. f. (T. G.) Guvernu de is Pri
gismo. Po indiziu, indizio, segno. Po di malis, Aristocrazia.
scursu . M. Aristodemocràticu, ca agg. aristodemocratico.
Argùra s. f. (t. r.) M. argori. Aristodemocrazia s. f. (T. G. de Politic..) Gu
Argùzia s. f. (t. ital. già introd. ) argutezza, vernu, in su cali su populu temit alguna parti
arguzia, acutezza, prontezza , vivezza, grazia - cun is Primatis, Aristodemocrazia.
nello scrivere o nel parlare, sale, detto grazioso, Aristotelicamenti avv. a sa manera di Aristo
facezia, lepidezza. M. buglia. - tile, aristotelicamente.
Arguziòsu, sa agg arguto, pronto, vivace, Aristotelicu, ca agg aristotelico.
lepido, faceto, grazioso nello scrivere, o nel Aritmomanzia s. f. (T. G.) indovinamentu po
parlare. via de numerus, Aritmomanzìa.
Aria s. f. aria. Aria sa prus suttili, etere - Aritmu s. m. (T. G. M.) irregularidadi de
Aria mala, aria cattiva, malsana. Aria serrada, pulsu, aritmo. Bonav. Po numeru, numero, aritmo.
grussa, aria folta, densa, ammassata. Aria Aritnòide s. m. (T. G. Anatom. ) una de is
aberta, aria aperta, libera, sfogata. Pigai aria, cartilaginis de su gutturu, aritnoide.
frequentai s'aria libera, pigliar aria, frequentar Arlecchinàda s. f. zannata, cosa frivola.
l'aria aperta. Fueddai a s'aria prov: fueddai Arlecchinu s. m Arlecchino.
senza fundamentu, favellare in aria. No curriri Arma s. f. arma, arme, e in pl. arme,
aria, o umu sulidu de bentu, non tirare aria, armi. Arma bianca, in sa cali no si usat fogu, arma
o soffio di vento. Teniri bell'aria, essiri vistosu, bianca. Arma de prus coloris, arma agghero
aver buona grazia, esser vistoso. Po garbn: do nata. Arma rigada a longu, arma addogata,
mai aria, dar garbo. Donai, o ghettai aria, as listata a lungo. Armas de reserva, arme di ri
simbillai a unu , render aria, rassomigliare, cambio. Armas de famiglia, arme. insegna di
somigliare ad uno, arieggiare alcuno, ritrarre famiglia. Su sonai de is armas frigadas impari,
da uno. Fai casteddus in s aria prov. pensai a sgrigiolare, scricchiolare. Plazza di armas, piazza
cosas difficilis, far castelli in aria. Po canzoni "arme. Fattu di armas, fatto d'arme. Zerriai
in Musica, aria, canzonetta messa in Musica. a is armas, gridare alle armi. Curriri a is
M. arietta. armas, correre all'arme, levarsi ad arme. Im
Ariài v. a. ghettai aria, assimbillai. M. aria. i" s'arma, impugnar l' arma. Armas de
Arianismu s. m. eresia di Ariu, Arianismo. eus (espress. pop., i Sagramenti. Arma mala,
Aridamenti avv. aridamente. alrºadcCla ..
ARM ARM 87

Armàda s. f. armata. Armada navali, armata Armugoddu avv. (dd pron. ingl.) armacollo.
navale. -

Portai armugoddu, portare armacollo, od a


Armadùra s. f. armadura, armatura, Arma armacollo.
dura narant is Artesanus a su linnamini, chi si Armussa )
s. f mozzetta. Po armussetta di
ponit po susteniri is fabbricas, armadura. Ar Armussetta / Accademicu, batolo. -

madura de pettus, corazza, usbergo. Armadura Arna s. f tarlo, tignòla. Arna, chi roit su
de lettu, totu su linnamini de unu lettu, let linnamini, tarlo. Arna chi roit sa roba de lana,
tiera, e cavalletti. -
tignuola. Arna chi roit liburus, e similis cosas,
Armài v. a. armare. Armai unu vascellu, tarma. -

armare, fornire, munire un vascello. Armai unu Arnadùra s. f intarlamento, tarlatura, tarma
lettu, rizzare un letto, porlo in ordine. Armai ctura. Arnadura de pannus, intignatura.
de nou, riarmare. Armaisì de nou, riarmarsi. Arnaisì v. n. p. intarlare. Trattendu de lin
Armai una boveda, armare una volta. Armai v. namini, tarlare, intarlare, rodersi, tarlarsi.
n. e armaisì v. r. vestire armadura, armare, Fueddendu de roba de lana, e similis, intignare,
armarsi, prender l' armi, munirsi d' arme. Po s" tignuola. Arnai in signif att. far tarlare.
provvidirisì, armarsi, provvedersi, cautelarsi. u pruini armat sa roba de
intignare i mi lani
i",la polvere fa
Armamenta s. f. (t. r.) si narat de is animalis
armaus de corrus, armadura delle corna. Arnàu, da part. de su linnamini si marat, in
Armamentu S. m. armamento. tarlato, tarlato, guasto dal tarlo. De sa roba
Armarièddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) de lana, intignato, guasto dalla tignuola. Deis
armadino. -
liburus ec. tarmato, roso dalla tarma.
Armariòni s. m. accresc. armadione. Aromaticidàdi s. f calidadi aromatica, aroma
Armàriu s. m. armadio, e armario. Is divi tichezza, aromaticità.
sionis de unu armariu, palchetti. Armariu po Aromàticu, ca agg. aromatico, aromàto.
cunservai scritturas, scancello. Armariu po po Aromatisài e aromatizzài v. a. donai odori, o
niri cosas de pappai, o terraglia, credenza, cre sabori aromaticu, aromatizzare.
denziera, Armariu murau, o scavau in su muru. Aròmatu s. m. dognia spezieria o profumu,
M. alasena. Po una spezia di armariu, o canto aromato, aròmo.
nera a guardia de cristallus po poniri cosas raras A rovèsciu avv. a rovescio, a riverso, a ri
e de " scarabattola, scarabattolo. troso, rittorovescio.
Armaròlu s. m. chi fabbricat armas, arma Arpa s. f. (T. G.) strum. musicali, arpa.
fuolo, armajo. Arpeggiai v. n. sonai s'arpa, arpeggiare. Po
Armàu, da part. armato, fornito d'armi. Ar fai arpeggius in calisisiat istrum. arpeggiare.
mau di asta, astato. Armau de ungas curvas, Arpeggiamentu s. m. arpeggiamento.
artiglioso. Armau de ira, armato di sdegno. A Arpeggiàu, da part che ha fatto arpeggio.
manu armada avv. armatamente, armata mano. Arpèggiu s. m. arpeggio.
Armeggiai v. n. (t. ital.) fai cursascun armas, Arpia s. f. (T. Gr.) monstru fabulosu, arpìa.
o spettaculus di armas po intrettenimentu, ar Fig si narat de femina arrabbiada e insoppor
meggiare. tabili, arpìa, furia, diavolo in carne.
Armeggiamentu s. m. (t. ital.) armeggeria, ar Arpiadòri, arpiai ec. (de aprago, o apra o,
meggiamento, armeggio. rapio) M. furai, furoni ec.
f" M. ina. Arra s. f e pl. arras (t. sp.) caparru, signali,
Armeria s. f. armerìa, armamentario. chi donat su sposu a sa sposa, arra, pegno,
Armesinu. M. Ermesinu. che dà lo sposo alla sposa.
Armidda 5 f erba, (dd, pron. ingl.) serpillo, Ai avv. accanitamente, furiosa
sermollino (Thymus serpillum. Linn.) mente, stizzosamente, arrabbiatamente, arrovel
Armigeru, ra agg. (t. lat.) armigero. latamente.
Armilla s. f. (T. di Astrolog.) armilla. Ar Arrabbiadèddu, dda agg. dim.(ddpron. ingl.)ar
milla equinoziali, chi contènit su meridianu e rabbiatello, arrabbiatuzzo, rabbiosetto, velenosetto.
s' equadori, armilla equinoziale. Arrabbiadùra s. f. M. arrabbiamentu.
Armillàri agg. armillare. Sfera armillari, sfera Arrabbiaisì v. n. p. propriu de is canis, ar
armillare. rabbiare, divenir rabbioso. Arrabbiaisì de ſeli,
Arminiu. M. Erminiu. invelenirsi, accanirsi, infuriarsi, arrovellare, ar
Armipotenti agg. armipotente. rovellarsi, incollorirsi, stizzirsi rabbiosamente.
Armistiziu s. m. suspensioni di armas, armi Fai arrabbiai is aterus in signif att. far arrab
stizio. (T. Gr. e Lat.) biare, arrovellare altrui. -

Armixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) armicella. Arrabbiamentu s. m. arrabbiamento, rabbia.


Armonia s. f. (T. Gr.) armonìa, consonanza, Arrabbiàu, da part. arrabbiato, divenuto rab
concento. Pocuncordia, armonìa, concordia, unione. bioso, soprappreso da rabbia. Fig. infuriau, ar
Armoniacu, ca agg. M. ammoniacu. rabbiato, infuriato, invelenito, arrovellato. Po
Armònicu, ca agg. armonico, armoniale. ſelosu in forza di agg. sdegnoso, stizzoso, ac
Armoniosamenti avv. armoniosamente, sono canato, accanìto, invelenito.
ramente . Arrabbiòsu, sa agg. rabbioso, infettato di rab
Armoniòsu, sa agg armonioso, armonico. bia. Fig. po infuriau, rabbioso, furioso, stizzito
Armonisai, e arinonizzai v. n. rendiri armonia, rabbiosamente.
armonizzare. Arràbbiu s. m. (t. fam.) M. rabbia.
Armonisau, e armonizzàu, da part. armonizzato. Arracada s. f. (t. sp.) e arrecada, orecchino.
Armuè s. m. spezia de drappu, ormesino, moer Arracadas pl. orecchini, ciondoli.
ro, (V. la v. fr. moire.) Arinuè undau, moerro Arracadedda s. f. dim. e arrecadedda, (dd
marezzato. (V. la v. fr. moirè.) pron. ingl.) ciondolino, pl. ciondolini.
88 ARR SARR

Arraffinài, arraffinau ec. M. raffinai. bei mobili, e posti in assetto, fornir la casa di
Arragaisì, arragàu ec. (t. r.) M. sarragaisì. belli addobbi. Arrangiaisì inter issus, accomodarsi
tra loro.
Arraja M. raja,
Arraidori s. m. (t. pop.) rasiera. M. raidori. Arrangiamentu s. m. accomodamento, aggiu
Arraigaisì v. m. p. (t. sp.) si usat in sensu stamento, assettamento, assetto. -

metaf po s' intretteniri oziosu, o sezzirisì sfainau Arrangiàu, da part. accomodato, assettato,
in algunu logu po tempus notabili, accularsi, aggiustato, allogato, ordinato, messo in ordine,
allogarsi commodamente, appillottarsi, sedersi in assetto, in concio : adagiato, provveduto,
spensierato , affiggersi in un luogo, culatar le fornito. Mali arrangiau, mali provvistu de mo
anC -
bilis, mal agiato, mal p" di mobili.
Arraigàu, da part acculato, affisso. Arrangiàu, da agg. acconcio, concio, assetto.
Arràis s. m. (t. sp.) capitano, padron di nave. Bistiri beni arrangiau, veste agiata, acconcia.
Arralla, arrallài ec. (t. r.) M. ciarla ciarlai. Beni arrangiau in sa persona, beni pulu, pulito
Arramadòri v. m. (di emramador sp.) colui negli abiti, attillato, assettatuzzo. Mali arrangiau
che adorna di frasche, o che sparge º, fiorita in su bistiri, sciamannato, sciatto, sconcio ne.
nelle Chiese. gli abiti.
Arramadùra s. f. (di enramadura sp.) fiorita, Arrangiòlu (t. r.) M. aragma.
minuzzata. Ghettai s'arramadura in Cresia, o Arràngiu s. m. fai arrangiu cun algunu, pap
in is arrugas po is festas, spargere, metter la fio pai impari, far tarisca, mangiare insieme.
rita, la minuzzata. Arranguizzu, zza agg (t. r.) M. attrattivu.
Arramài v. a. (di enramar sp.) metter la fio Arrapài, arrapàu ec. M. rapai cun is deriv.
rita, spargere la minuzzata: " Franzios. Arrapignài, e arrapinai. M. rapignai cun is
Arramàu, da part. adornato, coperto difiorita: deriv.
infrascato, Franzios. Arras s. f pl. (t. sp.) M. arra.
Arramallettai v. a. (t. cat.) adornare con maz Arrasài, arrasàu ec. M. rasai cun is deriv.
zetti, o mazzolini di fiori, o con festoni. Arraschiài, arraschiau ec. M. raschiai cun is
Arramallettàu, da part. adornato di mazzetti deriv. -

di fiori. Arrasigài, arrasigàu ec. M. rasigai ec.


Arramallettu s. m. (de ramellet cat.) maz Arraspai, arraspàu ec. M. raspai.
zetto, mazzolino di fiori. M. buchetu. Arraspinài, arraspinosu ec. M. raspinai.
Arraminadùra s. f ossidazione. (T. Chim.) Arrastadòri v. m. chi circat s'arrastu de sa
Arraminài v. a. s'effettu, chi produsint is aci fera omini siat o cani, ormatore, tracciatore.
dus o s ollu in su ramini, ossidare, (T. Chim.) Arrastài v. n. e arrastrai (T. de sa Cassa de
innalzare allo stato di ossido. Arraminaisì n. p. rastrear sp.) andai a s'arrastu de sa fera, trat
ossidarsi (T. Chim.) tendu di omini, ormare, tracciare, seguir la trac
Arraminàu, da part. ossidato. cia, rintracciar la fiera: trattendu de is canis,
Arrampixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) braccare, braccheggiare, aormare.
arrampu ec. M. rampixeddu: Arrastamentu s. m. rintracciamento.
Arrancadùra s. f. (t. sp.) M. arrancamentu. Arrastàu, da part tracciato.
Arrancài v. a. (t. cast. e cat.) strappai cun Arrastrài v. m. (t. sp.) M. arrastai.
violenzia, svellere, strappare, arraffare, arraf Arrastu s. m. orma, traccia. Po su circai s”
fiare, scaraffare, rapire a raffa, levar via con arrastu de sa fera, chi faint is canis, braccheg
furia, torre con violenza, arrappare. Arrancai gio, ricerca della fiera. Arrastu de pei, pedata,
sa serca, trar dal petto il catarro. Arrancai sa vestigio, orma.
bussa de manus espress. bascia, strappar la borsa Arratapignàta s. f pipistrello, e vispistrello,
dalle mani. - nottola, e nottolo.
Arrancamentu s. m. strappata, svellimento, Arrèa s. f. (T. G. Med.) scolu mensuali de
lo rapire a raffa, il torre con violenza. sa femina sopprimiu, arrèa. Bonav.
Arrancàu, da part. arraffato, arrappato, ra Arrebàttiri M. rebattiri. Arrebattiri unu zap
pito a raffa, tolto con violenza, strappato con pulu espress. rust. M. rebuccai.
iuria. No hat beni arrancau sa flemma, non ha Arrebentài, arrebentu ec. M. rebentai ec.
ben tratto fuori la flemma, il catarro, la pituita. Arrebuccai, arrebuccau ec. M. rebuccai ec.
Arrancidaisì, arrancidau, arrancidu, arranci Arrebussadùra s. f. M. rebussadura.
dumini ec. M. rancidaisì cun is deriv. Arrebussài, arrebussàu ec. M. rebussai.
Arrancu s. m. (t. b.) odore. Arrancu malu, Arrebustu. M. rebustu.
sito. M. fragu. Arrecabài, arrecabàu ec. M. recabai ec.
Arranda. M. randa. Arrecàda. M. arracada.
Arrandài, arrandau, arrandera ec. M. randai ec. Arrecasciài, arrecasciàu. M. recasciai.
Arrangiadùra s. f accomodadura, aggiustadura, Arrecataisì, arrecatàu ec. M. recataisì.
aggiustatezza, assettatura, accomodatura -
Arrecàtu, e arrecapidu . M. recatu.
Arrangiài v. a. (t. fr.) poniri in ordini, asset Arrechèdiri , arrechèdiu ec. M. rechediri .
tare, assestare, allogare, dar luogo alle cose, Arrecracài, arrecracàu ec. M. recracai.
porre in buon ordine, metter in assetto, in con Arredingottaisì ec. M. redingottaisì.
cio, ordinare, rassettare, assembrare. Po ac Arrefaisì, arrefattu ec. M. refaisì.
comodai, aggiustai, accomodare, aggiustare, as Arrefilài, arrefilau ec. M. raffilai.
sestare. Po provvidiri, agiare, giare, prov Arreffinài, arreffinàu ec. M. raffinau ec.
vedere. Arrangiai de nou in su primu signif Arreforzài, arreforzàu ec, M. reforzai ec.
riallogare. Metaf Già t hap'arrangiai deu, già Arrefrigerài ec. M. refrigerai.
ti servirò io, già ie la farò pagare. Arrangiaisì Arrefriscài ec. M. refriscai.
sa domu v. r accomodarsi bene in casa, tenere Arregattài, arregattèri ec. M. regattai.
ARR ARR 89

º" arreggiràu ec. M. raggirai. Arrendibili agg, arrendevole, pieghevole.


Arreghèscia, arreghesciòsu ec. M. reghescia ec. Arrendibilmenti avv. flessibilmenti, arrende
Arregiòla M, regiòla. - volmente, pieghevolmente.
Arregiolài. M. regiolai ec. i" s. f. arrendibilità .
Arregiolàju. M. " - Arrendimentu s. m. s'arrendirisì, arrendi
polento.
Arregòlliri ec. M. regolliri ec.
Arregollizapulus s. m. cenciajuolo. Arrèndiri v. a. relasciai, fai cessioni, cedere,
Arregortu, ta agg. M. regortu . abbandonare, rilasciare, rinunziare. Arrendiri
Arrega. M. rega. is armas, ceder le arme. Arrendiri v. n. flettiri
Arreigaisì, arreigau ec. (t. r.) M. arraigaisì. incrubai, essiri flessibili, cedere, piegare, esser
Arrèiri v. a. (t. b. in logu de reggiri) si narat arrendevole, pieghevole. Arrendirisì v. r. donaisì
de saccu no stampau, o de vasu no schinnìu, i" bintu, arrendersi, confessarsi vinto. Po umi
chi mantenit su ehi si º" a inturu, mante iaisì, arrendersi, sottomettersi, umiliarsi. Po
nere, ritenere, tenere. Custu pizzeri no arrèit, gediri, condiscendiri. M.
no mantèmit aqua, º" mesciroba getta, versa, Arrèndiu, dia part. arrenduto, arreso, abban
non tiene l'acqua. No arreiri secretu, non ri donato, rilasciato, rinunziato, ceduto, iegato,
tenere, non mantener segreto. flesso, umiliato, sottomesso. M. su " Ab
Arremacciài, arremacciàu ec. M. remacciai. barrai a manus arrendias, stai oziosu, musare,
Arremài, arremau ec. M. remai. stare oziosamente.

Arremangadùra s. f trattendu de is brazzus, Arrendu s. m. M. arrendamentu.


sbracciamento, Franzios. rimboccatura delle ma Arrendùda s. f. (t. r.) e renduda, prodotto.
niche. Trattendu de is poias de su bistiri, suc Donai bona renduda, dar buon prodotto, rende
cignimento. re abbondantemente.
Arremangài v. a. (t. sp.) arremangai is braz Arrenèscia s. f. M. renescia.
zus. o is manigas de sa camisa, sbracciare, Arrenèsciri, arrenèsciu ec. M. renesciri.
rimboccar le maniche della camicia : Arreman Arrennèga arrennega, manera de beffa, chi
gai su bistiri finas a su sinzu, succignere, suc usant is pipìus frighendu su didu indici de sa
cingere il vestimento sino alla cintola. Arreman manu deretta asuba de su propriu i de sa
gaisì is brazzus v. r. sbracciarsi. Arremangaisì su manu manca, lima lima.
bistiri, succignersi le falde della veste. Arreman Arrennegài, arrennegòsu ec. M. rennegai ec.
gaisinci figur impegnaisinci, pigaisì a capricciu Arrenmingottaisì ec. M. arredingottaisì -

alguna cosa, impegnarsi, accingersi ad un afe Arrenogonia s. f. (T. G. Med.) generazioni de


fare con calore. Arremangaisidda fig. presumiri is mascus, arrenogonìa. Bonav.
de sei, allacciarsi, cingersi, affibbiarsi giornèa. Arrepentirisì, arrepentiu ec (t. sp.) M. pentirisì.
Arremangàu, da part sbracciato, succinto. Arrepiccài, arrepiccàu ec. M. repiccai.
Arremangu s. m. (t. sp.) M. arremangadura. Arrepuntài, arrepuntàu ec. M. repuntai.
Arrematài, arrematàu ec. M. rematai. Arreqiài v. a esequiare, far esequie. M.
Arremàtu. M. rematu. esequial.
Arrembàggiu s. m. (T. Marinar.) incontru de Arreqòiàu, da part. esequiato. M. eseqòiau.
duus navius po cumbattiri, arrembaggio. Arrèsa. M. resa.
Arrembài v. a. (T. Marinar.) beniri a s ar Arresài, arresàu ec M. resai.
rembaggiu, arrembàre, venire all'arrembaggio. Arrescimentu s. m. attacamento. Po ostaculu. M.
Arrembumbài, arrembumbau ec. M. rem Arrèsciri v. a. attaccare. Arresciri v. m. arre
bumbai. sciri beni in su cuaddu, cavalcar bene. Arre
Arrembumbu. M. rembumbu. sciri sa funi in sa rodedda de sa tagliora, incar
Arrembussaisì v. r. (de arrebocarse cast. e catal.) rucolar la corda nella puleggia. Arresciri s'arau
M. imburrussaisì. in is perdas, incagliar l'aratro tra i sassi. Sa
Arremilài v. a. (t. l tirai cun violenzia alguna pinna arrescit iscriendu, la penna non corre.
cosa a unu, arrandellare, avventare. Arremi Arresciri in gutturu, far nodo nella gola. M' est
lài unu gorteddu a unu, arrandellare altrui un arrescia una spina in gutturu, mi si è incastrata
coltello. M. tirai in facci. una spina nella gola. Po acchichiai fueddendu,
Arremilàu, da part. arrandellato, avventato. o pronunziai stentadamenti, armeggiare, incoc
Arremìssiri (t. r.) M. remissiri. carsi, stentar nel proferire. Po turbaisi predi
Arremoddài, arremoddàu ec. M. remoddai. chendu, o recitendu, mancai sa memoria, in
Arremolinài arremolinàu ec. M. remolinai. puntare, pigliar vento, smarrirsi in favellando,
Arremonài, arremonàu (t. r.) M. remonai. o recitando. Po abbarraisì in su mellus de pro
Arremucà i sighiri una cosa, impuntare, arrestarsi, fermarsi.
A1remurcài ) (t. r.) M. remurcai. Po incontrai difficultadi in alguna cosa, impur
Arremustài arremustàu ec. M. remustai. tare in qualche cosa, avervi difficoltà, trovare
Arrendadòriv. m. (t. sp.) chi pigat in arrendu, ostacolo. Arresciri in su ludu, ainmelmare, am -
affittajuolo, fittajuolo, " fittuario. Po memmare. Arresciri, o imbussaisì unu cuaddu in su
su chi domat in arrendu, allogatore. ludu, impantanare, impantanarsi, impelagarsi
Arrendài v. a. (t. sp.) donai in arrendu, af un cavallo nel fango.
fittare, allogare, dare a fitto. Popigai in ar Arrèsciu, ia part attaccato, incagliato. Ar
rendu, affittare, prender ad affitto. resciu fueddendu, incoccato. Arresciu recitendu ,
Arrendamentu s. m. allogamento: affitto: ar impuntato, smarrito in recitare. Arresciu, ita
rendamento. bussau in su ludu, ammemmato, impantanato,
Arrendàu, da part. affittato, allogato, dato impelagato nel fango.
a fitto: Po pigau in arrendu, affittato, preso Arrescu s. m. (t. fam.) incaglio, intoppo. Po
ad affitto. difficultadi, imbarazzu, difficoltà, "i, -

M
90 ARR ARR

ostacolo, impedimento. Innòi est sa difficultadi, Arribai v. m. (t cast e cat.) lompiri a unu
o s'arresciu, quì è dove giace Nocco, quì con logu , arrivare, giugnere , capitare, pervenire.
siste la difficoltà. Incontrai arresciu, rimaner Arribai innantis, antivenire, prevenire, arrivare
sulle secche. innanzi. Arribai improvvisamenti, sopraggiugne
Arresfriài, arresfriàu ec. M. resfriai ec. re, soprarrivare, sopravvenire, arrivare improv
Arrèsi ) nomini, chi in is biddas donant a is visamente. Po summai: a cantu arribat, cantu
Arresìa / rettilis. M. rettili. summatº a quanto arriva, a quanto ascende ?
Arresòja (t. pleb.) M. " -

Arressalài, arressalàu ec. M. ressalai.


Arribai a portu, approdare, venire a riva,
pigliar porto. Arribai a pigai una cosa stendendu
Arrèssiu, ia (t. b.) part. di arreiri, mantenuto, su brazzu, arrivare una cosa. Po toccai, arri
ritenuto, che non ha versato. M. manteniu. vare, attingere, toccare. Po cumprendiri, arri
Arrestadòri v. m. chi arrestat, arrestatore. vare, capire, comprendere, attinger colla mente.
Arrestài v. a. catturai, arrestare, catturare. Arribai a s edadi de cent'annus, arrivare all'
Po fai abbarrai a forza, arrestare, fermar per età di cent' anni, compire i cent'anni. Po re
forza, soprattenere. Arrestai sa lanza, arrestar nesciri. M. Arribai a notizia, pervenire, venire
la lancia, metter il calce della lancia sulla a notizia. Arribai a s'anima, toccai su bivu,
resta. Arrestai algunu in presoni, prolungaiddi toccare sul vivo.
sa carcerazioni, staggire uno in prigione, pro Arribàu, da part. arrivato, giunto, capitato,
lungargli la prigionia. Arrestai su cursu de is pervenuto. Arribau a portu, approdato. Arribau
litteras po scoberriri algunu maniggiu occultu, improvvisamenti, sopraggiunto, soprarrivato, so
intercettare le lettere missive. Po avanzai v. n. pravvenuto.
abbarrai alguna cosa. M. restai. Arrestai v. n. Arribau avv. (t pop.) giacchè. Arribau chi
abbarrai, arrestarsi, fermarsi, posarsi. no est beniu fnzas a immoi, no benit prus,
Arrestamentu M. arrestu. giacchè non è venuto finora, non viene piu .
Arrestanti s. m. M. restanti. Arribbidòri v. m. zeppatore. -

Arrestàu, da part. arrestato, catturato; soprat Arribbidùra s. f inzeppatura, zeppatura, re


tenuto, fermato per forza. Arrestau in presoni, plezione. Arribbidura de pappai, sazzadura, cor
staggito in prigione. Po avanzau abbarrau. M. pacciata, e scorpacciata. -

abbarrau, restau. Arribbimentu s. m. inzeppamento, zeppamento,


Arrestixeddu. M. restixeddu. riempimento, stivamento.
Arrestu s. m. arresto. Intimai is arrestus in Arribbiri v. a. pleniri totalmenti e a forza,
domu, intimar gli arresti in casa. inzeppare, zeppare, stivare, ficcar per forza,
Arrestu s. m. restanti, su chi avanzat, restante, riempire totalmente, infarcire. Arribbiri un apo
resto, rimanente, avanzo, residuo, cosa rimasa, sentu de carramazzºnas, stivare, riempier del
rimaso. Arrestu de pagamentu, resto, residuo. tutto una stanza di bazzecole, o bazzicature.
Arrestu chi abbarrat in su crisolu, culatta. Arribiri algunu de pappai, donaiddi a pappai a
Arrestu de binu in su fundu de sa tassa, culac crepadura, impinzare, infarcire, ingubbiare, sa
cino. Arrestus de pappai, avanzi, avanzaticei. ziar col cibo alcuno. Arribbirisì de pappai v. r.
Arrèsu. M. resu. abbiddiaisì, pappai a cossu sbuttonau, affoltar
Arretèra. M. ratera. si, impinzarsi, infarcirsi, scorpare, fare una
Arretranga. M. retranga. (de arritranca sp.) corpacciata. Arribbiri unu canali ec. ingorgare.
Arretrò ciri, arretròciu ec. Ml. retrociri. Arribbiu, bida part. inzaffato, infarcito, sti
Arretrottus s. m. pl. M. retrottus. vato, zeppato, riempito del tutto. Latrina arrib
Arrettài v. n. si narat de s'alterazioni de su bida, cesso inzaffato, ingorgato, ripieno. Po
membru virili, rizzare. sazzau, arribbiu de pappai, affoltato, repleto di cibo.
Arrettau, da part. rizzato. Arribbiu, da agg. zeppo, ripieno, repleto.
Arrettiziu, ia agg (t. già introd.) sorprendiu, Arriccàcciu (t. r.) M. ricconi.
arrettizio. Arriccai, arriccàu ec. M. arricchiri ec.
Arrettu agg. (de rectus lat.) ritto, rizzato. Arricchimentu s. m. arricchimento. -

Arrentundai, arretundàu ec. M. rotundai. Arricchiri v. a. fai riccu, arricchire, far ricco.
Arrevesciài (t. r.) M. vomitai. Arricchiri de nou, riarricchire. Arricchiri v. n.
Arrevesciòsu, sa assol. e arricchirisi n. p. arricchire, arricchirsi,
Arrevèsciu, scia
)tt. rr. M. revesciosu, e rovesciu. divenir ricco. Arricchirisì eccessivamenti, trasric
Arreulàu, da agg. (t. r.) M. sfainau. chire, traricchire, divenir traricco.
Arrèulu s. m. fi
pop.) fischiata, derisione. Arricchu, da part arricchito, fatto ricco, o
Poniri s'arreulu a unu, far le fischiate ad uno, divenuto ricco. Arricchiu de nou, riarricchito.
schernirlo, dileggiarlo. Arricida s. f cunfessioni po via de scrittura.
Arrexinài, arrexinàu ec. M. rexinai. M. ricida.
Arrèxini M. rexini. Arricida s. f. arregorta, accoglienza. M. ac
Arrezzettài v. n. terminu usau de is picciocus casaggiu . -

di arruga in su giogu de sa barduffula, candu Arricidòri v. m. e ra f chi arricit, chi acca


no girat uguali, barberare. saggiat. M. accasaggiadori. Po simplementi ar
Arriàli s. m. (t pop.) muneda sarda de va riciri, ricevitore, trice, ricevente.
lori de duus dinais, cagliarese, due danari. No Arricimentu s. m. ricettamento, ricevimento.
balit un arriali, non vale una patacca. Giogu Arriciri v. a. ammittiri, pigai, accettai, rice
de s'arriali, o de agullas, chi faint is picciocus vere, pigliare, ammettere, accettare. Po allog
cun duus muntoneddus de poddini, o de pruini, giai, accogliere, ricevere, raccettare, ricettare,
ind'unu de is qualis s'acùat s'arriali, o s'agulla, dar ricetto, albergare, ricoverare. Arriciri colpus
giuoco della cruscherella. e ingiurias, ricevere, rilevar percosse, e ingiurie.
Arribàda s. f. arrivata, arrivo. Arricitivu, va agg. ricevitivo, ricettivo. -
ARR ARR 9I

Arricu, ida p". ricevuto, pigliato, ammes Arringu s. m. spaziu de sa cursa de is cuad
so, accettato. Po alloggiau , accolto, ricevuto, dus curridoris, carriera. Su terminu de s'ar
raccettato, albergato, alloggiato. Mali arriciu, ringu, meta. Su logu, de undi sparant, le mosse.
mal capitato, mal ricevuto, mal raccattato. Po giostra, aringo, arringo, giostra, tornèo.
ſi , arridau ec. (t. r.) M. turrai. Arriri v. n. (t. prusprestu deriv. de su lat.,
Arridamenti (t. r.) M. aridamenti. che de su spagn.) ridere. Arriri a scracaliu,
Arridèli s. m. arburi, fillirèa, lillatro. C'ind' sgangasciare. Arriri a bucca plena, a boxi alta,
est de folla ampla e strinta: (Phillyrea latifolia, cun grandu strepitu , sghignazzare, ridere squac
et angustifolia.) Su fruttu, coccola. cheratamente, a bocca spalancata. Arriri po
Arridu, da (t. r.) M. aridu. Po azzicorrau M. beffa, beffai algunu, sghignare alcuno, farli una
Arrigàli s. m. lumbu, parti distaccada de s'a- sghignata, una sghignazzata. Arririsì de unu
nimali, lombo, arnione vestito con tutti gl'in n. p. beſfaisindi, deridere, schernire, farsi
tegumenti. beffe d'uno. Schiringiaisì a arriri, sorridere.
Arrigu s. m. rene, arnione, e argnone. Arrigus Gana, o passioni di arriri, morbino.
pl. i reni, e le reni. Su saginu, o su grassu de Arrisàda s. f. M. risàda .
is arrigus, sugnaccio. Arrigu cobertu, grassu, Arriscàbili agg. arrischievole.
arnione sso, sugnoso. De is arrigus agg. re Arriscàda s. f. arrischiamento, cimento.
nale. Glandulas de is arrigus, reni succenturiati. Arriscadamenti avv. arrischiatamente.
Filu de is arrigus, spina dorsale, filo delle reni. Arriscài v. a. (t. cast. e cat.) arrischiare,
Sfilaisì is arrigus, sfilarsi le reni. Arrigus distac arrisicare, risicare, avventurare, sporre a ri
caus de s' animali cun is musculus insoru, lom schio, metter in avventura, in cimento. Arriscai
bi, lombetti. v. n. Chini no arriscat, no piscat prov. chi non
Arrimadèru s. m. t. b. appoggiu, logu a undi s arrischia, non acquista. Arriscaisì n. p. atre
s'arrimai, appoggio, appoggiatoio, sostegno. Po virisi, arrischiarsi, attentarsi, osare, correr pe
protezioni, appoggio, aiuto, favore, protezione. ricolo, succhiellare, cimentarsi.
M. appoggiu . Arriscamentu s. m. M. arriscada,
A", v. m. si marat de chini arrimat Arriscanti v. agg. arrischiante.
beni sa boccia a su boccinu in su giogu de is Arriscàu , da part. arrischiato, avventurato,
boccias, che sa bene accozzare, avvicinar la osato, arrisicato, risicato, attentato.
boccia al lecco. Arriscau, da agg. atreviu, temerariu, audace,
Arrimadùra s f appoggiata, appoggiatura. arrisicato, intrepido, risoluto, temerario.
Arrimadura de boccia, accozzatura . Arriscu s. m. e riscu, rischio, arrischio, ri
Arrimài v. a. (t. sp.) appoggiare. Arrimai unu sico, pericolo. Essiri in arriscu, in perigulu de
colpu, colpire, appoggiare un colpo. Arrimai ec. essere in rischio, in pericolo di ec. risicare.
nna boccia, accostare, accozzare una boccia, Arrisigòngiu, ia (t. r.) M. arrisulanu.
o palla. Arrimai su carrigu, su pesu, porre, Arrisiu, ia part. di arriri, riso, sa. Schirin
posare, deporre il carico, il peso. Arrimai a giau a arriri, sorriso, sa. M. su verbu.
una banda un affari, abbandonaiddu , lasciare, Arrisixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) sor
ommettere, abbandonare un affare. Arrimai is riso, risino, risolino: si est po beffa, ghignettino,
armas, lasciare, deporre le arme. Arrimai po ghignetto. -

rimai, versai. M. rimai. Arrimaisì v. n. p. ap Arrisu s. m. riso, in pl. le risa. Arrisu smo
poggiarsi. Arrimaisì asuba de is guìdus, appog derau, riso sconcio, squacquerato, sgangascia
giarsi sulle gomita, star gomitone, o gomitoni. mento. Morriri, crepai de s'arrisu, crepare,
Po raccumandaisì, circai favori, poggiarsi ad scoppiare delle risa, far le risa grasse. Sbarraisì
uno, cercare appoggio, favore, darsi in protezione. de sa risu, sgangasciare, sganasciare, smascel
Arrimamentu s. m. appoggiamento. Po ap larsi, sbellicarsi delle risa, ridere squaccherata
poggiu de sa manu, chi si ponit in is iscalas, mente, rompersi a ridere. Faisì una passada di
appoggiamento, appoggio della scala. arrisu, fare una gran risata. Unu forti scracaliu
Arrimàu, da part. appoggiato, accostato, ac di arrisu, uno scoppio di risa, una sghignazzata.
cozzato, avvicinato, abbandonato, lasciato da Pisciais de s'arrisu, scompisciarsi delle risa.
banda, posto, posato, deposto. M. su verbu. Arrisu cun crovolu espress. rust. arrisu grogu,
Arrimu s. m. (t. sp.) M. arrimadèru. riso amaro. Arrisu sardonicu, spezia de contra
Arrinconài v. a. (t. sp.) cantonare, incantuc zioni a is murrus, riso sardonico. Schiringiu di
ciare, ritirare, o porre in un canto, in un an arrisu, sorriso. Essiri s'arrisu de totus, essere
golo. Arrinconaisì v. r. retiraisì ind' un arrinconi, il trastullo, lo zimbello di tutti. Arrisu de bella,
incantucciarsi, rincantucciarsi, ritirarsi nel canti, ghigno, ghignata.
od angoli, incantonarsi, ridursi in un cantone. " na M. risulanu.
Arrinconàu, da part. (t. sp.) incantucciato, Arriu, e riu s. m. fiume, rio, rivo: Passai s'
rincantucciato, posto in un canto, ritirato in un arriu a pei, o a cuaddu, guadare il fiume, var
angolo. Po scaresciu, abbandonau, lasciato, care, valicar il fiume a guado. Arru passabili,
scordato, abbandonato. chi si podit passai, fiume valicabile, guadoso.
Arrincòni s. m. (de rincon sp.) angolo, canto, Logu aundi si podit passai s arriu, guado.
cantone, cantuccio. Andai or oru di arriu, andar lungo, o lunghesso
Arringhèra. M. ringhèra. il fiume. S' arriu crescit, e s elevat, il fiume
Arringherài v. a. (de renglera sp. ) poniri de ringorga, ringiurgita, rigonfia. Arriu de lagrimas,
ringhera, in ordini, metter in ordinanza, in stroscia di lagrime. Plangiri a arriu, ſ"
.filo: Arringheraisì v. r. ponirisi de ringhera, a stroscia. Arriu mudu ſig. si narat di omini
affilarsi, fir ſia , mettersi in ordinanza . doppiu e simulau, uomo cupo, segreto, lumacone,
Arringheràui, da part messo in filo, in orº soppiattone. Arru muduindi pigat s omini prov;
dinanza. acque chete rovinano i ponti s"
- -
chi currit
92 ARR ARR

in is arrugas, candu proit, rigagno, rigagnolo. rare, strambellare una veste. Po guastai, scosci
Po roja. M. -
mingiai, scosciai, scassare, scassinare, sconquas
Arrivu (t. ital.) M. benia, o benida. sare. Arrogai una lei, derogare una legge. Ar
Arrixi s. m. (t. r.) babbalotti salvatieu, chi s' rogai is palas a bastoni, fracassare le spalle con
attaccat a s omini, e a is animalis, zecca salva bastone. Arrogai sa vida, fatigai senza reposu,
tica. M. rexini. -

" zzar la vita, faticar senza riposo. Arro


Arrizzadeddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) gai de su totu, disfai casi interamenti, sfracel
ricciutello, ricciutino. M. arruffadeddu. lare, fragetlare. Arrogai, segai su battismu a
Arrizzadùra s. f crespamento, crespezza. Ar unu ſig. modu di anelerat: siti pigu, t'arrogu
rizzadura depilus, ricciaja, crespamento, innanel su battismu, ti fazzu a fittas, se ti prendo,
lamento di capelli. M. frisadura. Arrizzadura de ti taglio a pezzi, ne ſo. polpette, o bra
scofliottus fatta in forma de cannoni, cannon ciuole. Arrogais n. p. infragnersi, infrangersi,
cini di creste, o cuffie. - - frangersi, rompersi, spezzarsi. Arrogaisì, segaisi
Arrizzài v. a. (dè ricar sp.) traballai alguna sa mola de su zugu arruendu, fiaccarsi il collo.
cosa a rizzus, arricciare, increspare, lavorar di Arrogalla s. f. frantune, pezzame, rottame.
riccio. Po frisai, arrizzai ispilus, arricciare, in Arrogalla de pistocus, rottame di biscotti. Arro
crespare i capelli. Arrizzai una scoſlia, lavorare galla de vasus de terra cotta, chi narant tisti
una cuffia a ricci. - , - villus, quantità di cocci. Po sa cantidadi de is
Arrizzamentu s. m. arricciamento, crespamento, arrogus de su nu, chi abbarrant, tallau su
arricciolinamento. Arrizzamentu de pilus. M. bistiri, frastagliame, i frastagli, le frappe. Su
arrizzadura . - -

fai is arrogallas tallendu, frappare, far frappe,


Arrizzau, da part. arricciato, increspato, la Su si deteniri unu Maistu custa arrogalla, o siant
vorato a ricci. , -

is avanzus, chi aturant, talau su bestiri, far


Arrizzàu, da agg. riccio, ricciuto, " - la bandiera. Po cantidadi di arrogheddus mcda
Arrizzivèddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) brit piticus de cosa pistada, o sſarinada, tritume,
scolino, bruscoluzzo. frammenti. . - -

Arrizzòlu e rizzòlu s. m. dim. arriu piticu, Arrogamentu s. m. infragnimento, spezzamento,


riottolo, rivolo, rivoletto, ruscello, ruscelletto. frangimento. a º :

Arrizzolu de is arrugas candu proit, rigagnolo. Arroganteddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)
Po arroja, stroscia, troscia. º arrogantuccio, saccentino, saccentuzzo, preson
Arrizzòni. M. rizzoni. - -

tuosello, procacetto. - - -

Arrizzu s. m. bruscolo. M. rizzu. Bogaisindi Arrogantementi avv. arrogantemente, a

s arrizzu de s'ogu, levarsi il bruscolo di sugli Arroganti agg. arrogante, superbo, presontuoso,
occhi, liberarsi di cosa molesta. -
procace, protervo. -

Arrodadòri v. m. simoladori, arrotino, arro Arrogantòni agg. accresc. arrogantone, sbar


tatore. M. smoladori. r . -
bazzato. - -

Arrodài v. a. bocciri cun su suppliziu de sa Arroganzia s. f. arroganza, presunzione, tra


roda, arrotare, rotare. Po smolai. M. cotanzat.. - -

Arrodamentu, s. m. arrotamento. M. smol Arrogati, da part. infranto, rotto, conquassato,


1nentu. fracassato, sfracassato, spezzato, scassinato. M.
Arrodàu, da part. arrotato, rotato. Posmolan, M. su verbu. Arrogau interamenti, sfracellato,
Arrodèu s. m. (t, r. de rodio sp.) M. arroèdu. “fragellato. Bistiri arrogau, scorriata, veste sbra
Arrodia s. f. (t. deriv. de su sp.) giro, circuito. nata, squarciata, lacerata, strambellata. Ar
Arrodiài v. n. (de rodear sp. ) girare, circuire, rogau fucddendu, arrogante, sbarbazzato nel
andar attorno, girar quà e là. M. rodiai. rlare. - - - - -

Arroèdu s. in giro, circuito. M. rucdu. Arrogheddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) pez
Arroffiatài v. n. fai rofianeria, arruffianare, zetto, pezzettino, pezzuolo, tozzetto, brandellino,
ruffianare. - - - - - -
spicchio, frusto. A arrogheddu arrogheddu avy,
Arroflianamentu s. m. ruffianamento, ruf a frusto a frusto, a tacconcino a tacconcino.
fianeccio. - Arrogheddu de pezza siccada, tacconcino di carne
Arroſianàu, da part. arruffianato. -
secca. Arrogheddu, o piticu retagliu de peddi
Arrogabili agg. frangibile, conquassabile, rom fattu de is conciadoris, limbelluccio.
pevole, spezzabile. - - Arrogheddeddu s. m. dim. di arrogheddu,
Arrogadòri v. m. rompitore, spezzatore. Po (dd pron. ingl.) pezzettino, tozzettino. Fai a
straccioni, consumadori de bistiri, e de roba, "ca" sbrizzare, spruzzare, amminutare,
laceratore, logoratore. sminuzzare, far minuzzoli. -, -

Arrogadùra s. f infragnitura, infrantura, rom Arrògu s. m. pezzo, frusto, tocco, tozzo. Ar


pitura, spezzatura. Segai a arrogadura, tagliare rogu de pani, de casu, tocco di pane, di cacio.
alla stagliata. Andai a arrogadura, a traversu Segai a arrogus, tagliare in pezzi, o a pezzi,
po guadangiai camminu, andare alla ricisa, alla Arrogu de pezza, de pannu ec brano, brandello.
stagliata. -
Arrogu de bistiri becciu, strambetto. Andaisindi
Arrogài v. a. fai arrogus, infragnere, infran a arrogus n. p. sbrandellarsi, spiccarsi in bran
gere, rompere, spezzare, fare in pezzi. Arrogai delli. Calai a arrogus v. m. si narat de
cun impetu, fiaccare, spezzar con violenza. Po bistiri spacciau, cascar a brani. Po retagliu
sfasciai, sconquassai, conquassare, fracassare, de peddi, chi faint is conciadoris, limbello. Ar
sfracassare, rompere in molti pezzi. Po scorriai rogu distaccau de sa massa, v. gr. de cera,
trattenda de pannu ec. squarciare, stracciare, pasta, pixi ec. mozzo, Spiccai, un arrogu de su
sbranare, strambellare, fare in brandelli. Po totu, e casi smembrai, mozzarre, sbrandellare.
smembrai, sbranare, tagliare in brani. Arrogai, Arrogu de drappu, o de panni segau de sa pezza,
scorriai su bestiri, squarciare, stracciare, lace concischio, ritaglio. M. retagliu. Arrogu de sa
ARR Aſ R i 95

gnu, grassello: Circai arrogus de pani, tozzolare. fuctu, o aciotti de sola is animalis, sferzare,
Arrogus de roba bogaus in su raffilamentu, raf scoreggiare, percuoter, colla scoreggia. Arropai
filatura. Po is avanzus de sa roba, chi abbarrant, cun pertia, perticare. Arrope. cun mazza, naz
'tallau unu bistiri, frappe, frastagli. Su furai su zicare. Arroppai su ferru calenti, nazzicare.
Maistu custus arrogus, far la bandiera. Faisì Arropai de noia, ribattere, ripercuotere. Arro
a s, ſig. fai dogmia sforzu, dividersi in 'pais v. r, lattersi. Arropaisì a strupiadura, lat
i " . Arrogu mannu distaccau cun violenzia tersi a scavezzacollo . . . . . .. - - - -

de su totu, brandone. - - º, Arropameutu s. m. battimento, bussamento,


Arròja M. roja. - percossione, percotimento, picchiamento.
Arroidòriv. m. e ra fem. roditore, trice, ro Arropius, da part battuto, percossa, picchia
dente, -
to, sferzato, staffilato. M. su verbu . -
Arroidùra s. f roditura, rosura, corrosione. Arroscidiura. M. arroscimentu .
Arroimentu s. m. rodimento, corrodimento. Arroscimentu s. m. rincrescimento, molestia,
Arròiri v. a. (de roer sp.) propriu de s' arna, noja, fastidio, annoiamento, importunità, stuc
de is topis ec. rodere. Po consumai: Su fa chevolezza, infastidimento, straccaggine. . . .
mini consùmat, arròit is interioris, la fame la Arròscivi v. a. annoiare, noiare, attediare,
cera, carpisce le interiora. Po spappai, o con tediare, importunare, fastidire, infastidire, in
sumai a pag a pagu, corrodere, smangiare: fradiciare, increscere, ristuccare, stuccare, mo
S'aria spappatis perdas, l' aria smangia i sassi. lestare, seccare, straccare, apportar noia, fa
Fig mazziai beni, maciullare, masticar bene. stidio, prender in avversione. Totus os arroscint,
Arroiri, mazziai frenu, tenirì ira senza dola po O i" a totus, voi annoiate, seccate, stuc
diri sfogai, mordere, rodere, schiacciare il freno, cate tutti, recate fastidio a tutti. T' hap arro
i chiavistelli, Arroirisì is didus v. r. temiri ira sciu , o ti tengu arrosciu, tu mi stracchi, tu
eccessiva, rodere, o rodersi le dita, le mani, mi hai stracco, tu mi togli il , tu mi hai
consumarsi di rabbia. Arroirisì, mussiaisì pari fracido. M. fastidiai, infadai. Po fai nausea,
pari fig (espress. bascia) persighirisì s unu a nauseare, recar nausea, stomacare. Arroscirisì
s'ateru, rodersi i basti l'un l'altro, persegui n. p. annoiarsi, infastidiare, fastidire, recarsi
tarsi a vicenda. Po zaccarrai cun is dentis, a noia. - , -

scrosciare, stritolarco denti. Arròsciu, scia part. annoiato, importunato,


Arrolài v. a. scriri in su rolu, arrolare, scri infastidito , molestato, avuto a noia, seccato .
vere al ruolo, mettere al ruolo, scrivere alla Arròsciu, scia agg. fracido, stracco, sazio,
banca, assoldare, soldare, incapparrare, stag stucco, ristucco, stufo . - -

gir soldati. Arrolaisì v. r ingaggiaisì, faisì sor Arrosciu s. m. (t. r.) M. arroscimentu.
dau, arrolarsi per soldato, farsi scrivere alla Arrosiadiura s. f. liggera arrusciadura, annaf
banca. Fig. intrai in alguna germendadi, faisì fiamento, innaffiamento, innaffio, irrigazione,
germanu, arrolarsi, impegnarsi in qualche con spruzzamento, spruzzo . - -

fraternita. - - - - Arrosiài v. a. (de eurociar sp. e ancora is Fran


Arrolàu, da part. arrolato, assoldato. zesus narant arroser) propriamenti bagnai de
Arroliài v, n. ingiriai de innòi e de innì per rosu, arrugiadare, inrugiadare, irrigare, as
dendu su tempus, ronzare, andare attorno quà perger di rugiada, irrorare. Po arrusciai, an
e là. Andai arrolia arrolia, andare aiato, o naſfiare, innaffiare, irrigare, spruzzare, co
afone, andare a zonzo. - -
spergere, inrorare, arrosare. a

Arroliau, da part. ronzato, ch' è andato a Arrosiàu, da part. bagnau de rosu, arrugia
zonzo , - -
dato, inrugiadato, irrorato, asperso di rugiada.
Arrolla arrolla (espress. rust.) andai arrolla Po arrusciau, innaffiato, spruzzato.
arrolla, o arrollau, su propriu di andai arrolia Arrosiàti, da agg. rugiadoso. ,
arrolia. M. arroliai. -
Arrosigadiura. M. rosigadura. ,
Arròlu . M. rolu . Arrosigai, arrosigau ec. M. rosigai ec. - ,

Arromadiaisì v. n. p. arromadiau, arromadu, Arròsigu. M. rosigu .


terminus spagn: usaus in is biddas M. accat Arròsiti, ia part, di arroiri, roso, corroso.
tarraisì ec. - - - - -
Arròsu s. m. legumini, (di arròs, o arroz
Arromadùra (t. r.) M. arramadura. sp.) riso.
Arromài, arromau ec. (tt. rr.) M. arramai ec. Arròsu s. m. M. rosu .
Arromigài v. a. (t. r) pappai depressi, maciul Arrotulài, arròtulu ec. M. rotulai. - ,

lare, masticar con prestezza. M. attafſiai. Arrotundài, arrotundàu ec. M. rotundai.


: Arromigàu, da part. (t. r.) maciullato. Arrovesciadura s. f. arrovesciatura.
Arropadòri v. m. e raf lattitore, percuoti Arrovesciai v. a. furriai sa cosa a su rovesciu,
tore, battitrice, percotitrice. - -
arrovesciare, volger la cosa al rovescio. Po
Arropadùra s. f iattitura, percotitura. Po su abbuccai. M. Po confundiri, sconpigliare, scon
colpu, percossa, colpo, busse. Arropadura cun volgere, rovistare. :
aciotus, staffilatura. Po colpu di aciotus, staf Arrovesciau, da part. arrovesciato. -

filata, sferzata. Po colpu de pertia, de bastoni, Arrozzài v. n. (t. r.) andai arrozza, arrozza.
perticata, bastonata. M. andai. - - -

Arropai v. a. (de a part. e pera)igoropalizo, Arrù, e ru s. m. (derubus po apocope) plan


baculo percutio.) battere, percuotere, bussare, tixedda fruticosa, rogo, e rovo. (Rubus frutico
dar busse, percosse, dar la picchierella. Po sus. V. Targ.) Mura de arrù, mora di rovo,
toccai sa porta, picchiare, bussare, battere alla mort prugnola. Padenti di arrù. M. arruargiu.

porta. Po bastonai, bastonare, pifferare, tam Arruàrgiu, e arruarxu s. m. (t. r.) padenti
bussare, dar busse. Po donai aciotus a ispi di arrù, roverìa, roveto. - -

Pàus, staffilare, batter con istaſfile. Arropai cum Arrubiài v. a. fai arrubiu, O dossi su colori
94 ARR ARR

arrubiu, inrossare, rubificare, far diventar rosso. tivamente. Po precipitadamenti, rovinosamente,


Po donai s'arrubiu bivu, o corallinu , invermi precipitosamente. - - -

gliare, vermiglia , colorire di vermiglio, dare Arruinadèddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)
il rosso acceso. Po fai sa crosta arrubia a is unu pagu destruiu, rovinaticcio. Trattendu de
pappais a forza de fogu, chi naraus coiri a co ferru unu pagu arruinau, alquanto rugginoso.
lori di oru , abbronzare, rosolare , e in Siena Arruinadòri v. m. e ra f M. destruidori.
crogiolare. Arrubiai v. n. tirai a s” arrubiu, ros i Arruinadiura. M. arruinamentu .
seggiare, essere rosseggiante, tendere al rosso, Arruinài v. a. deriv. de ruina (t. sp.) destruiri,
rossicare. Arrubiaisì m. p. teniri bregungia, ar scalabbrai, guastai, rovinare, distruggere, gua
rossire e arrossare, aver rossore, diventar rosso stare, sovvertere, sovvertire. Arruinai sa saludi ,
per vergogna. Arrubiaisì de nou, rinvermigliarsi. rovinare, alterare, guastar la salute, logorarla.
Arrubiamentu s. m. po bregungia, arrossimento. Po sconquassai, sciusciai, mandai in destruzioni,
Arrubiastu, sta, e arrubiastru, stra agg. chi conquassare, fracassare , rovesciare, atterrare,
tirata su colori arrulbiu, rossastro , rossigno, distruggere, mandare in rovina, in conquasso,
rosseggiante, rossicante. in precipizio, in esterminio, spiombare. Po con
Arrubiau, da i" rubificato, fatto rosso. Po sumai, sperdiri, dissipai, consumare, dissipare,
s' effettu, chi fait su fogu a certus pappais, disperdere, mandare in perdizione, mandar a
abbronzato, rosolato. In signif neut. pass. ar male. Arruinai s'allenu, disperdere, dissipar
rossito, arrossato, divenuto rosso, che ha avuto l'altrui. Po opprimiri, abbattiri algunu, op
rossore , pressare, opprimere, vessare, mandare alcuno
Arrubieddu s. m. (dd pron. mgl.) cumposi in precipizio, in malora, in rovina, farlo tom
zioni artifiziali po fai prus bella sa carrizia, bel bolare. Arruinaisì v. r. precipitarsi, rovinarsi,
letto, liscio. Ponirisì arrubieddu, imbellettarsi, andar in precipizio, in rovina. Arruinaisì sa
imbellettirsi, azzimarsi, lisciarsi, strebbiarsi col saludi, logorarsi, guastarsi la salute. Arruinaisì
liscio, colorarsi col belletto. in su creditu, screditaisì, discreditarsi, perder
Arrubieddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) la stima, rovinarsi di riputazione. Arruinaisì in
rossetto, rossiccio, rossino. is benis, dissipai is benis suus, smugnersi, dis
Arrubinài v. a. donai colori de rubinu, arrubi sipare i suoi beni, estenuarsi nelle sostanze.
nare, render di color di rubino, incubinare. Arruinài v. a. deriv. de runu, attaccai ruimu,
Arrubiòri s. m. rossore, rossezza. a arrugginire, inrugginire, irrugginire, far rug
Arrùbiu, ia agg (de robbio ital. ant., 5 de ginoso, generar ruggine. Fig. S oziu arrumat
ruber) rosso. Faisì arrubiu, temiri bregungia, su spiritu, l' oziosità arrugginisce, arrozza,
arrossire, diventar rosso. Po colori de fogu, rende rozzo lo spirito. Arruinaisì n. p. irrug
ponsò. Po colori de purpura, o de rosa, por ginire, arrugginire, arrugginirsi, diventar rug
porino, vermiglio, acceso. Incarnau, incarnato. ginoso. - -

Colori di arangiu, rancio. Arruinamentu s. m. deriv. de ruina, rovina


Arrùbiu s. m. rosso. Arrubiu de s'ou, su re mento, ruinamento, disastro, dissipamento, dis
vegliu, tuorlo, il rosso dell'uovo. facimento, distruzione. M. su verbu,
Arrubiu s. m. (t. r.) M. arrubiori. Arruinamentu s. m. deriv. de ruìnu, l' ar
Arruèdu. M. ruèdu. rugginire. -

Arruenti v. agg. cadente, caditoio, cadevole, Arruinanti v. agg. rovinante, distruggitivo.


Calscati colo. Arruiniau , da partic. deriv. de ruina, distrut
Arruffa. M. ruffa . to, rovinato, guastato, conquassato, fracassato,
Arruffadeddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) mandato in rovina, in conquasso, consumato,
ricciutello. spiombato, dissipato, disperso, logorato. M.
Arruffai v. a. propriamenti sconciai is pilus de su verbu. -

conca, arruffare, scompigliare, scarmigliare i Arruinàu, da part. deriv. de runu, arruggi


capelli. Po arruſtai artifizialmenti, o frisai, ar nito, inrugginito, irrugginito, fatto rugginoso.
ricciare, arrizzare, increspare. Arruffai, imbro Arruinàu, da agg. deriv. de ruina, rovinoso.
gliai sa madassa, arruffare la matassa. Arruf Arruinàu, da agg. deriv. de runu, plenu de
faisì, sconciaisì is pilus, arruffarsi, scarmigli ruinu , rugginoso. Dentis arruinadas, nieddas,
arsi, rabbaruffarsi, scompigliarsi i capegli. denti rugginosi. -

Arruffàu, da part. arrio , arricciato, scar Arruinòsu, sa agg. de ruina, rovinoso.


migliato, rabbaruffato. M. su verbu. Arruinòsu, sa agg. de runu, rugginoso.
Arruffàu, da agg. crespo, riccio, ricciuto, Arrumu s. m. (t. b.) M. ruìna, scalabbru.
Pilus arruffaus, capegli ricciuti. Pudda arruf. Arruìnu s. m. e ruìnu, materia niedda, chi
fada, gallina ricciuta: Cauli arruffau, cavol s attaccata su forru, ruggine. M. runu.
crespo. Cupetta arruffada, lattuga crespa, riccia. Arriuiri v. n. cadere, cascare. Arruiri cun
Arrùga s. f (de ruga ital, ant.) strada. Arruga, impetu, precipitosamenti, rovinare, traboccare,
chi no tenit bessida, strada morta. Arruga fre cadere a trabocco, rovinosamente. Arruiri in
quentada, plena de genti, strada calcata. pensamenti , cader in pensiere. Arruiri in gra
Arrùi agg. (t. r.) e rui, (de rudis, e si zia, far grazia, andare a sangue. Arruiri de
narat de su bestiamini grussu no ancora domau, coddus (espress. basc.) arruiri de su coru a
brado, bravo, indomito. Mallora arrùi , aresti, unu, perdiri sa bona grazia, cascar di collo,
toro brado, indomito. Bestiamini arrùi, bradume, cader di stima, di grazia ad uno, perder la
quantità di bradi. buona grazia. Arruiri maladiu, ammalare, ca
Arruimentu s. m. cadimento, cascamento. M. dere ammalato, infermarsi, ammalarsi. Arruiri
arrutroxa . de cuaddu, caler da cavallo , votar la sella.
Arruìna. M. ruina. Arruiri, calai a filicittus si narat de bistiri bec
Arruinadamenti avv. cun destruzioni, distrut ciu, cascare a brani. Arruiri de s'arburi, trat
ARR ARR 35

tendu de fruttas, colare. Arruiri de manus, ca insettu totu peis, chi s'incontrat asutta de is
scar dalle mani. Arruiri is brazzus a unu, per perdas, porcellino terrestre, - -

diri su coraggiu, cascar le braccia, il cuore, Arruminài, arruminàu cc. M. ruminai.


il fiato ad uno, perdersi d'animo. Arruiri po Arruncài v. n. ( de roncar sp.) spezia de sur
donai una sciotada a terra, cimbottolare, dare ruschiu, chi si fait bo burla, ronfiare. Po su
una cascata, un cimbottolo per terra. Arruiri surruschiai, chi fait su cuaddu, candu ddu spari
a facci in susu, cader supino. Arruiri a facci tat alguna cosa, e timit, sbuffare, soffiare. Po
in terra, cader boccone, o bocconi : Po appar surruschiai M. -

teniri: custu non t'arruit, non t'appartènit, Arruncamentu s. m. surruschiu de cuaddu,


questo non ti cade, non tº appartiene. Arruiri, chi timit alguna cosa, sbuffò.
o arruirisì n. p. de su famini, de su somnu, Arrundài, arrundau ec. M. rundai.
cascar di fame, cader di sonno. Arruiri a conca Arrunzàbili agg. contrattile.
in basciu, capolevare, tonare , tombolare. Ar Arrunzadiura s. f contrazione, contrattura.
ruiri de bottu de susu a basciu, piombare. Ar Arrunzài v. a. (de arronsar cat.) propriamenti
ruiri sa mazza, is intestinus a unu , incolluz s effettu, chi causat su fogu, o su Soli forti a
zaisì, sbonzolare. Arruiri in terra smemoriau, is peddis, e similis materias, contrarre, raggrin
o casi foras de sentidu, stramazzare, dare uno zare, ristrignere : Arrunzaisì n. p. contraersi,
stramazzone. Arruiri beni, temiri bona grazia, contrarsi, raggrinzarsi, ristrignersi. Arrunzai
avvenire, esser avvenevole. Dognia cosa da ar decoddus, incrubai de palas fig cediri a sa
rilit a maraviglia, ogni cosa gli avviene mara fortuna cun passienzia, ristrignersi nelle spalle.
vigliosamente. Po deriri, arruiri beni unu hi Po s'arrunzai is palas, chi fait unu, chi pre
stiri ec. campeggiare, star bene indosso. Mali gat cun umildadi, fare spallucce. Arrunzais v.
t' arruit su bistiri, la veste mal ti campeggia r. su pinniccaisì , chi fait s omini posu frus,
indosso. In signif att. fai arruiri, far traboc raggricchiarsi, raggrupparsi, raggruzzarsi, ran
care, far cascare, ribaltare, dar la volta. Fai nicchiarsi , ripiegarsi, ristrignersi, raccorsi in se
arruiri a conca in basciu, far fare un capitom stesso. Arrunzaisi corcau, corcai pinniccau, regº
bolo. Arruiri de nou. ricadere, ricascare. Ar grupparsi, rannicchiarsi nel dormire, fare un
ruiri de nou a conca in terra, ricapoficare. chiocciolino. M. ammaccionaisì.
Facili a arruiri agg. cascaticcio. Arruiri de una Arrunzamentu s. m. raggrinzamento, raggric
rocca , dirocciare, dirupare. chiamento, ristrignimento. M. su verbu, Ar
Arrullài v. n. (t. sp.) si narat de sa boxi de runzamentu de musculus, corrugazione. (T.Med.)
sa turturi, o colombu, genere. Arrunzàu, da part contratto, raggrinzato,
Arrullòni s. m. fruttu de su zimbri burdu, raggruppato, raggricchiato, rannicchiato, ristret
coccole del ginepro bastardo, o fruticoso. to, ripiegato in se stesso. M. su verbu. Trat
Arrullu s. m. (t. sp.) sa boxi de sa turturi, tendu de musculus, corrugato. (T. Med.)
e de su colombu, gemito. Arrunzina, e arrunzinu. M. runzina ec.
Arrumbuladùra s. f. voltazione, giro , rivol Arrusciadòri v. m. vasu po arrusciai is plan
gimento, voltolamento. - tas, annaffiatoio, innaffiatoio.
Arrumbulài v. a. e fai arrumbulai, rotare, Arrusciadùra s. f s' aquai is plantas, e is flo
rotolare, rivolgere, voltolare, muovere in giro, ris, " irrigazione. M. arrusciamentu .
ruzzolare, far andar voltoloni, far girar per Po bagnadura liggera, spruzzo, spruzzolo, spraz
terra. Arrumbulai una carrada, rivoltolare, ro zo, aspergine, aspersione. Po aquedda de Celu,
tolare una botte. Arrumbulài v. n. andai arrum acquicella, spruzzaglia.
bula arrumbula, ruzzolare, rotolarsi, voltolarsi, Arrusciài v. a. (de ruacar cat.) aquai floris e
andar voltolone. plantas, adacquare, annaffiare, innaffiare. Ar
Arrumbulamentu . M. arrumbuladura. rusciai di aqua un aposentu, spruzzarvi dell'
Arrumbulanti v. agg. rotolante, ruzzolante. acqua. Po umedessiri arruscendu aqua cun sa
Arrumbulànu, ma agg. girevole, che gira, che bucca, o cun is didus, sprazzare, spruzzare,
rotola, che muovesi in giro. unettare leggiermente, aspergere, cospergere. Ar
Arrumbulàu, da part. rotolato, fatto girare, rusciai de nou, rinnaffiare. Po similit si marat
mosso un giro. ancora arrusciai de zuccheru, o de sali pistau,
Arrumbulonài v. a. fai a rumbuloni, aggomi asperger di zucchero, o inzuccherare, spruzzare,
tolare, aggruppare, fare a gruppo, rammuc asperger di sal trito, o insalare. Arrusciai de
chiare. Arrumbulonaisì m. p. l" de is bre pibiri su pappai, spruzzare, asperger il cibo di
nnis, e ancora de is abis, chi si faint a rum pepe » anpepare - -

bulonis a foras de su casiddu, aggomitolarsi, Arrusciamentu s. m. aquamentu de plantas,


farsi a gomitoli, aggrupparsi, farsi a gruppi. annaffiamento, innaffiamento, innaffio. Po
M. aggrumai, allomborai. Trattendu de minestra umedessimentu liggeri, sprazzo, spruzzamento
principalmenti de simbula, chi po no essiri nu spruzzo, spruzzolo, aspersione, leggiera umet
rigada a tempus si fait a rumbulonis, appallot azione,

tolarsi, farsi a pallottole. Arrusciàu, da part.(t cat)annaffiato, innaffiato,


Arrumbulonàu, da part aggomitolato, aggrup Po umedessiu liggeramenti, spiazzato, spruz
pato, rammucchiato, fatto o ridotto a gomitoli, zato, asperso, umettato minutamente, cosperso.
a gruppi: appallottato, appallottolato. M. su
verbu.
Arrusciau de pibiri, asperso di pepe, ".
Arrusciau de sali, asperso, spruzzato di sale,
Arrumbulòni. M. rumbuloni. insalato. Arrusciau de casu trattau, incaciato,
Arrùmbulu s. m. pezzu de linna tundu po fai asperso, sparso di cacio f" . Arrusciau
arrumbulai bigas, o perdas, rullo. de nou in su primu signif rinnaffiato. Y
Arrumbuluzzu, zza agg tundu, globosu, ri Arrusticaisì (t. b.) M. imrusticaisi.
tondo, globoso, sferico. Babbalotti arrumbuluzzu, Arrustidòri v. m. colui, che arrostisce. Ar
96 ARR . ART.

rustidori de castangia, chi si bendita su pub - Artesànu, ma agg. chi esercitat arti, artigiano.
blicu, bruciatajo, caldarrostaro. Artètica s. f. (T. G. Med.) maladìa articulari,
Arrustidùra s. f. arrostitura. o de is giunturas, artetica, artritide.
Arrustimentu s. m. arrostimento. Artèticu s. m. maladiu di artetica, artetico.
Arrustiri v. a. arrostire. Arrustiri a colori di Artèticu, ca agg. chi appartènit a is giunturas,
oru, rosolare. Po simil. asciuttai, siccai, ina artetico , ca. - - -

ridire, arrostire, riardere, seccare. Arrustirisì Artis f professioni, arte, mestiero, profes
v. r. si narat de chini s'accostat meda a su fogu sione. Esercitai un arti, professare un'arte, un
po si calentai, crogiolarsi. mestiere, esercitarvisi. Po astuzia, arte, astuzia,
Arrustu, da part. arrostito, cotto arrosto. frodolenza. Chini tenit arti, tenit parti, prov.
Pami arrustu, o turrau, pane arrostito, abbron chi ha arte, ha parte: Cun arti avv. a posta,
zato al fuoco; M. turrada Castangia arrustida, con arte, a bello studio, maliziosamente. Fai
bruciata, pl. bruciate, caldarroste. Arrustu de s' arti, esercitar l'arte. Arti de mesurai sa ter
su fogu, o po s'accostai troppu a fogu, cro ra, agrimensura. Artis pl. is giunturas. M.
giolato. M. su verbu. articulu.
Arrustu s. m. arrostito, arrosto. Arrustiu in Articu agg. polu articu, polo artico, setten
ischidoni, arrosto vivo, o girato. Arrustiu in trionale.
tianu, arrosto morto. Po fitta de pezza suttili Articuladamenti avv. articolatamente.
arrustida asuba de is braxas, arrosticciana, bra Articulài v. a organisai, articolare, organiz
ciuola. Strum. po furriai s'arrustiu, menarrosto. zare, formar gli articoli delle membra. Articu
Arrustu s. m. arrosto. Meda fumu, e pagu lai is fueddus, nunziai distintamenti, artico
arrustu prov. si marat de chini presumit meda lar le parole. Po fai usu de is musculus, mu
senza meritu, molto fumo, e poco arrosto. M. scoleggiare. Po fai articulata a unu, criminare,
arrustu. imputar delitto.
Arrustu avv. arrosto. Coiri arrustu, cuocere Articulàri agg. articolare.
arrosto . -
Articulàta s. f criminazione, imputazion di delitto.
Arrutròxa s. f scartinada, caduta, cascata. Articulàu, da part. articolato, distinto. Po
Arrutroxa de bottu in terra, stramazzata. Po accusau, accusato, incolpato.
ruina, dannu ſig. rovina, danno, crollo, tra Articulaziòni s. f. articolazione, pronunzia di
collo, sterminio. Arrutroxa de nou, ricaduta, stinta. Po giuntura, articolazione, giuntura. Po
ricascata. M. recaida. Donai un arrutroxa a usu de is musculus, muscoleggiamento, arti
conca in basciu, dare una tombolata. Donai una colazione. -

arrutroxa a facci in terra, dare un cimbottolo. Articulu s. m. (T. Gram.) articolo. Articulu
Donai un arrutroxa a paneri in terra, o una de fidi, articolo di fede. Po puntu de scrittura,
sculacciada, battere una culata, o culattata. articolo, capo. Articulu de sa morti, articolo,
Arruttài, arrùttidu ec. M. ruttai, ruttidu ec. momento, punto della morte. Articulus de su
Arrùtu, ta part. di arruiri, caduto, cascato. corpus, le giunture. Po puntu de raxoni legali,
Arrutu de una rocca, dirupato. Arrutu a conca articolo di ragione, question di gius.
in terra, capolevato, caduto capovolto. Arrutu' Artiſiziàli agg. artificiale, artifiziale. Dì arti
in terra smemoriau, stramazzato. ſiziali est su spaziu de su tempus, chi su Soli
Arsenàli s. m. arsenale, e arsanale. abarrat asuba de s'orizzonti, giorno artificiale.
Arsènicu s. m. minerali corrusivu, arsenico. Artifizialmenti avv. artificialmente, artifi
Arsenicu grogu, orpimento. Arsenicu arrubiu, zialmente. -

risigallo, sandracca . Artiſiziàu, da agg. fattu cun artifiziu, artifi


Arsùra s. f. arsura , arsione. Po sidi ardenti, ciato, e arteficiato. Po falsificau, artificiato,
arsione, sete ardente. Po estrema poberesa, falsificato.
arsura, estrema indigenza. -
Artifiziosamenti avv. artificiosamente, artifizio
Artàna s. f. (t. r.) lazzu de perda parau in samente. Po maliziosamenti, dolosamente.
is bingias po cassai canis e margianis, schiaccia. Artifiziosidàdi s. f artificiosità, artifiziosità:
Artarèddu. M. altareddu. Artifiziòsu, sa agg. artificioso. Po maliziosu. M.
Artàri. M. altari. Artifiziu s. m. artificio, artifizio. Po macchina,
Artària. M. altaria. -

ordingiu, macchina, artificio, ordigno. Po inven


Artefattu, tta agg. fattu cun arti, artefatto. . zioni astuta, artificio, astuzia. Artiſiziu de fogu,
Artèria s. f. (T. de Notom.) arteria. Sa gran fuochi artificiati, maechina di girandole. Roda
du arteria, aorta. - -
di artifiziu de fogu, girandola.
Arteriàli agg. arteriale. Artiglièri s. m. artigliere.
Arteriedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) arteriuzza, Artiglieria s. f artiglieria. Custodiu, chi tenit
Arteriografia s. f. (T. G. Med.) descrizioni cura de s'artiglieria, artigliero, Clavigliai s' ar
de is arterias, arteriografia. Bonav. -
tiglieria, inchiodar l'artiglieria.
Arteriologia s. f. (T. G. Med.) trattau de is
arterias, arteriologìa. -
º") M.
lVesa
altivedadi.

Arteriometria s. f. (T. G. Med.) cognizioni de Artìvu, va. M. altivu.


is arterias, arteriometrìa. Bonav. Artixèdda s. f. dim. (da pron. ingl.) anti de
Arterièsu, sa agg. di arteria, arterioso. pagu lucru, articella.
Arteriotomia s. f (T. G. Med.) incisioni di Artixèddu, dda. M. altixeddu. - -

arteria, arteriotomìa. Artizzu agg. (T. Gr.) termimu, chi tenit afli
Artèsa. M. altesa . nidadi a su terminu sardu ortizzu guastau de
Artesanèddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) ar artizzu, su quali ancora in gregu est epitetu de
tigianello, artigianetto. - - pipìu de vida brevi po s'incomodu patu in partu
Artesanu s. m. artigiano, artefice, artista. difficili, artizoo. Bonav. -

-
ART ASC 97

Artriticu, ca agg. (T. G. Med.) artritico, A scallu avv. (t. r.) M. opportunamenti.
articolare . A scaràda avv. a cottimo, in cottimo. Pigai,
Artritide (T. Gr. Med.) M. artetica. o donai una faina a scarada, a preziu firmu,
Artròdia s. f. (T. G. Med.) articulazioni di pigliare, o dare un lavoro in cottimo, a prezzo
ossus relasciada, artrodia. fermo. Fueddai a sascarada, parlare senz'alcun
Artrodinia s. f. (T. G. Med.) romatismu cro riguardo, o rispetto, o senza considerazione.
nicu, artrodinia. Bonav. A scavuladura avv. in abbundanzia, a ribocco,
Artroflogòsi s. f. (T. G. M.) inflammazioni a sgorgo, a ramata.
de is giunturas, artroflogòsi. Bonav. A scàvulu M. a scavuladura.
Artropuòsi s. f. (T. G. Med.) impostemadura A scebèru avv. a scelta.
de is giunturas, artropuòsi. Bonav. Ascèlu s. m. (T. G. Anatom.) senza cambas,
Artu, ta. M. altu. o senza coscias, ascèlo. Bonav.
Artura. M. altura. Ascendentali agg. ascendentale. Linea ascen
Artùru s. m. (T. G. di Astron.) una de is dentali, sa linea retta de is personas, de chinis
istellas fiscias, arturo. unu est nasciu, linea ascendentale.
Arviài, arviàu ec. (t. r.) M. orrorisai. Ascendenti s. m. (T. Astron.) su signali de su
Arviu s. m. (t. r.) notizia, sentore. M. notizia, zodiacu, chi spuntat de s' orizzonti in su mo
indiziu . mentu de sa nascita de unu, ascendente. Acqui
A rumbulòni avv. fai a rumbuloni. M. arrum stai ascendenti, o superioridadi asuba de unu,
bulonai. acquistare ascendente sopra di uno. Ascendentis
A riumbulu avv. rotolone. Portai una cosa a pl. Anzianus po linea retta, Ascendenti.
rumbulu, portare, o far andare una cosa roto Ascendenti agg. ascendente. Vasus ascendentis
lone, voltoloni, o rotolando. Arriri a rumbulu (T. Anatom.) vasi ascendenti.
fig. arriri smoderadamenti. M. arriri. Ascendènzia s. f Anzianus po linea retta,
Arùspici s. m. indovinu, aruspice. ascendenza.
Aruspiciu s. m. indovinamentu, aruspicio. - Ascèndiriv. n. arribai, summai, (t. ital. introd.)
Arzàda. M. alzada, pesada. ascendere, arrivare, sommare.
Arzadèriu. M. alzaderiu. Ascensiòni s. f sa festividadi de s'alzada a is
Arzài, arzàu ec. M. alzai ec. Celus de su Segnori, Ascensione.
Arziàda (t. b.) M. alzada, pesada. A sceru (t. r.) M. a scebèru.
Arziadròxa (t. r.) M. pesada. Ascèticu s. m. chi attendita sa contemplazioni,
Arziài, arziau ec. (t. r.) M. alzai. a sa vida spirituali, Asceta, Ascetico.
Arzigògolu s. m. (T, usau de is Litteraus) Ascèticu, ca agg. cuntemplativu, ascetico.
invenzioni bizzarra, arzigogolo. Ascheròsu, sa agg (t. r. di asco sp.) nauseante,
A sa prep. o segnacasu f de su dat. sing alla. stomachevole.
A s appràpidu avv. tastone. M. apprapidu. Ascia s. f àscia, asce. Po sa taccitta, o turnu
A s'avvèrtia avv. all'erta. Stai a s'avvertia, de is ferrus, perno delle forvici. Poniri s' ascia
stare all'erta, in orecchi, stare assentito. a is ferrus, impernare le forvici. Ascia de carru,
A sa biscaina avv. a su chi bessit bessit, alla asse, sala. Ascia de carrozza, sala, Ascia de
ricisa, alla peggio, a vanvera, alla rimpazzata, cernera, de fircis, de frontissas ec. perno. Ungiri
com ella viene, inconsideratamente. s'asciaprov. regalai po corrumpiri algunu, unger
A sa bona avv. a buon fine. le mani, ugner le carrucole. Ascia de su tam
A sa disintèndia avv. (t. deriv. de su sp.) burru de relogiu, chiavistello del tamburo.
faisì a sa disintendia, fai origas surdas, fare il Asciài v. a traballai cun s'ascia, asciare,
sordo, far vista di non udire. digrossar legna coll'asce.
A sa disisperàda avv. disperatamente. Po ec Asciàu, da part, digrossato coll'asce.
cessivamenti, eccessivamente, con eccesso. Plan Ascièdda s. f. dim. (dd pron. ingl.) piccola
giri a sa disisperada, piagnere dirottamente. asce. Asciedda de ferrus, de taglioras cc. per
A sa fuliàda avv. bendiri a sa fuliada, ven netto, pernuzzo.
dere a vil prezzo. A sciobèru avv. (t. b.) M. a sceberu.
A sa limpia avv. destramente. Faidda a sa Asciòlliri, ascioltu ec. M. assolviri.
limpia, ingannai, fai mali cun lestesa, e astuzia, Ascioluziòni M. assoluzioni.
farla netta, ingannare, far male con destrezza. Ascite s. f. (T. G. Med.) idropisia de sa brenti,
Segai a sa limpia, o interamenti totu a unu di aquas linfaticas, ascìte. -

colpu, tagliar " netto, in un tratto. Asciticu, ca agg., chi tenit s'ascite, ascitico.
A sa mattinàda avv. sul primo mattino, sul Asciugai v. a. asciugare, sciugare, rasciugare.
far del mattino, a giorno, all'apparir dell'alba. M. asciuttai.
A sa nua avv. a bardosso, a bisclosso: a ri Asciugamànu s. m. bandinella, asciugatoio, e
dosso, volg. it. Sezziri su cuaddu a sa nua, ca sciugatoio.
valcare a bardosso, a cavallo nudo. Asciugamentu s. m. asciugamento.
A sa rabbiàda avv. arrabbiatamente, con furia, Asciugàu, da part. asciugato, rasciugato.
con rabbia, accanitamente, stizzosamente. Asciùgu, ga (t. r.) M. asciuttu.
Asarcu, ca agg. (T. G. Med.) susplu, meda A sciuscìu avv. (t. r.) abbundantementi, a
langiu e siccau, asarco. Bonav. bizzeffe, a ramata. M. a scavuladura.
A sa rinfusa. M. a sa biscaina. Asciuttadùra s. f. M. asciuttamentu.
A sa scoberta. M. a claru. Asciuttài v. a. asciuttare, asciugare, disseccare,
A sbiàsciu avv. de sbiasciu, a schiancio, di prosciugare. Asciuttai una gisterra, esaurire,
schiancio, a sghembo, a sghimbescio, a schisa, seccare, metter a secco una cisterna. Asciuttai
a traverso. Segai a sbiasciu, schiancire, tagliare a pagu a pagu, suzzare. Poniri a asciuttai unu
a sghembo, di schiancio. pagu, metter a ºnorare e soppassare.
98 ASC ASF

Asciuttai de nou, riasciuttare. Asciuttai is la appena, a stento. Po a tasseddu, scarsamenti,


grimas, rasciugar le lagrime. Asciuttaisì n. p. a miccino , a micolino, a spicchio, a spizzico.
dissiccaisi, ristecchire, stecchire, divenir secco. Donai a unu su pappai a serru, a mendigu,
Asciuttamenti avv. asciuttamente, aridamente. tenere altrui a stecchetto, fare a miccino, usar
Asciuttamentu s. m. asciugamento. Asciutta gran parsimonia, tenere con iscarsità di vitto.
mentu fattu a pagu a pagu, suzzamento. M. a mendigu.
Asciuttàu, da part. rasciugato, rasciuttato. Asfaltu s. m. spezia de bitumini combustibili,
Asciuttixeddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) asfalto,
alquanto asciutto, soppasso, alquanto secco. Asfissia s. f. (T. G. Med. J privazioni subi
Asciuttòri s. m. siccori, alidore, aridità , a tanea de su pulsu, e de sa respirazioni, asfis
sciuttezza, asciutto, asciugaggine, secchezza, sìa ; e asfisìa. Bonav. -

seccore ; asciuttore ant. Po su siccori de is plan Asiarca s. m. (T. de Stor. ant.) titulu de
tas, assiderazione. dignidadi annuali umida a su Sacerdoziu, Asiarca.
Asciuttu s. m. secco. Custu binu tenit di asciut Asiarcàtu s. m. (T. de Stor. ant.) dignidadi
tu, questo vino sa di secco. de s' Asiarca, Asiarcato.
Asciuttu, tta agg. asciutto, rasciutto. Po sic Asiaticu, ca agg. chi appartenit a s Asia,
cu, arido, secco, suzzo. Pani asciuttu, senza asiatico. Stilu asiaticu, diffusu, stile asiatico,
ingaungiu, pane solo, pane asciutto, senza ca ridondante d' ornamenti soverchi. Lussu asiati
mangiare. Po langiu, magro, macilente, ste cu, eccessivu, lusso asiatico. Costuminis asia
nuato, smunto. Po sbrisciu, senza dimai, asciut ticus, effeminaus, costumi asiatici, effeminati,
to, senza quattrini. Tempus asciuttu, siccu, Asiau, da t. r. M. addasiau.
tempo asciutto. Terrenu asciuttu, terreno arido. Asilu s. m. (t. lat. usau de is Litteraus) logu
Essiri intra friscu e asciuttu, sommoseiare, sop de seguresa, coment' est s asilu ecclesiasticu,
passare, esser soppasso, sommoscio, alquanto asilo. Fig. refugiu , asilo, ricetto, ricovero, ri
moscio, o vizzo . fugio, luogo di difesa, di protezione.
Asima . M. asma.
Asclepiadèu agg. m. (T. G. de Poesia) versu
asclepiadèu, o cumpostu de unu spondeu, de A s' imbistimbistòni avv. (t. b.) fai, operai
duus coriambus, e de unu giambu, verso a a s'imbistimbistoni, fare, operare a caso, a
vant'era ,
sclepiadèo. -

Ascòsu, sa agg (t. r di ascos cat.) nause A s'imbressi avv. t. r. M. a su rovesciu.


ante, stomacoso. M. ascherosu. A s imperriàda avv. a cavalcioni.
Ascrittiziu, ia agg. ascrittizio, ascritto a co A s'imperrimperràda. (t. r.) M. a s'imper
lonia , arrolato. riada.
Ascristtu , tta agg. computau, ascritto, anno A s'improvvisu avv. all'improvviso, all'im
verato, computato. provvisata, alla sprovvista, inaspettatamente.
Ascu s. m. (t. sp.) nausea, schifo, nausea. A s' infacci avv. (t. r. ) M. a su derettu.
Fai ascu , far nausea, stomacare, muovere a Asiòsu, sa (t. r.) M. addasiau.
schifo, rivoltar lo stomaco. Po contraggeniu, Asiu s. m. (di asio ital, ant.) agio. Teniri
e avversioni, o rancori, astio, livore, avver asiu, aver agio, comodo, tempo. Fai is asius
sione. Po fastidiu. M. suus, far i suoi agi, sgravare il ventre. Stai.
Ascùccia s. f. (t. sp.) sa chi fait sentinella a biviri cun totus is asius suus, star paffuto, vi
atera Mongia, ascolta, e scolta. vere con tutti i suoi agi, careggiarsi, crogiolarsi,
vivere nella mollezza.
Ascurtàbili agg udibile.
Ascurtadòri v. m. e ra f M. ascurtanti. A slargu. M. a largu.
Ascurtài v. a. (t. deriv. de su lat.) ascoltare, Asma s. m. (T. G. Med.) respirazioni sten
porger orecchi, star ad udire. Po intendiri sim tada, asma.
plementi, udire. Po exaudiri, esaudire. Ascur Asmàticu, ca agg. chi patit s'asma, asma
tai de nou, riascoltare. Ascurtai is fattus allenus tico, asmoso, aneloso.
po ddus contai, raccorre i bioccoli. A s' ora a s' ora avv. M. a su momentu.
Ascurtamentu s. m. ascoltamento, ascoltazione. A s orbescidròxu avv. allo spuntar del giorno,
Ascurtanti v. agg. e sust. ascoltante, uditore, all'apparir dell'alba.
ascoltatore, trice. A sorti avv. a sorte, per tratta. Tirai a sorti,
Ascurtàu, da part. ascoltato, udito. Po exau trarre per sorte. M. assortiri.
diu, esaudito. - Asperai, asperàu ec. M. aspriai.
Ascurtu s. m. ascolto. Fai s'ascurtu, far Asperartèria s. f. (T. Anatom.) sa canna de
l'ascolto , stare in ascolto. is pulmonis, asperarteria.
A scusi avv. in occultu , nascosamente, na Asperèsa. M. aspresa.
scostamente, furtivamente, occultamente, di piat Asperges s. m. (t. lat.) s'attu de ghettai a
to, di soppiatto, di nascosto. Po secretamenti, su populu s'aqua beneditta, aspersione. Fai
segretamente, in segreto, in celato: Pappai a s'asperges, aspergere il popolo dell'acqua be
scusi, boccheggiare, mangiar sotto baviera. nedetta, far l'aspersione.
A scutas avv. t. r. M. a scutuladas. Aspergidòri v. m. (t de s'usu) chi fait s'as
A scutulàdas avv. a riprese, a tratti. Proiri "i . M. aspresa.
perges, aspergitore.
a scutuladas a scutuladas, o a refrigadas a re
frigaads, piovere a scosse. Aspersiòni s. f. (t. lat.) aspersione.
Asègus s. m. t. r. tergo, il diretàno, il di Aspersorieddu s. m. dim. (dd pron. ingl.)
rètro, la parte diretana. scomberello.
Asègus avv. (t. r.) addietro, a tergo. M. a Aspersòriu s. m. aspersorio: aspergolo in Roma.
palas. -
Aspettadori v. m. e raf aspettatore, trice.
A serru avv. (t. pleb.) appenas, a stentu, Aspettadùra, M. aspettazioni.
ASP ASS 99

Aspettai v. a. aspettare, attendere, Aspettai Assaboramentu s. m. assaporamento.


cun grandu disigiu, aspettare a gloria. Aspet Assaboràu, da part. assaporato, gustato.
taisì m. p. intrettenirisì, aspettarsi, intertenersi, Assaccài v. n (t r.) intrai in algunu logu,
indugiare. Po apparteniri. M. assaccai in domu, insaccarc, penetrare, entra
Aspettamentu s. m. aspettamento. re in casa. Po insaccai. M. -

Aspettanti v. agg. chi aspettat, aspettante. Assacciu, da part neutr. (t. r.) insaccato,
Aspettativa s. f. aspettativa, speranza. entrato, ſ" . Po insaccau. M.
Aspettàu , da part. aspettato, atteso. Assacchittadòri v. m. e ra f concussatore,
Aspettaziòni s. f. aspettazione. -
concussivo, scotitore, trice. Cuaddu assacchitta
Aspettu s. m. s'aspettai. M. aspettativa. dori, cavallo, che rinsacca, che scuote.
Aspettu s. m. bisura de sa facci umana, aspetto. Assacchittadùra s. f concussione, scossa, M.
Po apparenzia, vista, veduta, apparenza, aspetto. assacchittamentu .
Aspia s. f. (t. cat.) naspia, aspo. M. naspia. Assacchittài v. a. concussare, dibattere, agi
Aspiài v. a. (t. cat.) annaspare. tare, scuotere. Cuaddu, chi assacchittat s' omi
Aspidèsa s. f. (t. r.) rozzezza, scabrosità. ni, cavallo, che dibatte, che agita , che scuote
Aspidu, da agg. (t. r.) ruvido, rozzo, sca l' uomo. Assacchittai unu a terra cun impetu de
broso, non liscio. M. raspinosu . modu, chi abbarrit casi foras de sentidui, stra
Aspiradamenti avv. aspiratamente: mazzar uno. Assacchittai v. n. si narat de cuad
Aspirài v. m. pretendiri de consighiri, aspira du, chi agitat po andamentu scomodu, o po
re, pretender di conseguire, agognare, ambire. trottu , rinsaccare, scuotere andando. Trattendu
Aspirai a cosa senza mai arribai a s'acqistu, de carru, o de carrozza, chi assacchittat po
tantaleggiare. - causa de camminu malu, o disuguali, sbattere,
Aspiranti v. agg. aspirante. Trumba aspiranti, scuotere, balzare, strabalzare, trabalzare. As
chi atràit s'aqua, tromba aspirante. sacchittaisì n. p. rinsaccarsi.
Aspirativu, va agg. aspirativo. Assacchittamentu s. m. sbattimento, scotimento.
Aspiràu, da part. aspirato, agognato, ambito. Assacchittamentu de cuaddu, rinsaccamento.
Aspiraziòni s. f. aspirazione. Assacchittamentu de carru, o de carrozza, bal
zamento, trabalzamento , trabalzo .
" du ) (tt. rr.) M. asprittu, asprixeddu. Assacchittàu, da part. sbattuto, scosso : rin
A spizzuleddu avv. (dd pron. ingl.) a spilluzzico. saccato; strabalzato, trabalzato. M. su verbu.
Aspòri (t. r.) M. asprori. Assacchittau a terra abbarrendu smemoriau, stra
mazzato.
Aspramenti avv. aspramente, acerbamente. -

Asprèsa s. f. (t. sp.) asprezza, acerbezza, Assaggiadòri v. m. chi fait s'assaggiu de is


acerbità, bruschezza, scabrosità. Aspresa de munedas, assaggiatore, saggiatore.
ilus, asprezza, ruvidezza di capelli. Po su sa Assaggiadùra s. f assaggiatura. Po aggiusta
i" aspru de is agruminis, agrestezza. Po s' dura de bistiri in is poias allonghiendu, o in
asprori de is fruttas cruas, afrezza, lazzezza, curzendiddu segundu s'abbisongiu, sessitura.
lazzità, ostichezza. Po rigori, amarezza, asprez Assaggiai v. a. fai assaggiu de s' oru, o de
za, rigore. Po manera aspra, arcignezza, sa plata, assaggiare, saggiare, far la prova,
mordacità. fare il saggio dell'oro ec. Po fai s'assaggiu de
Aspriai, e aspreai v. a inasprare, inasprire. su pappai in is mesas de is Principis, assag
Aspriaisì n. p. inasprirsi. M. esasperai. Po ab giare, far la credenza. Assaggiai unu bistiri,
borresciri. M. adattaiddu a sa persona, aggiustare, assestare,
Aspriàu, da, e aspreau part. inasprito. M. adattare una veste alla persona. -

esasperau. Po abborrèsciu. M. Assaggiamentu. M. assaggiadura, assaggiu .


Asprittu, ta agg. dim. acerbetto, acidetto, a Assaggiàu, da part. assaggiato, aggiustato,
spretto, amaretto. Trattendu de fruttas cruas, adattato. M. su verbu . -

afretto, afruzzo, acerbetto, asprigno, lazzetto, Assàggiu s. m assaggio, assaggiamento, prova,


Asprixeddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) saggio. Perda di assaggiu, pietra lidia, o di
M. asprittu. - paragone. Po s'assaggiu de is pappais in mesas
Asprixi agg. m. e f. (t. r.) M. asprittu . de is Principis, credenza.
Aspròri s. m. M. aspresa. Assalariài v. a. salariare, dar salario.
Aspru, pra agg. aspro, acerbo, acido. Po ri Assalariàu, da part. salariato.
gorosu, aspro, rigoroso, rigido, severo. Po Assaltadòri v. m. e raf aggressore, assali
intrattabili, fantasticu, aspro, arcigno, austero, tore, assaltatore, trice, affrontatore.
ostico, rozzo, ruvido, strano, intrattabile. Trat Assaltài v. a. assalire, assaltare, attaccare, in
tendu de fruttas cruas, acerbo, afro, brusco, vestire, dar addosso. Assaltai de fronti, affron
aspro, cruccioso, lazzo, ostico, strozzatoio. tare. Assaltai a s'improvvisu, soprassalire, so
Prunas aspras, no ancora cottas, susine stroz vrassaltare, assaltare a un tratto. Assaltai de
zatoje. M. agru. Po raspinosu, aspro, ruvido, nou , rassalire, riassalire.
scabro, scabroso. Fai aspru, raspinosu, ina Assaltamentu. M. assaltu. - -

sprire, irruvidire. Tenit di aspru, ha dell'aspru Assaltàu, da part imbistu, assalito, assal
me, o asprezza. tato, attaccato, investito. Assaltau de fronti,
Aspu, pa agg (t. r.) M. aspru. -
affrontato.
Asquidda s. f. (t. r.) cibudda marina (dd Assaltu s. m. assaltamento, assalto, assa
pron. ingl.) squilla, Binu cun asquidda, vino limento. - -

squillitico. M. cibudda marina. -


Assannai v. a. afferrai cun is samnas, assan
Assaborài v. a. si usat fig. po ascurtai alguna nare, azzannare.
cosa cun grandu plaxeri, assaporare, gustare, Assannàu, da part. azzannato . - -

savorare, udir con piacere. -


Assannàu, da agg armau de sannas, sannuto,
N 2 -
100 ASS ASS

Assassinadòri v. m. M. assassinu. quoris trullus, posare, deporre, far deposizione.


Assassinadùra s. f. assassinatura, assassineria. Assentaisì n. p. insabiai, poniri a giudiziu, di
M. assassiniu . venir savio, assennato, giudizioso. Po sezzirisi,
Assassinài v. a. assassinare, assaltar nella stra assentarsi, assidersi, porsi a sedere.
da, usar grassazione. Po arruinai, rovinare, Assentàu, da part. allibrato, registrato, notato.
conquassare, metter fracassare,
in conquasso. Po arrogai, Po collocau, postu, collocato, posto. In signif
guastai, scassinare, guastare. Assas neutr. posato, deposto, Po sezziu, assiso, "
sinai sa saludi, logorar la salute, guastarla. assentato, posto a sedere. M. su verbu.
Assassinaisì v. r. perdirisì. M. arruinaisì. Assentàu, da agg. modestu, giudiziosu, savio,
Assassinamentu. M. assassiniu. modesto, assennato, assodato, prudente, conside
Assassinàu, da part. assassinato: conquassa rato, giudizioso, posato. Femina pagu assentada,
to, fracassato, rovinato, scassinato: consumato, de pagu giudiziu, donna, che ha poca sessitura,
guastato, logorato. M. su verbu. In forza di poco senno. Po stabili, stabile, fermo.
agg. Bistiri assassinau, stracciulau, veste logora. Assentèru (t. b.) M. assentadèru.
Assassmiu s. m. assassinamento, assassinio, Assenti. M. ausenti.
grassazione. Assentu s. m (di assiento sp.) nota in iscrittu,
Assassinu s. m. assassinatore, grassatore, as nota, registro. Po assettiu M. Fig. giudiziu, sa
sassino di strada, berroviere, masnadiere, ma biori, giudizio, saviezza, posatezza, senno, so
scalzone, malandrino, scherano, rubator di dezza, sessitura. Teniri pagu assentu, aver poca ses
strada. situra, poco senno. Po firmesa, fermezza, stabilità.
Assaziòni s. f. (T. Chim.) preparazioni de Di assentu avv. seriamenti, cun impegnu, accu
mexinas, o de alimentu in su propriu umori ratamente, seriamente, con impegno.
suu po mesu de calori esteriori, assazione. Asserragliài v. a cingiri a muru, o a palizzada,
Assediài v. a. pomiri assediu, assediare, cam asserragliare, abbarrare. Asserragliaisì, ponirisì
peggiare, fare assedio. in seguru, asserragliarsi.
Assedianti v. agg. e sust. assediatore, asse Asserragliau, da part. asserragliato, abbarrato.
diante. Assessòri s. m. Assessore. -

Assediàu, da part. assediato. Assestai v. a. (t. r.) aggiustai, assestare, ag


Assèdiu s. m. assediamento, assedio. giustar per l' appunto. M. assaggiai.
Asseguradòri v. m. assicuratore, mallevadore. Assestàu, da part. aggiustau beni: M. assaggiau.
Assegurài v. a. t. sp. rendiri certu, assicura Assettiadùra s. f. assettatura. M. assettiu.
re, accertare, raccertare, cerziorare, chiarire, Assettiai v. a. (t. fam.) aggiustai, donai settiu,
render certo, sicuro. Assegurai sa mercanzia, accomodare, aggiustare, assettare, dar sesto,
assicurar la mercanzia, dare, o ſ" Call
porre in assetto. Po donai garbu, dar garbo,
zione, o guarentigia. Assegurai sa bandera, as aggiustatezza, assettamento. Po situai, allogare,
sicurar la bandiera, fare un tiro di cannone collocare. M. situai.
nell' inalberarla. Po affirmai , affermare, asse Assettiau, da part. acomodato, aggiustato, posto
rire, asseverare. Assegurai is binus, mutare i in sesto, in assetto.
vini. Franzios. Asseguraisì n. p. persuadirisì, Assèttiu s. m. (t fam.) assetto, aggiustatezza,
bessiri de duda, assicurarsi, cerziorarsi, certi sesto, garbo.
carsi, accertarsi, raccertarsi, chiarirsi, uscir Assi e asse s. m. (de aacis) asse. Asse de unu
di dubbio. Assegurai de nou, rassicurare, rias globu, sa linea retta, chi attraversat su centru
sicurare. Asseguraisì de nou, rassicurarsi, ri de su globu, asse. - -

a SSIcttrarsi ,
Assiaisì v. n. p. assiàu ec. (t r.) Ma prusprestu
Asseguramentu s. m. assicuramento, assicu asseaisì, pigai su sabori, e s' odori de seu, est
ranza, certezza. Po affirmazioni, affermazione, usau po su rancidaisì de s' ollu, de su lardu e
asserzione, asserto, asseveramento, asseveranza. similis. M. rancidaisì.
Asseguràu, da part. assicurato, reso sicuro, Assidu s. m. (t. r.) M. acidu.
accertato, certificato, raccertato, cerziorato, Assiduamenti avv. ital. M. frequentementi.
chiarito, persuaso: affermato, asserito, asserto. Assiduu, ua agg. ital. introd. M. diligenti,
M. su verbu. eSattu .

Assegurazioni s f assicurazione, sicurtà, as Assignài, assignau ec. M. signalai, stabiliri.


sicuramento, assicuranza. Assignamentu s. m. (t. ital. introd.) assegna
Asseliài, assèliu ec. M. assussegai, assussègu ec. mento, assegnazione, assegno.
Assemblèa s. f. assemblea, adunanza, ragu Assimbilài v. a. (de assimilo lat. po epentesi)
nata, ragunanza, ragunamento. Po giunta de assomigliare. Po paragonai, o fai cumparanzia,
personas sezias, consesso. agguagliare, confrontare, assembrare, asso
Assempiài, assempiàu (t. r.) inventai, ingin migliare, paragonare. Assimbilài v. m. aſfigurare,
mai, foggiare. M. forgiai. rassembrare, risembrare, rassomigliare, risomi
Assensu s. m. consensu , assenso, consenso, gliare: Assimbilai a unu, ravvisare, aver qualche
assensione . -

somiglianza, arieggiare, ritrarre da uno. Assim


Assentadèru s. m. assettamento, assettatura . bilaisì appari, rassomigliarsi l'un l'altro.
Assentadòri v. m. registradori. M. Assimbilàu, da part. assomigliato: agguagliato,
Assentadùra s. f. assettatura. M. assettiu . assembrato, affigurato, confrontato, paragonato.
Assentai v. a. (t. sp.) notai, passai a libu M. su verbu.
ru, allibrare, registrare, scrivere, notare. M. Assindicadùra s. f sindicatura.
annotai. Po collocai, assettare, collocare, porre. Assindicài v. a. fai rendiri raxoni de is proprias
Pò assettiai, abbarrai firmu v. n.posare, restar operazionis, sindacare, tenere a sindacato. Fig.
fermo. Custu taulinu no assentat, questo tavo criticai, liasimare, censurare, sindacare.
lino non posa. Po deponiri, trattendu de li Assindicamentu s. m. sindacamento, sindacato.
ASS ASS l0I

Assindicau, da part. ch'è stato tenuto a sin buru, chi cuntenitsa Tradizioni de sa lei Mao
dacato, che ha reso ragione, o conto ec. Po cri mettana, Assoratte.
ticau . M. Assorbenti v. agg. e ancora s. m. (T. de is
Assinomanzia s. f. (T. G.) indovinamentu po Medicus), chi assorbit, ovv. sustanzia, chi as
mesu de una seguri, assinomanzìa. sorbit is acidus, assorbente.
Assiòma s. m. (T. G.) mascima, assioma , Assorbimentu s. m. assorbimento.
massima, approvato. Assorbiri v. a. (t. lat.) attrairi, inciuppai, as
Assiòmetru s. m. (T. G.) strum. po mesurai sorbere, assorbire, imbere, imbevere, succiare.
sa direzioni de su timoni, assiometro. Assorbiri de nou, riassorbire, ribere.
Assistenti v. agg. assistente, assistitore. Assorbiu, da part. assorbito, assorto, imbevuto.
Assistènzia s. f. assistenza, soccorso, sovveni Assorbiu de nou, riassorbito, ribevuto.
mento, sovvenzione, sussidio. Po presenzia, as Assorteài v. a. (t. sp.) eliggiri a sorti, assor
.sidenza, presenza, tire, trarre a sorte, e eggere per sorte.
Assistimentu. M. assistenzia. Assortimentu s. m. furnimentu, assortimento,
Assistiri, e assistiri v. a. aggiudai, assistere, fornimento. Po elezioni a sorti, sortimento, ele
-ajutare, favorire, proteggere, soccorrere, sovve zione. Assortimentu de platus, credenza, piat
nire, spalleggiare, fare spalle, porgere aiuto. teria. Assortimentu de obbilus, chioderìa, assor
Assistiri v. n. essiri prensenti, assistere, trovarsi timento di chiodi.
presente, star presente. Assistiri a s'Altari, as Assortiri v. a. sceberai, assortire, scerre, di
stere all'Altare. stinguere, scompartire, sortire. Po tirai a sorti,
Assistiu, da part. assistito, aiutato, favorito, trar le sorti, elegger per sorte. M. assorteai.
sovvenuto, protetto, spalleggiato, Assortiu, da part. assortito, scelto, fornito,
Assitiài, assitiàu ec. (de assitiar cat.) M. sitiai, tratto a sorte. M. su verbu.
e assediai. Assostrài, assostràu ec. M. insostrai.
Assizzài, assizzàu ec. (t. r.) M. azzizzai ec. Assu s. m. signali in is dadus, e in is cartas,
dSSO ,
Assizzòni (t. r.) M. azzizzoni.
Assocài v. n. (t. r. de soca cat.) propriu de Assuconài ec. M. azzuconai.
is plantas erbaceas, comente cardu ec. chi crescint Assuermài, assuermàu ec. (t. r.) M. assug
a soca, o ingrussant a fundu, crescere, attecchire, gettai.
ingrossare, venir innanzi. Fig. insabiaisì, divenir Assuggettài v. a. assoggettare, assuggettire,
savio, assennato, metter a cervello. soggettare, suggettare. Assuggettaisi v. r. sog
Assocàu, da part cresciuto, ingrossato. Fig. gettarsi .
giovunu assocàu, giudiziosu, giovine sodo, as Assuggettamentu s. m. assoggettamento, assog
sennato . - -

gettimento , soggettamento, suggettamento.


Associài, e associai v. a. accumpangiai, accom Assuggettau, da part. assoggettato, assuggettito,
pagnare, associare. Po uniri impari, appajare, soggettato - -

mettere, unire insieme. Associaisì, accompagnarsi, Assumbradòri v. m. M. assumbrosu.


sfarsi compagno. Po accumpangiaisì importuna Assumbradùra s. f. l' atto dell' ombrar del
menti cun algunu, associarsi, accompagnarsi cavallo. M. assumbridu.
importunamente con altrui. Assumbrài v. a. (t. cat.) Fig. poniri in suspettu
Associau e associau, da part accompagnato, insospettire, metter in sospetto, render sospettoso.
associato; accoppiato. Fai assumbrai unu cuaddu in signif att. faiddu
Associaziòni s. f. associazione. assumbrosu, far divenire ombroso un cavallo.
Assodài, assodau ec. (t. ital. già in usu) M. Assumbrai v. n. pigai umbra, intrai in suspettu,
consolidai. -

insospettire, prender sospetto, ombrare, temere.


Assoldài, assoldau ec. (t. ital. introd.) M. arro Cuaddus, chi assumbrant, cavalli, che ombrano.
lai, ingaggiai. Po spantai. M.
Assoliai v. a. esponiri, o siccai a Soli, soleg Assumbràu, da part. insospettito, messo in so
giare, esporre al Sole, seccare al Sole. spetto. In signif neut. insospettito, ombrato, che
Assoliamentu s. m. soleggiamento. ha preso ombra, sospetto.
Assoliàu, da part soleggiato, esposto al Sole. Assùmbridu s. m. ombra. Cuaddu , chi pigat
Assòlviri v. a. declarai innocenti, assolvere, assumbridu, chi assumbrat, cavallo, che ombra.
dichiarare innocente. Po disobbligai, disobbligare, Po suspettu, ombra, sospetto, timore.
liberar da impegno. Assolviri de votu, de pena, Assumbròsu, sa agg. ombroso, ombratico, che
assolvere dal voto, dalla pena. Assolviri de cen ombra. Po suspettosu, sospettoso, ombroso.
sura, o scomuniga, ricomunicare, assolvere da Assumenti v. agg. assumente:
scomunica. Assolviri de peccaus, prosciorre, Assùmiri v. a pigai a fai, addossaisì unu car
prosciogliere, assolvere da' peccati: rigu, assumere, prendere, pigliar a fare una
Assòlviu, ia part asciolto, assolto, assoluto, cosa, torsi la cura. Assumirisì v. r. addossarsi,
liberato, dichiarato innocente, disobbligato. As assumersi. Assumiri de nou, riassumere.
solviu in Cunfessioni Sacramentali, prosciolto. Assùmiu, e assumu, da part. assunto, ad
Assolviu de censura, ricomunicato. dossato, pigliato a fare. Assumiu de nou, rias
Assolutamenti avv. assolutamente. sunto , reassunto.
Assolutòriu, ia agg. assolutorio. Assumài, assumàu ec. M. ammontai ec.
Assolùtu, ta agg assoluto, indipendente. Assunconài, assuncomàu ec (t. r) M. azzucomai.
Assoluziòni s. f. assoluzione. Assoluzioni de is Assunta s. f. assunzioni de Nostra Segnora a
peccaus, assoluzione, proscioglimento da pec is Celus, Assunta, Assunzione.
cati. Assoluzioni de censura, ricomunica, rico Assuntu s. m. cura, impegnu, assunto, cura,
municazione. carico, impegno. Pigaisì s'assuntnde, torre l aº
Assoratte s. m. (T. de sa Stor. modern.) li sunto di ec. Po prova, assunto, prova, asserzione,
I02 ASS AST

Assuntu, ta part. assunto. Astinènzia s. f. astinenza, e astinenzia. Po


Assunziòni s. f. assunzione, promozione, esal continenzia, contegno, temperanza, moderazione.
tazione. Po s' Assunta. M. Astixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) astetta.
Assupai v. n. su respirai cun affannu de unu Astorèddu. M. storixeddu. e si
cuaddu, chi hat curtu, alitare. Astràiri v. a. (t. lat.) astracre, astrarre. Astrai
Assùra (t. r.) M. arsura. risì v. r. astraersi, svolger la mente da cosa:
Assurdu s. m. spropositu, assurdo, assurdità, M. distrairi . -

ripugnanza, inconvenienza, svarione. Astràli agg. de is astrus, astrale.


Assurdu, da agg. chi repugnat in is terminus, Astrattamenti avv. astrattamente, in astratto.
assurdo, ripugnante ne termini. Astrattivu, va agg. fattu in astrattu, astrattivo.
Assusài v. a. avanzare, metter in avanzo. As Astrattu, tta agg. astratto. In astrattu avv.
susaisì v. r. avvantaggiarsi, acquistare, mettersi in astratto. M. astrattamenti.
in avanzo, venire in miglior fortuna. M. ade A stravàcciu avv. portai sa roba a stravacciu.
lantai. M. stravacciai. -

Assusàu, da part. avvantaggiato, avanzato, A stravanadùra avv. abbentadamenti, incon


messo in avanzo, venuto in miglior fortuna. M. sideradamenti, avventatamente, inconsiderata
adelantau. -
mente, sbalestratamente, con avventataggine, in
Assussegadamenti avv. (t. sp.) quietamente, modo avventato. - -

riposatamente, tranquillamente. -
Astrazioni s. f. astrazione. Po distrazioni de
Assussegài v. a. (de assossegar sp. ) º" menti, astrazione, alienazione di mente da sen
mitigare, pacificare, tranquillare, render tran si, assenza di spirito, astrattaggine, sbadataggine.
quillo. Assussegaisì v. r. acchetarsi, calmarsi, A strempiadùra avv. dispettosamente, a dispetto.
pacificarsi, " , rappattumarsi. Astringenti v. agg. chi fait istiticu, astringente,
Assussegàu, da part. acchetato, calmato, pa costrettivo, strettivo, stiptico. Po incalzanti: ar
cificato, tranquillato. - gumentu astringenti, forti, argomento astringen
Assussègu s. m. (t. sp.) quiete, riposo, tran te, forte, concludente, convincente.
quillità. -
A strintu avv. strettamente, serratamente. Ac
Assustài, assustàu, assustu ec. (t. sp.) M. cappiai a strintu, aggratigliare, arrandellare.
azziccai ec. Astrocinologia s. f. (T. G.) trattau de is dis
Assuttiligadòri v. m. assottigliatore: canicularis, Astrocinologìa. Bonav.
Assuttiligài v. a. e insuttiligài, affinare , as Astrolabiu s. m. (T. G.) strum. po conosciri
sottigliare, sottigliare, ridurre a sottigliezza. su motu de is astrus, astrolàbio .
Po diminuiri, attenuare. Assuttiligai de nou, Astrologai v. n. (T. G.) professai s' Astro
rassottigliare. Assuttiligaisì n. p. assottigliarsi, logia, astrolagare, e astrologare. Po pensai a
divenir sottile. Po slangiaisì, estenuarsi, assot fai congetturas, asirolagare, meditare. Po in
tigliarsi, divenir macilente. - dovinai su chi hat a succediri a unu in su cursu
Assuttiligamentu S. IIl. affinamento , assotti de sa vida, astrolagare, far la ventura, la na
gliamento, sottigliamento, assottigliatura: .. tività, far l'oroscopo. Po strologai, sfasolai. M.
Assuttiligàu, " part affinato, assottigliato, Astrologastru s. m. astrologu malu, Astro
sottigliato, ridotto a sottigliezza: attenuato, cste logastro.
nuato, divenuto magro, macilente. M. su verbu. Astrologia s. f. (T. G.) arti chimerica, po
Asta s. f. asta. Asta cun puntas de ferru, asta mesu de sa quali si presumit de conosciri su
broccata. Armau di asta, astato, armato d'asta. futuru por via de is astrus, Astrologia.
Colpu di asta, astata. Astas de boi, le corna. " ca agg, astrologico.
Astas de cerbu, i palchi, le ramora, i rami Astròlogu s. m. Astrolago, e Astrologo,
dei cervi. -

Astròmetru s. m. strum. po mesurai is astrus,


A stasidùra avv. a stracca . astrometro. Bonav.
Astèmiu s. m. chi no bit binu, astemio, be Astronomia s. f. (T. G.) scienzia, chi trattat
vilacqua. de su cursu, e situazioni de is astrus, Astro
Astènia s. f. (T. G. Med.) debilesa de totu nomìa.
su corpus, astenia. Bonav. Astronòmicu, ca agg. astronomico.
Astenirisì v. r. astenersi, contenersi, tempe Astrònomu s. m. Professori di Astronomia,
rarsi, cessarsi, ritenersi . -
Astronomo. -

Astèniu, ia part. astenuto, contenuto. A strossa avv. (t. r.) proiri a strossa, a di
A stentu avv. a traballu, a stento, a briga, luviu , diluviare, piovere a trabocco smisurato,
o strabocchevolmente. a
a fatica, con difficoltà.
Astèria s. f. (T. Gr.) spezia de gemma, aste Astròsu, sa "i (t. r.) M. sfortunau.
ria, bellocchio, occhio di gatta. Astru s. m. (T. G.) astro. In malu astru,
Asteriscu s. m. (T. Gr.) asterisco. avv. in malu puntu , in duro astro, in tristo
Asterismu s. m. (T. G.) costellazioni, asterismo. punto, in misl punto.
Astersivu, va agg. chi tenit virtudi de puliri, A strupiadùra avv, arropai a strupiadura,
(T. deriv. de su lat. già introd. de is Litteraus) lattere spietatamente, senza pietà. Curriri a stru
astersivo. piadura, precipitadamenti, correre a scavezza
A stibbidùra avv. (t. b.) a zeppa. Trattendu collo, precipitosamente.
de i" meda strinta appari, in calca, in folla, Astula s. f. (di assula lat.) e astulas pl. cop
affollatamente. - poni, schegge, toppe. Bogai astulas de unu trun
A stibbu avv. (t. b.) M. a stibbidura. cu, schiappare un bosco, fendere, tagliare a
Astiferu s. m. (T. Lat.) chi portat s'asta, copponi, cheggiare, fare schegge, toppe. Faisì a
astifero. astulas v. n. p. scheggiarsi, rompersi in ischeg
Astinenti v. agg. astinente. ge, schiappare, sverzarsi, spiccarsi sverze.
AST ASU I05

Truncu bogat astula prov si narat de is filius, ant ) Coiri a sullenu a sullemu, cuocere a
ch' imitant is costuminis de is Babbus, la buccia fuoco lento.
ha 'da somigliare al legno ; la scheggia ritrae Asùlu, la agg (de azul sp.) azzurro. Asulu
dal ceppo ; chi di gallina nasce, convien, che celesti, azzurro cilestro, cilestrino. Asulu claru,
razzoli. Astula de fusu (t. r.) asta del fuso. celestino sbiadato. Asulu cottu, turchino. Asulti
Astula manna, scheggione. Pogliesca, o scherda. oscuru, azzuolo, turchino bujo. Asulu prus car
M. Bogadori astula, steccalegna. (M. partidor rigu de s' ordinariu, azzurro oltramarino. Bir
de lena in Franzios.) taglialegna. dasulu, verdazzurro. Asulu de is tintoris n. s.
Astuladòri v. m. chi bogat astula, steccalegna, biadetto. Tirai a s'asulu, azzurreggiare, pendere
taglialegna. all'azzurro. Ogus asulus, occhi cesi.
Astulài v. a. bogai astula, e astulaisì m. p. A su mancu avv. al meno, al manco, per
faisì a astulas. M. astula . lo meno.
Astulàu, da part. scheggiato, fatto in ischegge, A su merì avv. a pusti prangiu, al dopo pranzo.
sverzato, che ha spiccato sverze. A su momentu avv. sul momento.
Astulèdda s. f. dim. (dd prom. ingl.) scheg A su notti, e a su de notti avv. di nottettempo,
giuola, scheggiuzza, piccola toppa, piccioli copponi. A su notti tardu, a notti avanzada, a buon'ora
Astulòsu, sa agg. scheggioso. di notte.
Astutamenti avv. astutamente, destramente. A su presenti avv. al presente, di presente,
Astutèsa s. f. astutezza. Po bivesa M. nel presente, presentemente, oramai, al dº d'oggi.
Astutixeddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) Asurènzia (t. r.) M. asuria.
malizioseddu, maliziosetto. Po abbistu. M. Asuria s. f avidità. Asuria de dinai, avidità,
Astùtu, ta agg. pigau in mala parti, astuto, cupidigia del danaro. Asurìa de pappai, ingor
fallace, ingannevole, maligno, maliziato, mal digia, leccornia, voracità, ghiottoneria.
vaggio, malagurato, scaltro, scaltrito, tristo, Asuridamenti avv. avidamente, ingordamente,
viziato. Pigau in bona parti, accorto, astuto, in modo vorace.
avvisato, circospetto, avveduto, sagace, perspicace, Asuru, da agg. avido, ingordo.
cauto, guardingo. In forza de sust. aggiratore, Asurìu s. m. omini gulosu, leccone. Asurda
baro, giuntatore, truffatore, barattiere, briccone, s. f femina gulosa, lecconessa. Po avaru, e
mariuolo, furbo, furfante. Fai unu astutu, scal avara. M.
trire uno. M. Tramperi. A su rovèsciu avv. al rovescio, a ritroso.
Astùzia s. f. pigada in mala parti, aggiramento, A su scurigadròxu avv. all'abbassar del giorno,
agguindolamento, bararìa, bindolerìa, baratteria, sull'imbrunir del dì, verso la sera, sul farsi notte.
sfurberìa, furfanterìa, frode, inganno, giunteria, A susu avv. sopra, su. Beniri a susu, venir
mariolerìa, truffa, trufferìa, trappola. Pigada in su. Innì a susu, suvvi, ivi sopra. Facci a susu,
bona parti, accortezza, astuzia, astutezza, avve verso su, verso sopra.
dutezza, sagacità, scaltrezza, perspicacia. Po Assutta avv. sotto, sottesso, abbasso, al fondo,
ingannu fabbricau malignamenti, e maliziosa nella parte inferiore, di asutta, di sotto.
menti, tranellerìa, tranello. M. trampa. Asutta prep. sotto. Asutta tua, o de tui, sotto
Astuziosamenti avv. artificiosamente, con arte. di te. Asutta insoru, sotto di loro. Asutta terra,
Astuziòsu, sa agg. artificioso, malizioso. sotterra, sottoterra. Stai asutta, abbarrai suggettu,
A su prep. o segnacasu m. de su dat sing. sottostare. Poniri asutta, in presoni, carcerare.
al, allo. Teniri asutta de sei, teniri basciu, abbassare,
Asùba prep. sopra, sovra, su, sur. Innì asùba, tener sotto di se, deprimere, tener soggetto. Asutta
lassù. Innòi asuba, o asuba de innoi, quassù, boxi, sotto voce. Assuttamanu, sottomano.
quassuso. Asuba mia, asuba tua, sopra di me, A tacca avv. a taglio. Bendiri sindria, e me
su di te. Asuba insoru, su di loro. loni a tacca, vendere cocomeri, e poponi a taglio,
Asùba avv. sovresso, addosso, sul dosso. Portai, o al saggio.
teniri unu asuba, portare, avere uno addosso. A tàgliu avv. a taglio. Bendiri pannu a tagliu,
Ponirisì asuba, addossaisì, addossarsi, recarsi o a palmus, vendere panno a ritaglio, o a minuto.
addosso. Asubatotu, soprattutto. Asuba de notti, Atanàsia s. f. (T. G. Med.) oppiatu istericu,
venuta la notte. e sonniferu, atanàsia.
A su chi bessit bessit avv. com ella viene. Atarassia s. f. (T. G.) tranquillidadi de spiritu,
A su chizzi avv. (e in Logudoru chito de cito atarassìa.
lat.) M. a sa mattinada. A tasseddu avv. (t. b.) a stecchetto, a miccino.
A su contràriu avv. al contrario, per lo con M. a mendigu.
trario, per l'opposto, a rovescio, a ritroso. Atècnia s. f. (T. G. Med.) impotenzia a gene
A su dedì avv. o de dì, di giorno. rai, atècnia. Bonav.
A su derettu avv. pel ritto, pel suo verso. Mirai Ateismu s. m. Ateismo.
su pamu a su derettu, guardare il panno pel Ateista s. m. chi negat sa Divinidadi, Ateista,
stto verso. Ateo .
A su dòppiu avv. a doppio, e addoppio, al Ateisticu, ca agg. ateistico.
trettanto. A tempus avv. oppurtunamente, a tempo oppor
A s'imbressi avv. (t. r.) M. a su rovesciu. tuno, al bisogno. A tempus miu, a tempus tuu,
Asulazzu, za agg. azzurrigno, azzurrognolo, a miei dì, a tuoi dì, a tempo mio, a tempo
azzatrriccio . tuo, dacchè io son nato, dacchè tu se al mondo.
Asulettài v. a. donai s'asulettu, dar l'indaco Atenèu s. m. oindi si pigat po Universidadi de
tigner con indaco. -
studiu, Atenèo, Licèo.
Asulettàu, da part tinto con indaco. Ateròma s. m. (T. G. Chirurg.) tumori de
Asulettu s. m. indaco. - -

conca plenu comente de pulenta, ateroma.


A sullènu avv. (parit derivau de sublenis lat. Ateru, ra agg. altro, altra. S'unu e s'ateru,
I04 ATE ATR

l'uno e l'altro, ambidue, entrambi. S'una, e s'atera, Atrevirisì v. n. p. (t. sp.) ardire, osare, avere
ambe, ambedue, amendue. Po ateru avv. per ardire, arrischiarsi. Po pigai alidanza, imbal
altro. In forza de sust. atera cosa, altro, altra danzire. M. alidanza . º

cosa. Di atera parti, o di ateru logu, altronde. Atreviu, da part. ardito, osato, che ha avuto
Po atera parti, altrove. ardimento.
Ateu s. m. M. Ateista. Atreviu, da agg. arriscau, ardito, audace, auso,
Atibbài, atibbau ec. e atisbai (t. r. deriv. de oso, baldo, baldanzoso, temerario. Po sfacciu,
su spagn.) M. avvertiri sfacciato.
Atmia s. f. (T. G. Med.) pusillanimidadi ind' Atripadùra s. m. M. arropadura.
unu maladiu, Atimia. Atripài v. a. forsis derivat di a partic. e de
A tinu avv. fai is cosas a tinu, o cun tinti, zrorso verbero. M. arropai. -

far le cose consideratamente. Andai a tinu de A trisinadùra avv. tritamente, minutamente.


unu, andar a verso ad uno, secondarlo. Pistai a trisinadura, tritare.
Atiri pronom. usau sustantivamenti in logu di Atriu s. m. atrio, cortile, androne.
atera persona, altri. Di atiri, d'altrui; a atiri, A trivas avv. a vicenda. A trivas de pari, a
ad altrui. Pl. su derettu de is aterus, l'altrui gara, a competenza.
dritto. Atrociai v. a. (t. sp.) a vincere, legare. M.
Atlanti s. m. (T. Geograf) regorta de cartas accapplai. -

geograficas, atlante. Atlantis (T. di Architett.) Atrociàu, da part. (t. sp.) M. accappiatt.
sunt is figuras gigantescas, chi in logu de co Atrofia s. f. (T. G. M.) summu langiori po
lunnas reggint su gurnisoni, atlanti, telamoni. mancanza de nutrimentu, atrofia - -

Atlànziu s. m. (T. G. Anat.) s'ultimu muu, o Atropegliadamenti avv. (t. sp.) confusamente,
nuadroxu de su zugu, atlanzio. scompigliatamente. Camminai atropegliadamenti,
Atlèta s. m. (T. G.) Cumbattenti, atleta, lot camminare frettolosamente, con furia.
tattore . Atropegliadòri v. m. che confonde, che scom
Atlètica s. f. (T. G.) s'arti de lottai, Atletica. piglia. Atropeglidori deleis, conculcator di leggi.
Atlèticu, ca agg. atletico. Atropegliai v. a. (t. sp.) confondere, scompi
Atmosfera s; f. (T. G.) sfera de is vaporister gliare, abbassare, tener sotto. Atropegliai is leis,
restris, atmosfera. violare, trasgredire, conculcar le leggi. Atrope
Atòcia s. f mancanza assoluta de podiri conce gliai un animali po troppu fatiga, straccare un
biri (T. G. M.) Atocia. Bonav. animale. Atropegliaisì m. p. scompigliarsi, con
Atolondraisì v. n. p. (forsis di zrovero atonèo fondersi. Po fatigaisì troppu, straccarsi. -

stupidus sum) sturdirisi, atturdirisì, sbalordire, Atropegliamentu s. m. conculcamento, scom


smemorarsi, perdere il sentimento, stupefarsi, pigliamento, straccamento. M. su verbu.
divenire stupido, rimanere stordito, smemorato. Atropegliàu, da part, conculcato, confuso, abbas
Atolondrai v. a. sbalordire, far perdere il sen sato, messo sotto, scompigliato, straccato, violato.
timento. M. su verbu .
Atolondramentu s. m. sbalordimento, smemo Atropègliu s. m. (t. sp.) conculcamento, con
ramento, smemoraggine, smemorataggine, stor fusione, scompiglio. Fai is cosas cun atropegliu,
dimento, stupidezza. de pressi e cun agitazioni, far le cose agitata
Atolondràu, da part. sbalordito, smemorato, mente, con furia. Andai cun atropegliu, andare
stupefatto, insensato, stordito. a stracca. Atropegliu de genti, calca, folla,
Atomeddu s. m. dim. atometto. frotta di gente.
Atomismu s. m. sistema de is Atomistas ato A truessu avv. (t. r.) M. a traversu.
mismo. Attabbaccài v. n. (t. b.) pigai tabaccu, prender
Atomista s. m. chi sustenit sa dottrina de is tabacco. - -,

atomus, Atomista. Attaccàbili agg. attaccabile.


Atomu s. m. (T. G.) corpus indivisibili, atomo. Attaccadùra s. f attaccatura.
Atòngiu s. m. sa stasoni de s'atongiu, au Attaccài v. a. uniri una cosa a s'atera, attac
tunno, la stagione dell'autunno. care, appiccare. Attaccai cun cola, incollare,
Atonia s. f. (T. G. Med.) relasciamentu de is attaccar con colla. Attaccai pletu, attaccare,
solidus de su corpus umamu, atonìa. muover lite. Attaccai certus, attaccar risse. At
A traballu avv. a stentu, a briga, a fatica. taccai fogu, attaccare, appiccar fuoco. Attaccai
Passai sa vida a traballu, cun istentu, bistentare, de fronti s'enemigu, affrontare, assembrare, as
stare in bistento, in disagio. saltare, investire il nemico. Attaccai sa battaglia,
Atrabilàri agg. (T.Med.) atrabilare, atrabiliario. attacar la zuffa. Attaccai quistioni, cumenzai a
Atrabili s. f. (T. Med.) s', umori malinconica ciarlai, attaccar mercato, cominciare un cica
alterau, atrabile. leccio. Attaccaidda, o appiccigaidda a unu ,
Atràchelu, la agg. (T. Gr.) de zugu curzu, attaccarla ad uno, fargli burla, o male. Attaccai
atrachelo. Bonav. de nou, rappiccare, rattaccare, riattaccare. Attaccai
A traitoria avv. M. a traizioni. in signif neutr. Mali, chi attaccat, chi appiccigat,
A traiziòni avv. proditoriamente, in modo pro male che attacca, male attaccaticcio. M. appic
ditorio, a tradimento. cigai. Attaccai po clavai, fisciai, affiggere, attac
A traversu avv. M. attraversu. care, configgere. Po clavai de nou, rificcare,
Atrevidamenti avv. (t. sp.) arditamente, auda rifiggere. Attaccaisì v. r. appiccarsi, attaccarsi.
cemente, sfacciatamente. Attaccais cun algunu, venire a contesa di parole,
Atrevidèddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) prender gara, gareggiare con uno. Attaccaisì a
arditello, audacetto, ba zo Setto.
su parri de unu, aderire, inchinare al parere
Atrevimentu s. m. (t. sp.) ardimento, ardire, di uno. Attaccaisì po appiccigaisì. M. Po umirisì
animosità, arditezza, a ia, baldanza. cun algunu po paura, appuntarsi ad uno. At
ATT ATT I05

taccaisì de fronti cun s enemigu, affrontarsi, s'aposentu fig. inserrau, rinchiuso, rintanato,
assembrarsi, incontrarsi, avvisarsi alla battaglia. asserragliato nella stanza. -

Trattendu de sermentu, o di ateras erbas, chi Attavellài, attavellau ec. fai a tavellas (tt. rr.)
tessint, e s'attaccant a is arburis, aggraticciarsi, M. tavella , e frunziri.
avviticchiarsi. Attaccaisì de nou, riattaccarsi. Attavellàu, da. M. frunziu.
Attaccaisì de nou cun s'enemigu, raffrontarsi. Atteggiadamenti avv. attegiatamente, in atteg
Attaccamentu s. m. attaccamento, connessione. giamento.
Po affezioni, attaccamento, affezione. Po propen Atteggiadòriv. m. chi donat su gestu a is fi
sioni a una parti, aderimento, propensione, guras, atteggiatore. -

adesione. Atteggiài v. a. (t. ital. già introd. cun totus


Attaccàu, da part. attaccato, appiccato, con is derivaus) donai gestu e attitudini a is figuras,
nesso. Po affezionau. M. Po unìu cun algunu atteggiare, dare il gesto alle figure. Atteggiaisì
po paura, appuntato ad uno. Attaccau de fronti, v. r. movirisi, atteggiarsi, muoversi.
affrontato, assembrato, azzuffato. Po clavau, Atteggiamentu s. m. atteggiamento, atto, gesto.
affisso, attaccato, confisso. Trattendu di erbas, Atteggiàu, da part. atteggiato.
chi tessint, aggraticciato, avviticchiato. Attaccau Attemperài, attemperàu ee. M. temperai.
de nou, rappiccato, riattaccato. • Attendai v. n. e attendaisì n. p. alzai tenda,
Attaccittài v. a. clavai cun taccittas, imbullet attendare, attendarsi, accamparsi, rizzartenda.
tare. Attaccittai una pariga de ferrus, poniriddis Attendàu, da part. attendato, accampato.
de nou sa taccitta, o siat s'ascia, impernare le Attendenti v. agg. attendente.
forvici. Attendiadùra s. f. M. attendiamentu .
Attaccittàu, da part. imbullettato. Attendiai v. a. t. r. distendiri , stirai, disten
Attacconài v. a. (t. cat.) poniri tacconis a is dere, stirare. Attendiai, stirai sa pasta cun su
sabatas beccias, appiccar tacconi alle scarpe vec tutturu po fai pillus, stirare, distendere, assot
chie. Attaccomai v. n. si usat fig. po fai strepitu tigliare, spianar la pasta col matterello per
cun is taccomis, zoccolare. Attaccomai de nou, farne fogli. Attendiaisi v. r distendersi, allun
rattacconare. garsi. Po stiraisì. M.
Attacconàu, da part che ha appiccato tacconi Attendiamentu s. m. (t. r.) stiramentu, di
alle scarpe. stendimento, allungamento. Trattendu de pasta,
Attaccu s. m. attacco, attaccamento, appicco. assottigliamento, spianamento, spianatura, spia
Po forti passioni, attaccamento, passione. Donai nazione. M. su verbu. - -

s'attaccu, attaccare, dar l' attacco. Attaccu de Attendiau, da part. disteso, stirato, allunga
duus esercitus, affrontamento, assembramento, to . Fueddendu dº pasta, assottigliato, spianato.
avvisaglia, combattimento viso a viso. Attendidòri v. m. chi attendit, attenditore.
Attafài v. a. (t. fam.) intromettere, cacciar Attendimentu s. m. attendimento. M. attenzioni.
dentro. Attafai is peisa su ludu , dare i piedi Attèndiri v. a. attendere, dar opera, por cu
nel fango, nella mota. ra, Po stai attentu, attendere, stare attento,
Attafàu, da part. intromesso, cacciato dentro. badare, por mente. Po aspettai. M. Po ascur
Attaffiài v. a. scatusciai, pappai de pressi, in tai. M. Attendiri su tempus, s' occasioni, atten
gollare, incannare, ingozzare, sbasoffiare, sco dere il tempo, aspettar l' occasione, coglier la
nocchiare, scuffiare, taffiare, fare una cor congiuntura.
pacciata. Attèndiu, dia part. atteso. -

Attaffiamentu s. m. corpacciata, pacchiamento, Attèndiu avv. atteso. Attendiu su chi naras,


taffio. atteso lo che dici, stante ciò, che dici.
Attafiàu, da part. incannato, ingollato, sba Attendiuchì avv. attesochè.
soffiato, sconocchiato. Attenirisì v. n. p. attenersi. Attenirisì a su
Attaglionai v. a. (t. b. ) cundennai a sapena parri di algunu, attenersi, aderire al parere,
de su taglioni, condannare al contrappasso, alla secondare, seguitare il sentimento di alcuno,
pena del Talione. - conformarvisi. Po unirisì a unu, appuntarsi,
Attaglionau, da part condannato al contrap attenersi , attaccarsi ad uno.
passo, alla pena del Talione, - Attèniu, ia part. attenuto, appigliato, con
Attamenti avv. attamente, idoneamente. formato , aderito, secondato, seguitato, appun
Attanagliài, e attanallai v. a. (t. cat.) atta tato. M. su verbu . - -

nagliare. Attentài. M. arriscai. ,

Attanagliau, e attanallau, da part. attanagliato. Attentamenti avv. attentamente.


Attanaisì v. n. p. intanarsi, incavernarsi, ac Attentatòriu, ia agg. (T. Leg.) attentatorio.
covacciarsi, accovacciolarsi, porsi nel covo. M. Attentàu s. m. (T. Lcg.) innovazioni reguardu
intanaisì. - -
a su fattu, attentato. Po delittuº, delitto, eccesso.
Attanallài, attanallàu ec. M. attanagliai. Attentàu, da part. e agg. attentato. M. arriscau.
Attapiài v. a. (di atapiar sp.) serrai possessus Attenttº s. m. M. intentu .
a tapiu, o muru de terra, cingere , chiudere Attentu, ta agg. attento, intento. Stei atten
poderi, con muro di terra. Po s'attu de fai is tus, state attenti. Origas attentas, orecchi tesi.
tapius, murare a terra cruda, far muro di terra Attenzionèdda s. f. dim. (dd pron. ingl.) at
cruda, costruire muro di terra. (V. bottsiller tenzioncella.
fr.) Attapiai is portas, espress. bascia, chiuder Attenziòni s. f. attenzione, avvertenza, appli
le porte. Attapiaisì ſig. inservaisì v. r serrarsi cazione d'animo. Attenzioni summa, oculatezza,
dentro, rinchiudersi, rintanarsi, accovacciarsi, vigilanza. -

accovigliarsi, confinarsi, porsi nel covile. Atterrài v. a. ghettai a terra, sciusciai, atter
Attapiàu, da part. chiuso, circondato di muro. rare, abbattere, demolire , rovesciare , sovver-,
di terra, murato a terra cruda. Attapiata in tere, gettare a terra. Po confundiri, umiliai. M.
I06 ATT ATT

attuffai. Atterraisì n. p. atterrarsi, umiliarsi. attitirigamentu, attitirigau ec. (de erita de frie
Po orrorisai. M. sp.) intirizzar di " M. ammarmurai.
Atterramentu s. m. atterramento, abbattimento. Attitudini s. f (t. ital. già in usu) attezza,
Atterràu, da part. atterrato, abbattuto, demo attitudine, disposizione. Po abilidadi, capacità,
lito. Po confundiu, umiliau. M. attuffau. idoneità. Po atteggiamentu, atteggiamento. Donai
Atterriri, atterriu ec. M. orrorisai. attitudini, atteggiare, animare, dare attitudine.
Atterrorisài, e atterrorizzai. M. orrorisai. Attivài v. a. accendere, animare, eccitare,
Attesiai, attesiaisì, attesiau ec. M. allargai ec. incoraggiare, ravvivare, dar animo, vivacità,
Attesorài (t. r. di atesorar sp.) fai tesorus. forza, rendere attivo, laborioso, operoso. -

M. tesoru . Attivamenti avv. attivamente, con attività. P


Attestadòri v. m. chi attestat, attestatore. T. Gram. attivamente.
Attestài v. a. attestare, affermare, testimonia Attividàdi s. f. attività, prontezza, vivacità nell'
re, far testimonianza. -
operare.
Attestàu, da part. attestato, affermato, te Attivu, va agg. attivo. Verbu attivu, verbo
stimoniato. attivo. Po diligenti, attivo, pronto, diligente,
Attestàu s. m. attestato, chiarimento, testi spedito, attuoso, operoso. Boxi attiva, e passiva,
monianza, dichiarazione, certificato, attesta voce attiva, e passiva. -
zione in iscritto . Attobiài, attobiàu ec. (t. r.) M. attoppai ee.
Attestaziòni s. f attestazione. M. attestau. Attonài v. a. attonài su stogumu, ristorare,
Attèsu avv. discosto, lontano. Attesu de pari, rifocillar lo stomaco.
discosto l'un dall'altro. Attesu de innòi, lon Attonamentu s. m. ristoramento, rifocillamento.
tano di quà. Attesu attesu de mei curasli Attonàu, da part. ristorato, rifocillato. Boxi,
nas, lungi lungi da me profane cure. M. " attonada agg, voce, che sta in tuono.
Attetterài v. a. fai tetteru, fare ritto, render Attontadida, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)
teso, rizzare. Attetterais, n. p. rizzarsi, intiriz scimunitello, smemoratino, un po' stupido.
zirsi, divenir ritto, teso. Attontài v. a. (t. sp.) imbalordire, stupefare,
Attetteramentu s. m. rizzamento. far instupidire, rendere stupido, balordo. Atton
Attetteràu , da part. rizzato, fatto ritto, teso. taisì n. p. instupidire, incapocchire, inzotichire,
In signif. n. p. divenuto ritto. teso. Camminai smemorarsi, stupidire, stupefarsi, divenir balordo.
attetterau, o tetteru, derettu, andar ritto, cam Attontamentu s. m. balordaggine, stupidezza.
minar sulla vita. -
Attontàu, da part. imbalordito, inzotichito,
Atticamenti avv. atticamente, alla foggia degli smemorato, stupidito, stupefatto.
Attici. -
Attoppài v. a. (t. deriv. o de avrorso antopèo ob
Atticismu s. m. eleganzia, pulidesa de fueddai, viam intueor, o de topar sp.) incontrare. Andai a
Atticismo, eleganza del discorso. attoppai, o a incontrai a unu, andare, venire
Atticu, ca agg eleganti, attico, elegante, incontro ad uno, andare a ritrovarlo. Attoppaisì
pulito. n. p. riscontrarsi, incontrarsi, abbattersi. Po
Attiddài v. n. (t. b.) camminai de pressi, impediri, impedire, ovviare, rimuovere. Po in
camminare in fretta, andar frettoloso. (dd toppai. M. Attoppai is concas appari, attestarsi.
pron. ingl.) -
Attoppai is nasus impari, ammusarsi, riscontrarsi
Attiddidu s. m. (t. r.) su propriu de sèddida, naso con naso, muso con muso.
o brinchidu, e si marat de is cuaddus, cabras, Attoppas (t. b.) fai attoppas; su propriu de
lepuris ec. lancio, sbalzo, trabalzo . Donai at incontrai. M. attoppai.
". (dd pron. ingl.) sguizzar lanci. Cuad Attoppàu, da part. incontrato, venuto incontro,
du, chi donat attiddidus, o seddidas, cavallo impedito, ovviato, rimosso. M. su verbu.
balzante, che balzella, che va balzelloni, che Attoppu s. m. (forsis de avrorov contra, ex
dà trabalzi, che sguizza lanci. - adverso, o de tope sp.) incontro, riscontro. Po
Attimu s. m. instanti, attimo. M. instanti. intoppu. M.
Attinadamenti avv. m. consideradamenti. Attòra s. f attrice.
Attinài v. n. (t. sp.) intendiri, avvertiri a una Attòri s. m. attore. Attori si narat su contrariu
cosa, avvertire, badare, considerare, riflettere, a su reu in su pletai, attore. Attori de cummedia,
indovinare, intendere, dar nel segno. Attore da commedia.
Attinàu, da part. avvertito, badato, che ha Attoria s. f attoria, amministrazione.
dato nel segno. Attormentài, attormentàu etc. M. tormentai ec.
Attirài v. a. tirai a sei, attirare, tirare a se. Attortiài, attortiàu ec. M. attrottiai.
Attiraisì sa benevolenzia v. r. cattivarsi la be Attoscài v. a. sincopau di attossicai, attoscare,
nevolenza. attossicare, avvelenare. Po amargai fig. atto
Attitadòra v. s. f prefica (t. lat.) piagnitrice scare, amareggiare. Odori, chi attoscat, chi ap
ne funerali, o mortori prezzolata. " pestat, odore che attosca. -

Attitadòri v. s. m. piagnone, piagnitore prez Attoscamentu s. m. attossicamento.


zolato ne' mortori. Attoscanti v. agg. chi attoscat, attossicante.
Attitài (T. Gr. di a partic e de 9nrivo thiteio, Attoscàu, da part. attoscato, attossicato, avve
pretio conductus operor, cano, ploro ec.) v. a. lenato. Fig. amareggiato, addolorato.
plangiri in is mortorius: si est femina, far da Attossicài ec. (de roitzov, toxicum) M. attoscai.
prefica: si est omini, far da piagnone. Attossigài ec. (t. b. di atossigar sp.) M. attoscai
Attitàu, da part. chi hat attitau, che ha fatto Attraccai v. a. (t. r.) " cun ingannu,
da prefica, o da piagnone. attrappare. Po attaccai, imbistiri. M.
Attitidu s. m. l'atto di far la prefica, o da Attraccàu, da part. attrappato. Po attaccau,
piagnone. -
imbistìu . M.
Attitirigaisì v. n. p. ammarmuraisì de su frius, Attraenti v. agg. attraente.
ATT ATT I07

Attraimentu s. m. attraimento. M. attrazioni. tribuito, assegnato, deliberato per sentenza. Attri


Attràiri v. a. (t. lat.) attrarre, attraere, attirare, buu arrogantementi, arrogato.
tirare a se. Po acciuppai, attrarre, imbevere. Attributivu, va agg. attributivo,
M. acciuppai, Po allettai. M. Attrairisì v. r. Attribùtu s. m. attributo, proprietà d'una cosa.
attraersi, imbeversi. Po tiraisì appizzus, atti Attribuziòni s. f attribuzione. Attribuzioni po
rarsi addosso.
sentenzia, aggiudicazione, assegnamento, delibe
Attralu, da part (t. sp.) attrato, attirato, razione per sentenza.
tirato a se; imbeuto, succiato. M. su verbu. Attrincerài, attrinceràu ec. (t. sp.) M. trincerai.
Attrapulài, attrapulàu ec. (t. b.) acconciai roba Attristài v. a. intristai, attristare, contristare,
beccia cosendu. M. azzapulai. rattristare, indurre malinconia. Attristaisì n. p.
Attrassài v. a. (t. sp.) lasciare in dietro, me attristarsi, contristarsi, rattristarsi, divenir ma
nare in lungo, prolungare, differire, procrasti linconico, intristire.
nare. Attrassaisì de depidus v. r caricarsi, gra Attristamentu s. m. attristamento.
varsi di debiti. Attristàu, da part intristau, attristato, contri
Attrassàu, da part. lasciato, o rimaso indietro, stato, rattristato, attristito.
arretrato. Depidus attrassaus, debiti vecchi. Pen Attritu, ta agg (t. lat.) chi tenit attrizioni,
sionis attrassadas, pensioni arretrate. attrito ,
Attrattiva s. f attrattiva, allettamento, vaghezza, Attriziòni s f (t. lat.) dolori imperfettu de s
bellezza, che si fa vagheggiare, attrattivo. peccaus, attrizione. -

Attrattivu s. m. M. attrattiva.
Attroccolài v. n. attròcculu ec. (t. b.) M. at
Attrattivu, va agg. ingaggianti, attrattivo, attrat tumbai, attumbu ec.
tevole, allettevole, allettativo, allaccevole, lu Attronadeddu, doa agg. dim. (dd pron. ingi)
singhevole. intronatello.
Attravadùra s. f l'impastoiare. Attronàu, da agg. intronato, balordo, stupido.
Attravài v. a. (de traves t. cast e cat., chi Attrottiadùra s. f. (de entortadura sp.) torci
is Franzesus narant entraves) poniri is travas a tura, piegatura.
una bestia, impastoiare, metter le pastoie. Attrottiài, e attortiài v. a. de entortar sp.) de
Attravàu, da part. impastoiato. -
derettu fai trottu, attorcere, rattorcere, storcere,
Attraversadòri v. m. attraversatore. Po chini torcere, falcare, piegare. Po fai a ganciu, inar
passat da una parti a s'atera de flumini, de care, aduncare, fare adunco. Attrottiai sa bucca,
monti ec. travalicatore. -

travolgere, stravolger la bocca. Attrottiai sogus,


Attraversài v. a. attraversare, traversare, pas stralunare, strabuzzar gli occhi. Attrottia is
sare, o porre a traverso. Poponiri impedimentu, fueddus, storcere le parole. Attrottiai sa bucca
impedire, contrariare, porre ostacolo. Po passai a unu vasu de plata, de plumbu ec. rimboccare,
de una parti a s' atera, travalicare, valicar arrovesciar la bocca, o l'estremità d' un vaso.
oltre un monte ec. Attraversai bolendu, o in bo Attrottiàisì n. p. torcersi, inarcarsi, piegarsi. Po
lidu, travolare, volare al di là. Attraversaisì v. faisì a ganciu, attrottiaisì in punta, aduncarsi,
r. opponirisì, opporsi. Attraversaisì alguna cosa Attrottiaisì trattendu de linnamini no beni sta
in cambas, attraversarsi, volgersi alcuna cosa tra sonau, imbarcare, imbarcarsi, curvarsi.
le gambe. Attraversai v. n. andai a traversu, Attrottiamentu s. m. torcimento, piegamento.
andare alla ricisa, alla stagliata. Attrottiamentu de bucca, di ogus, storcimento
Attraversamentu s. m. attraversamento, traver di bocca, stralunamento, stravolgimento d' occhi.
Sarmento . Attrottiàu, da part. torto, falcato, piegato,
Attraversàu, da part. attraversato, traversato, contorto, inarcato, rattorto: stravolto, stralunato;
passato, o posto a traverso; travalicato, valicato rimboccato. M. su verbu. In forza di agg. trot
oltre. M. su verbu. tu, storto, curvo , ricurvo, adunco.
Attraversu, e a traversu avv. de traversu, at Attruessài, attruessàu ec. t. r. M. attraversai ec.
traverso, a traverso, traversalmente, per mezzo. Attruffuddai v. n. e attruffuddaisì n. p. (t. r.)
Andai a traversu. M. andai. si narat de su pani beni a vedu, e de sa pasta
Attravessài, attravessàu ec. (t. cast e cat.) M. fermentada, chi cumenzat a elevaisì, levare in
attraversai ec. capo, rilevare, rigonfiare, tumideggiare. M.
Attraziòni s. f attrazione, attraimento. Po con buffaisì. Po abbruddaisì. M. annugiaisì. (dd
trazioni, attrazione, contrazione. -
pron. ingl.)
Attrazzadòri v. m. su chi provvidit di attrezzus Attruffuddàu, da part. buſſau (dd pron. ingl.
unu naviu, attrazzatore. t. r levato in capo, rilevato, rigonfiato. M.
Attrazzài v. a. (T. Marinar.) furniri unu naviu buffau. -

de totus is attrezzus, attrazzare. Attruffuddu s. m. (t. r. dd pron. ingl.) M.


Attrazzàu, da part. guarnito di attrezzi. buffadura. Po annugiu. M.
Attrazzu s. m. M. attrezzu. Attruppaisì v. n. p. si narat de concursu de
Attrebuzzài v. a. (t. r.) maniggiai su trebuzzu, genti strinta appari, affollarsi, raggrupparsi.
inforcare. Attruppàu da part. affollato, raggruppato.
Attrezzu s. m. attrazzo, attrezzo, arnese. Attu s. m. atto, azione. Attus de scrittura,
Attribuimentu s. m. attribuimento. Po impu atti, scritture, comparse. Is attus de una causa,
tamentu de culpa, attribuimento di colpa. gli atti d'una causa. Po autu M. Redusiri a
Attribuiri v. a. appropriai, attribuire, appro s'attu, attuare, ridurre all' atto. Redusiu a
priare. Attribuiri po sentenzia, attribuire per sen s'attu, attuato, ridotto all' atto.
tenza. Attribuirisi v. r. attribuirsi, appropriarsi, Attuài v. n. applicai sa menti a una cosa,
ascriversi. Attribuirisì arrogantementi, arrogarsi, applicarla mente, attender coll'animo, far la
Attribuiu, da part. attribuito, ascritto, appro cosa con applicazion d'animo, por mente. Al
priato. Attribuiu po sentenzia, aggiudicato, at tuaisì v. r. attuarsi, resieri,º groieri coll
108 ATT ATT

animo. In signif att. carrigai unu pesti a unu, Attundadùra s. f. tondatura, tonditura.
t. usau de sa plebi, porre il carico addosso ad Attundài v. a. fai tundu, tondare, ritondare,
uno. Attuaisì v. r. t. pleb carrigaisì su pesu far tondo, rotondo.
appizzus, porsi il carico addosso. Po pensai, Attundamentu s. m. tondamento . -

reflettiri. M. -
Attundàu, da part ritondato, rotondato, fatto
Attuàli agg. attuale, effettivo. Peccau attuali, rotondo, o tondo. -

fattu cun propria malizia, peccato attuale. Atturronai v. a. fai duru, tostau. M. induressiri.
Attualidàdi s. f attualità . Aturài v. n. e aturaisì n. p. aturau ec. (di
Attualmenti avv. attualmente, in atto. aturar cat.) M. abbarrai. a - -

Attuamentu s. m. M. attuazioni. Aturdidamenti avv. (t. sp.) sbalorditamente,


Attuariàtu s. m. offiziu di Attuariu, attuariato. smalrritarmente.
Attuàriu s. m. Notariu, Attuario, Motajo . Aturdimentu s. m. sbalordimento, sbigottimento.
Attuàu, da part, atteso, applicato, che ha operato Aturdiri v. a. (t. sp.) spantai, sbigottire, sgo
con applicazion di mente, raccolto. Po reflettiu M. mentare, avvallare, sopraffare. Po privai de sensu,
Attuaziònis. f. attenzione, applicazion d'animo, sbalordire, privar di senso. M. sturdiri. Po con
raccoglimento di mente. fundiri: M. attufai. Aturdirisi n. p. spantaisì, o
Attufadùra s. f. M. attuſori. perdirisì di animu, sbigottirsi, sgomentarsi, smar
Attufài v. a. ( de tufo sp.) comunicai odori rirsi, scoraggiarsi, allibhire.
di attufu, comunicare odor di tufo. Trattendu Aturdu, da part. sbigottito, sgomentato, so
de pezza, render mucido. In sensu figur attu praffatto: sbalordito; avvallato, smarrito, per
fai a unu, confundiriddu , confonder uno, invi duto d'animo. M. su verbu.
lirlo, farlo ammutire, farlo allibbire. Attufais, Aturettanti, e aturettantu agg. e avv. al
n. p. pigai s” attufu, intufare, prender odor di trettanto .

tufo. Attufaisì trattendu de pezza, chi hat pi A turnu avv. (de a tour fr. ) alternamente,
gau attufu, e si disponita si corrumpiri, divenir alternativamente, a vicenda, a vice . Si narat
mucido, vizzo, saper di mucido. Trattendu de ancora de turnu: Toccata mei de turnu, è mia
binu , muffare, saper di muffa, di tanfo. At vice. M. turnu. - -

tufaisì figur. confundirisi, perdirisi di animu, Aturu, atara agg. M. ateru , ra.
abbiosciarsi, allibbire, ammutolire, confondersi, Avanìa s. f. (t. ital.) spezia de imposizioni
perdersi d'animo: rigorosa, chi usant is Turcus, avanìa.
Attufamentu. M. attufu. Avanottu, e avannottu s. m. (t. ital.) nomini
Attufau, da part. che ha preso odor di tufo. de is piscis fluvialis nascius de pagu, avannotto.
Trattendu de pezza, divenuto mucido, vizzo. Avàntidu . M. avantu .
Fueddendu de " che sa di muffa, muffato, Avantu. M. vantu.
compreso da muffa. In forza di agg. pezza at Avanzàbili agg. avanzatile, avanze ole.
tufada, carne mucida. Figur. allibbito, ammu Avanzadeddu, dda agg. dim. (dd prom. ingl.)
tolito, confuso, invilito. avanzadeddu in edadi, attempatello.
Attùfidu s. m. (t. b.) M. attufu. Avanzadòri v. m. avanzatore.
Attufòri s. m. M. attufu. - Avanzadùra. M. avanzamentu.
Attiafu s. m. ( de tufo sp.) vapori, esalazioni Avanzai v. a. aumentai, acquistai, avanzare,
calenti, tufo, vapore, esalazion calda. V. acquistare, aumentare, mettere in avanzo. Po
Franzios. Sa carràda beccia tenit attuſu, odori superai, avanzare, superare, sopravanzare, van
di attuſau, la botte vecchia ha del tanfo . taggiare, vincere, trapassare. Po ingrandessiri,
Attumbadòri v. m. si narat de is mascus, aggrandire, accrescere, far maggiore. Avanzai
cozzatore, che cozza. Po contrastadori, urtatore. v. n abbarrai di avanzu, soperchiare, soprah
Attumbadiura s. f. M. attumbidu. bondare, sopravanzare. Po bessiri ſoras de li
Attumbài v. a. p" de is animalis corru neamentu, avanzare, venir fuori, sporgere in
dus, cozzare, dar de cozzi, ferir colle corna. fuori. Po andai a innantis, farsi innanzi, andar
Attumbai sa conca a su muru , urtare il capo avanti, progredire. Trattendu de plantas, chi
al muro. Attumbài v. n. intoppai, donai un crescint, venire innanzi, acquistare, crescere,
intoppu, intoppare, dar contro, dar di cozzo, attecchire. Algunas plantas, algunus animalis no
imbattersi, incappare, incorrere, urtare. At avanzant, no prospèrant, alcune piante, alcuni
tumbai cun su muru ſig. si narat de chini con animali imbozzacchiscono, incatorzoliscono, in
trastat cun persona prus potenti, cozzare, urtare tristiscono, non attecchiscono, non vengono in
col muro, fare a cozzi co muricciuoli. Attum nanzi. Avanzai in edadi, attemparsi, invecchia
baisi pari pari v. r metaf si narat de duus, re: Avanzaisì n. p. andai prus a innantis, in
chi sunt in discordia, cozzare, urtare insieme, noltrarsi, e inoltrarsi, avanzarsi, oltratrsi, andar
contrastare. Attumbai su brazzu a su muru v. più oltre, spignersi, farsi più innanzi. Po andai
a. urtare, stropicciare il braccio al muro. Po acqistendu , avanzarsi, aggrandirsi, approdare,
donai unu stontunu, tombolare. profittare, venire innanzi acquistando.
Attumbàu, da part cozzato, che ha dato de' Avanzamentu s. m. avanzamento, progresso,
cozzi. Po intoppau, imbattuto, incappato, in vantaggio, aggrandimento. Avanzamentu foras
corso, urtato, dato contro : stropicciato. Fig. de linea, sporgimento.
contrastato, cozzato, urtato, che ha fatto a Avanzanti v. agg. chi avanzat, avanzante.
cozzi. M. su verbu. Avanzàu, da part. avanzato, messo in avanzo,
Attùmbidu s. m. M. attumbu. accresciuto, aumentato. Superato, vantaggiato,
Attumbu s. m. colpu chi donat su mascu cun aggrandito, sopravanzato, acquistato, profittato.
is corrus, cozzata, cozzo. Po colpu arriciu in Avanzau foras de linea, avanzato, sporto, spor
toppendu in alguna cosa, urtata, urto, scossa tato. Trattendu di animalis o de plantas, at
Po stontunu, tombolata, tombolo. -
tecchito. cresciuto, venuto innanzi . Avanzau in
l
AVA - AVE 109

edadi, in forza di agg. attempato, provetto, so Averiguazioni s. f indagine, indagazione,


prastato, ch'è di età provetta. A notti avan investigazione, ricerca, verificazione.
zada, di notte avanzata, a buon ora di notte. Aversioni s. f repugnanzia, aversione, e av
Avanzi» èddu s. m. dim. (dd. pron. ingl.) pi versione, ripugnanza, alienazione di volontà .
ticu avanzu, avanzetto. Auges. º (T. Astrologicu già introd.) su puntu
Avanzu s. m. restanti, avanzo, residuo, resto, prus altu di clevazioni, auge. Figur. si usat po
restante, rimanente. Po acquistu, avanzo, acqui florida fortuna, auge. -

sto, guadagno. Pomiri a avanzu, mettere ad Auguradòri v. m. e ra f. augure, ariolo, in


avanzi, a conto d' utili. Avanzu di antighidadi, dovino, presago, auguratore, trice.
cimelio. Avanzus de cosas de pappai ec. avan Augurai v. a. e n. augurare, presagire, far
zaticcio, avanzuglio, rimasuglio. M. remasuglia, augurio, dar presagio. Auguraisì v. r. augurarsi,
Di avanzu avv. de subrapprus, di avanzo, di pigliarsi augurio. -

soprappiù , di soverchio. Augurali agg, augurale,


Avàra s. f. avara. Auguranti v. agg. augurante.
Avaramenti avv. avaramente, stretto, stretta Auguràu, da part. augurato .
mente, meschinamente. Auguriu s. m. augurio, presagio. Auguriu
Avaria s. f. (T. Marinar.) avaria. malu, ovv. opinioni superstiziosa, ubbìa.
Avariàu, da agg. (de avarièe fr.) chi hat Auguròsu, sa agg. auguroso.
patiu avaria, danneggiato, che ha sofferto avaria. Auguru s. m. dàugure, àuguro.
Avarittu M. avarixeddu. Augustali agg. augustale, e agustale. Festas
Avarixèddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) avaretto. augustalis, in onori di Augustu, feste agustali.
Avarizia s. f. avarizia. Augustu, sta agg titulu de is Imperadoris,
Avarizzài v. n. (t. ital.) avarizzare, metter in Augusto. Fig. venerabili e sacru, augusto, sacro,
effetto l'avarizia. - -
venerabile. -

Avaròna s. f accresc. avaraccia. Aula s. f. (t. introd.) propriamenti camera


Avaròni s. m. acc. avarone, avaronaccio, Reali, aula.
avaraccio, scorticapidocchi, Aulicu, ca agg. de Corti, aulico.
Avàru s. m. avaro. Aumentabili agg. augumentabile.
Avàru, ra agg. avaro , bretto, sordido, spi Aumentadòri v. m. e raf aumentatore, au
lorcio, stretto, taccagno. Faisì avaru, inavarire, mentatrice, accrescitore, trice.
divenire avaro. Fattu avaru part inavarito Fig. Aumentai v. a. aumentare, accrescere, ag
sa natura avara, la natura avara. grandire. Aumentaisì n. p. aumentarsi, pigliar
Avatepàri avv. s unu cun s'ateru, insieme. incremento. A

Avàtu avv. e infatu, dietro, addietro, ap Aumentanti v. agg. aumentante:


presso. In forza de prep. andai avatu de is a Aumentativu, va agg. aumentativo.
terus, seguire dietro agli altri, dopo gli altri. Aumentàu, da part. aumentato, accresciuto.
Unu avatu de s'ateru, uno dopo l'altro. Aumentu s. m. aumento, accrescimento.
Aubèrticu s. m. (T. de su Gius ſeudali an Aundi, e a undi (o de unde lat. o de haont
tigu) sorti de Feudu, chi si concediata is Vas cat.) avv. locali de statu e de motu, dove, ove,
sallus cun condizioni de militai cun corazza, laddove. Aumdi ses? ove sei? Aundi andas? dove
aubertico. vai? In forza de sust. S'aundi no ddu scieus,
Audiènzia s. f. audienza e audienzia. Domai Paolº dºpiºno il dove. Po partic. relativa: Aundi
audienzia, ascurtai, ascoltare, dare audienza. creiast dc incontrai plaxeri, hiast incontrau amar
Temiri audienzia, essiri ascurtau, avere audienza, gara, dove, o quando credevi di incontrar pia
Sa Reali Audienzia, la Reale Udienza. Po au cere, trovasti amarezza. M. undi. -

ditoriu. M. -
Aundichì avv. canduchì dovechè, laddove, Po
Auditorèu s. m. ofſiziu de s' Auditori, Audi ancorachi, dovcchè, ancorchè.
torato e Uditorato. AundisiSat, aundisiòllat avv. in cali si siat
Auditoressa s. f. Uditoressa. logu, dovunque, ovunque, ove che sia, in gital
Auditòri s. m. Ministru pulblicu, Auditore. sivoglia luogo. - - . ..
Auditori de sa Rota Romana, Auditore della Aungiali agg (t. r.) biviri a pani aumgiali,
Rota Romana . a pani solu, senza ingaungiu, vivere a pan solo,
Auditòriu e uditoriu s. m. auditorio, uditorio, senza camangiare, senza companatico.
audienza. , Avocai v. a. (T. Leg.) portai una causa de
Avedàli agg. de sa propria edadi, coetaneo. unu tribunali a un ateru superiori, avocare una
Avemaria s. f. Avemarìa. Sonai s Avemaria, CattSat , - - -

suonar l' Avemaria. Avemaria de is mortus, Avolotadamenti avv. (de avalotadament cat.)
Avemaria de morti. Avemarias plur. sunt is confusamente, disordinatamente, scompigliata
granus piticus de su Rosariu, Avemarie. A s' mente, alla scompigliata, all' "; tur
Avemaria avv. a is Orazionis, verso la sera, batamente, tumultuariamente, tumultuosamente.
all'imbrunir del giorno. -
Avolotadòri v. m. e raf (t. cat.) perturbatore,
Averiguadòri v. m. e ra f (t. cast e cat.) trice. Avolotadori de populu, sollevatore, se
indagatore, investigatore, ricercatore, esplora dizioso, facinoroso, turbolento. Po confusionista.
tore, trice, verificatore, trice. M. Poponimpari, chi seminat discordias, scom
Averiguài v. a. (t. cast. e cat.) esplorare, mettitore. r

indagare, chiarire, verificare. M. verificai. Avolotài, e avalotài v. a. (di avalotar cat.)


Averiguamentu s. m. chiarimento . M. ave, poniri in confusioni su logu, o sa genti, per
riguazioni. - - - º turbare, scompigliare, turbare, commuovere,
Averiguàu, da part. chiarito, indagato, ve» Po indusiri a rebellioni, sollevare, sovverterº,
rificato. - - -- - -
rivoltare, eccitare, sommovere, indurre a tunul
Ifo AVO AUS

to. Po disordinai, avviluppare, disordinare, capo Austràli agg. de mesudì, australe, meridio
voltare, rovesciare, stravoltare, rovigliare, rovistare, nale, austrino . -

confondere,rabbaruffare, metterin confusione. Avo Austru s. m. bentu de mesudì, austro, ostro,


lotai v. n. tumultuare, far tumulto. Avolotaisì vento di mezzo giorno, o del sud.
n. p. agitaisì, agitarsi, scompigliarsi, scomporsi, Aùstu s. m. s ottavu mesi de s'annu vulgari,
alterarsi. Po fai strepitus cun gridus, sbacca Agosto.
neggiare. Avolotai su stogumu, sconvolger lo sto Autèntica s. f. (T. Gr.) autenticazione, lega
maco, rivoltarlo. Avolotai su sanguni, stizzire. lizzazione, legalità, autenticità.
Po poniri impari, scommettere. - Autenticài v. a. (T. G. de zo9evrso, auctori
Avolotamentu s. m. M. avolotu. tatem ostento) autenticare, legalizzare, render
Avolotàu, da part. turbato, scompigliato, com autentica una scrittura per pubblica autorità.
mosso. Sollevato, sommosso, sovverso, sovverti Po convalidai, convalidare, validare, render valido.
to, incitato, indotto a tumulto. Disordinato, Autenticamenti avv. autenticamente, in forma
rovesciato, confuso, sconvolto, rabbaruffato, rab dittentical. -

buffato, rovigliato, rovistato, avviluppato, stra Autenticàu, da part. autenticato, legalizzato,


volto. Agitato, alterato, scomposto. M. su verbu. interato, autorizzato, vallato. -

Tempus, o mariavolotau, tempo, o mare sconvolto. Autenticaziòni. M. autentica.


Avoloteddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) bac Autènticu, ca agg. autentico, valido, autorevole.
canello. Autocèfalu s. m. (T. G. de Stor. Eccl.) no
Avolòtu e avalòtu s. m. (t. cast. e cat.) confusioni, mini domau a cuddus Obispus, chi no recono
garbuglio, scompiglio, turbinìo, sconcerto, scon sciant algunu Patriarca po capu, Autocefalo.
cezza, sconvolgimento, ravviluppamento: tumul Autofonia s. f. (T. Gr. ) suicidiu, autofonia,
to, sovvertimento, sommossa , sommovimento, Bonav. suicidio - -

rivoltamento, romore, fracasso di popolo sol Autòfonu s. m. (T. Gr.) suicida, suicida,
levato. Po simpli unioni strepitosa de personas, autofono. Bonav.
baccanella, chiasso . Po avolotu de giogu disor Autògrafu, fa agg, (T. Gr. Didasc.) originali,
dinau, baccano. Avolotu fattu po divertimentu, chi est iscrittu de propria manu de s'Autori,
gavazza, gavazzo. Fai avolotu po divertimentu, autografo.
gavazzare. Avolotu de stogumu, rivoltamento, Autòma s. m. (T. G.) macchina, chi imitat
sconvolgimento , sovversione di stomaco. M. su motu de is corpus animaus, automa,
sumbullu . allttomatto .
Avòriu s. m. denti di Elefanti, marfi, avorio, Automatismu s. m. (T. G.) sistema de is mo
ebure. Di avoriu agg. eburneo, eburno. tus corporalis indipendentis de sa voluntadi,
Aurèola s. f corona de gloria, aureola. Automatismo. Bonav. r

Aureu, ea agg. di oru, aureo. Regula aurea, Autonomia s. f. (T. G. Didasc.) libertadi de
o de su tres, regola aurea, regola del tre. biviri cun is proprias leis, Autonomia,
Auriculàri agg. appartenenti a s” origa, auri Autònomu, ma agg. (T. G. Didasc.) chi bivit
colare. Didu auriculari, su didixeddu, dito cum is proprias leis, comenti sunt is Repubbli
auriculare. Cunfessioni auriculari, Confessione cas liberas, autonomo.
auriculare. Autopsia e Autossia s. f. (T. G. Didasc. ) s'
Auriferu, ra agg. chi contènitoru, aurifero. azioni de biri una cosa cun is proprius ogus,
Aurisprziu s. m. indovinamentu, aurispigo. Autopsia, o Autossìa.
Auròra s. f. aurora, albore. Autòra s. f inventrice, ritrovatrice. Po ſemi
Aùrra s. f (t. r. forsis, corrumpiu, ma deri na, chi hat donau opera a sa stampa, Autrice.
vau de su sp. cahurda) logu serrau, o murau Po Promotora, Promotrice.
po usu de ingrassai porcus de domu , serbatoio Autòri s. m. Autore, Inventore. Po Promo
da porci, per ingrassar porci: arella. Lastri. tori, Promotore. Po causa, ghia ec. causa,
Aurràu, da agg. (t. r.) porcu aurrau, porco guida. Autori de congiura, motore di congiura.
ingrassato in arella, o tenuto in serbatoio. Autoridàdi s. f autorità. Po creditu, credito,
Ausentài v. a. (t. sp.) assentare, allontanare, stima, considerazione. -

tener lontano. Ausentaisì n. p. assentarsi, al Autorisài, autorisàu ec. M. autorizzai ec.


lontanarsi, scostarsi. Autoritativamenti avv. autoritativamente, au
Ausentamentu s. m. assentamento. M. ausenzia. torevolmente. - -

Ausentàu, da part. assentato, allontanato, Autoritativu, va agg. autoritativo, autorevole.


tenuto lontano. Autorizzài v. a. donai autoridadi, autorizzare.
Ausenti agg. assente, lontano, discosto. In signif neutr. essiri Autori, autorizzare, esser
Ausènzia s. f. assenza, assenzia, lontananza. Autore.
Ausiliàri, ausiliariu ec. M. auxiliari ec. Autorizzàu, da part. autorizzato.
Auspici s. m. su chi presidiat a is nuzias, Autu s. m. (t. sp.) atto, stromento pubblico
Auspice. di compra, vendita ec. scrittura autentica. Di
- Auspiziu s. m. auguriu, auspizio, e auspicio. stendiri un autu, rogare, distendere un atto,
Presentementi si usat po protezioni, auspizio, uno stromento, un contratto. Distendimentu de
favore, grazia, protezione. un autu firmau de su Notariu, rògito.
Austeramenti avv. austeramente . Autunnàli agg. de s'atongiu, autunnale.
Austeridàdi s. f austerità, asprezza. Auste Avvalessirisi) v. n. p. avvalessiu ec. prevaler
ridad de penitenzia, austerità di penitenza. Po Avvalirisì si, avvantaggiarsi, tirar prò,
severidadi, austerità, bruschezza, rigore, se cavar utile, servirsi. M. approfettaisì.
verità, stranezza . Avvalorài v. a. donai valori, avvalorare, dar
Austèru, ra agg. austero, aspro. Po severu, valore .
austero, rigido, severo, brusco. Avvaloramentu s. m. avvaloramento.
-
AVV AVV III

Avvaloràu, da part. avvalorato. Avverbiali agg. avverbiale.


Avvantadòra v. f. vantatrice. Avverbialmenti avv. avverbialmente.
Avvantadòri v. m. chi si vantat, vantatore. Avvèrbiu s. m. (T. Gram.) avverbio.
Avvantaggiài v. a. (t. ital. già in usu) donai Avversanti s. m. chi s' opponit, ostatore,
vantaggiu, utili, avvantaggiare, dar utile, van che osta.
taggio. Avvantaggiaisì v. r. teniri utili, acquistai, Avversària s. f. avversaria, nemica, contraria.
avvantaggiarsi, approfittarsi, acquistare, pigliar Avversàriu s. m. avversario, nemico.
utile, vantaggio. - Avversativu, va agg. (T. Gram.) avversativo,
Avvantaggiamentu s. m avvantaggiamento, Avversidàdi s. f. (t. ital. introd.) contrariedadi,
avvantaggio. disgrazia, avversità, calamità, infortunio.
Avvantaggiàu, da part. avvantaggiato: appro Avversioni. M. aversioni.
fittato, acquistato. Po sceltu, avvantaggiato, Avvertentementi avv. cun avvertenzia, avver
scelto, migliore, agg. tentemente, avvertitamente, con avvertenza, ac
Avvantaggiòsu, sa agg avvantaggioso. cortamente .
Avvantàggiu, s. m. utili, avvantaggio, vantaggio, Avvertènzia s. f. avvertenza, circospezione.
utile, profitto. Po vantu. M. Avvèrtia, stai a s'avvertia avv. stare all'erta,
Avvantài v. a. avvantàu ec. M. vantai ec. sull'avviso.
Avvàntidu Avvertidamenti avv. M. avvertentementi.
s. m. M. vantu.
Avvantu - Avvertimentu s. m. avvertimento, avviso.
Avvassallài v. a. (t. sp.) rendiri vassallu, ren Avvèrtiri v. a. avvertire, ammonire, dare av
der vassallo, suddito, tributario, ridurre sotto vertimenti. Avvertiri de nou, riammonire. Po
dominio. Avvassallaisì v. r farsi vassallo, tri avvisai, avvisare, dare avviso, significare. Po
butario. -

instruiri, avvertire, ammaestrare, istruire. Po


Avvassallàu, da part. fatto vassallo, ridotto biri, avvertire, vedere. Po appubai cun sa vista,
tributario. ravvisare, raffigurare. Po fai cautu, avvertiu,
Avvelenadòri v. m. avvelenatore. avvertire, ravvisare, fare accorto, cauto, avvertito,
Avvelenài v. a. avvelenare, dare il veleno. assennare. Avvertiri v. n. considerai, avvertire,
Avvelenaisì v. r. avvelenarsi, uccidersi col veleno. considerare, asservare, aver l' occhio, fare at
Avvelenamentu s. m. avvelenamento. - tenzione. Po acataisì. M.
Avvelenàu, da part. avvelenato, avvenenato. Avvèrtiu, ia part avvertito, ammonito, avvisato,
In forza di agg. Animu avvelenau, o velenosu, ammaestrato, veduto, ravvisato, considerato,
animo avvelenato, rabbioso. osservato. M. su verbu. -

Avvenienti v. agg. avveniente, futuro. Avvèrtiu, ia agg. accorto, avveduto, assentito,


Avvenimentu s. m. avvenimento, accidente, avvertito, avvisto, cauto, destro, sagace, avvi
Caso avvcnuto. -

sato. Fai avvertiu, fare avvertito,


Avvenirisì v. m. p. accomodaisì, adattarsi, ade Avvesadùra s. f. avvezzatura.
rire, accomodarsi. No m' avvengu a su chi tui Avvesài v. a. (t. sp.) accostumai, avvezzare,
pretendis, non m'accomodo a ciò, che tu pre accostumare, assuefare. Avvesaisì n. p. avvez
tendi. Po cunvenirisì. M. -

zarsi, accostumarsi, assuefarsi, prender costume,


Avvèniu, ia part. adattato, aderito, ac consuetudine. Po esercitai, fai agili, esercitare,
comodato. ammaestrare, addestrare.
Avventiziu , ia agg. avventizio, avveniticcio. Avvesamentu s. m. avvezzamento, assuefazione.
Trattendu de peculiu, o dodas, avventizio. Avvesau, da part. avvezzato, accostumato, as
Avventu s. m. su tempus determinau innantis suefatto, esercitato, ammaestrato, addestrato. M.
de sa festa de Nadali, Avvento. su verbu.
Avventùra s. f. avventura, avvenimento, acci Avvesàu, da agg. assueto, avvezzo, assuefatto.
dente. Po fortuna, avventura, sorte, fortuna. Avvèsu, sa agg. pagu in usu. M. avvesau.
A s'avventura avv. a caso, all'avventura. Avvèsu s. m. assuefazione, consuetudine, co
Avventuradamenti avv. fortunadamenti, av stume, costumanza, uso, usanza . -

venturatamente, avventurosamente. Avvia avv. allòn, orsù , su, su via, coraggio,


Avventurài v. a. felicitài, avventurare, felici trana.
tare. Po arriscai ; avventurai sa vida, arri Avviai v. a. (T. di Artesanus) fai a vias, o
schiare, porre a risico la vita. Avventuraisì n. a rigas, listare, fregiar di liste. Avviaisì n. p.
p, arriscaisì, avventurarsi, arrischiarsi. (t. r.) incamminais, avviarsi, mettersi in istrada.
Avventuràu, da part. avventurato, felicitato. Avviàu, da part. fattu a vias, listato.
Po arriscau, avventurato, arrischiato. Po for Avvilessimentu s. m. M. avvilimentu.
tunau agg. avventurato, favorito dalla fortuna. Avvilèssiri v. a. e avvilessirisì v. r (de envi
Avventurèri s. m. chi s'abbandonat a sa for lecer, envilecerse sp. o prusprestu de vilescere
tuma , avventuriere, venturiere. Po Sordau vo lat.) M. avviliri.
luntariu, venturiere. Avvilimentu s. m. avvilimento, abbattimento,
Avventurosamenti avv. M. avventuradamenti. depressione, umiliazione, costernazione, spregio,
Avventuròsu, sa agg. fortunau, avventurato, svilimento, abbiezione, abbassamento. Po per
avventuroso, fortunato, venturoso. dimentu di animu , sbigottimento, smarrimento
Avverài v. a. manifestai, cunfessai sa beri d' animo.
dadi, confessare, manifestare, palesare il vero. Avviliri v. a. avvilire, far vile, abbassare,
Avveramì sa beridadi, confessami la verità. Po umiliare, deprimere, render abbietto, svilire,
verificai, verificare, certificare, giustificare. Av-. sbarbare, smaccare. Po faisì beffas di algunu,
veraisì un auguriu, verificarsi un presagio. sbregungiriddu, scornare, svergognare, sbeffare,
Avveràu, da part. confessato, manifestato, pa sbeffeggiare, mettere in derisione, coprir d'igno
lesato, certificato, verificato. M. su verbu. minia. Avvilirisì v. r. avvilirsi, abbassarsi, pro
I I2 AVV AVV

stituirsi. Po perdirisì di animu, avvilirsi, ab Avvoretta s. f orlo. - -

biosciarsi, invilire, mancar d'animo, sbigottir Avvorettai v. a. fai avvoretta, orlare, far
si, scoraggiarsi, sgomentarsi, costernarsi. l' orlo, -

Avvilitivu, va agg. chi avvilit, avvilitivo, che Avvorettamentu s. m. orlatura .


avvilisce . -

Avvorettau, da part. orlato.


Avviſiu, da part. avvilito, abbassato, umiliato, Auxiliadori v. m. ausiliatore, adiutore, aiutatore.
svilito, abbattuto, invilito: sbeffato, scornato, Auxiliai v. a. (t. lat.) aiutare, soccorrere, sov
svergognato: abbiosciato, sbigottito, sgomentato. venire, assistere, servire, porgere aiuto, dare
M. su verbu. In forza di agg. abbietto, avvilito, assistenza, proteggere, favorire. Auxiliaisì. M.
degetto, abbattuto, dibassato. aggiudaisì. -

Avvinculài, avvinctalau ec. M. vinculai ec. Auxiliari agg. ausiliare. Cresia auxiliari si
Avvisadamenti avv. cun avvisu, cun prudenzia, narat cudda, chi serbit de Parrocchia po essiri
avvisatamente, prudentemente, cautamente, de custa nieda allargu, Chiesa succursale.
stramente. Po a bella posta, artatamente, av Auxiliariu, ia agg ausiliario. Truppas auxi
visatamente, a bello studio - liarias, truppe ausiliarie.
Avvisadòri v. m. e ra f. avvisatore, trice. Po Auxiliàu, da part. aiutato, soccorso, sovvenu
ammonestadori, ammonitore, trice. Po su chi to, favorito, protetto. M. su verbu.
avvisat a boxi, chiamatore, trice. Po rapporta Auxiliu s. m. (t. lat. ) ajuto, ausilio, soccor
dori, informatore, trice, ragguagliatore, trice, so, sussidio, assistenza, sovvenimento, sov
venzione.
rapportatore, trice, relatore, trice. -

Avvisài v. a. donai avvisu, avvisare, signifi Auzzara s. f erb. azzara, e zara (tt. rr. de
care, dare avviso, accennare, Po informai, in logus diversus) erba de cenciosi t. fam. clema
formare, far sapere, ragguagliare, dar rag tide vitalba T. Bot (Clematis vitalba. Linn.)
guaglio, notizia. Po ammonestai, ammonire. Nota: Dicesi in Toscana Erba de cenciosi,
Po avvisai a boxi, zerriai, chiamare. perchè i poveri applicano sulla cute le foglie
Avvisamentu s. m. avvisamento. M. avvisu. stiacciate per farvi dell' escoriazioni, che sem
Avvisàu, da part. avvisato, avvertito, infor brano ulcere, ond' eccitar l' altrui commisera
mato, cerziorato: ammonito: chiamato. M. su zione. V. Dizion ragionato di Agricoltura alla
verbu. -

voce Clematide delle siepi.


Avvisàu, da agg avvertiu, scienti de su fattu, Axedài v. a. e axedaisì n. p. (de azedarse
consapevole, conscio, inteso. sp.) fai exeda una cosa, far acido, render for
Avvissa avv. M. avvìa. te, agro , far inagrire, far infortire. Fai ave
Avvistài v. a. fai vistosu, contrariu de svi dai sa pasta medianti su fermentu, far lievita
stai, fare avvenente, avvistato, compariscente, re, o levitar la pasta- Avedai v. n. trattendu
vistoso , dar bella vista, appariscenza. de pasta, fermentare, levitare, lievitare, levare
Avvìsu s. m. avviso, cenno, avvertimento, am in eapo. Axedaisì m. p. trattendu be binu, o di
monizione. Po annunziu, avviso, annunzio, no aterus liqùoris, inacetire, incerconire, divenir
vella, ragguaglio, saputa. Stai a s'avvisu, star cercone, dar la volta , inagrare, inagrire, in
su l' avviso, stare avvertito. fortire, inforzare, divenir forte, acetoso, acctire.
Avvivadòri v. m. chi domat coraggiu, avviva Cumenzai a s axedai, pigliar la punta.
tore , che avviva. Po su strum. ci serbit po Axedamentu s. m. trattenelu de pasta, lievito,
avvivai su traballu in dorai a fogu, avvivatoio. fermentazione -
Avvivài v. a. donai vigori, avvivare, ravvivare, Avedau, la part. trattendu de binu ec. ina
dar vigore. Avvivai su foga, avvivare il fuoco. cetito, inagrito, incerconito, infortito, inforzato,
Po animai, fai coraggiu, avvivare, ravvivare, divenuto forte, acetoso, agro. Trattendu de pa
inanimire, incorare, dar animo, rincorare. Av sta, fermentato, levato in capo, levitato, lievitato.
vivaisì n. p. pigai vigori, avvivarsi, ravvivarsi, Axedixeddu, dola agg. ". (dd pron ingl.)
riprender vigore. Po faisì coraggiu, rincorarsi, acidetto, alquanto acido, e gretto. -

ripigliar cuore, coraggio. - Axèdu, da agg trattendu de liqùoris, aceto


Avvivamentu s. m. avvivamento, risvegliamen so, agro , forte, che ha preso punta. Trattendu
to , ravvivamento, rincoramento. - de casu, latti e similis, acido. Pani beni are
Avvivàu, da part. avvivato, inanimito, inco du, o fermentau, pane ben lievito, lievitato.
rato, incoraggiato, ravvivato, rincorato. M. su Axèdu s. m. aceto. Bagnai cun axedu, o ar
verbu . rusciai di avedu, inacetare, bagnare, asperger
Avviziài v. a. pomiri viziu, fai viziosu, invi Coyl act'for. -

ziare, fare, render vizioso, corrompere. Avvi Axedùmini s. m. acetosità, acidezza, acidità,
ziaisì v. r. faisì viziosu, inviziare n. guastarsi, acidume . Po ſermentazioni. M.
divenir vizioso, tristo, intristirsi, incattivirsi. Axiàu , la agg. t r. M. arrosciu..
Avviziàu, da parti inviziato, divenuto vizioso, Axina s. f (de acina, ae granello dell'uva)
corrotto, tristo, intristito. fruttu de su sermentu, uva. Axina de parra,
Avvocaisì v. n. p. raccumandaisì, implorai o de parrali, uva pergolese, o di pergola. Axi
favori, o protezioni , auxiliu de algunu, racco na de tres bortas, trva di tre volte. Appicconi
mandarsi, domandar soccorso, aiuto, implorar di axina, penzolo d'uva. Axina de margiani,
l'altrui favore, mettersi sotto l'altrui tutela, o erba, fitolacca, uva turca, uva di volpe. Varias
protezione. Avvocaisì a is Santus, implorare il ispezias di avinas : Biancalucida, albaluce: Bo
patrocinio de' Santi, raccomandarsi alla loro vali, mostaja: Corniòla, uva galletta: Galopu,
protezione. uva colombana: Malvasia, malvagia ; su binu,
Avvocàu, da part. che si è raccomandato, malvagia , vino di Candia : Monica, si creit
che ha domandato soccorso, che ha implorato essiri la canajuola: Muscadeddu , uva mosca
i altrui protezione. della, uva ſpiana: Muscategliò, e muscatellò,
AXI AZZ II5

t. r. alamanna , de Alamanno Salviati , chi a roba beccia, racciabattare, racconciare, rat


dd' hiat portada de sa Grecia. M. Targ. E in al toppare, metter toppe ad una veste vecchia.
unus logus de s'Italia si narat moscatellone: Azzapulamentu s. m. agitamento, sbattimen
'arnaccia, tantu s” axina, che su binu, ver to, strabalzamento. M. azzapuladura.
naccia. Nota: » Le uve portano nomi così di " , da part. agitato, sbattuto, scosso.
» versi in ogni paese, che non accade sperare di Azzapulau a su muru, o a terra, sbatacchiato.
xa
poter avere di tutte i corrispondenti vocaboli Azzapulau a terra cun impetu, stramazzato.
» in altra lingua. V. Alberti alla voce uva. Ogni Po portau azzapula azzapula, balestrato, stra
s
clima, dice il Tozzetti, ha le sue viti, ed i balzato, trabalzato, sbalestrato. Portau azza
s-
suoi vini particolari, e la vite levata dal pro pula azzapula, o agitau de sa fortuna, trava
s
prio paese, e trasportata in altra regione non gliato, vessato, sbalestrato dalla fortuna. Bi
s-
si riconosce più per quella, ch'è. Di niunº stiri azzapulau, veste raccenciata, rappezzata,
» altra pianta come del vitigno trovansi tanto rattoppata.
» moltiplicate le specie, e le varietà diverse in Azzàra erba (t. r.) M. auzzara.
» ogni paese, che riesce affatto impossibile fis Azzardài v. a. (Gallicismu) arriscai, arrischiare,
s: sarne il nome italiano . Anche V" rico
avventurare, azzardare. Azzardaisì n. p. arri
» nobbe sì fatta difficoltà, quando disse alla schiarsi, attentarsi, avventurarsi, azzardarsi,
Georg. 2. Sed neque quam multa species, nec avere ardire, sporsi a rischio. -

nomina, qua sint , Est numerus, neque enim Azzardamentu s. m. M. azzardu.


numero comprendere refert. Azzardàu, da part. arrischiato, attentato.
Axiòri (t. r.) M. axiu. Azzardu s. m. (Gallicismu) riscu, perigulu,
Axiu s. m. (t. b.) affannu, pensamentu, di azzardo, cimento, pericolo, rischio.
" , affanno, cura, afflizione, pensiero, Azzargiài v. a. temperai su ferru cun azzar
spiacere, sollecitudine, trista affezion d'animo. giu, temperar con acciaro, attaccar l'acciaio
Azaminài, azaminau, azaminu ec. M. exami al ferro: calibeare. (T. Chim.) Fig. affortiai.
mai, examinau ec. Azzargiaisì n. p. e r. fig. affortiaisì , recuberai
Azàr (de azahar sp.) aqua di azar. M. forzas, rinforzarsi, raccattare, riacquistar ſor
aqua . ze, igore. M. affortiai.
Azienda s. f azienda. Azienda vitali, econo Azzargiàu, da part. i" cun azzargiu ,
mia animali, azienda vitale, economia animale. acciajato : calibeato. (T. Chim.) Omini azzar
A zigzaghi avv. tortuosamente, con tortuosità, giau metaf robustu, uomo forte, nerboruto,
a zigzag. Camminai a zigzaghi, camminar tor nerbuto, gagliardo, vigoroso.
tuosamente. Camminu fattu a zigzaghis, strada Azzàrgiu s. m. acciaio, acciaro ; calibe. (T.
tortuosa , sinuosa. " Azzargiu de pastori o de carnizzeri, ac
Azionài v. a. donai gestu, atteggiare, darge ciajuolo, acciarino. Azzargiu de sabateri, ac
sto, una bella attitudine, animare una figura. ciaino. Azzargiu de battiri fogu, fucile, batti
Azionàriu s. m. (Gallicismu i ) su fuoco. Fig. vigori, vigore, nerbo, robustezza.
chi tenit azioni, o summas ind'una cumpangia Azzaroddadòri v. m. M. ciappuzzu.
de commerziu , azionario . Azzaroddadùra s. f. M. ciappuzzeria.
Azionàu, da part. atteggiato, che ha bell'at Azzaroddài v. a. azzaroddàu ec. (dd pron. ingl.
titudine. in totus derivaus) M. acciappuzzai.
Aziòni s. f. azione, operazione. Teniri azioni, Azzaroddu s. m. (dd pron. ingl.) ciappuzzeria M.
derettu asuba de alguna cosa, avere azione, Azzaviai, azzaviàu ec. (t. r.) M. arrusciai ec.
dritto su qualche cosa. Azzegài v. a. (de cegar sp.) azzegau ec. M.
Azòtu s. m. (T. G. de Chimic. ) sa basi de inzurpa ec
s acidu nitricu, o segundu s'esprimit Bonavilla, Azziccài v. a spantai, raccapricciare, spa
sa basi de su gas azotu, azoto, e azotto. ventare, cagionare rimescolamento, dare spa
Azza s. f. (T. guastau di acies lat.) su filu vento. Azziccaisì, pigai un azzicchidu n. p. ac
de su gorteddu, spada ec. filo, taglio. Furriai capricciare, raccapricciarsi, rimescolarsi, pren
s'azza a unu ferru , rintuzzare, ripiegare il dere rimescolamento, avere un capriccio, un
taglio a un ferro. Azza furriada, taglio ripie batticuore, riscuotersi.
gato, rivoltato. Bogai s'azza a is ferrus, affi Azziccàu, da part. rimescolato, spaventato,
lare, assottigliare il taglio, dare il filo a ſerri. riscosso, alterato per paura, che ha avuto un
M. acuzzai. Fig. si usat po atrevimentu, ardire, batticuore. -

arditezza, audacia. Segai s'azza a unu, rin Aziicchidu s. m. rimescolamento, capriccio,


tuzzare, reprimere l'altrui ardimento. spavento subitaneo: Pigai un azzicchidu, avere
Azzannittai (T. Logudor.) M. aggiannitai. un capriccio, prender rimescolamento. Azzicchidu
Azzapula azzapula avv. M. strappazzadamenti. cun battimentu de coru, batticuore, battisoſfia,
Azzàpuladùra s. f scossa, trabalzo. Azzapu bàttito.
ladura a terra, o a muru, sbatacchio. Azziccòsu, sa agg, chi facilmenti s'azzìccat,
Azzapulài v. a. sbattiri, agitai, agitare, sbat pauroso, spaventoso, che facilmente si racca
tere, scuotere. Azzapulai a su muru, o a terra, priccia.
sbatacchiare. Azzapulai a terra cun impetu ab Azzicorradùra s. f. (t. fam.) contrattura. Po
barrendu sa persona casi foras de sentidu, stra turradura . M. -

mazzare. Portai una cosa azzapula azzapula, a Azzicorrài v. a. (t. fam.) s' effettu chi fait su
strapazzu, strabalzare, balestrare, fare alla calori de su fogu, e ancora su Soli a is peddis,
palla d una cosa. Po assacchittai v. n. comenti e cosas similis, contrarre, increspare. M. arrun
fait su carru in camminu perdosu, strabalzare, zai. Po coiri troppu, e casi turrai, far torrido,
trabalzare. M. assacchittai. Azzapulaisì v. r. sbat secco, abbrustolire. Azzicorrai su pani, rendere,
tersi, agitarsi. Azzapulai v. a. ghettai zapulus fare il pane sgretoloso. P
II4 AZZ
B
Azzicorràu, da part. contratto, increspato:
abbrustolito. In forza di agg. Pani azzicorrau, AvvERTIMENTo -

zicorrosu, e zacarrosu, chi zacarrat in mesu


de is dentis po essiri beni cottu, pane sgreto I Sardi sogliono in molte voci sostituire la
loso, che sgretola, che si sbriciola, si stritola, lettera b all' v , che da alcuni dicesi aspirato
che sgranocchia, che scroscia nel masticarlo. dal b, così per esem. in bacca, belu, º" -

Azzidu, da agg. M. acidu. -


biviri ec. in vece di vacca, velu, ventu , viviri .
Azzimeddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) In questa pronunzia si scorge un vestigio d'an
alquanto azzimo. tichità rimastoci sino da tempi de Romani, che
Azzimella s. f. (t. già introd.) pani senza fer adoperavano anticamente il b per l'v all'usanza
mentu, azzimella. de' Greci , come osservasi in caballarius, ca
Azzimu, ma agg. senza fermentu, azzimo. ballinus, caballus ec. voci use da Giulio Fir
Azzisòrgiu s. m. porchetto. M. porceddu. mico, da Plinio, e da Lucilio in vece di caval
Azzizzai v. a. (t. guastau de azuzar sp.) ac larius, cavallinus, cavallus. Un tal uso era in
costai is muzionis a su fogu, attizzare, rattizzare, vigore anche nel medio evo, come si rileva da
accozzare i tizzoni su l fuoco. Metaf stimulai, alcune iscrizioni presso il Bonfant, nelle quali
rovocai, adizzare, aissare, attizzare, incitare, troviamo Sylbius, bixit, requiebit per Sylvius,
instigare, irritare, provocare, stimolare, ſare vicit, requievit. Di questa prisca pronunzia un
stizzire, raccendere. avanzo si ravvisa anche presso gl' Italiani nelle
Azzizzamentu s. m. attizzamento. Po incita voci antiquate boce, botare, boto ed altre per
mentu, incitamento, attizzamento, adizzamento, voce, votare, voto ; e al presente usasi da me
aizzamento, irritamento, irritazione, instigamento, desimi indifferentemente nervo e nerbo, servare
instigazione, provocamento, stimolo. e serbare, viglietto e biglietto -
Azzizzanti v. m. e f. e taliorta agg azzizzadori,
ra, instigadori ra, adizzante, aizzatore, trice,
instigatore, trice. B s. m. littera consonanti de s'alfabetu, b.
Azzizzàu, da part. attizzato, rattizzato. Po Babbài s. m. M. Babbu.
provocau, stimulau, aizzato, incitato, instigato, Babbajòla s. f babballotti cun alas, coccinella,
irritato, provocato, stimolato, stizzato. vacca di Dio : Babbajola cun piccus nieddus,
Azzizzòni s. m. strum. po azzizzai su fogu, o di ateru colori, coccinella puntata. Fig. po
attizzatoio. - dinais; teniri bonas babbajolas, essere ricco in
Azzoppiadùra s. f. M. azzoppiamentu. contante, pecunioso, danaroso.
Azzoppiài v. a. fai zoppu, rendere zoppo, far Babballotti s. m. insetto. Babbaflotti rumbu
divenire zoppo. Azzoppiai v. n. azzoppare, zop luzzu, chi s' attaccat asutta de is perdas, ed
picare, andare zoppiconi, zoppeggiare. Azzoppiai est totu peis, porcellino. Aundi est su stampu,
unu pagu, apprapiai, rancare, ranchettare, zop est su babballotti, dov' è la buca, è il granchio.
picare alquanto. Azzoppiaisì n. p. divenire zoppo. Conformi su stampu su babballotti prov. tal guai
Fig. essiri defettosu, mancanti, zoppicare, essere na tal coltello -
zoppicante, manchevole, difettoso, pendere in Babbassu s. m. Sagerdotu de falsas Religionis,
difetto. Papasso.
Azzoppiamentu s. m. zoppicamento. -
Babbu s. m. (de babbo ital. , chi derivat dc
Azzoppiàu, da part. reso zoppo. In signif n. rzrro; avus et paier) Padre, Genitore, Babbo.
e n. p. azzoppato, divenuto zo ppo. Babbu de su bisaju, arcavolo. Babbu de Babbu
Azzubbài v. a. (t. r. de i" ital.) battere. de su bisaju, bisarcavolo.
M. arropai. Babbùccia s. f mula, pantuffola. M. cazzola.
Azzubbàu, da part. (t. r.) battuto, zombato, Babilonia s. f figur. confusioni, babilonia,
zombolato. M. arropau. confusione, tumulto.
Azzùdu, da agg. (t. r.) M. atreviu, pizzudu. Babilònicu, ca agg. babilonico. Relogiu babi
Azzuffaisì v. n. p. (t. r.) M. acciuffaisi. lonicu, chi cumenzat de una bessida de su Soli
Azzuconài v. n. singhiottire, singhiozzare, sin a s' atera, orologio babilonico,
gozzare, singultare, singhiozzire. Po plangiri Bacca s. f. (t. sp.) vacca , buessa. Bacca di
amargamenti, singhiozzare, piangere dirottamente annu , lattonzola. Baccas de fruttu, mucche.
singhiozzando. - Lastr. Po is granus di algunas piantas, de su
Azzuconamentu s. m. singhiozzo, il singhiozzare. lau, de su zimbri ec. coccole.
Azzuconàu, da part. singhiozzato. Baccalàuru s. m. M. baccilleriau.
Azzuvài v. a. azzuvàu ec. (t. r.) M. acciuvai ec. Baccaliari s. m. pisci saliu, baccalà, bacca
Azzuzzuddadiura s. f. (dd pron. ingl.) tratten lare, nasello salato. Baccaliari de sa mellus ca
du de pilus, arricciamento di capelli. Fig. su lidadi, labardone.
perbia, baldanza, orgoglio. Baccanalescu, sca agg baccanale -
Azzuzzuddài v. n. e azzuzzuddais n. p. (dd Baccanti s. f seguaci de Baccu, baccante: is
pron. ingl.) arricciare, rizzare, arruffarsi. Mi baccantis pl. le baccanti.
sunt azzuzzudaus is pilus de sa paura, pel ti Baccàrgiu s. m. pastori de baccas, vaccajo,
more mi si arricciarono i capelli. Sa gattus' az vaccaro. Sa baccargia s. f vaccara.
zuzzuddat, la gatta s” arruffa di stizza. Fig. Baccarvu e baccarxa t. r. M. baccargiu.
insuperbirisì, imbaldanzire, prender baldanza, Bacceddòmi s. m. accresc. bacceddu mannu,
ingalluzzarsi, ringalluzzarsi. M. incaboniscaisì. stampellone.
Azzuzzuddàu, da part. arricciato. Po inca Bacceddu s. m. (dd pron. ingl.) gruccia, croc
boniscau , imbaldanzito, ingalluzzito, ringal cia, stampella ; pl. le grucce. -

luzzato, stizzato, incollorito. Pilus azzuzzuddaus, Baccelſinu, ma agg. chi produsittegas. Planta
peli irsuti, irti , orridi , ruvidi, ispidi. baccellina, pianta baccellina.
BAC BAG I I5

Bacchili s. m. medau de baccas, càscina. Bagasseria s. f. puttaneria, puttanismo.


Bacchixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) vac Bagassèri s. m. (t. cat.) bordelliere, puttaniere,
carella , vaccherella. bagascione, drudo, bertone, zanzero.
Bacciferu, ra agg. (t. lat.) si narat de is agassimini s. m. puttaneggio. M. bagasseria.
plantas, chi produsint baccas, o siant granus Bagassòna s. f accresc. puttanaccia.
baccifero. Targ. Bagassùmini s. m. M. bagassimini.
Baccillèri s. m. baccelliere. Bagattella s f baja, bagattella, chiappola,
Baccilleriàu s. m. baccalauro. ciabatteria, ciuffole, chiappolerìa, bazzicatura,
Baccillierau s. m. gradu de baccilleri, baccel frullo, zacchera. - -

liere, baccellerìa. Bagattelledda s. f dim. (dd pron. ingl.) ba


Bacimu s. m. (t. ital. usau de is Chirurg.) sa gattelluccia, bagattelluzza. -

cavedadi de su corpus de s'animali, chi con Baggianaisì v. n. p. vantarsi. M. vantaisì.


tènit sa mardi e is intestinus , bacino. Baggianeria s. f baggianerìa, baggianata.
Bacu s. m. (t. r.) bacu, o gutturu de mon Baggianu, na agg. M. vanagloriosu. -

tagna, forra, caduta, gola di montagna. Baghìglia s. f spezia de traballu, chi si fait
Baculometria s. f. ſº
G. e L.) arti de me cun s agu, catenella.
surai lineas accessibilis e inaccessibilis, bacu Baghigliaisì v. n. p. (t. r.) M. maniggiaisì.
loinetria . Baghilla (t. r.) M. baghiglia.
Bàculu s. m. (t. lat.) bacolo, bastone. Baculu Baghillaisi (t. r.) M. baghigliaisì.
pastorali, rocco, pastorale. Bagna s. f. (t de s'usu) sa parti umida de
Badalocài v. m. (de 6aro)oyeo, multa et ina is pappais, intinto. -

mia loquor) fueddai senza fundamentu, e senza Bagnadòri v. m. bagnatore.


tinu, anfanare, anfaneggiare, parlar quasi da Bagnadùra s. f bagnatura.
briaco, anfanare a secco. Bagnài v. a. bagnare. Portai unu cttaddu a
Badalòcu, ca agg. e sust. (T. Gr.) anfanatore, bagnai, guazzare, menare al guazzo un cavallo,
trice. Bagnai unu vascellu nou, po provai si est ba
Badas, de badas, indebadas avv. (dedabades stanti stagnau, abbeverare un vascello. Bagnai lig
e endabades cat. ) indarno, invano. geramenti, intignere. Bagnai de nou, ribagnare.
Baddài t. r. M. ballài. Bagnaisì v. n. p. bagnarsi, guazzarsi.
Baddidoneddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) bu Bagnamentu s. m. bagnamento.
gliuolo, bigoncina, bigonciuolo. Bagnaròlu s. m. Maistu de is bagnus, ba
Baddidòni s. m. (dd pron. ingl.) attignitoſo, gnajuolo.
bigoncia. Bagnàu, da part. bagnato, guazzato.
Badessa s. f. M. Abbadessa. Bagnixeddu s. m dim. (dd. pron. ingl.) ba
Badia s. f badia. Po dignidadi di Abbati, gnuolo. -

abbazìa. -

Bagnu s. m. bagno. Bagnu siccu, o di arena,


Badiàli agg. de logu mannu e comodu, badiale. bagno secco. Bagnu calenti, bagno caldo, zesto
Badiedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) badiuzza. lusìa T. G. Bagnu, chi est serbiu atera borta,
Badu s. m. e bau t. r. " 6xòo; bados, tran brode, bagno stracco. Bagnu po fai is pilus
situs) passaggiu in is ſluminis, vado, guado, brundus, bionda, Mesu bagnu, semicupio. Bagni
guazzo. Passai in su badu de unu ſlumini, gua di aqua frida, frigidario. - - -

dare, guazzare. Bagnumaria s. m. bagnomaria.


Bàſfidu s. m. (t. cat.) mala esalazioni, vapore, Bai cun Deus, in santa paxi, vatticondio.
mal odore, fiato, esalazione. Baia s. f. logu, aumdi is navius sunti defenditus
Baga s. f. (t. r. de baccae, arum ) Bagas de de certus bentus, baja. Bala pitica, bajetta,
cera, pallottole di cera. Po su fruttu di algu piccolo golfo. -

nas plantas, bagas de lau, coccole d'alloro. Bajanismu s. m. Eresia de Baju, Bajanismo.
M. bacca. Bailonàu, da agg. (T. de s' Arald.) si narat
Bagabundu, da agg. t. b, vagabondo, errante, de is animalis pintaus cun d' unu bastoni intre
ramingo. M. vagabundu. is dentis, bailonato.
Bagadia s. f. nubile, libera, maritanda. Bajocca s. f muneda sarda e romana, bojocco,
Bagadialla s. f. (t. r.) multitudini de giovunus 8 danari.
liberus, gioventù, giovani scapoli. Bajoccu s. m monocolo. Bajoccu a s ogu de
Bagadiu s. m. scapolo. In forza di agg. libero, manca, mancinocolo. Bajoccu, ca agg. sguercio.
smogliato, senza moglie. Bajonetta s. f bajonetta, - -

Bagàgliu s. m. (t. ital. già in usu) equipaggiu Bairàm s. m. sa Pasca de is Turcus, bairàm.
de Sordaus, bagaglio, fardaggio. Cantidadi de Baju, ja agg manta de cuaddu, bafo. Raju
bagaglius, bagagliume. u, o claru, bajo chiaro, lavato, o bajo sbia
Bagantinu s. m. (t. r.) kogu rasu ind' una to. Baju castangiu, cavallo castagnino. Baju,
bingia, o senza essiri plantau a bingia, radura tintu, oscuru, o uscrau t. r bajo fuocato,
di una vigna. Lastr. -
bruciato. -

Baganza s. f. (t. r.) in logu de vacanza, e si Balànu s. m. (T. Anatom.) balano, ghianda.
usat po dì de festa, festa, giorno di festa. Ba del membro virile.
ganza nodida, festa di precetto. Balanza s. f. (t. cat.) bilancia. Su ferru, chi
Bagassa s. f. (t. cat.) bagascia, puttana, bal sustènit is platus, ago. Agulla de sa balanza,
dracca, landra, cattiviera. Faisa bagassa, put bilico. Is platus de sa balanza, i gusci, le coppe.
taneggiare, far la puttana. Andai a is bagassas, Essiri in balanza, in equilibriu, no propendiri a
puttaneggiare, frequentar le puttane. una parti nè a s'atera, essere, stare in bilico.
Bagnssedda s. f. dim. (dd. pron. ingl.) putta Stai in balanza si narat de sa muneda, chi no
nella, squadrinella, squadrina, zimarrina. estiscarsa, mancai no calit, stare in bilancia,
P 2.
I 16 BAL BAL

Donai sa ghettada a sa balanza, dare il tratto cosa, faidda fruttai, far valere una cosa, ca
alla bilancia. Balanza de carrozza, aundi sunt varne il maggior utile, che si può. Faisì baliri,
attaccaus is tirantis, bilancia della carrozza. Po dimostrai su poderi suu, farsi valere, dimostrare
unu de is signalis de su Zodiacu, bilance. Fai la sua possanza, non si lasciar sopraffare. Ba
perdiri s' equilibriu a sa balanza, sbilanciare. liri mellus, valer di meglio, tornar meglio. Po
S'azioni de perdiri s' equilibriu, sbilanciamento, significai, trattendu de sensu de paraulas, si
sbilancio. M. sbilanciu. Maistu de balanzas, e gnificare, valere. Po essiri in vantu, valere, esser
su bendidori de issas, bilanciajo. Pesai in balanza, in pregio. Balirisì di alguna cosa, serbirisindi,
bilanciare, pesar con bilancia. Pesau cun ba valersi di alcuna cosa, servirsene. Balirisì di al
lanza, bilanciato. guna persona, prevalersi di alcuna persona.
Balanzai, pesai cun balanza, balanzau ec. M. Baliri v. n. in terminu de giogu, sa posta balit,
balanza. bandat sa posta, vale la scommessa. Baliri una
Balanzedda s. f. dim. (dd. ron. ingl.) bilan figu siccada, valere un ficco secco, un lupino.
cetta, bilancina, bilancino. o su pesu de sa Balista s. f. strum. militari antigu, balista.
muneda, saggiuolo. Balistica s. f. (T. de Matemat.) scienzia, chi
Balanzèri s. m. Maistu de balanzas, bilanciajo. trattat de su motu de is corpus gravis ghettaus
Balanzinu s. m. su tempus de su relogiu, bi in aria in calisisiat direzioni, chi bengant ispin
lanciere. Po sa parti de sa carrozza, aundi si tus, balistica.
attaccant is tirantis, bilancino. Balla s. f. palla. Balla de roba, balla. Fai a
Balariàna. M. baleriana. balla. M. imballai. Colpu donau cun balla de
Balaustru s. m. balaustro. nì, pallata. Balla imcadenada, angelo.
Balbuziai v. m. (t. ital. già in usu) balbettare, Balla t. di esclam. (de 6axs, heu, papae) càz
balbutire, balbuzzare, balbuzzire. Po acchic zica, canchero, cappita.
chiai, armeggiare, tartagliare. M. acchicchiai. Ballàda s. f ballata.
Balbuzienti v. agg. (t. ital. già in usu) balbu l'alladòra v. f ballatrice.
ziente, balbettante, balbo, bleso. Balladòri v. m. ballatore. M. ballarinu.
Baldacchinu s. m. baldachino. Su celu su Ballài v. n. (de 62))ago, ballizo, eo saliens) bal
steniu de is bastonis, cielo. Su "o siat lare. Ballai confusamenti, senz' ordini, ballonzarc.
sa guernizioni pendenti de su celu, drappellone. Ballai in sa corda, ballar sulla corda. Ballai a
Baldàu, da e bardàu, agg. assiderato, attratto. ballu tundu, riddare. Ballai a cantu, carolare,
Brazzu baldau, braccio secco. menar carole. Mi ballant, mi sanziant is dentis,
Balèna s. f balena, ceto. mi ballano i denti. Ballai de nou, riballare.
Baleriàna t. r. M. valeriana. Ballarinu s. m. ballerino. Ballarinu de corda,
Balestra s. f strum. de gherra, balestra. Tiru ballerino da corda, ballator sulla corda, an
de balestra, balestrata. Su fusti de sa balestra, dator sul canapo, funambolo. Po Maistu de
teniere. Carrigai sa balestra ſig pappai troppu, ballu, ballerino.
caricar la balestra. -

Ballau, da part. ballato, danzato.


Balestrài v. a. balestrare. Ballerinu Ml. ballarinu.
Balestràu, da part. balestrato. -
Ballettu s. m. di m. balletto.
Balestrèra s. f. stampu in sa muraglia po ba Ballismu s. m. (T. G. Med.) spezia de ma
lestrai s' enemigu, balestriera, feritoia. Po su ladia, tattismo. Bonav.
logu, aundi cumbattint is Sordaus ind' una ga ""a) s. m. dim. (dd pron. ingl.) ballatina.
lera, balestriera.
Balestrèri s. m. tiradori de balestra, balestrajo, Ballixcdda s. f. dim. (dd. pron. ingl.) pal
balestriere, balestratore. Cumpanga de balestreris, lina, pallotta. Ballixedda de roba, balletta.
balestrerìa. l'alloneddu s. m. dini. (dd pron. ingl.) pal
Balestriglia s. f. (T. Astron.) strum. de su loncino.
" si serbint is Navigantis po mesurai s'altura Balloni s. m. pallone. Giogai a su balloni,
e su Soli, balestriglia, radiometro. pallonare, giuocar al pallone. Rebattiri su balloni
Baliàbili agg. chi si podit baliai, supportai, in aria, rimettere il pallone di posta, dar di colta
comportabile, comportevole. alla palla. Su stram. chi plenit di aria su bal
Baliàggiu s. m. gradu in is Religionis militaris, loni, schizzatoſo. Su brazzali po ddu rebattiri,
baliaggio. bracciale.
Baliài v. a. comportare, sopportare, sofferire, Ballotta s. f. dim. balla pitica, pallotta, pal
tollerare. No baliai, no suffriri pesu, non com lottola. Fai, o redusiri a ballottas, appallottolare,
rtar peso. Baliai a groppas, soffrire in groppa. ridurre in pallottole. Redusiu a ballottas, appal
aliai, o aguantai burla, reggere alla celia. lottolato, ridotto in pallottole.
Baliàticu s. m. (t. ital.) didaticu, paga, chi Ballottàda s. f. (t. ital.) sartidu , o selida,
si domat a sa dida, baliatico. chi fait su cuaddu cun is quattru peis, ballottata.
Baliàu, da part comportato, sofferto, sopportato. Ballottedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) pal
Baliggia s. f. (t. sp.) valiggia, portamantello lottolina.
M. valiggia. Ballu s. m. ballo, ballata. Intrai in ballu
Balimentu s. m. podere, valore. prov. entrare in ballo, in danza. Ballu de corda,
Bàliri v. a. valere, costare, esser di prezzo. ballo sulla corda. l'allu tundu, carìlo, ridda,
Po teniri valori, valere, aver valore, virtù, esser riddone, rigoletto, ballo tondo. Ballai a ballu
valente. Po essiri de meritu, valere, meritare, tundu, riddare, menar la ridda. Ballu tundu
esser di merito. Po essiri de poderi, valere, po a cantu, cari la Ballai a ballu tundu accum
tere. Po essiri bastanti, o attu, esser sufficiente, pangiau cun su cantu, earoiare, menar carole.
bastare, esser atto, idoneo. Baliri unu nienti, Sconciai, sciusciai su ballu prov. guastai s'af
valere un nulla, una zacchera. Fai baliri una fari, sconciar la lailaia. Segundi su ballu su
BAL BAN i 17

sonu, o segundu su Santu s'incensu prov. qual in disparte. Lassai a banda, lasciar da banda.
ballata tal sonata. Zerriai a banda, chiamar da banda. Passai de
Baloccu s. m. balocco. banda a banda, de una parti a s'atera, pas
Balòna s. f. (t. cat.) insegna del collar da º sare da banda a banda, da una parte all' al
Prete. tra. Po insigna militari, banda. Po su velu de
Balordamenti avv. stolidamente, scempiata donai sa benedizioni de su Segnori sacramen
mente, balordamente. tau, velo.
Balordeddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) Bandàu, da " bandato. Po su chi portat
stolidetto. s'insigna de cava f, ria, bandato, banderese, pen
Balorderia s. f balordaggine, bessaggine, sto noniere. M. Alfieri. -

lidezza, stupidezza, stupidità, scempiaggine, Bandèra s. f bandiera, pennone, stendardo.


scempiataggine, minchionevolezza. Po drapò bandera militari, drappello.
Balordu, da agg (t. ital. in usu) balordo, Banderedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) ban
insensato, stolido, stupido. In forza de sust. deruola, ventarola, Banderedda de lanza, pen
minchione, babbano, babbaccio, barbagianni, noncello. Banderedda de campanili. M. veletta.
barbalacchio , babbèo, barbandrocco. Bandidòri v. m. trumbitteri, banditore.
Balsacca s. f bisaccia di Soldato. Bandiri v. a. pubblicai bandu, bandire, man
Balsamicu , ca agg. balsamico. dar bando. Po esiliai, bandire, esiliare, dar
Bàlsamu s. m. (T. G.) arburi, balsamino, bando, mandare in esilio. M. esiliai. Bandiri de
pino balsamico. (Pinus balsamea. Linn.) Su nou, ribandire.
fruttu, carpobalsamo. Po cumposizioni medici Bandita s. f. (t. ital.) logu, aundi po bandu
nali, balsamo. Balsamu biancu, o de sa Mec pubblicu est proibida sa cassa, o sa pisca, bandita.
ca, opobalsamo. Bandu, e sbandiu s. m. grassatore, assassino
Baluardu s. m. baluardo. di strada, bandito.
Balza s. f ridotto d'acqua, o ricetto. M. Bandiu, da part. bandito, esiliato. Bandu
barcili . de nou, ribandito.
Bambinu s. m. si narat solu de su nignu Gesùs: Bandu s. m. grida, bandita, bando. Pubbli
Nostra Segnora cun su bambinu, la Madonna cai unu bandu, bandire. Bandu pubblicau, ban
col bambino. do, decreto, legge notificata a suon di tromba.
Bambittu, tta agg. dim. (dd pron. ingl.) Bandu po esiliu, bando, esilio. Revocai su
Bambixeddu, aaa( alquanto
dolce di sale. bandu, ribandire, rivocare il bando. Revoca
Bambòri s. m. dolcezza di sale. Po sciapi mentu de su bandu, ribandimento, rivocamento
desa, scipitezza. -
dal bando, slall'esilio.
Bambu, ba agg. mali cundu de sali, dolce Bandulièra s. f. (t. fr.) bandoliera.
di sale. Portai su frenu a bambu, o lassai su Banghittu s. m. dim. banchetto. Po spezia de
frenu bambu a su cuaddu, allentar la briglia banghittu tundu de tres peis, chi usant algunus
al cavallo. M. abbambiai. Po sciapidu, scipito. artesanus, trespolo.
Po scempiau, scempiato , scempio, bambo, bam Bangòni s. m. accresc. bancone.
boccio. " pagu giudiziosu, sciocco, scimunito. Bangu s. m. banco. Is bangus de sa pezza,
Portai su cuaddu a frenu bambu, menare il deschi. Bangu di arena in mari, o sicca, secca,
cavallo a briglia allentata. Fig. Soli bambu, de seccagna. Filera de bangus di arena , o de sic
pagu luxi: Sole pallido, impallidito, annacquato. cas, secca accodata. Bangu di arena in is foxis
Bàmbula (de 62p,6avo, tremo artubus et pe de is fluminis, sorrenamento.
dibus) abbarrai bambula bambula, stai tremi Bania s. f fodero, guaina. Torrai a sa ba
tremi, tremolare, ciondolare, vacillare. nia, rimetter nel fodero, nella guaina, inguai
Bambùra s. f. M. bambori. nare. Bania de gorteddus, o siat istuggiu, col
Banca s. f. logu, aundi si pagant is sordaus, telliera. Bania po sa vagina de s' uteru, vagina,
banca, desco, panca. Po su logu, aundi, sez o vagina uterina. M. vagina. Maistu debanias,
zint is Guardianus, o Cunservadoris de is Cun guainajo. Teniri, o portai prus banias, che
frarias, banca, desco. Po bangu. M. gorteddus prov. incontrai scusa podognia falta,
Bancarrutta s. f fallimento, banco fallito. aver più ritortole, che fastella.
. Bancarruttèri s. m. decottore, banchiere fallito. Bantadòri, ra . M. vantadori.
Bancàu, da agg. si narat de Naviu, chi tenit Bantaggiai. M. vantaggiai.
bancas, bancato, che ha banchi. Bantài v. a. e n. (t pop.) millantare, van
Banchèri s. m, cambista, banchiere. Po su tare. Bantaisì n. p. millantarsi, vantarsi. M.
chi in su giogu giogat contra totus, banchiere. vantai - -

Banchettu s. m. din. essa de su frenu, stan Bantàu, da part vantato. M. vantau.


ghetta , esse del barbazzale. Bantaxèri s. m. e bantaxera f millantatore, trice.
Banchina s. f. dim. banchina. Bantàxi s. m. (t. pop.) vantu, millanteria,
Banchitta s. f. dim. panchetta. rodomonterìa, spampanata, fattanza. Bantaxi
Banchittu e banghittu s. m. dim. banchetto. de fueddus, offerta de paraulas, sparata. M.
Banchittu de tres peis, deschetto. vantu . - -

Bancu e bangu s. m. banco, banca. Bancu Bàntidu s. m. (t. r.) fattanza. M. vantu.
po segai pezza a su pubblicu, desco. Su logu, Bantu s. m. M. vantidu, e vantu .
aundi est s ordini de is bancus de segai sa Baràggia s. f. (t. sp.) intrigo. Poniri in ba
pezza, beccheria. Bancu de fusteri, pancone. raggia, in pretensioni, contendere, aver compe
Bancu di arena, o sicca, banco d'arena, secca titore. Baraggia de cartas, mazzo di carte.
di mare, o di fiume. M. sicca, e bangu, Baraggiài v. a. (de barajar sp.) e si narat de
Banda s. f laus, parti, banda. Poniri a banda, is cartas de giogu, baraggiai, o fai cartas, me
in disparti, metter da banda, porre da costa, scolare, mischiare, scozzar le carte.
I I8 BAR. BAR

Baraggiau, da part. mescolato. - su cumentai articulai fueddu de is pipius, cin


Baraliccu e barraliccu s. m. girlo. Giogai a guettare, cingottare. Po murrungiai asutta boxi,
baraliccu, giuocare al girlo. - borbottare, brontolare, borbogliare.
i" s. f (de barandas sp.) balaustra Barbugliamentu s. m. barbugliamento, borbo
ta, cancello. gliamento, borbottamento. Po ciarla molesta,
Barandigliedda s. f. dim. (dd pron. ingl. ) can cinguetterìa. -

celletto. Barbugliàu part. cingottato, cinguettato. -

Barattài v. a. ravvilir le merci. Barbùgliu s. m. barbugliamento, cinguetta


Barattau, da part. invilito. mento.
Barattu, tta agg a buon mercato. Comparai Barca s. f barca. Barca sconcia, segada ,
barattu , o a barattu, comprare a buon mercato. barca rotta, scassinata. Barca segada marineri
Baraunda s. f barabuffa, baccano, confusione, in terra, prov. barca rotta marinajo scapolo.
scompiglio. - Barca de trasportu, barcone. Cantidadi de barcas,
Barba s. f barba, mento. Po su pilu de sa barchereccio. Logu aundi si tenit sa barca a co
barba, barba, Omini senza barba, menno. Man bertu, cavàna. Barca si narat s'ossatura de unu
canti de barba, sbarbato. M. sbarbau. Man corpus cun is costas, torace, cassero, casso del
canteddu de barba, sbarbatello. Primu pilu de corpo. Sa propria ossatura de is volatilis, catriosso.
sa barba, prima barba, calugine, lanugine, pe Barcàccia s. f barca mala o beccia, barcaccia.
luria, bordoni, pelo vano. Omini de barba rada, Barcàda s. f barcata, battellata. Barcada de
e casi spifa, barbucino, di barba spelazzata. carboni, battellata, navata di carbone.
Faisì sa barba, farsi, radersi la barba. A sa Barcadedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) na
barba tua, alla tua barba. Barba de is cabo vicellata. -

mis, bargiglio. Barbas, o alettas de su pisci, Barcaxu s. m. (t. deriv. forsis de su spagn.
barbette. Barba de cometa, criniera, coda, barcaje) e algunus aterus pronunziant a capric
barba della cometa. Fai barba, o bagai barba ciu, bracaxu, brocaxu, orcaxu ec. Passu,
si narat de planta, chi hat fattu rexini, barba o abertura fatta in is cungiaus po passai carru,
re, barbicare, radicare. Abbarrai a barba a o cuaddu, calaja, valico, varco, passaggio, e
sciutta fig. mo podiri cuntentai su disigiu suu, guado, Gagl. M. orcaxu.
attaccar le voglie alla campanella dell'uscio , Barchèri s. m. barcajuolo, barcarolo, barca
non cavarsi le voglie. ruolo, navicellaio. Barcheri, chi passat genti in
Barbài v. m. fai barba, o rexini, barbicare, is arrius, navichiere, navalestro.
radicare. M. rexinai. Barchitta ) s. f. dim. (dd pron. ingl.) bar
Barbaramenti avv. barbaramente, crudelmente, Barchivedda 'chetta, barchettina . Barchitta
atrocemente, erudamente, con crudezza. fatta de unu truncu de arburi scavau, piroga.
Barbarescu, sca agg. barbaresco, barberesco. Barchitta de s'incensu, navicella.
Barbàricu, ca agg. barbarico. Barcili s. m. logu de cunservai aqua, vasca,
Barbaridàdi s. f atrocità, barbarie, crudeltà. bacino, serbatoio d'acqua. Si si cunservat po
Barbarismu s. m. (T. Gr.) errori de linguag si depurai, depuratorio,
giu, barbarismo. Barciòni s. m. chiavistello, catenaccio. Su na
Barbarisài e barbarizzài v. n. (T. Gr.) com seddu, aundi intrat su passadori, boncinello.
mittiri errori fueddendu o scriendu, barbareg Barcòna s. f. accresc. barca manna, barcone
giare, commetter barbarismo. Barcòni, e balconi s. m. balcone.
Barbaru s. m. chi ammesturat linguas fued l'arcu s. m. (t. ital.) logu, aundi s'inserrant
dendu, farlingotto. - is feras de dogmia razza po dilettaisì de sa cassa,
Barbarulatinu s. m. barbarolatino, latino im barco, e parco. - -

perfetto. Bardadùra s. f ornamentus de cuaddu, bar


Bàrbaru, ra agg. barbaro, efferato, crudele, datura. -

atroce, inumano. Po selvaggiu. M. Bardaisì v. n. p. assiderarsi, attrarsi.


Barbàu, da part.. barbato. Po rexinau, bar Bardàna s. f erba, bardana, lappa, lappola.
bicato, radicato. Caboni barbau, chi portat bar (Arctium lappa. Linn.)
bas mannas, gallo bargigliatto. Bardascia s. m. piccioccu piticu, marmocchio,
Barbazza s. f. barbaccia. bardotto. Po piccioccu disonestu, bardassa,
Barbèra s. f. barbiera. 2dn eroe,
Barberia s. f. logu de fai barbas, barberia, Bardàu, e baldati, da part. e agg. assiderato,
e barbierìa . - -
attratto. Membru bardau, membro secco.
Barbèri s. m. (t. cat.) barbiere. Barberi malu, Bardella s. f sedda senz'arcus di ananti,
barbieraccio, e po burla, barbitonsore. barda, bardella. Po is coscinus, o siat s'im
Barbetta ) s. f. dim. (dd pron. ingl.) barba buttidira, bardella. (V. lav. fr. panneau) Po
i"da) itica, barbetta, barbuccia. Bar niri sa bardella, imbardare.
bettas, alettas " su pisci, barbette. Barbetta si Bardessanista s. m. Ereticu, chi creiat de
narat unu chirrioni depilu, chi portat su cuaddu pendiri unu totu de su ſatu, bardessanista, fa
a palas de su pei, barbetta. talista. Plur. bardessanisti.
"i, t. v. M. boveri.
-

Bardottu s. m. (t. ital. ) est cuddu, chi pap


Barbòni s. m. Filosofu gravi, barbone, satrapo. pat senza pagai sa porzioni, chi ddi toccat,
Barbucìnu agg. m. de barba rada, barbucino. bardotto. Passai po bardottu, pappai senza pa
Barbùda, e arbuda s. f barbazzale. gai, passar per bardotto, mangiare a bertolotto.
Barbùdu, da agg barbuto. In forza de sust. Bardottus si narant ancora cuddus , chi cun fu
su chi cunservat sa barba longa, barbone. nis e pettoralis tirant a s aqua una barca, bar
Barbugliài, e in term. pleben, brabugliài v. n. dotti. Sa funi, de sa quali si serbint, alzaja.
su fueddai de unu indormiscau, barbugliare. Po Bardùſula s. f. (dc balduſa cat.) ruzzola,
BAR BAR - I 9

trottola. Si no portat su spigoni de ferru, pa lassat maliziosamenti senza pleniri, fogna. Fai
lèo, fattore. Sa linna, legnaccio. Fai ballai sa barraccas in sa mesura, o mesurendu, ſognare,
bardufula, " irare, far voltolar la trottola. far fogne.
Sa bardufula ballat, girat, la trottola ruzzola, Barracellàu s. m. compagnia di bargelli.
gira. Sa bardufula s'est iscordada, e hat fertu Barracellu s. m. (de barrachel sp.) bargello.
in terra de costau, la trottola ha fatto cappel Barracchedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) ca
laccio. Fittulu signali chi fait su ferru de sa pannella, capannetta, baraccuzza.
bardufula tirada asuba de un'atera, buttero. Barragànu s. m. baracane, baracano.
Arrezzetài sa bardufula, term. de piccioccus di Barrancu s. m. (t. sp.) fig. difficultadi, im
arruga, si narat de bardufula, chi girat disu barazzu, difficoltà , imbarazzo, intoppo.
guali, barberare. Barricada s. f. (t. ital.) reparu de linnami
Bareocolimbica s. f. (T. Gr.) parti de sa Sta ni ec. po impediri su passu a s' enemigu, bar
tica, chi trattat de is chi nadant, e domat ra ricata .

xoni, poita taliorta s annegant, bareocolimbica. Barrièra s. f. (t. fr.) serradura fatta a listro
Bareodesia s. f. (T. Gr.) parti de sa Statica, mis, a zivinas, o a palus mannus, barriera,
chi trattat de is cosas chi s'affundant, e si mo barricata, sbarro, steccata, steccato, stecconato,
vint asutt'aqua, bareodesia. palancato, rastrello. Serrai a barriera, abbar
Bargamotta. M. bergamotta. rare, cancellare, steccare, steccatare, chiudere
Baricozia s. f. (T. Gr. Med.) grajori di ori a steccato, a cancello, a sbarro, con barriera.
gas, baricozìa: Bonav. Po simili serradura, chi si fait in is capellas,
Barifonia s. f. (T. G.) difficultadi de fueddai, cancello. Barriera pitica, cancelletto. Barriera
barifonìa. Bonav. manna, cancellone. Barriera ananti de unu ser
Barigài v. a. (t. r guastau de rapnzo transeo) ragliu, antiserraglio.
passai, superai, passare, superare, attraversare. arriga t. sp. usau po burla. M. brenti.
Barigai su jerru, passare, superar l'inverno. farriſ ddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) bari
Barigàu, da part (t. r.) passato, superato. letto, barletto, barilotto, caratello.
Abarigau, e abbarigau avv. (t. r.) segundu s' Barrilettu s. m. dim. strum. de fusteri, bar
usu comunu, pusti cras, dopo dimani. Segundu letto, granchio. Barrilettu de su tamburru de
algunus, dinnanterisèru, jer l' altro, avant jeri. su relogiu, bariletto del tamburo, dov'è la mol
Baritonu, ma agg. (T. G.) baritono, contrab la maestra.
basso. Verbu baritonu narant is Gregus, su chi Barrili s. m. barile. Barrili de salamini, bar
tenit s'accentu gravi in s'ultima sillaba, verbo glione. Barrili di arengu, barile di aringhe. Is
baritono. marineris, chi ponint s'arengu in is barrilis,
Barnabitas s. m.pl. Religiosus de S. Barnaba, caratellanti.
Barnabiti. Barrilotta s. f. dim. bariletta, barletta, bar
Baromètricu, ca agg. (T. G.) barometrico. lotta. Maistu de barrilottas, barlettajo.
Baròmetru s. m. ti, G.) strum. po cono Barrilottu s. m. dim. barilotto. Barrilottu po
sciri sa gravedadi de s' aria, e sa pressioni, poniri ollu, axedu ec. doglio. Gagl.
barometro . Barrina s. f. (t. cat. e berrina de verrina, a
Baròna s. f barona , baronessa. strum de maistu de linna, succhio, succhietto,
Baronàda s. f. baronata , bricconeria. trivello. Maistu de barrinas, succhiellinajo.
Baronàggiu s. m. baronaggio. Barrinadùra s. f. M. barrinamentu.
Baroneddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) baron Barrinài v. a. (t. cat. e berrinai de verrinare
cello, baronetto. lat.) succhiare, succhiellare, succhiellinare, tri
Baronescu, sca agg. baronesco. vellare, forare con succhio.
Baronessa. M. barona. Barrinamentu s. m. succhiellamento.
Baròni s. m. barone. Barrinàu, da part. succhiellato.
Baronìa s. f baronìa. Barrinedda s. f, dim. (dd pron. ingl.) suc
Baronissa . M. barona. chielletto, succhiellino.
Baroscòpiu s. m. (T. G.) macchina po co Barritta s. f berretta, berretto. Barritta de
nosciri is alterazionis in su pesu de s'atmosfe tres puntas, berretta trifida: Berritta de quat
ra, baroscopio. tru puntas, berretta quadrifida. Maistu de bar
Barra s. f. (t. cat. e ancora in fr. barre) ossu rittas, berrettajo.
aundi sunt is dentis, mascella, ganascia. Sa Barritta s. f. dim. pezzu de ferru, o de linna
barra superiori, mandibula. Sa barra inferiori, po porta, o po ventana, spranghetta.
mascella inferiore. Barras mannas, mascelloni. Barrittedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) berret
Colpu donau a barras, mascellone. Fai is bar tina, berrettino, berrettuccia. -

Barritòna s. f. accresc.
ras, pappai cun appetitu, sbattere il dente.
Barra de su timoni, ribolla del timone. Barra Barrittòni s. m. accresc. ) berrettona, berrettone.
de ferru, o de linna, cinghia, spranga di ferro, Barrixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) mascel
o di legno. Porta assegurada cun barra, o stan lina, gottuzza. Barrixedda de ferru, o de linna
ga, porta sprangata. Assegurai is portas cun po porta ec. spranghetta. Po su ferru, aundi in
barras, o traversas, sprangar gli usci . casciat sa manetta, chi serrat sa ventana, scagnetto.
Barrabàs e Barrabassu. M. Satanassu. Barròsu, sa agg. (t. b) vorace, divoratore, trice.
Barracca s. f. (t. cat.) capanna, baracca. Barriudu s. m. M. berrudu. -

Barracca, aundi s'aciant is pillonadoris, ca Barsacca s. f. tasca de cassadori de volatilis,


panno, capannuccio. Barracca manna, capannone. carniera, carniere, carniero.
Fai barraccas, baraccare, far baracche. Bar Baruſſa s. f (t. ital. in usu) baruffa, baruffo,
racca ſig. si narat algumu vacuu, chi in sa ine confusione, disputa.
sura di alguna cosa, coment' est nuzi ec. si Barzelletta s. f ribobolo.
120 BAR BAS

Bàrziga s. f. giogu de cartas, bazzica. Bàsidu s. m. (de basium ii) bacio. Basidu forti
Barzòlu s. m. (de bressòl cat o de berceau fr.) donau appiggendu is murrus, baciozzo, bacio sodo,
culla, cuna. Sanziai su barzolu po dormiri is appiccante. Donai basidus, appiccar baci, baciarc.
pipius, cullare, dimenar la culla, dondolar la In logu de basidu usaus ancora poppa (de su gregu
cuna. S'arcu, chi si ponit in su barzolu po no Poppysmus osculum) bacio.
suffòcai is pipius, cassetta da zana. Basilàri agg. (T. Anatom.) arteria basilari, ar
Basadòra v. f. baciatrice. teria basilare.
Basadòri v. m. baciatore, baciante. Basilianus s. m. pl Religiosus, Basiliani.
Basài v. a. (de basio, as) baciare, dar bacio, Basilica s. f. (T. G.) Cresia principali, o regia,
appiccar baci. Basai frequenti, baciuccare. Basai Basilica.
de nou, ribaciare. Basai a spizzulus, baciare a Basilicu, ca agg. (T. G. Med.) vena basilica,
pizzicotti. Basaiù v. r baciarsi. vena basilica, epatica, jecoraria.
Basaliscu s. m. (T. G.) serpenti fabulosu, Basilicu s. m. spezia de unguentu, basilico.
basilisco. Basina s. f. tela de cotoni, bambagino. Ba
Basamànu s. m. baciamano. Basìnu s. m. / sinu de filu e de cotoni, dobletto.
Basamattònis s. m. e f. bacchettone, bacchettona, Basòni s. m.guardianu de cuaddus, o de sa tanca
spigolistro, spigolistra, baciapile, graſfiasanti, ha de is cuaddus, buttero.
ciapolvere, picchiapetto, stropiccione, torcicollo, Bassa s. f. (t. sp.) cesso, destro, cacatoio, la
santinfizza. trina. Su fossu de sa bassa, bottino, fogna, pozzo
Basamentu s. m. baciamento. Po membru de nero,pozzo smaltitoſo. Su tapu de sa bassa, carello,
piedestallu de columna, basamento. - - - eariello. Limpiabassas s. m. nettacessi.
Basapèis s. m. erba, e cun ateru nomini spina Bassèri s. m. votacesso, nettacessi, purgator
zurpa, tribolo terrestre. - di fogne.
Basau, da part. baciato. Basau de nou, Bassetta s. f. (t. ital.) spezia de giogu de cartas,
ribaciato. bassetta.
Basca s. f. (de vasca sp. cambiàu s'v in b) Bassina s. f. " cat.) spezia de serviglia, o
caldo, calore. Basca eccessiva, arsione, caldo ec platu po faisì sa barba, bacinella, bacino, bacile,
cessivo. Sentiri meda sa basca, curare il caldo, nappo. Po sa scivedditta de sciaquais is manus,
sentirlo assai. Bascas de sa morti, angoscie della catinella.
morte. Bassinàda s. f. (t. sp.) pitalata. Franzios.
Bascèsa s. f bassezza. Povilesa, bassezza, viltà. Bassinedda s. f dim. (dd pron. ingl.) bacinetta.
Bascettu s. m. dim. strum. music. bassetto. Bassineddu s. m. dim. " pron. ingl.) can
Baschitta s. f. dim. calduccio, caldo moderato. tarello, e canterello, canteretto.
Bascià s. m. Bassà.
Basciàda s. f. M. calada.
Bassinèra s f nettacantari, colei, che netta
i cantari.
Basciamenti avv. bassamente, basso. Po vil Bassìnu s. m. e bassìn ancora in franz. can
menti, bassamente, vilmente, abbiettamente. taro, cantero; pitale, pagu in usu.
Basciòni s. m. accresc. strum. music. chi serbit Bassottus s. m. pl. (t. ital.) pappai fattu de
de basciu in is cuncertus de is oboes, bassone. lasagnas, o arrosu, bassotti.
Basciotteddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) Basta s. f basta. Basta de bisturi, giro, girata.
assai basso, o bassa, nano, na. Bastabili agg. bastabile, sufficiente.
Basciottu s. m. omini basciu, bassotto. Bastài v. m. bastare, essere assai, essere a suf
Basciottu, tta agg. dim. bassetto, alquanto ficienza. Bastai s' animu, su coru, bastar l'
basso. animo, il cuore.
Bàsciu s. m. basso, fondo, profondità. Po una Bastantementi avv. bastantemente, bastevol
boxi de su cantu, e po strum. music. basso. Is mente, bastante, a sufficienza.
parte deretana, le parti da basso.
i"artis de basciu, Bastanti agg. bastante, bastevole, sufficiente.
su basciu de una domu, pian terreno, sottano, Bastarda s. f sa vela prus manna de una ga
stanza sottana. lera, bastarda.
Basciu, scia agg. basso, inferiore, profondo. Po Bastardamini s. m. bastardume.
vili, abbietto, basso, vile, umile, infimo. Genti Bastardeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) bur
bascia, gente bassa, plebaglia. Missa bascia, dixeddu, pipiu spuriu ghettau in s' ospedali,
Messa piana. Paisus bascius fig. preterito, parte bastardello, trovatello. Spedali de custus pipius,
deretana. spedale de trovatelli; in Firenze degl'Innocenti.
Bàsciu avv. basso. Fueddai basciu, o in basciu, Bastarderia s. f bastardaggine, bastardezza,
parlar piano, sommessamente, parlar di sop bastardigia.
piano. Evacuai pobasciu, scaricare, evacuar per Bastardu, da agg. burdu, spuriu, adulterinu,
secesso.
bastardo, degenere, adulterino, spurio, ster
Basciu prep. sotto. Basciu sa fidi, su fueddu, ec. pone. Po aresti trattendu de plantas ; lattia ba
o donada sa fidi ec. sotto la fede, la parola. data starda, aresti, o burda, lattuga bastarda.
la fede, la parola. Basciu pena de sa vida, sotto Bastàsciu s. n. ( o de bastagio ital, ant. o de
pena della vita. bastair cat. e s unu e s'ateru derivat de su gregu
Basciùra s. f. (de bassura ital, ant.) bassezza. 6zzzio bastazo, bajulo, gesto.) facchino, bajulo.
Basciurilievu s. m. bassorilievo. Po bastasciu de cuaddu armau, asticciuola,
Bascosu, sa agg. caloroso. Logu bascosu, sca trave maestra. Bastasciu de cadira, portantino,
lentau de su Soli, caldina, caldino, n. sust. seggettiere, facchino da bussola.
Basi s. f. (T. G.) base. Basi fundamentali, base, Bastat avv. basta, a bastanza, a sufficienza .
sodo. Basi intre duas columnas, sopraccolonnio. Po in summa, basta, in somma, in fine. Ba
Basideddu s. m. dim. (dd. pron. ingl.) bacigno, stat bastat, manera de imponiri silenziu, basta
baciucchio. basta, fate silenzio, tacete.
BAS BAS 12I

Bastàu, da part. bastato. Bastu s. m. basto. Pigaindi su bastu a s'ani


Bastèri s. m. maistu de bastus, bastajo, ba mali, dibastare, levare il basto. Maistu de ba
stiere. stus, bastajo, bastiere. Bastus pl. una de is
Bastidùra . M. basta. merzas de is cartas de giogu, bastoni.
Bastimentu s. m. bastimento, nave, navigio. Batrocomiomachia s. f. (T. Gr.) gherra de
Ghettai unu bastimentu in mari , varare. Su is topis, e ranas, batrocomiomachia.
bastimentu hat pigau terra, varò la nave. Ba Battàglia s. f battaglia, combattimento, fatto
stimentu de ventana, de sa serra ec. telajo di d'armi. Battaglia corporali, duello, battaglia
finestra, della sega ec. corporale: M. duellu . Battaglia navali, batta
Bastionai v. a. fortificai cun bastionis, bastio glia navale. Ponirisì in ordini de battaglia, in
nare, fortificar con bastioni. ordinanza, assembrarsi, accostarsi insieme, met
Bastionau , da part. bastionato, munito di tersi in battaglia, o in ordine a combattere -
bastioni . Postu in ordini de battaglia, assembrato, af
Bastioneddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) ba
stioncello. -
frontato. Donai su signali de sa battaglia,
la chiamata, chiamare a battaglia. Domai, o
ſi
Bastièni s. m. bastione, baluardo. Bastioni cumenzai sa battaglia, appiccar la battaglia,
fattu a ingiriu de sa Qittadi, bastita. cominciar la zuffa. Corpus de battaglia, sapor
Bastonàda s. f bacchiata, bastonata, legna zioni de s esercitu, ch' est in mesù, corpo di
ta, cionta. Donai sa bastonada, bastonare, dar battaglia. Po battalla. M. Battaglia campali,
la bastonata, o le bastonate. Tres bastonadas, giornata.
cricca di bastonate. Bastonadas de zurpu, ba Battagliedda s; f. dim. (dd pron. ingl.) bat
tacchiate, mazzate sudice, o sode, bastonate da taglietta, battagliuola, scaramuccia.
cieco. Battagliòni s. m. corpus determinau de in
Bastonadùra s. f bastonatura. fanteria, battaglione.
Bastonài v. a bastonare, batacchiare, legna Battallas. È strepitu , confusioni, baccano,
re, bordare, dar delle busse, sonare a cata chiasso, confusione. Po disputa, contesa, di
sta, sonar le nacchere. Bastonai de nou, ri sputa, batosta, altercazione, contenzione, di
bastonare. Andai a bastonai is piscis, andai in battimento, gara, riotta. Po avolotu de genti,
galera, a remai, andare a bastonare i pesci, a o strepitu de zerrius, baccanella, baccano, schia
remare . mazìo, schiamazzo.
Bastonàu, da part. bastonato. Battalladòra v. f contenditrice, che contende,
Bastoneddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) ba che alterca, che disputa, che schiamazza.
stoncello, bastoncino. i di Offiziali Battalladòri v. m. contenditore, schiamazza
de milizia, giannetta. Bastoneddu suttili, e de tore, che batosta, che strepita, che fa baccano.
rettu, camato. Po pertiedda, bacchettina. Ba In forza di agg alterco, contenzioso, litigioso,
stoneddu cun buttoni de pannu po usu de is riottoso .

pintoris, bacchetta. Bastoneddus plur. sunti cer Battallài v. n. (de 62rra orgo battarizo, garrio,
tus membrus di Architettura, chi si faint asut tumultuose loquor) strepitai fueddendu, fai con
ta su cordoni de su gurnisoni in is capitellus, fusioni, contendere, altercare, disputare, bato
e in is colunnas in forma de bastonis, e taliorta stare, schiamazzare, riottare, strepitar parlan
de granus infilaus po ornamentu , astragalo, do , far baccano, batosta, confusione, tumulto.
bottaccio, modanatura, bastoncini, bottaccini, Battallamentu s. m. contendimento, contesa,
tondini. S ornamentu però fattu in forma de confusione. M. battalla.
dentis, dentello. Battallàu, da part. conteso, disputato, strepitato.
Bastòni s. m. bastone, fusto, bacchio. Basto Battallòni s. m. accresc. battallu mannu. bat
mi de cumandu, bacchetta, bastone di coman taglione.
do. Bastoni de zurpu, batocchio. Bastoni nuosu, Battallu s. m. battaglio, batocchio.
o cun mazzocca, mazzero. Bastoni de pellegri Battaria s. f. (T. Gr.) baccano, confusione,
nu, bordone. Bastoni o asta de sa cruxi, asta strepito, schiamazzo, tumulto. Donai battaria
della croce. Bastoni po castigai is forzaus, cor a totus, poniri in confusioni su logu, travaglia
dino. Bastoni popattiri sa lana, camato, vetta. re, tormentare, agitare, turbare, inquietare,
Bastoni de pastori, vincastro, pedo. Bastoni si dar travaglio a tutti,
marat unu e ateru listroni de una scala de linna Battellàda s. f barcada, battellata.
portatili, aundi benint incasciaus is gradinus, Battelleddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) bat
staggio, pl. gli staggi. Bastoni curzu, o arrogu telletto.
de bastoni po usu de murigai, o forrogai al Battenti s. f. (T. de Piccaperderi) pei deret
guna cosa, frugatoio, frugone. Colpu de ba tu de una porta, battente, battitofo, stipite. Is
stoni suttili, bacchettata. Colpu de bastoni man battentis, gli stipiti, i cardinali M. pei derettu.
nu, bacchiata. Bastoni de sa cassia , baccello, Battenti v. agg. battente, che batte. Porta bat
bocciuolo. Puntali de su bastoni o de ferru, o tenti, o battiporta, uscio con serratura a sdrucciolo.
de lottoni, calzuolo, gorbia. Po membru de Batteria s. f. logu armau de cannonis, bat
rnisa, o de colunna, bastone, bastoncino. M. terìa. Batteria de coxina, batteria da cucina,
fi. Bastoni de sa beccesa fig. ajuto, utensili, masserizia da cucina. -

appoggio, bastone, sostegno della vecchiaja. A Battesimàli agg. battisimali, e battismali, bat
su bastoni fuit su cani, il bastone fa fuggire il tesimale, -

can dalle nozze. Castigai cun bastoni de cotoni, Battèu s. m. battello. Batteu ciattu, battello
gastigar col baston della bambagia. Cuniandai piatto. Marineris de batteu, battellanti. - -

a bastoni, comandare a bacchetta. Lassai su Battiài v. a. (T. Gr.) battezzare. Po serbiri


bastoni de su cumandu, gittar la bacchetta, de padrinu, tenere a battesimo, levare dal sacro
deporre la carica. fonte. Battiai de nou, ribattezzare. -
I 22 BAT BAT

Battiamentu s. m. M. battiari. Battistèriu s. m. (T. G.) battistero, battisterio.


Battiàri s. m. battezzamento. Battiu, ia, battidu, da part., battuto, percosso.
Battiàu, da part battezzato. Trattendu di armada, battuto, azzuffato. Trat
Battiballa s. m. battipalle. tendu de mumeda, coniato, impresso. Chi hat
Batticogliài v. a M. batticollai. battiu campagna, che ha campeggiato. Plata
Batticollài v. a. (t. r.) abbattiri, opprimiri, battia, redusida in lama, argento battuto, ridotto
vessai. M. custus verbus. in lama, in foglia. Battiu de nou, ribattuto.
Batticollu s. m. (t. r.) rompicollo. Battizzanti v. agg. battezzante. In forza de sust.
Battidòri s. m. strum. po battiri, battitoia. battezzatore.
Po battidori de muneda, coniatore. Battidori l'attologia s. f. (T. G.) repitizioni de fueddus
de camminu; o battistrada, battitor di strada, inutilis, Battologia,
di campagna. Po strum. de apparivai is carat Dattida. M. battuta.
ſteris e sa forma innantis de stampai, battitofa. Battuliadòri, ra v. m. e f. schiamazzatore,
Bàttidu s. m. tremori, battito, tremore. Po trice. M. battalladori, ra.
palpitazioni, bàttito, tremito, battimento di cuo Battuliài v. m. (de batuo, is) schiamazzare.
re, palpitazione. M. battimentu. M. battallai.
Battidùra s. f battitura. Battidura di arteria, Battuliàu, da part. schiamazzato. M. battallau.
de pulsu, battuta d'arteria, di polso. Battùliu s. m. avolotu, confusioni, baccanella,
Battifogu s. m. battifuoco. confusione, schiamazzo, scompiglio, tumulto.
Battilana s. m. battilana , divettino. M. ma M. battalla.
talafferi. Battùta s. f. (t. ital. già in usu) mesura de
Bàttili s. m. (forsis de razzo patto, extendo) tempus in sa musica, battuta.
strato di sajale, che mettesi sul dorso alle be Battutina s. f. dim. battutella.
stie per non esser offese dal basto, o dalla sel Bau s. m. baco. Fai bau bau, far baco baco,
la. Ghettai is battilis a unu fig. m. basc. incul bau bau. Po badu de flumini. M. badu.
pai algunu de mancanza fatta di atiri, rovesciar Bavèra s. f. pannu, chi si ponit a is pipius,
le broda addosso alcuno. candu pappant, po no s'imbruttai, bavaglio.
Battilòsu, sa agg. (t. r.) M. corrudu. Bavèri s. m. su propriu de bavera, bavaglio.
Battimentu s. m. battimento, battitura. Bat Bàula s. f bava. Baula si narat ancora po
timentu de coru, batticuore, battimento di cuore. similit. totu su chi bessit foras de sa forma, co
Battimentu de manus. M. applaudimentu. Bat ment est in is otias, metallus ec. bava, bavetta.
timentu de duus corpus durus impari, collisione. M. baulada.
Battimentu de nou, ribattimento. M. battidu. Baulàda s. f bava, sbavatura. Baulada de
Battipàlu s. m. strum. po clavai palus in ter sizzigorrus, sbavatura di lumache. lmbruttai de
ra, battipalo, berta. baulada, scombavare. M. imbaulai.
Battiporta s. m. bussola. Bauladòra v. f. abbajatrice. Po linguda, ab
Battiportu s. m. logu po undi s'intrat in su bajatrice, maledica, maldicente.
bastimentu, battiporto. Bauladòri v. m. abbajante, abbajatore, latra
Bàttiri v. a battere, bussare, percuotere. Su tore. Po lingudu, abbajatore, maledico, maldi
mari battit is muraglias, il mare batte le mura cente, linguacciuto.
della città. Innoi battit, consistit totu, quì bat Bauladura. M. baulamentu.
te, consiste tutto. Battiri sa diana, a regorta, Baulài v. n. (debaubor aris, chi parit derivau de
batter la diana, la chiamata, sonare a raccolta. su gr. 62vzo bauzo, latro) abbajare, bajare, latrare.
Battiri fogu, batter fuoco. Battiri is dentis, bat Su baulai de is canis braccus, squittire. Cani,
tere, dibattere i denti. Battiri su tempus, fai sa chi baulat, no mussiat prov. can, che abbaja,
battuta in sa musica, battere il tempo, far la poco morde. Fig. fueddai strepitendu, e senza
battuta. Su Soli battit custa domu, il Sole batte fundamentu, abbajare. Su baulai de is canis
questa casa. Battiri muneda, batter moneta, currendu sa fera, ghiattire.
coniare, improntare. Battiri lana, divettare, sca Baulamentu s. m. abbajamento. M. bàulu.
matar lana. Battiri is alas , dibatter le ale. Baulàu part. abbajato, latrato. Trattendu dc
Battiri campagna, andai a ingiriu cun s eser braccus, squittito. -

citu, batter campagna, campeggiare. Battiri su Bauleddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) bauletto.
ferru calenti, mazzicare, battere il ferro caldo. Baùlu s. m. (t. cat.) baule, forziere. Baulu
Battiri su ferru , cand' est calenti prov. no per de mortu, cassa da morto. Maistu de baulus,
diri s'occasioni, batter il ferro, quando è caldo, forzerinajo. -

non perder tempo: Po sbattiri M. Battiri v. n. Baulòsu, sa agg. bavoso. Fig. tontu, bovu,
mi battit, mi palpitat su coru , mi batte, mi balordo, goffo, ignorante.
i" il cuore. Su pulsu battit, il polso batte. Bàulu s. m. boxi de su cani, abbajo, latrato.
Bazariottu s. m. si narat po su prus de is pic
attiri impari si narat de duus corpus durus,
chi s'incontrant cun impetu, collidere. Battiri ciocus di arruga mal educaus e libertinus, chi
de nou, ribattere. Battiri de nou muneda, ri giogant in is prazzas pubblicas, baroncello, ba
coniare. Battirisidda, battersela. Battirisì v. r. roncino, monello. In forza di agg. libertino,
arropaisì, battersi. Battirisì a sa disisperada, a vagabondo.
strupiadura, battersi a scavezzacollo, alla di Be boxi de sa brebèi, be.
sperata. Su battirisì de duas armadas, battersi, Beadèsa. M. felicidadi.
attaccarsi, azzuffarsi, venire a zuffa, alle mani. Beàdu, da agg. M. beatu.
Battiri v. a. (t. r.) M. portai. -
Beài v. a. fai felici, beare, far beato, felice.
Battisimu. M. Battismu. Beatificài v. a. beatificare. Po magnificai. M.
Battismu s. m. (T. G.) battesimo. Beatificanti v. sust. e agg. beatificatore, bea
Battista s. f. e agg. f battista, o tela battista, tificante.
BEA BEL I 25

Beatificàu, da part, beatificato. Belàu part. belato. -- - - -

Beatificazioni si f beatificazione. Belennite s. f. (T. de Stor. Natur.) perda de


Beatificu, ca agg. beatifico. su tronu, o mellus nai de su raju, belennite,
Beatiglia s. f mossolina velata. M. mussolinetta. pietra del fulmine.
Beatitùdini s. f beatitudine, beatezza. Po su ti Bèlidu s. m. su belai de sa brebèi, belo, be
tulu, chi si donat a su Summu Pontifici, Bea lato, belamento, il belar della pecora.
titudine, Santità. Belladonna s. f. (t. ital.) erba, belladonna.
Beàtu s. m. Santu de su Celu, Beato, Santo, Bellèsa s. f. avvenenza, bellezza, beltà, va
Comprensore.
Beatu, ta agg. beato, felice. M. felici.
i", venustà, speciosità.
esa, donna chiarita.
Femina de rara bel
Beatùccia s. f beatella, santessa, spigolistra, Bellettu s. m. (t. ital. in usu) belletto, liscio,
pinzocchera. - fattibello.
Beccaccinu s. m. dim. volat. beccaccino. Bellicòsu, sa agg. (t. lat.) bellico, bellicoso,
Beccaria s. f. (t. ital. in usu) beccheria. belligero. M. armigeru, marziali.
Beccèsa s. f. (de vezez sp.) vecchiaia, vec Belfigeru, ra, (t. lat.) M. bellicosu. -

chiezza. Ultima beccesa, decrepitezza, senio. Bellinu, ma agg. dim. bellino, belluccio,
Bècchicu, ca agg. (T. G. Med.) pindulas bec Bellittu, tta bellotto.
chicas, bonas po su tussi, pillole becchiche. Bellixeddu dda) (dd pron. ingl.)
Becciòni, na agg. accresc. decrepito, casca Bellòri s. m. (t. r. " bellore ital. ant.) M.
tojo, squarquoio. bellesa. -

Bècciu s. m. vecchio, anile poet. becciu frum Bellu s. m. bello, bellezza. In su prus bellu
zu, vecchio grimo, grinzo. li azzargiau, de s edadi, in su floride s edadi, nel più bello,
forti, sanu , vecchio rubizzo. Becciu scasso nel fiore dell'età. Fai su bellu ananti, e a pa
lau, stenteriau, barbogio, vecchio imbarbogito, las traixiri, aver miele in bocca, e rasojo a cin
rimbambito. tola. Ti fait su bellu ananti e a palas ti traixit,
Bècciu, cia agg. vecchio, attempato, antico, tal ti ride in bocca, che dietro te l'accocca.
senile, vetusto, antiquato, anticato. Becciu, chi Su bellu gustat a totus, il bello piace a tutti.
tenit ancora vigori, attempatotto. Becciu de longa Su bellu de Roma, il bel di Roma, il culo.
edadi, longevo. Beccia scarrabuddada espres. basc. Fai su bellu bellu, far il bel bellino. A bell'
vecchia accasciata, cascatoia, squarquoia. S'ab a bellu, a pag a pagu avv. bel bello, pian
bisongiu fait sa beccia curriri prov. bisognino la IPRO .

fa trottar la vecchia. Bellu, lla agg. bello, bella, avvenente. Po


Becciùmini s. m. vecchiume. graziosu, grazioso, bello, vago, specioso, venti
Becciseddu, dda agg. dim (dd pron. ingl.) sto. Po bonu, buono. Bella cena, buona, lauta,
attempatello, vecchiccio, vecchietto. sontuosa cena. Po gustosu, buono, piacevole.
Beccu s. m. becco. M. crabu. Beccu corrudu, Po cunvenienti, bello, convenevole, conveniente.
becco cornuto, becconaccio. Bellu e fattu, bell'e fatto, finito, terminato.
Beffa s. f beffa, baja, burla, berta, moteggio, Fai su bellu, fare il bello, pavoneggiarsi. Fai
delusione, sberleffo, scherno, derisione, scorno, bellu, puliri, far bello , ornare, ripulire, raf
scornacchiata, buffa. Essiri sa beffa, s” arrisu fazzonare, strebbiare. Fai su bellu e su pre
de totus, essere il ludibrio, lo strazio, il tra ziosu, far del vezzoso, dello schifo. Faisì bellu,
stullo, lo zimbello di tutti. Fai burlas e beffas, farsi bello, ornarsi, raffazzonarsi, azzimarsi,
buffare, far buffe, dir baje. Faisì beffas, scher strebbiarsi. M. abbelliri .
nire, sghignare, farsi beffè. Arriri po beffa, fos Bellumòri agg Omini de bellumori, uomo fa
sonare, far bocchi. Poniri in beffa dognia cosa, ceto, allegro, di bellumore. Po umorista. M.
metter in baja, in fanferina ogni cosa. Belomanzia s. f. (T. G.) divinamentu fattu
Beſſadòra v. f beffatrice, motteggiatrice. po mesu de freccias praticada de is Arabus,
Beffadòri v. m. beffardo, beffatore, dileggia belomanzìa.
tore, derisore, beffeggiatore, berteggiatore, mot Belsebù s. m. Belsebù , Satanasso, Satanno.
teggiatore, sbeffeggiatore, schernitore, straziatore. Bembescu, sca agg. de su stilu de Bembu,
Beffadrixi (t. r.) M. beffadora. bembesco.
Beffai v. a beffare, beffeggiare, aggirare, cor Bemmollu s. m. semitonu, bimmolle.
hellare, dileggiare, motteggiare, deridere, scher Benaccostumàu, da agg. benaccostumato, mo
nire, sbeffare, sbeffeggiare, sberleffare, sbertare, rigerato. -

straziare, strazieggiare, fare sberleffi, scorbac Benaffettu, tta agg. affezionau , benaffetto,
chiare, scornacchiare, mettere in novelle. Faisì affezionato.
beffai, farsi scorgere. Benaguràu , da agg. benagurato.
Beſſamentu s. m. beffeggiamento, dileggiamento, Benallevàu, da agg. M. beneducau,
borteggiamento, motteggiamento, sbeffeggiamento, Benandàda s. f. bonapartenza, sa bonamanu,
scornacchiamento. M. i" chi si donata su muzzu de sa locanda, benan
Beffau, da part. beffato, sbeffato, deluso, de data. M. bonapartenza . . .
riso, schernito, straziato, motteggiato. - Benas s. f. pl (t pop.) calai in benas, gu
Befiianamenti avv. straziatamente, con ischerno, stai estremamenti, toccar l'ugola.
derisivamente. Benavventuranza s. f benavventuranza, fe
Beffiànu, ma. M. beffadori, ra. licità. -

Belài v. n. sa boxi de sa brebèi e de sa ca Benavventuràu s. m. abitanti de su Celu ,


bra, belare. Comprensore, Beato, Santo. -

Belamentu s. m. belamento. M. belidu. Benavventuràu, da agg. fortunato, felice, be


Belandra s. f. naviu de sa Fiandra, belanda, navventurato, benavventuroso. -

belandra. Benavventuròsu, sa . M. benavventurau .


Q 2
124 BEN BEN

Benazzòsu, sa agg. logu benazzosu, luogo ac Bencdittu, tta part e agg. benedetto.
quitrinoso, paludoso , guazzoso; Benedixenti v. m. e f. benedicente, benedi
Benazzu s. m. logu de benadroxu di aqua, tore, trice. -

acquitrino, palude. Benediziri v. a. benedire. Deus ti benedixat,


ienda s. f. tira de roba po fasciai, benda. Dio ti benedica, ti prosperi, ti protegga. Be
Po simpli tira di alguna cosa, striscia . Bendas medixiri de nou, ribenedire, soprabbenedire.
de sa Mitra obispal , bendoni. Benedixiu, xia part. M. benedittu . -

Benda s. f. (de venta sp.) e bendida, vendita. Benedizioni s. f benedizione. Benedizioni de


Temiri bona benda, aver buona vendita. Benda mou, ribenedizione. -

a s'incantu, subastazione, vendita sotto asta , Beneducàu, da agg. benallevato, bencreato.


o alla tromba . -
Benefattivu, va agg benefattivo.
Bendadura s. f. M. bendaggiu. Benefattora v. f benefattrice, sovvenitrice.
Bendaggiu s. m. bendatura. Bendaggiu strintu, Benefattori v. m. benefattore, sovvenitore.
stretto/a, stretto/o. Beneficadòri v. m. e raf beneficatore, be
Bendai v. a. abbendare, bendare, fasciar con neficante, beneficente.
benda. Fig. inzurpai sa menti, bendare. Beneficài va a beneficare, far benefizio, gra
Bendau , da part. bendato. Po zurpu de zia, favore. Beneficai de nou, ribeneficare.
menti, bendato. Beneficanti v. agg. beneficante.
Bendibili agg. vendibile. Beneficàu, da part. beneficato.
Bèndida. M. Benda in segundu logu. Beneficentissimu, ma agg. superl. beneficen
Bendidòri v. m. e ra f venditore, trice. Ben tissimo, ma .
didori de castangia arrustia, bruciatajo, cal Beneficènzia s. f beneficenza, benefizio.
darrostaro. Benèficu, ca agg. benefico.
Bendimentu s. m. vendimento. M. benda in Benefiziài v. a. lucrai, benefiziare, far pro,
seguridu logu. esser utile, e cavar utile, lucrare.
Bèndiri v. a. vendere, esitare, alienar da se Benefiziàli agg. beneficiale.
una cosa. Bendiri a s' incantu, incantare, su Benefiziàu s. m. chi est provvistu de bene
bastare, vendere sotto l' asta, o alla tromba. fiziu ecclesiasticu, Beneficiato.
Bendiri a pesu, a mesura, vendere a peso, a Benefiziàu, da part. lucrau, benefiziato, lu
misura. Bendiri a minudu, vendere a minuto, crato, che ha cavato utile.
a taglio, o a ritaglio. Bendiri in grussu, a gran Benefizieddu s. m. dim (dd pron. ingl.) be
du partida, vendere indigrosso. Bendiri a dinai neficietto, beneficiotto, beneficiuolo;
a manu, vendere pe” contanti. Bendiri a respiru, Benefiziòni s. m. accresc. benefiziu de grandu
a fidu, vendere per tempi, a dilazion di tempo. renta, beneficione, benefizio di gran rendita.
Bendiri caru, vender caro. Bendiri barattu , ven Benefizi s. m. beneficio, e benefizio, grazia,
dere a buon mercato, far piacere. Ben diri a sa favore. Po offiziu sacru, beneficio.
fuliada, vendere a vil prezzo. Bendiri a fumiu, Benemerènzia s. f benemerenza, benemerito.
espress. rust. a spentumu, a spacciu prontissimu, Benemèritu , ta agg. benemerito, ta .
vendere a tostanissimo spaccio, andar via le Beneplacitu s. m. beneplacito, placito, libito,
merci a ruba. Bendiri, o comparai in erba, piacimento.
vendere, o comprare a novello, in erba, Ben Benestanti agg. benestante, ricco, dovizioso.
diri troppu carti, sopravvendere Bendiri a per Benevolènzia s. f benevoglienza, benevolenza,
dita, dare, vendere a scapito. Bendiri cun ine benvolere. Acquistaisì benevolenzia, cattivarsi,
sura a cuccuru, vendere a colmo, a misura col acquistarsi amore.
ma . Bendiri a mesura rasa, vendere a misura enèvolu, la agg. benevolo, benevolente.
senza colmo. Bendiri e imprendai, vendere e Beni s. m. bene, avere. Is benis mius, i miei
impegnare, far le campane di S. Ruffello. Ben averi. Benis mobilis, beni mobili. Benis istabilis,
diri occultamenti, a contrabbandu, foras de su beni stabili, immobili. Benis eternus, beni cterni.
trafficu comunu, vendere per iscarriera. Dognu Fai beni, far del bene. Boliri beni, voler bene.
nu bendit de su chi tenit fig. prov. come asino Pigai a beni, o a mali, pigliar per bene, in
rape, così minuzza rape. Bendiri ciarla, o fued buona parte, o per male, in mala parte.
dtis, vender vesciche, parole, dar buone " - Beni, benissimu avv. bene, benissimo. Non ti
senza fatti. Bendiri castangias ſig. mai faulas, stat beni, non ti sta bene, non ti conviene, non ti
contai mincidius, vender carote, raccontar bu è avvenevole, o convenevole. Fai beni, aggiudai,
gie. Bendiri figus po lanternas fig: boliri fai o apportai vantaggiu, far bene, giovare, confe
creiri una cosa po un atera, vender lucciole per rire, far prò. Beni introssu, ben complesso,
lanterne, per picchi, o pappagalli, Bendiri can ben tarchiato, atticciato, fatticcio. Beni beni, ben
dongas espress. bascia, vendere bossoletti, dar bene, benissimo. Beni beniu, benvenuto, ben tor
buone parole, e tristi fatti. Bendiri de nou, nato. Benissimu fatta, benissimo, ottimamente fatto.
rivendere. - Bènia s. f. M. benida.
Bendirizzu, za agg vendereccio, mercenario. Beniaminu s. m. su prus istimau de domu,
Bendiu, dia, e ida part. venduto, alienato. beniamino, prediletto, il cucco.
Bendiu troppu caru, sopravvenduto. Bendiu de Beni bisti, sta agg. benvisto, accetto, caro.
nou, rivenduto. Benibiviri s. m. M. bonubiviri.
Bendixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) pitica Benibòfiu, ia agg. benvoluto, amato.
benda di fasciai, bendella benderella . Benibòlliri s. m. benvolere, benevolenza.
Bendòni s. m. accresc. benda, chi pendit de Benida s. f. arrivo, venuta, venimento. Benida
is Mitras, cappellinas ec. bendone. improvvisa, inaspettada, sopravvenuta, soprav
Benedetta s. f Caresima praticada, de S. venimento. Donai sa bona benida, dare il buon
Franciscu , Bencaletta. arrivo.
BEN BEN I25

Bemidèru, ra agg futuru, avvenire, futuro. coppette senza taglio. Su strum. po fai su ta
In su tempus " ru, nell'avvenire, nel tem gliu, scarificatore. S'operazioni de fai is ta
po futuro, o venturo. In s'annada benidera, o glius, scarificazione. i" manna, coppet
ventura, nell'annata futura, o ventura. tone. Bentosa si narat ancora su fumaiolu de
Benifattu, tta agg. benfatto, tta. is forrus, e similis, sfiatatojo, sfogatoio.
Benignamenti avv. benignamente. Bentosamenti avv. ventosamente.
Benignidàdi s. f benignità, bontà. Bentosidadi s. f flatu, flatuosità, ventosità.
Benignu, gna agg. benigno, affabile, cortese. Mexina, chi resolvit sa bentosidadi, medicina, e
Beninàsciu, scia agg. bennato. che carmina la ventosità .
Benintèndiu, ia agg. beninteso. Bentòsu, sa agg. ventoso.
Bèniri v. m. (forsis de 6xevo, eo, progredior) Bentu s. m. vento. Is quattru bentus princi
venire. Po suggediri, accontessiri, avvenire, venire, palis, i quattro venti cardinali. Tramontana,
accadere, succedere. Po bessiri, renesciri, riu tramontana, borea , rovajo, vento del Vord.
scire. Po arribai, venire, arrivare, giugnere. Po Mesugiornali, ostro, noto , vento meridionale,
provveniri, derivare, venire, nascere, procedere, o del Sud. Levanti, levante. Ponenti, ponente.
provvenire, aver origine. Po torrai, venire, ri Bentuestu t. r maestrali, maestrale. Gregali,
tornare. Cun s'infinitu de is verbus: Bengu de vento greco. Libecciu, libeccio, garbino, affricano
visitai a Tiziu, vengo da visitar Tizio. Si bengu affricino, Sud-ovest. Sciroccu, e sceroccu, sci
a ddu sciri, se vengo a saperlo. Bengu a mai, rocco, scilocco. Bentu furiosu e improvvisu de
vengo a dire. Cun is participius si usat po su terra, refolo. Bentus, chi sulant in tempus de
verbu essiri: De pagus benit, o est amada sa terminau de s'annu, etesie. Nuu de bentus,
virtudi, da pochi viene, o è amata la virtù. Cun scione, nodo, gruppo di venti, scionata. Na
is gerundius: Bengu osservendu, vengo osser vigazioni pigada segundu su bentu, rombo. Fait,
vando, osservo. Bemiri a is istrintas, venire alle currit bentu, fa, soffia , tira vento. Su bentu
strette. Beniri a fueddu cun algunu, abboccarsi, si fait forti, furiosu, il vento divien gagliardo.
venire ad abboccamento con uno. Beniri a fued Bentu, chi siccat , o abbruxat is plantas, vento
dus, a contrastu, venire a parole, o al contesa urente. Logu de meda bentu, spazzavento.
di parole, prender gara. Beniri a beni, venire Plenu de bentu fig. gonfio, superbo. Fueddai
a taglio, opportunamente. Beniri a beni, avve a su bentu, ghettai is fueddus a su bentu ſig.
nirisì, aderire, convenire, accomodarsi, avvenirsi. scagliar le parole al vento, parlare inutilmente.
Beniri sarragau, sarragaisì, affiocare, arrochire. Cambiaisì a dogmia bentu prov: teniri pagu fir
Beniri in seghitu, sottentrare. Beniri a conca, mesa, volgersi ad ogni vento. Po flatu de bren
in menti, venire in mente, cadere in cuore, in ti , flato. Pasciri de bentu ſig. ſ", di vento.
pensiero. Beniri facci po facci. M. incontrai. Be Pascirisì de bentu ſig. pascersi e i vento, pascersi
miri a manu , incontrai , venire a mano, trovare. come il cavallo del Ciolle.
Beniri a is manus, venir alle mani, alle prese, Bentucerbinu s. m. spezia de maladia, orticato,
attaccarsi, battersi. Beniri, de mancu, mancai, psidracia. (T. G. i" )
mancare. Beniri de mi in fortuna, divenir Bentulài v. a. sventolare, ventilare, ventolare,
povero. M. torrai de mancu . Beniri a origas, a spagliare il grano. Po fai bentu cun ventagliu.
notizia, venire a notizia. Beniri asutta, venir M. sventagliai. Bentulai candu currit bentu prov.
sotto. Beniri totu a unu pezzu po troppu gras no perdiri s' occasioni, battere il ferro, quando
sesa, introssirisì meda, intozzare, divenire at è caldo.
ticciato, membruto. Bcmiri a derettu , venire a Bequàdru s. m. caratteri musicali, bisquadro.
taglio. Benit forzosu fai custu, conviene, è uopo Berànu s. m. e in is biddas eranu, (ſorsis de
far questo. Beniri avattu, venir d' appresso. sapevo: vernus) primavera. De beranu agg ver
Beniri liquidu, illiquidire, divenir liquido. Be nale. Un arriundili no fait beranu prov. un fiore
miri a notizia spiendu, scoprire, rinveigare, spil non fa ghirlanda .
lare, risapere spiando. Beniri pringia, inciguer Berchidài v. n. (t. r.) M. zerriai.
si, ingravidare, ingrossare, divenir gravida, in Bèrchidu s. m. (t. r.) grido, strido, urlo.
cinta. Beniri a s'improvvisu, sopraggiugnere, M. zerriu . -

soprarrivare, sopravvenire. Beniri sa musca a Bergamasca s. f. spezia de ballu rusticu fu


su nasu ſig. venir la senapa, la muffa al naso. risteri, bergamasca .
Beniri de nou, rivenire, ritornare. - Bergamotta s. f. agrumini, bergamotta.
Benisì avv. bensì . -

Bergansò in pilu s. m. peluzzo di lana,


Benitentu, ta agg bentenuto, bencustodito. lieridà di s. l vero , verità, veracità. In be
Bèniu, bènia, e beniu, da part. de beniri, ridadi avv. in verità, in vero.
venuto, ta, arrivato, ta. Beniu a s'improvvisu, Beridadòsu, sa (t. r.) M. veridicu, veraci.
sopraggiunto, soprarrivato, sopravvenuto. Beniu Berillu s. m. spezia de gemma, berillo.
a is manus , attaccato, venuto alle mani, az Berlina s. f. (t. ital. già in usu) perda de sa
zuffato. Beniu de nou, ritornato, rivenuto. M. su bregungia, berlina, gogna. Poniri a sa berlina,
verbu . -
infamai, mettere alla berlina, smaceare, scor
Bcnòni s. m. (t. ital. burlescu) benone. nacchiare, sacrificare alle pubbliche, risa. -

Bentiai (t. r.) M. sbentiai. -


Bernescu, sca agg. segundu su stilu de Berni,
bernesco. v
Bentièra s. f strum. po ſai bentu, ventiera,
Bentixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) ven Bernizzai v. n. imitai su stilu de Berni, ber
terello, venticcllo, ventolino . nieggiare.
Bentòsa s. f strum. de birdi po tirai sangu Berrichìnu. M. birrichinu,
ni, coppetta, cornetto, ventosa. Applicai ben Berrina s. f. (de verrina, ae) M. barrina.
tosas, attaccar coppette, ventosare. Bentosas Berrinai v. a. t. r. ( de verrinare, terebrare)
segadas, coppette a taglio. Bentosas asciuttas, M. barrinai.
126 BER BES

Berriòla s. f (de berriuola ital. ant.) ber sene. Bessiri foras de su plumbu, o de su lenzu,
rettuccia. - -

sportare, sporgere. Fabbricu, chi bessit foras de


Berritta s. f. (t. r.) berretta, berretto. Pigai su muru maistu, sporto. Su Soli bessit, il Sole
smdi sa berritta, sberrettarsi, trarsi di berretta. leva, sorge, o surge Bessiri deduda, ceriorarsi,
Berritta mala, beccia, berrettaccia. Berritta a chiarirsi, uscir di dubbio. Bessiri foras cun im
1undu tumdu in forma de cappeddu, galericolo, petu, sbalzar fuora. Bai, e bessinci a manu de
unorioncino. Berritta de Doradori po si defen retta, o ſurria a manu deretta, va, e sbocca a
diri de s'evaporazioni de su mercuriu, buffa. man destra. Bessat su de bossiri, ovv. a su chi
i'oniri sa berritta a totus prov. portai su vantu, bessit bessit avv. a guasto" a vanvera, come
portare il vanto, tener campo, superar tutti. ella viene. Bessiri foras de modu, trasmodare.
i1. barritta. Bessiri, trattendu de vasu troppu plenu, traboc
Berrittaju s. m. maistu de berrittas, berrettajo. care. Sa mesura no bessit giusta, la misura non
Berrittedda s. f. dim. (dd. pron. ingl.) M. torna, non riscontra. Is contus bessint giustus,
barrittedda. i conti ritornano. Trattendu di algunu fluidu,
1ierrittoni s. m. accresc. berrettone, berrettona. chi bessit de su vasu insensibilmenti po alguna
Po una spezia de bonettu, chi portant is Sordaus filadura, gemere, trapelare. Bessiri impetuosa
de infanteria, morione. menti, prorompere, sbroccare. Bessiri mali, riu
Berrudu s. m. (de verruto ital. ant.) pila. scir male, misvenire. Bessiri foras de su muru
Bertesca s. f. (t. ital.) spezia de reparu fattu maistu, aggettare, sportare in fuori. Bessiri de
asuba de is turris, bertesca. mari, spelagare. Po elevaisì, sorgere, surgere,
Bèrtula s. f bisaccia; est prus usau in pl. le elevarsi. Po spuntai, spuntare. Po scappaisì,
bisacce. ls duus foddis de is bertulas, le tasche schiudersi. Po su bessiri de is floris foras de su
delle bisacce. Poniri sa robba in bertulas, im buttoni, schiudersi, sbocciare, uscir dalla boccia.
bisacciare. Bogai sa roba de is bertulas, sbi Fueddendu di edittus, emanare. Trattendu di
sacciare. aqua, chi bessit de alguna vena, surgere, sca
Bertulài, bertulau ec. (t. r.) M. sbertulai. turire, rampollare. Bessirinci de atera parti,
Beru s. m. vero, verità. sboccare da altra parte. Bessiri de sa quistioni,
Bessida s. f. e essida (t. sp.) escita, uscita, allargais de su suggettu, sbalestrare. Bessiri de
sortita. Po bia, chi bessit a camminu reali, viot is marginis si narat de flumini meda cresciu,»
tolo. Po intrada, o logu de bessiri, adito, viottolo. riboccare, ringorgare, regurgitare, traboccar
Po andada. M. Po furriada, chi si fait in di dagli argini. Non ci seu " bessiri, non mi
versa arruga, sbocco. Fai sa bessida, o sa fur son potuto ripigliare. Su binu bessit de sa car
riada a manu deretta, svoltare, voltare, sboc rada, il vino scapola dalla botte. Bessiri foras
care a man destra. Intrada e bessida, entrata de s ordini donau, o de s' istruzioni, scattare
e uscita. Fai bessidas po assaltai s enemigu , un pelo, oltrepassar l'ordine. Bessiri de nou,
far delle sortite. Bessida de su Soli, levata del riuscir, uscir di nuovo.
Sole. Po renescia, riuscita, uscita. Donai sa bes Bessiu, da part. uscito, sortito, salito. Bessiu
sida, dar l' uscita, dar luogo, l'ospesa, spesa, foras de su muru maistu, aggettato. Bessiu foras
uscita. Bessida graziosa, lepidezza, motto arguto. de lenzu, sportato. Bcssiu foras de duda, cer
Bessida cun impetu, prorompimento. Bessida di ziorato, chiarito, accertato, uscito di dubbio.
aqua, scaturigine, sorgente d' acqua. Bessida de Bessiu de mari, spelagato, Bessiu foras de modu,
s aqua foras de su margini, o reparu, sgcrga trasmodato. Bessiu cun impetu, sboccato. Po fu
ncreto, sgorgo. liau de vasu troppu plenu, traboccato. Pobessiu
Bessiri v. n. e in is biddas usant bessiri, e de filadura de vasu schinniu, trapelato. Po
essiri (de exire lat.) uscire, sortire, escire, salire, renesciu, riuscito. Edittu bessiu, editto ema
andare, o venir fuori. Po teniri sa bessida, nato. Bessiu de su margini, traboccato. M. su
uscire, aver l'uscita. Po renesciri, uscire, riu verbu . r

scire. Bessiri di alguna cosa, acabbaidda, uscire Bèstemmia. M. blasfemia.


di una cosa, spedirsene. Bessiri in beni, teniri i" , ra. M. blasfemadori.
bonu partu, partorire felicemente, aver parto Bestemmiai. M. blasfemai.
felice. Bessiri a luxi, in campu, in claru, sco Bestemmiau, da. M. blasfemau.
prirsi, palesarsi. Trattendu di opera stampada, Bestepeddi s. f melote. Bestiu de bestepeddi,
pubblicarsi, rendersi di ragion pubblica. Bessiri vestito di melote, impellicciato. Bestirisì de beste
de camminu, o de sa raja, uscir di strada, di peddi, impellicciarsi.
proposito, passar oltre, inoltrarsi, oltrapassare, Bèstia s. f bestia, belva. Po fera, fiera, be
Bessiri foras de sei, uscir di senno, di cervello, stia selvaggia. Bestia rebella, bicciughera. Be
fuori di se, impazzare, stupidire. Bessiri de tonu, stias, o pegus de maceddu, o de spangai t. r.
disintonai, stuonare, uscir di tuono. Bessiri de bestie macelesche. Po animali de carrigu, giu
tema, de s'argumentu, uscir di tema, perdere mento, somiere. Bestia de ghia, bestia guida
il filo del ragionamento, saltar di trasto in sen juola. Partis de bestia, o " " mortu di
tina, uscir i seminato. Bessiri de su lazzu, de staccadas de su corpus: Conched a di angioni,
erigulu, uscir del laccio, di pericolo, liberarsi. o de crabittu, testicciuola: Mola de zugu, can
i" de menti, olvidaisì, uscir di mente, dimen mone del collo: Pitturra, petto: Una punta de
ticarsi, scordarsi. Bessiri de bucca, uscir di pitturra, uno spicchio di petto: Pei di amanti,
bocca, scappare un detto inconsideratamente. chi format unu quartu de su pegus, una spal
Bessiri de manus, uscir di mano, scappare. Bes letta: Is duus peis di ananti, le due spoilette:
siri de conca su cascavegliu, uscire il ruzzo dal Unu pei di asegus, o siat unu quartu di ase
capo, perder la voglia. Bessiri su binu de conca, gus de vitella, una lacca di vitella : Unu pei
sfexiai, uscire il vino dal capo, smaltirlo. Bes di asegus de mascu, o de mascu sauau ec. ana
siri fragu, uscire odore, olire. Bessirindi, iscir lacchetta di montone, o di castrato ec. Unu
BES BES I27

cumburu de mascu, o de vitella, chi cumpren abito rappezzato, rammendato. Bestiri ordinariu,
dit is duus peis di asegus unius, una lombata vestituccio. Bestiris beccius lassaus de portai,
di montone, di vitella: Schinali de porcu cun sferra, sferre. Segai unu bestiri a longu, po
is costas ispulpadas, costereccio: Filettu de porcu, chi stetat beni a sa persona de unu, chi cre
filetto, scamerìta : S'anguidda, o siat su filu scit de statura, tagliare un vestito a crescenza.
de sa mustela de bacca ec. filetto, porso ; mu Arruiri beni unu bestiri a sa persona, campeg
scolo psoas. T. Anatom. Is peis simplis, peduc giar bene indosso ad uno la veste. Su bestiri
ci: Is garrònis, ginocchielli: Carri sàpida, glan mali t'arruit, la veste mal ti campeggia indosso.
dula pancreatica: Budellus, o moccas, inte Calai unu bestiri a filicittus, consumaiddu, con
stini, budella: Brenti accomodada, ventresca: sumare, frustare, logorare una veste. Bestiri
Su callu, ventricino : Mazzamini, budellame, spacciau, veste logora. Bestiri largu, vestito van
frattaglie, interame, le interiora: Frisciura, co ato . Bestiri i" adattau a sa persona, ve
rata, o coratella: Sa cordula, treccia in Roma, stito, che torna bene, che sta bene indosso .
tessuto d' intestini a guisa di corda: Trippa, Bestiri serràu in zugu , veste accollata. Bestiri
trippa: Su centupilloni, il secondo ventre. M. di asutta, chi coberit de sinzu in basciu, cin
Centupilloni : Buttonis de mascu, de porcu ec. tino. Bestiri strintu, chi serrat bemi, veste, che
" : Sa nappa, rete: Nappa, o sagginu de serra alla vita, che combagia alla persona. Be
is budellus, strigolo : Figau de porcu cun sa stiri troppu scottau, o spritau, veste scollaccia
mappa, fegatello: Su sùmini, o sagginu de por ta, scollata. Su tagliu de su bestiri in s estre
cu, sugna : Su sagginu de is arrigus, sugnac midadi superiori. scollatura, Bestiri de sclavu ,
cio, il grasso degli arnioni: Is arrigus, lombi o de pellegrinu, schiavina. Bestiri corciau, o
lombetti: Arrigu, o arrigali cobertu, grassu, imbuttiu, imbottito.
lombi sugnosi: Arrigu braxu t. r. pagu grassu, Bestiròmi s. m. accresc. vestone, veste magnifica.
lombi magri, quasi spogliati di grasso: Sanguni Bestiu , da part. vestito. Nasciri bestiu, na
de porcu accomodau in dulci, dolcia. Trattendu scer vestito, essere avventurato. Bestiu cun pu
de pillonis ; Su brentigliu, ventriglio: Su culac lidesa raffinada, assettatuzzo, attillatuzzo, ve
ciu , codione: Su culacciu cun sa brenti, cu stito all' ultima pulitezza. Bestiu de nou, ri
laja: Sa barca, catriosso, ossatura del cassero. vestito.
Bestiàli agg bestiale, Bettònica s. f erba, bettonica. (Bettonica of
Bestialidàdi s. f bestialità. ficinalis "
Bestialmenti avv. bestialmente. Beta s. f fillu de cabriola, caprioletto. Si est
Bestiàmi (t. r.) M. bestiamini. fillu de mardina, cerbiatto, cervietto.
Bestiàmini s. m. bestiame. Bestiamimi grussu Bevida s. f bibita, bevanda. Bevida medici
e minudu, bestiame grosso e minuto. Bestiamini mali, bibita medicinale,
corrudu, bestiame cornuto, da corna. Bestiamini Bey s. m. Bey.
domau, bestiame domestico. Bestiamini aresti, Bia s. f (de via, ae) cammino, strada, via.
o arrùi t. r. bradume, bestiame brado, selvatico. Mostrai sa bia, su camminu, avviare, stradare,
Donai bestiamini a cumoni, in assocciamentu a instradare. Ingruxada de bias, capocroce. Pi
mesu guadangiu, e a mesu perdita, assocciare, gaisì sa bia in mesu de cambas, andaisindi de
dar bestiame a soccio, dare a sòccita. Accumonai pressi, mettersi la via tra le gambe, mettersi in
su bestiamini, aggreggiare. Arti de custodiai su cammino frettolosamente. Bia, o camminu de
bestiamini minudu, pecuaria. mesu, partito, o via di meszo tra i due estremi.
Bestiàriu s. m. custodiu de is feras, bestiario. Bia de latti, chi in is biddas marant bia de sa
Bestiazzu, zza agg e sust. bestiaccia, anima palla, trattu in su Celu, chi de notti stellada
laccio, animalone. cumparit biancu po sa grandu multitudini de is
Bestidùra s. f vestitura. Po bistiri abidu re i" via lattea, galassia. Biast. r. po bortas;
ligiosu, vestizione. tres bortas, tres bias tres fait noi, tre via tre
Bestiedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) bestiola, fa nove. M. borta.
bestiolina, bestioluccia. Biadèsa (t. r.) M. felicidadi.
Bestimenta s. f indumento, abito. Biàdu, da (t. r.) M. felici.
Bestimentu s. m. M. bestiri. Biancacciu, cia agg. chi tirata su biancu,
Bestioledda. M. bestiedda. biancastro, biancheggiante, bianchiccio, bian
Bestiolu s. m. e bestiola s. f. (t. r.) M. molenti. - cuccio, che tira al bianco, che biancheggia , al
Bestiòni s. m. accresc. bestione. beggiante, albicante, albiccio, albino. -

Bestiràcciu s. m. bestiri malu, vestaccia. Biancheddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)
Bestireddu s. m. dim. (dd. pron. iugl.) vestetta, bianchetto, bianchiccio, biancolino, albino, al
vesticciuola, vestitino. uanto bianco.
Bestri v. a. vestire. Bestiri de luttu, vestire Biancheria s. f biancheria, lingeria.
in gramaglia, portar gramaglia. Bestiri de nou, Bianchèsa s. f. M. biancura.
rivestire. Bestirisì v. r. vestirsi. Sa primavera, Bianchitta s. f. (t. sp.) biacca.
o su beranu bestit de birdi sa campagna, la Bianchittu, tta agg. dim. M biancheddu.
primavera fa verdeggiare, avverdisce campa Bianchiseddu , dda. M. biancheddu.
gna. Bestirisì v. n. p. o coberririsì de birdura, Bianchi si agg. (t. r.) M. biancacciu -

verdeggiare, verdicare, infrondarsi. Bestiri una Biancòri s. m. (t. b.) biancore. M biancura.
l" panneggiare una pittura. Bestirisì de Biancu s. m. bianco. Biancu de s'ogu, al
iancu, incamiciarsi di bianca veste, e fig. in bugine. Biancu de s'arburi, alburno. Biancu
cialdarsi. de s ou, albume. Nasciu de centu bianctus di
Bestiri s. m. abito, vesta, veste, vestimento, ou metaf nato da cento albumi. Tirai a su
vestito : Bestiri de luttu, gramaglia. Bestiri sim biancu, albeggiare, biancheggiare, tendere al
pli, abito succinto, negletto. Bestici azzapulau, bianco. Donai in su biancu, indovinai, indovi
I28 BIA BIC

nare il segreto d' un fatto. No sciri distinghiri de tantu in tantu in pagu cantidadi, spizzulai alguna
su biancu de su nieddu prov. non saper distin cosa, spilluzzicare. Èudda chi no biccat, hat
guere i fagiani dalle lucertole, o il baccello da' biccau prov. chi non mangia a desco, ha man
aternostri. Lassai in biancu, lasciare in bianco. giato di fresco. Biccaisì v. n. p. figur. spizzulaisì,
" fai biri su biancu po nieddu prov. una certai, contrastai, ingiuriais cun fueddus, lez
cosa poun atera, voler mostrar la luna nel zicarsi, garrire tra loro.
pozzo. Biccalinna s. m. volat. picchio.
Biancu, ca agg. bianco, ca. Domai carta bianca, Biccamentu s. m. beccamento. Trattendu de
lassai in arbitriu, dar carta bianca. cosas de pappai, spilluzziccamento.
Biancùra s. f bianchezza, candidezza, albedine. Biccapimpirinas s. m. e f beccabriccioli.
Biaràva s. f. spezia de rexini tuberosu, chi Biccati, da part. beccato. Po spizzulau, bezzi
cottu si pappat a insalada, erba rava, barba cato. Biccau " nou, ribeccato. Trattendu de
bietola. (Beta vulgaris. V. Pollin.). cosas de pappai, spilluzzicato. M. su verbu.
Biasciadira s. f. (t. r.) a biasciadura avv. ob Bicchillòi s. m. babbaccio, babbèo, baccel
bliquamente. M. sbiasciadura, -
lone. M. buccabentu, buccamindottu, lollòi.
Biasciai v. n. (t. r.) M. sbiasciai. Bicchixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) piccol
Biàsciu, scia agg (t. r.) obbliquo, schincio, becco, o rostro. -

M. sbiasciu. -
Biccu s. m. bucca de is volatilis, becco, rostro.
Biàsciu avv. (forsis de biais fr.) t. r. De bia Biccu mannu, beccaccio. Portai su biccu sanu
sciu, de traversu, di schiancìo, a sghembo, a fig. no perdiri sa gana de pappai, aver sempre
sghimbescio, a schisa, in tralice. Segau de bia buon appetito di mangiare. Biccu strum. de plata,
sciu, in forma de gaja, gheronato, tagliato a o de lottoni fattu in forma di agu po affibbiai
gheroni. M. sbiasciu. - cossus e cottiglias, infilacappi. Biccu de cordo
Biàxi s. m. viaggio. Po andada, andata. Po nera, puntal d aghetto. Biccu de canadeglia, e
portada, o carrigu: Biaxi de linna, de fascinas, de vasus de stillai, beccuccio. Biccus de una co
un carico di legna, di fascine. rona, merli. Biccu de is fruttas, su tanaxi t. r.
Biazzeria. M. spacconeria. picciuolo, gambo. Frutta cun biccu, frutta gam
Biazzèsa s. f. valentia, prodezza, valore, buta. Poniri su pappai in su biccu a is pillonis,
valentìa . imbeccare. Sa " chi si ponit, imbeccata.
Biazzu, za agg (forsis de 6tzgo biazo, invado, Biccùdu, da agg., chi portat biccu, rostrato.
per vim ectorqueo) valenti, prode, valoroso. Biccugrussu s. m. volat, frosone. Cett.
Biberadòriu s. m. e corruttamenti biperadoriu, Bicòcca s. f. (t. sp.) M. caritta. Bicocca po
logu di aquai is animalis, abbeveratoio, beveratoio. paisu piticu, terricciuola.
ibibili agg bonu a biri, bevibile, bevereccio, Bicornu, ma agg. de duus corrus, bicorne,
gradevole a bere. bicorno.
Bibita s. f. (t. ital. in usu) bibita, bevuta. Bidazzòni s. f maggese. Bidazzoni plena, i
Bibitòriu ia agg. (T. Med.) musculu bibitoriu seminati. Bidazzoni messada, i campi mietuti.
de s ogu, adduttore, muscolo bibitorio. Lastr. Bidazzoni maniggiada sa prima borta,
Biblia s. f. (T. Gr. e totu is derivaus) Bibbia. maggese rotta, i divelti. Lastr. Bidazzoni lassada
Biblicu, ca agg. biblico. a cortura, o senz' arai, novale, i sodi. Lastr.
Bibliòfilu s. m. amanti deliburus, bibliofilo. lidda s. f. (dd pron. ingl.) contado, casale,
Bibliografia s. f scienzia de su Bibliografu, villaggio.
bibliografia. Biddaja s. f. (dd pron. ingl.) contadina.
Bibliografu s. m. su chi est versau in sa co Biddàju s. m. (dd pron. ingl.) contadino.
" de is liburus, e chi 'ndi tessit is cata Biddàju, ja agg. M. biddescu.
ogus, Bibliografo, Biddèscu, sca agg (dd pron. ingl.) contadinesco.
Bibliomania s. f. (T. G. Didasc.) passioni de Biddiu s. m. "ipron. ingl.) bellico, ombel
possediri medas liburus, Bibliomanìa. lico. Cordoni de su biddiu, belliconchio, tralcio
Bibliòmane s. m. (T. G. Didasc.) omini ap del bellico, cordone ombellicale. Su fossixeddu,
passionau po teniri medas liburus, Bibliomane. gangame, incavo del bellico. Fattu in forma de
Bibliotafia s. f. (T G. Didasc., avarizia, o ge biddiu, ombilicato. Senza biddiu, anònfalo.
losia di occultai is liburus, Bibliotafìa. Bonav. -

Bibliòtafu s. m. (T. G. Didasc.), su chi oc - Biddizziri s. m. fungo di Malta.


cultat is liburus po gelosia, Bibliotafo. Biddizzòla s. f dim. (dd pron. ingl.) villag
Bibliotèca s. f libreria, biblioteca, libreria. getto, casalino, casereccio.
Bibliotecàriu s. m. Presidenti de biblioteca, Biddùnculu, la agg. (dd pron. ingl.) conta
Bibliotecario. -
dinesco, sca, di contado. -

Biccàda s. f spizzulu cun su biccu, beccata, Bidellu s. m. bidello, famiglio di Magistrato.


Biccadedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) bec Bidòra v. f bevitrice.
catella. -
Bidòri v. m. beitore, beone, bevitore, bibace,
Biccadùra s. f. M. biccamentu . bevone, moscione. Bidori sobbrau, vinolento, so
Biccafigu s. m. volat. beccafico. Su prus lenne bevitore.
mannu, bigione, beccafico cinerizio. Su piticu, Bida (t. r.) M. viuda.
bigia. Bidu (t. r.) M. viudu .
Biccài v. a. pigai su pappai cun su biccu, Bidùra s. f bevitura, bevuta, beveria .
beccare. Po spizzulai cun su biccu, bezzicare. Po sa materia, chi si bit ind' una borta , beuta.
Biccai de nou, ribeccare. Biccai, spizzulai al Calainci unu cungiali de binu ind' una bidura,
guna cosa metaf tastai, pigai pagu cosa de pap ind' una tirada, totu a unu tironi, tracannare
pai, o pappai meda parcamenti, assaggiare, gu un boccale di vino in una beuta . M. tironi.
stare. Stai, o essiribicca bicca, pappai alguna cosa Biennali agg. de duus annus, duennale.
BIE BIL to
Biènniu s. m. spaziu de duus annus, biennio. blicu in istampa, bottelli. Billettu de salvacona
Bieròni s. m. (T. de Piccaperd.) impastu de duttu, bullettino. -

carcina cun atera materia, calcestruzzo, e cal Billiòni s. m. milli millionis, bilione.
ci struzzo. Bimembri agg. de duus meinbrus, bimembre.
Biformi agg. de duas formas, biforme, bisforme. Bimentu s. m. bevimento, bevizione. -

Bifronti agg. de duus frontis, bifronte: Bimestri agg., chi durat duus mesis, bimestre.
Biga s. f traia, trave. Biga maista, asticciuola. Binàriu, ia agg. de duns numerus, binario.
Biga de li , chi proit a un'aqua sola, asi Binascènzia s. f. nascimentu de duus a anu
nello. Bigas po fai pontis in is fabbricas, abe partu, binascenza. -

telle, stili. " de linna, o linnargiu (tt. rr.) Binàu, da agg. colori binau, o de binu, color
vinato, avvinato.
provvista de linna de abbruxai ammuntonada, Binazza s. f. vinaccia .
bica, catasta di legna.
Bigamia s. f. (T. G.) matrimoniu contraiu Bincibili agg M. vincibili.
cun duas personas in diversus tempus, bigamia. Bincidòri v. m. e raf vincitore, vincente, vin
citrice.
Bigamia simultanea, matrimoniu contraiu cun
duas personas a su propriu tempus, bigamia Bincimentu s. m. vincimento.
simultanea. Binciprèmius s. m. vincipremi. -

Bigamu s. m. cojau duas bortas, bigamo, Binciri v. a vincere, esser superiore nella ten
Bigliardu s. m. bigliardo. Sa boccia, biglia. zone. Binciri unu pletu, vincere una lite. Binciri
Biglias s. f. pl spezia de giogu, birilli, su partidu, vincere il partito. Po guadangiai di
Bigòtis s. m. pl (t. cast e cat.) su pilu de is nais gioghendu, vincer danari in giuocando. No
mustazzus, basette. dda binciri, abbarrai asutta, restare al di sotto,
Bigotòni s. m. accresc. chi portat grandus mu nè vincere, nè pattare. Lassaisì binciri de sa ma
stazzus, basettone. linconia, lasciarsi vincere dalla tristezza. Binciri
Bilanciài v. a. (t. ital. in usu) bilanciare, ag sa porfia, sgarare, vincer la gara. Binciri de
giustar per l'appunto. Po esaminai bilanciare, nou, rivincere. Binciri de nou sa porfia, risgarare.
considerare, esaminare tritamente, ponderare. Bingia s. f vigna. Bingia noedda, vigna no
Bilanciamentu s. m. bilanciamento, esame, pon vella: Bingia de costera, vigna di poggio. Bingia
derazione. de planura, vigna di piano. Girada de sa bingia,
Bilanciàu, da part. bilanciato, pesato, ponde is estremidadis de sa bingia intre su sermentu e
rato, esaminato. sa cresura, proda, pl. le prode. Giuali de bin
Bilànciu s. m. (t. ital. in usu) bilancio. Biri gia, ordini de is fundus de su sermentu, filare,
su bilanciu, vedere il bilancio, il ristretto de' anguillare. Prazza de bingia, su spaziu intreunu
conti. Teniri unu liburu po bilanciu, tenere un giuali, e s'ateru, androne, viottola. Cussorgia
libro per bilancio. Su bilanciu non battit, is coltivada, o posta a bingias, vigneto. Plantai una
contus non bessint giustus, il bilancio non batte, bingia, piantare una vignà, far vigna. Fai is
i conti non tornano pari. fossus po plantai su sermentu, soggrottare. No
Biliàriu, ia agg. chi contenit bilis, biliario, hapu ancora fattu is fossus, non ho per anco sog
cistico. grottato. Bagantinu de sa bingia, scampiu, o pez
Biliferu, ra agg. si marat de canali de su corpus, zu de terrenu in sa bingia senza plantai a bingia,
chi portat sa bilis, bilifero. -
radura. Lastr. Pudai sa bingia, potar la vigna.
p" sa agg. bilioso. Umori biliosu, umore Pudai a fruttu, o a medas ogus, potare a vino.
atrabilare. Po iracundu, bilioso, iracondo. Primu fruttu de sa bingia, prima covata. Fruttu
Bilis s. f bile, fiele. o produzioni de su segundu, de su terzu annu,
Billa s. f rimboccatura. Ghettai sa billa de seconda, terza covata. Impalai is bingias, palar
su lenzoru asuba de sa coberta, rimboccare il le vigne, le viti. Targ. Carzai sa bingia, rincal
lenzuolo, far la rimboccatura. A a duas billas, zar le viti, far terra nera: Lastr. Scarzai sabin
o a doppia billa, a due doppi. A devi billas, gia, scalzare, discalzar le viti. Scirrai sabingia,
a dieci dop i. operazioni, chi si fait in austu, diramar le viti,
Billa s. " ubillai, vegghia, veglia. Billa brevi, spampanare. Segrestai sa bingia, operazioni chi
vegliuccia. si fait in gennargiu seghendu is pertias inutilis,
Billadòri v. m. e ra f vigilanti, vegghiatore, sfemminellare, tagliar le femminelle. Lastr. Col
vegliatore, vegghiante, vigile, vegliatrice. tivai sa bingia, vignare, coltivarla vigna. Smam
Billài v. a. (o de vetllar cat. o de belar cast. mai sa bingia, operazioni, chi si fait in maiu
ant.) vegghiare, vegliare. Billai su mortu, cu seghendu is pillonis nous, e inutilis, tagliare gl'
stodire, far la guardia al cadavere: Billai meda, inutili sprocchi, i sorcoli, o mazze, tagliare i
sopravvegghiare, sopravvegliare. Billai bona parti poppajoni, Lastr tagliare i ghiottoni. Targ. Po
de sa notti studiendu v. n. vegliare un gran miri unu campu a bingia, avvignare, porre un
:zzo di notte studiando. campo a vigna. Terrenu postu a bingia, terreno
Billamentu s. m. vegghiamento, vegliamento.
Billanti. M. billadori.
" posto a vigna. Rennovai una bim
gia beccia, e abbandonada, seghendu su trun
Billas e brillas s. f. pl (t. r.) M. brillas. cu de su sermentu asuba de sa pertia, o pu
Billàu, da part. vegghiato, vogliato. doni, chi hat bogau su truncu, saepolare, e
Billettàu, da agg. arma billettada, arma bi saettolare, rimettere in assetto una vigna vec
liettata. chia e strasandata, tagliare alle viti il peda
Billettu s. m. biglietto, viglietto, scheda. Bil le sopra il saepolo. Sa pertia, o pudoni, chi
lettu de carrigamentu, polizza di carico. Billettu bessit asuba de su truncu, saepolo, e saettolo:
de lotteria, polizza di lotto Billettu de lotteria Timu, chi no m indi sciciitit sa bingia prov. si
cun su premiu scrittu, beneficiata. Billettus, narat de unu, chi nienti timit de s' ateru, temo,
chi si ponint in is portas po avvisu a su pub che non mi rincarisca il fitto. Chini temit bingia
150 BIN BIN

tenittingia prov., chi no si tenit utili senza fa vinosità. Allirghittu de binu, brillo. Colori de
stidiu, chi ha polli ha pipite, ovv. chi ha capre binu, vinato. Licori ammesturau cun binu, li
fa corna. core avvinato. Binu boghit sa carrada, vino sca
Bingiatèri s. m. vignaio, vignaiuolo. poli la botte. Poniri su binu in is carradas,
Bingiòna s. f. accresc. vignone. . imbottare. Su binu solit ſai grumma, il vino suole
Bingixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) vignetta, grommare, far gromma. Custodiu de sa cantina
vignuola. de su binu, canovajo. Medicai su binu, con
Biniferu, ra. M. viniferu. ciare, governare il vino, fargli letto. Dependu
Binixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) vinetto, assegurai su binu faiddi lettu cun duas o tres
vinuccio, vinettino, vino senza fumo. Binixeddu farrancadas de pabassa podogna carrada, do
ordinariu, vinucchio, vinuccolo. vendo tramutare il vino, fagli letto con due o
Binnenna s. f vendemmia. tre giumelle d' uve secche per botte. Remustai
Binnennàbili agg vendemmiabile. su binu, rincappellare il vino. Ghettai binu de
Binnennadòri v. m. vendemmiatore, vendem unu vasu, versare del vino da un vaso. Am
miante. - -
mesturai cun binu unu licori, avvinare un licore.
Binnennadùra s. f. M. binnennamentu. Bogai binu de sa carrada cun su punteròlu,
Binnennài v. a. vendemmiare, far le vendemmie. i". S azioni de ddu bogai, spillatura.
Binnennai su sciscilloni, raspollare. ogai su binu de conca a unu, cavare altrui
Binnennamentu s. m. vendemmiamento. il vino dalla testa, ridurlo a conoscere i suoi
Binnennàu, da part. vendemmiato. doveri. Binu, chi arricit, o aguantat meda aqua,
Binòmiu s. m. (T. de s'Algebra) cantidadi vino, che comporta assai acqua.
cumposta de duas partis, binomio. Binzigliu . M. binzillu.
Binòsu, sa. M. mustosu. Binzillu, e in algunas biddas inzillu s. m. erba
Binta s. f vincita. Binta de nou, rivinta. caustica, bona po stangai is emorrogias de
Bintèna s. f ventina. sanguni ancora de su nasu, clematide flammola.
Bintèsimu, ma agg. ventesimo. (Clematis flamula. Flor. Pis. Matt. e Rozier.)
Binti s. m. venti. Binti bortas tantu, vigecuplo. Biografia s. f. (T. G. Didasc.) storia de sa
Bintina. M. bintena. vida di algunu, biografia.
Bintu, ta part. vinto, superato: sgarato: Do Biògrafu s. m. (T. G. Didasc.) Autori, chi
maidda po binta, darla vinta. Donaisì po bintu, hat iscrittu sa vida di algunu, Biografo.
darsi per vinto, arrendersi. Bintu de nou, rivinto. Bipedàli agg bipedale. Truncu bipedali, di
Binturèri, ra agg vendereccio. vidiu in duus, tronco bipedale. -

Binu s. m. vino. Binu puru, vino puro. Binu lipedu agg. de duus peis, bipede, -

aquau, chiarella, vino allungato, innacquato. Biquadràu, da agg. (T. de s' Algebr.) bi
Binu nou, vino nuovo. Binu becciu, vino vecchio. uadrato. -

Binu gagliardu, vino generoso, gagliardo, por Birbantàglia s. f ribaldaglia.


tente. Binu debili, vino debole. Binu de prenza, Birbantài v. n. (t. ital.) fai su birbanti, bir
vino di torchio. Binu argu, vino garbo. Binu ar bantare , birboneggiare, bricconeggiare, palto
rubiu, vin rosso. Binu pallidu, arrubiastu, cla neggiare.
rittu, vin pallido, rossiccio, claretto. Binu bian Birbantazzu s. m. accresc. ribaldaccio, ri
cu, vin bianco. Binu virgini, vino vergine, che baldone. -

non ha bollito. . Binu nieddu tintu, vin nero Birbantedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) ri
grosso, spesso, coperto. Binu fattu senza cracai, baldella. -

crovello. Binu meda claru, pisciarello, piscian Birbanteddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) ba
cio. Binu piccanti, vino frizzante, piccante, ra roncello, bricconcello, ribaldello.
spante, razzente. Binu, chi cinciddat, vino Birbanteria s. f. bricconata, bricconerìa, bir
brillante, che smaglia. Binu spuntu, vino in-, bonata, birbonerìa, paltonerìa, ribalderia, scel
forzato, che ha pigliato punta. Binu axedu, lerataggine, scelleratezza. Fai birbanterias, ri
vino infortito, cercone. Binu purificau de sa baldeggiare. -

fexi, vino defecato, purgato dalla feccia. Binu Birbanti s. m. birbante, birbone, briccone,
totu fexi, vino feccioso. Binu accomodau, vino commettitore, furfante, furfatore, giuntatore,
conciato, governato, medicato. Binu de pastu, paltone, paltoniere. Renesciri birbanti, infur
vino da pasteggiare. Su binu est gustosu in su fantire, divenir furfante, ribaldo Birbanti in
beranu, la beva del vino è grata nella prima nantis de nasciri, cattivo fin dal guscio. Bir
vera. Binu fattu, o bonu i"
vino maturo, banti de prima stampa, più cattivo che tre assi,
che è nella sua beva. Binu buccanti, vino ab o che banchellino. Fai su birbanti, sbricconeg
boccato, soave, di buona beva. Binu remustau, giare, fare il briccone,
vino rincappellato. Binu chi portat flori, vino Birdànciu, cia agg. chi tendita su birdi, ver
fiorito. Binu ferrau, vin ferrato. Binu guastu, deggiante, verdicante, verdastro, verdiccio, ver
chi s'est perdiu, vino, che ha dato la volta . derognolo, verdigno, verdognolo.
Binu eccessivamenti dulci, vino melacchino. Bimu Birdàngiu (t. r.) M. birdanciu.
senza vigori, vino svigorito, settembrino, Binu, Birdarràmini s. m. verderame.
chi deponit, vino sedimentoso. Deposizioni de Birdàriu, ia agg. Arti birdaria, arte vetraria.
su binu, sedimento, fondata, posatura del vino. Birdasùlu s. m. verdazzurro.
Binu svaporau, vino svanito. Binu cun zuccheru, Birdi s. m. (forsis de vidrio sp.) vetro. Po
e cannella, ippocrasso. Restu de binu in su niri birdis, metter vetri. Logu serrau cun bir
fundu de sa tassa, centellino, culaccino. Binu dis, luogo invetriato, chiuso con vetri . Fabbri
postu cun senzu in infusioni, vino assenziato. ca de firdis, vetraja. Mercanzia de birdis e
Binu di olioni, albatrino. Gagl. Binu de cere cristallus, vetrame. Fabbricanti de birdis, gonfia.
xia arga, amarino. Gagl. Viziu de su binu, Neu, chi s'incontrat in su birdi, sonaglio.
a

BIR BIR r3i

Birdi s. m. imu de is coloris, verde. Birdi convento. Biri totu a unu tironi , bere in una
grogu, verdegiallo, pomella. Birdi cottu, carrigu, tirata, in una beita. Biri a bruncu espress.
" ajo, cupo, carico. Birdi meda oscuru, bascia, biri in cungiali, o in ampudda, far
'verde bruno. Birdi claru, verde chiaro. Birdi cornetta, baciar la terra, bere al boccale, ap
mari, glauco, color festichino. Bemiri birdi, iccar la locca alla bottiglia. Biri comenti una
rinverdire, rinverzire, rinverzicare. Fai birdi in ſi , senza modu, acciumai, o biri a tira
signif. att. rinverdire: Tirai a su birdi, verdeg molla, cantu tirat cannada , sbevere, strabere,
giare, verdicare, volgere al verde. Birdi po bir sbom/ettare, azzuffarsi col vino, bere smodera
dura de campagna, verzura. tamente. Biri frequenti, ma no in grandu can
Birdi agg. verde. Po friscu contrariu de siccau, tidadi, shevazzare. Biri de nou, o torrai a biri,
verde, fresco. Po giovunu, verde, giovine. Edadi ribere. Torrai a biri in sa mesa de pustis pap
birdi, età verde. Po bivu, vigorosu, verde, pau , e bistu beni, fare una lattata. Biri a
vivo, vigoroso. tassa plena, tere a colma tazza. -

Birdia s. f matrigna, noverca, lat. Operai, Biribi s. m. (t. fr.) spezia de giogu de fortuna
trattai de birdia, matrignare. a tauletta , birilisso. - -

Birdièra s. f invetriata, vetriata, vetrata, Birocceddu s. m. dim. (dd pron. ingl) biroccino.
vetriera. Biròcciu s. m. biroccio, e baroccio.
Birdièri s. m. (de vidriero sp.) vetrajo. Po su Birra s. f spezia de bevida, birra.
fabbricanti de is birdis, chi delus traballat Birràju s. m. chi bendit, o fait sa birra,
cun su sulidu, gonfia, vetrajo, conciator di birrojo.
fornace.
-

Birricchimerìa s. f monellerìa º milanesu ) ..


Birdiu s. m. patrigno. Birrichnu s. m. omini de mal' affari, berro
Birdòni s. m. mesu cristallu usu de ven viere, monello, mariuolo.
tanas, de carrozzas ec. lastra di mezzo cristallo, Bisaja s. f bisava, bisavola.
lastra di vetro. Bisaisì, bisau ec. (t. r.) M. sonnaisì
Birdùmini s. m. verdume , verzume.
Birdùra s. f verdura, verdore, verdezza, ver
" s. m. bisavo, bisavolo, proavo, proa
volo. Bisaju de su bisaju, quintavolo.
dume, verzume. Po sa birdura de is erbas e Bisbèticu, ca agg bisbetico, bisesto, fanta
plantas friscas, verzura. S'aqua bistit de birdura stico, aromatico, stravagante.
sa campagna, la pioggia avverdisce la campa Bisbigliadòri v. m. (t. ital. introd.) bisbigliatore.
gna, la fa verdeggiare. Cumenzai a si bistiri Bisbigliai v. n. (t. ital. già in usu) su qòistio
de birdara, verdicare, verzicare, cominciare ad mai de medas asutta boxi, bisbigliare, favellor
apparir verdeggiante, o verdicante. pian piano. -

iri s. m. vista, vedere, vista. Unu bellu Bisbigliu s. m. (t. ital. in usu) ammuinu sur
biri, un bel vedere. du de su fueddai de medas asutta boxi, bisbiglio.
Biri v. a. funzioni de is ogus, vedere. Po Biscaina, a sa biscaina avv. alla balorda, a
conosciri, cumprendiri, vedere, conoscere, com chiusi occhi. Fueddai a sa biscaina, parlare in
prendere. Donai a biri, dare a divedere, a consideratamente, senza considerazione. Fai una
conoscere. Po avvertiri, considerai. M. Stai a cosa a sa biscaina, comenti bessit bessit, fare
biri, stare a vedere. Fai biri . M. mostrai. Fai una cosa avvoltolatamente.
biri su nieddu po biancu, " vedere il nero Biscontàu s. m. viscontado.
pel bianco. Biri s'abi in cehu, conoscere il ca Bisconteria s. f. Viscontèa, Visconteria.
labrone nel fiasco, stravedere, vedere il pelo Biscontessa s. f. Viscontessa.
nell' uovo. Fai sa finta de no biri, far le viste Bisconti s. m. Visconte.
di non vedere, dissimulare. Intre biri e no biri Biscontissa s. f. M. Biscontessa.
avv. in su mentras, nel mentre, fra questo mezzo. Biscottài v. a. fai a biscottu, biscottare.
Biri a lampaluxi, vedere in confuso. Fai biri Biscottàu, da part. cottu duas bortas, biscot
una cosa po un'atera, far venir le traveggole, tato, biscotto. -

far i". Biri de traversu, vedere di tra Biscotteddu, e pistocheddu s. m. dim. (dd pron.
verso, o per ispicchio. Biri una cosa po un' ingl.) biscottino, biscottello.
atera, ingannaisì mirendu " essiri alluinau in "i" e pistoccu (fatta sa metatesi) s. m.
is ogus, travariare, travedere, aver le traveg biscotto. Biscottu de marineri. M. galetta. Por
gole, ingannarsi nel vedere. Persona, chi bit tai biscottu in bertula, essiri provvistu po si de
de allargn, largoveggente. Beniri a biri, asse fendiri de calisisiat intoppu, portare il capperone.
guraisi, accertarsi. Birisì a is istrintas, trovarsi Biscròma s. f. (T. sa Music.) biscroma.
alle strette. Faisì biri, donaisì a conosciri, farsi Bisègu s. m. (T. de Sabater. de besaigue fr.)
scorgere, o farsi conoscere. No si podiri biri a lisciopiante, bisegolo, steeca. -

pari, si narat de duus indispettius, avere il tarlo Bisestili, agg. bisestile, bisesto, intercalare.
con uno. A mosibiri, a rivederci, addio. Faisì Bisestu s. m. di intercalari, bisesto, giorno in
biri po affacciaisì, farsi vedere, sporgersi. tercalare. Essiri in su bisestu, bisestare.
Biri s. m. il bere. Bisestu agg. M. bisestili.
Biri v. a. funzioni de sa bucca, bere, bevere. Bisgèneru s. m. maridu de sa netta, bisgenero.
Biri a bucconi a bucconi, a piticus surbidus, Bisillabu, ba agg. formau de duas sillabas,
centellare, bombettare, zinzinare, e zinzinnare, bisillabo.
bere a centellini, a sorsi, a zinzini, sorseggiare, Bislongu, ga agg, accantu longu, bislungo.
Biri a sa saludi di algunu, bere all'altrui sa Bismutte s. m. (T. Chim.) corpus minerali se
tite, fargli ragione nel bere. Donai a biri, mimetallicu, chi s'incorporat cun is aterus me
cumbidai a binu, dare a bere. Giogai a chini tallus, bismutte.
bit, giuocare a chi bee. Biri senza toccai sa - Bisnebòdi s. m. fillu de mebodi, bisnipote.
tassa cun is murrus, bere a garganella, o per Bisògu 9. e agg monocolo. M. lºise
R
132 BIS e- iBIV

Bisongeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) bi Biviu s m. camminu de duus ramus, bicio,
30 ºnl/lo . imboccatura di due strade. -

isongiàbili agg necessariu, bisognevole, ne Biviu, via part. de biviri, vissuto, vivuto.
cessario, opportuno. Bivu s. m. parti bia, vivo, parte viva. Pintau
Bisongiài v. n. impers. bisognare, occorrere, a su bivu, dipinto al vivo. Toccai in su bivu,
esser di mestiere, di necessità. Po essiri cunve toccare, dar nel vivo. Donai in su bivu fig.indovinai
nienti, abbisognare, bisognare, convenire, esser su secretu de unu fattu, dar nel segno, in
conveniente. M. abbisongiai. brocco, cor il brocco. Ferriri in su bivi, colpir
Bisongiosamenti avv. bisognosamente. sul vivo. A su bivu avv. al vivo.
Bisongiòsu, sa agg. egente, bisognoso. Divu, va agg (t. sp.) vivo, allegro. Po spiri
Bisòngiu s. m. bisogno, uopo, indigenza, ne tosu, ardito, vivace, spiritoso, svegliato. Dolori
cessità, urgenza. Po scarsesa, bisogno, scarsezza, bivu, intensu, dolore acuto, intenso. Colori bivu
scarsità. Teniri bisongiu di alguna cosa, abbi color vivo, acceso. Coloriu de unu bivu incarnau.
sognare, aver bisogno di alcuna cosa. Est bison colorito d'un color vermiglio. M. vivu.
giu, est necessariu fai custu, bisogna, conviene, Bixinàli agg. vicinale, vicino.
è di bisogno, è d'uopo far questo. Bixinanza s. f vicinanza, prossimanza, pros
Bistintu, ta agg. tintu duas bortas, bistinto. simità, adiacenza -
Bisturi s. m. M. bestiri. Bixinàu s. m. vicinato, distretto, contorno, circuito.
Bisturi v. a. bistu ec. M. bestiri ec. Bixinu s. m. vicino. Temiri malus bixinus, si
Bistorinu s. m. (strum. chirurgicu) bistorì, marat de chini s'alàbat po sei e totu, avere cat
gammautte. tivi vicini.
Bistortu e bistrottu, ta agg. bistorto. Bixinu, na agg vicino, adiacente, prossimano,
Bistu, sta part. veduto, visto. Bistu de non, circonvicino. M. accanta.
niveduto. Essiri beni bistu, essere amato da tutti. Ilizarra s. f (de picarra sp.) lavagna. Colori
Essiri mali bistu, esser mal veduto. de bizarra, lavagnato.
Bistu, sta part. de su segundu verbu biri, Bizzarrài v. m. essiri capricciosu, essere bizzarro,
beuto, bevuto. capriccioso.
Bistundu, da agg unu pagu tundu, bistondo. Bizzarramenti avv. capricciosamente, bizzar
Talmente,
Bisu s. m. (t. r. de visum i) M. sonnu.
Bisulcu, ca agg. (t. lat.) si narat di animali, Bizzarreddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) biz
chi tenit su pei sperrau, coment est su boi ec. zarretto, tta.
4isulco, fissipede. Bizzarria s. f bizzarrìa, capresterìa, vivezza
Bisura s. f. aspetto, sembiante, visaggio: De licenziosa, voglia matta, arzigogolo. Po arguzia. M.
mala bisura, d' ºpeº truce. Po ſigura. M. Bizzarru, ra agg bizzarro, bisbetico, fantastico.
Bittas s. f. pl. (T. Marinaresc.) pezzus de lin Po iracundu, bizzarro, iracondo, stizzoso. Po
namini plantaus in is duas bandas de is navius, spiritosu, bizzarro, spiritoso, vivace.
bitte. Blandimentu s. m. blandimento.
Bittòni s. m. (T. Ital. Marinar) pezzu tundu Blaudòni s. m. (t. sp.) Blandomis si narant is
de linna po raccumandai sa gumina de una ga duus grandus candelobrus postus in su planu de
lera, chi si bolit firmai in terra, bittone. su presbiteriu po usu di acias, candeliere, o
Bitumini s. m. minerali fagili a pigai fogu, candelieri da torce. Franzios.
bitume. Blandòri s. m. M. blandura.
Bituminòsu, sa agg bituminoso. Blandu, da agg affabile, blando, piacevole,
Biu, ia, agg. vivo. Biu biu, vivo vivo. Perda morbido, soave, tenero.
bia, pietra viva. Carcina bia, calce viva. Segai Blandùra s. f. (t. sp.) affabilità, delicatezza,
finzas a sa pezza bia, tagliar sino alla carne dolcezza, piacevolezza, placidezza, tenerezza.
viva. Mesu º" , semivivo. Blapsigonìa s. f. (T. G. Med.) dannu de su
Biva, a sa biva avv. M. bivu sust. fetu, blapsigonìa. Bonav.
Bivalvu, va agg. (T. de Stor. Natur.) de duas Blasfemadòri v. m. M. blasfemu.
valvas comentº est sa cocciula, bivalve. Blasfemài v. a. (T. G.) bestemmiare, dir
Biventi v. s. e agg. vivente. M. viventi. blasfemie.
Bivèsa s. f. (t. sp.) vivezza, vivacità. Po pron Blasfemàu, da part. bestemmiato.
tesa, prontezza, vivacità. M. vivesa. Blasfemia s. f blasfemia, bestemmia.
Bivimentu s. m. il vivere, vita. Passai bonu Blasfemiedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) hc
bivimentu, fai bona vida, menar buona vita, vi- stemmiuzza.
vere agiatamente. Blasfemu, ma agg. blasfemo, ereticale. In
Biviri s. m. il vivere. -
forza de sust. bestemmiatore, trice.
Biviri v. m. e in Logudoru bivere, (su primu Blasonài v. a. (T. de s' Araldica) pintai is
de bivir sp. s ateru de vivere lat.) vivere, stare armas cun is metallus, e coloris ec. blasonare.
in vita. Biviri beni, godere, sguazzare. Biviri beni, Blasòni s. f. arti, ch imparat su metodu de
onestamenti, viver con integrità. Ita manera de fai e de conosciri is armas gentilizias, blasone.
biviri, che maniera di vivere. No si podit biviri, Blasonista s. m. chi attendit a s arti de bla
non si può vivere. Biviri de limosina, vivere d' sonai, blasonista.
accatto. Biviri a stentu, vivattare, vivere meschi Blau e brau (t. r.) M. blò.
namente. Biviri de sa giornada, vivere dì per dì. Blefarografia s. f. (T. G. M.) descrizioni de
Biviri impari, convivere. Biviri paghendu unu is pibiristas, blefarografia. Bonav. -

tantu su mesi, vivere da commesso. Biviri liber


pibiristas
pi
lefarologia s.
i" G. Med.) trattau de is
Bonav.
tinamenti, scapestrare, scapigliarsi, darsi alla
scapigliatura, vivcr dissolutamente. Biviri de sa Blefaròtide s. f. (T. G. Med.) inflammazioni
fura, viver di ratto, sostenersi di ruberie. de is pipìas de s'ogu, blefarotide. -
BLE BOIO F35

Blennorrèa s. f. (T. G. Med.) scolazioni de rsone. Fai boddèu, far trebbio. Andai a su
muccu, blennorrèa. Bonav. ddèu, andare a crocchio, a trebbio, passare
Blindas s. f. pl (T. de sa Fortificazioni) lin il tempo a chiacchierare.
mammini, e arburis intrecciaus po susteniriis fa fi na agg (t. r.) sociabili, chi fa il
scinas de sa trincea, blinde. menti s'arregollit cun is aterus, accogliticcio, co
Blò agg. (t. fr.) turchino, cilestro, azzuolo, cievole, trattabile. Genti boddiana, gente acco
sbiadato, smeraldino, azzurriccio. In forza de gliticcia. Mi sociabili.
sust. azzurro, turchino. Blò pallidu. azzurro - Boddidòri v. m. e ra f (dd pron. ingl.) co
dolce, dilavato. Blò cèlesti, azzurro vivo, sme glitore, raccoglitore, trice.
raldino. Blò ultramarinu, azzurro oltramarino. Boddidùra. M. boddimentu.
(V. la voce º Boddimentu s. m. (dd pron. ingl.) aduna
Bloccadùra s. f. assediu postu a largu, bloc mento, raccoglimento.
e i7tura . Boddiri v. a. (dd pron. ingl.) cogliere, corre,
Bloccài v. n. assediai de allargu, bloccare, raccogliere, raccorre. Boddiri algunu camminendu,
assediare alla larga. Po ingiriai de fossus, val sighiriddu, raggiugnere uno, arrivarlo. M. arre
lare, circondar con fossi, golliri, o sighin, Boddirisì n. p. arregollirisì im
Bloccamentu s. m. M. bloccu. ari. M. congeniai.
Bloccàu, da part bloccato, assediato alla larga; Boddu, da part. colto, raccolto. M. arregortu.
vallato. Po sighiu, arrivato, raggiunto.
Bloccu s. m. blocco, assedio posto alla larga. Bofetàda s. f. (t. sp.) schiaffo. M. bussinada.
Boàtu s. m. (t. lat.) retumbu, l'oato, rimbomlo. Boſetài v. a. (t. sp.) schiaffeggiare.
Bobbòi s. m. o claru (forsis de bonbon fr.) Bòfiu, ia part. de boliri, voluto. Bofiu de nou,
chiccha . rivoluto.
Boccacciànu, na agg. segundu su stilu de Boc Boga s. f. (t. cat.) pisci, boca.
cacciu, boccacciano, boccaccevole. Bogàda s. f cavata, cacciata, espulsione. Bo
Boccia s. f palla, pallottola. Boccia de pira gada (t. cat.) lissa de coladura, o coladura de
mide, palla. Boccia de bigliardu, biglia. Boccia lissia, rannata. Bogada de sanguni, cavata di
de giogu, boccia. Giogai a boccias, giuocare a sangue, emission di sangue.
tocce. (V. boule fr.) Logu destinau po su giogu Bogadentis s. m. cavadenti.
de boccias, sferisterio. Boccias marant is feminas Bogadòri v. m. cavatore. Bogadòri de dentis,
a unu certu ornamentu de bistiri, pieghe gonfie. cavadenti, cavator di denti. i" astula,
(V. Bouillon fr.) taglialegna.
Bocciadira s. f guarnizioni de bistiri fatta a Bogadùra s f bogadura de pari di algun ossu,
boccias, o siant pinnicas buffadas, falpalà, storta, storcimento, Po remamentu, il vogare,
fregio a pieghe gonfie, o increspate. o remigare.
Bocciài v. a. ormai de boccias unu bistiri, Bogai v. a. cavare. Bogai sa peddi, cavar la
ornare, guarnire una veste di pieghe gonfie. Po pelle. Bogai is mancias, cavar le macchie. Bogai
sbocciai. M. sa conca, sporger la testa. Bolliri bogai conca,
Bocciàu, da part. bistiri bocciau, veste guar voler dominare. Bogai de sierus espress. rust.
nita di falpalà, ornata di pieghe increspate. bogai de sentidu a unu, importunaiddu troppu,
Boccidòri v. m. su chi ſ" is bois po su cavar uno di cervello, di senno, torre uno di se.
i" , macellaio,
« v
maccellaro, ammazzabovi, Bogai su portanti, dar l'ambio. Bogai de cor
ovicìda. Po su chi bendit sa pezza per is ar pus unu secretu a unu, cavare i calcetti a uno,
as, strascino. trargli di bocca, scovare il suo sentimento. Bo
"" s. m. logu, aundi si boccint is gaisindi su famini, cavarsi la ſame, Bogai a pillu
animalis po su pubblicu, macello, scannatoio, espress. rust. bogai a campu, pubblicai, accam
ammazzatoio. - pare, metter in campo, far vedere, scoprire,
Boccimentu s. m. uccidimento, ammazzamento, scovare, palesare, produrre, cavar fuori. Bogai
uccisione, strage. Boccimentu de bestiaspo pezza, is pinniccasa sa brenti, cavare il corpo di grinze.
macellamento. Bogaisinci unu di ananti, torsi uno d addosso,
Boccinu s. m. dim. su signali, aundi in su d' innanzi. Bogai s'azza a unu gorteddu, dare
s"occiòni
s'arrimant is boccias, grillo, lecco. il filo a un coltello . Bogai " COnCa una
s. m. accrsc. chi medas dd' usant in cosa a unu, dissuadiriddu, cavar del capo una
logu de boccinu. M. boccinu. cosa ad uno, dissuaderlo, discrederlo, farlo ri
occiri v. a. e in algunus logus occiri sincopau credente da una falsa opinione: Bogaisì sanguni,
de occidere lat. ammazzare, uccidere, mettere cavarsi sangue. Bogai su macchiori de conca a
a uccisione, privar di vita. Bocciri cun crudeli unu, cavare il ruzzo di capo ad uno, ridurlo
dadi, trucidare. Bocciri bestias po pezza, ma a dovere, Bogaisindi sa maschera, cavarsi la
cellare. Bocciri fig. po dona fastidiu: Tui nosi maschera. Bogai de duda, chiarire, dischiarire,
boccis, tu ci ammazzi. Boccirisì v. r. ammaz cerziorare, cavar di dubbio. Cosa chi indi bogat
zarsi, uccidersi. Sa genti s' inci boccit, si narat isogus, cosa, che balza agli occhi. Po discacciai,
de meda genti ammuntonada, il popol. vi s'am cacciar via, mandar via. Bogai de unu postu,
rnazza .
cacciar da un posto. Bogai ollu, o succiu de is
Bocciu, da part. ammazzato, ucciso, pvivato perdas, cavar sangue dalla rapa, tentar l'in
di vita. Trattendu de bestias po pezza, macel possibile. Bogai is lepuris a campu, scoberriri
lato. M. mortu . alguna cosa occulta, cavar la lepre del bosco,
Bodas s. f. pl (t. sp.) nozze. M. nuzias. scovare, scoprire una cosa occulta; Bogai is peis
Boddèu s. m. (t. r.) dd pron. ingl. circulu de de un affari, terminaiddu, cavar le mani d'un
personas po qiistionai e passai su tempus allir affare, terminarlo. Bogai profettu, ricavar pro
-

gamenti, crocchio, trebbio, raddotto, nidiata di .fitto. Bogai banias, scusaisà, addurre scuse.
-

134 BO G foL

Bogai sa spada a favori de unu, faiddi is partis, algunas ispertiadas nieddas, l ue di pelo rosso
parteggiar uno, proteggerlo. Bogai floris fig. listato a strisce nere. Boi steddau , o chi tenit
bogai vizius, pigliar qualche abito cattivo, di sa manta dominanti pintada a steddus biancus, o
venir restio, indocile, esser duro alle ammoni di ateru colori de figura sferica, bue indanajato.
zioni. Po tirai. M. Bogai de rexinis, sradicare, Si però sa manta est taccada o " a manci
svellere dalle radici. Bogais de mantis una cosa. xeddas no tundas , ma a muschittas, bue rio
M. spropriaisi. Fai boga, pilus biancus, far di scato. Boi buccarbu, o corrarbu, taccati de
venir cano, far incanutire. No bogai musciu, Diancu a bucca, o a is astas, bue balzano alla
fai mutria, star zito. No bogai succiu de unu bocca, o alle corna. Boi coarbu, fiancarbu,
ſig. espress. bascia, no sperandi algunu profettu, bue balzano alla coda, o al fianco, ovvero tac
non isperarne alcun bene. Bogai v. n. trattendu cato di bianco alla coda, al fianco. Boi pearbu,
de plantas, germogliare. M., protai. Bogai una e zirarbu, bac balzano al piè, e alla pancia.
obbiu pagu clavau furriendiddu circularimenti, Sa peddi, chi pendit de su zugu de su boi,
dimergolare. Bogai sa punta, appuntare, fare giogaja.
acuminato. Bogaindi sa rana cun is manus al Bojardu s. m. Senadori de sa Russia, Bojardo.
lenas, cavarne le castagne colle zampe altrui. Boinargiu e boinarvu s. m. loaro.
Bogai linu, fà ec svellere il lino, le fave ec. Bolada s. f. (t. sp.) volata, volato. M. bolidu.
Bogai su mustu de sa cubidina, svinare, fare la Boladòra v. f. volatrice.
svinatura. Bogaisì de pari unu pei, dilogarsi, Boladòri v. m. volatore.
slogarsi, storcersi un piede. Bogai s anima a Boladira s. ſ. M. bolamentu .
unu, cavare il cuore altrui, pressarlo a far Bolai v. n. (de bolar sp.) volare, svolare.
una cosa. Po vessai, cavare il cttore, oppri Po similitud. andaibolendu, cum grandu lestesa,
mere, vessare. Bogai de su mundu, privar di andar volando, o rapidamente. Fai bolai in
vita, torre dal o al mondo. Bogai fruttu, ri aria, scagliare in aria. Ti bolat su cerbeddu ,
trarre frutto. Po recabai, ricavare, Po lucrai, ti vola il cervello, sei di mente leggiera. Andai
ricavare, ritrarre. Po scacciai. M. espulsai. Po bolendu de innoi e de innì, voleggiare. Bolai in
copiai designendu, ricavare, ricopiar disegnando, basciu de una parti e atera, svolazzare. Bolai
Bogai de nou, ricavare. -
comente Dedalu, dedaleggiare. Bolai in altu,
Bogamàncias s. m. cavamacchie. -
sorvolare, volare in alto. Passai bolendu cun gran
Dogamentu s. m. cavamento , cacciamento, du rapidesa, trasvolare. Bolai de nou, rivolare.
espulsione. - - - Bolamentu s. m. volamento, svolamento.
Bogau, da part cavato, ricavato, cacciato via, Bolandèru, ra agg (t. sp.) liggeri. Conca
discacciato, espulso. Bogau de pari, slogato, bolandera, testa leggiera, di poco senno.
storto. Bogau de duda, chiarito: Bogau de re Bolarmènu s. m. terra medicinali, bolarmeno,
xinis, sradicato, svelto dalle radici. M. su verbu: orminiaco.
Boi s. m. o ciaru, bue. Boi giovunu, giovenco. Bolau, da part. volato: svolazzato: sorvolato:
Boi rebellu, bue restio. Boi salvaticu, bufalo, trasvolato. M. su verbu.
bissonte. Boi molestau de sa musca, bue assil Rolazzài v. n. bolai a pap'a pagu de una parti
lito, infestato dall' assillo. Poi affricanu, zebu. a s'atera, svolazzare. Po essiri agitau de su
Boi langiu, smarriu, bue afato, scriato, sma bentu , svolazzare.
rito, estenuato. De boi agg bovino Pezza de Bolentinu s. m. sfºrzino,
i carne bovina. . Bruttesa de boi, bovina. Bolèu s. m. (deboleo sp.) Ghettai in boleu,
Corrinamentu de boi, mugghio, muggito. Su In arra, gettare in aria .
boi corrmat (t. r.) il bue mugghia, muggisce. Bòlidu s. m. (debolo sp.) volo, volato. Donai
Su boi incorrat, il bue cozza, dà cozzate. Su boi su bolidu, dare il volo. Pesaisì a bolidu , le
scaviat, sciamiat is corrus espress. rust il bue varsi a volo. Andai a bolidu , andar di volo .
corneggia. Su boi s'accromat (t r.) si rebellat, Tirai, o sparai a su bolidu , tirar di volata .
il bue si ribella, si fa resto. Giungiri is bois, Cumprendiri a su bolidu, intender per aria.
aggiogare i buoi. Sciolliri is bois de su giuali, Ind'unu bolidu, ind' unu stanti avv. in un volo,
digiogare i buoi. Boi scorrau, bue cornomozzo. in un attimo, in un baleno.
Roi di astas derettas, bue drittocornuto, che ha Bòliri v. a. volere, aver volontà . Po cuman
dritte le corna. Cumoni de bois, de mallorus, dai, ordinai, comandare, esigere, ordinare,
o de baccas, procoio, e proquoio. Portai su prescrivere. Po disigiai, volere, bramare, aver
carru aundi sunt is bois prov. fai a su contra voglia. Po circai: Chimi boleis, o a chini cir
riu, metter il carro innanzi ai buoi. Fai de cais ? chi volete, chi ricercate, chi domandate ?
una musca unu boi prov. far d una mosca un Hem a boliri, vorrei, avrei a caro. Deus non
ramarro. Diversas mantas de is bois, diversi bollat, tolga Iddio, Iddio non voglia, al Ciel
mantelli de buoi: Boi braxu, bue pezzato. Boi non piaccia. Boliri beni, voler bene, amare.
canudu, bue di pelo bigio nero, Boi ghiani pi Boliri mali, voler male, odiare. Po pretendiri:
vidu, bue morello. Boi canudu cinivali, bue Ita bolis ? ita pretendis? che vuoi? che pretendi?
grigio. Boi canudu pertiazzu, chi portat algunas Po significai: " bolit mai custu? ita significatº
ispertiadas arrubias de longu, bue bigio nero che vuol dir questo? che significa? Po accon
listato a rosso, o di strisce rosse: si però is sentiri , volere, assentire, esser contento. Po es
ispertiadas sunti de traversu, bue listato di stri siri necessariu , volere, richiedersi, esser di
sce rosse traversali. Boi piberazzu, bue serpato. dovere, convenire. Custa linna no bolit pigai
Boi spanu, chi participat de biancu, e de baju, fogu, no allùit, questa legna non vuol ardere.
tue rabicano. Boi scrosu, bue di mantello rosso. Boliri sa cosa a spada tirada, a per forza, voler
Boi scrosu tintu, o uscrau, bue di pelo rosso la cosa per "o. Boliri troppu, stravolere.
bruciato. Boi scrosu spanu, bue di pelo rosso Boliri de nou, rivolere. Non boliri, svolere ,
dilavato, chiaro. Boi scrosu pertiazzu, chi portat disvolere. Pagu inci hat boffiu, poco vi volte,
BOL BON 135

poco mancò. Chini totu ddu bolit, totu ddu Po abili; bonu sordau, buon soldato. Po gustosu;
perdit, chi tutto vuole, nulla ha i chi troppo bonu binu, buon vino, grato, piacevole. Po
abbraccia, nulla stringe. Boliri totu a cadira utili; buono, giovevole, vantaggioso. Po favo
seziu , senza fatiga, voler l'uovo mondo. rabili; tempus bonu, buon tempo, favorevole.
Boliri s. m. volere, volontà. Po grandu; una bona, o grandu tassa de binu,
Bolla s. f voglia. Debona bolla mia espress. un buon bicchier di vino. Po onorau; de bona
fam. di mia spontanea volontà. A bolla avv. Si famiglia, di buona, di onorata famiglia. Po
no ddu fais a bolla, ddu fais ammarolla, se forti, sanu; bonu stogumu, stomaco buono,
non lo fai di buona voglia, volentieri, lo fai forte. Bonu po candu tronat, inutile, buono a
malvolentieri. nulla. Bonus principius, buon capo l'anno.
Bolu s. m. terra medicinali, bolo. A bonu preziu, a buon mercato. In bona fidi
Bomba s. f bomba. Po pezzu di artiglieria, avv. in buona fº; in verità. De bona gana, di
bomba. Bomba cumposta de circus de ferru, buona voglia. De bona fidi avv. sinceramente,
carcassa. Bombas plur pappai fattu de pezza di buona fede. Bonas dias (espress. sp.) buon
accappulada cun ous isbattius e aterus ingre giorno. Pigai unu a bonas, trattar uno alte
dientis, polpette, e in algunus " de s ltalia belle, alle buone, con piacevolezza. Teniri sa
granatine. Ti hemu hai fattu a bombas, di te bona, essiri in bon umori, esser in buona, in
ne avrei fatto polpette. Bomba de bruvura po buon umore : Fatt e bonu, bell e fatto. A sa
sparai cun is manus, granata. -
bona avv. alla buona, alla carlona.
Bombarda s. f bombarda. Scarrigai sa bom Bonubiviri s. m. vita felice.
barda, sbombardare. Po spezia de barca de Bonutempus s. m. buontempo. Donaisì bonu
bombardai, bombarda. tempus, darsi buon tempo, crapulare, gozzovi
Bombardài v. a. (de 6ou6eo bombeo, resono) gliare, far gozzoviglie. -

bombardare. Fig. troddiai forti, sbombardare. Bonzu s. m. Sacerdotu de is Chinesus, e


Bombardàu, da part. bombardato. Giapponesus, Bonzo.
Bombardèra s. f. stampu in sa muraglia, de Boote s. m. (T. Astronom.) signali celesti,
undi si tirat sa bombarda, bombardiera. chi constat de trinta tres istellas, boote.
Bombardèri s. m. bombardiere. -

Bordàda s. f sparu de totus cannonis de unu


Bonàcciu, cia agg. buono, bonario, bonaccio. fiancu de naviu, bordata, fiancata. Fai piticas
Bonaccordu s. m. strum. music. arpicordo, bordadas, star su i bordi.
buonaccordo . Bordadòra , e brodadora v. f ricamatrice.
Bonacèsa s. f bonarietà. - Bordadòri e brodadori v. m. ricamatore.
Bonacostumanza s. f morigeratezza, contegno Bordadùra e brodadùra s f ricamatura, ri
di buon costume . camamento, ricamo. M. borderia .
Bonanza s. f bonaccia, calma, abbonaccia Bordaduredda s. f. dim. (dd pron. ingl.) ri
cametto.
mento, placidezza del mare.
Bonapartenza s. f benandata. Po sa bona manu Bordài v. a. (t. sp.) e brodai, ricamare.
chi si " in su partiri, benandata. Bordai a tamburru, ricamare a tamburo. Bor
Bonavòglia s. m. furfante. Fai su bonavoglia, dai a ramus, ricamare a ramaggi. Bordai a
furfantare, menar vita da furfante. granu di orgiu, ricamare a spina,
Bondàdi s. f. (t. º bontà, probità. Bordài (T. marinarescu) sighiri unu vascellu
Boneddu, dda agg. dim..(dd pron. ingl.) bo de fiancu, bordare un vascello, inseguirlo di
nario, buonino, benigno di natura. - - fianco; M. abbordai.
Bonèsa s. f. (t. r.) bonarietà, semplicità, be Bordàu, da part. ricamato. Po abbordau M.
nignità di natura. M. bonacesa. Bordàu s. m. tela rigara, bordato.
Bonesamenti avv. t. b. a sa bona, bonaria Borderia s. f ricamo. Po borderia particulari
mente, alla buona. in oru, o in plata, rapporto d'oro, o d' argento.
Bonettu s. m. (t. sp. e fr.) morioncino. Bo Bordiggiài v. m. bordeggiare, star sulle volte.
nettu de pannu po ci sa conca, cervellino. Bordu s. m. bordo. ºi, di altu bordu,
Bonfurcu, ca agg. furfante, scellerato, degno vascello di alto bordo. -

di forca. Bòrea s. f nebbia. Coberriri de borea, an


Bonificài v. a bonificare. Po passai in contu, nebbiare, offuscar di nebbia. Sa borea ferit is
bonificare, menar buono, conteggiare il pagato, fruttas, la nebbia fa avvizzir le frutte.
far buono. - Boreàli agg. boreale, settentrionale.
Bonificamentu s. m. bonificamento. Boreazzu s. m. nebbionaccio, nebbione.
Bonificàu, da part. bonificato. Borgomastru s. m. Capu de Magistrau in Ger
Bonificaziòni s. f bonificazione. mania Olanda e Fiandra, Borgomastro.
Bonittamenti avv. mediocremente bene. i Bòria s. f fanfarronia, boria, boriosità, al
Bonittu, tta agg. dim. mediocremente buono. bagia, grandigia, vanità, soffioneria. -

Bonòra, o bona ora: Andai in bonora, an Boriài v. n. teniri boria, fanfarronaisì, boriare,
lare in buon ora . boriarsi, aver boria, albagìa, gonfiarsi, invanirsi.
Bonu s. m. il bene, il buono, il probo. Bonu Boriòsu, sa agg. altivu, borioso, albagioso,
po tui, buon per te. Teniri de bonu, saper altero, orgoglioso.
buono, o di buono. Essiri unu pagu de bonu, Borràci s. m. materia, chi s'incontrat in is
essere iniquo, tristo. Nienti de bonu, niente di mineralis de s'oru ec. e serbit a sa liquefa
buono, o di bene. Fai bonu, fai fianza, impe zioni de is metallus, borrace. Limpiai de su
gmai sa fidi, far buono, metter in credito, far borraci, sborraciare. -

sicurtà, rendersi mallevadore, impegnar la fede. Borta s. f volta , fiata, via, tratto, vice.
Bonu, na agg. huono, probo, pio, esemplare, Borta po borta, volta per volta, te per
lodevole, schietto. Boxi omini, uomo dabbene, tempo. De una borta avv. finalmente. A borta
156 BOR BOT

a borta, a vicenda, per giro. Borta tua, tua Bottai v. n. ghettai bottas, fueddai coberta
vice. Cantus bortas, quante fiate, quante vie. menti, ma de una manera pungenti, sbottonare,
Medas bortas, bene spesso. Una borta sola, gettar un bottone, affibbiar bottoni senz' occhi
una sola via. Custa borta, questa vice, o volta. elli. M. botta in primu logu.
Borxuà s. m. (t. fr.) cittadino borgese. Bottinu s. m. dim. stivaletto.
Bosàterus, e bosaturus pron. s. m. plur. e Bottinu s. m. preda propria de is Sordaus,
bosateras f pl. (de vosotros sp.) voi, voi altri, bottino. Poniri a bottini, saccheggiare, mette e
voi altre. a bottino, a sacco, a ruba.
Boscàglia s. f boscaglia, selva, bosco. Logu Bottu (o oscur.) de bottu avv. improvvisa
plantau a boscu, boscata. menti, di botto, di brocco, di subito, di colpo,
Boscàu, da agg. cobertu de boscu, boscato. Botu s. m. o claru (de bote sp.) vaso. Botu
Roschettu e V s. m. dim. boschetto, boschet de pumada, vasetto di pomata. Botu de mexina,
Boschittu tino, selvetta. vasello medicinale.
Boschixeddu. M. boschettu . Bovàli s. m. spezia di avina niedda sa prus
Boscòsu, sa agg. boscoso, selvoso. mustosa, mostaja.
Boscu s. m. bosco, selva. Logu plantau a Bovamenti avv. (t. sp.) goffamente, alla ba
boscu, boscata. Boscu po segai linna, selva lorda.
cedua, bosco ceduo, o taglio. Castiadori o Bòveda s. f. (t. sp.) volta, Peis de is angu
tardia de boscu, boscajuolo. Ninfas de boscu, Ius de sa boveda, peducci. Sa reculada, o siant
s" loscherecce. Boscu craccu , bosco folto, is angulus, chi posant asuba de is peis, spigoli
ſ" Boscu di abetis, abetaja, selva d' abeti. della volta. Boveda falsa, o fatta a canna, volta
oscu de cerexias, ciregeto. Boscu de cipressus, finta, volta a canniccio, cielo della camera.
cipresseto. Boscu de spina, spinajo, spineto. Boveda a lunetta, volta a lunetta. Boveda a
M. is arburis a su logu insoru. Po struvina, carrada, volta a botte. Boveda a gruxeri, volta
bosco di stipa, di macchia, di scopeti. Targ. a crociata. Boveda a cadinus, o siant istoias
De boscu agg. boschereccio. de canna sperrada, volta a stuoſe di canne sfesse,
Bòsforu s. m. spaziu de mari intre duas terras, volta stojata. Targ. Boveda manna, voltone. Bo
chi serbit de comunicazioni a duus maris, bo veda de giminera, o siat sa cappa, capanna
sforo. Bosforu de sa Tracia, bosforo tracio. º del cammino. Fai, o fabbricai a boveda, voltare,
Bosmànu s. m. Offiziali de unu vascellu, chi fabbricare a volta, edificare in volta, volgere.
tenit sa cura de is ancoras, de is guminas ec. far volta. Aposentu fattu a boveda, camera vol
bosman, e bosmano. tata, fatta a volta, stanza concamerata.
Bostu , sta l" agg. possess. vostro, stra. Bovedàdi s. f. (t. sp.) balordaggine, bessag
Bosu plur. de su pronom. tui, voi. Taliorta gine, gofferìa, goffezza, castroneria, scempiaggine,
si donat su bosu a una persona sola po omo scempiataggine, stupidezza. -

ranza, voi . Bovènzia. M. bovedadi.


Botànica s. f. (T. Gr. ) scienzia de is erbas Boveria s. f. (t. sp.) goffezza. Po bagatella.
e de is simplis, Botanica. M. Fai boverias, goffeggiare, dare in goffezze,
Botànicu s. m. chi tenit cognizioni de is erbas Bovèri agg (t. guastu in logu de baveri, bau
e de is simplis, Botanico. losu , comenti sunti custus sizzigorrus mannus )
Botànicu, ca agg. botanico, ca . Sizzigorru boveri, o baveri, buòvolo Matt., lu
Botanòfilu s. m. (T. G.) chi si dilettat de Vola ICOVae .

Botanica, Botanofilo, - -
Bòvida. M. boveda.
Botanologia s. f. (T. G.) trattau de is plan Bovidedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) vol
tas, Botanologìa. Bonav. ticciuola.
Botanomanzia s. f. (T. G.) indovinamentu Bovixeddu, dola. M. Bovottu .
po via di erbas, Botanomanzìa. -
Bovòni s. m. accresc. babbaccione, babbuasso,
Botecaria, Botecariu (tt. deriv. de su spagn) babbèo, balordaccio, goffone.
M. potecaria ec. - -
Bovottu, tta agg. dim. goffotto, di poca levatura.
Botrite s. f. (T. G.) materia generada in is Bovu, va agg (t. sp.) balordo, goffo, sem
forrus de su ramini , botrite. plice, materiale. Chini fait su bovu , dognunu
Botta s. f colpu, botta, colpo, percossa, dd' appetigat, chi pecora si fa, il lupo se la
broccata, riscontro. Botta e resposta, botta e mangia - Faisì su bovu, o fai sa gattu morta,
risposta. Ghettai bottas, o bottai, motteggiare, fare il gattone, il nanni, la gatta morta, o la
pungere, sbottoneggiare, dar botte, cinghiate, gatta di Masino.
gittar un bottone, dire un motto pungentè. Boxazza s. f accresc. (t. b.) bociaccia. M.
Botta s f (t. sp.) stivale: Rogaisindi isbot boxona .
tas, cavarsi gli stivali. Ponirisì is bottas, sti Boxi s. f (de vox lat. o de boce ital, antig.)
valarsi, porsi gli stivali. Botta manna, stivalone. voce. Boxi suttili e forzada, voce strangolata.
Botta beccia, stivalaccio. Colpu danau cun sa Boxi firma, voce salda. Boxi leggia, ingrata,
botta, stivalata. Su pei de sa botta, scappino. vociaccia Boxi sarragada, voce fioca , roca.
Infrenai is bottas, o rennovai is impenas no in Privazioni de sa boxi, afonìa. Boxi de Deus,
teras, scappinar gli stivali, rifare gli scappini. inspirazioni, o vocazioni, voce, chiamata di Dio.
Remontai is bottas, rennovai ispeis, o impenas Bosi de populu, voce di popolo: Est bessida
interas, racconciare, rassettare gli stivali. (V. sa boxi, si narat, si dice, si bucina. Boxi at
Remonter fr.) M. remontai. Sa cambera, gi tiva e passiva, derettu di eliggiri e di essiri
nocchiello, o ginocchio dello stivale. eliggiu, voce attiva e passiva, facoltà di eleg
Bottadòri v. m. chi ghettat bottas, bajone, gere e di essere eletto. Currit sa boxi, sa fama,
bajonaccio, che dice delle belle botte. corre voce, fama, si dice, si mormora. Teniri
Bottadùra s. f bajata - l bella boxi, aver voce grata, amabile, sonora -
Box BRA 157

-Teniri bona o mala bosi fig, teniri bona o mala Calai is bragas, arrendirisi, calar le brache ,
fama, aver buona o cattiva voce, essere in buono arrendersi. - -

o cattivo concetto. Teniri boxi in capitulu, te Braghèri s. m. brachiere, braghiere. Maistia


miri votu, aver voce in capitolo, poter render de bragheris, brachierajo.
partito. Ghettai una boxi a unu , chiamarlo. f" s. f parti de is mudandas, bra
chetta . Po s abertura di ananti de is mudan
Alzai sa boxi, alzar la voce, gridare, sclamare.
Abbasciai sa boxi, addolcir la voce. Nai a boxi, das, sparato delle mutande.
o po fueddu, dire a voce, a bocca. Sutta boxi, Bramosia s; f. (t. ital.) brama, desiderio.
o a boxi bascia, con voce sommessa, piana, Branca s. f branca, rampa, zampa. Popei
sotto voce. A una boxi avv. ad una voce, con de is animalis quadrupedus, zampa. Po manut.
cordemente. Acuzzai sa boxi, inacutir la voce. M. Po pei de is pillonis de rapina, artiglio.
Spargiri sa boxi, vociferare, disseminar la voce. Po rampu de ci , branca, ceppo di co
Boxinài v. n. (t. r. de bozear sp.) gridar for rallo, Brancas de su cavuru, scorpioni ec. ſor
te, dar voci, o grida. Po pubblicai, divolgare, bici del granchio, dello scorpione ec. Brancas
vociferare. Po su boxinai de is bois, mugghiare. de lumiera po poniri candelas, viticci. Lumiera
Po su baulai de is braccus candu sighint sa fera, a brancas, o a brazzus, lumiera a viticci, a
ſbociare, squittire. M. zerriai, braccia. Branca de forzaus si narat su numeru
Boxinàu part. bociato, gridato, vociferato. de is chi serbint po unu remu, branca di for
M. zerriau. zati. Po truppa de forzaus, branco di forzati.
Boxitta s. f. dim. vociolina, vocerellina , vo Brancas de ferru , chi si ponint in s' altari po
cina , e bocina. usu de candelas, spigolo, plur. spigoli. Po ram
Boxòna s. f. accresc. vocione, voce gagliarda, pa de scala, branca . Scala a duas rampas,
bociaccia, voce grande. scala a due branche. Segai is brancas, "
Bozzas s. f. pl. provas de stampa, chi si do care. Brancas po is gangas de su pisci, bran
nant a su Correttori po ddas curreggiri, bozze. chie. M. ganga.
Braballu , lla agg. milenso, scimunito. Brancada s. f brancata . Po manada. M.
Brabània s. f. (T. di Agricult.) propaggine. Branchitta s. f. dim. (dd pron. ingl.)
Fai, o poniri brabanias, sterriri, o corcai una Branchixedda V brancuccia.
pertia de sermentu senza dda segai de su trun Brandas s. f. pl. lettus pendulus im is basti
cu, propagginare, ricorcare, ricoricare, far mentus, brande.
propaggini. Postu a brabania part propag Brasilài v. a. tingiri cun brasili, tignere con
ginato. - verzino, o campeggio. -

Brabaniadùra s. f propagginazione. Brasilau, da part tinto con campeggio.


Brabattài v. a. (T. de Messaju forsis de barbe Brasili s. m. arburi americanu , chi serbit a
char sp.) arai sa prima borta una terra soda, sa tintura , campeggio, verzino. -

chi marant cortura, dissodare una terra, rom Brau, aa (t. r.) e blau agg. turchino. M. blò.
pere. Lastr. M. arai. Bravamenti avv. bravamente.
Brabattàu , da part. dissodato, rotto . Bravantài v. n. e bravantaisì n. p. fai su fan
- Brabattu s. m. (T. de Messaju deriv. o de farroni, braveggiare, fare il bravo.
su spagn. o de su lat. vervactum) primu aringiu Bravantèri s. m. bravazzo, bravazzone , bar
de terra soda, rompitura. Lastr. banzoso, bravaccio, bravone, spadaccino, bra
Brabballu s. m. bovu, bonu po nienti, bab vante, smargiasso , milantatore, arcifanfano.
baccio, babbaccione, babbèo, baccellone, sbar - Bravanteria s. f milanterìa, bravata, bur
balacchio, braccone, barbandrocco, babbuasso, banza, vantamento, fattanza . - -

moccicone. Brabballu , lla agg. goffo , gonzo , - Bravanteriài v. n. bravare . M. bravantai.


rozzo, materiale. M. bovu. - Bravèsa. M. bravura . - -

Brabbugliai, brabbugliamentu, brabbugliau, Bravòni s. m. accresc. bravone. -

brabbugliu ec. tt. pleb. M. barbugliai ec. Bravu, va agg. bravo, coraggioso, intrepido.
Braccu s. m. canixeddu, chi pesat su lepuri, Po eccellenti. M. Fai su bravu, braveggiare,
bracco: sa femina, bracca. Su circai sa fera, fare il fantino a -

chi faint is braccus, braccare, braccheggiare. Bravura s. ſ braverìa, bravura, coraggio,


Circa de sa fera, ricerca, braccheggio. Su baulai valore . - - º

de is braccus sighendu sa fera, bociare, squittire. Braxa s. f brace, bracia, bragia. Murigai sa
Bracculeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) brac braxa, sbraciare. Fossu po ghettai braxa,
chetto, piccol bracco. -, braciajuola. - -

Brachigrafia s. f. (T. G. Didasc.) arti descriri Braxèri s. mm. (t. cat. prus usau in is biddas)
de pressi e abbreviau, brachigrafia, tachigrafia, braciere, caldano. M. cuppa. -

Brachigrafu s. m. (T. G. Didasc.) " scrit Braxitta s. f. dim. piccola bracia. -

lestu e abbreviau, brachigrafo, tachigrafo. Braxòlu s. m. guroneddu , chi bessit in s oru


Brachitràchelu s. m. omini de zugu curzu, de is pibiristas, orzajuolo. -

brachitrachelo. Bonav. Braxu, xa agg (t. r.) vajo. Astrattu de bra


Bradipesia s. f. (T. G. Med.) digestioni im ru, vajezza. Ogus braxus, o asulus, occhi cesi,
perfetta e lenta, bradipesìa. azzurrigni. Boi braxu est su chi tenit in sa
Braditocìa s. f. (T. G. Med.) partu lentu, manta duus coloris dominantis , su biancu
stentau , braditocìa. Bonav. - -
sempri, s' ateru de ordinariu cimixali, bua
- Brafantèri. M. bravanteri. pezzato. - - -

Brafanteria, brafanteriai ec (tt. rr.) M. bra Brazzàda s. f bracciata.


vanteria ec. -
Brazzadedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) bracº
ciatella .
Bragas s. f. pl brache. Arruiri is bragas, - - - - - - -

perdirisì di animu, cascar le brache, avvilirsi. Brazzadèra s. f spezia de piticas fascias, chi
S
I38 BRA BRE

si ponint a sa eascia de is iscuppettas, anello, Brèccia s. f breccia. Fai breccia fig far coi
ghiera, fascia. po, far impressione.
Brazzalettu s. m. (e claru) smaniglia, brac Brefotrofiu s. m. (T. G.) ospedali de pipio -
cialetto, smaniglia. - brefotrofio. Bonav.
Brazzàli s. m. armadura de su brazzu po Brefottona s. f. (T. G.) infanticidiu, su bos
cumbattiri, o po giogai a su balloni, bracciale. ciri su fetu, infanticidio, brefottonìa. Bonav.
Brazzèri s. m. bracciere. M. scudieri. Bregantinu s. m. brigantino.
Brazzescu, sca agg. de lorazzu, bracciesco. Bregungia s f vergogna, erulescenza, rossore,
Brazzettu s. m. pigai a brazzettu una Dama, verecondia. Bregungias pl. is partis bregungiosass,
donaiddi su brazzu, porgere il braccio ad una le vergogne, le parti vergognose, le pudende.
Danna, farle da scudiere. Lassai sa bregungia a una parti, o perdiri se
Brazzittu s. m. dim. (dd pron. ingl.) bregungia, tirar giu la buffa. Po disonori . M.
lºrazzuxeddu/ braccetto, bracciolino. Bregungiai v. n. aver rossore, vergogna, ar
Brazzoni s. m. accresc. brazzu mannu, brac rossire, prender vergogna.
cione, bracciotto. Bregungianti v. agg. su propriu, che bre
Brazzu s. m braccio, pl. le braccia. Po forza, gungiosu. M.
o protezioni. M. Arruiri is brazzus, cascar le Bregungiau part. arrossito, che ha avuto ros
braccia, o il fiato, sbigottirsi. Ghettaisì in is sore, vergogna -

brazzus di algunu, gettarsi nelle braccia d'uno. Bregungimentu s. m. arrossimento.


A brazzus abertus, a braccia aperte. Andai cun Bregungiosamenti avv. vergognevolmente, ver
is brazzus calaus, o pendi pendi, andar colle gognosamente. -

braccia spenzoloni, ciondoloni. Andai cun is Bregungioseddu, dda agg dim. (dd pron. ingl.,
brazzus sciacula sciacula, o sciamiendu is braz vergognosetto, alquanto timido.
zus espress. rust. andar dimenando le braccia. Bregungiòsu, sa agg. vergognoso, verecondo,
Portai unu brazzu retentu e casi cancarau, avere timido, modesto, tocco d'aver vergogna. Po
un braccio incordato. Portai unu brazzu segau, desonrosu, vergognoso, vituperevole.
esser cionco d' un braccio. Brazzu senza manu, Brei s. m. (t. b. ) M. defettu.
o cun manu strupiada, moncherino, monchino. Bremi s. m. verme. Bremi de seda, bombice.
Cannedda de su brazzu, fucile del braccio. Sa filugello, baco da seta. Su bremi de seda cun
parti de su brazzu de su guidu finas a sa giun vertiu in papagalhu a intru de sa cocchitta, att
tura de sa manu, antibraccio. Bonav. Allargai, relia, crisalide. Bremi nocivu a is rexinis de is
o distendiri is brazzus, distendere, allargar le loris, bigattolo. Bremi, chi si pappat su pilu.
braccia, sbarrarsi nelle braccia. Sermoni fattu de is peddis, mangiapelo. Bremi nocivu a sa
a brazzu, sciabica. Brazzu de terra o de mari, pira, gialloso. Bremi nocivu a is erbas de is
braccio, stretto di terra o di mare. Brazzu de ortus, zuccajuola, grillotalpa, brucio Bremi de
romana, stilo della stadera. Brazzu de cadira, su sermentu, asuro. Po su pintu, bremi, chi
bracciuolo : Cadira a brazzus, seggiola a brac pappant is pillonis, bacherozzolo. Bremi, chi
ciuoli. Brazzu si narat ancora sa mesu canna si format in sa pezza siccada, marmeggia. Bremi
de tres palmus, braccio. Brazzus pl pezzus de de sa rungia, pellicello. Bremis, chi ponit sa
linna a duas brancaspo costruiri navius, brac musca in sa pezza frisca in tempus de calori,
ciuoli. Brazzu, ordingiu de linna, chi si ponit cacchioni. Bremis, maladia de is pipius, lachi,
in is murus po susteniri luxis, viticcio. Abbar lom' richi, mal di vermi. Bremi, chi si generat
rai, o stai a brazzus in cruxi, stai oziosu, ca in is intestinus simili a su pisu de corcoriga,
lameggiare, recarsi cortese, starsene ozioso, star cucurbitino. Bremi solitariu, tenia. Atera spezia
colle mani alla cintola. Brazzu de flumini, 7 rac de bremi, ch'infettat is pipìus, crinone. Bremi.
cio, corno, ramo di fiume. Brazzu, o guidu, chi si generat in su figau de is brebeis, lepu
chi fait su flumini in parti opposta, contraggo ris ec. bisciuola. Pappau de bremis, bacato -
mito. Predicai a brazzu, fai unu sermoni a Rexini rosiu de bremis, radice / ruciolata. Bremi
brazzu , fare una sciabica. po similit. si narat un arrogheddu di ossu, o
Brebegargia, e brebegarxas. f (t. r.) pecoroja. de linna afforrau a fetta, aundi s'attaccant is
Brebegargiu e brebegarxu s. m. (t. r.) peco fettas, chi serbint de signalis in su Missali, o
rojo, guidarmenti. in ateru liburu , bruco del Messale.
Brebèi s. f. pecora. Brebei singra t. r. chi Bremicorru, o bremigorru s. m. (t. b.) fu,
no hat fattu ancora fetu, pecora soda. Brebei righedda, affroddiu, baco, ruzzo, zurio. Portai
angiada, pecora, che ha figliato. Brebei cun sa su bremicorru, o intrai in conca su bremicorru
brenti nuda, senza lana, pecora apìca, plur, a unu, avere il baco, essere in ruzzo, andare
apiche. Spadafora. Belidu de sa brebei, l'elato. in zurlo, avere eccessiva brama d' una cosa poco
a brebei belat, la pecora bela. Cumoni de conveniente. Poniri su bremicorru a unu, metter
brebeis, greggia di pecore. Medau, o corti de alcuno in ruzzo, o in zurlo, accendergli il de
brebeis, ovile, pecorile. Logu aundi s' accorrant sinderio. Bessiri a unu su bremicorru de conca,
in domu is brebeis, gagno. Bruttesa de brebei, uscire il ruzzo del capo ad uno. Bogai deconca sta
ecorina, pecorino » Nota: I Greci hanno brè bremicorru a unu, covare il ruzzo del capo altrui,
thon, i Francesi brebì, gl' Italiani berbice voce farlo stare a segno. Bremicorru di amori, brucia,
antica. I nostri Logudoresi pronunziano bervèche Bremigòsu, sa agg bacato, verminoso, ver
da verveac, cis, che anticamente significava anche micoloso.
la pecora secondo Eccardo citato dal Muratori” Bremixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) ver
Verveces cum agnis octoginta. V. Dissertaz. 55. micello, verminetto, vermetto, vermiciuolo, ver
minuzzo.
Dell'Origine della lingua italiana. ”
Brebeixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) pe Brentàda s. f colpu domau cun sa brenti,
corella. ventrata. Po panciada. M.
BRE BRI 159
Brentescu, sca agg (t. b.) alvino. Brigadièri s. m su chi cumandat una brigada
Brenti s. f ventre, alvo. Trottozamentu, o brigadiere. -

dolori forti de brenti, storsione, o torsione di Brigadòri v. m. brigatore, accattabrighe. Bri


ventre. Murigamentu de brenti, o de intestinus, gadori, raagg brigoso, litigioso, rissoso.
borboglio di ventre, borbogliamento, borbotta Brigài v. n. M. certai.
mento d' intestini ; borborigmo. T. Med. Mi mu Briganti v. agg. industriosa, brigante, indu
rìgat sa brenti, e in modu rusticu mi corrù strioso, attivo, procacciante. Po malignu, bir
xinat sa brenti, mi borboglia, mi gorgoglia , banti, facinoroso, sedizioso, brigante, scherano,
mi borlotta il ventre. Brenti po uteru, o pancia. perturbator dello Stato.
M. Brenti plena no creit a sa sbuìda prova corpo Brigantinu . M. bregantinu.
satollo non crede al digiuno, o all' affamato. Briglia s. f spezia de perdas similisa su smc
Bogai is pinnicas a sa brenti, mangiare a crepa raldu , berillo. Po brillanti, brillante.
pelle, a crepa " . Brenti de porcu, o de Brigliadori s. m. spezia de giogu di aqua, e
mascu accomodada, ventresca. Nascius a una inc'ind' est de medas calida lis, cascate, buſ
brenti, nati a un corpo. Fai duus pipius totu fetti d' acqua, girandola d'acqua, fascio, o
a una brenti, partorir due genilli , o due figli getto d'acqua, pioggia d'acqua. (V. girande,
a un corpo, a una ventrata. Moviri sa brenti, e gerbe fr.) Po unu cannoneddu di aqua, chi
muovere il ventre. Sgravai sa brenti, scari si fait bessiri de sa bucca di algunus animalis,
care il ventre. Teniri medas movidas de brenti, de is qualis s adornant is funtanas, zampillo
avere molte andate, o smosse di corpo. De d' acqua, lamina d'acqua.
duas brentis agg. biventre. Brenti inferiori, Brigliài, brigliàu ec. M. brillai ec.
addomine, ventre inferiore. Brenti de guntruxu Brigliantài, brigliantàu ec. M. brillantai.
si marat de unu grandu pappadori, ventre di Brillài v. n. brillare, risplendere, sfavillare,
struzzolo. Brenti de tunina salida, tarantella . smagliare. -

Brenti de mamma, spezia de crosta, chi portant Brillamentu s. m. brillamento, splendore,


in conca is pipius piticus, lattine, crosta lattea. sfavillamento.
Plenu de brenti de mamma, lattimoso. Cam Brillantài v. a. sfaccettai su diamanti brillan
minai a brenti in terra, repere, rettare. Brenti tare, affaccettare, tagliare a faccette il diamante.
de rezza popiscai pisci, verta. Brillantàn, da part, brillantato, affaccettato,
Brenigliu s. m. brenti, o scraxu de is vo º" a faccette.
rillanti s. m. brillante.
latilis, ventriglio, cipolla: Po ventriculu. M.
Brentixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) ventricino, Brillanti v. agg. brillante, risplendente, radi
Brentòna ante, raggiante, sfavillante, smagliante, che
s. f. accresc. ventraccio .
Brentozza smaglia.
Brentùdu, da agg. º" ventrudo sp.) panciudu Brillas s. f. pl (t. r. forsis de birlos sp.) spe
panciuto, ventruto, di grossa pancia. -
zia de giogu usau in is biddas, birilli, rulli.
Bresca s. f. (t. cat.) sa parti de sa cera, Giogai a brillas, giuocare a billi. M. biglias.
fiadone, favo, fiale, fialone, fegato di cera. Brillau, ada part. brillato.
Bresca de meli, favo di mele . . Brincadòri v. m. saltadori, saltatore, che ve
Brevedadi s. f. (t. sp.) brevità, cortezza: Bre saltellando, o a balzi, che va balzelloni, o
vedadi in su nai, breviloquenza, brevità nel dire, saltelloni.
eloquenza stringata , succinta . Brincài v. m. (t. sp.) andai a brinchidus co
i" brevemente, brievemente, ac mente su lepuri, " balzellare, saltellare,
oorciatamente, compendiosamente, succintamente. salticchiare, andar saltelloni, andare a balzi,
Brevettu s. m. rescrittu, brevetto, rescritto. o balzelloni, saltabellare.
Brevi s. m. breve. Brevi pontifiziu, breve Brincàu, ada part. balzellato, andato a balzi, e
pontificio, mandato l", balzelloni, -

Brevi agg. breve, brieve, corto, conciso, com Brinchideddu s. m. dim. (dd pron. ingl. )
pendioso. Nai in brevi, dire in succinto, eom balzetto, saltello, saltellino, salterello. Andai
pendiosamente. Discursu brevi, discorso breve, a brinchideddus, salterellare.
compendioso, conciso, stringato. - Brillchidu s. m. (de brinco sp.) balzo, salto.
Breviàriu s. m. breviario. Essiri unu breviariu Andai a brinchidns, o sarta sarta, balzellare ,
becciu, ciarlai de continuu, aver più parole, saltellare. M. brincai. Brinchidu mamnu, lancio.
che un leggìo. Po seddida, chi donat su cuadda cun is quattru
Brevilo ſuiu s. m. (t. lat.) breviloquio, ragio peis in s'aria, ballottata.
namnento stringato , succinto. Brindài v. a. e n. (t. sp.) fai brindis, far
Brevittu, tta agg. dim. alquanto breve. brindisi, bere alla salute di uno. Brindaisi n.
Bribbiddòsu , sa agg. (t. r.) M. grivillosu - p. (t. b.) esibirisi, oſferririsì. M.
Bricchi s. m. T. di Artesanu . M. bilicu . Brindannentu . M. brindis.
Briga s. f controversia, fastidio, travaglio. Brindau, da part., che ha fatto brindisi. Po
Po certu, rissa. Po contrastu, bega, briga, offertu. M. -

altercazione, contrasto. Donaisì briga de is fattus Brindis e brindisi s. m. brindisi. Fai brindis,
allemus, affaticarsi, darsi briga, piato, pigliarsi far brindisi, propinare.
affanno, cura, pensiero dei fatti altrui. Brioseddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)
Brigida s. f brigata. Brigada de sordaus, briosetto . -

brigata, squadrone di soldati. Andai de bri Briòsu, sa agg. brioso, vivace. -

gada, o " andar di brigata o insieme. Brisca s. f. (t. fr.) bisca, sorta di giuoco di carte.
Po truppa de genti, brigata di gente. Brigada Brisciu, scia agg. M. sbrisciu -
di assassinas, de sharidis, brigata, orda di Brisonanza s. f. (T. G.) arti de indovinaipe
assassini, di fuorusciti, di far iti. mesta de is somnus, brisonanzìa' .
S 2
I40 BRI BRU

Briu s. m. brio, aria allegra, vivacità, va Bruinca e brunica (t. r.) M. pruinca.
ghezza, spiritosità: Ponirisì in bria , brav Brulla, brullài ec. (t. r. de 6pv) o brullo, de
are, mettersi in braverìa. Cuaddu postu in cipio, facetiis alios fallo. ) M. burla, burlai ec.
riu, cavallo bravo, che braveggia, che si mette Brullottu s. m. bastimentu po domai fogu a
in brio. - is vascellus, brullotto.
Broccadeddu N s. m. dim. (dd pron. ingl.) Bruma s. f animaleddu, chi roit is vascellus,
bruma.
Broccadigliu / broccatello, broccatino. -

Broccàu, e borcau s. m. drappn tessiu a floris Brumàlia s. f festa de Baccu, brumalia.


de rilievu in seda, lana, ora, o in plata, broc Brunazzu, za agg. chi tendita su brunu, bru
cato, canavaccio d'oro, o d'argento. Su fundu, nazzo, brunetto, bruschino, brunozzo.
o su campu de similis drappis, o stoffas, som Bruncu s. f (chi in algunas biddas pronunziant
messa. Su floraggiu, chi resaltat de su campu, ancora runcu de pvrza; rostrum, de undi si
soprapposta. Is rizzus, brocchi, ricci. format su verbu abbruncai, e sbruncai, urtar
Brocciaisì, brocciàu ec. (t. sp.) M. sbrocciaisì ec. col ceſſo, e ſig. reprimiri, raffrenare, rintuzzare)
Broccolittu s. m. dim. (t. r.) marighedditta, Bruncu de cani, e similis animalis, ceffo, muso.
piccola l rocca. -
Bruncu de porcu, grifo, grugno. Bruncu di ele
Brocculòsu , sa agg. chi portat brocculus, ſanti, tromba, proboscide. Frunziri su bruncu
broccoluto. - - - -- -
espress. rust. frunziri o torciri is murrus, signali
Bròcculus s. m. pl. cima de catili, e similis o disapprovai alguna cosa, torcere il grifo o
erbas candu cumenzant a infloriri, brocco, broc il muso, far ceſſo, o ceffo brutto. Biri a bruncu
colo. Cauli de brocculus, cavolo broccoluto. Fai espress. bascia, attuaisì s'ampudda, o su frascu,
brocculus in sens. oscenti, far calloria. appiccar la bocca alla bottiglia, al fiasco.
Brocaxu (t. r.) M. barcaxu. Brundajola s. f. erba, biondella, centaurea
minore. T. B. Gentiana centaureum. Linn.)
i")
Brodadòri
M. bordadora, bordadori.
- - Brundèsa. M. brundura.
Brodài, brodàu brodadura ec. M. bordai ec.. Brundèssiri v. n. apparessiri brundu, biondeg
Brodaju (t. b ) M. brodista. giare, apparir biondo. Po inbrundessiri. M.
Broderia. M. borderia. Brundèssiu, ssia part. M. imbrundessiu.
Brodettu s. m. dim. brodetto. Po salsa. M. Brundixeddu, dola agg. dim. (dd pron. ingl.)
Brodista s. m. amanti de brodu, brodajo, biondello, biondetto.
brodajuolo. - Brundu, da agg. colori de pilus, biondo. Fai
Brodolòsu, sa agg. brodoso. Pappai brodolosu, brundu, imbiondare, imbiondire, far biondo.
troppu liquidu, pappolata, cibo brodoso. Faisì brundu n. p. imbiondirsi, diventar biondo.
i" s. m. l roda, brodo, per erada. Cundu Brundùra s. f biondezza.
o scioltu cun brodu, brodettato. Brodu stillau, Brunella s. f. spezia de drappu de lana cun
stillato s. m. Brodu cun ous, brodetto . Roba sa lustra, raso di lana.
imbruttada de brodu, roba brodolosa. - Brunèsa s. f colori brunu, brunezza.
Brogliazzu s. m. giornali ponotai cosas con Brumidòri v. m. artista chi brunit, brunitore,
fusamenti, quadernaccio. -
sforbitore. Po su strumentu de bruniri, brunitoſo,
Bromatologia s. f. (T. G. Med.) trattau de forbitofo.
is alimentus, l romatologia, e bromologia. Bonav. Brunidùra s. f brunitura, forbitezza, puli
Brom logia. M. bromatologia. tezza, lustro.
Bronchiali agg. (T. Anaton.) Glandulas bron Brunimentu s. m. M. brunidura.
chialis, glandule lronchiali. Brunºri, v. a. donai sa lustra a is operas de
Broncocèle s. m. (T. Cr. Med.) tumori in su metallu, brunire, forbire, ripulire.
canali de sa trachea, broncocele, scrofola della Brunittu, tta agg. dim. M. brunazzu.
trachea . -
Prunu, da part.. brunito, forbito, pulito.
Broncotomia s. f. (T. G. Chirurg. ) incisioni, Brunu, na agg. bruno, nereggiante. Fai brunu,
chi si fait in s'asperarteria ind' una forti squi abbrunare, abbrunire. Faisì brunu n. p. abbru
nenzia, broncotomia, laringotomia. nire, divenir bruno.
Brossa s. f. (t. cat.) arena cun arrogalla de Brunzista s. m. chi traballatin brunzu, bronzista.
perda, calcinaccio, rottami di ſ"
, ghiaja. Brunzu s. m. bronzo. Pingiada manna de brunzu,
Cantidadi de brossa, ghi, jata. Logu plenu de o de ramini, pajuolo, ramìno. Si portat una
brossa, luogo ghiajoso. Ghettai, o colerriri una maniga, cocomia, cucuma. Sa cantidadi de sa
arruga de brossa, inghiarare. - cosa, chi s'inci coit, pajolata. De brunzu agg.
Brotài v. n. t. sp. usau de is Messajus, bogai eneo, di bronzo.
ogus, e si narat de is plantas già pigadas, gem Brusca s f brusco, bruscolo. Si est pitica,
nare, gettare, dar fuori, produrre,
far occhio, bruscoluzzo, bruscolino. Plenu de bruscas,
bruscoloso.
o gemma. Trattendu di arburis, germogliare,
produrre germe, rampollo, mandar messa, met Bruscamenti avv. bruscamente, aspramente ,
ter pollone. rigidamente. -

Brotau, da part. gettato, dato fuori, prodotto, Brusceria s. f malìa, ammaliamento, affat
che ha messo pollone. turamento, fattura, fattucchierìa, stregoneria,
Brubbuddài (t. r.) M. sbruffulai. veneficio, magìa, teurgia. Fai bruscerias, affa
Bruccarettu s. m. parti de sa sabbata, boc scinare, affatturare, ammaliare, stregare, far
chetta. -

male. Strumentu de brusceria, candaria.


Bruffulài. M. sbruffulai . Bruschèsa s. f. aspresa, bruschezza.
Brugaju, ja agg. M. burgaju. Bruschitta s. f. dim. de brusca, bruscolino.
Brughixeddu. M. burghixeddu. Bruschixeddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)
Brugu. M. burgu. i bruschetto, tta.
- BRU BUC I4I

Brùscia s. f (de bruxa sp.) maga, strega, Intrai sa musca in bucca, entrar la mosca ine
raliarda, fattucchiera, ammaliatrice, stregona, bocca. Bogai de bucca, o de corpus unu secretu
fascinatrice, affatturatrice, lammia. Logu, a a unu, scalzare, cavar di bocca, cavare i cal
undi si unint is bruscias, stregherìa. cetti ad uno. Faisì sa bucca a ludu, espress.
Brusciotta. M. bruscia. -
bascia, fueddai inutilmenti e senza fundamentu,
Brùsciu s. m. affatturatore, ammaliatore, fat bociare in fallo. Torciri sa bucca, o is murrus,
tucchiero, fascinatore, stregone, maliardo, venefico. o mostrai displaxeri, fare una musata. Fai
Bruscòsu, sa agg. plenu de bruscas, bruscoloso. i" leggias, gestus befliamus cun sa bucca,
Bruscu, sca agg. aspru, austeru, burbero, brusco, far bocchi, fargli gno, gesto irrisorio colla bocca.
aspro, austero, rigido. Fai facci brusca, far viso Su chi tenga in su coru tengu in bucca, ho il
brusco, arcigno. Tempus bruscu, turbau, co cuore sulle labbra. Pigai is fueddus de bucca a
bertu, tempo brusco, coperto, turbato, borrascoso. unu, rubar le mosse, romper l' uovo in bocca
Po incilliu, brusco, accipigliato, arcigno, crespo. ad uno. Aberriri sa bucca scumpostamenti, sba
Po aspru, aspro, lazzo, astringente. dacchiare. Bucca pudescia, bocca fiatosa. Arru
Brutàli agg. brutale. sciai di aqua cun sa bucca, sbruffare, spruzzar
Brutalidàdi s. f brutalità, laidezza, stallonag colla bocca: s'attu de ddu fai, sbruffo. Aspettai
gine, lascivia brutale. maccarroni calanì in bucca prov. aspettar che
Brutalmenti avv. brutalmente. -

le lasagne piovano in bocca. Poniri in bucca su


Bruttamenti avv. bruttamente, lordamente, sor pappai a is pipius, imboccare. Bucca larga, meda
didamente, sporcamente, sconvenevolmente, soz manna, tocca svivagnata. Afferrai cun sa bucca,
zamento' . -

o a mussius propriu de is bestias, acceſare.


Bruttèsa s. f bruttezza, immondezza, lordume, Bucca de saccu , de funtana ec. bocca di
sordidezza, sporcizia, sudiceria, sucidume e su sacco, di pozzo ec. Bucca de su stogumu, fon
diciume. Bruttesa di origa, cerume. Bruttesa de tanella , hia , bocca dello stomaco, anti
topi, conillu, lepuri, brebei e similis animalis, cardio. Bucca de caragòlu, bocca delle morse .
illacola , cacherello. Bruttesa de colombu, Marteddu a duas buccas , martello a due boc
colombina. Bruttesa de boi, bovina. Bruttesa de che. Bucca de caminoni di artiglieria, gioia. Sciol
uddas, pollina. Bruttesa siccada de brebei po liri sa bucca a su saccu, espress. ia , mai
daminai is terras, polveraccio. - liberamenti su chi si sentit, sciogliere la bocca
Bruttixeddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) al sacco, dir liberamente ciò, che si sente. Po
sporchetto, sudiciotto, alquanto lordo. miri unu vasu a bucca in basciu , abbuccaiddu,
Bruttòri s. m. bruttore, sozzura, sozzore, soz rimboccare un vaso. Bucca de rezza, o de massa,
zume. M. bruttesa. ritroso. Pleniri unu vasu finas a bucca, abboc
Bruttu, tta agg. brutto, lordo, lurido, sozzo, spor care un vaso. Gagliar. Bucca in s'azza de is
ce, schifo, sordido, sucido, sudicio, sporcizioso. ferrus de tagliu, tacca . Bucca de su ſorru,
Pannus bruttus po incovonai, panni lini su abboccatoio. Abbarrai a bucca aberta, sfainau,
cidi o sudici per imbucatare, o metter in bu stare a badalucco, o a balocco , sbadac
cato. Po leggiu. M. chiare.
Brutu s. m. animali senza raxoni, bruto, bestia. Buccabentu s. m. babbuasso, babbuino, bab
Pruvùra s. f. polvere da schioppo. baccio, babbìo, babbano , babbione, baccellac
Bruvurèra s. f polveriera. cio, baccellone. In forza di agg. balordo, goffo,
Bruvurìnu s. m. polverino. gonzo, scimunto.
Bruvurista s. m. polverista. Buccàccia s. f. accresc. bucca mamma, e leg
Bubbòni s. m. (T. G.) tumori malignu, chi gia, boccaccia. Po trumboni. M.
bessit in s'inguina, bubbone, e bubone, tumore Buccamèli s. f animali quadrup. donnola.
flemmonoso nell'inguine. Bonav. Bubboni pesti Buccamindottu, tta agg bovu, simpli, chi
lenziali, bubbone pestilenziale. º" cosa si creit. M. credulu , bovu.
Bubbonocèle s. m. (T. G. Chirurg.) spezia di uccanti agg. abboccato, delicato. Binu buc
ernia inguinali, bubbonocele, ernia inguinale. canti, vino abboccato.
Bonav. Buccaportu s. m. boccaporto, contrasportello,
Bubùa s. f. (de bua cat e ancora is Frazesus cannoniera d' una nave.
narant bobo) terminu puerili, chi indicat algunu Bucchedda s. f. (dd pron. ingl.) e in su fued
mali liggeri, bogia, bua. dai familiari ucchedda truncau su b, est unu
Bucca s. f. (t. lat.) bocca. Buccas pl. po per crobu de funi, chi si ponit in bucca a su cuad
sonas reguardu a su vittu, bocche. Buccas mortas, du po abbarrai suggettu, morsa di fune.
inutilis, bocche disutili. Nai a bucca, o po fueddu, Bucchettu s. m. (de bouquet fr.) mazzetto,
dire a bocca, a voce, presenzialmente. Essiri mazzolino di fiori. M. arramalettu.
portau in bucca de totus, essere portato in locca Bucchià da s. f boccheggiamento. Fai bucchia
a tutti, esser la favola del volgo. Poniri bucca das propriu de is moribundus , boccheggiare.
a una cosa, por bocca ad una cosa, ragionarne Essiri in is ultimas bucchiadas, ratire, trar le
spesso. Bogai de bucca una cosa a unu, cavar recate, gli ultimi fiati. Fai bucchiadas trottas
di bocca una cosa ad uno. Ascurtai a bucca po dispreziu, far bocchi. -

aberta, attentamenti, ascoltare a bocca aperta, Bucchiài v. n. fai bucchiadas. M. bucchiada.


attentamente. Calai is salìas de bucca, venir Bucchinu s. m. cannello. Bucchinu de lava
l'acquolina in bocca. Beniri sa sguma a sa tivu , cannello di serviziale. Bucchinu de strum.
bucca, inqòietaisì meda, venir la schiuma alla de fiatu, imboccatura.
bocca, adirarsi grandemente. Bucca basada no Bucchisedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) boc
perdit vasa, o fortuna prov. bocca baciata non china, bocchetta.
rde ventura. Andai de bucca in bucca, pub. Bucciàcca s. f. (dc burjaca sp. ant., o de
icaisì, andar di bocca in bocca, publlicarsi. botaaca cat.) saccoccia, tasca - Bucciacca de
I 42 BUC BUD

relogiu , borsellino. Una bucciacca de muri -


ntento, lessatura. C'est sa genti a buddiduna,
tasca piena di noci. Revidiri, cumpudai, for vi è la gente in folla, vi si affolla la gente.
" is bucciaccas, visitare, frugar le saccocce. Buddimentu s. m. bollimento, bollore, bolli
i Bucciacchedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) zione. Trattendu de sanguni, o de spiritosu
taschetta. licoris, ribollimento. Buddimentu sullenu, sob
Buccicòmi. M. cazzottu. bollimento.
Buccioni s. m. fustigu appuntau, chi pungit, Budduri in signif. att. far bollire. In signif n.
brocco, stecco. M. acuzzoni - bollire, fervere. Po crocolai, o buddiri a cro
Bucciùcca s. f. (forsis de hear ga sp ) vescica, culus, crosciare, scrosciare, gorgogliare, bollire
vessica . Bucciucca de su feli, borsa del fiele, a croscio, o a ricorsofo, o a colmo. Buddiri su
vessica cistifellea. Po sa membrana de is piscis, sangini, bollire il sangue. Sa cosa cumenzat a
chi arricit s'aria, notatojo. Po bumbulla cau btiddiri, s' indi cumenzat a fueddai occultamenti,
sada de abbruxadura, vescica, fl tene. Bucciucca della cosa si comincia a borbottare. Buddiri de
di aqua infesta, lolla acquistola. Po maludia, nota , ribollire. Buddiri a sullenu , sobbollire,
chi bessit in is cambas a is cuadius, galla. subbollire, sboglientare. Cumenzai a buddiri, o
Bucciucca manna. M. bucci uccona. scappai su buddidu, grillare. Po su buddiri de
Bucciucchedda s. f. din. ( dd pron. ingl.) ve su mustu, levare in capo. Fueddendu de san
scichetta. Bucciucchedda de rangia, le pigota ec. guni, o avolotti de populu, ribollire. Po sca
bolla, bollicina, boliicola. Bucciuchscd la aiuosa, lentaisi, alteraisì, ribollire. Buddiri troppu,
idatiafe. soprabbollire. Buddiri pezza, lessare, cuocer
Bucciuccòna s. f. accr. vescicone, gran vescica. carne nell'acqua.
Bucciuccosu, sa agg. vescicoso. Bitdeflu s. m. lesso.
Buccolica s. f spezia de poesia pastorali, Budditi, doſa, e da part. cottu in s aqua,
buccolica. Po pappai, boccolica, buccolica. Po bollito, lessato. Buddhu de nou, ribollito. Pani
pappadori. M. buddu fattu unu sartidu est digidiu, pan bollito
i", ca agg. pastorali, buccolico. fatto un salto è smaltito - Po alterata, avolotau,
Bucconàda s. f. (t. sp.) boccata. scalentau, ribollito.
Bucconarvu, xa agg. M. gulosu. Buddu, dalla agg. lesso, lessato, bollito. Po
Bucconeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) boc alenti. M. Prangiri a lagrimas buddias, amar
concello, l'occoncino. Bucconeddu di aqua, de gamenti, piangere a caldi occhi. -

binu, o de ateru liquori, sorsettino, sorsetto, Buddixcdda. Mi. budelleddu - -

sorsino, centellino. Buddoni s. m. de buddas mannas, brentudu,


Buccòni s. m. boccone. Bonu bucconi, buc panciudu , buzzone.
coni dilicau, boccon ghiotto. Bucconi murrun Budducòsu, sa agg. t. r. M. burrosu.
giau no arrescit in gutturu, boccon rimproverato Budducus t. r nus chi portat su ſilu, o sa
non affoga. Non est bucconi potui, non è boccon seda distiguali, brocchi. M. burroni.
per te. Bucconi de su sbregungiu, boccone della Budditiu, da agg. panciuto, ventruto.
vergogna. Bucconi di aqua, de binu, o deateru Budeliànini s. m. mazzamini, budellame, massa
liquori, sorso. Po biri a bucconis, sorsare, di budella. Po totus is interioris de si animali,
sorseggiare, bere a sorsi, a confellini, centellare. interarne.
Po bucconada. M. Boliri su bucconi mazziata Budelledda s. m. dim. (dd pron. ingl.) budellino.
prov., s utili senza traballu , volere la pesca Budellu s. m. budello, minugio, e in pl.
monda, o l' uovo mondo. Posizzigorru de mari, budella, e budelle , intestini. Budellu de sartiz
chiocciola marina. Bucconi longu cun punta a zu , rocchio di salsiccia. Arruiri is budellus,
dogna parti, murice coronato. Bucconi longu spi perdiri s animu, cascar le budella, perdersi
nosu buccina. V. Matt. Pappaia duns bucconis, d'animo. -

o a duus cantrexus, e fig. guadangiai de duas Buerta s. f. paramentu, sa furriada de pannu


partis, macinare, scuffiare a due palmenti. chi si solit fai in is bistiris tantu in is manigas,
Buculeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) ric che in su collarinu de su propriu bistiri, mostra
ciolino. di veste, rimboccatura delle maniche i Maniga
Buculu s. m. riccio di capelli. Buculu o ciuffa furriada, manica rimboccata. Buerta de maniga
arrizzau, chi si ſaint is feminas, riccio, corno. de casacca, brodone, mostra. -

Buculu frisau , ricciaja, riccio. Buſſabirdis s. m. gonfiavetri.


Budda s. f (dd pron. ingl. e in totus derivaus) Bitſiadoreddu s. m. dim. (dd pron. ingl. ,
budello. Budda porcava t. r. budello maggiore. soffiotto. -

Buddas mannas si narat a unu meda grassu. M. Buffadòri v. m., e buffadòra v. f. chi buffat,
buddoni. Budda de culu, intestino retto: logaone. soffiatore, soffiatrice. Po buſſadori, e ra de binu
T. Anatom. Fai sa budda duas tres, espress. fig. tracannatore, trice, che sbevezza. Buſſa
rust. su propriu , che bendiri sa cera a bajocca, dori strum. o foddittus po buſſai su fogu, soſ
teniri grandu timori, fare il cul lappe lappe. fietto, soffione. Si est
est unti arrogu de canna
Budda de sanguni de porcut, budello di dolcia. stampada, soffione. Buſſadori de gimninera,
Boddidòri s. m. ardura, cociore, ardura, bollore. soffietto da cammino. Po ateru strum. de sulai,
Bùddidu s. m. bollimento, il bollire. Primu gonfiatoio.
buddidu, chi cumenzat a pagu a pagu, bollica Buſſadùra s. f soffiatura. Po ungladura, gon
mento. Domai unu ti , sobbollire. Donai fiatura.
a sa pezza una pariga de buddidus, bislessare, Buffài v. a. soffiare. Po sulai. M. buffai de
lessare alquanto. Buddidu forti, croscio. Donai nou , risoffiare . Buffai po biri binu, bere vino -
unu buddidu a sa pezza po no si perdiri, fer Bulfai binu foras de mesura, tracannare. Buſfar
mar la carne . -
v. n. sulai: su bentu buffat, sulat, il vento soffia.
Buddidura s. f bollitura, bollizione, bolli Buffai v. m. e buffaisì n. p. si narat de sa
BUF BUL 143

pasta fermentada, chi si unfrat, levare in capo, Buliài v. m. far baja, ruzzare, trescare, scher
lumidegiare, gonfiarsi. Buffai decollera, sbuf zare , burlare. -

fare. Po sulai, gonfiare, empier di fiato. Buliànu s. m. scherzatore, burlone, beffardo,


Buffamentu s. in soffiamento. burliere.
Buſſanti s. m. omini fastosu, gonfiagote, uomo Buliànu, ama, agg. ruzzante, che ruzza, che
fumoso. tresca, che fa baje, scherzante, che scherza,
Buſſau, da part.. gonfiato, soffiato. Pani buf scherzoso, giocoso, faceto.
fau, attruffuddau (t. r.) pan rilevato, rigonfio. Buliàu, part. ruzzato, trescato, scherzato.
Buffada a pettus, a facci ec. che ha petto rile Bulièri M. bulianu sust.
vato, elevato, la faccia rigonfia. Buliu s. m. Buliu de cioccolatti, panetto,
Buffettu s. m. (t. fr.) sa mesa, chi si apparic bastoncello di cioccolata.
ciat po poniri platus, postris ec. po serviziu de Bulla s. f. lolla.
sa mesa, credenza. -
Bullài v. a. marcai cun sigillu, bollare. Bul
Buſlidu s. m. sulidu (t. sp.) buffo, soffio. lai su paperi, bollar la carta. -

Ind'unu buffidu avv. subitamenti, in un soffio, Bullàriu s. m. bollario.


in un attimo. Bullàu, ada, part. lollato. Paperi bullau,
Buffiettu s. m. troddiu surdu, vescia, loffa, carta bollata. Po marcau cun ferru abbrigau.
e loffia. M. marcau.
Buffonài v. a. fai su buffoni, buffoneggiare, Bulletta s. f bolletta, bulletta. Po rettulu
buffonare. attaccau a butteglia, bulletta da bottiglia.
Buffoneddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) buf Bullittinu s. m. lollettino.
foneddu de teatru, zannetto, buffoncello, buf Bullu s. m. sigillu, lollo, suggello. Murai a
foncino di commedia. bullu, o fai muru a bullu, murare a secco, senza
Buffoneria s. f buffonerìa, scurrililà, sceda , calcina. M. bullu agg. Bullu de sigillu, impronta
scederla. Po attu burlescu, chi fait arriri, lazo. del suggello. -

Buffonescamenti avv. buffonescamente. Bullu, lla, agg. muru bullu, o muru fattu a
Buffonescu, sca, agg. buffonesco, mimico. perda bulla, muro a secco. Fai muru a bullu
Buffòni s. m. buffone, giullaro, truffaldino, o a perda bulla senza impastu de calcina, o de
trappollino, scherzatore. ludu, murare a secco, o far muro a secco.
" s. m., o buffoni de cummedia, buffo, Bultu s. m. (t. sp.) simulacro, statua. -

zanni, buffone di commedia, mimo, strione. Bumàstu, sta, agg. (T. G.) de pettus, o
De buffi, mimico. tittas meda grussas, bumasto, sta. Bonav.
Bufulu s. mm: boi aresti, bufolos sa femina, Bumbulla s. f. (t. cat.) spezia de globuleddu,
bufola. 2 chi fait s'aqua candu proit, e candu bùddit in
Bugeria s. f bagatella: sa pingiada, bolla, gallozza, gallozzola, so
Bugnu s. m. de buccinus lat. chi significat naglio. Po is bucciuccheddas, chi produsitsa
tromietto: ma comenti in medas logus esti su pigota, o causada de abbruxadura, o de ateru
carnifici, chi somat sa trumbitta condusendi su mali, bolla, bollicella, vescica, pustula, e pu
pazienti a su suppliziu, su terminu buginu est stola. Bumbulla de rungia, bogia, pustola.
i" ancora a issu, Boja, carnefice. Sa mul Po algunu granittu, chi portat su birdi, e su
eri de su buginu, bojessa: cristallu, puliga, pulica, sonaglio, bollicella,
Bugnadùra s. f. (de bolladura sp.) ammac Bumbulla de aqua cun saboni, sonaglio. Pesai
catura, acciaccatura, ammaccamento di vaso. sa bumbulla, imbollicare. -

Bugnài v. a. (de bollar sp.) M. abbugnai. Bumbulledda s. f. dim. (dd pron. ingl.) gal
Bugnàu, da agg bernoccoluto. M. abbugnau. lozzolina, bollicella, vescichetta, bollicina, pu
Bugneddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) bitor stoletta. Bumbulleddas plenas di aqua, bolle
zoletto, bernoccolino . Trattendu de cardaxiu e acquajole.
similis, piccola ammaccatura, ammaccaturina. ſi v. a. (t. de Panatteris) separai cun
Bugnòly s. m. (t. sp.) frittura de pasta e ous burattu su poddini de su sceti, abburattare.
de figura sferica, specie di berlingozzo, frittella, Sacchittu de burattai, burattello.
globosa, fritelle bitorzolute, fritelle a termoccoli. - Burattu s. m. strum. po separai su poddini
Bugnòsu, sa agg. plenu de bugnus, bozzoloso, de su sceti, buratto, frullone.
bozzoluto, bernoccoluto. -
Burbudda t. r. (de borbolla, o burbuja sp.)
Bugnu s. m. tumori causau de colpu, o de M. bumbulla.
arrutroxa, bernoccolo, bernocchio, bitorzo, li Burbuddài v. n. t. r. (de borbollear, o bur
torzolo, bozza. Plenu de bugnus, e trattendu bujear sp.) su propriu de crocolai, o buddiri
de linnamini, chi portat nuus, litorzolato, li a croculus, bollir con romore. M. buddiri. Pe
torzoluto, nodoso, bernoccoluto. Po s' eſſettu sbruffulai. M.
chi fait su colpu in is vasus de ramini, glia Burbuddedda. M. bumbulledda. -

una ec. ammaccatura, acciaccatura. Po bugnu Burbulla (de borbolla sp.) M. bumbulla.
chi si faint is pipìus in conca, candu arruint, Burbuttài ec. M. borbottai.
cornetto, bernoccolo, corno. Bugnu, chi fait sa Burbuttannentu. M. borbottamentu .
sedda a s'animali, guancialino a Po is bugnus i Burbuttu s. m. borbottìo.
chi si bint in su meloni, cugunbiri ec. cosso, Burchiòni s. m. (t. r.) brocco, stecco, sterpo.
bernoccolo. -

Burchioni mannu, sterpone. Plenu de burchionis.


Bugòni s. m. M. spia, - sterpigno, sterposo. Boscu, o logu plenu de bur
Buidai t. r. (de buydar cat.) M. sbuidai. chionis, sterpeto.
Budu, da agg. t. r. (t. cat.) M. sbudu. Burchiu s. m. spezia de barca a remus,
Bulia s. f baja, ruzzo, tresca, ciancia, frue burchio. -

s cole, scherzo, scherzamento. - Burcitta arruinada, lametta vecchia di rasoio.


I 44 PUR BUR

Burdàcciu s. m lastardone, bastardaccio. Burla pesada, mala, billºra, biscazza, cattivo


Burdàglia s. f bastardune, progenie bastarda, scherzo. Nai, o fai de btirlas, o po ciascu, o
bastardaggine, canaglia, bordaglia, marmaglia. giogu, fare, o dire qualche cosa da burla, da
Burdella s. m. bordello, postribolo, bagordo, scherzo, o per ischerzo. Po beffa, o cogliuna
lupanare. Mandai in burdella, mandare in bor mentu , corbellatura, corbelleria, cuculiattirer,
dello, in malora. In sensº oscenu, baccano, lu minchionatura, coglionatura, motteggerìa, scor
panare, bordello. Predicai sa castidadi in su nacchiata. Donai sa burla, dar la baja. Entre
burdellu, predicar la castità in chiasso, far cosa burlas, e giogus indi bogat is ogus, si narat de
fior di proposito. Fai su birdelli stordellare, ehini burlendu marat sa beridadi, tal si burla,
puttaneggiare, fare il lorº, io nonaisi a su bur che si confessa. Pigai a burla, " giogu, pi
della, a sa perdizioni fisedder it de fernina, gliare a gabho, in giuoco. Mincidia de burla,
impattanire. Donau a su burdeliu, imputanio. bugia giocosa. Fai burlas, e beffas, buffare, far
Femina de burdellu, landra. buffe, dir laje. Burla po giogu, tresca, com
Burdimini (t. r.) s. m. cambus inutilis, e su versazione di piacere, burla, facezia, scherzo,
perfluus de is plantas, bastardine, rimessiticci lepidezza. Burla offensiva de fueddus, motteggio,
superflui, e tristanzuoli delle fi motto pungente. Sighiri sa burla cun aterus, te
Burdixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) ba nere il lazzo. Poniri in burla, o in beffa dogna
stardello. - -

cosa, metter ogni cosa in baja, in fanferina.


Burdonàu agg. (t. de s' Arald.) bordonato. Burladòri v. m. burlatore. Po Deffadori. M.
Burdonèri s. m. che porta il bordone. Burlài v. a. burlare, uccellare, schernire, pal
Burdòni s. m. bastoni de pellegrinu e po similit. lonare, palleggiare, dispregiare, berteggiare, dar
is bastonis de is Ciantris, }" Potenori in la berta. Burlai v. m. ciaschiai, burlare, dar la
sa musica, bordone. Burdoni chi algumus marant baja, scherzare, cianciare, far baje, giuochi,
malamenti gurdoni a is cincu stellas, chi sunti buffoneggiare, facetare. Burla cun su santu, ma
una in sa pala, una in su carcangiu, e tres in no cun sa cera prov. scherza coi fanti e lascia
su cintu de Orioni, bordone. Burdoni de ghit stare i santi. Po ingannai, corbellare, minchio
tarra, de mandolinu ec. bordone. -
nare, cuculiare, li icare. Faisì burlai, o can
Burdu, da agg. (de bort. cat.) bastardo. M. zonai, farsi scorgere, farsi beffare. Burlai de
bastardu. Trattendu de plantas, lattia burda, nou, riburlare. Burlai po beffai, deludere, de
aresti, lattuga bastarda, salvatica. ridere, schernire. Burlaisì n. p. beſſais de unu,
Burellu s. m. (t de sedderi) burello. burlarsi d'uno, beffarsi, disprezzarlo.
Burgàju, ja agg borghigiano, borghese. - Burlànu, na agg. scherzoso, scherzevole, scher
Burgeffa (t. b.) essiri sa cosa a burgeffa, in zante, burlesco, faceto, giocoso, burlatore, bajone,
abbundanzia, esser la cosa a ribocco. M. a sca celiatore, motteggiatore. -

vuladura . Burlàu, ada part.. burlato, beffato, uccellato,


Burghixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) schernito. Abbarraisì burlau, cun d'unu palmu
borghetto. - de nasu, rimanere scatellato, sgarato, smaccato,
Burgu s. m. borgo, borgata. Burgu accanta scornato, scornacchiato. - -

de Qittadi, sobborgo, quartiere. Burlescamenti avv. burlescamente, facetamente,


Buri s. f. (t. de Messaju) maniga de s arau, scherzevolmente, scherzosamente, giocosamente,
bure. -
buffonescamente, giochevolmente.
Buriàna s. f. sorti de bentu tempestosu, Burlescu, sca agg. burlesco, faceto, scherzoso,
buriana. scherzante, scherzevole, burlevole, nugatorio.
Burinadòri v. m. cesellatore. Mincidiu burlescu, o po burla, bugia giocosa.
Burinài v. a. (forsis de buriner fr.) intagliai Burlitta s. f. dim. burletta, scherzetto.
in metallu cun burinu, bulinare, lavorar di bu Bùrnia s. f giarra.
lino, di cesello, cesellare, intagliare, incidere Burniedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) pic
col bulino. Burinai in s oru, e in sa plata, niel cola giarra. f

lare, lavorar di niello. Traballu de simili bu Burò s. m. (t. fr.) canterano, canterale, cas
rinu, niello. Burinai de nou, ricesellare. settone. Is calascius, tiratoi. Targ. cassette, cas
Burinamentu s. m. cesellamento, lavoro di ce settini. Burò piticu, stipetto. Burò po scrianìa de
sello, di bulino, intagliamento a bulino. cunservai scritturas, scrittojo. Maistu de buròs,
Burinàu, ada part. bulinato, lavorato con bu stipettajo . -

lino, intagliato, inciso a bulino, o a cesello, Buròeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) stipetto.
cesellato. Burra (t. r.) M. frassada.
Burineddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) cesel Burraccedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) bor
rato 'Cina .
lino, ceselletto. -
-

Burnu s. m. (de burin fr.) strum. cun punta Burraccèra s. f. (t. cat.). M. imbriaghera.
de azzargiu cun su quali si intagliat oru, plata, Burràccia s. f erba, borraggine, borrana.
cristallu, bulino, cesello (Borrago officinalis Lin.) .
guras de metallu, ciappolaBurinu polimpiai fi
da rinettare. Burràccia s. f fraschittu de croKu, chi usant
Burla s. f ciascu, baja, ciancia, trastullo, is viandantis, borraccia, fiasca di cuoio. Po
beffa, burla, scherzo. Burla fatta candu man tasca de bruvura, o perdigonis, fiaschetta da
ci s'aspettat, chiaritura. Burla, o beffa, chi polvere, da pallini. - -

si fait a unu fendi biri de ddi donai una cosa, Burràcciu, cia (t. b. cat. M. imbriagacciolu,
e no sidda donai, cilecca, giarda. Fai burla po ola. Guetu burracciu, razzo matto..
su chi naraus fai su tirammolla, ch est cand' Burràciu s. m. (t. cat.) materia minerali po
unu fingit de donai una cosa, e subitu retirat usu de scallai is metallus, borrace, "-
sa manu senza dola donai, far la cilecca, la giarda. Su vasittu de su burraciu, borracicre.
Faisì burla, o beffa de unu, farsi gabbo d' uno. Burrai (t cat.) cancellare. Mi sburrai. -
BUR BUS J45'

Burrasca s. f borrasca. Burrasca de mari, Busia s. f. (t. fr. bougie) candela dei cera
procella, tempesta di mare. Po disgrazia, bor grussa e piticca, candelotto. ; - -

rasca, disgrazia, pericolo. a


Busièri s. m. su chi fait, o bendit busias, can
Burrascòsu, osa agg. borrascoso, procelloso. delottojo. - - - - - .
Mari burrascosu, inchietu, mare cruciato. Businàglia s. f. pruppa infima de tunina,
Burratinu s. m. marionetta, burattino. carnaccia infima al tonno.
Burrica s. f. (de borrica cat.) asina. Bussa s. f (de bossa cat.) borsa, borsello.
Burricchedda s. f. dim. (dd pron. ingl. asinella. Bussa de postema, borsa, tumore, enfiato,
Burricheddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) asi saccaja. Bona bussa si narat unu riccu, buona
nello, somarino. M. molenteddu . borsa, ricco. Fai bussa, o bussigheddu, stug
Burricu s. m. ( de borrico cat.) asino, somaro, giai dinais, far borsa, accumular danari, ar
somiere. M. molenti. -
ricchirsi. Bussa de is testiculus, borsa , scroto,
Burrigàda s. f. M. burrugada. coglia. Bussa de corporali, borsa del corporale.
Burròni s. m. (de borrò cat.) e sburroni, Taglia bussas, taglia borse, borsajuolo: Po
cancellatura. Po schizzu de scrittura, pintura ec. Mandroni M. Bussa mamna, borsotto. Sa ferida
bozzo, abbozzo, schizzo. Po stiddiu de tinta in hat fattu bussa, la ferita ha fatto saccaja. Bussa
scrittura, scorbio, e sgorbio, scaraboccolo. Fai de pettinis, pettiniera. Maistu de bussas, bor
sburronis, scorbiare, fare scorbi, sgorbiare, fare sajo. Bussa de sa ferramenta chirurgica, ferriera.
sgorbi. Po fai sburronis imparendu a scriri, Bussa de su semini de is plantas, follicola,
scarabocchiare, schiccherare, fare scarabocchi. follicolo, pericarpo, cassula. Bussa aundi s'in
Burroni (t. r.) su nuu, chi portat sa seda, o serrant is pilus, e si portat pendenti in su pi
filu disuguali, brocco. Po mazza de seda, ba stiddu, cipollotto. Bussa de su feli, borsa ci
vella. Burroni de is pannue de linu, e de lana, stifellea, " del fiele. Bussa comuna de al
bioccolo. guna Cresia, còrbona. Bussa de is pezzas de
Burròsu, osa agg (t. r.) nuosu, e si narat de i" , invoglia. Bussa de tela po imboddiai
sa seda, e filu disuguali, seda burrosa, nuosa, lana, cotoni ec. guscio. -

seta broccosa. Bussigheddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) bor


Burrugàda s. f burla pesada, biscazzo, bil siglio, borsellino. Fai bussigheddu si narat po
lera, cattivo scherzo. Po sbagliu, o errori ma significai una summa de dinai arregortu a pag.
liziosu in dannu di atiri, strafalcione, trascorso. a pagu, raggruzzolare, far gruzzo, o gruzzolo,
Burrumballa s. f. tiras finis, o suttilis, chi bo fare una somma di danari raggranellati , ragic
gat sa plana applanendi, bricciolo, tricciolo. nati a poco, a poco .
Burzèra s. f. (t. r.) cerfuglio, cernecchio. M. Bussinàda s. f schiaffo, guanciata , gotata.
Purzera. - -

Donai bussinadas, schiaffeggiare, dare schiaffi.


Burzighineddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) Bussinada forti, gagliarda, guancione. Bussi
calzaretto . -
nada a manu rovescia, rovescione. Tres bussi
Burzighìnu s. m. bottinu, chi benit a mesu nadas, cricca di schiaffi.
camba, borzacchino, stivaletto, calzaretto. Po Bussinadedda s. f. dim. (dd pron. ingl.)
is burzighinus de is attoris in iscena, coturni, guanciatina.
calzaretti. - \ Bussiredda s. f. dim. (dd pron ingl.) borsetta,
Burzu . M. pulsu. borsellina, borsellino. -

Busa s. f e busas in pl. ferretti da far calze, Bùssola, s. f bussola. Perdiri sa bussola, su
o ferri da calze. tinu, sa tramontana, perder la bussola, mandar il
Busca s. f. circa, busca, cerca. Andai in bu cervello a zonzo, impazzare. Bussola si marat
sca, in circa, andare in busca, in cerca, in ancora unu fabbricu de mattoni, chi bessit foras
procaccio. Po fura. M. de su muru maistu, sustenniu de capitellus de
Buscadòra v. f buseatrice. linna, accollo, aggetto, sporto. -

Buscadòri v. m. buscatore. Bussolanti s. m. famigliari de su Papa, chi at


Buscài v. a. circaisì alguna cosa cun indu tendit a sa bussola, bussolante.
stria, buscare, procacciarsi qualche cosa in Bùssula s. f. (debuxula sp.) bussola. M. Bussola.
dustriosamente, buscacchiare. Po scroccai M. Bu Bussuledda s. f. dim. (dd pron. ingl.) bussu
scaisì su vittu v. r. procacciarsi il vitto. Po su lina, bussoletta. - -

buscai de is canis, buscare. Andai buschendu, Bussulottu s. m. vasittu de linna, bussolotto,


buscacchiare. Buscai dinai de " parti , bossolo. Po cascitta de arregolliri limosina,
" danajo. Buscai, " gai algun bossolo. Po su paneri, chi naraus ancora fig.
utili de un affari, rosicchiare, buscare , cavar paperottu, bossolo delle ſpezie, culo . -

qualche utile da un affare. i" s. m. arburedda. M. busciulu .


Buscàu, ada part buscato, cercato, procac Bùstica s. f. M. maletta. - -

ciato, involato, carpito. Bustireddu s. m. dim. (dd. pron. ingl.) bustino.


Buscettu s. m. (t de sabat.) buscetto. Bustu s. m. truncu de su corpus umanu , º
Busciardu s. m. turnu, volta, giro. Essiri de statua sculpida de sa conca a su pettus, busto
busciardu, toccar la volta, esser sua vice. In Bustu senza conca, brazzus, e cambas, torso ,
trai unu de busciardu, pigliar la volta. Pigain torsolo. Abertura de is cambas finzas a su busta,
forcatura,
di a unu su busciardu, intrai a s'operazioni in
mantis de s' ateru a chini toccat, toglier la vol Butiraju forcata.
s. m. su chi fait, o bendit su -

butiru.
-

ta, furar le mosse, e preoccupar l'altro. A burrajo. Lastr. - -

busciardu avv. a vice, a vicenda. -


Butirèra s. f vasu aundi si sbattit su latti po
Busciulottu s. m. M. bussulottu . - fai su butira, zangola. ..
Bùsciulu, e busciu s. m. arburedda, bosso, Butiròsu, osa agg. plenu, o cundiu de bu
bossolo (Buxus sempervirens, Linn.) tiru, burroso. - T - - - -
I 46 EUT EU r

Butiru s. m. (T. G.) butirre, barre, Paai toni, fiore sbocciato. Plantae de rosas plenas
de butiru, pane, o mozzo di butirro. Spollai de buttonis , rosajo, boccioloso. Po testa
su latti de su butiru, sburrare il latte. Latti spol culu. M. Buttonis de porcu de nascu ec.
lau de su butiru, latte sburrato. Giornale agrar. granelli. Buttoni de cristallu de is tubus de is
Toscano M.° 12. 1829. termometrus, bottoncino. Buttoni nieddu, chi
Buttaju s. m. bottajo. format su luxingiu de sa candela, moccolaja,
Buttàriga s. f bottarga, buttarga, bottarica, fungo. Su cambu, o s attacca dura de su but
e buttagra. toni, picciuolo del bottone. Buttoni de cumpassu,
Buttèga s. f bottega. Buttega de artesanu, nocella. Buttoni de s' olia, chi fait su flori, mi
bottega, officina d' artefice Buttega de saia, gnolo, pl. mignoli. S' olia bogat is buttonis,
bottega di sajoni. Buttega de i" e telas, l' olivo mignola. Bessiri de su buttoni, sboc
bottega di pannine, e telerie. Buttega, aundi si ciare. Buttoni, o testiculu de cani, crabu, e mar
bendit a retagliu, fòndaco. Buttega de sederia, giani, satirio, satirione. Bogai buttonis trattendu
bottega di seteria. Buttega de binu, taverna, de plantas, germogliare, produrre germogli. Hat
bettola, osterìa, canova. Traballai in buttega a bogau buttoni, ogu, ha germogliato. Po una
giornada, stare a bottega. Strattallai, allargai is spezia de buttoni de plata, o de lottoni, chi si
parrocchianus, o compradoris de sa buttega, svia ponit a s estremidadi de sa maniga de is gor
re la bottega, l" gli avventori. Buttega de teddus, chi de algunus si narat ancora crispeddu
sabatas, calzolerìa. Conquistai parrocchianus a e aneddu, ghiera, raperella. Po spezia de passa
una buttega, ravviare una bottega, allettare gli manu po accappiai pastranu ec. ſi
avventori. Muzzu de buttega de artesanu, gar Bùzerra s. f. acca, boccicata, frullo, ninnolo.
zone, fattorino di bottega. Baliri una buzerra, valere un frullo, un nulla,
Butteghedda s. f. dim. (dd pron. ") bot una ghiarra baldana. M'indi importat una bu
seghetta, botteghina. Po butteghedda de binu, zerra, me ne cale un frullo, una giammengola,
bettoletta. una boccicata. No indi scit una buzerra. M.
Butteghèra s. f bottegaja. Po mercantessa de paparra.
varias robas. M. mercantessa. Po revendidora de
cosa minudas. M. revendidora. Po butteghera
de binu, tavernaja. C
Butteghèri s. m. bottegajo. Po mercanti de
robas. M. mercanti. Po revendidori M. Po but C. (t. r.) avv. deriv. de su eat. M. poita.
tegheri de binu, bettoliere, tavernajo, oste, vi Cabala s. f càbala, raggiro. Po arti de indovinai
nattiere, vinajo, vinajolo. po via de numerus, cabala.
Butteghinu s. m. dim. botteghino. Cabàli s. m. M. capitali.
Po sa cascitta plena de mercanzias, chi portant Cabalièra (t. r.) M. cabelliera.
a bendiri per is arrugas, botteghino. Cabalista s. m. cabalista.
Butteglia s. f bottiglia. Butteglias de sentina Cabalisticu, ca agg cabalistico.
sunti certus fascittus de giuncu in forma debut Cabbanella s. f gabbanella.
teglionis, chi si ponint asutta de is suercus is Cabbànu s. m. gabbano.
chi imparant a nadai, bottiglie di sentina. Càbbia s. f gabbia. Cabbia decapponis, cap
Butteglièri s. m. subrastanti a is binus de sa ponaja. Cabbia fatta a maglias, gabbia intrec
mesa, bottigliere. ciata a maglie. Maistu de cabbias, gabbiajo.
Butteglieria s. f mesa aundi si preparant medas Cabbia de bastimentu, gaggia, gabbia di nave.
cosas po su serviziu de sa mesa de prandiri, Poniri in cabbia, in presoni, metter in gabbia.
bottiglieria, credenza. a
Intrai in cabbia, o massa, in inibarazzn, entrare
Buttegliòni s. m. accr. gran bottiglia. nel gagno. Cabbia po ingrassai puddas, ser
Butti, fai butti butti, burla chi si fait po batoio. Cabbia de puddas ec. Pollajo, stìa. Is fu
fai paura a is pipius, far baco baco, far bau stigus, gretole. Ingrassai puddas e caboniscus
bau. in sa cabbia, stiare, tenere in istia. lngras
Buttiglia s. f. "; Buttiglia de birdi po sau in cabbia, stiato. Cabbia de is iscoffiottus,
usu de fi, bombola. Buttiglia de zugu strintu, fatta de filu ferru, gabbia delle creste. M.
chi crocolat bessendu su licori, borbottino. M. CarCaSsa ,

butteglia. Cabbiàda s. f cabbiada de pillonis, gabbiata


Buttigliedda s. f dim. (dd pron. ingl.) pic d' uccelli.
cola bottiglia. Buttigliedda de birdi po usu de Cabbiedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) gabbio
licoris, bomboletta. lina, gahbiuola, gabbiuzza.
Buttilloni (t. de beffa) Su Para buttilloni, Cabellièra s. f. (t. cast e cat.) chioma, ea
frà brodajo. pellamento, capelliera, capellatura. Cabelliera
Buttonadùra s. f bottonatura, abbottonatura, de pilus longus, zazzera. Su chi portat cabel
affibbiatoio, affibbiatura. liera longa, zazzerone, zazzeruto.
Buttoneddu s. m. dim. (dd pron ingl.) bot Cabellieredda s. f. dim. (dd pron. ingl.) zaz
toncello, bottoncino. Po buttoneddu de flori no zerina, zazzeretta.
ancora abertu, boccetta, bocciolina, bocciuola. Cabessòni s. m. (t. de Sedderi) spezia de frenu
Buttonèra s. f bottoniera. -

cun d'unu mesu circulu de ferru, chi si ponit


Buttonèri s. m. maistu de buttonis buttonajo. in su nasu a is purdeddus, po ddus regulai de
Buttòni s. m. bottone. Buttoni de fogu, o bucca, brigliozzo, cavezzone.
cauteriu attuali, botton di fuoco, rottorio, cau Cabessu s. m. M. bussinada.
ferio attuale. Buttoni de rosa, o de ateru flori Cabezzèra de mesa s. f capo della tavola.
no ancora abertu, boccia, bozzetto, bocciuolo, Cabidàli s. m. (t. r.) M. coscinu. -

bottone. Buttoni abertu, o fiori bessu de su but Cabiddada s. f (dd pron. ingl.) grandu can
CAB CAB 147
tidadi de alguna cosa M. cantidadi. Cabiddàda Cabritedda s. f dim. (dd pron. " caprettina.
de birbantis, combriccola di furfanti. Po prov Cabriteddu, e crabiteddu s. m. dim. (dd prou.
vista. M. ingl.) caprettino.
Càbidu s. m. po pitica maniga, picciuolo, Cabrittu s. m. dim., e crabittu, capretto, cavretto.
capolo. Cabidu de funi po arroppai is marineris, Cabru s. m. e crabu, becco, capro. M. craba,
chi mancant, daga di prevosto. Cabidu de funi e crabu cun is derivaus. Cabru mannu, beccone,
euln ciu, stroppolo. Cabidu de sa canna de caprone, becco grande. Cabru piticu, beccarello,
is pulmonis, laringe. Cabidu de madassa, han beccherello. Odori de cabru, lezzo caprino. Ca
il , capo. Agatai su cabidu, superai sa diffi bru aresti, camoscio. Conciai sa peddi de cust'
cultadi, ravviare, ritrovare il bandolo. Po muc animali, camosciare.
culu de candela, mozzicon di candela. Cabu M. capu,
Cabizza s. f. (t. r.) M. spiga. Cabinda (t. cat.) amistadi, favori. M.
Cabizzalèra s. f. drappu postu in su muru Cabudràvu, xa agg. primaticcio, precòce.
accanta de su lettu, capoletto. Po sa spallera de Càbudu (t. r.) M. cabidu.
su lettu, spalliera del letto. Cabumaistu. M. capumaistu.
Cabizzàli s. m. capezzale, ciglione. Cabizzali Cabusoddu s. m., e cabussoddus pl., caposoldo.
de bingia, proda. Cabizzali de is campus, divi Cabusquadra s. m. caposquadra.
sioni de terrenu, cisale, ripa, ciglione, che spar Cabussài t. cat. M. accabussai.
tisce i campi. V. Gagl. Fai is cabizzalis a is Cabussòni s. m. strum. chi stringit su murru
campus, approdare i campi, fare i ciglioni. Ca a su cuaddu po ddu ſai stai firmu, morsa.
bizzali de terras abertas, cisale, ciglione. Poca Caccàu s. m. s arburi, caccavate. V. Targ.
bizzalera. M. Su fruttu, caccao.
Cabizzina s. f e in pl. cabizzinas, is redinas de Càccia s. f (t. ital.) caccia. Donai caccia, per
peddi de su frenu, le redini della briglia. seguitare, dar la caccia, o incalciamento, metter
Cabizzòni s. m. volat (t logudor.) germano in fuga, incalciare. Donau caccia, incalciato.
minore. Cett. Pigai caccia, si narat de naviu, chi fuit, po
Caboneddu s. m. dim (dd pron, ingl.) galletto. evitai su cumbattimentu, pigliar caccia.
Cabòni s. m. gallo. Caboni barbudu, chi por Cacciadòra v. f vomitrice.
tat barbas mannas, gallo bargigliuto, che ha Cacciadòri v. m. che rece, vomita, vomitore.
grandi bargigli, o bargiglioni. Caboni de chighi Cacciadùra s. f sa materia già vomitada, re
rista manna, gallo crestuto, crestoso. Caboni citiccio, vomito.
spronau , gallo spronato, che ha l' unghione. Cacciài v. a. (t. b.) vomitai, rigettare, recere,
º" chi coberit sa pudda, gallo, che calca vomitare, vomere. Cacciaindi is budellus, cacciar
la gallina. Caboni mali crastau, gallione, gallo le interiora. Cacciai totu (t. r.), scordulai. M.
mal capponato. Fai su caboni fig dominare. Cacciai totu, po contai totu su chi si scit, e s'
Caboni de murdegu volat. beccaccia, acceggia. intendit, schiodare, sgorgare, svertare.
Cabòni becciu, gallastrone. Cacciappu s. m. (t. r.) M. conilleddu.
Cabòni de canna, volat. tarabuso. Cacciaràda s. f pastissada, si narat de cum
Cabòni de indias, tacchino. posizionis, o spettaculus mali fattus pappolata,
Cabonischeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) pippionata.
pollastrello. acciàu, da part., rigettato, vomitato.
Caboniscu s. m. dim. pollo, pollastro. Castrai Caccigadùra s. f. (t. r.) calcamento, calpe
caboniscus, capponare, castrare i polli. stamento, pigiamento. M. carcigamentu.
, Cabottàggiu s. m. (T. de marina) navigazioni Caccigài v. a. e accaccigai (t. r. de calcigar
de capu a capu cobottaggio. cat.) pistai cun is peis, calcare, scalpicciare co'
Cabra s. f e craba po Metatesi, e in Lo piedi, pigiare. M. calcai.
dor. capra, capra. Cabra giovana, toriccia: Caccigamentu. M. carcigamentu .
º" de cabras, stalla di capre. Allevau a latti Caccigàu, da part. calcato, pigiato.
de craba, comente Giove, caprallievo. Cacciucciu s. m. cani piticu, cuccio, cucciolo,
Cabra aresti, salvatica, camozza, capra salvatica. cucciolino, cagnuolo. Cacciùcciu de falda, cani
Cabraxu s. m. e crabaxu, caprajo, capraro. fini, cane da damigella.
Cabrèu s. m. capo breve: (Terminu introdusiu Cacciumbu s. m. arb. cocco delle Maldive,
de s usu). tavarcarè (Cocos Linn.)
Cabriòla s. f. animali quadrup. cavriola, ca Cacciurru s. m. (de cachorro spagn.) cagnolino.
priuola. Po seddida propria de is cuaddus, ca Cachessia s. f. (T. G. Med.) mali, chi dispo
priola, scambietto. nit a sa tisis, cachessìa.
Cabriolina s. f spezia de seddida de su cuaddu. Cachètticu, ca agg. cachettico.
M. seddida. Cacochiſa s. f. (T. G. Med.) mala digestioni,
Cabriòlu s. m. animali s", cavriolo, ca cacochilìa.
priuòlo, caprio, capriolo. Nota: Il nostro cavriolo Cacochimia s. f. (T. G. Med.) stadu viziosu
è un vero Daino della specie de maculati. Il de is umoris vitalis po scungertu de is secretionis,
vero cavriolo non esiste in Sardegna. V. Cetti. cacochimìa. -

Cabristeddu s. m. dim. e crabisteddu, cape Cacofonia s. f. (T. Gr.) sonu scungertu, ca


struzzo. Cabristeddu, chi si ponit in su nasu a cofonìa.
is cuaddus meda fogosus, seghetta. Cacografia s. f. (T. G.) errori in su scriri,
Cabristu s. m. e crabistu po metatesi, cavezza. cacografia, -

Ancora is Italianus tenint capestro, e capresto. Cacografizzài v. n. fai erroris de ortografia,


Cabristu o mordassa posta in bucca, po no fued cacografizzare. -

dai, sbarra. -
Cacotrofia s. f. (T. G. Med.) mala nutrizioni,
Cabritta s. f dim. e crabitta, capretta. cacotrofia.
T 2
I48 CAC. CAD

t
Cacozefa s. f. (T. Gr.) affettazioni indecenti piberas, cun sa quali segundu is Antigus Mer
in s” imitai, cacozelia. curiu decidiatis litis, caducio. s

Cadasceddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) cas Cadugidàdi s. f. (t. ital. già in usu)caducità,
settino. Cadasceddu po poniri su pappaia is pil labilità .
lonis in sa calobia, beccatoio. Cadiucu, ca agg. caduco, labile. Malcaducu ,
Cadàsciu, e calasciu s. m. cassettino, tiratoſo malcaduco, epilessia, benedetto. M. malcaducu.
M. calasciu. - Cadumbu s. m. erba, verbasco, e tassobar
Cadattu s. m. erb. calcatreppola, calcatreppolo basso (Verbascum thapsus. Linn.) -

(Centaurea Calcitrapa. Lin.) Caènti M. cadenti.


Cadaveri. M. cadaveru . Caffè s. m. arb caffè (Faba arabica Lam.)
Cadavericu, ca ass. cadaverico. Caffè turrau, caffè abbrustolito, tostato. Targ.
Cadàveru s. m. cadavere, cadavero. Caffè burdu s. m., chi in algunus logus abu
Caddaja s. f. (t. r. dd pron. ingl.) cardaxu sivamenti narant tasaru, arburedda fruticosa,
mannu. M. cardaxu. fusaggine, evonimo, berretta da Prete. (Evo
Caddajoni s. m. (t. r. dd pron. ingl.) pitica mimus Europaeus Linn.) -

rumbuloni de bruttesa attaccau a sa lana de is Caffeista s. m. amanti de su caffè, caffeista.


brebeis ec. caccole, pillacchera, zacchera. Caſſettèra s. f caffettiera.
Cadèna s. f catena. Cadena de montis, gio Caſlettèri s. m. caffettiere.
gaja di monti. Cadenas, pezzus de unu cuaddu Caſletteria s. f bottega da caffè.
armau, paradossi (V. Vetruv.) Cadena amorosa, Cagaearzònis s. m. cacacciano.
catena amorosa. Cadena grussa, catenaccia. A Cagada s. f. M. cagarada.
puntu de cadena, spezia di ornamentu fattu cun Cagadòri, ra v. m. e f. cacatore, trice.
s'agu, lavoro a catenella. - Cagadidas s. m., cacapensieri, cacastecchi.
Cadenazzu s. m. catenuzza. Cadenazzu de Cagadura s. f. cacatura. - a

plata, e di oru, o giunchigliu, catenuzza d'ar Cagai v. n. e att. cacare, sconcacare. Cagaisì.
gento, d' oro. de sa paura, cagaisì solu, cacarsi. Cagai is
Cadenedda s. f. dim. (dd pron. ingl) M. ca carzonis, sconcacare. Cagaisì, imbruttaisì is car
denitta. zonis, sconcacarsi. Po temiri grandu gana de
Cadeniglia (t. r.)a puntude cadeniglia. M.cadena. cagai, e no si podit deteniri, sconcacarsi. M.
Cadenitta s. f. dim. catenella, catenina. smerdai. Cagai liquidu, squaccherare, e squa
Cadenòna s. f accresc. catenone. uerare, cacar liquido, tenero, aver la caca
Cadenti, e caenti v. agg. cadente, cascante. fuola. Cagai sa mazza, su figau, cacar le cu
Cadènzia s. f cadenza. ratelle. Cagai po partoriri. M. Cosa, chi fait
Cadettu s. m. cadetto. cagai agg. cacherello, la. Cardulinu, chi fait.
Cadilloni s. m. ( forsis de galions cat.) asfo cagai, funghi cacherelli. -

dilo, e asfodillo. ( Asphodelus ramosus Linn.) Cagallòni s. m. strunzu, meta. Don cagalloni
Cadineddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) ce si narat a unu po dispreziu, Don meta.
stellino, cestino. Cagamèngia s. f erb., catapuzia (Euforbia
Cadinu s. m. cestone. Po is cadinus de is latyris. Linn.)
Milesus fattus de tiras de canna intrecciadas, Cagaràda s. f cacàta.
chi is villanus nàrant lossias, stoja di canne Cagaredda, e cagarella (dd pron. ingl.) caca
stiacciate. Po cadinu formau de custas lossias, Juola, soccorrenza, squacchera, squaquera,
o usu de poniri trigu, orgiu ec. cannajo. Targ. sterco liquido, flusso di ventre.
º" tessiu de tiras suttilis de taula, zana. Cagàti, ada part. cacato, squaccherato, squa
Cadinu fattu de tiras de linna po portai su pani querato.
a pala, gerla. Cadinu de canna sperrada, e Cagazecchinus s. m. si narat di omini basciu,
intrecciada po usu de is bastimentus, natta. sfornau, e mali fattu, caramogio, caricatura,
Cadinu cun manigas tessias de tiras de linna, aſfasatto cazzatello, bozzacchiuto. Cagazecchinus
cortello: si est mannu, corbellone, si est piticu, piticu, arfasattello. -

cor elletto, corbellino . Caghettu s. m. muffetto, profumino cacazibetto.


Cadira s. f. (t. cat.) seggiola, sedia, cadrega, Cagliài v. a. (t. sp.) teniri in secretu, tacere,
seggia, e seggio. Cadira plicatili, chi si pinmcat, tenere in silenzio, in segreto. Cagliai v. n. citiri,
ciscranna. Cadira portatili cun duas istangas, taccre, far silenzio, ammutire. Cagliaisì n. p.
seggetta, portantina, bussola Bastasciu de cadira, tacersi, ammutire.
portantino, seggettiere. Cadira rustica, o siat Cagliàu, da part. ammutito, taciuto.
scannu, sedile. Cadira de reposu fig. su comodu, Cagnottu s. m. su chi pagau assistita sa defensa
seggetta, seggettina, sella. Portai a pala cadira, de un ateru, cagnotto, bravo. Cagnottu de corti,
ortare a predelline, a predellucce. Cadira de cagnotto di corte.
ſ", sedia a bracciuoli. Cagnu s. m. erba, chi fait su linu cagnu,
Cadiredda s. f. dim. (dd pron. ingl.) seggiolina, canapa, canape. (Canalbis sativa Linn.) Semini.
seggiolino, seggettina. de cagnu, canapuccia. Linu cagnu, lino di ca
Cadissu s. m. drappu de lana, cadi . nape: Su cagnu prus fini, gazzuolo. Su campu,
Càdmia s. f spezia de mascàra, chi fait in aundi si seminat su cagnu, canapajo. Su chi
is forrus, aundi si scallant is metallus, cadmia. arrangiat su linu cagnu, canapajo. Funi, e fila
Cadòni s. m. erba chi nascit in is bingias, e cagnu, canape, corda e filo di canapa. Fu
donat malu gustu a su binu, chenopodio volgare, nixedda de cagnu, canapino. Funi grussa de
marcorella. (Chenopodium urbicum. Linn.) cagnu , canapo.
Cadoni pndesciu, vulvaria. "di ( ", M. arrumbuloni.
Cadrigòni s. m. seggiolone. Caiccu, s. m. caicco.
Caducèu s. m. sa pertia intrecciada de duas º
Caida (t. sp.) M. arrutroxa.
CAI CAL I 49

Cairi (t. b.) M. arruiri. - .


Calandra s f (t. fr.) macchina po donai sa
Cau, da. M. arrutu . lustra a is drappus, mangano.
Cala s. f sinu de mari a intura de terra, Calandrai v. a donai su lustru a is telas,
, Wba, iganare -

Calabriai v. a. (t. sp.) Calabriai is binus, Calandria s. f volat. calandra.


medicare i vini, o mischiare vino rosso col bianco. Calanti v. agg. trattendu de muneda de bonu
Franzios. Binu calabriau, vino medicato, o vino Pesu, muneda calanti, moneta traboccante, che
rosso mescolato col bianco. -
tra' occa.
Calàda s. f. caduta, scesa, discesa, calo, ca Calàrvisu s. m. arburedda spinosa, marruca
lata, china. Calada de monti, calo, scesa di bianca, spin bianco: ossiacanta T. B. (Crataegus
monte. Calada de sa balanza, crollo della bi oxyacantha Linn.) Su fruttu, lazzeruolo salvatico.
lancia. Donai sa calada, dare il crollo. Essiri Calàsciu s. m. (de calaiac cat.) cassettino.
accanta de donai sa calada, essere sul crollo, Calastrinus s. m. pl pezzus de carretta de can
o in bilico, vicino a cadere. noni, chi stringimt is istepas, calastrelli. M. stepa.
Caladròxas. f caduta, scesa , discesa, ca , Calau, da agg. calato, chinato, abbassato,
lata , calo, china. umiliato, tramontato, declinato i disceso, sceso,
Caladùra s. f calamento. -

Portato giù, venuto giù. A conca calada, a capo


Calafatài v. a tappai cun istuppa, calafatare, Chinato, a capo chino, a viso chino. Calau a
e calefatare, ristoppare , stoppare. Calafatai de basciu, avvallato, calato a basso.
nou, rimpalmare, rimpeciare, ristoppare. Calavèra s. f. (t. sp.) teschio di morto.
Calafatàu , da part calafatato. Calafatau de Calca, e cracca s f truppa de genti strinta
nou, rimpeciato. -
appàri, calca, folla di gente, pressa, pesta.
Calafàtu s. m. calafato, che ristoppa le navi, Calcadori v. m. calcatore, pigiatore Calca
spalmatore. dori di orbaci, o di aterus pannus de lana,
Calafossu s. m. (t. sp.) segreta M. calaboco follatore.
in Franzios. Calcadùra s. f calcatura, pigiatura.
Calài v. a., e n. abbasciai, calare, abbassare, Calcài, e carcai v. a calcare, premere. Cal
chinare, scendere. Sa di calat, il giorno cala. cai s axima, premere, pigiar l'uva. Calcai or
Calaisì a unu, umiliaisì, umiliarsi a qualche baci, o aterus pannus de lana, sodare i pani
duno. M' indi calant is salias, mi viene in bocca lani. Calcai de nou, ricalcare.
l'acquolina, o l'acqua sull'ugola. Calai sa Calcamentu s. m. calcamento.
chighirista a unu, abbassare altrui la cresta, Calcariu, ria agg. chi si podit calcinai, calca
rintuzzargli l'orgoglio. Calai de preziu, dimi reo, e calcario .
nuire il prezzo. Calai v. n po abbasciai, calare, Calcatrippa s. f. (t r.) bùlima. A calcatrippa
scendere, discendere, venir giù. Calai de nou, avv. in bulina, in folla, affollatamente. M a
ricalarc. Calai sa conca, chinar la testa. Sa º" , o calla calla.
dì andàt calendu, il dì chinava, declinava, Calcàu, da part. calcato, pigiato. Calcau de
andava chinando. Su soli inc est calau, il sole nou, ricalcato. Trattendu de pannu de lana, che
ha tramontato. Po abbasciai v. a. calare, ab ha sodato.
bassare, discendere, portar giù. Calai cun funi, Calcina s. f calce, calcina. Calcina bia, calce
calar con fune. Calai sa mazza v. n. allentare, viva. Calcina studada, calce spenta. Calcina de
sbonzolare. Calai a basciu v. n. avvallare, calare fabbricas antigas, calcinaccio. Perda de calcina
a basso. Su flumini innoi s'abbasciat, calat, no beni cotta, po essiri troppu cotta, pezzo di
si precipitat, gi s'avvalla il fiume, s'abbassa, calcina sferruzzata.
si precipita. Calai a fundu, anegaisì, sommer Calcinài v. a. redusiri a forza de fogu in cal
gersi, andare a picco. Calan sa nappa M. nappa. cina is metallus, mineralis ec. calcinare, ce-
Calai unu bistiri, consumare, frustare, logorare mentare. Calcinai unu sali, ſinzas chi cessit de
una veste. Calai v. n. trattendu de pesai in zaccai, decrepitare.
balanza, traboccare. Calai aqua, grondare, verº Calcinatòriu, ria agg. calcinatorio. Forru cal
sare. Calai sa tenda (T. Marinar.) abbattere, cinatoriu, forno calcinatorio.
calar la tenda. Calai in benas espress. basc. Calcinàu, da part., calcinato, ridotto in cal
stai estremamenti, mordere, toccar l' ugola. cina, cementato.
3" fig. creiri una cosa falsa, bersi Calcinaziòni s. f calcinazione calcinatura ,
una cosa, crederla. cementazione. Po sa calcinazioni de is materialis,
Calamandra, e calamandria s. f. (t guastu de chi faint su birdi, fritta. Calcinazioni de una
su franzesu calmande) spezia de drappu de lana sali espostu a s azioni de su fogu, decrepitazione.
lustrau de una parti comente su rasu, durante. Calcografia s. f. (T. Gr.) arti de intagliai in
Calamàri s. m. pisci, calamaja, lolligine, metallu, calcografia.
ce calamajo, tòtano. Calcògrafu s. m. intagliadori in metallu, cal
Calamentu M. caladura. cògrafo.
Calamida s. f calamita, magnete. Po attrat Calcu s. m. delineamentu fattu a suba de tela,
riva M. o paperi, calco.
Calamidàdi s. f. (t. de s'usu) calamità, - º" v. m. calcolatore.
mfseria. -

Calculài v. a. fai calculus, calcolare, conteg


Calamidài v. a. Calamidai su ferru, calami giare, fare i conti, metter in conto M. compu
fare, stroppicciare il ferro sulla calamita. tai . Calculai is dannus, ragionare i danni.
Calamidàu, da part. calamitato. Càlculas s. f plur, strum. de linna, a undi
Calamitòsu, sa agg (t de s'usu) sventurau M. tenit is peis su tessidori poaberriri e serrai su
Calanca s. m. tela pintada, calancà, e ca stamini de sa tela, calcole. -

lancar. Calculàu, da part calcolato.


I50 - CAL CAL

Calculaziòni s. f calcolazione . das is isteppas de is earruccius de is eammonis,


Calculeria s. f s' arti de fai calculus, calcoleria. calestrello, pl. calestrelli,
Calculòsu , sa agg., chi patit su calculu, o su Cali, e quali pron. rel. quale, qualesso: tali
mali de is perdas, calcoloso. e quali, tal quale. In sensu dubitativu, e diman
Càlculu s. m. contu arregortu, calcolo, ragione, dativu si usat cali. Cali siat, no ddu sciu, qual
computo, supputazione, adequazione. Po spezia sia, nol so. Cali bolis? qual vuoi?
de maladia, calcolo, mal della renella. Calibradòri v. m. pezzu de ferru po aguagliai,
Calenda s. f calende plur. femm. e calèn. o mesurai su calibru, o sa mannaria de una cosa
sing. masc. Sa calenda de Gennargiu, le calen v. gr. de rodas, ballas ec. calibratofo.
de, o il calºn di Gennafo. librài v. a. mesurai su calibru, calibrare.
Calendài v. a descrivere, riportare in ca Calibràu, da part che ha misurato il calibro.
lendario. - - Calibru s. m. strum. mesurai sa porta da
Calendàriu s. m. calendario. No teniri a unu de is cannonis, calibro. Calibru de calibrai (T.
in calendariu , averlo in disistima . Calendariu di Artiglieris) strum. po incontrai sa mannaria
de is festas, menologio. de sa bucca de un arma de fogu, calibro da
Calendàu, da part. descritto, riportato in ca calibrare. Fig. Caratteri de is personas: Est una
lendario. -

persona de su calibru suu, è una persona del


Calentadòri v. m. scaldatore. Calentadori de suo calibro .
lettu (espress. spagn.) scaldaletto. M. scardalettu. Calidàdi s. f qualità, convenente, stato, con
Calentadura. M. calentamentu . dizione.
Calentài v. a. ( t. sp.) Si usat ancora neutr., Calidèsa s. f caldezza , calidità. Po acri
scaldare , riscaldare, ardere. Calentaisì n. monia. M.
scaldarsi, riscaldarsi. Calentaisì unu pagu in Càlidu, da . calido.
su fogu, darsi un caldo. Calentai is origas a Califfu s. m. Segnori de is Saracenus, Califfo.
unu, reprendiriddu, riscaldar gli orecchi, sgri Calincùnu, na pron. agg. qualcheduno, qualcuno.
dare uno, rimproverarlo. Su soli calentat meda, Calinu, ma agg (t. r.) finigosu, e si narat de
il sole arde forte. Calentais cun su sulidu is su granu de su trigu, e di aterus loris, chi po
untas de is didus unius impàri, far pepe. nebbia forti, o calori sobbrau hanti patru in
º" i de nou v. a. rincalorire. s'ingranimentu, e hanti produsiu su granu suttili,
Calentamentm s. m. (t. sp.) riscaldamento, e frunziu, afato. Granu calinu, grano afato.
scaldamento. Caliscu t. r. M. cauliscu.
Calentàu, ada part. (t. sp.) scaldato, riscaldato. Calisiollat pron. agg. qualsivoglia. Calisiollat
Fig. ripreso, rimproverato, sgridato. cosa, che che, qualsivoglia cosa, e checchè.
Calenteddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) Calisisiat pron. agg. qualunque, chiunque, qual
caledetto, calduccio. sisia. Calisisiat cosa, che che, qualunque cosa,
Calenti s. m. caldo, calore. checchè. -

Calenti agg (t. sp.) caldo, caloroso, riscaldato. Calixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) cali
Ddi bessit de su nasu un alidu calenti, gli esce cetto, caliciuzzo. -

dal naso un alito rovente. Calenti de binu, di Calixemùru s. m. erba, ombelico di Venere;
amori, caldo di vino, di amore. A sanguni ca cotiledone, scodellina. T. B. (Cotyledon umbili
lenti, a sangue caldo. Arropai su ferru, cand' cus Linn.)
est calenti, prov. batter il ferro, quando è caldo. Càlixi s. m. (de calix) calice. Calixi de is
Donai una li e una calenti, unu gustu e unu floris, calice de fiori, Biri su calici di amar
disgustu, dare una calda e una fredda: Logu, gura, bere il calice di amarezza. Calixi de pi
calenti, o bascosu, o scalentau de su soli, cal schera, gradella.
dina, caldino. - Calixòni s. m. accresc., calicione.
Calentòri s. m. caldo, caldezza, calefazione, Calla calla (t. b.) si narat po indicai grandu
riscaldamento. Po calori temperau, tepore, calor concursu de genti. Inc est sa genti calla calla,
temperato. attruppada, inc est sa genti a carca trippa, vi
alentura s. f. (t sp.) febbre. Calentùra ap è la gente affollata, in folla, in calca, in
piccigosa, febbre attaccaticcia. Calentura conti bulima.
nua, febbre continua. Calentura terziana, o quar Calladeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) Si
tana, febbre terzana, o quartana. Calentura narat de su ludu causau de s'aqua chi proit,
intermittenti, febbre intermittente. Calentura de mollore, mollume, molticcio, poltiglia.
una dì, febbre effimera. Calentura incostanti, Calladùra s. f callamentu, quagliatura, qua
febbre erratica. Calentura periodica, febbre pe gliamento, rappigliamento. Po consistenzia, spes
riodica. Calentura maligna, febbre maligna. Ca sezza, densità, foltezza.
lentura putrida, febbre putrida. Calentura ver Callài v. a. e n. rappigliare, rapprendere,
minosa, febbre verminosa. Calentura biliosa, congelare, coagulare, "nsare , " -

fel bre /iliosa. Calentura nervosa, febbre nervosa. Callais n. p. cagliare, accagliare, quagliare,
Calentura scarlattina , scarlattina, o febbre accagliarsi, rappigliarsi, compigliarsi, congelarsi.
scarlattina. - Po ", chi si
Calenturedda s. f dim. (dd pron. ingl.) feb raffinant in su fogu, condensare, spessare, spes
bretta, febbricina, febbricella. sire, fare spesso Po condensaisì, condensarsi.
Calenturienti bbricitanti spessarsi, spessirsi, farsi spesso. Callaisì, con
Calenturientu )
agg. febbricitanti. gelaisì trattendu de seu, brodu, e aterus licoris
Calenturòni s. m. accresc. febbricone, febbrone. grassus, rassegare, assevare. Callai s ollu in
Calessu s. m. calesso. Fig. Cuaddu mannu bucca a unu, romper l' uovo in bocca ad uno
longu e meda langiu, buscalfàna. Callamentu s. m. addensamento, rappiglia
alestrinu s. m, pezzu de linna, chi tenitumi mento .
CAL CAL - 15 i

Callàu s. m. latte quagliato, rappreso, rap Calunniàu, da part. calunniato.


pigliato, aggrumato. Calunniosamenti avv. calunniosamente.
Callàu, da part. rappigliato. In sensu att. e Calunniòsu, sa agg. calunnioso. -

n. quagliato, appreso, rappreso, assevato, Calvu, va agg (t. ital. già introd. de s'usu )
rassegato. calvo. Beniri calvu, spinniaisì, incalvare, incal
Callàu , da agg. spissu, corto, decotto, spesso, vire, decalvare. Fattu calvu po maladia, de
Brodu callau, brodo corto, carico. calvato.
Calliài, calliau (t. sp.) M. citiri. Caluxèrtula s. f rettili, lucertola. Caluxertula
Calligrafia s. f. (i Gr.) s'arti de scriri manna, lucertone, lucertolone.
Calza s. f calza.
beni, calligrafia.
Calligrafu s. m. Professori de calligrafia, Calzadòri s. m. strum. po calzai, calzatoio.
ealligrafo. Calzadiura. M. calzamentu. -

Callòni. M. testiculu. Calzài v. a. e carzai, calzare. Calzai un or


Callosidàdi s. f callosità. Callosidadi, chi bada, una marra ec. metter la calzatura. Calzai
bessit in is palas a is cuaddus, spallacce. su sermentu, o torrai terra, rincalzar le viti, far
Callòsu, sa agg. calloso. terra nera. Lastr. Carzaisì n; p mettersi scarpe,
Callu s. m. materia po callai su latti, presame, o calze. Calzaisì de nou, ricalzarsi. Calzai sa
gaglio, caglio, ventricino, coagulo Po carri ferramenta, rimetter l'acciajo agli strumenti di
induressia, callo. Fai callu, far callo, incal ferro. Calzai sabbata, o migia, calzare scarpa,
lire, assuefarsi. Po incalliri. M. o calza. Calzai v. n. po quadrai, custa sabbata
Calma s. f bonanza, calma, bonaccia, tran non mi calzat, no m' intrat, no mi quadrat,
quillità. Po reposu de is navius in su portu, o questa scarpa non mi calza, non mi entra, non
reposu, chi si pigat de pustis de unu viaggiu, mi quadra.
giòlito. Calzamentu, e carzamentu s. m. calzamento,
Calmài v. a. calmare, ammollire, attempe calzatura.
rare, temperare, abbonacciare, raddolcire, ad Calzanti agg (t. ital. autenticau de s'usa)
dolcire, ammorzare, mitigare, quietare, tran calzante. Po pungenti, calzante, pungente,
squillare. Po placai M. Po mortificai is passio stringente.
mis, calmar le passioni. Calmaisì n. p. " Calzàu, da part calzato. Po appunteddau cun
riposarsi. Po acchetaisì, calmarsi, quietarsi, at alguna cozza de linna, calzato, puntellato con
tutarsi, mitigarsi, pacificarsi, rasserenarsi. Po calzatoje. Caboni calzau si marat su chi portat
moderaisì, moderarsi. Calmai is umoris calidus, pinnas finzas a is peis, gallo calzato.
contemperare, retundere gli umori caldi. Calzettèri s. m. calcettajo.
Calmanti v. agg. calmante, attemperante, Cama s. f. t. r. de undi est cumpostu ancora
lenitivo, anodino, antalgico, paregorico, oppiato. meigàma, o meicàma, (de aavua cauma, calor)
Calmàu , ada part. calmato, ammorzato, (V. il Calepin. di Facciol.) calore, caldo, cal
mitigato, attutato, raddolcito, allenito, appia dura. M. basca. - -

cevolito . Camafèu s. m. Si narat figurad. de persona


Calmùc s. m. spezia de pannu, cammuccà. leggia, e malifatta, o contraffatta, o chi ghettat
Calònigu s. m. (t. r. de calonico ital. ant.) aria a sa martinica, babbuino, babuasso, rifilo.
M. canonigu. Camaleonti s. m. rettili, camaleonte.
Caloreddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) cal Càmara. M. camera.
alicciuolo, calduccio, caldo moderato. Camaràda, e cambarada s. f camerata. Cam
Calòri s. m. basca, calore, caldo, caldezza. barada de ladronis, viluppo di ladri. Cambarada
Cun calori avv. calorosamente. In su calori de pipius, gerla di ragazzi, fanciullaja. Cama
de sa disputa, nel calor, nel caldo, nel colmo, rada de genti, stormo di gente. Po cumpangia
nel maggior vigore della disputa. Poniri calori, di amigus, brigata.
accalorare, accaldare, scaldeggiare. Calori di Camaredda. M. cameredda.
sisperau, eccessivu, calore sformato, eccessivo. Camarèra s. f cameriera, camarlinga.
Calori internu, incalescenza. Camarèri s. m. cameriere.
Calòricu, ca agg. calorico. - Camarlingu s. m. tesoreri pubblicu, camar
Calorificu, ca agg. calorifico. / lingo, e camerlingo.
Calorimetru s. m. strum. po determinai sa Camauru s. m. camauro. -

eantidadi de su calori, o su caloricu specificu Camba s. f gamba. Camba de linna, schiec


de unu corpus, calorimetro. cia. Serra de sa camba, stinco, anticmemio.
Calotta (t. fr.) s. f. pezzu de su relogiu, po Bonav. Cambas trottas, bilie, gambe storte.
essiri defendiu de su pruini, calotta. Abertura de is cambas finzas a su bustu , for
Calottàu, da agg. si narat de relogiu, guarnito catura. S ossu de sa camba de su pulsu de
di calotta. su pei finzas a su s" caviglia, fucile, fusolo.
Calvinismu s. m. calvinismo. Appartenenti a sa camba, surale. No essiri bonu
Calvinista s. m. calvinista. po cambas de unu impiccau prov. no essiri po
Calvizia s. f. (t. ital.) spinniadura de conca, nienti, non saper cavare un ragno d un buco.
calvizie, calvezza, calvizio. Stai in cambas, in peis, strentaxu, pesau, star
Calùnnia s. f calunnia, calunniamento, mal sulle gambe, in piè, star ritto. Camba gliagada,
dicenza. gamberaccia, gamba ulcerata. Colpu de camba,
Calunniadòri, ra v. m. e f calunniatore, trice, gambata. Omini de cambas longas, uomo gam
maledicente. buto. Donaisì a is cambas, fuirisì de pressi,
Calunniài v. a. calunniare, apporre altrui il darla a gambe, fuggire velocemente. Portai bonas
.falso malignamente. , aver buona gamba, esser agile a cam
Calunnianti v. agg. calunniante. minare. Camba grassa e mali fatta, gambaccia,
I 52 CAM CAM

Portai is eambas sciacula sciacula, gambettare, Cambiali s.-f sedula de piamente , cedola,
dimenar le gambe. Camba manna, gambone. polizza di cambio, cambia
Cambas de sticcu, o de fusu , si narat de chini Cambiàli agg. bancario, cambiale.
portat cambas mcda suttilis, gambe di balestri. Cambiamentu s. m. cambiamento, scambia
Portai cambas trottas, aver le gambe a bale mento, permutamento, permutazione, rivolgimento,
strucci. Senza cambas, ascºlo. rivolta. Cambiamentu a turnu, avvicendamento -
Cambara s. f pisci,gamberella, gambero, squilla, Po revoluzioni de cosas, vicenda. -

Cambara de filcttu, a undi si unit su pisci de Cambiau, da part. cambiato, permutato, can
piscai, pellicino. Cambara de pischera fatta de giato, ritrattato, mutato, alterato, scambiato,
cannittas po cunservai su pisci, gradella. barattato. M. su verbu. Cambiau po biviri,
Cambarada. M. camarada. astallato, stanziato, domiciliato . Cambiau in
Cambarai v. a. fueddendu di armas de fogu, colori pallidu, diventato, divenuto pallido.
incamerare. Cambista s. m. cambista , banchiere.
Cambaras s. f. pl (de cambres cat.) Cam Cambitta s. f dim. gambetta, gambuccia -
baras de sanguni (t. r.) M. dissenteria. Cambiu s. m. cambio, scambio. Cambiu sic
Cambaràu, da part. incamerato. Scuppetta cu, cambio sccco. Po permuta, cambio, ba
cambarada, archibuso incamerato, che ha la ratto, permuta. Donai a cambiu, o prestai
eantera ,
dinai po interessu, dare a cambio. Po contrac
Cambarbu, ba agg cuaddu cambarbu, cavallo cambiu. M. In cambio avv. in cambio, in vece,
balzano alla gamba. - -
in luogo, in iscambio. Pigai una cosa in cambiu,
Cambaredda. M. cameredda. o in logu de un atera, coglier in cambio. Fai
Cambarèra . M. camarera. cambiu, barattare. Littera de cambiu, lettera di
Cambarèri. M. camareri. cambio, cambiale. Cambiu de cosa po cosa,
Cambaritta stai a cambaritta, senza migias, baratterìa. Subra cambiu, ricambio.
essere scambucciato. Cambixedda. M. cambitta.
Cambedda s. f (dd pron. ingl.) gambetta. Cambixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) bar
Cambedda de frenu deretta, a bastonettu, stan -bicella, barbicina. Cambixeddu de is floris,
ghetta della briglia, asta. Si est fatta a S, esse. peduncolo. Cambixeddu de infertura, sorco
Cambèra s. f. gambiera, gamberuolo. Cambera letto, sorgoncello.
da botta, ginocchiello, ginocchio dello stivale. Cambrài s. m. tela fini, bisso.
Camberinu. M. camerinu. Cambrè, o cambresina s. f. spezia de tela,
Càmbia, e cambias s. f. pl cambi. Fai cam cambraja, tela di Cambrè. -

bias, permutare. Cambia de cosa po cosa, Cambrich s. m. cambrich , percàl ( T. de


permuta , barattamento. Fabbr.) -

Cambiàbili agg. cambiabile, cangiabile, mutabile. Cambu s. m. (t. cat.) gambe. Cambus sic
Cambiadòra v. f. permutatrice. Cambiadora de caus de una planta, seccajoni. Po su pilloni,
sosa po cosa, barattiera. -
chi nascit de su pei de s'arburi, pollone. Po
Cambiadòri v. m. cambiatore, permutatore. su ramixeddu, chi nascit in susu de sa planta,
Cambiadori de cosa po cosa, barattatore, ba ramo vettajuolo, che nasce in cima. Cambu o
rattiere. pilloni mannu, vettone, pollone. Cambu de sa
Cambiadùra s. f cambiamentu, cambiatura, fa siccau , faville. Cambu de infertura, sorcolo,
cambiamento, permutamento, permutazione. marza. Cambu de flori, stelo.
Cambiai v. a. cambiare, cangiare, permutare, Cambusceddu s. m. dim. (dd pron. ingl.)
rinvertire, scambiare, tramutare. Po trasmudai. propriamenti su chi portant in conca is pipìus,
M. Po alterai. M. Po contraccambiai. M. Cam cuffietta, cuffina. - -

biaisì n. p. alteraisì, mudai colori, alterarsi. Po Cambusciòni s. m. accresc. cuffione.


retrattais de su fueddu, ritrattarsi. Po pigai Cambusciottu s. m. spezia de scoffiottu pi
litteras de cambiu, cambiare, far cambio. Can ticu, cuffiotto. -

biai de idea, cambiai parri, cangiar idea, Cambisciu s. m. cuffia, scuffia. Cambusciu de
mutar parere. Po cunvertiri una cosa cund un' corcai, serrateste. Cambusciu de pipìa, ciºffia da
atera cuntrattendu, rinvestire, scambiare. Cam bambina. Cambusciu mannu, o leggiu, cuffiaccia.
biai frequenti, scambiettare. Cambiai de nou, Camèlu s. m... animali quadrup. Camelo.
ricambiare. Po furriai is fueddus in contrariu Càmera s. f. camera. Maistu de camera,
sentidu, storcere le parole, interpretar sinistra Maestro di camera. Camera ottica, camera ot
mente. Cambiaisì po biviri, astallarsi, stanzi tica. Camera, su sfundau prus istrintu, chi si
arsi, domiciliarsi, fissar domicilio, o dimora. fait in is pezzus di artiglieria, camera. Camera
Cambiai a turnu v. n. avvicendare, alternare, de campana, de cannoni, camera, caverna della
mutare a vicenda. Cambiaisì a turnu v. n. p. campana, o cannone. Camera de palas, retro
alternarsi, avvicendarsi, mutarsi a vicenda . carnera. - ,

Cambiai de opinioni, mutarsi d'opinione. Po Cameràda s. f e camarada, camerata.


storrai ec. svolgere, volgere, indurre. Cambiai in Cameràli agg. camerale. -

malu sentidu, volgere, ritorcere, torcere in Cameredda s. f dim. (dd pron. ingl.) came
mal senso. Cambiai, cunvertiri in amargura, retto, cameretta, cameruzza. - a

volgere, voltare in amaro. Cambiai cosa po Camerinu s. m. dim. camerino, camerotto.


cosa, permutai, barattare, permutare, far cambio. Camerista s. f femina, chi serbit a is Princi
Cambiaisì de beni in mali, o de mali in peus, pessas in is appartamentus insoru, camerista.
degenerare, tralignare. Cambiaisì, tramudaisì, Cameròni, e camberoni s. m. accresc, camerone.
mutarsi, tramutarsi. Cambiaisì ispannus, mu Camerottu s. m. dim. camerotto. Camerottu
tarsi, cambiarsi i panni. De bonu cambiaisì in de linnamini, casotto. -

.i'
malu, di buono diventare, divenir, cattivo. - . sa
Canaingi s m dim (dd pron ing.)
CAM CAM ; IS5

- erba, chi nascit in is murus bona po insalada, º curzu, via sbrigata, scorciatoia, tragetto, via
eicèrbita tenera, o muraria. (Sonchus tener più corta. Faddiri su camminu, smarrire, errare,
rimus Linn.) - la strada. Puntu, o unioni de tres camminus,
Camingiòni s. m. erba bona poinsalada, cicer trebbio. Fai camininu po s' eternidadi, far viot
hita comune. (Sonchus oleraceus Linn.) Succiu tolo per l eternità. Andai po camminus trottus,
de camingioni, sugo cicerbitino; indirettus, andar per viottoli indiretti, pericolosi.
Camingiu s. m. no bogai camingiu de una cosa Fa1 su camminu maistu, correre la strada mae
espres, rust nondi bogai peis. M. pei. stra, o corrente. Camminu ingruxau, crocchio.
Camisa s. f. (t. cat.) camicia. Abertura de amanti Imbuccadura de duus camminus, o arrugas,
de sa camisa, sparato. S'abertura de is manigas, bivio, de tres, trivio, de quatturu, quadrivio.
sparo. Senza camisa, scamiciato. Prus accanta Ponirisì in camminta, avviarsi.
est sa camisa de su gipponi di più vicino è Camomilla s. f. e. b. camomilla. (Matricaria
il dente, che alcun parente. Camisa de su granu chamomilla. V. Targ.)
de su trigu, pula, lolla, loppa. Limpiai su tri Campadòriu, ria agg. M. passanti.
gu de sa camisa, spulare, spurgare il frumento Campagna s. f campagna. Campagna rasa,
dalla pula. In campisa, in camicia. Su zugu de campagna rasa. Po armada, campagna. Po pla
sa camisa, il collo. Sa frunzidura, increspatura. nura, o pardu, landa. Battiri campagna, andai
Is gajas, i gheroni. Is pungittus, i polsini, o cun s esercitu a ingiriu de su campu, campeg
solini. Is alas, le falde. Camisa senza marcai, giare. Campagna accanta de mari, maremma:
camicia senza pontiscritto. Camisa cun giabò, Campagna senza coltura, landa.
camicia ornata di gala. Campagnàda s. f. M. Villeggiatura.
Camisàda s. f. (t. fr.) brigada de Sordaus po Campagnescu, sca agg. campagnuolo, campìo.
sorprendiri de notti s' enemigu a s' improvvisu, Campài v. a. campare, liberare, salvare. Po
litcamiciata . scampai, M. Campaisì di erbas, nutrirsi, pa
Camisedda s. f camicetta. scersi d' erbe. Po campaisì delimosina, reggersi
Camisetta s. f. camicetta. Camisetta de lama, d accatto. Campai in signif neutr. scampai,
chi si portat asuba de sa camisa, camiciuola. liberarsi. Campaisì m. p. salvarsi, fuggire. Cam
Camisòla s. f. (t. cat.) camiciola. - pai n. po biviri. M. -

Camisòni s. m. accresc. camicione. Campàli agg. campale.


Camisottu s. m. din. (o oscur.) Propriamenti Campamentu s. m. campamento, scampo.
fardetta, o gianchetta de tela, camiciotto. Ab Campana s. f campana. Sonai is campanas
barrai in camisottu, rimanere in gonna, in far a doppiu, sonar le campane a doppio: Campana
setto. M. aliottu. si narat ancora certu vasu de cristallu po usti
Cammarologia s. f. (T. G.) discursu, chi trattat de distillai, e po defendiri de su pruini algumas
de is diversas cambaras de mari, cammarologia. cosas gentilis, campana. Campana de retiru,
Cammèu s. m., spezia de figura intagliada a campana delle armi. Campana po su cobercu
basciu rilievu, cammìo. de sa cupa siat de ferru, o de gliauma po co
Camminàda s. f. camminata. Po viaggiu. M. berriri su fogu , campana. Is campanas sunti
Camminada po spassiu, passeggiata, passeggio. grais fig. essiri surdixeddu, le campane sono
Po spaziu de camminu, trotto, gita. ingrossate, esser sordetto. Arrepiccai is campanas,
Camminadòra v. f. camminatrice. sonar le campane a festa, a gloria. Sonai a
Camminadòri v. m. camminatore. longu is campanas, sonare a distesa. Toccu de
Camminài v. n. camminare. Figur. po operai, campana, segno, tocco di campana. Bastimentu
si camminat mali, si cammina male, si opera de sa campana, cicogna. Sonada mamma e a
male. Po andai a spassiu, andar a diporto, a longu de campanas, scampanata, scampanìo.
passeggio, a passeggiare. Camminai a pei, pedo Sonai meda is campanas, scampanare. Sonai sa
care, scorrer a piè. Camminai de nou, ricam campana a fogu po accudirigenti, stormeggiar
InIrlare.
la campana, sonare a stormo. Campana de
Camminàu, da part. camminato, passeggiato. su populu, de su comunu, campana dello storno.
Cammineddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) stra Sonu interrumpiu de campana, tempellata,
detta, viottola, vietta, viuzza, viottolo, stradella. tempello. Sonai sa campana a scaviu espress.
Camminèra s. f viottolo. Po is curridorius, chi rust. sonare a distesa. -

sunt asuba de is fabbricas po andai de una parti Campanàju s. m. su chi sonat is campanas,
a s'atera, andito, corridoio. Po is cammineras campanajo, canapanaro.
de is giardinus, e de is bingias, e possessionis Campanedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) cam
ornadas de parras di avina, o filaris de sermentu, panuzza, zzo, campanella, campanello. Cann
viale, viottola, viottolo. - -
panedda manna, campanellotta, Biviri a sonti
Camminu s. m. cammino, via, strada. Cam de campanedda, vivere a suon di campanello.
unìnu carretteri, o de carru, carreggiata, strada Sonai sa campanedda, scampanellare. Po sa
comune. Camminu battiu, travigau, sentiero, via chi si ponit a is bois, squilla. Campanedda
trita, usitata, calpestata, praticata, battuta, o de su svegliarinu de una pendula, squilla,
pesta. Camminu strintu, stradella, viottola, sen sveglia. -

ti ruolo. Camminu de pei, o di omini a pei, Campaniaisi v. n. º (t. r.) aspettai s'occa
viottola, viottolo. Camminu maistri, strada maestra. sioni, su momentu favorabili, aspettar la palla
Poniri in camminu bonu, metter in buon cam al balzo, aspettare il tempo, l'occasione.
mino, in buona strada, ravviare. Fai cammina Campaniàu, da part. (t. !) chi hat aspettau
l" fai vela, fare strada, far rotta, far vela. s'occasioni, che ha aspettato l'occasione, e fig.
Poniri in camminu, ghiai, stradare. Mostrai su la palla al balzo. - - -

camminu, stradare. Ponirisì in bonu camminu, Campaniformi agg. si narat de flori fatta in
gºviarsi, rimettersi nella luona via. Camminu forma de campana, campanºrº campanulato.
-
[54 * CAM C AN

Campanileddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) arregolliri s'aqua, chi proit, chiassajuola, e
campaniluzzo. -
chiassajuolo. Canali de latrina, doccione del
Campanili s. m. campanile. cesso. Canali, chi arricit s'aqua de is teuladas,
Campanòni s. m. accresc. campanone. doccia. Canali maistu de t" chi mandat
Campàu, da part. campato, liberato, salvato, s aqua a s'arruga, gronda, grondaia. Canali
vissuto ec. de is fluidus in su corpus de s' animali, dutto,
Campestri agg, campestre, campio, campe canale de fluidi. Canali asutta de una gurnisa
reccio, salvatico, villereccio, e viilareccio, vil po mandai s'aqua a foras, sottogronda. Canali
latico , villaresco. de is corpus, meato. Canali de cunduttu, vei
Campionessa s. f. Campionessa. culo. Canali fabbricau po portai s aqua delogu
Campiòni s. m. omini valenti in armas, a logu, acquidoccio. Canalis de s'asperarteria,
Campione. bronchi, Canalis sanguineus, canali sanguigni.
Campixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) cam Canali de sa rodedda de sa tagliora, canale
picello, camperello, campicciuolo. della puleggia. Canali po undi passat su pap
Campu s. m. campo. Po spaziu, campo, pai ec. veicolo: Fai canali (T. Marinar.) "
spazio. Po occasioni. M. Pigai campu, pigliar canale, far vela da un luogo all'altro in pic
no mare.
campo, prepararsi alla battaglia. Non donai
campu, non dar i" , o luogo, o comodo. Cananèu, èa agg. (t. r.) strintu, avaru, avare,
Po campu de battaglia, campo di battaglia, scarso, ritenuto, spilorcio, taccagno.
alloggiamento dell'oste accampata. Poniri campu, Canapè s. m. canopè, e canapè, sofà.
metter campo, porre l'oste, accampar l'esercito. Canàriu s. m. volat. canarino, passera di
Bogai a campu v. a. e bogai a pillu, scoprire, Canaria. Canariu salvaticu, rigogolo, Cett.
metter a campo, far palese una cosa, che non Canatteria s. f cantidadi de canis, canatterìa.
sapeasi. Bessiri a campu v. n. scoprirsi, pale Canattèri s. m. su chi guvernat is canis, ca
sarsi, venire a campo, venire in luce, rendersi nattiere.
manifesto, farsi noto. Abbandonai su campu, Canavàcciu s. m. tela grussa canavaccio, e
CalPlo 'accro .
andaisindi de su campu, levarsi dal campo,
dall' oste. Campu plenu de brossa, campo Canazzu s. m. cani mannu, cagnaccio.
ghiajoso, arenoso, renoso, sabbioso. Campu de Cancaradùra s. f contrattura, rattrappatura.
su scudu, campo dello scudo. Campu fruttiferu, Po cancaramentu de frius, intirizzamento, inti
campo fertile, ferace. Campu infruttuosu, sterili, rizzimento di freddo.
grillaja. Campu de cardu, carciofaja. Campu Cancarài v. a. e n. si narat candu po positura
de stula de fà, favùle. Campus messaus, campi scomoda, o po frius rigidu alguna parti de su
mietuti. Campu, chi torrat a boscu, campo, corpus abbarrat casi senza sensu, o addormen
che s'inselva. Campu, aundi is pastoris inser tada, indolenzire o per freddo, o per positura
rant su bestiamini, agghiaccio, pecorile. De sconcia. Cancarài is manus a unu, pestare, moz
campu in forza di agg. campereccio, campo zar le mani a uno. Su frius eccessivu càncaratis
reccio. Coloriri is campus de una pintura, manus, il freddo eccessivo mozza, intirizza le
campire. Planta de campu, pianta silvestre, mani. Cancaraisì n. p. si narat de is nerbius,
salvatica. Aberriri sa porta in campu, spalancar chi si contràint, e si retirant, rattrappare, rat
la (" Guardianu de campu, campajo. trarre, rattrarsi, aggrizzarsi, intirizzirsi, assi
ampùra s. f. pianura estesa, gran pianura. derarsi, attrarsi, esser attrappato. Cancaraisì de
Camussa s. f camoscio. Conciai a camussa, su frius, intirizzare, intirizzire, inrigidire, in
scamosciare, dar la concia al camoscio. S ope tormentire del freddo, essere rattrappato, inti
razioni de camussai, camosciatura. rizzito, rattrato del freddo, agghiadare, ag
Camussài v. a. donai sa camussa a is peddis, ghiacciarsi, aggranchiarsi.
camosciare, dare il camoscio alle pelli, dar la Cancaramentu s. m. M. cancaradura.
concia del camoscio, scamosciare. Cancaràu, da part. contratto, attrato, rattratto,
Camussàu, da part. scamosciato. indolenzito, attrappato, assiderato, rattrappato.
Canadèglia s. f. (t. castigl. e cat.) ampollina Cancarau de frius, rattratto, rattrappato, aggrizza
col beccuccio per uso del Sacrifizio della Messa. to, assiderato, intirizzito, intormentito, intorpidito,
Canàglia s. f genti vili, canaglia, schiazza aggranchiato del freddo. Is manus cancaradas, spe
maglia, bruzzaglia, plebaglia. zia de imprecazioni, le mani mozze. Brazzu canca
Canagliazza s. f canagliaccia. rau, braccio attratto, rattratto, assiderato. Can
Canalài, canalàu ec. M. scanalai ec. carau si narat ancora, candu po frius, po infro
Canaleddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) cana migamentu, o positura scomoda si addormentat
letto, canalino. Po membru di ornamentu in su sensu di algunu membru, incordato, indo
Architettura, glifo : Canaleddu po regolliri s'a- lenzito.
qua ind' unu vascellu, dala di tromba. Cancarittu s. m. dim. de cancaru, gangherello.
Canàli s. m. canale. Canali, segundu algunus, gangheretto, gangherino.
canna de su pulmoni, trachea, canale del pol Cancarronài v. a. fai a cancarroni, aduncare,
mone. Canali serrau, chi portat s aqua a is fare adunco. Cancarronaisì n. p. faisì a cancar
cunduttus, canna. Is canalis de su chilu, canali roni, o arcu, aduncarsi, farsi adunco, inarcarsi.
chiliferi. Canalis de sa bilis, canali biliari. Po Cancarronàu, da part. inarcato, fatto adunco.
strintu de mari, canale. Canali, chi mandat Cancarròni s. m. graffio, raffio, rampino,
s aqua a s arruga, o a gisterra, doccia, doccione. rampone.
Canali de s' orina, canale dell' uretra, meato Càncaru s. m. strum. de ferru po aberriri,
orinario. Canalis, po undi passat s alimentu a e serrai portas, ventanas, cascias, ganghero, car
iº plantas, dutti, otricoli. Canali fattu in is dine, canchero. Poniri is cancarus a una porta,
campus, o arrugas cun su fundu imperdau, po gangherare, ingangherare una porta, metterle i
CAN CAN R55

cardini. Unguentu de cancaru fig: po araru, fole, fandonie, o favole. No sunti ras
unguento di cancheri, uom tenace, pillacchera, su chi ti nau, non son baje, nè fandonie ciò,
vittima, tignamica, cordiale. Porta posta in can che ti dico. - - a , a

carus, porta gangherata. Canearu, chi benit a Candòri s. m. biancura eccessiva, c º

is peis, granchio, indormentimento bianchezza eccedente. Po sinceridadi, candore,


º" M. Cancelleri. schiettezza, ingenuità, sincerità. -

Cancelleràtu s. m. cancellierato. Candu avv. quando, qualora, qualvolta.


Cancellèri s. m. cancelliere. Po mentras, quando, mentre, purchè. Su candu,
Cancelleria s. f cancelleria. il quando De candu in candu, di quando in
Cancer (t. lat.) s. m. spezia de maladia, can quando. Candu sa gattu dormit, su toppi si
chero, cancro. Cancer, chi bessit in sa natura,
taruòlo.
" , mentre il can piscia, la lepre se ne
và. De candu a candu ses aici indocili ? da
Canceròsu, sa agg canceroso, cancheroso, uando in quà sei così indocile ? -

Càncheru s. m. ganghero. Poniri is cancherus Canduchì avv. quandochè. Canduchì siat, o


a sa porta, ingangherar la porta. M cancaru. Po candu siat avv. quandochè sia.
maladìa. M. cancer. -

Candusisiat avv. quandochè sia.


Canciòfa s. f carciofo. (Cynara scolynus) Canescamenti avv. rabbiadamenti, cagnesca
Canciofa senza spina, mazzaferrata. V. Gagl. mente .
Canciofedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) car Canescu, sca agg. cagnesco.
ciofino. Canfara s. f. (t. cat.) spezia de gomma bianca,
Cancru s. m. signali celesti, cancro. Po an canfora. -

cer, cancuru ec. M. Canfaràtu s. m. (T. Chim.) Sali de s'acidu


Càncuru s. m. cancro, canchero. Unguenti de canforicu cun alguna basi salificali, canforato.
cancuru, si narat de unu spilorciu, e avaru, Canfaràu, da agg, canforato, ta .
unguento da cancheri. Chi ti pighit su canaru Cànfora . Mi canfara.
spezia de imprecazioni, che ti venga il canchero, Canforàtu. M. canfaratu .
che ti nasca la canciòla. M. cancaru. Canforàu, da. M. canfarau . -

Candèla s. f candela. Nè femina nè tea a Cànfuru s. m. spezia de tela de filu tra


luxi de candela, nè femmina, nè tela a lume di sparenti, bertagnetta.
candela, Dognia santu bolit sa candela sua, do Cangianti agg. drappu de colori cangianti,
gnia traballu mèritat su premiu suu, ogni santo drappo di color cangio, o cangiante, mischio.
vuol la sua candela. Aguantai sa cendela. prov. angrèna s. f cancrena, e cangrena, can
servire da lucerniere. Candela de seu, candela cherella.
sebacea, di sevo. Candela di ogu. M. pipìa di qu. Cangrenai, e incangrenai, v. n. cancrenare ,
Candeledda s. f. dim. (dd pron. ingl.) can divenir cangrena. Cangrenaisì n. p. cancrenarsi,
deletta, candelina, candeluzza. farsi cancrena.
Candelera s. f festa de sa Purſicazioni de Cangrenàu, da part. cancrenato, infetto da
nostra Segnora, candelaja prus usa che can cancrena. -

dellaja, o candellara, fia


della Purificazione. Cangrenòsu , sa agg. cancrenoso.
Candeléri s. m. su chi fait, o bendi is candelas Cani s. m. e f. su cani e sa cani, il cane, e
de cera, cerajuolo. la cagna. Boxis appartenentis a su cani: Baulai,
Candelòbru s. m. candelliere. Candelobru de zaulai (t. r.) abbajare, latrare. Po su baulai,
acias. M. blandoni. Candelobru a dias brancas, chi fait, candu pesat su lepuri, ghiattire, squit
candelliere a due viticci. Candelobri de I5 can tire, bociare. Bàulu, zàulu de cani, abbajamento,
delas, chi si usat in is offizius de cila santa, chi latrato. Mussiai, abboccare, addentare, mordere.
maraus triangulu, saetta. Sa rosetta, bocciuolo. Mussiu, morditura, morsura, morso. Murrungiai,
Sa canna, aundi intrat sa candela, canna. V. ringhiare. Murrungiu de cani, " Cani mur
Alb. alla voce fr. chandelier. Candeloru mannu. rungiadori, can ringhioso. Cani rabbiosu, can rah
candelabro. bioso. Cani rungiosu, o tingiosu, cane stizzoso. Cani
Candèsa s. f. M. candidesa. scoau, cane codimozzo. Cani spronau, o cun su
Candèssiri t. r. v. a. e n. M. sbiarchiri. sproni, cane spronato, can coll'unghione. Is canis
Candidamenti avv. candidamente, schiettamente, bandant in amoris, i cani sono in fregola, o
Candidàtu s. m. candidato. in caldo, in foa. Cani de cambas curzas e
Candidèsa s. f candidezza. -
strintas, bassotto. Duus canis a un ossu prov.
Càndidu, da agg. candido, bianco assai. Zuc si narat de duus chi pretendint sa pro ria cosa,
cheru candidu, zucchero candito, o candido. Po due ghiotti a un tagliere. Cani chi bàulat, no
sinceru, e puru, candido, sincero, schietto. pigat, o no mussiat, can che abbaja, non morale.
Candificài v. a. candificare, far candente. Sa rabbia est intre is canis, sa discordia est
M. abbrigai. - intre ugualis, la rabbia è tra i cani. Cani de
Candili s. m. (t. spagn.) lucerna di ollu, lepuri, levriere, levriera, veltro, veltra, can
lucerna.
da giugnere. Cani mastinu, mastino. Cani fini,
Candri v. a. e candessiri, cunfittai fruttas cun d'arte " damigella. Cani de perdixi, bracco da

su zuccheru, candire, conciar frutte in zucchero, fermo. Cani chi pesat sa " bracco da
Candiri su zuccheru, fai zuccheru candidu, can leva, che dà sotto. Cani di aqua, bracco da
dire lo zucchero. acqua, barbone. Cani de porcu, can da ma
Candu, sia part candito. - " . Cani de mari, o marinu pescecane. Turba
Candus s. m. plur. cunfittura niedda, canditi. de canis, canatteria. Custodiu de is canis,
Candonga s. º (t. pop. ) ciarla vana, faula canattiere. Cani, chi parat e currit po pigai
burlesca, friolèra ee. baja, fandonia, fola. sa cassa, bracco da punta, da presa. Cani de
Bendiri candongas, vender bossoletti, raccontar serra, animali simili a sa bºsi ,
2.
ghiro V.
156 CAN CAN

Cett. Gani piticu, bastardo, e murrungiadori, gola, Canna de is pulmonis, canna del polmone,
botolo, cagnetto ringhioso. Su frunziri su murru aspetarteria, trachca. Mesu canna, o canna de
zaccarrendu is dentis, digrignare i denti. Zun mesurai roba, canna. Canna de serbiziali, can
chiai, boxi de su cani, cand' est arropau, guaire, na da serviziale. Canna de candelobru, aundi
gagnolare. Po su zunchiai, chi fait fendu carizias, intra sa candela, canna del candelliere. Canna
nugolare: Zunchiu po dolori, guajo. Zunchiu po alluiri candelas, accenditoio. Canna chi nascit
po allerghia, mugolio, mugolamento Urlai o naturalmenti in logus umidus, e in aquas sta
abeliai, chi in is biddas narant grujai, e sunt gnadas, canna greca, o salvatica. Camna po ba
is boxis leggias, chi fait su cani in cadèna, e stoni de canna de Indias, canna, giannetta.
ancora scappu principalmenti denotti, uggiolare, Colpu de canna de Indias, cannata, giannettata.
e urlare. Urlu, abelidu, gruju t. r. urlo, ur Canna mesura de tres brazzus florentinus, passino,
lamento, sirido doloroso. Scadenai, sciolliri su Po su truncu, o cima de su cauli, lattia, cima de
cani, sguinzagliare il cane. Cani de parai, can gurei ec. toro, torsolo. Canna po cambu de is
da impuntare. Pigai s'arrastu de sa ſera, tracciar planas cerealis, e graminaceas, canna, culmo,
la fiera. Insuzzuligài, fai inqietai su cani, stelo. Sa cozzina cun is rexinis, barbocchio, can
stizzare , irritare il cane. Inzulai t. r. poniri is nocchio. Carna de romana, stilo della stadera,
canis a mussiai , accanare, accanire, accaneg Cnnacca s. f collana. Cannacca de perlas,
giare, adizzare, incitare i cani a mordere. de «oraddu, de rubinus, de pinnadeddus, col
Fatiga de cani, fatica da cane. Non c'est abbar lare collana di perle, di corallo, di rubini, di
rau nè cani, nè gattu, non vi è rimasto nè can, marfheritine. Fai sa cannacca a unu, strozzarlo.
nè gatta. Ghettai su lardu a is canis , gettare Camacca a collari, vezzo, Collari de perlas, vezzo
il lardo a cani. Su cani arròit s'ossu, il cane di perle. Cannacca a pibionis t. r. monile.
rode l'osso. A cani chi pappat cinixu , no ddi (i da agg. (T. de s' Araldica) trat
fidis su lardu prov. a can , che lecchi cenere, tenda di animalis, chi portant una collana de
non gli fidar farina. Su cani si respettat po su diversus coloris, collarinato.
meri, portar rispetto al cane per amor del pa Cannàda s. f. (t. r.) scetta de sa carrada, cannel
drone. No scidai su cami dormiu , non destare la. Canneddu de limna, o de canna, chi si ponitº
il can che dorme, non istuzzicar il formicajo. a i cubeddas po.bogai binu, cannella, cannello.
Chini si corcat cun is canis, s'indi pesat plenu Cannajòni s. m. erba, gramigna perenne.
de pùlixi prov. chi dorme co cani, si leva (Trticum repens Linn.
colle pulci. Cani, una de is costellazionis, segno Cannamèli s. f canna de zuccheru, cannamele.
cane, can celeste. Cani de scupetta, cane, dra Canneddas. f. (dd pron. ingl.) stinco, canna,
ghetto. Facci de cani, o leggia, viso cagnazzo, fucle, e focile. Cannedda manna de su brazzu,
brutto. De cani agg. cagnazzo, cagnesco. Cani ulna, focile maggiore del braccio. Sa minori, fu
po crudeli, cane, cagnaccio. Cani arrabbiau, cile minore, o raggio. Cannedda manna de sa
can guasto, arrabbiato. Essiri che cani e gattu, camba, fucie maggiore della gamba, tibia, tra
essere come due volpi in un sacco, bisticciarsi fusclo. Sa piica, fucile minore, fibula. Po s'ossu
di continuo. Cani braccu, chi sighit s'arrastu de pegus mortu plenu de mueddu, ch est at
de sa fera, segugio. Cani pintulinu, cane di taccau a sapruppa de sa coscia, e de sa pala,
pelle screziata , ed indanajata. cannella. (V. il gran Dizion di Bologna)
Canicidiu s. m. occisioni de canis, canicidio. Canneddeldu s. m. dim. (dd pron. ingl.) can
Canicula s. f immagini celesti, canicola. nelletto. - -

Caniculàri agg, tempus caniculari, tempo ca Canneddu s. m. (dd pron. ingl.) cannello,
nicolare. -

bocciuolo. Po un arrogu de canna de unu nua


Canili s. m. lettu de cani, canile. a s ateru, bocciuolo. Canneddu de plata fatta
Camina s. f. pisci, orata. Cett. -
a canali poddu introdusiri in is ulceras, can
Caninu, na agg. de cani, canile, canino. Ap nellina. Canneddu a cernera , cannello a cer
petitu caninu, appetito canino. Si usat puru po niera. Fai is canneddus, espress, de is tessido
arrabiau e crudeli, canino, rabbioso, crudele. ras, plenirildus de trama potessiri, incannare
Canisteddu s. m. (dd pron. ingl.) canestra, la trama, caricare, fare i cannelli. (V. il dizion.
canestro. Canisteddu piticu, canestrino. di Bologna) Canneddu de serbiziali est su chi
Canixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) cagnolina, s attaccat e sa canna, cannello. Canneddu de
cagnina, cagnuòla. -
" t. chirurgicu po usu de dilatai su ca
Canixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) cagnolino, nali de s' orina, cannello della supposta. Fai
cagnetto, cagnoletto, cagnuccio, camino. Cani a canneddu, a tutturu, accartocciare. Canneddu,
xeddu, chi no hat acabau de cresciri, cuccio, chi si ponirt in is didus de sa manu manca is
cùcciolo, cucciolino. Camixeddu vili, e arrabbiau, Messadoris candu messant, po no essiri of
botolino, botolo. -
fendius de sa farci, digitale. (R"
Gagl.) Imbod
Canìzia s. f. (t. de s'usu) canizie, canutezza. diai ſilu in is canneddus, accannellare, avvolger
Canna s. f planta, canna, canna domestica. filo sopra i cannelli. Canneddu de sa pipa,
(Arundo Donax Linn.) Tutturu, o canneddu de tubo della pipa. Sboddiai, sciolliri filu, o seda
canna, est sa distanzia de unu nuu a s'ateru, de is canneddus, scannellare. Fai canneddus
bocciuòlo, cannello. Rexini de canna, cannocchio. s. m. e umpidoriu (t. r.) strum. de ferru, aundi
Sa spiga de sa canna, pannocchia. Canna cun s'infilat su canneddu, e si fait girai po ddu ple
sa spiga, canna pannocchiuta. Canna senza spiga, niri de trana, fuso di ferro. - -

o segada sa spiga, canna spannocchiata. Segai sa Cannèdu s. m. (t. r.) isca de canna, canneto.
spiga a sa canna, spannocchiare. Isca, o padenti Cannella s. f s' arburi, cannelliero. (Laurus
de canna, canneto. Canna de zuccuru, canna Cinnamomum Linn.) Su croMu, cannella, cin
mele. Canna de Indias, canna d' India. Canna namo, cinnamòmo. Cannella gravellina, cassi
de gutturu, gorga, gorgia, strozza, canna della lignea, cannella garofanata.
-
º CAN » CAN e 157

. Cannellàu, da agg. de colori de cannella, i Canoni s. m. regula, lei Pontifizia ee. canone.
cannellato. - Canoni enfiteuticu, canone enfiteutico. Canoni
Cannellinus s. m. plur. arrogheddus de can de sa Missa, canone della Messa.
nella inzuccheraus, cannellini. - Canonicàli agg. canonicale.
Cannellòni s. m. cannella matta, Lam. Canonigàu (t. sp.) M. canonicata.
Cannetta s. f canna da schioppo. Cannetta Canonicamenti avv. regolarmente, canonica
rigada, canna rigata. mente .
Cannisòni s. m. spazzola di padule, canna pa Canonicàtu e canonigau s. m. canonicato.
lustre, canna fruticosa, o spazzola (Arundo Canonichessa, e canonighessa s. f canoni
fragmitis. Targ.) Sa spiga, pannocchia. chessa. -

Cannitta s. f. dim. cannuccia. Cannitta de Canonicidàdi s. f canonicità. -

ventagliu, stecca. Sa cannitta maista, stecca Canònicu, ca agg. canonico, legittimo, rego
principale. lare. Liburus canonicus, libri autentici, o ca
Cannixedda s. f dim. (dd pron. ingl.) can nonici della Sacra Srittura .
nuccia , cannuccina .. Canonighessa. M. canonichessa.
Cannizzàda s. f graticcio di canne, cannata. Canònigu s. m. (t. sp.) canonico.
Cannizzu s. m. (de canysso cat.) stoja di Canonista s. m. canonista. -

eanna, cannuccio, cannajo, graticcio di canna. Canonizzai , e canonisài v. a. canonizzare,


Cannocciàli s. m. cannocchiale. annoverar tra i Santi. Canonizzai a una po
Cannoìttu . M. dugali. inaccu, canonizzar uno per matto.
Cannonada s. f cannonata , tiro, o colpo di Canonizzau, da part. canonizzato.
cannone. Cannonada de gisterra, de latrina, Canonizzaziòni s. f canonizzazione.
cannone, condotto, doccione della cisterna, del Canopè; M. canapè.
privato, del cesso. Canotigliu s. m. canutiglia.
Cannonai v. a. cannoneggiare, spesseggiar le
cannonate.
Canottu s. m. (t.
sciatta .
#
spezia de barchitta,
Cannonàu, da part. cannoneggiato. Cansabili agg, stanchevole.
Cannoneddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) can Cansadeddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)
nonetto, cannoncino. -
stanchetto, stracchiccio, alquanto stracco.
Cannonèra s. f. apertura de is fortis, e de is Cansài v. a. (t. sp.) lassare, infiacchire, in
navis, aundi si càrrigat su cannoni, cannoniera, fievolire, spossare, stancare, straccare. Can
iParca cannonera, barca cannoniera. Cannonera saisì m. p. spossarsi, stancarsi, straccarsi, affa
de vascellu in su bordu, cannoniera, sabordo. ticarsi, fiaccarsi. Ti cansas de badas, ti affa
Cannonèri s. m. cannoniere, artigliere, bon tichi in vano. Po infastidiri, stancheggiare,
bardiere, balestriere. fare stentare, annoiare. Cansai sa conca, scrol
Cannòni s. m. cannone. Cannoni de scupetta, lare il capo.
canna. Su granu, focone. Su fundu, o culattiga, Cansamentu s. m. stanchezza, stancamento.
culatta. Cannoni, chi portat su bentu a sa se M. cansanziu.
ereta de is organus, portavento. Cannoni de Cansanti v. agg. spossante, straccativo. -
ferru de is foddis, bucolare. Cannonis si narant Cansànziu s. m. (t. cat.) stanchezza, stanca
ancora is tubus de terra, o de plumbu, chi for mento, stracca, stracchezza, straccamento, spos
mant sa cannonada de sa gisterra, doccia, doc satezza, spossamento, straccaggine, lassezza ,
oione di terra, cannone de condotti. Bucca de lassazione, lassitudine, lassità, fiacchezza.
eannoni, gioia. Cannoni de batteria, cannone. Cansativu, va agg. straccativo. -

Imbuccadura de frenu a cannoni, cannoncino, Cansàu, da part. (t. sp.) stancato, straccato,
morso a cannone. Cannoni di organu, canna d' spossato, infiacchito, infievolito, lassato, aſ
organo. Cannoni de sa retranga, codone. Gua faticato, fiaccato.
stai sa bucca de is cannonis di artiglieria po chi Cansati, da agg stanco, stracco, lasso, debole,
uo pozzant prus serbiri, imboccar le artiglierie. fievole, spossato, fiacco. Terrenu cansau, terreno
Cannòsu, sa agg. cannoso. stracco, affaticato, sfruttato .
Cannùga s. f strum. po filai, rocca (pronunz. Cantàbili agg. cantabile.
cun o oscuru) Cannuga marant ancora a una Cantadòra v. f. cantatrice, cantrice.
eanna sperrada in punta in forma de cannuga Cantadòri v. m. cantatore. Pilloni cantadori,
po usu de segai figu morisca, brocca. Cannuga uccello cantajuolo.
po una canna sperrada in quattru po usu de fai Cantài v. a. cantare. Cantai a unu s'alleluja,
su casu in sa Toscana, fiaccola. Cannuga de sa chiriella, cantare il vespro ad uno, fare
Diana, oriconocchia. º una bravata, dare un rabbuffo. Cantai di aria,
Cannugàda s. f cantidadi de linu, o lana, cantare a aria , o a orecchio. Cantai po mai
chi si ponit in sa camnuga, roccata, pennecchio, liberamenti su parri suu, o su chi sentit, Sidd'
pennecchino, lucignolo, conocchia . Poniri sa hapu cantada, gliela ho cantata. Cantai a boxi
cannugada, inconocchiare. Accabbai sa cannu bascia e frequenti, canticchiare, canterellare.
gada, sconocchiare. Totu su filau de una can Cantai po poetai. M. Cantai sa palinodia, retrat
mugada, lo sconocchiato. Filai, spacciai una taisì , ritrattarsi, disdirsi, cantar la palinodia.
cannugada de stuppa filendu, sconocchiare. Su Cantai a prima vista, cantare a prima vista, a
restanti de una cannugada, chi abbarrat senza libro aperto. Podis cantai, o fueddai cantu
filai, sconocchiatura . - -
bolis, no m'ind' importatnienti, puoi zufolare
Cannughedda s. f. din (dd pron. ingl.) quanto ti piace, non me ne importa nulla.
roechetta. Cantai cun bellissima grazia, straccantare con
Cannuìttu. M. cannoittu. º ai esaesse di squisitezza. Cantai de nou, ricantare.
Camogia s. f. (t. sp.) M. canonigau. Cantai de genia, cantar di genio, spippolare.
158 CAN dAN

Cantamentu s. m. cantamento. vivo, non smussato. Segadura de su cantu.


Cantanti v. agg. cantante. smusso. Cantu, oru de taula, de cantoni ee
Cantareddu s. m. (dd pron. ingl.) chi cantat -spigolo. Cantu de muccadori, contorno. Cantus
frequenti, canterino. angulosus de is pannus ec. canti smussati.
ſantàri s. m. M. chintari . Cantu agg. de duus generus, quanto, ta .
Cantàrida, e cantariga s. f insettu, cantarella, Totus cantus seis, tutti quanti siete. Cantus
cantaride. ominis, cantus feminas, quanti uomini, quante
Cantarina s. f canterina. donne. Cantu tempus, cantus oras has a stai?
Cantarinu s. m. canterino. quanto tempo, quante ore resterai?
Cantaròlu, la agg. pilloni cantaròlu , uccello Cantu avv. quanto . Po cantu deu scippia,
cantajòlo. quanto io sappia. In cantu a mei, in quanto a
Càntaru. M. mariga. me. Ti amu cantu a mei e totu, ti amo quanto
Cantàta s. f. cantata. me stesso. Cantu innantis, quanto prima, in
Cantàu, da part. cantato. Missa cantada, Messa breve, al primo incontro. Cantu cantu, o a
cantata, solenne. cantu a cantu, alquanto. Tantu cantu, tanto
Càntica s. f numeru determinau de cantus, quanto. Cantu si siat, quanto si sia. Cantuchì,
cantica. Po unu de is liburus de sa Scrittura quantochè. Po cantu, per quanto .
sagrada, Cantica. Canu, ma agg. cano, canuto: Mesu canu,
Cànticu s. m. componimentu poeticu in rin brinato. Beniri canu, immurraisì, incanutire.
graziamentu a Deus, cantico. Benìu canu, incanutito.
Cantidàdi s. f quantità, quanto. Grandu can Canudu, da agg. (t. r.) cano, canuto, inea
tidadi de itasisiat, fucinata, sfucinata. nutito. Mesu camudu, brinato. Boi canudu ci
Càntidu t. r. M. cantu. mixali, bue di pelo bigio nero. Po canu, o
Cantilèna s. f. discursu longu e inutili, sciloma, murru. M.
loquacità inutile, cantilena , cantafèra. Fai can Canzèlu s. m. (de cancell. cat.) reparu de
tilenas, cantilenare. -
linnamini, chi si solit poniri in sa primu intrada
Cantina s. f cantina. Cantina de cunservai de is Cresias, bussola.
ampuddas, salvafiaschi. Cantina de binu, cella Canzonài v. a. poniri canzoni a unn , can
vinaria. Po dispensa. M. zonare, metter in canzone, proverbiare, cuculiare.
Cantinedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) can Canzonàu, da part. canzonato, proverbiato,
tinetta. messo in canzone, in baja.
Cantinèri s. m. custodiu de sa cantina, can Canzonedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) can
tiniere. zonetta, canzoncina, canzonina.
Cantinu s. m. s ultima corda de violinu, ghi Canzòni s. f canzona, canzone, ode. Poniri
tarra franzesa ec. cantino, canto. canzoni a unu, metter uno in canzone, in baja.
Cantonàda s. f cantonata, cantone, canto, Ballu a. canzoni, ballata a canzone. Canzoni
capo di strada. mala, canzonaccia. Ballai a canzoni, o a cantu.
Cantonàu, da agg. cantonato. Aposentu can M. ballai. -

tonau, stanza accantonata, fatta a cantoni, o i Caos s. m. confusioni universali de cosas,


ad angoli, in isquadra: ,
Caos , a º
Cantoneddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) can Capaci agg. abili, capace, atto, idoneo, intel
toncello, cantoncino. ligente, suscettibile, acconcio, porporzionato,
Cantonèra s. f. Cantonera a guardias de cri che ha attitudine, attonato.
stallus po poniri cosas raras e de valori, scara Capacidadi s. f capacità, abilità, intelligenza,
battola, e scarabattolo. suscettibilità, idoneità, attitudine. Omini de capa
Cantonèri agg. cuaddu cantoneri, rebellu, ca gidadi, de abilidadi, uomo di ricapito. Capaci
vallo restìo, indocile, che contrasta alla mano. dadi de conteniri, de arriciri, tenuta.
Cantòni s. m. cantone. Po pezzu mannu de Capacitài v. a capacitare, render capace, sin
perda quadrau, cantone. Retirai ind' unu can cerare. Capacitaisì n. p. capacitarsi, divenir ca
toni, cantonare, incantucciare. Is cantonis de is pace, sincerarsi, accertarsi.
Isvizerus, i tredici cantoni degli Svizzeri. Capacitàu, da part. capacitato, reso capace,
Cantòra s. f cantrice, cantatrice. capacitatosi, divenuto capace.
Cantòri s. m. cantore, cantatore. Po Ciantri. Caparra s f e caparru, caparra. Domai ca
M. Tribuna de is cantoris, cantorìa. parra, accaparrai , caparrare, innarrare, in
Cantrèxu s. m. (t. b.) guancia. M. trempa. caparrare.
Cantròfa t. r. M. cazzòla . Caparru s. m. M. caparra.
Cantu s. m. canto. Cantu figurau, canto a Capiàli s. m. (t. r.) M. cambusciu, Fig. si
cappella, canto figurato. Cantu firmu, canto usat po conca liggera. M. conca.
fermo. Cantu di aria, canto a aria. Cantu de Capibili agg. capevole. Po intelligibili M.
medas cruculeus, passerajo. Cantu de caboni Capicciòla s f stuppa de seda, fioretto, borra
scus, gallicinio. Cantu luttuosu de is antigus, di seta, cavigliera. T. de Fabbr. Fetta capic
nenia, canto funebre. ciola, nastro di fioretto. (V. la v. fr. fleuret)
Cantu s. m. banda, parti ec. canto, parte, Capicèriu s. m. capu de coru intre is cano
banda. Cantu vivu si narat s angulu esteriori nigus, capicerio, capo del coro tra i canonici.
de una perda, canto vivo. De cantu miu, de Càpidu, da part de càpiri, capito, compreso.
banda mia, dal mio canto, da mia banda. Capiglia s. f. armussetta, chi portant is cun
Cantu po estremidadi de is telas, e pannus chi fraras, mozzetta. Capiglia de pellegrinu, sar
maraus ancora voraviva, cintolo, cocca, vivagno. rocchino.
Cantu po cantidadi. M. Fattu a cantu biu, in Capigliu s. m. (t. de Sabbateri) cappelletto.
teru, no spistorau, agg canteruto, fatto a canto ci de su paraqua, cappelletto. -
CAP CAP I59

Capillari agg. capillare. Venas capillaris, vene Capitulaziòni s. f capitolazione, capitolato,


capillari. -
sust. convenzione, concordato, composizione.
Càpiri v. n. capire, capere, restare. Appenas Capitulu s. m. capitolo. Teniri boxi in capi
ci capiant, o ci stianta centu personas, appena tulu, aver voce in capitolo. Po convenzioni,
vi capeano, o vi stavano cento persone. Po cun capitolo. Capitulu si narat su corpus, o s'unioni
prendiri in " att. Custu no ddu capis, no de Religiosus, Religiosas ec. capitolo.
ddu cumprendis, questo non lo capite. No ddu Càpiu, ia part. capito. Po pertoccau, spet
sciu intendiri, non lo so capire. Càpiu dd' has? tato, appartenuto.
l'hai capito? No capiri in pannus, non capire Capnomanàa s. f. (T. G.) indovinamentu po
in se stesso, o nella pelle per l'allegrezza. Po mesu de su fumu, capnomanzìa.
pertoccai, spettare, appartenere, Mi capit, mi Capòccia s. f. " i" parti de sa conca,
ipetº custu, mi spetta, m appartiene questo. chi coberit su cerbeddu (de caboche fr.) zucca.
Po conteniri, arriciri, capere, capire, contenere, Portai mala capoccia, portai pagu sali in conca,
ricevere, esser capace avere in se. teniri pagu sentidu, aver la zucca vota , aver
Capitài v. n. (t. ital, in usu) capitare, arrivare, poco sale in zucca, esser di poca levatura.
giungere, ricapitare. Capitai, incapitai, o incapai Caporàli s. m. caporale, caporione.
beni, o mali, capitar bene, o male. Caportulànu s. m. caportolano.
Capitàli s. m. fundu, o sorti principali, capi Capotastu s. m (t. ital. introd. ) ponti posta
tale, fondo, sorte principale. Fai pagu capitali, in sa maniga de is istrum musicalis, capotasto.
pagu contu de unu, far poco capitale, tener poco Capotastu de violinu ec. ciglietto.
a capitale, avere in poca stima. Fai capitali, Cappa s. f cappa. Cappa de Predi, de Re
guadangiai, far capitale, guadagnare. Perdiri de ligiosu ec. mantello. Po sa littera K, cappa.
su capitali, scapitare, - - lmburrussau cun cappa, acca pacciato. Cappa
Capitali agg. capitale. Qittadi capitali, città capi beccia, capperuccia. Cappa de coru, pluviale.
tale. " capitali, o de morti, pena capitale. Lit Cappa de sa giminera, capanna del cammino.
tera capitali si marat saprus manna posta a prin Cappa si usat ancora po pretestu, mantu ,
cipiu de is capitulus, lettera capitale, iniziale. scusa ec. coperchiella, coperta. Coberriri cun
Peccaus capitalis, is setti peccaus mortalis, pec cappa, mantellare. Coberririsì cun cappa v. r.
cati capitali, o mortali. Odiu capitali, o mortali, mantellarsi.
odio capitale, mortale. Capitali pocefalicu. M. Cappeddàda s. f. saludu cun su cappeddu ,
Capitàna s. f capitana. Capitana, e capitanissa cappellata. Donai una cappeddada a unu, fai
maraus a sa mulleri de su capitanu, capitanessa. una pettonada, una sciaquada, fare un cappel
Galera capitana , galea, o altra nave capitana. laccio, o rabbuffo a uno, dargli una buona
Canata .
Capitanài v. a. donai capitanu a un armada,
capitanare, dar Capitano ad una armata, prov Cappeddazzu s. m. "
b.) capeddu malu, cap
vedere un'armata di Capitano, capitaneggiare. pellaccio. Po cappeddu becciu, cappelluccio.
Capitanàtu s. m. capitanato; Cappeddeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) cap
Capitanàu, da part. , capitanato. Armada pellino.
capitanada, armata capitanata, provveduta di Cappeddèmuru s. m. M. Calixemuru.
Capitano, di Comandante. Cappeddèra s. f. (dd pron. ingl.) cappellaia.
Eapitanìa s. f capitananza, capitaneria. Cappeddèri s. m. (dd pron. ingl.) cappellaio.
Capitànu s. m. capitano. Capitanu de vascellu, " s. m. accr. (dd pron. ingl.) grandu
capitano di vascello Capitanu de barracellus, cappeddu, cappellone. -

Capitano de bargelli. Capitanu di esercitu, Cappeddu s. m. (dd pron. ingl.) cappello. Ala
condottiere d'esercito, Comandante d'armata . de cappeddu, piega, o tesa del cappello. Sa cu
Capitàu, da part. (t. ital. in usu.) capitato, pula, forma. Su fundu, fondo. Po dignidadi
arrivato . Cardinalizia, cappello cardinalizio. Cappeddu
Capitaziòni s. f. (t. ital. già in usu) tributu grussu, ordinariu. M. cappeddazzu. Cappeddu
testaticu, capitazione, testatico. - de giminera est sa parti, chi bessit foras de sa
Capitellu s. m. membru de sa colunna, ca teulada, cappello del cammino. Stuggiu de cap
pitello. Capitellus de liburu, capitelli, corre peddu, cappelliera. Su pilu chi format sa pasta,
giuoli de libri. Capitellus, l" de linna feltro. Cappeddu pilurzu, cappello orsone. Cap
po susteniri fabbricu, chi bessit foras de su peddu a teula, cappello a gronda. Spollaisì su
muru maistu, mensola , modiglione, peduccio, cappeddu, scappellarsi , cavarsi, levarsi il
mutolo, beccatello. Po unu pezzu de linna, chi cappello. Abbarrai a cappeddu spollau, stare
s aggiungit a una traja maista curza, bec scappellato. Spollai su cappeddu in sign. att.
catello . scappellare, cavare il cappello. Is alas de su
Capitulài v. n. parlamentai, fai trattativas, eappeddu fainti umbra, la tesa, o le falde del
capitolare, parlamentare, far convenzioni, trat cappello fanno solecchio.
tative. Po dividiri in capitulus una materia, Cappegliànu s. m. M cappellanu. -

chi si scrit, capitolare, dividere in capitoli. In Cappella s. f cappella. Maistu de cappella,


signif att. fai articulata, imputai delittu, cri maestro di cappella. Po su numeru de is Mu
minare, imputar delitto, accusare. sicus deputaus a cantai ind' una Cresia, cappella.
Capitulanti v. agg. chi tenit votu in capitulu, c" ardenti, (t. cat.) tumolo onorario.
capitolante. l'appellania s. f. e cappeglianìa, cappellanìa.
, Capitulàri agg. capitolare. Cappellànu, e cappeglianu s. m. cappellano.
Capitularmenti avv. in capitulu, in capitolo. Cappelledda s. f. dim. (dd pron. ingl.) cap
Capitulàu, da part. in totus significats de su pelletta el f ll
verbu, capitolato, parlamentato, diviso in ca Ca ma S., l. c ina.
pitoli: criminato, accusato . . 2. " Se In, " gran cappella. ls duts
e I60 CAP - CAP

cappellonis de uma Cresia, le cappelle della cro diere. Capu de casa, capocaccia. Capu di opera,
ciata d'una Chiesa. -

gelebri, capo d opera Capnfila, capofila, o


Capperina, caspitina, interi capperi, cappita, capo della fila: Captt de tanca de citaddus, ca
cappiterina. - - pomandria. Caportulanti, capostolano. Capu
Cappigliu s. m. M. capigliu. Inortu, sa deposizioni de is distillazionis chini
Cappiola s. f. cerbeddera, testa balzana. M. cas, capomorto. A capu, de principiu, da capo,
cerbeddera. da principio. No incontrai nè eapu, o cabu, nè
Cappitta s. f. dim. cappixedda, mantellino, coa, non trovare nè capo, nè coda. Capus de
cappino, mantelletto, mantellotto, mantelluccio. accusa, capi d'accusa, articoli, o punti d'ac
Cappixedda. M. cappitta. cusa. Po capitulu, o articulu, capo, capitolo.
Cappòna s. f. accresc. cappa manna, man Capu po capu, capo per capo, parte per parte.
tellone. Capucoxinèri s. m. capocuoco, sopraccuoco.
Capponàda s. f specie d'insalata con biscotto, Capumaistu s. m. capomaestro.
e pesci salati. Capumortu s. m. M. capu.
Po
Capponài v. a. crastai caboniscus,
" s'ancora cum su ganciu a flori di aqua,
" Capuscòla s. m. caposcuola.
Capusquadra. s. m. caposquadra.
capponar l'ancora. Caputastu s. m. (t. ital.) capotasto. Caputastu
Capponàu, da p" capponato. de violinu, ciglietto.
Capponèra s. f. (t. milit.) fossu asciuttu, e Caputruppa s. m. capotruppa. -

scavau po tirai algunus muschetteris senza essiri Cara s. f. (t. sp.) viso, sembiante, sembianza.
bistus, capponiera. -
Nai in cara, fueddai in cara, dir sul viso.
Capponeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) cap Cara Lona, allirga, viso lieto. Fai bona cara,
poncello. far buon viso, mostrarsi amico, far lieta acco
Cappòni s. m. cappone. Capponi de mari, glienza. A cara, a cara avv. in facci, a viso a
pesce cappone. Capponi mali crastau, gallione, viso, a faccia a faccia, in presenza. Fai cara
cappone mal capponato. -
mala, far viso brusco, arcigno, o viso torto. Cara
Cappottazzu s. m. (de capotaz sp.) maggiorente, accottilada, o coberta de soli, volto bronzino,
magiate, bemmione, primasso, mellus primate. abbronzito, incotto dal sole. Portai cara mala,
Cappotteddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) pic pallida, esser pallido.
Carabina s. f carabina.
col cappotto.
Cappottu s. m. cappotto, gabbano, palandrano. Carabinàda s. f carabinata.
Tallai cappottus, ſig nai mali de algunu, sonar Carabinèri s. m. carabiniere.
le predelle, tagliar le calze, graffiargli usatti, Carabottinu s. m. (T. Marin.) spezia dereccia
cardare, scardassare uno. fatta de arrogus de linna, carabottino.
Cappucceddu. M. cappuccettu. - Caracca s. f. spezia de bastimentu portughesu,
Cappuccettu s. m. dim. cappuccetto, ca puccino. caracca. Po arburedda fruticosa esotica, cara
Cappuccinu, ma agg. religiosu, e religiosa de que grosso. (Cacaos V. Lam.)
s ordini de S. Franciscu, Cappuccino, na: - Caracchiglia s. f. dim. caraque piccolo. Lam.
Cappicciu s. m. cappuccio. Po cuguddu di Caraganzu s. m. erba, chi fait su flori grogu,
abidu religiosu, cappuccio. Cappucciu de occhio bovino; bambagella occhio bovino. T. B.
cappa, de armussa po ornamentu, capperuccia, (Anthemis tinctoria. Linn.) -

capperuccio. Maistu de cappuccius, cappucciajo. Caragòlu s. m. (t. cat.) de ferru siat, o de


Bogaisindi, o pigaisindi su cappucciu, scappuc linna, morsa. Sa bucca, chi sunt is duus pezzus,
ciarsi, cavarsi il cappuccio. Abbarrai a cappucciu chi stringint su chi portat fendu, ganascia, bocca
spollau, stare scappucciato. della morsa. Sa manuella, o siat sa maniga,
Capra, e caprut. logudoresu, M. cabra. cun sa quali si stringit, manovella: Sa femina,
Capricciosamenti avv. capricciosamente, a ca o siat su cavu, chi arricit su mascu, madrevite,
priccio, ritrosamente: -
femmina, o cavo della vite, o chiocciola della
Capriccioseddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) morsa. Su mascu, ch'intrat in sa parti cava,
ritrosego. - - -
il maschio della morsa. Is vias tantu de su
Capricciòsu, sa agg. capriccioso, bizzarro, fan mascu, che de sa femina, spire, vermi. Ca
tastico, ritroso, contraddicente. ragolu perpetuu si narat cuddu, chi non tenendu
Capricciu s. m. capriccio, bizzarrìa, fantasia, sa femina toccat cum is vias is dentis de una
chiribizzo. Pigaisì capricciu de una cosa, temiri roda, e ddi donat su motu, vite perpetua. Scala
grandu cura, impegnarsi, accingersi ad un affare a caragolu, scala a chiocciola, a lumaca. Fattu
con calore. Fai a capricciu suu, a conca sua, a caragolu, fatto a spira, spirale. Caragolu de
fare a suo senno. -
s' origa, o siat su cavu, coclea, cavità dell'
Capricornu s. m. unu de is doxi signalis ce orecchio. Po spezia de flori, caracò, e caracollo.
lestis de su Zodiacu, capricorno. Po furriamentu de genti a cuaddu de ba
Caprinu, ma " caprino, caprigno. Odori sciu a susu, caracollo, volteggiamento. Fur
caprinu, o de crabu, lezzo caprino. -
riai a caragolu, caracollare, far caracolli, vol
Capriòla s. f. spezia de sartidu, capriola, ca teggiare. Caragolu de prenza, chiocciola di stret
vriola. Fai capriolas, far capriole, capriolare, tojo. A caragolu avv., a chiocciola, a vite. Fai
trinciar capriole. - su caragolu (T. de Milizia) dar le volte, cara
Capripedu, da agg. capripede, che ha piedi collare. Po conchiglias de mari, buccinella, can
eli capra. - -
cello. Matt. Circulus de su caragolu, anisocicli,
- Capu s. m., e cabu, capo. Po superiori, o circoli della vite, della coclea. -

cumandanti ec. capo, superiore, presidente. Capu Caragòlus s. m pl. erba, caracò, caracolli.
de famiglia, capo di famiglia. Capu sbandiu, (Phaseolus caracalla. Targ.) - - - -- -

capo bandito. Capu bombarderi, capo lombar Caràmbula s. f. inganno.


CAR CAR IGI
Caramèglia s. f. (t. cat.) caramella, Targ. pa Carbònici, ca agg. carbonieo. Acidu carbo
stiglie da bocca, penniti. nicu, acido carbonico. -

Caramenti avv. caramente, amorevolmente. Po Carbonisài v. a. rcdusiri sa linna in carboni,


a caru preziu, caramente, a prezzo alto. ridurre il bosco in carbone.
Caramussàli s. m. spezia de vascellu turcu, Carbonisàu, da part. ridotto in carbone.
quadru, e mercantili, caramussale. Carbonisazioni s. f carbonizzazione.
Carapigna. M. sorbetta. Carbòniu s. m. (T. Chim.) Sa parti combu
Carapignèra. M. sorbettera, stibili de su craboni separada de dognia sustan
Carasiaisì v. n. p. (t. r.) si narat de sa pasta zia terrosa alcalina, carbonio.
crua, chi lassada de ciuèxiri fait crosta, far Carbonòsu, sa agg abbruxau, carbonchioso,
crosta, divenir incrosticato, ammazzerarsi, indu abbruciato, riarso.
rirsi. Pasta carasiada, pasta incrosticata, am Carbùnculus. m. gemma preziosa, carboncello,
mazzerata. M. incrostaisì. In signf. att. si usat carbonchio, carbuncolo. Po tumori pestilenziali,
in is biddas po frigai, fai alguna frigazioni in o siat su de coiri, carbonchio, e carboncello,
su corpus. M. frigai. carbone, antràce.
Carasiàu, da agg (t. r.) ammazzerato, ta. Carca, truppa de genti. M. calca.
Pasta carasiada, induressia, pasta ammazzerata, Carcàbili agg. calcabile.
assodata, indurita. Carcadòra v. f. calcatrice.
Caratèra (t. r.) M. facciana. Carcadòri v. m. chi carcat, calcatore, pigia
Caràtteri s. m. carattere. Formai caratteris, tore. Po carcadori de orbaci, o de aterus pan
formar caratteri. Po scrittura, carattere. Poca mus, follatore, follone, gualchierajo, purgatore,
ratteri de stampa, carattere. Caratteri garamon che soda i panni.
cinu, carattere garanone, e su prus piticu, Carcadùra s. f calcatura, calcamento, pigiatura.
garamoncino. Po naturalesa di algunu, carattere Trattendu de pannus de lana, sodatura, conso
di esemplare, di uomo dabbene. Po caratteri lidamento, rassodamento.
imprimiu in s'anima in su battismu, cresima, Carcài, e cracài v. a. aggravai cun ispeis, cal
e ordini sacru, carattere. Po facultadi, revistiu care. Po appigiai, calcare, pigiare, premere,
de su caratteri di Ambasciadori, rivestito del comprimere. Po cracai orbaci, o aterus pannus,
carattere d' Ambasciadore. Omini de bonu ca sodare, follare i panni lani. Po cracai s axina,
ratteri, uomo di buon carattere. Caratteri cor chi narant in is biddas caccigai, premere, pigiar
sivu, o tundu, carattere corsivo, o rotondo. Ca l'uva, ammostare. Po su calcai is peddis cun
ratteri majusculu, o minusculu, carattere maju is peis in sa concia, calcar le pelli. Carcai sa
scolo, o minuscolo. pinna po scriri a grussu, acciaccar la penna. Po
Caratterisài, caratterisàu. M. caratterizzai. assodai, o intippiri su pannu in modu de fel
Caratterismu s. m. astrattu de caratteri, ca tru, feltrare, sodare il panno a guisa di feltro.
ratterismo. Carcamentu s. m. M. carcadura.
Caratterista s. m. Professori de bella scrittura, Carcangili s. m. parti de sa sabbàta, quartiere
chi scrit beni, Calligrafo. della scarpa. (V. la v. fr. quartier.)
Caratteristica s. f calidadi propria de una cosa, Carcangiòlu s. m. fundu de cardu corcau, e
caratteristica. sutterrau, gobbo, pl. gobbi.
Caratteristicu, ca agg. caratteristico. Carcàngiu s. m. calcagno, plur, i calcagni, le
Caratterizzài, e caratterisài v. a. caratterizzare, calcagna. Sezzirisì asuba de is carcangius, se
dare il carattere, e dichiarar solennemente, fregiare, dere sulle calcagna. Domaisì, recumandaisì a is
Caratterizzàu, da part. caratterizzato. carcangius, fuºri, voltar le calcagna, fuggire.
Caravàna s. f. M. carovana. Essiri de bonus carcangius, facili a fuºri, esser
Carbonàda s. f. pezza de porcu salida, arru da buone calcagna. Carcangiu de is ferrus, cal
- stida in carbonis, carbonata. cagno delle forbici, la piegatura, dove si prendono.
Carbonàju ) e crabonaju s. m. su chi fait, o Carcaporceddu s. m. (dd pron. ingl.) stai a
Carbonàvu / bendit carboni, carbonajo. carcaporceddu, avv. stare in pressa, in serra,
Carbonàu, aggiuntu de is salis, chi resultant affollatamente. -

de s unioni des acidu carbonicu cun alguna de Carcas s. f. pl (de claque fr.) spezia de cra
is basis salificabilis, carbonato. pitas, chi si portant a suba de is ateras po de
Carboneddu, e craboneddu s. m. dim. (dd fendiri is peis de s'umedadi, clacche, galoscie.
pron ingl.) carboni piticu, o minudu, o prui Carcassa si f (t. fr.) ordingiu de filu ferru
neddu de carboni, carbonigia, carbonetto, car po abbarrai firmu su scofiottu, gabbia da cresta.
boncino, carboncello. Carcatrippa. M. carcaporceddu,
Carbonèra s. f fossu aundi si fait su carboni, Carcàu, e cracàu, da agg. appigiau, calcato,
carbonaja. pigiato, premuto, compresso. Pannu , carcaº,
Carbòni, e craboni s. m. carbone. Carboni al panno sodato. Pannu carcau, o assodau in modu
lutu, o studau, carbone acceso, o spento. Prui de feltru, panno feltrato. Axina già carcada,
meddu de carboni, o carboni minudu, carbo uva ammostata.
nigia. Aposentu de su carboni, carbonaja. Fos Carcerài v. a. (t. ital. introd. de s'usu) car
su aundi si fait su carboni, carbo- ja, cetine. cerare, e incarcerare, imprigionare.
Fai comenti fait su carboni, chi o abbruxat, o Carceràu, da part. carcerato, incarcerato,
intingit, fai sempiri mali, fare come il carbone, imprigionato.
che o e cuoce, o tigne, far sempre male. Fai Carceraziòni s. f. (t. de s'usu) carcerazione,
una gruxi cund' una perda de carboni, si narat carceramento, imprigionamento, incarcerazione,
di essiri suggedia cosa insolita, fare un segno con prigionia. -

un carbon bianco. A mesura de carboni, abbun dia s. f plur edifiziu, aundi si carcant
dantementi, a misura di carbone. is pannus, e s orbaci, solº , purgo.
e
162 CAR CAA

Carcida s. f secchia. Po sa carcida de s'aqua e mamniga, canntacce di saracchio, Tarchia di


beneditta, chi si portat in Cresia, secchiolina, pover uomo, in Sicilia. Sa spiga de sa canna,
caldaina. (V. Spadafora) Po sa cantidadi, chi pannocchia.
stat ind' una carcida, secchiata. Una carcida di Carda s. f. (t. r.) su propria de surra; forsis
aqua, una secchiata d'acqua. Piscai sa carcida de cardo ital. Donai una carda, una surra de
arruta a sa gisterra, ripescar la secchia. Su bastoni, dare un carpiccio, dare un rovescio
ganciu po appiccai sa carcida in sa gisterra, erro. di bastonate. Arriciri una carda de perda, ri
Carcidedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) secchi cevere una grandinata, un rovescio di sassate.
ello , secchiolina. Donai una carda de dentis fig. fueddai mali,
Carcidòna s. f. accresc. carcida manna, sec aspramenti de unu, cardare, dare il cardo ad
chione. uno. Carda de dentis po fueddus de ingiuria
Carcigài, e caccigai v. a. (t. r de calcigar naus in facci, rimprovero, biasimo, rinfaccia
cat. o de calcicare ital. ant.) carcai cun is peis, mento, rimproccio. Carda de dentis cun ame
calpestare, premere, calcare, pigiar co' piedi. lezzu M. rebuffidu. Donai una carda de dentis,
Carcigai, o caccigai orbaci, o aterus pannus, o de fueddus a unu, riprenderlo acremente, far
sodare l'albagio, od altri panni. Carcigai s a gli una buona lavata, dargli una sbarbazzata.
rina, pigiar l'uva. Carcigai po appetigai fri Cardadòri v. m. chi cardat sa lana, cardatore,
gliendu is peis, scalpicciare. scardassiere M. carderi. Cardadori de cocchittas
Carcigamentu s. m. scalpicciamento, pigia de seda, stracciajuolo.
mento, scalpiccìo, pigiatura co' piedi. Cardadùra s. f cardatura, scardassatura.
Carcigàu, da part. carcau cun is peis, calpe Cardai v. a. raffinai sa lana cun su cardu,
stato, calcato, premuto, pigiato co' piedi. cardare, dare il cardo, scardassare, carminare,
Carcina s. f calcina, calce. Carcina grassa, cardeggiare. Fig. cardai a unu, su propriu che
ealcina grassa. Carcina langia, impastada cun pettonai sa pilucca, naindi mali in ausenzia,
meda arena, calcina magra. Carcina bia, no cardare, scardassare, dare il cardo ad uno,
ancora stemperada cun aqua, calcina viva. Car cardeggiarlo. Cardai de nou, ricardare, ricar
sina studada, calcina spenta. Carcina de stangiu, minare. Cardai su ferru, ribollire il ferro. la
carcina metallica, calcina di stagno, calcina me cinciddas de su ferru cardau , rosticci.
tallica. Donai sa carcina a unu muru M. im Cardàli s. m. campu plantau a canciofa, car
barchinai. Redusiri in carcina M. calcinai cun is ciofaja, carciofoleto.
derivaus. Arrogu de carcina asciutta, e siccada Cardamòmu s. m. semini aromaticu medici
de fabbricu antigu, calcinaccio. Forru de car mali, chi benit de s'Arabia, cardamòmo.
cina, forno calcinatorio. Po su forru chi si Cardampòni s. m., tendine.
usat in is fabbricas de su birdi, aundi si ghettat Cardampulài v. n (t. b.) spassiaisì, pigaisì
sa calcinazioni de is materialis de fai su birdi, passatempus, trastullarsi, taccolare, trescare.
calcàra. Carcina grassa po uniri perdas, gras Cardampulàu part trastullato , taccolato.
sello. Sa perda de fai sa carcina, sasso colom Cardampulèra s. f. donna, che tresca, che si
bino, alberese: Perda de carcina troppu cotta, trastulla.
pietra di calcina sferruzzata. Arruiri pilladas Cardampulèri s. m. uomo dato al trastullo,
de carcina de unu muru, o de una boveda, al passatempo, o che si trastulla, si spassa,
scanicare, cadere a terra gl'intonicati. che tresca.
Carcinadòri agg. calcitrante, ricalcitrante, eal Cardanca s. f babbalotti, chi s' attaccato a
citroso. Cuaddu carcinadori, cavallo calcitroso , sa coa, o a is origas de is animalis , zecca.
che tira, o spranga calci. Cardanca de is bois, zecca bovina ; de is canis,
Carcinadùra s. f. M. carcinamentu .
zecca canina ec. Cardanca fig. si narat de per
Carcinài v. a. tirai carcinus, calcitrare, scal sona fastidiosa, chi maraus ancora appiccigu,
cheggiare, ricalcitrare, trar calci, sprangar calci. pania, suzzacchera, noia, seccafistole, zecca,
Tirai carcinus a coppias, sparare, tirar calci a mosca culaja.
coppia. Carcinai contra su strumbulu, calcitrare Cardancìli s. m. garroni, garretto, e garetto -
contra lo stimolo. Po fai resistenzia, e repugnai, Segai is cardancilis a unu, sgarrettare. M. scar
calcitrare, ripugnare, resistere ai Superiori. dancilai. -

Carcinai si narat de sa scuppetta candu portat Cardanèra s. f volat. (t. cat.) cardellino,
carriga sobbrada, sguanciare. cardelletto, calderino, calderello, calderugio.
Carcinamentu s. m. su tirai carcinus, calci Fai sa cardanera, si narat de femina sfaccida,
trazione, lo sprangar calci. Po resistenzia a o de conca liggera, chi fait frequentis attus de
Superioris, calcitrazione, resistenza, ripugnanza, vanidadi, civettare, civettinare, far la civetta,
ricalcitramento. la cocco eggia, far delle civetterie, coccoveggiare.
Carcinàu, da part., che ha tirato, o spran Trattendu di ominis si narat, fai su fregnòculu,
ato calci . -

fare il civettino, il Zerbinotto.


Carcinarxu s. m. terrenu biancu simili a sa Cardaneredda s. f. dim. (dd pron. ingl.) pic
carcina, terra calcaria. ciocca sfaccida, e vanixedda, civettina, civettuzza.
Carcinòma s. f. (t. gr.) spezia de cancer, chi Cardamerismu s. m. su fai sa cardanera, pro
offendit sa tunica cornea de s'ogu, carcinòma. riu de is feminas isfaccidas, e de cerbeddu
Càrcinu s. m. colpu de pei, calcio. Tirai ebiu, civettismo.
earcinus, scalcheggiare, scalciare, sprangar calci. Cardangiòsu, sa agg (t. r.) M. sordigosu.
Donai carcinus a su bentu, essiri impiccau, Cardàngiu s. m. (t. r.) M. sordi, e insordigaisà.
dar calci al vento. Cardarèri s. m. calderajo.
Carcùri s. m. erba, saracchio. Targ (Arundo Cardassu s. m. (t. r.),fico immaturo,
ampelodesmos. V. Targ.) Sa canna chi maraus Cardàu, da part cardato, scardassato. Car
accia de poburomini, e in aterus logus, flacca, dau de nou, ricardato. M. su verbu.
CAR CAR - l63

Cardaxeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) eal Cardugurèu s. m. scardassi, seardiccioni. Sa


dajuola, calderuola, calderotto. - cuguzzula, carciofo salvatico. Sa cima, stelo,
Cardaxu s. m. caldaja, caldajo, caldaro. torso. ls follas, le squame.
Cardaxu mannu po coiri mustu ec. caldajone, Cardulinu s. m. f" Cardulinu de porcus,
calderone. Po su brunzu, o grandu cardaxu de ghezzo, fungo porcino. Cardulinu chi fait in is
ramini, aundi si coit su pappai de unu equi truncus de is arburis, agarico. Cardulinu avvele
paggiu, caldiera. Cardaxu de is tintoris, vagello: nau, fungo malefico, di rischio. Terrenu fertili
si est mannu, vagellone. Perdiri, spacciai latti e de cardulinu, fungaja. Logu plenu de cardulinu,
cardaxu prov. consumar l'asta e il torchio, mandar luogo fungoso. Cardulinu de mari, fungo marino.
male tutto il suo, andarne il mosto e l'acquerello, Cardumolentmu s. m. cardone asinino. (Ono
Cardedda cardedda (t, r.) a crepacoru. M. pordon acanthium. Linn.
Crepacoru . Cardùra (t. r.) caldura. M. basca.
Cardeddài v. n. (t. r.) arrabbiai, agitaisì, ar Cardusantu s. m. cardosanto. (Centaurea be
rovellare, scuotersi, agitarsi, mordere, rodere il nedicta. Linn.
freno. Fai cardeddai v. a. fai mazziai frenu, fare Cardustellau. M. cadattu.
arrovellare, arrabbiare, agitare, far rodere il Cardu tingiosu, e cardajone in Laconi. M.
freno a uno. M. arrabbiai. bardana.
Cardeſina (t. r.). M. cardanera. Carèla, carelai ec. (t. r.) accusai, formai ca
Cardèri s. m. (i cat.) chi cardat sa lana, rela in giudiziu. M. qòerelai. -

scardassino, battilana. M. cardadori. Carelanti v. agg. querelante, querelatore, che


Cardettu s. m. dim. cardu piticu senza ma dà querela. M. qùerelanti. -

niga, chi usant is cappedderis, cardino. Carelatòriu, ia agg. querelatorio. M. qſe


Cardiacu, ca agg. cardiaco. Mali cardiacu, o relatoriu . -

de su coru, mal cardiaco. Carelàu, da part. querelato. M. qòerelau.


Cardialgia s. f. (T. G. Med.) mali de su coru, Carèna s. f. parti de unu naviu, carena.
cardialgia. Carenàggiu s. m. s' azioni de donai carena,
Cardialogia s. f. (T. G. Med.) parti de s'ana carenaggio.
tomìa, chi trattat de is diversas partis de su coru, Carenài v. a. donai carena, poniri unu naviu
cardialogìa. -
a sa banda, carenare, dar carena, metter un
Cardiatomia s. f. (T. G. Med.) incisioni de naviglio alla banda.
su coru, cardiatomìa. Carenàu, da part. carenato.
Cardiga s. f graticola. Fattu a cardiga, grati Carèsima s. f quadragesima, quaresima. Ca
colato. Portai a pala cardiga, spezia de giogu, resima de is turcus, ramadàn, quaresima dei
portare a predelucce. turchi, che dura un mese.
Cardiggiadùra s. f. M. cardiggiamentu. Caresimàli s. m. is sermonis de una Caresima,
Cardiggiài v. a. infogai su ferru, poniriddu a quaresimale. -

albbrigai in su fogu, arroventare, roventare, far Caresimàli agg quaresimale.


rovente. Cardiggiaisì n. p. beniri in fogu, arro Carestia s. f mancamentu de totu is cosas,
entire, divenir rovente. Poniri su ferru a cardig carestia, penuria. Carestia de viveris, penuria,
giai po ddu podiri traballai, dare un caldo al scarsità, scarsezza, stretta di vettovaglia.
ferro per poterlo martellare, Carestòsu, sa (t. r.) M. caru.
Cardiggiamentu s. m. abbrigamentu, arroven Cariài v. a. (T. Chirug.) guastare, infettar
tanmento. di carie. Cariaisì v. n. p. guastarsi, divenir in
Cardiggiàu, da part. arroventato, roventato, fetto della carie. -

atto rovente. Cariàn, da part. e agg cariato, infetto della


Cardighedda s. m. dim. (dd pron. ingl.) gra carie, guasto.
Aicoletta . Cariccia s. f. (T. di Agricult.) perno di legno,
Cardinalàtu s. m. cardinalato, cardinalismo. cavicchia dell'aratro, o del giogo.
Cardinalescu, sca agg. cardinalesco. Caridàdi s. f carità. (i ſinga, carità
Cardinàli s. m. unu de is settanta Prelaus de pelosa. Caridadi interessada, carità pelosa, in
su sacru Collegiu, Cardinale. teressata .

Cardinàli agg. cardinale. Virtudis cardinalis, Carie s. f. (T. de Chirurg.) putrefazioni de


o principalis, virtù cardinali. Numerus cardi is ossus, e de is dentis, carie, intarlamento
", chi sunt indeclinabilis, numeri cardinali. delle ossa, e de denti. Carie de is loris, rug
Cardinaliziu, ia agg, cardinalizio. Dignidadi gine. Coraddu guastu de sa carie, corallo bacato.
cardinalizia, dignità cardinalizia. Càriga s. f e carigas pl. mare, narice, e nari,
Cardinalizzàu, da agg. cardinalizzato. narici pl. Nasu de cargas amplas, naso strom
Càrdini s. m. cardine. Popolu, cardine, polo. bato. li de is carigas, seto delle narici.
Cardu s. m. strum. de ferru fattu a puntas po Frunziri sa cariga, su propriu de frunziri su
cardai sa lana, cardo, scardasso di ferro. murru. M. murru .
Cardu s. m. erba spinosa, cardo. Sa socca, Carigài v. n. e carigaisì n. p. si narat de sa
il fittone. Is fundus mannus, cardoni. ls pillonis, ſigu, e di ateras fruttas, appassire, appassirsi,
chi nascint a ingiriu de sa socca, carducci. Su divenir vizzo. In sens. att. appassare, far ap
carcangiòlu, gobbi. Sa cima, caule, stelo. Sa passire. Fig. frunziris po beccesa. M. frunziri.
cancioſa, carciofo. Is follas, squame. Sa conca Carigàu, da part. appassito.
ele sa cancioſa pigadas is follas, girello. Salani Carignài v. a. (t. sp.) stai a mirai attenta
xedda de su flori, papo, peluria. Targ. Sa prima menti cun dilettu sa persona amada, vagheggia
cancio fa, chi produsitsa socca, carciofo mador re, fare all'amore, accarezzare. M. cariziai.
male. Unu fundu de carda, o unu carda, una Carignamentu s. m. vagheggiamento.
pianta del carciofo. - Carignàu , da part.
-
regº
V 2.
-
I64 CAR CAR

Carignòsu, sa agg. ºagheggiatore, vaglieggia Carnizzeria s. f beccheria, macello.


triee . Po affettuosu. M. - Carnosidàdi s. f mali, ch impedit s orina,
Carignu s. m. vagheggiamento, amore, affezione, carnosità, crescenza, escrescenza carnosa, fungo.
Carmu, ma agg. carino, amato, caro. Po grassessa de pruppas, carnosità, pienezza
Carissimu, caru foras de modu, stracaro, di carne.
oltremodo caro. Carmoseddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)
Caritas. f. (de garita cat.) logu aundi stat pruppudeddu, carnosetto.
su sordau in sentinella, casotto Carnòsu, sa agg. carnoso, carnacciuto, cºntrº

Caritativamenti avv. caritatevolmente, carita nuto, carnaccioso. M. pruppudu. Ernia car

tivamente. - - - - - nosa, tumori carnosu de sa bussa, ernia car


Caritativu, va agg. caritatevole, caritativo, nosa, turnore carnoso dello scroto. Axina car
Carittu, tta agg. din. alquanto caro di prezzo. nosa, pruppida , uva carnacciosa, earnosa.
Carizia s. f vezzo, lisinga, carezza, cordia Carnovalescu, sca agg (t. ital. già in usu)
carnovalesco.
lità, amorevolezza cordiale. Carizia rustica, e
de mala grazia, carezzoccia, Po intertenimentu, Carnovali s. m. (t. ital.) carnovale. Fai su
o divertimentu , vezzo, trastullo. Carizia allet carnovali, fai scialemas, darsi alla crapula,
tada, lezzo, carezza allettata: scarnovalare, carnascialare, scarnasciatare. M.
Cariziadòri v. m. carezzante, carezzatore. segarepezza.
Cariziài v. a. fai carizias, accarezzare, careg Carota s. f. (t. r. de carota cat.) M. maschera.
giare, blandire, carº alº , far carezze, vez Carovana s. f truppa de genti, caterva , ca
zeggiare, far vezzi: M. lusingai. Cariziai po rovana, folla di gente.
appreziai, temiri caru, careggiare, º in pre Carpu s. m. (T. Anatom.) parti de sa manu,
gio, tener caro, Cariziais v r, stima a sei e chi constat di ottu ossus piticus, carpo.
totu, careggiarsi, fare stima di se stesso. Po Carrabusài, carrabusàu. (t. r.) M. imbistiri,
assaltai ec.
trattais cun troppu delicadesa, careggiarsi, trat
tarsi con soverchia delicatezza , vezzeggiarsi Carracca s. f spezia de barca portughesa,
Cariziai, lusingai, donai fueddus dulcis po in caratcea .
nai, far paroline, dar soia, o caccabaldole. Carràda s. f botte. Is fundus de sa carrada,
i" igai a i" , piacevoleggiare, andare colle i fondi della botte. Is circus, i cerchi. Is do
belle, colle buone. gas, le doghe. Su maſſulu, la buca. Su tappu
Cariziamentu s. m. accarezzamento, carezza de su maſſulu, cocchiume. Su pezzu de mesu,
mento, blandimento. -
aund' est sa scetta, mezzùle. Su migianu, lulla.
Carizianti v. agg. vezzeggiante, carezzante -
Cariziativu , va agg. vezzeggiativo - -
chi in is biddas marant "
Sa scetta, cannella. Su tappu de sa scetta,
, zipolo. Tap
Cariziàu, da part. accarezzato, careggiato, pai sa scetta, zipolare. S' inginna, capruggine.
a
carezzato, vezzeggiato, lusingato Fai s'inginna a is carradas, caprugginare, fare
Cariziedda s. i dim. (dd pron. ingl.) carez le capruggini. Stampai sa carrada po provai is
zina, carezza fatta con gentilezza binus, spillare. Carrada incrostada de tartaru,
Cariziosamenti avv. carezzevolmente. botte grommata, grommosa : Stampu de sa car
Cariziòsu, sa agg, accarezzevole , lusinghevole, rada fattu cun su punterolu, spillo. Carrada
piacevole, carezzevole. -
de binu, veggia di vino, o botte di vino. Su
Carfìna s. f. erba, camaleone, carlºra: punterolu, spillo, punteruolo. Su tingiosu, o
Carlinu s. m. spezia de mtmeda, carlino. su stampu, a undi si ponit sa sia", -

Carme s. m. (T. Poeticu) verso, cºn Imbovai una carrada, tappai beni cun su fenu
Carmelita s. m. Carmelitano. M. Carmelitanu. is unionis de is dogas, calafatare una botte.
Carmelitanu s. m. Religiosu de su Cramu, Carrada cumenzada, botte manomessa.
Carmelitano. Carradàmini. M. stiba.
Carminadòri v. m. M. cardadori. Carradedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) botti
Carminadùra s. f. M. cardadura. cella. Carradedda si narat de omini, o femina
carminare, cotra
Carminài v. a. pettomai lana, bascia, e meda grassa, tomboletto, tta agg.
dare, scardassar lana. M. cardai. Carradeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) carra
Carminàu, da part. carminato, cardato. M. tello, botticello, botticino. Carradeddu po cum
cardau . servai binus finis, doglio, doglietto.
Carnàccia binu biancu. M. varnaccia. Carradòri s. m. chi ghiatsu carru, carredore,
Carnaccia s. f. articulu de mercanzia, de sa carreggiatore, conducitor di carri.
quali si fait s'aqua cotta, carniccio, limbelluccio. Carradoria s. f cantidadi de carrus, carreggio.
Carnàli agg. carnale. Peccau carnali, peccato Carrafina s. f caraffa, caraffina, e caraffino.
carnale. Po sensuali, sensuale, carnale, li Carrafòni s. m. (t. r.) vasu po poniri su binu
bidinoso. - in friscu cun nì, cantimplora, cantinetta, caraf
Carnalidadi s. f sensualidadi, carnalità, con fone, buffone. M. garrafoni.
cupiscenza carnale. - « a
Carràli agg. carnale, stretto in parentela. Po
Carmalmenti avv. carnalmente. Unirisì carnal affettuosu. M. Fradili carrali, cugino carnale,
menti, assembrarsi, congiugnersi carnalmente. fratello cugino. -

Carnazzèri. M. carnizzeri. Carramazzina s. f e carramazzinas pl. massa


Carnificina s. f. (t. lat.) tormentu, martiriu, de cosas ammesturadas, e ghettadas a pari, o
carnificina, strazio della carne: robittas, e mobilis beccius, scompigliume, baz
-. Carnivoru, ra agg. chi devòrat pezza, car zecole, bazzicature, bazzicherie, bazziche, cara
nivoro. bàttole, cianfruscaglia, cianciafrùscole, miscèa.
Carnizzèri s. m. (t. sp.) beccajo, beccaro, Carraxài, carraxàu (t. r.) M. carrabusai.
i Carràru s. m. (t. b.) carraxu de terra (espress.
macellaio.
CAR CAR 165

rust.) M. Sepultura. Carraxu de cosas eonfusas, someggiare, portar some, Po ghettai su pesu,
e avolotadas, scompigliume. o carrigu asuba de is animalis, assomare, por
Carrèra s. f. (t. sp.) carriera. Curriri a car la soma. Carrigai unu colori, incupire un co
rera aberta, a totu fua, si narat de cuaddu, chi lore, farlo più oscuro (T. dei Tintori). Car
si spronat cun totu vigori, correre a tutta car rigai de scuru una pintura, ricacciare, affo
riera, a tutta corsa. Donai carrera a unu cuaddu, calistiare una l", Carrigai unu de favori 5

pungiriddu a doppiu sproni, dar carriera a un de grazias, colmare uno di favori, di grazie.
cavallo. Carrera, o cursu de is istudius, carriera, Carrigai de doloris, colmare di dolori. Potra
corso degli studi. sportai a carru, carreggiare, vettureggiare un
Carretta s. f carretta. Tirai sa carretta si na carro. Carrigai de nou, ricaricare.
rat de persona valetudinaria, star sulle cigne, Carrigamentu s. m. caricamento, carico. M.
esser cagionoso, malaticcio. Carretta de cannoni, carrigu.
carretta da cannone. Carriganti v. agg., caricante.
Carrettàda s. f. sa materia, chi contenit una Carrigau, da part, caricato. Carrigau de fa
carretta, carrettata. voris, colmato di favori. Colori carrigau, o
Carrettèra s. f ghiadora de carretta, carret carrigu, oscuru, colore affocalistiato, carico.
tiera, guidatrice di carretta. Carrigau de nou, ricaricato. -

Carrettèri s. m. carrettiere, carrettajo. Carriggiài v. a trasportai cosas cun carrus,


Carrettinu s. m. dim. carrettino. carreggiare, vettureggiar con carri. M. accar
Carrettòni s. m. accr. carrettone. riggia:
Carrettu s. m. dim. carru piticu, carretto, Carriggiàu, da part. trasportato con carro.
citrrO . M. accarriggiau.
Carri s. f. si marat solus de s' omini, carne. Carrigheddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) ca
Carri umana, carne umana. Sa resurrezioni de richetto, somella , sometta.
sa carri, la resurrezione della carne. Peccau de Carrighèra s. f cartocciere, cartocciera. Car
carri, o carnali, peccato carnale. Carri polu righera de is sordaus, sa tasca de is cartatuc
sciuria, carne, lussuria. Stimulus de sa carri, cias, giberna, tasca de cartocci.
stimoli della carne. Carri fini, carnigione deli Carrigus, m. carico, incarico, gravame, colpa,
cata. Is carris pl, le pudenda, le parti genitali. aggravio. Po culpa, carico. Fai carrigu a unti,
Po carrizia. M. Carri sapida si narat de gertas dar carico a uno, accusarlo. Bastimentu de
glandulas di algumu animali gustosas a pappai, carrigu, nave da carico . Po pesu, o commis
glandula pancreatica, conglomerata. sioni ec., carico, carica. Po su pesu, canti
Carriàggiu s. m. carriaggio. si podit portai ind'una borta appizzus, incarica.
Carriài, au (t. r.) M. carrigai cun is deriv. Po pesu, chi si carrigat a is bestias, soma.
Carricciòla s. f po cunservai binus finis, Carrigu de binu, di ollu, soma di vino, d' olio.
doglio, doglietto. Po carradedda, botticella, Agualai su carrigu , su pesu, ragguagliar la
botticina. soma. Portai carrigus, someggiare, portar some.
Carriccioledda s. f. dim. (dd prom.) M. car Carrigu de unu bastimentu, navata, carico d'una
ricciola. nave. A carrigu suu, a suo carico. A carrigu
Càrriga s. f. (t. cat.) carica. Carriga de can miu, sopra di me. Fai su carrigu, fare capi
moni impacchettada, cartoccio, carica avvolta : toli d'accusa, far sindacatura.
Po carriga de scuppetta, caricatura, carica d' Carrigu, ga agg. carico, onusto, ripieno. Po
archibuso. M. scuppetta. Donai sa carriga a densu, o consistenti, denso, spesso, carico.
s enemigu, dar la carica al nemico. Carriga de Carrigu di annus, de vizius, de depidus, ca
bruviura, cartoccio, caricatura. Bestia de car rico d'anni, di vizi, di debiti. Colori carrigu,
riga, bestia da soma, da basto. Carriga de color carico, assai colorito . Po spissu, corto,
bombarda, carica, caricatura. -
decotto. Brodu callau, spissu, i" decotto,
Carrigadamenti avv. , caricatamente. corto, carico. Pintura carriga de scuru, pittura
Carrigadòri, ra v. m. e fem. caricatore, trice, affocalistiata, ricacciata. Troppu carrigu, strac
caricante. Caly"lo 0 ,

Carrigadùra s. f caricatura. - Carrisàpida s. f glandula pancreatica, ani


Carrigài v. a. (de carregar cat.) poniri pesu mella.
asuba, caricare, por carico addosso, metter Carrisegàda s. f slogamentu de musculu, o
carico, addossare, porre addosso. Po fai car contrazioni, granchio. (V. Richerand Fisiologia
rigu, o ghettai su carrigu a unu, caricare, in tom. 2. pag. I I.)
caricare, dar carico, accusare, incolpare. Car Carrixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) car
rigai scuppetta, cannoni ec. caricare archibuso, ricello, carretto .
cannone. Carrigaisì v. r caricarsi, addossarsi, Carrùzia s. f carnagione, carnatura.
Carrigaisì su stogumu de pappai, caricarsi di Carriziòsu, sa. M. impruppiu, introssiu.
eibo, aggravar lo stomaco di cibo. Carrigaisì Carròga s. f volat. coriacchia, Carròga ni
appizzus, caricarsi addosso. Carrigai sa manu, edda, cornacchia nera, gracchia. Carroga braxa,
aumentai sa dosis , caricar la mano, accrescer mulacchia. Cett. Carròga braxa, chi tenit su
la dose. Carrigai sa manu po aggravai prus de biccu, e is peis arrubius, gracculo. Carroga po
su chi cumbenit, caricar la mano, aggravare dispreziu a una ſemina, gazzerotta. Po femina
oltre al convenevole. Carrigaisì sa cunsienzia, de partidu, cornacchiuzza. Po sa carroga, chi
caricarsi la coscienza. Carrigai sa memoria, destriiit is loris araus, graccio.
aggravaidda, caricar la memoria, affaticarla Carroghedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) cor
troppo. Carrigai unu de bastonadas, de ingiu macchino.
rias, caricar uno di bastonate, d' ingiurie. Car Carrogna s. f (femina vili, e brutta, carogna,
rigai po portai pesu o carrigº cum is animalis, donna di guasti costumi.
166 CAR CAR

Carrognazza s. f carognaccia. -
Cartabònu s. m. norma de piccaperderis,
Carrognedda s. f dim. (dd pron, ingl.) ra quartabuono. -

gazza vile, cornacchiuzza, puttanella, gital Cartaju s. m. fabbicanti, o mercanti de paperi,


drinella . sartajo, cartaro.
Carrozza s. f carrozza. Cartapista s. f cartapesta.
Carrozzabili agg. carrozzabile. Cartatùccia s. f carriga de bruvura imbod
Carrozzàda s. f. cocchiata, carrozzata , ear diada in paperottu de paperi, cartoccio. Tasca
rozza piena di persone. -
de is cartatuccias, cartocciere.
Carrozzai v. n. carrozzare, andare in car Carteggiaisì v. n. p. carteggiare, aver com
rozza , usar carrozza . mercio, o tener corrispondenza di lettere con
altrui.
Carrozzàſu s. m. maistu de carrozzas, car
rozzafo . -
Cartèggiu s. m. carteggio, commercio di lettere.
Carrozzèri s. m. carrozziere. Cartella s. f fregiu po scririnci iscrizionis,
Carroznu s. m. dim. carrozzino. cartella. Po portafogliu, cartella. Po portafo
Carru s. m. carro. Sa scala, timone. Is co gliu de ci scriri cosas, chi si podint isburrai,
stallas, piuoli, Iscimas, o, lingius cun is cubas, palinsesto. -

le sponde. Sa cardiga, chi sustenit firmu su Cartellu s. m. cartello, manifesto pubblico.


" stecca. Su sterrimentu, strato. Roda, Pubblicai cartellus , cartellare.
uota. Pinta de sa roda, rotoja. Sa ferra Cartòra s f fabbrica de paperi, cartiera.
dura, ferratura. Is agudus, gli aguti. S ascia, Cartera de porta, stipite.
sala, o asse, Su giuali, giogo. Is lorus, le cor Cartesianti, ma agg. seguaci de Cartesiu,
regge. Unu carru de linna, una carrata di legna. cartesiano.

Is ordinagus, le redini. Unu carru de cozzina, Cartiglia s. f. (t. sp.) patenti de Cunfessori,
una carrata di ceppi. Maistu de carrus, carpen patente da Confessore.
tiere, carradore. Unu carru de meloni, una car Cartilagini s. f. tenerume, cartilagine.
rata, o un carro di popone. Gliai carrus, carreg Cartilaginòsu, sa agg. cartilagineo, cartilaginoso.
giare, guidar carri. Sapeus roda de su carruzic Cartina s. f. arrogheddu de cartoni cobertu
chirriat prov. la più cattiva ruota del carro sempre de scda, oru, o plata po ornamentu de borde
cigola. Cammini de carru, carreggiata. Portai su ria, cartolino.
carru aundi sunt is bois, fai a su rovesciu, metter il Cartocciu s. m. carriga de cannoni impacchet
carro innanzi ai buoi. Multitudini de carrus, tada, cartoccio, carica avvolta. Cartoccius de
carreggio. is capitellus, caprèoli, cartocci.
Carrubba s. f. arb. carrubbo, carrubbio. (Ce Cartolai v. a paginai, poniri is numerus a is
ratonia siliqua Linn.) Su fruttu, guainella. Ghet paginas de is liburus, cartolare, porre i numeri
tai is carrubbas a unu m. b. imputaiddi sa culpa alle carte. -

senza motivu, rovesciar la broda addosso alcuno, Cartolariu s. m. giornali po memoria, carto
incolparlo innocente. laro, diario, giornale.
Carrùcciu s. m. carretto, carriuola, carruccio. Cartolinu. M. cartina.
Carrucciu po imparai ispipius a camminai, car Cartonàcciu s. m. cartoni malu, cartonaccio.
ritoclo . Cartoneddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) car
Carrucòcciu s. m. carro coperto. tOnetto.

Carrugau, da agg (t. r de carruzado sp.) Cartòni s. m. cartone. Cartonis pl modellus


raggrinzato. M. frunziu. de pintura, cartoni. Po lustra, chi si donat a
Carta s. f. carta. Po immagini. M. Fai carta, is pamnus de lana, cartone. Donai su cartoni o
obbligais cun iscrittura. Mi incartai. Accabai sa lustra, dare il cartone, o il lustro a pan
sa carta, terminare il tempo prefisso nella carta, ni lani.
o nel contratto. Carta bianca, carta bianca, po Caru, ra agg. caro, caresto. Po gratu, pre
destà assoluta. Donai carta bianca a una, ſi ziosu, grato, pregiato, giocondo. Teniri caru,
sai in arbitriur suu, dare carta bianca ad uno, tener caro, avere in pregio, in istima. Preziu
rimetter l' affare al suo arbitrio. Cartas plur. caru, caro prezzo. Po avaru, scarso, avaro,
ritenuto .
si narat de is cartas de giogu, carte da giuoco,
e po burla su liburu de 40., libriccino del Pao Carza s. f calza. Carza de bastoni, gorbia,
nazzi, libro del quaranta. Unu giogu, o unu calza. Carza a staffa, calza a staffetta, o senza
mazzu de cartas, un mazzo di carte. Fai is cartas, peduli. Carza mala , calzaccia. Maistu de ſai
baraggiai, scozzare, far le carte, mescolarle. carzas, calzajuolo. M. carzetteri.
Cambiai is cartas, scambiar le carte. Carta de Carzadura. M. calzadura.
Carzai v. a. M. calzai.
navigai, carta da navigare. Mirai sa carta le navi
gaipo biri su viaggiu fattu, carteggiare. Tirai is Carzamentu. M. calzamentu .
cartas, miraiddas tirendu a pagu a paga, succhicl Carzàu, da. M. calzau. -

lare, sfogliar le carte a poco a poco; Ismerzas, Carzelèri s. m. carceriere, custode della
carcere ,
i semi Orus, cuppas, bastus, e spadas: danari,
coppe, bastoni, e spade. In is cartas franzesas, Carzettèri s. m. Maistu, chi fait carzas, cal
quadri, cuori, fiori, picche. Cuppai is cartas, zajuolo .
alzar le carte. Assu, asso. Rei, re. Cuaddu, Carzòni s. m. e calzonis plur, calzoni, brache.
cavallo. Sutta, fante. Maniglia, maniglia. Cartas Po carzonis de tela, mutande. S' abertura de
de Logu, codice di leggi, che compilò a tempi is carzonis, sparato. Arruiri is carzonis a unu,
de Giudici la Giudicessa Eleonora, che regnò avvilirisì , arrendirisì , calare, cascar le brache,
nel giudicato d'Arborea dall' anno 1588. sino darsi per vinto, avvilirsi. Portai carzonis si na
all'anno 1405. e sostenne crudel guerra contro rat de femina abili a guvernu cc. portar le brache.
i Rè d'Aragona. Zurita Annal. d'Aragona. Casacca s. f casacca. Casacca de gherra,
CAS CAS l67

chi si ponit asuba de sa corazza, ". Cascitta s f dim. cassetta. Cascitta de ar


Is alas, o is quartus de sa casacca, quarti regolliri s'aliga, cassetta da spazzatura. Cascitta
cgsacca - de vasittus, vasellettiera. Cascitta po arregolliri
Casacchìna s. f. dim. piccola casacca. limosina, cassetta da limosina, bossolo. Cascitta
Casaccòna s. f accresc. casaccone. de tagliora, bozzello. Cascitta di ordidroxu, can
Casàju s. m. bendidori de casu, caciajuolo, majo. Cascitta de su comodu, cassetta da co
formaggiaio. modo. Cascitta de carrozza, cassetta della car
Casamatta s. f fortificazioni fatta asutta terra, rozza, doveCascitta
bachèca. siede ildecocchiere.
siglietta,Cascitta
destro. di orifici,
so
aasamatta
e Casasanta s. f. Casasanta. Cascittedda s. f dim. (dd pron. ingl.) casset
Cascài v. a. (t. sp.) guastai ammanucchendu, tina. Si est mannitta, cassettone.
gualcire, brancicare, malmenare . Cascai un Càscula s f spezia de semini, chi si seminat
ossu, segaiddu unu pagu ma no de su totu, o o sa palla de fai is cappellinas, e incind hat
pistaiddu unu pagu, acciaccare , ammaccare, ianca e arruebia, cascola bianca, e rossa.
fendere un osso, infragnerlo ; Cascu s. m. (t. de s'usu) elmu, chi coberit
Cascài v. n. sbadigliare. Cascai fattu fattu, solamenti sa conca cund'unu ferru, chi benit
eun frequenzia, sbadigliacciare. Cascai de nou asuba de su nasu, celata, elmo, morione. Ca
v. n. risbadigliare. -
scu mannu , celatone, borgognotta. Is alas de
Cascamentu s. m. cascaglia, sbadigliamento. su cascu, chi coberint is trempas, e benint
Cascamentu di ossu, ammaccamento. asutta de sa barba, barbozza, barbutta. Sa
Cascaròni s. m. giogu de cartas, giuoco dell' chighirista, cimiere, cimiero.
embre. Terminus de su giogu. Spada, spadiglia. Casèglia s. f. M. casiglia.
Maniglia, maniglia. Su bastu, basto, bastoni. Casella s. f certus ispazius quadrus, aundi
Sa stuccia, i tre maggiori: is cincu primeras, le is arimmeticus inserrant is numerus po fai is cal
prime cinque base. Codigliu, codiglio. Is triun culus , casella.
fus, i. trionfini. Fagliu, rinunzia. Afflusciai, Casebsu , sa agg. chi tenit de sa natura de
lasciar andare. Triunfai, giuocar trionfi. Negai, su casu, cacioso, caseoso.
rinunziare, rifiutare, non aver del seme, che si Caserma s. f. abitazioni fatta a intru de is
giuoca. Fais unu fagliu, scartaisì, farsi uno reparus, caserma.
scarto. (V. renonce e renoncer fr.) Casi avv. quasi, dipresso, appresso a poco.
Cascasìna s. f. M. escrementu. Casi casi, quasi quasi,
Cascàu, da part. de cascài att. gualcito, bran Casiacca s. m. spilorciu, cacastecchi, spi
cicato, malmenato. Po segau, o pistau unu pagu, lorcio, avaro.
acciaccato, ammaccato, fesso. Casichì avv., quasichè, tutto chè.
Cascàu, da part. de cascai neutr. sbadigliato. Casiddàda s. f. (dd pron. ingl.) margotto.
Cascavallu s. m. cacio cavallo. Fai casiddadas, margottare, far margotti.
Cascavègliu) s. m. (t. cat.) idea vana, biz Casiddeddu s. m. dim, (dd pron. ingl.)
Cascavellu / zarrìa, ruzzo, capriccio, zurro, secchiello .
sonaglio. Bogai is cascavellus de conca a unu, Casiddòni s. m. accrsc. (dd pron. ingl.) ca
scaponire, scapriccire, cavar altrui di testa i siddu mannu, secchione.
capricci, cavare il ruzzo di capo ad uno. Lassai Casiddu s. m. (dd pron. ingl.) vasu de suru
su cascavellu, uscir del capo il ruzzo. Bogaisindi fattu in forma de carcida po usu de mulliri, e
de conca is cascavellus, scapricciarsi, cavarsi i º" latti, secchio. Casiddu mannu, secchione.
capricci. lasiddeddu , secchiello. Casiddada de latti, sec
Cascèri s. m. cassiere. chiata di latte. Casiddu di abis, all'eare, alvea
Caschetta s. f ciambella. Bendidori de ca rio, arnia, cassetta da pecchie, alveo, coviglio,
schettas, o pastissaju, ciambellafo, Po caschetta melario, bugno. Sa crosta dura, cun sa quali
de pilus, arricciamento di capelli. is abis tappant is aberturas de is casiddus, pe
aschettedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) boz gola. Segai is casiddus, binnennai su meli,
zolào, ciambelletta, ciambellina. smelare. Casiddu po usu de fai su butiru ,
Caschettu s. m. dim. caschetto. zangola.
Càschidu s. m. sbadiglio. Casiglia. M. impressioni.
Càscia s. f. cassa. Cascia manna, cassone. Casimiru s. m. pannu de lana, casimiro.
Cascia de tamburinu, cassa da tamburo. Cascia Casinu s. m. casino.
de relogiu de bucciacca, custodia. Bogai deca Casista s. m. casista. -

scia, scassare, cavar dalla cassa. Cascia posa Casòsu, sa agg de casu, cacioso. M. caseosat.
parti de su corpus, chi cuntenit su coru, is Caspita t. di ammir. cazzica, cappita,
pulmonis, e is partis vitalis, cassero, casso, to Caspitina / canchero, zoccoli, capperi, cappi
race. Po sa divisioni, chi portant is tegas de su terina, cagna.
legumini, e similis, casella. Cassa s. f caccia. Si pigat ancora posa pezza
Casciàli s. m. (de caxals cat.) mascellare, de cassa, cacciagione, caccia. Cassa si narat
dente da lato. puru su logu de fai sa cassa, caccia. Fai bona
Cascioletta s. f parti de sa patiglia, aundi si cassa, far buona caccia. Andai a cassa, andare
ponit su bruvurinu, focone, scodellino. Cascioletta a caccia. Pezza de cassa, o de fera, salvaggina,
de facciada de Cresia, o de pala iu (t. fr.)pira. salvaggiume, salvaticina. Cassa de pillonis, uc
Casciòna s. f accresc. cassone. cellagione. Logu propriu po sa cassa de is pil
Cascioneddu s. m. din (dd pron. ingl.) cas lonis, uccellafa, uccellare, frasconaja, bandita.
sonetto, cassettino. Andai a cassa de pillonis, uccellare. M. pillossi
Casciòni s. mm. cassetta. Caseioni de su bu Su tempus de sa cassa, uccellatura. Pos arti de
ratta, frullone. sa cassa, venagione. Logu libera de cassa, sbandia
I68 CAS CAS

Cassadòri, ra v. m. e fem. cacciatore, trice, bugiardo, che pianta o vende carote. Po min
venatore, tricc. : cidiu, frottola, carota. » Vota : Il castagno cre
Cassài v. a. rescindere, abolire, cassare. Po desi portato in Italia dall' Isola nostra a tempo
catturai. M. Po pigai improvvisamenti, acchiap degli Imperadori Romani: infatti Actio, e Dio
pare. Po cassai animalis, cacciare. S'inci podint scoride greci chiamano le castagne Sardianapba
/ cassai is topis a barritta, si narat de logu spol làni, cioè ghiande di Sardegna, da altri dette
lau de genti, o de mobilis ec. vi si può giuocare ghiande dolci. V. Bruyerin, de re cibaria l. 2.
di spadone. Po incontrai in crimini, in su delittu, cap. 25. »
carpire in su 'l fusto, aechiappare, cogliere sul Castàngia de Indias, arb. castagno d' India.
fatto. (Esculus hypocastanum V. Targ.
Cassamentu s. m. Trattendu di animalis sal Castàngias s. f. pl. ferru po frisai, calamistro.
vaticus, caccia, cacciagione. Po scassamentu, Castangiazzu, ") agg. (t. r.) baju tintu, bajo
cassamento, cassatura, cassazione. Castàngiu , gia / bruciato. M. baju.
Cassaròla s. f spezia de pingiada de ramini, Casteddu s. m. (dd. pron. ingl.) castello,
bastardella, tegamino. Cassarola de ramini cun in plur. castella. Inserrau ind' unu casteddu,
naniga, casserola. Cassarola de terra cun ma incastellato, rinchiuso in castello. Casteddu de
niga, chi si usattaliorta in logu de pingiada, puppa, cassero, castello di poppa. Casteddu,
laveggio. o ponti de tancadura ec. castello. Fai casteddus
Cassau, da part. cacciato, acchiappato, colto. in aria, far castellucci in aria: Casteddu piticu,
Cassau a lazzu, ingalappiato. Cassau, pigau in castelletto, castelluccio. Casteddu, o forti postu
crimini, acchiappato, colto sul fatto. Po scassau, in su cuccuru de unu monti, bicocca. Po sa
cassato, abolito. Capitali de Sardigna, Cagliari. Po su Casteddu
Cassaziòni s. f. cassazione. de susu, Castello.
Casserò la s. f. M. cassarola. Castellana s. f femina abitanti ind' unu ca
Càsseru s. m. parti superiori de unu vascellu steddu, castellana.
in puppa, cassero. M. casteddu de puppa. Castellànu s. m. Segnori de casteddu, guar
Càssia s. f. arburi bacelliferu, cassia. Bastoni dianu , e abitanti de su propriu, castellano.
de sa cassia, bocciuolo, baccello. Castellanu, na agg. chi appartenit a casteddu,
Cassòla s. f. (t. cat.) cassola de pisci, de ca castellano, na.
boniscus, tocchetto, guazzetto di pesci, manicaretto Castellettu s. m. strum. de linna cun roda po
di polli, stampai dogmia perda dura, castelletto.
Càssula s. f bussa de su semini de is floris, Castiàda s. f mirada, giro d' occhi, sguardo.
capsola: M. mirada.
Cassulàri agg. capsulare, cassulare. Castiadòri v. m. (t. r.) guardia: Castiadori de
Casta s. f (t. cat.) razza, schiatta, specie. bingias ec. custode, guardiano di vigne ec. Po
Parai casta, tirar razz spia, codiatore.
Castagnettas s. f. pl (t. cat.) ferru de frisai Castiadùra. M. miradura .
is pilus, calamistro. Po giogu fattu cun is di Castiài v. a. mirai attentamenti, ragguardare.
dus, scoppi colle dita. Si si ait cund unu certu Po ispiai is passus di algunu, codiare Castia a
strum. attaccau a is didus, castagnetta . tui e totu, bada alle tue pillacchere. M. mirai.
Castamenti avv. pudicamente, castamente. Po custodiai . M.
Castangedda s. ſº dim. (dd pron. ingl.) ca Castiàu, da part. ragguardato. M. mirau.
stagnetta . -

Po custodiau. M. Po pigau de mira. M. mira.


"i s. m. faulanciu, carotajo, caro Castidàdi s. f. pudicizia, castità.
tiere, but bolone . -
Castigàbili agg. punibile.
Castàngia s. f. arb. nucifera, o cassulifera, Castigadòri, ra v. m. e f gastigatore, trice,
- castagno. (Fagus castanea Lin. ) Su fruttu, ca punitore, trice.
stagna. Castangia de sa calidadi prus manna, Castigài v. a. punire, gastigare, castigare.
marrone, pl. marroni. Su scriscioni, riccio, Castigai cun aciotus, sferzare, punire colla "
pericarpio spinoso. Su logu, aundi si cunservat Castigai cun aciotus de cotoni, prus in effettu
su scriscioni, ricciafa. Limpiai sa castangia de che in apparienzia, gastigar col baston della
su scriscioni, diricciare, sdiricciare, cavare i bambagia.
marroni o le castagne dai ricci. Su crosu senza Castigamentu s. m. punimento.
spina, cassula. Castangia arrustida, bruciate, Castigàu, da part. gastigato, punito. Castigau
caldaroste. S arrustidori, o bendidori de sa cun aciotus, sferzato, staffilato.
castangia, bruciatajo, caldarostaro. Spizzulai sa Castigu s. m. punizione, gastigo.
castangia po no zaccai, fendere, castrar le ca Càstiu s. m. (t. r.) cumparsa, comparsa,
stagne, perchè non iscoppino. Sa sartania di sfoggio. Bistiri de castiu, veste di comparsa.
arrustiri sa castangia, padella bucata. Castan Po su postu, aundi faint sa guardia is castiado
gia buddida, sùcciole, tigliate, ballotte, tiglie. ris de is bingias, loris ec. stazio, o stazione del
Pani de castangia, castagnaccio, Castangia fer guardiano. Portai unu a castiu, osservai cun
ta, o mala, castagne vincide. Boscu, o padenti diligenzia is passus de unu, po sciri ita fait, e
de castangias, bosco di castagni, castagneto, aundi andat, codiare uno .
marroneto. Castangia figur. si usat po minci Castorinu s. m. roba de lana, castorino. T.
diu, bozza, carota. Plantai castangias, nai fau de Fabbr. -

las, carotare, cacciare, ficcar carote, piantar Castòru s. m. animali, castòro. Capeddu de
carote, dir frottole, narrar"; dir fandonie, castoru, cappello di castoro ,
ficcar bozze, frottolare, dir baje. Castangia Castradùra s. f castratura. Trattendu di omini,
manna, carotaccia. Omini chi bendit castan evirazione.
gias, o castangari fig. Inincidiosu, carotajo, Castrai v. a. castrare , cavare i testicoli ,
CAS' CAT - I69

Castrai caboniscus po ddus fai capponis, cappo Catacàustica s. f. (T. Geom.) sa caustica, o
nare, castrare i polli. Castrài porcus, mascus ec. curva formada de is rajus reflessus, catacaustica.
conciare, castrare. Castrài, o spizzulai sa ca Catacrèsi s. f. (T. Gr. Rettoricu) metafora
stangia podd' arrustiri, castrare i marroni, le strana abusendu di algunu vocabulu v. gr. fer
castagne. Castraisì v. r. capponarsi. Castrai, o rau de plata, catacrèsi, per esem. ferrato
siccai su latti, cansare il latte, e cansarsi il latte. d'argento. -

Castraporceddus s. ra su chi castrat is omi Catacumba s. f. logu sacru sutterraneu, cata


nis, e is bestias, castraporcelli. comba.
Castràu s. m. omini castrau, menno. Catadiòttricu, ca agg. (T. G.) chi appartenit
Castràu , da part , castrato, scogliato, sma a sa teoria de sa luxi reflessa e refratta, cata
schiato. Po caboniscus , capponato. Trattendu diottrico.
di omini , evirato. Catafalcu s. m. tumulu magnificu, catafalco.
Castraziòmi s. f. (T. Chirurg.) s'operazioni Catafali s. m. (t. cat.) palco.
de castrai , castrazione. -
Catàfora s. f. (T. Med) affezioni, chi inclinat
Castrensi agg. (T. Leg.) si narat de su pe a su letargu, catàfora.
culiu guadangiau im sa milizia. Benis castrensis, Catagmàticu, ca agg. (T. G.) remediu ca
beni castrensi. tagmaticu, chi est bonu po saldai is segaduras,
Castu , sta agg. pudico, casto. rimedio catagmàtico. -

Casu s. m. cacio, formaggio. Casu friscu, Catalessia s. f. (T. G. Med.) mali, chi totu
cacio fresco. Casu siccau, cacio secco. Casu ind' una rendit su corpus immobili, catalessia.
rabisali, casu appenas postu in sa salamurgia, Catalètticu, ca agg. (T. G. M.) attaccau de
cacio novello. Casu axèdu, cacio infortito, su sa catalessia, catalettico. -

bacido, inforzato. Casu cottu, caciuòla cotta. Catalogài v. a. passai a registru, a catalogu,
Casu accottau, cacio incotto. Casu de bacca, porre, notare, scrivere a catalogo, a registro,
o fattu cun latti de bacca, cacio di vacca, pro a ruolo.
vatura. Casiggiolu de casu de bacca, pera di Catalogau, da part. posto, notato, scritto a
cacio di vacca. Casu de craba, cacio di capra. catalogo, a ruolo. -

Casu de craba fattu in s'attongiu, ma in forma Catàlogu s. m. (T. G.) catalogo, registro,
de fresa, raviggiuolo. Fresa de casu, pezza ruolo.
streccada, e tunda, caciuòla. Cascavallu, cacio Catalùfa s. f. dammasco di cottone, e seta.
cavallo. Casu fittu, cacio serrato. Casu trapau, Cataplasma s. m. (T. G.) impiastru, cata
cacio bucherato. Una pezza de casu, una forma plasma, impiastro.
di cacio. Una pezzitta de casu, una formella Catarrali agg. cattarrale.
di cacio, un formaggiuolo. Unu cuccu de casu Catarròni s. m. accresc. catarrone.
friscu (t. r.), un caciolino. Discua, o siat sa Catarrosamenti avv. catarrosamente.
forma de linna po pesai su casu, cascino. Ma Catarròsu, sa agg. catarroso.
nifattura de su casu, cascina. Casu trattau, Catarru s. m. (T. G.) catarro, reuma, reuma
cacio grattugiato. Su chi fait su casu , o ddu tismo, raffreddore, flussione, scesa. Po sa boxi
bendit, caciajuolo, formaggiaio. Abbarrai che rauca, affiocamento, affiocatura, raucedine. Ca
maccarronis senza casu prov. rimanere scaciato. tarru de conca cun grajori, e flussioni, o scolu
Fai casu cottu espres. basc. stai a cracaporced de catarru po su nasu, corizza, gravedine.
dus, si narat de stai troppu a strintu ind' unu Catarticu, ca agg, (T. G. Med.) purganti, ca
concursu de genti, far serra, o pressa. Casu, tartico, purgante.
chi si fait in Marzu, cacio marzolino. Casu de Catàstrofe s. f. (T. Gr.) mutazioni, catastrofe,
rescottu, cacioricotta. Casu affumau, cacio af mutazione d'una fortuna in un'altra.
fummicato. - Catechèsi s. f. (T. Gr. e totus is derivaus)
Casu s. m. avvenimentu, caso , accidente, istruzioni de is primus elementus de una scien
avvenimento. In casu de morti, in caso di mor zia, ma propriamenti splicazioni de sa Dottrina
te. Casu de cunsienzia, de lei, caso di coscienza, cristiana, catechèsi.
di legge. Primu, segundu, terzu casu (T. Catechismu s. m. catechismo.
Gramat.) nominativu, genitivu, dativu ec. primo, Catechista s. m. catechista.
secondo, terzo caso ec. No fait a su casu, no Catechisticu, ca agg. instruttivu, catechistico,
est necessariu, non importa, non è necessario. instruttivo, didascalico.
Fai casu de una cosa, fai stima, far caso, fare Catechizzài v. a. imparai a unu sa Dottrina
stima, o conto di una cosa. No fai casu , no Cristiana, catechizzare, Po storrai unu de alguna
fai capitali, non far caso, non far capitale. cosa , catechizzare, svolgere.
Po fai impressioni, far caso, fare impressione. Catechizzàu, da part catechizzato.
Casu chi, postu chi avv. caso che, posto che, Cateciumenu s. m (T. Gr.) discipulu nou in
dato che, ovechè. In dogmia casu chi, in ogni sa fidi cristiana no ancora battiau, catecumeno.
caso che. A casu avv. a caso, casualmente. Categoria s. f categoria.
M. a casu. Po inconsideradamenti, a caso, in Categoricamenti avv. categoricamente.
consideratamente, impensatamente. Casu chi Categòricu, ca agg. categorico:
siat, ove che sia. A casu pensau, a posta fatta, Caterèticu, ca agg. (T. G. Med.) corrosivu,
a caso pensato, con deliberazione maturata. cateretico, sarcofago, corrosivo.
Casuàli agg. casuale, fortuito, eventuale, Catetère s. m. (T. G. Chirurg.) prova fatta a
traumatico . T. Med. -
canali podda introdusiri in sa bucciucca de s'
Casualidàdi s. f casualità, eventualità . orina, catetère. -

Casualmenti avv. casualmente, accidentalmente. Cateterismu s. m. (T. de Chir.) operazioni


Casiglia s. f. (t sp.), pianeta. de introdusiri sa prova scanalada in sa bucciucca
Casuista s. m. M. casista. po estrairindi s orina, cateterino. -
I70 CAT CAU

Catètica s. f. (T. Geom.) linea, chi arruendu Caudatàriu s. m. su chi sustènit s'estramidadi
asuba de un atera format un angulu rettu, de is bestiris prelatizius, caudatario.
catetica . - -
Cavedàdi s. f cavità, concavità, profondità,
Catètu s. m. (T. Geom.) linea a perpendiculu cupo. Po cavu fattu in algunu traballu , sotto
rettamenti tirada de susu a basciu, catºto. sguardo. Cavedadi de sa manu, concavo della
Catonianamenti avv. in modu catonianu, ca mano. Cavedadi de un ossu, chi arrìcit s' ateru,
tonianamente. pisside, cavità. Cavedadi dc s'ogu, coppo,
Catonianu, ma agg. sabiu, prudenti, catoniano, concavo dell' occhio. Cavedadi, o fundu de
savio, prudente. s' origa, antro, cavità dell' orecchio.
Catòttrica s. f. (T. Matem.) trattau de is Cauleddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) ca
rajus refrattus, catottrica. volino.
Catràmi, e catràma s. m. catrame, ragia nera Caulescu, sca agg. cavolesco.
cavata dal pino col fuoco. Cauli s. m. cavolo. (Brassica oleracea V. Targ.)
Catràmu. M. catrami. Cauli nieddu, cavol nero. Cauli de brocculus,
Càttedra s. f. (T. G.) càttedra, bigoncia. cavol broccoluto, o a broccoli. Cauli accuppau,
Cattedràli s. f Duomo, Chiesa Cattedrale, cavol cappuccio, cavolo a palla. Cauli arruf
primaziale, e Cattedrale ancor sust. fau, cavol verzotto, lasagnòlo o lasagnino, Targ.
Cattedràli agg. cattedrale. Cauli birdi, sverza. Cauli de flori, cavolfiore.
Cattedràticu s. m. cattedratico. (Brassica " Cauli de conca, ravacòj,
Catticciòla s. f. M. gatticciola. cavol rapa. Cauli de prima plantazioni, brasca.
Cattivài v. a. e cattivaisì v. r. (t. ital.) M. con Sa cima, torso. (Si vegga Targ.)
giliai, conciliaisì. Cauliscu (t. r.) M. caulittu.
Cattivèriu s. m. e cativeriu. M. sclavitudini. Caulittu s. m. dim. erba, chi nascit in mesu
Cattolicamenti avv. cattolicamente. de is loris de flori grogu, e tegosu, senapa e
Cattolicidàdi s. f cattolicità. senape campestre. (Sinàpis arvensis. Linn.) Si
Cattolicismu s. m. cattolichismo, e cattolicismo. narat ancora erba falcòna, e su semini, senapini.
Cattòlicu s. m. (T. G.) veru Cristianu, Cat Caulòni s. m. accresc. cavolone, cavol grosso.
tolico . -

Causa s. f. liti, pletu, causa, lite, processo.


Cattòlicu, ca agg. (T. G.) universali, cattolico. Po motivu, cagione, origine, causa, motivo -
Cattòrdixi, e cattodixi agg, quattordici. Po interessu, causa de is poberus, causa , in
Cattùra s. f. presura, cattura. teresse deiſ" Po culpa, cagione, colpa.
Catturài v. a. catturare, arrestare, pigliar Po causa de avv. a cagione di , atteso che, in
prigione. considerazione di Autori de causa, cagionatore.
iu, da part. arrestato. Autora de causa, cagionatrice. Causa concomi
Cau marinu s. m. (de gahus cat.) volat., tanti, causa in cumpangia de un atera, con
garza bianca. Cett. causa , causa concomitante. Causa moventi ,
Cavalcàda s. f. (t. introd. de s'usu) cavalcata. causa motrice: Ghettai sa causa, o sa culpa,
Cavalcài v. a. e n. (t. introd. de s'usu) sez inculpai, coglier cagione, incolpare.
ziri a cuaddu , cavalcare, andar a cavallo. Po Causài v. a. cagionare, causare, esser cagione.
maniggiai su cuaddu, cavalcare, maneggiare il Causàli agg. causanti, cagionante. Po T.
cavallo. Cavalcai a sa nua, senza sedda, caval Gramat. causale.
care a bardosso, a bisdosso. Causalidàdi s. f. causalità.
Cavalcanti v. agg. chi sezzit a cuaddu, caval Causalmenti avv. causalmente, con causa.
cante . In forza de sustant. su postiglioni, chi Causamentu s. m. cagionamento.
de cuaddu guvernat sa coppia de is cuaddus, Causanti v. agg. cagionante.
cavalcante . Causativu, va agg. (T. Gramat.) causativo.
Cavaleressa s. f. Mulleri de Cavalieri, cavale Causàu, da part. cagionato, causato.
ressa, e Cavalleressa. Causidicu s. m. causidico, curiale.
Cavalieràtu s. m. Cavalierato. Caustica s. f. (T. Geom.) curva, in sa quali
Cavalierescu, sca agg. M. cavallerescu. si unint is rajus reflessus, o refrattus de una
Cavalièri s. m. Cavaliere. Cavalieri di ordini superfizie, càustica.
militari, friere. Cavalieri in porta, spezia de Càusticu s. m. medicamentu corrosivu, chi
giogu, sbricchi. Giogai a cavalieri in porta, abbruxat, caustico.
fare a sbricchi. Cavalieri de denti. M. scroccadori. Càusticu, ca agg. chi tenit forza di abbru
Cavallerescamenti avv. cavallerescamente. xai, caustico, adustivo, corrosivo.
Cavallerescu, sca agg. cavalleresco, nobile. Cautamenti avv. guardingamente, accortamente,
Cavalleria s. f cavallerìa. Truppa de caval sentitamente, cautamente.
leria , o multitudini de Cavalieris, sembraglia. Cautèla s. f guarentigia, circospezione, pru
Cavallerissa s. f cavallerizza. denza, cautela, accortezza, precauzione, saga
Cavallerissu s. m. su chi ammaistrat, o eser cità, avvedimento, avvedutezza. Po cautela, a
citat is cuadolus , cavallerizzo. cautela, cun cautela avv. cautamente.
Cavallettu s. m. e clar. (t. introd. de s' usu) Cautelài v. a. cautelare, assicurare. Cautelaisi
strum. po varius usus, cavalletto. Po cavalletta n. p. cautelarsi, assicurarsi, guardarsi, preca
de cappedderis pigau de su franzesu; una de is versi, usar cautela.
estremidadis de s' arcu, chi sustènit sa corda, Cautelàu, da part. cautelato, assicurato.
e ddi fait fai unu certu sonu, canterella. Cautelàu, da agg avveduto, accorto, circospetto.
Cavalliggèri s. m. sordau a cuaddu liggera Cautelosamenti avv. accortamente. M. cauta
menti armau, cavaleggiere, cavaleggiero, e ca menti.
valleggiero. Cautelòsu, sa agg. (t. cat.) astuto, aecorto,
Caudàli s. m. capitale, conto. M. capitali. assentito, cauto.
CAU CEF I7 F

Cauterisài v. a. abbruxai cun ferru abbrigau, f Cefalica s. f. (T. G. Med.) vena de su brazzu,
cauterizzare, far cauterio. chi si creit, chi partat de conca, "
Cauterisàu, da part. cauterizzato. Cefalicu, ca agg. (T. G. Med.) utili a sa conca,
Cautèriu s. m. abbruxadura cun ferru abbrigau, cefalico.
o cun fogu mortu, cauterio, rottorio. Cauteriu Celesti agg, celeste. Colori celesti, color ce
attuali, o buttoni de fogu, cauterio attuale. Sa leste, celestino, cilestrino, cilestro.
cottura de su cauteriu, incèso. Celestiàli agg. celestiale.
Cautiva s. f schiava. M. sclava. Celestinu, ma agg. celestino.
Cautivu s. m. schiavo. M. sclavu. Celiarca s. m. i. G.) capu de milli Sordaus,
Càutu, ta agg. cauto, astuto, prudente, sagace, Celiarca.
avveduto, accorto, guardingo, scaltro, malizioso, Cèlticu, ca agg. gallicn, celtico. Mali celticu,
destro, oculato, avvertente, rattenuto, circospetto. o franzesu, mal celtico, gallico, venereo.
Cavu s. m. sa parti sbuida de alguna cosa Celu s. m. Cielo, Paradiso. Primu celu, em
arcada, concavo, cavo, profondo, cupo. Cavu pireo, protonòe. Poniri in is celus, incielare,
de sa manu, de sa cugliera, concavo della ma collocare in Cielo. Celu cobertu de nuixeddas
no, del cuechiajo. Cavu de su caragòlu, cavo biancas, cielo pomellato. Celu po subracelu, cielo,
della vite. sopraccielo. Celu de una camera, de carrozza,
Càvuna s. f strum. de ferru rusticali simili a de cortinaggiu cc. cielo di camera, di carrozza,
sa pudazza, ma de maniga meda prus longa, di cortinaggio cc. Po clima, cielo, clima. Cor
po dda maniggiai a duas manus, roncone. ruximu de molenti non d' arzat a Celu prov.
Càvuru s. m. granchio. Sa femr. granchiessa. raglio d'asino non arriva in Cielo. Donai pu
Is tenaglias, chi portat, forbici. Cavuru de flu gnigosus a su Celu prov. tentai s'impossibili,
mini, squilla di fiume, di fosso. Pappadori de dare un pugno in Cielo.
cavuru, cancrofago. c" s. m. sonator di cembalo.
Cauziòni s. f cauzione, sicurtà, obbligo, mal Cembaleddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) cem
leveria, fidagione, fidanza, garanzia, e gua banello.
ranzia, sodezza, sodo, sodamento, mallevadoria. Cembalòni s. m. accresc. cembolone.
Cun cauzioni, sodamente. Donai cauzioni, so Cèmbalu, cembalo e cembolo. Maistu de cem
dare, dar sicurtà. balus, cimbalajo.
Cazzòla s. f e cacciòla, sabata po su prus Cembolismu s. m. s'annu, chi tenit I5. mesis
senza carcangilis po portai in domu, eomenti lunaris, cembolisma, cembolismo.
usant mcdas feminas, cacacciòla, e cacajuòla, Cèmbulu. M. cembalu. -

pianella. Po babbuccias, chi usant in domu Cementai v. a. (T. di Alchimista) calcinai,


ancora is ominis, mula, pantofola e pantàfola. cementare, calcinare.
Cazzòla beccia, ciabatta. Portai is sabatas a cac Cementatòriu, ia agg. (T. di Alchimista) ce
ciola senza ddas carzai, avere le scarpe a ca mentatorio. Ramini cementatoriu, o precipitati
cajuola, senza calzare e aſfibbiare. Colpu de cun aquas vitriolicas, rame cementatorio.
cacciola, pianellata. Maistu de cacciolas, pia Cementàu, da part. cementato, calcinato.
nellajo. Cementaziòni s. f. (T. Chimic. ) cementazio
Cazzolài v. m. cazzolan ec. M. accazzolai. ne , calcinazione.
Cazzoledda s. f. dim. (dd pron. ingl.) pia Cenientu s. m. (T. Chimic.) mistura formada
nellina. de metallus, zulfuru, sali, carboni, e tistivillus
Cazzolèra s. f si narat de femina de bascis pistaus po via de fogu, cemento.
sima condizioni, baderla, ciammengola, pettegola. Cena s. f cena. Cena de taverna, o paga de
Cazzottai v. a. donai cazzottus, cazzottare, sa cena, scotto . Cena frugali de solus ominis,
dar dei cazzotti. Cazzottaisì v. r. donaisì caz fidizio. Porzioni de paga " cena, chi toccat a
zottus, darsi dei cazzotti. dognunu, stregna, rata della cena.
Cazzottu s. m. pugnigosu donau de punta, Cenàbara s. f. venerdì . Cenabara santa, ve
frugone, cazzotto. nerdì santo, parasceve, T. G. Nota » Da alcuni
Cea s. f. (t. r. de ziz: keas fossatum) planura suol dirsi Cenabara, quasi Caenam para ; da
intre una, o duas costeras de montagna, vallata altri poi Cenabara, cioè Coena pura. -
tra uno o due poggi, Cenàculu s. m. logu aumeli si cenat, Cenacolo.
Cedda s. f. (t r. dd pron. ingl.) branco. Cedda Cenada s. f cenata, mangiata di sera.
de mallortis arrùis, no ancora domaus, bradume. Cenài v. a. cenare, mangiar a cena ; Cenai
Cedda de brebeis, de porcus ec. branco, stal cardulinu, cenar funghi. Cenai v. n. cenare,
lata di pecore ec. Lastr. Cedda de forzaus, mangiare a sera.
branco dºforzati.
Cedda de bestiamini grussu, Cenanti s. m. chi est cumbidau a cena, ce
proquoio, e procoſo. Uniri in cedda, abbrancare, nante. In forza di agg. cenante.
metter in branco. Cedda de camis, stormo di Ceniti, da part, cenato. Andai a lettu mali
cani. Separai de sa cedda, sbrancare, cavar di cenau , andar a letto mal celato.
branco. Separais de sa cedda, sbrancarsi, uscir Generària, ria agg (T. de sa Stor.) urna
di branco. Bessiu de sa cedola, sbrancato. Intrai ceneraria, aundi si pouint is cinixus de unut
in sa ccdda, v. n. imbrancare, imbrancarsi, ri mortu , urna cenerarla -
mettersi nel branco. -
Cenixedda s. f. dim. ( dd pron. ingl.) cene
Cedditta s. f. dim. (dd pron. ingl.) branchetto. reila , cenetta , cenuzza.
Ceddòna s. f. accresc. gran branco. Cenolasca s. m, Superiori de is Religiosus,
Cefagliòni s. m. (t. iti,
su mueddu de sa Cenobiarca'.
palma, cefaglione, cerfiglione, cervello, Cenòbida t. r. M. mangara.
Re
Cefalgia s. f. (T. G. Med.) dolori de conca Cenobita s. m. (T. de Stor. Moderna .)
accidentali, cefalgia. -
ligicsu, chi bivit in comunu, Cenobita.
X-2
I72 CEN CEN
Cenobiticu, ca i cenobºtico. - - -
citato da Bomare chiamati Venter, Reticulum ,
Cenotàfiu s. m. (T. G.) spezia de monumen Erinaceus, Perfectibile. Lo stesso riporta Bo
tu sbuidu fattu in onori de unu mortu , ceno mare: » L'animal remàche ces herbes, les mace
tafio. re... e rend ainsi peu à peu l'aliment plus cou
Censoratu lant; il serèduit en une pate assez liquide pour
Censorau ) s. m. censorato, dignità di Censore. qu'elle puisse couler dans le conduit ètroit, qui
Censòri s. m. Censore. communique du second au troisieme estomac,
Censòriu, ia agg. censorio. où elle se macere ancore avant que de passer
Censu s. m. e sensu, censo, rendita. Donai, dans le quatrieme... Bom. Dict. Raisonne Univ.
o poniri a censu, accensare, dare, o metter a d' Histor. Natur. »
eenso. Censu po renta segnorili, livello, censo. Centuplicai v. a. centuplicare.
Censuàli agg. (T. Curiàli) censuale. Centuplicàu , da part. centuplicato.
Censualista s. m. (T. Curial.) censualista. Cèntuplus m. centuplo.
Censuàriu, ia agg livellario, ia. Centùria s. f. centuria, compagnia di cento
Censuariu s. m- censuario, livellario. fanti.
Censùra s. f censura. Centuriadòri s. m. Ereticu de Magdeburgu scrit
Censuràbili agg. eensurabile. tori de Storia ecclesiastica de centu in cent'an
Censuradòri v. m. censuratore. nus, Centuriatore.
Censurài v. a. assindacare, sindacare, een Centuriàu, da agg. centuriato. Comiziu cen
surare, biasimare, crivellare, esaminare, ri turiau, comizio centuriato.
prendere, trovar che ridire. Centurioni s. m. Capitanu de cent' ominis,
Censuramentu s. m. assindacatura, sinda Centurione.
cattura. Cepai v. a. (T. de Fusteri de cepillar sp.)
Censuràu, da part. assindacato, censurato, a su quali terminu is Artesanus nostrus donant
biasimato . su significati de serrai taulas, no de applanai.
Centàura s. f sa femina de su centauru, M. serrai. - -

centaura , centauressa. Cepau, da part. M. serrau.


Cantàuru s. m. mostru fabulosu, centauro. Cera s. f. cera. Cera noa, virgini, cera ver
Centèna s. f e centenariu, centinajo. gine. Portai bona cera, bonu colori de facci,
Centenaria s. f. prescrizioni de cent'annus, avere buona soprascritta, buona cera. Cera, chi
centenaria. is abis attaccant a ingiriu de is istampus de is
Centenariu s. m. M. centena. casiddus, propoli. Po sa materia, cun sa quali
Centenàriu, ia agg. de cent amnus, cente is abis serrant is istampus de is casiddus, e sper
nario, la . raduras, pcgola. M. ceròbida.
Centèsimu s. m. centesima, centesimo. Ceralacca s. f o de spagna, cera lacca, ver
Centesimu, ma agg. centesimo, ma. miglione. -

Centina. M. centena. Ceratotomia s. f. (T. G.) incisioni de sa cor


Centòni s. m. poesia scritta de versus allertus, nea trasparenti de s ogu, po bogaindi sa ghet
Cciitoruc . tada, ceratotonìa.
Centonista s. m. Scrittor di centoni. Ceravallu. M. Almanaccu.
Centràli agg. centrale, centrico. Cerba s. f. cerva , cervia.
Cèntricu, ca agg M. centrali - Cerbài v. a. e n. (t. r.) scioppai , aberriri
Centrifugu, ga agg. (T. de Fisica. ) Forza una postema, tagliare una postema. M. scioppai.
centrifuga, chi fuit de su centru, forza cen Cerbau, da t. r. M. scioppau.
trifuga. Cerbeddèra s. f. (dd, pron. ingl.) testa balzana,
Centripeta agg. f. (T. de Fisica .) forza cen o cervello balzano, cervellaccio. Cerbeddèra si
tripeta, chi tendita su centru, forza centripeta. marat de omini fantasticu , e stravaganti, conca
Centrobarica agg. f. (T. Matem.) facultadi macca, cervellaccio, cervellino, cervelluzzo ,
subalterna a sa Statica, chi trattat de su centru bizzarro, fantastico, testa sventata, cervello bal
de sa gravidadi, centrobàrica. zano, uomo di poca levatura. Po omini incon
Centrovàli s. m. (T. Anat.) sustanzia spon stanti, banderuola, girandolino, girellaio.
giosa de su cerbeddu, centrovàle. Cerbeddu s. m. (dd pron. ingl.) cervello.
Centru s. m. centro, bellico. Postu in su cen Membranas de su i"meningi, pia e
tru, bellicato, situato nel mezzo, nel centro. dura madre. Lambiccais su cerbeddu, fantasti
Centu agg. cento. cai, beccarsi il cervello, fantasticare, ghiribiz
Centucambas s. m. insettu, centogambe. zare, stillarsi il cervello. Cerbeddu callau, giu
Centumìla agg, centomila. dizio stabile. Cerbeddu liggeri, cervello balzano.
Centumviràli agg. centumvirale. Cerbeddu stravaganti, cervello eteroclito, stra
Centùmviri s. m. pl Magistrau de centu per vagante.
sonas, Centiumviri. Cèrberu s. m. animali fabulosu, chi is Poetas
Centunùus s. m o erba de centunuus, cento creint essiri in is portas de s'Inferru, cerbero.
nòdi, poligono, correggiuòla. Cerbinu, ma agg. de cerbu, cervino. Cuaddu
Centupèis s. m. insettu, centùpede. cerbinu, cavallo cervino, o pelo di cervo.
Centupillòni s. m. secondo ventre dell'animale. Cerbixedda s. f. dim. (dd. pron. ingl.) cer
Plin. Portai prus pinnìcas, chi no su centupilloni, vetta , cerbietta.
avere più saccaje e più bossoletti, che non ebbe Cerbixeddu s. m. dim. (dd. pron. ingl.) cer
mai Cantambanco. M. pinnica. » Nota: Questa bietto, cervettino, cervetto.
voce sarda è pretta latina da Centipellio, onis, Cerbonài v. a. poniri cerbonis a is plantas,
che significa l' secondo ventre de quattro, che a su sermentu ec. palare. Cerbonai sa bingia,
hanno tutti gli animali ruminanti, da Peyero o plantas, palar le viti, o le piante. M. impalai,
CER CER 175

Cerbòni s. m. palo. nere, vagliare, stacciare, burattare, abburat


Cerbu s. m. cervo, cerbio. Cerbu furniu di tare . Cerriri cun ciuliru, crivellare, cribrare,
astas, cervo paleuto, fornito di palchi, di ra vagliare. Po esaminai, crivellare. Cerriri de nou,
mora. Cerbu de duus annus, fusone. ricernere. Cerririsi (t. r) dibattirisì, vagliarsi,
Cerda s. f. (T. de Messaju, de eppat crates e scuotersl . -

viminibus textae) veggia, civèa, graticcio tessuto Cèrriu, ia part vagliato, crivellato, stacciato,
cernuto .
di viticci per uso di trainar coi carri. Cerda po
usu de seidai, o portai su sèidu a s argiola Cerròni t. r. M. cirroni.
fatta a restregliu, civèa, o treggia a ridoli. Certadòri v. m. comparacertus, contenzioso,
Cerda manna, treggione. Cerda de palla, un aroso, rissoso, rissante, brigoso, accattabrighe.
carro, o una carrata di paglia. Cerda de me o reprensori, gridatore, riprensore, riprendi
loni, de sindria, carrata di popponi, di coco tore, trice.
meri. Cerda de cozzina, una veggia di ceppi, Certaiv. n. contendere, disputare. Certai arro
una carrata di ciocchi. Una ccia de ladamini, pendusì, gareggiare, brigare, rissare, far rissa,
una veggia di letame. venire alle prese, a i" a mischia. In signif.
Cerduzza s. f. dim. piccola civèa. att. reprendiri cun fueddus, riprendere, biasi
Cereàli agg cereale, appartenente a frumento. mare, rimproverare, rampognare, rimprocciare.
Cerebràli agg. (T. Anatom.) cerebrale. Po reprendiri cun amalezzus, e zerrius, sgridare,
Cerebriformi agg. (T. de is Natural.) cere garrare.
briforme. Certàu, da part, conteso, disputato, contra
Cerèri s. m. fabbricanti de cera, cerajuolo. stato, i" rissato: Certau cun fueddus,
Cerèsia s. f (de cerasus) arb. Su fruttu, ci reprendiu, ripreso, biasimato, rimproverato,
liegia, e ciriegia. S'arburi, ciliegio e ciriegio. rampognato.
(Prunus cerasus Linn.) Su pisu, nòcciolo . Certitùdini s. f certezza, certitudine.
( Drupa Linn.) Su pappu de su pisu, seme, man Certòsa s. f. Monasteriu de Certosinus, certosa.
dorla. S appicconi, o tenaxi, picciuòlo. Cerexia Certosinu s. f Certosino.
barracocca, sa calidadi prus manna, ciliege du Certu s. m. gara, contesa, riotta, disputa.
racini, Cerexias ghindas dulcis, ciliege corbine, Certu de algunus, chi s'arropant, rissa, zuffa,
o siciliane. Matt Is ghindas amaras, o mari mischia, sciarra. Certu de fueddus, gara di
gosas, agriotte, amarasche, amarine, e in Roma parole. Po reprensioni, rabbuffo, rimbrotto,
visciole Matt Cerexia de spezia aquosa, ciliege rimproccio, rincappellazione, riprensione, ri
acquafòle. Cerexia in forma de coru, chi tenit mesta, rimprovero, rampogna. 0 reprensioni
de biancu, e de nieddu claru, ciliege brizzolate. forti, sgridamento, sgrido. Donai, cumenzai su
Nota. Vi sono ancora le duracini nere, rosse, certu, appiccar la battaglia, la rissa, cominciar
bianche, moscate, sanguigne, precoci, serotine ec. la zuffa. Certu de manus, rissa, briga, zuffa,
Cerasus ha preso f nome da Cerasus, untis gara, conflitto.
città della Cappadocia oggi detta Chirissonda, Cervìnti, na agg. e cerbinu , cervino. M.
donde questa pianta fu da Lucullo portata a cerbinu.
Roma, dopochè soggiogò il Ponto e l'Armenia, Cèsare s. m. titulu de is Imperadoris, Cesare.
avanti la disfatta di Mitridate l'anno di Roma Cesàreu, ea agg. cesareo, cesariano, imperiale.
680. secondo Plinio, e 70. anni prima di Cristo: Operazioni cesarea (T. de Chirurg.) incisioni,
Cerfa s. f. (t. de Messaju) sa cerridura, chi chi si fait in brenti a sa Mamma po estrairindi.
si fait in s” argiola de totu su trigu, vagliatura su fetu, operazion cesarea.
elell'aja. Trigu de cerfa, grano di vagliatura. Cesariànu, ma agg. M. cesareu.
Spiga, o tega separada e scampada de sa treu Cessadùra M. cessazioni. -

la , vigliuolo. Cessài v. n. cessare, finire, mancare. Cessai


či v. a M. pistai, streccai, de prangiri, togliersi dal pianto, cessar di piast
Ceriglia s. f. candeledda po alluiri, accendi gere. Cessai de proiri, spiovare, spiovere: Ces
tojo, cera filata. sai de biviri, cessar di vivere. Su bentu, s aqua
Cernèra s. f o frontissa, cerniera. cessat, il vento, la pioggia cessa. Cessai po
Ceròbida s. f. (t. r.) sa materia tenaci, cun astenirisì, cessarsi, astenersi.
sa quali is abis tappant is aberturas de is ca Cessamentu s. m. cessamento. Cessamentu de
siddus, pègola. proiri, spiovimento. -

Ceròsu, sa agg. de cera, ceroso. Cessanti v. agg. cessante, tralasciante. Lucrut


Cerotteddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) cerot cessanti (T. Leg.) lucro cessante. - -

tino , ceròttolo. Cessau, da part. cessato. Cessau de proiri,


Cerottu s. m. cerotto. Arrogu de cerottu de spiovato, -

Potecaria, maddaleone. Po spezia de taffettanu Cessaziòni s. ſ. cessazione, e cessagione, cº


lucrostau de balsamu, o unguentu po poniri a sanrento .

is taglius de didus ec. sparadrappo. Cessionariu s. m. (T. Leg. ) su suggettu, a


Cerpas f cintura nobili de is militaris, ciarpa. chini si fait sa cessioni, cessionario. Po su me -
Cerri cerri term. chi si usat dupplicau cun gozianti, a su quali si fait sa cessioni de una
algunus verbus, andai, o camminai cerri cerri, cambiali, giratario. -

e significat andai movendu su culu de una parti Cessioni s f cessione, assegnamento.


º de s'atera po fastu, culeggiare, seulettare, Cessolfaùt, cissolfait, nota di musica. -

“finenare il culo camminando con fasto. Cesùra s f cesura, tagliamento. Po reposa in


Cerridòri v. m. vagliatore. su versu, cestura.
Cerridùra s. f vagliatura. Cetologia s. f. (T. G.) trattau de is balenas,
Cerrimentu s. m. cribrazione. cetologìa. -

Cerriri v. a. (de cerno, is) crivellare, cer l Cetra s. f strum. music cetra, e eetera. So
F74 CET CHI

r
madori de cetra, ceterista. Sonai sa cetra, ce Chiliade s. f. (T. G.) spaziu de milli annus,
terizzare, sonar la cetra. chiliade.
Cetu s. m. ordini, condizioni, ordine, con Chiliarca s. m. (T. G.) Conduttori de milli
dizione. Su cetu de sa Nobilesa, l' ordine, il ominis, Chiliarca.
rango della Nobiltà. -
Chifferu, ra agg. (T. Anatom.) chilifero.
Che particella, o avv. usau cun is compara Chilificài v. a fai su chilu, chilificare.
tivus, che. Mellus che custu, miglior che questo. Chilificanti v. agg. chi format su chilu, chili
cante.
Ti amu prus, che mei e totu , ti amo più, che -

me stesso. Ateru che custu, altro che questo. Chilificàu, da part. ehilificato.
Checchèi
) S. In. CalCCdl'. Chilificaziºni si f chilificazione.
Checchi Chilismu s. m. formazioni de su chilu, chilismo.
Chemu s. m. numeru quattru de calisisiat cosa, Chilòsu, sa agg. chiloso.
una mano. (V. quaternarius " Chilu s. m. (T. Anatom.) su succiu biancu,
Chercu, e qòercu s. m. arb. glandiferu, (de chi su stogumu spremit de is pappais, e de is
quercus lat.) quercia, e rovere. Targ (Quer bevìdas, chi de pustis si cunvertit in sanguni, chilo.
cus robur Linn.) Chercu pilùdu de follas amplas Chimèra s. º monstru fabulosu, chimera. Fig.
e trottas, cerro. (Quercus crinita V. Targ ) illusioni, inimaginazioni vana, chimèra.
Chercu zaccadimu, quercia diacciuòla, che schi Chinericamenti avv. chimericamente.
anta. Chercu corriazzu, quercia salcigna, arren Chimèricu, ca agg. vanu, ideali, chimerico,
devole. Su landiri, ghianda. Su calixi de su vano, fantastico.
landiri, calice. Sa làddara, galla, gallozza, Chimerizzadòri v. m. chimerizzatore.
gallozzola. Una spezia de cardulinu, chi si Chimerizzài v. n. fantasticai, chimerizzare, far
format in is ramus grussus de su chercu becciu, castelli in aria, stillarsi il cervello.
chi is tintoris dd'usant po tinta niedda, agarico. Chimiatria s. f su medicai cun remedius chi
Chercu scomau, capitozza. micus, chimiatria.
Chermes s. m. grana po tingiri in colori ar Chimica s. f. (T. G.) arti, chi mirat si analisi,
rubiu nobili, chermes. e sa sintesi de is corpus, Chimica. Chimica,
Chermis s. m. colori arrufoiti nobili, chèrinisi, chi mirat s unioni e disunioni de is corpus,
e chermisì , chermisino. M. cremis. chimica tecnica. Chimica chi mirat sa prepara
Chermisìnu, na agg. chermisino. zioni de is medicamentus, chimica farmaceutica.
Cherùbicu, ca agg. de Cherubinu, cherubico. Chimica mineralogica, chi mirat is partis con
Cherubinu s. m. (T. Ebraicu) Cherubino. stituentis is fossilis, chimica mineralogica. Chi
Chessa (t. logudor.) M. moddizzi. mica, chi mirat sa cognizioni de is metallus,
Chetamenti avv. sedatamente, quietamente, chimica metallurgica. Chimica, chi mirat s in
placidamente. º -
tima conoscenzia de is mineralis, chimica doci
Chetu, e chietu agg. cheto, quieto. Potran
bs --- - - - mastica. Chimica, chi s' occupat in esaminai is
quillu, tranquillo, quieto Po pacificu. M. Stai perdas, chimica liturgica. Chimica, chi mirat
chetu, in silenziu, siare zitto. Chetis, stei chetus, sa fabbrica de is birdis, chimica jalotecmica.
zitti, state zitti. Fai abbarrai chetu a unti contra Chimicha, chi mirat sa cognizioni de is salis,
bolla sua, attutare, attutire uno contro sua vo chimica alurgica. Chimica, chi mirat sa prepa
glia, imporgli silenzio, fare star uno ai filatoio. razioni de is coloris, chimica cromatica, arte
Chetiidini s. f quiete, calma, riposo, tran tintoria. Chimica, chi mirat s utili de s'agri
quillità, quietezza, acquiescenza, quietudine. coltura, chimica economica. Chimica agraria,
Chi, relativi de sustanzia, che, il quale. Su chi si occupat in ammestrai is terras cun pro
chi, lo che, il quale. Sa chi, la che, la quale, fettu, chimica agraria. Chimica, chi mirat sa
is chi, i quali, le quali Po particella. Bollu ſerimentazioni de is sustanzias de su pani, de Is
chi bengat issu, voglio che esso venga. Fai in bimus ec. chimica zimotecnica. Chimica, chi
modu chi, fate in maniera clie. Chi in logu de mirat s influenzia de is agentis chimicus in is
a ſini, o po chi : A mci spettàda chi tui ſessis corpus organicus, chimica fisiologica. Chimica,
avvisati, a me andava, o spettava, che tu, o chi si occupat in conosciri sa matura de s'aria
acciò tu fossi avvisato. Chi po poita; Faedda, atmosferica reguardi a sa propriedadi sua respi
chi deu ti ascurtu cun plaxer , dì che io, ovv. rabili, chimica eudiometrica, ovv. ossimetrica.
perciocchè io t'ascolto volentieri. Finzasciù, fin Chimica ermetica. M. alchimia. -

zas a tantu chi, finchè, sino che, fintanto che, ; Chimicamenti avv. chimicamente.
sino a tanto che, infinattantochè. Su chi bolis, Chimicu s. m. versati in sa Chimica, chimico.
lo che o ciò che vuoi. Calisisiat cosa chi, che Chimicu, ca agg. chimico, ca.
che, qualunque cosa che. De chi, da che, Chimu s. m. (T. Med.) massa de sangumi,
dopo che. - - ehi si fait in su figau , chimo. -

Chicchiri s. m. M chighirista po superbia. China s. f arb. rexini medicinali, cannaperida


Chicchiu s. m. billo. ( Kinakina) Su crosu , china, cortec Peruvia
Chida s. f. (T. Loqudor de zzòo; kidos labor, nus, e anche Cortex Peruviana: il che certuni,
poita sunti dis de traballai) settimana. M. cida. poco versati nella gramatica latina han creduto
Chiete s f (t. sp.) quiete, riposo, calma, sproposito di discordanza nel genere, supponen
tranquillità, quietezza. M chetudini. Po logu do corte e di puro genere mascolino, essendo di
de recreazioni. M. recreazioni. genere dubbio usato da migliori Latinisti nell'
Chighirista s. f cresta. Alzai sa clighirista, uno e nell'altro genere, e segnatamente Virgi
alzar la cresta, insuperbirsi. Fai abbasciai sa lio l'ha usato in genere femminino:-Tum Pha
chighirista a unu,. " altrui la cresta. thontiadas musco circumdat amara Corticis,
Chighiristau, da agg. chi portat chighirista, g" solo proceras hinc erigit alnos. Bucol. Ecli.
VI. vers. 62.
cristato, crestoso. - - - - - -
CHI CIA 175

Chini pron. m. e f. (de quien sp.) e si usat chierata, cornacchiata , cicaleria, chiacchiera,
in sing., e plur. Chin est? chi è ? Chini sunti? chiaccheramento, cicalamento, cianciamento,
chi sono? De chini fueddas? di chi parli? Chi cornacciaja, mulacchiaja, cornacchiamento, grac
misisiat, chiunque sia, qualunque: chinisiollat, chiata. -

chiunque, chisivoglia. Ciacciarài. M. ciarlai.


Chinisiollat pronom. chiunque, qualunque, Ciacciaramentu s. m. M. ciacciarada.
chicchessìa. Ciacciaràu part. ciarlato, cicalato. M. ciarlari,
Chinisisìat pronom. chicchessìa, o chi che sia. Ciacciaredda s. f dim. (dd pron. ingl.) cian
Chintàna s. f omini de linna, chi bandant a ciolina, ciancerella.
ferriri is giostradoris, quintàna, e chintàna. Ciacciaròna s. f. accr. berlinghiera, cicalatrice,
Chintàri s. m. cantàro, quintale. -
ciarliera cicaliera. M. ciarlona.
Chinzu (t. r.) M. sinzu. Ciacciaròni s. m. accr. berlingatore, ciancio
Chiràgra s. f. (T. G. Med.) gutta de is ma ne, cianciatore, ciancivendolo, cicalone, chiac
mus, chiragra. chierone, parolajo, cicalante, parabolano, chi
Chiragròsu, sa agg. offendiu de sa chiragra, acchieratore, cicalatore, cicaliere, cornacchione,
chiragroso, chiragrato. - gracchione. Discursu de ciarloni, cicalalogìa.
Chirighìta s. f. diletico, solletico. Fai is chi Ciacciaroni senza fundamentu taccolino, tat
righitas, dileticare, solleticare, fare il solletico. tamella.
Chirighita in gutturu, brulicchìo in gozzo. Ciacciarrài, ciacciarroni ec. M. ciacciarai ec.
Chiriu s. m. (T. Logudor.) M. ciriu. Ciacòta s. f (de chacota sp.) grandu spas
Chiroflogòsi s. f. (T. G. Med.) inflammazioni siu, o allerghia, scherzo, giuoco, trastullo,
de sa manu, chiroflogòsi. ruzzo, zurro, baja , zurlo, ruzzamento.
Chiromanzia s. f. (T. G.) indovinamentu Ciacotài v. n. (t. sp.) scherzare, burlare, ri
medianti is lineas de sa manu, chiromanzìa. dere, trastullarsi, ruzzare, piacevoleggiare, fra
Chironomìa s. f. (T. G.) arti de is signalis, scheggiare, folleggiare, far baje, zurlare, fare
chironomìa. - -
zurli, andar in zurlo.
Chirotonìa s. f. (T. G. Didasc.) imposizioni Ciacotàu part. scherzato, burlato, trastullato.
de is manus in conferriri is Ordinis Sacrus, Ciacotèri s. m. (t. sp.) trastullatore, scher
chirotonìa. - -
zatore, che fa baje.
Chirriòlu s. m., brano, brandello. Fai a chir Ciafarcàni s. m. indiane d'Alepo.
riolus, stracciai arrogus, squarciare, fare a Ciaffarà da M. ciaffarottu.
brani, stracciare sbranando. Bestiri, ch' indi Ciaffarottu s. m. ceffone, mascellone.
calat a chirriolus, veste, che ne casca a brani. Ciamarra s. f zimarro .
No portai chirriolu de bestiri, aver la veste, che Ciambellotteddu s. m. dim. (dd. pron. ingl.)
ne casca a brani, esser logora, lacera. camojardo.
Chirrioneddu s. m. dim. ( dd pron. ingl.) Ciambellottu s. m. tela de pilu de cabra,
bioccoletto. Chirrioneddu de lana, bioccoletto cambellotto, ciambellotto, cammellino.
di lana. Ciamberlànu s. m. Ciamberlano, ma est prus
Chirriòni s. m. chirrioni de pilus, o stuppa, in usu Ciambellano.
pennecchio, viluppo, ciocca di capelli, fiocco, Ciambràna s. f. (t. fr.) spezia di ornamentir
bioccolo di stoppa. Chirrioni de pilus, chi por de porta, de ventana, e de gimineras franzesas,
tat su cuaddu a palas de su fini de su pei, bussola, intelajatura. (V. Chambranle fr.)
barbetta. Chirrioni de lana, bioccolo di lana. Ciantri s. m. (de chantre sp.) Maestro, o di
Chirru s. m. cantu, canto. De chirru in rettor del Coro, precentore, cantore di Coro.
chirru, de unu cantu a s'ateru, da un canto Ciappa s. f fura, busca, ruba. Fai ciappa,
all'altro, da una parte all' altra. o busca, far ruba, rapina. M. busca. -

Chirurgia s. f. (T. G.) arti di operai cun sa Ciappài v. a. arregolliri unu improvvisamenti,
manu, chirurgia. acchiappare, carpire, cogliere con inganno,
Chirùrgicu, ca agg. chirurgico. sopraggiugnere, corre, sorprendere uno all' m
Chirurgu s. m. chirurgo, cerusico. Chirurgu, provviso, all'impensata. Po scrocca, rapigna,
chi curat is partis genitalis, norcino, litotomista, sgraffignare. Ciappai a scusi, furai occultamenti,
litòtomo. trafugare, trasportar nascostamente. Po piga
Chiusa s. f. (t. ital.) fini de is sonettus, epi cun is manus simplementi, prendere, pigliare.
grammas ec. chiusa. Ciappa, piglia. Po furai. M. - -

Chizzànu, na agg. che si leva di buon mattino. Ciappàu, da part. incontrau improvvisamenti,
Chizzi avv. (e in Logudoru chito de cito lat.) sorprendiu, acchiappato, sorpreso, chiappato,
a buon ora, per tempo. A mangianu chizzi, carpito, colto all'improvviso, con inganno. Po
di buon mattino, allo spuntar del giorno. A su pigau simplementi, preso, pigliato.
chizzi de is puddas, all'alba de tafani. Ciappinu s. m. M. ciappuzzu. -

Ci avv. locali, ce, ci. Non ci 'nd' est, non Ciappuzzeria s. f. acciabattamento, imbratto -

ce n'è Non ci bolit tantu, non ci vuol tanto. Ciappuzzu s. m. ciabattino, acciarpatore ,
Cantu ci poneus? quanto ci mettiamo? Tui non ciarpone, ciarpiere. -

ci andas, tu non vi vai. Stetiu ci ses ? stato vi Ciaravallista s. m. colui, che fa almanacchi.
sei ? Taliorta si unit cum sa prep. in : Inci mi Ciaravallu M. almanaccu .
raus, vi guardiamo. Ciarla s. f cicaleggio, ciarla, loquacità, cica
Cia s. f. (de chia sp.) lucco, bendone. lamento, cicalàta, cicalerìa, ciarlerìa, chiaº
Ciàcciara s. f chiacchiera, ciarla, ciancia, chiera, garrulità, ciancia, cianciamento, dicacità.
chiacchierìo, cicaleccio, cicallo, cianciume, ci Custas sunti ciarlas, queste sono ciance. Ciarla
calamento, cicaleggio, favello. confusa de prus personas, passeraio, confuso
Ciacciaràda s. f, taccolata, cicalata, chiac cicaleggio di più persone. Ciarla de pipius,
I76 CIA CIB,

bruscello, chiaccherio di fanciulli. Ciarla vana, cibario. Lei cibaria de is antigus Romanus, leg
fandonia, fola. -
ge cibaria. - -

Ciarlài v. n. ciarlare, cicalare, cicaleggiare, Cibudda s. f (dd pron. ingl.), cipolla (Al
taccolare, cianciare, chiacchierare, crocchiare, lium caepa Lin.) Sa conca, bulbo. Is follas,
tattamellare, treccolare. Ciarlai sciapidamenti, squame, spicchi. Sa canna de su flori, fusto,
cinguettare. Po su ciarlai depustis de hai beni scapo. Cibudda po certus rexinis de algunas
bistu, berlingare. Ciarlai senza necessidadi, grac plantas fattus a bugnis no però a follas comente
cliare. Ciarlai vanamenti, cornacchiare, grac sa cibudda, tubero. Porexinis de algunas plan
chiare. Ciarlai cun eccessu, straccicalare. Ciarlai tas similis a sa cibudda, bulbo. Planta chi por
perdendu tempus, chiacchillare. - tat su rexini simili, pianta bulbosa.
Ciarlatàna s. f cianciatrice, cianciera, cantam Cibudda marina, squilla, scilla. Axedu, o
banca, ciurmatrice. -
binu, in su cali si siat postu in infusioni de
Ciarlatanedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) can custa cibudda, aceto, o vino scillitico, o squil
tambanchina. litico.
Ciarlataneddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) Cibuddàda s. f cipollata.
cantambanchino. Cibuddàu (t. r.) s. m. M. cibuddada.
Ciarlataneria s. f cianciume, ciarlataneria, Cibuddedda. M. cibudditta .
loquacità, ciurmerìa. Cibudditta s. f. dim. (dd pron. ingl.) cipol
Ciarlatanescu, sca agg. ciarlatanesco. lina. Cibudditta de jerru, cipollini vernini. Ci
Ciarlatanismu s. m. ciarlatanismo. budditta po rexini di algunas plantas, bulbetto,
Ciarlatànu s. m. cantambanco, ciurmadore, bulbettino.
cerretano, ciccantone, ciancione, cianciatore, Cibuddòsu, sa agg. squamoso, che porta squa
ciancivendolo, chiacchierone, parabolano, ciar me come la cipolla. -

latano . Cicatrici s. f. (t. ital. già in usu) margini, o


Ciarlateria s. f. M. ciarlerìa. signali de ferida, cicatrice.
Ciarlàu part. ciarlato, cicalato. Cicatrizzài v. a. reuniri una liaga, cicatriz
Ciarlèra s. f. cianciatrice, cianciera, cinguet zare, saldar la ferita.
tiera , berlinghiera. Cicatrizzanti v. agg. cicatrizzante.
Ciarlèri s. m. M. ciarloni. Cicatrizzau, da part. cicatrizzato.
Ciarleria s. f. ciarlerìa, moltiloquio, loquacità, Cicatrizzazioni s. f sardadura de ferìda, cica
dicacità, garrulità . trizzazione, saldatura di ferita.
Ciarlixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) chiac Ciccara M. cicchera.
chierella , chiacchierina, cianciolina. Ciccaròni M. ciccheroni.
Ciarlòna s. f. cicalatrice, ciarliera, cicaliera. Cicchera s. f. chicchera.
Ciarloneddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl. Ciccheròni s. m. accr. chiccherone.
cianciosello, lla, chiacchierino, cicalino. Cicciu s. m. cucco. Su cicciu de domu , su
Ciarlòni s. m, ciarlatore, ciarlone, loquace, rus istimau de is Babbus, fillu de sa pudda
berlingatore, chiacchierone, cicalante, chiac i" espr. rust. cucco, il beniamino. M. be
chieratore, cicalatore, cicaliere, cornacchione, Illallllllll .

parolajo, crocchione, cicalone. Ciarloni inutili, Ciceròni s. m. nomini, chi s'usu hat domau
gracchiatore, gracchione, gracidatore. Ciarloni a cuddu, chi in is cittadis de Italia fait osser
senza fundamentu, taccolino, tattamella. Di vai cantu inc est de prus curiosu, Cicerone.
scursu de ciarloni, cicalalogìa. Ciceronianu , na agg. ciceroniano .
Ciarollàu, da agg. sciamannato. M. ciarollu agg. Cicisbèa s. f ci isbèa, accattamori, rubacuori,
Ciarollu s. m. sciattezza, scompostezza. drucia, che uccella amanti. - -

Ciarollu , lla agg., sciamannato, sciatto, scom Cicisbcadùra s. ſ. cicisbeatura. M. cicisbeatu.


posto, sconcio negli abiti, e nella persona. M. Cicisbeiai v. n. cicisbeare, donneare, vagheg
acciarollau. -

giar donne.
Ciarpa s. f. (t. ital. già in usu) spezia de Cicisbcàtu s. m. cicisbeato, galantìo.
sciallu, o scialla, chi portant is feminas asuba Cicisbèu s. m. cicisbìo, ganimède, profumino,
de is palas, ciarpa. Po cerpa militari, ciarpa. bertone, drudo, zerbino , pivo.
Ciaschèri, ra. M. ciascosu . Ciclometria s. f. (T. G. Geometr.) arti de
Ciaschiadòri v. s. e agg. ruzzante, bajoso. mesurai is circus, e is ciclus, ciclometrìa.
Ciaschiài v. n. ruzzare, scherzare, far baje, Ciclu s. m. (T. G. Cronologicu) certu pe
barzellettare. Ciaschiai annomingendu, bergoli riodu de numerus in progressioni regulari ſinas
nare. Po mai agudesas, facetare, dirfacezie. a certu terminu, e de pustis torrant is proprius
Ciaschiàu part. neutr. scherzato, trastullato. senza interruzioni, ciclo. Ciclu solari, e lunari,
Ciascòsu, sa agg. bajoso, faceto, lepido. ciclo solare, e lunare. Ciclu de s' Indizioni,
Ciascu s. m. ruzzo, baja, barzelletta, facezia, ciclo dell' Indizione. -

lepidezza, scherzo. Cicùta s. f erba velenosa, cicuta.


Ciaspiadùra s. f marezzo. Ciela s. f. (T. Gr.), settimana. Cida santa,
Ciaspiài v. a. marezzare, dare il marezzo. settimana santa. M. chida.
M. inciaspiai. Cidru, e sidru s. m. cedro. Colori de sidru,
Ciaspiàu, da part. marezzato. citrino . M. Sidru .
Ciattu, tta agg (t. sp. piatto. De ciattu postu Ciferista s. m. ciferista, Scrittor di cifre.
avverb. di piatto, colla parte piana. Arropai Cifra s. f., cifra, e cifera. Fueddai in cifra,
de ciattu, piattonare, schiancire, dare di schian su propriu, che fueddai in suspu, favellare in
cìo. Colpu donau de ciattu, piattonata. Fai cifra, in gergo, oscuramente. Arti de scriri in
ciattu, appiattare. cifra, Stenografia, Criptografia.
Cibariu, ia agg (t. ital, in usu) nutritivu, Cifrài v. a. poniri g" , cifrare.
CIG' CIMI 177

Cignu volat. s. m cigno Cignu si narat an Cimingiòni s. m, capezzolo, papilla. Su circu


cora unu Poeta celebri: Cignu de Mantua, o coloru a ingiriu de su cimingioni, areola. Fe
Mantova. Virgiliu, il Cigno di Mantova, mina, chi portatis cimingionis zaccaus, o chi
Cilindreddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) ci portant algunas zaccaduras, chi causant grandu
lindretto. a - ,
-

dolori, donna, che ha sètole ne capezzoli.


Cilindricamenti avv. cilindricamente, in figura Cimitòriu s. m. cimiterio, e cimitero. M. Gi
cilindrica. - - - -- - mitoriu . - - - - - - -

Cilindricu, ca agg. cilindrico. e a


Cimixedda s. f dim. (dd pron. ingl.) vitic
- Cilindru s. m. corpus de figura longa e tunda, ciuòla. Cimixedda de is plantas, tenerume
cilindro. - - -
delle piante. - - , -

Cilireddu . M. ciulireddu. Cinàbru s. m. materia de colori arrubiu cum


i Ciliru M. ciuliru. -
posta de argentu biu e zulfuru, cinàbro. .
Cilixia s. f ghiaccio, diaccio, gelo, ghiado. Cincidda s. f. (dd pron. ingl.) scintilla, favilla,
Logu aundi si cunservat sa cilixia, ghiacciaia. Cinciddas de su ferru cardau, rosticci. Po is cin
Sa cilixia, chi abbarrat attaccada a is canalis, ciddas, chi bogat su paperi allutu, candu si stu
ghiacciuolo, Cilivia bianca, brina, brinata. Co dat, monacchine. - -

bertu de cilixia bianca, brinoso, pruìnoso. Pezzu Cincìddàda s. f. " r.) M.


cinciddamentu .
de cilixia, chi s'incontrat distaccau in mari, Cinciddài v. m. bogai cinciddas, scintillare,
borgognone. Cilixia bianca, chi s' attaccat a is favillare, sfavillare, mandar faville. Su cincid
arburis, brina, brinata, rugiada congelata, neb dai de su binu generosu, smagliare.
bia gelata. Sa cilixia si scallat, si sciollit, il Cinciddamentu s. m. scintillamento, sfavilla
diaccio si scioglie, didiaccia, dimoſa. mento, scintillazione.
Ciliziu s. m. M. siliziu . -

Cinciddau , da part. che ha mandato fuori


Cilla s. f. guardatura di adirato, cipiglio. Ca-. scintille, o faville. -

lai sa cilla , fai cilla mala, o grussa a unu, Cinciddedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) scintil
cipigliare, far " ad uno, guardarlo di letta, scintilluzza, favilletta, favilluzza.
mal occhio, far gli occhi grossi. - Cinciddòsu, sa agg scintillante, sfavillante.
Cillòni s. m. cabizzali de terra, ciglione. Fai Cincidduzzu, zza. M. cinciddosu.
cillonis de terra in su campu, imporcare, far Cincinài (t, r.) M. incurzai.
ciglioni nel campo, o far porche. - Cincinàu, da part. segau a curzu. M. incurzau.
Cillu s. m. ciglio. Cillu de su sulcu, porca. Cincinu s. m. (de cercen sp.) Segai a cincinu
Si est doppiamenti mannu, magolato. Accomo espress. rust. Su propriu che cincinai. M.
dai sa terra arruta de is cillus fattus a ingiriu Cincu agg. numerali, cinque,
de su sermentu, risarcir le frane de cigli fatti Cincumila agg. cinquemila, cinque migliaia.
attorno la vite. Arzai is cillus po spantu, inar Cineuxentus agg cinquecento, cinque centinaia.
car le ciglia per istupore. Cillus serraus, unius Cineràriu, ia agg. cinerario. Urna cineraria,
impàri, ciglia raggiunte, ", illu de aundi si cunservanta antigamenti is cinixus de is
corpus abbruxaus, urna cineraria.
fossu, greppo. Spaziu intre cillu e cillu, in
tracciglio. -

Cingeddu s. m. (dd pron. ingl.) voraviva de


Cillùdu, da agg. cigliuto, di ciglio folto, is is pannus de lana, cintolo. -

pido, setoloso. Cingidiura s. f cignitura.


Cilonàju s. m. celonajo. - Cingiri v. a. cignere, cingere, accingere. Cin
Cilòni s. m. pannu tessiu a vergas, de su quali girisì v. r. accignersi, cignersi. Cingiri de nou,
s' indi fait in Terrafirma, e in Sardigna, celone. ricignere. Cingiri sa spada, cigner la spàda.
Cima s. f (de zouz kyma, tenerior caulicus Cingiri unu possessu de fossus, cignere un predio
herbarum) Su coromeddu de is plantas, e de di fossi Cingirisì, accappiaisì su bistiri, cignersi
is erbas, cima, pipìta. Cima de indivia, ec. maz legarsi il vestimento.
zocchio, tallo. Cima, o truncu de cauli, lat Cingra s. f.cigna, cinghia. Strintu cun eingra,
tia ec. torso. Cima de gureu, stelo, torso, tor cinghiato , legato con cigna. Poniri sa cingra, o
solo. Fai cresciri a cima, accimare. Gagl. Cima, accappiai cun sa cingra, cinghiare, legar con
o cimixedda de sermentu, vetta delle viti. Po ciglia -

cima, o cuccuru de montagna, cima, sommità, Cingràda s. f cinghiata. Donai una cingrada,
cresta di montagna. Cima di ateras erbas, gru a unu, dare una cinghiata, una botta a uno.
molo, garzuolo. Po is puntas de is cambus, Cingradùra s. f s' accappiai cun cingra, cin
vettuccia. Cima fistulosa de una planta erbacca, ghiatura Po sa parti de su corpus de su cuad
chi naraus ancora cima tuvùda , torso, o stelo du, aundi si ponit sa cingra, cinghiatura.
fistuloso, tubulato. Cingròni s. m. accr. cingra manna, cignone,
Cimentài v. a. poniri a cimentu, cimentare, sopraccinghia. - -

porre a cimento. Cimentai troppu un animali, Cinicu s. m. omini mordaci, cinico.


cansaiddu solobradamenti, straccare un animale. Cinicu, ca agg (T. Didasc.) mordaci, sfac
Po tentai, sperimentai, cimentare, tentare, spe ciu, cinico, mordace.
rimentare. Cimentaisì v. r. cimentarsi, rischiare. Cinismu s. m. setta de is Cinicus, cinismo.
Cimentàu, da part. cimentato, provato, spe Cinixà da s. f. cenerata .
rimentato. Animali cimentau de traballu, ani Cinixàli agg. colori de cinixu, cenerizio, ce
male faticato, straccato. nerino, cenericcio, cenerognolo, bigio, grigio,
Cimentu s. m. gara, aringo, cimento. Intrai bigerognolo. Po murru, manta de cuaddu, gri
in cimentu, entrare in aringo, correr l' aringo. gio, bigio. Cuaddu murru cinixali, cavallo bi
Po prova, cimento, prova, saggio. gio, o grigio.
Cimingionèra s. f strum: po tirai su latti de Cinìxu s. m. (t. sp.) cenere. Mercuris de ci
t
su pettus de una femina, poppatoio. nixu maraus a sa primu dì de caresima, il diº
Y
I78 CIN CIR,

delle sacre ceneri. Cani de cinixu, o cinixali, Po fai circa, accattare, questuare, andare all'
si narat de preizzosu, chi no scit partirisì de sa accatto. Circai scusas , pretestus, cercare scuse,
forredda t. r. o de su foxili, neghittoso, che sutterfugi, tergiversare, volteggiare. Circai a spen
cova la cenere, che non sa partirsi dal foco tumu, e cun istrepitu alguna cosa, ghettendu
lare. Fai a cinìxu, o redusiri in cinixu, ince a pari mobilis ec. rovigliare, rovistare, trambu
nerare, incenerire, ridurre in cenere. Faisì a ci stare, rovistolare, rifrustare. Tui dda circas,
nixu n. p. incenerirsi, ridursi in cenere. Fattu tu cerchi di frignuccio. Circai de nou, ricercare.
a cinixu, incenerito. Cottu asutta su cinixu, Circamentu s. m. cercamento.
succenericcio, cotto sotto la cenere. Cinixu chi Circanti v. agg. cercante, che cerca. Po men
hat serbiu innantis po sa lissia, ceneraccio. Ci dicanti, cercante, mendicante, e ancora in forza
nixu po fai is birdis, rocchetta pron. cun s o de sust questuante, che va all'accatto.
largu . Circàu, da part. cercato. Circau cum diligenzia
innirisì v. r. (t. r.) M. movirisì. forroghendu cosas, frugato, rovistato, trambu
Cinquanta agg. cinquanta. - -
stato. Circau de nou, ricercato.
Cinquantèna s. f. e cinquantina, cinquantina. Circhiài v. a. cerchiare. M. incircai.
Cinquantèsimu, ma agg. cinquantesimo. Circhigliu s. m. cerchietto.
Cinquecentista s. m. nomini, chi si donat a is Circhiolla (t. r.) M. arcu celesti.
Autoris italianus, chi floressiant in su milli cin Circhixeddu s. m. dim ( dd pron. ingl.) cer
cuxentus incirca, e a cuddus, chi imitant su chietto, girello.
stilu insoru, Cinquecentista: Circoscriri v. a. serrai, circonscrivere, e cir
Cinquènniu s. m. spaziu de cincu annus, cin coscrivere, circondare, serrare, porre limiti al
quennio. - -
d intorno. Po definiri largamenti, circonscrivere,
Cinquina s. f cinquina. definire largamente.
Cinta s. f cinta, cintola. Cinta de cappeddu Circoscrittu, tta part circonscritto, e circo
scritto.
cum fibbia, cintiglio colla borchia. Cinta de spa
da , cinta di spada. Circoscrizioni s. f circonscrizione. Po peri
Cintixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) cintolino. frasi, circonscrizione, perifrasi, circuito di pa
Cintu s. m. cintola , cintolo, cinto. Cintu de role, circonlocuzione.
sola cun fibbia, scheggiale. Circu s. m. cerchio. Su chi traballat is cir
Cintu, ta part. cinto. Cintu a ingiriu, in pro cus, cerchiaio. Circu de sa sfera armillari, ar
spettu, precinto, cinto d'intorno, in prospetto. milla. Circus de sedazzu , cerchi da staccio.
Cintùra s. f cintura, cintolo. Cintura de spa Po su circu coloriu, chi portata ingiriu su ci
da , balteo, budriere. Cintura de un edifiziu, mingioni, areola. Is circus si formant de is tiras
cintura. lignosas de su crosu de s'arburi, i cerchi si
Cinturedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) cin formano dagli strati legnosi dell'albero.
tatretta . Circùitu s. m. circuito, propreso, distretto,
Cinturòni s. m. cintura de spada, pendaglio, recinto, giro, compreso. Circuitu de fueddus,
budriere, cintura della spada. ambàge, circuito di parole.
Ciòcciri s. m. erba, linguella, spraggine. Circuladòri v. m. circolatore.
Targ (Pychris Echiòides.) M. socciri. Circulài v. n. circolare, e circulare, rigirare,
Cioccolatti s. m. cioccolata, e cioccolatte. andar in giro, girare attorno. Circulai de nou,
Cioccolatti cun sustanzia de pezza, cioccolata ricircolare.
vegeto animale, o smazzonico. - Circulanti v. agg. circolante, che circola.
Cioppài, cioppau ec. M. scioppai. - - - Circulàri agg. circolare, circulare. Littera
Cippu s. m. strum. de linna po castigai is circulari, lettera circolare.
malfattoris, ceppo, " de incodina, su pei Circularidadi s. f circolarità, ragion formale
del circolo.
de linna, aundi est collocada s' incodina, ceppo
dell'incudine. Cippu de s'ancora, ceppo dell' Circularmenti avv. in circulu, circolarmente,
ancora. Cippu de sabbateri po battiri sa sola, in circolo.
marmotta. Poniri in su cippu, inceppare, porre Circulatòriu, ia agg. circolatorio.
in ceppi, Postu in su cippu, inceppato, posto Circulàu s. m. corona, circolato, cerchio, co
ne ceppi. rona, ghirlanda, intorniamento.
Cipressu s. m. arb. cipresso. (Cupressus sem Circulau, da part. circolato, circulato.
per virens. Savi) Su fruttu, coccole. Padenti Circulazioni s. f circolazione, rigiramento,
de cipressus, cipresseto. circuimento. Circulazioni noa, ricircolazione
Circa s. f cerca , accatto, " Po per Circulazioni musicali, giru po totus tonus , cir
colazione musicale.
quisizioni pentumada, circhendu de dogna parti, -

rovistìo. Fai circa, questuai, accattare, que Circuleddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) cir
stuare. Andai in circa de unu, cercare, andare coletto, circuletto.
in cerca di alcuno. Circulu s. m. circolo, cerchio. Circulu de
Circadòri , ra v. m. e f. cercatore, trice, cer personas unidas po discurriri, cerchio, circolo ,
cante. Circadori zappulus, ferravecchio. crocchio, trebbio, nidiata, raddotto, adunanza
Circadùra s. f cercatura, cerca, ricerca. di persone per discorrere, capannella, e capan
Circài v. a. cercare. Circai a fustigu, cercar nello. Stai, concurriri a su circulu po qistio
col fuscellino. Circai a s apprapidu, cercar ta nai, stare, andare a crocchio, a trebbio, pas
stando . Circai, o andai c" a perdas pe sare il tempo a chiacchierare, a discorrere, croc
sadas, o po mari e po terra, andare, cercar chiare, stare a raddotto.
ratio. Circai attentamenti po incontrai cosa per Circuncidiri v. a. segai a ingiriu, circoncidere.
dia, razzolare, rovigliare, rovistare, frugare. Circumcidiri a sa turchesca, giannizzerare, cir
Circai minudamenti, e cun diligenzia, rivilicare. concidere alla turchesca.
CIR CIT I79

Circumcidiu, ia. M. circumcisu. Citiri s. m. il tacere, silenzio.


Circumcisioni s. f circoncisione, circoncidi Citiu, da part. taciuto, non detto, ammu
mento. Sa festa de sa Circumcisioni de su Se tito, passato in silenzio.
gnori, la festa della Circoncisione del Signore. Citiu, da agg tacito, cheto, segreto, taeiturno.
Circumcisu s. m. Ebrèu, o Turcu, circonciso. Omini cifiu, uomo cupo.
Circuncìsu, sa part circonciso, circunciso. Citu, terminu chi cumandat silenziu, zitto,
Circunferènzia s. f circonferenza. Circumfe silenzio.
renzia de circulu, circonferenza, periferia. Ciùccara s. f pisci (de xucla cat.) mena.
Circunferenziali agg. circonferenziale. Ciùcciu, e ciucciùi; andai a ciucciu. M. andai.
Circunflessioni s. f circonflessione. Ciucciustài, lascia stare.
Circumflessu, ssa agg. circonflesso, circumflesso. Ciucculattèra s. f cioccolattiera.
Accentu circunflessu, accento circonflesso. Ciucculattèri s. m. cioccolattiere.
Circumfluènzia s. f. affluenzia de cosas, chi Ciucculatti s. m. M. cioccolatti.
sunt a ingiriu, circonfluenza. Ciuètu, ta part gramolato. Pani ciuetu, pan
Circunstanti v. agg. circonstante, e circostante. gramolato.
Is circunstantis nom. sust. plur. is presentis, i Ciuexidùra s. f il gramolar la pasta prima
circostanti. di spianare il pane.
Circunstànzia s. f circostanza, e circostanzia. Ciueximentu s. m. M. ciuexidura.
Circumstanziài v. a specificai is circumstanzias, Ciuèxiri v. a. gramolare, rimenar la pasta.
circostanziare, specificare le circostanze. Ciuffa s. f battalla, disputa, o certu, zuffa,
Circunstanziau, da part. circonstanziato, cir riotta, disputa, quistione, combattimento, rissa.
costanziato, specificato. Ciuffettu) s. m. ciuffetto, ciuffo. Po su ciuffi
Circuredda s. f. dim. (dd pron. ingl.) piccola Ciuffu ) de pinnas, chi algunas puddas por
quaglia. tant in conca, eappello. Pudda acciuffettada,
Circuri s. f volat. quaglia. Su strum. ch'imì chi portat ciuffettu, gallina cappelluta, che ha
tat su cantu de sa circuri po dd' allettai, qua cappello. Pigai unu a su ciuffu, pigliar uno
gliere. pel ciuffetto, acciuffarlo.
Cirdinu, ma agg. (t. b.) tetteru in sa persona, Civicu, ca agg. civico.
impettito, intirizzato, diritto colla persona. M. Ciuliràju s. m. chi fait o bendit ciulirus, cri
tètteru. vellajo.
Cirfinu s. m. (t. r.) arrogheddu, minuzzolo. Ciulireddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) vaglietto.
Fai a cirfinus, segai una cosa a arrogheddus, Ciuliru s. m. (e ciliru de av) go kilizo, volvo,
sfracellare, disfare intieramente infragnendo, voluto; ) crivello, vaglio. Ciuliru po limpiai su
rompere in pezzi, sbrizzare, amminutare, ri trigu de sa palla suttili, alzendiddu in aria,
durre in minuzzoli. Fattu a cirfinus, a arro colo, vassoio da mondare il grano. M. (van
gus, sfracellato: -
fr.) Su limpiai su tri in custu modu, vasso
Ciriu s. m. (In Logudoru Chiriu de amptov fare. Cerriri cun ciuliru, crivellare, vagliare.
kirion candela cerea) cero. Civràxu s. m. (e in s ateru cabu, crivarzu t.
Cirròni s. m. tiglio. Cirròni de linu, de ca guastu de su lat. cribrarius, e panis cribrarius
gnu, tiglio di lino, di canapa. est su civraxu nostru) pan di cruschello.
Cirròsu, sa agg. (T. Botan. planta cirrosa, Ciurma s. f ciurma.
pianta cirrosa, che manda tronco viticci, o Ciurmada s. f. turba de genti vili, plebe, ci
filetti. -
urmaglia, popolaccio.
Cirru s. m. (t. r. de cirro ital, ant.) M. chirrioni. Ciurru s. m. ( de chorro sp.) zampillo, ca
Cirsocèle s. f. (T. G. Med.) tumori, chi si scata d'acqua. S'aqua bessit a ciurrus, l'acqua
format in is vasus ispermaticus, cirsocèle. esce, scaturisce a zampilli, zampilla . Biri a
Cisalpmu, na agg. cisalpino. curru, a tiramolla, biri in aria senz'accostai sa
Cispai v. a. (t. r. de chispear sp.) scintillare. bucca a su vasta, bere a mulinello (V. Franzios.
Cispai fogu de sa collera, sbuffare, fulminare, alla voc. chorro). -

fummare, scintillar di sdegno. M. cinciddai. Cixigràxa s. f. (t ecclesiensi) coipira (t. r.)


Cispàu, da part. (t. r.) M. cinciddau. e sizzirigorgia in s Olasta, insettu cun alas,
Cistài v. n. nai cistosidadis, burlai po giogu, cicàla. -

mai buffonerias cun bella grazia, facetare, dir del Cixireddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) cecino.
le facezie, buffoneggiare, motteggiare, scherzare. Po perdixedda in forma de civiri, cecerello.
Cistosamenti avv. facetamente, giocosamente. Cixiri s. m. legumini, eece (Cicer Arientinum
Cistosidàdi s. f. (t. sp.) lepidezza, facezia, Linn.) Cixiri biancu, ceci premici. Targ. Cixiri
detto arguto, e piacevole. galiazzu, cottu cun s'arèna, ceci abbronziti.
Cistòsu , sa agg. (t. sp.) lepido, grazioso, Clamài v. a. (t. lat.) zerriai a boxi alta, gri
giocoso, faceto. dare, parlare ad alta voce. Clamai giustizia,
Citera s. f. (t. cat.), cetra. chiamare, domandar giustizia. Clamai venganza,
Citerista s. m. dilettanti de citera, ceteratore, gridar vendetta.
dilettante di cetra, sonator di cetra, eiterista. Clamàu, da part gridato, parlato ad alta voce.
Citerizzài v. a. sonai sa citera, citerizzare. Clamazioni s. f clamazione.
Citibili agg. tacibile, da tacersi. Clamide s. f. (t. lat.) bestiri militari de is
Citidamenti avv. tacitamente. Patrizius romanus, clamide. Po mantu Reali,
Citimentu s. m. tacimento . Clamide Regia .
Citiri v. a. passai in silenziu, tacere, passar Clamòri s. m. (t. lat.) esclamazioni, lamenta,
sotto silenzio, tener segreto. Citiri v. m. tacere, clamore, esclamazione, querimonia, richiamo.
osservar silenzio, stare zitto. Citirisì n. p. ta Clamoròsu, sa agg. clamoroso. Cassa clamo
cersi, ammutire. M. cagliai. rosa, caccia clamorosa. -
Y 2
I 80 CLA CLA

Clandestinamenti avv. clandestinamente. tarra ec. bischero. Claviglia po s' ossu de sa


Clandestinu , ma agg. clandestino. Matrimoniu camba, chi arribat de su pulsu de su pei
clandestinu, fattu in secretu, matrimonio clan finzas a su genugu, caviglia, fucile, fusolo.
destino. Po clavilla i" su coddu. M. clavicula. Cla
Claramenti avv. chiaramente, apertamente, viglia, aundi s'accappiant is remus po remai,
evidentemente. scarnao .

Claredàdi s. f chiarezza, chiarità, chiaro, Clavigliedda s. f dim. (dd pron. ingl.) cavi
chiarore. Claredàdi de boxi, chiarezza di voce. gliuolo. Clavigliedda de violinu, de ghitarra ec.
Po intelligenzia, chiarezza, intelligenza. bischerello, bischerellino.
Clarificài v. a. fai claru, chiarificare, far Clavilla (t. r.) M. claviglia.
chiaro. Po sclaressiri, clarificai sa vista, scla Clavillai v. a. attaccai cun clavilla, cavi
ressiri sa boxi, chiarificar l'occhio, la voce. Po liare, incavicchiare, attaccar con caviglie.
bogai de duda, chiarire, chiarificare, trar di o clavillai s'artiglieria, chiovare, inchiodare
dubbio, rendere intelligibile. Clarificai su mustu, l'artiglieria.
o unu sceroppu, chiarificare, chiarire il mosto, Clavillau, da part incavicchiato, incavigliato,
o uno sciroppo. Clarificaisì, chiarificarsi, stilla attaccato con caviglie, o cavicchi.
re, farsi limpido. Claustràli agg. caustrale.
Clarificàu, da part... chiarificato. Claustru s. m. (t. lat.) chiostro. Po serradura,
Clarittu , tta agg. dim. chiaretto. chiusura , claustro.
Clarosciuru s. m. chiaroscuro. Pintai a cla Clausula s. f clausola, e clausula, conclu
roscuru, chiaroscurare, dipignere di chiaroscuro. sione, conchiusione.
Claru s. m. chiaro, chiarezza, luce. Clausuledda s. f. dim. (dd pron. ingl.) clau
Claru, ra agg. luxenti, chiaro, lucente, splen suletta.
dido, luminoso, cospicuo. Po puru , chiarifi Clausulòna s. f. accresc. clausulona.
cato, chiarito, puro, limpido. Po manifestu, Clausura s. f chiostro, clausura, claustro.
chiaro, noto, manifesto, palese. Po illustri, Clementementi avv. clementemente, con cle
Vºterºzd .
celebre, illustre, rinomato Po sinceru, chiaro,
leale, sincero. Poniri in claru, mettere in chia Clementi agg. clemente.
ro, dilucidare. Po limpiu: S'aria est clara, Clementina s. f e Clementinas plur. Costitu
limpia, il Cielo, l'aria è chiara, serena. zionis de Clementi Qintu Summu Pontifici,
Boxi clara, voce chiara. Clementina, le Clementine. -

Claru avv. chiaro, chiaramente. Clemènzia s. f clemenza.


Classi s. f classe, armata marittima, caro Clericàli agg. chericale, chiericale, clericale.
vana di navilj. Po ordini, o gradu, classe, Clericalmenti avv. chiericalmente.
ordine, grado. Clericàtu s. m. chericato, chiericato, clerica
Classiàriu s. m. sordau antigu romanu, clas to , ordine chericale.
siario. Clericàu . M. clericatu.
Classicu, ca agg. classico. -
Clericòni s. m. accresc. chericone, chiericone.
Classificài v. a. classificare, classare, disporre Clericu s. m. cherico, chierico, Clericu pi
in classi. ticu, cherichetto, cherichino, chericuzzo .
Classificàu, da part. disposto, ordinato in classi. Clèrigu. M. clericu.
Clava, e crava s. f propriamenti sa mazza Cleromanzia s f (T. G.) indovinamentu po
pintada in manus di Ercole, clava. Po brossa. M. via de dadus, cleromanzìa.
Clavadùra s. f conficcatura. Cleru s. m. clero.
Clavài, e cravai v. a. (t. " configgere, Clidomanàa s f (T. Gr.) indovinamentu po
ficcare, conficcare, affiggere, inchiodare, fer via de crais, clidomanzìa.
mare. Po clavài cun obbilus, conficcare, ficcar Clientèla s f protezioni, clientela, protezione.
chiodi, inchiodare, chiodare, configgere, fig Clienti. M. crientulu.
gere, fermar con chiodi, chiovare. Po clavai un' Clièntulu s. m. cliente, clientolo. Po partigianu,
idea in conca, chiavare in testa un'idea. Clavai cliente, fautore, partigiano.
sa conca in su cosinu, conficcare il capo sul Clima s. m. clima, cielo, aria, paese.
piumaccio. Clavài de nou, riconficcare. Climatèricu, ca agg. perigulosu, climaterico.
Clavamentu, e cravamentu s. m. conficca Annu climatericu si narat dognia annu settimu
mento, inchiodamento, configgimento. de sa vida umana, anno climaterico, pericoloso.
Clavàriu, e cravariu s. m. chiavaro, chiavajo. Clinicu, ca agg nomini, chi si donàda anti
M. cravariu. gamenti a cuddus, chi si ſiant battiai in puntu de
Clavàu, e cravàu, da part. conficcato, con morti, clinico, ca. Medicu clinicu, o praticu, chi
fitto, chiovato, inchiodato, fermato con chiodi. attendita sa cura de is maladius in su lettu,
Cravau in conca, chiavato in testa. Cun is ogus Medico clinico, Medico pratico. Mexina clinica,
cravaus in terra, cogli occhi confitti in terra. Medicina clinica, pratica.
Claudicaziòni s. f. (T. Leg.) inegualidadi in Clo clo su sonu de su fluidu bessendu de vasu
su contrattu, claudicazione . strintu, glo glo. Fai clo clo, gorgogliare.
Clavèra s. f strum. de ferru, po fai sa conca Cloròsi s. f. (T. G. Med.) itterizia bianca,
a is obbilus, chiodaja. Po ateru strum. de stam mali de feminas, cloròsi, itterizia bianca, morbo
pai su ferru abbrigau, la soffice. virgineo. -

Clavicula s. f. ossu longu de su pettus, cla Coa s. f. (de cua cat.) coda. Portai coa de
vicola. Clavicula deretta, e manca, clavicola palla, aver la coda di paglia, che teme d'essere
destra, e sinistra. scoperto reo. Portai unu pipiu in coa, portare
Claviglia s. f. (t. cat.) cavicchia, caviglia, un bimbo in grembo, su le ginocchia. Stai cun
cavicchio, piuòlo. Claviglia de violinu, ghit is manus in coa, stare colle mani alla cintola,
COA COB R8

Coa de i" coscia di ponte. Coa longa de il donativo. Po incontrai, M. Po circai, M. Po


bistiri, chi strascinat in terra, strascico della acqistai. M.
veste, codicalca. Su chi aguantat sa coa de is Coberamentu s. m. M. coberanza,
bistiris prelatizius , caudatario. M. caudatariu. Coberanza s. f. (de cobranza sp.) esazione,
Trotoxai sa coa, arroncigliar la coda. Sa coa riscossione, riscotimento . -

est mala a scroxai prov. nella coda sta il ve Coberàu, da part. esatto, riscosso.
leno. Margiani innantis perdit sa coa, che su Cobercheddu s. m. dim. (dd. pron. ingl.)
viziu prov, il lupo cangia il pelo, ma non la coperchino.
natura. Coa longa si narat de depidori morosu, Cobercu s. m. copertojo, coperchio. Su su
e di aterus tardius in isbrigai affaris, uomo mo bercu segat su cobercu prov. su ch'est troppu
roso, lento, tardivo. Cosa senza capu nè coa, est troppu, il soperchio rompe il coperchio. "
cosa vana, cruscata. Coa de cometa, criniera, cobertori de pingiada de terra, testo. Cobertòri,
coda, o barba della cometa. Sciamiai sa coa, o cappa, si usat puru po pretestu, mantu ,
scodinzolare, dimenar la coda. A coa de run scusa ec. coperchiella, coperta, copritura. Co
dili, a coda di rondine. Sezziri in coa, sedere bercu de ampudda de stillai, cappelletto. Co
sul grembo. Pappai fattu de coas, ciccia code bercu de latrina, cariello, carello. Pigai su co
rina. Senza coa, codimozzo. De coa longa, co bercu, scoperchiare, scoverchiare, levare il co
dilungo. Coa deretta, o alzada, codrizzo, coda perchio, scoprire. Cobercu de perda, chiusino.
Jrl22 ſi , Coberibangu s. m. pannu, o atera cosa po
Coa de cuaddu s. f erb. asperella. coberriri su langu, pancata , pancale, tappetto.
Coa de margiàni s. f erb. coda di volpe. Cobericàlixi s. m. copertojo del calice.
(Alopecurus pratensis Targ.) Coberidòri v. m. su stalloni de is eguas,
Coa de topi s. f erb. coda di topo. (Phleum copritore, montatore, animale da monta.
pratense Targ. Coberidùra s. f. M. coberimentu.
Coabitadòri v. m. coabitatore. Coberimentu s. m. coprimento, copertura,
Coabitài v. n. abitai, biviri impari cun aterus, copritura. Trattendu de stalloni, coprimento,
coabitare. Trattendu di omini e de femina, coa copritura, monta.
bitare, vivere insieme come marito e moglie. Cebèrriri v. a. coprire. Po occultai, occultare,
Coabitaziòni s. f coabitazione. nascondere, coprire . Po coloriri una cosa ,
Coaccadèmicu s. m. cumpangiu in s'Accade colorire. Po coberriri is faltas, ricoprire, dissi
mia, coaccademico, accademico collega. mulare i difetti. Po poniri su cobercu, ricoper
Coàcciu s. m. volat. (t. logudor.) colimbo , chiare. Coberriri de terra erbas, plantas, po
tuffolo. Cett. essiri biancas, ricorcare, ricoprire. Coberriri
Coacciùdu, da agg. chi portat coa, coduto. de terra su semini arau o cun marra, o cun
Coaccreadòri s. m. M. concredidori. arau, rimboccar la terra sopra i semi. Coberriri de
Coadiutòri, ra v. m. e f. coadiutore, trice. birdura, trattendu de plantas, o de campu,
Coadiutoria s. f coadiutoria, uffizio del coa avverdire, far verdeggiare, vestir di frondi.
djutore. Coberriri de ramus, infrascare, coprir di frasche,
Coaggiudài v. a coadiuvare, aiutare, porgere o rami d'alberi. Coberriri de poddini, incru
ajuto, assistere ad un altro. scare. Coborriri de nou, ricoprire. Po s'accop
Coaggiudanti v. agg. coadiuvante. piaisì de is quadrupedus, montare. De is vola
Coaggiudàu, da part. coadiuvato. tilis, giostrare. Gagl. Trattendu de cabonis, cal
Coaggiutòri v. m. coadiutore, coajutore. Calre li gallina. Coberririsì, bistirisì de birdura

Coaggiutòriu s. m. compagnia che aiuta. n. p. verdeggiare , verdicare, apparir verde,


Coaghedda s. f volat. (t. logudor. dd pron. infrondarsi.
ingl.) gabbiano mezzano. Cett. Coberta s. f coperta. Po coberta de lettu,
Coàgulu s. m. (t. ital. già introdusiu) calla coperta di letto, dossiere: Coberta de lana,
mentu, e su propriu callu, chi serbit po cal boldrone. Po palcu de bastimentu, coverta.
lai, coagulo , gaglio. Coberta de littera, sopraccarta, sopraccoperta.
Coàinu, ma agg. tardivo, serotino. Coberta de asuba, sopracchiusa . sa coberta
Coalescènzia s. f. (T. Anat.) unioni di ossus, avv. a sa limpia, occultamenti, di nascosto,
coalescenza. alla sfuggiasca, di sottecco, di sottecchi.
Coàrbu, ba agg. (t. r.) si narat de cuaddu, Cobertamenti avv. copertamente, ricoperta
o de boi, chi tenit sa coa bianca, o totu, o mente, segretamente.
sa prus parti. Cuaddu, o boi coarbu, cavallo, Cobertanza s. f gergo. Fueddai in cobertan
o bue balzano alla coda, taccato di bianco za, ambiguamenti, oscuramenti, parlar gergone,
alla coda. o in gergo, oscuramente, con ambiguità.
Coartài v. a. coartare, ristrignere, limitare. Cobertedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) copertina.
Coartatìvu, va agg. coartativo, coercitivo, ri Colbertòri s. m. M. cobercu .
strettivo. -
Cobertòxu s. m. copertojo, coperta.
Coartàu, da part. limitato, ristretto. Cobertu s. m. coperto, luogo coperto. Stai in
Coartaziòni s. f. coartazione. cobertu, o a su cobertu, ponirisì in seguru,
Coattivu, va agg. (T. Didasc.) obbligatoriu essere, mettersi al coperto, in sicuro.
basciu pena, coattivo, obbligatorio sotto pena. Cobertu, ta part. coperto. Cobertu de birdu
Cobaltu s. m. (T. de stor. Nat.) minerali, de ra, verdeggiante, verdicante, verzicante: Cober
undi si bogat s'arsenicu, e cum su cali si domat tu cun cobercu, coperchiato: Pudda coberta de
a is birdis su colori turchinu, cobalto. su caboni, gallina calcata dal gallo Binu co
Coberàbili agg. esigibile, riscuotibile. bertu, meda coloriu, vino coperto. Tempus co
Coberài v. a. (t. sp.) esigere, riscuotere. Co bertu, turbidu, tempo coperto, brusco, sconvolto.
berai sa taccia, o donativu, riscuoter la taglia, Cobertùra s. f (t. r.) M. teulada.
I82 COC COD.

Coca s. f. (t. pop.) M. oca. Codicillu s. m. codicillo.


Coca s. f. (t. cat.) specie di focaccia dolce Codigliu s. m. codglio. M. ombre.
fatta di farina ova e zucchero simile al berlin Codinu s. m. triccia de pilus, coda. Codinu
gozzo da noi detta comunemente coca bamba, fasciau, coda fasciata in nastro.
e abusivamente conca bamba. Codolazzu, .zza agg (t. basc.) si usat fig. po
Coccèra s. f rimessa. mandroni, preizzosu. M.
Coccèri s. m. cocchiere. Codonatàriu s. m. " Leg.) chini concurrit
Cocchetta s. f bozzolo. Segai is cocchettas po cun ateru a fai una donazioni, codonatario.
'ndi bessiri su bremi, sfarfallare. Cocchetta pi Còdula s. f. (t. r.) ciottolo.
tica, bozzoletto. Formai sa cocchetta, si narat Coeguali agg. coeguale, coequale, eguale in
de is bremis de seda, abbozzolarsi. sIemme .

Cocchi s. m. (o osc.) nomini, chi donant is Coenziòni s. f. (T. Leg.) attu po su quali
pipìus a s'ou, cocco, cucco. sa mulleri benit a uguali parti de is benis de
Cocchiglia si ſ littera posta in isbagliu in su maridu, coenzione.
atera cascitta de su cumponidori de sa stampa, Coeredèru s. m. coerède, compagno nell'eredità.
refuso. Coerentementi avv. in " in rap
Cocchitta de seda, bozzolo. M. cocchetta. portu coerentemente , in coerenza, in confor
-

Còccia s. f coccia. Coccia de sa spada, coc mata , in rapporto.


cia della spada. Coerenti agg. conformi, chi tenit rapportu,
Coccige s. m. (T. G. Anatom.) ossixeddu si coerente, conforme.
tuau in s” estremidadi de s' ossu sacru, coccige. Coerenzia s. f conformidadi, coerenza, rap
Cocciniglia s. f insettu, chi donat su colori porto, conformità.
a su scarlatu, cociniglia. Coesiònis. f. (T. de Fisica) aderenzia, o for
Cocciòni s. m. accresc. cocciu mannu, coc za, po sa quali is partis de unu corpus sunt
chione, cocchio grande. umidas inter issas, coesione.
Còcciu s. m. cocchio, carrozza. Còcciu Coesistenti v. agg. (T. Dogmaticu) coesistente.
tirau de quatturu cuaddus, quadriga. Cocciu Coesistènzia s. f. (T. Dogmat.) coesistenza.
ghiau senza coccèri, ma de chini inc est sezziu, Coesistiri v. n. (T. Dogmat.) esistiri impari
sterzo . a su propriu tempus, coesistere.
Còcciula s. f. term. genericu , arsella, chioc Coeternidadi s. f. esistenzia eterna de is tres
ciola. Còcciula niedda, telline. Matt. Còcciula Personas Divinas, coeternità.
niedda manna, mitilo pl. mitili. Matt. Còcciula Coeternu, ma agg. coeterno.
bianca naraus sa rigada, gangole striate, scana Coetta s. f volat. chi in is biddas marant ma
late. Matt. Còcciula imbriaga, cama, pl. came, discedda, e madischedda, cutrettola. Cett. -
che sono, mactra stultorum. V. Matt. Tancai Coſſa s. f vasu tessiu de pertias, de su quali
is còcciulas prov. morriri, serrar le pugne, morire, si serbint is manobras po alzai a is fabbricas sa
alar le barbe al sole, andar a babboriveggoli. perda minuda, e po aterus usus, corbellino -

Cocciuledda s. f. dim. (dd. pron. ingl.) chioc corbelletto, corbello, Coſſa (T. Marinar.) su
ciolina. replanu in susu de s'arburi, coſa .
Coccodrillu s. m. rettili, coccodrillo. Cofinaju s. m. cofanajo.
Coccoeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) Coc Coſineddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) co
coeddus dulcis, cialde, cialdoni. Po coccoeddus, sfanetto.
dulcis fattus a caragolu, chiocciolini. Coccoed Coſinu s. m. ciſano, corbello, cesta, corba.
dus dulcis fattus cun pasta, ous, e zuccheru, Coſimu fattu de tiras de castangia cun su fundu
zuccherini. planu, ciſano, corbello, zana. Cofinu mannu
Coccòi s. m. (o claru) Coccoi stampau in coilellone. S'artista, chi ddus fait, cofonajo.
mesu, corollo. Coccòi de pizzus, pane a corona, Coſini ciattu po roba de cumparsa, spasa.
a merli. Coccòi fattu in figura de pipia, chi Coficu, ca agg. de is Cristianus originarius
maraus angùli, cittoli di pasta. Coccòi tundu, di Egittu de sa setta de is Eutichianus, chi si
canestrello. Fai a coccòi, attorcigliare. Fattu narànta Coſti, coſtico, ca.
a coccòi si narat de cosa chi si pinnicat in giru Cºglioneddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) ga
senza chi torrit su cabidu a su principiu suu, glioſo, coglioncello. -

ma bandat sempiri accostendusì a su centru de Coglionescu, sca agg coglionico.


su movimentu, fatto a spira, spirale. Coccòi Coglioni s. m. balordo, gaglioffo, coglione.
dulci tundu fatti di ous, e zuccheru, corollo, Coglionicu , ca agg. M. coglionescu.
berlingozzo. (V. Franz. in bollo " Cogliunadòri v. s. beſſadori, corbellatore, min
Coccu s. m. (o claru) chi algunus marant chionatore, coglionatore, schernitore in detti, o
ancora cacciumbu, su fruttu de un arburi in in fatti.
diana, cocco delle Maldive. Cogliunadùra s. f burla, scherno, derisione ,
Coddu s. m. (o oscur dd pron. ingl.) omero. corbellatura, coglionatura.
Portai asuba de is coddus, partare sugli oneri. Cogliunai v. a burlai, ingannai artifiziosa
Crai de su coddu, clavicola. menti, a sa limpia, beſfai, dispreziai a sa co
Codi s. f. (t. r. de cos, cotis) coſe. M. perda berta, canzonare, minchionare, burlare, lef
de affilai. fare, corbellare, impastocchiare , palleggiare,
Codici s. m. (t. lat.) liburu de leis givilis, pallonare, coglionare, schernire, fare scherno,
Codice. deridere, deludere con inganno artificioso, farla
Codicillài v. a. fai codicillu, cadicillare. di quarta. Cogliunai adulendu, sojare.
Codigillanti v. agg. chi fait codicillu, codi
cillante.
di s. n. dispreziu a sa coberta,
schernimento, scherno, corbellatura , corbelle
Codigillàri agg. codicillare. ria, miuclonatura, coglionatura, derisione.
COG, COI 185

Cogliunau, da part. beffau, da, schernito, Coirami crùu, o no ancora conciau, corame
corbellato, minchionato. - - - -
crudo, non ancor preparato.
Cogliunazioni s. f. corbelleria, minchionatura, Còiri v. a. (de cocer cat.) coeere, cuocere.
Cogliuneria s. f cosa de nienti, bagatella, Còiri a lissu t. r. a buddiu, lessare. Còiri
coglioneria, minchioneria. Po tonteria, coglione arrustu, cuocere arrosto, Coiri troppu, strac
ria, minchioneria, " scimuntaggine. cocere . Còiri a colori di oru, rosolare .
Fai cogliunerias, sgarratlattonis, far minchio Còiri a sullenu v. a cun fogu temperau,
nerie, dare in ciampanelle, incorrere in falli, cuocer con fuoco temperato, dare il fuoco a
e debolezze. - -
ragione. In signif n. e n. p. cuocersi a
Cogliunescamenti avv. schernevolmente , in fuoco lento, crogiolarsi, stagionarsi, pigliare
giuriosamente - il crogiolo, avere il fuoco a ragione. Po su
Cognazioni s f parentau, cogitazione. . còiri de su pappai in su stogumu, concuocere:
Cognizionedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) s azioni de còiri, concozione. Po pizziai, cuo
cognizioncella. - -

Cogniziòni s. f, cognizione, conoscenza. Cun cere, frizzare, scottare. Po esprimiri s azioni


de su calori de su Soli, o de su frius rigidu,
cognizioni avV. scientementi scientemente, con cuocere, bruciare, scottare. Po su còiri de is
cognizione. Cognizioni (T. Giuridicu). facultadi fruttas, maturare, venire a maturazione. Còiri
de giudicai, cognizione, facoltà di prender v. a. ſig. po imbriagai, cuocere, avvinazzare,
conoscenza d un processo; - inebriare, inciutscherare, ubbriacare. Coirisì v.
Cognominai v. a. (t. ital.) cognominare, so r. imbriagaisì, cuocersi avvinazzarsi, inciusehe
prannomare, soprannominare, porre il cognome. rarsi, inebriarsi, divenir brillo. Po affliggiri,
Cognomimau, da part cognominato, sopranno tormentai, cuocere, affliggere, tr fare. No
mato, soprannominato - - mi coint is malis allenus, non mi cuocono, non
Cogas. f. (t. r.) M., bruscia: mi affliggono i mali altrui. Ti coint is malis
allenius, le brache altrui ti rompono il culo.
Coi (os. claru)
Cogu m. ( t.su r.)
de M.
coi brusciu,
(t. r.) M. carbumculu. Coiri v. n. assol. fig. scramentai: " in s ollu
Coia's f (o oscur.) matrimoniº, accasamento, suu e totu, venire scottato, ravvedersi, emen
maritaggio, matrimonio, connubio, sposalizio , darsi, correggersi, spregiudicarsi. Omini malu
nozze . - - -
a coiri, de geniu malignu, uomo di perfida
Cojai v. a. (o oscur.) donai maridu, maritare, cottoja, di genio maligno.
accasare, coniugare, unire in matrimonio. Trat Coitài v. n. (de cuytar cat.) M. acoitai
tendu di omini, ammogliare. Cojai una giovana Coitàu, da part. M. acoitan.
o una filla, allogare una giovine, o una figlia, Coitta ) s. f dim. codetta, codina. M.
darle marito. Cojai impari, reuniri, rimaritare, Coittedda/ coixedda.
riunire. Picciocca bona a coiai, ragazza matura Còitu s. m. (t. lat.) coito.
al maritaggio. Coiaisì n. p. ammogliarsi. Po sa Coixedda s. f, dim. (dd pron. ingl.) codetta,
femina, accasarsi, maritarsi. Cojais de nou, codina. Coixedda narausa su tiaulu, tentennino,
rimaritarsi, ritor marito. Trattendu di omini, il diavolo.
ammogliarsi di nuovo, ritor, moglie; . . Cola s. f materia poattaccai, colla, glutine.
Coianza s. f. (o osc.) is donus, chi si donant Cola, o gomma, chi si domat a is drappus po
a sa sposa, candu bandata domu de su maridu, aturai distendius, salda. Donai sa cola a is
dònora, e donamenta. plur. - - telas, imbozzinare, dar la bozzima alle tele.
Cojau, da part (o osc.) ammogliato, coniu Cola de pisci, colla di pesce.
gato, unito in matrimonio. Coiada, maritata, Coladòri s. m. colatoio, cola. Coladori de is
conjugata, allogata. Coiada de nou, rimaritata, carteras, colatoia. Coladori de insalada, scotitoſo.
Cojau duas bortas in forza de sust bigamo. Coladùra s. f colatura, colato. Lissia de co
M. bigamu. --- - -
ladura, rannata.
ci, sa (t. b. de su catal.) M. diligenti. Colagògu s. m. (Grecism. Med.) mexina, chi
Coidài v. a. (t fam.) o osc. governare, curare, purgat sabili po basciu, colagògo.
aver cura, custodire. M. curai. Colài v. a. colare. Colai cun pamnu, filtrare.
Coidàu, da part. (o osc.) custodito, governato, Colai de nou, ricolare. Po scolai v. n. colare,
guardato. M. curau. gocciolare. Colai a fundu, sommergere, colara
Coidàu s. m. (o osc.) t. cat. M. cura. fondo, mandare a fondo una nave. Colaisinci
Coidòra s. f. M. imbriagacciòla. a fundu n. p. sommergersi, andar a fondo.
Coidòri s. m. M. imbriagacciòlu. Po spendiri e dissipai, colare, dissipare,
Còidu s. m. (o osc.) t. cat. M. cura, dili sprecare.
genzia. - - -
Colamentu s. m. colamento. Po sa materia
Coidùra s. f cozione, cocitura. Po imbriaga colada, colamento, colatura.
dura. M. Colanti v. agg. colante, grondante.
Coiettas s. f. pl braciuòle ripiene, maccatelle. Colativu, va agg. colativo, colatìo. \
Coimentu s. m. cocimento. M. coidura. Colau, da part. colato. Colau de nou, ricolato.
Coincidenti agg. (T. Geom.) coincidente, Aria colada, o incanalada, aria colata, che
che coincìde . viene quasi per canale.
Coincidènzia s. f. (T. Geom.) coincidenza. Colazionedda s. f. dim. (dd pron. ingl.)
Coincidiri v. m. (T. Geom.) segaisì impari, eolazioncina, colazionetta. Si narat ancora
e si narat de lineas, rajus ec. coincidere, de cositta de pappai po biri cun gustu ,
Coipra s. m. (t. r.) insettu, o pibizziri: chi sciacquadenti.
cantat a s ora de su Soli forti, cicàla. M. ci º" s. f colazione, e colezione. Co
xigrava. - lazioni a pustis cena, pusigno. Fai colazioni,
Coiràmi s. m. (o osc.) cofame, cuoiame. o pappai a pustis cena, pusignare .
184 COL COL,

Coledografia s f (T. Gr. Med.) descrizioni Collegiali agg. collegiale. Cresia, o Beneſi iti
de sa bili, coledografia. collegiali, Chiesa collegiata, Benefizio collegia
to, Canonicato. a -

Colembrài v. n. e colembraisì m. p. (T. de


Fusteri) faisì colembru, curvarsi, inarcarsi, Collegialmenti avv. collegialmente. -

piegarsi in arco, imbarcare. Targ , -


Collegiata s f collegiata, o Chiesa colle
Colembru, bra agg. (T. de Fusteri) si narat giata, che ha Capitolo di Canonici.
o su prus de porta, chi po, essiri friscu su Collegiàu, da part, collegiato, deciso in con
innamini hat fattu viziu fendu algunu arcu, sulto. Mercanzias collegiadas, mercanzie cari
arcato, archeggiato, curvato, inarcato, centinato, cate a cassa. M. su verbu. -

piegato in arco Faisì colembru, curvarsi, Collègiu s. m., collegio, adunanza d' uomini
inarcarsi, piegarsi in arco. (M. cambrer fr.) di autorità. Su Sagru Collegiu, il collegio de'
Còlica s. f. colica, torsione, dolor colico, Cardinali. Po logu di educazioni, collegio.
mal di fianco. Còllera s. f. "
, disdegno, ira, collera,
Còlicu, ca agg. colico. Doloris colicus, dolori bile, stizza, indegnazione, iracondia, furore.
colici. - -

Collera eccessiva, rovella, rovello. Infogau de


Colla s. f coglia, borsa dei testicoli. M. collera, riarso di collera. In s'impetu prus
scrotu . forti de sa collera, nel colmo della collera .
Collàna s. f collare , collana , monile . Collericamenti avv. cruccevolmente, irata
monte .
Collana de perlas, collana, collare di perle, -

monile. Collana de cani, collare di cane. Collèricu, ca agg. bilioso, iracondo. stiz
Collaneddas. f. dim. (dd. pron. ingl.) collanue zoso, eruccioso, bizzarro, collerico, sdegnoso,
cia, collanetta, collanuzza. adiroso, cruccevole. , -

Collanòna s. f accresc. collanone. Colletta s. f colletta. Po orazioni aggiunta in


Collàri s. m. collare, gorgiera. Collàri d sa Missa , colletta. - . -

s” ordini, collare dell' ordine. Collàri po cannaca, Collettàju s. m. Maistu de collettus, collettafo.
vezzo. Collari de perlas, vezzo di perle. Collettivamenti avv. collettivamente. º

Collarinu s. m. collarino. Collarinu de bistiri, Collettivu , va agg. collettivo. s

de pellegrina, de pastranu a sa parti chi Colletfiziu , ia agg. collettizio. .


coberit su zugu, goletta. Collarinu de cossu, o Collettòri s. m. collettore, esattore, riscogitore.
corpettu, farsata. Collarinu de colunna, col Collettoria s. f collettorìa. - -

larino della colonna . De cannoni, collare, Collettu s. m., cuojetto. Collettu de peddi.
Collarinu de cappa, bavero, collarino del man cojetto, farsetto di cordovano, colletto, casacca
tello. Collarinu " femina, collaretto, collarino, di cuoio. - - - -

capezzale da donna. -
Colleziòni s. f collezione. - -

Collateràli s. m. collaterale. -

Collibètu s. m.liburu, chi contenit varias cosas


Collateràli agg. chi esta su costau, collaterale. differentis, collibeto.
Parenti collaterali, o po linea traversali, Colligai v. a. umiri impari, connettere, nettere.
parente collaterale, congiunto per linea traversale, collegare, congiugnere, unire insieme. Colligaisì
Collateràu s. m. offiziu, o dignidadi de su n. p. collegarsi, congiugnersi, unirsi insieme.
collaterali, collaterato. Colligamentu s. m. collegamento, unione.
Collatòri s. m. chi cunferit Benefiziu ec. Colligau, da part. connesso, collegato, con
Collatore. giunto, unito insieme.
Collattàncu, ea agg. collattaneo. Collisioni s. f. (t. lat.) battimentu de duus
Collazionai v. a. collazionare. Collazionai corpus durus impàri, collisione. I
scritturas, collazionare, riscontrare scritture. Collitiganti v. agg. (t. de s'usu intre is Cu
Collaziòni s. f raxonamentu fattu impàri, rialis) collitigante. - - - - - -

collazione , conferimento, ragionamento fatto Collocadin a s. f collocatura, giacitura.


Insierºlº. - -

Collocài v. a. collocare, locare, stanziare, si


Collèga s. m. collega. tuare. Collocai de nou, ricollocare. Collocai in
Collegài v. a. collegare Collegaisi n. p. colle matrimoniu, collocare in matrimonio, maritare.
garsi, unirsi in lega. Collegaisì de nou, ricolle Collocaisì n. p. collocarsi, accomodarsi.
garsi. Po uniri, attaccai. M. colligai. Collocamentu s. m. collocamento, collocazione,
Collegamentu s. m. collegamento, collegan situamento, situazione.
za, lega. - Collocàu, da part. collocato, locato, situato.
Collegatàriu, ia agg. (T. Curiali) Cuddu, o Collocaziòni s. f collocazione. Collocazioni de
cudda, a chini est istetia lassada alguna cosa in un orazioni, giacitura d' un discorso.
legau unidamenti a atera persona, collegata Collòquiu s. m. colloquio. -

rio , ria. - -
Collidu agg non castrato, che ha coglia, o
Collegàu da part. collegato, allegato. Po testicoli. Cuaddu colludu, cavallo intero, non
colligau M. -
castrato. Malloru colludu, no mallàu, toro in
Collegàu s. m. collegato, allegato, colui, tero, non ismaschiato. Porcu colludu, verro.
ch' è unito in lega. Collusiònis. f. (T. Leg.) contrattu fraudulentu
Collegaziòni s. f. M. collegamentu . cun dannu de su terzu, collusione.
Collegiài v. n. consultai, collegiare, consultare, Collusivamenti avv. (T. Curiali) cun collusioni,
decidere in consulto. Collegiai mercanzias, (T. o frodi, collusivamente.
Marinar.) arregolliri mercanzias de varias per Colluzzu, za agg (t. b.) sbonzolato, crepato,
sonas po formai su carrigu de unu bastimentu, allentato, rotto.
collegiar mercanzie, caricare a cassa, o a collegio. Colombariu s. m. sepulcru cum nicciveddus,
Collegiàli s. m. Dottor collegiato, e convittore a undi si poniant is urnas de is cinixus de is
d'un i", - mortus, colombario.
COL COL 185

Colombedda, e columbedda s. f. dim. (dd rubinu, rubinoso : Sanguignu, sanguigno. Pibe


pron. ingl.) colombella. razzu, serpato. Tanau, o de muscu, tanè. Co
Colombeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) piccol lori variu o braxu, vajato, vajolato. Birdasulu,
colombo. M. piccioni. verdazzurro. Birdi cottu, oscuru, verdebruno.
Colombèra s. f. logu po fai cria is colombus, Birdigrogu, verdegiallo. De pilu de margiani,
colombaja. volpino. Incarnau, incarnato. Colori de arrumu,
Colombèri s. m. t. r. (t. cat.) niu de colombus, color roggio. Colori de rosa, roseo. De porru,
colombaja. porraceo, verdeporro, prassino. Colori de pilu
Colombina s. f bruttesa de colombu, colombina, de topi, color topino. Colori olivastru, o de
letame colombino. olia, color ulivastro, ulivigno. De zurfuru, zol
Colombinu, ma agg. colombino. Pei colom fino. De duus coloris, bicolore. Colori affu
binu, spezia di erba, piede colombino. mau oscuru de algunas perdas duras, mancia
Colombu s. m. volat. colombo. Colombu das de simili colori, color sucido, o sudicio.
aresti. M. tidu . Bruttesa de colombus, colom De prus coloris, biscolore, svariato, variegato,
bina , sterco di colombo. svario. Colori malu, coloraccio. Colori arrubiu
Còlon s. m. (T. Med.) s'intestinu prus grus fattu cum argentu biu, porporina. Colori, chi
su e prus largu, colon. e
in sa pintura non tenit grazia, color crudo.
Colonàriu, ia agg. colonario. Colori simili a sa castangia, color capellino -
Colònia s. f colonia . Graduai, accordai, assortiri is coloris, impiu
Coloniali agg. coloniale. - mare, graduare, assortire, unir bene i colori.
Colonnella s. f Cumpangia de su Colonnellu, Gradazioni de coloris, impiumo, accordo, me
compagnìa colonnella, o del Colonnello. scolanza, gradazion di colori. Distribuiri is
Colonnellu s. m. colonnello. coloris ind'una pintura, lumeggiare. Carrigai
Coloràcciu s. m. colori leggiu, coloraccio. is coloris, faiddus carrigus, i" i
Coloradamenti avv. coloratamente, simula gaindi sa cruesa de is colpus de su pinzellu e
talmente . confundiri suavementi is coloris, sfumare. M.
Colorài v. a. donai colori, colorare, colorire, sfumai. Fai carrigu, o oscuru unu colori, in
dar colore. Po simulai, fingiri, colorare, ri cupire, render cupo un colore, dare un impiu
coprire, simulare. mo, che renda il color più cupo, più oscuro.
Coloramentu s. m. coloramento, colorazione. Po pretestu, finzioni, coloretto, pretesto. Cambiau
Coloranti v. agg. colorante. de colori, disparito, mutato di colore.
Coloràu, da part colorato, colorito, tinto di Coloridòri v. m. pintori, coloritore, dipintore.
colore. Po apparenti, apparente, colorato, ar Colorimentu s. m. coloramento, tintura di
tificioso, simulato, specioso. colore.
Coloraziòni s. f colorazione. Coloriri v. a. colorire, colorare, dar colore.
Coloreddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) colo Coloriri is campus de una pintura, campire.
retto. Po pretestu, finzioni, coloretto, ione, Coloriri a vermigliu, vermigliare. Po simulai,
pretesto. coprire, simulare. Coloriri de nou, ricolorire.
Colòri s. m. colore. Colori biancacciu, color Colorista s. m. colorista, che intende bene
albiccio, biancastro. Arrubiu incendiu, vermi l' arte del colorito. -

glio, porporino. Biancu, albo, bianco. Tur Coloriu, da part. colorato, colorito. Paperi
chinu oscuru, azzuolo, turchino bujo. Cinixali coloriu, o pintau, carta colorita.
cenerino, cinerizio, cenerognolo, bigio, grigio. Colorìu s. m. colorito. Pintura, chi tenitumu
Brundu, biondo, vitellino. Arrubiu , rosso. coloriu carnosu, pittura, che ha un colorito mor
Arrubiu cottu, monacchino. Arrubiastu, ros bido, carnoso.
sastro, rossetto. Brundixeddu, biondetto. Chi Colòru s. m. (t. cat.) rettili, biscia, colubro.
tendit a cinixali, bigerognolo, bigiccio. Biancu Colossàli agg. colossale.
e nieddu , brinato. De prus coloris spartus mi , Colossu s. m. statua gigantesca, colosso.
nudamenti, brizzolato, picchiettato. Nieddu, Colostàju s. m. venditor di latte cotto. -
nero, bruno, morello. Niedduzzu, nericcio, Colostru s. m. (t. lat.) latte cotto. Po su latti
nericante, brunetto. Cannellau, o de cannella, de is primus dis de pustis de su partu de una
cannellato. Crèmisi, chèrmisi, chermisino. De femina, colostro.
melatidongia, cotognino. Cangianti, cangiante. Colostu. M. colostru. - -

Castangiazzu (t. b.) castagnino. Celesti, cele Colpàda di aqua improvvisa, rovescio d'acqua.
ste, cliestro. De zafferanu, croceo. Smortu, Colpixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) col
dilavato, smorto, sbiadato. Fuscu, oscuru, petto, colpettino. -

fosco, oscuro, bujo, cupo, scuro. De ferru, o Colpu, e corpus m. colpo, picchiata,º".
ferrignu, ferrigno. pi" verde. Birdi claru , Colpu donau in plenu, botta piena. Colpu a
festicchino, verde chiaro, verdegajo. Birdanciu, rasigadura, colpo scarso, leggiero. Colpu de
verdiccio, verdigno, verderognolo. Birdimari,
glauco, verdemarino. Leoninu, leonino, leona
" pietrata, ciottolàta, sassata. Colpu de
pertia, perticata. Di asta, astata. Colpu donau
to , fulvo. Colori de piga, gazzerino. Grogu, a is memorias, tempione. Colpu donau a gut
giallo. Groganciu, gialliccio, giallognolo, gial turu, sorgozzone. Colpu de pugnigosu a facci,
letto. De zinzulu, giuggiolino. De i" , latteo, sgrugnata, sgrugno, sgrugnone. Colpu de spada
latticinoso. Asùlu, azzurro. Asulu claru, mavì. donau de punta, de altu a basciu, imbroccata.
Asulazzu, azzurrigno. Undau, marezzato. Mi Colpu cun manu alzada, soprammano. Colpu
stu, mischio. De violetta, violetto, pavonazzo, donau a manu imbressi t. r. o a manu rovescia,
paonazzo : De fogu, ponsò. De palla, pagliato.
De ", perlato, Purpureu nieddu , perso.
rovescione, manrovescio. Colpu donau a su li
stiddu a manu aberta, chi maraus spistiddada,
De plumbu, piombino. Di arangiu, rancio. De scappelloto. Colpu de lingua, gº piccanti,
I86 COL COL

zaffatta, detto pungente. Colpu de zurpu, maz Colunna s. f colonna. Columna a coras -

zata da cieco, mazzata soda. Colpu donau a colonna scanalata. Colunna a caragolu, colonna
sutta manu, sottomano. Colpu donau a sa serra a vitalba. Ordini de columnas, colonnato. Mesti
de sa camba, stincata, stincatura. Colpu donau colunna senza capitellu cun iscrizioni po indicai
a murrus, chi maraus una smurrada, mostaccione, sa sepultura de unu defuntu, cippo. Contrattura
mostacciata. Colpu donau a bucca a manu aberta, de sa columna, restremazione. Su cordoni de sa
boccata. Colpu donau a pitturras, chi naraus una basi, toro. Riga, o planu intre is coras, o ca
spitturrada, pettata. Colpu domau cun su guidu, nalis, lista, stria. Sa grussaria de susu, som
chi maraus una sguidada, gomitata. Colpu donau moscapo, ratta di sopra. Su pei, o grussaria
cun sa conca, capata. Colpu a manu aberta, de basciu, inoscapo, ratta da piè. Su fusti,
chi fazzatromuriu, spiumacciata, esprimacciata. fusto, vivo. Fig. sustegnu, appoggiu, appoggio,
Colpu a manu aberta, palmata. Colpu a manu sostegno. -

serrada, o siat pugnigosu, pugno. Colpu de Colunnàta s. f colonnata, colonnato.


aciotus, de bollentinu, o de funixeddas, fer Colunneddas. f. dim. (dd pron. ingl.) co
zata. Colpu de aciotus de corrias de sola, o de lonnetta, colonnetto.
peddi, staffilata. Colpu de corru, cornata, Coma s. f sa punta de is arburis, vetta, chio
dozzo. Piticu colpu de corru, cornatella. Colpu ma degli alberi. Segai is comas a is arburis,
de coscimu, guancialata. Colpu firmu, plenu, svettare. M. scomai.
colpo pieno, i" piena. Colpu scarsu non de Comarca s. f (t. cat.) contorno, marca,
rettu, colpo, scarso, vuoto. Colpu cun manu aberta, contrada.
donau a conca, scapezzone. Colpu de scraffeddu, Combinadòri v. m. (t. ital. in usu) combi
scarpellata. Colpu de spada donau a manu ro natore.
vescia de altu a basciu, stramazzone. Colpus Combinài v. a. combinare, accoppiare, ac
donaus a sa porta po dda aberriri, busse, pic cozzare insieme coll'immaginazione.
chiate, percosse. Po incontru, o intoppu, incontro, Combinamentu s. m. combinamento.
riscontro, broccata. Donai, scarrigai unu colpu, Combinàu, da part. combinato.
appiccare, appoggiare, appostare un colpo. Re Combinaziòni s. f combinazione,
pitiri colpus, raffibbiare, ripetere colpi. Repiti Combiviri v. n. biviri impari, convivere, vive
zioni de colpus, o fueddus, ribattuta, raffibbiata. re Insieme . -

A colpu a colpu s' indi segat s'arburi prov. al Combiviu, ia part, che è vissuto insieme.
primo colpo non cade in terra l' albero. Fai Combriccula s. f combriccola, confrediglia,
colpu, alcanzai alguna cosa, far colpo. Donai setta. Fai combriccula, setteggiare, far setta.
uni colpu a su ferru, e unu a s'incodina prov. - Combustibili agg. cosa atta a podirisì abbru
dare un colpo alla botte, e uno al cerchio. xai , combustibile.
Donai colpus de pugnigosu a facci, sgrugnare. Combustibilidàdi s. f combustibilità.
Donai unu colpu de conca a su muru, dare una - Combustibni s. f. (t. lat.) abbruxamentu,
e apata al muro. Donai colpus, arropai, colpeg combustione, abbruciamento.
giare, battere, dar colpi. A colpu perdiu, a Comentadòri v. m. comentatore, che fa co
scavezzacollo. Colpu de fortuna, disavventura, mento , - -

strale. Colpu di aqua forti chi durat, scossa Comentùi v. a. interpretai, comentare, far
d'acqua, acquazzone, gran rovescio di pioggia. comento, interpretare. Po inventai; inventai unu
Totu a unu colpu, a primu impetu, a sangue ingannu, comentare, ritrovare, inventare un
caldo. Colpu de manu aberta a murrus, ceffata. inganno.
Colpu de zapulu, cenciata. Colpu de tidili, cer “Comentàriu s. m. comentario.
cinata. Colpu de farci, falciata. Colpu de ferrus, Comentau, da part. comentato.
forficiata. Colpu de scova, granatata. Colpu de Comentaziòni s. f comentazione.
mazza, mazzata. Comentechì avv. come se, quasichè.
Coltivàbili agg. coltivabile, sativo. Campu, e Comenti avv. come, siccome, qualmente. Cust'
plata coltivabili, campo coltivabile, pianta avverbiu candu si usat cun i finali, candu cun e.
Sativa . Comenti bolis, come vuoi. Comenti podeus,
Coltivadòri, ra v. m. e f. coltore, coltivatore, come possiamo. Aici comenti, siccome. Comen
trice. -

techì fessi deu, come se fossi io. Comente bonu,


Coltivadùra s. f coltivatura. siccome buono. Comente candu, come, o siccome
Coltivài v. a, arai sa terra, scassare, dive quando Comenti ? in ita modu ? come? in che
gliere, coltivare, studiare. Po esercitai. M. Col modo? Biancu comente sa nì, bianco come la
tivai sa memoria, is iscienzias, coltivar la me neve. Po cantu; mira cantu sei bella, guarda
moria, le scienze. come, o quanto son bella, Po mentras; co
Coltivamentu s. m. coltivamento, coltivazione, menti, o mentras femu liggendu, est beniu s'
coltura. amigu, mentre, o come stava leggendo, venne
Coltivàu s. m. coltivato, divelto, scasso. l'amico. Su comenti in forza de sust. il come,
Coltivàu, da part. scassato, divelto. Terra il modo. No sciu su comenti, non so il come.
coltivada, terreno divelto, seassato. Comentisisiat avv. comunque, comunquemente.
Coltivaziòni s. f coltivazione. Comentu s. m. comento, esposizione, interpre
Coltùra s. f coltura. M. coltivamentu. tazione, chiosa fatta a libro per esser inteso.
Columba s f colomba. Po unu grussu pezzu Comèta s. f cometa. Cometa, o stella crimu
de lima, chi sustenit su corpus de unu " da, chi portat criniera, cometa crinita, che ha
mentu , colomba. -
capillizio. Cometa de paperi chi is piccioccus
Columbrina s; f. pezzu di artiglieria, colubrina. faint bolai in aria (t. ancora milanesu ) cervo
Columbrinedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) volante, drago volante, aquilone. Cometa si na
solubrinetta, mezza colubrina , -
rat ancora una mancia longa bianca, ampla in
COM COM l'87

su fronti de su cuaddu, e appuntada faccia su Commissionariu s. m. (T. Mercant.) su chi


murru, cometa . - -- , , fait commissionis po un ateru, commissionario.
Cometàriu agg. de planeta, cometario. Cir Commissioni s. f incombenza, e incumbenza,
culu cometariu, orbe cometario. commessione, commessa, incarico, commissione.
Cometàu, da agg. Cuaddu cometau, chi por Committiri v. a. ordinai, commettere, coman
tat in facci sa cometa, cavallo, che ha la cometa. dare, imporre, Committiri unu delittu, com
M. cometa . mettere un delitto. Committiri, fai unu sgarraf
Comicamenti avv. comicamente. - ,
fattoni, un grandu errori, commettere un errore
Còmicu s. m. comico. -
massiccio, madornale. Committiri impàri, umiri,
Còmicu, ca agg comico, ca. incastrai perdas o innamini, commettere, con
Comitiva s. f comitiva. º
giugnere, incastrare, far combaciare. M. uniri.
Comiziàli agg. comiziale. Mali comiziali (T. Committiu, ia part. commesso. Po uniu im
Med.) malcaducu, malcaduto, morbo comiziale. pàri , commesso, accozzato, combaciato, unito
Comiziu s. m. (t. lat.) scrutiniu usau de is insieme. Po cumandau, commesso, ingiunto.
Romanus po s' elezioni de is Magistraus, co Commorazioni s. f. (Fig. Rett.) commorazione.
mizio. - - -

Commotivu, va agg. commotivo.


Comma s. f. (T. de Musica) intervallu de su Commovidòri v. m. ra f chi commovit, com
tonu maggiori a su minori, comma. movitore , trice. -

Commandita s. f. (T. de Negoziu ) spezia de Commovidùra s. f commovitura.


sociedadi de commerciu, commandita. -
Commovimentu s. m. scommovimento, com
Commeditaziòni s. f meditaziòni fatta in co movimento . -

munu , commeditazione. Commòviri v. a. commuovere, scommuovere,


Commemorabili agg. commemorabile. sollevare, commovere. Po sullevai, incitai, con
Commemorài v. a. fai menzioni, commemo citare, incitare, sollevare, commuovere.
rare, rammemorare, far menzione. Commòviu, da part. commosso, scommosso,
Commemorativu , va agg. commemorativo. concitato . - -

Commemoràu, da part commemorato. Commozionedda s. f. dim. (dd pron. ingl.)


Commemoraziòni s. f commemorazione, com commozioncella.
memoramento. Commoziòni s. f commozione, concussione,
Commenda s. f commenda. concitamento, concitazione, emozione, solle
Commendadòri s. m. ra f Commendatore, vazione. -

trice. Commutài v. a. scambiare, mutare, commu


Commendadoria s. f commendatoria, fondo tare. Commutai frequenti, scambiettare.
o stato d'una commenda. Commutamentu s. m. commutamento, scam
Commendatàriu s. m. su chi fumdat una com biamento . -

menda, o dda gosat po successioni, commenda Commutanti v. agg. commutante.


tario. e
Commutativu, va agg. commutativo. Giustizia
Commendatizia s. f. littera de raccumanda commutativa, giustizia commettativa.
zioni, commendatizia. Commutàu, da part scambiato, mutato,
Commendatiziu, ia agg. commendatizio. commutato.
Commensàli agg. conviva, convivente, com Commutazioni s. f. scambiamento, commuta
mensale. Essiri commensali, convivare, essere zione. Commutazioni de pena, commutazion
commensale. di mena . - -

Commensurabili agg. (T. Geom.) commen (i, s. m. (t. fr.) cassettone. Is calascius,
surabile. - -
tiratòi. Is iscudettus de lottoni, chi serbint de
Commensurabilidàdi s. f. (T. Geom.) pro ormannentu, le borchie, gli scudetti. Guernizioni
porzioni intre duas mannarias, chi tenint una de comò, un assortimento di borchie da cassettone.
comuna mesura, commensurabilità. Comodamenti avv. agiatamente, comodamente,
Commercibili agg. e commerzibili, mercata a bell' agio, latinamente.
bile, vendibile. - º" s. m. comodatario, colui, che
Commèrziu s. nn. commercio, vicenda. Po riceve il comodato. -

corrispondenzia , commercio, corrispondenza, Comodatòri v. m. chi prestat, comodatore,


4'l Cen -
prestatore, che fa comodato. -

Commestibili s. m. commestibile, cibo, vi Comodàtu s. m. (t. lat. e legali) comodato.


vanda. -
Comodidàdi s. f. agio, comodità, agiamento,
Commestibili agg. commestibile, mangiativo. comodo. A comodu tuu, a tuo agio, a tuo co
Commilitòni s. m. (t. lat.) cumpangiu in sa modo. Stai cun totus comodus suus, star paf
milizia , Commilitone. futo. Po ricchesa, agiatezza. Omini de como
Comminài v. a. (T. Leg.) amelezzai pena a didadi, de cumbenienzia, benestanti, uomo co
is violadoris de una lei, comminare. modo, dovizioso, benestante. -, -

Comminatòria s. f. (T. Leg.) intimazioni de Còmodu s. m. comodo, comodità. Cun comodu


pena fatta de su Giugi, comminatoria. -
avv. con comodo. A comodu suu, a suo comodo,
Comminàu, da part. comminato, minacciato, a suo bell' agio. Po latrina, cesso. Aposentu de
intimato, proibito sotto pena. su comodu, cameretta del comodo, stanzino del
Comminaziòni s. f. amelezzu giudiziali, com cesso, o del privato, o del destro. -

minazione, minaccia giudiciale. Còmodu, " agg. agiato, comodo, latino,


Commissaria s. f. M. commissariatu. adagiato. Domu comoda po abitai, casamento
Commissariàtu s. m. commissariato, commes agiato, casa agiata, spaziosa, di stanze comode.
sarìa, e commessariato. - Po riccu, benestanti, benestante, comodo, agiato,
Commissàrius. In commissario, e connessario, adagiato, fornito di beni di ſi
I88 COM COMI

Còmpara s. f compera, e compra. Compara pitale, compitalizio. Festas compilalis, feste


de mercanzias po torrai a bendiri, endica, in compitali. , stºvo e . . . . .

cetta. Bona o mala compara, buona, o mala - Comptaliziu, ia agg M. compitali.


tolta. Compara de nou, ricompra, ricompera. Complementu s. m. compimento, finimento,
Comparacertus s. m. pizziccorradori, accatta perfezione, conducimento a fine. Complementu
brighe, beccalite,
cavilloso, accattalite,
pizzica questioni, brigatore, rissoso,
affannone. de un angulu (T. Geom.) complemento d'un
s -
angolo. 1 in

Comparadòri v. m. comperatore, compratore. Complessionali agg. complessionale.


Comparadòri de mercanzias po torrai a bendiri, Complessionau , da agg. complessionato. Beni
nn ettatore. a i
- - -

complessionau, ben complessionato, robusto.


Comparadùra s. f comperatura. - Mali complessionau,
gracile. i
mal complessionato, debole, a 1 - 1 a
- Comparài v. a. comperare, comprare. Po re
scattai, recuberai. M. Comparài po torrai a ben Complessibni s f disposizioni de su corpus,
diri, incettare, far incette. Comparai pletus, complessione, disposizione, temperatura, stato
fastidius, comperar brighe. Comparai in summa, del corpo. Po figura rettorica, complessione.
comprar in grosso, di grosso. Comparài, e ben Complessu s. m. complesso, complicazione.
diri occultamenti, o a contralbbandu, o foras de Complessu de malis, complesso, complicazion
su trafficu comunu, vendere, comprare a scar di mali. - - - , e li - - - -

riera, per iscarriera. Comparai troppu caru, so Completadòri v. m. compitore, finitore.


praccomperare. Comparai a s' incantu, comprare Completài va a compiere, compire, finine, dar
all' incanto, alla maggior offerta. Comparai compimento. Completai su numeru, compiere il
nltmlero .
de nou , ricomperare, ricomprare i Po cum - º -

parai. M. Completàu, da part. compiuto, finito, compito.


Comparamentu s. m. comperamento, il com Completivu, va agg. completico.
prare. - - - º Complètu, ta agg. completo, perfetto. Vittoria
Comparativamenti avv. comparativamente, ri completa, vittoria completa. - -

spettivamente, a paragone. -
Complicàu, da part. (t. ital. in usu) imbod
Comparativu, va agg. comparativo. -
diau, pinnicau, complicata, piegato, unito insieme.
Comparau, da part. comperato, comprato. Complicazioni s. f confusioni de cosas, com
Comparàu in grussu po torrai a bendiri, in plicazione, ravviluppamento. -
cettato. Complici agg. e s. m. e f.. complice, intinto.
Comparaziòni s. f. M. cumparanzia, e cum Complici in su delittu, corrèo, complice nel de
parazioni. - - - litto, compagno nel reato. -
Compassionai ec. M. cumpassionai. Complicidadi s. f complicità. -

Compatibili. M. cumpatibili. Comprensibili, comprensiva ec. M. cumpren


Compatriotta s. m. e f. compatriotto, tta. sibili ec. l..

Compatriottu s. m. compatriotto. M. Paesanu. Comprensòri s. m. si narat de is Beatus in su


Compattu, tta agg. (T. Didasc.) solidu, densu, Celu, Comprensore. -

compatto, denso, solido. Comprimenti v. agg. chi comprimit, compri


mente .
Compendiai v. a. compendiare, ridurre in - - -

compendio. - - Comprimiri v. a. comprimere, pigiare, restrin


Compendiariu , ia agg. compendiario, com gere, Po frenai, reprimiri, comprimere, raffre
pendioso. nare, reprimere.
Compendiu, da part. compendiato, ridotto in - Comprimiu, ia part, compresso, pigiato, ri
compendio: stretto. Po reprimiu, compresso, raffrenato.
Compendiosamenti avv. compendiosamente,
srtccintamente. a -
Comprobài, comprobau ec. M. cumprovai ec.
Compromissàriu s. m. arbitru, compromissario,
Compendiòsu, sa agg. " arbitro. º a

Compèndiu s. m. compendio, epitome, som Compromissu s. m. arbitrazioni, compromesso,


matrIo. - lodo. º" in compromissu su suu, esponirid
Compensài, compensàu ec. M. cumpensai. du a riscu, metter il suo in compromesso, espor
Competentementi avv. competentemente, con lo a rischio. - -.

venevolmente, convenientemente. Compromittiri, e cumpromittiri v. a. poniri a


Competenti v. agg. competente. Giugi " riscu, compromettere, mettere a rischio. In signif.
tenti, chi tenit necessaria giurisdizioni, Giudice neutr. poniri ind un ateru is differenzias suas po
competente. Accusadoris competentis, proporzio ddas decidiri, compromettere, passare un com
naus, accusatori competenti - -
promesso. Compromittirisì n. p. compromettersi.
Competidòri. M. concurrenti, Compromittiu, e cumpromittiu, ia part mes
so a rischio.
Compètiri v. a. (t. ital. meda in usu) com -

petere, disputare, gareggiare, tencionare. Po Comproprietària s. f sa chi possedit in comu


apparteniri, competere, appartenere, convenire. nu luna cosa cun atipi, comproprietaria.
Compiladòri v. m. ricoglitore compilatore. Comproprietàriu s. m. chi possedit una cosa
Compiladori de materias teologicas, sommista. in comunu cun atiri, comproprietario.
Compiladùra s. f compilatura. - Compulsài v. a. (T. Legal.) forzai unu a cum
Compilài v. a. compilare, distendere, com parriri in giudiziu, compulsare.
porre, ordinare. '. Compulsòria s. f. (T. Curiali.) littera giudiziali,
Compilamentu s. m. compilamento. chi forzat a pagai is derettus de su Fiscu,
Compilàu, da part. compilato, ordinato. compulsoria. -

Compilaziòni s. f compilazione. Compuntu, ta agg. M. contritu. * - - -

Compitàli agg. (T. de sa Stor. Rom.) com Compunziòni s. f. M. contrizioni. - - -


COM fOM isp
- Computadòra v f computatrice - munu, aecomunare, fare a combutta, mettere in
Computadòri, M. computista. e o acombutta. - - -- - - -- r ) : - - - -
-

Computài v. a. ascrivere, computare, anno Conca s. f (de zoºza; konchos calva capitis
verare, calcolare, metteni nel numero. Computai et ipsum caput apud Lycophron a ſigura con
a sa grussa, stagliare, fare staglio, computare chae ob cavitatem.) capo, testa. Conca de pud
all'ingrosso. Computaisì v. r. ascriversi, com da, cervel d'oca. Conca de motu, teschio,
putarsi, mettersi nel numero. cranio. Conca manna, capone, capoccia, ca
Computamentu s. m. computamento, anno pogrosso. Conca de bastoni, obbilu, o agulla,
veramento, " Conca de fusu, cocca. Conca di
Computàu, da part. ascritto, computato, an allu, capo d'aglio, Conca de sa natura, cape
noverato, messo nel numero, calcolato. Com rozzola, caperozzolo, ghianda, cocchetta. Conca
utau a sa grussa , stagliato, computato all' dura, coccia dura. De conca dura po imparai,
ingrosso. - º - a -
capassone. Conca scima, macca, de pagu cer
Computista s. m. computista. - beddu , cervello balzano, capo forato, scarruc
Computisteria s. f. arti de su computista, colante, scarruccolato, De sa conca sua, tostor
computisterìa, rudu, di sua testa, di suo capo, capitoso, ca
Còmputu s. m. computo, calcolo, supputa poso, testereccio. Conca sbentada, zucca vota,
zione. Còmputu a sagrussa, staglio. zucca da sale, capo sventato. De conca a peis
Comunàli agg. comunale, corrente, consueto, avv. a su rovesciu, capopiè, sossepra, a rove
ordinario. scio, al contrario, caporovescio. A conca sua
Comunalmenti avv. comunalmente. avv. a sua testa, a proprio intendimento. Se
Comunella s. f accomunamentu , comunella, gamentu de conca, scrollo, scrollamento di testa.
accomunamento. -
De duas concas agg. bicipite, che ha due capi.
Comunementi avv. comunemente, in comune, Ossu anteriori de sa conca, sincipite, su poste
universalmente. riori, occipite. Dolori forti de conca, spran
Comunicàbili agg. comunicabile. Po sociabili, ghetta nella testa. Portai sa conca cantu una
conversevole, sociabile, trattabile, affabile. quarra, fatigada, ammuinada, avere il capo
Comunicabilidàdi s. f. comunicabilità. Po af come un cestone. Poniri conca a pari, attestare,
fettuosidàdi, affabilità, comunicabilità. accozzare testa con testa. Poniri una cosa in
Comunicadòri v. m. chi comunicat, comuni conca a unu, consillai, cacciare in capo una
catore. -
cosa ad uno. Pipiu de conca cuccuruccia, bam
Comunicài v. a. conferire, comunicare, far bino capoluto, che ha la testa convessa. Andai
partecipe. Po consultai, conferire, comunicare. a conca arzada, andare a testa alta, o levata ,
Comunicaisì n. p. trattendu de mali appiccigosa, proceder con fasto. No temiri prus conca, es
appiccarsi, comunicarsi. In signif att. comu siri scimingiau de troppu traballu de conca,
nicai algunu mali, comunicare alcun male. Po non aver più testa, essere sbalordito, smemorato
participai, comunicare, partecipare, divenir par per soverchio lavoro di testa. Donai in conca,
tecipe. Po praticai, comunicare, conversare, donai colpu, dare in testa, o su la testa. Sal
praticare. tai, intrai in conca is grillus, su bremigorru,
Comunicamentu s. m. comunicamento. saltare in testa i grilli, essere in ruzzo, avere
Comunicanti v. agg. comunicante. il baco. Segai sa conca, importunai, torre il
Comunicativa s. f. facilidadi de imparai is ate capo ad uno, importunarlo. Bogai de conca a
rus, comunicativa. unu, dissuadiriddu, torre altrui del capo qual
Comunicativu, va agg. comunicativo. che cosa, ricredere, farlo ricredente da falsa
Comunicàu, da part conferito, comunicato. opinione. Bocciri cun colpu donata a conca,
Comunicazioni s. f comunicazione. Comu accoppare. Sciamiai sa conca de una parti e de
nicazioni de malis, comunicazione di mali. Co s'atera espress. rust. dimenare, scuotere, scrol
municazioni cun personas, comunicazione con lare il capo. Beniri a conca, in pensamentu,
persone, frequentazione. cascare nell'animo, venire in mente, in pen
Comunidàdi s. f comunità. siere. Fisciai in conca un'idea, chiavare in
Comunigài v. a. comunicare, amministrare il testa un'idea. Fai a conca sua, a capricciu suu,
Sagramento dell'Eucaristia. De pustis mortu fare a suo senno. Andai a conca trotta, torci
ddu comunighessint prov. circai remedius si collare. Sentiri grajori a conca, essere acca
ghiu su dannu, serrar la stalla perduti o fug pacciato. Bogai su mediori, o is cascaveglius de
giti i buoi, il soccorso di Pisa. Comunigaisì, conca a unu, cavare il zurro, o il ruzzo di
comunicarsi, ricever la comunione, o il Sagra capo a uno, fare stare altrui a segno, o in cer
mento dell' Eucaristia. vello. Fai sa conca chi no, scuotere il capo.
Comunigàri (t, p.) M. viaticu. Ferriri sa conca a su muru, dare una capata
Comunigàu, da part. comunicato, che ha am al muro. Arruiri a conca in terra, capolevare,
ministrato, e che ha ricevuto il Sagramento dell' tomare, cader col capo all'ingiù . Sciaquai sa
Eucaristia. M. su verbu. conca a su molenti prov. perdiri su tempus e
Comuniòni s; f. comunione, partecipazione. sa fatiga, far l' acqua nel vaglio, pisciar nel
Comunioni de benis, comunione di beni. Po su vaglio. Ponirisì in conca, intestaisì, accuccai v.
Sacramentu de s' Eucaristia, comunione. n. incaparbire, incaparsi, divenir caparbio, in
Comunitatìvu, va agg. comunitativo, va . testarsi, incaponirsi. Afferraisì a conca, beniri
- Comùnu s. m. populu, chi si guvermat cun a is manus, darsi su per la testa, venire alle
is proprias leis, comune. mani, azzuffarsi. Conca de una biga e similis,
Comùnu, ma agg. comune . Po ordinariu, s' estremidadi, testata ...
comune, comunale, volgare, trito, usitato, Po Concabirdis. m. volat. spezia di anadi, ger
niri in comunu, serbirisi di alguna cosa in co mano reale. Cett. f . . . . »
190 CON CON

Concacciùdu, da agg. de conca manna, o chi ciuola, testuccia. Conchedda de mascu, dean
portat conca, trattendu de cauli, allu - e si gioni, o crabittu staccada de su pegus, testic
milis, capitato, capituto. ciuola, testuccia. -- - -

Concadenài v. a. concatenare, collegare, unire Conchiglia s. f fruttu de mari, conchiglia, nic


insieme. chio, cama, came. Conchiglia fossili, petriſi
Concadenamentu s. m. concatenazione, compage. cada, camìte. - - -

Concadenau , da part. concatenato, collegato, Conchigliedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) nic
congiunto insieme. chietto, - - -

Concameràu, da agg. (T. di Archittet.) fattu Conchigliologia s. f. (T. G.) trattau de is


a boveda, concamerato, fatto a volta. conchiglias, conchigliologia.
i Concamòru s. m. volat. balestruccio. Cett. Conchigliològicu, ca agg. (T. G.) conchiglio
Concamoru, chi portat zugu arrubiu, e su re logico. -

stanti cinixali, moretta. Conchiliàceu, ea agg. formau de conchiglias,


Concatenaziòni. M. concadenamentu . conchiliaceo. -

Concavedàdi s. f concavità, profondità. M. Conchitta s. f. dim. M. conchiredda.


profundidadi. - Conchivedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) testi
Concàusa s. f. causa concomitanti, concausa, na, testolina, capetto, capolino, capuccio. Po
causa concomitante. -
conca macca, cervello balzano, soggetto di poca
Còncavu, va agg. (t. de s'usu) profundu, levatura. M. conca .
concavo, profondo, incavato. Conchizu s. m. (t. logudor.) M. ostioni.
Congebibili agg. concepibile. Còncia s. f concia,
Concebimentu s. m. (t. sp.) concepimento. Conciadòri v. m. conciatore, coſajo , cofaro,
Concebimentu de unu fetu asuba de un ateru cuojojo. Conciadori de coirami grussu, pelacane.
già concebiu, superfetazione. -
Conciadira s. f conciatura. - -

Concebri v. a. (t. sp.), concepire. Concebiri, Conciai v. a. conciare. Conciai peddis, con
ingendrai de nou, riconcepire. Concebiri unu ciarpelli. Conciai is binus, conciare i vini. Po
designu, concepire un disegno. Po cumprendiri, fai mali a umu , conciarlo.
concepire, capire. º , Conciamentu s. m. conciamento.
Concebiu, da part (t. sp.) concepito, con Conciau, da part. conciato.
ceputo, compreso, capito. Conciliabili agg. conciliabile.
Concedenti v. agg. concedente. Conciliàbulu s. m. conciliabolo, conventicula,
Concedibili agg.s. concedibile,
Concedimentu concessibile.
m. concedimento. sº
conventiculo, segreto radunamento, convento.
Conciliadòri, ra v. m. e f conciliatore, trice,
Concèdiri v. a. concedere, permettere. Conce mediatore. -

diri de nou, riconcedere. Po acconsentiri, con Conciliài v. a. conciliare. Conciliai sonnu,


cedere, acconsentire, menar buono. Po donai, conciliar sonno. Conciliai duus primaus, con
dare, concedere. Po cediri, cedere, concedere. ciliare, unire, accordare, pacificare due cor
Concèdiu, ia part. conceduto, concesso. rucciati. Conciliaisì n. p. pacificarsi, conciliarsi.
Concentrài v. a. accentrare, concentrare. Con Conciliamentu si m. conciliamento.
centraisì, accentrarsi, concentrarsi, ficcarsi nel Conciliarmenti avv. conciliarmente.
centro . Conciliatòriu, ia agg. conciliatorio.
Concentramentu s. m. concentramento, ridu Conciliàu, da part. conciliato, unito accordato.
zione nel centro, concentrazione. Conciliaziòni s. f conciliazione.
Concentràu, da part. accentrato, concentrato. Conciliu s. m. concilio.
Concentraziòni s. f. M. concentramentu. Concisamenti avv. (t. de s'usu) brevementi,
Concèntricu, ca agg. (T. Matem.) concentrico. concisamente, succintamente, laconicamente.
Concessibili M. concedibili. Concisiòni s. f. (t. de s'usu) brevedadi, con
Concessionariu s. m. (T. Leg.) cuddu, a chini cisione. -

s'est fatta sa concessioni, concessionario. Concistoriali agg. concistoriale,


Concessioni s. f concessione. sº
Concistòriu s. m. logu aundi stat su Papa
Concettuài v. a. concettare, concettizzare, for cum is cardinalis a udienzia, concostorio, e
mar concetti. Concettuaisì n. p. acqistaisì sti concistoro.
ma, essere in concetto, in istina, acquistarsi Concisu, sa agg (t. de s' usu) brevi, conciso,
nome, riputazione. breve, succinto.
Concettuau, da part e agg riputato, sti Concittadinu s. m. concittadino.
mato, avuto in riputazione, in concetto. Conclamài, conclamazioni ec. M. acclamai ec.
Concettu s. m concetto, idea, sentimento. Conclàvi s. m. logu aundi s' inserrant is
Po sentimentu spiritosu, concetto, motto arguto. Cardinalis po creai su Papa, conclave.
Inventai o formai concettus, concettare, con Conclavista s. m. cortigianu de Cardinali in
cettizzare, formar concetti. Teniri in concettu, conclavi, Conclavista.
avere in concetto, stimare. Essiri in concettu, Concludentementi avv. concludentemente.
essere in concetto, in istima. -
Concludenti v. agg. conchiudente, concludente.
Concettuosamenti avv. concettosamente, sa In forza de sust. concluditore.
viamente . Concluri v. a. conchiudere, concludere, infe
Congettuòsu , sa agg. plenu de concettus, con rire, annodare. No conclù.it, nò ligat beni fued
cettoso.
dendu, non annoda parlando, non conchiude.
Concezioni s. f concezione, concepimento. Po tirai " , arguire, inferire, termi
Festa de sa Concezioni, o de sa Purissima, nare, conchiudere.
festa della Concezione. Conclulu , da part. conchiuso, annodato,
Conchedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) testic congiunto, concluso, inferito, terminato.
CON - CON I9I

Conclusionedda s. f. dim. (dd. pron. ingl. ) Concurtu, ta part, concorso.


conclusionetta. Concussionariu s. m. (T. Leg.) chi usat ves
Conclusiòni s. f conclusione, conchiusione. sazioni : concussionario, che usa angherie, con
Bemiri a conclusioni de una cosa, terminaidda, Classe Orli .

venire a conclusione, dar fine, terminare. In Concussioni s. f. (T. Leg.) vessazioni cun is
conclusioni avv. finalmente, in conclusione sudditus, concussione.
Conclusivamenti avv. conclusivamente, Condensài v. a condensare, spessare, far
- Conclusivu, va agg conclusivo. denso, spesso, Condensaisì m. p. condensarsi,
Concoìnu, ma agg (t. r.) M. uterinu. spessarsi, farsi denso, consistente. M. consistenti.
Concòiri v. a. si narat de s'operazioni de su Condensàu, da part. condensato, spessato,
stogumu in digidiri su pappai, concuocere. fatto denso.
Concomitanti (t. lat.) agg. chi accumpangiat Condensazioni s. f condensazione, consistenza.
necessariamenti, e si usat in sa Teologia, e Condepidòris s. m. pl. (T. Curiali) is chi si
taliorta ancora de is Medicus, concomitante. sunt ". po unu propriu depidu, con
Concomitànzia (t. lat.) s. f cumpangia neces debitori.
saria, concomitanza. - Condescendenti v. agg. condiscendente.
Concomitativu, va (t. lat.) agg concomitativo. Condescendènzia s. f condiscendenza, defe
Concòna s. f accresc. conca mamma, capone. renza .

Concòni s. m. si narat di omini sapienti, de Condescèndiri v. a. condiscendere, deferire,


unu grandu Geniu, cervellone, gran Genio, inchinarsi, prestarsi, aderire, secondare, andar
gran testa. a seconda, acconsentire.
Concordàu s. m. convenzione, convento, patto, Condescèndiu, ia part. condisceso, Secon

accordo, concordato, composizione, accomoda dato, acconsentito.


mento, trattato, capitolazione. Condiscipulu ) s. m. condiscepolo, compagno
Concorredda s. f. (dd pron. ingl.) M. con Condissipulu ) di Scuola. -
corroccia. Condizionadamenti avv. condizionatamente.
Concorròccia s. f conca macca, liggera, Condizionai v. a condizionare, disporre, abi
spiffarrada, cervel balzano, testaccia, uomo di litare. Condizionaisì, condizionarsi, disporsi, a
poca levatura. , bilitarsi.
Concottu , tta part. digidiu, concotto, digerito. Condizionali agg. condizionale, limitato.
Concoziòni s. f concozione. M. su verbu. Condizionalmenti avv. condizionalmente.
Concreài v. a. concreare, creare insieme. Condizionau, da part, condizionato, ta.
Concreau, da part. concreato, innato, con Condizionedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) con
ceputo. - - - -
dizioncella. -

Concredidòri s. m. cumpangiu ind'unu cre Condiziòni s. f stadu, condizione, stato, qua


ditu, concreditore. - - lità, convenente. Po limitazioni, o pattu, condi
. Concrètu, ta agg. (T. Didasc.) contrariu di zione, limitazione, patto, riserva.
astrattu, concreto. In concretu avv. in concreto. Condoliris v. n. p. condolersi, compiagnere, e
Concrezioni s. f. (T. de sa Fisica) unioni de compagnersi , rammaricarsi .
prus partis attaccadas impari, concrezione. Condòliu, ia part. compianto, rammaricato.
Concubina s. f concubina, druda. Condominiu s. m. dominiu cun aterus, con
- Concubinariu s. m. concubinario, concu dominio.
binatore . - -
Conducenti e condusenti v. agg. conducente,
. Concubinàtu s. m. concubinato. menante.
Concubineddas. f. dim. (dd pron. ingl.) con Condulliri v. a. (t, r.) indurre, piegare. M.
eubinetta, puttanella. indulliri, o indusiri . -

- Concubinescu, sca agg coneubinesco. Condùlliu, ia part. indotto, piegato. M. indusiu.


Concubinu s. m. concubino, drudo, bertone. Condusibili agg. conducevole, conducibile, ac
. Concùbitu s. m. (t. lat.) s unioni carnali di concio. -

omini e ſemina, concubito. Comdusimentu s. m. menamento, menata ,


Concupiscènzia s. f., concupiscenza, brama, conducimento .
desiderio. Po sensualidadi, concupiscenza, sen Condùsiri v. a. portai, condurre, menare,
sualità. - -
guidare, scortare, servir di scorta. Condusiri ,
Concupiscibili agg concupiscibile. Sa concu ortai su bestiamini a aquai, a pasciri, ab
piscibili s. f la concupiscibile. - -
verare il bestiame, condurre, menare al
Concurrenti s. m. e f. competitore, concor pascolo, Portai, condusiri po su nasu , me
rente, concorritrice, rivale, postulante. nar pel naso. Condusiri a terminu, acabai una
- Concurrenti v. - concorrente. - -
faina, condurre, menare ad effetto, terminare,
Concurrènzia "gº competenza, concorrenza, compire un lavoro. Condusiri a brazzu, menar
pretensione d' uguaglianza, rivalità. Intrai in a braccia. Condusirisì n. p. condursi. Condusi
concurrenzia, competere, gareggiare, andare in risì v. r. portaisì beni, condursi, diportarsi be
competenza. - º º - , , , - ne. Po condullirisì, o indusirisì. M. Condusiri
Concurrimentu s. m. concorrimento, calca. de nou, ricondurre, rimenare, riportare.
Concùrriri v. n. concorrere, convenire. Po Condùsiu, ia part condotto, menato.
pretendiri, concorrere, pretender lo stesso, con Condutta s. f condotta.
tendere. Po cooperai, concorrere, cooperare, Conduttòri v. m. e raf conduttore, menatore,
aver parte. -
condottiere, duttore, conduttrice, menatrice. Com
Concursu s. m. concorso, tratta. Concursu duttori de bagagliu, e de vittuaglia po s'eser
de umoris, afflusso. Andai, o intrai in concur citu, bagaglione, saccardo, saccomanno.
su , andare a concorso, - Conestàlbili agg. conestabile.
I92 CON CON

Confabulài v. m. confabulare, ragionare insieme. Conflagraziòni s. f. (t. lat.) conflagrazione,


Confabulanti v. agg. confabulante. -
abbruciamento, incendio nel fine dei secoli.
Confabulatòriu, ia agg. confabulatorio. Conflàtili agg (t. lat.) fattu a gettidu , o po
Confabulàu part che ha ragionato insieme. liquefazioni, conflatile.
Confabulazioni s. f confabulazione. Confluènzia s. f concursu, e unioni de duus
Confalonàda s. f sa cumpangia, chi sighit su fluminis, confluenza,
confaloni, gonfalonata. Conformài, conformau ec. M. cunformai.
Confalonèri s. m. gonfaloniere. Conformementi avv. coerentemente, in coe
Confalòni s. m. gonfalone. renza, corrispondentemente.
Confalonieràtu s. m. dignidadi de su confalo Conformi agg. conforme, coerente, corrispon
neri, confalonierato. dente, concorde, consono.
Confederaisì v. n. p. confederarsi, unirsi in Conformidàdi s. f. accordo, convenenza, con
confederazione. venienza, proporzione, rapporto. Po connessioni,
Confederamentu s. m. confederamento. coerenza, connessione. Po unioni de is partis de
Confederativu, va agg. confederativo, va. unu corpus, coesione: Po rapportu, consonan
Confederàu, da part. confederato. za, confacenza, confacevolezza, rapporto, cor
Confederaziòmi s. f confederazione, confede rispondenza.
ramento. -
Confortadòri v. m. ra f confortatore, trice.
Conferimentu s. m. collazione, conferimento. Confortai v. a. confortare, consolare, recreare,
Confermista s. m. su chi professat sa reli refocillare, sollevare. Confortai de nou, rileva
gioni dominanti in Inghilterra, confermista. re, riconfortare, riconsolare. Confortaisì v. r.
Confèrriri. M. cunferriri . confortarsi, ristorarsi, pigliar ristoro. Po exor
Confertu, ta part. conferito. tai, coortare , eccitare.
Confezioni s. È confezione. Po cunserva de Confortamentu s. m. confortamento.
fruttas, confezione, conserva, confettura. Confortanti v. agg. confortante, che conforta.
Confidejussòri s. m. (T. Curial.) chini fait Confortativu, va agg. confortativo.
ſianza in solidu cund' un ateru, commallevadore, Confortatòriu, ia agg. confortatorio.
mallevadore in solido con un altro. Confortau, da part confortato, consolato.
Confidentementi avv. confidentemente, ami Confortau de nou, riconfortato.
chevolmente. Confortaziòni s. f confortazione, conforto.
Confidenti s. m. confidente, amico. Confortinu s. m. (t ital.) pani impastau cun
Confidenziali agg. confidenziale. meli, e spezias, confortino.
Configurài v. a dar figura, dar forma, ren Confortu s. m. conforto. Po consolazioni,
der somigliante. Configuraisì n. p. configurarsi, conforto, consolazione. -

prender la forma, la figura. Confricazioni s f (t. ital.) fregamento, strofe


Configurau, da part. configurato, ta, renduto finamento, stropicciamento. M. frigazioni.
somigliante. - Confrontu s. m. (t. ital.) confronto, riscontro.
Configuraziòni s. f configurazione. M. cumparanzia. -

Confinài v. a. confinare, rilegare. Confinai Confundibili agg. confondibile.


v. n. essiri accanta, confinare, conterminare, Confundidòri v. m. confonditore.
esser contermino, limitrofo. Confundimentu s. m. confondinento.
Confinanti v. agg. finitimo, vicino, contiguo, Confindiri v. a. turbais ordini, rivolgere, ri
limitrofo, confinante, conterminale, contermino. voltare, ravviluppare, trambustare, capovoltare,
Confinàu , da part. relegato , confinato, rovigliare, rovistare, travoltare, scompigliare,
esiliato . disordinare, confondere, turbar l'ordine, scon
Confinaziòni s. f confinazione. certare. Confundiri, turbai sa fantasia, scompi
Confirma s. f sanzione, ratificazione, con gliar la fantasia. Confundiri po turbai sa sim
ferma, consolidazione, rafferma. Confirma noa, metria, scompaginare. Confundiri cun violenzia,
riconferma, riconfermazione. sconfondere - Confundirisì n. p. ravvilupparsi.
Confirmài v. a confermare, raffermare, con Confundirisì po bregungia, allibbire, ammutolire,
solidare. Confirmai de nou, riconfermare, ra confondersi. Po ammesturai impari, mescolare,
l/l/rltscare .
tificare. Confirmaisì de nou n. p. riconfermarsi. - -

Po cresimai. M. Confundiu, ia part. ravviluppato, abbaruffato,


Confirmàu, da part. confermato, riconfer rabbuffato, confuso, infruscato, scompigliato.
mato, raffermato, approvato. Tisicu confirmau, Confundiu po bregungia, allibbito, ammutolito,
declarau tali de is Medicus, tisico confermato. coufuso. -

Po cresimau. M. Confusamenti avv. confusamente, frastagliata


Confirmaziòni s. f confermazione. Po Sa mente, indistintamente, promiscuamente, spar
cramentu, cresima, confermazione. pagliatamente. - - -

Confiscabili agg confiscabile. Confuseddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)
Confiscài v. a. infiscare, confiscare, incame confusetto , etta, alquanto " -

rare, applicare al fisco le facoltà dei condan Confusionadamenti avv. avviluppatamente, scon
nati, incorporare, fare incorporo a benefizio pigliatamente, intrigatamente.
del fisco. -
Confusionadòri. M. Confusionista.
Confiscamentu s. m. confiscamento, applica - Confusionai v. a. disordinai, sconvolgere, tra
zione fatta al fisco, incameramento, incamc volgere, tumultuare, avviluppare, imbarazzare,
razlone . -
inviluppare, mescolare, confondere, abbaruffa
Confiscàu, da part confiscato, incamerato, re, imbrogliare, impicciare, intralciare, intriga
incorporato. re, scompigliare, mettere sottosopra, porre in
Confiscaziòni s. f confiscazione. iscompiglio. Confusionaisì n. p. avvilupparsi, im
CON CON I95

barazzarsi, mescolarsi, confondersi, imbrogliarsi, Congeu s. m. congedo, commiato, combiato,


impicciarsi, intrigarsi. - licenza, scommiatata. Donai congèu, accom
Confusionamentu s. m. avviluppamento, con miatare, scommiatare, dar commiato, o com
fusione, scompiglio, imbarazzo, impiccio, im biato, congedo, congedare, licenziare, combia
broglio, guazzabuglio, intrigo, intrigamento. tare. Pigai congèu, scommiatarsi.
ci , da, part. sconvolto, avviluppato, Còngiu s. m. mesura de binu, cogno. Po
iubarazzato, inviluppato, mescolato, confuso, cungiali. M.
imbrogliato, intralciato, disordinato, stravolto. Congiugài v. a coniugare, congiugare. Con
Confusionedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) bac giugai verbus (T. Gram.) conjugare verbi.
canello. Congiugi agg. congiugale, confugale.
Confusionèri, ra agg. zizzanioso, che semina Congiugàu , ada part. congiugato, coniugato.
discordie. In forza de sust. M. confusionista. Congiugaziònis. f congiugazione, coniugazione.
Confusiòni s. f battalla, avolotu, barabuffa, Congiungidòri v. m. e raf congiugnitore, trice.
scompiglio, tumulto, vortice, sharata, baccano Congiungidùra s. f su terminu, o sa parti
" , garbuglio, scompigliamento, scon estrema, aundi si unint is cosas, congiugnitura,
certo, avviluppamento, sconcezza, sconciamen e congiuntura.
to , combustione, trambusto, disordine. Confu Congiungimentu s. m. congiugnimento, con
sioni, o ammesturu de cosas, guazzabuglio, giunzione, congiungimento.
rimescolanza, promiscuità, tramestìo. Confusioni Congiùngiri v. a. congiugnere, annodare.
de medas, chi fueddant, o cantant, garbugliata. Congiungiri de nou, ricongiugnere. Congiungi
Poniri in confusioni, turbai, sconvolgere, tra risi v. r unirsi impari, congiugnersi, unirsi
volgere, mettere in garbuglio, in rivolta, in di ln Sterne .

sordine, in iscompiglio. M. confusionai. Po im Congiuntivu, va agg. congiuntivo, va.


barazzu de cosas. º Po bregungia, allibbimento. Congiuntu, ta part annodato, congiunto,
Confusionista s. m. commettimale, che mette conchiuso. Congiuntu de nou ricongiunto.
la zizzania, o la discordia, seminator di Congiuntura s. f congiuntura.
zizzania. Congiunziòni s. f congiunzione.
Confùsu, sa, agg, confuso, indistinto, pro Congiùra s. f complotu, congiuramento, con
miscuo, sbigottito, spennacchiato. giura .
Confutàbili agg. confutabile. Congiuradòri v. m. complotista, congiuratore,
Confutadòri v. m. confutatore. congiurato sust. -

Confutài v. a. confutare, convincere, riprovare, Congiurài v. a. congiurare, conspirare, far


differmare. congiura. Congiuraisì, congiurarsi, conspirare.
Confutamentu s. m. confutamento, confu Congiuramentu s. m. congiuramento, congiura.
tazione, differmamento. Congiuranti v. sust. e agg. congiurante.
Confutatòriu, ia agg. confutatorio, che convince. Congiuràu, da part. congiurato, ta.
Confutàu, da, part confutato, ta, convinto, Congiuraziòni s. f congiurazione, congiura.
riprovato. Conglobaziòni s. f sorti de figura rettorica, po
Confutazioni s. f confutazione, confutamento, mesu de sa quali s' " argumentus a ali
differmamento. de argumentus, conglobazione.
Congelàbili agg. coagulabile. Cogniziòni s. f cognizione. Po idea, o nozioni
Congelài; e cungelài v. a. coagulare, spessare, di alguna cosa particulari, nozione.
condensare, aggelare, congelare. Congelaisì n. p. Congratulaisì v. n. p. (t de s'usu) congratu
coagularsi, spessirsi, condensarsi, " - larsi, rallegrarsi di felicità con altrui.
compigliarsi, rappigliarsi. Trattendu de seu, ci ia agg. congratulatorio.
cllu de porcu, brodu grassu ec. rassegare, Congratulàu, da part congratulato.
dS.Sevare . -

Congratulazioni s f congratulazione.
Congelamentu s. m. coagulamento, conge Còngrega s. f congregazione, congrega.
lamento. Congregàbili agg. congregabile.
Congelativu, va agg. coagulativo. Congregai v. a congregare, adunare, radunare,
Congelàu, da part. coagulato, spessato, con ragunare. Congregaisi n. p. adunarsi, radunarsi,
densato, congelato. Congelau, o cancarau de congregarsi.
fridura, rappreso, intirizzito, aggranchiato pel Congregamentu s. m. adunamento, congrega
f" f", - , trattendu º" i mento.
Seu eC. assevato.
Congreganti v. sust., convocatore. Posociu, o
Congelaziòni s. f coagulazione, congelazione. aggregau a unu corpus, o a una congregazioni,
Congeniài v. n. convenire, concordare, accor socio aggregato.
darsi, esser d'accordo, confarsi. Congregau, da part. adunato, radunato, con
Congeniàu, part. convenuto, accordato. gregato.
Congestioni s. f. (T. Med.) ammassu de umo ongregazioni s. f congregazione , adunanza,
ris produsiu lentamenti in algumu de is solidus compagnia; Congregazioni de is Fielis, Congre
de su corpus, congestione. gazione de Fedeli, la Chiesa universale.
Congettura s. f congettura, conghiettura, Congressu s. m. congresso, comizio, assemblea,
indizio, presunzione, sospetto. adunanza, radunanza, ragunanza, squittino.
Congetturài v. a. attignere, cavar conghietture, Congressu (T. Legal.) prova de sa potenzia, o
congetturare, conghietturare. i" de personas coiadas, congresso.
Congetturali agg. congetturale, conghietturale, òngrua s. f congrua. -

Congetturalmenti avv. congetturalmente. Congruenti v. agg. (t. ital.) corrispondenti,


Congetturàu, da part. congetturato, con congruente, conveniente, corrispondente..
ghietturato. Congruènzia s. f. (T. Teol.), congruenza.
A a
i94 ſON CON

Congruìsmu s. m. (T. Teol.) congruismo. Consecraziònis. f. (t. lat.) consacrazione, con


Conicamenti avv. conicamente. sagrazione, consecrazione . Consecrazioni de
Cònicu, ca agg conico, ca . Crcsia, o de Rei, sagra.
Conileddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) cac Consecutivamenti avv. consecutivamente.
ciapeddu , coniglietto, conigliòlo, conigliuzzo. Consecutivu, va agg. consecutivo.
Conillèra s. f. logu aundi si tenint inserraus Consecuziòni s. f. (t. lat.) consecuzione, con
is conilus, conigliera . seguimento. M. consighimentu.
Conilia s. m. coniglio. Conillu giovunu, chi Consegrài ec. M. consagrai ec.
in is biddas narant cacciàpu (de gacapo sp.) Conseguentementi avv. conseguentemente.
coniglio giovine. V. Franzios. - Conseguenti s. m. (T. de Logica) conseguente.
Connàda s. f cognata. Conseguenti v. agg. conseguente.
Connadedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) cognatina. Conseguènzia s. f conseguenza.
Connadeddu s. m. dim. ( dal pron. ingl.) co Conseguibili agg. conseguibile, ottenibile, acqui
gnatino. stabile.
Connàsciu, ia agg. nasciu impari, congeneo, Consensu s. m. assenso, consenso.
connato, gento insieme . -
Consentaneu, ea agg. (t. lat.) consentaneo, con
Connaturàli agg. connaturale. veniente, convenevole.
Connaturalizzài v. a. far connaturale. Consentidòri, ra. M. consenzienti.
Connaturalizzàu, da part. connaturalizzato, ta. Consentimientu s. m. consenso, assenso, con
Connàu s. m. cognato. sentimento, acconsentimento.
Connazionali agg connazionale. Consentiri v. m. assentire, consentire, prestar
Connessiºni s. f connessione. Connessioni consentimento. M. acconsentìri.
de partis de unu corpus, coesione. Connessioni Consentiu, da part. assentito, consentito, ap
de is ossus, coalescenza. provato. -

Conniventi v. agg. (t. ital.) connivente. Cosenzienti v. sust. e agg. consenziente.


Connivènzia s. f. (t. ital.) M. dissimulazioni. Consequenti. M. conseguenti.
Conoscenti v. agg. conoscente. Po amigu, Consequènzia. M. conseguenzia.
conto, amico, conoscente. Conserva s. f conserba, conserva.
Conoscènzia s. f conoscimentu, conoscenza, Conservabili agg. conservabile.
consapevolezza. Conoscenzia anticipada, anti Conservadòri, ra v. rm. e f. conservatore, trice.
saputa. Cun conoscenzia avv. consapevolmente, Conservai, e cunservai v. a. conservare, sal
di saputa. Po amicizia. M. vare, mantenere, difendere, riservare, preservare.
Conoscibili agg. conoscibile. Cunservaisì n. p. conservarsi, mantenersi. Con
Conoscibili dàdi s. f conoscibilità. servaisì v. r. tenirisì reguardu, conservarsi,
Conoscidamenti avv. conosciutamente . dºerSl Calra .

Conoscidòri, ra v. m. e f conoscitore, trice, Conservamentu s. m. conservamento.


discernitore, trice. Conservanti v. agg. conservante.
Conoscidiura s. f conoscitura, discernimento. Conservativu, va agg. conservativo.
Conoscimentu s. m. discernimento, conosci Conservatòriu s. m. conservatorio. Conserva
mento. Po giudiziu. M. toriu de feminas nubilis, o bagadias, ginecìo.
Conòsciri v. a. conoscere. Conosciri sa boxi Conservàu, da part. conservato, ta, riservato,
de unu, scorgere la voce di uno, conoscerla. mantenuto, salvato.
De is cumpangius, cun chini abitas, conosciu Consessu s. m. consesso, adunanza.
chini ses tui, all'appajar ti conosco. Po distin Consideràbili agg. considerabile, rimarcabile,
ghiri, discernere, distinguere, conoscer distintamente. ragguardevole, risguardevole.
Conosciri a is lineamentus de sa facci, raffigurare. Considerabilmenti avv. considerabilmente, no
Conoscitivu, va agg. conoscitivo. tabilmente .
Conòtu, ta part conosciuto. Po distintu, Consideradamenti avv. consideratamente.
distinto, discernuto. Conotu a is lineamentus Consideradòri, ra. M. consideranti.
de sa facci, raffigurato. Considerài v. a. considerare, ponderar col
Conqòista, conquistai ec. M. cumqista ec. discorso. Considerài azaminai cun diligenzia,
Consagrài v. a. consacrare, consecrare, con discutere, discussare. Considerai attentamenti,
sagrare, consegrare, far sacro. Po dedicai, de tritare, ragguardare. Considerai de nou, rime
stinare, dare, dedicare, consacrare tempo, ve ditare, riconsiderare, riandare. Considerai po
glie ad uno. Consagrai un Obispu, consacrare appreziai, fai contu, pregiare, avere in pregio,
un Vescovo. Po iai su Sacramentu de s'Altari, in istima , in considerazione.
con Salcrare. Consideramentu s. m. consideramento.
Consagranti v. agg. consacrante. Consideranti v. agg. considerante. In forza de
Consagràu, da part. consacrato, consagrato, sust. consideratore, trice.
consecrato, consegrato. Po dedicau, consacrato, Considerativu, va agg. considerativo.
dedicato. Considerau, da part, considerato, tritato,
Consagraziòmi s. f consagrazione, consacra pregiato ragguardato. Considerau de nou, ri
zione, consecrazione, consegnazione. considerato, rimeditato, riandato.
Consanguineu, ea agg. (t. ital.) consanguineo, Consideraziòni s. f considerazione.
della esima stirpe. Consighìbili agg. conseguibile.
Consanguinidàdi s. f consanguinità. Consighidòri v. m. conseguitatore, che con
Cònsciu, ia agg (t. lat.) conscio, consapevole. segue.
Conscrittu, tta agg. conscritto. Padres con Consighimentu s. m. conseguimento.
crittus, is Senadoris Romanus, Padri conscritti, Consighuri v. a. conseguire, ottenere, acqui
o coscritti. - -
stare , conseguitare. -
CON' CON l95

Consighiu, da part. conseguito, acquistato, Consonài v. n. consonare, concordare, esser


ottenuto . - d' accordo.
Consiglianti v. agg. consigliante. Consonantementi avv. consonantemente, concor
Consigliativu, va agg. consigliativo. demente. -

Consigna s. f consegnazione, consegna. Po Consonanti v. agg. chi tenit consonanzia, con


depositu, accomandita, comandigia raccoman sono, consonante. -

dazione. - Consonanzia s. f. assonanza, consonanza. Po,


Consignài v. a assegnare, consegnare, con p" M.
signare, dare. Consignai unu presoneri, asse onsonàu, da part. consonato.
girare un prigione. Po affidai, o raccumandai. M. Consòrziu s. m. (t. de s'usu) consorzio.
Consignatàriu s. m. (T. Leg.) consegnatario. Conspiradòri, ra v. m. e f conspiratore, trice.
M. depositariu, Conspirài v. a. e n. M. congiurai.
Consignau, da part consegnato. Conspiranti v. agg. M. cospiranti.
Consignazioni s. f consegnazione, consignazione. Conspiràu , da part conspirato, congiurato.
Consignòri s. m. (T. Leg.) cuddu chi 8, Conspirazioni s. f conspirazione, congiura.
sedit una Segnoria comuna a un ateru, - Constai v. n. impers. constare, e costare. Po
signore: -
essiri cumpostu, constare, esser composto.
- Consilladòri, ra v. m. e f. consigliatore, trice. Constantementi avv. costantemente. Po firma
Consillài v. a. consigliare, dar consiglio, do menti. M.
mandar consiglio, consultare. Consillai de nou, Constanti agg. sodo, fermo, constante, costante.
riconsigliare, prender nuovo consiglio, pigliar Constànzia s. f costanza, fermezza.
partito. Consillaisì n. p. consigliarsi. Consternazioni s. f. (t. de s'usu) consterna
Consillamentu s. m. consigliamento. zione, sbigottimento, sgomentamento, avvilimento.
Consillanti v. agg. consigliante. Constituenti v. agg. constituente.
Consillàu, da part consigliato, riconsigliato: Constituidòri v. m. constitutore.
Consillèra s f consigliera. -
Constituìri v. a. stabiliri, constituire, statuire,
Consillèri s. m. consigliere: ordinare, deliberare.
Consillu s. m. avviso, opinione, sentimento, Constituu, da part. stabiliu, constituito, de
pensiero, consiglio, considerazione. Po consillu terminato, ordinato, statuito.
miu, a pensai miu, per mio avviso, a mio pen Constitutivu, va agg. ccnstitutivo.
sare. Avvenirisì a su consillu de unu, attenersi Constituziòmi s. f constituzione, costituzione,
al consiglio, al parere di alcuno, secondare statuto. Po lei de logu particulari, legge mu
l'altrui parere. nicipale, constituzione.
Consimili agg. congenere, consimile. Construiri v. a. construire, ordinare, fabbri
Consistenti v. agg. consistente, denso, sodo. care. Construiri (T. Gram.) chi significat fai
Fai consistenti fueddendu de liquoris, chi si ponint sa costruzioni, ordinai s' orazioni, construire,
a buddiri po acquistai corpus, spessare, spessire, Construiu, da part construito.
consolidare, assodare, far denso, spesso. Fattu Construttivu, va agg construttivo. -

consistenti, assodato, consolidato. Faisì con Construziòni s. f. "i


de is Geometr.) Lineas,
sistenti n. p. spessarsi, spessire, farsi denso, e figuras descrittas po sciolliri r unu
construzione . . .
-
problema,
. . .
spesso, assodarsi, farsi sodo, consolidarsi.
Consistènzia s. f consistenza, densità, asso Consuetudinàriu, ia agg. (t. de s'usu) con
damento, solidezza, fermezza. - suetudinario. - -

Consistiri v. n. consistere, essere riposto. , Consuetudini s. f. (t. de s', usu) consuetu


Consistorialmenti avv. in consistoro. dine, abitudine, usanza, costumanza. Polei de
Consistòriu s. m. Consistoro. st
logu particulari, statuto. M. costumu, o usu.
Consociaziòni s. f, consociazione, lega, unione. Consulàri agg. consolare. . -

Consoladamenti avv. consolatamente. Consularmenti avv. consolarmente -

Consoladòri, ra v. m. e f. consolatore, trice. Consulàu s. m. Consolato. º i

Consolai v. a consolare, confortare. Conso Consulenti v. agg. (T. Leg.) consulente.


laisì n. p. consolarsi, confortarsi. Consolai de Consulòni s. m. accresc. Consolone, gran
nou, riconsolare. . - - - Consolo. ºt -
a
-

Consolamentu s. m. consolamento. - Consulta s. f consulta. Po consulta de Me


- .::
Consolanti v. agg. consolante. - dicus. M. consultu: . - º-

Consolatru, va agg. consolativo, confortativo. Consultai v. a. conferire, comunicare, con


Consolatoriamenti avv. consolatoriamente. sultare. e
Consolatòriu, ia agg consolatorio. Consultau , da partº
consultato. a
conferito,
, e, se e ,
comunicato, a
Consolàu, da part. consolato, riconsolato, con -

ºrtato, riconfortato: - Consultaziòni s. f consultazione. . .


Consolazioni s. f consolazione, solazzo. ' Consultivu, va agg. eonsultivo. " ,
Consolidài v. a. (t de s'usu) firmai, conso Consultori, rav. in. e f consultore, trice.
lidare, assddare, solare, saldare, riunire insieme. Consultoriamenti avv. consultoriamente.
Po confirmai, consolidare, 'confermare. Consultòriu, ia agg. consultorio:
Consolidati, da part consolidato, assodato, Consultu s. m. conferimento, ragionamento,
sodato, saldato Po confirmau, consolidato, con consulto fatto insieme. Consultu de Medicus,
fermato: º consulto di Medici, º , , , i
Consolidazioni s f (t des'usu) consolidazione. Cònsulu s. m. Console, Consolo. . .
Po confirma, consolidazione, confermazione. · Consumabili agg consumabile º º
Consòlu s. m (de consolo
- -- -
ital
-
ant) M. con
- -- e
Consumadòri, ra v. m. e f consumatore,
solazioni, º - º -

logoratore, trice. . . . . . .
A a2
I96 CON CON

Consumai v. a. consumare, logorare, esau Contadràxi s f (t. r.) contatrice. Poi raccon
rire, finire. Consumai a pagu a pagu, spappai, tadora, relatrice, narratrice. M. contadori.
corrodere, rodere, consumare a poco a poco, Contagiòsu, sa agg contagioso.
smangiare, Consumai unu bistiri, consumare, Contàgiu s. m. contagio, contagione.
frustare, logorare una veste, Consumai s” allenu, Contai v. a annoverare, contare, numerare,
far lo spiano dell' altrui. Consumai sciaquendu, conteggiare. Contai cosas impossibilis, lanciar
dilavare. Consumai su suu in passatempus, far cantoni. Po torrai a nai, raccontare, ri erire,
baldoria. Consumaisì n. p. consumarsi, logo ridire, rapportare, narrare, ricontare. Popo
rarsi, stritolarsi, struggersi. Consumaisì a pagu nni in numeru, connumerare, annunerare, an
a pagu , spappaisi, trattendu de ferru, de per noverare, metter in numero. Contai po scoviai,
da ec. corrodersi, rodersi, consumarsi a poco ridire, svesciare. Contai, fai rapportu, narrare,
a poco. Po perfezionai. M. terminai. raccontare, riferire, far relazione, novellare,
Consumamentu s. m. M. consumimentu. Contai notizias, novellare, raccontar novelle.
Consumanti v. agg. consumante. Contai sonnus, larveggiare. Contai de nou, ri
Consumativu, va agg. consumativo. contare. Contai su dinai de nou, riscontrar la
Consumàu, da part consumato, finito, lo moneta. Contai storias de foxili, frottolare, dir
gorato. Consumau a pagu a pagu, spappau, frottole, fandonie.
smangiato, corroso. Perdas consumadas, spap Contamentu s. m. annoveramento, conto, det
adas, sassi smangiati. Consumau sciaquendu, taglio, numerazione.
trattendu de biancheria, dilavato. In forza di Contaminabili agg. contaminabile.
agg. frusto, logoro: Contaminadamenti avv. contaminatamente -

Consumazioni s. f. M. consumimentu . bruttamente. - -

Consumibili agg. consuntibile. Contaminadòri v. m. contaminatore,


Consumimentu s. m. struggimento, consuma Contaminài v. a. (t de s'usu) polluiri, vio
mento, consumazione, consunzione, Po consu lai, corrompere, contaminare, guastare, pol
mu de cosas. M. consumu. luire, infettare. Po, pigai sa, virginidadi, cor
Consumiri v. a. consumare, assottigliare, este rompere, violare, i". sverginare. Conta
nuare, scarnare, scarnire. Consumiri a pagu a minaisì n p. contaminarsi, corrompersi, pol
pagu v. n. fueddendu de cosas, chi buddit, sce luirsi, infettarsi, guastarsi. -

mare, consumare. S amori consumit , l' amor Contaminamentu s un contaminamento - cor


assottiglia. Consumirisì de tristesa n. p. con rompimento, corruzione, infettazione, pollui
sumarsi d' afflizione: Po spacciai. M. Consumiri mento, polluzione. Po svirginamentu, corrompi
roba sciaquendu, dilavare. mento, violamento, sverginamento. --

Consumiu, da part. consumato, estenuato, Contaminàu, da part. guastau, polluiu, cor


assottigliato, scarnato, scemato,finito. M. su verbu. rumpiu, contaminato, polluto, guastato, infet
Consumu, da agg affinau, affilau, senza tato. Po svirginada, corrotta, violata, svergi
pruppas, scarnato, scarnito, magro, scarno, nata, deflorata.
smunto, consunto, assottigliato. -
Contaminaziòni s. f contaminazione.
Consimu s. m. scemo, diminuimento, consumo. - Contanti, v. agg. contante. Pagai in contanti,
Consuntivu, va agg (t des usu) consuntivo. pagare in contante, in moneta effettiva.
Consuntu, ta part consunto. M. consumiu. Contaredda s. f (dd pron. ingl.) scoviadora,
Consunziòni s. f consunzione. Po mancanza che ridice le cose, svesciatrice, vesciaja, vesciona.
de nutrimentu, atrofia. Contareddu s. m. (dd pron, ingl.) scoviadori,
Consussistenti v. agg. consussistente. che ridice le cose.
Cbnsustanziabilidàdi s. f. (T. Teol.) consu Contattu s. m. (t didasc.), contatto, tocca
stanziabilità, unità, e identità di sostanza. mento di due corpi. . . .
Consustanziàli agg. consustanziale. Contàu s. m. contea, contado. -

Consustanzialidàdi s. f consustanzialità, iden Contàti, da part numerau, contato, nume


tità di sostanza. A , -
rafo, annoverato, annunerato, ascritto, con
Consustanzialmenti avv. (T. Teol.) consustan numerato. Po nau, o torrau a nai, riferito, rac
zialmente. -) - contato, narrato, ridetto.
Consustanziaziòni s. f. (T. Teol.) consustan Contèa. M. contau . -

ziazione. . . -- -
Contegnu s. m. (t. ital. già in usu) contegno,
Contàbili agg. (t. de s'usu) obbligau, obbli contenenza, gravità. , -

gato, tenuto, risponsabile, - - - -


Contemperài v. a. (t de s'usn) redusiri una
Contabilidàdi s. f. (t. de s'usu) obbligazioni cosa a su temperamentu de un atera, contem
de respundiri di alguna cosa, dedda garantiri, perare. Po mitigai, mitigare, temperare.
mallevera, promessa del mallevadore. - ,
Contemperau, da part contemperato.
Contadina s. f. (t. de s'usu) contadina. Contemplabili agg contemplabile. . .
Contadina vistosa, crelia. - , -
Contempladòri, ra v. m. e f contenplatore,
Contadoria s. f offiziu de su Contadori, e trice. - . . . º , º - , - - - -

ancora su logu, aundi si cunservant is registrus, Contemplai v. a. contemplare, considerare at


e scritturas, computisterìa . . . . . . tentamente. Contemplaisì v. r. cumplaxiris de sei
Contadòri, ra v. m. e f contatore, anno e totu, pavoneggiarsi, compiacersi di se stesso.
verante, annoveratore. Po abbachista, compu Contemplamentu s. m. contemplamento.
tista, computista, abbachista. Contadori de no Contemplanti v. agg. contem "
tizias, novellatore, notiziere, novelliere. Con Contemplativa s. f contemp iva - ,
tadora de notizias, o notiziera, novelliera. M. Contemplativu, va agg contemplativo. ,i
notizieri. Poscoviadora, svesciatrice, che ridice, Contemplan, da part conte " a , º
che spetezza, - , Contemplaziòni s f contemplazione.
- - A
CON v - CON I 97 °

Contemporàneu, ea agg contemporaneo, coe


º". ) s. m. contrabbandiere.

taneo, coevo. Contrabbandu s. m. contrabbando, contrad


Contenenti v. agg. contenente. - divieto. Fai contrabbandu, defraudai su derettu
Contenidòri, ra v. m. e f contenitore, trice. . de duana, " il dritto di dogana, barattare.
Contrabbàsciu s. m. contrabbasso .
Contenimentu s. m. contenimento. -

Contèniri v. a. contenere, tenere, racchiudere Contrabbatteria s. f. (t. milit.) contrabbatteria.


dentro di se. Contenirisì v. r. contenersi. Po te Contrabbirdièra s. f birdiera chi si ponit
niri contegnu, o gravedadi, contenersi. ananti de un atera, contrº invetriata.
Contenitivu, va agg contenitivo. Contraccambiài v. a. (t de s'usu) contrac
Contèniu, ia part contenuto. Conteniu in sei, cambiare, dar contraccambio, ricompensare.
racchiuso. Contraccambiàu, da part contraccambiato,
Contenziòni s. f contenzione, contesa. ricompensato.
Contenziosamente avv. contenziosamente. Contraccàmbiu s. m. (t. de s'usu) revesa,
Contenziòsu, sa agg contenzioso, litigioso. contraccambio, mutuazione, pariglia, scambievo
Conteria s. f. (t. ital. e fr.) Mercanziuola di lezza, ricompenza, vicenda.
vetro, di collane, di corone di vetro di vari co Contraccamminèra s. f camminera in is
lori, conterìa. - dinus e bingias, o filera de arburis laterali a un
Contèssiri v. a. contessere, tessere, comporre. atera, controviale.
Contèssiu, ia part contessuto. Contraccifra s. f contraccifra, e contraccifera.
Contestàbili agg (t de s'usu) contestabile. Contraccolpu s. m. contraccolpo.
Contestài v. a. (T. Leg.) contestare, intimare, Contraccrài s. f o crai falsificada, contrac
notificare. chiave.
Contestàu, da part contestato, intimato, no Contraccritica s. f. contraccritica.
tificato. Contràda s. f contrada. Po contornu. M.
Contestaziòni s. f contestazione. Contraddanza s. f contraddanza.
Contestu s. m. contesto, testo. -
Contradderettu s. m. contraddiritto.
Contestura s. f complessione, disposizione, Contraddistmghiri v. a. contraddistinguere, di
di corpo. - scernere, contrassegnare. Contraddistinghirisì v.
Conti s. m. conte. r. contraddistinguersi. -

Contienda s. f. (t. r. de contenda cat.) M. Contraddistintu, ta part. crntraddistinto.


disputa. Contraddittòri v. m. contraddittore.
ontinentementi avv. continentemente, con Contraddittoriamenti avv. contraddittoriamente.
continenza. Contraddittòriu, ia agg. ccntraddittorio, op
Continenti s. m. continente, terraferma. postissimo,
Continenti v. agg. contenente, che contiene. Contraddixenti v. agg. contraddicente, con
Continènzia s. f continenza. traddittore.
Contingentementi avv. contingentemente, for Contraddixiri v. a. contraddire, opporsi, av
tuitamente. versare, dar contro, contendere, metter in di
Contingenti v. agg. contingente, fortuito. sputa , dibattere, quistionare, gareggiare, far a
Contingènzia s. f contingenza. gara , Contraddixirisì v. r. contraddirsi, darsi
Continuadamenti avv. continuatamente. contro . - -

Continuadòri v. m. continuatore. Contraddixiu, ia part.. contraddetto.


- Continuài v. a. continuare, continovare, fre Contraddiziòni s. f contraddizione, contrad
quentare, detta, contraddicimento.
Continuamenti avv. assiduamente, continua Contradixiri, contradixiu ec. M. contraddixiri,
mente , -
i Contradòda s. f. (T. Leg.) contradote.
Continuamentu s. m. continuamento, assidua Contraenti v. sust. contraente.
mento, frequentazione. Contraenti v. agg. contraente
Continuàu, da part continuato, continovato. Contraffai v. a contraffare. Po falsificai. M.
Continuaziòni s. f continuazione, contino Contraffattòri v. m. contraffattore.
vazione. - -

Contraffattu, tta part... scontorto, ".


Continuu s. m. (t. filosof ) continuo. scontraffatto. In forza di agg. deforme, brutto.
Continuu, ma agg. fisciu, stanziale, continuo, M. leggiu .
perenne, perpetuo. Po frequenti, assiduo, con Contraffattiura s. f contraffattura, contraf
tinuo, frequente. fazione. »,

- Continuu avv. continuamente. Contraffazioni s. f contraffazione.


Contissa s. f contessa. Contrafforru s. m. o rinforzu, contraffodera.
Contitulàri agg. (T. Eccles.) contitolare. - Contrafforti s. m. fortelesa fatta a su pei de
Contixeddu s. m. dim (dd. pron. ingl.) conticino. una montagna, barbacàne. . -

Contomòsu, sa agg (t r.), M. superbu Contraffortùna s. f contraffortuna.


contumaci. - Contrafforza s. f contrafforza, forza opposta
Contorcimentu. M. contorsioni - a forza.
Contornài v. a contornare, fare il contorno. Contraffossu s. m. contraffosso,
Contornai de briglias, contornare di pietre. Contrafuga s f contrafuga.
Contornàu, da part.. contornato. . . . . . Contraggèniu s. m. contraggenio, avversione,
Contornu s. m, contorno. Po delineamentu, antipatìa. - -- -

contorno. Po proffilu, profilo. r ontragguàrdia s. f. (T. Milit.) contragguardia.


Contra prep. contra, contro, avverso. Contra Contraimentu s. m. contraimento.
raxoni, contra ragione. Contra de mei, contra Contràiri v. a. arrunzai, attrappare, rattrap
l ſole , - --- . ea - --
, pare, contrarre, raggrinzare, ritirare, ristriº
I98 i CON ' CON

gnere. Contrairi matrimoniu , contrar matrimo trario, controverso, opposto, opposito. Fortuna
nio. Contrairi depidus , contrarre debiti. Po contraria, fortuna avversa. -

attrairi. M. Contrairisì m. p. M. arrunzaisì. Po Contrarreparu s. m. contravvallazione . Con


su contrairisì de is nerbius, attrappare, rattrap trarreparu de fossu cun parapettus po impediri
pare, rattrappire, il ritirarsi de nervi. sa bessida de una cittadi assediada, contrav
Contraru, da part. contratto, rattratto, rat vallazione.
trappato, ritirato, raggrinzato. M. cancarau. Contrarrespòndiri v. a. contrarrispondere.
Hat contraiu matrimoniu, ha contratto matrimonio. Contrarresposta s f contrarrisposta,
Contrallittera s. f. M. contrammandatu . Contrascarpa s. f contrascarpa.
Contrallizza s. f spezia de imperdau, con Contrascriri v. a. contrascrivere.
trallizza. º Contrascritta s. f contrascritta.
Contrallùxi, contrallume. A contralluxi avv. Contrascrittu, tta part contrascritto.
a contrallume . Comtrasforzu s. m. contrasforzo.
Contraltu s. m. contralto. Contraspallèra s. f contraspalliera.
Contramarca s. f. (T. Mercant.) contramarca. Contrassegliai v. a. contrassigillare.
Contramaretta s. f contra-marèa. Contrassegliau, da part. contrasigillato.
Contrammandàtu s. m. contrammandato, con Contrassègliu s. m. contrassigillo.
trallettera, rivocamento del mandato. Contrassignadùra s. f firma de chini contras
Contrammàrcia s. f. (T. Milit) contrammarcia. signat, contrassegnatura.
Contrammazina s. f scrittu superstiziosu, Contrassignài v. a. marcai, M. indicai.
amuleto, contramalia, pentacolo, itifallo. Contrassignàu, da part. M. indicau.
Contrammìna s. f contraccàva, contrammina. Contrassignu s. m. M. indiziu.
Contramminài v. a. contramminare, far con Contrastàbili agg. contrastabile.
trammirie. -
Contrastabilmenti avv. contrastabilmente.
Contramminàu, da part contramminato. Contrastadòri, ra v. m. e f. contenditore, con
Contrammiràgliu s. m. (T. Marinarescu.) tenzioso, contrastatore, altercatore, cozzatore,
contrammiraglio: - -
tenzonatore, contenditrice, contenziosa. -

Contrannaturali agg. contrannaturale. Contrastài v. a contrastare, impugnare, dispu


Contraparti s. f. (T. de sa Musica) contraparte. tare, contendere, litigare, rissare, discettare,
Contrapologia s. f contrapologia. competere, tenzonare. Contrastai cun pertinacia
Contrapotènzia s. f contrapotenza. annomingendusì, bisticciare, bisticcicare, bistic
Contrappalizzàda, imperdau prusbasciu de sa ciarsi, bezzicarsi, contrastare pertinacemente
palizzada, contrallizza, contrappalata: proverbiandosi, proverbiarsi. Contrastai impari,
Contrappassu s. m. passu, chi si fait in al cozzare, urtare insieme. -

gunus ballus, contrappasso. Contrastamentu s. m. litigamento, contendi


Contrappesài v. a. contrappesare, bilanciare, mento, contrasto. - -

pesar con bilancia. Po esaminai a suttili, pon Contrastampa s. f contrastampa.


derai, bilanciare, bilicare, considerare, esami Contrastampài v. a. contrastampare, stampare
nar tritamente. Po aggiustai su pesu in sa ba all' opposto.
lanza, bilanciare, aggiustare il peso per l' appunto. Contrastanti v. agg. contrastante.
Contrappesamentu s. m. bilanciamento. Po Contrastàu, da part. tenzonato, contrastato,
esaminu, bilanciamento, ponderazione, esame. disputato, conteso, impugnato. -

Contrappesàu, da part. bilanciato. Po esa Contrastu s. m. contesa, disputa, litigio, con


minau, ponderau, bilanciato, bilicato, pon troversia, tenzone, tenzonamento, combattimento:
derato, esaminato. - - Po incontru, bersaglio, incontro, lotta, lutta.
Contrappèsu s. m. contrappeso. Contrappesu Contrattàgliu s. m. contrattaglio.
de stadera, sàgoma, romano. M. pilloni. Con Contrattài v. a. contrattare, trattar di vendere,
º" de relogiu, contrappeso. o di comprare, negoziare. - -

Contrappilu s. m. contrappelo. Fai su con Contrattamentu s. m. contrattamento.


Contrattanti v. agg. contrattante. I
trappilu, radere il contrappelo. -

Contrattàu, da part. negoziato. , a


Contrappòniri v. a. contrapporre, porre all'
incontro, opporre. Contrapponiris n. p. contrap Contrattaziòni s. f contrattazione. “ -

porsi, opporsi. - Contrattempus s. m. contrattempo.


Contrapposizioni s. f obbiezione, contrappo Contrattu s. m. scrittura pubblica, chi stabilit
sizione, opponimento, opposizione. -
is cunvenzionis, contratto. Po s'attu de contrairi,
Contrappostu s. m. contrapposto: convenzione. Inegualidadi in su contrattu, ine
Contrappostu, sta part contrapposto. gualità nel contratto, claudicazione. (T. Leg.)
Contrappuntista s. m. contrappuntista. Contrattu, tta agg. (T. Med.) cancarau, rat
Contrappuntu s. m. (T. de sa Music ) con tratto, rattrappato. M. cancarau. -
trappunto, melopèa. - Contravvelènu s. m. antidoto, contravveleno,
Contrariài v. a. contrariare, contradiare, im preservativo. -

pugnare, contraddire. Contravvèniri v. n. M. disubbidiri. -

Contrariamenti avv. contrariamente. Contravventòri v. m. contravventore.


Contrarianti v. agg. M. avversanti. Contravvenziòni s. f contravvenzione, tras
Contrariàu, da part contrariato. gressione. - , . . . . n.

Contrariedàdi s. f. avversione, contrarietà, Contravvirdièra s. f contrº invetriata.


ripugnanza, opposizione. -
Contraziòni s. f contrazione, contraimento.
Contrariu oppositore.
avversario, s. m opposto, opposito,
a
contrario, Po ritiramentu de nerbius, contrattura, contra
-

zione, attrapperia, attrazione, rattrappatura,


Contrariu, ia agg avversario, avverso, con raggricchiamento.
cos CON I99

Contribuenti v. agg. eontribuente. pregio. Temiri a contu, aver riguardo, cura,


Contribuidòri v. m. contributore. curare, riguardare, conservare. Tenirisì a contu,
Contribuiri v. a. contribuire, concorrere. Po aversi cura, riguardarsi, attendere alla propria
fai beni, conferire, aiutare, far pro, contribuire. salute, conservarsi, aversi riguardo. Contu de
Contribuiu, da part.. contribuito. Po chi hat beccius, o de foxili, cantafavola, farfallone,
fattu beni, conferito, aiutato, contribuito. fola, favola. Po notizia, racconto, novella
Contribulài v. a. affliggere, tribolare, tra mento. Contu de mo creiri, novellata. S' impor
vagliare. tai de unu contu, appuntato. -

Contribulàu, da part contribolato, tribolato , Contuàr s. m. (t. fr. già in usu) banca po
afflitto. liggiri, o scriri, scrittoio, tavoletto, banco.
Contribùtu s. m. contributo, Contumacementi avv. contumacemente.
Contribuziòni s. f contribuzione, concorri Contumaci agg (t. de s'usu) contumace, per
Vºlento . vicace, pertinace, ostinato.
Contristadamenti avv. travagliosamente. Contumacia s. f. (t de s'usu) contumacia,
Contristadòri, ra v. m. e f. contristatore, trice. pervicacia, ostinazione, pertinacia.
Contristài v. a. attristare , contristare, rattri Contumèlia s. f. (t. lat.) M. ingiuria.
stare. Contristaisì n. p. attristarsi, contristarsi, Contumeliosamenti avv. contumeliosamente, in
rattristatrst , -

giuriosamente.
Contristamentu s. m. contristamento, rattri Contumeliosu, sa agg. ingiuriosu, contumelioso,
stamento , attristarnento. offensivo, oltraggioso. - r

Contristativu, va agg. contristativo. Contundenti v. agg. (T. Chirur.) contundente,


Contristau, da part. contristato, rattristato, che ferisce senza taglio. -

travagliato. Conturbadòri, rav. m. e f. conturbatore, trice.


- Contristaziòni s. f contristazione. Conturbài v. a conturbare, turbare, alterare,
Contritu, ta agg. compunto, contrito, pentito. agitare. Conturbaisì n. p. conturbarsi, agitarsi,
Po cancarau, rattrappato, rattratto. alterarsi.
Contrizioneddas. f. dim. (dd pron. ingl.) con Conturbamentu s. m. conturbamento.
trizioncella. Conturbativu, va agg. conturbativo.
Contriziòni s. f compunzione, contrizione, Conturbau, da part conturbato, sconturbato,
afflizion d' animo con pentimento, dolor dei pec alterato, agitato. -

cati, comprugnimento. -
Conturbazioni s. f conturbazione, agitazione 2,
Controllu s. m. ) (franzesismu), controllo, inquietudine.
Controlòru s. m. / registro, riscontro d' altro Contusionedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) con
registro. Offiziu de su controllu, Uffizio del tusioneella. - -

controllo. Su capu de cust' ofliziu, Controllore, Contusiòni s. f. (t. de s' usu) pistamentu,
Registratore. (V. la v. fran. Controleur). contusione, ammaccamento, ammaccatura.
Contrordinài v. a. contrammandare, rivocar Convalescenti v. s. e agg. convalescente.
la commessione. Convalescenzia s. f convalescenza.
Contrordinàu, da part contrammandato. Convalèsciri v. n. ristabilirsi in salute, con
Contrº ordini s. m. contrammandato, contral validarsi, affortificarsi.
lettera, rivocazione del mandato, contrº ordine. Convalèsciu, ia part. ristabilito.
Contropròva s. f. (T. de Stampadoris) con Convalèssiri, convalessiu ec. M. convalesciri.
troprova - -
Convalidài v. a. convalidare, autenticare.
Controvèrsia s. f controversia. Convalidàu, da part. convalidato.
Controversista s. m. controversista. ſonvenientementi avv. convenientemente, con
Controvertibili, disputabili agg. controvertibile. gruamente, competentemente, convenevolmente.
Controvèrtiri v. a. controvertere, dibattere, Convenienti v. agg. conveniente, congruente,
disputare. congruo, dicevole.
Controvèrtiu, ia part controverso. Convenienzia s. f convenienza, congruenza.
Contu s. m. conto, ragione, calcolo, bilancio, Convèmiri, conveniu ec. M. cumveniri ec.
novero, annovero. Po relazioni, narramento, rac Conventicula s. f conventicola, conciliabolo.
conto, relazione. Dimandai contus, richieder ra Conventuali agg. conventuale. -

gione. Esaminai minudamenti is contus, assin 4Convenzionai v n. convenzionare, convenire,


dacare, sindacare, tener a sindacato, rivedere accordarsi, patteggiare.
i conti per minuto. Rendimentu de contus, sin Convenzionali convenzionale,
dacamento, sindacatura, sindacato. Fai contus, Convenziòni s. f convenzione, convenenza,
far la ragione. Aggiustai is contus, saldar la ferma, capitolazione, concordato, composizione.
ragione, aggiustare i conti. Liberu de contu, Convergenti v. agg. (T. Geom.) Si narat de
libero delle ragioni, di conto. Poniri a contu is rajus de sa luxi, chi hanti patìu refrazioni,
suu, serivere a sua ragione. Sburrai is contus, e s'accostant appàri po tendiri a unu propriu
dannar la ragione, calculare il conto. Revisitai centru, convergente:
is contus, riscontrare, rivedere i eonti. Torrai Convergènzia s. f. (T. Geom.) accostamentu
a contu, tornare a conto, meritare, portare il de duas lineas no paralellas s' una a s atera,
pregio, complire, tornar bene. No mi torrat a convergenza. S'allargamentu s'una de s' atera
contu sa cosa, la cosa non mi comple, non mi si marat, divergenza.
torna a conto, non mi torna a bene. Is contus Convèrgiri v. n. (T. Geom.) contrariu de di
bandant beni, i conti vanno bene, il bilancio vergiri, est s' accostaisì de duas lineas no para
batte. Contu senza saldai, conto acceso, aperto. lellas s una a s' atera, convergere, essere con
Contu saldau, conto spento. Fai grandu contu, vergente. -

fare grande stima. Po appreziu, conto, stima, Conversa s. f conversa, oblata.


200 CON COO

Conversàbili agg. conversabile, conversevole. Coobligau, da part. coobligato.


Conversadòri v. m. conversatore. Coonestài v. a. coonestare .
Conversài v. m. conversare, usare, trattare Coonestamentu s. m. coonestamento.
insieme. Conversai cun is mortus, liggiri, con Cooperadòri, ra v. m. e f. cooperatore, trice.
versar co' morti, leggere, studiare. Cooperai v. n. cooperare.
Conversamentu s. m. conversamento. Cooperamentu s. m. cooperamento.
Conversanti v. agg. conversante. Cooperanti v. agg. cooperante.
Conversativu, va agg. conversativo. Cooperàriu s. m. cooperario.
Conversàu, da part. conversato. Cooperàu, da part. cooperato.
Conversaziòni s. f conversazione. Cooperaziòni s. f cooperazione.
Conversioni s. f conversione. Coordinadòri v. m. coordinatore.
Conversu s. m. converso, oblato. Coordinài v. a. coordinare.
Convertibili agg. convertibile. Coordinàu, da part. coordinato.
Convertidòri s. m. convertitore. Coordinazioni s. f coordinazione .
Convertimentu s. m. convertimento. Copernicànu , ma agg. copernicano.
Convèrtiri v. a. convertire, trasmutare, tras Còpia s. f copia.
formare Po storrai de su mali, convertire, Copiadòri v. m. copiatore.
far rivolgere la mente dal male. Po fai cambiai Copiadùra s f copiatura. Copiadura de nou,
ensamentu, convertire, far mutar pensiero -
ricopiatura.
o storrai, svolgere, convertire. Convertirisì v. r. Copiài v. a. copiare, trascrivere. Po imitai,
convertirsi, far ritorno a Dio. Convertirisì n. p. ricopiare, imitare. Copiai scritturas, trascrivere,
convertirisì in sanguni, convertirsi in sangue. copiare scritture. Copiai de nou, ricopiare.
Convèrtiu, ia part convertito, trasmutato, Copiàu, da part.. copiato, ricopiato, trascritto.
trasformato. Copiosamenti avv. copiosamente, a sgorgo ,
Convèrtiu s. m. e convèrtia s. f chi abbrazzat antemente.
sa Religioni Cattolica, convertito, convertita. r" s. f. copiosità.
Convessidàdi s. f. (T. Geom. usau intre is Copiòsu, sa agg. opìmo, copioso.
Litteraus), convessità, convesso. Copista s. m. trascrittore, copista, amanuense,
Convessu, ssa agg (t. ital. usau intre is Lit menante.
teraus) cuccurucciu, convesso. M. cuccurucciu. Còppia s. f. M. pariga.
Convincentementi avv. convincentemente. Coppiedda s. f. dim (dd pron.) coppietta.
Convincenti v. agg. convincente, argomentoso. Coplas. f. (de copla sp.) curba de canzoni,
Convincimentu s. m. convincimento . " , stanza.
Convinciri v. a. convincere, confondere, su òpticu, ca agg. si narat de sa lingua antiga
perare. egiziana, coptico. Coptus sust. masc. pl. fiant
Convincitivu, va agg. convincitivo. is Cristianus indianus de s'Egittu , Copti.
Convintu, ta part. convinto. Còpula s. f copula . Copula carnali, copula
Convinziòni s. f convinzione. carnale, coito. Poniri a sa copula cuaddus, o
Convittòri s. m. convittore . canis, o mallorus, donai su mascu a is eguas,
Convittu s. m. convitto. Po su logu, aundi o canis po fai razza, ammettere i cavalli, i ca
si bivit impàri, convitto. ni, dare il maschio alle femmine, farle montare
Convivàli agg. convivale. dal maschio per generare.
Convivanti agg. convivante. Copulativamenti avv. copulativamente.
Conviventi v. agg. convivente. Copulativu, va agg. copulativo.
Conviviri, e combiviri v. m. convivere, vivere Cora s. f gora. Cora de flumini po molimus,
insieme. cracheras, e carteras ec. gora. Po sulcu amplu
Conviviu, ia part. vissuto insieme. fattu in is campus po i" de is aquas, solco
Convocadòri v. m. convocatore. aquajo. Po arrizzoſu, ruscello. Cora cun re
Convocài v. a. convocare. Convocai in giu paru de is bandas, e imperdada in fundu in is
diziu , richiedere, chiamare, convocare, citare istradonis po scolu de s'aqua, chi proit, chias
in giudizio. sajuola, chiassajuolo.
Convocamentu s. m. convocamento. Po cita Coràda s. f. (t. r.) M. canna de is pulmonis.
zioni in giudiziu, richiesta, citazione, chiamata Coraddu s. m. (dd pron. ingl.) corallo. Co
in giudizio. raddu nieddu, corallo nero, antipate. Canti
Convocàu, da part. convocato, richiesto, dadi de coraddu, corallume. Colori de corad
chiamato. du, o corallinu, vermiglio acceso, color di
Convocaziòni s. f indizione, convocazione. corallo.
Convogliài v. a. convogliare, convoiare. Coraggiosamenti avv. sodamente, coraggio
Convogliàu, da part. convoato. salmente .
Convògliu s. m. convojo, scorta, convoglio. Coraggiòsu, sa agg animoso, ardito, audace,
Convulsionariu, ia agg convulsionario. coraggioso, magnanimo.
Convulsionedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) Coràggiu s. m. valore, avvaloramento, co
convulsioncella. raggio, rincoramento, animosità, fortezza d'ani
Convulsibni s. f convulsione, contorsione. mo. Po attrevimentu. M. Coraggiu di animu,
Convulsioni, chi fait abbarrai totu su corpus ardire, intrepidezza, coraggio, prontezza d'ani
tetteru, e senza motu, tètano. (T. Med.) mo. Pigai coraggiu, avvalorarsi, incoraggirsi,
Convulsivu , va . convulsivo. Motu con prender animo, rassicurarsi. Mancai s'animu,
vulsivu, moto io - perdiri su coraggiu, smarrirsi, perdersi, romanoanº
Coobligai v. a. (T. Curial.) coobligare, obbli d'animo, avvilirsi, scoraggirsi. M. atturdirisì.
gare insieme, Fai coraggiu v. a incoraggiare, rassicurare.
COR COR 2OI''

Coraggiu avv. su, su , orsù, or via, ovvia, Corcorighedda s. f dim. (dd pron. ingl.)
gu tosto . zucchetta.
Coràli agg. cordiale, affettuoso, di cuore. Corcovàu, e crocovau (t. sp.) M. incrubau.
Coràli agg. corale, appartenente al coro. Corda s. f corda. Corda de budellu, de
Coralliferu, ra agg. corallifero. lottoni ec. minugia pl. minuge, corda di rinu
Corallina s. f. planta, corallina. gia, di ottone ec. Poniri is cordas a unu stru
Corallinu , na agg. corallino. mentu po ddu sonai, mettere in corde uno stro
Coralmenti avv. coralmente. mento, incordarlo, rincordarlo. M. incordai.
Ceraxèdu s. m. erba, acetosa comune (Rumex Toccai sa corda, o sa tecla a unu, fueddaìddi
acetosa Lin.) Su salvaticu prus piticu, sollecciòla, a sa sfuggida de alguna cosa, toccare ad uno
acetosella silvestre (Rumex acetosella. V. Targ.) una corda, un tasto. Trattus de corda, tratti
Corazza s. f cottiglia de maglia propria de di corda, tortura. Donai trattus de corda,
gherreri, corazza, corsaletto, lorica, catafratta, torturare, dar la corda, la colla , collare.
usbergo, giaco, lamiera, panciera. Armau de Filai corda a unu, usai manera de fai mai a
corazza, catafratto, loricato. Parti de sa co unu algunu secretu, dar la corda ad uno.
razza, chi cobèrit su pettus, animetta. Corazza Cordas de su zugu, corde del collo, tendini.
fatta a maglia, camaglio, giaeo. Corazza a dop Corda (t. r.) po una tessidura de intestinus po
pia maglia, giaco doppio. Sa parti chi armat usu de pappai. M. cordula. Segai tottus is
su zugu, goletta. cordas a unu, importunaiddu, rompere il capo
Corazzina s. f. dim. corazzina. ad uno, importunarlo. Corda de ", d'Or la l .

Corbatta s. f gorgiera, lattuga, e cravatta. Donai corda a su relogiu, caricare. Corda prima
Corcadròxu s. m. logu po corcai, giacitojo. de violinu, corda prima. Corda terza de violinu,
Corcadùra s. f. giacitura. -
mezzana. Ballerinu de corda, ballerino da corda.
Corcài v. n. corcare, coricare, colcare. Cor Chini stirat troppu sa corda, dda segat, prov.
caisì n. p. coricarsi, colearsi. Corcaisì a facci chi troppo stira la corda, la strappa, chi
in susu, coricarsi supino . Corcaisì a facci in troppo s'assottiglia, si scavezza.
terra, coricarsi boccone. Corcaisì po essiri ma Cordàggiu s. m. cordaggio, cordàme. Cordaggiu
ladiu, giacere, fermarsi nel letto. Su soli s' est de bastimentu, sartiàmè.
corcau, fig. il sole si è coricato, ha tramontato. Cordamini s. m. cordame.
Corcaisì de nou po maladia, rigiacere. Corcai Cordedda (t. r.) M. cordiòla.
in sens. att. corcai una planta, o pertias de ser Cordèri s. m. direttori de sa corderia de un
mentu, coricare, ricoricare, sotterrare una pianta, arsenali, cordiero.
o le viti per propagginarle. Po strumpai; s' aqua Corderia s. f logu, aundi si faint is funis,
forti , e su bentu corcat, strumpat is loris, la corderìa.
pioggia dirotta, e il vento alletta, corica le bia Cordiacu, ca agg. cordiaco, appartenente al
catore.
de, Corcaisì a longu a longu, totu distendiu,
sdraiarsi, coricarsi sdrafone, porsi a giacere Cordiàli s. m. cordiale.
disteso. Corcaisì a longu, strumpaisì po man Cordiàli agg. M. intrinsecu.
dronìa, fare una sdraiata. Cordialidàdi s. f cordialità, svisceratezza.
Corcamentu s. m. giacimento. Cordialinenti avv. svisceratamente, cordial
pnente .
Corcàu, da part. coricato, corcato, giaciuto. - -

Po strumpau, allettato. Corcau a longu a longu, Cordiformi agg. cordiforme, conformato a


sdraiato, posto a giacere disteso. guisa di cuore.
Còrcia s. f. (de colcha sp.) coltre, coltrone. Cordiòla s. f cordella. Stringiri is cordiolas
Corciadùra s. f. (T. de Maistu de pannu) a unu, stringere i cintolini ad alcuno, pressarlo.
spezia de imbuttidura cosida in forma de corcia, Cordioledda s. f. dim. ( dd pron. ingl.)
imbottitura trapuntata. Fai sa corciadura de cordellina, cordicella.
unu bestiri, trapuntar l imbottitura. - Cordonàda s. f. (T. di Archit.) giru de cor
Corciài v. a. (T. de Maistu de pannu) cosiri doni, cordonata.
a puntus fittus, o in forma de corcia un'im Cordonàu, da agg. cordonato. -

buttidura de bestiri, trapuntare fittamente. Po Cordoncillu s. m. cordoncino, cordoncillo.


imbuttiri, imbottire . Cordoneddu s. m. dim. (dd pron. ingl.)
Corciau , da part: trapuntato. Po imbuttiu in cordoncello. -

forma de corcia, imbottito. Bestiri corciau, im Cordonèra s f stringa, aghetto. Su puntali, pun
bottito, s. m. tale d'aghetto. Po cordonera senza puntali, cordel
Corcixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) col lina, cordella. Maìstu de cordoneras, stringajo.
tretta, coltroncino. Cordonèri s. m. maestro di passamani, e
Corcolài, corcolau cc. M. croccolai . banderajo. M. Passamaneri.
Corcorga s. f. (de zoozopo; korkoros, cucur Cordòni s. m. cordone. Cordoni de rezza,
bita) fruttu erbaceu, zucca - (Cucurbita Pepo aundi s'attaccant is gamus, filaccione. Po su.
Lin.) Corcoriga longa, zucca collo torto. Targ. cordoni de is paras Franciscanus, cordºglio,
Corcoriga de binu, zucca da pescare. Targ. capestro. Po resaltu de bastioni, cordone. Po sa
( " lagenaria Lin.) Corcoriga burda, erb. linea, chi si tirat in tempus de pesta, cordone.
aristolochia : (Aristolochia rotunda. ) Corcoriga Cordoni de biddiu , tralcio ombelicale. Cordoni
di aqua, erba, ninfea bianca, e gialla. (Nym de accºppiai s'alba, cordiglio. Cordoni de sa
phaea alba, ct lutea. Lin.) Corcoriga aresti, Inuneda, granitura, cordoncino. Cordoni de
erba, brionia, vite bianca , zucca salvatica . muru fattu a mattoni, ricinto. Destruiri, sfa
(Brionia alba Lin.) Campu de corcoriga, zuc sciai su cordoni a una muraglia, o turri ec.
cajo. Corcoriga de ierru, o grega, zucca gialla,
2. lle Cal Ve/'llina ,
smantellare. Cordoni de pilu de cuaddu po usu
-

de medicai algunus animalis, setone. ,


202. COR) COR)

Cordonittu s. m. dim. cordoncello, cordonetto, punta prus tenera de is plantas, o erbas, pi


cordoncino, cordellina. luita, polezzola, vetta, vettuccia. Coroueddu,
Cordovànu s. m. cordovano. de lattia, de cupetta, cauli e similis, garzuolo,
Còrdula s. f spezia de cordoni de budellus grumolo.
de mascu, crabu ec. tessius impari, operazioni, Coròna s. f corona. Corona reali, diadema,
propria de is Pastoris sardus, e si podit espri corona reale. Corona rostrali, o navali, corona
miri in italianu, tessuto di minuge, o di budella, rostrale, o navale. Corona po tonsura de is
cordone d' intestini, e in Roma, treccia. Fai Predis, corona, cherica, e chierica. Po regnu,
sa cordula a sa musca, essiri strintu in su do regno, corona, potenza. ls Coronas, o poten
mai, o in su spendiri, usai spilorceria, strignersi, zias unidas, le potenze coalizzate. Corona dei
far vita stretta, stare a stecchetto, andar a ri floris, de lau, de fettas, serto, cerchio. Co
lente, sparagnare, scorticare il pidocchio per la rona de s'unga, corona dell' ugua.
pelle, squartare lo zero: Coronài v. a M. incoronai. Po poniri coro
Coregrafia s. f. (T. Gr.) s arti de descriri nas de floris, de fettas, inghirlandare. onai
is passus, e is figuras de is danzas, coregrafia. de nou, ricoronare .
Coriambicu, ca agg. (T. Didasc.) versu co Coronàli agg. coronale.
riambicu , verso coriambico. Coropatmentu s. m. M incoronazioni. Po or
Coriambu s. m. (T. de sa Poesia grega e lat.) mamentu. M.
pei de versu cumpostu de duas sillabas brevis, Coronanti v. agg. coronante.
in mesu de duas longas, coriambo. Coronàu, da part. coronato.
Coriandru s. m. planta umbrellifera, curiandolo, Coronazioni s. f coronazione.
coriandolo, coriandro. (Coriander, e coriandrum) Coronedda) s. f dim. (dd pron. ingl.) coro
Su fruttu, granello di coriandolo. Coronetta / nctta, coroncina.
Coricida s. m. chi boccit is corus, coricida. Coronellu. M. Colonnellu.
Corifèu s. m. cuddu chi bincit, o supèrat in Coròngiu s. m. (t. r.) masso, sasso grosso,
valori is aterus, Corifòo. radicato in terra.
Corintiu s. e agg. m. ordini di Architettura, Corpàcciu s. m. accr. corpaccio.
Corintio, Corinto. Corpacciuda, da agg. corpacciuto.
Còrion s. m. ſ" Anatom. ) membrana este Corpàda s f Corpada di aqua, rovescio d'acqua.
riori, in sa quali est imboddiau su fetu in s” M. colpada. Pol" di aqua, una buona
uteru , còrion . leiuta, o tirata d'acqua.
Corista s. m. su chi ordinat su coru, corista. Corpettu s. m. farsetto. Corpettu, o gipponi
Corista si narat ancora unu strum. o unu flau imbuttiu de cotoni, im'ottito; sust.
tinu, chi serbit po accordai is aterus istrumen Corpixeddu, s. m. dim, (dd pron. ingl.)
tus a su tonu corista, corista. In forza di agg. corpicello, corpuscolo. Po colpixeddu, M.
tonu corista tuono corista. Strum. corista, stro Corporàli s. m, corporale.
mento corista. Corporàli agg corporale.
Corixedda s. f dim (dd pron. ingl.) go Corporalidà di s. f corporalità.
rello. Corporalimenti avv. corporalmente.
Corixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) cuo Corporatura s. f corporatura. -

ricino. -
Corpòreu, ca agg. chi tenit. corpus, corporeo.
Cornamùsa s. f strum. music de fiatu, cor Corpu. M. colpu.
namusa, piva. Corpulentu, ta agg. grassu de corpus, corpu
Cornatura s. f cornatura. -
lento, corputo, colpacciuto.
Còrnea s. f una de is tunicas de s'ogu, i cst. Corpulènzia s. ſ corpulenza, olesità.
cudda membrana, chi cuntènit totus is partis, Corpus s, m. (t lat.) corpo. Su corpus de
de undi est cumpostu su globu de s'ogu , cor sa nobilesa, il corpo della nobiltà. Su corpus
raorl . de un orazioni, il contesto, il corpo d' un
Cornetta s. f strum. music. de fiatu, cornetta. discorso. Andai de su corpus, avere smossa di
Po insigna militari, e ancora su chi dda portat, corpo. Corpus mortu. M. cadaveru.
e totu sa cumpangia, cornotta. Corpusculari agg. corpusculare.
Cornettu s. m. dim. spezia destrum. de fiatu, Corpusculu s. m. dim, corpuscolo.
cornetto. Po strum. de fueddai a s origa a Corpusdòmini s. m Corpusdomini.
unu, cerlottàna. Corraledda s. m. dim. (dd pron, ingl.) cor
Corniculàri agg. de figura de corru, cornico tiletto, cortiluzzo.
fare . Corrali si m. (de corral sp.) cortile. Corrali
Corniculàu, da agg cornicolato. po accorrai bestiamini arrili, larco, e parco.
Corniòla s. f. axina, uva galletta. Corralòni s. m. accr. cortilone.
Cornucòpia s. f abbundanzia de totus cosas, Corramenta s. f cornatura.
cornucopia. - - Corrarlbu, ba agg, si narat de boi, chi portat
Cornu de caccia s. m. strumentu de fiatu, algunas pezzas biancas in is astas. Boi corrarbu,
dorno. bue balzano alle aste, alle corna.
Corografia s. f. (T. G.) descrizioni de unu Corrazzu s. m. (t. r.) M. corrali.
logu particulari, corografia. --
Corredentòra s. f corredentrice.
Corogràficu, ca agg. corografico. Correlativu, va agg. correlativo.
Corògrafu s. m. Corografo, Professor di co Correlazioni s. f correlazione.
rafìa. Correspettivamenti avv. (T. Curial.) correspet
trºannenfe.
Corollàriu s. m. corollario, porismato, po
resma. Correspettividadi s. f rapportu, correspettività,
Coromeddu s. m..(dd pron. ingl.) cima, sa -
rapporto, correlazione. -
COR COR 203

Correspettivu, va agg. correspettivo, correlativo, di lettere. Teniri corrispondenzia de litteras con


corrispondente. - - algunu, carteggiarsi con alcuno. Po corrispon
Correttamenti avv. correttamente . denzia de affettu, corrispondenza d' amore,
Correttivu, va agg. correttivo. scambievole benevolenza. " corrispondenzia
Correttòra s. f correttrice. cun is biddas di accanta, aver vicenda, o cor
Correttòri v. m. correttore . rispondenza co villaggi circonvicini.
Correttoria s. f correttorìa. Corrispòndiri, e correspondiri v. n corrispon
Corrèu s. m. (T. Leg.) cumpangiu in su dere. Corrispondiri a is rimas, ribadire. Pote
delittu, corrèo. niri rapportu, corrispondere, confarsi, aver
Correziòni s. f correzione, correggimento, ri convenienza, proporzione. -

forma, ammenda, ammendazione, gastigo, Po Corrisponsivu, va agg. correlativo, correspet


censura, ammenda, censura. Correzionis de is tivo, corrispondente.
abusus, o riforma, correzione, riforma degli - Corrispostu, sta part. corrisposto. Corrispostu
abusi. in amori, riamato .
Corrìa s. f. tira de peddi po varius usus, Corrista t. b. M. tabacchista.
corregiuòlo, scorreggia, coreggia. Corria di Corrixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) cor
uciotus, staffile. Corrias, o tirantis de su frenu, netto , cornicino, cornicello .
redini. Corria de porta, o ventana, bandella . Corroborài v. a. (t. de s'usu) donai forzas,
Sa corria femina, ch'intrat in su spigoni, o corroborare, dar forza, rinvigorire, rinfrancare,
agu de su mascu, feminella. Su mascu, arpione, contribuir forza, allenare.
mastio. S'agu, o spigoni, ago. Corria di Corroboranti v. agg. corroborante.
aràga (t. r.) po " is bragas, usoliere. Corroborativu, va agg. corroborativo.
Corria de is sandàlis de is Religiosus Cappucci Corroboràu, da part allenato, corroborato.
nus, guiggia. Corria de peddi cun fib ia po Corroboraziòni s. f corroborazione.
accappiai is carzas de orbaci ec. coreggia, co Corròccia t r. M. concorroccia.
reggina. Corria unida a duus bastonis, gom Corrongiadùra s. f. (t. r.) M. arrunzadura.
bina. Corria, fibra de su linnamini, tiglio. Corrongiài (t. r.) corrongiau ec. M. arrunzai.
Corria de rasoja de barba, striscia da rosoj. Corrosioni s. f roidura, corrosione, corro
Corria manna e lada, coreggione. Corria de sa dimento.
pasta, tiglio, flessibilità. Maistu de corrias, Corrosivu, va agg. chi roit, corrosivo. Re
coreggiapo. mediu, medicamentu corrosivu, rimedio, medi
Corriada s. f. colpu cun aciotu de corrias, camento corrosivo. Ulcera corrosiva, ulcera
staffilata. - zione corrosiva.
orriàzzu, zza agg (de correoso sp. o de co Corrosivu s. m. corrosivo.
riace fr.) pieghevole, flessibile, tiglioso. Linna Corru s. m. asta, cimiero, corno, plur. le
mini corriazzu, legname tiglioso. Pani corriazzu, corna. De corrus mannus, agg. cornigerone.
pane invincidito, vincido. Pasta, pezza, ferru Spuntai is corrus v. n. corneggiare. Boi, chi
corriazzu, chi tenit corria, chi no est zaccadinu, portat is corrus segaus, bue cornomozzo. Corru
pasta, carne, ferro, legno tiglioso, salcigno, po suberbia e arroganzia, corno, arroganza,
arrendevole, che ha tiglio, che non è troncativo. orgoglio, alterigia. Fai abbasciai is corrus a unu,
Corriedda s. f dim. (dd pron. ingl.) correg rintuzzare l'altrui orgoglio, umiliarlo. Somai su
giola. Corriedda de porta, o ventana, ban corru, sonare il corno. Po vasta de biri, corno.
dellina. Corrus de sizzigorru, corna della lumaca. Cor
Corrigibili agg. corrigibile, correggevole. rus de sa luna noa, is duas puntas, corna della
Corrigidòri, ra v. m. e f correggitore, trice. luna nuova . Corru di esercitu o s' estremidadi,
Corrigimentu s. m. correggimento. corno, estremità d'esercito. Corru, o estremi
Corrigiri v. a. i" gastigare, punire. dadi de altari, corno, estremità dell' altare.
Po purgai sa malignidadi, purgare, mitigare, Corrus si narat po esprimiri su disonori de su
raddolcire. Po ammonestai, correggere, ammo maridu po mulleri infideli, corna. Omini, chi
nire. Corrigirisì v. r. emendaisì, correggersi, portat corrus, o corrudu, uomo, che porta ci -
emendarsi, ravvedersi. Po reprendiri. M. mieri. De duus corrus, biforcuto. De tres cor
Corrigiu, ia part. corretto, emendato, purgato. rus, triforcuto. Trattendu di animalis, bicorne,
Corrinài v. n. (t. r.) su zerriai de is bois, e bicorno, bicornuto - Corru de furchitta , o de
muilare narant in logudoru, muggire, mug trebuzzu , rebbio. Segai a corru pezza, o a cor
ghiare. Corrinai de nou, rimuggire, rimugghia ru schiscinu espres. rust. M. Sbiasciu. De corrus
re, rimucchiare. altus, alticornuto. Poniri is corrus, por le cor
Corrinamentu s. m. (t. r.) mugghiamento, na. Fai is corrus a unu, far le corna a qual
mugghio, muggito. Corrinamentu de boi, mal cheduno. Segai is corrus a unu, romper le
loru, e similis, boato, muggito. corna a qualcheduno , cavargli di testa la su
Corrinàu, da part (t. r.) che ha dato de' perbia. No baliri una corru, non valere un
muggiti, che ha mandato mugghi. corno, non valer nulla. Corrus de cerbu ec.
Corrispondentementi avv. omologamente, coe rami, palchi, le ramora de cervi.
rentemente, corrispondentemente, in coerenza. Corrùdu, da agg eornuto. Trattendu de
Corrispondenti agg. relativu, corrispondente, cerbus ec. ramoso, ramoruto, palcuto, che ha
relativo, consonante, equivalente, correlativo, ramora, o palchi. Crabu corrudu, becco cor
eroerente.
nuto. Fig. omini corrudu, uomo, che ha cimieri.
Corrispondenti s. m. corrispondente. Corrumpibili agg. corrompevole. -

Corrispondènzia s. f corrispondenza, i corre Corrumpidòri, ra v. m. e f. corrumpente,


fazione, scambievolezza, vicendevolezza. Cor corrompitore, corruttore, corrumpitore, trice.
rispondenzia de litteras, carteggio, commercio Corcumpimentu s. m. -
ceri".
B
204 - COR Coº

Corrùmpiri v. a corrompere, sedurre, su Cortegiana s f cortigiana. Po dama ds Corti.


l'ornare. Su binu si corrumpit, il vino incer Cortigiana. -

conisce. Corrumpiri is costuminis, corrompere, Cortegianescu, sca arg cortegianesco.


depravare i costumi. Corrumpirisì n. p. cor Cortegiania s. f cortegianìa, e cortigiania.
rompersi, guastarsi. - Cortegianu s. m. cortigiano.
Corrùmpiu, ia part. corrotto, sedotto, su Cortesanu , na. M. cortigianu.
tornato, depravato. Cortesementi avv. cortesemente.
Corruttèla s. f. (t. ital.) corruttºla. Cortesia s. m. cortesia. -

Corruttibili agg. corruttibile, marcescibile. Cortèsu, sa agg. cortese, gentile, urlano,


Corruttibilidà di s. f corruttibilità. compito, ben costumato.
Corruttivamenti avv. corruttivamente. Cortèu s. m. corto. Corteu de lattismu ,
- Corruttivu , va agg. corruttivo. cort o di battesimo.
Corruttòri s. m. corruttore, depravatore. Corti s. f corte, reggia. Corti de lirebeis,
Corruttu s. m. (t. r. de corrotto ital. ant.) M. o ile, mandra di pecore, pecorile, agghiaccio
dolu , luttu. di pecore. De crabas, caprile. De bois e bac
- Corruxinài v. n. ragghiare, ragliare. Mi cor cas, bovile, m andra di buoi, e di vacche. I)i
ruvinat sa brenti, espres. rust. mi borboglia, eguas, mandra di cavalle. Decrabittus, mandra
mi gorgoglia il ventre Corruxinai de su lioni º di capretti. De porcus - mandra di porci .
rigghiare, ruggire. Corruxinai, che molenti, Corti de sa luna, o de su soli candu est
asimeggiare, ragghiar come l'asino. Corruxinai ingiriada de nebbia, alone, cinto, cerchio.
de su mari , fremere. - Fai sa corti innanti de is crabas prov. fare il
Corruvinamentu s. m. ragghiamento, raglia conto senza l'oste, vender la pelle dell' orso
mento. Corruvinamentu de brenti, rugghiamento, avanti, che si pigli.
gorgogliamento di ventre, ruggito di corpo. Corticàli agg. corticale.
Corruvinau, da part. che ha mandato fuori Cortigianu s. m. M. cortegianu.
ragghi, o ragli. Cortigiànu, ma agg aulico, di corte.
Corrùvinu s. m. boxi de su molenti, ragghio, Cortiſeddus m din. (dd pron. ingl.) cortiletto.
raglio. Corruvinu de lioni, rugghio, ruggito. Cortili s. m. cortile.
Corruvinu de boi, mugghio. Corruxinu de plantu' Cortina s. f cortina. Cortina de porta. Por
espress. rust. scoppio di pianto. Plangiri a cor tiera. Cortina de amanti de su teatra, sipario.
rivinu, scoppiar dal pianto. Cortina de scena, tenda. -

Corruzioni s. f corruzione, corrumpimento. Cortinàggiu s. m. cortinaggio. Su prefigl u,


Corruzioni de umoris, putredine. Po purdiadura, l'alza, pendaglio, drappellone. Su subracela,
putrefazione. Corruzioni de costuminis ec. dc cielo. Cortinaggiu de ſ"
chi cumprendit sa
pravazione. guernizioni, chi fasciat totu su lettu, cameretta
Corsariàli agg. piratico. -
di letto. - -

Corsàriu s m. corsale, corsaro, pirato, ladro Cortinàn, da agg. cortimato.


di mare. Ofiziu de corsariu, pirateria. Cortinedda s. f. din. (dd pron. ingl.) piccola
Corseggiài v. n. andai in corsu, corseggiare, cortina. - -

andare in corsa, o in corso, fare il corsale, Cortixedda s. f dim (dd pron. ingl.) corticella.
usar pirateria. Andai in corsu in sentimentu Cortùra s. f. (T. de Messaju) campo sodo,
oscenu, andare in corso . terra soda. ls corturas, i sodi. Arai is corturas,
Corseggiàu, da part. andau in corsu , corseg rompere. -

giato, andato in corso. Coru s. m. coro. Po numeru de cantoris, e


Corsia s. f su spaziu vacuu de is galeras po po su logu, aundi si cantat, coro,
camminai de puppa a prua, corsìa , pirateria. Coru s. m. visceru principali de is animalis,
Corsivamenti avv. corsivamente. cuore, e in poesia, core. Fig. si pigat po vida,
Corsivu, va agg. corsivo. Stilu corsivu, stile coru miu, vida mia, cuor mio, mia vita. Poi
corsivo. Caratteri corsivu , carattere corsivo. animu, menti. M. Po centru, centro, cuore,
Corsu s. m. corso. Andai in corsu, corseggiare, mezzo, colmo. ln su coru, in su centru de su
andare in corso, fare il corsale, usar pirateria. jerru, nel cuore, nel colmo, nel pieno dell' in
Andai in corsu in sentimentu oscenu, andare verno. Po pensamentu, mi marat su coru, mi
in corso. Andau in corsu, corseggiato, andato dice il cuore, il pensiero. Po animu, coraggiu,
in corso. bastai su coru, o danai coru de fai ec. la star
Corteài v. a. fai corteggiu a sposa noa, cor l'animo, il cuore, aver coraggio, dar cuore di
teare, far cortèo, o corteggio, accompagnar la fare. A coru avv. in forma de coru, a cuore,
sposa novella. - in forma di cuore. De coru avv. cordialmenti,
Corteggiadòri v. m. corteggiatore. di cuore. A malu coru, o de malu coru avv.
Corteggiài v. a. far corte, corteggiare. Corteg a mal cuore, di mal cuore, malgrado, malvo
giai Segnoras, corteggiare, dameggiare. lentieri, di mal talento, o a mal in cuore. De
Corteggiamentu s. m. corteggiamento. bonu coru avv. cun plaveri, di buon cuore,
Corteggianti s. m. damerino, volentieri. Temiri coru, animu, tener animo,
Corteggiàu, da part. corteggiato, servito. aver cuore. Teniri su coru in prenza, avere il
Cortèggiu s. m. corteggio, corteggiamento: Po cuore ammalato. Teniri in sa lingua su chi si tenit
su corteggiu, cunversazioni in is palazius de is in su coru, fucddai senza finzioni, aver sulla
Principis, corte. Si donat corteggiu, si tiene lingua, lo che si ha nel cuore, parlare con
corte. Corteggiu po seghitu, codazzo. Fai cor sincerità. Battiri su coru, battere, palpitare il
teggiu, far codazzo, far corte. Fai " a cuore. Battimentu de coru, battimento, palpi
una sposa, far corto, far codazzo a lt/la . tazione di cuore. Operai contra coru, dimenarsi
sposa , cortearla. º - . - - nel natico, operare malvolentieri. Costai su
-- -
COR COS 205

sanguni de su coru, is ogus, costai meda caru, o siat traverseri, capezzale, Poniri su coscinu
costare il cuore, gli occhi, costar molto caro. in sa coscinera, infederare, metter il guanciale,
Crepai su coru de dolori, scoppiare il cuore, nella federa. Colpu de coscinu, guancialata,
crepare, fendere il cuore, sentir sommo dispia Coscinu de trempa, guanciale. -

cere. Donai su coru, amai teneramenti, dare Coscrittu, tta agg. coscritto. -

il cuore, amare teneramente. Nai cun su coru Coscus s. m., pl. specie di singhiozzo, che
in sa manu, cun sinceridadi, dire col cuore in soffrono le galline.
mano, con sincerità, ingenuamente. Arribbai a Cosidòri, ra v. m. e f. cucitore, trice.
su coru, o finzas a su coru, displaxiri summa Cosidùra s. f cucitura, cucimento, cucito.
menti, dispiacere insino al cuore, o somma Cosidiira a subraffila, sopraggitto. Su signali
mente. Su bonu coru est su mellus platu, vi de sa cosidura, ricucitura . Cosidura de nou,
canda vera è l'animo, e la cera. Essiri a coru, ricucimento, ricucitura.
essere, avere a cuore, in istima, far conto. Cosimentu s. m. Ml. cosidura.
Essiri totu coru, essere di buon cuore, aver Cosìri v. a. ( de cusir cat. ) cucire, agucchia
somma bontà. Essiri de coru moddi, cumpassivu, re. Po cosiri beni una segadura in modu, chi
essere d' un cuor tenero. Essiri de coru mortu, non s'avvertat, rimendare. Cosiri a pnntu de
esser di povero cuore, di animo vile. Traspassai cadena , cucire a catenella. Cosiri de nou
su coru, ferire, traspassare, spezzare, passare ricucire.
il cuore, aver eccessivo dolore. Furai su coru, Cositta s. f. dim. cosarella, cosuccia, cosettina.
rubare il cuore, piacere in eccesso. Toccai su Cosiu, da part. cucito. Po saràu, rimendato.
coru, plaxiri meda, toccare il cuore, piacere Cosiu de nou, ricucito.
assai. Toccai su coru po convinciri, compun Cosmèticu, ca agg. (T. Gr. de sa Farma
giri, cunvertiri, toccare il cuore, convincere, ceutica) Remediu cosmeticu, chi fait bella sa
compungere, convertire. Coru malu, coraccio, cutis, rimedio cosmetico. -

cattivo cuore. Segai su coru a unu v. n. provai Cosmogonia s. f. (T. Gr. Didasc.) sistema de
grandu displaxeri, scoppiare il cuore a uno. sa formazioni de su Mundu , Cosmogonìa .
Tremiri su coru a unu, perdirisì di animu, Cosmografia s. f. (T. Gr.) descrizioni de is
smagliare il cuore a uno. partis de su mundu, cosmografia. Maistu de
Corvetta s. f. (t. ital. in usu) sartidu, chi fait cosmografia, cosmògrafo.
su cuaddu pesendu is peis de ananti, corvetta. Cosmogràficu, ca agg. cosmografico.
Po spezia de bastimentu, corvetta. Cosmògrafu s. m. Maistu de Cosmografia,
Corvettadòri v. m. e si narat de su cuaddu, Cosmògrafo.
corvettatore.
Cosmologia s. f. (T. G. ) scienzia de is leis
Corvettài v. a. (t. ital. in usu) fai corvettas, generalis, chi règulant su Mundu fisicu, Cos
corvettare . - -

mologìa.
-

Corvu. M. crobu . Cosmològicu, ca agg, cosmologico.


Cosa s. f. cosa. Intre una cosa, e s” atera, Cosmopolita s. m. (T. G.) abitanti de su
tra igioli, e barigioli. Po sa quali cosa avv. mundu, cosmopolita, cosmopolitano.
laonde. Cosa " , spauracchio, fantasma. Cospettu avv. ammirat. (t. ital..) cospetto,
Cosa à compuru, cosa compraticcia. Cosa ben Cospiradòri, ra v. m. e f. cospiratore, trice,
dirizza, cosa vendereccia. lta cosa est? che cosa conspiratore, trice.
è? Cosa fatta a posta, cosa studiata, concertata, Cospirài v. a. e n. cospirare, conspirare. M.
fatta a posta. Cosas de nienti, cose da nulla: congiurai.
Po affari: sa cosa no arrenèscit, la cosa, l'af Cospiranti v. agg. cospirante. ,
fare non riesce. Cospiràu , da part. cospirato.
Còscia s. f coscia. Una còscia de mascu Cospiraziòni s. f cospirazione. M conspirazioni.
sanau, una lacca , o lacchetta di castrato. Co Cossieddu (o osc.) s. m. dim. (dd pron. ingl.)
scias de cuaddu armau, puntoni. Segai is co conchetta, còncola.
scias de unu pegus mortu , dilaccare, levar le Còssiu ( o osc.) s. m. conca. Còssiu, chi ar
lacche. ricit sa lissia de su coladori, ranniere. Còssiu
Cosciàli s. m. cosciale, Coscialis pl. pezzus, schinniu, conca fessa. Cossiu sanu, conca salda .
postus in mesu de timoni de is carrozzas, cosciali. Cossixeddu ( o clar. ) s. m. dim. (dd pron.
Coscineddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) cusci ingl.) farsettino. -

netto, guancialetto. Coscineddu de aglas , guan Cossu (o clar ) s. m. corpetto, farsetto. Cossu
cialetto di spilli, torsello. cun isticcas de balena, busto. ossu mannu ,
Coscinèra s. f. (de cuxinera cat.) federa. farsettone.
logai sa coscinera de su coscinu, federare. Po Costa s. f costa, costola. Costa de naviti,
miri sa coscinera, infederare : costa, fianco della nave. Costi de montagna ,
Coscineredda s. f. dim. (dd pron. ingl.) fe pendice, piaggia, pendio di montagna. Costa
deretta. de funtana, sponda, parapetto di pozzo. Navi
Coscinettu s. m. dim. piumaccetto, cuscinetto, gai costa costa, navigar costa costa, o terra
e coscinetto. Coscinettu di andias cc. piumac terrn, navigar da costiero, lungo le coste. Andai
ciòlo. Coscinettu de sangrai, piumacciòlo, e pi costa costa, andar piaggia piaggia, radere la
macciuolo, guancialino. Coscinettu de agullas, piaggia, costeggiare, piaggiare. M. costeggiai.
torsello, buzzo , guancialetto di spilli. Aggiudu de costa, o de costas, sussidiu a prus
Coscinomanzia s. f. (T. Gr. ) indovinamentu de su cumbeniu, afuto di costa. Essiri de sa
po via de ciuliru, coseinomanzia. - costa di Adama, venire dalla costola di Adamo.
Coscina s. m. guanciale, cuscino, origliere. Senza costas, o privu de costas, apleuro; Bonav.
Coscinu senza coscinera, guanciale federato. Costai v. n. costare , valere. Costai carti,
Coscina de fui raida, tomlolo. Coseina lengu, cegia e c.iºv . - -
206 COS COS

Costalla s. f. (t. r.) sa folla de su cardu, de pani, chi faint in algunus logus, su cak
de su cauli ec. squama, costola del cardo, del depustis cottu si podit dividiri in tantis, fittas
cavolo ec. Porta fatta a costallas espress. rust. similis in sa figura a is pistoccus de Nissa,
fatta a listronis, cancello, porta fatta a stec pane cantucciato.
coni. Traballau a costallas, accostolato, lavorato Costosamenti avv. dispendiosamente.
a costole. Costòsu, sa agg. dispendioso.
Costalledda s. f. dim. (dd pron. ingl.) co Costringenti v. agg. costringente. -

stolina. Costringimentu s. m. coazione, costringimento,


Costànas s. f. pl. (T. de Messaju) sunti cud sforzamento, contrannitenza.
das zivineddas furcaxadas, chi si ponint in su Costringiri, costringiu ec. M. obbligai.
carru in forma de rastregliu po usu de seidai. Costruiri v. a. costruire, e construire.
trigu messau, e ateru lori, ridoli. Costruiu, da part costruito, e costrutto.
Costantementi. M. constantementi ec. Costruttòri v. m. costruttore.
Costanti agg firmu, saldo, fermo. Costruttura s. f costruttura .
Costànzia s. f saldezza, stabilità, fermezza. Costruziòni s. f costruzione.
Costàu s. m. costato, lato. Dolori de costau, Costu s. m. M. spesa.
madròne, mal di madròne, di fianco, di punta. Costumadamenti avv. costumatamente.
De costau avv. dallato, per fianco. Biri de co Costumài v. n. costumare, usare, essere av
stau , de profilu, vedere in iscorcio. Tirai de vezzo. Po, praticai, costumare, praticare. Po
costau, tirare i colpi di fianco. accostumai in signif att. costumare, dar costumi,
Costàu, da part. costato. ammaestrare, instruire.
Costeàl. M. costeggiai. Costumànzia s. f costumanza.
Costedda s. f. t. r (dd pron. ingl.) fogazza Costumau s. m. costumanza, usanza, con
cotta a sutta su cinixu, passimàta, focaccia suetudine, uso.
sOCCenerlo cla .
Costumau, da part. costumato, solito, usitato,
Costeggiadòri v. m. costeggiatore. usato, praticato. In forza di agg. Costumau,
Costeggiài v. a costeggiare. Costeggiai de noa, beni costumau, o de bonus costuminis, costu
ricosteggiare. mato, ben costumato, morigerato. M. acco
Costellaziòni s. f medas istellas unidas, co Stumiaru .

stellazione - Costimini s. m costume. Bonus costuminis,


Costèra s. f costiera, riviera. Po cadena de costumatezza, morigeratezza.
spiaggias, spiaggiata, catene di spiagge. Co Costumu s. m. (t. r.) M. costumini.
stera de monti, poggio, luogo erto, collina. Costura s. f cosidura, chi fait costa, costura.
Si est pagu arta, (" Arai in costera, Costurài v. a. far la costura. -

arare in poggio. Costera de mari, spiag Costuredda s. f. dim. (dd pron. ingl.) pic
gia : riviera. Costera pitica, poggetto, pog cola costura.
giolino. Cotidiana s. f. Sa calentura, chi repitit do
Costèri agg. m. (de costero sp.) Pilotu coste gna di , cotidiana, quotidiana.
ri, praticu de is costeras, pilota costiere. Cotidianamenti avv. cotidianamente, quotidia
Costèri, ra agg. costiero. Tirai costeri, tirar namente, giornalmente.
costiero. Cotidiànu , ma agg. cotidiano, giornaliero,
Costernàu, da agg. (t de s usu) strafelato, quotidiano, giornale.
trafelato, costernato. Cotizai v. a. (t. fr. in usu) imponiri tassa,
Costipài v. a. (t. de s usu) costipare, re tassare, inper tassa, ordinare imposizione.
stringere. Cotizàu, da part. tassato.
Costipamentu s. m. costipamento. Cotizazioni s. f. tassa , imposizione, tas
Costipativu, va agg. costipativo; sazione.
Costipàu s. m. costipazione. Pigai una co Cotogninu , ma agg. chi tenit odori, o colori
stipau, unu resfriu, i. pigliare un'in de mela tidongia, cotognino.
freddatura, una scarmàna, un imbeccata. Cotòni s. m. arb. bambagia, bambagio, co
Costipàu, da part. costipato. tone arboreo (Gossypium arboreum V. Targ. )
Costipazioni s. f restringimentit, costipazione, Cotoni erbaceu, bambagia umile (Gossipium
costipamento, riserramento, rituramento. herbaceum. V. Targ.) Planta de cotoni, pianta
Costituenti v. agg. costituente. della bambagia. Cotoni bindi, bambagia verde.
Costituiri v. a. costituire. Costituiri de nou, ( Gossypium hirsutum Linn.) Cotoni arrubiu,
ricostituire. -
de su cali si fait su lanchè, o siattela de Nankin,
Costituu, da part. costituito. Costituiu de nou, bamhagra rossiccia - (Gossypium rufum. V.
ricostituito . Targ. ) Castigai cun aciotus de cotoni, gastigar
Costitutivu, va agg costitutivo. col baston della bambagia, più in effetto, che
Costitutori, ra v. m. e f. costituitore, trice. in apparenza. Tela de cotoni, bambagino .
Costitutu s. m. esaminu, o interrogazionis De cotoni agg bambagino. Cotoni filau, bam
fattas a su reu costituì u ananti de su Giugi, bagia. Imboddiai in cotoni, imbambagiare. Cos
costituto . su, o corpettu imbuttiu a cotoni, imbottito.
Costituziòni s. f costituzione. -
Cotonina s. f. tela grussa de cotoni po fai
Costixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) co velas, cotonina.
stolina. Cotonòsu, sa agg lanuginoso, bambagioso.
Costolàmini s. m. cantidadi de costas, co Cotta s. f cotta. Cotta de bistoccus, cotta
stolame . di biscotti. Una cotta de carcina, una cotta
Costolatùra s. f costolatura. di calcina.
Costolina s. f (t r.) pani a scalitta, speria h
Cottiglia s. f busto. Is isticcas, le stecche -
COT COZ 20).

Cottiglia maraus a unu animali meda langiu po Cozzina s f linna di abbruxai, ciocco, ceppo.
su famimi, stecchetto. Fai fai cottiglia a unu, Cozzina, opei de s'arburi cun is rexinis, piede
donaiddi a pappai pagu, tenere uno a stecchetto. dell'albero, ceppo, ceppaja , ceppata. Cozzina
Còttimu s. in. (t. ital.) imposizioni, chi pitica, ccppatello. Sa cozzina de is erbas, bar
ponint is Consulus, còttino. bicaja. Sa de sa canna, barbocchio, cannocchio.
Cottixeddu, dda agg. dim. (dd pron, ingl) Cozzina naraus ancora ſig. a omini tontu , e
cotticcio, alquanto cotto. Po mesu imbriagu, balordu, ciocco, ceppo. Unu carru, de cozzina,
o allirghixeddu de binu, brillo, cotticcio. una carrata di ciocchi. Bogai cozzina, cioe
Cottu, tta part. e agg. cotto. Po imbriagu. M. care. Lastr.
Cottu che sa suppa, cotto come una nonna, Craba. M. cabra.
come un sileno. No dda boliri nè cotta, nè crua, Cràbinu, ma agg. Figu cràbina, caprifico, fico,
non la volere nè cotta nè cruda. Mesu cottu, salvatico, bastardo
guascotto, mezzo cotto. Troppu cottu , strac Crabiòla, M. cabriola. Crabiola (t. r.) M. zivina.
eotto. Cottu a sullenu, cun fogu temperau, Crabioleddu . M. cabrioleddu.
crogiolato, stagionato, cotto con fuoco temperato. Crabiòlu. M. cabriolu .
Cottu e fattu, o fattu e cottu avv. sub,tu subitu, Cralisteddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) M.
caldo caldo. Boliridda chini crua chini cotta, cabristeddu.
si narat de duas, o prus personas, chi cuman Crabistu s. m. M. cabristu.
dint, ovv. tirai chini a levanti, chini a ponenti, Crabitta. M. cabritta.
tragiogare. Cottu de nou, o recottu, ricotto. Crabittedda. M. cabrittedda.
Cottu, e recottu, beni pensau , e azzam nau, Crabitteddu. M. cabritteddu.
cotto, e ricotto, l'en pensato, ed esaminato. Crabittu . M. cabrittu .
Cottu a sutta su cinixu, succenericcio. Cottu de Crabòni. M. carboni.
soli, abbronzito. Crabu . M. cabru.
Cottura s. f cottura, cozione, cocitura, cuo Cracca de genti. M. calca. Craccas pl. spezia
citura, cotta. Legumini de bona cottura, legu de sabatas. M. calcas.
me cocitoſo, cottojo, di facil cuoritura, di buona Craccacciòlu s. m, strum. de ferru po cravai
cucina. De mala cottura, di mala cucina. a forti is obbilus in sa linna, cacciatoia.
Cottura sullena, fatta cun fogu temperau, cro Craccadòri v. m. pigiatore. Craccadòri di
giolo. De tres cotturas, di tre cotte. axina, ammostante. Craccadòri di orbaci, o di
Coturnu s. m. bottinu a mesu camba usau in aterus pannus, gualchierajo, follone, purgatore .
is tragedias, e si pigat ancora po sa propria (V. foulon ſr.) M. carcadòri.
tragedia, coturno. Craccadùra s. f calcatura, calcamento, pi
Covardu, e govardu, da agg. (t. sp) pusillanimo, giatura. Po su eraccamentu de ispannus de lana,
timido, codardo. eonsolidamento, rassodamento. li carcadura.
Coùdu, da agg. chi portat coa, coduto. M. Craccài v. a M. carcai.
coacciudu . Craccaliài v. n. ( de cacarrear sp.) il cantar
Covècu (t. r.) M. cobercu. della gallina.
Coxili agg (t. r.) cottojo. Legumini coxili, Craccamentu s. m. M carcadura.
legume cottofo, cocitofo. M. cottura. Craccaporceddu s. m. M. carcaporceddu.
Coxina s. f cucina. Muzzu de coxina, guàt Craccas s. f. pl M. calcas.
tero. Coxina narant is rusticus a s'impastada Craccatrippa (t. r.) M. carcaporceddu.
de poddini, chi si fait a is puddas, e cuaddus, Craccàu, da part. M. carcau .
beverone. Fai sa coxina, cucinare, far la cucina. Cracchèra s. f. M. carchera.
Coxinài v. a. e n. fai sa coxina , cucinare, Cracchèsa s f (t r.) foltezza; Cracchesa dei
far la cucina. Coxinài si pigat comunementi, pilus, spessezza, foltezza di capelli.
po fai sa minestra, far la minestra, cuocer la Cràcchiri s. m. (t. r.) boscu tippiu de lan
rnlnestra . diris, bosco folto di alberi ghiandiferi.
Coxinàu, da part. che ha fatto la cucina, o Craccu, ca agg. tippiu, fitto, folto, spesso,
ha cotto la minestra. serrato, denso. A craccu avv. foltamente. Pilus
Coxinàu s. m (t. r.) M. minestra. craccus, capelli folti, spessi.
, Coxineddas. f dim. (dd pron. ingl.) cucinetta. Cràccuas, cracculas (t. r. de calcas cat.) M.
Coxinèra s. f cuoca, cuciniera. calculas.
toxinèri s. m. cuoco, cuciniere, cucinajo. Craccùri s. m. (t. r.) M. careuri.
Coziòni s. f cozione, cocimento, cottura, co Crai s. f chiave. Crai de croi, chiave dell'
citura: Cozioni de su pappai in su stogumu , architrave. MI, croiri. Crais de ferru in is mu
d'Orle “Ozlone. rus, chiavi. Serrai in crai, inchiavare. M. ciai.
Cozza s. f strum. de linna, o de ferru po Crai falsa, grimaldello. Crais de mura, certas
segai linna, o siat astulai e po aterus usus, biet perdas resaltadas, chi si lassant po colligai,
ta, zeppa, cuneo, conio. Cozza de su carru, ateru muru, addentellato, borni, morsa, bozze.
forcella. Cozza de linna o perda po carzai, o Lassai ind'unu muru custas crais, addentellare
appunteddai alguna cosa, alzatoia, e calza un muro. Muru cun crais, muro addentellato.
tojo. Cozza po craviglia, cavicchia, cavicchio. Crai mascu, chiave mastia. Crai de coddu, o
Cozza de linna po stringiri is formas de sa stam claviglia. M. clavicula. ls guardias de una crai,
pa, bietta, Cozza de ferru, chi si ponit in su gl'ingegni. Totu su pezzu de sa crai, chi con
stampu a is cantonis, o a is pezzus po ddus tènit is guardias, mannaja.
tirai a susu , ulivella. Poniri cozzas po segai Cratta
Perdas, o lima iuzeppate, mettere zeppe, im Craixedda ) s. f. dim. chiavicina, chiavetta. -

liettare, metter liette. Cozza po carzai marras, Cramài, cramàu ec. t. r. M. clamai. Po do
marteddus sc. galloccia mai qſtercla in giudiziu . M. qſerela,
º08 CRA CRE

Cràniu s. m. ossu de sa conca, cranio. Unio Creidòri ec. M. credulu.


ni de is ossus de su craniu, rettosagittale, Crèiri v. a. credere. Creiri, e creirisì, avvisarsi,
sutura del cranio. credersi, persuadersi, immaginarsi, prevedere,
Crapitta s. f. M. sabbata. accorgersi, credere, pensare. Lassai de creiri,
Cràpula s. f (t. lat. intr.) crapola, e crapula, discredere . -

Crapulài v. a. (t. ital. in usu) pappai e biri Crema s. f flori de latti, o siat sa spuma,
subercamenti, crapolare, e crapulare. crema. Crema significat puru pappai de latti
Cras avv. (t. lat.) domani, dimane, e di cottu, cundiu cum zuccheru, e pruinis de imbi
mani. Cras a mangianu, dimani a mattina. doni, crema, candiero.
Cras a merì, dimani a dopo pranzo. Cras a Crèmisi s. m. colori arrubiu mobili, chermisi,
notti, dimani sera, e diman da sera. Pusti cras chermisino. De colori cremisi, di color chermisino.
dopo dimani, diman l' altro. Cremisinu, ma agg. cremisino, na.
Crasi s. f. (T. Med.) stadu naturali de su Cremòri de tartaru s. m. Cremor di tartaro.
sangumi, crasi. Crenologia s. f. (T. G.) trattau de is funtanas,
Crassèsa s. f crassezza. crenologìa. -

Crassitùdini. M. densidadi. Creola s. m. Nomini, chi si domat a un Eu


Crassu, ssa agg. crasso: Sanguni crassu, san ropeu de origini, ch'est in America. crèolo.
gue crasso, spesso, denso. Ignoranzia erassa, igno Crepacòru s. m. erepacuore. A crepacoru avv.
l'atrizia Cºratssal. crepa crepa, ammarolla, a mala voglia, a mar
Crastài, crastau ec. M. castrai ec. cia forza, a marcio " Po rebentu. M.
Cràstula s. f. pettegola, ciammengola, baderla, Crepadùra s. f. zaccadura, crepatura, rottura,
pocofila. crepaccio, scoppiatura, spaccatura, fessura. Po
Crastulàda s. f. azioni bascia, o manera vili, filadura, screpolatura, screpolo, crepatura, fes
garrulità, ciomperia. sura, pelo. Po is aberturas, chi fait su terrenu
Crastulài v. n. fai sa crastula, manifestai in in su stadi, crepacci, crepature, aperture, spac
discrettamenti is fattus allenus, pettegoleggiare, far cature delle terre. Po is zaecaduras, chi si faint
la º" , spettegolare. in is murrus, e in is cimingioris, setole.
rastulàu part che ha fatto la pettegola, che Crepài v. n. crepare, spacearsi, fendersi.
ha operato ciomperìe. Crepai de s' arrisu, ridere sgangheratamente,
Crastulmini s. m. moltitudine di pettegole. scoppiare, erepar delle risa, sganasciare. M. ar
Crastus. M. grastus. riri. Crepaisì de s'arrisu, rompersi a ridere, o
Cravài, e cravàu ec. M. clavai ec. delle risa, sbellicarsi delle risa, smascellarsi,
Cravàriu s. m. Chiavaro, Chiavajo. scompisciar dalle risa. Crepai de grassesa, schiap
Cravilla, cravillai ec. M. clavilla. pare. Ses tantu grassu, chi crepas, o zaccas,
Creadòri, ra v. m. e f. creatore, trice. Primu sei tanto fi che schiappi. Crepai de sazza
creadori, protoplaste. dura, po hai pappau cun eccessu, sventrare, scop
Creài v. a. creare. piare per troppo mangiare. Cr " li no si podiri
Creanti v. agg. creante. conteniri, schiattare. Crepai de feli, de rabbia,
Creanza s. f creanza, civiltà, pulitezza, ur crepar d'ira, fremer di rabbia Crepaisì, zaccaisì
banità. In bona creanza, in buona creanza. de su linnamini, o de unu muru, crepolare, scre
Creanzàu, da agg. creanzato. polare, scoppiarsi, spaccarsi, fendersi, far pelo.
Creativu, va agg. creativo, va. Crepàu, da part.. crepato, ta. -

Creatùra s. f creatura. Crepu s. m. crepose, ital, ant. M. dispettu,


Creaturedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) crea feli, rabbia.
turella, creaturina. Crepùsculu s. m. sa luxi innantis de pesai, e
Creau, da part. ereato. Su primu creau, depustis tramontau su soli, crepuscolo. Is cre
protoplasto. pesculus de mangianu, crepuscoli matutini. ls.
Creazioni s. f creazione. crepusculus de merì, crepuscoli vespertini.
Credenti v. agg. credente: º" v. agg. crescente.
Credenziali agg. credenziale. Littera credenziali, Crescènzia s. f crescimentu de nou, ricre
propriamenti sa chi presentant is Ambasciadoris, scenza, ricrescimento. Crescenzia, o escrescenzia,
e Inviatus, lettera credenziale. chi fait in is truncus de is arbitris, protuberanza.
Credibili agg. credevole, credibile. Po spezia de tumori de is plantas, nascenza.
Credibilidadi s i credibilità. Crèscias s. f. pl. M. crescima.
Credibilmenti avv. credibilmente. Crescideddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)
Crèditu s. m. credito, credenza, riputazione. cresciutoccio, ia.
Donai a creditu, dar a credenza, a credito. Crescidòri, ra v. m. e f crescitore, trice.
Po fidi, donai creditu, donai fidi, dar credito, Crescimentu s. m. crescimento, crescenza.
dar fede, dar credenza, credere. Essiri in bonu Crescimentu di aqua in is fluminis, ringor
creditu, cssere in buon credito, in buona detta. go, ringorgamento, rigonfiamento, escrescenza
Cumenzai a perdiri su creditu, balenare. Tentu d'acqua. Po crescias, aumento.
in creditu, avuto in istima, in riputazione, Crescina. M. crescimentu.
Credu s. m. Simbulu de is Apostolus, il Credo, Crèsciri v. a. aumentai, crescere , accrescere,
il Simbolo degli Apostoli. aumentare, soprabbondare, porgere accresci
Credulidàdi s. f. credulità. mento. Cresciri sa pesoni, rincarare il fitto.
Crèdulu, la agg. credulo, agevole a credere. Cresciri de nou v. a. ricrescere. Cresciri v. n.
Creènzia s. f. (t. cat.) credulità. Po fidi, pigai aumentu . crescere, prendere aumento,
credenza, fede. farsi maggiore. Sa calentura crescit, la febbre
cresce, si accresce. Po su cresciri de is plantas,
º" a) M credibili, credibilidadi. , allignare, crescere, avventare, tenir innanzi ...
CR.E: CRI 209

-is-inferturas encscint, i nesti vengono sà . Po con chiave. Criai trattendu de volatilis, e di


su cresciri de is fluminis candu calant, ringor aterus animalis oviparus, far l uovo.
gare, regurgitare, rigonfiare , traboccare. Cre -Criangiama agg. f. pudda criangiana, gallina,
sciri de preziu, rimontare, rincarare, crescer che fa molte ova con frequenza.
di prezzo. Cresciri suttili e longu , si narat de Crianza (t. cat.) M. creanza.
sa persona de membrus iscioltus, e pagu ag Criatìvu. M. creativu.
gravada de pezzas, sveltire , essere svelto. Criatùra. M. creatura.
Torrai a cresciri v. n. trattendu de vegetabilis, Criàu, da part. serrau cum crai, serrato, chiuso
de dentis, pinnas, " ec. rimettere, surger con chiave. Sa pudda hat criau, la gattina ha
di nuovo. Cresciri derettu si narat de un ar fatto l'uovo. M. su verbu.
buri, affusare. Cust'arburi crescit , o si pesat Criaziòni. M. creazioni. -

derettu, quest'albero affusa. V. Gagl. Cricca s. f. (de zotzo: krikos, amulus ostii,
Crèsciu, ia part cresciuto. Cresciu de nou, vel catena apud Plaut.) saliscendo. Su naseddu,
aumentau, ricresciuto. monachetto. Sa barrixedda, lama. Cricca a manu,
Cresentina s. f fitta de pani arrustida, e a saliscendo a pollice. Cricca a passadori cun
pustis asuba si spargit ollu, sali e pibiri, cre conca e coa, saliscendo con testa e coda. Cric
sentina. - -
ca de battiporta cun is pumus, saliscendo a
Crèsia s. f. Chiesa, tempio, templo. Cresia manubrio. Cricca de ventana, chi si serrat e
ausiliari si narat cudda, chi po essiri meda di s aberit cun funi, o cordoni , saliscendo sul
stanti serbit in logu de Parrocchia, Chiesa suc paletto. Cricca a canali, saliscendo a doccia.
cursale. Po sa cungregazioni de is fielis, Chiesa. Cricca de duas cartas similis in su giogu, giulº,
Cresiedda s. f. dim. (dd pron, ingl.) tempiet Cricca de tres cartas similis, giuleone. Cricca'
to, chiesetta, chiesina. Cresiedda ordinaria, de linna, nottola. Cricca de birbantis, criocca.
chiesuccia. Cricca, po genti unida, brigata .
Crèsima s f su Sacramentu de sa Confirma Criminài v. a criminare, inquisire, processare,
zioni, Cresima, Confermazione. .far processo. Po inculpai, criminare, incolpare.
Cresinadòri v. m. Cresimatore. Criminali agg. criminale.
Cresimài v. a. cresimare, conferire il sacra Criminalidàdi s. f criminalità.
mento della Cresima. Criminalista s. m. criminalista.
Cresimanti s. m. Cresimante. - Criminalmenti avv. criminalmente.
Cresimau, da part. cresimº, la Criminàu, da part. criminato, inquisito, pro
Cresiòna s. f. accr. gran Chiesa Cossato. - - - - - -

Crespus, m. (e claru) tela dei seda, crespo Criminaziòni s; f. (t. de s'usu) criminazione,
ne. Un atera spezia de crespu de seda, velo, imputazione di delitto. -

tocca. (V. Crèpe fr.) Crespi de luttu, vºlo da Crimini s. m. (t. lat.) crimine. Incontrai in
lutto. Crespu lisu, velo liscio Crespu de lana, crimini, in su delittu, carpire in su 'l fusto,
velo di lana . - -
acchiappare in frodo, cogliere sul fatto. Incon
Cresùra s. f. (t guastu de clausura lat.) trau in crimini, colto, carpito sul fatto.
Cresura de
siepe, fratta, chiudenda, chiusa. Cresura Criminòsu, sa agg. (t. lat.) criminoso. -

unu campu, chiusa d' un campo. bia - Crinèra de cometa s. f capillizio. Cometa,
si narat sa ch est formada de plantas bias, o o stella crinuda, chi portat crinèra, cometa cri
friscas v. g. di elema, de moddizzi, de figu nita, che ha capillizio. - -

morisca ec. siepe viva; Cresura morta est sa Crini s. m. crine. Cuaddu de bellu crini,
formada de palus, spina siccada: e similis , caval crinito, o crinuto. - -

siepe morta,Su cabizzali, a undi si ponit sa Crinìu , da )" chi portat crimi, crinito,
cresura, ciglione. Intanaisì in cresura, o tuppa - Crinudu, da V crinuto. Stella crimuda, stella
sbuida, immacchiarsi. Cresura segada , o pa comata, crinita, crinuta.
scia, cesale. Gagl. Cresura pitica mali fatta, Criongiàna (t. r.) M. criangiana.
siepaglia. Cresura tippida, siepe folta. Cresura Criptografia s. f. (T. Gr.) arti de scriri in
manna, siepone. Serrai a cresura, assiepare, cifra, criptografia, stenografia.
siepare, far chiudenda, cinger di siepe. Serrau, - Crisi, e crisis s. f crise, e crisi.
a CreSura, assiepato , canto di siepe. Cresura Crisma s. m. crisma.
cresura avv. lungo, o lungesso la siepe. S um-, Crisocolla s f spezia de mitru fossili poſaci
bra de is cresuras altas fait dannu a su ser litai sa fusioni de is metallus, crisocolla.
mentu, chi est in is alas, o giradas de sa bin Crisolài v. a. (de acrisolar sp.) passai in cri-,
gia, le siepi alte aduggiano le viti, che sono solu, o in cuppella, affinare, purgare, purifi
alle prode. Lastr. . - care nel crogiuolo, coppellare, porre alla cop
Cresuredda s. f. dim. (dd pron. ingl.) pic pella oro, o argento per affinarlo.
cola siepe. - - -
Crisolàu, da part. coppellato, posto a coppella.,
Crètiu, tia part. creduto. º Crisolazioni s. f coppellazione, -

Creu (e osc.) s. f. (t. cat.) Croce. Santa Crisoleddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) cor-,
Creu, Santa Croce. -
ſuoletto . . . . .. -

Cria s. f. (t. sp.) razza, allevatura. Cria de r" s. m. perda preziosa de colori de s'
ipius, cantidadi de ſillus, covata di bambini, oru, crisòlito. - -

uantità di figliuoli. Cria de pillonis, covatura. Crisòlu s. m. vasu po fundiri .is metallus,
f" - - - -
crogiuolo, correggiuolo, crociòlo, coppella.
Criadòri. M., creadori. rispeddu s. m. (t. r.) ghiera. Po brazzadera
Criàdu s. m (t sp.) creato, servo. - - -
de scuppetta, fascia.
Criadùra s. f. chiudimento con chiave, Crispini s. m. e crispinis pl. i piedi, o caval
Criài v. a. serrai cun crai, inchiavare, serrar, letti da letto. , , , ce -
- - c
210. CRI CRO

Crispiseddu, dda agg. dim. ( dd pron. ingl.) bignola, zana, cesta ovata. Crobeccada per
alquanto lesto. M. lestixeddu. eumservai su pani, panattiera.
Crispu , pa celere , lesto , accele Crobeccadedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) bu
rato, affrettato. Forru crispu, forno scal gnoletta, bugnolina.
dato, troppo caldo. Fai passù crispu, affret Crobedda s. f dim. (dd pron. ingl.) piccola
tare, accelerare il passo. Crispu camminendu, corba , corbellino.
Crobetòri . M. cobertori.
sparvierato.
Crista, o cillu de sulcu s. f. porca. Crobetùra. M. cobertura. Po teulada. M.
Cristallinu , ma agg. cristallino. - Crobi s f (de corbis lat.) corba. Crobi ova
Cristallizzai v. a congelai in forma de cristallu, da fatta de tiras de linna po bendiri pani fran
cristallizzare, lapillare, ridurre in lapilli. Cri zesu, e po aterus usus, zana. Su chi portat
stallizzais, n. p. su redusiris de is corpus a com custa crobi po bendiri is cosas , zanajuolo. Una
crezioni de sali, cristallizzarsi. crobi de pani, una zanata di pane.
Cristallizzau, da part. lapillato cristallizzato. Crobixeddu (o oscur.) s. m. dim. (dd pron.
Cristallizzazioni s. f. (T. Chim.) operazioni ingl.) corbicino.
fisicochimica, chi si fait por via de salis con Crobu (o oscur.) s. m. volat. corvo. Crobu
cretus , cristallizzazione. de funi currenti, chi serbit de lazzu po cassai
Cristallografia s. f descrizioni de is cristallus, animalis, galappio, laccio. Crobu de campanili,
Cristallografia, margiani becciu, cornacchia, cornacchione di
Cristallomanzìa s. f indovinamentu po via de campanile, i" di sorbo. Crobu cun cro
unu sprigu, Cristallomanzia : bu no s' indi bogat s'ogu prov. calcio di stal
Cristallu s. m. cristallo. Cristallu de su sprigu, lone non fa male a cavalle. Su cantai de su
bambola, spera, cristallo dello specchio. Cri croba, crocidare, crocitare. Crobu anguiddar
stallu de mostra, o relogiu, vetro. Cristallu Xu, menga. Crobu mannu , corbacchione.
erba, chi fait sa soda, cali, erba cali, riscolo. Croccai, croccau ec. (t pop. ) M. corcai.
( Kali) Cristallu minerali, cristalloide. Cristallu, Croccorga. M. corcoriga.
maladia, vajuolo confluente. Croccorighedda. M. corcorighedda.
Cristianamenti avv. cristianamente. Croccovàu, da t. r. (de corcobado sp.) M.
Cristianèsimu s. m. cristianesimo. incrubau. -

Cristianidàdi s. f. cristianità, la cristiana re Croccu s. m. spezia de ganciu de ferru po at


pubblica. Popiedadi. M. taccai barca a barca, arpino, arpione, crocco.
Cristiànu s. m. Cristiano. Malu Cristianu, cri Crociàda s. f lega generali de is cristianus po
stianaccio. cumbattiri contra is infidelis, crociata. Po gru
Cristiànu, na agg. cristiano. xeri de Cresia, crociata. Intrai in sa crociada,
Cristu, e Cristus s. m. Cristo. CrOClelrsi ,
Critèriu s. m. criterio. Crociàu s. m. su chi intràda in sa Crociada ,
Critica s. f. assindacatura, sindacatura, cri Crociato, pl. i Crociati.
tica, censura, biasimo. Critica maligna, mordi Crocoladùra s. f su romuriu, chi fait s'aqua,
camento, maldicenza. o cosa simili buddendu, croscio , scroscio .
Criticadòri, ra v. m. e f criticatore, biasima Crocolài v. n. scrosciare, gorgogliare. Croco
tore, maldicente, sparlatore, trice. lai de is liquoris, o intestinus, gorgogliare.
Criticài v. a biasimare, dir male, sparlare, Crocolai si narat de su sonu, chi faint is flui
puntare, riprendere, aver che ridire, assin dus bessendu de frascu , ampudda plena, o gar
care, sindacare, criticare, censurare. Criticai garizzendu, gorgogliare. Crocolai de is cosas ,
cun malignidadi, mordere. Criticai totu, incon chi buddint ec gorgogliare. Crocolai v. m. fig.
trai ita mai finzas de su soli, apporre alle pan -

dette, al sole, biasimare un tutto. º"


rocolàu, da part.. gorgogliato.
Criticamenti avv. criticamente. Crocoleddu, s. m. e f. (dd pron. ingl.)
Criticamentu s. m. parlamento. civettino, civetta, civettina, civettuzza. Fai sa
Criticanti v. agg. criticante. crocoledda si narat de is feminas, chi fastiggiant,
Criticàu, da part. sparlato, assindacato, cen civettare, far la civetta. Barduffula crocoledda
surato, biasimato. marant is picciocus a sa barduffula, chi arrezze
Criticazioni s. f criticazione. tat, o chi non ballat firma, trottola, che bar
d .
Criticheddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)
critichetto . -

Cròculu s. m. e croculus pl. su sonu chi fait


Criticismu s. m. criticismo , critica. s aqua buddenda, gorgoglio, croscio, e scro
Critieu s. m. Critico, Censore. Criticu malignu, scio, ricorsofo.
maledico, morditore. Criticu accanìu, Aristarco, Croi (T. de Piccaperd. ) M. croiri.
Critico aecanito. Croimentu s. m. (T. de Piccaperd..) archi
Criticu, ca agg. critico, ca. Dis criticas, di trave . - -

critici. Po rigorosu, M. - -
Cröiri v. a. e in su fueddai familiari croi i
Critòfagu s. m. (T. G.) pappadori di orgiu, de Piccaperderi), chi verisimilmenti provvèni
critofago. de eroiser fr., incrocicchiare, attraversare,
Critomanzia s. f indovinamentu po via de s' poita propriamenti su pezzutº, e siat sa orai de
orgiu . Critomanzia. - - croi attraversat is ateras pezaus de si arcus, e
Crittònimu agg. e s. (t. scientif ) chi occultatº ddus sustènit firmus. S arcu, chi format su
sa propriu nomini, Crittonimo. croimentu, architrave. Sa crai, o su pezzu de
Croba (t. r.) M coppia. croi, chiave dell' architrave .
Crobeecada si f vasu fattu de cordonis de pal Croma si f una de is figuras de sa Musica,
la comente is crobis po cunservai poddimi ecº croma , -
- -
CRO CRO 2II

e cromate e m. (T. Chim.) Sali formau de sa rus animalis mannus, cuoio in carne. De is
combinazioni de s'acidu cun is basis, cromate. animalis piticus, pelle. Croxu malu, coſaccio,
Cromaticu, ca agg. de croma: Cantu cro Stirai su crozu, stiraisì is brazzus, distender le
maticu, o de semitonus, canto cromatico. cuoia, protendersi. Po croxolu de su porcu,
Crona s. f macchina de carrigai, e scarrigai sirboni ec. cotenna.
bastimentus, crona. Croxiudu, da agg. de croxu grussu, buccioso,
Crònica s. f. (T. G.) Storia de s' ordini de che ha grossa buccia.
su tempus, Cronica. Cruànciu, cia
Cronichista s. m. scrittori de cronicas, cro Cruàngiu, gia t. r. ) agg. crudetto.
nichista. Crucificcài v. a. (t sp.) crocifiggere, conficcare,
Crònicu, ca agg. cronico. Mali cronicu, longu, affiggere in croce: ficcare è ant. Po tormentai,
mal cronico. -

crocifiggere, tormentare. Crucificcai de nou, ri


Cronista s. m. M. cronichista. crocifiggere.
Cronografia s. f. (T. G.) descrizioni de su Crugificcàu, da part. crocifisso, confitto, con
tempus , Cronografia. ficcato, affisso in croce. Po tormentau, croci
Cronogramma s. f. (T. G.) iscrizioni , is lit fisso, tormentato. Crucificcau de nou, ricrocifisso.
teras inizialis de sa quali formant sa data de Crucifissioni s. f crocifissione, crocifiggimento.
s'avvenimentu, de su quali si trattat, cronogramma. Crucifissòri v. m. crocifissore.
Cronologia s. f. (T. G.) ordini e dottrina de Crucifissu s. m. immagini de su Segnori cru
is tempus, cronologia . cificcau, Crocifisso.
Cronologicamenti avv. cronologicamente. Crucugiòni s. m. volat (t, logudor.) gam
Cronològicu , ca agg. cronologico. betta. Cett.
Cronologista s. m. Cronologista, Cronologo, Crucùju s. m. (t. r.) culaja. Fai crucuju,
Professor di Cronologia, su coberririsì s'aria de nuis senza de proiri,
Cronòlogu s. m. M. Cronologista. far culaja.
Cronòmetru s. m. (T. G. Didasc.) strum. po Cruculèu s. m. volat. passera.
mesurai su tempus, cronòmetro, cronòscopo. Crucùri. M. carcuri.
Cronòscopu s. m. (T. G. Didasc.) M. cro Crudeleddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl. )
nometru . crudeletto.
Crosta s. f crosta. Crosta de gliaga, chiazza. Crudèli, e crueli sp. agg. crudele, lupigno, crudo,
Crosta de zerra, de rungia cun sa mancia, efferato, inumano, barbaro, snaturato, spietato,
chiazza. Crosta de pani, crosta, corteccia di sanguinario, atroce, truculento, feroce, truce,
pane. Po scatta. M. Crosta de carrada, o tarta dispietato. Essiri crudeli, fai su crudeli, ca
ru, gronma, gruma. gneggiare, fare il crudele, il crudivoro.
Crostàda s. f spezia de turta, o de pastissu, Crudelidàdi s. f crudeltà, crudezza, barbarie,
a suba de su quali si faint crostas de pasta, atrocità, efferatezza, spietatezza, sevizia, im
crostafa . manità.
Crostadùra s. f. e incrostadura, crostatura. Crudelmenti avv. atrocemente, dispietatamente,
Crostòsu , sa, crostoso, crostuto. acerbamente, crudamente, crudelmente, a guajo.
Croxixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) pellicola. Crudèsa, e cruèsa s. f crudezza, immaturità.
Croxòlu s. m. corteccia, crosta. M. croxu. Cruesa de fruttas, acerbezza, acerbità, crudezza,
Po croxolu de porcu, cotenna. Bogaindi su cro crudità, asprezza di sapore. M. aspresa. Cruesa
xolu, o sa peddi a su porcu, o sirboni, sco de stogumu, crudezza di stomaco.
tennare. Porcu senza croxolu, senza peddi, c" , ra agg. chi devorat cosas cruas,
porco scotennato: crudivoro.
Croxu s. m. (de xpos chros, cutis, cortex.) Crueldàdi, crueli, cruelmenti. (tt. sp.) M. cru
scorza, pelle, corteccia, cortice. Po peddi di delidadi, crudeli ec. -

animali, cuoio. Po croxu di arburi, buccia, Cruentu,


ento. Po "il
ta agg (t. lat.)) sanguinosu,
gu cru
corteccia, scorza. Po croxu de pibera, o co
loru, spoglia. Po su croxu de is º" e tolu Cruixeddu, dda agg dim. (dd pron. ingl.)
su chi no si pappat, scorza, buccia. Croxu de uanto crudo, crudetto.
pani, crosta, corteccia. Po apparienzia, scorza, Cruràli agg. (T. Med.) de sa coscia, crurale.
corteccia, apparenza, superficie esteriore. Croxu Crusàu,
Crusazzu s. m. spezia de muneda, crosazzo.
de nuxi, nuxedda, pistacciu, ous, leguminis,
e de is conchiglias, o tostoinis de mari, e de Crusca s. f nomini de certa Accademia, chi
terra, desizzigorrus, tappadas, mungettas e cerrit is iscritturas regollendu su prus bellu flori,
similis, guscio. Bogai de su croxu insoru totu Crusca. Essiri attaccau a is terminus de sa
custas cosas, digusciare. Su limpiai de su cro crusca, cretscheggiare.
xu is fruttas pomiferas, dibucciare. Croxu birdi, Cruscanti agg. chi usat is terminus de sa Crusca,
de sa nuvi, o mendula, mallo. Limpiai de cruscante, cruscheggiante. Fai su cruscanti, ese
custu croxu, smallare. Croxu becciu, chi lassat siri attaccau a is terminus de sa crusca, crue
dogn annu su coloru, scoglia. Cambiai croxu scheggiare.
fig beniri in mellus fortuna, uscir di cenci, Crastàceu, ea agg. aggiuntu de conchiglias,
venire in miglior fortuna. Croxu de arenada, crostaceo, testaceo, ostraceo. Pisci crustaceu,
chi si usat in sa mexina, malicorio. Croxu pesce crustaceo, e in Livornu, pesce armato,
conciau, e seminau de piticus granixeddus, Insettu crustacera, insetto crostaceo, coleottero.
zigrino. Croxu po peddi, o pilloncu de carrizia, Cruu, ua agg ( de crau cat.) crudo, imma
cotenna, pelle, cute. Po, pilloncu, cotenna. turo, acerbo, afro, briºsco, lazzo. Mi aspru,
Croxa suttili de fruttas, bucciolina. Croxu da Fueddendu de frutta crua, immaturo, acerbo.
Palma, elata. Po aa peddi, de is bois e di ale Toccata crua custa frutta, rº è acere
º -
212 CREJ CUA)

betta i Sa pezza toccat a crua, est cruiredda, spalleggia a Cuaddu, chi gliettat foras is peis, o
la carne crudetta. Peddi crua, e peddi con is cambas di amanti, cavallo, che va mancina ,
ciada, pelle in carne, e pelle concia. Tela erua, che sbalestra le gambe. Cuaddu, chi pigat viziu,
no imbiancada, tela rozzt. . -
cavallo che piglia credenza. Cuaddu abbuccan,
Cruxi e gruxi s; f. Croce. M. gruvi. cavallo abboccato, saldo di bocca. Cuaddu de
. Craxitta s. f. dim. crocellina, crocetta. M. briu, cavallo, che braveggia. Cuaddu, chi arricit
gruxitta: - beni su frenu, cavallo, che affrena bene. Cuaddu
Cu iddìri.(t. r) M. viaggianti. sſianchiu, sbulimo. Cuaddu mannu, longu, e
Cuaddazzina s. f. (t. b.) truppa de genti a meda langiu, buscalfàna. Cuaddu briosu, caval
cuadolu, cavalcata. brioso. Cuaddu malu , brenna , caval tristo.
, Cuaddeddu s. f. dim. (dd pron. ingl.) caval Cuaddu de pcis altus, e troppu strintus, cavallo
letto, cavallino, cavalluccio, bidetto. -
di piedi incastellati. Cuaddu umbrosu, chi as
Cuad ligà la s f (dd. pron. ingl.) M. cavalcada. sumbrat, cavallo ombroso Cuaddu di allogateri,
- Cuadd gtdòri v. m. cavalcante, cavalcatore. caval di nolo. Cuaddu de carrigu, caval da
- Cu ad ligài v. n. t. b. (dd pron. ingl.) andai sona, da bagaglio. Cuaddu, chi imburchinat,
a cuaddu, cavalcare, far cavalcata, andare a cavallo, che incespica. Cuaddu, chi marrisced
cavallo. Cuaddigai a sa nua, cavalcare a dat, caval raspante, che raspa. Cuaddu, chi
bisdosso, a bardosso . fait corvettas, chi donat seddidas, cavallo cor
Cuaddinu, na ag;. (dd. pron. ingl.) cavallino. vettatore, che corvetta. Seddida in aria cun is
Musca cuaddina, mosca cavallina. quattru peis, ballottata. Cuaddu chi apprapiat,
; Cuaddittu s. m. dim. (dd pron. ingl.) cavallo, che ranchetta. Cuaddu assacchittadori,
M. cuaddeddu. - -
chi assacchittat s' omini, cavallo, che rinsacca,
Cuaddòni s. m. accresc... (dd pron. ingl.) che sbatte. Cuaddu scoau, caval codimozzo. Sa
cu addu mannu, cavallone. - mancia bianca longa, ampla in conca, e appun
Cuaddu s. m. dd pron. ingl. (In s' ateru tada in su murru, cometa. Cuaddu sdorigau,
Cabu caddu, e cab addi de ca'allus lat. antig. bertone. Cuaddu de mediana statura, o siat aca,
usau de Pliniu e de Luciliu in logu de cavallus cavallo di mezzo taglio. Cuaddu de bella giùa,
cambiada sa doppia ll in doppiu dd a s usu eavallo crinìto, crinuto, che ha bella criniera.
atticu) cavallo, destriero. Cuaddu po razza, Cuaddu aciòau, toccau di aciòu, cavallo chio
stallone. Cuaddu curridori, barbero, corsiero. vato, inchiodato. Cuaddu friau, chi portat fria
Cuaddu de bucca forti , cavallo sboccato, duras, cavallo inguidalesciato, che ha guidaleschi.
bocchi duro, duro di bocca. Cuaddu spiritosu, Cuaddu masedu, caval manso. Cuaddu crastau,
cavallo brillante, gaio, spiritoso. Cuaddu, chi caval castrato. Cuaddu, chi s'impinnat, cavallo
portat is og is unu diversu de s'ateru, cavallo che s' inalbera, che s' impenna. Cuaddu de
vajato. Cuaddu, chi portat unu circhigliu biancu portanti, cavallo ambiante, che va d'ambio.
a in giriu de sa pipia, cavallo d' occhio vetrino . Cuaddu, chi tenit su portanti detràinu, cavallo
Cuaddu, chi portat sa barbetta de pilu a su che và d' ambio d' anchetta. Cuaddu , chi
fini de is peis, cavallo frigione. Cuaddu facciarbu, andat a trottu, cavallo, che va a trotto, che
cavallo sfacciato. Cuaddu pearbu a su pei di trotta. Cuaddu, chi andat a galoppu, cavallo,
ananti derettu, e a su pei " asegus de manca, che va a galoppo, che galoppa Cuaddu de
cavallo trastravato. Cuaddu pearbu a su pei di vettura, cavallo da vettura, Cuaddu de cocciu ,
ananti, e a su pei di asegus de sa propria caval da cocchio. Cuaddu, ch' indi bogat sa
band , cavallo travato. Cu iddu pearbu a su cambia foras de su tiranti, cavallo, che rimbalza.
ei di amanti sinistru , cavallo la" dalla Cuaddu, chi annirgat, cavallo, che nitrisce,
staff t. Cuaddu pearbu a su pei di amanti che ringhia. Annirgamentu de cuaddus, nitrito,
derettu, balzano dalla lancia . Cuaddu ge rigno di cavalli. Cuaddu, chi carcinat, cavallo,
nugarbu, calzau de biancu finzas a su ge che calcitra, che tira, che spranga calci.
nugu o prus ancora, cavallo calzato al i Cuaddu ch' indi ghettat s' omini, cavallo, che
nocchio, o piu sopra. Cuaddu pizzarbu, chi rovescia, che sbalza il cavalcante, il cavaliere.
p" su pizzu, o su murru taccau de biancu, Cuaddu eguerosu, cavallo caldo, foioso, che è
alzano al muso. Zirarbu, balzano alla pancia. in foja. Inseddai is cuaddus, insellare, metter
Cuaddu totu baju senza algunu pilu biancu, la sella ai cavalli. Pigaindi sa sedda a is cuad
cavallo zaino. Cuaddu di origas longas , chi dus, dissellare, levar la sella ai cavalli. Portai
ddas movit frequenti, cavallo trojano. Cuaddu is cuaddus a ddus bagnai, guazzare, menare al
steddau, cavallo stellato. Cuaddu de pilu mur guazzo i cavalli. Spronai su cuaddu, spronare
ru e baju cun sa conca, e is peis nieddus, il cavallo. Donai un'accirrada de spronis, dare
cavallo cavezza di moro. Cuaddu de zugu sut una fiancata. Gliaga chi fait su" spronaja.
Sezziri su cuaddu a sa nua, sedere a bardosso,
tili, cavallo scarico di collo. Cuaddu de conca
curza, cavallo accappucciato. Cuaddu de conca a ridosso, a cavallo nudo. Furriai in tundu su
maschina, cavallo di testa montonina. Cuaddu cuaddu, volteggiare il cavallo, caracollare, far
agili e derettu de zugu , cavallo surto di collo, fare caracolli al cavallo. Sciusciai de cuaddu,
o di collo svelto. Cuaddu doppiu, cavallo quar scavallare, gittar da cavallo. Sezziri a cuaddu,
tato. Cuaddu runzinu, ronzino. Cuaddu colludu, mettersi al cavallo. Abbasciai de cuaddu, scen
cavallo intiero. Cuaddu scoau, e sdorigau, dere, smontar da cavallo. Provvidirisi de cuaddu,
cortaldo. Cuaddu resfriau, cavallo rappigliato. o ponirisi in cuaddu, incavallarsi. Sciusciau de
Cuaddu de maniggiu, obbedienti a s omini, cuaddu, scavalcato, scavallato. Cuaddu, chi
cavallo hiscottato. Cuaddu de stadda, cavallo surruschiat po paura, cavallo sbuffante, che
stallo. Cuaddu scurzu, cavallo sferrato. Cuaddu shuffa. Andai cun su cuaddu de Santu Franci
codolazzu, preizzosu, rozza, Cuaddu, chi eam scu, andai a pei, andare a muta, o col cavallo
minat. galanti, cun bella grazia, cavallo, che dei suoi calzoni, o col cavallo di San France
- º
CUA CUA) 2I3'

sco, o a piedi. A cuaddu domau no si mirat Sa parti di ananti de s'unga, colmo, o punta ,
ihi provi a cavallo donato non si guarda in Is peis de amanti, piedi anteriori. Is peis di
occa. Sa musca currit a is cuaddus langius, asegus, piedi posteriori. Sa sperradura de su
prov. le mosche si posano addosso ai cavalli pei, fettone. (V. Ronconi Dizionario d' Agricol-,
magri. A cuaddu langiu musca meda prov. tura tom. 2.) -

i dolori e le malattie assaliscono i vecchi ... Do


mai unu cuaddu, o pesai a cuaddu a unu, Diversa Mantas de Cuaddus. -

donaiddi aciotus, dare un cavallo ad uno. Diversi Mantelli di Cavalli.


Portai a cuaddu asula de is palas, portare a
cavalluccio. Fai cuaddus messendu, lassai de Cuaddu baju, cavallo bajo, o di mantello bajo.
segai alguna cosa cun sa farci, strafalciare. Cuaddu baju claru, o spanu, cavallo bajo,
Cuaddu metaf po errori, o spropositu, abba chiaro, o dorato.
glio, errore, equivoco. Cuaddu marinu, cavallo Cuaddu castangiu, o baju cobertu, cavallo
marino, ippopòtamo. Cuaddus di aqua, undas castagnino, o bajo focato. Si est meda tintu, ,
mannas de su mari, cavalloni d'acqua. Ap brunu, e oscuru, cavallo sagginato, o bajo bruno.,
portantai unu cuaddu, bogaiddi su portanti, Cuaddu totu baju senz' algunu pilu biancu,
dar l'ambio a un cavallo. Cuaddu apportantau, cavallo zaino. -

chi hat pigau su portanti, cavallo, che ha Cuaddu faxinau, cavallo rabicanato.
pigliato l' ambio. Cuaddu affumau, chi s'est Cuaddu ghiani, o ghiani pixidu, cavallo mo
rello. :
imbrogliau in sa funi de su crabistu, cavallo
incapestrato. M. affunau . Su signali, chi lassat Cuaddu mèlinu, colori intre biancu, e grogu,
s aſfunamentu, incapestratura, risegatura. At ma dominat su grogu, cavallo fallo, leonino,
travai, o poniri is travas, o trobiri cun funi color d' Isabella. Melinu cerbinu,fallo cervino.
un tii" impastojare, metter le pastoie a Melinu scuru, Isabella carico.
un cavallo. Is dentis mannas de su cuaddu, Cuaddu melinu biancu, o siat latti e cannella,
scaglioni. Cuaddu mannu, cavallone. Cuaddu in sa quali manta dominat prus su biancu, che
cantonèri, rebellu, cavallo restio. Dona s'aqua su grogu, cavallo fallo argentino, falbo chia
cun poddini, o cun farra a su cuaddu , dare rissimo; in Napolis perlino: in Franzia zuppa
il beverone al cavallo. Cuaddu, chi furat sa di latte.
furriada a s omini improvvisamenti, cavallo, Cuaddu murru, cavallo bigio, o grigio.
che ruba la volta al cavaliere. Cuaddu detentu Cuaddu murru biancu totu, cavallo leardo.
de cambas po hai fatigau troppu, o po hai Cuaddu murru baju cun sa conca niedda, ei
bistu aqua essendu scalentati, cavallo attrappato. ancora is quattru estremidadis de is peis, cavallo,
Cuaddu de mascheria bona, cavallo ben formato cavezza di moro. -

di pastoje, ed ugna. Cuaddu de mascus longus, Cuaddu murru biancu cinixali, e baju dorau,
cavallo lungo giuntato. Cuaddu sciancau, cavallo rabicano vinato. º

cavallo sculmato. Cuaddu de cambas longas, Cuaddu murru biancu baju, cavallo rabicano.
cavallo giuntato . Cuaddu chi naraus aca, Cuaddu murru biancu, o cinixali taccau de
cavallo di mezza taglia. Cuaddu, chi naraus muschittas nieddas, cavallo leardo moscato.
achetta, cavallo di terza taglia. Achetta de Cuaddu murru biancu manciau de algunas,
portanti, chinia . Partis de unu cuaddu. Sa taccas mannittas di ateru colori a lunas, cavallo,
manta, mantello, pelo. Sa giua, crine, o leardo pomato, o pomellato. e si

criniera. Su pilloncu di asuba de is carigas, , Cuaddu murru biancu pintau a taccas nieddas
froge. Sa parti de sa barba, aundi si ponit in forma de rodeddas, cavallo leardo rotato. ;
s'arbuda, barbozza. Su ciuffu, chi est in susu - Cuaddu murru nieddu, cavallo bigio nero.
de sa conca, remolino, spigo. Su pilu de palas Cuaddu miurtinu derettu, cavallo sauro. l

asuba de is cambas, cirro. Su pilu, chi arruit Cuaddu murtinu claru, cavallo sauro chiaro.
appizzus de s'unga, corona. Su filettu de su Cuaddu murtinu tintu, cobertu , o uscrau,
zugu, aund' est sa giiua, spada romana. Su cavallo sauro bruciato , carico .
rugu a sa parti opposta finzas a is cambas di Cuaddu , chi maraus Pia, e tenit in sa manta
ananti, giogaja. Sa ligadura, legatura. Su duus coloris dominantis, unu de is calis est
dossu, aundi si ponit sa sedda, dosso. Su schi sempiri su biancu, s ateru, o baju, o ghiani
nali, lo schienale. Is palas o su cardaliscu, ec. cavallo pezzato. Pia niedda, pezzato in ne
spalla, garrese. Sa groppera, la groppa. Su ro, Pia baja, pezzato in bajo. Pia murtina,
ſ", fianco. S' inguina, anguinaja. Su pil ezzato in rosso. -

loncu, chi coberit su membru, guaina. Su Cuaddu piberazzu, cavallo serpato, tigrato,
filettu parti di amanti de is palas attaccada a Cuaddu de conca curza, cavallo accappuc
su petus, filetto. Sa giuntura de sa camba, ciato. - -

iuntura. Su cardancili, il gomito, o la falce. Cuaddu armau de teulada, cavalletto da tet


a piegadura interna o garroni, garretto. Purzu toje. Partis de su cuaddu armau . Su bastasciu,
de su pei, sa parti de is cambas, aundi si ponint asticciuola, o trave maestra. Su schinali, asi
is travas, impastura, pasturale. Sa giuntura de nello. Su matarazzu, monaco. Su pezzu, chi
mesu de sa camba deretta di amanti, il braccio, serbit a carzai is coscias de su cuaddu armau,
Ao mano rimota. Sa giuntura de sa camba manca, monachino. Is coscias, puntoni, o rampanti
la mano più vicina. Su carcangiu, calcagno. Is incontrus, razze. Is cadenas, paradossi. Is
Is partis di ainturu, chi si unint cum su car zivinas, travicelli, o panconcelli. Disponiri in
cangiu, i quarti. S'unga, ugna, o corno. Sa ordini is zivinas, fare l'impalcatura dei pancon
cavadura de s'unga, lussa, o cartoccio. Sa rana celli, fare la panconcellatura (V. Vitruvio tra
de su pei, forchetta. Sa parti de s'unga, chi dotto dal Marchese Galiani. ) , -

s'indi segat pustis crescia, suola, o fenditura. Cuaddu de Scultori, strum de linna aundisi
214 CUA CUO

ponit su marmuri, o su truncu , po fai sa sta Cuccù s. m. volat. ciuculo. Cett.


tua , banco. Cuccumèu s. m. volat. civetta, cercoveg
Cuaddu de linna po usu de serrai truncus, gia. Cett.
ièdica, e piètica. Sa traversa, canto, travet Cuccureddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) col.
ta della piedica. lina, collicello, collinetto, poggio. Cuccureddus
Cuaddu de linna a tres peis, po poniri ap de montagna, clivo, collinetta, monticello, poggio.
pizzus una mesa, trespolo. Cùccuru s. m. colmatura, colmo. Mesura a
Cuaddu de linna a quatturu peis, chi serbit cuccuru , misura a colmo, misura traboccante,
de ponti po fabbricai, " - o a trabocco. Cuccuru po punta de montagna,
Cuaddu de cupa po calentai sa roba, trabic il sommo, la cima, vertice, vetta, o sonmità
colo. -
di una montagna. Cuccuru de sa conca, cu
Cuaddu de linna po appiccai bistiris, stanga. cuzzo, cucuzzolo. Cuccuru de monti, giogo,
Cuaddus de giminera franzesa, asuba de is collo, penna di monte. Po cuccuru piticu, col.
qualis si ponit sa linna po abbruxai, alàri, ca lina. Passai cuccurus, scollinare, travalicar
pifuoco. colline. Cuccuru de mesura de cosas, colma
Cuadròxu s. m. nascondiglio. Andai a cassa tura, colmo. A cuccuru avv. a colmo, a misura
in cuadroxu, andare a balzello. M. acuadroxu. colma. Cuccuru de sa quarra, colmo dello stafo.
Cuàrzigat. r. M. culatiga. Plenu a cuccuru, colmo, pieno a trabocco.
Cuba s. f. (In aterus logus cupa , de undi Plenu a mesu cuccuru, colmetto. Po sa parti
derivat ancora cupòni de «vrapo; , vas cavum, prus alta de una cosa, comignolo. Cuccuru,
o de xvr:)) o» kupellon, vas vinarium.) tina, tino. aundi inc est una gruxi plantada, calvario.
Cubài v. a. (T. Geometr.) redusiri in cubu, Cuccurucciànu, ma agg (t. r.) Pudda cuc
cubare, ridurre in cubo. curucciana espres. rust cun su ciuffu, gallina
Cubedda s. f dim. (dd pron. ingl.) tinella , col ciuffo. M. acciuffettau.
lotticina. Cuccurùcciu, ia agg arcau, convesso, arcato,
Cubeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) tinello, curvo, scrignuto, copoluto.
botticino. Cubeddu de mola de linna, o de Cuccurucù boxi de su caboni, cuccurucù.
perda, vasca da macina. Cubeddu de linna, Cuccurudu, da. M. cuccurucciu.
tinozza di legno. Cubeddu de sa campana, o Cuccurumbeddu s. m. (dd pron. ingl.) capi
siat su bastimentu, cicogna . tombolo, e capitondolo, tombolo, tomo. Fai sa
Cubicamenti avv. (t. geometr.) cubicamente. cuccurumbeddu, capitombolare, fare il capitom
Multiplicai cubicamenti, o duas bortas unu nu bolo. Fai fai su cuccurumbeddu a unu, faiddu
meru in sei e totu , moltiplicar cubicamente. arruiri a conca in basciu, far tomare, o tom
Cubicaziòni s. f. (T. Geom.) s' arti de me bolare alcuno, fargli far capitombolo, o tom
surai su spaziu, chi cumprendit unu solidu, bolata, farlo cascare col capo all'ingiù. Fai
cubicazione, cubatura. su cuccurumbeddu arruendu v. n. tomare, tom.
Cùbicu, ca agg. cubico. bolare, cadere col capo in giù.
Cubiculàri agg. cubiculare. Cucùrbita s. f. vasu de birdi po distillai, cu
Cubidina s. f. tino. Cubidina fatta comente curbita.
mesu carrada, bagliotta. Cubidina de carcai s' Cucurbitaceu, ea agg (t. botan.) cucurbitaceo.
exina, tino da pigiar l' uva. Logu de cunser Cucurbitàli agg. cucurbitale.
vai is cubidinas, tinaja. Cuddu, dda pron. agg. quegli, quel , colui,
Cubidinedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) tinetto, quello. Cudda, colei, quella. Cuddus, quegli,
tinella, tinello. que, quelli, coloro, queglino, e quellino. Cuddas,
Cubitàli agg. de guidu, cubitale. Litteras cu quelle. Si indicat persona, egli, ei, quegli, colui.
bitalis, meda grussas, lettere cubitali, Cuègliu s. m. (de cuello cat.) collare.
Cubitu s. m. spezia de mesura, cubito. Cuglièra s. f (de cullera cat.) cucchiaio. Cu
Cubu s. m. (T. Geom.) cubo. gliera de minestrai , o po murigai is pappais,
Cucca, e cuccas pl. (t. r.) M. memorias. mestola. Cugliera de minestrai de ferru stan
Cuccagna s. f cuccagna. giada, ramajolo. Cugliera de sgumai, scuma.
Cuccarda s. f coccarda, nappa, fiocco del ruola. Po sa cantidadi, chi contenit una cu
capello de militari, f" cucchiaiata. Colpu de cugliera, mestolata.
Cuccardedda s. f dim. (dd pron. ingl.) nap Po sa cugliera, chi usant is bombarderis, cuc
chiara. -
pina, nappetta, fiocchetto.
Cuccerinu s. m. dim. cucchiarino. Cuglieredda s. f. dim. (dd pron. ingl.) cugliera
Cucceròni s. m. accr. cucchiaione. pitica po murigai pappais, candu sunti coendu,
Cucetta s f lettu pendulu de is navius, branda. mestoletta, mestolino.
Cuccheddas (t. r.) M. cucca. Cuguddàu s. m. (T. de Messaju) sa camisa,
Cucciaràda s. f fardata. Ghettai una cuccia o cascia de su trigu ancora in sa spiga, lolla,
rada, dare una fardata, gettare un motto pun ºre: , guscio, vesta del grano.
gente. Arriciri una cucciarada, avere una fardata. uguddeddu s. m. din. (dd pron. ingl.)
Cuccu s. m. caffo, dispare. Giogai a paris cappuccetto.
o cuccu, scaffare, giuocare a pari o caffo. Cuc uguddu s. m. ( dd pron. ingl.) cappuccio,
cu de casu friscu, caciolino. Ddi cantat su cuccu cocollo. Cuguddu di abidu religiosu, cocolla,
E, si narat de persona meda comoda, asino cuculla, cocollo, cappuccio. Bistiu de cuguddu,
ianco gli va a molino. Fai numeru a cuccu, o a cuguddu postu, incappucciato, cocollato.
caffure, far caffo, o la caffa, far numero di Cuguddu de saccu, pellicino.
"i Cuccus t r sunti certus panis de pod Cugullòni s. m..(t. r ) cugulloni de saccu,
ini impastau de forma sferica podonai a is cantuccino. Cugulloni de rezza, cucuzzolo.
eanis, pan da cani. Cugumbiri e cugumiri s. m. citriolo, cedriolo.
CUG) CUL 215

( Cucumis sativus T. B.) Cugumbiri aresti, co su culu duas tres ovv. bendiat sa cera a bajocca,
comero ashnºlo , -

Cugurra s f insettu, bruco, brucio. Cugurra


i" tremava il culo, gli faceva il culo lappe
appe. Noddi toccat sa camisa in culu, su pro
furcaxada espress. rust. chi portat tenaglias, priu, che no capit in pannus, si narat de chini
forbicciola, " Cugurra, chi si pappat, po allegria sobbrada no capit in sei, la camicia
sa birdura, bruco. Cugurra ſig. chi fait su filu, non gli tocca il culo. Teniri in culu si narat
o seda troppu torcia, grovigliuola. Faisì a cu po dispreziu, avere in culo. Incontrai culu a su
gurra, aggrovigliarsi. nasu, trovar chi gli resista in faccia. Donai su
Cugùzzula s f carciofo selvatico. culu in terra fig. cairi de bonu in malu stadu,
Cuguzzuledda s. f. dim. (dd pron. ingl.) dar del culo in terra, cadere di buono in cat
carciofino salvatico. tivo stato. Timi culus s. m. si narat di omini
Cuidadòsu, sa. M. coidadosu. paurosu, cacacciano: M. pisciacarzonis.
Cuidài, cuidau ec. M. coidai ec. Culurgiòni. M. culirgiòni.
Cimidu (t. r.) M. i"
Cuìli s. m. tana de animalis, cova, covile,
Cum prep. appo, appresso, presso. Si usat in
logu de sa prepos. cun cun is terminus, chi cu
covacciolo, eovo, covolo. Cuili de is lepuris e unenzant in b m p, v. gr. Cum bastoni, con
similis, leporajo, leprajo, covo della lepre. Pi bastone. Cum ", con molti. Cum pagus,
gai su lepuri in su cuili, pigliar la lepre al covo, con pochi,
igi de su cuili su lepuri, scovare, o cavar dal Cumandadòri, ra v. m. e f. comandatore,
covo la lepre. Cuili de brebeis, ovile, barco, comandatrice.
mandra. M. medau. Arbili bogat sa beccia de Cumandài v. a. comandare, signoreggiare, far
su cuili, aprile cava la vecchia del covile. Fig. comandamento. Cumandai, imponiri, ingiugnere,
si pigat po su lettu, bessiri de su cuili, de su commettere, ordinare. Cumandai che Oſiiziali
lettu, uscir dal covile, dal letto. Po su lettu, zurpu, comandare a bacchetta.
o niu de is animalis, chi si faint po angiai, Cumandamentu s. m. mandatu, comanda
COA' Io 'CRO . mento, stanziamento. Is cumandamentus de Deus,
Culaccià da s. f. M. sculacciada. Decalogo, i comandamenti di Dio.
Culàcciu s. m. culu grussu, eulaccio. Culac Cumandanti s. m. dignidadi militari, Co
ciu de pillonis cun sa fi culaja, codione, mandante.
codrione, groppone. Cumandatìvu, va agg. comandativo.
Culacciùdu, da agg. naticuto. Cumandàu, da part. comandato, ordinato,
Culàtiga s. f su pei de sa scuppetta, calcio, ingiunto, commesso. -

culatta. Po su fundu de su cannoni de batte Cumandu s. m. comando. Donai su cumandu,


ria, culatta. dare il comando. Po ordini generali de su Principi,
Culirgiòni s. m. pasticciotti, tortelli, gobbetti. comandata, Fai duus cumandus ind' una "
Culirgionis de rescottu, pasticciotti col ripieno fare una via e due servizi, far due chiodi a
di ricotta. Culirgionis de pasta reali, pastic un caldo. -

ciotti di pasta reale. Culirgionis de sanguni, Cumbatta s. f. (t fam.) M. confusioni,


pasticciotti di dolcia. Culirgionis de cunserva, Cumbattenti v. agg. combattente. In pl. est s.
pasticciotti di conserva. Culirgionis de casu, m. Is cumbattentis, i combattenti, i combattitori,
ravioli. - i lottatori.
Culirgiòni de terra volat. piviere, Cett. Cumbattidòri, ra v. m. e f. combattitore,
trace .
Cullèra t. r. (de cullera cat.) M. cugliera,
Cùlleu s. m. saccu de cojrami, aundi is Ro Cumbattimentu s. m... combattimento, lotta,
manus pomìant is parricidas, e ddus ghettanta lutta, azzuffamento, zuffa. Po duellu, mono
a mari, cittleo. machìa, duello.
Culmiferu, ra agg. (t. botan.) chi portat Cumbàttiri v. m. combattere, lottare, luttare,
cambu cun nuus, colmifero. lotteggiare. Cumbattiri v. att. assaltai una bat
Culminài v. a. (T. Astronom.) si narat de un teria, combattere una batteria, assaltare, dare
astru, candu passat in su meridianu, culminare. assalto. Po affliggiri, combattere, affliggere,
Culpa s. f colpa, peccato, delitto. Po causa, nojare, travagliare. Po contrastai, combattere,
colpa, cagione. Ghettai culpa, dare, por la º". contrastare, gridare insieme, contendere.
por cagione, apporre, incolpare, accusare. Te - Cumbàttiu, da part combattuto.
niri culpa, aver colpa, esser incolpato. Cunfes Cumbenienti. M. cunvenienti.
sai sa culpa, chiamarsi in colpa, accusarsi dell' Cumbeniènzia. M. cunvenienzia.
errore, colparsi. Cumbèniri, cumbemiu ec. M. cunveniri ec.
Culpabili agg colpabile, colpevole, colpato. Cumbèrtiri ec. M. cunvertiri.
Colpabilmenti avv. colpevolmente. Cumbessu, ssa (t. r.) M. balordu, managu.
i" v. a. colpare, incolpare, dar la colpa, Cumbidadòri, ra. M. cumbidanti.
Cumbidài v. a. convitare, chiamare a convito,
orre, accusare, riprendere, attribuir colpa.
M. inculpai. invitare, far invito. Po allettai. M. Po ingitai,
Culpàu, da part. colpato. M. inculpau. incitare, invitare, invogliare. Cumbidai a ballai,
Cultòri, ra v. m. e f. coltore, coltivatore, invitare al ballo, a b . Po imbidai t. de
cultore, trice. su giogu, invitare. Cumbidai a prandiri, a ce
Cultu s. m. eulto, venerazione. na, invitare a pranzo, a desinare, a cena ,
Cultùra s. f. coltura, coltivatura. chiamare a convito. Cumbidaisì v. r. invitarsi,
Culu s. m. culo, il diretano, il sedere, e bur convitarsi. Po offressirisì a fai una cosa, invi
lescaaienti il bossolo delle spezie. Battiri su culur tarsi, offerirsi, profferirsi. Cambidai de nou,
a terra a unu, deculattare, calattare uno. De e cumbidai s unu a s'ateru, riconvitare, rein
ahini tenit grandu paura si marat vulg. ddi fint vitare, rinviare.
216 CUM CUM

Cumbidanti v. agg. convitante, convitatore. in cumoni, aggreggiare. Cumoni de brebeis, de


Po allettanti , allettante, invitante, invitativo, crabas ec. greggia, e gregge m. e f e in pl.
allettativo. le gregge. Cumoni de baccas, di eguas, de porcis,
Cumbidativu, va agg. M. allettativu , o cum mandra. Cumoni de baccas, o mallorus, pro
bidanti . cojo, mandra di buoi. Cumoni de bestiamini
Cumbidati, da part. convitato, invitato. grussu, armentario, armento. Donai bestiamini
Citimbida s. m. convitato , invitato. a cumoni a mesu guadangiu, e a mesu perdita,
Cumbidu s. mm. invito, invitamento, invitazio dare a soccio, in soccio, a sòccita, o accoman
ne, Accettai su cumbida, accettare , tener lo dita, assocciare. Consigna de su bestiamini do
invito. Po imbidu t. de giogu. M. Cumbidu po nau a cumoni, soccio, sòccita. -

festinti, convito, stravizzo, banchetto, simposio. Cumossadira s. f impastadùra de su scetti


Fai cambidis e scialas. stravizzare, fare stra cun aqua, intriso del fior della farina.
vizzo, gozzoviglia, sguazzare. Cumbidu splen Cummossai v. a. (t. pop. e fam. g lastau e usau
didu de prangiu o cena, convito sontuoso, opi in logu de cumassai, chi verisimilimenti prov
paro, saliare. Cumbidu de biri intre varias per venit de sa particella cum lat. e de g266 o,
sonas, compotazione. Cumbidu de nou, rinvito. masso, pinso, mollio , misceo). Fai sa pasta,
Cumbidu a biri cun medas personas in osteria impastai sa farina, ammassare, impastare, in
ec. combibba. tridere la farina, o il fior della farina.
Cumbinciri, cumbintu ec. M. convinciri, con Cumossau, da part, intriso.
vintu ec. Cumpadessimentu s. m. compatimento.
Cumbiviri , cumbiviu ec. M. conviviri ec. Cumpadèssiri v. n. (t. sp.) compatire, com
Cumburà da s. f. lombata. passionare, aver compassione, ampietosirsi, aver
ùmburu s. m. i lombi, Cumburu de mascu, pietà, commiserazione. Po tollerai. M.
de vitella separau de s'arrestu de su corpus, Cumpadèssiu, ia part. compatito.
lombata di montone, di vitella . Cumpangeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.)
Cumenzadòri , ra v. m. e f. cominciatore , compagnetto, compagnuzzo.
trice. -
Cumpangia s. f compagna. Cumpangia de
Cumenzài v. a. (de comensar cat.) comincia serviziu , conserva.
re, incominciare, principiare, dar principio, Cumpangia s. f compagnia. Fai cumpangia,
esordire, avviare. Cumenzai sa battaglia, co far compagnia. M. accumpangiai. Cumpangia
minciar la battaglia. Torrai a cumenzai sa bat de amigus, brigata. Cumpangia de sordaus,
taglia, o cumbattiri de nou, rappiccare, rico banda, compagnia, brigata, di soldati. Andai
minciar la battaglia. Cumenzai una carrada, in cumpangia, andare di brigata, di conserva.
manomettere una botte. Cumenzai un ampudda, Donai cumpangia, dar compagnia, dar perso
o ateru vasu plenu, manomettere, sboccare un' na, che accompagni. Cumpangia pitica, briga
ampolla. Cumenzai una pezza de drappu, ma tella . Cumpangia de genti armada, masnada.
nomettere una pezza di drappo . Cumenzai a Cumpangia de trafficu, de negoziu , ragione.
perdiri su creditu , cominciar a balenare. Po Formai, creai una cumpangia de negoziu, creare
incaminai un affari, avviare. Po faisì de prin una ragione. Fai cumpangia in biri a unu, chi
cipiu , farsi dappiè. Cumenzai de nou, ricomin fait brindis, far ragione nel bere. Cumpangia
ciare, rincominciare, ripigliare a fare. Acaba po ghia, guida, scorta. Cumpangia di ominis
da una faina, cumenzat, o bessit un atera in solus, chi po recreazioni pappant impari, sissizio.
signif neutr. " un lavoro surge un altro . Cumpangia de negoziu de certa summa de di
Cumenzai a fai, dar di piglio. Cumenzai, e nai donada a trafficu , accomandita, onde dare
no acabai prov. disegnare, e non colorire. in accomandita, fare accomandita. Cumpangia
Cumenzamentu s. m. cominciamento. M. prin de serviziu, conserva, serva di compagnia. i"
gipiu . - - - - - - sociedadi, compagnia; consorteria, consorzio,
Cumenzanti v. agg. cominciante. M principi società. Po cumpangiu, compagnia, compagno
anti . Po unioni, lega, compagnia, unione. Po Con
Cumenzativu, va agg. cominciativo. gregazioni, o Cunfraria, Compagnia, Congrega
Cumenzàu, da part. cominciato, incominciato. zione. Cumpangia de navius, conserva, compa
Cumenzau de nou, ricominciato, rincominciato, gnia di navilj.
Ampudda cumenzada, e torrada a pleniri, am Cumpàngiu s. m. compagno, consorto, com
polla manomessa, e poi rabboccata . pagnone. Cumpangiu de scola. M. condissipulu .
Cumenzu s. m. M. principiu . Cumpangiu de serviziu, conservo, servo di com
Cummèdia s. f commedia. Fai cummedias , pagnia. Cumpangiu in su delittu, complice,
commediare, tener commedie. compagno nel delitto. Po sociu, consocio. Cum
Cummedianti s. m. commediante. Attu burle pangiu malu, compagnaccio.
scu propriu de cummedianti po fai arriri, lazo, Cumpangiu , ia agg. si usat po cosas inani
e lazzo. Su fai similis attus , lazeggiare. -
madas, e balit simili, uguali. Custas sabàtas
Cummediedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) com no sunti cumpangias, queste scarpe non sono
medina, commediola. -
uguali, son dissimili.
Cummedista s. m. cumponidori de cummedias, Cumparai v. a paragonare, confrontare, com
commediajo. parare, far paragone. Cumparaisì, ponirisì a,
Cummègus, meco, con me. paragoni, paragonarsi. Cumparai de nou, ri
Cumonàrgiu s. m. armentario. Cumonargiu de confrontare. M. cumparanziai .
bestiamini grussu, armentario. Cumparànzia s. f confronto, paragone, com
Cumoneddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) greg parazione, collazione, tagliamento, aggua
giuola. glianza, agguaglio, parità. Fai cumparanzia, com
Cumòni s. m. greggia. Fai cumoni, o poniri parare, confrontare, paragonare, far confronto,
CUM CUM 217

paragone, agguaglio. Chi cumparanziat, com Cumpatibilidàdi s. f compatibilità.


parante. . Cumpatimentu s. m. compatimento.
Cumparanziài v. a. (t. b.) fai cumparanzia, Cumpatriotta. M. compatriotta. - a

comparare, paragonare, confrontare, agguagliare, Cumpendiai, cumpendiau ec. M compendiai ec.


far confronto, agguaglio, paragone, agguaglian Cumpensàbili agg. compensàbile.
za, affrontare, porre " Cumpensadòri, rav. m. e f compensatore, trice.
Cumparanziàu, part comparato, para Cumpensài v. a. compensare, dar l' equiva
gonato, confrontato. lente, o contraccambio, ricompiere , supplire,
Cumparau, da part paragonato, confrontato, ricambiare, controccambiare, ricangiare.
comparato, messo a confronto, a paragone. Cumpensamentu s. m. compensamento.
Cumparaziòni s. f comparazione, paragone, Cumpensàu, da part. compensato, ricambia
confronto. to, ricangiato. -

umparenti v. agg. (T. Curiali) comparente, Cumpensaziòni s. f compensazione, compen


Sarmento .
che comparisce. i -

Cumparimentu s. m. comparsa, comparigione, Cumpensu s. m. supplimentu, ricompimento,


comparita, comparizione. supplimento, ricompensa, compenso. -

Cumpariziòni s. f comparizione : umpetidòriv. m. (t. ital. già in usu ) com


Cumpàrriri v. n. comparire, sfolgorare, venir petitore.
fuori, apparire, farsi vedere. S'immaginazioni fait Cumpètiri v. n. (t. ital. già in usu) andai a
cumparriri su chi no est, l'immaginazione" caso, trivas, competere, andar a gara, a competen
fa parere quel che non è. Cumparriri de nou, za, gareggiare, altercare, contendere, disputare,
tenzionare.
ricomparire. Po fai cumparsa, o mostra, com
parire, far lella mostra, far comparita, o com Cumplangiri v. a. e n. compiagnere, compi
pariscenza, far pompa, svegliar maraviglia. angere, condolersi, rammaricarsi.
Cumparsa s. f comparsa, pompa, apparizione. Cumplantu, ta part compianto.
Fai Cumparsa, fare scoppio, pompa, svegliar Cumplaxenti v. agg. compiacente, compiace
maraviglia. Bella cumparsa, compariscenza, ap vole, condiscendente. - -

pariscenza, comparita. Chi fait bella cumparsa, Cumplaxènzia s. f compiacenza.


appariscente, Cumplaxibili agg compiacevole, compiacente.
Cumparticipi s. m. (t. lat.) compartecipe. Cumplaximentu s. m. compiacimento.
Cumpartidori v. m. compartitore. Cumplàxiri v. n. compiacere, secondare, an
Cumpartimentu s. m. compartimento, scom dare a versi, a seco ad alcuno. Cumpla
partimento, xirisì de sei e totu, paoneggiarsi, pavoneg
Cumpartºri v. a. compartire, divider le parti, giarsi, boriarsi, gloriarsi, vagheggiarsi, inva
distribuire. -
nirsi, compiacersi di se stesso.
Cumparfu, da part. compartito. Cumplàxiu , iaM" compiaciuto.
Cumpartu, ta part. de cumparriri, comparso, Cumplessibni. M. complessioni.
comparto, apparso, apparito. Cumpletai v. a M. cumpliri.
Cumparzidòri v. m. compartitore. ... Cumpletamentu s. m. M cumplimentu .
Cumparzimentu s. m. compartimento, sparti Cumplètas s. f pl. compieta.
mento, scompartimento. - a Cumpletàu, da part. " cumnliu.
Cumparziri v. a compartire, distribuire, scom Cumpletivu , va agg. completivo. -

partire. Cumparzirisì, compartirsi. Cumplètu, ta agg completo.


Cumparziu, da part. compartito. Cumplibili agg. adempibile.
Cumpassài v. a. (t. cat.) mesurai a cumpassu, Cumplidamenti avv. compitamente, compiuta
compassare, misurar col compasso. mente. - ;

Cumpassàu, da part. compassato. Cumplidòri v. m. compitore, finitore, adem


Cumpassionabili agg. compassionevole. - pitore.
Cumpassionadamenti avv. commiserevolmente, Cumplimentài v. a. complimentare, complire ,
compassionevolmente. - far complimenti. - º
Cumpassionadòri v. m. compassionatore. Cumplimentàriu, ria agg. M. cumplimentosu .
Cumpassionèi v. n. commiserare, aver com Complimentàu, da part. complimentato. -

passione, compassionare. - Cumplimentòsu, sa agg. complimentoso, uf


Cumpassionamentu s. m. compassionamento. ficioso.
Cumpassionanti v. agg. compassionante. Cumplimentu s. m. adempimento, esecuzione,
Cumpassionau, da part. commiserato. finimento, compimento. Po urbanidadi, compli
Cumpassiòni s. f compassione, commiserazione, mento, cortesia, civiltà. Po cumplimentu, con
misericordia. Dignu de cumpassioni, commise venienza, convenevole. Fai is cerimonias, o cum
revole. Moviri a cumpassioni, muovere a com limentus, fare i convenevoli, far le cirimonie.
passione. -
R" de cumplimentu, visita di convenienza.
Cumpassivu, va agg compassionevole, com Cumpfiri v. a. compiere, compire, adempire,
passivo, tenero. adempiere. Po cumplimentai. M. Po accabai una
Cumpassu s. m. strum. geometricu, compasso, faina, dar ricapito a una faccenda, finirla. Po
sesta. ls cambas, le aste. Sa conca o buttoni, effettuai, adempiere, adempire, eseguire, effet
nocella. Cumpassu de fusteri, squadruccia, com tuare, mandar ad effetto, ad esecuzione, com
passo torto. A cumpassu, a sesta. Mesurai is pire. Cumpliri sa promissa, adempier la pro
fueddus a cumpassu, parlar colle seste. Su cum messa, attener la promessa. I -

passu, chi cund'una de is cambas segat in cir Cumphu, da part. compiuto, compito, aden
culu su paperi, taglia cerchio. º iuto, adempito, finito, eseguito, condotto a fine.
Cumpatibili agg compatibile. - º dadi cumplida, età compiuti,ºuta. .: 3
218 CUM CUNI

Cumplu, da agg. civili, compito, civile, cor Cumprensori. M. comprensori.


tese, polito, gentile. Cumprimiri, cumprimiu ec. M. comprimiri.
Cumponenti v. agg. componente. " cumprobàu ec. M. cumprovai ec.
, cumpromittiu ec. M.
Cumponidori, rav. m. e f, compositore, com mi"
umpromittiri , cump compro
ponente.
Cumponidùra s. f compositura. M. cumpo Cumprovadòri v. m. comprovatore.
s1ZIoni . Cumprovai v. a cunfrontai scritturas, riscon
Cumponimentu s. m. componimento. trare scritture, comprovare. Po approvai, ap
Cumpòniri v. a. comporre. In sens recipr. provare, comprovare, ammettere.
cumponirisì, comporsi, accomodarsi. Po abbel Cumprovamentu s. m. comprovanento.
lirisì. M. mudai. Po poniri de accordu, com Cumprovanti. M. cumprovadori.
porre, pacificare, riconciliare, metter d'accordo. Cumprovàu, da part. comprovato.
Po accordaisì in su preziu. M. cumbenirisì . Cumprovazioni s. f. comprovazione.
Cumponiri de nou, reordinai, ricomporre, ri Cumpudadòri v. m. e raf ricercatore, trice
ordinare. Cumponiriis differenzias, accordare, Po chini cumpudat forroghendu, frugatore. -

conciliare, comporre le differenze. Po scriri, Cumpudài v. a. visitai, revidiri unu l


comporre, scrivere. Po accomodai, comporre, incontrai sa cosa, chi si circat, visitare, rite
accomodare, assettare. Cumponiris v. r. ornaisì, dere, ricercare, far ricerca. Cumpudai una
acconciarsi, ormarsi, abbigliarsi. Po aggiustaisì, domu po suspetta, risitare una casa, farvi per
comporsi, aggiustarsi, accordarsi, convenire, quisizione, farvi diligente ricerca, o inquisizione
restar d' accordo. Cumptidai is bucciaccas, visitar le saccocce. Po
Cumportàbili agg comportabile. cumpudai forroghendu, frugare.
Cumportabilmenti avv. comportevolmente. Cumpudamentu s. m. ricerca, ricercamento,
Cumportài v. a comportare, tollerare, soffri perquisizione.
re, sopportare. Binu , chi cumportat, o aguan Cumpudau, da part. visitato, ricercato, che
tat aqua, vino, che comporta acqua. Cumpor si ha fatto ricerca, o perquisizione. Po cum
taisì beni, o mali v. r. o isì beni o mali, pudau forroghendu, frugato.
comportarsi bene, o male. Cimulu s. m. (t. ) cumulo, cumolo, col
Cumportàu, da part. sopportato, sofferto, mo, massa.
tollerato. Cun prep. con. Cun su, cum sa, collo
Cumportu s. m. comporto. colla. Cun is, cogli, co', colli, colle. Cun
Cumpositivu, va agg compositivo. tegus, con teco, teco, Cun sei, seco, con
Cumpositòriu s. m. strum. po cumponiri is seco. Cun sei e totu, seco stesso Cun issu
lineas in sa stampa, compositoio. con esso, con lui, con esso lui. Cun ominis,
Cumposizionedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) cun feminas, con uomini, con donne. Cun
composizioncella. - algunus, con alcuni. Si usat ancora po contra.
Cumposiziònis. f. composizione, convenzione, Seu inquietu cun issu, sono sdegnato contra di
convento, patto, accordo, concordato, accomo lui, o con lui. Affabili cun totus, affabile verso
damento, trattato, capitolazione. Po cuncordia, tutti, con tutti ls Santus tenint grandu creditu
aggiustamentu , composizione , aggiustamento, ºun Deus, i Santi hanno gran credito presso
concordia. Beniri a cumposizioni cun is accrea Dio : S'accoppiat ancora can s'articula de sa
doris, venire a composizione coi creditori. Po terminu, chi sighit. Cun su dinai s' ottenit
ammestiuru de cosas, composizione, mescolanza. unu totu, col danaro s” ottiene un tutto. Fiat
Cumpostamenti avv. compostamente. beniu cun sa mulleri, venne colla moglie. Cun
Cumpostèsa. M. cumpostura. su strumentu, collo stromento. Cun is ominis
Cumpostu , sta part composto, aggiustato, cun is feminas, cogli uomini, colle donne.
ordinato. Cumpostu de nou, ricomposto, ri Cun is terminus, chi cunenzant in b. m. p. in
ordinato. logu de s'n pigat s' m. Cum Babbu, cun
Cumpostu s. m. composto, composizione. Mamma, cum Perdu, con Padre, con Madre
Cumpostura s. f. abbigliamento, addobbamen con Pietro. Cumegus, o cum mei, meco. Filli
to, ornamento. tuu abbarrat cum mei, il tuo figlio resta, rima
Cumprendenti v. agg. comprendente. ne presso di me, o meco.
Cumprendibili agg. comprendibile. Cungebiri, cungebiu ec. M. concebri ec.
Cumprendidori, ra v. m. e f. comprenditore, Cuneèdiri, cumcediu ec. M. concediri ec.
trice. Cuncertadòri, ra v. m. e f.” concertante,
Cumprendimentu s. m. comprendimento. concertatore, trice.
Cumprèndiri v. a comprendere, capire. Cum Cuncertai v. a. concertare, ordire, ordinare
prendiri sa beridadi, arrivare, capire la verità. Pensatamente. Po accordai strumentu music.
Po occupai, " occupare, abbrac accordare , concordare stromenti, consonare.
ciare, contenere. incorporai, comprendere, Cºngertai v. n. si marat de is cordas de is istrum.
incorporare: musicalis, candu cuncordant, accordare.
Cumprenditivu, va agg comprenditivo. Cuncertanti v, agg. M. cunçertadori.
Cumprèndiu, ia part compreso, capito, contenu Cuncertau, da part. concertato, accordato,
to, occupato, inteso, abbracciato. M. su verbu. ordinato.
- Cumprensibili agg comprensibile: Cungertu s. m concerto, conserto, consonanza
Cumprensibilidàdi s. f comprensibilità. di voci, e di suoni. Po accordu. M. De cungertu,
-Cumprensiòni. M. cumprensiva. de accordu avv. di concerto, d'accordo.
Cumprensiva s. f comprensiva. Cungertu, ta agg. concorde.
Cumprensivamenti avv. comprensivamente. Cuncettuài, cuncettuati ec. M. congettuai.
o

Cumprensivu, va agg comprensivo. Cuncordabili agg. concordevole.


CUN e UN 219

Cuncordadori, ra v. m. e f. accordatore, trice. Cunfaimentu s. m. confacimento.


Cuncordài v. a. concordare, consonare, accor Cuafattu part. congeniau, convenuto.
dare, metter d'accordo . Cuncordai su sonu de Cunferimenta s. m. collazione, conferimento
is boxis, consonare, concordare il suono delle ragionamento insieme. - - - -

voci. Po uniri in sens. att. M. cuncertai. In Cunfèrriri v. a. conferire, consultare. Cunfer


sens. neut. concordare, convenire, accordarsi. riri scritturas, collazionare, riscontrare scrit
Cuncordamenti avv. consonantemente, concor ture. Cunferriri unu benefiziu, conferire un be
demente, accordatamente , concordevolmente, nefizio. - -

d'accordo. Cunſertu, ta part. conferito.


Cuncordamentu s. m. M. cuncordanzia. Cunfessài v. a. confessare, affermare, mani
Cuncordanti v. agg. concordante. festare. Cunfessai sa Fidi Cattolica, confessare,
Cuncordania s f concordanza, convenienza, professar la Fede Cattolica. Po ascurtai ispec
accordo.
caus in su Sacramentu de sa Penitenzia propria
Cuncordàtu s. m. concordato, convenzione, de su Sacerdotu, confessare, star ad udire a
accordo. peccati altrui. Cunfessai v. n. e cunfessaisì n. p.
Cuncordàu, da part. consonato, concordato, accusaisì de is proprius peccauspo essiri assolviu,
accordato . confessarsi, dire al Sacerdote i suoi falli,
Cuncordàu s. m. M. cuncordatu. Cunfessamentu s. m. confessamento.
Cuncòrdia s. f. concordia, accordo, unione, Cunfessanti v. agg. confessante.
pace, concio. Cunfessàu, da part. confessato. In forza di
Cuncòrdiu s. m. M. cuncordia. agg. confesso.
Cuncòrdiu, ia agg (t. r.) M. cuncordu, da Cunfessionali
Cuncordu, da agg. concorde, uniforme, d' Cunfessionariu ) confessionale, confessionario.
accordo, consono, conforme, concordevole. Cunfessiòni s. f confessione.
Cuncreài, cuncreau ec. M. concreai ec. Cunfessòri s. m. Confessore. -

Cuncu . M. ziu . Cunfessu, ssa agg. confesso, confessato.


Cùncula s. f cocoma. Po scivedditta po scia Cunfettài, cunfettàu ec. M. cunfittai.
quai is manus, concola, catinella. Cunfai v. n (t. sp.) confidare Cunfiasì n. p.
Cundenna s. f condanna, condannagione, confidarsi, raffidarsi, aver fiducia, speranza,
condannazione. rifidare, aver fidanza, confidare. In signif att.
Cundennàbili agg. condannabile, condannevole. cunfiai unu secretu a unu, affidare un segreto
Cundennadòri v. m. condannatore. ad uno.
Cundennài v. a. condannare, dannare. Cun Cunfiamentu s. m. confidamento. -

dennai a esiliu, proscrivere. Cundennaisì n. p. Cunfianza s. f confidenza, fiducia. Cun cum


dannarsi. fianza, fiducialmente.
Cundennamentu s. m. condannamento, con Cunſiau, da part. confidato, raffidato, fidato.
dannagione, condannazione. Cunfidenti ec. M. confidenti ec.
Cundemnatòriu, ia agg. condannatorio. Cunfiggidùra s. f. compitazione, accoppiamento
Cundennàu, da part. condannato, dannato. di lettere per formar le sillabe.
Cundennàu s. m. dannato, condannato. Is cun Cunfiggiri v. n. (de confegir cat.) accozzare,
dennaus, i reprobi, i dannati. combinare, compitare, accoppiar le lettere, o le
Cundennaziòni s. f dannazione. sillabe. -

Cundidùra s. f conditura, condimento. Cunfiggiu, ia part, combinato, accozzato, ac


Cundimentu s. m. condimento. coppiato. M. su verbu.
Cundri v. a. condire. Cundiri, o acconciai unfirma, cunfirmai ec. M. confirma ec.
pappais, addobbar vivande. Cundiri de pibiri, Cunfittài v. a. condire, confettare, far con
impepare, asperger di pepe. Cundiri de nou, fezione. Cunfittai olia, conciare olive. Targ.
ricondire. -
Cunfittàu, da part. confettato, condito, con
Cundu, da part. condito. ciato. M. su verbu. Terrenu cunfittau de su
Cundutta. M. condutta. Soli, o de sa fridura, terreno confetto, o ben
Cunduttu s. m. condotto, acquilotto, acqui cotto dal sole, o da ghiacci.
doccio. Po cunduttu de immundizias, fogna, Cunſittèra s. f confettiera, vaso da tener
smaltitofo. Fai custus cunduttus, fognare, far confetti. - -

fogne, smaltitoi. Cunduttu de muraglia, o de Cunfittùra s. f confettura, confetto, mandorle


terrazzu po scolai s'aqua a foras, barbacane. confette. Po cunſittura niedda, candito. Cun
Cunduttu piticu di aqua, vettina, cannoncello fittura de pinu, pinocchiato. De pistacciu,
d' acqua . Fundu de cunduttu po sa perda pistacchiata. - - - -

ruanna, chi in su fundu sustenit is ateras per Cunfitturèri s. m. confettiere.


das , asinello. - Cunfittureria s. f bottega da confetti.
Cuneiformi s. m. (T. Anatom. ) ossu de su Cunformài v. a. conformare, far conforme
eraniu, chi si narat ancora basilari, cuneiforme. In sens. neut. pass. cunformaisì, uniformarsi.
Cunfabulài ec. M. confabulai ec. -
Po fai siinili, cunformi, consomigliare, con
Cunfaenti v. agg. chi cunfait, confacevole, formare, far simile. Po sottomittirisì v. r cun
confacente proprio , conveniente, accostante,
- formaisì a sa voluntadi divina, conformarsi,
conforme. -
sottomettersi al voler di Dio . -

Cunfaènzia s. f confacenza, adattabilità, con Cunformativu, va agg. conformativo.


facevolezza. - - Cunformàu , da part. conformato.
Cunfai v. m. congeniai, convenire, esser d' Cunformaziòni s. f conformazione. Po resi
accordo. Po essiri salutiferu, giovare, esser gnazioni a sa voluntadi de Deus, conformazione
giovevole. - -
alla volontà di Dio.
Dd 2
220 CUN CUN

Cunformementi avv. conformemente, conforme, Convenienzia s. f. eonvenienza. M. convenienzia.


in conformità. Cuavèniri, e cumbèniri v. m. convenire, ac
.Cunformi agg. conforme, somigliante. cordare, far patto. In su propriu significau si
Cunformidàdi s. f conformità. In cunformi usat ancora n. p. Cuuvenirisì, accordaisì, aggi
dadi avv. conforme, in conformita. staisì, eonvenirsi, accomodarsi, aggiustarsi, ac
Cunformista s. m. su chi professat sa religioni cordarsi. Cunveniri v. impers. essiri cunvenienti,
dominanti in Inghilterra, Conformistà. convenire, esser conveniente, non disdirsi, esser
Cunfortai , cunfortau ec. M. confortai ec. dicevole. Po essiri necessariu, convenire, esser
Cunfràra s. m. (t. cat.) confratello. M. germanu. di bisogno, d' uopo. Po essiri conformi, conve
Cunfraria s. f. (t. cat.) sodalizio. M. Ger nire, esser conforme, affarsi, esser proporzionato
mendadi. Po citai in giudiziu, convenire, chiamare in
Cungelài, cungelau ec. M. congelai ec. giudizio.
Cungeniài, cungeniàu ec. M. congeniai. Cunvèniu, ia part. convenuto.
Cùngia (t. r.) aberi-cungia, mesu serrau e Cunventu s. m. convento, cenobio.
mesu abertu, socchiuso. Lassai sa porta aberi Cunventuali. M. conventuali.
cungia, lasciar la ſi socchiusa. Abericungia Cunvenzionai, cunvenzioni ec. M. conven
s. m. spezia de babballotti " de peis, chi zionai ec.
Cunversài, cunversau ec. M. conversai ee.
s incontrat asutta de is perdas, e appenas toc
cau si fait a unu lomburu, porcellino terrestre, Cunvèrtiri, cunvertiu ec. M. convertiri.
asello terrestre. Cunvinciri, cunvintu ec. M. convinciri ec.
Cungiai (t. r.) M. serrai: Cunvocài, cunvocati ee. M. convocai.
Cungialeddu s. m. dim. dd pron. ingl.) boc Cupetta s. f erba oleracea, sa cupetta serrada,
caletto, boccalino. o accupada, lattuga cappuccia. Matt, lattuga a
Cungiàli s. m. boccale. Po sa mesura de unu palla. Targ. (Lactuca capitata) Sa cupetta ar
cumgaſi v. gr. unu cungiali de binu, un boc ruffada, lattuga riccia, o crespa. (Lactuca crispa.
cale di vino. V. Matt.)
Cungialòni s. m. accr. cungiali mannu, boc Cupidu s. m. s'amori, Deidadi fabulosa, chi
calaccio, boccalone. si fingit fillu de Venere e de Mercuriu, Cupido.
Cungiau, da (t. r.) M. serrau. Cupòni s. m. botte grande, botte grossa.
Cungiàu s. m. terrenu serrau a muru, o a Cuppa s. f braciere, caldano.
cresura, chiudenda, chiusa, chiuso. Cungiau Cuppai v. a. (de couper fr.) alzar le carte.
ladaminau, chiuso concimato, stabbiato, gover Cuppas s. f. pl. una de is merzas de su giogu
nato . de is cartas, coppe. Serbiri a unu de cuppas,
Cungregài, cungregau ec. M. congregai. naraus candu si fait unu tiru a unu, conciar
Cunqista s. f conquista, conquistamento. uno pel dì delle feste. Accinnai in cuppas e
Cunqùistadòri, ra v. m. e f conquistatore, giogai bastus, fingiri de fai una cosa, e faindi
trice. un atera, accennare in coppe, e dare in bastoni.
Cunqòistài v. a. conquistare. Po incontrai. M. Cuppau, da part. term. de su giogu de is
Po coberai, o circai po ateru, far avere. Cun cartas, che ha alzato le carte.
quistamì, coberamì un achetta de l" Cuppella s. f vasu po provai s oru, e sa
fammi avere un ginnetto, che vada d ambio. plata, coppella. Plata de cuppella, argento fino,
Po acquistai. M. o di coppella,
Cunqilistamentu s. m. conquistamento. Cuppellai v. a. M. crisolai.
Cunqùistàu, da part. conquistato. Cuppellàu, da part. coppellato.
Cunqſhistu s. m. conquisto. Cuppellaziòni s. f coppellazione.
Cunsagrai, cunsagrau ec. M. consagrai. Cupu s. m. strexu, aundi buddint s'azina,
Cunservài, cunservau ec, M. conservai. tino .
Cunsiderài, cunsiderau ec. M. considerai. Cupùdu, da agg. cupo, concavo.
Cunsiènzia, e cunzienzia s. f coscienza. Cun Cùpula s. f cupola. Cupula de cappeddu,
sienzia brutta, manciada, coscienza calterita, cucuzzolo, forma del capello. Su cordoni, cordone.
macchiata. Deus mi guardit de cunsienzia de Cupuledda s. f. dim. (dd pron. ingl.) eupo
Teologu, de devozioni de sagrestanu, e digiunu letta, cupolino. Cupuledda de lanterna, cupo
de coxineri prov. Dio mi guardi da recipi di letta, cupolino di pergamena, di lanterna.
Medici, da cetere di Notaj, e da spacci d'usuraj. Cupulinu s. m. dim cupolino.
Cunsienziòsu, sa agg. de bona cunsienzia, Cura s. f cura, diligenza, sollecitudine. Po
conscienziato, coscienzioso. cura de maladìa, cura, curazione. Po cura di
Cunsighiri, cunsighiu ec. M. consighiri. animas, o siat Viceparrocu, Curato. Donai eura,
Cunsigna, cunsignài ec. M. consigna ec. teniri cura, curare, aver cura. Po medicai, cu
Cuntemplài, cuntemplau ec. M. contemplai. ec. rare. Po guvernu, cura, governo. Tenirisì cura,
Cuntèniri, cunteniu ec. M. conteniri. aversi cura, riguardarsi, attendere alla sua
Cuntestài, cuntestau ec. M. contestai. salute.
Cuntotuchì avv. contuttochè. Curàbili agg. curabile.
Cuntotucussu avv. contuttociò . Curadòri, rav. m. e f. (t. sp.) curatore, trice.
Cuntràiri, cuntranu, cuntrattu ec. M. contrairi ec. Curadòri de feminas, i tutore delle
Guntrastai, cuntrastau ec. M. contrastai ec. donne dato dal pubblico.
Cuntrattài, cuntrattau ec. M. contrattai ec. Curài v. a. sanai, guarire, sanare, medicare.
Cunvalèsciri Po teniri cura, usai diligenzia, aver cura, cu
cunvalesciu ec. M. convalesciri.
Cunvalessiri rare, avere a cuore, stimare, custodire . Po
Cunvalidài, cunvalidau ec. M. convalidai ec. eoltivai, curare, coltivare .
Cunvenienti. M. convenienti. Curanti v. agg. curante.
CUR CUR 221

Curativu, va agg curativo. Currezioni. M. eorrezioni.


Curatu s. m. iº cleru. Curridòri, v. m. e ra f corridore, corritore,
Curàu, da part. curato. scorridore, cursore, corritrice. Cuaddu curriclori.
Curaziòni s. f curazione, cura, guarigione. M. cuaddu. Picciocu curridori, fantino.
Curba s. f strofa, stanza. Corridorieddu s. m. din. (dd pron. ingl.)
Curculèu, e cruculèu s. m. volat. passera. Cett. piccolo poggiuolo. Po, galeriedda, corridoretto.
Cureria s. f. amministrazioni de benis, curerìa. Curridòriu s. m. balconata, balcone. Curridoriu
Cùria s. f. curia. Sa curia celesti, la supre cobertu a teulada, loggia. Po caminera, o gale
ma Curia, la Corte celeste. rìa asuba de is fabbricas, corridoio, corritorio.
Curiàli s. m. M. causidicu. Po su reparu de linna, o de ferru postu foras
Curiàli agg. curiale, della curia. de su muru maistu po s'affacciai, poggiuolo.
Curiòni s. m. (t. de sa Stor. Rom.) Sacerdotu Currìgiri, currigiu ec. M. corrigiri.
istituiu de Romulu po celebrai is festas, e sa Currìgliu s. m. (t. cat.) e in is biddas boddeu,
crifizius particularis de is Curias, Curione. trebbio, crocchio. Currigliu de genti po qſistic
Curiosamenti avv. curiosamente. mai, crocchio, circolo di gente per ragionare.
Curiosazzu, zza agg accresc. curiosaccio. Currimentu s. m. corrimento.
Curioseddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) Cùrriri v. n. e taliorta att. correre. Curriri
curiosetto. appizzus, correr addosso. Curriri a punta in
Curiosidàdi s. f curiosità . Curiosidadi de susu , in arzada, correr in salita, in montata ,
sciri, vaghezza di sapere. in erta. Curriri a punta in basciu, in calada,
Curiòsu, sa agg. curioso. Usai invenzionis correre all'ingiù , in pendio, in discesa. Cur
curiosas, astutas, e maliziosas in su quistionai, riri a innantis de totus, si narat de is canis ,
lazeggiare. chi currint su lepuri, far bandiera. Currint is
Curixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) curi canalis, grondano i tetti. Currit aria, tira, o
ciattola. soffia vento. Curriri in fattu a unu po ddu pi
Curpa, curpai ec. M. culpa, culpai ec. gai o arrestai, inseguire, perseguitare uno. Cur
Currèggiri, curreggimentu, curreggiu ec. M. riri su mari, circai paisus, rifrustare il mare,
corrigiri ec. paesi. Curriri a imnantis, anticorrere, correre
Currèggiu s. m. M. correzioni. avanti. Curriri cun furia, straccorrere, correre
Currenta s. f spezia de ballu, corrente. rapidamente. Po essiri in cursu comenti sunt is
Currentementi avv. correntemente, a corsa modas, correre, essere in voga, in corso. Cur
andante. rint medas novas , corrono molte nuove. Su
Currenti s. f. aqua chi currit, corrente. Po tempus currit, il tempo corre, scorre, trapassa.
ballu o sonada de cussu ballu, corrente. Cur Curriri muneda, contrattai cun muneda, correr
renti de flumini, correnzìa, corrente, ratto del moneta. Muneda, chi currit, moneta che corre.
fiume. Currenti de mari, corrente del mare. Curriri is interessus de su cambiu, correre gl'
Currenti po unu strintu de mari e de flumini, interessi dei cambi. Curriri sa paga, correre la
aundi s'aqua girat continuamenti, i est peri paga, Curriri a is zerrius, concorrere, correre,
gulosu a is bastimentus, gorgo , mulinello, vor accorrere alle grida. Curriri in fattu a unu ,
tice. Currenti trulla de is fluminis , torba, tor correre dietro ad uno. Curriri unu cuaddu, cor
bida. Currenti de mari rapida, striscia di cor rere un cavallo, farlo correre. Curriri sa posta,
rente. Sighiri sa currenti de is fluminis, andare correr la posta. Curriri s'arringu , correr l'a-
a seconda de fiumi, seguitar la corrente. Cur ringo. Curriri sa giostra. M. giostrai. Curriri
renti de teulada, corrente, piana. su pannu, su premiu, correre il palio, il pre
Currenti agg. corrente. Po comunu, comune, mio. Curriri paisus, mundu, correr paesi, cor
corrente, vulgato. Omini currenti, comunu, rere il mondo. Curriri sa bona bordada, assal
uomo corrente. Annu currenti, anno corrente, tai bastimentus mercantilis, correr la buona
vertente. Contu currenti, conto corrente. Muneda bordata. Curriri fortuna, perigulu, dannu ,
currenti, moneta corrente. A pinna currenti, correr fortuna, risico, danno. Curriri boxi,
andanti, a penna corrente, andante. Nuu cur fama correr voce, fama. Curriri, o passai gran
renti, nodo scorsoio, cappio corsofo. Po pas du differenzia, correre, passare gran differen
santi. M. Carattiri currenti, carattere corsivo , za. Curriri de nou de s'aqua, rifluire, scorrer
corrente. Fai currenti, o clara una emulsioni, di nuovo.
una limonada, decottu ec. allungare una emul Cursa s. f corsa. Cursa de cuaddus, corsa
sione, limonata ec. Po cosa, chi suncurrit, di cavalli. Cursa de mascheras, corsa di ma
scorrente, scorrevole. Po opinioni comuna, la schere. Po sa ruga, aundi currint, corso.
corrente, opinione comune. Sa currenti de su Cursivu, va. M. corsivu .
destinu e is undas de sa necessidadi, il vortice Cursòri s. m. cursore.
del fato, le onde della necessità. Cursu s. m. corso. Cursus pl..flusso di ventre,
Currenti avv. eorrente, correntemente. soccorrenza, mossa. Hapu tentu devi cursus,
Currèra s. f corsa. Fai curreras, curriri de ho avuto dieci mosse. Essiri a cursus, aver la
innoi, e de innì po giogu, scorrazzare. Fai diarrea. Cursus de sangumi, pondi. Cursus isbui
una pitica currera, fare una scorribandola. dus, premiti. Po spaziu passau, corso, carriera.
Currera furiosa, correntìa. In su cursu, o in su terminu de duas dis, nel
Curreria s. f e scurreria, su passai, chi corso di due giorni. Su cursu de sa natura, il
faint is esercitus in paisus nemigus, correrìa, corso della natura. Cursu po motu de is astrus,
scorrerlot.
corso degli astri. Muneda, chi est in cursu, mo
Currèu s. m. (t. cat.) corriere, corriero , neta, che corre, che è in corso. Po spacciu, o
tabellario. Curreu ordinariu, procaccia, e pro cursu, essiri in voga, aver corso, o spaccio,
caccio. Curreu straordinariu, straordinario. essere in voga. Fai su cursu suu, fare il suo
222 CUR CUS

corso, progredire ordinatamente sino alla fine. Custodia s. f custodia, cura, serbo, soggiore
Fai su cursu de is istudius, fare il corso degli Teniri in custodia, tenere in serbo.
studi. Cursu de tempus, volta di tempo. Cursu, Custodiadamenti avv. custoditamente .
viaggiu po mari, voga. Custodiadòri, ra M custodi, guardianu.
Curtu, ta part. corso: Custodiài v. a. guvernai, soggiornare, gover.
Curva s. f. (T. Geom.) linea curva, linea curva. nare, custodire. Po guvernai su bestiamini ec.
Curvadùra s. f curvatura. Curvadura de una soggiornare il bestiame. -

boveda, curvatura d'una volta. Custodiau, da part. custodito, soggiornato.


Curvài v. a. (t. de s'usu) curvare, piegare in Custodiri, custodiu ec. M. custodiai.
arco. Curvaisì n. p. curvarsi, piegarsi. M. Custòdiu s. m. (de custodio ant.) ajo, bàilo
incrubai. - custode. Po dignidadi intre is Religiosus, custode.
Curvàu, da part. curvato. Custti , custa pronom. agg. questo, questa.
Curvedàdi s. f convessità, convesso, curvità, Fueddendu di omini in numeru sing: si usat,
curvezza. Curvedàdi di arcu, sesto, curvità questi, o costui in casu rettu ; trattendu de fe-.
d'arco. Po curvadura. M. - -

mina, costei. Custu in forza de sust. questo,


Curvilineu, ea agg formau de lineas curvas, questa cosa. In custu instanti, in questo mo
curvilineo . - mento. In custu mentras, in questo mentre,
Curvilineu s. m. (Fig. Geom.) curvilineo. » Nota: La sarda voce custu sebben guasta de
Curvìpedu, da agg. chi tenit su pei curvu, e riva dall'italiana questo, siccome anche cudda
si narat de su boi, curvipedo. - -
-
da quello. Infatti si legge cuestu ne tratti di
Curvixeddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) scrittura sarda presso il Cambiagi. Storia di
incrubadeddu, curvetto. Sardegna. -
Curùli s. f cadira de su Magistrau Romanu, Custumengianu, stamane, questa mane, que
Curule. - -
sta mattina .

Curvu, va agg. curvo. M. piegau, incrubau. Cutàneu, ea agg. (T. Med.) cutaneo.
Curzamenti avv. cortamente. Po brevementi. Cuticula s. f. dim. cuticola .
M. Po incivilmenti, disobbligatamente, incivil Cutis s. f sa peddi de s'omini, cute, cotenna,
mente, scortesemente. - pelle. Su pilloncu fini de asuba de su cutis,
Curzedàdi s. f cortezza, corto. Po incivilidadi, cuticola . -

disobbligazione, scortesia, inciviltà. Usai cur Czar s. m. Titulu de s'Imperadori de sa


zedadis cun algunu, disobbligarsi, fare inciviltà, Russia, Czar.
recare ad uno dispiacere. - Czarina s. f. Titulu de s'Imperadora de sa
Curzèsa s. f. M. curzedadi. - - - Russia, Czarina.
Curzu, za agg. corto, succinto. Curzu de vista,
corto di vista. Bistiri curzu, veste succinta, corta.
Accappiai a curzu, legar corto. Po scarsu, corto,
scarso. Fai tiru curzu, o longu, mandar corto, AVVERTIMENTO
o lungo. Po brevi, breve, compendioso. A citaddu Pe Forastieri
pappadori funi curza, o accappiai a funi curva
su cuaddu pappadori prov. donai a unu paga La particolar pronunzia di questa lettera può
de libertadi, teniriddu suggettu, tenere altrui vedersi al fine delle Conjugazioni de Verbi.
corto, legarlo corto, non gli dar libertà. Curzu
po disobbliganti, disobbligante, incivile, scortese. Cedenti v. agg. cedente.
Cuscusò s. m. (t. cat.) Probabilmenti est sa Cedibili agg arrendevole, cedibile, flessibile.
fianda, chi naraus fregula. M. fregula. Cèdiri v. n. cedere, concedere la preminenza.
Cussòrgia s. f. distretto di campagna. Qediri a sa forza, arrendersi, cedere alla forza.
Cussorgiài v. n. accussorgiai si narat de is Po renunziai, cedere, rinunziare, rilassare. Po
pastoris, chi pascint su bestiamini ind' unu prestai trattendu de cosas , chi facilmenti si ar
propriu distrittu, o logu de campagna, stanziare. rendint, cedere, piegarsi, esser pieghevole, pre
Accussorgiaisì n. p. stanziarsi. stare, allentarsi. Qediri su postu, cedere il posto.
Cussorgiàli agg stanziale. Essiri cussorgiali, No dda cediri a nisciunu, non la cedere a veruno,
o teniri sa cussorgia remota, essere stanziale, stare a fronte, star del pari, resistere, opporsi.
stanziare in luogo remoto, lontano. Pilloni cus Qèditi, ia part. ceduto, arreso, piegato, ri
sorgiali, chi abitat, e cantat sempri in sa pro nunziato, rilassato. M. su verbu.
pria cussorgia, uccello stanziale: Qegamenti. M. zurpamenti.
Cussu, ssa pronom. agg. codesto. In cussu Qeghedàdi. M. zurpedadi.
logu, in codesto luogo. Trattendu di omini Cegu, ga. M. zurpu.
postu assolutam costài, egli, e Cussu est, Qelebràbili agg. celebrabile, celebrevole, lodevole.
cotesti è, costiui è. Po femina, costòi, cotèsta, Qelebradòri, ra v. m. e f celebratore, trice.
e in plur. costoro, cotestòro. Cussu, cuddu po Qelebrài v. a. nomenai cun elogiu, celebrare,
cosa inanimada, ciò, quello. Fueddendu de rinomare, rinominare, far menzione onorevole.
persona, quegli, colui, egli, ei : in plur que Qelebrai sa Missa, celebrare, dir la Messa.
glino, coloro, cotèstoro. Cussu no ti desit, no Qelebramentu s. m. celebramento.
t' arrùit beni, ciò non ti si avviene, non ti è Qelebranti s. m. Celebrante.
avvenevole, non ti stà bene. Po cussu avv. per Celebranti v. agg. celebrante.
ciò . Cun totu cussu, non ostanti cussu , con Qelebràu, da part celebrato, rinomato.
tutto ciò, ciò non ostante. Cussu, o custu sup Xelebraziòni s. f celebrazione.
postu, ciò supposto. Cussu chi, o custu chi nau,
ciocchè dico, o ciò , che dico.
º" agg.
droloso .
celebre, rinomato, rinominato
-

Custòdi s. m. custode. Qelebridàdi s. f celebrità, celebrazione.

l
QEL CIT 225

Qelesti: M. celesti. itaziòni s. f citazione. -

Celestiali. M. celestiali: ittadella s. f cittadella. -

. Celestinu, na. M. celestinu. Cittàdi s. f città, cittade. Cittadi capitali,


Selibàu s. "aº - -
città capitale, Metropoli.
lèlibi
º" º - ibe.
cella.
º" s. f cittadina.
ittadinamenti avv. cittadinamente, cittadi
M2escamente .
Cellixedda s. f dim. (dd pron ingl) cellolina.
erga (t. r.) M. zerga. Qittadinanza s. f cittadinanza, borghesia.
ertamenti avv. certamente. Qittadinescu, sca agg. cittadinesco.
ertèsa. M. certitudini. Cittadinu s. m. cittadino. Po cumpatriottu
Certificai v. a. cerziorare, certificare, assicu de sa propria cittadi, concittadino.
rare, chiarire, confermare. Qittadinu, ma agg. cittadino.
Qertificamentu s. m. certificamento, accer gittadina s. f accr, cittadone.
tamento . ivèra s. f. (t. cat.) barella.
Qertificau, da part. cerziorato, chiarito, cer Qivicu . ca agg. M. civicu.
tificato, assicurato. Qivilèsa. M. civilidàdi.
Qertificau s. m. certificato, attestazione in Qivildàdi M. civilidadi.
iscritto. Qivili s. m. Civile, registro de Notaj. Po
Qertificazioni s f certificazione, cerziorazione. Giurisprudenzia. M.
Certitùdini s. f certitudine. Qivili agg. civile, urbano, onesto.
Qertu s. m. certo, certezza. Lassai su certu Qivilidàdi s. f civiltà, urbanità, buona col
o s'incertu, lasciare il certo per l'incerto. tura, pulizia, compitezza, creanza, costuman
erdiri su certu po s'incertu, perdere il trotto za, costumatezza, onestà .
er l'ambiatura, cioè il certo per l'incerto. Qivilista s. m. Professori de gius civili, Ci
Qertu, ta pron. agg. certo. Qertus unus, vilista. -

certuni. Unu certu, un certo. Qivilizzài v. a. donai bonus costuminis, co


Qertu , ta agg. certo, vero, chiaro , sicuro, stumare, dar costumi, ammaestrare, civilizza
reale, chiarito. Po determinau, certo, deter re, istruire, creare.
minato. A certu tempus, a certo tempo. Qivilizzàu, da part costumato, civilizzato,
Qertu avv. certo, certamente. Po certu, per istruito, ben creato, beneducato.
certo , Civilmenti avv. compitamente, cortesemente.
Qicatrici s. f (t. ital..) cicatrice. Po onestamenti , costumatamente, con costuma
Cicatrizzai v. a. (t. ital. usau de is Chirur tezza, onestamente, civilmente.
gus) cicatrizzare. M. saldai. Qiutàdi (t. sp.) M. cittadi.
Qicatrizzàu, da part cicatrizzato. M. saldau .
Ciddica s. f (dd pron. ingl.) cispa. Pos' D
umori ciddicosu, cispità,
Qiddicosidàdi s. f cispità.
Qiddicòsu, sa agg. cisposo. AVVERTIMENTO
Qidru M. sidru.
Qimborieddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) » La diversa pronunzia di questa lettera si è
rupoletta. accennata dopo le coniugazioni del verbi irrego
imbòriu s. m. cupola . lari, e vedrassi ancora all' annotazione della
º" s. f. (t. sp.) e in is biddas, sindria, tavola delle abbreviature. »
modellu po fai arcus in is edifizius, centina.
Qinguleddu s. m. dim. (dd pron. ingl.)
cingoletto . D, prep. e segnacasu de s' ablativu usau
", s. m. cingolo. Cingulu, cun su quali in algunas biddas. M. de.
s'accappiat s'alba, cordiglio. Dadiva s. f. (t. sp.) presente, dono.
Qipula M. zipula. Dadixeddu s. m. dim (dd pron. ingl.) da
Qirimònia s. f cerimonia. Po cumplimentu, dicciuòlo.
convenienza, convenevole. Fai is irimonias, o Dadu s. m. pezzu di ossa de ses faccis po
cumplimentus, fare i convenevoli, far le cirimo usu de giogai, dado. Cambiai is dadus, scam
nie. Visita de girimonia, visita di convenienza. piare i dadi. Giogai a su dadu, giuocar al
Girimonia affettada, stoggio. dado, alla zara. Po certu strum. de tormentai
Qirimoniàli s. m. cerimoniale. is reus stringendu is ossus arrabbiosus, dado.
Qirimonièri s. m. cerimoniere, ceremoniere, Donai su dadu, tormentai cun tali strum. dare
cirimoniere, Maestro delle cirimonie. il dado, o la stanghetta. Sa tauletta de giogai,
Qirimoniosamenti avv. cerimoniosamente. tavoliere. Su stuggia, aundi si cunservant is
Girimoniòsu, sa cerimonioso. dadus, bussolotto. Dadu si narat ancora sa
Qirimonista s. "i" -
basi quadrada, aundi posant is columnas, sta
Sita s. f citazione. tuas ec. dado, zoccolo. Dadu est unu pezzi
Qitadòri s. m. citatore. xeddu de ferru, o de brunzu, chi s'affirmat in
Qitài v. a. citare. Qitài a giudizia cun attu basciu e in susu de is angulus de is portas po
giuridicu, interpellare, convenire, chiamare in ddas moviri prus facilmenti, bilico.
giudizio, richiamare, dar querela, richiedere. Daffettanu (t. pleb.) M. taffettanu.
Gitatoria s. f citatoria, polizza, con cui si
cita.
Daga s. f. daga.
-

Daghitta s. f. dim. daghetta,


Cittàu, da part. citato. Qitau in giudiziu, Dagnài (t. sp.) M. addagnai.
interpellato, convenuto, chiamato in giudizio. Dagnàu, da agg guasto. M. addagnau -
224 DAI DAN

Dàina s. f femina de su dainu, daina. Danzàu part neutr. danzato, ballato -


Dàinu s. m. fera, daino. Danzitta s. f. dim. danzetta . . ,

Dalli dalli, modu di esprimiri un' azioni con Dardài v. a. tirai dardus, dardeggiare, tirar
tinuada, dalle dalle. -
dardi.
Dalmàtica s. f. (t. sp.) tonicella, dalmatica. Dardàu, da part. che ha tirato dardi.
Dama s. f femina nobili, dama. Dama, e Dardèri s. m. armau de dardu, dardiere .
damas pl. spezia de giogu, dama. Giogai a da Dardittu s. m. dim. dardetto. -

mas, giuocar a dama, far a dama. Sa pedina, Dardu s. m. dardo, telo. M. freccia .
pedina . Sa tauletta de su giogu, scacchiere. Dàrzana s. f. dàrsena.
Damài v. a. damare. Damai sa pedina, da Data s. f data de una littera, data d'una
mar la pedina. lettera, d'una patente ec.
Damascadùra s. f damascatura.
Damascài v. a. tessiri a operas, damascare,
!") s. f offiziu prelatiziu, datarìa,
Dateria / dateria. -

tessere a opere, a guisa di damasco. Datariu s. m. Presidenti de sa dataria, datario.


Damascau, da part. damascato. - Dativo agg. (T. Gram.) su terzu casu. Casu
Damascheddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) da dativu , caso dativo, terzo caso .
maschetto. Dattili s. m. fruttu de sa palma, dattero.
Damaschinài v. a. incastrai su filu di oru o Dattilicu , ca agg versu totu de peis dattilis,
de plata in s'azzargiu, o in su ferru intagliau, dattilico, ca. -

damaschinare. Dattiliferu , ra agg. chi produsit. dattili, dat


Damaschinàu, da part. damaschinato. tilifero. -

Damaschinu s. m. ( T. de Mercanti) dama Dattiliografia s. f. (T. G.) descrizioni de is


schetto. Po tela damascada po tiallas, e trat aneddus, dattiliografia.
tabuccus, tela damascata. Dattiliologia s. f. (T. G.) trattau de is aned
Damaschinu, ma agg. si narat de ferru, chi dus, dattiliologia. - -

tenit sa tempera de Damascu, damaschino, na. Dattiliomanzia s. f. (T G.) indovinamentu po


Damascu s. m. M. dammascu. via de un aneddu, dattiliomanzìa.
Damerinu s. m. corteggianti, damerino, va Dattilogia s. f. (T. Gr.) arti de cunversai
gheggino, vagheggiatore, vago, Fai su dame cun signalis fattus cun is didus, dattilogìa.
rinu, vagheggiar dame, dameggiare, fare il Dattilotèca s. f. (T. G. ) logu , o cascitta de
damerino. - -
cunservai aneddus, e gemmas preziosas, dat
Damigella s. f damigella, donzella, pulzella. tiloti ca .
Damigiàna s. f. damigiana, fiascone. Dattilu s. m. pei de versu de una sillaba longa
Damìna s. f. (t. ital.) M. damixedda. e duas brevis , dattilo.
Damixedda s. f. dim. (dd pron. ingl ) damina. Datu s. m. M. indiziu . -

Dammascu s. m. spezia de drappu de seda a Davantàli s. m. (de davantal cat.) grembiale,


floris, dammasco, e dommasco. Dammascu de grembiule. Po una spezia de davantali, chi
Venezia, spezia de persiana in oru e in plata, portant algunus artesanus in sa faina, spara
dammaschetto. Dammascu de seda, o de lana, lembo. M. pannu, o peddi di ananti, e de
dammasco di seta, o di lana. Ormaimentu de vantali.
dammascu, dammascatura. Davidicu , ea agg. de David , davidico.
Dannabili agg. dannabile, dannevole. Dàziu s. m. dazio, gabella. Daziu de pastu
Dannabilmenti avv. dannabilmente . ra, dazio dc pascoli.
Dannificadòri v. m. danneggiatore, danneg Dda pronom. agg. fem. sing. ddas pl. M. ddu.
giante. Ddàddara s. f (t. r.) M. làddara.
Dannificài v. a. danneggiare, dannificare, Ddedda s. f (dd pron. ingl.) terminu, cum su
ledere. cali is pipius i" sa titta, tetta e cioccia.
Dannificanti v. agg. danneggiante, danni Po pipiedda, bimla. -

ficante. Ddeddu s. m. (dd pron. ingl.) pipieddu,


Dannificàu , da part. danneggiato, dannifi biml o .
cato, leso, offeso. Ddu, dda pronom. agg (dd pron. ingl.
Dannosamenti avv. dannosamente, perniciosa Ddu biu , lo "
. Dda " ri co"
mente, perniziosamente. - Ddus, doas pl. ddus saludu, li saluto. Ddas
Dannòsu, sa agg. dannoso, nocivo, lesivo, intendu , le intendo. Ddi dativ. singul. m. e f.
esiziale, pernicioso, sinistro, pernizioso. ddi dongu, gli do, do a lui. Ddi nau, le dico,
Dannu s. m. danno, detrimento, scapito, esizio, dico a lei. Ddis dativ. plur. m. e f. ddis iscriu,
eccidio, rovina, sterminio, sconcio, pernicie, scriu a issus , scrivo loro . Ddis mandu ,
pernizie, nocumento, lesione. Tanti tenga dannu, mandu a issas, rimetto loro. Si posponit
spezia de giuramentu, mio danno, ancora a is verbus. Biendiddu, biendidda, ve
Dantescu, sca agg. de su stili de Dante, dendolo, vedendola. Respettaddus, respettaddas,
dantesco. -
rispettati, rispettale. Donendiddi, dandogli,
Danti s. m. (In aterus logus anti , peddi dandole. Donendiddis, dando loro. Nota. » Que
anti. ) Peddi de cerbu conciada, dante: sto pronome ddu dda è lo stesso che eddu edda
Dantista s. m. imitadori de Dante, Dantista. troncato l'e per afferesi, e deriva dalla voce
Danza s. f danza, ballo. lntrai in danza, lat antiquata ellum ellam, che usò Terenzio
o in ballu prov. incontraisì in affari imbarazzau, in vece di en illum, en illam; e noi abbiamo
entrare in danza, in ballo, in affare impacciato. sostituito la doppia dd alla doppia ll all' usanza
Danzadòri, ra v. m. e f. danzatore, trice. degli Attici. V. l'annotazione alla Tavola delle
Danzài v. n. danzare, ballare. abbreviature. » -

Danzanti v. agg. danzante. De vicecasu de sing e plur. De chini fued


DE DEC 225

das? di chi parli? De medas, di molti. Si unit Decapitài v. a. degogliai, decapitare, mozzare
ancora cun s'articulu. De su , del , dello : de il capo, ammannafare.
sa, della De is, dei, de , delli, degli, delle. Decapitàu, da part. decapitato, ammannajato.
In logu de su de si usat di cun is terminus, Decapitazioni s. f decapitazione. -

chi cumenzant de vocali principalmenti in e. Decasillabu agg. de devi sillabas, decasillabo.


Facci di omini bonu , sembiante d' uomo clah Decàstilu s. m. (T. G. di Archit.) edifiziu,
bene. Di erbas, di erbe. Plenu di erroris, chi tenit un ordini de devi colunmas de fronti,
pieno d'errori. decàstilo. -

De prep. da . De mei e totu , da me stesso. Decembre s. m. (t. de s' usu ) su mesi de


De tui dependit, da te dipende. De omini di Paschixedda, o de Nadali, decembre.
onori, da uomo d'onore. De ierru agg. verne Decennali agg. de devi annus, decennale,
reccio, vernino. De accanta agg. propinquo, decennario, decenne, bilustre. -

prossimo. De atera parti, altronde, d'altronde, Decènniu s. m. spaziu de devi annus, decennio.
d altrove: De a capu , da capo, da principio, Decentementi e decentementi avv. decentemente.
di rimando. De sa parti deretta, inverso la Decenti, e degenti agg. decente, onesto, di
dritta. De accanta avv. d' appresso, da vicino. cevole. -

De allargu, da lontano, da lungi, dalla lunga. Decenviràli agg, spettanti a is Decemvirus,


De ananti, d' avanti. Baitindi de s' amanti, decemvirale.
vattene di quà, dalla mia presenza. De asuba, Decenviràtu s. m. ofſiziu de is Decenvirus,
de appizzus, d' addosso, d' insul dosso. De decenvirato. -

parti a parti, d oltre in oltre. De beni agg. Decènvirus s. m. pl. Magistrau de dexi Giu
omini de beni, uomo dabbene. De conca a pers gis, Decènviri. -

avv. a piè sossopra, da capo a piedi. De ro Decènzia e degenzia s. f decenza, decoro,


vesciu, o a su rovesciu, a rovescio, caporove Decidiri v. a. (t de s' usu ) truncai, deci
scio. De dogna parti avv. ondunque, da per dere, troncare. Po giudicai, o decidiri pletu ec.
tutto. De chi avv. da che. De cussu, da ciò . decidere, sedere a scranna, risolvere, giudi
De valori avv. di vaglia, d' assai. De su totu care una lite ec. Po su decidiri de is Medicus
avv. affatto, del tutto, onninamente. De innoi in consultu, collegiare, decidere in consulto.
di ainturu, di quaentro. De undi, donde, onde. Decidiu, ia part. deciso, troncato, giudicato.
De sei e totu, da per se, da per se stesso, di Deciditi in consultu, collegiato.
proprio moto, spontaneamente. De notti, di Decifrai v. a. decifrare, deciferare, diciferare,
nottettempo. dichiarar la cifera.
Dea s. f Dea. Po innamorada, Dea, Diva. Decifràu, da part. deciſerato.
Debileddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) Dècima s. f. decima, catasto. Registru de sa
debiletto, deboletto. decima, catasto.
Debilèsa s. f debolezza, debilezza, fievolezza, ecimabili agg. (T. de is Legalis) decimabile.
imbecillità . Decimadòri, ra v. m. e f. (T. de is Legalis)
Debili agg. debile, debole, caloscio, fievole, decimo 'ore, trice.
gracile, frollo, imbecille, fiacco. - Decimài v. a. imponiri sa decima, decimare,
Debilitài v. a debilitare, affievolire, scemar catastare, imporre il catasto, metter la decima.
le forze. M. indebilitai. Po coberai sa decima, riscuoter la decima .
Debilitamentu s. m. debilitamento. Decimàli agg. decimale. Arimmetica decimali,
Debilitàu, da part debilitato. M. indebilitau. est sa chi calculat po via de frazionis decima
Debilmenti avv. debilmente, debolmente. lis, Aritmetica decimale.
Dècade s. f. (T. Gr.) dexina, deca, decade, Decimau, da part. decimato, addecimato,
decina. sottoposto a pagar la decima.
Decadènzia s. f decaimentu , decadenza, Dècimu, ma agg. decimo, ma.
scadimento. Decisionanti agg. si narat de Giureconsultu,
Decàgonu s. m. (Fig. Geom. ) decagono. chi osservat is decisionis donadas, Decisionante.
Decaimentu s. m. discadimento, scadimento, Decisiòni e decisioni s. f. decisione.
decadenza. - Decisivamenti avv. decisivamente.
Decàiri v. n. e decadessiri, torrai de mancu, Decisivu, va agg. decisivo.
discadere, scadere, venire al poco, in peggiore Decisòri v. m. decisore .
stato, decadere, andar in decadenza, in declino, Decisu, e decisu, sa part. M. decidiu .
scemar di grandezza, dar la volta. Declamadòri v. m. declamatore -
i Decau , da part. e decadèssiu, ssia, disca Declamài v. a. declamare. Po reprendiri du
duto, decaduto, andato in decadenza, scemato ramenti, inveire, far invettive.
di grandezza. Declamatòriti, ia agg declamatorio.
Decàlogu s. m. (T. Gr. ) Decalogo. Declamazioni s. f. declamazione. Po dura
Decameròni s. m. opera, chi contènit is azio reprensioni, invettiva. -

mis de dexi dis, decamerone. i)eclaradamenti avv. dichiaratamente.


Decampài v. m. sloggiai de su campu, decam Declaradòri, ra v. m. e f. dichiaratore, trice.
pare, levare il campo. Declarài v. a. dichiarare, enunciare, spianare,
Decampamentu s. m. decampamento, levata spiegare, snocciolare, dischiarare, palesare. Po
del campo. -

sentenziai, dichiarare, chiarire, sentenziare,


Decanàtu, e Decanàu s. m. (T. G.) Offiziu manifestar per atto pubblico. Declaraisì v r.
de su Deganu , Decanato. - " , palesarsi, darsi a conoscere. De
Decantài v. a. pubblicai, decantare, pubbli claraisì cuntentu , offendiu, bintu ec. chiamarsi
care, celebrare, divolgar lodando. contento, offeso, vinto . Declaraisì obbligau,
Decantàu, da part decantato, celebrato. chiamarsi obbligato. E
e
226 DEC DED

Declaramentu s. m. dichiaramento. Dèdica s. f. M. dedicatoria.


Declaranti v. agg. dichiarante, esponente. Dedicài v. a. dedicare, intitolare. Dedicai al
Declarativu, va agg. dichiarativo. guna cosa a unu, consacrare, dedicare, desti
Declaràti, da part dichiarato, spianato, spie nare una cosa ad uno. Dedicaisì v. r. dedicarsi,
gato, dischiarato. offerirsi.
Declaraziòni s. f. dichiarazione, delucidazione, Dedicamentu s. m. dedicamento, intitolamento.
rischiaramento, chiarimento . Dedicatòria s. f e agg. dedicatoria, dedica.
Declinàbili agg. declinabile: Dedicàu, da part. dedicato, consagrato, in
Declinai v. n. andai calendu, divallare, ca titolato.
lare, chinare, declinare, dichinare. Su soli Dedicaziòni s. f. dedicazione, dedica, intito
declinat, il sole china, declina, dà la volta. lazione. Dedicazioni de Cresia, sacra, sagra,
Sa di fiat declinendu, calendu, il dì chinava, sagrazione, dedicazione di Chiesa.
declinava. Po beniri de mancu , venir meno, Dediasenti v. agg. deducente.
chinare, declinare. Declinài v. a. (T. Gram.) Dediusiri v. a. dedurre, detrar dalla somma.
recitai po ordini is casus de is nominis, decli Dedùsiu, ia part. dedotto, detratto.
nare i nomi. Po diminuiri in sens. neutr. Is Deduziòmi s. f. deduzione. Po iscontu, de
maladias declinant, bandant declinendu, le ma duzione.
lattie vanno declinando, diminuendo. Po su Defalcài v. a. (t. de s' usu) dedusiri de su
declinai de sa calamida de su polu, scostarsi numeru, defalcare, diffalcare, difalcare, cavar
dal polo. dal numero, detrarre, far la falcidia.
Declinamentu s. m. declinamento, abbassa Defalcamentu s. m. defalcamento, defalco.
mento, chinamento. difalco, detrazione.
Declinanti v. agg. declinante. Deſalcàu, da part. defalcato, diffalcato, sce
Declinatòriu, ia agg. declinatorio. mato, detratto.
Declinatòriu s. m. strum. de is mesuradoris Defalcu s. m. defalco.
de is terrenus, chi serbit de regola de linna, Defattu avv. infatti, defatto.
declinatorio .
Defecai v. a. (T. Chim.) limpiai, purgai de
Declinàu, da part chinato, abbassato, declinato, sa fexi unu licori, defecare, purgar dalle fecce.
Declinaziòni s. f declinazione. Declinazioni Defendenti v. agg. difendente, difendevole.
de maladìa, declinazione di malattia. Defendibili agg. difendevole.
Decollazioni s. f si marat de su martiriu de Defendidòri, ra v. m. e f. M. defensori.
S. Giuanni Battista, decollazione. Po decapi Defendimentu s. m. ";
tazioni. M. Defèndiri v. a difendere, fare spalla, dare
Decomposiziòni s. f. (T. Chim.) reduzioni de º" Defendirisì v. r. difendersi.
unu corpus in is suas partis cumponentis, de efèndiu, ia part. difeso.
composizione. Defensas. f. (t. sp. e ital. ant.) difesa, schermo,
Decorai v. a decorare, adornare, insignire, protezione,
conferire onori, dignità . Defensàbili agg. difensibile.
Decoramentu s. m. decoramento, ornamento. Defensài v. a. (de difensare ital. ant. o de
Dacoràu, da part. decorato, insignito, ornato. su spagn.) M. defendiri.
Decoraziòni s. f. decorazione. Defensiòni s f defensione, difensione, difesa.
Decorosamenti avv. decorosamente. Defensivu, va agg. difensivo.
Decoròsu, sa agg. decoroso, decente, onesto. Defensòri, ra v. m. e f. (t. sp.) difensore, di
Decòru s. m. (t. de s'usu) decoro, decenza, fenditore, trice.
riputazione. Defettai v. m. (t. de s'usu) essiri mancanti,
Decotteddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) de difettare, esser mancante.
cottino. Defettànti v. agg. difettante.
Decottu s. m. decotto, decozione. Defettàu, da part. difettato.
Decottu s. m. (t. de s'usu) bancarrutteri, Defetteddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) difet
decottore . tuzzo, difettuccio.
Decoziòni s. f. decozione. Po bancarrutta, Defettivu, va agg. difettivo, defettivo.
decozione, fallimento, Defettosamenti avv. difettosamente.
Decrèpitu , ta agg (t. de s' usu) becciu Defettòsu, sa agg. difettoso, mancante, zoppi
perdali, decrepito, cante, zoppo.
Decrètai v. a decretare, ordinar per decreto. Defettu s. m. difetto, imperfezione, manca
Decretali s. f su corpus de is leis canonicas, mento, menda. Defettu de stampa po caratteri, chi
decretale. no est bessiu limpiu, spizzicatura.
Decretalista s. f. M. canonista. Deſiibili agg. definibile.
I)ecretalmenti avv. decretalmente. Definidòri v. m. diffinitore, definitore.
Decretàu, da part. decretato. Definiri v. a. definire, diffinire, decidere, dar
Decrètu s. m. decreto, ordinazione, statuto. la diffinizione.
Decùbitu s. m. (T. Med.) sa prima di, chi Definitivamenti avv. definitivamente, diffiniti
si corcat in lettu su maladiu, decubito. 4’amente .
Decumpòniri v. a. (T. Chim.) redusiri una Definitivu, va agg. definitivo, diffinitivo:
corpus in is principius suus, decomporre. ' 1Definitòriu s. m. tribunali de is definidòris in
Dècuplu s. m. devi bortas, decuplo. Religioni, diffinitorio.
Decuria s. f squadra de is antigus Romanus Definiu, da part. definito, diffinito,
de devi sordaus a cuaddu, decuria. Definizionariu s. m. arregorta de definizionis,
Decuriòni s. m. caporali de devi ominis, de definizionario.
cede torte.
Definiziòni s. f definizione, diffinizione
DEF. DEL 227

Defloradòri v. m. sverginatore: Delegaziòni s. f delegazione, commissione.


Deflorài v. a. pigai sa virginidadi, deflorare, Delettabili, aggradabili agg giocondo, piace
disfiorare, sverginare, torre la verginità. vole, giocoso, dilettatile. -

efloramentu s. m. disfioramento, svergi Delfinèra s. f. (T. Marin.) fruscina po pisca,


namento. balenas, delfiniera. -

Defloràu, da part. deflorato, disfiorato, sver Delfinu s. m. pisci, delfino. Po titulu, chi
inato. , si donàda a su primogenitu de su Rei de Fran
Defloraziòni s. f deflorazione. zia, Delfino. -

Deflussu s. m. (T. Med.) colamentu de umo Deliberadamenti avv. deliberatamente.


ris de altu a basciu, deflusso. Del berài v. a. deliterare, diliberare, libera
Deformài, deformau ec. M. sformai, desfigurai. re , statuire, risolvere, metter sul sodo, o in
Deformi agg. (t de s'usu) leggiu , disav sodo. Po sentenziai, aggiudicare, assegnare,
venente, disavvenevole, brutto, deforme. M. leggiu. attribuire, deliberare per sentenza. Deliberaisì
Deformidàdi, e desformidàdi s. f. disavvenenza, v. r. di liberarsi , deliberarsi.
disavvenentezza. M. leggiori. Del beramentu s. m. ditileramento. Po sen
Defraudadòri v. m. defraudatore, frodatore. tenzia, aggiudicazione, assegnamento per sen
tenza.
Defraudài v. a. defraudare, frodare. -

Defraudamentu s. m. frodamento. Deliberatàriu s. m. cuddu, a favori de chini


Defraudàu, da part defraudato, frodato. arricit sa deliberaziòni, deliberatario.
Defraudaziòni s. f defraudazione, frode. Deliberativu, va agg. deli'erativo, diliberativo,
Defuntu s. m. mortu , defunto, morto. Deliberàu, da part statuito, deliberato. De
Degenerài v. n. (t de s' usu) no correspon liberau po sentenzia, aggiudicato, deliberato,
diri a su generu suu, imbastardaisì. M. attribuito, assegnato per sentenza.
Degeneràu, da p" imbastardau. M. Deliberaziòni s. f. deliberazione, diliberazione,
Degogliadùra s. f. (t. sp.) decapitazione. Delicadèsa s. f. M. dilicadesa.
Degogliài v. a. (t. sp.) truncai sa conca. M. Delicàu, da agg. M. dilicau .
decapitai. Delineàbili agg. adombrabile.
Degogliàu, da part decollato. M. decapitau. Delineadòri v. m. delineatore, adombrante,
Degògliu s. m. strage, uccisione. Po deca adombratore, abbozzatore.
pitazioni. M. Delineài v. a. adombrare, delineare, dise
Degollài, degollau ec. (t. r.) M. degogliai ec. gnare, abbozzare, schizzare. -

Degradài v. a. degradare, digradare. Delineamentu s. m. adombramento, delinea


Degradamentu s. m. digradamento, degra mento, abbozzo , schizzo.
damento. Delineàu, da part. adombrato, abbozzato,
Degradanti v. agg. degradante. delineato, disegnato, schizzato.
Degradàu, da part. digradato, degradato. Delinquenti agg. e sust (t de s'usu) contraf
Degradaziòni s. f degradazione. faciente, delinquente, malfattore.
Dèguma s. f. (t. r deriv. de su gregu ) M. Delinquºri v. m. (t. de s usu) committiri de
decima. littu, commetter delitto, delinquere, controve
Degumài (t. r.) M. decimai. nire alla legge.
Deì s; m. dignidàdi in is Turcus, Del . Delinquiu part. (t. de s'usu) che ha com
Deicida s. m. deicida . -

messo delitto, che ha prevaricato, o trasgredito


Deicidiu s. m. morti intentada contra Deus, la legge.
deicidio. Delirài v. n. delirare, farneticare, freneti
Deicola s. m. omini meda devotu , deicola. care, vaneggiare.
Deidàdi s. f. deità, nume . Deliramentu s. m. deliramento, farnetica
Deificài v. a. deificare n2ento. -
Deificamentu s. m. deificamento . Deliranti v. agg. delirante, farnetico, deliro,
Deificàu, da part. annoverato fra gli Dei, vaneggiante.
deificato. Deliriài v. m. (t. pop.) delirare, veneggiare ,
Deificaziòni s. f deificazione. esser in delirio , o fuor di senno. M. delirai.
Deificu, ca agg. deifico, divino. Deliriu s. m. delirio, farnetichezza, farnetico,
Deiformi agg. simili a Deus, deiforme. vaneggiamento, pazzìa
Deinnantis avv. dianzi, di tempo passato. Delitescènzia s. f. (T. Med.) deflussu de
Deinnì avv. di là . umori morbiſicu de foras a inturu, delitescenza.
Deismu s. m. setta de is Deistas , Deismo. Delittu s. m. peccau, delitto, misfatto, sce
Deista s. m. su chi no ammittit religioni re leraggine, sceleratezza, piacolo, crimine, er
velada, ma solu una prima causa de s' Universu, rore. Delittu de lesa Magestadi, delitto di lesa
Deista. -

Maestà, crimenlese.
Delaziòni s. f (T. Leg.) accusa secreta, de Delizia s. f. delizia.
lazione, accusa segreta. Deliziài v. n. e deliziais n. p. deliziare, de
Delegài v. a. (T. Leg.) delegare, deputare. liziarsi, gioire, goder delizie. Po cariziais ,
Deleganti v. agg. delegante. divertirisì, trastullarsi , vezzeggiarsi, ricrearsi,
Delegatòriu s. m. (T. de is Canonistas) re divertirsi. In sign. att. divertire, rallegrare,
scrittu, po su quali su Papa ordinata is Giugis ricreare. - -

sa cognizioni de algunu affari, delegatorio. Deliziàli agg. deliziale, voluttuoso.


Delegàu, da part. delegato : Deliziarnemtu s. m. deliziamento, delizia.
Delegàu s. m. si narat de Giugi, chi guver Deliziàu, da part. gioito, che ha goduto de
mat una Curia, o chi est deputau po Giugi de lizie, divertito, trastullato. -

causa particulari, Delegato. - -


Deliziosamenti avv. deliziosamente. - -
Ee2
228 DEL DEN

Deliziòsu, sa agg. delizioso. Denominadòri v. m. (T. des Aritmetica) de


Delucidài, delucidàu ec. M. dilucidai ec. nominatore.
Delusiòni s. f. (t. lat.) ingannu, trampa, de Denominài v. a. (t. ital. pagu in usu) deno
lusione, deludimento. minau ec. M. nomenai ec.
Delùsu, sa agg (t. lat. in usu) burlau, Denominazioni s. f denominazione.
deluso. Denotài v. a. denotare, mostrare, indicare,
Demanerachì avv. dimanierachè, in guisa significare, distinguere.
che, in modo che . º Denotativu, va agg denotativo.
Demèda avv. de meda tempus, da molto, Denotàu, da part indicato, significato.
da gran tempo. De meda tempus a custa par Denotaziòni s. f denotazione,
ti, da gran tempo in quà. Densidàdi s. f. (t. de s'usu) consistenzia, den
Demerèsciri. M. demeritài. sità, spessezza, spessamento, crassezza, con
i Demeritài v. n. demeritare, dimeritare. sistenza . - - -

Demeritàu, da part. demeritato. Densu, sa agg. consistenti, denso, spesso, con


Demèritu s. m. demerito. sistente, compatto, crasso, folto.
Democraticamenti avv. in modu democraticu, Dentadas f colpu de denti, dentata.
democraticamente. Dentali s. m. parti de s'arau, aundi si ponit
Democràticu, ca agg. democratico. s orbada, dentale.
Democrazia s. f. (T. C.) guvernu populari, Dentàli agg. de denti, dentale. -

democrazia. Dentàu, da agg. chi portat dentis, dentato,


Demoduchì avv. dimodochè. Denti s. f. dente. Dentis di ananti, denti in
Demoniacu, ca agg. M. indemoniau. cisorii. Sa primu denti, chi nascit a is pipius,
Demonieddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) si o marruccia, dente lattajolo. Casciali, dente
marat de pipiu impertinenti, facimale, nabisso, molare, o mascellare. Dentis nieddas, denti
fistolo. - rugginosi. Ordini de is dentis, dentatura. Den
Demòniu s. m. (T. G.) demonio, e dimonio. timini, is dentis, dentame. Ammoddiamenti
Po omini perversu, e malignu, demonio. de dentis, allegamento di denti. Su succiu de
Demonògrafu s. m. (T. G.) autori, chi hat su limoni ammodeliat is dentis, l' agro del li
iscrittu de is demonius, Demonografo. - mone allega i denti. Dentis taccadas, dentatura
Demonomania s. f. (T. G.) trattau asuba de bucherellata, denti bucherellati, bucati, cariati,
is demonius, demonomanìa. cariosi, guasti, o infetti della carie. Dolori de
Demostràbili agg. dimostrabile, ostensibile. dentis, i", di denti, o dontalgia. Denti po
Demostradòri, ra v. m. e f. dimostratore, una spezia de pisci. M. dèntixi. Incascius de is
trice. dentis, alveoli. Afferrai cun is dentis, o mus
Demostrài v. a. dimostrare, manifestare, di siai, propriu de is bestias, abloccare, adden
chiarare, far palese, descrivere, ritrarre, tare. Segai, o streccai cun is dentis, dimorsare,
Demostramentu s. m. dimostramento. stiacciare, spezzar co' denti. Zicchirriai is den
Demostranti v. agg. dimostrante. - tis po rabbia, digrignare, dirugginare, arrotare,
Demostranza s. f. dimostranza. -
stropicciare i denti per ira. Denti trotta, nascia
Demostrativa s. f facultadi de demostrai, di foras de s' ordini de is ateras, sopraddente.
mostrativa. -

Denti, chi indi andata arrogus, o a gliescas,


Demostrativamenti avv. dimostrativamente. dente, che si sfalda. Denti de s' ogu, dente
Demostrativu, va agg. dimostrativo. occhiale, o canino. Dentis, de perracanna si
Demostra, da part. dimostrato. narant is dentis radas, e longas, denti a lischeri,
Demostraziòni s. f. dimostrazione, ostensione, denti lunghi, e radi. Sfustigonai is dentis,
ostentamento . - stuzzicare i denti. No hai ancora spuntau is
Denanti avv. dinanzi, e denanti antigu. dentis prov. essiri ancora in fascias, avere il latte
Denanti-altari s. m. dossale. Su velu, chi ddu alla bocca, non avere rasciutti gli occhi. Algu
cobèrit, patiotto. nas dentis de is cuaddus, scaglioni. Mostrai is
Dendròmetru s. m. (T. G ) strum. po mesu dentis a unu, staiddi in facci prov. mostrare i
rai s' altaria de is arburis, dendròmetro. denti ad uno, mostrarsi ardito. Abbarrai a
Dendromorfu, fa agg. (T. G. de is Natural.) dentis asciuttas prov. est a sciri senza pappai,
chi tenit figura de una planta, dendromorfo. rimanere a denti secchi, o asciutti. Dentis de
Denghèri, ra agg. lezioso, smorfioso, smance sa crai, denti della chiave, ingegni. Fueddai
roso, smanioso, che fa il prezioso, cacheroso, a dentis siddidas, parlar fra denti, Strum. de
che abbonda d' affettazion femminile. Dengheri duas dentis, bidente. - -

in forza de sust. moìniere, che fa moine. Fcm Dentimini s. m. i denti, dentame. Dentimini
mina denghera, o dengosa, donna leziosa, che taccau, dentame, o dentatura bucherellata.
fa lezi, smancerosa, smorfiosa, contegnosa, schi Dentista s. m. (t. fr.) cavadenti. M. tiracascialis,
fa 'l poco, cacherosa, smaniosa. Dentixedda s. f dim. (dd pron. ingl.) dentino.
Denghi s. m. lezio, molne, smanceria, lezio Dèntixi, e dentis, m. pisci, dentice, -

saggine, smorfia, sceda, scederìa, squasilio, ma Dentiziòni s. f. (T. Lat. Med.) su fai, o su
niera affettata. Plena de denghis, carica di spuntai de is dentis, dentizione. ,
lezi, soverchiamente smancerosa, cascante di vezzi. Dentildu, da agg che ha denti grandi.
Denghi affettau e odiosu, chacherìa. Denudài v. a. spollai nudu, denudare, far
Dengosamenti avv. leziosamente. nudo, dinudare. - -

Dengoseddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) Denudàu, da part. denudato, dinudato, fatto
vezzosetto, smorfiosetto. nudo.
Dengosidàdi s. f smanceria, smorfia. M. denghi. Denùnzia s. f denunzia, dinunzia, notifica
Dengòsu, sa agg. M. dengheri, ra. zione. Denunzia in giustizia, accusa, dinunzia,
DEN DEP - 229

in giustizia. Denunzia de s'arregorta, portata, giudizio. Po privai unu de dignidadi, deporre,


nota del raccolto . rivar uno di dignità, cacciarlo da una carica.
Denunziadòri v. m. era f denunziatore, trice. º, depositai. M. -

Denunziài v. a. denunziare, dinunziare, di Depopulai, depopulàu ec. M. spopulai.


chiarare, notificare, manifestare, pubblicare, Deportaziòni s. f. (T. de is Forensis antig.)
rapportare. esiliup" cun interdittu de su fogu, e de
enunziamentu s. m. denunziamento. s'aqua, deportazione. -

Denunziativu , va agg. dinunziativo. Depositài v. a. depositare, deporre, consegnare,


Denunziàu, da part. dinunziato. affidare altrui cosa in deposito.
Denunziaziòni s. f denunziazione, denunzia Depositària s. f. depositaria.
maento . -
Depositàriu s. m. ", -

Deortatòriu, ria agg. (t. deriv. de dehortor) Depositàu, da part depositato, deposto, affi
disuasivu, deortatorio. dato, consegnato in deposito.
Deostruenti v. agg. (T. Med. già in usu ) Depòsitu s. m. deposito, accomandita. Temiri
deostruente, aperiente, . disoppilante, disoppi o donai in depositu, avere, o dare in serbo, in
lativo. -

custodia, cura. Depositu de terra, o de arena,


Deostruiri v. a. (T. Med. in usu) dissipai chi fait su flumini in is campus, candu abba
un oppilazioni, o ostruzioni, deostruere, aprire, sciat, colmata. Sa terra abbarrada, margone:
disturare, disoppilare. sa currenti, trulla, torba.
De pagu avv. da poco, dappoco. De pagu Deposiziòni s. f deposizione. Po testimonianza,
tempus a custa parti, da poco tempo in quà. deposizione, testimonianza, attestazion di testi
Dependentementi avv. dependentemente, di monj in giudizio. Po deposizioni, o fundurulla
pendentemente. - de is liquidus, posatura, fondata, sedimento.
Dependenti v. agg. dependente, dipendente. Depostu s. m. deposto, attestazione.
Po descendenti. M. -

Depostu, ta part deposto. Depostu de unu


Dependènzia s. f dipendenza, derivazione, impleu, deposto da una carica, cacciato da un
soggezione. posto. Po depositau. M.
ſepèndiri v. n. dependere, derivare, trar Deprecàbili agg. (t. de s'usu) deprecabile.
l'origine, surgere, esser tratto, nascere, pro Deprecativamenti avv. deprecativamente.
cedere, provvenire. Po essiri subordinau, di Deprecativu, va agg. deprecativo. Forma in
pendere, esser sottoposto, soggetto: dicativa, o deprecativa si narat de is Sacra
Depèndiu, ia part. dipenduto, derivato, pro mentus, forma indicativa, o deprecativa.
ceduto, provvenuto. De pressi avv. frettolosamente, in fretta.
Depèndiu, ia agg. disceso, originato, estratto. Depressibni s. f depressione. M. avvilimentu.
Dependiu de razza vili, nasciu de bascia estra Depressòri v. m. (T. Anatom. ) si marat de
zioni, stratto da vil nascimento, da schiatta vile. algunus musculus : depressòri de s' ogu, de
Depidamenti avv. debitamente, giustamente, ressore dell' occhio, o sia l' umile. Depressòri
dovutamente, convenevolmente. (T. Chirurg.) strum. po bogai is rexinis de is
Depideddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) de dentis, depressore.
bituzzo. Deprìmiri v. a. (t. de s'usu) umiliai, depri
Depidòri v. m. e ra f debitore, trice. mere, umiliare, avvilire, tener sotto, abbassare.
Dèpidu s. m. debito. Depidu inesigibili, de Deprimiu, ia part. depresso, umiliato, ab
bito fogno, rancido. Depidu alluttu, debito ac bassato. -

ceso. Comparai unu depidu, comprare una detta. Depurài v. a. (t. de s'usu) spurare, spur
Teniri prus depidus, che no portai pilus in conca, gare, depurare, purificare.
aver più debiti, che la lepre, Depuratòriu s. m. logu po depurai s'aqua,
Dèpidu, da agg. dovuto, debito, doveroso, di chi proit, depuratorio,
dovere. Po opportunu, depidu remediu, debito, Depuràti, da part depurato, purificato.
opportuno rimedio. Po legittimu, debito, giusto, Depuraziònis f depurazione, chiarificazione.
legittimo. De pustis avv. dappoi, da poi, appresso.
Depilatòriu s. m. pasta, chi fait arruiri is pilus, De pustis chi avv. dappoichè, dopochè.
depilatorio. Deputài v. a. deputare, destinare.
èpiri v. n. essiri depidori, dovere, esser de Deputàu, da part. deputato. -

bitore. Depiri pagai, dover pagare. Depirisì fai, Deputaziòni s. f (t. de s' usu) deputazione.
o depiri faisì, doversi fare, o dover farsi. Derettamenti avv. po linea retta, direttamente,
Deploràbili, deplorandu agg (t. lat.) deplora per linea retta, dirittamente, addirittura, rit
tarmente .
bile, deplorando, commiserevole, flebile, compas
sionevole. Derettu s. m. dritto, diritto. Po daziu, di
Deplorabilmenti avv. deplorabilmente, flebil ritto, tassa, dazio. Po dominiu, dominio, di
mente .
ritto. Derettu de peaggiu, pedaggio. S'esat
Deplorài v. a. (t. lat.) cumpadessiri, o teniri tori de custu derettu, pedagiere, Derettu de
cumpassioni, rompiagnere, entrar a parte dell' torrai de sa sclavitudini a sa patria sua, post
altrui male. Deplorai v. n. donai signalis de liminio. Derettu contrariu de rovesciu, ritto,
cumpassioni, compiagnere, deplorare, condolersi. diritto. Pigai sa cosa a su derettu, pigliar la
Deplorandu, da agg. M. eplorabili. cosa pel suo verso. Bemiri a derettu, venire il
Deploràu, da part. compianto, deplorato. destro, o comodo. Andai a derettu, a filu ,
Deponenti v. agg. deponente. andare a filo, addirittura. Trasferriri, o fai
Deponimentu s. m. deponimento. passai su derettu, o dominiu de unu ind' un
Depòniri v. a. (t. lat.) deporre, diporre. De ateru, devolvere. Revoluzioni de derettu de una
poniri in giudiziu, deporre, far deposizione in famiglia ind' un atera, devoluzione. - " -
230 DER DES

Derettu avv. in dirittura, dirittamente, rit Descèndiri v. m. (t. de s'usu) M. dependini.


tamente . Descèndiu, ia part (t. de s'usu) M. de
Derettu, tta agg. diritto, destro, ritto, dritto. pendiu. -

Po legittimu. M. Po strantaxu, ritto, in piedi. Desclavài, desclavamentu ec. (t. sp.) M.


Po giustu. M. Po dispostu: derettu a partiri, sclavai ec.
diritto, disposto a partire. A manu deretta, a Desclosài, desclosau ec. M. sclosai ec.
man diritta, destra. Andai derettu in sa per Descongiuntài (t. sp.) descongiuntàu ec. M.
sona, andare intiero sopra di se. Fai derettu, scongiuntài.
dirizzare, ridirizzare . Bai derettu, bai a fini, Descriri v. a. descrivere, delineare, rappre
spezia de amelezzu , va a pelo. Essiri derettu sentare, divisare. Po registrai. M.
comente unu bastoni, essere incamatato. Su Descrittivu, va agg. descrittivo. -

derettu e su rovesciu de una muneda, il ritto, Descrittòri v. m. descrittore. Descrittori de


e 'l rovescio d' una moneta. logus, cosmògrafo.
Derettùra s. f dirittura . A derettura, in de ie crittº, tta part. descritto, delineato, divisato.
rettura avv. a dirittura, dirittamente. Su tem Descriventi v. agg. descrivente.
us est in derettura a proiri, il tempo è diritto, Descrivibili agg (t. ital.) descrivibile.
è disposto alla pioggia, a piovere. Descriziòni s. f. descriziòne.
Derisiòni s. f. (t. de s'usu) derisione. Des de (t. sp.) desde candu avv. da quando.
Derisòriu, ia agg (t de s' usu) derisorio. Desde candu a immòi, da quando in quà.
Derivài v. n. (t de s'usu) derivare, dipendere, Desde insàras, fin d'allora.
provvenire, procedere. M. provveniri. Desdegnài (t. sp.) M. disdegnai.
Derivàu, da part, derivato. Is derivaus s. m. Desdèni s. m. (de desden. sp.) corruccio,
pl. (T. Gram.) i derivati. sdegnamento, rifiuto. Essiri in desdenis cund'.
Derivaziòni s. f. (T. Gram.) derivazione. unu, essere corrucciato con uno . -

Derivazioni de terminu. M. etimologia. Desdicia s. f. (T. Cast e Cat.) disgrazia,


Dermologia s. f. (T. Anatom.) trattu de sa disdetta, infelicità. M. disgrazia.
peddi, dermologia. Desdiciadamenti avv. (t. sp.) sfortunatamente.
Derogabili agg. derogabile. M. disgraziadamenti.
Derogài v. n. derogare, togliere, o diminuire Dedici, da agg. (t. sp.) sfortunato, sgra
l'autorità della legge. ziato. Po mal' alfortunàu in su giogu, disdic
Deroganti v. agg. derogante. ciato, senza detta, sfortunato nel giuoco. De
Derogatòriu, ia agg. derogatorio. sdiciàu de tui, guai a te. Desdiciau de cuddu,
Derogàu, da part derogato. chi ec. tristo a colui , che.
Derogaziòni s. f derogazione, droga. Desdorài v. a. desdoràu ec. (t. sp.) M. oscu
Derràma s. f. (t sp ) M. gabella. rai , manciai in sensu de disonorai.
Derramài v. a. (t. sp.) spargere, versare. Desdòru s. m. o claru (t. sp.) disonore,
Derramai lagrimas, versare, sgorgar lagrime. macchia. M. disdoru.
Derramàu, da part. sparso, versato. Desenclavài v. a. (t. sp.) si narat de ind'
Derràta s. f. (t de s'usu) su chi si contrattat isclavai unu crucifissu, schiodare.
in bendida, derrata. -
Desenterrài v. a. (t. sp.) disotterare. M. di
Derrèri s. m. (t. fr.) arco di dietro della sella. sinterrài . -

Derroccài. M. sdorroccai. Desenterràu, da part (t. sp.) disotterrato,


Derrotta s. f. (t sp ) disfatta di esercitu, M. disinterràu .
sconfitta, rotta. Poniri in derrotta, disfai un' Desentragnaisì v. n. p. (t. sp.) M. disin
armada, disfare, sconfiggere, dare sconfitta, tragnaisi.
metter in rotta un esercito. Desequilibrài v. a. sbilanciare, far perder l'e-
Derrùiri v. m. rovinare, minacciar rovina . quilibrio. M. sbilanciai .
M. sderruiri. Desequilibràu, da part. sbilanciato.
Derruttu, tta part demolito, rovinato, ch” è Deseqilibriu s m. sbilancio.
andato in rovina. Domu derrutta, casa rovinata, Desertài, desertàu ec. M. disertai ec.
distrutta, demolita. Desertòri v. m. M. disertòri.
Desaggradèssiri. M. disaggradessiri. Desertu, ta agg. deserto, diserto, abbando
Desamparài, desamparàu ec (t. sp.) M. di nato, solitario.
sampara1. Desertu s. m. deserto, diserto.
Desanguentài v. a. (operazioni de Concia Desesperài v. a. desesperaisì n. p. (t. sp.) M.
doris) limpiai is peddis de su sanguni attaccau, disisperai.
dissanguinare. Desfigurài, desfiguràu ec. M. sfigurai,
Desanimài. M. disanimai. Desflorài, desſloràu (t. sp.) ec. M. deflorai,
Desatinài (t. sp.) M. disatinai. Desformài v. a. deformare, diformare, e dif
Desatinu (t. sp.) M. disatinu. formare.
Descendentali agg. discendentale. Linea de Desformàu, da part difformato:
scendentali, linea discendentale. Desformidàdi s. f. deformità, difformità.
Descendenti v. agg. discendente, descendente, Designadòri v. m. e ra f M. disignadòri ec.
nato, disceso, originato, estratto. Is descen Designadura s. f. M. disignadura. -

dentis s. m. pl. is posterus, i discendenti, Designài v. a. M. disignài.


i posteri. Designamentu s. n. " disigmamentu .
Descendènzia s. f. discendenza, descendenza, Designanti v. agg. M. disignanti.
estrazione, razza, nascita, famiglia. Designau , da part. M. disignàu.
Descendimentu s. m. discendimento, descen Designeddu. M. disigneddu.
dimento. -

Designu. M. disignu. - -
DES DES - 23I

Desimènzia s. f desinenza , terminazione. Despintài, despintau (t. sp.) M., dispintai.


Desistimentu s. m. revocazioni de instanzia, Dèspota s. m. Guvernadori assolutu, despo
rivocamento d' instanza, il cessar d' instare , to , dispoto.
rinunzia , recedimento, il desistere, Despotismu s. m. M dispotismu .
Desistiri v. n. desistere, cessar di fare. Po Despumaziòni s. f. (T. Chim.) sgumadura,
cessai de instai, desistere, cessar instare, despumazione.
rivocar l' instanza, recedere, abbandonar le esraxomau, da agg (de disragionato ital.
pretensioni. ant.) irragionevole.
Desistiu, ia part che ha cessato di fare , Desregiolài v. a. (t. cat.) smattonare.
che ha rivocato l'instanza, o cessato d'instare, Desregiolàu, da part. snattonato.
rinunziato . Destinadamenti avv. fatatamente, destina
Deslustrài v. a. (t. sp.) pigai su lustru a una tarmente .
cosa, levare il lustro, slustrare. Franzios. Destinài v. a. destinare, assegnare, deputare,
Deslustràu, da part. levato il lustro, slustrato. constituire, stabilire. Po dedicai, consacrare,
Franzios. dedicare .
Deslùxiri v. n. (t. sp.) scomparire. M. scum Destinàu, da part. destinato, assegnato, sta
parriri . bilito, applicato, consacrato, dedicato.
Deslùxiu, ia agg. oscuro, che non fà com Destinaziòni s. f. destinazione.
parsa, che non si fà onore. Destinu s. m. destino.
Desmerèsciri, desmeresciu ec. (t. sp.) M. de Destrossa s. f. e strossa M. destrossu .
meritài . Destrossài v. a. (t. sp.) rompere, consumare,
Desmologia s. f. (T. G. Anatom.) trattau mandar a male, l in pezzi. M. Franzios.
de is ligamentus, desmologìa. Destrossàu, da part. (t. sp.) rotto, consuma
Desmuromai (t. sp.) M. smuronài. to, mandato a male.
Desnudai v. a. (t. sp.) spogliar nudo, disnu Destrossu s. m. (t. sp.) ruìnu, rovina, scem
dare, render ignudo, snudare, pio, scialacquamento, consumamento. Destros
Desnudàu, ſi part. spogliato, disnudato. su, o strossa de genti, strage, mortalità.
Desnudèsa s. f. (t. sp.) nudità. Destruenti v. agg. destruente.
Desobbedèssiri v. a. e m. (t. sp.) disubbidire. Destruidòri v. m. e ra f (t. sp.) distruggi
M. disubbidiri . tore, trice, sterminatore, trice, destruttore, di
Desobbedèssiu, ssia part. disubbidito. M. di struttore, rovinatore, trice.
subbidiu . Destruimentu s. m. distruggimento.
Desobbedientementi avv. disubbidientemente. Destruìri v. a. distruggere, sperperare, strug
Desobbedienti v. agg. disubbidiente. gere, sovvertere, sovvertire, sterminare, dissi
Desobbedienzia s. f. disubbidienza. pare, far lo spiano.
Desogai, desogàu ec. (t. sp.) M. disogai. Destruiu, da part. distrutto, strutto, stermi
desoladºra v. f. desolatrice. nato, sovverso, sovvertito, sperperato, mandato
Desoladòri v. m. desolatore, saccheggiatore, in conquasso.
devastatore, sperperatore, destruttore, stermi Destruttivu, va agg. distruggittivo, distruttivo.
rtatore . Destruziòni s. f. distruzione, sovversione, sov
Desolai v. a. desolare, saccheggiare, deva vertimento, rovescio. Destruzioni totali, sterminio.
stare, far sacco, preda, saccomettere, assac De su artic. m. de sa fem. de su segundu e
comannare, metter a sacco. Desolai una cam sestu casu sing del, dello, della: dal , dallo ,
pagna, dare il guasto, devastare una campagna. dalla .
Desolamentu s. m. desolamento, desolazione, Desvanèssiri v. n. (t. sp.) M. svanessiri.
sperperamento, devastamento. Desvànu s. m. (t. sp.) su logu de una domu,
Desolanti v. agg. saccheggiante. aundi sunt is cuaddus armaus, chi sustenint sa
Desolau, da part. desolato, saccheggiato, sac teulada, stanza a tetto nel più alto della casa.
comesso, sperperato. Po afflittu, afflitto, scon V. Franzios.
fortato, Desvèlu s. m. (t. sp.) vigilia, veglia.
Desolaziòni s. f desolazione, disolazione. Desviadamenti avv. disviatamente.
Desonra s. f. (t. sp.) M. disonori. Desviadòri v. m. e ra f disviatore, trice.
Desonradamenti avv. (t. sp.) M. disonora Desviài v. a. desviare, disviare, deviare, tra
damenti. viare. Desviài su colpu, evitare, scansare il
M. di
Desonrai v. a. (t. sp.) desonrau. colpo. Po divertiri, fai stai allirgu, divertire, ri
sOnOi'al . creare: M. desogai. Desviaisì po divertirisì, ri
Desonròsu, sa agg. (t. sp.) vituperevole. M. crearsi, divertirsi. Desviai de su camminu v. n.
disonoranti. sviarsi, deviarsi, allontanarsi dalla via. Desviài
Desoppilai v. a. (t. sp.) pigai s'oppilazioni, de sa virtudi de is Maggioris, degenerare, tra
disoppilare, levar l' oppilazione. lignare.
Desoppilau, da part disoppilato. V. Franzios. Desviamentu s. m. sviamento. Po desoga
Desordenadamenti. M. disordinadamenti. mentu . MI.
Desordenài v. a. (t. sp.) desordenàu ec. M. Desviàu, da part deviato, sviato. Po evitàu.
disordinai ec. M. Po desogau. M.
Desospedai v. a. (t. sp.) contrariu de ospe Desviu s. m. sviamento, disviamento, disvia
dai, privai, bogai de s'alloggiu, privar dell' zza. Po desogu. M.
alloggio. Desuncùna avv. all' impensata, d im
Desossài v. a. separai is ossus de sa pezza, di Desuppettòni ) provviso.
sossare, trarre, separar l' ossa dalla carne. Desutterrài v. a. M. disinterrai.
Despedazzài (t. sp.) M. arrogai, spedassai. Desutterràu, da part. M. disinterrau.
232 DET DET

Detenidòri v. m. e ra f possessòri ingiustu, ziato, specificato, detto, narrato, raccontato


detentore, detenitrice. partitamente, snocciolato, dichiarato, spiegato
Detenimentu s. m. ritenimento, ritenzione. esattamente .
Detèniri v. a. detenere, ditenere, trattenere, Dettàgliu s. m. circostanza, particolarità,
intrattenere, ritenere. Detenirisì v. r. ritenersi, racconto esatto, narrazione circostanziata. Ben
trattenersi. Po intretteneri. M. diri in dettagliu, a minudu, o a sa minuda,
Detentu, ta part. ditenuto. Brazzu detentu, vendere al minuto, a ritaglio.
braccio attrappato, contratto, rattrappato, attratto. Deu pronom. sust. de prima persona (e claru)
Detenziònis. f. possessioni ingiusta, detenzione. e in aterus logus eo, e ancora ego, io,
Detenzioni di orina, stranguria. Patiri detenzioni Devantalàda s. f grembialata , grembiata.
di orina, stranguriare, patire di stranguria. Su Devantaleddu s. m. dim. (dd pron. ingl. )
chi patit custu mali, stranguriato. Detenzioni de grembiulino. .
nerbius, attrazione, contrazione, attrapperia. Devantàli s. m. (t. sp.) grembiale, grembiule.
Detergenti v. agg. (t. usau de is Medicus) Po su pannu di ananti, chi portant is artesanus
chi limpiat, chi purgat, detergente, detersivo, in faina, grembiule, sparalembo.
astersivo, che netta, che purga. Devantaltàri s. m. dossale. Po su velu, chi ddu
Deteriorài v. a. e taliorta n. (t. de s'usu) coberit, paliotto.
lassai arruinai, perdiri de sa bondadi antiga, Deventalàda. M. devantalada.
deteriorare, peggiorare, lasciar cadere in rovina. Deventaleddu. M. devantaleddu .
Deterioramentu s. m. (t. de s'usu) deterio Deventali. M. devantali.
ramento, peggioramento, deteriorazione. De veras avv. (t. sp.) seriamenti, seria
Deteriorau, da part. deteriorato. mente, da vero.
Determinabili agg. assegnabile. Deviài, deviamentu, deviau ec. M. desviai ec.
Determinadamenti avv. determinatamente , Deundi avv. locali, donde, onde. Deundichì,
precisamente. dondechè.
Determinadòra v. f. determinatrice . Devòlviri v. a. (t. lat. propriu de is Legistas)
Determinadòri v. m. M. determinanti. fai passai su dominiu de unu ind' un ateru,
Determinai v. a deliberare, assegnare, deter devolvere, trasferire il dominio per devoluzione
minare, risolvere, stabilire, decidere. Determi da uno in un altro. Devolvirisì n. p. devolversi,
naisì v. r. determinarsi , risolversi. Po fissai su ricadere, passare il dritto da uno in un altro.
logu, su tempus, determinare, assegnare il Devolutivu, va agg. (T. Leg.) devolutivo.
luogo, il tempo. Signalai, fisciai su salariu, Devolutu, ta part. (T. Leg.) arrutu, ben)u,
assegnare il salario. acqòistau, devoluto, caduto, ricaduto, acquistato.
Determinamentu s. m. determinamento . " s. f. (T. Leg.) revoluzioni de
Determinanti v. agg. determinante, deliberante. derettu de unu ind' un ateru , devoluzione.
Determinativu, va agg. determinativo. Devoradòri v. m. e ra f (t. de s usu) divo
Determinàu, da part. determinato, deliberato, ratore, voratore, trice. Flamma devoradora,
stabilito, prefisso. -
fiamma devoratrice, voratrice.
Determinaziòni s. f. determinazione. Devoradùra s. f. divoratura.
Detersivu, va agg. usau de is Medicus. M. Devorài v. a. (t. de s'usu) propriamenti su
detergenti. pappai allurpidamenti de is bestias rapacis, di
Detestàlbili agg. detestabile, nefando, abbo vorare, vorare. Po consumai, divorare, consu
minevole. mare. Devorai cun is ogus, divorar cogli occhi.
1Detestabilmenti avv. detestabilmente, abbomi Devoraisì v. r. divorarsi.
nevolmente. - Devoramentu s. m. divoramento.
Detestài v. a. detestare, esecrare , maledire, Devoranti v. agg. divorante, edace, vorace.
abbominare. -

Devorativu , va agg. divorativo.


Detestamentu s. m. detestamento, abbominio. Devoràu, da part. divorato, consumato.
Detestàu, da part. detestato, abbominato, Devòta s. f femina, chi frequentat sa Cresia,
esecrato . chiesastra. Po basamattonis, bacchettona, spi
Detestaziòni s. f. detestazione, abbominazione, golistra.
esecrazione. Devotamenti avv. devotamente, divotamente.
Detràiri, detraru ec. M. diminuiri ec. Devotedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) bea
Detraziòni s. f. detrazione, diminuzione. tuccia. Si narat prusprestu po dispreziu, bea
Detrimentu s. m. (t. de s'usu) dannu, de tella, santessa, graffiasanti, spigolistra , bac
trimento, pregiudizio. chettoncella .
Detronizzài v. a. (t. de s'usu) detronizzare, Devoteddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) bea
levar giu dal trono. tucciu, terminu de dispreziu, bacchettoncino,
Dettagliadamenti avv. (t. de s' usu) circun picchiapetto, santinfizza, spigolistro.
stanziadamenti, circonstanziatamente, partita Devòtu s. m. di voto. Trattendu di omini,
mente . - -

chi frequentat sa Cresia po piedadi, chiesola


Dettagliài v. a. (t. de s'usu de detailler fr.) stico. Po devotu fintu, o ipocrita, chiesolastro.
circumstanziai, relatai minudamenti, specificai, Devòtu, ta agg. devoto, divoto, pio, religioso.
circostanziar bene, specificare le circostanze, Devozioneddas. f. dim. (dd pron. ingl.) di
dire, narrare, raccontare partitamente. Nota vozioncella.
» Avverte il Dizionario d' Alberti, che le voci Devoziòni s. f. divozione, devozione. Po os
dettagliatamente, dettagliare, e dettagliato, essendo sequiu de cumplimentu, divozione, ossequio ,
pretti franzesismi introdotti dall' uso in Italia rispetto .
meritano essere autenticati da buoni Scrittori. » f" s. m. (e oscuru) Dio, Iddio, Dome
Dettagliau, da part (t. de s'usu) circostan neddio. Deus no permittat, no bollat, cessi
DEU DIA, 255.

Iddio, tolga Dio. Deus no pagat su sabudu Diaconessa s. f si narat de is feminas una
rov. Domeneddio non paga ogni sabbato. di destinadas a certus sacrus ministerius, Dia
, mi guardit de cunsienzia de ", de cones.Sal. - -

devozioni de sagrestanu, e de giaungiu de coxi Diaconia s. f titulu de Cardinali Diaconu,


neri prov. Dio mi guardi da recipi di Medici, Diaconìa.
da cetere di Notai, e da spacci d'usurai; ov Diàconu s. m. Diacono.
vero Notai, birri, e messi, non t' impacciar Diàcope s. f. (T. G. Gramat.) truncamentu
con essi. Bai cun Deus, bai in bonora, vatti de sillaba, o de littera, diacope.
con Dio. Deus pl. ( e claru) falsas divinidadis, Diadèma s. m. diadema , corona reale. M.
COl'OIma.
Dei, Numi, Superi. Deus penatis, familiaris de
is domus, penati, lari, Dei caserecci. Diadèru (t. r.) M. de veras.
Deuterocanònicu, ca agg. (T. Ecclesiast.) si Diafanu, ma agg. (T. G.) contrariu di opacu,
marat de is liburus de sa Scrittura Sacra postus trasparenti, diafano, trasparente.
in su canone de pustis de is Protocanonicus, Diaforèsi s. f. (T. G. Med.) sudori copiosu,
deuterocanonico. -
diaforºsi, sudor grande.
Deutoronòmiu s. m. su quintu liburu de s Diaforèticu, ca agg. (T. G. Med.) sudorife
Pentateucu , Deuteronomio. ru, diaforetico,sui Co.
Dexèna s. f. M. dexina. Diaframma s. m. (T. G. Med.) membrana,
Dexennòi, diciannove. chi dividit su corpus, e sa brenti de s'animali,
Dexessetti, diciassette. diaframma.
Dexi, dieci. iagonàli s. f linea, chi dividit in mesu is
Dexina s. f. decina. figuras rettangulas, diagonale. Si usat ancora
Dexiottu , diciotto . agg. Sa diagonali de su quadrilateru, schi
Dèxiri v. n. stai, o arruiri beni, star bene, dra Ciarla ,

avvenirsi, esser avvenevole, aver avvenenza nell' Diagonalmenti avv. diagonalmente.


operare. Custu non ti derit, non t'arrùit beni, Diagramma s. m. (T. G.) descrizioni di al
ciò non ti si avviene, non ti stà bene . Ti de guna cosa, diagramma.
xit che sa ficca in s'ogu, ti si avviene come al Diaglidiu s. m. spezia de mexina solutiva,
bue a far santà. diagridio.
Dì cun s'accentu gravi s. f dì, giorno. Dì Dialèttica s. f. M. Logica.
de festa, giorno di festa, dì festivo. Dì de Dialetticamenti avv. dialetticamente.
fattu, o de faina, di prosciolto, giorno di la Dialètticu, ca agg. dialettico, logico.
voro. Dis de langiu, o de magru, dì neri. In Dialettu s. m. linguaggiu particulari de una
sa dì 5. a dì, o addì 5. A is dis mias, ai miei cittadi, o provincia, dialetto.
dì, a tempo mio. De dì in dì , di dì in dì , Dialogheddu s. m. dim. (dd pron. ingl.)
giornalmente. De dì e de notti, di di, e di dialoghetto. -

notte, sempre. In faisì dì, in sul far del dì , Dialògicu, ca agg. dialogico. -

allo spuntar del giorno. In su calai de sa dì, Dialogismu s. m. usu de su dialogu, dia
sull'imbrunire, all'abbassar del giorno. Faisì logismo.
dì, obbresciri, farsi giorno, aggiornarsi. Signa Dialogista s. m. dialogista.
lai sa dì, aggiornare, assegnare il giorno. A dì Dialogizzài v. a. fueddai in dialogu, dialo
di oi, al dì d' oggi, oggidì. De dognia dì, da gizzare, parlare in dialogo.
ogni dì , quotidianamente. Dì po dì avv. giorno Dialogu s. m. (T. G.) dialogo, diverbio.
per giorno, dì per dì. Sa di bona si conoscit Dialtèa s. m. unguentu cumpostu de varius
de su mangianu prov. il buon dì si conosce da ingredientis, dialtea.
mattina. Intre dì, fra giorno. Sa di innantis, iamanti s. m. perda preziosa, diamante.
il giorno innanzi, Bonas dias espress. spagn. Diamanti grogu, giargone. Diamanti natu
manera de saludai, buon giorno. Mancai a unu ralmenti puliu, diamante gruppito. Diamanti in
sa mellus dì de s' annu, essiri flaccu de cer taula, o sfaccettau in s' ii solamenti,
beddu, non aver tutti i suoi mesi, esser paz diamante in tavola. Diamanti si narat unu
zericcio, scemo. Custu hat a succediri sa dì de scraffeddu de quattru faccis a punta po trabal
martis mai, questo avverrà alle calende greche, lai perda, subbia. Coru de diamanti, cuor
o il dì di S. Bellino. Dì rasigada, limpia, di duro, di macigno. A punta de diamanti, spe
sereno, No passat dì, nè ora, non valica dì, zia de traballu quadrangulari a punta, a punta
nè ora. Dinnanteriseru, avanti jeri, jer l'altro. di diamante. Pesu de quattru granus de dia
Una dì avv. una volta, per lo passato. Dis mantis, o de perlas, carato.
malas, giorni ladri, cattivi. Dì feriada, gior Diamantinu s. m. dim. diamanti piticu, dia
no colendo. mantino .
Di vicecasu de sing e pl. chi si ponit in Diamantinu, ma agg. diamantino. Po duru ,
logu de su de cun is terminus, chi cumenzant forti, adamantino .
de vocali, ma principalmenti di e, v. gr. di Diamantista s. m. artista de diamantis, dia
erba, di eccessu ec. " erba, di eccesso. M. de mantojo. (V. la voce carato)
vicecasu. Diametràli agg. diametrale.
Diabèti s. f. (T. G. Med.) mali de no po Diametralmenti avv. diametralmente, per dia
diri reteniri orina, diabète, diabetica. metro .

Diabèticu, ca agg. chi patit sa diabeti, diabetico. Diàmetru s. m. linea retta, chi dividit su cir
Diabolicamenti avv. diabolicamente. culu in duas partis ugualis, diametro.
Diabòlicu, ca agg. diabolico. piana f (T. Miſt) diana Sonai sa diana.
Diaconàtu, e Diaconàu s. m. ordini sacru, batter la diana. Po sa stella, chi bessit innantis.
diaconato. de su soli, diana.
F f -
254 DIA DID

Diananti avv. d'innanzi. turas de is didus, le nocche . Sa pulpa de is


Diapalma s. f spezia de unguentu dissiccativu, puntas de is didus, polpastrello. Mostrai a dida,
dia l" additare, mostrare a dito. Didu suisiti, poste
iàriu s. m. diario, giornale. ma in su rexini de s'unga, patereccio, paterec
Diàriu, ria agg. de dogna dì, giornaliero. ciolo prus usaus, panereccio, paterecchio. Su
Diarrèa s. f. (T. G. Med.) flussu de brenti, pungiri, chi fait cun is feridas benendu a sup
diarrèa, flusso di ventre, soccorrenza. purazioni, martellare. Essiri unius, che is didus
Diartròsi s. f. (T. G. Anatom.) articulazioni de sa manu, essiri meda intrinsecus, esser car
mobili de is ossus, diartròsi. ne e unghia con alcuno.
Diàschili. M. Tiaschili. Dierèsi s f (Fig. Gram.) divisioni de una
Diascòrdiu s. m. spezia de contravvelenu, sillaba in duas, dierèsi.
diascordio. -
Dièsis s. m. (T. de sa Music.) diesis.
Diasòstica s. f. (T. G. Med.) mexina preser Dièta s. f. astinenzia de pappai po raxoni de
vativa, diasostica. saludi, dieta. Po assemblea, dieta, assemblea.
Diaspru s. m. spezia de perda , diaspro. Po spaziu de una dì , dieta.
Diàstole s. f. (" G. Med.) dilatazioni natu Dièta s. f nomini, chi si domat a is feminas
rali de su coru, diastole. beccias de is biddas in logu de tietta dei tio, e
Diastòlicu, ca agg. de sa diastole, diastolico. tia sp. M. zia: -

Motu diastolicu, o naturali de su coru, moto Dietèticu, ca agg Vida dietetica, regulada in
diastolico. su vittu, vita dietetica .
Diasutta avv. (de desota cat.) di sotto. Diffamadòri v. m. chi infamat, diffamatore.
Di avanzu avv. d' avanzo, e davanzo. Diffamài v. a. diffamare, infamare, detrarre,
Dibattidamenti avv. contenziosamente. screditare, macchiar l'altrui fama, annerirla.
Dibattidòri v. m. dibattitore, tenzonatore. Diffamamentu s. m. diffamamento.
Dibattimentu s. m. agitazioni, dibattimento. Diffamatòriu, ria agg. diffamatorio.
Po disputa, dibattimento, gara, contesa, con Diffamàu, da part. diffamato.
tenzione , tenzonamento , contrasto , tenzone , Diffamaziòni s. f. diffamazione.
riótta. Differentementi avv. differentemente.
Dibàttiri v. a. dibattere, scuotere. Po disputai, Differenti agg. differente, svario, diverso, dis
dibattere, disputare, contendere, altercare, ga simile, discordante, discrepante, svariato, dis
reggiare, fare a gara. Dibattirisì v. r. agitaisì,
dibattersi, agitarsi , dimenarsi, vagliarsi,
giº are.
. Essiri differenti, differire, diversi
-

scuotersi, stropicciarsi. M. sbattuliaisì. Dibatti Differenzia s. f differenza, diversità, dispa


risì cun is brazzus po si defendiri, arrostarsi, rità , sguaglio, disuguaglianza, spareggio, di
schermirsi colle braccia. screpanza, divario, dissomiglianza, svario, scatto.
Dibàttiu, ia part. dibattuto, agitato, conteso, Differenziadamenti avv. differenziatamente.
altercato. Differenziài v. a. distinghiri, distinguere, di
Dibattu s. m. (t. sp.) contesa, mischia, di visare, discernere. Po fai differenzia, far dif
sputa, riotta, Po avolotu de genti, baccano. ferenza. Po fai diversu, diversificare, differen
Diceria s. f. dicerìa. Diceria de populu, su ziare, variare. Differenziaisì v. n. p. differire,
folamento di popolo. Diceria surda, bisbiglio, diversare, diversificare, discrepare, discordare,
susurro, borboglio. esser diverso, differente.
Diceriedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) dice Differenziali agg. (T. de s'Algebra) Calculu
riuzza. - differenziali, o de i infinitamenti piticus, cal
Dicia s. f (de dicha sp.) sorte, fortuna. colo differenziale.
M. felicidadi. Differenziau, da part. differenziato, distinto,
Diciosamenti avv. (t. sp.) venturosamente, divisato, diversificato, discordato. M. su verbu.
prosperamente. M. felicementi. Difficileddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)
Diciòsu, sa agg. (t. sp.) beato, fortunato, -

venturato. M. felici. º"


ifficili agg. difficile, arduo, malagevole, di
Diciu s. m. (t. sp.) adagio. M. proverbiu. sagevole, scabro, scabroso. Meda difficili, assai
Dida s. f. (t. cat. ) balia, nutrice, lattatrice. difficile, spinoso, aromatico. Difficili a cum
Dida mala , baliaccia. Maridu de sa dida, prendiri, bujo, astruso, difficile a comprendere.
balio. Donai a dida unu " dare a balia O " M.
un bambino. Paga, chi si donat a sa dida po Difficilmenti avv. difficilmente, malagevolmen
allattai, baliatico. M. didaticu. te, disagevolmente, arduamente.
Didàli s. m. ditale, anello da cucire. Didali Difficultàdi s. f. difficoltà, disagevolezza, ma
de marineri po cosiri is velas, palmeto : - lagevolezza. Po grandu imbarazzu, stretto. Dif.
Didascàlia s. f. (T. G.) istruzioni, didascalia, ficultadi spinosa, arduità, spinosità. Difficultadi
istruzione. de respiru, asma, ambascia, imbolsimento, di
Didascàlicu, ca agg (t. de s'usu) instruttivu, spnèa. Difficultadi di orina, dissurìa, strangu
didascalico, instruttivo. ria, difficoltà d' orinare,
Didàticu s. m. preziu, o paga, chi si donat Difficultài v. n. teniri difficultadi. M. dudai.
a sa dida po allattai, baliatico. Difficultàu, da part. M. dudau. -

Didixeddu s. m. dim. (dd pron. " mignolo. Difficultosamenti avv. M. difficilmenti. -

Didu s. m. dito. Didu mannu, il pollice. Su Difficultòsu, sa agg. difficoltoso, e difficultoso.


didu indici, chi mostrat, l'indice. Su didu de M. difficili. -

mesu, il dito di mezzo. Su didu de s' aneddu, Diffidài v. a. pigai sa speranza, diffidare:
dito anulare. Su didixeddu, il mignolo. Su di torre la speranza. Diffidai v. n. no fidaisì, diſ
du mannu de su pei, il pollice " Is giun fidare, sfidarsi, non aver fidanza. -
loIF DIL 255'

Diffidàu, da part. diffidato. Dilatau , da part distendiu, dilatato, disteso,


Diffidenti v. agg. diffidente. - esteso, Po spartu, sparso, spanto, diffuso. Po
Diffidènzia ."; diffidenza, diffidanza, sfi retardau, differito, posticipato, prolungato, in
danza, sospetto d'esser ingannato. dugiato. Po cresciu , cresciuto, aumentato,
Difraziòni s. f. (T. de s' Ottica) inflessioni "i s; f. dilatazione, estensione, pro
de sa luxi, difrazione . - pagazione. Dilatazioni di arteria, aneurisma.
Diffùndiu, dia part (t. de s'usu) spartu, Dilatazioni de vena, dilatazione di vena , varìce.
diffuso. Dilatòriu, ria agg. (T. Forensi) chi portat
Diffusamenti avv. (t. de s'usu) largamenti, dilazioni, dilatorio.
diffusamente, prolissamente, prolungatamente. Dilazionedda s; f. dim. (dd pron. ingl.) dila
Diffusiòni s. f. (t. de s'usu) diffusione, spa zioncella. -

gimento . -
Dilaziòni s. f retardu, dilazione, indugio,
Diffusìvu, va agg. (t. de s'usu) chi si spar ritardo, proroga, intervallo. Dilazioni chi s'ot
git, diffusivo. tenit a pagamentu , soprattieni.
Diffùsu, sa part (t. de s'usu) spartu, dife Dilemma s. m. spezia di argumentu, di
fuso, spanto. s" diffusu, stile diffuso, " lemma .
Digestièni s. f digestione. Digestioni lenta, e Dilettàbili agg. dilettabile, dilettevole:
imperfetta, bradipesìa. Dilettabilidàdi s. f. delizia, dilettabilità.
igestivu, va agg digestivo. Diletabilmenti avv. dilettevolmente, dilettabil
- Digestu s. m. is Pandettas de Giustinianu, mente.

Digesto. Dilettadòri v. m. e ra f chi donat plaxeri,


Digidenti v. agg. chi digidit, digidente. dilettatore, trice.
Digidibili agg. digestibile. Dilettài v. a. dilettare, apportar diletto. Di
Digididòri v. m. digeritore. lettai v. m. dilettare. Dilettaisì v. r. dilettarsi,
Digidimentu s. m. digerimento. prender diletto.
Digidiri v. a. digerire, smaltire, far la di Dilettamentu s. m. dilettamento.
gestione, concuocere il cibo. Digidiri un' offensa, Dilettanti v. agg. dilettante, dilettevole. In
digerire, smaltire un affronto. forza de sust. Dilettanti de Musica, dilettante,
Digidiu, da part. digerito, smaltito. conoscitor di Musica.
Digiunài, digiunu ec. (t de s'usu.) M. giaunai. Dilettau, da part. dilettato, che ha apportato,
Dignài v. n. degnare. Dignaisì n. p. degnarsi, o preso diletto. -

compiacersi. Po fai digmu v. a. degnare, degni Dilettaziòni s. f. dilettazione, diletto.


ficare, far degno. Dilettu s. m. M. dilettazioni.
Dignamenti avv. degnamente, meritamente, Dilicadamenti avv. delicatamente, dilicata
meritevolmente. mente .
Dignàu, da part degnato, fatto degno. Dilicadeddu, dda agg. dim (dd pron. ingl.)
Dignaziòni s. f degnazione. delicatello, delicatuzzo. -

Dignidàdi s. f. dignità, merito, elevazione. Po Dilicadèsa s. f. dilicatezza, morbidezza, de


gradu, dignità, grado, ficio onorevole. lizia , mollezza. Po sensibilidadi, dilicatezza ,
Dignu, digna agg. degno, meritevole. Po ec sensibilità .
eellenti, degno, eccellente, lodevole, riputato, Dilicadùra s. f. M. dilicadesa.
dignitoso. Dilicàu, da agg. dilicato, morbido, effemina
Digressionedda s. f. dim. (dd. pron. ingl.) to Po squisitu, dilicato, squisito. Fig. Origa
digressioncella, digressioncina. dilicada, orecchio fino, delicato. Po difficili.
Digressiºni s. f suspensioni de su ſilu prin cuntentai, schizzinoso, sdegnoso. M. fischidu .
gipali de sa narrazioni, digressione, digresso, Po ſini, o suttili, fino, sottile, gentile. Po fra
tramessa, episodio. Fai digressioni, digredire, gili, fragile, delicato. Affari dilicau, affare de
far digresso. licato, malagevole, pericoloso. Po debili, debole,
Digressivu, va agg. digressivo. delicato, stramoccio. Dilicau de cunsienzia,
ii s. f. (T. Forensi) proroga, dilata, di scrupoloso, di coscienza timorata. Dilicau in
lazione, proroga. - s” onori, delicato, geloso, sensibile sull' onora
Dilatabili agg. che può differirsi. Po estendi tezza. Dilicau de complessioni, scarico, scarzo,
bili . dilatabile, estendibile. sciolto di membra.
Dilatabilidàdi s. f. (T. de sa Fisica) dilata Diligentementi avv. diligentemente, accurata
bilità . mente, studiosamente.
Dilatadòri v. m. strum. Chirurg. po dilatai s' Diligenti agg. diligente, impigro, attivo, sol--
anus, dilatatore. Po retardadori, indugiatore. lecito, studioso, accurato.
Dilatài v. a. tirai a longu, dilatare, differire, Diligènzia s. f. diligenza, studio, accuratezza,
posticipare, ritardare, dilungare, prolungare, sedulità. Diligenzia squisita in cumponiri, ela
prorogare, temporeggiare, menar per la lunga. boratezza.
Dilatài v. n. indugiare, procrastinare, soprasse Diligenziaisì v. n. p. diligenziau. M. indu
dere, soprastare. Po distendiri, spargiri, dila striaisì ec.
tare, distendere, diffondere, propagare, span Diliquidài, diliquidau ec. M. liquidai.
dere: Dilataisì n. p. dilatarsi, - diffondersi, di Dilucidàr v. a. " de s'usu) splicai, diluci
stendersi, propagarsi. Po retardaisì, differirsi, dare, rischiarare, far chiaro, rendere intelligi
prolungarsi. bile, spiegare.
Dilatamentu s. m. dilatamento, espansione. Dilucidau, da part: dilucidato, dichiarato,
Po retardu, indugiamento, differimento, tem spiegato, schiarito. -

poreggiamento, procrastinazione. Diluenti v. agg. (T. Lat. Med.) chi renditº


Dilatativu, va agg. espansivo. fluidus is umoris, diluente.
F f2
256 DIL DiN

Diluiri v. a. (T. Lat. usau de is Med.) rendiri Sacchitta plena de dinai beni serrada, groppº
prus fluidus is umoris de su corpus, diluire. Quattru dinais, quattrino, quattrinello.
Diluviài v. n. proiri a diluviu, diluviare, Dinareddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) dana
piovere strabocchevolmente, dirottamente. juolo, danaruzzo , obolo, bagattino. Sperrai su
Diluviànu, na agg. de su tempus de su dilu dinareddu, squartar lo zero.
viu, diluviano. Dinasta s. m. (T. de sa Storia) Personaggin
Dilùviu s. m. diluvio. Po inundazioni, dilu de guvernu, Dinasta .
vio, inondazione, cataclismo. (T. Gr.) Dinastia s. f. (T. de sa Storia) Dignidadi de
Dimanda s. f. dimanda, addimanda, doman su Dinasta, Dinastìa.
da , ricerca, richiesta, chiesta. Po su primu Dindin, dindòn t. de ciascu po esprimiri su
attu, chi si fait de s' attori in is pletus, sonu de sa campana, tintin.
dimanda. Dindu s. m (t. fr.) pudda, o caboni de In
Dimandàbili agg. chiedibile. dias, gallinaccio. Sa femina, pollanca, dinda
Dimandadòri, ra v. m. e f. dimandatore, trice. V. Gagl.
Dimandài v. a. dimandare , domandare, Dinnanterisèru avv. avant jeri, l'altro ieri,
chiedere, chiamare. Po preguntai, interrogai, jer l' altro.
dimandare, interrogare. Po pretendiri, diman Dinòsi s f (Figur. Rettor.) esagerazioni ec
dare, pretendere, richiedere. Dimandai parri, cessiva de una culpa po dda fai biri increibili,
erdonu ec. chieder parere, perdono ec. Diman dinòsi, iperbole.
dai troppu , sopracchiedere: Dimandai limosina, Diocesanu, ma agg diocesano. Is diocesanus
accattare. Dimandai a fini o a suttili pofai s. m. pl. i diocesani.
inquisizioni, inchiedere. Dimandai de nou, rad Diòcesi s. f. diocesi.
domandare, riaddomandare, richiedere. Diman Diòttrica s. f. (T. G.) scienzia, chi considerat
daisì n. p. Si dimandat, si circat, si dimanda, is rajus refrattus de sa luxi, diottrica.
su ricerCal , Diòttricu, ca agg, appartenenti a sa vista,
Dimandanti v. agg. chi dimandat, dimandante, diottrico.
chiedente. Po limosinanti, limosinante, mendi Dipartimentu s. m. dipartimento.
cante, mendico . Diplòma s. m. patenti, diploma.
Dimandanti s. m. poberu, chi circat limo Diplomàticu, ca agg. diplomatico.
sina, accattone, accattatore, accattapane, ac Direttamenti avv. i." -

cattatozzi, pezzente, pitocco. Po femina diman Direttivu, va agg. direttivo, che dirige.
danti, accattatrice, pezzenta. Fai su dimandanti, Direttòri v. m. e ra f dirizzatore, direttore,
accattare, mendicare, pitoccare, fare il pitocco. trice. Direttori de Stamperia, Proto. Direttori
Dimandàu, da part. dimandato, chiesto, ricer de sa secca, zecchiere. Direttori de su cordag
cato, richiesto. Dimandau de nou, ridomandato. giu de un arsenali, cordiero.
Dimandau s. m. sa cosa dimandada, il di Direttòriu s. m. direttorio. -

mandato. Direziòni s. f. direzione. Direzioni de una


Dimetru, tra agg. de duus metrus, dimetro. littera, indirizzo d' una lettera, avviamento,
Diminuenti v. agg. scemante, che diminuisce. indirizzamento.
Diminuidòri v. nn. scematore. Dirigidòri v. m. indirizzatore.
Diminuimentu s. m. diminuimento, scema Dirigimentu s. m. dirizzamento. Po direzioni. M.
mento , scemo, menomamento. Dirigiri v. a. dirigere, indirigere, incamminare,
Diminuiri v. a. diminuire, scemare, stremare, indirizzare. Dirigirisì v. r. e m. p. incamminarsi,
sminuire, discrescere, menomare, smenomare. dirigersi, indirizzarsi.
Diminuiri de valori v. a. e n. rinviliare, sce Dirigiu, gia part diretto, indiritto, indi
mar di pregio , scendere. Diminuirisì n. p. rizzato .
smenomarsi, scemarsi, diminuirsi. Dirimenti v. agg. (t. de s'usu) dirimente. Im
Diminuiu, da part. diminuito, scemato, smi pedimentu dirimenti, chi annullat su matrimo
nuito, menomato. Diminuiu de nou, ridimi niu, impedimento dirimente.
nuito. In forza di agg. scemo, consumato. Dirimiri v. a. (t. lat. in usu) disuniri, separai,
Diminutivamenti avv. diminutivamente. dirimere, disunire, separare, disseparare, divi
Diminutivu, va agg. diminutivo. dere. Trattendu de pletus, decidere, dirimere,
Diminuziòni s. f. diminuzione, discrescenza, terminare. -

attenuazione, menomanza. Po consumu, scemo. Dirimiu, ia part. disunito, separato, dissepa


Dimissiºni s. f. (t. de s'usu) renunzia, di rato. Trattendu de pletus, deciso, finito.
messione, demissione, rinunzia. Disabilidàdi s. f insufficienzia, disabilità,
Dimissòria s. f. lettera dimissoria, o dimisso inettitudine, mancanza di abilità.
riale. - Disabitài v. a. spopulai, disabitare, spopolare.
Dimissoriàli agg. dimissoriale. - Disabitaisì n. p. disabitarsi, spopolarsi.
Dimìttiri, renunziai, dimittiu ec. M. disfittiri. Disabitàu , da part disabitato, spopolato -
Dimonieddu s. m. dim. M. demonieddu. In forza di agg. Logu disabitau, luogo foresto,
Dimòniu s. m. M. demoniu. solitario.
Dimostrài, dimostrau ec. M. demostrai ec. Disabitaziòni s. f. disabitazione.
Din s. m. t. de ciascu, e de is pipius in logu Disabituài v. a. divezzare, disavvezzare, svez
de dinai, dindo. zare. Disabituaisì v. r. divezzarsi. M. disavvesai.
Dinài s. m. danaro. A dinai a manu, in con Disabituati, da part. svezzato. M. disavvesau.
tanti, a danaro contante, in moneta effettiva. Disacàtu s. m. (t. sp.) mala creanza. M. di
Donai, o pigai dinais a interessu, allogare, o spreziu.
torre danari a cambio, a interesse, a costo, a Disaccentài v. a. pigai is accentus, disaccentare.
usura. Bogai dinais po giogai, metter su danari. Disaccentau, da part. disaccentato.
DIS DIS 25;

Disaccordài v. n. disaccordare. M. distonai. Disancorài v. a. pigai is ancoras po partiri,


Disaccordu s. m. M. distonu. disancorare. -

Disaccostumài, disaccostumau ec. M. disa Disanimài v. a. disanimare, scoraggiare, -


bituai ec. dare. Disanimais n. p. disanimarsi, scoraggiarsi,
Disaccreditài v. a. dissuadere. Disaccreditaisì sbigottirsi, sgomentarsi.
n. p. discredersi, chiarirsi, uscir di dubbio: i)isanimàu, da part disanimato, sbigottito,
Disaccreditàu, da part. accertato, chiarito, sgomentato:
dissuaso. -

Disapegaisì v. r (t, sp ) distaccarsi, perder


i"
Disacqòistài i"
v. a. perdiri, disacquistare.
. M. - q l' attaccamento. M. disaffezionaisì.
Disapègu s. m. M. distaccu.
Disaffezzionai v. a. fai perdiri s' affezioni, Disapostrofai v. a. pigai is apostrofus, disa
disaffezionare. postrofare.
Disaffezionau, da part. disaffezionato. Disappassionadamenti avv. disappassionata
Disafiai v. a. (t sp.) disfidare, sfidare, mente. M. spassionadamenti,
M. sfidai. Disappassionaisì. M. spassionaisì.
Disaſianti v. agg. e sust disfidante, sfidatore. Disappassionau, da part. disappassionato.
Disafiàu, da part disfidato, sfidato: M. spassionau.
Disafu s. m. (t. sp.) disfida, sfidamento. Disappetenti v. agg. senza gana, inappetente,
Po s' attu de su it" duello , mo svogliato.
nomachìa T. G. Billettu de disafu, cartello Disappetènzia s. f inappetenza, svogliatezza.
di disfida. Disappetèssiri v. a. (t. sp.) non appetire,
Disaggiùdu s. m. incomodu, disajuto; provare inappetenza, aversione al cibo.
Disaggradabili agg. disaggradevole, disgrade Disappiadàu, da agg (t. sp.) spietato.
vole, sgradito, malgradito, spiacente, spiace Disapplicai v. a. distrarre, diviare. Disappli
vole, spiacibile, disameno. caisì n. p. disapplicare n. distrarsi, svagarsi.
Disaggradabilmenti avv. spiacevolmente: Po ammandronaisì, anneghittirsi, sdarsi.
Disaggradài v. n. disaggradare, dispiacere, Disapplicàu, da part disapplicato, dissipato,
sgradire. distratto, svagato, impigrito, sdato.
Disaggradàu, da part. dispiaciuto, sgradito. Disapprèndiri v. a. olvidai s'imparau, disap
Disaggradessimentu s. m. disgradimento, in prendere, disapparare, sparare.
gratitudine, Disapprènditi, dia part. scordato, che ha di
Disaggradèssiri v. a. (t. sp.) disgradare, menticato l' imparato.
disgradire, sgradire, obbliare, dimenticare i fa Disapprensionai v. a. liberai unu di appren
vori ricevuti, non riconoscere i benefizi, non ne sioni. M. disingannai, spregiudicai.
saper nè grado, nè grazia. Disappropiùi, disappropiu ec. M. disappro
Disaggradèssiu, ia part. disgradato, che ha pria ec.
obbliato i benefizi. In forza di agg. ingrato, Disappropriài v. a. spossediri; M. spropriai.
sconoscente, immemore de benefizi. M. dis Disappròpriu s. m. M spropriu .
conotu . -
Disapprovài v. a. disapprovare, riprovare,
Disaggràdu s. m. dispiacere. trovar a ridire. -

Disagualadamenti avv. disagguagliatamente. Disapprovanti v. agg. disapprovante.


Disagualài v. a. far disuguale, sguagliare. Disapprovàu, da part disapprovato.
Disagualàu, da part. sguagliato. Disapprovaziònis f disapprovazione.
Disagualidàdi s. f. disagguaglianza, disugua Disarmài v. a. disarmare, spogliar delle armi.
glianza, sguaglianza. -
Fig. privai, disarmare, privare. Disarmai unu
Disalabài v. a. (t. sp.) biasimare.- vascellu, disarmare un vascello, tor tutti gli
Disalabanza s. f (t. sp.) biasimo. arredi. Disarmai una boveda, disarmare una
Disalabàu, da part. biasimato. volta, torne i sostegni.
Disallogiài v. a bogai de s' alloggiu, disallog Disarmamentu s. m. disarmamento.
giare, cacciar dall'alloggio. Po sloggiai v. n. M. Disarmàu, da part. disarmato. In forza di
Disamàbili agg disamabile. agg. inerme.
Disumadòri v. m. e ra f. M. disarmanti. Disarmeggiài v. a. (t. ital. Marinar. ) strappai
Disamài v. a. disamare, restar d' amare. su cordaggiu in occasioni de tempestadi, disar
Disamanti v. agg. disamante. In forza de sust. meggiare.
disamatore, trice. Ibisarmèggiu s. m. (T. Marinar. ) agitazioni
Disamàu, da part. disamato. po segai is funs de unu vascellº, disarmeggio.
Disamistàdi s. ſ. (de disamistade ital. ant.) Disarmonìa s. f scungertu, disarmonìa, di
disamicizia, nimistà, inimicizia, nimicizia. scordanza, dissonanza.
Disamistaisì v. n. p. inimicarsi, trattarsi Disarmònicu, ca agg. disarmonico, dissonante.
nemico, avere aversione. Disassussegài v. a. (t. sp.) inquietare. M. in
Disamistàu, da part. inimicato. qdietai.
Disamorài v. a. disamorare. M. disinnamorai. Disassussegàu, da part. inquietato.
Disamoràu, da part. disamorato. In forza di Disassussègu s. m. (t. sp.) ansietà, inquietudine,
“si freddo, indifferente, insensibile. sollecitudine.
isamòri s. m. disamore, disamorevolezza, Disastradamenti avv. avversamente, sventurata
insensibilità. menfe .
Disamoròsu, sa agg. disamoroso, disamorevole. Disastrài v. a. occasionai disastru a unu, di
Disamparài v. a. (t. sp.) abbandonare. sastrare, scomodare, recar disagio. Disastraisi
Disamparàu, da part. (t. sp.) abbandonato. v. r. disastrarsi, scomodarsi, incorrere in disastro.
Disampàru s. m. (t. sp.) abbandono. Disastràu, da part. disastrato.
238 DIS Dis
Disastròsu, sa agg. disastroso, sventurato. plina. Arropais cun disciplina , darsi la di
Disastru s. m. disastro, sconcio, perdita, sorte sciplina. - -

avversa, fatalità del destino, accidente infausto, finali agg. docili, disciplinabile.
successo funesto, disgrazia. Disciplinai v. a. disciplinare, instruire, diroz
Disattentamenti avv. sbadatamente, sconside zare, ammaestrare. Po arropai cun disciplina,
ratamente, spensieratamente. disciplinare. Disciplinai in sa milizia, agguerrire,
Disattenteddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) render abile nel mestier delle arme. Disciplinais
scimingiadeddu, sbadatello. v. r disciplinarsi, darsi la disciplina.
Disattentu, ta agg. disattento, disavveduto, sla Disciplinau, da part. disciplinato, ammaestrato,
dato, sconsiderato, spensierato. M. scimingiau. Disciplinau in sa milizia, agguerrito.
Disattenziòni s. f. disattenzione. Poscimingiu, Discipula s. f. discepola.
sbadataggine, spensieratezza, sconsideratezza. Discipulau s. m. discepolato.
, Disattinadamenti avv. scipitamente. Discipulu s. m. discepolo, alunno.
Disattimài v. n. (t. sp.) mai disattinus; si usat l)iscoccu s. m. (t. ſam.) sfacciataggine, sfron
ſig. po fueddai senza fundamentu, e nai sciollo tattezza .

rius, dir delle scipitezze, anfanare a secco, par Discoidài v. a. discòidu cc. M. discuidai.
lare a vanvera, sputar farfalloni. (V. radoter Discomodài v. a. scomodare, incomodare,
fr.) M. sciolloriai. -
Discomodaisì v. r. scomodarsi. M. scomodai.
Disattinàu, da part. e agg. sconsiderato, che Discomodàu, da part. scomodato.
ha detto delle sciocchezze. Discòmodu s. m. discomodità.
Disattinu s. m. (t. sp.) fig. sciocchezza, scipi Discòmodu, da agg. discomodo, scomodo.
tezza. M. sciolloriu. -

Disconformidàdi s. f. (t. de s'usu) sproporzione.


Disavanzài v. n. (t. de s'usu) perdiri de su Disconfortài, disconfortàu ec. M. sconfortai.
su capitali, disavanzare, scapitare, perdere del Disconoscenti v. agg. ingratu, disconoscente,
capitale. - sconoscente, ingrato.
Disavanzàu, da part. scapitato. Disconoscènzia s. f. disconoscenza, sconoscenza,
Disavanzu s. m. (t. de s' usu) contrariu di ingratitudine. - -

avanzu, disavanzo, perdita, discapito, scapito. Disconoscimentu s. m. M. disconoscenzia.


Disaurrài v. a. scarrigai sa saurra de unu ba Disconosciri v. a. no conosciri, disconoscere,
stimentu, disavorrare, scaricar la savorra. sconoscere. Po scaresciri is beneſizius, dimen
Disautòrisài e disautorizzài v. a. disautorare, ticare i benefizi, sconoscere, non gradire.
privar d'autorità, Disconotu, ta part. e disconosciu, scia, no
Disautorisàu, da part. disautorato, disauto conotu, disconosciuto, sconosciuto. In forza di
rizzato. agg. incognito. Po ingratu, sconoscente. º

Disavvesài v. a. disavvezzare, divezzare, svez IDisconsentimentu s. m. sconsentimento.


zare. Disavvesaisì v, r. divezzarsi, disvezzarsi, IDisconsentiri v. n. disconsentire, sconsentire.
svezzarsi, perder l'usanza. M. disabituai. Disconsolài v. a. disconsolare. M. sconsolai.
Disavvesau, da part disvezzato. In forza di Disconsolàu, da part. disconsolato.
agg. divezzo. Disconsòlu s. m. sconsolamento, angoscia.
i" s. m. disusanza, disuso, disavvez Discordadòri v. m. discordatore, amator di
zamento . discordie.
Disbaratadamenti avv. (t. sp.) spropositatamente. Discordài v. n. discordare, non convenire, esser
Disbaratài v. n. (t. sp.) mai spropositus, pro discorde.
positare. M. spropositai. Po fai disbaràtu, o di. Discordamenti avv. discordemente.
sordini in su pappai, stravizzare,di stravizzo. I)iscordamentu s. m. discordamento. s

Po disordinai, scompigliare. Po disattinai. M. Discordanti v. agg. discordante, dissimile, dis


Disbaratàu, da part. spropositato. Disbaratau sentaneo, dissonante. Umoris discordantis, uno
in su pappai, che ha fatto stravizzo, ri discordanti, incompatibili.
Disbaratu s. m. (t. sp.) Po disattinu. M. Po Discordanzia s. f. discordanza , dissonanza.
spropositu. M. Po isordini in su pappai, Po irregularidadi de costruzioni, discordanza,
stravizzo. sconcordanza.
Disbarcài v. a. disbarcare. M. sbarcai. Discordàu, da part. discordato. Po scordau. M.
Disbarcu s. m. sbarco. M. sbarcu. Discòrdia s. f. discordia, dissensione, disunione
Discacciadòri, ra v. m. e f. discacciatore, trice. d' animi. Seminai, poniri discordias, seminar
Discacciài v. a. discacciare, cacciar via. discordie, zizzanie, metter biette. -

Discacciamentu s. m. discacciamento. Discordiosu, sa agg (de discordioso ital. aut.)


Discacciàu, da part. discacciato. discorde, ritroso.
1)iscansài v. n. (t. sp.) riposare, prender ri Discordu, da agg. discorde.
poso. Discansaisì n. p. riposarsi. Discortesamenti avv. discortesemente.
Discansàu, da part. riposato. l)iscortesia s. f discortesia. M. scortesia.
Discansu s. m. (t. sp.) riposo, quiete. Discortèsu, sa agg. discortese. M. scortesu.
Discàpitu s. m. (t. ital. in usu) perdida, disca Discrasia s. f. (T. G. Med.) stemperamenta
prto, scapito. de umoris, discrasìa.
Discarriài, discarrigai ec. M. scarrigai. Discreanza. M. scortesia. -

"rº)
Discàrriu
s. m. discarico scarico, sgra
vio. Discarrigu de delittu, de
Discredenti v. agg. discredente. M. incredulu.
Discredènzia s. f. discredenza. M. incredulidadi.
cumsienzia, discarico, sgravio di delitto, di co Discreditài v. a discreditare, screditare, le
solenza . -
vare il credito. Discreditaisì v. r. screditarsi,
Disciplina s. f instruzioni, disciplina, " erdere il credito. M. screditai. -

mento, instituzione. Po spezia di aciotu, disci Discreditàu, da part. discreditato. M. screditata.


DIS DIS 239
Discrèditu s. m. discredito, disistima, scapito nienti , o contrattempus, sconvenenza, incon
nel credito. veniente. -

Discrèiri v. a. lassai de creiri su chi si creiat, Discumbèniri v. n. disconvenire, disdire, scon


discredere. Discreirisì n. p. disingannaisì de una venire, essere sconvenevole, disdicevole, discen
cosa, discredersi, chiarirsi d'una cosa, convin venirsi, disdirsi.
cersi, sgannarsi, sgararsi, ricredersi. Po di Discumbèniu , ia part. sconvenuto.
singannai in signif att. far ricredente , sgan Discumbidài v. a. disinvitare, svitare, rivocare,
nare, sgarare, far mutare opinione. stornar , l' invito. Discumbidaisì v. r. disimpe
Discretamenti avv. discretamente. gnarsi dell'invito. - 4

Discrètiu, tia part. disingannau, ricreduto, Discumbidàu, da part. svitato, che ha rivo
chiarito, sgarato, disingannato, convinto. cato l'invito. In sens. recipr. che si è disimpe
Discretivu, va agg. discretivo. gnato dell'invito. -

Discretòriu s. m. logu aundi si unint is Su Discumbidu s. m. rivocazione dell'invito. .


perioris de is Cunventus po trattai impari de is Discumpangiài, discumpangiau ec. M. scum
affaris, discretorio. panglai. -

Discrètu, ta agg. discreto, prudente, savio, Discumpòniri v. a. discomporre, scomporre,


giudizioso. Cantida di discreta e continua, (T. disordinare. Discumponirisì v. r. turbaisì, alte
Filosof) quantità discreta e continua. Discretu, raisì, scomporsi, turbarsi, alterarsi. Po inco
e Discreta si narant is Religiosus e Religiosas modaisì. M.
Claustralis, chi formant su consillu de is Supe. Discumpostu, sta part discomposto, confuso.
rioris, Discreto, Discreta. Po turbau, turbato, scomposto, alterato. -

Discrezioni s. f. discrezione, prudenza, sobrietà. Discuneertu. M. scumcertu.


Arrendirisì a discrezioni, arrendersi, darsi a Discuncòrdài. M. scuncordai.
discrezione. Edadi de discrezioni, età, anni di Discuncòrdia s. f (de disconcordia ital, ant.)
discrezione. M. discordia.
Discua s. f scodella. Discua de linna, chi Discuncordu s. m. M. scuncertu .
usant is Marineris, gavetta. Discua de linna po Discunfiài v. n. (t. sp.) disconfidare, scon
donai sa forma a su casu, cascino. Ghettai sa fidare, diffidare, perder la confidenza.
minestra a is discuas, scodellare. M. ammi Discunſianza s. f (t. sp.) diffidenza, sconfidenza.
mestrai. Discunfiàu , da part diffidato.
Discudiglia. M. ingiatinu. -
Discunfortài ec. " scunfortai ec.
Discuedda s. f. im. (dd. pron. ingl.) scodel Discunfortu s. m. disconforto. M. scunfortu.
lina, scodeletta. Discuntentài v. a. discuntentau ec. M. di
Discueddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) T. de sgustai ec. -

Pastoris, discua de linna po fai su casu, cascino. Discuntentèsa s. f. discontentezza, scontentezza.


Discuidadamenti avv. (t. sp.) negligentemente, Discuntentu s. m. M. disgustu.
trascuratamente, spensieratamente, alla carlona. Discuntentu , ta agg. discontento, disgustato.
Discuidài v. a. º sp.) trascurare, trasandare, Discunveniènzia. M. discumbenienzia.
dismettere, metter in non cale. Discuidaisì n. Discurrenti v. agg. discorrente, ragionante.
p. negligentare, indugiare, intertenersi, frap Discurridòri, ra v. m. e f. discorritore, ra
porre tempo. gionatore, trice.
Discuidàu, da part. trascurato, trasandato. Discurrimentu s. m. discorrimento.
In forza di agg. negligente, neghittoso, trascurato. Discùrriri v. a. operai cun su discursu, discor
Discùidu s. m. (t. sp.) incuria, trascuraggine, rere, esaminare, ragionare, discutere. Discur
trascuratezza, negligenza. riri senz' ordini, non connettere, non annodare.
Disculamenti avv. discolamente, dissolutamen Discurriri de nou, ridiscorrere, soprarragionare.
te, alla discola. Discurseddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) di
Disculeddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) scorsetto, sermoncino.
discoletto . Discursivu, va agg. discorsivo.
Disculismu s. m. dissolutezza, libertinaggio, Discursu s. m. discorso, ragionamento. Po
sfrenatezza. - predica, discorso, orazione. Ordini de su di
Disculpa s. f. discolpa, scusa, giustificazione, scursu, giacitura del discorso. Discursu longu e
scolpamento, sincerazione, ricoperta. fastidiosu, lungàgnola.
Disculpài v. a. discolpare, scolpare, scusare, Discurtu, ta part. ragionato, esaminato, pen
scagionare, sincerare. Disculpaisì v. r. scol sato, ponderato, discusso.
parsi, scusarsi, giustificarsi, sincerarsi. Discusài v. a. discusare. M. scusai. Po cum
Disculpamentu s. m. discolpamento, scol padessiri. M.
pamento. Discusàu , da part. M. scusau. -

Dilculpàu, da part. discolpato, scusato, giu Discussioni s. f. (t. lat. taliorta usau ) esa
stificato, sincerato. minu diligenti, discussione, esatta ricerca.
Disculu, la agg. discolo, dissoluto, vagabondo. Discùtiri v. a. (t. lat. in usu intre is Litteraus)
Discumbenènzia s. f. M. discumbenienzia. esaminai beni, discutere, discussare, ventilare ,
Discumbenientementi avv. sconvenientemente, considerare, esaminar sottilmente.
sconvenevolmente. Discùtiu, tia part. (t. de s' usu), discusso,
Discumbenienti v. agg. sconveniente, sconvene dibattuto, ventilato.
vole, disdicevole, Disdegnadòri v. m. disdegnatore.
Discumbeniènzia s. f sconvenenza, spropor Disdegnài, disdegnàu, disdegnamentu ec. M.
zione, disconvenenza, differenza, sguaglio, disdignai ec.
disparità. Po incomodu, ec. M. Po indecen Disdignài v. a. dispreziai, disdegnare, sdegna
zia, sconvenenza, indecenza. Po incunve re, abl orrire, spregiatre, ributtare.
240 DIS DIS

Disdignamentu s. m. disdegnamento. Disfavoràbili agg. disfavorevole.


Disdignàu, da part. disdegnato, abborrito, Disfavoressidamenti avv. disfavorevolmente.
spregiato. Disfavorèssiri v. a. (t. sp.) disfavorire, sfavo
Disdignosamenti avv. disdegnosamente. rire, prestare un mal servizio.
Disdignòsu, sa agg. disdegnoso, disprezzante, Disfavorèssiu, ssia part. disfavorito,
ributtante . Disfavòri s. m. ".
Disdignu s. m. disdegno, dispregio, dispetto, Disformementi avv. deformemente.
abborrimento. - -
Disfrassadamenti avv. (t pop.) disfalsadamenti,
SCOnosci lttamente .
Disdorài v. a. propriamenti pigai s'oru de
alguna cosa dorada, disdorare. Fig. disonorai, Disfrassài (t. sp.) disfrassau, disfrassu ec. M.
disdorare, disonorare. disfalsai ec. -

Disdoràu, da part. disdorato. Po disonorau, Disgaggiadamenti avv. speditamente, destra


disdorato, disonorato. mente.
- Disdòru s. m. e desdòru, disdoro, disonore, Disgaggiaisì v. r (de degager fr.) spedirsi, di
smacco, vituperio. strigarsi, disimpegnarsi. Po acoitaisì, sbrigarsi,
Disenteria s. f. (T. G. Med.) flussu de brenti affrettarsi. In signif att. affrettare, spedire.
cun sanguni, disenterìa, e dissenteria. Disgaggiàu, da part. spedito, sbrigato, sciolto.
Disentèricu, ca agg. (T. M.) chi patit di In forza di agg. agili, lestu, disinvolto, svelto,
senteria, dissenterico. - agile, spedito. Disgaggiau de sa persona, svelto
Disepultài v. a. diseppellire, disotterrare. M. di persona. Disgaggiau de zugu, surto di collo.
dissutterrai . - -

Disgàggiu s. m. agilidadi, lestesa, briu, spe


Disepultàu, da part. disotterrato. ditezza, agilità, destrezza, disinvoltura, brio,
Diseredài v. a. diredare, diseredare, privar vivacità, sveltezza. -

dell' eredità. Disgàna s. f. (t. sp.) mala gana, svogliatezza,


Diseredamentu s. m. diseredamento, disere svogliataggine, cattiva voglia.
dazione. Disganadamenti avv. svogliatamente.
Diseredàu, da part. diredato, diseredato. Disganadeddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)
Diseredèru s. m. contrariu di erederu, dise svogliatello, alquanto svogliato.
rede, privo dell'eredità. l)isganàu, da agg. svogliato. Sentirisì disganau,
Disertài v. a. e desertai, fai unu logu desertu, sentirsi svogliato.
disertare, desertare, spogliare. Disertai v. n. Disgarbadura, disgarbai, disgarbau, disgarbu
s'abbandonai sa milizia, chi faint is sordaus ec. M. sgarbadura, sgarbai ec.
soappendusì ,
disertare. Disgelaisì v. n. p. scallaisì trattendu de gelu,
Disertàu, da part. disertato, desertato. o cilixia, didiacciare, sciogliersi.
Disertòri v. m. disertore. Disgelàu, da part. didiacciato.
Diserviziu s. m. contrariu de serviziu, inco Disgiuntivamenti avv. disgiuntivamente.
modu; diservizio, disutilità, scomodo. Disgiuntivu, va agg. disgiuntivo. Particella
Disfài v. a. sfare, disfare. Disfai un armada, disgiuntiva, particella disgiuntiva. -

disfare, sconfiggere un'armata. Disfai una mi Disgràzia s. f disgrazia, disavventura, infor


gia, o renza, smagliare una calza , o rete. Po tunio, disastro, riverso, sciagura, accidente si
separai, disfare, disunire, sbarattare. Po de nistro, infausto avvenimento. Po mala grazia,
struiri, disfare, distruggere, sfanfanare, sper sgarbatezza, sgraziataggine, svenevolezza, disav
perare, mandare in conquasso . Disfaisì n. p. venenza. Beniri in disgrazia di atiri, o de al
sfarinaisì, no abbarrai uniu, e sì narat de cosa, gunu, venire in disgrazia altrui. Po disgrazia
chi no si podit impastai, spappolarsi, di farsi. avv. M. disgraziadan'enti.
Disfaisì di alguna cosa, disfarsi, alienar da se, Disgraziadamenti avv. disgraziatamente, scia
riuscirsi d' una cosa. Disfaisì in lagrimas, strug guratamente.
gersi in Pianto. - - a Disgraziadeddu, dda agg. dim. (dd pron.
Disfibili agg. chi si podit disfai, disfattibile. ingl. ) sciaguratello, sciaguratino.
Disfaidòri v. m. disfacitore. Disgraziai v. a. disgarbai. M. sgarbai.
Disfaidura s. f. disfacitura. Disgraziàu, da agg. disgraziato, sfortunato,
Disfaimentu s. m. disfacimento, sfacimento. sfolgorato, infelice, sgraziato, sciagurato. Po
Disfalcài ec. M. defalcai. privu de grazia, disadatto, sguajato, sgraziato,
Disfalsadamenti avv. M. disfrassadamenti. svenevole, stomachevole.
Disfalsài, e disfarsài v. a. travestire, travisare, Disgrussài v. a. de grussu fai suttili propriu
immascherare, camuffare. Disfalsaisì v. r. tra de is Artesanus candu donant sa prima i" a
vestirsi, contraffarsi, camuffarsi, travisarsi, im is operas manualis, disgrossare. Disgrussai unu
mascherarsi. pezzu de linnamini, disgrossare, sgrossare, sboz
Disfalsamentu s. m. M. disfalsu. zare un pezzo di legname. Disgrussai pezzus de
Disfalsau, da part travestito, travisato, con perda. M. laurai.
traffatto, immascherato, camuffato. Disgrussàu, da part. digrossato, sgrossato,
Disfalsu e disfarsu s. m. traviso, travestimento, Disgustadamenti avv. M. disgustosamenti.
travisamento, immascheramento. Disgustadòri v, m. e ra f disgustatore, trice.
Disfamadòri, ra v. m. e f. detrattore, trice. Disgustài v. a. disgustare, discontentare, scon
Disfamài, disfamàu ec. M. infamai. tentare, recar disgusto; Po amargai, amareg
Disfarsài, e disfrassài (t pop.) M. disfalsai. giare. Disgustaisì cun algunu, disgustarsi, alte
Disfatta s. f. disfatta, rotta, sconfitta. rarsi con luno. -

Disfattu, tta part. disfatto, distrutto, sbara Disgustàu, da part. disgustato, amareggiato,
gliato, sbarattato, sconfitto, dissipato, sperperato, Disgustosamenti avv. spiacevolmente. -

smagliato, alienato, strutto, spappolato. M. su verbu. Disgustòsu, sa agg. di , dispiacevole,


DIS DIS 245

disgustevole , spiacente, spiacibile. Po amar Disimpegnài v. a. disimpegnare, liberare. Di


gu, amaro. - - - -
simpegnaisi, v. r. disimpegnarsi. Disimpegnaisì
Disgustu s. m. disgusto, disgustezza, dispia de su fueddu donan, disimpegnarsi di sua pa
cere, spiacenza, spiacevolezza, amarezza, a rola, ritirar la parola data.
ini - Disimpegnàu, da part. spacciato, sciolto,
lilerato.
Disigeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) vo
glietta, vogliolina, vogliuzza , . . . -
Disimpegnu s. m. disimpegno.
Disigiàbili agg appetibile, desialile, desidera Disingannài v. a. disingannare, sgannare. Di
bile, desiderevole. Disigiabili cun ansiedadi, singannais n. p. sgannarsi, chiarirsi.
espetibile, - -
Disingannàn, da part. disingannato, sgannato.
Disigiadamenti avv. avidamente, desiderata Disingannu s. m. disinganno.
mente . Disinnamorài v. a. disaffezionare, disamorare.
Disigiadòriv. m. e raf desideratore, trice. Disinnamoraisi, snamorarsi, disinnamorarsi.
Disigiài v. a. (de desitiar cat.) desiderare, Disinnamoràu, da part. e agg. disaff zionato,
desiare, bramare, appetere, appetire, concu disamorato, snamorato. -

pire, aver brama, desìo, ambire. Disigiai cun Disintendia: faisi a sa disintendia, fai biri de
ansiedadi, anelare, ansare, aspirare, agognare. no hai intendiu , disudire.
Disigiàu, da part desiderato, bramato, an Disinteressadamenti avv. disinteressatamente.
bito, ricercato, appetito. Disigiau cun ansie Disinteressaisì v. r. disinteressarsi, rinunziar
dadi, agognato, bramato vivamente. -
il proprio interesse.
Disigiosamenti avv. bramosamente, vogliosa Disinteressàu, da part. disinteressato.
mente, desiderosamente, avidamente. Disinteressu s. m. disinteresse, disinteressatez
Disigiòsu, sa agg (de desilios cat.) desideroso, za, disistima del proprio utile.
bramoso, voglioso, voglievole, cupido, appetito Disinterrài v. a. (t. sp.) diseppellire, disot
terrare.
so, vago, appetente, invogliato.
Disgiu s. m. (t. cat.) desiderio, desìo, bra Disinterràu, da part. diseppellito, dissotter
ma, voglia, voto, cupidigia, vºghezza. Disigiu rato, cavato di sotterra.
ardenti, avidità, anelito, ansietà, ansamento, Disintonài, disintonau (t. sp.) M. distonai ec.
Disintònu s. m. dissonanza.
ingordigia, frega, uzzolo, appetito intenso. Di
sigius de femina pringia, sunti certas mancias, Disintragnài v. a. (t. sp.) bogai is intragnas, o
chi be sint a algunus pipius, e si creint causa viscerus, sviscerare. Disintragnaisì v. r. si usat
das de disigiu maternu, macchie, voglie ma figur. po smeraisì. M.
terne. Cuntentai su disigiu de unu, appagar Disintragnàu, da part. sviscerato. Po smerau. M.
l' altrui trama , sbramare. Torraisì disigiu de Disisperàbili agg. disperabile.
una cosa, sl ramarsi, ottenere, solvere il de Disisperadamenti avv. disperatamente.
sìo. Fai beniri disigiu a unu, invogliare, indur Disisperài v. a. (t. sp.) disperare, cavar di
voglia, innuzzolire, far venire in frega, in uz speranza. Disisperai v. n. perdiri sa speranza,
zolo, solleticare. Beniri a unu su disigiu, in disperare, sconfidare. Disisperai de sa saludi de
vogliarsi, aver voglia : Morriri, o morririsi de unu maladiu, dispidare, avere per disperato un
su disigiu, morirsi di voglia, stritolarsi. Cun ammalato. Disisperaisì n. p. disperarsi. Po im
disigiu ardenti avv. anelantemente. passientaisi, disperarsi, darsi alla disperazione,
Disignadòri v. m. e ra f adombratore, ab Disisperamentu s. m. disperamento.
bozzatore, delineatore, disegnatore, trice. Disisperanti v. agg. disperante.
Disignài v. a. disegnare, adombrare, abboz Disisperàu, da part. ", e

zare, delineare, divisare, schizzare. Disignai Disisperàu , da agg. eccessivu, estremu, di


cun aquarella, " d' acquerello. Po in sperato. Dolori disisperau, dolore estremo, ec
dicai, additare, indicare. Po destinai , dise cessivo. Zerrius disisperaus, strida orrende, di
gnare, eleggere, destinare. Po concebiri cun sperate. Po incurreggibili, disperato, incorreg
sa menti, disegnare, concepire col pensiero. gibile. Maladia, o cura disisperada, cura di
Disignai de nou, " - sperata. - -

Disignamentu s. m. disegnamento, abbozzo. Disisperaziòni s. f disperazione. Donaisì a sa


Disignanti v. agg. disegnante. disisperazioni, disperarsi, darsi alla disperazione.
Disignàa, da part. disegnato, ablozzato, ad Poniri unu in disisperazioni, affliggiriddu gran
omº rato, delineato, schizzato, additato, divi dementi, metter uno in disperazione.
sato, eletto, destinato, concepito col pensiero. Disispèru s. m. e osc. (t. sp.) M. disispe
M. su verbu . -
razioni .
. Disigneddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) disegnetto. Disleâli agg. M. infideli.
Disignu s. m. disegno. Disignu a sa grussa, Dislogài ec. M. slogai ec.
abbozzo, abbozzamento, abbozzatura. Disignu in Dislustrài v. a. (t sp.) slustrare, levare il
paperi trappau cun agulla, chi si fait cun su lustro. M. deslustrai,
ruini de ghisciu, o de carboni, spolvero. Su Dislustràu, da M. deslustrau.
i" de zapulu, aund' est accappiau su pruì Dislixiri, dislùxiu ec. M. desluxiri.
ni, spolverizzo. Dismajaisì v. n. p. ( de desmayarse sp.) per
Disigualài, disigualàu ec. M. disugualai ec. diri is sentidus, svenire, svenirsi, ammortire .
Disimbarazzài v. a. disimbarazzàu ec. M. sba stramortire, tramortire, venir meno, sincopiz
razzai, sbrogliai. zare, patir " , cadere in deliquio, smar
Disimbarazzu s. m. sgomberamento, sgombero. rire i sensi, o gli spiriti.
Disimbrogliài ec. M. sbrogliai. Dismajàu, da part. svenuto, venuto meno,
Disimparài v. a. scarescirisi de is cosas impa ammortito, tramortito, caduto in deliquio, o in
radas, disimparare, sparare, disparare. sincope, che ha smarrito i sensi.
Gg
246 IDIS DIS

Dismàju s. m. (t. sp.) deliquio, svenimento, norai una giovana, violare , sverginare una
sincope, sfinimento, tramortimento, smarrimento giovane.
Disonoramentu s. m. disonoramento.
di spiriti, struggimento .
Dismembrài ec. M. smembrai ec. Disonoranti v. agg. disonorevole.
Dismerèsciri ec (t. sp.) M. demeritai. Disonoràu, da part. disonorato, inonorato.
Dismittiri v. a. abbandonai, renunziai unu im In forza di agg. inglorio, inglorioso, laidito.
pleu, dimettere, dismettere, rinunziare, lasciare Disonòri s. m. disonore, infamia, vitupero,
una carica. Dismittirisì v. r. de s'impleu, di obbrobrio, smacco, sfatamento.
essiri militari ec. rinunziare all'impiego, al Disonra. M. disonori.
mestier delle armi. Disonrài. M. disonorai.
Dismittiu, ia part. dimesso, dismesso, la Disonramentu. M. disonoramentu.
sciato, rinunziato. Disonranti. M. disonoranti.
Dismuntài v. a separai is partis di algun Disonràu, da. M. disonorau.
opera manuali, disfare, smontare. Dismuntai Disoppilai v. a. (T. Med. in usu) pigai s'op
unu cannoni, smontare un cannone. Fig. tur pilazioni, disoppilare, levar l'oppilazione.
bai, scuncertai, perturbare, confondere, scon Disoppilanti v. agg. disoppilante.
certare. Dismuntai v. n. abbasciai de cuaddu, Disoppilativu, va agg. disoppilativo.
dismontare, smontare, scender da cavallo. Disoppilau , da part che ha levato l'oppi
Dismuntàu , da part. dismontato, smontato. lazione.
Po turbau, confuso, perturbato, Disòra, a disora avv. (t. sp.) fuor d'ora,
Disobbedèssiri V (t. sp.) disobbedessiu ec. M. fuor di tempo.
Disobbediri disubbidiri ec. Disordinadamenti avv. disordinatamente, scom
Disobbligài v. a disobbligare, cavar d obbligo. pigliatamente, scempiatamente, alla scompi
Po usai curzedadi in sensu figurau, donai di gliata.
splaxeri, o fai incivilidadi, disobbligare, fare Disordinài v. a. disordinare, confonder l'or
inciviltà. Disobbligaisì v. r. disobbligarsi, cavarsi dine, perturbare, scombinare, scompigliare, in
d' obbligo. garbugliare, metter in garbuglio, trasordinare,
Disobbligantementi avv. incivilmenti, disob scombujare. Disordinaisì n. p. disordinarsi,
bligantemente, incivilmente, rusticamente. confondersi.
Disobbliganti v. agg. disobbligante, rustico, Disordinàu, da part disordinato, scompiglia
incivile. to, sconvolto, turbato, scomposto, sgombinato,
Disobbligàu, da part disobbligato. scombujato. -

Disobbligaziòni s. f. M. disobbligu. Disòrdini s. m. disordine, scompiglio, scon


Disòbbligu s. m. disobbligazione. certo, perturbamento, sconvolgimento, sconcez
Disoccupài v. a. disoccupare, lasciar libero, za , confusione, garbuglio, trambusto, trame
trar d'occupazione. Disoccupaisì v. r. disoccu stio. Po sregulamentu de biviri, disordine, in
parsi, liberarsi dalle occupazioni. Po sbarazzai temperanza, libertinaggio, sregolatezza. Po di
unu logu, sgomberare. sordini in su pappai, stravizzo.
Disoccupau, da part. disoccupato, sfaccendato. Disorganizzai v. a. (t. de s'usu) disorganiz
Disoccupaziòni s. f. " zare, guastare la cosa organizzata. Disorganiz
zaisl n. p. disorganizzarsi, sconciarsi.
Disogadamenti avv. giocondamente.
Disogai v. a. (t. sp.) divertiri, spassiai, di Disorganizzàu, da part. disorganizzato.
vertire, ricreare, sollazzare. Disogaisì v. r. di Disossài v. a. (t. de s'usu) bogai is ossus
vertirsi, ricrearsi, spassarsi, sollazzarsi, pren de sa pezza, disossare, trar l' ossa.
der piacere, giocondarsi. Dispacciài v. a. (de despachar sp.) spedire,
Disogamentu s. m. M. disogu : l inviare. Dispacciai su currèu, spedire il cor
Disoganti v. agg. giocondo, dilettevole. riere. Polissenziai, spedire, licenziare, torre d'
Disogàu, da part. divertito, giocondato, sol attorno, dare il lembo. Po terminai , spedire,
lazzato. – spacciare, terminare. Po fai dispacciu, dispac
Disògu s. m. divertimento, ricreazione, sol ciare, far dispaccio. Po donai su congeu, ac
lazzo, giocondità, passatempo, spasso. commiatare, dar commiato, congedare, dar
Disonestàdi s. f indecenzia, disonestà, inde congedo.
cenza, disconvenevolezza. Po disonestidadi. M. Dispacciamentu s. m. spedizioni di affaris,
Disonestài v. a. disonestare, tor l'onestà. M. dispacciamento, spedizione d'affari.
disonorai. Dispacciàu, da part. spedito, inviato, Po ter
Disonestamenti avv. disonestamente, impudi minau, spedito, spacciato, finito. Po dispi
camente, turpemente, laidamente, inonestamente. diu, congedato, licenziato, accommiatato.
Disonestàu, da part. disonestato, disonorato. Dispàcciu s. m. dispaccio, spedizione. Po
Disonestidàdi s. m. viziu de s'impuresa, di congeu, congedo, commiato. Donai su dispac
sonestà, impurità, impudicizia, turpitudine, lai ciu, o su paliettu a unu, dispacciai de mala
dezza, lezzo impuro, oscenità, disonestità, antic. manera, dar la gambata. Giovunu, chi hat
Disonestu, sta agg. disonesto, indecente, ino arricu su dispacciu de s' amanti sua, giovine,
nesto, inonorato. Po impuru , disonesto, im che ha avuto la gambata dalla sua amorosa.
puro, lascivo, impudico, inmondo, lezzoso, M. paliettu. -

osceno. Po ingiustu, disonesto, ingiusto. Disparenti v. agg. chi sparessit, disparente.


Disonorabili agg. disonorevole. Po cosa chi no fait figura, nè cumparsa, dispa
Disonoradamenti avv. disonoratamente, diso riscente,
norevolmente. -

Disparèssiri v. m. (t. sp.) disparessiu ec. M.


Disonorài, v. a. disonorare, sfregiare, vitti sparessiri.
perare, laidire, far onta, disonestare. Disg Dispari agg disuguali, dispare, disuguale.
DIS DIS 247.

pisparicciai. M. sparicciai. disgusto. Po insulti, ingiuria, insulto. Po fasti


Disparidàdi s. f. (t. de s'usu) disparità, dife diu, rincrescimento, spiacenza, spiacimento.
ferenza, sguaglio, diversità, disconvenienza. Displaxibili agg. dispiacevole, dispiacente, spia
Disparri s. m. contrariedadi di opinioni, cevole, spiacente, spiacibile, rincrescevole.
disparere. Displaxidamenti avv. dispiacevolmente.
Disparti, in disparti avv. in disparte. Displaximenta s. mi dispiacimento, rincresci
mento .
Dispensa s. f distribuzioni, dispensa, distribu - -

zione. Po privilegiu, dispensa, privilegio. Po re Displàxiri v. n. (deriv. de su spagn.) dispiacere,


bustu de cosas de pappai, dispensa. Po dispensa spiacere, rincrescere.
de binu, ollu, i ec. canova. Po rebustu de Displàxiu, xia part dispiaciuto.
fruttas, fruttajo. Targ. M. rebustu. l)isponenti v. agg. disponente.
Dispensàbili agg. dispensabile. Disponibili agg. disponibile.
Dispensadòri, ra v. m. e f. dispensatore, trice.
Disponidòri, rav. m. e f. dispositore, disponi
Dispensài v. a. distribuiri, dispensare, distri tore, trice.
buire, compartire. Po esentai de alguna lei or Disponimentu s. m. disponimento.
dinaria, dispensare, esentare. l'ispòniri v. a disporre, ordinare, deliberare,
Dispensamentu s. m. dispensamento. stabilire, risolvere. Po accomodai, accomodare,
Dispensanti v. agg. dispensante. -
metter in assetto. Po persuadiri, persuadere, in
Dispensativa s. f facultadi de dispensai, di durre. Disponirisì v. r disporsi Disponirisì a
spensativa. partiri, disporsi a partire. Po preparaisì, di
Bispensativu, va agg. dispensativo. sporsi, mettersi in punto, all' ordine. Disponirisì
Dispensàu, da part. º" distribuito, a operai, accignersi, mettersi a fare.
esentato, fatto esente. In forza di agg. esente, - 1)isposizioni s. f. disposizione, deliberazione. Po.
franco, libero, privilegiato. intenzioni, disposizione, intenzione. Po stadu,
Dispensazioni s. f dispensazione, distribuzione. o situazioni, stato, ordine, situazione. Po capa
Po concessioni deroganti a lei, dispensazione, cidadi, disposizione, attitudine, capacità. Bella
º" privilegio
» -

ispenséra s. f. dispensiera. -
disposizioni de sa persona, bella grazia, avvenenza,
dispostezza, leggiadria della persona. Essiri a
Dispensèri s. m. dispensiere, dispensiero. disposizioni de unu, essere a conto d'uno.
Disperdidòri, ra v. m. e f. disperditore, trice. Dispostu, sta part disposto, deliberato, sta
Disperdimentu s. m. disperdimento. M. bilito. Dispostu a fai, accinto, disposto a fare.
sperdiziu. Po inclinau. Dispostu a sa venganza, disposto
Dispèrdiri v. a disperdere, mandar a male, alla vendetta. Po preparau, disposto, preparato.
in perdizione, dispergere, scialacquare. Disper Po ordinau, disposto, ordinato. In forza di agg.
dirisi n. p. disperdersi. M. sperdiri. Beni dispostu de persona, agile, destro, snello,
Dispèrdiu, ia part disperso. M. sperdiu. svelto, ben disposto di corpo, leggiadro di
Disperdiziai (t sp.) disperdiziu ec M. sperdi persona. t

ziai, sperdiziu ec. - Dispoticamenti avv. (t. de s' usu) cun auto
Dispettosamenti avv. dispettosamente. ridadi assoluta, dispoticamente. -

Dispettoseddu, dda agg dim. (dd pron. ingl.) l'ispòticu, ca agg. (t. de s' usu) assolutu,
dispettosuzzo. dispotico. - -

Dispettòsu, sa agg. dispettoso. Dispotismu s. m. (t. de s'usu) guvernu asso


Dispettu s. m. dispetto, onta, ingiuria. Fai lutti, dispotismo.
una cosa a dispettu di algunu, fare una cosa a Dispotu s. m. (t. de s'usu) meri assolutu,
marcio dispetto di alcuno. Fai a dispettu, fare -
-
-

a mal talento. º"


Dispreziàbili agg. dispregevole, dispregiabile,
Dispidida, e despidida s. f. (t. sp.) commiato,
congedo, licenza.
º" zzabile, disprezzevole, sfatatorio. -

ispreziadamenti avv. dispregevolmente, disprez


Dispidiri v. a. (t. sp.) accommiatare, conge zantemente, disprezzevolmente, spregevolmente,
dare, licenziare, dar commiato, congedo. Dispi sprezzatamente. -.

dirisì v. r. congedarsi, prender congedo, licen Dispreziadòri, ra v. m. e f. sdegnante, trice,


ziarsi, accomiatarsi, tor commiato. Dispidiri dispregiatore, trice, spregiatore, sprezzatore,
unu maladiu, sfidare un ammalato, pronosticar trice, biasimatore, trìce, sfatatore. -

per disperata la sua guarigione. Dispreziài v. a. dispregiare, disprezzare, sde


Dispidui, da part accommiatato, congedato, gnare, misconoscere, vilipendere, sfatare, scher
lirenziato, che ha dato, o preso congedo. Ma nire, dileggiare , spregiare, sprezzare, torre in
ladin dispidiu, chi no podit biviri, ammalato, mott ggo.
sfidato, spedito. - Dispreziamentu s. m. dispregiamento.
Dispintadamenti avv. cun ingannu, o finzioni, Di prezianti v. agg. dispregiante, disprezzante.
dissimulatamente, ingannevolmente. Dispreziativu, va agg. disprezzativo.
Dispintadòri, ra v. m. e f. dissimulatore, trice. l)ispreziàu, da part. dispregiato, spregiato,
Dispintài v. a. e n. (t. sp.) ſingiri, occultai disprzzato, sprezzato, vilipeso. In forza di agg,
astutamenti s'intenzioni stra, dissimulare, disfin ablietto, vile. - - -

gere, fingere, far le lustre, il fingersi, o far finta Disprèziu s. m. dispregio, spregio, disprezzo,
di non sapere, nascondere con astuzia il suo sprezzo, schermo, vilipendio, smacco, scorno,
sentimento. - avvilimento .
Dispintamentu s. m. disfingimento, finzione, Disproporziòni s. f. M. sproporzioni.
dissimulazione, infinta. Disputa, e dispita s. f disputa, di settssione,
-

Dispintàu, da part dissimulato, finto, infinto. quistione. Po controversia. "i de fued


Displaxèri s. m. (de desplazer sp.) dispiacere, dus, batosta, contesa di parole.
Gg2
248 DIS DIS
Disputàbili agg disputabile. l'aria, toglie via la nebbia, Dissipai v. a sva
Disputabilmenti avv. disputabilmente. -
nessiri, sfumare, svanire, Dissipaisì u p. dis
Disputadòri, ra v. m. e f. disputatore, trice. siparsi, sbandarsi, disperdersi, barattarsi. Lanu
Disputài v. a. disputare, contrastare, conten pu, chi si dissipat in s'aria, folgore, che si
dere, gareggiare, tenzonare, litigare, fare a gara, disperde, che si baratta per l'aria.
dibattere. Disputai de nou, ridisputare. fi s. m. dissipamento. Dissipamen
Disputanti v. agg. disputante. tu de conca, dissipamento di testa, alienazion
Disputativu, va agg disputativo. di spirito. -

Disputàu, da part. disputato, contrastato, di Dissipativu , va agg. dissipativo. -

battuto, conteso, contraddetto, tenzonato. Dissipàu, da part. dissipato, disperso, barat


Disputedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) zuffetta, tato, sbarattato, sbandato, scipato, sguazzato,
zuffettina. dilapidato, scialacquato, straziato, scoinbujato,
Dissaliri v. a. pigai su sali de und' est, pi scombussolato, sbaragliato. M. su verbu .
gaindi sa salidura, dissalare: Dissipaziònis f dissipazione. -

Dissegliài, dissegliàu ec. M. dissigillai.


Dissentiri v. n. essiri de diversu sentimentu,
Dissipula. M. i" - , .

i)issipulàu s. m. M. discipulau, --

dissentire, discordare, esser di sentimento opposto, Dissipulu. M. discipulu.


Dissenzienti v. agg. dissenziente. Dissolubili agg. dissolubile.
Dissertazionedda s. f dim. (dd pron. ingl.) Dissolventi v. agg. (t des usu) dissolvente.
dissertazioncella. Dissolvibili agg. M. dissolubili. -

Dissertaziòni s. f dissertazione. Dissòlviri v. a. (t. de s'usu) scallai, dissol


Dissiccài v. a. disseccare, seccare, inaridire, vere, disciogliere, disciorre. Dissolvirisì n. p.
diseccare. Dissiccai po troppu calori, riardere. disciogliersi, disciorsi, fondersi, liquefarsi. Di
Dissiccaisì n. p. perdiri s unidu, seccarsi, divenir solviri su matrimoniu, disciogliere il maritaggio.
secco , ristecchire. Dissolvirisì in fumu, svanire, disciogliersi in fumo.
Dissiccamentu s. m. seccamento, disseccamento. Dissòlviu, ia part. disciolto, dissoluto, di
Dissiccanti v. agg. disseccante. stemperato, strutto, fuso.
Dissiccatìvu, va agg. disseccativo, diseccativo. Dissolutamenti avv. (t. de s'usu) dissolutamente,
Dissiccàu, da part diseccato, inaridito, dive sfrenatamente.
nuto secco, ristecchito. Dissolutivu , va agg. dissolutivo.
Dissigillài v. a pigai su sigillu, dissigillare, Dissolutu, ta agg (t de s'usu) disonestu,
dissuggellare, disigillare, rompere il sigillo. dissoluto, licenzioso, scorretto.
Dissigillàu, da part. dissuggellato. Dissoluziòni s. f. dissoluzione, soluzione.
Dissillabu agg. m. de duas sillabas, dissillabo. Dissuadiri v. a. (t de s'usu) storrai, dis
Dissimbilài v. n. essiri diversu, dissimigliare, suadere, disconsigliare, frastornare, sconfor.
dissomigliare. Dissimbilaisì n. p. dissimigliarsi, tare, svolgere, spuntare, rimuovere dalla pro
dissomigliarsi, esser dissimile. - pria opinione.
Dissimbilanti v. agg. dissimigliante, dissoni Dissuadiu, da part storrau, dissuaso, fra
gliante. stornato, distolto, sconfortato.
Dissimbilànzia s. f. dissimiglianza, dissoni Dissuasioni s f dissuasione, sconforto, sto
glianza . - glimento.
Dissimili agg (t de s'usu) differenti, dissi Dissuasoriu, ria agg attu a dissuadri, dis
mile, differente, dissentaneo. sttt.sorvo.
Dissimilitùdini s. f. (t. de s'usu) differenzia, Dissutterài, dissutterau ec. M. disinterrai.
dissimilitudine, dissomiglianza. Distaccadira s. f. distaccatura.
Dissimuladamenti avv. dissimulatamente, si Distaccài v. a. distaccare, staccare. Po sepa
mulatamente. rai, distaccare, disgiugnere, separare. Po spic
Dissimuladòri, ra v. m. e f. persona dissimu cai cosa appiccada, spiccare, staccare. Distac
lada, doppia, finta, soppiattone, sornione, dis cai cun violenzia, sbarbare, staccar con violen
simulatore, trice, simulatore , trice. za. Distaccaisì v. r. distaccarsi. Trattendu de
Dissimulài v. a. dissimulare, fingere, simu muru, de undi si distaccat su passau in i"
lare. M. dispintai. o di arina, chi si spibiònat, scanicare. Distac
Dissimulamentu s. m. simulamento. cais de su postu suu, snicchiarsi, staccarsi
Dissimulàu, da part. dissimulato, simulato. dal suo posto. -

Dissimulaziòni s. f. dissimulazione, simulazio Distaccamentu s. m. distaccamento, stacca


ne, finzione. Po connivenzia, connivenza, com mento, spiccamento. Distaccamentu de truppas
plicità per tolleranza. militaris, distaccamento di truppe militari. -

Dissipabili agg. dissipabile. Distaccàu, da part. distaccato, staccato, spic


Dissipadòri, ra v. m. e f. dissipatore, trice, cato, di giunto separato.
sperperatore, scipatore , sciupatore, sguazzatore, Distaccu s. m. distacco. Distaccu de passioni,
distruggitore, trice. -
distacco, alienazion da passione.
Dissipai v. a, destruìri, dissipare, distruggere, Distanti v. agg. (t de s usu) allargu, distante,
disperdere, sperperare, sovvertere, sovvertire, lontano, discosto. Essiri distanti, distare, esser
sterminare, mandare in perdizione. Po disor lontano. Distanti egualmenti, equidistante.
dinai, disordinare, scompigliare, scombifare, Distanzia s. f distanza , Eguali distanzia,
scombussolare. Po sperdiri, scialaquai, dissipare, equidistanza. Poniri in distanzia de pari is ca
dilapidare, scialacquare, sprecare, sbandare, ratteris de sa stampa, spazieggiare, disporre
sbarattare, sfolgorare, scipare, sguazzare, con gli spazi. Distanzia longa, lontananza, lon
sumare, far lo spiano, malmettere, straziare . ginquità. , - -

Su bentu dissipat sa borea, il vento disnebbia Distendidamenti avv. M. distesamenti ; -


DIS DiS - 249

Distendidùra s. f. distenditura, distesa. gare. Distrairisì v. r. distraersi, distorsi, sva


Distendimentu s. m. distendimento. garsi. Po disvagai, o desogai. M. -

Distèndiri v. a stendere, distendere, proten Distralu, da parti distratto, svagato.


dere. Po sboddiai, spandere, spiegare. Disten Distraziòni s. i distrazione, diviamento, sva
diri de nou, ridistendere. Distendirisì in terra gamanto, alienazione di mente. Po disattenzioni,
v, r. distendersi, prostendersi in terra. Po sti spensierataggine, spensieratezza -

raisì is brazzus, distendersi, stiracchiare, pro Distrettu s. m. (t. de s'usu) departimentu,


tender le braccia. Po dilataisì, distendersi, di distretto, compreso. M. circuitu .
latarsi, spargersi. Po cumponiri in iscrittu, l)istribuenti v. a. distribuente.
distendere, comporre. Distribuidòri, rav. m. e f. distribuitore, trice,
Distèndiu, ia part disteso, steso, proteso, distributore, trice.
spanto, spiegato, sparso, dilatato. Po spaziosu Distribuimentu s. m. distribuimento.
in forza di agg., largo, esteso, spazioso. Distribuiri v. a. distribuire, compartire, di
Distèndiu s. m. norma defai in iscrittu, disteso. spensare. Po ordinai , distribuire, ordinare,
Distensibni s. f allargamentu, distensione, disporre,
estensione, espansione. Distribuìu, da part. distribuito, distributo.
Disterrài v. a. (t. sp.) esiliare, slandeggiare, Distributivamenti avv. distributivamente.
sbandire, dar bando. M. esiliai. Distributiva, va agg. distributivo.
Disterràu , da part. esiliato, relegato, sban Distribuzionedda s. f dim. (dd pron. ingl.)
dito. M. esiliau. distribuzioncella.
Disterru s. m. (t. sp.) bando, esilio. M. esiliu. Distribuzioni s. f distribuzione, scomparti
Presentaisì in su logu de su disterru, pigliare mento, ripartimento, ripartigione. -

il confino. Disturbadòri v. m. disturbatore, sturbatore,


Distesamenti avv. (t. de s'usu) distesamente, disagiatore.
diffusamente, stesamente, alla distesa. Disturbài v. a. disturbare, sturbare. Po donai
Distèssiri v. a. stessiri, disfai su tessiu, di fastidiu, disturbare, dar noia. Po distrairi, stor
stessere, stessere, di fare il tessuto. rai, distornare, distrarre, porre sturbo, distorre,
Disticu s. m. distico. svolgere. Disturbai unu de is occupazionis suas
Distilladòri v. m. distillatore. Po strum. de fendiddi perdiri tempus, scioperare uno.
distillai, distillatoio. Disturbamentu s. m. disturbamento, sturba
Distilladùra s. f. M. distillazioni. mento, sturbo, disturbo.
Distillài v. a. distillare, stillare. Po colai, o Disturbau, da part. disturbato, sturbato.
stiddiai, distillare, colare, sgocciolare. Disturbu s. m. disturbo, sturbo, imbarazz
Distillamentu s. m. distillamento. Distillamentu Disvagài v. a. divertire, svagare. Disvagaisì v.
di aqua, chi colat de sa rocca, e si congelat r divertirsi, svagarsi, non applicarsi di continuo.
in perda, colaticcio. Po simpli stiddiu ma fre Po spassiaisì. M. desogai.
quenti, sgocciolo. Disvagamentu s. m. svagamento, divagamento.
Distillanti v. agg. distillante. Disvagau, da part. distolto, distratto, divagato.
Distillatoriu, ria agg. distillatorio. i suicienti avv. disubbidientemente.
Distillàu, da parti distillato. Disubbidienti v. agg. disubbidiente, innob
Distillaziòni s. f. distillazione, stillazione. Di bediente .
stillazioni de umoris de conca, distillazione d' Disubbidienzia s. f. disubbidienza , disobbe
umori di testa. Po stiddiadura, sgocciolatura, dienza, innobbedienza, innubbidienza.
sgocciolo. Disubbidiri v. n. disubbidire, esser disubbi
Distinghibili agg. distinguibile, discernevole. diente. Disubbidiri a is ordinis, a sa lei, disub
Distinghidori, ra v. m. e f. distinguitore, trice. bidire, contravvenire agli ordini, alla legge.
Distinghimentu s. m. distinguimento. Disubbidiu, da part. disubbidito, contravvenuta.
Distinghiri v. a. distinguere, discernere, sce Disvelài, disvelàu ec. M. svelai ec.
verare, far differenza. Distinghiri cun sa vista, Disugualài e disagualai v. a. sguagliare, far
discernere, attinger cogli occhi. Distinghiri cun disuguale. In signif neutr. disagguagliare, dis
prus coloris, screziare. Distinghiri de nou, ri guagliare, diversificarsi, esser disuguale.
distinguere, suddistinguere. Distinghirisì v. r. Disugualau, e disagualau, da part disgua
signalaisì, distinguersi, segnalarsi. gliato, sgttagliato.
Distintamenti avv. distintamente, partitamen Disuguali, e disaguali agg. disuguale, ineguale.
te, divisatamente. Pronunziai distintamenti, pro Trattendu de perlas, chi no sunti beni tundas,
nunziare scolpitamente. - ma granosas, scaramazzo. Perlas disugualis,
Distintiva s. f. distintiva. M. distinzioni. perle scaramazze, bernoccolute,
Distintivu s. m. distintivo, lustro. Distintivus. Disugualidàdi s. f. disuguaglianza, e disug
di onori, distintivi d' onore. guaglianza, sguaglio, diversità, inegualità. Disu
Distintu, ta part. distinto, discernuto: scolpito. gualidadi in is contrattus, claudicazione.
Distinzioni s f distinzione, scernimento, spe Disugnalmenti avv. disegualmente, disugual
eificazione. Distinzioni noa, suddistinzione, mente, inegualmente.
Distonài v. n. stonai, distonare, stuonare, Disumanài v. a. rendiri disumanu, disumanare,
uscir di tuono. render inumano. Disumanaisì v. r. disumanarsi,
Distonàu, da part. stuonato, uscito di tuono. divenire inumano, simile a brutti.
Distònu s. m. dissonanza. Disumanàu, da part. disumanato; spogliato
Distraibili agg. distraibile. - d'umanità. In signif recipr. disumanato, dive
Distraidamenti avv. distrattamente. nuto disumano. - !
Distraimentu s. m. distraimento, svagamento, Disumànu, ma agg. disumano, intimano, sta
- Distrairi v, a distrarre, diviare, storre, sva turato, crudele, barbaro, feroce. e
250 DIS BIV

: Disunfladùra s. f svanessimentu de unſladura, Divergènzia s. f contrariu de convergenzia


sgonfiamento. -
(T. Geom.) allargamentu de duas lineas non
Disunflài, e disunfrài (t. fam.) v. a. fai pas paralellas una de s'atera in su prolungaisì, di
sai s unfladura, disenfiare, sgonfiare, levar via vergenza. -

l' enfiagione. Disunflaisì v. n. p. svanessiri s'un Divèrgiri v. n. (T. Geom.) s'allargais de duas
fladura, disenfiare n. disenfiarsi, sgonfiarsi, lineas non paralellas una de s'atera, divergere,
andar via l' enfiagione. - esser divergente. -

Disunflau, da part. sgonfiato. In forza di agg. Diversamenti avv. diversamente, variamente,


sgonfio. -- -
svariatamente. Po si no, in ateru modu, altra
Disunibili agg. seperabili, disunibile, sepa mente, altrimente, in altro modo, senza di che,
rabile. -

Diversidadi s. f diversità, disparità, discre


i)isunidamenti avv. disunitamente, separata panza, sguaglio, svario, divario, scatto. Diver
mente, spartatamente, spicciolatamente, alla sidàdi di opinioni, disparere. -

spicciolata, Diversificai v. a. fai diversu, diversificare,


Disuniòni s. f disunione, discordia, sbaraglio. differenziare, far diverso. Diversificai v. n. e
Disuniri v. a. disunire, disseparare, sbara e diversificaisì n. p. essiri diversu, diversare, di
gliare, distaccare, sconnettere. Disunirisì v. r. versificare, disvariare, svariare.
disunirsi, separarsi. Diversificamentu s. m. diversificamento.
Disumu, da part. disunito, separato, sparso, Diversificàu, da part. diversificato, disvariato.
spicciolato, sconnesso. In forza di agg incoe Diversificaziòni s. f. M. diversidadi.
rente, incongruente. Scriri disumu, scrivere Diversificu, ca agg. diverso, diversifico.
scorari e SSO . - Diversioni s. f. diversione. -

Disura s. f. (T. G. Med.) difficultadi di orina, Diversivu s. m. e agg. (T. Idraul.) canali, chi
dissurìa, e disurìa. desviat parti de s'aqua de unu flumini, diversivo.
Disusadamenti avv. disusatamente, inusitata Diversu, sa agg. diverso, dissimile, svario,
mente, contrº all'uso. -
svariato, disparato.
Disasài v. a. fai perdiri s'usu, disusare. Di Divertimentu s. m. desviamento, divertimento,
susaisì v. r. lassai s' usu, disusarsi. M. disabitual. distraimento. Po passatempus, diporto, diverti
Disusànzia s. f. M. disusu. mento, passatempo, sollazzo, trastullo.
Disusàu, da part. disusato. In forza di agg. Divèrtiri v. a. distrairi, divertire, rivolgere al
inusato, inusitato, insolito, fuor d'uso. -
trove. Po desogai, divertire, rallegrare. Diver
Disùsu s. m. disusanza, dissuetudine, disuso. tirisì v. r spassiaisì, divertirsi, ricreasi, giocon
Disiutili agg. inutili, disutile, inutile, inetto. darsi, sollazzarsi, prender sollazzo, diportarsi,
Disutilidadi s. f. disutilità, inutilità. Po dannu, spassarsi. Divertiri, o desviai de una parti a
disutilità, danno. -
un'atera is umoris de su corpus, revellere gli
Disutilmenti avv. disultimente. M. inutilmenti. umori. T. Med.
Ditiràmbicu, ca agg. si narat de is versus Divèrtiu, tia part. divertito. M. su verbu.
fattus in onori de Baccu, e de su binu, diti Dividendu s. m. (T. de s'Arimm.) su numeru
rambico. - - -
de dividiri, dividendo.
- Ditirambu s. m. poesia in onori de Baccu e Dividenti v. agg. chi dividit, dividente.
de su binu, ditiramlo. Dividiri v. a. dividere, separare, di giugnere,
- " s. m.
onus, ditono.
(T. Music.) intervallu de duus disunire. Po spariri, donai sa porzioni, dividere,
scompartire, distribuire, ripartire, dar la rata.
Ditta s. f preziu cresciu in is compras a Po su dividiri de is Matematicus, distogliare,
s'incantu, maggiore offerta. Cresciri ditta, au intersecare, intercrocicchiare, e in signif neutr.
mentar l'offerta, o il prezzo. Bendiri a ditta, pass. distagliarsi, intersecarsi. Dividiri a longu,
vendere per la maggior offerta. sperrai, fendere, spaccare. Dividiri in mesu,
Dittadòri v. m. chi dittat, dettatore. Po no o in duas partis, ammezzare, scommezzare,
mini de supremu gradu in sa Repubbl. romana, dimezzare, dimidiare, spartir per mezzo. Di
Dittatore. vidirisi in duas partis, l ipartirsi. Dividiri in
Dittadùra s. f. dettatura. Po s'ofliziu de su tres partis, sterzare. Dividiri in quattru, qua
Dittadòri, Dittatura. dripartire. Dividiri a arrogus, si randellare,
Littài v. a. dettare. Po insinuai, dettare, insi dividere in brandelli. Dividiri de nou, suddivi
nuore, suggerire. Po cumponiri, dettare, comporre. dere, ridividere. Dividiris, n. p. dividersi, scom
Dittamentu s. m. dettamento. partirsi, disunirsi. Dividirisì a arrogus po unu
Dittàmini s. m. sentimentu de s'animu, dettame. fig. fai dogmia sforzu, strippaisì, strandellarsi,
Dittàu, da part dettato. Po insinuau, dettato, spararsi, spremersi, struggersi per uno. M. sme
insinuato, suggerito - - - raisi. Dividirisi in duus partidus, dividersi in
Dittongài v. a. redusiri a dittongu, dittongare, due fazioni. -

ridierre o dittongo. Dividin, da part. diviso, disgiunto, disunito.


- Dittongàu, da part. dittongato. Po sparziu, distribuito, scompartito, ripartito.
Dittongu s m unioni de duas vocalis ind'unu Po segau pari pari in usu matematicu, dista
solti sontu, dittongo. gliato, intersecato, tagliato scambio volmente. Po
Divagài, divagau ec M. disvagai ec. sperrati, fesso, spaccato. Po dividiu in mesu,
Divànu s. m. (T. de sa Stor moderna) Con ammezzato, bipartito, diviso per mezzo. Divi
sillu de is Ministrus de su Sultanu, Dvano. du in tres, sterzato, tripartito. Dividin in quat
Divergenti agg (T. Geometr.) si narat de duas tru, quadripartito. Dividu a arrogus, sfron
lineas non paralellas, chi s'allargant una de dellato. Dvidin de nou, suddiviso . Dividiu in
s' atera, divergente, che non osserva la con tres partis in forza di agg trifido,
vergenza. Diviuai, tiivinamentu, divinau ec. M.indovinai ec.
DIV IDOIO 251

Divinamenti avv. divinamente. Po ammira doda, o subradoda, cantidadi di effettus, chi


bilmenti, divinamente, ammirabilmente, eccel tenit sa femina asuba de sa doda, sopraddote,
lentemente. e sopraddota. Donai doda, o dodai, dotare,
Divinatòriu, ia agg. divinatorio. assegnar dote. Donai subradoda, sopraddotare,
Divinidàdi s. f. divinità, Essenza di Dio. dar sopraddote. v

Divinizzài v. a. fai divinu, divinizzare, far Dodadòri, dodài ec. M. dotadori , dotai ec.
divino. Dodicèsimu, ma agg. dodicesimo.
Divinizzàu, da part. divinizzato. Dodòna s. f accr. grandu doda, dotone,
Divinu, ma agg divino. Po singulari fig. di gran dote.
vino, eccellente , ammirabile, singolare. Doga s. f doga. Poniri is dogas a una car
Divisa s. f. (t. de s'usu) bestiri de distinzio rada, dogare una botte.
ni, divisa, assisa, vestimento divisato. Dogai v. a. poniri is dogas a is carradas, do
Divisibili agg. divisibile, partibile, "
Divisibili de nou, suddivisibile. Divisibili in duas
gare, por le doghe.
Dogamentu s. m. dogamento.
partis,bifido. Targ Divisibili in tres partis, trifido, Dogàu, da part che ha messo le doghe.
Divisibilidàdi s. f. divisibilità. Doge s. m. Capu de Repubblica, Doge.
Divisiòni s. f. divisione, spartimento. Po se Dogma s. m. massima de Religioni, dogma.
gadura fatta a tagliu, sezione. Po separazioni, Dogmaticamenti avv. dogmaticamente.
separazione, scissione. Divisioni in duas partis, Dogmàticu , ca agg dogmatico.
bipartizione. Po segadura in duas partis, bis Dogmatizzài v. a. (T. Teolog. in usu) dog
sezione. Divisioni in tres partis, tripartizione, matizzare, e domatizzare.
Divisioni in quattru, quadripartizione. Divisioni Dogna, e dogmia agg. m. e f. (t. guastau
de nou, suddivisione. Fig. disunioni, divisione, forsis de omnia lat.) ogni. Dogn' omini, ogni
disunione, discordia. uomo, dogma femina, ogni donna. Dogna borta,
Divisivu, va agg. divisivo: ogni volta. Dogna borta chi , ogni volta che,
Divisòri v. m. e ra f divisore, dividitore, ognorchè , semprechè. Dognadì, ognidi, cotidia
Itrice. namente, tuttodì. Dognòra, ognora. Dognorachì
Divisòriu, ria agg. divisorio. ognorachè, Dogn' aqua torrat sidi prov. ogni
Diùnvirus s. m. pl. Magistrau de duus omi prun fa siepe. Dogmadi no est pascha prov. no
nis, Diunviri, Duumviri . sempri est favorabili sa fortuna, non sempre ride
Divòrziu s. m. separazioni intre maridu e la moglie del ladro. Dogna fustigu ti parit una
mulleri, divorzio. traja, ogni bruscolo ti pare una trave.
Diurèticu, ca agg. (T. G. Med.) aperitivu po Dognunu, ma pron. agg. ognuno, ciascuno,
s' orina, diuretico. -
ciascheduno. Dognunu donat de su chi tenit
Diurnu s. m. liburu, chi contenit is oras ca prov. operat segundu s' educazioni, chi hat tentu,
nonicas , diurno. come asano sape, cost sminuzza rape.
Diurnu, ma agg. de sa dì , diurno. Dolentementi avv. dolentemente.
Divulgadamenti avv. (t. de s'usu) pubblica Dolenti v. agg. dolente.
menti, divolgatamente, pubblicamente. Dolidòri s. m. (t. r.) affanno, pena, ram
Divulgadòri v. m. divolgatore. marico, doglio.
Divulgai v. a. (t. de s'usu) pubblicai, di Dolimentu s. m. rammaricamento.
volgare, e divulgare, pubblicare, promulgare, Dòliri v. n. dolere, sentir dolore. Mi dolit sa
propalare, far noto, spandere, trombettare. Po conca, mi duole il capo, Dolirisì n. p. dolersi.
manifestai cosa secreta, bociare, palesar pub "
Po affliggirisì, dolersi, rammaricarsi.
blicamente cosa segreta. Po nai a totus su chi Tui mi toccas aundi mi dolit, tu mi tocchi dove
unu scit e fait, schiodare, sborrare, sgorgare , mi duole. Sciu aundi ti dolit, so, o conosco da
svertare . qual " zoppichi. Doliris de nou, ridolersi.
Divulgamentu s. m. divolgamento, Dòliu, ia part. doluto.
Divulgàu, da part. divolgato, e divulgato. Doloreddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) do
Dizionariu s. m. (t de s'usu) dizionario, loretto. Doloreddus de partu, dogliuzze, pre
vocabolario. Po regorta de frasias isceltas, fra miti del parto.
sario. Po regorta de terminus appartenentis a Dolòri s. m. dolore. Po afflizioni, dolore,
algun' arti, o scienzia, lessico. pena, rammarico: Dolori de is , peccaus, com
Dobberia s. f. arruga de is conciadoris, e su punzione, dolor de peccati. Doloris de parti,
dogu, aundi si bendint, o si conciant is peddis, dolori, doglie di parto. Doloris de brenti, tors
pellicceria. sione, tormini. Doloris isbuidus de is parteras,
Doblòni s. m. spezia de muneda di oru, do dolori dopo il parto. Dolori colicu - M. colica.
blone, e dobblone, doppione. Dolori de dentis, dolor di denti, odontalgia
Docileddu, dda agg dim. (dd pron. ingl.) (T. G.) Dolori a is lumbus, lombaggine, dolor
docilino, lombare. Dolori de conca, dolor di testa, cel
Docilèsa s. f. M. docilidadi. fagìa. (T. G.) Po migragna. M. Dolori forti
Dòcili agg. docile, arrendevole, pieghevole. de conca cun feridas, spranghetta. Dolori di
Docilidadi s. f. docilità, arrendevolezza. origa, grattagranchio, dolor d'orecchi, otalgia.
Docilmenti avv. arrendevolmente, pieghevol (V. la v. fr. otalgie) Dolori de costau, mal di
ngente. costa, mal di punta, dolor laterale, pleuritide.
Documentu s. m. instruzieni, documento, am (T. G.) Pigai unu dolori de costau, scalma
maestramento, instruzione, sintagma. nare, e scarmanare, pigliare una scarmana,
- Doda s. f. dote, e dota. Fruttu de sa doda, una calda, una caldana. In su dolori prus.
antifàto. Cumpensu de sa doda, compensamen forti, o in eccessu de su dolori, nel colmo del
se della dote, contradote. T. Leg. Aggiunta de dolore. Po forti passioni di animu, cordoglio.
252 DOL DOM

Dolorificu, ca agg. chi apportat dolori, do liare. Domesticaisì v. r. faisì amigu, dimesticarsi,
lorifico. -
addomesticarsi, familiarizzarsi, prender dime
ibolorosamenti avv. dolorosamente, affannosa stichezza, divenir familiare. -

mente, cordogliosamente. Domesticamenti avv. domesticamente, fami


Doloròsu, sa agg, doloroso, dolente, doglioso, liarmente.
cordoglioso. Po afflittu, doloroso, afflitto, de Demesticamentu s. m. domesticamento.
solato. Po malu. Is peccaus impurus tenint fini Domesticàu, da part. addomesticato, dimesti
malu, dolorosu, i laidi peccati han doloro cato, divenuto familiare. Po ammasedau. M.
sa fine. -
domau .
i)olosamenti avv. (t. de s'usu) cun ingannu, Domèsticu, ca agg. dimestico, domestico, fa
dolosamente, fraudolentemente. miliare. Animali domesticu, animale domestico,
Dolòsu, sa agg (t. de s'usu) ingannosu, manso, mansueto. Pani domesticu, o fattu in
doloso, fraudulento, ingannevole. domu, pane casalingo.
Dolu s. m. (t de s usu) frode, inganno, dolo. Domiciliaisì v. n. p. astallarsi, fissar domici
Dolu s. m. (t. sp.) luttu, lutto. Bestiri de dolu, lio, o dimora, abitare, dimorare, soggiornare,
bruno. Portai dolu, o luttu, mettersi a bruno, stanziarsi, e fig. annidarsi.
rtar bruno, essere a bruno, abbrunarsi. Domiciliau, da part. astallato, stanziato, che
luttu. ha fissato domicilio, o dimora. In forza di a83.
Dolu s. m. doglia, dolore. Essiri a dolus , o dimorante, abitante.
patiri dolus, soffrir doglie. Po dolori reumaticu, Domiciliu s. m. domicilio, dimora, magione,
reuma. Dolu de coru, afflzioni di animu, doglio, astallamento, soggiorno, al itazione. Po ospiziu.
afflizione d' animo. Domiciliu, ovv, ospiziu de beccius, gerontocomia.
Doma s. f sa dòmadura de is animalis arrùis Ospiziu de maladius, nosocomia. Domiciliu di
no ancora postus a su traballu, dimesticamento. orfanus, orfanonotrofia. Domiciliu de passaggeris,
Poniri in domas unu purdeddu, donaiddu po acenodochia. Domiciliu de picciocus, o giovanus,
ddu domai, consegnare allo scozzone un polle pedotrofa. Domiciliu de pipius, brefotrofa,
dro per iscozzonarlo. Domiciliu de polerus, ptrochotrofia.
Domàbili agg. domabile, domewole. - Dominadòri, ra v. m. e f. dominatore, signo
Donadòri, ra v. m. e f. donatore, trice. Po reggiatore, dominatrice.
bincidori, soggiogatore, vincitore, trice. Domadori Dominài v. a dominare, regnare, signoreggiare.
de monstrus, e de nazionis, domator di mostri, Po usai superioridadi, predominare, soprastare Po
soggiogatori di nazioni. Donadori de tirannus, superai, superare, vincere. Po guvernai de Rei,
staggitor di tiranni. Domadori de bestias, do sovraneggiare. Po fai su propter quanquan, o
mator di bestie. Po domadori de cuaddus, scoz boliri dominai a totus, soverchiare, voler usare
zone, domator di cavalli. m ggioranza, voler soprastare a tutti. Po fai de
Domadiura s. f. M. doma. meri,padroneggiare. Po su dominai de cuddus, chi
Domài v. a. fai masedu, o trattabili, si narat in is sociedadis sempri bolint fai is cartas, caf
de is bestias, domare, ammassare, addimesticare, ſaggiare, f tre il caffaggiojo.
mansuefare, agevolare, far perdere la ferocità, lºominanti v. agg. dominante, signoreggiante.
render manco, agevole, trattabile. Po domai D nnàriu s. m. casamento, casa grande.
cuaddus, e aterus animalis de sezziri s omini, Domnàti, da part. dominato, signoreggiato,
scozzonare, domare, add strare. Domai su natu sovraneggiato. M. su verbu. -

rali indocili, e bizzarru, domare il naturale a pro, Dominà ibni s. f dominazione, imperio, si
e ritroso Po assug;ettai a dom niu, domare, gnoria, autorità assoluta. Is celestis Domina
soggiogare. -
zionis, le celesti Dominazioni.
Doman'àli agg (T. de is Legal.) appartenenti Dominicàli agg. domenicale, dominicale,
a Stl Regin patrimoniu, domaniale. -
D menicàna s. f Religiosa de s' Ordini de S.
i") M.
Domascu
dommaschinu, dommascu. Dominigu, domenicana.
Dominicànu s. m. Religiosu de s' Ordini de
Donàu, da part domato, dimesticato, rso S. Dominigu, domenicano.
manso, trattabile. Fueddendu de cuaddus, scoz Dominiu s. m. dominio, giurisdizione, signoria,
zonato, addestrato, ammaestrato. Po bintu, do Fai passai dominiu po devoluzioni, devolvere.
mato, soggiogato, " - Domixedda s. f dim. (dd pron. ingl ) domu
Domàti, da agg. dimestico, trattabile, domo, pitica, casetta, casina, casettina, casuccia, ca
manso. Bestiamini domau, bestiame domo. serella. Domixedda mala, ordinaria, casupola,
Domèri s. m. propriamenti significat su Par casipola.
rocu de cida, o semaneri, Parroco ebdonna Domma, dommaticu ec. M. dogma ec.
dario. » Notisi che ebdomadario quì non è Dommascài, dommaschinu, dommascu ec. M.
sustant. ma aggett. ” damascai, damaschinu ec.
Domeria s. f offiziu, o ministeriu de is Par Domòna s. f. accr. domu manna, casone, casa
rocus, uffizio, carico, ministero de' Parochi, grande.
Proventus de domeria, o avventizius parroc Domu s. f o claru (de domus lat.) casa.
chialis, proventi parrocchiali, avventizi, utili Domu manna. M. domona. Po famiglia, casa,
casuali l' una Parrocchia spettanti al Parroco. casato, schiatta, legnaggio, stirpe, progenie, pro
Domeria po su camerinu, a undi si unint is sapia. De Domu, o de famiglia bascia, di stirpe
Parrocus in Cresia, camerino. - . bassa, di casa vile. Domu de Deus, Chiesa,
Domesticài v. a. ammasedài, dimesticare, do casa di Dio. Essiri de domu, esser familiare,
mesticare. Domesticais n. p. ammasedaisì, dime intrinseco. Domu mala, casaccia. Domu man
sticarsi, divenir manso. M. domai. Domesticai nitta e beccia, casoccia. Domu scoberta e ar
po fai familiari, dimesticare, far amico, fant ruinada, casolare, casalone. Donu de cam
DOM DON 255

pagna, casa di villa, di campagna. Fabbricai acataisì, donai a una cosa, addarsi, accorgersi.
domus, accasare. Logu i" de domus, luogo Non c'heis donau, non vi siete accorti, o addati.
accasato. Domu, o famiglia sperdia, casa estinta. Donaisì sa manu unu a s'ateru v. r. impalmare,
Unu trebini de domus espress. bascia, un casale, impalmarsi. Donaisì po cuntentu , chiamarsi
Una ſilera, o cadena de domus, un ceppo di contento. Donaisì po offendiu, chiamarsi offeso,
case. Bessiri de domu, uscir di casa. Guardianu recarsi ad offesa. Donai, o tendiri a unu co
de domu, casiere. Guardiana de domu , ca lori, dare, pendere, tendere, accostarsi a un
siera. Fai sloggiai, o sbuidai sa domu, sca colore. Donai, o ghettai aria. M. aria. Doma e
sare, obbligare altrui a lasciar la casa che l" e in is biddas naranta manlèa, o a manu
abita . Fai domu fig. aumentai is benis, ea, to quà e dà quà. Donaisì po bintu, an
far buona casa, moltiplicargli averi. Assusai sa, dare a riporsi, darsi per vinto.
domu, rifar la casa. Una ſemina sabia assùsat Donamentu s. m. donamento.
sa domu, e una macca dda destruit, una savia Donanti v. agg. donante.
donna rifà la casa, e una matta la disfà. 1)onatàriu s. m. donatario.
Don titulu de nobilesa, Don. Donatista s. m. Ereticu de sa setta de Do
Dona s. f. (t. r.) M. dama. natu , Donatista.
Donadòri, ra v. m. e f. datore, trice, dona Donativu s. m. donativo, dono. Po offerta de
tore, trice. Donadori liberali, largitore, trice. dinai, chi si fait de is sudditus a su Principi,
Donài v. a. dare, donare. Donai in regalu, donativo . - -

o regalai, donare, dare in dono, far regalo. Donàu, da part. dato, donato, conceduto,
Donai guantu, assegurai, donar guanto, far si largito. Po suppostu, dato, supposto. M. su
curtà. i" v. r. applicaisì, darsi, applicarsi Verou . -

Po concediri, concedere. Po bendiri. M. Donai Donàu s. m. si narat cuddu, chi portat abidu.
speranza, dare speranza, attacco, " Do religiosu stendu in su seculu, ma senza pro
mai s' anima a Deus, morriri, render l'anima, fessioni, beghino , bighino, pinzochero ; si est,
morire. Donai contu, render conto. Donai luxi, femina, pinzochera. Po terziariu. M.
render lume. Donai luxi metaf tor via l'igno Donaziòni s. f. donazione .
ranza. Donai raxoni, render ragione. Donai Dondiègu s. m. spezia de flori, chi aberit a
cun liberalidadi, largire. Donai coru v. n. ba su notti, gelsomino della notte.
stai s'animu, dare il cuore, bastar l'animo . Donixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) do
Donai su pesu, o pèsame, condolirisi, condo nuzzo, donuzzolo , munuscolo, regaluccio.
lersi, far complimento di condoglienza con uno. Donosamenti avv. (t. sp.) graziosamente, av
Donai ita intendiri, donai fastidius, dar fa venevolmente, con buona grazia. -

stidi. Donai sa prenza, o sa salda a is pannus, Donoseddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)
dar la salda a panni. Donai sa lustra a is graziosetto, graziosino, leggiadretto, vaghetto,
annus de lana, dare il cartone. Donai sabona vistosetto.
i" , dare il buon arrivo. Donai ampla fa Donosidàdi s; f. (t. sp.) avvenentezza, gra
cultadi, largheggiare, dare ampia facoltà. Do ziosità, gentilezza, vaghezza.
mai pressi, sollecitare: Donai sa ghettada a sa Donòsu, sa agg. (t. sp. ) grazioso, leggiadro,
balanza, dare il crollo alla bilancia. Donaindi avvenevole, vago, gentile, vistoso.
una frida e una calenti, darne una calda, e Donu s. m. dono, donativo, largizione, re
una fredda. Donai unu colpu a su ferru e unu galo. Donu de natura, dono di natura. Donus
a s' incodina prov. attendiri a prus cosas , dare de su Celu, doni del Cielo. In donu avv. in
un colpo alla botte, ed uno in sul cerchio. dono, gratuitamente. Pappadonus, amanti de
Donai a fundu perdiu , o a renta vitalizia a al regalus, gorofago. -

gunu logu piu, po 'ndi teniri su mantenimentu, ii s. f. (t. deriv. de su spagn.) bagadia,
e dinai pois ispesas necessarias in vida, com donzella.
mettersi. Donai sa prima cottura a sa pezza, Donzelledda s. f. dim. (dd pron. ingl.) don
po chi no si perdat, fermar la carne. Donai zelletta .
frunda mala espress. rust. fai mala renescia. M. Dòppia s. f. nuneda di oru, doppia.
renescia. Donai bestiamini a cumoni a mesu Doppiài v. a. M. addoppiai. º

guadangiu e a mesu " , assocciare, dare Doppiamenti avv. doppiamente, a doppio.


bestiame a soccio. Donai parti, fai sciri, co Po fintamenti, doppiamente, fintamente.
municare, far sapere. Donai parti v. n. cediri, Doppiedda s. " (dd pron. ingl.) mu
cedere, cessare. Donai boxis, gridare, dare meda sarda di oriu de su valori de 5. liras e 5.
stridi. Donai prova, dar saggio. Donai sciam soddus, piccola doppia, e in term. mercantili,
pittas propriu de un imbriagu, chi andat ston doppietta.
tuna stontuna, balenare, ondeggiar camminando. oppièsa s. f astrattu de doppiu, doppiezza.
Donai in su biancu fig. accertai, dar nel segno, Fig. po finzioni, doppiezza, simulazione, fin
nel bersaglio. Domai grussu, o suttili si narat zione. Pannu, chi tenit doppiesa, o corpus,
de sa pinna, chi scrit a grussu, o a ſini, get panno, che ha corpo.
tare, render grosso, o sottile. Donai de nou, Doppiòni s. m. accr. M. dobloni.
ridare, ridonare. Donai s' innbudu in conca a Dòppiu s. m. doppio, duplo. A su doppia
unu figur. faiddi patiri famini, tener uno in avv. al doppio, doppiamente. Po addoppiu. M.
filetto, tenerlo a dieta. Donai olias a palas cund' Dòppiu, pia agg. doppio, duplicato, gemino.
unu didu serrau, dar nespole. Donai v. n. Su Animali doppiu, grassu, membrudu, quartato.
Soli donat neda a custa parti, il Sole batte Cuaddu doppiu, cavello quartato. Fig. ſintu,
molto da auesta banda. 1, fruttai , rendere , doppio, finto, simulato. Omini doppiu, chi in
fruttare. ſi summai, arribai a sa summa , presenzia alàbat algunu , e in ausenzia ddu po
buttare. Cautu ti denatº quarto ti butta. Po mit in ridiculu , scorpionista.
254 DOR DOT

I)oradòri v. m. doratore, mettiloro, indoratore. Dotài v. a dotare, dar la dote. Pe sabra


Doradura s. ſ. doratura, indoratura. dotai, sopraddotare, dar sopraddote. Po pri
Dorài v. a. e indorài, dorare, indorare. vilegiai. Deus Joda de ingegna e de grazia,
1)oramentu s. m. doramento, indoramento. Dio dota d ingegno e di grazia.
Dorau , da part. indorau, dorato, indorato, Dotali ass. aotale.
attratto . Dotati, da part dotato. Po adornata, dotato,
Doreria s. f vasellamini di oru traballau, adornato, favorito.
dorerìa. Dotazioni s. f. dotazione, assegnamento di dote.
Doricismu s. m. manera dorica, doricismo. Dottamenti avv. dottamente, saputamente.
Dòricu, ca agg. ordini doricu di Architettura, Dottòra, e dottoressa s. f. dottora, dottoressa,
ordine dorico di Architettura. saputoma. Fai sa dottora, sa sapienti, salami
Dormidèras s. f. pl (t. sp.) concas de pa strare, far la salannistra, la saccente, la sapu
laili biancu, càpsole, o cassoie di papavero bianco. tona, la sputapepe, l'arcifanfana.
i)ormidòri, ra v. m. e f. dormiglione, dor Dottorai v. a. ſai dottori, dottorare, dare il
maitore , trice. dottorato. Dottoraisì v. r. faisì dottori, dotto
Dormidura s. f. dormitura, dormizione. rarsi, addottorarsi , farsi dottore. Dottorai, o
i)ormenti v. agg. dormente, dormiente. addottorai v. n. fai su dottori. M. dottori, e
Dormimentu s. m. addormentamento. addottorai.
Dormiri v. m. dormire, pigliar sonno, conciliar 1)ottorali agg. dottorale.
sonno. Dormiri a facci in susu, dormir supino. Dottoramentu s. mm. dottoramento.
Andaisindi a dormiri, andarsi a dormire. Dor Dottorau s. m. e dottoratu, gradu de su Dot
miri unu surtidu , unu trattu de tempus, clor tori, Dottorato, laurea.
nire un sonno. Dormiri senza sonnaisi, dormire Dottorau, da part addottorato, laureato.
senza sognarsi, senza far sogni. Dormiri pro Dottoreddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) dos
fundu o profundamenti dormire serratamente,
- torello, dottoretto, dottoruccio.
profondamente. Dormiri lebiu, tenr sonnu lig Dottoressa s. f. M. dottora.
geri, dormicchiare, dormigliare, sonnacchiare, Dottori s. m. Dottore. Fai su Dottori, su sa
sonnecchiare, sonneggiare, dormire leggiermente, pienti, salamistrare, fare il salamistro, il sac
Dormiri de nou, torrai a pigai sonnu, riad cente, il saputone, il saccentuzzo, l' appuntino.
dormentarsi, rappiccare, ripigliare il sonno. Dottorinus. m. dim. dottorino, saccentino,
1Dormirisi n. p. addormentarsi dormirsi, alsson
-
appuntino, saccentuzzo.
narsi, riposarsi. Dormiri in signif att. addor Dottoròni s. m. accr. dottorone.
mentare, assonnare, far dormire. Sa dida dor Dottrina s. f scienzia, dottrina, scienza, sa
mit su pipiu sanzicndu su barzolu, la balia ad pere. Po su liburu de sa dottrina Cristiana,
dormenta il bambino col dondolar la culla. Dor dottrina, catechismo. Instruzioni de sa dottrina
miri de nou v. a. raddormentare. S'affari dor Cristiana, catechesi. - -

nit ſig. l affare dorme, non se ne tratta. Non Dottrinài, dottrinau ec. M. addottrinai ec.
dormiri ſig. attendiri, non dormire, star vigi Dottrinali agg. dottrinale.
lante. Candu sa gattu dormit, su topi si spas Dottrinalmenti avv. dottrinalmente.
sillat prov: vassi capra zoppa, se lupo non lº Dottrinamentu s. m. dottrinamento, addot
intoppa. Passai sa notti senza dormiri , passar trinamento. M. imparu.
una notte insonne. Dormiri a facci in basciu , Dottu, tta agg. dotto, scienziato, esperto.
dormir boccone. Dovèri s. m. (t. ital. in usu) obbligu, dovere,
Dormitài v. n. (t. lat. in usu) dormiri ligge obbligo. Fai stai a doveri, fare star a segno .
ramenti , dormicchiare. Doxi, dodici.
Dormitanti v. agg. dormitante, che dormicchia. Dozzinali agg. ordinariu, dozzinale, comunale,
Dormitàu part. m. che ha dormicchiato. mediocre, volgare. Poeta dozzinali, poeta vet
Dormitoriu s. m. passadissu in is Cunventus, toj solo.
dormentorio e dormitorio. Po pozioni, o bevi Draganti s. m. spezia de gomma, chi naraus
da, chi fait dormiri, beveraggio soporifero, po gomma draganti po dda distinghiri de sa gomma
zione narcotica. arabica, dragante.
Dormiu , da part. dormito, addormentato. 1)ragèa s. f. (t. meda affini a drag e fr. e se
Fai su dormu, o fai su bovu, far l' addor gundu aterus tragèa ſorsis de tragenata t. gr.
mentato, fingersi balordo. semini de matafaluga inzuccherau, anici in ca
i borsali agg. de su dorsu, dorsale. micia, o in amiciati. Dragea saprus pitica, e
I)orsu s. m. M. dossu. Ininuda, pizzicata. -

1)osài v. a. (T. Med.) proporzionai sa dosi I)ragòna s. t. spezia di ornamentu fattu in seda
de is ingredientis in is remedius, dosare: cun fila di oru o de plata, chi portant is Mii
Dosèliu s. m. ( de dosel sp.) espositoriu, ar lita, is in sa maniga de sa spada, fregio della spada.
nesu sacru po fai s'esposizioni de su Santiss. l ragoni s in sordati, chi cumbattit prus a
Sacramentu , ostensorio. cuadoiu , che a pei, dragone. Po dragu. Mi.
Dosi, e dosis s. f. cantidadi determinada de Pragu s. ro. animali fabulosu, drago, draco,
drogas, dose e dosa. Duas dosis de pibiri, due dracone. Sa femmina, droga, dragonessa. Dragº
derrate di pepe. marinu, pisci, rigata, drago marino.
Dossàli s. m. (t. de s'usu) denanti altari, Dramma s. m. spezia de cumponimentu a usu
dossale. de dialogu, dramma. -

Dossu s. m. dorso, dosso, tergo. Pigaisindi Dramma s f s ottava parti de s tanza,


de dossu ſig. liberaisindi, levarsi da dosso, li dramma.
terarsi. Ponirisì in dossu, mettersi in dosso. Drammaticu, ca agg. rappresentativu, dram
Dotadòri v. nn. dotatore. matico, rappresentativo.
DRA DUD 255

i Drapperia s f drappus de seda, o delana, tuare, titubare, vacillare, vagellare, esser per
drapperìa. - plesso, dubbioso, indeciso, irresoluto. Po su
Drappista s. m. fabbricanti de drappus, e su "
e nou,
, sospettare, temere, aver sospetto. Dudai
ridubitare.
Mercanti de is proprius, drappiere.
Drappixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) drap Dudàu, da part. dubitato, esitato, vacillato.
pu liggeri, drappicello. - Dudixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) dubbietro.
Drappò s. m. (t. fr.) bandiera, stendardo, Dudosamenti avv. dubbiosamente.
insegna militare, drappello. S'asta, asta. Su Dudòsu, sa agg (t sp.) dubbioso, ambigue,
ferru appuntau, chi portati in susu, drappella. incerto, perplesso, indeciso, irresoluto, titu
Drappu s. m. drappo. Po broccau di oru, bante, vacillante, fluttuante, esitabondo.
drappo d'oro. Drappu a flamma, drappo a Dueiladòri v. m. M. duellanti.
fiamma. Drappu rigau, frisato, drappo vergato Duellài v. a. fai duellu, duellare, far duello.
a liste. Drappu colori de binu, drappo avvi Duellanti s. m. duellante, duellatore.
nato, o vinato. Drappu cangianti, scangè. Duellàriu, ria agg. duellario. Leis duellarias,
Dràsticu , ca agg. (T. G. Med.) gagliardu, chi reguardànta is duellus, leggi duellarie.
drastico. Purganti drasticu, purgante drastico, Duellista s. m. M. duellanti.
gagliardo. Duellu s. m. cumbattimentu de manu intre
Droga s. f droga. -
duus, duello. -

Drogheria s. f cantidadi, o buttega de drogas, Duendus s. m. pl e segundu aterus duendas


drogheria. s. f. pl (t. sp.) spiriti folleti. Po Spiritus, chi
Droghettu s. m. (T. Mercantil.) spezia de si creint custodiai is tesorus, Gnomi .
pannu de lana e de filu, droghetto. - Duennàli agg. M. biennali.
Droghista s. m. Mercanti de drogas , dro Duernu s. m. (T. de Stampadoris) duus fo
ghiere, droghiero. Droghista de spezias, aro glius, duerno.
mataro . Duettu s. m. cantu a duas boxis, duetto.
Drogmànu s. m. interpreti de una nazioni, Dugàli s. m. (de dogal cat.) laccio, capestro,
Drogmano. cavezza, cavicciòlo, canapàle. Poniri a unu su
Drollamenti avv. sgangheratamente, alla scia dugali in su zugu ſig. violentaiddu a fai alguna
plannata . cosa meda difficultosa, metter la cavezza alla
Drolledà di s. f. M. drollenzia. gola ad uno.
Drollènzia s. f relasciamentu tantu in su bi Dunnu s. m. puntu de is dadus, duino.
stiri, che in is azionis, sciattezza, disadattag Dulcamàra s. f. (T. Bot. in usu) solano, so
gine, scompostezza, sciattagine , sganghera latro : (Solanum Dulcamara. Linn.)
taggine. Dulcementi avv. dolcemente.
Drollu, lla agg. relasciau in su bistiri, e in Dulci, ( e durci t. fam. ) s. m. dolce, dolcez
is attus, sciamannato, sciatto, disadatto, scon za. Dulcis pl. confetti, cose dolci. Pappai dulci,
cio, sgangherato, svivagnato, svivagnataccio. Po e cagai argu, prov. cacar le lische dopo aver
scioncu . M. -

mangiato i pesci. Dulcis di alcorza, dolci in


Dromedàriu s. m. animali quadrup. dromedario. Camro' potr. -

Drossa de cannoni s. f. (t. fr.) funis po ac Dulci, e durci fam. agg. dolce, soave, grato
costai, o renculai unu pezzu de cannoni, drozza al gusto. Po gustosu, grato, piacevole, guste-.
di cannone. vole. Po benignu, dolce, benigno, trattabile.
Duàli agg. de duus, duale. Numeru duali e Omini di aqua dulci, uomo credulo, poco ac
plurali propriu de sa lingua grega, numero duale, corto. Dulci de sali, sciapidu, bambu, dolce
e plurale. di sale, scipito. Omini dulci de sali fig. de pagi
Dualidàdi s. f raxoni formali de duus, dualità. giudiziu, uomo di poco senno. Pintai dulci, o
Dualismu s. m. Eresia de is Manicheus , chi cruu, diversas maneras de pintai, dipingere
ammittiant duus principius, o autoris de su dolce, o crudo. Linnamini de tempera dulci,
beni, e de su mali, dualismo. legname di tempera dolce, agevole a lavorarsi.
Duamìla, duemila, dumila. Dulci eccessivu, nauseanti, chi pigat a s'anima,
Duàna s. f (de doana ital. antig.) dogana. dolce smaccato. Amarudulci, dio
Duanèri s. m. doganiere. Dulcificài e dulciſicài v. a. dolcificare, rad
Dùbbiu s. m. M. duda . dolcire, render dolce, addolcire, allenire, ap
“Duca s. m. titulu de Principau, Duca. piacevolire, mitigare, rattemperare, lenificare.
Ducàli agg. ducale, duchesco. Dulcificamentu s. m. raddolcimento.
Ducatòni s. m. spezia de muneda de plata, Dulcificanti, e dulciſicanti v. agg. dolcificante,
ducatone. dulcificante, calmante. In forza de sust. dulci
Ducàu s. m. dignidadi de su Duca, Ducato. ficatore. -

Po muneda di ori o de plata, ducato. Dulcificàu, e dulcificàu, da part. dolcificato,


Duchessa s. f. Duchessa. -

dulcificato, addolcito, raddolcito, calmato, mi


Duchessina s. f. dim. Duchessina , tigato, allenito, appiacevolito, rattemperato.
Duchetòni (t. b. ) M. ducatoni. Dulciòri e durciòri fam. s. m. M. dulzura.
Duchinu s. m. dim. ſillu de Duca , Duchino. Dulciiumini s. m. dolciume. M. dulzura.
Duda s. f. (t. sp.) dubbio, esitazione, per Dulciseddu, dda, e durcixeddu fam. agg. dim.
plessità, ai esitanza , titubazione, va (dd pron. ingl.) dolcigno.
cillamento. Essiri in duda, dubitare, esser per Dulia s. f. (T. G. Teolog.) cultu de is Santus,
plesso. Bogai de duda, cerziorare, chiarire, Dulìa.
cavar di dubbio. Bessiri de duda, cerziorarsi, Dulzùra s. f (t. sp.) dolcezza, dolciare. Po
chiarirsi, uscir di dubbio. gustu, dolcezza, gusto, piacere, diletto. Po sua
Dudài v. n. (t. sp.) dubitare, csitare, flut vidadi, dolcezza, soavità.
H h 2
256 IDUAN DUUf

Duncas avv. dunque, adunque. - Duus s. m. numeru, chi sighit a s unu, due.
Duodècimu, ma agg. duodecimo. Duus, duas agg. due. Duas bortas, due volte,
Duodènu s. m. (T Med.) su primu de is A duus a duus, a due a due. Totu e is duus,
intestinus, duodèno. s unu, e s'ateru, ambidue, ambo, entrambi.
Duplicadamenti avv. duplicatamente. Tot' e is duas, s'una e s atera, ambe, ambedue,
Duplicadùra s. f su duplicai de su cumpo amendue.
nidori de stampa po isbagliu, duplicatura. Duxentus s. m. dugento.
Duplicài v. a. di licare, º" Duzzina s. f doxi, dozzina, dodicina. Una
Duplicàu s. m. duplicato, raddoppiamento. duzzina di ous, de piras ec. serqua d' ova, di
Duplicàu, da part. duplicato, addoppiato. pere ec. Doxi duzzinas, grossa. Doxi duzzinas
Duplicazioni s f duplicazione, addoppiatura. de madassas de cordas de budellu, una grossa
Dura s. f dura t. ant. M. durada. di corde di minugia , o dodici dozzine di ga
Duràbili agg. durabile, durevole, solido, fermo, vette. Deduzzina agg. M. dozzinali. Ponirisì in duz
inconquassabile. Po stabili, stabile, permanente, zina, ficchirisì aundi no cumbenit, mettersi in
permanevole, stanziale. dozzina.
Durabilidàdi s. f. durabilità. Duzzinàli agg. M. dozzinali. -

Durabilmenti avv. durabilmente. Duzzinalmenti avv. dozzinalmente, comunal


Duràda s. f durata, stabilità, perseveranza. mente, ordinariamente. -

Durada de tempus, lunghezza di tempo. Durada


longa, diuturnità.
Durài v. n. durare, andar in lungo. Po re E
sistiri, resistere, reggere. Po manteniri, o man
tenirisì, durare, conservarsi, mantenersi. Amori
de Sorga pagu durat prov. trotto d'asino poco E congiunz. e, ed. Sighendu terminu, chi,
dura . cumenzat in e, po evitai s'jatu, si sostituiti in.
Duramàdre s. f. (T. Anatom.) membrana at logu di e as usanza spagnola v. gr. Leguminis
taccada a su craniu, e bistit su cerbeddu, i erbas, legumi, ed erbe. Spropositus i erroris,
duramadre. spropositi, ed errori.
Duramenti avv. duramente, aspramente, stra i. s. m. stipettajo, ebanista. -

namente, crudamente, severamente. L Ebanu s. m. arb. ebano. (Diospyros ebanum


Duramentu s. m. duramento. Imm.

Duranti v. agg. durante. Ebba s. f. (t. logudor.) M. egua. .

Durativu, va agg. durativo. M. durabili. Ebdomadàriu s. m (t. de s' usu) Cuddu, chi,
Duràu, da part. durato, conservato, mantenuto. est destinau dogna cida a s'offiziatura in coru,
Duraziòni s. f. durazione. M. durada , Ebdomadario.
Durci, durcificai ec. pronuz popul. M. dulci, Ebraicamenti avv. ebraicamente.
dulcificai ec. Ebràicu, ca agg ebraico, ebreo.
Durèsa s. f durezza, durità, duro, fermezza, Ebraismiu s. m. Giudaismu, Ebraismo, Giu
sodezza. Duresa de brenti, durezza di ventre. daismo.
Po manera dura, e aspra, asprezza, durezza, Ebraizzài v. n. imitai is ritus de is Ebreus,
ebraizzare. n
rigidezza , stranezza.
Durixeddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) Ebrèu, èa. M. avaru .
eluretto, sodetto. Ecatombe s. f (T. G.) sacrifiziu de centu
Duru, ra agg contrariu de moddi, duro, sodo. animalis de sa propria spezia, ecatombe. .
Pani duru, o tostau, pan duro, raffermo. Po Eggedenti v. agg. eccessivu, enorme, eccedente,
insensibili, e severu, duro, efferato, insensibile, esuberante, eccessivo, esorbitante.
severo. Po ostinau, duro, ostinato, inesorabile. Eggedènzia s. f eccedenza, trascendenza, tra
Po aspru e fatigosu, aspro, duro, faticoso. Po scendimento, esuberanza. s

grai: Guaddu de portanti duru, o grai, cavallo Eggèdiri v. n. eccedere, sopravanzare, tra-.
d'ambio duro. Po penosu, duro, difficile, pe scendere, prevalere. Eggediri sa misura, dismi
Satrare ,
noso. Po superbu, duro, orgoglioso: De conca
dura, de mala apprensiva, di capo duro. Omini Eccellentementi avv. eccellentemente.
de conca dura, capessone, capo duro. Cuaddu i") agg. singulari, esimio, eccellente,
duru de bucca, o de bucca forti, cavallo duro Eccellenti º singolare, almo. Prus che eccel
di bocca , bocchiduro. Meda duru , durotto. lenti, sopreccellente.
Duru de ingegnu, d'ingegno ottuso. Eccellènzia s. f. eccellenza.
Dustantis, duetanti, " cotanti, il doppio. Eccelsamenti avv. eccelsamente, sovranamente.
Dùttili agg. (T. Didasc in usu intre is Lit Eccelsu, sa agg eccelso, alto, sopreminente,
teraus) stirabili, chi resistit a su marteddu, magnifico, egregio. -

propriu de is metallus, duttile, malleabile, che Eccentricamenti avv. eccentricamente.


regge al martello. Eccentricidàdi s. f eccentricità.
Duttilidàdi s. f. (T. Didasc.) propriedadi de is Eccèntricu, ca agg. chi tenit diversu centru,
metallus, duttilità. eccentrico.

Duumviràli agg appartenenti a is Duumvirus, Eccessivamenti avv. foras de misura, eccessi


duumvirale. vamente, dismisuratamente, smisuratamente, a
Duumviràtu s. m. (T. de sa Stor Rom.) do dismisura, disorbitantemente, eccedentemente, so
miniu de duas personas, Duumvirato. perchievolmente, strabocchevolmente.
Duùmvirus s. m. pl. (T. de sa Stor: Rom.) Eccessivu, va agg. esorbitante, soprabbondante,
Magistrau de duus ominis in sa Repubbl. Romana, soperchievole, eccessivo, strabocco, smoderato,
Duumviri. strabocchevole, straboccante, folgorato, fondato.
ECC ECU 257

Eccessu s. m. dismisura, disorbitanza, stra Ecu s. m. repercussioni de sa bozi in logus


bocco, sconvenienza, trabocco, smoderatezza, còncavus, ecco, eco. r
smisuratezza, eccesso, sopreccedenza, straboc Ecumènicu, ca. agg. (T. G.) universali, ecu
camento. Po delittu, eccesso, misfatto, peccato. menico, universale .
Eccessu de allirghìa, ruzzo, zurlo. Donai in Eda s. f erba, sa manna , bietola maggiore.
eccessus, dare in eccessi, fare stravaganze. (Beta vulgaris Linn.) Sa pitica, bietola piccola.
Eégettu avv. eccetto. (Beta cicla Linn.) Un'atera spezia, chi portat
Eccettuài v. a. eccettuare. -
su rexini simili a sa rapa, barbabietola. Targ.
Eccettuativu, va agg. eccettuativo. Edàdi s. f età . Edadi de pipiu, fanciullezza,
Eccettuau, da part. eccettuato. - pargolezza. Grai di edadi, aggravàu de is annus,
Eccettuaziòni s. f. eccettuazione, limitazione. cascaticcio, accasciato, aggravato d' anni.
Eccettuchì avv. eccettochè, fuorchè, salvochè, Eddomadàriu. M. ebdomadariu . -

eccetto. Edematòsu, sa agg. (T. G. Med.) si narat


Ecceziòni s. f eccezione. In terminu Legali de, tumori moddi, e sierosu, edematoso.
esclusioni de prova, eccezione, esclusion di prova. Edera s... f e in is biddas follaèra, erba,
Ecchimòsi s. f. (T. G. Chirurg.) contusioni ellera, o edera comune. (Hedera helix Linn.)
cutanea, ecchimòsi. Edificadòri v. m. e raf edificatore, trice.
Eccidiu s. m. (t. lat.) massacru, strage, Edificài v. a edificare, fabbricare, costruire,
uccisione. fare edifizio Edifica de nou, riedificare, ri
Eccisài v. a. (de echizar sp.) ammaliare. M. fabbricare Edificai asuba di edifiziti, sopredi
incantai, imbrusciai. ficare, edificar sopra. Po donai bonu excmpla,
Eccisau, da part. affatturato, ammaliato. edificare, dar buono esempio.
Eccisèri s. m. (t. sp.) maliardo. Edificamentu s. m. edificamento.
Eccisu s. m. (t. sp.) malia. M. incantu. Ediſicanti v. agg. edificante.
Eccitadòri v. m. e raf eccitatore, trice. Edificatòriu, ia agg. edificatorio. -

Eccitài v. a. stimulai, eccitare, stimolare, in Edificàu, da part edificato, fabbricato. Edi


stigare, coortare, confortare, affilare, invogliare, ficau de nou, rifabbricato, riedificato. Edificau
suscitare. Eccitai, o spertai s'"" M. sper asuba , sopredificato. -

Edificaziòni s. f. edificazione .
tai. Po sfustigonai, irritai. M. Eccitaisì v. r. e
m. p. suscitarsi. Edifiziu s. m. edificio, edifizio. Fai sa planta
Eccitamentu s. m. eccitamento, provocamento, de unu edifiziu, insolcare, solcare , tracciar la
stimolo. pianta d'un edifizio.
Eccitanti v. agg. eccitante. Edipu s. m. (T. G.) declarazioni de is enim
Eccitativu, va agg. eccitativo. mas, edipo.
Eccitàu, da part. eccitato, stimolato. Editòri s. m. (t de s'usu) su chi fait s'edi
Ecclesiaste s. m. titulu de unu de is liburus zioni in istampa de is operas de is aterus, editore,
de sa S. Scrittura, Ecclesiaste. Edittu s. m. editto, bando. -
Ecclesiasticamenti avv. ecclesiasticamente. Ediziòni s. f (t des usu) pubblicazioni de
Ecclesiasticu, ca agg. ecclesiastico . un opera in istampa, edizione,
Ecclesiasticu s. m. titulu de unu de is liburus Educadòri v. m. educatore.
«de sa S. Scrittura, Ecclesiastico. Po omini de Educài v. a. donai bonus costuminis, costa
dicau a sa Cresia, Ecclesiastico. mare, dai costumi, ammaestrare, civilizzare,
Eccrinologia s. f. (T. G. Med.) trattau de is creare, educare, allevare, istruire.
escrezionis, eccrinologia. Educanda s. f. educanda.
Eccu avv. ecco. Ecculu, eccolo. Educàu, da part. e agg. educato, allevato,
Eccumi innòi, eccomi quà. istruito, costumato, civilizzato, ben creato, ben
Echinoftalmia s. f. (T. G. Med.) inſlamma educato. Beneducau, maleducau, ben costumato º

zioni de is pibiristas, echinoftalmìa. ben creato, mal costumato, mal creato.


Ecletismu s. m. (T. G.) filosofia ecletica, Educazioni s. f educazione.
chi senza sistema particulari eſigit is opinionis Efèticu agg m. (T. G.) Filosofu efeticu ,
prus verisimilis, ecletismo. chi suspendit is giudizius suus, filosofo efetico.
Eclissài v. a. e n. eclissare. Eclissaisì n. p. Effaùt s f (T: de sa Musica) effautte.
eclissarsi. Po oscurai . M. Effemèride s. f. (T. G.) liburu, chi contenit
Eclissamentu s. m. eclissamento. is registrus de is calculus, de is motus de is
Eclissàu, da part. eclissato, oscurato. corpus superioris, effemeride.
Eclissi s. m. (T. G. ) eclisse. Effeminadamenti avv. effeminatamente. -

Eclittica s. f. (T. G.) sa linea, chi est in Pffeminai v. a. fai effeminau, effeminare. Ef
mcsu de su zodiacu , eclittica. feminais v. r., effeminarsi, divenire effeminato,
Ecometria s. f. (T. G.) arti de fai bovedas, ammorbidirsi, darsi alle mollezze come una donna.
aundi siat s ecu , ecometrìa. Effeminamentu s. m. effeminamento, effemi
Economàtu s. m. economato. nataggine.
Economia s. f. (T. G.) economia, assegna Effeminàu, da l", e agg effeminato, am
tezza, risparmio, sparagno. morbidito, dato alle
e mollezze, morbido. -

Economicamenti avv. assegnatamente, econo D


Effendi s. m. (T. de Stor. Moder.) Dottori
micamente, con risparmio. de leis in is Turcus, Effendi. -

Econòmicu, ca agg. economico. Effettivamenti avv. effettivamente. - -

Economista s. m. economista. Effettivi dàdi s. f effettività.


Economizzài v. n. fai economia, economiz Effettivu, va agg. effettivo, effettuale.
zare. Targ. -,
Effettòri v. m. e raf chi produsits effettu,
Ecònomu s. m. (T. G.) economo. effettore, trice.
258 EFF ELE

Effettu s. m. effetto, compimento, efficienza. Elemòsina, M. lemusina.


In effettu, realmente, in costrutto. Elencu s. m. M. catalogu. -

Effettuabili agg. effettuabile, adempibile. Elettivamenti avv. elettivamente.


Effettuai v. a effettuare, adempire, adempiere, Elettivu, va agg. elettivo, eligibile.
eseguire, mandar ad effetto, ad esecuzione, Elettorali agg elettorale. -

metter in esecuzione. Elettorau s. m. dignidadi di Elettori, elettorato.


Effettuali agg. effettuale. M. effettivu. Elettòri v. m. e ra f elettore, trice. -

Effettualmenti avv. effettualmente. Elettricamenti avv. elettricamente.


Effettuàu, da part. effettuato, adempiuto, Elettricidàdi s. f virtudi elettrica, elettricità.
eseguito. Elettricismu s. m. elettricismo.
Effettus s. m. pl. benis, effetti, beni, sostanze, Elèttricu, ca agg. elettrico.
facoltà, averi. Elettrizzadòri v. m. elettrizzatore.
Efficacementi avv. efficacemente. Elettrizzài v. a. (T. de sa Fisica) elettrizzare,
º
Efficaci agg efficace. comunicare la virtù elettrica. Elettrizzaisì n. p.
Efiicàcia s. f. efficacia. elettrizzarsi .
Efficienti v. agg. efficiente. -
Elettrizzaziòni s. f elettrizzazione.
Efimeru, ra agg. (T.Med.) calentura effimera, Elettròforu s. m. (T. G.) macchina po cum
chi durat una di, febbre effimera. - servai s elettricidadi, elettroforo. -

Efforu s. m. Giugi supremu in is Ispartanus, Elettròmetru s. m. (T. G.) strum. po mesurai


destinau po reprimiri su poderi de su Rei, e sa forza elettrica, elettrèmetro.
de su Senau, Eſforo. Elettu, tta agg. eletto, scelto.
Effusionedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) effu Elettu s. m. predestinau, eletto, predestinato.
sioncella. Elettuàriu s. m. elettuario, lattovaro.
Effusiòni s. f spargimentu, effusione, spar Elevàda s. f elevatezza, altezza.
ginento. - Elevài v. a. alzai in altu, elevare, inalzare -

Egida s. f scudu de Giove, igida, igide, levare in alto, erigere, ergere. Po assaltai, ele
Egira s. f. (T. Arabu) epoca, de sa quali is vare, esaltare.
Maumettanus cumenzant a contai is annus insoru, Elevamentu s. m. elevamento.
est a sciri de sa fuida de Maumettu de sa Elevau, da part. elevato. Elevau a dignidadi,
Mecca, egìra. assunto, inalzato a dignità. In forza di agg
Egloga s. f. (T. G.) poesia pastorali, egloga. prominente.
Egloghista s. m. (T. G.) chi cumpòniteglogas, Elevazionedda s. f dim. (dd pron. ingl.)
alturetta.
egloghista. - -

Egregiamenti avv. egregiamente. Elevaziòni s. f. elevazione, altura, altezza,


Egrègiu, ia agg. egregio, eccellente. rialto , eminenza, prominenza, rilevato. Eleva
Egua s. f ( di equa lat.) cavalla. Po femina zioni a dignidadi, assunzione, promozione, in
mundana. M. puttana. nalzamento a dignità . Po elevazioni di astrus,
Eh interj he. de s'aqua in is trumbas, de su mercuriu in is
Ei particel, affirm (de si est, sic) sì. - tubus, ascensione, elevazione degli astri, dell'
Eita avv. de disigiu (de st Se, utinam) Iddio acqua nelle pompe, del mercurio nel barome
volesse. - tro. Po arziadroxa, salita. -

Elasticidàdi s. f. (T. de sa Fisica) elasticità. Eleziòni s. f chiamata, elezione. Elezioni


Elàsticu, ca agg. chi tenit corria, o chi tenit, fatta a sorti, assortimento, sortimento. Elezioni
orza de molla, elastico. de questoria, chiamata di questorìa.
Elefantescu, sca agg elefantesco, elefantino. Elicita, ta part. de su verbu lat. elicere "
Elefantessa s. f elefantessa. - de is Teol.) si narat de is attus de sa volun
Elefanti s. m. animali quadrup elefante. Su tadi, elicito, estratto .
nasu, pro oscide. Is dentis principalis distaccadas. Elicosofia s. f. (T. Geom.) arti de descriri is
de sa bucca, avorio. Sa boxi o gridu de s'ele ispiralis, elicosofìa.
fanti, barrito. Su gridai, l'arrire. Elidiri v. a. già in usu de is istudiantis, sup
Elefantiacu, ca agg. elefantiaco. - primiri , elidere, sopprimere qualche vocale, che
Elefantiasi ) elefantiasi,
s f. (T G. Med) spezia de lepra, incontrasi con altra .
i") elefanziasi. Eſidiu, ia part (t de s'usu) vocali elidia,
Elegantementi avv. elegantemente, lindamente. vocale soppressa.
Eleganti agg. l"
attillato, lindo, elegante, Eligenti v. agg. eleggente, eligente.
ggiadro, grazioso.
pulito, gentile, leggi Eligibili agg. eleggibile, eligibile.
Elegànzia s. f eleganza, buona grazia, avve Eligibilidàdi s. f. (T. de Canonica) capaci
nentezza, avvenevolezza, avvenenza, leggiadria, dadi di essiri eligiu , eleggibilità. -
eleganzia, gentilezza. Eligimentu s. m. eleggimento.
Elegia s. fº (T. G.) spezia de poesia, elegia. Eſigiri v. a. eleggere, chiamare, nominare. .
Elegiacu, ca agg. elegiaco. Po sceberai, eleggere, scegliere. Eligiri a sorti,
- Elegiedda s. f. dim. (dd pron, ingl) elegietta. sortire, eleggere a sorte.
Elegiògrafu s. m. (T. G.) Elegiaco, Scrittor Eligiu, ia part eletto, chiamato, nominato,
d elegie. scelto.
Elementài v. a. formai elementus, elementare, Elima s. f e elema, planta fruticosa, alimo,
comporre elementi. o alimo volgare. (Atriplex Alimus.)
Elementàriu, ia agg elementare, elementale, Eliòmetru s. m. (T. G. Astronom.) strum.
elementario. de mesurai su diametru de is astrus, eliometro.
lementàu, da part. elementato. Elioscòpiu s. m. (T. G. Astronom.) strum.
Eleumentu s. m. principiu, elemento. po osservai su soli, elioscopio. vs
-
ELI - EME 239

Elioschnu s. m. (T. G. de sa Stor. Nat.) Emendabili agg. emendabile.


perda chi contenitsa figura de su soli, e de sa Emendadamenti avv. emendatamente, corret
runa, elioseiino. -
ºa niente . - - ,

Elisioni s. f. (t lat.) soppressioni de una vo limendadòri v. m. emendatore.


cali, chi si incontrat cund un atera, elisione. lunendai v. a emendare, mendare, far la
Elisir s. m. spiritu estrattu de is liquoris, eli ntenda, correggere, riformare, ridurre a miglior
sire, elisirvite. essere. Emendai de nou riemendare, ricorreg
Elisius s. m. pl. (T. G.) Elisio, campo degli gere, limendai is erroris, ammendar gli errori.
Elisii. l mendaisì v. r correggersi, ammendarsi, emen
Efitticu, ca agg. (T. G.) de figura ovali, darsi, ravvedersi . .

elittico. Emendativu, va agg. ennendativo, correttivo.


Ellèboru s. m. erba, elleboro. Elleboru biancu, Emendata, da part. corretto, emendato, ri
-
veratro. (Veratrum album Linn.) Elleboru nied formato, ridotto a miglior essere. Emendau de
du, elleboro nero. (Helleborus niger Linn.) nou , ricorretto, riemendato.
Ellenismu s. m. (T. Didasc.) grecismu, el limergenti s. m. (t. de s'usu) casu fortuitu,
lenismo. - -
no pensau , emergente, emergenza, occorrenza,
Ellissi s. f (Fig. Rettor ) ellissi. accidente impensato. , -

Eliu avv. di aflirmazioni (de ex) º , " Emergenti v. agg. (t. de s'usu) chi succedit,
dunque. Ellu no hemu andai non andrei dunque emergente. Dannu emergenti, danno emergente.
ilmàu, da agg. chi portat elmu, elmato. Emèticu , ca agg. (T. de sa Mexina) chi
Elmintologia s. f. (T. G.) trattau de is bre tenit virtudi de fai vomitai, emetico,
nnis, elmintologia . - Etnigrài v. n. (t. de s'usu) abbandonài su
Elmixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) elmetto. propriu paisu, emigrare. - -

Elmu s. m. clmo, casco, celata. ls lineas de Emigràu, da part. (t. de s'usu) passato ad
s' elinu, graticolata. Cascu , o elmu mannu, abitare in altro luogo. -

celatone. Elmu piticu, caschetto. Su pinnacciu, Emigraziòni s. f. (t. de s'usu) passaggiu de


cimiero. ls alas de su cascu, chi coberint is unu paisu a un ateru, emigrazione.
trempas, e benint asutta de sa barba, barbozza, Eminenti agg. sublimi, eminente, sublime,
l'arbutta. - -
eccelso .
Elocuziòni s. f. (T. Rettor.) elocuzione. Eminènzia s. f titulu de is Cardinalis ec.
l logieddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) elogietto. Eminenza.
Elogiu s. m. elogio, lode, commendazione, Emiplegia s. f. (T. G. Med.) paralisi de sa
preconio. mesidadi de su corpus, emiplegia.
Eloquentementi avv. eloquentemente. limiplesìa s. f. (T. G. Med.) gutta parziali,
Eloquenti v. agg. eloquente, emiplesìa.
Eloquènzia s. f eloquenza. . Emisfericu, ca agg. (T. G.) semicirculari,
I lusiòni s. f. (T. Leg.) contravvenzioni co emisferico.
lorada cun pretestu artifiziosu, elusione. Emisſèriu s. m. (T. G.) sa mesidadi de sa
llusòriu, ia agg. (T. Curial.) ingannosu, macchina de su mundu terminada de s' oria
elusorio. zonti, emisferio, emisfero.
Emancebài v. a. emangebau ec (t. sp.) M. Emissàriu s. m. (t. de s'usu) mandatariu, o
emancipal - spia, emissario.
Emancipài v. a emancipare, manceppare, Emissiòni s. f. (T. Med.) emissioni de san
cmanceppare - guni, o sangria, emission di sangue. -

Emancipau, da part. emancipato, manceppato. Emistichiu s. m. (T. G.) mesu versu, eni
l'Emancipaziòni s. f. emancipazione. stichio, emimetro.
Ematocèle s. f. (T. G. Med.) ernia produsia Emitritèu s. m. (T. G. Med.) terziana sina
de stravasu de sanguni, ematocèle. pli accumpangiada de sa continua cotidiane,
Ematòsi s. f. (T. G. Anatom.) sa conversioni emitritòo. -

de su chilu in sanguni, ematosi. Emmenologia s. f. (T. G. Med.) trattau de is


Emblèma s. m. (T. G.) unioni de unu corpus evacuazionis periodicas de is femminas, enne
tigurau, e de uu' espressioni brevi po significai nologia .
algunu congettu, emblema. Emollienti v. agg. (T. Med.) emolliente:
l'imblematicamenti avv. emblematicamente. Enorragia s. f. (T. G. Micd.) profluviu,
Emblematicu, ca agg. emblematico. o flussu de sangumi, emorragia.
Embolismu s. m. (T. Astronom. ) annu, chi Emorroidàli agg. (t. de s usu) emorroidale.
tenit trexi mesis lunaris, cembolismo, em Emostaticu, ca agg. (T. G. Med.) chi stangat
bolismo . su sanguni, emostatico.
Embolismàli agg. chi appartenit a embolismu, Emotossia s. f. (T. G. Chirurg.) sputu de
embolismale . sanguni de su pulmoni, emotossìa.
Embriologia s. f. (T. G. Med.) trattau de su Emoziòni s. f. emozione, sollevazione, sedizione,
fetu, embriologìa. sommossa, garbuglio, sollevamento, commovi
Embrioni s. m. (T. Med.) fetu congebiu, mento, commozione. Po revoluzioni, abbottina
ma imperfettu, e senza forma, embrione mento, ammutinamento, sedizione, emozione.
Embriotomia s. f. (T. G. Chirurg.) tagliu de Empiamenti avv. cmpiamente, nefariamente,
un embrioni, embriotomìa. perfidamente, sceleratamente.
Enbriulchia s. f. (T. G. Chirurg.) estrazioni Empiedàdi s. f. empietà, nefandezza, sce
de su fetu in partis non naturalis, embriulchìa. leratezza
. Emenda s. l ammenda, riparazione, emenda, Empièma s. m. (T. G. Med.) regorta de ma
riforma, resipiscenza. teria in su pettus, empienia..
260 EMP ENF

Empiemàticu, ca agg (T. G. Med.) chi patit Enfiteusi s. f..spezia de contrattu, enfiteusi, livello.
s empiema, cmpiematico. Enfitèuta s. m. enfiteuta. - -

Empireu s. m. (T. G.) su Celu undecimu, Enfiteuticariu s. m. (T. Leg.) chi arricit s'
Empireo, il Cielo empireo. enfiteusi, enfiteuticario, livellario.
mpiricu s. m. (T. G.) si narat de su Medicu, Enfitèuticu, ca agg. enfiteutico. - -

chi si serbit de sa sola notizia de s'esperienzia, l'inigma s. m. proposizioni oscura, chi occul
empirico. Empiricu in forza de agg. mexina tat sensu allegoricu, enigma, enimma. -

empirica, pratica, medicina empirica. Enigmaticamenti avv. enigmaticamente.


Empiu, ia agg empio, impio, nefando, nefa Enigmaticu , ca agg. oscuru , enigmatico,
rio, scelerato, scelesto. enimntatti co . -

Empòriu s. m. (t. esoticu già introd.) mercau Enologia s. f. (T., G.) s'arti de manipulai su
pubblicu de mercanzias, emporio, fiera. binu, enologia. Gagl.
Emuladòri v. m. e ra f emulatore, trice. M. Enòmetru s. m. strum. po conosciri sa can
emulu . tidadi e calidadi di aquardenti, chi contengat
Emulài v. n. (t. de s'usu) emulare, gareg unu binu, enometro. Gagl. -
giare, entrare in concorrenza. Enormementi avv. enormemente, smisurata
Emulanti v. agg. cmulante. mente .

Emulàu, da part. gareggiato. Enormi agg. (t. de s usu) eccessivu, enorme,


Emulaziòni s. f. emulazione, concorrenza, smisurato. Po detestabili, detestabile, enorme,
rivalità . -

nefando.
Emulgenti v. agg. (T. Anatom.) vena emul Enormidàdi s. f. (t. de s' usu) enormità,
genti, vena emulgente. atrocità.
Emulsiòni s. f. (t. de s' usu) emulsione, Enterocèle s. f. (T. G. Med.) ernia intesti
lattata . a -
nali in s' inguina, enterocèle.
Emulu s. m. antagonista, emulo, competitore, Enterologia s. f. (T. G. Med.) trattau de is
rivale . viscerus, enterologìa. -

Ena s. f. erba, avena, e vena, biada. Targ. Enterotomia s. f. (T. G. Med.) tagliu de is
" Fl. Pis.) Ena coltivada, avena sativa. intestinus, enterotomìa .
na salvatica, avena salvatica. Sa spiga de Enti s. m. totu su chi podit teniri esisten
s ena, spannocchia. Targ Ena (t. r.) su ſilu zia, ente .
de su zafferanu, e di aterus floris, filo. Ena de Entidàdi s. f (t. scolasticu) entità.
su linu, tiglio. Ena o atera erba po donai a is Entimèma s. m. argum. filosoficu, entimema.
bestias, biada. Ghettai s ena, o s' erba a is Entomòfagu s. m. (T. G.) si narat de is vo
bestias, abbiadare. Pasciu di ena, abbiadato. latilis, chi bivint de insettus, entomofago.
Enàllage s. f. (T. G. de gramat.) variazioni Entomologia s. f. (T. G.) trattau de is inset
de tempus de unu verbu, enallage: tus, entomologìa . -

Enchiridiu s. m. manuali, enchiridio, manuale. Entusiasmu s. m. (Grecismu) trasportu de


Enciclicu, ca agg. (t. de s usu) circulari, menti, entusiasmo. -

enciclico. Entusiasta s. m. (t. de s'usu) entusiaste.


Enciclopedia s. f. dottrina universali, enci Entusiasticu , ca agg. entusiastico. -

clopedia Epatalgia s. f. (T. G. Med.) mali de figau,


fiopedia,
clopedico.
ca agg (t. de s' usu) enci epatalgia. -

Epàticu, ca agg. (T. Med.) appartenenti a su


ndecasillabu agg. e sust. si narat de versu de figau, epatico . - -

undixi sillabas, endecasillabo. Epatoscopia s. f. (T. G.) arti de indovinai


Endèmiu, ia agg. (T. G. Mcd.) malada en su futuru cun osservai is viscerus de is bestias,
demia familiari a unu populu, morbo endemio. epatoscopia.
Endiòmetru s. m. (T. G. de sa Fisica) strum. Epatta s. f. (T. Astronom.) numeru de is dis,
po conosciri sa puresa de s' aria, endiometro. chi s'aggiungint a s'annu lunari po ddu fai uguali
Enèida s. m. poema chi trattat di Enèa, a su solari , epatta.
eneida. -

Epèntesi s. f. (T G. fig. gramat. ) aggiunta


Enemigamenti avv. nimichevolmente. de littera, o de sillaba in mesu de una pa
Enemìgu, ga agg. inimico, nimico, avverso, raula, epentesi, -

contrario, opposto, nemico, abborrente. - Epicèdiu s. m. (T. G.) poesìa luttuosa, chi
Enemìgu s. m. inimico, nemico. Trattai di si recitàda innantis de sepultai su cadaveru,
enemigu, inimicare, nimicare, odiare, perse epicedio. -

guitare. Trattaisì di enemigus, inimicarsi, trat Epicheia s. f. (T. G. de is iscolas) interpre


tarsi da nemici. Po su tiàulu. M. tazioni benigna de sa lei, epicheia.
Energia s. f. (t. de s'usu) forza, energia, eſ. Epicherèrna s. f. (T. G. de Logica) spezia
ficacia, forza. - di argumentazioni, epicherema. -

Energicamenti avv. (t. de s'usu) energicamente. Epieràticu , ca agg. (T. G. Med.) insensibili,
Enèrgicu, ca agg. (t. de s' usu) energico, o apagu apagu, epicratico. Evacuazioni epicra
vecmente, efficace. tica, procurada a pagu a pagu, evacuazione epi
Energiumenu , na agg. spiridau, energumeno, cratica. -

spiritato, arretizio. Epicu, ca agg. eroicu, epico, eroico.


Enfasi s f (Fig. Rettor.) grandu forza in su Spicureisinu s. m. epicureismo. -

rai, enfasi. Epicurèu s. m. seguaci di Epicuru, Epicurio.


Enfaticamenti avv. (t. de s'usu) cun enfasi, Epicurèu, èa agg epicuro. - -

enfaticamente, in modo enfatico. Epidemia s. f influenzia contagiosa, epidemia.


Enfaticu, ca agg (t. de s'usu) enfatico. Epidènicu, ca agg contagiosu, cpidemico
:EPI EQU 26I

Epifania s. f. (T. G.) manifestazioni, Befania, Equestri agg. de Cavalieri, equestre.


Epifanìa, - Equiàngulu, la agg. de angulus ugualis, equi
Èpifonèma s. m. (Fig. Rett.) epifonema: angolo.
Epifora s. f. (T. G. Med.) continua distilla Equidadi s. f. (t de s'usu) equità, ragione,
zioni de lagrimas cun inflammazioni, epifora. giustizia. - -

Epigrafe s. f. (T: G. Didasc.) inscrizioni, chi Equidistànzia s. f. (t. de s'usu) distanzia


si ponit asuba di edifizius, e titulu, chi is Au uguali, equidistanza. -

toris pomint in fronti a is operas insoru, po in Equilàteru, ra agg. chi tenit laus ugualis,
dicaindi s'oggettu, Epigrafe. equilatero, - -
Epigramma s. m. spezia de poesia, epigramma. Equilibrài v. a bilanciare, equilibrare, bili
Epigrammatista s. m. chi cumponit epigram care, librare, metter in equilibrio. Equilibraisà
mas, epigrammatista, epigrammista. n. p. equilibrarsi, librarsi. Poniri in equilibriu,
Epigrammeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) bilicare, mettere in bilico, in equilibrio. Equi
epigrammetto. - --
libraisì, sustenirisì cun is alas, librarsi colle ale.
Epilessia s. f. (T. G. Med.) M. malcaducu. Equilibramentu s. m. libramento, libra, bilico.
Epilèticu, ca agg. chi patit su malcaducu, Equilibrau, da part equilibrato, bilicato, li
epiletico. brato, messo in bilico. - -

Epilogài v. a. (t. de s usu de is Litteraus) Equilibriu s. m. equilibrio, bilico. Teniri in


epilogare, riassumere, ricapitolare, ridire in equilibriu, tenere in bilico, in libra, in equilibrio,
succinto. Epilogai de nou, riepilogare, ripiglia Poniri su pesu in equilibriu, bilicare, metter
re, ricapitolare, raccapitolare. in equilibrio, aggiustare il peso per l'appunto.
Epilogiau, da part epilogato, riassunto. Epi Essiri in equilibriu, stai pocalai, stare in bilico.
logau de nou, riepilogato. - - º
Equinoziali agg equinoziale. i

i" s. m. epilogo, riconto, perorazione, Equinòziu s. m. ugualianzia de dì e de notti,


soprarragionamento. - equinozio. -

Epimone s. f. (Fig. Rett.) continuazioni de Equipaggiai v. a furmiri, corredare, arredare,


laIla propria sentenzia, epimone. fornire di masserizie, di arnesi. Equipaggiai unu
Epinìciu s. m. (T. G.) poesia po vittoria re bastimentu, equipaggiare, fornire un bastimento
portada, epinicio. M. poesia. delle cose necessarie. -

Episcopali agg. episcopale, vescovile, Eqſipaggiamentu s. m. equipaggiamento, cor


Episcopàtu s. m. o episcopau, Episcopato, redo, p" -

Vescovado. -

Equipaggiàu, da part furniu, arredato, cor


Episcòpiu s. m. palaziu episcopali, episcopio, redato, fornito, guernito. - a

palazzo vescovile. - Eqipàggiu s. m. arredo, equipaggio, cor


- Episodiài v. n. fai episodius, disgressionis, epi redo, "io, guernimento. Pois robas chi
sodiare, far episodi. si donant a una sposa a prus de sa doda, cor
Episòdicu, ca agg episodico. redo, dònora, paraferna, sopraddòta, o so
Episòdiu s. m. (T. G.) digressioni, episodio, praddote. Po s'equipaggiu, chi si donata una
digressione, soprarracconto. giovana, chi si fait Religiosa, corredo, para
pispàsticu, ca agg. (T. G. de Farmacia) ferna. Equipaggiu de unu vascellu, equipaggio,
ramediu epispasticu, chi tirat is umoris a foras, arredi d' un vascello. Equipaggiu si narat am
rimedio epispastico. cora su numeru de is personas de unu vascellu
Epistola s. f. epistola, a riserva de is Offizialis superioris, equipaggio.
Epistolanti s. m. M. Suddiaconu. Eqipaggiu, totu su chi si portat a carru po
Epistolàri agg. epistolare. armada, o po persona manna, carriaggio, equi
Epistolàriu s. m. liburu de litteras, epistolario. paggio, salmerìa.
" s. m. (T. G.) iscrizioni in is lapidas qùivalenti v. agg. equivalente, correlativo.
sepulcralis, epitafio. -
In forza de sust equivalente, equivalenza.
pitalàmiu s. m. (T. G.) poesia in onori de Eqòivalènzia s. º (t. de s'usu) valori uguali,
Sposus nous, epitalamio. M. poesìa. equivalenza.
Epitetu s. m. (T. G.) aggettivu, chi declarat Eqòivàliri v. n. (t de s'usu) equivalere.
sa calidadi de su sustantivu , epiteto. Equivocài v. n. sbagliai, equivocare, sbagliare.
Epitomài v. a. (T. G. in usu intre Litteraus) Equivocaisì m. p. equivocarsi, prendere sbaglio.
compendiai, epitomare, compendiare. " avv. equivocamente.
Epitome s. m. (T. G. in usu) compendiu, Equivocamentu s. m. equivocamento.
epitome, compendio, sommario. Equivocu s. m. equivoco.
Epizootia s. f. (T. G. de sa Veterinaria) epi - Equivòcu, ca agg. dudosu, equivoco, ambi
demia de bestiamini, epizootìa. guo, dubbioso.
Epoca s. f. (T. de Cronolog.) epoca. Era s. f erba, follaera, edera. Muru o logu
- Epopèja s. f. (T. G.) poesia de cosas eroicas, cobertu de folla era, muro ederaceo, ederoso.
epopeia. Era s. f. (T. de Cronolog) puntu fissu, de undi
quàbili agg equabile: si cumenzant a contai is annus, era.
Equabilidàdi s. f. egualidadi, equabilità: Erài (t. r.) M. assimbillai.
Equadòri s. m. circu celesti, chi dividit sa Eràriu s. m. erario, tesoreria del pubblico.
sfera in duas partis ugualis, equatore, equi Bogai de s' erariu " , scamerare .
noziale. -
Erba s. f erba. Erbas di ortu, chi serbint de
Equanimidàdi s. f. tranquillidadi de spiritu, cundimentu in is pappais, erbe ortensi, olitorie,
equanimità. oleracee, erbaggio, ortaggio. Erbas chi sommi
Equaziòni s. f. (t. de s'usu) igualidadi, equa nistrant materia a s” arti tintoria, erbe, che
zione, equalità. - - - somministrano materia per la tintoria, o sia
l i
º
262 ERB ERB

arte infettoria. Erhas, chi donant aggiudu a is Erborista s. m. chi circat erbas in sa campa
manifatturas, erbe tecniche. Erhas pastura, gna, erbolajo.
erbe da foraggio. Erbas medicinalis, erbe me Erbòsu, sa agg. erboso.
dicinali. Erbas de grumiai, erbe grumereccie. Erbulàriu s. m. chi bendit is erbas medici
Lastr. Erba messada, chi torrata cresciri, guaìme. nalis, erbajuolo, erbolajo.
Erba siccada comente ſenu, stula e similis, chi Erbuzzu. M. cadilloni.
serbit di alimentu, e de lettu a is bestias, stra Ercùleu, ea agg. fig. robustu, erculeo, robu
me. Pasciri erba siccada, o pastu siccau, stra sto, vigoroso.
meggiare. Pasciri, alimentai di erba frisca, ader Eredàdi s. f. (t. sp.) eredità, redaggio, redità,
lare. Bendiri o comparai in erba, s'intendit retaggio. Accettai un eredadi, adire un'eredità.
de pagai, o coberai su valori de is fruttus in Accettazioni di eredadi, adizione. Eredadi va
nantis di essiri maturus, vendere, o comprare canti, chi no si scit a chi spettat, eredità
a novella, in erba. Arregolliri erbas, erborare. giacente.
Logu plenu di erba, erbajo. Gagl. Erba mala, Eredài v. n. (t. sp.) redare, ereditare, ere
erbaccia. Erbas de insalada, erbe acetarie. dare, succedere nell'avere di chi muore.
Erba S. Maria, e in is biddas scova S. Maria, Eredau, da part. ereditato.
erba odorifera, tignamica, erba di S. Maria. Eredèra s. f. (t. sp.) redatrice, erede, reda.
" halium staechas. Linn.) V. Targ. Po Eredèru s. m. (t. sp.) erede, rede, che reda,
olla S. Maria, chi si coltivat in is giardinus, che succede in eredità. Cumpangiu in s'ere
menta greca. M. folla S. Maria . dadi, coerede.
Erba de ſai ciulirus, sermentaria, sèseli, Ereditàriu, ia agg. ereditario.
seselio. Eregia s. f. (t. r.) M. eresia.
Erba de pulixi, pulicaria, silio, psilio, conizza. Erègiu, ia M. ereticu .
Erba sardonica, appioriso. Eremita s. m. romitaggio , romitorio, èremo.
Erba de dentis, piombaggine. Po solitariu chi bivit in su desertu, eremita,
Erba de porcus, verrucaria, buglossa. (An romito, solitario, romitaro.
chusa officinalis Linn.) Eremitàggiu s. m. romitario.
Erba de cardaneras, erba calderina, piè Eremitanu s. m. romito , romitano, eremita.
d' uccellino. Faisì eremitanu, inromitarsi, farsi romito.
Erba de centu nuus, eoreggiòla (t. fam.) Eremiticu, ca agg solitario, eremitico, ro
poligono centinodia (T. B.) (Polygonum avi mito, romitico.
Erènzia s. f. (t. sp.) stirpe, eredità. Po ere
º" rba ". ) Pis.)
de cincu
(Plantago. FI. fil
filus, piantaggi la
piantaggine, petacciuola.
-
dadi e parentau, prosapia, stirpe, legnaggio.
Eresia s. f. eresia .
Erba de conillus, sonco. Eresiarca s. m. capu de setta eretica, ere
SlalrCa .
Erba de fertas, o feridas, millefoglie. (Achil
lea millefolium. Linn. Ereticài v. n. arruiri in eresia, ereticare, di
Erba de funtanedda. M. follaera. venir eretico, cadere in eresia.
Erba de piricoccu. M. periconi. Ereticàli agg. ereticale.
Erba de puddas, paperina, anagallide cam Ereticamenti avv. ereticamente.
Erèticu s. m. eretico .
pestre. (Anagallis arvensis Linn.)
Erba de gattus, gattaria, erba da gatti. (Menta Erèticu, ca agg. eretico.
cataria). Erettòri, ra v. m. e f. erettore, trice.
Erba mercuriàli, mercorella. (Mercurialis an Ereziòni s. f erezione. Po fundazioni de Be
nua . Linn.) nefiziu, erezione, fondazione. -

Erba de impagliadas, sala, sparganio, e in Erigiri v. a. (t. de s'usu) alzai in altu,


Franzia, nastro d'acqua. elevai, erigere, ergere, elevare, innalzare.
Erba de soli, eliotropia. (Heliotropium Euro Erìgiu, ia part. eretto, elevato, innalzato, erto.
paeum.) Su flori, eliotropio. » Nota: Quest' Ermafroditu s. m. androgino, ermafrodito,
erba è la stessa, che il nostro girasoli, la quale mercuriovenere, maschiofemmina. -

er errore comune è chiamata eliotropio, ma Ermafroditu, ta agg. ermafrodito. Plantas


ella è il vero alianto. V. Girasoli» ermafroditas, piante ermafrodite.
Erbaròsa, o malvarosa, malvarosa: malvoni. Ermànu (t. sp.) M. fradi.
Targ (Aleea rosea. Lin.) Ermellinu s. m. animali bianchissimu , er
Erba de zerras, celidonia, erba da volatiche. mellino.
Erbàceu , cea agg. di erba, erbaceo. Ermenèutica s. f. (T. G. Teol.) interpreta
Erbàggiu s. m. dogmia erba de pappai, er zioni de sa sacra Scrittura, ermeneutica.
baggio, ortaggio. Ermesnu s. m. ermesino, ermisino.
rbài v. a. (t. r.) domai erba a is animalis, Ermeticamenti avv. cun su sigillu di ermete,
aderhare. ch'est candu su tubu si serrat cun birdi scal
Erbajòlu s. m. chi bendit erba, erbajuolo. lau, ermeticamente.
Erbàju s. m. erbolajo Po su chi bendit erbas Ermèticu, ca agg. (T. Didasc. ) ermetico.
medicinalis, erbajuolo, erbolajo. Erminiu s. m. armussa de peddi solita por
Erbàli agg. erbale. taisì de is Canonigus, gufo.
Erbàriu s. m. liburu, chi contenit una regorta Ermosùra s. f. (t. sp.) M. bellesa.
di erbas siccas, erbario, orto secco. Ermòsu, sa agg (t. sp.) M. bellu.
Erbientu s. f erba, parietaria, vetriolo. (Pa Ernia s. f. ernia , ramice. Po rottura, allen
rietaria officinalis. Linn.) tatura, crepatura, rottura, ernia intestinale.
Erbixedda s. f dim. (dd pron. ingl.) erbetta, Ernia aquosa, idrocèle, ernia aequosa. Ermia
erbicciuola, erbolina, erbuccia. carnosa, ernia carnosa, sarcocèle. Ermia ben-
ERN ESA 263

tosa, ernia ventosa. Ernia in sa nappa, chi scialare. Esalai su spiritu, morriri, esalar le
coberit sa brenti inferiori, ernia omentale. Ernia spirito, morire. In signif neutr sfogare, sfumare,
umbilicali, o de su biddiu , ernia ombelicale. esalare. M. traspirai.
Ernia aquosa in su biddiu, idronfalo. Ernia Esalamentu s. m. traspiramentu, esalamento,
de su stogumu, gastrocèle. Ernia de su scrotu, esalo, evaporamento. -

idrenterocèle. Ernia de s'uteru , o uterina, Esalanti v. agg. esalante, vaporante. -

isterocèle, ernia uterina prodotta da rottura del Esalativu, va agg., evaporativo. l


peritonèo. Esalàu, da part esalato, sfogato, evaporato,
Eròi s. m. omini illustri, eroe. svaporato.
Eroicamenti avv. eroicamente.
ºsalazionedda s. f dim. (dd pron. ingl.) esa
lazioncella.
Eroicòmicu, ca agg si narat de poema mesu
seriu, e, mesu burlescu, eroicòmico. Esalaziºni s. f vapori, chi esalat, esalazione,
Eròicu , ca agg. eroico. Versu eroicu o esa scialo, effluvio , evaporazione.
metru , verso eroico. Portai a s' eroicu, eroi Esaltadori, ra v. m. e f. esaltatore, trice.
cizzare, portare all'eroico. Portau a s' eroicu, Esaltài v. a. esaltare, accrescere, aggrandire,
eroicizzato , - -
magnificare, celebrare.
Eroina s. f eroina , eroessa. Esaltamentu s. m. esaltamento, inalzamento.
Eroismu s. m. eroismo. Esaltau, da part. esaltato, inalzato.
Errài v. a. faddiri, errare, sbagliare, scam Esametru s. II). Versu de ses peis, esametro.
biare. Errai, faddiri su camminu, errare, sba Esaminàbili agg. scrutabile.
gliare il cammino. Errai v. n. ingannaisì, er Esaminadòri, ra v. m. e f. esaminatore, esa.
rare, traviare, prendere sbaglio, ingannarsi, minante, disaminante, trice. Po osservadori
essere in errore, e scappucciare; voce bassa, squadratore. - -
essere o andare errato.
Esaminai v. a esaminare, ponderare, contrap
Erranti s. m. vagabundu voluntariu, randagio. pesare, disaminare, discutere, censurare, crivel
Erranti v. agg. errante, vagante, vagatore, lare. Esaminai de nou, risaminare. Esaminai cun
errabondo, vagabondo, profugo, ramingo. Ca sa menti, rivolger colla mente. Po considerai
valieri erranti, Cavaliere errante, che cerca av minudamenti, squadrare, discutere, disaminare.
venture. Stellas errantis, chi tenint motu pro Esaminai minudamenti is contus, assindacare,
-

priu, stelle erranti. tenere a sindacato, rivedere i conti per la minuta


Erràu, da part. errato, sbagliato. Po fai prova, cimentare, .far prova. Po ponde
Erri s. m. porcu colludu, verro. rai. M. Esaminai minudamenti, Caratare, esami
Erroneamenti avv. erroneamente . nar per la minuta.
Erròneu, ea agg. erroneo, erronico. Esaminamentu s. m. esaminamento, conside
Erròri s. m. errore, sbaglio, inganno, abba razione, ponderazione, disaminamento, disami
glio, erramento, trascorso, smarrimento . Er nazione . - -

rori de scrittura, scorrezione. Errori de lingua, Esaminanti v. agg. esaminante. M. esaminadori.


scorso di lingua. Pigai errori, o sbagliu, sgar Esaminàu, da part. esaminato, disaminato,
rare, sbagliare, prender errore, o sbaglio. Er ponderato, contrappesato. Esaminau a sa mi -
rori fattu po negligenzia, strafalcione. Errori nuda, assindacato, tenuto a sindacato, caratato,
de tessidura, malafatta. Po is erroris si fait sa esaminato minutamente.
penitenzia, pe falli si paga lo scotto. Fai unu Esàminu s. m. esame, esamina, discussione,
grandu errori, fare un farfallone. Errori mas disamina.
sissu, solenni, capacchione, svarione, scerpel Esarca s. m. su chi teniat sa dignidadi infe
lone. Po errori simplementi, svario, svista. Er riori, ma immediata a su Patriarca, Esarca,
rori mannu t. pleb. M. disgrazia. Esarco. -

Errorittu s. m. dim. piticu errori, erroretto, Esasperai v a esasperare, acerbare, inasprire,


erroruccio, erroruzzo. aspreggiare, esacerbare, inacerbare. Esasperaisì
Eruditamenti avv. eruditamente. n. p. esasperarsi, inasprirsi.
Eruditu, ta agg. erudito, molto dotto. Esasperamentu s. m. esasperamento.
Erudiziòni s. f. erudizione. Esasperanti v. agg. esasperante, esacerbante.
Eruziòni s. f bessida violenta de Vesùviu , Esasperàu, da part. esasperato, esacerbato.
eruzione. -

Esasperazioni s. f esasperazione.
Esacerbài ec. M. aspriai. Esattamenti aVV. esattamente, puntualmente - º

Esageradòra v. f. esageratrice. Esattèsa s. f (t de s'usu) esattezza, puntualità.


Esageradòri v. m. esageratore, aggranditore, Esattòri v. m. (t. de s' usu) chi coberat is
ingranditore. creditus de is aterus, esattore, cavalocchio, ri
Esagerài v. a. iperbolai, cresciri sa cosa in scotitore di tributi.
- s - - - -

eccessu, esagerare, aggrandire, iperboleggiare, Esattu, tta agg (t de s usu) diligenti, esas.
sfarfallare, dir farfalloni, lanciar cantoni, o to, diligente, puntuale. Po coberau. M.
campanili. Esagerai po fai mannu, aggrandire, Esaudidòri, ra v. m. e f. esauditore, trice.
accrescere, far grande: n. p. aggrandirsi, dive Esaudimentu s. m. esaudimento, ascoltamento.
nire, o farsi grande. Esaudiri v. a. ascurtai una dimanda favora
Esageranti v. agg. esagerante. bilmenti, esaudire, ascoltare favorevolmente una
Esagerativu, va agg. esagerativo. domanda
Esageràu, da part. esagerato. Esaudiu, da part. esaudito.
Esageraziòni s. f. esagerazione , Esauribili agg (t de s'usu) esauribile, che
Esalabili agg.ti, esalabile, traspira sr ſ" votare. -

bile, evaporabile, svaporabile. ºsauriri v. a. (t lat, già in usu) M. evacuai,


Esalài v. a. (t. de s usu) esalare, sfogare, sbuidai.
I i 2
264 ESA ESE

Esaustu, ta part (t. lat. in usu) M. sbuidau. Esecrai v. a. (t de s'usu) detestai, esecrare,
Esaziòni s. ſ. (t. de s usu) M. coberanza, detestare.
Esca s. f propriamenti pappai de is volatilis, i secrandu, da agg esecrando, infando ,
e de is piscis, esca, cito. Esca de fogu, fo nefando.
mite, esca. Metaf ingannu, escato, inganno. Esecratòriu, ria agg, si narat de giuramenta
Donai s'esca, escare, adescare, dare l' esca. accumpangiau de frastimu, o imprecazioni, ese
Po su logu aundi si ponit s'esca a is pillonis, cratorio, ria.
escato. Esecraziòni s. f. M. detestazioni.
Escài, e iscài v. a. (t. r.) poniri su pappai Esecutòria, esecutài, esecutiau, esecutiva ec.
in bucca a is pipius de latti, imboccare. M. M. executoria, executai ec.
pappai nom. sust. Esecuziòni. M. execuzioni.
i schixedda s. ſi dim. (dd pron. ingl.) eschetta. Esegèsi s. f. (T. G. Didasc.) esposizioni de
Esclamadori v. m. esctamatore, una materia po via de commentu, esegsi.
Esclamài v. a. zerriai in boxi alta, esclamare, Esegètica s. f. (T. de s'Algebra) arti de in
sclamare, gridare ad alta voce. Esclamai deira, contrai is rexinis de is equazionis de unu pro
fremere - -
blema, esegetica.
Esclamanti v. agg. fremente. Esegèticu, ca agg. (T. G.) narrativu, narra
Esclamativu, va agg. esclamativo. tivo, esegetico, spositivo.
Esclamau, da part. gridato, che ha dato grida. Eseguibili agg. M. fattibili.
Esclamazionedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) Eseguiri v. a. (t. de s usu) M. effettuai,
esclamazioncella. executai.
Esclamaziòni s. f. esclamazione. Eseguiu, da part. M. eſſettuau.
Esclaressimentu s. m. rischiarimento, rischia Esemplai v; a copiai unu retrattu, esemplare,
ramento, schiarimento. Esclaressimentu de pin ritrarre, effigiare.
tura, lumeggiamento, distribuzion de colori. Esemplari agg. M. exemplari.
Ecclarèssiri v. a. (t. sp.) fai claru, rischiarare, Esemplaridadi s. f esemplarità.
render chiaro, illustrare, schiarire. Po declarai, Esemplativu, va agg. esemplativo.
dichiarare, rischiarare, render intelligibile. Escla I semplau, da part. esemplato, copiato, ritratto.
ressiri una pintura, distribuiri is coloris, lumcg Esemplu s. m. M. exemplu.
giare una pittura. Esclaressiri v. n. e esclares Esentài, e exentai v. a. fai esenti, esentare,
sirisì n. p. beniri claru, rischiarare v. n. rischia far esente, dar esenzione, esimere. Esentaisì v.
rarsi, schiarire v. m. schiarirsi, e schiararsi, r. esentarsi, farsi esente, dispensarsi, sottrarsi.
divenire, o farsi chiaro, acquistar chiarezza. Sa IEsentàu, da part. esentato, fatto esente.
boxi esclaressit, la voce rischiara, si rischiara, Esenti agg. esente, franco, privilegiato, libero.
divien chiara. Esclaressiri sa di , rischiarare, Esentu, ta agg (De esento ital, ant.) M. esenti.
schiarare, rischiarire, rischiarirsi il giorno, Esenzionai v. a. esenzionare. M. esentai.
spuntar la luce. - - Esenzioni e exenzioni s. f esenzione, privi
Esclarèssiu, sia part. rischiarato, rischiarito, legio, dispensa, immunità.
schiarato, schiarito, fatto chiaro, dichiarato, Eseqiài v. a. esequiare, fare esequie, o pompa
illustrato. Pintura esclaressia, pittura lumeggiata. di mortorio per funerali.
In forza di agg. celebre, illustre. - Eseqiliàli agg. pompa esequiali, pompa di
Escludenti v. agg. escludente. mortorio, pompa esequiale, funebre.
Escludiri v. a. (t. de s' usu) su propriu, che Esequias s. f. pl (t. sp.) esequie, funerale,
escluri, escludere, riluttare, rigettare, proscri potmpa di mortorio.
vere, Escludirisì v. r. escludersi, sottrarsi, non Esercitadòri, ra v. m. e f. esercitatore, trice.
ingerirsi. Esercitài v. a. addestrare, assuefare, eserci.
Esclitiri v. a. (t. sp.) M. esclùdiri. tare, ammaestrare. Po fai agili, addestrare.
Escluìu, da part. ſi esclusu. Esercitaisì v. r. esercitarsi, fare esercizio.
Esclusiòni s. f esclusione, esclusiva. l'Isercitamentu s. m. esercitamento. M. eserciziu.
Esclusiva s. f. M. esclusioni. Esercitanti v. agg. esercitante.
Esclusivamenti avv. esclusivamente. Esercitativu, va agg. esercitativo.
Esclusivu, va agg esclusivo. Esercitàu, da part. esercitato, addestrato,
Esclùsu, sa part (t. de s'usu) escluso, schiuso, assuefatto, ammaestrato. -

estruso. Esèrcitu s. m. esercito. Disfai esercitus ene


Escrementòsu, sa agg. chi portat escrementu, migus, romper eserciti nemici, metter in rotta,
escrementoso, escrementale, escrementizio. sconfiggere, sbaragliare. Poniri in ordinanza
Fiscrementu s. m. escremento. s” esercitu, attelare, distendere in ordinanza
Escrescènzia s. f mali ch' impedit s orina, l' esercito.
carnosità, escrescenza, crescenza carnosa. Escre Eserciziu s. m. esercizio, addestramento, pro
scenzia de pezza, escrescenza di carne, carnosità, ginnasma.
carnumc. Sa chi bessit in is cantus Cie is ogus, Esibiri v. a. (t. ital. in usu ) esibiu ec.
caruncuia. Escrescenzia tumorosa, protuberanza. M. offressiri. -

Vi è la lacrimale, e la mirtiforme. Esibita s. f. (T. Curial.) pagamentu, chi si


Escretòriu, ria agg. (T. Med.) chi separat fait a s Attuariu in su presentai is paperis,
alguna materia, escretorio, separatorio. esibìta.
Escreziòni s. f. (T. Med.) separazioni de al Esibizioni s. f. (t. de s'usu) M. offressimentu.
guna materia, chi si mandat foras de su corpus, Esigenti v. agg. (t. de s'usu) esigente.
tra rºz? One .
Esigibili agg. (t. de s'usu) M. coberabili,
Esecrabili agg. esecrabile, detestabile, Esigiri v. a. (t. lat.) M. coberai,
Esecrabilmenti avv. esecrabilmente. Esìgiu, gia part M. coberau.
ESI ESO 265

Esiliadòri v. m. relegatore, Esortazionedda s f dim. (dd. pron. ingl.)


Esiliài v. a. esiliare, mandar in esilio, rele esortazioncella.
gare, sbandeggiare, sbandire, dar bando, con Esortaziòni s. f esortazione, parenèsi, am
finare, mandar in confino, rilegare, mandar Pºlo/l 12'Orle.

in relegazione, proscrivere, condannar ad esilio, Esòticu , ca agg (t de s'usu) furisteri,


bandeggiare. esotico, forestiero, avveniticcio.
Esiliàu, da part. esiliato, relegato, bandito, Espansiòni s f (t de s'usu) spargimentu,
mandato in esilio , sbandito, sbandeggiato, dilatamentu, espansione, dilatazione, spandimento.
mandato in confino, rilegato, proscritto. ln Espansivu, va agg. (T. Didasc. de s' usu)
forza di agg. esule. espansivo, dilatativo.
Esiliu s. m. esilio, bando, relegazione, sban Espedienti s. m. (t de s'usu) espediente.
digione, sbandimento, confine, confino, pro Espedienti v. agg. utili, espediente, conveniente.
scrizione. Segai su disterru, o violai s esiliu, Esperiènzia s. f esperienza, sperienza, saggio.
rompere il confino. Presentaisì in su logu de M. sperienzia.
s'esiliu , pigliar il confino, presentarsi nel Esperimentài v. a. esperimentare, far prova.
luogo del confino. Mandai in esiliu, man M. sperimentai.
dare a confine, in esilio. Esiliu de personas Esperimentau, da part. esperimentato. M
potentis, chi faint umbra a su guvernu, sperimentau.
ostracismo. Esperimentu s. m. M. sperimentu.
Esistenti v. agg. esistente. Espertu, ta agg M. sperti. Po sperimentàu. M.
Esistènzia s. f esistenza.
Espi s m. insettu, vespa. Niu di espis, ve
Esistiri v. n. esistere, aver l'essere.
l'sistiu, ia part che ha avuto l'essere, che
i" Sfustigonai is espis, stuzzicare il vespaio.
spi mannu, vespone , vespa grande. Un atera
è stato in atto. spèzia meda superiori, calabrone.
Esitài v. a. (t. de s'usu) fai esitu, bendiri, Espiùi v. a. reparai o purgai unu peccau,
esitare, vendere, far esito. M. bendiri. espiare. Po spiai. M.
- Esitàu, da part. (t. de s'usu) bendiu, esitato, Espiatòriu, ia agg espiatorio; Sacrifiziu espia
venduto. M. bendiu. tòriu, piacolo, sagrifizio espiatorio.
Esitu s. m. (t. de s' usu) bessida, esito, Espiàu, da part. espiato, purgato.
uscita ; Po benda, esito, spaccio, vendita. Espiaziòmi s f satisfazioni poculpa commit
Esodu s. m. su segundu liburu de sa Sacra tia, espiazione.
Scrittura, Esodo. Esplanadòri v. m. declaradori, dichiaratore,
Esofagotonia s. f. (T. G. Med.) tagliu de che schiarisce, sminuzzatore. Po comentadori,
s'esòſagu, esofagotomìa. Comentatore .

Esòſagu s. m. (T. G. Med.) canali de su Esplanài v. a. schiarire, spiegare, dichiarare.


gutturu, aundi passant is alimentus, esofago. Esplanai minudamenti, sminuzzare, snocciolare.
Esòpicu, ca agg. di Esopu, esopico. Po comentai, esporre, comentare. Po splanai, o
Esòpu. M. isopu. apperixar, spianare, pareggiare.
Esorbitantementi avv. (t. de s'usu) eccessi splanàu, da part. spiegato, dichiarato, schia
vamenti , esorbitantemente , smisuratamente , rito, sminuzzato, spianato, comentato. M. su verbu.
straboccatamente, con istrabocco, smoderata Espletivu , va agg (t. de s'usu) satisfattivu,
inente, strabocchevolmente . espletivo, saziativo.
Esorbitanti agg. (t. de s'usu ) eccessivu , Esplicàbili agg. esplicabile.
esorbitante, eccessivo, strabocco, straboccante, Esplicài v. a. esplicare, dichiarare. M. splicài.
strabocchevole, smoderato. Preziu esorbitanti, Esplicativu, va agg. esplicativo.
prezzo ingordo. - Esplicàu, da part. esplicato, dichiarato. M.
Esorbitanzia s. f. (t. de s'usu) eccessu , splicau.
esorbitanza, eccesso, straboccamento, strabocco, Esplicitamenti avv. (t. de s'usu) espressa
trabocco. menti, esplicitamente.
Esorcismu s. m. esorcismo. Esplicitu, ta agg (t. de s'usu) espressu,
Esorcista s. m. esorcista. esplicito, dichiarato. -

- Esorcistàtu s. m. su terzu ordini minori, Esploradòri, ra v. m. e f. esploratore, trice.


esorcistato. -
Esplorài v. a esplorare, spiare, cercar no
Esorcizzai v. a. esorcizzare, scongiurare. tizia, informarsi.
Esorcizzàu, da part. esorcizzato. Esploranti v. agg. esplorante.
Esorcizzaziòni s. f. esorcizzazione. Esploràu, da part. esplorato.
Esòrdiu s. m. principiu, esordio, principio, Esploraziòni s f esplorazione, ricerca.
prologo. Esplosioni s. f. (t. lat. usau intre is Litteraus)
Esornài v. a. esornare. M. adornai. motu impetuosu produsiu de sa bruvùra, e de
Esornamentu s. m. M. esornazioni. s oru fulminanti, esplosione, scoppio. Fai esplo
Esornativu, va agg. esornativo, dimostrativo. siòni, esplodere, scoppiare.
Esornàu, da part. ornato. M. ornau. Esponenti v. agg. esponente. -

Esornaziòni s. f. esornazione. Espòniri v. a. esporre, sporre, interpretare,


Esortadòri, ra v. m. e f. esortatore, trice. dichiarare, spiegare, manifestare, metter fuori,
Esortài v. a. esortare, eccitare, persuadere. in vista. Esponiri sa vida, esporre la vita.
Esortamentu s. m. M. esortazioni. Esponiri a perigulu, esporre a rischio, a sba
Esortativu, va agg. esortativo, ammonitorio, raglio, avventurare. Esponiri minudamenti ,
parenetico . sminuzzare, sminuzzolare, snocciolare, spia
Esortatòriu, ia agg. esortatorio, ammonitorio. nare. Esponirisì v. r esporsi, offerirsi, sottoporsi,
Esortau, da part. eccitato, animato, esortato. nettersi in cimento . -
266 ESP EST
l

Espositivu, va agg espositivo, spositivo. diris n. p. estendersi. Estendirisì trattendu de


Espositòra v. f. espositrice, spositrice, montagnas: Una cadena de montagnass estendit
Espositòri v. m. espositore, spositore. de Levanti a Ponenti, una catena di montagne
Esposiziòni s. f esposizione, sposizione. corre, s” estende da Levante a Ponente. Esten
Espostu, sta part. esposto, dichiarato ec. dirisì v. r diffondersi. Estendirisì in fueddai,
M. su verbu. -
diffondersi nel dire. -

Espressài v. a. (t. sp.) esprimere, dichiarare. Estèndiu, dia part. esteso, disteso, estenso.
Espressamenti avv. espressamente, chiara IEstensiòni s. f. estensione.
nente, segnatamente, espresso. Estensìvu, va agg. estensivo.
Espressanti v. agg. M. esprimenti. Estensu, sa part. esteso, estenso. M. estendiu.
Espressau, da part. espresso, dichiarato. Estenuài v. a. estenuare, consumare, stenuare,
Espressioni s. f espressione, dichiarazione. assottigliare, smugnere. S amori estenuat, con
Espressiva s. f espressiva. sumit, l' amore assottiglia. Estenuaisì n. P.
Espressivamenti avv. espressivamente. smugnersi, estenuarsi.
Espressivu, va agg espressivo, chiaro, signi Estenuamentu s. m. M. estemmazioni.
ficativo . Estenuativu, va agg. estenuativo.
Espressòri v. m. espressore, ch esprime. Estenuàu, da part. consunto, assottigliato,
Espressu, ssa agg. chiaro, manifesto, espresso. cStenttato . -

Esprimenti v. agg. esprimente, espressivo. Estenuau, da agg, magro, scarnato, smunto -

Esprimiri v. a. M. espressài. Estenuaziòni s. f. estenuazione, magrezza.


Esprimiu, ia part. M. espressau. Esterminadòri v. m. e ra f esterminatore,
trice.
Espugnadòri v. m. espugnatore, debellatore.
Espugnài v. a. (t. de s'usu) debellare, espu Esterminài v. a. (t. de s' usu) esterminare,
fi , da part.
gnare, soggiogare. espugnato, debellato. distruggere intieramente, mandare in rovina ;
un precipizio.
Espugnaziòni s. f. espugnazione. ºsterminàu , da part. esterminato, distrutto
Espulsài v. a. (t. de s'usu) espellere, scac affatto, mandato in rovina. Po eccessivu, ester
ciare. minato, smisurato, eccessivo. -

Espulsamentu s. m. (t. de s'usu) espulsione, Esterminiu s. m. (t. de s'usu) M. ruina.


cacciamento. Esteribri s. m. esteriore.
Espulsàu, da part (t de s usu) espulso, Esteriori agg. esteriore, estrinseco, esterno.
estruso , cacciato. Esterioridàdi s. f. esteriorità.
Espulsioni s. f. (t. de s' usu) espulsione, Esteriormenti avv. a foras, esteriormente.
scacciamento, cacciata. Po espulsioni violenta, Esternài v. a. esternare, manifestare, far co
de unu corpus liggeri, chi s'incontrat cund unu noscere le intenzioni.
prus forti, estrusione. Esternamenti avv. esternamente, esteriormente.
Espulsivu, va agg. espulsivo. Esternàu, da part. manifestato, fatto conoscere.
Espulsòri, ra v. m. e f. (t. de s'usu) espul Esternu s. m. esterno, esteriore,
sore, espultrice. Esternu, ma agg. esterno.
Espurgaziòni s. f. (T. Med.) spettoramentu Estimàbili agg. estimabile, pregevole, degno di
de catarru , espurgazione, espettorazione, es pregio, pregiabile, di valuta .
creato, spurgo del catarro per bocca. Estimu s. m. imposizioni posta asuba de su
Essènzia s. f essenza, quiddità : stimu de is benis istabilis, estimo.
Essenziali agg. essenziale, quidditativo, prin Estinghiri v. a. (t. de s'usu) studai, estin
cipale. guere, a olire, annullare, abrogare. Estinghiri
Essenzialidàdi s. f. essenzialità. is passionis, spegnere, ammortare, ammorzare,
Essenzialmenti avv. essenzialmente. estinguere, rintuzzar le passioni. Estinghirisi n.
Essida s f (de exida cat.) M. bessida. p. ammortirsi, spegnersi, ammorzarsi, estinguersi.
Essiri v. n. (de exire lat.) M. bessìri. Estintu, ta part studau, estinto, ammor
Essiri s. m. essere, essenza, esistenza. Donai zato, ammortito, spento, abolito, rintuzzato,
s essiri, dar l'essere, creare. abrogato.
Essiri v. sust. essere , avere essenza. Po stai, Estinziòni s. f. (t. de s'usu ) estinzione, an
stare. Essiri incredulu, miscredere. Essiri du nichilazione. -

dosu, vacillare, fluttuare. Essiri differenti, Estirpài v. a. (t de s' usu) sderrexinai,


dissomigliare. Essiri a plumbu, o perpendicu schiantare, svellere. Estirpai is vizius, estirpare
lari, piombare, essere a piombo. i viz/ .
Essòdiu s. m. (T. G. de Litteratura) spezia Estirpamentu s. m. (t. de s'usu) estirpamento,
de digressioni in is cummedias antigas, essodio. sradicamento, svellimento.
Essu, ssa pronom. agg. e oscur (t. r.) de Estirpàu, da part. sderrexinau, schiantato -
esso essa. M. issu. svelto, estirpato.
Estasciri avv. cioè, cioè a dire, vale a dire. Estispiciu s. m. osservazioni de is interioris de
stasi s. f. (T. G.) estasi, ratto, elevazione is animalis in is sacrifizius de is Gentilis,
dell' anima a contemplar cose. estispicio.
Estàticu, ca agg. estatico, rapito in estasi. Estivu, va agg. de stadi, estivo.
Esteroporalidàdi s. f su cumponiri versus a Estorsiºni s. f. (t. de s' usu) esazioni violenta,
s'improvvisu, estemporalità. estorsione.
Estemporàneu, ea agg (t. de s' usu) im Estradotàli agg. (T. Forensi) si narat de is
provvisu, estemporaneo, improvviso. benis de sa mulleri foras de sa doda, estradotale.
Estendibili agg. estendibile, dilattabile. Estragiudiziàli agg. (T. Forensi) estragiudiziale.
Estèndiri v. a. estendere, distendere. Esten Estragiudizialmenti avv. estragiudizialmente,
EsT ETE 267

Estràiri v. a. estrarre, cavar fuori. Eternu s. m. cosa eterna, eterno,


Estraiu, da part. estratto, stratto, cavato fuori. Eternu, na agg. eterno, perpetuo.
Estràneu s. m. ea f su strangiu, sa strangia, Eteròclitu agg. si narat de is nominis, chi si
lo straniero, la straniera. M. strangiu. declinant foras de is regulas, eteroclito.
Estràniu, ia agg. de foras, estranio, estraneo. Eterodossia s. f. (T. G. Dogmaticu) contra
Estraordinariamenti avv. estraordinariamente. riedadi a is opinionis cattolicas, eterodossìa.
Estraordinariu, ria agg. estraordinario, stra Eterodossu, ssa agg. (T. G.) contrariu a opi
ordinario. nioni cattolica, eterodosso.
Estratfivu, va agg. estrattivo. Eterogeneidàdi s. f. (T. Filosofi) diversidàdi
Estrattu s. m. estratto, essenza, sunto. Po de generu, eterogeneità.
resumini de un'opera, estratto. Eterogèneu , ea agg. de diversu generu ,
Estrattu, tta part M. estraiu. eterogeneo. -

Estravaganti s. f constituzioni Pontifizia de su Etica s. f. (T. Gr.) filosofia morali, Erica. Po


corpus canonicu depustis de is Decretalis, calentura abituali, etica, o febbre etica.
estravagante. Eticamenti avv. eticamente, moralmente.
Estraziòni s. f estrazione, Cavalieri de bascia Etichetta s. f etichetta.
estrazioni, cavaliere di basso paraggio, di bassa Eticu s. m. maladiu di etica, etico. Po stu
nascita, di bassa tratta. diosu de s' Etica, Etico.
Estremamenti avv. estremamente, in estremo, Eticu, ca agg. (T. G. ) abituali; calemtura
eccessivamente. etica, cotidiana, febbre etica, abituale, cronica.
Estremàu, da agg. (t. sp.) M. stupendu, ma Etimologia s. f. (T. G.) derivazioni de is vo
ravigliosu. Po eccessivu. M. esterminau. cabulus, Etimologìa. -

EstremaUnziòni s. f su Sacramentu de s Ollu Etimologicamenti avv. etimologicamente.


Santu, Olio Santo, Estrema Unzione. Etimològica, ca agg etimologico:
Estremessirisì (t. sp.) M. tremirisì. Etimologista s. m. (T. G.) Etimologista,
Estremidadi s. f estremità, stremità, sommità, Etimologico. -

sommo. Po necessidadi, stremo. Estremidàdi de Etimologizzài v. a. etimologizzare, formare


un altaria, sommità. Estremidadi de uma biga, etimologia.
testata d'una trave. Etiologia s. f. (T. Fisicu e Med.) se parti de
Estrèmu s. m. estremo, estremità. Essiri a is sa fisica, chi esponit is fenomenus, e sa parti
estremus, essere agli estremi, negli ultimi mo de sa Patologia, chi trattat de is causas is
menti della vita. Dognia estremu est viziosu, maladias in generali, etiologìa.
tutti gli estremi son viziosi. Fai estremus, far Etiològicu , ca si (T. G. Med.) etiologico.
gesti scomposti. Etiopu, pa agg di Etiopia, etiope, etiopeno.
Estrèmu, ma agg. estremo, ultimo, stremo. Etologia s. f. (T. G.) trattau de is usanzas,
Necessidadi estrema, estrema necessità. Estrema etologìa. -

Unzioni, Estrema Unzione. Etopèa, etopeja s. f. (T. G. Didasc.) descri


Estremunziài v. a. (t. sp.) amministrare il Sa zioni de costuminis, o de passionis, etopèa, etopefa.
gramento dell' Estrema Unzione, dar l' Olio Evacuai v. a. sbuidai, evacuare, far vacuo,
Santo. votare. Evacuai de nou, rievacuare.
Estremunziàu, da part. che ha amministrato Evacuamentu s. m. evacuamento.
il Sagramento dell' Estrema Unzione. Respetta Evacuanti v. agg. evacuante.
a chini dd'arricit, che ha ricevuto il Sagramento Evacuativu, va agg. evacuativo.
dell' Estrema Unzione, che ha avuto l' Olio Evacuàu , da part. evacuato. Evacuau de
ASanto. mou , rievacuato.
Estrinsecamenti avv. estrinsecamente. Evacuazionedda s. f. dim. (dd pron. ingl.)
Estrinsecu, ca agg. estrinseco, esterno. evacuazioncella. -

Estru s. m. e oscur. furori de spiritu in is Evacuaziòni s. f. evacuazione. Po cursu, mos


Poetas, estro. sa, egestione, evacuazione.
Esulcerài v. a. (t. de s' usu) M. ulcerai. Evangelicamenti avv. evangelicamente.
Esultài v. n. esultare, avere allegrezza. Evangèlicu, ca agg vangelico, evangelico.
Esultanti v. agg. esultante. Evangelista s. m. Vangelista, Evangelista.
Esultàu, da part che ha avuto allegrezza, Evangèliu s. m. Vangelo, Evangelio.
rallegrato. Evangelizzài v. a. evangelizzare, vangelizzare,
Esultatòriu, ria agg. esultatorio: predicare il Vangelo.
. Esultaziòni s f esultazione, allegrezza . Evangelizzanti v. agg. evangelizzante, van
Esumazioni s. f. (T. de is Giuristas) su de gelizzante: -

sutterrai unu cadaveru, esumazione. Eucaristia s. f. (T. G.) Eucaristia.


Etere s. m. (T. G.) s'aria prus suttili, etere. Eucaristicu, ca agg. eucaristico.
Eterizzài v. a summamenti purificai, eterizzare. Eucològiu s. m. iG.) liburu, chi cuntenit
Eterizzàu, da part. eterizzato, purificato. s offiziu de is festas principalis, eucologio.
Eternài v. a. º" eternizzài. Eucrasia s. f. (T. G. Med.) bonu tempera
Eternàli agg. M. eternu. mentu , eucrasìa. -

Eternalmenti V avv. eternamente, eternalmente, Eudiometria s. f. (T. G. Chimic.) mesura de


Eternamenti )
in eterno, e abeterno. sa puresa de s' aria, endiometrìa. -

Eternidàdi s. f. eternità. udiòmetru s. m. (T. G. Chimic. ) strum. po


Eternizzài v. a. eternare, immortalare. Eter mesurai sa puresa de s' aria. eucliometro.
mizzaisà n. p. eternarsi, immortalarsi, farsi Eventu s. m, evento avvenimento.
eterno , Eventuali agg. (T. Leg.) casuali, eventuale,
d
Eternizzàu, da part. eternato, immortalato. -
268 EVE
l

r
Eventualidadi s. f casualidàdi, eventualità,
casualità. -

i Eufonia s. f. (T. G. de sa Musica) sonu Fa s. f legumini. (de faba ae fatta s'apo


suavi de una sola boxi, o de unu solu stru cope) fava. (Vicia Faba. " Sa canna,
mentu , eufonìa. caule, stelo. Sa tega, baccello, gagliòlo. Is per
Evidentementi avv. evidentemente, visibilmente. ras de sa tega, valve. Su bicchixeddu, aundi
Evidenti v. agg. evidente, appariscente, spec pillònat, piumetta. Targ. Cambu siccau, e an
chiato. cora sa stula de sa fà, faville. Succu de fà
Evidènzia s. f evidenza , dimostrazione. (t. r.) pulenta de fà , favetta, faverella. Sa
Evinciri v. a. (T. lat. Forensi) repitiri su suu canna de sa fa est tuvùda, o fistulosa, lo stelo.
possediu di aterus, evincere. delle fave è fistuloso, tubulato. Fà frisca, o
Evitàbili agg. evitabile. faixedda, baccelli. Su crosu de su papu, buc
Evitadòri, ra v. m. e f. evitatore, scansa cia. Limpiai sa fà de custu croxu suttili, sbuc
tore , trice . ciare. Su croxu de sa tega, guscio. Linpiai sa
Evitài v. a. fuºri, evitare, fuggire, campare, fa de sa tega, sgranare: sbacellare. Fà bianca,
sfuggire, schivare, scansare. Evitài s'occasioni, fave bianche. Fà de Morìa, fave di Tunisi.
fuggire, schivar l'occasione. Poschivai su colpu Fà nanitta, chi fait sa canna meda curza, fave
de s'avversariu tirendu de scherma, sfalsare. nane. Fà , chi fait is tegas a mazzus, o a gur
Evitài sa botta, o su colpu, voltare, scansar donis, fave a mazzetti. Fà pitica e niedda, fave
la botta. -
da cavalli. V. Targ. Fà fi cat.) s' estremi
Evitamentu s. m. scansamento, sfuggimento, dadi de su membru virili, ghianda, fava. Fà
evitazione, schifamento. pistada, fava franta. No baliri una fà, non va
Evitàu, da part. schifato, sfuggito. lere una fava, niente. Po votu de ghettai in
Eviziòni s. P (T. Leg.) su pigai alguna cosa bussa " votai, voto, fava, suffragio.
p" ingiustamenti de un ateru po mesu de su Fà de matta s. f erb. jeracio bulboso, o tu
iugi, o siat su derettu chi tenit su compara beroso (Hieracium bulbosum. Lin.)
dori a su bendidori, candu sa cosa bendia po Fà de porcus s. f erba, pan porcino. (Cicla
libera portat pesu etizione. men Europaeum. Linn.) -

Eulogia s. f. (T. G.) cosa beneditta, eulogia. Fa s. f sa quarta nota de sa Musica, fa .


Eunucu s. m. omini castrau, eunuco. Fàbbrica s. f fabbrica, edifizio. -

Evoluziòni s. f. (t. de s'usu) figura militari, Fabbricadòri, ra v. m. e f. fabbricatore, trice.


evoluzione . Fabbricai v. a murare, fabbricare, edificare,
costruire.
Euritmia s. f. (T. G. Didasc.) bell' ordini de
un' opera di Architettura, euritmìa. Fabbricamentu s. m. fabbricamento.
Eutropelia s. f. (T. G. ) arti de burlai cun Fabbricanti v. agg. fabbricante. In forza de
grazia, eutrapella, eutropelia. - -
sust. fabbricante , fabbricatore.
Evu s. m. (t. lat. in usu) seculu, in su quali Fabbricàu, da part. fabbricato.
hanti cumenzau a decairi isiscienzias, evo. Scrit Fabbricèri s. m. fabbriciere.
toris de su mediu evu, scrittori del medio evo. Fabbrichedda s. f dim. (dd pron. ingl.) fab
Exabrupto iº (t. lat.) e cabrupto, in un tratto. bricuccia .
Examinài. M. esaminai. Fabbricòna s. f accresc. grandu fabbrica, fab
Exàminu s. m. esame, esamina, esaminamen bricone.
to. Examinu fattu a su reu ananti de su Giugi, Fàbbricu s. m. fabbrica, construzione, l'azione
costituto. M. esaminu . . -
di fabbricare, e la cosa fabbricata. Fabbricu,
Exaudiri, exaudiu ec. M. esaudiri, chi bessit foras de su muru principali, sporto,
Executài v. a. (t. sp.) eseguire, esecutare. accollo, aggetto.
Executàu, da part eseguito. Fabbrili agg. (t. dc s'usu) fabbrile.
Executivu, va agg. esecutivo. Fàbula s. f favola. Po contu de beccia, o de
Executòri, ra v. m. e f. esecutore, trice. Exe foxili, cantafavola, finzione frivola. Descriri fa
cutori testamentariu, esecutore testamentario. bulas, "º, descriver favoleggiando, ma
Executòria s. f mandato del Giudice. scherar " -

Executoriàli agg. (T. Forensi) esecutoriale. Fabulài v. n. favoleggiare, favolare, raccon


Executòriu, ria agg. esecutorio. tar favole. - -

Execuziòni s. f esecuzione. Fabulosamenti avv. favolosamente. .


Exemplari s. m. " , prototipo. Fabulòsu, sa agg favoloso:
Exemplaridàdi s. f. M. esemplaridadi. Faccetta s. f faccetta. Fai a faccettas. M.
sfaccettai.
Exemplu s. m. esempio. Po exemplu, per
Facchina s. f. M. vacchina.
esempio: -

Exentài. M. esentài ec. Facci s. f faccia, volto, viso, sembiante.


Exentu, ta agg. M. esentu. Facci filada, o affilada, volto affilato. Facci
Exenziòni. M. esenzioni. pigotosa, viso butterato, butteroso. Facci plena
Eximiri (t. pagu in usu) M. esentài. de pigas, volto lentigginoso. Facci pruppuda,
Exitài. M. esitài. o impruppida, viso carnacciuto, paffuto. Facci
Exortadòri v. m. M. esortadòri. leggia, sformada, visaccio contraffatto. Facci
Exortài v. a. exortau, exortatoriu ec. M. tosta, o de sola, fronte invetriata, incallita,
esortài ec. sfrontato, sfacciato, ostinato, faccia di pallot
Exprofesso agg. plenamenti, ex professo. tola, senza vergogna. Facci de su pei, meta
Expropositu avv. (t. lat.) de propositu, ex tarso. Facci de muru, o de muraglia, su fini
proposito, di proposito. mentu, corteccia di muro. Fazioni de sa facci,
le fattezze del viso. A facci manna avv. sfac
FAC FAD 269

ciatamente. Fai facci tosta, far faccia tosta, Fadiàu (t. r.) M. fatigàu, cansàu.
esser ardito. Fai faccis leggias, o gestus, fare Fadigòsu, sa agg (t. r.) meschinu, misero,
smorfie. Ghettai in facci , gittare in volto, rin meschino, abbietto, rile. In forza de sust. galuppo.
facciare, rimproverare, rinceffare, rigettar in Fadigu s. m. (t. b.) magrezza. Animalis mor
faccia. Fai fai sa facci in coloris, fare arros tus de fadigu , animali morti di magrezza, ri
sire. A facci in susu, resupino, supino. Essiri finiti dalla fame.
a facci, affrontare, esser a dirimpetto, a fronte. Fadòsu, sa ag. (t. r.) M. fortunau . -

Susteniri in facci, abbarrai in facci, fai fronti Faeddare (t. logudor. de favellare ital.) M.
a unu, stai a pettus cund'unu, stare appetto, fueddài .
contraddirgli in presenza, sostenere in faccia. Fàgliu s. m. (t de giogu de cartas) rinunzia.
Mostrai facci, mai cun calori is raxonis suas, Faisì unu fagliu, scartaisì, scartarsi, farsi uno
mostrare il viso, dir con forza i fatti suoi. scarto. (V. renonce fr.)
Facci po direzioni de camminu, volta. No te Fogotteddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) fa
niri facci de cumparriri, non aver volto da com gottino, fardelletto.
parire. A sa facci, a s'aria, al volto. Fagottu s. m. fagotto, fardello. Fagottus di
Facci avv. verso . Andai facci a unu, andare artifiziu, fagotti di artifizio, Fagottu, chi si
alla volta d'uno, inverso d uno. Facci a cali ortat occultau asutta de su bistiri, soffoggiata,
logu? alla volta di qual luogo, inverso qual parte? o strum. de fiatu, fagotto.
Facciàda s. f facciata. Facciada de muru, Fai v. a. fare. Fai troppu, prus chi no cum
parete. Facciada de liburu , aundi est iscrittu benit, strafare. Fai " indusiri sonnu ,
su titulu, frontispizio. assonnare, indur sonno. Fai depositu, trattenda
Faccialtàri s. m. siat de marmuri, o de lin de umoris, decumbere. Fai fianza, o bonu t.
ma ec. dossale. b. garantiri, star della detta , mallevare, assi
Facciàna s. f femina, chi allettat in s' amori, curare, fidanzare, far fidanza, sicurtà. Fai
aggiratrice, inveschiatrice, invescatrice, lusin umbra nociva propriu di arburis a is loris a aus,
gatrice, allettatrice, che inveschia nell'amore. aduggiare, far uggia. Fai facci bona a una,
Facciarbu, o siat faccialbu, ba agg. chi tenit far buona cera. Fai unu strupìu in facci, svi
facci bianca, e si narat de cuaddu, chi portat sare, guastare il viso. Fai ostruzioni, ostruire,
una pezza bianca a longu in su fronti, cuaddu far ostruzione. Fai rexini, abbarbicare. Faisa
facciarbu, cavallo sfacciato. Si però custa pez mostacùa, imòi faisì biri , imòi acuaisì, far le
za est ampla in su fronti, e bandat istringendu, mummie, far capolino. Fai cumparsa po va
e calat appuntada faccia su murru, e insaras nidadi, ostentare, fare ostentazione. Fai pipia
naraus cuaddu candelau , cavallo, che ha la das, far ragazzate, pargoleggiare, bamboleg
cometa. M. cometau. giare. Fai notti, pernottare. Fai aguantai sa
Facciazza s. f facciazza. mula, fai aspettai a unu prus de su chi cum
Faccili s. m spezia de visera, chi si ponit in benit, tenere a piuòlo. Fai sa posta, fare il
facci a su molenti, e a is cuaddus de molinu lavoro a còmpito. Fai murrus grussus, intron
in s'attu de su traballu, visiera. -
.fiare, divenir tronfio, imbronciare, far broncio.
Faccixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) viset Fai de una musca unu boi, far d una bolla
to, faccetta . - un canchero. Fai una cosa cun is carcangius,
Fàcili agg facile, agevole. far una cosa colle gomita. Fai a campanili,
Facilidàdi s. f facilità, agevolezza. accomignolare. Fai sa parti, parteggiare. Fai
Fagilitài v. a. facilitare, agevolare, render menzioni, mentovare, ſ" menzione. Fai arre
agevole. - buserias in su giogu, mariolare, far mario
Facilitamentu s. m. agevolamento. lerie. Fai taulas, tavolare. Fai sidi, assetare,
Facilitàu , da part facilitato, agevolato, ap Fai prazza, far ala. Fai majonettas, o ma
piallato. - - - riettas, far vezzi, vezzeggiare. Fai tempus,
Facilmenti avv. facilmente, di leggieri, age indugiare, temporeggiare. Fai mongia, monacare.
volmente. Faisì mongia n. p. monacarsi, farsi monaca .
Facultàdi s. f facoltà. Facultadi de pensai, Fai a cinixu, incenerire. Faisì a cinixu n. p.
cogitativa Donai ampla facultadi, largheggiare, incenerirsi. Fai a timiri, impaurare, e impair
dare ampia facoltà. rire. Fai a ganciu, aduncare. Faisì a ganciu
Facultativu, va agg facoltativo, facultativo. n. p. aduncarsi. Fai murru trottu, frunziri is
Faciundia s. f. (t. lai) M. eloquenzia. murrus, far viso torto, arcigno. Fai Inli l'I'lls
Facundu, da agg. M. eloquenti. po collera, far buzzo. Fai signali, fai biri,
Fada s. f. (t. sp.) fata. Fadas pl. feminas dimostrai, far sembiante, far segno, far vista.
fabulosas, le fate, le ninfe. Fai in forma de lusingiu, lucignolare. Fai su
Fadài v. a. (t. sp.) fatare. repilu de una barba, dare il contrappelo. Fai
Fadàu, da part. M. fatàu . a cocòi, arroncigliare. Faisì a cocòi n. p. ar
Faddina s. l' (dd
pron. ingl.) sbaglio, erro roncigliarsi. Fai su sulittu cun sa bucca, zu
re; mancanza. Pigai in faddina una cosa po folare, fischiare, far il zufolino, il fischio. Fai
un atera, pigliare, cogliere in iscambio. M. errori. stravizius, straviziare, stravizzare, gozzovigliare,
Faddiri v. n fallare, errare, fallire, sfal fare stravizzo, o gozzoviglia. Fai stogumu malu
lire, ingannarsi. Faddiri su camminu v. a. er metaf infadai, fare stomaco, infastidire, an
rare il cammino. Faddiri su tiru, tirai foras de nojare, rivoltar lo stomaco. Fai pompa, scioru.
su signali cun sa balestra po errori, sbalestrare. M. sciorai. Fai lega, far lega, alleanza, confe
Faddirisì n. p. sbagliare, sbagliarsi, sdruccio derarsi. Fai falta, po abbisongiai. M. po mancai.
lare, ingannarsi. M. Fai a conca sua, fare a suo capriccio. De
Faddu, da part. fallato, errato. su mai a su fai c'est meda differenzia, dal detto
Fadiài ſadiaisì (t. r.) M. fatigai, cansai, al fatto vi è gran tratto. Nai ", e faindi
270 FAI FAL

un atera, accennare in coppe, e dare in bastoni. Faldassamentu s. m. lisciamento.


Chini mi dda fait, mi dda pagat, ei non mi Faldassau, da part lisciato. - -

morse mai cane, che io non avessi del suo pelo. Faldau, da agg fattu a faldas, faldato, fatto
Fai sa tenta sua t. r. M. posta. Fai marigosu, a falde. -

inamarire. Fai derettu, ridrizzare. Fai gelosu, Faldistòriu s. m. cadira de Prelau in is Cre
ingelosire. Fai planta, espressi rust. rassodarsi, sias, "
esser sodo. Fai sticcau t. r. M. imperdau. Fai Falèuciu agg. de versu endecassillabu simili
pilu v. n. impelare. Fai callu v. n. incallire. a is de Catullu, faleucio. -

Faisì crudeli n. p. incrudelire. Faisì marigosu, Fallacementi avv. (t. de s'usu) fallacemente
inamarire. Faisì canu, o biancu in is pilus n. p. illusoriamente. - »

incanutire. Faisì impertinenti, insolentire. Faisì Fallaci agg. fallace, illusorio, ingannevole,
meri n. p. impadronirsi, insignorirsi, farsi pa bindolo, bilinguo, furboscaltro. -

drone, Faisì viscosu, inviscidire, divenir viscido. Fallàcia s. f fallacia. -

Faisì pallidu n. p. impallidire, divenir, o diven Fallibili agg. chi podit errai, fallibile.
tar pallido. Faisi una propria cosa, identificarsi, Fallibilidàdi s. f fallibilità. -

immedesimarsi. Faisì s'ogu pari pari, accennarsi Fallimentu s. m. (t. ital. de s'usu) manca
a vicenda cogli occhi. Faisì a ganciu, uncinarsi. mentu de is dinais a is mercantis po pagai,
M. ganciu. Faisì argu, axedu, infortire, in forzare, fallimento.
inforzarsi. Faisì a ladus po algunu espress. rust. Falliu, da agg (t. ital.) mercanti falliu, chi
smeraisì, spararsi per alcuno, impegnarsi a hat fattu bancarutta, mercante fallito. Speranza
costo di qualunque incomodo: fallia, speranza frustrata, delusa.
Faicanneddus s. m. t. r. (dd pron. ingl.) fusu Falsamenti avv. falsamente.
de ferru po usu de pleniri de trama is canneddus Falsamunèdas s. m. falsamonete, falsificator
po tessiri, fuso di ferro. -
di monete. -

Faidòri, ra v. m. e f. (t. cat.) facitore, trice. Falsàriu s. m. chi fait falsidàdis, falsario,
Faimentu s. m. facimento. - falsatore. Falsariu de munedas, falsario di
Faina s. f. (de faena cat.) facceda, affare, monete.
lavoro. Faina a schina pisci, lavoro a spina Falsedàdi s. f. (t. sp.) falsità.
pesce. Faina mala, o mali fatta, lavoraccio. Falsettu s. m. (t. sp.) falsetto, soprano.
Donai faina, dar faccenda, dar da fare. Falsificadòri, rav. m. e f. falsatore, falsario,
Poniri in faina, metter in faccenda. Essiri aſ falsificatore, trice.
fogau de faina, affogar nelle faccende. Falsificài v. a. falsificare, falsare, sofisticare,
Faineddas. f. dim. (dd pron. ingl.) faccendetta, contraffare, adulerare. Falsificai una scrittura,
faccenduola. o muneda, contraffare una scittura, o moneta .
Fainèra s. f. lavoratrice. ſ Falsificamentu s. m. falsificamento, contraſ
Fainèri s. m. lavoratore. di 70/le . - -

Fainèri, ra agg. laborioso, lavorante. Falsificàu, da part. falsificato, contrafatto,


Faixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) fà frisca, falsato, sofisticato.
baccelli. Stegai t. r. scroxai, o limpia faixedda, Falsificazioni s. f falsificazione, contraf
de sa tega, sbaccellare, sgranare. Faixedda lin facimento.
piada de sa tega, bagiana. Falsu s. m. falso, falsità. Poniri su pei in
Faiziòni s. f. (t. b.) M. fazioni. falsu, metter il piede in falso, in fallo, in
Falcadòri v. m. (t. ital.) M. messadori. ciampare. -

Falcài v. a. (t. ital.) fai in forma de ſarci, Falsu, sa agg fraudulento, falsato, finto,
falcare, piegare. - doppio, simulato, falso. -

Falcàu da part. (t. ital.) fattu a farci, arcau, Falta s. f. (t. sp.) culpa, fallo, diffalta, er
falcato. Luna falcada, illuminada a sa metadi, rore, mancamento, difetto. -

luna falcata. Faltài v. n. (t. sp.) M. mancai.


Falci. M. farci. - Faltàu, da part. "il Illancall.

Falcidia s. f. (t. sp.) totu su chi si furat a Faltàu, da agg colpevole. Chini est faltau,
cuddus, po is qualis si bendit, o si comparat, si salvit, chi ha spago, aggomitoli.
far l agresto. Falza, e fazza s. f parti de s' animali, i est
ri s. f una lei de is Romanus, Falcidia. un ammassu de glandulas casi in figura de globu,
Falconeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) fal chi si formant asutta de su grassu, giandule
concello. -
conglobate, g" adipose.
Falconèri s. m. su chi custodiatis pillonis de Fama s. f fama. Manciai sa fama, sa repu
rapina, strozziere, falconiere. Po su chi ddus tazioni de unu, annerare, annerire, oscurare,
imparat, conciatore. S'imparamentu, concia: denigrare l'altrui fama, diffamarlo. Po diceria,
alcòni s. m. volat. falcone. Falconi pelle gociferazione, divolgamento. Po reputazioni,
grinu, falconey", Falconi gentili, fal buon nome, rinomanza, grido di gloria.
cone gentile. V. Cetti. Po strum. de gherra po Famideddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)
battiri is muraglias, ariete, falcone. Sa conca de affºnatello, ſanaticciò, aſſumataclio.
custu strum. bolcione. Battiri sa muraglia cun Famiglia s. f famiglia, casa, schiatta. Po
custu strum. arietare, bolcionare. Andai a cassa razza, li gnaggio, stirpe, schiatta, famiglia.
cun falconi, falconare. Fa nigliari agg fattigliare, e familiare. Po
Falda s. f (t. ital.) falda. Falda de cappeddu, ustiali, usuale, famigliare.
falda, tesa del cappello. Falda de montagna, o Famigliaridadi s. f. amicizia, famigliarità,
pei, falda di montagna. Po poja de bistiri, M. poja. dimestichezza, intrinsichezza, amicizia.
Faldassài v. a. (T. de " lisciare Famigliedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) fa
MV, VIllirO . m gl'uola.
FAM FAR 27

Famigòsu, sa agg. affamatuzzo. Po miserabili, fienaja, o fienale. Segai cun farci, falciare,
necessitosu. M. segar con falce. Colpu de farci, falciata. Mes
Familiarmenti avv. familiarmente, dimesti saju, chi traballat cun sa farci, falcatore, fai
cantente . ciatore. Fai in forma de ſarci, o ſai arcau, fal
Familiarizzaisì v. n. p. familiarizzarsi, addo care. Fattu in forma de farci, falcato.
mesticarsi. Farcixedda s. f. dim. (dd pron, ingl.) falcetto,
Familiarizzàu, da part. addomesticato. falciuola. -

Fàmini s. m. fame, voglia di mangiare. Po Farda s. f. M. ſalda. e -

disigiu, fame, desiderio. Po carestia. M. Mortu Fardàli s. m. falda. Fardali de sa camisa,


de famini, miserabile, povero in canna, morto falda della camicia. -

di fame. Famini caninu spezia de maladia, bi Fardetta s. ſ gonnella. Fardetta de rasu


limo, fame canina. A ora de famini totu est corciada, gonnella di raso impuntita. Fardetta
bonu, a tempo di carestia pan veccioso. Fai bianca de linu, camiciotto.
famini, indusiri famini, o appetitu, conciliar Fardettedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) gon
fame, richiamare, indurre appetito. Poniri fa nellina, gonnelletta, gonnellino, gonnelluccia.
mini, o carestia, affamare, indur fame. Poniri Fardettòna s. f. accr, gonnellone. -

su famini in sa cittadi, affamar la città, indur Farifàri s. m. cimixu biu, cinigia, cenere calda
la carestia. Teniri famini, affamarsi, aver fame, con faville, cenere viva.
aſfamire. Farma s. f. farina. M. farra. Farina de pani,
Famiu, da agg. famelico, affamato. briciola di pane.
Famosamenti avv. famosamente. Farinalla s. f bricioli di chechessìa.
Famòsu, sa agg famoso, celebre, rinomato, Faringe s. f. (T. G. Anatom.) s' orifiziu de
insigne, cospicuo. M. zelebri. s' esofagu, faringe. -

Fanaticu, ca agg fanatico, furioso. Farinòsu, sa agg. farinaceo.


Fanatismu s. m. fanatismo. Farisaicu, ca agg. farisaico.
Fancedda s. f. (dd pron. ingl.) concubina. Farisèu s. m. ipocrita, fariseo.
Fanceddu s. m. (dd pron. ingl.) drudo. Faristòlu s. m. (t. sp.) leggìo.
Fanfarronàda s. f spacconeria, guasconata, Farlingottu s. m. chini fueddendu conſundit
spampanata, millanterìa. varias linguas cun ispropositus, farlingotto.
Fanfarronaisì v. n. p. fai su fanfarroni, mil Farmacèuticu, ca agg. chi appartenit a sa
lantarsi, vantarsi, spacciarla da grande, vana Farmacia, farmaceutico.
gloriarsi, braveggiare. Farmacia s. f parti de sa mexina, chi trattat
Fanfarronescu, sca agg. rodomontesco. de cumposizioni li remedius, farmacia,
Fanfarròni s. m. (t. ſr. e cat.) spacconi, ro Farmacista s. m. (t. de s' usu) speziale. M.
domonte , bravazzo, taglia cantoni, smargiasso, Potecariu . -

ammazzasette, spaccone. Fai su fanfarroni, Farmacologia s. f. (T. G. Med.) trattau de


iraveggiare, fare il bravo. - sa Farmacia, farmacologìa. -

Fanfarronhas. f. (t. sp.) smargiasserìa, bravata. Farmacopèa s. f. (T. G. Med.) trattau de


Fangòsu, sa agg. (t. de s usu) imbruttau, o cumposizioni de remedits, farmacopèa.
plenu de ludu, fangoso. Fàrmacu s. m. (T. G. Med.) medicamentu ,
Fangottài v. a. fai ſangottu. M. fangottu. farmaco, rimedio.
Fangotteddu e ſagotteddu s. m. dim. (dd pron. Farra s. f. (t. lat.) farina. Su scetti, o flori
ingl.) fardelletto, fardellino. M. fagotteddu. de sa farra, fior di farina. Farra scedezzada,
Fangottu, e fagottu s. m. fardello, soffoggiata. farina stacciata Bendidori de farra, farina
Fai ſangottu pinnicai sa roba, andaisindi, far juolo. Flori de farra, chi bolat foras de sa mo
fardello, andarsene. M. fagottu. la, fuscello, e friscello. -

Fangu s. m. (t. ital. de s'usu) ludu, fango, Farranca t. r. M. farrunca.


loto. Bessiri de su ſangu, uscir dal fango, Farrancàda s. f cantidadi cantu capit in is
d' intrighi, spelagare. duas manus unias, giumella, giomella.
Fantasia s. f fantasia, immaginazione. Poca Farràni s. m. erba frisca messada, ferrana.
pricciu, fantasia, capriccio. Po frenesia. M. Farri s. m. semolino d'orzo. Targ. Minestra
Fantasiosu, sa agg. fantasioso, fantastico. de farri, minestra di semolino d'orzo.
Fantasma s. m. fantasma, spettro, larva, Farrunca s. f. pei di ananti cun ungas di
ombra. -

algunus quadrupedus, commente lioni, cani,


Fantasticadòri v. m. fantasticatore. gattu ec. branca, zampa, rampa . Ferriri cun
Fantasticài v. n. fantasticare, ghiribizzare, sa farrunca propriu de is gattus, zampare, dare
bischizzare, girandolare, gironzare, arzigogo una zampata, rampare, dare una rampata,
lare, fisicare. ferir colla zampa. Gattu cun is ſarruncas aber
Fantasticamenti avv. fantasticamente. tas, gatto impalmato. Farrunca si narat ancora
Fantasticheria s. f fantasticheria, ghiribizzo, su pci de is pillonis rapacis, artiglio, branca.
faloticheria, fisicaggine, Arnau de farruncas, art gioco, armato d ar
Fantàsticu s. m. ghiribizzatore. tigli : trattendu de quadrupedus, azzampato.
Fantàsticu, ca agg. fantastico, ghiribizzoso, Pigai cun is farruncas, o cun is ungas, arti
capriccioso, schiribizzoso, falotico, fisicoso, gliare, prendere cogli artigli.
ritroso, aromatico, stravagante. Farrancada s. f colpu cun sa farrunca, ram
Fanteria s f fanterìa. M. infanterìa. pata, zampata. -

Fàniva s. f coberta liggera de lettu. Fanuva Farrunchedda s. f dim. (dd pron. ingl.) bran
de linu, o de cotoni, coperta di lino, o di cucera, zampetta, zonapino .
cotone .
l'arsa s. f cummedia imperfetta, opera buſſa,
Farci s. f. falce. Farei po segai fenu, falce farsa, burletta, commedia rotta .
E k 2
272 PAR FAS

Farscttu s. m. boxi acuta, sopra io. M. falsettu. tedio, fastidiosaggine, sazievolezza. Po traballu,
Farta. M. falta, mancanza. stracchezza, noia, straccaggine, strucca. Libe
Fartai. M. ſaitai, rais de unu fastidin, de una intrigu, spartiarsi,
i artàu. M. faitsu . liberarsi dalla pania, levarsi d' addosso le
Fartixedda s. f. e faltixedda, errori liggeri niuzzole, liberarsi d'impaccio. Liberau de fa
l ruscolino . - ,
stidiu , spaniato.
Forzia s. f. eria, capelvenere . (Adiantum Fastiggiadori s. m. giovine che fa all'amore.
capillus Veneris. Linn.) Fastigiadori de muzzas, fantafo, amoroso delle
Farzidiira s. f mazza de alguna cosa de pap fantesche.
Pai, ripieno. - - - - -
Fastiggiài v. a. amoreggiare, far all'amore,
Fariri v. a. premiri, infarcire, riempire. Po amorevoleggiare, accarezzare, festeggiare, ganzare.
in buttiri is moccas da su sartizzu, imbudellare. Fastiggiau, da part che ha fatto ait amore.
Farziu, da part. infarcito, richipito. Fastiggiu s. m. amoreggiamento, accarez
Fascadròxa (t. r.) M. devantali. zamento ,

Fascella s. f. (t. b.) carrada pitica, botticello, Fastosamenti avv. fastosamente, con fasto.
botticina, botticino, M. vascella. Fastoseddu, dda agg dim. (dd pron. ingl.)
Fascelledda s. f. dim. (t. b. dd pron. ingl. ) fastosetto.
caratello, carratello , botticella, botticina. M. Fastòsu, sa agg. fastoso, superio.
vascelledda. Fastu s. m. fasto, arroganza, ostentazione
Fasci s. m. (de fascis lat.) fascio, fastello. pomposa, grandezza. Po lussu , lusso, ma
Fai de dogn' erba fasci prov. far d ogni eri a gnificenza.
fascio. Fasci de crais, ",
di chiavi. Fata s. f bruscia, fata, maga, incantatrice.
Fàscia s. f fascia. Essiri ancora in fascias, Fataspl feminas fabulosas ſintas immortalis, fate.
prov. avere il latte alla bocca, avere il guscio Fatadùra s. f segundu is poetas incantu, chi
in capo, non aver ancora rascrutti gli occhi. rendit impenetrabili, fatatura, fatagione.
Fascia de stringiri, strettoia. Fascia, o bussa Fatài v. m. fatare, destinare, dare in fato.
de is pezzas de sa roba, invoglia. In signif. att. fatare, fare la fatagione.
Fasciadùra s. f fasciatura, fasciata. Fascia Fatali agg fatale.
dura de brazzu, o camba segada, incannucciata. Fatalidà di s. f necessidadi inevitabili, fatalità.
Fasciài v. a. fasciare, intorniar con fascia. Fatalismu s. m. fatalismo.
Fasciai unu pipiu, fasciare, metter in fasce un Fatalista s. m. chi sustenit su sistema de su
bambino. Po ingiriai, fasciare, circondare. fatu, o destinu, fatalista, fatista.
Fasciàu , da part. fasciato. Po ingiriau, fa Fatalmenti avv. po destinu fatalmente, per fato.
sciato, circondato. Pipiu fasciau, postu in pan Fatàu, da part fatato. ln sensu poeticu in
mizzus, bambino messo in fasce. forza di agg invulnerabile, impenetratile.
Fasciculu s. m. dim. fascicolo. Fatidicu, ca agg fatidico. M. lndovinu.
Fascina s. f fascina, fastello da forno, e da Fatiga s. f (ital. ant) travaglio, fatica. Po
fornaci. pena, fatica, pena, affanno. Fatiga manna,
Fascinàda s. f cantidadi de fascinas po fai faticaccia : Fatiga de bastasciu, facchineria,
reparu , fascinata. mestiere di facchino.
"i, s. f. dim. fascetta, fasciuola. -

Fatigàbili agg. faticabile, fatichecole.


Fascittu s. m. dirn. fascetto, fascettino. Fa Fatigadamenti avv. faticosamente.
scittu de lana cardada, caminetto. Fatigài v. a. affaticare, faticare, lavorare,
Fasciigu , ga agg. (t. r.) M. ordinariu. trovagliare, impor i" Fatigaisì n. p. affati
Fasolada s. f fagiolata, pappolata , scimu carsi, sforzarsi, durar fatica. Po canzaisì in
nitaggine, sciocchezza . s' operai , straccare, straccorsi, operare a straccia.
Fasoleddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) fagio Po affliggiri, faticare, affliggere, opprimere, ves
letto. Po fasolu friscu. M. fasolu. sare, travagliare, tormentare.
Fasòlu s. m (de fasoles sp.) legumini, fa Fatigamentu s. m. affaticamento,
giolo. (Phaseolus Vulgaris Linn.) Fasolu biancu Fatiganti v. agg. faticante. In forza de sust.
ovau, fagioli romani. Fasolu nicddu, fagioli faticatore.
turchi, o dell' occhio. Lastr. Fasolu simili in Fatigàu, da part. faticato, affannato, trava
figura a is testiculus de is caboniscus, fagioli gliato dalla fatica.
galletti. Fasoleddu o fasolu friscu, fagioli fre Fatigoseddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.),
schi Targ cornetti, Gagl. Fig po sciapidu. M. faticosetto.
Fasolu senz'ogu, fagioli svisati. Fatigòsu, sa agg. faticoso.
Fastidiài v. a. annojare, importunare, atte Fatista s. m. M fatalista.
diare, infastidire, molestare, apportar noja, Fattibili agg. fattibile, agibile, eseguibile,
fastidio, Fastidiaisì, infadaisì n. p. infastidirsi, fattevole.
annojarsi, avere a noia. Fattixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) fatte
Fastidiàu, da part. annojato, infastidito, im rello, affaruccio.
portunato, molestato, avuto a noia. Fattiziu, zia agg. artifiziali, fattizio, artifiziale,
Fastidiosamenti avv. stucchevolmente, fastidio fatto a mano.
sarmente . Fattoreddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) M.
Fastidioseddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) fattorinu.
fastidiosetto. Fattòri s. m. fattore, agente, castaldo, villico.
Fastidiòsu, sa agg. fastidioso, rincrescevole, Fattoria s. f fattoria. Fattoria de campagna,
tafioso, importuno, stucchevole, vezzoso, sazie fattoria di campagna, viilicato.
vole. Po inqòietosu, sdegnoso. Fattorinu s. m. dim. fattorino, fattorello,
Fastidiu s. m. fastidio, noia, rincrescimento, fattoruzzo.
FAT FAU 275

Fattorissa s. f fattoressa. Faustu, sta agg (t. de s'usu) allirgu, pro


Fattu s. m. fatto, negozio, affare, faccenda. piziu, fausto, fortunato, propizio, favorevole.
Est istetiu incontrau in su fattu , è stato colto Faxinau, da agg. cuaddu faxinau, cavallo
sul fatto. Fattu di armas, fatto d'arme, com rabicanato.
lattimento. De fattu avv. infatti, in effetto. De Fazionàriu, ria agg autori de gabalas, fa
su nau a su fattu c'est grandu differenzia, dal zionario, autor di fazioni, fazioso, capo di
detto al fatto v'è un gran tratto. Fattus pl. parte tumultuante.
grandus azionis, fatti, gesta. Fazionau , da agg. formau , fazionato, di
Fattu , tta part. de fai, fatto, eseguito, com sposto, formato: Beni ſazionau, ben fazionato.
piuto, terminato. Fattu, uniu a omini, o a Faziòni s. f fazione. Fazioni de is membrus
femina significat cresciu, adultu , omini fattu , de sa facci, de' neanento, profilo del viso, fat
uomo fatto, compiuto, adulto, cresciuto. Edadi tezze, fazione del volto. f, aria, o forma ,
fatta, perfetta, età compiuta, perfetta, robusta. aria, cera, forma, statura, fazione. Po setta,
Cuaddu fattu, cavallo addottrinato, discipli fazione, setta.
nato, biscottato. Fazza s. f. M. falza.
Fattu, tta agg. fatto. Fattu fuiri, fugato. Fazzòni s. m. perdifà, insettu, tonchio. Fà
Troppu fattu, o cottu trattendu de fruttas; me ertunta de su fazzoni, fave tonchiate.
loni troppu fattu o cottu , poppone strafatto » Febbriferu, ra agg. (t. de s'usu) chi causat
stramaturo , stramaturato. calentura, febbrifero, febbrifico.
Fattura s. f fattura, opera, travaglio. Po Febbrifugu s. m. (t. Med in usu) mexina chi
manifattura, fattura, manifattura. Po paga de scacciat sa calentura, febbrifugo.
sa fattura, fattura, mercede della fattura. Po Febbrili agg. (t. de s'usu) febbrile.
brusceria, fattura, fattucchiera, malia, stre Fecàli agg (t. de s'usu) fecale. Materias fe
goneria. Fattura po nota de pesus, mesuras ec. calis, materie fecali.
fattura. Torrai a sa fattura, corrispondiri a sa Fecundàbili agg. fecondabile.
nota, tornare alla fattura. Fecundadòri, ra v. m. e f. fecondatore, trice.
Fatturài v. a. fai malefiziu, affatturare, am Fecundai v. a. (t de s'usu) fecondare, ren
maliare. Po falsificai, fatturare, adulterare, der fertile, ferace, fertilizzare. Fecundai is cain
falsificare. pus cun introdusiri s'aqua trulla de is fluminis,
l'atturàu , da part. affatturato, ammaliato. colmar le campagne. Fecundai is ous propria
Po falsificau, fatturato, alterato, adulterato, de su caboni, gallare. Ou ſecundu, cun s” anima,
falsificato. º o fecundau de caboni, chi craccat is puddas,
Fatu s. m. destinu, fato, destino, uovo gallato, a distinzioni de s'ou senz'anima,
Fau s. m. arb. esoticu, faggio. ( Fagus syl chi si narat uovo vano, non gallato.
vestris Linn.) Boscu de faus, faggeto. Fruttu Fecundamenti avv. fecondamente, fertilmente.
de su fau, faggiuola. Fecundau, da part. fecondato, fertilizzato,
Fàula s. f. (t. cat.) bugia, menzogna, men reso fertile. Campu fecundau cun s'aqua trulla
tita, bubbola. Sa faula a pressi si scobèrit, si de is fluminis, campo colmato.
giugne più presto un bugiardo, che non zoppo. Fecundaziòni s. f fecondazione.
Su mincidiu est sempri zoppu, le bugie son Fecundidàdi s. f fecondità, fertilità.
sempre zoppe. M. mincidiu. Fecundu, da agg. fecondo, fertile, fruttuoso,
Faulanceddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) abbondante, ferace.
lugiarduòlo. Fedifragu, ga agg. (t. lat.) chi non mantenit
l'aulanceddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) sa fidi, fedifrago, traditore.
bugiardello, bugiardino. Fedu s. m. t. r. (de foetus) prole. Fai fedu,
Faulànciu s. m. bugiardo, mentitore, menzo procreare, far prole. M. Proli.
gnere, bubbolone. Grandu faulanciu, bugiardone. Feli s. m. fiele, fele. Po rabbia, stizza,
Faulànciu, cia agg. bugiardo, mendace. rabbia. Amargai de feli, infielare, amareggiar
Faulàrgiu (t. r.) M. faulanciu. di fiele. Po amargura, fiele, amarezza. Buc
Fauledda s. f. dim. (dd pron. ingl.) bugietta, ciucca de su feli, vescica del fiele, borsa
bugiuzza. cistifellea.
ibili agg. favorabile, favorevole, favo Felicementi avv. felicemente, beatamente.
reggiante, ſ", -
Felici agg. felice, fortunato.
Favorabilmenti avv. favorabilmente, favore Felicidadi s. f felicità, prosperità.
volmente, favoritamente. Felicitài v. a. felicitare, fortunare, prosperare,
Favoressidòri, ra v. m. e f. favoreggiatore, far felice, avventurare.
fautore, trice. Felicitanti v. agg. felicitante, beatificante,
Favoressimentu s. m. M. ſavori. beante, che bea, beatificatore, trice, beatrice,
Favorèssiri v. a. (de favorecer sp.) favorire, felicitatore, trice.
favoreggiare, aderire. Po sighiri una parti, umi Felicitàu, da part. fortunato, prosperato, fatto
parri, seguitare una parte, sposare il sentimento felice:
d alcuno. Favoressiri v. n. arridere, favorire. Fellàda s. f (t. r.) spezia de gilè, chi usant
Sa fortuna mi favoressit, la fortuna mi arride. algunas feminas de is biddas, e di ordinariu si
Favorèssiu s. m. ssia f. chi est in grazia di ortat senz' abbuttonai, giubbettino.
algunu, il favorito, la favorita. Fellonia s. f. (t. ital. de s'usu) rebellioni,
Favorèssiu, ssia part. favorito, aderito. In fellonia, ribellione, perfidia.
sensu de sighiri una parti, o parri, aderito, Feloròsu (t. r.) M. felòsu.
sposato. Felòsu, sa agg. stizzoso, rabbiato, adiroso, bilioso.
Faustamenti avv. (t. de s'usu) faustamente,
felicemente.
A"
elpa.
s. f. drappu de seda cun su pilu longu,
-
274 FEL FER

Feltru s. m. spezia de pannu no tessiu, ma Donai feridas si narat de guroni impostemau,


comprimiu in modu particulari, feltro. -
martelſare. Teniri feridas a conca, aver fitte,
Felùga s. f bastimentu piticu de bordu basciu, o trafitte alla testa. Poniri su lacinu in sa ſe
feluca. rida, metter la tasta, o lo stuello nella ferita.
Femina s. f. donna, femmina. Femina bagadia, Feridori, ra v. m. e f. colpitore, trice, feritore,
donna nubile. Femina coiada, donna maritata. trice, percotitore, trice. - - - -

Femina bella, donna avvenente. Femina leggia, Feridura s. f. M. arropadura.


donna brutta, befàna. Femina pringia ſinzas a Ferimentu s. m. ferimento, feritura.
bucca, donna che è col corpo a gola. Fernina Ferinu, ma agg ferino, bestiale.
partera, donna di parto, puerpera. (t. des usu) Ferma s. f. M. flemma.
remina avanzada in cdadi de no i ſillu femmina Fermentai v. a. fermentare, lievitare, Fer
frusta. Cojais cun ſemina avanzada in edadi, mentài v. n. fermentare. M. axedai.
menare una femmina frusta. Femina mandrona, Fermentativu , va agg. fermentativo.
monna, scocca il fuso. Femina de bascissima Fermentàu, da part. fermentato, levitato.
condizioni, pettegola. Femina sfaccida, civetta, Fermentau , da agg., lievito, ta .
civettuzza. Femina seculari bistia a mongia, o Fermentaziòni s. f fermentazione. Po motu
mongia de casa, pinzochera. Femina masculina, fermentativu, sgretollo. Fermentazioni de su
de animu virili, viragine, donna virile. Femina stogumu , lievito dello stomaco.
linguda, donna maldicente. Femina, chi portat Fermentu s. m. fermento. Fermentu po fai
carzonis, donna, che porta bracche, che fa quasi axedai su pani, fermento, lievito.
da uomo. Po mulleri. M. Crai ſemina, chiave Ferocementi avv. ferocemente, fieramente,
femmina. barbaramente.
Feminàccia s. f accr. femminaccia, donnaccia. Ferò ci agg. (t. de s'usu) feroce, fiero, barbaro.
Feminàrgiu agg. m femminacciolo, donnajuolo. Ferocidadi s. f. (t. de s'usu, ferocità, ſero
attenditor di donne, donnajo, vago di femmine. cia, fierezza.
Feminedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) donni Ferràda s. f reparu de ferru in algunas ven
ciuola, donnuccia, femminella, berghinella. Fe tanas, ferrata , ferriata.
minedda de firci, femminella di mastietto. Ferradòri v. m. ferratore, maniscalco.
Feminescamenti avv. femminescamente, don Ferradira s. f ferratura. Ferradura de cla
nescamente, femminilmente. vai, chiavatura. Ferradura de carru, ferratura.
Feminescu , ca agg. donnesco, femminesco. Ferradura de animali, ferratura.
Feminilidàdi s. f femminilità. Ferrài v. a. ferrare. Ferrai su cuaddu, fer
Femininu, ma agg femminino, femminile, rare il cavallo. Ferrai cun ferrus a puncias de
femmineo. ferru po no liscinai in sa cilivia, ferrare a ghiaccio.
Feminòna s. f. acc. gran donna, femminona. Ferramenta s. f. (t. cat.) ferramento. Ferra
Fenestra s. f. (t. r.) M. ventana. menta de silugianu, ferriera da chirurgo. Fer
Fèngia s. f. (t. r.) M. invidia. ramenta po usu de ferrai is cuaddus ec. ferra
Fengiòsu, sa (t. r.) M. invidiosu. menti. Fotramenta po usu de Messajus, But
Fenici s. f (volat. fabulosu) fenice. tajas, Ferreris ec. ferrareccia. Bussa de ferra
Fenòmenu s. m. dogna novedadi, chi si bit menta, ferriera.
in s'aria , o in effettus fisicus, fenomeno. Ferramentu s. m. M. ſerradura.
Fenu s. m. fieno. Fenu, chi si donat a pap Ferrànini s. m. ferrame. Ferramini po fab
pai a su bestiamini, strame. Donai cust erba bricas, firramenti da fabbriche. -

siccada, o fenu a pappai a su bestiamini, Ferrandina s. f. spezia de drappu tessiu in


strameggiare. Fenu de bistiri ampuddas, chi scala e tra:nau in lana o cotoni, ferrandina.
naraus impagliadas, sala. Muntoni de fenu pi Ferràu, da part..ferrato. Aqua ferrada, acqua
ramidali, maregnuola. Magasinu de fenu, fenile. ferrata.
Fenu po impagliai cadiras, sala. Fenu de spa Ferrèri s. m. (de ferrer cat.) ferrajo.
dula, de su quali si serbirt is birtajus po im Ferreria s. f massa de ferramenta, ferrerìa.
bovai is carradas, stiancia. M. spadula. Fèrreu, ea agg. de ferru, ferreo.
Fenugheddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) fi Ferrignti, gna agg. (t. de s usu) ferrigno,
nocchietto, finocchino. ferrugigno, ferrtiginoso.
Fenùgu s. m. erba, finocchio. (Anethum Fèrriri v. a. ferire, battere, percuotere, col
ſeniculum . Linn.) su flori, ombrella. Fenugu oire, dar, o avventar colpi. Ferriri cun acciotus,
dulci, finocchio dolce. Fenugu de mari, finoc sferzare, staffilare. Ferriri cun ferru a spargi
chio marino ; crìtamo T. B. Fenugu marigosu, mentu de sanguni, colpire, vulnerare, piagare.
o argu, finocchio forte. Is cambus tenerus, chi Ferriri in plenu, appostare il colpo, cogliere
si pappant comente su sparau in s Italia, finoc in pieno, o in piena, nel bel mezzo. No ferriri
chini. Fenugu aresti, finocchio bastardo, sal in plenu, nè derettu, corre scarso. Ferriri sa
vatico. V. Targ. mira, cogliere, colpire, dare dove si è dritta la
Fera s. f fiera, fera, bestia selvatica. mira, imberciare, tor mira, dare nel bersaglio.
Fèria s. f feria, vacanza. Fai feria, far Ferriri v. n. su soli inci ferit, il sole ci dà. Po
feria, non operare. ingolliri, o accertai, dar nel punto, o segno:
Feriài v. n. fai ſeria, feriare, vacare, far Ferriri in facci, dar sul viso. Su colpu no m'
feria. est fertu, il colpo non m' ha colto. Sa borea
Feriàli agg. feriale: ferit is fruttas, la nebbia fa avvizzir le frutte.
Feriàu, da part. feriato. Ferrittu s. m. dim. ferretto, ferruzzo. Ferrittu
Ferida s. f ferita, percossa, piaga. Sa fe de spada, ferretto della spada. Ferrittus pl. o
rida bandat sardendi, la ferita va cicatrizzando. ferrixeddus, forbicette, forbicine.
Sa sardadura de sa ſerida, cicatrice, margine. Ferrixeddu, M. ferrittu.
FER FES 275

Ferru s. m. metallu, ferro. Po arma, ferro, Stai a buttega mesu aberta in dì de festa, sta
arma. Ferru pastosu, o corriazzu, ferro tiglioso. re a sportello.
Ferru cru, o zaccadinu, ferro crudo, tronca Festài v. a. fai festa, festare, celebrar festa,
tivo, vetrino, senza tiglio. Ferru de barritta, festeggiare. M. aſſestai.
ferro a barretta. Ferru calcinau cun zurfuru, Festau , da part. festeggiato.
croco di Marte. Ferru torrau a cardai, ferro Festeggiài v. a. (t. " s” usu) fai festinu,
rinfocolato. Ferru de frisai, calamistro, ferro scialema, cumbidu, festeggiare, tener corte, o
d'arricciare. Ferru de planciai, cucchiaia, ferri tavola, banchettare solennemente, corteggiare.
da distendere, o stirare. Ferru de segai zapulus Festinu s. m. festino, festa, corte, corteo. Fe
in is carteras, straccio. Ferru aggiuntau, o stinu fattu a cuaddu , carosello, e garosello.
saldau, ferro ferruminato. Ferru de leva po Po prangiu, o cumbidu magnificu, banchetto,
serrai ventana, spagnoletta. Ferru de cuaddu, festino. - -

ferro da cavallo. Ferru becciu de cuaddu, Festividàdi s. f festività.


sferra. Attrottiai is pinnas de is ferrus de cuaddu, Festivu, va agg festivo.
duncinare i ferri, torcerli in punta. Sanziài unu Festixedda ) s. f. dim. (dd pron. ingl.) fe
ferru a su cuaddu, crocchiare un ferro al ca Festizzòla V sticciuòla.
vallo. Cuaddu senza ferrus, o sferrau, cavallo Festosamenti avv. allirgamenti, festosamente,
sferrato. Arropai su ferru calenti, mazzicare, festevolmente, giocosamente. -

Poniri a ferru e fogu, metter a ferro e fuoco, Festòsu, sa agg allirgu, festoso , allegro,
fare strage. Aggiuntai, o saldai su ferru, ferru letizioso. -

minare, congiugnere, saldare il ferro. Arropai Fètidu, da agg fetido , fetente, lezzoso,
su ferru candu est calenti prov. batter il ferro puzzolente. -

quando è caldo. Fetòri s. m. fetore, lezzo, puzza , e puzzo.


Ferru de cuddu erba, farfaro, tussilaggine. Fetta s. f nastro, bindella, fettuccia. Fetta
Ferrus s. m. pl strum po segai, forvidi, for cappicciola, nastro di fioretto. Fetta rasada,
bici, cesoie. Ascia de is ferrus, perno. Ferrus nastro lustrato, che ha il lustro del raso. Fetta
de tundiri, forbici da tosar le pecore. Ferrus rigada, nastro vergato, listato . Fetta undada,
mannus, forbicioni. Ferrus de planciai, ferri da nastro marezzato. Scatula de fettas , nastriera.
stirare, ovv. da dar la liscia. Su chi fait o bendit Mercanti, o Fabbricanti de fettas, fettucciaio,
ferrus, forbiciaro. Essiri intre lana e ferrus, o nastrayo . -

intre s'incodina e su marteddu, esser tra le Fettixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) nastrino.
orche e Santa Candida, tra l'incudine e il Fettùccia s. f fettuccia , bindella. Fettuccia
martello. Poniri in ferrus, metterne ferri. Colpu vellutada, ciniglia.
de ferrus, ſofficiata: Fetu s. m. creatura in sa brenti de sa mam
Ferta (t. r.) M. ferida. - ma, feto. - -

Fèrtili agg (t de s'usu) ferace, fertile, frut Feu, ea agg (t. cat.) deforme, brutto.
tuoso, fecondo. M. fecundu Feudàli agg. feudale, feudatario.
Fertilidàdi s; f. (t. de s'usu) ſecundidadi, fe Feudalidàdi s. f. (T. Leg.) recognizioni pre
condità, feracità, fertilità. stada po raxoni de su feudu, feudalità.
Fertu, ta part. ferito, vulnerato, colpito, colto. Faudatària s. f feudataria.
Fertu in plenu, colto in pieno. l'eudatàriu s. m. feudatario.
Fertu, ta agg. guasto. Loris fertus de sa neb Feudatàriu, ria agg. M. feudali.
lia, abboaus, biade annebbiate, avvizzite, riarse Feudista s. m. Giureconsultu, chi trattat de
dalla nebbia. Fertu trattendu de animalis mali is feudus, feudista. -

tanus, magangiaus e meda langius, afato, afa Fèudu s. m. feudo. - -

tuccio, sparuto, malsano, magro, smunto. Trat Feùrra s f erb ferula. (Ferula ferulago T. B.)
tendu de fruttas, chi po, su calori, o po sa Feurredda
maggiore s. f. dim.
(Conium (dd pron.
maculatum ingl.) cicuta
Linn.) s

borea no ammadùrant, nè benint a perfezioni,


afato, incartozolito. - Fexi s. f (de fex, cis lat.) feccia. Fexi de
Ferventementi avv. ferventemente , accesa su populu , plebaglia, schiazzamaglia, feccia
mente, ardentemente. -
del popolo. Incubai asuba de sa fexi prov. ag
Ferventi v. agg. fervente, cuocente, bollente, i" dannu a dannu, errori a errori, im
estuante, fervido. 'ottar sopra la feccia, arroger danno a danno.
Fervidamenti avv. fervidamente. Po rabbia M. Pannu, o saccu po spremiri sa
Fèrvidu, da agg fervido, ardente. fevi, tor feccio. Fexi de ramini, di rige.
Fervòri s. m. fervore, fervidezza, effervescen Fexòsu, sa agg. plenu de fevi, eccio,SO .
za, ardenza, veemenza. Fiacca s. f. addasiu M. ſlemma.
Fervoròsu, sa agg. fervoroso.
-

Fiambre " sp.) pezza arrusta a fiam


Fessipedu, da agg. M. fissipedu. bre, arrosto freddo. Pappai a flambre, ma -
Festa s. f festa, di solenne, festivo. Festa giare a rifreddo. ,

cumandada, o de precettu, festa comandata, Fiamma s. f. (T. Marinar. ) banderedda longa


di precetto Po allerghia, festa, giubbilo, al e strinta cun duas puntas, chi si ponit asuba
legrezza. Fai festa, solennizzai, festa, ſeſi de is arburis de su naviu, fiamma .
Fiancài v. a ſai fortis is fiancus de is arcus,
-

steggiare, solennizzare. Fai festas, o carizias,


accarezzare , far carezze. Fai sa festa a unu , e de is bovedas, fiancare.
bocciriddu, far la festa a uno, ucciderlo. Fiancarlou, ba agg. si narat de cuaddu, o boi
Oberaju, ovv. obrèri de festa, festajuolo. Festa taccau de biancu in su fiancu, cc vallo balzano
po divertimentu, festa, festeggiamento, diverti al fianco, bue taccato di bianco al fianco.
mento, festeggio. Passau su santu, passada sa Fiancu s. m. fianco, femore. Colpu donau a
festa prov. fatta la festa, è corso il pallio. su fiancu, sfiancata. Porta de fiancu, chi no
- -
-

-
276 FIA FrD

est in sa facciada principali, porta di fianco. Fidejussòri s. m (t. de s'usu) fianzeri, fi


De fiancus mannus, fiancuto. Fiancu de una dejussore, mallevadore.
boveda, fianco d'una volta. Non c'est peddi Fidejussoria s. f. (T. Leg.) cauzioni, fidejus
senza fiancu prov. ogni casa ha il suo cesso, o soria, malleveria.
acquajo, non c'è uovo, che non guazzi. Fiancus Fideiussòriu, ia agg (T. Leg.) fidejussorio.
de unu aposentu, is murus lateralis, fianchi di
una stanza.
i" agg. fedele, fido, germano.
Fidelidàdi s. f fedeltà, lealtà.
Fianda s. f sa fianda de pasta in generali, Fidelmenti avv. fedelmente, con fedeltà.
pastume: Fidi s. f fede, credenza. Fidi finta, falsa,
Fiandèri s. m. vermicellajo. fede cateritta : In fidi mia, in mia fe . Fai fidi,
Fianza s. f fidanza, sicurtà, fidejussoria, far fede, testimonianza. Donai fidi, dare o aver
malleveria, cauzione, fidagione. Fai fianza, do credenza, prestar fede, credere. De ſidi avv.
nar guanto, far sicurtà i", sodare. Po di fede, fermamente, Dignu de fidi, fede degno,
chini fai sa fianza, fidejussore, mallevadore. degno di fede. Po fianza M. Sa Fidi cattolica,
Fianza in cumpangia di atera persona, commal la Fede cattolica.
levadore, confidejussore. Fianza solidaria, fidanza Fidu s. m. credito, credenza. Donai, pigai,
solidaria.
Fianzèri s. m. M. fianza. bendiri, comparai a fidu, a respiru, dare,
pigliare, vendere, comperare a credenza , a
Fiàrgiu s. m. febbrajo. credito, a fitto. Traballai a fidu, lavorare a
Fiàtu s. m. (t. de s'usu) fiato. Strumentu de credenza. -

fiatu, stromento di fiato. Fidùcia s. f speranza certa. M. cunfianza.


Fibbia s. f fibbia. Su puntu de sa fibbia, Fiduciàli agg (t. de s usu) fiduciale, affidato.
ardiglione: Fiduciariamenti avv. (T. Leg.) cun cunſianza,
Fibbiedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) fibbietta. fiduciariamente, fiducialmente. -

Fibra s. f fibra, Po vena delinnamini, fibra, Fiduciàriu, ia agg. (T. Leg.) fiduciario,
vena di legname. Fibra " , fibretta. fiduciale.
Fibròsu, sa agg. (t. de s'usu) fibroso, fila Fièli s. m. cristianu, fedele, cristiano. Is
mentOSO .
fielis , i fedeli.
Fica s. f fica. Fai is ficas, far le fiche, le Fièli agg. M. fideli :
castagne, far la castrafica. Ti devit, che sa Fielmenti avv. M. fidelmenti .
fica in s'ogu, ti si avviene come al bue a far Fièra s. f. prazza de mercau, fiera.
santà.
Fieramenti avv.fieramente, acerrimamente, bar
Ficchettu s. m. presumideddu, chi si ficchit baramente.
in dogua cosa, foramello, frugolino, frugoletto, Fierèsa s. f fierezza, barbarie, inumanità.
saccentino, presuntuosello. - - -
Fièru, ra agg. fiero, terribile, bestiale, bar
Ficchìda s. f. (t. r.) infilzatura. Ficchida de baro, rigido, severo, orribile, spaventevole,
spada, infilzatura di spada. stupendo, eccessivo, sorprendente, insopporta
Ficchidùra s. f ficcatura. bile. Fieru de naturalesa, fiero di natura .
Ficchimentu s. m. ficcamento. Troppu fieru, acerrimo. Po malu, cattivo. Po
Ficchiri v. a. ficcare, intramettere, infram disgustosu, fiero, spiacevole. Po prontudu, fiero,
mettere, intromettere, interporre. Ficchiri a in vivace, veemente, pronto .
turu, figgere dentro, cacciar dentro. Ficchiri Figadeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) fegatello.
unu pugnali in pettus, cacciare un pugnale in Figàu s. m. figato. Figau de porcu cun sa
seno. Ficchiri, o intrai a forza, ficcar, cacciar nappa, fegatello. Figau de zulfuru , di anti
con forza. Ficchirisì v. r ficcarsi, intromettersi, moniu (T. Chimic.) fegato di zolfo, di anti
impacciarsi, ingerirsi. Ficchirisì, o ſicchiri su monio. Ala de figau, lobo. Alixedda de figau,
nasu in dognia cosa, metter le mani in ogni lobetto. Massa de sanguni, chi si format in su
intriso, ingerirsi in ogni cosa. Ficchirisì cun furia, figau, chimo. De malus figans si narat de per
cacciarsi con violenza. Ficchirisi in conca, cac
sona de pessima condizioni, di cattivo fiele.
ciarsi in capo. Ficchirisinci in su stampu prus Figlianza s. f figliuolanza.
piticu po bregungia, ficcarsi in un forno. Figliòru s. m. (de fillot cat.) M. filliòlu.
Ficchiu, da part. ficcato, infisso, intruso. Figu s. f. arb. ficaja. (Ficus carica. Linn.)
Fidadamenti avv. fidatamente. Su fruttu, fico: Su tanaxi, picciòlo. Su crosu,
Fidài v. a. donai a fidu, credere altrui, fidare buccia. Figu de duas bortas, sa primu, chi
sul credito, dare a credenza, vender senza ri coit in Giugnu, fichi fiori, fioroni, e fichi Sam
cever prezzo. Po assegurai, affidare, assicurare. pieri. Targ. Sa segunda, chi coit in Settembri,
Po cunfiai, affidare,", commettere. Po rac fichi settembrini. farº, Sa figu manna de colori
cumandai a sa fidi de unu, concredere, affidare, birdi carrigu a foras, e a inturu arrubiu, fichi ver
commettere, raccomandare all'altrui fede. Fi doni. Un'atera spezia de figu birdi clara, e a in
daisì n. p. fidarsi, aver fidanza di non esser turu arrubiu cottu, chi coit in Settembri, fichi
ingannato. dottati. Targ. Figu bianca fichi bianchi. Figu mar
Fidau, da part. fidato, dato a credenza. In tinedda, fichi cavalieri. Figu bruxotta, est de sa
forza di agg. fidato, leale, sincero,
Fedecommiss àriu s. m. a chini bandat fi su propria spezia de sa martinedda, prus madura,
de colori de violetta a foras, e a inturu di ar
decommissu, fedecommissario. rubiu bivu, chi coit in settembri, fichi brogiotti.
Fidecommissu s. m.fidecommesso, majorasco, Targ. Figu scritta, o striada, fichi fessi. Figu
primogenitura, fedecommesso. -
cabudraxa, fichi primaticci. Figu ferta, fichi
Fidecommìttiri v. a. fai unu fidecommissu,
vieti, avvizziti. Figu siccada, fichi secchi, ap
fedecommettere: passiti. Figu morbida, grassula. Figu de ta
Fidecommittiu, ttia part. fedecommesso. maxi longu, fichi badaloni, Filari de figu sie
FIG FIL 277

cada, resta di fichi secchi. Figu cràbina arb. ficchi secchi, di giuggiole ec. Filari de mattoni
caprifico. (Ficus carica sylvestris. Dioscoride) postu asuba de is arcus, bardellone.
Su latti, chi bogat sa figu, i" . Figu Filarmònicu s. m. amanti de musica, filar
monico.
morisca arb. e fruttu, fico d'India. (Cactus -

Opuntia. Linn.) Filastrocca s. f serie de inutilidadis, filastrocea,


Figu morisca planta M. figu. filastroccola.
Figùra s. f figura, forma, aspetto. Omini Filatèria s. f carta, aundi fiant iscrittus is
de figura leggia, r" del Calota, uomo cumandamentus de sa Lei Mosaica, filateria,
di brutto aspetto. Figura de cembalu si narat pentacolo. Filateria de cosas, seguenza, molti
di omini de malu garbu, figura da cem tudine di cose.
balo. Po misteriu, figura, misterio. Po imma Filatòriu s. m. strum. po filai ſilu, o seda,
gini, figura, immagine, effigie. Usai figuras ret filatoio.
toricas, figureggiare. Figura mala, figuraccia . Filàu s. m. filato. Su filau de una cannugada
Figura de prua, statua in is bastimentus, fi de stupa, lana ec: lo sconocchiato, il filato.
gura di prua. Filàu, da part. filato. Po abertu, aperto, crepe
Figurabili agg figurabile. lato, spaccato, screpolato, fesso. Muru filau, chi
Figuradamenti avv. figuratamente, figurati portat filadura, o zaccadura, o abertura, muro
vamente. -
screpolato, che ha fatto pelo, incrinato. Nasu
Figurài v. a. rare, dipingere, scolpire, dar filau, facci filada, naso affilato, volto asciutto.
M. affilau.
figura. Po fingiri, fingere. Figuraisì n. p. figu
rarsi, immaginarsi. Po descriri M. Filèra s f fila. Filera di aposentus, fuga di
Figuràli agg. figurale, misterioso. camere, riscontro di stanze, ordine. Filera de
Figuramentu s. m. figuramento. domus, ceppo di case. Filera de montagnas,
Figuranti v. i gurante. catena di montagne, giogaja di montagne. Fi
Figurànzia s. f figuranza, figurazione. lera di arburis, schiera d'alberi, ordine, filare.
Figurativu, va agg..figurativo. A fileras, a schiere.
Figuràu, da parti figurato, adombrato. Po Filettài v. a. (t. ital.) ormai cun filu di oru,
imprimiu, effigiato. Cantu figurau, canto figurato. filettare. Filettài vasus, filettare, orlare il va
f" s. f. dim. (dd pron. ingl.) figuretta, sellame con filetto d'oro.
figurina. Filettàu, da part..filettato.
Figurinu s. m. dim. pintura mali fatta, senza Filettu s. m. mustela de s' animali, arista,
arti, bamboccio, fantoccio. Pintori de figurinus, filetto, porso, il muscolo psoas. T. Anatom.
fantocciajo. Po giovunu vanu, figurino. (V. Alb. alla voce fr. filet.) M. anguidda. Fi
Figurista s. m. figurista, dipintor di figure. lettu de porcu, scamerita. Filettu de sa lingua,
Figuròna s. f accr. gran figura, figurone. filetto, scilinguàgnolo .
i" s. f fila, schiera. In sa primu fila de Filettu s. m. funixedda de cagnu fatta de funis,
su battaglioni, nella prima fila del battaglione. beccias, e serbit a varius usus, gerli, gaschette.
Ponirisì in fila, schierarsi. Fila de panis attac Filettinu s. m. dim. filettino.
caus impari, piccia. Filiàli agg. filiale:
Filadòra v. f filatora, filatrice. Filialmenti avv. filialmente. -

Filadòri v. m. filatore. Filadori de stamini, Filiazioni s. f filiazione. M. discendenzia.


stamajuolo. Filicitu s. m. brano, brandello. Fai a filicitus,
Filadùra s. f filatura. Po sperradura, crepa a arrogus, sbranare, fare in brani, o brandel
tura, fessura, spaccatura. Po abertura de muru, lini. iei de pannus, strambellare, spiccar
de porta, o teulada, de undi penètrat luxi, spi brandelli. Segau a filicitus, sbranato, rotto in
raglio. Filadura de muru, pelo. brani, strambellato.
Filài v. a. filare. Po ordinai fig. filare, or Filidùra s. f. (t. r.) fessura: M. schinnidura.
dinare. Filai corda a unu, andai a tinu po al Filièra s. f strum. de metallu po tirai oru o
canzai, o po sciri alguna cosa secreta, r la plata a filus, o po fai su filugranu, filiera,
corda ad uno, correre a verso, andare a se trafila , ârgano, laminatoio. Tirai su filugranu,
conda ad uno. Filai sonnu, menar sonno. Pas arganare, passare all'argano l' oro, o l'ar.
sau su tempus, chi Berta filàda, prov. passau, gento. Po su pezzu de ſai isturnus, madrevite.
su tempus felici, non è più tempo, che Berta Filigrèsu, sa agg. parrocchiano, popolano.
filava. Casu, chi filat, cacio, che fila, che fa Filippa s. f (term. Oristanesu) volat. avo
filo. Strumentu de filai, filatoio. Filaisì n. p. setta . V. Cett.
zaccaisì, si narat de muru , e de linnamini ec. Filiri v. a. (t. r.) schinniri, fendere, incrinare.
crepolare, screpolare, incrinare, fendersi, spac Filirisì n. p. fendersi, incrinarsi, far pelo. M.
carsi. Filai v. n. po picinnas già mannas, chi schinniri.
mo hanti tentu partidu, restar pulcellòni. Filiu, da part. e agg (t. r.) fesso, incrinato,
Filamentòsu, sa agg. M. fibrosu. che ha fatto pelo. M. schinniu .
Filamentu s. m. fibra, filamento, Filixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) fila.
Filandra s f (t. ital.) erba chi s' attaccat suttili, filuzzo.
asutta de is bastimentus, filandra. Filixi s. m. erb. (de filiac lat.) Su filixi fe
Filantropia s. f. (T. G.) amori a is ominis in mina, felce femmina. (Pteris Aquilina Linn.)
generali, filantropia. Su mascu, felce maschia (Polypodium fili,
Filàntropu s. m. (T. G.) amanti de is ominis, mas. Linn -

filantropo. ricº a ) figlia, figliuola.


Filàri s. m. filare. Filari di arburis, de do Fillasta s. f (term. cat.) figliastra.
mus, filare di alberi, di case. Filari de figu Fillastu s. m. (term. cat.) figliastro.
siccada, de zinzulu ec. resta, piccia, filza di Filliòla, e figliòra s. f. nei
278 FIL FIN:

Filliòlu, e figliòru s. m. figlioccio. Finas prep, fino, infino, sino, insino. Finas
Fillixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) figlio a innì, fin là. Finas a candu i fin a quando?
letto, figliolino : Finas a innòi, fin quì. Finas de insara, infino
Fillu s. m. figlio, figliuolo, genito. Fillu de d'allora.
mebodi, bisnipote. Fillu de sa pudda bianca, Finasaimmòi avv. finora, infino a questo
Cucco, Beniamino. Fillu de femina impudica, punto, infin d'ora, infino ad ora, sino ad esso.
- figlio nato di cento albumi. Fillus nascius totu Finasattantuchì avv. sinchè, sin tanto che, fino
a una lorenti, gemelli, binati. Femina, chi fait a tanto che, fin che,
duus ſillus a una brenti, donna gemellipara. Finaschì avv. finchè.
Filodossu s. m. (T. G.) amanti de sa propria Finàus s. m.pl. (t. sp.) dì de is finaus, il
gloria, filodosso. . giorno dei morti. -

Filologia s. f. (T. G.) studiu de litteras uma Finca s. f. (t. sp.) M. ipoteca.
nas, filologìa. Fincài, ſincàu ec. (t. " M. Ipotecai ec.
Filològicu , ca agg. (T. G.), filologico. Findèus s. m. pl (de ſideos sp.) vermicelli.
Filòlogu, ga agg (T. G. ) amanti de sa lit Finèsa s. f finezza, favore, cortesia.
teratura, filologo, ga , erudito, ta. Finestra s. f. (t. r.) finestra. Ordini de fi
Filomèna s. f volat. (t. ital.) rosignuolo. nestras, ordine di finestre, luogo finestrato. M.
Ventana.
Filòni s. m. filone. Filoni de minerali, filone
di metallo, d' º" ec.
Finestredda s. f dim. (dd pron. ingl.) t r.
Filosofa s. f filosofessa. finestretta, finestrino. M. ventanedda.
Filosofài v. n. filosofare, ragionare filoso Finestròna s. f. accresc. (t. r.) finestrone. M.
ficamente. Po speculizai, e discurriri cun sei e ventanòni.
totu, speculare, discorrer seco stesso. Fingenti v. agg. chi fingit, fingente.
Filosofàli agg. filosofale. Fingidamenti avv. M. fintamenti.
Filosofastru s. m. filosofu de pagu valori, Fingidòri, ra v. m. e f. fingitore, trice.
Fingimentu s. m. fingimento. Po dissimula
f"
Filosofeddu s.
-
m. dim. (dd pron. ingl. fi
-

zioni, infingimento, fingimento, dissimulazione,


losofetto. infinta, doppiezza.
Filosofessa s. f filosofessa. - Fingiri v. a. fai finta, fingere, far finta, si
Filosofia s. f. (T. G.) amori de sa sapien mulare; Po inventai, fingere, inventare. Fingirisì
zia, filosofia. m. p. simularsi.
Filosoficamenti avv. filosoficamente. Fingiu, da agg. (t. b.) M. fintu.
Filosòſicu, ca agg, filosofico. Fini s. m. terminu, fine. Fini de dì, de mesi
Filosofoni s. m. accresc. filosofone. ec. scorcio. Po conclusioni, compimento, conclu
Filòsofu s. m. filosofo. Filosofu gravi, sàtrapo, sione. Po motivu, fine, motivo, intenzione. A
barbone. bonu fini, a buon fine. A fini avv. a fine,
Filtrài v. a. (t. ital. de s'usu) filtrare. affinchè. Fai malu fini, acabu malu, far cattiva
Filtràu, da part filtrato. A su fini avv. in somma, alla fine,
Filtraziòni s f (t. ital. in usu, filtrazione. alle corte.
Filu s. m. filo. Filu nuosu, chi no est in totu Fini agg. suttili, fine, sottile, fino. Po
nguali, filo broccuto, broccoso, nodoso , roc astutu, fino, astuto, sagace. Subraffini agg.
chioso, grupposo, che ha brocchi, nodi, nocchi, sopraffino.
gruppi. Filu di oru, de plata, filo d'oro, di Finidamenti avv. finitamente,
argento. Filu ferru, filo ferreo, o di ferro. Filu Finidòri v. m. finitore, compitore.
imbarazzau, filatessa. Imboddiai filu in is can Finidiara s. f. M. ſinimentu .
nieddus, accannellare, avvolger.filo sopra i can Finigòsu, sa agg asciutto, magrino, affilato,
nelli. Imboddiai seda, o fila in gertus fusus de mingherlino, sottilino.
linna incrastaus in su muru, accavigliare, av Finimentu s. m. finimento. Po ornamentu,
volgere seta filo ec. sopra la caviglia. Andai a finimento, fornimento, ornamento.
filu, andar a filo, a dirittura. Filu de sa schina, Finimundu s. m. fini de su mundu, finimondo.
o de is arrigus, spina, spino, fil delle reni, Filu Finiri v. a. finire, condurre a fine, a compi
de sa lingua, scilinguàgnolo, Filu de spada, il mento, compire, terminare. Finirisi n. p. de
taglio, fil di spada. Filu de sa mangara, filo su disigiu de biri a unu, struggersi tutto di
della sinopia. Filu de perlas, filo di perle. Filu veder uno .
di aqua, chi bessit de alguna vena, o rocca, Finiu, da part..finito, terminato, condotto a
zampillo. A filu a filu avv. fil filo, succes fine, a compimento, compito.
sivamente. Finiu, da agg abbattiu, debili, svenuto. Po
Filugrànu s. m. filigrana. S orifici, chi tra limitau, finito, limitato.
ballat su filu granu, filalòro. Finta s. f finta, infinta, finzione, infinzione,
Finàli s. m. conclusioni de cumponimentu simulazione. Fai finta, dissimulare, fingere,
poeticu, chiusa. far finta .
Finàli agg..finale: Fintamenti avv. fintamente, simulatamente,
Finalmenti avv. finalmente. fittiziamente.
Finamenti avv. finamente. Finteria s. f. (t. ital. de Giardineris) su birdi
Finanza s. f. (ºde s'usu) renta de su Prin chi si aggiungit a unu bucchettu de floris,
ipi, finanza; pl. le finanze. finterìa.
º" s. i" i" de is fiinanzas, Fi Fintu, ta part. finto, simulato.
nanziere. Fintu, ta agg finto, fucato, orpellato, fit
Finària s. f finezza, sottigliezza. tivo, fittizio.
Finas avv. e finzas, infino, insino. Finzas avv. M. finas,
FIN FIS - 279

Finzasattantuchì avv. M. ſinasattantuchì. Fisciu avv. fissamente, fiso, fisso.


Finzaschì avv. M. finaschì. Fisciù s. m. (t. fr.) spezia de muccadori ve
Finziòni s. f. finzione, dissimulazione, or lau , o trasparenti, chi usant is feminas, firciù.
pellamento, inganno, specioso palliamento. Fin Fiscu s. m. tesoru de su Principi, e de su
zioni de nomini, onomatopeia. Po invenzioni, Stadu , fisco. Susteniri is derettus de su ſiscu,
finzione, invenzione. Finzionis pl. lustre. fiscaleggiare, usare fiscalità. Applicaia su fiscu,
Fiorettu s. m. spada cun buttoni in sa punta, applicare al fisco.
fioretto, passetto. (V. Alb. alla voc. fr. ſleuret ) Fisica s. f fisica.
Po spezia de pannu grussu, fioretto. (T. di Fisicamenti avv. fisicamente,
Fabbrica) Po una spezia de paperi biancu, fioretto. Fisicu s. m. chi professat sa fisica, fisico.
Fircis s. m. pl. (t. guastu de fiche fr.) ma Fisicu, ca agg fisico, naturale.
stietti. Accomodai cun ſircis, mastiettare. Acco Fisiologia s. f. (T. G. Med.) trattau de su
modau cun fircis, mastiettato. corpus umanu, in istadu de sanidadi, fisiologia,
Firma s. f soscrizione, sottoscrizione, segna Fisiologicu, ca agg, fisiologico.
tura, firma. Crusc. Fisiòlogu s. m. chi conoscit sa fisiologia,
Firmai v. a. sottoscrivere, soscrivere, segnare, fisiologo.
firmare. Po tratteniri, fermare, rattenere, ar Fisonomia s. f fisonomia.
restare. Firmai sa pezza, donaiddi una pitica Fisonòmicu , ca agg. fisonomico.
cottura, po chi no si perdat, rifare, fermarla Fisonomista s. m. fisonomista, fisiomante,
carne. Po assegurai. M. Firmaisì n. p. abbar fisiònomo, fisònomo.
raisì , fermarsi, posarsi, arrestarsi: - - Fissipedu, da agg. si narat di animali, chi
Firmamenti avv. fermamente, sodamente, for portat s unga sperrada comente su boi, bisulco,
temente .
fissipede -

Firmamentu s. m. firmamento, il Cielo stel Fistula s. f fistola. Beniri fistula, infistolire,


lato, l' ottava sfera. Po firmesa. M. fistolare, convertirsi in fistola.
Firmau, da part. soscritto, sottoscritto, fir Fistulaisì v. n. p. faisì fistula, inſistolire, di
mato, segnato. Po assegurau. M. venir fistola. M. infistulaisì.
Firmèsa s. f fermezza, solidezza, assoda Fistulàri agg. fistolare.
mento, sodezza, saviezza. Po consistenzia, o Fistulau, da part. divenuto fistola.
durada, consistenza, stabilità , durabilità. Fistulazioni s. f fistolazione.
Firmu s. m. fermo. Teniri po firmu, po cosa Fistulòsu, sa agg. sbuidu in su centru, fi
gerta, tenere, aver per fermo , per certo. stoloso, tubulato. M. tuviudu.
Firmu, ma agg fermo, fisso, permanente, Fitologia s. f. (T. G. Didasc.) descrizioni de
valido, sodo, stabile, risoluto, durabile. Stai is plantas , fitologìa.
firmu , no si moviri, star fermo, saldo, sodo. Fitòlogu s. m. (T. G. Didasc.) descrittori de
Po forti, forte, costante, gagliardo. Boxi firma, is plantas , ſitòlogo.
voce salda. Cantu firmu, canto fermo. Terra Fitònicu, ca agg. indovinu, fitonico.
firma, terra ferma, Continente. Fitonissa s. f. chi indovinat, ſ" fitonissa.
Firmu avv. sodo. Tappai a firmu, a forti, Fitonomia s. f. (T. G.) conoscenzia de is plan
turar sodo, fortemente. tas, fitonomìa . -

Fiscalessa s. f. Fiscalessa. Fitotomia s. f. (T. G.) anatomia de is plan


Fiscàli s. m. Fiscale. tas, fitotomìa .
Fiscalidàdi s. f..fiscalità. Fitta s. f fetta . Fittas de pezza arrustia in
Fiscalizài v. a. fiscaleggiare: braxas, arrosticciane, braciajuole, braciuole,
Fischiùda s. f. (t. ital. de s'usu) fischiata. arrosticine. Fai a fittas, sfetteggiare, ridurre in
Fischiài v. a. (t. ital. de s'usu) fai su sulittu fette. Fitta de pani turrau M. crostinu.
a unu po beffa, far delle fischiate a uno. Fittiànu, na agg (t. r.) M. frequenti.
Fischidu , da agg. dilicau , chi no suffrit, Fittixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) ſettolina,
delicato, sensibile, geloso, permaloso. Fischidu fettuccia.
a is chirighittas, sensibile al solletico, o al di Fitfiziu, zia agg (t. de s' usu) fittizio, finto.
letico. Cuaddu fischidu a su sproni, cavallo Fittu, tta agg tippiu,.fitto, folto, spesso,
sensibile allo sprone. Fischidu in dogma cosa, denso, serrato. Pannu ſittu, tippiu, panno fitto,
o malu a cuntentai, schizzinoso, difficile a serrato. Terra ſitta, terreno compatto.
contentare. - -

Fittulu s. m. su signali, chi lassat sa barduf.


Fisciai v. a. mirai ſisciu, fissare, fisare, fula battendu cun su ferru , buttero.
guardar fisso, o fio, con occhio fermo. Fisciai Flacca s. f. (t. b.) fiamma. Po sa flacca,
is ogus cun cumplaxenzia, dar occhio, guardar chi usant is piscadoris po piscai de notti, fru
con compiacenza. Fisciai po determinai, asse i" , frugnuòlo. Flacca (t. r.) M. acia depo
gnare, determinare, fissare. Fisciai su logu, ur omini.
su tempus, assegnare il luogo, il tempo. Fisciai Flaccadòri v. m. frugnolatore.
su salariu, assegnare il salario. Fisciai po attac Flaccài v. a. fai pisca de pisci, o cassa de
cai, affiggere, attaccare. pillonis a luxi de fogu, o de lantioni, frugnuo
Fiscianenti avv. fissamente, fisamente. lare, pescare, o uccellare col frugnòlo. Andai
Fisciàu, da part. fissato, fisato, assegnato, a flaccai, andare a frugnuolare, andar a pe.
limitato, determinato, affisso. -
scare, o ad uccellare col frugnuolo, o andar
Fisciaziòni s. f fissazione, pensamento fisso, alla pesca, o alla caccia col frugnolo.
affissazione. Flaccamenti avv. debilmente, spossatamente,
Fisciu, scia agg..fiso, fisso. Po firmu, fermo, senza possa.
stabile. Mirai a lisciu avv. guardar fiso, a oc Flacchèsa s. f. (t. sp.) debolezza, fralezza,
chi fissi. fiacchezza, infralimento, gracilità.
L l 2
280 FLA FLE

Flacchèssiri. M. inflacchèssiri, e inflacchiri. Flessiòni s. f flessione, piegatura. -


i lacchina. M. facchina. Flettideddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)
Flacchi xeddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) unu pagu incrubau, curvetto.
fiacchetto. -
Flettidùra s f curvatura, curvezza, piegatura,
Flaccu, e ſlacchi s. m. M. flaqi. ancurvatura, incurvazione.
Flaccu , ca agg. (t. sp.) debole, magro, fie Flèttiri v. a. curvare, incurvare, inclinare ,
vole, stracco, flacido, spossato, gracile, fiacco. far curvo, piegare, flettere. Flettiri v. n. cedere,
De memoria flacca, di memoria labile. piegare, flettere, iflettere. Flettiris n. p. e r.
Flacidèsa s. f. si narat de is fibras, chi hanti curvarsi, incurvarsi, piegarsi, farsi curvo, inchi
perdiu s elasticidadi, flacidità, narsi, arrendersi.
Flagelladori v. m. flagellatore. Flèttiu, ttia part. curvato, incurvato, piegato,
Flagellai v. a. flagellare. Po affliggiri. M. fatto curvo, inchinato.
Flagellamentu s. m. flagellamento. Flèttiu, ttia agg flesso, curvo, incurvo,
Flagellanti v. agg. flagellante. flessuoso.
Flagellau , da part..flagellato. Flocca s. f fiocca. Flocca de nì, falda di
net'e .
Flagellazioni s. f flagellazione :
Flagelleddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) Floccài v. n. assol. fioccare, cascar la neve
flagelletto. dal Cielo, nevicare.
Flagellu s. m. flagello. -
Floccàu, part. neutr. fioccato, e nevicato.
Flamini s. m. (t. lat.) Sacerdotu de Giove, Flocceddeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) t.
de Marti, e de Romulu, Flamine. r. bioccoletto.
Flamma s. f fiamma. Flamma de paperi, Flocceddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) t. r.
o di atera cosa abbruxada, chi alzat in aria, bioccolo. M. chirrioni. -

fanfaluca, falavesca, favolesca. Stoffa a flam Flocchittu s. m. dim. fiocchetto. Flocchittu in


mas, drappo a fiamme. figura de buttoni poornamentu de bistiri, nap
Flammanti v. agg. (t. sp.) fiammante, fiam pina. Flocchittus de is bistiris de femina, nap
meggiante. -
pette, nappine.
Flammiai v. a. (t. r.) si narat de s' ardori Floccu s. m. fiocco. Floccu, o chirrioni de
de su Soli, chi abbruxat is loris, avvampare, lana, bioccolo di lana, M. lasu.
riardere. Flogistu s. m. (T. G. Chim.) su fogu fisciau
Flammiau, da part. (t. r.) arrabbiato, av in is corpus combustibilis, flogisto.
vampato . Flogòsi s. f. (T. G. Med.) inflammazioni in
Flammiferu, ra agg. chi portat flamma, terna, o esterna, flogòsi.
flammifero. Flogurgia s. f. (T. G. Chim.) Chimica appli
Flammiveddas. f. dim. (dd pron. ingl.)fiam cada a is operazionis, flogurgia, chimica tecnica.
metta, fiammicella. Floràggiu s. m. fiorane.
Flanella s. f. drappu de lana, franella, e Floressenti v. agg. fiorente, fioriscente.
renella . Florèssiri v. n. essiri in istadu eccellenti, fio
Flaqi s. m. bistiri de femina, zimarra da rire, esser in fiore, in onore. Po infioriri. M.
donna, gammurrino, -
Florèssiu, ssia part fiorito. -

Flaria s. f. (t. r.) floride cinixu, chi bolat Flori s. m. fiore. Flori bessiu de su buttoni,
de su fogu, fior di cenere. fiore sbocciato. Flori de dognia mesi, sposa del
Flatosidadi s. f flatuosità, flatulenza. M. flatu. sole, calendula, fiorrancio. (Caltha calendula.
Flatòsu, sa agg flatuoso, ventoso. Fig. scia T. B.) Flori de crosu de cocciula, fiori di nicchi.
pidu, senza grazia, sgraziato, sguaiato, svene Flori spinniau, fiore sfilacciato. Flori di olia
vole, senza grazia . no abertu, mignolo, buccioline degli olivi. Fiori
Flatu s. m. flato, trullo, flatuosità, vento de spadoni, o tolipani burdu, monacucce. Scu
morboso. Tirai flatus, mandar flati. Fig. po diri flori, si narat de planta, chi hat manteniu
mala grazia, sgraziatag ine, svenevolezza . su fruttu, attecchire. Flori chi cumenzat aberriri,
Flatulènzia s. f. (t. fr. Med.). flatulenza. fiore, che comincia a sbocciare. Flori de pas
Flautèri s. m. (t. sp.) sonator di flauto. sioni, granadiglia, fiore di passione. Targ. Pigai
Flaufinu s. m. dim. flautino, corista. is floris inutilis a una planta, disfiorare. Flori de
Flautista s. m. flautista, aulèdo. latti, fiore, capo di latte. Flori de binu, spezia de
Flebotomia s. f. (T. G. Chirur.) arti de muffa, fior del vino. In su flori de is annus,
bogai sanguni, flebotomila. -
nel fior degli anni, dell' età. Essiri in flori,
Flebotomista s. m. (T. G.) sangradori, fle fiorire, fioreggiare. Coberriri de floris, spargere,
botomista . coprir di fiori. A flori di aqua, a fior d'acqua.
Flemma s. f flemma, spurgo del catarro, Bendidora de floris, fioraja. Flori de farra,
spettoramento, pituita t. lat. Po fiacca, addasiu, chi bolat foras de sa mola, fuscello, e friscello.
flemma, lentezza, tardità, giampagolaggine, Floridèsa s. f fioritezza, ornatezza. Floridèsa,
mancanza d' attività nell' operare. calidadi de stilu ornau, floridezza.
Fiemmàticu, ca agg abbundanti de flemma, Flòridu, da agg. florido, vago, fioriscente.
flemmatico. Po passienziosu, flemmatico, mo Floridiura s. f fioritura, florescenza.
derato, paziente, posato. Po poddosu, lento, Floriſerti, ra agg. chi produsitfloris, fiorifero.
tardo nell' operare, agiato, santagio. Florilègiu s. m. scebèru de is mellus cosas,
Flessibili agg. flessibile, pieghevole, cedevole, florilegio, antologia.
ſessuoso , arrendevole, chinevole. Florinu s. m. nuneda di oru de Florenzia ,
Flessibilidadi s. f flessililità, arrendevolezza, fiorino.
ccafevolezza. Floriri v. a. fiorire, sparger di fiori. Po flo
ressiri. M.
Flessibilmenti avv. pieghevolmente.
FLO FOG 28 f

Florista s. m. chi si dilettat de floris, fiorista. Fogaggiu s. m. sfogu de su sanguni, chi bes
Florittu s. m. dim. fiorellino, fiorello, fioretto. sit in sa cutis, espulsione. Un'atera spezia de
Floru, da agg. florido, vago, fioriscente, fogaggiu simili a sa zerra, chi bessit in facci a
fiorito. Drappu floriu, drappo fiorito. is pipius, fuoco salvatico. Omini, chi portat
Flotta s. f. armada de mari flotta, armata navale. in facci su fogaggiu cun pibislas arrubias causau
Flottiglia s. f. dim..flottiglia. de grandu calori de sanguni, uomo fegatoso.
Fluenti v. agg. chi fluit, fluente. Fogazza s. f. (t. cat.) focaccia, schiacciata,
Fluidèsa s. f fluidezza, fluidità, flussibilità, stiacciata. Fogazza de pasta sfogliada cun ous,
Flùidu s. m. umori, licori, fluido. berlingozzo. Fogazza cotta in fariſari, schiac
Flùidu, da agg. liquidu, fluido, liquido. ciata cotta sotto la cenere, o focaccia suc
Fluìri v. n. (t. lat. in usu) scolai, fluire, cenericcia. Fogazza de farra, farrata. Fo
scorrere, colare. Fluiri de nou, refluire. gazza cun gerdas, o cun ollu de porcu, stiac
Fluiu, da part colato, scolato. ciata unta. Donai una fogazza a conca, est
Fluminàda s. f fiumàna. donai unu colpu cun is manus unidas de
Fluminàli agg. fiumale, fiumatico, fluviale. longu po zaccarrai, dare una pacchina. Fo
Flumineddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) fiu gazza de civraxu, focaccia di cruscherello, o
metto, fiumicello, fiumicino. tritello . -

Flùmini s. m. (de flumen lat.) fiume. Flu Fogazzedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) focac
mini di eloquenzia, copia di dire, fiume d'elo ciuola, schiacciatina, stiacciatina, focattola.
quenza. Flumini abbasciau, fiume abbassato, Fogazzòna s. f. accr. stiacciatona.
Lettu arenosu de flumini, ghiareto, greto. S' Foghèri s. m. (t. cat.) azzargiu po battiri fogu,
abertura, chi si lassat in is pischeras de is flu fucile, battifuoco.
minis po passai is barcas, callone. Isula for Foghèri, ra agg. Scuppetta foghera, archibuso,
inada ind” unu flumini de ludu , o arena am che mai nega fuoco. Po fogosu. M.
muntonada, giàva. Scassai s aqua de unu flu Foghixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) fo
mini, donaiddi atera direzioni, inalveare l'ac cherello, focolino.
qua d'un fiume Truncu, o biga, chi serbit Fogliettu s. m. dim. (t. de s'usu) foglietto.
de ponti po passai su flumini, palancola, pancone. Fogliettu di avvisu, foglietto d' avviso. Po ga
Fluòri s. m. (t. usau de is Med.) flussu de setta. M. -

sa mardi, fluore, flusso della matrice. Fògliu s. m foglio. Fogliu de paperi, foglio
Fluscedàdi s f languidesa, floscezza, fievo di carta. Fogliu de pasta, o pillu, foglio di
lezza, languidezza. pasta, Furriai fogliu, voltar carta, e fig. cam
Flusciadùra s. f floscezza, fievolezza. biar sorte.
Flusciamenti avv. flosciamente, fiaccamente, Fogonèri, ra agg. M. infamadori, ra.
languidamente. Fogonittu s. m. vasittu de gliàuna, terra, o ra
Flùsciu s. m. M. flussu. mini cun maniga po usu de si calentai israanus,
Flùsciu, ia agg. debili, floscio, fievole, sner laveggio. Po cupixedda, caldanino, caldanuzzo.
vato, languido. Fogosamenti avv. focosamente, ardentemente.
Flussibili agg. chi fluit, flussibile. Po lubricu, M. Fogoseddu, dola agg. dim. (dd pron. ingl.)
Flussioni s. f scolamentu de umoris, flus focosetto.
sione. Flussioni de conca cun iscolu de catarru, Fogòsu, sa agg. focoso, ardente, caldo. Po
corizza. iracundu M.
Flussu s. m. flusso. Po diarrea, flusso di Fogu s. m. fuoco. Fogu lentu, fuoco lento.
ventre, diarrea, scorrenza, soccorrenza. Flussu Fogu gagliardu, fuoco di lione, Fogu, chi
de sanguni, emorragia, flusso di sangue. Flussu abbarrat allutu asuba de s' aqua, baldoria. Perda
biancu , flusso bianco, fluore della matrice. de fogu, pietra focaja. Battiri o ferriri fogu,
Flussu e reflussu de mari, fiotto, mara, flusso batter fuoco. Alluiri su fogu, accendere il fuoco.
e riflusso del mare. -
Appuntai fogu, appicciare, dar fuoco. Armas de
Foddèri s. m. maistu, chi fait is foddis, fogu, arme da fuoco. Su fogu crescit, hat pigau
manticiaro. forza, il fuoco avvalora. Su fogu zaccat, scu
Foddis, m. mantice. Foddi di asina, fiocine, pettat, strepitat, il fuoco crepita, croscia, scop
in plur. fiocini, buccia. Bogai su foddi a s a pietta. Su fogu cincidolat, il fuoco scintilla, fa
xina, sfiocinare. Foddi de pruna no cumplida, villa. Studai su fogu, spegnere, smorzare, estin
bozzacchio. Foddi de bertula, tasca . Foddis guere il fuoco. Stai de continuu calentendus in
de ferreri, mantice da fucine. Su portellittu de su fogu, covare il fuoco, covar la cenere. Miu
is foddis, animella , valvula . Su cannoni de rigai su fogu, sa braxa, sbraciare. Torrai a fogu
ferru de is foddis , bucolare. Tirai is ſoddis, ferru, ramini ec. rinfocolare. Pigai fogu, pigliar
mantacare , soffiar col màntaco . fuoco. Su fogu tenit, o stat tenendu, il fuoco
Foddittu s. nn. dim. mantachetto, mantacuz arde. Po incendiu, fuoco, incendio. Fogus arti
zo, manticetto. Foddittus pl po sulai su fogu, fizialis, fuochi lavorati, fuochi artifiziati. Donai
soffietto. fogu a s artifiziu, dar fuoco alla girandola.
Foddixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) M. Fogu de S. Elmu, o fogu erranti, chi si osser
foddittu . vat in is tempestadis, fuoco di Sant' Elmo; mc
Foga s. f (t. r.) impetu, foga, impeto, furia. teora ardente, fuochi fatui, castore e polluce,
Fogacciu s. m. M. fogaggiu. - capra saltante. Dogna aqua studat su fogu prov.
Fogadòni s. un. accr, fogu mannu, focone. ogni acqua spegne il fuoco. Pigai fogu metaf.
Fogadoni po festa, falò. Fogadoni po allegria, inqòietaisì, pigliar fuoco, adirarsi. Figur. Io
baldoria, fuochi d'allegreza . Fai una fogado discordia, essiri in su fogu, esser nel fuoco, in
ni, fare un falò, far la baldoria. Su runtoni continua discordia. Po famiglias: inci sunti tantos
de sa linna po su fegadoni, capannuccio. fogus, vi sono tanti fuochi, o famiglie. Po pa»
282 FOG FON

isioni amorosa, fuoco, passione. Acciungiri linna Fonocàntica s. f. " G. Dottrinali) arti de
a su fogu prov. mali a mali, giugner legne al dirigiri sa boxi reflessa comenti suggedit in
fuoco, arroger male a male. Potiri is manus s ecu , fonocantica .
in su fogu, modu de giuramentu, metter la Fonologia s. f. (T. G.) scienzia, chi dedusit
mano al fuoco. Bogai unu fogu a unu, una sa natura, e is propriedadis de su sonu de is
calunnia, cavare un cappellaccio a uno. No bessit principius geometricus, fonologia. -
fumu senza fogu prov. non gira il nibbio, che Fonti s. m. fonte, sorgente. Fonti battisimali,
non sia presso una carogna, dove è la buca, è fonte battesimale, battisterio, battistero. Fig. po
il granchio. Poniri a fogu e a sanguni, mandai origini, fonte, principio, origine. -

in ruina, soqquadrare, rovinare, metter a soq Fontixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) fon
quadro, a rovina. Postu a fogu, e a sanguni, ticella, fonticina. -

soqquadrato. Fogu de noi lunas, malada, Foràda s. f. (t. r.) M. fossu. -

fiamma salsa. Fogu de Sant'Antoni, malada, Foradedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) fosse
fuoco sacro, formica. Foguterra, mali, chi bessit rella , fossicella . Giogai a sa foradedda cun
a is ipius in su sezzidroxu, intertrigine. nuxedda, o ballinas de cera, chi arruant a
Folada s. f folata. Una folada de pillonis, inturu, giuocare alla buca. (V. Ludov. Vivo. )
una folata di uccelli. -
Foràneu, ea agg foraneo. -

Foliaceu, cea agg. (t. ital.) chi portat pillus Foras, avv. e prep. fuora, fuor, fuore, fuori.
comente sa cibudda, foliacco. Foras de tempus, fuor di tempo. Foras de
Folla s. f foglia, fronda. Folla piccada, foglia mesura, de manera, fuor di misura, di modo,
seghettata, dentellata, tagliuzzata. Si est fatta oltre misura, oltre modo, soprammisura, so
a pizzus simili a sa trinetta, smerluzzata. Folla prammodo. Foras di ordini, alla spicciolata,
de lattia, cardu, cauli ec. sa parti prus dura spicciolatamente. Essiri foras de sei, esser fuor
de sa folla, costola. Folla chi est accanta de su di se, o di senno.
flori, brattea, foglia florale. Folla, chi bessit in Foraschè, e foraschì avv. fuorchè , altrochè,
sa basi de is follas, stipula. Folla de su sprigu salvo, eccetto.
cumposta de stangiu e argentu biu, chi si ponit Forasdenòsu s. m. si narat de su tiaulu,
in su cristallu po rappresentai is oggettus, foglia. tentennino.
Folla de cibudda, " Follas frangia Forastiu, ia agg. (t. r.) intrattabili, fora
das, fattas a frangia, foglie frangiate, o a falpalà. stico, rubesto. Pilloni forastiu, uccello esotico.
Folla era s. f erb. chi tessit, (t. r. di eura Forceddu s. m. (dd pron. ingl.) t. r. M. chirrioni.
cat.) edera, ellera comune. (Hedera Ilelix Linn.) Forensi agg. de su foru, forense.
Folla de funtaneddas. M. folla era. Forèsi s. m. MI. orbaci.
Folla di opus erb. giuschiamo. (Iiyoscyamus Forgiadori v. m. (t. sp.) componitore.
albus, et niger. Linn.) - Forgiai v. a. (t. sp.) foggiare, formare -
Folla S. Maria, erba odorifera, chi si colti Forgiai mincidius, macchinare, inventar bugie.
vat in is giardinus, menta romana, non la greca. Forgiai (T. de Ferreri) donai forma in grussa
Matt. balsamita , o erba S. Maria Targ ( la a unu pezzu de faina. v. gr. a una crai ec.
nacetum Balsamita. Lin.) formare, dar forma ad una chiave ec.
Folla de spremi, erba. lingua cervina, Forgiau, da part. ſoggiato, formato.
Follàggiu s. m. fogliame. Po traballu fattu a Forma s f figura, forma, foggia, figura.
follas, fogliame. -
Forma po fai figuras de terra, o de ghisciu,
Follàmini s. m. fogliame. cavo. Forma scavada in s oru de mari po fab
Follettu s. m. spiritu follettu, folletto. Fai liricai, calafatai, o in pixai de nou is bastimen
su follettu a totus, domai impertinenzia, inquie tus, cantiere. Po T. Filosoficu, chi donat s es
tare, molestare, tormentare. Fai su follettu in siri a sa cosa, forma Po modellu, forma,
sens, neutr. insolentire, fare il folletto, il diavolino. norma, modello. Po faizioni, forma, guisa,
Follitta s. f. dim. foglietta Follitta de paperi, fazione. Po fossu de plantai plantas. M. fossu .
s' ottava parti de su fogliu, facciuola, quartino. Po fossu de plantai cosas, o meloni ec. formella.
Follixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) fron Forma, o pezza de casu , forma di cacio.
detta, foglietta, fogliuccia. Formas de sabata, le forme. Fai formas po
Follixeddu s. m. (dd pron. ingl.) diminut. " sermentu, soggrottare, scassar la terra,
de follu, o fogliu, fogliuzzo. -
vorar le fosse per le viti.
Follosu, sa agg. carrigu de folla, foglioso, Formabili agg. formabile.
frondoso. Formadamenti avv. formatamente.
Follu s. m. M. fogliu . - Formadòri v. m. e ra f, formatore, trice.
Fomentàdòri v. m. e raf (t. de s'usu) in Formài v. a formare, foggiare, dar forma.
gitadori, fomentatore, trice . - - - Formai unu processu, un assediu, formare,
Fomentai v. a. (t. ital. in usu) eccitai, fo ordinare, disporre un processo, un assedio.
mentare, incitare, indurre, promuovere. Po ap Formai unu giovunu, dirozzare un giovine,
plicai fomentu, fomentare, applicar fomento. scozzonarlo, ammaestrarlo.
Fomentàu, da part. fomentato, scaldato con Formàli agg. formale.
fomento. Fig. incitato, indotto, eccitato. Formalidà di s. f formalità.
Fomentazioni s. f. M. fomentu . Formalista s. n. formalista, che sta sulle for
Fomentu s. m. (t. de s'usu) po stuffa, fo malità.
mento, stuffa. Po remediu corroboranti, fornen Formalizzaisì v. n. p. offendirisì, formalizzar
to , fomentazione. si , prender a male.
Fòmiti s. m. (t. lat. in usu) ſig. impressioni, Formalmenti avv. formalmente.
chi lassat in s'anima su peccau, fomite del pec Formamentu s. m. formamento.
cato. Po esca defogu, esca, fonite. Formanti v. agg. formante.
FOR - FOR 285

- Formativu, va agg formativo. bucciaccas, frugar le saccocce. Po su forro


Formau, da " , foggiato.
Formaziòni s. f. formazione.
gai de is puddas, razzolare, frugare, il raspar
dei polli. Po su forrogai de is porcu, grufolare.
Formiatu s. m. (T. Chimic.) sali, chi re Forrogamentu s. m. frugacchiamento.
sultat de sa combinazioni de s'acidu de is for Forrogàu, da part. frugato.
migas cun alguna basi salsificabili, formiato. Forrogonài (t. r.) M. sforrogonai.
Formidabili agg. (t. de s'usu) formidabile, Forrogòni s. m. (t. r.) fossu, chi faint is
spaventoso. M. tremendu : porcus, fosso, che fanno i porci grufolando.
Formìga s. f insettu, formica. Formiga man Forrògu s. m. (t. b.) pozzànghera, fosso di
na, formicone. Formiga alada, o cun alas, fango, in cui si rivoltolano i porci. Po avo
cuterzola, formica alata. Sa foriniga creit de lotu ec. M.
mussiai su boi prov. i granchi credon mordere Forru s. m, forno. Bucca de forru, abboc
le balene. Niu de formigas, formicajo, formicolajo. catojo. Su fumajolu (t. r.) sa bentosa, sfoga
Formighedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) " tojo. Forru crispu, forno molto scaldato. Forru
michetta, formicola, formicuccia. de calcina, calcara, fornace da calcina. Forru
Formiglieddas s. f. dim. pl (dd pron. ingl.) de regiola, o mattoni, fornace da mattoni.
malada, ulcere depascenti, o cancerose. Forru de teula , fornace da tegole. Su chi at
Formigòna s. f. accr, formicone. tendita su forru, fornaciajo. Forru de rever
Formosidàdi s. f bellesa, ſ", beru , fornace di riverbero, atanar. T. Chin.
Formòsu, sa agg. bellu, formose, bello. Forru de scallai galanza, fornace da fondere.
Fòrmula s. f formola, formula. Sa palia, infornapane, la pala da infornare.
Formulàriu s. m. formolario, libro che con Su furconi cun sa scova, spazzaforno, spaz
tiene ſormole. zatoio. " pani de setti forrus prov. sco
Fornacèri s. m. fornaciajo. pare più d'un cero, esser putta scodata, aver
. Fornàli s. m. fucina . pisciato in più d'una neve.
Fornellu s. m. fornello, fornellino. Su logu Forsis avv. forse. Poniri in forsis, in duda,
aundi abbasciat su cinixu, cinerario. Sa car inforsare, metter in forse, in dubbio.
diga, graticola. Su portellittu, sportello. Fortalèsa s. f. (t. sp.) fortezza, gagliardia,
Fornicadòri v. m. e ra f fornicatore, trice. Po forti, o bastioni, forte, bastita, fortifica
Fornicài v. n. (t. lat. in usu) fornicare. zione, fortezza.
Fornicariamenti avv. fornicariamente. Fortalèssiri v. a. (t. sp.) rinforzare, fortifi
Fornicàriu, ia agg. fornicario. care. Fortalessirisì n. p. rinforzarsi, fortificarsi.
Fornicazioni s. f fornicazione. Fortalèssiu , ssia part fortificato, rinforzato.
Formiri, e forniu ec. M. furniri ec. Fortementi avv. ſi , strettamente, cal
Foronomia s. f. (T. G.) scienzia de s'equi damente.
libriu de su motu de is fluidus, e de is soli Forti s. m. M. fortalesa.
dus, foronomìa . Forti agg. forte, vigoroso, robusto, nervoso,
Forràda s. f fornata. M. inforrada. gagliardo. Po duru e traballosu, forte, duro,
Forradedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) M. aspro, faticoso. Amori forti, amor caldo, forte.
inſorradedda. Sentirisì prus forti, sentirsi ravvalorare, sentirsi
Forràja s. f fornaciaja. Po sa panattera, chi rinvigorito .
coit su pani , paniformaja . Forti avv. forte, fortemente. Attripai a forti,
Forràju s. m. fornaciajo. Po su panatteri, batter forte, sodo. Tappai a forti, turar sodo.
chi coit su pani, e po su maistu, chi accon Fortificàbili agg. fortificabile.
ciat forrus, fornaio. Fortificadòri v. m. e ra f fortificatore, trice.
Forranàju s. m. chi bendit forrani, o atera Fortificai v. a. fortificare, afforzare, render
erba, biadajuolo . forte; munire. Fortificai a casteddus, incastellare.
Forràni s. m. erba po animalis, ferrana. Fortificai cun bastionis, bastionare, fortificare,
Forrani siccau, o fenu, chi si donat a pappai munire di bastite. Fortificai cun sustegnu, cun
a is bestias, strame. Donai a pappai fenu, o aggiudu, amminicolare, fortificar con ammi
atera erba siccada, strameggiare. nicolo, con appoggio, con sostegno, con pre
Forrazzu s. m. (t. r.) faisì a forrazzu. M. sidio. Fortificaisi n. p. fortificarsi, munirsi.
arrescottaisì. Fortificau , da part. fortificato, munito. For
Forredda s. f. (dd pron. ingl.) t. r. braciajuola. tificau cun casteddus, incastellato, munito di
Forreddaju s. m. su chi bendit sa castangia castella, di rocche. Fortifican cun bastionis,
arrustia, bruciatajo . bastionato, munito di bastite. Fortificau cun su
Forreddu s. m. dim. ( dd pron. ingl.) for stegnu, amminicolato, fortificato, rinforzato con
nacino, fornacetta. Forreddus de coxina, for sostegno, con presidio, con appoggio, communito.
nelli di cucina. -

Fortificazioni s. f fortificazione, fortezza, forte.


Forrixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) for Po reparu fattu de muraglia, o de terrapleuu
nacclla, fornacetta . a ingiriu de sa cittadi, bastita.
Forrogadòri v. m. frugatore. Fortinu s. m. dim. fortino.
Forrogadùra s. f frugata, razzolo. Fortixeddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)
Forrogai v. a frugare, rivangare. Forrogai fortello, forticello, gagliardetto.
fattu fattu, frugacchiare. Po circai minudamenti, Fortuitamenti avv. (t. de s'usu) M. casualmenti.
spolverare, rifrustare, ricercare minutamente, Fortùitu, ta agg (t. de s'usu) casuali, for
Forrogai paperis ec. frugare, rovigliare, rovi tuito, casuale, accidentale.
stare, trambustare. Po circai alguna cosa im - Fortuna s. f. fortuna, avventura, sorte. Po
barazzendu trastus, e ponendutotu in disordini, fortuna avv. per accaso, per ventura, per ac
rifrustare, rovistare, trambustare. Forrogai is cidente, all'avventura, a caso.
284 FOR - - FOS

Fortunadamenti avv. fortunatamente, avventu Fossu di aqua, e ludu, aundi s' imbruscinant
ratamente, avventurosamente. is porcus, pozzanghera, e pozza. Fossu asciutta
Fortunàu, da agg. fortunato, avventuroso, po usu de gherra, aundi algunus muschetteris
felice. podint tirai orizzontalmenti senz' essiri bistus,
Fortuneddas. f. dim. (dd pron. ingl.)fortunella. capponiera. Fossus a ingiriu de muraglia, car
Foru s. m. foro. Foru internu, i esternu, bonaja. Fossu o recipienti de immundizias, bot
foro interno, ed esterno. Foru de una scena, tino, pozzo nero, fogna. Fossu prus profundu,
sa parti in facci a sa platèa, foro della scena. che largu, buca. Fossu po ghettai braxa, bra
Forza s. f forza. Forza de stilu, forza, vibra ciajuola. Cillu de fossu, greppo. Fai fossu po colti
tezza di stile. Cun forza, con vibratezza. Pigai vazioni, fognare il terreno, far fogne, o smal
forza, avvalorare, avvalorarsi, prender forza. tito d'acqua. Fai fossus po plantai bingia, sog
Poniri a forza, metter a stretto. A forza avv. grottare, diverre, scassar la terra, lavorar le
a sodo, fortemente. M. a podestu. A forza, fosse per le viti. Fai fossu si narat de chini si
per forza, o a per forza avv. malgrado, mal serbit de su dinai allenu fidau po depositu, far
volentieri, a mala voglia. A forza de colpus, a una buca. Guastai fossus, scassare, guastare
furia di percosse. i fossi.
Forzadamenti avv. forzatamente, sforzatamente. Fotometria s. f. (T. G. de s' Ottica) trattau
Forzadòri v. m. forzatore. de su modu de mesurai sa luxi, fotometria.
Forzài v. a. astringere, costringere, obbligare, Fotòmetru s. m. (T. G. de s'Ottica) strum.
violentare, sforzare, forzare. Forzaisì. M. po mesurai sa luxi, fotometro, lucimetro.
sforzaisì. Foxi s f sbuccadura de flumini in mari, foce.
Forzamentu s. m. forzamento, costrignimento. Foxilàda s. f (t. b.) si usat figurad. po indi
Forzàu s. m. forzato, galeotto. Accappiai is cai un unioni de prus personas, e ordinariamenti
forzaus impari, abbrancare, metter in branco, de feminas de vulgu, i concurrint a unu certu
legar la branca dei galeotti. logu po discurriri, e quistionai, crocchio. Una
Forzàu, da part. forzato, sforzato, obbligato, foxilada de feminas, un crocchio di donne.
eostretto, violentato. Po eccessivu, forzato, Foxilèri s. m. novelliere di favole.
eccessivo. Foxili s. m. focolare. Storias de foxili, ne
Forzosamenti avv. forzosamente. velle favolose.
Forzòsu, sa agg. forzoso, forzuto, robusto. Frà, s. m...T. chi si donat a is Religiosus in
Po cumbenienti, necessario, conveniente. Est logu de fradi, frà, frate. -

forzosu fai custu, conviene, è necessario far Fradi s. m. fratello. Fradi carrali, fratello
questo. i", Fradis de totu unu partu, o a una
Forzùdu, da agg. (t. sp.) forzoso, vigoroso, renti, gemelli. Trattaisì de fradis, essiri conente
robusto . fradis, affratellarsi,
Fosfatu s. m. (T. Chim.) sali, chi resultat de Fradili s. m. cugino, consobrino, Fradili car
s' unioni de s' acidu fosforicu cun alguna basi rali, cugino fratello. -

salificabili, fosfàto. Si no est cumplidamenti Fragadòri v. m. fiutante.


ossigenau si narat, fosfato. Fragadùra s. f fiuto.
Fosfòricu, ca agg. (T. Chim.) fosforico. Fragai v. a fiutare, annasare, odorare. An
Fòsforu s. m. sustanzia alluibili, o accendibili, dai fraga fraga, tentare, fiutare, spiare i fatti
fosforo. Po stella mattutina, fosforo, stella altrui. Fragai de is animalis, fiutare. Fragai
mattutina. V., n. trattendu de fragu malu, sitare, aver sito,
Fossa s. f fossa, fossato. Fossa plena di odoracchiare, render, o mandar cattivo odore.
aqua pudescia, pozza. Po aundi s'imbruscinat Po spargiri odori, olezzare, odorare, spargere,
su porcu, pozzànghera. Portai unu pei in sa traman odore. Fragai de pudesciori, putire,
fossa (espress. franz.) si narat de persona meda puzzare, spuzzare, spirare odor corrotto 9
beccia, aver la bocca sulla bara, piatire coi spiacevole.
cimiteri. Essiri peis a sa fossa, essere in bocca Fragàu, da part. odorato, che ha attratto
alla morte. Fossa profunda, fossaccia. Fossa de odore.
carboni, carbonaja. Po sepultura. M. Fragèri s. m. (t. cat.) frageri di arburis, chi por
Fòssili agg. si narat de su sali, de su carboni tant fruttu de pappai, pometo. Frageri di erbas,
Verziere.
ec. chi s' incontrat asutta de terra, fossile. In -

forza de sust. s' intendit su mercuriu, su Fraghixeddu s. m. dim. (dd pron, ingl.) odo
zulfuru, is metallus ec. si si bogant de asutta rinº, odorettuccio, odoruzzo. Po piticu fragu
terra, fossile. malu, siterello, odoruzzo cattivo.
Fossixedda s. f. dim (dd pron. ingl.) fossa Fràgili agg. fragile, cadevole, labile, caduco,
tella, fosserella, fossicella, fossicina. Fossixedda ſale. Sa carri est fragili, la carne è fragile,
semicirculari fatta a su pei de is arburis po Po facili a si segai, frangibile.
ghettainci ladamini ec. rosta. Lastr. Fragilidàdi s. f fragilità, fralezza, caducità,
Fossixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) fossa debolezza, fragilezza. Po facilidadi a si segai,
tello. Fossixeddu, aundi currit s'aqua, gorello. frangibilità.
Po lacunedda di aqua de is arrugas, pozzanghera, Fragilmenti avv. fragilmente, debolmente,
osteria dei cani. i" de su murru su fralmente.
periòri, filtro. T. Anat. Po is fossixeddus de is Fragnòculu s. m. saltimbanco, cantambanco p

trempas, pozzetta, pl. pozzette. cerretano, ciurmatore, giocolatore di pallottole.


Fossòni s. m. accr. fossone, gran fosso. volgarmente bussolotti.
Fossu s. m. fosso, cavata. Fossu de is trem Fragoseddu, dda agg dim. (dd pron. ingl.)
pas, pozzetta. Fossu de gutturu, fontanella della odorosetto.
gola. Fossus po fai su carboni, cetine, carbonaia.
-
Fragòsu, sa agg. odoroso, odorifero.
-
FRA FRA - 285

Fragranzia s. f (t. de s'usu) odori suavi, Fraschetta de gen. com. si narat de giovunu,
fragranza. o giovana pagu giudiziosa, ceriuolo, chiappo
Fragu s. m. odore, sentore. Fragu bonu e lino, fraschetta. Po telargiu de stamperia,
suavi, fragranza. Fragu de binu malu, sito del fraschetta.
vino ec. Targ. Su fragu, chi pigant is canis a Fraschettu s. m. M. fraschetta .
sa fera in cassa, usta. Fragu de concia, chi Fraschittu s. m. dim. fiaschetto di terra.
tenit s olia mesu perdia, lezzo di cuoio bagna Frascu s. m. (t. sp.) fiasco, fiasca di terra.
to. Fragu de attuffau, chi tenit sa pezza sca Attuaisì su frascu, li a bruncu , appiccar la
lentada in bertula , sito di riscaldato. Teniri. bocca al fiasco.
fragu de attuffau, aver sito di riscaldato. Te Fràsia s. f frase.
niri fragu de rosas, saper di rose, De fragu Frasiadòri v. m. fraseggiatore.
leggiu agg. fiatoso. Po notizia, o indiziu. M. Frasiai v. a. usai frasias, fraseggiare, usar
Fragu leggiu , sito. frasi.
Fraizzu s. m. foruscito. Frasiamentu s. m. fraseggiamento.
Frambòise s. f. spezia de mura arrubia de Frasianti v. agg. fraseggiante,
fai cunservas po soi. , framboise, Frassàda s. f. (t. sp.) coperta di lana, boldrone.
Frammasòni s. m. franmassone, libero mu Frassu s. m. arburi, frassino, nocistio. Targ.
ratore . (Fraxinus excelsior. Lin.) Su prus piticu, fras
Frammenteddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) sino minore, orniello. Targ. (Fraxinus ornus.
frammentuccio. Lin.) Boscu de frassus, frassineto. In algunus
Frammentu s. m. (t. de s'usu) pimpirina, logus ddi narant ollastu de flumini.
frammento. Frastimadòri, ra v. m. e f. maldicente, che
Franca , faidda franca, farla a man salva. impreca.
Francas s. f. pl. (t. r.) sunt is gancius po" rastimài v. a. (t. cat.) imprecare, maledire.
scai alguna cosa arruta a sa gisterra, graffio, Frastimàu, da part. maledetto.
raffio. M. gancius. º Frastimu s. m. imprecazione, maledizione.
Francamenti avv. francamente, liberamente, Fratàju, ja agg. amigu de paras, fratajo.
apertamente, ingenuamente, spiattellatamente, Fraternàli agg. fraternale.
alla spiattellata, alla spianacciata. Fraternamenti avv. fraternamente.
Franciscànu, na agg francescano. Fraternidàdi s. f fraternità, fratellanza. Pe
Franchèsa s. f. (t. sp.) franchezza, disinvol cunfraria, fraternita, confratèrnita.
tura . Po coraggiu, franchezza, ardimento, Fraternu, na agg. fraterno, fratellevole.
bravura. Po esenzioni, franchezza, esenzione, Fratescamenti avv. fratescamente.
franchigia, libertà. M. franchigia. Fratescu, sca agg. fratesco.
Franchigia s. f. (t. de s'usu) franchigia, Fraticìda s. m. e f uccisori de fradi, fraticida.
esenzione . Fraticìdiu s. m. fraticidio.
Francu s. m. muneda de franzia, franco. Fratismu s. m. (t. de s'usu) su stadu fra
Francu, ca agg. liberu, franco, libero, esente. tescu, fratismo.
Po coraggiosu, fa" , ardito, aperto, intre Frattempus s. m. intervallo. In su frattempus,
ido. Francu in is maneras suas, disinvolto. avv. nel mentre. In custu frattempus, in questo
fia de portu, franco di porto. Fai francu, mentre. In su frattempus chi, " mentre che.
far franco, francare. Frattùra s. f. (t. de s' usu ) segadura cun
Francusìna s. f. (t. r. e cat.) dolori colicu. M. isforzu, frattura.
eolica . Po una spezia de conchiglia de mari, Fratturàu, da agg. (T. Chirur. de s' usu)
cancello. Matt.
fratturato.
Frandigài (t. r.) M. lusingai. Frau (t. r.) M. ferreri.
Frandigu (t. r.) M. lusingu. Fraudài v. a. (t. de s'usu) ingannai, frau
Franeticài v. n. M. freneticai . dare, defraudare.
Frangèri s. m. frangiajo. -
Fraudau, da part. fraudato , defraudato.
Fràngia s. f frangia, cerro. Frangia a nuus, Fràude s. f. (t. de s'usu) furberia, fraude,
oerro a frangia di nodini. Frangia de bistiri frode. Fraude, o contrabbandu de gabella,
militari de sa cintura in basciu , cinciglio. Or frode. Fraude coberta, coperchiella.
nau de custa frangia, accincigliato. Frangia de Fraudulentu, ta agg. (t. de s'usu) inganna
una pezza de tela, frangia, cerro. Frangia de dori, ra, frodoso, fraudulento, ta, fraudatore ,
biancheria , balzana. Frangia, chi portat in trace .
poias unu bistiri , bordo, balzana . Fràulas s. f. pl. planta erbacea, fragole.
Frangiài v. a. guerniri de frangia, o de pre Fraulas biancas, arrubias, muscadeddas, fra
fagliu, frangiare, frangionare, contornar di gole bianche, rosse, moscadelle ec.
frangia, di balzana. Fraziòni s. f. (T. di Arimm. in usu) frazione.
Frangiàu, da part. frangiato, ornato di frangia. Redusiri is frazionis, schisare. Reduzioni de
Franzesìglia s. f flori, anemone, anemolo. frazionis, schiso.
Franzesismu s. m. manera franzesa, france Freatologia s. f. (T. G.) trattau de is aquas
sismo, franzesismo. Usai ſranzesismus, fran de is funtanas, freatologia.
zeseggiare. Frèccia s. f. freccia, strale, saetta. Freccia
Franzèsu, sa agg. francese, e franzese. Mali de mostra, lancetta. Stuggiu de freccias, tur
franzesu, mal venereo , lue venerea . casso , carcasso . Tacca de freccia, cocca.
Frasàriu s. m. regorta de frasias, frasario. Poniri sa funi in sa tacca de sa freccia, accoc
Frascadròxa (t. r.) M. devantali. care, incoccare, metter la corda nella cocca.
Frascherìa s. f. (t. cat.) capresteria, vivezza Frecciàda s. f colpu de freccia, frecciata ,
licenziosa. Po bagatella. M. Sdellata .
M m
286 - FRE FRE

Frecciadòri, ra v. m. e f. frecciatore, trice, Frequentài v. a. frequentare. Po replicai


tirator d' arco, satettatore, trice, arciere, arciera. frequenti, frequentare, spesseggiare, replicare
Frecciài v. a. frecciare, ferire con freccia, spesse fiate, fare spesso, ripeter più volte,
con saetta , saettare. spessicare. Frequentai is buttegas de binu,
Frecciàu, da part. ferito con freccia, saettato. frequentar le bettole.
Freccixedda s. f. dim. (da pron ingl.) saet Frequentati, da part. frequentato. Po replicati
tuzza, straletto. frequenti, frequentato, spesseggiato, replicato
Fregàta s; f. bastimentu de gherra, fregata. più volte, fatto spesso, spessicato. Camminu
Fregatedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) frega frequentau, cammino battuto, via battuta.
tina, fregata corriera. Frequentativu, va agg. frequentativo.
Fregnòculu s. m. M. fragnoculu. Frequentazioni s. f frequentazione.
Frègulas. f. Term. chi no podit provveniri, Frequentementi avv. frequentemente, assidua
che de ferculum, i , de su quali is Italianus mente, continuamente, soventemente, spessa
hanti fattu fercolo, e fergolo ant, spezia de pap mente, spesso, spesse volte.
pai. In nosaterus est una spezia de fianda po Frequenti v. agg. frequente, spesseggiante,
usu de minestra fatta de simbula in forma de assiduo, continuo, diligente, esatto, sovente.
ranittus senz' impastai, semolino, e semolella. Frequenti avv. frequente, sovente, spesso, so
" term. catal. cuscusò . ventennente, spesse volte. -

I renài v. a. si insat ſig. po reprimiri, frenare, Frequèuzia s. f frequenza, frequenzia, assi


raffrenare, contenere, reprimere. duità, continuazione. -

frenàju s. m. maistu de frenus, brigliajo. Fresa s. f spezia de forma de casu streeada


Frenata, da part. frenato, raffrenato. e tunda, cacio schiacciato di forma tonda. Fresa.
Frenesia s. f furori, smania , frenesia, sva de casu de brebei, caciuolo. Fresa de casu de
riamento, delirio. Frenesia cun calentura acuta, craba, raviggiuolo. -

frenetide. Fresadira s. f. (t. r. deriv. de su catal.), pi


Freneticài v. n. donai in frenesias, in delirius, tica segadura, fenditura. / .
farneticare, freneticare, delirare, in frenesire, Fresài v. a. (t. r. deriv. de su cat.) fendere.
dare in frenesie, in follie, infollire, vagellare, Fresai a gorteddu, fendere col coltello. Fresaisì
errar colla mente. n. p. fendersi, aprirsi, screpolare. -

Freneticanti v. agg. furiosu, freneticante, i" da part. (t. r.) fesso.


delirante. -

Friabili agg. (T. Didasc. usau intre is Litter.)


Frenèticu s. m. frenetico, farnetico, aeròfobo. chi facilmenti si sfarinat, friabile, che si stritola
Frenixeddu s. m. dim. ( dd pron. ingl.) bri colle dita. -

glietta. Friadùra s. f contusioni, chi fait sa sedda, o


Frenu s. m. freno, briglia. Barbuda, bar grandu carrigu a s' animali, guidalesco. Fria
bazzale. Montanti, o cartèra, montante, sguan dura profunda, corno. -

cia, t. de s' usu modernu. Corria, portamorso. Frài v. a. inguidalesciare, far dei guidalesci.
Imbuccadura, morso, frenella. Frontali, fron Friargiu s. m. febbraio,
tale. Murrali, museruola, frenello. Suttabarba, Friàu, da part. inguidalesciato, inguidalescato.
soggòlo. Redina, redine, redina. Su nuu, o Fricassàda s. f fricassìa; Fricassada de inte
attacca dura de su frenu, ceppo, nodo del freno. stinus de vitella, lampredotto. Fricassada de
Testera, o conca de su frenu, testi ra. Turni zugus e frisciùras de puddas, e caboniscus,
gliu logu, aundi s attaccat sa redina, voltoſo. pilonis ec. cibrìo.
Cambeddas, aste della briglia. Cabizzinas, re Fridamenti avv. freddamente. Fig lentamente,
dini della briglia. Po sa parti de su frenu, chi senza vivezza, eſi -

si tenit in manus a cuaddu, predeila. Sa cade Fridixeddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)
nitta, catenella della briglia. S aneglia, can freddiccio.
panella. Scudettu de frenu " o de lottoni, Fridu s. m. chi no narat ateru, che friduras,
borchio. Su maistu de is iscudettus, borchiajo. freddurajo.
Maistu de frenus, frenajo, briglioſo. Infrenai Fridu, da agg freddo, frigido. Fridu fig. de
su cuaddu, imbrigliare il cavallo. Pigai, o bogai " grazia, infaceto, freddo. Donaindi una
su frenu a su cuaddu, sbrigliare il cavatto. Su ferru rida, e una calenti, darne una calda, e una
tundu de sa cambedda fatta a essa, aundi est fredda.
attaccada s' arbuda, esse. S' ogu de sa cam Fridùra s. f freddezza, freddura, gelidezza,
bedda, occhio dell'asta, buco che è nella guar frigidezza. Fridùra estrema, agghiacciamento,
dia dove si attaccano i portamorsi. Su gan gelo, agghiadamento. Po indiferenzia, M. Fri
cittu , aundi s' attaccat s arbuda, rampino. dura fig. si narat de persona chi narat friduras,
Senza frenu, sbrigliato. Strappada de frenu, freddurajo. . - - -

sbrigliata, sbrigliatura, sbarbazzata. Frenu Friga friga avv. andai friga friga accostaisì a
mannu, briglione. A frenu bambulu, a briglia unu preghendu, soffregare, andar soffregando.
allertata. Tirai su frenu a su cuaddu , tirar Frigàda s. f frego. Donai una frigada de
la briglia al cavallo. Frenu, chi si ponit a is fueddus a unu , fare un frego a uno, smaccarlo,
cuaddus po sa terza infrenadura, uliva. Frenu svergognarlo. - -

po scussai unu cuaddu, brigliozzo. Arroiri su Frigadedda s. f. din.(dd pron. ingl.)piccol frego,
frenu po ira ſig. rodere i chiavistelli. Fueddai Frigadrò vu s. m. zapulu po frigai pingiadas,
senza frenu, favellare senza barbazzale, senza platus ec. strofisicciolo.
riguardo, senza ritegno. Fai mazziai frenu a Frigadira s. f fregatura, lisciatura, strebbia
unu, fare arrovellare, arrabbiare, agitare, tezza. Frigadura fatta po puliri, strofinatura.
far rodere il freno ad uno. stropicciatura. Frigadura de peis, scalpiccìo,
Frequentadòriv. m. frequentatore, frequentante. scalpicciamento, scalpitamento. - -
FRI FRI 287

Frigaduredda s f dim. (dd pron. ingl.) fre Pintai a friscu in biancu, o nieddu, dipingere
gatina, stropicciatella, strofinatina , leggier di sgraffio, o sgraffito, sgraffiare. Poniri in
fregamento. friscu, o infriscai cun sa nì , annevare, rin
Frigài v. a. fregare. Frigai cun manu, trat frescar con neve.
tendus de cosas, chi si bolint puliri e limpiai, Friscu, ca agg. fresco. Ou friscu, uovo fre
strofinare, stropicciare. Frigai cun perda tosca, sco. Pani friscu, pan fresco. Po no cansau,
appomiciare, stropicciar colla pomice. Frigai a fresco, non affaticato, riposato. Po nou, fresco,
pagu, soffregare. Frigai unu cuaddu cund unu novello, recente. Stau friscu deu, sto fresco io.
mazzu de fenu, stropicciar un cavallo con un Pintai a friscu est pinta asuba de s'intonacau
tortoro di paglia. Frigai, o pistai cun is peis, no asciuttau , dipingere a fresco, sopra l'into
scalpicciare, scalpestare con istropiccìo di piedi, naco non rasciutto; Pintura a friscu, pittura a
scalpitare. Po su pulirisì, chi faint is feminas, fresco. Po sanu, fresco, vegeto, di buona cera.
imbellettare, lisciare, porre il liscio, stropicciare, Frisciura s. f frescura, freschezza .
strebbiare. Frigai sa manu in terra, affogai, o Frisu s. m. (T. de Piccaperd.) zofolo, zo
sopprimiri su disigiu ardenti de alguna cosa, chi foro, fregio d'Architettura.
est impossibili a dd' otteniri, spuntar la voglia. Frittàda s. f frittata. Frittada cun fittas de
Frigai sa mardi a unu. M. mardi. Frigaisì v. presuttu, frittata con zoccoli. Has fattu una
l'. "ai. strofinarsi, stropicciarsi. Po su fri frittada, hai fatto una frittata. -

aisì, chi faint is feminas, imbellettarsi, imbel Frittadedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) frittatina.
ttirsi, azzimarsi, lisciarsi, stropicciarsi, streb Frittadòna s. f accresc. frittatone.
biarsi, fregarsi, strofinarsi. Femina, chi si frigat, Frittedda s. f frittella , frittellina.
strebbiatrice, lisciatrice, lisciarda, lisciardiera. Frittu, tta part fritto.
Frigamentu s. m. fregamento. Frigamentu Frittùra s. f frittura. Frittura de” pasta,
liggeri, soffregamento. Frigamentu de su pisci frittume di pasta.
ghettendu is ous, fregola Po puliri, strofina Frivolu, la agg. (t. ital. in usu) de pagu
mento, stropicciamento. Frigamentu frequenti, importanza, frivolo .
strofinìo, stropiccìo. l" s. m. (defrigus lat.) freddo, freddura.
Frigàu, da part. fregato, lisciato, stropic Frius rigorosu, o eccessivu, freddo rigido, ge
ciato, strebbiato, imbellettato, strofinato, azzi lone, siato, ghiaccio, ghi fredo acutis
5

mato. Frigau liggeramenti, soffregato. simo. Su rigori de su frius, la rigidezza, il


Frigazionedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) rigor del freddo. Patiri frius eccessivu, intiriz
fregagioncella. zire, intirizzare, agghiacciarsi, agghiadare,
Frigaziòni s. f fregagione. Fai frigazionis, gelare, intermentire, assiderare, assiderarsi di
far fregagioni. freddo. Po frius de maladia, brivido. Teniri
Frighetta (t. r.) pertighitta de scuppetta. M. su frius, abbrividare, abbrividire, avere il bri
º" , o pertighitta. vido. Tremiri de su frius, batter la diana.
'rimentu s. m. strepitu, chi fait su friri al Frius de quartana, rezzo di quartana. Striori
guna cosa, principalmenti s'aqua, friggìo. de frius, stridor di freddo. Assaltau de su fri
Friolèra s. f. cianciafruscole, baje, bagatelle, us, abbrividato.
fanfaluca, frivolezza, frullo . Frixidùmini s. m. frigidezza, frigidità . -

Frioròsu, sa agg. chi sentit frius, freddoso, Fromentu (t. r.) M. fermentu .
freddoloso. Fromigheddas s. f. dim. (dd pron. ingl.) M.
Friri v. a. friggere. Friri fig. friridda a unu, formigheddas.
burlaiddu, accoccarla a uno, sonargliela. Fri Frondiſeru , ra agg (t. ital.) frondifero.
riv. n. friggere, ribollire. Fròngia (t. r.) M. frangia.
Frisa s. f. erb. ceppica. (Erigeron visco Frontàli s. m. frontale. Frontali, mancia
sum . Lin.) bianca, chi portat su cuaddu cumenzendu de
Frisadiura s. f. arricciamento di capelli, cre su fronti finzas a su nasu, cometa.
spamento. Frontèra s. f. M. frontiera.
Frisài v. a. arricciare, arrizzare i capelli, Fronti s. m. fronte. De duus frontis, bifronte,
fare i ricci. Fronti frunziu, fronte rugosa. Stai a fronti a
Frisamentu s. m. M. frisadura . s' enemigu in battaglia, fronteggiare, stare a
Frisàu, da part. arricciato. fronte al nemico, tener la puntaglia. Fai fronti
Friscamenti avv. frescamente, recentemente , a unu, stare appetto con uno, contraddirgli in
novellamente. presenza, sostenere in faccia.
Friscanti s. m. (t. ital.) pintori, chi pintata Frontièra s. f. (t. ital. in usu) frontiera.
friscu in muru no asciuttu , frescante. Frontispiziu s. m. frontispizio.
Frischettu ) s. m. dim. frescolino, piccol Frontissa s. f. (t. cat.) cerniera. Frontissa a
Frischixeddu / fresco, fresco moderato. coa de arrundili, cardine. Frontissas, o ſircis
Frischixeddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) de burò, o scriania, mastietti da scrittoio, o
freschetto, alquanto fresco. -
scrivania .
Frisciùra s. f. (t. cat.) corata, coratella. Frontissài v. a. armai de frontissas, o de
Incontras ossus in sa frisciura, prov. la zuppa fircis, mastiettare.
ti fa nodo. Fai arruiri sa frisciura, far cascare Frontixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.)
la coratella . -
fronticino, -

Frisciuredda s. f. dim. (dd pron. ingl.) co Frontòni s. m. (t. de s' usu) lastra de ferru
ratellina Frisciuredda de pillonis, de piscis, in is gimineras po reparu de su muru, frontone.
e di angionis, coratella . Frosa s. f. (t. r.) frosa de palla, pagliuca,
Friscu s. m. fresco, freschezza, freddo pia pagliucola. -

cevole. Pigai su friscu, prendere il fresco. Frucòni . M. furconi.


M m 2
288 FRU FRU

Frugàli agg. (t. de s'usu) moderau, frugale, fruttas cumenzant a si siccai, o abortiri, le frutte
sobrio, parco. cominciano a imbozzacchire, avvizzare, avvizzire,
Frugalidàdi s. f. (t. de s' usn) temperan a divenir bozzacchi, a diventar vizze. Frutta
zia in su biviri, frugalità, parcità, moderanza imbraxada, chi cumenzat a coiri, e si narat de
nel vivere. s axina niedda, e de sa figu niedda, frutta in
Frugalmenti avv. (t. de s'usu) frugalmente, vejata. Frutta, chi cumenzat a murrinai t. r. o
sobriamente. a imbraxai, frutta che comincia a invajare.
Frumentàriu, ria agg (t. de s'usu) fru Regatteri de frutta, fruttajolo. Sa portada de is
mentarlo. fruttas a sa mesa, il messo delle frutte.
Frunda s. f. (t. r.) M. passiggia. Fruttai v. n. fruttare, render frutto. Po pro
Frunza s. f. grinza, ruga, crespa. Is frunzas dusiri, fruttare, produrre.
de sa camisa, le grinze della camicia. Fai frun Fruttau, da part fruttato, che ha dato frutto.
zas, increspare, far crespe. Is frunzas de is Fruttèra s. f. platu po bogai sa frutta a sa
bistiris, le pieghe, le grinze degli abiti. mesa, fruttiera.
Frunzidùra s. f. e frunzimentu, increspatura, Fruttèri s m. regatteri, chi bendit fruttas,
increspamento, raggrinzamento, crespezza, cre fruttajolo.
spamento. Fruttiferu, ra agg. fruttifero, frugifero, frut
Frunzimentu s. m. M. frunzidura. tevole, fruttifico.
Frunziri v. a. raggrinzare, increspare, con Fruttificai v. n. fruttificare. M. fruttai.
trarre. Frunziri su murru, torcere il grifo, Fruttificanti v. agg. fruttificante. M. fruttiferu.
arricciare il muso, fare il grugno. Frunzirisì Fruttificau, da part. fruttificato. M. fruttau.
n. p. aggrinzare, divenir grinzoso, raggrinzarsi, Fruttivoru, ra agg. (t. de s'usu) si narat de
incresparsi, contrarsi, rugare. Sa facci si frun insettu, chi devorat is fruttas, fruttivoro.
zit, il volto si raggrinza. Frunziri una camisa, Fruttixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) frut
far le pieghe, far le grinze ad una camicia. terella.
Po frunziri su fronti. M. incillirisì. Fruttixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) frut
ticello.
Frunziu, da part aggrinzato, increspato, rag
grinzato, contratto, arricciato. Fruttu s. m. frutto pl. frutti, le frutte. Fruttu
Frunzu, da agg arrunzau, grinzoso, infrigno, de is arburis, pomo, frutto. Po renta, entrata,
grinzo, crespo, cresposo, rugoso. Becciu frunziu, frutto, rendita. Po utilidadi, frutto, profitto,
vecchio grimo, o grinzo. utile. Po interessu, frutto, interesse.
Frunzisedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) grin Fruttuài, ſruttuàu ec. M. fruttai.
zetta, rughettina, crespolo. Fruttuosamenti avv. fruttuosamente.
Frùschiu, erba. M. piscialettu . Fruttuòsu, sa agg. fruttuoso, utile, profittevole.
Frùscina s. f strum. de ferru po cassai pisci, Fua s. f fuga, velocità. A totu fua, a spron
fiocìna, pettinella. battuto, a tutto corso.
Fruscinài v. n. e fruscinaisì n. p. muoversi, Fueddadori v. m. parlatore, favellatore.
dimenarsi, divincolarsi. Po su fruscinai de su Fueddai s. m. parlare, discorso, favella, ra
pisci in s'aqua, guizzare, sguizzare. Fruscinai gionamento.
cun is peis, guizzar co' piedi. Fueddài v. a. favellare, parlare. Fueddai
Fruscineddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) succintu, brevi, parlar laconico, succinto. Fued
frugolo, frugolino, vivace, che non può star dai sodu, favellare in sul saldo, considerata
fermo, irrequieto. mente. Fueddai mesu a scusi, e a trattus , fa
Fruscineddu, dda agg. dim. (t. r.) M. pibi vellar cincischiato, addentellato, a pezzi. Fued
rùdu, da . dai foras maschera, liberamenti, parlare senza
Fruscinèri s. m. piscadori, chi usat sa fruscina barbazzale. Fueddai is ogus a unu, favellar
in piscai, fiociniere. gli occhi a uno. Fueddai gregu, in modu de
Frùscinu s. m. dimenìo, guizzo. no essiri intendiu, favellare in gramuffa, fra denti.
Frùsciu s. m. spezia de giogu de cartas, Fueddai seriamenti, parlar sul sodo. Fueddai
frusso, frussi. spediu e distintu, parlare stagliato. Fueddai in
Frusiàda s. f. (t. r.) M. zumiadura. gutturu, parlare in gola, barbugliare. Fueddai
Frusiài v. n. (t. r.) M. zumiai. in basciu , a sutta boxi, bisbigliare, susurrare,
Frusianti v. agg. (t. r.) M. zumianti. parlar piano, sotto voce. Fueddai a subentu,
Frùsiu s. m. (t. r.) M. zumiu. a s'aria, scagliar le parole al vento, parlare
Frusta s. f. (t. de s'usu) fuettu po castigai is inutilmente, parlare al bacchio. Fueddai in dia
malfattoris, frusta. logu, dialogizzare. Fueddai atrevidamenti, o
Frustadòri v. m. (t. de s'usu) frustatore. troppu liberamenti de is fattus allenus, sfrin
Frustadùra s. f frustatura. guellare, parlare arditamente dei fatti altrui.
Frustài v. a. (t de s'usu) frustare, dar la Fueddai senza timu, anfanare a secco, parlar
frusta, la fustigazione, da ubbriaco senza aver bevuto . Fueddai cun
Frustàu, da part. (t. de s' usu) passillau, calori, far chiasso, parlar con calore. Fued
frustato. dai cun cautela, parlar riserbato. Fueddai
Frùtici s. m. (t. de s'usu) arburedda, frutice, strumcau, no icit , parlare smoz
arbusto. zicato , cincischiato. Fueddai stentadamenti ,
Fruticòsu, sa agg. (t. de s'usu) fruticoso. e casi acchicchiendu , incoccarsi parlando,
Frutta s. f frutta. Frutta birdi, a mesu cot proferire a stento. Fueddai disonestamenti,
tura, frutta abbozzaticcia, abbozzata. Frutta sboccare, parlare sboccatamente, sbalestrar
ferta, guastada de sa nebbia, frutta annebbiata. laidezze. Fueddai po sfogu , sbroccare. Fued
Frutta, o flori, chi benit foras de tempus, no dai foras de propositu, annestare in sul
vellizia. Fruttas geladas, confetti diacciati. Is secco. Fueddai a traversu, o foras de pro
FUE FUL 289

positu, ciaramellare. Fueddai senza funda scoviai, svertare. Fuliaindi de unu vasu su
mentu, anſanare, anfaneggiare, parlar senza liquori, rovesciarlo, versarlo. In sens. neutr.
ſ" . Fueddai barbaru ammesturendu versare. Fuliaisì n. p. usau cun su riempitivu
inguas, fare il farlingotto. Fueddai affettada indi, fuliaisindi trattendu de mesura subrabbuu
menti, parlare affettatamente, in punta di for danti, ch indi bessit de su vasu o recipienti,
chetta. Fueddai apponziadamenti, cun addasiu traboccare, straboccare, versar fuori per la bocca.
affettau, ponzare, parlare a spilluzzico, fa Fuliàu, da part. buttato, gettato via, trai oc
vellare cacatamente. Fueddai suspu, parlare cato, straboccalo, versato.
in gergo. Fueddaisì impari v. r. abboccarsi. Fulminadòri, ra v. m. e f fulminatore, trice.
S' attu de si fueddai, abboccamento. Fueddai Fulminài v. a. fulminare, percuotere col
repitendu sillabas, fueddus, favellar collo stràscico. fulmine. Fig. sentenziai cundennendu, fulminare,
Fueddàu , da part. parlato. sentenziare condannando. Fulminai una sco
Fueddu s. m. parola, detto, termine, voca muniga, fulminare una scomunica. M. scomunigai.
bolo, dizione, motto. Fueddu piccanti, detto Fulminanti v. agg. fulminante, fulminoso.
pungente, zaffata. Perdiri su fueddu. o lingua, Ogus ſulminantis, occhi fulminanti.
beniri mudu, perder la favella, ammutare, Fulminàu, da part. fulminato.
ammutire, ammutolire, ammutolirsi. Nega su Fulminaziòni s. f fulminazione. -

fueddu a unu, tener favella a uno. Pappaisinci Fumacèra s. f.mardina, musca. M. imbriaghera.
is fueddus, fognar le parole, ammozzarle, man Alzai a conca sa fumacèra ſig. saltare il grillo
giarle. Benini a fueddus, a disputa, attaccar a uno, imbronciare, imbroschire.
lite ad uno , venire a contesa di parole, pren Fumàda s. f affumicamento, affumicata,
der gara con uno. Giogu de fueddus, bisticcio. fummigio, fummigazione. Po signali donau cun
Fueddus inutilis, borra di parole. su fumu, fummata.
Fuettu s. m. (t. fr.) sferza, scudiscio, fru Fumài v. a. fummare. Fumai sa pipa, pipare,
stino, frusta da cavallo. Arropai a fuettu, sfer fummar tabacco.
zare, scudisciare, scoreggiare. Colpu de fuettu, Fumajòlu s. m. fummajolo, e fummajuolo.
scoreggiata. Fumazzu s. m. fummacchio, fummicazione.
Fuga s. f. (t. ital.) fuga. Fuga, o filera di Fumentài v. a. M. affumentai, o profumai.
aposentus, fuga di stanze. Fuga t. Music. can Fumentu s. m. suffumigio.
tidadi de notas, fuga. Fumiadòri v. m. muzzioni, o carboni no
Fugàci agg (t. de s'usu) fugace, fuggevole, beni allutu, chi fait fumu, fummajuolo.
fuggente, transitorio. M. passeggeri. Fumiài v. n.fummare, fummicare, farfummo.
Fugacidàdi s. f. (t de s'usu) fugacità, rat Fumister s. m. erb. s” arrubiu, fumnosterno
tezza . M. rapidesa. rosso. (Fumaria officinalis Lin.) Su biancu,
Fuggitivamenti avv. fuggitivamente. fummosterno bianco. (Fumaria capreolata Linn.)
Fuggitivu, va agg fuggiasco, fuggitivo, fug Fumoseddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)
giticcio. fummosello," -

Fùglia s. f. (t. sp.) M. macatreſa. Fumosidàdi s. f fummosità.


Fuglièri M. maccatrefa. Fummòsu, sa agg, fummoso, fummicoso,
Fuglieria M. maccatreferia. fummifero.
Fuida s. f scapada, fuggita, fuga repente, Fumu s. m. fummo. Fumu cun fetori de
partita, scappata. Fuida " spulezzo. materias oleosas abbruxadas, leppo. Fumu po
Fuidòri, ra v. m. e f. chi si ſuit, fuggitore, indiziu, o pitica notizia de alguna cosa, indizio,
trice. Trattendu de cuaddu, o de cani, cavallo, spiraglio, jummo. No s'indi scit nè fumu nè
cane corridore, che corre veloce. acca espr. rust. non se ne ha spiraglio. Espo
Fuimentu s. m. fuggimento, scansamento. niri a su fumu una cosa liggeramenti, suffin
Fuiri v. n. fuggire, sfuggire, schivare, scan micare, suffiammigare. Andai in fumu, spares
sare. Fuiri frequenti, fuggiacchiare. Fuiri siri, andare in dileguo, sparire, svanire. No
trattendu de cuaddu o de cani, correre. Cuaddu, bessit fumu senza fogu prov. dove è la buca è
chi fuit meda, cavallo, che corre veloce. Fai il granchio. Espostu a su fumu, suffimmigato.
fuiri, metter in fuga, far fuggire. Andai fui Funàda s. ſ. medas accappiaus a una funi.
fui, andar fuggiasco, alla fuggiasca, alla sfug Funada de presoneris, funaia di prigioni,
gita . Fuirisì, n. p. fuggirsi, mettersi in fuga, Funàju s. m. chi fait, o bendit funis, funaio,
scapparsi, darsi alla fuga. Fuirisi a scusi, funaiolo.
funaj
fuggirsi, darla pe chiassi, scantonare, scanto Funàmbolu s. m. (t. ital. in usu) balladori
narsi, andarsene alla sfuggita. in sa funi, funambolo . . .
Fuis ſuis avv. fuggiascamente, alla figgiasca. Funàmini s. m. cordaggiu, funame.
Funu, da part. fuggito, sfuggito, scansato. Funda s. f bussa de pistòlas, fonda.
Fuiu a scusi, scantonato, fuggito, andato alla Fundadamenti avv. fondatamente, fondamen
sfuggita. talmente .
Fuliàda s. f gettamento, getto. Fuliada de Fundadòra v. f fondatrice.
mercanzias a mari , getto di merci in mare. Fundadòri v. m. fondatore, conditore.
Bendiri a sa fuliada, vendere a vil prezzo. Fundài v. a. instituiri, fondare, instituire,
Essiri sa cosa a fuliadura, in grand'abbundan erigere, fabbricare. Po stabiliri, fondare, col
zia, esser la cosa a ribocco, a sgorgo. M. a locare, stabilire. Fundaisì n. p. fondarsi, assi
scavuladura. curarsi, far fondamento.
Fuliadùra s f e a fuliadura avv. M. fuliada. Fundàli s. m. vallata, fondura. t. ant. Fun
Fuliài v. a gettar via, buttar via. Po vomitai dali di aqua. M. garropu.
M. Po bendiri a vili preziu. M. bendiri. Po su Fundamentàli agg. fondamentale, essenziale.
fruttai de is loris. M. ghettai. Fuliai de corpus, Fundamentu s. m fondamento. Ghettai is
290 FUN FUN

fundamentus de un edifiziu, gettare, far le Furriaisì a fungu pissinu, involpare, divenir


fondamenta d un edifizio. Po basi principali, volpato. » Nota. La voce pissinu forse viene
fondamento, principal sostegno. Po motivu, da pissinus lat. di pece, oleum pissinum ,
fondamento, motivo, cagione. Po firmesa, fon olio di pece, per la similitudine del colore,
datezza, fermezza. siccome gl' Italiani lo chiamano carbone, per
essel nero, o
Fundàu, da part. fondato, eretto, instituito,
stabilito, assicurato. M. su verbu . Funi s. f (de funis lat.) fune, corda. Funi
Fundazioni s. f fondazione, stabilimento. Po de sa cricca, corda del saliscendo. Funi de
crezioni, fondazione, erezione. spartu, o de atera erba fatta a triccia, stramba,
Funderia s. f fonderia. Po su laboratoriu e strambo. Funi po accappiai is carrigus, susta.
de is Chimicus, fonderia. Funi de pilu o de zudda, setone. Funi de
Fundibili agg. (t. de s' usu) chi si podit barca, chi si tirat po andai contrº aqua, alzaja.
iscallai, fusibile, fusile. Funi di ancora, de artiglieria ec. cavo. Funi
Fundiri v. a. (t. de s' usu) scallai, liquefai guernida de unu ganciu de ferru po attaccai
mettallus cun su fogu, fondere, struggere, li s aneddu de s'ancora, candu bessit de s'aqua,
quefar metalli col fuoco. Po scallai calisisiat candeletta. Funi imboddiada in s aneglia de
atera cosa in fogu, fondere, liquefare. s'ancora, cicàla. Funi prus pitica de unu va
l'undiu, ia part. scallau,
strittto.
ſi, liquefatto, scellu, gherlino. Funis, chi si ligant a is mac
chinas po sullevai pesus, antarie. Accappiai a
Fundixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) funi, infunare, legar con fune. Accappiau a funi,
piccol fondo. Fundixeddu de lori, o erba pillonau, infunato, legato con fune. Disfai is tilus de una
cespuglietto, pianterella cespugliosa , o cestuta. funi, strefolare, disfare i trefoli. Cabidu de funi
Fundòriu s. m. (t. fam.) M. criteriu, consi cun ganciu, stròppolo. Funis, chi serbint ind'
derazioni, fundamentu . unu naviu po usti momentaneu, brache. Curriri
Fundu s. m. fondo, profondità, concavità. sa funi in sa tagliola, scarrucolare. Direttori de
Po benis istabilis, fondo, capitale. Fundu de is funis, o de su cordaggiu de unu arsenali,
carzonis, fondo dei calzoni. Fundu de diamanti, cordiero. Bogai sa funi a unu, sciorre la briglia
fondo di diamante. Toccai su fundu de una d ll Wto . -

cosa, sciridda beni, toccare il fondo d' una Funiculàri agg (T. de is Naturalist) funicolare.
cosa, saperla bene. Fundu de buttega, totus Funixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) cordicella,
is articulus, chi sunt in buttega, corpo di bot funicella, cordicina, funicolo, cordicino.
tega. Fundu de cannoni de batteria, culata del Funtàna s. f. fontana, fonte. Su parapettus,
cannone. Fundu di erba, de lori pillonau , fattu a fabbricu, vasca. Funtana di aquia de
cespo , cespuglio, cesto, pianta d' erba , di biri, o po ateru usu, pozzo, e pozzo bianco.
biada cespugliata, cestuta, cespugliosa, piena Trattau de is ſuntanas, crenologìa. -

di messe, di polloni. Fundu de cauli, cesto, Funtanedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) fonta
grumolo di cavolo. Fundu de frascu, de ziru ec. nella. Funtanedda de su gutturu, fontanella
fondo di fiasco ec. Fundu de perdusemini, di della gola. Po spezia de fistula artefatta, fon
affabica, de mairana, piede di prezzemolo, di tanella .
basilico, di majorana. Fundu ſº is drappus, Funtanèri s. m. architettu de funtanas, fon
broccaus, stoffas, sommessa. Logu plenu de taniere.
fundus di erba, luogo cespuglioso. Donai fundu, Funzionedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) fun
dar fondo. Donai fundu a un ancora sola, or zioncella.
meggiare. Mandai a fundu de s' aqua , affogai, Funzioni s. f funzione. Funzioni naturali,
affogare, sommergere, mandare a "i, Andai funzione naturale. Funzioni animali, funzione
a fundu, andar a fondo, affondare, sommer animale. Funzionis vitalis, funzioni vitali. Po
gersi. De susu a fundu , da inno a sommo. solennidadi, funzione, solennità.
Fundu, o profundidadi di aqua, fondo, cupezza Fura s. f ruberia, latrocinio, furto, ruba
d' acqua, gorgo. M. garropu . - mento, furamento, ladroneggio. Fura de dinai
Funditdu, da agg. profondo. publicu, peculato, intacco di cassa pubblica, o
Fundurulla s. f fondaccio, feccia, deposizione, furto del danaro pubblico. Fura fatta a pagu a
fondigliuolo, sedimento. Pos arrestu de su binu, pagu, rubacchiamento. Po rapina. M. Fura
chi abbarrat in su fundu de sa tassa, culaccino, !" a scusi, a sa coberta, invòlo.
centellino. Furacòrus s. f spezza cuori, rubacuori, in
Funeràli s. m. esequie, pompa di mortorio, chiodacuori, squarciacuori, donna, che uccella
funerale. Fai is funeralis, esequiare, far ese amanti, strascicamanti.
quie, o funerale. Furài v. a. (t. lat. ) furare, rubare, rapire,
Funeràli agg. funebre, funerale, funereo, lu dirubare, torre, togliere l' altrui, usurpare.
gubre. Pompa funerali, pompa funerale. Furai cun s ogu, rubar coll'alito. Furai pagu
Funerària s. f. (t. cat.) " funerali sust. o borta, de candu in candu , rubacchiare.
Funestài v. a. (t de s' usu) funestare, at urai a scusi, senza s' indi acatai, involare,
tristare. rubar di nascosto .
Funestau, da part. attristato. Furamentu s. m. M. fura.
Funestu, sta agg funesto, infausto, ferale, Furànciula s. f ladra, furatrice. Po furan
tristo, infelice, ciula a scusi, involatrice .
Fungupìssiu, e in aterus logus fungu pissinu Furànciulu s. m. ladro, furatore. Furanciulu
s. m. maladia de su trigu ingranendu causada a scusi, involatore .
de borea, o nebbia, chi fait su granu nieddu, Furàu, da part. furato, rubato, dirulato.
golpe, volpe, cartone. Trigu fattu a fungu Furau de intantu intantu, rubacchiato. Furau
pissinu, grano volpate, invoipato, e golpato. a scusi, involato, rubato di nascosto.
FUR FUR 29I

Furbamenti avv. furbamente, astutamente: Furibundu, da agg. furibondo.


Furberia s. f furberia, furfanteria, truffa, Furièri s. m. (t de s'usu) anticurreu, chi
inganno, trufferia, callidità, sagacità, abbin pregedit, foriere, furiere, anticorriere. Sa
dolamento. Fai furberias, furfantare. femina, foriera.
Furbescamenti avv. furbescamente. Furighedda s. f o furigheddu s. m. affroddiu,
Furbescu, sca agg furbesco. prurito, prurigine. M. pistighingiu.
Furbixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) fur Furiosamenti avv. furiosamente, rabbiosamente,
bacchiotto, furbicello, furbetto, furfantello, arrovellatamente, caldamente, a furia.
furfantino. Furioseddu, dda agg. dim (dd pron. ingl.)
Furbu s. m. furbo, barattiere, furfatore, furiosetto.
giuntatore, frappatore, truffatore callido, sa Furiòsu, sa agg furioso, smaniante, smanioso.
gace, sottile, accorto, berrettino, bigerognolo, Po maceu, furioso, pazzo. Po impetuosu. M.
Imalizioso, bilinguo, bindolo, bindolone. In Furistèri s. m. forestiere, forestiero, straniero.
forza di agg. astuto, accorto, vagabondo, M. strangiu.
furfante. Furistèri, ra agg. esotico, avveniticcio, forestiero.
Furca s. f forca, patibolo. Bai a sa furca, Furisteria. M. strangia.
va alle forche. Furca si narat de omini malu, Furittài v. a. (t. fr.) andai circhendu cun
cavezza, forca, cavezzuòla, avanzo di forca. diligenzia, ricercare, rifrustare. Andai furittendu,
Furcaxa s. f. (t. r.) M. furcidda. v. m. rinvergare, andar indagando. M. andai
Furcaxadùra s. f. divisioni in duas astas, o arrozza arrozza. Po circai curiosamenti, razzolare,
ramus, biforcamento. Po s'abertura de is cam sfrugare.
bas, forcata, forcatura. Furittàu, da part. ricercato, rifrustato.
Furcaxaisì v. n. p. dividirisì in duas puntas, Furittu s. m. animali quadrup. furetto. Fig.
o ramus, biforcarsi. Furcaxai v. a. fai a duus si narat de chini circat de spiai is fattus allenus,
corrus, o puntas, fai in forma de furcidda, fare fiutafatti.
" o biforcuto, forcato, o forcuto, divi Furnidùra s. f fregiamento, ornatura, guar
ere in due reblj. nitura .
Furcaxàu, da part. dividiu in duas puntas, o Furnimentu s. m. fornimento. Furnimentu
ramus, comenti crescint algunas arburis, for de cuaddu, fornimento da cavallo. Furnimentu
cuto, biſorcato, biforcuto. Arburi furcaxada, de mobilis ec. corredo, arredo, fornimento,
albero biforcato, o biforcuto. guernimento di mobili. Furnimentu a su fini de
Furchitta s. f. dim. forchetta, forcina. Po su bistiri, finimento. Po guarnidura de ita si
spezia di arma, forchetto. Furchitta de su " siat , fornimento.
tus de unu caponi, forchetta. Baina de ſurchit Furniri v. a. fornire, guernire, munire. Po
tas, forchettiera. Furchitta de ferru cun duus adornai, fornire, fregiare, guarnire. Furniti
aneddus, chi sustenint is cardinis, ovv. origas di equipaggiu, corredare, arredare, fornire di
de su cannoni, chi in is navius si narat petreri, masserizie, d' arnesi. Furniri sa mesa de ",
candelliere da petriero. pais, imbandire la mensa. Po provvidiri ,
Furchittèra s. f baina de furchittas, for assortire, fornire, provvedere.
chettiera . Furnìu da part. fornito, guarnito, adornato.
Furchittòni s. m. accr. forchettone, Po dotau, fornito, dotato. Furniu di eqi
Furcidda s. f. asta, o pertia, chi finit cun paggiu, arredato, corredato, fornito di masse
duas puntas a modu de furchitta, forcolo, bi rizie, d' arnesi. Po provvistu, fornito, provveduto,
forco, forcina, forchetto. Dividirisì in modu de Furòna s. f rubatrice, ladra, furatrice.
furcidda, biforcarsi, forcheggiare. Furoneddu s. m. dim. (dd. pron. ingl.)
Furciddedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) forcina. furoncello. M. ladroneddu. -

Furciddu s. m. (dd pron. ingl.) t. r. mesura, Furòni s. m. rubatore, ladro, furatore,


chi si fait cun su didu mannu, e s'indigi .furone. M. ladroni.
distendius, spanna. Furòri s. m. furore, furia, impeto smoderato.
Furcidòra v. f covante. Pudda ſurcidora , Furori uterinu, ninfomanìa, furore uterino .
chi furcit, gallina covaticcia, chioccia. Furriàbili agg. chi girat, volgevole, voltabile,
Furcidùra s. f covatura , covazione. girevole, che volge , volta, e gira . -

Furciri v. a. propriamenti su stai de is ani Furriàda s. f volta, voltata, girata, svolta,


malis volatilis appizzus de is ous po ddus isca svoltamento, voltamento, voltazione. Fai sa fur
lentai, covare, calcare. Furciri una persona riada a manu deretta, svoltare, sboccare a mare
cun is ogus po troppu amori, o odiu, " destra. Fai sa furriada a su lenzoru, o coberta
si una persona cogli occhi. - de lettu, rimboccare il lenzuolo, la coperta,
Furciu, da part covato, calcato. fare la rimboccatura. Fai, o donai sa furriada
Furcòni s. m. accr. asta cun ferru a tres a alguna cosa, dare la volta, o il volto. Domai
p", forcone. Po su furconi de scovai su una furriada in tundu, dare una volta tonda,
orru, spazzaforno. - voltarsi in giro, rivoltarsi tutto . Furriada in
Furia s. f furia, furore, furiosità. Furias tundu, chi si fait fai a su cuaddu, caracollo.
infernalis, furie infernati, che sono Aletto , Po einenda, e reconoscimentu de is proprius
Tisifone, Megera. A furia de populu, a furia defettus, emenda, ravvedimento. Donai una
di popolo. Donaisì a is furias, infuriaisì, infu bona furriada, ravvedersi, emendarsi.
riarsi, dar nelle furie, darsi alle streghe. Furriadròxu s. m. possessu de campagna
Furia de bentu in giru, girone, ritroso di vento. propriu de is pastoris, tenuta,
Andai in furia , de pressi, andar in caccia , Furriadùra s. f volta, svolta, svoltamento,
in furia, precipitosamente, frettolosamente . Po emenda. M. furriada.
Furia po pressi. M. - Furriài v. a voigere, voltare, volrere. Po in
292 – FUR FUR

dusiri, o persuadiri, indurre, persuadere. No Furriàu , da part. svoltato, svolto , vºltato .


si lassat furriai, o persuadiri, non si lascia Furriau in tundi, in giru, rivoltato, che ha dato
svolgere. Furriai po moviri in giru, o girai, la volta tonda Po cambiau de opinioni, svol
volgere, muovere in giro, girare, volteggiare, tato, svolto, rimosso dall'opinione. Po emen
rotare. Po cambiai, o mudai, volgere, mutare, dau , ravveduto. Po cambiau, o cunvertiu in
rivolgere . Furriai su stogumu , sconvolger lo sto alguna cosa , ridotto, convertito. Po axedau
maco. Furriai a caragolu v. n. si narat de or trattendu de binu, incerconito, volto, rivolto ,
dinariu de genti a cuaddu, chi furriat debasciu che ha preso punta . Furriau a su rovesciu,
a susu , caracollare, far caracolli, volteggiare. arrovesciato, rovesciato. Furriau frequenti, con
I urriai is ogus in biancu, stralunare, stravolgere volto, volto, voltolato. Furriau in is orus, o
gli occhi. Furriai is palas, volgere, voltar le estremidadis, ritordato. M. su verbu .
apalle. Furriai de palas.v. n. scappaisi, volgere, Furriottu s. m. furriottu de porta, o de ven
voltar le spalle, dar volta, o di volta, fuggirsi, tana, de linna, nottola. Furriottu de su frenu,
prender la fuga. Furriais azza a unu sorteddu, voltojo Furriottu de binu, caratello, doglietto.
rintuzzare, rivolgere, rivoltare, ripiegare il ta Furriu s. m. giru, volta, giro, giravolta.
glio a un coltello. Furriai a ingiriu, aggirare, Andai a fai unu furriu, andare a dar una
circuire , andar attorno. Furriai de una parti volta, fare una gita. -

e di atera, rivoltare, rivoltolare. Furriai is ogus, Furtivamenti avv. (t. de s'usu) segretamenti,
convertire gli occhi. Furriai is ogus de una furtivamente , nascosamente, segretamente.
parti, e di atera, storcere, stravolgere gli occhi. Furtivu, va agg (t. de s'usu) occultu, fur
l" is fueddus, storcere le parole. Furriai tivo, nascoso, occulto, segreto.
a su rovesciu, arrovesciare, rovesciare, volger Furtu s. m. (t. de s'usu) furto, ladroneccio,
la cosa al contrario del suo dritto. Furriai de ruberia .
susu a basciu, sconvolgere, travolgere, travoltare, Furuncu, ca agg (t. r.) M. furoni, na.
travolvere, volger sossopra , capovolgere, capo Furunculu , la agg. M. furoni, na.
voltare. Furriai cun violenzia, travolgere, tor Fusàju s. m. chi fait fusus, fusajo.
cere con violenza. Po cambiai cantonada cam Fuscamenti avv. foscamente, oscuramente .
zainendu , dar la volta , svoltare, voltare , Fuscu, sca agg (t. de s'usu) oscuru, fosco,
sboccare. Po redusiri. M. Furriai is orus, trat bruno, oscuro . iempus fuscu, tempo fosco,
tendu de algunus strum. comente palias de ferru, caliginoso , nebbioso.
e ateras cosas, chi portant is orus furriaus facci Fusellu s. m. strum. de Piccaperderi po usa
a susu, ribordare. Furriai de idea, mutar d' de alzai pezzus a sa fabbrica, argano , grua.
opinione. Furriai a domu, ritirarsi in casa M. Po terminu de is carteras, cilindru de linna
torrai. Sa luna furriat, la luna scena, è in po, moviri is istangas, fusello.
decrescenza. Su binu si furriat, il vino si ri Fusibili agg (t de s'usu) chi si podit fun
volge, diviene cercone, svanisce, si corrompe, diri o scallai, fusibile.
dà la volta. S'aqua no si furriat a binu, l' ac Fusibilidadi s. f. (t. de is Mineralistas, e de
qua non si converte in vino. Furriai in giru, s usu) fusibilità .
in tundu, rivoltare, dar la volta tonda. Fur Fusiòni s. f. (t de s'usu) fusione, liquefazione.
rai algunu, faiddu cambiai de opinioni, svol Fusixeddu s. m. dim, (dd pron. ingl.) fusellino.
gere, svoltare, rimuovere alcuno dall' opinione. Fusòriu, ria agg. chi appartenit, a fusioni,
Po cambiai, e cunvertiri. M. Furriai frequenti, fusorio.
convolgere, voltolare. Furriai in tundu su Fustàniu s. m. fustagno, frustagno. Fustaniu
cuaddu , v. a. caracollare, far fare caracolli de Inghilterra, basino d'Inghilterra listato.
al cavallo. Furriaisì v. r. curreggirisì , recono Fustèri s. m. legnajuolo.
scirisi, ravvedersi, correggersi, emendarsi. Po Fusti s. m. (de fustis lat.) t. r. bastoni, fu
eunvertirisi, convertirsi. Mi furriat sa conca, sto M. bastoni. Fusti, o cambu di erbas, caule,
mi gira la testa . Furriaisì po cambiaisì , vol o gambo d' erba . Fusti de sa colunna, cammi
gersi, mutarsi. Furriaisì a dogna bentu, vol no. Su fusti de sa coa, s'ossu sacru, osse
gersi ad ogni vento. Furriais po mirai ec. vol sacro . Fusti de s' ancora , fusto dell'ancora.
gersi, voltarsi. Furriaisì po recurriri a sa bon Fustigalla s f linna minuda po fai fogu,
dadi de unu, ricorrere, volgersi, voltarsi alla stipa, frasconi, seccaticcia. Arregolliri, o se
bontà di alcuno. Furriaisi a palas, volgersi, gai custa linna minuda, stipare, far la stipa.
voltarsi in dietro. Furriaisì a unu, imbistiriddu Fustigheddu s. n. dim. (dd pron. ingl.) fu
cun fueddus, o cun fattus, rivoltarsi ad alcuno, scellino, fuscelletto, fuscelluzzo, festuca . Fu
stare a tu per tu, rimbeccare, avventarsi ad uno,
investirlo. Furriaisì s'azza, ripiegarsi, rintuzzarsi,
stigheddu de palla, o similis,
scellino, fuscelluzzo di paglia ec.
ſi
rivoltarsi il taglio. Furriaisì in tundu, voltarsi in Fustigu s. m. fuscello . Fustigu siccau de is
giro, rivoltarsi tutto. Furriaisì a su rovesciu, rove arburis, fruscolo, frusco. Circai sa cosa a fu
sciarsi. Furriaisì v. r volgersi, voltarsi, far stigu , andai a incontrai perigulus, cercar di
volta . Po furriaisì o cambiaisì a cini, u, ridursi frignuccio, cercar la cosa col fuscellino, pro
in cenere. Po girai. M. Furriaisì po cunvertirisì cacciarsi noje, cercar disgrazie. Circai sa cosa
una cosa ind' un'atera, cambiarsi, cangiarsi, a fustigu, po amelezzu, cercar le busse col fu
convertirsi. Furriai unu bestiri, rivoltare un abito. scellino. Fustigu de spola, o sticcu, spoletto.
Furriamentu s. m. volta, voltamento, svolta, l'ustigu de viscu, pariuzzo. Fustigu de signalai
svoltamento, volgimento . Furriamentu de sto is litteras, stile, tocco. Fustigus, zinnigas, o
gunnu, sovversione, rivoltamento, sconvolgimento pertias de cabbia, gretole, Giogu de fustigus,
di stomaco . Furriamentu de conca. M. verti chi faint is pipius, gioco delle buschette.
gini. Furriamentu de fueddus in contrariu, Fustixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) fu
storcimento di parole. Po mutazioni. M. sticello.

(
FUS GAF 295

Fusu s. m. fuso, pl. le fusa. Sa conca de su Gaffa s. f. (t. fr.) spranga. Gaffa de fibbia
fusu, e s'accappiu de su filu in sa muscula, ec. staffa, staffetta. Gaffa de ferru, o de plata,
cocca. Sa pertia de su fusu, l' asta, o bachetta spranga. Gaffa po uniri cantonis de perda,
del fuso. g; ortieddu, fusajolo. Fusu de fai arpese. Gaffa strum. de buttaju po afferrai is
randa, piombino . Fusu de relogiu, chi arricit circus, cane. Gafſa de ventana, aundi incasciat
sa corda, piramide. Fusu tundu, e ugualmenti sa manetta, scagnetto.
grussu de punta a punta incrastau in su muru Gaſlixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) spran
o usu de imboddiai seda, filu ec. caviglia. ghetta. -

Imboddiai in custu fusu, accavigliare. Fusu de Gàggiu s. m. (t. fr.) stipendiu, gaggio,
columna, fuso, fusto di colonna. Cambas de stipendio. Po recumpensa, gaggio, ricompensa.
fusu, de sticcu . M. camba . Fusu, o sbattidori Gaggiu mortu , capitale perduto, gaggio morto.
de cioccolatti,º". (V. Alb. alla voce mon Gagliardamenti avv. gagliardamente, forte
soir) Maistu de fusus, fusajo. mente, sodamente.
Futa s. f. M. maletta. Gagliardeddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)
Fùtili agg. (t. de s'usu) frivolu, futile, fri gagliardetto.
volo, di niun conto. Gagliardèsa s. f gagliardezza, gagliardia,
Futtidòri v. m. fottitore. M. fornicadori. vigore, robustezza di corpo.
Futtidùra s. f. fottitura. Gagliardu, da agg. gagliardo, robusto, vigo
Futtiri v. a. fottere. M. formicai. roso, forzuto.
Futtu, da part. fottuto. M. fornicau. Gaglioffoni s. m. accr. gaglioffone, gaglioffaccio.
Futtùdu, da agg (t. lat.) fottuto. Gaglioffu s. m. briccone, manigoldo, birbone,
Futùru s. m. futuro, avvenire. In su futuru furbo
avv. in su benideru, in avvenire, in futuro, Gaglioffu, ffa agg. astuto, malizioso, maligno,
per l'avvenire, futuramente, nell'avvenire. vagabondo.
Futùru, ra agg. venideru, futuro. Gaja s. f gherone, guazzerone. Segau a
Fuxilàda s. i archibusada, fucilata, archi gajas, aggheronato.
busata, archibugiata. Gajedda s. f. dim. (dd i" ingl.)gheroncino.
Fuxilài v. a. bocciri cun fuxilada, fucilare, Gàita s. f. (t. sp.) M. lavativu.
uccidere col fucile. Gala s. f gala, ornamento, abbellimento.
Fuxilàu, da part. ucciso con fucile, fucilato. Galanteddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)
Fuxilèri s. m. armau de fuxili, schioppettiere, leggiadretto, leggiadrino. -

fuciliere. Galantementi avv. galantemente, avvenente


Fuxili s. m. scuppetta de sordau, fucile, scop mente, gentilmente, leggiadramente, elegante
pietto, moschetto. (V. in Alb. alla voce ba mente.

jonetta. ) Galanteria s. f galanterìa, eleganza, genti


lezza, buona grazia, avvenenza: Po buttega de
mercanzias de ferru, de ramini dorau, de glià
G una ec. chincaglieria, voce dell' uso moderno,
ma propriamenti, bottega di chincaglie, o di
Gar v. m. e ra f gabbatore, trice. chincaglierie. Su mercanti de sa galanteria,
M. ingannadori. chincagliere.
Gabbài v. a. gabbare, ingannare. Galantèu s. m. (t. ital.) corteggiu , chi si
Gabbamentu s. m. gabbamento, fait a sa femina de s' amanti suu, galantèo.
Gabbamundu s. m. gabbamondo, truffatore, Galanti s. m. amante, leggiadro. Fai su ga
giuntatore. lanti, galanteggiare, ganzare, fare il galante,
Gabbàu, da part. gabbato, ingannato. il ganzo.
Gàbbia s. f. M. cabbia . Galanti agg galante, leggiadro, gentile, gra
Gabbiòni s. m. accr. cabbia manna, gabbione. zioso, elegante. Fai su galanti, far l attillato,
Po certu reparu fattu cun terra e perda in is il zerbino, il galante, il civettino. Sabbatas ga
fiuminis, gabbione. lantis, lebias, calzari snelli.
Gabella s. f. imposizione, gabella, gravezza, Galantòmini s. m. galantuomo.
dazio , taglia, catasto. Gabella straordinaria, Galanzettu s. m. chi fait su bellu, o su gra
balzello. ziosu, zerbinetto . Fai su galanzettu, o su ga
Gabellàbili agg. gabellabile. lanti , M. galanti. -

Gabellài v. a pagai sa gabella, gabellare, Galenismu s. m. dottrina de Galenu, galenismo.


pagar la gabella. Galenista s. m. seguaci de su grandu medicu
Gabellàu, da part. gabellato. Galenu, galenista.
Gabelledda s. f. dim. (dd pron. ingl.) gabelletta. Galèra s. f galera: Arrimaderus plantaus in
Gabellèri s. m. gabelliere. Gabelleri de cam sa puppa de una galera, bandini. Gabinettu
minus, stradiere. i" appaltadori de gabellas, de sa puppa de una galera, gavone. Galera al
gabelliere, appaltator di gabelle. duus bangus de remus, bireme. Andai in ga
Gabellottu s. m. stanghèri, chi bendit tabaccu, lera, andare a bastonare i pesci, remare. Ga
tabaccajo, tabacchino. lera capitana, sopraggalºa, galèa capitana . Po
Gabinettu s. m. gabinetto. Gabinettu internu, su presoni de is cundennaus a galera, erga
conclavio, gabinetto intimo. stolo. Appoggiu, aundi is forzaus ponint is peis
Gacciapeddu , e cacciapeddu, s. m. dim. (t. remendu , pedagna.
r. de su sp. dd pron. ingl.) coniglietto, coni Galetta s. f. (T. Marin.) pistoccu, galetta,
gliuccio, biscotto.
Gacciàpu e cacciàpu s. m. (t. r. de gagapo Galiègu s. m. malandau, pagu de bonu, va
sp.) coniglio giovine. gabundu, galeone, guidone, ſº

io 1 GAL GAN

Galiotta s. f. dim. galeotta . cius de ginninera, ganci da cammino. Fai a


Galiottu s. m. (de galiot cat.) galeotto. ganciu, aduncare, far adunco, torcere a guisa
Galla s. f. (t. ital) medicamentu solidu in d'uncino, fare a rampo, uncinare. Faisì a
forma de candeledda, chi si ponit in s'anu po ganciu n. p. auncinarsi, aduncarsi, torcersi a
moviri is escrementus, supposta. Galla (t. ital.) guisa d'uncino, farsi adunco, Pigai a ganciu,
Donai sa galla a ispannus, faiddus buddiri in uncicare, uncinare, pigliar con un ino, aggrap
decozioni de galla, o laddara, ingallare, dar pare. Ghettai su ganciu, ſig. rapinai, uncinare,
la galla alle pannine. Su donai sa galla, ingalata. grancire, aggrancire, rubare, torre con violen
Galleria s f galleria. Po spezia de currido za. Fattu a ganciu, uncinato, fatto a rampo.
riu, corridoio, corritoſo. Galleria de turri, o de Gancireddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) ar
muraglia, ballatoio, spalato. pioncino, ºp" piccol gancio.
Galleriedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) cor Ganga s. f. (t.i pl. gangas, gavigne.
ridoretto . Gangas de su pisci, branchie. Pigai unu a
Gallicànu, ma agg. gallicano. gangas fig. ſaiddi pagai meda cara una cosa in
Gàllicu, ca agg. gallico, francese. sa negessidadi, metter la cavezza alla gola ad
Galliggiai v. n. galleggiare, esser superiore, uno , fare il crollo. -

stare a galla. Gangalitta s. f. (t. b ) M. puligada.


Gallòni s. m.gallone. Galloni di oru, de pla Ganimède s. m. (t. de s'usu) ganimede, zer
ta, de seda, gallone, o nastro d'oro, d ar binotto, profumino.
nto, di seta Galloni de librèa, passamano Gannarozza s. f canna de su gutturu, strozza,
da livrea (V. la voce galon fr.) gorgozza, gorgozzàle, gorga, gorgia, gorgiera.
Galòni s. m. M. galloni. Garamoncinu s. m. din. spezia de caratteri
Galoppàda s. f galoppata. de stampa, garamoncino. -

Galoppadòri v. m. galoppatore. Garamòni s. m. spezia de caratteri de stampa,


Galoppài v. n. s" , andar di galoppo. garamone -

(Da z2))ort:opzt Kallopizomai, mihi placeo, Garantiri v. a. (t. de s'usu) guarentire, ga


artem ostendo, gloriam capto, quali significati rantire, difendere, proteggere, salvare.
Platone e Plutarco appropriano al cavallo ga Garantu, da part. difeso, protetto.
-

Garbadamenti avv. garbatamente.


º"
Galoppàu , da part. andato di galoppo. Garbadeddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)
Galoppu s. m. galoppo. Galoppu doppiu, o garbatuccio.
de duus tempus, raddoppio. Garbadùra s. f garbatura, garbatezza.
Gamàda s. f branco, punta di bestiame. Garbàgliu s. m spezia de pisci, pavone di mare.
Gamada de porcus, branco di porci . Gamada Garbài v. a M. aggarbai.
de pillonis, brigata, branco d' uccelli. Gamada Garbau, da agg. garbato, avvenente, am
mld.nlerato.
de pillonis, chi passant in furia, folata d' uccelli.
Gammauttu s. m. strum. Chirurg. po aber Garbosamenti avv. M. garbadamenti.
riri is grandus tumoris, gammautte. Garbosidàdi s. f garbatezza.
Gammurra s. f spezia de pannu, gammurra. Garbòsu, sa agg. garbato,
Garnu s. m. anno . -

Garbu s. m. garho. Bellu garbu de persona,


Gana s. f. (t. sp.) voglia, desìo, solluchera dispostezza, leggiadria della persona.
mento. Fai beniri sa gana, o disigiu di alguna Gargarisài, gargarisau ec. M. gargarizzai.
cosa, invogliare, indisiare, metter desìo. Be Gargarismu s. m. gargarismo.
niri gana, o disigiu, nascere il sollucheramento, Gargarizzai v. a. gargarizzare.
il desìo, la voglia . Gana bona, o mala gana, Gargarizzàu, da part gargarizzato.
buona, o cattiva voglia. De bona gana, avv. Garita s. f. (t. sp.) M carita.
volentieri. Po gana de pappai. M. appetitu. Garrafatòni s. m. (de gacafaton sp.) spropo
Tengu mala gana, mi sento male, svogliato. situ in su fueddai, e in s'operai, scerpellone.
Po pagu gana de pappai. M. inappetenzia. Mala Garrafina si f garaffa, guastàda. M. carrafina.
gana, svogliatezza, cattiva voglia. Garrafinedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) gua
Gancittu s. m. dim. gancetto, uncinetto. Po stadella, guastadiccia. -

strum. de calafattai, chi serbit a bogaindi sa Garrafòni s. m. t. cat. M. carrafoni.


stuppa beccia de is barcas, hecco corvino. Garrofali agg (t. sp.) cerexia garrofali, ci
v Cianciu s. m. (de zzulo: Kampsos, aduncus) liege marchiane. -

gancio, uncino, rampo, rampino. Ganciu ma Garronàda s. f zighizaghi, sinuosità, tortuosità.


Fcu di affibbiai bistiris, ganghero, uncinello. Camminu , chi fait garronadas, o ingirius, via
i Ganciti femina, femminella, maglietta. Ganciu sinuosa, tortuosa.
po appiccai cosa, arpione, rampo, rampino, Garronài v. n. andai de innòi, e de innì va
uncino. Ganciu po appiccai sa romana, uncino, gabundu, svolazzare, vagar quà e là. Trattendu
appiccagnolo della bilancia. Ganciu di appiccai de femina di arruga, plebea, e vili, pettegoleg
pezza, appiccagnolo, attaccagnolo: Ganciu de giare, o seguitar le pettegole.
gisterra, aundi s'appiccat sa carcida, o baddi Garronèra s. f (t. b.) si narat de femina di
doni, erro. Ganciu mannu po teniri firma una arruga, chi solit andai vagabunda de innòi e de
i" , rampicone. Ganciu, aundi s' attaccat sa innì, svolazzatrice, vagabonda. Po femina vili
rbida de su frenu, rampino. Ganciu po af e non tantu de bona fama, pettegola, baderla,
ferrai su naviu enemigu in s arrembaggiu, ciamengola, berghinella.
grappino. Ganciu de sullevai s'ancora a flori Garronèri s. m. svolazzatore, vagabondo.
di aqua, cappone. Gancius pl. po piscai cosa Garròni s. m. garretto. Segai is garronis, o
arruta a sa gisterra, graffio, i"
, rampino. sgarronai, sgarrettare. Garronis de poreu, gi
Gancius de filu ferru, o lottoni, gangheri. Gan nocchielli. , -
GAR GAZ 295

Garroppeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) Gazza s. f volat. gazza. Gazza marina, gazza
marina. -

sº"
arròppu s. m. s" Garroppu di aqua in
- -
Gazzetta s. f. (t. de s'usu) M: gasetta.
Gazzettèri s. m. " de s usu) M. gasetteri.
is fluminis, tonfano. Garroppu di aqua retenta,
e giratpo incontrai bessida, gorgo, fondo d'acqua. Gazzetnu s. m. dim. (t des usu) gazzettino.
S'aqua abbarrada fait garroppu, l'acqua rite Gecca s. f. (t. r.) portone. Gecca de costallas,
nuta fa gorgo, ingorga. portone a stecconi.
Garza s. f volat. biancu, garza. Po spezia de Geladamenti avv. gelatamente.
velu deriv. de gaze fr. velo. Po spezia detrina, Geladina s. f gelatina.
garza, bigherino. Geladinòsu, sa agg. gelatinoso.
Garàa s. f. arb. gaggìa d' Egitto. (Mimosa Geladòri v. m. o cunfittureri de fruttas geladas,
farnesiana Sav.) Garzia spinosa, chi fait su flori diacciatino. Targ.
grogu meda odoriferu, acacia falsa. (Gledilshia Gelài v. a. agghiacciare, gelare, ghiacciare.
triacanthos. V. " -
Gelaisì n. p. agghiacciarsi, divenir freddo, e
Gas s. m. (T. Chim.) esalazioni spiritosa e quasi ghiaccio. Gelaisì de su frius, agghiadare,
sulfurea, chi provvènit de diversas sustanzias, agghiacciare di freddo, sentire eccessivo freddo.
alcalinas, gas. Gelai a unu su sanguni po paura, agghiacciare
Gasetta s. f gazzetta, foglietto d'avvisi. il sangue per paura.
Gasettèri s. m. gazzettiere, fogliettista. Gelamentu s. m. gelamento.
Gassa s. f. (t. sp.) sorta di tela trasparente. Gelàu, da part agghiacciato, agghiadato,
Gastadòri, ra v. m. e f. (t. sp.) M. spen gelato.
didori . Gelàu, da agg gelato, gelido, ghiacciato,
Gastài v. a. (t. sp.) M. spendiri. estremamente freddo, o fidi,
come il ghiaccio.
Gastigài. M. castigai. Gelaus s. m. pl. confetti diacciati.
Gàstricu, ca agg (T. G.Med.)gàstrico, stomacale. Gelosamenti avv. gelosamente. -

Gastrocèle s. f. (T. G. Med.) ernia de su Geloscopia s. f. (T., G. Filolog.) spezia de


stogumu, gastrocèle M. ernia: divinazioni pigada de s'arrisu, geoscopia.
astromanzìa s. f. (T. G.) divinazioni 'povia Geloseddi, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)
de candelas allutas a ingiriu de algunus vasus alquanto geloso. -

tundus plenus di aqua, gastromanzia. Gelosia s. f gelosia. Gelosia de ventana, ge


Gastrorafia s. f. (T. G. Chirug.) sutura de is losia, persiana.
liagas de s'addome, gastrorafia. º Gelòsu, sa agg. geloso, cacheroso. Po dilicau. M.
Gastrotomia s. f. (T. G. Chirurg.) incisioni Gelu s. m. (t. de s'usu) gelo, agghiacciamento,
fatta in sa brenti, gastrotonìa. agghiadamento, ghiado. Po stasoni frida, ge
Gastu s. m (t. sp.) M. spesa. licidio . - - -

Gattèra s. f. stampu in sa porta po intrai sa Gemebundu, da agg. (t. lat.) gemebondo.


gattu, gattaja, gattajola. . Gemellu s. m. (t. de è usu) nasciu cund' un
Gatticciòla s. ſ. gangola, nòcciolo. Gatticciolas ateru in su propriu partu, gemello.
pl. gangole, noccioli. Gementi v. agg. º
de s” usu) gemente,
Gattixedda s. f. dim (dd pron. ingl.) muscit Gèminus s. m. pl unu de is I2. sigmalis de
tedda, micina, e mucina, gattuccia. su Zodiacu, gemini.
Gattixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) muscit Gèmitu s. m. (t. de s'usu) bori de su colombu,
teddu, micino, mucino, gattino, gattolino, gat gemito.
tuccio, muscino. Gemma s. f. gemma. -

Gattò s. m. (t. " -" de turta, migliaccio. Gemmau, da agg. guarniu de gemmas,
Gattò de pasta sfogliada, berlingozzo. Gattò de gemmato.
mendula, faca cia di mandorle. Gena s. f. (t. fr. in usu) noja, fastidio, in
Gattu s. m. e f. su mascu, gatto, micio; sa comodo. -

femina, gatta, micia, muscia. Is farruncas, le Genadùra s. f franzesismu. M. gena,


zampe. Colpu de farrunca, zampata. Gattu co Genài v. a. franzesismu, molestare, dar noia.
lori de cinixu, gatta soriana. Gattu cun is far Genàu, da part. franzesismu, molestato, in
runcas abertas, gatto impalmato. Sa gatti miàulat, comodato.
la gatta miagola. Essiri gattu de magasinu prov. Genealogia s. f. (T. G. ) discursu de discen
esser un mariòlo, o formicon di sorbo. Fillu de denzia, o origini, genealogia, e geneologia.
gattu cassat topi prov: chi di gallina nasce, Genealògicu, ca agg. genealogico.
convien che razzoli. Giogu de sa gattu zurpa, Genealogista s. m. su chi bogat is parentaus
giuoco della mosca cieca: de is famiglias, genealogista.
Gattu maimòna o mamòna, gatto mammone. Generàbili agg. generabiie.
Gattu perda, gatto pardo. Generabilidadi s. f generabilità .
Gattu aresti, gatto salvativo. Generadòri v. m. e raf generatore, trice.
Gattu de mari, gattuccio. Generài v. a. generare.
Gattus gattus avv. andai gattus gattus, o a Generalàtu s. m. generalato.
piotti a piottu, andar quatto quatto, catellon Generali s. m. Generale.
catellon . eneràli agg. generale, universale.
Gavacciu, cia agg (t. sp.) grusseri, ordinariu, Generalidàdi s. f generalità.
rossolano, grosso, rozzo, materiale. Po corpu Generalizzài v. a generalizzare, generaleggiare.
f, , grosso, corpulento. Generalizzàu, da part. ridotto al generale.
Gaudiòsu, sa agg. gaudioso, allegro. Generalmenti avv. generalmente. -

Gavetta s. f. (t. cat.) vassoio da muratore, Generamentu s. m. M. generazioni...


(V. la voce fr. oiseau) - Generanti v. agg. generante. . . . .
N n 2
296 GEN GEN

Generativu , va agg generativo, va. barca, o bastimentu, cappuccini. Sa rodedda de


Generàu , da part. generato. su genugu, o s ossu mobili, rotella, patella,
Generaziòni s. f generazione, generamento. padella.
Genericamenti avv. genericamente. Genuinu, na agg naturali, genuino.
Genèricu, ca agg. generico. Genziàna s. f erb. genziana.
Generosamenti avv. generosamente. Geocèntricu, ca agg. (T. Astronom.) Si narat
Generosidàdi s. f generosità. de planeta bistu de is abitantis de sa terra,
Generòsu , sa agg. generoso . geoncentrico.
Gèneru s. m. (T. Filosof.) genere. Geodesia s. f. (T. G.) arti de mesurai sa
Gèneru s. m. maridu de sa filla riguardu a terra, o paisus, geodesia.
is Babbus, genero . Geodèticu, ca agg. (T. G.) appartenenti a sa
Gènesi s. m. e f nomini de su primu liburu Geodesia, geodetico.
de su testamentu becciu, gºnesi. Geografia s. f. (T. G.) descrizioni de sa terra,
Genetliacu s. m. Astrologu, chi fait a un atern geografia.
sa natividadi, genetliaco. In forza di agg. poe Geogràficu, ca agg (t. de s'usu) geografico.
sia genetliaca, o fatta asuba de sa nascita di Geografu s. m. (T. G.) geografo. -

algunu, poesia genetliaca. Geologia s. f (T. G.) trattau de sa terra ,


Geniàli agg. geniale. geologìa.
Genialidàdi s. f genialità. Geomànti s. m. e f. (T. G.) ch'indovinat po
Genialmenti avv. genialmente. mesu de sa geomanzia, geomante.
Genitàli agg. genitale. Geomànticu, ca agg. geomantico.
Genitivu s. m. (T. Gram.) genitivo. Geomanzia s. f. (T. G.) divinazioni po via de
Genitùra s. f. M. generazioni. puntus marcausa casu in terra, o in paperi,
Gèniu s. m. genio. Andai a geniu, andar a geomanzia .
genio. Donai in su geniu , dar nel genio. Geòmetra s. m. geometra, geometro.
Genna s. f. (t. r. e in Logudor. ianna de janua Geometria s. f. (T. G.) mesura de sa terra,
lat.) M. porta. geometria.
Gennàrgiu s. m. Gennaio. Geometricamenti avv. geometricamente.
Gentàlla s. f gentaglia, ciurmaglia. Truppa Geomètricu, ca agg. (T. Anastrom.) geometrico.
de gentalla, trozzo. Geometrizzài v. a. geometrizzare.
Genti s. f gente. Po parenti, gente. De bona Geòrgica s. f. (T. G. in usu) poesia asuba de
genti, di brona gente, ben nato. De genti ba is º" de s'agricoltura, georgica.
scia, di gente minuta, di gente bassa. Genti Geòrgicu , ca agg. chi studiat s'Agricoltura ,
mala, gentaccia. Genti perdularia, o ominis georgico, geoponico.
vagabundus, gente di scarriera. Concursu de Georgòfilu s. m. (T. G.) amanti de s'agri
genti, colluvie , concorso di gente. coltura, georgofilo, -

Gentileddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) Geostàtica s. f. (T. G. Matem.) sa parti de
gentiletto. - sa Statica, chi trattat de s'equilibriu de is cor
Gentilèsa s. f gentilezza, leggiadrìa, grazia, pus solidus, geostatica.
bellezza . Gerarca s. n. (T. G.) superiori in sa gerar
Gentilescamenti avv. gentilescamente. chia, Gerarca .
Gentilescu, sca agg. gentilesco. Gerarchia s. f. (T. G. ) gerarchia.
Gentilèsimu s. m. gentilesimo. Geràrchicu , ca agg. gerarchico .
Gentili s. m. gentile, idolatra. Gerda s. f. cicciolo, sìcciolo. Fogazza de
Gentili agg. de manera graziosa, gentile, ele gerdas, o fatta cun simpli grassu de porcu,
gante, grazioso, leggiadro, avvenente, avvenevole. focaccia unta.
Gentilidadi s. f. gentilità. Germàna s. f membru de germendadi, ger
Gentilizia s. f. Gius de nobilesa, gentilizia. mana, consorella . -

Gentiliziu, zia agg. gentilizio. Germandàdi s. f (de germendat cat.) con


Gentilmenti avv. gentilmente, avvenentemente, fraternita, sodalizio, arciconfraternita, fraternita.
di buona grazia, galantemente, con gentilezza. Germànu s. m. membru de germendadi, ger
Gentilòmini s. m. gentiluomo. Grandu genti mano, fratello, sodale, confratello, confrate.
lomini, cavalierotto, gran gentiluomo. Faisì germanu di alguna germandadi, arrolarsi,
Gentixedda s. f. dim. (dd pron. ingl) gente impegnarsi in qualche divota società, o con
rella, gentuccia. - -
fraternita.
Genuflessibmi s. f genuflessione, Germendàdi (t. guastu) M. germandadi.
Genuflessòriu s. m. inginocchiatoio, - Geroglificài v. a. (T. G.) esprimirisì po via
Genugarbu, o g" ba agg. Cuaddu ge de geroglificus, geroglificare.
nugarbu, cavallo balzano al ginocchio. Si però Geroglificu s. m. (T. G.) corpus figurau,
sa mancia bianca s'estendit de su pei fintas de su quali si serbìant is Egizianus po esprimiri
a su genugu, o prus a susu, cavallo calzatto al is ideas insoru, geroglifico.
ginocchio. Geroglificu, ca agg. geroglifico.
Genugheddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) gi Gerundiu s. m. (T. Gram.) gerundio.
nocchietto.
Gesmèglia, o gesmella s. f flori biancu, gel
Genughèra s f armadura defensiva de su ge somino arabico, gimè. V. Istruz necess. ed utile
nugi, ginocchiello. Genughèra de sa botta, gi part. 2.
nocchiello, ginocchio dello stivale. M. cambera. Gesminu s. m. flori, gesmino, gelsomino.
Genùgu s. m. ginocchio, pl. i ginocchi, le gi Gesminu de Spagna, gelsomino di Spagna.
nocchia; Po ispezzus de linna fattus a guida, Gesolrett (T. de sa Musica) gisolreutte.
chi serbint a uniri impari is varias partis de una Gessa s. f. M. mura. -
GES GHE 2o
Gestìri v. n. (t. de s'usu) gestire, gesteggiare. I taisì a is peis, prostendersi, prostrarsi ai piedi.
Gestu, da part. gestito, gesteggiato. Ghettaisì a sa grazia. M. umiliaisì.
Gestu s. " ingiuriosu, de beffa, Ghettamentu s. m. gittamento. Ghettamentu.
sberleffo. Fai gestus, gestire, gesteggiare. Do cun impetu, lanciamento, scagliamento. Trat
nai su gestu a is figuras, atteggiare, animare tendu de loris, e de aterus fruttus, chi si col
le figure, dar loro il gesto. tìvant, prodotto.
Gettàda. M. ghettada. Ghettàu, da part. gettato, buttato. Ghettati
Gettài, gettau ec. M. ghettai ec. a terra, arrovesciato, sbalzato a terra. Ghettau
Gèttidu s. m. getto. Fattu a gettidu, fatto cun impetu, lanciato, scagliato, avventato. Ghet
a getto. Fai gettidu de mercanzias in mari, far tau a is peis, prostrato, prosteso ai piedi. Ghet
getto, gettare le merci in mare. tau a pari, trenlau, scompigliato, rovistato,
Gettu s. m. (t. de s'usu) getto. trambustato, rifrustrato, voltato a ritsoso, M
Gherra s. f. (t. sp.) guerra. Fai gherra, far su verbu.
guerra, guerreggiare. Disciplinai in sa gherra, Ghèttidu s. m. getto. M. gettidu.
agguerrire, ammaestrar nella guerra . Gherra Ghettu s. m (e claru) abitazioni di Ebreus,
fig. traballu , contrastu, guerra, travaglio, ghetto degli Ebrei.
contrasto. -
Ghia s. f. (t. sp.) guida, scorta. Ghia m. e f.
Gherradòri, ra v. m. e f guerreggiatore, trice. condottiere, condottiera. Mascu de ghia, bestia
Gherrài v. n. (t. sp.) guerreggiare, far guerra. guidajuola.
Gherramentu s. m. guerreggiamento. Ghiaccèra s. f, neologismu introdusiu, logu
Gherràu , da part. guerreggiato. cunservai su ghiacciu, o cilixia, ghiacciaia.
Gherrèra s. f guerriera. Ghiadòra v. f guidatrice.
Gherrèri s. m. guerriere, guerriero. Gherreri Ghiadòri s. m. guidatore, conduttore.
usau a battaglia, battagliere, bellicoso. Ghiaggianti (t. r.) M. viaggianti.
Gherrèri , ra agg. guerriero, ra. Ghiài v. a. (t. sp.) guidare, scortare, scorgere,
Gherrescu, sca agg. guerresco. menare, condurre, far la scorta, batter la strada.
Gherrixedda s. f dim. (dd pron. ingl.) guer Ghiai, o condusiri is animalis a sa pastura,
ricciuola . -
condurre gli animali al pascolo. Ghiaisì v. r.
Ghetta s. f (de guêtre fr.) e ghettas pl. spe condursi. Po regulaisì, regolarsi, guidarsi, com
zia de stivalis de peddi, o di atera roba, chi portarsi, condursi.
coberint sa camba, e casi sa parti superiori de Ghiamentu s. m. guidamento, conduzione,
is sabatas, uosa. Ponirisì is ghettas, calzar conducimento.
le uose. Ghiàni agg (dezvivo: kianos, niger, obscurus)
Ghettàda s. f gittata. Ghettada de manu, Cuaddu ghiani, o ghiami pixidu, cavallo morello,
gittata di mano. Trattendu de balanza, o romana, Ghiàu, da part. guidato, condotto, menato,
tratto. Donai sa ghettada a sa romana, a sa scortato, accompagnato, guardato da scorta.
balanza, dare il tracollo, il tratto. Po mancia, Ghinda s. f e in pl ghindas (t. cat.) spezia
chi bessit in s'ogu, albugine, maglia, panno, de cerexia, visciòle. " garrofalis, visciò le
cateratta, glaucòma. marchiane.
Ghettài v. a. gittare, gettare, buttare, far Ghimèa s. f muneda de Inghilterra, ghinea.
getto. Ghettai cun impetu, lanciare, slanciare, Ghiòni s. m. (de quìon " stendardo.
iscagliare, avventare. Ghettai in facci, rinfacciare, Ghirigòri (t. r.) M. zighizaghi.
rimproverare, rincefare, rigettare, buttar in Ghirlanda s. f. (t. de s'usu) corona de floris,
faccia. Po tirai. M. Ghettai a terra, prostrare, o de follas friscas, ghirlanda. Ghirlanda de luxi,
arrovesciare, rovesciare, gettar per terra. Ghet chi portat algunu planeta, ghirlanda di luce.
tai culpa, por cagione, coglier cagione, " Ghirlandedda s. f. dim (dd pron. ingl.) ghir
incolpare, accagionare. Ghetti a pari imbaraz landella, ghirlandetta, ghirlanduzza.
zai, treulai mobilis ec. scompigliare, sconvolgere, Ghironda s. f. (t. ital.) strum. music. chi si
rovistare, trambustare, rifrustare, voltare a ri sonat girendu una roda, ghironda.
troso, metter sossopra, o capovolto i mobili ec. Ghiru s. m. grisu, o traddèra volat. chi portat
Ghettai is cuaddus a is eguas, dare il maschio. su pettus arrubiu, ch in Sazzari si narat fra
Ghettai de cuaddu, sbalzare, gettare, cacciar tegavino, segundu Cetti, pettirosso.
da cavallo. Ghettai foras, buttare, buttar via, Ghisài v. a. accomodar vivande. Fig. inginnai,
gettar fuori. Ghettai a perda, lanciare, scagliare, trassai, inventai. Ghisai un ingannu, una fur
tirar sassi. Ghettai a terra distendiu, spianare beria, macchinare, inventare una frode, una
in terra uno, gettarlo a terra disteso. Ghettai furberia.
zerrius, gridare. Ghettai a perda cun frunda, Ghisàu s. m. intingolo.
sfrombolare, tirar di frombola. Po, brotai. M. Ghisau, da part. pappai beni ghisau, vivanda
Ghettai aria. M. assimbillai. Ghettai a palas, ben accomodata.
no fai contu, postergare. Ghettai unu delittu a Ghisciu s. m. (t. cat.) gesso. Perda de ghi
calincunu, imputare, attribuire, opporre un de sciu, spugnone. Po una perda birdancia, chi
fitto a qualcheduno. Po fruttai, fruttare, ren usant is maistus de pannu, lardite, pietra da
dere, dare. Su trigu aundi scavulat, o fuliat a sarti.
ottu, aundi ghettat a deri, in aterus logus donat Ghitarra s. f. (t. sp.) chitarra. Is claviglias
su doxi, il frumento dove rende l' otto, ove il de sa ghitarra, bischeri. Sa maniga, manico.
dieci, altrove dà il dodici. Ghettai is mercazias Sui ponti de basciu, ponte. Su ponti de susu ,
a mari, far getto, gettare le merci in mare. ciglietto. Is tastus, i tasti. Sa trappa, tavola
Ghettaisì n. p. gettarsi, buttarsi. Ghettais cun armontca ,

impetu v. r. gittarsi, scaglirasi, avventarsi addosso Ghitarredda i f dim. (dd pron. ingl.) chi
a on impeto, lanciarsi, slanciarsi, spignersi. Ghet tarrina .
998 GHI GIG

Ghitarrèri s. m. sonator di chitarra. Gigantescu, sca agg. gigantesco.


Ghitarrina s. m. dim. chitarrino . Giganti s. m. gigante.
Già avv.
tempus, de gran
già da tempus passau,
tempo. già. Già de meda
Po casi Già fiat inotti,
Gigantizzai v. n. cumparriri mannu, gigan
-
teggiare, comparir grande,
già, quasi era notte. Fiat gia gia, casi casi Gileccu s. m. spezia de bistiri rusticu, giulecco.
po arruiri, era già già per cadere. Giminèra s f (t. fr.) cammino. Sa cappa,
Giachì avv. giacchè , poichè. capanna. Is ferrus, aundi si ponit sa linna po
Giaculatòria s. f. aspirazioni brevi a Deus, abbruxai, alari. Sa scova po scovai sa giminera,
giaculatoria. - - spazza cammino. Sa trumba, gola. Su fumajolu,
Gialàpa s. f. rexini purganti, jalapa - - rocca. Giminera franzesa, camminetto. Giminera
Giàllara s. f. (t. logudor.) erba tintoria, chi de sa pipa, camminetto della pipa. M. pipa. Su
fait su giallu solidu, guaderella, luteola (Re frontali de ferru postu in su muru po reparu de
seda Luteola. Linn.) s'attividadi de su fogu, frontone.
Giallusantu s. m. spezia de colori grogu, gial -

Gimineredda s. f. dim. (dd pron. ingl.) cam


losanto . mln netto .

Giàmbicu, ca agg. giambico. Versu giambicu, Gimitòriu s. m. cimiterio, e cimitero. M.


verso giambico. cimitoriu.
Giambu s. m. pei de versu de una sillaba Ginecocrazia s. f. (T. G. Didasc.) stadu, in su
brevi e una longa, giambo. quali is feminas podint teniri su guvernu, e cu
Gianchetta s. f. (t. fr.) sajone, casacca da mandu principali, ginecocrazia,
paesano. Gianchetta de tela, camiciotto. Cinèfra s. f. (t. sp.) fregio. Po preſagliu de
Gianchettu s. m. (T. Genuvesu) pisci de mari cortina, pendaglio.
sul rus piticu , bianchetti, ciccoline. Ginestra f e martigusa in s Olasta, erba,
Giandarmi s. m. gendarme. ginestra, fila. Sa prus pitica, baccellina, gine
Giangallòi s. m. longu de badas, ghiandone. struzza. Targ (Genista tinctoria. Lin. Padenti
Giannizzerài v. a. usai su ritu de is gianniz de ginestra, ginestreto.
zeru a sa circumcisioni turchesca, giannizzerare. Ginia s. È manere, spezie, razza, foggia.
Giannizzeru s. m. sordau de pei de su grandu Totus seis de una propria ginla, de unu propriu
Turcu, giannizzero. fai, tutti siete d' un sapore, d'una buccia.
Giansenismu s. m. giansenismo. Ginnasiarca s. m. capu de is iscolas, Gin
naslarca ,
Giansenista s. m. giansenista .
Giaunadòri v. m. ra f digiunatore, trice. Ginnàstica s. f. arti de fai su corpus agili cun
Giaunài v. n. (de giunare ital. ant.) digiunare. varius esercizius, ginnastica, ginnica.
Chini biccat fattu fattu , no giàunat, chi spil , Ginnasticu, ca agg (t. de s'usu) ginnastico,
luzzica non digiuna. ginnco. -

Giaunàu , part. n. che ha digiunato, os Ginnosoſista s. m. Filosofu de is Egizianus,


servato il digiuno. - - ginnosofista.
Giaùngiu s. m. digiuno. Segai su giaungiu, Gintilla s. f legumini, lente, lenticchia. (Ervum
rompere il digiuno. -
lens. Lin.) Gintillas di oru, o de plata, bisanti,
Giaùngiu, gia agg (t. r.) M. giaunu. bisantini, pagliuòle.
Giaùnu , ma agg. digiuno, na. Su sazzau no Gintilla di aqua, erba, ulva.
creit a su giaunu prov. il satollo non crede al Giòlia s. f (de giobbia ital, ant.) giovedì. Giobia
digiuno. A sa giaina avv. a digiuno. Fig. igno de lardaiolu, berlingaccio, giovedì grasso. Sa giobia
ranti di alguna cosa. Essiri giaunu de un aſſa precedenti, berlingaccino.
ri, no 'ndi teniri notizia, esser ignaro di un affare. Giòga giòga avv. portai gioga gioga, baloccare,
Giardineddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) tenere a bada, con arte. -

giardinetto. Giogadòri, rav. m. e f.giocatore,giuocatore, trice.


Giardinèra s. f giardiniera. Po su chi fait giogus cun lestesa de manus,
Giardinèri s. m. giardiniere, giardiniero. giocolatore, trice. Po burlanu, scherzatore. Gio
Giardinu s. m. ortu deliziosu, giardino. Fig. gadori de professioni, giuocatorone, biscajuolo,
s'ltalia giardinu de s'Europa, l' Italia giardino biscazziere, che frequenta la bisca. -

dell' Europa. - Giogai v. a. giocare, giuocare, giucare. Po


Giargòni s. m. diamanti grogu, giargone. burlai, burlare, scherzare. Poponiri posta, giu
Giarra s. f giarra. care, por sù, scommettere. Po modu de strun
Giarrettèra s. f. (t. sp. e fr.) giarrettiera, le ciai a unu, naraus: E comenti giogàus? a che
gaccia, o legàcciolo di calzone alla gamba, giuoco giuochiamo noi? Giogai po ghettai sa
Giarrettu s. m. pisci, zerro, smaride. Giar carta in sa mesa, dare. Giogai a gruxis, o gra
rettu biancu, mènola. stus, giuocare a santi, a " Giogai de
Giassintu s. m. ſlori biancu, e turchinu, gia is picciocus, e de is animalis giovunus, scher
cinto bianco, e turchino. - zare, scorrazzare, ruzzare, attabellare, far delle
Giassu s. m. (t. r.) tratto, callaja, valico, baje. Giogai sa pezza a unu, piccigaisidda, ci
apertura di siepe. Giassu de ludu e ngua, brago, gnerla ad uno, accoccargliela. Giogai a ossus
fi" mota, melma, malta. A giassus a comenti faint is picciocus cun duus ossus in sa
giassus, a tratti. Po passaggiu difficultosu, o manu intre mesu de is didus, giocar a gobba.
giassu de ludu, pantàno. Franzios. alla voce sp. tava. Giogaisì n; p bada
Gicòria s f erba, cicorea, radicchio. (Ci luccare, badaluccarsi. Giogaisì su battismu,
chorium inthybus. V. Targ.) Sa domestica, giuocare in sù i pettini da lino. Giogaisì comente
cicorea sativa. Sa salvatica, radicchio salvatico. is pipius, baloccarsi, badaloccare, trastullarsi,
Fattu chi hapat sa canna, si marat, mazzocchio spassarsi, stare a badalucco, a bada come i
di radicchio. bambini. Giogai su stru, biscazzare, giuocarsi
GIO GIO 299

il suo avere. Giogaisì si narat de patiri is pipius Giovanescu, sca agg. giovanesco, giovanile.
certa convulsioni, soffrire il mitrito. Su giogai Giovanili agg (t de s'usu) giovanile, giovinine.
de is fragnoculus, giocolare, far giuochi con Giòvanu s. m. M. giovunu .
prestezza di mano. Gioventù di s. f gioventù, giovinezza, giovanezza.
Giogàu, da part. giuocato. Po burlau, bur Giovialeddu, dola agg. dim. (dd pron. ingl.)
lato , scherzato. - - gajetto, giulivetto.
Gioghittu s. m. dim. giochetto. Po burlitta, Gioviàli agg. gioviale, piacevole, allegro, ght
scherzetto. Po giogu brevi, giocolino. Gioghittus livo, gajo, festevole.
pl. po is giogus de is pipius, trastulli fanciul Giovialidàdi s. f giovialità, giulività, gajezza.
leschi, crepunde, balocco. Fai gioghittus, o ca Giovialmenti avv. giulivamente, gajamente.
rizias, far vezzi. Giovialòni s. m. accr, giovialone.
Giògu s. m. gioco, giuoco. Giogu de fued sGiòvuna s. f giovane, giovine.
dus, bisticcio. Giogu de piastras, giuoco della Giovunedda s. f dim. (dd pron. ingl.) giovi
morella, o delle piastrelle. Giogu de sa sacchit netta, giovanetta, giovanella, giovinella. Giovu
ta, giuoco dello zimbello. Giogu de manus, nedda serbidora, garzona.
gherminella. Giogu de dadus, giuoco di dadi, Giovuneddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) gio
o della zara. Giogu de imbidu (t. r.) gioco vinetto, e giovanetto, giovanello, giovinello. Gio
d'invito. Giogu de brillas ( cat.) giuoco de' vuneddu beni cumpostu e puliu, zerbino. Gio
billi. Giogu po trattenimeutu propriu de is pi vuneddu serbidori, garzone, garzoncino, gar
pius, baloccaggine, baloccamento, baloccheria, zoncello, garzonetto.
Giogu de pagus taulas, si narat de cosa, chi Giòvunu s. m. giovane, e giovine. Giovunu de
in pagu ratu si pozzat isbrigai, giuoco di poche conca lebia, giovine di cervel balzano. Giovunu
tavole. Giudiziu ingiustu in su giogu, berniòla. senza sperienzia, giovanastro, giovinastro, giovine
Giudicai ingiustamenti in su giogu , fare una inesperto. Operai de giovunu, giovaneggiare,
berniola. Fai rebuserias in su giogu, mariolare, operar da giovine, giovanilmente. Giovunu vigo
fare altrui il collo nel giuoco, i". mariuolerie. rosu, giovinotto.
Mala fortuna in su giogu, disdetta. Teniri ma Giòvunu, na agg. giovane, giovine.
la fortuna in su giogu, essere in disdetta, o aver Gipponettu s. m. dim. giubboncello, giubbon
disdetta nel giuoco. Mal affortunau in su giogu, cino, giubbettino. Po su corpus de sa corazza,
disdicciato, esser senza detta. Fai giogus de corsaletto.
manus, o de bussulottus, giocolare, far giòcoli. Gippòni s. m. (de gipò cat. o de jubon
Su fragnoculu , chi dous fait, giocolatore, giul cast.) giubbone. Gipponi, o cossu imbuttiu a
làre, giocolàro. Giogu de marzoccu, giogu de cotoni, imbottito.
villanus, o burla pesada, billèra, biscazzo, Giràda s. f girata, voltata. M. furriada. Gi
rattivo scherzo. Giogu, spezia de convulsioni, rada de bingia. M. bingia. Girada, o tula de
chi ordinariamenti patint is pipius, mitrìto. plantai seminis di erbaggius, proda.
Giòja s. f. perda preziosa, gioia. Giojas de Giradòja s. f. (t. r. derivau de su catàl.) M.
colori de binu arrubiu, granati. Lasu de gioias, palitta.
gioiello. Mercanti de gioias, gioielliere. Gioia Girài v. n. girare, aggirare, andare in giro.
fig. si narat a persona de bella grazia, sennino. Girai su mundu, girare il mondo. Girai de nou,
Giojedda s. f. dim. (dd pron ingl.) giojetta. sopraggirare, girar di nuovo. Andai gira gira,
Giojellu s. m. gioiello. Giojellu, chi portant andar girone. Girai is ogus v. a convertire, volger
is feminas pendenti in su pettus, picchiapetto. gli occhi. Girai de pressi unu paisu, scorrere un
Giojèra s. f Mercantessa de gioias, gioielliera. paese. Girai sa barduffula, o atera cosa poterra,
Giojèri s. m. Mercanti de gioias, gioielliere. ruzzolare, voltolare. Giraisì n. p. movirisì in
Giòjòsu, sa agg. M. bellu, graziosu. giru, muoversi in giro.
Giornàda s. f giornata. No perdiri giornada, Giramentu s. m. giramento. M. giru.
tirar l'ajuolo. Giràndula s. f roda di artifiziu de fogu, giran
Giornadedda s. f dim. (dd pron. ingl.) dola. Girandula de diamantis, pennino di dia
giornatella, manti.
Giornadèri s. m. giornalière, operajo, che Girasòli s. m. erba, girasole, elitròpia, clizia.
lavora a giornata. ( Helianthus annuus Targ.) Su flori, eli
Giornaleddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) tropio, eliotropio. Nota: » Quest' erba per errore
giornaletto. comune è chiamata eliotropio, ma non è, che
Giornàli s. m. liburu de memoria, o de su il vero elianto, s» -

diariu, giornale, cartolaro, stracciafoglio, diario. Giràu, da part. girato, mosso in giro.
Giornali de is ispesas minudas, vacchetta, Giredda s. f. ai". ingl.) t. r. nottola.
Giornalista s. m. Scrittori de giornalis littera Girella s. f pitica roda de ferru, o delinna,
rius, giornalista. girella. Girella ſig. si narat di omini incostanti,
, Giòssu avv. t. r (de gioso ital. ant.) già, girellajo, banderubla, cardelletto, carriecola,
giuso. In giossu, giù. M. in basciu . zucca al vento, mulin da vento, girandolino.
Giostra s. f giostra, tornòo, aringo. Girìna s. f. purgadura de trigu, mondiglia.
Giostradòri v. m. giostratore, giostrante. Giromania s. f. (T. G.) indovinamentu fattu
Giostrài v. a. cumbattiri cun lanza a cuaddu, girendu, giromanzìa.
giostrare . Giru s. m. furriu, giro, cerchio, volta. Gira
Giòvana s. f. M. giovuna. de fueddus, ambàge, circuito di parole, circum
Giovanedda s. f, dim. (dd pron. ingl.) M. locuzione, circonscrizione di parole. Giru de mu
giovunedda. -
raglia, cerchio, giro di muro. Giru intrigau,
Giovaneddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) M. meandro, sinuosità, giro intrigato. Andai a fai
giovuneddu, -
umu giru, unu furriu, andare a dar una volta,
300 GIS GIU

a fare una girata. Sezziri a giru, a circulu, sentenza. Po opinioni, giudizio, opinione. Omini
sedere in cerhio. de giudizia, uomo di sessitura. Giudiziu sum
Gisterra s. f. cisterna. Gisterra pequeziana, mariu, giudizio pettorale.
(T. Anatom.) logu, aundi si cunservat su chilu, Giugessa s. f giudicessa.
cisterna pequeziana. Ganciu postu in sa gisterra Giugi s. m. (t. cat.) giudice. Antigamenti in
po appiccai sa carcida, erro. Sa cannonada, italianu si usat giuggiare po giudicare.
condotto, doccione. Su temperadroxu de sa can Giiugnu s. in. Giugno.
nonada, cateratta. Giùliu s. m. spezia de nuneda romana, giulio.
Gisterredda s. f. dim. (dd pron. ingl.) cisternetta. Giumpà, v. a. (t. fain.) saltai, o sartai, sal
Giùa s. f crini de su zugu de su cuaddu, tare. Giumpai un arrizzolu, saltare un ruscello.
criniera. Giua de lioni, giubba. Giumpai de una parti a s atera, ind'unu sar
Giuài v. n. (t. r. de juvare lat.) fai beni, gio tidu, passare in un balzo .
vare, far bene, dar giovamento, conferire, ap Giumpàu , da parte saltato.
ſ", Su soli no giuat, no fait beni a "i, s. m. flori i" odorosu, giun
is zurpus, il sole non approda agli orbi. Tui chiglia. Giunchigliu ſlori biancu, mughetto. Po
non ses bonu a nienti, no 'ndi giuas a nudda, spezia de cadenazzu di oru, o de plata, cate
ta non approdi, non sei buono a nulla. In sens. nella , catene uzza .
att. donai aggiudu, giovare, dare aiuto. Giuncòsu , sa agg. giuncoso.
Giuàli s. m. giogo. Giuali de bingia, anguil Giuncu s. m. planta, giunco. (juncus acutus
lare, filare. Fig. po suggezioni, giogo, servitù, Linn.) Benazzu de giuncu, giuncaja, giuncheto.
Giuamentu s. m. (t. r) giovamento. M. utilidadi. Giuncu odoriferu, mughetto. Giuncu marinu ,
Giuativu, va agg (t. r.) govevole, giovativo. ginestra spinosa. Coberriri de giuncu, giuncare,
M. utili. coprir di giunco. Cobertu de giuncu, giuncato.
Giuàu, da part. (t. r.) giovato, approdato. Giùngimentu s. m. giugnimento, giungimento.
Giubba s. f giubba. Bistiu de giubba, giubbato. Giùngiri v. a. giungere, giugnere, unire, con
Giubbilèu s. m. giubbilo. giugnere. Giungiri is bois, accollare, aggio
Giubbitta s. f. dim. giubbettino. gare, legare al giogo i buoi. -

Giubilài v. a. dispensare dall' aggravio dell' Giunta s. f. unioni de personas po discurriri,


impiego con ricognizione. Giubilai v. n. (t. de po cunversai, adunanza, ragunanza, raunanza
s'º" f" gioire, stare in allegrezz assemblea, ragunata, giunta. Po congressu ,
Giubilàu agg. m. dispensau de simpleu giubilato, congresso, sessaorle .

Giubilaziòni s. f. dispensa de s' impleu, di Giuntamenti avv. giuntamente.


spensa dall'aggravio dell' impiego. Giuntu, ta part e agg giunto. Po accappiau
Giùbilu s. m. (t. de s' usu) giubilo. M. al a giuali, aggiogato.
lerghia . -

Giuntùra s. f unione, congiugnitura, congiu


Ciudaicu,ca agg. giudaico. gnimento, giuntura, commessura, commettitura.
Giudaismu s. m. ritu giudaicu, giudaismo. Giuntura i is manus, e de is peis, chi na
Giudaizzài v. n. imitai is ritus giudaicus, giu raus pulsu, nodello : Giuntura di ossus, mena
daizzare. -

tura. Po s' unioni de is membrus corporalis,


Giudèu s. m. fig. si narat di omini ostinau, articolo, giuntura. Is giunturas de su corpus,
e perfidu, giudeo. gli articoli del corpo. Po s unioni, o signali
Giudicadòri, ra v. m. e f. giudicatore, trice, de duas perdas, o mattonis, o de linnamini
Giudicài v. a. giudicare, decidere, sedere a uniu impari, convento. M. aggiuntura.
scranna, stanziare. Giudicai innantis, antigiudi Giùra s. f. (t. pop.) M. giuramentu .
care. Po formai malu giudiziu, giudicare, far Giuradamenti avv. giuratamente .
giudizio cattivo. Giuradòri v. m. giuratore.
Giudicamentu s. m. giudicamento. Giurài v. a giurare. Giurài ſidelidàdi, gia
Giudicatòriu, ria agg, giudicatorio. rar fedeltà. Trattendu de sposus, giurare, dar
Giudicatiura s. f giudicatura. la fede, impalmare. Giurai senza necessidadi,
Giudicàu s. m. giudicato. Causa passada in far giuracchiamenti. Giurai in falsu, spergiu
giudicati, causa passata in giudicato. rare, fare spergiuro. Giurai de nou, soprag
Giudicàu, da part. giudicato, deciso, stanziato. giurare, giurar di nuovo.
Giudicau innantis, antigiudicato. Giuramentu s. m. giuramento. Giuramenta
Giudiziàli agg. giudiciale. senza necessidàdi, giuracchiamento. Giuramentu
Giudizialmenti avv. giudicialmente. falsu, spergiuro, spergiuramento, spergiurazione.
Giudiziària s. f tribunali de su Giugi, giu Giuranti v. agg. giurante.
diciaria. Giurativu , va agg. giurativo, va.
Giudiziariamenti avv. giudiciariamente. Giuratòriu s. m, M. sposaliziu.
Giudiziariu, ria agg. giudiciario. Giuratòriu , ia agg. giuratorio.
Giudiziosamenti avv. giudiziosamente, giudi Giuràu, da part. giurato. Amigus giuraus si
ciosamente, saggiamente, assennatamente, sen marat de cuddus, chi si stimant comente fradis,
sa tamente. fratelli giurati.
Giudiziòsu, sa agg. giudizioso, assennato, savio, Giureconsultu s. m. (t. de s'usu) giurecon
saggio, prudente, sensato. sulto, legista, giurisperito.
Giudiziu s. m. giudizio, senno, sessitura, Giuridicamenti avv. giuridicamente.
prudenza, sensatezza, saviezza, assennatezza. Giuridicu, ca agg. giuridico.
Bogai de giudiziu, o de sentidu, trarre dal senno, Giurisdiziòni s. f giurisdizione, giuridizione,
far impazzare. Perdiri su giudiziu, uscir di dizione.
senno, impazzare. Cun giudiziu avv. sensata Giurisprudènzia s. f scienzia de is leis, giu
mente, giudiziosamente. Po sentenzia, giudizio. risprudenza.
GIU' GLI - 50F
Giurista s. m. dottori de leis, Giurista. Glièsca s f (t. cat.) pron. spagn. parti pitica,
Giùs s. m. (t. de s'usu) derettu, gius, dritto. distaccada de truncu, o de atera cosa, sverza,
Trasferriri, o fai passai su gius de unu ind'un scheggia. Tappai cun gliesca, sverzare, riturar
ateru, devolvere. In signif neutr. recairi, o pas con isverze. Bogai gliescas v. a. sverzare, fare
sai su gius, o su dominiu de una famiglia sverze. Bogai gliescas v. n. M. sgliescaisì.
ind' un'atera, devolversi, ricadere, o passare per Gliescài v. a. (t. cat.) pron. spagn. scheggiare,
devoluzione il dritto da una ad altra prosapia. mozzare, sverzare. Gliescaisì n. p. scheggiarsi,
Sverzarst.
Giuspatronàtu s. m. juspatronato, padronato.
Giusta avv. si usat cun s avverbiu appuntu, Gliescàu, da part. sverzato.
giustappuntu, appunto, per l' appunto. Glievadòra s. f. (t. sp.) pron. spagn. levatrice,
Giustacòru s. m. casacca, giustacore, safotto, mammàna, raccoglitrice.
sajone, sajo. Alas de giustacoru, quarti della Glittografia s. f. (T. G.) trattau de is intaglius
Casalcoa. -
de rilievu in is perdas duras, glittografia.
Giustamenti avv. giustamente. Glittogràficu, ca agg. glittografico.
Giustedàdi s. f. giustezza, fedeltà. Globixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) glo
Giustèsa s. f giustezza. Po ordini, mesura, sesto. bettino, globetto. -

Giustificàbili agg. giustificabile. Globosidàdi s. f globosità, ritondezza.


Giustificadamenti avv. giustificatamente. Giobòsu, sa agg globoso, rotondo, sferico.
Giustificadòri v. m. giustificatore, giustificante. Globu s. m. globo, sfera, spera.
Giustificài v. a. giustificare. Giustificaisì v. r. Globulari agg globulare.
giustificarsi. Globulòsu,
buloso. .
sa agg cumpostu de globus, glo
Giustificanti v. agg. giustificante.
Giustificativu, va agg. giustificativo. Glòria s f gloria. Gloria eterna, gloria eterna.
Giustificàu, da part. giustificato. Somai a gloria, suonare a gloria, a festa. Faisi
Giustificazioni s. f. giustificazione. gloria di alguna cosa, farsi gloria, gloriarsi
Giustizia s. f giustizia. Fai giustizia, far di alcuna cosa.
giustizia. - Gloriài v. a. gloriare, lodare, dar lode. Glo
Giustiziài v. a. giustiziare. riais n. p. vantaisì, gloriarsi, vantarsi, farsi gloria.
Giustiziàu, da part. giustiziato. Glorianti v. agg. gloriante.
Giustizieri s. m. esecutori de giustizia, giusti Gloriàu, da part gloriato.
ziere. M. buginu. Gloriedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) gloriuzza.
Giustu s. m. giusto. - Glorificadòri v. m. glorificatore, glorificante,
Giustu, sta agg. giusto. In forza de sust. is dator di gloria. -

giustus, i beati. Glorificài v. a. glorificare, lodare, dar gloria,


Giustu giustu avv. giusto giusto, appuntamente, magnificare. Glorificaisì, glorificarsi. M. gloriaisì.
appuntatamente, esattamente. Glorificanti v. agg. glorificante.
Glaciàli agg. glaciale. Mari glaciali, mare Gloriſicàu , da part. glorificato.
glaciale. Glorificazioni s. f glorificazione.
Gladiatòri s. m. cumbattenti in is pubblicus Gloriosamenti avv. gloriosamente. -

ispettaculus, gladiatore. Glorioseddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) -


Gladiatòriu, ria agg. gladiatorio. gloriosetto.
Glàndula s. f glandula, glandola. Glandula Gloriòsu , sa agg. glorioso.
de vitella, animelle di vitella. Glosa s. f chiosa, interpretazione di cose
Glandulari agg glandulare, oscure, commento.
Glanduledda s. f dim. (dd pron. ingl.) glan Glosadòri v. m. chiosatore, parafraste, in
duletta. -

terprete. Glosadori di algunu antigu Autori gre


Glandulòsu, sa agg. glanduloso. gu, scoliaste.
Glassè s. f. (t. fr.) spezia de drappu tessiu in Glosài v. a. fai glosa, chiosare, parafrasare,
oru, o in plata, teletta d'oro, o d'argento. interpretare, dichiarare, esporre, glosare, far
chiosa.
Gliàga s f (t. sp.) pron. spagn. piaga, ulcera:
Gliaga profunda, e inſistulada, ipòfora. Gliaga Glosàu, da part. glosato, chiosato, interpre
maligna cun marginis callosus, piaga, ulcera tato, esposto, parafrasato.
chironia. Gliaga, chi fait su sproni a su cuaddu, Glossàriu s. m. vocabulariu, in su quali is
spronaja. Sa gliaga mi donat feridas, la piaga terminus si splicant cun glosas, glossario.
martella. Glossografia s. f. (T. G. Anatom.) descri
Gliagài v. a. (t. sp.) pron. spagn: piagare, zioni de sa lingua, glossografìa.
ulcerare. Glossògrafu s. m. autori de glossariu, glos
Gliagàu, da part. piagato, ulcerato. sègrafo. -

Gliàma s. f. (t sp.) pron. spagn. M. flamma. Glossologia s. f. (T. G. Anatom.), trattau de


Gliamàda de fogu s. f. (t. r.) pron. spagn. sa lingua, glossologìa . -

vampa. M. pampada. Glotta s. f. (T. Anatom.) aberturedda in sa


Gliànu, na agg (t. sp.) pron. spagn. piano, laringe po sa formazioni de sa boxi, glotta.
Andai a passu glianu, andar pian piano. Po Glottologia s. f. (T. G.) trattau asuba de sa
claru, piano, chiaro, intelligibile. Po blandu, formazioni de sa boxi, glottologìa ..
o dilicau, blando, delicato, piacevole. Po beni Glùtinu s. m. (T. Med.) liquori biancu e
gnu: piano, benigno, quieto, rimesso. suttili de su sanguni, chi stat in is giunturas
Gliàuna s. f. (t. cat.) pron. spagn.) lata. de su corpus, glutino.
Gliconicu, ca agg. (T. de sa Poes. Grec. e Gnàccarra. M. naccara.
Lat.) si narat de versu cumpostu de unu pei Gnòcculu s. m. su propriu di olia. Domai
“Pondeu, e duus dattilus, gliconico. gnocculus, o olias, dar neprº, M. olìa,
0
3 r2 GNO GOR

Gnome s. f. (T. Didasc.) sentenzia memora Gorropu s. m. gorgo M. garropu.


bili comunementi approvada, gnome. Gorteddàda s. f ferida de gorteddu, coltellata.
Gnomologia s. f. (T. G.) arti de s elocuzioni Gorteddeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) col
sentenziosa, gnomologia. telletto, coltellino.
Gnomologicu, ca agg. gnomologico . Gorteddoni s. m. accr. coltellone.
Gnomonica s. f. (T. G.) arti de fai relogius Gorteddu s. m. coltello. Sa maniga, il ma
solaris, o de soli, gnomonica. nico. Sa punta, la punta. S azza, il taglio.
Gnomonicu, ca agg. gnomonico. Su tolu , il piano, la costola. Sa baina, la
Gobbixedda s. f. dim. ( dd pron. ingl.) gob guaina, fodera . Gorteddu acuzzu, coltello ta
betta, alquanto gobba. gliante, di taglio vivo. Gorteddu ingurdu, di
Gobbixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) gob azza furriada, coltello di taglio morto, ottuso,
betto, gobbiccio, gobbuzzo. rivoltato Gorteddu de bucciacca, o a molla,
Gobbu s. m. gobbo. - coltello da tasca, o a molla. Gorteddu de mesa,
Gobbu, bba agg. gobbo, scrignuto. trinciante. Gorteddu po scroxai animalis, scor
Gòccius s. m. pl (de gozos sp.) lodi de' ticatoio. Gorteddu de scarnai peddis, coltello
Santi. Cantai is goccius de unu Santu, cantar da scarnare, o scarnire. Gorteddu po castrai
le lodi di un Santo . is animalis, castraporci, Maistu, o bendidori
Goffamenti avv. goffamente. de gorteddus, coltellina jo. Bendidora de ferrus ec.
Goſferia s. f gofferta, goffºzza, goffaggine. coltellinº fa. Baina de medas gorteddus, coltel
Gofixeddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) liera. Segai a gorteddu, tagliare a ghiado. Fer
gaffetto. riri a gorteddu, accoltellare, ferir di coltello.
Goffu, ſfa agg. ignoranti, tontu, goffo, igno Gosab li agg. godevole, godibile. -

rante, inetto, gonzo. Meda goffu, goffuccio. Gosài v. a. (t. sp.) godere. Gosai medas be
Goi (o osc.) intre goi, e gai espress. r intre nis , possedere, godere molti averi. Gosai v. n.
una cosa e s'atera, trà uzzoli, e minuzzoli. gioire , godere, star in festa, pigliarsi diletto.
Goletta s. f. naviu de duus arburis, goeletta. Gosais n. p. rallegrarsi.
Golfada s. f golfada de soli, solata. M. soliada. Gosau, da part. (t. sp.) goduto, gioito,
Golfixeddu s. m. dim, (dd pron. ingl.) bajetta, posseduto.
Golfu s. m.golfo. Golfu o cala, aundi is navius Gososamenti avv. godevolmente.
abbarrant in seguru, baja. Golfu de soli, fitto Gosòsu , sa agg (t. sp.) gaudioso.
meriggio, sferza del solione. Gosu s. m. (t. sp.) godimento, gaudio, alle
Gomài s. f comadre, comare. Po sa glieva grezza, gusto, piacere, diletto, goduta.
dora, comare. -
Gottuleddu s. m. din. (dd pron. ingl.) cio
Gomareddas. f. dim. (dd pron. ingl.) comarina. toletto, ciotoletta .
Gòmitu s. m. (t. cat.) aguzzino, comito. Gottulu s. m. vasu debiribinu, gotto, ciotola.
Gomma s. f gomma. Gomma de is arburis Govàcciu , cia agg. M. gavacciu.
comente de sa mendula, pruna ec. orichicco, Govardu, da agg M. gavacciu.
orochicco. " Grada s. f. (t. sp.) scalone, grado, gradino.
Gommài v. a. M. ingommài. Gradadainenti avv. M. gradatamenti.
Gommaràbica s. f gommarabica. Gradatamenti avv. i"
Gommadraganti s. f dragante. Gradazioni s. f gradazione.
Gommau, da part. M. ingommau, Gradimentu s. m. gradimento.
Gommiferu, ra agg. gommifero. Gradinàda s. f. M. gradinata.
Gommòsu, sa agg. gommoso. Gradinata s. f. (t in usu) gradinata, scalinata.
Gonorrèa s. f. (i. G.) gonorrea, sfilato, sco
-

Gradinu s. m. gradino .
lazione di reni. Gradu s. m grado. Gradu de perfezioni,
Gonorreau, da agg. gonorreato, sfilato. grado di perfezione. Furbu, o ignoranti in surn
Gopai s. m. compare. Faisì gopai, incompa mu gradu, furbo, o ignorante in chermisì, in
rarsi, farsi compare, collegarsi per comparatico. estremo grado. Arzai de gradu, ingradare,
Goparàggiu s. m. parentela spirituali, compa ingradarsi.
ratico, parentela spirituale, comparaggio, il farsi Graduai v. a. domai su gradu de Dottori, con
compare. ventare, conferire, dar la laurea, o il grado
Gorbàta s. f collare, cravatta, gorgiera. di Dottore, dar gradi. Graduaisì, laureaisi,
Gorbatedda s. f dim. (dd pron. ingl.) gorgie conventarsi, addottorarsi, laurearsi, prender
retta, gorgierìna. la laurea, l' insegne del dottorato.
i" gorgheau ec. M. gorgheggiai. Graduali s. m. versiculus, chi si cantant a pu
Gorgheggiadòri v. m. (t. de s' usu) gor stis de s'Epistola, graduale.
gheggiatore. Graduàli agg. graduale.
Gorgheggiài v. n. (t. de s'usu) gorgheggiare, Gradualmenti avv. gradualmente.
cantare a gorga. Graduandu s. m. candidato.
Gorgheggiamentu s. m. (t. de s'usu) gor Graduau, da part. conventato, graduato, ad
gheggiamento. dottorato, laureato.
Gorgheggiàu part. m. che ha cantato a gorga. Graduaziòni s. f graduazione.
Gorghèggiu s. m. (t. de s'usu) gorgheggio. Graffieddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) strum.
Gorghèu s. m. (de gorgeo sp.) M. gorgheggiu. de fusteri, graffietto.
Gorgonèa s. f. (t. r.) gorgia, gorga. M. gan- . Gràfliu s. m. strum. de fusteri, graffio,
naroZZa. raffio.
Gorgorista s. f. (t. r.) M. chighirista. Gràſicu, ca agg. (T. G ) descrittu, gràfico.
Gorropeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) gor Grafòmetru s. m. (T. G.) strum. chi serbit
rghetto. M. garropeddu. a mesurai is angulus de su terrenu, grafòmetro.
l
GRA GRA 505

Gragallu s. m. crabittu de un annu, becche Granu s. m. semini de is loris, grano, gra


rello, capretto d un anno. nello. Po granus de fruttas, v. gr. di arrideli,
Gragallu s. m. fruttu de mari, manicajo, o de murta, di olioni, e similis, coccola. Granti
manico di coltello, dattilo , soleno, pesce can in pesu di oru, o de mexina, grano. Po sta
nella, e vulgarmenti in Toscana, coltellaccio, stampu de su cannoni di artiglieria, o de scup
e in latinu, solen siliqua. ” V. il Dizion di petta, anima, focone. Clavillai a obbilus su
Bologna stampato nel 1820. alla voce Cannella. » granu de is cannonis, inchiodar l' artiglieria.
Gragasta (t. r.) M. ganga. Quattru granus de perlas, o de diamantis, un
Gragastài (t. r.) bogai isgragastas a su pisci. carato di perle, o di diamanti. Faina a granu
M. sgangai. di orgiu , chi si fait cun s'agu, lavorìo di pun
Gragàtu s. m. logu sutterraneu po cunservai to a spina. -

cosas , buca . -
Grappinu s. m. (T. Marinar.) àncora pitica
Grai s. m. gravità. cun cincu marras, grappino; Grappinu a manu
Grai agg. pesanti, grave, pesante, ponderoso, Spezia de ganciu po afferrai sa navi nemiga,
gravoso. Grai po maladia, torpido, sontico, benendu a s'arrembaggiu, grappino a mano.
grave per malattia. Sonnu grai, sonno alto, Grassamenti avv. grassamente.
profondo. Po infadosu. M. Grassazioni s. f. (t. ital. in usu) grassazione.
Grajòri s. m. gravezza, gravosità. Grajori de Grassèsa s. f grassezza, pinguedine. Zaccai
de grassesa schiappare di grassezza.
conca po catarru, gravedine di testa. Teniri -

grajori, o sentirisì grajori a conca, esser acca Grassittu, tta )" dim. (dd pron. ingl.)gras
pacciato. Grajori, bragheri, fastidiu fig strac Grassixeddu, ddalsetto, grassottino, grassolino.
chezza, noia, straccaggine, stracca. Grasssoni agg accr. grassone, grassottone.
Graittu, tta ) agg. dim. (dd pron. ingl.) Grassottu, tta agg. grassotto.
Graixeddu, dda / gravetto. Grassu s. m. grasso, adipe. Arrogus de grassu
Gramàtica s. f gramatica. de sal" grassello. Pigai su grassu, "
Gramaticali agg. gramaticale. sare, levare il grasso.
Gramaticalmenti avv. gramaticalmente, gra Grassu, ssa agg. grasso, ssa, pingue, adipo
maticamente. -
so. Po corpulentu, paffuto, carnacciuto. Grassu,
Gramatichedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) comente unu porcu, grasso bracato, grasso co
gramaticuccia : me un porco. Cuaddu grassu e doppiù, cavallo
Gramaticheddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) quartato.
gramaticuccio, gramaticuzzo. Grassùmini s. m. grassume.
Gramatichista s. m. gramatichista. Grassiura s. f grassura.
Gramàticu s. m. gramatico. Grastu s. m. rovescio della moneta. Essiri
ci
Graminàceu, cea agg. (T. Botan.) graminaceo. senza gruxi e senza grastus, no teniri nè gruxi
Grana s. f planta erbacea, chi produsitgur nè grastus, essiri senza dinai, non aver un
donis, e is pibionis comente granus de rosariu, becco di quattrino. Giogai a gruxis o grastus,
e tingit a colori cremis, grana, amarante, giuocare a santi, a cappelletto.
giº, Gratamenti avv. gratamente.
uva turca (Phitolaca decandra. V. Targ.) Po
scarlattu fini. M. scarlattu. Grana grussa spezia Gratificài v. a. gratificare.
de drappu de seda, gorgorano. Gratificanti agg gratificante.
Granada s. f bomba de fogu, o de ferru Gratificàu , da part. gratificato.
cun bruvùra de tirai a manu, granata. Gratificaziòni s. f gratificazione. Gratifica
Granadèri s. m. granatiere. zioni a prus de su cumbenienti, aiuto di costa.
Grandèsa s. f grandezza, altezza, celsitudine. Gratis avv. gratis, gratuitamente.
Po macchina, o edifiziu mannu, mole. Gratisdàtu, ta agg. gratisdato.
Grandi s. m. e pl. grandis, cuddu , chi po Gratitudini s. f gratitudine.
nobilesa, o ricchesa superat is aterus, grande. Gratu , ta agg. grato, accetto, accettevole.
Po personaggiu m. Gratuitamenti avv. gratuitamente.
Grandiosidàdi s. f grandiosità. Gratùritu, ta agg gratuito.
Grandiòsu, sa agg, grandioso. Gratulatòriu, ia agg gratulatorio.
Grandu agg. m. e f. grande. Grandu femina, Gravàmini s. m. (t. de s'usu) gravame.
gran donna. Grandus affaris, grandus cosas, Gravativu, va agg. gravativo.
e grandi affari, cose grandi: Gravedàdi s. f gravità, sostenutezza. Aria de
Grandubèstia s. f gran bestia. gravedàdi, aria di sostenutezza. Po fastu, con
Granduca s. m. Granduca. tegno, fasto, gravità, altierezza, contenenza.
Granducàu s. m. accr. granducato. Po magnificenzia, magnificenza.
Granduchessa s. f. accr. granduchessa. Gravelſina s. f garofano aromatico. M.
Grangerìa s. f guadagno, acquisto. vellu .
Grangiài (de grangejar cat.) M. sgrangiai. Gravellu s. m. (de clavell cat.) planta e flo
Granittu s. m. spezia de marmuri pintau de ri gentili de sa spezia de is vièlas, garofano.
mieddu e biancu , granito. (Dianthus Caryophyllus . Linn.) Gravellu de
Granittu s. m. dim. granello. Granittus po duus coloris, ibrido, o brizzolato a due colori.
ibisìas, chi bessint in ſacci, pustulette. Gra Si est inciaspiau a prus coloris, garofano pic
nittus de is arburis, coccoline. -
chiettato. Schesciu de gravellus, barbatella,
Granixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) gra tallo. Sa basi, aundi sunt attaccadas is follas,
nelletto, granellino. calice. Is follittas birdis attaccadas ºa su pei de
Granmastru s. m. Granmaestro, e Gran su calixi, brattea, ſoglia florale. Targ. Po gra
Pyaastro . -
vellu aromaticu fruttu de un' arburi de is In
Granòsu, sa agg. granelloso, granoso. dias, garofano aromatico, " º garofano.
O
-

a
364 GRA GRE

Pibiri gravelli, pepe garofanato, pepe cipressino. Gressnu s. m. moddizzosu spongiau bislongu,
Targ. Donai s odori de is gravellus, garofanare. pan buffetto sopraffine .
Gravementi avv. gravemente. Grida s. f. ( t. sp.) grida, bando.
Gravi agg. grave, maestoso, serioso . Fai su Gridadori v. m. gridatore. Po bandidori,
gravi, o su mannu, grosseggiare, far del gran banditore .
de, del bravo . Fai su gravi, su susteniu, stare Gridài v. a. gridare. Gridai a boxi alta, ghet
in contegno, contenersi, star sul grave, mostrar tai zerrius fortis, strillare, stridere, metter urli,
fasto, gravità, sputar tondo, ostentar gravità. gridar forte. Po esiliai. M. Po pubblicai cun
Gravicèmbalu s. m. gravicembalo. bandu , bandire .
Gravidamentu N s. m. (t. de s'usu) gravidamento, Gridàu , da part. gridato. Po esiliau. M. Pa
Gravidanza s. f gravidanza. pubblicau, bandito.
Gràvidu, da agg. (t. de s'usu) gravido. Gridixeddu s. m. dim. ("" ingl.) gridetto.
Gravitai v. n. (t. lat. in usu) gravitare. Gridu s. m. grido, plur, le grida. Gridu for
Gravitazioni s. f. (T. Fisic.) gravitazione. ti, strillo, urlo. M. zerriu. Po reputazioni. M.
Gravosamenti avv. gravosamente. Griffoni
s. m. cannella di rame.
Gravosidadi s. f gravosità. Griffi )
Gravòsu, sa agg. gravoso. Grigliòni s. m. (t. cat.) ceppo di ferro. Poniri
Grazia s. f. grazia. Bella grazia, avvenenza, su griglioni, ammanettare, metter i ceppi a piedi.
avvenentezza, bella grazia, gentilezza, bellezza, Grillixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) grilletto.
ehe rapisce. Teniri sa grazia de sa Corti, avere Grillu s. m. spezia de piloizziri, o insettu,
l'aura della Corte. De bella grazia, avvenente, grillo. Po su p" chi bogant algunus se
avvenevole. Cun bella grazia, avvenentemente. minis, o fruttas coment' est s'allu , cibudda ,
Fai mala grazia, o malu sangumi, o malu sto chi si cunservant in domu, germoglio, e po
gumu, si narat de cosa, chi disaggradat, venir similit aglietto, agliettino. Sartai is griiius a
del cencio. Po favori, grazia, favore, benefi unti, montare, o saltare i grilli ad uno.
cenza. Donai grazias, render grazie, ringraziare. Gringèra s f e gringia (de crencha sp.)
Fai grazia v. n. aggradai, piacere, aggradare, spartimento dei capelli sul capo, dirizzatura,
andar a sangue. Fai grazia po liberai de pena, scrinan nafttra .

far grazia, assolver dalla pena, graziare. Po Grisài v. a. aver ribrezzo. Po teniri paura.
concediri alguna cosa, graziare. Po perdonu , M. timiri .
indulgenzia. M. In grazia avv. in grazia, di Grisàu, da part. che ha avuto ribrezzo.
grazia, in cortesia. Grisettu s. m. spezia de pannu, grisetto.
Graziabili agg (t de s'usu) graziabile. Grisòsu , sa agg, che ha ribrezzo. Po timo
Graziài v. a. (t. de s'usu) aggraziai, graziare, rosu . M.
Graziàu, da part. aggraziau, graziato. Grisu s. m. ribrezzo. Po paura. M.
Graziedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) gra Grivillosidàdi s. f schivadura, schifezza ,
zietta . schifiltà.
Graziosamenti avv. graziosamente, avvenente Grivillòsu, sa agg. schivosu, schifante, schi
mente, galantemente, gentilmente, con gentilezza, foso, schizzigioso, schifiltoso.
di buona grazia, lepidamente, vezzosamente. Grofaleddu s. m. dim. (dd pron. ingl. ) ar
Grazioseddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) pioncello, arpioncino.
graziosetto, graziosino, vezzosetto. -
Grofali s. m. arpione, cardine. Grofali spi
Graziosidadi s. f. graziosità, gentilezza, avve nosu, arpione spinoso. Grofali de muru, ar
nenza, lepidezza, facezia. pione da conficcar nel muro.
Graziòsu, sa agg. grazioso, avvenente, avvcne Groganciu , cia agg gialliccio, gialletto, gial
vole, di buona grazia. Po ciascheri, lepido, ligro, giallogno, giallognolo.
giocondo, faceto, giocoso. Groghèsa s. f giallezza.
Grecastru s. m. Giudeu nasciu in sa Grecia, Groghinini s. m. giallume, giallore, giallezza.
grecastro. Groghittu, tta agg dim. M. groganciu.
Grechescu, sca agg. grechesco. Grogu s. m. (t. cat.) giallo. Grogu de zaffe
Grecismu s. m. manera grega, grecismo. ranu, giallo di zafferano.
Grecista s. m. chini possedit beni sa lingua Grogu, ga agg. giallo. Grogu pallidu, giallo
grega, grecista. pallido, smorto. Tirai a su grogu, gialleggiare,
Grecizzài v. a. usai grecismus, fueddai, o tendere al giallo.
gialleggiante, Chi al
tendente tirat, o tendita su gregu,
giallo. v

scriri segundu sa lingua grega, grecizzare.


Gregàli s. m. vento greco: Grongu s. m. pisci, grongo, gavonchio.
Gregorianu, na agg (t de s'usu) gregoriano. Groppa s. f. prus usau in plur. groppas, grop
Gregu s. m. spezia de bentu , chi benit de sa pone, groppa, le groppe. Non baliai a greppas
Grecia, greco. Gregu marant in algunas biddas fig. non portar groppa, non soffrire ingiuria.
su Maistu, chi fait is trunſas, artefice di ri Andai a greppas, andar in groppa. Portai a
b? be , O di ribèche. groppas, ingroppare. Portau a groppas, in
Gregulatinu , na agg. grecolatino. groppato.
Gregulevanti s. m. mesu bentu, chi spirat trà Groppàda s. f Groppada di aqua, scossa d'
gregu e levanti, grecolevante. acqua. Groppada de soli, o soliada, spera di
Greguspagnòlu, la agg. grecospagnuolo. sole, solata. Groppada di aqua forti e casi im
Gregutoscànu, na agg. grecotoscano. provvisa, o de landireddu, rovescio di pioggia,
Gregutramontàna s. m. mesu bentu, chi spi di grandine, nembo.
rat trà gregu e tramontana, grecotramontana. Groppèra s. f, trattendu di animalis, grop
Grèmiu s. m. grembo. Gremiu di artistas, pone, groppa. Groppera de is animalis de ca
corporazione di artisti. V. dell' uso. -
valcai, groppe.
GRO GRU 305

Grottesca s. f. (t. de s'usu) pintura grussolana Gruxàu s. m. spezia de mumeda, erosazzo.


fatta a capricciu, grottesca: Gruxau de muneda cun gruxi, crociato, con
Grottescu, sca agg. (t. de s'usu) si narat de trassegnato di croce.
pintura fatta a capricciu, grottesco, sca. Gruxèri s. m. is brazzus de una Cresia,
Grugullòni s. m. insettu, chi stampat su granu crociata.
de su trigu, punteruolo, gorgoglione. Gruri e cruxis f (decrux lat) croce. Fai
Grui s. f volat. gru, grua, grue. su signali de sa gruxi a unu, crociare, fare il
Grujài v. n. (t. r.) fai is boxis leggias de su segno della croce ad uno, segnarlo col segno
cani. M. abeliai. della croce: Faisì su signali de sa gruxi, farsi
Gruju s. m. (t. r.) sa boxi leggia de su cani. il segno della croce, segnarsi colla croce. Faisì
M. abelidu . gruxis, abbarrai maravigliau, farsi il segno della
Gruma s f gromma, tartaro. Sa scuma, chi croce, restare ammirato. Gruxi de Sant'Andria,
fait s aqua, chi currit, e cosa simili, gromma, gruxi chi no est a angulus rettus, croce di Sant'
e gruma. Andrea. Gruxi po pena, tormentu, tribulazioni,
Grumàda s. f. (T. di Orifici) su studai unu croce. Poniri unu in gruxi, tormentaiddu, tenere
pezzu de faina calenti in sa gruma de carrada altrui in croce, far soffrire, tener sospeso. Po
cun aqua, grumata. niri is brazzus in gruxi, far croce, far delle
Grumiài v. a. digrumare, rugumare. M. braccia croce, star colle braccia in croce. Pigai
ruminai .
Grumiamentu s. m. M. ruminamentu.
sa gruxi, po " s'abidu de alguna religioni
militari, prender la croce. In gruxi avv. in forma
Grumianti v. agg. M. ruminanti. de gruxi, in croce, a guisa di croce. Gruxis de
Grumiàu, da part. M. ruminau. bias, o de camminus, crocicchio, crociata,
Grumixeddu s. m. dim. de grumu, (dd pron. crocevìa. Gruxi manna, crocione. Fai gruxis,
ingl.) grumetto. stai senza pappai, a dentis asciuttas, far dei
Grumòsu, sa agg. grumoso. crocioni, stare a denti asciutti. Abbarraisì cun
Grumu s. m. coagulu de sanguni foras de is is manus in gruxi, oziosu, culatar le panche,
venas, o de su latti in is tittas, grumo. starsi ozioso. Gruxis, o grastus spezia de giogu,
Grunìsa s. f. (t. b.) M. gurnisa. santi, o cappelletto. M. grastus.
Grunisàmini s. m. (t. b.) M. gurnisamini. Gruxitta s. f. dim. crocetta, crocellina.
Grunisòni s. m. accr. (t. b.) M. garnisoni. Gruxixedda. M. gruxitta.
Grussa s. f grossa, quantità. A sagrussa avv. Gruxòna s. f. accr. gruxi manna, crocione.
alla grossa, all'ingrosso, a occhio, alla carlona, Guadangiàbili agg guadagnabile, guadagnevole.
rozzamente, rusticamente. Guadangiadòri, ra v. m. e f guadagnatore,
Grussamenti avv. grossamente. trace.

Grussàmini s. m. (t. b.) grossume, grossezza, Guadangiài v. a guadagnare, lucrare, acqui


grossura. M. grussaria. stare. Guadangiaisì s' affettu, s amistadi di al
Grussària s. f grossezza. Grussaria de colunna, i" v. r. cattivarsi, procacciarsi, conciliarsi la
spessezza della colonna. enevolenza, l' amicizia di alcuno. Guadangiaisì
Grussazzu, zza agg. grossaccio. sa vida, guadagnarsi la vita, industriarsi per
Grussèra s. f grossa. A sa grussera, a sa campare. Guadangiai v. n. avanzai, civanzarsi,
grussa. M. grussa. - apprºfittarsi, avanzarsi, procacciarsi, provve
Grusseramenti avv. rusticamente, spensiera dersi il necessario.
tamente, ordinariamente. Guadangiàu, da part. guadagnato.
Grussèri, ra agg (t. cat.) rozzo, grossolano, Guadangeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.)
materiale. guadagnetto, guadagnuzzo e guadagnuccio.
Grusseria s. f. arti de traballai cosas grussas Guadàngiu s. m. guadagno, vantaggio, lucro,
di oru, e de plata, grosserìa. civanzo, utile.
Grussèsa s. f. M. grussaria. Guài s. m. (t. de s'usu) gnài, e guajo, dis
Grussixeddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) grazia. Guai mannu, gran disgrazia.
grossetto, Gualdrappa s. f gualdrappa, covertina, co
Grussolanamenti avv. grossolanamente. pertina.
Grussolanidàdi s. f. (t de s usu) grossola Guantèra s. f saſſata po poniri guantus,
raità, zotichezza . guantiera.
Grussolànu, na agg. (t de s'usu) grossola Guantèri s. m. Maistu de guantus, guantaio.
rzo, rozzo, materiale. Guantu s. m. guanto. Guantu de sa battaglia,
Grussottu, tta agg. grossotto. signali de sfida, guanto della battaglia. Maistu
Grussu s. m. M grussesa, o grussaria. de guantus, guantafo. Po bussinada. M.
Grussu, ssa agg. grosso, crasso. Aria grussa, Guappu s. m. guascòne, milantatore. Fai su
aria crassa. Po omini ignoranti. M. Po cor guappu, fare il guascòme. -

pulentu . M. Fai cilla grussa a calincùnu, star Giardabì s. m. guarnacca, veste da camera.
grosso, far muso brusco ad alcuno. Bendiri in Guardaboscus s. m. boscejuòlo.
grussu, vender all'ingrosso. Guardabrazzu s. m. (T. de Messaju) manòpola.
Grutta s. f grotta, caverna, spelonca, antro, Guardadòri, ra v. m. e f. guardatore, trice.
speco. Po sa grutta de is nascimentus, cap Guardadura s. f guardatura.
atrº nºtcora . Guardài v. a mirai, guardare, guatare, mi
Gruttixedda s. f dim. (dd pron. ingl.) grot rare. Po defendiri, difendere, proteggere, garan
terella, grotticella, cavernella, cavernetta, ca tire. Po custodiai, custodire, aver cura, tenere
6'orrºtazza. in guardia. Guardai digiunu, osservare il digiuno.
Gruttòna s. f accr. grottone. Guardaisì v. r. guardarsi, prendersi guarelia,
Gruttòni s. m. grottone, e grotto. Po astenirisì, guardarsi, astenersi.
503. GUA CUE

Guardamànu s. m. (T. di Artesanu) guarda Guèrciu, cia agg. guercio. l


mano. Guardamanu de sa spada, guardamano. Gueffa s. f. velo. -

Guardamentu s. m. guardamento. Guernidùra s. f M. guarnidura.


Guardapappàis s. m. (t de s'usu)guardavivande, Guernimentu s. m. M. guarnimentu.
moscaja:òla. Guernìri v. a. M. guarniri.
Guardaportònis s. m. guardaportoni. Guerniu, da part. M. guarniu . -

Guardaròba s. m. guardaroba. Guerniziòni s. f. M. guarnizioni.


Guardasigillu s. m. guardasigillo. Guètu s. m. (t. sp.) razzo. Guetu boladori,
Guardàu, da part. guardato, mirato, protetto, razzo volante, che scorre per l' aria. Guetu
garantito, osservato. M. su verbu. brirracciu, razzo matto. Guetu de roda, razzo
Guardavista s. m. paralume, vèntola. a girandola. Trichitrachi, scoppietti.
Guàrdia s. f guardia, custodia, scorta. Guar Guèvu s. m. (t. sp.) e in pl. guevus de fal
dia de sa spada, guardia di spada, elsa. Guar diqùèra, o siant ous de bucciacca, in algunus
dia principali, sopragguardia, principal guardia. logus de s'Italia si narant, ova di paradiso.
Guardias de sa tancadura, po undi passant is Guideddu ) s. m. dim. de guidu (dd pron.
dentis de sa crai, rastrello. Guardias de una Guidixeddu V ingl.) gomitello.
crai, ingegni d'una chiave. Su pezzu aundi sunt Guìdu s. m. cubito, gomito, pl. i gomiti, le
is guardias, mannaja. Fai sa guardia, far la gomita. Cosa fatta cun is guidus, mali fatta ,
scorta, custodire, guardare. Pigaisì guardia, cosa fatta colle gomita, mal fatta. Arrimaisì
prender guardia. Donai in guardia, in custodia, asuba de is guidus, appoggiarsi sulle gomita,
accomandare, dare in custodia, in guardia. Do stargomitoni, Dormiri asuba de is guidus, dormire
nau in guardia, o in custodia, accomandato. a gomitello. Colpu de guidu, o sguidada, gomi
Guardiacorpus, e Ns. m. guardia de sa persona tata. Punta de guidu, olecràno. (T. Anatom.)
Guardia de Corpus / de su Rei, gaardacorpo. Alzai su guidu fig. biri binu cun eccessu, alzare
Guardiàna s. f guardiana. il gomito, bever di soverchio. Po angulu, angolo,
Guardianàtu s. m. guardianerìa. gomito. Fai guidu, fai angulu , far angolo.
Guardiane ddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) Guidu de muraglia, chi fait angulu ottusu, go
guardianello. mito. Si fait angulu rettu, o acutu, cantonata.
Guardiànu s. m. guardiano, custode. Po gu Guidu de mari, gomito, braccio di mare. Guidu
vernadori de religiosus, guardiano. Guardianu de flumini, contraggomito. -

de binu, canovajo. Gula s. f gola, ghiottoneria.


Guarnidùra s. f guarnitura, fregio, fornimento, Gulòsa s. f. lecconessa.
ornatura, fregiamento, fregiatura. Gulosamenti avv. golosamente, ghiottamente.
Guarnimentu s. m. guarnimento, guernimento. Gulosàzzu s. m. golosaccio, ghiottone. -

Guarnimentu de frenu in plata, o lottoni, bor Guloseddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)
chia. Su maistu, borchiajo. Guarnimentu de ghiotterello, ghiottoncello, ghiottoncino, ghiottuzzo.
nobilis ec. corredo, arredo, fornimento, guer Gulosia s. f. gulosidadi, ghiottornìa, golosità,
nimento di mobili ec. avidità, lecco, leccornìa, golosìa, ital, ant. Do
Guarniri v. a. guarnire, fornire, ornare, fre naisì a sa gulosia, ghiottoneggiare, darsi alla
giare. Po equipaggiai, arredare, corredare, for ghiottornìa. -

nire di arnesi, di masserizie. Guarniri de perdas Gulosidàdi s. f golosità. M. gulosia.


preziosas, gioiellare, ornare con gioielli, in Gulosina s. f. (t. cat.) leccornìa, ghiottornìa.
gemmare. Gulòsu s. m. leccardo, leccone.
Guarnu, da part. guarnito, fornito, ornato, Gulòsu, sa agg. goloso, ghiotto.
fregiato. Po eqipaggiau, arredato, corredato , Gùniina s. f giamina, gomona. Gumina attac
fornito di masserizie, di arnesi. Po guarmiu de cada a s ancora, gomona.
perdas preziosas, gioiellato, ingemmato, Guminedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) go
Guarniziòni s f guarnizione, fregio, fornitura. monetta,

Po guarnizioni de bistiri fattu a pinnicas, chi si Gùndula s. f bastimentu piticu, gondola.


ponit in is poias, balzàna, falpalà. Guarnizioni, Gunduledda s. f. dim. (dd pron. ingl.)gondoletta.
e guarnigioni, guarnigione, presidio. Po, guarni Gundulèri s. m. barcarolu de gundula, gondoliere.
zioni de quadru, cornice. Po guarnizioni de Gunnedda s. f. (t. r.) gonnella. M. fardetta.
cuaddu, finimento di cavallo: Gunneddedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) M,
Guascòmi s. m. (t. fr.) fanfarroni. M. fardettedda.
Guastadòri, ra v. m. e f. guastatore, trice. Guntrùxu s. m. volat. avoltojo.
Guastadùra s. f guastatura, guastamento. Guntùrgiu s. m. volat. M. guntruxu .
Guastafanas s. m. sconcialubònu, guasta Gurdillòni s. m. (t. r.) ciocca di frutte. M.
mestieri. rdoni.
Guastài v. a. guastare, sconciare. Guastai Gurdoneddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) grap
fossus, guastare, scassinar fossi. Guastai su spi poletto, grappolino, grappolitccio.
ritu, su coru, sovvertere, sovvertire, suvvertir lo Gurdòni s. m. grappolo, racimolo. Gurdoni
spirito, il cuore. Guastai s'improntu de is mu de mendula, sorba ec. penzolo a gruppo, ciocca
medas, sbolzonare, guastare il conio delle mo di mandorle, di sorha, di fiori ec. Gurdoni de
nete. Guastaisì n. p. guastarsi, sconciarsi. granus di ellera, corimbo. Gurdoni di arina,
Guastamentu s. m. guastamento, sovvertimento, grappolo.
sovversione.
Gurgulloni s. m. insettu, chi guastat su trigu,
Guastàu, da part. guastato, sovvertito. gorgoglione, punteruolo.
Guàstu, sta agg. (t de s'usu) guasto. Denti Gurèu s. m. erb. cardo salvatico, presame,
guasta, o taccada, dente guasto, cariato, infetto presura. Sa cuguzzula, carciofo salvatico.
della carie. Gurnìsa s f cintrra de fabbrica, cornice. Fini
GUR GUT 507

de sa gurnisa, o cordoni, cimòse, lista. Gur de sa canna de gutturu, fauci. Canna de gut
nisa de perda, aundi s'impostantis peis derettus turu , gorga, strozza . Fossu de su gutturu,
de una ventana, davanzale. fontanella della gola. Gutturu de montagna ,
Gurnisài v. a. fai gurnisas, scornicciare. fauci di montagna. Pigai unu a gutturu , ti
Gurnisamini s. m. traballu de gurnisas, scor rare no per la gola, gorgozza o gorgozzile.
nicciamento, lavoro di cornici. No m'est arribau mancu a gutturu , si narat
Gurnisòni s. m. accr. membru di architettura, de pappai scarsu, non mi ha toccato l' ugola -

corniccione. A gutturu nudu, scobertu, sgolato. Po sa


Guroneddu s. m. dim. (dd pror. ingl.) enfa trumba de sa giminera, gola del cammino.
tello, tubercoletto, tumoretto, bitorzoletto. Gu Guventeddu s. m. dim (dd pron. ingl.) con
roneddu impostemau, ciccione. Guroneddu, chi ventino. Guventeddu ordinariu , conventuccio
bessit po su prus in facci, cosso. Guroneddus, Guventu s. m. e cumbentu, convento, chio
chi bessint in facci, e in conca a ispipius, àcori. stro, monastero , cenobio .
Guròni s. m. tumore, enfiato, bubbone, bi Guvernadòra v. f governatora, trice.
torzo, bozzo, tubercolo. Guroni chi bessit in Guvernadòri v. m. governatore.
s'inguina, tincone, agno. Guron arregortu, Guvernài v. a governare, reggere. Po no
tumore suppurato, venuto a suppurazione, po derai, volgere, governare, moderare.
stema, vòmica: Guroni de pesta i gavòcciolo. Guvernamentu s. m. governamento.
Guroni plenu de sanguni, flemmòne. Cumbenit Guvernanti v. agg. governante.
fai su tagliu a su guroni prov. fa animosa re Guvernàu, da part governato.
soluzioni, conviene tagliarsi l' agno. Guvernàu, da agg. governato, ta .
Gustàbili agg. gustabile, gustevoe, piacevole. Guvernazioni s. f governazione, governamento.
Gustadòri v. m. gustatore. -
Guverneddu s. m. dim. (dd pron. ingl.)
Gustài v. a. (t. r.) far colazione. M. smur governetto. - -

zai. Po tastai, gustare, assaggiare, provare, Guvernu s. m. governo.


assaporare, saporare . Po tastai liggeramenti
cun is murrus, litare. Po cumprendiri beni
una cosa, comprender bene. Po pprovai, ap
provare, avere a grado. Gustai v. n. aggradai,
donai plaxeri, gustare, piacere, dar gusto, Hai verb. ausil. avere. » Nota. Molte persone
Gustai estremamenti trattendu de cosa meda de tempi di questo verbo hanno l' h per lettera
saborida, toccare, mordere l'ugol. iniziale, come posson vedersi alla tavola de'
Gustamentu s. m. gustamento, assaggiatura, verbi conjugati , .
Gustàri s. m. (t. r.) colazion di mattina. Hajà t. r.cun su quali s'ingitant is animalis
M. smurzu . a su traballu, arri, arrò: is Franzesus na
Gustàu , da part. gustato, assaporato, assag rant haie .
giato, saporato, piaciuto. - Hapu prima persona sing. de su presenti in
Gustòsamenti avv. gustosamente. dicat de su verbu hai, forsis di abbo term.
Gustòsu, sa agg. gustoso, piacevole. antigu de su verbu ital. avere, io ho .
Gustu s. m, gusto, sapore. Essiri de bonu lieris (t. logudor. de heri lat.) M. herisèru.
gustu, accataisì de su bonu, ave, o esser di Herisèru avv. feri. Dì innanti heriseru , avan
buon gusto, intendersi del buono. A gustu tuu tieri, jerlaltro, di innanzi jeri . Heriseru a
avv. a tuo gusto. Gustu leggiu , gestaccio. mangianu, jermattina. Heriseru a notti, jer
Gutta s. f goccia, gºcciola, gota. Gutta di sera, jernotte.
ollu de sa pingiada, scandella, occhio della Hìade s. f e in pl. hiades, setti stellas in
pentola. Gutta corali, epilepsia. tutta caduca. fronti de su toru, jade, jadi.
M. malcaducu. Gutta a is manu, chiràgra . Hiàtu (t. lat.) concursu, o incontru de vo
Gutta a is peis. M. podagra. Guta a is genu calis in su discursu, jato.
gus, gonagra. Po apoplessia. M. Agutta a gutta Hoi avv. o claru (de hodie) oggi. Hoindi
avv. a goccia a goccia , (de hoc in die) oggidì , oggigiorno.
Guttas s. f. pl (T. di Architett) campanelle, Hoi, e ohi (o oscuru) interiez. chi esprimit
gòcciole. - -
dolori corporali , hoi, ohi, oi , e hui.
Guttèra s. f grondatoio. Guttra de gurmisa Hoibòi ( o oscuru) M. bubbùa.
po reparu de s'aqua, o po scolas aqua, goc
ciolatoio, gorna. Gutteras de navu, ombrinali.
Guttixedda s. f. dim. " pron. ingl.) stilla, I
piccola goccia. Guttixedda trattenau de liqdori,
zinzino, gocciolina. I. m. littera meda amiga de s' e De is
Sardu si usat a sa spagnola in logu de sa con
moGuttòsu,
di gotta.sa agg. (t. de s'usu) fottoso, infer
l
giunz. e cun is terminus, chi cumenzant in e po
Gutturàda s. f cannacca de sanajolus, chi evitai s'jatu v. g. Latticinius, i erbas, latticini,
ponint a is cuaddus curridoris, songliera. ed erbe. Spropositus, i erroris, spropositi, ed
error .
Gutturrènzia s. f. M. asuria, guosidadi.
Gutturrònis s. m. pl (de gotorons cat.) ma Iades s. m. pl. is setti stellas, chi sunt in fronti
ladia, chi benit a is cuaddus, tranguglioni. de su toru, jadi.
Is chi benint a is ominis, tonsilitide, stran Jàia s. f. avola.
guglioni . -
Jàju s. m. avolo, avo.
Gutturròsu, sa (t. r.) M. gulos, sa . Jatralèttrica s. f. (T. G. Med.) sa parti de sa
Gutturu s. m. gola, i Apertura de sa mexina, chi curatis malis cun remedius esternus
canna de gutturu, glottide, ugola lmbuccadura v. gr cun unzionis, frigazionis ec. Jatralettrica,
308 JAT IDI

Jatrochimica s. f. (T. G. Med.) arti de curai de alguna parti de su corpus, coment' est sa
is malis cun remedius chimicus, Jatrochimica. ghettada in s'ogu, idiopatia.
Jàtu s. m. (t. lat.) concursu de duas vocalis, Idiòta agg. ignoranti de litteras, idiºta.
iato. Idiotamenti avv. senza studiu, idiotamente ,
rozzanente.
Ibridu, da agg. (T. de is Natural.) generau de
duus animalis de diversa spezia, ibrido. ldiotismus m. defettu in su fueddai, o in .
Icàsticu, ca agg (T. Dottrinal.) similitudinariu, su scriri, idiotismo.
icàstico. Idiotizzài v n. usai idiotismus, idiotizzare.
Icnografia s. f. (T. G. di Architett.) disignu ldolàtra s. m. chi adorat idolus, idolàtra.
de una fabbrica fatta in carta, icnografia. Idolatrài v n. adorai idolus, idolatrare. Fig
Icnogràficu, ca agg (T. G.) chi appartenita amai disordnadamenti, idolatrare un volto
caduco.
s lcnografia, icnogràfico.
Icoglane s. m. Paggiu de su Gran Signore, Idolatràu, da part. idolatrato.
Icoglane. -
Idolatria s f adorazioni de is idolus, idolatria.
Iconoclasta s. m. chi arrògat is immaginis, Idolatricu ca agg. idolàtrico.
Iconoclasta . Idoleddu, e iduleddu s. m. dim. (dd pron.
Iconografia s. f. (T. G. Filolog.) descrizioni ingl.) idoleto.
de is immaginis, iconografia. Idolopèja s. f. (T. de Rettor ) figura, chi
Iconogràficu, ca agg iconografico. introdusita fueddai una persona morta conota,
iconoſtra si m. (T de sa Stor. Ecclesiast.) no idolopeja.
mini, chi is Iconoclastas donanta a is Cattolicus, Idolu, e idulu s. m. immagini de falsus
chi adorànta is immaginis, Iconolàtra. Deus , idolo.
Iconologia s. f. (T. G. Filolog.) interpretazioni Idra s. f serpenti fabulosu de setti con
de is immaginis de is antigus monumentus, cas, idra.
Iconologia. - Idragogia . f (T. G.) deduzioni de is aquas
Iconològicu, ca agg. chi appartenit a s'Hco de unu logu a un ateru, idragogìa.
nologia, iconologico. Idrarguru . m. mercuriu, idrargiro, mercu
Iconologista s. m. (T. G.) Professori de Ico rto , ariento vivo .
nologia, "a -
Idràulica . f. (T. de Fisic.) scienzia de con
Iconòmacu s. m. (T. G.) chi impugnats usu dusiri, e fai alzai is aquas, idràulica.
de is sacras immaginis, iconomaco. ldràulicu ca agg. idràulico.
Ictiofagu s. m. (T. G.) pappadori de pisci, ldrodinamica s. f. (T. G.) nomini, chi cum
ictiofago, mangiator di pesci. prendits idaulica, e s'idrostatica, idrodinàmica.
Ictiologia s. f. (T. G.) trattau de is piscis, Idròfanu, ma agg, trasparenti in s' aqua,
Ictiologia. -
idrofano. -

Ictiologista s. m. (T. G.) Scrittori de sa ldrofilaciu s. m. (T. G.) cunserva di aqua in


Storia de is piscis, Ictiologista. is visceras de sa terra, idrofilacio.
Idàtide s. f. (T. Miedi pitica bucciucca di ldrofobia sf (T. G. Med.) paura de s'aqua,
aqua infesta, chi bessit spezialmenti in is pibi idrofobìa.
ristas, idàtide. ldròfobu, la agg. paurosu de s'aqua, idrofobo.
Iddi (dd pron. ingl.) terminu adottau, iddi Idrºgenu ; m. (T. Chim.) sustanzia simpli
cun iddi su propriu, che issus cun issus, genti ossidabili, ilrigeno.
cun genti, pari con pari. Idrografia s. f. (T. G. Didasc.) scienzia, chi
Idèa s. f idea, immaginazione. trattat de s'aqua, idrografia .
Ideàli agg. ideale. Idrogràfici , ca agg idrografico. -

Idealismu s. m. ipotesi de s'idealista, idea Jdrògrafus. m. (T. G.) Professori de idr


lismo . -
grafia, Idrigrafo.
Idealista s. m. Filosofu, chi negat s esistenzia ldrologia ; f. (T. G.) trattau generali de is
reali de is corpus, e de su mundu, idealista. aquas, idrolgìa.
Idealmenti avv. idealmente, immaginariamente, Idròlogu s m. (T. G. Scientif ) inginneri de
Ideaisì v. n. p. idearsi, immaginarsi. is aquas, latòlogo. - -

Ideàu, da part. ideato, immaginato. Idromanti . m. e f. indovinanti po via de


Identicamenti avv. (T. Didasc.) identicamente. s'aqua, idronante.
Idènticu, ca agg. (T. Didasc.) chi no format, Idromanàas f (T. G.) arti de indovinai po
che una propria cosa cund'un atera, identico. via de s' aqua, idromanzia, idroscopia. -

Identidàdi s. f identità , medesimezza. ldròmetra s. m. mesuradòri de is fluidus,


Identificài v. a. (T. Didasc.) cumprendiri duas Idròmetra .
cosas basciu una propria idea, identificare, im Idrometria s. f. (T. G.) trattau de sa mesura
medesimare, far di più cose una. Identificaisì de is aquas idrometrìa.
n. p. faisì una propria cosa, identificarsi, imme Idromètria, ca agg. idrometrico.
desimarsi. Idròmetrus m. (T. de Fisic.) strum. po
Identificàu, da part. immedesimato. mesurai is auas, idròmetro.
Ideologia s. f. (T. Scientif ) trattau de is Idròpicu s. m. idropico.
ideas, ideologia -
Idròpicu, a agg. idropico.
Idi s; f. (t. r.) sermentu, vite, vitigno . Idropisia sf (T. G. Med.) idropisia. Idro
Idiolèttricu, ca agg. (Neologismu Scientif) pri
vu di elettricidadi, idiolettrico.
l" di aqua in brenti, ascite. Idropisia de
entu , timponite. Idropisia de conca, idroce
Idiòma s. m. (t. de s'usu) idioma, linguag falo. Idropisa de " , idrotorace. Idropisia
gio, lingua volgare. in is ogus, droftalmìa. Idropisia in su coru,
ldiopatia s. f. (T. G. Med.) maladìa propria idropericarda. Idropisia in is giunturas, idrar
IDR ILI 503

tron. Idropisia de su pericardiu, idrocardia. lfghe (T. Logudor.) M. ilixi.


Idropisìa de sa spina dorsali, idrorachitide. lli si s. m. arb. de boscu, elce, leccio. (Quer
Idrosarca s. f. (T. G. Chirurg.) tumori aquosu, cus llex Linn.) Boscu de ilixis, eliceto, le ceto.
e carnosu, idrosarca. - - - - -
Illativu , va ag3 ( T. usau de is Litteraus )
Idròscopu s. m. (T. G. scintif) relogiu di concludenti, illativo.
aqua, idròscopo. - Illazioni s f ( T. usau de is Litteraus) con
ldrostàtica s. f. (T. G. Filosofi) trattau de sequenzia de un argumentu, illazione , con
su pesu de is fluidus, idrostatica. seguenza di un argomento
Idrostàticu, ca agg idrostatico. illegali agg chi no est legali, illegale.
Idru s. m. serpenti aquaticu, idro. legittimamenti avv. illegittimamente.
Idus s. m. pl. (t. lat) is ottu dis de dogna legittimu, una agg. illegittimo.
mesi depustis de is Nonas, idi. illèsu, sa agg ( t. de s' usu) liberu de
Jejuna s. m. (T. Anatom.) su segundu de is mali, illeso.
intestinus piticus, chi est casi sempri sbuidu, Illicitamenti avv. illecitamente.
jejuno. - - - llli: tu s. m. illecito.
Jeroscopia s. f. (T. G.) indovinamentu po via lillº tu, ta agg. illecito. -

di offertas, jeroscopia. illimitadamenti avv. (t. de s'usu) illimitata


Jerru s. in inverno, invernata, vernata. Tem mente, senza limiti .
pus de jerru, tempo brumale. Coru de su jerru, Illianitàu, da agg (t de s'usu) illimitato,
bruma, cuor dell'inverno. Passai su jerru v. n. Illimitazioni s. f. (t de s'usu) illimitazione.
svernare. In signif. att. fai passai su jerru, sver llitterau, da agg ignoranti de litteras, illet
nare. Bessiri " su jerru, svernare, uscir del terato, illitterato.
verno. Passamentu de ierru, svernamento. illuminadòri, ra v. m. e f illuminatore, trice.
Ig èna s. f. (T. i" trattau medicu de is Illuminai v. a dissipai su scuru, illumi
cosas no naturalis, igina. - -
nare , stenebrare, tor via le tenebre, dar
Igneu, ea agg (t. lat.) infogau, igneo. Fig. lume Po dissipai s' ignoranzia, illuminare, tor
o biliosu. De natura ignea, ardenti, di natura via l'ignoranza. Po donai sa vista, illuminare,
ignea, biliosa. - -
render la vista. Illuminai cun rajus, irradiare,
Ignivomu, ma agg (T. Lat. de is Naturalist) inradiare, illuminar co' raggi , irraggiare,
si marat de is vulcanus, chi vomitant fogu, llluminamentu s. m. illuminamento Po illu
ignìvomo. - minamentu de rajus, irraggiamento, irradiazione,
Ignòbili agg. ignobile. ... - -
lluminanti v. agg. illuminante.
Ignobilidàdi s. f. ignobilità, ignobiltà. Illuminativu , va agg. illuminativo.
Ignobilitài v. a. ignobilitare, avvilire. - Illuminau, da part illuminato. Illuminau cun
Ignobilitàu, da part. avvilito, reso ignobile. rajus, irradiato, inradiato, irraggiato.
Ignobilmenti avv. ignobilmente. . . -
llluminaziòni s. f illuminazione.
Ignominia s. f ignominia, vituperio, infamia. Illusiòni s. f falsa rappresentazioni, illusione.
Ignominiosamenti avv. ignominiosamente. Illusoriamenti avv. (t de s'usu) ingannosa
Ignominiòsu, sa agg, ignominioso. menti, illusoriamente.
Ignorài v. a. no sciri, ignorare. - Illusoriu, ria agg (t de s'usu) ingannosu,
Ignorantàzzu s. m. accr. ignorantaccio. illusorio .
Ignoranteddu, dda agg dim. (dd pron. ingl.) Illustradòri, ra v. m. e f illustratore, trice.
ignorantello, ignorantuzzo. - -
lllustrai v. a. illustrare, dar lustro.
Ignorantementi avv. ignorantemente, imperi lllustramentu s. m. illustramento.
tamente . - - -
Illustranti v. agg. illustrante.
Ignoranti v. agg. ignorante. inerudito , impe lllustràu , da part illustrato.
rito, indotto. Ignoranti de litteras, idiota. Fai Illustraziònis f illustrazione, illustramento.
s'ignoranti, fare il calandrino, far l' ignorante, Illustrementi avv. illustremente, chiaramente -
lo scempiato. Ignoranti furbu, o in summu gradu, Illustri agg illustre, celebre, cospicuo, ma
furbo, o ignorante in chermisì, in cstremo grado.
Ignorantòni s. m. accr. ignorantone. º"."
maginòsu, sa agg. imaginoso, e immaginoso.
Ignoranzia s. f ignoranza, ignorantaggine, im Imbainài v. a. (t sp.) infoderare, inguainare,
perizia, zotichezza. Ignoranzia de litteras, idio porre, o metter nella guaina.
taggine. Ignoranzia inescusabili, ignoranza su Imbainàu, da part. inguainato.
pina, crassa, inescusabile. Imbajoccài v. a. rendere, o far monocolo.
Ignoràu, da part. ignorato, ignoto. -
Imbajoccàu, da part. reso monocolo.
lgnòtu, ta agg (t. de s'usu) ignoto, incognito, lumbalài v. a. (t. r.) intretteniri is pipius do
non conosciuto. menduriddis alguna cosa de giogu, baloccare i
Igròmetru s. m. (T. G.) strum. po mesurai bambini, dar loro dei balocchi. Imbalais, m. p.
is gradus de s'asciuttori, e umidadi de s'aria, giogaisì comente is pipius, ninnolare.
igròmetro, igroscopio. limbalèsciri v. n. imbalesciu ec. M. invalesciri ec.
Igualài. M ugualài. lmbaligiài. M. invaligiai.
Igualdàdi. M. ugualidàdi. Imbaligiati, da part. M. invaligiau.
Iguàli. M. uguali. Imballa v. a. fai ballas de roba, abballare,
lgualmenti avv. M. ugualmenti. imballare, affiardellare, far balle, far fagotto.
lliacu, ca agg. (T. M" iliaco. Passioni iliaca, Imballàu, da part. messo in balla.
dolori de s' intestinu ileo, passione iliaca, Imbalsamài v. a. imbalsamare, unger con
' volvolo. balsamo.
Iliade s f poema di Omeru, iliade. Po longa Imbalsamàu, da part. imbalsamato.
serie de Inalis, iliade di infortuni. limbalsamaziòni s f imbalsamazione.
P p
310 IMB IM8

Imbarazzadamenti avv. avviluppatamente, scom Ianbastardamentu s. m. tralignamento, in


bastardimento.
pigliatamente, intrigatamente, inviluppatamente.
Imbarazzài v. a. imbarazzare, avviluppare, Imbastardanti v. agg. tralignante.
inviluppare, avvolpacchiare, aggirare, imbrogliare, Imbastardau, da, e imbastardiu , da art.

scompigliare, intrigare, mescolare, confondere, imbastardito, degenerato, tralignato. In orza

abbaruffare, impicciare, intralciare, impigliare. di agg. degenere.


Po turbai s ordini, avolotai, imbarazzai una Imbastardiri, imbastardiu ec. M. imbastardai. ec.
inadassa, scompigliare, confondere una matassa. Imbastàu , da part. imbastato. -

Imbarazzaisì n. p. avvilupparsi, avvolgersi, avvol Imbastidùra s. f imbastitura , basta.


pacchiarsi, confondersi, abbacare, abbindolarsi, Imbastimentu s. m. imbastimento.
Imbastiri v. a. imbastire.
impacciarsi, intromettersi, imbarazzarsi, me
scolarsi, imbrogliarsi, intrigarsi. Imbarazzaisì Imbastiu , da part. imbastito.
in amori, avvilupparsi in amore, innamorarsi. Imbàttiri v. n. imbattere. Imbattirisì n. p. im
Imbarazzaisì in algunu affari, impacciarsi, pi battersi, abbattersi , avvenirsi a caso. Po arri
gliar briga, intrigarsi, impicciarsi, impigliarsi, bai a unu logu, giugnere, arrivare. Imbattirisì
impelagarsi. in alguna cosa, abbattersi, urtare.
mbarazzamentu s. m. M. imbarazzu . Imbattiu, ia part. avvenuto a caso. Po arri
Imbarazzanti s. m. impigliatore. bau, giunto, arrivato.
Imbarazzanti v. agg. imbarazzante. Imbàtu s. m. (de embate sp.) bentu frisca
Imbarazzàu, da part. imbarazzato, avvilup de mari, chi movit is undas, e infriscat s aqua,
pato,scompigliato, inviluppato, mescolato, con vento meridionale, australe, vento del Sud, o di
fuso, imbrogliato, intralciato, avvolto. Imbaraz mezzo giorno.
zau in affaris, o affainati, faccendoso, affaccen Imbaulài v. a. imbruttai de baulada, scom
dato. Imbarazzau che priogu in poddini, impac bavare, imbavare, imbrattar di bava. Po po
ciato come un pulcin nella stoppa, impaniato, niri in baulu, o in cascia, porre nel baule, o
impigliato. -
forziere. -

Imbarazzu s. m. imbarazzo, avviluppamento, Imbaulàu, da part. imbrattato di bava


confusione, inviluppo, scompiglio, impiccio, im Imbaulàu, da part. postu in baùlu, trattendu
broglio, guazzabuglio, intrigo, impiglio, intri de roba, posto, messo in baule, o nel forziere.
gamento. Po dificultadi, arduità, spinosità, Si si trattat de cadaveru postu in su baulu,
spinosa difficoltà, impaccio, -
messo, collocato nella cassa.
Imbarcadori v. m. ch' imbarcat, imbarcatore. Imbecciadeddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)
Imbarcài v. a. imbarcare, metter nella nave. attempatetto. -

I barcai v. n. imbarcare, entrare in nave per Imbecciai v. n. invecchiare, divenir vecchio,


navigare. Imbarcais n. p. inibarcarsi, entrare inveterare. Imbecciais n. p. invecchiarsi, attem
in nave. Imbarcaisì senza pistoccu prov. entrare parsi. In signif. att. ls guais imbecciant, le av
in mare senza biscotto. -
versità fanno divenir vecchio. Ti imbecciant, o
Imbarcamentu s. m. imbarcamento. ti coint is malis allenus prov. le brache d'altri
Imbarcàu, da part. imbarcato. ti rompono il culo.
Imbarchinadòri v. m. imbiancatore. Imbecciamentu s. m. invecchiamento.
Imbarchinadiura s. f imbiancatura. Imbecciàti, da part. attempato, invecchiato.
Imbarchinài v. a. imbiancare il muro. Imbecciau in is guais, antiquato, anticato nelle
Imbarchinamentu s. m. imbiancamento, inal avversità. -

bamento . Imibellettài v. a. donai su bellettu, imbellettare.


Imbarchinàu, da part. imbiancato. Imbellettaisì v. r. imbellettarsi, lisciarsi, darsi
Imbarcionài v. a. serrai cun barcioni, inchia il belletto, o colorarsi col belletto. Fig falsi
vistellare, incatenacciare, fermare, serrare con ficai coberriri cºn arti alguna cosa po ddi
chiavistello.
donai una prus vaga apparienzia, inorpellare,
Imbarcionàu, da part. chiuso, serrato con lnt'ernicare.
chiavistello. Imbellettamentu s. m. falsificamentu , inor
Imbarcu s. m. imbarco. pellamento,
Imbargadòri v. m. staggitore: Imbellettàu, da part imbellettato. Po falsificau,
Imbargai v. a. (t. sp.) staggire, sequestrare, inorpellato.
fare staggina. Imbelli agg. (t. lat. in usu) inabili a sa gherra,
Imbargàu, da part. sequestrato. mbelle.
Imbargu s. m. (t. sp.) sequestro, Imbellimentu s. m. abbellimento.
Imbaschiri v. n. scalentai, riscaldare, scal Imbelliri v. a. imbellire, abbellire, far bello.
dare. Imbaschirisì n. p. scalentaisi, riscaldarsi, M. abbelliri.
scaldarsi, sentir gran calore. Imbelliu, da part. abbellito.
Imbaschu, da part. e agg. riscaldato, scaldato. Imbenazzaisì v. n. p. impaludare, impaludarsi,-
Imbasta s. f. pinnica, chi si fait in is pojas divenir palude.
de unu bistiri po dd allonghiai, o incurzai, Imbenazzàu, da part diventato palude.
sessitura. Imbasta de sa fardetta , imbastitura , Imbendai v. a. inlendare. Imbendais a p.
della gonnella. imbendarsi. M. bendai.
Imbastài v. a. poniri su bastu , imbastare. Imbendati, da part. bendato,
Imbastardài v. a. imbastardire, insalvaticare, lmbentai, imbentau ec. M. inventai ec.
inselvatichire, far divenir zotico, rozzo. Imba Imbenta s. In invenzioni artifiziosa, invento,
stardaisì n. p. allargais de is virtudis de is Bab trovato. M. invenzioni .
bus, degenerare, tralignare. Trattendu de plan inberriitàu, da agg. imherrerato.
tas, de sermentu ec. lambruscarsi, insalvatichire. lmbertulài v. a pomiri in bertula, inabisacciare.
IMB IMB 3II

Imbertulàu, da part. messo in bisaccia, a Imbistirizzu, za agg. ficchetto, ingerente, che


Imbestiaisì v. n. p. imbestiarsi, imbestialirsi, s” intrude.
Imbestialaisì V divenir bestia nell' operare. Imbizzài ec. (t. r.) avvezzare. M, avvesai.
lmbestiàu, da part imbestiato, imbestialito, Imbizzarririsì v. n. p. imbizzarrire.
Imbestialàu, a) divenuto bestia. limbizzarriu, da part. imbizzarrito. -

Imbiai v. a. (t. b sp.) M. mandai ec. limboddiadira s. f. (dd pron. ingl.) imboddia
Imbiancadùra s. f imbiancatura. mentu, avvoltura, avvolgimento, attorcimento.
lmbiancài v. a. imbiancare, imbianchire, far In boddiài v. a.t. cat (dd pron. ingi.) avvolgere,
bianco. Imbiancaisì, o imbianchirisi n. p. im involgere, ravvolgere, involtare, involvere. Imboddiai
fiancare, imbianchire, imbiancarsi, divenir a ingiriu, attorcere, avvolgere, avvolti chiare d'in
bianco. Po imbarchinai. M. torno, attorcigliare , attortigliare. Imboddiai
Imbiancamentu s. m. imbiancamento. cun tela ec. invogliare, coprir con invoglia im
Imbiancàu, da part. imbiancato. boddiai confusamenti, in disordini, abbatuffo
lmbianchiri ec. M. imbiancài. lare, affastellare, rabbatuffolare, avvolgere in
Imbianchittài v. a. coberriri de bianchitta, sfascio. Imboddiai a tutturu, a rotulu, arrotolare.
imbiaccare, coprir con biacca, Imboddiameddu
involtino . s. m. dim. (dd pron. ingl.)
- ro
Imbianchittamentu s. m. imbiaccamento.
imbianchittàu, da part. imbiaccato. limboddiàmini s. m. (dd pron. ingl.) invoglio,
Imbiàu, da part. (t. sp.) inviato, mandato, involto, involucro, viluppo, rinvolto. Imboddiamini
trasmesso. M. mandau. piticu, o pacchettu, involtino.
Imbiazzaisì ec. n. p. M. abbiazzaisì . linboddiati, da part (dd pron. ingl.) avvolto, in
Imbidài v. a. (t. sp.) invitare. lmbidai in su volto, ravvolto. Imboddiau cun tela, abballau, invo
giogu de is cartas, invitare. gliato, coperto con invoglia Imboddiau a ingiriu,
Imbidàu, da part. invitato. attorto, attoreigliato, attortigliato, avvolto insieme.
Imbidia M. invidia.
Imboddiau confusamenti, in disordini, rabbatuffo
Imbidiài, imbidiàu ec. (t. sp.) M. invidiai, lato, avvolto in confuso, affastellato.
invidiau ec. Imboddicadùra s f (dd pron ingl.)tantu in sensu
Imbidiòsu. M. invidiosu. naturali, che figurau, avvoltura, avvolgimento.
Imbidonài v. a. donai s'imbidoni, inamidare, Imboddicai v. a. (dd pron. ingl.) avviluppa
dar l'amido, la salda. lmbidonai is mucca re, imbarazzare, inviluppare, mescolare, con
doris po abbarrai cirdinus, o tetterus, dar la fondere, abbaruffare, imbrogliare, impicciare,
salda a fazzoletti per farli star distesi , o intralciare, intrigare. Po imboddiai. M. Po
incartati.
ingannai, avvolgere, aggirare, avviluppare, in
Imbidonamentu s. m. il dar l'amido. finocchiare, avvolpinare. Imboddicai ſig. fai in
lmbidonàu, da part. inamidato, che ha la salda. boddicus M., imbrogliai. Imboddicais n. p. a
lmbidòni s. m anido. Imbidoni scallau e
vilupparsi, imbarazzarsi, mescolarsi, confon
buddiu po imbidonai sa biancheria, amido stem dersi, imbrogliarsi, impacciarsi, intrigarsi. Im
perato e bollito per dar la salda alla biancheria. boddicaisì in amori, avvilupparsi in amore,
Imbidu s. m. (t. sp.) invito. in ºtotyilon cºrsº ..

Imbirbantaisì v, r. ſaisì birbanti, imbricconire, Imboddicàti, da part. avviluppato, imbaraz


divenir briccone, furfante, infurfantire. zato, inviluppato, mescolato, confuso, imbro
linbirbantàu, da part. divenuto briccone, in gliato, intralciato, avvolto .
furfantito. Imboddichèri s. m. e raf avviluppatore, in
imbirdèssiri v. n. (t. sp.) e imbirdessirisì, gannatore, imbroglione, intrigatore, avvolgitore,
n. p. rinverdire. -
aggiratore, trice. M. imbusteri.
Imbirdigài v. a. " cat.) inverdire. Imbirdi lmboddicu s. m. ingannu, avvolgimento, ciur
gaisì n. p. faisì birdi, inverdire, divenir verde, meria, aggiramento, inganno. Po confusioni o
inverzicare. Po inceraisì po feli. M. imbarazzu, avviluppamento, confusione, scom
lmbirdigau, da part. divenuto, fatto verde. piglio, imbarazzo, impiccio, in ºroglio, guaz
Imbirdillai (t. r.) M. imbirdigai. zabuglio , intrigo, vilippo, intrigamento.
lmbisogài v. a M. imbajoccai. limboddiu s. m. t. b. (dd pron. ingl.) imbod
Imbistida s. f. assalto, invasione, attacco. diamini, fagotto. - -

lmbistidura s. f su pertungiri, su circai cun Imbonimentu s. m. abbonamento , miglio


industria occultamenti votus po otteniri gradus ec. rarnento , -

lucheramento, broglio. Imboniri v. a M. megliorai. Imbonirisì n.


lmbistimbistòni avv. (t. b.) fai, operai a s' beniri in mellus istadu de saludi, rinvigorirsi ,
imbistimbistoni, comenti bessit bessit, o comenti esser in prospero stato di salute, goder buona
benit benit, fare, operare a vanvera , o cono' salute. Po imbonirisi in benis de fortuna, pro
ella viene, a tastone, a caso. sperare, avanzarsi in felicità, andar di bene in
Imbistiri v. a. investire, assalire, sopraffare, meglio, migliorar di fortuna.
assaltare, attaccare, dar addosso, invadere.. linboiu, da part rinvigorito, venuto in mi
M. assaltai. lmbistirisì m p. avventarsi, gettarsi gliore stoto di salute. -

addosso, gittarsi con impeto, lanciarsi, spi Imboscais v. n. p. acuaisì in boscu , imbo
gnersi. lmbistiri a unu, a fraccaisiddi, scagliar scarsi, in selvarsi, nascondersi. Po terrenu,
si addosso ad uno, avventarseli addosso. Im chi torrat a boseu , imboschire, divenir bosco,
bistiri v. n o sfustigonai, o pertungiri, chi si inselvarsi, inselvaticare.
marat de chini si procurat votus po otteniri gra imboscàu , da part acuau, imboscato, na
dus, onoris ec. bucherare, brogliare. scosto. Po torrau a boscu, imboschito, dive
imbistu, da part, investito, assalito, assal nuto bosco.
tato, invaso . lumbottaisì v. r. ponirisì is bottas, stivalarsi.
P p 2
512 IMB IMBI

Imbottau, da part. stivalato, instivalato. Imbrogliadamenti avv. avviluppatamente, scom


Imbovai v. a. gabbare, aggirare, abbacinare. pigliatamente, intrigatamente.
Imbovai algunu, carrucolare alcuno, ingannar Imbrogliadºri v. tr. era f imbrogliatore, trice.
lo . Imbovai una carrada, poniriddi su fenu, M. imbroglioni, na.
calafatar una botte. Imbovai po cogliunai. M. Imbrogliai v a imbarazzai, avviluppare, im
Imbovamentu s. m. abbagliamento, offusca barazzare, inviluppare, mescolare, confondere ,
mento di mente, inganno, errore, abbaglio, impigliare, imbrigare, abbaruffare, imbrogliare,
abbagliaggine. - impicciare, intralciare, intrigare, intrescare. Po
Imbovau, da part cogliunau, gabbato, ingannato. ingannai, aggirare, ingannare. Imbrogliai, con
Imbragai, imbragau ec. M. imbargai. fundiri is cosas unas cun ateras, infruscare, di
Imbragu M. imbargu. sordinare, mescolare, confondere, sgombinare,
Imbrambulai. M. cariziai, lusingai. sgominare, mettersos sopra in confusione. Imbro
Imbrambulau, da . M. cariziau. gliaisi n. p. imbarazzaisi, avvilupparsi, imbaraz
Imbrarnbulu s. m. M carizia, lusingu. zarsi, mescolarsi, intralciarsi, confondersi, in
Imbrassada (t. r.) M. abbrazzidu . brogliarsi, impacciarsi, intrescarsi, intrigarsi.
Imbrassai (t. r. sp.) M. abbrazzai. Imbrogliamentu s. m. M imbrogliu.
Imbràssidu (t. r.) M. abbrazzidu. Imbrogliau, da part avviluppato, imbarazzato,
Imbraxai v. n. (t. r.) invajare, invajolare. inviluppato, mescolato, confuso, imbrogliato, in
Targ. Fueddendu de fruttas v. gr. axina, figu tralciato, intrescato, avvolto, infruscato.
chi cumenzant a coiri, invajare, nereggiare, di Imbroglioni s. m. e na fem. imbroglione, truf
venir vaja, saracinare. Imbraxai di ogus, o ſaruolo, truffatore, aggiratore, bindolo, iindo
furriai is ogus in biancu, stralunare, tralunare. lone, impigliatore, imbrattamondi, aggiratrice,
Imbraxàu, da part. invajato. Fueddendu de imbrogliatrice.
fruttas no ancora beni cottas, abbozzaticcio, Imbrògliu s. m. imbroglio, avviluppamento,
abbozzato. confusione, scompiglio, imbarazzo, impaccio,
Imbrazzadira s. f imbracciatura. Imbrazza guazzabuglio, intrigo, intrigamento, imbrogliu po
dura de su scudu, guiggia. arriciri onoris, àmbito, bucheramento, broglio,
Imbrazzài v. a imbracciare. maneggio. Po grandu difficultadi, busillis,
Imbrazzàu, da part. imbracciato. imbroglio.
Imbreculadòri v. m. M. pastisseri. Imbrunconai t. r. M. imburchinai.
Imbreculai v. a. (t. fam.) impastissai, guaz Imbrundessiri v. a. fai brundu, imbiondare,
2abugliare, impastricciare. imbiondire, far biondo. Imbrundessirisi n. P.
Imbreculàu , da part. impastricciato. imbiondirsi, diventar biondo.
Imbremigadiira s. f inverminamento. Imbrundèssiu, sia part. imbiondito.
Imbremigai v. n. inverminire, divenir vermi Imbrunidùra s. f. M. imbrunimentu.
noso. Imbremigaisì n. p. inverminare, invermi Imbrunimentu s. m. imbrunitura. Po oscura
nire, divenir verminoso, bacare. Fueddendu mentu de colori in su pintai, incupimento.
de pilarda, o de figu siccada, tarlarsi, o tarlare. Imbruniri v. a. ſai oscuru unu colori pintendu,
Imbremigau, da part. inverminato, inverni incupire, render ſ"
cupo un colore. Imbruniri
nito, divenuto verminoso. propriu de su soli, abbronzare, annerire, abbru
Imbrentada s. f, scorpacciata. nare. Imbruniri n. si narat de s'aria, imbrunire,
Imbrentaisì v. n. p. (t. b ) porsi boccone. imbrunirsi. Imbrunirisi n. p. imbrunire, imbru
Imbriagadùra s. f. M. imbriaghesa. nirsi, divenir bruno.
Imbriagai v. a. imbriacare, avvinazzare. Im lmbruniu, da part inbrunito. Trattendu de
briagaisi n p. imbriacarsi, avvinazzarsi, ine colori, incupito. -

briarsi, inciuscherarsi, cuocersi, divenir brillo. Imbruscaisì v. n. p. si narat de su Celu,


Imbriagamentu s. m. imbriacamento. v annuvolarsi. -

Imbriagàu, da part. avvinato, avvinazzato. Imbrusciài v. a. ammaliare, affatturare, stre


Imbriagheddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) gare, affascinare, far male, fattucchierìe.
mesu imbriagu , a mesu pinta, ubbriachello, Imbrusciàu, da part. ammaliato, affatturato,
ciuschero. stregato.
Imbriaghèsa s. f briachezza, ubbriachezza, Imbruscinadùra s. f voltamento.
ebbrezza, imbriachezza , ebriezza. Imbruscinài v. a. rivoltare, ravvolgere. Imbru
Imbriagòni s. m. accr. briacone, ubbriacone , scinaisì v. r rivoltarsi, voltolarsi. Imbruscinaisì
ubbriacaccio , bevitore, ebrioso. in su ludu propriu de is porcus, impaltenarsi,
Imbriàgu , ga agg briaco, ubbriaco, ebbro, voltolarsi, ravvolgersi nella fanghiglia. Pocarri
ebbriaco, avvinacciato, avvinazzato, caldo di s" de pruini imbruscinendusì, impolverarsi.
vino. Po allirghittu de binu, ciuschero. Im a pudda s'imbròscinat, la gallina starnazza .
briagu de sonnu, indormito, annottato, sopraf Imbruscinamentu s. m. voltolamento.
fatto dal sonno. Imbruscinàu, da part rivoltato. Imbruscinau
Imbrimbinadùra s. f. M. imbrìmbinu. in su indu, convolto nel fango.
Imbrimbinài v. a. cariziai, careggiare, vezzeg Imbruttadamenti avv. lordamente, sporcamente.
giare, lusingare, sciloppare. -
Imbruttadùra s. f imbrattamento, imbratta
Imbrimbinàu, da part. careggiato, lusingato, tura, imbratteria, imbratto. -

accarezzato, Imbruttài v. a. fai a schivu, imbruttare, soz


Imbrimbinu s. m. carezza, lusinga. zare, sporcare, insozzare, far sozzo, bruttare,
Imbrodulài v. a. imbrodolare. Imbrodulaisì intridere, lordare, imbrattare, deturpare, ler
v. r. imbrodarsi, imbrodolarsi, imbrattarsi. ciare, far lordo, brutto. Imbruttai de luda ,
lmbrodulàu, da part. inbruttau de brodu, infangare. Imbruttai unu muru, donaiddi sa
imbrodolato, imbrattato. prima crosta de sa calcina, arricciare un muro,
A
IMB 3 I5

dargli la prima crosta, rinzaffare. Imbruttai Imburrascàu, da part. divenuto borraseose, o


de serca, infardare, imbrattar con farda, o burrascoso, turbato, rabbruscato.
sornacchio; Imbruttaisì v. r. imbrattarsi, spor Imburrussadùra s. f. ammantatura.
carsi, lordarsi, assozzarsi, insozzare, insoz Imburrussài v. a. ammantare, ammantellare.
zire, divenir sozzo. Imbruttaisì de ludu, in Imburrussaisì v. r. ammantarsi.
fangarsi. Imbruttai paperi scriendu, scara Imburrussàu, da part. ammantato.
bocchiare. Imbussadùra s. f imborsatura.
Imbruttamentu s. m. imbrattatura, imbratta lmbussài v. a. poniri in bussa, imborsare.
mento. Imbruttamentu de muru cun calcina, Imbussaisì in su ludu n. p. incagliarsi, im
arricciato, prima incalcinatura rozza. pantanarsi, impelagarsi nel fango.
Imbruttapapèri s. m. impiastrafogli, scribac - Imbussàu, da part imborsato. Imbussau in su
, chino, che scarabocchia, scarabocchiatore, sca ludu, incagliato nel fango, impantanato.
rabocchino. e Imbussulài is votus v. a. imhossolare.
Imbruttàu, da part. imbrattato, sporcato, limbusterài, imbusterau ec. M. ingannai, im
lordato, bruttato, sozzato, divenuto sozzo, in imbrogliai, imbrogliau ec. -

sozzito, fatto sozzo, insozzato. Imbruttau de Imbustèri s. m. ra f bilinguo, bindolo, hin


serca, infardato, - - dolone, furbo, scaltro, aggiratore, trice. Mi.
Imbuccàda s. f. M. intrada . imbroglioni. -

Imbuccadùra s. f imboccatura. Imbuccadura Imbusteria s f M. ingannu, imbroglin.


de frenu, morso della briglia. Imbuccadura de Imbustu s. m. t. r. M. corpettu. Po bustu. M.
arruga, o de camminu, imboccatura, sbocca Imbuttegliài v. a M. imbuttigliai ec.
mento. Imbuccadura de flumini, imboccatura, Imbuttidira s. f imbottitura. Po infarcidiva
sboccatura, sbocco d'un fiume. Po intrada. M. o plenimentu, infarcimento. Po placadura de
Imbuccài v. a. poniri in bucca, imboccare. linna gentili, chi si fait in is buròs, comòs e .
Fig. Imbuccai una cosa a unu, cacciar in capo intarsiatura, lavoro di tarsìa, impiallacciatura
imbottitura. s
una cosa ad uno. Imbuccaisidda, beversela.
Sidd' hat imbuccada, se l'ha bevuta. Imbuccai, Imbuttigliai v. a. infiascare, metter vino nei
burlai, imbrogliai, infinocchiare, instrurre ad schi, o bottiglie.
inganno, fargliela bevere, infrascare, ingalap Imbuttigliàu, da part. infiascato.
piare, ingarbugliare, aggirare. Imbuccai una Imbutturi v. a. imbottire. Imbuttiri de lana, o
faula a unu, fargli credere una falsità. lm de cotoni, imbottire di lana, o di bambagia.
buccai v. n. entrare, intrare. Imbuccaisì dogna Imbuttiri pezza cun fittas de lardu, lardare ” e,
cosa, essiri credulu, inghiottire, ingolare. Im farziri, infarcire. Po stibbai, pleniri a stibbu
buccai in manus. M. consignai. Po su bessi infarcire, Imbuttiri, o incrostai buròs, mesasc.
rinci de unu ſlumini, sboccare, imboccare. Im de linnamini fini, e si narat ancora de is operas
buccainci innantis, cacciarsi innanzi nel luogo, marmurescas, impiallacciare, incrostare, in tar
imbucare, entrare. siare, lavorar di tarsìa, coprire i lavori di ie
Imbuccàu, da part. entrato. Po ingurtiu, gname dozzinale con legno gentile. Si eusta im
inghiottito. buttidura rappresentat varias figuras, rabescare,
Imbucconài v. a. (t. b.) imboccare. lavorare a rabesco.
Imbuddidai v. a. ) (dd pron. ingl.) t. r. M. Imbutfu, da part imbottito, infarcito. Inn
Imbuddidaisì n. p./ scalentai ec. buttiu de cotoni, o delana, imbottito. Trattendu
Imbudeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) pic di afforrai buròs de linna gentili, intarsiato: l'o
colo imbuto. -

arribbiu in forza di agg. zeppo, stivato,


Imbùdu s. m. imbuto. Imbudu de binu, im Imenèu s. m. su Deus de is nuzias, e is pro
buto: Po unu imbudu mannu de linna po usu prias nuzias, Imenèo.
de pleniri carradas, , pevera, imbottatojo. Im Imitabili agg. imitabile.
budu po mesurai cosas solidas, comente loris ec. lmitadòri, ra v. m. e f. imitatore, contraffat
i est sa sedicesima parti de su moi, metadella. tore, imitatrice. - --

Donai s'imbudu in conca a su cuaddu prov. lmitài v. a. imitare, contraffare. Imitai is ri


donaiddi pagu pappai, tenere un cavallo a stec tus de is Giudeus, giudaizzare. -

ehetto, in filetto . - Imitanti v. agg. imitante.


Imburchinadòri v. m. si narat de cuaddu, Imitativamenti avv. imitativamente, in modo
una fattivo .
chi frequentementi imburchinat, cavallo, che - - -

incespica, o inciampa. Imitativi, va agg. imitativo.


Imburchinài v. n. ghettai su pci in isbtida, Imitatòriu, ria agg. imitatorio.
o in vacuu, inciampare, inciampicare, intop lumitàu, da part. imitato, contraffatto.
pare, incespicare, scappucciare, sinistrare, por Imitaziºni s. f imitazione , eontraffazione,
re il piè in fallo, andare in fallo. contraffattezza. Imitazioni de sa martinica ,
scimierìa.
Imburchinàu part. n. scappucciato, che ha -

dato inciampo. Immaculadamenti avv. immacolatamente,


Imburchinu s. m. inciampo, scappuccio. Po Immaettlàu , da agg. immacolato, immaculato.
intoppu. M. - - Immàgina s. f. M. immagini. -

Imburdugài, imburdugàu, ec (tt. rr.) M. lamalaginàlili agg. immaginabile, immaginevole.


imbruttai, imbruttau ec. - Immaginadòri v. m. e ra f immaginatore, tri e.
Imburracciaisì. M. Imbriagaisì. Immaginai v. a. (t. de s'usu) pensai, im
Imburrascaisì v. n. p. si narat de su tempus, maginare, pensare: immaginaisì n. p. immag
divenir borrascoso, procelloso, tempestoso, tur narsi, figurarsi nella mente, prevedere, aceo -
larsi, rabbruscarsi, rabbuffarsi. gersi, credere, argomentarsi. -

In burrascamentu s. m. rabbruscamento. lunmaginamentu s. m. immaginamento, i


314 IMM IMM

Immaginanti v. agg. immaginante. -


Immolai v. a. (t de s usu intre is dottus)
Immaginariamenti avv. immaginariamente. sacrificai, immolare, sacrificare. -

laminaginariu, ria agg. immaginario, - - Imme làu , da part. offertu in sacriſiziu , im


Immaginativa s. f immaginativa. molato. -

Immaginativamenti avv. immaginativamente. - l minolaziòni s. f. (t. de s' usu intre is dottus)


Immaginativu, va agg. immaginativo. -
sacrifiziu, immolazione, sacrifizio. -

Immaginàu, da part. immaginato. - Immoràli agg. immorale.


Immaginazioni s. f immaginazione. - immortàli agg. immortale.
Immaginedda s. f. din. (dd pron. ingl. ) im Immortalizzà, v. a. immortalare, immortaliz
maginetta. - - zare, fare immortale. Immortaiizzaisì v. r. in
immàgini s. f immagine, effigie, figura. Im mortalarsi, rendersi immortale, glorioso.
pressioni de un' immagini, effigiamento. Immortalizzau, da part immortalato.
Immaginòsu, sa agg. immaginoso. -
l mmortalmenti avv. immortalmente.
Immancàbili agg. indefettibile, indeficiente, Immortificau, da agg. immortificato.
inesauribile, perenne. Po infallibili, impreteribile. Immundizia s. f. (t de s'usu) immundizia,
Immancabilmenti avv. incessantemente, inde immondizia.
ficientemente. Po infallibilmenti, immancabil Immundu, da agg immondo. M. impuru.
mente, impreteribilmente. Immini agg. M. esentu, o exentu. -

Immateriali agg. immateriale. Immunidadi s. f. (t. de s'usu) immunità.


lmmaterialidàdi s. f immaterialità. Immurraisì v. n. p. fais canu, o murru in is
Immaterialmenti avv. immaterialmente. pilus, incanutire, incanutirsi, divenir cano,
Immaturamenti avv. (t. de s usu) immatu calinuto .
ramente. Immurràu, da part. incanutito.
r Immaturidàdi s. f. (t. de s usu) immaturità. lmmutàbili agg immutabile, invariabile.
Immatùru, ra agg. (t de s'usu) immaturo. l minutabilidadi s. f immutabilità .
Immedagliài v. a. poniri in medaglia, imme linmutabilimenti avv. immutabilmente, inva
dagliare, effigiare in medaglia. riabilmente,
Immediatamenti avv. (t. de s'usu) immedia Impacchettai v. a. (t. fr.) imboddiai in pa
tamente . peri, incartare, rinvoltare in carta. Po imbod
Immediàtu, ta agg. (t. de s'usu) immediato. dai in itasisiat atera cosa, affardellare, far un
Immedicàbili agg. incurabili, immedicabile. fardello, un rinvolto.
Immedicabilmenti avv. immedicabilmente. - Impacchettau, da part incartato, rinvoltato
Immeditàu, da agg. immeditato. - in carta , affardellato.
Immeladura s. f s' azioni de immelai, im Impacciadura s. f. M. impacciamentu.
melatura. -

limpacciai v. a imbarazzai su stogumu, imba


Immelài v. a. cundiri cun meli, immelare , razzar lo stomaco,
sparger di mele. impacciatmentu s. m. impacciamento. Impac
Immelau, da part. immelato. - ciainentu de stogumu, crudezza di stomaco.
limmemorabili agg. immemorabile. lmpacciativu, va agg. impacciativo.
Immensamenti avv. immensamente. Impacciau, da part impacciato, inibarazzato.
Immensidadi s. f immensità. limpacciu de stogumu s. m. crudezza di sto
Immensu, sa agg. immenso. maco per indigestione.
Immensuràbili agg. immensurabile. - Impagabili agg. impagabile. -

Immeritamenti avv. senza meritu, immerita limpaglià da s. f fiasco. Impagliada manna,


mente, immeritevolmente. - fiascone. Impagliada cumenzada, e torrada a
Immersioni s. f. (t. lat. in usu) immersione - pleniri, fiasco rabboccato. Torrai a pleniri un'
Immersivu, va agg (t de s'usu) immersivo. impagliada cumen ada, rabloccare un fiasco.
Immesuràbili agg. immisurabile, immensurabile, lmpagliadedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) fia
lmminenti agg (t de s'usu) inninente. . schetto, fiaschettino.
Immitigàbili agg (t. de s usu) immitigabile. impagliadira s. f copertura di paglia, impa
M. Implacabili. - - i
gliatura la pagliadùra est ancora una tenda
Immòbili agg. immobile, immoto. Benis im posta a ingiriu de su bordu de navius de gherra,
mobilis, beni immobili, stabili. bastinga, impagliatura. (V. bastingue ſr.)
Immobilidadi s. f immobilità. lmpagliài v. a. coberriri cadiras, o ateru de
Immobilitàisì v. n. p. immobilitarsi, rendersi palla, impagliare, tessere, coprir di paglia, av
immobile. - -
volger con paglia. Po, Imbuttiri de palla, empier
Immobilmenti avv. immobilmente. di paglia. (V. empailler fr.) - -

Immoderadamenti avv. immoderatamente, ismo lmpagliàu, da part impagliato, tessuto, ae


deratamente. - -
volto, coperto di paglia.
Immoderànzia s. f immoderanza, incontinenza. Impaladura s. f impalazione,
Immoderàu, da agg. immoderato, smoderato. l'impalài v. a. impaiare. Impalai su sermenta,
Immodestamenti avv. immodestamente, fac impalar le viti,
ciatamente. lmpalagai v. n. (t. sp.) stuccare, dar nausea,
Immodèstia s. f immodestia, sfacciataggine. causare ripienezza di stomaco, o noiosa sazietà.
lmmodestu, sta agg. immodesto, - Impalagamentu s. m. stucchevolezza, noiosa
Immòi avv. adesso, ora. Po subitu. M. lm sazietà. - -

unoi immoi, or ora, adesso adesso, avale avale. Impalagau, da part. stuccato, saziato noio
Po immoi, per ora. De immoi innantis, d' ora saraeva 'o .
innanzi, da quì avanti. - - - impalau, da part. impalato.
Immoladòri v. m. immolatore, sacrificatore. lapalcadura s f impalcatura, travatura.
IMP IMP 315

Impalcài v. a. formai palcu, impalcare. Impassientaisì v. n. p. perdiri sa passienzia,


Impalcamentu s m. impalcamento. Fai im " impazientirsi. M. spassienziai.
palcamentu de zivinas, fare impalcatura di mpassientàu, da part che ha perduto la
panconcelli. pazienza. - -

Impallicciu, da agg. de palas amplas, spalluto, Impassientementi avv. impazientemente,


schienuto. Impassienti agg. impaziente.
Impalizzài v. a. (t. fr.) fai reparus de palus, Impassiènzia s. f impazienza, in sofferenza.
de linnamini, steccare, fare steccati, stecconati, Impassienziaisì. M. impassientaisì.
guernire di steccato, di palancato, far riparo, Impastadùra s. f impastatura, impasto.
o chiusura di stecconi. Impastài v. a impastare, intridere, o coprir
Impalizzàu, da part.. steccato, impalizzato, con pasta: Impastai s'arena cun sa calcina,
chiuso a stecconi, palificato. impastar la sabbia colla calcina. Impastai is
Impallài, impallau ec. M. Impagliai. coloris, distendere i colori. Po accomodai pap
Impalliàda. M. impagliada. pais cun pasta, impasticciare. lmpastai de nou,
Impallidirisì v. n. p. faisi pallidu, impallidire, rimpastare. -

divenir pallido. lmpastamentu s. m. impastamento,


Impallidiu, da part. impallidito. Impastatº, da part. impastato, intriso. Impa
Impalpàbili agg impalpabile. stau de nou, rimpastato.
Impalpabilmenti avv. impalpabilmente, Impasteraisì. M. sazzaisì.
Impampinaisì v. n. p. coberririsì de pampinu, Impastissài v. a. (t. b.) fai malamenti una cosa,
ann ampanarsi. - -

mpanàda s. f. (t. sp.) pasticcio. Impanadas "


mpastissàu, da part. impiastricciato.
in grassu, o in magru, pasticci in grasso, o Impastu s. m. impasto, intriso. No ddu hat
un magro . impastu, non è buono a nulla.
Impanaziòni s. f. (t. de s'usu) Eresia de is mpatriaisì v. n. p. impatriare, tornare alla
Luteranus, chi pretendint, chi sa sustanzia de patria.
su pani sussistat cun su corpus de Gesù Cristu, Impatriàu, da part tornato alla patria.
-
Impavonài, e impabonai v. a. (de pavonar
º"
mpanna s. f. afforru de matelafu, soppanno, sp.) incastrai ſilus de oru, o de plata in s' az
fodero, fodera di materazzo. zargiu, damaschinare. Impavonai su ferru, im
Impannizziri v. a. (t. r.) restabiliri in pannus brunire il ferro. V. Franzios.
unu mali bestìu , rimetter uno in arnesi. Im Impavonàu, da part damaschinato. In forza
pannizzirisì v. r. remittirisì in pannus, rimpan di agg. Ferru impavonau, ferro damaschino.
nucciarsi, rimettersi in arnese. Fig. megliorai Impaurài v, a impaurare, impaurire, far paura.
de fortuna, rimpannucciarsi, migliorar con M. impauriri.
dizione. Impaurau, da part impaurato, impaurito, at
lmpannizziu, da part. ristabilito, rimesso in territo, spaventato, spaurato.
arnese.
Impauriri v. a. poniri paura, impaurire, atter
Impaperottài v. a. incartocciare, metter in rire, sbigottire, spaventare, spaurare, intimorire.
cartoccio. Impaperottaisì n. p. faisi a paperottu, Impauririsì v. m. p. impaurire, intimidire, inti
o a tutturu, incartocciarsi, ravvolgersi a guisa morire, impaurirsi, divenir timido, aver paura,
di cartoccio. spaventarsi.
Impaperottàu, da part. incartocciato, fatto - Impaurìu, da part impaurito. M. impaurau.
o ra volto a uso di cartoccio. Impazientementi avv. M. impassentementi.
Imparagonabili agg. M. incomparabili. Impazienti. M. impassienti. r -

Imparai v. a donai cognizioni de alguna cosa, Impeccabili agg. impeccabile.


ammaestrare, insegnare, imparare , istruire, Impeccabilidadi s. f impeccabilità.
dar lezioni. Imparai po apprendiri noa cogni lmpedibili agg. impedibile.
zioni, imparare, apparare, apprendere, im Impedida agg. f (t r.) M. pringia.
prendere. Imparai pagu , imparacchiare. Impa Impedidòri v. m. impeditore
rai a biviri , a essiri sabiu , imparare a vivere, limpedienti v. agg. impediente.
ad esser savio. Imparai a ateri sa dottrina cri Impedimenti s. m. impedimento, ostacolo ar
stiana, catechizzare. Faddendu s'imparat, gua duità, spinosità, spinosa difficoltà. -
stando s'impara. Impediri v. a. imbarazzai, inipedire, contra
Imparamentu s. m. M. documentu. riare, contendere, impugnare, precludere, opporsi.
Imparau, da part ammaestrato, insegnato, Impediri su passu, impedire, racchiudere il passo.
", istruito, appreso. lmpeditivu, va agg. impeditivo.
mparentais v. n. p. imparentarsi, divenir Impediu, da part. impedito, conteso, impu
parente. gnato, occupato. -

Imparentau, da part imparentato. Impegnài v. a donai in prenda, impegnare,


limpàri avv. insieme, unitamente, insiememente. dare in pegno. Po dimandai s'impegni, o me
Imparu s. m. ammaestramento, addestramen diazioni de alguna persona, chiedere l'impegno
to, editcazione, istruzione. altrui, o mediazione, interporre alcuno. Impe
Imparziali agg. imparziale. -
gnai su fueddu, sa fidi, impegnar la parola, la
imparziali dadi s. f imparzialità. fede, promettere, dar parola. impegnarsi n. p.
Impassàbili agg. si narat de fluomini cresciu , impegnarsi. Impegnais de nou, impegnarsi di
chi no si podit passai, invarcabile, che non si nuovo impegnaisì ostinadamenti in alguna cosa,
puo varcare. prendere una cosa a scesa di testa.
Impassibili agg. impassibile. -Impegnativu, va agg interessanti, impegnativo,
la passibilidàdi s. f impassibilità. l nicressante. - -
516 IMP IMP.
Impegnau, da part impegnato. e
Imperizia s. f imperizia. -

Impegnu s. m. impegno. Po obbligazioni, - Imperlài v. a. adornai de perlas, imperlare


impegno, obbligazione. adornar con perie. - - - - -

ſi v. agg. impellente. Imperlau, da part imperlato.


Impèllida s. f spinta, urto, sospinta, coz lmpernài v. a. (t. ita ) impernai is ferrus,
zata, urtata, cozzo, impulso, impulsione. Po poniri s'ascia, impernare, metter il perno .
suggestioni, instgamento, impulso, sommossa, lmperràda. M. imperriada.
sonmovimento. Donai s' impellida, sommuovere, Imperrài ec. M. imperriai ec. -

instigare, incitare. commuovere, persuadere, Imperriàda s. f cavalcione. Si usat solamenti


dar l'impulso, la sommossa. in modu proverbiali cun su verbu stai, o poniri.
Impèlliri v. a. (t. lat.) spingiri, impellere, Stai, poniri a s'imperriada, o a s'imperra im
spignere, urtare, cozzare, dar di cozzo. perrada, stare, o porre a cavalcione, cavalciare,
Impèlliu, ia part. spinto, urtato, cozzato, impulso. accavalciare. Sezziri su cuaddu a s'imperriada,
Impèna s. f (t. cat.) parti de sa sabata, chi inforcare il cavallo, montarlo con una gamba
cobèrit su pci, tomojo, -- - di quà, e l'altra di là.
Impenetrabili agg. " , imperscru Imperriài v. a. accavalciare, porre a cavalcione,
talile. Po incomprensibili, imperscrutabile, in cavalciare. M. imperriada.
scrutabile . - - -

Imperriau, da part. postu, o sezziu a s'im


Impenetrabilidàdi s. f impenetrabilità, inscru perriada, inforcato, posto, o seduto a cavalcioni.
tabilità. Po incomprensibilidadi, inscrutabilità. Imperscrittibili agg (T. Leg.) imperscrittibile.
Impenetrabilimenti avv. impenetrabilmente. Imperseveranti agg. imperseverante.
Impenitenti v. agg. impenitente. Imperseveranzia s. f imperseveranza.
Impenitènzia s. f impenitenza. Impersonali agg impersonale.
Impensadamenti avv. (t de s'usu) impensa Impersonalmenti avv. impersonalmente.
tamente, all' impensata, inopinatamente. - Impersuadibili agg. impersuasibile.
-Impensau, da agg. no pensau, impensato, Impertinente menti avv. impertinentemente, in
inopinato, non pensato. -
convenientemente. -

mpeorai v. a. (t. sp. ) deteriorare. Impeorai Impertinenti agg impertinente.


v. n. andai o passai de mali in peus, peggio Impertinènzia s. f in pertinenza,
rare, deteriorare. Imperturbabili agg imperturbabile. -

Impeoràu, da part. deteriorato, peggiorato.


Imperadora s. P Imperatrice, Imperadrice.
Imperturbabilidadi s. "ilita.
Imperturbabilmenti avv. imperturbabilmente...
Imperadòri s. m. Imperatore, Imperadore. - Imperturbau, da agg imperturbato.
Imperativamenti avv. imperativamente. Imperversai v. n. (t de s'usu) imperversare,
Imperativu, va agg. imperativo. sinistrare. Imperversaisì n. p. imperversare, per
Imperatòriu, ria agg. imperatorio. versare. M. tempestài.
Imperdadura s. f. selciata, seliciato, lastrico. ; Imperversau, da part imperversato. M. tem
Imperdài v. a. acciottolare, ciottolare, insel pestau.
ciare, selciare. Imperdai is arrugas a perda de lmpestài, impestàu ec. M. appes.ai.
sassu, lastricar le strade con selci, a ciottoli, limpetrà o li agg impetrabile.
insiniciare, inselciare, selciare, ciottolare, ac Impetrài v. a. impetrare, ottenere.
ciottolare, coprir di ciottoli le strade. Imperdai lapetranti v. agg impetrante.
a tellas, lastricare. Impetrativu, va agg impetrativo.
Imperdau s. m. lastricato, lastrico, selciato, lampetratòriti l'ia ag3. impetratorio -

ciottolato . Impetràu, da part impetrato.


Imperdà 1, da part inseliciato, ciottolato, Impetraziòni s. f impetrazione.
selciato. Terrenu imperdan, o arruga imperda Impetu s m impeto. Po impetu inconside
da, terreno ciottolato, o strada selciata. rau, avventataggine, surrezione, spavalderìa,
Imperdonabili agg. imperdona'ile. impeto inconsiderato, sconsideratezza nell' ope
Imperfettamenti avv. imperfettamente. rare. Po impetu furiosu certendu , serra, furia
Imperfettu s. m. M. imperfezioni. nell' azzuffarsi.
Imperfettu, tta agg. imperfetto, tta. Impetuosamenti avv. impetuosamente, furio
Imperfezionedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) samente, dilagatamente, alla dilagata.
imperfezioncella. Impetuosidàdi s. f impetuosità. Po cursu im
imperſezioni s. f imperfezione, informità. petuosu, correntìa, impeto, corso impetuoso.
Imperiàli agg imperiale. - - lmpetuòsu, sa agg. impetuoso, furioso.
Imperiosamenti avv. (t. de s' usu) imperiosa Impiamenti avv. empiamente.
mente, autorevolmente, autoritativamente. Impiastàu - M. impiastrau.
Imperiosidàdi s. f imperiosità, alterezza, Impiastra s. f piastrella. Giogai a impiastras,
superbia. - giuocare alle piastrelle,
Imperiòsu, sa agg. imperioso, autorevole, au lmpiastradòri v. m. impiastratore.
toritativo. Po altivu, superbu, imperioso, altiero, Impiastrafoglius s. m. impiastrafogli.
superbo. Impiastrài e impiastai v. a. distendiri a modu
Imperitamenti avv. imperitamente. de impiastru, impiastrare, impiastricciare. Po
Imperitu, ta agg. imperito. imbruttai, imbrattare. Impiastrai tela po fai
Impèriu s. m. imperio, impero, dominio, Stato pintura, mesticar una tela, o tavola, dar la
dell' Imperadore, e di altri Monarchi. Po auto mestica per dipignerla. Impiastraisì v. r. e n.
ridadi, o signoria, imperio, Signoria. Cumandai p. po imbruttaisì, impiastrarsi, impiastricciarsi,
sun in periu, comandare con imperiosità, ardi appiastricciarsi, appastarsi, insozzarsi, lordarsi,
lamente, imperiosamente. imbrattarsi.
IMP IMP 3I7

Impiastramentu s. m. impiastramento. - Impiumau, da part. coperto, o empito di


Impiastràu, da part. impiastrato, impiastric piume. -

ciato, impiastriccicato, intriso. Taula, o tela Impixadùra s. f impeciatura.


impiastrada po fai pintura, tavola, o tela Impixài v. a. impeciare, impegolare.
mesticata . Impixàu .. da part impeciato, impegolato.
Impiastru s. m. impiastro, iastro , cata Implacàbili agg implacabile, immitigabile.
plasma. Impiastru de stuppa cun biancu di ous, lmplacabilmenti avv. implacabilmente.
chiarata. Po sa materia de impiastrai sa tela Implatiadòri v. m. argentatore.
po fai pinturas, mestica. Po cosa mali fatta, Implatiai v. a. (t. sp.) inargentare.
imbratto. Peddi, o tela po distendiri s'impia Implatiau, da part. argentato, inargentato.
istru, piastrello. lmpleài v. a. (t. sp.) impiegare, adoperare,
Impibirài v. a. cundiri de pibiri, impepare. adoprare, spendere. Impleaisì v. r. adoprarsi,
Impibiràu, da part. cundiu de pibiri, impe occuparsi, impiegarsi, affaticarsi.
pato, impeperato. Impleau, da part. impiegato, adoprato, oc
Impiccadòri v. m. impiccante. cupato, affaticato. -

Impiccadùra s. f impiccatàra, impiccagione, Implèu s. m. (t, sp.) impiego, carica, posto,


Impiccài v. a. appendere, appiccare, impic uffizio. -

care, sospender per la gola, Impiccaisì v. r. Implicadòri v. m. ( t. de s'usu) implicatore.


tronolºcarsa ,
Implicai v. a. (t. de s' usu) implicare. Im
mpiccàu, da part. appeso, appiccato, im plicai contradizioni, implicar contraddizione,
-piccato. contenere cose contraddittorie.
Impiccinniri v. n. e impiccinnirisì n. p. in Implicanti, v. agg. (t. de s'usu) repugnanti,
giovanire, ringiovanire. implicante, che "; -

Impiccinnu, da part. ringiovanito. Implicànzia s. f. (t de s'usu) contradizioni,


Impiedàdi s. f impietà, empiezza. M. em implicanza, ripugnanza, contraddizione.
piedàdi. Implicàu, da part implicato. Cosa implicada,
Impiliri v. n poniri pilu, impelare. Impilirisì imbarazzada, cosa implicata, avviluppata, im
n. p. carriaisì de pilu su bistiri, impelarsi. barazzata .
Impinnacciaisì v. r. impennacchiarsi. Implicitamenti avv. indirettamenti, implicita
Inmpinnacciàu, da part impennacchiato. mente, indirettamente.
- Impinnadura s. f rizzamento sulle punta Implicitu, ta agg (t. de s'usu) sottintendiu,
de piedi. - -
" po induzioni, o po via de illazioni,
im icito, sottinteso.
Impinnaisì v. n. p. (de empinarse sp.) riz
zarsi sulle punta de piedi, impennare, inal mplorài v. a. dimandai favori, implorare,
berarsi. Cuaddu chi s'impinmat, cavallo, che domandar favore, soccorso ec.
impenna. Imploràu, da part che ha domandato favore ec.
Impinnàu, da part. inalberato, rizzato su Implumài v. a. M. implumbai.
i piedi. Implumbadùra s. f impiombatura.
Impinniri v. n. e impinnirisì n. p. impennarsi, Implumbai v. a. impiombare.
metter le penne. Impinnirisì de nou, rimpennarsi. Implumbàu, da part. impiombato.
- Impinniu, da part. impennato, pennuto. Im Impoberài, e impoberiri v. a. fai poberu, im
pinnìu de nou, rimpennato, - poverire, far povero. Impoberirsì n. p. impove
Impinzellài v. a. impennellare, dar delle pen rirsi, divenir povero.
nellate. Impoberessirisì v. m. p. impoverire, impoverirsi,
Impipiaisì v. n. p. infanciullire, farsi fan divenir povero. M. impoberai:
ciullo, dare in bambinaggini. Impoberèssiu, ia. M. imboberiu, ia part. im
Impipiàu, da part. infanciullito. poverito.
Impippadùra s. f rimendatura, rimendo. Impobonài v. a. damaschinare. M. impavonai
Impippài v. a. acconciai algunu scorriu in su Impobonàu, da part. damaschinato. M. im
bistiri a forza de puntus cun s” agu senza poniri pavonàu,
toppa, e in modu, chi no s'avvertat, rimendare. Impoddinài v. a. (t. r.) imbruttai depòddini,
Impippàu, da part. rimendato. incruscare. Po imbruttai de poddini, o siat
Impippìri v. a. attrairi, o assurbiri, imbe mascàra. M. ammascarai.
vere, assorbire. lmpoddinàu, da (t. r.) M. ammascarau.
Impippiu, da part. assorbito, imbevuto, Impoetaisì v. n. p. beniri poeta, impoetarsi,
Impiteddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) pic divenir poeta.
col impeto. Imponer ti v. agg. imponente. -

Impiticài v. a. fai piticu, appicciolire, appic Imponidòri v. m. imponitore, impositore.


ciolare, appiccinire, appiccolare, appiccolire, Imponimentu s. m. imponimento.
rappiccolare, rappicciolire, rappiccinire, far Impòniri v. a. imporre, commettere, ordinare,
piccolo. Impiticaisì n. p. appiccolare, impic prescrivere. Po imputai, imporre, attribuire,
colire. Impiticai de nou v. a. rimpicciolire. Im imputare. Imponiri unu tributu, imporre un tri
piticaisì de nou n. p. rimpicciolirsi. buto, un aggravio. Imponiris n. p. M. avvesaisì.
Impiticamentu s. m. appiccolamento. Imporcaisì v. n. p. po imbruttaisì. M. Po imbe
Impiticàu, da part. appiccinito, appicciolito, stialaisì. M.
rappiccinito . Impiticau de nou, rimpicciolito, Importàiv. n. importare, levare, rilevare, calere,
Impiu, pia agg. perſidu, empio , fello, fel montare. No m'indi importat, non me ne cale. Po
lone, fellonesco, perfido. interessai, importare , interessare, appartenere,
Impiumài v. a. (t. de s'usu ) imbuttiri de spettare, incombere. Po arribaia i lguna summa,
piuma, i mpiumare. importare, montare, ascendere ad una somma.
Q q
3 18 EMP IMP

Importanti v. agg. ". pres Imposturàn, da part calunniato, accusato


sante, rilevante, serioso, considerabile, di gran falsamente. -

rilievo. Cosa no importanti, cosa non calente. Impotài v. a. poniri ". o in vasu, in
Importanzia s. f importanza, considerazione. vasellare, invasare, infondere, versare in vaso,
Importau part. m. caluto. No m'ind'est im o in vasello.
portau, non me n'è caluto. Impotan, da part. postu in potu, artato in
Importunadùra s. f. M. importunidadi. vaso , messo nel vaselto. -

Importunài v. a. importunare, annoiare, atte Impotenti agg. impotente.


diare, infestare, tediare, infastidire, fastidire, limpotènzia s. f impotenza.
molestare, apportar noia, fastidio. Imprabastulài v. a. fai is cosas de pressi, e
Importunamenti avv. importunamente, impor senza diligenzia, abborracciare. Po fueddai senza
tunatamente, improntamente, infestamente. concluri nienti, caramellare. Po fueddai senz'
Importunàu, da part. importunato, annoiato, ordini, strafalciare, parlar senz' ordine. Po
attediato, infestato, infastidito, molestato, avuto fueddai casi a truncu de lingua strunchendu is
a noja. fueddus, cincischiare, parlare smozzicato,
Importunidàdi s. f importunità, improntitu avvilupparsi nelle parole, non parlare spedi
-tantente .
dine, infestamento, infestagione, molestia.
Importunu, na agg. importuno , impronto, lmprabastulàu, da part. M. su verbu.
infesto, infestante, noioso, culajo. In forza de Imprassài (t. r.) M. abbrazzai.
sust. infestatore, trice. -
Impràssidu (t. r.) M. abbrazzidu.
Imposadùra s. f.t. de su iogu, invito. Impraticabili agg. impraticabile. Camminu im
Imposài v. a invitare, ar la posta, far l' praticabili, strada impraticabile, disastrosa.
invito. Impraticaisì v. n. p. faisì praticu, pigai pratica,
Imposàu, da part invitato, che ha fatto la impraticarsi, prender pratica, farsi pratico.
posta. Impraticau, da agg. no usau, impraticato,
Impòsitu s. m. costume, uso, usanza. Malus non praticato.
impositus, usanze cattive. imprecativu, va agg. imprecativo
mposiziòni s. f. imposizione, carico, gravezza, Imprecazioni s. f. (t. de s'usu) imprecazione.
balzello, dazio. M. frastimu.
Impossessai v. a. poniri in possessu, fai meri, Impreidaisì v. r. faisì a Predi, impretarsi.
impadronire, far padrone. Impossesaisì n. p. lmpreizzai v. a. impoltronire, render poltrone,
impossessarsi, impadronirsi, occupare, farsi infingardire. Impreizzai n. impigrire, impoltro
padrone. Po sciri a fundu una cosa, impos nire, infingardire, imbolsire, divenir infingardo,
sessarsi, posseder bene una cosa . anneghittire, incodardire, divenir poltrone, lento.
Impossessau, da part. impadronito , impos Impreizzaisì n. p. impoltronirsi, impigrirsi, in
sessato, occupato. fingardirsi, anneghittirsi, incodardirsi.
Impossibili agg. impossibile, lmpreizzau, da part. imbolsito, anneghittito,
Impossibilidadi s. f impossibilità. infingardito, impigrito, incodardito, impoltronito.
Impossibilitài v. a. impossibilitare. Imprendai v. a. (t, sp.) impegnare, pignorare,
Impossibilmenti avv. impossibilmente. dare in pegno. Po donai prenda, dare, metter
Impostadura s. f s unioni de is taulas de pegno. Poniri bistiris in prenda, mandare i ve
ma porta, impostatura . Impostadura de un stiti a leggere, "
arcu, impostatura d un arco. Po s' acuaisì in Imprendamentu s. m. pignoramento.
algunu ſi a fini de fai mali a s'inimigu, Imprendau, da part impegnato, dato in pegno.
agguato, imboscata . Imprenta s. f impronta, impronto. Imprenta
Impostai v. a. impostare. Impostai is li de muneda, o medaglia, conio, impronta,
nas in su giogu de is damas, impostarle dane. impronto.
Impostai un arcu , impostare, posare un arco. Imprentadòri v. m. impressore, improntatore,
Po poniri a liburu su donai e s'arriciri, impo stampatore.
stare. Po acuaisì a fini de fai mali a unu pas lmprentadùna s. f. M. impressioni.
saggeri, imboscare, fare agguato, tendere insidia. imprentai v. a. (t. sp. e ital.) imprimere, im
i" , da " impostato, posato. Po oc prontare, imprentare. Imprentai muneda, coniare,
cultati a fini de fai mali a unu, imboscato. " moneta, medaglie col conio.
Impostemàbili agg facili a impostemai , sup mprentàu, da part impresso, improntato,
Conrotto .
purabile, suppurativo, -

Impostemadùra s. f suppurazione, suppura Imprèsa s. f. (t des usu) cosa, chi s' omini
mento, maturazione di tumore. pigat, o si assumit de fai, impresa. Po azioni,
Impostemài v. n. fai postema, impostemire. o fattus celebris, le gesta, le imprese.
Impostemais n. p. far capo, marcire, suppi Impresàriu s. m. impresario.
rare, venire a suppurazione. Impostemaisì de Imprescrittibili agg. (T. Leg.) imprescrittibile,
nou, rimpostemire. -
che non ammette prescrizione.
Impostemàn, da part impostemito, marcito, Impresonai v. a. (de empresonar cat.) poniri
suppurato, che ha fatto capo, venuto a sup in presoni, imprigionare, incarcerare, carcerare,
purazione. incamerare, metter in chiusa, in prigione, o in
Impostòri s. m. calunniadori, impostore, ca carcere, aggratigliare, incatenare, prigionare.
lunniatore. Po seduttori, impostore, seduttore. impresonamentu s. m. imprigionamento, incar
Impostu, sta part imposto. cerazione, carcerazione, carceramento.
Impostura s. f calunnia, impostura, calunnia. Impresonàu, da part. imprigionato, incaree
Imposturài v. a. calumniai, imposturare, ca rato, carcerato, incamerato, aggratigliato,
lunniare, imputar falsamente. Impressionai v. a. impressionare.
IMP IMP 319

Impressionau, da part impressionato. Improvvisàda s. f improvvisata; Improvvisada


Impressioni s. f impressione. Po stampa, in cumponiri versus, estemporalità, improvvisata.
impressione, imprenta, stampa. Omini de prima Improvvisadòri v. m. poeta, ch' improvvisat,
impressioni, uomo di prima impressione. - poeta estemporaneo, improvvisatore -

mpressòri s. m. impressore, improntatore, Improvvisai v. a. cantai in rima a s'improv


stampatore. - visu, improvvisare.
Imprestadòri v. m. e ra f chi dimandat, o Improvvisamenti avv. improvvisamente, im
p" in prestidu , accattatore, trice. -
provvedutamente, inaspettatamente , alla sprov
mprestai v. a imprestare, prestare, dare in vista , all'improvviso, di punto in bianco, ino
prestito. Imprestaisì n. p. pigai a prestidu, im pinatamente. -

prontare, prender in presto, o in prestanza. Improvvisamentu s. m. improvvisamento .


Imprestàu, da part. imprestato, prestato. Improvvisanti v. agg. improvvisante. -

Imprestàu, da agg. non propriu, ma pigau Improvvisu, sa agg. improvviso, improvveduto,


de atera parti, ascitizio, non proprio, preso inaspettato, estemporaneo.
d'altronde. Su colori imprestau, o non propriu Improvvisu avv. a s improvvisu, de improv
de is istellas, il colore ascitizio delle stelle. visu, all' improvviso. M. improvvisamenti.
Imprèstidu s. m. imprestito, impresto. Imprudentementi avv. imprudentemente.
Impreteribili agg. (t. de s'usu) impreteribile. Imprudenti agg. imprudente, mal accorto,
M. immancabili . - improvvido. - -

Impreteribilmenti avv. M. immancabilmenti. mprudènzia s. f imprudenza, imprudenzia.


Impriastài ec. M. impiastrai. -
Impruinài v. a impolverare, dar la polcere
Impriastàu, e impiastau part. impappolato, a capelli. Impruinaisì v. r impolverarsi, inci
impiastrato, imbrattato, lordato, insozzato. priarsi. Po imbruttai de pruini, impolverare.
impiastràu. Impruinàu, da part. impolverato, incipriato.
mprimenti v. agg. imprimente. - Imprumbài ec. M. implumbai ec.
Imprimidòri. M. impressori. . Impruppideddu, dda agg. dim. (dd pron.
Imprimidùra s... f impressione, stampa. Po ini ) carnosetto. - -

eumposizioni de impiastrai telas po pintai, me InDrupplr1 V. a.


stica, imprimitura. -
i" i.) M. impulpiri. - - -

-
- -

Imprimiri v. a. imprimere, improntare. Im Impruppiu, da part. M. impulpiu .


rimiri muneda, coniare, improntar moneta, "i ra agg. giovuneddu , chi no hat
medaglie col conio. Imprimiri una mancia in s' cumpliu is 14 annus; e giovunedda, chi no
animu , imprimere, suggellare una macchia tenit 12 annus cumplius, impube, impubere.
nell'animo. Impudicamenti avv. impudicamente.
Imprimiu, mia part impresso, coniato, sug Impudicizia s. f. (t. de s' usu) M. impuresa.
gellato, improntato. Imprimiu in sa memoria, Impudicu , ca M. impuru .
impresso, fisso, confitto nella memoria. Fued Impugnadòriv. m. chi contradixit, impugnatore.
dendu de mancia beccia, raffermo. Mancia im Impugnadùra s. f impugnatura.
primia, macchia rafferma, vecchia, penetrata. Impugnài v. a impugnare, contendere, vietare.
Impringiadùra s. f. ingravidamento. Impugnai sa spada, imbrandire, impugnar la
Impringiài v. a. ingravidare, impregnare, in spada. .Po contrariai, impugnare, oppugnare,
ssare, render, o far gravida. In signif neutr. contrariare . -

niri pringia, agataisì pringia, incignere, inci Impugnamentu s. m. impugnamento, impu


gnersi, ingravidare, divenir gravida, impregnare, gnazione.
ingrossare, ingrossarsi. Im ºugnàu, da part. impugnato, conteso, im
Impringiàu s. m. gravidanza, gravidezza, brandito, oppugnato.
pregnezza, gravidamento. Impulitiga s. f scostume, scostumatezza.
Impringiau, da part ingravidato, ingrossato, Impulitigamenti avv. impolicamente. -

incinto, impregnato, fatto, o renduto gravido, Impolitigu, ga agg. impolitico, incivile, sco
zncinto, grosso. stumato, malcreato.
Impriogaisì v. n. p. impidocchire, impidocchiare. Impulpirisì v. n. p. impolpare, prender polpa,
Impriogàu, da part. impidocchito. forza, ingrassare, invigorirsi, impor carne.
Improbabili agg. improbabile. Impulpirisi de nou, rimpolpare , rincarnare.
Improbabilidàdi s. f improbabilità. Impulpiu, da part. ingrassato, invigorito,
Improbabilmenti avv. improbabilmente. che ha preso " informato, ben complessio
nato . Po pulpuda, carnuto, polputo, carnoso,
Improddadùra s. f. M. azzaroddu.
Improddài v. a. (t. b. ) M. azzaroddai. carnacciuto, carnaccioso, membruto, complesso.
Improddàu, da part. M. azzaroddau. Axina pulpuda, uva carnosa, carnacciosa.
Improddiu. M. improddu. Impulsioni s. f (t des usu) impulsione, in
Improddu s. m. (t. b.) M. azzaroddu, ciap pulso, sospinta, urto. - .

puzzeria. - Impulsivu, va agg. impulsivo.


Impromissa s. f. (t. r.) M. promissa, Impulsu s. m. impulso, urto, spinta. Fig.
Impromittiri v. a. (t. r ) M. promittiri. incitamento, instigamento, stimolo.
lmpromittin, ia part. M. promittiu. Impumiciai v. a. (t de s'usu intre is Fusteris)
Impropèriu s. m (t de s'usu) improperio, puliri cun sa perda pomice, impomiciare, stro
ingiuria. - picciar con pomice. M. pumiciai.
lmproporzionati, da agg. M. sproporzionau. Impumiciau, da part. impomiciato.
Impropriamenti avv. inpropriamente. Impunementi avv. (t. de s'usu) impunemente,
Impropriedàdi s. f improprietà, impropietà. -

l mpròpriu, ia agg. improprio. º ""


punibili agg (t de s'usu) impunibile...
Q q 2
320 IMP ENA

i impunidàdi s. f. (t de s usa) impunità. Inammisibili agg inammisibile.


Impuniu, da agg (t. de s usu) impºsa. inanimàa, da agg senz'anima, inanimato,
º i 'rie.
Impuntalai v. a. poniri puntali a una bastoni,
ingorbiare, metter la gorbia ad una carreta. lnappellabili agg inappellabile.
impunteddai v. a M. appunteddai. Haappellabilimenti avv. inappellabilmente.
Impuntualidàdi s. f contrariu de puntualidadi, Inappetenti v. agg., inappetente, svogliata.
impuntualità. lnappetenzia s. f inappetenza, nausea de cibi,
timpuramenti avv. impuramente, impudicamente, svogliatezza, ancpisina. Bonav. - - i

Impurdeddirisì v. n. p (dd pron. ingl.) Si laapprensibili agg in apprensibile - -


usat iig. po essiri calenti de lussuria, pigada Hnarioorài v. a. anarborau ce. M. inalberai ee.
sa similit. de is purdeddus beni orgiaus, divenir Inarcai v. a, inarcare. Inareaisì n, p. faisì a
fojoso, caldo, aver la foia, arcu, inarcarsi, piegarsi in arco, di enie curvo.
impurdeddu, da part. infiammau de lussuria, i mareau, da part inarcato,
divenuto foſoso. In forza di agg. fojoso, caldo, lnarticulàu, da agg. inarticolato.
tibiolinoso. luaspettadamenti avv. inaspettatamente.
Impurèsa s. f impurità, impudicizia. Inaspettata, da agg, no aspettau, inaspettate.
Impurpuraisì v. r imporporarsi. Inaspiadiura s f avvalgimento del filato in
Impurpuràu, da part. imporporato. sul naspo.
Impuru, ra agg. impuro, impudico. Inaspiài v. a. imboddiai in sa naspia, anna
Imputabili agg. imputabile. spare, inaspare, annaspare,
Imputadòri s. m. accusadòri, imputatore, ac Inaspiàu, da part. annaspato.
cusatore, accagionatore. - Inasprèssiri v. a inaspressiu ee M, esasperai.
Imputài v. a. inculpai, accusai a tortu, im Inaspriri, inaspru. M. esasperai ec.
utare a torto, criminare, incolpare, accusar di Inattaccabili agg. inattaccabile.
delitto, attribuire, apporre, ascrivere, calunniare. Inattendibili agg (T. Forensi) chi non meritat
Imputamentu s. m. imputarnento, accagiona attenzioni, inattendibile.
mento, imputazione, accusazione. Inaudu, da agg. tt de s'usu) mai intendiu ,
Imputàu, da part. imputato, incolpato, acca sorprendenti, inaudito, sorprendente, quasi in
credibile .
gionato, ascritto, apposto. Imputau a tortu ,
imputato, apposto, attribuito a torto. Inaugurai v. a (t. lat. in usu) eliggiri, e pro
ii s. f imputazione. Imputazioni de moviri cun applausu, inaugurare.
delittu, criminazione, incolpamento, attribui Inaugurau, da part cliggiu e promoviu cua
mento, imputazione di delitto. applausu, inaugurato.
In prep in. In custu paisu, in questo paese. naugurazioni s. f proclamazioni, o bonu au
In sa dì di hoi, nel giorno d'oggi. Cun is ma guriu in sa promozioni di algunu, inaugurazione.
nus in gruxi, colle mani in croce. In su biri, Inavvertentementi avv. inavvertentemente, inav
in su liggiri, in . o nel vedere, in leggere, o in vedutamente, inavvertitamente, impensatamente,
leggendo. In ala de camisa, in camisa, in camicia. elisavvedutamente.
inàbili agg inabile, in pare, disadatto, inetto. Inavvertènzia s. f inavvertenza, disavvedutezza,
lnabilidadi s. f. inabilità, inattitudine, dise disavvedimento, disavvertenza.
dattaggine, inettitudine: -
inazioni s. f. (t, de s'usu) cessazioni di operai,
Inabilitài v. a. inabilitare, render inabile. lneaz rovie.

bnabilitaisì m. p. inabilitarsi, rendersi isabile. In bericià di avv. in verità, in vero,


Inabilitàu , i part. inabilitato, renduto inabile. Incabbiai v. a. poniri in cabbia, ingabbiare,
Inabitàbili agg. inabitabile. metter in gabbia. Metaf inserrai, ingabbiare,
Inabitàu , da agg. inabitato. rinchiudere, rinserrare, - -

Inaccessibili agg (t de s'usu) chi no s'inci Incabbiau, da part ingabbiato. Fig. rinehiusa.
podit arribai, inaccessibile, inarrivabile, inaccesso. Incaboniscaisì v. n. p. ingalluzzarsi, ringal
Inacciuvàbili agg. insommergibile. luzzarsi, mostrar baldanza.
Inaccordabili agg. inaccordabile, che non può Incaboniscàu, da part. ingalluzzato, ingalluz
aeeordarsi. zito, ringalluzzato.
Inadattabili agg. inadattabile. lncadenadùra s. f. M. incadenamentu.
Inadattabilidàdi s. f inadattabilità. - Incadenài v. a. incatenare. Ineadenai impari,
Inalberài v. a. inalberare. Inalberai sa ban incatenare insieme, concatenare, collegare, can
dera, inalberare lo stendardo, e levar la ban mettere, congiugnere. Incadenaisì v. r accappiaisì,
diera . Po plantai is arburis ind unu bastimen incatenarsi, legarsi.
ta, inalberare, piantar gli alberi in un ba Incadenamentu s. m. incatenamento. Incade
stimento. namentu impari, concatenamento, concatena
Inalberamentu s. m. inalberamento - zione, incatenatura. Incadenamentu de un edifiziu,
Inalberàu, da part. inalberato. cºgnatura - -

Inalienàbili agg inalienabile. Incadenàu, da part. incatenato. Incadenau


Inalteràbili agg. inalterabile: impari, concatenato, incatenato insieme, con
Inalterabilidàdi s. f inalterabilità, giunto, collegato.
lnalterabilmenti avv. inalterabilmente. Incagliài v. n. (t de s' usu) si narat prin
Inalteràu, da agg inalterato. gipalnenti de is navis, chi donant in su siccu,
Inalzài v. a. inalzare, innalzare, alzare, sol incagliare. Incagliai in signif. att. ingorgare.
levare. Inalzaisì n. p. innalzarsi. Po metaf su S'aqua abarrada incagliat su molinu, dd' im
blimare, illustrare. pedit de girai, l'acqua ritenuta ingorga il molino.
Inalzamentu s. m. inalzamento, innalzamento. lucagliau, da part. incagliato. Molinu inca
Inalzàu, da part inalzato, innalzato. gliau po aqua abbundanti, molino ingorgato,
INC INC 52p

Incàgliu s m (t de º um) arenamentu de Incannizzau s. m. graticcio di canne.


navi, incaglio Po ostaculu, incaglio, impedi Incannizzau, da part incannucciato.
mento, ostacolo. Incagliu de mercanzias, gia Incannugài v. a. poniri sa stuppa in sa can
cenza, ristagno di merci. nuga, inconocchiare, appennecchiare, impen
Incalcinài, incalcinàu ec. M. incarcinai ec. necchiare, arroccare, metter sulla rocca il pen
Incallimentu s. m. incallimento. necchio. -

Incallirisì v. n. p. fai callu, incallire. Fig. Incannugau, da part. inconocchiato.


induressiri, ostinaisì, incallire, ostinarsi. Incansàbili agg. instancabile, indefesso.
Incalliu, da part incallito, e fig. ostinato, Incansabilmenti avv. instancabilmente.
Incalliu in su viziu, incallito, radicato, incar Incantadòri, ra v. m. e f. incantatore, trice.
nito nel vizio, abituato nel male. Incantài v. a. fai incantus, incantare, far
Incalzàda s. f pressa. Donai un incalzada, incanti, prestigiare. Po bendiri a s' incantu,
incalzare, pressare, far pressa. Po instanzia. M. incantare, vendere all'incanto. Incantaisi n. p..
Incalzadòri v. m. incalzatore. distrarsi, astrarsi, essere astrato. Incantai de nou
Incalzài v. a. incalzare, pressare, sollecitare, roba, rincantare.
costrignere, improntare, dare addosso. Po per Incantamentu s. m. incantamento.
sighiri, M. Incantanti v. agg. incantante.
Incalzanti v. agg. pressante. -
Incantatòriu, ria agg. incantatorio.
Incalzàu, da part incalzato, incalciato, pres Incantàu, da part fattu po incantu, incantato,
, sollecitato. fatto per incanto.
“" s. f. (T. de Milizia) sorpresa de Incantàu, da agg. astratto, distratto, alienato
Sordaus cund' una camisa asuba de is armas da' sensi.
po reconoscirisi intre issus, fatta de notti contra Incantèsimu s. m. incantesimo.
s'enemigu, incamiciata. - - - - Incantonaisì v. n. p. incantonare, incantonarsi,
Incamisaisì v. r. (pagu in usu) ponirisì sa rincantucciarsi, ritirarsi ne canti, o cantoni,
camisa, incamiciarsi. - - -
incantucciarsi. -

Incamminài v. a. mostrai su camminu, poni Incantonàu, da part. incantucciato, rincan


ri in camminu, avviare, instradare, stradare, tucciato, nascosto in un cantuccio.
ravviare, rimetter nella strada. Po donai prin Incantu s. m. incanto, prestigio, magia. Po
gipiu, avviare, dar principio. Po dirigiri º indi distrazioni, astrazione, alienazione di mente.
rizzare, dirigere. Incamminaisì n. p. ponirisì in Incantu s. m. manera de bendiri, o comparai
su camminu bonu , ravviarsi, rimettersi in via, in pubblicu a sa maggiori offerta, incanto. Ben
mettersi in istrada. Incamminaisì li recurrini a diri a s'incantu, vendere per la maggior offerta.
unu, addirizzarsi, dirizzarsi, indirizzarsi, av Incapacementi avv. incapacemente, inettamente.
viarsi, incamminarsi. - -
Incapaci agg incapace, inetto, inabile, me
Incamminamentu s. m. incamminamento, ave lenso, lavacèci. -

viamento, indirizzamento. - -
Incapacidàdi s. f incapacità, inattitudine,
Incamminàu , da part. incamminato, avviato, inabilità, disadattaggine.
addirizzato, instradato, dirizzato, indirizzato. Incapacitàbili agg incapacitabile. -

S'affari est incamminau, hat pigau bonu cam Incapitai v. a. capitare. Incapitai beni o mali,
minu, l'affare è avviato, ha preso avviamento. capitar bene o male, aver esito felice, o infelice,
Incanài sa scuppetta v. a. inarcare l'archibuso. scontrare, avvenir male. -

Incanàu, da part. inarcato. Incapitàu, da part. capitato, incappato.


Incanaladùra s. f. po scanaladura, scanalatura, Incappai incappau ec. M. incapitai ec.
Incanalài v. a. (T. Marinar.) circai passu cun Incappeddai v. a. (dd pron. ingl.) poniri su
iscandagliu, incanalare. Incanalais aqua, di cappeddu a unu, incappellare, coprire. Incap
riger l'acqua. Po scanalai, o scavai in forma peddaisì n. p. incappellarsi, mettersi il cappello,
de canali, scanalare. Scanalai unu cannoni de coprirsi. -

scuppetta, scanalare un cannone d'archibugio. Incappeddau, da part incappellato, coperto


Incanalàu, da part. scanalau, accanalato, col cappello.
scanalato. - -
Incappottaisì v. r. (t. sp.) ammantellarsi.
Incancarài v. a. poniri in cancarus una porta, Incappottàu, da part. ammantellato.
ingangherare, metter in gangheri. - Incapricciaisì v. n. p. impegnaisì a fai una
Incancaràu, da part. ingangherato. Porta in
cosa, impegnarsi. Incapricciais in amoris, in
eancarada, porta messa in gangheri -
namoraisì, incapriccirsi, invaghirsi.
Incangerais v. n. p. beniri, o fais cancer, o can Incapricciàn, da part impegnato. Incapric
qeru, incancherare, incancherire, divenir canchero. ciàu in amoris , innamorati, incapricciato, in
Incanceràu, da part. beniu cangeru, incanche vaghito, imbizzarrito. Incapricciau a fai dinais,
rato, incancherito. - - - -
impegnato, intento ad accumular danari.
Incanirisì v. n. p. arrabbiaiù de ira comente
cami, incanire, incagnarsi, accanire, invelenirsi.
ncaraisi (t. r.) M. affacciaisì. - -

Incarbonais v. n. p. beniri carboni, incarbonire.


Incanu, da part incanito, incagnato, acca lncarbonàn, da part. divenuto carbone. -

mato, stizzato come cane . Incarcinadùra s. f incalcinatura. Prima in


lncannadùra s. f. M. incannizzan .
Incannài v. a. incannucciare. Po imboddiai carcinadura de muru nou, arricciamento, prima
incalcinatura rozza.
fila in rotulus, incannare, avvolger filo nei Incarcinài v. a. inralcinare, coprir con calcina,
rocchetti. Po s' imbruttai, chi faint is Maistus in is mu
Incannàa, da part. M. incannizzan, da. rus nous, arricciare il muro . M. imbruttai
Incannizzài v. a. incanuucciare. lacannizzai de
Incarcinamentu s. m. coprimento fatto con
nou, rineannare. calcina. M. ineareinadura.
5:2 INC INC.

Incarcinàu, da part. incalcinato. eastro, incastratura, combaciamento, combagio,


incarduràu (t. r.) M. imbaschiu. congegnamento, congegnatura, commessura. In
incarèssiri, incaressiu ec. M. incariri. casciu de is denti», alveolo di dente.
Incarigai ec. M. accarigai ec. Incastradùra s. f incastratura, congegnamento,
Incariri v. a. cresciri de preziu is cosas, rin congegnatura. Incastradura de perda in aneddu,
carare, incarare. Incari, i v. n. beniri caru, incastonatura. Po incasciadura. M.
incarire, rincarire. Incastrài v. a. uniri impari, incastrare, con
Incariu, da part. incarato. gegnare, commettere, combagiare, unire insieme,
Incarnaisì v. n. p. penetrai in sa pezza, ac congiugnere, conjugare, connettere. Incastrai per
carnare, accarnire, incarnarsi, penetrar dentro das in aneddus, incastonare. Incastrai, e in
la carne. Po torrai a cresciri sa carrizia, rin crastai si narat de is dentis de una roda, ch'
carnare, rammarginare. Po pigai carri, incar intrant in is dentis de un' atera, ingranare, in
narsi, prender carne. castrare. (V. la v. fr. engrener) Po incasciai. M.
Incarnàu, da part. incarnato . Incastramentu s. m. M. incastradura.
Incarnàu, da agg, incarnato. Rosa incarnada, Incastrau, da part incastrato, congegnato,
rosa imbalconata, incarnata. commesso, congiunto, connesso, coniugato, con
Incarnazioni s. f incarnazione. serto, incastonato, ingranato. M. su verbu.
Incarnu, da agg incarnito, penetrato nella lncastru s. m. strum. po agualai is ungas a is
earnle . cuaddus, incastro. Po unioni di arburi de na
Incarrerài v. a. (t. pleb.) avviare. Incarreraisì viu, incastro. Incastru de taulas po formai una
n. p. avviarsi, incamminarsi, mettersi in cam i" impostatura. Incastru de li pezzus de
mino. Po ponirisì de carrera, porsi in fila. inna, mortisa, cavo.
Incarreràu , da part. incamminato, avviato. lncatarrai, incatarràu ec. M. accattarrai.
lncatramài v. a. incatramare.
Po postu de carrera, messo in fila,
Incàrriga s. f. pesu, incarica, incarico. M. Incatramàu, da part. incatramato.
carrigu. Po imposizioni, gravezza, imposizione, Incavadùra s. f concavità, cavità, concavo.
Incavài v. a. incavare.
aggravio, incarico. -

Incarrigài v. a. (de encargar sp.) raccoman lncavàu, da part. incavato. Po scavau. M.


dare, commettere, ordinare, imporre, ingiugne Incausai v. a. accusai, inculpai, por cagione,
re, incaricare, dar l'incarico. Po imputai, coglier cagione, incolpare, accusar di delitto,
imputare, incolpare, aggravare. Incarriguisì v. imputare, accagionare, cagionare.
r. incaricarsi. Incarrigaisì de alguna cosa, ad Incausàu, da part. accusau de delittu, incolpato,
dossarsi, incaricarsi, pigliarsi la detta. Incar accusato di delitto, accagionato, cagionato.
rigaisì po arrimaisì, appoggiarsi. M. arrinai. Incautamenti avv. incautamente.
Incarrigàu, da part. incaricato, ingiunto, Incàutu, ta agg. inconsideràu, incauto.
commesso, -
Incàvu s. m. sottosquadro. A incavu avv. di
Incarrognaisì v. n. p. si narat di omini inna sottosquadro. - r

morau, chi andat maccu po una femina, inca Incendiariu, ia s. m. e f. autori, e autorade
rognarsi, innamorarsi all' eccesso. incendiu , incendiario, ria.
lncarruzzaisi (t. r.) M. arrimaisì. lncendibili agg. incendibile.
Incartài v. a. obbligare uno con iscrittura. M. Incendidamenti avv. accesamente, fervente
carta. Po imboddiai in paperi, incartare, invol mente, ardentemente.
gere in carta. Incartais v. r obbligaisì cun Incendideddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)
iscrittura, far carta, obbligarsi per iscrittura, far accesuolo.
convenzione con qualche artefice per esser am Incendidòri, ra v. m. e f incenditore, trice.
maestrato nell'arte. Incendimentu s. m. incendimento. -

Incartamentu s. m M. incartu. Incèndiri v. a. e n incendere. Incendirisì n.


Incartàu, da part. che ha fatto carta, obbli p. adiraisì, incendersi, adirarsi.
gato per iscrittura. Incenditivu, va agg. incenditivo, incensivo.
Incartu s. m. assortimento di buone carte. lncèndiu s. m. incendio, arsione.
Incarzonaisì v. r. ponirisì is carzonis, in Incèndiu, ia part. acceso.
calzonarsi. Incensàda s. f incensata.
Incasài v. a. incaciare. Incensadùra s. f incensatura.
Incasàu, da part. caciato, spolverizzato col - Incensài v. a. incensare, dar l'incenso, turi
cacio, casirato, incaciato. ficare. Po adulai, adulare, piaggiare, ugnere
Incasciadùra s. f incassatura. Po incastradura, gli stivali, grattar gli orecchi, lisciare.
incastratura, incastro, incassatura. Incensamentu s. m. incensamento.
Incasciài v. a. poniri in cascia, incassare, Incensàu, da part che ha dato, od offerto
metter nella cassa. Incasciài in conca una cosa l'incenso. -

a unu, cacciare in capo una cosa a uno. Po Incensèri s. m. incensiere, turibolo.


incastrai, uniri impari taula cun taula, perda Incensu s. m. lagrima de una pitica arburi
cun perda, ferru cun ferru ec. incassare, inca arabica, incenso. S'arburi, ginepro turifero.
strare, commettere insieme, combaciare, comba (Juniperus thurifera. V. Targ. ) Segundu sul
giare, congegnare. Incasciaisì in conca, incaparsi. santu s'incensu, prov. a popol pazzo, prete
Incasciamentu s. m. M. incasciu. spiritato.
Incasciàu, da part. incassato, messo nella Incensurabili agg (t. de s'usu) incensura
cassa. Po incastrau, uniu impari, incassato, in bile. M. irreprensibili.
castrato, commesso, combaciato, congegnato, Incentivu s. m. incentivo, provocazione.
incavicchiato. -
incentrais v. r. e n. p. intrai in su eentru,
Incàsciu s. m. incassamento, incassatura, in internaisì, incentrarsi, internarsi. - - a
INC

Incerài v. a. incerare. Incerai su s , in intagliare ad acqua forte. Po burinai, bulinare,


cerar lo spago. Incerai v. m. e inceraisì po s' in cesellare, incidere , intagliare a bulino, lavorar
hirisì de is loris, candu cumenzant a siccài, di bulino, di cesello.
incerare, ingiallare, ingiallire. Inceraisì ſig. Ingidiu, ia part inciso.
scoloririsì sa facci po inquietudini, o po azzichidu, Incillidùra s. f. M. incillimentu .
rimescolarsi, cangiar di colore per isdegno, o Incillimentu s. m. accigliamento, Po ira ,
per sorpresa, mutarsi di colore. sdegno.
Inceràu s. m. tela incerada po ventana, im Incillirisì v. n P. mostrai in facci s' inquietu
spannata, incerato. dini , inciprignire, rabbruscarsi, accigliarsi,
Inceràu, da part. incerato. contrarre, aggrottare le ciglia per isdegno, o
Incertài ec. M. aggertai. malinconia, far cipiglio, far viso arcigno, rag
Incertamenti avv. incertamente. rinzar la fronte , far ceſſò, storcere il muso.
Incertèsa s. f incertezza. Incilliu, da part. e agg. accigliato, accipi
Incertitudini s. f incertitudine. gliato, inciprignito, rabbruscato. In forza di
Ingertu s. m. su chi no est certu, incerto. agg. brusco, crespo. Cun su fronti incilliu,
Lassai su certu po s'ingertu, lasciare il certo colla fronte rabbriscata, cigliuta. -

per l'incerto. Ingertus pl. proventus casualis de Incimiri v. n. e incimirisì n. p. fai sa cima,
unu impleu a prus de sa paga, incerti, pro e si narat de is plantas, o erbas a tallire, man
venti casuali oltre la paga , tare, andare in seme.
Ingertu, ta agg incerto, vano, fallace, con Incimiu, da part e agg. tallito, montato, an
tingente. Po dudosu, incerto, dubbioso, irresoluto. dato in seme.
Incessàbili agg incessabile, indeficiente. Incingiài v. a. fueddendu de bistiri nou, rin
Incessabilidadi s. f incessanza, continuazione. novare un abito. Po poniri in usu, incingiai
Incessabilmenti avv. M. incessantementi. una carrada noa, un ampudda noa ec. M. um
Incessantementi avv. incessantemente, indefi perai. » Nota: Questa voce sarda è porta dalla
cientemente, perennemente, incessabilmente. - greca capnon novum. Gli Ebrei chiamavano en
Incessanti v. agg. incessante. caenia la dedicazione di qualche casa nuova ;
Incestu s. m. peccàu carnali cun parenti, o onde l'uso poi introdusse " encoeniare per
affini, incesto. significare, che uno si veste d'un nuovo abito. »
Incestuàu, da agg. manciau de incestu, in Incingiau , da part. trattendu de bistiri nou,
cestuato .
rinnovato. Bistiri no ancora incingiau , abito
Incestuosamenti avv. incestuosamente. non per anco messo addosso. Po cosa no an
Incestuòsu, sa agg incesto, incestuoso. cora umperada, adoprato, manomesso. Pin
Ingetta s. f. (t. de s' usu) su comparai in giada incingiada, umperada, posta in usa, pen
russu po torrai a bendiri, incetta. Fai ingetta, tola manomessa. M. umperau.
incettare.
Incingrài v. a. accappiai cun cingra, cinghia
Incettadòri v. m. (t. de s'usu) incettatore, re, cignere.
monopolista. Incingràu, da part. cinghiato.
Inchighiristaisì v. n. p. ingalluzzarsi, ringalluz Incinixài v. a. (de encenizar sp.) spargiri de
zarsi, rizzar la cresta, insuperbirsi, inorgogliarsi. cinixu, incenerare, spargere, imbrattar di cenere.
Inchighiristàu, da part ingalluzzato, ingalluz Incinixàu, da part incenerato, sparso di
cenere . -
zito, insuperbito, che ha alzato la cresta. - -

Inchighiristau, da agg. propriu de is puddas, Incinixàu, da agg. plenu de cinixu, ceneroso.


e cabonis, crestuto, crestoso. Incippài v. a. poniri in su cippu, inceppare.
Inci avv. locali, ce, ci, e vi. Inci sunti totus, Incippàu, da part. inceppato.
ci sono tutti. Incind' hat medas, ce ne sono molti. Incirca prep. circa, in circa. In circa avv. in
Inci bolit ateru, ci vuol altro. No 'ncind'est prus, circa, presso a poco.
non ce n'è, non ve n più. Inci andais bosaterus, Incircadùra s. f cerchiatura.
ci, o vi andate voi altri. Inc' esti? c' è, vi è? Incircài v. a. accerchiare, accerchiellare, In
Inciaccài v. a. ammalare, render infermo, circai una carrada, poniriddi is circus, accer
magagnare, tar la salute. chiellare, intorniare di cerchi, o di cerchielli
Inciaccàu, i" agg. affetto di mala indisposizione, una botte. Incircai de nou, raccerchiare, ricer
che soffre acciacco. chiare. Incircai is cubidinas, cerchiare, ricer
Inciaspiadùra s. f. (t. sp.) brizzolatura. chiare le tina. Po sitiai, ingiriai, assediai, cer
Inciaspiai v. a. (de jaspear sp.) dipingere di chiare, circondare, circuire, far cerchio, cignere,
color di diaspro, chiazzare, picchiettare, briz circoncignere, attorniare. Po cingiri cun circus,
zolare . cerchiare, legare con cerchi. Po ſai in forma
Inciaspiàu, da part. (de jaspeado sp.) briz de circu, incerchiare.
zolato, chiazzato. Incircamentu s. m. cerchiamento. Po assedia,
lncidentementi avv. (t. de s'usu) inciden assedio, cerchiamento, circondamento. Po cingi
temente . -

mentu cun circus, cerchiamento.


Incidenti v. agg. (t de s'usu) incidente. Incircàu, da part. accerchiellato, intorniato
Raju incidenti, raggio incidente. di cerchi. Po sitiau, cerchiato, circoncinto, cir
lncidènzia s. f (t de s'usu) digressione, in condato, attorniato. Po cintu de circus, cerchiato.
cidenza. Po calda de unu raju, o linea asuba Maniga de gorteddu incircada cun aneddu de
de unu planu, incidenza, caduta d un raggio ec. metallu, manico di coltello ghierato.
Angulu de incidenzia, angolo d'incidenza. Incirchiài ec. (t. r.) M. incircai.
Incidiri v. a. intagliai in marmuri, o metallu, Incirconscrittu, tta agg illimitau, incirconscritto.
incidere , intagliare, scolpire in marmo, in incirconcisu, sa agg. incirconciso. - -

metallo ec. Intagliai, o ingidiri a aqua forti, Incisiòni s. f. (t. de s'usu) segadura, incisiºne,
524 INC INC

taglio, distagliatura. Incisioni de su corpus - Inclinanti v. agg. inclinante º


unanu, dissecazione, dissezione. Inclinativu, va agg inclinativo, enclitico. -
Incisìvu, va agg. incisivo. Inclinàu, da part. curvato, ineurwato, piegato,
Incisòri v. m. scultori, incisore, scultore. fatto curvo, inclinato, inchinato.
Incisu s. m. (T. Rettor.) inciso. Inclinàu, da agg. chino, inchinato, curvo ,
Incisùra s. f. incisura. incurvo, arcato, piegato in arro. Inclinau a
Incitadòri, ra v. m. e f. incitatore, instigatore, terra po reverenzia, prostrato, prosteso a piedi.
concitatore, sollevatore, provocatore, suscitatore, - lnclinau a is vizius , dedito a vizi.
promotore, trice: lnclinaziòni s. f inclinazione, propensione,
Ingitài v. a. incitare, provocare, stimolare,
-
tendenza. Po reverenzia. M. inclinamentu .
sommuovere, instigare, concitare, commuovere, Inclinu s. m. reverenzia, inchino, riverenza,
suscitare, persuadere fomentare, promuovere,
-
saluto. M. inclinamentu. -

sollevare, dar l'impulso, la sommossa. Ingitai Inclitu, ta agg. " lat. in usu) illustri, in
su disigiu innuzzolire, far venire in uzzolo, sol clito, illustre, preclaro.
leticare. Po inzulai, o insuzzuligai, attizzare, in Incluìri v. a. (t. sp.) acchiudere, inchiudere,
includere.
citare, stimolare, aissare. - - -

Incluìu, da part. acchiuso, inchiuso, incluso.


incitamentu s. m. incitamento, instigamento,
concitamento, concitazione, sollevamento, emo Inclusa s. f littera incluida in atera, inclusa,
zione. Po inzulamentu, o insuzzuligamentu, attiz acclusa.
zamento, incitamento, stimolo. Inclusiva s. f inclusiva . -

Inclusivamenti avv. inclusivamente.


Incitanti v. agg. incitante:
Incitativu, va agg incitativo, concitativo, com Inclùsu, sa part. e agg. M. incluiu.
motivo, atto a concitare. Incoafivu, va agg. (T. Dogmat.) chi cumen
Incitau, da part. incitato, suscitato. Po in zat, incoativo.
zulau, o insuzzuligau, attizzato, incitato, conci Incoberabili agg si narat de depidu difficili a
tato, stimolato. si coberai. Depidu incoberabili, debito fogno,
Incitazioni s. fv. incitazione, instigazione. inesigibile.
Incittadinaisì n. p. imitai is costuminis de Incocciài v. a. (t. fam.) incontrare, trovare,
is cittadinus, incittadinarsi. -
-

Incivilidadi s. f inciviltà, increanza, inur º"


ncocciau, da part. incontrato, trovato, sorpreso.
banità . Incòdina s. f incudine, incude, ancude, an
Incivili agg. incivile, inofficioso, inoffizioso, cudine. Su cippu, ceppo. Incodina a duas puntas,
inurbano, scortese. caccianfuori. Donai unu colpu a su ferru, e
Ingivilirisì v. n. p. M. incivilizzaisi. unu a s'incodina prov. dare un colpo quando
Ingivilizzau, in su 'l cerchio, e quando in sulla botte. Essiri
Incivilizzaisì n. p.M. incivilire,
Inciviliu, da v.part. divenir civile. intre s' incodina e su marteddu, esser tra le
Incivilizzàu, da part. incivilito. forche e Santa Candida, o trà l'ancudine e il
Incivilmenti avv. incivilmente, inurbanamente. martello.

Inciuppadùra s. f. M. inciuppamentu. . Incodinàu, da agg si narat de persona meda


Inciuppài v. a. inzuppare, imbevere, succiare, tèttera , e dura comente s'incodina, incamatato,
attrarre. Inciuppaisì n. p. imbeversi, inzupparsi, - incantatito, intirizzato.
inumidirsi. Incodinedda s. f. dim (dd pron. ingl.) ancu
Inciuppamentu s. m. inzuppamento. -
diretta, ancudinuzza. Incodinedda de plateri,
bicornia.
Inciuppau, da part bagnàu; inzuppatº, in
bagnato, suffuso, asperso. In forza di agg. Incoerenti agg. (t. de s'usu) incoerente di
zuppo. Po acciuppau, assurbiu , imbevuto, screpante.
stucciato. Incoerènzia s. f. (t. de s'usu) incoerenza,
Inclavadùra s. f inchiodatura. discrepanza. -

Inclavài v. a. inchiodare, configgere con chiodi. Incognitamentiavv. incognitamente, ignotamente.


Inclavàu, da part. inchiodato, chiodato, con Incògnitu, ta agg. incognito.
eIncoladòri v. m. colui che incolla.
fitto con chiodi. -

Incoladùra s. f. M. incolamentu.
Inclementi agg (t. de s usu) crueli, inclemente.
Inclemènzia s. f severidàdi, inclemenza, severità. Incolài v. a. attaccai cun cola, incollare, as
Inclinàbili agg inclinabile, inclinevole, in tacar con colla, appiccare, appicciare, appia
chinevole. strare, conglutinare, appiastricciare. Incolai is
Inclinadòri v. m. inclinatore . foglius de unu liburu, imbragare, fortificar con
Inclinài v. a. incrubai, curvare, incurvare, istriscia di carta incollata la piega lacera d'un
inchinare, inclinare, chinare, far curvo, pic foglio. Incolai tela cun sa materia spremia de sa
gare, flettere. Inclinai v. n. inclinare, pendere, alioffa po dda ammorbidai, imbozzinare, dar
propendere. Inclinai a una cosa i temiri disposi bozzina alle tele. Po donai sa cola a su pa
zioni, inclinare a una cosa. Inclinaisì n. p. cur peri, incollare.
varsi, incurvarsi, piegarsi, farsi curvo, inchi Incolamentu s. m. incollamento.
narsi, abbassarsi. i a unu v. F. faiddi Incolàu, da part. incollato, attaccato con col
reverenzia, inchinar uno, inchinarsi ad uno. la , appiccato, conglutinato, appiastrato, im
Inclinaisì a terra po reverenzia, prostendersi, bozzimato. M. su verbu.
prostrarsi. Incollanàu, da agg. incollanato, ornato dieollana.
Inclinamentu s. m. inchinanento, inclina Incolleraisì v. n. p. alzaisì in collera, incolle
mento, inchinata, dechinamento, chinamento, rirsi, incollerarsi, indegnarsi, crucciarsi.
inclinazione. Po reverenzia, inchinata, inchino, Incolleràu , da part. indegnato, adirato,
riverenza, umiliazione. sdegnato.
INC: INC 325

Incolluzzaisì v. n. p. sbonzolare, crepare, pa Incongebibilidàdi s. f. inconcepibilità.


tire crepatura, rottura. Inconciliàbili agg inconciliabile.
lncolluzzàu, da part sbonzolato, crepato. Inconcludenti agg. inconcludente.
Incoloraisì ) v. n. p. pigai colori, incolorarsi, Inconclusu, sa agg. inconcluso.
Incoloririsì / prender colore. Incongruentementi avv. (t. de s'usu) incon
Inconbustibili agg. (t de s'usu) chi no po gruentemente.
dit abbruxaisì, incombustibile. Incongruenti agg (t de s'usu) incongruente,
Incombustu, sta agg. (T. in usu de is Lit incongruo.
teraus) senz' essiri abbruxau, incombusto, illeso Incongruènzia s. f. (t. de s'usu) incongruenza.
dalle fiamme. Inconoscibili agg. incognoscibile, imperscru
Incommensuràbili agg. chi no est mesurabili, tabile .
incommensurabile. Inconseguènzia s. f inconseguenza, falsa con
lncommensurabilidàdi s. f. (T. Geom.) in seguenza.
commensurabilità. Inconsideradamenti avv. inconsideratamente ,
Incommutàbili agg. incommutabile. inavvedutamente, disavvedutamente, inconsulta
Incommutabilidàdi s. f incommutabilità, im mente .
mutabilità . Inconsideràu, da agg. mal avvertiu, inconsi
Incommutabilmenti avv. incommutabilmente . derato, inavveduto, inavvertito, disavveduto,
Incomodamenti avv. incomodamente, disa sconsiderato.
giosamente. M. scomodamenti. Inconsideraziòni s. f inconsiderazione, incon
Incomodài v. a. scomodai, incomodare, di sideratezza.
sagiare, disajutare, recare scomodo. M. sco Inconsistenti agg. insussistenti, inconsistente,
modai. insussistente, chimerico.
Incomodàu , da part incomodato, disagiato, Inconsolabili agg. inconsolabile,
disturbato. M. scomodau. Po indispostu, di Inconsolabilmenti avv. inconsolabilmente.
sagiato. In forza di agg. scomodo. Po indi Inconstantementi avv. inconstantemente.
spostu de malada, indisposto, cagionevole. Inconstanti agg. incostante, e inconstante,
Incomodeddu s. m. dim. (dd prom. ingl.) pic variabile, volubile, vacillante. Essiri incostanti,
colo incomodo. vacillare, titubare, vagellare, fiascheggiare.
Incomodidàdi s. f incomodità, scomodità. Inconstànzia s. f inconstanza, fluttuamento,
Incòmodu s. m. incomodo, scomodo, disagio, fluttuazione, ondeggiamento, instabilità.
svantaggio, danno. Stai cun incomodu, stare a Inconsultamenti avv. (t de s'usu) senza con
disagio, con iscomodo. Po indisposizioni, ca sillu, inconsultamente.
gione, indisposizione. Inconsumàbili agg. inconsumabile.
Incòmodu, da agg. incomodo, disagiato. M. Inconsistili agg (t. de s'nsu) senza cosiri,
scomodu . inconsutile.
Incomparàbili agg. (t de s'usu) chi no tenit Incontaminàbili agg. (t. de s” usu) inconta
s uguali, incompara ile, impareggiabile, im minabile.
paragonabile, singolare, unico, caffo, senza Incontaminadamenti avv. (t. de s'usu) incon
pari . lssu est su singulari, s' incomparabili, taminatamente.
egli è il caffo, senza pari. Dognia mincidiosu Incontaminàu, da agg puru, incontaminato,
bolit cumparriri singulari, ogni bugiardo si mette laro .

in caffo. Incontestàbili agg. (t. de s'usu) certu, ineon


Incomparabilmenti avv. incomparabilmente, testabile, certo.
impareggiabilmente. Incontinentementi. M. intemperantementi.
Incompatibili agg. impossibili a unirisì, incom Incontinenti agg. incontinente, licenzioso.
patibile, incompossibile, Incontinènzia s. f incontinenza.
Incompatibilidàdi s. f. (t. de s'usu) incom Incontrài v. a. incontrare, rincontrare, trovare,
patibilità. raffrontare, riscontrare, raccapezzare, rinvenire.
Incompensàbili agg. incompensabile. Po cumprendiri, intendere, comprendere. In
Incompetenti agg (t. de s'usu) si narat de contrai mali, disavvenire, incontrare, scontrar
Giugi inabili po defettu de giurisdizioni, in male. Incontrai ita nai, o criticai, biasimare ,
competente. riprendere, vituperare, disprezzare, apporre al
Incompetènzia s. f. (t. de s' usu) inabilidadi sole, o alle pandette. Po ciappai, sorprendiri,
de su Giugi po mancanza de giurisdizioni, in cogliere, trovare, giugnere, sopraggiugnere ,
competenza. acchiappare. Incontrai in s attu, coglier sul fatto,
Incomplessu, ssa agg (t. de s'usu) simpli, sorprendere, comprendere. Incontrai su cabidu ,
senza mistura, incomplesso. cioè sa difficultadi, ravviare il bandolo, ritrovare
Incomplètu, ta agg. incompiuto, imperfetto. il nodo. Incontrai scusa, pretestu, coglier cagione,
Incomprensibili agg. incomprensibile, inconce trovar cagione. lncontraisì v. n. p. incontrarsi,
pibile, impercettibile, inconsiderabile. abbattersi, affrontarsi, riscontrarsi, raffrontarsi.
Incomprensibilidàdi s. f incomprensibilità , Incontrais cun algunu, riscontrarsi, abbattersi
impercettibilità. con uno, venire all'incontro. Incontraisì in sa
Incomprensibilmenti avv. incomprensibilmen battaglia, incontrarsi, affrontarsi, avviarsi alla
te, impercettibilmente. battaglia. Incontraisì a casu, abbattersi, riscon
Incomunicàbili agg. incomunicabile, che non trarsi, trovarsi a caso. Incontraisì po fueddai
può comunicarsi altrui. impari, abboccarsi, riscontrarsi . Incontraisì mali,
Inconài v. a. (t. cat.) allattar la prima volta scontrare, scontrarsi. -

un infante , Incontramentu s. m. incontramento, abboe


Incongebibili agg inconcepibile. camento .
R r
326 INC INC

Incontrastabili agg. incontrastabile, incontra incorrigibilidadis f indocilidadi, in corrigibilità.


stato, indubitato, incontrovertibile, evidente. incorrigibilmenti avv. incorrigibilmente.
Incontrastabilimenti avv. incontrastabilmente. lncorruttibili agg incorruttibile, immarcescibile.
Incorruttibilidadi s. f incorruttibilità.
incontrau, da part. trovato, ritrovato, rinve
nuto, raccapezzato. Po inventau, inventato. Po lncorruttibilmenti avv. incorruttibilmente.
consighiu, conseguito, ottenuto. Po sorprendiu, incorruttu , tta agg. incorrotto.
ciappau, sorpreso, colto, acchiappato. Incon lncorruzioni s. f incorruzione, integrità.
trau in s' attu, colto sul fatto. Po beniu a fued Incorta s; f. (t. r.) piega. M. pinnica.
du , abboccato, riscontrato. Incortigliai v. a. (t. b.) ingiriai, sitiai. M. Po
lncontru s. m. scontro, scontrata, Po intop accorrai , inserrai in cortiglia, o in corrali -
M. accorrai.
pu, incontro, incorso, riscontro, incorrimento,
intoppamento. Po s'incontrais cun algunu, ab Incortigliàu, da part. ingiriau, sitiau . M. Po
boccamento. Incontrus pl. pezzus de cuaddu ar accorrau, inserrau in cortiglia, o in corrali.
M. accorrau. -

1nau , razze.
inconturbàbili agg. inconturbabile. Incortillài t. r. M. incortigliai.
lnconvenientementi avv. inconvenientemente. - Incortinadùra s. f. M. incortinamentu.
Inconvenienti s. m. inconveniente, disordine. Incortinài v. a. incortinare, ornar con cortine.
Inconvenienti agg. inconveniente, indebito, in Incortinai una Cresia, una camera, parare una
convenevole . Chiesa, una camera.
Inconveniènzia, e incunvenienzia s. f incon Imcortinamentu s. m. ornamento con cortine.
venienza. Incortinau, da part. incortinato, cortinato,
Inconvincibili agg. inconvincibile. ormato di cortine. Trattendu de Cresia ec.
Incoragginentu s. m. incoraggimento. parato.
lncoraggiri v. a. incoraggiare, incoraggire, Incosciài v. a. accosciare.
avvalorare . Incosciau, da part. accosciato.
Incoraggiu, gioa part. incoraggiato, avva Incotonai v. a. guerniri a cotoni, abbam
lorato. bagiare, imbambagiare, guernir di bambagia.
Incorài. M. incoraggiri. Incotonai de nou, ricotonare.
Incorazzaisì v. r. ponirisì sa corazza, ingia Incotonau, da part imbambagiato.
carsi, mettersi in gioco. Incovonadura s. f cudda cantidadi de roba
Incordadùra s. f incordatura. brutta, ch'ind una borta si ponit in su cossiu,
Incordài v. a. incordare, rincordare, metter bucato. -

le corde agli stromenti. Incordaisì, su retiraisì Incovonài v. a imbucatare, fare il bucato -

de is nerbius, incordare. porre i panni ’ini in bucato.


; Incordau, da part. incordato, rincordato. Incovonàu, da part. imbucatato, posto in bucato.
Zugu incordau po catarru, collo incordato, at Incozzài v. a. imbiettare.
trappato. Incrabiolài (t. r.) M. inzivinai.
Incordeddài (t. r.) M. incordiolai. Incrabistai v. a. poniri su crabistu, incape
incordiolài v. a. M. accordiolai. strare, incavezzare, metter la cavezza.
Imcordonài v. a. fai cordoni, o tirai sa linea lnerabistau , da part. accappiau cun crabistu,
po suspettu de pesta ec. tirar la linea, o il ancapestrato .
cordone. -
Incrassanti agg. si narat de medicamentu, chi
incordonàu, da part. che ha tirato la linea, fait su sanguni spissu, incrassante.
o cordone. -
Incrastadiura s. f. M. incastradura.
Incoronài v. a. incoronare, coronare. Inc: astai, incrastau ec. M. incastrai ec.
Incrastamentu s. M. incastramentu.
Incoronàu, da part. incoronato.
incoronaziòni s. f incoronazione, coronazione, Incrastu s. m. M. incastru.
incoronamento. Incoronazioni de is poetas, con Increanza s. f increanza, inciviltà.
ventazione. Increàu, da agg. eterno, non creato.
Incorporàbili agg. incorporalile. Incredibili agg. incredibile.
Incorporabilidàdi s. f incorporabilità. Incredibilidà di s. f incredibilità.
incorporada s. f ammestiru de cosas diver Incredibilmenti avv. incredibilmente.
sas, incorporo.
Incredulidàdi s. f incredulità. Incredulidàdi
Incorporài v. a. incorporare, comprendere, in materia de sa Fidi , miscredenza.
immettere, inserire. Incorporais n. p. incorporarsi. Incrèdulu, la agg. incredulo, miscredente.
- incorporamentu S. In. incorporamento - Increibili (t. sp.) M. incredibili.
Incorporau, da part incorporato, compreso. Incrementu s. m. (t. de s'usu) M. accresci
Incorporau impari, concorporato. mentu , aumentu . -

Incorporazioni s. f incorporazione, incòrporo. Increscimentu s. m. increscimento, annoia


incorpòreu , rea agg incorporeo. -
mento, fastidio, noia, rincrescimento, molestia.
incorràda s. f colpu de corru, chi donant is Incresciòsu (t. r.) M. fastidiosu, molestu.
bois ec. cozzata, cozzo, cornata. incrèsciri v. n. incrèsciu ec. M. pizziai. Pe
incorradòri v. m. cozzatore, cozzante. displaxiri. M.
incorradùra s. f. M. incorrada. incresciu s. m. (t. r.) M. arroscimentu, fastidiu.
incorrài v. a. ferriri cun is corrus, cozzare, incresiada agg ſ si narat de partèra, chi de
sferir coile corna, scorneggiare, tirar cornatella ustis de su partu est torrada a Cresia sa prima
scotendo il capo. lncorrai v. m. cozzare, cor orta, andata, entrata in santo. In signif att.
Vlacsºal in santo. -

neggiare - -

incorràu, da part. cozzato, ferito colle corna. incresiai v. a. su benediziri, chi ſait su Sa
Incorrigibili agg. incorreggibile, incorrigibile. gerdutu una partera sa prima borta de pustis de
INC INC 527

su partu in Cresia, metter in santo, benedire vato, piegato in basso, incurvato, fatto curvo.
una partoriente. Incresiaisì n. p. s'andai, chi Po umiliau , chinato, umiliato. -

fait una partera a Cresia sa prima borta pustis Incrubau, da agg. chino, curvo, incurvo,
de su partu po sa benedizioni de su Sacerdo arcato, piegato in arco, inchinato. Po corcovau,
tu, andare, o entrare in santo. gobbo. -

Incresuraisì v. r. acuaisì in cresura, insieparsi, Incrudelessirisì v. n. p. M. incruelessirisì


nascondersi nella siepe. lncruelessimentu s. m. incrudelimento.
Incrianza. M. rustichesa, increanza. Incruelessirisì v. n. p. M. incruelirisì.
lncrieddài v. n. incastrare. Incrieddai is di Incruelirisì v. n. p. incrudelire, infellonire,
dus, intrecciar le dita. Incrieddai is dentis de divenir fellone.
una roda, chi intrant in is dentis de un' atera, Incruehu, da part incrudelito, infellonito,
ingranare, incastrare, (V. la v. fr. engrener) divenuto fellone.
lncrieddàu, da parti incastrato. Incruentu, ta agg. no sanguinosu, incruento,
Incrispiàda s. f. (t. b.) M. incalzada. Incuàdas avv. ( t... r.) in palas. Torrai
lncrispiài v. n. pigai vigori, forza, incalzare, incuadas, tornar in dietro.
avvalorare, pigliar forza. S aqua, su fogu in Incuaddigài v. a. incavalcare, sovrapporre.
crispiat, la pioggia cresce, inſorza, il fuoco, lncuaddigàu da part. incavalcato. Arti incuad
l'acqua avvalora. Su bentu incrispiat, il vento digada, ( espres. rust. ) tendine incordato.
i" forza, rincalza, diviene forte, gagliardo, inculadura s. f. lo imbottare. -

ncrispiai su passu in sens. att. accelerare, afe Incubài v. a. imbottare. Incubai de nou, rim
frettare il passo. bottare. Po su bogai su mustu de sa cubidina,
Incrispiàu, da part. avvalorato. svinare. -

Incriticàbili agg. incriticabile. Incubamentu s. m. M. incubadura.


Incroamentu s. m. architrave. Incubàu, da part. imbottato. -

Incroàu, da agg architravato. Incubu s. m. fialte, incubo. Po pesadiglia,


Incrostadùra s. f incrostatura. Incrostadura pesaròlo. T. Med.
de muru, arricciamento, incamiciatura. Po pla Incuguddaisì v. n. p. porsi il cucullo.
cadura de marmuri, incrostatura. Po imbut Incuguddàu, da part. chi portat cuguddu,
tidura de linna gentili, chi si fait a buròs ec. cucullato.
impiallacciatura. Inculcadamenti avv. (t. de s'usu) a forza de
ncrostài v. a. incrostare. Incrostai, o im persuasiva, inculcatamente.
bruttai unu muru comenti narant is Piccaper Inculcài v. a. (T. de s'usu intre is Litteraus)
deris, donai sa prima crosta, arricciare, incro repitiri frequenti, inculcare, persuadere, ripeter
stare un muro, dargli la prima crosta. Po pas sovente, imprimere.
sai in palitta, incamiciare, intonacare, dar l'in Inculcàu, da part. inculcato, impresso, ripetuto.
tonaco. Po placai, o afforrai de marmuri, in Inculpabili agg incolpabile, incolpevole. -

crostare. Incrostaisì n. p. fueddendu de carradas, Inculpabilmenti avv. incolpabilmente.


ingrommarsi, incrostarsi, grommare. M. ingrum Inculpadòri v. m. incolpatore.
mai. Po placai, o afforrai buròs, comòs ec. de lnculpai v. a. incolpare, criminare, imputar
linna gentili, impiallacciare. M. imbuttiri. delitto, accusare, accagionare, incagionare,
Incrostamentu s. m. incrostamento. cagionare, apporre, por cagione, coglier cagione,
Incrostàu, da part incrostato, incrosticato, colpare, dar colpa. lnculpaisì v. r. colparsi,
che ha fatto crosta. Po passau in palitta, in chiamarsi in colpa.
camiciato, intonicato. Po placau, o afforrau de Inculpamentu s. m. incolpamento. Inculpa
marmuri, incrostato. Po muru incrostau, muro mentu de delittu, criminazione, imputazione di
incrostato, arricciato. Incrostau de tartaru, in delitto.
grommato, incrostato. Sanguni incrostau, san Inculpanti v. agg. incolpante.
gue cotennoso. Inculpàu, da part. incolpato, accagionato,
Incruàisì n. p. (t. b.) faisì rusticu, incrudirsi. cagionato, apposto, colpato.
Po faisì duru, cruu, aspru, incrudire. incita , ta agg. rusticu, selvaggiu, no coltivau,
Incruàu, da part. fattu cruu, incrudito. incolto . -

Incrubadamenti avv. chinatamente, guattamen Incumandài v. a. (t. sp.) raccomandare. In


te, con curvità. cumandai is puddas a margiani, o su casu.
Incrubadeddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) a is topis prov. dar le pere in guardia all'orso,
unu pagu incrubau , curvetto. o la lattuga in guardia a paperi.
incri adira s f curvatura , chinatura, chi Incumandàu, da part. raccomandato. M rac
natezza, curvezza, incurvatura, piegatura , in cumandau.
curvazione . Incumandìzia s. f incombenza, raccoman
Incrubài v. a. inclinai in basciu , chinare, dazione, commissione, carico.
curvare, incurvare, inchinare, far curvo, pie Incumbenienti s. m. inconveniente, sconvene
gare in basso, soppiegare, flettere. Incrubai is volezza, sconvenenza, sconvenienza.
coddus, is palas, cumportai cun passienzia unu lncumbenienti agg. inconveniente, inconvenevole.
pesu, sopporre, chinar gli omeri, le spalle a Incumbeniènzia s. f inconvenienza, sconvenc
un peso. Po fai a arcu, curvare. Incrubaisì n. volezza, disordine, sconvenenza, sconvenienza.
curvarsi, incurvarsi, piegarsi, farsi curvo, Incumbenti agg (t. lat.) incombente, soprastante.
inchinarsi. Incrubaisì v. r. arrunzai de coddus, Incumbenzài v. a. (t. de s' usu) incarrigai,
umiliaisì , chinarsi, umiliarsi. Po simplementi raccumandai, dare incombenza , commettere,
incrubaisì , chinarsi, inchinarsi. incaricare.
Incrubamentu s. m. M. incrubadura. Incumbenzàu, da part. (t. de s'usu) incarrigatti,
lncrubàu, da part chinato, inchinato, cur incaricato, commesso.
R r 2'
328 1NC IND

Incumbènzia s. f. (t. de s'usu) ineombenza, Indecènzia s. f indecenza, sconvenienza, scon


incumbenza. M. commissioni. venenza, sconvenevolezza.
Incumenda (t. sp.) M. incumandizia. Indecisiòni s. f. M. indeterminazioni.
Incùngia s. f. (t. r.) ricolta, riponitura delle Indecisu, e indecisu, sa agg (t. de s'usu) no
biade. - --
decidiu, indeciso. Po indeterminau, indeciso,
irresoluto.
Incungiai v. a. (t. r.) fai sa regorta, ricogliere, -

far la ricolta, riporre i grani, o i frutti della Indeclinabili agg. indeclinabile, invariabile.
terra, far la saccoccia. Incungiai a inturu, rin Indeclinabilidadi s. f. indeclinabilità .
serrare, chiuder dentro. Incungiai sa palla, ri Indeclinabilmenti avv. indeclinabilmente.
porre la paglia. Incungiai feli espress. rust. M. lndecorosamenti avv. indecoramente.
insaccai. Incungiai a inturu des animu, covare, Indecoròsu, sa agg. indecoro, indecente.
racchiudere dentro dell'animo. Incungiaisì v. r. Indefensibilmenti avv. indefensibilmente.
inserraisì, chiudersi, covarsi, racchiudersi. lndefettibili agg. (T. Teolog.) immancabili ,
Incungiàu, da part. ricolto, rinserrato, riposto. indefettibile,
Incuntentabili agg. incontentabile, querulo, Indefettibilidàdi s. f. (T. Teolog.) indefet
tibilità .
queruloso, - -

Incuràbili agg. incurabile. Indeſigiènzia s. f. (t. ital.) abbundanzia, inde


Incuradamenti avv. a sa grussera, alla car ficienza.
lona , trascuratamente, spensieratamente - Indefinidamenti avv. indefinitamente, indiffi
Incuraisì v. n. p. teniri cura de una cosa, nitamente.
curare, aver cura, aver a cuore, tener conto, lndefiniu, da agg. indefinito, indiffinito, in
fare stima d'una cosa, curarsene, mettere in determinato.
cura, calere. No incuraisì, aver in non calere, Indelebili agg. indelebile, inabolibile.
metter in non cale, non curarsene. Indelebilmenti avv. de no si podiri sburrai,
Incuràu, da part, curato, che ha avuto cura, indelebilmente.
caluto. Indeliberàu, da agg. indeliberato.
Incuriosamenti avv. incuriosamente. Indeliberaziòni s. f. indeliberazione, perplessità.
lncùrriri v. a. incorrere, incorre, incogliere. Indemoniàu, da agg. M. indimoniàu.
Incurriri in delittu , in disgrazia, incorrere in Indemostrabili agg. indimostrabile.
delitto, in disgrazia. Indennizzadòri de is dannus s. m. riparatore
Incursioni s. f. (t. de s'usu) invasioni di ene dei danni.
migus, incursione. lndennizzài v. a. (t. de s'usu) esentai de dannu,
lncurtu, ta part incorso, caduto. indennizzare, ammendare, risarcire, rifare, ri
lncurvadùra s. f curvatura, incurvatura, pie storare, riparare i danni. Indennizzaisì v. r.
gatura, curvità, curvezza. -
indennizzarsi.
Incurvài v. a. (t. de s' usu) curvare, ineur lndennizzàu, da part risarcito, ammendato,
vare, piegare, inflettere. ristorato, rifatto, riparato.
Incurvàu, da part incurvato, curvato, piegato, ndennizzazioni s f (t de s'usu) reparazioni
inclinato. In forza de agg. curvo, incurvo, chino. de dannu, indennizzazione, indennità, risarci
Incurzàbili agg. accorcievole. mento di danno.
Incurzadamenti avv. cun incurzamentu, ac Indepidaisì v. n. p. indebitarsi, contrarre,
corciatamente, contrattamente, - far debiti.
Incurzadori, ra v. m. e f. accorciatore, trice. · Indepidamenti avv. illicitamenti, indebitamente.
Incurzadùra s. f accorciatrtra. lndepidàu, da part. indebitato.
Incurzai v. a. accorciare, raccorciare, rac lndescrivibili agg. chi no si podit descriri,
cortare , accortare, scorciare. Incurai unu bi indescrivibile.
stiri, scorciare una veste. Incurzaisi n. p. accor lundeterminadamenti avv. indeterminatamente .
ciarsi, raccorciarsi, scorciarsi, scortarsi, di Indeterminàu, da agg. indeterminato, irresoluto.
venir corto . Po abbreviai. M. lndeterminazioni s. f indeterminazione , inde
incurzamentu s. m. accorciamento, accorta finitezza, indefinitudine, irresoluzione.
mento, scorciamento , raccorciamento. Poi ab Indevòtu, ta agg. senza devozioni, indevoto,
breviamentu. M. indivoto .
Incurzativu, va agg. accorciativo. Indevoziòni s. f. mancanza de devozioni, in
Incurzàu, da part accorciato, raccorciato, devozione, indivozione.
accortato, scorciato. Indi avv. locali , ne . Andaisindi, partirisì de
Incùtiri v. a. (t. de s'usu) fairesentiri, in algunu logu, andarsene, partire da un luogo .
cutere. Incutiri, o poniri terrori, incutere terrore. Benirisindi, ritornarsene. Si usat frequenti po
Indebàdas avv. (de endelbades cat.) non invano. particella insignificanti, chi is gramaticus narant
Indebilitài v. a. indebolire, debilitare, affie riempitiva, e correspondit a su ne ital. Indi
volire, sdilinquire. Indebilitai de forzas corpo dongu, e m' indi domant, ne dò, e me ne danno.
ralis, sgagliardare. Indebilitais, n. p. disvenire, Taliorta si unit can sa particella inci. Ine' ind'
indebolire, divenir debole. est, o incind' est bastanti, ce , o ve n' è abba
Indebilitamentu s. m. indebolimento, infiacchi stanza . Incindi bolit , ce ne vuole.
mento, infievolimento. -
Indiamantài v. a. redusiri in forma de dia
Indebilitàu, da part. indebolito, infiacchito, manti, indiamantare.
infievolito. Indiamantàu , da part. ridotto a foggia di
Indecentementi avv. indecentemente, sconvene diamante.
volmente, sconvenientemente. Indiàna s. f. tela pintada, indiana.
indegenti agg, indecente, indecoro, sconvenevole, Indianu , ma agg. indiano, indico, indo.
sconveniente. Endreài v. a. indicare, additare, accennare,
IND 329
IND
mostrare, contrassegnare, marcare, notare , Indisposizionedda s. f. dim. (dd pron. ingl.)
sfar contrassegni per riconoscere. indisposizioncella.
Indicamentu s. m. indicamento. Indisposiziòni s. f indisposizione, incomodo -.
lndicanti v. agg. indicante, additante, ad Po " saludi, cagione, cagionevolezza. Indi
ditatore, contrassegnante, che marca, o indica. sposizioni abituali, zinghinaja. Po defettu, di
Indicativamenti avv. indicativamentè. etto, indisposizione.
Indicativu, va agg. ch' indicat, indicativo . Indispostu, sta agg. indisposto, infermo, am
Modu indicativu (t. gramat.) modo indicativo. malato, cagionevole, chioccio.
Indicatòriu s. m. (T. Anatom.) musculu de Indisputàbili agg. indisputabile.
su didu indici, indicatorio. Indisputabilmenti avv. indisputabilmente,
Indicàu, da part. indicato, additato, accen Indissolubili agg. indissolubile, insolubile. Pro
nato, contrassegnato, marcato, notato. blema indissolubili, problema insolubile.
Indicaziòni s. f indicazione, additamento. Indissolubilidadi s. f indissolubilità.
Indici s. m. taula de is trattaus de is liburus, Indissolubilmenti avv. indissolubilmente, inso
indice, tavola. Po signali, indice, segno. Po lubilmente.
umu de is didus de sa manu. M. didu. Indistinghìbili agg. indistinguibile, indiscer
Indifferentementi avv. indifferentemente. nibile.
Indifferenti agg. indifferente. Indistintamenti avv. indistintamente, indivi
Indifferènzia s. f indifferenza, spassionatezza. samente.

Indigenu, ma agg (t de s'usu) nativu de su Indistintu, ta agg. (t. de s'usu) no distintu,


paisu, indigeno. Planta indigena, pianta indigena, indistinto.
o del nostro suolo. Indistinziòni s; f. (t. de s'usu) confusioni, in
Indigestioni s. f indigestione, indigestibilità. distinzione, confusione.
Indigestu, sta agg. indigesto. Inditài v. a. su propriu de suggeriri. M. Po
Indignamenti avv. indegnamente, immeritevol dirigiri. M -
mente, immeritamente. lnditàu, da part. M. suggeriu.
Indignaziòni s. f. (t. de s'usu) ira, indigna Indivia s. f. erba o planta oleracea, indivia,
zione, sdegno. endivia, (Cichorium Endivia Linn.)
Indignidàdi s. f enormidàdi, indegnità. Individuài v. a. (t. de s'usu) singularizzai,
Indignu, gna agg. indegno, immeritevole, scon individuare, singolarizzare, particolarizzare,
venevole, disdicevole. specificare.
Indigu s. m. succiu di erba callau, cun su quali Individuàli agg. singulari, individuale.
si tingit intre turchinu, e asulu, indaco. (Pig Individualidàdi s. f individualità.
inentum lndicum. V. Targ.) Individualmenti avv. individualmente, preci
sarnente.
indilatàbili agg. chi no si podit dilatai, indife
feribile. Individuòu, da part. individuato.
indimoniau s. m. strepitadòri, debaccatore. Individuaziòni s. f. (t. de s'usu) specificazioni,
lndimoniàu, da agg. spiritato, energumeno, individuazione.
arretizio, indemoniato. Individuu s. m. (t. de s usu) si usat po su
Indiosài v. a. (t. sp.) indiare, deificare. Indio propriu personali suu, individuo.
saisì n. p. indiarsi. Po innamoraisì. M. i" dua agg. (t. de s'usu) indivisibili,
lndiosàu, da part. indiato. Po innamorau. M. individuo, indivisibile.
Indipendentementi avv. independentemente, Indivina s. f. M. indovina.
indipendentemente. lndivinadòri, ra v. m. e f. indovinatore, trice.
Indipendenti v. agg. independente, indipendente. Indivinài v. a. M. indovinai.
Indipendènzia s. f independenza, indipendenza. lndivinamentu . M. indovinamentu .
lndirettamenti avv. indirettamente. a Indivinàu, da part. M. indovinau.
Indirettu, tta agg. indiretto. lndivinaziòni s. f. indivinazione. M. indo
indirizzu s. m. (t de s'usu) M. direzioni. vinamentu .
Indisciplinau, da agg. indisciplinato, ignorante. Indivìnu. M. indovinu.
lndiscretamenti avv. indiscretamente. lndivisibili agg. indivisibile.
Indiscrètu, ta agg, indiscreto, imprudente. Indivisibilidà di s. ſ. indivisibilità.
indiscreziòni s. f. mancanza de discrezioni, Indivisibilmenti avv. indivisibilmente.
indiscretezza , indiscrezione. Indivisu, sa agg. no dividiu, indiviso.
Indisciitiu, tia agg. (T. de s' usu intre Indiziài v. a. donai indiziu, indiziare, dare
is Litteraus) no esaminau, indiscusso, non indizio, porger segno.
ventilato . Indiziau, da part, che ha dato indizio:
Indispensàbili agg. indispensabile. lndizioni s. f distinzioni de temptis. (T. l.e-
Indispensabilidadi s. f indispensabilità. -gali appartenenti a is Notarius) indizione. Po
indispensabilmenti avv. indispensabilmente. convocazioni de Concillu, convocazione, indizione,
Indispensadamenti avv. inpcnsatamente. lndizia s. m. indizio, segno, contrassegno,
Indispettidamenti avv. dispettivamente, corruc indicazione, sfumanento, odore, sentore, av
cºiatamente, corrucciosamente crucciatamente , viso. Aspettai algunu indiziu, stare in settore.
stizzosamente. Purgai is indizius (T. de is Criminalistas), sop
lndispettiri v. a. crucciare, far adirare. In portai su tornientu senza cunfessai su delittu ,
dispettirisì n. p. crucciarsi, corrucciarsi, sde purgar gli indizi. Donai indizia, indiziare.
gnarsi, incollorirsi, stizzirsi. Indogli agg surdu a is avvisus, intelocite, di
s lndispettu , da part. corrucciato, crucciato, -scredente, indisciplinabile.
sdegnato, indispettito. In forza di agg. corrue lndocilidàdi s. ſ. indocilità. Indoeilidadi a is
ciato, corruccioso, sdegnato . avvistas, discredenza, indocilità.
550 IND IND

Indocifiri v. a. fai dogili, indocilire, render Indultàriu s. n. (T. Legal.) cuddu, a su quali
docile. est fattu s'indultu , induttario.
Indocifiu, da part. indocilito. Indultu s. m. indulto, concessione, perdono.
Indoſai (t. r.) M. indoliri, Indumentu s. m. (t. lat. de is Curialis) in
Indole s. f (t. lat. in usu) natura, inclina dumento, veste, vestito.
zioni, indole. Ind' unu istanti avv. in un attimo, in un tratto,
Indolenti v. agg. (t. de s'usu) insensibili, in in un baleno.
dolente, insensibile. Indurai v. a. indurare, indurire, far duro,
Indolènzia s. f. (t. de s'usu) insensibilidadi, sodo . M. induressiri . Indurai v. n. e induraisì
indolenza. n. p. indurire, indurirsi, indurare, indurarsi,
Indofiri v. a. e n. indurire. divenir duro.
Indoliu, da part, indurito. -
Induramentu s. m. induramento.
Indoloriri v. n. si narat de sentirisì o cancarau Indurau, da part. indurato, indurito.
de su frius, o informigau, e casi senza sensu Indurcadròxu s. m. maceratoio.
algunu membru in positura incomoda, indolen Indurcadùra s. f macero. Targ.
tire, indolenzire, intermentire, aggranchiare, Indurcài, e indulcai in s'aqua v. a. macerare.
intormentirsi, indormentire. - Indurcai linu e cosas similis, macerare. Indur
Indoloriu, da part. indolenzito, stupidito, cai olia, indolcire olive, disasprire, indolciare.
intermentito, intormentito. - Indurcai linnamini, tenere in purgo il legname,
Indomàbili agg. indomabile. tenerlo dentro l'acqua in una gora.
Indòmitu , ta agg. (t. de s'usu) aresti, in Indurcamentu s. m. maceramento, macera
domito. zione, macero.
Indoradòri s. m. indoratore, mettiloro. Indurcàu , da part. macerato. Linu indurcau,
Indoradùra s. f indoratura. Fig. palliatura. lino macerato. Olia indurcada, olive indolcite,
Indorài v. a. indorare, dorare. addolcite, disasprite. Linnamini indurcau , le
Indoramentu s. m. indoramento, doramento. gname tenuto in purgo. In forza di agg. macero.
Indoràu, da part. indorato, inaurato. Indurciài v. a. indolcire, indolciare, addol
Indorladùra de frangia in is bistiris s. f bordo. ciare, addolcire. M. dulcificai. Po pigai s'as
Indormiscaisì v. n. p. addormentarsi, asso prori, disasprire.
pirsi, prender sonno. Po abbarraisì oziosu, istu Indurciàu, da part. indolciato, indolcito.
pidirsi, anneghittirsi. lnduressibili agg facili a faisì duru, indurabile.
Indormiscàu, da part. addormentato. Induressimentu. M. iuduramentu .
Indossài v. a. porsi al dosso. Indurèssiri v. a. indurare, indurire, far duro,
Indossàu, da part posto al dosso. sodo, rassodare. Induressirisì n. p. indurare,
Indossu avv. indosso. indurire, indurarsi, indurirsi, rassodarsi, irri
Indotàu, da agg. senza doda, indotato. gidire, divenir rigido, duro, incrofare. Po in
Indottamente avv. ignorantementi, indottamente. duressirisì comente perda, impietrire, impietrirsi.
Indottrinài, indottrinau ec. M. addottrinai. Po ostinaisì, indurirsi, ostinarsi, divenire in
Indovina s. f indovina, divinatrice, indovi trattabile. Induressirisì comente un ossu, inossire.
natrice. Indurèssiu, ia part. indurito, incrojato, as
Indovinài v. a. indovinare, divinare, augurare, sodato, rassodato, impietrito. Terra induressia,
presagire, prevedere, predire il futuro, fare, o terra ammazzerata, assodata.
dar presagio. Indovinai po accertai alguna cosa, Indusenti v. agg. inducente, induttivo.
dar nel brocco di qualche fatto. lndusidòra v. f. inducitrice, induttrice.
Indovinamentu s. m. divinamento, indovina Indusidòri v. m. inducitore, induttore.
mento, augurio, presagio, predicimento, divina Indusimentu s. m. inducimento.
zione, indovinazione. Indusiòni s. f induzione, sospignimento,
Indovinàu, da part. indovinato. sospinta .
Indovinaziòni. M. indivinazioni. ſi v. a indurre, piegare. Indusirisì v. r.
Indovinellu s. m. indovinello, enigma, enimma. indursi, piegarsi. Indusiri s' intendimentu ec.
Indovinu s. m. indovino, indivino, indovina attivar l' intelletto.
tore, divinatore, ariolo, presàgo, àugure. Indùsiu, ia part. indotto, piegato,
Indovinu, ma agg. indovino, indovinante. Indiustria s. f industria, diligenza ingegnosa.
Indrollài v. a. (t. r.) arrepuntai. M. Mancai s' industria, mancar le arti. Biviri de
Indrollu s. m. (t. r.) zugu de camisa arre industria, viver di limatura, industriosamente.
puntau, abbrodau cun agu, collo di camicia Industriali agg. industriale.
trapuntato, o trapunto. Industriaisì v. n. p. industriarsi, ingegnarsi,
ndubitàbili agg indubitabile. aguzzarsi, brigarsi, assottigliarsi, affaticarsi,
Indubitabilmenti avv. indubitabilmente, indu sforzarsi, studiare, studiarsi, occuparsi.
bitatamente. Industriau, da part. affaticato, studiato, sforzato.
Indulciài, indulciau ec. M. Indurciai, in Industriedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) in
durciau ec. dustriola.
Indulgenti v. agg. indulgente, condiscendente. Industriosamenti avv. industriosamente, inge
Indulgènzia s. i indulgenza, permissione, con gnosamente, maestre olmente.
discendenza. Po sa remissioni de sa pena tem Industriosu, sa agg. industrioso, ingegnoso,
porali, chi congedit sa Cresia, indulgenza, industre, maestrevole.
Indùlliri v. a flettiri, piegare, flettere. Indul Induziòni s. f spezia di argumentu, induzione.
liri v. n. e indullirisì n. p. cedere, piegarsi, ar Inèditu, ta agg (t de s'usu) chi no est istau
rendersi. Pertia, chi indullit, bacchetta pieghevole, stampau, inedito.
Indùlliu, llia part. piegato, arreso, ceduto. Inefficaci agg. inefficace.
INE INF 35I

Inefficacia s. f inefficacia. lare, far fagotto, fardello, raſardellare. Inſa


Ineleganti agg. inelegante, incolto, inconto, gottai senz ordini, affastellare, affasciare.
inculto.
Infagottau, da part. aſfardellato, imballato,
Ineligibili agg. ineligibile. affastellato, affasciato.
lnemendabili agg. inemendabile, incorrigibile. Infallibili agg. infallibile.
lnerenti v. agg. (t. de s'usu) attaccau, inerente. Infallibilidàdi s. f infallibilità.
lnerti agg. (t. de s' usu) mandroni, inerte, Infallibilmenti. avv. infallibilmente.
pigro, infingardo. Infamadori, ra v. m. e f. infamatore, trice.
Inèrzia s. f. (T. Filosofi) inerzia. Forza de Infamài v. a. infamare, calunniare, attaccar
inerzia, o de abbarrai in reposu, forza d'inerzia. bottoni, campanelle, cavare imposture altrui.
Po preizza. M. Infamamentu s. m. infamamento.
Inesattu, tta agg. (t. de s'usu) no coberau, Infamatòriu, ria agg. infamatorio.
no pagau, inesatto. Po pagu diligenti, o pun Infamàu, da part. infamato.
tuali . M. lnfamaziòni s. f. infamazione.
; Inescusabili agg. M. inscusabili. Infamementi avv. infamemente.
Inescusabilmenti avv. M. inscusabilmenti. lnfami agg. infame, vituperoso.
Ineseguibili agg. (t de s'usu) ineseguibile. Infamia s. f. infamia.
Inesercitàbili agg. inesercitabile. Infamigliaisì v. n. p. fai famiglia, infamigliarsi.
Inesigibili agg (t. de s' usu) incoberabili, ine Infangaisì v. r. (t. de s'usu) imbruttaisì de
sigibile, difficile a riscuotersi. fangu, o de ludu, infangarsi. Po ammanciaisi,
Inesoràbili agg. (t. de s'usu) inflessibili, ine macchiarsi, infangarsi.
sorabile, implacabile. Infangau, da part infangato.
Inesorabilimenti avv. (t. de s'usu) inesora Infanta s. f. e infanti titulu de is segundus
bilmente, implacabilmente, genitus de is Reis de Spagna, e de Portugallu,
Inesperienzia s. f imperizia, inesperienza. Infante.
Inespertu , ta agg (t. de s” " senza spe Infantasticaisì v. n. p. faisì fantasticu, infan
rienzia, o pratica, inesperto. tastichire, divenir fantastico.
il agg. inespiabile, inappurabile. Infanteria s. f infanteria, fanteria, pedonaggio.
; Inesplicabili agg inesplicabile, indicibile, inef Infanti s. m. M. infanta.
fabile, inenarrabile. Po cosa, chi no si podit Infanticida s. m. e f. infanticida. -

disimbrogliai , o disimbarazzai, inestricabile. Infanticidiu s. m. infanticidio.


Inesplicabilmenti avv. inesplicabilmente, indi Infantili agg (t. de s'usu) de pipiu, infantile,
cibilmente, ineffabilmente. Infànzia s. f. (t. de s usu) infanzia.
Inesprimibili agg. inesprimibile, indicibile. Infarciri v. a. pleniri, farziri, infarcire, riem
Inesprimibilmenti avv. inesprimibilmente, in pire, metter dentro per empiere.
dicibilmente. Inſarciu , da part. infarcito.
Inespugnabili agg. inespugnabile. Infardettàu , " agg. ingonnellato.
Inestimabili agg. inestimabile. Infarinadura s f tintura liggera, superficiali
Inestimabilmenti avv. inestimabilmente. informazioni, infarinatura.
Inestimàu, da agg. no stimau, inestimato. Infarinài v. a. spargiri de farina, infarinare.
Inestinguibili agg. (t. de s'usu) inestinguibile. Metaf po informai, instruiri ec. M.
lnestinguibilmenti avv. (t. de s'usu) inestin Infarinàu , da part. infarinato:
guibilmente. Infastidiamentu s. m. infastidimento, anno
Inevitàbili agg. inevitabile, ineluttabile. jamento.
Inevitabilmenti avv. inevitabilmente . Infastidiri v. a. infastidire, annoiare, impor
Inèzia s. f. (t. de s'usu) bagatella, ridicu tunare, molestare, apportar noia, fastidio. In
lesa, inezia, scioccheria, puerilità. fastidirisì n. p. fastidiaisì, infastidiare, anno
Infacundu, da agg. (t. de s usu) infacondo. garsi, avere, recarsi a noia.
Infadài v. a. (t. sp.) fastidiai , infastidire, Infastidiu, da part infastidito.
fastidire , attediare, tediare, infestare, anno Infatigàbili agg. infaticabile, instancabile, in
fare, noiare, recar noia, molestare, importu defesso, infatigabile.
nare, straccare, stroppicciare, stucchevolare, Infatigabilidadi s. f infaticabilità.
stufare , tempestare, serpentare, seccare, stuc Infatigabilmenti avv. infaticabilmente, indefes
care. Infadaisì n. p. infastidirisì, infastidirsi, samente, infatigabilmente, instancabilmente.
annojarsi, avere a noia, attediarsi. Infa Infatu avv. M. avatu.
daisì, calai sa cilla po infadu, cipigliare, far Infaustu, sta agg. (t. de s'usu) infelici, in
cipiglio. attsto .
Infadamentu s. m. M. infadu. Infecundidàdi s. f infecondità, sterilità.
lnfadàu, da part. infastidito, annoiato, im Infecundu , da agg. chi no produsit, infe
portunato, infestato, molestato, avuto a noia, condo , sterile, bretto.
stroppicciato, stuccato, stufato. Infelaisì v. n. p. pigaisì feli. M. adiraisì.
Infadàu, da agg. stucco, ristucco, stufo. Infelàu, da part. M. adirau.
Infadosamenti avv. nojosamente. Infelicementi avv. infelicemente, sventurata
lnfadòsu, sa agg. molestu, stucchevole, noioso, mente, avversamente, infortunatamente, calami
tedioso, molesto, increscevole, importuno, fasti tosamente .

dioso. Po iracundu, cipiglioso, iracondo. Infelici agg. infelice, infortunato, miserabile,


Infàdu s. m. (t. sp.) fastidiu, fastidio, noia, calamitoso.
molestia, tedio, annoiamento, rincrescimento, Infelicidàdi s. f infelicità, disgrazia, miseria,
seccaggine, stucchevolezza, schifo, schifiltà. calamità, disavventura, avversità, infortunio.
Infagottài v. a abballai, affardellare, imbal Inſellouirisì v. n. p. arrabbiaisì delira, ſaisì a
INF
532 INF

una pibera, invelenire, invelenirsi , inasprirsi, fidi," , miscredente, Po traitori, infe


dele, disleale, infido. Po flaccu , memoria in
sdegnarsi, inviperire, inviperirsi. fideli, flacca, memoria infedele, labile.
Infelloniu, da part invelenito, inasprito, in Infidelidàdi s. f infedeltà.
viperito : Infidelmenti avv. infedelmente.
Inferiºri agg. inferiore. Infièli agg. (t. sp.) M. infideli.
Inferioridàdi s. f inferiorità. lnfigurabili agg. chi no si podit figurai, infi
Infermedàdi s. f. (t. sp.) infermità, malat urabile, inadombrabile.
tia, morbo. Infilàda s. f infilzata, filza. Un'infilada de
Infermèri, ra agg. infermiere, ra. paraulas, una ſfilza di parole. Infilada de spa
Infermeria s. f infermeria. da, infilzata di spada.
Infernàli agg. infernale, inferno. -
Infiladùra s. f. infilatura, infilzatura, filza.
Inferogiris v. n. p. beniri feroci, inferocire, lnfilài v. a infilare. Po infilai figu siccada,
diven ir feroce. zinzulu ec. infilare. Infilai in su schidoni, in
Inferociu, da part. inferocito, divenuto feroce. filzare. Infilai s'agu a su scuru, operai a sa
Inferrai, inferrau ec. M. incadenai, incadenau ec. zurpa, infilargli aghi al bujo, operare a casaccio.
Infèrriri v. a. annestare, innestare, incalmare,
insetare. Inferriri sa pigota, inoculare il vajuolo, Infilàu, da part. infilato, infilzato.
far l'inoculazione. Inferriri a ogu, inoculare, Infimamenti avv. infimamente, bassamente.
Infimu, ma agg basciu, estremu, infimo,
inocchiare, ingemmare, innestare a occhio, o
anello. Inferriri ponendu su cambu intre su crozu basso, estremo.
Infinasattantu avv. infinattanto, sino a tanto,
e su truncu de s'arburi, innestare a corona, a
insinattanto, insintanto.
zeppa. Lastr Inferriri asuba de infertura, so Inſinasattantuchì avv. infinattantochè, insinat
prannestare.Inferriri a cambu, o apertia, in tantochè, insintantochè.
nestare a marza. Lastr. a scudettu, a scudiscio, Infinaschì avv. infinechè, insinchè, infinochè,
o scudicciuòlo. Targ. Inferriri po tirai conse
guenzia, arguire, i" Inferriri v. n. po ar finchè .
ribai, o accertai a unu logu, arrivare, giugnere. Infinis avv. infine, alla fine.
Aundi inc infèrit custu camminu, dove fa Infinitamenti avv. infinitamente.
capo questo cammino. Inferriri de nou, ran Infinitesimàli agg. (T. Geom.) si narat de
calculu de is infinitamenti piticus, infinitesimale.
nestare, riannestare. Infinitivu s. m. (t. granat.) infinitivo. M.
Inferru s. m. inferno. Inferru de is gentilis, infinitu.
averno, Infinitu s. m. cosa infinita, infinito. Po unu
Infertòri v. m. innestatore.
Infertu, ta part. annestato, innestato, incal de is modus de is verbus, infinito.
mato. Po arribau, arrivato - giunto. Inſertu Infinitu, ta agg, senza ſini, infinito.
Infinitidini s. f infinità.
de nou, riannestato. Infiscài v. a. applicai a su fiscn, infiscare. M.
Infertu, ta agg. innesto: confiscai.
Infertiura s. f innesto. Po s'operazioni, inne
statura, innestamento, annestamento, annesta
lnfistulaisì v. n. p. infistolirsi.
tura. Infertura de sermentu, insetatura, innesta Infistulàu, da part infistolito.
tura delle viti. Infertura de pigota, inoculazione, Infittiri v. a. far fitto.
Infla s. f. prus usau in plur. inflas, horia,
innesto del vajuolo. Infertura a ogu, innesto a inflazione, alterigia, superbia. Plenu de inflas,
occhio. lnfertura a pertia, innesto a marzº. borioso, pien di boria, orgoglioso, vano, fastoso,
Lastr. Infertura a scudettu, innesto a scudicciuolo.
Targ. Inſertura ponendu su cambu intre croRu pien di fasto .
Inflacchèssiri v. a. infievolire. M. indebilitai.
e truncu, innesto a corona, a zeppa. Lastr. ln Inflacchèssiu, ssia part. infievolito, infralito.
fertura fatta a sperradura, o segadura, innesto Inºlacchimentu s. m. infiacchimento, infievoli
atto a spacco, o a squarcio. Lastr. mento, indebolimento.
Infervoradamenti avv. infervoratamente. Inflacchìri v. a. infiacchire, infievolire, render
Infervorài v. a. infervorare, infervorire. Infer fiacco. Inflacchirisì n. p. infiacchirsi, indebo
voraisì n. p. infer vorarsi: lirsi, infievolirsi, infralire, perder le forze. M.
Infervoramentu s. m. infervoramento. indebilitai.
Infervoràu, da part infervorato, infervorito. Inflacchìu, da part. infievolito. M. indebilitau.
Infestu, sta agg infesto. Aqua infesta, acqua Inflammàbili agg. infiammabile, accendibile.
infesta.tadòri,
Infet ra v. m. e f infettatore, trice. Inflammabilidàdi s. f infiammabilità.
infettài v. a. si narat de malu odori, o de Inflammadamenti avv. infiammatamente.
mali, chi attaccat, infettare, guastare, corrom
Inflammadeddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)
infiammatello.
pere, ammorbare, appestare.
Infettamentu s. m. infettamento,
-

corruzione , Inflammài v. a infiammare, accendere, ap


piccar fiamma. Inflammai v. n. e inflammaisì
infez ione. n. p. infiammare, infiammarsi. Po eccitai, in
Infet tau, da part. infettato, corrotto, guastato, fiammare, eccitare. Po scalentai, riscaldare. Po
eontaminato, violato. abbruxai v. n. avvampare.
Infettivu, va agg. infettivo. Inflammamentu s. m. infiammamento, avvam
Infettu, tta agg. infetto , guasto, corrotto.
infeudai v. a (T Legal.) donai in feudu, pamento.
Inflammanti v. agg. infiammante.
infeudare, dare in feudo. Hnſlaminafrvu, va aggi infiammativo.
Infeudàu, da parti infeudato. Inflammatòriu, ria agg. infiammatorio, in
lnfeudazioni s f (T. Legal.) infeudazione.
Infidèli agg. chi no creit, o professat sa vera flammatorio.
INF INF 555

Inflammau, da part. infiammato, acceso, av Informigàu, da part. e agg. che patisce l in


vampato. - formicolamento.
Inflammaziòni, s. f infiammagione, infiam Inforràda s. f infornata, formata.
mazione. Po s'arrubiori, chi cumpàrit in is Inforrài v. a. informare, metter in forno .
partis de su corpus po troppu calori, inflam Inforràu, da part. messo in forno.
mazione. Inflamazioni di arrigus, nefritide. In Infortunadamenti avv. M. infelicementi.
flammazioni de figau, epatitide. Calmai un in Infortunàu, da M. infelici.
flammazioni, disinfiammare, lnforzài v; a affortiai, inforzare, afforzare,
Inflessibili agg. inflessibile. infortire, rinforzare, fortificare. Inforzais n.
Inflessibilidàdi s. f inflessibilità. p. M. aſſortiai.
Inflessibilmenti avv. inflessibilmente. Inforzàu s. m. su segundu liburu de su di
Inflessioni s. f inflessione. Inflessioni de boxi, gestu compilau a tempus de Giustinianu, In
inflession di voce. forzato.
- Inflèttiri v. a. inflettere, piegare. Inforzàu, da part infortito, afforzato, for
Inflèttiu, ttia part. inflesso. tificato .
Inflocchittài v. a. ornar con fiocchi. Infossài v. a. poniri in fossu, infossare, de
Inflocchitàu, da part. ornato con fiocchi. trudere, cacciar in giù .
lnflorài v. a. adornai de floris, infiorare. In Infossàu , da part infossato. In forza di agg.
floraisì v. r. adornaisì de floris, infiorarsi. concavo, infossato. Ogus infossaus, occhi inca
Infloridiura s. f fioritura. vernati, affossati.
; lnfloriri v. n. e infloririsì n. p. faisì floriu, Infoxaisì v. n. p. (t. r.) impantanarsi. M.
infiorarsi, infiorirsi, divenir fiorito. Infloriri de affoxai.
is olias, mignolare. Infoxàu, da part. impantanato. M. affoxau .
Infloru, da part. fiorito, infiorito. Infra prep. ainturu , o in mesu de una cosa
Influenti v. agg. chi comunicat, influente. e di atera, infra . Infrascrittu, scrittu a basciu,
Influènzia s. f influenza. Influenzia de ma infrascritto.
ladias, andazzo, influenza di malattie. Infra, e infras pl. M. inflas.
Influiri v. n. (t. de s'usu) influire, comu Infragranti avv. (t. de s'usu) in sul fatto,
Pancare . infragranti.
lnfluiu, da part. influito, influsso. Infrascaisì v. n. p. ringalluzzarsi, alterarsi, in
Influssu s. m. influsso. galluzzarsi.
Infogai v. a. infocare, infuocare, infiammare. Infrascàu, da part. alterato, ingalluzzato,
Infogaisi n. p. infocarsi, ingalluzzito, ringalluzzato.
Infogamentu s. m. infocamento, infuocamento, Infrascriri v. a. scriri a basciu , o asutta, in
infuocagione. frascrivere.
Infogàu, da part. infocato, infuocato, acceso. Infrascrittu, tta part infrascritto, appiè scritto.
lnfogàu, da agg. ignifero, ignito, acceso, lnfrenadùra s. f imbrigliatura.
infocato. Alidu infogau , buddu , alito ro Infrenài v. a. poniri su frenu, imbrigliare,
vente, calidissimo. Infogau de collera, riarso di frenare, infrenare, metter il freno, la briglia .
collera. Infrenai v. n. chi arricit su frenu, affrenare,
Infollaisì v. n. p. infrondarsi, divenir fron ricevere il freno. Cuaddu, chi infrèmat beni,
duto. M. infolliri . cavallo, che affrena bene, che riceve docile il
Infollimentu s. m. frondura. freno. Po s' effettu, chi fait su costipau, can
Infolliri v. n. e infollirisì n. p. produsiri follas, du tappat su nasu, intasare. Essiri infrenau a
infrondarsi, frondeggiare, frondire, fronzire, su nasu, essere intasato, al naso, o ingorgato.
infogliare, produr foglie, divenir fronduto. In Infrenai is bottas, riscappinare, rifare gli scap
folliri, o infollirisi de nou, rinfronzire. pini agli stivali, scappinare, rimpedular gli stivali.
Infolliu, da part. cobertu de follas, frondito, Infrenamentu s. m. imbrigliatura. Po docilesa
frondeggiante, fronduto, fronzuto, fogliato, co a su frenu, affrenamento, ubbidienza del freno.
perto di frondi In forza de agg. frondoso, fron Po costipazioni de su nasu , intasamento, in
difero. Infolliu in is comas, altifrondoso, fron gorgamento. Dissipai s'infrenamentu , stasare,
doso in cima. evacuare, torre l'intasamento.
Informadòri, ra v. m. e f. informatore, trice, Infrenàu, da part. imbrigliato, infrenato. In
ragguagliatore. su segundu signif affrenato. Po costipau a su
infiniv a donai forma, informare. Po nasu, intasato.
donai notizia, informare, avvisare, dar rag lnfrenesiaisì v. n. p. infrenesire, dare in fre
guaglio, ragguagliare. Po instruiri, informare, nesie, infollire.
ammaestrare, instruire. Informaisì n. p. in Infrenesiau, da part. infreneticato, divenuto
formarsi. frenetico,
Informanti v. agg. informante. Infricchimentu s. m. (t. b.) ingerimento.
Informativa s. º informazione. Infricchirisì v. r. (t. b.) mellus intromitti
Informativu, va agg. informativo. risì, intromettersi, ingerirsi, incruscarsi . M.
Informàu, da part. informato, avvertito, am ficchiri.
maestrato, avvisato, accontato, ragguagliato. Infricchìu , da part. impacciato. M. ficchiu.
Informaziòni s. f informazione. Infriscài v. a. rinfrescare. Vasu po poniri su
Informigaisì v. m. p. informicolare, patire binu a infriscai, infrescatoio. Inſriscai cun mì,
l' informicolamento. negare , -

Informigamentu s. m. i "menº , for Infriscamentu s. m. infrescamento, rinfre


scamento.
micolamento, formicolio, brulichìo. - -

º a

ss
54 INF ING

Infriscàu, da part rinfrescato. Ingaggiamentu s. m. M. ingaggiu.


lnfrissìda s. f. (t. r.) infilzata Infrissida de Ingaggianti s. m. e f. adescatore, trice, al
spada, infilzata di spada. M. infilada. lettatore, trice.
Infrissidùra s. f. (t. r.) infilzatura. M. infilada. Ingaggianti v. agg. attraente, attrattevole, at
Infrissiri v. a. (t. r.) infilzare. M. infilai. Po trattivo, allettativo, incitativo, accarezzevole,
imbastiri. M. Infrissirisì v. r. infilzarsi. allettante. -

Infrissìu, da part. (t, r.) infilzato. M. infilau. Ingaggiau, da part. fermato al soldo, ingag
Po imbastiu . M. giato. Po allettau, attratto, allettato, attirato.
Infruttuosamenti avv. infruttuosamente, ste Ingàggiu de sordaus s. m. ferma.
rilmente. Ingagliardài, e ingagliardari v. a. fai gagliar
Infruttuòsu, sa agg. infruttuoso, sterile, infe du , ingagliardire, render gagliardo. Ingagliar
condo, infruttifero. daisì m. p. ingagliardire v. m. e ingagliardirsi,
Infula s. f. ornamentu de sa mitra de is Pre divenir gagliardo.
laus, infula. Ingagliardàu, e ingagliardiu, da part inga
Infunai v. a. accappiai a funi, infunare. gliardito.
Infunàu, da part. infunato. Ingalappài v. a. (t. de s'usn) ingalappiare,
lnfundibulu s. m. (T. Chirurg.) recipienti de prendere al galappio.
is arrigus, aundi si unit sa materia de s'orina, Ingalappàu, da part. i" -

infundibulo. Ingallai v. a. (t. ital. de is Tintoris) donai


Infundimentu s. m. infusioni, infondimento. sa galla a is pannus de colori nieddu, fendid
Infimdiri v. a infondere, instillare, stillare. dus buddiri in sa decozioni de laddara, ingal
Infundiu, dia part. infuso, stillato, lare, dar la galla.
Infurcài v. a. inforcare. M. impiccai. Ingallàu , da part ingallato.
Infurcàu , da part. inforcato. M. impiccau. Ingallonadùra s. f fregio, o guarnizione con
Inforconada s. f. (t. b.) inforcata. galloni,
lnfuria avv. M. infuriadamenti . lngallonài v. a. gallonare, guernire, ormare
Infuriadamenti avv. de pressi, infuriatamente, con galloni, contornare di gallone.
in caccia, in furia, precipitosamente. Ingallonàu, da part gallonato, contornato di
Infuriài v. n. tempestai, infuriare, debaccare, gallone, trinato, ſ" -

imperversare, smaniare, menare smanie, stiac Ingamài v. a. pigai cun gamu, inamare, pren
ciar come un picchio. Infuriarsì n. p. arrabbiaisì der coll' amo. Po poniri in gama, e in cedda,
de feli, incagnarsi, indiavolare. Infuriaisì contra metter in branco.
de unu, affoltarsi contro d uno. Ingamau, da part. pigau cun gamu, preso
Infuriamentu s. m. imperversamento, india coll' amo. Po postu in gama, messo in branco.
volamento. Ingannàbili agg. ingannabile, ingannevole.
Infuriàu, da part. infuriato, imperversato, bac Ingannadòri v. m. e raf fraudatore, giun
cato, incagnato, arrovellato, affoltato, in forza tatore, illusore, frodatore, soppiantatore, ingan
di agg. furioso, imperversito, incrudelito, in natore, trice, e ingannatora, ingannante, ciur
demoniato. -
matore, trice.
Infusài v. n. e infusais, n. p. t. r. (de afusar Ingannai v. a. ingannare, corbellare, gabbare,
sp.) M. fuiri, scappai. deludere, minchionare, illudere, frodare, ca
Infuscài v. a. fai oscuru, infuscare, offusca muffare, truffare, giuntare, eludere, aggirare,
re, imbrunare. Infuscaisì n. p. si narat de su ingarbugliare, abbindolare, abbacinare, circon
tempus, o de s'aria, chi si coberit de nuis, venire. Ingannai cun astuzia, fare una cavalletta,
imbrunire, oscurarsi, turbarsi. un soprammano a uno, avvolpinare, attrappare,
Infuscàu, da part. infoscato, oscurato, raſ sedurre, sorprendere con inganno. Ingannai cun
fuscato. bonus fueddus, impastocchiare, trattener uno con
Infusibili agg (t. de s' usu) chi no si podit pastocchie, infinocchiare, soppiantare. Ingannai
fundiri, o scallai , infusibile, maliziosamenti, tranellare, usar tranellerie, o
Infusionedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) in tranelli. Ingannai cun finzioni, busbaccare, in
fusioncella. gannare con finzioni. lngannaisì n. p. pigai sba
Infusiòni s. f infusione, infondimento. gliu, errori, ingannarsi, abbagliare, illucinarsi,
Infusu, sa part infuso, stillato. Scienzia in travedere, dare nello spaniato, dare in fallo.
fusa, scienza infusa. - Lassaisì ingannai, lasciarsi abbagliare.
Ingabbadòri v. m. e ra f gabbatore, giunta Ingannamentu s. m. ingannamento.
tore, ingannatore, trice. - Ingannau, da part. ingannato, aggirato, ab
Ingabbài v. a. ingannai, gabbare, giuntare, bagliato, attrappato, sedotto, deluso, sorpreso
ingannare. - con inganno, circonvenuto, illuso, avvolpinato.
Ingabbamentu s. m. gabbamento, inganno - Abbarrai ingannau, frustrarsi, rimanere ingan
Ingabbàu, da part. gabbato, ingannatº : nato, frustrato. In forza di agg, fig. attorto di
ingabellài v. a. poniri in gabella, ingabellare, errore, inviluppato in errore.
sottoporre a gabella. - Ingannèri s. m. M. ingannadòri.
Ingabellàu , da part. posto in gabella, sotto Ingannixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) in
posto a gabella. - gannuzzo, ingannerello.
Ingaggiadòra v. f attrattrice, allettatrice. lngannosamenti avv. ingannevolmente, illuso
Ingaggiadòri. M. ingaggianti sust. rnarmente,

Ingaggiài v. a. (t. fr.) condurre, fermare al Ingannòsu, sa agg ingannevole, fraudolento,


soldo, Po allettai, attrarre, allettare, attirare. fraudevole.
Ingaggiaisì v. r ingaggiarsi. Po obbligaisì cun Ingannu s. m. inganno, frode, dolo, circon
iscrittura, far carta, obbligarsi con iscrittura. venzione. Ingannu cun astuzia, o cobertu, coper
ING ING 335

ehiella, angheria, soprammano, escato, aggira Inghisciadira s. f ingessatura.


mento, aggirata. Po errori, o sbagliu, errore, Inghisciài v. a. gessare, ingessare.
inganno, abbagliaggine, abbagliamento, abbaglio, lnghisciàu, da part. gessato, ingessato.
offuscamento di mente. Ingignài v. a. M. inginnai.
Ingaungiài v. a. (t. r.) fai beniri gana, o ap Ingigneria s. f. arti de s'ingimeri, ingegneria.
petitu de pappai su pani, e si narat propria Inginna s. f. (T. de Buttaju) capruggine, in
menti de totus cuddas cosas, chi si pappant cun taccatura delle doghe.
su pami, invogliare a mangiare, dare appetito a Inginnài v. a. fai s'inginna a is carradas, ca
mangiare il pane. Is fruttas ingaùngiant su pani, prugginare, far le capruggini. Inginnai t. r. po
le frutta invogliano a mangiare il pane, trassài, foggiare. Po inventai, inventare, ritrovare.
ngaùingiu s. m. si narat de totus cuddas cosas, Inginnàu, da part. chi hat fattu s'inginna a
chi si pappant cun su pani, companatico, com is carradas, che ha fatto le cupruggini. Po in
panatica, camangiare, edulio. ventau, inventato, ritrovato.
Ingelosirisì v. n. p. pigai gelosia, ingelosire, lnginnèra s. f. ingegnera.
pigliar gelosia, divenir geloso. Inginnèri s. m. ingegnere.
Ingelosiu, da part. ingelosito. Inginnu s. m. (t. cat. e fr.) ordingiu, ordigno,
lngemmài v. a. adornai de gemmas, ingem macchina. Po ingannu, ingegno, astuzia. Po
mare, adornar con gemme. inventu. M.
Ingemmàu, da part. ingemmato. Ingiogazzàu, da agg. si narat de pipìus donaus
Ingendrài v. a. (t. b. ) concepire, generare. troppu a su giogu, dedito al trastullo.
M. concebiri. Ingiojài v. a. adornai de gioias, gioiellare, in
Ingendramentu s. m. ingeneramento. Ingen gemmare, ingiojellare, ornar di gioielli, di gemme.
dramentu de fetu asuba de ateru fetu, super Ingiojàu, da part. giojellato, ingemmato, or
fetazione. nato di gioſe.
Ingendràu, da part. conceputo. Ingiovanessirisì v. n. p. torrai giovunu, ingio
Ingeneràbili agg. chi no si podit generai, in vanire, ringiovanire, divenire, ritornar giovane.
generabile. Ingiovanèssiu, ssia part. ringiovanito, ritor
Ingenerabilidàdi s. f ingenerabilità. nato giovane.
Ingenerài v. a. M. generài. Ingiriadòri, ra v. m. e f circondatore, trice.
Ingeneramentu s. m. M. ingendramentu . Ingiriadùra s. f circondazione, attorniamento,
Ingeneraziòni s. f. M. generazioni. circondamento, circuizione, circuimento, cer
Ingeniaisì v. n. p. industriarsi, ingegnarsi, chiamento.
aguzzarsi, brigarsi, assottigliarsi, arrabbattarsi, Ingiriài v. a. circondare, attorniare, circuire,
affaticarsi, sforzarsi. accerchiare. Ingiriài v. n. andai a ingiriu, gi
Ingeniamentu s. m. ingegnamento, industria, rare intorno , andar attorno . Po sitiai, asse
sagacità. diare, cerchiare, circuire, cignere, circoncigne
Ingeniàu, da art. affaticato, studiato, che re. Ingiriai di assediu, circondar d'assedio:
ha impiegato industria. Ingiriai de muru, circondare di muro. Ingiriai
Ingeniosamenti avv. ingegnosamente, acuta a unu, po ddu maltrattai, cacciarsi intorno ad
mente, con acutezza . uno. Po cingiri cun circus, cerchiare, legare
Ingeniòsu, sa agg. ingegnoso, e ingenioso, con cerchi. Po passeggiai. M. camminai.
argomentoso. Ingirialettu s. m. tornaletto.
Ingenieddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) in Ingiriamentu s. m. cerchiamento, circonda
gegnetto. mento, assedio, Po cingimentu cun circus, cer
Ingènitu, ta agg. naturali, ingenito, innato, chiamento .
naturale. Ingiriau , da part. circondato, circuito, ac
Ingèniu s. m. ingegno. Po talentu, ingegno, cerchiato, andato attorno, attorniato.
talento. Suttilesa " ingeniu, acume, sottigliez Ingiriu s. m. giro, cerchio. Sezziri a ingiriu,
va d'ingegno. a circulu, sedere in cerchio. A ingiriu, a cer
Ingentiliri v. a. fai gentili, aggentilire, ingen chio, in giro, attorno Serrai a ingiriu. M. ser
tilire, far nobile. Ingentilirisì v. r ingentilirsi. rai. Ingiriu de paraulas, circuito di ſi -

Ingentiliu, da part. ingentilito. circumlocuzione, circuizione di parole. Portaio


Ingenugàda s. È inginocchiata. tirai a ingiriu , circondurre, trarre per giro,
Ingenugadòri s. m. inginocchiatoio, altarino. condurre intorno. Totu a ingiriu , de dogna
Ingenugadùra s. f curvadura de una cosa, parti, attorno attorno. Andai a ingiriu, o gi
chi fait guidu, inginocchiatura. rendu de innòi, e de innì, andare a torno or
Ingenugài v. n. e ingenugaisì n. n. inginoc quà or là.
ci s ini " a s' al ingenugai
- - -

Ingiudicàu, da agg no giudican ingiudicato.


-
- - - -

in peis, aspettare il baldachino. Ingiùria s. f. ingiuria, oltraggio, insulto, so


Ingenugàu, da part. genuflesso, inginocchiato. perchieria, smacco, torto, strazio, scherno , so
Ingenugau avv. ginocchione, ginocchioni. Ab pruso. Ingiuria de fueddus, contumelia, con-.
barrai ingenugau, restar ginocchioni. vizio, ingiuria di parole.
lngerènzia s. f. (t. de s'usu) occupazioni, of Ingiuriadòri v. m. ingiuriatore -
fiziu, ingerenza, uffizio, carico. Ingiuriài v. a. ingiuriare, straziare, svilla
ingestu s. m. (t. r.) poniri in gestu. M. gestu. neggiare, dire villanie. Ingiuriaisì n. p. svilla
º" pl fai ingestus, far bocchi, coccare uno. neggiarsi, dirsi delle villanie.
nghirlandài v. a. (t. de s'usu) ghirlandare, Ingiurianti v. agg. ingiuriante. -

inghirlandare, ornar con ghirlanda. Ingiuriau, da part. ingiuriato, svillaneggiatº


Inghirlandàu, da part ghirlandaito, inghir lngiuriedda s f dim (dd pron. ingl.) in
landato. giuriuzza . - -

S s 2
556 lMG ING

Ingiuriosamenti avv. ingiuriosamente. custu ingrassamentº, marnazione. Targ Ingras


lngiuriòsu, sa agg. ingiurioso, contumelioso, saisi n. p. ingrassarsi, impiuguarsi, far coter
oltraggioso, soperchievole, soperchiante, con na, divenir grasso, pingue, mettersi in istia.
4') il 0.80 . IngrassaiSì de palas allenas metaf imbonirisì,
ingiustamenti avv. ingiustamente, indebitamente. far l agresto. Ingrassai de nou v. a. rimpin
ingiustizia s. f ingiustizia. guare, ringrassare.
Ingiustu, sta agg. ingiusto, indebito. lingrassamentu s. m. ingrassamento.
Ingobbaisì v. n. p. faisì gobbu, ingobbire, di Ingrassativu, va agg ingrassativo, impinguativo.
venir gobbo. Ingrassau, da part ingrassato, impinguato.
Ingobbàu, da part divenuto gobbo. Ingrassu s. m. chi si fait a is terras appenas
Ingolfai v. n. e ingolfaisì n. p. intrai in golfu, isfruttatadas, callorìa, calorìa, e calurìa . Cu
ingolfare, ingolfarsi. Po, incalzai, o avanzai, stu campu tenits ingrassu, est ingrassau, que
ingolfare, avanzare. Ingolfaisi metaf applicaisì sto campo è in caloria,
seriamenti a una cosa, ingolfarsi, profondarsi. Ingratamenti avv. ingratamente.
Ingolfàu, da part, ingolfato. Ingratitudini s. f. ingratitudine.
Ingòlliri v. a. (t. b.) ferriri, cogliere, corre, Ingratòni s. m. accr. meda ingratu, ingratone.
colpire, incogliere, sopraggiugnere, ferire lngol - Ingràtu, ta agg. ingrato.
liri, o ferriri sa mira, dare, colpire nel brocco, Ingraziàda s f (t. r.) inclinu respettosu, in
nel bersaglio. Po arregolliri. M. chino. Po su donai sconchiadas dormendu, tra
Ingommadùra s. f saldatura, il dar la salda. collare, fare inchini. Po genuflessioni. M.
lngommài v. a. donai sa gomma trattendu de Ingraziaisì (t. r.) M. umiliaisì.
pannus, sederias, e telerias ec. saldare, dar la Ingredienti s. m. ingrediente.
salda, dar la gomma, insaldare. Ingreghiadòri, ra (t. b.) M. ingranguleri.
Iagommàu, da part... saldato, insaldato, che Ingreghiadùra s. f (t. r.) M. ingrangulu. -

ha avuto la salda, o la gomina. Pannu ingom Ingreghiài, ingreghiau ec. (t. r.) allettai. M.
mau, panno saldato. - -- - - - ingrangulai ec.
ingortigai v. a. (t. r.) intorpidire. Ingortigaisì Ingreghèri (t. b.) M. ingranguleri. -

v. n. p. intormentire. M. cancarai. - Ingribbiài v. a. impresonai, imprigionare, in


Ingortigàu, da part. (t. r.) intormentito. Po catenare, aggratigliare, aecalappiare. -

cancarau de frius, aggricchiato. Ingribbiau, da part imprigionato, aggratigliato.


Ingortu, ta part. de ingolliri, colto, colpito, accalappiato.
incolto, sopraggiunto. - - Ingriglionai v. a. poniri su griglioni, is musas,
Ingrajài v. n. aggravare. IngraiaiSì n. p. po ammanettare, metter le manette, e si usat po is
raxoni di edadi, o de maladìa, accasciare, acca manus, e po is peis. M. musas.
sciarsi, aggravarsi per l'età, o malattia. Ingriglionàu, " part. ammanettato.
Ingrajau, da pari aggravato. Ingraiau po si Ingroghiri v. a. fai grogu, ingiallare, ingial
edadi, accasciato. Portai sa conca ingraiada, lire. Ingroghiri v. n. biondeggiare. Ingroghirisì
canzada, essere accapacciato, avere il capo n. p. ingiallirsi. Ingroghirisì de is li de i
affaticato . -

plantas, e arruiri, abbiosciarsi.


Ingrandessimentu s. m. ingrandimento. . Ingroghiu, da part. divenuto giallo.
Ingrandèssiri v. a. fai mannu, aggrandire a
lngroppai v. a portai a groppas, ingroppare,
accrescere, far grande. Ingrandessiris n. P. i aggroppare.
grandire, divenire, o farsi grande, aggrandirsi. Ingroppau, da part portau a groppas, in
Ingrandèssiu, ssia part cresciu, ingrandito, groppato.
aggrandito, accresciuto, fatto grande, - Ingrummai v. n. e ingrummaisì n. p. su for
ingrandimentu s. m. aggranelimento. maisi su tartaru in is carradas, grommare, in
Ingrandiri v. a M. ingrandèssiri. grommarsi, incrostarsi, formar gromma.
ingrangulài v. a. allettare, adescare, zimbellare. Ingrummàu, da part grommato, ingrommato,
Ingrangulamentu s. m. allettanento, adesca incrostato di gromma. In forza di agg. grommoso.
brlenelo .
Ingrussai v. a ingrossare, far grosso. Ingrus
Ingrangulàu, da part. allettato, adescato . saisì m. p. ingrossare, ingrossarsi, divenir grosso.
Ingrangulèri, ra agg. M. allettativa. Ingrussamentu s. m. ingrossamento.
Ingràngulu s. m. allettamento, adescamento, lngrussativu, va agg. ingrossativo.
zimbello. Ingrussau, da part. ingrossato.
Ingranidùra s. f granitura. Ingrussu avv. ingrosso, indigrosso, grossamente.
Ingranimentu s. m. si narat de is loris araus, Ingruo èda s. f incrociata. Ingruxada de bias,
granimento, granitura, granigione. de camminus, incrociata di strade, trebbio.
Ingranìri v. n. fai su granu, granire, granare. Ingruxadòri v. m. si narat de vascellu, chi
Ingraniri beni, abbonire. - corseggiatpe is costeras, o spiaggias, incrociatore.
Ingranu, da part. granito, granato. Ingramiu Ingrusadùra s f incrociamento. M. ingruxa
beni, abbonito. mentu. Ingruxadura de camminns, crocicchio ,
Ingrassài v. a. ingrassare, impinguare, far crociata, crocevìa, capocroce. Po intrecciu in
rasso. Ingrassai su sanguni, spessire il sangue. forma de gruxi, intersecazione, intrecciatura a
Poniri in cabbia is caboniscus a ingrassai, stiare, guisa di erore. Ingruxadura de s'àncora, in
tenere i polli in istia. Ingrassai v. n. ingrassa crociatura dell'ancora. -

re, far cotenna, far buona cotenna, impor carne. Ingruxài v. a. incrociare, incrocicchiare. In
Ingrassai is campus cun poniri fogus, debbiare, gruxai su mari pocorseggiai, o donai caccia a
usare il debbio, Ingrassai sa terra cun amme s enemigu, incrociare il mare per corseggiare,
stiuru de argidda e carcinargiu, narnare il fer o dar caccia al nemico. Ingruxai (T. di Agricult.)
reno. S ammestùru, marna. S operazioni de su torrai in manu , o siat arai a traversu de is
º º -
ING INI 537

sulcus fattus in su brabattu, intraversare, arare Iniquamenti avv. iniquamente, ingiustamente,


a traverso del lavoro fatto, incrocicchiare. Lastr. tristamente, cattivamente. -

Ingruxamentu s. m. incrociamento, incrocic Iniqùidùdi s. f iniquità, malvagità.


ehiamento. Iniquu, qua agg, iniquo, empio, tristo, fello,
Ingruxàu, da part. incrociato, incrocicchiato. malvagio. -

Inguantaisì v. r. ponirisì is guantus, inguan Iniziài v. a. (t de s'usu) donai sa prima con


tarsi, porsi i guanti. izioni, o is primus principius di alguna cosa,
Inguantau, da part. inguantato. lVllzlare.

Inguina s. f anguinaja, inguine. Iniziali agg (t. de s'usu) iniziale.


Inguinàli agg. de s'inguina, inguinale. Iniziàu, da part, iniziato. Iniziau in sa Ret
Ingulosinài v. a. (t. sp.) o ingulai, adescare, torica, iniziato nella Rettorica, che ne ha avuto
allettare. i primi principi.
Ingùni avv. indi, ivi, quivi. De inguni a pa Inlizzadùra s. f inlicciamento.
gus dis, ivi, o indi a parecchi di , di lì a po Inlizzai v. a. poniri in lizzu, inlicciare, met
chi dà. De inguni a certu tempus, da i ſi dº ter in liccio.
certo tempo. Inguni avv. locali de statu, e de Inluttaisì v. n. p. (t. sp.) bistirisì de lutti,
motu ; in cussu logu, costà, in codesto luogo, o portai luttu, portar lutto, vestir di bruno.
costì. lnguni a inturu, costà entro. Inguni in Inluttàu, da part. vestito di bruno.
basciu, costaggiù. Inguni in susu, costassù. Innamoràda s. f amanti, innamorata, in
Bessi de inguni, bai de inguni, via costà, via tendenza .
da costà. De inguni, de cussu logu, da co Innamoradeddu, dda agg. dim. (dd pron.
stà, da costì, costinci . -
ingl.) innamoratello, innamoratino, cotticcio.
Ingurdadùra s. f ottusità. Innamorai v. a. innamorare, invaghire. Inna
Ingurdài v. a. fare, o render ottuso. Ingur moraisì n. p. innamorarsi, apprendersi, inva
daisì n. p. inottusire, farsi ottuso, divenire ghirsi, divenir vago, intendersi in donna. In
Olttuso . -

namoraisì unu pagu, innamoracchiarsi, lnna


Ingurdàu, da part. divenuto ottuso. moraisì de dogna femina, appiccare il majo ad
Ingurdu, da agg. ottuso. Rasoja ingurda, ogni uscio, innamorarsi per tutto. Innamorai po
rasojo ottuso, di taglio morto. fai beniri disigiu, o gana, invogliare, indur vo
Ingurnisài v. a. poniri gurnisa, incorniciare, lia. In signif neutr pass. disigiai, desiderare,
metter la cornice. -

invogliarsi, aver voglia.


Ingurnisàu, da part. incorniciato. Innamoramentu s. m. innamoramento , inva
lngurtidòri v. m. inghiottitore. ghimento, intendenza, invogliamento.
lngurtidròxu s. m. inghiottitoio. Innamorativu, va agg. innamorativo.
Ingurtimentu s. m. inghiottimento, ingorga Innamoràu, da parte innamorato, invaghito,
mento, degluzione, tranguggiamento. bruciolato, che ha il brucio, preso d'amore .
Ingurtiri v. a. inghiottire, ingoiare, trangug In forza di agg. po amorosu, amoroso, inna
giare, incannare, ingozzare. Po devorai pap morato. Innamorau maccamenti, innamorato
pendi allurpidamenti, e casi senza mazziai, in fradicio. Innamorau fortementi, spolpo. Po al
gollare, ingorgare, divorare, scuffiare, ingozzare. lettau, allettato, invogliato, desideroso.
Ingurtiri cun is ogus, divorar cogli occhi, desi Innantis avv. (de innanti ital. aut.) primiera
derare avidamente. Ingurtiri un'amargura, un mente, avanti, prima, innanzi. Innantis mor
affrontu, suffriri cun passienzia, bere un ama riri, che peccai, piuttosto morire, che peccare:
rzza, un affronto. Ingurtiri po, essiri facili a Medas dìs innantis, molti giorni innanzi. Prus
creiri, credersi ogni cosa. Si dd' hat ingurtia, innantis, o prus a innantis, più innanzi, più
sincedd' hat calada, se la bevuta, la creduta. avanti, più oltre. Andai a innantis, andare il
lngurtirisì un ingiuria n. p. inghiottirsi un af primo. Po avanzai, andare innanzi, avanzare,
fronto, ingozzarselo senza lagnarsi. erescere. De immòi a innantis, d'ora innanzi,
Ingùrtiu, tia part. inghiottito. per l'avvenire. Essiri innantis de unu po otte
lngurtomàxu, xa agg. (t. r.) ingordo, vorace. niri, esser innanzi, esser più vicino ad ottenere.
Ingurtoneddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) Un annu innantis, un anno innanzi. Cantu in
guloseddu, lecconcino. i - --

nantis, quanto prima Pagu innantis, immoi


Ingurtòni s. m. pappadori, leccone, ingluvia immoi, testè. Innantis de scurigai, innanzi l'im
tore, divoratore, arlotto. brunir del giorno. Innantis tempus, innanzi
Ingustài v. a. (t. r.) ingustau part. M. avvesai. tempo, avanti il debito tempo. Potempus pas
Inibitòria s. f. (t. ital. in usu) inibizione, ini sau, per l'addietro, in addietro. Po andai a
hitoria, inibìta. innantis una cosa, o effettuaisì, andare innanzi,
Inibitòriu, ria agg. (t. de s'usu) inibitorio. avanzarsi, proseguire, aver effetto. Fai andai a
Inimicissimu, ma agg. superl inimicissimo, ma. innantis a unu, promuovere, avanzare, metter
Inimicizia s. f. M. disamistadi. innanzi alcuno. -

Inimigaisì v. n. p. trattaisì de inimigu, inimi Innantis prep. innanzi, prima, anzi. Innantis
carsi, trattarsi da nemico. de totu, innanzi tratto, prima di tutto. Innan
Inimigàu, da part. inimicato. tis di hoi, innanzi d'oggi. Innantis di orbe
Inimìgu s. m. inimico, nemico. M. enemigu. sciri, innanzi l' alba, o l'attrora, prina di far
Inimìgu, ga agg inimico. M. enemiga, ga. giorno, prima di aggiornarsi. Innantis de s'ora,
Inimistàdi s. f. M. inimicizia. -
innanzi l'ora. Innantis de nosaterus, innanzi
Inimitàbili agg. inimitabile. a noi. In forza di agg. po anteriori, anteriore, ante
Inimitabilmenti avv. inimitabilmente. cedente, avanti. Sa di innantis, il dì antecedente.
inimmaginàbili agg inimmaginabile. Innantischì avv. avantichè, primachè, anzichè,
Inintelligibili agg. inintelligiile. innanzichè, piuttostochè.
558 INN INO.

Innàriu s. m. liburs de innus, innario. Inospitàli agg. chi no donat alloggiu, inospitale.
Innàtu, ta agg. naturali, innato, ingenito, insito. Inospitalidàdi s. f inospitalità.
Innaturàli agg. no naturali, innaturale. Inosservabili agg. inosservabile, inadempibile.
innavigabili agg. innavigabile. In sensu, chi no si podit distinghiri, indiscernibile,
lnnegàbili agg. innegabile. impercettibile.
Innì avv. de statu, o de motu, là, lì, ivi, Inosservabilmenti avv. inosservabilmente.
colà, quivi, in quel luogo. De innì a innì, di Inosservanzia s. f. inosservanza -
là a colà. Accanta de innì, perinnì, peringuni, Inosservàu, da agg. no osservau, inosservato.
colà intorno, lì vicino. De innì, di lì, da lì. Inquadernài v. a fare, ridurre a quaderno.
Fimas a innì, infino a lì. Innì in susu avv. locali, lnquadernau, da part. ridotto, fatto a qua
e inninsusu, la sù, e lassù, colassù, colassuso. ºrno ,

innì ainturu, ivi entro, quivi dentro, laddove, Inqietadòri v. m. inquietatore.


là entro. De innòi, e de innì, di quà, e di là. Inqietài v. a. inquietare, stizzire, crucciare,
Innì in basciu, là giù, e laggiù, colaggiù, co stizzare, travagliare, provocare a sdegno, muo
aggiuso. ver ad ira, far venir la stizza, tribolare, ves
nnidu, da agg. penult. brevi (t. r.) si narat sare. Inqòietai algunu, metter a leva altrui,
de cussorgia di erba no ancora pascia de su be irritarlo. " n. p. inquietarsi, adirarsi,
stiamini, e de cresura, o boscu, de undi no stizzarsi, sdegnarsi, incollorirsi, incollerirsi,
s hat segau ancora linna. Pardu innidu, prato alterarsi, scorrubbiarsi, indispettirsi, corruc
pien d' erba, campo da pascolo, da pastura. ciarsi, crucciarsi. Inquietaisì fortementi, inci
Cresura innida, siepe viva non per anco tagliata. prigare.
Innieddigài v. a. (dd pron. iſ, "" ab Inquietamenti avv. inquietamente, sdegnosa
brunire, far bruno, nero, annerire. Annieddigaisì mente, stizzosamente.
n. p. abbrunire, divenir bruno, nero. Su innied Inqietàu, da part inquietato, sdegnato, adi
digaisì s'axina, e figu niedda candu cumenzat rato, stizzito, stizzato, incollorito, alterato,
a coiri, saracinare, invajare. M. imbraxai. scorrulbiato, indispettito. Inquietau fortementi,
Innieddigamentu s. m. abbrunamento, abbru ancºprºgnito.
Patntento . Inquietixeddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)
Innieddigàu, da part. abbrunato, reso, o dive sdegnosetto.
nuto bruno. Inquietosu , sa agg. sdegnoso, disdegnoso,
Innista s. m. Scrittori de innus, Innista. stizzoso, irrequieto.
Innocentementi avv. innocentemente. Inqiliètu, ta agg. inquieto, stizzato, crucciato,
Innocenti agg innocente, illibato, integro, irritato, adirato, sdegnato, cruccioso. Mari in
intatto . -
qúietu, tempestosu, mare crucciato. Po disas
Innogènzia s. f innocenza, innocenzia. sussegau, irrequieto.
Innòi avv. de statu, quì, quà. De innòi, da Inqfietùdini si f inquietudine, cruccio, stizza,
quà, da quì, indi. De innòi indi sighit, indi ira, collera, sdegno, sdegnosità, sdegnamento,
ne segue. Innòi in basciu, quaggiù. Innòi in indegnazione.
susu, quassu, quassuso. Inquilinu s. m. (t. sp.) inquilino, pigionevole. Po
Innominabili agg innominabile. Sa pesoni - pigione.
Innovadòri, ra v. m. e f. innovatore, trice. Inqiriri ec. M. criminai ec.
Innovài v. a. fai de nou, innovare, rinnovare. Inqisidòri v. m. inquisitore.
Po introdusiri usanzas noas, innovare, intro Inqòisiri, inqòisiu ec. M. criminai, processai ee.
durre nuove usanze. Inqúisiziòni s. f. inquisizione, perquisizione,
Innovàu, da part. innovato, rinnovato. requisizione. Po su tribunali de su S. Offiziu
Innovazioni s f innovazione. contra is Ereticus, Inquisizione.
Innu s. m. inno, lauda. Innu sacru, lauda, Inremediabili agg M. irremediabili.
inno sacro. Cumponiri, o cantai innus, in lnrezzai v. a. pigai cun rezza, inretare.
neggiare. Inrezzàu, da part. preso con rete.
lnnumeràbili agg. innumerabile, innumerevole. Inricchèssiri v. a. e inricchessirisì n. p. M.
Innumerabilidadi s. f innumerabilità. arricchiri.
Innumerabilmenti avv. innumerabilmente. Inrusticaisì v. n. p. beniri rusticu, insalvati
Inocultàbili agg. inascondibile. care, insalvatichire, inselvaticare, farsi selva
lnodoriferu, ra agg. senz' odori, inodorifero. tico, e fig farsi rozzo, zotico, aspro, incivile,
Inoffensibili agg. inoffensibile. divenir zotico, rastico.
Inofficiosidàdi s. f. (T. Leg.) ingiusta priva lnrusticàu, da part. inselvaticato, inselvatichito.
zioni di eredadi, inofficiosità. divenuto selvatico, e fig. rozzo, aspro, zotico,
rustico.
Inofficiòsu, sa agg (T. Leg.) si narat de te
stamentu , po su quali su legittimu eredèru Inrustichessirisì ec. M. inrusticaisì.
senza giusta causa benit privau de s' eredadi, Insabiài v. a. assennare. Insabiai v. m. divenir
inofficioso. - -- - -- -
savio, metter giudizio.
inopinàbili agg (t. de s'usu) increibili, ino Insabiàù, da part. assennato, divenuto savio.
pinabile. - -
Insabonada s. f.
Inopportunamenti avv. foras de propositu, lnsabonadùra s. f. insaponata.
inopportunamente, intempestivamente. lnsabonài v. a. (de enxabonar sp.) insaponare,
Inopportunu, ma agg chiesta contra tempus, lavar con sapone. Fig. adulai, insaponare,
o mali a propositu, inopportuno, intempestivo. adulare
Inordinadamenti avv. senz' ordini, inordinata Insabonamentu s. m. M. insabonada.
mente. M. disordinadamenti. Insabenati, da part. insaponato, lavato con
Inordinau, da agg inordinato. M. disordinau. sapone.
INS -
INS
-

Insaccài v. a. (de enxacar cat.) insaccare , Inseparàbili agg inseparabile.


metter in sacco. Insaccai feli, fig. far saccaja, Inseparabilmenti avv. inseparabilmente.
covare sdegno sopra sdegno. Insepultàu, da agg. privu de sepultura, inse
Insaccàu, da part. insaccato. polto, inumato.
Insajai v. a. (t. sp.) addestrare, esercitare. Inserrài v. a. inserrare, inchiudere, rinchiudere,
Insajaisì n. p. addestrarsi, esercitarsi. racchiudere, chiudere, serrare. Inserrai a inturu
Insaiàu, i part. addestrato, esercitato. de s'animu, covare, racchiuder dentro dell'animo.
Insalàda s. f insalata. Su bendidori de s'im Inserrai trigus, riporre i grani. Inserrai tradi
salada, insalatajo. mentus e odius ec. covare tradimenti, odi ec.
Insaladedda s. f. (dd pron. ingl) insalatina, Inserrai trattendu de malus umoris, chi abbarrant
insalatuccia. Po erba noedda, chi maraus ancora occultus finzas a certu tempus, e depustis isſo
insaladedda, lattuga novellina. gant, covare. Inserrai in mesu, interchiudere,
Insaladèri s. m. su bendidori de s'insalada, intracchiudere in mezzo. Inserraisì in domu v. r.
insalatajo. assieparsi, asserragliarsi, abbarrarsi, accovac
Insaladòna s. f accr. insalatona. ciarsi, accovigliarsi, chiudersi in casa, porsi nel
Insaldàbili agg. insaldabile. covile. Inserraisì ind' unu guventu, chiudersi in
Insalsaisì n. p. faisì salsu, insalsarsi, divenir un chiostro, farsi religioso.
salso. Inserramentu s. m. chiudimento.
Insalvàbili agg. insalvabile. Inserràu, da part. serrato, chiuso, inchiuso,
Insalutiferu, ra agg. mali sanu, insalubre. rinchiuso. Inserràu in mesu, interchiuso, intrae
Insanàbili agg. insanabile. chiuso, chiuso in mezzo. Temiri inserrau, essere
Insanabilmenti avv. insanabilmente. in chiusa, esser chiuso, serrato. Inserrau in
Insangiai v. n. t. r. insangiau ec. M. impo quattru murus, chiuso in quattro mura. Materia
stemai, impostemau. inserrada, chi si format in su corpus, materia
Insangrentai v. a. (t. sp.) M. insanguinai. covatnte .
Insanguinai v. a. insanguinare, cruentare, Inserru s. m. retiru, ritiro. Inserru de 40. oras,
intridere, macchiare, imbrattare, bruttar di conchiusione delle 40 ore. Inserru de trigus,
sangue. Insanguinaisì v. r. insanguinarsi. Insan ricolta di grani.
guinaisì is manus, insanguinarsi le mani. Inserta s. f. (T. de Curiali) inserimento.
Insanguinàu , da part insanguinato, intriso Insertài v. a. (t. sp.) inserire, metter una cosa
di sangue. dentro dell' altra.
Insàras avv. allora. Insaras candu, allorquan Insertamentu s. m. inserimento, inserzione.
do. De insaras a imòi, de insaras a custa parti, Insertàu, da part inserito, inserto.
da allora in quà. Insaras insaras, allora al Insettu s. m. babballotti, insetto, entòmo,
lara. De insaras a innantis, d allora innanzi . bacherozzolo, bacherozzo .
Insardàbili agg. M. insaldabili. Insidia s. f. (t. de s'usu) ingannu occultu,
Insaziabili agg. insaziabile, insatollabile, ine insidia, agguato.
splebile, insaturabile, fondolato, sfondato, ingordo. Insidiadòri, ra v. n. e f. insidiatore, trice.
Insaziabilidàdi s. f insaziabilità, inesplebilità, Insidiài v. n. (t de s'usu) tramai ingannu
insazietà, incontentabilità, ingordigia. occultamenti a sa vida de unu, insidiare, por
Insaziabilmenti avv. insaziabilmente. re, tendere insidie ad altrui offesa.
Inschidonài v. a. infilai in su schidoni, inschi Insidiàu, da part. insidiato.
dionare, infilzare nello spiedo, o schidione, o Insidiosamenti avv. insidiosamente.
stidione. Insidiòsu, sa agg. (t. de s usu) insidioso.
Inschidonàu , da part. infilzato nello spiedo, Insigna s. f insegna: Po bandera, insegna,
schidione, schidone, stialione. bandiera, drappello. Po arma de famiglia, in
Inscienti agg. insciente, ignorante. segna. Po insigna di Accademicus, batolo.
Inscriri v. a. poniri iscrizioni, inscrivere, e Insigni agg. insigne, famoso, memorabile.
iscrivere, porre inscrizione. Inscriri (T. Geom.) Insignificanti agg. insignificante.
formai una figura ainturu de un'atera, inscrivere. Insinuadòri s. m. insinuante, che insinua. Po
Inscrittivu , va agg. inscrittivo. suggeridori, ra, suggeritore, trice.
Inscrittu , tta part. inscritto . Insinuài v. a. insinuare, inspirare, soffiare,
Inscriziòni s. inscrizione, e iscrizione , ti sufolare, suggerire. Insinuaisì v. r. insinuarsi,
tolo, soprascritta, soprascrizione. introdursi.
Insculpìu, da agg. insculto, scolpito. Insinuamentu s. m. insinuamento, inspira
Inscusabili agg. inescusabile. mento, suggestione, suggerimento , sufolamento,
Inscusabilmenti avv. inescusabilmente. soffiamento.
Inseddài v. a. poniri sa sedda, sellare, met Insinuanti v. agg. insinuante.
ter la sella. Insinuàu, da part insinuato.
Inseddàu, da part. e agg sellato. Cuaddu Insinuaziòni s. f insinuazione.
inseddau , cavallo sellato. Insistènzia s. f insistenza, insistenzia.
Insegàbili agg. insecabile. Insistiri v. m. fai instanzia, insistere,
Insensàu, da agg insensato, attonito, stupido. Insistiu, stia part. M. instau .
lnsensibili agg. chi no tenit sensu, insensibile. Insociabili agg. insociabile -
Si narat puru de chini no tenit cumpassioni, Insolenti agg. impertinenti, insolente, arro
insensibile. Po cosa, chi no apparita is sensus, gante, impertinente . Faisì insolenti, insolentire,
insensibile, impercettibile. -
divenir insolente .
Insensibilidàdi s. f insensibilità, impercettibilità. lnsolentementi avv. insolentemente. -

Insensibilmenti avv. insensibilmente, impercet Insolentòni agg. accr. insolentone, insolentaccio


tibilmente, Insolènzia s. f. insolenza, arroganza -
340 INS INS

Insòlitu, ta agg. insolito, insueto, inconsueto. Instigativu, va agg. (t. de s' usu ) concita
Insoliibili agg. i. indissolubili. tivo, commotivo, incitativo, atto a concitare.
Insonnigài v. n. e insonnigaisì n. p. (t. b.) Instigau, da part instigato, incitato, solleci
addormentarsi, assonnarsi. tato. M. incitau .
Insonnigau, da part. addormentato. . Instigaziòui s. f. (t de s'usu) instigazione.
lnsopportabili agg. insopportabile, incompor M. instigamentu .
tabile . Instillài v. a. ghettai a gutta a gutta, instil
Insopportabilmenti avv. insopportabilmente, in lare, infondere a stilla a stilla. Po metaf in
comportabilmente. sinuai, instillare, insinuare.
Insorài v. n. (t. r.) M. sudai. Instillàu, da part instillato.
Insordigadeddu, dda agg dim. (dd pron. Instintu s. m. instinto. Po presentimentu, in
ingl.) unticcio, sudiciccio, alquanto sudicio. stinto, presentimento. Operai prus po instintu,
nsordigài v. a. (t. pl.) insucidare, insudi che po reflessioni, operar più per instinto, che
ciare, far sucido. per riflessione.
Insordigàu, da part (t. b.) imbrattato, dive Institudòri, e ra v. m. e f. institutore, trice,
nuto sucido. che instituisce .
Insòru pronom. agg. pl. de casu obliquu ( o Instituiri v. a. ordinai, instituire, ordinare -
claru) loro. Instituiri erederu, instituire erede.
Insostrài v. a. (t. cat.) fai sostri, soffittare, Instituìu, da part. instituito.
insoffittare, far soffitte. Institùta s. f is primas instituzionis de sa Le
Insostràu , da part. soffittato. gali, instituta.
Insperàbili agg. chi no si podit isperai, in Institutista s. m. Professori de instituta, In
stitutista.
sperabile. -

Insperadamenti avv. senza speranza, inspe Institùtu s. m. ordini, instituto, ordine.


ratamente. Instituziòni s. f. disposizioni, instituzione, di
Insperàu, da agg. no sperau, insperato. sposizione, ordinazione. Po instruzioni. M.
Inspettòri s. m. inspettore, visitatore. Instruìri v. a. instruire, allevare, ammaestra
Inspeziòni s. f miramentu, inspezione, guar re, insegnare. Po informai. M.
damento. Po offiziu, o appartenenzia, inspe Instruiu, da part. instruito, ammaestrato, in
zione, º" - - segnato, instrutto.
Inspiradòri, ra v. m. e f. inspiratore, trice. Instrumentàli agg. instrumentale, instrumentario.
Inspirài v. a. insinuai, inspirare, insinuare, - Instrumentalmenti avv. instrumentalmente.
sufolare, suggerire, metter nell'animo. Inspirai Instrumentu e strumentu s. m. instrumento ,
v. n. s'intrai s'aria in su pulmoni contrariu de istrumento, stromento, strumento. M. Strumentu.
respirai, chi fueddendu familiarmenti maraus . Instruttibili agg. insegnabile. -

torrai su sulidu a corpus, inspirare. Instruttivamenti avv. instruttivamente.


Inspiramentu s. m. inspiramento, suſolamen Intruttivu, va agg. instruttivo, insegnativo,
to, suggerimento. - -
ammaestrativo, didascalico.
Inspiranti v. agg. inspirante. Instruttòri , ra v. m. e f. instruttore. inse
Inspiràu , da part. inspirato : - . gnatore, trice, ammaestrante, ammaestratore,
trice .
Inspirazioni s. f in totus i significaus, inspi
razione, afflato, suggestione. -
Instruziòni s. f instruzione, instituzione, am
Instàbili agg, instabile, volubile, fluttuante, platestramento .

ondeggiante, vacillante. Insuamentu s. m. arrettamentu, foja.


Instabilidàdi s. f instabilità, inconstanza. lnsuàu, da agg fojoso. Essiri insuau, aver
Instabilmenti avv. instabilmente, inconstan la foja. - -

temente , Insuavidàdi s. f insoavità, spiacevolezza.


Instài v. n. fai instanzia, instare, insistere, Insufficientementi avv. insufficientemente.
persistere, star fermo in una cosa . Insufficienti agg. insufficiente.
Instantementi avv. cun instanzia, instantemente. Insufficienzia s. f. insofficienza, insufficienza,
Instanti s. m. momentu de tempus, instante , e insufficienzia.
istante. Ind' unu instanti avv. in un istante, in Insuffiribili agg. insoffribile.
un attimo. Insuflaziòni s. f. (T. Eccles.) alidamentu, in
Instanti v. agg. ch'instat, instante. -
stflazione, inspirazione.
Instànzia e istànzia s. f. instanza, e instanzia, Insuggettàbili agg. insoggettabile.
istanza, e istanzia. Instanzia importuna, o pre Insulfuraisì v. n. p. beniri sulfuru, insolfarsi,
murosa, serra, instanza premurosa. divenir solfo. -

Instàu part. neutr che ha fatto instanza, che Insulfuràu, da part. insolfato.
ha perseverato in chieder una cosa, che ha in Insulladòri, insullai, insullamentu, insullàu -
calzato, sollecitato vivamente. -
M. inzullai ec. - -

Instigadòri, ra v. m. e f. (t de s'usu) in Insultadòri, ra v. m. e f insultatore, trice.


stigatore, trice, concitatore, sollevatore, provo Insultài v. a. insultare, straziare.
catore, incitatore. M. incitadòri. - - Insultanti v. agg. M. insultadori.
Instigài v. a. (t. de s'usu) instigare, inci Insultàu, da part. insultato.
tare, commuovere, concitare, commuovere , Insultu s. m. insulto, aſfronto, scherno, so
persuadere, dar l'impulso, la sommossa. M. perchieria, strazio. -

incitai. Insuperàbili agg. insuperabile, insormontabile


irmata s. m. instigamento, impulso , Insuperabilidadi s. f insuperabilità.
sommossa, sommovimento, persuasione. Insuperabilmenti avv. insuperabilmente.
INS INT 34 I

Insuperbimentu s. m. insuperbimento, vernarsi. Po s'intrai de is babbalottis in su


Insuperbìri v. a insuperbire, inorgogliare, in stampu, rimbucare. I .
caponire. Insuperbirisì n. p. insuperbirsi, inor Intanàu, da part. chiuso in tana, intanato s

gogliarsi, incaponirsi. entrato in tana , serrato dentro , nascosto. Po


lnsuperblu, da part insuperbito, divenuto su acuau, accovacciato, incavernato, nascosto. Po
perbo, orgoglioso. intrau in algunu stampu, o tana, rimbucato,
Insurdài v. a. assordare, assordire, insordare, rientrato nella buca.
insordire. Insurdaisì n. p. assordire, insordire, Intandu avv. su propriu che insaras, allora,
divenir sordo. Insurdai cun zerrius, abbuccinare, M. insaras .
stordire, assordar con grida. Intantu avv. intanto, frattanto, nel mentre,
Insurdamentu s. m. assordamanto, rintrona in questo mentre.
mento d' orecchi. Intantuchì avv. intantochè, mentrechè. Intantu,
Insurdàu, da part. assordato, assordito . in cantu, intanto, in quanto.
Insurdèssiri, e insurdessirisì n. p. (t. sp.) M. Intapiài, intapiaisì. M. attapiai.
insurdai. Intapissài v. a. (t. sp.) parare, adornare,
lnsuspettiri v. a. poniri in suspettu, insospet addobbare con tappezzeria. Intapissai una Cre
tire, metter in sospetto. Insuspettirisì v. n. p. sia, parare, adornare una Chiesa.
intrai in suspettu, insospettire, prender sospetto. Intapissàu, da part. parato, addobbato, ador
Insuspettiu, da part. insospettito. nato con tappezzeria.
Insussistenti agg. insussistente, inconsistente, Intascài v. a. poniri in tasca, intascare.
irrilevante. (T. Forensi) Intattu, tta agg. (t de s'usu) no toccau,
lnsussistènzia s. f insussistenza, irrilevanza . intatto.
(T. Forensi) Intauladùra s. f. intavolatura. M. intaulau.
Insustenibili agg. insostenibile. Intaulài v. a. " cat.) intavolare, impalcar
Insùsu avv. (de insuso ital. ant.) sù , sopra. con tavole. Intaulai una quistioni, intavolare,
Innì in susu, suvvi, ivi sopra, in alto. cominciare un discorso. Intaulai unu negoziu,
Insuttiligài, e insuttigliài v. a. assottigliare, intavolare, intelajare un negozio. Po scriri su
far sottile, ridurre a sottigliezza. Insuttiligaisì cantu po via de notas, intavolare. Po inso
n. p. assottigliarsi, divenir sottile. Po slangiaisì, strai. M.
sottigliarsi, divenir sottile, dimagrare. Po di Intaulamentu s. m. (T. di Architett.) intavo
minuiri, fai liggeri trattendu de pappai, e de latura, panconcellatura. -

medicamentus, chi sciollint is sugus grassus, riſi s. f. (t. de s'usu) scrittura musi
attenuare , render tenue, sottile. itti de cali po sonai organu ec. intavolatura. Po in
nou, rassottigliare. Insuttiligaisì da nou, ras struzioni. M. -

sottigliarsi. lntaulàu s. m. muru, o pavimentu de taula,


Insuttiligàu , da part. assottigliato. Po dimi tavolato, assito, tramezzo di assi. Intaulau po
muiu , ", estenuau , attenuato. -
poniri is peis, suppedaneo.
Insuzzuligài v. a. (t. fam.) moviri appetitu, Intaulàu, da part. intavolato.
solleticare, inuzzolire, far venir uzzolo. Po Intaulittadùra s. f fasciadura de camba se
stimulai, irritare, instigare, stuzzicare, stizza gada, incannucciata.
re, insipillare v. b. Insuzzuligai is canis, stuz Intaulittài v. a. fasciai unu brazzu , o camba
zrcare l cann . “" incannucciare.
Insuzzuligàu, da part. solleticato. Po stimu ntaulittàu, da part. fasciau, incannucciato.
lau, stuzzicato, stizzato, irritato. Intebidaisì v. n. p. M. tebidai.
Intaccadùra s. f. M. taccadura Intelaisì v. m. p. si narat de is ogus, chi be
lntaccài v. a. fai tacca, intaccare : Fig. offen nint languidus, divenir gli occhi languenti,
diri in sa reputazioni, intaccare, offendere, pre sbattuti
giudicare, denigrare. Intelamentu di ogus s. m. appannamento,
Intaccamentu s. m. intaccamento. appannatura, pannume d'occhi.
lntaccàu, da part. intaccato, offeso, denigrato. Intelàu, da part. e agg. si narat de is ogus
lntaccu s. n. tacca. Fig. intacco, offesa, danno. languentis, occhi sbattuti, languenti. -

Intagliadòri v. m. intagliatore. Integrài v. a. (t. de s'usu) rendiri completu,


lntagliadùra s. f. intagliatura. integrare, render integro. -

Intagliài v. a. intagliare, incidere, scolpire Integrali agg. essenziali, integrale, integrante,


in marmo, in metallo ec. Intagliai cun aqua essenziale, principale. - -

forti, intagliare ad acqua forte. Po burinai, Integralmenti ) avv. integralmente, integra


bulinare, cesellare, incidere, intagliare a buli Integramenti Vmente. - -

no, lavorar di bulino, di cesello. Integranti v. agg. M. integrali.


Intagliamentu s. m. intagliamento. - lntegràu, da part integrato. -

Intagliàu, da part. intagliato. º . Integraziòni s. f. (t. de s'usu) integrazione,


1ntàgliu s. m. intaglio, scultura. Intagliu a l'integrare. -

burinu, intaglio a bulino. Intagliu a aqua forti, Integridàdi s. f integrità, interezza. Po per
intaglio d'acqua forte. Intagliu in ramini, in fezioni, o sinceridadi, perfezione, sincerità, lealtà.
taglio in rame. Fai a intagliu, a incavu, fare Integru, gra agg (t. de s' usu) incontaminau,
di sottosquadro. - integro, incorrotto. Po interu, intero.
1ntamài v. a. serrai in tana, chiudere in tana, Integumentu s. m. (T. Anatom.) si marat de,
imbucare, nascondere. Intanaisì n. p. intanarsi. sa cutis, e de certas membranas carnosas, de
Po serraisì a inturu, serrarsi dentro, chiudersi, sa nappa, o tunica reticulari ec integumento.
nascondersi, intanarsi, incavernarsi. Po acuaisì, Intelargiài v. a. pagu in usu. Poniri in telac
accovacciarsi, accovacciolarsi, intanarsi, inca giu, intelajare. - -

v T t
543 INT INT

, Intelargiamentu s. m. intelaiata. Intentàlbili agg, intentabile, i --

Intelargiàu , da part intelayato. - Intentài v. a. precurrai de fai, intentare, tentare.


Intellettiva s. f facultadi de s'intendimentu, lntentamenti avv. intentamente.
intellettiva . Intentàu, da part. intentato, tentato.
. Intellettivamenti avv. intellettivamente. Intentazioni s. f azioni de intentai, processu ec.
Intellettivu, va agg. intellettivo, intenditivo. intentazione.
Intellettuali agg. intellettuale. Sustanzia intel Intentu s. m. disigiu, intento, desiderio.
lettuali, sostanza intellettuale, o spirituale. Intentu, ta agg attentu, intento, attento, fisso.
Intellettualidàdi s. f intellettualità . Intenzionali agg. intenzionale.
Intellettualmenti avv. intellettualmente. Intenzionalmenti avv. intenzionalmente,
Intelligenti agg. intelligente. Po litterau, in Intenzionata, da agg. intenzionato.
telligente, letterato, erudito. Intenziòni s. f intenzione.
Intelligènzia s. f intelligenza, intelletto, chia s Inter prep. trà, frà. Inter issue, trà di loro.
rezza. Po corrispondenzia , intelligenza, corri M. intre.
spondenza. Essiri de intelligenzia, concredersi, Interamenti avv. interamente, appieno, inte
accordarsi, esser d'intelligenza, di conserto 5
rarmente,

intendersi insieme. Intelligenzia intre litigantis lntercalài v. a. fai versus intercalaris, in


ingannai, collusione. tercalare.
Intelligibili aggintelligibile, comprensibile, chiaro, Intercalàri s. m. versu, chi si repìtit in sa
Intelligibilidadi s. f intelligibilità. canzoni, chi naraus sa torrada, intercalare. Di
Intelligibilmenti avv. intelligibilmente. intercalari (T. Astronom.) est sa di chi s'ag
Intemeràu, da agg (t. lat.) intemerato, paro, giungit a su mesi de friargiu in s'annu bise
incorrotto. stili, e si narat ancora de sa luna decimaterza
Intemperantementi avv. intemperantemente, in chi occurrit dogma tres annus, giorno interca
continentemente. lare, luna intercalare.
Intemperanti agg intemperante. Intercalàriu agg. (T. de sa Stor. Rom.) mesi
- Intemperànzia s. f intemperanza. intercalariu fiat su chi is Romanus soliant aggi
Intempèriu s. m. aria mali sana, o clima mali ungiri a s'annu dogna tantis annus, mese in
sanu, intemperie, luogo, o aria malsana, ma tercalario.
remºtro tana . Intercèdiri v. n. intercedere, interporsi.
Intendenti s. m. titulu de Giugi principali ind' Intercèdiu, dia part che si è interposto.
una provincia, Intendente. Sa " " s' In Intercessioni s.P intercessione, mediazione .
tendenti, la Intendente. Intercessori v. m. e ra f mediatore, trice,
Intendenti v. agg. intendente, intelligente. intercessore, interceditrice, interpositore.
Intendènzia s. ſ. Ofliziu de s'Intendenti, In Intercettai v. a. (t. de s'usu) arrestai litteras
tendenza. po scoberriri algumu disignu ec. intercettare,
Intèndia s. f intesa. Stai a s'intendia, star sorprendere, arrestar lettere missive.
sull' intesa, sull'avviso. ; Intergettàu, da part, intercettato, sorpreso.
- Intendidòra v. f intenditrice. -
In forza di agg. intercetto.
Intendidòri v. m. intenditore, intellettore. A lntergezioni s. f. (t de s'usu) arrestu de lit
bonu intendidori pagus fueddus, a buon inten teras, intercezione.
ditore poche parole. Intercolunniu s. m. (T. di Architettura) s
Intendimentu s. m. intendimento, intelletto. Po ziu de utra columna a s' atera, intercolonnio,
ingeniu, o intelligenzia, talento, intelligenza, intercolunnio. -

rurgegno, Intercostàli agg. (T. Anatom.) si narat de is


intèndiri v. a. intendere, comprendere, capire, musculus, e arterias, chi sunt intre una costa
raccappezzare. Po intendiri cun s oidu, inten e s'atera, intercostale.
dere, udire, sentire. Po giudicai o pensai, in Intercutaneu, nea agg. chi est intre carri e
tendere, giudicare, pensare. Poteniri intenzioni, peddi, o cutis, intercutaneo.
intendere, aver pensiero. Intendiri a su rovesciu, Interdittu s. m. proibizioni, interdetto. Po
frantendere, intendere al contrario. Intendiri censura, Ecclesiastica, chi proibit su gelebrai,
mali, o superficialmenti, intendacchiare. Inten su sepultai ec. interdetto.
diri una cosa po un atera, traudire, ingannarsi Interdittu, tta agg (t de s' usu) proibiu,
nell'udire. Intendirisì n. p. acataisì, temiri co interdetto, vietato, proibito.
gnizioni, o pratica, intendersi d'una cosa, averne Interdixiri v. a. (t. de s'usu) proibiri, inter
sperienza, e cognizione. Po essiri di accordu dire, interdicere, proibire, vietare. -

inter issus, intendersi tra loro, restar intesi, in Interèsa s. f M integridadi.


- dettati, esser d' accordo. Po s' intendirisì di Interessadamenti avv. interessatamente.
algunus litigantis, o negoziantis po ingannai, Interessài, v. a. fai partigipi, interessare. In
coiladere, usar collusione. lntendiri de nou, teressaisì n. p. interessarsi. Interessai v. n. essiri
rintendere. -
importanti, incalere, premere, calere, esser a cuore.
Intèndiu, diapart. cumprendiu, inteso, capito, Interessanti v. agg. interessante.
compreso, raccappezzato. Intendiu a su rovescia, Interessàu s. m. arrotino, arrotatore. “
franteso. No mai intendiu, inaudito. Abbarrai Interessau, da part interessato. In forza di
intendius, essiri di accordu, restare intesi, esser agg. partecipante.
assettati, indettati, esser d'accordo. Interesseddu s. m. dim. (dd pron. ingl. ) in
Intensamenti avv. intensamente, intensivamente. teressino, interessuccio. Po affareddu, affaruc
Intensiva, va agg. intensivo. cio, negoziuccio , faccenduòla.
intensu, sa agg eccessivu, intenso, veemen Interessòsu, sa agg. interessoso, interessato è
te, eccessivo , piu in uso . - - -

i ,
INT INT 343

- Interessu s. m. utili, interesse, utile, vantag Interpòniri v. a. interporre, frammettere, frap


gio. Po affari, interesse, affare, negozio. Mirai porre. Po intramesai. M. Interponirisì v. r. in
a is interessus suus , badare a suoi interessi. terporsi, frammettersi, intromettersi.
Interiezioni s. f. (T. Gramat.) interiezione, Interposizionedda s. f. dim. (dd pron. ingl.)
interposto. interposizioncella.
Interim avv. latinu usau po in su nentras, Interposiziòni s. f interposizione. -

interim, intanto, frattanto. Interpostu s. m. interposto, interiezione. M.


Interiòri s. m. s' internu , interiore. Interioris interiezioni. -

pl. interiora, visceri, viscere, viscera, interame. Interpostu , sta part. postu in mesu, interpo
Interiòri agg. internu, interiore. sto, frapposto. Po intramesau. M. Trattai po
Interiormenti avv. interiormente. interposta persona, trattar per interposta per
Interlineai v. a. scriri cun linea intre versu e sona, parlare per via di mezzano.
versu, interlineare. Interpretadòri, rav. m. e f. interpretatore, trice.
Interlineari agg. interlineare. Interpretài v. a. interpretare, interpetrare,
Interlineàu, da part. interlineato. spianare, esporre, spiegare, comentare, chio
Interlocutòri s. m. interlocutore. sare. Interpretai mali su sensu, storcere, stra
Interlocutòriu, ria agg. (T. de is Curialis) e volgere il senso, il significato.
si narat de sententia, " ordinat de produsirisì lnterpretamentu s. m. interpretamento, inter
maggioris notizias po donai una sentenzia defi petramento.
nitiva, interlocutorio, ria. lnterpretativamenti avv. interpretativamente.
Interlùniu s. m. spaziu de tempus, in su quali Interpretativu, va agg, interpretativo, interpe
no si bit sa luna, po s' unioni cum su Soli, in trativo .
terlunio, luna silente. Interpretàu, da part. interpretato, interpetra
Intermedieddu s. m. dim. (dd. pron. ingl.) to, comentato, dichiarato. -

intermedietto. Interpretaziòni s. f interpretazione, interpe


Intermèdiu s. m. azioni intre is attus de sa trazione, dichiarazione, chiosa.
cummedia, intermedio. Intèrpreti s. m. interprete, interpetre, comen
Intermèdiu, dia agg. ch' est in mesu, inter tatore, chiosatore.
medio, intermezzo, frapposto. Interpunziòni s. f. (t. de s usu) modu regu
- Intermèsu s. m. tramessa. Po portada de pap lau de poniriis puntus, e virgulas, interpunzione.
pai in mesu di ateras, tramesso. Interraggiu. M. interru .
Interminàbili agg. interminabile. Interrài v. a. (t. sp.) sotterrare, seppellire,
Intermissioni s. f cessazioni, intermissione, tumulare. Po simplementi sutterrai itasisiat, sot
interrompimento, interruzione. terrare. Po donai sa terra a is pannus de lana
lntermittenti v. agg. intermittente. innantis de ddus carcai, interrare.
Intermittènzia s. f si narat de su pulsu, in Interramentu s. m. interramento. A
termittenza. -
Interramortus s. m. beccamorti, becchino.
Intermùndiu s. m. spaziu de mesu intre medas Interràu, da part. seppellito, sotterrato. Po
mundus ideau di Epicuru, intermondio. simplementi interrau, interrato, coperto di
Internaisì v. r. internarsi, incentrarsi, pene terra .
trare nella parte interiore. Interregnu s. m. tempus, in su cali vacat su
Internamenti avv. internamente. Regnu, interregno.
lnternàu, da part internato. lnterrogadòri, ra v. m. e f. interrogatore, di
Internessimentu s. m. intenerimento, senti mandatore, trice.
mento di tenerezza. M. ternura. Interrogai v. a. interrogare, domandare.
Internèssiri v. a. (t. sp.) fai tiernu, intenerire, terrogai a ſini, minudamenti, inchiedere.
far divenir tenero. lnternessirisì n. p. intenerirsi, Interrogamentu s. m. M. interrogazioni -
commuoversi per tenerezza, provar compassione, Interroganti v. agg. interrogante.
sollucherare. Fig. fai cumpassioni, indurre com lnterrogativamenti avv. interrogativamente.
passione, Interrogativu, va agg, interrogativo.
lnternèssiu, ssia part. intenerito. Interrogatòriu s. m. (T. de is Curialis) inter
lnternu s. m. interno. rogatorio.
Internu, ma agg. interno. ina , da part. interrogato.
Internùnziu s. m. chi esercitat s Offiziu de su Interrogaziòni s. f. interrogazione. Interroga
Nunziu in ausenzia sua, Internunzio. zioni minuda, inchiesta, inquisizione. -

Interpellài v. a. (t de s'usu de is Curialis) zer Interru s. m. (t. sp.) seppellimento, sotter


riai, o convocai algunu cun attu giuridicu, in ramento, mortorio, tumazione. Po is zirimonias
-,
-
de s'interru, funerale, mortorio, accompagna
º"
lnterpellàu, da part. interpellato, chiamato mento del defunto.
con atto giuridico. Interrumpimentu s. m. (t. de s'usu) inter
Interpellazioni s. f s'attu de interpellai, in rompimento, interruzione. -

terpellazione. Interrùmpiri v. a. (t. de s'usu) suspendiri,


Interpoladamenti avv. (t. de s'usu) cun in interrompere, sospendere. Interrumpiri su di
tervallu de tempus, interpolatamente. scursu, interrompere, attraversare il discorso .
Interpolài v. a. (t. de s'usu) aggiungiri al Interrùmpiu, ia part. interrotto, interrutto, at
na cosa in is operas litterarias de is aterus, traversato . - ,

interpolare. Po interverai. M. Intersecaziòni s. f. (T. de Geometr.) su pun


- Interpolàu, da part interpolato, interrotto, tu, aundi si segant duas lineas s una a s” atera,
intervallato. -

intersecazione, intersezione. º
-

Interponimentu S. Il. interponimento. lnterstiziu s. n. spaziu de mesu, e segunda


T t 2
344 INT INT

s usu modernu ancora intervallu de tempus, Intitulài v. a. donai su titulu, intitolare, intutu
interstizio. lare, dare il titolo. Po dedicai: M.
Intèru, ra agg. intero, intiero, integro, saldo, Intitulamentu s. m. intitolamento.
compiuto . -
Intitulau, da parti intitolato. Po dedicati. M.
Intervallu s. m. intervallo, bistante. In custu Intitulazioni s. f intitolazione, inscrizione, ti
frattempus, in questo bistante, in questo mezzo. tolo. Po dedica de unu liburu, dedicazione,
lntervallus lucidus, si narat de is maccus, intitolazione, indirizzo.
candu torrant in sei, lucidi intervalli. Intoccabili agg. chi no si podit toccai, intan
Intervenimentu s. m. intervenimento. gibile, intoccabile.
Intervèniri v. n. intervenire. Po succediri. M. Intolleràbili agg (t de s' usu) insopportabili,
Interveniu, ia part intervenuto. intollerabile, incomportabile. M insuffribili.
Interventu s. m. intervento. Intollerabilidadi s. f. (t. de s'usu) M. intol
Interverài v. a. interpolare. leranzia.
Interverau, da part. interpolato. Intollerabilmenti avv. intollerabilmente, in
Intessidùra s. f. tessitura. M. intricciamentu . comportabilmente.
Intèssiri v. a. intessere. M. intricciai. Intolleranti v. agg. intollerante, incomportante.
Intèssiu, ssia part intessuto, intesto. M.intricciau. Intolleranzia s. f. (t. de s'usu) intolleranza,
Intestabili agg. chi no podit testai, intestabile. insofferenza, impazienza. M. impassienzia.
Intestaisì v. n. p. ostinaisì in s opinioni sua, Intonadòri , ra v. m. e f. intonatore, intuo
intestarsi, incaponire, incocciare, stare ostinato natore, trice.
nella sua opinione. Intonadiura s. f intonatura. M. intonazioni.
intestau, da part. intestato, inteschiato, ostinato. Intonai v. a. donai principiu a su cantu, in
Intestau, da agg chi no hat fattu testamentu, tonare, e intuonare, imporre. Po dimandai de
intestato. allargu, intonare, domandare alla lontana.
Intestinali agg. intestinale. Intonàu, da part. intonato, intuonato.
Intestinu s. m. e in pl. intestinus, intestino, Intonazioni s. f intonazione.
budello, pl. intestini, le budella. Intestinu rettu, Intoppai v. n. intoppare, cozzare, urtare, dar
intestino retto, logaone. T. Anatom. di cozzo, incontrarsi, imbattersi, abbattersi.
Intestinu, ma agg. internu, intestino, interno. Po imburchinai, inciampare. Intoppai in algu
Gherra intestina, guerra intestina. ma cosa, abbattersi. Intoppai, o attoppai is na
Intianài v. a. poniri in tianu. M. tianu. sus impari, ammusarsi, riscontrarsi muso con
Intiaulaisì v. n p. indiavolare, imperversare. muso, naso con naso. lntoppai po donai un
Intiaulàu, da part indiavolato, imperversato. intoppu, stropicciare . Intoppaisì n. p. intop
Intima s. f. notificazioni, intimazione, noti parsi, imbattersi.
azione. Intoppamentu s. m. intoppamento.
Intimadòri, ra v. m. e f. intimatore, trice. Intoppau, da part che ha avuto intoppo, coz
Intimài v. a. intimare, notificare, far sapere, zato, urtato, abbattuto, stropicciato.
indicere, intonare. Intoppu s. m. intoppo, urto, cozzo, sbarra,
Intimamenti avv. intimamente, intrinsicamente. sbarro, scontro. Po imbarazzu, intoppo, imba
Intimau, da part intimato, notificato. razzo, ostacolo, ritegno, impedimento. Po im
Intimoriggiai, e intimorizzài v. a. (t. cat.) inti burchinu, inciampo, intoppo. Po difficultadi, o
morire, impaurare, atterrire, sbigottire, spaven i" intoppo, inciampo, difficoltà, pericolo.
tare, metter paura, spavento. Po spantaisi n. p. onai un intoppu, dare un urto, urtare. De
atterririsi, spaventarsi, intimidire, sbigottirsi, pi intoppu avv. di rimbalzo.
gliar terrore, aver paura. M. impauriri. Intostai v. a. indurare, far duro, sodo, tosto.
Intimoriggiàu, e intimorizzau, da part. atter Intostaisì n. p. indurire, intostire, divenir tosto.
rito, sbigottito, spaventato, impaurito, intimorito, Intostaisì de sa pasta candu si siccat de sei, e
intimidito. s induressit, ammazzerarsi, indurirsi. M. in
Intimu, ma agg. intimo, congiunto, confidente, duressiri.
Intrinseco. Po internu, intimo, interno. Intostàu, da part. indurito, incrojato, impie
Intingiadùra s. f intignatura, trito. Pasta intostada, pasta ammazzerata,
Intingiài v. a. fai beniri tingiosu, intignosire. indurita.
Intingiaisì n. p. intignare, divenir tignoso. Intotu avv. in tutto, affatto.
Intingiau, da part. fatto tignoso. In signif. Intràda s. f. entrata, adito, ingresso. Donai
neutr. intignato. Po tingiosu. M. s intrada, dar l' entrata. Intrada Po assigna
Intingidùra. M. tintura. mentu, entrata, rendita. Intrada de nou in su
Infingiri v. a. tignere, tingere, colorare, dar giogu, ripresa.
colore. M. tingiri. Intingiri a sorixedda, arrob Intradùra s. f entratura.
biare, tignere con della robbia. Intradusibili agg. chi no si podit tradusiri, in
Intintu, ta part tinto. M. tintu. traducibile . -

Intippiri v. a. (t. sp.) preniri a stibbu, in Intraſforru s. m. (t. sp.) fodera di mezzo.
zeppare, far fitto, denso, folto, spesso. " Intragnass f pl (t. sp.) is interioris de s'ani
piri v. n. e intippirisi n. p. infittire. Lastr. mali, entragno, interame, intestini, viscera.
venir fitto . Intragnau, da agg mali intragnau, tristo,
Intippiu, da part. fatto, o divenuto fitto. cattivo .
Intirisiaisì v. n. p. contrairi sa tirisia, divenire Intrài v. a. entrare, penetrar entro. Intrai v.
itterico, patire l'itterizia. n. entrare. Intrai in ballu, entrare in ballo.
Intirisiau, da part divenuto itterico. Intrai in possessu, entrare in possessione, pren
Intisicai v. a. intisichirc. Intisicaisì n. D. intisi der possesso. Intrai asutta, entrar sotto, sotten
chire , intisicare, divenir tisico, intisichirsi. trare. Intrai, pigai sa prazza de unu, in logu de
INT INT 345

un ateru, sottentrare, subentrare, rimpiazzare, te fascinas de una trincera, blinde. Intrecciu de


nere il luogo d' un altro. Intrai de rundoni (t. canaleddus, serpeggiato di canaletti.
sp.) entrar d'improvviso. Intrai innantis, cac Intregai v. a. (t. sp.) consegnare. M. consignai.
ciarsi innanzi nel luogo. Intraisinci trattendu Intregau, da part consegnato. M. consignau.
de su soli, tramontai, colcarsi, corcarsi, tra Intrègu s. m. (t. sp.) M. consigna.
montare, sparire. Su soli s' incintrat, il sole Intremesài v. a. tramezzare, metter tra mezzo,
tramonta . frapporre, intrammezzare.
lntrajai v. a. ſ" de Piccaperd.) poniri in or Intremesamentu s. m. intrammezzamento.
ordini is trajas de unu sostri, o teulada, impal lntremesàu, da part. intrammezzato, inter
care, far l'impalcatura, o la travatura. Po in messo, interposto, frapposto.
zivinai, o poniri is zivinas po coberriri una teu Intremèsu s. m. intermedio.
lada, far l'impalcatura del panconcelli, far la lntrepidamenti avv. (t. de s'usu) intrepida
panconcellatura, disporre, dissettare, inchiodare mente, impavidamente.
i panconcelli. i" s. f. (t. de s' usu) intrepidezza:
Intrajamentu s. m. s ordini de is trajas dispo lntrèpidu , da agg (t de s'usu) intrepido,
stas in sa teulada, impalcamento, impalcatura, impavido, imperterrito.
travatura. Po su sterrimentu, e disposizioni de ntrettantu avv. intrattanto, intanto , frattan
is zivinas, panconcellatura, impalcatura de' to, in questo mentre.
panconcelli. Intrettenimentu s. m. intertenimento, passa
Intramài v. a. intessere. tempo, solazzo, piacere. Intrettenimentu de pi
Intramàu, da part intessuto. Intramau a cotoni, ius , baloccaggine, baloccamento, baloccheria,
intessuto a cotone. alocco, trastullo.
Intramentu s. m. entramento. M. intrada. Intrettèniri v. a. intertenere, soprattenere, trat
Intramesài v. a. intrammezzare, tramezzare , tener troppo, tenere a bada. Intretteniri alguna
inframettere , metter tra mezzo, frapporre , in cun arti, portaiddu gioga gioga, baloccare uno,
terporre, intramettere, intromettere. Intrame tenerlo a bada con arte, intertenere. Intretteni
saisì m. p. intromettersi, impacciarsi, ingerirsi. risì m. p. intertenersi, trattenersi, fermarsi, in
Intramesàu, da part. intrammezzato, tramez dugiare, ritardare. Intrettenirisì po giogu, o
zato, messo tra mezzo, intermisto, intramesso, recreazioni, stare a bada, trastullarsi, baloccarsi.
intromesso, inframesso, frapposto, impacciato, Intrettèniu, ia part. trattenuto, soprattenuto.
ingerito. - Intreverài v. a. (t. sp.) M. interverai.
Intramissu s. m. (t. de s' " portada de Intricciadamenti avv. intrecciatamente.
pappai a sa mesa intre una portada e s'atera, lntricciadùra s. f intrecciatura. Po tessidura,
intramesso, tramesso, - intessimento. -

Intransitivamenti avv. (T. Gramat.) in modu Intricciài v. a. intrecciare, unire in treccia,


intransitivu, intransitivamente. -
attrecciare. M. intrecciai.
Intransitivu, va agg. (T. Gramat.) chi no Intricciamentu s. m. intrecciamento.
passat de persona a persona, o de cosa a cosa, lntricciàu, da part. intrecciato, intessuto. M.
intransitivo. intrecciau .
Intricciu s. m. M. intrecciu.
Intraprendenti v. agg. (t de s'usu) intra
rendente, intraprenditore, intraprensore, lntrigadamenti avv. intrigatamente, avvilup
Intraprèndiri v. a. (t. de s'usu) ponirisì a patamente, scompigliatamente, intralciatamente.
s'impresa di alguna cosa, intraprendere, piglia Intrigài v. a. (t. de s usu) intrigare, avvilup
re a fare, a operare, mettersi all'impresa. pare, imbarazzare, inviluppare, mescolare, con
Intraprèndiu, ia part, intrapreso. fondere, abbaruffare, imbrogliare, impicciare,
Intrattàbili agg. intrattabile, acerbo, ruvido, intralciare lntrigaisì n. p. intrigarsi, imbrigarsi,
duro, ritroso, aromatico, crojo, incrojato. Faisì avvilupparsi, imbarazzarsi, mescolarsi, confon
intrattabili, e rusticoni, incrofare, farsi crofo, dersi, imbrogliarsi, impacciarsi. -

rozzo, intrattabile. Intrigamentu s. mm. intrigamento, avviluppa


Intrattabilidàdi s. f intrattabilità. mento, confusione, scompiglio, imbarazzo, im
Intratteniri, intrattenimentu, intratteniu ec. piccio, imbroglio, intrigo, intralciamento, im
M. intretteniri ec. -

piglio, guazzabuglio.
Intràu, da part. entrato. Su soli est intrau, Intriganti v. agg. (t. de s'usu) intrigatore,
il sole è colcato, tramontato. Intrau in logu de impacciante, brigante, faccendone, brigatore,
un ateru, sottentrato, subentrato. affannone, impigliatore, faccendiere. -

Intraversadùra s. f intraversatura. Intrigàta, da part. (t. de s'usu) intrigato av


intraversài v. a. intraversare, truversare, por viluppato, imbarazzato, inviluppato, mescolato,
re a traverso . confuso, imbrogliato, intralciato, avvolto.
lntraversàu , da part. intraversato. Intrigu s. m. (t. de s' usu) laberintu, imba
Intre prep. frà, trà. Intre issus, trà loro; razzu, intrigo, impaccio, impiccio, impiglio. Po
Intrecciài v. a. uniri in forma de triccia, in confusioni di operazionis, intemerata, guazza
trecciare. Intrecciai impari tessendu, intessere, buglio di operazioni fastidiose, inviluppo. Libe
intrecciare insieme tessendo . raisì de unu fastidiu, de unu intrigu, spaniarsi,
Intrecciau, da part. intrecciato. Intrecciau im liberarsi dalla pania, levarsi d' addosso le pa
pari tessendu, intessuto, intrecciato insieme niuzzole, liberarsi d'impaceio. Liberau de in
tessendo. - -
º" spaniato.
Intrècciu s. m. (t. de s'usu) intreccio, intrec ntrinsicumenti avv. (t. de s' usu) intrinsi
ciatura, intrecciamento. Intrecciu de vasus san camente , - -
guineus, intrecciatura, serpeggiamento di vasi Intrinsicaisì v. n. p. (t. de s'usu) beniri intimu,
sanguigni. Intrecciu de linnamini posusteuiri is intrinsicarsi, rendersi famigliare, divenir intima.
546 INT INT

Intrinsicau, da part. (t. de s'usu) intrinsicato. - Inturbidàu, da part. (t. de s'usu) intrullau,
Intrinsicu, ca agg (t de s'usu) amigu con fattu turbidu, intorbidato, intorbidito.
fidenti, intrinsico, amico intimo, confidente, lntusciài v. a. furriai s'azza a is ferrus de se
stretto. Po internu. M. -
gai, rivoltare il taglio ai ferri taglienti. Intu
Intrischiadòri s. m. strum. de ferru de is sciaisì n. p. rivoltarsi il taglio.
Maistus de linna po torciri is dentis de sa serra, Intusciàu, da part. Gorteddu, o rasoja in
licciajuòla. - -
tusciada, coltello, o rasojo, che ha il taglio
rivoltato .
Intristai v. a affliggiri, attristare, contristare,
rattristare, affliggere. Intristaisì n. p. attristarsi, Invaghèssiri v. a. e invaghessirisì n. p. M. in
InalInOral. CC.
contristarsi, affliggersi. Po faisì malignu, intri - - -

stare, intristire, incattivire, divenir tristo. Invalidài v. a. fai nullu, invalidare, far nullo,
invalido.
Intristàu, da part. attristato, contristato, rat -

tristato. Invalidamenti avv. invalidamente.


Introdusenti v. m. e f. introducitore, introdut Invalidàu, da part. reso invalido, nullo,
iere, trice. Invalididàdi s. f invalidità. Invalididadi de
Introdusibili agg. introducibile. scritturas pubblicas, testamentus, legaus ec. po
Introdusimentu s. m. introducimento. defettu di alguna condizioni prescritta, caducità,
Introdùsiri v. a. introdurre. Po spingiri a in invalidità di testamenti. ec.
turu, intrudere. Po poniri in usu, introdurre, Invàlidu, da agg. invalido. -

metter in uso. Introdusiri a pagu a pagu, sot Invaligiài v. a. invaligiare, porre in valigia.
tentrare. Introdusirisì n. p. introdursi, intrudersi. Invaligiàu, da part. posto in valigia.
Introdùsiu s. m. introdotto, introducimento. Invanessimentu s. m. invanimento.
Introdùsiu, ia part. introdotto, invalso. Intro Invanessirisì v. n. p. invanire, divenir vano.
dusiu a pagu a pagu, sottentrato. Po insuperbirisi, insuperbire, divenir superbo.
Introdusvu, va agg. introduttivo. lnvanèssiu, ssia part. invanito.
Introduzionedda s. f dim. (dd pron. ingl.) Invànu avv. invano, indarno, inutilmente,
introduzioncella. senza pro.
Introduzioni s. f. introduzione. Introduzioni - Invariàbili agg invariabile.
de mercanzias, importazione. Invariabilidadi s. f invariabilità.
Intròitu s. m. introito. Invariabilmenti avv. invariabilmente, immu
Intromesài v. a. e intromesaisì. M. intramesai. tabilmente.
Intronizzai v. a. intronizzare, metter in trono. Invariàu, da agg. invariato, immutato.
Intronizzàu, da part intronizzato, messo in trono. Invasadòri v. m. ch'invùsat, invasatore.
Intronizzaziòni s. f intronizzazione. Invasài v. a. ghettai, o poniri in vasu, inva
Introssiri v. n. (t. sp.) intozzare. Introssirisì sare, infondere nel vaso. Po s'intrai de is ispi
n. p. intozzarsi, divenir tozzo, doppio, attic ritus malignus in is corpus, invasare, assalire.
ciaio, tarchiato, fatticcio, corto, e grosso. Invasamentu s. m. intasamento.
Introssiu, da part. e agg. corpacciuto, tra lnvasàu, da part. invasato, ossesso, indemoniato.
versato , atticciato, ben complesso, ben tarchia Invasaziòni s. f si narat de is ispiritus mali
to, bastracone. Cuaddu introssiu, doppiu, ca gnus, invasazione. -

vallo corpacciuto. lnvasiòni s. f invasione. Invasioni di enemi


Introversioni s. f. (T. de is falsus Misticus) gus, irruzione, incursione, scorreria di nemici,
introversione, riducimento al di dentro. Invegetabili agg. (t. de s'usu ) invegetabile.
Intrullài v. a. (t pop.) intorbidare. Intrul Inveri v. n. (t de s'usu) declamai contra,
laisì n. p. intorbidire, divenir torbido. Intrullai incalzai in su discursu contra cun energia, in
s aqua, intorbidare l'acqua. Cumenzai a s'in veire, far invettiva.
trullai, innalfare, cominciar l'acqua a divenir Invellutàu, da agg, vellutato.
torbida, albicia. Inventadòri. M. inventori. -

Intrullamentu s. m. intorbidamento. Inventài v. a. inventare. Inventai falsidadis,


Intrullàu, da part. intorbidato. M inturbidau. inventar cose false. -

Intrusiòni s. f. (t. de s'usu) elezioni no le Inventariài v. a. fai inventariu, inventariare,


gittima, intrusione. Po introduzioni; M. - porre in inventario, far inventario.
Intriisu, sa part (t de s usu) introdusiu - Inventariau , da part inventariato, posto in
prepotentementi, intruso. Po eliggiu no legitti anyentario. -

Inamenti, intruso. Inventàriu s. m. inventario, legaggio.


Intuitivamenti avv. (t. de s'usu) cun visioni lnventàu, da part. inventato.
intuitiva, intuitivamente. - Inventòri, ra v. n. e f. inventore, inventrice.
Intuitivu , va agg. (T. Teol.) si narat de sa Invenzionedda s. f, dim. (dd pron. ingl.) in
visioni de is Beatus, intuitivo. venzioncina, trovatello.
Intuiziòni s. f. (T. Teol.) visioni intuitiva, Invenziòni s. f invenzione, scoperta, trovato.
cun sa quali is Beatus gosant a Deus, intuizione. Invenzioni artifiziosa, invento, trovato, inven
Intunicài v. a propriamenti su passai in pa zione artificiosa. Invenzioni fantastica, arzigo
lita cun sa carcina po beniri lisu , intonicare, golo, invenzione sottile e fantastica. Po una
intonacare. -
parti de sa Rettorica, invenzione. -

Intunicàu, da part intonicato. - Inverisimili agg (t. de s'usu) chi no est ve


Intuppaisì v. r. acuaisì ind'una tuppa, im risimili, inverisimile. -

macchiarsi, nascondersi in una macchia. Intup Inverisimilitudini s. f inverisimilitudine, inve


paisì ind' una cresura, insieparsi. risimiglianza. - - -

Inturbidài v. a. (t. de s'usu) intrullai fai tur Inverisimilmenti avv. inverisimilmente, in modo
bidu, o trullu, intorbidare, far divenir torbido. inverisimile. -
-

-
INV INV 347

Invernài v. n. (t. ital, introdusiu) passai su Invincibilmenti avv. invincibilmente.


jerru, invernare, svernare. Inviolàbili agg inviolabile, intransgredibile.
lnvernissadùra s. f invernicatura. Fig. inor Inviolabilimenti avv. inviolabilmente, inviola
pellamento, inorpellatura, travisamento . Inver tamente . - -

nissadura de strexu de terra, invetriatura, in Inviolàu da agg. inviolato, puro, intemera


3

vetriamento, invernicatura, invetriato. to, intatto, incorrotto.


Invernissài v. a. donai su vernissu , inverni Inviscadòra s f lusingadora, invescatrice, al
gare, inverniciare, dar la vernice. Po masche lettatrice, lusingatrice.
rai, o abbelliri cun arti alguna cosa pocum Inviscadòri v. m. impaniatore.
parriri prus de su ch est, inorpellare, imma Inviscài v. a. invischiare, impaniare, intrider
scherare, travisare. M. imbellettai. Invernissai di pania: Inviscaisì n. p. imbarazzaisì in amori,
strexu de terra, invetrare, invetriare. in escarsi, impaniarsi.
Invernissàu, da part invernicato, invernicia Inviscamentu s. m. invischiamento.
to. Po mascherau, o abbelliu cun arti po in Inviscàu, da part. invischiato, impaniato.
gannai, inorpellato, mascherato, travisato. Trat Metaf imbarazzau in amori, impaniato, inna
tendu de terraglia, invetriato. - -
morato, invescato. -

Inversièni s. f (t. de s'usu) cambiamentu de Invisceraisì v. n. p. intrai in is viscerus, invi


s ordini, inversione, stravoltura. Po figura scerarsi. Fig. internaisì, internarsi.
rettorica, inversione. -
Inviscosimentu s. m. M. viscosidadi.
Inversu, sa agg. (T. usau de is Litteraus) Inviscosirisì v. m. p. faisì viscosu trattendu
inverso. Ordini inversu, o rovesciu, ordine inverso. de umoris, inviscidire, divenir viscido, con
Invèrtiri v. a. (t. de s'usu), arrovesciai, inver densarsi.
tere, rivoltare, stravolgere. Invertiri s ordini, Inviscosìu, da part. fattu viscosu, inviscidito,
invertere, rovesciar l' ordine. fatto viscoso, divenuto viscido.
Invèrtiu, ia part. rivoltato. Invisibili agg. invisibile.
Investidùra s. f concessioni de dominiu, inve Invisibilidà di s. f invisibilità.
stitura, investita. Invisibilmenti avv. invisibilmente.
Investigàbili agg (t. de s'usu) M. impenetrabili. Invitanti v. agg. invitante.
Investigadòri, ra v. m. e f. (t. de s'usu) in Invitatòriu s. m. antifona, chi si narat a su
vestigatore, trice, indagatore, rintracciatore. principiu de s' Offiziu divinu, Invitatorio.
lnvestigài v. a. (t. de s'usu) circai, scober Invitu, ta agg (t. lat.) sforzau, invito.
riri, investigare, indagare, ricercare, rintracciare. Inviudaisì v. n. p. (de embiudar sp.) inve
Investigamentu s. m. investigamento, indaga dovire. Franzios. venire in vedovanza, passare
mento, perquisizione, investigazione, indagazione, a stato vedovile. -

ricerca, indagine. - Inviudàu, da part. invedovito, venuto a ve.


Investigau, da part. investigato, rintracciato, dovanza.
ricercato. Inviziài v. a. fai viziosu, inviziare, far vizioso.
Investimentu s. m. investimento, investitura , Inumanamenti avv. inumanamente, crudel
investita . -
mente, efferatamente. -

Investiri v. a. donai su dominiu de unu feudu, Inumanidàdi s. f. (t de s'usu) inumanità,


investire, dar l' investitura. Investiri dinai, in barbarie.
vestir danari. Inumànu, ma agg. (t de s'usu) snaturau,
Investìu, da part. investito. inumano, spietato, efferato.
Invettiva s. f. (t. de s'usu) reprensioni dura lnumàu , da agg (t. de s'usu) insepultau,
cun ira, invettiva . privu de sepultura, inumato.
Invettivài v. m. (t nou pigau de su franzesu Imundài v. a. coberriri di aqua, inondare,
invectiver) fai invettivas, declamai contra, inveire, allagare, coprir d' acqua. Po metaf coberriri
far invettive. Po reprendiri cun collera, bravare, terra, o terrenu. S' esercitu de is inimigus inun
sgridare con parole dure. dàda, coberat terra, o is campus, l' esercito
. Inviàtu s. m. (t. de s'usu) Inviato. de nemici inondava le campagne.
Invidia s. f invidia, livore, rancore, lividezza, Inundamentu s. m. inondamento.
astio . Inundàa, da part. inondato, allagato.
Invidiàbili agg. invidiabile. Inundaziòni s. f inondazione, allagamento ,
invidiài v. a. invidiare, astiare, adastiare, allagazione, illuvione. Inundazioni de flumini,
aver astio, invidia. Po disigiai, bramare, ambire. fiumàna, e fiumàra.
Invidiàu, da part. invidiato, adastiato. Invocadòri, ra v. m. e f. invocatore, trice.
invidiedda s f dim. (dd pron. ingl.) invidietta. Invocài v. a dimandai aggiudu preghendu,
Invidiosamenti avv. invidiosamente. invocare, implorare aiuto, chiamare. Invocai
Invidiòsu, sa agg. invidioso, livoroso, invidiante, s'aggiudu divinu, chiamare, invocare il divi
invidiatore, trice, astioso, invido, livido. no ajuto.
Invigilài v. n. invigilare, vegliare, vegghiare, Invocanti v. agg. invocante.
aver gura. (sorvegliare è voce dell' uso moderno lnvocatòriu, ria agg. invocatorio.
presa dal francese. ) - Invocàu, da part. invocato, chiamato.
invigilàu part neutr vegghiato, vegliato. Invocaziòmi s. f invocazione, chiamamento.
Invigorèssiri v. a. e invigoriri, vigorare, invi invocaziòni de su dimoniu po fai mali a is
gorire, vigoreggiare, dar vigore. Invigoririsi, o ominis, goezìa.
mvigoressiris m. p. pigliar vigore, invigorire. Involuntariamenti avv. involontariamente.
lnvigorèssiu, ssia part. invigorito. Involuntàriu s. m. involontario .
Invincibili agg invincibile, invitto. lnvoluntàriu, ria agg involontario.
iilidad e incibilia, lnùtili agg. inutile, frustraneo, vano, futile,
7,48 INU IPE

disutile, supervacaneo. Rendiri inutili, frustra settentrionali: Nazioni iperborea, nazione iper
re, render vano. bòrea, o settentrionale.
inutilidàdi s. f. inutilità, disutilità. Iperduha s. f. (T. G.) cultu depidu a sa
Inutilmenti avv. inutilmente, frustaneamente. Mamma de Deus, Iperdulla.
Invulneràbili agg. invulnerabile. Ipèrmetru, tra agg. (T. G.) si narat de ver
Inzaffaranài v. a. cundiri cun zaffaramu , con su, ch est foras de metru po eccessu de silla
dire, addobbare con zafferano. Po donai su ba, ipèrmetro.
colori de zaffaranu , ingiallire, conciare collo Ipetru s. m. (T. G.) Cresia, o edifiziu senza
-
teulada, Ipetro.
º"
nzaffaranàu, da part. crocaddobbato, addob
-

Ipocondria s. f. (T. G. Med.) umori malin


ſbato di croco , conciato collo zafferano. conicu, ipocondria, affezione ipocondriaca, ob
Inzeurrài v. n. e inzeurraisì n. p (t. r.) Si brobrio de' Medici.
marat de is seminis, chi bogant sa zèurra, e cu Ipocondriacu, ca agg. chi appartènit a s'ipo
menzant a pillonai , germogliare, pullulare , condria, ipocondriaco. -

metter germe. Ipocondricu, ca agg. chi patit s'ipocondria,


Inzeurràu, da part. germogliato, pullulato, ipocondrico. -

che ha messo germe. - Ipocondrus s. m.pl. (T. Med.) is regionis


Inzillu s. m. (t. r.) erba. M. binzigliu. de su figau e de su spreni, ipocondri.
Inzimìa s. f. (t. b.) principiu , scusa, causa, Ipocrisia s. f. (T. gi
finzioni de santidadi,
occasione, principio, motivo di qualche cosa ipocrisìa.
avvenuta, e non aspettata . Ipòcrita s. m. devotu fintu, ipocrita.
Inzimiàu, da agg. essiri inzimiau de mali, cu Ipocritedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) ipe
Critina .
menzai a si sentiri mali, o indispostu, chiocciare, -

esser malazzo, cagionevole, crocchio, cominciar Ipocriteddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) ipo
a sentirsi male, crocchiare. Inzimiau de macchiori, critino , quietino . -

che ha qualche segno, o principio, di pazzìa. ii s. m. accr. ipocritone.


Inzivinài v. a. poniri in ordini iszivinas, dis Ipòcritu, ta agg. º" - -

porre, inchiodare i panconcelli, le correnti, im Ipòfora s. f. (T. G. Chirurg ) ulcera infistu


bossolare, far la travatura, impalcare. lida, ipòfora.
Inzivinamentu s. m. panconcellatura, travatura, lpòstasi s. f. (T. G. Teolog.) sussistenzia de
impalcatura, impalcamento. persona, o personalidadi, ipòstasi, personalità.
nzivinàu, da part. panconcellato, impalcato. Ipostaticamenti avv. (T. Teol.) ipostatica
Inzuccheradamenti avv. inzuccheratamente. mente . .
Inzuccherài v. a. inzuccherare. Ipostàticu, ca agg. (T. Teol.) chi appartènit
Inzuccheràu, da part. inzuccherato. a ipostasi, ipostatico.
Inzuddài v. a. (t. b.) attaccai sa zudda a su lpotalàttica s. f. (T. G.) s'arti de nadai, e
spagu, attaccar la setola allo spago. de navigai, ipotalàttica.
Inzulài v. a. e insulai, stizzare, instigare, Ipotèca s. f. (T. Legal.) ipoteca.
provocare. Po inzulai is canis, accanare, attiz lpotecai v. a. (T. Legal.) donai in ipoteca,
zare i cani, incitarli a mordere. ipotecare. -

Inzulàu, da part. adizzato, incitato, provocato. Ipotecariamenti avv. (T. Legal.) a modu de
Inzurfurài v. a. inzolfare. ipoteca, ipotecariamente. -

Inzurfuràu, da part. solforato, inzolforato. Ipotecàriu, ria agg. "


Legal.) ipotecario.
Inzurpài v. a. offuscai sa vista, acciecare, ab Depidus ipotecarius, chi tenint privilegiu de
bacinare, abbagliare, abbarbagliare, accecare. ipoteca, debiti ipotecari. -

- Inzurpamentu s. m. accecamento, e accieca Ipotecàu, da parti dato in ipoteca.


mento, abbacinanento. Ipotenusa s. f. (T. " cuddu angulu
Inzurpàu, da part. accecato, e acciecato, ab de unu triangulu rettangulu , ch'est oppostu a
bacinato, abbagliato. - s'angulu rettu, ipotenùsa. -

Jònicu, ca. agg. (t. de s'usu) jonico. Versu Ipòtesi s. f. (T. G.) su suppostu de una cosa,
jonicu, verso jonico. Setta jonica, o de Talete, ipotesi. -

Setta jonica. Ordini jonicu, ch' est su terzu de Ipoteticamenti avv. (T. Didasc.) po ipotesi,
is cincu ordinis de s'Architettura, ordine jonico. ipoteticamente, per ipotesi.
-
Jòta s. m. nomini de littera grega, chi si usat Ipotèticu, ca agg. suppositivu, ipotetico, sup
o nienti, jota, zero, niente. positivo. -

Ipàllage s. f. (T. G.) fig. gramaticali, e si fait Ipotipòsi s. f. (T. G.) figur. rettorica, narra
cambiendu algunas espressionis, ipàllage: zioni espressa vivamenti di alguna cosa, ipotipòsi.
Ipèrbatus, m. Fig. Rettor, iperbato, trajezione. Ippocràticu, ca agg. de Ippocrate, ippocratico.
Po fig. geometr. est sa curva, chi descrit unu Ippocratismu s. m. dottrina de Ippocrate ap
corpus" cun violenzia, ipèrbato. plicada a sa scienzia medica, ippocratismo.
Iperboladòri v. m. iperboleggiatore. Ippòdromu s. m. (T. G.) logu in Roma, e in
Iperbolài v. a. fai iperboles, esagerai foras de ateras cittadis mannas, aundi in ipº,pianº
n" erboleggiare, aggrandire, esagerare. curriant is cuaddus, ippòdromo. -

Iperbolamentu s. m. iperboleggiamento. Ippòmetru s. m. (º


G.) spezia de cumpassu
lpèrbole s. f. (T. G.) figura rettori esagera a verga po usu de is iscolas veterinarias po
zioni de cosas increibilis, iperbole. Po una fi mesurai is cuaddus, ippòmetro.
gura plana geometr. iperbole: Ipsometria s. f. (T. G.) arti de mesurai cun
Iperbolicamenti avv. iperbolicamente. istrumentus otticus s altaria e profundidadi de
lperbòlicu , ca agg iperbolico, is logus, ipsometrìa.
iperboreu, rea agg (t. di algunus Poetas) Ira s. f ira, iracondia, collera, sdegno, stizza,
IRA IRR. 549
bile, cruccio, corruccio, broncio, buzzo. Ira su Irrevocabilmenti avv. irrevocabilmente.
bitanea, escandescenza. M. collera. Irrexonàbili. M. irraxonabili.
Iracundu, da agg. (t. de s usu) iracondo, Irrisòriu , ria agg (t. de s'usu) irrisorio,
stizzoso, cruccevole, cruccioso, corruccioso, sde derisorio. - -

gnoso: M. collericu. Irritai v. a. inqòietai , irritare , crucciare ,


Iradamenti avv. iratamente, iracondamente. stizzare , stuzzicare, incitare, metter su far -

lrascibili agg. appetitu irascibili, appetito adirare, provocare. M. provocai. Trattendu


irascibile. de umoris alteraus, pungere, vellicare. Irritaisi
Irascibilidàdi s. f irascibilità . n. p. infuriaisi, accanirsi, invelenirsi , stizzirsi,
lrau, da agg irato, mosso dall'ira. unviperirsi.
Irgumarras s. m. (t. r.) e in aterus logus su Irritamentu s. m. irritamento , stuzzicamento.
boi marinu, est propriamenti lampu de calori Irritanti v. agg. irritante, irritatore, trice,
senza tronu, baleno a secco, lampo di calore. stuzzicatore .
Iride s. f circu a ingiriu de sa pipìa de s'ogu, lrritativu, va agg, incitativu a ira, irritativo,
iride dell' occhio. Po s' arcu celesti, iride, ar indegnativo , M. provocativu.
cobaleno . -

Irritàn, da part. e agg. irritato, stuzzicato ,


Iròla s. f. (t. r.) e segundu aterus giròla, messo su, inviperito, crucciato, stizzato, adirato,
ch' est sa cascitta de su majolu de sa inola, sdegnato, accanato, cruccioso, accanito, stizzoso.
cassetta della tramoggia. Irritaziòni s. f. (t. de s' usu) provocamentu,
Ironia s. f. derisioni, beffa, ironìa. irritazione, provocamento: Irritazioni de umoris,
Ironicamenti avv. ironicamente. irritazione, alterazione di umori.
Irònicu, ca agg. ironico. Irritu , ta agg (t. de s usu) nullu, irrito,
Irraffrenàbili agg. irraffrenabile. annullato, fatto nullo, invalido. -

Irraxonàbili agg. irragionevole, sragionevole. Irrusticài v. a. fai rusticu, arrozzire, far roz
i" s. f irragionevolezza. zo. Irrusticaisì n. p. arrozzirsi, divenir rozzo.
Irraxonabilmenti avv. irragionevolmente. Irrusticàu, da part. arrozzito, divenuto rozzo.
Irrazionabili agg. irrazionabile. Is art. pl. m. e f. i gli li le.
Irrazionabilidàdi s. f irrazionabilità. Isca s. f. (t. r.) cannèdu, isca de canna,
Irrazionali agg. irrazionale. cannèto.
Irreconciliàbili agg. irreconciliabile. Iscabùlliri v. a. (t. b. de escabullir sp.) di
Irreconciliabilidàdi s. f irreconciliabilità. fendere, liberare. Iscabullirisì v r. difendersi ,
irreconciliabilmenti avv. senza casu de recon scapparsi, liberarsi. Po cunqistai. M. -

ciliazioni, irreconciliabilmente. - Iscabùlliu, ia part. liberato, scappato. -

Irrecuperàbili agg. (t. de s'usu) irrecuperabile. Iscài v. a. (t. r.) poniri su pappai in bucca
Irredimibili agg. chi no si podit redimiri, irre a unu, imboccare. Iscai is pillonis, imbeccare.
dimibile. Iscalabrài v. a. iscalabrau, (t. cat.) M. sca
Irreduttibili agg. (T. de s'Algebra) chi no si labrai ec. -

odit redusiri in forma prus simpli, irreduttibile. Iscalàbru s. m. M. scalabru. -.

Irreduttibilidàdi s. f. (T. de s' Algebra) im Iscantulàda . M. scantulada.


possibilidadi de redusiri in forma prus simpli, Iscantus agg, plur. m. e f. su propriu de al
irreduttibilità. -

gunus e algunas, parecchi, parecchie. -

Irreflessivu, va agg. irriflessivo, sconsiderato. Iscàu, da part. (t. r.) imboccato. Po pillonis,
" agg. irregolare. Po arrutu in irre imbeccato .
gularidadi, irregolare. Ischerda (t. cat.) M. scherda.
Irregularidàdi s. f in totus is sensus, irre lschincèriu s. m. smancerìa.
golarità , Isciapidaisì v. n. p. insipidire, divenire insi
Irregularmenti avv. irregolarmente, irregola pido, senza sapore.
talmente . Isciapidamenti avv. insipidamente.
Irregulàu, da agg. senza regula, irregolato. Isciapidòriu s. m. insipidezza.
Irreligiònis. f mancanza de religioni, irreligione. Isciàpidu , da agg. insipido
lrreligiosamenti avv. irreligiosamente. Isciusciài v. a. diroccare. M. sciusciai.
irreligiosidàdi s. f irreligiosità. Isciusciàu, da part. diroccato .
lrreligiòsu, sa agg. senza religioni, irreligioso. Isclarèssiri v. a. (t. sp.) isclarèssiu ec. M. sela
Irremediàbili agg. irremediabile, e inreme ressiri ec.
diabile. e
Isclavài M. sclavai .
Irremediabilmenti avv. irremediabilmente. lscluiri v. a. e escluìri escluìu ec. (t. sp.) M.
Irremissibili agg. imperdonabili, irremissibile. escluiri. - -

Irremissibilmenti avv. irremissibilmente. Iscoài v. a. iscoau ec. M. scoai ec.


Irremuneràbili agg. irremunerabile. Iscoviadòri v. m. e ra v. f. M. scoviadori.
lrreparàbili agg. irreparabile: Iscoviài, iscoviàu ec. M. scoviai.
Irreprensibili agg. irreprensibile. lscurèticu, ca agg. (T. Med.) remediu iscu
Irreprobabili agg. irreprobabile. reticu, chi fait beni a s'iscuria, rimedio iscuretico.
Irresistibili agg irresistibile. Iscùria s. f. (T. G. Med.) totali suppressioni
Irresistibilmènti avv. irresistibilmente. di orina, iscuria.
Irretrattàbili agg. irretrattabile. Iscurigài, iscurigau ec. M. scurigai ec.
Irreverentementi avv. irreverentemente, irri Iscuriòri s. m. M. scuru.
ºerentemente . Isentèricu, ca agg. (T. G. Med.) chi patit.
Irreverenti agg. irreverente, irriverente. istitichesa, isenterico.
Irreverènzia s. f irreverenza, irriverenzia. Isforrai ec. M. sforrai.
lrrevocabili aggi irrevocabile. Isfundiri v. a M. sfundiri .. -
350 ISO: ISU

Isòscele ag (T. Geometr.) si narat triangulu Isulànu , ma agg. abitanti de isula, isolano.
isoscele, su c tenit duus latus ugualis, trian Isulàu, da agg. isolato. Po solitariu, isolate,
solitario.
golo isòscele. - -

Isòpu s. m. erba, isopo, e issopo. (Hyssopus Isuledda s. f. dim. (dd pron. ingl.) isoletta,
Officinalis Lin.) Nota: » L' Isopo nostrale è isolotta.
piuttosto la Santoreggia giuliana, chi è il ve lsulottu s. m. M. isuledda.
ro Isopo. » Ita pronom. interrog. terminu derivau de su
Isperanzài ec. M. speranzai. gregu comente s'avverbiu poita, che. Ita pre
Ispiraziòni s. f. M. inspirazioni: tendis? che pretendi? Ita cosa? che cosa? Si usat
Issa pronom. agg. fem essa, ella, colei , De ancora avverbialmenti. Ita bellu, che bello. Ita
issa, a issa, di lei, a lei. Issas pl. elle, elleno. grandu cosa, che gran cosa.
De issas, a issas, di loro, a loro. Italianamenti avv. italianamente.
Issai v. a. (t. Marin.) alzai in altu algunu pe Italianizzai v. a. redusiri in italianu, italianare,
su, ghindare, issare. Issai, o alzai sa bandera, ridurre all'italiano.
issare la bandiera. Italianizzàu, da part. fatto italiano, ridotte
Issojùre espressioni avverbiali latina, issoure, all'italiano.
Issu pronom. agg. masc. (de isso ital, antigu) Italiànu, na agg. italiano, italico, italo.
Itasiollat
esso, egli, colui. Issu propriu, o issu e totu, che che, qualunque cosa che.
desso, quello stesso, egli stesso. Issa e totu, ltasisiat
dessa. A issu, a lui. Po consillu de issu, per Item t. lat. de prus, inoltre, di più, item.
lo colui consiglio. Issus pl. essi, eglino , quel Iteradamenti avv. iteratamente.
lino, coloro . Iterài v. a. (t. lat. in usu) repitiri, iterare,
Istàdi s. m. la state , o estate. reiterare, rifare, ridire, ripetere.
Istantaneamenti avv. (t. de s'usu) momen Iteràu, da part. iterato, reiterato, ripetuto.
taneamente . Iteraziòni s. f. (t lat, in usu) repetizioni, ite
Istantàneu, nea agg. momentaneu, istantaneo, razione, reiterazione, ripetizione.
Istanti. M. instanti. -Itinerariu s. m. (t. de s'usu) descrizioni de
Istantissài , istantissàu ec. M. stantissai. viaggiu, itinerario.
Istànzia. M. instanzia. lttèricu, ca agg. chi patit s'itterizia, ittèrico.
Istentadamenti avv. M. stentadamenti. Itterizia s. f. (T. Med.) itterizia. Itterizia bianca,
Isteralgia s. f. (T. G. Med.) doloris uterinus, itterizia bianca, morbo virgineo, cloròsi.
isteralgìa . Ittiologia s. f. (T. G.) trattau de is piscis,
Istèricu, ca agg. (T. Med.) uterinu, iste ittiologìa.
rico , uterino. Ittiologu s. m. scrittori de is piscis, ittiologo.
Isterocèle s. f. (T. G. Med.) ernia uterina, Jugulàri agg. (T. Med.) si narat de is venas
isterocò le , ernia uterina. de su gutturu, jugulare.
Isterotomia s. f. (T. G. Med.) incisioni de Juniòri e giuniòri agg. m. si narat de su fradi
s” uteru , isterotomìa. -
prus piticu, juniore.
Istinfinu (t. r.) M. intestinu.
Istmu s. m. lingua de terra, chi dividit unu
mari de s' ateru , istmo.
Istòria s. f istoria. M. storia .
Istoriài v. a. istoriare, storiare, dipingere per La, e laba (t. fam. imperat. de su verba
rappresentar istoria. defettivu labai, mirai. Probabilmenti provvènit
Istoriàli agg. istoriale. de Azo lao, video) mira, vedi, guarda tu. La
Istorialmenti avv. istorialmente. baddu innòi, miralo, vedilo quà.
Istoriàu, da part. istoriato, dipinto di storie. Labbiàli agg. labbiale, e labiale.
Istoricamenti avv. istoricamente. Làbbiu s. m. (t. lat.) labbro. ls labbius, le
Istòricu s. m. Scrittori de Storia, Istorico, labbra. M. murru. º

Istoriografo. Laberintu s. m. laberinto. Po imbrogliu, la


Istòricu, ca agg. istorico, istoriale. berinto, intrigo, inviluppo.
Istoriedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) istorietta. Làbiu (de labium ) M. labbiu.
Istoriògrafu s. m. M. istoricu. Laboranti s. m. lavorante, operajo, garzon di
Istoriògrafu, fa agg. istoriografo. bottega.
Istriodomia s. f. (T. Gr.) s'arti de navigai Laborativu, va agg. amanti de su traballu.
po mesu de velas, istriodomìa. M. laboriosu.
Istriòni s. m. M. cummedianti . Laboratòriu s. m. (T. de is Alchiraistas) su
Istriònica s. f. (t. de s'usu) s'arti de su cum logu de is fornellus , laboratorio.
medianti, Istriònica. Laboriosamenti avv. laboriosamente.
Istriònicu, ca agg. istrionico. Laboriòsu, sa agg. fatigosu, laborioso, fa
Istruiri . M. instruiri ec. ticoso, lavorativo, amante del lavoro.
Istruttibili. M. instruttibili. Làcana s. f propriamenti est su fossu cun
Istruttivu . M. instruttivu. cillu, o crista de terra, chi is Messajus narant
Istruttòri. M. instruttori . cabizzali, fattu cun sa marra po denotai is li
Istruziòni. M. instruzioni. mitis de is terretorius confinantis, e parit, chi
lsula s. f paisu cintu di aqua de dognia par su terminu lacuna siat darivau de Azzarve la
ti, isola. Isula si narat ancora unu bixinau de chaino, fodio ; limite, termine, confine. La
domus distaccau de dognia banda, isola, isolato. cana si usat ancora po esprimiri is limitis de is
Isula, chi si format i
arena e de ludu in is terretorius de una bidda a s atera, confine,
arrius , giara. termine territoriale. Biddas lacauas appari, a
LAC TLAG 35 I

confinantis, villaggi limitrofi, eonfinanti. Stabi ogus consistenti in non podiri unirisì su cobercu
limentu de is lacanas, limitazione. superiori cun s inferiori, lagoftalmia.
Lacca s. f. spezia de gomma po fai sa cera Làgrima s f lagrima. Po gutta, gàcciola.
laeca, lacca. Cera lacca, cera lacca. Dignu de lagrimas, deplorabile. Sfaisì in i",
Laccàju s. m. (t. sp.) lacchè, staffiere: scoraisì de su plantu, struggersi in lagrime. La
Làccia s. f. spezia de pisci, cheppia, laccia. grimas fintas, lagrime finte.
Lachittu s. m. dim. piletta, pozzetta. Lachittu Lagrimàbili agg. lagrimabile.
de donai a pappai a is porcus, truogo, truogolo. Lagrimài v. n. lagrimare, versarlagrime. Po
Lacinu s. m. sfilau po poniri a is feridas, colai a gutta a gutta, gocciolare, versargòcciole.
stuello, tasta . Lagrimàli agg lagrimale. Fistula lagrimali,
Laconicamenti avv. laconicamente, succinta fistola lagrimale.
mente . Lagrimanti v. agg. lagrimante.
Lacònicu s. m. chi fueddatin succintu, laconico. Lagrimau, da part. lagrimato.
Lacònicu, ca agg. brevi, laconico, succinto, Lagrimaziòni s f lagrimazione.
stringato. Lagrimedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) lagri
Laconismu s. m. (T. G.) manera de fueddai metta, lagrimuzza.
succintamenti, laconismo, breviloquenza. Lagrimosamenti avv. lagrimosamente.
Laconizzài v. n. usai laconismus, laconizzare. Lagrimòsu, sa agg. lagrimevole, lagrimoso.
Lacu s. m. (t. lat.) vasu de perda, po arri Lagu s. m. lago. Lagu piticu di aqua abbar
ciri aqua, pila. Lacu de s'aqua beneditta, pila rada, laguna.
dell' acqua benedetta. Lacu di aquai bestiamini, Laicàli agg. laicale.
vasca da abbeverare. Lacu de mola, vasca di Laicalmenti - -

macina di legno, o di pietra. Lacu de pappai


Laicamenti ) avv. laicalmente, laicamente.
is animalis de fatiga, mangiatoia. Làicu s. m. (t. lat.) legu, laico. Po seculari,
Lacunedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) t. r. laico.
laguna, lagunetta. Plenu de lacuneddas, lacu Lainài, lainàu ec. t. r. in logu de laniai (de
noso. Lacunedda, fossixeddu plenu di aqua, lanio, as) M. scorriai, scorriolai, arrogai.
chi s' incontrat in is arrugas candu proit, poz Lalla, e lallaralà spezia de intercalari, chi si
zanghera, osteria de cani. usat cantendu (de Ag)aysa lalagheo, cano: unde
Lada s. f. (t. r.) M. fogazza. lallare dicuntur infantes, quos nutria carmine
Ladaminadùra s. f letaminatura . sopit.
Ladaminài v. a. M. alladaminai. Lama e lamina s. f lama, lamina. Lama de
Ladaminamentu s. m. letaminamento, leta spada, lama di spada. -

minagione. Lamàda s. f. (t. r.) lamada de fogu, fianma.


Ladaminàju s. m. chi arregollit su ladamini, M. gliamada.
letamajuolo. Lamài, lamàu ec. (t. r. de llamar sp.) lamai
Ladaminàu, da part. M. alladaminau. fogu, ghettai fogu, mandar fiamme. Po zerriai. M.
Ladàmini s. m. letame, concàme, stabbio, Lambiccadùra s. f. M. lambiccamentu.
sugo, governìme. Ladamini indurcau, o am Lambiccài v. a. lambiccare, limbiccare, distil
mesturau cun terra, concio, macero, terriccio. lare, stillare. Fig. esaminai attentamenti, lam
Lastr. biccare, esaminare accuratamente. Lambiccaisì
Ladaminòsu, sa agg letaminoso. su cerbeddu n. p. cansai sa menti, o intendi
Ladària (t. r.) M. amplaria. mentu, arpiccare, fantasticare, beccarsi il cer
Làddara s. f. galla. vello, ghiribizzare, stillarsi il cervello, pensare
Làdiri s. m. (de later lat.) matton erudo. con applicazione.
Ladròna s. f ladra. Lambiccamentu s. m. lambiccamento, distilla
Ladronazzu s. m. accresc. ladrone, assassino. mento, distillazione.
Ladronedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) la Lambiccàu s. m. lambiccato, estratto, quin
droncella. tessenza .
Ladroneddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) la Lambiccàu, da part. lambiccato, limbiccato,
drino, ladroncello, ladruccio. distillato. /

Ladroneria s. f ladroneggio, ladroneccio, ru Lambiccu s. m. lambicco, limbicco. Passai


beria, ladroncelleria. po lambiccu, stillare, passar per lambicco. Sir
Ladronèscu, sca agg. ladronesco. pezzu mannu, chi benit postu in su fogu, tam
Ladròni s. m. (t. lat.) ladro, fujo, pelaman burlano. Lastr. Su tubu longu e trottu, de undi
telli. Ladroni de unu datu numeru de bestia bessit su liquori distillau, serpentino.
mini, abigèo, rubator d' animali di gregge. Lamentàbili agg lamentabile, querulo.
Truppa de ladronis, ladronaja. Fai vida de Lamentadòri, ra v. m. e f. lamentatore, trice.
ladroni, ladroneggiare, darsi alla strada. S' oc Lamentaisì n. p. lamentarsi, lagnarsi, que
casioni fait s omini ladroni prov. all' infornare relarsi, guaire, dolersi, rammaricarsi.
il pan si fa goloso. Lamentanti v. agg. lamentante.
adu s. m. lato. M. ladus. Lamentàu, da part lamentato, lagnato, que
Ladu, da agg. (t. r.) lato, ampio, largo, relato .
spazioso. M. amplu. Lamentaziòni s. f lamentazione. Is lamenta
Ladus s. m. (de latus lat.) lato. Ladus de zionis de Geremias, i Treni, le lamentazioni di
manca, lato manco. Ladus derettu, lato destro. Geremia . .
Po banda, lato, banda. A ladus de sezziri de Lamentosamenti avv. lamentevolmente, lagno
su cuaddu, dalla parte della staffa. samente, lamentabilmente.
Laghixeddu s. m. din. (dd pron. ingl.) laghetto. Lamentòsu, sa agg. lamentoso, lagnerole,
Lagoſtalunia s. f. (T. G. Med.) maiadia de is cordoglioso, lamentevole, lagnoso. -
-

V v 2-
552 LAM LAN

Lamenta s. m. lamento, doglianza, lagno, Langhidamenti avv. M. languidamenti, -

lagnanza, rammarico, guajo, condoglianza, que Langhideddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)
rela, lagnamento, querimonia. Lamentus plur. M. languideddu.
lai, lamenti, sospiri, º miti, Langhidèsa s. f. M. languidesa.
Lametta s. f. dim. lametta. Langhidirisì. M. languidessirisì.
Làmina s. f. lamina, lana. Redusiri in la Langhidu, da agg. M. languidu.
mina, laminare, ridurre in lamina. Lamina Langnu, na agg. dim, asciutto, magrino, affi
suttili de metallu, sfoglia. lato, mingherlino, sottilino.
Laminedda s. f. din. (dd pron. ingl.) larni Langiòri s. m. magrezza, macilenza, sparu
netta. Laminedda de metallu, o de atera cosa, tezza, smagramento, estenuazione, smagratura,
sfoglia. palidezza, gracilità. Langiori de cara, disparu
Laininòsu, sa agg. laminoso. tezza, macilenza.
Lumixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) lametta. Làngiu, gia agg. siccau , de pagus prup
Làmpada s. f.t. gr. usati in is biddas. M. lantia. pas, magro, secco, smunto, strano, disparuto,
Làmpadas (t. r.) M. Giugnu . macilente, lanternuto, arrabbiato, scarso, schi
Lampài s. m. lampeggio, lampeggiamento. etto. Langiu, langissimu, suspiu, strinato. Tor
Lampài v. impers. lampeggiare, balenare, rai, beniri langiu, emaciare. Trattendu di ani
folgorare, sfolgorare, lampare. Lampai senza malis, afato, afatuccio, sparuto, malsano, ma
tronai , balenare a secco. " tronau, e lain gro, smunto.
pau, ſar lo scoppio, ed il baleno. Langixeddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)
Lampaluxi s. m. barlume. magretto. Trattendu di animalis, " tri
Lampamentu s. m. balenamento, stanzuolo, sparutello, languidetto.
Lampanti v. agg. lampante, balenante, lam Langraviatu s. m. dignidadi de su Langraviu,
peggiante, risplendente. Lampantis s. m. pl. Largraviato. -

dinai contanti, lampanti. Langràviu s. m. su chi in s'Imperiu Romanu


Lampazzu s. m. erba, lapazio, romice. (La gosat gradu di onori inferiori a is Elettoris, e
pathum, o rumex acutus Linn.) superiori a is Contis e Baronis, Langravio.
Lampu s. m. lampo, baleno. S agu de su Languenti v. agg. languente.
lampu, benedetta, folgore. Saluxi de su lampu, Languèssiri v. n. e languessirisì n. p. M. lam
sfolgoramento, balenamento. -
guidessiri.
Lana s. f lana. Lana de mata, muschio ar Languidai (t. r.) M. languidessiri.
boreo. Sceberai sa lana bona de sa mala, spe Languidamenti avv. languidamente, debolmente,
lazzare, cernere la lana buona dalla cattiva. fiaccamente, fiosciamente.
Battiri sa lana, divettare, scamatare, batter la Languideddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)
lana. Artiſici de lana, lanajuolo, lanino. languidetto.
Pannu de lana, panno lano. Lana murra, lana Languidèsa s. f languidezza, fiacchezza, flo
bigia. Po su pilu longu de sa peddi de is scezza, langitore. -

animalis, boldrone, vello . Una lana narantis Languidèssiri v. a. far languire, far divenir
pastoris a sa cantidadi, chi donat una brebei languido, indebolire, debilitare. Languidessiri
india, un fastello di lana. Is pastoris no scia v. n. illanguidire, divenir languido, languire,
quant sa lana, po no mancai de pesu , i pa infievolire, perder il vigore, immagrire. Langui
stori non lavano la lana per lo scapito del calo. dessiris n. p. languirsi. Po allacanaisì trattendu
Sa bruttesa de sa lana de is coscias interioris de floris, o erbas, languire, appassire.
de sa brebei, espo. T. Med. Essiri che lana Languidºssiu, ssia part. indebolito, illanguidito.
intre ferrus prov. intre su marteddu, e s'inco Languidòri. M. languori.
dina, un cacio fra due grattugie, trà il rotto e Linguidu, da agg languido, debole, fiacco,
lo stracciato, esser trà bajante e ferrante. Su floscio, fievole, snervato.
battidori de sa lana, divettino. Languimentu s. m. languimento.
Lanchè s. m. spezia de tela de cotoni, tela Languòri s. m. dchilesa, languore, debilita
di Vankin, chi aterus abusivamenti narantankino. mento, mancamento di forze.
Lancia s. f barchitta, lancia, schifo. Lancia Laniài (t. r. de lanio as) v. a. laniare, lace
longa po trasportai offizialis de unu vascellu, rare, sbranare. M. spedazzai.
bargio. Laniàu da " (t. r.) laniato, lacerato, sbra
Lanciòni s. m. accr. lancione. nato. M. spedazzau.
Lanciredda s. f. dim. (dd pron. ingl.) lancia Latiferu, ra agg lanifero. Negoziu laniferu,
pitica, lancetta. negozio lanifero. Bestia lanifera, o lanuda, chi
Landàri s. m. boscu di arburis de landiri, portat lana, bestia lanifera, lamigera.
seloa d'alberi ghiandiferi, querceto, lecceto: Lanùſicu, ca agg. lanifico. Arti lanifica, o de
Landiſeru, ra agg. chi portat landiri, ghian sa lana, arte larifica. -

diſero. - - Lanifiziu s. m. manipulazioni de lana, lanificio,


Landireddài v. impers. (t. pleb ) grandinare, lanifizio, lavoro di lana. -

piover gragnòla, grandinata. Lanixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) lanuz


Landireddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) gran za. Po su primu pilu, chi spuntat a is giovu
dine, gragnuola. Passada de landiredda, gra nus in sa barba, lanuggine.
gnolata, grandinata. Lanòsu, sa agg lanoso, lanuto.
Làndiri s. m. (t. sp.) ghianda. Landiri mi Lanterna s. f lanterna. Lanterna magica, lam
nudu, ghiandina, ghianduzza. terna magica. Lanterna a tres luxis, lucerna a
Landoidèa s. f. (T. G. Amat.) sa sutura, chi tre lumi. Lanterna de teulada, abbaino. Lan
unit su sincipiti cun s occipiti, landoidea. Mi. terra de carrigai is camonis, caricatoio, cur -
Sutura , -
chiaja, lanterna da caricare. Lanterna de selu
LAN LAR - 353

scobertu po donai luxi a sa domu, pergamena. gaccio, giovedì grasso. Sa giobia precedenti,
lanterna, capannello, capannuccio. Lanterna berlingaccino.
i" cassai pillonis, o po piscai a su notti. M. Lardàu, da part. lardato, lardellato.
antioni. Bendiri figus po lanternas prov. fai Lardèri s. m. lardu saliu cum su croxolu,
biri una cosa po atera, dare lucciole per lanterne. scoterariato .
Lanternedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) lan Lardu s. m. lardo. Una ſittixedda de lardu,
ternetta, lanternino . lardello, lardellino. Lardu rancidu, lardo ran
Lanternèri s. m. (t. sp.) lanternajo, lampanajo. cido, vieto, lardaccio. Comparai su lardu de is
Lanternòni s. m. accr. lanterna manna, lan topis prov. andare alla gatta per lardo. Ghettai
ternone. a- su lardu a is canis prov. gettar il lardo a cani.
Làntia s. f. lampada, lampana . Fai lardu, ingrassare, far cotenna, far buona
Lantioneddu s. m. dim. "i
pron. ingl.) pic COterana ,
col fanale. Larduàddu s. m. (dd pron. ingl.) carne gon
Lantioni s. m. fanale. Lantionis de cristallu a , mal sana .
fattus a globu, fanali di cristallo d'Inghilterra Laredda s. f. (dd pron. ingl.) M. laroddu.
con lume a olio, o cera. Po cuddu strum. de Largài v. a. largare, allargare, ampiare, am
filu ferru ec. cun algunus arrogheddus de suru, pliare .
chi in mesu portat su lusingiu po usu de is Largamenti avv. largamente, ampiamente,
lantias, luminello. Lantioni po cassai pillonis, copiosamente.
o piscai l"
a su notti, botta, frugnòlo, fru Largària s. f. larghezza, latitudine, ampiez
gnuòlo. Lantioni, chi usant is navius po andai zd , ampio.
a Santa Barbara, lampione. Largau, da part. largato, ampliato.
Lanùdu, da agg. lanuto. M. lanosu. Larghèsa s. f. M. largaria.
Lanza s. f lancia. Lanza curza e grussa, Larghittu, tta agg. dim. larghetto.
lanciotto . Ferriri cun simili lanza, lanciottare. Larghixi (t. r.) M. larghittu.
Colpu donau cun custa lanza, lanciottata. Fertu Largu s. m. largo, larghezza, spazio, ampio.
cun simili lanza, lanciottato. Punta de sa lanza, Pigai su largu, andai in altura po mari, pi
o su ferru, drappella. Armau de lanza, lan gliare il largo. Largu largu, fai logu de pas
ciero. Tiradori de lanza, lancioniere. sai, largo largo.
Lanzàda s. f lanciata. Largu, ga agg, largo. Donai a larga manu,
Lanzài v. a. lanciare, ferir con lancia. dare a larga mano.
Lanzinàfenu (t. r.) s. m. M. liscierba. Largu avv. M. allargu .
Lanzitta s. f. din. lancetta. Largiura s. f. (t. sp.) larghesa, largura, lar
Lanzittàda s. f. puntura di lancetta. ghezza, spaziosità. -

Lanzittài v. a. tagliare colla lancetta: Laringe s. f. (T. G. Anatom.) su cabidu de


Lanzittedda s. f. di m. (dd pron. ingl.) lan sa canna de is pulmonis, laringe.
Getti nel . -
Laringotomia s. f. (T. G. Chirurg.) M. bron
Lanzittòni s. m. accr. (T. Chirurg.) lancettone. cotomia. -

i..anzi redda s. f. dim. (dd pron. ingl.) lanza Laris s. m. pl. Deus familiaris de is Gentilis,
pitica, lanciuòla. Lari, Vuni caserecci, Dei familiari.
Lanzoreddu s. dim. m. M. lenzoreddu. Laroddài v. n. (t. b.) fai is cosas mali, e
Lanzòru s. m. (t. cat.) lenzuolo. M. lenzoru. lentamenti senza resolvirisi, lellare.
Làpida s. f. lapida, e lapide. Lapida sepul Laroddu s. m. M. fiacca, flemma.
ali, lapida sepolcrale. Larva s. f. apparienzia trasmudada e ſinta,
Lapidaria s. f scienzia de is iscrizionis, la umbra de mortus, larva, spettro, e maschera.
pidaria . Larva s. f (t. r. cat.) labbro. M. murru.
Lapidàriu s. m. chi traballat is perdas pre Lasagna s. f. lasagna. Po sa cera o pasta,
ziosas, lapidario, gioielliere. chi si ponit in is formas de is istatias de me
Lapidàriu, ria agg. lapidario. Stilu lapidariu, taliu ec. lasagna. Su fianderi, chi fait is lasa
o de is iscrizionis, stile lapidario. gnas, lasagnejo Lasagna manna, lasagnotto .
Lapidificu, ca agg. chi si podit apperdai, o Lasagnas cottas in brodu , pappardelle.
petrificai, lapidifico. Lasciativu, va avv. lassativo, lubricativo, lubrico.
Lapis s. m. amatita, matita, lapis. Lapis Lasittu
arrubiu , cinàbro minerale. Lapis, ch” intingit Lasiveddu) s. m. dim. capietto.
de colori de plumbu, i est una spezia de ama Lassa s. f. legau fattu po testamentu, lascio ,
tita artificiosa, lapis piombino. Stugiu de lapis, lascito.
matitatojo. Lassài v. a. lasciare. Lassai is fillus riccus,
Lapislazzaru s. m. spezia de perda de colori lasciare
sai in sa i pinna,
figli ricchi,
lasciarredare
nella molta
penna,roba; Las
tralasciar
asulu cun venas di oru, lapislàzzalo, lapis
làzzari. di scrivere qualche cosa. Lassai stuffai, lasciare
Lappi lappi: fai su paneri lappi lappi, si na stuffare. Po ommittiri, lasciare, tralasciare, om
rat de unu, chi tenit grandu paura, aver le mettere. Po abbandonai, lasciare, abbandonare.
budelle in un paniere, in un catino, far il Lassais de unu viziu ec. v. r. torsi da un vizio,
culo lappe lappe: abbandonarlo. Po desistiri de una cosa , torsi
Lardadùra s. f. lardatura. d' una cosa. Po reservaisì, lasciarsi, riservarsi.
Lardài v. a. poniri fittas de lardu in sa pezza Lassaisì po dismajaisì. M. Lassaistai, cessai,
di arrustiri, o de coiri in tianu , lardare, met lasciare stare, cessar di fare. Po concediri,
ter lardelli, lardellare. Su strum. po lardai, lasciare, concedere. Lassai andai unu colpu,
lardatojo. lasciar andare un colpo, scagliarlo. Lassai su
Lardajòin s. m. giòbia de lardajola, berlin certu po s'ingertu, lasciare il proprio per l'ap
i 554 LAS TLAT

pellativo, il certo per l' incerto. Po ordinai cosa


Latria s. f. (T. G.) cultu depidu a Deus,
in su testamentu, lasciare, ordinare, legare per latrìa , culto di latrìa, di adorazione.
testamento . Latrina s. f cesso, comodo, agio, destro.
Lassamentu s. m. lasciamento. Fossu de latrina, fogna, pozzo smaltitofo, bot
ILassamistai s. m. fastidiu, lasciamistare. Es tino, pozzo nero, cloaca. Canali de latrina,
siri plenu de lassamistais, esser annoiato, pieno doccione da cesso. Su cobercu, carello, cariel
di noja, di fastidio, di lasciamistare. lo. Su logu de sa latrina, lo stanzino, cameretta.
Lassana. M. caulittu. Lattanti v. agg. lattante, lattente.
Lassau, da part lasciato. - -
Lattèra s. f. lattante, lattatrice. M. allattera.
Lassus s. m. pl. (T. de Stor. Eccl.) is Cri Làtteu, ea agg. latteo. Via lattea, su trettu
stianus, ch'hiant abbandonau sa vera Religioni, de su Celu, chi a su notti cumpàrit biancu po
i lassi . - -
essiri seminau de stellas minudissimas, e casi
Làstima s. f. (t. sp.) compassione: Teniri la invisibilis, via lattea. Venas latteas (T. de is
stima de unu, aver compassione d' uno Est Notomistas) chi trasportant su chilu de is inte
una lastima, è un danno, è un peccato. M. stinus, vene lattee.
cumpassioni. - Latti s. m. latte. Latti callau, latte rappreso,
Lastimai v. a. compiangere. quagliato. Latti de mendula, o mendulau, latte
Lastimàu, da part. compianto. di mandorle, mandorlato. Flori de-latti, fiore,
Lastimòsu, sa agg compassionevole. o capo di latte. Latti de pudda, pappai squi
Lastra s. f. (t. ital. già introd.) perda plana, situ e casi impossibili a s'incontrai, latte di
o taula de perda, lastra. Po lamina, o plancia gallina. Latti, chi bogat sa figu crua, o su te
de ferru ec lastra, lama di ferro ec Lastra de naxì de sa folla, lattificio. Latti, chi distillat
cristallu, de cilixia, lastra di cristallo, di ghi de is plantas, latte, che geme dalle piante, e
accio. Artista de lastras, lastrajuolo. Lastra che le piante gemono. Colori de latti, lattato.
manna, lastrone. Lastra po tappai sa bucca de Turta de latti, torta di latte, latterublo. Acidu
su forru, lastrone. de latti, o de soru axedau, acido lattico. Lat
Lastricadura s. f. lastricatura. tis lattis, tebideddu, alquanto tiepido. Ou cottu
Lastricài v. a. (t. ital. già in usu) allastricare, lattis lattis, uovo bazzotto. Perdiri latti e car
lastricare. daxu prov. perdere ranno e sapone. Latti
Lastricamentu s. m. lastricamento. spumosu, affràgola. (T. G.) Bonav. Sbutirai
Lastricàu, da part lastricato, coperto di lastre. su latti, pigaindi su butiru, spannare, sbur
Làstricu s. m. (t. ital. in usu) lastrico, la rare il latte, levarne il burro, il panno. (V.
stricato. Giornale Agrar. Toscano N. 12. I829. )
ILastrixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) la Làttia s. f. erba, lattuga. (Lactuca sativa
stretta, lastruccia. - Linn.) Lattia trottovada, lattuga a vite. Lattia
Lasu s. m. (t. sp.) cappio di nastro: Lasu accuppada, chi portat is follas serradas impari,
de gioias, gioiello. Lasu de perlas º picchiapetto. lattuga di foglie stipate . Lattia longa e dulci,
Lasu de diamantis incrastaus a giorno, cºppio lattuga romana. Sa lattia tenit is follas postas
di diamanti legati a giorno. Lasu de briglias, a scaglia, la lattuga ha le foglie embriciate.
cappio di pietre. Lasu de sa ghitarra, la rosa. Lattiedda po insalada, lattuga novellina. Cima
Lateràli agg laterale. de sa lattia, torso, stelo. V. Targ. » Nota:
Lateralmenti avv. lateralmente. - a
» Cesare Augusto oppresso da ostinata ipocon
Laticlaviu s. m. bistiri senatoriu usau de is » dria cagionata da ostruzione dicesi guarito da
Romanus, laticlavio. - » Antonio Musa col solo uso e vitto di lattuga.
Latigu s. m. (t. sp.) frusta, ferza, frustino » V. Linn. Amoen. Acad. pag. 547. Dagli an
da cavalcare. » tichi mangiavasi in fine di cena per conciliare
Latina s. f vela de is galeras a tres puntas, » il sonno . »
latina, o vela latina. Latticiniu s. m. (t. ital. in usu) pappai de
Latinài v. n. M. latinizzai. latti, latticinio.
Latinamenti avv. latinamente, alla latina. Lattiedda s f dim. (dd pron. ingl.) lattuga
Latinàzzu s. m. latinu malu, latinaccio. novellina. Targ.
Latinettu s. m. latinetto. Po tema de fai in Lattòsu, sa agg. latteggiante, latticinoso, lat
latinu, latino, versione latina, latinuccio, tifero. Figu lattosa, fico latteggiante.
Latinidàdi s. f latinità. - Lattugàu s. m. cunfittura niedda, cedro can
Latinismu s. m. latinismo, idiotismo latino. dito, frutte candite, e candito assolut.
Latinista s. m. latinista, Professore di lingua Latturra s. f spezia de guroni, fignolo, cic
latina. - cione. Si tenit diversas buccas, furiuncolo.
Latinizzadòri v. m. latinizzatore. Lau s. m. arburi, alloro, lauro. (Laurus
Latinizzài v. n. latinizzare, latinare. nobilis Linn.) Su fruttu, coccola. Lau spinosu,
Latinizzamentu s. m. latinizzamentº. agrifoglio, alloro spinoso. De lau agg. laureo,
Latinizzanti v. agg. latinante, latinizzante. allorino. Boscu de laus, laureto. Coronau de
Latinizzàu, part. latinizzato . . .,.
Latinus. m.dalinguaggiu latinu, latino, idioma
lau laurìcomo Lau s. m. o bau (t. r.) passag
giu de flumini, guado, guazzo. Passai su lau, o
latino. flumini a pei, o a cuaddu, guadare, guaz
Latinu, ma agg latino.: - - zare, passare a guado, o a guazzo un fiume.
latitudine. Latitudini setten
Latitudini s. f. Lavàbu s. In lavatoio, luogo dove si lava,
trionali, e meridionali, latitudine settentrio lavacro. Po su lavabu, chi si ſait in sa Missa,
male, e meridionale. Po largaria M. . purificazione.
Latomia s. f. perdèra, chi ſiant is antigus po Lavàcru s. m. (t. de s'usu) logu po si sciaquai,
formai unu presoni, latomìa. lavacro, lavatoio. Po sciaquadera, lavacro,
LAV LAZ 355

lavamento. Lavacru de sa cunfessioni ſig. la Lazzàda s. f. (t. r.) cintura. M. fascia.


vacro della confessione. Lavacru sacru fig. su Lazzu s. m, laccio. Lazzu a cardiga po cas
Battismu , sacro lavacro, Battesimo. sai pillonis, schiaccia da cacciar uccelli, Lazzu
Lavadòja s. f reparu, chi si fait in is ſlumi fattu a arcu, archetto. Parai su lazzu, tendere
nis po fai andai s'aqua a is molinus, pescaja. l'archetto. Lazzu a pertias po su propriu usu,
Lavadoja de su molinu, steccata del mulino. cubàttola, cubàttolo. Lazzu a puncias de ferru,
Lavamànu s. m. vasu po sciaquai is manus, tagliuòla. Lazzu tessiu in forma de reccia, gra
catino, catinella. Su pei o cuaddu de linna, ticcio. Lazzu po cassai topis bius, calappio, ga
chi sustenit su vasu, lavamane, lavamani. Po lappio, trappola. Cassai cun custu lazzu inga
su lavamanu de Sagrestia, lavatoio. lappiare. Bessiri de su lazzu, scalappiare. Lazzu
Lavandèra s. f. (t. de s'usu) sciaquadrixi, chi cassat su toppi mortu, schiaccia. Incappai in
lavandaja e lavandara. su lazzu, fig. giugnere alla schiaccia, incappar
Lavandèri s. m. su chi attendit a imbiancai is nelle insidie. Lazzu po cassai canis. M. artana.
telas, curandajo, lavandajo. Lazzu s. m. spezia de brabania, capogatto.
Lavativu s. m. clistèro, cristère, cristèo, lavativo. Ghettai lazzu, far capogatto. Targ.
Sa canna, la canna. Su pistoni, chi spingit su Lea s. f. M. leura.
fluidu, stantuffo. Su bucchinu, il cannello. Lea (t. r.) imperat. de leai. Leandeddu de
Donau in lavativu, dato in cristero, cristerizzato. innòi, levalo di quà. A man lea (t. r.) a manu
Lavatòriu s. m. lavatoio. lea, dona e piga, to quà, e dà quà.
Laudàbili agg. lodevole, lodabile, laudabile. Leài v. a. (t. r.) e in Logudoru leare de le
Laudabilmenti avv.laudabilmente, lodevolmente. vare spremiu s v. M. pigai .
Laudài v. a. lodare, laudare, commendare, Lealdàdi s. f lealtà, fedeltà, candidezza in
dar lode. osservar la parola.
Laudàu, da part lodato, commendato. Leàli agg leale.
Laudèmiu s. m. (T. Legal.) spezia de tributu, Lealmenti avv. lealmente, fedelmente.
o livellu rapportu a is feudus, laudemio. Lebiamenti avv. lievemente. M. liggeramenti.
Laudes s f pl. (t. lat.) parti de s' offiziu di Lebieddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) leg
vinu , lodi. gierucolo, alquanto leggiero.
Launedda s. f. (dd pron. ingl.) zampogna. Lebièsa s. f. leggerezza, leggierezza. M. lig
Sonai is launeddas, zampognare, suonar le zam geresa. Po inconstanzia, leggerezza, inconstanza,
pogne. Launedda pitica. M. mancosa. Launedda volubilità.
po pibinca. M. » Nota: Le zampogne de sardi Lebiòri s. m. M. lebiesa.
R" pare che non differiscano da quelle, di cui Lèbiu, ia agg. leggiere, ra. Po inconstanti,
irgilio all'Egl. 2.: Pan primus calamos cera leggiere, incostante, volubile. De conca lebia,
conjungere plures instituit Stromento chiamato cervellino, di poco senno, di cervel balzano. Ms
dallo stesso Virgilio Fistula disparibus compacta liggeri.
arundinibus. Dopo l'uso della canna, e dell' Leccu, ca agg. si narat de paperi, drappus e
avena si adoprarono per sonare gli stinchi dei similis, debili, chi no tenint corpus, diligine,
cervi e de cavalli piccoli, onde questi stromenti debole.
presero il nome di tibia, come eruditamente ne Ledàmini s. m. (de letamen is) M, ladamini
discorre Gasparo Bartolino cap. 2 e 4 de Tibiis cun is deriv.
Veterum. » Lega s. f lega. Fai lega, o alleanza, far lega,
Laurài v. a. (t. sp.) affacciare, appianare, alleanza, confederarsi. Po numeru de miglias, lega.
sgrossare, digrossare. Laurai linnamini, appia Legadeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) piticu
nare legname. Laurai cantonis, digrossar cantoni. legau, legatuzzo.
Lauràu, da part. appianato, affacciato, Legài v. a. (t. lat.) fai lassas, o legaus in te
ssato . stamentu, legare.
Làurea s. f. laurea. Legàli agg legale.
Laureài v. a. donai su gradu de Dottori, lau Legalidàdi s. f legalità. -

reare, conventare, maestrare, addottorare, con Legalizzài v. a. e legalisài, legalizzare.


ferir la laurea, o il grado di Dottore. Laureaisì, Legalizzaziòni s. f autentica " scrittura fatta
graduaisì, conventarsi, addottorarsi, laurearsi, de pubblica autoridàdi, legalizzazione,
prender la laurea o insegne del Dottorato. Legalmenti avv. legalmente.
Laureandu, da agg. laureando, dottorando. Legatàriu s. m. legatario.
Laureàu, da part. laureato, graduato, addot Legau s. m. lassa fatta potestamentu, legato,
torato, conventato. lascio, lascito. Po Ambasciadori , M. Legau
Laureaziòni s. f. laureazione. piticu, legatuzzo. --

Laurèola s. f. (T. Teolog.) palma de su mar Legàu, da part legato, lasciato in testamento,
tiriu, o distintivu de is Martiris, laurèola. Legaziòni s. f. (t. ital.) M. ambasceria.
Laurèra s. f. (t. cat.) o messarizia. M. agri Leggiài v. a. (t. r.) M. sleggiai.
cultura. Leggèsa s. f. M. leggiòri.
Laurinu, ma agg. de lau, laureo, laurino. Leggiòri s. m. bruttezza, deformità; diformità.
Laus s. m. M. ladus. -

Lèggiu, gia agg (de lletio cat.) brutto, de


Lautamenti avv. (t. ital. in usu) M. magnifi forme, contraffatto, guasto, mal fatto, disformato,
camenti. Legionariu, ia agg legionario,
Lautrèticu, ca agg. de latrìa, lautretico. Legiòni s. f " i.) squadra de sordaus, le
Lazarettu s. m. spidali di appestaus, lazeretto. gione. Legioni di Angelus, legione d' Angeli.
Lazaròla s. f. arb. azzeruòlo, lazzeruolo. (Cra Legisladòra s. f. legislatora.
taegus azarolus. Linn.) Su fruttu, lazzerilòla, Legisladòri s. m. legislatore, lator di leggi,
azzeruola. - - statutarlo, - - - - -
356 LEG LEO

Legislativu, va agg legislativo : Leoninu, na agg. de colori de lioni, leonino,


Legislatòriu, ia agg, legislatorio. fulvo. -

Legislatira s. f legislatura. Leopardu s. m. animali simili a sa tigri, leo


Legislazioni s. f legislazione. pardo, liopardo. -

Legista s. m. giurisconsultu, legista, legulejo. Leòsu, sa agg. plenu de leas, zolloso.


Legittima s. f. legittima. Lepa s. f propriamenti gorteddu po scroxai
Legittimài v. a legittimare. bestias mortas, scorticatoio. Po gorteddu in ge,
Legittimamenti avv. legittimamente. nerali po su prus ordinariu e rusticu, coltello .
Legittimàu, da part legittimato. º Nota. Lepa è voce greca da Asti; lepis, onde
Legittimaziòni s. f. legittimazione. Xstro e Mirt3o lepizo, decortico, pellem detraho;
Legittimidàdi s. f. legittimità. e questa specie di coltello presso di noi serve
Legittimu, ma agg legittimo, giusto, valido, per lo più a scorticar gli animali. - - -

fondato in ragione. Lepidamenti avv. (t. de s'usu) lepidamente,


Legu s. m. (t. sp.) Paralegu, laico, converso. facetamente. -

Legu, ga agg (t. sp.) laico. Po seculari, Lepidèsa s. f. (t. ital. in usu) lepidezza, facezia.
laicale, secolare. Lèpidu, da agg (t de s'usu) graziosu, lepido,
Legumini s. m. legume, civaja. Legumini de faceto, giocoso. -

bona cottura, civaja cocitofa, legume cottoio. Lepixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) piccolo
Leguminòsu, sa agg, leguminoso. scorticatoio. Po calisisiat gorteddu piticu. M.
Lei s. f. legge, statuto. Fai, donai lei, fare, gorteddeddu .
dar legge. Sa necessidadi no tenit lei, la neces Lepra s. f maladia, lebbra. Lepra elefantina,
sità non ha legge. Fatta sa lei e incontrau s in elefanzìasi.
gannu, " la legge pensata la malizia. Po su Lepròsu, sa i lebbroso, leproso.
studiu de sa Giurisprudenzia, legge. Lepudrida s. f. (t. corrumpiu de olla podrida
Lemma s. m. (T. Geom.) sentenzia, prover spagn. chi balit pingiada guasta) minestra di
biu , sentenza, proverbio, lemma. baccelli con prosciutto. Lepudrida de pisurci, mi
Lena s. f lena, alena, fiato, alito, riposo. nestra di piselli con carne di porco.
Pigai lena, ripigliar fiato, riaver l alito. Per Lepuredda s. f dim. (dd pron. ingl.) lepretta,
diri sa lena, allenare, perder la lena. Donai lepricciuola.
lena a unu cuaddu, esercitaiddu, po chi ac Lepureddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) le
qòirat forzas, allenare un cavallo . protto, leprettino.
Lenificài v. a. (t. lat.) dulcificai, lenificare, Lèpuri s. m. (t. lat.) lepre: Lepuri giovunu,
addolcire, lenire. leprone: Su lepuri " s atterrat po si li
Lenificamentu s. m. lenificamento. berai de is canis, la lepre dà un ganghero.
Lenificativu, va agg, lenificativo . Chini sighit duus lepuris non di cassat nisciunu,
Lenitivu, va agg. (t. de s'usu) lenitivo, ad i" non fare nè un aspo, nè un arcolajo.
dolcitivo, lenificativo, leniente. ogu de lepuris ma serrau, leporajo. -

Lentamenti avv. lentamente, lentemente, lento. Lèpuri di argiòla s. m. volat. pavoncella. Cett.
Lentèsa s. f addasiu, fiacca, lentezza, tar Lepurinu, ma agg lepurino, leprino.
dità, lentore. Lepuzzu s. m. M. lepixedda.
Lenti s. f lente. Lenti de microscopiu, lente Lesiài v. a. (t. de s' usu) ledere, offendere.
microscopica. Lesiau, da part (t de s'usu) leso, offeso.
Lentianu, na agg. (t. r.) M. lestu. Lèsina s. f. (t de s'usu) si narat fig. di omini
Lenticulàri agg. chi tenit figura de una lenti, strintu, avaru, lesina.
lenticolare . Lesiònis f (t. lat. in usu) dannu, lesione,
Lentu, ta agg tardu, lento, tardo, agiato, danno, offesa. - -

pigro, moroso. Po afflusciau, no stirau, lento. Lesvu, va agg. (T. de is Curialis) lesivo.
Coiri a fogu lentu, cuocere a fuoco lento, temperato. Contrattu lesivu, ingiustu, contratto lesivo.
Lenu, na agg. leno, fiacco, delole. Lessicografu s. m. (T. G.) Compiladori de
Lenza s. f. lenza. Si portat varius gamus de dizionariu, lessicògrafo. M. vocabularista.
trettu in trettu, filaccione. Po lenzu. M. Lèssicu s. m. (T. G.) lessico. M. dizionariu,
Lenzoreddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) len o vocabulariu,
zuoletto . Lestamenti avv. lestamente, speditamente, spac
Lenzòru s. m. lenzuolo, pl. lenzuola, Faisa ciatamente, agilmente, snellamente, rattamente.
furriada, o rebuccai su lenzoru asuba de sa co Lestèsa s f lestezza, velocità, rattezza, pre
berta, rimboccare il lenzuolo, far la rimbocca stezza, agilità, scioltezza, celerità, rapidità. Po
tura. Stendiri su pei cantu est longu su lenzoru astutesa, lestezza, accortezza, destrezza. Po
prov. spendiri segundu is forzas, distendersi cautela, accortezza, lestezza. Lestesa de manu,
quanto è lungo il lenzuolo. speditezza di mano. - -

Lenzu s. m. (T. de Piccaperd.) piombo, corda. Lestixeddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl. )
A lenzu, a plumbu, a derettura, a corda, a alquanto destro, spedito. -

piombo, a dirittura, a perpendicolo. Bessiri de Lestu, sta agg agili, liggeri, destro, agile,
lenzu, de plumbu, uscir di piombo, del perpen spedito, leggiero, celere, veloce, ratto, snello,
dicolo. Essiri a lenzu, a plumbu, cordeggiare, pronto, lesto , sollecito. Po cautu, lesto, ac
essere a corda, a dirittura. Fai chi siata lenzu, corto. Lestu de manus, manesco, azzuffatore.
far cordeggiare, disporre in dirittura - Custu Lestu camminendu, sparvierato.
inuru no est a lenzu, questo muro esce di piombo, Lestu avv. Bai a lestu, va ratto, prontamente.
non cordeggia. Lestu lestu, ratto ratto. -

Leofanti, o elefanti s. m. elefante, leofante, Letanìas s. f. pl e litanìas, letanie, e litanìe.


liofante, lionfante. Letargicu, ca agg letargico.
LET LEU 357

Letargu s. m. sonnu continuu, letargo, le Leura s. f zolla.


targia, sonnolenza, torpore. Leuteddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) piccol
iiii v. a. (t. lat.) allirgai, letificare. liuto. -

Letificanti v. agg. letificante. Levita s. m. Israelita de sa Tribù de Levi,


Letificàu , da part. allirgau, letificato. Levita. -

Lettèra s. f. "a , bara, cataletto, fretro. Leviticu s. m. su terzu liburu de su Pentateucu,


Lettèra cun cerchiada, e tela incerada po por Levitico. In forza di agg. levitico, ca.
tai maladius a s' ospedali, e po interrai mortus Leuròsu, sa agg. de leura, plenu de leas,
poberus, barella. zolloso.
Lèttia s. f. M. lettèra. Lèutu s. m. barchitta, leiato, liuto.
Lettiga s. f. (t. ital. introd.) ordingiu po viag Lezionèdda s. f. dim. (dd pron. ingl.) le
giai, lettiga. Su conduttori de sa lettiga , let 2, l'OnClila .
tichiero .
Leziòni s. f. lezione. Fai, donai lezioni, fare,
Lettixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) let dare lezione. -

ticciuolo, letticello, lettino, lettuccio. Liacamba s. f legacciolo. M. ligas.


Lettoràtu s. m. e lettorau, ordini minori, Liàga s. f. (t. sp.) piaga, ulcera, ulcere.
lettorato.
Liagai v. a. (t. sp.) piagare, far piaga.
Lettòri s. m. lettore. Lettori, chi liggit a tem Liagau, da part. e agg. piagato.
pus de mesa, o de pappai, anagnoste. Liaghedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) piaguccia,
Lettoria s. f gradu le lettori, lettorìa. piaguzza.
Lettu s. m. letto. Sterrimentu de lettu, let Liài v. a. (t. sp.) M. ligai.
tiera. Is crispinis, cavalletti, piedi da letto. Liàma s. f. (t. sp.) M. flamma.
Spallera, spalliera. Estremidadi de su lettu, Liànu, ma agg (t. sp.) piano. Cantu lianu,
sponda . ettu cun arrodeddas, carriuola . canto fermo. M. glianu.
º" pendulu in aria, branda, letto pensile. Liascu, sca agg. rado.
Lettus de bastimentu, letti fissi. Lettu malu, Liàuna s. f (t. sp.) latta.
lettaccio. Fai moddi su lettu maniggendu is ma Libaziòni s. f. (t lat.) spargimentu de liquidus
talaſus, spumacciare, sprimacciare il letto. Pe usau in is sacrifizius, libagione, libazione,
saindi su lettu, abballinare il letto. Lettu pe libamento.
sau, letto abballato, o abballinato. Manta de Libba s. f. pesu de I .. unzas, libbra.
lettu, dossiere, dossiero. Ingirialettu, tornalet Libbanu s. m. fumi grussa po pigai aqua de
to . Abbarrai oziosu in su lettu, covare, starsi is funtanas de molinu po aquai ortalizias; (ter
a poltrire nel letto, crogiolarsi, o pigliare il minu chi forsis provvenit de Azuffavo lambano,
crogiolo. Donai lettu, dar letto, allettare, al capio, preliendo) corda, a cui s'attaccano i
loggiare. Torrai de lettu a istoia li di buona cappelletti da bindolo, onde attinger acqua
badìa esser a debole cappella. Lettu de cani, da pozzi ,
canile. Lettu, chi faint algunus animalis po Libecciàda s. f. libecciata.
angiai, covaccio. Lettu po segundu partu, se Libècciu s. m. bentu, libeccio, vento garbino.
conda, secondina. Lettu de mercanzias, de Libellàticu s. m. (T. Ecclesiast.) su i" po si
cosas commestibilis postas in ordini, suolo di mer liberai de sa persecuzioni, pagàda una summa
canzie, di grasce poste ordinatamente. Lettu a is Magistraus, po otteniri unu salvaconduttu,
de flumini, o de mari, alveo, greto, letto del libellatico.
fiume, lido di mare ghiaioso, ma scoperto dall' Libellista s. m. scrittori de libellus infama
acque: Lettu de su binu, feccia, posatura, torius, libellista.
letto del vino. -

Libellu s. m. (t. de s usu) dimanda giudizia


Lettùra s. f. lettura . Po lettorìa . M. ria fatta in iserittura, libello. Libellu infama
Letturedda s. f, dim. (dd pron. ingl.) lettu toriu, cartello, libello infamatorio.
rina. Donai una letturedda, liggiri de pressi, Liberadòri v. m. e ra f liberatore, trice.
dare una letturina. -

Liberài v. a liberare, dar libertà, scapolare,


Leu s. m. e oscur. (delleus cat.) polmone salvare. Po deliberai cosa a s'incantu, liberare.
del bue. -

Liberaisì v. r. liberarsi, porsi in libertà, sgabel


Leva s. f strum. meccanicu po moviri gran larsi. Liberai sa menti de ideas tristas, sgom
dus pesus, leva. Po ddus moviri a rumbulu, brar la mente di tristi pensieri.
rullo. Leva de sordaus, recluta, leva di sol Liberàli agg. liberale, largitore, trice, largheg
dati. Po partu di animali, parto, prole. giatore. Essiri liberali, largheggiare, usar libe
Levadizzu, zza agg (t. sp.) levatoio, levatile. ralità. Artis liberalis, arti liberali, ingenue,
Ponti levadizzu, ponte levatoio. nobili. -

Levadòra s. f. (t. sp.) M. lievadora. Liberalidàdi s. f. liberalità, larghezza, largi


Levanti s. m. sa parti de undi spuntat su soli, mento, largità.
levante, Oriente, Est. Po bentu de cussa parti, Liberalimenti avv. liberalmente. -

ievante, euro, sussolano. Liberamenti avv. liberamente, sinceramente,


Levantinu s. m. levantino. ingenuamente, francamente, apertamente, spiat
Levantinu, na agg. levantino. tellatamente, alla spiattellata, alla spalancata,
Levàtili agg (t. de s'usu) M. levadizzu. Liberamentu s. m. liberamento, liberazione.
Leucoflemmàticu, ca agg. (T. G. Med.) chi Liberanti v. agg. liberante. -

patit sa leucoſlemmazia, leucoflemmatico. Liberàu , da part. liberato, posto in libertà,


Leucoflemmazia s. f. (T. G. Med.) spezia de salvato , scapolato , sgombrato . .
idropisia diversa de s'anassarca, leucoflemmazìa. Libèrculu s. m. (t de s'usu ) libercolo .
Leunàri s. m. arb. oleandro, l'astone, o mazza Libertas. f sclava fatta libera, liberta.
di S. Giuseppe. (Nerium oleander. Linn.) Libertà di s. f libertà.
U u
358 LIB LiG

Libertài v. a. liberare, porre in libertà. Liga s. f lega, legaturn. Liga de is metallus,


Libertau, da part liberato . l lega. Fai sa liga de is nunedas, ct/egar le mo
Libertinàggiu s. m. (t. de s'usu) libertinaggio, nete, aggiustar la lega delle monete. Muneda de
.lissolutezza, licenziosità, scapigliatura. bona liga, moneta allegnta, di buona lega.
Libertinamenti avv. licenziosamente, frena Ligatori s m, legatore Ligadori de liburus,
Napºletale . legator di libri.
Libertineddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) Ligadira s.f legatura, aſſibliatura, allacciatura.
dicenziosetto, licenziosetta - Ligaduredda s. f. din. (dd pron. ingl.) le
Libertinu s. m. libertino, dissoluto, licenzioso. gaturina. -

Libertu s. m. sclavu fattu liberu , liberto. Ligài v. a legare, ligare, affibbiare, allae
Libertu, ta agg liberu de castigu, libero, posto ciare, annodare. Ligai a ingiriu, avvincere, av
in libertà. vinchiare, avviticchiare, cignere, legar d'intorno.
Liberu, ra agg. libero, esente, spedito, abri Ligai perda in aneddu, legare, incastonare,
gato, scevro ... Po singeru, schietto, ingenuo, incastrare. Ligai, o accappiai cun pertias de
incero. Aria libera, aria libera, aperta. Unu salixi, avvincigliare, tegar con vinciglio, con
pagu liberu, liberotto, vermene di salcio. Po imboddiccaisì n. p. avvi
Libra s. f signali de su zodiacu , libra . ticchiarsi, avvinchiarsi. No ligat beni fueddeudu,
Libràju s. m. librajo. non a noda parlando, non conchiude.
Librariu, ia agg librario. Ligamentosu, sa agg. ligamentoso.
Librèa s. f. (t sp.) divisa, assisa, livrea - Ligamentº s. m. tegamento, ligamento, affil
Libreria s. f. libreria, biblioteca. Po sianti biamento, altacciamento. Ligamentu di ossus,
de is liburus, scaffale, scanzia : legamento delle ossa. Ligainentu de discarsu,
Liburàzza s. m. liburu malu, libraccio. Po costrutio, ordinanza d' un discorso. Ligamentu
liburu mannu, librone . a ingiriu, avviticchiamento,
Libureddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) libretto, Ligas s. f. pl (t. sp.) accappiu de is migias,
librettino, libricciuolo, Libureddu de imparai legàccioli, legace, cintoli da calze. Si sunti de
contus, librettine pl. taffettanu, becca, e becche pl.
Liburu s. m. libro. Sa ligadura, la legatura. Ligau, da part legato, ligato, affibbiato, al
ls foglius , i fogli : Sa pagina, la pagina, la lacciato. Ligau a inguriu, avvinto, avvinchiato,
carta, la faccia di ciascun foglio. Paginas senza legato d' intorno, cinto intorno. Po annuau,
aumerus, pagine non cartolate. Poniri is nutne annodato, Po uniu, congiunto.
rus in is paginas, cartolare, por i numeri alle Liggenda s. f leggenda.
carte dei libri. Sa coberta, la coperta. Is ca Liggendariu s. m. regorta de liggendas, leg
pitellus, i capitelli, Liburu ligau a sa rustica , gendario.
a sa franzesa, a peddecaminu , libro legato alla Liggenti v. agg. leggente.
rustica, in corame, in pergamena. Po registrº Liggeramenti avv. leggermente, leggiermente,
de Serianu de bastimentu, cartolaro Acconciai leggieramente, agevolmente, lievemente.
is foglius beccius de unu l buru, po ddu podiri Liggereddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)
ligai, imbragare Passai a libura, o assentai leggierucoto, alquanto ſeggiore.
intrada e bessida, impostare. Liburu de contº, Liggerèsa s. f. legger zza, e leggierezza. Lig
o registra de intradas, e bessidas diarias, dia geresa de menu, speditezza di mano. Po agili
rio, campione. Liburu de recettas, rºetºlo - dadi, leggerezza, agilità .
Liburu de regordu, po memoria, aundi si no Liggèri, ra agg, leggere, ra, leggiero, ra,
tant is cosas in ordini alfabeticu, stratto. Liburu leve, lieve. Po facili, facile, agevole, leggiere,
de quaranta, is cartas de giogu, libro del qua spedito, svelto, snello. Po piticu, de pagu im
ranta. Trasportai is partidas de su giornali a portanzia, leggero, frivolo. Po inconstanti, leg
su liburu de is depidoris e accreadoris, propriu giere, varia/ile, volubile, inconstante, iiggeri i.
de is Mercantis, raggu (gliar le scritture: conca, capocchio, scemo, scimunito, cervellinº
Licantropia s f ( T. G Med.) maladia; chi di poco senno, di cervel balzano.
fait perdiri su sentidu, e fait zerriai su maladiu Liggibili agg. leggibile.
come te unti lupu, tirantropia Liggidòri v. m. leggitore, lettore.
Licantropa s. m. (T. G. Med.) su chi patit Liggiri v. a. leggere. Liggiri currentementi,
sa licantropia, licàntropo . leggere speditamente. Liggiri in fronti fig. cono
Licèu s'n. (T. G. , logu pubblicu de litte sciri a is signalis, leggere nella fronte, conoscere
rarius esercizius, licòo. -

a contrassegni. Po recitai lezionis, leggere, re


Licitamenti avv. lecitamente, giustamente. citar lezioni. Liggiri de pressi, e cun pagu ap
Licitu , ta agg lecito, dicevole, giusto plicazioni unu liburu, scartabellare. Liggiri de
Licori s. m. licore, e liquore : passu unu liburu, precorrere, trascorrere un
Lidori s. m. lividezza, lividore, lividura, libro, dargli una scorsa.
lividume . lìggiu, gia part lettº.
Lienteria s. f. (T. G. Med.) mali de is in Ligna s f (t sp ) M. linea:
testinus, chi evacuant su pastu pigau senza Ligneu, ea agg. de linna, ligneo.
digidiri, lienterìa. Lignòsu, sa agg legnoso.
iiesca s. f scheggia. Liesca , chi penetrat in Lignu santu s. m. legno santo, guajaco,
sa pezza, scheggia, sverza. Liesca di ossu , guriyacana.
scheggia, scheggiuola d'osso. Lignum Crucis s. m. (t. lat.) linna de sagrumi
Liescài v. a. scheggiare. de G. C. lignum Crucis.
Liescau , da part... scheggiato - Liliàceu, ea agg. gigliaceo, e liliaceo.
Lievadòra s. f. (t. sp.) levatrice, ostetrice, Lilliveddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) giglietto,
acestrìde. (T. G.) Bonav. gigliettino. -
LIL LIM 359

Lillu s. m. flori, giglio. Lillu biancu, giglio Limosinèri s. m. limosinario , limosiniere, li


bianco. Lillu asulu, o blo, giglio paonazzo. mosiniero.
Lillu grogu, giglio giallo. Lillu mannu, gigliozzo. Limòsu , sa agg. limoso, limaccioso. Po lu
Lillu campestri, biancu, asulu, o pavonazzu, dosu, o fangosu, fangoso, motoso, poltiglioso.
i" iride. (Ireos. V. Targ.) Lillu de S. Limpia si usat avverbialmenti : faidda a sa
runoni, gigliastro. Biancu comente su lillu, limpia, burlai, ingannai cun arti, farla di
bianco come il giglio. Tula, o pastera plantada quarta, deludere con inganno artificioso.
a lillus, giglieto. Limpiabassas s. m. netlacessi.
Lillu di aqua s. m. e in aterus logus corcoriga Limpiadentis s m. dentelliere, stuzzicadenti,
di aqua, ninfèa. M. corcoriga. stcccadente , stecco .
Lima s. f strum. de ferru po puliri varias Limpiadòri s. m. pulitore.
cosas, lima. Lima triangulari, lima triangolare. Limpiadura s. f spurgamento, spurgazione,
Limas de quattru puntas, lime quadrilatere, pulitura, nettatura, purgatura.
quadrelle. Lima a coa de topi po sfundai, o Limpiài v. a. (t. sp.) pulire, nettare, purgare,
stampai, lima da straforo. Lima a gorteddu, mondificare, mondare, detergere, sbrattare,
lima a coltello. Lima a tamburru, lina a tam sbruttare, spurare, spurgare. Po scroxai una
buro. Lima grussa e quadra, quadrella. Lima frutta, o cosa simili, mondare, levar la buccia.
ciatta, scaletta. Lima surda fig o arriu mudu Trattendu de ulceras, astergere, lavare, nettare.
si narat di omini simulau, fagnone, scaltro , Limpiai is dentis, is origas sfustigonendu cun
sorbone, lima sorda, persona taciturna , uomo agulla ec. stuzzicare, nettare i denti, gli orecchi.
cupo. Limpiai is trigus, o loris de s' erba, arroncare,
Lima s. f. agrumini, lomìa, lima , lumìa. sarchiare, nettare, pulire le biade dell' erba.
Limàbili agg. limabile. Limpiai una planta de is ramus inutilis, e sic
Limadamenti avv. pulitamente, purgatamente. caus, dibruscare. Limpiai fà, pisurci, e similis,
Limadòri v. m. colui che lima . sgusciare fave, piselli. Limpiai, o scrovai una
Limadùra s. f limatezza, limatura. Lima mela, una pira, sbucciare. Limpiai pabassa de
dura de latinidadi, de stilu, fig. limatezza di su tanaxi, chi is rusticus narant spibidai, spic
latinità, purgatezza di stile. ciolare uva passa ec. Limpiai unu vasu, o car
Limài v. a. limare, delimare, pulir con lima. daxu cun zapulus, accenciare, lenare. Limpiai
Po consumai, limare, rodere. Po perfezionai, de s'arruinu, dirugginare, dirugginire, nettare
limare, perfezionare. Po fai una cosa cun ap il ferro dalla ruggine. Limpiai orgiu, rosu de
licazioni, elaborare. Scrittu limau , scritto ela su croxu suttili, brillar orzo, riso ec.
!" Limpiamentu s. m. M. limpiadura.
Limamentu s. m. limamento. Limpiàu, da part. nettato, deterso, asterso,
Limàu, da part. limato, pulito con lima . mondato, spurgato, mondificato. Limpiau de s'
Fig. Po correttu, purgau, limato, corretto, arruinu, dirugginato. Trattendu de migliu, ar
purgato, perfezionato. Po consumau, limato, roso. rosu ec. brillato. Trattendu de dentis, origas ec.
Limazzu s. m. limaccio. Po calladeddu de stuzzicato, pulito.
ludu, mota, fanghiglia, poltiglia. Limpieddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)
Limbiccadùra s. f M. lambiccadura. limpidetto.
Limbiccài v. a. limbiccau ec. M. lambiccai ec. Limpièsa s. f. M. limpiori.
Limbiccu s. m. M. lambiccu. Limpiòri s. m, mondezza, nettezza, limpidezza,
Limbu s. m. limbo . pulitezza, purità, tersezza, nitore, mondizia.
Liminàrgiu s. m. limitare, soglia dell'uscio. Limpiorigas s. m. stuzzicorecchi,
Limitadamenti avv. limitatamente. Lìmpiu, ia agg (de limpidus lat.) limpido,
Limitài v. a. limitare, coartare, ristrignere, netto, mondo, puro, terso, chiaro.
por termine - comprendere, circoscrivere. Limu s. m. limo. -

Limitativu, va agg. limitativo, coartativo, Limùsina. M. limosina.


coercitivo, restrittivo. Limusinèri s. m. limosinario. M. limosineri.
Limitàu, da part. limitato, ristretto, circoscritto. Lindirài (t. r.) M. slindirai.
Limitaziòni s. f limitazione, restrinzione, coar Lindireddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) lendinino.
eazione, strettezza, ristrignimento. Lindiri s. m. lendine.
Limiti s. m. limite, confine, termine. Lindiròsu, sa agg. lendinoso.
Limixedda s. f dim. (dd pron. ingl.) limuzza. Linea s. f linea. Linea equinoziali, linea
Limnologia s. f ( T. G.) trattau des origini equinoziale. Po razza, schiatta, stirpe , legnaggio,
de sa natura de is logus ec. limnologìa. ceppo, stocco. Linea de tinta, lapis ec. frego.
Limonàda s. f limonè a . Tirai una linea in opposizioni a un angulu de
Limoneddu s. m. dim. (dd. pron. ingl.) li unu triangulu, suttendere. Bessiri de linea,
moncello , limoncino . tralineare . -

Limòni s. m. limone; (Citrus medica Linn.) Lineadùra s. f lineatura.


Limoni dulci, limone dolce. Su succiu, agro. Lineài v. a. lineare, delineare, disegnare.
Limosidà di s. f limosità . Linealmenti avv. linealmente, linearmente.
Limòsina s. f limosina . Dimandai sa limosi Lineamentu s. m. lineamento.
ma , accattar la limosina. Lineàriu, ria agg. lineare, lineario,
Limosinài v. n. circai limosina, limosinare, Lineau, da part. lineato. Po spertiau de co
mendicare, andar accattando. loris, lineato, listato.
Limosinanti v. agg. e sust. limosinante. M. Lineedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) lineetta.
mendicanti . Linfa s. f. (T. G.Med.) umori de su corpus, linfa.
Linosinedda s. f dim. (dd pron, ingl.) lino Linfatica, ca agg. (T. G. Med.) linfatico.
si rallo'Cla .
Vasus linfaticus, vasi linfatici.
U u 2
569 LIN LIN

Lingeria s. f. (t. de s'usu) li serìa, biancheria. baro. Tars. (Populus nigra . Linn.) Linnartu
Lingeria de damaschinu, damascato. Marcai tremulu, chi tenit casi unu nota perpetuu in
sa lingeria, fare il pontiscritto alla biancheria. is follas, alberella, pioppo libico. (Populus tre
Lingidòri v. s. leccatore, lecci ate. mula. V. Targ )
Lingidina s. f. leccatura, leccata. Linnàrgiu s. m. legnaja.
Lingimentu s. m. leccamento, lambimento. Linnoseddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)
Ling platus s. m. leccapiatti, leccardo, ghiot legnosetto.
tone, leccone, goloso, parassito, lavascodelle, Linnosidàdi s. f. legnosità.
scopapollai. Linnòsu, sa agg legnoso, ligneo.
º" v. a. (t. lat.) leccare, lambire. Lingi Linòn s. m. (t. franz.) tela di rensa, o rensa.
risindi is didus, leccarsene le dita. Fig. toccai Lintu, ta part. leccato.
liggeramenti, lambire. - Linu s. m. lino. (Linum usitatissimum. Linn.)
Lingiu s. m. pezzu de su carru , sponda del Sa canna, culmo. S ena filamentosa, filo, ti
crºrro . glio. S ossu, o siat sa parti linnosa, canàbulo.
Lingòtu s. m. (t. fr.) verga d'oro, d'argento ec. Lastr. Osselinu , capecchio, lisca di lino. Lastr.
Lingua s. f. lingua . Filu de sa lingua, sci Linu cagnu. M. cagnu. Linu, o stuppa filada,
linguàgnolo, filetto. Lingua mala, linguaccia . accia. Limpiai su linu de s'ossu , scapecchia
Pabedda de lingua, pustula. Donai unu colpu re, nettar il lino dal capecchio. Su strumentu,
de lingua, dare una fiancata, un bottone di scapecchiatoio.
passaggio , fiancheggiare, punger con motti. Linu, na agg. lino. Pannu linu, o delinu,
Lingua serpentina, o chi abbruxat, lingua mor panno lino. -

dace, fracida, nociva, pungente, maligna. Liocornu s. m. animali de unu solu corru
Perdiri lingua, ammutire, ammutolire, ammu terrestri e marinu , liocorno.
tolirsi, perder la favella. Portai in sa punta Lioneddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) lion
de sa lingua, aver sulla punta della lingua. cello, leoncello, leoncino, lioncino.
Portai sa lingua longa, aver la lingua lunga, Lionèra s. f. l'ago di leoni.
esser maldicente. Lingua, chi segat pruppa e Lionescu, sca agg. leonesco, leonino.
ossu, lingua, che taglia e fende. Errori delin Lionessa s. f. leonessa, lionessa.
gua, scorso di lingua. Trobeddai sa lingua, Liòngiu (t. r.) M. accappiu, ligadura.
atropeliaisì fueddendu , armeggiare. Spuntai sa Liòni s. m. leone, lione. Po una costellazioni
lingua a unu, faisidda raffrenai, circoncider la celesti, lione. Coru de lioni, cuor di lione. Colori
lingua ad uno, raffrenargliela. Po linguaggiu, de lioni, leonato, lionato. Sa giia, giubba.
lingua, linguaggio, idioma, favella: Sa boxi, ruggito, rugghio, il ruggire. Lioni pin
Lingua de cani, erba, cinoglossa. (Cinoglos tau, o sculpiu, marzocco.
sum oflicinale. Linn.) Lipotinia s. f. (T. G. Med.) dismaju mancu
Linguaggiu s. m. linguaggio, idioma, favella. perigulosu de sa sincope, lipotimia.
Linguarada s. f erba. (t. r.) M. burraccia. Liquabilidadi s. f. (T. de Metallurgia) pro
Linguazzu s. m. linguella. Linguazzu de lau priedadi de unu corpus liquefattu, liquabilità.
neddas, fischio, linguetta. Po persona linguda. Liquefài v. a. fai liquidu, liquefare, far li
M. lingudu . quido, fundere, struggere. M. scallai. Liquefaisì
Lingudu, da agg. linguacciuto, linguardo, n. p. liquefarsi, farsi liquido, liquidire, divenir
linguto, linguoso. liquido.
Linguetta s. f. dim. linguetta, linguella, lin Liquefattivu, va agg. liquefattivo, liquativo.
guino. Linguetta de sa balanza, ago della stadera. Liquefattu, tta part liquefatto. M. scallau.
Linna s. f linnamini, legno, legname. Linna Liquefazioni s. f liquefazione, liquamento,
di abbruxai, le legne, e legna. Linna minuda fusione, soluzione.
Po su fogu, stipa, legname minuto da fuoco. Liquidài v. a. liquidare. Poponiri in claru,
Linna siccada, seccaticcia, legna secca. Linna i"
l contr .
is contus, liquidare, metter in chiaro
zaccadina, legname diacciuolo. Linna fitta, le -

gname compatto. Linna cibuddosa, legname i liquidamenti avv. liquidamente.


cipolloso. Lastr. Linna corriazza, legname tiglioso. Liquidàu, da part. liquidato.
Linna nuosa, legname sale igno. Linna de sa Liquidaziòni s. f liquidazione.
bardufula, legnaccio. Sa linna frisca in su fogu Liqiiidèsa, liquidezza.
scuppettat, zaccat, le legne verdi al fuoco cro Liquidu s. m. liquido. Is liquidus, i liquidi.
sciano. Fai linna, o segai linna, legnare, far Liquidu, da agg. liquido, flussibile, fluido.
legne. Limpiai unu boscu de sa linna minuda, Po claru, contu liquidui, boxi liquida, conto li
stipare, rimondare un bosco della stipa. Ag " voce liquida, chiara. Fai liquidu, de
iungiri linna a su fogu prov. aggiugner legne al iquidare.
f" , fomentar l'ira in altrui. Boscu de fai, Liquoreddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) li
o de segai linna, bosco ceduo. quoretto.
Linnàanini s. m. legname. Linnamini siccau , Liquòri s. m. liquore.
legname morticino. Linnamini nuosu, legname Lira s. f. " de 20. soddus, lira.
salcigno. Linnamini senza corria, legname senza Lira s. f strum. music. spezia di arpa armada
tiglio. Linnanini segau po fabbrica, legname a cordas de azzargiu, e de lottoni, lira, cetera,
abbattuto per costruire. Arinai, o guarniri de cetra. Sonadori de lira, ceterista, citarista, so
linnamini de castangia, o de atera linna, inca nator di cetra. -

stagnare Guerniu de custa linna, incastagnato. Lirica s. f spezia de poesia, lirica.


E innarbu s. m. arb. pioppo. ( Populus) Lin z Liricu, ca agg lirico. Poeta liricu, Poeta lirico.
marbu biancu, pioppo gattice. Targ (Populas Liròni s. m. lirone.
alba Linn.) Linnarbu nieddu, pioppo nero, al Lisadòri v. m. era f chi allisat, lisciatore, trice.
LIS LIS 36

Lisadùra s. f. lisciatura, liscezza, spianatura, Lista s. f lista, catalogo, indice. Poniri in


ligiata. lista, in registru, registrare, notare, metter in
Lisài v. a. M. allisai. lista, in registro. Po riga. M.
Lisamenti avv. lisciamente, nettamente. Po Listellu s. m. (T. di Architet.) listella, rego
simplementi senz'apparatu, semplicemente, senz' letto, regolo. Listellu de su croimentu de una
apparato. porta, cimasa, listello dell'architrave. Listellu
isamentu s. m. lisciamento. de basciu de sa colunna, imoscapo.
Lisàu, da part. M. allisau. Listra s. f. M. lista.
Liscierba s. f. (t. r.) piticu coloru de quattru Listroneddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) re
peis casi inavvertibilis, cicigna. Cett. golino. -

Liscinàda s. f sdrùcciolo. Fig. mancanza, Listròni s. m. (t. sp. de listone) regolo, stec
sdrucciolo, caduta, mancamento. cone, listello. Logu serrau a listronis, palancato,
Liscinài v. n. (t. cat.) sdrucciolare, smucciare, stecconato, steccato, chiudenda a stecconi. M.
scorrere. Po su liscinai de manus, chi fait su palizzada. Serrau a listronus, chiuso a stecconi,
pisci, sguizzare, scappar di mano. Fig. po a barriera. -

mancai, commettere mancanza, sdrucciolare. Lisu s. m. liscio, lisciamento. M. lisadura.


Liscinamentu s. m. sdrucciolamento. Lisu, sa agg. liscio. Po simpli. M.
Liscinàu, da part. sdrucciolato. Litania s. f. e litanias pl. (T. G.) pregadoria,
Liscingiu (t. b.) M. hscinu, supplicazioni, litanie.
Liscinosamenti avv. sdrucciolevolmente. Litargiriu s. m. aghetta, terra aghetta, litar
Liscinòsu, sa agg. sdrucciolevole, lubricante, gilio, litargirio, piombo arso.
lubrico, sdruccioloso, che scorre, sdrucciolante. Liti s; f. (t de s'usu modernu) M. pletu.
Logu liscinosu, sdrùcciolo. Litiàsi, e litiasia s. f. (T. G. Med.) su cal
Liscinu s. m. sdrucciolo, làbrico. Liscinu si culu, calcolo, pietra litiàsi.
marat su logu liscinosu, sdrucciolo, lubrico. Po Litiganti v. agg. (t. de s usu modernu) M.
amedadi causada de s' aqua, mollore, mollume. pletista.
Liscivàda s. f. l'acqua della prima sciacqua Litografia s. f. (T. G.) descrizioni de is perdas,
tura de panni lini cavati dal bucato. litografia.
Lissa s. f. (de llissa cat.) pisci, muggine. Litògrafu s. m. (T. G.) autori, chi trattat de
Lissadiura s. f. (t. r.) lessatura. M buddidura. sa natura de is perdas, litògrafo, litòlogo.
Lissài v. a. (t. r.) coiri alissu, lessare. M. buddiri. Litologia s. f. (T. G.) trattau de is perdas,
Lissàu, da part. (t. r.) M. buddiu ddia. litologìa.
Lissènzia s. f. (t. sp.) licenza, permesso. Lis Litomanzia s. f. (T G.) divinazioni po mesa
senzia poetica, licenza poetica. Dinandai lis de is perdas, litomanzìa. º
senzia, o congeu, chieder commiato. Po gradº Litontritticu, ca agg. (T. G. Med.) remedia
dottorali, licenziatura, licenza. Po troppu liber litontritticu, chi sfarinat is perdas de su calculu,
tadi, licenza, libertà soverchia. rimedio litontrittico.
Lissenziadiura s. f licenziatura, licenziamento. Litoràli agg. litorale.
M. lissenzia. -

Litotomìa s. f. (T. G. Chirur.) tagliu po bo


Lissenziài v. a. donai permissu, licenziare, gai sa perda de su calculu, litotomìa.
dar permissione. Po " o donai congeu, i"), m. (T. G. Chirur.) Professori
licenziare, accommiatare. Lissenziaisì n. p. li Litòtomu / de litotomia, Litotomista, Litotono.
cenziarsi, congedarsi, pigliar congedo, accom Littera s f lettera. Littera de cambiu, lettera
miatarsi, tor commiato. M. dispidiri. di cambio. Littera de s'alfabetu, lettera. Lit
Lissenziàu, da part. licenziato, congedato. tera scritta a is ausentis, lettera, pistola. Lit
Po chini hat pigau su gradu de lissenzia, li teras pl. po litteratura, letteratura, le lettere.
cenziato . Arres ai litteras mandadas , intercettare, arre
Lissia s. f. lisciva, bucato. Poniri in lissia, o stare lettere missive, sorprenderle. Arrestamentu
incovonai, metter in bucato, imbucatare. Lissia de litteras, intercezione. Litteras in is pezzas
virgini, o bianca, sa chi si ghettat de su car de tela, o de pannu, pontiscritto.
daxu a su cossiu, ranno, cenerata. Lissia de Litteràli agg. letterale.
coladura, sa chi bessit calenti de su cossiu, Litteralmenti avv. letteralmente .
rannata. Lissia passada in sa carcina bia " in Litteràriu, ia agg. letterario.
durcai olia, ranno di mezzo. Su cinixu, chi hat Litteratura s. ſ letteratura, scienza di lettere.
serbiu po sa lissia, ceneraccio. Su pannu, chi Litteràu , da agg e taliorta sust. letterato,
maraus sindreri cobertu asuba de is pannus, chi scienziato. - -

sunt in su cossiu, appizzus de su quali si ghettat Litteredda s. f. dim. (dd pron. ingl.) lette
sa lissia buddendu, ceneracciolo. Sa seivedda, rina , letteruccia , lettertizza.
chi arricit sa lissia, chi bessit de su cossiu, ran Litteròna s. ſ. accr. letterone.
niere. Roba bessida de sa lissia limpia, panno Littòri s. m. (t. lat.) Ministru de is Consulus
di bucato, panno imbucatato. Perdiri sa lissia romanus, littore.
e su saboni prov. perdiri su traballu e su Liturgia s. f. (T. G.) studiu de is sacrus ri
eapitali, mandar male il ranno e 'l sapone. tus, liturgia.
Lissiàli agg. chi appartenit a lissia, lissiviale, Litùrgicu, ca agg. (T. G.) liturgico.
rannoso, lissivioso. Livelladòri v. m. livellatore.
Lissiedda s. f. dim. (dd pr. ingl.) bucatino. Livellài v. a. (t. de s usu) aggiustai is cosas
Lissivaziòni s. f. (T. Chim.) sciaquadura de is a su propriu pianu, livellare,
einixus, lissiviazione. Livellau, da part. livellato.
Lissa, ssa agg (t. r.) cottu a lissu, lessato. Livellaziòni s. f. livellazione.
M. buddita. - -

livellu s. m. pianu orizzontali, livello, tra


362 LIV LOG

guardo. Po strum. de piccaperderi, archipènzo luogo e tempo, opportunamente, a proposito. Po


io. Mesurai unu livellu, archipenzolare: impleu, luogo, impiego, carica. Logus comunus,
Livranza s. f. (t. de s. usu ) mandato di luogo comune, cesso, privato.
esazione. Logutenenti s. m. Luogotenente.
Livrèa s. f. livrea . Logutenènzia s. f offiziu de su Logutenenti,
Liùtu s. m. strum. musicali, liuto. luogotenenza.
Lizza s. f. logu de cumbattimentu , agone, lolla s. f loggiato, portico.
lizza . Po lizzu. M. Lollitta s. f. dim. piccol portico.
Lizzu s. m. liccio. Lollòi s. m. hahbaccio, babbaccione.
Loàbili agg (t. sp.) lodevole. M. alababili. Lombrina s. f pisci, ombrina.
Loba (t. r.) M. pariga. Lòmbureddu s. m. dim. (dd pron. ingl.)
Lòbiu s. m. (t. r.) apposenteddu piticu po piccol ".
usu de varias cosas, bugigattolo , bugigatto. Lòmburu s. m. gomitolo. Fai a lomburu,
Locàli agg locale. aggomitolare. Lomburu di abis, gomitolo di pecchie.
Localmenti avv. localmente. Lòmpida s. f M. accostada.
Locamenti avv. stoltamente. Lòmpiri v. n. arrivare, giugnere. M. arribai.
Locanda s. f locanda. Lòmpiu, ia part. arrivato, giunto. M. arribau.
Locandèri s. f locandiere. Po su chi bendit Longài (t. r.) stesiai, o allargai. M.
p" a is sordaus, baracchiere , vivandiere. Longamenti avv. lungamente. Po diffusamenti,
Locheria s. f. alloccherìa, stupidezza, gofferìa. diffusamente, stesamente, steso.
Locu, ca agg (t. sp.) stolto. M. maccu. Longanimidàdi s. f. (T. de s' usu modernu)
Locùra s. f. (t. sp.) stoltezza . sufferenzia cun animu pazienti, longanimità.
Locutòriu s. m. locutorio, parlatoio. Longària s. f lunghezza, lungherìa.
Locuziòni s. f espressioni, locuzione, espres Longhittu, tta agg. dim. lunghetto.
sione, frase. Longimetria s. f. (T. Geomet.) arti de me
Logaritmu s. m. (T. G. Matemat.) progres surai is lunghesas, longimetrìa.
sioni de numerus in proporzioni aritmetica cor Longitudinali agg. longitudinale. -

rispondentis a aterus numerus in proporzioni Longitudini s. f. (T. de s' usu) longitudine,


geometrica, logaritmo : lunghezza.
Loggetta s. f dim. loggetta. Loggetta aberta Longu, ga agg (t. lat.) lungo, diuturno. Po
asuba de is edifizius, altàna. tardiu, lentu, lungo, lento, tardo. Limonada
Loggettedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) log longa, fatta cun aqua sobbrada, limonèa
gettina. lunga. Brodu longu, de pagu sustanzia, brodo
Lòggia s. f edifiziu a pilastrus, loggia. Log lungo. Tirai a longu avv. tirar alla lunga. M.
gia de teatru, palchetto: a longu. Longu in su discursu, diffuso, prolisso
Loghittu s. m. dim. M. loghixeddu. lungo, steso, diffusamente narrato. Po chini
Loghixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) lo durat meda in s” operai, prolisso, diffuso.
ghicciolo, loguccio, luoghetto, luoghicciuolo. Longufrèsu s. m. arb. M. tassu.
Lògica s. f. (T. G.) logica, dialettica. Long infanti s. in pisci, è staco.
Logicài v. n. suttilizzai, logicare, disputar con Loquèla s f (t. lat.) loquela, favella , lo
Crtz 'O/ttº .
logica, sottilizzare.
Logicàli agg. logicale. Lord s. m. titulu de is Segnoris principalis
Logicalmenti avv. loicalmente. de s' Inghilterra, Lord .
Lògicu s. m. logico. Lori s. m. ( o claru ) biada. Is loris minudus,
Lògicu, ca agg. logico, logicale. le rivoje. Lori cabudraxu, biada primaticcia,
Logistica s. f (T. G.) arti de computai, o precoce. Lori coàinu, tardiu, biada tardiva,
calculai, logistica. - serotina . Lori no cumpliu sutterrau po ingrassu
Logodedalia s. f (T. G. Didasc.) studiu troppu de sa terra, biada soversciata. Loris fertus ,
curiosu de solas paraulas, logodedalia, studio di chi no andant a innantis, biade intristite, in
sole parole. dozzate, im'ozzacchite per la rugine. Loris
Logodèdalu s. m. (T G Didasc.) studiosu de fertus de borea, o afflacchillaus de soli, biade
solus terminus, logod dalo, studioso di sole parole. annebbiate, arrabbiate, avvampate. Limpiai is
Logografia s f (T. G.) arti de scriri cun sa loris de s' erba, mondare, pulire le biade, i
lestesa, chi si fueddat, logografia. seminati dell'erba. Limpiai is loris de su croru
Logògrafu s. m. (T G ) chi scrit cun sa le insoru, brillar le biade, spogliarle del loro gu
stesa,ci fueddat, e chi scrit in prosa, logºgrafo. scio. Loris limpiaus de su croxu, biade brilla
Logoidia s. f. (T. G. Didasc.) defettu de unu te. Su strum. po ddus limpiai , brillatoio. Lo
oema, chi risultat de solas paraulas studiosas, ris friscus o ancora in erba comente trigu, or
ogoidìa. -
giu ec. le biade. Lori si narat ancora su fruttu
Logomachia s. f. (T. G. Didasc.) disputa de de su lori già arregortu, biada . Loris, chi re
paraulas, logomachìa, contesa di parole, sistinta su siccu , biade, che resistono all'alido.
Logrài, logràu ec (tt. sp.) M. otteniri; Loris imbrogliaus de su bentu, biade abbattuſ
Logu s. m luogo. Logu de sezziri, o de pau folate. S'aqua hat destruiu is loris, l' acqua
saisì, posatoio. Logu abenau, luogo acquitrinoso, ha distrutto le semenze. Loris istrumpaus, ſ"
de allettate.
paludoso. Logu de seziri a cuaddu, cavalcatoio,
montatojo. Fai logu, donai passu, fare, o dar Lòriga s. f. (t. r. de lorìca lat.) campanella.
luogo, far largo, dare il passo. Donai logu, M. origliari.
ediri, dar luogo, cedere. In logu, in cambiu Loru s. m. (o oscuru t. lat.) e lorus pl. co
" un' ateru, in luogo, in cambio, in vece d un i iuòlo, pl. coreggioli, corregge. Po corria de
altro. A tempus e a logu avv. a propositu, a collana de cani, guinzaglio.
LOS MLUD 365

Losas. f (t. sp.) lastra. Losa de marmari, Ludàu, da part. lotato, lutato, impiastrato
dastra di marmo. di luto. -

Losai v. a. (t. sp.) losau ec. M. allosai. Ludòsu, sa agg. lutoso, limaccioso, chiazzato
Losingiòsu, sa. M. luxingiosu. di fango, fangoso, lotoso, lotolento, lutulento.
Losingiu, M. luxingiu, Ludu s. m. fango, loto, luto, limaccio. Ludu,
Lòssia s. f. (t. r.) cadinu a preta, stoja di chi si bogat de is funtanas, gisterras, o fossus,
canne stiacciate. Targ. fanghiglia, melma. Ludu depositau in is arrius,
Lossodromia s. f. (T. G. Marinar.) su cam belletta. Luda de is paulis, limaccio. Ludu vi
minu obliquu, chi fait unu naviu sighendu su scosu, chi lassat su mari, candu si retirat,
rumbu de su bentu, lossodromìa. -
terra adamica. Giassu de meda ludu, brago,
Lotta s. f. lotta, agone, letta. - pantàno. Imbruttai de ludu, bruttar di loto,
Lottài v. n. lottau ec. M. cumbattiri. di fango, infangare. Imbruttau de ludu, brut
Lostincu s. m. (t. guastu de lentiscus) frittu tato di fango, infangato : Appetigai ludu,
de sa planta moddizzi, coccole di lentisco, sfangar Bessiri de su ludu, fangare, sfin
Lottonèri s. m. ottonajo. garsi. Bessiu de su ludu, sfangato. Faisà, o be
Lottòni s. m. ottone, oricalro. nici ludu, affangare, divenir fango. Imbruttaisà
Lottu s. m. giogu de premins, lotto. Is bil deludu, aſhangare, infangarsi, bruttarsi di fango.
letters biancus, polizze bianche. Is billettus, aundi Bessiri de su luda, fig. bessiri de intrigus, uscir
sunt iscrittus is premius, polizze benefiziate. dal fango, spelagare, uscir d' intrighi. Strichidda
Lua s. f erba, euforbio. (Euphorbia offici de ludu, pillàcchera, zacchera. Fisi i bucca a
nalis. Linn.) luda prov, fueddai senza fundamentu, bociare
Lubricài v. a. (t. ital. già introdusiu) rendiri in fallo. -

su corpus lubricu, lubricare, render lubrico. Luègu avv. (t. sp.) subito.
Lubrigidadi s. f (t ital, già in usu) contrariu Lingliu s. m. (t. ital. già introd.) luglio.
de stitichesa, lubricità, lubrichezza. Lugòri s. m. lume di luna, lampaneggio, chia
Lubricu, ca agg (t de s usu) contrariu i de ror di luna.
stitica, lubrico, sciolto.
Ltàri v. a. (t. lat. già in usu) redimiri, re
Luccàja s. f. erba, sclarèa. (Salvia sclarea. scattai census cun restituiri su capitali censuariu,
V. Targ.) -
riscattare un censo, redimerlo col restituire il
Lucchesinu s. m. pannu arrubiu de tintura capitale preso.
nobili, lucchesino. Luisu s. m. mauneda di ora franzesa, luigi.
Lucerna s. f lucerna. Ltteerna de cocciu, o Latitivu, va agg. rescattabili, redimibile.
de bastimentu, piè ritto (V. Alb. alla voce chan Lulu, da part. riscattato, redento.
delier ) Brazzu de linna ec. po attaccai sa fu Luiziòni s f (t de s'usn) rescattu de censu,
cerna, lucerniere. -
riscatto d' un censo, soluzione d' un capitate
Lucernàda s. f lucernata. Lucernada di ollu, preso a censo. -

ducernata d' olio. e


l’ullu s. m. (de lolium) erba, loglio, gioglio.
Lucernedda s. f dirn. (dd pron. ingl.) lucer (loliam Flor. Pis.) Trigu ammesturau cun lulla,
netta , tucernuzza. grano giogliato, loglioso.
Luchittu s. m. (de lluguet cat. o forsis de Lumbàli agg. lombale, lombare.
Xsvarn: albus, po sa luxi bianca, chi produsit Lumbu s. m. lonho.
su zulfuru) zolfino, zolferino, zolfanello, stop Lumbiura s f forti de fabbricu, contrafforte,
pino coperto di zolfo. sprone. Lumbura a scarpa, barbacane.
Lucidai v. a. lucidare, far lucido, illustrare. Lumièra s. f. lumiera. Lumiera de muru.
Lucidai po copiai designus asuba de cosa tra ventola. Lumiera de medas luxis, lumiera, lu
sparenti, lucidare. minojo. Lumiera de cristallu, lustro, lumiera
Lucidamenti avv. lucidamente, chiaramente. di cristallo.
Lucidati, da part. lucidato. Luminàri s. m. lunninare. Su Soli, e sa Luna
Lucidèsa s. f tucidezza, lucentezza, fulgidezza, sunt is duus luminaris po illuminai sa terra, il
fulgore. Lucidesa di aqua, lucidezza, chiarezza, Sole, e la Luna sono i due luminari ad illumi
chiarore, limpidezza di acqua. nare il globo terracqueo.
Lùcidri, da agg (t. lat.) lucido, fulgido, lu Luminaziòni s. f. luminazione, illuminazione.
cente, risplendente, luculento, luminoso. Cuad Luminosidàdi s. f splendori, luminosità.
du lucidu, grassu, cavallo lucido, grasso, cui Luminòsu, sa agg. luminoso, risplendente.
riluce il pelo. Intervalla lucidu, su tempus in Luna s. f. luna. Po cursu de luna, o mesi,
su quali unu maccu recubèrat s usu de sa ra luna, mese . Luna noa, o crescenti, luna nuova,
roni, lucido intervallo. Ogu lucidu, spezia de crescente. Luna snenguada, luna scema. A
insettu, chi resplendit a su notti, lucciola. smenguamenta de luna , a luna scema. Luna
Langiferra s. m. (t. b.) M. Lugiferu. de sprigu, vetro dello specchio. Mesus lunas, o
Luciferu s. m. Lucifero, il gran Diavolo. lunettas (T. de Milizia) spezia de reparu, mezze
Lucrài v. a. (t. lat.) lucrare, guadagnare. M. lune.
guadangiai. Lunàdigu, ga (t. r.) M. lunaticu .
Lucrativu, va agg. lucrativo, lucroso. Lunàri agg. lunare.
Lucrau, da part. lucrato. M. guadangiau. Lunarista s. m chi fait is lunarius, lunarista.
/
Lucrosamenti avv. lucrosamente. Lunàriu s. m. lunario, almanacco .
Lucròsu, sa agg. darroso. M. lucrativu. Lunàticu, ca agg. lunatico. Po inconstanti,
Lucru s. In lucro, guadagno. lunatico, inconstante. -

Ludadura s. f. lutatura. Lunàu, da agg fattu in forma de luna, lunate.


Ludài v. a. incrostai de ludu, lotare, lutare, Lunaziòni s. f cursu de sa luna, lunazione ,
impiasrar di luto. lunagione, lunare.
564 LUN LUS

Lunètta s. f dim. (T. Milit. e di Archit ) Lustrau, da part lustrato lustro agg.
lunetta. Lun “as pl reparu postu a is ogus de Lustraziòni s. f sacrifiziu di espiazioni de is
is cuaddus de cocciu, paraocchi. Lunetta po Gentilis, lustrazione .
pezzu de su relogiu, cerchio. Lustrinu s. m. drappu, lustrino . Po ramini
Lunis s. m. ( de luni ital. ant.) lunedì . dorau, o implatiau po usu de bordai, lustrino.
Lupa s. f animali, sa ſemina de su lupu, lupa. Lustròri s. m. lustrore. M. lustru .
Lupercalis s. e agg pl. festas in memoria de Lustru s. m lustro, splendore, lume, e lu
sa lupa, chi hiat allattau a Romulu, e a Remu, strore. Po nobilesa, lustro, nobiltà . Po puli
lupercali. -
desa, lustro, pulitezza, pulimento. Po spaziu
Lupescu, sca agg. lupesco, lupigno, lupino. de cincu annus, lustro. Donai su lustru a is
Lùpia s. f. (t. sp.) spezia de tumori duru, telas, cun sa calandra , manganare.
natta, tumore cistico. Si est moddi, escrescenza Luteranisumu s. m. luteranismo . . .
sarcomatosa . Luterànu , na agg. luterano.
Lupinu s. m. spezia de legumini, chi fait sa Lutta s. f. M. lotta .
tega comente sa fà , lupino . Luttonèri M. lottoneri,
Lupixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) lupicino. Luttòni s. m. M. lottoni.
Lupu s. m. animali aresti , lupo Lupu de Luttu s. m. (de luctus) lutto, bruno. Bistiri
unari, pesce ragno. Sa boxi de su lupu, urlo, de luttu, abito lugubre. Portai luttu, portar
l' urlare . bruno, esser a bruno, abbrunarsi. Luttu rigo
Lurzina s. f guazzo. Logu plenu de lurzina, rosu , bruno grave. Mesu luttu, bruno leggiero.
o di aqua abbarrada, lagune, luogo guazzoso, Lassai su luttu, deporre il bruno. Po Plantu,
pien di guazzo. lutto, pianto, mestizia.
Lusciuria s. f. lussuria, lascivia, impurità. Luttuosamenti avv. luttuosamente.
Po lussu , M. Luttuòsu, sa agg tristu, luttuoso, funebre,
Lusciuriài v. n. operai lusciuriosamenti, la lugubre, deplorabile.
scivire, divenir lascivo, operar lascivamente, Luxentementi avv. lucentemente.
lussureggiare, lussuriare, i alla lussuria . Luxenti v. agg. lucente, lucicante, risplen
Lusciuriosamenti avv. lussuriosamente, lasci dente, brillante, luminoso, chiaro.
vamente, impudicamente, Luxentòri s. m. lucentezza, lucidezza .
Lusciurioseddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) Luxi s. f. (t. lat.) luce, lume, splendore,
lascivetto, lascivolo. chiarezza, chiarore. Luxi de sa dì , chiarezza,
Lusciuriòsu, sa agg lascivo, impudico, diso luce del giorno. Luxi de luna, chiaror di luna.
nesto, lasciviente, libidinoso, lussurioso. Luxi morta, annappada, luce annacquata, de
Luscu, sca agg (t. lat.) de vista curza, ba bole. Soli annappau, de luxi morta, debili, sole
scia, bircilocchio, bircio, losco, e lusco, di annacquato, di poca luce. Fai luxi, far chiaro.
vista corta, balusante . Po candela alluta, lume. Donai a sa luxi, pub
Lusinga s. f lusinga, zim'ello. Lusinga fin blicai, dare alla luce, pubblicare. Po cono
gida, affettada, stoggio. Tirai cun lusingas, ti scimentu, lume, conoscimento. Pigai luxi, co
rar con lusinghe. gnizioni, o notizia, pigliar lume. Donai luxi,
Lusingadamenti avv. lusinghevolmente. dar lume, cognizione. Pagu luxi, luxi offusca
Lusingadòri v. m. e ra f lusingatore, trice. da, barlume. Po omini de grandu meritu , lu
Lusingai v. a. lusingare. Lusingaisì n. p. lu me, lustro, splendore. Beniri a luxi, venire
singarsi. Po fai carizias, accarezzare, carezza in luce. -

re, careggiare, far vezzi, vezzeggiare. Po se Lùxidu, da agg. M. puliu.


dusiri cun fueddus dulcis, lusingare, tirar con Luxingeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) luci
lusinghe, sedurre con dolci parole, allettare gnoletto, lucignolino. -

con maniere finte. - -

Luxingiài v. a M. alluxingiai.
Lusingamentu s. m. M lusinga. - Luxingiòsu, sa agg bruttu, lercio, sporco,
Lusinganti v. agg. lusingante, allettante. intriso, imbrattato, sucido, sudicio, sordido,
Lusingativu, va agg M. lusinganti. brodoloso. Po mali bistiu, cencioso.
Lusingàu, da part, lusingato, allettato. Luxingiu s. m. lucignolo. Luxingiu de candela,
Lusinghèri, ra agg. lusinghevole, allaccerole, lucignolo, stoppino di candela. Trotto1ai in
allettativo, attrattivo, allettevole, incitativo, lu forma de luxingiu, allucignolare, aggiustare a
singhiere, lusinghiero. guisa di lucignolo. Fattu a luxingiu, allucigno
Lusingiu . M. luxingiu. lato, lucignolato. Po su buttoni, chi format su
Lusingu s. m lusinga, zimbello. luxingiu, moccolaja, fungo.
Lussaziòni s. f. (T. Lat. Chirurg.) slogamentu Luxiri v. n. rilucere, risplendere, brillare ,
de un' ossu, lussazione. chiarire, lucere, lucicare. Po su luxiri de is
Lussu s. m. lusso. sosas lisas comenti sunt is armas, perdas, e si
Lustra s. f lustro. Donai sa lustra a is pan milis, lucicare.
nus de lana, dare il lustro, il cartone a panni Luxixedda s. f. dim. "
pron. ingl.) barlume,
lani. Lustra de ispannus, o sederias, il lucido. luce confusa, lumetto, lunettino, lumicino, lu
Lustradòri v. m. chi donat sa lustra, lustratore. mino. Luxixedda de speranza, barlume di
Lustradùra s. f lustratura. speranza.
Lustrài v. a. (t. lat.) allucidai, lustrare, pu Luzzìna (t. r.) M. lurzina.
lire, far lucido, dare il lustro. M allustrai. Luzzu s. m. (t. r. de lotium ii) M. orina.
Lustràli agg (t. lat.) de spaziu de 5 annus,
lustrale.
Lustrasòla s. m. (T. de Sabater.) lisciapiante,
stecca , steccone.
MAC 565

i'era. Beniri maccu, insanire, impazzare. Conca


Ma congiunz. ma. macca, capo forato. Candu sa meri est macca,
Maccabèus s. m. pl. is duus ultimus liburus cumandat sa serbidora, quando la donna fol
de su testamentu becciu, maccabei. leggia, la fante donneggia. Maccu e perdiu po
Maccamenti avv. de macc 1, scioccamente, insa una fem ma, cotto spolpo di una donna.
namente, stoltamente, pazzamente, insensata Maceddài v. a. t. r. (dd pron. ingl.) bocciri
mente, follemente. bestiamini popezza, macellare. Maceddai, o
Maccarronàda s. f quantità di maccheroni macchiziai, si narat, de su ministru de giu
incacuati. Fig. cumposizioni ammesturada de stizia, ch' incontrendi bestiamini arrùi in logu
latinu e de vulgari, maccheron?a. proibiu indi pigat unu pegus, accusare la pena
Maccarròni s. m. si narat fig. de unu bovu, del macello.
e sciapidu, lasagnone, bietolone, ballaccio. Maceddu s. m. t. r. (dd pron. ingl.) macello.
Maccarrònicu, ca agg. maccheronico. Cumpo M. boccidroxu .
sizioni maccarronica, composizione maccheronica. Màcerròni s. m. erba, macerone, smirnio.
Maccarrònis s. m. pl (t. cat.) maccheroni. (Smirnium olùsatrum. Lin.)
Maccarronis suttilis istampaus, o sbuidus a in Machiavellismu s. m. machiavellismo.
turu, fattus a busa, o cun ateru strumentu, can Machiavellista s. m. machiavellista.
noncini. Maccarronis istrangulaus, gnocchi. Mac Machiavellisticu, ca agg. machiavellistico.
carronis incasaus, maccheroni incaciati. Abbar Machìglia s. f (de maquilla sp.) paga, chi
raisì che maccarronis senza casu, cund' unu si donata su molinaju, bòzzolo.
palmu de nasu, rimanere scaciato. Macinadòri v. m. si narat de chini màcinat is
Maccatrèfa s. m. e f. arcadore, truffatore, trice. coloris, macinatore. -

Maccatreferia s. f trufferìa, maccatella. Macinadùra s. f macinatura.


Macchilottu, tta agg. M. maccocciu. Macinài v. a. si narat de is coloris, macinare.
Macchina s. f macchina. Macchina de filai. Macinàu, da part. macinato.
filatoio. Po trama, o trampa, macchina, mac Macrologia s. È (T. G.) defettu de tirai troppu
chinazione. a longu su discursu, macrologìa.
Macchinadòri v. m. e ra f macchinatore, Màcula s. f. (t. lat. in usu) macola, e macula.
trattatore, trice. Maculài v. a. (t. lat. in usu) macolare, ma
Macchinài v. a. macchinare, tramare, con gagnare, imbrattare.
certare, congiurare. Maculàu, da part. macolato, e maculato.
Macchinàli agg macchinale. Madàma s. f madama.
Macchinalmenti avv. macchinalmente. Madamisella s. f. dim. (t. de s' usu) me
Macchinamentu s. m. macchinamento. damigella.
Macchinanti v. agg. macchinante, cabalista. Madassa s. f matassa. Madassa de cordas de
Macchinàu, da part. macchinato. budellu, gavetta di corde di minugia. Arruffai
Macchinaziòni s. f macchinazione, cabala. sa madassa, arruffar la matassa. Sciolliri sa
Macchinedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) mac madassa, dipanare. Su cabidu de sa madassa,
chinetta. il bandolo della matassa. Fai madassa, amma
Macchinista s. m. macchinista. tassare, agguindolare. Formai Sa madassa Culla

Macchinòna. s. f. accr. macchinone. sa naspia, annaspare, inaspare, innaspare,


Macchinòsu, sa agg. macchinoso. - naspare. Madassa de filettu, matassa di gerli,
Macchioreddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) pic di gaschette.
cola pazzìa. Madassedda s. f. (dd pron. ingl.) matassetta,
Macchiòri s. m. stoltezza, folleggiamento, matassina.
mattezza, pazzìa, follezza, follia, mentecattag Madàu s. m. logu serrau, aundi inserrant is
gine, demenza. Fai macchioris, folleggiare, paz brebeis a ora deddas mulliri, e de dolas tum
zeggiare, scioccheggiare. Bogai a unu is mac diri, barco, mandra, ovile. Madau de crabas, barco
chioris de conca, scapricciare, scapriccire, ca di capre. Madau, aundi si mullint is baccas, e si
var altrui di testa i capricci. Su chi fait mac fait su casu, cascina.
chioris, folleggiatore. Po capricciu, capriccio. Madèra s. f. e marèa (T. de Maistu de barcas)
Macchisòngiu, gia agg (t. b.) M. maccocciu. pezzus de linnamini de barca fattus a guidu, po
Macchìzia s. f. (t. r.) pena di macello. sustegnu de is taulas, cappuccini.
Macchiziài. M. maceddai. Madre s. f. term. chi si usat cun is mongias,
Macciòcci agg (t. r.) M. Macciocciu. madre abadessa. Dura madre, e pia madre,
Macciòcciu, ccia agg si narat de ordinariu de membranas, chi coberint su cerbebbu, dura
is pipius grassus, e plenus de pulpa, complesso, madre, e pia madre:
membrato, bene informato, pieno di carne. Po Madreperla, e madriperla s. f spezia de con
grussu. M. chiglia, madreperla.
Macciòni s. m. (de maxon cat.) pisci, ghiozzo. Madrigaleddu s. m dim. (dd pron. ingl.) ma
Macciugadùra s. f. (t. sp.) ammaccatura. M. drigaletto, e madrialetto.
ammacciugadura. - Madrigalescu, sca agg madrigalesco.
Macciugai v. a. (de machucar sp.) M. am Madrigalis. m. poesia lirica toscana, suggetta
macciugai . a ordini de rimas, madrigale, e madriale.
Maccòcciu, ccia agg. pazzerello, matticcio, Madrigalisài v. a. cumponiri madrigalis, ma
pazziccio, scioccherello, sciocchino, dolce di sale, drigaleggiare. -

º" , matterelio. Madurài v. a. e m. (t. sp.) M. ammadurai.


accu, cca agg pazzo, matto, deliro, sciocco, Po considerai attentamenti, e esaminai minuda
demente, insensato, insano, folle, stolto, scemo, menti, maturare, ponderare.
mentecatto. Maceu de accappiai, pazzo a ban Maduramentu s. m. M. smº", X.
366 MAD MAG -

Maduràu, da M. ammadurau. Po esaminau, Magnànimu, ma agg. generosu, magnanimo,


considerau, maturato, ponderato. generoso.
Madurèsa s. f. (t. sp.) saviezza: Magnànu s. m. (t de s usu) maistu de crais,
Madùru, ra agg. cresciuto, andato innanzi. magnano, chiavajuòlo, chiavajo. -

Maestosamenti avv. M. magestosamenti. Magnàti s. m. (t. de s'usu) magnate.


Maestòsu, sa. M. magestosu. Magnatiziu, zia agg. magnatizio.
Maestràli s. m. bentu, chi spirat intre ponenti Maguèsia s. f spezia de minerali. M. marcassita.
e tramontana, maestrale, vento maestro. Magnèticu, ca agg (t. de s'usu) magnetico.
Maestralisài v. n. si narat de sa bussula, chi Virtudi magnetica, o siat de sa calamida, virtù
declinata s' occidenti, maestraleggiare. magnetica.
Maestranza s. f. M. maistranza. Magnetismus m. virtudi magnetica, magnetismo.
Maestria s. f finesa di arti, maestrìa. Po astuzia Magnificadòri v. m. magnificatore. -

coberta, maestrìa, inganno artificioso. Magnificài v. a. i", esaltare.


Maſſu. M. naſſulu. Magnificamenti avv. magnificamente, soprana
Màffulu s. m. cocchiume. mente, splendidamente, sontuosamente, lautamente.
Maga s. f bruscia, maga, strega. M. bruscia. Magnificamentu s. m. magnificamento, ingran
Magàngia s. f defettu corporali, magagna. M. ac dimento.
ciaccu. Fig. maccatreferia, maccatella, trufferia, Magnificàu, da part magnificato, esaltato:
vizio. Magnificènzia s. f magnificenza, pompa, splen
Magangiàiv. a. magagnare, guastare, corrompere. dore, lustro. Po elogiu, elegio, lode, com
Magangiamentu s. m. magagnamento, maga mendazione.
gnatura. Po viziu. M. Magnificu , ca agg magnifico, lauto, splen
Magangiàu, da part. e agg. magagnato. M. dido, sontuoso. -

acciacchientu. Po viziosu. M. Magnosamenti avv. astutamente, ingegnosa


Magangiòsu, sa agg. magagnato, vizioso. Po mente, artatamente. M. astutamenti.
acciacchientu. M. Magnòsu, sa agg (de manyòs cat.) lesto,
Magasinèri s. m. magaziniere. cauto, furbo. M. astutu .
Magasinu s. m. magazzino. Magasinu de trigu, Magru, gra agg (t. ital. in usu) si usat po
granajo. Magasinu de binu, cantina. Magasinu contrariu de grassu trattendu de cosas de pap
po poniri fenu, fenile. Magasinu de naviu, giava. pai, magro. Pappai de magru, far magro .
Magestàdi s. f maestà. Magu s. m. M. brusciu .
Magestosamenti avv. maestosamente , mae Mai avv. in algunu tempus, giammai.
stevolmente. Majali s. m. porcu crastau e ingrassau in do
Magestosidàdi s. f. M. magestadi. mu, majale.
Magestòsu, sa agg (t. sp.) e maestosu, mae Mainàrgiu s. m. (t. r.) M. brusciu .
stevole, maestoso. Majòla s. f. (t. r.) M. babbajola.
Maggioràli s. m. maggiorente, maggioringo. Majòlica s. f vasus de terra simili a sa por
Maggiordòmu s. m. maggiordomo. ceddana, majolica.
Maggioreddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) Majòlu s. m. sa cascitta quadrangulari, aundi
maggiorello, maggioretto. -
si ponit su trigu po calai a pagu a i" a Sa
Maggiori s. m. maggiore. Is maggioris plur, i mola, tramoggia. Furriaisì a su majolu, si na
maggiori . - rat de is piticus, chi s'azzuzzuddant contra de
Maggiòri agg comp. maggiore, più grande 3 is mannus, i granchi voler mordere le balene.
Altari maggiori, altare maggiore. Sa maggiori, Maionetta s. f beſ àna.
Èrima proposizioni de su silogismu, la maggiore,
ai su maggiori, maggioreggiare, far del maggiore.
Majori s. m. Majori de giustizia, maggior di
giustizia. Majori de pardu, boscajuolo, guar
Maggiormenti avv. maggiormente. daloschi.
Magia s. f magìa. Majoria s. f (t. sp.) maggiorìa, maggioranza,
Magicamenti avv. magicamente. Mairàna s. f erba, maggiorana. (Origanum
Màgicu, ca agg. magico. Majorana. Lin.)
Magisteriàtu s. m. gradu de magisteriu, ma Maista s. f maestra. Maista de pannu, sar
gasterrato. tora. Maista de partus t. r. levatrice. M. Glie
Magisteriàu agg. che ha il grado del magistero. vadora.
Magistèriu s. m. magistero. Maistedda s. f dim. (dd pron. ingl.) arti
Magistràli agg. magistrale. gianella.
Magistralmenti avv. magistralmente. Maisteddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) maistu
Magistratùra s. f magistratura. pagu capaci, maestrino, arteficello, arteficiuzzo.
Magistràu s. m. tribunali, magistrato. Maistesàla s. m. scalco.
Màglia s. f maglia. Is maglias, o aneddus Maistràli agg. M. magistrali.
de una cadena, le maglie d' una catena. Disſai Maistranza s. f maestranza, gente artiera,
is maglias, dismagliare, disfar le maglie. Ligau gli artigiani.
a maglias, magliato, ammagliato. Maistu s. m. maestro, precettore. Maistu de
Magliedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) maglia de cappella, maestro di cappella. Maistu de
pitica, maglietta. de pannu, sarto, sartore, agucchiatore. Maistu
Magna s. f e magmas pl. (de manya cat.) fusteri, o delinna, falegname, legnaiuolo. Maistu,
astuzia, trassa, destrezza, astuzia ingegnosa, ar de cossus, o corpettus, farsettajo. Maistu de
dicina, lestezza, malizia. de birdis, gonfiavetri. Maistu de strumentus mu
Magnanimamenti avv. magnanimamente. sicalis de corda, strumentajo. Maistu de carrus,
Magnanimidadi s. f magnanimità, grandezza carpentiere, carradore. Maistu di agullas, spil
d'animo. lettajo. Maistu de buròs, de scrianias, e similis,
MAI MAL 367

stippettaio. Maistu de scraffeddu, scarpellatore, Fai brusceria a unu, o malefiziu, affatturare,


scarpellino. Maistu decadiras, seggiolajo. Maistu ammaliare, far male, affattucchiare, far
primu de meccanica, arcimastro, primo mastro. fattucchierie.
Maistu de limpiai funtanas, votapozzo. Maistu Malexiri (t. r.) Maledixiri, M.
di operas grussas. M. basseri. Maistu de ceri Malèsa s. f. (t. sp.) M. malizia. -

monias, maestro di cerimonie. Colpu de maistu, Malettista s. m. chi si dilettat de donai maletta
colpo di maestro, o da maestro. Grandu maistu, a is aterus, celiatore.
maestrone. - - Maletta s. f còlia, baja. Donai maletta a
Maistu, sta agg. maestro, principale. Arruga unu, dar la baja, o la berta , far celia
maista, strada maestra, principale. Is pinnas ad uno, celiarlo, motteggiarlo, dar la quadra.
maistas, le penne maestre. Pigai maletta, no aguantai burla, non reggere
Maju s. m. maggio - alla celia, essere permaloso, pigliar per male
Maiùsculu, la agg. majuscolo. ogni cosa. Aguantai maletta, reggere alla celia.
s" s. f facialanno, Aggiudai a donai maletta, reggere la celia.
Malaccònciu, cia agg. malacconcio. Maiettèri s. m. omini facili a pigai maletta,
Malacòi agg. m. e f. (o claru) malignu. M. uomo permaloso.
malandrinu. Malevolènzia s. f malevolenza, malevoglienza.
Malada s. f malattia, infermità, morbo, ma Malfattòra s. f malfattrice. -

dore. Influenzia de maladas andazzo di malattie. Malfattòri s. m. malfattore.


Maladiedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) ma Mali s. m. male, danno, nocumento. Mali
lattiuccia. cronicu, antigu, mal cronico. Mali appiccigosu,
Maladieddu, dda. M. maladiongiu. male attaccaticcio, contagioso. Mali de su spremi,
Maladiòngiu, gia agg malaticcio, infermiccio, mal di milza: Mali de sanguni (t. pleb.) o su
languidetto, sparutello, afatuccio, tristanzuolo, puntori. M. disenteria. Mali de is perdas, mal
cagionevole. ... -
de' calcoli. Mali di arrigus, mal di reni, ne
Malàdiu, dia agg ammalato, infermo, malato, fralgìa. Mali de ſigau, mal di fegato. Mal hapat
valetudinario, malescio. cant est, imprec. vada alla malora. A totu mal
Malafatàu, da agg malagurato. andai, al peggio dei peggi, al peggio andare. A
Màlaga s. f spezia di asina, e de binu, malaga. tui ti coint is malis allenus, le brache d' altri
Malamenti avv. malamente. ti rompono il culo.
M alandàu, da agg. malandato. Maliarda s. f bruscia, maliarda.
Malandrinescu, sca agg malandrino, malan Maliardu s. m. brusciu, maliardo, stregone,
drines o . ammaliatore.
Malandrinu s. m. po vagabundu, malandrino. Malibistu s. m. malveduto, malvisto.
Po is picciocus mali bistius, chi bandant gio Malibòfiu, ia agg. malvoluto.
ghendi in is prazzas pubblicas, baroncello, ba Malibòliri s. m. malvolere.
roncino, monello, ragazzo di piazza. Màlicu, ca agg. (T. Chim.) malico, acido.
Malandrinu, ma agg. malandrino, Malicuntentu, ta agg. malcontento.
Malannu s. m. malanno. Su malannu t'indi Malidadi s. f. male. -

pighit, imprecaz. malanno, che ti colga. -


Malifattu s. m. brusceria. M. malefiziu.
Malappropòsitu avv. malapproposito, incon Malifattu, tta agg. malfatto. Po leggiu. M.
venientemente. Malifranzèsu s. m. morbo gallico, lue venerea, A
Malavadau, da agg. (t. r.) M. malafatau. malfrancese, sifilide, mal sifilitico, malceltico.
Malaventura s. f. malaventura. Maligna s. f. (t fr.) mareta de su mari cre
Malauguràu, da agg. malagurato, malaguroso. scenti in su pleniluniu, maligna.
Malaugùriu s. m. malagurio, cattivo augurio. Malignài v. a. interpretai malignamenti is azio
Malaviziàu , da agg. malallevato. mis de su proscimu, malignare, interpretar mali
Malavvesàu , da agg malavvezzo. i" , spiegare, prender in senso maligno
Malcadùcu s. m. malcaduco, battigia, bene e azioni del prossimo. Malignai v. m. e mali
detto, epilessia, morbo lunare, gotta caduca, gnaisì n. p. faisì malignu, malignare, divenir
mal maestro. maligno. Trattendu de ulcera, chi si fait mali
Maldàdi s. f. (t. sp.) M. malidadi. gna, incrudelire, inciprignire, tirare al maligno.
Maledicamenti avv. maledicamente. Malignamenti avv. malignamente.
Malèdicu, ca agg. meledico, m.ldicente, car Malignàu, da part. divenuto maligno. Trat
datore, conviziatore, detrattore. tendu de ulcera, incrudelito, infiammato, in
Maledittamenti avv. meledettamente. ciprignito. -

Maledittu, tta agg e maladittu, maledetto. Malignazzu, za agg. cattivaccio.


Malediziri v. a. maledire, maladire. Maligneddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)
Maledisiu, xia part. maledetto. malignetto.
Malediziòni s. f. maledizione, e maladizione. Malignidadi s. f malignità, scelleratezza, mal
Maleducàu, da agg. malcostumato, malcreato, vagità d'animo.
scosttimato . Malignosamenti avv. malignosamente.
Malefattora s. f malefattrice. Malignu, gna agg maligno, cattivo, malvag
Maleficamenti avv. maleficamente. gio, scellerato.
Malèficu, ca agg. malefico, malfacente, maligno. Malimasculinu (t. b.) M. colica.
Malefiziàu, da agg. imbrusciau, affatturau, Malimiserère s. m. volvolo, e volvulo, passio
affatturato, ammaliato . ne iliaca .
Malefiziu s. m. delittu, maleficenza, malefi Mali molentinu (t. pleb.) risipola ricorrente,
cio, e malefizio, delitto. Po brusceria amma o periodica.
liatura, ammaliamento, malìa, affatturamento. Malinài s. m. maldicenza.
v.
X x 2
368 MAL MAL

Malinau, da agg maldetto. crº fiea. Su bina, malvagia, uno di Candia.


Malinconia s. f nalinconia. Malvàti, da agg (t. sp.) M. malu.
Malinconicamenti avv. malinconicamente. Malubiniau s. m. tnalvicino.
Malincònicu, ca agg nalinconico, squallido. Malviventi agg libertinu, malvivente.
Malinconiòsu, sa agg malinconioso. Malumori s. m. broncio, buzzo, collera.
Malipigau s. m. maltolto. Mamma s. f Madre, Genitrice. Mamma de
Malisanu, na agg. maladiongiu, malaticcio, bisaju, arcavola Mamma de caffè, fondaccio,
insalubre, cagionevole. Trattendu di animalis, capo morto di cºff, fondigliuolo. Mamma de binu,
afato, afatuccio, sparuto, malsano, magro, fondata. Mamma tittedda, o dida, ialia, nutrice
smittnto . -

Mammacia s. m. spezia de giogu, capo a


Malixeddu s. m. din. (dd pron. ingl.) piticu nascondere. Fai su giogu de mammacua, far a
mali, maluzzo. capo nascondere.
Malixeddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) Mammàna s. f. (t. r.) M. secundina.
cattivello. Mammelinna s. f erba, madreselva, caprifoglio.
Malizia s. f malizia. Po astuzia, astuzia , (Lonicera Caprifolium Sav.)
malizia. Mammillàri agg. mammillare.
Maliziài v. n. maliziare. Mannixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.)
Jilal Alhl ttt'e tat.
Maliziedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) malizietta.
Maliziosamenti avv. maliziosamente, astutamente. Mainula s. ſ (t. sp.) burla, chi consistit in fin
Malizioseddu, dola agg dim. (dd pron. ingl.) giri de boliri donai alguna cosa a unu presen
maliziosetto. tendtsidda e non siddi donat, cilecca, far la
Maliziòsu, sa agg, malizioso, maliziato, bige cilecca. M. tirammolla.
rognolo, bistorto, berrettino, ammaliziato. Po Manada s f (t. sp.) su chi capit ind'una
cautu. M. manu, mangia, brancata, manciata.
Malladroxu s. m. mazzu de linu trottoxau po Managheddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) ar
ddu mallai, tortoro di lino. Mazzu de fenu trot fasatello. -

toxau e fattu a malladroxu po frigai is cuaddus Manàgu s. m. miserabili, bovu, oca impa
sudaus, tortoro di fieno. -
stºiata , uomo da poco, babbio, babbaccio,
Mallai v. a. pistai su linu cun su mallu, sco arfasato. -

tolare il lino. Mallai is mallorus, pistendiriddis Manaxili s. m. (T. de Messaju) manipola.


is buttonis cun su mallu, smaschiare i tori. Manazza s. f manu manna, manaccia.
Mallàu, da part fueddendi delinu, scotolato. Manca s. f sinistra, o mano sinistra.
Po malloru mallau, smaschiato. Mancadòri v. m. e ra f mancatore, trice.
Malleabili agg (t de s'usu) chi aguantat a Mancài v. n. mancare, diffaltare. Mancai a
su marteddu, malleabile, duttile. sa lei, a sa propria obbligazioni, contravvenire,
Malleabilidà di s. f duttilità. contraffare, mancare alla legge, alla propria
Mallòra s. f bacchi xedda, giovenea. ol ligazione, trasgredire, violar la legge. Man
Malloredda s. f. dim. (dd pron. ingl.) piccola cai s animu, su coraggiu, mancar l' animo, il
giovenca. - cuore. Mancai di alguna cosa, essiri scarsu,
Malloreddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) torello, scarseggiare, essere scarso, avere scarsità . Po
piccol toro. Malloreddus plur. maccarronis istran andai mali, perire. Mancai sa predica, impun
gulaus, gnocchi. - ºre, fermarsi nel recitare una predica per scor,
Mallòru s. m. toro. Malloru arrùi, no domau, ºculo. M. predica. Ddi mancat unu brazzu,
toro brado. Malloru giovunu, giovenco. Malloru è cionco d un braccio.
mallau, toro smaschiato. Malloru crastau, toro Mancai avv. benchè , sebbene, quantunque,
eastrato. Castrai is mallorus, castrare i torelli. avv guach?, contuttochè , comechè.
Poll. Mallai is mallorus, smaschiare i tori. Mancamentu s. m. mancamento.
Mallu s. m. maglio. Mallu de linu, scotola. Macanteddu, doa agg. dim. (dd pron. ingl.)
Mallu de linna nannu in forma de marteddu, alquanto manchevole.
po usu de is maistus de linna, mazzapicchio, Mancanti v. agg. mancante, scarso, manche
mazzo, mazzuòlo. Si est piticu, mazzetta. vole. Po defettosu. M. Mancanti de unu brazzu,
Malogrài v. a. (t. sp.) perdiri, smarrire, per cionco d' un braccio.
dere Malograis n. p. smarrirsi. - - Mancanza s. f mancanza, mancamento, ca
Malogràu, da part. smarrito, perduto. renza. Po doittu. M.
Malordingiàu, da agg. sciamannato, sciatto. Mancanzedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) pic
Maltrattadòri v. m. maltrattatore, straziatore. cola mancanza.
Maltrattai v. a. tormentai, maltrattare, afflig Mancàu, da part. mancato.
gere, tormentare, tanfanare , tartassare, bistrat Mangebài v. a. (t. sp.) manceppare, eman
tare, stranare, usare stranezze con uno, straziare. ceppare, liberar dalla paterna podestà. M.
Maltrattamentu s. m. maltrattamento, calpestìo. emancibai.
Maltrattau, da part maltrattato, bistrattato, Mancebàu, da part. emancipato.
stranato, tartassato, straziato. -

Mancebazioni s. f. emancipazione, mancep


Malu, la agg. cattivo, malvagio, maligno. pazione.
Trattendu di omini , malvagio, bigio. Fai Mància s f macchia. Mancia imprimia, mac
vida mala, menar vita cattiva. Malu coru, cat chia rafferma. Mancia de tinta fatta scriendu,
tivo cuore. Azioni mala, cattiva azione. Faisì scorbio, e sgorbio. Mancia in sa scrittura, li
malu, incattivire, divenir cattivo, intristare, in tura. Mancia di arrungia, o de zerra ec. chiazza.
tristire, depravarsi. Fattu malu part incattivito, Mancia bianca, chi si format in s ogu, albu
depravato, intristito. gine. Mancia cun crosta in su cutis, chiazza.
Malvasia s. f. axina e binu, malvagia, uva Mancia de pigota e su fossu chi lassat in facci,
MAN MAN 369

buttero. Mancia manna, macchiaccia. Mancia Mandròni s. m. fantone, fuggifatica, franca


manna in is peis de su cuaddu, balzana. Man trippe, " , poltrone, schifanoia
cias o pintura de prus coloris, screziatura, screzio. Mandròni, ma agg codardo, pigro, infingar
Manciadòri s. m. chi tirat is mancias de s'or do, accidioso, scansardo.
ganu, che mantaca, o che soffia col màntaco. Mandronia s. f poltroneria, codardia, accidia -

Manciài v. a. (de manchar sp.) macchiare, pigrizia -

maculare, bruttar di macchie, insudiciare, im Mandùgu s. m. (t. b.) cosa de pappai (for
brattare. Manciai de tinta de scriri, scorbiare, sis pigau de bandujo sp.) camangiare.
sgorbiare, inchiostrare, bruttar d' inchiostro. Mandulinu s. m. M. mandolinu .
Manciai sa cunsienzia, s onori fig. macchiar la Manèra s. f. (t. sp.) modu, maniera, modo,
coscienza, l'onore. Po pintai, o taccai a man
cias minudas, e de diversus coloris, chiazzare,
.foggia, guisa, ſ", ſfazione. In tali manera
avv. sì fattamente, così fattamente, in tal ma
sparger di macchie minutamente. Manciaisì n. p. niera, cotalmente.
macchiarsi, bruttarsi. Maneròsu , sa agg. M. manierosu.
Màncias s. f. pl (t. cat.) strum. chi attràit, e Mianescamenti avv. manescamente.
mandat foras s'aria, e serbit po is istrumentus Manescu, sca agg manesco.
de sonu, màntaco, mantice sing e pl mantici. Manetta s. f. Ferru de ventana, chi incasciat
Tirai is mancias, mantacare. Mancias a duus in sa galla po dda manteniri serrada, spran
bentus, mantice perenne. -
glietta Maietta de serra, capitello, maniglia
Manciàu, da part. macchiato, maculato, brut della sega. Manetta de paperi de 5. foglius,
tato di macchie, macchioso. Manciau de tinta quinterno. Tocca manetta si narat a is pipius,
de scriri, inchiostrato. Po pintau, o taccau de fate santà . Po manixedda, manuzza.
mancias de varius coloris, brizzolato, chiazzato, Manettas s. f pl. strum. de ferru po ligai is
sparso di macchie. Boi manciau a steddus, o manus a is reus, manette. M. musas.
boi steddau , bue indanajato. Màngara s f sinopia, arcanna. Filu de sa
Mancipài v. a M. mangebai. mangara, chi usant is maistus de linna, filo
Mancikedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) mac della sinopia.
chietta, macchiuzza , bruscolo. Mangeria s. f (t. ital. introd.) levaldina,
Mancòsa s. f. launedda pitica, zampognetta, mangerta, mangerla.
zampognisio. Manghittu s. m. manichino, manichetto, ma
Miancòsu , sa agg. chini si serbit solamenti de pllcot/o .
sa manu manca, unancino, sinistro. Mangiànu s. m. mattina, mattino. Custu man
Mancu, ca agg. manco, sinistro. Brazzu man gianu, stamane, stamattina, questa mane, que
cu, manu manca, braccio sinistro, stanco, mano stat ºn attina .
sinistra, o stanca. Mangiuccu s. m. Po imboddicu. M. Po cosa
Mancu avv. manco, meno . Torrai de mancu mali fatta o de pappai, e di ateras fainas, im
in benis, o saludi, declinare gli affari d uno, bratto. Po cantidadi de cosas confusamenti e
deteriorar la salute, venir meno. Torrau de malamenti ammesturadas, piastriccio. -

mancu de benis de fortuna, decotto, riarso. Mangiuffa s. f. (t. burlescu) pappai appetitosu
Miandàda s. ſ. mandata. M. appetitoia.
Mandadòri , ra v. m. e f. mandatore, trice. Mangiuffai v. a. (t. burlescu) pappai appetito
Mandài v. a. mandare. Mandai a mai, man samenti: M. pappai.
dare a dire, avvisare. Mandai in esiliu, esiliare, Mangòni s. m. volat. fenicòttero.
mandare in bando. Mandai a fundu, mandare Mania s. f furore, manìa.
a fondo, a picco. Mandai missus, o curreus, Maniacu, ca agg maniaco, furioso.
spacciar messi, corrieri. Mandai in ora mala, Manibili agg. manesco.
mandare alla malora. -

Manieròsu, sa agg (t. de s'usu) manieroso.


Mandarinu s. m. Regiu Offiziali de sa China, Manifattòri s. m. manifattore.
Mandarino . - -

Manifattura s. f manifattura.
Mandatariu s. m. mandatario . Manifestàdòri, rav. m. e f. manifestatore, trice.
Mandàtu s. m. mandato, procura. Mandatu Manifestai v. a manifestare, palesare, appa
di obbligai comunidadis ec. sindacato, pieno lesare. Manifestaisì n. p. e r. palesarsi, appa
mandato. lesarsi . -

Mandàu, da part. mandato. Manifestamenti avv. manifestamente.


Mandiadòri s. m. malada, piaga, o ulcera Manifestanti v. agg. manifestante.
cancerosa , canchero. M. cancer. Manifestàti, da part. manifestato, palesato ,
Mandiàri s. m. (t. r.) manicare, cibo. M. appalesato, scoperto, -

pappai sust. Manifestazioni s. f. manifestazione.


Mandibulav.s.af M.
barra superiori, mandibula. Manifestu s. m. manifesto.
Mandigai pappai. a
Manifestu, sta agg. manifesto, noto, conto,
-

Mandòla s. f strum. music. mandòla. chiarito, notorio. -

Mandolinu s. m. strum. music. mandolino. Màniga s. f. (t. cat.) manica. Maniga de bi


Mandròna s. f monna, scocca il fuso. stiri, e similis, manica. Po adornu de sa maniga,
Mandronamenti avv. codardamente, accidiosa brodone. Maniga de gorteddu, e similis, manico.
mente, poltronescamente . Maniga manna, manicone. Maniga de sa serra,
Mandronazzu s. m. accr. infingardaccio, pol maniglia, capitello della sega. Maniga de pin
tronaccio, poltroncione. zellu, asticciuòlo. Maniga de spada, elsa. Ma
Mandroneria s. f dappocaggine, poltroneria. niga de corru de gorteddu, cornicella. Maniga
M. mandronìa.
de lavativu, stantuffo. Maniga de trigu, orgiu,
Mandronescamenti avv. poltronescamente. ec. covone, manna, gregna. Gagl. Fai is manigas
370 MAN MAN

accovonare, ammannare, far le manne. Seidu, o aspettai sa manna, chi ddi calit in bucca
trigu, o orgiu fattu a maniga, biada accoronata, prov. calare, colare lo zucchero dalla caldaia
Fasci de maniga de trigu, o di orgiu, chi ſaint ad uno, sopravvenirgli felicità in copia, aspet
is messadoris in sa stula, fastello di covoni, di tare, che le lasagne gli piovano in bocca.
manne. Su muntoni de sa maniga, chi si fait in Mannada s. f. (t. r.) M. mocca.
su propriº campu messau, cavalletto. Su muntoni, Mannaja s. f mannaja. -

chi si fait in s'argiola, barca. V. Gagl. Mani Mannajedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) man
ghedda de trigu, o di orgiu, covoncello, coron najetta.
manovella.
cino. Po manuella, manico, manubrio, Mannàli s. m. t. di algunas biddas, e signì
Manigau, da agg, chi portat maniga, im ficat porgu colludu, verro.
manicato. - - - Mannittu, tta, agg. dim. grandetto, grandicello.
Maniggiabili agg maneggiabile, maneggevole, Mannu, ma agg grande. Prus mannu, mag
pula 'ratºs CO . - -
giore, più grande. Fai su mannu, maggioreg
Maniggiadòri, rav. m. e f. maneggiatore, trice. giare, far del maggiore, voler sovrastare, gran
Maniggiai v a maneggiare. Maniggiaisì n. p. deggiare.
maneggiarsi. Maniggiais in sa manera de cam Manniga s; f. (t. r.) M. flacca.
minai, destreggiarsi, andar destreggiandosi. Ma Manningheddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) co
niggiai su cuaddu, destreggiare , esercitare il voneello, fastellino.
ca allo Po arai. M. manixai. Mannigu s. m (de manojo sp.) sa cantidadi
Maniggiamentu s. m. maneggiamento. de su trigu, chi su messadori podit istringiri
Maniggianti v. agg maneggiante. cund una manu, candu messat, manella, ma
Maniggiau, da part maneggiato. -
nata, manipolo. Si su fascittu est cumpostu de
Maniggiu s. m.o maneggio. Po manera tres manntigus, covone, V. Gagl. mdinella di
canzai gradu, " broglio,dearm
al
spighe Liga is mannugus, accovonare, legar
bito, bucheramento. Po s'imparu, chi si donat e manate, i fastelli delle spighe.
a unu cuaddu comenti si solit nai cuaddu de Manobra s. m. (t. sp.) manovale.
bonu maniggiu , cavallo biscottato, ammaestra Manòpla s. f guantu de ferru, manòpola.
to. Po aradura de sa terra. M. manixu. - Manopula s. º (T. de Messaju) arrogu de
Manighitta s. f. dim. spezia de pulania, ma peddi, chi tenint in manus is Messadoris, e
nichino. - - - - - algunus artistas po reparu traballendu, manºpola.
Manighittu s. m. dim, manicotto, manichino: Manoscrittu s. m. manoscritto. Manoscrittu or
Maniglia s. f maniglia; Po ornamentu, chi dinariu, e piticu, cartabello.
si ponintManiglias,
is feminas, in is brazzus, armilla, ma Manoscrittu, tta agg. manoscritto.
niglia. chi si ponint is ſeminas ln 1S Manòsu, sa agg. trattabili, manoso.
pulsus, polsetti, fermezze. Maniglia de bastus x Manottàda s. f corpu de manu rovescia, ro
Vest'lOrle .
maniglia di bastoni. Po maniga, manico, teniºio.
Manigottu s. m. manichino, e manicotto. Ma Manstrupaziòni s. f. (t. fr.) polluzioni volun
nigottu di aciamarra, manicottolo. taria e proccurada cun is manus, onanismo. M.
O11aInIstalti ,
Maniòsu, sa agg maniaco: -

Manipòsa s. f. (t. sp ) farfalla. Po spezia de Mansu, sa agg manso.


lantia "
economia, chi si tenit alluta a su notti, Mansuetamenti avv. mansuetamente.
lumini economici da notte. Mansuètu , ta agg. matnstleto .

Manipuladori, ra v. m. e f. manipolatore, trice. Mansuetudini s. f mansuetudine, agevolezza.


Manipulai v. a manipolare. Manta s f coberta de lettu, dossiere. Po pilu
Manipulau, da part manipolato. di animalis, de bois, de cuaddus ec mantello.
Manipulazioni s. f manipolazione. - Manteddu (t. r.) s. m. dim. (dd pron. ingl.)
Manipulu s. m manipolo. Basai su manipulu, M mantèu.
baciare il manipolo, umiliarsi. Mantègas. f manteca Po spezia de pumada,
manteca .
Maniscàlcu s. m. su chi curat, e ferrat is
cuaddus, maniscalco. Mantegadas f spezia de fogazza fatta de sim
Maniscàli. M. maniscalcu . bula impastada cun ous, meli ec. berlingozzo.
- Manixài v. a. (t. r. e de Messaju) manixai sa Manteghiglia s. f pomata. -

terra, coltivare il terreno. Po arai sa terra sa Mantegòsu, sa agg pien di manteca.


prima borta, o siat brabattai, rompere, dar la Mantelletta s. f mantelleta.
prima aratura. Manixai, o arai sa segunda bor Mantellina s. f. M. mantillina.
ta, ricuotere. Lastr. Manixai sa terza borta, Mantenidòri, ra v. m. e f. mantenitore, trice.
terzare, rifendere. Lastr. Manixai sa quarta Mantenidori de promissa, attenditor di sua pa
borta innantis di arai a semini , rinquartare. rola, mantenitori di promesse.
Lastr. M. arai. Mantenimentu s. m. mantenimento.
Manixedda s. f. dim. (dd. pron. ingl.) ma Mantèniri v. a mantenere. Manteniri promis
nuccia, manina. sa, mantenere, attendere, effettuare, attenere,
Manxu s. m. (t. de Messaju) aradura, col osservar promessa. No manteniri fueddu , non
tura della terra. Manixu primu, o prima mantener parola . Po susteniri, mantenere, so
aradura, rompitura Lastr. Manixu segungu stenere, diffendere. Mantenirisì v. r. sussistiri,
ricuotitura. Lastr. Manixu terzu, rifenditura. mantenersi, sussistere, nutrirsi. Mantenirisì in
Lastr. su stadu suu, mantenersi nel suo stato.
Manlèa (t. r.) si usat in forza di avv. cun Mantèmiu, ia part mantenuto, attenuto.
de pagu fidi. Fai a manlea, o a manu Mantèu, e manteddu s. m. (tt. rr. cat.) man
l"rsonas
piga, e dona subitu, to quà, e dà quà. tello. M. mantu .
Manna s. f manna. Calai sa manna a unu, Mantiglia s. f mantiglia,
MAN MAR 571

Mantigliòni s. m. accr. mantellone. glia, eccedenti, squasilio. Faisì maraviglia, ma


Mantillina s. f. dim. mantellina, e mantellino. ravigliarsi. A maraviglia avv. a maraviglia, ot
Mantillina de seda, ciarpa. tantanlente.
Mantixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.)mantino. Maravigliài v. a. spantai, sbalordire. Mara
Mantu s. m manto, mantello. Mantu de do vigliaisì v. n. p. stupire, stupirsi, stupefarsi,
lu, mantello bruno, di lutto. Mantu de pipius, restar attonito, empiersi di stupore, ammirarsi.
mantellino. Po scusa, manto, scusa, pretesto. Maravigliaisì foras de modu, strabiliare, stra
Mantuàda s. f. (t. r.) M. manottada. bilire, strabiliarsi, rcstar attonito.
Manu s. f mano. Manu deretta, manritta, Maraviglias s. f pl. spezia de frittura de pa
marritta. Manu manca , mano sinistra, o stan sta, crespelli.
ca. Planta de sa manu, palma della mano. Maravigliàu, da part. sorpreso, stupito, atto
Giuntura de sa manu, nodello della mano. Ro nito, stupefatto, empito di stupore, strabiliato,
vesciu de sa manu, rovescio della mano, me strabilito.
tacarpo. Portai unu in plantas de manus, por Maravigliosamenti avv. maravigliosamente.
tare uno in palma di mano. Colpu de manu Maravigliòsu, sa agg. maraviglioso.
alzada, soprammano. Donai unu colpu a manu Marca s. f segno, suggello. Marca de mu
imbressi, o a manu rovescia, dare un manro neda, impronto, impronta, conio. Marca de
vescio , un rovescione. Donai sa prima manu, cuaddu, marca, marchio. Marcas de plumbu,
dare la prima mano, il primo strato. Stai , o chi si usant po giogai in logu de dinai, chiosa,
abbarrai a manus arrendias in algunu logu, stai brincoli, gettoni. Po commarca, marca, con
oziosu, o a manus in gruxi, accularsi, star trada. Po signali, marca, marchio, contrasse
ozioso, sedere spensierato, acculattar le pan gno. Marca de littera, chi si fait a is camisas,
che, culattare, stare colle mani, o tenersi le muccadoris ec. pontiscritto.
mani a cintola. Colpu de manu aberta, spiu Marcadòri v. m. Marcadori de dinai, de mu
macciata. Omini senza manu, o cun manu neda , coniatore, battinzecca.
strupiada, monco, moncherino. Brazzu senza Marcài v. a marcare, notare, segnare, con
manu, moncherino, monchino, e monco. Por trassegnare, far contrassegni. Marcai animalis
tai is manus che s'allu cottu, o che casu axe in sa peddi , marcare, marchiare. Marcai cun
du , aver le mani di lolla . Donaisì is manus ferru infogau is malfattoris, suggellare, segnar
po promissa, o sposaliziu, impalmare. S'attu la carne col ferro infocato. Marcai in liburu ,
de si donai is manus, impalmamento. Beniri a M. appuntai . Po notai. M. appuntai. Po battiri
is manus, attaccai, attaccarsi, azzuffarsi, at muneda, coniare, batter moneta. Po reconosciri,
testarsi, affrontarsi, venir alle mani, alle prese, marcare , bollare. Marcai camisas, servigliettas,
battersi, venire a zuffa. Beniu a is manus, az muccadoris ec. cun litteras de s' alfabetu, chi
zuffato. Lestu de manus, azzuffatore, manesco. si fait cun s'agu, fare il pontiscritto a panni
A manu lea, o manu po manu, to quà, e dà lini ec.
quà ; Manu de paperi de 25 foglius, quaderno. Marcassita s. f spezia de mesu minerali, mar
Chini si serbit de sa manu deretta, manritto. cassita, magnesia. -

Chini si serbit de sa manu manca, mancino. Marcàu , da part. marcato, indicato, notato,
Chini si serbit ugualmenti de is duas manus, contrassegnato. Cuaddu marcau, cavallo mar
ambidestro. cato, marchiato .
Manuàli agg. manuale, manesco, manovale. Marchèsa s. f marchesa.
Manualidàdi s. f, manualità. Marchesàu s. m. marchesato.
Manualmenti avv. manualmente. Marchesinu s. m. dim. marchesino.
Manucài ec. M. ammanucai. Marchesita. M. marcassita.
Manuella s. f maniga de su caragolu, mano Marchèsu s. m. marchese.
vella, manico della morsa. Màrcia s. f marcia , sanie. Marcia a sona
Manuscrittu. M. manoscrittu . de banda, marciata.
Manutenziòni s. f. manutenzione, manotenenza. Marciàda s. f marciata.
Manùvra s. f manovra . -

Marciài v. a. (t. de s'usu) purdiai , marcia


Manuvrài v. a. manovrare. re, corrompere, far divenir marcio. Marciài v.
Manuzza s. f. (t de Messaju) maniga de n. marciare, il camminar degli eserciti.
s'arau, manico dell' aratro. Marciapèi, e ) s. m. (t. de s usu) predella,
Maomettànu s. m. maomettano. Marciapiè marciapiede. Po su marciapei
Maomettismu s. m. religioni de is maometta de sa carrozza, aundi si tenint is peis, pedana.
nus, maumettismo, maomettismo. Marciàu, da part. camminato, marciato.
Mappa s. f carta. Mappas geograficas, carte Marciòsu , sa agg. (t. de s'usu) marcioso.
geografiche. Marcittài v. a. (t. pop.) corrumpiri poputre
Mappamundu s. m. mappamondo. fazioni, putrefare, guastare , corrompere per
Mara s. f. (t. cat.) conduttu de immundizias, putredine. Marcittaisì n. p. marcire, putridire -

smaltitofo, cloaca, chiavica. putrefarsi, divenir marcio. Po guastaisì, gua


Marabùtu s. m. (T. de sa storia mod.) Sa starsi, alterarsi, marcire. M. purdiai.
gerdotu maomettanu, maral lato. Marcittà u, da part. putrefatto, marcito. In
Maramundài v. a. (t. r.) M. pigai . forza di agg. M. marciu,
Marandula s. f unfladura, chi lassat in su Màrciu , cia agg. (t. de s'usu) marcio, fra
cutis su spizzulu de su muschittu, sinzu e simi cido, putrido, guasto, sanioso, marcioso, cor
lis, cocciuola. -
rotto. Po chini est suspettu in materia de reli
Marasinu s. m. summu langiori, marasma, e gioni, bigio nella fede. -

Pºlo ll'alS/MMO . Marcu s. m. impressioni, marco, marchio,


Maraviglia s f maraviglia. Grandu maravi segno, stigma. Marcu de ferida sanada, cica
572 MAR MAR

trice. Marcu asulu de corpu arriciu, monachi ginare, far argini, difendersi con argini. Fai
no, contusione livida, mascherizzo. Ziu Marcu margini po reparu, far argine. Sciusciai is mar
e zie Maria prov. si narat de duus, chi sunti ginis, disarginare. Cobertu de marginis, arginoso.
sempiri unius, la chiave, ed il materozzolo. Reparau cun margini, arginato.
Mardi s. f matrice. Frigai beni sa mardi a Mari s. m. mare. Mari altu, mare alticor
unu, donaiddi unu grandi displaxeri, o rab rente. Mari avolotau, mare imperversato. Mari
buffada, scottare uno , dare una buona mano inquietu, mare crucciato. Mari in calma, mare
di stregghia ad uno, fare ad uno una pelliccia smaccato. Agitazioni de su mari, mareggio.
tura. Po sa femmina de su porcu, scrofa, troja. Campagna accanta de su mari, maremma.
Mardièdu s. m. (t. r. de Pastori) le bestie Maridu s. m. marito, conjuge, consorte. Ma
matricine . ridu malu, maritaccio.
Mardina s. f cerva. Pigai una mardina, unu Mariga s. f brocca, anfora, mezzina. Mariga
pispanti, imbriagaisi, pigliar la bertuccia, la de ramini, mezzina. Franzios. Proiri a mari
nnor na . gas, piovere a secchie.
Mardona s. f ratto. V. Cett. Marighedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) anforetta.
Mareggiai v. n. (t de s'usu) fai mali su ma Marighedditta s. f. dim. piccola brocca.
ri , mareggiare. Marigoseddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)
Maremma s. f. (t. de s'usu) campagna accanta M. amarghittu .
de mari , maremma. Marigosòri s. m. M. amargura.
Maremmanu, na agg. (t. de s'usu) de ma Marigòsu s. m. amaro, amarezza.
renma, maremmano. Marigòsu, sa agg. amaro, agro .
Maresciallu s. m. maresciallo. Marina s. f marina, mare.
Marescu, sca agg. maresco, marittimo. Marinarescu, sca agg. marinaresco, e marinesco.
Maretta s. f fiotto maroso, ondeggiamento Marinèri s. m. (t. sp.) marinaro, marinaio,
tempestoso, maria, mareggiata. Maretta manna, barcajuolo, barcaruolo.
levata. Contra maretta, marea di rovesci. Po Marineria s. f marineria.
pitica conturbazioni de su mari , maretta. Marinu, ma agg. marino.
Marettosu, sa agg fiottoso, ondeggiante. Marionetta s. f. (t. fr.) burattino. Fai su giogu
Marezzài v. a. (t. de s'usu) casi inciaspiai, de is marionettas, fare il giuoco de burattini.
donai is undas , marezzare, dare il marezzo. Mariscàli M. maniscalcu .
Marezzau, da part marezzato. Maritàli agg. maritale, coniugale, matrimonia
Marfì s. m. (t. sp.) avorio, dente d'elefante. le, nubile, sposereccio.
Capu mortu de marfì abbruxau, o di ateras Marittimu , ma agg. marittimo.
cosas, spodio. Marixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) piticu
Marfusamenti. M. maliziosaroenti. olfu , mariccllo.
Marfuseria s. f. M. malizia, furberia. Marmellàda s. f marmellata, cotognata.
Marfusu, sa agg. M maliziosu, furbu. Marmita s. f. (t. fr.) pi giada de terra o de
Marga s. f (t. r.) M. mancia. - ramini po coiri pezza, ramino, bastarda, e
Margangiòni s. m. muntoni de perda fattu in marmita. (V. la v. fr.) -

forma de pignoni, sassaja, mucchietto di pie Marmorescu , sca agg. marmoreccio .


tra, petraja . - -
Marmotta s. f. marmotta , marmotto .
Margaridràxa s. f erba, solano nero. Marmurai v. a. imitai sa pintura de su mar
Margarita s. f spezia de perla, margarita. muri, dipignere a fogge di marmo, dare il color
Margaritina s. f. dim. M. margheritina. di marmo, marmorare.
Margheritina s. f dim. spezia de flori, mar Marmurau, da part. marmorizzato,
gheritina, garofanetto della China. Po pinna Marmurèri s. m. marmista, marmorajo.
deddu . M. - Màrinuri s. m. marmo. Marmuri biancu si
Margianeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) mili a su sali, marmo saligno. Marmuri nieddu,
volpicino. bassalto. Marmuri grogu e pavonazzu, brocca
argiàni s. m. e f. volpe. Su zerriai de su tello, broccatino. Marmuri inciaspiau, marmo
margiani, gagnolare. Sa boxi, gagnolo. Raccu mischio. Marmuri incrostau cun arena de mar
mandai is puddas a margiani prov. dar la lat muri , marmato. Marmuri sonoru , chi sonat
tuga in guardia a paperi. Fig. Margiani becciu traballendiddu, marmo campanino, o marmi
si narat di omini astutu e maliziosu, cornacchia campanini. Incrostadura de marmuri , marmo
da campanile, putta scodata, formicon di sorbo. rato. Rinforzu, chi si ponit a sutta de is sar
Su margiani innantis lassat sa coa, che su viziu daduras de su marmuri, baggiòlo. Su poniri
prov. il lupo cangia il pelo ma non il vizio. custus rinforzus, baggiolare. Scultori de mar
Margiazzu s. m. smargiasso, cospettone, spac muri, marmorario, e marmorajo. De marmuri
camonte, bravaccio, spaccone, ammazzasette, agg. marmoreo, marmorino. Scavadura de mar
sbravazzone. muri, cava di marmo.
Marginài v. a. fai marginis, arginare. Marra s. f zappa, marra. Marra grussa e
Marginàli agg. marginale. strinta po fai fossus, beccastrino. M. marroni.
Margineddu s. "" (dd pron. ingl.) ar Marraccòni (t. r.) M. maccarroni.
ginetto, marginetta . Marràda s. f rampa, zampa. Colpu de mar
Margini s. m. margine. Margini de fossu, rada, rampata, colpo di rampa. Ferriri de mar
reppo. Margini de campu, ciglione di campo. rada, ferir colla rampa, zampare. Marrada, chi
i" de unu flumini, argine, sponda di un fait su cuaddu alzendu is pcis di amanti cun
fiume Margini ruinosu de lumini, chi stat po sartidu, corvetta. Andai a marradas, corvettare.
arruiri, berga. Margini de gliaga, o ferida, Cuaddu chi bandat a marradas, cavallo cor
margine di piaga, o ferita. Fai marginis, ar vettatore. Pesaisì a marradas, rampare. Perdiri
MAR MAR 375
f

sa marrada fig. perdiri su vigori, acquacchiare. perderi, martellina. Marteddu de cardareri po


Marradoreddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) zap stirai, o esplanai, cortola. Po agitazioni, martello,
patorello, cura, pensiero, travaglio. Essiri intre su mar
Marradòri v. m. zappadore, zappatore. teddu, e s'incodina, essere frà l'incudine, e il
Marradùra s. f zappatura. Faisa marradura martello, trovarsi trà l' uscio e il muro.
po plantai meloni, sindria ec. fare i divelti per Martigiisa s. f. (T. Olastinu) M. ginestra.
piantar poponi, cocomeri ec. - Martinettu s. m. (t. sp.) salterello.
Marragàu s. m. volat. mèrope. Cett. Martingàla s. f. (t. sp.) calze, o brache alla
Marragotti s. m. befana, biliorsa, trentavecchia, martingala.
trentancanna, Fai su marragotti, burla chi si fait Martinica s. f scimia, bertuccia, bertuccio,
a facci velada po fai paura a is pipius, far baco scimiotto. Martinica cun coa, cercopitèco. Po sa
baco, bau bau . - imitazioni de sa martinica, scimierìa. Facci de
Marrài v. a. zappare, marreggiare, lavorar martinica , babbuìno .
colla zappa. Marrai a tallu abertu, scassare, Martinichedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) ber
divegliere. Marrai is loris, ribatter le biade. tuccino, scimiotto.
Lastr. Martinicòni s. m. accr. scimione, bertuccione.
Marrapiccu s. m. spezia de marteddu, maz Màrtiri s. m. martire.
zapicchio, picchiotto. Lastr. Martiriu s. m. martirio. Po tormentu, crucia
Marràu, da part zappato. mento, tormento, martirio, cruciato.
Marridùra s. f. M. smarridura. -

Martirizzài v. a. martirizzare, cruciare, tor


Marrillèris s. m. pl. ornamentu de is campa mentare. Martirizzaisì v. r. M. tormentaisì.
milis, merli. Martirizzamentu s. m. martirizzamento.
Marrimentu s. m. M. smarrimentu. Martirizzau, da part. martirizzato, tormentato,
Marrìri e marririsì (t. r.) M. smarriri. crttorato.
Marritta s. f. dim. zappetta, zappettina, marretto. Martirològiu s. m. martirologio.
Marrittài v. a. marrai liggeramenti, zappettare. Martis s. m. (de martis ital. ant.) martedì.
Marrittai polimpiai sa terra de s'erba cun mar Marturazzòni s. m. M. marturenzia.
ritta , sarchiare , chisciare. Marturènzia s. f paralisia.
Marriu, rida agg. (t. r. de marrit cat.) M. Martùrius s. m. pl strepito, che si fà nella
smarrìu . funzione delle tenebre della Settimana Santa.
Marrixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) zap Màrturu, ra agg. M. paraliticu .
petto. M. marritta. Martuzzeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) erba
Marrocchìnu s. m. marrocchino . oleracea, agretto. -

Marronài v. a traballai cun marroni, zappo Martuzzu s. m. erba, crescione, nasturzio


nare, lavorar col zappone. acquatico, senazione. Sysimbrium Nasturtium )
Marroneddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) mar Martuzzu de Spagna, nasturzio di Spagna.
roncello . Marzapanèri, ra s. m. e f. e agg. M. in
Marròni s. m. zappone, marrone. Marroni boddicheri.
po fai fossus, beccastrino. Marzapàni s m. marzapane.
Marrùccia s. f. denti noa de is pipius, dente Marziàli agg. marziale, guerriero, bellico.
lattajuolo. Marzoccu s. m. marzocco . Giogu de mar
Marrupìu s. m. erba, chi donat tinta niedda, zoccu, giogu de villanus, burla pesada, biliera,
marrobbio, e marrubbio. (Marrubium vulgare. biscazzo, cattivo scherzo. Po omini vili e tontu,
Linn.) Marrupìu burdu, marrobbiastro, mar marzocco, sciocco, barbacheppo.
robbio bastardo, ballote T. B. (Lycopus Euro Marzu s. m. marzo, o il mese di marzo. Po
paeus. Linn.) Su flori, verticillo. P è il bianco, binta in su giogu, vìncita. Marzu, o binta de
e il nero. noti , rivinta .
Marruscu, sca (t. r.) M. furbu. Marzulinu , na agg de marzu, marzolino. Nº,
Marta s. f quadrup. màrtora, e màrtoro. marzulina, neve marzolina.
Marteddàda s. f ( dd prom. ingl.) colpu de Mascalcia s. f. arti de ferrai, e medicai is
marteddu , martellata . cuadous ec. mascalcia. -

Marteddài. v. a. (dd pron. ingl.) martellare. Mascàra s. f. (t. cat.) fuliggine. Mascàra de
Marteddau , da part. battuto con martello. metallu cundensada, tuzzia. Mascàra de is for
Marteddeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) mar rus, aundi si scallant is metallus, chatmia.
telletto, martellino. Mascarài v. a. mascaràu ec. M. ammascarai ec.
Marteddòni s. m. accr. martellone. Mascaròsu , sa agg plenu de mascara, fu
Marteddu s. m. (dd pron. ingl.) martello. ligginoso. - -

Marteddu a duas buccas, martello a due bocche. Màschera s. f maschera. Po sa persona ma


Marteddu cun bucca e pinna, martello con bocca scherada, maschera. Bogaisindi sa maschera,
e penna. Marteddu cun bucca de una parti e cavarsi la maschera, smascherarsi. Fueddai cun
tagliu de s' atera, martellina. Marteddu cun maschera, cun velu, o metaf parlare con ma
punta de una parti e bucca o planu de s'atera schera, con metafora. Pigai sa maschera, cavar
po segai perda, mazza. Marteddu cun tagliu, la maschera, scoprir la verità.
piccozza a occhio. Marteddu di azzargiu cun duas Mascherà da s. f mascherata .
puntas, picchierello. Marteddu de una pinna, Mascherài v. a. mascherare, coprir con ma
martello d'una penna, o granchio. Marteddu de schera. Mascherais n. p. mascherarsi, coprirsi
duas pinnas, martello di due penne, o due con abiti di maschera. Po fingiri, o velai una
granchi. Marteddu de duus plantis, o buecas, cosa, mascherare, fingere, palliare, camuffare.
martello di due piani, o bocche. Marteddu de Po fueddai falsedadis, o descriri fabulas, ma
linna po accupai, mazzuòlo. Marteddu de picca scherar falsità, larveggiare, descriver favoleg
y
374 MAS MAS

giando. Mascherai una cosa cun arti, pochi Masseriziài v. a. (t. r.) usai sparagnu, e on
«umpargiat vaga , inorpellare: stodiai beni is, cosas de domu, risparmiare, far
Mascherà;u s. m. su chi bendit mascheras, masserizie, amministrar bene gli affari domestici.
mascheraio. Massicciu, ccia agg. massiccio, grosso. metaf.
Mascheràu, da part. mascherato, palliato, ca solenne.
muffato, finto. Massidda s. f. t. r. (dd pron. ingl. de ma
Mascheredda s. f. dim. (dd pron. ingl.) ma acilla lat.) sa parti elevada " is treinpas, po
scheretta, mascherina, mello della gota.
Mascheròni s. m. accr. mascherone, maschera Massilianista s. m. Ereticu , chi pretendiat
grande. Po certas concas de perda, o linna, chi acquistai sa perfezioni cristiana cun sa sola ora
si ponint in is funtanas, o in sa puppa de is zioni, Massilianista .
bastimentus, mascherone. Massillàri agg. massillare, mascellare.
Maschili agg. maschile, mascolino. Màssima s. f. massima.
Maschilmenti avv. maschilmente. Massimamenti avv. massimamente, massime,
Miaschinu, ma agg. montonino. Cuaddu de conca particolarmente.
maschina, cavallo di testa montonina. Massimista s. m. uomo di massime.
Maschittu s. m. dim. montoncello, montoncino. Màssimu, ma agg. massimo .
Màscima s. f. M. massima. Massissu, ssa agg. M. massicciu.
Mascimamenti avv. M. massimamenti. Màssora s; f. (T. de sa Teol. Ebraica ) tra
Mascimista s. m. M. massimista. dizioni, titulu de un' opera cumposta po evitai
Màscimu, ma agg. M. massimu. is alterazionis de su testu ebreu de sa Biblia,
Mascu s. m. quadrup. montone, ariete, maschio. màssora.
Mascu colludu, montone intero. Mascu sanau, Massorèticu, ca agg. appartenenti a sa unas
castrato, castrone. Mascu de ghia, e calisisiat sora, massorètico.
bestia, chi serbit de ghia a su cumoni, bestia Massorètu s. m. e in pl. massoretus, cuddus,
guidajola, o guida ai greggia. Su mascu at ch'hiant attendiu a compilai sa massora, massoreti
tumbat, il montone cozza. Mascu de duus corrus, Màsticu s. m. spezia de stoccu di algunus ar
ariete bicorno. Mascu sanau giovunu, mannerino, tistas, mastico, mastica, mastice, mastrice.
castrato giovine. Su segundu scroxu de is corrus Mastinu s. m. cani, chi fait guardia a su be
de su mascu sanau, de su cali si fait su crisolu stianini, mastino .
de is plateris, gemma. Donai su mascu a is eguas, Mata s. f. (t. cat.) M. arburi. Po musa dc
canis, ec. po fai razza, ammettere i cavalli, i carrada, o siat istuffa, pampanata.
cani, i tori, dare il maschio alle femmine, farle Matalòis s. m. insettu, tafàno. -

montare dal maschio per generare . Mascu Matafaluga s. f. (t. sp.) anice, anacio (Pim
po strum. de ferru o metallu, chi si càrrigat pinella Anisum Lin.)
de bruvùra, po fai strepitu in is solennidadis, Matài v. a. (T. di agricult.) limpiai unu cam
mastio . pu plenu di arrù, spina, lua ec. po ddu rendiri
Mascu, sca agg. maschio. Crai mascu, chiave fecundu, disertare, sprunare, disprunare, ster
maschia. pare, sarchiare. -

Masedài, masedau ec. M. ammasedai. Matalafeddu s. m. dim. (dd pren. ingl.) ma


Masedènzia s. f. mansuetudine. terassino, materassuccio. Matalafeddu de pinna,
Masèdu, da agg. mansueto, manso. coitricetta, coltricina.
Masòni s. m. M. medau. Matalafèri s. m. (t. cat.) materassajo, divettino.
Massa, s. f massa, congerie, adunamento. Fai a Matalàfu s. m. (de matalaf cat.) materasso,
massa, ammassare, adunare, far massa. Refai sa materassa. Matalafu plenu a pinna, còltrice. Si
massa, rammassare. Massa de trigu, mucchio su matalafu est mannu, coltriciona. Maniggiai,
di grano. Massa manna, massaccia. Massas de o murigai is matalafus de pinna po ddus fai
cosas, gruzzo. Massa de linna ammuntonada, moddis, spiumacciare, sprimacciare, spiumare
catasta. Massa de concas de mortu, catasta di i materazzi, la coltrice. Si sunti plenus a lana,
tesclui. Massa de linna po abbruxai cadaverus, rimenar la lana dei materassi.
catasta, pira, rogo. Matallòni s. m. si narat di omini grussu, e
Massacrài v. a. (t. fr.) straziare, trucidare, mali fattu, fastellaccio, fastellone, uomo disa
dilacerare, fare stragge. datto, tangoccio.
Massacràu, da part. trucidato, dilacerato, Matàna s. f fastidiu, briga, noia, travaglio.
straziato. Donai matana, dar briga. Donaisì matana, pi
Massacru s. m. (t. fr.) trucidamento, stragge, gliari briga. Po maletta. M.
strazio, uccisione, ammazzamento . Matanaisì ec. M. ammattanai.
Massàja s. f femina chi custodiat beni is cosas Matanzas. f. (t sp.) strage, macello, uccisione.
de domu , massaja, guàttera, A"i , mas Matapriògu s. f erba, stafisagra. (Delphinium
sàra, buona amministratrice degli affari do
mesticº .
Staphysagria. "i
Matatèsi s. f. (T. G.) fig. chi allonghiat una
è assajedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) piccola fueddu, matatèsi.
guattera, massaretta. Matàu, da part. sprunato.
Massàju s. m. omini di economia, e chi cu Matèdu s. m. M. arburedu.
stodiat, e mantènit pulidamenti is cosas de do Matematica s. f matematica.
mu , massajo, buono amministratore degli affari Matematicàli agg. matematicale.
domestici. Matematicamenti avv. matematicamente.
Masserizia s. f. alascias de domu , masserizia, Matematicu s. m. Professori de matematica,
arnesi di casa. Po economia, economìa, ri Matematico.
sparmio. Matematicu, ca agg. matematico.
MAT MAT 575

Materazzu s. m. pezzu de suaddu armau, diri, mattone crudo: Mattoni de campioni, su


monaco, monachino. prus grussu , tambellone: Filari de mattoni po
Matèria s. f materia. Po postema, marcia, stu asuba de is arcus, bardellone. Basa mat
postema, sanie. tonis, baciapile. De mattoni agg. laterizio.
Materiaccia s. f marcia, materiaccia. Donai sa forma a su mattoni, spianare i mattoni.
Materialeddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) Mattutinàli agg. mattutinale .
materialetto. Mattutìnu s. m. mattutino.
Materiàli s. m. materiale. Si usat prus in pl. Mattutinu, ma agg mattutino.
materialis, materia preparada pocalisisiat usu, Matuccu, cca agg. (t. b.) M. mannittu .
i materiali. Materialis po fabbricai, lavorìo, Maturài v. a. e ammadurai, maturare, ri
fornimento da murare. durre a maturità. Po considerai seriamenti,
Materiàli agg. materiale, grossolano, ottuso. maturare, operare con maturità di consiglio.
Materialidàdi s. f materialità, grossolanità, Maturamenti avv. maturamente, considerata
ottusità. -
mente .
Materialismu s. m. materialismo. Maturamentu s. m. maturamento.
Materialista s. m. materialista. Maturàu , da part maturato.
Materialmenti avv. materialmente . Maturaziòni s. f. (t. de s'usu) maturazione.
Maternàli agg. M. maternu. Maturidàdi s. f. maturità , maturezza .
Maternamenti avv. maternamente. Matùru, ra agg maturo.
Maternidàdi s. f maternità . Mavì s. m. i simili a s'asulu, ma prus
Maternu, na agg. materno, maternale, ma claru, mavà.
dernale, madornale. Mausolèu s. m. edifiziu sepulcrali, mausoleo.
Matessi agg (t. logudor de mateix cat) stes Mazina s. f sortilegio, malia, fattucchieria,
so, stessa. M. propriu agg. affascinamento. Fai mazina, ammaliare, affa
Matìnas s. f. pl. (t. sp.) la funzione notturna Scurzare .

del S. Natale. Mazinèri, ra s. m. e f. sortilego, sortiere,


Matixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) arboscello. sortiera.
Matracca s. f. (t. castigl. e catal.) tabella, Mazza s. f intestinus, o budellus , budella,
crepitacolo. Sonai is matraccas, sonar le ta interiora, intestini, gli interiori, interame, bu
belle, il crepitacolo: dellame, busecchia, busecchio. Calai sa mazza
Matricària s. f erba, amarella, matricaria, v. n. allentare, sbonzolare. Omini, chi portat
matricale. (Matricaria Parthenium Lin.) sa mazza calada, uomo sbonzolato. Bogai su
Matricida s. m. matricida. mazza , sventrare, sbudellare. M. smazzai. Se
Matricidiu s. m. matricidio. gai sa mazza. M. infadai. Mazza de tinteri ,
Matriciòsu, sa agg. matricioso, che patisce di stoppaccio del calamajo. Mazza de seda, borra,
mal di matrice. bavella, bava di seta, Po insigna de Magistrau,
Matricula s. f matricola. mazza. Po spezia de bastoni ferrau, mazza.
Maticulài v. a. matricolare, passare a ruolo, Colpu de mazza, mazzata.
a registro, registrare alla matricola. Mazzagani s. m. (t. de is piccaperderis) rot
Matriculau, da part. matricolato, tami di pietra.
Matrigna s. f matrigna. M. birdia. Mazzài (t. r.) M. smazzai.
Matrignài v. n. matrignare, matrineggiare, Mazzambòddiu s. m. imbrogliu, guazzabuglio,
aspreggiare. imbroglio, pasticcio. Fai una cosa a mazzam
Matrimoniàli agg. matrimoniale, conjugale, boddiu, operai senza reflessioni, passare una
maritale . -
cosa a guazzo, farla inconsideratamente. A
Matrimonialmenti avv. matrimonialmente. mazzamboddiu avv. trascuratamente, negligente
Matrimòniu s. m. matrimonio, maritaggio, mente. Po intrigu, o confusioni di operazionis
conjugio, connubio, mogliazzo. Uniri in matri longas e fastidiosas, intemerata.
moniu, matrimoniare. M. coja. Mazzaminàju s. m. venditor di budella.
Matrizzài v. n. madreggiare, Mazzàmini s. m. interame. Mazzamini de is
Matròna s. f. matrona . animalis, busecchia, frattaglie, busecchio, bu
Matronàli agg. matronale. dellame. Mi murigat su mazzamini, mi bron
Matronimicu , ca agg. chi pigat sa denomina tolano le budella . - - -

zioni de sa Mamma, matronimico. Mazzamurreddus s. m. pl (t. pop.) spiritus,


Mattaccinàda s. f. mattaccinata. chi si creint custodiai tesorus, gnomi. -

Mattaccimu s. m. ballu usau in is biddas, chi Mazzamurru s. m. mazzamurro, panata.


si fait cun sa sciabula in manus , moresca. Su Mazzareddu s. m. (dd pron. ingl.) bacchetta
chi fait custu ballu , mattaccino. da far calze.
Mattinàda s. f mattinata. Fai mattinada, Mazzèri s. m. mazziere, tavolaccino, donzello
mattinare, far mattinata. di Magistrato.
Mattonài v. a. mattonamentu, mattonau ec. Mazzetta s. f mazzetta de gravellus , ciocca,
M. ammattonai ec. Mattonai de nou, rammat cesto di garofani.
tonare. - Mazziadòri v. m. masticatore.
Mattonàju s. m. mattoniere, fornaciajo di Mazziadùra s. f masticatura.
mattoni. M. regiolaju. Mazziài v. a. masticare. Po scascialai, ch' esa
Mattoneddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) mat su mazziai de chini no portat dentis, biasciare,
toncello, latercolo. - - -
biascicare. Mazziai frenu, suffriri cosa a crepa
Mattòni s. m. mattone. Si est grussu , qua coru, mordere, rodere il freno, arrovellare,
druccio. Su suttili, chi naraus arregiola, qua scuotersi, soffrir mal volentieri. Fai mazziai fre
drello, pianella. Mattoni cruu , chi naraus la nu a umu, fare arrovellare, giare, agitare,
y
576 MAZ MED

far rodere il freno a uno. Mazziai depressi fig. Mediadòri v. m. e ra f mediatore, mezzano,
maciullare. Po rosigai, denticchiare, rosicchiare. intercessore, mediatrice. M. medianera.
Po mazziai cun fastidiu , masticacchiare. Mediadùra s. f. (t. r.) M. scitningiu.
Mazziamentu s. m. masticamento, masticazione. Mediài v. a. (t. r.) M. stontonai, e smemoriai.
Mazziàu s. m. obucconi mazziau, masticaticcio. Mediamenti avv. (t. sp.) mediocremente.
Mazziàu, da part. masticato. Medianamenti avv. mediocremente.
Mazzigòni s. m. (t. r.) M. gnàccarra. Medianèra s. f mediatrice, interceditrice.
Mazzittu s. m. dim. mazzetto, mazzettino, Medianèri s. m. M. mediadori.
mazzolino, e mazzuòlo. -
Medianidàdi s. f mediocrità .
Medianti avv. mediante.
Mazzocca s. f capocchia. Bastoni cun maz
zocca, o conca in basciu, màzzero, baston pan Mediànu, ma agg. (t. sp.) mediocre, mezzano.
nocchiuto, capocchiuto. Mediatamenti avv. (t. de s usu) mediatamente.
Mazzòlu s. m. mallu mannu de linna, mazzuòlo. Mediàu, da part. de mediai (t, r.) M. sme
Mazzòne (t. logudor.) M. maccioni. moriau, scimingiau, -

Mazzòsu , sa agg. troppu moddi, molliccio , Mediaziòni s. f. (t. de s'usu ) mediazione,


floscio. Pani mazzosu, chi portat meda pruppa, interposizione. M. intercessioni.
pane mollicchioso, che abbonda di mollica. Medicàbili agg. medicabile, medichevole.
Mazzu s. m. mazzo. Mazzu de pilus, ciocca Medicadòri , ra v. m. e f medicatore, trice.
di capelli. Medicadùra s. f medicatura.
Mazzuccu s. m. (t. r.) M. bastoni. Medicài v. a. curai infermedadis , medicare .
Mazzuladùra s. f biasciamento, masticamento Medicai is binus, conciare, governare i vini.
stentato. M. binu.
Mazzulài v. a. mazziai cun difficultadi, propriu Medicamentu s. m. medicamento, medicatura,
de chini no portat dentis, biasciare, biascicare, farmaco, medicame, medicazione. a.

masticar con difficoltà, sbiasciare, masticac Medicanti v. agg. medicante.


ehiare. Medicàu , da part medicato.
Mazzulàu, da part. biasciato, biascicato, ma Medicheddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) me
sticacchiato. dicu de pagu valori, medicastro, medicastrone,
Meccànica s. f meccanica . medicuccio.
Meccanicamenti avv. meccanicamente. Medichessa s. f medichessa.
Meccànicu, ca agg meccanico. Medicinali s. m. medicinale. M. medicamentu.
Meccanismu s. m. meccanismo . Medicinàli agg. medicinale, medico .
Mèccia s. f. (de mecha sp.) funi buddida cun Medicinalmenti avv. medicinalmente .
sali nitru po donai fogu, miccia, corda cotta. Medicòni s. m. accr. medicone.
Scuppetta a meccia, archibuso a corda. Meccia Mèdicu s. m. Medico.
de linna, o de ferru po tuppai lacus, vasus e Mèdicu, ca agg. M. medicinali.
similis, zaffo. Tappai cun meccia, zaffare, tu Medida s. f. (t. r. sp.) M. mesura.
rar collo zaffo. Tappau cun meccia, zaffato. Mediocrementi avv. (t. de s'usu) mediocre
Tappadura cun meccia, zaffatura. mente .
Mecenati s. m. propriamenti protettori de is Mediocridàdi s. f. (t. de s'usu) mediocrità.
iscienzias e de is bellas artis, Mecenate. Mediòri t. r. M. macchiori.
Mecòniu s. m. (T. Med.) spezia de narco Mediri v. a. (t. r. de su spagn.) M. mesurai.
ticu estrattu de su pabauli , e ancora s escre Meditadamenti avv. meditatamente.
mentu nieddu in is intestinus de su fetu, meconio. Meditài v. a. e n. considerai beni, meditare, ru
Meda s. m. grandu cantidadi, molto, gran minare, rugumare, volger tra se.
copia. Meditamentu s. m. meditamento.
Meda agg. de gen. com. molto, ta, assai . Meditanti v. agg. meditante.
Medissimas cosas , assai cose, moltissime cose. Meditativu , va agg. meditativo -
Medas ominis , medas feminas, assai uomini, Medicàu , da part. meditato.
assai donne. De meda tempus, da gran tempo. Meditazionedda s. f. dim. (dd pron. ingl.)
Medas pagus faint unu meda, molti pochi fanno meditazioncella.
un assai , Medissimus, medissimas agg. pl. as Meditaziòni s. f meditazione.
salssima , assassime. -
Mediterraneu , ea agg. mediterraneo,
Meda avv. quantitativu assai , molto, a ba Mèdiu s. m, espedienti, mezzo, modo, via ,
stanza, a sufficienza. Meda prus, assai più , conveniente. Po mesu terminu di argumentu ,
molto più . Meda accanta de sa porta, assai mezzo termine .
vicino alla porta. Meda a bon'ora, assai per Mèdiu, dia agg. de mesu, medio. Po maceu. M.
tempo, a buon ora: De prus meda, d' assai, Mèglia s. f e claru (t. sp.) impressioni, im
molto più . Omini de meda, e non de " pressione. Fai meglia, far impressione, sensa
uomo d' assai , e non da poco. Meda beni, zione, maraviglia. - -

assai bene. Medissimu , assaissimo, moltissimo, Megliorài v. a. migliorare, megliorare, boni


oltremodo . ficare. Megliorai v. n. e meglioraisì n. p. faisì
Medàglia s. f medaglia. mellus , migliorarsi, bonificarsi, diventar mi
Medagliedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) me gliore.
daglietta, medagliuccia. Meglioramentu s. m. miglioramento, bonifi
Medagliòni s. m. accr. medaglione. Cannento.
Medaglista s. m. medaglista. Megliòras s. f. pl miglioramenti di casa ec.
Medassa s. f. M. madassa. Megliorativu, va agg migliorativo.
Medassedda M. madassedda. Megliorau, da part migliorato, megliorato,
Medàu s. m. M. madau. bonificato.
MEG MEM 377

Meglioria s. f miglioramento. Meloni trottu, o corregallu t. b. popone bistor


Meigài v. a. (t. r.) M. medicai. to . Meloni di appiccai, o de jerru, popone ver
Meigàma s. m (t. r.), merigge, meriggia, nino. Meloni sciapidu, zucca . Meloni scrittu,
fitto meriggio, caldana, calura, sferza del cal o zerrosu (de melon escritto sp.) popone retato.
do. Passai su meigama in s umbra, meriggiare. Meloni chi cumenzata si perdiri popone, che
Meiràna. M. mairana. comincia a pungersi . -

Mela s. f. arb. pomifera, melo. (Pyrus malus Membràna s. f membrana, pellicola. Mem
Lin.) Su fruttu, mela. Mela de Santuanni, mela brana congiuntiva de s'ogu, adnata, membra
di San Giovanni, mela dolce. Targ. Melappiu, na congiuntiva. Membrana suttili attaccada a is
appiòla, o mela appiòla. Sa prus manna, appio ossus , periòstio . T. Anat.
lona. V. Targ. Mela rosa, mela rosa. Mela i ſi s. f. dim. (dd pron. ingl.)
baccaliana, nomini derivau de Baccu, chi si creit membranuzza . -

su chi hat incontrau is melas, mela renetta. V. Membranòsu, sa agg, membranoso , mem
Targ. Mela tidongia arb. melo cotogno, e pero branaceo.
cotogno. (Pyrus Cydonia. Lin.) Su fruttu, mela Membrettu s. m. dim. membretto, membrino ,
cotogna, opera cotogna. Cunserva de custa mela, membrolino.
cotognato. Mela tunda, mela accerchiellata, Membròni s. m. accr. membrone.
orbiculata. -

Membru s. m. membro. Membru pigau as


Melacchinu, na agg. (t. de s'usu) si narat de solutamenti significat su membru "pene,
binu biancu meda dulci, melacchino. coso , verga, vergella, carota, membro virile,
Melàda s. f melata, vivanda di mele cotte. cotale ,
Po maladìa, chi fait beniri bianca sa sindria, Membrùdu, da agg. de membrus grussus,
melata . membruto, tozzo, maccianghero, atticciato, com
Melài v. a. cundiri de meli, condir di mele. plesso, ben tarchiato.
Malamìda s. f. erba, convolvolo, vilucchio. Memoràbili agg. memorabile, commemorabile,
(Convolvulus arvensis Linn.) Su flori, campanella. memorevole.
Melàppiu s. f. arb. pomif. M. mela. Memorandu, da agg. memorando.
Melassa s. f. arrestu de su zuccheru raffinau, Memorativa s. f facultadi de sa memoria,
melassa. memorativa.
Melatidongia. M. mela. Memorativu , va agg. memorativo.
Melàu, da part. melato, condito di mele. Memòria s. f memoria. Is memorias pl. le
Meli s. m. mele, miele. Is abis faint su meli, tempia. Po regordu, reminiscenza. Essiri de
le pecchie mellificano, fanno il mele. " memoria, avere una memoria labile. Sa
Meliferu, ra agg. melifero. bona memoria de su tali , il tale di buona , o
Mèlinu, ma agg. (de melinus lat.) colori de felice memoria. Imparai a memoria, imparare
meli. Si narat de cuaddu de colori ammesturau a memoria.

intre biancu e grogu, ma est dominanti su grogu. Memoriàli s. m. memoriale, contrassegno per
Cuaddu melinu, cavallo falbo, leonino, cavallo ricordare. Po supplica, memoria, supplica.
isabella, color d' isabella. Melinu biancu, o claru, Memoriedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) me
falbo chiaro. Melinu derettu, falbo dorato. Me Vplora la CClal .

linu cobertu, oscuru, falbo carico, oscuro. Memoriòna s. f. accr. memoriona.


Melissa s. f. erba, menta di abis, cedronella, Mendicadamenti avv. mendicatamente.
eitraggine, melissa, cedroncella. Targ (Melissa Mendicadòri v. m. mendicatore.
officinalis. Linn.) Mendicai v. a. mendicare, accattare, limosinare,
Melixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) meluzza. pitoccare, andar pezzendo, andare all'accatto,
melùzzola. andare accattando.
Mellificài v. n. (t de s' usu) mellificare, Mendicamenti avv. mendicamente.
Mellifluu, flua agg. (t. de s'usu) mellifluo. Mendicanti v. agg. mendicante.
Melliorài, melliorau ec. M. megliorai. Mendicatòriu, ria agg. mendicatorio, questuoso.
Mellus agg migliore, megliore. Mendicàu, da part mendicato, saccattato.
Mellus avv. comparat. meglio. Mendicazioni s. f circa stentada, mendicazione.
Melodia s. f melodia, concerto, armonia di Mendicidadi s. f. (t. de s'usu) mendicità,
eanto, o di suono. estrema miseria, mendichità.
Melòdicu, ca agg. melodico. Mendigài. M. mendicai.
Melodiòsu, sa agg. plenu de melodia, me Mendighènzia s. f indigenza, scarsezza.
lodioso . Mendigu s. m. mendicità, miseria. A men
Melodramma s. f. dramma in musica, me digu avv. a miccino.
lodramma. Mendula s f arb. màndorlo. (Amygdalus
Melodrammàticu, ca agg. melodrammatico. communis) Su fruttu , màndorla. Menduta
Melonàju s. m. poponajo. dulci, e marigosa, mandorle dolci, e amare.
Meloneddu s. m. dim. ( dd pron. ingl.) po Mendula, chi facilmenti si segat cun is dentis,
poncino. Meloneddu santu , est de sa mannaria e cun is manus, mandorle prèmici, o stiacciamani.
de un arangiu, odoriferu e pintau a varius co Targ. Mendula frisca, mandorle fresche. Men
loris, popone muschiato, o di Gerusalemme. dula cumplida, mandorle granite. Mendula tur
Targ. (Cucumis Dudaim. Linn.) rada, mandorle incotte, tostate. Targ. Su primu
Melòni s. m. popone. (Cucumis Melo. Lin.) croxu birdi de foras, mallo. Su croru consistenti
Su pisu, il seme, la semenza. Sa mazza, trip e duru, guscio, nocciolo. Su croru suttili, chi
pa. Meloni bugnau, chi portat zumburus, zatta, bistit su pappu, cute. Su pappu, il seme, la
popone bernoccoluto, ronchioso, romehiuto. Me mandorla. Segai mendula, stiacciar mandorle,
loni sfattu , troppu cottu, popone smaccato. Spappai, o limpiai mendula de su croru dura,
578 MEN MER

digusciar mandorle. Scrosai mendula de su zuccherajo. Mercanti de sederias, setojblo. Mer


croxu de foras, smallar mandorle. Mendula de canti, chi bendit a tagliu pannus e sederias,
sa mellus calidadi, mandorla ambrogina. Po sa fondacajo, fondachiere. Mercanti de ampuddas
mendula de su gutturu, chi sunti duas glandulas bistias, fiascajo. Fai su mercanti, mercantare,
in fundu de su paladari, le amigdale. mercanteggiare.
Mendulàu s. m. latti de mendula cun zuccheru, Mercantili agg mercantile.
mandorlato. Mercantilmenti avv. mercantilmente.
Menduledda s. f dim. (dd pron. ingl.) man Mercantòni s. m. accr. mercantone.
dorletta, mandorlina. Mercanzia s. f mercanzia, mercatura. Arre
Menestrài ec. M. minestrai. golliri mercanzias de varias personas po formai
Menga s. f volat. aghirone. Cett. su carrigu de unu bastimentu, collegiar mercan
Mèngua s. f. (t. sp.) M. smengua. zie, caricare a cassa, o a collegio. Introduzio
Menguai ec (t. sp.) M. smenguai. ni de mercanzias in su stadu, importazione.
Menippèa s. f. (T. de Litteratura) spezia de Mercanziedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) mer
satira, chi pigat su nomini de Menippu cinicu, canziuòla. Mercanziedda de ferrus, o de ra
menippèa. mini , chincaglia, chincaglierìa.Su bendidori de
Meniscu s. m. (T. de Diottrica) birdi o lenti custas cosas , chincagliere. Mercanziedda de bir
concava de una parti, e convessa o cucuruccia di , conterìa, mercanziuola di vetro. -

de s'atera, menisco, lànula. Mercatài v. n. (t. de s'usu) mercatare.


Menològiu s. m. (T. de sa Stor. Eccl.) ca Mercatàu, da part. mercatato.
lendariu, aundi si notant is festas de su mesi, Mercàu s. m. mercato, fiera. Mercau liberu,
menologio, fiera libera.
Menoredàdi s. f. (t. sp.) M. minoredadi. Mercenariamenti avv. mercenariamente, ve
Menòri . M. minori. nalmente.
Menospreziài v. a menospreziau ec. (t. sp.) Mercenàriu s. m. chi serbit a paga, mer
M. dispreziai ec. Cellarlo .

Menosprèziu s. m. (t. sp.) M. dispreziu. Mercenàriu, ria agg. chi si fait po paga, mer
Mensa s. f mensa. Mensa capitulari, mensa cenayo, mercenario.
capitolare. Merceria s. f. (t de s' usu) buttega de mi
Menstruali agg. menstruale. nudenzias, comenti sunti telerias, fettas , cor
Menstruu de is feminas s. m. menstruo, e doneras ec. e ancora custas minudenzias, mer
mestruo . cerìa. Su mercanti, chi dolas bendit, merciaio.
Mensuàli agg. mensuale. Mercimòniu s. m. (t. de s'usu) propriamenti
Menta s. f erba, menta. (Mentha Viridis. trafficu illicitu, mercimonio.
Lin.) Menta di abis. M. melissa. Menta aresti, Mercuriàli agg. mercuriale.
mentastro, menta salvatica. Mèrcuris s. m. (de mercore ital. antig.) mer
Mentàli agg. mentale. cordi , mercoledì.
Mentalmenti avv. mentalmente. Mercùriu s. m. mercurio, idrargiro, argen
Menti s. f mente. Poniri a menti, por cura, to vivo. -

metter cura, por mente, riflettere, attender bene, Merda s. f merda , sterco. Pappai merda de
dar attenzione. Teniri a menti, tenere, ritenere gregu, essiri indovinu prov. chi mangia merda
a mente, a memoria. Poniri menti a unu , di galletto, diventa indovino.
stare a detta di alcuno, starsene al detto, ri Merdoccu s. m. (t. r.) sa ſexi de s' ollu, mor
mettersi al suo parere. Passai posa menti, chia. Po impiastru de bogaindi is pilus, merdocco.
correre per la mente, per la memoria, venire Merdosamenti avv. merdosamente.
in mente. Mentis pl si usat in is biddas po Merdòsu, sa agg. merdoso.
nasu ; tappau a mentis, su propriu che infrenau Merenda s. f merenda.
a su nasu, costipato, intasato al naso. Portai is erendài v. a. e n. merendare.
mentis tappadas, essere intasato al naso, o ave Merendedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) me
re intasamento al naso. renduccia, merenduzza.
Mentras avv. mentre, purchè, qualora, come. Merescidòri, ra v. agg. meritevole.
Mentras , o comenti femus qòistionendu, men Merescimentu s. In merito.
tre, come eravamo conversando. Merèsciri v. a. e meresciu ec. (tt. sp.) Mere
Mentu s. m. (t. de s'usu) estremidadi de sa scirisì v. r. M. meritai ec.
barba, mento. Meri s. m. e f. (e claru) Su meri, sa meri,
Menzionai v. a. (t. de s'usu) fai menzioni, il padrone, la padrona.
commemorare, far menzione, rammemorare, Merì s. m. dopo pranzo,
mentovare , ricordare, nominare. Mericeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) s estrema
Menzionau, da part. fattu menzioni, comme parti de sa dì, sera. Custumericeddu, stassera,
morato , rammemorato. questa sera.
Menziòni s. f. (t de s usu) menzione, me Meridianu s. m. circu, chi dividit in mesu
moria . Fai menzioni, rammemorare. sa sfera, una parti a Orienti, s'atera a Occi
Mercanteddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) mer denti, meridiano.
cantuzzo.
Meridiànu, na agg. de mesudì, meridiano.
Mercanteseu , sca agg. mercantesco, merca Meridiònàli agg. meridionale.
tantesco.
Meridiòni s. m. polo antartico, parte australe,
Mercantessa s. f mercantessa.
sud. Po logu faccia su meridioni, facci a soli
Mercanti s. m. mercante, mercatante, nego solatìo.
ziante : Mercanti de pannus, pannajuòlo. Mer Meritài v. a. meresciri, meritare.
canti de trigu, granajolo. Mercanti de zuccheru, Meritamenti avv. meritamente, meritevolmente,
MER MES 579

Meritàu, da part. meritato, po incontrai unu o duus medius proporzionalis,


Meritoriamenti avv. meritoriamente. mesolabio.
Meritòriu, ria agg meritorio. Mesòni s. m. M. medau .
Mèritu s. m. merito. Po interessu, merito, Mesoscùru s. m. mezzoscuro.
usura, interesse, frutto del danaro. Messa. M. messi.
Merixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) pa Messadòri v. m. e ra f mietitore, trice.
droncina. Messadùra s. f mietitura.
Merixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) pa Messaggèra s f messaggiera, ambasciatrice,
droncino. condottiera.
Merluzzu s. m. pisci, merluzzo, nasello. Messaggèri s. m. (t. sp.) messaggiere, con
Mermelàda s. f. (t. sp.) cotognata. dottiere.
Merza s. f sorta, spezie, qualità. Po merza Messài v. a mietere, segar le biade. Messai
de is cartas, seme. Totus de una merza, tutti erba de pastura, falciare, segar foraggio. Lastr.
d' un colore. Messai senz' ordini, strafalciare. Messai erba,
Merzèdis (t. sp.) spezia de ringraziamentu fa o forrani, falciare erba, o ſerrana. Fai cuad
miliari, grazia. dus messendu espres. rust. lassai, o trascurai de
Merzèi (t. sp.) s. f grazia. Faimì sa merzei, segai, strafalciare.
fammi grazia. Messaja s f M. massaja.
Mesa s. f mensa, tavola. Mesa de prandiri, Messajedda s. f. dim. M. massajedda.
mensa, berlengo. Poniri sa mesa, imbandire la Messàju s. m. agricoltore, bifolco, agricola.
mensa. Apparicciai sa mesa, apparecchiare la Messarizia s. f. arti de su messaju, agricoltu
mensa. Pesaindi sa mesa, sparecchiar la mensa. ra, bifolcherìa.
Fai portadas de pappai a sa mesa, imbandir la Messàu, da part, mietuto, falciato.
mensa, o la tavola di cibi, far delle imban Messi s. f. (de messis lat) messe, mietitura,
digioni. Mesa aberta, corte bandita. Teniri mesa segatura. Po sa regorta, messe, ricolta .
aberta a dognunu, tener corte bandita. Mesa de Messìas s. m. Messìa.
scriri, tavolino. Mesa de faina de is Orificis, Messiàtu s. m. Incarnazioni de su Verbu Eter
tavoletto. Sezziri in sa mesa po pappai, impan nu, Messiato. -

carsi, mettersi a sedere a tavola. Mesa chi s'ap Mèstica s. f. (t. ital.) cumposizioni de diver
paricciat po nai Missa s Obispu, credenza. Mi sas terras macinadas cun ollu de linu , chi si
dongu a sa mesa, o seu in sa mesa t. de su distendit in is telas, o taulas, chi si bolint
giogu de cascaroni, mi do, accetto. Mesa pintai, mèstica .
militari, banca. Tappettu de mesa, tappetto, Mesticài v. a. (t. ital. ) mesticare, dar la
mestica .
pancale . -
º

Mesàda s. f paga de unu mesi, mesata. Mesticàu, da part (t. ital.) mesticato.
Mesanellu s. m. pl mesanellus, aposentu de Mestichinu s. m. (t. ital.) strum. di azzargiu,
pianu inferiori, mezzanino, mezzado. chi usant is pintoris, mestichino.
Meschinamenti avv. grettamente, meschinamente, Mestruali agg. mestruale, mestruo .
scarsamente, strettamente. Mestruàu, da agg mestruato.
Meschineddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) Mestruaziòni s. f. mestruazione.
meschinetto, meschinello, poveretto. Mèstruu s. m. purga de is feminas, marchese,
Meschinidàdi s. f grettezza, meschinità, miseria, catamènj, mestruo, fiori, purga. Teniri su me
spiloreeria. Pregai cun meschinidadi, fai su struu, esser in fiori, esser nel fiorire.
meschinu , raccumandendusì cun umilidadi strin Mestùra s. f mestura, mescolamento, mistura,
gendusì in is palas, fare spallucce. mescuglio, mescolanza.
Meschinu, ma agg meschino, gretto, angusto. Mesturài, mesturàu ec. M. ammesturai.
Fai su meschinu po otteniri alguna cosa, fare Mesu s. m. mesidadi, metà, mezzo, ammez
il dinoccolato. -
zamento, bilico. Dividiri in mesu, ammezzare,
Meschita s. f. (t. cat.) logu aundi is Turcus scommezzare. Postu in mesu, bilicato. Mesu, o
faint orazioni, meschìta. “fundu de ita si siat, cruna.
Mescla s. f. (t. sp.) M. mistura. Mesu agg. mezzo. A mesu statura, a mezza
Mesentèricu, ca agg. mesenterico. statura: Mesu spada, mezza spada. Mesu scia
Mesentèriu s. m. membrana de is lumbus, pidu, freddiccio. Mesu cottu ſig. toccau de binu,
mesenterio. -
cotticcio. Mesudì, mezzodì. Mesumotti, mezzanotte.
Mèseru s. m. (e claru) accappatoio. Mesubustu s. m. mezzobusto.
Mesi s. m. (e claru) mese. Su mesi de Gen Mesucanna s. f mezzacanna. Si sa mesura est
margiu, Gennajo, de Friargiu, Febbrajo, de de ses palmus, canna. Si est de tres, braccio.
Marzu, Marzo, de Arbili, Aprile, de Maju, Mesucircu s. m. mezzo cerchio.
Maggio, de Lampadas o Giugnu, Giugno, de Mesucolòri s. m. colori de mesu, mezzocolore.
trèulas o de su Carmu, Luglio, de Austu, Agosto, Mesudì s. m. mezzodì, mezzogiorno. Po sa
Caputanni o Settembri, Settembre, Mesi de lada parti de mesudì. M. meridioni.
mini, o di Ottubre, Ottobre, Mesi de dognias Mesugrana s. f. pannu arrubiu fini, scarlatto,
santu, Novembre, Mesi de Paschiredda, Di panno scarlatto.
cembre. Po sa purgazioni de is feminas. M. Mesulàna s. f mezzalana.
menstruu . Mesulina s. f strum. de tagliu arcnu po ac
Mesidàdi s. f. (e oscur.) metà, mezzo, mezza capulai pezza, ferro da tritar carne. Po strum.
mento. Dividiri po mesidadi, ammezzare. de ferru o delinna postu in is bacceddus, cocca.
Mesitta s. f spezia de mesura, mezzetta, Gagl. Po fortificazioni militari, mezzaluna.
metadella. Mesumotti s. f mezzanotte.
Mesolàbiu s. m. (T. Matemat.) strum, lineari Mesura s f misura. Mesura a cuccuru, ni
580 MES MET

sura colma, traboccante. Mesura rasa, misura Metaplasmu s. m. (Fig. Gram.) conversioni,
rasa, spianata, pareggiata. Foras de mesura, metaplasmo.
soprammisura, oltremisura. Pigai sa mesura, Metatarsu s. m. (T. G.) parti anteriori de su
prender la misura. Po mira, misura, mira. pei, metatarso. -

Mesura de sa capacidadi de unu bastimentu, Metatèsi s. f. (T. G.) Fig. Gram. trasposi
tenuta, staza, staglio. Mesurai sa capacidadi de zioni de littera, metatèsi.
unu bastimentu, stazare. Segai, impediri is me Metatèsi s. f. (T. G. Med.) trasportu de umo
suras de unu, prevèniri su i",contramminare, ri morbificu de unu logu a un ateru, chi no si
rompere i disegni altrui. Mesura de una carrada, odit evacuai po via ordinaria, metatesi.
de una damigiana ec. sa capacidadi de su chi Metatòsi s. f. (T. G. Med.) cambiamentu de
pigat, tenuta di una lotte cc. una maladìa ind' un atera, metafosi.
Mesuràbili agg. misurabile. Metempsicòsi s. f. (T. G. Didasc.) sa trasmi
Mlesuradamenti avv. misuratamente.
grazioni de is animas segundu s'errori de Pit
Mesuradòri, ra v. m. e f. misuratore, trice, tagora, metempsicosi :
misurante. Mesuradori de terrenus, agrimensore, Metemptòsi s. f. (T. G. Cronolog.) equazioni
misurator di terreni. Mesuradori de sa capagi o combinai su cursu de su soli cun su de sa
dadi de is navius, stazatore. li , metemptòsi.
Mesurài v. a. misurare. Mesurai a cucuru, Metèora s. f. effettu in is elementus, meteora,
misurare a colmo, a trabocco, far misura colma. ardente fuoco di Sant'Elmo.
Mesurai a rasu, misurare a raso, far misura Meteòricu, ca agg. meteorico.
rasa, spianata. Mesurai cun sa vista, avvistare, Meteoristas. m. Autori meteorologicu, meteorista.
misurar colla vista, guardare attentamente. Meteorologia s. f. (T. G. de sa Fisica) scien
Mesurai sa capacidadi i unu naviu, stazare. zia de is meteoras, meteorologìa.
Mesurai is fueddus, pesar le parole. Mesurai Meteorologicu s. m. Scrittori de meteoras,
impari, proporzionai, commensurare, misurar Meteorologico. -

insieme. Mesuraisì n. p. misurarsi. Meteorològicu, ca agg. meteorologico.


Mesuramentu s. m. misuramento. Mesuramen Metodicamenti avv. metodicamente.
tu de versus, scansione. Mesuramentu de sa Metòdicu , ca agg. metodico,
capacidadi de is navius, stazatura. Metodizzài v. n. donai metodu, metodizzare .
Mesuràu , da part. misurato. Mètodu s. m. metodo, ordine.
Mesurilièvu s. m. mezzorilievo. Metonimia s. f. (T. G.) Fig. Rettorica, po
Mesutinta s. f. mezzatinta. sa quali si ponit sa causa po s' effettu, o s'ef
Metacarpu s. m. (T. G. Anatom.) parti an fettu po sa causa, metonimia.
teriori de sa manu, metacarpo. Metonimicamenti avv. metonimicamente.
Metacismu s. m. (T G.) viziu consistenti in Metonomàsia s. f. (T. G. Gramat.) cambia
su troppu accozzai sa littera M. in su fueddai, mentu de su nomini propriu po via de sa tra
metacismo . duzioni, metonomàsia .
Metacronismu s. m. (T. G.) spezia de ana Metoposcopia s. f. (T. G.) divinazioni povia
cronismu, su quali consistit in trasportai unu de is lineas de su fronti, metoposcopìa.
fattu a unu tempus anteriori, metacronismo. Metricamenti avv. metricamente.
Metafisica s. f. (T. G.) metafisica. Mètricu, ca agg. metrico.
Metafisicài v. n metafisicare, speculare, di Metromania si (T. G.) furori de fai ver
scorrere metafisicamente. sus, metromanìa. - -

Metafisicàli agg. metafisicale. Metrònetru s. m. (T. G. Music. ) macchina,


Metafisicamenti avv. metafisicamente. chi determinat is movimentus de is operas mu
Metafisicu, s. m. metafisico. sicalis , metròmetro .
Metafisicu, ca agg. metafisico. -
Metròpoli s. f. (T. G.) Qittadi, o Cresia prin
Metàfora s. f metafora. Fueddai in metafora, cipali ind' una provincia, metròpoli.
favellar sotto metafora. Metropolita s. m. Arciobispu de una metro
Metaforedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) me poli, metropolita.
taforetta .
Metropolitànu, ma agg. metropolitano.
Metaforicamenti avv. metaforicamente. Metropoliticu , ca agg. metropolitico.
Metaforicu, ca agg. metaforico - Meùrra s. f volat. su mascu, merlo, sa fe
Metaforizzài v. n. metaforizzare, far metafora. mina, merla. Meurra di aqua, merla acqua
Metàllicu, ca agg. netallico. fuola. Meurra pitica, su mascu, merlotto, sa
Metalliferu, ra agg. metallifero. fetnina, merlotta ..
Metalfina s. f ramini nieddu, metallina. Mexina s. f scienzia e arti de medicài e cu
Metalfinu , ma agg metallino. rai , medicina . Po su medicamentu , medicina.
Metallista s. m. chi traballat metallus, metalliere. Fig remediu po calisisiat cosa, medicina, ri
Metallu s. m. metallo. Metallu impuru , no medio. Nondi teniri nè mancu po mexina, non
puliu, o comenti s'incontrat in su minerali, ne aver un per medicina, non aver cosa alcuni ,
metallo greggio, grezzo. Metallu cumpostu de essere al lastrico.
ramini, lottoni e brunzu, alchimia. Mezzanamenti avv. (zz pronunzia gagliarda i
Metallurgia s. f metallurgia. mezzanamente, mediocremente . - -

Metallurgicu , ca agg. metallurgico. Mezzaneddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.
Metamorfosi s. f. (T. G.) trasformazioni, me zz pronun. gagliarda ) mezzanetto , mezzanino .
totno fosi, trasformazione, Mezzanidadi s. f. (zz pronun. gagliarda) ner
Mietastàsi s f (T. G. Med.) reflussu de ma zanità, medioerità - -- - -

terias putridas, chi subravvètiut a is postenas,


metastasi.
Mezzànu, na agg (zz pronun gagliarda) nea
-
zano, mediocre. i
MI MIL 58I

Mi pronom. s. chi si usat in logu de mei in Milionèsimu, ma agg milionesimo.


terzu e quartu casu , mi. Tui mi amas, tu mi Miliòni s. m. summa de milli migliaris, milione.
ami. Ita mi donas ? che mi dai ? Taliorta est Militài v. n. esercitai s” arti de sa milizia, mi
particel. riempitiva. Mi creu, mi credo. Si unit litare. Metaf Is raxonis tuas pagu militant, le
ancora cun is particellas, ddu, dda : middu tue ragioni poco militano.
pigu , me lo piglio. Militanti s. m. militatore, militante. -

Miasma s. f. infezioni de contagiu, miasma. Militanti v. agg. militante. Sa Cresia militanti,


Miàu s. m. (t. r.) boxi de sa gattu, miao, la Chiesa militante.
gnao. M. miaulu. Militàri agg. soldatesco, militare. Ordini mili
Miaulài v. n. e meulai (forsis de mialer fr.) tari, ordine militare.
miagolare, e miagulare. Militarmenti avv. manera de militari, solda
Miaulamentu. M. miaulu . tescamente, alla soldatesca, militarmente.
Miàulu s. m. boxi de sa gattu, miagolio, Militàu part neutr. che ha servito nella milizia.
miagolata. -
Milizia s. f milizia, arte della guerra. Milizia
Micerettu N s. m. strum. lantioneddu de gliauna, armada de fuxilis, scoppietteria. Fig. po eser
Micèri o de lottoni, aundi si ponit su lu ciziu, o gherra, Sa vida de s' omini est una
xingiu in is candilis, e lucernas, luminello. continua milizia, o gherra, la vita dell' uomo
Micidiàli agg. (t. de s'usu) micidiale. è una continua milizia, o guerra su la terra.
Microcosmu s. m. (T. G. Didasc.) mundu pi Milla (t. p" M. milli.
ticu, microcosmo. -
Millècuplu, pla agg. chi est milli bortas prus,
Microfoniu s. m. (T. G. de sa Fisic.) strum. millecuplo. -

po fai cresciri su sonu, microfonio: Millenàriu s. m. ereticu, chi susteniat s' errori,
Micografia s. f. (T. G. de sa Fisic) descri chi mill'annus appustis de sa resurrezioni s'hiant
zioni de is oggettus, chi no si podint biri, che a gosai is plaxeris sensualis senza peccau, mil
cun su microscopiu, micografia. lenario, cerintiano, ch: liasta.
Micrologia s. f. (T. G.) ansiedadi sobbrada Millenàriu, ria agg. de milli, millenario.
de cosas inutilis, e frivolas, micrologia. Millèsimu s. m. totu su spaziu de roill'annus,
Micrò mega s. m. (T. G. Geom.) strum. chi millesimo. -

presentat sa sesta parti de su quadranti, mi Millèsimu ma agg. de milli, millesimo.


cromega. Milli agg. e sust. mille. Millibortas, mille volte.
Microscopicu, ca agg, microscopico: Milordinu s. m. ditm. si marat de unu, chi
Microscopista s. m. chi attendit a is osserva fait su bellu, e su galanti, milordino, damerino.
zionis microscopicas, microscopista. Milordu s. m. T. Ingl. chi significat Segnori,
Microscòpiu s. m. (T. G.) strum. fisicu po Lordo, Signore. -

osservai is cosas minudissimas, microscopio. Mina s. f misura de linna, o de ferru , chi


Migia s. f e in pl. migias (de mitges cat.) est sa metadi de su moi, mina . Po camminu
calza Migia de seda, o de atera cosa fini e sutterraneu plenu de bruvùra po mandai in s'aria
nobili, calzetta. Migia grussa, calzerotto, calze is muraglias de una Qittadi, o atera cosa, mina.
rone. Migia di asutta, sottocalza. Migia de seda Po minerali. M.
a maglia traversa, calza di seta a maglia tra Mina de zulfuru, solfanaria, zolfiera, zolfata.
versa. Migias de seda inciaspiadas, undadas, in Minadòri v. m. minatore.
diaspradas, calze di seta chiazzate, marezzate, Minadùra de peddis s. f camosciatura.
screziate, indiasprate. Migias rigadas, calze listate. Minài v. a. minare, far mine. Minai surda
Migias rigadas a colori, calze traversate di varii menti, lavorar di straforo, operar di nascosto.
colori, fatte a liste. Migia senza peuncu, calza Minai peddis T. de Conciadori, donai a isped
a staffa, o a staffetta. Migia mala, calzaccia. dis una concia particulari po ddas rendiri mor
Su flori de sa migia, il fiore. Sa righetta, co bidas, camosciare, scamosciare.
stura, lista della calzetta: Maista de migias, Minàu , da part. minato.
calzajuòla. Maistu, o maista de migias finis, Minciàli, la agg. minchione, goffo, balordo.
calzettajo, calzettaja. Mincidieddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) bu
Migiànu s. m. (T. de Buttaju) lulla. giètta, bugiuzza.
Migixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) calzino. Mincidiòni s. m. accr. bugione, bugia grande.
Migliàris. m. migliaio. A migliaris avv. a migliaia. Mincidiosamenti avv. bugiardamente.
Migliaròlu s. m. in pl. migliarolus, perdigonis Mincidiosazzu, zza agg. (zz pronun. gagliarda)
de is prus piticus, migliaròla. bugiardaccio, cia.
Mi s. m. planta cereali, miglio. (Panicum Mincidioseddu, dda agg. dim. (dd pron.
miliaceum. Linn.) Po distanzia de tres mila ingl.) bugiardello, bugiardiolo.
passus, miglio, in pl. miglia. Mincidiòsu s. m. mentitore, menzognero, caro
Mignatùra. M. miniatura. tajo, bubbolone. Grandu mincidiosu, bugiardone.
Migragna s. f. emicrania, uovo. Mincidiòsu, sa agg. bugiardo, mendace. Bo
i" agg. f pl. (T. Med.) si narat de is ca gai mincidiosu a unu , dare una smentita ad
lenturas de su pigoni. Calenturas miliaris, febbri uro, smentirlo.
miliari, o petecchiali. -
Mincidiu s. m. bugìa, menzogna, mentita,
Milindrài ec. M. imbrimbinai. bùbbola. Mincidiu solenni nau cun raggiru, sfi
Milindròsu, sa agg (t. sp.) plenu de denghis, ondatura, scagliata. Nai mincidius, mentire,
chi fait su preziosu, o sa preziosa, schifittoso, dir bugie, o bubbole, carotare, piantar carote,
che fa lezi. vendere, o ficcar carote. Po invenzioni finta,
Milindru s. m. (t. sp.) M. denghi, e imbrim carota, trovato infinto. Su mincidiu o a tardu
binu. Milindrus pl. spezia de frittura, crespelli. o a pressi si scobèrit, si giugne più presto un
M. Franzios. bugiardo, che un zoppo. Su mincidiu est sem
Z Z. -
382 MIN MIN

piri zoppu, prov. le bugie son sempre zoppe, Ministru s. m. ministro.


colla bugia uom non s'avanza. Miniu s. m. plumbu calcinau po usu de pin,
Mincioneria s. f minchionerìa . tai, minio.
Minciòni, na agg (t. cat. chi significat pi Minorài v. a diminuiri, minorare, diminuire,
piu ) in sardu si usat po bovu, siupli, min scemare, manuare.
chione, balordo. Minorascu s. m. fidecommissu, chi appartenit
Mincìri. M. smincìri. a cadettu , minorasco. -

Mindigài v. a. (t. r.) su propriu che men Minorativu, va agg. minorativo.


dicai, mendicare. Mindigai, o teniri su pani a Minoredàdi s. f. (t. sp.) minorità, minoranza,
mendigu, a scarsu, piatire il pane, averne pupillaggio. V. Franzios. -

inopia. M. mendigai . Iinòri s. m. e fem. minore.


Mindighènzia s. ſ. (t. r.) spilorceria, M. mi Minòri agg. minore.
serabilidà di . -
Mnoridàdi s. f minorità.
Mindigu s. m. (t. r.) M. mendigu. Minuàli agg basciu, vulgari, minuale.
Mineràli s. m. minerale, cava di metalli, mi Minudaglia s. f cantidàdi de cosas minudas,
niera. Minerali de gemmas, gemmajo. Mine minutaglia, minuteria.
rali de plata, argentiera, miniera d' argento. Minudamenti avv. minutamente ,
Minerali de ferru, ferriera, cava di ferro. Mi Minudènzia s. f. (t. cat.) merceria, cose mi
nerali de bizzarra, de marmuri, di arena, cava nute attenenti al vestire, come telerie, nastri,
di lavagna , di marmo, di sabbione, Minerali stringhe, cappelli ec. Su bendidori de custas mi
de perdas de fogu, cava di selci. Po materia nudenzias, merciajo. Minudenzias de ferru pl.
de miniera , minerale. Minerali di allumu, lu o de ramini, chincaglia, chincaglierìa. Su ben
miera. Minerali de zulfuru, zolfatura, zolfiera, didori de custas cosas, chincagliere. Minuden
zolfata, zolfanaria. Interruzioni de su filoni de zias, po cosas piticas, carabattole, bazzicature,
unu minerali, intervenio. bazzecole, minutezze, bagatelle. Minudenzia,
Mineralista s. m. osservadori de is mineralis, minima parti de una cosa, minuzzolo, sca
mineralista. muzzolo.
Mineralizzai v. a. (T. de is Natural.) combi Minudèsa s. f minutezza.
mai cund' una sustanzia, chi serbit po alterai is Minùdu s. m. mune da pitica de ramini, mo
propriedadis de su metallu, mineralizzare. neta piccola, moneta spezzata . Franz.
Mineralogia s. f. (T. Didasc.) scienzia de is Minùdu , da agg. minuto. Segai a minudu o
metallus, mineralogia. piticus arrogus, sminuzzare, amminutare, far
Mineràriu s. m. chi traballat in is mineralis, minuzzoli. Bestiamini minudu comente brebeis,
minerario. porcus, cabras, bestiame minuto.
Minestra s. f minestra. Strupiai sa minestra, Minuettu s. m. spezia de ballu, minuetto,
scuncertai s'affari, avviluppar la Spagna, scon spagnoletta .
certare ogni cosa, metter la confusione. Minuiri v. a. minuire, diminuire, scemare.
Minestrài v. a. ninestrare, metter la minestra Minuiu, da part, minuito, diminuito, scemato.
nella scodella. Minisculu , li agg. minuscolo. - -

Minestràiu s. m. chini fait, e dispensat sa mi Minita s. f abbozzu de scrittura, minuta.


nestra, minestrajo. Minuta (t. fr.) prima scrittura de Notarius, sceda.
Minestredda s. f dim. (dd. pron. ingl.) mi Minùtu s. In. sa sessantesima parti de s' ora ,
nestrina, minestrella, minestruccia. manuto,
Minghengheria s. f babbuaggine, dapocaggine. Minùzia s. f minuzia.
Minghengu s. m. babbòo, oca impastoiata, Miologia s. f. (T. G. Anatom.) trattau de is,
uomo o donna da poco. musculus, miologìa.
Minghengu, ga agg. balordo, sciocco. Miope s. m. (T. G.) de vista curza, miope.
Mingiarbu s. m. (t. r.) terrenu, chi produsit Miopia s. f. (T. G.) stadu de sa vista curza,
sa perda de calcina, alberese. miopta .
Miniadòri, ra v. m. e f. miniatore, trice. Miotomia s. f. (T. G.) scienzia, chi reguar
Miniadùra s. f. M. miniatura. dat is taglius, miotomìa.
Miniài v. a. miniare. Mira s. f signali, chi si ponit po aggiustai su
Miniatùra s. f, miniatura. tiru, mira, bersaglio. Poniri, sterriri , o pigai
Miniàu, da part. miniato: mira, por mira, collimare, coglier, drizzar la
Minima s. f. nota musicali, minima. mira, aggiustare il colpo al bersaglio, avvisare,
Minimu, ma agg. minimo, ma. tor di mira, appuntar giusto, imberciare. Pi
Ministeriali agg ministeriale. gai sa mira a una cosa, coglier di mira una
Ministèriu s. m. ministero, e ministerio. cosa. Ferriri sa mira, imbroccare, dar nel broc
Ministèriu s. m. bisongiu, bisogno, mestiere, co, corre il brocco, imberciare, dar nel segno.
uopo, Est ministeriu, conviene, è uopo, fa Faddiri sa mira, sberciare. Tirai a sa mira,
mestiere. imberciare, dare nel bersaglio. Pigai unu de
Ministradòri v. m. e ra f ministratore, trice. mira, persighiriddu, imbroccare ad uno, tor di
Ministrài, ministràu ec. M. amministrai, som
ministrai ec.
mira uno, ſ". Pigau de mira, in
broccato, tolto di mira.
Ministranti v. agg. ministrante. Miràbili agg mirabile, mirando .
Ministrativu , va agg. ministrativo. Mirabilmenti avv. mirabilmente.
Miinistraziòni s, f ministrazione . Miraculosamenti avv. miracolosamente.
Ministreddu s. m. dim. ( dd pron. ingl.). ni Miraculòsu, sa agg miracoloso.
nistrello. Miràculu s. m. miracolo.
Ministròni s. m. accr, ministrone - Mirada s. f occhiata, sguardo, guardatura,
MIR MIS 385

avvisatura, intuito, sguardata. Mirada severa, Missu s. m. (t. r.) messo, cavallaro. Po
sguardo cagnesco. Mi trotta, guardatura trumbitteri, banditore. M. trumbitteri.
guercia, strabismo. Fai miradas amorosas, fai Mistagògu s. m (T. G.) su chi splicat is mi
s' innamorau, fare il cascamorto, l'innamorato. sterius de una religioni, Mistagògo.
Mirada amorosa, badaggio, guardo amoroso. Misterialmenti avv. misterialmente.
Miradòri v. m. miratore. Misteriosamenti avv. misteriosamente.
Mirài v. a mirare, guardare, guatare, Mi Misteriosu, sa agg. misterioso.
rai a sbiascio, guardare a sbieco. Mirai a fisciu, Mistèriu s. m. misterio, e mistero.
o fisciai is ogus fisare, guardar fiso. Mirai at Mistica s. f. dottrina ascetica, Mistica, Ascetica.
tentamenti, avvistare, misurar colla vista, guar Misticamenti avv. misticamente.
dare attentamente. Mirai de malus ogus, vedere Mistichènzia s. f mistichità.
di mal occhio, con dispiacere, contravvedere. Misticu, ca agg. mistico.
Mirai a culu di ogu, guardare a coda d'occhio, Mistilineu, nea agg. (T. Geom.) si narat de
fare occhiacci. Mira e non tocchis, guata e la figura cumposta de lineas rettas , e curvas, mi
scia stare. Miraisì cun cumplaxenzia v. r bran stilineo,
dirsi, paoneggiarsi, pavoneggiarsi, boriarsi : Mistu, sta agg misto. Podestadi mista
Miraisì s unu a s'ateru po stupori, guatarsi l' impero misto. Corpus mistu, corpo misto.
un l'altro. Mistura s. f mistura, commistione, mesco
Miramentu s. m. guardamento, adocchiamen lamento.
to , sguardo. Po trattamentu . M. Mitera s. f ornamentu , chi portant in conca
Miràu, da part. mirato, guardato. is Preladus, mitra. Po sa mitera, chi sa giu
Mirificu , ca agg. mirifico, maraviglioso, stizia ponit in conca a is chi passillant, mitera.
Mirra s. f. arb. e fruttu, mirra. (Myrrha) Poniri sa mitera in su primu sentidu, mitrare,
Mirrài v. a. mirrare, condir con mirra. mitriare. In su segundu sentidu, miterare. Ben
Mirràu, da part. mirrato, condito con mirra. das de sa mitera obispali, bendoni.
Misantropia s. f. (T. G.) odiosidadi a s'omi Miterài v. a. M. mitrai .
ni, misantropia. Miterinu , na agg (t. ital.) ch' est dignu de
Misantropu s. m. (T. G.) chi odiatis ominis, sa mitera de sa bregungia, miterino. -

o abborrescit sa sociedadi, misantropo, uomo Miteròni s. m. accr. miterone.


di cattivo umore, che schiva la società degli Mitigadòri v. m. mitigatore.
altri . Mitigài v. a. (t. de s'usu) mitigare, addol
Miscellànea s. f. liburu de diversas materias, cire, calmare, raddolcire, disacerbare, disa
miscellanea . sprire, allenire, appiacevolire, ammollire, am
Miscellaneu, mea agg. miscellaneo. morzare, attutare, attutire quietare , correg
5.
Mischinamcnti avv. M. Meschinamenti . gere, temperare. Mitigaisì n. p. mitigarsi, addol
Mischineddu, dda agg. M. meschineddu. cirsi, raddolcirsi, ammorzarsi, quietarsi, cal
Mischinidàdi s. f. M. meschinidadi. marsi, attutarsi. Su tempus si mitigat , il tem
Mischìnu, ma agg. M. meschinu. po addolca, raddolca.
Miscredenti v. agg. (t. de s'usu) incredulu, Mitigamentu s. m mitigamento, mitigazione.
miscredente. Mitiganti v. agg. mitigante.
Miscredènzia s. f. (t. de s'usu) miscredenza, Mitigativu, va agg. mitigativo.
incredulità. Mitigàu, da part. mitigato, addolcito, placa
Miscùgliu s. m. i de s'usu) mescuglio. to, allenito, appiacevolito, ammorzato, calma
Miserabileddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) to, attutato .
miserello . Mitologia s. f studiu de is fabulas, mitologia.
Miseràbili agg miserabile, abbietto, misero, Mitològicu, ca agg mitologico.
infelice, accattone, calamitoso, stremo, scalzo, Mitologista s. m. chi trattat de is fabulas, mi
povero in canna. Misarabili de mei, lasso me. tologista, mitologo. -

Miserabilidà di s. f miserabilità , miseria. Mitòlogu s. m. M. mitologista.


fAiserabilimenti avv. miserabilmente . Mitra s. f. M. mitera.
Miseramenti avv. miseramente. Mitrài v. a. poniri sa mitra, mitrare, mi
Miserandu, da agg miserando. triare. Po sa mitera de is malfattoris, miterare,
Misericòrdia s. f misericordia . metter la mitera .
Misericordiosamenti avv. misericordiosamente. Mitràu , da part. mitrato, mitriato. -

Misericordiosu, sa agg. misericordioso, mise Mitridàtu s. m. spezia de contravvelenu, ni


ricordevole. tridato.
Miseròni s. m. accr. miserone. Miu, ia pronom. agg. mio, mia. Pl. mius
Miseru, ra agg. misero, calamitoso, infelice, mas, mtel , mie .
cattivello, cattivo, meschino, sfortunato, tapino. Miu sust. mio, cosa di mia proprietà.
Missa s. f. Messa. Missa resada, Messa pia Mizza s. f vena di aqua, polla, sorgente
na. Franz. Missa de sposus, aundi si benedixint d' acqua.
is nuzias, Messa del congiunto. Mizzadròxu s. m. polla d' acqua.
Missàli s. m. messale. Su bremi, o siat su Mobigliai ec. M. ammobigliai.
capitellu, aundi sunt attaccadas is fettas de su Mobileddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) arne
missali, o breviariu, bruco. setto. Mobileddus pl. bagagiòle, bagagliòle ,
Missimpàri s. m. (t. r.) chi ponit discordias. utensili di casa. -

M. confusionista. Mòbili s. m. arnese, arredo, mobile, suppel


Missionariu s. m. missionario. lettile. Mobilis de domu pl. suppellettili, arnesi,
Missiòni s. f missione. masserizie, addobbi.
Missiri (t. r.) M. poniri, intrai. Mòbili agg mobile, girevole. -

Z z 2
384 MOB MOD

Mobilia s. f alascias, mobilis de donu, ad Modoinài (t. r.) M. smemoriai ec.


dobbamento di casa. Modu s. m. modo, mezzo, via, convenente.
Mocca s. f budello. Poniri modu, por modo, regolare. A modu
Moda s. f moda, usanza. Introdusiri una suu, a suo modo, senno, arbitrio, piacere. In
moda, introdurre, metter su una moda. A sa ita modu ? in che modo? in che maniera? Fo
moda, alla moda, all'usanza che corre. Mo ras de modu, de manera, sopprammodo, fuor
da de pagu dura, andazzo. di modo, oltremodo.
Mòdanu s. m. strum. astronom. po mesurai Moduladòri v. m. modulatore.
sa grandesa de is istellas, mòdano. Modulài v. a. regulai su cantu , modulare,
Moddi agg. (dd pron. ingl.) morbido, molle, lare il canto.
soffice, caloscio. Poniri a moddi sa biancheria Modulanti v. agg. modulante.
brutta innantis de dda incovonai, dilavare, Modulazioni s. º modulazione.
dimojare i panni lini. Postu a moddi, dimoſato. Mòglia s. f (o claru) strum. de ferru , o de
Po contrariu de corriazzu, frollo. Pezza moddi, atera materia, chi cedit, e torrat a su logu
tenera, carne frolla, tenera. Beniri moddi, in suu, molla.
sollare, divenir sollo, soffice. Po bagnau, molle. Moglietta s. f. dim. ( o claru) molletta.
Po morbidu . M. Mògliu s. m. e moglius pl (o claru) model
Moddighìna s. f. (t. logudor.) M moddizzosu. lu, modello, forma, disegno. Mogliu de va
Moddixeddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) rius artistas, mòdano , mòdine.
molliccio, mollicello. Moi e immoi avv. (o claru) ora, adesso.
Moddizzi s. f. arb. pitica, e manna ancora, Moi s. m. ( o oscuru) mesura de lori ec.
lentisco, lentischio, e sondro. (Pistacia Lenti moggio. Moi de terra, moggiata.
scus. Linn.) Su fruttu, chi naraus lostincu, Mola s. f macina. Mola di olia, infrantofo,
coccole di lentisco. Sa gomma, chi sudat sa macinatoio. Po sa prenza, strettoio. Mola, o
planta, mòstico. molinettu de caffè, macinello da caffè. Mola de
Moddizzòsu s. m. e gressinu, pan soffice, molinu, mola mugnaia. Mola de unu tumori,
pan buffetto. - mole d un tumore. Mola de su zugu, cannone
Moddòri s. m. mollame; del collo, Segai sa mola de su zugu ſig. dare
Modelladòri v. m. modellatore. un rompicollo. Mola de terra attaccada a su
Modellài v. a. fai modellus, modellare, far rexini " is plantas, mozzo di terra appiccato
modelli . alle barbe delle piante. Mola di arrù, de spina ec,
- Modellamentu s. m. modellamento. macchia di rovo, di spina. Mola de rexinis at
Modellàu, da part. modellato. taccaus, a su pei de s'arburi, barbicaja, ceppo
Modelleddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) mo di radici. Segaisì sa mola de su zugu v. r. di
delletto, modellino. noccolarsi, rompersi la nuca.
Modellu s. m. M. mogliu. Po esemplari, Molècula s. f. (T. Filosofi) pitica parti de unu
esemplare, prototipo. Fai modellus, modellare. corpus, molecola.
Moderadamenti avv. moderatamente. Molentàzzu s. m. asinaccio, buaccio, pecorone.
Moderadòri v. m. e ra f moderatore, trice. Molentedda s. f dim (dd pron. ingl.) asinella.
Moderài v. a. moderare, contemperare, miti Molenteddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) so
gare, temperare, attemperare, raffrenare, re marino, asinello, asinino, asinetto, bricchetto.
primere. Moderaisì v. r moderarsi, temperarsi, Molenteddu de pagus dis, ciuco, miccio.
contenersi. Molenteria s. f. asinerìa, asinaggine, asinità.
Moderamentu s. m. moderamento. Molentescamenti avv. asinescamente.
Moderàu, da part. moderato, contemperato, Molentescu, sca agg. asinesco.
mitigato, temperato, attemperato. In forza di Molenti s. m. (de molo, is) asino, somaro,
agg. parco, sobrio. bricco, ciuco. Molenti aresti, onagro, asino sel
Mºderazioni s. f moderazione, moderanza, vatico. Corruxinu de molenti, raglio, ragghio
parcità, sobrietà. Moderazioni di animu, equa d'asino. Su molenti corruxinat, l'asino raglia,
nimità . -

ragghia. Passai appizzus de su molenti a unu


- Modernài v. a. ammodernare, ridurre all'uso po ignominia, condurre uno sull' asino per
moderno, rinnovellare una moda. ignominia. Essiri su molenti de domu, portai
Modernamenti avv. modernamente, all' uso totus is fatigas de sa famiglia, esser l'asino della
moderno . casa. Disputai de s' umbra de su molenti, de
Modernàu, da part. ammodernato, rinnovel cosas frivulas, disputar dell' ombra dell' asino.
lato, ridotto all' uso moderno. Molenti fig. si narat po ingiuria, o dispreziu a
Modernidàdi s. f usu modernu, modernità. un omini scortesu, tontu, o rusticu, asino, zotico,
Modernu, ma agg. moderno. castrone. Imparai su molenti a moliri prov. in
Modestamenti avv. modestamente. segnare il nuotare ai pesci. Molenti fig. po im
Modèstia s. f modestia. briaghera; pigai unu molenti, pigliar la bertuccia,
Modestu, sta agg. modesto. la monna. Sciaquai sa conca a su molenti, prov.
Modificadòri v. m. M. modificanti. fai beni a is ingratus, lavare il capo all'asino.
Modificài v. a modificare, moderare, tem Su molenti no conoscit sa coa ſinzas chi dda
perare - - perdit prov. no conosciri su beni, si no candu
Modificanti v. agg. modificante. si perdit, l' asino non conosce la coda, se non
Modificativu, va agg, modificativo. quando non l'ha. Su molenti no camminat che
Modificàu , da part. modificato. a forza de strumbulu, si narat de chinino operat,
Modificazioni s. t modificazione. che a forza di aspresa, l'asino non va se non
Modigliòni s. m. (T. di Architett ) meu bru col bastone. Corruxinu de molenti no arribat
di ediliziu , modiglione, mututo. mai a Celu, raglio d'asino non arrivò mai in
MOL, iMOM :385

Cielo, cioè le preci degli sciocchi non sono esau Momentaneamenti avv. momentaneamente.
dite. Accappia su molenti, aundi bolit su meri, Momentàneu, ea agg, momentaneo.
fai su chi t'est cumandau, lega l'asino, dove Momentu s. m. momento. Cosa de grandu, o
vuole il padrone, fa ciò che t è commesso. depagu momentu, o importanzia, cosa di grande,
Molenti s. f somàra, asina. o di poca importanza, o momento.
Molentìnu, ma agg. asinino, asinile. Mommòi s. m. (t. r.) M. marragotti.
Molentòni s. m. accr. asinone, asinaccio. Monacài v. a. fai mongia, monacare. Mona
Molentràxu s. m. e molentargiu, chi pascit is caisì, faisì mongia, monacarsi.
molentis, asinajo, guidator d'asini. Monacàli agg monacale.
Molestadòri v. m. molestatore. Monacanda s. f monacanda.
Molestài v. a. molestare, annoiare, attediare, Monacaziòni s. f monacazione.
importunare, infastidire, tediare, apportar noia, Monachismu s. m. stadu monacali, mona
fastidio. chismo, monacato.
Molestanti v. agg. molestante. Mònacu s. m. monaco.
Molestàu, da part. molestato, annoiato, infa Monarca s. m. (T. G.) Monarca.
stidito, importunato, attediato. Monarcàli agg monarcale.
Molèstia s. f molestia, noia, fastidio, rincre Monarchia s. f. (T. G.) Signoria suprema,
scimento, annoiamento. monarchiat.
Molestu, sta agg. molesto, noioso. Monàrchiou, ca agg monarchico, monarcale.
Mòlida s. f una molidura, macinata. Una Monasìgliu s. m. fi
sp.) cherico, o ragazzo,
molida, o prenzadura di olia, infrantojata. che serve alla messa, e al coro. V. Franzios
Molidùra s. f macinatura, macinamento, ma Monastèriu s. m. cunventu, chiostro, convento,
cinazione. Molidura di olia, infrantura. monastero, bada, monasterio. Bogai persona
Molinàda de bentu s. f remolino, scionata, professa de su Monasteriu, dimonacare.
oragano, turbine, vortice di vento. Monàsticu, ca agg monastico.
Molinài v. n. si narat de su bentu, e de Mondualdu s. m. tutori de is feminas signalau
s aqua, girare attorno al suo centro. de su pubblicu, monditaldo.
Molinàja s. f mulinara. Mòngia s. f. (t. sp.) monaca. Mongia de casa,
Molinàju s. m. mugnajo, mulinaro. pinzòchera.
Molineddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) mu Mongili s. m. M tocca.
linello. Molineddu de bentu, mulinello di vento. Mòngiu s. m. Monuco.
Molinettu s. m. dim. macinello. Molinettu de Mongixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) mo
caffè, nacinello da caffè. Po su sbattidori de nachina.
su cioccolatti, frullino. Molinettu de tancadura, Mònica s. f. axina, canajòla.
cannone. Molinettu po tirai pesus in altu, bùrbera. Monimentu s. m. e monumentu, monimento ,
Molingiàna s. f mulinara. -
monumento .
Molingiu s. m. s'attu de moliri, macinìo. Po Monipòdiu s. m. (t. sp.), M. monipoliu.
sa paga de su molingiu, chi si donat a su mo Monipòliu s. m. (t. de s'usu) M. monopoliu.
linaju, molenda, mulenda. Si sa paga si donat Monitoriàli agg. monitoriale.
in farra, o materia molia, bozzolo. Monitòriu s. m. ammonestazioni, monitorio,
Molinu s. m. molino, e mulino. Po su lo ammonizione. -

gu, aundi si tenit su strumentu de prenzai s' Monocòrdu s. m. (T. G.) strum. de una sola
olia, fattojo. Su chi traballat in su strumentu corda po incontrai is proporzionis armonicas,
de fai s' ollu, fattojano. Po arburi de molinu, monocordo.
fùsolo. Molinu de bentu, mulin da vento. S'ar Monocròmatu s. m. (T. G.) pintura de unu
buri, chi fait girai sa mola de custu molinu, solu colori, monocròmato. -

stegolo. Molinu de bentu ſig. si narat a omini Monòculu s. m. chi portat un ogu, M. bisogu.
de conca liggera, mulin da vento, banderuo Monodia s. f. (T. G.) orazioni funerali, monodia.
la, cervello a oriuoli, girandolino, girellafo, Monogamia s. f. (T. G.) stadu de su chi s'est
grotta. cojau una sola borta, monogamia.
Mòliri v. a. (de molo, is) macinare. Moliri " s. m. (T. G.) chi s'est coiau una
sola borta, monºgamo.
olia, infrangere ulive. Moliri po mazziai. M. - a

Mòliu, ia part. macinato : Monogramma s. f. (T. G.) posizioni de unu


Molixedda s. f. dim. ( dd pron. ingl.) maci nomini ind' una sola cifra, monogramma.
nella , macinetta. Po mi de pistai colo Monòlogu s. m. (T. G.) scena de un'opera
ris, macinello. teatrali, in sa quali s' Autori fueddat solu,
Molla s. f strum. de ferru, chi firmu de una monò logo.
parti si piegat facilmenti de s'atera, e torrat a Monomachia s. f. (T. G.) duellu, o cumbat
s' essiri suu in is tancaduras ec. molla. timentu de unu contra unu, monomachìa.
Molletta s. f. dim. ferru attaccau a sa funi Monopètalu, la agg. (T. G. Botan.) si narat
de sa carcida, molletta. Mollettas pl. mollette. de flori, chi portat una sola folla, monopètalo.
Mollettòni s. m. (t. fr.) mollettone. (V. Monopolista s. m. chi fait monopolius, mo
Molleton fr.) nopolista,
Mollia s. f pisci, tinca. Cctt. Monopòliu s. m, compara de totu una mer
Mollificaziònis f mollificazione, linimento: canzia po dda torrai a bendiri a solu, monopolio.
Mollixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) mollet Monosillabu s. m. paraula de una sillaba,
tina. M. molletta. morosillaſo.
Mollu s. m. (t. r.) M. Mogliu. Monosillabu, ba agg. monosillabo. -

Mollu s. m. reparu de muraglia contra s'im Monòsticu s. m. (T. de sa Litteratura) aina


petu de su mari, molo. versa solu, tuonòstico, -
386 MON MOR

Monotelita s. m. Ereticu, chi ammittiat in Morbideddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)
Cristus una sola voluntadi, e operazioni, mo morbidetto.
neotelìta. Morbidèsa s. f. (t. de s'usu) moddòri, mor
Monotonia s. f. (T. G. Didasc.) uniformidadi bidezza, mollezza, delicatezza.
fastidiosa in discursu, o in tonu de boxi, mo Mòrbidu, da agg (t. de s'usu) morbido, sof
notonìa. fice, trattabile, delicato. Morbidu o pastosu t.
Monòtonu, na agg. (T. Didasc.) si narat de de pintori, colorito morbido, pasſoso, carnoso.
unu tomu casi continuau, monòtono. M", ra agg. dannosu a sa saludi, mor
Monsignòri s. m. Monsignore. bifero, morbifico.
Monstru s. m. mostro. Morbòsu, sa agg. morboso, morbifero.
Monstruosidàdi s. f mostruosità. Mordassa s. f strum. po afferrai su murru de
Monstruòsu, sa agg. mostruoso, deforme. su cuaddu ferrendiddu, morsa, mordacchia,
Monta s. f. s” attu de s'accoppiai de is ani museruola.
malis, monta . Mordenti s. m. unu cumpostu de diversus co
Montagna, s. f montagna. Punta de mon loris ammesturaus cun ollu po usu de dorai, o
tagna, sommità, cima, sommo di una montagna. implatiai senza brunidura, mordente. Dorai a
Omini de montagna, montanaro. Sa femina , mordenti, dorare a mordente.
montanina . Mordenti v. agg. chi mordit, o mussiat, mor
Montagnedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) mon dente, mordicativo.
tagnetta, montagnuola. Mordidòri, ra v. m. e f. morditore, trice.
Montagnòsu, sa agg montagnoso, montagnino, Mòrdidu, da part. de mordiri, morso, morsi
giogoso. cato, morduto.
Montài v. a. si narat de s'unirisì de is ani Mordidùra s. f. (t. r.) morditura, morsicatura,
malis quadrup. mascu, e femina, montare. Montai morsecchiatura.
una lama de spada, armaidda de is furnimentus Mòrdiri v. a. usau in is biddas po su mussiai
suus, montare una lama. Montai v. n. po sum de is animalis velenosus, mordere, mordicare,
mai, montare . morsecchiare. Mordirisì, o mussiaisì is didus prov.
Montamentu s. m. montamento. pentirisì de una cosa, mordersi le dita.
Montanescu, sca agg. de montagna, monta Morescu, sca agg. de moru, moresco.
nesco, montanino, montano. Mori s. m. o claru (t. r.) camminu di omini
Montanista s. m. Ereticu de sa setta de Mon a pei, viottola, viottolo. Po camminu, ch'incurzat,
tanu, montanista. scorciatoia.
Montanti s. m. parti de su frenu, sguancia. Morìa, e murìa (t. r.) Turchìa. Fà de Moria,
M. frenu . fava turca, o di Turchìa.
Montàtili agg. montatile. Moribundu, da agg. moribondo.
Montau, da part montato. Moriglius s. m. pl (t. sp.) is ferrus de is gi
Montedàda s. f volat. (t. logudor.) falco mineras franzesas, asuba de undi si ponit salinna
netto. Cett. di abbruxai, alari, capifuochi.
Monti s. m. monte. Andai a malu monti a Moriscu, sca agg. moretto, moresco. Tri
fai linna prov. andare a rubare a casa del ladro. moriscu, grano turco. Figu morisca, fico d'India.
Fai de unu nienti unu monti, fai de una musca Morixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) t. r.
unu boi prov. fare d una mosca un elefante, camminu di omini a pei, chiasso, viuzza stretta.
di ogni bruscolo una trave. Monti de succursu, Morosamenti avv. (t. de s'usu) morosamente.
monte di soccorso. Morosidàdi s. f. (t. de s' usu) morosità.
Montixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) mon M. mora .
ticello, colle, piccol monte, collicello, collinetta. Moròsu, sa agg (t. de s'usu) moroso, indu
Montuòsu, sa agg (t. de s'usu) montuoso, giante, lento.
salvatico, alpestre, aspro, sassoso. Mòrriri v. n. cessai de biviri, morire, uscir di
Montùra s. f. (t. de s'usu) divisa militari, vita. Morriri de famini de sidi de frius, morir
mon/ura . di fame di sete di freddo. Morriri de risu, ar
Monumentu s. m. monumento, e monimento , riri smoderadamenti, morir delle risa. Morriri de
avello, sepoltura: su disigiu, morir di voglia. In su tempus pas
Mora s f femina niedda, o levantina, donna sau si usat in signif att. po bocciri, coment' est
nera di Etiopia. Mora (t. de s'usu) po pro usau ancora in s Italia. Chini dd hat mortu, o
roga de tempus, mora, proroga, dilazione di bocciu? chi l'ha morto, o ucciso?
tempo, indugio. Essiri in mora, T. Leg. esser Morroidàli agg. morroidale.
In VP2Orſz . Morsetta s. f e mursetta, mozzetta. M. armussa.
Moràli s. m. morale. Mortàli s. m. mortale .
Moràli agg. morale. Mortàli agg. mortale, cassale. Calentura mor
Moralidà di s. f moralità. tali, febbre cassale, o cassale sust.
Moralista s. m. Professori de morali, moralista. Mortalidà di s. f mortalità.
Moralizzài v. n. moralizzare, moraleggiare. Mortalmenti avv. mortalmente.
Moralizzanti v. agg. moralizzante. -
Mortalla s. f. M. mortalidadi.
Moralizzàu, da part. moralizzato. Mortarettu s. m. (t. sp.) mortaretto.
Moralizzaziòni s. f. moralizzazione. Morti s. f morte, interito. Portai sa morti in
Moralmenti avv. moralmente. ogus, su propriu che portai unu pei in sa fossa,
Morbidamenti avv. (t. de s' usu) morbidamente, avere la morte in bocca. Odiai a morti, odiare
sofficemente, mollemente. a morte. - -

Morbidamentu s. m. (t de s' usu) mor Mortiferamenti avv. mortiferamente,


bidamento. Mortiferu, ra agg. mortifero.
MOR MOS 38,

Mortificadamenti avv. mortificatamente, palesare Mostrai a didu, mostrare a dito, ad


Mortificài v. a mortificare, reprimere il vigore. ditare. Mostrai su camminu, indirizzare, gui
Po addolorai, mortificare, addolorare, attristare. dare, additar il cammino. Mostraisì n. p. mo
Mortificaisì n. p. incomodaisì , incomodarsi, strarsi, dimostrarsi.
prendersi pena. Mostranza s. f mostrazione, dimostrazione.
Mortificamentu s. m. mortificamento. M. demostrazioni.
Mortificanti v. a. mortificante. Mostraspeziònis f fai sa rassegna de is sor
Mortificativu, va agg, mortificativo. daus, nomenendiddus a unu a unu, far la chia
Mortificàu, da part. mortificato. mata, la rassegna de soldati, rassegnare i
Mortificaziòni s. f mortificazione, Po barda soldati.
dura de algunu membru, mortificazione. Mostràu, da part mostrato, dimostrato, pa
Mortìsa s. f. (T. de Fusteri ec.) sa scavadura lesato. Mostrau a didu, additato.
ind'unu pezzu de linnamini po c'incrastai un Mostrixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) mo
ateru, cavo, mortisa. stretta,
Mortixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) mor Mostru s. m. mostro.
ticìno, piccol cadavero. Mostruosamenti avv. mostruosamente.
Mortixinàu, da agg. morticcio. Mostruosidàdi s. f mostruosità.
Mortòriu s. m. mortorio. Mostruòsu, sa agg. mostruoso.
Mortoxinài v. a. (t. b.) ammorzare, ammor Mota s. f. (t. r) tanda, prorata, quota, rata.
tare, cstinguere, spegnere, rintuzzare. Mor Pagai a motas, pagare a quote, o per rate, a
torinaisì n. p. ammortirsi, spegnersi, ammor porzion . -

zarsi, estinguersi. Motettu s. m. (T. de is Musicus) motetto.


Mortoxinàu, da part. e agg. ammortito, am Motivài v. a. motivare, menzionare, mentovare.
mortato, ammorzato, estinto, spento, rintuzzato, Motivàu, da part. motivato.
morticcio, svogliato. Motivòni s. m. accr. motivone.
Mortòxu s. m. (t. b.) degogliu, strage, ma Motivu s. m. motivo, cagione, causa : Pigai
cello, uccisione. motivu, occasioni, prender cagione, pigliar oc
Mortu s. m. morto, cadavero. Regordai is casione. A motivu, a cagione. Motivu liggeri,
mortus in sa mesa prov. nai cosa no cunbenienti piticu , cagioncella , cagionuzza ,
a su tempus, ricordare i morti a tavola. Mofvu, va agg. chi movit, motivo.
Mortu, ta part e agg. morto, uscito di vita. Motixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) motu
Membru mortu, membro stupido, intormentito, piticu convulsivu, noterello. -

privo di senso. Mortu po annappau, " - Motòri v. m. e ra f motore, trice, movitore,


Luxi morta, debili, luce annacquata, debole. commovitore, trice. Motori de congiura, motore,
Soli mortu, annappau, sole " di poca autore di congiura.
luce, coperto di nuvole. Mortu de sonnu, an Motrigi v. agg. (t de s usu) motrice. Causa
nottato, sopraffatto dal sonno, morto di sonno. motrici, causa motrice.
Pezza morta de mali, si narat de pegus mortu Motu s. m. moto. Motu convulsivu, moto
solu, carne morticina. Linnamini mortu si narat convulsivo. Poniri in motu, in agitazioni, met
de su chi si siccat in su terrenu, legname tere in moto, in agitazione, in susta.
norticino. A
Motupròpriu s. m, motoproprio, risoluzione
Moru s. m. (o claru) moro, uomo nero di spontanea.
Etiopia. Moru nieddu, schiavo ghezzo. Moventi v. agg. movente,
Mosàicu s. m. mosaico, musaico, chiaro Movibili agg. movibile, movevole.
oscuro di commesso. Maistu de mosaicu, com Mòvida s. f. mossa, Po scossa de su corpus,
mettitore. smossa, andata di corpo. -

Mosàicu, ca agg. opera mosaica, o traballu Movidòri, ra v. m. e f. movitore, trice.


fattu a sa mosaica, lavoro di commesso. Tra Movidiura s. f mozione. Movidura de terra
ballai a sa mosaica, lavorar di commesso, a cun istrumentu, snovitura.
chiaro oscuro. Movimentu s. m. movimento. Po sanziamenta
Moschettèri s. m. moschettiere. de una parti e di atera, dimenamento, alimenio,
Moschettu s. m. moschetto . Po movimentu de gherra, suscitamento di guerra.
Moschèa s. f cresia de is Turcus, mosch a. Mòviri v. a. muovere. Moviri sa voluntadi, su
Mossa s. f cuaddu de serrai truncus, piedi stogumu, muovere la volontà, lo stomaco. Po
ea, pietica. Is craviglias, perni. Po strumentu persuadiri, commuovere, indurre, persuadere,
de ferru o de linna, chi usant is fusteris , o stringere. Moviri a risu, dileticare, muovere at
aterus artistas po stringiri sa faina, chi portant riso, dar diletto. Moviri una qistioni, suscitare
in manus, morsa , sergente. una questione, o quistione. Moviri pletu, muo
Mosta s. f e ammosta de roba. M. mostra. vere, intentar lite. Moviri de innòi e de innì,
Mostacùa s f (t. r.) fai sa mostacùa, far dimenare, agitare, Moviri cun traballu, o diffi
le mummie, far capolino. cultadi, smuovere. Moviri sa terra, smuovere la
Mostarda s. f mustu cottu cun semini de se terra. Moviri su corpus, o sa brenti, sintovere
napa, postu in infusioni cun exedu, mostarda. il corpo, sciogliere il ventre. Po commoviri,
Mostra s. f mostra. Mostra de mercanzia, commuovere, stringere. Moviri, sanziai v. n.
mostra. Po relogiu de bucciacca, mostra. Mo muovere. Moviri a cumpassioni, impietosire. Mo
stra de bistiri, mostra. Mostra de binu e simi virisi a " n. p. impietosirsi. Movirisì
lis posta in vasittu po ddu provai, saggiuolo. de innòi e de innì, dimenarsi, agitarsi. Su mo
Mostràbili agg. mostrabile. virisì de is insettus ammuntonaus impari, bru
Mostradòri, ra v. m. e f. mostratore, trice. licare, muoversi. Movirisì po ternura, commuo
Mostrài v. a mostrare, far vedere, manifestare, versi per tenerezza, intenerirsi.
388 MOV MUD

Movitiva s. f causa, principiu, movitiva, movi Mudài, da part mutato, cambiato, cangiato,
tivo, origine, causa. variato, ornato, abbigliato, attillato.
Movitivu, va agg. movitivo. Mudèju (t. logudor.) M. murdegu.
Mòviu, via part. mosso, commosso, suscitato. Mudèsa s. f mutezza, mutolezz
Moviu de ira, de cumpassioni, commosso da ira, Mudòngiu s. m. (t. b.) M. cumpostura.
da pietà, intenerito. Mudu s. m. mutolo, muto.
Mozzàrabu s. m. si marat de is Cristianus de Mudu, da agg muto. Beniri mudu, perdiri
Spagna descendentis de is Morus po su ritu su fueddu, ammutire, ammutolire. Arriu mudu
particulari, chi praticant, mozzàrabo. si narat di omini simulau, sorbone, uomo cupo.
Muccadoreddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) Mueddòsu, sa agg. midolloso.
moccichino. Muccadoreddu, chi s' appiccat a su Muèddu s. m. (dd pron. ingl.) midollo. Mueddu
sinzu de is pipius, benduccio. Muccadoreddu de sa schina, midolla spinale. Mueddus pl. midolle.
de zugu, cravata. Muſſa s. f muffa. Teniri fragu de muffa, aver
Muccadòri s. m. (t. cat.) fazzoletto, pezzuòla. mºffa, saper di muffa. Beniri sa muſa a su nasu,
Muccadori de zugu, de conca, fazzoletto di venir la muffa al naso, venir in collera.
collo, di capo. Muccadori, cun su quali is fe Muffai, muffau ec. M. ammuffai ec.
minas si coberint is palas, fissù, fisciù : Muc Muffàu, da agg muffato, muffò.
cadoris brodaus a granu di orgiu , fazzoletti ri
camati a spina: Muccadoris a " , faz
!"
Muftì .
s. m. Capu de sa Religioni maomettana,
zoletti a quadretti. Muccadoris de mussolina Mugheddu s. m. (dd pron. ingl.) lissa safia e
stampaus, e lustraus cun oru, e plata po usu siccada a fumu, mi ggine secco, o affumicato.
de sciallu, o scialla, fazzoletti mussolina
Mugnigòni s. m. (t. r.) fai mugnigoni de roba,
stampati in colori e lumeggiati con oro, e ar far fagotto. M. fangottu.
gento. Muccadoris de croxu di arburi stampaus Mugòni s. m (t b.) improddiu, malu ma
a disignu, fazzoletti di scorza d'albero sopraf niggiu, disordini, disordine, confusione, guazza
fini " Persia, e delle Indie stampati a di biglio. No bollu custus mugonis, non voglio
segno. Muccadori de sudori, fazzoletto; Muc questi disordini. Mugoni ", mala usanza,
cadori de nasu, pezzuòla da soffiarsi il naso, Cattiva al Sanza.
moccichino. Mùida s. f. (t. r.) e muidu, zuffolamento
Muccòri s. m. (t. r. lat.) M. muccosidadi. d' orecchi. M. ammuinu.
Muccosidàdi s. f. materia simili a su muccu , Mulas f mula. Agguantai sa mula, aspettai
moccicaja. Po viscosidadi, mucosità, viscosità, cun fastidiu, tener la mula, far da mula. Po
mucilaggine. una spezia de baùlu fintu cobertu de tappettu
Muccòsu s. m. moccicone , moccica. nieddu, chi si ponit in Cresia po is funeralis,
Muccòsu, sa agg. moccicoso, moccioso. Po arca da funerale. -

viscosu, mucoso, mucilagginoso, viscoso. Mulattèri s. m. ghia de is mulus, mulattiere.


Muccu s. m. moccio. fassai calai su muccu Po ghia de cuaddu de carrigu, cavallaro.
de su nasu, moccicare. Muccu de su lusingiu Mulettèri. M. mulatteri.
de sa candela, o lucerna, moccolaja, fungo Mulettu s. m. dim. muletto, bardotto.
della lucerna. Stiddiu de muccu, chi calat de Mulixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) muletta.
su nasu, gocciola, che stilla dal naso. Mulixeddu s. m. dim. di pron. ingl.) M.
Mucculeddu de candela s. m. dim. (dd pron. mulettu.
ingl.) moccolino. Mullèri s. f (de moller cat.) moglie, con
Miucculu de candela s. m. moccolo. giunta, consorte, còr uge.
Muda s. f muta , cambiamento, scambio. A Mullidòri v. m. mugnitore.
mudas a mudas, a muta a muta, a vicenda. Mullidùra s. f il mugnere.
Muda de cuaddus, muta. Muda a quatturu, o Mullimentu s. m. M. mullidura.
a ses cuaddus, muta a quattro, o a sei cavalli. Mùlliri v. a. mugnere. Mulliri po torciri giun
Trattendu de volatilis, chi mudant a pinna, cu, ritorcere giunco. Po succiai, mugnere. Mul
muda, mudagione. Muda de pappais, servito, liri t. r. torciri una pertia frisca po chi serbat
muta di vivande. di accappiu, ritorcere, torcere una vermèna fre
Mudadùra s. f. M. mudanza. sca perchè serva di ritorta.
Mudài v. a. (t. sp.) cambiai de unu logu a Mùlliu, ia part. munto, premuto.
s'ateru, mutare, cambiare, cangiare, tramu Mullòni s. m. (t. r. sp.) limiti, limite, ter
tare, commutare. Mudai aria, mutar paese. mine, confine. Poniri mullonis, confinare, por
Po trasportai, trasportare. Po variai, trasfor re i confini, i termini. Po lacana. M.
mare. Mudai t. r. po ormai, abbellire. M. ador Mulòna s. f accr. mula manna, mulona.
mai. In signif recipr. mudaisì, cumponirisì , fai Mulotta s. f si narat de femina de mundu
sì bellu, abbellirsi, adornarsi, abbigliarsi. Mu po dispreziu , pettegola.
daisì assolut. mutarsi, cambiarsi di panni. Mu Multa s. f. (t. lat.) multa, pena. -

dai is dentis, rimetter i denti. Mudai a pinna Multài v. a. condannare, sottoporre a multa.
v. n. mudare, mutare, rinnovar le penne. Po Multàu, da part. multato, sottoposto a multa.
cambiais de unu logu a s'ateru, mutarsi, cam Multiformi agg. multiforme, moltiforme. -

biarsi, tramutarsi. Multiparu, ra agg. chi parturit medas fillus,


Mudandas s. f. pl brache, mutande, sotto moltiparo, ra . -

calzoni.
Multiplicàbili agg. moltiplicabile.
Mudanza s. f cambiamentu, mutamento, cam Multiplicadamenti avv. moltiplicatamente.
biamento, mutanza, mutazione, cangiamento. Multiplicadòri v. m. moltiplicatore.
Po ornamentu , attillatura, abbigliamento, ab Multiplicài v. a. moltiplicare, multiplicare.
bellimento, pulitezza. Multiplicamentu s. m. moltiplicanento.
MUL MUN 389

Multiplicanti v. agg. moltiplicante. Municipiu s. m municipius si narànta de is


Multiplicàu, da part moltiplicato. Romanus is Qittadis liberas, e guvernadas cun
Multiplicaziòni s. f moltiplicazione. leis proprias, municipio.
Multiplici agg. moltiplice, multiplice. Munificentementi avv. munificentemente.
Multiplicidàdi s. f moltiplicità, multiplicità. Munificènzia s. f. (t. de s'usu) liberalidadi
Multitùdini s. f moltitudine, caterva, folla, splendida, munificenza.
lo . Munificu, ca agg. (t. lat.) liberali, munifico,
Mulu s. m. mulo. liberale, i"
Mùmmia s. f cadaveru siccau in s'arena di Munizionèri s. m. frumentiere.
Etiopia, mummia. Muniziòni s. f munizione, i" ri
Mumullòni s. m. (t. r.) gruppo, aggruppa paro. Munizioni de gherra e de commestibilis,
mento. Po arrumbulloni. M. Faisì a unu mu munizione da guerra, e da bocca. -

mulloni fueddendu di ominis, aggrupparsi, an Muntàda s. f. (t. " puggiada, salita, er


mucchiarsi. Trattendu di abis, aggomitolarsi. ta, Muntada rapida, salita ripida.
Mumulloni di abis, gomitolo di pecchie. Po am Muntonargiu s. m. muntonargiu de ladamini
maccionaisì, faisì a lomburu, o pinnicaisì cor e di ateras cosas ammesturadas, concimaja, le
cau, rannicchiarsi. Trattendu di algunus bab tamajo, sterquilinio, mondezzaio.
balottis, chi toccaus de longus si faint arrum Muntòni s. m. (de montò cat.) massa de va
buluzzus, appallottolarsi, rappallottolarsi, farsi rias cosas, o de trigu, mucchio, acervo. Po
a pallottola. cantidadi manna de ita si siat, fucinata, sfu
Mundadùra s. f. (t. r.) mondatura. cinata. Muntoni de perda, macìa, murìccia.
Mundài v. a. (t. r. lat.) M. scovai. Po lim Muntoni de manigas de lori messau, bica,
piai. M. barca, Muntoni de palla, pagliaio; Mun
Mundamenti avv. mondamente. toni de linna po fogu, barca di legna. Muntoni
Mundamentu s. m. mondamento. -
de cosas ghettadas a pari, batuffolo e batuffo.
Mundàna s. f femina de burdellu, mondana, Muntoni de cosas ammesturadas impari, com
meretrice . plicazione. Muntoni de carramazzinas, batuffo
Mundanamenti avv. mondanamente. lo, batuffo.
Mundànu, na agg mondano. Mura s. f arburi, e mura gessa bianca e mi
Mundàu, da part. mondato. edda, moro, moro gelso bianco e nero (Morus
Mundia s. f. (t. r), M. mundiòla. alba et nigra Sav.) Su fruttu, mora, gelse, o
Mundiàli agg mondiale. more, gelse. Mura gessa mascu, sa spezia, chi
Mundiòla s. f. (t. r.) priogheddu piticu, pi fait flori, e no portat fruttu, moro fiorajo, e
docchino . rancino. ( Morus sativa mas seu florifera) Mura
Mundizia s. f mondizia. gessa femina, moro, morajolo. (Morus sativa
Mundu s. m. mondo. Po su generu umanu, aemina fructu nigricante, vel albido. V. Targ)
mondo, uman genere : Unu mundu de genti, Mura di arrù, mora di rovo, mora prignola
un mondo di gente. Pigai su mundu comenti Sceroppu de mura, siroppo di more, diamòron.
benit, pigliare il mondo come viene. Donai a su Muràglia s. f. muraglia, le mura.
mundu, partoriri, dare al mondo, partorire. Muragliài v. a. serrai a muraglia, circondar
Sciri una cosa Deus e totu su mundu, andare di muraglia. - -

in istampa. - Mi , da part. circondato di muraglia.


Mundu, da agg. mondo, netto, puro. Muragliòni s. m. accr. muraglione.
Munèda s. f. (t. sp.) moneta. Muneda del Murài v. a fai muru, murare, far muri.
plata, moneta bianca. Muneda noano beni spla Murai una porta, o cundennaidda, murare una
nada, moneta ruspa. Muneda chi currit, mo porta. Po serrai a muru, circondar di mura.
neta che corre, che ha corso . Muneda chi stat Murai a bullu, o a perda bulla, senza calcina,
in su pesu, moneta che stà in bilancia. Mu ne ludu, murare a secco.
meda splanada, moneta frusta cioè consumata. Muràli agg. murale. Corona murali, chi do
Muneda po usu de giogai, gettone. Po pezzas nànta is Romanus a su primu, chi alzàda a is
de moru, o certas munedas antigas de ramini, muraglias nemigas, corona murale.
patacca, patacco. Battiri muneda, battere, co Muratòriu, ria agg. muratorio.
niar moneta, monetare. Falsariu de muneda, Muràu, da part murato, circondato di mura.
o chi fait muneda falsa, falsario di monete. Sa Murciglia s. f e musciglia, tasca de cassadori,
" po battiri sa muneda, monetaggio. Su cor carnera, carniero. -

oni, chi est a ingiriu de sa muneda, grani Murdègu s. m. planta fruticosa, cisto, cistio,
tura della moneta . Marcadori de muncda, bat imbrentine, rimbrentàne. Murdegu arrubiu, ci
tinzecca, coniatore di moneta . Fai murveda falsa stio rosso. (Cistus incanus monspeliensis. Lin.)
po unu, smeraisì po ddu cuntentai, spararsi, Murdegu biancu, cisto mustio (Cistus mon
far carte false per uno. stagnuòlo.
Muneda falsificada , cun speliensis) Murdegu femina, cisto scornabecco.
ammesturu de stangiu, r
(Cistus salvifolius. Lin ) º - ,

Munededdas. f, dim.(dd pron. ingl.) monetina. Muredda s. f. (dd pron. ingl. ) t. b. spezia de
Munetèri s. m. monetiere. fabbricu po usu de sezziri, sedile : M. sedili.
Mungetta s. f e mungettedda dim e in pl. Muredda (T. de Messaju) cillu de surcu amplu
mungettas, e mungetteddas, o siant sizzigorred su doppiu de s' ordinariu, magotato. :
dus, chioccioline. In is biddas però marant mum Murèna s. f pisci, murena, morena .
gettas a is " M. tappada : - Murènas s, f. pl maladia, moroidi, morroidi,
Mùngia s. f. (t. r.) maniggiu de is affari
-
del morici .
i
-

domu , le faccende di casa. --


Murenittu, tta agg. dim: unu pagu nieddu,
lrunetto. t º . . -
Municipali agg municipale. e.

A a a:
390 MIUR MUR

Murènu, ma agg. bruno, incotto, abbruciato. Murrazzu, zza agg dim. de murru, mesu ca
Murga s. f morchia, morcia. Murga di ollu, nu, brinato, mezzo canuto.
de saba ec. morchia d'olio, di sapa ec. Plenu Murrinadròxu s. m. (t. r.) M. scurigadroxu.
de murga, morchioso. Murrinai v. n. (t. r.) cumenzai a scurigai,
Mùrgia s. f o salamurgia, salamoia, imbrunare, imbrunire. Po imbraxai, invajare.
Murgulèu s. m. erba, maro. (Theucrium Murrinàu, da part (t, r.) de murin fr. im
Marum. Lin.) brunito. Fueddendu de fruttas no ancora cottas
Muriàticu, ca agg. (T. Chim.) salsu, mu comente figu, axina e similis, ehi narant an
riatico, salso. cora imbraxau, abbozzaticcio, abbozzato, Figu
Muriàu, da agg. (T, Chim.), si narat de is mesu imbraxada no ancora beni cotta, fico ab
salis, chi resultant de s'unioni de s'acidu mu bozzaticcio, abbozzato. M. in braxau.
riaticu, muriato. Murrixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) lab
Mùriga s. f strum, chi usant is conciadoris bruccio, labbricciuolo.
po stemperai sa calcina, bollero. Sa muriga de Murrixeddu, dda agg dim (dd pron. ingl.)
is Piccaperderis, marra. - -
unu pagu murru, o camu, brinato.
Murigadori v. m. strum. po murga, menatoio. Murru s. m. (de murro cat.) labbro pl. la
Murigài v. a portai a furriu a furriu, rime labbra. Su fossu de su murru superiori, filtro.
nare, rimestare, mestare. Murigai su pappai Murrus crepaus, o sperraus de su frius, labbra
postu a coi, tramenar le vivande. Murigai sa piene di setole. Portai is murrus zaecaus, aver
ingiada cun sa cugliera, mestare, tramenar le setole nelle labbra. Portai is murrus bessius
civande colla mestola. Murigai su fogu, stuz forza de calentura, avere il fuoco volatile nelle
zicare il fuoco. Murigai cosas passadas, e sca labbra. Frunziri is murrus, arricciar le labbra,
rescias, metaf ricalcitrare, rimenare, rimesta torcere il muso, fare il grugno. Po su frunziri
re. Su murigaisì de is insettus allomboraus im is murrus de is pipius innantis de scappai su
pari, brulicare, muoversi. Murigaisì n. p. di plantu; far greppo. Fai murrus trottus, arric
menarsi , volgersi da una parte all'altra ciare il muso. Fai murrus grussus a unu, essiri
Murigamentu s. m. borborigmo, dimenanmento. primau, o indispettiu cun algunu, far broncio,
Murigàmentu de intestinus, rimescolamento, gor far buzzo ad uno, tener broncio con alcuno,
goglio di ventre, gorgogliamento di budella. aver seco collera , far muso, o musata, pigliar
Murigamentu de insettus ammassaus impari, broncio, esser adirato. Fai murrus po dispre
brulichìo. ziu, far bocchi, far muso, coccare. Pistai is
Murigau, da part. rimenato, dimenato, ri murrus a unu, pestare il ceffo ad uno. Murrus
mucstato . -

de coraddu, o de cerexia, labbra rosate, ver


Murighìngiu s. m. M. murigamentu. miglie. Fai murru trottu, o frunziri su murru,
Murixeddu s. m. diu. (dd pron. ingl.) mu disapprovai una cosa, far ceffo brutto, storcere
rello, muretto, muricciuolo, muricino. il muso, arricciar le labbra, fare il rugno .
Murmuradòri v. m. e raf susurratore, buci Donai is murrus in terra, dare del di in ter
natore, cardatore, mormoratore, trice. Mur ra, cadere. Colpu donau a murrus. M. smur
muradori occultu , susurrante, susurratore, su rada. Murru de cani, muso. M. bruncu. Mur
surrone, detrattore occulto. ru de porcu, griffo.
Murmurài v. a. mormorare, detrarre, den Murru , rra agg trattendu di omini, chi por
grare l'altrui fama . Murmurai pagu, mormo tat is pilus biancus, cano, canuto. Lana mur
racchiare. Murmurai a sutta boxi, sunnmormo ra, lana grigia. Pilus murrus, capelli bianchi,
rare, mormorar sotto voce. Murmurai occulta canuti. Fueddendu de cuaddus . Cuaddu mur
menti, susurrare. Murmuraisì de algunu cun ru, cavallo grigio, bigio. Cuaddu murru nied
reguardu n p. bucinare, viormoreggiare, bisbi du, cavallo bigio nero. Cuaddu murru nieddu,
gliare, borbogliare, susurrare. Si murmurat, si de pilu biancu ammesturau cun nieddu, cavallo
marat, est bessida sa boxi de sti tali, si mor stornello. Cuaddu murru biancu totu, cavallo
mora, si dice, si bucina qualche cosa del tale. leardo. Cuaddu murru baju cun sa conca nied
Murmuramentu s. m. diceria surda, boxi in da, e is estremidadis de is peis ancora nieddas,
certa, mormoramento, bucinamento, borboglia cavallo cavezza di moro. (M. cavesse fr.) Cuad
mento, susurro, bisbiglio. -
du murru biancu baju de totus is tres coloris,
Murmuranti v. agg. normorante, mormorevole. cavallo rabicano. Cuaddu murru biancu cini
Murmuràu, da part. detratto, denigrato. Mur mixali e baju dorau, o in logu de su baju tenit
murau occultamenti, susurrato. pilu murtinu, cavallo rabicano vinato. (M.
Murmuraziòni s. f mormorazione. Murmura rottan fr.) Cuaddu murru biancu taccau de mu
ziòni occulta, susurrazione, mormorazione. Mur schittas nieddas, cavallo leardo moscato. Cuad
murazioni fatta intra sei, violina, borbottamento. du murru biancu cun mancias nieddas in figura
Murmuttài v. n. susurrare, mormorare. de rodeddas, cavallo leardo rotato. Fueddendu
Murmuttu s. m. susurro, chiucchiurlaja. de fruttas, chi cumenzant a nieddigai, o no an
Muròni s. m. (t. sp.) mozzo di terra. Franzios. cora cottas comente figu, axina e similis, chi
Murra s. f. (t. fr.) spezia de giogu, mora. marant ancòra imbraxau, murrinau, abbozzatic
Giogai a sa murra, fare alla mora. cio, abbozzato, ghezzo. Figu mesu imbraxada
Murràli s. m. (de morrales cat.) cavezza. Po no ancora beni cotta i" abbozzato.
spezia de crabistu, chi ponint a is canis, urzus Murrùdu, da agg. chi portat murrus grussus,
e similis po no mussiai, musoliera. Murrali, chi labbrone, labbrona, di labbra grosse, ceffuto.
stringit sa bucca a su cuaddu, museruola, fre Murrungiadòri, rav. m. e f. si narat de chini
nello, mordacchia. Murrali a circus de ferru, o unfrau de ira no respundit , ma murrungiat a
de sola po impediri a s” animali de mussiai, dentis siddidas, bufonchiello, bufonchiella, bor
frenello, mordacchia. Po mordassa. M. bottatore, trice, borlottone.
N.
MUR MUR 39I

Murrungiài v. a. ghettai in facci, rimprove fatta de taulas, assìto, tramezzo d'assi insieme
rare, ". . Bucconi murrungiau no af commesse. Muru de tabiccu, o fattu a tabiccu,
fògat, boccon rimproverato non affoga. M. sfac soprammattone. Muru de rinforzu, muro di rin
ciddai. Murrungiai v. n. fueddai solu solu in forzo. Essiri muru a pari, essere o stare muro
boxi bascia po ira, o displaxeri, borbogliare, a muro, accanto, allato, contiguo d'abitazione,
borbottare, bufonchiare, brontolare. Murrun o a muraglia comune. Su muru s' aberit, si
giai cun algunu, teniri fueddus, aver parole con filat, il muro fa pelo, fa motivo, si apre, si
alcuno, aver contesa di parole. Murrungiai de fende. Su muru fait zumburu, fait brenti, il
is canis , ringhiare. muro fa corpo, fa ſ". Fai muru, murare.
Murrungiamentu s. m. M. murrungiu . Fai muru a perda bulla senza calcina, murare
Murrungiàu, da part. rimproverato, rinfac a secco. Fueddai a su muru, o a chini no in
oiato, borbottato. tendit, dire, parlare al muro. Donai carcinus a
Murrùngiu s. m. su fueddai sutta boxi poira, su muru, cozzar col muro. Muru de terra, o
e displaxeri, borboglio, brontolio, borboglia tapiu, muro di terra cruda.
mento, borbottìo, borbottamento. Murva s. f. fera, capra salvatica. Cett.
Mursetta s. f mozzetta. M. armussa. Murvòni s. m. (de muflon sp.) su mascu de
Murta s. f planta fruticosa, mirto, mortella, sa murva, capro salvatico, o monton salvatico.
mortina. (Myrtus communis. Lin.) Su fruttu, » Nota. Questo qnadrupedo geroglifico della
mirtillo, coccole di mirto. Murta de Spagna, sa Sardegna somigliante all'ariete ne' dizionari di
chi tenit sa folla prus ampla, mortella doppia. Torino il" è chiamato stambecco, e ca
Myrtus latifolia " Duham. V. Targ ) moscio, e la femmina, camozza. Ma l'Abate
e murta agg mirtino, mirteo. Padenti de mur Cetti nega le camozze, e gli stambecchi essere
ta, mirteto. Pappai fattu cun infusioni de mur i nostri Mufloni. Pausania dà alla femmina il
ta, mortito. nome di Capra salvatica, al che aderisce lo stesso
Murtajeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) mor Cetti asserendo, che il Muflone Sardo è della
tajetto. stessa specie della capra domestica per esser bar
Murtajòni s. m. accr. mortajone. buto, e cornuto come essa; la " secondo M,
Murtàju s. m. mortajo. Su pistoni, pestello. Varrone si è estratta dal Muflone: Caprae, quas
Murtarettu s. m. pezzu di artiglieria ci sparai alimus, a capris feris sunt ortae " 2. cap. 5.
bombas, mortaretto, mortajo. Barca, chi portat Ma il Cetti inclina più a chiamare il maschio
murtarettus, e bombas, palandra. col nome di monton salvatico, perchè a prima
Murtetta s. f. dim. planta, chi si coltivat in vista sembra un montone. »
is giardinus, mortellina, mortella tarentina. Murxa s. f. (t. r.) M. murgia.
(Myrtus minor vulgaris Duham. V. Targ.) Murxidda s. f. (t. r.) M. murga.
Murtidu s. m. M. taccula. Musa s. f Deidadi de sa poesia, e de sa mu
Mùrtinu, ma agg si narat propriamenti de sica, musa.
euaddu de pilu arrubiu . Cuaddu murtinu, Musa s. f mata, o medicamentu, chi si fait
cavallo sauro. Murtinu claru, sauro chiaro. a is carradas, pampanata.
Murtinu uscrau, cottu, o oscuru, sauro bru Musàicu s. m. M. mosaicu. -

ciato, fuocato. Murtinu dorau, sauro dorato. Musàicu, ca agg. M. mosaicu.


Trattendu di omini de pilus murtinus, uomo Musas s. f pl. manette. Poniri is musas, an
di capelli rossi. manettare, metter le manette ad un prigione.
Murtixedda s. f. dim. (dd pron. ingl) mortelletta, Accappiau cun musas, ammanettato.
Muru s. m. muro pl. le mura, i muri. Fac Musca s. f mosca. Musca cuaddina, mosca
eiada de muru, parete, pl. pareti. Muru laterali cavallina. Musca importuna, mosca culaja.
de unu aposentu, muro laterale. Muru a schina, Musca birdi, tafano verdiccio. Musca longa,
shi narant in is biddas pinna acuzza, muro a tafano. Musca, chi fait fuºri e infuriai is bois,
cresta. Muru fattu a siccu, a perda bulla, o assillo. Boi molestau o spizzulau de custa spe
senza calcina, o terra impastada, muriccia, muro zia de musca , bue assillato, assillito, infestato
fatto a secco. Muru, ch est a lenza, o a lenzu, dall'assillo. Musca, chi nascit in su mustu,
muro, che cordeggia, ch è a corda, a piombo, moscione. Sa trumbitta de sa musca, cun sa
a perpendicolo. Fai unu muru derettu, a lenza, quali succiat, tromba. Is ous, chi ponit sa mu
far cordeggiare un muro. Muru zumburudu, sca in sa pezza, o pisci, cacchione. Musca po
muro che pende, che fa corpo. Muru incrostau imbriaghera, monna. Musca po spezia de ven
a marmuri, muro incrostato di marmo. Muru, tagliu mannu po usu de sa mesa, cacciamosche.
o fabbricu, chi bessit foras de su muru maistu, Sciuliai sa musca, cacciare, parar le mosche.
sporto, aggetto. Muru crepau, chi hat fattu fi Intrattenirisì a cassai muscas, perdiri su tempus,
ladura, muro screpolato, che ha fatto pelo. baloccare. Beniri sa musca a su nasu, venire il
Muru po muraglia de Qittadi, le mura. Muru moscherino, adirarsi subitamente. Sciuliai sa
malu, muraccio. Incrostai unu muru, donaid di musca de su nasu, levarsi i moscherini dal naso,
sa prima crosta, arricciare un muro, dargli la non lasciarsi fare ingiuria. Fai sa cordula a sa
prima crosta. Muru incrostau, o imbruttau, musca, scorticare il pidocchio per la pelle. Mun
muro arricciato. Arrebussai unu muru, donaiddi toni de musca, moscajo.
s'ultima coberta de calcima asuba de s'incro Muscadeddu s. m. (dd pron. ingl.) axina,
stamentu, intonacare, e intonicare un muro, uva moscadella, uva Apiana, moscadello,
elargli l'intonaco, o intonico. Muru arrebbussau, Muscardinus s. m. pl moscardini, confetti di
muro intonicato. Faldassai, o allisai unu muru Pistoia. Targ. a

cund' una taulitta sfusta, lisciare un muro. Im Muscategliò s. m. e muscatellò, arina; (For
barchinai is murus, imbiancare i muri. Muru sis de Moscatellone usau in algunus paisus de
imbarchinau, muro imbiancato. Muru o divisioni s Italia) alamanna. » Nota la Toscana dicesi
A a a 2
392 MUS MUS

alamanna da Alamanno Salviati, che la portò Mùsica s. f mùsica. Musica arrabbiada, riu
dalla Grecia, dove è chiamata » Dumastos. sica da gatti, o arrabbiata. -

V. Targ. Musicài v. n. musicare, cantar di miasica. “


Muscau s. m. binu de su muscadeddu, vino Musicali agg. musicale. -

moscatello, moscadello. Musicalmenti avv. musicalmente.


Muscàu, da agg muschiato, moscadato. Nuxi Mùsicheddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) mu
muscada, noce moscada. sichetto, musichino. -

Muscellu s. m. pisci saliu, mosciamà. Musicòni s. m. accr. musicone.


Muschettàda s. f colpu de muschettu , mo Musicu s. m. musico. . -

schettata. Mùsicu, ca agg. musico, musicale.


Muschettài v. a. moschettare, ferire con mo Mùssara s. m. (t. r. de Messer ital. de su me
schetto. diu evu usau de Boccacciu) M. Segnori. º

Muschettàu, da part. moschettato. Mussiadùra s. f propriamenti sui marcu, chi


Muschettèri s. m. moschettiere. lassat su mussiu, morsicatura, morsecchiatura .
Muschetteria s. f moschetterìa. Po sa mussiadura, chi faint is canis intre issus,
Muschettòni s. m. accr. moschettone. spellicciatura.
Muschettu s. m. moschetto. Mussiài v. a. (de mossegar cat. ) addentare,
Muschitta s. f. dim. moschetta, moschina. assannare, mordere. Mussiai fueddendu de be
Muschittèra s. f. zanzariere, e zenzariere. stias, chi si mussiant, abboccare. Mussiai po
Muschittera de cosas de pappai po ddas defen afferrai cun is murrus, abboccare, accetſare,
diri de sa musca, moscajola, e muscajuola. prender col ceffo. Mussiai liggeramenti, morsec
Muschittu s. m. dim. moscherino, moschino. chiare, morsicare. Mussiai po fueddai mali de
Po su muschittu, chi si usat nai muschittu in unu, cardare, dare il cardo. Su mussiai de sa
sa Capitali. M. sinzulu. Su muschittu, chi nascit rana, e de sa pibera, mordere. Mussiaisì n. p.
in su mustu, moscione. trattendu de canis , spellicciarsi, farsi spellic
Musciài v. n. e smusciai (de mussitare lat.) ciatura. Mussiaisì is didus, mordersi le dita.
parlar sotto voce, brontolare, masticar le parole, Mussiaisì s unu a s'ateru. M. pappai. Mussiai
borbottare. Non si fiat atreviu de musciai, non frequentementi, morseggiare.
osò fia'are. -
Mussiàu, da part. morso, morsicato, adden
Musciàu part. borbottato, che ha parlato tato. Cani mussiau , cane spellicciato.
sotto voce . Mussieddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) more
Musciglia s. f. M. murciglia. sello. Po bucconeddu , bocconcello.
Muscilla s. f. (T. de Pastori in algunus logus) Mùssiu s. m. morso , morsura, assanno. Po
spezia de sacchittu, o tasca po poniri su pani, sa parti mussiada, morso, morsura, mordicatu
panattiera -
ra, morsicatura .
Muscionalla s. f. picciocalla, cambarada de Mussòla s. f. (t. cat.) pisci, mustelo. Cett.
picciocheddus, gerla di ragazzi. Fig. po murrus grussus, chi si faint a unu,
Musciòni s. m. pisci meda minudu, e tantu broncio.
custu, che is aterus meda piticus si narant fig. Mussulina s. f. tela fini de cotoni, mussolina,
quisquilie. mussolino, mussolo. Mussulina rigada, musso
Mi uscitta ) s. f. dim. gattixedda, micina, lina listata. Mussulina battistada, mussolina
Muscitedda / mucina, muscita. M. gattixedda. battistata. Mussolina velada, mussolina velata -
Muscitteddu s. m. di m. (dd pron. ingl.) gat Mussulina lisa, mussolina liscia. Mussulina un
tixeddu, micino, mucino, muscino. dada , mussolina ondata, marezzata. Mussulina
Mùsciu s. m. borbottamento, borbottìo, borbo bordada a piccus, e a ramus, mussolina rica
glio, borbogliamento. No bogai musciu, no mata a piccoli brocchetti, e a fogliami.
respirai, non tare, tacere, star zitto. No Mustajòni s. m. spauracchio, spaventacchio,
intendirisì unu musciu, non sentirsi un sitto. fantoccio, cacciapassere. Essiri unu bellu mu
Masciumàri s. m. (t. r.) mosciamà. M. muscellu. stajoni, ſig. esser un bell' imbusto, un bel cece.
Musciurida s. f. erba, carlina, e camelio bianco. Po ſigura de facci meda leggia, ceffautto.
(Carlina acaulis. Linn.) Mustarda s. f. M. mostarda.
Musconeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) mo Mustardèra s. f mostardiera. -

sconcello, mosconcino. Mustazzaſferìa s. f. (t. cat ) Offiziu, o Magi


Muscòni s. m. moscone. Po imbriaghera. M. strau de s'abbundanzia, canova, Magistrato
Muscu s. m. erba, musco, muschio. Muscu dell'abbondanza, o delle grasce. T. Fiorent.
arboreu, borracìna, borracino, musco arboreo, Mustazzaſſu s. m. (t. cat.) prefetto, o uffiziale
usnèa. della grascia. Suttamustazzafu, viceprefetto della
Muscula s. f gancittu postu in s'astula de su grascia. » Nota. Torra Autore del dizionario
fusu po aguantai sa trama ec. cruna del fuso. catalano-latino alla voce catal. Mostasàt dà la
Musculamentu s. m. usu de is musculus, mu voce latina Aedilis; e gli Edili presso i Romani
scoleggiamento. fra le altre cure avevano " quella della
Musculàri agg. muscolare. - grascia. » /
Musculeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) mu Mustazzeddu s. m. dim.(dd pron. ingl.)basettino.
scoletto, muscolino. Mustazzòlu s. m. mostacciuolo.
Musculòsu, sa agg muscoloso. Mustazzu s. m. mostacchio, basetta . Omini
Mùsculu s. m. muscolo. Formai musculus, de mustazzus mannus, basettone. Mustazzus trot
muscoleggiare. - - toxaus, mostacchi, basette ritorte, arricciate.
Museanti agg. dilettanti de museu, museante. Po is murrus, mostaccio, ceffo, muso.
Musèu s. m. regorta de cosas eccellentis po Mustazzùdu s. m. omihi de grandus musta
raredadi, musèo, galleria. zus, basettone. - -
MUS NAD 393

Mustèla s. f visceru de s' animali, arista , Nadadòri v. m. e raf natante, notante, nota
filetto, porso, il muscolo psoas l' Anatom. (V. tore, trice.
Alb. alla voce fr. filet. ) M. anguidda. Mustela Nadài v. n. (t. cat.) notare, prus in usu che
de porcu, scamerita. nuotare, andare a nuoto. Abbarrai nada nada,
ustòsu, sa agg. mostoso. Axina mustosa, galleggiare, restare a galla, a fior d' acqua.
uva Vln0Sal. S'arti de nadai, e navigai, ipotalàttica.
Mustu s. m. mosto. Mustu, chi colat solu de Nadàli s. m. (t. cat.) natale, natività, nasci
s'axina, presmòne, mosto colante dall' uve pri mento. De nadali a S. Stevini, prov. chi non è
ma di pigiarle. in forno, è in su la pala. Nadali po sa di de
Musulmànu s. m. musulmano, maomettano. Paschisedda, il giorno del Santo Natale. Su
Musùngiu s. m. provenda de lori, chi si do mesi de Nadali, Decembre.
mat a is bois, mangime. Lastr. Nàdia s. f. natica, chiappa. -

Mutàbili agg. mutabile, mutevole. Nadiàda s. f sculacciata, sculaccione. Do


Mutabilidà di s. f mutabilità. mai nadiadas, sculacciare, dare sculacciate, o
Mutabilmenti avv. mutabilmente, mutevolmente. sculaccioni. -

Mutaziòni s. f mutazione, volgimento, varia Nàdidu s. m. nuoto.


zione. Po revoluzioni, o cambiamentu de cosas, Nai v. a. dire. Po fueddai, dire, parlare.
vicenda, rivoluzione. Mutazioni de fortuna, ca Nai de nou, ridire. Nai sa cosa coment' est, dir
tastrofe. -
la cosa spiattellatamente, raccontarla come stà,
Mutettu s. m. M. motettu . " Naifaulas, mentire. Nai alguna cosa
Mutilai v. a. (t. lat. de s'usu) mutilare, moz e unu, bucinare, mormorare, dire qualche cosa
zare, render mutilo. d uno. Naipo nomenai, chiamare, addimandare,
Mutilàu, da part. mutilato. In forza di agg. addomandare, nominare, appellare. Si fait nai
mutilo , cionco , scemo, mozzo, manco. su tali, faceva chiamarsi il tale. Su mundu narat
Mutilaziòni s. f. mutilazione, mutilamento, tron debilesa a s'umildadi, il mondo chiama debo
camento, lezza l'umiltà. Nai mali, dir male, sparlare.
Mùtria s. f broncio, corruccio, collera, cruccio, Po cunfessai, affirmai, dire, affermare, confes
sdegno, stizza, buzzo. Teniri mutria, aver cruccio, sare. Nai is peccaus, dire, confessare i peccati.
esser marinato, portar, o tener broncio, esser in Torrai a mai, o contai, ridire, riferire. Po res
valigia. Pigai mutria, pigliar broncio. Essiri pundiri, dire, rispondere. M. respundiri. Beniri
ammutriau cun algunu, fai murrus grussus, far a nai, venir a dire, significare, inserire, voler
broncio, portar broncio. Po silenziu. M. dire. Teniri ita mai, o temiri materia de fueddai,
Mutuamenti avv. (t. de s'usu) mutuamente, aver che dire, aver materia da favellare. Po
reciprocamente. - lamentaisì. M. Fai a nai a unu espress. rust. faiddu
Mutuatàriu s. m. (T. Leg.) chini arricit su inquietai, inquietare uno. Dognunu narat sa sua,
mutuu, mutuatario. ognuno dice la sua. Non c' est ita mai, non c'è
Mutuaziòni s. f. (t. de s'usu) contraccambiu, che dire. Nai francamenti, cantaidda a unu,
revesa, mutuazione, contraccambio , scam spipolare, dir francamente. Temiri ita mai, re
bievolezza. -

prendiri, biasimare, appuntare, riprendere, aver


Mutulènzia s. f mutolezza. che dire. Est a nai, est a sciri, cioè a dire, vale
Mùtuu s. m. (T. Leg.) imprestidu de dinai a dire. Po declarai, dichiarare, notificare. Cu
senza obbligu de interessu, mutuo. menzai a nai, cominciar a dire, a parlare, pi
Muzza s. f. (t. sp.) serva, ancella, ancilla, gliar a dire. Nara tui, di tu. Po dedusiri, dire,
fantesca, fante. inserire, dedurre. Incontrai ita mai finzas de su
Muzzioneddu s. m. dim, (dd pron. ingl.) tiz soli, apporre alle Pandette, al sole, biasimare
zoncino, tizzoncello. -- un tutto. Si murmurat, si narat, est bessida sa
Muzziòni s. m. tizzone, sprocco. Su zumiai, boxi, sa narada de su tali, si dice, si bisbiglia,
ehi fait su muzzioni friscu postu a su fogu, cigolare. si susurra, si mormora, si bucina qualche cosa
Muzzixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) fan del tale. Comenti si narat custa cosa? come si
ticella, servnccia. i.
dice, si chiama, si addimanda questa cosa?
Muzzixeddu s. m. dim. (dd, pron. ingl.) fan Naisì de nomini, dinominarsi. -

ticello, fanticino, fantigino. Muzzireddu de co Nai s. m. il dire, il discorrere. Su mai tu, i


rina, guatterino. tuo dire.
Muzzotta s. f. (t. de dispreziu) fantaccia, vil Nai s. f. (t. r.) ramu di arburi, ramo. Sco
fantesca, guàttera. sciai una nai, scoscendere, rompere, spaccare
Muzzu s. m. servo, domestico, garzone. Muzzu un ramo. Fai s'arburi de sa nai, o de s'are
de buttega, fattoruzzo, ragazzo di bottega, gar nada, giogu, chi si fait ponendu sa conca in
zone. Muzzu de corina, guàttero, lava scodelle. terra sullevendu is peis in altu, far quercia.
Muzzu de maistu de linna, garzone, maran Nàiadis s. f pl. ninfas de is fontis, Vàiadi.
gone. Muzzu de respettu, fattorino. Muzzu de Nanittu, tta agg. dim. si narat di omini bascia
scuderia, mozzo di stalla. Miuzza de camera, grussu e mali fattu, nanetto, nanerello, nanino.
mozzo di camera. Pudda manitta t. r. gallina nana.
Nanu s. m. omini baseiu, nano, eazzatello,
caramoggio, caricatura, uomo bozzacchiuto,
pigmèo. - -

Nanu, ma agg. nano.


Nasera , e màccarra s. f (t. cat.) nacchera, Nàpolis s. m. po culu, culisèo. Biri a napo
pinna marina, pennamarina, -
lis, vedere il culisio. -

Naccarredda s. f. dim. (dd pron. ingl.) nac Nappa s. f rete. Nappa, ch'impèdit sa vi
cheretta.
sta, barbaglio, pannune, appaiºno io. Calai
394 NAP NAS

sa nappa, venir le traveggole, travedere, avere Naseddu's. m. dim. (dd pron. ingl.) nasu
il barbaglio. Nappa, chi si ponit in su binu, piticu, nasino, nasetto Po su naseddu de sa
fiore, panno. Nappa di ollu de s' animali, stri cricca, monachetto, nasello. Po su maseddu de
golo, rete, omento, tunica reticolare. Po una su barcioni, chi arricit su passadori, boncinello:
certa membrana, chi privat s'ogu de biri, ca Nasixeddu s. m. dim. (dd pron, ingl.) M.
ieratta, glaucòma, suffusione: Nappa de sedaz naseddu .
zu , tela da staccio. Nappa de aragna. M. tiri Nasòni s. m. accr. chi portat nasu mannu,
mina. Nappa, o pillu, chi fait su latti, panna. nasone , nasuto . -

Nappa de vista, caligine di vista. Nàspia s f naspo , aspo, guìndolo.


Napu s. m. fruttu erbaceu, napo, navone do Naspiùi v. a naspare, annaspare, innaspare,
mestico. (Brassica Napus. Lin.) Napu aresti, inaspare.
ravizzone, napo salvatico. Naspiamentu s. m. agguindolamento.
Naputu s. m. (t. r.) arrogheddu de tela po Naspiàu, da part. annaspato.
" s unguentu a is gliagas, o feridas, bul
etti lo .
Nassa s. f. (t franz.) spezia de scarteddu o
arrezza po piscai, nassa, gradella, cesta, gab
Naràda s. f diceria , boxi incerta, diceria, bia. Nassa de pillonài, bertovello. Sa parti
bucinamento, susurro, bisbiglio. Est bessida sa prus istrinta, aundi intrant is piscis, o pillonis,
marada, si mormora , si bucina, corre voce. ritroso.
Narba s. f. erba M. narbedda. -
Nassàrgiu s. m. pescajo.
Narbedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) erba, Nasu s. m. naso. Punta de su nasu, mòcco
malva. Sa salvatica, malva maggiore. (Malva lo . Alettas de su nasu, alette del naso. Divi
Sylvestris. V. Targ.) sioni de is duus fossus de su nasu, vomero .
Narbonài v. a. (t. r.) M. snarbonai. Serra de su nasu, o s” ossu chi resaltat, so
Narbonàu (t. r.) M. snarbonau . prosso del naso, apofisi nasale. Nasu affilau,
Narboni s. m. (T. de Messaju) terrenu sbo naso affilato. Nasu streccau, naso schiacciato,
scau de sa linna, e burchions, olimpiau de sa camoscio, simo, rincagnato . Sa persona ,
perda, ch'insaras a primu est postu in istadu chi portat tali nasu, camuso, camoscio .
de coltivazioni, campo novale. Sa streccadura de su nasu, simità. Nasu meda
Narbònia s. f planta fruticosa, malvavischio, abertu, o de carigas amplas, naso strombato.
bismalva. (Malvaviscus, o malva arborea.) Nasu arremangau, naso increspato, voltato in
Narcisu s. m. spezia de flori, narciso, collo sù . Nasu bugnau, naso bitorzoluto. Nasu aqui
torto. Lastr. Narcisu grogu, narciso giallo. Nar linu, o biccu de carroga, naso aquilino. Nasu
cisu purpureu, narciso poetico. Linn. Narcisu longu e mannu, naso sperticato. Abbarraisì cund'
coronau, narciso coronato. -
unu palmu de nasu, o cun setti matalaffus in
Narcòticu, ca agg. (T. G. Med.) sonniferu, facci, albbarrai burlau, rimanere scaciato, sca
narcotico, sonnifero. tellato, sgarato, smaccato, scornato, scornac
Narramentu s. m. narramento. chiato, con un palmo di naso. Attoppai is na
Narrativa s. f. narrativa. sus impari, ammusarsi, riscontrarsi muso con
Narrativamenti avv. narrativamente. muso, naso con naso. No si lassai pigai a su
Narrativu , va agg. narrativo, esegetico. nasu, star sodo nella macchia . " ficchiri
Narrazionedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) nar su nasu in dogna cosa, ogni cencio vuole en
razioncella. trare in bucato. Nasu nieddu de su fasolu ,
Narraziòni s. f narrazione, racconto. Po parti occhio.
di orazioni, narrazione. Nasùdu, da agg. de nasu mannu, nasuto.
Nasàda s. f nasata, ripulsa, negativa con Nataliziu, zia agg natalizio.
maniera sgarbata. Natatòria s. f. piscina, natatoria.
Nasàli s. m. parti de su cascu, nasale. Nativamenti avv. nativamente.
Nasàli agg, appartenenti a su nasu, nasale. Natividàdi s. f. natività , natale, nascimento.
Nascenti v. agg. nascente, sorgente, levante. Nativu, va agg. nativo, natìo.
Soli nascenti, sole levante. Luna nascenti, lu Natùra s. f. natura. Fai cambiai natura, stra
rta nascente . -
naturare, far cangiar natura. Po su sessu fo
Nàscida s. f nascita. Nascida de duus pipius mininu, natura, frigna, potta, novella. Po su
ind' unu partu, binascenza. sessu masculinu, natura, venga, il pene.
Nascimentu s. m. nascimento. Po su presepiu Naturài v. a. redusiri in natura, naturare,
de Gesu Cristu , capannuccia, l" Na ridurre in natura. Naturaisì n. p. naturarsi,
scimentu de su soli, levamento del sole. prender natura.
Nàsciri v. n. nascere, sfognare, surgere, de Naturalèsa s. f. (t. sp.) naturalezza, natura.
rivare. Trattendu de plantas, o semini plantau, Po inclinazioni. M. -

o arau, pullulare. Nasciri a una brenti, na Naturàli s. m. naturale, natura, proprietà ,


scere a un corpo, in un portato: Nasciri bistu Naturàli agg. naturale. Po bastardu, naturale,
prov. essiri fortunau, nascer vestito: bastardo. Rappresentai a su naturali, natura
Nàscita s. f. nascita, natale, natività. leggiare, fare al naturale.
Nasciu, scia part. nato. Nasciu innantis, an Naturalista s. m. Professori de cosas naturalis,
zinato. Nasciu in Austu, agostino. Nasciu im naturalista.
pari a unu partu, binato. Fillu nasciu, mortu Naturalizzài v. a. fare al naturale.
sul i" postumo. Nasciu di Europèu, Naturalizzàu, da part. naturalizzato, fatto al
e de un Indiana, meticcio. Nasciu, pesau, e naturale.
cresciu in su ludu , nato, rilevato, e cresciuto Naturalmenti avv. naturalmente, per natura ,
nel fango. Nascius totu a una brenti, binati, Naturàu, da part. naturato, ridotto in natura,
gemelli, nati a un corpo, in un portato. che ha preso natura.
NAU NE 595

Nau, da part detto, pronunziato, preferito, Ne 7 a usº solo in su imperat, piga, piglia.
recitato ; Po momenau , detto, chiamato, nomi Nea s. f (t r.) aurora. A sa fattura de sa
nato. Po indicau, detto, indicato, suddetto, nea 3, allo spunta dell'aurora. M aurora,
sopradetto. Mali nau, mal detto. Po fueddau Nèbbia s. f borea, nebbia. Coberriri sie
mali, sparlato. De su nau a su fattu avv. dal borea, de nebbia, annebbiare, offuscar con
detto al fatto, in un subito. De su nau a su nebbia.
fattu c'est grandu differenzia, dal detto al fat Nèbida s. f. (t. fl M. nebbia, o borca,
to è un gran tratto, Nau fattu avv. subitamenti, Nebidedda s. f. (dd pron. ingl.) erba nepi
detto fatto • - -
tella, calaminta. (Melissa Nepeta. Linn.)
Navàda s. f. navata, Cresia a tres navadas, Nebidòsu, sa agg nebbioso.
chiesa a tre navate.
Nebodeddu s. m. dim (dd pron. ingl.) nipo
Navàli . navale. tino, nepotino, nipotuccio.
Naufragài v. n. fai naufragiu, naufragare, far Nebòdi s. m. (de nepos) nipote, nepote.
naufragio. Nebodismu s. m. nepotismo.
sia v. agg. naufragante. Necessariamenti avv. necessariamente.
Naufragau, da part neutr che ha fatto naufragio. Necessàriu , ria agg necessario, bisognevole.
Naufràgiu s. m. naufragio. Necessidàdi s. f necessità, estremo bisogno.
Naufragòsu, sa agg naufragoso. Necessidadi dura, urgenza, strettezza, dura
Nàufragu, ga agg nàufrago. contingenza, bisogno, indigenza, necessità. Te
Navi s. f. nave. miri necessidadi, abbisongiu, bistentare, stare
Navigàbili agg. navigabile, navicabile. in bistento, in disagio. Sa necessidadi non tenit
Navigadòri v. m. navigatore, navicatore, ma lei prov. la necessità non ha legge. Sa necessi
rinaro . dadi fait sa beccia a curriri prov. la necessità
Navigài v. n. navigare, navicare, correre il fa la vecchia trottare.
mare, Navigai segundu su bentu, navigare se Necessitài v. n. abbisognare, aver bisogno.
condo il vento, temporeggiare. Navigai in altu Necessitàu, da part. necessitato.
mari, correre al largo, andare in alto mare. Necessitòsu, sa agg. necessitoso, bisognoso,
Navigai segundu su bentu prov. ubbidiri a is Necrològiu s. m. (T. G.) registru de is da
accidenti, navigare secondo i venti, ubbidire tas de sa Morti de is Obispus, Abatis cc. ng
agli accidenti, far della necessità virtù. Arti de crologio.
navigai, nautica, ipotalàttica. Nefriticu, ca agg (T. G.) dolori nefritica,
Navigamentu s. m. navigamento, navicamento. o di arrigus, dolore nefritico,
Naviganti v. agg. e ancora sust. navigante, Nefritide s. f. (T. G. Med. ) mali di arrigue
navicante, -
nefritide, nefritica.
Navigatòriu, ria agg. navigatorio. Negàbili a g negabile,
Navigàu, da part navigato, navicato. N" s. f negabilità.
Navigaziòni s. f navigazione, navicazione. Negadòri v. m. negatore.
Naviu s. m. (t. sp.) naviglio, navigio, legno, Negài v. a negare, sconfessare. Negai a orus,
navilio. Naviu rasu, o ciatu, naviglio di basso a cuppas ec. mo teniri de custas merzas, rinun
bordo: Navìu de duus pontis, navigio di due ziare, rifiutare. (V. renoncer fr.) Negai unu
eastelli. Naviu piticu, legnetto, Naviu liggeri, chi depositu, o recusai de dd'arriciri, disdire un
camminat cun velocidadi, nave sparvierata. deposito, rifiutarlo.
Ghettai a s'aqua unu naviu, ruzzolare, metter Negamentu s. m. negamento.
in acqua una nave. Neganti v. agg. negante.
Navixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) navi Negativa s. f negativa. Negativa donada cun
cella, navetta. -
isgarbu, nasata.
Naumachìa s. f. (T. G. de sa Stor. Rom.) Negativamenti avv, negativamente.
cumbattimentu navali de s'antiga Roma, nau Negativu , va agg negativo.
machìa. -

Negàu, da part negato.


Nàusea s. f furriamentu de stogumu, nausea, Negaziònis f negazione, negamento, disdetta.
nausa, stomacaggine, rivolgimento, rivoltamento di Negligènzia s. f (t. de s'usu) discuìdu, ne
stomaco, schifiltà. Nausea de is alimentus, ano gligenza, trascuraggine, dischiesta,
ressìa. T. Gr. nausea de cibi, Negoziadòri, ra v. m. e f. negoziatore, trine.
Nauseai v. a. nauseare, far nausea, muovere Negozièi v. n. negoziare.
a nausea. Nauseai v. n. nauseare, aver nausea. Negozianti s. m. negoziante.
Nauseamentu s. m. nauseamento. Negoziativu, va agg, negoziativo.
Nauseanti v. agg. nauseante. Negoziau, da part. negoziato.
Nauseativu, va agg. nauseativo. Negoziaziòni s. f negoziazione.
Nauseau, da part. nauseato. Negozieddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) ne
Nauseosu, sa agg. nauseoso. gozietto, negoziuccio.
Nàutica s. f nautica, arte della navigazione, Negoziòni s. m. accr, negozione.
ipotalàttica. Negoziòsu, sa agg, negozioso. -

Nàuticu, ca agg. nautico. Negòziu s. m. negozio, faccenda, traffico,


Nazionali nazionale. . affare, negoziato. -

Naziòni s. f nazione. -
Negromantessa s. f (T. G.) ſemina, chi scit
Nazza s. f spezia de obiga fatta de zinniga s arti de sa negromanzia, negromantessa.
po usu de piscai, nassa. Sa parti prus istrinta, Negromanti s. m. (T. G.) chi scit, s' arti
aundi intrant is piscis, ritroso. M. massa. de sa negromanzia, negromante, e nigromante.
Nè particel. negat. nè. Nè mancu in pensu, Negromànticu, ca agg, negromanti o, nigro
nè pur per sogno. nºstrttico.
396 - NEG NEU

Negromanzia s. f. (T. G.) indovinazioni po Nèula s. f (t. cat.) cialda. Si est trottozada,
via de mortus, negromanzìa, nigromanzìa. o accartocciada, cialdone, Su chi ddas fait, o
Ne de fùmu s. m. mascàra bogada de lin bendit is neulas, cialdonajo. -

ma ollosa abbruxada, negrofumo. Nueledda s. f. dim. (dd pron. ingl.) cialdetta.


Nèmula s. f. M. franzesiglia. Neutràli agg. chi no si declarat po una parti
Nemus agg (e claru de nemo lat.) niuno, nè po s'atera, neutrale.
nessuno , nussuno. eutralidàdi s. f neutralità.
Nènia s. f. cantu tristu, nènia. Neutralmenti avv. neutralmente.
Nenna s. f. terminu de is pipius, tata, ninna. Nèutru, tra agg. nè unu nè ateru, neutro.
Nennixedda s. f. dim. (il
pron. ingl.) pic Neuvtonianismu s. m. sa filosofia de Neuvtoniu,
cola ninna. neuvtonianismo.
Nennixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) si Neuvtoniànu, na agg. e sust. neuvtoniano.
narat de pipieddu graziosu, naccherino. Nì s. f (de mix ) neve. Nì liggera, in pagu
Nennu s. m. tato. cantidadi, nevischio. Abbundanzia de nì, stretta
Neòfitu s. m. (T. G.) cristianu battiau recen di neve. Nì, ch' in grandu cantidadi arruit de
tementi, neofito. - sa montagna, valanga. Infriscai cun nì, poniri
Neografismu s. m. (T. G.) manera no usada in friscu cun nì, annevare, rinfrescar con neve.
di ortografizzai, neografismo. Tempus de nì, tempo nevicoso.
Neògrafu s. m. (T. G. ) cuddu, chi ortogra Niàda s. f. nidiata. Niada di ous, nidiata, ni
fizzat in modu no usau, Neògrafo. data. Niada de pillonis, o di aterus animaled
Neologia s. f. (T. G.) arti de formai termi dus, nidiata. Niada di ous, chi sa pudda fur
nus nous, neologia . cit, covata. Niada de pipius, o cantidadi de
Neològicu, ca agg neològico . fillus, covata di bambini. Po niazzu. M.
Neologismu s. m. (T. G.) abusu de paraulas Niài v. n. impers, nevicare.
noas, neologismo. -
Niàli s. m. ou, chi si lassat in su niu a is
Neòlogu s. m. (T. G.) chi fait usu frequenti puddas po criai, endice, guardanidio.
de terminus nous, neòlogo. Niau, da part. nevato. Aqua niada, acqua
Neomènia s. f. (T. de sa Stor. Rom.) prima nevata, rinfrescata con neve:
dì de sa luna, o de su mesi neomènia. -
Niazzu s. m. si narat candu hat niau meda,
Nerbiazza s. f erba, passerina, o passerina nevazzo, nevosità.
spazzaforno. (Passerina ſ" Sav.
Nicchenòn s. m. spezia de flori, geranio tristo.
Nerbieddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) nerbo Nicchenòn muschiau, geranio muschiato. Linn.
rino, nervetto. -
Nicciu s. m. (t. sp.) nicchia.
Nerbiòsu, sa agg. M. nerbosu. Niccixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) nic
Nèrbiu s. m. nerbo, nervo. Nerbiu retentu, nervo chietta.
accavalciato. Nerbiu di arau, pernio. Ammassu Nicoziàna s. f. M. tabaccu. -

de nerbius, chi s' intricciant in certus logus, e Nidificài v. n. fai niu, nidificare, far nido.
formant algunas nuosidadis, chi si narant corpus Nidòri s. m. (t. r.) nidesa, nitore, tersezza.
olivaris, ganglio. Nidu, da agg (t. r.) M. lisu. -

Nerborudu, da agg. de nerbius grussus, ner Nieddòri s. m. nerezza, negrezza, negrore.


boruto, nerbuto, nerboso, nerboroso, nervuto. Nieddu s. m. nero. Bistìu de nieddu, vestito
Nerbosamenti avv. nerbosamente. di bruno, di gramaglia.
Nerbòsu, sa agg. nerboso, nerboroso, ner Nieddu, dda agg. nero, negro, bruno, oscuro.
vuto, nerboruto. Fai nieddu, annerare, annerire, far nero. Fai
Nerèidis s. f pl. ninfas de su mari, Nereidi. sì nieddu m. p. annerarsi, annerire, divenir nero.
Nervàda s. f zironiada, nervata, nerbata. Po fuscu, oscuru, fosco, oscuro, atro. Tirai a
Nervìnu, ma agg. e sust, chi fait beni a su su nieddu, nereggiare, negreggiare. Po su co
mali de is nerbius, nervino, nervitico, neuritico. lori, chi lassat in sa peddi unu colpu arri
Nerviticu, ca agg. M. nervinu. cu, livido. Nieddu trattendu de Morus, ghezzo.
Nervosamenti avv, nervosamente. Sclavus nieddus, schiavi neri, ghezzi. Nieddu
Nervosidàdi s. f nervosità. po Soli pigau, abbronzato.
Nervòsu, sa agg. nervoso, nerboso. Fig. pa Nieddùra s. f. M. nieddori .
raulas nervosas, orazioni nervosa, est a sciri soda, Niedduzzu, zza agg. dim. nericcio, nericamte,
lena de forza, parole nervose, orazion nervosa. lividastro, tendente al livido, negretto, neretto.
Nèscia s.f flessioni di asutta de su genugu, poplite, Nienti s. m. niente, nulla. Nienti de su totu,
la piegatura, o curvatura interiore del ginocchio. nulla affatto, nè lisca, nè cala. Nienti de man
Nèspula s. f. arb. nespolo. (Mespilus) Su cu, tuttavia, tuttavolta, tuttafiata, non di meno.
fruttu, nespola. Nièra s. f cunserva de sa nì, conserva del
Nespuledda s f dim. (dd pron. ingl.) nespolina. la neve.
Nestorianismu s. n. sa setta, e s'eresia de is Nigneria s. f (t. sp.) cosa de nienti, baga
Nestorianus, nestorianismo. tella, frullo, làppola, baje, frascherìe bajuz
Nestoriànu s. m. ereticu settario de Nestòriu, ze, baiùcole, bajuòla, bajucca, bichiàcchia,
nestoriano. -

ghiarabaldàna.
Netta s. f (de neptis lat. o de nieta sp.) la Nignu s. m. (t. sp.) bambino, bambolo, bimbo.
nipote, o nepote; nezza ital, ant. Niixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) nidiuzzo.
Nettivedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) nepotina. Ninfa s. f. ninfa.
Neu s. m. neo. Neu de is fruttas, o arburis, Ninfali agg. ninfale. - -

nocchio. Plenu de neus trattendu de fruttas, Ninfixedda s. f, dim. (dd pron. ingl.) ninfetta.
nocchioluto, nocchieruto, nocchioso, nocchiuto, , Ninfotomia s. f. (T. G. Chirurg. ) tagliu de is
e nocchioruto. alettas de sa vulva, ninfotonia. '.
NIN' NOL 397

Ninnìa s. f. nanna, ninna . Fai sa ninnìa, Nolèggiu s. m. (T. Marin.) noleggio.


ninnare, far la ninna, o nanna, cullare i bam Nòlitu s. m. su pagamentu de su poi tu de is
bini, ſ" dormire. In signif neutr far la mercanzias a su bastimentu, nolo, naulo, navolo.
nanna, dormire. Nomenàda s. f fama, nominanza, fama, ri
Niòsu, sa agg. nevicoso, nevoso. nomanza, grido di gloria. Nomenada mala,
Nischizzài v. a. (t. r.) M. infadai, in ietai. fama cattiva.
Nischizzòsu, sa agg. (t. r.) M. in ietosu, Nomenadamenti. M. nominadamenti.
infadosu. -

Nomenadòri v. m. e raf chiamatore, chia


Nischizzu s. m. (t. r.) M. inquietudini. matrice.

Nisciùnu, ma agg. nessuno, nissuno, niuno. Nomenài v. a. nominare, denominare, dino


Nitràu s. m. i, chi resultat de s'acidu de minare, dare il nome, chiamare, appellar per
su nitru combinau cun alguna de is basis salsi nome. Nomenaisì m. p. denominarsi , prender il
ficabilis, nitrato. nome. Po eliggiri. M.
Nitricu, ca º nitrico.
-

Nomenàu, da part. nominato, denominato,


Nitrosidàdi s. f. nitrosità , chiamato, appellato.
Nitròsu, sa agg. nitroso. Nomenàu, da agg. rinomato, celebrato, fa
Nitru s. m. spezia de sali, chi si bogat de Vmoso .

diversas cosas, est a sciri de sa terra, de sa Nomenclatùra s. f. (t. ital. in usu) M. nomi
calcina, de su pruini de is gimitorius, e similis, nazioni .
nitro, salnitro. Spuma de nitru, afronìtro, ni Nòmina s. f nomina. Donai sa nomina,
tro artifiziale. nomenai a unu benefiziu, nominare, dar la
Niu s. m. nido, e nidio. Niu, chi si faint is P2Orº? Irla .

animalis po angiai, covaccio, covàcciolo. Niu de Nominadamenti avv. nominatamente.


colombus, colombaja. Niu de topis, sorciaja, Nominadòri v. m. nominatore.
topaja, topinaja. Niu di ous po furciri, covata. Nominài v. a. nomina ec. M. nomenai.
Niu di espis, vespajo. Niu de formigas, formi Nominàli agg. nominale. -

cajo; Niu de pillonis, nido. Pilloni de niu, Nominativu s. m. primu casu de su nomini,
uccello nidiàce . Fai niu, far nido, nidificare. nominativo. -

Bogai de su niu, snidare, snidiare , cavar dal Nominaziòni s. f nominazione, imposizion di


nido. Dogna pilloni bolit su niu suu prov. ogni nome. Po nomina, o derettu, o gius de no
santo vuol la sua candela. Bessiri de su miu, minai a unu benefiziu, M. nomina. Po ordini
disnidarsi. º de vocabulus, nomenclatura, nominazione, se
No particell. negat. avverbiali, no, non . Si rie di vocaboli. -

usattaliorta in forza de sust. Balit prus su no Nomìngiu s. m. soprannome.


miu, che su sì tuu, vale più il mio no, che il Nòmini s. m. nome. Ordini, o serie de no
tuo sì. minis, nomenclatura. Po fama, nome, fama,
Nobilèsa s. f. nobiltà. Nobilesa de sanguni, A nomini miu , a mio nome. Po terminu gra
de famiglia, chiarezza di sangue, nobiltà di fa mat. nome.
miglia. , . - Non avv. non . Non ti cumbenit cussu, ciò
Nòbili s. m. persona nobili, nobile. si disdice a te, non ti è dicevole.
Nòbili agg nobile. Nona s. f una de is oras canonicas, nona.
Nobilitadòri s. m. nobilitatore. Nonagenàriu, ria agg. nonagenario.
Nobilitài v. a. nobilitare, ingentilire, far no Nonas s. f. pl (t. lat.) Sa dì 7. de Marzu,
bile: Nobilitaisì n. p. ingentilire, divenir gentile, Maju, Lugliu, e Ottubre, e sa dì 5. in is ate
nobilitarsi. . -
rus mesis, none.
Nobilitàu, da part. nobilitato, ingentilito. Nonna s. f. (t. r.) M. Padrina.
Nobilmenti avv. nobilmente. Nonnu s. m. (t. r.) M. Padrinu .
Nocenti agg. nocente. M. nocivu. Nonostantichì avv. nonostantechè.
Nocibili agg. nocevole. M. nocivu. Nonu, na agg. nono .
Nocibilmenti avv. nocevolmente. Nònuplu, pla agg nonuplo.
Nòciu, cia part. de noviri (t. r.) pregiudicato, Nopocussu avv. nonperciò,
che ha fatto male. M. nosiu. Nopotantu avv. nonpertanto.
Nocivamenti avv. nocivamente. º Noranta agg. (t. cat.) novanta.
Nocivu, va agg. nocivo, nocitivo . Norantèna s. f. novantena. -

Nodinu s. m. (t. ital.) spezia de traballu in Norantèsimu, ma agg novantesimo. -

seda " guernizioni de bistiris, nodino. Nord s. m. sa parti de su mundu opposta a


Nodiu, da agg (t. r.) M. conotu. A. su mesudì, norte, settentrione, aquilone.
Nodiu, dida agg (t. r.) festa nodida. M. Norma s. f norma.
solenni. Norti. M. nord.
Noeddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) be Nos, e nosì pronom. sust. pl noi, ce ci : Si
niu de nou, novello, avveniticcio. Cosa noedda, usat ancora uniu a su promom. agg. ddu dda,
cosa avveniticcia, e cun sa particella indi. Nosiddu donais, ce lo
Noi s. m. (o claru) nove. - -- date. Nosindi andaus, ce ne andiamo. Ita no
Noixentus s. m. novecento. sindi importatº che ce ne cale ?
Noizzòlu, la agg. (t, r.) novizzo, novizio. Noscu s. m. (t. r.) contraggeniu, avversione
Noizzu, zza agg (t. r.) M. noeddu. e aversione, contrarietà, ripugnanza. M. con
Noleggiadòri v. m. noleggiatore. traggeniu. -

Noleggiài v. n. (t. ital.) noleggiare, prender Nosografia s f (T. G.) trattau de is mala
a nolo. , dias, nosografia.
Noleggiàu, da part. noleggiato, v,
Nostalgia s. f. (T. G.) r" " malinconia
398 NOS NOT

provvenienti i" disigiu de torrai a biri Notturnu s. m. notturno.


sa patria, nostalgia. Notturnu, ma agg notturno.
Nostrali agg. nostrale. Notu, ta agg. noto, manifesto, chiarito, conto.
Nostru, stra pronom. agg. nostro. Nou, oa agg. nuovo, novello. Is poetas usant novo.
Nostu , sta. M. nostru . Nova s. f nuova, notizia, contezza, novella.
Nosu e nosaterus pronom. sust. pl noi. Novadòri s. m. novatore.
Nota s. f. nota, ricordo scritto. Po annota Novamenti avvi movamente, nuovamente, no
zioni. M. Notas de sa Musica, note della Musica. vellamente .
Cantai, o sonai de nota, suonar, o cantar di nota. Novedadis f (t. sp.) novità.
Notàbili s. m. cosa digna di essiri notada, Novella s f (t. de s usu) novella. Contai no
notabile. -
vellas, novellare. Novella ridicula, novellozza.
Notàbili agg, notabile. Novellàda s. f novellata.
Notabilmenti avv. notabilmente, evidentemente. Novelledda s. f. dim. (dd pron. ingl.) novel
Notadamenti avv. notatamente . letta, novelluzza.
Notài v. a. notare, marcare, contrassegnare, Novellista s. m. pigau de s'ital, chi portat,
contrassegni per riconoscere, o scrit notizias, novellista, gazzettiere, novella
Notamenti avv. notamente, notevolmente. tore, novelliere, novelliero, novelliera.
Notandu, da agg. notando. Novembre s. m. (t de s' usu) novembre.
Notaria s. f. notarìa, noterìa. M. mesi.
Motariàtu s. m. notariato. Novèna s. f... novena.
Notarieddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) no Novendiali agg. chi occurrit in su cursu de
tajuòlo, notajuzzo. noi dis, novendiale. -

Notariescu, sca agg. notajesco, notaresco. Novènniu s. m. spaziu de noi annus, novennio.
Notàriu s. m. nota jo, notaro. Novilunius m. (t. lat.) su tempus de sa luna
Notàu, da part. notato, mareato, contrasso noa, novitunio.
gnato, indicato. Novissimu s. m. si narat de is quattru cosas
Notificadòri v. m. notificatore, estremas, chi suggedint as omini, morti, giu
Notificai v. a. notificare, significare, far no diziu, inferru, e paradisu, novissimo.
io, dinunziare, protestare. Novizia s f novizia.
Notificamentu s. m. notificamento. Noviziàu s. m. noviziato.
Notificàu, da part. notificato. -
Noviziu s. m. novizio.
Notificazioni s f notificazione. - Noviziu, zia agg, novizio, novello, novizzo.
Notixedda s. f dim. (dd pron. ingl.) noterel Po inespertu e simpli, inesperto, semplice, soro.
la , annotazioncella. -
Noximentu s. m. (t. r.) nocimento, nocumento.
Notizia s. f. notizia, contezza, ragguaglio. M. Nòxiri v. a. e n. (t. r.) fai mali, pregiudicai,
nova. Notizia tenta, cognizioni pigada, consa incomodai, nuocere, pregiudicare, incomodare,
pevolezza, notizia avuta, cognizion presa. De far male, recar danno, dannificare. M. dannificai.
mai notizia a unu, ragguagliare uno. . - Nòxiu, e nociu, ia part. che ha fatto male,
Notiziedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) noti che ha apportato danno, che ha pregiudicato.
zietta, cognizioncella. -
Noziòni s. f nozione. .

Notomista s. m. notomista . -
Nua cuaddu a sa nua, cavallo nudo, a bar
Notomizzai v. a. notomizzare, far notomia. dosso: Portai su cuaddu a sa nua, portare il
Notomizzai unu liburu, notomizzare un discorso, cavallo a bardosso. Sezziri su euaddu a sa nua,
un libro ec. considerarlo attentamente. cavalcare a bardosso, a bisdosso.
Notomizzàu, da part. notomizzato, - Nuadròxu s. m. (t. r.) M. annuadròxu.
Notoriamenti avv. notoriamente, pubblicamente. Nudài v. a nudare, denudare, spogliare
Notoriedàdi s. f. notorietà. - -
ignudo. Po privai, nudare, privare.
Notòriu, ria agg. notorio, pubblico. Nudamenti avv. nudamente. Fig. chiaramente,
Nottàda s. f su spaziu de tempus de s'Ave apertamente, -

Maria finzas a s' ora ordinaria de cenai, serata. Nudàu, da part. nudato, denudato, spogliato.
Po su restanti de sa notti , nottata, nottolata. Fig. privato, º
Nottàmbulu s. m. (t. de s'usu ) si narat de Nudèsa s. f. nudità.
chini dormiu s'indi pesat de su lettu, cammi Nudridòri v. m. e ra f nutritore, nudritore.
nat, e fait algunas operazionis, nottambulo, son trice, nutricatore, trice. 1.
nambulo. - -
Nudridù: a s. f. M. nutridura. -
Nottesta avv. (denoete istalat) in questa notte. Nudrin entus. m. M. nutrimentu .
Notti s. f notte. In Italia si narat notti su Nudriri, nudru. M nutriri ec. r ,
spaziu de is devi in susu, notte: sa spaziu però Nudritivu, va agg, M. nutritivu.
de s' intrada de su soli finzas a is dexi si na Nudu, da agg. nudo, ignudo, spogliato.
rat, sera. Fai notti foras, pernottar fuori. Cras Nuèra s. f. (t. r.) paglia noderosa, o nodosa,
a notti si narat su spaziu de s' Ave Maria finzas che lasciano di are gli animali.
a is deci, dimani a sera. De is deti in susu , Nui s. f. nube, nuvola. Cobertu de muis, no
dimani a notte. Aici ancora eriseru a notti, jeri voloso, nuvolo, pien di nuvoli. Nui mamma,
sera, jeri notte. A notti avanzada, a notte nuvolone. - - - ,

avanzata . -

Nuixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) nuvoletta,


Notfvagu, ga agg. (t. de s'usu) nottivago, nubiletta. - -- - - - - -

nottolone, che va di notte. -

Nuixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) eappietto.


Notturlàbiu s. m. (T. Matem.) strum, po in Nuixeddu de fruttas, o deliranamini, bitorzoletto.
contrai in calisisiat ora de sa notti s' altura de Nulledàdi s. f. nullità. -

sa stella polari, notturlabio. Nullu, lla agg. nullo, invalido.


NUM NUT 399

Numachìa s. f. (T. G.) cumbattimentu navali, Nutru, ia part nutrito, nudrito, nutricato,
numacchìa, pugna navale. alimentato, cibato, allevato.
Numeràbili agg. numerabile. Nutriziòni s. f. M. nutrimentu.
Numeradòri v. m. annoveratore, annoverante, Nutriziu, zia agg, nutricio.
noveratore, numeratore, trice. Po term. arim Nuu s. m. (de nuhu cat.) nodo, annodamento,
meticu, numeratore. cappio. Nuu currenti, chi cantu prus si tirat,
Numerài v. a. numerare, contare, annoverare, prus istringit, cappio corsoio, o scorsofo. Nuu,
noverare. chi portat sa seda, o su filu disuguali, brocco.
Numeràli agg. numerale. - Seda plena de nuus, o nuosa, seta broccosa. Nuu,
Numeralmenti avv. numeralmente. chi portat su cugumbiri, e ancora su meloni, cosso,
Numeranti v. agg. numerante. bernòccolo. Po su neu, chi portat su linnamini,
Numeràriu, ria agg. numerario. e is taulas, bitorzo. Linnamini plenu de nuus,
Numeratìvu, va agg. numerativo. legname bitorzolato, o bitorzoluto. Nuu de sa
Numeràu, da part. contau, noverato, contato, canna, nodo; su spaziu de unu nuu a s'ateru,
annoverato , noverato. bocciuolo, bucciuolo, internodio. Nuu de sa canna
Numeraziòni s. f. numerazione, conto, dettaglio, de su trigu, e de is cambus di ateras erbas,
noverazione, annoveramento. nodo, nodello. Nuus si narant ancora algunus
Numericamenti avv. numericamente. neus, chi si generant in sa pira e similis fruttas,
Numèricu, ca agg. numerico. nocchio, e inj" nocchi. Fruttas plenas de nuus,
Numeròni s. m. accr. numerone. o de neus, frutte nocchiose, nocchierose, noe
Numerosamenti avv. numerosamente. chierute, e nocchiolutte, nocchiute, piene di nocchi.
Numerosidàdi s. f. numerosità. Nuu de sa schina, spòndilo, spòndulo, vèrtebra,
Numeròsu , sa agg. numeroso. nodo della spina. Nuu de su zugu, nodo del
Nùmeru s. m. numero, novero . collo: Po sa giuntura de is manus e de is peis,
Numismàli agg. (T. de is Naturalistas) si nodello. Is nuus de is didus de sa manu e de
marat de perda tunda, e ciatta, numismale. su pei, nocca, e in plur. nocche. Nuu po s'at
Numismàticu, ca "i numismatico. taccadura de su frenu, nodo, ceppo iº freno.
Numismatografia s. f. (T. G.) descrizioni de Fai is nuus marant in is biddas a una certa
is medaglias, numismatografìa. brusceria, chi faint a s omini, creendu de ddu
Numismatografu s. m. descrittori de is me rendiri impotenti a sa generazioni, ammaliare,
daglias antigas, numismatògrafo. far malìa. Refai su nuu, rannodare.
º" , va agg. (T. Leg.) si narat de Nuxedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) arburi,
testamentu fattu a boxi, nuncupativo. nocciuolo (Corylus avellana Lin.) Su fruttu,
Nundinàlis agg. f. pl. si narat de is primas nocciuola, e nocella. Nuxedda frisca, nocchie.
ottu litteras de s' alfabetu po significai is dis de Targ. Nuxedda turrada, nocciuole incotte, to
mercau, nundinali. - - state. Nuxedda aresti, bacùccola, nocciuola
Nùndinas s. f. pl (t. lat. ) sa fiera, chi is salvatica.
· Romanus fiant iu sa di noi de is mesis, nundine. Nuxi s. f. arburi, il noce. (Nux juglans. V.
Nunziadòri v. m. e ra f. nunziatore, trice. Targ.) Su fruttu, le noci. Su pappu, o sa su
Nunziài v. a. nunciare, e nunziare, annunziare, stanzia, chi portat in is intremesus, gariglio.
Nunzierìa s. f. nunzierìa, nunziatura . Nuxi de croKu suttili, chi si podit segai cun is
Nunziu s. m. nunzio. dentis, o cun is didus, noci premici, o stiaccia
Nuosidàdi s. f. nodosità. mane. Nuxi perdosa, sa chi indi bessit de sa
Nuòsu, sa agg nodoso, noderoso, noderuto, cascia cun difficultadi, e a arrogheddus, noce
modoroso. Linnamini nuosu, legname salcigno, malescia. Sa nuxi de calidadi prus manna, noci
bitorzoluto , tuberoso, bernoccoluto, pien di reali. V. Targ. Su crosu birdi de sa muxi, mallo.
bitorzoli. Seda o filu nuosu, seta o ſi
broc Nuxi muscada, noce moscada. Nuxi sbuida,
coloso, broccoso, broccuto, broccoluto. Trat noce vota. Scroxai, o limpiai sa nuxi de sa
tendu de fruttas, bernoccoluto, bitorzolato, croxu birdi, smallar le noci. Su croru duru,
bozzoloso, bozzoluto. guscio. Nuxi de s'arcu, aundis attaccat sa funi,
Nura s. f. nuora. scattatoio, scoccatoio. Nuxi po sa conca de su
Nuràgus s. m. axina bianca, trebbiana. cumpassu, nocella del compasso. Sonu meda e
Nurdiadùra s. f. (t. r.) M. nutridura. pagu nux, prov. assa pampani e poca uva, gran
Nurdiài v. a. (t. r.) M. nudrìri. -
rombazzo e poca lana.
Nurdiamentu s. m. (t. r.) M. nudrimentu. Nuziali agg. nuziale, nozzeresco, sposereccio,
Nurdiàu, da part. (t, r.) M. nudriu. sposeresco -

Nutrìbili agg nutribile, nutrichevole, nu Nuzialmenti avv. nuzialmente.


trimentale. Nùzias s. f. pl (t. lat.) matrimoniu, no22e ,
Nutridòri, ra v. m. e f. nutritore, nutrice, matrimonio, maritaggio. Po su cumbidu de
allevatore, trice, nutricante, allevante, nudri sposaliziu , nozze, solennità, convito di sposa
tore, trice. lizio. Passai a segundas nuzias, convolare ad
Nutridùra s. f nutritura, allevatura, nudri altre nozze.
tura, nutrizione.
Nutrimentu s. m. nutrimento, nutrizione, mu
tricamento, cibamento, cibazione, nucleimento.
Nutriri v. a. nutrire, nudrire, nutricare, ci O, e oh interi o, oh .
bare, alimentare, allevare. Nutririsi n. p. nu O avv. de vocazioni, o . O tui , o tu .
trirsi, cibarsi, alimentarsi, nudrirsi. O particel. separativa, o . O custu, o cuddu,
Nutritivu, va agg. nutritivo, nutribile, nutri o questo, o quello.
mentale, nutrimentoso, nutricante, cibario. l Obbedessiri v. n. (t sp.) M. olbedri,
B b h 2
400 OBB OBB

obbedientementi avv. obbedientemente? Obbrèsciu, ia part aggiornato.


Obbedienti v. agg. e sust. obbediente, ubbi Obera s. f. (t. r.) M. offerta.
diente, ubbidente, ubbiditore, obbeditore. Oberàju s. m. (t. r.) M. obbreri.
Obbediènzia s. f obbedienza, obbidienza, ub Obèrriri v. a. M. aberriri ec. -

bidienza, ubbidenza. Obiài, au ec (t. r.) M. attoppai ec.


Obbedienzièri s. m. (T. Leg.) su chi fait is Obispàli agg. vescovile, episcopale, vescovale.
funzionis annessas a unu benefiziu, de su quali Obispàu s. m. vescovado, episcopato.
issu no est su titulari, ubbidienziere. Obispu s. m. (t. sp.) Vescovo, Prelato.
Obbediri v. n. obbedire, ubbidire, credere. Oblaziòni s. f oblazione, offerta, obblazione.
Obbediu , da part ubbidito. Obliquài v. n. andai a trottu, obbliquare,
Obbiettivu, va agg (t. ital.) obbiettivo. Birdi non andar retto.
obbiettivu de is uglieras, vetro obbiettivo degli Obliquamenti avv. obliquamente,
occhiali. Obliquidàdi s. f obliquità.
Obbilài v. a. clavai cun obbilus, inchiodare, Obliqua, qua agg. obliquo, torto, non retto.
ermare, conficcar con chiodi. Casu obliquu, caso obliquo,
Obbilàmini s. m. cantidadi di obbilus , chio Oboè s. m. strum. musicali de ſiatu, dolzaìno,
dagione, chioderìa ; . . - - --
oboè (t. fr.).
Obbilàu, da part. inchiodato, confitto con chiodi. Oca s. f volat. domesticu, oca. Fillu de s'oca,
Obbileddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) chio pàpero: sa femina, papera. Portai su cerbeddu
detto, chiovello, piccol chiodo. di oca, avere il cervello d un oca.
Obblu s. m. chiodo, chiovo, chiavello . Ob Qccannu (de su lat. hoc anno) in quest'anno.
bilu cun conca, chiodo con capocchia . Clavai Occasionai v. a. donai occasioni, occasionare,
cun obbilus, chiodare, inchiodare. Maistu, chi dar occasione. -

fait obbilus , chiodajuolo. Su strum. chi serbit Occasionali agg. occasionale.


a fai sa conca a is obbilus chi si narat clavèra, Occasionalmenti avv. occasionalmente,
chiodaja. Clavai un obbilu in su muru , attac Occasionau, da part. occasionato.
care un chiodo al muro. Bogaindi un obbilu de Occasionedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) oe
unu logu, staccare un chiodo. Obbilu mannu casioncella.
cun sa conca bislunga, chiavarda. Moviri un Occasionèri, ra v. m. e f. che dà occasione .
obbilu pagu clavau friendiddu po indeddu bo M. provocativu.
gai prus facilmenti, dimergolare un chiodo. Occasiòni s. f occasione, cagione, motivo,
Clavai cun obbilus de conca bislunga, chiavar causa. Pigai occasioni, prender cagione, pigliar
dare, inchiavardare. Arremacciai s' obbilu, ri occasione. S' occasioni fait s omini ladroni, l'
badire il chiodo. Obbilu cun conca grussa e occasione fa l'uomo ladro, all'arca aperta il
is adra, chi bollettone.
tacconis, usant is sabateris po uniri impari
- a -
giusto vi pecca, all'infornare il pan si fa goloso.
Occàsu s. m. (t de s usu) M. occidenti.
Obbligadamenti avv. obbligatamente. Occidentali agg. occidentale,
Obbligài v. a. obbligare, costringere, astrin Occidenti s. m. occidente.
iere, violentare. Obbligai per forza. M. sforzai. Ocgili, e ozzili s; m. (t. r. guastau de occi
bbligaisì v. r obbligarsi. Obbligais po su to put, itis) M. pistiddu .
tu, o in solidu , obbligarsi in solido ciascuno Occipitàli agg. (T. Anatom.) occipitale.
per intero. Qbbligaisi, po fianza, obbligarsi a Occipiziu s. m. pistiddu , occipizio, nuea,
malleverla, farsi, o darsi mallevadore. collottola, coppa.
obbligamentu s. m. obbligamento. Occiri (de occidere lat.) M. bocciri.
Obbligantementi avv. obbligantemente, con Occisòri v. m. occisore, uccisore, ucciditore :
maniera obbligante. - Occultadòri, ra v. m. e f occultante, occul
obbliganti v. agg. obbligante. Po gentili, tatore, trice .
obbligante, cortese, gentile, amorevole. Occultài v. a. occultare, celare, chiudere,
Obbligatòriu, ria agg. obbligatorio. nascondere, soppiattare, ascondere, Occultai
Obbligàtu s. m. (t de cumplimentu) grazia, una cosa, teniridda in secretu, celare, affºga
an mercè. -
re, sopprimere, tener segreto, in celato. Oc
Obbligàu, da part obbligato, costretto, cultai, teniri occultu su mali, covare il male ,
tenuto, astretto, sforzato, violentato. Reco camuffare, mascherare, paliiare il male. Oc
noscirisì obbligau, riconoscersi obbligato, aver cultaisì v. r. occultarsi, celarsi, ehiudersi, na
gratitudine: - - -
scondersi, appiattarsi.
obbligazioni s f obbligazione . Occultamenti avv. occultamente, celatamente,
Obbligheddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) nascostamente, nascosamente, ascosamente, ap
obblighetto . - piattatamente, di soppiatto, furtivamente, segre
Obbligu s. m. obbligo . . . . tamente, sconosciutamente :
Obbrèra s. f. (t. sp.) direttrice di una festa. Occultamentu s. m. occultamento, celamento,
Obbrèri s. m. (t. "l su chi attendit a fai nascondimento, celatura, occultazione .
alguna festa, festajuolo, operaio, direttor Occultàu, da part. occultato, nascosto, sop
d' una festa. piattato, ascosto, celato. Potentu in segretu,
Obbreria s. f sa cumpangia e s” offiziu de celato, affogato , soppresso, tenuto segreto, ma
is obbreris, compagnìa de festaiuoli, i direttori scherato, palliato. -

d' una festa, l' uffizio de festaiuoli. Occultu, ta agg. occulto, nascosto, celato,
Obbrèsciri v. n. (v. corrotta dal lat. albescere) ascoso, astruso, recondito, larvato
aggiornarsi, farsi giorno. Obbresciri de nou, Occupài v. a occupare, ingombrare, ingom
raggiornare. Sa di passada no obbrescit, no berare, imbarazzare, comprendere. Pensamentus
torrat prus, il dì passato non raggiorna mai. funestus mi occupat sa conca, pensieri funesti
OCC ODO 40

m'ingombrano la testa. Po impleai, occupare, su coru, covar odio nel seno. Odiu antigu,
impiegare, dar lavoro. Po abitai una domu , gozzaja, odio invecchiato.
occupar una casa, abitarvi. Po appropriai a Odòmetru s. m. (T. Matem.) strum. de me
sei una cosa senza derettu , illegittimamente surai su camminu già fattu andendu in viaggiu,
" :"ri
usurpare. Occupaisì n. p. occuparsi odòmetro. -

Po ſi fainas, affaccendarsi, faccen -


, Odontalgia s. f. (T. G. Med.) su dolori de
Occupamentu s. m. occupamento; ingonabra dentis, odontalgia.
mento, ingombro. Odontogenìa s. f. (T. G. Med.) formazioni de
Occupanti v. agg. occupante, occupatore, is dentis, odontogenìa.
trice .
Odontologia s. f. (T. G. Med.) trattau de is
º" , da part occupato, ingombrato, afº dentis, odontologìa.
faccendato, adoperato. Occupau, o attaccau Odoràbili agg. odorabile. -

de malis, compreso, occupato, attaccato da Odorài v. a odorare, olfare. Po spargiri


mali. In forza di agg. ingombro. odori, odorare, olezzare, spirar odore. Po spiai,
Occupaziòni s. f occupazione, adoperazione, o pigai fragu, o notizia de una cosa, odorare.
adoperamento, operazione. -
Odoramentu s. m. odoramento.
Occurrenti v. agg. occorrente. Odoràtu s. m. odorato.
Occurrènzia s. f occorrenza , emergente , Odoràu, da part odorato.
emergenza, accadimento, caso. Odoreddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) odorino,
Occurrimentu s. m. occorrimento, occorso , odoruzzo. Odoreddu malu, siterello, odoruzzo
incontro. Cattivo.
Occùrriri v. n. occorrere, accadere, avvenire, ; Odòri s. m odore, olezzo, fragranza. Omini
succedere, intervenire. Po beniri a sa menti, de bonu odori fig. uomo di buon odore, di buona
sovvenire, occorrere. Occurriri v. n. impers. fama, o nominanza. Odori de santidadi, odore
bisognare, esser di necessità, occorrere, far di santità. Pigai odori, o fragu de una cosa,
di mestiere. fig. tenirindi indiziu, aver odore, indizio d'una
Occurtu, ta part. occorso, accaduto, avve cosa. Mandai, o spirai odori, olezzare, spirare
nuto, succeduto, intervenuto. Po beniu a sa odore. Odori, o fragu leggiu, sito, o mal sito.
menti, o regordau, sovvenuto, occorso. Spirai odori leggiu, sitare, aver sito, render
Ocèanu s. m. nomini de mari taliorta si pigat mal odore.
po totu su mari, e taliorta po parti de issu , Odoriferu, ra agg. odorifero, odorifico.
oceano. Po cosa vasta, o immensa, oceano. Odorificu, ca agg, M. odoriferu.
Ochixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) pàpera. Odorista s. m. dilettanti di odoris, odorista,
Su mascu, pàpero, paperino, paperello. Si est Odorosamenti avv. odorosamente. -

mannu, paperotto. Odoroseddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)


odorosetto.
Oclocrazia s. f. (T. G.) guvernu de sa ple
baglia, oclocrazìa. -
Qdoròsu, sa agg. odoroso, odorifero, odorifico,
Oculàri agg. oculare. Testimongiu oculari, Offendenti v. agg. offendente. -

testimonio oculare, testimonio di veduta. Offendibili agg. offendibile, offendevole. Ferru,


Ocularmenti avv. ocularmente, di veduta, a o arma offendibili, o offensiva, ferro offendevole.
occhi veggenti. -
Offendimentu s. m. offendimento.
Oculista s. m. chirurgu, chi s' applicat sola Offèndiri v. a offendere, far danno, ledere.
menti a curai is ogus, oculista. Offendirisì n. p. pigliare, recarsi a male, oſ
Oddèu s. m. (t. r.) M. boddèu m Nota: Que fendersi: -

sta voce di contado probabilmente ci è stata Offèndiu, dia part. offeso, offenso.
porta da Greci, essendo molto affine alla loro Offensa s. f offesa, offensa, ingiuria, danno,
voce Odèum , che era un luogo destinato in oltraggio, onta, offensione.
Atene, dove accorreva la gente per vedere, e Offensivamenti avv. offensivamente.
udire una gara di Musica; e da noi si usa per Offensivu, va agg. offensivo. -

concorso di molte persone per ragionare. » V. Offensòri, ra v. m. e f. offensore, offendi


Facciolati . - -
tore, trice. -

Ode s. f. spezia de poesia lirica in istilu su Offenza s. f. (t. sp.) M. offensa.


blimi in modu de canzoni, ode, oda . Offerenti v. agg. offerente, offeritore.
Odiàbili agg. odiabile, odibile, odievole. Offerimentu s. m. offerta, profferta, oblazione.
Odiài v. a. odiare, disamare, aver in odio, Offeritòriu, ria agg. offeritorio. -

ortare odio. Odiai a morti, odiare a morte. Offèrriri, e offrèssiri v. a esibiri, offerire,
Odiàu, da part. odiato, avuto in odio. presentare, esibire, proferire. Offressirisì v. r.
Odiernamenti avv. (t. de s' usu) odiernamente. offerirsi, darsi, sporsi, esibirsi, proferirsi,
Odiernu, na agg. (t de s' usu) odierno . presentarsi. -

Odiosamenti avv. odiosamente. Offerta s. f offerta, profferta, oblazione. Of


Odioseddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) ferta a s'incantu, offerta all'incanto. Grandu
odiosetto. º offerta de solas paraulas, sparata.
Odiosidàdi s. f odiosità , odievolezza. - Offertòriu s. m. antifona " sa Missa, offertorio,
º Odiòsu, sa agg. odioso, odievole, odiatore. Offertòriu, ria agg offertorio.
Odissèa s. f. Poema di Omeru asuba de is e Offertu, ta part offerto.
fattus de Ulisse, odissèa. Offiziài v. n celebrai offizius in Cresia, offi
Odiu s. m. odio, avversione, abborrimento, ciare, ufficiare, inficiare, tfiziare, celebrare
rancore, malavoglienza, disamore, disaffetto, ufici nella Chiesa.
antipatia. Tiraisì s odiu de unu , arrecarsi Offiziàli s. m. offiziale, oficiale, sfiziale,
nemico uno, attirarsene l' odio. Temiri odiu in uficiale, - - -
402 O FF OGHI

Offiziali agg ufficiale, ufficiale, uffiziale, ufziale. su propriu de fai s'ogu, far l' occhiolino, far
Offizianti v. agg. ufficiatore, uſiziatore. l' occhio, accennar coll' occhio.
Offiziatùra s. f ufficiatura, uffiziatura: Oghixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) occhio
Offizieddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) ufficietto. lino, occhiuccio, occhiuzzo.
uſfizietto, ufficetto. Ognùnu. M. dognunu.
Offiziosamenti avv. officiosamente, cortesemente. Ogu s. m. occhio. Po vista. M. Po presenzia.
Offiziosidàdi s. f. (t. de s' usu) officiosità, M. A ogus serraus, a sa zurpa, a chiusi occhi,
cortesìa, urbanità. alla cieca. Acuzzai is ogus, sforzaisì de biri,
Offiziòsu, sa agg. officioso, offizioso, ufficioso, aguzzar l' occhio, le ciglia. A ogus abertus,
cortese, urbano. a occhi aperti. Fai una cosa a ogus abertus, com
Offiziu s. m. carico, carica, impiego, uffizio, sideradamenti, fare una cosa a occhi aperti,
oſfizio, officio. Po is oras canonicas, officio, con considerazione. A ogu, a sagrussa, a occhio,
offizio, ufficio. a croce, alla grossa, senza considerazione. Aber
Offressimentu s. m. esibizione. riri is ogus, stai a s'avvertida, aprir gli occhi,
Offrèssiri, offressirisì, offressiu. M. offerriri. star vigilante, vegliare, prender guardia. Aber
Offuscadòri, ra v. m. e f. offuscatore, trice. riri is ogus a unu, faiddi reconosciri is faltas
Offuscài v. a. offuscare, oscurare, adombrare, suas, aprire gli occhi ad uno, farlo ravvedere,
appannare. Offuscai sa menti fig annuvolare, farlo accorto. A quattur ogus, de solu a solu,
offuscare, oscurar la mente. Offuscai una pin a quattrº occhi, da solo a solo. Teniri ogu
tura cun coloris, affocalistiare. Offuscaisì n. p. bonu, conoscer bene, aver buon discernimento.
oscurarsi. Teniri is ogus a pizzus de unu, aver l' occhio
Offuscamentu s. m. offuscamento, appan addosso ad alcuno, stare attento a ciò, che fà.
namento . Teniri ananti de is ogus, avere d'avanti agli
Offuscàu, da part. offuscato, oscurato. occhi, in presenza. Portai is ogus in su tidingiu,
Offuscaziòni s. f offuscazione, oscurazione. o pistiddu, essiri cautu e i" aver gli
Oftalmìa s. f. (T. G. Med.) maladìa de is ogus, occhi nella collottola, esser accortissimo, aver
inflammazioni de sa tunica annata, oftalmìa. gli occhi d Argo. Ghettai in ogus, o in facci,
Oftàlmicu, ca agg. (T. G. Med.) oftalmico. refacciai, buttar negli occhi, ie Ghettai
Remediu oftalmicu, chi fait beni pos oftalmìa, pruni in is ogus, circai de ingannai, buttarla
rimedio oftalmico. - polvere negli occhi, procurar d' ingannare. Bogai
Oggettài v. a. proponiri comenti oggettu, og un ogu a unu, donaiddi grandu displaxeri, ca
ttare, proporre come oggetto. Po opponiri dif. vare un occhio ad uno, farli gran dispiacere.
i" obbiettare. Serrai is ogus, dormiri, chiuder gli occhi, dor
x Oggettàu, da part proposto come oggetto. In mire. Serrai is ogus, tancai is còcciulas, morrini,
s'ateru sensu, obbiettato, opposto. chiuder gli occhi, morire. Costai un ogu, essiri
Oggettivamenti avv. oggettivamente. carissimu, costare un occhio, esser carissimo.
Oggettivu, va agg. oggettivo, obbiettivo. Fai accinnu cun s'ogu, dar l' occhio, accennare
Oggettu s. m. oggetto, obbietto, obietto. coll'occhio, far cenno coll' occhio. Ogus ingen
Ogheddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) stampu dius de passioni, occhi di bragia, occhi accesi.
o trau tundu, occhiello, buco. Fai is ogheddus Ogus de cucumèu, occhi di civetta. Essiri s'ogu
o is traus a unu bistiri, far l' occhiellatura, derettu de unu, essiri meda favoressiu, esser
l affibbiatoio, il fermaglio ad una veste. l' occhio diritto d'uno, esser favoritissimo. Fai
ghiàda s. f occhiata, sguardo. Oghiada leg s'ogu, far l'occhio, o d'occhio, accennare nasco
gia, trotta, occhiata bieca, arcigna, torva , stamente. Fai s'ogu po fastiggiai, far l'occhio
guardo bieco. Oghiada severa, occhiata, sguar lino, fare all'amore, far agli occhi, vagheggiare.
data, sguardo severo, brusco, strano. Fai un' Fisciai is ogus, fissare, sospigner gli occhi.
oghiada severa, fare occhiacci, guardare con Carzai di ogus a unu espres. rust. M. fisciai is
occhio torvo, strano, con fiero viso, guardare ogus. Mirai a culu di ogu espres. b. asutta di
strano, bruscamente, crucciosamente, con viso ogu, guardare sottecchi, o di sottecco, guardare
burbero, guardare a straccia sacco, a squarcia colla coda dell'occhio, o sott'occhio, sogguar
sacco, di mal occhio, guardare bieco, a traverso, dare, sogguatare. Mirai cun malus ogus, guar
guardare in cagnesco, cipigliare, far cipiglio. dare con mal occhio, di mal occhio, con disa
Donai un oghiada a unu liburu, dare una scorsa more, guardare in cagnesco, far viso arcigno,
a un libro, scartabellare un libro. non avere a grado. In terra de zurpus est Rei
Oghiadedda s. ſ dim. (dd pron. ingl.) occhia chini portat un ogu, in terra di ciechi è beato,
tella, sguardolino, occhiatina. è signore chi ha un occhio. Colpu di ogu super
Oghiadùra s. f occhiatura, guardatura, ficiali, prima mirada, sovra sguardo. ind' unu
sguardatura. colpu o alzada di ogu, in un batter d'occhio,
Oghiài v. a. occhiare, occhieggiare, adocchiare. in un baleno, in un attimo. S ogu de su meri
Po mirai cun cumplaxenzia, occhieggiare. Po ingrassat su cuaddu prov. l'occhio del padrone
mirai asutta di ogu, sottocchiare. ingrassa il cavallo. S'ogu belit sa parti sua,
Oghiamentu s. m. adocchiamento. l'occhio vuol la parte sua, far conto dell' ap
Oghiànu s. m. Pigaisì s'oghianu, calentaisì in parenza. Pigai ogu, o a ogu, affascinare, ſ":
su Soli, prender il Sole, riscaldarsi al Sole. mal d' occhio. Poniri ananti de is ogus, porre
Oghiànu, ma agg. chi ponit ogu a su de is innanzi agli occhi, metter in vista. Non moviri
aterus, e no si cuntentat de su chi siddi donat, ogu, non calai ogu a unu, non muover occhio,
che occhieggia, che dà d' occhio a quello guardar uno fissamente, non istaccar l' occhio,
degli altri. -
no saziarsi di mirarlo. Perdiri is ogus castiendu,
Oghiàu, da part, adocchiato. stracciarsi gli occhi guardando. Perdiri is ogus
Oghittu s. m. dim. occhiolino. Fai s'oghittu, Po suffriri discapitu, scapitare, soffrire discapito.
OGU OGU 405

Perdiri di ogu, o de vista, perder d'occhio, occhio fascinante, o mordente, mal d' occhia,
di vista, non aver più sotto la veduta. Stai cun affascinamento. (Oculus urens) Nota. » Avi
is ogus abertus, essiri avvertiu, star coll'occhio » cenna, ed altri Medici antichi ripetono la causa
teso, aver gli occhi ai mochi. Abbarrai fisciu º fisica di questo male da qualche veemente im
in is ogus, imprimiu in sa memoria, star fitto º maginazione dell'anima, per cui gli spiriti uniti
negli occhi, star impresso nella memoria. Mirai al corpo patiscono mutazione, la quale av
cun bonus ogua, guardar di buon occhio, con viene principalmente negli occhi, dove con
compiacenza. Biri prus quatturu ogus, che duus, corrono gli spiriti più sottili; gli occhi poi
redere più quattr'occhi, che due. Ogus trottus, corrompono l'aria continua sino a certa de
occhi torti, storti, biechi, travolti. Su chi portat terminata distanza. Per la stessa ragione gli
ogus trottus, guercio. Su tancai unu pagu is specchi, se siano nuovi, e tersi, contraggono
"
ogus, chi faint is chi tenint vista curza po biri
mellus, sbirciare. Su chi tenit vista curza, miope.
Sprapeddai is ogus, sciarpellare gli occhi. Ogus
sprapeddaus, e screpaus cun is pibiristas fur
riadas, occhi sciarpellati, spalancati. Chini
portat is ogus sprapeddaus, scerpellino. Ogus
asulus, occhi azzurri, cesi, azzurrigni. Omini
º ſemina di ogus asulus, uomo occhiazzurro,
donna occhiazzurra. Ogus acciuvaus, o infossaus,
occhi affossati, incavernati. Ogus cuccuruccius,
| appannamento dall' aspetto della
onna, che trovisi nel fiorire. Quindi se
qualche persona venga molto eccitata alla ma
lizia, il suo guardo diventa velenoso, e noce
vole soprattutto a bambini, i quali i" aver
il corpo tenero sono più suscettibili d'impres
» sione. » V. D. Th. p. I. q I 17 art. 5. ad 2.
Ogu de sa guardia de s'imbuccadura de su
frenu, occhio del morso. Ogu de boi (t. r.)
volat su topi de mata, forasiepe, M. topi. Ogni
chi bessint a foras, occhi sporti in fuori. Ogus al lucidu spezia de insettu, chi resplendit de notti,
lutus, occhi vivaci, sfavillanti. Ogus annappaus, lùcciola. Ogu de s'agu, cruna. Segai s ogu a
occhi offuscati: Pipìa de s'ogu, pupilla, luce s'agu, scrunare un a Ogu de aneddu sa
dell' occhio. Ghettada in s'ogu, maglia. Portai parti, aundi est ligada sa perda, castone. Ogu
una ghettada in sa pipìa de s ogu, avere una de gattu spezia de gioia, occhio di gatto, bel
maglia nella luce dell' occhio. S'angulu de s'ogu, locchio, asteria. Ogu de planta, gemma, sver
la coda dell'occhio. Biancu de s' ogu, albugine, natojo. Targ. Segai is ogus a is plantas, acce
bianco dell' occhio. Sa tunica, chi contènit totu care le piante, guastar le messe, gli occhi. Ogu
sa boccia de s'ogu, cornea. Alluinamentu di de sermentu, gemma. Su sermentu cumenzat a
s, o de vista, bagliore, abbagliamento, abbarba bogai ogus, la vite comincia a gemmare. Su ser
" d occhi. Sa troppu luxi allumat is egus,
la soverchia luce abbaglià, abbarbaglia, offusca,
mentu hat bogau ogus, la vite ha gemmato, ha
prodotto gemma. Pertia de sermentuplema di ogus,
appanna gli occhi, o la vista. Nappa de is ogus, o siat carriadroxa, tralcio occhiuto. Segai is ogus a
chi de candu in candu impèdit de biri, bagliore, su sermentu, accecar la vite, guastar l'occhio,
appannamento d' occhi. Annappai is ogus, ap troncar le messe. Inferriri a ogu, innestare a occhio.
pannar gli occhi. Imbraxai is ogus espres. rust. Ogu de soli, occhio di sole. Logu espostu a ogu
furriai is ogus in biancu, stralunare, stravolger de Soli, luogo esposto all' occhio del Sole, posto
gli occhi. Ammadurai di ogus mirendu fisciu, a solatìo. Po buttoni, chi bogat una planta,
strabuzzare. Portai ogu bonu, distinghiri beni, già pigada, occhio, gemma: Po ventana tunda,
esser buon fisonomista, saper ben conoscere. chi si usat in is Cresias, occhio. Pos'ogu nieddu
Ogus moddis, lagrimosus, ziddicosus, occhi ottal de algunus leguminis, occhio.
nici, lippi, cisposi, cispicosi, cispardi, scer Oguliàu s. m. (t. r.) o siat ogu pigau, spe
pellati, ripieni di cispa. Andai a ogu, o arro zia " infermedadi, occhio mordente. M. ogu.
adura, andare alla stagliata, o alla ricisa. Ogulùcidu s. m. spezia deinsettu, chi resplen
Incasciu, o cavidadi de s'ogu, occhiaja, cavità, dit e notti a scuriu, licciola.
coppo, o concavo dell'occhio. Calai sa mappa Ohi (o oscuru) interiez. de dolori, uh.
a is ogus : A tuit est calada sa nappa a is ogus, Oi avv. (o claru) oggi, quest' oggi. Oindi,
voi travedete, voi avete le traveggole. Fai calati oggidì, oggigiorno. Oi fait troppu calma, ba
sa nappa a is ogus, far travedere, far venire sca, oggi fa una strana afaccia.
le traveggole. Andai a ogus in terra, andare Oibò interiez. de dispreziu , oibò. l

cogli occhi bassi. Abbasciai is ogus, abbassar Oidu s. m. (t. sp.) unu de is cincn sentidus,
gli occhi, calar la fronte. Ogu severu, occhio s' organu de su quali est s origa, udito.
severo, bieco, torvo. Ingurtiri una cosa cun s'ogri, Oimè espressioni di afflizioni, e de dolori,
divorare, vorar cogli occhi. Dormiri a ogus oimè, ohimè, povero a me, meschino a me,
ischiringiaus, o mesu serraus, dormire cogli dolente a me. - N

occhi a sportello, o socchiusi . Ogus bra Oixeddu s. m. dim. o oscur. (dd pron ingl.)
xus, occhi verdi. Minai cun malus , ogus, ou piticu, uovicino.
cun disdignu, contravvedere. Ogus malus, o Olà interiez. de chini dimandat, olà.
flussioni a is ogus, mal d occhi, ottalnila, Oleosidàdi s. f oleosità .
flussion d' occhi. Ogus de gattu, vista bona, Oleòsu , sa agg (t. de s usu) oleoso, olioso.
acuta, occhi lincèi, o di lince. Pistai is Olfata s. m. (t. cat.) odorato, fiuto, Defettu
ogus, batter gli occhi. De mal ogu avv. bieca di olfatu, anosmìa. Bonav.
mente. Ogus languentis, intelaus, occhi sbattuti. ora i fari, olio e ulivo (olea Europaea.
Ogus turbaus, chi mirant senz' ordini, spamtaus, Linu.) Su fruttu, oliva, aliva. ls button is de
occhi sbalestrati, aventaticci. Furai cun s'ogu, su flori, mìgnoli. S'infloviri de s' olia, migno
rubar coll'alito. Distinghiri cun is ogus, diseee lare. Olia raxa, olive e je. Olia usanna l aga
nere, attingere cogli occhi. Segai a ogn, ta e grogancia, olive gallettone. Olia ordinaria ca
gliare a occhio. Oguliàu spezia de mali causati i budraxa, tundo e birdi, olice mezzeve. Olia
de sa mirada fiscia de certus ogus infettaus, niedda Pixida unu pagu tunda, olse nuorojole,
404 OLI OLO

o morinelle. Olia mediana " biancac Olòmetru s. m. (T. G.) strum. po mesurai
cia chi portat unu bicchixeddu in s'estremidadi, cali si siat altaria, olòmetro. -

olive morchiaje. Olia casi tunda e pruppuda prus Oltraggiadòri v. m. e ra f (t de s usu) ol


a sa parti de su tanaxi, olive allorine. S olia traggiatore, trice, svillaneggiatore, svillaneggian
ch' innantis de maturai est grogancia, e ma te, detrattore, maledico, conviziatore.
turada est niedduzza , olive correggiòle. Olia Oltraggiai v. a. (t. de s'usu) oltraggiare, vil
tot' ossu e pagu pruppa, olive nocciolute. Olia laneggiare, dire villanìe, far oltraggio, affronto,
di ollu , olive infrantoje. Olia arrubia, olive aggravio, torto. Oltraggiaisì, ingiuriaisì v. r.
rossonerastre. Olia longa e de punta acuzza, svillaneggiarsi, dirsi delle villanie, Oltraggiai
oliva cornolara, oliva corniòla. Olia totalmenti cun paraulas, conviziare, dire convizio.
tunda, e meda pruppuda, olive napolitane. Oltraggiamentu s. m. oltraggiamento, svilla
Olia ferta o de borea , o de fridura, olive stre neggiamento. - - -

menzite. Olia punciada de su bremi, olive ba Oltraggiau, da part. oltraggiato, svillaneggia


to, conviziato. a
cate. S olia innantis s'indulcat, depustis si cun -

fittat, le olive prima s indolciscono, poi si con Oltraggiosamenti avv. oltraggiosamente.


ciano. V. Targ. Colori di olia, olivastro. Olia Oltraggiòsu, sa agg. oltraggioso, ingiurioso,
molida, o siat nazza de s' olia, sansa, olive convizioso, contumelioso , strazievole.
infrante. Mola de moliri s' olia, infrantojo. Sa Oltràggiu s. m. (t de s usu) oltraggio, af
cantidadi de s' olia, chi si molit ind' una fronto, torto, aggravio, ingiuria , villania, stra
borta, o ind' una prenzada, infrantojata. Olia zio, scherno. Oltraggiu de fueddus, convizio,
cunfittada, olive conce, o conciate. Su pisu de contumelia, ingiuria di parole.
s' olia, nòcciolo. Su pappu de su pisu, anima. Oltramarinu, na agg. oltramarino, e oltre
martplo .
Bogai su pisu a s olia, snocciolare. Olia intera, -

no ancora molida, ulive non calterite, non in Oltrepassài v. a. (t. de s'usu) oltrapassare,
frante. Olia fig. donai olias, colpus cun sa pun oltrepassare, avanzarsi, passar oltre , ecce
ta de s' ossu de unu didu serrau , o di ateru dere, inoltrarsi. -

modu, dar nespole. Olia cun is floccus po or Olvidàbili agg. dimentichevole, scordevole, ob
namentu de bistiris in logu de buttoni, nappina. blioso. -

Oliài v. a. (t. l donai s'estrema Unzioni, Olvidadòri v. m. obbliatore.


inoliare, unger coll' Olio Santo. Po cundiri Olvidài v. a. (t. sp.) dimenticare, obbliare.
di ollu. Insalada beni oliada, insalata bene Olvidaisì n. p. dimenticarsi, obbliarsi, scordarsi.
inoliata . Olvidamentu s. m. dimenticamento, obblia
Oliàu, da part. (t. r.) inoliato, unto coll' mento, scordamento. M. olvidu .
Olio Santo. Olvidàu, da part. dimenticato, obbliato, e
Oligarchia s. f. (T G.) guvernu, o dominiu obliato, scordato. In forza di agg. dimentico,
ln)lmen?ore . - . . . .
violentu de pagus, oligarchia. -
-

Oligàrchicu , ca agg, oligarchico. - Olvidu s. m. (t. sp.) smemoraggine, dimen


Olimpiade s. f spaziu de quattru annus, chi ticanza, obblio.
is Gregus contanta de sa celebrazioni de is gio Omàggiu s. m. (t de s'usu) professioni de
gus olimpicus, olimpiade. vassallaggiu, omaggio. Po venerazioni, e re
Olimpicu, ca agg. olimpico. spettu, omaggio.
Oliòni s. m. planta fruticosa, corbezzolo, dl Ombrinàlis s. m.pl. M. guttera.
batro. (Arbutus Unedo. Linn.) Su fruttu, cor Ombròmetru s. m. (T. G. Fisic.) macchi
bezzola, albatrella, o coccola di corbezzolo. ma po mesurai sa cantidadi de s'aqua, chi proit
Olivàri agg. (T. Amat.) si narat de nervus ind' un annu, ombròmetro.
intricciaus, chi formant alguna nuosidadi. Cor Omèga s. m. ultima littera de s' alfabetu
pus olivaris, corpi olivari. gregu, e significat puru fini, omºga.
Olivàriu s. m. " cat.) oliveto, uliveto. Omèricu, ca agg. appartenenti a Omeru,
omerico. Finzas " is tempus omericus, sino
Ollàju s. m. ogliàro , oliàudolo.
Ollànu s. m. (t. r.) s'arrubiu de s'ou. M. da tempi omerici.
revegliu . Omicida s. m. omicida. -

oi tu s. m. arb. olia salvatica, oleastro. (Olea Omicidiariu, ria agg. omicidiario, omicidiale,
micidiale. º
Sylvestris. V. Targ.) Ollastu de flumini arb.
M. frassu . Omicidiu s. m. omicidio,
Ollosidàdi s. f oleosità. - Omilia s. f raxonamentu sacru asuba de s'
Ollòsu, sa agg. oleoso, olioso, untoso, Evangeliu, omelia, omila. -

Ollu s. m. olio. Ollu di olia, olio d' uliva. Omineddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) omini
de pagu , cristianello, omicciuolo, omaccino ,
Ollu de porcu, strutto di porco. Ollu de bacca, OVN2A no .
de mascu, grasso di vacca, di montone. Ollu - -

bogau de olia crua, olio onfacino. Ollu de is Omini s. m. uomo. Ornini langiu, de pagus
arrigus, sugnaccio. Ollu, chi colat de s'arru pezzas, uomo sparuto. Omini meda grassu, uo
stiu, unto. Ollu de perda, spezia de bitumini mo grasso, bracato. Omini robustu, de grandus
liquidu, nafta, olio di sasso. Ungiri cun ollu, membrus, uomo atticciato. Omini doppiu, o
inoliare. Po donai s'estrema Unzioni, inoliare, fingiu, "; . Omini de mirada feroci,
unger coll' Olio Santo. Coiri in s ollu suu e uomo burbero. Omini cilludu, uomo cigliuto,
totu prov. cuocersi nel suo brodo. di ciglio folto. Omini di ogus trottus, uomo
Olocàustu s. m. olocausto, sacrificio a Dio. guercio. Omini piticu, grussu e sformau, cara
Ològrafu, fa agg (T. G. Leg.) si narat de mogio, bozzacchiuto. Omini inabili e de pagu,
testamentu, ch' est iscrittu de propria manu de sferra. Omini de maneras, e costuminis de pi
su testadòri, olografo. piu , uomo attoso, lezioso. Omini de montagna,
OMI ONO 405

montanaro. Omini de campagna, campagnuolo. Onoràu, da part. onorato, onorificato. Nota. In


Omini unſlau de superbia, i" Grand' ital trovasi onirato, o onratamente sincopati, ma
omini, nau po ironia , omini de importanzia, antichi. -

bacalare, barbassòro. Omini, chi no bit binu, Onoreddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) onoretto.
astemio. Omini e femima illustri, Eroe, Eroessa, Onòri s. m. onore, onoratezza, onorevolezza.
Eroina. Omini de mala tinta, iracundu, uomo Onorificènzia s. f onorificenza.
stizzoso. Cumpangia de solus ominis, chi ce Onorificu, ca agg. onorifico,
nant impari segundu su costumini de is Ispar Onra s. f. (t. sp.) M. onori. -

tanus, fidizio. Omini di accordiu espress. rust. Onradamenti avv. M. onoradamenti.


pagau po fai algunu serviziu, uomo da ferma, Onrài v. a. (t. sp.) M. onorai.
da condotta, o prezzolato per qualche servizio. Onràu, da (t. sp.) M. onorau.
Ominòni s. m. accr. omaccione. Onròsu, sa agg (t. sp.) onorevole, onorabile,
Omiotolèutu, ta agg. (T. G.) chi tenit sa Onorato .
propria terminazioni, omiotolèuto. Ontologia s. f. (T. G. Filosofi) scienzia, chi
Ommissiòni s. f. ommissione, omissione. trattat metodicamenti de s'enti, ontologìa.
Ommittiri v. a. ommettere, omettere, tralasciare. Opàcu, ca agg (t de s'usu) contrariu de
Ommìttiu, ttia part. ommesso, omesso : trasparenti, opaco, ombroso. Po umbrosu. M.
Omòfagu s. m. e omòfagu, ga agg. chi pap Opera s f opera, operazione. Po affari. M.
pat pezza crua, omòfago, mangiator di carne Po trabullu manuali, opera. Poniri in opera,
cruda . -

porre in opera, mettere in esecuzione, effettuare.


Omogeneità s. f. (T. Didasc.) omogeneità. Po impleai materia in fabbricas, impiegare, ado
Omogèneu, nea agg. de sa propria natura, perare, metter in opera materia, servirsi di essa,
omogeneo. per le fabbriche. Po rappresentazioni in teatru,
Omologai (T. Leg.) M. ratificai. opera musica. Opera mala, operaccia. Mal
Omologamenti avv. (T. Geometr.) corrispon opera, incomodo, disturbo. Fai mal opera o
dentementi, omologamente. storbu, disturbare, far disappunto.
Omologaziòni s. f. (T. Leg.) ratificazioni. M. Operàbili agg. operabile.
Omòlogu , ga agg. (T. Geom.) corrispon Operadòri, ra v. m. e f operante, operadore,
denti, omologo, corrispondente. operatore, trice, facitore, facitrice. -

Omònimu, ma agg. chi tenit su propriu no Operài v. a. operare, adoperare. Operai po


nini, omònimo. produsiri effettu, agire, produrre effetto. Operai
Onanismu s. m. neologismu medicu (T. G.) po abitudini, operare a stampa, per usanza.
polluzioni proccurada cun sa manu, onanismo, Operai asutta manu, asutta di aqua lavorar,
polluzione volontaria. M. manstrupazioni. di straforo, operar di nascosto. Operai bascia
Oneirocrizia s. f. (T. G.) indovinamentu po menti, de rusticu, fanteggiare.
via de is sonnus, oneirocrizìa, Operàju s. m. operajo. -

Oneràriu, ria agg. " de is Curial.) chi te Operamentu s. m. operamento, esercizio.


nit s' obbligu de fai alguna cosa, onerario. Operanti v. agg. operante: -

Oneròsu, sa agg (t. de s'usu) M. gravosu. Operativu, va agg operativo, operatorio, ope
Onestàdi. M. onestidadi. -

rante, efficace, attivo, attuoso.


Onestài v. a. onestare, accreditare. Operatòriu, ria agg. M. operativu.
Onestamenti avv. onestamente. Operàu, da part. operato, adoperato. . .
Onestàu , da part. onestato. Operazionedda s. f. dim. (dd pron. ingl.)
Onestidàdi s. È onestà, onesto. operazioncella. - -

Onestu s. m. onesto, onestà. Operaziòni s. f operazione, adoperazione,


Onestu, sta agg. onesto. adoperamento.
Onirocritica s. f. (T. G.) splicazioni de is Operedda s. f dim. (dd pron. ingl.) operetta,
sonnus , onirocritica. opericciuola, operina, operuccia.
Onnipotentementi avv. onnipotentemente. Operòsu, sa agg. operoso.
Onnipotenti agg. onnipotente, onnipossente. Opinàbili agg. opinabile. . .
Onnipotènzia s. f onnipotenza. Opinabilmenti avv. opinabilmente, -

Onomanzia s. f. (T. G.) indovinamentu de Opinài v. m. (t. lat. in usu) opinare, imma
fortuna po via de is litteras de su nomini suu, ginarsi, pensare. s

onomanzìa.
Opinanti v. agg. opinante:
Onomàsticu, ca agg. (T. G. de s'usu mo Opinativu, va agg opinativo . - -

dernu ) de su nomini, onomastico. In sa dì tua Opinioni s. f opinione, oppinione; avviso,


onomastica, ovv. in sa di de su nomini tuu sentimento, pensiero, consiglio, considerazione.
in has a cumbidai a prandiri, nel tuo di ono Opinioni superstiziosa, opinione superstiziosa ,
mastico m' inviterai a pranzo. dubbia. Opinioni contraria, disparere, discre
Onomatopèa s. f. (T. G.) finzioni denomini, panza. Po opinioni mia , po consillu mu, po
onomatopèa, onomatopeia. sentimentu miu, a pensai mu, per mio avviso,
Onoràbili agg. onorabile, onorevole. a mio pensare. - - . º
Onoradamenti avv. onoratamente, onorevol Oppiai v. a. donai s'oppiu sonniferu oppia
mente . re, adoppiare, addormentare, assopir coll' oppio.
Onoradòri, ra v. m. e f onoratore, trice. Oppiamentu s. m. adoppiamento, addormen
Onorai v. a onorare, onorificare, far onore, tamento, assonnamento coll'oppio .. . -

riverire . - a
oppiau, da part. oppiato, adoppiato, addor
Onorandu, da agg. onorando. mentato, assopito coll'oppio. - - -

Onoràriu s. m. (t. de s usu) retribuzioni, Oppilài v. a serrai is vasus corporalis, opp lire.
onorario, premio, retriuzione. Oppilatìvu , va agg. oppº"C C -
406 oppº - ORA

Oratòria s. f. oratoria, rettorira.


Oppilau, da part oppilato. -

Orartoriarnenti avv. oratoriamente.


oppilazioni si f oppilazione, rituramento dei Oratòriu s. m. oratorio ,
meati del corpo. -

Qppiu s. m. oppio. - -
Oratòriu, ria agg. oratorio.
opponenti v. agg. opponente, contraddicente. Orau, da (t. r de oràt cat. mentis inope,
Opponimentu s. m. opponimento. -
sciocco, mentecatto, inferno di mente.
Oppòniri v. a opporre, apporre, contraddire, Orazionedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) ora
contrapporre, contrariare, porre incontro. Op zioncella, orazioncina.
poniri simplementi cun paraulas, obbiettare, Oraziòni s f orazione, discorso, ragionamen
opporre. Opponirisì v. r e n. p opporsi, con to: concione. Is orazionis de mangianti, o s An
trapporsi, contendersi, far resistenza, contraire, gelus Domini de su mangianu, squilla. Partiri
dar contro, avversare, ostare, far ostacolo. innantis de is orazionis de su mangianu, par
Opportunamenti avv. opportunamente. tire prima delle squille. Sonai is orazionis de
Opportunidàdi s. f opportunità. mangianu, suonar la squilla. A su toccu de
Opportuni, ma agg. opportuno, favorevole. is orazionis de mangianu, alle squille. A is ora
Po necessariu, opportuno, necessario, bisognevole. zionis de su scurigadroxu, aii Avemaria di
Opposidòri. M. oppositori, sera. Orazioni funerali, orazione funerale, mo
nodìa. T. Gr.
oppositamenti avv. oppositamente.
oppositori v. m. oppositore, avversario. Orbàci s. m. pannu de lana grussu, chi si
Opposiziòni s. f opposizione, obbiezione, con tessit in Sardigna, de ordinariu de colori bian
rapposizione, contrapposto, contrasto, contra cu, e meda usau in is biddas, su quali in al
diamento, contrarietà. gunus logus si narat arbaci, terminu guastau
Oppostu s. m. opposto, opposito, contrario. de s'italianu, albagio.
Oppostu, sta part. opposto, avverso, con Orbàda s. f strum. de ferru po arai, vomero.-
trapposto. -
Orbada cun gorteddu, chi segat sa lea, o leu
Oppressiºni s f oppressione, pressura, op ra, coltro. Arai cun simili orbada, coltrare.
lavorare il terreno col coltro .
pressura. Oppressioni de pettus, oppression di
petto. Po tirannia, oppressione, angheria, ti Orbàda s. f spezia de pisci, melaniuro. Cett.
rannìa . Orbiculàri agg sfericu, de figura tunda, ore
Oppressivu, va agg. oppressivo. biculare, sferico, orbiculato.
oppressòri v. m. oppressore. Orbiculàu, da agg. M. orbiculari.
Opprimenti v. agg. opprimente, oppressante, Orbita s. f. (T. Astronom.) circulu , chi de
oppressatore. -
scrit unu planeta cun su propriu motu , èrbita.
Opprimiri v. a opprimere, oppressare, sop Orcaxeddu s. m. dim. di orcaxu (dd pron.
pressare, conculcare, sopraffare, tiranneggiare, ingl. ) t. r. callajetta.
affoltare, abbattere. Orcà su s. m. (t. r.) passaggiu po intrai ind'
Opprimiu, ia part. oppresso, soppresso, sop unu cungiau, callaja, valico, passaggio, passo.
pressato, sopraffatto. -
Orcaxu de cresura, callaja, varco. Orcaxu de
Oppugnadòri, ra v. m. e f oppugnatore, trice. muru in is cungiaus, guado. V. Gagl.
Oppugnài v. a. (t de s' usu) oppugnare, Orchestra s. f palcu de is sonadoris, orchestra.
vincer per forza, superare, abbattere. Orcàu s. m. (t. r.) M. pizzianti.
Oppugnamentu s. m. contrasto, oppugna Orcotomia s. f. (T. G. Chirurg. ) amputazioni
mento, contrasto. de is testiculus, orrotomìa.
Oppugnàu, da part. oppugnato, vinto per forza. Orcu s. m. animali immaginariu, orco.
Oppugnaziòni s. f oppugnazione, vincimento Ordenài. M. ordinai .
Ordidòri v. m. orditore.
per forza - -

Oprìgu s. m. (t. r chi parit guastau de apri Ordidròxu s. m. M. orditoriu.


cus lat. e tenit su propriu significau) si usat po Ordidiura s. f. orditura, intelaiata.
reddossu, o logu espostu a soli in tempus Ordimentu s. m. ordimento. Stamini de seda,
de jerru, solato, caldina. Stai in s opriga, o filu po fai s ordimentu , orsojo.
stare a solatio, o in luogo esposto al sole Ordinàbili agg. ordinabile.
d' inverno. - - Ordinadamenti avv. ordinatamente, ordinal
Opùsculu s. m. opuscolo, operetta. mente, regolatamente.
Ora s. f. ora. A bon ora avv. di buon ora, Ordinadòri, ra v. m. e f. ordinatore, trice.
a buon ora, per tempo. No biri s'ora, o par Ordinàgus s. m., pl. (T. de Messaju) ſunis,
riri un' ora mll'annus, non veder l' ora, pa chi serbint de redinas po regulai is bois, re
rere un' ora mille anni. Baxi in bon' ora, an dini de buoi.
date in pace. Bai in ora mala, va in mal ora. Ordinài v. a. donai ordini, ordinare, coman
Sonai is oras, batter le ore. Oras canonicas, dare, prescrivere, imporre, commettere, dar
ore canoniche. ordine. Po regulai, ordinare, regolare, stan
Oracolista s. m. chi pronunziat oraculus, ora ziare, statuire, assembrare. Ordinai po donai
colista. ordinis sacrus, ordinare, dare, " or

Oràculu s. m. oracolo. dini sacri. Po poniri in ordini, divisare, met


Oradòri, ra v. m. e f. dicitore, oratare, trice, ter in ordine .
concionatore, predicatore, concionante , con Ordinàli agg. M. ordinariu. Po ordinau, nu
cionatrice. meru ordinati, numero ordinale.
Oragànu s. m. (t. de s'usu) nuu de bentu, Ordinalmenti. avv. ordinalmente .
chi girat cun impetu, oragàno, bifera, remo Ordinamentu s. m. ordinamento.
lino, modo di vento. Un'atera spezia si narat Ordinandu agg. e sust. ordinando.
bisciabòva, tifòne. Ordinanti v. agg. e sust. ordinante.
ORD -
ORE 407

Ordinanza s. f ordinanza, ordinamento, schie Oreria s. f operas di oru traballau, oraria.


ramento. Poniri in ordinanza s” esercitu, met Oreunemòsi s. f. (T. Gr.) trattau de sa de
ter in ordinanza, schierare, indrappellare, di strizioni de is montis, oreunemòsi.
stendere, attelare l'esercito. Postu in ordinan Orfana s. f orfana.
za, attelato, indrappellato, schierato. Orſanedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) orfanetta.
Ordinariamenti avv. comunemente, ordina Orfaneddu s. m. dim. (dd pron. ingl. ) orfa
riamente . nello, orfanetto, e orfanino.
Ordinàriu s. m. cuddu, chi tenit giurisdizioni Orfanèsa. Mi. orfanidadi.
ordinaria in is cosas de is ecclesiasticus, Ordi Orfanidàdi s. f orfanità, orfanezza.
nario, Vescovo diocesano. Orfanotròliu s. m. (t. de s'usu) alloggiu di
Ordinàriu, ria agg. ordinario, solito, con orfanus, orfanotrofio.
sueto, triviale, comune. Po cosa bascia, o de Orfanu s. m. orfano.
pagu valori, cosa ordinaria, dozzinale, comu Organài v. a. organai su linu, maciullare,
nale. De ordinariu postu avv. d' ordinario, or gramolare il lino.
dinariamente. Organàli agg. organale. Venas organalis si
Ordinativu, va agg. ordinativo. marant is chi sunt accanta de is istrumentas,
Ordinàu, da part. ordinato, comandato, com chi formant sa boxi, vene organali. -

messo, prescritto. Po regulau, ordinato, rego Organariu s. m. su chi fait organus, artefice
lato, moderato. Po ordinau in sacris, promosso d'organi.
agli ordini sacri. Po postu in ordini, divisato, Organàu, da part. trattendu de linu, maciul
Ordinaziòni s. f. ordinazione. Po collazioni lato, gramolato.
di ordinis ecclesiasticus, ordinazione . Organeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) orga
Ordineddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) or netto. Organeddu po imparai ariettas a is cana
dinetto, ordinuzzo. rius, serinetta. (T. dell' uso moderno preso
Ordingiài v. a. (t. b. ) allestiri, allestire, ap dal francese. ) -

prontare, congegnare. M. approntai. Po ador Organettu s. m. dirm. organetto. Organettu a


nai, parai, arrangiai, adornare, parare, ordi cilindru cun registrus de boxi, organetto a ci
nare, addobbare, ornar con parato. Ordin lindro con registri di voci.
giai, parai unu cuaddu, poniriddi is aderezzus, Organicamenti avv. organicamente.
bardamentare. Orgànicu, ca agg. organico, strumentale.
Ordingiàu, da part. allestiu, allestito, ap Organista s. m. sonadori di organu, organista.
prontato. M. approntau. Po arrangiau, parau, Organizzài v. a. organizzare, organare.
addobbato, parato, ornato. Domu beni ordin Organizzamentu s. m. organizzamento.
giada, arrangiada, casa bene addobbata, or Organizzàu, da part. organizzato.
nata, parata. Cuaddu beni ordingian, beni Organizzaziòni s. f organizzazione.
rau, chi portat totus is aderezzus, cavallo Organu s. m. strum. musicali, organo. Sa se
ardamentato, bardato. Mali ordingiau, scia creta cun su cobercu, pancone. ls istampus,
mannato. aundi si adattant is buccas de is cannomis, le
Ordingiu s. m. ordigno, ordegno. imboccature. Su tecleau, l' ordine de tasti, la
Ordini s. m. ordine, disposizione. Po cu tastatura. Is registrus, i registri. Is cannonis,
mandu, ordine, commessione, comando. Or le canne, i tubi. Is foddis o mancias, i mantici.
dini religiosu, regola, ordine religioso. Ordinis Tirai is mancias, mantacare, soffiar col mantaco.
sacrus, ordini sacri. Po regulamentu, ordine, Su cannoni, chi donat su bentu a sa macchina,
maniera, regola, regolamento. In ordini a cus portavento. Is pedalis, i pedali. Organu strum,
su, in ordine a ciò. Poniri in ordini, prepa po dissossai su linu, maciulla, gramola.
rare, metter in ordine. Po ordini avv. per ore Organu s. m. spezia de pisci, organo.
dine, ordinatamente. Ordinis di Architettura Orgasmu s. m. (t. de s'usu) nuovimentu in
sunti su Toscanu, su Doricu, su Jonicu, su ternu de passioni, e fervidesa de is ispiritus ani
Corintiu, e su Cumpostu , gli ordini d'Archi malis, orgasmo.
tettura sono il Toscano , il Dorico, lº Jonico, Orgiàli s. m. volat. strillozzo. Cett.
il Corintio, e il Composito. Ponirisì in ordini Orgias s. f pl. festas, chi si ſiant in onori de
de battaglia, assembrarsi, accostarsi insieme, Baccu, orgie. -

mettersi in ordine a combattere. Postu in or Orgiàta s. f orzata. -

dini de battaglia, assembrato, affrontato. Orgiàu, da agg. (t. r.) si narat propriamenti
Ordiri v. a. disponiri su stamini in s' ordi de cuaddu ingrassau a orgiu, ingrassato con orzo.
droxu, o in su " , intelajare, ordire. Po
-

Orgiu s. m. fruttu cereali, orzo, orzo cumune.


macchinai, ordire, macchinare. Po formai, (Hordeum Vulgare Linn.) Amnesturau cun
ordire, formare. orgiu, orzato. Pappadori di orgiu, critòſago.
Orditòriu s. m. orditofo . Orientai v. a. (T. Marinasescu) orientare:
Ordiu s. m. su filu postu in s' ordidroxu, Orientai is velas, disponiriddas po arriciri beni
ordito . su bentu, orientar le vele.
Ordiu, da part. ordito, intelajato. Orientàli agg. orientale.
Oreogenìa s. f. (T. Gr.) trattau de sa for Orientalmenti avv. orientalmente.
mazioni de is montis , oreogenìa . -
Orienti s. m. sa parti de levanti, oriente, le
Oreografia s. f. (T. Gr.) descrizioni de is vante, est.
montis, oreografia. -
Orifiamma s. f bandera, in sa quali ſiat pin
Qreogràficu, ca agg (T. Gr.) chi appartenit tada una flanma in campu di oru, orifiamma,
a s oreografia, oreogràfico. oriafiamma. - -

Oreologia s. f. (T. Gr.) trattan de is montis Orifigeria s. f. arti de s' orifici, orificeria,
primitivus, oreologia. oreficeria.
C e c 2
408 ORI ORI

Orifici s. m. orefice. Orifigi de traballus gen ras, bastoncini di pasta fritta, o fatti a spira,
tilis, minutiere. o ingraticolati, chiocciolini.
Orificiu s. m. orifizio, orificio. Orina s. f orina. Profusioni di orina, o siat
Origa s. f orecchia, orecchio prus usau, che mali de no podiri reteniris orina, dialète, dia
orecchia. Timpanu de s' origa T. Med. mem betica. Retenzioni, o siat totali suppressioni di
brana interiori de s origa, timpano. Caragolu, orina , scurta.
o siat su cavu de s' origa, coclea, cavità dell' Orinàda s. f pisciarada, orinata.
orecchio. Fogliu di origa espres. rust. tenerume Orinài v. n. orinare, pisciare.
dell'orecchio, lobulo. Bruttesa di origa, cerume. Orinaleddu s. m. dim. (dd prou. ingl.) ori
Origa manna, orecchione, orecchiaccio. Omini naletto, orinalino .
di origas mannas, uomo orecchiuto. Origa pitica, Orinàli s. m. orinale.
orecchietta. Colpu donau a s' origa, orecchiata, Orinàriu, ria agg. orinario.
recchiata, recchione. Tappai is origas, turargli Orinàu , da part. pisciato.
orecchi. Stappai is origas, sturar gli orecchi. Orinòsu, sa agg. orinoso.
Stampai is origas, forar gli orecchi. Allutai is Orivettadùra. M. orivettu .
origas propriu de is animalis, rizzar gli orecchi. Orivettài v. a. M. avvorettai ec.
Zumiu, ammuinu di origas, zufolamento, buci Orivettu s. m. (t. cat.) M. avvoretta.
namento d'orecchi. Mi zumiant is origas, mi Orixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) oretta,
zufolano, mi fischiano, mi rombano gli orecchi. orlazzag .

Beniri a origas, venire agli orecchi, aver sentore, Orizzontaisì v. n. p. regolarsi.


o notizia. Donai origa, dare, prestare orecchio, Orizzontàli agg. orizzontale.
attendere a ciò, che si dice. Poniri origa, por Orizzontalmenti avv. orizzontalmente.
gere, porre orecchio, accostarsi per sentire, ori Orizzonti s. m. sa linea celesti, chi terminat
gliare, orecchiare, sorrecchiare, dar d'orecchio. sa vista nostra, orizzonte.
Stai cun is origas apparadas, attentas po in Orma s. f impressioni, chi lassat su pei in
tendiri una cosa, stare cogli orecchi tesi, o le terra camminendu, orma, pedata. Orma t. r.
vati. Grai a origas surdixeddu, sordastro. Ca crescimentu di aqua in su flumini, piena. Po
mali de s' origa, chi condusit a sa cascia de su modellu, o exemplari, orma, modello, esem
tamburru, tromba d' Eustacchio. Origa de su coru, plare, prototipo.
auricola. Fai Origas de mercanti, ſai su surdu, Orminìacu s. m. bolu di Armenia, chi serbit
far orecchio di mercatante, far le viste di non a is doradoris, orminàaco.
intendere, fare il sordacchione, suonar la sor Ornadamenti avv. ornatamente .
dina. Sturdiri is origas cun sa ciarla, torre gli Ornadòri, ra v. m. e f. ornatore, trice.
orecchi col cicalare. Sulai una cosa in is origas Ornadùra s. f. ornatura, ornatezza.
a unu, donai notizia secreta, sufolare, soffiare, Ornài v. a. ornare, adornare, addobbare,
fischiare altrui negli orecchi, dargli segreta no acconciare. Ormaisì v. r. abbigliarsi, ornarsi,
tizia. Cantai a origa, o di aria, cantare a orecchio, adornarsi, addobbarsi. Ormai de gioias, in
a aria. Tirai is origas, reprendiri, tirar le giojellare.
orecchie. Poniri unu pulixi in s” origa a unu, Ornamentàli agg. ornamentale,
poniriddu in pensamentu, cacciare ad uno un Ornamenteddu s. m. dim. (dd pron. ingl.)
cocomero in corpo, metterlo in pensiero, met ornanneritinto .
tere un calabrone nell'orecchio. Poniri is origas Ornamentu s. m. ornamento, abbigliamento,
in concia, dar gli orecchi a rimpedulare. Poniri addobbamento, pulitura, abbellimento, abbelli
origa po ascr-tai attentamenti, appuntar gli tura. Ornamentu studiau, o fattu cun troppu
orecchi. Origas de sabata, becchetti. Origas de applicazioni, attillatura, attillatezza. Cun pu
s'ancora, orecchi dell'ancora. Origa de sa panga, lidura, o ornamentu studiau , attillatamente ,
o vanga strum. di agricolt stecca, vangile. Origa con attillatura. Ornamentu de perlas de portai
de molenti, spezia di erba, orecchio d'asino, in conca in logu de ghirlanda, carcàme :
consolida maggiore. Senza origas, o sdorigau, Ornàta, da part. ornato, adornato, abbiglia
aòto. Bonav. privo d'orecchi. to, addobbato.
Orighedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) orec Ornitologia s. f. (T. G.) trattau de is vola
chietta . tilis, ornitologìa.
Originadòri, ra v. m. e f. (t. de s'usu) ori Ornitòlogu s. m. (T. G.) Professori di orni
ginatore, trice. tologia, ornitòlogo. -

Originài v. a. (t. de s'usu) donai origini, o Ornitomanzia s. f. (T. G.) indovinamentu po


principiu, originare, dar origine. Originai v. via de is pillonis, ornitomanzìa.
m. e originaisì n. p. originare, trarre origine. Orometria s. f. (T. Didasc.) regula po incon
Originàli s. m. originale. trai is oras, orometrìa .
Originali agg. originale, archètipo. Scrittura Oropellu s. m. lamina suttilissima de ramini
originali, scrittura autografa. cun sa superficie colori di oru, orpello. Fig.
Originalidàdi s. f originalità. falsificazioni, orpello, palliamento,
Originalmenti avv. originalmente. Oròscopu s. m. ascendenti, oròscopo, genet
Originariamenti avv. originariamente. lìaco, ascendente. -

Originàriu, ria agg. originario. Orottère s. m. (T. de s'Ottica) terminu de


Originàu, da part. originato. visioni, o de totu su chi si bit , orottère.
Origini s. f. (t. de s'usu) principiu, origine. Orpellài v. a. (t. de s'usu) ornai cun oro
" s. m. spezia de circhigliu di oru in p" , orpellare, ormare, o coprire con orpello.
logu de recadas, campanella, cerchietto d'oro. 'ig. ſingiri, falsificai, inorpellare, palliare, ma
Origliaris pl. campanelle, cerchietti. scherare, ingannare speciosamente. M. falsificai.
Origliettas s. f pl. frittura de diversas figu Orpellamentu s. m. (t. de s'usu ) inganna
ORP ORT A09

cun apparienzia de beni, orpellamento, inorpel Ortodromia s. f. (T. G. Didasc.) linea retta,
lamento, finzione, inganno specioso. chi descrit unu naviu navighendu cund' unu
Orpellau, da part. fig. orpellato, palliato, propriu hentu, ortodromìa.
mascherato. M. falsificau, e mascherau. Ortografia s. f. (T. G.) regula descriri beni,
Orpellu. M. oropellu . ortografia.
Orreddu s. m. t. r. (dd pron. ingl.) fardetta Ortogràſicu, ca agg. ortogràfico.
bianca de tela, camiciotto. Ortografizzài v. a. sighiri is regulas des orto
Orrendamenti avv. orrendamente. -
grafia in su scriri, ortografizzare.
Orrendu , da agg. orrendo, orribile, spaven Ortologia s. f. (T. G. Gramat.) cudda parti
tevole, spaventante, terribile. de sa gramatica, ch' imparat sa manera de
Orrettiziu, zia agg. (T. Leg. lat.) si narat de fueddai, ortologia,
scrittura defettosa po hai cagliau alguna cosa Ortopedia s. f. (T. G. Didasc.) s arti de cur
necessaria di esprimiri, po impetrai legittima riggiri, o de preveniri is vizius de su corpus in
menti alguna concessioni, orrettizio. - is pipius, ortopedia,
Orrezioni s. f cagliamentu di alguna cosa ne Ortu s. m. orto.
cessaria di esprimiri in alguna scrittura, orrezione. Ortulànu s. m. ortolano.
Orribili agg. orribile, orrendo, spaventevole, Ortulànu, ma agg. di ortu, ortolano.
spaventante, terribile, che mette spavento, spa Oru s. m. (o claru) metallu de colori grogu
ventoso, spaurevole, cruento. su prus preziosu e pesanti, oro. Oru massissu,
Orribilmenti avv. spaventevolmente, spavento o massicciu, oro ºl, massiccio, effettivo, puris
samente, orribilmente, terribilmente. simo. Oru schettu, obrizzo. Oru bàttiu a liburu,
Orridu, da agg. oscuru, squallido, orrido. oro battuto a libretto. Baliri a pesu di oru,
Orriu s. m. cadinu de preta de canna po po valer tantº oro. Totu su chi luxit no est ora
miri lori, cannajo. prov. quel che ciondola, non cade, tutto ciò,
Orròli s. m. arburi de landiri, su propriu de che riluce, non è oro. Orus pl, una de is merzas
chercu, quercia, rovere. (Quercus robur. Lin.) de is cartas de giogu, danari. -

Boscu di orrolis, querceto. Arburi pitica di or Oru s. m. (o oscuru) orlo, lembo. Oru de
roli, querciuola, querciuolo. Linnamini di or mari, lido, lito, riva, piaggia, spiaggia. Ora
roli, legname quercino. de mari scavau po fabbricai, o calafatai is navius,
Orròri s. m. orrore, orridezza, orridità, spa cantière. Navigai or oru de mari, navigare ,
vento. Po abbominazioni . M. Po oscuridadi. M. navicare piaggia piaggia, riva riva. Oru da
Orrorizzài e orrorisài v. a. spantai, o portai flumini, sponda, ripa, riva del fiume. Carn
orrori , inorridire, spaventare, atterrire, sbigot minai or'oru de flumini, arriu arriu, camminare
tire, spaurire, metter in terrore, raccapricciare. accosto, lungo, rasente, o lunghesso il fiume.
Orrorizzaisì de paura in signif neutr. e neutr. Oru de funtana, sponda di pozzo. Oru de bi
pass. inorridire, prender orrore, atterrirsi, sbi stiri, falda, fimbria, lembo. Oru de sa pibirista,
gottirsi, accapricciare, raccapricciare, racca nepitello. Oru de su lettu, sponda, proda del
pricciarsi, spaurirsi, spaventarsi, divenirpauroso, letto. Oru de su camminu, proda della strada.
pigliar terrore. Oru de su pannu, orlo del panno. Essiri in
Orrorizzamentu s. m. spavento, spaventamento, s oru de su precipiziu, esser sull'orlo del pre
sbigottimento, atterrimento. cipizio. Oru po avvoretta M. Furriai oru a unu
Orrorizzàu, da part. e orrorisau, inorridito, muccadori espres, rust. M. avvorettai. Po cantu
spaventato, atterrito, sbigottito, spaurato, spaurito. de is corpus solidus v. gr. cantu de unu pezzu,
Orsa s. f maggiori e minori. Cuddas duas de una mesa, de una porta ec. spigolo, canto vivo
costellazionis, chi sunt accanta de su Polu ar d' un cantone, d una tavola, d una porta ec.
ticu, orsa maggiore, e orsa minore. Oru po vora, orlo, Po vora viva de is telas,
Ortàglia s. f. (t. de s'usu) ortu, ortaglia. vivagno. Oru de vasu, de gliaga, labbro di t'aso,
ortaia s. f erbas di ortu, ortaggio, erbag di piaga. Furriai is orus facci a susu, rimloc
gio: Po ortaglia. M. -care, arrovesciare gli orli. Orus furriaus, o estre
Ortidùra s. f indozzamento. midadis furriadas, orli arrovesciati, rimboccati.
Ortieddu s. m. (dd pron. ingl.) contrappesu Orvettài v. a. e in aterus logus, orivettài (T.
de su fusu, chi si ponit in s'asta, fusajolo. Su de Cassadori) andai a orvettu, aspettai sa cassa
maistu, chi fait is fusus, fusajo . o su pegus, chi bengata sa pastura, o a s aqua,
Ortieddu de padenti erb. M. fà de porcus. andare a balzello. Orvettai, o andai orvettendu
Ortigu s. m. (t. r.) M. suru . fig M. osservai, spiai, andai investighendu.
Ortiri v. n. e ortirisì n. p. (t. "
beniri Orvettu s. m. (T. de Cassadori) s'attu di
ortizzu, indozzare, intristire, imbozzacchire, in aspettai sa cassa, balzelio. Andai a orvettu, an
catorzolirsi, venire a stento. dare a balzello.
Ortu, da part. indozzato, venuto a stento. Orza s. f orza. Andai a orza, andare all'
Ortixeddu s. m. dim. ( dd pron. ingl.) orti orza, orzare.
arello, orticino. -
Orziàda s. f fruttu de mari, ortica marina,
Ortizzu, zza agg. scriato, indozzato. On or e is Naturalistas, pesce fiore.
tizzu, uovo indozzato. Animali ortizzu, animale Osanna (T. Ebreu) salvanosì, osanna, salva
scriato. - - -

ti prego.
Ortodossia s. f. (T. G.) conformidadi a is sanas Oscenamenti avv. oscenamente.
opinionis in materia de Religioni, ortodossia. Oscenidadi s. f. (t. de s' usu) oscenità.
Ortodossògrafu s. m. (T. G.) scrittori de is Oscènu, ma agg. (t de s' usu) osceno. - -

Dogmas de sa Religioni Cattolica, ortodossògrafo. Oscillài v. n. (T. de sa Meccanica) moviriº


Ortodossu, ssa agg. (T. G. de s'usu) chi po vibrazioni, e si narat de su spiritº da su
creit rettamenti in materia de Religioni, ortodosso. relogiu, oscillare. - - a
4 I0 OSC OSS

Oscillatòriu, ria agg. oscillatorio. Po similit. sustegnu interiori de una macchina,


Oscillazioni s. f. (T. de sa Meccanica) motu ossatura , intelaiatura. Ossatura de sa barca de
de su pendulu po vibrazioni, oscillazione. is volatilis senza sa pruppa, catriosso.
Osctilazioni s. f. (T. Geom.) con cursu de duas Osselinu, o ossu de l" s. m. capecchio.
curvas, chi tenint su raju comunu de sa li Ossequenti v. agg. ossequente. -

nea evoluta, osculazione. Osseqiài v. a. ossequiare, render ossequio.


Oscurabili agg. oscurabile. Osseqòiàu, da part. onorato, rispettato.
Oscuradòri, ra v. m. e f. oscuratore, trice. - Osseqiiiosamenti avv. ossequiosamente.
Oscurài v. a. oscurare, ottenebrare, tenebra - Osseqiòsu, sa agg. ossequioso.
re, Gffuscare, rabbujare, intenebrare, coprir di Osseqiu s. m. ossequio, riverenza, rispetto,
tenebre. Oscurai sa faina, oscurare, denigrare Osserva tra 2 al .

la fama. Oscuraisì n. p. intenerire, oscurarsi, Ossèra s. f sepultura comuna, carnafo, os


suario. t. lat.
offuscarsi, ottenebrare, rabbuiarsi, ottenebrarsi,
rabbrunare, coprirsi di tenebre, divenire oscuro. Osservàbili agg. osservabile.
Oscurais de nebbia, e coberririsì de nuis, Osservabilmenti avv. osservabilmente.
innebbiarsi, oscurarsi, caligare, annuvolare, Osservadòri, ra v. m. e f. osservatore, trice,
annuvolire , annuvolarsi, annuvolirsi. Oscurai spettatore, servatore, trice, servante.
sa vista, abbagliare, oscurar la vista. Osservài v. a. osservare, notare, considerare
Oscuramenti avv. oscuramente. diligentemente. Osservai attentamenti, sopra -
Oscuramentu s. m. oscuramento. Oscuramentu vedere. Osservai sa lei, osservar la legge.
de fama, denigrazione. - Osservamentu s. m. osservamento. ».

Oscuràu, da part. oscurato, ottenebrato, of. Osservanti v. agg. osservante. Po religiosu,


fuscato, rallujato, intenebrato, intenebrito. Oscu - osservante, zoccolante.
rau de nebbia, o de nuis, annebbiato, annu Osservànzia s. f osservanza, osservanzia.
volato. Tempus annuau, tempo annebbiato, an Osservativu, va agg. osservativo.
nuvolato, coperto di nebbia, di nuvole. Oscu Osservatòriu s. m. logu po osservai, specola,
rau in sa fama, denigrato. osservatorio. -

Oscurazioni s. f oscurazione, oscuramento, Osservàu, da part. osservato.


ottenebrazione. -
Osservazionedda s. f. dim. (dd pron. ingl.)
osservazioncella.
Oscureddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) Osservaziòni s. f osservazione.
oscuretto, oscuriccio. -
- -

Oscurèssiri v. a. (t. sp.) e oscuressirsì n. p. Ossessu, ssa agg. e sust (t des usu) spi
farsi bujo, oscurarsi. M. oscurai. Po faisì notti, ridau, ossesso, invasato, indemoniato. -

annottare, farsi bujo. Oscuressirisi su Celu, Osseu, ssea agg. di ossu, osseo.
farsi bujo, oscurarsi il Cielo. Ossia, e ossiga s. f (t. r.) domu de s'ossia.
Oscurèssiu, ssia part. M. oscurau. M. ossera.
Oscuridàdi s. f oscurità, bujo, oscuro, te Ossidài v. a. (T. Chim.) elevai a su stadu di
nebre, tenebrosità. Oscuridadi po scuriu causau ossidu, chi est s' effettu, chi produsint is acidus
de borea, o nebbia densa, caligine, nebbia ſolta. in is corpus, cun is qualis si combinant , os
Oscuru s. m. oscuro, bujo, oscurità, oscurezza. sidare, innalzare allo stato di ossido. Ossidaisì
Oscuru, ra agg. oscuro, fosco, cieco, tene n. p. ossidarsi. S' effettu chi produsint is acidus
broso, bujo, caliginoso, tetro, nero. Oscuru po in su ramini, maraus arraminai. M.
cobertu de nuis, caliginoso, tenebroso, pien di Ossidàti, da part. (T. Chimic. in usu) ossidato.
caligine. Notti oscura, o scuriosa, notte bufa. Ossidionàli agg. (T. de sa Storia Rom ) Co
Colori oscuru, color cupo, scuro. Grutta oscura, roma ossidionali, chi si soliat donai a chini li
otta cimmeria. Oscuru po difficili a cumpren beràda de s' assediu, corona ossidionale.
diri, astruso, oscuro, recondito, difficile ad Ossidu s. m. (T. Chimic. in usu) sustanzia
intendersi, o capirsi. -
ossigenada, ossido.
Ospedàggiu s. m. (t. sp.) albergo, alber Ossieddu s. m. (dd pron. ingl.) t. r. sustegnu,
gamento - aundi s'attaccant is signalis de is Missalis, Bre
Ospedài v. a. (t. sp.) albergare, alloggiare, viarius ec. bruco, attaccagnolo de segnali.
ospiziare, dare albergo. Ospedai v. n. pigai al Ossificaisì v. n. p. (T. Med.) formaisì in ossu,
loggiu, all'ergare, alloggiare, prender albergo, ossificarsi. - -

Ospedàli s. m. spedale, ospedale. Ospedali Ossificàu, da part. ossificato.


de is chi hanti suffriu ", o segadura de Ossificaziòni s. f. (T. Med.) formazioni de is
conca, o di ateru membru, spedale dei capi rotti. ossus, ossificazione.
Ospedalira s. f, direttrice di spedale: Ossif agu agg. (T. de s' Ornitologia) si narat
Ospedalièri s. m. spedalingo, spedaliere. de spezia de pilloni, chi segat s ossu, uccello
Ospedau, da part allergato, alloggiato, ossìfrago, aquila marina.
Ospitalidadi s. f. (t. de s'usu) ospitalità. ssiga s. f. (t. r.) M. ossera.
Ospitalmenti avv. ospitalmente: Ossigenau, da agg. (T. Chimic. ) ossigenato,
Ospitali agg. ospitale, ospitabile. -
Ossigenu s. m. (T. Chimic. ) sustanzia, chi
Ospiti s. m. (t de s' usu) chini alloggiate sa produsint is acidus in totus is corpus, cun is
persona alloggiada, ospite: qualis si coi binant, de undi nascit su fluidu,
Ospiziu s. m. logu di alloggiai, ospizio. chi si narat aria vitali, ossigeno, ossigene.
Ossadùra s. f. M. ossatura. -
Ossixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) ossetto,
Ossàju s. m. su chi fait traballus di ossu, ossajo. ossicino, osserello.
Ossamenta s. f. M. ossatura.
Ossòsu, sa agg. M. ossudu. Tumori ossosu,
Ossàmini s. m. cantidadi di ossus, ossame. di ossu slogau, e mali curau, soprosso, esòstosi.
Ossatùra s. f. ordini de is ossus, ossatura. lucomodau de custu tumori, soprossuto. º
OSS OST- 41Iº

Ossu s. m. osso, pl le ossa. Ossur anteriori Osteologia si f (T. G. Anatom.) trattata da


de sa conca, sincipite. Ossu de mesu de su is ossus de sti corpus umanu, osteologia.
ettus, sterno. Ossu de su genugu, chi est mo Osteotomia si f (T. G. Anatom.) trattau de
ſi , e de algunus si narat rodedda, rotella, s incisioni de is ossus, osteotomia.
patella : Ossu rabbiosu, noce del piede, mal Osteria s. f osteria, ostello. Paga da osteria,
lèolo. lncasciu de is ossus, uòvolo, incassatura po is animalis, strali ggio. Paga de prangiu, o
di due ossa. Giuntura de is ossus, menatura. eena, chi si fait in s' osteria, e in atea a but
Bogaisì de pari un ossu, slogaisì s'ossu, lussare, tega, scotto.
slogarsi un osso. Slogamentu de un ossu, slo Osteriàrgia, e osteriarxa s. f ostessa, al
gamento d'un osso, lussazione . (T. Chirurg.) bergatrice.
Ossu sacru, e in t. basciu fusti de sa coa, Osteriargiu, e osteriarxu s. m. oste, ostellano,
osso sacro, codione. Arroiri s' ossu, roder albergatore, alloggiatore, alloggiante.
l' osso. Non c' est pezza senza di ossu Osteriedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) al
rov. non va mai carne senz' osso, non si ha berghetto.
f" senza incomodo. No portai che sa peddi Ostetricia s. f. (T. Chirurg) s arti de prastai
sun is ossus, no essiri che pedoli e ossus, si na aggiudu a is parturentis, ostetricia.
rat de unu meda langiu, non avere, o non es Ostia s. f ostia. Una pani di ostia, una falda
re che osso e pelle. Lassai, o perdiri pruppa e d'ostia. Po vittima, ostia, vittima.
ossu, arruinaisì interamenti, lasciare le polpe, Ostiariàtu s. m. su primu de is quattru on
e le ossa. Ossu lagrimali, osso lacrimale, osso dinis minoris, ostiariato.
anguis, ugna dell'orecchio. Tumori ossosu, o Ostiariu s. m. su chi tenits ordini de s' ostia
di ossu bogau de pari, e non beni torrau a riatu, ostiario.
postu , soprosso, esostosi. Ossu de seppia, osso Ostièra s. f scatula de is ostias, cassetta, o
di seppia, biscotto di mare. Ossu slogau, osso scatola delle ostie.
disovolato, uscito dall'uòvolo. Omini tot ossus, Ostili agg. ostile.
uomo ossuto. Ossu de is fruttas, comenti sunti Ostilidàdi s. f ostilità.
pressiu, pruna, olia, cerexia e similis, chi usual Ostilmenti avv. ostilmente.
menti maraus pisu, nòcciolo. Ossu, cun su quali Ostinadamenti avv. ostinatamente, pertinare
i" is pipius, aliosso. Incontrai ossu in sa mente, perfidiosamente.
isciura prov. incontrai difficultadi aundino est, Ostinadeddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)
intorbidar l' acqua chiara, trovar difficoltà ovº ostinatello, ostinatetto.
ella non è. Furriaisì , o cunvertirisì in ossu, Ostinaisì v. n. p. ostinarsi, divenire ostinato.
ossificarsi. Ossu de linu, lisca. Ossu de linu su Ostinàu, da part. ostinato, divenuto perfidioso.
prus grussu, chi bogat innantis de sa prima stuppa, Ostinau, da agg. ostinato, perfidioso, pro
capecchio. Linu, chi portat ossu, lino liscoso. tervo, pertinace, caparbio.
Ossùdu, da agg. ossuto, ossoso. Ostinazionedda s. f. dim. (dd pron. ingl.)
Ostàculu s. m. (t. de s' usu) impedimentu, ostinazioncella.
ostacolo, sbarra, intoppo, impedimento, ritegno, Ostinaziònis. f ostinazione, pertinacia, capar.
sbarro. Po difficultadi spinosa, arduità, spinosità, bietà, caponeria, caparbierìa, caponaggine.
spinosa difficoltà. Ostioneddu s. m. dim. (dd pron. ingl. ]
Ostadòri v. m. contrarianti, ostatore. M. op ostrichetta .
positori. Ostiòni s. m. conchiglia de mari, èstrica.
Ostàggiu s. m. (t. de s' usu) sa persona, chi Ostioni mannu, ostricone.
si donat in poderi di atiri po seguridadi de Ostracismu s. m esiliu de is personas potentis,
s'osservanzia, ostaggio, statico. chi ſiant umbra a su guvernu, ostracismo.
Ostài v. n. (t. lat.) impediri, ostare, far Ostruìri v. a. (t. de s' usu) causai ostru
ostacolo, contrariare, opporsi, imbroccare, im-, zioni, ostruire, ingorgare, intasare, cagionar
-

pignere, resistere, impedire, contraddire. ostruzione.

Ostanti v. agg. ostante. Non ostanti cussu, Ostruttivu, va agg. ostruttivo.


erò non ostante. Ostruttu, tta part. ostrutto, ingorgato, intasate.
Ostàu part. neutr che ha fatto ostacolo, che Ostruzionedda s. f. dim. (dd pron. ingl.)
ha impedito, contraddetto, ripugnato, contrariato. ostruzione ella .
Ostensòriu s. m. su donzegliu, aundis esponit Ostruziòni s. f serramentu de is vasus, e ca
su Santissimu, ostensorio. nalis de su sanguni, ostruzione. Ostruzioni de
Ostentadòri. M. vantadori. figau, ostruzion di fegato, o epatica. Po co
Ostentài v. a. (t. de s'usu) fai mostra pom stipau, intasatura, ingorgamento.
posa di alguna cosa, ostentare, mostrar con fasto, Ottàgonu s. m. figura di ottu ladus, ottàgono.
far mostra pomposa. Cittalmia s. f. (T. Med.) malada de is ogus,
Ostentazioni s. f. (t. de s'usu) fastu, parada, ziddicosidadi, ottalmìa.
mostra pomposa, ostentazione, fasto , mostra Ottàlmicu, ca agg. (T. Med.) ottàlmico.
naposa . Ottalmografia s. f. (T. Chirurg.) trattau de in
""ra s. m. (T. Med.) dolori acutu, chi ogus, ottalmografia.
Ottangulàri agg. chi tenit ottu angulus, ottan
parit, chi si zacchint totus is ossus, osteocòpo.
Osteogenia s. f. (T. G. Med.) formazioni de golare, ottangulare.
is ossus, osteogenìa. Ottangulàu, da agg. chi tenit ottu angulus,
Osteogonia s. f. (T. G. Anatom.) trattàu de e ottu ladus, ottangolato, ottangonato.
is cambiamentus, chi benint a is ossus, osteogonìa. Ottàngulu s. m. figura di ottu angulus, e di
Osteografia s. f. (T. G. Anatom.) trattau de ottu ladus, ottangolo.
is ossus in su stadu de sa perfezioni insòru, Ottanta agg. ottanta.
osteografia. Ottante s. u strun. inventau po osservai a
4 12 OTT OU

astrus in su mari contra su motu de su basti chi naraus revegliu, torlo, e tuorlo, in pl. i
mentu, ottante. tuorli, le tuorla. Su scroxu, guscio dell' uovo.
Ottantèsimu, ma agg. ottantesimo. Ou cottu intre moddi e tostau, uovo bazzotto.
Ottativu s. m. (t. gramat.) unu de is modus Cocchi narant is pipius a s ou, coco. Segai
de is verbus, ottativo. s ou in bucca, romper, l'uovo in bocca, gua
Ottàva s. f s'ottava dì de una solennidadi, star la porrata. Ou de duus reveglius, uovo
ottava. Ottava de sa musica, ottava. Po inter gemino. Ou de mari pisci, uovo di mare, car
vallu di ottu boxis de gradu, diapason. Ottava nume. Ous de pisci accomodaus, caviale. Ou
canzoni di ottu versus de undixi ", stanza, de tunina, uovo di tonno. Ous de struzzu de is
ottava. Canzoni in ottava rima, chi cantant is Indias, ova di struzzo delle Indie, No essiri
innamoraus a is amantis, strambotto, strambottolo. bessiu ancora de s'ou prov. no tenirisperienzia,
Ottavariona s. f. (T. de Poeta) ottavarìma. non aver rasciutti gli occhi, avere il latte alla
Ottavàriu s. m. (T. Eccles.) predicas in s ot bocca. Ous de musca, is bremixeddus biancus,
tava di alguna festividadi, ottavario. chi generat sa musca in sa pezza, cacchioni.
Ottàvu s. m. s' ottava parti de una cosa, ottavo. Ous cottus cun butiru asuba de turradas de
Ottàvu, va agg. ottavo. pani, uova tantoste: -

Ottenibili agg. ottenibile: Ovadeddu s. m. dim. di ovau (dd pron. ingl.)


ovatino .
Ottenimentu s. m. ottenimento, asseguimento,
conseguimento. Ovàli agg ovale. Figura ovali, figura ovale
Ottèniri v. a. consighiri, ottenere, conseguire, o elittica. -

impetrare. Ovarista s. m. su chi sustènit sa generazioni


Ottèniu, ia part. M. ottentu. de is oviparus, ovarista.
Ottentu, ta part ottenuto, conseguito - Ovau s. m (t. sp.) ventana, o ateru spaziu
Ottica s f (t de s'usu) scienzia de biri, e de figura ovali, ovato.
de s'ogu, ch'est su strumentu, ottica, Ovàu, da agg. de figura ovali, ovato, ovale,
Otticu, ca agg. chi appartenit a sa vista, ottico. di figura elittica.
Ottimamenti avv. ottimamente . Ovau, da agg. si narat di animalis, chi por
Ottimu, ma agg. superlat de bonu, ottimo. tant ous, º".
Ottogenàriu s. e agg. di ottant'annus, otto Ovèra s f (t. sp.) logu, aundi si generant
genario, ottuagenario, ottoagºno. is ous in s animali, ovaja. Canali de s' overa,
ovidutto.
Ottomànu, ma agg turcu de sa stirpe prin
gipali, ottomano. Ovìparu, ra agg (t. de s'usu) chi portat ous,
Ottu s. e agg. otto. oviparo.
Ottubre s. m. (t. de s'usu) ottobre. Ovvèru avv. ovvero.
Ottùplu agg. (t. de s'usu) ottu bortas ottu, Qvviadori v. m. e ra f ovviatore, trice.
ottuplo. Ovviài, e obiai v. a. (t pop.) impediri, ov
Ottusu, sa agg (t. de s'usu) ottuso. Angulu viare, impedire.
ottusu,
Ou s.chm.est(omaggiori
oscur. de su rettu,
t. cat.) ovo,angolo
uovo,ottuso.
e in Qvviau, da part impedito, rimosso.
Ovviu, via agg (t de s'usu intre is Litteraus)
burla cacherello. Accabidai is ous in su scarted ordinariu, ovvio, ordinario, triviale.
v -
-

du, acconciar le uova nel cestello. Segai is ous Ozèna s. f. (T. Chirurg.) ulcera, chi si format
in su scarteddu a unu prov. guastai is disignus in su nasu , ozena. -

de unu, romper guastar le uova nel paniere. Oziosamenti avv. oziosamente. -

Essiri facili comente surbiri un ou , esser facile Ozioseddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)
come bere un uovo. Circai su pilu in s ou, con oziosetto . \
siderai dognia minima cosa, cercare il pel nell' Oziosidàdi s. f oziosità, scioperaggine, sciope
uovo. Est mellus hoi s'ou, che cras sa pudda, ratezza, oziosaggine, scioperio. v

e meglio un uovo oggi, che una gallina dimani, Oziòsu, sa agg. ozioso, acculato. Stai oziosu,
meglio oggi il poco, che tardi il molto Vasittu sgambellare, imbottar nebbia, stare acculato.
aundi si ponint is ous cottus, uovaròlo. Una Oziu s. m. ozio.
pariga di ous friscus, un paio d' uova fresche. Ozzili s. m. (t. r. i" forsis de occiput, tis)
Ou sciaculadori, chi sciaculat, uovo che guazza. coppa, nuca. Po su fossu de su pistiddu, collòttola.
Ou cun s'anima, ou de pudda, chi tenit caboni,
uovo gallato. Ou senz'anima de pudda, chi non
tenit caboni, uovo vano, infecondo, subventaneo. P
(V. urinus v. lat.) Ou stantissu, uovo stantìo. Ou
ortizzu, uovo indozzato. S'ou niali, o de su miu, Ps m. littera consonanti de s'alfabetu, p.
chi si lassat a sa pudda po criai, guardanidio Pabàdula s. f. (t. r.) cascitta de su majolu de
indice. Ou arrustiu lattislattis, uovo a bere. sa mola, cassetta di sotto alla tramoggia. M.
Ous benedittus, o tostaus, uova assodate, bene girò la .
dette. Ous buddius senza su scroxu, uova aſ Pabarili, e pobarili s. m. (T. de Messaju)
fogate. Ous frittus, uova fritte, Ous sbattius, bidazzoni coltiva da po dda pleniri s'annusighenti,
uova sbattute. Frittada di ous, frittata d' uova. maggese, maggiatica, terre maggesate, tenute in
Ous frittusa ogu de boi, o interus , uova af maggese. Lastr.
frittellate. Ou furciu, uovo covato. Furciri is Pabassa s. f uva passa, piùssola, e passula.
ous, covare le ova. Niada di ous po furciri, Pabassa de forru, uva secca al forno. Pabassa
covata d' uova. Sa pudda stat furcendu is ous, de Napolis, zibbìbo. Limpiai sa pabassa de su
la gallina sta covando. Sa pudda hat fattu s' ou, tanaxi, spicciolare, levare, o staccar il picciuolo
hat criau, la gallina ha fatto l'uovo. Su biancu all' uva passa. -

de s'ou, albume, chiara dell' uova. S'arrubiu, Pabassai v. a. fai a pabassa, appassare, far
a
PAB PAG AI5

appassire. Pabassaisì n. p. appassire, appassarsi, Pagadrixi v. f (t. r.) pagadora, pagatrice.


appassirsi. Po allacanaisì, appassirsi, divenir vizzo. Pagadùra s. f. (t. b.) M. pagamentù.
abassàu, da part. appassato, appassito, sec Pagài v. a pagare, solvere. Pagai in muneda,
cato. In forza di agg. passo, secco. pagare di contanti, pagare in moneta coniata ,
Pabassina s. f spezia de pappai propriu de snocciolare. Pagai sa pena di alguna cosa, pa
is Sardus cumpostu de pabassa, mendula cun gare il fio, o la pena di alcuna cosa. Pagai sa
aghissima pasta po donai sa liga i est fattu in pena de su peccau, pagare lo scotto, far la pe .
l" de pinu, sa quali s'hiat a podiri espri nitenza del fallo. Pagai in su tribunali de sa
miri in italianu, pina d' uva passa. giustizia, pagare in sul tappeto, o per via di
Pabaùli s. m. (de pabahòl sp.) erba. Pabauli corte. Pagai cun mala muncola prov. correspon
biancu, papavero bianco. Pabauli spinosu, pa diri mali a chini fait beni, pagar di mala
pavero spinoso. Pabauli arrubiu, rosolaccio, moneta, Deus non pagat solamenti su sabadu
Papaver Rhaeas Lin.) Is concas de su pabauli prov. chini fait su peccau o prestu, o tardu ddu
iancu, chi naraus dormidèras, càssule di pa depit pagai, Domeneddio non paga il sabato.
avero bianco. Pagai po prestai, o fai algun' opera, o azioni,
Pabedda s. f. (dd pron. ingl.) Pabedda de prezzolare. Algunas feminas sunti pagadas po
lingua, pustola, bolla, ulceretta. Pabedda t r. plangiri in is mortorius, alcune donne son prez
M. pigota. Pabedda de timongia in sa barba, zolate per piagnere ne mortori. Pagaisì n.
mentràgora. Si in is murrus, fuoco volatile. p. pigai de sei e totu su chi un ateru depit,
Pabedda di orciau (t. r.) M. pigota burda. pagarsi .
Pabeddòsu, sa agg. t. r. M. pigotosu. Pagamentu s. m. pagamento, soddisfazione
Pacàu, da agg. M. tranquillu. del debito.
Pacchettu s. m. pacchetto, pachetto, piego, plico. Paganamenti avv. de paganu, paganamente.
Pagificabili agg. pacificabile. Paganèsimu e paganismu s. m. Religioni pa
Pacificadòra v. f. paciera. gana, paganesimo. Po nazioni pagana, paga
nesimo,
Pacificadòri v. m. pacificatore, paciere, attu
tatore, attutitore. Paganicamenti avv. in modu de paganu, pa
Pacificài v. a. poniri paxi, pacificare, appa ganicamente. -

ciare, metter pace, quietare, rappattumare. Pa Pagànicu, ca agg. de pagànu, paganico.


gificaisì n. p. pacificarsi, rappattumarsi. Paganizzai v. n. usai is ritus de is paganus,
Pacificamenti avv. pacificamente. paganizzare, vivere paganicamente.
Pacificamentu s. m. pacificamento. Paganu, ma agg e taliorta sust. pagano, in
Pacificàu, da part. pacificato, rappattumato, fedele. In forza de sust is paganus, i pagani.
ietato. Pàgaru s. m. pisci, pagro.
Pacificaziòni s. f pacificazione. Pagàn, da part. pagato.
Pacificu, ca agg. pacifico, quieto. Pagellida s. f patella, lìpade. Po serca, o
Pacotiglia s. f (t. fr.) fardello. sputu catarrosu, sornacchio, sputacchio.
Pàddiu s. m. (t. r. de su lat. pallium) premiu, Pagellu s. m. (t. sp.) pisci, fragolino. (Ru
chi si donat a is cuaddus curridoris in drappu, bellio lat.) -

alio. Paggeria s. f medas paggius in cumpangia ,


Padedda s. f. (t. r. dd pron. ingl.) pingiada, paggerta.
pentola, pignatta, Pàggiu s. m. paggio, famigliare, servidor
Padenti s. m. bosco. Padenti di arrù, roveto. giovanetto.
Padenti de spina, " Padenti de cerexias, Paggiseddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) pag
ciregeto, boschetto di ciriegi. etto, paggino.
Padigliòni s. m. spezia de tenda de lettu, e Pagheddeddu s. m. dim. de pagheddu (dd
de campagna, padiglione. pron. ingl.) pochettino.
Padre s. m. titulu , chi si domat a is Religio Pagheddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) pochetto.
sus Sacerdotus, Padre. Pagherò s. m. (T. Mercant.) pagherò, poliz
Padrina, e pardina, comare, madrina. zino di pagamento.
Padrinu, e pardinu s. m, patrino, compare. Pàgina s. f, facciada de paperi, pagina. Qitai
Paesista s. m. pintori, chi pintat paisus, e sa pagina, allegare un libro a tante carte. Nu
vistas de campagna, paesista. merai is paginas, cartolare. -

Paga s. f. paga, salario, mercede, mercè. Pagliarescu, sca agg. fattu de palla, pagliaresco.
Su chi pigat sa paga, pedaggiere. Paga de Pagliarinu, na agg de colori de palla, pagliato.
peaggiu, pedaggio. Paga de prangiu, o cena in Pagliazza s. f. (t. fr.) pagliericcio, saccone.
comunu in locanda siat, o taverna, scotto. Paga Pagnotta s. f. (t des usu) unu pani, pagnotta.
de osteria po alloggiu de is animalis, stallaggio. Pagu s. m. poco. Medas pagus faint unu meda
Paga de molingiu, chi pigat su molinaju, mo prov. molti pochi fanno un assai. -

lenda, e mulenda. Si sa paga si donat de sa Pagu agg. m. e f. poco, poca.


materia molida, bozzolo. Teniri alloggiu po is Pagu avv. poco. A pagu a pagu, bel bello,
bestias, stalleggiare, avere stallaggio. Paga morta pian piano, a poco a poco. Pagu innantis, poco
si narat a unu provvistu senza fai nienti, pa anzi, poco innanzi. ſi tempus fait, poco fa,
ga morta . or ora, poco tempo fa. Pagu a pustis, poco stante,
Pagabili agg. pagabile. poco dopo. Pagu prus o mancu, presso a poco,
Pagadoreddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) chi poco più o meno, a un di presso. Pagu prus,
pagat a pagu a pagu , pagatorello. poco più.
agadòri v. m. e raf pagatore, trice. De su Paisàggiu s. m. (T. de pintori) paesaggio,
malu pagadori tirandi su chi podis, dal mal Paisànas f foresozza, villanella, contadinella,
pagatore o aceto, o cercone. leggiadra contadina. Paisana vistosa, e allirga
D d d
'414 PAI PAL,

erelia. Po femina de is biddas, contadina, donna Palcu s. m. f" , catafalco. Palcu fattu
di contado. asutta de sa teulada, soppalco: Palcu po poniri
Paisanedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) villa is peis, suppedaneo. Paleu de Musicus, orchestra.
nella, forosetta. Po su palcu, chi in is biddas si narat catafali,
Paisaneddu s. m. dim. (dd prom. ingl.) villa o cadafali, palco, catafalco.
nello, contadinotto, foresetto, foresello, foresozzo. Paletta s. f. (t. de Relogeri) aletta de sa roda
Paisànu s. m. paesano, compatriotto, forese, de riscontru, paletta.
contadino, villano, abitator del paese. Paisanu Pàlia s. f pala. Palia de forru, inforna
forti, robustu, villanotto. Paisanu giovunu, e pane, pala da forno. Palia de ferru senza bordu,
garbatº, contadinotto. badile; si tenit bordu de duas o tres partis,
Paisànu, ma agg. paesano, compatriotto. draga. Palia de sbentulai, ventilàbro. Palia de
Paisazzu s. m. paisu malu, paesaccio, tristo ferru cun is orus, o estremidadis furriadas de
atese . tres partis po limpiai canalis deludu, arena ec.
Paiseddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) paesetto. berbetta.
Po spezia de pintura, chi rappresentat cam Paiſàda s. f palata. Paliada de trigu ec. pa
pagnas abertas cun arburis, ſluminis ec. paesetto, lata di grano. ec.
paesino. - Palicciàda s. f. M. palizzada.
Paìsu s. m. paese, regione, provincia, patria, Palicciài v. a. fai palicciada, o reparu de
clima, cielo. Totu su mundu est paisu, tutto il palus, palificare, palafittare, far palafitto.
mondo è paese. - Palicciàu, da part. palificato.
Pala s. f spalla. Punta de sa pala, scapola. Palicciòni s. m. palu clavau in terra, palo.
Pala de su cuaddu, garrese, spalla del cavallo. Su strum. po ddu clavai, berta.
Estreinidadi superiori de is palas, acromio. Po Palettu s. m. dispacciu, gambata. Donai su
niri a unu palas a su muru, prov. obbligaiddu paliettu, dare il puleggio, mandar via, dar la
er forza a fai una cosa, strigmere uno fra gambata. Amanti, chi hat arriciu su dispacciu,
uscio, e il muro, mettergli la cavezza alla gola. o paliettu de sa piccioca sua, amante, che ha
De palas mannas, largas, spalluto, schienato. avuto la gambata. -

Arrunzai de palas, stringirisì in is palas ſendu Palificài v. n. clavai palus in terra po reparu.
biri, chi no scit alguna cosa, fare spallucce. M. palicciai. -

Fai palas, spalleggiare. Domai appoggiu cun is Paliggiamentu s. m. (t de s'usu) appalia


palas, fare spalla, dare appoggio. Fig. Donai mentu de trigu, sali ec. in su scarrigai unu
aggiudu, fare spalle, porgere aiuto, spalleggiare. bastimentu, paleggiamento.
Ponirisi a palas, addoparsi, porsi dopo, addietro, Paliiie s. f. pl. (T. Filolog) festas, chi si cele
Portai a pala cadira, portare a predellina, a brànta in su mesi di Arbili in memoria de s'edi
predelluccia. Portai a palaporceddu, portare a ſicazioni de Roma, pallie.
cavalluccio, a pentole, o pentoline. In palas avv. Palilogia s. f ſig., rettor, ch'est una spezia da
in dietro. Torrai in palas, tornare indietro, a replicazioni, palilogìa.
ritroso, rinculare, indietreggiare, arretrarsi, Palinas. f canestrino, canestrello, canestruccio,
tirarsi addietro, farsi indietro. Portai asuba de Canestritzzo.

is palas, tenere in collo, portar sulle spalle, Palindromìa s. f. (T. G. Med.) si narat de su
addosso. reſlussu contra natura de is umoris morbiſicus
Palacadira s f spezia de giogu, predellina, a is partis interioris de su corpus, palindromia.
predelliccia. M. pala. Palindromu s. m. (T. de Litteratura) spezia
Palacardiga s. f. M. palacadira. de versu o de prosa, chi narat sempiri su pro
Palà da s. f. M. troccia. Po una remada cun priu, si liggiata deretta, o a sinistra, o viceversa,
totus remus a unu tempus, palata. palindromo.
Paladàri s. m. (t. sp.) palato. Paladari am Palinedda s. f, dim. (dd pron. ingl.) cane
mattonau, o stangiau, si narat de chini pappat is stretto, canestruòlo.
cosas meda calentis senza pena, palato calloso, Palingenesia s. f. (T. Filosof) trasmigrazioni da
lastricato. s'anima de unu corpus a s'ateru segundu Pit
Paladinescu, sca agg. de paladinu, paladinesco. tagora, palingenesìa.
Paladinu s. m. titulu di onori donau de Carlu Palinodia s. f retrattazioni, palinodia. -

Magnu a is doxi ominis valorosus, chi gherrànta Paliottu s. m. dim. su velu de su denanti da
cun issu po sa fidi, Paladino. altari, paliotto.
Palàja s. f (de pelaga cat.) pisci, sogliòla, Palitta s. f. dim. paletta. Sa palitta de picca
soglia, linguàtola; Cett. erderi, cazzuòlo, mèstola. Passai in palitta,
Palangàna s. f bacino. Si est de terra, incamiciare, intonacare. M. arrebussai. Palitta
fiamminga. de strumbulu, paletta dello stimolo. Palitta de
Palanganedda s. f. dim, (dd pron. ingl.) foxili, o de cupa, paletta da focolare, o da
fiamminghetta: braciere.
Palaporceddu s. m. (dd pron. ingl.) caval Palittàda s. f quantità, che sta in una paletta,
luccio. Portai a palaporceddu, portare a caval Palittedda s. f dim. (dd pron. ingl.) palettina.
luccio, a pentola, o a pentoline. -
Pàliu s. m. decorazioni, chi donat su Papa a
Palau s. m. (t. r.) M paladari. is Arciobispus, palio, pallio. Paliu, premiu, chi
Palazieddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) palagetto. si donat a is cuaddus curridoris, palio. Paliu po
Palazioni s. m. accr. palazzone. baldacchina, palio.
Palaziottu s. m. palazzotto. Palixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) palet
Palà iu s. m. palagio, palazzo. to, palicciuolo.
Palchixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) pal Palizzàda s. f (t. fr.) reparu fattu cun palus,
succio, patehetto. palafitta, palata, palanca, palizzata, palizzato,
PAL PAL, A 15

palicciata, palancato, steccata, steccato, stec susteniri su sarmentu, o ateras arbureddas, palo,
conato, lizza, barriera, cancello, broccato. broncone. Palu, chi si clavat in terra po ac
Fai palizzadas , steccare, º".
steccati, chiuden cappiai animalis, piuòlo. Palu clavau iu su muru
da di stecconi, guernire di steccato, steccatare, po appiccai alguna cosa, appiccagnolo, appie
alafittare, palificare, palare, far palafitte. catojo. Fortificau cun palus, impalato. -

- "
bastìa.
fatta de linnamini, perda, e terra, Paludazzu s. m. paludaccio.
Palùdi s. f. (t. de s'usu) palude.
Palla s. f. paglia. Muntoni de palla, pagliaio. Paludòsu, sa agg. paludoso, palustre.
Bendidori de palla, pagliajuolo. De palla in Pampa s. f vampa, vapore, ardore. Pampa
forza di agg. pagliaresco. Imbruttau, o amme de calori, vampa di calore. Pigai pampa, ave
sturau cun palla, paglioso. Segai su zugu ind' vampare, divampare, pigliar vampa.
unu filu de palla, o ind' una frosa prov. afº Pampàda s. f vampa di calore.
fogare in un bicchier d'acqua, romper il collo Pampàdas s. f. pl. si usat cun su verbu andai.
in un fil di paglia. Fogu de palla prov. cosa Andai a pampadas propriu de is pipius de latti,
de pagu dura, fuoco di paglia. Domu de palla, carpare, carpire, andar carpone. -

o de fenu, fienile. Palla aſfungada t. r. paglia Pampiniferu, ra agg. chi produsit pampinu ,
muffata. Colori de palla, pagliato. pampinifero.
Pallàju s. m. bendidori de palla, pagliaiuolo. Pampinòsu , sa agg pampinoso, pampanoso,
Pallamini s. m. pagliume . pampanuto.
Palliativu, va agg. (T. Med.) palliativo. Re - Pàmpinu s. m. sa folla de sermentu, pam
mediu palliativu si narat cuddu , chi calmat su pano, pampino. Meda pampinu, e axina pagu
mali, ma no ddu sanat, rimedio, o cura pal prov. grandus demostrazionis, e pagus effettus,
liativa. assai pampani, e poca uva.
Pallidamenti avv. pallidamente, Pana s. f. (t. r.) M. partera.
Pallideddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) Panàda s. f. (T. de Messaju) muredda, o
palliduccio, squallido, lurido, pallidetto. cillu de surcu amplu a su doppiu de s' ordinariu,
Pallidèsa s. f pallidezza, pallore, pallidore, magolato. Po impanada. M. Panada de pabassa
squallidezza, squallore. - est certa cantidadi de pabassa beni pigiada po
Pallidòri s. m. M. pallidesa. - - su prus imboddiada cun folla de figu in forma
Pàllidu, da agg. pallido, squallido, scolorito. de " , palla d' uva passa.
Pàlliu s. m. M. paliu . Panàli s. m. (T. de Buttaju) su pezzu de
Pallixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) pagliuca, s'ala de su fundu de is carradas, pczzo estremo.
pagliuzza, pagliucola. - - Panàtica s. f. (t. de s'usu) provvista de pani,
Pallòni s. m. accr. pallone. - panatica.
Palma s. f. arb. palma, e dattero (Phaenix Panattèra s. f. panatticra, fornaja.
dactylifera. Linn.) Su fruttu, o dattili, dattero, Panca s. f bangu po sezziri medas personas,
e dattilo. Mueddu de sa palma, cefaglione, e panca .
eerfuglione, cervello, i li della palma. Pal Pància s. f pancia, addomine, ventrafa, bas
ma de scovas, o de S. Perdu Martiri, palma soventre. Pancia plena no creit sa sbuida prov.
di S. Pier Martire. (Chamaerops humilis. Linn.) il satollo non crede al digiuno. Aberriri sa pan
Logu plantau a palma, palmeto. Palma trabal cia a is animalis po ddus ismazzai, sparare,
lada po dda benediziri, palmizio. Palma, chi fender la pancia . -

ponint in sa porta de buttega is taverneris, fra Panciàda s. f. pappada eccedenti, scorpao


sca. Croxu de sa palma, elata. ciata , sventrata, corpacciata, mangiata a cre
Palmettàda s. f colpu domau a sa planta de papelle, pacciotta.
Sa IIhanll Clill Sa palmetta -spalmata, palmata -
Panciùdu, da agg. panciuto.
Palmipedu s. m. si narat de is pillonis, chi Pancixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) pancetta.
tenint is peis istreccaus comente s'oca, palmipede. Pandettas s. f. pl nomini, chi si donata su
Palmu s. m. palmo, spanna. corpus de su Derettu civili, Pandette.
Palombàru s. m. (T. ital. Marinar.) su chi Panegiricu s. m. orazioni in alabanza, pa
andat asutt aqua, marangone, palombaro. negirico .
Palòni s. m. accr. palu mannu, palo grande. Panegiricu, ca agg panegirico, lodativo. Stilu
Palpàbili agg. palpabile. panegiricu, stile panegirico : - -

Palpabilmenti avv. palpabilmente, Panegirista s. m. panegirista, encomiatore.


Palpài v. a toccai cun is manus, palpare, Paneràju s. m. su chi fait paneris, cofinus,
toccare, brancicare. e scarteddus, panierajo, cestaròlo.
Palpamentu s. m. palpamento, tasteggiamento, Pamereddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) pa
toccarnento . nierùzzolo, panierino, panerà zzolo, panerino,
Palpanti v. agg. palpante. panieretto. - -

Palpàu, da part. palpato, brancicato, toccato. Penèri s. m. paniere, paniera, cesta, Paneri
Palpitai v. n. battiri frequenti propriu de su tessiu de zinnigas, fiscella. Su paneri in lingua
coru, palpitare. nostra si pigat po sa parti diretana, ano,
Palpitamentu s. m. palpitamento, palpitazione. orifizio, secesso, il sedere. Andai movendu su
Palpitanti v. agg. palpitante. paneri cun fastu, culeggiare,
Palpitazionedda s. f dim, (dd pron. ingl.) Panga s. f. (t. r.) beccheria. Po su bangu,
palpitazioncella. aundi si segat sa pezza po bendiri, desco: Se
Palpitaziòni s. f. palpitazione. Palpitazioni de
coru, palpitazione, battisoſfia, bàttito, tremito, f"ai strum.
pezza a sa panga, spangai t. r macellare,
de Agric. vanga. Origa de sa panga,
batticuore. º
aundi su Messaju ponit su pei po aggravai, e
Palu s. m. palo. Po cerboni chi si ponit po profundai sa panga, vangàle, stecca. . -
1) d d 2
A1G PAN PAN

Pani s. m. pane. Pani moddi, pan fresco. Pannu s. m. panno. Pannu Aquisgrana, panna
Pani tostau, cottu de medas dis, pan raffermo, Aquisgrana. Pannu Carcassona, panno Carcas
pan duro. Pani allanau, o ammuffau, pan sona. Pannu di Elbuf, panno di Elbèuf. Pannu
muffato, o muffo. Pani spongiazzu, meda mor Luvier, panno Louvier. Pannu londrinu, lon
bida, pan soffice. Pani nieddu , pan bruno. drino. Pannu de Padua, panno di Padova.
Pani ciuettu, pan gramolato. Pani pesau, pan Pannu Sedan, pagnone, panno di Sedàno.
sodo. Pani, chi portat pòddini, pan cruscoso, Pannu bistordu, panno bristol. (T. Ingl.) Pannu
Pani azzimu, pane azzino, o mazzero. Pani retinau, chi tenit su pilu longu a su rovesciu,
cun fermentu, pane lievitato, o con lievito. Pani rovescio. Pannu castor, panno di castoro. Pannu
mazzosu, pane midolloso. Pani sgrangiau, o segundu, panno di mezza qualità. Pannu fab
fattu a sa sgrangiada, chi si fait de farra cerra bricau cun lana e flu, droghetto. Pannu grussu,
sa prima borta, pane inferigno. Pani de sim e vili, burello. Pannu grussulanu, bigello .
bula, pane di seniola. Pani cundu de spezias, Pannu grussu de pilu longu, carpita. Pannu de
pan p" . Pani de sceti, pane di fior di fa diversus coloris, panno divisato. Pannu arnau,
rina Pani appistoccau, o fattu a pistoccu, pane panno tarmato, tarlato, roso dalla tignuòla, o
biscottato . " de saba, pan di sapa. Pani tarlo. Pannu usau, panno domo, o domato.
de castangia, castagnaccio. Croxu de pani, cor Pannu linu, pannolino. Pannu de Douai, duagio,
teccia di pane. Pulpa de pani, midolla, mollica. e doagio. Pannu po asciugai sa facci, o asciu
Pizzicorru de pani, orliccio di pane. Pani spon gamanus, sciugatoio, bandinella. Pannu in sensu
giau po fai moddizzosu , o gressinus, pan buſ de bistiri, arnese. Stai mali in pannus, essiri
fetto, sopraffine. Pani de bendiri, pane vende mali bisfu, stare, essere, andar male in arnese,
reccio. Pani comunu fattu in domu , pane ca esser mal vestito. Mirai su pannu a su derettu,
salingo. Turrada de pani , crostino. Turrada guardare il panno pel verso. Pannu de incor
de pani cun pibiri, e ollu, cresentina. Pani deddai t. r. o pettigliu, arrogu de roba de lana,
cottu in aqua o brodu po donai a is pipius de linu, o seda, chi in algunas biddas usant is
latti, pappa. Pani trattau, pan grattugiato. Cu feminas, po coberriri su pettus, zinnale. Pannu
mossai i r. impastai sa farra, intridere la farina, o peddi di ananti, chi portant is artistas o labo
Ciuexiri se pasta, gramolare. Fai su pani a pi rantis in faina, sparalembo. Pannu o pcddi,
stoccu, biscottare il pane. Turrai su pani, ab aundi si distendit s'unguentu po impiastri, pia
lrostire il pane. Pani de croxu grussu meda strello. Pannus pl. po sa biancheria de sciaquai,
avedu, e beni cottu, chi faint is panatteris, ot panni lini. Poniri a moddi ispannus, dimofare
timu po fai suppa, pan bòffice, pan tarlocco. i panni. Pannu po premiu de cuaddu curridori,
Temiri su pani a mendigu, a scarsesa, piatire palio. Su pannu primu, il primo palio. Mer
il pane. Pania ungiali t. r. su propriu che pani canti de pannus, pannajuolo, No capiri in pannus,
asciuttu, pani senza ingaungiu, pane senza com non toccar terra, non capire nella pelle, non
panatico. Pani cottu asutta su cinixu calenti, potere star ne panni, gongolare, giubilare.
pane soccenericcio. Pesaindi su pani espres, rust. Pannu de su cinixu. M. s" -

redusiri sa pasta a cocois, o a panis, spianare Pannùga s. f. (t. r.) M. piga. -

il pane. Fattura de su pani, spianatura. Su Pansirisi, e panziris v. n. p. appassire, e ap


pani est asedu , est in istadu de ghettai a su passirsi. Mela pansida, o frunzida, mela ig
forru, il pane è lievito, conviene infornarlo. grinzata.
Fila de panis, piccia, più pani uniti insieme. Panslu, e panziu, da part. aggrinzato, rag
Pani trappau, e casu fittu, pane alluminato , e grinzito. In forza di agg grinzo, passo.
cacio cieco, pan bucherato, e cacio serrato: Pantalonàda s. f. (t. fr.) M. buffoneria. Pe
Pani de butiru, pane, o mozzo di butirro. Pani spezia de ballu, ballo di Pantalone.
duru che perda , pan petroso. Pantalòni s. m. carzoni longu finzas a peis
Panicu s. m. (t. ital.) planta cereali, chi fait totu a unu pezzu, abito da Pantalone, calzone
su semini prus piticu de su migliu, panìco. da Pantalone. -

(Panicum. V. Targ.) Sa spiga, pannocchia, Pantasiòsu, sa agg (t. r.) M. fantasiosu.


Pànicu, ca agg. (t. de s'usu) vanu, panico. Panteologia s. f. (T. Didasc.) trattau univer
Timori panicu, o vanu, timor panico: sali de sa Teologia, panteologia. -

Panificaisì v. n. p. faisì pani, panificarsi, di Pantèra s. f animali quadruped. feroci,


ventar pane. pantèra.
Panifiziu s. m. fabbricazioni de pani, panificio. Pantèus avv. e claru (t. r.) portai a unu in
Panissa s. f e in pl. panissas, paniccio di po panteus, su propriu de portai in andias, portare
lenta di ceci. Fattu a panissa, o a geladina, uno di peso.
si narat de pappai troppu spissu, cibo, o mi Pantòmetrus, m. (T. Geoin.) spezia destrum.
nestra troppo spessa, condensata, consistente, po mesurai s'altaria, e larghesa de dogna sorti
atto a panaccio. di angulu, pantòmetro.
Pani eddu s. m dim. (dd pron. ingl.) panel Pantomima s. f (t. de s'usu) cummedianti,
lino, panetto, panicciuolo, chi rappresentat cun gestus senza fueddai, pan
l'anìzzàbili agg. riducibile a pane. -
torrrrrrro . -

Panna s. f velluto di cotone. Panna spigada, a: tifla s. f. (t. fr.) pianella. Po spezia de
velluto di cotone spinato di stame, o a spina, pantuflas, chi sunt prus altas de is ateras, pan
Panna rigada, velluto di cotone listato, o vergato. tifola, pantofola, mula. Po is pantuflas dº is
Panneggiai v. a. (t. ital. de s' arti de su di Prelaus, sàndali. Po su calzai di algunas re
signu) pintai, o bistiri de pannus una figura, ligionis, zòccoli. Su chi fait custas pantuflas,
panneggiare. zoccolojo. Colpu de pantufla, zoccolata. Sa
- Pannizzu s. m. pannicello Pannizzu de is corria ampla, guiggia. Accappiai ispantuflas cua
pipius, pannicelli de banbini. sa corria, inguiggiar le pianelle.
PAP PAP 419

Papa s. m. Papa, Sommo Pontefice, Vicario sparecchia, vorace, ingordo, divoratore, tran
di Cristo in terra. gugiatore, ghiotto, ghiottone. Pappadori allur
Papagliòni s. m. (de papilio lat.) spezia de pºi, e straviziau in pappai e biri, crapulone,
padiglioni, chi usant in is biddas in logu de diluvione, mangione, pappatore, berlingatore,
cortinaggiu de lettu, padiglione. Sa camisa de
su papagliòni, o sa parti chi coberit sa conca
i" pappone, diluviatore, gorgione.
appadori di orgiu, critòfago. Pappadòri da
de issu, cappelletto. pisci, ictiºfago.
Papài v. n. teniri papingiu, solleticare, pizzi Pappadoria s. f. mangerìa.
sare, dileticare, aver prurito, pridere. Scraffiri Pappadròxas. f mangiatoia, greppia.
a unu, aundi ddi papat, grattare, solleticare dove Pappafigu s. m. (t. cat. ) spezia de cuguddu,
pizzica altrui. Mi papant is manus, stau po o capucciu, chi si portat in conca po defensa
toccai, mi pizzicano le mani. -
cle su bentu, e de s'aqua, pappafico. Pappa
Papàli agg. papale, papesco. figu mannu, chi portant is vetturinus, o mes
Pàparras. f No sciri una paparra de sa le sajus furisteris asuba de su cappeddu candu
zioni, non saper della lezione una boccata, uno proit, capperone. |

scomùzzolo, una boccicata, uno straccio, unº Pappagalleddu s. m. dim. (dd pron. ingl. )
acca, un pelo. farfalletta, farfallina.
Papàssu s. m. Sagerdotu de is falsas religio Pappagallescu, sca agg. pappagallesco.
mis, papasso . Pappagàllu s. m. volat. de is Indias, pappa
Papàtu s. m. dignidadi Pontificia, Papato, gallo. Pappagallu ſemina, pappagallessa.
Pontificato, dignità papale. Pappagallu s. m. maniposa, o spezia de bre
Papàu, da part. solleticato, pizzicato, mordicato, mi cun alas de diversas ispezias e coloris, far
Papàveru s. m. (t. de s' usu) erba sonnifera, falla. Po pappagallu chi abitat in is fluminis,
de sa " si bogat s'oppiu, papavero. Papa e chi portat quatturu alas e incind hat cun alas
veru salvaticu, papavero erratico. -
nieddas, doradas, birdis, asulas, damigella -
Papereddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) cartina.
Paperestràcciu s. m. cartastraccia.
º" mannu, farfallone. -

Pappài s. m. cibo, mangiare, vivanda . Pap


Papèri s. m. (de papyrus) carta. Paperi de º" liggeri, cibo leggiero. i" pai brodolosu, o
scriri, carta da scrivere. Poniri in paperi, met attu cun salsa, guazzetto. Pappai cun argu
ter in carta. Po scrittura pubblica, carta, scrit dulci, vivanda muzza. Pappai malu, cibaccio,
tura d'obbligo. Fai paperi, carta, incartaisì, cibo cattivo. Pappai troppi cottu, cibo stracotto,
obbligaisì cun iscrittura, far carta, obbligarsi Pappai fattu de lasagnas e rosu, chi si solit
per iscrittura. Paperi acciupposu, carta sugante, coiri in forru, bassotti. Pappai a pustis cena,
che inzuppa l'inchiostro. Paperi malu, cartac pusigno Pappai de pagu sustanzia, sottigliume.
sia. Paperi undau, pintau a undas cun feli de Pappai de is pillonis, escato degli uccelli. Po
boi, carta amarezzata, o marezzata. Paperi alimentu de is animalis, mangime. Lastr Domai
piccau, carta ritagliata. Paperi reali spezia de su pappai, o donai a pappai erba siccada a su
paperi nobili, carta reale. Arrogu de paperi, bestiamini, strameggiare il bestiame, dargli dello
cartuccia, cartina. De paperi, o simili a su strame. Pappai, chi si domat a su porcu de
paperi agg. cartaceo. Mercanti de paperi, car domu , imbratto. Lachittu, aundi si ponit su
tolajo, cartajo, cartàro. Fabbricista de paperi,
cartajo, cartaro. Fabbrica de paperi, cartiera,
È" a is porcus de domu, truì golo, trigolo. -

reparai su pappai posa mesa, imbandir la


Paperi de mazzettu, carta bruna, ordinaria, mensa. Pappai preparau po sa mesa, vivanda im
carta mazzetto. T. delle Stamperie. Po is maz bandita. Su preparamentu, imbandimento. Avanzu
zettus, chi si solint poniri in is rismas, carta da de pappau, o restus, rifreddo, avanzo di cibo.
cerna, da maràme, cernaglie. T. delle cartiere. Pappài v. a mangiare, pigliare il cibo. Pappai
Paperotteddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) car a sazzadura, a sburdonadura, mangiare a cre
toccino. Paperotteddu de tragèa, cartoccino d' papelle, a crepacorpo. Pappai cun allurpidura,
an7Cl in camicia . mangiare con ingordigia, con ghiottoneria, di
Paperottu s. m. cartoccio. Fai a paperottu, luviare, divorare. Pappai e biri subercamenti,
accartocciare, avvolgere a foggia di cartoccio. foras de modu, crapulare, crapolare - º"
Fattu a paperottu, accartocciato. Faisì a pape francu, senza spesa, mangiare a scrocco. Pap
rottu, o a tuturu, accartocciarsi. Paperottu de pai de is isdentaus, o mazzulai, biasciare, bia
eunfittura, cartoccio di confetti. scicare. Pappai v. n. alimentaisì, cibarsi. Pap
Papigliòtu s. m. (t. fr.) arrogheddu de pa pai in comunu in osteria, o locanda ; mangiare
peri, in su cali s'imboddiant is pilus po ddus a scotto Pappai comente is animalis a conca
redusiri a buculus, carta. Faisì is papigliotus, incrubada, ruffolare. Andai a pappai beni gi"
far le carte. (V. le voci fr. Papillote, Papilloter.) rendu per is mesas allenas, spoilastrare, ban
Papillàri agg. papillare. chettare, sgallinare. Pappai allarpidamenti casi
Papingiu s. m prudore, pizzicore, prurito, senza mazziai, ingollare, ingorgare, scuffiare,
prurigine, prudura. Papingiu, o chirighitta a affoltare. Pappai finzas a zaccai , o crepa.
su gutturu , brulichìo, e brullichìo di gola. strippare, mangiare, empirsi di cibo sino a sbon
Papista s. m. seguaci de su Papa, papista. zolare, Pappai senza pagai sa porzioni, chi ddi
Pappàbili agg bonu a pappai, dº si podit toccat, mangiare a bertolotto, passare per bar
pappai, commestibile, mangiativo. dotto. Pappai a pustis cena, pusignare. "
Pappàda s. f corpacciata, pappata, man a duus bucconis, macinare, scuffiare a d
giata, scorpacciata. palmenti. Fig. po temiri lucru de duas partis,
Pappadònus s. m. mangiadoni, goròfago. T. G. macinare a due palmenti, guadagnare per dare
Pappadòra s. f diluviatrice. -
versi. Pappai senza biri, murare a secco -
Faì
Pappadèri s. m. mangione, inghiottitore, edace, faccis leggias pappendu, smorfiare. Pappai meda,
418 PAP PAR

morfire. Donai a pappai a is pipius, imboccare. Paradossista s. m. chi fait paradossus, para
Donai a pappai a is. pillonis 2 , imbeccare. Pap dossista.
paisì n. p. mangiarsi. Pappaisì s unu a s'ateru Paradossu, ssa agg. chi cuntenit paradossu,
v. r. odiaisì a morti, manicarsi, mangiarsi, paradosso.
pungersi, rodersi i basti l'un l'altro, dirsi il Paradossu s. m. cosa foras de sa comuna opi
peggio che si può. Pappaisinci de su feli, ro nioni, paradosso. -

dersi, consumarsi di rabbia Pappai pagu e de Paradùra s. f paratura.


pressi, mangiare in pugno. Pappaisì is fueddus, Parafernàli agg. parafernale, sopraddotale.
mangiar i" fognar le parole. Po arnaisì. M. Parafumosi s. m. (T. de Chirurg. ) spezia de
Pappaibiancu s. m. biancomangiare. mali, chi benit a sa fà de su membru, parafimosi.
Pappalardu s. m. si pigat po' ipocrita, po pap Parafrasài v. a. redusiri in parafrasi, para
padori, e po goffu, pappalardo -
frasare. -

Pappamùscas s. m. spezia di aragna, ragno Parafrasau , da part. parafrasato.


moscajuolo. - - - Paràfrasi s. f interpretazioni de un Autori
Pappapàni s. m. spezia denomingiu, spara fatta marendu su propriu prus largamenti, pa
pane, mangiapane. ràfrasi. -

Pappardella s. f si usat ſig. po scioncheria, Parafràste s. m. cuddu, chi parafrasat, pa


frittada, e si narat di ordinariu de cosa littera rafraste.
ria mali fatta, pappolata, frittata. Parafrasticu, ca agg. chi cuntenit parafrasi,
Papparedda s. f (dd pron. ingl.) pani cottu parafrastico.
in brodu, o in aqua, chi si donat a is pippius, Parafrenàli agg. de parafrenu, parafernale.
pappa, panada, panata. sopraddotale.
Papparegàlus s. m. M. pappadonus. Parafrènu s. m. paraferna, sopraddote.
Pappàu, da part. mangiato. Pappau cun al Paràggiu s. m. e paraggi, posizioni de logu.
lurpidura, ingollato, ingorgato, affoltato. Essiri M. situ .
pappau de su gurgulloni, intonchiare, esser roso Paragòge s. f. aggiunta de littera a su fini de
da tonchi. M. su verbu. sa paraula , paragòge, aggiugninfine.
Pappixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) semini Paragonàbili agg (t. de s'usu) paragonabile,
inserrau in is pisus de is fruttas, mandorletta. Paragonài v. a. (t. de s'usu ) fai paragoni,
Pappu s. m. semini de is fruttas inserrau in paragonare, assimigliare, comparare, confron
su pisu, mandorla del nòcciolo, anima. tare. Paragonaisì n. p. paragonarsi, porsi a
Para s. m. (t. cat.) monacu, frate, Religioso, paragone.
monaco. Para mannu, e grussu, fratoccio, fra Paragonàu, da part. paragonato.
totto, fratone. Para grussu, fratacchione, frate Paragòni s. m. (t. de s usu) perda , in sa
paffutto, grassotto. Para franciscanu, cordigliero, quali si fait prova de sa calidadi de s' oru, e de
frate francescano. Para malu, frataccio. sa plata, paragone. Po cumparanzia, paragone.
Parabentu. M. paraventu. - A paragoni avv. a paragone, a confronto, appetto.
Paràbola s. f fueddai po similitudini, parabola. Paragrafu s. m. paragrafo.
Parabolanu s. m. (t. de s'usu) ciarloni, pa Parai v. a parare. Parai una Cresia, un altari,
rabolano, parolajo. parare una Chiesa, un altare, ornare con pa
Parabolicu, ca agg (T. Geom.) parabolico. rato. Parai unu lazzu, tendere un laccio, una
Parabolòide s. f. (T. Geom.) nomini, chi si trappola. Parai po suspendiri de fai una cosa.
donat a sa parabola, ch' est prus sublimi de sa M. Cani, chi parat sa perdixi, cane che ferma,
parabola conica, paraboloide. che punta la pernice. l" sa luxi, parare il
Paracèntesi s. f. (T. Chirurg.) operazioni, chi lume. Parai po abbarrai, fermare. Parai po rene
si fait a is idropicus, paracòntesi. sciri. M. Parai mali, acabai mali, farfunestofine.
Paràclitu s. m. (T. de sa Sacra Scrittura) Parai razza, tirar razza. Parai po poniri in pa
consoladori; nomini, chi si donat a su Spiritu rada trattendu de cuadda, chi si di ponint to
Santu, Paraclito. - tus is aderezzus, bardare, bardamentare un ca
Paracronismu s. m. (T. Didasc.) spezia de vallo. Paraisì, aturaisì, pararsi, fermarsi. Paraisì
anacronismu, chi consistit in rapportai unu fattu in facci a unu, pararsi dinanzi ad alcuno. Po
posteriormenti a su tempus, in su quali est sug preparaisì. M.
gediu, paracronismo, Paralellamenti avv. (t. de s'usu) paralellamente.
Paràda s. f parato. Postu de parada, o in Paralellepipedu s. m. (T. Geom.) ſigura solida
p" messo in parato, ornato con parato. de ses faccis, de is qualis is oppostas sunti pa
oniri in parada unu cuaddu, poniriddi bellus ralellas, paralellepìpedo.
aderezzus, bardare, bardamentare un cavallo, Paralellogràmu s. m. (T. Geom.) figura de
guernirlo di bardamento, di bardatura. Cuaddu quatturu ladus, is oppostus de is qualis sunt
postu in parada, chi portat totus is aderezzus ugualis, paralellogranio.
de pompa, cavallo bardamentato, bardato, guer Paralellu s. m. paralello, comparazione, ugua
nito di bardamento, o di bella bardatura. Po glianza.
mesa de bendiri durcis, credenza da vender dolci. Paralellu, lla agg. (T. Geom.) paralello,
Paradèri s. m. M. cunfittureri. equidistante.
Paradisu s. m. paradiso. Paralimpus. m. M. paraninfu.
Paradòra s. f mobili de Sagrestia po si revi Paralippòmenon, e prus usau paralippòmenus
stiri a mai Missa, credenza. pl. s. m. nomini de duus liburus particularis de
Paradossài v. n. fai paradossus, paradossare, sa Sacra Scrittura, paralippòmenon, pl. para
paradosseggiare. -
lippòmeni.
Paradossismu s. m. (Figura Rettorica) pa " s. f. (T. Gr.) M. paralisia.
radossismo.
Paralisia s. f. (T. Gr.) maladia consistenti in
PAR PAR 4I9

sa privazioni de motu ind'una, o prus partis de Parcamenti avv. parcamente.


su corpus, paralisìa. Parcu, ca agg (t de s'usu) pareo, frugale,
Paraliticu, ca sust. e taliorta agg. chi patit assegnato, ritenuto .
paralisia, paralitico. -
Pardaxu s. m. guardaboschi.
Parallelismu s. m. parallelismo, equidistanza. Pardina s. f. (t pop.) M. padrina.
Paralogismu s. m. raziociniu falsu, ancoraschì Pardinostrài v. n (t. pop.) resai medas bab
veru in apparienzia, paralogismo. bunostrus, spaternostrare.
Paralogizzài v. fai paralogismus, paralogizzare. Pardinu s m. (t pop.) M. padrinu.
Paralùmi s. m. M paraluxi. Pardixeddu s. m dim. (dd pron. ingl. )
Paraluxi s. m. ventola, rosta da parar il lume pratello.
della candela. Pardu s. m. (t. sp.) porzioni de saltu, o
Paramentu s. m. bistiri, o abidu sacerdotali, campu non coltivau, chi serbit po produsiri erba,
paramento. Po adornu de Cresia, o tappisserìa, e Pastura, prato, prateria. Pardu de siddu,
paramento, e prus usau, parato. Po bistiri riccu, campu comunu, compascuo, prato comunale da
e adornau, paramento. Pastura. Gagl. campi sodi comuni. V. Baldios.
Paràmetru s. m. (T. Geom.) terminu, chi Pardu s. m. bestia simili a sa tigri de colori
appartenit a is sezionis, o divisionis conicas, leoninu cun mancias nieddas, pardo, leopardo,
paràmetro. liopardo.
Paramùscas s. m. paramosche, rosta. ſ", da agg (t. sp.) colori pardu o cini
Paranchinu s. m. (T. Marin.) unioni de funis xali, color bigio. Franzios. -

eun taglioras po sullevai grandus pesus, pa Pàrdumu s. m. erba, abròtano, abròtino, e


ranchìno. abreòtina. (Artemuisia abròtonum. Linn.)
Parangòni s. m. (T. de Stamperia) caratteri Parèda s. f. t. r. (forsis de verèda sp.) sen
trà s' Ascendonica, e su Testu, parangone. tero, via, cammino.
Paraninfa s. f paraninfa, mezzana di ma . Pareggiài v. a. (t. de s'usu) agualai, pareg
trimonio. giare. Pareggiaisì n. p. pareggiarsi. -

Paraninfu s. m. paraninfo, mezzano del ma Pareggiùu, da part pareggiato, agguagliato.


trimonio. Po paragonau, paragonato, adeguato,
Paranomàsia s. f (Fig. Rettor.) paranomasia, Parenèsi s. f. (T. G.) esortazioni, parenèsi.
paronomasia, bisticcio. Parenèticu , ca agg. esortativu, parenètico,
Paraògus s. m. is lunettas, chi si ponint a is ammonitorio, esortativo.
cuaddus po reparu de is ogus, paraocchi. M. Parentàu s. m. M. parentela.
lunetta. Parentèla s. f parentela, attegnenza, attinenza,
Parapettus s. m. parapetto, antimuro, spal Pºlentado, parentaggio, cognazione, consangui
letta. Fai parapettus, antimurare. Parapettus nità. Parentela in linea masculina, agnazione.
de scala, appoggiamento, appoggio della scala. Parentescu, sca agg. parentesco.
Parapettus de funtana, de ponti, sponda, pa Parèntesi s. f. duus signalis, ch'inserrant al
rapetto di pozzo, ponte ec. gunus fueddus, parèntesi. Fai parentesi ſig.
Paraplessia s. f. (T. G. Med.) spezia di apo rompere il discorso .
plessia liggera, chi s'accostat a sa paralisia, Parenti s. m. e agg. parente, consanguineo,
paraplessìa. congiunto, propinquo, attinente. Parenti delinea
Paràqua s. m. ombrello, ombrellino per la masculina, agnato. Parenti de strintu, congiunto,
pioggia . stretto, propinquo, stretto di sangue. Parenti di
fili s. m. strum. h, fai umbra, o reparai affinidadi, affine, parente per affinità. Essiri
su soli, parasole, ombrello. parenti, attenersi. Issu m est parenti , egli
Parassitòni s. m. accr. de parassitu, parassi m' attiene, è mio parente. Paulu t'est nienti,
tone, parassitaccio. Paolo nulla t attienc. Salviat. Parenti de cogna
Parassitu s. m omini chi po gulosidadi ecce zioni, cognato.
dit in sa calidadi, e cantidadi de su pappai Pari s. m. M. paladinu.
parassito. Pari avv. poniri a pari, paragonare, confron
Parastàggiu s. m. (de" cat.) scaffale. tare. Poniri in pari, mettere insieme. Pomiri in
Paratitlu s. m. (T. de is Legist.) summaria pari fig poniri discordia, metter male. Ghettai
esposizioni de is titulus, paratitlo . a pari, treulai mobilis ec. scompigliare, rovistare,
Paràu, da part parato. Po, beni cumpostu, trambustare, rifrustare, metter sossopra, o ca
o adornau, addobbato, abbigliato, ornato. Po povolto i mobili. Pari pari, a trivas, scambie
cuaddu postu in parada, inseddau, infrenau ec. volmente, mutuamente, a vicenda. Bogai de pari
cavallo bardato, bardamentato, sellato, e im un ossu, slogare un osso. Bessiri de pari trat
brigliato. tendu de cojaus, far divorzio.
Paràu , da agg. fermo, immobile, senza moto. Paridàdi s. f parità. -

Paraventu s. m. paravento, usciale. Parifòrmi agg. de forma uguali, pariforme -

Paràula s. f. (t. cat. e ital, ant.) parola, detto, Pariga s. f pajo, paro, coppia. Ses pargas
motto, dizione, termine, accento. Paraulas su di ous, de piras ec. su propriu de una durzina,
perfluas, invenie. Giru de paraulas, circuito di una serqua d'ova, di pere cc.
parole, circumlocuzione, circonlocuzione diparole. Paripari avv. a trivas, a vicenda, a gara,
Paraulazza s. f. pegg. parolaccia. mutuamente, scambievolmente.
Parauledda s. f, dim. (dd pron. ingl.) parolina, Paris agg. pari, uguale. Paris o cucu, spezia
paroluccia, paroluzza. de giogu, pari o caffo. Numeru paris, numero
Paraulòna s. f. accr, parolona, parolone. pari. Numeru impari, o disuguali, numero im
Parca s. f nomini de is tres sorris fabulosas pari, dispari. -

fiutasmeris de sa vida de s' omini, parca. Paris avv. insieme, del pari, al pari.
lº ) PAR PAR

Pariseddu s. m dim. (dd pron. ingl.) frati parti, metter da parte, metter in cèrlona. In
cello, fraticino, fratino. atera parti avv. altrove. Di atera parti avv. al
Parladòri s. m.locutoriu de Monasteriu, par tronde, da altro luogo. Parti po parti avv. parte
latorio di Monache, bisbigliatorio. per parte:
Parlamentai v. n. parlamentare. Particella s. f. particella.
Parlamentariu s. m. parlamentario. Participadòri v. m. M. participanti.
Parlamentu s. m. parlamento. Po simpli ra Participài v. n. partecipare, participare, aver
xonamentu, ragionamento, parlamento. parte, o porzione. Participai impari, comparte
Parlanti v. agg. (t. de s'usu) parlante. cipare, partecipare insieme. Participai v. a. donai
Parlàta s. f. (t. de s' usu) parlata, ragiona avvisu, participare, dare avviso, far partecipe,
mento, discorso. consapevole.
Parlatòriu s. m. M. parladori. Participamentu s. m. participamento.
Parlèticu s. m. tremula, chi tenint is beccius Participanti v. agg. partecipante, participante.
in sa conca e in is manus, parlètico. M. tre Participanti impari, compartecipe.
mulu, o tremulèu . Participau, da part participato.
Parletta s. f loquacidadi biva, e fiera, par Participaziònis f participazione.
lantina. Teniri bona parletta, avere una buona Participi agg partecipe. Po notiziosu de su
parlantina . fattu, partecipe, consapevole, conscio del fatto.
Parlettài v. n. parlare vivacemente, e con Particìpiu s. m. (t gramat.) participio.
prontezza, ciarlare. Particula s. f particola, particula, particella.
Parnàssicu, ca agg. parnassico. Pos ostia de comunigai, particola, comunichino.
Parnassu s. m. monti cunsagrau a is Musas, Particula, o ostia de segliai litteras, cialda.
Parnasso. Particulàri s. m. particolare, particolarità.
Parodia s. f. (T. Didasc.) arti de cumponiri Particulàri agg. particolare.
versus fendu usu de is versus allenus, parodia. Particularidàdi s. f particolarità.
Parodiài v. a. parodiare. M. parodia. Particularisài. M. particularizzài.
Paronomàsia . M. paranomasia. Particularizzài v. a. particolarizzare, distin
Parossismu s. m. (T. Med.) su cursu regulari guere con particolarità.
de una calentura a s atera, parossismo. Particularizzàu, da part. particolarizzato.
Paròtidas s. f pl. mali, chi bessit asutta de Particularizzaziòni s f particolarizzazione.
is origas, parotide pl. parotidi. Particularmenti avv. particolarmente, distin
Paròtigas. M. parotidas. tamente .
Parottu s. m. parottu grassu , fratacchione, Particuledda s. f. dim. (dd pron. ingl.) par
frate paffuto, carnacciuto, grassotto. Po parottu ticoletta.
malu, frataccio. Partida s. f partita. Partida de giogu, par
Parra s. f. (t. cast. e cat.) pergola, pergolato tita, vincita. Plantai una partida, o scriri una
di vite. partida in su liburu de is contus, accendere una
Parraleddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) per partita, piantarla al libro, far debitore, o cre
goletto. ditore al libro .
Parràli s. m. M. parra. Partidamenti avv. partitamente.
Pàrri s. m. M. parriri. Partideddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) par
Parricida s. m. parricida. tittuzzo .

Parricidiu s. m. parricidio. Partidu s. m partito. Teniri grandu partidu,


Pàrriri s. m. e in su discursu familiari parri avere molti aderenti. Po resoluzioni . M. Po
fatta s' º" parere, sentimento Sighiri matrimoniu . M. Po convenzioni. M. -

su parri de unu , attenersi al parere di alcuno, Partigianeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.)
secondare. partigianetto.
Pàrriri v. n. parere, sembrare, assembrare. Parlat Partigiànu s. m. chi fait is partis, partigiano.
un ominide beni, assembrava uomo dabbene. Par Partiri v., n. andaisindi de unu logu, partire.
riri po assimbilài, assembrare, rassomigliare. Parfu, da part, partito.
Parròcchia s. f parrocchia. Partixedda s. f. dim.(dd pron. ingl.) parti
Parrocchiàli agg. parrocchiale. cella, particina.
Parrocchialmenti avv. parrocchialmente. Partiziòni s. f divisioni, partizione, partigione,
Parrocchiànu s. m. trattendu de is chi appar partimento, divisione.
tenint a una parrocchia, parrocchiano. Po Partoriri v. n. sfendiai, partorire, infantare,
cuddus, chi sempiri còmparant de una buttega, sporre, dare in luce, diliberarsi, fare il bambino.
avventore. Maistu chi tenit medas parrocchianus, Partorìu , da part partorito.
maestro, che ha molte poste. Issu est parroc Partòxa (t. r.) M. partera.
chianu miu , lo servo io. Partu s. m. parto, Falsificai su partu, fai
Pàrrocu s. m. parroco, paroco. creiri suu unu ſillu allenu, supporre il parto.
Parsimònia s. f. (t. de s'usu) parsimonia, mo Partu falsificau, parto supposto, falsificato. Fe
derazion di spese. mina de partu, o partera, donna di parto.
Partenza s. f partenza. Purgazionis de su partu, locchi. Femina, chi
Partèra s. f. (t. sp.) femina de partu, puerpera, fait duus pipius a unu partu, donna gemellipara.
donna di parto, " infantata. Pipius nascius a unu partu, binati, gemelli.
Parteràggiu s. m. M parturaggiu. Morriri in partu, morir sopra parto.
Partèsa s f parte Pigai is partesas de unu, Partu, ta part de parriri, parso, paruto,
parteggiare uno, pigliar parte. sembrato .
Parti s. f parte. Fai is partis a unu, parteg Parturàggiu s. m. puerpèrio. -

giare uno, prender le parti d' uno. Poniri a Parturienti s. f e agg. partoriente, parturiente.
PAR PAS 421

Parvedàdi s. f. (t. de s'usu) parvità. Par Passàggiu s. m. passaggio, passo. Po s'aper


vedadi de materia, parvità di materia. tura, chi si fait in is cresuras de is cungiaus po
Parziali agg. parziale. intrai su carru, o cuadolu. M. barcaxu.
Parzialidàdi s. f parzialità. Passài v. a. e n. passare. Passai unu de parti in
Parzialmenti avv. parzialmente. parti, passare uno da banda a banda. Passai su
Parzimenta s. f partigione, partizione, parti trigu in ciuliru, vagliare, crivellare il grano. Su
mento, divisione, distribuzione. M. divisioni. binu passat is vomitus, e sa limonada is cursus, il
Parziri v. a. fai parti, partire, dividere, far parte. vino ferma i vomiti, e la limonèa le mosse.
Parziu, da part. partito, diviso. -
Passai unu arriu a cuaddu, o a pei, guadare
Pasaisì v. n. p. (t. r.) riposare, riposarsi. M. un fiume. Passai a liburu, allibrare, registrare.
discansai. Passai in sedazzu, stacciare. Passai posa menti,
Pasàu, da part. (t. r.) riposato. M. discansau. correre per la mente, per la memoria, venire in
Pasca s. È Pasqua. Fai sa Pasca, far la mente. Passai a segundas nuzias, convolare ad
Pasqua, pasquare ant. Pasca florida, o Pasca altre nozze. Passai su jerru, invernare, svernare.
manna, Pasqua di risurrezione, chi is Toscanus Passai sa vida, menar la vita. Passai is dis v. n.
narant ancora Pasqua di uovo: Pasca de is tres curriri, scorrere, scattare i giorni. Passai, ter
Reis, Befanìa, Epifanìa. Pascha de su Spiritu minu de su giogu de is cartas lassendu unaspo
Santu, Pasqua rosata, Pentecoste. l" ateras, passare a monte, cambiar carte.
Pascàli agg. pasquale. assai a biviri in ateru paisu, domiciliarsi in
Pascenti v. agg. pascente. altro paese. Sa luxi passat in is isperraduras sº
Paschiredda s. f. dim. (dd pron. ingl.) S. la luce trapèla per le fessure. Passai in palitta,
Natale, Pasqua del ceppo. allisai unu muru, intonicare. M. "
Pascidòri, ra v. m. e f. pascitore, trice. Passais n. p. passaisì cun pagu cosa, passarsi
Pascidròxu s. m. pascolo, prateria. con poco. Passaisì si narat de sa pezza, chi cu
Pascimentu s. m. pascimento, pascolo, pa menzat a fragai po corruzioni, carne, che co
sciòna. M. pastura. mincia a straccarsi, a divenire stracca, che sa
Pàsciri v. a. e n. pascere, nutrire. Pascirisì di mucido. Passaisì trattendu de fruttas passadas
n. p. pascersi, nutrirsi. Pascirisì debentu, cun de cottura, chi bandant a si purdiai, ammez
tentaisì de sa sola apparienzia, pascersi di vento. zare, ammezzire, ammezzirsi, divenir mezzo,
Pàsciu, ia part. pasciuto. infracidire, esser trà il maturo, e il fracido.
Pàsculu s. m. (t de s'usu) pascolo. Passamanèri s. m. (t. cat.) trinajo, cordonajo,
Pàsidu, da agg. (t. r.) M placidu. che fa passamani.
Pasigrafia s. f. (T. G.) espressioni de conven Passamànu s. m. (t. sp.) passamano. Po
zioni, pasigrafìa. - spezia di avoretta, cariello.
Pasqòinada s. f. pasquinata, libello famoso, Passannentu s. m. passamento. Passamentu in
parquillo. palitta, intonicato, intonicatura, intònico.
Passa s. f sa lunghesa de totus is duus brazzus Passanti v. agg. passante. Po comunu, cor
istendius, bracciata. rente, comune, volgare. In forza de sust. po is
Passàbili agg. passabile, mediocre. Arriu pas aneddus, o tenentis de peddi de su frenu, in is
sabili, chi si podit passai, fiume fiore qualis intrant is tiras, chi avanzant de is fibbias,
Passacòlica s. f. (t. cat.) M. colica. passante.
Passàda s. f. (t. cat.) passata. Dognunu tenit Passapertutto s. m. (t. de s'usu) spezia de
sa passada sua, ogni serpe ha il suo veleno. crai falsa poaberriri tancaduras, grimaldello.
Passada de certu, o de fueddus cun amelezzu. Passaportu s. un passaporto.
M. rebuffidu. Passada de bastoni, o de pertia. Passaritòrta s. f. (t. logudor.) volat. M. pas
M. carda. Passada di aqua forti, e casi im siritrota. -

provvisa, o de landireddu, rovescio di pioggia, Passatempus s. m. passatempo, divertimento,


di grandine, nembo, acquazzone, gran rovescio trastullo, badalucco, scacciapensieri.
d'acqua. Una passada de landireddu hat i pol Passàu s. m. in su passau, nel decorso.
lau is bingias de pampinu, un turbine di gran Passàu, da part. seorso, passato, trascorso.
dine ha spampanate le vigne. De passada avv. Passàu, da agg. trattendu de cosas suggettas
alla sfuggita, alla sfuggiasca, di passaggio. Po a si corrumpiri o purdiai, mezzo, floscio, fracido,
nciada. M. mucido. Pezza passada, mesu pudescia, carne,
Passadissu s. m. (t. sp.) passatoio, andito. che sa di mucido, di marcio, carne stracca.
Passadissu longu a pei terrenu, androne. Passa Passeggièri s. m. M. passaggeri. -

dissu intre una porta e s'atera, antiporto, an Passeggièri, ra agg. M. passaggeri.


tiporta, androne, andito trà una porta e l'altra. Passeggiàda s. f. (t. de s'usu) passeggiata.
Passadòri s. m. strum. de ferru, chi fait in Passeggiadedda s f dim. ( dd pron. ingl.)
is portas su propriu de su barcioni incantu chi passeggiatella.
bandat e benit, paletto. Po passadori de tanca Passeggiài v. m. (t. de s'usu) camminai lo
dura, stanghetta. disogu, passeggiare, andare a diporto. -

Passadròxu s. m. passatoio, Passeggianti v. agg. passeggiante.


Passaggeddu s. m. d. l. (dd pron. ingl.) par Passèggiu s. m. (t. de s'usu) passeggio -
saggetto. Passericu s. m. volat. fanello. Cett.
Passaggèri s. m. s" ſ" - e - Passibili agg. passibile. -

passeggiero, viandante. Po su scaſſeri, chi passat Passibilidàdi s. f passibilità.


genti a barca, passeggiere. Passiènzia s. f. pazienza, sofferenza, tolle
Passaggèri, ra agg, attu a passai, passeggiero. ranza. Po sa tolleranzia de s'accreadori cun
Po transitoriu, transitorio, labile, cadite o, ca su depidori, comporto. -

devole, caditoio, non durevole. Passiggia s. f. iº forgi non from


e e
422 PAS PAS

ba, frondola. Tirai a passiggia, o a frunda, chi ecºedit in sa calidadi, e cantidadi de su


frombolare, sfrombolare, tirar di fromba, sfion pappai , parasito.
alare. Tiru de perda de frunda, sfiondatura. Pastiglia s. f pastiglia, pl. pastiglie. Pasti
Passiggiadòri s. m. chi tirat a passiggia, from glias de bucca, morselletti. (V. Franzios. alla
holatore, fromboliere, fonditore, fiondatore, voce boca.)
frondatore. Sordau armau de passiggia, funditore. Pastissàu, da agg accomodau a modu de pa
Passillài v. a. M. affrustai. stissu, pasticciato .
Passillài v. n. andai a camminai, passeggiare, Pastisseddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) pa
andare a diporto. sticcino.
Passillau, da part. M. affrustau. Po andau Pastissèri s. m. pasticciere, pastegliere.
a camminai, passeggiato, andato a diporto. Pastisseria s. f buttega de pastissus, pasticceria,
Passillu s. m. M frusta. Po passeggiu, passeggio. Pastissottu s. nn. pasticciotto. Pastissottus frit
Passionai v. n. patiri passioni, passionare - tus, schiacciate unte. Franzios.
Po agonizzai . M. Pastissu s. m. pasticcio. Pastissus de latti ,
Passioni u, da part. passionato. pasticci di latte.
Passionèra s. f. lori de passioni, granadiglia, Pastixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) pa
fior di passione. stetto, piccolo pasto.
Passionèris, m. cantore della passion di Cristo. Pastofòriu s. m. (t. de s usu) spezia di ae
Passioni s. f passione, patimento, pena, tra civu de Cresia, pastofòrio.
vaglio. Passioni ardenti, struggimento. Passioni Pastorali s. m. bastoni Vescovili, pastorale.
eccessiva di amori, svisceratezza, amore svisce Pastorali agg. de pastori, pastorale. Littera
rato. Passioni di animu, patèma, passion d' pastorali, lettera pastorale. -

animo. Passioni di arriri, morbino. Pastoralmenti avv. a modu de pastori, pa


Passirilanti s. m. (t. r.) rusignolu, usignuolo. storalmente.
Passiritrota s. f. (t. logudor.) volat. cadcabot Pastoredda s. f pastorella.
so, e caprimulgo. Cett. Pastoreddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) pa
Pàssiu s. m. storia della Passion di Cristo. storello.
Passu s. m. terminu, chi si usat cun su verbu Pastorescu, sca agg. pastoreccio.
andai; andai a passiu, andare svagato, svagando, Pastòri s. m. pastore. Pastori de cumoni de
errando. Lassai andai is animalis a passiu, lasciare bestiamini grussu, armentario. Pastori metaf.
gli animali svagati, andare svagando, o errando. il Pontefice, un Vescovo.
Arregolliri i" chi andat a passiu, Pastorissa s. f moglie del pastore.
radunare il bestiame svagato. Pastorizia s. f. arti de su pastori, pecuaria,
Passivamenti avv. passivamente. partorizia, ant.
Passividadi s. f passività. Pastosidàdi s. f. pastosità.
Passìvu, va agg. passivo. Pastòsu, sa agg. pastoso, morbido.
Passixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) pas Pastranu s. m. spezia de bistiri, pastrano.
solino, passino, passetto. Pastu s. m. pasto, cibo. Pastu siccau po su
Passu s. m. passo. Passu de flumini, guado. bestiamini, strame.
Castiai is passus a unu, osservai is andamentus Pastùmini s. m. pastume.
de unu, scovare gli andamenti d alcuno. Fai Pastùra s. f pastura, pascolo, pasciona,
unu passu falsu fig. si narat de chini pigat inali prateria. Pastura comuna comente su parda de
is mesuras in algunu negoziu, fare un passo sidda, compascuo.
falso; A passu a passu avv. pian piano, adagio Pastantàlbili agg. posture ole.
adagio. lº, passaggiu . M. Pasturai v. a. e n. pasturare, tenere gli ani
Pasta s. f pasta Pasta ciuèta, pasta gramo mali alla pastura. Po pasciri, pasturare, pa
lata, spianata, soda. Pasta a Xeda, pasta, che scere, mangiare.
levita, che leva in capo, Fai axedai sa pasta, Pasturàu, da part tenuto alla pastura.
o su pmi cruu, far levitar la pasta. Pasta po Patàta s. f fruttu de terra, patata. (Solanum
fai cappeddus, feltro, Pasta corriazza, chi te tuberosum. Lim.)
nit corria, pasta tigliosa, che ha tiglio. Pasta Patèma s. f. (T. G. Med.) passioni di anima,
sfogliada, pasta sfogliata. Pasta spongiosa, pa patima, vassione interna.
sta frolla. Pasta a sciringa, frittura a siringa. Patèna s. f medaglia. Patena de su calixi,
Donaisì una pasta di aqua espress. rust. faisì patena. Patena de Sant' Elèna, pezzu, o arro
una panciada di aqua, farsi una beiata d'acqua. gheddu de metallu cun litteras, o cifras, a va
Pastareàli s. f. pasta reale. (V. dell'uso quali sa genti idiota attribuit superstiziosamenti
Pasteggiàbili agg (t. de s'usu) pasteggiabile. virtudis maravigliosas, talismano.
Pasteggiài v. n. (t de s'usu) pasteggiare. Pateneddas. f. din. (dd pron. ingl.) medaglietta.
Pasteggiàu, da part. pasteggiato: Patentenenti avv. patentemente, manifesta
mente.
Pastèra s. f (t usau forsis in logu de pari -

sterra) Pastera alta de giardinu fatta rasenti de Patenti s. f patente, diploma.


su muru a fabbricu de mattoni po coltivai, o Patenti agg. manifestu, patente, chiaro, ma
l" floris, brode, cassettone, aiuòla. Gagliard.
Pastera sullevada, arèola sollevata. Lastr.
nifesto, spianacciato, spi into, palese, spiattellate.
Pa Paternàli agg. paternale, paterno.
stera paris cun terra, afuòla a fior di terra , Paternamenti avv. paternamente.
arterre, e in pl. i parterri. Lastr. Paternidàdi s. f paternità.
Pastèra s. f pappadora, diluviatrice. Paternoster s. m. paternostro.
Pasterazzu s. m. accr. parassitone, parassitaccio. Paternu, na agg. paterno.
Pastèri s. m. pappadori, mangione,, pappac Pateticamenti avv. (t des usu) pateticamente.
chione, ghiottone, vorace, mangiatore. Pasteri, Pateticu, ca agg (t de s'usu) patetico.
PAT PAU 423

Patibulu s. m. patibolo. e similis, battuto. Pavimentu de batteria, piat


Patieddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) corti taforma.
cella, corticino. Paùli s. m. (t. r.) logu, aumdi stagnat s'aqua,
Patìglia s. f. piastra. paliude, padule, acquitrino. Faisì pauli, impa
Patiglièri s. m. archibusiere. ludare, diventar palude. Asciuttai paulis, spa
Patimentu s. m. patimento. dulare, seccar paduli.
Patìri v. a. e n. patire, sofferire, sopportare, Pàulu s. m. spezia de muneda de plata, paolo,
comportare. giulio.
Pafu, da part. patito. Pavonazzu, zza agg (t. de s'usu) colori de
Pàtiu s. m. cortile, atrio. Patiu de una domu, violetta, pavonazzo, pagonazzo, paonazzo,
corte d' una casa. violaceo. -

Patòccia s. f mincidiu, faula, castangia, bib Pavoneggiaisì, e pavonisaisì v. n. p. cumpla


bola, bozza, carota. Nai patoccias, dir bubbole, xirisì de sei e totu, paoneggiarsi, pavoneggiarsi,
farfalloni, sballare, raccontar cose false. Patoc brandirsi, boriarsi, compiacersi.
cia, o mincidiu solenni cun raggru, sfionda Paùra s; f. paura, tema, timore, spaventacchio,
tura. Plantai castangia, o nai patoccias, ficcare spauracchio. Paura subitanea, chi fait affannai,
bozze, piantar carote, sfiondar bugie, scagliar attisoffia. Teniri paura, mangiar bietole, aver
fandonie. paura. Paura de s'aqua, idrofobìa.
Patoccèri s. m. faulanciu, bubbolone. Paurosameuti avv. paurosamente, sbigotti
Patognomònicu, ca agg. (T. Med.) aggiuntu tamente.

donau a is signalis, chi sunti proprius de sa sa Pauròsu, sa agg. pauroso, paguroso. Paurosu
nidadi e de sa maladìa, patognomonico. de s'aqua, idròfobo.
Patologia s. f. (T. Di i;
cudda parti de Pàusa s. f pausa, posa, dimora, fermata.
Pausadamenti avv. posatamente.
sa mexina, chi esponit is cosas, chi succedint
foras de s' ordini de sa natura, e principalmenti Pausadròxu s. m. logu, aundi si pausant is
is maladìas, patologìa. pillonis, posatoio.
Patològicu, ca agg. patologico. Pausaisì, e pasaisì v. n. p. pausare, far pausa.
Pàtria s. f patria. Malinconia causada de Pausamentu s. m. posamento, riposo. -

grandu speddiu de torrai a biri sa patria, no Pausàu , da part. posato,


stalgìa. Paxi s. f pace, concordia. Fai paxi, pagi
Patriarca s. m. Patriarca. ficaisì, conciarsi, far la pace. Donai sa l" -

Patriarcàli agg. patriarcale. basai in signali de paxi, dar la pace. Po sa


Patriarcàtu s. m. patriarcato. paxi, chi si donat in sa missa solenni, dar la
Patriarchia s. f residenzia de su Patriarca, pace. Donaisì paxi, tranquillizzaisì, darsi pace,
patriarchìa. uietarsi. Torrai in paxi, far pace, deporre
Patricida s. m. patricida, uccisore del Padre. inimicizia, tornare in concordia. Poniri in
Patricidiu s. m. patricidio. paxi, porre in pace, acquietare. " in
Patrimoniali agg. patrimoniale. Santa paxi, portare in santa pace, soprrare senza

Patrimòniu s. m. patrimonio. rammarico, senza risentirsi. Medianeri de paxi,


Pàtriu, ia agg. patrio. pacificatore, paciere, paciale. Medianera, de
Patriziàtu s. m. nobilesa de is patrizius, pa paxi, paciera. Paxi po reconciliazioni intre duas
triziato . personas primadas po pagu, paciozza.
Patriziu s. m. de is primus nobilis de sa cit Paxiòsti, sa agg pacifico, amator della pa
tadi , Patrizio . ce, quieto.
Patriziu, zia agg. patrizio. Pazientementi avv. pazientemente. -

Patrizzài v. m. patrizzare, padreggiare. Pazienti v. agg. paziente, sofferente, tolleran


Patrizzau, da part. assomigliato al padre. te. In forza de sust. trattendu de chini patit,
Patrocinadòri v. m. patrocinatore, avvocato. paziente. -

Patrocinài v. a patrocinare, difendere, tener Peàda s. f. pedata, orma. Sighuri is peadas


protezione. M. abogai. -
de unu, andaiddi avatu, seguitar le pedate d'
Patrocinanti v. agg. patrocinante. uno, e fig. imitarlo. Po colpu, o punta de
Patrocinàu, da part. difeso. pei, pedata. - -

Patrociniu s. m. patrocinio, protezione, clientela. Peaggiu s. m. (t. sp.) pedaggio, dazio, che
Patronatu s. m. padronato, padronanza, au si paga per passare in qualche luogo. -

torità, superiorità, padronaggio. Patronatu de eàgna s. f. (t. sp.) peagna di altari, pre
benefiziu Ecclesiasticu, padronato. della. Peagna de statua, base, dado, zoccolo.
Pattu s. m patto, convenzione particolare, Pearbu, o pealbu, ba agg si narat de cuad
accordo, condizione, ferma. Pattu claru ami du, e di aterus animalis, chi portant alguna
cizia longa, patto chiaro, amico caro. mancia bianca in is peis. Cuaddu pearbu a unu,
Pattuài, pattuàu ec. M. pattuìri. duus, tres, o quattru peis, cavailo balzano a
Pattùglia. s. f pattuglia. uno, due, tre, o a quattro piedi. Si sa inancia
Patturi v. a. pattuire, pattovire, patteggiare, bianca dda tenit a su pei derettu di amanti, bal
far patto. zano dalla lancia: si dda portat a su pei di
Pattiu, da part. pattuito, patovito, patteggiato, amanti mancu, balzano dalla staffa.
convenuto per patto. Peca s. f. (t. sp.) neu postizzu, neo posticcio.
Pàu s. m. (t. r.) M. palu. - Peccabili agg. peccabile.
Pavimentu s. m. pavimento, strato. Pavimentu Peccadeddu s. m. dinn (dd pron. ingl.) pec
incrostati, o impuleau, spalto, spazzo, pavimento catuzzo, peccadiglio,
incrostato, impalcato. Pavimentu di aposentu Peccadòni s. m. accr. gran peccato.
superiori, soia/o strato. Pavimentu de terrazzu, Peccadorazzu s. m.acer. peccatºraccio -
E e e 2
424 PEC PED

Peccadòri v. m. e ra f. peccatore, trice. buccia. Sa parti di a intura, carniccio. Peddi


Peccài v. n. peccare, commetter peccato. Pec peddi, o pillupilla, intre petza e crosu, buccia
cai trattendu de loris, plantas o fruttas, indoz buccia. Toccai peddi " toccar pelle pellc. Sa
zare, imbozzacchire, intristire, stremenzire, ve eddi da su porcu, chi naraus crossblu, cotenna.
nire , crescere a stento. i" leggia, pellaccia. Cantidadi de pcddis,
Peccaminòsu, sa agg. peccaminoso. pellame, Conciadori de peddis, cuoiafo. Peddi
Peccàu s. m. peccato, difetto, mancamento. di ananti, chi portant is artesanus in faina,
Peccau becciu, penitenzia noa prov. peccato sparalembo. Arrogu de peddi, chi serbit po is.
vecchio, penitenza nuova, Chini hat fattu su impiastrus, piastrello. Peddecaminu, pergamena,
peccau, fazzat sa penitenzia, chi imbratta, spaz cartapecora, cartapecorina. Bestepcddi bistiri de
zi, chi ha fatto il mal, faccia la penitenza. peddi cun su pilu, chi usat sa genti de cam
Peccàu part neutr. che ha commesso peccato. pagna, melòte. Portai is ossus imboddiaus cun
Peccau trattendu de loris, o plantas ec. indoz sa peddi, essere ossa e pelle. Lassai sa peddi,
zato, imbozzacchito, intristito, stremenzito. morriri, lasciar la pelle, morire. Salvai sa peddi
Pècora s. f si usatfig po malandrinu, M. pegus. scampar la pelle, salvar la vita. Chini no scit
Pecorinu, ma agg. pecorino, pecorile. iscroxai, stampat, o fait tacca a sa peddi, chi
Peculatu s. m. (t. de s' iſfurtu de dinai non sa scorticare, intacca la pelle. In peddi al
bblicu , peculato. lena corria lada prov. scherzare sopra la pelle
º" peculatu. altrui. Non c'est peddi senza fianco prov. non
Peculieddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) pe. c'è uovo, che non guazzi, ogni casa ha cesso,
eulietto. o fogna. Mala pedoli si narat de persona trista,
Pecùliu s. m. (T. Leg.) Si narat a totu cud e maligna, mala sciarda, mala zeppa, mala
du , chi su fillu de famiglia, o sclavu tenit in lanuzza. M. pezziottu. Iscroxai unu priogu po
propriu de voluntadi de su Babbu, o de su temiri sa peddi, scorticare un pidocchio per
meri, peculio. Fai peculiu, o bussigheddu, far averne la pelle. Po sa peddi de s'omini. M. cutis.
peculio, o grùzzolo. Peddixedda s. f. din (dd pron. ingl.) pelli
Pecùnia s. f. t. usau algunas bortas po burla cetta, pellicina. M. pellicula.
in logu de dinai, pecunia, danaro, metallo coniato. Peddizzòni s. m. omini selvaggiu, rusticu,
Pecuniàriu, ria agg. pecuniale, pecuniario. uono salvatico, rozzo, ruvido. Po pezziottu. M.
Pedagèri s. m. chini regollit su daziu de su Pedduzza. M. peddixedda. -

pedaggiu, pedagiere. Pedestàggiu s. m. muredda, o pezzus de lin


Pedagogia s. f instruzioni de pipius, pedagogìa. na po collocai appizzus is carradas, sedile.
Pedagògicu, ca agg. de pedagogu, pedagogico. Pedestri agg. chi andata pei: Genti pedestri,
Pedagògu s. m. M. pedanti, - gente pedestre. Po, umili, basciu, pedestre, di
Pedali s. m. ordingiu in s organu po sonai messo, umile.
cun is peis, pedale. Po su tira pei de is sa ., Pediculàri agg. (T. Med.) Malada pediculari,
bateris, pedale, capestro. i generat priogu, morbo pediculare.
Pedalièra s. f s' ordini de is pedalis de s' or Pedidòri v. m. pezzente.
ganu po sonai cun is peis, i pedali, ordine dei Pediliviu s. m. bagnu de peis, pediluvio.
edali. Pedina s. f pezzu de su giogu de damas, e
Pedàneu, ea agg, Giuggi pedaneu, debascias de su scaccu, pedina. Giogai sa pedina, o sa
causas, Giudice pedaneo. - - pezza a unu, impediriddi cosa, chi stiat po con
Pedanteria s. f. affettazioni, o cumposizioni sigliri, fare una pedina a uno. Pedina si na
pedantesca, pedanteria. Po sentenzia latina affet rat a ſemina debascia condizioni po beffa, pedina.
tada, cuiusso. - - Pedri v. a. (t. r de pedir sp.) pediri, di
Pedantescamenti avv. pedantescamente. mandai limosina, mendicare, limosinare, accat
Pedantèscu, sca agg. de pedanti, pedantesco. tar limosina. Andai a pediri, andare accattan
Pedanti s. m. (t. de s'usu) chini ghiat e im do, andare all'accatto. M. dimandai.
parat pipius, o picciocus, pedante. n -

Pediu, da part (t, r.) accattato, mendicato.


Peddàmini s. m. pellame. - M. dimandau . -

Peddecamìnu s. f cartapecora, pergamena, Pedòni, e peoni s. m. sordau de pei, pedone.


cartapecorina: Peddecaminu virgini, sa peddi Pedotrofia s. f. (T. G. Med.) parti de sa Me
de s” animali bogau de sa brenti de sa mamma xina, chi mirat su nutrimentu de is pipìus, pe
innantis de nasciri, carta nonnata. - dotrofia.
Peddì s. f. (de pellis, is) pelle. Peddi de Pègasu s. m. cuaddu cun alas fintu de is
crabu aresti, camoscio, si est conciada, pelle Poetas, pègaso.
camosciata, o scamosciata. Peddi de mascu Pegus s. m. e oscuru (de pecus lat. ) bestia.
morbida, e conciada, allida. Peddi di angioni Pegus pl. e claru, bestie. Medas pegus de be
mortu appenas nasciu, bassetta. Peddi morbida stiamini, molti capi di bestiame. l" de ma
de mascu sanau po usu de ligai liburus, baz ceddu, bestie macellesche. Pegus de mardiedu,
zana. Peddi cotta, esca. Peddi crua, pelle in matricina. Pegus de prus de un annu, capo di
carne. Peddi conciada, pelle concia. Peddi con bestia sopranna. Centu pegus de brebeis, cento
ciada a una parti e cun sa lana a s'atera parti, capi di pecore. Essiri malu pegus, o mala ipo
pelle concia in alluda da una parte, e dall'altra teca, essere una mala zeppa.
colla lana (V. la v. fr. Aguelins) Peddi de sa Pei s. m. piede, piè. Planta de su pei, suolo,
conca de s' omini, cotenna, pelle del capo piota. Giuntura de su pei, nodello del piede.
dell'uomo. De peddi dura, coticone, di dura Punta de pei, calcio. Pei de migia, pedule.
cotenna. Conciai peddis, conciar pelli. Coneiai Stragazzu o sonu de peis, calpestìo. Essiri
peddis de crabu aresti, scamosciare, dare il peis a sa fossa, aver la bocca sulla bara.
camoscio, camosciare. Sa parti aund'est sa lana, Arrastu, o signali de pei, pedata, orma -
PEI PEN 425
Papai is peis a unu po andai a unu logu, Pena s. f. pena, afflizione, fatica, amarezza,
non potere stare in guinzaglio, aver prurito amaritudine, ambascia. Po castigu, pena, gastigo,
d' andare. Pei de porcu, de mascu, di angio punizione. A grandu pena, a gran pena. Po
mi, de crabitu ec. distaccau de s animali, pe ", M. Po afflizioni di animu, cordoglio,
duccio. Pei di amanti de gattus, e di aterus qua glia, dolore. Po cura, pensiero, sollecitudine.
drupedus similis , zampa, zampino . Pei di Penas amorosas, cure amorose. Pena pecuniaria,
ananti di animalis mannus comente cuaddu, chi pagat su reu, contraddiritto. Pagai sa pena,
lioni ec. zampa. Colpu donau cun is peis di pagare il fio, portar la pena. Pagai sa pena de
amanti, zampata. Arropai cun is peis di ananti, su peccau, pagar lo scotto. Senza pena avv.
zampare, percuotere colle zampe. Cumenzai a di nullo costo.
moviri is peis trattendu de quadrupedus, zam Penadamenti avv. M. penosamenti.
pettare. Peixeddu de custus animalis, zampet Penài v. n. patiri, penare, patire, soffrir pene,
ta, zampetto, zampino. Pei sperrau comente su Penai v. a. usau in is biddas po parturiri. M.
boi ec. bisulco. Aguantaisì in peis reggersi in Penai sa morti espress. pop. morriri stentada
piedi. Miraisì a peis, azzaminai sa propria cun menti, fare una morte stentata.
sienzia, guardarsi a piedi. Abbarrai in l" , O Penàli s. m. castigu, pena, gastigo.
strantaxu, stare in piedi, stare ritto. Alzaisì in Penàli agg. penale. i
peis, o strantaxaisì, rizzarsi. A pei planu, a Penalidàdi s. f. penalità.
piè terreno. Domu a i" planu senza de susu , Penanti v. agg. penante, che pena.
casa a pian terreno. Bogai peis di alguna cosa, Penàtis s. m. pl divinidadis de is Gentilis ,
o beni, o mali, acabaidda, cavar cappa, o adoradas in is domus insoru, i Penati.
mantello d' alcun affare, caverne le mani, fi Penàu, da part. penato.
nirlo. Pei de asegus, lacchetta , o lacca. Pei Pendentementi avv. pendentemente.
di amanti de mascu, spalletta di montone. Pei Pendenti s. m. gioja, chi po ornamentu si
de montagna, falda di montagna. Pei di ar " in zugu, o in is origas, pendente. Pen
buri, pedale, stipite dell'albero. Pei derettu de nti de Tosoni, fermaglio. -

una porta, stipite. S'ultimu pezzu de is peis Pendenti v. agg. chi pendit, pendolo, pen
derettus, impostatura. Chini sighit in cumpan dente. Po indegisu, i" non deciso.
gia a pei, pedissequo. Senza peis, o privu de Pendènzia s. f. pendenza. Po inclinazioni,
is peis, àpodo. pendenza, inclinazione. Pendenzia de is impo
ei colombinu, o de colombu, erba, ancùsa staduras (T. di Architettura) sdrùcciolo. -

tintoria . Pendinu s. m. pendio, pendice, declività,


Pei de molenti, erba, farfaro, tussilaggine, china, scesa, clivo. A pendinu avv. a china ,
piè d'asino. (Tussilago farfara . Lin.) a pendio. Postu a pendinu, posto a pendio, a clivo.
Pei de porcu (t. de Ferreri) strum. po bo Pendinu , ma agg. declive. Logu pendinu,
gai taccittas e varius obbilus, cavabollette. luogo chino, declive. -

Peincareddu s. m. (dd pron. ingl.) calzoppo. fi avv. pendolone, spenzolone, cion


Fai su peincareddu, camminai cund' unu solu dolone. Stai pendi pendi, essiri suspendiu in
pei senza si susteniri cun atera cosa, andare aria, penzolare, spenzolare, ciondolare, star
camminare a calzoppo. V. Alb. alla v. fr. clo penzolone, o penzoloni, ciondoloni. Poniri pen
che-pied. di pendi, spenzolare. Essiri pendi pendi, pen
Peixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) pedino. zolarsi, stare spenzoloni, pendente. Andai cun
Pelagiànu s. m. chi sighit sa dottrina de Pe is brazzus " pendi, o pendula pendula, an
lagiu, Pelagiano. dar colle braccia spenzoloni, .

Pelèa s. f. (t. sp.) pugna, combattimento. Pèndiri v. m. pendere, star sospeso. Po in


Peleadòri v. m. (t. sp.) combattitore. clinai, pendere, inclinare. Trattendu de liti non
Peleài v. n. (t. sp.) combattere. decidia, pendere. Lassaisì pendiri, spenzolarsi,
Peleàu part. neutr. combattuto, ciondolare. -

Pelfa s. f e perfa (t. pleb.) M. felpa. Pendirizzòni s. m. (t. b.) pesu pendenti, pen:
Peliài ec. M. peleai ec. dolo, pendulo, penzolo. .

Pellegrina s. f. spezia de muccadori fattu a Pendirizzu, zza agg. (t, r.) chi pendit, pen
" iu, chi portant is feminas in su zugu, dolo, la . - - -

palatina. - Pèndiu, ia agg. penduto. . ..

Pellegrinaggiu s. m. pellegrinaggio, pellegrina Pendòmi s. m. pendoni de spada,, pendaglio,


2ione . pendone. Po appicconi di axina, o di ateras
Pellegrinai v. n. pellegrinare. Po viaggiai fre fruttas unidas impari in su propriu cambu, prº
quenti. M. viaggiai. zolo, ciocca. a º

Pellegrinanti v. agg. pellegrinante. Pèndula s. f relogiu postu in su muru, pen


Pellegrinàu part neutr. che ha fatto il viag dolo. Pendula a scaparatu, chi si ponit in mesa,
giatore. o in comò, orologio a pendolo da tavolino. Su
Pellegrineddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) scaparatu, tempietto. -

pellegrinetto. Pèndula pendula avv. M. pendi pendi. . .


Pellegrinu s. m. pellegrino. Pendulài v. n. essiri suspendiu, o pendenti
Pellegrinu, na agg. pellegrino, na, forestiere, in aria, penzolare, spenzolare, ciondolare, star
straniero. Po singulari. M. peregrinu. ciondoloni. M. pendipendi.
Pellicànu s. m. volat. biancu de s'Egittu, Pendulamentu s. m. ciondolamento.
pellicano. Pendulanti v. agg. ciondolante. -
Pelliceu, ea agg. de peddi, pelliceo. Pèndulu, la agg chi pendit, pendolo, la
Pellicula s. f. (t. de s' " pilloncu de sa Penetràbili agg. penetrabile, pervio . -

cutis, pellicola. Po membrana, M. - - -


Penetrabilidàdi s. f. penetrabilità . . - - -
426 PEN PEN

Penetrabilroenti avv. penetrevolmente. Pensanti v. agg. pensante.


Penetradòri, rav. m. e f. penetratore, trice. Pensativu, va agg. pensoso, pensieroso, pen
Penetrai v. a penetrare. Penetrai a inturu, sierato, cogitabondo, taciturno. -

approfondare, a profondire , penetrare, specu Pensàu, da part. pensato, eonsiderato.


lare addentro. Penetrai in is logus prus secre Pènsili agg. M. pendulu. -

tus, penetrare addentro, forare i luoghi più Pensionariu s. m. tantu su chi gosat, cantu
segreti. Po insinuaisì, penetrare: Penetrai po su chi pagat sa pensioni, pensionario.
cumprendiri sa menti o sensu de un Autori, Pensionedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) pen
attignere l' intendimento, comprendere, pene sioncella.
trare, intendere il vero senso delle sue parole. Pensiòni s. f pesu postu asuba de ipotecas,
Penetrai po su passai de sa luxi in is aberturas pensione. Po salariu ec. pensione.
de muru, teulada, o portas, trapelare. Sa luxi Pensòsu, sa agg. M. pensativu.
passat in is aberturas de su muru, e de is por Pentagonu s. m. figura de cincu angulus, e
tas, la luce trapela negli spiragli de tetti, delle cincu ladus, pentagono.
mura, e imposte. Pentàmetru s. m. versu de cincu peis, pen
tametro.
Penetramentu s. m. penetramento. Po pene -

trazioni de spiritu, perspicacia. Pentasillabu agg. versu de cincu sillabas, pen


Penetrantementi avv. perspicacemente. tasillabo.
Penetranti v. agg. penetrante. Boxi penetranti, Pentatèucu s. m. cudda parti de sa Biblia
voce acuta, e sottile. Po suttili de ingeniu, sacra, chi cumprendit is cincu liburus Mosaicus,
perspicace: -
pentatèuco. -

Penetrativu , va agg. penetrativo. Pentecoste s. f. (T. Gr.) cinquanta dis a pu


Penetràu, da l" penetrato, insinuato: com stis de sa Resurrezioni, pentecoste, Pasqua rosata.
preso, attinto. Penetrau de dolori, commosso Pentimentu s. m. pentimento, compunzione.
da dolore. Pentirisì v. n. p. pentirsi, dolersi, compungersi.
Penetraziòni s. f. penetrazione. Po suttigliesa Pentiu, da part. pentito, compunto.
de ingeniu, penetrazione, sottigliezza, acume, Penultimamenti avv. penultimamente.
sagacità d'ingegno, perspicacia. Penùltimu, ma agg. penultimo.
“" s. f. penisola. Penumbra s. f. (T. Astronom.) sa parti de
Penisuledda s. f. dim. (dd pron. ingl.) pe s umbra, ch est illuminada de una parti de su
nisoletta . corpus luminosu, penombra.
Penitenti s. m. e f. penitente. Penùria s. f. (t de s'usu) penuria, carestia,
Penitenti agg. chi si pentit, penitente. scarsità .
Penitènzia s. f. penitenza. Po Sacramentu, Penuriài v. n. (t. de s'usu) penuriare, scar
penitenza. Imponiri penitenzia, penitenziare, seggiare.
impor penitenza . - - - - - - Penuriòsu, sa agg. penurioso, che scarseggia.
Penitenziai v. a. suspirai una cosa, disigiai Peòni s. m. M. pedoni.
ardentementi, aspettai cun ansiedadi, sospirare, Peorài, e impeorai v. a. e n. (da peioro, as)
desiderare ardentemente. peggiorare, deteriorare, far peggiore, divenir
Penitenziali agg. penitenziale. peggiore. - -

Penitenziau, da part. suspirau, aspettau, so Pcoramentu s. m. peggioramento. deterio


ramento ,
spirato, desiderato. - -

Penitenziedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) pe Peoràu, da part. peggiorato, deteriorato.


nitenziuccia . Peoria s. f. (t. b.) M. peoramentu.
Penitenziòri s. m. penitenziere. Pepèi terninu de is pipius in logu de mai
Penitenzieria s. f. uffiziu e residenzia de su sabata. M. sabata.
penitenzieri in Roma, penitenzieria. Percettibili agg (t de s'usu) percettibile.
Penosamenti avv. penosamente, con pena, Perceziòni s. f. (T. Filosof ) percezione.
amaramente. Percùrriri v. a. percorrere, scorrere.
Penosu, sa agg. penoso, doloroso, cordoglioso. Percurtu, ta part percorso.
Pensadamenti avv. pensatamente . Perda s. f. pietra, sasso. Perda de sassu
Pensadòri, ra v. m. e f. pensatore, trice. e corruttamenti perda de sazzari, de sa cali si
Pensài s. m. opinione, sentimento, avviso : solint imperdai is arrugas, ciotto, ciottolo, pie
eonsiglio, considerazione, pensiero . A pensai tra, sasso. Perda bia, pietra viva. Perda mor
miu, per mio avviso, a mio pensare. ta, pietra morta, i"
filosofali, pietra filo
Pensài v. a. pensare, considerare riflettere
- - sofale. Colpu de perda, ciottolata, sassata.
Po determinai, pensare, determinare, risol Perda pitica, ciottolino, ciottoletto. Perda man
vere. Donai ita pensai, dar che pensare, met ma , ciottolone, sasso grosso. Perda manna, chi
ter in sospetto di male: Custu affari ti donat ita arrumbulat, ruzzolone. Perda aspra non lisa,
pensai, questo affare vi dà che pensare, vi dà sasso ruspo. Perda de fogu, focaja, pietra ſo
un grattacapo. Pensai v. n creiri, stimai, pen caja, selce. Perda di assaggiu, pietra lidia , o
sare, opinare, immaginarsi, credere, avvisarsi. di paragone. Perda di acuzzai, pietra da aguz
Popigaisì cura di alguna cosa, pensare, pren zare, da affilare. Perda de treulai, sasso da
dersi cura. Pensai innantis. M. premeditai. tritura. Lastr. Perda forti, pietra macigna.
Pensamenteddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) Perda preziosa, gemma. Minerali de perdas
pensieretto, pensierino, pensieruzzo, pensieruccio. preziosas, gemmajo Adornati de perdas pre
Pensamentu s. m. pensiere, pensiero. Beniri in ziosas, gemmato. Perda calaminaria, ch'intin
pensamentu, venire in mente, in pensiero, cascar git su ramini a grogu, giallamìna, pietra cala
nell'animo. Pensamentu malu, pensieraccio. Po minaria. Perda po fai calcina, alberese, sasso
cura o diligenzia, pensiero, cura, sollecitudine. colombino. Su terrenu, chi dda produsit, al
PER PER 427

berese. Perda tosca, pomice. Frigai o allisai perdini su vigori insorta, perdere. Non di perdiri
cun perda tosca, appomiciare, stropicciar colla nienti, assimbillai meda, non nè perder nulla,
pomice. Perda spongia, spongite, spugna. Per Perdirisì n. p. perdersi - Perdirisì di animu,
da spongia niedda, asprone, tufo nero spugno disgittarsi, allibire, sbigottirsi. Perdiri sa pas
0 , i" de tromu , belennìte. Perda " rap sienzia, impazientirsi, spazientarsi.
resentat formas di arburis, alberino, dendrite. Pèrdita s. f. perdita. M. dannu.
erda po passai in logu de ludu, o de arriz Perditempus s. m. perditempo.
zolu, passatoio. Perda de ghisciu de maistu de Pèi diu, ia part perduto, perso.
pannu, lardite, pietra da sarti. Perda, chi Perdixcdda s. f. dim. e elaru (dd pron. ingl.)
donat su tagliu a sa ferramenta de is Metalli sassirello, sassello, sassetto, sassettino, sasso
stas, frassinella. Perda chi nascit in su stogu lino, sassolinetto, sassuòlo, pietruzza. Perdi
mu de is cabonis, atettòria. Tiradori de perda xedda de arriu cun arena, sabbione. Perdixedda
a manu nuda, sassajuolo. Tirai a perda, sba cristallizzada, lapillo. Perdixedda chi s' amme
lestrar sassi . Tirai sa perda e acuai sa manu sturat cum su trigu, orgiu ec. in s” argiola,
º" tirar la pietra, e nasconder la mano. sassuòlo. -

loru de perda fig: duru, cuor di macigno. Per Perdixi s. f. (t. sp.) volat. pernice, coturnice.
da de sa bregungia, berlina, gogna. Su mali Perdixi in cabbia po zerriai is ateras, pernice
de is perdas, calcolo. Perda de scandalu fig. di richiamo, di zimbello. Perdixi cinixali, starna.
pietra di scandalo. Circa a perdas pesadas, Perdizioni s f perdizione, perdimento, perdita,
andar rafìo, andar cercando in quà o in là. rovina, danno, dannazione.
Perdàmini s. m. pietrame. Perdòna s. f perda manna, pietrone.
Perdàxu s. m. (t. pleb. ) M. pardaxu. Perdonabili agg. perdonabile, condonabile.
Perdèra s. f logu de bogai perda, cava di Perdonadòri, rav. m. e f. perdonatore, trice,
pietre, o di sassi. condonatore,
Perdezornadas s. m. volat. (t. logudor.) aghi Perdonai v. a. perdonare, condonare, dimet
ronte nero . tere, rimetter le ingiurie, accordare, dar perdono.
Perdiareddu a m. dim. (dd pron. ingl.) Perdonàu, da part perdonato, condonato, ri
ghiajuzza. messo. -

Perdiaxu s. m. arena grussa cun perdixedda Perdònu s. m. perdono, condonazione, per


ammesturada, ghiaja. Su ghettai perdiazu, o donanza, indulgenza, condono.
erava poaffirmai is logus de fangu, ghiajata. Perdòsu, sa agg. plenu de perda, pietroso,
Logu plenu de perdiazu, e arena grussa, luogo sassoso, petroso, lapidoso. Terrenu perdosu, e
ghiajoso. Perdiazu po terra plena de perda, arenosu, terreno gretoso.
uhi no est bona, che po bingias, calestro. Pèrdua s. f. (t. r. cat.) M. perdida.
Pèrdida s. f. (t. sp.) perdita. Perdufa s. m. (t. r. e popul.) insettu. M.
Perdidamenti avv. perdutamente. perdifà.
Perdidòri, ra v. m. e f. perditore, trice. Perdulàriu, ria agg (t. sp.) vagabundu, va
Perdièdu s. m. (t. r.) grano della spazza gabondo, vagabundo. Genti perdularia, donada
tura , o scopatura dell' afa . - a sa vida irada espres. rust., gente di scarriera.
Perdifà s. m. insettu, chi dannificat sa fa, Perdusèmini s. m. erba oleracea, prezzi molo,
tonchio. Essiri rosiu, o puntu de su perdifà, petrosemolo, e petrosello. (Apium petroselinum.
intonchiare, esser roso da tonchi. Lin. ) a

i"
PoPerdigài v. a. M.
e n. (t.
(t. sp.)
sp.) M. apperdigai.
pperdig Peregrinu s. m. peregrino.
Peregrinu, ma agg. peregrino, straniero, fore
Perdigana s. f perdixi giovana, o pitica, stiere, forestiero. Po singulari, peregrino, sia
perniciotto. golare.
Perdigiornàdas s. m. perdigiornata, perdi Perennementi avv. perennemente, -

giorno, ozioso, scioperato. Perenni agg (t de s'usu) perenne, continuo,


Perdigonàda s. f scarica di pallini. -
etito.

Perdigònis s. m. pl (t. sp.) pallini. Is prus fida s. f. perennità, indeficienza.


piticus, migliaròle. Perentoriameuti avv. (T. Leg.)perentoriamente.
Perdimentu s. m. perdimento, perdita. Perentòriu, ria agg. (T. Leg.) ultimu, si na
Perdingianu s. m. planta oleracea, petron rat de terminu, chi si signàlat a is litigantis,
ciana, e petronciano . (Solanum Melongèna. perentorio, ultimo:
Linn.) Perfà s. f (t. pleb.) M. felpa.
Perdiri v. a. perdere. Perdiri su fueddu, o Perfettamenti avv. perfettamente,
lingua, ammutare, ammutire, ammutolire, am Perfettibili agg. perfettibile.
mutolirsi. Perdiri is forzas, esaurir le forze. Perfettìvu, va agg. perfettivo, -

Perdiri sa tramontana, bessiri de sei, perdere Perfettu, tta agg. perfetto, compiuto, interº.
la scherma. Perdiri in su giogu, essere in dis Perfeziona lòri, rav. m. e f. perfezionatore, tricr.
detta, aver disdetta. Chini perdit pensat cum Perfezionai v. a perfezionare, condurre ad
totus, chi vuol trovar la gallina, scompiglia la effetto, dar perfezione. Perfezionai una faina,
vicinanza. Perdiri lattie cardaxu prov. andarne condurre ad effetto un lavoro, perfezionarlo,
il nosto, e l'acquerello. Perdiri v. n. scapitare. ridurre a perfezione.
Fai perdiri, fare scapitare, dare scapito. Per Perfezionamentu s. m. perfezionamento ,
diri cun isperanza de incontrai, smarrire. Per Perfezionanti v. a. perfezionante.
diri meda, straperdere. Perdiri su sentidu. M. Perfezionativu, va agg. perfezionativo.
sentidu. Perdiri su tempus, dondolarsela. Per Perfezionau, da part. perfezionato. - -

diri de vista, perder di vista, o d'occhio. Per Perfezioni s. f. perfezione. Po ſiui, perfezio
diri si narat cosas, chi cambiant calidadi, e ne, fine, compimento.
423 PER PER

Perfidamenti avv. perfidamente, scellerata-, Perinèu s. m. (T. Anatom.) sa parti intre


potente . s'anus e is partis pudendas, perinòo.
Perfidia s. f. rebellioni, ostinazioni, perfidia, Peringùni avv. accanta, incirca, presso a po
fellonìa, ostinazione, ribellione, pertinacia, di co, circa, colà, verso lì, a un dipresso. Per
slealtà, slealtà, protervia. - inguni de Maju, accanta de Maju, colà di
Perfidiài v. n. chi is Villanus narant broſi Maggio , verso Maggio.
diai, perfidiare, ostinarsi. Periodài v. a. fai periodus, periodare, far
Perfidiosamenti avv. perfidiosamente. periodi.
Perfidiòsu, sa agg. perfidioso, ostinato. Periodicamenti avv. periodicamente.
Pèrfidu, da agg. perfido, malvagio, disleale, Periòdicu, ca agg. periodico.
infido. Perìodu s. m. periodo. Po progressioni regu
Perſilài v. a. (t sp.) rappresentai in perſilu, lari, periodo, ordine.
proſfilare, e profilare, ritrarre in profilo. Po Periòstiu s. m. (T. Gr.) sa membrana sut
adornai sa parti estrema di alguna cosa, prof tili, chi bistit is ossus, periostio . -

filare. Peripateticamenti avv. peripateticamente.


Perfilàu, da part. proffilato. Nasu perfilau, Peripatèticu, ca agg. peripatetico.
naso profilato, aſfilato. - Peripatetismu s. m. sa Filosofia peripatetica,
Perflu s. m. (T. de sa Pintura) vista de una peripatetismo.
parti sola de sa facci, profilo, e profilo , ve Peripeha s. f accidenti no aspettau, po su
duta per parte.
profilo. Po una Podeadornu
is tresdepartis
sa parti
de estrema,
un edi cali passendu de stadu felici a infelici, o a su
contraria is cosas cambiant di aspettu, peripezia.
fiziu, ch'est sa grussaria, e s'avanzu, chi bes Peripneumonia s. f. (T. Med.) inflammazioni
sit foras de su corpus de un edifiziu, o basti de is pulmonis, peripneumonìa, polmonìa.
mentu, profilo, aggetto, projeto , projettura. Peripneumònicu, ca agg. peripneumonico.
Perforza, e per forza avv. boliri sa cosa per Perisci s. m. pl. (T. Geograf ) abitadoris de
forza, voler la cosa per assedio, o per forza. is zonas fridas, perisci. -

Perfumài. M. profumai. Perisistole s. f. (T. Med.) s'intervallu, chi


Perfumu (t. b.) M. profumu: passat intre sa sistole, e sa diastole, perisìstole.
Pergamèna s. f. (t. de s'usu) M. peddecaminu. Perissologia s. f viziosa replicazioni de parau
Peri prep. (t. r.) M. per. las, perissologìa.
- Pericàrdiu s. m. (T. Anatom.) sa bussa, chi Peritonèu s. m. (T. Gr. Anatom.) membrana
inserrat su coru de s'animali, pericardio. suttili, chi bistit totus is partis contenias in sa
Pericòni s. m. erba, ipèrico, perforata. brenti, peritonèo.
(Hypericum perforatum. Lin.) Si narat ancora, Peritu, ta agg. perito, esperto, dotto, scienziato.
erba vetriola. Perizia s. f. perizia, esperienza.
Perièliu s. m. su stadu, in su cali s'incon Periziài v. a. esaminai cun perizia, esaminar
trant is planetas, candu sunti prus accanta de con perizia.
su Soli, perielio. Periziàu, da part. peritato, esaminato con
Periferia s. f. (T. Geom.) sa circunferenzia perzia.
de unu circulu, periferia. Perizòma s. f bestiri, chi cobèrit solus is par
Perifrasài v. a. (T. Gr.) fai perifrasis, pe tis pudendas, perizoma. - -

rifrasare, far perifrasi, spiegare con circonlo Perla s. f. perla, gioia bianca.
cuzione. Perlau, da agg. de colori de perla, perlato.
Perifrasàu, da part. spiegato con circonlo Perlixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) perletta.
cuzione, perifrasato. - Perlòna s. f accr perla manna, perlòna.
Perifrasi s f (T. G.) giru determinus, pe Perlongadamenti avv. prolungatamente.
rifrasi, circonlocuzione. Perlongai v. a. prolungare, allungare, diffe
Perigèu s. m. (T. Astron.) su stadu, in su rire, prorogare, mandar in lungo. M. allon
cali si incontrant is planetas, candu sunt in sa ghiai. Perlongaisì n. p. prolungarsi.
parti prus bascia de su zodiacu, perigio. Perlongamentu s. m. prolungamento.
Perigulài v. n. pericolare, risicare, correre, Perlongativu, va agg prolungativo.
esser in pericolo, periclitare t. lat. Perlongau, da part. prolungato, differito.
Perigulamentu s. m. pericolamento. . . . Permanentementi avv. (t de s' usu) stabil
Perigulanti v. agg. pericolante, periclitante menti, permanentemente, stabilmente.
Perigulàu, da part pericolato. - Permanenti v. agg. (t. de s'usu) durabili,
Perigulosamenti avv. pericolosamente, peri permanente, stabile, durabile,
gliosamente. - - - - Permanènzia s. f. ( t. de s'usu) stabilidadi,
Perigulòsu, sa agg. pericoloso, periglioso, permanenza, stabilità. Po abbarrada ind' mnu
pien di pericoli, risicoso. . . . - a " dimora, soggiorno, permanenza, magione,
Pergulu
riglio, s. m. pericolo,
avventura, inciampo.rischio, risico, pe
Essiri prossimu al
astallamento. Stai de permanenzia, dimorare,
soggiornare, abitare in un luogo.
gunu perigulu, soprastare alcun "; esser Permissioni s. f permissione, concessione.
imminente. Paurosu a su perigulu, o chi ap Permissivamenti avv. permissivamente.
prendit perigulu in dogna cosa, spericolato. Permissivu, va agg. permessivo, e permissivo.
Camminai cun perigulu de segai su zugu, cam Permissu s. m. licenza, permissione, larghezza.
minar a scavezzacollo, con pericolo di scavez Permittenti v. agg, permittente.
zarsi il collo. Poniri a perigulu, metter a ber Permìttiri v. a. permettere, concedere, accor
saglio, a rischio, a repentaglio . dare. Po essiri capaci, podiri fai, poter fare,
'erimetru s. m. amplaria a ingiriu de calisi richiedere, comportare. Segundu su chi permit
siat corpus, o figura, perimetro. fiat s edadi insoru pitica, secondo che compor
PER PER 429

tava la loro tenera età. Si su tempus ddu per Persecuzionedda s. f dim. (dd pron. ingl.)
mittit, se il tempo non lo dischiede, o lo permette. persecuzioncella.
Permìttiu , ia part. permesso, accordato. Po Persecuziòni s. f persecuzione, vessazione.
licitu in forza di agg. lecito, permesso. Perseveradamenti avv. M. perseverantementi.
Permùta s. f. permuta. - Perseverài v. n. perseverare, persistere, con
Permutàbili agg. mutabile, permutabile. tinuare, esser costante.
Permutadamenti avv. permutatamente. Perseverantementi avv. perseverantemente, per
Permutadòri v. m. e ra f permutatore, trice. Severatamente . -

Permutai v. a. cambiai, permutare, cambiare, Perseveranti v. agg. perseverante.


cangiare. Perseveranzia s. f perseveranza, constanza,
Permutamentu s. m. permutamento, permutanza. fermezza.
Permutànzia s. f. M. permutamentu . Persiàna s. f spezia de stoffa bordada in seda,
Permutativu, va agg. permutativo. o in plata, o in oru, stoffa, persiana. T di
Permutàu, da part. permutato, cambiato. Fabbrica.
Permutaziòni s. f. permutazione, variazione, Pèrsiga, e pèrsica s f erba odorifera, persa,
cambiamento. -

e persia: (Origanum Majorana. V. Targ.)


Pernixeddu s. m. dim. t. de s'usu (dd prom. Persighidòri, rav. m. e f. persecutore, perà
ingl.) pernetto, pernuzzo. -
seguitore, trice. -

erniziosamenti avv. M. dannosamenti. Persighimentu s. m. perseguitamento. M. per


Perniziòsu , sa agg. M. dannosu. --
SCCllZiOnl.

Pernottài v. n. passai sa notti, pernottare, Persighìri v. a perseguire, perseguitare, ves


passar la notte. sare. Po curriri in fattu, inseguire, perseguire,
Pernottamentu s. m. pernottamento. tener dietro correndo. Po continuai, perseguire,
Pernottàu , da part. pernottato. continuare, seguitare. Persighiri, pigai de mira,
Pernu s. m. (t de s usu) ascia, o taccitta essiri contrariu, imbroccare, opporsi.
de is ferrus , e similis istrumentus, perno. Po Persighiu, da part. perseguito, perseguitato :
sustegnu, e basi: perno, base, sostegno: inseguito. - -

Pernùliu s. m. (t. pleb.) M. Estrema Unzioni. Persistenti v. agg. che persiste, perseverante.
Però congiunz. º
de s usu) però. Po durabili, durabile, inconsumato.
Peronèu s. m. (T. Anat.) ossu esteriori de Persistènzia s. f. persistenza, perseveranza.
sa camba , peronèo . Persistimentu s. m. M. persistenzia.
Perorài v. a. fai unu discursu, perorare, fare Persistiri v. n. persistere, perseverare.
una dicerìa. Persistiu, ia part. che ha continuato, per
Peroràu, da part. perorato, che ha fatto un Severato.
discorso . Persòna s. f persona. Andai in persona avv.
Peroraziòni s. f. s ultima parti de s' orazioni, andar in persona, o personalmente. Andai in
o discursu, perorazione. persona di algunu, andar in persona d'alcuno,
Perpendiculàri agg. chi pendit a plumbu, o in cambio di alcuno. Po algunu, alcuno,
persona. Abbarrai appizzus de sa persona, stai
rep"
erpendicularmenti
-
avv. perpendicolarmente, derettu, star ritto, stare in petto, in persona.
a perpendicolo. Personàggiu s. m. personaggio.
Perpendiculu s. m. plumbu, su lenzu de is Personali agg. personale.
Piccaperderis, perpendicolo. Personalidàdi s. f. personalità.
Perpetuadòri v. m. perpetuatore. Personalmenti avv. personalmente.
Perpetuài v. a. fai perpetuu, perpetuare, far Personazza s. f personaccia.
perpetuo. Perpetuaisì n. p. perpetuarsi, divenir Personedda s. f. dim. (dd pron. ingl. ) per
soncina. -

p"
erpetuàli
-
agg. M. perpetuu. Persòni (t. fam.) M. persona.
Perpetualidàdi s. f. perpetualità, perpetuità. Persuadenti v. agg. persuadente.
Perpetuamenti avv. perpetualmente, perpe Persuadibili "i persuasibili.
luanaente. Persuadri v. a. persuadere, far credere,
Perpetuàu, da part. perpetuato. render persuaso. Persuadirisì n. p. creirisì, cre
Perpetuaziòni s. f perpetuazione. dere, credersi, persuadersi. - -

Perpetuè s. m. spezia de drappu, perpetuane. Persuadiu, ia part. persuaso. -

(T. Franz. ) , - - Persuasibili agg. persuasibile, persuadevole,


Perpetuidàdi. M. perpetualidadi. suasibile. -

Perpetuu, ua agg. perpetuo, continuo, perenne. Persuasiòni s. f persuasione.


- Perpignànu s. m. spezia de pannu de lana Persuasiva s. f persuasiva.
ordinariu, perpignano. - - Persuasivu, va agg. persuasivo.
Perquisiziòni s. f. perquisizione, disquisizione, Persuasòri s. m. persuasore.
rifrusta. Fai perquisizioni, indagare, ricercare, Persuasòriu, ia agg. persuasorio, suasorio.
rifrustare. Persuàsu, sa part. persuaso.
Perra s. f mesidadi, metà. Perra de sindria, Perta s. f insettu, piattola.
metà d' un cocomero. Perra de fà , de pisu, Pertia s. f bastoneddu longu, pertica, tralcio,
e similis , lobo. Perra de conca, o de teula, bacchetta, verga, salicastro, vincastro. Arropai
si marat a unu de pagu giudiziu, pazzerello,
M. mesidadi.
cun pertia, svergheggiare, ver " percuo
-

ter con verghe, perticare. Colpu de pertia, per


Perreria s. f cosa de nienti, nigneria. inezia. ticata. Pertia de strumbulu, pertica, asta dello
M. bagatella. stimolo. Pertia superflua de su sermentu, vir
Persecutòri. M. persighidori. gulto superfluo della vite. Pertia suttili, scudiscio.
F f f
450 PER PER

Pertia inviscada, paniuzza, e paniuzzo. Po ba Perversidàdi s. f perversità, malvagità.


stoni nuosu longu casi tres brazzus e de sa Perversibni s. f. perversione, perversità. Po
grussaria de unu didu, camato. corruzioni de costuminis, perversione, deprava
Pertiazzu, zza agg (t. r.) abbetiosu, contu zion di costumi.
mace, pertinace, restìo. M. abbetiosu. Per Perversu, sa agg. perverso, iniquitoso, de
tiazzu si narat de boi, bacca ec. chi portat al pravato.
gunas ispertiadas de pilu diversu de sa manta Pervertidòri v. m. e ra f corruttori, perver
dominanti. Boi canudu pertiazzu cun algunas Ititore, sovvertitore, trice.
Pervertimentu s. m. pervertimento, sovver
ispertiadas de pilu arrubiu, bue bigio nero li
stato, o vergato di strisce rosse. Boi scrosu per timento.
tiazzu cun ispertiadas de pilu nieddu, bue di Pervèrtiri v. a. fai perversu, corrumpiri, per
pelo rosso listato a strisce nere. vertire, sovvertire, scapestrare, corrompere,
Pertiedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) perti depravare. Pervertirisì v. r. impervertire, preva
chetta, bacchettina. ricare, pervertirsi, depravarsi, divenir perverso.
Pertinacementi avv. (t de s'usu) M. osti Pervèrtiu , tia part. pervertito, depravato,
nadamenti. corrotto . -

Pertinàci agg. (t. de s'usu) M. ostinau - Pesàda s. f. arziadroxa, ascesa, salita. Pe


Pertinàcia s. f. (t. de s usu) M. ostinazioni, sada difficultosa, erta, ertezza, salita ripida.
Pertinènzia s. f. (t. de s'usu) su chi appar M. alzada. Pesada deretta e aspra, chi fait
tenit de necessidadi po usu propriu, pertinenza, affannai, pettata. Pesada de linna po su fogu,
appartenenza. tràino di legna.
Pertoccài v. n. appartemiri, appartenere, Pesadamenti avv. pesatamente: e ſig. consi
spettare. - -
deratamente. -

Pertocciu, da part. appartenuto, spettato. Pesadiglia s. f. (t. cast e cat.) fantasma, in


Pertungimentu s. m. bucheramento. cubo, e pesaròlo. (V. la v. incubo) Teniti pe.
Pertùngiri v. a. stampai, bucare, forare, sadiglia, avere un pesaròlo, o fantasma.
pertugiare; Po fai medas istampus, bucacchia Pesadòri v. m. pesatore. -

re, foracchiare, sforacchiare. Pertungiri, circai Pesài v. a. pesare, contrappesare, bilanciare.


de penetrai ind'unu logu, fognare. Pertungiri Pesai giustamenti cun rigori, caratare. Pesai
po imbistiri, o essiri imbistirizzu, circaisì votus su pani, redusiri sa pasta in panis o cocois, spia
occultamenti po conseghiri gradus, onoris ec. nare il pane. Pesai po sullevai de terra, alzare,
bucherare, brogliare. devare, sollevare, innalzare. Po considerai beni
Pertungirisì v. n. p. trattendu de su trigu, e una cosa, considerare, ponderare, bilanciare,
leguminis offendius de is insettus, intonchiare, maturare, bilicare, disaminare un affare. Pe
tonchiare, bucarsi, gorgogliare. - sai v. n. essiri grai o pesanti, pesare, gravitare.
Pertuntu, ta part. e agg. stampau, bucato, Sa nì pesat asuba de is arburis e ddas iscosciat,
forato, bucherato, pertugiato. Pertuntu meda, la neve gravita sugli alberi, e gli scoscende.
o plenu de "
sforacchiato, bucacchiato,
bucherato, foracchiato,
º" Tratten
Pesai troppu, essiri troppu pesanti, spiombare.
Sciu cantu pesas, ti conosco a fondo. Pesaisì
du de leguminis offendius de is insettus, legumi n. p. sullevaisì, sollevarsi, levarsi, sorgere, in
bucati, intonchiati, tonchiati , gorgogliati, ton sorgere, insurgere, alzarsi, innalzarsi. Pesai
chiosi. -

sindi strantaxu, alzarsi, rizzarsi, star in piè,


Perturbadòri, rav. m. e f. perturbatore, tricc. surgere, innalzarsi. Pesaisindi de su lettu, al
Perturbài v. a. perturbare, turbare, scom zarsi dal letto. Pcsaisì deretta si narat di ar
pigliare. Perturbaisì n. p; perturbarsi, confondersi. buri, chi tendita cresciri in altu, affusare. Gagl.
- Perturbamentu s. m. perturbamento, scompiglio. Pesalicòris s. m. pesaliquori, igrometro.
Perturbanti v. agg. perturbante. Pèsame s. m. (t. sp.) condoglianza, compianto.
Perturbàu , da part. perturbato. Donai su pesame, condolersi , rammaricarsi,
Perturbaziòni s. f. perturbazione, alterazione, far complimenti di condoglianza.
scompiglio, Pesamentu s. m. pesamento, bilanciamento.
Pertusadòri s. m. foratore. Po strum. de per Po nutrimentu , allevamento. M. allevamentu .
tusai, foratoio. Po strum. de fai stampu in terra, Pesanti v. agg. grai, pesante, grave. Po im
foraterra. - portanti, pesante, importante, di considerazione.
Pertusadùra s. f foratura, forata. Pesantòri s. m. pesantezza, gravezza. Pesan
Pertusài v. a. (t. b.) stampai, forare, bucare, tori de conca, gravedine. Po affannu, affanno,
far buchi, o fori, pertugiare. Po penetrai in pena, travaglio d' animo.
logus secretus, forare luoghi segreti. M. per
tungiri. i
Pesàri (t. r.) M. pena.
Pesàn, da part pesato, contrappesato, bilan
Pertusàu, da part, forato, bucato, pertugiato. ciato. Pesau giustamenti, cun rigori, caratato.
Pertuseddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) stam Po esaminau, bilanciato, bilicato, esaminato,
pixeddu, pentagetto. ponderato. Po allevau, allevato. M. allevau -
Pertùsu s. m. forame , pertugio, buca, foro. Pipìu pesau a dida, bambino allevato, allattato
Pertusu de paneri, culo. -
a balia, dato a balia. Po sullevau, innalzato,
Pervenienti v. agg. pervegnente, pervenente. sollevato, alzato, levato, pesato, sorto, surto.
Pervenimentu s. m. pervenimento. Pesonàli s. m. e f. chi pigat domu a pesoni,
Pervèniri v. n. (t. in usu) pervenire, arri pigionale, affittuale di casa, pigionante, fitta
vare, grugnere. juolo, aſfittajuolo: Pesonali de possessionis al
Pervèniu, ia part, pervenuto, arrivato. lenas, fittajolo, fittuario, affittuale di possessi.
Perversài v. a M. imperversai. Gagl. Po allogateri de bastimentu , tore a
Perversamenti avv. perversamente. Po su chi donat a pesoni, allogatore.

º,
PES PET 43 f

Pesòni s. f preziu, chi si pagat de is allo tai su bestiri, mantellina. (V. la v. fr. Peigno
gateris, pigione. Pesoni de domu, pigione della ir.) Cuaddu pettonadori, cavallo, che spranga
casa. Pesoni de possessus, o bestiamini , ec. calci. a

fitto . Gagl. Pesoni de terras di arai, terratico. Pettonadùra s. f. pettinatura. -

Cresciri sa pesoni, rincarire il fitto. Pesoni, chi Pettonài v. a pettinare, ravviare i capelli cot
si pagat in lori, o in fruttas, stajo fittereccio. pettine. Pettonai linu, lana ec. pettinar lino,
Donai a pesoni una domu, appigionare, allo lana ec. M. cardai. Teniri ita pettonai, o teniri
gare, dare a pigione una casa. Donai terras a rungia de scrafiiri, essiri plenu de fastidius e
pesoni, affittare le terre. Pigai a pesoni, o ap traballus, aver da pettinare, o da grattare. Fig.
pesonai unu bastimentu a nolitu, noleggiare una reprendiri, donai una frigada, una rabbuifu .
nave. Biviri a domu de pesoni, stare a pigione. M. rabbuffu. Pettonaisì v. r. metaf ingiuriaisì
Pessimamenti avv. pessimamente. aspramenti cum fueddus, spellicciarsi. Po su
Pessimidàdi s. f. pessimità. mussiais de is canis pari pari, spellicciarsi.
Pèssimu, ma agg superl pessimo. Pettonàu, da part. pettinato,
Pesta, e pesti s. f peste, pestilenza. Po fe Pettorali s. m. e pritali, tira de peddi, o de
tori, peste, fetore, puzzo, puzza . . . sola, chi portat in su pettus su cuaddu, pet
Pestiferu, ra agg. pestifero, pestilenziale. torale.
Pestilenti agg. pestilente, pestifero. Lingua Pettorèli agg. de pettus, pettorale. -

pestilenti, lingua pestilente, pestifera. Po per Pettùdu, da agg. de pettus altu, pettoruto,
versu. M. alto di petto. -

Pestilènzia s. f pestilenza, contagione, mal Pettus s. m. (de pectus lat.) petto. Fucd
contagioso. - dendu de femina, petto, seno. Ossu de mesti
Pestilenziali agg. pestilenziale, pestifero. de su pettus, sterno. Stai a pettus, abbarrai a
Pestilenziòsu, sa agg. pestilenzioso: pettus, appettare, stare a petto. Stai a pettus
Pesu s. m. peso. Po romana, stadera. Tirai cund' unu, contradixiri a unu, stare appetto al
pesu in artu cun arganu, ghindare, issare. Cre uno, contraddirgli in presenza. Sborciaisì su
sciri su pesu , accavallare, sopraccaricare, so pettus, spettorarsi. Abbarrai cun su pettus isbor
praggravare. Po balanza, bilancia. Pesu di ciau, restare spettorato. De pettus largu,
orifizi, bilancia d' orefice. Pesu de sa muneda pettoruto.
di oru, saggiuòlo, bilancetta. Pesu fig po car Peùdu s. m. (t. r.) M. càvuru.
rigu , peso, carica. Po traballu, e afflizioni. M. Peuncu s. m. peuncu de migia, pediale. Peuncu
Petitòriu, ria agg. (T. Legal.) petitorio. delinu, o de lana ec. in forma de sabata, calcetto.
Petiziòni s. f. (t de s'usu) dimanda, peti Peunga s. f filamentu nervosu, chi bessit
sione, domanda. Petizioni de principiu (T. accanta de is ungas de is manus, pipìta.
Logicu) su pigai po congediu su ch'est in qi Peus agg (de pejus lat.) peggiore, deteriore.
stioni, petizion di principio. - Peus avv. peggio. De mali in peus, di male
-

Petrarchista s. m. imitadori de Petrarca, Pe in peggio. Peus che peus, peggio che peggio.
trarchista. -

Peus che mai, peggio che mai.


Petrarchizzài v. n. imitai su Petrarca, per Pezza s. f carne. Dogma pezza de pappai,
trarcheggiare. carnaggio. Pezza de bacca, carne vaccina.
Petrificài v. a. cambiai in perda, petrificare, Pezza de boi, carne bovina, di bue. Pezza de
impietrare, far divenir pietra. Petrificaisì n. p. mascu, carne di montone. Pezza de mascu sa
"" , impietrirsi, divenir pietra. nau, carne di castrato. Pezza grassa, carne
rassa . Pezza langia, o smarrida, carne magra.
etrificanti v. agg. petrificante, petrifico.
Petrificàu, da part. petrificato, impietrato. i", di animali domesticu, carne domestica.
ln sens, neutr. impietrito, divenuto pietra. . Pezza de fera, carne salvatica, selvaggina,
Petrificazioni s. f. (T. de is Natural) redusi salvaggiume. Pezza de pegus mortu de mali,
mentu a stadu de perda, petrificazione. o mortu naturalmenti, carne morticina. Pez
Petrificu, ca agg M. petrificanti. za tostada, corriazza, carne tigliosa, tirante,
Pettègola s. f. (t. già in usu) femina vili, o dura. Pezza de maceddu, carne di macello.
crastula, pettegola. Fai sa pettegola, pettego Pezza attuffada, ch'est accanta de si passai, o
leggiare. -
de si pudesciri, carne che sa di i" Carºle

Pettignòni s. m. sa parti de su corpus, ch' stracca, vizza. Pezza rancida, carne rancida,
est intre sa pancia e is partis pudendas, pet vieta. Pezza po arrustiri, carne per arrosto.
tignone. - -
Pezza arrustia in ischidoni, arrosto, carte gi
Pettinàju s. m. Maistu de pettinis, pettinàgnolo, rata. Pezza buddia, carne lessa. Pezza salida,
Pettineddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) piccol carne salata, carne secca. Massa 9 cantidadi de
pettine. pezza pudescia, caruame: Pezza moddi, morbida
; Pèttini s. m. pettine. Pettini de ferru po car o tenera, carne frolla. Pezza mala, carnaccia.
dai linu , o lana, cardo. M cardu. Pettini de Donai unu bùddidu, o mesu cottura a sapezza
scuppetta, fucile. Pettini doppiu , pettine spic no si perdiri, rifare, fermar le carni, dar
ciatojo. Pettini po tessiri, pettine. Stuggiu po oro la prima cottura, perchè si conservino -
eanservai ispettinis, pettiniera. Cuaddu, chi Pezza de porca frisca salida, misalta. Pezza po
tirat pettinis, cavallo, che spranga calci. fai buddiu, carne per lesso. Pappai pezza,
Pettixeddu s. m. dim (dd pron ingl.) pettuzzo. mangiar carne. Pappai de pezza, mangiar di
Pettonàda s. f reprensioni. M. rabbuffi. grasso. Fitta de pezza, fetta di carne. Affittai
Pettonadòri v. m. po cardadori, pettinatore. pezza, affettar carne. Accapulai sa pezza po
M. cardadori . Pettonadori si narat ancora su fai bombas, batter la carne per far granatine
pezzu de biancheria, chi unu si ghettat appiz Pezza firma, carne figliosa. Abbundantia de
zus de is Palas caudu si pottòmat po no itubrut pisci, e de pezza, atei i persone, 4.
-
432 PEZ PIA

di carnaggio. Ponirisì in pezzas, impruppirisì, Piapia, manera, cun sa quali si zerriant is


introssirisì unu pagu, rimettersi in carne, divenir uddas , curra curra, billi billi.
un po' complesso. Essiri o torrai in i" SuaS, Piastra s. f. (t. de s'usu) piastra. Piastra
essere in carne, tornare in carne. Intre pezza po giogai a su uastru, morella. Su signali ,
c croxu, trà carne e pelle. No essiri nè pezza, aundi arrimant is piastras, lecco. Giogai a pia
nè pisci, si narat di omini goſſu, non esser nè stras, giuocare alle piastrelle.
carne, nè pesce. Giogai sa pezza a unu, appic Pilbara (t. pleb.) M. pibera. -

cigaisidda, cignerla ad uno, accoccargliela, Pibera s. f serpenti viviparu velenosu, vipera.


fargli cattivo scherzo, o burla. Pezza de moru, Pibera niedda, biscia nera. Pibera di aqua,
inuneda de ramini antiga, patacca. Pezza de natrice, "" acquatica. Cassadori de piberas,
pannu, de tela ec. pezza di panno, di tela ec. viperajo. Brodu de pibera, brodo viperato. De
Pezza po zapulu, chi si ponit a bistiri segau, pibera agg. viperato, viperino, vipereo.
toppa, Pezza de quatturu si narat di omini bir Piberadòriu s. m. lacu po aquai su bestiamini
banti, birlo, gatto di Masino. Fai pezza, boc (t corrumpiu de s'ital. beveratoio) M. bibe
cari genti, commetter omicidio, far carne, am radoriu .
unazzare. Fai segarepczza, scialai, fai scialas, e Piberàju s. m. chi cassat is piberas, viperajo.
divertimentus, carnascialare, e carnescialare, Piberàzzu, zza agg. serpato. Cuaddu piberaz
far carnevale, darsi alla crapola e a diletti. zu , cavallo serpato.
l'occidori, chi bendit pezza per is arrugas, Piberedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) pibera
strascàno. Biviri de pezza de fera, vivere di sal pitica , viperetta. Si est mascu, viperino.
vaggina, di salvaggiume Po sa pezza, chi pap Pibida s. f. (t. cat.) mali, chi bemit a is pud
pant is feras, comente is tigris, e leonis, car das, pillonis ec. in sa punta de sa lingua, pipìta.
name. Su leoni bivit de pezza, il leone vive di Pibillu (t. deriv. de su sp.) M. luxingiu. Po
carname. De pezza agg. carneo. Colori de pezza, pibillu de candela già abbruxau, moccolaja.
color carnicino. Escrescenzia de pezza, spezia Pibinài v. a. (t. b.) lusingare, carezzare. Pi
de maladìa, escrescenza di carne, carnosità , binaisì v. r. si narat de persona comoda, chi si
carnume. Pezza,de casu, forma di cacio. Pezza ſièsciat senza motivu , e fait biri sempiri unu
de tres, mezzo soldo, sei danari. Pezza de li de sa sorti sua ancoraschì favorabili,
cincu, un reale. Mesu pezza, mezzo reale. Pezza nicchiare, pigolare, ruzzare, scherzare in bri
gagliarda si narat sa fascia bianca o niedda posta glia, rammaricarsi di gamba storta. Pibinai po
a traversu in is armas de is famiglias, pezza usai reguardu, o troppu condiscendenzia, rispar
gagliarda. miare, usar riguardo, o troppa condiscendenza.
ezziottu s. m. picciocu di arruga mal arran Pibinai un animali, lassaiddu troppu in reposu,
giau de bistiri e libertinu, chi si ponit agiogai risparmiar fatica ad un animale. Pibinaisì, te
in is plazzas e arrugas pubblicas, baroncello, miri reguardu a sei e totu, risparmiarsi, aversi
laroncio, monello, ragazzo di piazza. Pezziottu riguardo.
si narat di omini malu: pezziottu malu, peddi Pibinau, da part. risparmiato, carezzato. M.
mala, mal bigato, commettimale, bigerògnolo, su verbu.
ma la sciarda, mala zeppa , mala lanuzza . Pibinca s. f (t fam ) si narat de persona
Pezzitta s. f. dim. pezzetta . Pezzitta de casu, molesta, e importuna, straccaggine, seccaggine,
formetta di cacio. fracidume, seccafistole.
Pezzixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) M. Pibincài v. a. (t. pop.) dimandai importa
pezzitta. - - namenti, o importunai dimandendu , importu
Pezzu s. m. pezzo. Pezzu de cannoni, pezzo nare, infestare, noiare con richieste importune,
di cannone. Pezzus lauraus, cantoni di pietra domandare, pressare con importunità.
sgrossati, atfacciati. Pezzu de cantoni traballan Pibincàu , da part. seccato, importunato, in
a sa rustica, bozzo. Pezzu de roba coment' est festato, che ha recato noia con richieste importune.
una camisa, una mudanda, unu corpettu, capo. Pibincosu, sa agg, seccante, noioso, impor
Consignai sa roba pezzu po pezzu a sa sciaqua tuno, seccagginoso. In forza de sust. seccatore.
drixi, consegnar alla lavandaia i panni capo Pibinòsu s. m. (t. b.) si narat di ordinaria
per capo. Laurai pezzus espress. de Piccaper de persona, chi si pibinat, e si qòèsciat de te
deri, sgrossare, affacciare cantoni. niri pagu, mancai siat ricca, pigolone, pi
Pia s. f cuaddu , in sa manta de su quali golante. - -

dotninant duus solus coloris, unu de is qualis Pibinu s. m. nicchiamento, il pigolare, do


est sempri su biancu, cavallo pezzato, burella. glianza frivola.
Piadosamenti avv. M. piedosamenti. Pibionàu, da agg. acinoso,
Piadòsu , sa agg. (t. cat.) M. piedosu . - e Pibiòni s. m. granello. Pibioni di arina, acino,
Piàga s. f. tt. de s” usu) M. gliaga. granello d'uva. Pibioni di oru, o de plata, o
Piagài v. a. (t. de s'usu ) M. giiagai . de birdi po fai cannacas, gallozza, e gallozzola
Piagna s. f. (t. cat.) piagua de statuas, o d'argento, d'oro, di vetro. Fanuva fatta a pi
colunnas ec. dado, piedestallo. Piagna de linna bionis, coperta di letto fatta a brocchi.
de s' altari, aundi su Sacerdotu pouit is pe Pibireddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) arburi,
is, predella . simili a sa mendula, ma spinosa; nascit in Urcùi
Piamadre s. f. (T. Anatom.) una de is mem saltu de Seillu, fait su fruttu simili a su de su
branas, chi bestint su cerbeddu, pianadre. zinibri, nieddu candu est cottu, e de sabori
Piamenti avv. piamente. - marigosu, Spincervino . ( Rhamnus Catharticus.
Pianamenti avv. (t. de s' usu) pianamente, Lin. e Lam.)
Pianoforti s. m. strum. music, pianoforte . Pibireddu s. m. dim. t. r. (dd pron. ingl.)
Pianu s. m. piano. Primu e segundu pianu M. traggèa.
de sa domu, primo e secondo piano della casa. Pibirèra s. f vasittu po poniri su pibiri po
-
PIB PIC 455

usu de sa mesa, pepajuòla. (V. la voce fr. Piccaperdèri s. m. (t. sp.) muratore.
Poivriere). Piccàu, da part. corrucciato, cruccinto, sale
Pibiri s. m. (de piper) planta orientali, chi gnato, indispettito, imbronciato, imbruschito,
rodùsit seminis aromaticus, pepe. (Piper) Pi ingrugnato, intronfiato. Folla piccada, foglia
f" gravellu, e in is biddas i" pepe laciniata, tagliuzzata, la ciniosa Po agg cor
garofanato, pepe cipressino V. Targ. Arru rucciato, corruccioso, sdegnato. Pezza piccada,
sciai de pibiri su pappai, impepare, asperger º" ", trita. f
di pepe, Mola, o strum. po pistai pibiri, pe.
ajuola. Pibiri di arriu erba, pepe acquatico.
(T. icchè,
de ri"
o piquè ((t. fr. )) s. m.
-
trapuntina.
p

(Polygonum hydropiper Lin.) Pibiri moriscu, Picchettu s. m. (t. fr.) picchetto, banda. Pic
peperone, i" siliquastro. Matt. pepe indiano, chettu de sordaus, banda, picchetto, punta di
pepe rosso. (Capsicum annuum. V. Targ.) Metaf. soldati. Picchettu de infanteria, banda di pedoni.
si pigat po papingiu venereu, prurito, prurigine, Picchettu de genti armada, stuolo di soldati.
pizzicor d'amore. Picchiàda s. f po colpu, picchiata, percossa.
Pibirista s. f cobercu de is ogus, palpebra. Po picchiada de sonu , pizzicata,
S' oru, o estremidadi de is pibiristas, nepitello. Picchiài v. a. toccai sa porta, bussare, pic
Pibiristadiura s. f. arrusciadura de pibiri, de chiare, pulsare la porta, Po attripai, dar delle
cammella, o de sali pistau, chi si ponit in algunus busse, delle picchiate o percosse, " Po
pappais, aspersione, spruzzamento di pepe, di ingiuriai cum fueddus, ripicchiare, frizzare,
cannella, di sal trito ec. mordere, pungere con frizzì. Po fai picchiadas
Pibiristài v. a. (t. r.) cundiri, arrusciai alguna de sonu, far diverse sonate, o pizzicate.
eosa de pibiri, sali ec. redusiu in pruini, spol Picchiamentu s. m. bussamento, picchiamento.
verezzare, spolverizzare, aspergere, spruzzare. Picchianti v. agg. picchiante.
Pibiristai de sali, insalare, insaleggiare, saleg Picchiàu , da part. bussato, picchiato. Po
giare, aspergere, spruzzar di sale. Pibiristai de attripau, forbottato.
zuccheru, inzuccherare, asperger di zucchero. Piccia s. f (t de s'usu) fila de panis, pic
Pibiristai, o arrusciai depibiri, impepare, spruz eia, pani uniti insieme.
zare, asperger di pepe. Pibiristai de cannella, Piccigài, piccigàu ec, M. appiccigai ec.
spruzzare, asperger di cannella , Piccigòngia s. f. (t. b.) si narat di omini e de
Pibiristàu, da part. arrusciau de pibiri, impe femina molesta, e fastidiosa, fastidio, straccaggine.
pato, impeperato, asperso di pepe. Po arrusciau Piccigòsu, sa agg. glutinoso, tenace, attacca
de zuccheru, de cannella ec. spruzzato, asperso ticcio. M. appiccigosu .
di zucchero, di cannella ec. Piccinna s. f. M. giovana.
Di....:
Pibirùdu, da agg. che ha forte pizzicor
d'amore. i") . f (t r.) M gioventudi.
Pibisia s. f bolla, pustoletta. Pibisìa plena di Piccinnu s. m. (de pisinnus lat.) giovine. M.
aqua infesta, bolla acquajola. giovanu.
Pibizziri s. m. insettu simili a s' alegusta, Piccinnu , nna agg. giovane, giovine;
cavalletta . Picciocca s. f ragazza. Picciocca bagadia,
Picca s. f spezia di arma cun asta longa, picca, donzella, zitella, fanciulla, pulzella.
giannetta. Armau de picca, giannettario, gian Piccioccalla s. f ragazzaglia, ragazzame.
nettiere. Colpu de picca, giannettata, piccata. Picciocchedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) dou
Picca s. f lacu po donai a pappai a is ani zelletta, donzellina, zitellina, ragazzina, pul
malis, mangiatoia di pietra. Picca po donai a zelletta. Po serbidoredda, fancella, ragazzina.
pappai a puddas, o a porcus, truogo, truògolo, Piccioccheddu s. m. din. (dd pron. ingl.)
trògolo. Picca po aquai animalis, abbeveratoio. ragazzetto, ragazzino, ragazzuccio. Po giovu
iccadigliu s. m. pappai de pezza piccada, neddu, giovanetto.
piccatiglio, picchiante. -
Piccioccu s. m ragazzo. Piccioccu bagadia,
Piccài v. a. piccare, pungere. Piccai po pin donzello, fanciullo, zitello. Piccioccu curridori,
tai a piccus, o a puntus, picchiettare, punteg fantino: Piccioccu de buttega, garzone di hot
giare. Piccai molas, aguzzar le macine. V. tega. Piccioccu po serbidori, ragazzo, famiglio.
Franzios. alla v. sp. picar. Piccai su paperi, Piccioccu tristu di arruga, libertinu, mal arran
segaiddu cun is ferrus po uguagliaiddu, ritagliare giau, e chi giogat in is " pubblicas, ba
la bavatura della carta, od ostie. Piccaisì n. p. roncello, baroncio, monello, mariuòlo, ragazzo
fig. primaisì, imbronciare, pigliar, il broncio, di piazza. Po giovunu, giovane. Piccioccu man
imbruschire, ingrugnare, intronfiare. Piccaisì, mittu , ragazzotto.
eun algunu, offendirisì, offendersi, arrecarsela, Picciòni s. m. piccione, pollo di colomba.
pigliarsela da uno, salegnarsi, adirarsi, stizzirsi. Piccioni aresti, piccione sassajuolo, torrajuolo.
In sens. att. crucciare, far adirare. Piccai sa Piccioni po pipieddu graziosu, naccherino.
pezza, battere, tritar la carne. s.
Piccirella s. m. petronciana cotta colla salsa
Piccalinna s. m. volat. picchio, - d aceto, olio, e ponidoro.
Piccanteddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) Picconài v. a. mazzerangare, lavorar col.
mordacetto, alquanto piccante. precone.
Piccantementi avv. mordacemente. Picconàu, da part. lavorato col piccone.
Piccanti v. agg. piccante, frizzante, rodente, Picconeri s. m. chi traballat de picconi, pic
aspro, pungente, mordente, satirico, ostico , coronere.
mordace. Fueddus piccantis, parole frizzanti, Piccòni s. m strum, po pigiai su terrenu,
frizzi. Scrittura piccanti, commoventi, scrittura mazzeranga, pillone, mazzapicchio, Appigiui stº
frizzante, che muove . Binu piccanti, vino terrenu cun su piceoni, mazzerangare, associare
frizzante. Essiri piccanti de sati, saper di sale.. il terreno col mazzapicchio. º
454 PIC PIG

Piccottài v. a. pungiri cun fueddus, frizzare. cun impegnu forti, prender a scesa di tºrta. Pigai
M. scafittai. un'impresa, o a fai un' opera, intraprendere,
Piccotti s. m. su de seda, buratto di seta, imprendere. Pigai sa mira a una cosa, avvisa
pitigrè. (T. de Fabbr.) Su de lana, buratto di re, tor di mira, appuntar giusto. Pigai de mira
Majorca. (T. de Fabbr.) Su de seda fattu a a unu, coglier uno di mira Pigai de pressi,
granus, zigrino. (V. la v. fr chagrin.) cun ſestesa, dar di piglio. Pigai a ogu espress.
Piccu s. m. strum. de ferru cun punta po cat. affascinare. Pigai a s'anima, fai nausea,
segai perda, piccone. Teniri in piccu, avere in nauseare, fare, o indur nausea. Pigai spreu,
uggia, o a uggia, in urta, in odio. Essiri in teniri orrori , o abborrescimentu . M. abborre
piccu, essere in uggia, trovarsi in uggia. Piccus sciri . Pigai is nodas de unu fig. M. imitai. Pi
pl. si narant is avanzus de sa distribuzioni co gai arviu, teniri indiziu, alcanzai notizia de cosa
rali, chi no si repartint inensualmenti, avanzi, o succedia, o no ancora suggedia, aver sentore,
residui . presentire. Pigai gelosia, ingelosire. Pigai a
Picocuàna s. f. rexini americanu purganti, mali, aver per male, recarsi ad animo. Pigai
iperaquàna. (Psycottiria emetica. " v. n. trattendu de plantas , fai rexini, abbar
Pidadori v. m. petardo. bicare, barlicare, prendere, gettar radice, ap
Pidài v. n. M. troddiai. Pidai po no arreiri pigliare, attaccare, appiccare, appigliarsi, ap
secretu. M. scordulai. prendersi, abbarbicarsi, alleficarsi, appiccarsi,
Pidànciula s. f svesciatrice. M. scorduladora. Po su cresciri de is plantas , avventare, alli
Pidàu, da part. M. troddiau. gnare, venire innanzi. Pigaisì m. p. pigliarsi -
Pideddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) coreggina. Pigaisì a una cosa po essiri sa mellus, appie
Fai ispideddus espress. rust. buffettare. carsi, attaccarsi ad una cosa, elegger la mi
Pidrà xu s. m. (t. logudor.) volat. fagiano. gliore. Pigaisiddas cund' unu, attaccai certu de
Su piticu, fagianotto. Sa femina, fagiana. fueddus, arrecarsela, pigliarsela da uno, at
idu s. m. M. troddiu. taccar lite con uno, premier gara, venire a con
Piedàdi s. f. pietà, compassione, compassio tesa di parole. Pigaisì s'assuntu de una cosa, v. r.
namento, compatimento, misericordia, commisc intraprendere una cosa, assumersi, addossarsi
razione. Po devozioni, pietà, divozione. un carico. Pigai scoffia fig. M. innanoraisì .
Piedestallu s. m. membru de sa colunna, Pigai po conteniri in sei materia, trattendu de
piedestallo. bastimentus, de carradas, de vasus ec. capire,
Piedosamenti avv. pietosamente. Po piamenti, contenere, ricevere in se . Custa carrada pigat.
piamente. centu quarteris de binu, questa botte riceve,
Piedoseddu, dda agg. pietosetto, tta. contiene cento quartieri di vino, ovv. la tenuta
Piedòsu, sa agg. pietoso, compassionevole. di questa botte è di cento g" , ovv. ha la
Piegàbili agg. (t. de s'usu) M. flessibili. tenuta
da di di
, vaso cento
granquartieri.
tenuta. Vasu, chi pigat me -a -

Piegài v. a. (t. ital. in usu) M. ſlettiri.


Piègu s. m. piego, plico di lettere. . Pigamentu s. m. pigliamento, presa,
Piffereddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) pif Pigapiga s. m. planta, gallio, e gaglio, appie
ferina. carnàne. (Gallium Aparine. Lin.) -

Pifferòni s. m. strum. de fiatu, pifferone. Pigau, da l" preso, pigliato. Pigau de


Pifferu s. m. strum. de fiatu , piffero, zufolo. mira, colto di mira. Pigau a fai, impreso,
Po su sonadori, piffero. Sonai su pifferu, pif intrapreso. Pigau po arrexinau, chi hai fattu
ferare, calameggiare, sonar lo zufolo, o piffero. rexini, al bar icato, appiccato, barbicato, ap:
Pigag"
s. f. (t. sp.) mancia pitica, e tunda de pigliato, che ha gettato radici. Po cresciu trat
colori , chi si spargit in facci, lentig tendu de plantas, allignato, avventato. Po pi
gine . Plenu de pigas, lentigginoso. - -
gau cun violenzia, rapito, estorto. Po strappata,
Piga s. f volat. pica, ghiandaia, gazza, gaz strappato . - , -

zera Piga de mari, gazza marina. Pigia s fstoppàcciolo.


(de pitia cat.) Pigia de scuppetta,
Pigàbili si piglievole. stoppaccio, - r

Pigàda s. f presa, piglio. Pigada t r. arzia ſia s. f compressione, pressione.


droxa, pesada, salita. Pigada traballosa, erta, Pigiài v. a. e appigiai, pigiare, comprimere,
salita ripida. premere, calcare, pillare,
Pigadòri, rav. m. e f. chi pigat, pigliante, Pigiamentu s. m. M. pigiadura.
pigliatore, trice. Boi pigadori si narat su chi Pigiàu, da part compresso, pigiato.
solit attaccaisì cun ateru boipo dd' offendiri cun Pigmàticu, ca agg. nanittu, meda bascia,
is astas, bue cozzatore. -

pigmatico.
Pigadròxu s. m. (t. fam.) logu, o cosa de Pigmèu s. m. omini meda piticu, pignìo.
s” afferrai po aguantaisì, afferratoſo, tenitoio: . Pignoneddu s. m. dim. (dd pron. ingl ) ban
Pigài v. a. pigliare, prendere, desumere: Pi deredda attaccada a su ferru de sa lanza, pen
gai coraggiu, faisì animu, prender cuore, pigliar noncello, banderuola. -

coraggio, ardimento, venir cuore. Pigai viziu Pignòni s. m. spezia de bandera cun asta longa,
trattendu de cuaddus, pigliar credenza. Pigai chi si usat in algunas festasec. pennone. Pignoni
cun violenzia, e a s'improvvisu, acchiappare, po usu de fai ponti in is fabbricas, aletella,
chiappare, carpire, aggrancire, uncicare, pi stile. Traversa, chi si ponit in is pignonis po
gliar per forza, strappare. Pigai cun violenzia susteniri is taulas de su ponti, ascialone. Poniri
e contra raxoni, rapire. Pigai cunfianza sob is pignonis in gruxi, braciare. T. Marinaro
brada º " alas, imbaldanzire, prender bal l" v. a. (t de s' usu) donai, o pigai in
danza. Pigai unu po un ateru, cogliere, piglia prenda. M. prenda, e imprendai.
re in iscambio. Pigai pampa, abbruxai, av Pignoramentu s. m. (t. de s'usu) M. im
vampare, divampare, pigliar vampa. Pigai a pettus, prendadura. - - -
PIG PIL 435

Pignorativu, va agg. (T. Leg.) si narat de tilis, pulcino. Pilloni di anadi, anitrino. Pilloni
contrattu de benda cun azioni de rescattu, cussorgiali, chi abitat sempri ind' una propria
pignorativo. cussorgia, uccello stanziale, Pilloni cantadori,
Pignoràu, da part. (t de s' usu) M. imprendau. chi cantat, uccello cantajuolo. Pilloni de beranu,
Pignus s. m. (t. lat, in usu) pegno. M. prenda. scricciolo. Andai a cassa de pillonis. M. pillonai.
Pigòni s. m. malada, petecchie. Po fastidiu, Cassai pillonis a luxi de lanterna a su notti,
noja , increscimento. frugnuolare, uccellare col frugnòlo. Sa cassa de
Pigòsu, sa agg. chi portat pigas lentigginoso. is pillonis, uccellaja, uccellare, uccellatoio,
Pigòta s. f. (t. cat.) malada, vajuolo. Pigota frasconaja. Pilloni di oru ſig. pilloni malu,
burda, ravaglione, moriglione, vajuolo salvatico. malu pegus, si narat de suggettu tristu e malan
Sa mancia, o fossu, chi lassat sa pigota, buttero. drinu, suggettino, dileggino, baroncio, mala
Omini pigotosu, uomo butterato, pien di butteri. sciarda, mala zeppa. Pilloni trattendu de
inferriri sa pigota, inoculare, innestare il plantas, i erbas, germoglio, rampollo, messa ,
vajuolo. pollone, rimessiticcio, virgulto, vermèna. Pilloni
Pigotòsu, sa agg. plenu de is signalis, chi de palma, coltello, ramo di palma. Planta plena
lassat sa pigota, butterato, pien di butteri. de pillonis, pianta cespugliosa, cestuta. Segai is
Pigotàu, da agg. M. pigotosu. illonis a una planta, accecare una pianta. Gagl.
Piaggiù s. m. calidadi, o colori de pilu, pelàme. " , chi bessit de su truncu, brocco, sprocco,
Pilarda s. f. pilarda de pira, pruna ec. pere virgulto. Pilloni, chi bessit de sa cozzina di ar
secche, susine secche. buri segada, o siccada, sterpo, rimettiticcio
Pilastreddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) pi stentato. Pilloni de sa romana, romano, piom
lastrino. bino. Pilloni strum. de linna cun bastoni po
Pilastru s. m. pilastro. Pilastru de rinforzu, usu di apparixai su terrenu, pillone, mazza
pilastro di rinforzo. Pilastru po impostai is picchio, mazzeranga, pillo. M. picconi. Su
arcus, impostatura, sperone, su cui posa un cantai de is pillonis bessius de su jerru, e in
arco. Pilastru de furca, colonnino, pilastrino traus in su beranu, svernare.
delle forche. Pilastru de lettu, colonnetta di Pillòsu, sa agg. (forsis de pailleux fr.) chi
letto. i" pillus comente sa cipudda ec. foliaceo.
Pilixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) peletto, illosu comente sa bizzarra, lavagnino, lava
elolino, peluzzo. gnoso. Ferru pillosu, ferro scaglioso. Linnamini
Pillàda s. f strato. A pilladas a pilladas, o a pillosu, legname scheggioso. Metallu, o perda
illus a pillus, a strati, ovv. a strato a strato. pillosa, metallo, o pietra sfaldata, che ha
i" dº carcina arruta de muru, o de muraglia, sfaldature.
pezzo di crosta, o d'intonaco caduto da muro, Pillotta s. f boccia de peddi plena de lana,
o da muraglia. o cosa simili po usu de giogai, pillotta.
Pillòna s. f si narat po burla sa natura de is Pillu s. m. scheggia. Perda a pillus, e disu
ipius, cece, uccellino. guali, sasso scheggioso. Fattu a pillus, scheg
Pillonadòri v. m. e ra f uccellatore, trice. gioso. Pillu de pasta, foglio di pasta. Sten
Pillonadòris pl. logu destinau po sa cassa de diri pillus, stendere la pasta, o fogli di
is pillonis, uccellaia, uccellare, uccellatoia, pasta. Postu a pillus, stratificato. A pillus
frasconaja. a pillus, a strati, a strato a strato, a suolo
Pillonài v. m. andai a cassa de pillonis, uccel a suolo. Unu pillu de pani e unu de casu, un
dare. Pillonai v. n. trattendu de loris e de suolo di pane ed un di cacio. Poniri sa frassada
plantas, chi bogant pillonis, germogliare, pro a duus pillus, o a duas billas, o comenti si
durre germogli, pullulare, mettere Is loris pil marat vulgarmenti a dua billa, metter la coperta
lonant beni, le biade cestiscono, figliano bene, del letto a due doppi. A pillu a pillu avv. asuba
producono abbondanti culmi, steli, o canne. de totu, superficialmente. Pillu, chi si ponit in
Pillonai de nou, ribarbare, ribarbicare. -
su latti, panna, fior di latte, panno : Lastr.
Pillonamentu s. m. uccellatura. Pillonamentu Pillu, chi fait su binu, panno, fior del vino.
de is plantas, germogliamento, pullulanento. Fai pillu, pannare, far panna. Lastr. Pillu de
Pillonàu, da part uccellato. Trattendu de terra cun s erba, piòta, cotenna erbacea. Poll.
plantas, chi hanti produsiu pillonis, germogliato, Pillu po scherda, falda. Bessiri a pillus e pillus,
germinato, pullulato, messo, tallito. In forza di a scherdas, sfaldarsi, Bessiu a pillus a pillus,
ºsi, cespuglioso, cestuto : - .
- - sfaldato. Bogai a pillu, espress. rust. bogai a
Pilloncu s. m. sa prima tunica esteriori chi claru. M. manifestai,
bistit su corpus umamu, cute, cuticola, Po sa Pilòsu, sa agg. peloso.
peddi de sa conca, cotenna. Po su pilloncu, o Pilotàggiu s. m. (t. fr.) reparu de palus 61a
cutis de ananti de sa conca, zaccagna. Po vaus in terra contra s'impetu de su cursu de
crosta, crosta, cotenna, pellicola. Pilloncu, o is fluminis, palafitta.
pilla de cibudda, sfoglia, Pilotài v. a. fai pilotaggius, far palafitte, pa
Pilloneddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) au lificare, palafittare. -

gelletto, augellino, uccelletto, uccellino. Pillo Pilòtu s. m. palu po fai pilotaggiu, palo da
neddu de l" , pulcinetto. Trattendu de palafitta. -

plantas, polloncello, tenero germoglio, tenero Pilòtu s. m. cuddu, chi règulat su bastimen
rampollo, vermenella. tu, piloto, pilota. Pilotu praticu de is logus,
Pilloni s. m. volat, augello, uccello. Pilloni de aundi est istazionau po condusiri is bastimentus,
niu, uccello guascherino. Pilloni bogau e pesau chi passant innì, locatiere, -

foras de su miu, uccello nidiàce. Pilloni palmì Pilu s. m. pelo, capello, crine. Pilus de con
pedu, chi portatis peis conente is ocas, uccello ca, capelli. Pilus ſintus, capelli posticci. Pilus
palmipede. Pilloni de pudda, e de aterus vola aneddaust. r. arrufaus, capelli ricci. Arrufaiù
-,

435 PIL PIN

is pilus, arricciarsi i capelli. Ddi luxit su pilu, buddit a croculus, la pentola croscia, o scro
gli riluce il pelo. Pilu curzu coment' est su de scia, tolle a croscio.
boi, de sa craba e similis, chi si ponit a ple Pingiadaju s. m. pentolajo, pignataro.
niri bardellas, borra. Pilus calaus, chi no sunt Pirgiadazza s. f. pentolaccia.
arrufaus, capelli distesi. Sciolliri is pilus, scri Pingiadedda s. f. dim. (dd prou. ingl.) per
nare, sciorre i capelli. Sparziri is pilus po fai toletta.
sa gringèra, fare la scriminatura. Frisai is Pingiadeddu s. m. (dd pron. ingl.) pentolino.
pilus, arricciare, inanellare i capelli, fare Pingiadòna s. f accr. pentolona, pentolone.
i ricci. Frisaisì is pilus v. r. arricciarsi i Pingiatinu s. m. spezia de cassarola de gliau
capelli. De pilus craccus, abbundantis agg. ca na, o de atera materia poponiri su pappai de
pelluto. Pilu primu, prima barba, caligine, dognunu de is sordaus, gamella.
peluria, bordoni, lanugine, pelo vano, prima Pinna s. f. penna, calamo. Pinnas maistas,
ºbarba. Imbarazzai is pilus, schiomare, scompi sunt is pinnas principalis de is alas, penne mac
pigliar la chioma. Pilus naturalmenti aneddaus, stre, coltelli. Is pinnas, chi cumenzant a spun
o arrufaus, capelli ricci, ricciuti, crespi, ina tai, bordoni, calugine. Torrai a fai ispinnas,
nellati. Pilus frisaus, capelli arricciati. Pilus rimetter le penne. Sa pinnixedda prus fini, chi
asprus, capelli irsuti, orridi, ruvidi, irti, ispidi. f" is pillonis de pustis ispignaus, peluria .
De pilus brundus e casi doraus agg. auricòme. inna fini de pillonis po pleniri coscinus, piuma.
A pilus iscioltus, scrinato, scapigliato, a ca Sa pinna prus morbida, ch'est coberta de s'
pelli discinti. Segai is pilus, dischiomare. Po atera pinna, penna matta. Bestiri, o afforrai de
adornu de is pilus, crinale. Calidadi o colori pinna, impiumare. Pinna, chi scrit a fini, pen
de pilu in generali, pelame. Pilu de sa giua, na, che rende sottile. Pinna, chi scrit a grus
o coa de cuaddu, o de bacca, crine. Pigaisì a su, penna, che rende grosso. Passai sa pinna,
pilus, pigliarsi a capelli, accapigliarsi. Affer tirai una linea asuba de su scrittu, fare, dare
rai unu a pilus, tener uno per capelli. Pilu po un frego, cancellare. Stuggiu de pinnas, pen
sa lana o totu su pilu longu de sa peddi de is najuolo. Sfustura de pinna in sa tinta, impen
animalis, boldrone, vello. Mi sunt azzuzzuddaus nata, pennata. Pinna de marteddu, penna del
is pilus , mi si rizzarono, o arricciarono i capelli. martello, o granchio. Bestu, o alforrau de pin
i" iscrabionaus, capelli scarmigliati. Pilu de na, impiumato. Pinna acuzza (t. r.) su muru
maccarra, pelo di macchera Pilu de titta, ma de un aposentu fattu a schina prus altu de is
ladia, cacità , grumo, mal di pelo. Bussa de murus lateralis, muro a cresta.
is pilus, cipollotto. Pilu, chi portat su pannu Pinnacceddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) pen
de lana, pelo, peluria, lanugine. macchiuolo.
Pilucca s. f. parrucca, perrucca, capelliera. Pinnàcciu s. m. pennacchio. Pinnacciu de su
Pilucchèri s. m. parrucchiere. cascu, pennoncello.
Piluccona s. f parruccaccia. Pinnàculu s. m. s estremidadi de cosa meda
Pilùdu, da agg. peloso. - alta, pinnacolo.
Piluràa s. f spezia de cavuru mannu pilurzu, Pinnacuzza, e pinna acuzza s. f. (t. r.) muru
grancèvola. oppostu a is lateralis fattu a schina, muro a cresta.
Pilurzu , za agg. velloso, peloso. Pinnàda s. f. pinnada de tinta, o sfustura de
Pimpinella s. f. erba, salvastrella, serbastrella, Sar i" in su tinteri, impennata.
e selvastrella. -

Pinnadeddu s. m. (dd pron. ingl.) e pinna


Pimpirida s. f. (t. r.) M. pimpirina. deddus in pl, globittus de birdi stampaus de
Pinºpirimpau (t pop..) M buzerra. varius coloris po usu de cannacas, o di ateru
Pimpirina s. f briciola, briciolo, briciolino, adornu, margheritina, e in pl. margheritine.
bricia , bricioletta. Fai o segai a pimpirinas, Pinnazza s. f. pennaccia.
stritolare, tritare, sgretolare. Segaisi a pimpi Pinnetta s. fº barracca, capanna, casà
rinas n. p. sgretolare, sbriciolarsi, ridursi in bri pola. Targ. -

ciole, stritolarsi. Po arrogheddu de cali si siat Pinnettedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) ca
cosa, cica. No c'ind' est pimpirina, no c'ind' pannella, capannetta, capannuccia, cappannuòla.
hat nienti, non ce nè cica. Pinnettòna s. f. accr. pinnetta manna, ca
Pinàli s. m. pezzu de sa carrada, aundi si pannone.
ponit sa sceta, lulla. - - Pinni s. m. spezia de insettu de odori malu,
Clrnice.
Pindu s. m. (t. r.) M. pindulu . -

Pindula s. f. (t. cat.) pillola. Pindulas bo Pinnica s. f. piega. Pinnica mali fatta, piega
nas po su tussi, pillole bècchiche. Pindulas de fognata. Fai is pinnicas a is pannus, affettare,
pudda, e " di ampudda, pillole di gal dar le pieghe a panni. Sa chi fait is pinnicas,
lina, e siroppo di cantina. Si narat po burla affettatrice. Po astuzia maliziosa, ragia. Usai
de is ous, e de su binu . pinnicas, usar ragia, astuzia.
Pinduledda s. f. dim. (dd pron. ingl.) pil Pinnicadùra s. f. piegatura. Pinnicadura mali
loletta . fatta, fognatura. -

Pindulina s. f. dim, pillolina. Pinnicài v. a piegare. Pinnicai a dua billa,


Pindulu s. m. (t. ſº is tessidoris) sa parti piegare a doppio. Pinnicai a tres, a quattru, o
de su stanini, chi abbarrat senza tessiri, pène prus billas, piegare a tre, a quattro, o a più
ro, penerata. - - doppi. Pinnicai po arregolliri, cogliere, racco
Pingiàda s. f. pentola, pignata. Sgumai sa gliere. Pinnicai su bestiamini, chi andat a
pingiada, schiumar la pentola. Sa pingiada passiu, radunare il bestiame svagato per la
sbrufulat, fuliat a foras, la pentola versa. Pin campagna.
giuda de ramini pocoiri pezza, ch is Franzesus Pinnicamentu s. m. piegamento.
marant marmitta, bastarda, pajuolo. Sa pingiada Pinnicàu, da part. piegato, affettato. Po ar
PIN pIP 457

regortu, raccolto, radunato. Pinnicau cun atera su tabaccu, camminetto. Su canneddu, cannella,
cosa, compiegato. -
cannello, tubo..
Pinnichedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) pie Pipài v. a. pipare.
ghetta, piegolina. Pipia s. f fanciulla, bambina. Pipia de za
Pinnixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) pen pulu, bambola, fantoccina di cenci, poppàtola,
netta, pennuzza, pennuccia. - - fantoccino, bamboccio.
Pinta s. f. pinta de sa roda de su carru, ro Pipiàda s. f fanciullaggine, puerilità, inezia,
toja. Pinta po mesura de binu, mezzetta, meta fanciullerìa, leggerezza, bambinaggine, fantoc
della. Essiri a mesu pinta. M. allirghittu de binu. ciata , frascheria, bambocciata, bambocceria.
Pintài v. a. dipignere, dipingere, pingere, pi Fai pipiadas, bamboleggiare, pargoleggiare, dare
gnore. Pintai a ollu, dipignere a olio. Pintai a in bamlinaggini, in puerilità.
triscu, dipignere a fresco sull' intonaco non Pipiedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) fanciul
asciutto. " a coloris istemperaus in aqua, letta, bambolina, pargoletta.
o in cola, dipignere a tempera, o a guazzo. Pipieddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) fanciul
Pintai a prus coloris, screziare, fare screziato. letto, bambinello, pargoletto, fanciullino, bam
Pintai a friscu in biancu e nieddu si narat de binetto.
sa pintura, chi si fait in is facciadas de is pa Pipiescu, sca "i fanciullesco, puerile, bam
lazius e cortilis, chi resistita s'aqua, sgraffiare, binesco, attoso, lezioso.
dipingere di sgraffio, o di io", Custa pin Pipinièra s. f. (t. fr. in usu) de nosaturus
tura, sgraffio, sgraffito. Pintai po donai coloris, si usat ſig. Pipiniera de vizius, semenzajo, vi
colorare, colorire, tignere con colore, vajo di vizi. fia di oziosus, seminario d'
Pintàu, da part. io
, colorato. Su be oziosi. Po tula de plantixeddas, o di erbas po
stiri ti stat pintau, ti stat meda beni, l'abito trasplantai, semenzajo, o vivajo di piante, o di
ti va dipinto. Pintau a prus coloris, screziato, semi. Gagl. Pipiniera di ous, ovaja. -

macchiato a più colori. Pintau a taccas, o a Pipìta de s. Ignaziu s. f fruttu de un arburi


piccus, fiocchettato, picchiettato, di più colori, de is Isulas filippinas, fattu conosciri de unu
chiazzato, sprizzato. Vasus pintaus a varius c Gesuita a is Mercantis Portughesus, fava di
loris, vasi campìti di vari colori. - Sant'Ignazio. (Faba S. Ignatii. V. Lamery)
Pintòra s f pittrice, dipintrice, dipintoressa. Pipìu s. m. bambino, bimbo, pargoletto, par
Pintoreddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) pit golo, fantolino, infante. Pipiu matuccu, fan
torello. ciullo. Su cumenzai a fueddai de is pipius,
Pintorescamenti avv. pittorescamente. cinguettare. Pipiu bellu e delicau , bambin di
Pintorescu, sca agg. pittoreseo. Luca. Pipìu grussu e grassu, bamboccione.
Pintòri s. m. pittore, dipintore. Pipiu impertinenti, o ch'est unu tiauleddu,
Pintu s. m. spezia de bremi, bacherozzolo. facimàle, nabisso, frugoletto, frugolino, fistolo.
Pintu, ta agg. pintau a prus coloris, e a pic Pipiu chi mai stat firmu, ragazzo frugolino.
cus piticus, picchiettato, picchiato. Sturru pin De pipiu , infantile. Issu no est su pipiu de
tu, stornello picchiettato. Cett. ziu Làllara, si narat di omini di edadi, e non
Pintulinu, ma agg. manciau de piticas pintas è come l'uovo fresco nè d' oggi, nè d jeri. Pi
o mancias, chiazzato, sprizzato, spruzzolato. piu de giogu de linna, o de zapulu, burattino,
Pintùra s. f. pittura. Pintura de unu solu fantoccio, fantoccino, bàmbolo, bamboccio. Pi
colori, monocròmato. Pintura carriga de oscu i" de mascimentu de linna, o de terra, cittoli.
ru, pittura ricacciata. Carrigai de oscuru una orrai a pipiu, rimbambolire, rimbambire, rin
pintura, ricacciare, caricar di scuri una pittura. fantocciare. Torrai a pipìu po forza de beccesa,
i" una pintura beccia, rifiorire una pit imbarbogire. Torrau a pipìu, imbarbogito. Par
tura vecchia. Mirai a proffilu, o de una banda toriri duus pipius, binare. Pipìu de ghisciu,
l una pintura , guardare a scorcio una pittura. cittolo di gesso. Su chi ddu fait, gessajuolo.
Disfai pintura, o su ch'est pintau, sdipingere, Pira s. f. arb. pero. (Pyrus communis. Lin.)
edipignere: Pintura in muru a claroscuru, grafi Su fruttu, pera. Pira bergamotta, pera ber
fito, sgraffito. Bestiri una pintura, panneggiare. gamotta. Pira campana, nera campana. Pira
Coloriri is campus de una pintura, campire. muscadedda, pere moscadelle. Franz. Pira brut
Pinu s. m. arb. pino: (Pinus sativa, et sil tabona, pera bugiarda. Pira mazzaniedda, pera
vestris Lin.) su fruttu, chi naraus oppinu, pina. mezza, strafatta, stramatura. Pira de jerru,
Is follas, o scaglias de s' oppinu, squame. Su pera vernareccia. Pira camusina, pera camu
pappu, o semini, pinocchio. gìna. » Nota. Così detta secondo alcuni, perchè
Pinzellàda s. f. pennellata. credesi portata in Sardegna da Camùgi terric
Pinzelladùra s. f. pennellatura. -
ciuola sita nella Riviera di Genova. Boscu de
Pinzellài v. a. pennellare, pennelleggiare, la
torar con il
i". pereto. Pira po massa de linna po ab
ruxai cadaverus, pira, rogo , catasta .
Pinzelleddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) pen Piramidàli agg piramidale, a foggia di piramide.
nelletto, pennellino - Piramidalmenti avv. piramidalmente.
Pinzellòni s. m. acc. pennellone. Piràmide s. f. (t. ital. introd.) piramide,
Pinzellu s. m. (t. cat.) pennello. Sa maniga, s" aguglia. - -

asticciuola. Pinzellu de filus de lottoni popu irastu s. m. arb. pero salvatico, peruggine;
liri figuras de metallu, grattabugia. Piretru s. m. rexini, chi benit de Levanti,
Pinzettas s. f. (t. fr.) mollette. pilatro, piretro, radice di Sant' Appollonia.
Piòtu ( o oscuru) andai a piotu a piotu, gat (Pyrethrum)
tus gattus, andar quatto quatto, catellon catel Piricciòlu s. m. acquerello, vinello:
lone, buzzicare. -
Pirichittus s. m. pl spezia de dulcis fattus de
Pipa s. f pipa. Sa giminera, aundi si ponit “pasta, ous e zucchera, zuecherini. -

Ggg
458 PIR PIS

Piricoccu s. m. arb. (De Biptzozzz bericocca) al da, gla e Pisci de S. Perdu, pesce fabbro.
bicocco, e albercocco. (Prunus armeniaca. Lin.) Su Cett. Piscis petriſicaus, pesci impietriti: ictiòliti.
fruttu, albicocca, albercocca, e in pl. albicocche, Pisci scabecciau cun ollu , pesce sott'olio. Pi
albercocche. Piricoccu comunu de pisu marigosu, sci scabecciau cun axedu, pesce marinato. Trat
albicocche comuni. (Armeniaca nucleo amaro. tau de is piscis, ictiologia. Pappadori, o meda
V. Tournefort) Piricoccu luxenti, meliàche, al ainanti de su pisci, ictiòfago.
bicocche di Portogallo. Piricoccu muscadeddu, Pisciacarzonis s. m. si narat di omini meda
albicocche muschiate. Piricoccu pisurci, o de timidu, cacacciano, finimondòne.
pisu dulci, albercocche di seme dolce, Targ. Pisciadròxu s. m. t. r. pisciatoio.
albercocche angolemºsi: (Armeniaca nucleo dulci. Pisciadùra s. f pisciatura, pisciadura. Pi
V. Duhamel.) Piricoccu de su Cramu, sa spezia sciadura de sanguni, ematuria.
rus manna de is piricoccus, albicocche pesche, Pisciài v. n. pisciare, orinare. Pisciai asuba,
Tournefort; albercocche di Germania. Targ. scompisciare. Pisciaisì appizzus, scompisciarsi .
Piriformi s. m. musculu de sa coscia simili Essiri mortu de pisciai, scompisciarsi. Pisciaisì
a unu pira, piriforme. de s'arrisu, scompisciarsi delle risa, Pisciaisì
Pirindenga s. f si narat de persona molesta, de su prexu, andare in brodetto, in broda.
mosca culaja, zecca. M. cardanca. Pisciaisì de sa paura, cacar la curatella, o co
Piringiòni s. m. pedignone. Piringioni, chi ratella. Portai a pisciai is puddas, si narat de
bessit accanta de s'unga, unghietta. Ispirin chini bolit fai totus is cosas, soffiare il naso
gionis de is manus si marant in Livornu geloni. alle galline.
(V. Monteggia Instit. Chirurg.) Pisciàju s. ra (t r.) bendidori de pisci, pe.
Pireddi s f dim. (dd pron. ingl.) peruzza. sciajolo, pescivèndolo. Franzios.
Pirotecnia s. f. arti de fai fogus artifizialis, Piscialetta s. f. pisci, paganello. Cett.
pirotecnìa. Piscialettu s. m. plantixedda fruticosa, chi te
Pirotecnicu, ca agg. pirotecnico. nit sa folla simili a sa murta, ma aspra e ter
Piròi (t. r.) M. pirastu . minada de una spina pungenti, fait su frutta
Pirologia s. f cudda parti de sa Fisica, chi arrubiu simili a su coraddu, rusco, spruneggio,
tenit po oggettu su fogu, pirologìa. º" (Ruscus Aculeatus Linn.)
- Piromanti s. m. chi esercitat sa piromanzia, usciamentu s. m. pisciamento.
piromante. Pisciaràda s. f pisciata, orinata.
Piromanzia s. f. (T. G.) indovinazioni po via Pisciàu, da part. pisciato. Pisciau de s'arrisu,
de su fogu, piromanzìa. scompisciato delle risa. Pisciau de paura, che
Pirometru s. m. (T. de sa Fisica) strum. chi ha cacato la curatella. Pisciau de su presu,
serbit a mesurai s'attividadi de su fogu in is andato in broda. Pisciau appizzus, scompisciato.
metallus e aterus solidus, piròmetro. Piscina s. f. (t lat. ) conserva d'acqua, pi
Pirricchiu s. m pei de versu cumpostu de scina. Piscina di aqua, " acqua sta
duas sillabas brevis, pirricchio. gnante. Piscina di aqua cun ludu, belletta, mel
Pirroniàuu, na agg. de sa setta de Pirroni, ma. Campu plenu de piscinas, campo belles
pirroniano, pirronico, pirronio. toso. Lastr.
Pirronismu s. m. su sighiri sa filosofia de Pisciòni s. m. piscioni de sa camba, polpae
Pirroni, pirronismo. cio, polpa della gamba.
Pirronista s. m. seguaci de Pirroni, pirronista. Piscipisci s. m. t. de is pipius candu bolint
Pisca s. f pesca, pescagione, pescata, retata, orinai: fai su pisci pisci, orinare, far la piscia.
Atratta di pesce. Piscireddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) pe
Piscàda s. f. M. pisca. -
sciarello, pesciatello, pesciolino, pesciuolo, pe
Piscadòra s. f. pescatrice. Po piscadora di scatello, pescetto. Piscizeddu minudu fluviali
ua de gisterra, o funtana attingitrice. nasciu de pagu , avanotto.
Piscadoreddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) Piseddu s. m. (dd pron. ingl.) planta legu
pescatorello. minosa, cicerchia. (Lathyrus sativa Lin.) la
Piscadòri s. m. pescatore. Sicilia si narat dente di vecchia.
Piscadùra s. f. M. pisca. Pisili agg fischidu, delicau a is chirighitas,
Piscài v. a pescare. Piscai aqua, attignere, sensibile al solletico. M. fischidu.
attingere acqua. Piscai po pigai, o acciappai, Pisittu, tta (t. r.) P. muscittu, tta.
acchiappare. -
Pispanti s. m. volat. panterana. Cett. Pis
Piscamentu s. m. pescagione, pesca. Pisca panti de campu, pispola. Po imbriaghera. M.
mentu di aqua, attignimento d'acqua. mardina.
Piscatòriu, ria agg. pescatorio, pescareccio. Pispis ) s. m. pissi pissi. Po su fueddai in
Piscàu s. m. pescagione. Pispisu / boxi bascia a s'origa, bisbiglio, pis
Piscàu, da part. pescato. Trattendu de pigai piglio, susurro, sufolamento. Pissi pissi boxi
aqua de funtana, attinto . -
de is rundilis, pispissare.
Piscaziòni s. f. pescagione. M. pisca. Pispisadòri v. m. bisbigliatore. -

Piscedda s. f. (t. r.) piscedda de casu. M. Pispisài v. n. (t. r.) po su fueddai a s origa
pezza. Fattu a piscedda. M. panissa. in boxi bascia, bisbigliare, parlottare, cinguet
Pisceddittu s. m. dim. (dd pron. ingl.) t. r. tare, susurrare, sufolare, favellare all' orecchio,
pisceddittu de casu. M. pezzitta. pispissare, far pissi pissi. Po su schiliai, chi
Pischèra s. f. peschiera. faint is pilloneddus no ancora impinnius, pis
Pischeria s. f logu de bendiri su pisci, pescheria. pissare.
Pischiliàu, da agg. allirghittu de binu , cot Pispisalla s. f. (t. r.) arrogheddus minudissimus
ticcio, brillo. de linna, de palla, de fenu siccau e similis ”
Pisci s. m. pesce. Pisci de spada, pesce spa minuzzaglia, quantità di bruscoli, di miniezzoli.
PIS PIS 439

Pispisàu, da part. susurrato, i Pistoledda - f dim (da pron. ingl.) pie


Pispisu s. m. (t. r.) bisbiglio, pispiglio, su cola pistòla .
folamento. Pistolettàda s. f. pistolettata.
Pissida Pistòncu s. m. buffetto.
Pisside ) s. f. pisside, ciborio. Pistoneddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) strum.
Pissimu s. m. e in t. r. pissiu, si narat de fe po pistai, pestellino. Po mesu pistoni, o am
mina pibirùda, chi portat pibiri. M. pibiri in pudda pitica de birdi mieddu, piccola lottiglia.
sensu figur. - Pistòni s. m strum. po pistai is cosas in su
Pissinu, na agg. fungu pissinu naraus a su murtaju, pestello. Pistoni mannu, pestone, pe
granu de su trigu, chi ancora in latti benit statojo. Po butteglia de birdi nieddu . M. butte
nieddu offendiu de fridura, o de calori forti, glia. Pistoni de trumba de funtana , stantuffo .
carbone, golpe, volpe. » Nota. E' chiaro, che Pistu s. m. M. mattana .
la voce sarda pissinu deriva dalla latina pissinus Pistulòsu, sa agg abbetiosu, caparbio, osti
di pece: pissinum oleum presso Plinio, olio di nato. M. abbetiosu.
pece, presa la similitudine dal color della pece, Pisu s. m. pisu de meloni, de sindria, e si
che presenta questo grano volpato, siccome per milis, seme. Pisu de cerexia, olia, pruna,
similitudine chiamasi carbone dagl' Italiani. » pressiu ec. nòcciolo. Su papu de custus pisus ,
Pistàcciu s. m. arb. pistacchio (Pistacia vera. anima. Pisu de s'axina, vinacciuòlo. Bogai su
V. Targ.) Su fruttu, pistacchi. Cunfittura de È" a is fruttas, snocciolare, cavare il nòcciolo.
pistacciu, pistacchiata. Pistacciu burdu, pi ressiu bogau su pisu, pesca snocciolata.
stacchio salvatico, bastardo. (Staphylèa pinnata. Pisu de coloru s. m. erb. veccia salvatica -
Linn. -
(Antillis)
Pistàda s. f. pestata. M. pistamentu. Pisufà (t. r.) M. piseddu.
Pistadùra s. f. M. pistamentu. Pisurci s. m. planta leguminosa, pisello : in
Pistài v. a. pestare, ammaccare, acciaccare. pl piselli. (Pisum sativum. Linn.)
Pistài a fini, tritare, contritare. Pistai a grussu, Pitanza s. f. pietanza, razione.
soppestare. Pistai cun is peis, calpestare. Po Pitanzèri s. m. chi preparat is pitanzas, im
streccai, acciaccare. Pistai is ogus, batter gli banditor delle pietanze, che prepara le pietanze.
occhi. Po fai contusioni, ammaccare. Pistai, e Piticamenti avv. piccolamente.
pistaisì trattendu de fruttas maturas portadas in Piticheddu, dda agg., dim. (dd pron, ingl.)
viaggiu, acciaccare, acciaccarsi. Pistai malla picciolino, piccioletto. Abbarraisì piticheddu pi
droxus, pestare tortori di lino. Pistai s'aqua in ticheddu, allibbire, diventar piccini piccìno.
su murtaju prov. affatigaisì senza fruttu, pestar Pitichèsa s. f. picciolezza, piccolezza.
l'acqua nel mortaio, anfanare a secco, mettere Piùcu, ca agg, piccolo, picciolo, esiguo, tenite.
stoppia in aja. Pistaisì n. p. sbattirisì, abbu Pitiolu s. m. (t. r.) sonaglino, sonagliuzzo,
rattarsi, dibattersi, smaniare. Pitirrinchinu, ma agg. dim. piccinìno.
Pistamentu s. m. pestamento, pestìo. Po con Pititoja. M. appetitoia.
tusioni, ammaccatura, acciaccatura, contusione, Pitràli s. m. M pettorali,
amnmaccamento, Pitonissa s. f femina, ch'indovinat, pitonissa,
Pistapibiri s. m. pestapepe. e fitonessa.
Pistàu, da part. pestato. Pistau a fini, tritato. Pittagoricamenti avv. pittagoricamente.
Pistau a grussu, soppestato. Trattendu de fruttas Pittagòricu, ca agg. pittagòrico, pittagòreo.
istreccadas, acciaccato. Pittagorismu s. m. dottrina de Pittagora,
Pistàu, da agg.. pesto, trito, infranto. Pistau pittagorismo. -

unu pagu, soppesto. Sali pistau, sal trito. Pittagorista s. m. seguaci de Pittagora, pit
Pistiddàu s. m. t. r. M. ziddinis. tagorista. -

Pistiddu s. m. cervice, nuca, cipresso, copa. Pittima s. f. decozioni de cosas aromaticas in


Fossu de su pistiddu, collottola. bonu binu, chi applicada a su coru confortat
Pistighìngiu s. m. (t. fam.) disigiu intensu sa virtudi vitali, pittima, epìttima.
di alguna cosa, ilzzolo, diletico. Po passioni Pitturra s. f petto, seno. Una punta de pit
ardenti, rangola, struggimento. turra trattendu de pegus mortu, uno spicchio
Pistillòni s. m. rettili, taràntola, stellione. Pi di petto.
stilloni murru, nieddu, o pintu, ramarro bigio, itturràli s. m. M. pitturra.
nero, o chiazzato. Piu, ia agg. pio, religioso, divoto.
Pistinàga s. f spezia de rèxini simili a sa raìga, Pivièri s. m. (t. logudor) volat. piviere. Cett.
caròta. Pistinaga aresti, rizomolo, stuzzicadenti. Piulài v. n. su schiliai de is pilloneddus, pi
(Daucus visnaga. Linn. golare.
Pistoccheddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) bi Piùli s. m. (t logudor.) volat. pispoletta. Cett.
scottino. Pistoccheddu de S. Brai cundu de meli Piùma s. f. (t de s'usu) sa pinna prus fini
e spezias, confortini. de is pillonis, piuma.
istoccu s. m. biscotto. pane ricotto. Pistoccu Piuminu s. m. (t. de s'usu) mazzittu de
de marineri, o galetta, galetta. Pistoccu de pinnas finis de varius coloris, chi si ponint in
sceti, biscotto di fior di farina. Pistoccu de ci conca is feminas po adornu, piumino.
vraxu, biscotto di cruschello. Pistoccus de Nissa, Piumòsu, sa agg piumoso, piumato.
cantucci. Su chi fait is pistoccus de Nissa, can Piunga s. f M. peunga.
tucciajo. Po calisisiat ateru pistoccu simili a is Pixarègas f pixi grega, colofònia.
de Nissa, biscotto cantucciato. Camera de su Pixis. f. arb. (de pix, cis) abeto rosso. Targ.
pistoccu in is galeras, pagliotto. (Pinus picea. Lin.) Sa materia, chi distillat,
Pistòla s... f arina de fogu curaa, pistòla. pece , pegola. - -

Pistola de funda, pistola da fonda, Pixidu, da agg. nieddu oscuru, de colori de


G 8 g 2
440 PIX PLA

pizi, picco, di color di pece. Cuaddu ghiani pi Placadòri s. m: . .

sidu, cavallo morello, o di pelo morello. Placadùra s. f. impiallacciatura, intarsiatura.


Pixirèga s. f. (t. r.) M. pixarega. Placài v. a. placare, addolcire, raddolcire,
Pixòsu, sa agg. pecioso, calmare, mitigare, sedare, abbonire, rabbonire,
Pizu s. m. (t. burlescu) M. frastimu. pacificare, rappacificare, rappattumare. Placaisì
Pizzarbu, ba agg. (t. r.) si narat de cuaddu, n. p. addolcirsi, raddolcirsi, mitigarsi. Placai
o di ateru animali, chi portat una mancia bianca cuu lastras de marmuri, o afforrai linnamini
in is murrus. Cuaddu pizzarbu, cavallo balzano cun tiras de taula gentili, impiallacciare, intarsiare.
al muso. Placamentu s. m. mitigamento, addolcimento,
Pizzèri s. m. vasu de ghettai aqua a is ma pacificamento. Po placamentu cun marmuri, o
nus, mesciròba. cun linna gentili. M. placadura.
Pizziài v. n. s' effettu, chi faint is cosas cor Placau, da part. mitigato, addolcito, pacificato,
rusivas ind'una gliaga, o su pizzianti , mordi rappattumato. Placau cun lastras de marmuri,
care, frizzare. Su soli pizziat, il sole scotta, o de linna gentili, intarsiato, fatto a lavoro di
sferza coi suoi raggi. Sa ferida mi pizziat, la tarsìa -
ferita frizza. Placaziòni s. f placazione.
Pizziàlla s. f. arrogalla de varias cosas, mi Placidamenti avv. placidamente, quietamente.
nuzzaglia, minuzzame. Pizzialla de pani, de Placidèsa s. f. placidezza.
pistoccus ec. rottame di pane, di biscotti ec. Plàcidu, da agg. placido, quieto.
Pizzialla de roba, chi abbarrat tallau su bistiri, Plagiariu s. m. (t. de s' usu ) su chi bendit
frappe, trinci . Pizzialla di ostias, frammenti. una persona libera, o retènit unu scrau allenu,
Po arrogalla destrexu de terra, frantume, cocci. plagiario, violatore della legge plagiaria. In ateru
Pizzianti s. m. erb. ortica. (Urtica dioica. significau chini furat iscrittus allenus, e si ddus
Linn.) Pizzianti mascu, ortica perenne, o mag fait proprius, plagiario. - -

giore. Pizzianti ſemina, ortica minore. V. Targ. Plagia s. m. (t. de s'usu) delittu de su
fianti de fibbia, ardiglione. Boscu de piz plagiariu in primu signif plagio. Delittu de su
sianti, orticheto. Arropai cun pizzianti, orti plagiariu in su seguudu signif plagio.
cheggiare, Plana s. f. (t. " strum. de ferru de is
Pizzianti v. agg. pizzicante. Maistus de linna po allisai su linnanini, pialla.
Pizziàu, da part. mordicato, scottato. Plana cun tagliu a mesu circu po fai gurnisas
Pizzicorradori, ra v. m. e f. litigatore, triee, tundas, bastone. Plana grussa, piallone. Plana
accattabrighe, brigatore. de fogliu de paperi, facciata d un foglio, pa
Pizzicorrài v. n. (t. r.) litigare, contrastare, gina. Su cippu, ceppo della pialla.
contendere, gareggiare. Planàda s. f una tirada de plana, piallata.
Pizzicorrùu, da part (t. r.) litigato, contra - Planadùra s f M. applanamentu.
stato, gareggiato. Plancia s. f. (t. sp.) piastra, lamina. Plan
Pizzicorreddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) M. cia de ferra, lastra di ferro. Plancia de su ponti
comparacertus. Po pizzicorreddu de pani, orº de una tancadura, balzana del castello. Plancia
ticciuzzo, orlicciuzzino di pane . - de ferru in fundu de sa giminera, frontone
Pizzicorru s. m. pizzicorru de pani, orliccio del cammino. -
di pane. Planciadòra s. f femina capaci de ſai beni is
izzigàda s. f. (t. r.) M. purzada. pimuicas a pulanias e cosas similis, affettatrice.
Pizziori s. m. cuociore, bruciore, frizzo. Planciài v. a. (t. sp.) si usat propriamenti
Pizziori, chi lassat su scraffiri meda, cocimento, po distendiri sa biancheria cun is ferrus calentis,
- cociore, cuocimento, frizzamento. distendere, stirare la biancheria colla cucchiaia,
Pizziòsu, sa agg. frizzante, mordicante. Po dar la salda alla biancherìa. Planciai is costu
piccanti, sappiente. Casu pizziosu, cacio sap ras, spianare le rosture. -

piente, piccante, che ha acuto sapore. Planciau, da part. disteso, stirato, incartato,
Pizzireddus s. m. pl dim. (dd pron. ingl.) che ha avuto la salda .
mollette . -
Plancixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) la
Pizziris s. m.pl. molle, molla, e in pl molli. stretta, lastruccia.
Pizzu s. m. (t. r.) su biccu de is pillonis, - Planèri, ra agg. piano, piatto. Platu planeri,
lecco. M. biccù. Pizzus marant aucora a is bic tondo piano. M. ciattu.
cus de una corona, becchetti, merli di una co Planèta s. m. pianeta, stella errante.
rona. Cocòi de pizzus, pane fatto a merli. Fig. Planetàriu, ria agg. planetario.
po atrevimentu, o prontesa. Segai su pizzu a Plangidòri, ra v. m. e f. piangitore, trice,
unu, reprimere l'arditezza, l'altrui baldanza. piagnitore, piangente, " nolente, belone -
Pizzudeddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) Plàngiri v. a. (t. lat.) teniri cumpassioni,
atrevideddu, baldanzosetto, audacetto. compiagnere, deplorare, compiangere, aver com
Pizzùdu s. m. (t. r.) M. pizzèri. passione, entrar a parte dell'altrui male. Plan
Pizzudu, da agg. atreviti, baldanzoso. Po giri simplementi v. n. lagrimare, piangere, pia
prontudu, vivace. M. atreviu . -
gnere, compiangere, dolersi. Plangiri liggera
Pizzulàu, da agg. (t. r.) Pizzulàu de binu, menti, gemere. Plangiri trattendu de pipius,
allirghittu, brillo, alquanto cotticcio. vagire, piangolare, piagnucolare, Plangiri de
Placa s. f. (t. fr.) piastra. Placa de Plata, nou, soprappiagnere, pianger di nuovo. Plan
spranga d'argento. Cintura adornada de placas, giri a lagrimas buddidas, piagnere dirottamente,
cintola sprangata. Placa de sa spada, coccia a caldi occhi, Su bistiti ddi plangit appizzus,
della spada. dd' arrùit mali, il vestito gli piagne indosso.
Placàbili agg. placabile. Planimetria s. f. (T. Geom.) arti de mesu
Placabilmenti avv. placabilmente. rai po larghesa e lunghesa, planimetria.
PLA PLA 44 I

Pianisſèriu s. m. (T. Matem.) sfera descritta nata, spianato, spiano. Planu po superficie,
in planu, planisferio. suolo, superficie. Planu po planura, piano,
pi dºllaro -
lanixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) plani - -

xedda po fai gurnisas, pialletto da scorniciare, Planu, na agg. piano.


incorzaiojo (V. Doucine fr.) Planu avv. piano. Po addasiu, piano, adagio.
Planixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) pia Planura s. f. pianura, piano, luogo piano e
nuzzo, pianerotto. spazioso.
Planta s. f. pianta. Planta commestibili, o Plastica s. f. arti de fai figuras de terra, plà
erba di ortu, pianta olitoria, oleracea. Planta stica, plàstice.
a mazzetta, pianta a cespugli. Planta cun sa Plasticadori v. m. chi faits' arti plastica, pla
sticatore.
propria terra, pianta in pane. Planta, o fundu
di erba, de lori p" meda, cespo, cespuglio, Plasticai v. a. (t nou introdusiu ) formai fi
cesto, pianta serba, di biada cespugliata, guras de terra, plasticare.
cestuta, cespugliosa, piena di virgulti, di messe, Plasticàu, da part. plasticato.
di polloni. Planta ferta di umbra, pianta adug Plàsticu, ca agg. plastico. -

giata. Plantas po semini, matricini. Lastr. Sa Plata s f (t. sp.) argento. Plata battia,
lanta hat pigau, cumenzat a bogai, la pianta argento battuto, coniato, monetato. Plata mar
ha gettato radici, comincia a barbicare, a ger cada, argento di coppella. Minerali de plata,
mogliare, ha appigliato. Limpiai una planta argentiera, miniera d' argento. Scoria de sa
de is ramus inutilis, e siccaus, dibruscare. plata redusia in medicamentu, elcisma. Plata
Planta de sa manu, palma della mano. Planta de mala liga, argento di bassa lega, biglione.
de su pei, suolo, pianta del piè. Planta deter Plàtanu s. m. platano.
renu de domu ec suolo, Planta po spaziu de Platèa s. f sa parti prus bascia de su teatru,
terrenu po fai edifiziu, Cresia ec. pianta. Trat
"ièri s.
tendu de fabbricas idraulicas, o militaris, area.
Planta de sigillu, o de medaglia, area. Fai Plateria s. f. "iºntajo,
m. ( t. s
ini de pla
argentario .

una cosa de planta, o de principia, fare una tus, piatteria, assortimento di piatti :
cosa di pianta. Fai planta espress. rust. cumenzai Platìgliu s. m. piattello, piattino. Plàtigliu de
a asciuttai is camminus umidus e ludosus, ras lantia, piattello di . Platigliu de cic
sodarsi, farsi sodo. Is camminus hanti postu chera, scodellino di tazza da caffè, scodellino
lanta, le strade son rassodate. da chicchera.
Plantàbili agg. piantabile. Platixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) piat
Plantadùra s. f. piantagione, piantata, posta, tello, piattino.
piantazione. Platonicamenti avv. platonicamente.
- Plantài v. a. (t. sp.) piantare. Plantai a fossu, Platònicu, ca agg. platonico.
piantare a buca. Lastr. Plantai a bingia. M. Platonismu s. m. dottrina de Platoni, pla
bingia. Plantai " metaf mai faulas, pian tonismo.
tare, ficcar carote, dar baggiàne, o panzàne. Platu s. m. piatto, tondo. Platu planeri, on
Plantai po abbandonai una cosa, piantare. Plan do piatto o piano. Platu cupudu, tondo, o
taisì a. p. piantarsi, impiantarsi, fermarsi, piatto fondoluto, cupo. Platu de balanza, coppa,
stabilirsi. f" della bilancia. Platu mannu, piattone .
Plantamentu s. m. piantamento. latu, chi si portat ananti pappendu, tondino ,
Plantàu, da part. piantato. Platu po poniri sa frutta, fruttiera. Targ Pla
Plantaziònis f piantagione, piantazione. tus ovaus, piatti ovati, tondi, tondini. Platu
Plantèdu s. m. M. plantazioni. o vasu po arregolliri su grassu de s' arrustu,
Plantella s. f plantella de sabata, tramezzo. " leccarda. Platu de figura ovali, o pa
Plantèri s. m. (t. sp.) terrenu plantau a arburis, angana, fiamminga. Platu stampau po scolai
slircio. -

s'insalada, scotitoſo. Platu squisitu, borbottino.


Plantixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) pian Plausibili agg (t. de s usu) plausibile.
terella, pianticella. Plantixedda pillonada, ce Plausibilidadis f plausibilità. -

"; pianterella cespugliosa, cestuta, piena Plausibilmenti avv. plausibilmente, lodevol


mente.
i virgulti, di polloni.
Plantoneddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) Plaxereddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) pia
piantoncello. ceruzzo, piaceruccio,
Plantòni s. m. piantone. Plantoni po tras Plaxèri s. m. piacere, diletto, gusto, compia
i" piantone, pollone, Plantoni già pigau, cenza, dilettazione, piacimento, libito. Domai
plaxeri, d"
solletico, diletico, dileticare. Pigai
arbatella e pianterella abbarbicata, margotta, e
margotto. Lastr. Plantoni di olia, uovolo. plareri di alguna cosa, prender diletto di alcuna
Plantu s. m. pianto, compianto, condoglianza, cosa. Pigai a plaxeri, prender a diletto. A pla
lamento. Plantu de medas personas, piagnistero, xeri, a piacere, a talento, a voglia, ad arbitrio,
piagnisteo. Scoraisì de su plantu, sfaisi in la Cun plaieri avv. volentieri, volentiermente, di
grimas, struggersi in lagrime. Plantu, chi si fait buon grado. Cun totu plazeri avv. ben volen
a is mortus, cordoglio, corrotto. Piantu de piphu, tieri. Fai plaxeri, cosa grata, dar nel cuore.
vagimento, vagito, lamento di bambino. Stai po A plaxeri tuu, a tuo libito. Po favori, o fine
scappai su plantu, si narat de is pipìus, im sa, piacere, favore, finezza, servigio. Fai pia
bambolare. -

xeri po cumplaziri. M. -

Plantu, ta part compianto, deplorato. Plazeròsu , sa agg piaceroso,


Plantulèu, èa agg. piagnoloso, rammaricoso, Plaxibilmenti avv. piacevolmente.
pianguloso, piagnofene. Plaximentu s. m. piacimento, piacere, dietos
Planu s. m. logu paris po camminai, spia voglia, volontà, . . -
A42 TLA PLE

Plàxiri v. n. essiri gratu, gustosu, piacere, Pletadòri v. m. e ra f litigatore, trice, li


ri" , aggradare, esser grato, giocondo. tigante. - - -

làxiu, xia part. piaciuto, aggradito. Pletài v. n. (t sp..) litigare, piatire, con
Plazza s. f. piazza. Plazza, aundi si bendit trastare, contendere, disputare. Meſi a si cum
sa birdura, piazza olitoria. Fai plazza, donai poniri , che pletai, meglio un magro accordo,
logu de passai, aprire la via , far ala, allar che una grassa sentenza. -

garsi, lasciar passare. Plazza o camminera de Pletàu , da part. litigato, disputato, conteso,
contrastato. - .
bingia, androne, viottola. Pigai sa plazza de - -- -

un ateru, remplasai sa plazza de un ateru, Pletista s. m. litigatore, litigante, litigioso, ris


subentrare, sottentrare, rimpiazzare, tenere il soso, brigante, alterco. -

luogo d' un altro. Plètora s. f. (T. Med.) abbundanzia de san


Plazziredda s. f. dim. (dd pron. ingl.) piaz guni, e de umoris, pletora. -

zetta, piazzuòla. Pletòricu, ca agg. pletorico, a .

Plebàglia s. f plebaglia. Guvernu de sa ple Pletu s. m. (t. sp.) lite, litigio, litigamento,
baglia, oclocrazìa. contesa, disputa, controversia, dissensione, di
lebanàtu s. m. dignidadi de su Plebanu, scordia, rissa, piato. Moviri pletu, muover lite.
piovanato. - Plèura s. f. (T. Anatom.) membrana, chi
Plebaneddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) pio cobèrit internamenti su coru, is pulmonis, e is
vanello. -

i partis vitalis, plèura. -

Plebànu s. m. piovano. Pleurisia s. f. dolori de costau, pleurisìa,


Plebeamenti avv. plebejamente. -
pleuritide, dolor laterale. - - e

Plebeismu s. m. manera plebea, plebeismo, Pleuriticu, ca agg pleuritico. - - - -- -

idiotismo. º , -

Pleuritide s f M. pleurisìa.
Plebèiu , ia . plebejo, plebeo. -
Pſiades s f pl. is setti streglias, chi si bint
pi " " i" plebeizzare. intre su Tauru , e s' Ariete, Plìade, Jadi,
Plebèu, ea agg. M. plebeju . . Gallinelle. --

Plebis. f sa parti ignobili de su populu, plebe. Plica s. f. (T. Med.) maladìa, chi plenit de
Plebiscitu s. m. decretu pubblicau de sa plebi, sanguni sa parti vacua de is pilus, plica.
comenti usànta is Romanus, plebiscito. Plicu s. m. cantidadi de litteras compiegadas
Plena s. f subrabbundanzia di aqua in is flu
-

e " ind'una propria coberta, plico. Pli


minis, piena . - cu de litteras, plico di lettere.
Plenamenti avv. pienamente, appieno, affatto, Ploròsas s. f. pl (t. fr.) scudicciuòlo.
interamente . A
- -

Plùmbeu, ea agg. de plumbu, plumbeo.


Plenariamenti avv. plenariamente. Plumbòsu, sa agg. piomboso. . .
Plenàriu , ria agg, plenario. Indulgenzia ple i Plumbu s. m. piombo. A plumbu, a perpen
-naria, indulgenza plenaria, dicolo, a" Bessiri de plumbu, uscir di
Plenidùra s. f empitura, riempitura, riempi piombo, dal perpendicolo. Po su lenzu, o plum
mento. Plenidura de is terras, sementa, se bu de is piccaperderis, piombo, pendolo, ar
minatura. -

chipensolo, piombino. Colori de plumbu, color


Plenilùniu s. m. plenilunio, luna piena. piombino. Muru, chi est a lenzu, paris, muro,
Plenimentu s. m. M. plenidura. -
che è a corda, a piombo, che cordeggia, che
Plenipotènzia s f poderi assolutu delegau de è a dirittura, No essiri a plumbu, non cor
su Principi, plenipotenza. deggiare, non esser a corda, a piombo.
Plenipotenziali agg. " Plurali agg. plurale, numero del più.
Plenipotenziariu s. m. plenipotenziario. Pluralidàdi s. f pluralità.
Plèniri v. a. empiere, empire, riempiere, riem Pluralizzài v. a. redusiri a plurali su chi po
pire. Pleniri po sazzai, pleniri finzas a guttu dit esprimirisì in singulari, "
. ru, saziare, satollare, empier fino a gola. Ple Pluralizzàu, da part pluralizzato, fatto plurale.
miri unu vasu finzas a bucca, abboccare un Pluralmenti avv. pluralmente. -

vaso. Pleniri a cuccuru, empier a trabocco, Pluviali, o piviali s. m. paramentu sacerdotali,


a colmo. Pleniri sa mesura, su saccu, colmare piviale, pieviale.
la misura , aver colmo il sacco. Pleniri de be Pneumàticu, ca agg. (T. de sa Fisica) si
nefizius, colmare, cumulare di benefizi. Torrai narat de una macchina, chi serbit po attrairi
a pleniri una damigiana cumenzada, rabboccare s'aria, pneumàtico . º - -

una damigiana manomessa. Pleniri su stamini, Pneumatologia s. f. (T. Gr. Didasc.) trattau
tessere, riempiere la tela. de is entis, e sustanzias ispiritualis, pneuma
Plenitùdini s. f. plenitudine, ienezza. tologìa.
Plenixeddu, dda agg. dim. dd pron. ingl.) Pneumatòsi s. f. (T. Med.) unfladura desto
pienotto. gumu causada de flatu, pneumatosi.
Plenu s. m. pieno, pienezza. Pneumònicu, ca agg chi appartenita su pul
Plenu, ma part. empito, riempiuto, empiuto. moni, pneumònico. -

Po vasu plenu finzas a bucca, abboccato. Po Po prep. per. Pochi, acciò, acciocchè, affin
sazzau, empito fino a gola. chè. Po cussu, perciò. Po cussuchì, perciocchè.
Plenu, na agg. pieno, ripieno. Plenu troppu, Poàgra s. f. M. podagra, -

soprappieno. Teniri su saccu plenu a cuccuru, Pobarili. M. pabarili.


avere colmo il sacco. Plenu a mesu cuccuru, Poberamenti avv. poveramente.
colmetto, Plenu di allirghia, de doloris ec. col Pobereddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) po
mo di gioia, di dolori ec. veretto.
Pleonasmu s. m. (T. Gram.) redundanzia de Pobereddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)
paraulas, pleonasmo. M. poberittu. --
POB POE A45

Poberèsa s. f povertà. Poberesa estrema, Poetanti v. s. cumponidori de poemas, poetante.


mendicità . -

Poetastru s. m. poeta de pagu valori, poetastro.


Poberesamenti avv. M. poberamenti. - Poetazzu s. m. peggior poetaccio.
Poberitàdi s. f. poveraglia, gente povera. Poeteddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) poetino,
Poberittu, tta agg. dim. poverello, poverino, poetazzo, poetuccio.
Pòberu, ra agg. povero. Poberu in pannus, Poetessa s. f poetessa.
imiserabili, arso, povero in canna. po" di Poètica s. f s'arti de poetai, poetica. Po
mandanti, mendico. trattau, ch'imparat sa poetica, poetica.
Podàgra s. f podagra, gotta. Poeticamenti avv. poeticamente.
Podagròsu, " io
Podda s. f colla, glistine.
, podàgrico. Poèticu, ca agg. poetico.
Poetimu s. m. di poetino.
Poddinàda s. f cosa vana senza conca, e semza Poetòni s. m. accr poetone.
eou , cruscata. Poja s. f estremidadi de bistiri, falda, lembo
Poddinài v. a. (t. b.) M. pibiristai. della veste. Bistiri spojau, senza poia, abito senza
Poddineddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) cru lembo. Poja cun prefagliu, balza, falpalà.
schello, stacciatura , cruscherello. Pojedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) lembuccio.
Pòddini s. m. penult, brevi (de pollen, nis) Poita particella interrog e responsiva, perchè,
crusca. Poddini grussu, cruscone, crusca ab poichè, imperciocchè.
burattata. Bendidori de poddini, cruscajo. Ple Polàriagg polare,appartenente a poli delmondo.
nu de poddini, cruscoso. Ammesturai cun pod Polèmica s. f. (T. de is Teol.) cudda parti de
dini, incruscare. sa Teologia, chi trattat de is controversias, a
Poddini s. m. (t. r.) penult. longa. M. ma respundit ais argumentus de is Ereticus, polemica.
dºCara ,
Polèmicu, ca agg. (T. Teolog.) polemico .
Poddinòsu , sa agg. cruscoso. Po plenu de Polemoscòpiu s. m. (T. de s' Ottica) spezia
mascàra, fuligginoso. de telescopiu arcau po biri is oggettus, chi no
. Pòddixi s. m. "
r.) su didu mannu de sa
-

sunt oppostus direttamenti a s ogu, polemoscopio,


manu (de pollex lat.) pòllice. Polenta s. f polenta. Polenta de fà, favata,
Poddòsu, sa agg. glutinoso, viscoso. Po ad Polenta de castangia, pattòna, polenda. Po su
dasiau, o lentu in s” operai, santagio, tenten chi narant in is biddas succu de fà, faverel
none, badalone. la , favetta.
Poderài v. a. poderàu ec. M. aguantai ec. Poletta s. f. (t. pigau de su fr.) bradone.
Podereddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) pos Poliantèa s. f regorta de medas cosas basciu
sessu piticu, poderetto, poderino, poderuzzo. isÈ" vocabulus insoru, poliantèa,
Podèri s. m. potenzia, potere, podere, pos oliarchìa s. f guvernu de medas, poliar
sanza, facoltà, potenza, podestà. Po possessu, chìa, governo di molti. -

podere, possesso, possessione. Poderi prepos. Poliarchicu, ca agg. poliàrchico.


In poderi miu, in poderi tuu, appresso di Polièdru s. e agg si narat de figura de me
me, di te. das angulus , polièdro, moltangolo, moltilatero.
JPoderòni s. m. accr. poderone. Poligamia s. f. (T. Gr.) su teniri medas mul
Poderosamenti avv. potentemente, podero leris in su propriu tempus, poligamia.
samente .
Poligamu s. m. chini tenit medas mulleris,
Poderòsu, sa agg. poderoso, possente, potente, oligamo. -

forte, gagliardo. Poliglotta s. f biblia de medas linguas, poligrotta.


Podestà s. m. (t. de s'usu) su chi tenit cu Poliglottu, tta agg. (T. i" chi est espri
mandu asuba de cuddus, chi si sunti donaus in miu in medas linguas, poliglotto.
guvernu, il Podestà, Poligonu s. m. figura geom. chi tenit medas
Podestàdi s. f podestà, potestà , potere ladus, poligono. -

autorevole. -

Poligrafia s. f. (T. Didasc.) s' arti descriri


Podestàdis s. f. pl. nomini de una Gerarchia in cifras, poligrafia, " stenografia.
de is Angelus, ri , podestati; in italianu Poligràficu, ca agg. b . Geom.) poligrafico,
de gen. masc. Poligrafu s. m. (T. Didasc.) Autori, chi hat
Podestaria s. f Offiziu de su podestà, po iscrittu asuba de varias materias, poligrafo.
desterìa. Polilogia s. f. (Grecism. Didasc.) discursu de
Podestessa s. f mulleri de su podestà, medas e varias cosas, polilogìa.
destessa. Pòlipu s. m. escrescenzia carnosa, chi benit
Pòdiri v. n. potere, aver ossanza. Non di de ordinariu a inturu de su nasu, pòlipo.
podiri sa vida, non poter la vita, non poter Polisillabu , ba agg (t. gram.) chi cuntenit
reggersi in piedi. medas sillabas, polisillabo, moltisillabo.
Poèma s. m. poema. Politeismu s. m. setta , e creenzia de poli
Poesia s. f. arti de poeta, poesìa. Po cum teista, politeismo.
posizioni poetica, poesia. Regorta de poesia: li Politeista s. m. chini in sa creenzia sua am
ricas, canzoniere. Poesia lirica, poesia lirica. mittit medas Deus , politeista.
Poesia in terza rima satirica, e informi, capi Politeisticu, ca agg. politeistico.
tolessa. Poesia po vittoria reportada, epinicio. Politica s. f. arti de guvernai is regnus e is
Poesia in alabanza de sposus nous, epitalamio. populus in tempus de paxi o de gherra, poli
Poesia de cosas eroicas, epopeia. tica. Po respettu, e reverenzia, creanza,
Poestu s. m. (t. sp.) M. paraggiu. Pofitropu, pa agg amanti de peregrinazionis,
Poèta s. m. poeta, cigno poetico. Poeta liricu, politropo.
chi fait canzonis, poeta lirico. Pòlizza s. f. (t. de s' usu ) billettu , chi can
Poetài v. a. camponiri poesias, poetare. l tènit brevi scrittura, polizza,
t PON
444 POL

Polizzedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) poliz menti, dar attenzione, dar retta, por mcnte.
zetta, polizzina, polizzino. Poniri dita, Qſferire all'incanto. Poniri duas
Polleria s. f. (t. de s usu) logu, aundi si cosis, chi si tocchint appàri, metter due cose a
bendint is puddas, e caboniscus, polleria. contatto. Poniri in puntu, apparecchiare, met
Pòllici s. m. su didu grussu de sa manu, pollice. ter in ordine. Poniri in bar.tggia, contendere
Polluinnentu s. m. polluzione, corrompimen Poniri faccili, porre marca d'ignominia. Po
to, corruzione, contaminazione, violamento. Po niri a stimu, metter all estimo, valutare. Po
svirginamentu . M. miri a parti, mettere in còrbona, metter da parte.
Polluri v. a. corrompere, contaminare, in Poniri in conca una cosa a unu, cacciare in
ſettare, violare. Polluirisi n. p. contaminarsi, capo una cosa ad uno. No poniri menti a ni
orrompersi. Po svirginai. M. Po profanai. M. sciunu, non dar retta ad alcuno. Poniri po
Pollulu, da part polluto, corrotto, contani avvesai, avvezzare, assuefare. Poniri is papi
nato, violato, infettato. Po svirginau. M. Po gliotus a is pilus, far le carte. Ponirisì in nesu,
profanau. M. frammettersi. Ponirisì a operai, accingersi, ae
Polluziòni s. f. polluzione. Polluzioni procu cignersi, mettersi a fare. Ponirisì sa bestepeddi
rada cun is manus, onanismo. M. manstuprazioni. impellicciarsi. Ponirisì in puntu, apparecchiare
Polu s. m. polo. Polu articu, è settentriona si, mettersi in ordine. i" po avvesaisi,
li, polo artico. Polu antarticu, o meridionali, avvezzarsi, assuefarsi.
oppostu a s' articu , polo antartico. Ponixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) pa
Pomentu s. m. (t. r.) pavimento. Pomentu voncello, pavoncino, pagoncello.
a sa mosaica, pavimento scaccato. Ponsò s. m. (t. fr.) spezia de colori simili a
Pòmici s. f perda tosca , pòmice. su fogu. M. arrubiu.
Pompa s. f pompa. - Ponti s. m. ponte. Sa superficie de s'arcu de
Pompiài v. a. (t. r.) M. aguantai. - unu ponti de sa parti di asutta, imbotte. Ponti
Pomposamenti avv. pomposamente, magni cumpostu de duus battèus mannus cobertu de
ficamente. taulas comenti sunt in is bagnèras, pontone -
Pomposidàdi s. f. pomposità, pompa, ma Ponti fattu a arcu po passai de una domu a
gnificenza. s atera, cavalcavia. Ponti de is istrumentus de
Pompòsu, sa agg. pomposo . corda, capotasto. Ponti de relogiu, o de tan
pi avv. ponderatamente, consi cadura, castello. Ponti po fai muru, ponte per
deratamente, maturamente . mtirare. Is pignònis po fai su ponti, abetelle,
Ponderài v. a. esaminai beni una cosa, pon stili. Is traversas chi si unint a is pignonis,
derare, bilanciare, bilicare, esaminare, con ascialòni. Ponti levadizzu, ponte levatoio. Ponti
siderare. -
de linna po accomodai zim rius, grillo.
Ponderàu , da part. esaminau, ponderato, Ponti avv. in ponti miu, in ponti tuu, in
bilicato, bilanciato, esaminato, considerato. " de issu, in mia, in tua vece, in vece di
Ponderaziòni s. f considerazioni seria, pon ui, in cambio, in luogo.
derazione . -

Pontificali agg pontificale. Po su liburu, chi


Ponenteddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) po contènit is, sacras girimonias, chi depint os
nentello, venticello di ponente. -
serva is Obispus in is funzionis insoru, pon
Ponenti s. m. sa parti de su mundu opposta tificale s. m. -

a su levanti, ponente, occaso, occidente. Po Pontificalmenti avv. pontificalmente.


bentu, chi benit de su ponenti, ponente. Pontificàu s. m. dignidadi Pontificia, ponti
Ponenti v. agg. chi ponit, ponente. ficato, papato.
Poni s. m. volat. pavone. Sa ſemina, pao Pontifici s. m. Pontefice, Papa.
nessa, pavonessa. Pontificiu, ia agg pontificio, pontificale.
Ponidòri v. m. chi ponit, ponitore. Pontixèddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) pon
Ponidiira s. f. M. ponimentu. ticello . -

Ponimentu s. m. ponimento, positura. Populàcciu s. m. popolaccio, volgo, plebe.


Ponimpàri s. m. scommettitore commettimale, Truppa de populacciu, geldra.
seminator di zizzanie. Populadòri s. m. popolatore.
Poniri v. a. porre, mettere. Poniri appizzus Populài v. a. popolare.
de traversu, incavalcare, soprapporre, acca " , na agg. chi est basciu sa cura de
vallare. Poniri algunu a serbiri, acconciar uno, una Parrocchia, popolano.
porre, metter uno al servizio, o a servire. Po Popularèscu, sca agg. popolaresco.
miri in pari, poniri discordias, metter male, Populari agg. popolare, popolano, volgare,
seminar discordie. Poniri a pari. M. paragonai. triviale, esoterico. -

Poniri asutta. M. sottomittiri. Po impresonai. Popularidàdi s. f popolarità.


M. Poniri su pei in vacuu, metter il piede in Popularmenti avv. popolarmente.
fallo. Poniri a unu sa trobea, dare ad uno il Populau, da part popolato.
gambetto, soppiantare. Poniri su pappai in iuc Populaziòni s. f popolazione. -

ca a is pipius, imboccare. Poniri su pappai in Pòpulu s. m. popolo. Populu baseiu, plebe,


bucca a is pillonis, imbeccare. Poniri cozzas, plebaglia, volgo, popolaccio.
imbìettare. l" su crabistu, incavezzare. Po Porcaxu s. m. porcajo, porcaro, guardiano
niri in iscarteddu, e similis, incestare. Poniri di porci.
in bertula, imbisacciare, Poniri sa coscinera, Porcazzu s. m. peggior porcaccio.
infederare. Poniri in mesu, inframmettere. Po Porcedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) porchet
niri in tianu, integamare. Poniri in telargiu , ta, porcella.
intelajare. Poniri in vasus, invasellare. Poniri Porceddàna s. f erba oleracea, porcellana,
in confusioni, metter in garbuglio, Pomiri a Portulacca, e procacchia, t. b. (Portulaca ole
POR POR 445

racea.) Po spezia de conchiglia, univalve, uni rum Linn.) Porru de campu, o aresti, por
valvo, porcellana. Po spezia de terra arrubia randello, porro salvatico. Pappai fattu de porru,
po usu de fabbricai, pozzolana. Po spezia de o cun porru, porrata : Porrus po similit. si
terra cumposta, de sa quali si fait terraglia fini, narant is escrescenzias duras, chi bessint in is
porcellana. didus, verruca, porri. Po certus neus, chi
Porceddanas s. f pl. maladia, scrofole, ortantis fruttas, porri, bitorzoli. Porru figu
scrofe, struma. fi Chirurg.) tumori, chi taliorta bessit in is
Porceddedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) por murenas, porro fico. » Nota. Il porro secondo
cedletta. -

Plinio era annoverato dagli Egiziani fralle Divi


Porceddeddu s. m. dim, " pron. ingl.) nità; onde cantò Giovenie Sat. 14. » Porrum,
porcelletto, porcastro. Porceddeddu de latti, et caepe nefas violare, aut frangere morsu: Fe
porcellino da latte. lices gentes, quibus haec nascuntur in hortis
Porceddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) por AVumina. -
chetto. Porceddu de Indias, porcellino d'India. Porta s. f porta. Aberriri in campu sa porta,
Porcheria s. f porcheria, sporcizia. sbarrare, i la porta. Porta di aposen
Porchittu, M. porceddu . tu, imposta d' uscio. Po s'intrada ind' unu apo
Porchixeddu, M. porceddeddu. sentu, uscio. No aberripi sa porta a unu, proi
Porciàda s. f portico. biriddi s'intrada, tener l'uscio ad uno, tener
Porcili s. m.logu aundi s'accorrant is porcus, la porta, vietargli l'entrata. Toccai sa porta,
porcile, picchiarlº uscio. Toccai sa porta cun su pei,
Porcinu, na agg. porcino: . portai regalus, picchiar l'uscio col piè, portar
Porcixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) por presenti. Incontrai is portas serradas cand' unu
tichetto . circat de intrai ind unu logu, e no dd' arre
Pòrciu s. m. portico. nescit, trovar l'uscio imprunato. Porta de ar
Porcòni s. m. porcone. mariu, sportello, imposta d' armario. Assegurai
Porcu s. m. porco. Sa boxi de su porcu, is portas, sprangar gli usci. Porta sempiri ser
grugnito. Su zerriai de su porcu, grugnire, gru rada, porta ghiacciata. Porta levadizza po for
gnare. Su scorrovonai sa terra cun su bruncu, tificazioni, bàcule, porta levatoria. Porta ven
grufolare, razzolar col grifo. Su porcu trotto tana, imposta di finestra. Traballai a porta
xat sa coa, il porco arronciglia la coda. Sa schiringiada, si narat de artesanus e mercantis,
schina, arista. S" zudda, setola. Sa trumbitta, chi in dì de festa no aberint de su totu sa but
o su bruncu , grifo, grugno. Sa peddi o su tega, stare, vendere, lavorare a sportello. Las
croxòlu, cotenna. Porcu zuddosu , porco seto sai sa porta mesu aberta e mesu serrada, soc
luto. Buttonis de porcu , granelli. Garronis di chiuder la porta, lasciarla socchiusa. Battiri sa
staccaus de si animali, ginocchielli. ls peis di porta furiosamenti, tempestar la porta.
staccaus, peducci. Sanguni de porcu accomo Portabentu s. m. su canali, o cannoni, chi,
dau, dolcia. Mustela de porcu, o siat su schi portat su bentu a s'organu, portavento. -

nali uniu cun su filettu, arista di porco. Si po Portàbili agg. portabile. -

mustela s'intendit su schinali cun is costas già Portabòxi s. m. trumba parlanti, tromba sten
spruppadas, costereccio. Su filettu, filetto, porso. terofònica, o parlante.
ortàda s. l' portada de platus, o de mesa,
(V. Alber alla voc. fr. filet.) Figau de porcu
cun sa mappa, fegatello. Sa na pa, rete. i" portato, recata di piatti, servito, messo. Por
de porcu frisca e toccada de sali, misalta. Toc tada de mesu intre una portada e atera, tra
cai de sali sa pezza de porcu, misaltare, far messo. Portada de fruttas, messo di frutte. Por
misalta. Carri sàpida de su porcu, glandula tada de linnamini, traino di legname.
pancreatica. Su sumini, sugna, sugnaccio. Portadòra s. f portatrice.
Porcu meda grassu , porco quartato. Porcu Portadòri s. m. latore, portatore. Portadori
crastau , majale. Porcu collidu , verro. Porcu de cuaddus curridoris, barberesco.
de mari, pisci, centrina, pesce porco. Porcu i Portadiura s. f portatura.
si narat a unu po ingiuria; ses unu porcu, sei Portafògliu s. m. (t. de s'usu) portafogli,
cartella.
un porco, un porcaccio. Operai de porcu, por
cheggiare, farla da porco. De porcu agg. por Portài v. a. portare. Portai unu cuaddu a
chereccio. Accorradroxu de porcus, porcile. tira ma a passu a passu, passeggiare un caval
Porfia s. f. (t. sp.) perfidia, ostinazione. A lo. Portai a spassiu, menare a diporto, Portai
porfia avv. a gara. a trainu o a tragu, trainare. Portai po con
Porfiài v. n. (t. sp.) perfidiare, ostinarsi. dusiri , condurre, menare, guidare, scortare,
Porfidia s. f. M. porfia essere scorta. Portai is animalis a sa pastura,
Porfidiài M porfiai. condurre gli animali al pascolo. Portai a sal
Porfidiàu, da part. ostinato, incaponito. vamentu , condurre a bene, a salvamento. Por
Porfidiòsu, sa agg. perfidioso, garoso, osti tai una faina a sa perfezioni, condurre un la
nato, provàno, caparbio. voro a perfezione, perfezionarlo, condurlo ad
Pòrfidu s. m. marmuri durissimu de colori effetto. Portai cun sei, condurre seco. Po ap
arrubiu cun piticas mancias biancas, porfido, ortai, apportare, portare, recare, arrecare.
marmo di color rosso con minuti schizzi l" notizia, arrecar notizia. Po supportai .
bianchi . M. Portaisì v. r. condursi. Po regulaisì, con
Porixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) poretto. dursi, regolarsi, comportarsi. Portaisì beni o
Porosidàdi s. f porosità , mali in su trattai, comportarsi bene o male nel
Poròsu, sa agg. poroso, pien di pori, trattare. Portaisì a unu logu, portarsi, recarsi
; Porru s. m. agrumini de su generu de is ci ad un luogo. Po presentaisi, portaisì a sa pre
buddas, porro, porretta, porrina. (Allium Por senzia, presentarsi, conduri ". presenza.
446, PORT POS

Portali s. m. portoni, portone. - Possèdiri, e possediri v. a possedere. -

Portamentu s m. portamento. Po condusi Possèdiu, ia part posseduto. -

mentu, conducimento, conduzione. Trattenda Possessionedda s. f dim. (dd pron. ingl.)


de costuminis, diportamento, andamento, possessioncella. -

Portanti s. m. portante, ambio, ambiadura. Possessioni s. f possessione, possesso.


Portanti de trainu, ambio d'anchetta. Pigai su Possessivamenti avv. possessivamente.
portanti, pigliar l'ambio. De portanti agg ani Possessivu, va agg. possessivo.
biante. Pigai su portanti fig po andaisindi, Possessòra v. f. posseditrice.
partire, pigliar l ambio. Possessòri s. m. possessore.
Portantina s. f cadira a virdiera, e portatili, Possessòriu s. m. (T. Leg.) possessorio.
bussola, portantina. Bastasciu de custa cadira, Possessu s. m. possesso.
o portantina, portantino. Possibili agg. possibile, Possibili a si fai pa
Portaspililladèras s. m. portasmoccolatoie. ris cund' un atera cosa, compossibile. Fai totu
Portaturràdas s. m. portacrostini. su possibili, far le sue lotte. -

Portàu, da part portato. Po apportau, ap ossibilidadi s. f. possibilità, possibiltà.


portato, arrecato, recato. Po condusiu, menato, Possibilmenti avv. possibilmente.
condotto. -
Possidenti v. sust. e agg. possidente.
Portellitteddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) Posta s. f posta. Po logu signalau po reposai,
sportellino, sportelletto. posta. Po su ſi aundi si portant, e retirant
Portellittu s. m. sportello, portello, Bogainci is litteras, posta. Posta, scommessa. Poniri po
a unu in su l" , sportellare uno, farlo sta , scommettere, metter sù . Posta, o faina si
passare per lo sportello Portellittus de su ti gnalada a fai, compito. Fai, o donai a fai sa
moni, cantarette, sportelli del timone: posta, fare, dare il compito, il penso. A po
Portentòsu, sa agg. portentoso, prodigioso. sta , a bella posta avv. studiosamente, a posta
Portentu s. m. (t des usu) portento, prodigio. a bella posta, a bello studio, »

Portèra s. f usciera, ostiaria, portinaja. Postcomunu s. m. orazioni, chi narat in sa


Portèri s. m. guardia de sa porta, usciere, Missa su Sagerdotu de pustis chi s'est comu.
ostiario, portiere, portinajo, portinaro, guardia nigau, postcomune - -.
dell' uscio . Postèma s. f postema, ascesso, apostema.
Porticu s. m. (t. de s'usu) portico. Porticu Postema fatta, suppurazione, suppuramento
cun arcus, loggiato, portico formato di più archi. maturazione di tumore. Postema ſ" sup:
a

Portixedda s. f dim (dd pron. ingl.) porti purazioni, vomica, postema suppurata. -

cella, uscioletto, usciolino, uscetto, asciuèlo. Posteinòsu, sa agg. postemoso, apostemoso,


Portòni s. m. porta manna, portone. apostemato.
Portu s.
trasporto. m. porto. Po trasportu, porto,
e
Postèri s. m. su chi tenit is cuaddus de sa
posta, postiere.
Poru s. m. canali de is corpus, aundi si Posteridàdi s. f posterità.
traspirat, poro, meato. Posteriori agg. posteriore.
Porvia prep. per via. -
Posteriormenti avv. posteriormente.
Porzionedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) por Pòsterus s. m. pl (t de s' usu) pòsteri,
zioncella. -
discendenti. - . -

Porziòni s. f porzione, parte. Posticipai v. a. (t de s'usu) posticipare, dife


Posada s. f gorteddu, cugliera, e furchitta, ferire, posporre nell' ordine, o tempo
posata. Po abbarrada in algunu logu comenti si Posticipau, da part. posticipato, differito.
usat in is festas de campagna, posata. Posada Posticipaziòni s. f. posticipazione. -

po alloggiu, alloggio, albergo, diversorio, ostello. Postiglioni s. m. su chi sezziu a cuaddu gu


Posadura s. f deposizioni de is cosas liquidas, vernat sa coppia de is cuaddus, cavalcante.
posatura. Postilla s. p brevi annotazioni, postilla.
Posài v. n. su deponiri, chi faint is licorissa Postilladori v. m. postillatore.
parti prus grussa, posare. - Postilladùra s. f postillatura.
Posappiànu s. m. si narat de chini andat ad Postillài v. a fai brevis annotazionis., posti
dasiu, posappiano. Po signali postu in is vasus, lare, far postille.
o cascias po ddas iscarrigai cun attenzioni, po Postillàu, da part, postillato.
Postizzu, zza agg. posticcio. t
sappiano. -

oscrittu s. m. su chi s'aggiungit appustis Postrèmu, ma agg. postremo, ultimo, sezzajo,


iscritta sa littera, poscritto, poscritta. Sezzo, - -

Positivamenti avv. positivamente. Postri s. m. (t. sp.) pospasto.


Positrvu , va agg. positivo. Postribulu s. m. (t. de s'usu)postribolo, bordello.
Positùra s. f positura, situazione. In positura Postu s. m. posto, luogo.
adattada avv, in atteggiamento, atteggiatamente. Postu, sta part. posto, messo. Postu appizzus
Posiziòni s. f. posizione, positura. de traversu, incavalcato. -

Pospastu s. m. pospasto. Postuchì avv. postochè, casochè, avvegnachè.


Pospònri v. a. poniri a pustis, posporre. Postulanti v. agg. (t de s'usu) postulante.
Pospositivu , va agg. pospositivo. Postulazioni s. f. postulazione.
Posposiziòni s. f posposizione. Postumu, ma agg e taliorta sust (t des usu)
Pospostu, sta part posposto. '-
nasciu a i" de sa morti de su babbu,
Possedidòri, ra v. m. e f. posseditore, posse postumo. Fig, opera domada a sa luxi a pustis
ditrice, possessore. de sa morti de s' autori, opera postuma.
Possedimentu, e possidimentu s. m. posse Postùra s. f postura, positura. Postura asula
dimento. - - -
de traversu, incavalcatura. .. .
POS PRA 417

Posu s. m. (t. de su giogu de cartas) posta, Praticài v. a. praticare, esercitare, usare,


invito . costumare, metter in pratica.
Potàbili agg. (t de s'usu) potabile, da po Praticamenti avv. praticamente. -

tersi bere. Praticanti v. agg. praticante : e prus in forza


Potamologia s. f. (T. G.) notizia de sa natura, de sust. praticante, pratico.
eursu, e forza de is fluminis, potamologia, Praticàu, da part praticato, costumato, usato.
Potecaria s. f spezieria. Pratichista s. in pratichista.
Potecàriu s. m. speziale, farmacista. Praticòni s. m. accr. praticone.
Potentàu s. m. chi tenit dominiu, e signoria, Pràticu, ca agg. " , esperto, esercitato.
potentato. Prazza s. f. M. plazza.
Potentementi avv. possentemente, potentemente. Prazzitta s. f. dim. piazzetta.
Potenti v. agg. potente, possente, gagliardo. Preadamita s. m. Ereticu , chi si fiat sonnau
Binu potenti, vino potente, che ha molto spirito. di essiri esistius in su mundu ominis innantis di
A" s. f potenza, potere, possanza , Adamu , preadamìta.
forza ,
Preàmbulu s. m. prefazioni, preambolo, pre
Potenziali agg. potenziale. fazione, proemio.
Potestàdi s. f. M. poderi. Prebenda s. f prebenda. -

Potu s. m. e botu (o claru) vaso. Potu po Prebendàu s. m. su chi gosat sa prebenda,


cunserva, barattòlo. prebendario, benefiziato, che gode la prebenda.
Pou s. m. o oscur. (t. cat.) pozzo d'acqua: Prebendàu, da part. prebendato.
Mostrai sa luna in su pou prov. fai intendiri Precariamenti avv. precariamente.
una cosa po un'atera, mostrar la luna nel pozzo. Precàriu, ia agg (t. de s'usu, dimandau in
Pozionedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) be grazia, precario, chiesto in grazia.
vandina, bevanduccia. Precauziòni s. f (t. de s'usu) precauzione,
Poziòni s. f. (t. de s' usu) pozione, poto, cautela.
bevanda, beveraggio. Pozioni fatta de zuccheru Precedentementi avv. precedentemente.
e axedu, ossizzacchera, suzzacchera. Pozioni Precedenti v. º precedente.
amorosa, filtro. Pozioni fatta di ous, latti, e Precedènzia s. f precedenza.
zuccheru, candiero. Pozioni mala, bevandaccia. Pregèdiri v. a. precedere:
Poziòri agg. (T. Leg.) ch'est maggiori, o Precèdiu, ia part. preceduto.
chi precèdit, poziore. Pregettài v. a. precettare, intimare, coman
Pozioridàdi s. f. poziorità, maggioranza, dare, ordinare.
precedenza di tempo, o di dritto. Pregettanti v. agg. precettante.
Pòziu, zia part de podiri, potuto. Precettivu , va agg. precettivo.
Prammàtiga s. f. prammatica, prematica. Pregettòri s. m. precettore, maestro.
Prana s. ; M. plana. Precettu s. m. precetto, comandamento.
Prància s. f. M. plancia. Precintu, ta agg. cintu ananti, precinto.
Pranciài ec. M. planciai ec. Precipitadamenti avv. precipitatamente.
Pràndiri v. a. pranzare, desinare. Precipitadòri v. m. precipitatore.
Pràndiu, ia part. pranzato, pasciuto, sazio , Precipitài v. a precipitare: Precipitai v. n.
satollo. po arruiri malamenti de unu logu altu, preci
Prangidòri, ra ec. M. plangidori. itare, traboccare. Precipitaisì v. r. precipitarsi,
Pràngiri v. a. M. plaugiri. recipitaisì de una rocca, diruparsi.
Pràngiu s. m. pranso, pranzo, desinare. Precipitamentu s. m. precipitamento.
Prangiu magnificu, banchetto, festino. Fai pran Precipitanti v. agg. precipitante.
gius, o cumbidus, far conviti in brigata, far Precipitànzia s. f precipitanza. Precipitania
banchetti, banchettare . in fai una cosa, affoltamento.
Prantu s. m. M. plantu. Precipitau s. m (T. Chimic) medicamentu,
Prantu, ta part de prangiri , M. plantu part. precipitato, magisterio di corallo, di perle ec.
Prantulèu s. m. M. plangidori. Precipitàu, da part precipitato, straboccato.
Prantulèu, èa agg. M. plantuleu agg. Po fogosu, o troppu prontu, strabeccato.
Pranu s. m. M. Dlanu. Precipitazioni s f precipitazione. Po troppu
Pranu, ma M. planu agg. pressi, precipitazione. -

Prapàli s. m. (de "i cat.) strum. de fer Precipitosamenti avv. precipitosamente, a sca
ru de piccaperd. barra, o stanghitta de ferru po vezzacollo, straboccatamente.
usu de moviri e sullevai pesus ec. lieva di ferro, Precipitòsu, sa agg. precipitoso, pericoloso.
o manovella di ferro. Po inconsiderau, inconsiderato, precipitoso.
Prapallissu, e prapellissu s. m. M. rocchettu. Precipiziu s. m. precipizio, dirupo, dirupato,
Prapedda s. f. (t. r.) palpèbra, Isprapeddas scoscio, discosceso, strabocco, trabocco, balza.
de is ogus, le palpèbre degli occhi. Po terrenu chi sfossònat meda, frana. Po
- " avv. chi si usat cun su verbu an fossu meda profundu, catraffosso. Po logu
dai. Andai a prapponis, o a s apprapidu, an impraticabili, burrone, l'orrone : Precipiziu
dar tastoni. M. andai. profundu, o sdorroccu, borro , botro . Pre
Pratica s. f. pratica. Pigai pratica, imprati cipiziu de montagna, cinghio, balza di
chirsi, pigliar pratica di una cosa. Pratica se montagna.
creta, trama secreta. Poniri in pratica, porre Precisamenti avv. precisamente, succintamente,
in pratica, praticare. Donai o negai pratica, distintamente.
dare, o negar pratica, Po amicizia, pratica, Pecisiònis f precisione, distinzione, esattezza.
amicizia, conversazione. . Pregsu, sa agg. preciso, distinto. Po neces
Praticabili agg. praticabile. sariu, necessario, rilevante.
H h h 2
4 18 PRE PRE

Preisu avv. preciso, precisamente. Preferimentu s. m. preferimento. -

Precòniu s. m. (t. de s'usu) preconio, lode. Preferiri . M. preferriri ec. -

Preconizzài v. a. (t. de s usu) preconizzare, Preferiu, da part. preferito, preposto.


pubblicare con preconio. Prefèrriri v. a. preferire, preporre.
Preconizzàu, da part. preconizzato. Preferta, ta part M. preferiu.
Preconizzazioni s. f. (t. de s' usu) preco Prefettu s. m. prefetto, preposto. -

72'22 ſl2 l Orle . Prefettura s. f. prefettura.


Precursori v. m. precursore. Prefiggimentu s. m. prefiggimento.
Preda s. f acqòistu fattu cun violenzia, preda. Prefiggiri v. a. (t de s'usu) prefiggere, de
Predài v. a. (t de s' usu) acquistai cun vio terminare, statuire. Prefiggirisì v. r prefiggersi,
lenzia, predare, far preda, tor per forza. Prefigurài v. a. figurare, rappresentare ante
Predàu, da part predato. cedentemente.
Predecessori s. m. predecessore, antecessore. Preſiguramentu s. m. rappresentazioni de cosa
Predella s. f. (t. de s'usu) peagna, aundi futura, prefiguramento. - -

ponit is peis su celebranti, predella -


Preſissu, ssa part prefisso. -

Prederissa s. f. (t. r.) polverìo. M. oraganu. Prefumài, preſumau, prefumu. M. profumai ec.
Predestinài v. a. predestinare, prevedere. Pregadòri v. m. pregatore.
Predestinàu s. m. Predestinato, Eletto. Pregadoria s. f preghiera, deprecazione, ora
Predestinàu, da part. predestinato. zione, prece, prego. - -

Predestinaziòni s. f. predestinazione. Pregai v. a. pregare, orare, far orazione, e


Predi s. m. prete, sacerdote secolare, presbitero. priegare ant. Pregai cun calori, cun instanzia,
Prediàli agg (t. de s' usu) prediale. strapregare, pregare, e ripregare. Pregai impor
Prèdica "i predica, ragionamento, discorso tunamenti, pregare, caricare, pressare in
sacro. Po ammonestazioni. M. Stantemente. l

Predicàbili agg. predicabile. Pregarias s. f. pl (t. r.) M. pregadoria.


Predicadòra v. f. predicatrice. Pregàu, da part. pregato, orato.
Predicadoreddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) Pregiudicài v. a. (t. de s usu) dannificai, pre
predicatorello. giudicare, danneggiare, dannificare, far danno,
Predicadòri s. m. predicatore. arrecar pregiudizio.
Predicài v. a. predicare. Po pubblicai. M. Pregiudicanti v. agg. pregiudicante.
Po ammonestai. M. Pregiudicàu, da part. danneggiato, dannificato,
Predicanti v. a. predicante. Pregiudiziali agg. pregiudiciale, pregiudicativo.
Predicàu s. m. (T. Logic.) predicato. Pregiudiziòsu, sa agg, pregiudizioso, dannoso,
Predicàu, da part. predicato. svantaggioso.
Predicaziòni s. f predicazione. Pregiudiziu s. m. pregiudicio, pregiudizio,
Predichedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) pre danno, nocumento, svantaggio, incomodo, dan
dichetta. neggiamento.
Predilettu, tta agg. prediletto. Pregonài v. a bandire, mandar bando, pub
Predileziòni s. f. (t. de s'usu) predilezione, blicar per bando. Po esiliai. M.
amore di distinzione. Pregonàu, da part. bandito,
Prèdiu s. m. (t. de s'usu) predio, podere, Pregonèri s. m. banditore.
possession e. Pregunta s. f. (t. sp.) M. dimanda.
Prediziòni s. f. (t. de s'usu) predizione, Preguntài v. a. (t. sp.) M. dimandai.
predicimento. -
Preidazzu s. m. peggior pretaccio, pretazzuòlo.
Predominài v. n. predominare, dominare, si Preideddu s. m. dim. pretino. - -

gnoreggiare. Preizza s. f. pigrizia, infingardaggine, infin


Predominanti v. agg. predominante. gardia, accidia, trascuraggine, negligenza, spen
Predominàu , da part predominato . s'erataggine, codardia, poltroneria. Bogaisindi
Predominiu s. m. superioridadi de dominiu, sa preizza, snighittirsi.
predominio. Preizzosamenti avv. infingardamente, pigra
Preesistenti v. agg. (T. de is Iscolas) pree mente, codardamente.
sistente. Preizzosazzu, zza agg. peggior infingardaccio.
Preesistènzia s. f esistenzia precedenti, pree In forza de sust. arcipoltrone, poltronaccio,
sistenza. poltroncione.
Preſagliài v. a. fai, o poniri prefaglius, guar Preizzòsu, sa agg. pigro, codardo, infingardo,
nire con falpalà, o balzàna. accidioso, neghittoso. Essiri preizzosu, poltroneg
Preſagliati, da part.. guarnito con falpalà. giare, poltrire, infingardire.
Prefàgliu s. m. falpalà, falda increspata. Pre Preizzòsu s. m. poltrone, fuggifatica, fran
fagliu de bestiri, balzana, cerro. Prefagliu de catrippe.
subraccelu, drappellone, pendaglio, balza d un Prelatùra s. f prelatura.
sopraccielo. Preſagliu de baldacchinu, drappel Prelàu s. m. Prelato, Antiste.
lone del baldacchino. Prelazia s. f. (t. sp.) M. prelatura.
Prefazioni s. f. prefazione, preambolo, proemio. Prelaziòni s. f prelazione.
Prefaziu s. m. prefazio. Po una orazioni par Prelibàu, da agg (t. de s' usu) squisitu,
ticulari, chi narat su celebranti unu pagu in prelibato.
nantis de cumenzai su canone, prefazio . Preliminàri s. m. e agg. (t. de s'usu) preliminare
I referènzia s. f preferenza, preferimento, Prelùdiu s. m. (t. " s'usu) preludio, prin.
prelazione : - cipio, proemio.
Preferibili agg preferibile, prefererole. Prematùru, ra agg. (t. de s'usu) maturu in
Preferidòri s. n. preferitore. nantis de su tempus, prematuro, - - -
PRE PRE 449

Premeditadamenti avv. premeditatamente. Preponderài v. a preponderare, superar di


Premeditài v. a. premeditare, pensare avanti, peso. Po prevalessiri, preponderare, prevalere.
Premeditàu, da part. premeditato. Preponderanti v. agg. preponderante.
Premiadòri, ra v. m. e f. premiatore, trice. Preponderànzia s. f preponderanza.
Premiùi v. a. premiare, guiderdonare, rimu Preponderazioni s. f preponderazione.
nerare, rimeritare. Prepòniri v. a. preporre, metter innanzi.
Premiau, da part. premiato, rimeritato, ri Prepositura s. f prepositura.
numerato . -

Preposiziòni s. f preposizione.
Preminènzia s. f preminenza, prelazione, mag Prepòsteru, ra agg. prepostero.
gioranza, preeminenza. Prepostu s. m. preposto.
Prèmiri v. a. importai, premere, importare, Prepostu, sta part preposto.
attenere, esser a cuore. Premiri po pigiai, e Prepotenti v. agg. prepotente.
spremiri. M. Prepotènzia s. f prepotenza.
Premissa s. f. (T. Logic. in usu) premessa. Prepùziu s. m. prepuzio.
Prèmiu s. m. premio, guiderdone, ricompen Prerogativa s. f prerogativa,privilegio, esenzione.
sa, rimunerazione. Presa s. f acquistu fattu cun violenzia, presa,
Prèmiu, ia part premuto, preda. Fai presa, predare. Presa de mexina,
Premoniziòni s. f. premonizione. presa di medicina. Presa di ou cun brodu,
Premùra s. f. (t. de s'usu) premura, cura. cordiale. Presa po cattura. M.
Premurosamenti avv. premurosamente. Presàgiu s. m. indovinamentu, presagio, in
Premuròsu , sa "i premuroso. dovinanento.
Prenciai (t. b.) M. planciai, Presàgu s. m. indovinu, presago, indovino.
Prenda s. f. (t. sp.) pegno. Poniri is bestiris Prèshita s. m. (T. Didasc.) i bit confu
in prenda, mandare i vestiti a leggere, impe samenti di accanta, e distintamenti de largu,
gnarli. Donai o pigai in prenda, pignorare, prèsbita.
dare o prender in pegno. Prenda mia stimada, Presbiteràli agg. (t de s usu) presbiterale.
gioja mia . Presbiteràtu s. m. Sacerdoziu, presbiterato.
Prèniri, prenu ec M. pleniri ec, Presbitèriu s. m. presbiterio.
Prenza s. f. (t. sp.) strettojo. Prenza de bi Presciènzia s. f prescienza.
nu, strettojo dell' uve, torchio di vino. Su ca Prescindiri v. n. (t de s'usu) prescindere.
nali, aundi passat su mustu, doccione. ls vias Prescitu s. m. (t. de s'usu) prescito, dan
tantu de su mascu o siat fusu, che de sa fe nato , reprobo.
mina, spire, vermi. Sa femina, o siat su cavu, Prescriri v. a. in sensu de limitai, ordinai,
chi arricit su mascu, o siat fusu, madrevite, stablessiri, preserivere, ordinare, stabilire, li
femina, o cavo della vite. Sa manuella, o siat mitare, rinchiudere. Po acqòistai dominiu v.
sa maniga, cun sa quali si stringit, manovella. n. prescrivere, acquistare dominio per prescrizione.
Binu de prenza, vin di torchio. Prenza di olia, Prescrittu s. m. (t, de s'usu) prescritto, leg
frantoio, infrantojo, strettojo. Prenza po sop ge, precetto, comando. -

pressa, soppressa. Prescrittu, tta "; prescritto.


Prenzàda s. f sa cantidadi de s' olia, chi si Prescrizioni s. f. (T. Leg.) prescrizione. Pre
prenzat ind' una borta, infrantojata. scrizioni de centº annus, centenaria.
Prenzadòri v. m. pressore, premitore. Presentadòri v. m. presentatore.
Prenzài v. a. (t. sp.) pigiare, premere, eal Presentài v. a. presentare, porgere. Po con
care. Prenzai po soppressai, soppressare, met dusiri a sa presenzia, presentare, condurre al
tere in soppressa. la presenza, appresentare. Po consignai, pre
Prenzàu, da part. premuto, pigiato. Po po sentare, consignare, rassegnare. Presentaisì v.
stu in soppressa, o in prenza, soppressato, mes r. presentarsi, rappresentarsi, condursi alla pre
so in soppressa. senza, comparire, appresentarsi.
Prenziredda s. f. dim. (dd pron. ingl.) stret Presentàneu, ea agg. (t. de s'usu) subito,
toìno, torchietto. presentaneo.
Preoccupài v. a. preoccupare. Presentanti v. agg. presentante.
Preoccupàu , da part preoccupato. Presentàu, da part, presentato, appresentato.
Preoccupaziòni s. f preoccupazione. Presentazioni s. f presentazione.
Preordinài v. a preordinare, predestinare. Presenteddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) pre
Preordinàu, da part. preordinato. sentuccio, preseniuzzo. -

Preparadòra v. f preparatrice. Presentementi avv. presentemente.


Preparadòri v. m. preparatore. Presenti s. m. regalu, presente.
Preparài v. a. preparare, apparecchiare, ap Presenti agg. presente, astante. A su presenti
prestare, disporre, metter in punto, in ordine. avv. al presente, di presente, nel presente. Po
Preparaisì v. r. prepararsi, apprestarsi, met prontu, presente.
tersi in punto, in ordine, avvisarsi. Preparaisì Presentimentu s. m. presentimento.
operai, accingersi, accignersi, mettersi a fare. Presentiri v. a. (t. de s'usu) presentire;
Preparamentu s. m. preparamento. Presènzia s. f presenza, cospetto, vista. Pre
Preparanti v. agg. preparante. senzia bella, appariscenza, bella presenza. De
Preparativu, va agg preparativo. bella presenzia agg. appariscente. A sa presen
Preparatòriu, ria agg preparatorio. zia prep. oppresso. A sa presenzia de Deus,
Preparau, da part. preparato, apprestato, ap appresso Dio, al cospetto di Dio. -
i
parecchiato. Preparau a operai, acciuto, disposto Presenziali agg. presenziale, presente. -

a fare. l Presenzialmenti avv. presenzialmente, presen


Preparaziòni s. f preparazione. temente.
450 PRE PRE

Presèpiu s. m.presepio, presèpe. Po grutta dena Prestàu , da part prestato, dato in prestito.
scimentu, capannuccia. Pipius de presepiu, cìttoli. Bistiri prestau, veste accattata. Po " pre
Preservài v. a. preservare, conservare, di stato, ceduto, piegato, allentato. Po pigati a
fendere. prestidu, accattato. -

Preservamentu s. m. preservamento. Prestazioni s. f prestazione, prestanza.


Preservativu, va agg e sust. preservativo. Prestèsa s. f. prestezza, sollecitudine, celerità.
Preservàu, da part. preservato, conservato. Presti s. m. (t. sp.) pigau de praeest il ce
Preservaziòni s. f. preservazione. lebrante in messa solenne.
Presidenti s. m. presidente. Prèstidu s. m. prestito, imprestito, prestanza,
Presidènzia s. f presidenza, maggioranza, prestita, comodato. i" o pigai in pre
autorità. -
stidu, accattare, domandare, o prender in
Presidiai v. a. (t. de s'usu) fortificai de p" prestito, -

sidiu, presidiare, munire, guernire di presi (l10 . Prestigiu s. m. (t. de s'usu) incantu, prestigio.
Presidiàu, da part. presidiato, guernito di Prestu avv. presto, tosto, subito, prestamente.
Presumenti v. agg. presumente.
presidio:
Presidiriv. n. presiedere, presedere, soprastare, Presumibili agg. presumibile.
soprantendere. Presumidamenti avv. presuntuosamente.
Presidiu s. m. presidio, guernigione. Presumideddu, dda agg dim. (dd pron. ingl.)
Presixedda s. ſ" (dd pron. ingl.) presa presuntuosello, presuntuosetto, saccentino, arro
pitica, preserella. gantuccio, saccentuzzo.
Presonèri s. m. (t. sp.) prigione, carcerato, Presumidòri v. m. presumitore, prosumitore.
prigioniero. - - -
Presùmiri v. n. presumere, prosumere, arro
Presòni s. m. (t cat.) prigione, il carcere, garsi. Presumiri troppu, allacciarsela. Po pre
la carcere, e in pl. le carceri. Pigai a presoni, supponiri, presumere, immaginare, presupporre.
carcerare, incarcerare, cattivare. Bogai de pre Presùmiu, ia part. presunto, presupposto.
soni, scarcerare, sprigionare, cavar di prigione. Presumiu, da agg presuntuoso, arrogante,
saccente .
Presoni strintu, e oscuru, carbonaja. -

Pressanti v. agg. (t. de s' usu) incalzanti, Presuntuosamenti avv. (t. de s'usu) presun
pressante. tuosamente, -

Pressi s. f. (t. cat.) fretta, prestezza, affret Presuntuoseddu , dda agg. dim. (dd pron.
tamento, celerità, velocità. Andai de pressi, ingl.) M. presumideddu .
andare difilatamente, difilato, andare sparvierato. Presuntuosidàdi s. f presuntuosità.
Fai una cosa depressi, in furia, squaccherare, Presuntuòsu, sa agg. M. presumiu agg.
fare una cosa frettolosamente, in furia, alla ri Presunziòni s. f presunzione, saccenteria,
cisa. Fattu de pressi, in furia, squaccherato -
salamistrerìa, soffioneria.
Poniri pressi a unu, sollecitarlo. Teniri pressi, Presuppòniri v. n. presupporre, supporre.
aver fretta. De pressi, avv. in fretta, con fretta, Presupposiziòni s. f. (t de s'usu) presup
frettolosamente, acceleratamente. Pressis pressis, posizione. -

restissimamente. Chini errat po sa pressi, si Presuppostu s. m. (t. de s usu) presupposto,


pentit beni addasiu, chi erra in fretta a bell agio presupposizione.
si pente. Presuppostu , sta part. presupposto.
- fiada s. m. dim. (dd pron. ingl.) peschetta. Presuttu s. m. presciutto, prosciutto.
Pressiòni s. f pressione. - - - -
Preta s. f. M. triccia. Po perta. M.
Prèssiu s. m arb. pesco, persico. (Amygdalus Pretadòri s. m. litigatore, litigante.
persica Linn.) Su fruttu, pesca, persica. Pres Pretai, pretau ec. M. pletai.
suu, chi si sperrat facilmenti, pesca spiccatoia. Pretendenti v. agg. pretendente.
Pressosamenti avv. frettolosamente. Pretendènzia s. f pretendenza.
Pressòsu s. m. cacafretta. -
Pretèndiri v. a pretendere. Po aspirai, pre
Pressòsu, sa agg (t. fam.) frettoloso. Sa cani tendere, aspirare. Pretendiri cun autoridadi,
pressosa fait is canixeddus zurpus, si narat de esigere, ," con autorità.
chini fait mali is cosas po sa pressi, la cagna Pretèndiu, ia part. preteso.
frettolosa fà i catellini ciechi. Pretensibni s. f pretensione, pretendenza.
Prestadòri s. m. prestatore, comodatore, che Pretensòri v. m. pretensore.
fa comodato. Pretèritu s. m. su ch' est passau, preterito.
Prestadùras. f prestatura, prestito, prestazione, Po terminu de burla po indicai su sezzidroxu,
prestanza. -
ano, podice, preterito, deretano, cocchiume.
Prestài v. a prestare, dar in prestito, in pre Pretèritu, ta agg. preterito, passato.
stanza, comodare. Prestai ubbidienzia e respettu, Preteriziòni s. f. ("
Rettor.) preterizione.
Pretestu s. m. pretesto, sutterfugio, ragione,
prestar obbedienza, omaggio. Prestai fidi, prestar
fede, credere. Po cediri, prestare, cedere, al scusa, cagione.
lentarsi, piegare. Prestai trattendu de cosas Pretinu s. m. dim. (t. de s'usu ) pretino.
morbidas, chi cedint a su tattu comente coscinus Pretista s. m. M. pletista.
ec. avvallare. Prestai trattendu de pannus, telas, Pretòri s. m. titulu de Magistrau in is Ro
migias ec. venire, slargare, allargare Po piegai manus, pretore. -

trattendu de cambus di arburis, e similis, flet Pretoriànu, ma agg. pretoriano.


tere, cedere, piegarsi. Prestaisì v. r. adattaisì, Pretòriu s. m. tribunali de su pretori, pretorio.
adattarsi, attarsi, piegarsi. Po condiscendiri, Pretòriu, ria agg, pretorio.
condiscendere, prestarsi, inchinarsi. Pretu s. m. M. Dletu.
Prestamenti avv. prestamente. Pretùra s. f offiziu, e giurisdizioni de su
Prestamentu s. m. prestamento, prestanza. Pretori, pretura.
PRE A. PRI 45I

Prevalèssiri v. n. (t. sp.) prevalere, eccedere, Primau, da part.. crucciato, corrucciato, sde
sorpassare, sopravanzare. gnato, indispettito, imbronciato, imbruschifo, in
Prevalèssiu , ia part prevaluto. grugnato. In forza di agg corruccioso, sdegnoso,
- Prevàliri. M. prevalessiri. - -
cruccioso ,
- v
i
Prevàliu, ia part, prevaluto. - - Primavèra s f (t. de s'usu) M. berauu .
Prevaricadòri, rav. m. e f. prevaricatore, trice, Primazia s. f. (t de s'usa) dignidad de su
contravventore, violatore. - prinate, primazia.
- Prevaricài v. n. mancai a sa lei, a sa pro - Primaziali agg (t de s usu) primaziale.
pria obbligazioni, contravvenire, contraffare, Primèra s I Spezia de giogu de cartas, pri
mancare alla legge, alla propria obbligazione, miera, ronfa . -

trasgredire, violar la legge. " faisì perversu, Primeramenti avv. primieramente, -

"" pervertirsi, prevaricare, depravarsi. Primeranti agg. chi giogat a primera, pri
mierante.
revaricamentu s. m. prevaricantento, tras - -

gredimento. Primèru, ra agg. primiero.. - -

Prevaricanti v. agg. prevaricante, prevaricatore. Primigeniº, ia agg (t de s'usu) su primu


Prevaricaziòni s. f prevaricazione, trasgressione. originau, prinigento. - -

Prevenienti v. agg. (t. de s'usu) preveniente. Primitivamenti avv. primitivamente.


Prevenimentu s. m. prevenimento, prevenzio Primiùvu, va agg. primitivo.
ne, preoccupazione. - a - Primizia s. f. primu fruttu, chi si oſſerit a
Prevèniri v. a. prevenire, anticipare. Deus po mesu de sa degina, primizia. Primizia
de fruttus e floris, chi benint inuantis de su
Prevèniu, ia part. prevenuto, prevento.
Preventivamenti avv. (t. de s usu) preven stasoni, primizia, novellizia, -

itivamente . . “
Primºgenitu s. m. (t. de s'usu) primogenito,
Prevenziòni s. f prevenzione. primo figliuolo. - -

- Previdènzia s. f previdenza, anticonoscenza, Primogenitùra s f (t de s'usu) primogenitura,


antivedimento, prevedimento. - - Primordiali agg (t de s'usu) primordiale.
Previdimentu . M. previdenzia. - Titula primordiali (T. Leg.) titolo primordiale,
Previdiri v. a. biri, o sciri innantis, preve primitivo, di primo acquisto. -

dere, antivedere, antisapere, pronosticare. In Primòri s. m. (t. sp.) singolarità, cosa


eccellente.
sensu neutr. e neutr. pass prevedere, credere,
pensare , avvisarsi , immaginarsi s accorgersi -
Primoròsu, sa agg. M. eccellenti, singulari.
Previdiu, la part. preveduto, previsto, anti Primu, ma agg. primo. -

veduto, antisaputo, previso. Principali s. m principale, magnate, primate,


Previsiòni s. f previsione, previdenza, anti maggiorente, - -

vedimento. º
-

Principali agg principale, soprano, maggiore.


-. Previstu, sta part. M. previdiu. - Principalidadi s. f. principalità.
Previsòri, ra v. m. e f. antiveggente, antive Principalmenti avv. principalmente.
ditore, trice. ſe Principau s. m. principato. Po nomini de
Prèviu, ia agg (t. de s' usu) previo. i
una de is gerarchias de is Angelus, Priucipato,
Prexaisì v. n. M. allirgaisì. Principescu, sca agg principesco.
Prexàu, da part. M. allirgau. Po allirgu M. Principessa s. f. Principessa. -

Prexu s. m. M. allirghia. Pisciaisì de su pre Principi s. m. Principe. Po principali, prin


zu, andare in brodetto, in broda. cipe, principale, primo.
Preziài v. a prezzare, apprezzare, pregiare. Principiadòra v. f cominciatrice. -

Po donai preziu, prezzare, stimare, valutare. Principiadòri v. m. principiatore, cominciatore.


Preziaisì n. p. pregiarsi, gloriarsi. Principiài v. a principiare, cominciare, dar
Preziau , da part. prezzato, apprezzato, sti principio. -

mato, valutato, pregiato, gloriato. Principianti v. agg. principiante, incomin


Preziosamenti avv. preziosamente, splendida ciante, cominciante.
ºtente, riccamente. -

Principiàu, da part. principiato, cominciato,


-

Preziosidàdi s. f preziosità. incominciato.


Preziòsu , sa agg. prezioso, di gran pregio, Principinu s. m. dim. Principino.
di gran valore. Principiu s. m. principio: Po cumenu di
Prèziu s. m. prezzo, valuta, valore. Fai pre alguna cosa, principio, cominciamento. Princi
ziu, prezzolare, condurre per prezzo. Trattai piu di annu, capo d anno: Donai "
de preziu, patteggiare, pattuire, convenire del dar cominciamento. Bonu principiu e malu fini,
prezzo. -
le susine mi divengono bozzacchi, buon principio,
Priapismu s. m. furori libidinosu in s'omini, e cattivo fine. De principiu, da capo. -

priapismo. -
Pingiu, ia agg gravido, da, pregno, pregua,
Prima s. f corruccio, cruccio, sdegno, col pregnante. Femina pringia, donna incinta, gra
lera, stizza. Po sa prima ora canonica, prima. vida, gravidata. Beniri pringia, inciguere, ingra
Prima corda de violinu , cantino. vidare, ingrossare, divenir gravida, incinta.
Primài v. a. crucciare, far adirare. Primaisì Essiri pringia finas a bucca, o de in ora in ora,
n. p. corrucciarsi, crucciarsi, sdegnarsi, indi essere col corpo a gola, avere il corpo a gola.
spettirsi, adirarsi, stizzirsi, pigliar broncio, Non beniri pringia, rimaner soda. Eguas, baccas,
imbronciare, imbruschire, ingrognare. chi non benint pringius, chi no concebint, cavalle,
Primajòla s f femina de primu partu, donna, vacche sode. Po unflau, gonfio. Paraula pringia,
che ha partorito una sola volta. parola gonfia. Muru pringiu, muro che pende,
Priitàriu, ria agg primario. che fa corpo. Franzios. -

Primatu s. m. (t. de s'usu ) primato. Piogiu . im (da proa ea pido


452 PRI PRO

ehino, pidocchietto. Priogheddu, chi si ponit in Proccuraziòni s. f. proccurazione.


is suercus, piattone. Priogheddu de pudda e de Progedenti v. agg. procedente.
is aterus volatilis, pollino, - Procedimenta s. m. procedimento.
Prioghèra s. f mali, chi generat priogu ee Progòdiri v. n. po derivai, procedere, nasce
sessivamenti, fliriàsi, morbo pediculare. re, derivare. Po continuai, procedere, conti
Priogòsu, sa agg. pidocchioso. nuare, seguitare, proseguire:
Priògu s. m. pidocchio. Priogu, o pulixi de Progèdiu, dia part. proceduto.
urari, pidocchio di mare. Scroxai su priogu po Processài v. n. fai processu criminali, proces
sa peddi, si narat de persona avara, e asurida sare, inquisire, criminare, formar processo.
po lucrai, scorticare il pidocchio per la pelle. Processiu, da part processato, inquisito.
Prioràli agg. priorale. Processeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) pro
Prioràtu s. m. (t. de s'usu) priorato. cessetto , -

Priòri s. m. Priore. Po superiori in algunu Processionalmenti avv. processionalmente.


ounventu , Priore. - Processioni s. f processione.
Prioridàdi s. f. (t. de s'usu) priorità. Processivu, va agg (t. de s'usu) processivo.
Prisia s. f. (t. sp.) liburu de is contrattus e Processu s. m. processo, procedimento.
testamentus de is Notarius, protocollo. - Procintu s. m. procinto, precinto.
Priu, ia (t. r.) flemmaticu. M. addasiau , Proclama s. m (t de s'usu) pubblicazioni,
Privàda s. f. (t. sp.) latrina, privata, fogna, proclama, pubblicazione, bando, editto.
cesso, latrina, cloaca. Su cobercu de sa pri Proclamài v. a. (t de s usu) proclamare,
vada, cariello. -
promulgare, divolgare, pubblicare.
Privadamenti avv. privatamente. i da part. pubblicato, promulgato ,
Privadòri, ra v. m. e f. privatore, trice. divolgato.
Privài v. a privare, dispogliare. Privaisì n. Procònsulu s. m. (t. de s' usu) proconsolo.
p. privarsi. Po astenirisì, privarsi, astenersi. Procrastinài v. a. (t. de s'usu ) procrastina
rivamentu s. m. privanento. -
re, indugiare, ritardare, temporeggiare. -

Privativamenti avv. privativamente, esclusi Procrastinàu, da part. indugiato, ritardato,


varnente. -

tirato a lungo.
Privativu, va agg. privativo . Procrastinazioni s. f procrastinazione.
Privàu , da part privato. Po occultu, priva Procreai v. a. (t. de s'usu) procreare, ge
nerare.
to, nascosto, occulto. In privau avv. in privato. -

Privaziòni s. f. privazione. - Procreamentu s. m. (t. de s'usu) generamento.


Privilegiài v. a. privilegiare. Procreàu, da part. procreato, generato. -

Privilegiàu, da part. privilegiato, Procreaziòni s. f. (t. de s'usu) procreazione.


Privilègiu s. m. privilegio. -
Procronismu s. m. (T. è" errori de
Privu, va agg privo, privato, dispogliato: va cronologia oppostu a paracronisma, chi consi
Prò s. m. e proi, prò, giovamento, utilità. stit in rapportai unu fattu a unu tempus
Prò e contra, in prò e in contro, pro e contro. steriori a su tempus, in su quali est succediu,
Bonu proi ti fazzat, buon prò ". Senza
su procronismu però consistit in rapportai unu
prò, senza pri), senza utile , indarno. fattu a unu tempus anteriori a su tempus, ch'
Probabili agg, probabile. est succediu, procronismo.
- - -

Probabilidàdi s. f probabilità. Prodèsa s. f' rodezza, valore, valentia.


Probabilismu s. m. (T. de is Teol.) prc Prodigalidàdi s. f. (t. de s'usu) dissipamentu
babilismo. -

de su suu donendu, o spendendu eccessiva


Probabilista s. m. (T. de is Teol.) chini pre menti, prodigalità, sprecamento.
tendit, chi si depat sighiri s' opinioni probabili, Prodigalizzai v. a. (t. de s'usu) dissipai su
probabilista. suu donendu, o spendendu eccessivamenti, pro
Probabilmenti avv. probabilmente. digalizzare, scialacquare, sprecare. . -

Probàtica s. f. (T. de sa Stor. Sacra) piscina, Prodigamenti avv. prodigamente, prodigalmente.


in s'aqua de sa quali si bagnànt is brebeis de Prodigiosamenti avv. prodigiosamente, mara
stinadas a su sacrifiziu po ddas ſai mundas, e vigliosamente.
is ominis maladius po curai de is infermedadis, Prodigiòsu, sa agg. prodigioso, maraviglioso.
probatica. Prodigiu s. m. prodigio,
Probidàdi s. f. (t. de s'usu) probità, bontà, Pròdigu s. m. (t. de s'usu) su chi donat ,
lealtà. e spendit eccessivamenti, prodigo, sprecatore.
Problèma s. m. proposizioni, chi si podit de Proditoriamenti avv. (t. de s usu) a traizio
fendiri, e impugnai, problema. ni, proditoriamente.
Problematicamenti avv. problematicamente. Proditòriu, ria agg (t. de s'usu) prodito
Problemàticu, ca agg. problematico. rio, traditoresco, fellonesco.
Problemeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) Prodottòri s. m. licenziato.
problemino. - Produsenti v. agg. producente.
Prodcura s. f proccura. Produsibili agg. producibile, produttibile.
Proccuradòri, ra v. m. e f. proccuratore, trice. Produsidòri, ra v. m. e f. producitore, trice,
Proccurài v. a. trattendu de causas, proccurare, produttore, trice.
agitare. Po circai, proccurare, cercare, procac Produsimentu s. m. producimento.
ciare. Proccuraisì una cosa, ingegnarsi d' avere Prodùsiri v. a. produrre, generare, creare.
una cosa. Proccuraisì sa benevolenzia, ac Po addusiri, produrre, addurre.
cattare, cattivarsi, procacciarsi grazia, affetto, Prodùsiu , ia part. prodotto.
benevolenza. Proccurai votus, fai partidu, bu Produttivu, va agg (t de s'usu) attu a pro
cherare, far buchi. dusiri, produttivo. -
PRO PRO 453

Produttu s. m. (t. de s'usu) prodotto. Pròfugu, ga agg (t. de s'usu) fuggitivu, pro
Produziòni s. f. (t. de s' usu) produzione. fugo, fuggiasco, ramingo, errabondo, fuggitivo.
Proemài v. a. (t de s'usu) ſi preambulus, Profumài v. a. donai, o spirai odori de pro
proemiare, preambolare. fumu, fai odoriferu, profumare, dare buon odore,
Proemiali agg. (t. de s'usu) proemiale. far odoroso, far profumo, immoscadare. Po
Proèmiu s. m. (t. de s'usu) proemio, pre
ambolo.
º" a su fumu, suffumicare, suffumigare.
-

rofumamentu s. m. profumamento.
Proèsa s. f. (t. sp.) M. prodesa. Profumàu, da part. profumato. Po espostu
Profanadòri v. m. profanatore. a su fumu, suffumigato.
Profanài v. a. i" , violare, dissagrare.
Profanamenti avv. profanamente. i
Profumèra s. f vasu, in su quali si fait su
profumu, profumiera.
Profanamentu s. m. profanamento, violazione Profumu s. m. profumo, odor soave. Po su
di cosa sacra. pigai su fumu de cosas odoriferas po delizia o
Profanàu, da part. profanato, dissagrato. po maladia, profumo, suffumicazione, suffumi
Profanaziòni s. f profanazione, violazione di
COsa Sacra .
camento, i" -

Profundadamenti avv. profondatamente.


Profanidàdi s. f. profanità. - a -
Profundài v. a. scavai a fundu, profondare,
Profanu, ma agg profano, empio, scellerato. approfondare, affondare, approfondire, scavare
Autori profanu, autor profano. d ſ". Profundai una funtana, una fossa,
Profèrriri, proferiu. M. pronunziai. affondare un pozzo, una fossa, farla più pro
Professa s. f. mongia, chi hat professau in su onda. Po penetrai a inturu, approfondire, pe
monasteriu, professa. netrare " Profundai de prus, i
Professài v. a. professare, far professione. dare. Profundai de nou, raffondare, affondar
Professai un arti, professare un arte, un me di nuovo. Metaf penetrai a inturu, circai su
stiere, esercitarvisi. fundu di alguna cosa, approfondire, speculare
Professau, da part. professato. addentro .
Professioni s. È professione, instituto. Profes Profundamentu s. m. profondamento. -

sioni religiosa, profession religiosa. Professioni Profundàu, ada parti profondato, affondato.
de fidi, in materia de religioni, profession Profundau de nou, affondato di nuovo.
di fede. - Profundaziòni s. f profondazione.
Professòri s. m. professore. Profundidàdi s. f profondità, concavità, ca
Professu s. m. si narat de is religiosus, chi cità, cavernosità, concavo, cupezza, cupo.
hanti professau abidu, professo. Profundidàdi di aqua, fondo, cupezza d'acqua.
Profeta s. m. profeta, Profundu s. m. profondo, profondità, fondo.
Profetài, profetàu. M. profetizzai. Abbasciai a su prus profundu, adimare. Abba
Profetàli agg. (t. de s'usu) profetale. sciaisì a su prus profundu, adimarsi, scendere
Profetessa s. f profetessa. ad imo.
Profeticamenti avv. profeticamente. Profundu, da agg. profondo, còncavo, cupo,
Proſèticu, ca agg. profetico. cavernoso, cavo. Sonnu profundu, sonno alto,
Profetizzài v. a profetizzare, profetare, pre profondo,
dire, profeteggiare. rofundu avv. profondamente.
Profetizzanti v. agg. profetizzante, profetante. Profusamenti avv. (t. de s'usu) profusamen
Profetizzàu, da part. profetizzato, profetato. ae, prodigamente.
Profettài, profettàu. M. profittai. Profusiòni s. f. (t. de s'usu) estrema abbum
- Profettiziu, zia agg trattendu de peculiu, o danzia, profusione..
doda, chi provvènit de babbu, o di ateru ascen Progettài v. a. progettare, far progetto.
denti, profettizio. Progettàu, da part. .",
Profettosamenti avv. profittevolmente. Progettu s. m. (t. de s' usu) progetto, prof
Profettòsu, sa agg. profittevole, sustanzievole, ferta, oblazione, negozio.
avvantaggioso. -, Programma s. m. (t. de s' usu) avvisu, pro
Profettu s. m. profitto, utile, guadagno, dº gramma, avviso al pubblico.
vantaggio, giovamento, vantaggio, progresso, Progressioni s. f. (t. de s'usu) progressione.
costrutto, Genti de profettu, gente di vaglia. Progressivamenti avv. progressivamente.
Profezia s. f. profezia. Progressivu, va agg. (t. de s'usu) progressivo.
Proficienti agg. e taliorta sust si narat de Progressu s. m. (t des usu) progresso, avan
chini s'incamminat a sa pcrfezioni, proficiente. zamento, processo, profitto.
Profilài, e profilài v. a. (t. de s'usu) profi Proi s. m. prò. M. prò.
lare, proſfilare. -
- Proibenti v. agg. proibente.
Profilàu, da part. profilato. Proibidòri ra v. m. e f. proibitore, trice.
Profilu s. m. (t. de s'usu) profilo. a Proibiri v. a. proibire, vietare, inibire, divie
Profittabili agg profittabile, fruttuoso. -
tare, interdire, contendere, disdire.
Profittài v. n. profittare, far profitto, progresso, Proibitivu, va agg. proibitivo.
acquistare, guadagnare, avanzarsi. Proibiu, da part. proibìto, vietato, inilito,
rofittàu, da part. acquistato, guadagnato, divietato, conteso. Essiri proibiu, esser proibito,
avanzato. aver contraddivieto.
Profluviu s. m. (t de s'usu) si narat de is Proibiziòni s. f proibizione, inibitoria, inibi
umoris de su corpus, profluvio, tralocco: Pro zione, divieto, contraddivieto.
fluviu de sanguni, profluvio di sangue. Po ab Proidùra s. f. piovitura,
bundanzia de paraulas, profluvio, al bondanza Proinòsu, sa agg. piovoso, acquazzoso, pio
di parole. ºggeroso, Praggioso. - -

I i i
454 PRO PRO

Pròiri v. m. piovere. Proiri a diluviu, a mà una lei cºn formalidadi, promulgare. Pe di


rigas, a bastonadas, diluviare, strapiovere, pio vulgai. -

vere a ciel dirotto, a bigonce, a secchioni, pio Promulgàu, da part. promulgato.


ver dirottamente. Proiri forti, e a s'improvvisu, Promulgaziònis. f. (t. de s'usu) promulgazione.
crosciare. Proiri a logus, piovere a paesi. Proi Pronebò di s. m. pronepote, pronipote.
ri a stiddius a stiddius, piovigginare. Cessai de Pronominau, da agg. pronominato, nominato,
proiri, spiovere. Cessau de proiri, piovuto. rinomato, famoso. -

Cessamentu de proiri, spiovimento. Proiri is Pronòmini s. m. (t. gram.) pronome, vicenome.


lagrimas a unu de is ogus, piovergli, cadergli Pronosticadòri s. m. pronosticatore.
de lagrime. Proiri a refrigadas, a scutuladas, Pronosticai v. a pronosticare, augurare, indo
piovere a scosse. -
vinare, prevedere, presagire, antidire.
Prelegò menu s. m. (t. de s usu) discursu Pronosticamentu s. m. pronosticamento,
preliminari, prolegomeno, preambolo. Pronosticàu, da part. pronosticato, augurato,
Prolepsi preveduto, predetto, antidetto.
Prolificu,s.caf. agg
( Fig.(t.Rettor ) prolepsi.
de s'usu) chi fait fil
-

Pronosticaziòni s. f pronosticazione.
lus, prolifico. Pronòsticu s. m., pronostico, antivedimento,
Prolissatnenti avv. (t. de s'usu) longamenti, "" presagio, indovinamento.
rolissamente, distesamente. -
Prontamenii avv. prontamente, speditamente,
Prolissidàdi s. f prolissità, lunghezza. diviatamente. - -

Prolissu, ssa agg. prolisso, lungo. Prontèsa s. f prontezza, speditezza, agilità,


Prèlogu s. m. (t de s'usu) raxonamento scioltezza. Prontesa di animu, prontezza d'animo,
posta innantis a is poemas rappresentativus, ardire, intrepidezza, coraggio. Prontesa de spi
pròlogo. ritu. M. vivacidadi. -

Prolungài. M. dilatài ec. - Prontitùdini s. f. M. prontesa.


Prolusioni s. f. (t. de s'usu ) cumposizioni, Prontu, ta agg pronto, spedito, lesto, diviato,
chi serbit de preludiu a un opera, prolusione, speditivo, ratto. Prontu o lestu de manus, az
Promiscua s. f promiscuità. zuffatore, manesco. -

Prumiscuamenti
mente, avv. (t. de s'usu)
confusamente. s',
promiscua Prontu s. m. (t. r.) vivacidadi, vivacità, fer
videzza, vivezza di spirito. Po atrevimentu ,
Promiscuti , cua agg. (t des usu) promi ardire, audacia. Segai su prontu, reprimer
scao, indistinto, confuso. -
l'audacia .
promissa s. f promessa, convenzione, conve Prontudamenti avv. M. atrevidamenti.
nenza, convenente. Manteniri promissa, atten Prontudeddu, dda agg. dim. M. atrevideddu.
dere, attenere, mantenere, osservar promessa . Prontùdu, da agg arguto, pronto, fervido,
Promissiºni s. f promissione, promessa. A vivace nel parlare, e nello scrivere. Po atreviu,
Promissòri s. m. (T. Leg. ) promissore - ardito, audace. M. allutu . -

Promissòriu, ria agg (t. de s' usu) promis Pronùnzia s. f pronunzia, pronunziamento.
sorio. Giuramentu promissoriu, giuramento pro Pronunziadori v. m. pronunziatore, pro
missorio. - º nunciatore.

Promittenti v. agg. promettente. Pronunziài v. a pronunziare, pronunciare,


Promittidòri, ra v. m. e f. promettitore, trice. profferire. -

Promittiri v. a. promettere. Promittiris n. p. Pronunziativu, va agg pronunziativo.


promettersi. Po compromittirisì. M. Po assegue Pronunziata, da part. pronunziato, profferito,
rai, affirinai, promettere, affermare, accertare, profferto.
Promittiri maris e montis, prometter Roma e Pronunziaziòni s. f pronunziazione, pronun
toma , e mari e monti. Promittiri beni v. n. Clazione ,

prometter bene, esser di grande aspettativa, fare Propagabili agg (t. de s'usu) propagabile.
ºperar bene di se. - -
Propagadòri v. m. propagatore,
Promittiu, ia part. promesso, Propagài v. a. (t de s' usu) propagare, allar
Promontorieddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) gare, dilatare. Propagaisì n. p. propagarsi.
promontorietto: " s. f nomini, chi si domat in Roma
Promontòriu s. m. (t. de s'usu) punta de a sa Congregazioni fundada posa dilatazioni o
montagna, ch'intrat in mari, promontorio. propagazioni de sa fidi, Propaganda.
Promotòri, ra v. m. e f. promotore, trice. Propaganti v. agg. (t. de s'usu) propagante.
Promotori de vizius , de discordias, suscitator Propagau, da part (t. de s'usu) dilatato,
di vizi, seminator di zizzanie. allargato, propagato. -

Promoventi v. agg. promovente. Propagaziònis. f. (t de s'usu) multiplica


Promovimentu s. m. promovimento, promuo zioni povia de generazioni, propagazione
vimento . Propassaisì v. n. p. (t, r.) avanzaisì prns de
Promòviri v. a. promuovere, promovere, su su chi cumbènit in fueddus o in operas, oltre
scitare , eccitare. - -
passare, oltrarsi, inoltrarsi, uscir de limiti,
Promòviu, ia part promosso, suscitato. Pro
del manico, eccedere, oltrepassarsi.
moviu a dignidadi, promosso, assunto, innal Propassàu, da part (t. r.) inoltrato, ecce
zato a dignità. - duto, uscito del manico.
Promoziòni s. f promozione, promovimento. Propèndiri v. n. (t de s usu) propendere,
Promozioni a dignidadi, promozione, assunzione, inclinare, aver propensione.
innalzamento a dignità. -
Propèndiu, ia part. M. propensu .
Promulgadòri, ra v. m. e f. (t. de s usu) Propensiºni s. È propensione, inclinazione.
promulgatore, trice. Propensu, sa part. inclinato.
Promulgài v. a. (t. de s' usu) pubblicai Propiamenti avv. M. propriamenti. -
PRO PRO, 455

Propiedàdi. M. propriedadi. -
fueddai, o a attaccai, o a insultai ec. prorom
Propina s. f. (t. de s' usu) propina. pere, essere il primo ad attaccare ec. .

Propinquamenti avv. (t. de s'usu) propin Proriumpiu, ia part, prorotto, uscito con impeto.
quamente. Prosa s. f fueddai scioltu a distinzioni de is
Propinquu , qua agg (t. de s'usu) propin versus, prosa.
quo, vicino. Po parenti propinquo, congiunto Prosadòri s. m su chi scrit in prosa, prosatore..
per parentela. Is parentis mius, i miei propin Prosài v. a. (t de s'usu) scriri in prosa,
qui, in forza de sust. prosare, proseggiare. Prosai algunu, burlaiddu,
Pròpiu, ia part. de proiri, piovuto. prosare alcuno. Issu dda prosat, si narat de
Propiziài v. a. propiziare, render propizio. chini fueddat troppu addasiu, e ascurtat a sei
Propiziatòriu s. m. (T. de Stor. Sacra) su e totu fueddendu, egli la prosa. Cuddus, chi
cobercu de s'Arca de s' Alleanza, chi pois fueddant troppu addasiu iscurtendu in certa ma
Ebreus fiat su Tronu de sa Divinidadi, pro nera a sei e totu, prosòni.
piziatorio. - - Prosaicu, ca agg prosaico.
Propiziatoriu, ria agg (T. Teolog) propi Proscèniu s. m. (t. de s'usu) logu destinau.
2iatorio. in su teatru a is Attoris, proscenio.
Propiziaziòni s f propiziazione. Proscriri, o proscriviri v. a. (t. de s'usu) cun
Propiziu, zia agg propizio, favorevole, be dennai a esiliu, proscrivere. Fig. allontanare,
nigno. cacciare, escludere.
Proponenti v. agg. proponente. Proscrittu, tta part. proscritto.
Proponidòri v. m. proponitore. - Proscriziòni s. f. (t. de s'usu) proscrizione.
Proponimentu s. m. proponimento, proposito, Proseguenti v. agg. proseguente.
deliberazione, intenzione. Prosèlitu s. m. (t de s'usu) presentementi si
Propòniri v. a proporre, deliberare, statuire, marat de chini s'est cunvertiu a sa Religioni cat
insinuare, suggerire, sufolare. tolica de pagu tempus, proselito. Po seguaci de
Proporzionadamenti avv. proporzionatamente, chinisisiat, proselito, seguace.
proporzionalmente. -
Prosighimentu s. m. proseguimento.
roporzionai adequare,
v. a proporzionare, paragona Prosighìri v. a. proseguire, proseguitare, se
re, comparare, agguagliare, bilanciare. guitare, continuare. Prosighiri su discursu,
Proporzionalidàdi s. f proporzionalità. rattaccare, ripigliare il discorso.
Proporzionalmenti avv. proporzionalmente. " , da part.. continuato, proseguito.
Proporzionau , da part. proporzionato. Po Prosillogismu s. m. (T. Logic.) prosillogismo.
beni fattu de corporatura, armonizzato. Gio Prosista s. m. chi scrit in prosa, prosista.
vunu proporzionau, beni fattu, giovine armo Prosodia s. f. (t. gram.) prosodia.
nizzato. Giovunu beni proporzionau de mem Prosopopèja s. f. (Fig. Rettor.) prosopopeia,
brus, giovine bene intagliato di membra prosopopèa. Po arroganzia, prosopopeia, ar
Proporziòni s. f proporzione, convenienza, roganza.
rapporto, confacevolezza, confacenza, confor Prosperài v. a. prosperare, felicitare. Pro
mita, corrispondenza. Teniri proporzioni, con sperai v. n. avanzaisì in felicidadi, prosperare,
venire, aver proporzione. avanzarsi in felicità, continuare felicemente.
Propòsitu s. m. proposito, proponimento. Prosperaisì n. p. improsperire, divenir prospero.
Fueddai a propositu, favellare a proposito. A No prosperai, no andai a innantis si narat de
prºpºsitº avv. a proposito, is plantas o fruttus, chi pagu crescint, o andant
Proposiziòni s; f. proposizione, proposta. Pro a si siccai, indozzare, imbozzacchire, intristire,
posizioni piccanti, motto, detto pungente. stremenzire.
Proposta s. f. proposta, insinuamento, soffia Prosperamenti avv. prosperamente. -

mento, suggerimento, inspiramento, suggestione, Prosperàu, da part. fortunato, fatto, reso


sufolamento. prospero, improsperito, divenuto prospero. Trat
Propostu, sta part. proposto. tendu de plantas, o fruttus, chi no hanti pro
Propriamenti avv. propriamente, propiamente. sperau, indozzato, intristito, strenenzito. M.
Propriedàdi s. f proprietà, qualità. Po do su verbu.
miniu. M. Populidesa, e decenzia, aggiustatezza. Prosperaziòni s. f prosperazione:
Proprietàriu s. m. proprietario, propietario. Prosperidàdi s. f prosperità, felicità, avve
Pròpriu s. m. propriedadi, proprio, proprietà, nimento felice. Po grandesa de stadu, colmo.
Pròpriu, ia agg. proprio. Prosperosamenti avv. prosperosamente.
Pròpriu avv. proprio, propio, propriamente. Prosperòsu, sa agg. prosperoso, prospero,
Propugnàculu s. m. (t. de s'usu) propugnacolo. felice. -

Proràta s. f latinismu adottau de is Franzesus Pròsperu, ra agg. prospero, felice.


tanda, porzioni, quota, rata, porzione. - Prospettiva s. f. arti, ch' imparat a disignai
Pròroga s. f. (t. de s'usu) dilazioni, proroga, is cosas, comenti cumpàrint a sa vista, pro
dilazione, prorogazione. spettiva. Po prospettiva, o vista de paisu, o cosa
Prorogai v. a. allonghiai su tempus, prorogare, simili, prospettiva, veduta, prospetto.
differire, allungare il tempo. -
Prospettivista s. m. pintori, chi scit pintai
Prorogàu, da part. prorogato. beni is cosas, chi sunti allargu, prospettivista.
Prorogazioni s. f prorogazione, dilazione, al Prospettivu, va agg (t. de s'usu) prospettivo,
lungamento di tempo. Prospettu s. m. M. prospettiva. -

rorumpimentu s. m. (t de s'usu) prorom Prossimamenti avv. prossimamente,


pimento, uscita fatta con impeto. Prossimidàdi s. f prossimità, vicinità, con
Prorümpiri v. n. (t. de s'usu) propriamenti tiguità. Prossimidadi de perigulu, imminenza
bessiri cun impetu, e metaf essiri su primu a di pericolo. Po logu situau ". adiacenza,
l i i 2
45S PRO i PRO'

luogo adiacente. Po parentela, attenenza di Protu s. m. su primu ind'un'atti, o eserciziu,


sangue -
proto. - -

Pròssimu s. m. prossimo. Prova s. f pruota, esperimento, cimento. Prova


Pròssimu, ma agg. prossimo, vicino, immi de Silugianu strum. tenta, specillo. Prova sca
nente, adiacente. lsulas prossimas, le Isole malada, o fatta a canali, po estrairi s' orina,
adiacenti. tenta scanalata, catetère. Prova de stampa po
Prostituìda s. f. (t. de s'usu) bagassa, me currigiri, bozza. Prova po testimonianza, prova,
retrice, prostituìta. testimonianza, contrassegno. Prova po assaggiu,
Prostituiri v. a. (t. de s'usu) esponiri a mal' saggio, prova, credenza. Fai prova de cosas de
usu, prostituire. pappai, o de biri, tastai, far credenza, assag
Prostituiu, da part. prostituito . giare. In prova avv. in prova. Donai prova,
Prostituziòni s, f. (t de s'usu) prostituzione. dar pruova, provare. Donai a prova, dare a
Giovunu de prostituzioni, chi si lassat abu pruova. Po tentativu, prova, broccata. Sa prima
sai de un ateru impudicamenti, bardassa, prova, o tentativu, la prima broccata.
zànzero . Provàbili agg. probabile, provabile.
Prostrài v. a. (t. de s'usu) prostrare, ab Provadamenti avv. provatamente.
battere, prostendere in terra, distendere a terra. Provadòri v. m. provatore.
Prostraisì v. r. prostrarsi. Provài v. a. provare, far pruova, cimentare,
Prostràu, da part. prostrato, disteso, prosteso esperimentare. Po tastai, provare, assaggiare,
in terra . far saggio, riconoscere, far prova. Provai gran
Prostrazioni s. f. (t. de s'usu) prostrazione, du affettu po alguna persona mirendidda º"
abbattimento, mancanza di forze. Po ghetta menti, divorarsi una persona cogli occhi. Pro
mentu a terra, prostrazione. vaisì v. r. cimentarsi, porsi alla pruova. -

Protèggiri v. a proteggere, difendere, spal Provamentu s. m. provamento, dimostramento.


leggiare, guarentire, fiancheggiare, favorire, fare Provàu, da part provato, messo alla prova,
spalla, caldeggiare. cimentato, csperimentato, assaggiato.
Protèggiu, ia part protetto, favorito, spalleg Provaziòni s. f. provazione, prova.
giato, caldeggiato. Provenda s. f certa cantidadi delori, chi si
Protèndiri v. a. (t de s'usu) M. distendiri. donat ind' uma borta a cuaddu, boi ec. po
Protesi s. f. (T. Chirurg.) operazioni, posa mantenimentu, profenda.
quali s'aggiungit po mesu de arti a su corpus Provendài v. a. profendare.
umanu un ogu de cristallu, una camba de linna Provenimentu s. m. provenimento, avvenimento.
ec. protesi. Po figura gramat. protesi. Provèniri v. m. provenire, derivare, procedere.
Protesta s. f. protesta, protestazione, Provèniu, ia part. provenuto, derivato, pro
ceduto.
Protestài v. a. protestare. Protestai dannu
e interessu, protestare danno ed interesse. Pro Proventu s. m. (t. de s'usu) provento, en
testaisì n. p. protestarsi. Po manifestai, protestare, trata, rendita, utile, guadagno.
palesare, confessare, pubblicare. Proverbiadòri v. m. proverbiatore.
Protestanti s. m. protestante. Proverbiai v. a. proverbiare.
Protestanti v. agg. protestante. Proverbiali agg. proverbiale.
Protestàu, da parti protestato, Proverbiau, da part (t. de s'usu) proverbiato.
Protestazioni s. f. (t. de s'usu) protestazione, Provèrbiu s. m. (t. de s'usu) fueddai brevi
sta . Protestazioni di affettu, di amicizia, arguziosu, e figurau, chi contènit avvertimentu
protestazion d' affetto, di amicizia. Po pro asuba de sa manera de biviri, proverbio. Po
missa. M. ingiuria, proverbio, villanìa, ingiuria,
Protestu s. m. (t. mercant.) attu giuridicu, Provincia s. f provincia, regione.
p, su quali si protestat una cambiali, protesto. Provincialàtu s. m. (t. de s'usu) provincialato.
protesta. M. Provinciàli s. m. nomini, chi si donat a su
Protettòri, ra v. m. e f. protettore, trice, superiori pricipali de is regularis de una pro
difensore. vincia, Provinciale.
Proteziºni s. f protezione. Provinciàli agg. de sa provincia, provinciale.
Protocanònicu agg. m. (T. Eccl.) si narat de Provinciedda s. f, dim. (dd pron. ingl.) pro
('Incretta .
liburus da sa Sacra Scrittura, chi sunt istetius
postus a primu in su canone, protocanonico. Provixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) saggetto.
Protocollu s. m. (t. de s'usu) liburu aundi Provocadòri v. m. provocatore, concitatore,
is Notarius pomint is contrattus e testamentus, sollevatore, incitatore.
protocollo. Provocài v. a provocare, commuovere, adiz
Protomartiri s. m. primu martiri, proto zare, aizzare, irritare, instigare, incitare, in
martire . durre, sospignere.
Protomedicàu s. m. protomedicato. Provocamentu s. m. provocamento, adizza
Protomèdicu s. m. protomedico. mento, aizzamento, incitamento . -

Protonotariu s. m. gradu de preminenzia in sa Provocanti v. agg. provocante, adizzante, aiz


Curia Romana, protonotario. zatore , trice. -

Protoplaste s. m. primu formadòri, protoplaste. Provocatìvu, va agg. provocativo.


Protoplastu s. m. su primu creau in sa spezia Provocau, da part. provocato, aizzato, irri
sua, protoplasto. tato, incitato, sospinto, indotto, instigato. -

Protòtipu s. m. originali, prototipo, originale, - Provocaziòni s. f provocazione, instigazione,


primo esemplare. incitamento, sospinta . -

Protòtipu, pa agg . (t de s'usu) prototipo, Provvidamenti avv. (t. de s'usu) provvidamente.


esemplare, primordiale, originale, Provvidenti v. agg. provvidente.
PRO PRU 457

Provvidènzia s. f provvidenza. -
Prunixedda s. f dium. (dd prom. ingl.) pruna
Provvididòri, ra v. m. e f. provveditore, trice, aresti, susino salvatico, e prignolo. (ini spi
Provvidimentu s. m. provvedimento. nosa. Linn.) Su fruttu, prignole, strignicillo.
Provvidiri v. a. provvedere, provedere. Po re V. Targ. -

parai, provvedere, riparare, rimediare. Po Pruppa. M. pulpa.


somministrai, provvedere, somministrare. Provvi Pruppu s. m. pisci, poipo. Pruppu cottu postu
dirisì v. r. provvedersi, accivirsi. . - in s axedu, chi maraus cabuzzellu, polpo
Provvidiu, ia part. provveduto, provvisto. marastato,

Pròvvidu, da agg (t. de s'usu) provvido, Pruppudeddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)
provido. carnosetto. - -

Provvisionai v. a. provvisionare. Pruppidu, da agg. carnoso, carnacciuto,


Provvisionali agg (t. de s'usu) provvisionale, carnaccioso, carnuto, polpacciuto. Axina prup
Provvisionalmenti avv. provvisionalmente. puda, uva carnacciosa, carnosa.
Provvisionau, da part (t. de s'usu ) prov Pruritu s. m. (t de s'usu) prurito.
visionato . Prus avv. più. Deprus, di più, oltre, inoltre.
Provvisionèri s. m. provvisioniero. A prus de cussu, oltredichè, oltrechè, oltracciò.
Provvisiòni s. f provvisione, provvedimento, Prus a innantis, più oltre. Prus a largu, più oltre,
Provvisori s. m. provvisore. Provvisori di at più discosto. Su prus prestu, al più presto.
trenzus , attrezzatore . Prus musca si pigat cun su meli, che cun
Provvista s. f provvista, accivimento. s axedu prov: il cane s” alletta più colle ca
Provvistu, sta part provvisto, provveduto. rezze, che colla catena.
Prua s. f prora. Prua de barchitta, becchet Prusprestu avv. anzi, piuttosto, piupresto.
to. S'arburi corcau asuba de sa prua, buonpresso, Prusprestuchì, anzichè, piuttostochè.
bompresso. Psicologia s. f. (T. de sa Metafis.) trattau
Prudentementi avv. prudentemente. asuba de s'anima, psicologia.
Prudenti agg. prudente. Psicomanzia s. f. (T. G.) spezia de divinazioni,
Prudènzia s. f. prudenza. chi consistiat in su invocai is animas de is de
Prudenziali agg. prudenziale, funtus po sciri alguna cosa, chi si disigiàda,
Prudenzialmenti avv. prudenzialmente. psicomanzia. -

Pruinca s f erba, pervinca. (Vinca major, Ptialismus m. (T. Med.) sala abbundanti,
et minor. Linn. chi nascit de copiosa linfa in is glandulas sali
Pruineddu s. m, dim. (dd pron. ingl.) pol varis, ptialismo. -

veruzza: Pruineddu de carboni, polverino, pol Pu interiez. chi denòtat nausea, fifi.
vere, minuzzame di carbone, carbonigia. Pubblicadòri v. m. pubblicatore -

Pruìni s. m. polvere, in pl. le polveri. Redu Pubblicài v. a. pubblicare, divulgare, divol


siri in pruini, polverizzare, spolverizzare, ri gare, manifestare. Pubblicai una lei, promul
durre in polvere. Scutulai su pruini a unu, ba i" una legge. Pubblicai cun bandu, bandire.
stonaiddu , scuotere la polvere ad alcuno, ba ubblicaisì n. p. pubblicarsi, emanare.
stonarlo. Pruinis po is pilus, polvere di cipri. Pubblicamenti avv. pubblicamente.
Ghettai pruini in is ogus a unu prov. fai biri Pubblicamentu s. m. pubblicamento.
una cosa po un atera, gittar la polvere negli Pubblicànu s. m. pubblicano.
occhi ad alcuno, ingannare, far travedere. Pubblicàta s. f denunziazione. Pubblicata de
Ghettai pruinis a is pilus, impolverare i ca matrimoniu , dinunzia di matrimonio, N.
pelli. Cantidadi de pruni, chi pesat su bentu, Pubblicàu, da part. pubblicato, palesato, ma
polverìo. - nifestato, divolgato.
Pruinòsu, sa agg. polveroso. Pubblicazioni s. f. pubblicazione, palesamento.
Prùinu, ma (t. r.) aggettivu, chi si domat a Pubblicidadi s. f. pubblicità. Fai una pubbli
s aqua de Celu; aqua pruina, acqua piovana. cidadi, fare una piazzata.
Prumonazzu, zza agg. M. pulmonazzu. Pùbblicu s. m. pubblico, comunità, comune,
Prumòni. M. pulmoni. Pùbblicu, ca agg. pubblico, Po manifestu,
Prumu. M. p" pubblico, palese, noto, manifesto.
Pruna s. f. arb. susino, prugno. (Prunus do Pubertàdi s. f. pubertà.
mestica Linn.) Su fruttu, susina. Su pisu, nòc. Pubùsa s. f. "ſi bùbbola.
ciolo. Pruna de fradis, sa prus manna, e de Puda s. f. (t. r ) M. pudadura.
figura ovali, bianca, susine catalane. Targ. Pudadòri s. m, potatore -
Pruna arrubia manna coaina, chi tenit sa pulpa Pudadùra s. f potatura, potagione.
attaccada a su pisu, susine imperiali. V. Targ. Pudài v. a potare. Pudai a longu su ser
Pruna niedda, chi serbit po fai cunserva, e mentu po portai prus fruttu, tirare il collo alle
ancora elettuarius, susine amoscine. V. Targ. viti, potarle a lungo. Pudai a medas ogus, por
trare a vino ,
Atera pruna niedda depulpa dura, susine perni
COne. R" Targ. Pruna di aspru sabori, susine Pudamentu s. m. potamento.
strozzatoie. Foddi de pruna, bozzacchio. Pruna Pudàu, da part. potato.
aresti. M. prunixedda. Boscu de pruna, prunojo, Pudazza s. f potatojo, roncola. Pudazza, chi
prunaja, pruneto. portat crista, o chighirista acuzzada a sa parti
Prunacristi s f planta fruticosa, inchioda de su tolu, pennato, roncola colla cresta - Pu
cristi, licio, spina da Crocifisso. (Lycium Euro dazza po segai ramus ec. ronco, roncola, -

paeum Sav.) Pudizedia dim (da pron ingi) ron


Prunaprèssiu s. m. arb. pesconoce. (Persica colino. - - i

fructu orbiculato parvo atrosanguineo. V. Targ.) Pudda s. f. (dd pron. ingl.) gallina. Pudda,
Su frutta, pesanoce. - s chi furcit, chioccia, gallina colaticcia. l'italda
458 PUD PUG

arruffada, gallina ricciuta. Pudda cucurucciana Puggiàda s. f arzada, salita. Puggiada rapi
(t. r.) acciuffettada in conca, gallina col ciuto, da , salita ripida. M. pesada.
o cappelluta. Pudda nanitta, gallina nana. Su Puggiài, e appuggiai v. m. (t. de s'usu) pog
scarraffiai sa terra, chi fait sa pudda po incon giare, salire, montar sù:
trai ita pappai, raspare, razzolare. Su zerriai Pugnalàda s. f pugnalata. -

de sa pudda depustis fattu s' ou, schiamazzare. Pugnaleddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) pu
Pudda de indias, pollanca. Su mascu , o siat gnaletto.
su dindu, gallinaccio, gallo d'India. Pudda Pugnàli s. m. pugnale:
florefà, o flori de fà, gallina brizzolata, o chiaz Pugnigoseddu s. m. dim. (dd pron. ingl.)
zata di bianco e nero. Pudda criangiana, chi pugnetto. - -

criat frequenti, gallina ovipare. Targ. Pudda Pugnigòsu s. m. colpu cun sa manu serrada,
carzada, o cun carzas, gallina impastojata. pugno, ingoffo, sgrugno, sgrugnata, punzone,
Pudda de chighirista manna, gallina assai cre garòntolo. Pugnigosu donau asutta de sa barba,
stuta, che ha gran cresta. Pudda di aqua, sergozzone: a facci, grifone. Donau de punta,
gallinella d'acqua. Pudda campina, o de cam frugone. Donai unu p" a s'aria, tentai
pu, gallina pratajuola, oca granajuola: Pudda cosa impossibili, voler dare un pugno in cielo.
de mudeju, o pudda media (t. logudor.) M. Donai pugnigosus a facci, sgrugnare, dare uno
caboni de murdegu. Mercanti, o bendidori de sgrugnone, uno sgrugno, una sgrugnata.
puddas e caboniscus, pollaiolo, pollajuolo, pol Pulània s. f. manicchino. Pulanias de randa
tinàro, mercante di polli. Su logu de cunservai de Inghilterra, manicchini di punto d'Inghilterra.
is puddas ec. pollajo. Cantidadi de puddas, de Pulcinella s. f pulcinella,
caboniscus ec. pollame. Logu aundi si bendint Pulenta s. f polenta. Pulenta de castangia,
is puddas, e atera roba de pinna, polleria. pattòna. Pulenta de fà, chi marant succhefà,
Bruttesa de pudda ec. pollina. Portai a pisciai faverella, favetta. -

is puddas si narat de chini bolit fai totus is Pulicànu s. m. strum. po tirai dentis, cane.
cosas, soffiare il naso alle galline. Fidai is pud Pulidamenti avv. politamente, nettamente.
das a margiani prov. dar la lattuga in guardia Pulidèsa s. f pulitezza, politezza, nettezza,
a paperi. S'acculiaisì de is puddas, appolla forbitezza, pulitura. Po s'allisadura de is fe
iare, appollaiarsi. -
minas, strebbiatezza, lisciatura. Senza pulidesa,
Puddàju s. m. (dd pron. ingl.) pollajòlo, spulito. - -

pollinàro. -
Pulidòri v. m. pulitore, allindatore, abbelli
Puddasta s. f. (dd pron. ingl.) pollastra. Pud tore, adornatore.
dasta de Indias, pollanchetta. Pulidùra s f politura, pulitura, pulimento.
Puddastedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) gal Pùliga s. f. " fòlaga.
linella, pollastrina. Pulighedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) fo
Puddazza s. f. (dd pron. ingl.) pegg. gallinaccia, laghetta.
Puddighìna de mata s. f. (dd pron. ingl.) Pulimentu s. m. pulimento, nettamento. Puli
gallinella. Cett. - - - mentu de gliaga, astersione. Po abbellimentu,
Puddòni s. m. (dd pron. ingl.) t. logudor. abbigliamento, ornamento, pulitura, abbellitura,
gallo, faggiano di Sicilia. Cett. abbellimento. Pulimentu cun troppu applicazioni,
Pudendas s. f pl. le pudende. attillatura, attillatezza. Cun
attillatamente.
" studiau,
Pudescenti v. agg. fetente, puzzolente,
Pudesciòri s. m. fetore, puzza, spuzza, lezzo. Puliri v. a. pulire, nettare, purgare, forbire.
Pleniri de pudesciori, scompuzzare. Puliri trattendu de ulceras, asteigere, lavare,
Pudèsciri v. n. puzzare, putire, appuzzare, nettare, detergere. Puliri unu muru già passau
spuzzare, impuzzolire, lezzare, saper di lezzo, in palitta, o faldassai, spianare un muro. Puliri
render fetore, puzza. Fai pudesciri in sens. att. po pigaindi sa grussesa, dirozzare. Po abbelliri,
render puzzolente, far putire, appuzzare, ap pulire, adornare, abbellire, abbigliare, allindare,
pestare. Pudescirisì n. p. divenir fetido, divenir attillare, far lindo. Pulirisì v; r. adornaisì, pu
putente. - lirsi, adornarsi, allindarsi, abbigliarsi, pararsi.
Pudèsciu, ia part. impuzzolito, impuzzato, Pulirisì cun troppu applicazioni, attillarsi.
infettato, appestato. Pulitica s. f. arti de guvernai su regnu, poli
Pudèsciu, ia agg fetido, puzzolente, fetente, tica. Po civilidadi, civiltà, costumanza, buona
creanza .
tezzoso. Bucca pudescia, bocca fiatosa.
Pudicamenti avv. pudicamente. Puliticamenti avv. politicamente, civilmente -
Pudicizia s. f. illi castità. Puliticòni s. m. accr. politicone.
Pudicu, ca agg. pudico, casto. Puliticu s. m. politico, statista.
Pudòni s. m. (t. r.) si narat de su sermentu, Puliticu, ca agg. politico, civile, colto, urbano
occhio a frutto. Pulitiga. M. pulitica.
Pudòri s. m. (t. de s'usu) pudore, rossore Pulitigamenti. M. puliticamenti.
di cose laide. Pulitigu, ga. M. puliticu agg.
Puerli agg (t des usu) puerile, fanciullesco. Pulitivu va agg. bonu a limpiai is ulceras ,
Puerilmenti avv. º" de s'usu) puerilmente, astergente, astersivo. -

fanciullescamente, fanciullo, Puliu, da part pulito, polito, nettato, forbito.


Puerizia s. f. (t. de s'usu) puerizia, fan Trattendu de ulceras, pulito, asterso, deterso.
ciullezza, età puerile, Po adornau, allindato, abbigliato, adornato -
Puèrpera s. f (t. de s'usu) femina de partu Puliu cun troppu applicazioni, attillato, asset
“" , puerpera, donna da parto. tatutzzo . -

uerpèriu s. m. (t. de s'usu) su tempus e Pùlixi s. m. insettu, pulce, pulice. Poniri su


s' incomodu de su partu, puerperio. pulixi in s origa a unu prov. nai alguna cosa
PUL PUN 459

a unu, chi ddu fazzat pensai, mettere un ca Punciàda s. f. (t. r.) corpu de punta de ita
brone, una zanzàra nell' orecchio, o nella sisiat cosa, puntata. .

testa a uno, metter la pulce nell'orecchio, su Puneiadùra s f trattendu de legumini, il bu


folar negli orecchi. Erba de pulixi, conizza. carsi, l'intonchiare de' legumi. -

Pulixòsu, sa agg. pulcioso. Punciai v. a. (de pungar sp.) punzecchiare,


Pulizia s. f. pulizia, pulitezza. punzellare. Punciaisì n. p. trattendu de legumi
Pulmonàri agg. (T. Med.) polmonare. nis, bucarsi, intonchiare. -
Pulmonàriu, ia agg. pulmonario, polmonario. Punciàu, da part. punzecchiato. Trattendu
Pulmoneddu s. n. dim. (dd pron. ingl.) de, leguminis, bacato, intonchiato. Gagl.
polmoncello. -
Puncionadòri s. m. Po stampadori de mune
Pulmòni s. m. organu principali de sa respi da, monetiere, coniator di moneta. Po assag
razioni , polmone. Sa canna de is pulmonis, giadori de sa plata. M. assaggiadori.
asperarteria, trachèa. Su cabidu de sa canna, Puncionài v. a. (t. sp.) foracchiare, sforac
-laringe.
chiare, bucacchiare. Puncionai po stampai sa
is s f polpa. " de pani, midolla, carrada cun su puncioni, spillare. Puncionaisa
mollica di pane. Sa pulpa de sa facci de is muneda, imprimiri is caratteris e figuras cun
didus, polpastrello, Sa pulpa de is fruttas, su puncioni, improntare, imprimere le impron
polpa, carne delle frutte. Pulpa de pisci, pol te delle monete col punzone.
pa, carne del pesce. - -l - Puncionàu, da part. foracchiato. ev -

Pulpettòni s. m. (forsis de poulpeton fr.) Punciòni s. m. (t. sp.) punzone, stile. Po


tta . strum. de imprimiri caratteris in sa muneda
Pulpiteddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) pul torsello, punzone. Po ferru appuntau po stam
pitino. - pai pannus, e similis, punzone, Po su ferru de
Pùlpitu s. m. (t. de s'usu) pulpito, pèrgamo,
bigoncia.
" sa carrada, candu si provant is binus,
solllo , -

Pulpu. M. pruppu, -
"icia s. m. t. portau de s' Inglesu, sorta di
Pulpudeddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) bevanda spiritosa composta di sugo di limone
polputello. - di vin bianco, di acqua e di zucchero, che
fia, da agg. polputo, polpacciuto. gl' Inglesi chiamano Punch. V. Ponche in
Alberti.
Pulsàda s. f pulsamentu, tastamento del pol- -

so : Pulsada, o purzada de tabaccu , presa. Pungenti v. agg. pungente, pugnente, calzante.


Pulsada cun is puntas de is didus, pizzico, Pungidòri v. m. pungitore. -

Pungimentu s. m. pungimento, pugnimento.


p"
ulsài v. a. tastai su i" , tastare il polso. Pingiri v. a pungere, pugnere. Po su spur
Pulsàu, da part. che ha tastato il polso. tiri, chi fait su pizzianti, o una scardidura,
Pulsazioni s. f. (t. de s' usu) pulsazione. frizzare, mordicare: Pungiri liggeramenti, pun
Pulsilògiu s. m. (T. Med.) strum. medicu , zecchiare. Pungiri is bestias cun su strumbulu,
su quali si esplorat su motu e sa calma de frugare. - - -

is arterias, pulsilogio. Pungittu s. m. solino, polsino. Pungittus de


Pulsu s. m. polso. Toccai su pulsu, M. ap sa camisa, polsini , solini della camicia. Si in
p" . Su pulsu de su pei, collo del piede.
ulsu irregulari, polso sistematico, ineguale.
logu de zugu si ponit a sa camisa unu pungittu
mannu, solino del collo.
Pulsu, chi saltat, chi battit saltendu , polso Pùngiu s. m. (t. r.) pugno, manata , -

caprizzante, Battimentu de pulsu, pº" Pungixeddu s. m. dim. ( dd pron. ingl.) pu


Pulverisàbili agg. polverizzabile, riducibile in gnelletto, pugnello, manatella, manciatella.
polvere. Punibili agg castigabili (t. de s'usu) punibile.
Pulverisadòri v. m. polverizzatore. Punieddu. M. pungixeddu.
Pulverisài v. a. redusiri in pruini, polveriz Pùniu s. m. (t. r.) cantidadi de materia, chi
zare, ridurre in polvere. Po arrusciai cosa re podit conteniri sa manu serrada, pugno, mana
dusia in pruìni v. gr. pulverisai de pibiri, de ta , manciata .
sali ec: impepare, asperger di pepe, i sale ec. Punta s. f punta, acutezza, acume. Punta
Pulverisamentu s. m. polverizzamento, pol de lanza, drappella. Ferriri de punta, impun
verizzazione. r
tare. Punta de monti, puntazzo. Punta posa
Pulverisàu, da part. polverizzato, ridotto in parti prus alta de una cosa, apice. Punta di
polvere. Pulverisau de pibiri, de sali ec. impe arburi, de monti, de turri ec. cima, culmine,
pato, asperso di pepe, di sale ec. - apice, sommità d'albero, di montagna, di
Pumàda s. f pomata. torre ee. Punta de pei, colpo dato colla punta
Pumiciài, e appumiciai v. a. allisai cun sa del piè. Punta de pittura, spicchio di petto.
perda tosca, pomiciare, appomiciare. Punta de trapanti, saettuzza.
Pumiciàu, o appumiciaa, da part. pomiciato. Puntàda s. f colpu de punta, puntata.
Pumixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) nap Puntadùra s. f su poniriis puntus in sa scrit
pìna, nappetta, fiocchetto. tura, puntatura ri punteggiamento -

Pumu s. m. pomo. Pumu de spada, Puntài v. a. poniri is puntus in sa scrittura,


della spada. Pumu de relogiu, cordone d'oro ntare, punteggiare. -

logio, nappa. Pumu de cortina, nappa di ten "i" ºm. dim. ( dd pron. ingl.) pun
da, o cortina. Pumu de cappeddu, nappa da taletto. . .
cappello. Pumus de lettu, de cadira, pomi del Puntàli s. m. puntale. Puntali de bastoni,
letto, di sºggiole ec. Franzios. i" calza, calzadolo. Poniri su puntali a unu
Pùncia s. f bulletta. Attaccai cun puncias, o astoni, ingorbiare una canna. Bastoni cun
taccittas, imbullettare. - puntali, canna ingorbiata. Sa postura de su
460 PUN PUP

puntali, ingorbiatura. Puntali poanta t. r. - Pu pù interiez. chi denòtat cosa nauseanti ,


antenna . -
fifì. . -

Puntàu, da part. puntato, punteggiato. Puramenti avv. puramente.


Puntaziòni s. f. puntazione. Purdedda s. f. (dd pron. ingl.) cavallina,
uledra .
Punteddài v. a. (dd pron. ingl.) puntellare.
M. appunteddai. Purdeddeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.)
Punteddeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) puledrino, puledruccio, poltracchino.
puntellino . Purdeddu s. m. (dd pron. ingl.) e puddedru,
Punteddu s. m. (dd pron. ingl.) puntello. poledro, puledro, poltracchio. » Nota. Pule
Punteddu de linna, stilo di legno. dro dicesi il cavallo, il mulo, e l'asino dalla
nascita al domarsi . » - -

Puntèra. M. punta.
Puntèri s. m. ( t. sp.) che tira ben di mira: Purdiadeddu, dda agg (dd pron. ingl.) fra
Punteròlu s. m. punteruolo. Po su buccioni diciccio, ſ",
de ferru po stampai una carrada po provai, su Purdiadùra s. f fracidezza, fracidume, mar
binu, spillo. Bogai binu cun su punterolu, citura, marciume, putridume, infracidamento.
spillare. -
Purdiài v. a. fracidare, infracidare, infraci
Puntetta s. f spezia de randixedda fatta a dire, putrefare, corrompere. Purdiai v. n. am
puntas de seda, o de filu, bighero. Po trinetta marcire, marcire, putrefarsi, divenir marcio.
di oru, o dePoplata fattatraballu,
a puntas,chi
merletto Purdiai sa vida in presoni, marcire in carcere.
d' argento. simili faint d'orº,
is fe Purdiaisì n. p. fracidarsi, putrefarsi, corrom
minas cun s agu, dentello. Puntetta pitica, persi, divenir fracido, marcire, imputridire,
bigherino, bigheruzzo. Mercanti del puntettas, divenir marcio. Purdiaisì trattendu de fruttas,
bigherajo. Guerniu de puntettas, bigherato, or ammezzare, ammezzire, ammezzirsi, infracidire.
nato di bigheri. Purdiaisì trattendu de linna: sa linna si purdiat,
Puntigliòsu, sa agg. puntiglioso. il legno si putrefa, infunga. Purdiaisì trattendi
Puntigliu s. in puntiglio: .. di arburi, di ossus ec. cariarsi. Purdiaisì po
Puntnu s. m. dim. puntino. A puntinu avv. pigaisì pena, fastidiu, pigliarsi pena, afflizione,
a puntino, di puntino, per l' appunto, fastidio.
Puntiscrittu s. m. signali, chi si fait cun lit Purdiamentu s. m. marcimento, infracida
- mento . -
teras in is pannus po denotai su meri, Pun
tiscritto . - Purdiàu, da part putrefatto, infracidato,
Puntixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) pun marcito, putridito, divenuto fracido. In forza
terella, apìcolo. -
di agg marcio, putrido, fracido, fradiccio.
- Puntòri s. m. spezia de mali de is animalis. Purdiu s. m. (t. r.) M. purdiadura.
M. disenteria. -- - - Purèsa s. f purezza, purità, illibatezza, in
Puntu s. m. punto, segno, termine. Fai puntu, tegrità.
abbarraisì, appuntarsi, far punto, fermarsi. Purga s. f. purga, purgazione, purgante.
Poniri in puntu, approntare, metter in punto, Purga de is feminas, purga mestruale, ragio
all'ordine. Pomirisi in puntu v. r. in istadu, ne, fiori,
avvisarsi, disporsi, prepararsi, mettersi in punto. Purgadainenti avv. purgatamente, puramente.
Andaisindi de puntu, si narat de scuppetta, o Purgadòra v. f. purgatrice.
pistola pagu segura, scattare. Puntu de fibbia, Purgadòri v. m. purgatore.
ardiglione, puntale di fibbia. Refai is puntus, Purgadiura s. f. purgatura, nettatura, mon
rappuntare. Toccai in su puntu, in su bivu, diglia, immondizia. Trattendu de trigu, orgiu
dar nel vivo, dare in brocco, in brocca, dar e similis, vagliatura.
nel segno. Puntu altu de feligidadi, auge della Purgài v. a. limpiai, purgare, nettare, pulire,
felicità. Puntu su prus altu di elevazioni, auge, espurgare, cribrare. Purgai su trigu, rimon
(sommità. A puntu cruu, de improvvisu, tot' dare il grano. Purgaisì v. r. purgarsi.
ind' una, di colpo, di botto, di subito. Purgamentu s. m. purgamento. -

Puntu, ta part. punto. Purganti v. agg. purgante. Po remediu pur


Puntuàli agg. puntuale, esatto, accurato. gativu in forza de sust purgante. Purganti in
Puntualidadi s. f. puntualità, esattezza, dili nocenti, chi no fait mali, benedetto.
genza, accuratezza. -
urgativu, va agg purgativo.
Puntualmenti avv. puntualmente, esattamente, Purgatòriu s. m. purgatorio.
accuratamente . Purgau, da part. purgato, nettato, espurgate,
Puntùdu, da agg. puntuto, appuntato, acumi Trattendu de peccau, espiato. - -

nato, acuto, pungente, pungiglioso, cuspidato. Purgaziòni s. f. purgazione. Purgazioni de is


Fai puntudu, appuntare, far la punta. feminas, menstruo, corso mensuale, catamèni.
Puntura s. f. puntura. Po su dolori de is Purgazioni de partera, o de su partu, locchi.
iscardiduras, o de su pizzianti, frizzo, frizza Purghixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.)
mento. Puntura de spina a is animalis, frugata. purghetta : -

Punturedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) Puridàdi s. f. purità, mondizia, nettezza


punturetta. schiettezza, sincerità, »
Pupilla s. f. (t. de s'usu) pipia de s' ogu, Purificadòri s. m. purificatoſo.
pupilla. Po filla minori de cattordixi annus; chi Purificài v. a. purificare, nettare, purgare.
abbarrat appustis de sa morti de su babbu, Po raffinai, affinare. Purificaisì v. r. purificarsi,
divenir puro.
pupilla, -
-

Pupilledda s. f. dim. (dd pron. ingl.) pupil Puriſicamentu s. m. nettamento, purgamento.


letta, pupilluzza. -
Purificanti v. agg. purificante. -

Pupillàri agg. pupillare. Purificàu, da part purificato.


-
-
PUR QUA 46I

Purificaziòni s. f. purificazione. Purificazioni Quadràbili agg quadrabile.


po mesu de idi abluzione. Po sa festa Quadradòra v. f. spezia de linea geometrica,
-

de sa Purificazioni de nostra Signora, Festa quadratrice.


della Purificazione, Ipapanta. (T. Gr.) Quadradùra s. f quadratura.
Purixeddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) Quadragenàriu, ria agg. chi tenit quarant'annus,
puretto, purello, quadragenario.
Pùrpura s. f. drappu de seda arrubiu, porpora. Quadragèsima. M. caresima.
Purpuràu, da agg. porporato ; Is Purpuraus Quadragesimàli agg, quadragesimale, quare
in forza de sust. is Cardinalis, i Porporati. simale. M. quaresimali.
Purpurinu, ma agg. porporino, purpureo. Quadragèsimu, ma agg. quadragesimo.
Puru , ra agg. ſi , incontaminato, illibato, Quadrài v. a. fai in forma quadra, quadrare.
mondo, netto, schietto. Quadrai v. n. satisfai, cuntentai, andai a geniu,
Puru avv. pure, anche: - quadrare, piacere, affarsi.
Purzàda s. f presa. Purzada de tabaccu, Quadràju s. m. chi bendit quadrus, quadrario.
presa di tabacco. M. pulsada. Quadramentu s. m. quadramento.
Purzadedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) pre Quadrangulàri agg. quadrangolare.
serella . Quadrangulàu, da agg, quadrangolato.
Purzèra s. f (t. cat.) cernecchio, cerfuglio, Quadràngulus. m. quadrangolo, e quadrangulo.
-
Quadranti s. m. quadrante.
“"
urzu s. m. M. pulsu . Quadranti v. agg. quadrante, conveniente.
Pusillanimamenti avv. (t. de s'usu) pusilla Quadratinu s. m. (T. de is Istampadoris)
nimamente. quadratino.
Pusillanimidàdi s. f pusillanimità, timidità, Quadrativu, va agg. quadrativo.
debolezza d'animo . Quadratùra s. f quadratura.
Pusillànimu, ma agg (t. de s'usu) pusil Quadràu s. m. quadrato.
lanimo, timido. Quadràu, da part. redusiu in forma quadra,
Pusticràs avv. posdomane, posdomani, dopo quadrato. Po satisfattu, soddisfatto, piaciuto,
domane. COnt'enuto .
Pustis avv. e prep. dopo. De pustis, a pu Quadreria s. f cantidadi de quadrus, quadreria.
stis, appresso, poscia, di poi, poi, dappoi - Quadriènniu s. m. spaziu de quattru annus,
quindi. Pustischì, o de pustischì, dopochè, ap uadriennio. -

pressochè , dappoichè. N. Quadriformi agg. quadriforme.


Putativamenti avv. putativamente. Quadriglia s. f quadriglia.
Putafivu, va agg. (t. de s'usu) putativo.
Putrefaziòni s. # (t. de s'usu) putrefazione,
º" s. m. (Fig. Geom.) quadrilatero.
Quadrilitteru, era agg cumpostu de quattru
putredine, " - litteras, quadrilittero.
Pùtridu, da agg. (t de s'usu) putrido. Quadrilongu s. m. (Fig. Geom.) quadrilungo.
i Putridùmini s. m. (t. de s'usu ſime - Quadrimestri s. m. spaziu de quattru mesis,
putridame. - - quadrimestre. - -

Puttàna s. f. (t. de s'usu) puttana, putta, Quadrinòmiu, mia agg. (T. de s'Algebra)
donna di partito, meretrice, femmina di mondo, quadrinomio .
prostituìta, baldracca, cortigiana. Fai saput Quadripartiri v. a. dividiri in quattru partis,
tana, meretricare, puttaneggiare. quadripartire.
Puttanazza s. f. pegg. puttanaccia. Quadripartiu, da part. quadripartito.
Puttanedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) put Quadripartiziòni s. f. divisioni in quattru partis,
tanella, sgualdrina, s rinella . quadripartizione.
Puttanèri s. m. puttaniere. Quadrisillabu, ba agg. de quattru sillabas,
Puttaneria s. f. puttanerìa, puttanìa, put quadrissillabo.
taneggio. - Quadritteddu s. m. dim. (dd pron. ingl.)
Puttanescu, sca agg. puttanesco. quadrettino.
Puttanismu s. m. puttanismo, puttaneggio. Quadrittu s. m. dim. quadretto.
Puzòni s. m. (t. logudor.) M. pilloni. Quadriviu s. n. logu, aundi si unint quattru
Puzza s. f. puzza. - camminus, quadrivio. -

Puzzài v. n. (t. de s'usu) puzzare, putire , Quadròni s. m. accresc. quadru mannu,


spirar mal odore. - quadrone. -

Puzzichèchi s. m. fermo, lascia, Quadru s. m. fig. quadrada, chi tenit is an


Puzzolenti agg (t. de s'usu) puzzolente. Po gulus ugualis, quadro. Po pintura, quadro.
bruttu, sporco, sozzo. Quadru, dra agg quadro. Spaziu quadru, chi
Puzzu s. m. pou, pozzo. si fait in is ortus, qiuaderno.
Quadrùpedus. e agg quadrupede, quadrupedo.
Quadruplicadamenti avv. quadruplicatamente.
Q Quadruplicài v. a. multiplicai po quattru ,
quadruplicare.
uadernàcciu, e quadernazzu s. m. qua Quadruplicàu, da part. quadruplicato.
dernù malu, quadernaccio, quinternaccio. Quadruplicaziòni s. f quadruplicazione.
Quadernàli , “) s. m. strofa de quattru ver Quadrùplici agg. quadruplice.
Quadernàriu sus, quadernale, quadernario. Quadruplicidàdi s. f quadruplicità.
Quaderneddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) Quadruplu s. m. muneda di oru, quadruplo.
quadernetto, quadernuccio, quinternetto. Quàdruplu, pla agg quattru bortas prus man
Quadernu s. m. quaderno, quinterno. nu, quàdruplo. L l l - -
462 QUA QUA

Quali, e cali pronom. agg. relativu usau scm Quartu, ta agg quarto , ta .
piri cun sº i quale. Su quali s sa quali, Quartùcciu s. m. s ottava parti de unu moi,
il quale, la quale. Is " , i quali, le quali, e sa quarta de sa quarra, quartuccio, ovv.
De su quali, a su quali, del quale, di cui , mezzo quarto. V. Franzios.
al quale, cui, o a cui. Tali e quali, tal quale. Quartugènitu, ta agg quartogenito, ta.
(ii v. m. qualificatore. Quattòrdixi, e cattòdixi agg, quattordioi.
Qualificài v. a. qualificare. Quattriduànu, ma agg. de quattru dis, quat
Qualificanti v. agg. qualificante. triduano.
Qualificàu, da part. qualificato. Po singulari, Quattru , e quàtturu agg. quattro. Andai a
eccellenti, qualificato, eccellente, singolare. quattru peis, o a pampadas, andar carponi,
Qualificaziòni s. f. "razione, distinzione. andare, in quattro. Donai, o fai quattru passus,
Qualidàdi. M. calidàdi. far quattro passi. -

Qualitativu, va agg. qualitativo. Quattru Temporas s. f. pl le quattro Tempara.


Qualmenti avv. qualmente, come . Qùerèla s f querela, lamento, doglianza.
Quantidàdi. M. cantidadi. Donai qòerela, porre, dar querela, querelare
Quantitativu , va agg quantitativo. uno, notificare i misfatti in luogo di ragione,
Quaranta agg. quaranta. Su liburu de qua accusare. Desistiri de sa querela, ritirarsi dalla
ranta, is cartas de giogu, libro del quaranta. querela,
Quarantèna s. f spaziu de quaranta dis, Qúereladòri v. m. querelatore. M. querelanti.
quarantèna. Qùerelài v. a. donai qaerela in giudiziu,
Quarantèsimu , ma agg quarantesimo. querelare, accusare, dar querela, tamburare.
Quarantina s. f serie de quaranta cosas, qua Qùerelanti v. agg. querelante, che dà querela.
rantina, quarentina. Qùerelatòriu, ria agg, querelatorio, conte
Quarant'oras s f quarant ore. nente querela. - -

Quarèsima, e caresima s. f quaresima. Qùerelàu, da part. querelato, accusato.


Quaresimàli, e caresimali s. m. liburu de is Qúèscia s. f. (t. º lagnanza, lamento,
predicas de caresima, quaresimale, querela, rammarico, oglianza, querimonia.
Quaresimàli, e caresimàli agg. de caresima, Qúesciaisì v. n. p. (t. sp.) lagnarsi, lamen
quaresimale. tarsi, dolersi, querelarsi, rammaricarsi, ram
Quarra s. f stajo. Mesurai is doppias a quar pognarsi. Qòesciaisì po viziu si narat de unu
ra, gnisurar le doppie collo stajo, Quarra de benestanti, chi si lamentat de su stadu suu,
bendiri fruttus, trigu, olia ec. stajo fittereccio. ruzzare, scherzare in briglia, uccellar per gras
Rasai sa quarra, rader lo stafo. Quarra a cu sezza, pigolare, rammaricarsi di gamba sana ,
curu, stajo colmo, colmato. Quarra a rasu, dolersi del suo stato.
stajo senza colmo. Accucurai sa quarra, colmar Qúesciàu, da part. lagnato, lamentato, que
lo stajo . Scucurai sa quarra, scolmar lo stafo. relato, rammaricato , -

Quarra de terra, o de terrenu, stajiro. Portai Qùesciòsu, sa agg. (t. sp.) lamentevole, de
sa conca cantº una quarra espress. bascia, am lente, querulo, queruloso. Qòesciosu de dogma
muinada, aggravada, aver il capo come un cestone. cosa, rammaricoso, incontentabile.
; Quarta s. f quarta parti de s” unza, quarta Questu s. m. quesito. -
d' un'oncia. Po sa quarta parti de su zodiacu, Questòri s. m. Questore. -

uarta . - - -
Questoria s. f dignidad de su Questori,
Quartabònu s. m. strum. po traballai de qua Questoria. - -

dru, quartabuono. Quèstua s. f. (t. ital. già in usu) questua, e


Quartàna s. f calentura, chi benit dogna in Toscana, accatto, -

quattru dis, quartana. - Questuài v. a. fai circa propriu de is Religiosus


Quartanàriu, ria agg. chi patit sa quartana, Mendicantis (T. nou ital.) questuare, in To
quartanaro -
scaina, accattare . - -

Quartanedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) pitica Questuanti v. agg. e ancora sust. circadori,
quartana, quartanella. - a
questuante, che va all'accatto. -

Quartaròla. M. quarterola. -
Questùra s. f questura. M. questorìa.
Quartèri s. m. alloggiu de sordaus, quartiere. Qùiète s. f. (t sp.) propriamenti si usat
Dimandai, o donai quatteri, dimandai, o do po sa recreazioni de is Religiosus, quiete, ri
mai sa vida a is bintus, chiedere, o dar quar creazione. - - -

tiere. No donai quarteri, fai manbassa, non Quietismu s. m. spezia di eresia, quietismo.
dar quartiere. Po alloggiu, donai quarteri, Quietista s. m. su chi praticat ipocritamenti
dare alloggio, quartiere. Po sa quarta parti de s Orazioni de Quiete, Quietista.
mesura, o de itasisiat, quartiere. Qòiètu, ta. M. chetu. -

Quarteròla s. f spezia de mesura, quarteruòla. Qùietùdini s. f reposu, quiete, riposo, calmo,


Quarteròlu s. m. arrogheddu de lottoni fattu tranquillità.
in forma de muneda, quarteruolo. Quinàriu s. m. unioni de cincu cosas, quinario.
Quartiermastru s. m. quartiermastro. Quindixi agg quindici.
Quartigliu s. m. si narat po burla de unu, Quinquagenàriu, ria agg. chi tenit cinquant'
" de scudu, quarto di scudo. Po spezia annus, quinquagenario.
e giogu de cartas in quattru personas, quartiglio. Quinquagèsina s. f su Dominigu prus pros
Quartixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) e simu a sa caresima, quinquagsima.
si narat de unu quartu di ora, quarticello. Quinquennàli agg. de cincu annus, quin
Quartu s. m. sa quarta parti de itasisiat, quennale.
i" Po sa quarta parti de su moi, quarto. Quinquènniu s. m. spaziu de cinc annus,
s quartus de sa casacca, i quarti della casacca. quinquennio.
QUI RAB 465

Quinquesillabu, ba agg. de cincu sillabas, Rabbinista s. m. chi professat sa dottrina de


quinquesillabo, is Rabbinus, rabbinista.
Quinta s. f. (T. de sa Musica) quinta, diapente. Rabbinu s. m. Dottori in sa lei ebraica,
Quintàna s. f omini de linna, chi andant a Rabbino.
ferriri is giostradoris, quintana. Rabbiosamenti avv. rabbiosamente.
Qùintàri s. m. pesu de centu libbas in Sar Rabbioseddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)
digna, e in Franzia, cantàro, cantàre, quintale. rabbiosetto.
Quinternàcciu s. m. quinternu malu, o becciu, Rabbiòsu, sa agg. rabbioso, arrabbiato, rabido,
quinternaccio, infettato di rabbia. Po furiosu, rabbioso, sde
Quinterneddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) gnato, stizzito, rabido, stizzoso, trasportato da
quinternetto. - ira. Famini rabbiosu, fame rabbiosa.
Quinternu s. m. quaderno, quinterno. Rabbùfidu. M. rabbuffu.
Qùintessènzia s. º s'estrattu prus puru de is Rabbuffu s. m. reprensioni forti, rabbuffo,
cosas, quintessenza. - bravata, gridata, lavata, canata. Donai unu
Qùintu s. m. sa quinta parti, il quinto. rabbuffu, fare un rabbuffo, dare una canata.
Quintu, ta agg. quinto, ta. Rabdomanzia s. f. (T. Gr.) indovinamentu po
Quintuplicai v. a multiplicai po cincu, quin via de bacchettas, o bastonis, rabdomanzìa.
tuplicare. Rabescài, rabescàu, rabescu ec. M. arabescai,
Quintuplicàu, da part. ſ" arabescau ec.
Quintuplu, pla agg e taliorta sust. prus mannu Rabicànu s. m. spezia de manta de cuaddu,
cincu bortas, quintuplo. Su quintuplu sust. il tra biancu e baju, rabicano.
quintuplo. Racàdass. f. pl. (t. sp.) M. recada.
Qùistionàbili agg quistionevole. Raccontàbili agg. raccontabile. -
Qùistionadòri v. m. e raf quistionatore, trice, Raccontadòri, ra v. m. e f. raccontatore, trice,
che disputa. Po ciarleri. M. narratore, trice.
Qòistionài v. a.. e n. po disputai, quistionare, Raccontài v. a. (t. de s' usu) contai, relatai,
quistioneggiare, disputare, contrastare. Po dis raccontare, narrare, riferire.
curriri, trattai ec. discorrere, trattar d'affari. Raccontamentu s. m. raccontamento.
Po ciarlai, favellare, ragionare. Raccontàu, da part. raccontato, narrato,
Qòistionamentu s. m quistionamento, qui riferito. -

stioneggiamento. Po discursu, ragionamento, Raccontu s. m. racconto.


discorso. Raccumandadòri v. m. raccomandatore.
Qùistionanti v. agg. quistionante. Raccumandài v. a. raccomandare, commet
Qistionedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) qui tere. Raccumandaisì v. r. implorar l' altrui
stioncella, quistioncina. protezione. - -

Qſistièni s. f. quistione, questione. Po di Raccumandàu, da part. raccomandato, com


uta, disputa, quistione, lite, contesa. Po Vpne.s.SO . - -

imanda, o duda, quistione, dubbio, proposta . Raccumandaziòni s. f. raccomandazione.


Po discursu, discorso, ragionamento, il favel Raccumandìzia s. f raccomandigia .
lare. Qistioni longa e fastidiosa, stampìta. Rachìticu, ca agg. (T. Med.) rachitico.
Qùitài v. a. fai qòitanza, quitare, far qui Rachitide s. f storta de sa spina principal
tanza, liberarsi da un obbligazione. Po dimit menti in is pipius, po ineguali nutrimentu de
tiri, abbandonai. M. dimittiri. is ossus, rachitide.
Qilitanza s; f cessioni, cessione, quitanza. Rada s. f spaziu de mari popodiri anco
Po scrittura de discarrigu, o ricida, quitanza, rai, rada . -

ricevuta.
Raddobbài v. a. (T. Marinar. franz.) donai
Qditàu, da part. quitato, liberato dall'ob su raddobbu a unu vascellu, remittiriddu in
lligazione. bonu stadu appustis de hai suffriu algunu dannu,
Quota s. f rata, quota, scotto, porzion da raddobbare, racconciare, rimpalmare un vascello.
pagare. Raddobbàu, da part. (T. Marinar. fr.) rim
Quotidiànu , ma. M. cotidianu. palmato, rimpeciato: -

Quozienti s. m. (T. di Arimetica) numeru, Raddobbu s. m. (T. Marinar. fr.) acconciu


cli resultat de dividiri, quoziente. de su corpus de unu vascellu, raddobbo.
Raddoppiadamenti avv. raddoppiatamente.
Raddoppiadùra s. f raddoppiatura,
R Raddoppiai v. a. raddoppiare, addoppiare,
crescere, geminare.
R s. f littera consonanti de s'alfabettu, r.
-

Raddoppiamentu s. m. raddoppiamento.
Rabàrbaru s. m. rexini medicinali, rabarbaro, Raddoppiàu, da part. raddoppiato, geminato,
reobarbaro, reubarbaro, riobarbaro, o rabarbaro Radèsa s. f radezza , radità.
della China. (Rheum palmatum) Rabarbaru de Radiai v. m. (t. sp.) spargiri rajus, raggiare,
sa Siberia, rabarbaro della Siberia. (Rheum illuminare, spanderraggi.
rhabarbarum. V. Targ.) Radicài v. n. (t. de s'usu) radicare, ab
Rabbi s. m. (t. ebrèu) maistu, rabbi, rabbino. barbicare. Radicaisì n. p. radicarsi. -

Ràbbia s. f rabbia, stizza. Rabbia de is Radicàli agg. radicale. Umidu radicali, ch'
cuaddus, spezia de malada de cuaddus, tiro. est in sa sustanzia de is corpus, umido radicale.
Rabbiài, rabbiàu. M. arrabbiai. Po fundamentali, radicale, principale, capitale,
Rabbiedda s. f. M. rabbietta . fondamentale.
Rabbietta s. f. dim. rabbiolina . Radicalmenti avv. radicalmente. Po original
Rabbinicu, ca agg. de Rabbinu, rabbinico. menti, radicalmente, originalmente.
L l l 2
464 RAD RAI

Radicàu, da part. radicato. Rais s. m. (t sp.) padrone, o eapitano di


Radicaziòni s. f radicazione. nave,
Radixeddu, dda agg dim (dd pron. ingl.) Raju s. m. raggio, radio, splendore. Raju po
unu Pagu arràu, radito -
saetta de su tronu, folgore, fulmine, benedet
Radu, da agg. arràu, contrariu de fittu, rado. ta. Ghettai rajus, spargiri luri, raggiare, raz
Raffigurài v. a. raffigurare, rassomigliare. zeggiare, radiare, spandere raggi Abbasciai
Raffiguràu, da part raffigurato. rajus, folgorare, folgoreggiare. Raju de luxi
Rafliladùra s. f raffilatura, de stellas, raggio, chioma di stelle. Plenu de
Raffilài v. a. raffilare, affilare, pareggiare rajus, irradiato, irraggiato. Rajus de roda de
con forbici, o coltello la roba. Raffilai unu cocciu, raggi, razzuòli, razze.
colpu espress. rust. scagliare, sprangare un colpo. Rallentài v. a. relasciai, rallentare, allentare,
Rafilàu, da part affilato, pareggiato, sca rilassare.
gliato. M. su verbu. Rallentamentu s. m. rallentamento.
Raffinadùra s. f raffinatura, raſſinatezza. Rallentàu, da part. rallentato, allentato.
Raffinài v. a. raffinare, affinare, purificare, Ramadàn s. m. Carèsima de is Turcus, ra
ripulire. Raffinai sa plata in sa cuppella, cop madàn.
pellar l' argento. Po consumai. M. Po sminuzzai, Ramadùra s. f fiorita, minuzzata, infrasca
raffinare, sminuzzare, sminuzzolare, Po beniri mento. Ghettai, o spargiri sa ramadura po is
prus fini, raffinire, affinire, farsi più fino. Raf festas, sparger la minuzzata, la fiorita. Ador
tinais n. p. affinarsi, purificarsi. mai sa porta de Cresia cun ramadura, metterla
Raffinamentu s. m. raffinamento, affinamento, fiorita alla porta della Chiesa.
raffinatezza. Raffinamentu de s' arti, raffina Ramài, ramàu ec. M. arramai.
mento dell' arte. Ramalettai v. a ornare con mazzetti di fiori.
Raffinàu, da part. raffinato, affinato, puri M. arramalettai.
ficato. Virtudi raffinada, virtù raffinata, per Ramalettu . M. arramalettu .
fetta. Omini raffinau, uomo raffinato, accorto, Ramiſicài v. a. (t de s'usu) produsiri ra
sagace. mus, ramificare, diramare. Ramificaisì n. P.
Raffinu s. m. consumu, consumo. ramificarsi, spandersi in rami.
Raffrenài v. a. conteniri, raffrenare, reprimere, Ramificau , da part. diramato, sparso in ra
contenere, tenere a segno. Raffrenaisì v. r. raf mi, ramificato.
frettarsi, reprimersi, contenersi, moderarsi. Ramificaziòni s f ramificazione, diramazione,
Raffrenamentu s. m. raffrenamento. Ramiſicazionis de s'aspera arteria, bronchi.
Raffrenau, da part. raffrenato. Raminài, raminàti. M. arraminai ec.
Ragàda s. f. (t. ital.) abbasciàda de umoris Ramingu, ga agg (t de s'usu) ramingo,
acrimoniosus accumpangiaus cun iscrementus, vagabondo.
chi corròint s'estremidadi de s'intestinu rettu , Ramini s. m. spezia de metallu , rame. Ra
ragàda. mini de Corintu, rame di Corinto. Intagliai in
Raggiradòri, ra v. m. e f. ingannadori, rag ramini, intagliare in rame. Maistu, chi trabal
giratore, aggiratore, rigiratore, trice, trafurello, lat de ramini, ramiere.
bindolo. Raminòsu, sa agg. chi partigipat de ramini,
Raggirai v. a. maniggiai, trattai, raggirare, cupreo.
rigirare. Raggirai dinais, rigirar danari, dargli Ramittu s. m. dim. ramixeddu, ramuccio,
a cambio. Raggirai unu negoziu, maneggiare, ramucello , ramiscello, ramicello, rametto, ra
trattare, rigirar un negozio. Po ingannai, aggi micella.
rare, rigirare, raggirare, ingannare. Ramixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl. M.
Raggiràu, da part. raggirato, ingannato, ma ramittu.
neggiato, trattato. Rammonai, rammonàu, rammoni (tt. fr.) M.
Ill CI1ZlOInal .
Raggru s. m. âmbito, raggiro, rigiro, bu
cheramento, broglio, inganno, maneggio, rag Ramosidadi s. f ramosità .
rumor)0 . Ramòsu, sa agg. ramoso, ramoruto.
8 ſiasi v. a. (t. de s'usu) M. avvisai, Rampa s. f (t. fr.) branca. Rampa de scala,
notizia . branca di scala. Scala a rampas, scala a branche.
Ragguàgliu s. m. (t. de s'usu) avvisu, notizia, Rampixèddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) M.
ragguaglio. -
ramittu.
Raja s. f segno, linea. Passai de sa raja, Rampu s. m. branca Rampu de coraddu ,
passare il segno. Bessiri de sa raja, operai, o branca, ceppo, rappa di corallo. Po ramu. M.
fueddai foras de terminu, uscir del manico. Ramu s. m. ramo, frasca. Ramu di arburi se
Raia de sa cursa de is cuaddus, meta della corsa. gau in is duas estremidadis po ddu plantai, glaba,
i s. f sburradura fatta cun sa pinna, talea. Ramu de palma traballada po dda bene
cancellatura, frego. dixiri, palmizio. Coberriri de ramus, infrascere,
Rajai v. a. sburrai, spuntare, cancellare, far coprir di frasche, o rami d'alberi, Ramu, chi
frego alla scrittura. Rajài una scrittura cun lineas bessit in su pei becciu de s' arburi, rampollo,
trottas, dannare a serpicella. pollone, Fai o bogai ramus, ramificare. Ramu,
Rajàu, da part. cancellato, spuntato. chi portat unius medas floris, o fruttas, ciocca
Raidòri s. m. strum. de linna po rasai sa di fiori, di frutte. Segai is ramus, diramare,
quarra, rasiera. troncare i rami. Cresciri in ramus, diramarsi ,
Raiga s. f. rexini erbaceu, radice, ramolac spargersi in rami.
cio. ( Raphanus Sativus. Linn.) Ramusculòsu, sa agg (t. de s'usu) chi si
Raigaisì v. n. p. (t. r.) raigau (de raygar stendit in ramus, ramusculoso.
sp.) M. arraigaisì. Rana s. f rana. Rana de siccu velenosa,
RAM RAP 465

rospo, lotta, Rana pabeddosa t. r. o pintada, racciabattare. Rappezzai zapulimini de linu,


rospo chiazzato. Rana di aqua, rana acquatica. racconciare, rattoppare panni lini.
Rama birdi, chi alzat a is arburis, ranocchio Rappezzàu, da part. rabberciato, raffazzonato,
verde. Rana de su pei de su cuaddu, forchetta. rappezzato, rattoppato.
Rana, chi abitat in mesu de sa canna, rana Rapportadòri v. m. e ra f rapportatore, trice.
cannucciale. Po tumori, chi bessit asutta de sa Rapportadori de cosas intendias in cunversazioni
lingua, ranuzza. Bogai sa rana cun is manus de, undi sighint odius ec. novelliere. Po spia,
allenas prov. cavar la castagna colle zampe delatore.
altrui. Su cantai de is ranas, gracidare. Rapportài v. a. fai relazioni, rapportare, ri
Rancidaisì v. n. p. si narat lardu, di ollu ferire, riportare. Rapportaisì n. p. rapportarsi.
becciu, e pezza siccada, invietare, invietire, di Rapportai a su giudiziu de un ateru, commet
venir vieto, rancido, stantìo, muffare, ossi tere, rimettere all'altrui giudizio. Rapportaisì a
darsi. Targ. su giudiziu de un ateru, commettersi all'altrui
Rancidamentu s. m. inrancidimento, ranci giudizio. Po torrai a mai una cosa intendia,
dune, rancidità. ridire, raccontare.
Rancidàu, da part divenuto rancido, invietito. Rapportamentu s. m. M. rapportu.
Rancidèsa s. f rancidezza. -
Rapportàu, da part, rapportato, commesso all'
Ràncidu, da agg. rancido, vieto, stantìo. altrui giudizio. - -

Rancidùmini s. m. rancidume. Rapportu s. m. ", rapportamento, re


Rancòri s. m. odiu secretu, rancore, livore, lazione, riferimento. Po proporzioni, rapporto,
lividezza, mal talento. Cun rancori avv. livo convenenza, correlazione, correspettività, con
rosamente , cernenza, confacenza. Temiri rapportu, con
Randa s. f. (t. sp.) reticella, trina. Randa a cernere, aver rapporto. Rapportu de borderia
puntas, bighero, merletto. Randa a recciadeddu, in oru, o in plata, rapporto, e riporto d' oro,
irina a traforo. Fusus de fai randa, piombini. o d'argento. -

Randài v. a. guernire con trina, con reticella. Rappresàglia s. f. (t. de s'usu) presa, rap
Randàu, da part. guernito con trina. presaglia : Fai rappresaglia, rappresagliare,
Randèra s. f chi traballat randa, lavoratrice soprappigliare.
di trina. Rappresentàlbili agg. rappresentabile.
Randixedda s. f. dim. (dd " ingl.) reti Rappresentadòri v. m. e raf rappresentato,
cella. Randixedda a puntas, bigherino, bighe re, trace. -

ruzzo, garza. Rappresentài v. a. rappresentare, rassegnare,


Ranella s. f. (t. ital.) mali, chi bessit asutta significare, dimostrare. Rappresentaisì n. p.
de sa lingua, ranella. rappresentarsi.
Rangiu. M. arrangiu . Rappresentamentu s. m. rappresentamento.
Rangu s. m. gradu, condizioni, rango, grado, Rappresentativa s. f. (t. de s'usu) rappre
condizione. sentativa.
Ranixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) ranel Rappresentativu, va agg. rappresentativo,
la , ranuzza. Rappresentàu , da part. rappresentato.
Ranùnculu s. m. spezia de flori, ranunculo. Rappresentazionedda s. f. dim. (dd pron. ingl.)
Ranzèlu s. m. tariffa, tavoletta della tariffa. rappresentazioncella.
Rapàci agg. rapace. Rappresentaziòni s. f rappresentazione.
Rapadùra s. f rasura. Rapsodia s. f. (t. ital.) scrittu mendicau de
Rapài v. a. (t. cast e cat.) no si usat, che innòi, e de innì de is iscrittus allenus, rapso
po rasai is pilus de sa conca a is giustiziaus, dia, rassoda .
rader la testa. Rapsodista s. m. ropsodista, rapsòdo.
Rapàu , da part. raso. -
Raramenti avv. raras bortas, di rado, rade
Rapè s. m. tabaccu de nasu, rapè, volte, radamente, raramente.
Rapidamenti avv. rapidamente, velocemente. Raredàdi s. f rarità, rarezza. Po singulari
" s. f. (t. de s'usu) lestesa estrema, dadi, rarezza, singolarità.
rapidità. De algunus si usat ancora po difficul Rarefài v. a. fai raru, rarefare, rarificare,
tadi di alzai a logu de pesada stentosa, ripidezza. far divenir raro. Rarefaisì n. p. rarefarsi, di
Ràpidu, da agg (t. de s' usu, rapido, veloce. venir raro, rarificarsi, -

Segundu s usu modernu algunus dd' usant po Rarefattu, tta part. rarefatta.
difficultosu trattendu de logu di arzada trabal Rarefaziòni s. f contrariu de condensazioni,
losa, ripido. Arzada, o pesada rapida, erta, rarefazione, -

salita ripida. -
Rarificài v. a. M. rarefai .
Rapignadòri v. m. e raf rapitore, trice, ar Rarificativu, va agg, rarificativo.
rappatore, trice, rapinatore. - Rurificàu, da part, rarificato.
Rapignài v. a. pigai cun violenzia, rapire, Rarixeddu, dda agg. dim, (dd pron. ingl.)
ar" carpire , arrappare, involare, adun raretto. - -

ghiare, ghermire, o" , rapinare antic. Raru ra agg. e rau, raro, rado. Po pre
Rapignàu, da part. rapito, arrappato, arraf ziosu, raro, prezioso, singolare. Raras bortas,
fato, carpito, involato. de raru avv. raramente, rare volte,
Rapina s. f rapina, rapimento. Raru avv. M. raramenti.
Rapinadòri, e ra M rapignadori. Rasadòri v, m. colui , che rade.
Rapinài, rapinau. M. rapignai ec. Rasadùra s. f raditura, radimento,
Rappezzai v. a. (t. de s'usu) acconciai cosa Rasài v. a radere. Po applanai, smantellare,
beccia a su mellus, chi si podit, rabberciare, spianare, spiantare. Rasai sa quarra, radere,
rappezzare, raffazzonare, rinfronzire, rattoppare, scolmare lo stafo . Basai unu eucuru de mon
466 RAS RAS

tagna, spianare una collina. Rasai una mura Rastàu, da part tracciato ; sulodorato, tra
glia, smantellare una muraglia. spirato. M. su verbu.
Rasàu, da part. raso. Rastreglièri s. m. (t. de sabbateri) rastrello.
Rascetta s. f. (t. r.) spezia de pannu, perpi Rastrègliu s. m. rastello, barriera, stecconato.
gnano ordinario, rascetta. Rastrellièra s. f. logu, aundi s' arrimant is
Raschiadòri s. m. raschiatoio. Su de is bir armas, rastrelliera. -

dieris, o lanterneris, grisatojo. Rastu s. m. o rastru (t. r.) indiziu, arrastu


Raschiadùra s. f raschiatura. Raschiadura de de peis, traccia, vestiggio. Incontrai s'arrastu,
unga, graffiatura d'ugna. -
trovar la traccia .
Raschiài v. a. raschiare, graffiare, rastiare. Rasu s. m. drappu de seda, raso. Rasu de
Raschiàu, da part. raschiato. lana. M. calamandra.
Ràscia s. f spezia de pannu de lana, rascia, Rasu, sa agg. raso. Po splanau, raso, spianato.
perpignano fino. Rasùra s. f. rasura. Po tonsura, rasura, tonsura.
Rasenti prep. rasente. Andai rasenti, andar Rata s f porzioni, rata, parte, porzione.
rasente, rasentare. Rata de cena comuna, porzioni, chi toccat a
Rasigadòri s. m. strum. po rasigai, raschia dognunu a pagai, rata, stregua, scotto.
tojo. Rasigadori de pasta, radimadia. Rasiga Ratafià s. m. (t. fr. in usu) amarasco.
dori po carradas, rasiera. Po su raschiadori, Ratapignàta s. f pilloni notturnu, in is biddas
chi portant is lanterneris po agualai is birdis, zurrundeddu, pipistrello, vipistrello. M. arra
grisatoio. tapignata.
Rasigadùra s. f raschiatura, rastiatura, Ratèra s. f trappola, calappio.
raditura. Ratificài v. a. ratificare, confermare, appro
Rasigài v. a. raschiare, rastiare, radere. vare, aver per rato; omologare. T. Leg.
Rasigamentu s. m. rastiamento, Ratificamentu s. m. ratificamento.
Rasigàu, da part. raschiato. Ratificàu , da part. ratificato, confermato,
Rasigliu s. m. dim. raso sottile, diligine. omologato. T. Leg.
Ràsigu s. m. e arrasigu. M. rasigadura. Ratificaziòni s. f. (t. de s' usu) approvazioni,
Rasòja s. f rasojo. Rasoja de barba, rasojo ratificazione, approvazione, rafferma, confer
da barba . mazione, omologazione. T. Leg.
Raspa s. f lima po raspai linna, raspa, in Ratixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) breve
gordina, scuffìna. pezzo di tempo, -

Raspadùra s. f raspatura. Ratonèra s. f. (t. sp.) M. ratera.


Raspagliài v. a. donai sa prima rebussadura Ratta s. f. (t. ital.) dogna estremu de una
de " a unu muru, rinzatfare. -

colunna, ratta. Ratta de susu, ratta di sopra .


Raspài v. a. raspare, arraspare, scuffinare, Ratta de basciu, ratta da piedi. -

adoprar la raspa. Rattèniri. M. reteniri. -

Raspàu, da part. raspato. - - - Rattu s. m. ( t. de s'usu) ratto, rapina,


Raspidèsa s. f ruvidità, scabrosità, rozzezza. furto. Po rattu de femina, ratto.
Ràspidu, da agg. M. raspinosu. d', Ratu s. m. si narat de tempus, pezzo, mo
Raspinài v. n. essiri raspinosu, inruvidire, mento, tratto di tempo. Pagu ratu li fiat cun
esser ruvido. M. raspinosu, - issus, poco fa era con loro. De ingùni a unu
Raspinòsu, sa agg ruvido, aspro. Fai raspi ratu, indi a poco. A cabu de ratu, espress.
nosu, inruvidire, fare, rendere ruvido. Beniri, spagn. di lì a un pezzo, o a un tratto. A ratus
essiri, faisì, o bessiri raspinosu v. n. e n. p. a ratus, a riprese, di quando in quando, in
arruvidare, arruvidire, divenir ruvido. Fattu terrottamente.
raspinosu part. arruvidato, divenuto ruvido. Ratu, ta agg. (t. de s'usu) rato, ratificato ,
Rassegna s. f rassegna. Fai sa rassegna de confermato. Matrimoniu ratu, matrimonio rato.
is sordaus nomenendiddus a unu a unu, far la Rau, aa agg. t. r. contrariu de fittu, raro ,
chiamata, la rassegna de soldati, rassegnare i e rado. -

soldati. - -

Rava s. f. rexini, rapa. (Brassica rapa. Linn.)


Rasserenai v. a. si marat de s'aria e de su Ravanellu s. m. rexini, ravanello, ravano,
tempus, rasserenare, far sereno. Rasserenaisì ràfano.
n. p. rasserenarsi. - Raucèdini s. f. (t. già in usu) sarragu de boxi,
Rasserenamentu s. m. rasserenamento. raucedine, fiocchezza.
Rasserenau, da part. rasserenato. Ràucu, ca agg (t. già in usu) sarragan ,
Rassignadamenti avv. rassegnatamente. rauco, roco, fioco. -

Rassignadòri v. m. rassegnatore. Raunài v. a. (t. r.) raunare, ragunare, ra


Rassignài v. a rassegnare. Rassignaisì v. r. dunare, adunare. Raumaisì n. p. raunarsi,
rassegnarsi, conformarsi, uniformarsi. adunarsi. -

Rassignamentu s. m. rassegnamento. Raunanza s. f radunanza, raunanza, radu


Rassignàu , da part. rassegnato, conformato, namento .
uniformato. Raunàu, da part. ragunato, ratinato.
Rassignaziòni s. f. rassegnazione. Ravvivài v. a. ravvivare, rianimare. Po fai co
Rastài, e rastrài v. a. (t. r.) sighiri su rastu raggiu, o donai vigori, incoraggiare, rinvigorire,
de sa fera, seguir la traccia, rintracciar la incoraggire, dar vigore, incorare. Ravvivaisì n.
fiera. In sensu neutr braccare , braccheggiare, p. ravvivarsi, ripigliar coraggio, riprender vita,
ormare, tracciare. Po alcanzai notizia , subodo o vigore. Ravvivai erbas, o floris allacanaus po
rare, aver sentore, traspirare, rinvergare. mendiddus in aqua, far rinvenire, restituire il
Rastamentu s. m. (t. r.) braccheggio, ricerca vigore, o la freschezza a fiori passi. Ravvivaisì
della fiera, rintracciamento. n. p. rinvenire. Is floris allacanaus postus in
RAV REA 467

s'aqua si ravvivant, i fiori passi posti all'acqua Realidàdi s. f realtà. In realidadi avv. in
rinvengono. - - -
realtà . M. realmenti. -

Ravvivamentu s. m. ravvivamento. Realisai, e realizzai v. a. (t. fr.) effettuare.


Ravvivàu, da part. ravvivato. Realisàu, da part. effettuato.
Raxonàbili agg. razionabile, ragionevole. Realista s. m. de su partidu de su Rei, regalista.
Raxonabilmenti avv. ragionevolmente, conve Realmenti avv. realmente, regalmente. Po ef
nevolmente . fettivamenti, realmente, effettivamente, in realtà.
Raxonadamenti avv. ragionatamente. Reamài v. a corrispondiri in amori, riamare.
Raxonadòri, ra v. m. e f. ragionatore, trice. Reamàu, da part. riamato.
Raxonài v. m. ragionare, favellare, discorrere Reamenti avv. iniquamenti, reamente, scel
parlando, parlare. Raxonài de prus, soprara leratamente, iniquamente.
gionare. Po filosofai, ragionare, filosofare, ar Reassùmiri v. a. (t. de s'usu) epilogai, rias
gomentare, discutere. Po calculai, ragionare, sumere , reassumere.
calcolare, far ragione, stare a ragione. Roxonaisì Reassuntu, ta part riassunto, epilogato.
Il, li ragionarsi. -

Reattài v. a. (t. de s'usu) riattare.


axonamentu s. m. ragionamento, favellamento. Reattamentu s. m. riattamento.
Po discursu, discorso, ragionamento. Raxona Reatu s. m. (t. lat.) delittu, culpa, reato,
mentri impari, collocuzione. Intrai in raxona colpa, delitto.
mentu, entrare in ragionamento, cominciar a Reaziòni s. f. (T. Filosof) si narat de s'azio
parlare. Raxonamentu longu, lunghiòra. ni de su pazienti, chi resistit a s agenti,
Raxonanti v. agg. ragionante. reazione ,

Raxonàu, da part. ragionato, favellato, par Rebasciài v. a. riabbassare, rabbassare. Re


lato, discorso. Omini raxonau, uomo ragionato, basciai de nou, riabbassare.
giudizioso. Arimmetica raxonada, aritmetica Rebasciàu, da part. rabbassato.
ragionata. Rebàsciu s. m. ribasso, calo. Rebasciu de
Raxonedda s. f dim. (dd pron. ingl.) ragion pagamentu , sbàttito. Rebasciu de preziu , de
cella, ragioncina. muneda, sbàttito, calo del prezzo, della moneta.
Raxòni s. f. (e rexoni t. fam.) ragione, mo Rebàttidu s. m. M. rebattu . -

tivo, cagione, pruova, argomento, fondamento. Rebattimentu s. m. ribattimento, assalto, at


Essiri de raxoni, cumbenienti, esser di ragione, tacco di male, di febbre.
di dovere, di dritto, esser giusto, convenevole. Rebàttiri v. a. ribattere, ribalzare. Rebattiri
Po giurisdizioni, ragione, giurisdizione, pre unu zapulu espress. rust. M. rebuccai.
tensione, azione. Raxoni de Stadu, ragion di Rebàttiu, ia part. ribattuto.
.Stato, Politica . Cun raxoni, de raxoni avv. Rebattizzài v. a. (t. de s'usu) ribattezzare.
di ragione, con ragione, a ragione, ragione Rebattizzàu, da part. ribattezzato.
volmente. Raxoni legali, dritto, ragion legale. Rebattu s. m. (de rebato cat.) attacco di
Fai, o rendiri raxoni a unu, aggiudicare, far male, di febbre ec.
ragione, render giustizia. Dimandai raxoni, o Rebàvidu s. m. superfluidadi esteriori, chi
contu , richieder ragione, domandar conto. bessit foras de sa forma in is gettus de matallu,
Raziocinài v. n. (t. de s'usu) raziocinare, bavetta , bava.
discorrere per via di ragione. Rebellài v. a. ribellare. Rebellaisì n. p. ri
Raziocinamentu s. m. raziocinamento. bellarsi. -

Raziocinanti v. agg. e sust. raziocinante. Rebellàu , da part. ribellato.


Raziocinàu , da part che ha discorso per via Rebelliòni s. f ribellione, rebellione .
di ragione. Rebellu s. m. ribello.
Raziociniu s. m. raziocinio, raziocinazione. Rebellu, lla agg. rebelle, restìo, ritroso, re
Razionali s. m. unu de is ornamentus miste sistente, refrattario.
riosus de su Summu Sagerdotu de sa Lei an Rebentadùra s. f. M. rebentu.
tiga, razionale. - Rebentài v. a. (t. sp.) crepare. Rebentai un
Razionali agg. razionale, ragionevole. animali fattighendiddu troppu, crepare una be
Razionalidàdi s. f razionalità . stia, straccarla. Po zaccai, o aberririsì, scop
Raziòni s. f. porzioni de sa galetta, pezza, piare. Po causai meda traballu, straccare,
pisci, binu ec. chi si domat in is vascellus po stancare. Rebentaisì v. r. creparsi. Traballu ,
sa sussistenzia de s'eqſipaggiu, razione. chi rebentat, lavoro che stracca . Rebentai de
Razza s. f razza, stirpe, schiatta, progenie . traballu v. n. scoppiar di fatica.
Po fillu, prole. Est omini de mala razza, è Rebentàu, da part. crepato, scoppiato, stan
uomo di mala razza, di cattiva covata. Totus. cato , straccato. - -

de una razza, tutti d'una buccia. Razza de is Rebentòni, a rebentoni avv. straccatamente.
cuaddus, razza dei cavalli. Razza mala , raz Rebentu s. m. (t. sp.) stracca, straccamento.
zaccia. -

A rebentu avv. a stracca. Po crepu, o feli. M.


Reabilitài v. a. riabilitare. Reabilitai a s offi Rebiviri v. n. rivivere.
ziu, smunire, render di nuovo abile all'uffizio. Rebòbolu s. m. spezia de fueddai brevi e po
Reabilitàu, da part, smunito, riabilitato. burla, ribòbolo.
Reagenti v. agg. (T. Chim.) si narat de su Rebrotài v. n. (t. cat.) brotai de mou, si
stanzia, chi reagit, reagente, reattivo. narat de is plantas, chi pillonant de nou, ri
Reàli agg. reale, regale. Carta reali, carta pullulare.
reale. Po effettivu, veru, reale, effettivo, vero, Rebuccadima s. f rimboccatura.
certo, solido. Omini reali, uomo reale, schiet Rebuccài v. a. poniri vasu ec. bucca a basciu.
to, sincero. Po positivu, reale, positivo. A sa su propriu, che li rimboccare. Rebuccai
reali avv. regalmente, alla reale, - - unu zapulu, o pezza ind'unu bistiri, rimboc
468 REB REC

eare una toppa. Rebuccai sa terra asuba de su Recapitulài v. a. (t de s usu) raccapitolare,


semini, coberriri de terra su semini arau, rim ricapitolare, recapitolare, ridire in succinto,
boccare la terra sopra i semi coll'aratro ec. epilogare.
Rebuccài su lenzoru asuba de sa coberta, Recapitulàu, da part. raccapitolato, epilogato.
rimboccare, far la rimboccatura al lenzuolo. Recapitulaziòni s f ricapitolazione, epilogo.
Rabuccàu, da part. rimboccato. Recatadamenti avv. ritenutamente, considera
Rebuffàda s. f nasata, lavata di testa. M. talmente .
rebuflidu . . -
Recataisì v. n. p. (t. sp.) ritenersi, usar ri
Rebùffidu s. m. rabbuffo, cappello, cappel tegno, considerazione, esser considerato, giu
dizioso.
laccio. Fai unu rebuffidu a unu, fare ad alcuno
un rabbuffo, una bravata, una tagliata, una Recatamentu s. m. considerazione, ritegno,
squartata, bravare, fare una chiassata, dare giudizio.
una buona mano di stregghia ad uno. Recatàu, da part. ritenuto, considerato, cir
Rebusài v. a. fai rebuserias principalmenti in cospetto.
giogu, mariolare, far fraudi, far truffe nel Recàtu s. m. (t. sp.) provvista de cosas de
giuoco. M. rebuseria. pappai, provvista di cose da mangiare. Recatus
Rebuserescu, sca agg. monellesco. marant is Maistus de pannu a totus is cosas ne
Rebusèri, ra v. m. e f. truffatore, trice, ma cessarias po cosiri unu bistiri, ricapiti. (V. Franz.
riòlo, mariuolo, mariòla, mariuola, monello. alla voce recaudo.)
Rebuseria s. f. (t. sp.) barerìa, truffa, frode, Rèccia s. f (t. sp.) grata, ferrata, inferriata.
mariolerìa, monelleria, trufferìa, furberia. Re Reccia de parladori, grata. Reccia a branca,
buseria in su giogu, mariolerìa. chi bessit foras de su muru, grata inginocchiata.
Rebussadùra s. f intònaco, intònico, intonicato, Reccia de ferru, inferriata, grata. Reccia de
intonicatura, incamiciatura. -
filu ferru, maglia, rete di filo di ferro, Targ.
Rebussài v. a. (de robosar cat. t. de Picca grata di fil di ferro a maglia. Reccia de ferra
rd. ) intonacare , intonicare, incamiciare, po serrai una cappella, o unu presbiteriu, can
lisciar colla cazzuola, dar l'intonaco a un muro. cello. Reccia de ferru de ventana, ferrata da
Fig. pappai cun meda appetitu e de pressi, in finestra. Serrai a reccia, e inserrai in reccia,
gozzare, scuffiare, "
Rebussamentu s. m. M. rebussadura.
ingraticolare, chiudere a graticola, o con grata.
Serrau a reccia, ingraticchiato, ingraticolato,
Rebussàu, da part. intonacato, intonicato, in Reccia de canna po inserrai su pisci, gradella.
camiciato. Po pappau cun meda appetitu e de Recciàda s. f inferriata. M. reecia. -

pressi, ingollato, sbasoffiato. Recciadeddu s. m. lavoro a maglia fissa pro


Rebustu s. m. (t. cat.) dispensa, credenza. rio delle trine, cavo, o lavoro di cavo. Tra
Rebustu po cunservai binu, "
e aterus com allai a recciadeddu, far di cavo, lavorar di
mestibilis, cànova. Rebustu de fruttas, fruttajo. cavo, di trafòro.
Targ. Recciàu s. m. M. recciada .
Recabài v. a. (t. sp.) otteniri, ricavare, ot Reccitta ), f dim, piccola grata. (dd
tenere, conseguire. Reccixedda/ pron. ingl.) Reccitta, o recci
Recabàu, d. part. ricavato, ottenuto, conseguito. xedda de tribuna de coru ec. traforo.
Recàda s. f ciondolo, orecchino. Recada pi Regedimentu s. m. desistimentu, recedimento,
tica, ciondolino. rinunzia, il desistere.
Recàdu s. m. (t. sp.) ambasciata, saluto, Regèdiri v. n. retirasì, recedere, abbandonare,
baciamani, rispetto, ossequio. ritirarsi. Po desistiri, recedere, abbandonar le
Recalda s. f. (t. sp.) ricaduta, ricascata, ri instanze, le pretensioni, rinunziare..
cadimento, recidiva, reincidenza. Regèdiu, dia part. rinunziato, che ha abban
Recaimentu s. m. M. recaida. donato le istanze. -

Recàiri v. n. "
sp.) ricadere. Recairi in in Recentementi avv. (t. de s usu) de friscu, de
fermedadi, recidivare, ricadere in una infermità. pagu tempus, recentemente, di recente, di fresco,
Recaìu , da part. ricaduto. novellamente. - -

Recalcadùra, e recraccadùra de un ossu s. f. Recenti agg (t. de s'usu) friscu, nou , de


storta, storcimento. M. recraccadura. pagu tempus fait, recente, fresco, novello, di
Recalcài, e recraccai v. a trattendu di ossu poco tempo fa.
slogau, storcere. M. recraccai. Recessu , e recessu s. m. retiramentu, renunzia,
fi , da part. storto. recesso, ritiramento, rinuncia. Accessu, e recessu
Recamadòri, e ra v. m. e f. ricamatore, trice. espress. de is Legalis, accesso, e recesso.
Recamài v. a. (t. sp.) ricamare, ornare con Regetta s. f ricetta.
rlo anno. Recettadòri, ra v. m. e f. ricettatore, trice.
Recamàu, da part. ricamato: Regettài v. a. ricettare, comporre ricette.
Recameddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) ri Recettàriu s. m. liburu aundi sunt iscrittas is
Carnetto - recettas, ricettario.
Recàmu s. m. (t. sp.) ricamo. M. borderia. Regettàu, da part ricettato, che ha ordinato
ricetta .
Recapacitài v. a. (t. sp.) regordai, ricordare, -

ridurre alla memoria. Recapacitaisi n. p. ri Regettòri, ra v. m. e f. (t. de s'usu) recet


cordarsi. tore, accoglitore, ricevitore, trice. –
Recàpidu s. m. provvista. M. recatu. Rechèdiri v. n. appetire, bramare. No est
Recapitài v. a. (t. de s' usu) remittiri, ri cosa, chi mi rechèdit, non è cosa che appetisco.
capitare, recapitare, dar ricapito. Trattendu de dolori passau, e torrat, si usat
Recapitàu, da part (t de s'usu) avviato, po repitiri. Su dolori mi rechèdit m. b. mi re
l'annesso , pìtit, il dolore mi ripete.
REC REC, 469

Rechèdiu, dia part. appetito, branato, de riconoscere, chiamarsi una cosa da alcuno.
siderato . Reconosciri po essiri gratu, riconoscere, saper
Recidiri ec. (t. de s'usu) M. truncai: grado, aver gratitudine. Reconoscirisì v. r cor-.
Recidiva s. f. (t. de s'usu) M. recaida. rigirisi, o emendaisi, riconoscersi, ravvedersi,
Recidivu, va agg. chi torrat de nou a is cosas 'emendarsi, ravviarsi, correggersi. Reconoscirisi
de primu, recidivo, ricidivo, obbligau, riconoscersi obbligato.
Regintu s. m. (t de s usu) logu serrau, Reconbtu, ta part. riconosciuto. Po emendau,
recinto. ravveduto.
Rècipe (t. lat.) recipe. Recopiài v. a. ricopiare.
Recipienti s. m. (t. de s usu) vasu chi arricit Recoplàu, da part. ricopiato.
materia distillada ec. recipiente. Recottu, tta part ricotto.
Reciprocài v. a (t de s'usu) alternai, cam Recraccadùra s. f si narat de storcimentu de
biai a turnu, avvicendare, alternare, reciprocare, pei, stortilatura. (V. entorse fr.)
mutare a vicenda. Reciprocaisì n. p. alternaisì, Reeraccaisì v. r. recraccaisì unu pei, storcersi
avvicendarsi, mutarsi a vicenda. un piede, avere una stortilatura.
Reciprocamenti avv. (t de s usu) reciproca Recraccàu, da part. storto. Mi seu recraccau
mente, sambievolmente. unu pei, ho sofferto una stortilatura.
Reciprocamentu s. m. (t de s' usu) reci Recreadòri, ra v. m. e f. ricreatore, trice.
procazione. Recreai v. a confortai, ricreare, ristorare,
Reciprocu, ca agg. (t. de s'usu) reciproco, confortare. Recreai s'odu, solleticar gli orec
nutuo, scambievole, vicendevole. chi, narrar cose piacevoli. Recreaisì v. r. ri
Regitadòri v. m. e raf recitatore, trice. crearsi, prender ristoro, M. desogai.
Regitài v. a. recitare, narrare, dire a mente. Recreamentu s. m. ricreamento.
Po rippresentai in teatru, recitare, favellar sulle Recreativu, va agg. ricreativo.
scene. Po resai. M. Recreàu, da part. ristorato, confortato, divertito.
Recitamentu s. m. recitamento. Recreazionedda s. f. dim. (dd pron. ingl.)
Regitanti v. agg. recitante: ricreazioncella.
Recitafivu s. m. cumponimentu musicali de Recreaziòni s. f ricreazione, passatempo,
stilu andanti, recitativo. solazzo.
Regitàu, da part recitato. Recrementiziu, zia agg. (T. Med.) si narat
Reclamài v. n. fai lamentu, reclamare, richia de umoris separaus de su sanguni, e torraus
marsi, far lamento. -
ammesturai, recrementizio.
Reclanàu, da part. richiamato, lamentato, Recrementu s. m. (T. Med.) purgamentu di
che ha fatto reclamo. escrementus , recremento.
Reclà:nu s. m. qòescia, lamentu, reclamo, Recrèu s. m. (t. sp.) solazzo, M. desogu.
richiamo, doglianza, lamentanza. Recriminaziòni s. º
T. de is Legal.) con
Reclinanti v. agg. ch'inclinat, chi no est a troversia noa asuba de su delittu già esaminau,
l'eCriminazione ,
plumbu, reclinante, che non è a piombo.
Reclùta s. f recluta. Recuberadòri v. m. ricuperatore, ricoveratore,
Reclutài v. a. reclutare , arrolare nuovi sol racquistatore.
dati. Reclutai genti, levar gente, far soldati. Recuberài v. a. ricuperare, recuperare, riavere,
Reclutàu, da part. reclutato. racquistare, ricoverare , raccattare. Recuberai
Recogniziòni s. f ricognizione, e recognizione, is forzas, sa saludi, ricuperar le forze, raccat
Po verificazioni de scritturas ec. verificazione, tar la sanità. Recuberai su respiru , o rccube
ricognizion di scritture ec. Po recumpensa, ri raisì de unu dismaju, riavere il fiato, rifiatare,
cognizione, ricompensa, merito. ricuperar gli spiriti, rinvenire da un deliquio.
ecòiri v. a. coiri de nou, ricuocere. Recoiri Recuberais n. p. pigai vigori, riaversi, tornare
sa ferru , o aterus metallus, ricuocere, rimetter in vigore.
al fuoco il ferro ec. Recuberamentu s. m. ricuperamento, ricupe
Recòmpera s. f ricompera, ricompra. razione, racquisto, racquistamento, ricovera
Reconcentrài v. a. riconcentrare. Reconcen rnell 'o .

traisl n. p. intrai in sei e totu , riconcentrarsi, Recuberàu, da part. ricuperato, raccattato,


rientrare in se stesso. riavuto.
Reconciliadòriv. m. e ra f riconciliatore, trice. Recubèru s. m. (t pop.) recuberamentu, ri
Reconciliài v. a. riconciliare, riamicare, con covero, ricorro. Po reparu, ricovero, rifugio,
ciliare, pacificare. Reconciliaisì v. r. riconci riparo . Po residenzia, ricovero, domicilio, re
liarsi, rappacificarsi, tornare amico. sidenza.
Reconciliamentu s. m. riconciliamento. Reculàda s. f angulu de boveda, spigolo di volta.
Reconciliàu, da parti riconciliato, rappacificato. Recumandài, recumandàu ec. M. raccumandai.
Reconciliaziòni s. f riconciliazione, amicizia Recumbèniri. M. recunveniri.
rifatta. Recumpensa s. f ricompensa, contraccambio,
Reconoscenti v. agg. riconoscente. compensazione. Recumpensa de dannu, am
Reconoscènzia s. f riconoscenza. menda, ristoro, rifacimento di danno.
Reconoscidòri v. m. riconoscitore. Recumpensài v. a ricompensare, contraccam
Reconoscimentu s. m. riconoscimento. Po co biare, render il contraccambio, retribuire, rime
noscenzia de alguna cosa, agnizione, riconosci ritare, render la pariglia.
mento. Po emenda, ravvedimento, resipiscenza. Recumpensàu, da part. ricompensato, con
Reconôsciri v. a. riconoscere. Po aſfigurai, traccambiato.
riconoscere, raffigurare, adocchiare. Reconosciri Recunvèniri v. a. dimandai a chini dimandat:
una cosa de unu, o teniridda po nesu de unu, fai una recunvenzioni in giudiziu, di accusau
- M m m
RED
470 REC

beniri accusadori, riconvenire, convenir colui, Rcduttài v. m. (t. r. de ridottare ital. ant.)
temiri reparu, vacillare, esser irresoluto, titu
che il primo ci convenne, impugnare il detto
bante, tenere, aver ribrezzo.
altrui. Reduttàu , da part. vacillato, temuto.
Recunvèniu, nia part. riconvenuto. Reduzioni s. f (t de s usu) riduzione, ri
Recunvenziòni s. f. (T. Leg) dimanda op
posta de s'accusau a sa dimanda forma da de ducimento.
Refacciadòri, rav. m. e f. rimproveratore, trice.
s Attori in presenzia de su Giugi, riconvenzione. Reſacciai v. a rinfacciare, rimproverare, rim
Recurrenti v. agg. ricorrente.
Recurriri v. n. ricorrere. procciare.
Recursu s. m. ricorso.
Refacciamentu s. m. rinfacciamento, rimpro
vero, rimproveramento.
Recurtu, ta part. ricorso. Refacciau, da part. rinfacciato, rimprocciato.
Recùsa s. f. (t. ital. in usu) ricusa, rifiuto. Refai v. a torrai a fai, rifare. Refai po sa
becusài v. a. (t. de s'usu) ricusare. Recusai tisfai, o po indennizzai, refai is dannus, rifare
(T. Marinar.) si narat de Vascelli, chi no hat risarcire i danni, indennizzare, ammendare .
Pigau su bentu di amanti, ricusare. Po refudai. M.
riparare i danni. Refaisì n. p. acquistai su per
Recusanti v. agg. ricusante. diu, rifarsi, ristorarsi del danno sofferto, rin
Recusau, da part ricusato. francarsi. Po recuberai su perdiu, rivincere il
Redentora v. f. titulu, chi si donata sa Mamma
perduto , ricattarsi, riscuotersi.
de Deus, Redentrice. Refaimentu s. m. rifacimento. Refaimentu de
Redentòri v. m. Redentore. Su divinu Reden
dannu, ammenda, ristoro, ricompensa , rifaci
tori, il divin Redentore. mento di danno.
Redenziòmi s. f. redenzione, riscatto, ricom
cito, riparato, !"
Refattu , tta part. ammendato,, rifatto,
-
rifat sar
risar
perame nto.
òriu,
Redibit ria agg. (T. Leg.) chi donat logu
a sa redibizioni, realibitorio. Reſègas f (t. b.) cumbidu po pappai foras
de tempus po simpli plaxeri, e si narat ancora
Redibiziòni s. f. (T. Leg.) azioni intentada de
su comparadori contra su bendidori de mala de abbundanzia de pappai, stravizzo.
Referendariu s. m. chi refèrit , referendario .
fidi po torraindi a pigai sa cosa malamenti bendia, Po nomini de dignidadi, Referendario. Po su
redibizione. Prelau, chi referit is causas ananti de su Papa
Redificadòri v. m. redificatore. Referendario nella Curia Romana. Po spia. Mi
Redificài v. a. edificai de nou, redificare, rie
Referidòri v. m. e ra f relatore, trice.
dificare, riparare. Referimentu s. m. riferimento.
Redificàti, da part. riedificato. Referiu, da part. rapportato, riferito.
Redificaziòni s. f redificazione, riedificazione,
Redimibili agg. (t. de s'usu) rescattabili, re Refèrriri v. a riferire, ridire, rapportare.
Referririsi n. p. riferirsi, rapportarsi, rimettersi.
dimibile. Reſertu, ta part. M. referiu.
Redimibilidàdi s. f. (t. ital. in usu) redimibilità.
Redimiri v. a. rescattai, redimere, riscattare, Refettòriu s. m. refettorio.
ricomperare. Redimirisì v. r. rescattaisì, redimersi. Refezionaisì v. r. pigai sustentu, refezionare,
liberarsi, pagare il riscatto. pigliar refezione.
Redmiu, ia part. redento, riscattato, ricom Refezioni s. f. (t de s'usu) in sensu de pap
rafo.
pai, refezione. Poreparazioni, rifezione, ripa
-

roazr One .
Rèdina s. f redina, pl. le redini. Refinài, reſinàu ec. M. raffinai.
Redingottaisì v. r. rinferrajolarsi. Refnu. M. raffinu .
Redingottàu, da part rinferrajolato: Reflèscia s. f. (t. sp.) riflesso, riflessione.
Redingottu s. m. (de Redingote fr, ma est Reflessài v. a. (t. de Pintori) fai su reflessu
tirau de s' inglesu Reding-coat. M. Automin.)
a is pinturas, avvivai is coloris, riflessare, re
ferrojºlo, pastrano. , far reflesso alle pitture, lumeggiar le
Redossu s. m. logu, aundi unu si retirat, -flessare

ridotto, ricetto. pitture.


Redundài v. n. (t. de s'usu) M. resultai, e Reflessàu, da part. reflessato.
Reflessibili agg (T. de sa Fisiea) reflessibile,
abbundai.
Redusenti v. agg. riducente. riflessibile.
Redusibili agg. riducibile, reduttibile. Redu Reflessibilidàdi s. f reflessibilità .
sibili a totus is formas coment' est su metallu, Reflessioni s. f considerazioni, reflessione,
duttile , malleabile, riducibile a tutte le forme. riflessione, considerazione. Po rebattimentu de
Redusidòri v. m. riducitore, reduttore. sa luxi, reflessione, riverbero, ripercussione.
Redusimentu s. m. riducimento, reducimento. Ruſlessivu, va agg. riflessivo, reflessivo, che
Redùsiri v. a. ridurre, ricondurre. Po obbli considera.
Reflessu s. m. (T. de sa Fisica) rebattimentu
ai, redusiri a s'obbedienzia, ridurre all'ub de sa luxi, candu rumpia de corpus densu tor
i" Po convertiri, cambiai, ridurre, mu
rat in palas, reflesso, riverbero, ribattimento.
tare, convertire. Redusiri in pruini, ridurre in Po considerazioni, riflesso, considerazione.
polvere. Po smenguai; ridurre, diminuire. Re
dusirisì v. r. deliberaisì, ridursi, avvenirsi, de Reflessu, ssa agg. rebattiu , e si narat de sa
lilerarsi, risolversi. Po consistiri, o restringi luxi, riflesso, ssa, riflesso, ssa.
risì . Totu si redusita custu, o consistit in cu Reſlèitiri v. n. rebattiri, torrai in palas , si
sta, tutto consiste in questo, tutto si riduce, si marat propriamenti de is rajus de sa luxi, candu
ristrigne a questo. " a s” estremu, estre rebattius de tinu corpus limpiu torrant in palas,
riflettere, reflettere, ribattere, ripercuotere, ri
mare.
Redùsiu, ia part ridotto. mandare, ritornare in dietro. E in custu signi
REF REF 47I

ficau si usat ancora n. p. Reflettirisì, riflettersi. Refrigàda s. f (t. sp.) contrastu, contrasto,
Reflettiri v. a. po considerai, riflettere, consi contesa. Refrigada di aqua o debentu ec. scossa
derare. -

d'acqua, di vento. Proiri a refrigadas, piovere


Reflèttiu, ia part riflesso, considerato. a scosse: Refrigada de bastoni, carpiccio, o ro
Reflorèssiri v. m. rifiorire. vescio di bastonate. - -

Reflorèssiu, ia part. rifiorito. Refrigerà v. a. restorai, refrigerare, ristorare,


Reflussu s. m. sa torrada de sa maretta in su rifocillare, ricreare, confortare, temperare il calore.
mari, riflusso, ritorno della marea. Flussu e Refrigeranti v. agg. e sust. refrigerante.
reflusu, flusso e riflusso, - Refrigerativu, va agg. refrigerativo, refrige
Reforma s. f. ammenda, riforma, correzione, ratorio.
ammendazione. Po censura, ammenda, censura. Refrigeràu, da part. refrigerato, ristorato,
Reformàbili agg. riformabile. confortato.
Reformadòra v. f riformatrice. Refrigèriu s. m. refrigerio, conforto, ristoro,
Reformadòri v. m. riformatore. sollievo, consolazion nelle pene.
Reformài v. a. emendai is erroris, ammen Refiscàda s. f rinfrescata, rinfrescamento,
dare gli errori, emendare, correggere, riforma M. refriscu.
re, ridurre a miglior essere. Reformaisì v. r. Refriscai v. a. rinfrescare. Po sfridai cosa ca
corriggirisì , correggersi, ammendarsi, rifor lenti. M. Po restorai, ristorare, ricreare, rin
marsi, emendarsi. frescare. Po rennovai, rinnovare, rinfrescare.
Reformàu, da part. riformato, corretto, am Refriscais, n. p. rinfrescarsi, ricrearsi, ristorarsi o
rinnovarsi .
mendato, emendato, ridotto a miglior essere.
Reformaziòni s. f riformazione. Refriscamentu s. m. M. refriscada.
Reformu s. m. M. reforma. Refriscanti v. agg. e sust rinfrescante.
Reſorzài v. a. rinforzare, convalidare, forti Refriscativu, va agg. rinfrescativo.
ficare, rafforzare. Reforzai una fabbrica de is Resfriscatòriu s. m. refriscatoriu de buttiglias,
fiancus, rinfiancare una fabbrica. Reforzaisì rinfrescatoio da bottiglie. - -

v. r. convalidarsi, rinforzarsi, ristabilirsi. Refriscàu, da part rinfrescato, ricreato,


ristorato .
Reforzamentu s. m. rinforzamento, fiancheg a º -

giamento. Refriscu s. m. rinfresco, rinfrescamento.


Reforzanti v. agg. fiancheggiante. Refudàbili agg, rifiutabile, recusabile.
Reforzau, da part. rinforzato, convalidato, Refudadòri v. m. e ra f rifiutatore, trice,
fortificato. - -
rigettatore. -

Reforzu s. m. rinforzo, rinforzata, rinforza Refudài v. a rifiutare, ricusare, rigettare,


mento. Reforzu, chi si ponit a unu bistiri intre ributtare, ripudiare. Refudai su Babbu, sa suc
aſforru e pannu ec. contraffodera . cessioni, rifiutare il padre, ricusare l' eredità,
" da agg. M. forti. paterna. Po renunziai, rifiutare, rinunciare.
Refrancài v. a. (t. de s'usu)
affrancare. Refrancaisì n. p. refaisì de is dan
r" Refudamentu s. m. rifiutamento, rigettamento.
M. refudu. - -

nus, rinfrancarsi de' danni. Refudanti v. agg. rifiutante. -

Refrancàu, da part. rinfrancato. Refudàu, da part. rifiutato, ricusato.


Refrangibili agg. (T. de sa Fisica usau intre Refùdu s. m. rifiuto, ricusa, rifiutanza, scarto,
is Litteraus) suggettu a refrazioni, refrangibile, ripudio, rigetto, chiàppolo, scartamento.
rifrangibile. - Refugiaisì v. n. p. (t. de s'usu) recurriri po
Refrangibilidàdi s. f. (T. de sa Fisica) astrat incontrai seguresa, e salvamentu, rifuggire, ri
tu de ", rifrangibilità. fuggirsi, ricoverarsi, ricorrere per trovar salvezza.
Refràngiri v. a. (T. de sa Fisica ) fai cam Refugiàu, da part. rifuggito, ricoverato, ricorso
biai direzioni a unu raju de luxi, faiddu des per trovar sicurtà. - -

viai de su camminu derettu po incontru di Refùgiu s. m. rifugio, asilo, ricovero, riparo,


ateru corpus traversau, solidu siat o fluidu, rifuggita.
refrangere, rifrangere, far deviare il raggio dal Regalàbili agg. regalabile.
suo diritto cammino. Refrangirisì n. p. refran Regalài v. a. (t. sp.) regalare, far presenti,
gersi, rifrangersi, patir refrazione. - doni, regali. Regalaisì v. r. cunservaisì spezia
Refrattàriu, ria agg. (t de s'usu) rebellu, de saludu, conservarsi, aversi cura.
refrattario, contumace, ribelle. Regalàu, da part. regalato, dato, o avuto in
Refrattu, tta part de refrangiri, (T. de sa dono. Po sqòisitus pappai regalau, cibo squisito.
Fisica) e si narat de su raju de sa luxi, chi Regaleddu s. m. dim. (dd pron. ingl.)regaluccio.
hat suffriu refrazioni, refratto, rifratto, che ha Regàli agg. M. Reali. -

sofferto refrazione. Regalia s. f. certu derettu de su Rei, regalia.


Refraziònis. f. (T. de sa Fisica) cambiamen Po incertus, o proventus, regaliè, incerti. (V.
tu de direzioni, chi occurrit ind'unu raju de tour fr.)
luxi po incontru de ateru corpus, refrazione, Regalista s. m. su chi est provvistu de Bene
rifrazione, rifratto. fiziu ecclesiasticu vacanti in regalia, regalista.
Refrenài v. a. raffrenare, rattemperare, re Regalizia s. f erb. regolizia, logorizia, liqui
primere, contenere, calmare. Refrenaisì v. r. rizia. (Glycyrrhiza glabra. Lin.) Regalizia bur
raffrenarsi, rattemperarsi, contenersi, moderar. da , astragàlo.
si , ritenersi. Regàlu s. m. regalo, presente, dono, dona
Refrenamentu s. m. raffrenamento, mo tivo. Lassaisì currumpiri cun regalus, pigliar
deramento. - - - la imbeccata. - -

Refrenàu, da part. raffrenato, rattemperato, Regàta s. f. (t. ital.) cursa de barcas po ar


moderato, contenuto. ribaia su terminu prefissu, regata.
M m m 2
-

ſi 72 TREC, REG

Regattai v. a. (t. sp.) mirai a suttili dogna pagai a su Principi, catastro. Registru de is
minima spesa, stirai, o sperrai su dinareddu, decimas, decimìno.
stiracchiare, guardare con sottigliezza ogni me Règiu, ia agg. regio, reale. Aqua regia,
noma spesa, farla da spilorcio. Ragattai, tirai acqua regia, o regale. -

meda su preziu comparendu, stiracchiare il prez eglas. f. (t. sp.) M. regula. Po menstruu. M.
zo, squartar lo zero. Regnadòri v. m. e ra f. natore, trice.
Regattàu, da part. stiracchiato. Regnài v. a regnare, imitare, posseder
Regattèri s. m rigattiere, rivendigliolo. Re regno. Po dominai, o predominai, regnare, do
gatteri de fruttas, erbaggius, leguminis ec. trec minare, predominare.
cone. Regatteri de casu, salaminis ec. a sa mi Regnanti s. m. Rei, Re, Regnante, Monarca.
nuda, pizzicàgnolo. De roba usada, rivendi Regnanti v. agg. regnante. Viziu regnanti, vizio
tore: De cosas beccias, ferravecchio, che rivende predominante. -

sferre. Regatteri de lardu, lardaruolo. Regat Regnau, da part. regnato.


teri de cosas de pappai, harullo, treccone. Fai Regniculu, la agg (t. de s'usu) nasciu in su
su regatteri, fare il barullo, il treccone, riven iregnu, regnicolo. In Toscana s'intendit de su
dere commestibili a minuto. regnu de Napulis. -

Regenerài v. a. generai de nou, rigenerare, Regnu s. m regno, reame, monarchia. Regnu


riprodurre. de su Celu, Regno del Cielo, Paradiso.
Regeneràu, da part. rigenerato. Regollidòri, ra v. m. e f. raccoglitore, trice.
Regenerazioni s. f rigenerazione, riproduzione. Regollimentu s. m. raccoglimento, adunamento,
Regettài v. a. rigettare, ributtare, rifiutare. ritiramento, accoglimento, accoglienza. Regol
M. refudai. Po vomitai, recere, rigettare , limentu de materia, suppuramento, suppurazione,
vomitare. maturazione di tumore.
Regettàu, da part. rigettato, ributtato, vo Regòlliri v. a. (t. cat.) cogliere, corre, rac
multato. -

cogliere. Popigai, corre, prendere, pigliare.


Reggenti s. m. nomini de dignidadi, Reggente. Po ammuntonai, cogliere, raccorre, radunare,
Reggenti v. º chi reggit, reggente. rassettare, metter insieme. Regolliri sa rosa e
Reggènzia s. f guvernu, direzioni, reggenza, lassai sa spina prov. pigai su bonu e lassai su
erno, direzione. malu, cor la rosa e lasciar la spina. Po si
Règgia s. f palaziu de su Rei, Reggia, Regia. ghiri camminendu, raggiugnere, arrivare. Po
Reggibili agg. reggibile. arriciri, accogliere, raccettare. Regolliri su par
Reggidòri, ra v. m. e f. Reggitore, trice. tu, raccogliere il parto, far da levatrice. Re
Reggimentu s. m. po guvernu , reggimento. golliri sa menti in Deus, raccor la mente in
Po numeru determinau de sordaus cumandau Dio. Po cumprendiri. M. Regolliri su respiru,
de unu Colonnellu, reggimento. raccorre lo spirito, l'alito, riaversi. Regollirisì
Règgiri v. a. (t. de s'usu) reggere. 1. gu v. r raccogliersi, unirsi insieme. Regolliri is
Vernal . puntus, o maglias iscappadas de una migia,
Reghèscia s. f. (t. r.) altercazione, riotta. rifar le maglie di una calza. Regolliri v. n.
M. abbettia. trattendu de tumori, suppurare, venire a sup
Reghesciòsu, sa agg. (t. r.) alterco, conten purazione. Regolliri appari, adunare.
zioso, litigioso, riottoso. M. abbettiosu.
Regiamenti avv. regiamente, regalmente, al
Regollitivu, va agg trattendu de tumoris,
suppurativo.
la reale. -
Regollizàpulus s. m. cenciaiuolo.
Regicida s. m. uccisori de su Rei, regicida. Regordadòri v. m. ricordatore.
Regiòla s. f. (t. cat.) quadrello, quadruccio. Regordài v. a. ricordare, rammentare, ram
Giogaia sa regiola, giuocar a quadrelli. Regiola memorare, richiamare, o ridurre alla memoria,
fatta in forma de teula ciatta po teulada, far risovvenire. Regordai is mortus in sa mesa
pianella . - li trattai de cosas tristas in tempus de al
Regioladùra s. f. M. regiolamentu. erghia, ricordare i morti a tavola, dir cosa
Regiolài v. a. (t. cat.) ammattonare. fuor di tempo. Regordaisì n. p. ricordarsi, ram
Regiolàju s. m. mattoniero, fornaciajo di memorarsi , rammentarsi, sovvenirsi, ridursi a
Monattonl. mente, risovvenirsi.
Regiolamentu s. m. mattonamento, ammat Regordamentu s. m. ricordamento. M. regordu.
tonamento . Regordàu, da part. ricordato, rammemorato,
sovvenuto .
Regiolàu s. m. l'ammattonato, il mattonato.
Regiolàu, da part. ammattonato. Regordu s. m. ricordo, ricordanza, memoria,
Regioletta s. f, dim. traballu a regioletta, reminiscenza. Regordu frequenti, rammentìo.
lavoro a quadrelli. Regorta s. f incungia de is loris nous, ricolta,
Regirài. M. raggirai ec. ricolto. Regorta abbundantissima, ricolta stra
Regiru s. m. M. raggiru. moggiante, soprabbondante, che stramoggia .
Registradòri v. m. registratore. Denunzia de sa regorta, portata. Po arricida,
Registradùra s. f registratura. accoglienza, accoglimento. Regorta de materia
Registrài v. a. registrare, allibrare, notare, con in su pettus, empièma. Regorta simpli de ma
scrivere, ascrivere. teria, suppurazione, suppuramento. Regorta t.
Registràu, da part. registrato, notato, de Milizia, raccolta. Sonai a regorta, sonare a
Registru s. m. registro, libro pubblico. Re raccolta, batter la chiamata generale.
gistru de s'organu, e de aterus istrum., musica Begortu, ta part. colto, raccolto, adunato,
lis, registro. Cambiai registru ſig. cambiai ma raggiunto. M. su verbu . Trattendu de tumori ,
nera di operai, mutar registro. Registru de is suppurato, ridotto a suppurazione -
benis de is particularis, e de su chi si depit Regressu s. m. (T. Leg.) regresso.
REG REL 473

Reguardài v. a. apparteniri, riguardare, ap Relasciamentu s. m. stanchezza, stracoliezza,


partenere, concernere, attenere, aver rapporto. fiacchezza, lassitudine, lassità, lassazione. Po
Reguardaisì v. r teniri cura de sa saludi, ri sfridamentu trattendu de piedadi, o disciplina,
guardarsi, stare in riguardo, aversi cura. rilassamento, rilassatezza, rilassazione.
Reguardanti v. agg. riguardante. Relasciativu, va agg rilassante, che allenta
Peguardàu, da part. riguardato. le fibre.
Reguardu s. m. riguardo. Fueddai senza re Relasciau, da part. rinunziato, ceduto, ri
guardu , favellare senza barbazzale, senza ri messo. Po liberau de presoni, rimesso in libertà.
guardo o ritegno. Po respettu, riguardo, rispet Trattendu de costuminis, rilassato. Morali re
to, considerazione. Po cautela. Stai in reguardu, ilasciada, morale rilassata.
stare in riguardo, con cautela. Teniris reguardu, Relasciàu, da agg. debili, debole, rilasso,
o reguardaisì, tenirisì a contu, riguardarsi, stare stanco, infermo. -

in riguardo, aversi cura. Relàsciu s. m. rilascio, remissione. Po rela


Règula s. f modellu, regola, norma, modello, sciamentu de costuminis ec. rilassatezza.
ordine. Regula de paperi po scriri derettu , Relassàziòni s. f rilassazione, rilassamento.
regola. Regula de linna po riga paperi, e si Relatadòri v. m. e ra f raccontatore, trice.
smilis, regolo. Po institutu religiosu, regola, Relatai v. a. (t. sp.) riferire, raccontare,
narrare .
ordine religioso.
Reguladamenti avv. regolatamente. -
Relatamentu s. m. raccontamento, narrazione.
Reguladòri v. m. e ra f regolatore, trice. Relatàu, da part. raccontato, riferito.
Regulài v. a. regolare, ordinare, dar regola. Relativamenti avv. relativamente, correspet
tivamente.
Po guvernai, regolare, reggere, governare. Re
gulai sa boxi, modulare, regolar la voce. Regu Relativu , va agg. relativo.
daisì v. r. e n. p. regolarsi. Relazionedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) re
Begulamentu s. m. regolamento, ordinamento. lazioncella.
Regulamentu de boxi, modulazione. -
Relaziòni s. f relazione, referimento. Rela
Regulanti v. agg. regolante. zioni reciproca, correlazione, correspettività.
Regulàri s m. Regolare, Religioso. Relevài v. a. arzai, e arziai de nou, rilevare,
Regulàri agg. regolare. levar su . Po remittiri in bonu stadu, rilevare,
Regularidàdi s f regolarità, conformità alle rimettere in buono stato. Po liggiri is paraulas
regole. Po osservanzia, regolarità, osservanza, de una scrittura, rilevar le parole da uno scritto.
esattezza nell' osservar le regole. Relevaisì n. p. rilevarsi.
Regularmenti avv. regolarmente. Relevàu, da part. rilevato. Po elevau. M.
Regulàu, da part. regolato, Regulau im su Relevàu , da agg. alzau, o cucurucciu, ele
spendiri, assegnato. Omini regulau, economu, vato, colmo, convesso. Su figau a inturu est
uomo assegnato. infossau, o cavu, a foras est relevau, o cucu
Reguledda s. f. dim. (dd pron. ingl.) regoluzza. rucciu, il fegato è dentro cavo, e di fuori col
Règulu s. m. regolo. mo, convesso, o scrignuto.
Rei s. m. Re, Monarca, Sovrano, Potentato. Religionariu s. m. Professori de una religio
JPo simil. si narat de chini superat is aterus in mi, religionario. -

alguna cosa. Issu est rei de is usurarius, egli è Religiòni s. f religione. Po institutu religiosu,
re degli usurai. Po una figura de is cartas de religione. -

giogu, o de su scaccu, re. Religiosamenti avv. religiosamente, piamente.


Reiga s. f. M. raiga. Religiosidàdi s. f religiosità :
Reigaisì. M. raigaisì, Religiòsu s. m. chini bivit basciu algunu in
Reina s. f. (t. sp.) Regina. Po una dama de stitutu religiosu, religioso,
su giogu de su scaccu, regina. Religiòsu, sa agg religioso, pio.
Reinài, reinàu ec. (t. sp.) M. regnai. “ Reliquàtu s. m. (t. fr. in usu) avanzu, avanzo,
Reintegrài v. a. (t. de s usu) reintegrare, rimanente, residuo, resto, rimaso.
rintegrare, rinnovare, rimetterla cosa nel primo Reliquia s. f si narat de is corpus, o ossus
essere . de is si ec. reliquia.
Reintegràu, da part. reintegrato. Reliquiari s. m. vasu, quadru ec. aundi si
Reintegraziòni s. f. (t de s'usu) reintegrazione. cunservant is reliqùias, reliquiario, reliquiere.
Reiteràbili agg. (t. de s usu) chi si podit re Relogèri s. m. (t. sp.) orologiere, oriuolajo,
pitiri prus bortas, reiterabile: oriolajo.
Reiteradamenti avv. (t. de s'usu)reiteratamente. Relògiu s. m. (t. sp.) orologio, oriolo, e
Reiterài v. a. (t. de s'usu) replicai, o refai oriuolo. Sa cascia, la cassa. Su dranti,
prus bortas sa propria cosa, reiterare. mostra, e abusivamenti quadrante. g" -

Reiteràu, da part. reiterato. ponte, castello. Su spiragliu, lo spiraglio. ls


Reiteraziòni s. f. (t. de s'usu) reiterazione, turnus, le viti. Is ascias, i perni. Sa verga, la
replica, verga. Palitta de sa verga, paletta. Su ſusu, pira
Reladòri, ra v. m. e f. (t. de s'usu) relatore, mide. Su tamburru, tamburo. S'ascia dº Sul

trice. tamburru, chiavistello. Su barrilettu, chi con


Relasciài v. a. rilasciare, cedere, rinunziare, tenit sa molla maista, bariletto del tamburo. Sa
rimettere. Po liberai de presoni, rilasciare, dar molla, molla, fascia, Sa corda, corda. Donai
la libertà. Po rendiri lubricu, lubricare, render corda, caricare. Su cristallu, vetro. Sa fleccia,
lubrico il corpo. Po spoderai, rilassare, strac lancetta. Su balanzinu, bilanciere. Is rodas, le
care, allentare, snervare, dissolver le forze. ruote. Sa roda de incontru, ruota dei riscontri.
Trattendu de costuminis, relasciaisì n. p. sfridais, Sa aletta de custa roda, paletta. Rocchettu,
rilassarsi, rattiepidirsi nel fervore, nella pietà. rocchetto. Ala de su rocchettu, ala del rocchetto,
474 REL REM

Sa crai, chiave. Cadena a duus o tres ſilus, Rembumbai cc. M. rembombai.


catena a due o tre fili. Pumu de seda guerniu Renmediabili agg. rimediabile. -

in oru, cordone di seta guarnito in oro. Re Remediadòri, ra v. m. e f. rimediatore, trice.


logiu streccau, orologio schiacciato. Relogiu a Remediài v. a rimediare, riparare, provve.
sabonetta, a doppiu quadranti, orologio a sa dere, por rimedio, riparo. -

vonetta, a doppia mostra. Relogiu cun isveglia Rimediàu, da part. riparato, che ha posto
rinu, orologio colla sveglia. Relogiu cun con rimedio.
tornu de giargonis, o siant diamantis grogus, oro Remèdiu s. m. rimedio, riparo.
logio con contorno di giargoni, ossiano diamanti Remeritài v. a. rimeritare, rimunerare , ri
gialli. Relogiu a aqua, elºssidra, oriuolo ad acqua. compensare.
Relogiu de soli, orologio solare. Su spigoni de Remeritàu, da part. rimeritato.
ferru, chi signalat is oras, stilo. Relogiu di Remirài v. a. mirai, e mirai cun attenzioni,
rimirare .
arena, orologio a polvere.
Reluxenti v. agg. rilucente. Remiràu, da part rimirato.
lielixiri v. n. cumparriri, fai spiccu, rilucere, Remisibili agg (t. de s usu ) perdonabili,
relacere, risplendere. remissibile, rimessibile, condonabile, perdonabile.
itemacciadura s. f ribaditura, raffibbiata, Remissiòni s. f rimessione, remissione, rila
ribattuta. scio, rilassazione, indulto, dispensa. Po per
Remacciài v. a. (t. sp.) ribadire. Remacciai donu, remissione, perdono, perdonanza. Re
colpus, raffibbiar colpi. missioni de calentura, remissione, declinazione
Reinacciamentu s. m. ribadimento, di febbre. -.

Remacciàu, da part. ribadito. Remissirisì v. n. p. (t. r.) furriaisì contrade


Remadòri v. m. remigante, rematore, vogante, unu. M. imbistiri.
vogatore. - - Remissòria s. f. (T. Curial.) patenti, cun sa
Remadùra s. f. e remamentu, s” attu de remai, quali si remittit algun attu giuridicu a unu ,
remissoria .
il remare. Provvista de remus, remeggio, pala
mento, guernimento di remi. Renùttiri v. a. (t. lat.) rimettere, mandare,
Remài v. n. remare, remigare, vogare. inviare. Remittiris n. p. po rapportaisì, rimet
Remàju s. m. Maistu, chi fait remus, remajo. tersi, rapportarsi, riferirsi. Sa calentura re
Remandài v. a. rimandare, mittit, la febbre rimette, torna di nuovo, o
Remandàu, da part. rimandato. viene nuova accessione. Trattendu de calentura
Remanenti s. m. (t. de s'usu) arrestu, rima algunus usant remittiri po declinai. Sa calen
nente, avanzo, rimaso, resto, rimasuglio. tura hat remittiu, la febbre ha declinato.
Remangài, remangadura, remangau ec. M. Remittiu , ia part. mandato, inviato, rappor
arremanga ec. tato, riferito. - -

Remarcàbili agg. rimarcabile, rimarchevole, Remoddài v. a. (dd pron. ingl.) ammollare,


riguardevole. - ammollire, far molle, imbagnare, umettare ,
Remarcài v. a. contraddistinguere, contras render una cosa pastosa, invincidire, far dive
segnare, distinguere a confronto. nir vincido, floscio, vizzo. Remoddaisì n. p.
Remarcàu, da part.. contraddistinto, distinto trattendu de cosas de pappai, chi poumedadi
a confronto. sobbrada benint troppu moddis, e perdint sa
Remarginài v. a. (t. de s'usu) saldai trattendu prima consistenzia, umigare, divenir floscio ,
de feridas ec. rimarginare, rammarginare, cica cominciar a infracidare. Po beniri viscosu, rav
trizzare, saldare una ferita. Remarginaisì n. p. vincidire, divenir vincido, viscoso.
saldaisì, rammarginarsi, saldarsi. Remoddamentu s. m. (dd pron. ingl.) ammol
Remarginàu, da part. rammarginato, cicatriz lamento, immollamento. -.

zato, saldato. Remoddàu, da part.. (dd pron. ingl.) ammol


Remasuglia s. f rimasuglio, avanzaticcio. lato, ammollito, imbagnato, umettato, fatto ,
Rematài v. n. perdiri su vigori, essiri debili o divenuto vincido, molle, floscio.
de forzas po edadi o po maladia, accasciare, Remodernài v. a. ri rnare, ridurre all'
acquacchiare. Rematasì m. p. accasciarsi. uso moderno.
Rematàu, da part. accasciato, acquacchiato, Remodernàu, da part. ridotto all'uso mo
dermo, rimodernato. sa
affralito.
Remàtu s. m. (t. sp.) fini, terminu, fine, Remolinàda. M. remolinu.
termine. A s'ultimu rematu, a su fini de is Remolinài v. n. (t. sp.) si narat de is bentus,
cosas avv. alla fin fine. Po grandu debilesa, e de s'aqua, rimolinare, aggirare impetuosa
accasciamento . mente, rotare, girare attorno con impeto -
Rembombài v. n. fai rembombu, rimbomba S aqua remolinat, l'acqua rimolina.
re, risuonare, far rimbombo. Trattendu de Remolinu s. m. (t. sp.) remolino, nodo, o
tronu, rugghiare. ruppo di venti, scionata, turbine, oragàno -
Rembombanti v. agg. rimbombante. . f" de bentu e di aqua, chi proit, bif
Rembombàu, da part rimbombato, risuonato. fera, ritroso di vento, e di pioggia. Remolinu
Trattendu de boxi, eccheggiato. di aqua in mari, o in flumini, vortice, voragine.
Rembombu s. m. rimbombo, strepito, scoppio. Remòliri v. a. moliri de nou, rimacinare.
Rembombu de boxi, eco. Rembombu de tronu, Remonài v. a. (t. r.) sincopau e usau po ram
"" , e ruggio. memorai. M. menzionai.
emborsài v. a. (t. de s'usu) restituiri spesas Remòni s. m. (t. r.) M. menzioni.
fattas a favori di atera persona, rimborsare. Remontadùra s. f rassettatura, rassettamereto.
Remborsàu, da part rimborsato. Remontadura de bottas, racconciamento, con
Remborsu s. m. ( t. de s'usu) rimborso. ciero, rassettamento di stivali. º -a
REM REN 475

Remontài v. a. rassettare, rimettere in sesto. Renàsciu, ia part. rinato.


Remontai una mostra , rimontare, rimetter in Renculài v. n. torrai in palas, rinculare, ar
sesto un orologio. Remontai is bottas, rennovai retraisi, tirarsi addietro, farsi indietro, indie
solas e impenas interas a is bottas, racconciare, treggiare.
rassettare gli stivali, rifare intieramente il cal Renculàti, da part. torrau in palas, arretrato,
zamento degli stivali. (V. remonter fr.) fattosi indietro.
Remontàu, da part, rassettato. Trattendu de Renda s. f intrada , rendita , prebenda ,
relogiu, rimontato. Trattendu de bottas, ras finanza, entrata , assegnamento.
settato . -
Rendadòri s. m. M arrendadori.
Remordimentu s. m. rimordimento. Rendài, rendàu, rendamentu ec. M. arrendai ec.
Remòrdiri v. a. metaf reconosciri is erroris, Rendevù s. m. (t de s'usu) saluto, inchino,
riva renza.
o culpas committiascun displaxeri, rimordere:
Remòrdiu, ia part. rimorso, ravveduto de' Rendimentu s. m. rendimento. Rendimentu
falli commessi. de grazias, rendimento di grazie, ringraziamento.
Remòriu. M. romuriu. Rèndiri v. a. e arrendiri, rendere, arrendere.
Remorsu s. m. rimorso, rimordimento. Rendirisi n. p. rendersi, arrendersi. M. arrendiri,
Remòtu, ta agg (t de s usu) rimoto, remoto. Po restituiri, rendere, restituire . Po domai
Removibili agg rimovibile . contus, render ragione, conto. Po fruttai,
Removimentu s. m. rimovimento. rendere, fruttare. Rendiri s' anima a Deus,
Remòviri v. a. (t. de s usu) allargai, rimuo render lo spirito, morire: Rendiri grazias,
vere, smuovere, sommuovere. Po scartai. M. riportar grazie, render grazie, ringraziare. Ren
Po dissuadiri . M dirisì culpau, rendersi in colpa. Rendiri testi
Remòviu, ia part. rimosso. monianza, attestare, render testimonianza.
Reneziòni s. È (t. de s'usu) rimozione, ri Rèndiu, ia part. reso, renduto, restituito.
movimento. -
Renditda s. f. M. arrenduda.
Rempatriaisì v. n. p. torrai a sa patria, rim Renèscia s. f riuscita , successo , evento ,
patriarsi. - - esito. Fai bona, o mala renescia, far buona,
Rempatriàu , da part. rimpatriato. o mala riuscita. -

Remplasài v. a. (t. fr.) sostituiri unu in logu Renescibili agg. riuscibile.


de un ateru, scambiare, rimpiazzare, sostituire, Renescimentu s. m. riuscimento. M. renescia.
surrogare. Remplasai is ispesas po remborsai, Renèsciri v. n. riuscire, sortire, aver effetto,
rimborsare, rinfrancarsi delle spese. accadere, avvenire. Renesciri beni, o mali,
Remplasàu, da part scambiato, surrogato. riuscir bene, o male, aver prospero, o con
trarno esito .
Trattendu de spesas, rimborsato.
Remu s. m. remo. Retirai is remus in sa ga Renèsciu, ia part. riuscito, avvenuto, accaduto.
lera, e accomodaiddus a traversu de issa, acco Renforrài v. a. poniri de nou in su forru,
nigliare. Teniri is remus in aria senza toccai rinfornare, infornar di nuovo.
s'aqua, afforneliare, fermare i remi in aria. Renigna s. f. (t. cat.) disassussegu, inqòietu
Maistu de remus, remafo. dini, stizza, inquietudine.
Remucài. M. remurcai. Renignài v. n. inqòietaisì, stizzarsi, inquietarsi.
Remuneradòri, ra v. m. e f rimuneratore, trice. Po abbetiai, altercare, rissare .
Remunerài v. a. rimunerare, rimeritare, gui Renignòsu, sa agg. stizzoso, adiroso. Pipiu
derdonare, remunerare. renignosu, chi tenit pagu paxi, bambino ram
Remuneratòriu, ria agg. (T. Leg.) remunera mart c'Oso .

torio. Renitenti agg. M. repugnanti.


Remuneràu, da part rimunerato, remunerato. Renitènzia s. f M. repugnanzia.
Remuneraziòni s. f rimunerazione, remune Rennèga rennèga, lima lima. M. arrennega
razione. arrell negra .

Remurcài v. a. trattendu de bastimentu, chi Rennègai v. a. rinnegare. Rennegai sa Fidi,


si tirat unu cun s ateru a forza de remus, apostatare, allfurar la Fede, ribellarsi daiia
rimorchiare, rimurchiare, rinburchiare. Trat Religione. Rennegaisì t. r. po inqòietaisì. M.
tendu de remurcu de bois, chi si ponint a is Rennegamentu s. m. rinnegamento.
carrus, o de cuaddus a is carrettonis , trainare Rennegau s. m. su chi hat rennegau sa Fidi,
a trapèlo, o in trapì lo . rinnegato, afòstata.
Remurcàu, da part. rimorchiato, remorchiato. Rennegàu, da part. rinnegato, ribellato.
Trattendu de bois ec. trainato a trapèlo. Rennegàu, da agg. (t. r.) M. inqietu.
Remurcu s. m. Trattendu de navius, rimur Rennegòsu, sa agg (t. r.) M. iracundu.
chio, rimorchio. Poniri remurcu , rimorchiare. Rennègu s. m. (t. sp.) stizza.
Po remurcu de carrus, o carrettonis aggiungendu Rennovàbili agg. rinnovabile,
unu giù a s'ateru, o unu cuaddu a s” ateru, Rennovadòri v. m. e ra f rinnovatore, trice,
trapèlo. rinnovellatore.
Remustài v. a. ammesturai binu becciu in is Remnovài, e renovài v. a. rinnovare, rinova
cubidinas cun s axina, o cun su binu nou, re, rinnovellare, rinovellare, ricominciare, ri
rincappellare, tagliare il vino. V. Franzios. pigliare a fare. Rennovaisì n. p. rinnovarsi,
Remustàu, da part. rincappellato. Binu re rinnovellarsi, riassumere le prime forme. Po
mustau, vino tagliato, rincappellato. pigaindi is cosas beccias, svecchiare. Po poniri
Renascenti v. agg. rinascente. sa cosa in su stadu primitivu, reintegrare, rin
Renascimentu s. m. rinascimento, rinascita. tegrare. Rennovai unu discursu, rattaccare, ri
Renàsciri, v. n. nasciri de nou e si narat de pigliare un discorso. Rennovaisì de sa luna,
s' effettu de su Battisimu propriamenti, rinascere. novellare, rinnovarsi.
476 REN REP

Rennovamentu s. m. rinnovamento, rinno Repentimentu s. m. (t. sp.) M. pentimentu.


vellamento. Repentinamenti avv. repentinamente, improv.
9lsatrmente.
Rennovàu, da part. rinnovato, rinovato, rin
novellato, rinovellato. Repentinu, na agg. repente, repentino, im
Rennovaziòni s. f rinnovazione, rinnovagione, provviso, subitaneo.
rinnovata, rinnovellazione. Repentirisì, e arrepentirisi (t. sp.) M. pentirisì.
Renta s. f entrata, rendita. Repentiu, da part. M. pentiu.
Rentixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) ren Repetidamenti avv. iteratamente, reitera
tarmente.
dituzza.
Renùnzia s. f rinunzia, rinunziamento, rifiuto. Repetiziòni s. f ripetizione, repetizione, spes
Renunziadòri v. m. rinunziatore. seggiamento.
Renunziài v. a. rinunziare, cedere, rilasciare, Repiccài v. a. sonai is campanas a festa,
rifiutare, renunziare. sonar le campane a festa. Fig. po adornai, in
Renunziamentu s. m. rinunziamento. flocchittai. M. Po somai unu strum. cun maestria.
Renunziàu, da part rinunziato, ceduto, ri M. sonai. Repiccai una porta, picchiai frequenti
fiutato. una porta po dd'aberriri, ripicchiare.
Renunziazioni s. f rinunziazione, rinunzia Repiccàu, da part. sonato a festa. Po
adornau. M.
gione, renunziazione.
Renùnziu s. m. M. renunzia. Repicchettu s. m. dim. sonadedda de strum.
teparabili agg riparabile, riparabile. musicali, o de campanas, piccola sonata. Po
Reparadòri, ra v. m. e f, riparatore, trice, corpu frequenti donau asuba de corpu, ripie
reparatore, trice. chio, ripicco.
Reparadùra s. f riparatura. M. reparu. Repiccu s. m. (t. cat.) suono di campane
Reparài v. a. reparare, riparare, porre, dare, a festa,
pri riparo; e si usat cun su terzu casu. Repilài v. a. fai su repilu a sa barba, est a
Po defendiri si usat cun s” accusat. riparare, sciri a pilu rovesciu, radere contrappºlo, dare
difendere, aver riparo, munire. Po acconciai, il contrappòlo, radere il pelo a rovescio.
refai, riparare, rifare, risarcire ristaurare.
-
Repilàu, da part che ha raso contrappºlo.
Po impediri, riparare, vietare, impedire, resi Repilogai v. a. (t de s'usu') resuminai, ri
stere, arrestare, porre opposizione. Reparai una pilogare, riepilogare, ricapitolare. -

domu, riattare una casa. Reparai cun reparu Repilu s. m contrappèlo; Fai su repilu a
de terra postizza, arginare. Reparai is dannus, unu fig. offendiri sa reputazioni, dare il con
riparare i danni, indennizzare. Reparais n. p. trappºlo, lacerar l'altrui fama.
retiraisì in algunu logu, ripararsi, ritirarsi, Repitidòri v. m. ripetitore, repetitore, ripetente.
ricoverarsi. Repitidùra s. f ripetitura.
Reparamentu s. m. riparamento, riattamento. Repitimentu s. m. ripetimento. -

Reparàu, da part. riparato, difeso, munito, Repitiri v. a ripetere, repetere, ridire, repli
risarcito, ristaurato, impedito, ritirato, ricove care, iterare, reiterare Repitiri colpus, parau
rato. M. su verbu. las, amelezzus, raffibbiar colpi, replicare, ri
Reparazioni s. f riparazione, refezione, ri peter parole, minacce. Po imprimiri, e replicai
storo. Reparazioni de ipotecas, acconcime, rac cun vemenzia, inculcare, imprimere.
comodamento, riattamento. Repitiu , ia part. ripetuto, repetito , iterato -

Repartidamenti avv. ripartitamente. reiterato. Po imprimiu, inculcato. -

Repartinentu s. m. ripartimento, scompar Repitiziòni s. f ripetizione, repetizione. Po


timento . figura rettorica, repetizione.
Repartìri v. a. ripartire, scompartire, distri Replanai v. a. fai planu, pianare, adeguare,
buire in parti. -
appianare, pareggiare, spianare, far piano.
Repartiu, da part. ripartito, scompartito, rap Replanau , da part. pianato, appianato, ade
partito. gitato, spianato, pareggiato.
Repartiziòni s. f ripartizione, distribuzione, Replantài v. a. plantai de non, ripiantare.
diramazione. Replantàu, da part, ripiantato.
Repàru s. m. riparo, difesa, rimedio. Fai re Replanu s. m. spaziu piticu planu, pianerotte.
parus a sticcau, fare steccato, barriera, serraglio, Po replanu de si , pianeròttolo , ripiano.
isbarra, broccato, barricato. Reparti, chi si fait Replètu, ta agg (t de s'usu) plenu, ripieno,
in is turris, bertesca. Fai custus reparus, al satollo, repleto.
bertescare. Fortificaisì cun similis reparus, alber Replezioni s. f. (t de s'usu) replezione, ab
tescarsi, munirsi con bertesche. Reparu de terra bondanza d'unori, e riempimento di stomaco .
postizza, argine. Reparu de domus, risarcimento Rèplica s. f replica. Senza replica avv. senza
di case. rifitto, senza replica. Po repetizioni de parau
Reparàri. M. repartiri. las de su propriu significau, inculcazione di .
Repassàda s. f ripassata. Donai una repassada parole,
fig. esaminai, considerare, esaminare,dare una Replicadamenti avv. replicatamente: Replica
ripassata. Fai una repassada a unu, faiddi una damenti, a forza de persuasioni, inculcatamente.
forti reprensioni, fare una ripassata ad uno, Replicài v. a. torrai a fai de nou, replicare,
correggerlo, ammonirlo con grida e minacce. reiterare, rifare Replicai po torrai a nai, re
Repassài v. n. ripassare. Po esaminai v. a. plicare, ridire. Po abbetiai, o contraddixiri ,
esaminare, considerare. replicare, contraddire . Replicai is cosas giù -
Repassàu, da part. ripassato. nadas, ribeccare, rimbeccare, ripigliar le cose
Repenti de repenti avv. repente, repentemente, dette. Replicai cun vemenzia, imprimiri, incul
d'improvviso. In forza di agg M. repentiau. care, imprimere. Replicai paraulas, batter parole.
REP REP 477

Replicàu, da part. replicato. Po abbetiau, Reprensòriu, ria agg. chi reprendit po allar
contraddetto, replicato. Replicau cun vemenzia, gai de is vizius, riprensorio. -

imprimiu, inculcato, impresso. Has replicau is Represàglia s. f su reteniri sa cosa allena


proprias cosas, hai rimbeecato le stesse cose. perforza, candu capitat in poderi de unu ,
Repòniri v. a. (t. lat.) riporre, riponere, ri rappresaglia, ripresaglia. (
mettere, o collocarla cosa dov'era prima. Po Represài v. a represagliai, fai represaglia,
poniri de nou, riporre, rappresagliare, fare rappresaglia, soprappigliare,
Repopulài v. a. populai de nou , ripopolare, M rappresaglia.
n" n. p. ripopolarsi.
Repopulàu, da part. ripopolato.
Representài, representau ec. M. rappresentai ec.
Repriiniri v. a reprimere, rintuzzare, schiac
Reportadòra v. f. rapportatrice. ciare , " , fare star a segno, compri
Reportadòri v. m. riportatore. Po rapporta mere, raffrenare.
dori. M. - -
Reprìmiu, ia part. represso, rintuzzato, raſ
Reportài v. a. (t pop.) relatai, contai, rap frenato, compresso, conquiso.
portare, riferire, raccontare. M. rapportai. Po Reprobài (t. sp.) reprobau ec. M. reprovai,
apportai. M. Po acqistai, riportare, acquistare. Bèprobu, ba agg. rèprobo, maligno, malvagio.
Po dilatai, differire, riportare. Reportai su Po cundennau, reprobo, dannato, maledetto
triunfu, riportare il trionfo. Po rendiri, fruttai, da Dio .
fruttare, produrre. Reprodùsiri v. a produsiri de nou, riprodurre.
Reportamentu s. m. referimentu, rapporta Reproduziòni s. f riproduzione, rigenerazione.
mento, riportamento. M. rapportu. Repromissibni s. f repromissione, ripromis
Slone.
Reportanti V. agg. riportante -

Reportàu, da part riportato. Po rapportau. M. Repromittiri v. a. promittiri de nou, ripro


mettere .
Reposadamenti avv. riposatamente.
Reposadòri v. m. riposatore, riposante, che Repromittiu, ia part ripromesso.
dà, e che prende riposo. Reprotestài v. a protestai de nou, riprotestare.
Reposài v. n. riposare, prender riposo. Po Repròva s f riprova, ripruova, esperienza,
cessai, cessare, riposare, restare. Po dormiri, riscontro.

dormire , riposare. Trattendu de cadaveru Reprovadòri v. m. riprovatore.


sepultau, riposare, giacere. Po posai de nou Reprovài v. a. disapprovai, riprovare, rifiu
v. a. riposare. Po fai discansai, o reposai v. a. tare. Po provai de nou, riprovare.
riposare, far riposare. Reposu in issu, o mi Reprovàu, da part riprovato.
reposu asuba de issu, mi riposo sopra di lui, Reprovaziòni s f riprovazione, riprovagione.
me ne stò a lui interamente, gliene lascio tutta Repùbblica s. f repubblica.
la cura. M. discansai. Repubblicànu, na agg. repubblicano.
Reposamentu s. m. riposamento. M. reposu. Repubblichedda s. f. dim. ( dd pron. ingl.)
Reposàu, da part. riposato, che ha avuto repubblichetta.
riposo. Repubblicista s. m. repubblichista, che vive
Reposàu, da agg tranqillu, riposato, quieto, in repubblica. Po resistenti a su guvernu regiu,
tranquillo, riposevole. antimonarchico . -

Reposiziòni s f s'attu de torrai a logu un Repudiài v. a. (t. lat.) repudiare, ripudiare,


ossu slogau, riposizione. rifiutare, rigettare.
Repostu , sta part. riposto. - Repudiàu, da part repudiato.
Repòsu s. m. riposo, quiete, pace, tranquillità. Repùdiu s. m. ripudio, rifiuto, ricusa, ri
Reposu depustis de viaggiu fattu po terra o po nunzia, rigetto.
mari, giolito. Su vascellu est in reposu, o Repugnài v. n. opponirisi, essiri contrariu,
ancorau in su portu, in calma, il vascello è ripugnare, repugnare, ostare, contradiare, op
in giòlito. porsi, contrastare, fare resistenza, contrariare.
Repregài v. a. pregai de mou, ripregare. Repugnanti v. agg. ripugnante, ritroso, schivo,
Repregàu, da part. ripregato. -
schizzinoso, schifo.
Reprendidòri, ra v. m. e f. riprensore, ri Repugnànzia s. f ripugnanza, repugnanza ,
prenditore, trice. contrarietà , renitenza , resistenza , ritrosia ,
Reprendimentu s. m. riprendimento. M. re aversione, reluttanza.
prensioni. Repugnàu, da part opposto, contrastato,
Reprèndiri v. a. riprendere, incrapare, sgri contrariato.
dare, arguire, biasimare, ammonire biasimando. Repulidòri v. m. ripulitore.
Reprendiri a zerrius, garrire, riprendere con Repulidùra s f ripulitura.
istridi, o sgrida. Repulimentu s. m. ripulimento.
Reprèndia, ia part. ripreso, sgridato, biasimato. Repuliri v. a puliri de nou, ripulire, rifor
Reprensibili agg. riprensibile, riprendevole, bire, rinettare, ripurgare.
riprensorio, biasimevole. Repuliu, da part. ripulito, ripurgato.
Reprensibilmenti avv. riprensibilmente, ripren Repulsa s. f. (t. de s usu) repulsa, ripulsa,
devolmente. - a - ,
esclusione, negativa.
Reprensioni s f riprensione, correzione, Repulsài v. a. (t. de s'usu) repudiai, ripul
rimproccio, biasimo. Reprensioni forti, levacapo, sare, repulsare, dar ripulsa, rigettare.
bravata. Reprensioni aspra, spellicciatura. Repulsàu, da part. rigettato, ribattuto. In forza
Reprensivu, va agg riprensivo, bravatorio. di agg. repulso, rejetto.
Tonu de boxi reprensiva, tuono di voce bra Repulsivu, va agg. repulsivo.
vatoria, minacce ole. -
Repuntài v. a. cosiri cun puntus fitttts, in
Reprensòri. M. reprendidori. ttutire . -

p N Il n
478 REP RES

Repuntàu, da part. impuntito. Reservài v. a. riservare, reservare, ritenere,


Repuntu s. m. in puntara. conservare. Reservaisì n. p. riservarsi. Reservai
Repurgài v. a. purgai de nou, ripurgare. po differriri, riservare, riserbare, differire.
Repurgàu, da part ripurgato. Reservàu, da part. riservato, riserbato. Po
Reputài v. a. reputare, riputare, giudicare, circospettu, prudenti, riserbato, circospetto,
stimare, credere, tenere in concetto. Reputaisì prudente.
n. p. reputarsi . - Reservaziòni s. f reservazione, riservazione,
Reputàu, da part. " , riputato. riserbazione, riserbo.
itcputazionedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) Resfriadùra s. f. (t. sp.) raffreddatura, catar
riputazioncella. - ro, infreddatura. M. resfrìu .
Reputaziòni s. f reputazione, riputazione, sti Resfriài v. a. (t, sp.) raffreddare, infreddare,
me: , onore . -
costipare. Resfriaisì n. p. infreddare, accatarrare,
Requadrài v. a. fai quadru, riquadrare. raffreddarsi.
tequadràu , da part. riquadrato. Resfriàu s. m. M. resfriu.
Reqòiài v. a. cantar le requie. Resfriàu, da part. (t. sp.) raffreddato, infred
Requisitòria s f o requisitoriu s. m. (T. dato, accatarrato, divenuto catarroso.
Forens ) requisitoria. . . Resfrìu s. m. raffreddore, costipato, infred
Requisitu s. m. requisito. damento, infreddatura. Resfriu pigau immedia
Resa s. f resa. Intimai sa resa a una plazza tamenti a unu scalentamentu, calda, caldàna,
assediada, far la chiamata ad una piazza as scalmàna, e searmàna. Su pigai simili resfriu,
sediata, perchè si arrenda. scalmanare, scarmanare, pigliare una scarmàna.
Resài v. a. (t. sp.) recitare, orare, far Chi hat pigau simili resfriu part. scarmanato,
orazione, preghiere, dir l ſfizio divino. V. scalmanato, che ha preso la scarmàna. Resfriu
Franzios. de cuaddu, infreddatura, morfonduto.
Resaltài v. n. fai spiccu, risaltare, spiccare. Resguardaisì v. r. temiri cura de sei, riguar
Resaltai, fai resaltu, bessiri foras trattendu de darsi, aversi cura.
membrus di edifiziu, risaltare, far risalto, ri Resguardu s. m. riguardo. Tenirisì resguardu,
crescere in fuora. Fai resaltai v. a. fai brillai, stare in riguardo, aversi cura.
sfar risaltare, fare spiccare. Resia s. f. t. r. e generali de is rettilis, serpe,
Resaltàu, da part risaltato , i rettili, o animal rettile.
Resaltu s. m. spicco, comparsa, " Residenti v. agg. residente, dimorante, abitante.
bella vista. Trattendu de membru di ediliziu, Residènzia s. f. abitazioni, residenza, dimora,
chi bessit foras, risalto. permanenza, soggiorno.
Resanamentu s. m. risanamento. Residiri v. n. (t. sp.) abitai, risedere, dimo
Resàu, da part. che ha detto, o recitato l' uf rare, abitare, soggiornare.
.fizio divino, o che ha fatto le sue preghiere. Residu, ia part dimorato, abitato, soggiornato.
Rescattadòri v. m. riscattatore, ricomperatore, Residuu s. m. avanzu, residuo, resto, rima
liberatore, redentore. nente, avanzo.
Rescattài v. a. riscattare, ricomperare, ri Resignài v. a. (t. sp.) Po renunziai. M. Resi
cuperare. gnaisì v. r. uniformaisì a sa voluntadi de una,
Rescattàu, da part. riscattato. rassegnarsi, uniformarsi alla volontà di alcuno.
Rescattu s. m. riscatto, ricomperamento, ri Resignàu, da part. Po renunziau, M. Po uni
cuperamento. Po su preziu de su rescattu , formau, rassegnato, uniformato,
riscatto. -
Resina s. f umori viscosu des abeti ec. ragia.
Rescindiri v. a. (t. de s'usu) annullai, abo Resistenti v. agg. resistente.
liri , rescindere, abolire, cassare. Resistènzia s. f resistenza.
Rescindiu, ia part. rescisso, cassato, annullato. Resistiri v. n. resistere, ripugnare, contrastare,
Rescottaisì v. n. p. faisì a rescottu , si narat far resistenza, contraddire, contrapporsi, dar
propriamenti de cosas de latti e similis postas a contro, far retta, ricalcitrare. Resistiri po suf
foga , e no beni attendias, rappigliarsi, divenir friri, resistere, soffrire, sopportare. Resistiri a sa
ricotta . pistadura, a su marteddu, reggere al martello.
Rescottàu, da part. rappigliato, rappreso, Resistiu, ia part che ha fatto resistenza :
divenuto ricotta. sofferto, sopportato.
Rescottu s. m. ricotta. Resmìglia s. f. (t. sp.) ghianda del membro
Rescrittu s. m. reseritto. genitale.
Reseladòri. M. reselosu. Resolventi v. agg. risolvente. Resolventi trat
Resclài v. n. (t. sp.) temere, dubitare, sospet tendu de bentosidadi de brenti, carminativo ,
tare, ribrezzare, aver ribrezzo, sentir paura. che risolve la ventosità del ventre . -

Reselàu , da part. che ha avuto ribrezzo, so Resolvibili agg. risolvibile, resolvibile, risolubile.
spetto, dubbio. -
Resolvimentu s. m. risolvimento.
Resclòsu, sa agg (t. sp.) che ha ribrezzo, Resòlviri v. a. po redusiri, risolvere, ridurre.
sospettoso, dubbioso. Po consumai, risolvere, consumare, disfare ,
fesèlu s. m. (t. sp.) ribrezzo, timore, dubbio, ridurre in niente. Po deliberai, risolvere, de
sospetto . terminare, deliberare, statuire. Resolviri sa ben
Resentimentu s. m. risentimento. tosidadi de brenti, risolvere, carminare la ver
Resentri v. a. displaxiri, risentire. Resentirisì tosità del ventre, carminare i ſlati. Resolvirisì
n. risentirsi . n. p. risolversi. Resolvirisì a fai una cosa, con
Resentiu, du part risentito. dursi a fare una cosa.
Reserva s. f riserva. Arma, cuaddu de re Resòlviu, ia part. risoluto,
serva, arma, cavallo di ricambio, di rilasso. Resolutivu, va agg. resolutivo, risolutivo.
RES RES 479

Resolùtu, ta agg. risoluto. rile, brillare, lampeggiare, splendere, tralucere,


Resoluziòni s. f risoluzione, resoluzione, dis sfavillare.
soluzione. Po sciollimentu de difficultadi, riso Resplèndiu , ia part. brillato, chiarito.
luzione. Po deliberazioni, risoluzione, delibe Respondidòri, respondiri ec. M. respundidori,
razione, decisione. respundiri ec.
Resortu, ta part M. resolviu . Responsabili agg. risponsabile.
Resparmiadòri v. m. risparmiatore. Responsivu, va agg. risponsivo, responsivo.
Resparmiài v. a. astenirisì de s'usu de una Responsòriu s. m. responsorio. Franzios.
cosa, usaidda cun reguardu, risparmiare, usare Resposta s. f risposta, risponso. Resposta
una cosa con riguardo. Resparmiai trattendu truncada, risposta recisa. -

de spesas, risparmiare, far masserizia, aste Respostazza s. f. pegg. rispostaccia.


nersi dalle soverelie spese. Po eccettuai, ri Respundenti v. agg. e sust. rispondente.
sparmiare, eccettuare. Resparmiaisì v. r. rispar Respundidòri v. m. risponditore, rispondente.
miarsi, aversi riguardo. Respùndiri v. a. rispondere. Respundiri in su
Resparmiau, da part. risparmiato. giogu de data, giogai carta de sa propria merza,
Resparmieddu s. m. din. ( dd pron. ingl.) rispondere nel giuoco di data, giocar le carte
risparmiuccio - dello stesso seme. Po correspondiri. M.
Resparmiu s. m. risparmio, risparmiamento. Respustu, sta part. risposto. -

tespettàbili agg. rispettabile, osservando, re Ressalài, ressalàu ec. " resaliri.


verendo, venerando, degno di rispetto, rispettevole. Ressolài v. a. poniri solas noas, risolare.
Respettai v. a. rispettare, venerare, portar Restabilimentu s. m. ristabilimento.
rispetto, avere in venerazione. Restabiliri v. a. ristabilire.
Respettàu, da part. rispettato. Restabiliu, ia part. ristabilito.
Respetteddu s. m. di m. (dd pron. ingl.) ri Restampa s. f. stampa noa, ristampa.
spettuccio. Restampài v. a. stampai de nou, ristampare.
Respettivamenti avv. rispettivamente, a rispet Restampàu, da part. ristampato.
to, in riguardo. Restanti s. m. restante, rimanente, residuo,
Respettivu, va agg. rispettivo. avanzo, rimasugli, avanzaticcio, resto.
Respettosamenti avv. rispettosamente, rive Restanti agg. restante, avanzevole, soprab
rentennenfe . bondante.
Respettòsu, sa agg. rispettoso. Restituidòri v. m. restitutore.
Respettu s. m. rispetto, considerazione, rigu Restituiri v. a. restituire.
ardo, venerazione, osservanza, omaggio. Restituiu, da part. restituito.
Respingiri v. a. rispingere, respingere. Restituziòni s. f restituzione. Restituzioni in
Respintu , ta part respinto, rispinto. tempus (T. Forens.) restituzione in tempo .
Respiràbili agg. respirabile. Restixeddu s. m. dim. (dd. pron. ingl.) re
Respiradèru s. m. (t. b.) spiraglio. sticciuolo, avanzetto, avanzuglio, scampoletto.
Respirài v. n. respirare, fiatare, rifiatare, Restoradòri v. m. e ra f restauratore, trice.
soffiare, sfiatare. Respirai cun difficultadi, Restorài v. a. (t. de s'usu ) restaurare, rin
anelare. Respirai frequenti, e cun affannu, novare. Restoraisì v. r. pigai restoru, ristorarsi,
ansare, rispirar con affanno. Respirai tardu refocillarsi, ripigliar conforto.
o lentu trattendu de moribundus, ratire, Restoramentu s. m. restauramento, risarci-.
trarre le ultime recate di fiato. Respirai po mento, rinnovamento .
reposai, respirare, riposarsi, prender ristoro, Restoràu, da part. restaurato. Po recreau,
ricrearSl .
confortato, refocillato.
Respiramentu s. m. respiramento. Restoraziòni s. f restaurazione, rifacimento.
Respiranti v. agg. respirante. Po confortu . M.
Respirativu, va agg respirativo, ricreativo. Restòru s. m. (t. de s'usu) confortu, risto
Respiràu, da part. respirato, soffiato. No ro, conforto.
hat muncu respirau, no hat musciau, non osò Restrègliu s. m. cancello.
fiatare, Restringenti v. agg. ristringente.
Respirazioni s. f respirazione, fiatamento. Restringimentu s. m. ristringimento, ristri
Respirazioni frequenti, e penosa, ansamento, gnimento. -

respirazione corta. Su chi patit custu mali, Restringiri v. a. usai parsimonia, restringere,
ansante. Po reposu , respirazione, riposo, ristrignere, ristringere, limitare, coartare. Re
ristoro, ricreazione . stringirisì v. r ristrignersi. Restringirisì in su.
Respiru s. m. alidu, respiro, fiato, alito, spendiri, ristrignersi, moderarsi nello spendere.
soffio Po vigori, lena, vigore, Pigai respiru, Restringitivu , va agg. restrittivo, limitativo,
prender fiato, lena, riavere il fiato, riaversi. ristrettivo , coartativo.
Totu a unu respiru , ind' una borta, tutto in Restrintu, ta part ristretto, limitato.
un fiato, ad un tratto. Po cuddus respirus Restrintu s. m. compendiu, ristretto, com
tardus e lentus proprius de is moribundus, pendio. In restrintu avv. ristrettamente, com
recate della morte. Su bentu furiosu privat su pendiosamente, in ristretto.
respiru , il vento impetuoso mozza il fiato. Restriziòni s. f restrizione, ristrizione, ristri
Difficultadi de respiru , ambascia. Po comodu, gnimento. Restrizioni mentali (T. de is Teol.)
respiro, comodo, libertà. proposizioni no interamenti esprimia, restrizione.
Resplendenti v. agg. risplendente, sfavillante, Restu s. m. resto, avanzo, residuo, avanza
lucido, sfolgorante, fulgido, luminoso, chiarito. ticcio, rimasuglio, scampolo. M arrestu -

Resplendèssiri (t. sp.) M. resplendiri. Resu s. m. (t. sp.) recita del divino Uffizio,
Resplèndiri v. n. risplendere, rilucere, chia ed il fare qualunque al ". V. Franz.
In n
480 RES RET

Resulta s. f. avanzo, residuo. Resultas de conservare. Po reteniri a menti, ritenere, te


Missas, Missas no celebradas, avanzi, residui di nere a mente. Reteniri secretu, ritenere, tenere
Messe, o Messe di avanzo . il segreto. Po intreteniri, trattenere, ritenere.
Resultài v. n. risultare, resultare, ridondare, Retenirisì v. r. raffrenaisì, ritenersi, contenersi,
derivare, provenire. Resultai dannu, o bregungia, raffrenarsi, astenersi. Po detenirisì alguna cosa
risultare danno, o vergogna. po sei, ritenersi, serbare, tener qualche cosa
Resultamentu s. m. resultamento, risultamento. per se. Vasu, chi no retènit liquidu po essiri
Resultanti v. agg. risultante, resultante. schinnìu, vaso, che versa.
Resultàu s. m. conclusioni, risultamento, Retentiva s. f. retentiva, ritentiva, memoria ,
conseguenza, conchiusione. rattenitiva.
Resultàu, da part. derivato, provenuto. Retentivu, va agg. chi retènit, retentivo.
Resuminài v. a. fai resumini. M. resumiri. Retentu, ta part. ritenuto, fermato, ditenuto,
Resùmini s. m. compendiu, ristretto, com rattenuto, trattenuto, conservato, contenuto, raf
pendio, sommario. frenato, astenuto. Brazzu retentu, o casi cancarau,
Resùmiri v. a. (t. de s'usu) torrai a nai de braccio incordato.
principiu, raccapitolare, riepilogare, ripetere, Retenziòni s. f ritenzione, retenzione, riserva
p'la SSumere . zione. Retenzioni di orina, o siat suppressioni
Resùmiu, ia part. raccapitolato. totali, iscurìa. -

Resurrezioni s. f resurrezione, risorgimento, Retèra s. f trappola.


risurrezione .
Retèssiri v. a tessiri de nou, ritessere. Fig.
Resuscitadòri v. m. risuscitatore. po repitiri, ridire, ripetere, ritessere.
Resuscitài v. a. risuscitare , resuscitare , Retèssiu, ssia part tessiu de nou, ritessuto,
render la vita. Resuscitai v. n. torrai in vida, intrecciato. Fig. po repitiu, ripetuto, ridetto.
risuscitare, ritornare in vita. Po fai torrai in Reticènzia s. f (fig. rettor.) reticenza.
su primu stadu una cosa, risuscitare, far ritor Reticulaziòni s. f. reticulazioni de is venas, e
nare nel primo stato alcuna cosa. de is nerbius, reticulazione, il reticolato delle
Resuscitau, da part. risuscitato. vene, e de nervi.
Resuscitaziòni s. f risuscitazione. Retificài, retificau ec. M. ratificai.
Resussitài, resussitàu. M. resuscitai. Retina s. f spezia de panniculu, ch'ingiriat
Resussitamentu s. m. risuscitamento , ri s'umori vitreu de s'ogu, reſìna.
surgimento. -
Retinàu, da agg. si narat de pannu. Pannu
Retacconài v. a. rennovai is tacconis a is retinau, rovescio.
sabatas, rattacconare. Retinenti v. agg. retinente.
Retaccomamentu s. m. rattacconamento. Refingiri v. a tingiri de nou, ritignere.
Retacconàu, da part. rattacconato : Retintu, ta part tintu duas bortas, bistinto,
Retagliàiv a ritagliare.Retagliai unubistiri, frap ritinto. -

pare, cincischiare, frastagliare, trinciare un vestito. Refnu s. m. spezia de pannu, chi maraus re
Retagliamentu s. m. frastagliamento, frastaglio, tinau, rovescio. Po spezia de velu, velo.
trincio de vestimenti . Retirà da s. f ritirata.
Retagliàu, da part. frappato. Retiradamenti avv. ritiratamente, apparta
tarnente .
Retàgliu s. m. arrogu de pannu, o drappu
segau de sa pezza, ritaglio, cincischio. Retagliu . Retirài v. a. pigai, ritirare, ritrarre, togliere,
de peddi fattu de is conciadoris, limbello, levare. Po tirai in palas, ritirare, tirare indie
limbelluccio. Retaglius de roba de bistiri talau, tro. Po storrai , ritirare, distogliere, far de
frappe, frastagli, trincio, ritagli, Pezzetti di sistere. Po tirai a inturu , ritirare, tirare in
panno, o drappo, che avanzano nel tagliare. dentro. Retirai dinais, ritirare, esigere, riscuo
Bendiri a retagliu, vendere a ritaglio, a minuto. ter danari. Retiraddu de innòi, allargalo, al
Dendidori de pannu a retagliu , ritagliatore. lontanalo di quà. Retirai v. n. e retiraisì n. p.
Retardadòri v. m. ritardatore, indugiatore, refugiaisì in algunu logu, ritirarsi, ricoverarsi
indugiante. - in qualche luogo. Po pigaisì sa Cresia, ritirarsi
Retardài v. a. ritardare, indugiare, tardare, ricoverarsi in Chiesa. Po partirisì. M. Po al
differire, procrastinare, soprastare. Retardai largaisì, separaisì. M. Po torrai in palas senza
v. n. badare, indugiare. Retardai, o suspendiri si i. arretrarsi, rinculare, tornare in die
uma cosa, tenere in collo, sospendere una cosa. tro, ritirarsi in dietro.
Retardaisì n. p. intretenirisì, indugiare, interte Retiràu, da part. ritirato, ritratto, tirato, tolto,
nersi, tardare. levato, distolto, esatto, riscosso, allargato, al
Retardamentu s. m. ritardamento, indugia lontanato, ricoverato, partito, arretrato, sepa
mento, allentamento. - -
rato, ristretto. M. su verbu .
Retardàu, da part. ritardato, indugiato, dif Retiràu, da agg. ritirato, solitario. Vida re
ferito, tardato. tirada, vita solitaria, appartata.
Retardu s. m. ritardo, indugio, ritardanza, Retiru s. m. ritiro, solitudine, ritiratezza.
arresto, intervallo, badamento. Po logu appartau, ritiro.
Retàulu s. m. (t. sp.) tavola dipinta. Retoccài v. a retoccai un'opera, scrittura,
Retenibili agg. ritenevole. Intendimentu rete pintura ec. corriggiridda de nou, ripulire, ritoc
nibili, intendimento ritenevole. care un opera, scrittura ec.
Retenidòri, rav. m. e f. ritenitore, trice, ritenente. Retoccàu, da part, ritoccato, ripulito.
Retenimentu s. m. ritenimento, ritegno, rat Retorcidùra s. f ritorcitura.
tenimento, ritenuta. Po reparu, riparo, ritenitoio. Retorcimentu s. m. ritorcimento. Retorcimentu
Retèniri v. a. ritenere, rattenere, fermare, de fueddus, storcimento di parole.
arrestare. Po cunservai, ritenere, mantenere, Retòrciri v. a. trottozai, ritorcere , torcere,
RET RET 48 I

rivoltare. Po torciri de nou, ritorcere, torcere Rettanguleddu s. m. dim. (dd pron, ingl.)
di nuovo. Retorciri is fueddus, storcere le pa rettangoletto -

role. Retorciri s argumentu, ritorcere l'argo Rettàngulu s. m. figura plana de quattru ladus
mento. Po retrociri sa terra . M. retrociri. Re cun totus angulus rettus, rettangolo,
torcirisì n. p. ritorcersi, rivoltarsi. Rettàngulu, la agg. rettangolo.
Retòrciu, ia part. ritorto. Rettificài v. a. (T. Astron.) aggiustai, rettifi
Retornellu s. m. ritornello. care, aggiustare. Rettificai (t. Chin.) purificai,
Retornu s. m. ritorno, ritornata. rettificare, purificare. Rettificai lineas curvas,
Retràiri v. a. ritrarre, ritirare, cavare, di (T. Matem.) rettificare linee curve, ridurle a
storre, somigliare. M. retirai . linee rette. - -

Retraiu, da part. ritratto, ritirato, distolto, Rettificàu, da part. rettificato, aggiustato.


stornato. M. retirau . Rettificaziòni s f rettificazione, purificazione.
Retranca )
s. f groppiera, posolino, posola, Rettificazioni de una curva, rettificazione di una
ClarVal .
lietranga / posoliera. Sa parti chi benit asutta
de sa coa de su cuaddu , codone. Rèttili agg. animali rettili, o serpenti, animal
Retrattài v. a. trattai de nou , ritrattare. Po rettle. ls rettilis plur. n. s. i rettili.
storrai, ritrattare, stornare. Retrattaisì n. p. Rettilineu, ea agg. rettilineo.
ritrattarsi, disdirsi, cantar la palinodia. Rettitùdini s. f. (t. de s'usu) rettitudine, giu
Retrattamentu s. m. ritrattamento. stizia, bontà, dirittura, dirittezza. -

Retrattàu, da part. ritrattato. Rettòri s. m. rettore. Spiritu rettori (T. Chim.)


Retrattaziòni s. f ritrattazione. sa parti aromatica de una planta, spirito rettore.
Retratteddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) ri Rettoria s. f Rettorìa, ufficio del Rettore,
trattino, figurina, piccol ritratto. Rettòrica s. f rettorica.
Retrattinu s. m. dim. M. retratteddu . Rettoricamenti avv. rettoricamente.
Retrattista s. f. pintori de retrattus, ritrattista. Rettoricheddu s. m. dim. (dd pron. ingl.)
Retrattivu, va agg. ritrattivo. rettoricuzzo.
Retrattu s. m. ritratto. Po descrizioni, ritratto, Rettòricu s. m. Rettorico.
descrizione. Po produttu de cosa bendia, ri Rettòricu, ca agg. rettorico.
tratto, prodotto. Rettu, tta agg. (de rectus lat.) derettu, tièsu,
Retrèta s. m. (de retraite fr. già in usu) ri retto, ritto, teso. Po onestu, onesto, buono,
tirata. Sonai sa retreta , sonar la ritirata. retto. Casu rettu, caso retto, nominativo. lnte
Retribuenti v. agg. retribuente. stinu rettu, intestino retto.
Retribuidòri v. m. retributore. Retulài v. a. (t. sp.) fare iscrizioni.
Retribuimentu s. m. recumpensa, retribuimento. Retulàu, da part. che ha fatto iscrizione.
Retribuìri v. a. recumpensai, retribuire, ri Rètulu s. m. inscrizione, titolo, contrassegno,
compensare, rimeritare. soprascritta, -

Retribuìu, da part. retribuito. Retumbai v. n. eccheggiare, echeggiare, far


Retribuzioni s. f retribuzione, ricompensa. eco, rimbombare, far rimbombo. Su retumbai
Retroattivu, va agg. (T. Leg.) effettu retro de sa boxi, eccheggiare.
attivu, chi opèrat asuba de su passau, effetto Retumbanti v. agg. eccheggiante, rimbombante,
retroattivo . rimbomboso.
Retroaziòmi s. f. (T. Leg.) effettu de su ch' Retumbàu, da part. eccheggiato, rimbombato,
est retroattivu , retroazione. risuonato.
Retrocedimentu s. m. retrocedimento. Retumbu s. m. rimbombo, rimbombio, scoppio,
Retrocèdiri v. n. torrai in palas, retrocedere, strepito, boato. Retumbu de boxi, eco.
ritirarsi, farsi indietro. Retundài v. a. fai tunda una cosa, ritondare,
Retrocèdiu, ia part. retrocesso. rotondare, tondare, dar forma ritonda. Retundai
Retrocidùra s. f. (t. di agricult.) rifenditura. po piccai paperi, e agualaiddu cun is ferrus,
Lastr. il terzare. ritondare, pareggiar carta, libri ec.
Retrocimentu s. m. M. retrocidura. Retundamenti. M. rotundamenti.
Retròciri v. a. si marat de ordinariu su arai Retundàu, da part. ritondato, rotondato. M.
sa terra sa terza borta, terzare, rifendere. Lastr. attumdau.
Retròciu, ia part. rifesso, terzato. Rettundeddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)
Retrogradài v. n. (T. Astrol.) torrai in palas, ritondetto.
si narat de is planetas, retrogradare. Retundèsa. M. rotundesa, o rotundidadi.
Retrogradazioni s. f. (T. Astrol.) su torrai Retundu, da. M. rotundu.
in palas de is planetas, retrogradazione. Reu s. m. reo. -

Retrògradu, da agg. (T. Astrolog.) torrau in Reu, ea agg. reo, colpevole, malvagio, scelerato.
palas, retrògrado. Revalidài v. a. (t. sp.) convalidare, render
Retroguàrdia s. f. (t. de s'usu) retroguardia, valido, validare. -

retroguardo. Revalidàu, da part convalidato, reso valido.


Retronài v; n. (t. sp.) fai rembombu, rintronare, Reubàrbaru s. m. M. rabarbaru. -

rintonare, rimbombare. Revègliu s. m. arrubiu de s ou, tuorlo,


Retronamentu s. m. rintronamento, rintuono. torlo .
Retronàu, da part. rintronato, rimbombato. Reveladòri, ra v. m. e f. rivelatore, trice,
Retrònu s. m. rintrono, rimbombo. revelatore.
Retrosìa s. f ritrosìa, ritrosità. Revelài v. a. rivelare, revelare, manifestare,
Retrottu s. m. velo di lutto. discoprire.
Rettài, rettàu ec. M. arrettai ec. Revelanti v. agg. rivelante, revelante.
Rettamenti avv. beni, rettamente. Revelàu, da part. rivelato, manifestato.
482 REV REU

Revelaziòni s. ſi rivelazione, revelazione, ma Rèulu s. m. derisione. Poniri su reulu, o


nifestazione, rivelamento, s'arreulu a unu, faiddi beffas in logu pubblicu,
Revendibili agg. rivendibile. sonar le tabelle dietro ad uno, sbeffarlo. Poniri
Revendidora s. f rivenditrice, rivenditora, ri s arreuiu accumpangiau cun sulittus o pideddus
vendugliola. Revendidora de fruttas ec. trecca, fattus cun sa bucca, deridere, schernire con
rivendugliola . istrepito di grida e di fischiate, far delle fi
Revendidòri v. m. rivenditore. Revendidori schiate ad uno. -

de trigu, granajolo, granajuolo. Revendidori Rèuma s. f. (t. de s usu) catarru, reuma,


de cosas de pappai, treccone , rigattiere, riven rema, catarro.
dugliolo. Revendidori de cosas beccias , e bi Reumàticu, ca agg. reumatico, rematico.
stiris consumaus, ferravecchio, venditor di sferre. Reumatismu s. m. (T. Med.) reumatismo,
Revèndiri v. a. (t. de s'usu) bendiri de nou, rematismo.
rivendere . Reunimentu s. m. riunimento.
Revèndiu, ia part. rivenduto. Reuniòni s. f riunione, riunimento. Reunioni
Reverberài v. a. e n. si narat de sa repercus de una ferida, riunione d'una ferita. Reunioni
sioni de su resplendori de su soli ec. riverbe di amicizia, riunione d'amicizia.
rare, rinverberare. -
Reunir v. a. uniri de nou, riunire. Po recom
Reverberau, da part riverberato. giliai personas, riunire, riconciliare. Ttrattendu
ltevèrberu s. m. riverbero, reverbero, river de ſeridas, riunire, rammarginare, ricongiugne
berazione. Fogu de reverberu, o gagliardu, (T. re le parti disgiunte.
Chim.) fuoco di riverbero, agliardo. Reuniu, da part. riunito, che ha unito di
Reverendu, da agg. riverendo, reverendo. nuovo. Trattendu de personas, riconciliato.
Reverentementi avv. riverentemente - Fueddendu de feridas, rammarginato, ricongiunto,
Reverenti v. agg. riverente. Revocabili agg. rivocabile
Reverènzia s f. riverenza reverenza - Revocài v. a. retrattai, rivocare, revocare, ri
Reverenziai v. a. portai reverenzia, riverest trattare. Po mudai, rivocare, mutare, annullare,
stornare.
ziare, riverire, portar riverenza.
Reverenziali agg. riverenziale. Revocamentu s. m. rivocamento.
Reverenziata, da part. riverito. Revocàu, da part. rivocato, ritrattato, mutato,
Revèsa s. f contraccambio, pariglia. Torrai annullato, revocato.
sa revesa, render il contraccambio, la pariglia. lievocazioni s. f rivocazione, revocazione. Re
lievesciài (t. sp.) M. vomitai. vocazioni de privilegiu, adenzione.
Revesciòsu , sa agg. M. revesciu. Revoluzionariu s. m. revoluzionariu de populu,
Revèsciu s. m. (t. r.) M. rovesciu . ammutinatore, al bottinatore.
Revèsciu , ia agg (forsis de reveche fr.) ri Revoluziòni s. f rivoluzione, ribellione, solle
troso, ostinato, intrattabile, ruvido, zotico. vazione, setlizione, tumulto di popolo. Revolu
Faisì revesciu, inritrosirsi, di venir ritroso. Po zioni in giru, spira, rivoluzione in giro.
abbetiosu, inritrosito, resto, pertinace. Po mal' Rèusa. M. refudu.
a cuntentai, stitico, difficoltoso. lieusadori, ra v. tn. e f. M. reusanti.
Revidiri v. a. biri de nou, rivedere. Po esa Reusài v. n. ricusare, rifiutare. Po ommittiri. M.
minai, rivedere, esaminare, riconsiderare. Po Reusanti v. agg. ricusante, rifiutante, rifiuta
visitai, visitare, far perquisizione. Revidiri una tore. M. refridadori.
domu po suspettu, visitare, ricercare, far Reusàu, da part. ricusato, rifiutato.
perquisizione in una casa per sospetto. Revi Rexinài v. n. fai rexini, barbare, radicare,
diri, cumpudai is buciaccas, visitar le saccocce, barbicare, abbarbicare, appigliare. Rexinais n.
farvi ricerca, frugar le saccocce . Revidiri p. radicarsi, appigliarsi, appiccarsi. Fig. inter
is contus, sindacare, tenere a sindacato, rive maisì, radicarsi, internarsi, profondarsi, inve
dere i conti. terare, invecchiare.
Revidiu, ia part riveduto, visitato, ricercato, Rexinamentu s. m. radicamento, barbicamento,
che ha fatto perquisizione. radicazione. Po basi, fundamentu, radicamen
Revisiòni s. f revisione, rivedimento, disamina. to, base, fondamento, principio fondamentale.
Revisitài v. a. visitai de nou, rivisitare. Po Rexinàu, da part. radicato, barbato, barbi
cumpudai, o fai perquisizioni. M. revidiri. Po cato, appigliato, appiccato, abbarbicato . Mali
torrai sa visita, rivisitare, render la visita . rexinau fig mal radicato, internato, inveterato,
Revisitàu, da part. che ha visitato di nuovo. invecchiato. Denti rexinada, dente radicato,
Po cumpudau, o revidiu . M. incassato, impiantato. Odiu rexinau, odio ra
levisòri v. m. revisore, esaminatore, riveditore. dicato.
Revista s. f rivista . Rexineddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) radi
Revistari v. a. bistiri de nou, rivestire. Revi cella , radicetta .
stirisì v. r. rivestirsi. Trattendu de Sacerdotu , Rèxini s. m. radice, radica. Rexini di arbu
chi si bistit de is paramentus sacrus, pararsi, ri, totus is filamentus attaccaus a is barbas de
vestirsi del sacro paramento. is rexinis, capellamento, capellatura degli al
lievistiu, da part. rivestito, parato. beri. Fai rexini, barbicare. Revini de plantas,
lièulas s. f. pl (t. r.) strum. chi si sonat in barba. Rexinis de pappai, radici cibarie. Bo
cida santa in " de campanas, tabella. M. gai de rexinis, divegliere, sverre dalle radici.
in traccas. Po unu circu de campaneddas, chi Bogau de is rexinis, divelto. Po causa, princi
si girat cun funi, e si sonat in Cresia pois solen piu, radice, causa, origine. Rexini (T. Chirurg.)
midadis, sonagliera. radice. (Radice si narant i cancheri, i polipi,
Reulau, da agg (t. r.) sfaccendau, sfaccen i calli ec. ) Rexini de s'unga, de is ſi , e
dato, ozioso. - dentis, radice dell'unghia, de capelli, de denti.
REX
S
RIG 485

Revini insettu salvalicu, zecca saliatica. M. itigòri s. m. severidadi, rigore, durezza, se


arrixi. -

verità, asprezza, distrettezza, acerbità. Trattai


Rexòni s. f. (t, pleb.) M. raxoni cun is deriv. cºn rigori, stancheggiare, trattare, procedere
Rezza s. f rete. Rezza po cassai perdixis, con tutto rigore. Rigori de s'aria, rigore, cru
circuris, strascàno. Rezza tunda de piscai, chi dezza di cielo.
ghettada in s'aqua s'aberit e ia fundu Rigorisanu s. m. (T. de is Teol.) rigorismo.
si serrat e inserrat su pisci , giacchio: una rez Rigorista s. m. (T. de is Tcol.) rigorista.
zada de custa rezza, giacchiata. Fai rezza, o Rigorosamenti avv. rigorosamente, distretta
rezzai, retare. Rezza po cassai pillonis, chi si mente, severamente.
parat in terra, ojuolo, paretella. Rezza de cas Rigoròsu, sa agg. rigoroso, stretto, severo,
sai conillus e lepuris, callajuola. Pigai a rezza, distretto. Jerru rigorosu, verno crudo, rigido,
irretire. Pigau cun sa rezza, arreticato, preso freddissimo. -

alla rete. Intrai in sa rezza fig. abbarrai ingan Riguardu s. m po respettu, riguardo, rispetto,
nau, appannare , rimaner, colto, ingannato. considerazione. M. reguardu.
Rezza po ingannu, rete, insidia, agguato. Rezza Riixeddu s. m. dim. de riu (dd pron. ingl.)
de filettu po cassai pillonis, ragna. Pigai a rez riu piticu, ruscelletto. M. riu.
za po imbrogliai, irretire : Rilièvu s. m. (t de s usu) rilievo. Floraggiu
Rezzàda s. f. ghetlada de rezza, retata. de rilievu, chi resaltat de su fundu in is broc
Rezzùi v. a. fai a rezza, retare. caus, stoffas ec. soprapposta.
Rezzàu, da part. fattu a rezza, retato, reti Rimadòri v. m. versadori in rima, rimatore.
colato, intrecciato a guisa di rete. Rimài v. n. scriri o fueddai in versu, rimare.
Rezzixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) reti Rimàu, da part rimato. -

cclla , reticino. Rincòni s. m. (t. sp.) cantone, angolo. M.


Rhutn s. m. rhum . al'l'InConl ,

Riba s. f riva, ripa, proda. Arribai a sa ri Rinfùsa, a sa rinfusa avv. desordinadamenti,


ba, o a su portu, approdare. Po postu de linna, confusamente, a catafascio. -

posto delle legna. Ringhèra s. f. (t. sp.) filo, ordine. Ringhera


Ribixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) riperella. de domus, di arburis ec. filare di case, di al
Riccàcciu s. m. riccaccio.
beri ec. Ponirisì de ringhera, mettersi a filo, in
Riccamenti avv. riccamente, doviziosamente. ordinanza. Andai de ringhera, andar in filo,
Ricchèsa s. f ricchczza, dovizia, opulenza. tenere il filo.
Riccòni s. m. accr. riccone, ricco sfondato. Ringherài v. a M. arringherai.
Riccu, cca agg. e taliorta sust. ricco, dovi Ringraziài v. a. ringraziare, render grazie,
zioso, facoltoso, benestante, optelento. Riccu riportar grazie.
eccessivamenti, straricco. Ringraziamentu s. m. ringraziamento.
Ricida s. f cunfessioni, chi si fait po via de Ringraziàu, da part. ringraziato.
scrittura de hai ricciu alguna cosa, ricevuta, Rinsolài v. a. poniri solas noas a is sabatas,
quitanza. Po accasaggiu. M. risolare. Rinsolai is bottas, scappinare, rifare
Ricìri. M. arriciri.
gli scappini agli stivali.
Ridèli arb. M. arridèli. -

Riri, e arriri v. n. ridere. M. arriri cun


Ridiculèsa s. f ridicolosità, ridicolosaggine. is deriv. -

Ridiculu, la agg. ridicolo, ridiculo, ridicoloso. Risàda s. f risata, scoppio di risa, sghi
Riempitivu, va agg (t. gramat.) si narat par gnazzata.
ticella riempitiva, candu est superflua, parti Riscu s. m. perigulu, rischio, risico, pericolo.
cella riempitiva, superflua. Esponiri a riscu su chi si tenit seguru in manus,
Riga s. f riga, linea, fila. Riga de mucca mettere a rischio, mettere, tenere il suo in com
doris, o de drappus, lista, verga. Fai is rigas promesso, compromettere il suo.
a ispannus, vergare, far le liste, o le verghe Risettu s. m. dim. de risu, risetto.
ai panni, listare. Risibili agg. risibile.
Rigadamenti avv. vergatamente. Risibilidàdi s. f risibilità.
Rigadùra s. f fregio di liste. Risigòngiu s. m. (t. r.) M. risulanu.
Rigai v. a. rigare, tirar linee. Trattendu de Risipèla s. f inflammazioni cutanea, risipola.
pannus, vergare, listare. Rigai su paperi, vergar Tumori causau de risipela, tumore erisipelatoso.
la carta. Po scriri. M. Su chi patit custu mali, risipolato.
Rigàu, da part. rigato. Trattendu de pannus Risiu, ia part. riso.
o muccadoris, listato, vergato. Risma s. f risma.
Righetta s. f. dim. righetta. Righetta de mi Ristabilèssiri. M. restabiliri cun totus is deriv.
gia, costura, linea, riga, bastoncino della calza. Ristampa s. f ristampa, replicata stampa.
Fattu a righettas, vergato, listato, fatto a ba Ristampài v. a. ristampare, stampar di nuovo.
stoncini . Ristampàu, da part ristampato:
Rigidamenti avv. rigidamente, acerbamente , Risu s. m. riso in pl le risa. Risu sardonicu
aspramente , distrettamente. malad. riso sardonico. Risu po beffa, ghigno.
Rigideddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) Po rosu legumini. M.
rigidetto, Risulànu s. m. e agg. ridone, sghignapappole,
Rigidèsa s. f. (t. de s'usu) rigidità, bru che ride sgangheratamente, risanciano, na.
schezza, rigidezza, durezza, asprezza, auste Ritu s. m. rito, usanza, costume. Ritu sacru,
rità, severità. Rigidesa de stasoni, crudezza di rito sacro.
stagione. Rituàli s. m. rituale.
igidu, da " rigido, aspro, austero, se Ritualista s. m. compiladori de ritus, Ri
vero. Jerru rigidu, verno crudo. tualista.
484 RIU ROD

Riu s. m. (t. sp.) e arriu, fiume, rivo. Riu Rodixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) M.
piticu, ruscello, ruscelletto. Riu mudu metaf rodedda.
soppiattone, lumacone, uomo cupo. Roèdu s. m. giro. Roèdu de unu bistiri, sa
Rivàli s. m. (t. de s'usu) rivale, competitore. largaria de su giru, chi tenit su bistiri in is
Rivalidàdi s. f. rivalità , concorrenza . pojas, giro, circuito, il dintorno d una veste.
Rixi s. m. insettu. M. rexini. Roffiana s. f ruffiana, pollastriera, fa servizi,
Rizzadùra s. f increspatura. mezzana prezzolata di cose veneree.
Rizzài. M. arrizzai. Roffianài. M. arroffianai,
Rizzòni s. m. rizzoni de mata, porcospino, Roffianazza s. f ruffianaccia.
riccio terrestre, acantòchero t. g. Bonav. Rizzoni Roffianedda s. f. dim. (dd pron. iugl.) ruf
de mari, riccio marino. fianella.
Rizzu s. m. riccio, brocco. Po arrizzu, brù Roffianescu, sca agg. ruffianesco.
scoio, brusco . Dogna rizzu ti parit una traja, Roffianìa s. f, ruffianeria, ruffianeccio, ruf
ogni bruscolo ti pare una trave. fianesimo, ruffianezza, lenocinio, ruffianìa.
Roba s. f roba. Unu mari de roba, un mon Roffianismu. M. roffiania.
te di roba. Po bistiri, roba, veste. Roba vili, Roffianu s. m. ruffiano, cozzone, mezzano
robaccia. di cose veneree, lenone.
Robitta s. f. dim. robiccia, robicciuola. Po Roffiànu, ma agg. ruffiano.
bistiris piticus, robetta, robicciuola. Rogaziònis s. f. pl rogazioni.
Robixedda . M. robitta. Roja s. f. lurzina di aqua, stroscia, troscia,
Robustamenti avv. robustamente, gagliarda Fai roja, fare stroscia. Roja de lagrimas, stro
mevate. scia di lagrime.
Robustèsa s. f robustezza, gagliarda. Roidùra s. f roimentu , rosicatura.
Robustu, sta agg. robusto, forte, gagliardo. Roimentu s. m. rodimento. Metaf inquietudi
Rocàli s. m. pisci, merlo, o tordo di mare. ne, cruccio interno, travaglio.
Rocca s. f rocca, roccia, rupe. Ròiri v. a. (de roer sp.) rodere, corrodere,
Rocchettu s. m. (t. sp.) cotta, roccetto. Su rosicare. M. arroiri.
rocchettu de pellegrinu, sarrocchino, Rocchettu Rolài v. a. scriri in su rolu . M. arrolai.
de relogiu, rocchetto. Is alas, ale del rocchetto. Ròlia ròlia avv. andai roliendu, o rolia rolia,
Rocchili s. m. (t. r.) M. rocca. ronzare, andare afato, afone, a zonzo.
Roda s. f rota, ruota. Sa pinta, o signali, Roliài andai rolia rolia. M. arroliai. Po su
chi lassat sa roda in terra, rotaja. Roda di ar roliai de is pillonis de rapina. M. rodiai.
tifiziu, girandola. Roda de incontru de su re Ròliu s. m. M. rolu .
logiu, ruota serpentina, o de riseontri. S'aletta Rollarolla (t. r.) M. rolia rolia.
de custa roda, paletta. Una roda intrat in is Rolu s. m. catalogu, lista, ruolo, catalogo,
dentis de s' atera, una ruota ingrana nell'altra. lista. Po rolu de milizia, ruolo di militari, o
ltoda de " , capione di prua Roda de puppa, di soldati.
capione di poppa. Sa peus roda de su carru Romadiu s. m. (t. r.) e arromadiu, catarro.
zicchirriat prov. la più cattiva ruota del carro Arromadiaisì, o accatarraisì, raffreddarsi, ae
sempre cigola, o seliricchiola. Po turnu de taula, catarrarsi .
comente su de is Monasterius, ruota. Po spezia Romàna s. f. (t. sp.) stadera. Sa canna de
de suppliziu, ruota. Fai sa roda, giogu de pic sa romana, stilo. Sa linguetta, ferru chi mo
cioccus de s'arruga, roteggiare, far ruote gi strat s' equilibriu, ago. Su pilloni de sa ro
rando, rotare. Rajus de sa roda, razze. Roda mana, romano, contrappeso, piombino. Ro
de camisa t. r. M. ſardali. mana manna, staderone. Maistu de romamas,
Rodadùra s. f. M. rodamenta. staderajo.
Rodài v. n. girare a guisa di ruota, rotare: Romanàju s. m. (t. r.) M. acconcia cardaxu.
roteggiare. M. girai. Po smolai. M. Po castigai Romaneddas. f. dim. (dd pron. ingl.) romana
cun su suppliziu de sa roda v. a rotare. pitica, staderina.
Rodamentu s. m. rotamento. Posmolamentu. M. Romanedda s. m. nomini, chi s usu hat do
Rodàu, da part. rotato. Po smolau. M. Po nau a su ministru de s' ofliziu de su Mustaz
castigau cum su suppliziu de sa roda, rotato. zafu, chi est deputau a pesai in pubblicu su
Rodedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) t. sp. pani de bendiri, grascìno. -

rotella, rotelletta, rotellina. Rodedda de linna, Romanescu, sca agg. romanesco.


o de ferru, girella. Rodedda de tagliora, girella, Romannu s. m. planta fruticosa, ramerino,
puleggia : de su genugu, rotella del ginocchio: e rosmarino. (Rosmarinus officinalis. Lim.) Su
de su sproni, spronella, stella dello sprone, broc flori, carri.
chiere. Rodedda po pintai su pani, rotella. Romanzeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) ro
Maistu de rodeddas, girellajo. Rodedda de can manzetto, romanzuccio.
cioffa, girella. Romanzèri s. m. romanziere, romanzatore.
Rodèu s. m. (t. sp.) M. roèdu. Romanzescu, sca agg. romanzesco.
Rodiài v. n. (t sp.) andai rodiendu comenti Romanzu s. m. (t. de s” usu) romanzo, sto
fait su stori in s'aria, andare a ruota, girare, ria favolosa. -

roteare, roteggiare, far ruota. Po girai, o ingi Romìgadura s. f. (t. sp.) masticatura.
riai de innoi e de innì, girandolare, circuire.
M. arroliai.
Romigai v. a. (t. i")
rosigai, masticare, ru
minare, ragumare. M. rosigai . -

Rodiamentu s. m. movimentu in giru, rota Romita s. m. romìto, eremita, romitano.


mento, rotazione, roteamento, movimento in gi O . Romosùglia s. f restus, rimasuglio, e avan
Rodiàn, da part. girato, rotato, roteato. i clti ('cio ,
Roditta. M. rodedda. to: urieddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) chias
ROM ROS 4S5

solino, chiassetto , chiassuolo, chiasserello. Po pagu, corroso, smangiato. Rosiu de is bremis,


stragazzeddu, buzzicchìo, piccol rumore. corroso, roso dai vermi.
Romùriu s. m. romore, rumore, strepito, Rosixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) rosetta.
fracasso, romorìo, frombo, busso. Romuriu de Rosolia s. f maladìa, rosolia, rosellìa.
cosa, chi arrùit, coment' est teulada, muru ec. Rosonitta s. f strum. de ferru po agualai is
stroscio . Romuriu di arburis agitadas de su ungas a is cuaddus, incastro. L'o su strum, chi
bentu, frascheggio. Is arburis agitadas de su si " po pintai su pani , rotella .
bentu faint romuriu, gli alberi frascheggiano. Rosu s. m. rugiada. Rosu gelau, brina. Rosu
Romuriu mannu, chiassata, grande strepito. de Valenzia, riso. (Oriza sativa. Linn.)
Fai romuriu, o confusioni, far chiasso, gran Rotài castigai cun su suppliziu de sa roda.
chiasso, strepitare. Romuriu de ciarla asutta M. rodai .
boxi, susurrìo. Fai romuriu, teniri gridu , far Rotaziòni s. f. (t. ital. in usu) movimentu in
romore, aver grido. Romuriu de s'aqua, chi giru , rotazione, rotamento. Sa terra tenit su
proit, stroscio. Romuriu de s' aqua, chi bud motu de rotazioni, e de revoluzioni, la terra ha
dit, stroscio, gorgolio, scroscio, croscio . Fai il moto di rotazione, e di rivoluzione.
romuriu trattendu de s'aqua, chi buddit, scro Rottùra s. f. allentatura, rottura, crepatura.
sciare, i" Trattendu de su romuriu Rotulài v. a. fai a rotulu, arrotolare, ridurre
de s aqua, chi proit, strosciare. Fai romuriu in forma di rotolo.
simplementi, stormire. Po strepitu mannu, fra Rotulàu, da part. arrotolato, ridotto a rotolo.
gore. Romuriu continuau, fracasso; Fai romu Rotuleddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) rotoletto.
riu po su strepitai de sa ciurma calendu is re Rotulòni s. m. accr. rotolone.
mus a s” aqua po sarpai, sfrenellare. Po su Ròtulu s. m. rotolo, ruotolo. Fai a rotulu,
strepitai, chi fait su pisci, o atera cosa friendu, arrotolare, ridurre in ruotolo.
sfriggolare. Romuriu de diversus istrepitus a Rotundamenti avv. ritondamente.
unu tempus, frastuono . Rotundài, rotundàu. M. retundai.
Rondòni, e rundòni (t. sp.) de rundoni avv. Rotundèsa. M. rotundidadi.
in un tratto, d'improvviso. Rotundidàdi s. f ritondità, rotondità , riton
Ropònis s. m. pl (t. sp.) is bistiris de is dezza, rotondezza, ritondo.
Varonis, chi assistint a su sclavamentu de su Rovesciài v. a. e revesciai (t. r.) M. vomitai.
Cruciſissu in sa cenabara santa, zimarroni. Po fuliai aqua ec. de algunu vasu, rovesciare ,
Rosa s. f. flori, rosa . Rosa de centu follas, versare. Po confundiri, e avolotai varias cosas,
rosa d' Olanda. Rosa burda, rosa salvatica. ribaltare, rovistare, scompigliare.
Rosa de gericò, rosa di girico. Rosa spinniada, Rovesciàu , da part. M. vomitau. Po fuliau,
sfollada, rosa spicciolata. Buttoni de rosa, boc rovesciato, versato. Po confundiu e avolotau ,
cia. Rosa aberta , bessida de su buttoni, rosa che ha mandato sossopra.
sbocciata. Planta de rosa, rosajo. Logu plan Rovèsciu s. m. oppostu de derettu, rovescio.
tau a rosas, roseto. Rosa de padenti, erba, Furriai a su rovesciu, arrovesciare, volgere la
peonia. Rosa maladìa, rosolia. cosa al contrario del suo diritto. Furriaisì a su
Rosàriu s. m. rosario, corona . rovesciu, rovesciarsi.
Rosàu, da agg. rosato. Aqua rosada, acqua Rovèsciu, rovesciosu, e revesciosu. M. abbetiosu.
rosa, acqua rosata. Meli, ollu rosau, mele, Rozza rozza avv. M. arrozza arrozza.
olio rosato. - Rù. M. arrù.
Rosetta s. f. dim. rosetta. Rosetta de cande Ruan spezia de tela, tela rensa, o tela di rensa.
lobru, bocciuolo. Rosetta de sproni, stella, gi. Rubbòni s. m. spezia de bistiri antigu, robbone.
rella dello sprone. Rubicddu, dda agg dim. (dd pron. ingl.)
Rosiadùra. M. arrosiadura. rossiccio, rossetto, rossino.
Rosiài v. a. (t. sp.) spruzzare, sparger acqua Rubièsa s. f rossezza.
leggiermente, spruzzolare. M. arrosiai. Rubineddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) rubi
Rosiàu , da part. spruzzato, spruzzolato, che netto, rubinuzzo.
ha sparso acqua leggiermente, Rubinu s m. rubino.
Rosidùra s. f roditura, rodimento, rosura. Rubioreddu s. m. dim. (dd pron. ingl.)
- Rosigadùra s. f. (t. cat. ) rosicatura . rossoretto.
Rosigài v. a. (t. cat.) arroiri a i" a pagu , Rubiòri s. m. rossore, rossezza.
rosicare, rosicchiare. Po pappai liggeramenti, Rùbiu, ia agg. rosso.
sbocconcellare. Rubrica s. f rubrica.
Ròsigas s. f. pl reliquie di esazioni. Rubricista s. m. rubrichista,
Rosigàu, da part. roso. Ruccas s. f. pl erba, ruchetta. ( Brassica
Rosignoleddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) ro Eruca. Linn. -

signoluzzo. Ruda s. f erba, ruta, e ruta fetida. (Ruta


Rosignòlu s. m. volat. rosignuolo, rusignuolo, graveolens. Linn.) -

usignuolo. Rosignolu de riu, usignuolo di fiume. Rudàu, da agg. de ruda, rutato. Ollu rudati,
òsigu s. m. arrestu de sa cosa rosia, rosume, o postu in infusioni cun ruda, olio rutato.
rosura. De grandu pappadori si narat: issu no " s. m. (t de s' "primu princi
lassat rosigu , o arrestus , egli non fa rosura . piu in dogna cosa, rudimento, elemento.
Rosina s. f e arrosina, acquicella, spruzzaglia. Ruèdu s. m. (t sp.) e arruedu, il giro d una
Rosinài v. m. piovigginare, pioviscolare, spruz veste alle falde, come di sottana, gonnella ec.
zolare. M. roèdu.
Rosinàu, da part. spruzzolato. Ruffa s. f, ruffa, calea, folla Ruffa de genti,
Rosinedda. M" rosina . furia, calca, ruffa di gente. Ruffa de .irla» ,
Rosia, ia part. roso. Po consumati a pag a ruffa, branco di birli.
O e o
486 RUF RUN

Ruffàna. M. rofiana. Rundòni, de rundoni avv. insprovvisamente,


Ruffianazza. M. roffianazza. all'improvviso, alla sprovvista, all' improvvisata.
Rufianedda. M. roflianedda. Runfa. M. ruffa.
Ruffianeria. M. roſfianìa. Rùngia s. f rogna, scabbia. Rungia cràbina,
Ruffianìa. M. roffianìa. rogna secca. Mancia de rungia, chiazza. Rungia
Ruffiànu s. m. M. roffianu. de canis, stizza. Puliri de sa rungia, scabbiare,
Ruffianu, na. M. roſfianu, na. nettar dalla rogna.
Ruga s. f. (de ruga ital. ant.) strada. M. ar Rungiazza s. f. pegg. rognaccia.
ruga. Ruga de traversu accanta de domu par Rungiòsu, sa agg. rognoso, scabbioso. Trat
ticulari, strada vicinale. tendu de canis, stizzoso.
Ruina s. f rovina, ruina, sterminio, distru Rungixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) ro
zione, rovinamento, conquasso, soqquadro. gnetta, rognuzza.
Ruina manna, subbisso. Mandai in ruina, soq Runzài, runzàu. M. arrunzai.
quadrare, metter in " , in rovina. Man Runzina s. f ronzina.
dau in ruina, soqquadrato, messo a soqquadro. Runzìnu s. m. cuaddu meda piticu, ronzine.
Ruina, dotnu beccia e casi sciusciada, topaja. Rurali agg. (t. de s'usu) rurale, agreste, rustico.
Po domu beccia, chi amelezzat ruina, stamberga. Rusa s. f. (t. fr. già in usu) astuzia, ragia,
Ruinas pl. logus sciusciaus, o edifizius atterraus, malizia , accortezza, scaltrimento, scaltrezza.
sfaseiume. Usai rusas, usar ragia, astuzia, ingannare con
Ruinadòri, ra v. m. e f. rovinatore, trice. artifizio, con astuzia.
Ruinài, ruinàu ec. M. arruinai ec. Rusciadùra. M. arrusciadura.
Ruinamentu s. m. rovinamento, ruinamento, Rusciài, rusciàu. M. arrusciai.
Ruinòsu, sa agg. rovinoso , rovinevole, impe Ruspòni s. m. spezia de muneda di oru, ruspone.
tuoso, furioso. Trattendu de ferru ruinosu, rug Rusticaisì v. n. p. faisì rusticu, inzotichire.
ginoso. M. arruinosu. Rusticamenti avv. rusticamente, villanamente.
Ruinu s. m. rovesciamento, arrovesciamento, Rusticànu, ma agg. rusticano, contadinesco.
rovescio, rovinamento , arrovesciatura. Po su Rusticheddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)
ruinu, chi s” attaccata su ferru ec. ruggine. rustichetto, salvatichetto. - -

Puliri de su ruinu, dirugginare, srugginire, dis Rustichèsa s. f rustichezza, rusticità, zoti


rugginare, pulir dalla ruggine. - chezza, agrestezza.
Rullòni s. m. ginepra, coccola del ginepro. “ Rusticidàdi. M. rustichesa.
Rum . M. rhum . Rusticòni s. m. accr. zoticone.
Rumbulài , rumbulàu ec. M. arrumbulai ec. Rusticu, ca agg. rustico, selvaggio, zotico,
Rumbulòni s. m. rotolo, ruotolo, gomitolo, ruvido, incolto, contadinesco. Po omini de cam
gruppo, pallottola. Rumbulonis de bremis, di agna, contadino, contadinello, foresetto, villano.
abis ec. gomitolo, gruppo di vermi, di pecchie. l" ca trattendu de metallus, o perdas
Fai a rumbuloni, aggomitolare, aggruppare, ar preziosas no pulidas, greggio, grezzo.
rotolare, fare a gruppo , a gomitolo. Faisì a Rtuttadòri v. m. ruttatore.
rumbuloni, aggomitolarsi, aggrupparsi. Ruttài v. n. ruttare, arcoreggiare.
Rùmbulu s. m. arrogu grussu de linna tundu Ruttàu, da part. ruttato.
po fai moviri is istangas, rullo. A rumbulu a Rùttidu s. m. rutto.
rumbulu avv. rotolone. Portai una cosa a rum Ruttùra . M. rottura.
bulu , portare una cosa rotolone, voltolone, o Rùvulu s. m. M. orròli.
rotolando. Arriri a rumbulu . M. arriri.
Ruminadòri v. m. e ra f ruminatore, trice.
Ruminài v. a. (t. de s'usu) considerai , me S
ditai, ruminare, rugumare, digrumare, rian
dar col pensiero, meditare, considerare. S de gen. fem. littera consonanti de s'alfa
Ruminanti v. agg. consideranti, ruminante, betu, s.
considerante, meditante. Sa art. fem. de num. sing la.
Ruminàu , da part. ruminato, considerato, Saba s. f. sapa, mosto cotto.
meditato, riandato col pensiero. Sàbadu s. m. (t. sp.) e sàbudu, sabato, sah
Ruminaziòni (t de s'usu) ruminazione, con bato. Deus no pagat su sabudu a notti prov.
siderazione. chi mancai tardit, no mancat su castigu, Dome
Rumòri, e rumoriu. M. romuriu . neddio non paga il sabato. Prus longu de su
Runda s. f ronda. Andai de runda , andar sabudu santu, o de s'annada mala prov. più
gironi, o in ronda. lungo del sabato santo.
Rundài v. m. far la ronda. Fig. andai giren Sabàta s. f. (t. cat.) e sabbàta, scarpa, cal
du de unu logu a s'ateru, andare in ronda, zare. S'impèna, tomajo: su carcangili, quartiere.
in volta, andar gironi. Is solas, le suola. Su tacconi, calcagnino. ls
Rundiledda s. f. dim. (dd pron. ingl.) ron origas, aundi s' accappiat sa fetta, becchetti.
dinetta : rondinella, poet. Su bruncarettu, bocchetta. Su capigliu, ch est
Rundileddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) ron in sa punta de sa sabata a parti a inturu, cappel
dimino. letto. Sa plantella, tramezzo. Insolai is sabatas,
Rùndili s. m. volat. e tali orta fem. rondine ; metter le suola. Sabata beccia, scarpaccia, cia
sa fem. rondina. Rundili marinu, pisci, ron hatta. Sabata mamma, scarpettone, scarpone,
dine marina. Pilloneddu de rundili in su niu, Sabata cun planta de suru intre sola e sola,
rondinino A coa de rundili, certas fainas de scarpa, o pantufola sugherata, o suverata. Sa
linna, o de ferru fattas in tali forma, a coda l bata scarcangilada, scarpe a cacciòla, che ha il
di rondine, calcagno abbassato. (V. Franz. alla voce a chan
SAB iSAC 487

cletar) Sabata po camminai asuba de sa cilizia, Saccàju s. m. angioni de un annu, agnello


attino. Sabatas discansadas, scarpe agiate. d' un anno. - -

" is sabatas de is formas, sformare le scarpe. Saccardu s. m. (T. de Milizia) su chi con
Camminai cun sabatas de plumbu, andai cun dusitis bagaglius de un esercitu, saccardo, ba
cautela in alguna operazioni, andare con calzare gaglione, saccomanno.
di piombo. Bendidori de sabatas beccias, cia Saccheggiài v. a. (t. ital, già in usu) fai bot
battajo. Buttega de sabatas, calzolerìa. tinu, o predai trattendu de Qittadi, e devastai
Sabatedda s f dim. (dd pron. ingl.) scarpetta, po campagna, saccheggiare, saccomettere, pre
scarpellina, scarpettino. dare, far preda, devastare, guastare, desolare,
Sabatereddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) cal dare il guasto.
zolaretto. -

Saccheggiàu, da part. saccheggiato, predato,


Sabatèri s. m. (t. cat.) calzolajo, calzolaro, saccomesso, devastato, desolato, guastato.
scarparo. Arruga de is sabateris, calzoleria. Saccheggiu, s. m. (t. de s'usu) saccheggio,
Sabàticu, ca agg. si narat de su periodu an sacco, preda , guasto, devastazione.
nuali de is Ebrèus, chi constàda de sett annus, Sacchèri s. m. su chi carrigat, o scarrigat su
sabatico. -
trigu in saccus, sacchiero.
Sabatinu, ma agg. de sabadu, sahatino. s" s. f fornimento di sacchi.
Sabatismu s. m. ritu de su sabudu segundu Sacchitta s. f. dim. sacchetta.
is Ebrèus, sabatismo. Sacchitteddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) sac
Sabbatma s f disputa, o cunferenzia, chi si chettino.
fait in is iscolas po su prus in sabudu, sabbatina. Sacchittòni s. m. accr. sacchettone.
Sabbèggia s. f giavazzo, ambra bruciata, Sacchittu s. m. dim. sacchetto, saccuccio.
giajetto. Sacconeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) sae
Sabbellianismu s. m. setta de is Sabbellianus, concello, sacconcino.
Sabbellianismo. Saccòni s. m. accr. saccone. M. pagliazza.
Sabbellianu s. m. Ereticu de sa setta de Sab Saccu s. m. sacco. Bogai sa conca de su sac
belliu, Sabelliano. cu, perdiri sa bregungia, menar giù la visiera.
Sabeismu s. m. sa Religioni de is Sabèus, Sbuidai su saccu, votare il sacco. Si usat an
Sabeismo. -

cora figurad. po scordulai, sgocciolar l' orciuolo.


Sabiamenti avv. (t. sp.) saviamente, avvisata Saccu sfundau si narat de persona, chi no man
mente, cautamente, destramente. tenit secretu, largo di bocca. Saccu fig. po sa
Sabiduria s. f. (t. sp.) sapienza. -
brenti, sacco, ventre. Saccu pertuntu, sacco
Sabieddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) forato. Apparai su saccu, tenere il sacco. Fundu
saviolino. de su saccu, fondo del sacco. Cuguddu de sac
Sabièsa s. f. saviezza M. Sabiori, cu, pellicino, cantoncino del sacco. Sciolliri su
Sabina s f planta fruticosa, spezia de zimbri saccu, scior la bocca al sacco. Scutulai su saccu,
burdu, savina, e sabina. (Juniperus Sabina. Linn.) scuotere il sacco . -

Sabiòri s. m. saviezza, senno, giudizio, assen Sacerdotàli agg. sacerdotale.


nºtezza. Sacerdotessa s. f sacerdotessa.
Sabiu, ia agg (t. sp.) savio, giudizioso, as Sacerdòtu s. m. sacerdote,
sennato. Is Sabius sust. pl. i Sapienti, i Veggenti. Sacerdòziu s. m. sacerdozio.
Sabòga s. f. pisci, cheppia, laccia di fiu Sacramentài v. a. sacramentare, amministrare
me. Cett. - -
i sagramenti. Sacramentaisì n. p. arriciri is sa
Sabonàceu, ea agg saponaceo. cramentus, sacramentarsi.
Sàbonàda s. f saponata. Sacramentàli agg. sacramentale.
Sabonàju s. m. fabbricanti, o bendidori de Sacramentalmenti avv. sacramentalmente.
saboni, saponajo. Sacramentàriu s. m. Ereticu, chi negat sa reali
Saboneria s. f fabbrica de saboni, saponeria. presenzia de Gesu Cristu in s Eucaristia, sa
cramentario .
Sabonettu s. m. dim. saponetto.
Sabòni s. m. sapone. Sacramentàu, ada part. sacramentato
Saboreài v. a. (t. sp.) assaporare. Saboreaisì Sacramentu s. m. Sacramento.
una cosa, leccarsene le labbra... - Sacràriu s. m. ciborio. Po su logu aundi si
Saboreddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) saporetto. ghettat sa sciaquadura de cosas sacras, sacrario.
Sabòri s. m. sapore, gusto, saporosità. De Sacrificài v. a. offerriri in sacrifiziu, sacrifi
bonu sabori, di buon sapore. care, sagrificare, offerire in sacrifizio. Po dedi
Saboridamenti avv. saporitamente, saporosa cai, dedicare, consccrare . ln signif n. fai sa
mente. crifiziu, sacrificare. Sacrificai po impleai, con
Saborideddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) sumai: sacrificai su tempus , sa vida, sacrifica
saporitino. re il tempo, la vita. -

Saboriu , ia e da agg. saporito, gustoso, sa Sacrificanti s. m. sacrificante, sacrificatore.


poroso. Fig. dilettevole, soave. Faisì saboriu, Sacrificàu, da part sacrificato, sagrificato.
insaporarsi, divenir saporito. Sacrificaziòni s. f sacrificazione.
Sàbudu. M. sabadu . Sacrifiziu s. m. sacrificio, sacrifizio.
Sacca s. f spezia de saccu, sacca. Sacca (T. Sacrilegamenti avv. sacrilegamente.
de Commerc.) trasportu de derratas a s'esteru. Sacrilègiu s. m. sacrilegio.
Sacca de trigu, esportazione di grano. Accordai Sacrilegu, ga agg sacrilego.
sacca de lori minudu, accordar l' esportazione Sacrosantu, ta agg. sacrosanto, sagrosanto.
di civaje, accordare il permesso di asportarcivaje. Sacru, cra agg, sacro, sagro. -

Saccàia s. f brehei de un annu, agnella Sàddidu s. m. t. r. (dd pron. ingl.) brinchida,


d un anno. .... - - - - - - - - - - - - - sbalzo, scossa. Andai a sa º". ina seddidas
O O
488 SAD SAL

currendi, comenti fait su lepuri, balzellare, andar Salàmini s. m. pezza salida, presuttu , sartiz
balzelloni. M. brinchidu. -
zu ec. salame, salato.
Sadducèu s. m. spezia de settariu in is Giu Salamùrgia s. f salamoia.
deus, Sadducèo. Salamurra s. f. (t. cat.) M. salamurgia.
Saetta s. f freccia, saetta. Cantidadi de Salariài v. a. salariare.
saettas, saettame. Saetta (t. de piccaperd.) bec Salariàu, da part. salariato.
catello, mensola, peduccio. Saetta, o agu de su Salàriu s. m. salario .
raju, benedetta. Salda s. f (t. de s'usu) spezia de cola, o
Saettà da s. f. saettata. imbidoni scallau po usu de sa biancheria, salda.
Saettadòri, ra v. m. e f. frecciadori, saet Saldadòri v. m. strum. po saldai, saldatoſo.
tatore, trice. Saldadùra s. f saldatura. Saldadura de fe
Saettài v. a. (t. de s'usu) saettare, ferire con rida, cicatrizzazione .
saetta. Po tirai saettas, gettare, tirare, scagliar Saldài v. a. e sardai, saldare. Saldai contus,
saette . saldarle ragioni, i conti, pareggiare un debito.
Saettanti v. agg. saettante. Saldai una ferida, saldare, rammarginare una
Saettàu, da part. saettato, colpito, ferito di sferita. Po ultimai, saldare, ultimare. Saldai
saetta, che ha tirato, gettato, scagliato saette. ferru, ferruminare. Saldaisì n. p. trattendu de
Saettedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) saettuzza. feridas, cicatrizzarsi, consolidarsi. Po donai sa
Saffata s. f vassoio di lamiera. Saffata a ma salda a pannus, sederìas ec. saldare, insaldare,
nigas, vassoio a manichi. Saffata de dulcis, dar la salda.
vassoio di dolci. Saffata po poniri guantus, e Saldamentu s. m. saldamento. Saldamentu de
ateras cosas, guantiera. ferru, ferruminamento.
Saffatedda s. f. dim. piccolo vassofo. Saldativu, va agg. consolidativo.
Sàfficu s. m. spezia de versu endecassillabu, Saldàu, da part, saldato, insaldato, conso
Sarraco , lidato, rammarginato, ammarginato, cicatriz
Saffiru s. m. spezia de gemma, saffiro, zaffiro. zato. Contus saldaus, conti saldi , ragioni sal
Sagginài v. a. ingrassai beni, sagginare, im de, o saldate, conti pareggiati. Ferida saldada,
pinguare, ingrassar bene. ferita cicatrizzata.
agginàu, da part. ingrassau, sagginato, in Saldu s. m. saldo. Fai saldu, far saldo, sal
grassato. dare, pareggiare i conti. Saldu de unu contu,
Sagginòsu, sa agg. adiposo. appuntato, il saldo d un conto, l'importare.
Sagginu s. m. sugna, adipe. Sagginu de porcu, Saldu, da agg. saldo. Contus saldus, o sal
de balena ec. sugna di porco, di balena ec. daus, conti saldi, pareggiati.
Sàggiu s. m. (t. ital. in usu) saggio, prova. Salèra s. f. saliera .
Sagittàli agg. sutura de su craniu, sagitale, Sali s. m. sale. Essiri toccau, o piccanti de
Sagittàriu s. m. sagittario, arciere. Po unu sali, saper di sale. Po arguzia, al!
detto ar
de is doxi signalis de su Zodiacu, sagittario. guto, grazioso. Po giudiziu , senno, saviezza.
Sagràu, da agg. sagrato, sacrato, sacro. Arrusciai de sali, asperger di sale, saleggiare.
Sagrestàna s. f sagrestana. Salia s. f saliva. Fuliai salia, salivare, sca
Sagrestania s. f uffizio del sagrestano. ricarsi della saliva. T indi calamt is salias, ti
Sagrestànu s. m. sagrestano. viene in bocca l'acquolina. Appiccigai sa sala,
Sagrestia s. f sagrestia, sacristia. appiccicare lo sputo. Fai calai sa salia a unu,
Sagrì s. m. peddi de pisci conciada po usu faiddi beniri grandu disigiu, far venire l'acqua
de fai cobertas de liburus ec. sagrì. sull'ugola.
Sagrista s. m. prelau, chi fait de sagrestanu Saliàcciu, e saliazzu. M. salivazioni.
in su palaziu Pontificiu , sagrista. Saliàda s. f sputo.
Sagula s. f. (T. Marin.) funixedda, chi por Sàlica agg. f Leisalica, legge salica.
tat in su cabidu unu pesu attaccau po scanda Salidamenti avv. salatamente.
gliai su fundu de s' aqua, sàgola da scandaglio. Salideddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)
Saja s. f saja. Saja Biella, saja di Biella. che sa di sale, piccante di sale.
Saja ferrandina, ferrandina. Saja lustra, burat Salidùra s. f insalatura.
to di Francia. Saja de Nimis, saja di Nimes. Salificaziòni s. f. reduzioni in sali, salificazione.
Saia de Roma, saja di Roma. Saja prenzada, Salimbacca s. f. (t. de s'usu) scatuledda de
saja castorina , arlecchina (T. de !" .) su segliu de is patentis pendenti de unu cor
Sajetta s. f. dim. sajetta. . doni, salimbacca.
Saina s. f. (t. r.) e in aterus logus ena, Salimentu s. m. M. salidura.
planta cereali, saggina comune. ( Holcus Sor Salina s. f salina. Spartimentu di aqua sa
ghum. Linn.) Sa spiga , pannocchia. Saina de lida po fai sa salinazioni, area cottoja.
scovas, saggina spazzola, o da granate. (Hol Saliri v. a. salare, insalare, asperger di sale.
cus Saccharatus. Linn. V. Targ.) Saliri troppu , soprassalare, salar troppo. Sa
Sainettu s. m. (t. sp.) gustu , sabori, gusto, liri pagu , saleggiare, insaleggiare. Salirisì n.
sapore - p. beniri saliu, insalarsi, insalsarsi, divenir sa
Sala s. f sala. lato, o salso.
Salàlcali s. m. (T. Chim.) cuddu sali, chi Salitta s. f. dim. de sala , saletta .
tenit medas porus, e chi fermentat ammesturau Saliu, da part. salato, insalato. Costai sa
cun certu spiritu acidu, salàlcali. liu, costar salato, o insalato, costar caro, esser
Salamandra s. f animali anfib. salamandra. insalato. Po salsu, aqua salida, acqua salsa.
Salamastru, stra agg. salmastro. Aqua sala Po giudiziosu. M.
mastra, acqua salsa , salsugginosa, salmastra. Salivàcciu s. n. tielismo.
Salamazzu, zza agg (t. r.) M. salamastru . Salivaziòmi s. f malad. salivazione, tielismo.
SAL SAL 489

Salixedda. M. salitta. Salvadinài s. m. vasu de terra cotta pocun


Sàlixi s. m. arb. salce, salice, salcio. Salixi servai dinai, salvadanajo.
biancu, salicone, salcio perticale. Targ (Salix Salvadòri v. m. e raf salvatore, salvadore,
alba. Linn.) Salixi birdigrogu, salcio triandro. salvatrice, salvatora.
(Salix triandra: Linn.) Salixi birdi cinixali, sal
cio salica. (Salix caprea. Linn.) Salixi cinixali,
Salvaggina s. f. (t. sp.) salvaggiume,
gina, salvaticina.
rº,
salcio monandro. " monandra. Linn.) Su Salvàggiu, ggia agg. salvaggio, selvaggio,
-

salixi, chi portat is pertias senza nuus, e ser salvatico.


bint po fai scarteddus, e lº accappiai, salcio Salvaguàrdia s. f salvaguardia.
giallo, salcio da legare. (Salix vitellina v. Targ.) Salvài v. a salvare, conservare, difendere,
Boscu de salixis, salicale, salceto, saliceto. Sa Salvaisì v. r. salvarsi. Deus ti salvit, Dio ti salvi.
lixi pendenti, salcio davidico, o salcio, che Salvamenti avv. salvamente.
piove. Salvamentu s. m. salvamento, salvezza. A sal
Salma s. f mesura determinada de sali ec. vamentu avv. a salvamento , senza danno.
salma. Salvanti v. agg. M. salvadori.
Salmastru, stra agg. M. salamastru. Salvatella s. f una de is venas de sa manu,
Salmeggiadòri, rav. m. e f. salmeggiatore, trice. salvatella.
Salmeggiài v. a. salmeggiare, leggere, o can Salvaticamenti avv. salvaticamente, zoticamente.
tar salmi. -

Salvaticheddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)


Salmeggiamentu s. m. salmeggiamento. salvatichetto, salvaticuccio, salvaticuzzo, salva
Salmeggianti v. agg. salmeggiante. ticotto , salvatichino .
Salmeggiàu, ada part. che ha letto, o cantato Salvàticu, ca agg. salvatico, selvaggio, sal
salmi, che ha salmeggiato. vaggio, selvatico, selvareccio, boschereccio, aspro,
Salmista s. m. salmista . montuoso, sassoso.
Salmixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) sal Salvàu, da part.. salvato.
mo breve. Saludadòri v. m. salutatore.
Salmodia s. f cantu de salmus, salmodia , Saludài v. a. (t. sp.) salutare.
canto di salmi. - Saludamentu s. m. M. saludu .
Salmu s. m. salmo. Saludanti v. agg. salutante.
Salnitràu, ada agg. chi tenit de sali mitru, Saludau, da part. salutato. No saludau, in
salnitrato. - salutato.
Salnitru s. m. salnitro, nitro. Salùdi s. m. (t. sp.) salute, salvezza. Saludi
Salòni s. m. accr. salone, sala grande. mala, zinghinaja. "ili temperau de saludi,
Salottu s. m. dim. sala unu pagu pitica, salotto. cagionevole, cagionoso, mal temperato di sanità.
Salpa , e sarpa s. f pisci, salpa. Salùdu s. m. saluto.
Salpài, e sarpài v. a. ( T. Marin.) tirai s'an Salveregina s. f salveregina.
cora de mari, salpare, e sarpare. Sàlvia s. f. erba, salvia. (Salvia officinalis.
Salpàu, ada part. salpato . Linn.) -

Salsa s. f. e sarza, salsa, intingolo, guaz Salviàu, da agg fattu cun salvia, salviato.
zetto. Salsa de pappais, saporetto, zanzaverata. Salùmini s. m. cosas de pappai, chi si cum
Salsa fatta cun allu, agliata. Po calisisiat parti servant cum su sali, salume, salsume.
umida de is pappais, intinto. Salutàri agg. M. salutiferu,
Salsapariglia s. f erba, salsapariglia, e sal Salutiferamenti avv. salutiferamente.
saparilla. (Smilax Salsaparilla. Linn.) Salsapa Salutiferu, ra agg. salutifero, salutare. Clima
riglia Sarda. M. Titioni. salutiferu, clima salubre.
Salsixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) intin Salvu s. m. salvo. Poniri in salvu, mettere in
goletto. salvo, porre in sicuro.
Salsu s. m. salsedine, salsezza , salsuggine. Salvu, va agg. salvo, sicuro, salvato.
Salsu, sa agg. salso. Beniri salsu, o saliu Salvu avv. salvo, eccettuato, fuorchè, senon.
fueddendu di aqua, insalsarsi, divenir salso. Salvucunduttu s. m. salvocondotto.
Umori salsu, salsedine del sangue. Samùcu s. m. arb. sambuco. Samucu mascu,
Saltadòri, ra v. m. e f. saltatore, trice. sambuco ebbio. (Sambucus ebulus. Linn.) Sa
Saltài e sartai v. n. saltare, sbalzare, slan mucu femina, sambuco maggiore. (Sambucus
ciarsi. Andai salta salta , saltellare. Saltai bal nigra. Linn.) Samueu di arriu, agnocasta, e
lendu, sgambettare ; Saltai regulau ballendu, vitice agnocasto. (Vitex Agnuscastus. Linn. e
salteggiare. Saltai frequenti, saltellare, salta Sav.) Samucu aresti, sambuco salvatico,
bellare, salterellare. Saltai po scappai de ma Samunài (t. r.) M. sciaquai.
nus. M. scappai. Saltai po intoppu, rimbalza Sanàbili agg sanabile, guaribile.
re. Po su " de su balloni candu ferit in Sanadùra s. f. M. sanamentu.
terra, balzare. Saltai unu fossu, unu flumini ec. Sanài v. a. guarire, sanare, render la sanità.
in sens. att. varcare, valicare. In signif neutr guarire, risanare, ricuperar la
Saltanti v. agg. saltante. - sanità, ristabilirsi. Po crastai, castrare, sanare.
Saltàu, da part. sbalzato, lanciato, saltato. Sanai is angiomis, fare la castrazione agli
Saltèriu s. m. salterio, saltero. Po strum. agnelli. Lastr.
musicali, salterio. Sanamenti avv. salubremente, sanamente.
Saltideddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) sal Sanamentu s. m. guarigione, sanazione, gua
terello, saltetto . -
rimento .
Sàltidu s. m. e sartidu, salto, lancio. Sanativu, va agg. sanativo.
Salva s f scarriga di armas de fogu po sa Sanatòriu, ria agg. sanatorio. s

ludu, salva. - - - -- Sanàu, da part. sanato, risanato, guarito.


490 SAN SAN,

Do, crastau, castrato. Trattendu di animali cra Santu s. m. Santo, Eletto. Segundu su santu
stau, castrato. Mascu sanau, castrato, castrone: s incensu, tal sonata, tal ballata. Santu chi
si est piticu, castroncello, castroncino, agnello donat sa guardia, motto della guardia, contras
e astratto . -
segno dei soldati. Dogna Santu bolit sa candela
Sandàli s. m. pantofla, sàndalo, zòccolo, sua prov. dogna traballu meritat su premiu suu,
picneila. - ogni Santo vuol la sua candela. Cun maccus
Sandràcca s. f. spezia de gomma, chi produsit e cun Santus no est bonu su burlai prov.
su zinnibri, sandracca. -
scherza coi fanti e lascia stare i Santi.
Sanghigau, gna agg. M. sanguignu. Santu, ta agg. santo. Chini tenit Santu in
Sanghinàriu, ria agg. M. sanguinariu. corti, no timit sa morti prov. chi tenit potenti
Sangia s. f. i
b. de sanies lat.) M. postema. protettori, chi ha buon s", in Paradiso, of
Po invidia, o feli. M. tiene checchessìa. Santu Padre, titulu de su
Sangiosu, sa agg (t. b.) posternosu, sanioso, Papa, Santo Padre. Santa Barbara, logu aundi
lontar: Ioso . - is cannoneris tenint sa bruvùra. Santa Barbara.
Sangradòri v. m. (t. sp.) flebotomista. Santuàriu s. m. santuario.
Sangrài v. a. cavar sangue, flebotomare. Sanu, ma agg. sano, forte, robusto, atletico.
Sangràu, da part. che ha cavato sangue. Sanu che unu pisci, sano come una lasca. Mali
Sangrenài, sangrenàu ec. M. mortificai, mor sanu, cagionevole, malaticcio, malsano.
tificau ec. Sanzainedda s. f (dd pron. ingl.) spezia de
Sangria s. f. (t. sp.) salasso, cavata, emission giogu, altalena. Fai sa sanzainedda, altalenare,
di sangue. fare all'altalena. -

Sanguàcciu s. m. sanguaccio. Sanziadùra s. f. M. sanziamentu .


Sanguignu , gna agg. sanguigno : sanguineo Sanziài v. a. moviri una cosa de innòi e de
Sanguinàriu, ia agg. sanguinario, sanguino
-

innì, dimenare, agitare, muovere in ſ" e in là


lente, crudele. una cosa. Sanziai su frenu a su cuaddu, scuo
Sanguinòsu, sa agg. sanguinoso, sanguino tere, agitare la briglia al cavallo. Sanziài su
lento, cruento. Po imbruttau de sanguni, in barzòlu , cullare, dimenare, dondolar la culla,
sanguinato, cruentato, asperso, intriso di o cuna. Sanziai in sensu neutr. ciondolare. San
sangue. ziai unu ferru a su cuaddu, chiocciare, cro -
Sangunàu s. m. cognome, soprannome, casato, chiare un ferro ad un cavallo. Andai sanzia
cognominazione di famiglia. Poniri, o donai sanzia si narat de cosa scoscimingiada, mali cra
su sangunau v. a. cognominare, porre il cognome. vada, chiocciare, crocchiare. Essiri sanzia san
Naisì de sangunau, cognominarsi. zia, o sciàcula sciàcula, stare a dondoloni, o
Sangunèra s. f. (t. sp.) mignatta, sanguisuga. ciondoloni. Sanziaisì v. r. dimenarsi, muoversi
Sangunera de su populu, smugnitore. in quà e in là, dondolarsi.
Sànguni s. m. sangue. Pappai fattu de san Sanziamentu s. m. dimenamento, dimenùo ,
guni de porcu, o di ateru animali, sanguinaccio. moto agitato.
Sanguni de porcu cundu in dulci, dolcia. Sanziàu, da part. dimenato, agitato. Fued
Stangai su sanguni, fermare il sangue. Scolu dendu de barzolu, cullato; mosso in quà e in
de sanguni de su nasu, epistàsside, scolo di là dondolando.
sangue dal naso. Sa parti arrubia de su san Sànziu s. m. M. sanziamentu .
gumi, cruore: sa parti aquosa, siero. Sapientementi avv. sapientemente.
Saniài v. a. saniàu ec. accomodai, scusai. M. Sapienti v. agg. sapiente.
Sanidà di s. f sanità, salute. Sapiènzia s. f sapienza, e sapienzia. Po unu
Sanidòsu, sa agg. salubre, salutifero. liburu de sa Sacra Scrittura, Sapienza. Sa Sa
Sanna s. f. zanna. Afferrai cun is sannas, pienzia increada, l' Increata Sapienza.
azzannare, assannare, pigliar colle zanne. Sàpiri v. n. e sapirisì n. p. (t pop.) sciri,
Sannàu, da ) agg. chi portat sanna, zan intendirisì di alguna cosa, sapere, intendersi d'
Sannudu, da V muto , sannuto. una cosa. Po acataisì, beniri a sciri, accorgersi,
Santamenti avv. santamente. avvedersi, aver notizia. Piccioccu, chi no si sa
Santassantòrum s. m. su Presbiteriu, San pit, ragazzo, che non ha ancora uso di ragione.
tassantorum . . -
Sapiu, ia, e sapìu part che si è avveduto,
Santelmu s. m. fogu de santelmu, santelmo. o accorto. No mindi seu sapiu espress. rust non
Franzios. Càstore e Pollucce, capra saltante. me ne sono accorto . -

M. fogu. Saracinesca s. f. (t. ital.) porta afforrada a


Santìcu, ca agg. M. devotu . . . - ferru cun puntas grussas in basciu, chi alzat in
Santidàdi s. f santità. Po titulu, chi si donat altu e calat, e si ponit po defensa de is Gitta
a su Papa, Santità, Beatitudine. dis, e de is fortis, saracinesca.
Santificadòri v. m. santificatore. Saracinescu, sca agg. saracinesco, saraceno,
Santificài v. a. santificare, far santo. Po ca Sarto entro'o . -

nomizzai, santificare, canonizzare. Santificai v. n. Saracinu s. m. (t. ital.) statua delinna, in


e santificaisì n. p. santificare, santificarsi, di sa cali is cavalieris currendu segant sa lanza,
venir santo. - saracino, quintàna.
Santificamentu s. m. santificamento. Saracinu , ma agg. M. saracinescu . -

Santificanti v. agg. santificante. Sarcasmu s. m. (t. de Rettor.) spezia de iro


Santificàu, da part. santificato. nìa disgustanti, sarcasmo. -

Santificaziòni s. f santificazione. Sarcocèle s. f. ernia carnosa. sarcorele.


Santixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) santina. Sarcologia s. f. (T. Gr. Med.) parti de sa
Santixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) san Notomia, chi trattat de sa carri e de is partis
tino. moddis de su corpus, sarcologìa. -
SAR SAR 49I

Sarcòma s. m. (T. Gr. Chirug.) tumori duru cus ec. furai bestiamini de unu cumoni, candu
senza dolori, chi bessit in is carigas, e in ateras stat pascendu in sa campagna, fare 2 connet

partis de su corpus, sarcòma tere abigeato. Su chi furat de custu bestiamini,


Sarcònfalu s. m. (T. Gr. Med.) escrescenzia abigio, rubator d' animali di gregge.
carnosa in su biddiu, sarconfalo. Sartizzàju s. m. salsicciafo.
Sarcòticu, ca agg. (T. Gr. Chirug.) remediu Sartizzòni s. m. salsicciotto , salsiccione.
sarcoticu, chi fait cresciri sa pezza, rimedio sar Sartizzu s. m. salsiccia. Fai su sartizzu, ple
cotico, incarnativo, incarnante. miri is moccas, imbudellare. Sartizzu o supres
Sardadùra s. f. M. saldadura. sada a sa milanesa, cervellata. Coccoi de sar
Sardài, sardàu ec. (t. pop.) M. saldai, saldàu. tizzu, rocchio. Fai su sartizzu, o atera cosa
Sardanapalescu, sca agg si narat de persona, a coccoi, arrocchiare, fare a rocchi. Sartizzu
chi pappat e bit a straviziu, sardanapalesco, po sparlaccius, chi bessint in cambas accosten
epulonesco, parassitico. dusì meda a su fogu , vacca, incotto: in plur.
Sardina s. f. pisci, sardella. Sardina salida, vacche, incotti.
sardella salata. Po segadura, chi fait su Bar Sarzidòri, ra v. m. e f. rimendatore, trice.
beri fendi sa barba, intaccatura: si sa segadura Sarzidùra s. f. rimendatura , rimendo .
est di alguna pibisìa, sgranatura. Sarzìri v. a. rimendare, rinacciare voc. Rom.
Sardònicu s. m. spezia de gemma arrubia, ricucire . V. Franzios. in curcir.
sardonico. Sarziu, da part. rimendato .
Sardònicu, ca agg. risu sardonicu, riso Sàssula s. f paliedda de linna scavada po usu
sardonico. de sguttai s'aqua de is barcas ec. e po ateru
Saredda s. f. (t. r. dd pron. ingl.) depositu usu, sèssola, votazza.
de malus umoris internus no ancora scioltus, Satanassu s. m. satanasso, sàtana.
saccaja . Sàtira s. f. (t. de s'usu) poesia mordaci, satira.
Sargànu s. m. (t. ital.) spezia de pannu grussu po Satiriasi s. f. (T. Gr. Med.) maladia de su
usu de coberriri carrus, mulus ec. sargàno, sargìna. membru virili cun ardenti incitamentu a s attu
Sargenti s. m. e sergenti, sergente. Po su strum. venereu, satirìasi.
chi usant is fusteris po teniri firmu su linnamini, Satiricamenti avv. (t. de s'usu) satiricamente.
ch'incòlant, sergente. Satiricu, ca agg satirico, mordace, satiresco.
Sàrigu s. m. pisci, sargo. Satiricu s. m. cumponidori de satiras, satirico.
Sarmentu s. m. M. sermentu. Satirizzadòri, e ra v. m. e f. M. satirizzanti.
Sarpa s. f. arb. spezia de salixi, salcio ap Satirizzài v. a. fai satiras, satirizzare, far
puntato . satire, satireggiare, sbottoneggiare, sputar bot
Sarpài v. a M. salpai. toni, castelvetrare.
Sarràccu s. m. (t. cat.) M. serracu. Satirizzanti v. agg. satireggiante.
Sarragaisì v. n. p. affiocare, arrocare, divenir Satirizzàu, da part. che ha fatto satire, sa
fioco, rauco, patir raucedine. tireggiato, posto in satira. -

Sarragamentu s. m. affiocamento, affiocatura. Sàtiru s. m. satiro, satirografo. Po Deus de


Sarragàu, da part. affiocato, arrocato, ar is boscus, Satiro. -

rantolato. Satisfadòri, ra v. m. e f. soddisfaciente.


Sarragàu, da agg..fioco, roco, rauco, chioccio, Satisfacenti v. agg. satisfacente, appagante.
rantoloso, arrantolato. Boxi sarragada, voce Satisfài v. a. soddisfare, i" , appa
rauca, arrantolata. gare, contentare. Po espiai trattendu de peccau,
Sarragòsu, sa agg. rantoloso. soddisfare, espiare, purgare, riparare Satisfai
Sarràgu s. m. ranto, rantolo. Sarragu de v. n. appiacere, contentare, appagare. Po donai
resfriau, raucedine, fiochezza. Sarragu de is satisfazioni, soddisfare, dar soddisfazione,
moribundus, rantolo della morte. Satisfamentu s. m. satisfacimento, soddisfa
Sartadòri v. m. e ra f saltatore, trice. Po cimento . -

ballerinu, e na, ballerino, na. Satisfattivu, va agg satisfattivo.


Sartài, sartàu ec. M. saltai ec. Satisfattòriu, ria agg satisfattorio, soddisfattorio.
Sartania s. f padella. Sartania manna, pa Satisfattu , tta part satisfatto, soddisfatto.
dellotto, padellone. Maistu de sartanias, padel Satisfattu, tta agg. pago, contento, appagato.
lajo, padellaro. Satisfaziòni s. f satisfazione, soddisfazione.
Sartaniàda s f padellata. Sativu, va agg (t. de s'usa) coltivau, si
Sartaniedda s f dim. (dd pron. ingl.) padel marat de is plantas, sativo , coltivato.
letta. Sartaniedda de ramini cum maniga pousu Sàtrapu s. m. filosofu gravi, sàtrapo, barbone,
de is tintoris, bòzzolo. Saturài v. a. (T. Chim.) sciolliri in liquidu itasi
Sàrtia s. f (t. r.) pertia suttili e longa de siat, finzas chi no s'indipozzatprusiscallai, saturare.
sarmentu, o de atera linna po usu de ligai, Saturàu, da part (T. Chim.) saturato,
sprocco , e sbrocco. Sartia de sarmentu cum Saturaziòni s. f. (T. Chim.) sciollimentu de
medas gurdonis, penzolo. cosa in liquidu, saturazione.
Sartiài, sartiàu ec. M. saltai. s" agg. si narat de is festas de Saturnu,
Sartideddu s. m. dim. (dd pr. ingl.) saltel saturnale, saturnalizio.
lino , salterello . Saturnidàdi s. f umori malinconicu, saturnità.
Sàrtidu s. m. salto, balzo , scatto. Andai Saturnu s. m. Planeta e Divinidadi de is Gen
a sartidus, andar saltelloni, o saltacchioni. tilis, Saturno. -

Sartidu de lolla, arcata di loggia. Sartidu de Saturnu, ma agg. malinconicu, saturnino,


euladdu prus mannu de sa corvetta, capannone. saturnio, malinconico, maninconico.
Fai sartidus, spiccar salti. Saùrra s. f. savorra. Pigaindi sa saurra de
Sartillài v. a. (t, r.) sartillai brebeis , por unu bastimentu , disarorrare.
192 SAZ SBA

Saziabili agg. saziabile sazievole. brare, sgomberare, disgombrare. Po sbaidai,


Saziabilidadi s. f saziabilità, sazievolezza . votare. Po sbrigai, spedire, spicciare, sbrigare.
Saziabilimenti avv. saziabilmente, sazievolmente. Sbarazzai su logu, andarsene, andar via. Sba
Saziai v. a. saziare, satollare, soddisfare in razzai una carnera, disimpegnare una camera.
tieramente. Saziaisì finas a gutturu, impinzarsi. Sbarazzai una madassa, ravviare una matassa.
Saziàu, da part. saziato, satollato. Sbarazzaisì v. r. disgombrarsi, liberarsi. Sbaraz
Saziedàdi s. f sazietà, satollamento, satollanza. zais de is affaris, spedirsi, strigarsi, sbrogliarsi,
Sàziu s. m. M. saziedadi. sbrigarsi delle faccende, disimpegnarsi, spicciarsi
Sazzadùra s. f satollamento, saziamento. degli affari. Po disimbrogliai, strafficare, svi
-

Sazzài, sazzaisì, sazzàu. M. saziai.


Sazzalùga s. f lucertola dorata. Nota. Que ""
Sbarazzamentu s. m. M. sbarazzadura.
» sto nostro rettile secondo il Cetti non è la Sbarazzau, da part sbarazzato, sgomberato,
-s
vera sazzaluga, o Tilguerta, ma bensì ha sgombrato, votato, sbrigato, strigato, sviluppa
ss
con questa gran somiglianza º to, disciolto, disimpacciaio. In forza di agg.
Sazzaròi s. f erba, aro, giaro, gichero, piè sgombero, sgombro, libero. M. su verbu.
vitellino. (Arum maculaturn. Linn.) Sbarbàu, da agg, senza barba, imberbe, sbar
Sazzu s. m. M. saziedadi. bato, mancante di barba.
Sbagliài v. a. ( t. de s' usu ) faddiri, sbaglia Sbarcadròxu s. m. logu po sbarcai roba,
re, errare. Sbagliai v. n. sbagliare, errare, sbarcatoio.
scambiare. sbagliai n. p. abbagliarsi, alluci Sbarcài v. a. sbarcare, disbarcare, cavar dalla
narsi, travedere. - barca. Sbarcai v. n. sbarcare, uscir della bar
Sbagliàu, da part. che ha preso sbaglio, erº ca, del bastimento.
rato, traveduto. - Sbarcàu, da part sbarcato, sceso in terra.
Sbarco s. m. sbarco.
Sbagliu s. m. (t des usu) l'aglio, errore, Sbardelladùra s. f. M. sbardellamentu.
abbaglio, scrocchio Pigai sbagliu, ingannaisì,
pigliare scrocchio. Sbagliu de lingua, scorso di Sbardellaisì v. n. p. sbuttonaisì is pannus,
lingua. Sbagliu in sa stampa ponendu una lit sfibbiarsi i panni, sciorinarsi. M. sbrocciaisì.
tera po un'atera, refuso. Sbardellamentu s. m. lo sfibbiarsi i panni.
Sbainài v. a. (de bayna sp.) bogai de sa Sbardellati, da part. sciorinato, sbottonato,
baina, sguainare, snudare, sfoderare: sfibbiato. M. sbrocciau.
Sbainàu, da part. sguainato, snudato, fo. Sbarrài v. a. slogai is barras, o bogai is bar
derato. ras de pari, smascellare, sguanciare, sgana
Sbalestrài v. a. (t de s'usu) tirai foras de sciare, slogar le ganasce. Sbarraisì de s'arrisu
su signali cun sa balestra po errori ec. sbale v. r sganasciare, smascellare delle risa, sgan
strare. Po su operai senza ordini, considerazioni gasciare -

e giudiziu, sbalestrare. Sbarràu , da part che ha guastato, o rotto le


Sbalestrau, da part. (t. de s usu) sbalestrato. guancic, le ganasce.
Sbaligiài, sbaligiàu. M. svaligiai. Sbarrittà da s. f sberrettata.
Sballadamenti avv. strapazzatamente. Sbarrittài v. m. pigaisindi sa barritta po salu
Sballài v. a. contrariu de imballai, slallare, du, sberrettare, scappellare. Sbarrittaisì v. r.
disfar le balle. Sballai po strapazzai trattendu pigaisindi sa barritta po saludai, sberrettarsi,
di animali, strapazzare. scappellarsi,
Sballamentu s. m. strapazzo. Sbarrittàu, da part. scappellato.
Sballàu, da part che ha aperto, o disfatto le Sbastài v. a. pigai su bastu a s animali,
balle. Sballau po torrau de mancu in is benis, slia stare.
o carrigau de l" spallato, decotto, riarso. Sbattidòri v. m. fusu po sbattiri su cioccolat
Negoziu sballau, disperau, negozio spallato. ti, frollino.
Cuaddu sballau , cavallo strapazzato. Sbattidùra. M. sbattimentu -
Sbanbiài v. a. dissalare. Targ. M. dissalai. Sbattimentu s. m. sbattimento, agitazione.
Sbambiàu, da part. M. dissalau. Sbàttiri v. a. agitai, shattere, agitare, scuo
Sbancài v. a impoverire, render misero. Is tere. Sbattiri su cioccolatti, frollare. Sa sbatti
negozius iscalabraus sbancant a medas, i ne dura, frollatura. Sbattiri is alas, starnazzar le
gozj spallati impoveriscono, riducono molti alla ale. Sbattiri is dentis, dilatter i denti. Sbattiri
miseria, gli conducono al lastrico. Sbancaisì po assacchittai, sbattere, strabalzare, scuotere,
v, r. divenir povero, ridursi a gran miseria, trabalzare. Po pistai, sbattere, ammaccare,
diventar riarso, condursi al lastrico, aver avuto battere. Po scumbattiri cosa liquida, sbattere,
scacco, grandi perdite. Trattendu de Mercanti, diguazzare. Sbattirisì v. r. sbattersi, agitarsi,
chi fait bancarrutta, fallire, far fallimento, scagliarsi, scontorcersi.
divenir decottore. Sbattiu, ttia, o sbattidu, da part. sbattuto,
Sbancàu, da part. impoverito, ridotto alla scosso, strabalzato, trabalzato. -

miseria, riarso, venuto in povero stato, con Sbattizzaisì v. r. agitaisì, balestrarsi, trova
detto al lastrico. Po ſalhu, fallito. gliarsi, sbatacchiarsi, tormentarsi. In signif.
Sbandiu s. m. sbandito, bandito. att. balestrare, travagliare, sbatacchiare, tor
Sbaniài, sbaniàu. M. sbainai ec. mentare .
Sbarattài v. a. strapazzai, strapazzare. Sba Sbattizzàu, da part. balestrato, aſflitto, tor
rattai unu cuaddu , strapazzare un cavallo. Fmentato .
Sbarattau, da part. strapazzato. Sbattugliài, sbattugliau. M. sbattiri.
Sbarazzadòri v. m. sgomberatore, sgombratore. Sbattugliamentu s. m. sbattimento, scuotimen
Sbarazzadùra s. f. sgomberatura, sgombramento. to, stralalzamento, trabalzo, agitazione.
Sbarazzài v. a. disimbarazzai, sbarazzare, sgom Sbattùgliu s. m. M. sbattugliamentu,
SBE SBI 493

Sbeliadòri v. m. e ra f sviatore, disviatore, Sbiddiai, v. a., segai su biddiu, rompere il


trice. bellico. Sbiddiaisì n. p. sbellicarsi, rompersi il
Sbeliài v. a. sviare, deviare, distogliere, di bellico. Sbiddiaisì de s'arrisu, sbellicarsi delle risa.
strarre, dissipare. Sbeliai su sonnu, distrarre Sbiddiàu, da part. sbellicato. -

dal sonno, o da dormire. Sbeliaisì v. r. di Sbignài v. n. e sbignaisì n. p. svignare, spi


strarsi, disviarsi, dissiparsi. leggiare, spulezzare, sbiettare, scappare, fuggire
Sbeliàu, da part. sviato, deviato, distratto. con prestezza e di nascosto. SLignaisidda, scat
In forza di agg libertino, spensierato. Po tra tonare, fuggirsi, scantonarsi, andarsene alla
scurau. M. sfuggita, svignarsi. Si dd hat isbignada, ha
Sbèliu s. m. sviamento, deviamento, spensie svignato, ha preso il puleggio. Sbignaisidda,
ratezza, distrazione, disviatezza, disviamento. andaisindi de unu paisu, sbrattare il paese, o
Sbendadùra s. f il cavarsi la benda . del paese. -

Sbendài v. a. sbendare, tor la benda. Sben Sbignati, da part scantonato, fuggito, andato
daisì v. r. sbendarsi, disbendarsi, cavarsi, torsi alla sfuggita.
la benda. -
Sbilancià, v. a. (t. ital. in usu) fai perdiri
Sbendàu, da part. sbendato. s equilibriu a sa balanza, e si usat ancora fig.
Sbentadùra s. f sbentadura de vena , even sbilanciare, far perder l'equilibrio.
tazione, piccola emission di sangue. Sbilanciamentu s. m. sbilanciamento. -

Sbentài v. a. sventare. Sbentai sa vena, sven Sbilanciàu, da part (t de s'usu) sbilanciato,


tar la vena, fare un eventazione, cavar sangue. che ha perduto l' equilibrio.
Sbentai una mina fig. o unu disignu, rendiri Sbilanciu s. m. (t. de s'usu) sbilancio, sbi
vanu s' effettu, sventar una mina, un disegno, lanciamento. - .

guastarlo. Sbillaisì v. n. p. scidaisì, destarsi, svegliarsi.


Sbentàu, da part. sventato. Po omini de pa Sbillai v. a destare, svegghiare, svegliare.
gu giudiziu, o svaporau, sventato. Sbillàu, da part. destato, svegliato.
Sbentiài v. a. svaporare. In signif neutr. bes Sbirràglia s. f birrerìa, sbirraglia, sbirreria,
siri foras su vapori, svaporare. satellizio.
Sbentiàu , da part. svaporato. Sbirru s. m. birro, sbirro, satellite, sgherro,
Sbentuladòri v. m. sventolante. littore, zaffo. Sbirru malignu, birrone. De
Sbentuladùra s. f sventolamento , svolazza sbirru agg birresco. Po Sergenti de Magistrau,
mento, svolazzo, lo sventare. famiglio. -

Sbentulài v. a. sventare, sventolare. Po essiri Sbisuriài v. a svisare, sfigurare, guastare il


agitau de su bentu, svolazzare: Sbentulai su ºiso. Sbisuriaisì n. p. trattendu de pannu, chi
trigu, sventare il grano, sventolare, spagliare hat perdiu su colori, scolorire, sinoitar di co
il grano per mezzo del vento. Sbentulai cun lore, scolorarsi, smortire. M. scoloririsì.
ciuliru ec. spalinai, gliettai unu pagu in altu Sbisuriàu, da part. svisato, scolorito. Pannu
cun destresa totu su pistau, o sa palla tantu in sbisuriau, chi hat perdiu su colori bivu, panno
sa castangia, che in su trigu retirendu a sei sa di color dilavato, smorto, smontato di colore.
palini o su ciuliru , vassoiare. Sbizzài v. a. stranare, divezzare, straniare,
Sbentulamentu s. m. M. sbentuladura. allontanare .
Sbentulau , da part. sventato, sventolato, spa Sbizzau, da part. stranato, straniato, allon
gliato. Po agitau de su bentu, svolazzato. tanato, divezzato.
Sbentuliàda s; f. sbentuliada forti, chi passat Sbocciadòri v. m. colui, che truceia.
luegu , folata di vento, Sbocciadùra s. ſ. terminu de su giogu de is
Slbentuliài v. a. fai bentu , ventare. Sbentu boccias, il trucciar la boccia. -

liai v. n. ventare, soffiare, far vento. Sbentu Sbocciài v. a. t. de su giogu de is boccias,


liaisì v. r. pigai aria, sventarsi, sciorinarsi. trucciare, trucchiare. Sbocciai de sa sedda
Sbentuliamentu s. m. sventolamento. (metaf.) scavalcare, scavallare, sbalzar dalla
Sbentuliàu, da part ventato, sella. Sbocciai unu de unu logu, o de unu po
Sberrittà da s. f. M. sbarrittada. stu, scavalcare, sbalzare, strabalzare, scaval
Sberrittài v. a. sberrettare. M. sbarrittai. lare, far cadere di grado.
Sberrittàu , da part. M. sbarrittau . Sboccianmentu s. m. balzamento, strabalza
Sbianchimentu s. m. bianchimento, imbian mento. Po t. de giogu; M. sbocciadura.
camento, inbiancatura. Sbocciàu, da part. sbalzato, scavallato, sea
Sbianchiri v. a, bianchire, imbiancare, far valcato. Po terminu de giogu, trucchiato.
di venir bianco. Sbianchiri v. n. bianchire. Sboddiài v. a sboddiàu ec. M. sboddicai.
Sbianchiu, da part. bianchito, imbiancato. Sboddicadùra s. f. spiegatura, spiegamento
Sbiasciadiura s. f schiancìo, schimbescio. Sboddicài v. a spiegare, dispiegare. M. spin
Sbiasciài v. n. andai a sbiasciu, obliquamenti, nicai. -

sbiecare, andare a sbieco. Sboddicamentu s. m. svoltamento, svoltatura,


", da part che è andato a sbieco. spiegamento.
biasciu s. n. schiancìo, sghembo, sghimbescio, Sboddicàu, da part spiegato, svoltato, svolto.
schimbescio. Segai de sbiasciu, a unga, augnare, Sbombardài, sbombardàu. M. bombardai ec.
tagliare a schisa, a sghembo, a schiancìo, a ugna Sborciài, sborciau. M. sbrocciai.
a traverso, sgheronare, schiancire. Arropai de Sboscài v. a. diboscare, diradicare il bosco,
sbiasciu, percuotere di schiancìo, a sghembo. disboscare .
A sbiasciu, o de sbiasciu avv. a sghimbescio, di Sboscamentu s. m. diboscamento. Po derettu,
traverso, a sghembo. Segau a sbiasciu, sghero o gius de fai linna, disloscazione. (T. Leg )
nato. Mirai de sbiasciu, guardare a iero - boscàu, da part. diloscato. - - -

sbiecare. Sbottài v. a bogaindi is bottas, cavar gli


P P p
494 SB O SBR

stivali. Sbottaisì v. r. bogaisindi is bottas, ca rostrum, e su runcu si pronunziat de is rusti


varsi gli stivali. cus) Su propriu, che sinurrai, e si usat in sens.
Sbozzadòri v. m. abbozzatore. fig. po segai su pizzu a unu, o reprimiri s'atre
Sbozzadùra s. f. abbozzatura. vimentu, reprimere, rintuzzar l'altrui orgoglio.
Sbozzai v. a. donai sa prima forma a sagrus Sbruncàu, da part. rintuzzato.
sa, abbozzare, digrossare, sbozzare. Sbuccacciàu, da agg. de lingua sfrenada, lar
Sbozzamentu s. m. abbozzamento, abbozzata. gaccio di bocca, linguacciuto, linguardo. Po
Sbozzàu, da part. abbozzato, digrossato. scoviadori, chi no mantènit secretu, sgolato.
Sbozzixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) bozzetto. Sbuccadùra s. f. s' intrada de unu flumini in
Sbozzu s. m. abbozzo, bozzo, sbozzo, abboz su mari, sboccatura, sbocco.
zattera . Sbuccài v. n. po su bessiri, chi fait s aqua
Sbrazzài v. a. sbracciare. Sbrazzaisì n. p. de is marginis ec. sboccare, sgorgare.
sbracciarsi. Po predicai a brazzu, fare una sciabica. Sbuccamentu s. m. sboccamento.
Sbrazzàu , da part. sbracciato. Sbuccàu, da part. sboccato. Cuaddu sbuccau,
Sbregungidamenti avv. sfacciatamente, ºver chi no intendit frenu, o forti de bucca, cavallo
gognatamente . sboccato, bocchialuro, che non cura il morso,
Sbregungimentu s. m. svergognanento, sver duro di bocca. Cani sbuccau, chi po essiri
gognatezza, sfacciatezza, sfacciataggine, fron cansau non podit addentai, o pigai su pegus,
latezza . cane sboccato. Gorteddu sbuccau, coltello, che
Sbregungiri v. a. svergognare, scornare, sbef ha tacche.
fare, #vergogna altrui, smaccare, avvilire, Sbuddài v. a sbudellare. Sbuddaisì n. p. t. b.
svilire, sbrobbiare. Sbregungirisì. M. sfaccirisì. si narat de pillonis cottus casi corrumpius. M.
Sbregungu, da part. svergognato, scornato, sbrentai. Sbuddai v. n. e sbuddaisì n. p. t. b.
smaccato, avvilito. In forza di agg facciato, arruiri is intestinus, sbonzolare. In signif att. si
sfrontato . usat in sensu oscenu, sbolzonare. M. stuprai.
Sbrentài v. a. bogai is interioris de su cor Sbuddàu, da part. sbudellato, sventrato, sbon
us, sventrare, sbudellare, svellere gl'interiori. zolato, sholzonato. M. stuprau. -

Sbrentaisì n. p. po sbuddaisì trattendu de vola Sbudellài v. a. sbudellare, sventrare.


tilis cottus de meda, e dispostus a si corruni Sbudellàu, da part. sbudellato, sventrato.
piri, sventrarsi. Sbuidadùra s. f votatura, votamento, evacua
Sbrentàu, da part. sventrato, sbudellato. Po zione, votagione.
sbuddau, sventrato. Sbuidài v. a. votare, esaurire, evacuare. Sbuidai
Sbrigadùra s. f sbrigamento. bussas, sventar borse, votare. Po travasai, tra
Sbrigài v. a. (t. de s usu) sbrigare, spedire, vasare. Fai sbuidai sa domu a unu, scasare
spacciare, disbrigare. Sbrigaisì n. p. sbrigarsi, uno. Sbuidai una domu de is mobilis po cam
spicciarsi, spedirsi, torsi d'impiccio. biai domiciliu, sgomberare, sgombrare una casa.
Sbrigàu , da part. sbrigato, spedito, spacciato. Sbuidamentu s. m. M. sbuidadura.
Sbrisciu , scia agg. sbrisciu de dinai, scarso Sbuidàa, da part. votato, esaurito, evacuato.
di danaro, assottigliato di danajo. Sbuida, da agg. vuoto, voto, esausto. Poni ei
Sbrocciaisì v. r. sbrocciaisì su pettus, spettorarsi, su pei in sbaidu, fare un passo falso, metter il
scoprirsi il petto, sciorinarsi, sfibbiarsi i panni. piò in fallo. Sbuidu de brenti po no hai pappau,
Sbrocciàti, da part. sbrocciau in su pettus, smilzo, di pancia vota. -

spettorato, che ha il petto scoperto, sbottonato, Sburdellài v. n. sbordellare, bordellare, an


sfibbiato, sciorinato. Sbrocciau in su zugu, scol dare in gattesco, a puttane. - -

lato, scollacciato. Sburrabili agg. cancellabile, scancellaticcio,


Sbrogliadòri v. m. strigatore , espinto o. -

Sbrogliài v. a. sbrogliare, sviluppare, distrigare Sburradeddu, dda agg. dim. (dd pren. ingl.)
strigare, ravviare le cose avviluppate, sviticchiare. scancellaticcio.
Sbrogliaisì n. p. svilupparsi, distrigarsi, sbro Sburradòri v. m. strum. po rasiga is isbur
gliarsi, strigarsi, scapecchiarsi, sviticchiarsi. Po ronis, rastiatojo.
sciolliri, sciogliere, svolgere. Po liberaisì , svi Sburradùra s. f caneellatura, frego, scan
lupparsi, strigarsi, sviticchiarsi, spastojarsi. Sbro cellatura, cassatura, cancellazione. Passai sa
gliasì de unu viziu, astenirisindi, sbrattarsi d' pinna a una riga po dda sburrai, dare un frego.
BtPl 9'12 lo .
Sburrài v. a. cancellare, scancellare, espuis
Sbrogliamentu s. m. strigamento, sviluppa gere, cassar la scrittura. Sburrai cun sa pin
mento, sviluppo. ma, dipennare. Sburrai rasighendu, radere. Po
Sbrogliàu, da part. strigato, sbrogliato, svi poniri in olvidu, cancellare, scancellare, man
luppato. Po liberau, liberato, distrigato, svi dare in obblio. - -

luppato, disimpacciato. Sburramentu s. m. cancellamento, scancel


si s. f il traboccar de liquidi. lamento. -

Sbruffulài v. n. propriu de s'aqua buddendu, Sburràu, da part. cancellato, scancellato,


traboccare, rovesciare, versare, schizzare , sboc esputato, cassato. Po postu in olvidu, mandato
care. In signif att. fig. po scordulai, scoviai, in obblio. Po sburrau rasighendu, raso.
ridire. Issu sbrùffulat cantu intendit, egli ridice Sburroneddu s. m dim. (dd pron. ingl.) pic
uanto sente , colo scorbio .
Sbruffulàu, da part traboccato, versato, ro Sburròni s. m. scorbio, sgorbio. Po sburra
vesciato. Po scordulau, ridetto. dura fatta passendu sa pinna asuba de sa scrit
Sbruncàda s. f colpu donau a murrus, nu tura, frego.
sone, mostaccione. Sbussa dura s. f sborsatura, sborso, paga
Sbruncài v. a. (de bruncu deriv. de e gas metato in contanti. - - -
SBU SCA 495

. Sbussài, v. a. sborsare, pagar di contanti. Scabùlliu, llia part. liberato, salvato ec.
Sbussai, bogai zecchinus de sa bussa, sfrom Scaccàu, da agg fattu a scaccus, scaccato,
bolar zecchini, snocciolar doppie. scaccheggiato, fatto a scacchi.
Sbussamentu s. m. sborsamento. -
Scacciadùra s. f scacciata.
Sbussàu, da part sborsato. Scacciài v. a cacciare, scacciare , discaecia
Sbutirài v. a bogaindi su butiru a su latti, re , espellere, estrudere, ribattere, ributtare ,
spannare . M. Pollini p. 575. torre il burro, o rigettare. Scacciai de sei, sgombrar da se. Scac
butirro al latte, sburrare. V. Giornal. Agrar. ciai s oziu, allontanare, sbandir l'ozio.
Toscano num. 12. 1829. Scacciatiaulus. M. scongiuradori.
Sbutiràu, da part. spollau de su butiru, span Scacciàu, da part scacciato, rigettato, ri
nato . Poll. sburrato. (V. il cit. Gior. Agrar. ) buttato, espulso, estruso, sbandito, allontanato.
Sbuttonadùra s. f. lo sfibbiare. Scaccu s. m. regioletta, chi si pintat in is
Sbuttonài, v. a. sbottonare, sfibbiare i bottoni. banderas cun diversus coloris, scacco. Fattu a
Sbuttonàu, da part. sbottonato, sfibbiato. scaccus, scaccato, fatto a scacchi. Po spezia de
Sbuzarrài v. a. soddomitare, usar sodomia, giogu, scacchi. Sa tauletta de su giogu, scac
o soddomìa. chiere. Scaccomattu t. de su giogu candu si
Sbuzarràu, da part. soddomitato. serrat s'intrada a su rei, scaccomatto. Biri su
Scabalài v. a. fai perdiri su cabàli, smugnere. soli a scaccus, essiri in presomi, vedere il Sole
Scabalaisì v. r. perdiri su cabali, dissipai is fun a scacchi. Is pedinas, le pedine.
dus suus , smugnersi. Scadenài v. a. bogai de sa cadena, scatenare,
Scabalàu, da part. smunto. trar di catena, sciorre altrui la catena. Sca
Scabbiài v. a. bogai de sa cabbia, sgabbiare, denai, disfai linnamini incadenau, scommettere,
cavar dalla gabbia. disfare legname commesso insieme. Scadenaisì
Scabbiàu, da part. sgabbiato. v. n. sciollirisì de sa cadena, scatenarsi,
Scabeccèri s. m. colui, che marina il pesce, o lo sciorsi dalla catena. Fig. movirisì, bessiri ec.
mette sott'olio. Fig. po furoni. M. scabecciadori. cun furia e impetu, scatenarsi.
Scabecciadòri, ra v. m. e f involatore, ladro, Scadenamentu s. m. scatenamento.
involatrice, ladra. Scadenàu, da part. scatenato. Trattendu de
Scabecciadùra s. f involo, invòlo, furto, ra linnamini, scommesso.
pimento, rapina. Scadenti v. agg. scadente.
Scabecciài v. a. (t. sp.) scalecciai pisci cun Scadessimentu s. m. scadimento. -

ollu, metter sott'olio. Scabecciai cun axedu , Scadèssiri v. m. (t. sp.) decairi, scadere, dis
marinare il pesce. Fig. po furai a scusi, invo cadere, decadere, deteriorare, tralignare, de
lare, rubar di nascosto, bubbolare, carpire, generare, peggiorare, andar in decadenza. MI.
trafugare, pigliare furtivamente, º decairi. Po passai, scadere, passare. -

Scabecciau, da part. scabecciau cum ollu, Scadèssiu, sia part decaduto, discaduto, an
messo sott'olio. Scabecciau cun axedu, pesce dato in decadenza. M. decaiu. Po passau,
marinato. Tunina scabecciada, tonno sott'olio, scaduto, passato, scorso. - -

Fig. po furau, involato, bubbolato, trafugato, Scafa s. f spezia de bastimentu ciattu, scafa.
rubato di nascosto. - - . Scafa, o scafas narant in is biddas certas baccas
Scabècciu s. m. (t. sp.) pisci scabecciau: si de perdas, e de rocchili in algunus camminus
est fattu cun axedu, pesce marinato: si es fattu cun de montagna, aundi si podit facilmenti arruiri,
ollu, pesce sott'olio. Po fura. M. scabecciadura. trabocco, dirupo, precipizio. Cammino plenu
Scabècciu s. m. arb. americ. po usu de tin de scafas, cammino scosceso, dirupato, fatto a
tura, campeggio. scarpa, pieno di trabocchi, di dirupi, di precipizi.
Scabelleddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) sga Scafai v. a. si usat ſig. po ingannai, e pigai,
belletto, sgabellino. de is aterus basciu sa bona fidi, truffare, usar
Scabellu s. m. scabello, sgabello. truffe, o trufferie.
Scabiddài v. n. (t. de Messaju) si narat de su Scafàu, da part. truffato.
essiri, chi fait sa spiga de su trigu, orgiu ec. Scaflittàda s. f. (t. r.) scafiittada de mussiu,
de sa canna, sbocciare, schiudersi, uscir fuori dentata. Po ingiuria de fueddus, bisticciamento,
la spiga . Is loris cumenzant a scabiddai, la frizzo, motto pungente.
spiga delle biade comincia a sbocciare, ovv. Scaflittài v. a. (t. b.) picchiai, mussiai cun
le ini cominciano a produrle spighe. fueddus piccantis, pungere con frizzi , mordere
Scabiddàu, da part. sbocciato, schiuso. - con detti. Scaffittaisì v. r. ingiuriais cun fueddus,
Scabiossai, scabiossàu. M. precipitai. bezzicarsi, bisticciarsi, proverbiarsi. Po pappai
Scabizzàda s. f colpu donau cunsa conca, capata, o mazziai. M. Po penficciai M. ,
Scabizzài v. a. ", scavezzare, deca Scafiittàn, da part che ha punto, od offeso
pitare, scapezzare. Scabizzai un arburi, segaid con frizzi, che ha morso con detti.
da a corona, scapezzare, scapitozzare, tagliar Scafu s. m. su corpus de unu vascellu senz'
a corona, far capitozze. armamentu, scafo.
Scabizzau, da part. scavezzato, decapitato. Scagaredda s. f. t. b. (dd pron. ingl.) escre
Tratteudu di arburi, scapezzato, tagliato a corona. mentu liquidu, squacchera, e squacquera.
Seabudài, scabudau (t. r.) abbandonai. M. Scagareddài v. n. (t. b. dd pron. ingl.) cagai
Seabùdu s. m. (t. r.) M. abbandonu.
- - - - - - - - - -
«.
liquidu, squaccherare, e squacquerare. Scaga
Scabulliri v. a. (t. sp. usau in is biddas) li reddaisì n p. liquefarsi
berai, liberare, salvare, Deu t'hapu scabulliu si, da part (dd pron. ingl.) squac
squacquerati, che ha la cac ſuola, la
cherato e
de sa morti,io ti ho saltato liberato dalla
morte. Scabullirisì m. p. liberarsi, figgirsene, soccorrenza, o flusso di ventre. Po arrenata, o
sStizzare, si appare. - sfattu de forzas, squaccherato, squallido, partito
P p º 2
496 SCA SCA -

Scagazzài, seagazzau (t. b.) M. limpiai. Scalladòri v. m. scalladori de metallus, fon


ditore.
Scaglia s. f. (t. de s' usu) su crosti duru de
su serpenti e de su pisci, scaglia. Scallài v. a. squagliare, liquefare, struggere.
Scagliòla s. f erba, scagliuola, scagliò la cam Scallai fueddendu de metallus, fondere. Scallai
pestre (Phàlaris canariensis. Linn. ) de nou trattendu de metallus, rifondere. Scallai
Scagliòsu, sa agg. (t. de s'usu) pillosu, fued po stemperai cosa in aqua in forma de pasta,
dendu de metallus de mala calidadi, metallo, stemprare, intridere, ridurre in paniccia con
che ha sfaldature, che si sfalda. acqua. Scalai ghisciu, intridere il gesso. Su scal
Scari, scalu ec. M. scadessiri. laisì, o sciollirisì de sa cilixìa, didiacciare, di
Scala s. f scala. Scala de linna, scala a pi mojare. Scallaisì n. p., liquefarsi, struggersi, li
uoli. is gradinus, piuòli. Is duas astas, chi quidire, divenir liquido.
sustenint is gradinus, staggi. Scala a caragolu, Scallamentu s. m. squagliamento. Tratten
scala a chiocciola , a lumaca. Scala in duas du dc metallus, fusione. Fueddendu de cilizia,
didiacciamento.
partis, o rampas, scala a due branche Scala,
chi in Roma usanta po precipitai is malfattoris, Scallàu, da " squagliato, strutto, lique
scale gemonie. Scala de funi, sigla di corda. fatto. Trattendu de " fuso , fonduto.
Scala de carru , timone ; is costallas, piuòti. Fueddendu de cilixìa, dimoſato, didiacciato.
Scalabràda si usat avverbial. a sa scalabrada, Scallonàu, da agg. scogliato.
a rompicollo . Scallu s. m. squagliamento. Trattendu de me
Scalabrài v. a. (t. cat.) sturpiai, rovinare. tallus, fusione. " a scallu, a gettidu, fatto
Scalabraisì v. r. rovinarsi. -

a getto. Si affari est andau a scalu espress.


Scalabràu, da part. rovinato. famil. est renesciu beni, l'affare è andato di
Scalàbru s. m. rovina. rondòne, è riuscito felicemente.
Scalafà s. m. frugone. Pollini p. 576. Scalòna s. f accr. scala manna, scalona.
Scalàda s. f. scalata. Donai sa scalada (T. Scaloneddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) sca
Milit.) dar la scalata , salir sulla muraglia glioncino.
colle scale. Scalòni s. m. scaglione, grado, gradino,
Scalài v. a. alzai a scala, scalare, salire con scalino. -

iscala. Scambài v. m. sgambare, disgambare. Po


Scalandròna s. f ſemina meda longa, e suttili, cansai camminendu, stancare, straccar le gambe.
donna sperticata. Scambaritàu, da agg. sgambuceiato.
Scalandròni s. m. spilungone. Scalandroni Scambàu , da part. sgambato. Po fatigau de
stinghirizzu, omini longu e suttili, fuseràgnolo, troppu camminai, straccato, stancato.
perticòne. icambellu s. m. strum. po alzai, salitoſo.
Scalàu, da part, scalato. Scambellu de su cocciu, aundi si ponint is peis,
Scalcu s. m (t. ital. in usu) cuddu, chi or pedana. Po mobili de linna po poniri is pcis
dinat su cumbidu, chi ponit su pappai in sa sezzendu, chi algunus in is loggias de su teatra
mesa, o trinciat, scalco. narant marciapiè, predella Po sa perda, chi
Scaldalettu , e scardalettu s. m. scaldaletto. usant is sabateris po battiri sa sola, marmotta,
Scalentadùra s. f riscaldamento. e marmotto .
Scalentài v. a. riscaldare , scaldare, tepefa Scambillài v. a. (t. r.) desordinai, disordina
re. Scalentai su lettu, scaldare il letto. Scalen re, sbaragliare. Po scumpangiai, dispajare,
taisì v. r. riscaldarsi. Po adiraisì, riscaldarsi, scompagnare, scambiare, tramutare.
adirarsi, sollevarsi. Scalentaisì trattendu de lo sian, da part. sbaragliato. Po scu:n-
ris postus in magasinu, riscaldarsi, patire, vo pangiau , dispajato, scompagnato .
tarsi. Trattendu de farra, fruttas, o casu, gua Scambittài v. n. propriu de is pipius, chi
starsi, corrompersi. movint is cambas de una parti e de s'atera,
Scalentamentu s. m. riscaldamento, calefazione. gambettare, sgambettare, springare, guizzar coi
Scalentamentu de sangumi, calefazion del sangue. piedi, dimenar le gambe.
Scalentamentu de spiritu, orgasmo. Scalenta Scambittàu, da part che ha dimenato le gambe.
mentu internu, incalescenza. Scamminài v. a desviai, sviare, distogliere,
Scalentanti v. agg. riscaldante, calefaciente. deviare, diviare, traviare dal retto sentiero.
Scalentativu, va agg. riscaldativo, calefattivo. Scamminaisì v. r. sviarsi, deviarsi, traviarsi.
Scalentàu, da part. riscaldato. Scalentau Scamminamentu s. m. deviamento, sviamento.
de collera, caldo d'ira, acceso di sdegno. Scamminàu, da part. deviato, sviato, traviato.
Scalèra s. f scalèa, scalinata. Scampafurca s. m. scampaforca, furfantone,
Scalinàda s. f scalinata, gradinata. capestro, avanzo di forca.
Scalitta s. f ) s. f dim. (dd pron. ingl.) sca Scampài v. a. liberai, scampare, campare,
Scalixedda letta, scalina. liberare, affrancare, francare, francheggiare,
Scalixideddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) esentare, sottrarre, esimere , far franco, esente,
sparutello, sparutino. salvare, trar da pericolo. Po evitai, sutterfu
Scaliximentu s. m. pallidesa, sparutezza, gere, evitare, scansare, schivare. Scampai v. n.
paliore. e scampaisì m. p. campare, scampare, salvarsi,
Scalixiri v. n. e scalixiris n. p. smagrare, uscir di pericolo. Scampai sa morti, o de sa
smagrire, dinagrare, scarnire, scarnarsi, dive morti, campar la morte, o dalla morte, libe
nire sparuto, pallido, macilente. rarsi dalla morte. ScampaiSì de perigulu, eva
Scalixiu, da part. sparuto, smagrito, estenuato, dere, liberarsi da "
dimagrato, divenuto pallido, macilente. Scampamentu s. m. scampamento, campanen
Scalixiu, da agg, magro, secco, segaligno, to, scampo.
pallido, afatuccio, tristanzuòlo, sparuto, malsano. Scampaniadamenti avv. spalancatamente.
SCA SCA 497

Scampaniài v. a. (t. fam.) aberriri in campu, Scannugài v. a. (t r.) pigain li sa stuppa de


o de su totu, spalancare. Scampaniai is portas, sa cannuga, sconocchiare, trarre il pennecchio
spalancar le porte. Scampaniaisì n. p. si marat dalla rocca. Po scoscimingiai. M. -

lº maladiu, chi in su lettu si sbentùliat. M. Scannugamentu s. m. sconocchiatura,


sbentuliaisì. -

Scannugàu, da part. sconocchiato. Po scosci


Scampaniàu , da part. spalancato. Lassai is mingiau. M. - -

portas iscampaniadas, lasciar le porte spalancate. Scanonizzài v. a. contrariu de canonizzai, sca


Scampatòriu s. m. diffugio, sutterfugio, ter non l 22are.

giversazione, volteggiamento. Circai scampatoriu, Scanonizzàu, da part. cancellato dal numero


cercar sutterfugi, scuse, tergiversare, volteggiare. de Santi, scanonizzato.
Scampatoriu de tempus, ritaglio di tempo. Scansia s. f (t. ital. in usu) stanti de liburus,
Scampàu, da part. campato, scampato, libe scansìa, scaffale.
rato, salvato, ſi, tratto, uscito, evaso Scansiòni s. f mesuramentu de versus, scan
sione.
da pericolo.
Scampiài v. m. (t. sp.) cessai de proiri, spio Scantonadùra s. f scantonatura ,
vere. Po sclaressiri. M. -. Scantonài v. a. scantonare.
Scampiamentu s. m. cessazioni de proiri , Scantonàu , da part. scantonato.
spiovimento, serenità, chiarezza dell' aria. Scantrexàda s. li r.) M. bussinada.
Scampiàu, da part. spiovuto. Po sclaressiu, M. Scantrexài v. a. (t. r.) donai bussinadas,
Scampiòsu, sa agg M. spaziosu. l
schiaffeggiare. Scantrexai t. r.) po rinfacciai,
Scampirru s. m. tunina pitica, chi non pesat rinfacciare, rimproverare.
centua i", tonno, che non pesa le 100 libbre. Scantus agg. m. e f. pl. alquanti, alquante,
Scàmpiu s. m. (t. r.) Po scampu. M. Po scam parecchi, parecchie. -

piamentu. M. Scaparàtu s. m. spezia de nìcciu piticu po


Scampu s. m. scampo, salute, salvezza. Po poniri alguna statua, comenti si usat in is do
scusa, scampo, sutterfugio, scusa. mus, nicchietta . Scaparatu de relogiu, chi si
Scamaladùra s. f. scanalatura, scanellatura, ponit in is comòs ec. tempietto.
stria . Scaparroneddu s. m. dim. (dd pron. ingl.)
Scanalài v. a scanalare, incavare legno, o scampoletto, scampolino.
pietra a guisa di canale, - Scaparròni s. m. scàmpolo, scamùzzolo.
Scamalamentu s. m. M. scamaladura. Scapolàriu, e scapulariu s. m. scapolare,
Scanalàu, da part. scanalato, striato. abitino. t

Scancarài v. a. bogai de is cancarus, sgan Scappàda s. f scappata. Fai una scappada a


gherare, scommettere, cavar de gangheri. unu logu, dare una corsa ad un luogo. Fai
Scancaràu, da part. sgangherato. Metaf scia una cosa a scappadas, fare una cosa a riprese,
mannato, scomposto, disadatto, sconcio. a spillizzico. Scappada precipitosa, spulezzo.
Scandagliài v. a. scandagliare. Po esaminai Scappada di arcu, o decani de scuppetta, scatto.
esattamenti, calcolare minutamente, esaminar Scappadùra s. f. M. scappada.
per la minuta, far lo scandaglio, Scappài v. a. sciolliri, sciorre, sbrigliare.
Scandagliàu, da part. scandagliato. Scappài unu fueddu de bucca, proferire una
Scandàgliu s. m. scandaglio, piombino. Metaf parola. Scappai su buddidu, grillare. Scappai
calcolo, riprova, esperimento. sa passienzia, perder la pazienza. Essiri in de
Scandalisài v. a. scandalizzare, scandalezzare, rettura a scappai su plantu, si narat de is pi
scandolezzare, dare scandalo. Scandalisaisì n. S" candu sentint su strunciu, rimbambolare.
p. scandalizzarsi, pigliare scandalo. cappai v. n. scappare, fuggire, andar via.
Scandalisàu, da part. scandalizzato. Scappai o liscinai de manus propriu de su pisci
Scandalosamenti avv. scandalosamente. ec. sguizzare, scappar dalle mani. Scappai trat
Scandalòsu, sa agg. scandaloso, scandoloso. tendu de cosas tiesas, scattare. Scappaisì n. p.
Scàndalu s. m. scandalo, scandolo. Po in fuggirsi, furarsi da un luogo. Scappaisi depressi,
famia, disonore, scandolo, infamia. spuleggiare, spulezzare, scamojare, svignare,
Scandelàu s. m. schiacciatina di pasta di sbiettare, sgusciare, scantonare:
mandorle. Scappatòriu s. m. diverticolo, diverticulo,
Scandèssiri (t. r.) fai biancu, scandèssiu ec. sutterfugio.
M. sbianchìri. Scappàu, da part. sciolto, sbrigliato: scap
Scàndiri, e scandiri v. a. mesurai versus, pato, fuggito, andato via Po scappau de ma
scandire, scandere, misurar versi. Scandiri t. r. nus, scappato dalle mani. Trattendu de cosas
fai biancu, scandiu. M. sbianchiri ec. tiesas, scattato. Po scappau de pressi, sgusciato,
Scandixài, scandixàu ec. (t. r.) M. sbianchiri. scantonato, fuggito. -

Scàndulu s. m. M. scandalu. Scappeddài v. a scappellare, cavare il cap


Scannadùra s. f strozzatura. pello , Scappeddaisì n. p. scappellarsi, cavarsi
Scannài v. a. strozzai, scannare, strozzare, il cappello.
strangolare, tagliar la strozza, o canna della Scappeddàu, da part. scappellato.
gola. Scannai po pigaindi seda, filu ec. de sa Scappiadùra s. f scioglimento, slegamento.
canna, scannare. Scappiai v. a sciogliere, sciorre, slegare.
Scannamentu s. m. strozzamento. Scappiai is bois de su carru, digiugnere, di
Scannàu, da part. scannato, strozzato. In su giogare. Scappiai unu saccu plenu, sciorre un
segundu significau, scannato, sacco. Scappiai su saccu fig. po scordulai, sciorre
Scannittu ) s. m. dim. (dd pron. ingl.) la bocca al sacco. Scappiai is pilus, scrinare,
Scannixeddu V scannello, scannetto. sciorre i capelli. Scappiaisì v. r seiogliersi,
Scannu s. m. scanno, seggio. svincolarsi, slegarsi. -
498 SCA SCA

Scappiàu, da part. sciolto, slegato. Trattendu una porta, sgangherare , smuovere una porta
de bois, digiunto, digiogato. Fueddendu de da cardini. Scardancai de rexinis, sbarbare,
pilus, scrinato. - .. sradicare, svellere dalle radici.
Scappu , ppa agg. sciolto, libero -
Scardancamentu. M. scardancadura. sº

Scappucciaisì v. r. bogaisindi su cappucciu, Scardancàu, da part strappato, spiccato.


sCdl pucciarsi. Fueddendu de porta ec. porta sgangherata -

Scappucciàu, da part. scappucciato. smossa dai cardini. Scardancau de rexinis 2


Scapricciai v. a bogaindi is capriccius a unu, sradicato, sbarbato, svelto dalle radici.
scapricciare, scapriccire, sbizzarrire, scapoilire. Scardancilài v. a. sgarrettare, tagliar il ga
Scapricciaisì v. r. scapricciarsi, scapriccirsi, retto, il garretto, la garretta. M. sgarronai.
sbizzarrirsi, torsi i suoi capricci. Scardancilàu, da part che ha tagliato il gar
Scapricciamentu s. m. lo scapriccirsi. retto, sgarrettato. - - - - - -

Scapricciàu, da part. scapricciato, scapric s" s. m. scaldavivande.


cito, scaponito. Scardàu, da part. sarchiato, diserbato. Lastr.
Scàpula s. f. (t. lat. ) e scapulas pl. is palit Scardidùra s f riscaldamento, scalfittura,
tas de is palas, scapula, pl. le scapule - scalfitto, calteritura. - -

Scaràda s. f cottimo. Pigai a scarada, pi Scardiggiadùra. M. scalentadura.


gliare in cottimo. Comparai, bendiri a scarada, Scardiggiài v. a. (t. r.) scaldare. M. scalentai.
comprare, vendere in sommo, in cottimo, a Scardiggiamentu s. m. scaldamento.
prezzo fermo, fare uno staglio, o un taccio, Scardiggiàu , da part. scaldato.
Scarafàcciu, e scarafacci s. m. scarafaggio, Scardimentu s. m. M. scardidura.
scarabone. -
Scardiri v. a. calterire , scalfire. - e

Scaramussa s. f. (t. cat.) scaramuccia. Sca Scardiu, da part. calterito, scalfitto .


raiaussa pitica, badalucco. Scarescimentu s. m. dimenticanza, smemora
Scaramussadòri v. m. badaluccatore. mento, obbio, dimenticaggine, obbliamento,
Scaramussài v. n. su cumulattiri de pitica parti obblivione. - -

di armada fattu foras di ordinanza, scaramuc Scarèsciri v. a. e n. olvidai, dimenticare, oh


ciare, badaluccare. Scaramussaisì n. p. bada bliare, obliare, scordarsi. Sa cosa scarescit,
luccarsi. -
la cosa dimentica. Scarescirisi n. p. di neutica -
Scaramussàu, da part. scaramucciato, che ha si, obbliarsi, scordarsi. De su neutr. pass. no
fatto scaramuccia. si serbeus po splicai custus verbus ii. in
Scarangiài v. a. (t. r.) M. schiringiai. sens. att. v. g. No in hap a scareseiri Inai de is
Scarangiàu, da part (t. r.) M. siringiau. ſinesas tuas, non dimenticherò , non obblierò
Scaràngiu s. m. (t. r.) M. schiringiu . - nai le tue finezze. Scaresciri v. n. no arregor
Scaravangiaisì v. n. p. si narat propriamenti dai , dissovvenire, non sovvenire. Scaresciri po
de sa pasta, o de pani beni axedu, chi s'abè sburrai de sa memoria, cancellare, scancellare
rit, fendersi, creparsi. - i
dalla memoria, mandare, metter in obblio,
Scaravangiàu, da part. fesso, crepato. .. Scarèsciu, ia part dimenticato, scordato, ob
Scarcangiài v. a. sù carcai su carcangiu de sa bliato, mandato in olllio . -

sabata, scalcagnare. Scarcangiaisì n. p. scal - Scarèsciu, ia agg. dimentico , smemorato,


tra la lºrº? O l'e .
cagnarsi. -
- -

Scarcangiàu, da part. scalcagnato. Sabata Scarigada s. f smurrada, mostaccione, ingoffo.


scarcangiada, scarpa scalcagnata, che ha il Scarºgai v. a. dona corpu a carigas, su pro
calcagno pesto. priu, che smurrai , M. - -

Scarcangilài. M. scarcangiai. Scarlattina s. f. ( T. Med.) ovv. calentura


Scarcerài v. a. (t. de s'usu) scarcerare, pri scarittina, scarlattina.
gionare, cavar di prigione. Scarlattinu s. m. pannu scarlatti, scarlattino.
Scarceràu , da part. scarcerato, cavato di M. scarlattu. - - -

prigione. Scarlattoni s. m. panno scarlatto ordinario ſi


Scarceraziònis. f. (t. de s'usu) scarcerazione, Napoli. - - - - -

rilascio, sprigionamento, liberazione dal carcere. Scarlattu s. m. scarlattino, grana, lucchesi


Scarcinài v. a. pigaindi sa carcina de unu no, scarlatto sopraffino. - -

muru , scalcinare. Scarumentai, scarinentau, scarmentu ec. M.


Scarcinàu, da part. scalcinato. scramentai. - a

Scarciopmu, na agg. poberu, miserabili, in Scarnadòri v. m. strum. Chirurg po scarnai


digente, misero, calamitoso, disagiato, penurioso. is dentis, scalzatoio. -

Scardadòri v. m. sarchiatore. Scarnài v. a scarnare. Sarnai is dentis, scal


Scardadùra s. f sarchiatura. zare i denti. -

Scardài v. a. (T. de Messaju) limpiai ister Scarnamentu s. m. scarnamento.


ras de su cardu, e di ateras erbas nocivas, Scarnàu , da part... scarnato, scalzato .
nettare dall' erbe cattive, sarchiare, torre i car Scarnificài v. a. scarnificare. - . - -

doni, arroncare, diserbare i campi divelti. Lastr. Scarnificàu, da part scarnificato. -

svecchiare il campo dall' erbe, e ridurlo a Scarnu s. m. (t sp.) disprezzo, scherno. Su


sernerata. scarnu de Lotus, lo scherno di tutti.
Scardamentu s. m. sarchiamento, sarchia Scarpa s. f scarpa de muru. scarpa.
gione. - Scarpinu s. m. scarpino. Scarpinu meda lig
Scardancadùra s. f strappadura, strappata, geri, calcetto.
slratta . - - - -

Scarrabuddau, da agg cascatoio, squarquoſo,


Scardancài v. a. distaccai, strappai, strap cascaticcio, accasciato. Beccia scarra i".
pare, spiccare, dirancare, svellere. Scardaucai vecchia cascatoia, squarquoia., - - - a - e
SCA SCA 499

Scarrafattòni. M. sgarrafattoni. de su pei de is arburis, scalzare. Scarzai sa


Scarraffiadùra s. f graffiatura. bingia, scalzar la vigna. Scarzai unu muru,
Scarraffiài v. a. graffiare, sgraffiare. Scar sgrottare un muro.
raſſiai de sa gattu pighendindi is arrogus de sa Scarzamentu s. m. scalzamento.
pezza cun is ungas, dismagliare. Scarzàu , da part. scalzato.
Scarraffiàu, da part. graffiato, sgraffiato. Scarzonàisì v. r. sbracarsi, cavarsi le brache.
Scarraffieddu s. m. dim.(dd pron. ingl.)graffietto. Scarzonàta, da part. sbracato, sbraculato,
Scarraffiu s. m. graffio, graffiatura, graffia senza brache.
b2ento. Scasceddài v. n. scasceddai de sa sedda, scaſ
Scarraxài v. a. (t. pop.) contrariu di fare, cadere, traboccar dalla sella. Scasced
accarraxai, scoberriri, alliggerai de roba, o de dai su pei, M. liscinai.
eobertoxu, scoprire, alleggerir di roba, o di Scasceddàu, da part. caduto, traboccato.
coperte. Po scarraxai di asutta terra, disotterrare, Scasciàda s. f. (T. de Piccaperd.) sciampla
cavar di sotterra. dura, chi si fait in sa grussaria de unu muru,
Scarraxàu, da part. scoperto, o alleggerito di ventana ec. strombatura, slargamento nella gros
panni, o di coperte. In su segundu significau , sezza di un muro.
disotterrato . Scasciadòri v. m. chi bogat roba de sa cascia,
Scarriài. M. scarrigai. Scassatore .
Scarrigadòri v. m. strum. po scarrigai una Scasciadùra s. f. M. scasciada . Po s' attu de
scuppetta, o bogaindi sa pigia, cavastracci, bogai roba de is cascias, scassatura.
cioè che cava dall' archibuso lo stoppàcciolo. Scasciài v. a. (T. de Piccaperd.) fai scascia
Scarrigài v. a. pigai, o deponiri su pesu, o da ind' unu muru , strombare, slargare , d"
su carrigu, scaricare, discaricare, posare, sdos una strombatura, dilatare la grossezza d'un
sare, por giuso il peso. Scarrigai su pesu, o muro. Scasciaisì n. p. scasciaisì de sa sedda,
cosa chi unu portat, posare. Scarrigai su colpu arruiri de cuaddu , votar la sella , cader da
scaricare il colpo. Scarrigai s' arcu, scaricare, cavallo, scaffar dalla sella. Scasciai po bogai
stender l' arco, farlo scoccare . Scarrigaisì m. p. mercanzias de is cascias, scassare.
scaricarsi, discaricarsi . Scascialài v. a. mazzulai propriu de chini no
Scarrigamentu s. m. scaricamento, scarica, portat dentis, biasciare, biascicare, masticar
scarico, sgravio. con difficoltà. -

Scarrigàu, da part. scaricato, che ha depo Scascialamentu s. m. biasciamento .


sto il peso. - Sscascialàu , da part. biascicato.
Scàrrigu s. m. M. scarrigamentu . Scasciàu , da part. muru scasciau, dilatau a
Scàrrigu, ga agg. scarico, scaricato. Poli parti di ainturu in sagrussaria de su muru a
beru , sciolto, libero. -
costau de porta ec. muro, che ha strombatura,
Scarrugau, da agg. (t. r.) scoscimingiau , muro strombato. Po bogau de cascia, scassato -
sgangherato. Scasciau de sa sedda, traboccato, scaffato dalla
Scarsamenti avv. scarsamente, strettamente. sella .
Scarsèsa s. f scarsezza , scarsità, strettezza, Scassadùra s. f. cassatura, cassazione.
parsimonia. Scassài v. a. cassare, cancellare, annullare.
Scarsu , sa agg. scarso, corto, stretto. Scassai sordaus , lissenziaiddus, cassare soldati,
Scartafàcciu s. m. liburu, o scrittura de pagu levarli dal ruolo. Scassai s'aqua, divertire l'acqua.
appreziu , scartafaccio , scartabello. Scassamentu s. m. cassamento.
Scartafogliài v. a. mirai, o liggiri unu liburu Scassàu, da part. cassato, casso. Trattendu
a fogliu a fogliu, carteggiare un libro, guar de flumini, o aqua, divertito, ta.
darlo carta per carta Po liggiri de pressi, e Scassèsa s. f. (t. r.) M. scarsesa;
senz' applicazioni unu liburu , scartabellare. Scassoladamenti avv. (t. b.) M. sciolloria
Scartafogliàu , da part. che ha guardato un damenti.
libro carta per carta, che lo ha carteggiato. Scassolài v. n. mai scassòlus, sciapidorius,
Scartafògliu s. m. stracciafoglio. parlare a vanvera, sputar farfalloni, anfanare
Scartài v. a. scartare, chiappolare. Scartaisì a secco, dire delle scipitezze, o sciocchezze. M.
n. p. separaisì, separarsi, allontanarsi. Scartaisì disatinai. Scassolai po beccesa, in barbogire,
trattendu de giogu de cartas, farsi uno scarto. perdere il senno per la vecchiezza.
Scartamentu s. m. scartamento, scartata. Ssassolau , da part che ha parlato a vanvera,
Scartàu, da part. scartato. che ha anfanato a secco, che ha detto scioc
Scarteddeddu s. m. dim. (dd pron. ingl. ) chezze. Scassolàu po beccèsa, imbarbogito.
cestellino, cestellina, cestello, cestella. Scassòlu s. m. (t. b) scipitezza, M. sciolloriu.
Scarteddèri s. m. (dd pron. ingl.) su chi Scassu, ssa agg (t. r. sp.) spilorcio, tacca
fait is iscarteddus, c" - -
gno. M. scarsu. -

Scarteddu s. m. (dd pron. ingl.) cesta , ce Scatarràda s. f scatarrata, spurgo di catarro.


sto. Poniri in iscarteddus, incestare , metter Scatarrài v. a. e n. scatarrare, spurgare il
nelle ceste. Catrtrro.
Scartinàda s. f caseata, caduta, tonfo. Scatarràu, da part che ha spurgato il catarro.
Scartu s. m. refudu, scarto, scartata, scel Scatta s. f scaglia, squama, squanto . Scatta
tume, scartamento, chiappolo. Po su peus de de conca, forfora , i" , forforaggine.
Scattadùra s. f. M. scattamentu .
calisisiat cosa, crusca, il peggio di checchessia,
inarame, Cer"rla . Scattài v. a. scattai pisci, diliscare , levar le
Scarzadòri s. m. scalzatore. lische, o le squame al pesce, scagliare, levar le
Scarzadùra s. t. scalzatura, scalzamento. scaglie a pesci.
Scarzui v. a pigaindi sa terra cun sa marra si s. m. lo scagliare i pesci.
500 SCA SCE

Scattau, da part scagliato, diliscato. Scedazzadòra v. f. abburattaja.


Scattilài (t. r.) M. sgalittai. Scedazzadòri v. m. su chi scedazzat, cerni
Scattili s. m. (t. r.) M. sangunau . tore, abburattatore. Po su strum. de linna,
Scattixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) sca chi serbit po scedazzai, cernitoſo.
glietta, scagliòla . Scedazzài v. a. stacciare. Scedazzai a sa mo
Scattòsu, sa agg. scaglioso, squamoso. da de is sardus, stacciare, a sa moda de is
Scàtula s. f scatola. Scatula, chi si portat furisteris, abburattare.
po bendiri cosas de galanteria, botteghino. Fur Scedazzàu, da part stacciato, abburattato.
riaisì sa scatula, ammacchiaisì, impazzare, gi Sceddaisì v. n. p. (T. de Pastori) bessiri de
ravoltare, dar nelle girelle, uscir di se, dar la sa cedda, sbrancarsi, uscir dal branco.
volta al canto, perder il senno. Sceddàu, da part. sbrancato, uscito dal branco.
Scatulaisì v. n. p. ammacchiaisì, impazzare, Scempiadamenti avv. stolidamente, scempia
uscir di se, dar la volta, mandare il cervello a tamente, scimunitamente.
2,0rt20 . Scempiadeddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)
Scatulàu, da part. impazzato, impazzito, che scimunitello, stolidetto.
ha dato nelle girelle. Scempiadùra s. f scempiezza, scempiatag
Scatuledda s. f. dim. (dd pron. ingl.) scato gine, scempiaggine, scimunitaggine.
lina, scatoletta, scatolino. Po vasu, aundi si Scempiài v. a. (t. r.) arruinai, mandai in
ponit su " a is canarius, beccatoſo . Po sa precipiziu, rovinare, mandare in esterminio, in
scatuledda di arregolliri is votus in su scruttinu, precipizio. Scempiaisì de manu sua e totu, cer
bossolo, bussolotto. - care il precipizio, rovinarsi da se stesso, rom
Scatulèri s. m. Maistu, o Mercanti de sca persi il collo.
tulas, scatoliere. Scempiàu, da part rovinato. Casi mi seu
Scatulòna s. f. accr. scatolone. scempiau, quasi mi son rovinato, o preciptato
Scatusciài, scatusciau ec. M. attafiai. ne' pericoli.
Scatùsciu s. m. pasto, desinare. Scempiàu, da agg. (t. r.) stolido, scimunito.
Scavadòri v. m. scavatore, cavatore . Scena s. f scena.
Scavadùra s. f. scavatura, cavatura. Scenàriu s. m. scenario.
Scavài v. a. scavare, incavare, far cavo. Scenicamenti avv. scenicamente.
Scavai po ghettai fundamentus di edifiziu, Scènicu, ca agg. scenico,
fondare, cavar fosse sino al sodo. Scenografia s. f. (T. G.) arti de disignai is
Scavamentu s. m. scavanento, scavatura, sca cosas comenti cumparint a sa vista, scenografa.
vazione, cavata . Scenogràficu, ca agg. scenografico.
Scavannài v. a. contrariu di accavannai, sco Scenopègia s. f festa celebrada de is Ebreus
prire. Scavannaisì v. r scoprirsi. in memoria de sa peregrinazioni de su populu
Scavàu s. m. cavità, còncavo. Scavau, o sca de Deus in su desertu, scenopegia, festa de'
vadura de sa cugliera, concavo del cucchiaio. Tabernacoli.
Scavàu, da part. scavato, incavato. In forza Scerbeddài v. a. (dd pron. ingl.) bogai is
di agg. concavo. cerbeddus, scervellare, dicervellare.
Scavaziòni s. f scavazione, scavatnento. Scerbcddau, da part.. (dd pron. ingl.) scer
Scaviài v. n. (t. r.) sciamiai is corrus, pro vellato, dicervellato.
priu de is bois, corneggiare, scorneggiare. Scerbigài v. a. (t. r. e sp.) romper la cer
Scaviàu, da part. corneggiato. vice, o il collo. Scerbigaisì n. p. rompersi il collo.
Scàviu s. m. sonu de campana a scaviu, suono Scerbigàu, da part. che si ha rotto la cervice.
di campana a trabocco. Sonai a scaviu, suonare Scerfài v. a. (t. r.) pistai. M streccai. Scer
a trabocco , a rivolta. faisì n. p. pistais fueddendu de frutta meda
Scavu s. m. (t. de s'usu) fossu, scavo. cotta, acciaccarsi, ammaccarsi.
Scavuladùra s. f a scavuladura. M. fuliadura. Scerfau, da part. pistàn. M. streccau. Fued
Scavulài v. a. fuliai, buttar via, gettar via. dendu de frutta meda cotta e similis, acciacca
Trattendu de loris nous, s'argiola m est isca to , ammaccato . -

vulada a 20., m'hat donau su 20. , il grano, Sceroppai v. a far siroppo, e ridurre in
l'aja ha buttato il 20. dal grano ho avuto il siroppo.
20. , il grano mi ha renduto il 20. Sceroppàu, da part, che ha fatto siroppo,
Scavulàu, da part. buttato, gettato via. ridotto in siroppo.
Sceberadòri v. m. e ra f sceglitore, trice, Sceroppu s. m. siroppo, sciroppo, sciloppo.
sceveratore. Sceroppu de capiglier, siroppo di capelvenere,
Sceberadùra s. f sceglimento, scelta. Scerpa s. f fascia cun pumus propria de is
Sceberài v. a. e scioberai, scegliere, sceverare, militaris , ciarpa , sciarpa, banda.
cernere, separare, scerre, scernere. Scèscia s. f sa littera x, x . Andai fenda
Sceberàu, da part. scelto, separato, sceverato, scescias, andar barcoloni.
scevrato. Po sqfisitu agg. scelto, buono, squisito. Sceta si f cannella. Su tappu de sa scetta,
Scebèru s. m. e sciobèru, scelta, cerna, scel o tupponella, zipolo. Tappai sa sceta, poni
tezza. Donai a sceberu, dare a scelta. Fai sce riddi sa tupponella, zipolare, turar la cannella
beru , fare scelta, far cerna. collo zipolo. -

Sceda s. f. (t. r.) M. notizia, resposta. Sceti s. m. (cun e claru) fior di farina, Po
Scedadeddu, dda agg dim. t. r. ( dd pron. su sceti, chi bolat in su moliri, o fendi sa far
ingl ) meschinello, meschinetto, poverello. ra, friscello, fuscello.
Scedàu, da agg. t. r. mischinu, meschino, Sceti e vetti (cun e oscur.) avv. M. sola
vero. Inet) li . -

Scedazzàda s. f stacciata : Scetixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) cannellina.


SCE SCHI 50i

Scetòsu, sa agg. farinaceo: Schinnìu, da part. inerinato, che ha fatto


Scetticismu s. m. (T. Didasc. ) Dottrina de pelo. Fai sonu schinniu, crocchiare. º a

is iscetticus, scetticismo. Schiringiài v. a trattendu de porta, o ven


Scètticu, agg e sust. chi dubitat de dogna tama, s'intendit lassaidda mesu ai , e mesu
cosa , scettico. -
serrada, socchiudere. Schiringiai is ogus, teni
Scettru s. m. scettro. riddus no totalmenti tancaus, tener gli occhi
Schèletru s. m. scheletro, carcàme. Schele socchiusi, o a sportello . Schiringiaisì a arriri,
tru di animali mortu , carcame, carcassa . arriri liggeramenti, sorridere, ghignare, fare
Scherda s. f scheggia. Scherda de perda, un sorriso, sogghignare.
de marmuri, e similis, scaglia di pietra, di Schiringiàu , da part. schiringiau a arriri,
marmo. Scherda o gliesca di ossu, falda d' osso. sorriso. Trattendu de porta ec. socchiuso. Porta
Segai un ossu a scherdas, o gliescas, sfaldare, schiringiada, porta socchiusa. Dormiri a ogus
dividere un osso in falde. ischiringiaus, mesu abertus, dormire cogli oc
Scherdài v. a. (T. de Piccaperd.) tappai is chi a sportello. Murrus ischiringiaus, labbra
piticus vacuus de unu muru nou cun ischerdas, scoppiate.
calcina, o terra impastada, rinzaffare un muro, Schiringiu de risu s. m. risixeddu asutta masa,
riempierne il voto con calcina, e scaglie, rin arrisu piticu, sorriso, ghighetto, sogghigno. ,
zep are . Schirriolài v. a. segai a chirriolus, sbranare,
Scherdàu, da part. rinzaffato, rinzeppato. strambellare, fare a brani.
Scherma s. f. scherma, schermo. Schirriolau,
fatto in brani. da part. sbranato, strambellato,
v
Shermidòri v. m. schermitore, schermidore.
Schermìri v. n. schermire, schermare, giuocar Schirriòlu , la agg. giovunu schirriolu , gio
di spada. Schermirisì n. p. schermirsi, difendersi. vine sottilino, segaligno, mingherlino. Giovana
Schermiu, da part. schermito. schirriola, giovine mingherlina, segaligna, fan
Schesciài v. a. segai schescius, staccar mes ciulla di vita sottile, adusta, che Terenzio es
siticci , o messe dalle piante. prime in latino, puella " -

Schèsciu s. m. messiticcio , messa, vermenel Schirru s. m. animali quadrup. M. marta,


la , germoglio. Schescius, chi hanti postu barba, Schirru maladìa, chi fait pappai eccessivamenti
o revini, messiticci abbarbicati . Schesciu de bolimìa, pica, fame depravata.
ravellus, tallo di garofani. Schiscinài v. a. schizzare, schizzettare.
Schettu, tta agg (e oscur.) schietto, puro, Schiscinàu, da part. schizzato.
retto . Schiscinettài. M. schiscinai.
Schidonàda s. f. stidionata . Schiscinetteddu s. m. dim. (dd pron. ingl. )
Schidonài v. a schidonai sa pezza, infilzare, schizzettino ,
nettere i carnaggi nello spiedo. Schiscinettu N s. m. schizzatoſo, schizzetto.
Schidonàu, da part. infilzato, messo nello Schìscinu Arrusciai, umedessiri cun su
spiedo. schiscinettu, schizzettare, umettare collo schizzetto.
Schidòni s. m. spiedo, stidione, schidione, Schissiai v. n. deliriai, impazzire, uscir di
schidone. Schidoni mannu , spiedone. se, dar la volta .
Schifettu s. m. o schifixeddu s. m. dim. (dd Schissiàu, da part impazzito.
pron. ingl.) schifetto. Schissiu s. m. deliriu, pazzìa.
Schifu s. m. barchitta, schifo. Schittiài v. a. saldai unu depidu; saldare un
Schiliài v. m. schiliai de is pillonis, pigolare, debito, sdebitarsi, far saldo. Schittiaisì n. p.
pipilare. Fig. qòesciaisì. M. schittiaisì in su giogu, rifarsi, riscattarsi, ri
Schiliàu, da part. pigolato. vincere nel gioco.
Schligafènu. M. liscierba. Schittiàu, da part. saldato.
Schiliu s. m. il pigolar de pulcini. Schivadùra s. f. schifezza, stomacaggine.
Schina s. f schiena. De schina ampla, schie Schivài v. a. schifare, schivare, abborrire,
nuto. Schina de pisci, resta di pesce. Schina de avere a schifo, a stomaco, sdegnare. Po evi
teulada, comignolo del tetto. Uniri a schina de tai. M.
teulada, accomignolare. Schina de muru, can Schivàu, da part. schifato, sdegnato, tenuto
tonata di muro. Schina de porcu, arista, a schifo, avuto a stomaco. Po evitatis M.
-Schinàli s. m. schienale, schiena. Schinali Schivòri s. m. schifezza, laidezza, sporcizia,
de cuadolu armau, asinello. Schinali de teula stomacaggine. - -

da , chi proit de duas bandas, comignolo. Schivosamenti avv. schifamente. -

Schincera s. f smanceria , Schivòsu, sa agg. schifoso, schifo, sporco,


Schinceriài v. n. fare il ritroso, lo smorfioso, schifiltoso, schizzignoso. e

il ritrosello. Schivu s. m. schifezza, laidezza, sporcizia,


Schinceriòsu, sa agg. dengosu, ritroso, ri lordume, bruttura, immondezza.
trosello, smorfioso, smanceroso, lezioso. Schizzài v. a. disignai in grussu, schizzati ,
Schincèriu s. m. smanceria , lezio, leziosag adombrare, delineare, abbozzare, disegnare.
gine , smorfia. Schizzamentu s. m. schizzamento , schizzata ,
Schinciddòsu, sa agg. (t. r.) M. schinceriosu. adombranento, delineamento. a

Schinènzia s. f squinanzìa, sprimanzìa, sche Schizzàu, da part schizzato, disegnato, adoms


ranzìa, angina, " stranguglioni. Sug brato , abbozzato , delineato - -

gettu a schinenzia, anginoso, squinantico. Schizzu s. m. (t. de s'usu) schizzo. Schizzu,


Schinnidira s. f fessura, pelo, fesso. Schin de un'opera manna in piticu, bozzetto - ,
midura de vasus, pelo -
Sciàbiga s. f o sciabica (de jabega sp.) spe
Schiumri v. a. incrinare, far pelo. Schinni zia de rezza de piscai, sciabica, sciavitica.
risì m. p. incrinare, e incrinarsi, Franzios.
- Q q 1
502 SCI SCI

Sciaboriài v. a. render insipido, scipito, senza Sciamiàu, da part. dimenato. -

gusto. Sciaboriaisì v. n. p. insipidire, divenire Sciampitta s. f figura di ballo, o di danza.


insipido, o scipito. M. sciapidai. Sciampitta cun sartidu, capriòla.
Sciaboriàu, da part. senza sabori, insipidito, Sciampittadòri v. m. ſi fait figuras in su
reso scipito, dissavoroso. In sens. neutr. dive ballu, figurante.
nuto insipido, scipido, dissaporito. In forza di Sciampittài v. n. fai figuras in su ballu, figu
agg. scipido, insipido, dissavoroso, dissaporito. rare, far figure, scambiettare, fare scambietti.
Sciabòriu s. m insipidezza, scipitezza. Ballai sciampittendu, ballar figurando.
Sciàbula s. f sciabla , sciabola. Arrepai de Sciampittàu, da part..figurato, che ha fatto
oiattu cun sa sciabula, piattonare, percuotere figure nel ballo, che ha ballato figurando.
col piano della sciabla, batter di piatto. Sciampla s. f. pezzo di roba che lasciano i
Sciabulàda s. f colpo di scialla. Sciabulada Sarti sotto la veste per islargarla, quando è stretta.
donada de ciattu, piattonata . Sciampladùra. M. sciamplamentu.
Sciabulottu s. m. dim. piccola sciabola. Sciamplài v. a. (de sciampiare ital, ant.) sten
Sciaccu s. m. (t. b.) M. disgrazia. dere, allargare, dilatare, ampliare, render
Sciàculasciàcula; andai sciaculasciacula, in attu ampio. Sciamplai unu bistiri, allargar un vestito.
di arruiri, andar a croscio . Trattendu de li Sciamplaisì n p. ampliarsi, slargarsi, dilatarsi,
coris, guazzare, diguazzare. diventar ampio.
Sciaculadòri v. agg. ou sciaculadori, uovo, Sciamplamentu s. m. allargamento, dilatazione.
che guazza. Conca sciaculadora ſig. cervello Sciamplàu, da part dilatato, ampliato, reso
balzano . ampio -

Sciaculài v. a. guazzare, dimenare, dibattere. Sciampaladòri. M: sciaculadori.


Sciaculai v. n. guazzare, fiottare, ondeggiare. Sciampuladùra. M. sciaculamentu.
Sciaculai in s'aqua alguna cosa po dda lim Sciampulài v. a agitai cosa liquida ind' unu
piai, sciaguattare, digitazzare. Sciaculai trat vasu, guazzare, dibattere: M. sciaculai. Sciam
tenda de naviu agitau de is undas, ruotolare, pulaisì v. r. dibattersi, diguazzarsi, dimenarsi.
lanciare. Sciampulaisì in su lettu, trattenirisì oziosamenti,
Sciaculamentu s. m. digitazzamento, sciaguat o po delicadesa, covare nel letto, crogiolarsi,
tarnento . -

stare a poltrire nel letto, stagionarsi, pigliare


Sciaculàu, da part diguazzato, guazzato, il crogiolo.
sciaguattato. Sciampulamentu s. m. dibattimento, diguaz
zamento .
Sciàla s. f tripudio, tresca.
Scialacquadòri, ra v. m. e f. scialacquatore, Sciampulàu, da part. dibattuto, diguazzato.
fonditore, prodigo, sprecatore, trice. M. sciaculau. Sciampulau in su lettu, covato,
Scialacquài v. a. dilapidare, scialacquare, crogiolato, stagionato nel letto.
prodigaleggiare, fondere, dissipare, prodigaliz Scianca terminu chi s'accoppiat cum su verbu
zare, sprecare. Scialacquai a eccessu , sbrac andai. Andai scianca scianca, andar ancajone.
ciare a uscita, consumare senza risparmio . Andai scianca scianca ma de pressi, arrancare.
Scialacquamentu s. m. scialacquamento, spre M. andai. -

camento, sprecatura, prodigalità, dissipamento. Sciancài v. a rompere, guastar l'anca.


Scialacquàu, da part. scialacquato, dissipato, Sciancàu, da part sciancato, che ha rotta, o
dilapidato. Scialacquau a eccessu , consumato guasta l' anca. Sciancau fig. imperfetto, man
senza risparmio. cante, difettoso.
Scialadòri v. m. tripudiatore. Sciapidai v. a. fare scipito, rendere scipido,
Scialài v. n. (de siz}).ouz, exallomai, tripudio) sciapido. Sciapidaisì n. p. sciapidire, "
gavazzare, tripudiare, sgavazzare, carnascialare, divenire scipito, insipidire. Po fueddai sciollorius,
darsi buon tempo, darsi ai passatempi, ban dir delle scipitezze, delle sciocchezze.
«hettare, darsi alla crapula , sguazzare, far Sciapidamenti avv. insipidamente, scipitamente
tempone. Po ", sguajatamente, sgraziatamente,
Scialàu, da part. banchettato, sguazzato, che insulsamente, svenevolmente.
si è dato ai passatempi. Sciapidàu, da part. reso insipido, divenuto
Scialèma s. f. M. festinu. scipito, scipido, sciapido, senza gusto, senza
Scialla s. f muccadoris de mussolina stampaus sapore.
e lustraus cun oru e plata, fazzoletti di misso Sciapideddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)
lina stampati in colori, e lumeggiati con oro fridixeddu, de pagu grazia, sgraziatello, sgua
e argento, che servono di sciallo, o schalls, jatuccio " -

voce dell' uso presente. Sciapidòriu s. m. insipidezza, scipitezza. Po


Sciallu s. m. ciarpa. fridura, sciocchezza, scipitezza, svenevolezza,
Scialoccàu, da agg. sbadato, scimunito. sgraziataggine, insulsità.
Scialuppa s. f scialuppa, schifo, battelletto. Sciàpidu, da agg. senza sabori, sciapido, sci
si avv. disadattamente. pido, insipido, senza sapore. Trattendu de mala
Sciamballàu, da agg. sciamannato, disadatto. grazia, insulso, freddo, svenevole, sguajato ,
Sciambellotinu s. m. tela fatta de pilu, ca sgraziato, disadatto. -

mojardo. Sciapidiira s. f insipidezza, scipitezza, insulsità.


Sciambellottu s m. (t. fr.) tela fatta de pilu Sciaquàbili agg. lavabile.
de cabra, ciambellotto, cambellotto, cammellino. Sciacquàda s f lavatura, lavamento, lavanda.
Sciambràna s. f. (t. sp.) M. ciambrana. Po reprensioni forti, brata, lavacapo, sbrigliata,
Sciamià; v. a. " r.) dimenare, Sciamiai is sbarbazzata, rammanzina, rammanzo, rabbuffo,
brazzus, dimenar le braccia. Sciamiai sa coa, riprensione. Fai una sciaquada, dare una sbri
seodinzolare, dimenar la coda. siata, fare una rammanzina.
SCI SCI 503

Sciaquadòri s. m. lavatore, lavandajo. morare. Scimingiaisì n. p. sbalordirsi, stordirsi,


Sciaquadrixi s. f. lavandaja, lavandara. smemorarsi. Po limbiccaisì su cerbeddu, lam
Sciaquadròxu s. m. logu po sciaquai, lavatoio. biccarsi il cervello .
Sciaquadùra s. f. lavatura, lavamento, ablu Scimingiàu, da part. sbalordito, stordito, sme
zione. Po s aqua, aundi s'est sciaquada alguna morato, sbadato. Po svaporau , conca scimin
cosa, sciacquatura. giada, svaporada, testa svaporata.
Sciaquài v. a. lavare, sciacquare. Sciaquai Scimìngiu s. m. sbalordimento, smemoramen
sa conca a unu , reprendiriddu fortementi, la to, stordimento, scimunitaggine. Po dissipamenti
vare il capo ad uno. Una manu cun s'atera de spiritu, spensieratezza, sbadataggine. Sci
sciaquat sa facci prov. una mano lava l' altra, mingiu de conca, vertigine.
e tutte due il viso. Sciaquaisì is manus de al Scimitarra s. f scimitarra.
guna cosa, no s'inci imbarazzai, lavarsi le mani Scimu, ma agg. (t. r.) de pagu sentidu, scemo,
di alcuna cosa. Sciaquai sa conca a su molenti scimunito, sciocco. Conca scima, conca macca,
prov. lavar il capo all'asino . testa scema. Essiri de conca scima, aver del
Sciaquamentu s. m.lavanda, lavamento, lavacro. lo scemo.
Sciaquàu , da part. lavato. Fig. ripreso. Scincerrài, scincerràu (t. r.) M. scidai.
Sciarpa s. f. M. scerpa: Scincidda (t. r.) M. cincidda.
Sciatèricu, ca agg. chi mostrat is oras po Scinciddài, scinciddau (t. r.) M. cinciddai.
mesu de s” umbra solari, sciatòrico. Scinciddòsu, sa (t. r.) M. cinciddosu.
Scibili agg. scibile. Scincidduzzu, zza (t. r.) M. cincidduzzu.
Sciciita s. f staggina, sequestro. Scimizzu (t. r.) M. sfinizzu.
Scicutài v. a. staggire, sequestrare, fare stag Scingiri v. a. (t. r. ) contrariu de cingiri,
gina , esecutare. Scicutamindi sa bingia prov. discignere, scignere, sfibbiare, scingere. M. sciolliri.
rincarami il fitto. Scingra s. f. sinc. de sciringa, si usat ſig. po
Scicutamentu s. m. staggimento, sequestra infadu, seccaggine. Po strum. de bogai s” orina
mento . de sa vescica. M. sciringa.
Scicutàu, da part. staggito, sequestrato. Roba Scingrài v. a. (t. r.) sinc. de sciringai, si usat
scicutada, roba staggìta. ſig. po infadai, importunai. M. Scingrai po bo
Scidadòra v. f. destatrice. gai orina de sa vescica. M. sciringai.
Scidadòri v. m. destatore. Scintu, ta part. discinto, sfibbiato.
Scidadùra s. f. destamento, svegliamento, sveg Scioberài v. a. scegliere, scerre, cernere, eleg
ghiamento - gere. Scioberai su mellus, ricapare.
Scidài v. a. svegliare, svegghiare, destare, Scioberàu, da part. eletto, scelto,
sdormentare, sdormentire. Scidaisì n. p. destarsi, Sciobèru s. m. scelta. A scioberu avv. a
svegliarsi. Po allutai, rabbivai, destare, sve scelta, a straccia becco .
gliare, ravvivare, eccitare: n. p. ravvivarsi, Scioccheria s. f scioccheria, sciocchezza, an
destarsi. fània.
Scidamentu . M. scidadura. Scioccu, cca agg. sciocco, scemo, scimunito,
Scidàu, da part. svegliato, destato. Fig. rav stolido.
4'uvato . Sciografia s. f. (T. Gr. di Archit.) sa rap
Scidu, da agg, desto, svegghiato, svegliato, presentazioni interna de un edifiziu, sciografia.
sdormentato. Po allutu, o vivaci, desto, vivo , Sciollidùra s. f scioglimento.
vivace, attivo, sagace, accorto . Sciollimentu s. m. scioglimento, discioglimento,
Scientementi avv. saputamente, scientemente, dissoluzione. Po assoluzioni, o liberazioni, pro
di saputa, consapevolmente. scioglimento, assoluzione.
Scienti v. agg. scienti de su fattu, conscio, Sciòlliri v. a. disciogliere, sciogliere, sciorre,
consapevole, sciente del fatto. dislegare, slacciare, slegare, disfare le ligature.
Scientificamenti avv. scientificamente. Sciolliri sa lingua, snodar la lingua, comin
Scientificu , ca agg. scientifico, scienziato. ciar ad articolar parola. Sciolliri su cani, sguin
Sciènzia s. f scienza, scienzia. zagliare il cane. Sciolliri cosa imboddiada ind'
Scienziau, da agg, scienziato. una canna, scannare. Sciolliri una madassa,
Scienziedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) scien dipanare. Sciolliri is bois de su giuali, disgio
ziuòla. - -

gare, disgiugnere. Sciolliri po scallai v. a. fon


Scilibridamenti avv. sbadatamente, inconsi dere, disciogliere, liquefare. Sciolliri de is pee
deratamente . caus, prosciorre, prosciogliere, assolvere dai
Scilibriri. M. scimingiai. peccati. Sciollirisì v. r. sciogliersi, disciogliersi,
Scilibriu, da agg. M. scirningiau . slegarsi, slacciarsi. Po scallaisì, disciogliersi,
Scimài v. n. (t. r. de scemare ital.) si usat liquefarsi Sciollirisì si narat ancora de cosas ,
po su consumiri de su binu in sa carrada, di chi si disfaint po no teniri liga, spappolarsi.
minuire , scemare. Po su sciollirisì de sa cilixia, didiacciare, di
Scimamentu s. m. (t. r.) consumu de su binu mojare, liquefarsi. Sciolliri po liberai. M.
in is carradas, scenamento, scemo. Sciollitràma s. m. strum. po sciolliri is ma
Scimàu, da part. scemato, diminuito. dassas, arcolajo. Po su sciollitrama de is bid
Sciningiadamenti avv. sbadatamente. das. M. naspia. -

Scimingiadeddu, dda agg. dim. (dd pron. Sciòlliu, llia part. (t. r.) M. scioltu.
ingl.) sbadatello, smemoratino. Sciolloriadamenti avv. scioccamente, scimuni
Scimingiadùra s. f sbalordimento, dissipa tarmente. -

pnento, Sciolloriài v. n. nai scassolus, dir delle scipi


Scimingiài v. a. sbalordire, stordire. Scimin tezze, delle scipitaggini, delle sciocchezze, par
giai v. n. perdiri su sentidu , sbalordire, sme lare a vanvera, sputar farfalloni. M. disattinai.
Q q q2 -
504 SCI SCI

Sciolioriàu, da part. scipido, sciapido, che Sciri v. a. sapere. Sciri de contus, saper di
ha parlaio a vanvera, che ha detto delle scipi ragione, d' abbaco. Sciri de menti, a memo
tezze, scimunito. In forza di agg. scipito, scia ria, sapere a mente. Sciri fai, essiri industrio
pido, sciocco. su , saper fare. No sciri ita fai, o ita mai, non
Sciollòriu s. m. scassolu, scipitezza, scioc saper che fare, o che dire, esser irresoluto.
chezza, delirio, scinumitaggine. No sciri cantu fait tres, non sapere quanti pic
Scioloccàu, da agg. M. sciolloriau. di entrino in uno stivale. Ita sciu deu , che so
Scioloccu . M. scioltoriu . io. Sciri innantis, antisapere. Fai sciri, donai
Scioitaimenti avv. Mi. sciortamenti. a sciri, far consapevole, far sapere, fare avvi
Scioltu, ta part, sciolto, slega , slacciato. sato. Scirisi n. p. sapersi.
Po scallau, disciolto, liquefatto. Scioltu po co Sciringa s. f strum. po bogai s'orina de sa
sas, chi no temint liga, spappolato. Trattendu vescica, sciringa.
de peccaus, prosciolto, assoluto da peccati. Sciringài v. a. sciringare, introdurre la sci
Tratiendu de bois, digiogato, disgiunto. Fued ringa nella vescica.
dendu de madassa, e similis , aggomitolato, ta. Sciringàu, da part. che ha introdotto la sci
Trattendu de cilixia, didiacciato. A pilus isciol ringa nella vescica.
tus, co' capelli scrinati, sciolti. A briglia sciol Sciringaziòni s. f sciringazioni, chi si fait in
ta avv. senza ritegno, a briglia sciolta. su corpus de s” animali, infezione.
Scionca; andai scionca scionca, cioncolare. Sciroccu s. m. bentu intre levanti, e mesudì,
Scioncamenti avv. disadattamente, sguajata scirocco, scilocco , sirocco.
mente, sgraziatamente. Scirradùra s. f scirradura de bingia ec. il di
ramar le viti ec.
Scionchedàdi (t r.) M. scioncheria.
Scioncheria s. f. disadattaggine, sgraziataggine, Scirrài v. a. scirrai sa bingia, operazioni, chi
sguajataggine, "e , castroneria, bab si fait in Austu seghendu is pertias longas de
buassaggine, balordaggine. mesu in susu , diramar le viti, troncare i rami
alle viti .
Scioncu, ca agg. liggeri de conca, capocchio,
scemo, scimunito, babbuasso, babbuino. Po senza Scirràu, da part. diramato.
grazia, sgraziato, sguajato, svenevole. Scirròsu, sa agg (T. Chirurg.) scirroso.
Sciopai v. n. (t. r.) crepare, scoppiare. Scirru s. m. tumori duru senza dolori, scirro.
Sciopau, da part. crepato. Sciscillonài v. a segai su sciscilloni, raspollare.
Scioradòri. M. fastosu. Sciscillonàu, da part. che ha tagliato i ra
Sciorài v. n. pompeggiare, ostentare, far osten spolli, raspollato.
tazione, vantarsi, millantarsi. Sciscillòni s. m. raspollo.
Scioràu part neutr. che ha fatto ostentazione, Scisma s. m. scisma , discordia, screzio.
millantato, pompeggiato. - - -
Scismàticu, ca agg. scismatico.
Sciorèri, ra agg fastoso, fastigioso. Sciveddas. f. (dd pron. ingl.) vasu de terra,
Sciorinài v. a. esponiri a s aria, sciorinare, o de ramini pousu principalmenti de fai su
sventare, sventolare. Sciorinaisì v. r. pigai aria, strexu, catino, tinozza di terra. Scivedda po ar
sciorinarsi, sventarsi. regolliri sa lissia, chi colat de su cossiu, ran
Sciorinati, da part. sciorinato, sventato. niere. Scivedda de sciaquai, catino, tinello. Po
Sciorbeddadùra s. f. ſig. sbalordimento. su vasu de sciaquais is manus, e sa ſacci, ca
Sciorbeddai v. a. dicervellare, trarre il cervello. tinella . M. scivedditta .
Traballu, chi sciorbeddat, lavoro, che sbalordisce. Scivedditta s. f. dim. (dd pron. ingl. ) cati
Sciorbeddau, da part. dicervellato, scervellato. netto, catinuzzo, cuncula, concola. Scivedditta
Sciorrocài, sciorrocàu. M. precipitai. po sciaquai is manus, catinella, bacinetta.
Sciorroccu s. m. stroscio, ronnore. Sciorroccu Sciveddu s. m. (dd pron. ingl.) chi aterus
di aqua, chi proit, stroscio, croscio, scroscio, narant mussorxu, vasu de linna a modu de
rovescio di pioggia. Po precipizin, rompicollo. cubidinedda, aundi is pastoris solint callai su
Sciortamenti avv. scioltamente. latti, mastello.
Sciortu, ta. M. scioltu. f
Sciugamànus s. m. bandinella , sciugatoio.
Sciòru s. m M. fastu. Sciuliài v. a sciuliai sa musca, cacciare, pa
Sciottàda s. f. cascata, caduta, tonfo, cim rar le mosche. Sciuliai is puddas, cacciar via
botto, cimbottolo. Sciottada precipitosa, scavez le galline .
zacollo, caduta a rompicollo. Donai una sciot Sciuliamuscas s. m. spezia de ventagliu man
tada a terra, cimbottolare, dare un cimbottolo nu po usu de sa mesa, cacciamosche, para
per terra, cadere in terra. mosche, rosta.
Sciovài v. n. su fai is ous de is piscis frighen Sciuliàu , da part. parato, cacciato. M. sa
verbu.
dusì in is perdas, fregare, andare in fregola.
(V. frayer fr.) Sciumbullài v. a. (t. " po intrul
Scipideddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) lai, intorbidare, rimescolare. Po sciumbullai
saputello, sciolo, saccentino. una cosa in s” aqua, sciaguattare, diguazzare.
Po scidai. M.
Sepidu, da agg. dotto, scientifico, scienziato.
Scipiu, ia part saputo. Scipiu innantis, an Sciumbullàu, da part. intorbidato, rimesco
ti saputo, preceduto. -
lato ; sciaguattato, diguazzato. Po scidau. M.
Scirfinài v. a. fai a cirſinus, a arrogheddus, Sciùndiri. (t. r.) M. sfundiri.
shrizzare, sminuzzolare, anminutare, ridurre Sciurma s. f. M. ciurma.
in minuzzoli, sprizzare. Sciurmàda . M. ciurmada .
Scirfinàu, da part. ridotto in minuzzoli, Sciurmàglia. M. ciurmaglia.
sprizzato. Sciusciàda s. f sciusciada di aqua , aquar
Sciri s. m. sapere, scienza. zone, gran rovescio d'acqua. Po disfaimentu,
SCI SCO 505

o arrutroxa improvvisa, disfacimento, rovescia Scobèrriri v. a. scoprire, scovrire ; manife


mento, rovescio, caduta subitanea. stare, palesare, discoprire. Po beniri in noti
Sciusciadòri v. m. diroccatore. zia de alguna cosa spiendu, spillare una cosa ,
Sciusciadura s. f diroccamento, atterramento, risaperla spiando, di scoprire, rinvergare, sco
disfacimento, disfacitura, rovesciamento. prir paese. Scoberriri is andamentus de unu,
Sciusciài v. a diroccare, rovesciare, disfare, scovare, scoprire gli andamenti d'uno. Scober
abbattere, mandare a terra, distruggere. Sciu rirsi v. r. e n. p. scoprirsi.
sciai fabbricas, demolire, aſſerrar fabbriche. Scoberta s. f scoperta, scoverta. Fai sa sco
Sciusciai una domu beccia, diroccare, rovina berta ſig. si narat de su circai de sciri , o co
re, mandare a terra una casa vecchia. Po nosciri alguna cosa, far la scoperta. A sa sco
disfai una cosa, e torraidda a fai, disfare, e berta avv. alla scoperta, palesemente. Po su
rifare. Sciusciaisinci de algunu logu v. r. pre logu prus altu de unu edifiziu, chi scoberit is
cipitarsi, diruparsi da qualche luogo. Sciusciai cosas de dogna parti, specula, osservatorio ,
de cuadolu, sbalzare da cavallo, rimboccare, vedetta.
gettare a terra, scavallare, sporre da cavallo. Scobertu, ta part. scoperto, scoverto, disco
Sciusciamentu. M. sciusciadura. perto, rinvergato,
Sciusciàu , da part. diroccato, rovesciato, ro Scodinài v. n. (t. r.) si dice del girar veloce
vinato, demolito, atterrato, precipitato, dirupato: della macina, quando comincia a mancare il
sbalzato, rimboccato, scavallato. M. su verbu. grano nella tramoggia, finir di macinare. Fig.
Sciuscius. m.(t r.)logu precipitosu,precipizio, ro pappai de pressi, e meda, scuffiare, mangiare
vinìo, dirupo. Proiri a sciusciu,piovere dirottamente. assai e con prestezza.
Sciustu, sta (t. r.) M. sfustu . Scodinàu, da part che ha finito di macinare.
Sclamài v. a. clamare, esclamare, gridare Po pappau de pressi, che ha scuffiato, man
ad alta voce. giato con prestezza .
Sclamàu, da part. gridato . Scòffia s. f cuffia, scuffia. Scoffia a ciuffò,
Sclamaziòni s. f. sclamazione, esclamazione. cuffia broccata, arricciata, fatta a brocchi,
Selarài v. a. chiarare, chiarire, rischiarare, a ricci. Pigai scoffia, essiri innamorau , esser
far chiaro, schiarare, schiarire, chiarificare, nel fornitolo. Essiri facili a pigai scoffia, a si
dilucidare, dichiarare. innamorai, cottojo, cascatoio, facile a innamo
Sclaràu, da part. schiarato, schiarito, dilu rarsi, esser tenero di calcagna.
cidato, dichiarato. Scoffiazza s. f. pegg. scoia mala, cuffiaccia.
Sclaressiri ec. M. spanigai . Scofiedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) cuffiet
Sclarimentu s. m. chiarimento, schiarimento, ta, cuffina .
dichiarazione. Scofiòna s. f accr. cuffione, scuffione.
Sclariri (v. n.) sclariu M. spanigai, spanigau. Scofliottèra s. f lavoratrice di cuffiotti, o scuſ
Sclau s. m. e scrau. M. sclavu. fiotti, di creste, crestaja.
Sclava s. f. schiava . Scofiottu s. m. cuffiotto , scuſſiotto, cresta.
Sclavadùra s. f schiodatura, schiodamento. Scofiottu fattu a cannonittus, cresta a can
Sclavài v. a schiodare, sconficcare, cavare i noncini. -

ehiodi confitti. Sclavai po scadenai duus pezzus Scoglieddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) sco
unius, scucire, schiodare. glietto, scogliuzzo. » - - --

Sclavamentu s. m. schiodamento. Scoglièra s. f. (t de s'usu) cantidadi desco


Sclavàu, da part. schiodato, sconficcato. glius, scogliera, mucchio di scogli .
Sclavitùdini s. f schiavitù, cattività. Scogliòsu, sa agg. plenu de scoglius, scoglioso.
Sclavixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) schia Scògliu s. m. scoglio:
vetto, schiavolino . Scoiatu s. m. animali salvaticu conente sa
Sclavu s. m. schiavo. Fai sclavu, inschiavire, topi, scoiato, scoiattolo, -

rendere schiavo. Scoitta scoitta, andai scoitta scoitta . M.


scoittai .
Sclericàu, da agg. schiericato. a

Scleroftalmia s. f. (T. G. Med.) oftalmìa cun Scoittài v. m. su sartai de su pisci foras, o


dolori, duresa, e difficultadi de motu in su asuba de s'aqua, guizzare , sguisciare, sguiz
globu de s'oga, scleroftalmìa. zare. Scoittai cun is cambas, sguizzar colle
Sclosài v. a. (t. sp.) disigillare. Sclosai lit gambe. Scoittai po moviri sa coa, dimenar la
teras, aprir lettere suggellate, dissigillare, dis coda, scodinzolare. Scoittai po scappaisì fuen
suggellare, torre il sigillo. º du, sculettare, scappar via. Andai scoitta scoitta,
Sclosàu, da part dissuggellato. andare sculettando, dimenandosi. -

Scoài v. a. segai sa coa, o is origas a unu Scoittamentu s. m. guizzo.


suaddu, scodare, tagliar la coda, o le orecchie Scoittanti v. agg. guizzante .
a un cavallo. Scoittàu, da part sguizzato, dimenato, scop
Scoau, da part- scodato. ln forza di agg. pato via. -

privo di coda. Scola s. f scuola.


Scobercài v. a. t. pagu usau, pigai su cober Scoladòriv. m. scolatoio. Scoladori de teulada,
su , scoperchiare, scoverchiare, levare il coper grondatoio. Scoladoris de naviu, ombrinali.
chio, scoprire. Scoladori de insalada ec. scotitoſo.
Scobercàu, da part. scoperchiato, scoverchiato. Scoladùra s. f, scolatura, sgocciolatura, sgòc
Scoberidòri v. m. e ra f scopritore, trice. ciolo, docciatura. - -

Scoberidura s. f scopritura, scovritura, sco Scolài v. n. scolare, sgocciolare, gocciolare,


pertura , scovcrtura. spillare, distillare. Scolai v. a fare uscir le
Scoberimentu s. m. scoprimento, scovrimento, gocce, lasciar gocciare, far gocciol e. Scolai
eſiscoprimento. -
s'aqua de sa teulada, grondare. Scolai a gattas,
506 SCO sco
gocciolare, versare gocciole. Su scolai de su Scomputài v. a. detrarre, sminuire, diffalcare.
grassu de s' arrustiu, il grondar del grasso Scomputau, da parti detratto.
dall' arrosto. Scolai v. a. contrariu de incolai, Scòmputu s. m. diffalco, scemamento, sot
o attaccai cun cola, scollare, staccar le cose trazione. -

incollate. Sconcàda s. f baronata. M. disattinu .


Scolamentu s. m. stillamento, gocciamento. Sconcaisì v. n. p. (t. r.) si narat de sa conca
M. scoladura. de su trigu, chi si struncat po essiri troppu
Scolanti v. agg. goccioloso, gocciolante. siccada, spicciolarsi. Lastr.
Scolanu s. m. (t. cat.) M. sagrestanu. Sconcàu, da part. spicciolato. Sconcau agg.
Scolau, da part.. gocciolato, docciato. Po spic senza conca, acfalo, senza capo. Fig. disat
cigau de sa cola, scollato. tinau, fantasticu, bizzarro, capriccioso, fan
Scolaziònis. f scolazione, scolagione, gonorrèa. tastico, di cervel balzano .
Scollài v. a. segai su zugu, rompere il collo, Sconcettuài v. a. far perdere il concetto, la
tracollare. Scollaisì arruendu, fiaccarsi, rom stima, la riputazione. Sconcettuaisì v. r. perdiri
persi il collo, darsi un tracollo. su congettu, perdere il concetto, la buona ri
Scollamentu s. m. tracollo. putazione -

Scollàu, da part. che ha rotto il collo, Sconcettuèu, da part. che ha perduto il concette.
tracollato. Sconchiàda s. f. sconchiada dormendu, in
Scollegai v. a. (t. de s' usu) disuniri, scol chino. Po colpu de conca domau a muru ec.
legare, disunire, separare. capata. Po saludu capata. -

Scollegàu, da part. scollegato, separato. Sconchiài v. n. fai sconchiadas, far inchini.


Scolliri v. a. (t r.) scoberriri un' azioni de unu, Sconchiai dormendu, tracollare.
seoprire, aver indizio, o sentore. Sconchiàu, da part che ha fatto inchini,
tracollato.
Scolliu, da part. scoperto, che ha avuto sen
tore, o notizia.
Scollu s. m. (t. r.) danno, disgrazia, tracollo. Sconciadòri, rav. m. e f. sconciatore, gua
statore, trice.
Scolorài v. a. pigai su colori, scolorare, torre Sconciadùra s. f sconciatura, guastatura.
il colore. Scolorais n. p. perdiri su colori, sco Sconciài v. a. avolotai, turbai, sconciare,
lorarsi, perdere il colore. M. scoloriri. disordinare, stravolgere, stravoltare, scompi
Scoloràu, da part. che ha perduto il colore. gliare, sconvolgere, rovesciare, sconfondere. Po
M. scolorìu. guastai , guastare, sconciare. Sconciaisì n. p.
Scolorideddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) sconciarsi, guastarsi, sconvolgersi, stravolgersi.
sbiadatello. -

Su tempus si sconciat, si scunzertat, il tempo


Scolorimentu s. m. scolorimento . si sconvolge. Cussu pappai ti sconciat, quel cibo
Scoloriri v. n. perdiri su colori, scolorire, ti nuoce, ti fa male, ti altera la sanità. S&on
perdere il colore. S" n. p. scolorirsi. ciaisì, strumaisì, sconciarsi. Sconciaisì una cam
Scolorìu, da part. scolorito. ba, unu pei ec. sconciarsi, slogarsi una gam
Scoloriu, da agg. sbiadato, smorto, dilavato, ba, un piede.
indebolito. Sconcialubònu s. m. guastamestieri.
Scolu s. m. scolo. -
Sconciàu , da part. turbau, avolotau, scon
Scomadòri v. m. svettante, che svetta gli alberi. volto, guastato, capovolto, stravolto, scomposto.
Scoma dura s. f scapezzamento. Scònciu s. m. sconcio, danno, scomodo,
Scomài v. a segai is comas a is arburis, svet guasto. Po avolotu, sconvolgimento.
tare , levar la vetta agli alberi, dischiomare. Scònciu, ia agg. sconcio, guasto, disadatto.
Scomai un arburi finzas a su truncu, scapezza Essiri sconciu, indispostu, esser crocchio, croc
re, scoronare, tagliare a corona. chiare, esser cagionevole, sentirsi male. Fai un
Scomàu, da part. svettato ; scapezzato. attu sconciu a unu po dispreziu, fare un crocchio.
Scomodài v. a scomodare, incomodare, di Sconcorràda s. f. (t. r.) colpu donau cun sa
sagiare. Scomodaisì n. p. scomodarsi. Po pa conca, o a conca, capata, scapezzone. Sconcor
tiri incornodu , patir disagio. rada de tronu, scoppio, schianto di tuono. Scon
Scomodamenti avv. disacconciamente, disa corrada de plantu, scoppio, scroscio di pianto.
giatamente. Sconcorrài v. a. (t. r.) arropai a conca,
Scomodamentu s. m. scomodo, scomodità, batter sulla testa.
disagio, incomodo. Sconcorru s. m. (t. r.) M. sconcorrada.
Scomodàu, da part disagiato, scomodato. Scongiuntài v. a. disgiugnere, separare, disu
Scòmodu s. m. incomodu, scomodo, disagio, nire, spartire. Scongiuntaisì m. p. disgiugnersi,
scomodità, incomodo. Biviri cun iscomodu, vi separarsi, disunirsi. Scongiuntaisì unu ossu,
vere a disagio, con iscomodo, star senz' agio. slogarsi un osso.
Scòmodu, da agg. scomodo, disacconcio, di Scongiuntàu, da part. disgiunto, separato, di
sagiato, disagioso. sunito . Ossu scongiuntau, bogau de pari,
comuniga s. f scomunica, anatema s. f. Su osso slogato.
vinculu , o virtudi de sa scomuniga, anate Scongiuradòri v. m. scongiuratore, caccia
matismo . diavoli. a

Scomunigài v. a. scomunicare, imporre sco Scongiurài v. a. costringiri su spiritu malignu


munica , anatemizzare, anatematizzare. a lassai libera una creatura, scongiurare, esor
Scomunigàu s. m. anàtema s. m. cizzare. Po pregai fortementi alguna persona,
Scomunigau , da part. scomunicato, anate scongiurare, pregare strettamente.
mlzzato . Scongiuràu, da part. scongiurato, esorcizzato.
Scomuniòni s. f. scomunica, scomunicazione. Sconquassàbili agg. conquassabile, frangibile,
M. scomuniga. rompevole.
SCO SCO 507

Sconquassài v. a. (t. de s'usu) sconquassare, Scordonàu, da part. smantellato, diroccato,


conquassare, scassinare, squassare, fracassare, sfasciato. ,º

scompaginare, crollare, scuotere con impeto. Scorduladòra v. f chi no scit teniri secretu,
Sconquassaisì n. p. conquassarsi, fracassarsi, svesciatrice. -

scassinarsi, andar in conquasso. Po precipitaisì, Scorduladòri v. m. sgolato, che svescia, che


o arruinaisì. M. ridice tutto .
Sconquassamentu s. m. conquassamento , Scordulài v. a. scoviai, mai totu su chi unu
squasso, squassamento, crollata, scossa, crolla scit, o hat intendiu fueddai, o hat bistu fai ,
mento, crollo . svesciare, svertare, schiodare, sgocciolare il bar
Sconquassàu, da part. conquassato, fracassato, lotto, ridire quanto si sa, o si sente. Po nai
sconquassato, scassinato, scosso, crollato. senza reguardu, su chi depiat essiri occultau,
Sconquassu s. m. conquasso, fracassamento, sborrare, svertare.
fracasso, squasso. Scordulàu, da part. sgocciolato, svertato,
Sconsolài v. a. contrariu de consolai, scon sborrato, schiodato, che ha ridetto le cose segrete.
solare. - -

Scòria s. f scoria. Scoria de sa plata, elcisma.


Sconsolàu, da part. sconsolato, privo di con Scoria de ramini, ramina. Scoria de su ferru
solazione. abrigau, rosticci, schiuma di ferro. Franzios.
Sconsòlu s. m. sconsolazione, travaglio, af Scorificadòri s. m. (T. Chim.) vasu chi serbit
flizione. po s operazioni de sa scoriazioni de is metallus
Scontài v. a. scontare, diminuire, estinguere scorificatoſo. -

il debito. Scorificaziòni s. f. (T. Chim.) operazioni po


Scontàu, da part. scontato, diminuito, che sa quali is metailus si redusint in iscorias, sco
ha estinto il debito. rlazl One.
Scontriadùra s. f. scontramento. Scoromeddài v. a. (dd pron. ingl.) segai su
Scontriài v. n. (t. r.) scontrare, incontrare, coromeddu a is plantas, svettare, brucare, ci
rincontrare. Scontriaisì n. p. scontrarsi, abbat mare, levar la vetta. Gagliard. -

tersi male. Scoromeddàu, da part.. (dd pron. ingl.) svet


Scontriau, da part. scontrato. tato, cimato, Gagliard.
Scòntriu s. m. (t. r.) M. scontru . Scorpioneddu s. m. dim. (dd pron. ingl.)
Scontru s. m. intoppu, scontro, incontro, scorpioncino.
scontrata . Scorpiòni s. m. scorpione, scorpio. Po unu
Scontu s. m. sconto, deduzione. de is signalis de su Zodiacu, scorpione. Scor
Scoppiadùra s. f. (t. de s'usu) scoppiatura, pioni de mari, pisci, scorpione marino.
scoppiamento. M. zaccamentu . Scorpionista s. m. (t. introd. de nou) omini
Scoppiài v. n. (t. de s' usu) zaccai, su aber de duas faccis, chi in presenzia alàbat su sug
ririsì de sa linna cun algunu strepitu, scoppia gettu, e in ausenzia ddu ponit in ridiculu, scor
re, spaccarsi, aprirsi. Scoppiai po sparigai v. pionista.
a scoppiare, guastar la coppia, spajare. Scorporadùra s. f. (t. r.) indebolimento, de
Scoppiàu, da part. scoppiato. - bilitamento, infiacchimento, spossatezza. Trattendu
Scoppiu s. m. (t. de s usu) zacchidu, scop de terrenu , magrezza di terreno, lo sfruttarlo.
pio, romore, fracasso, romorìo. Scorporài v. a. separai, e diminuiri sa su
Scopu s. m. scopo, mira, intenzione, fine. stanzia di alguna cosa, o smembrai, scorporare.
Scoradùra s. f ferita mortale al cuore. Scorporai unu terrenu, rendiriddu sterili, sfrut
Scoraggidamenti avv. sbigottitamente. tare, indebolire, render infruttuoso , sterile un
Scoragginentu s. m. (t. de s'usu) scoramen terreno. Po fai perdiri is forzas, debilitare,
to, sgomento, sbigottimento, avvilimento, smar render debole, spossare. Scorporaisì di animu,
rimento d' animo . smarrirsi, perdersi d'animo.
Scoraggiri v. a. fai perdiri su coraggiu, sco Scorporamentu. M. scorporadura.
raggiare, sbigottire, atterrire, far perdere il Scorporàu, da part. trattendu de terremu ,
coraggio. Scoraggirisì n. p. scoraggiarsi, sbigot sfruttato, reso sterile. Po scoraggu, scoraggiato,
tirsi, impaurire, sbaldanzire, periºri d'animo. smarrito, perduto d'animo, scorato. Scorporau
Scoraggu, da part. sbaldanzito , sbigottito, de forzas, indebolito, spossato. Po separau, o
erduto i animo. smembrau, scorporato.
Scorài v. a. uccidere con ferita al cuore. Scòrpula s. f e scròpula, pisci, seorpèna.
Scorais de su plantu, struggersi del pianto, Scorrài v. a. segai is corrus, scornare, rom
di farsi in lagrime. per le corna. Scorraisì n. p. scornarsi.
Seoràu, da part. ucciso con ferita al cuore. Scorràu, da part. scornato. In forza di agg.
cornomozzo .
Scorbùticu, ca agg (T. Med.) scorbutico. --

Scorbutu s. m. maladia, scorbuto. Scorrazzài v. a. scorrazzau. (t. r.) scacciai. M.


Scorcia s. f (T. de Fusteri) prima taula Scorrerìa s. f scorreria, escursione. Fai scor
de unu truncu serrada de una parti sola rerìas, fare scorrerie, scorrere un paese, dare
menti, piallaccio. Is iscorcias pl. i piallacci. il guasto.
Targ. Scorrettu, tta agg. scorretto. Po dissolutu,
Scordài v. a. contrariu di accordai, sì marat dissoluto, vizioso, indisciplinato.
de strum. de corda, scordare. Scordaisì m. p. Scorriabili agg. lacerabile.
scordarsi. Scorriàda s. f. (t. sp.) staffilata, sferzata.
Scordau, da part, scordato. Donai scorriadas, o corriadas a manus, sfer
Scordonai v. a. disfai su cordoni de una mu zare, staffilare, dare staffilate. -

raglia ec. smantellare, diroccare, sfasciare. Scor Scorriadòri v. m. e ra i laceratore, sbrana


d onai barbarismus, scoccolare la barismi. tore, squarciatore, trice. -
S08 SCO SCO

Scorriadùra s. f squarciatura, squarciamento, p. rompersi le coste. In ateru signif scostarsi,


lacerazione, laceramento. discostarsi, rimuoversi, allontanarsi, spostarsi,
Scorriài v. a. stracciai a arrogus, stracciare, lasciare il posto. -

lacerare, sbranare, strambellare, brandellare, Scostàu, da part. che ha rotto le coste In su


tagliare in brani. Scorriai sa peddi, squarciar segundu signif scostato, rimosso, allontanato,
la pelle. Scorriai su bistiri, strambellar la ve collocato fuor di posto. M. su verbu.
ste, lacerarla. Scorriaisì m. p. stracciarsi, Scostumadamenti avv. scostumatamente, senza
squarciarsi. -
creanza, contra l buon costume.
Scorriamentu s. m. M. scorriadura. Scostumau , da agg. scostumato, mal creato,
Scorriàu, da part stracciato, squarciato, la privo di buon costumc.
cerato, strambellato. Bistiri scorriau, veste stram Scotadùra s. f scotadura de bistiri in su zu
bellata, lacerata . - -
gu, scollatura. Po scusa. M.
Scorriàu, da agg. lacero. Bistiri scorriau, Scytai v. a. (T. de Maistu de pannu) scotai
veste lacera. unu bistiri, scollare. -

Scorrieddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) Scotàu, da part. bistiri scotau, abito scollato,
squarcetto. veste scollacciata. -

Scorriolài, scorriolàu. M. scorriai. Scotimentu s. m. M. scossa.


Scòrriu s. m. squarcio, sbrano, straccio, Scotinu s. m. dim. scoto ordinario. Scotinti
squarciatura, -
t. r. M. scrutiniu.
Scorrocciàda s. f. (t. r.) colpu donau a conca, Scòtiu, ia part. scosso.
scapezzone. Scorrocciada de tronu, schianto, Scotomatici, ca agg. chi paga iscotomia,
scoppio di tuono. • 'sCO tornati co.
Scorrocciài v. a. (t. r.) segai sa corroccia, sa Scotomia s. f vertigini tenebrosa con diffi
conca. M. conca. cultadi di abbarrai in peis, scotomia.
Scorrovonài v. a. (t. r.) sforrogonai, scavare, far Scottài v. a. fai coidura cun fogu in su cor
buca. Su scorrovonai de is puddas, razzolare. pus de s” animali, o cun aqua buddida, scottare.
Su scorrovonai de is porcus, grufolare. Scottài usant in is biddas po poniri a fogu gas
Scorrovonàu, da part. scavato, cavato. Trat gliardu tiànu o pingiada meda umperada in ollu,
tendu de puddas, razzolato: de porcus, gru o in cosas de grassu po dda purificai de dogna
folato - malu odori, purificar col fuoco una pentola
Scorta s. f. (t. de s'usu) scorta, guida, com dalla materia untuosa. -

pagnia, conduttore, conducitore. - Scottàu, da part. scottato.


Scortesamenti avv. scortesemente, incivilmente. Scotu s. m. spezia de drappu, scoto. Scotu
Scortesia s. f, scortesia, inciviltà. signoriu, scoto sopraffino,
Scortèsu, sa agg, scortese, incivile. Scova s. f scova de domu, granata. Scova
Scortinài v. a. disfai sa cortina, scortinare, de forru, spezzaforno, spazzatoſo. Scova de
disfare la cortina. - limpiai is navius, frettazza. S' attu de scovai
Scortinàu, da part. che ha disfatto la cortina. cun custa scova, frettare. Scova de giminera,
Scorturài, scorturàu, arai is corturas. M. spazzacammino. Scova de pertia, o de nerbiazza,
brabattai ec. Po sboscai. M. - -
scopa. Portai unu comente scova, aggirar uno
Scosciadùra s. f guastamento, slogamento come un arcol jo. Scova de S. Maria t. r. spezia
delle cosce. Scosciadura de ramiu di arburi, di erba. M. erba S. Maria. -

scoscendimento. -
Scovadòri v. m. scopatore, spazzìno. Scova
Scosciài v., a slogai is coscias, scosciare, gua dori de su logu de is puddas, scopapollai.
star le cosce, slogarle. Fueddendu de ramus di Scovadùra s. f spazzamento, scopatura. Po
arburis, e similis, scoscendere, rompere, spac s aliga arregorta scovendu, spazzatura. Scova
care, discindere. Scosciaisì n. p. scosciarsi, slo dura de s'arega de su trigu sbentulendu, vi
garsi le cosce. Scosciaisì trattendu de ramus, gliamento, vigliatura.
scoscendersi, spaccarsi. Scovài v. a. scopare, spazzare, nettare colla
Scosciamentu s. m. M. scosciadura. granata. Scovai sa facci de s' arega de trigu,
Scosciàu, da part che ha guastato, o slogato orgiu ec. sbentulendu, po separaindi is ispigas
le cosce. Fueddendu de ramus, scosceso, spaccato. ec. vigliare. Custas ispigas, chi s'indi, separant
Scosciningiai v. a sgangherare, scommettere, cun sa scova sbentulendu, vigliuolo, plur.
scompaginare, scassinare. vigliuoli. -

Scoscimingiàu, da part. sghangherato, scom Scovamentu. M. scovadura.


paginato, scassinato, scommesso. Scovàu, da part spazzato, scopato. -

Scosidùra s. f sdrucitura, sdrucio. Scoveccài v. a. (t. r.) pigai su cobcrcu, seo


Scosìri v. a. (t. sp.) scucire, discucire, sdru perchiare, scoverchiare, levare il coperchio,
eire, disfare il cucito. scoprire.
Scosiu, da part. scucito, sdrucito. Scoveccàu, da part. (t. r.) scoperchiato, sco
Scossa s. f. (t. de s'usu ) scossa, crollo, verchiato. - -

scotimento , scroscio . Scoviadori v. m. e ra f propalatore, sgolato,


Scossixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) st'escluttrice . -

scossetta. Scoviai v. a. cicalare, propalare, scoprire gli


Sostadùra s. f scostamento, discostamento . altrui segreti, svesciare, svertare, raccontare,
Scostài v. a. (t. " segai is costas, rom ridire.
per le coste. Po allargai una cosa de unu logu, Scoviàu, da part. ridetto, svertato, svesciato,
scostare, discostare, rimuovere, allontanare. Po che ha scoperto gli altrui segreti.
collocai una cosa foras de postu, spostare, di Scovili s. m. Scovili de cerexia, grappa. Sco
scostare, eollocare fuor di posto. Scostarsi n. vili di azina, graspo. -
SCO SCR 509

Scovitta s. f. dim. scovixedda, granatina. sgorbia. Scraffeddu a duas taccas, chi usant
Scovitta de imbarchinai, pennellone. is Iscultoris, gradina.
Scovìu s. m. (t. r.) bessiri in iscoviu, in claru, Scraffidùra s. f grattatura.
appalesarsi, pubblicarsi. Bogai in iscoviu, pub Scraffimentu s. m. grattamento.
blicare, palesare. Scraffingiu s. m. (t. r.) pizzicore. M. pa
Scovonài v. a. cavare i panni lini dal bucato, pingiu. -

dalla conca. Scràffiri v. a. grattare. Scraffiri sa tingia,


Scovonàu, da part. che ha cavato i panni grattar la tigna. Teniri ita scraffiri, aver da
liui dal bucato. grattare. Scraffiri sa rungia a unu, staiddi in
Scozzadura s. f bogadura de cozzas, lo sbiet facci, grattar la rogna a uno, stare a petto.
tarc. Po su scozzai sa terra de is plantas, scal Scraffiri a undi papat a unu , grattare, solle
zatura, scalzamento. Scozzadura di asutta, ticar dove pizzica altrui. Scraffiti a undi ti pa
sommovimento. pat, grattati dove ti prude. Scraffirisì v. r.
Scozzài v. a. bogai is cozzas, levar le zeppe, grattarsi.
sbiettare. Scozzai po moviri, smuovere, scos Scràffiu, ia part. grattato.
sare, scuotere. Scozzai sa terra cun sa marra, Scramentài v. a. scottare. Scramentai a ispesas
smuover la terra colla zappa, scalzare. Seoz allenas v. n. correggersi dagli altrui esempi,
zai di asutta, moviri di asutta, sommuovere, prendere esempio dagli altri per correggersi. No
muovere di sotto. Scozzai unu, appretaiddu a has boſiu mai scramentai, non ti sei mai voluto
lai una cosa, far frullare uno. - correggere. Custu ti serbat po scramentai, que
Scozzamentu s. m. M. scozzadura. sto ti serva per correggerti.
Scozzau , da part che ha levato le zeppe : Scramentàu, da part. scottato. Omini scra
smosso, sommosso, scalzato. M. su verbu. mentau, beni avvertiu po s'essiri salvau de pe
Scozzina scozzina, andai scozzina scozzina. rigulus, e disgrazias, uomo accivettato, scottato.
M. su verbu andai. In signif neutr. Già hat iscramentau , già si è
Scozzinài v. a. bogai sa cozzina, cavare i ravveduto, corretto, emendato .
ciocchi. Scozzinaisì po su priogu espress. rust. Scramiài, scramiàu (t. r.) M. sclamai, zerriai.
scuotersi pel pidocchio. Scràmiu s. m. (t. r.) grido. M. zerriu.
Scozzonadòri v. m. domadori de cuaddus, Scraria. M. cadilloni. -

scozzone, scozzonatore . Scrau s. m. schiavo, cattivo. Fai scrau, cat


Scozzomai v. a. domai unu cuaddu , scozzo tivare, fare schiavo. Fattu scrau, cattivato ,
narc. Mi scussai. fatto schiavo.
Scozzonàu, da part. scozzonato. M. scussau . Scravài v. a. scravau ec. M. sclavai ec. -

Scrabionài v. a. (t. b.) scapigliare, sparpa Scravigadòri v. m. (t. r.) su chi pistat is
giare, scarmigliare i capelli, arruffare, rab ispigas de su trigu po indi bogai su granu,
Daruſſare, schiomare, scompigliare. battadore.
Scrabionau, da part. conca scrabionada, te Scravigài v. a. (t. r.) scravigai manigas de
sta rabbuffata. Pilus iscrabionaus, capelli rab trigu, linu ec. po indi bogai su granu, batter
baruffati, scompigliati, scarmigliati, sparpagliati. covoni, spighe.
Scraccaliàda. M. scraccaliu. Scraxu s. m. brentigliu de is pillonis, gozzo .
Scraccaliài v. n. (t. sp.) ridere smoderatamente, Bogai e limpiai su scraxu de is pillonis, sgozzare.
sganasciar delle risa, sgangasciare. Screditài v. a. screditare, diffamare, svocic
Scraccalàu, da part. che ha riso smoderata chiare.
mente, sganasciato . Screditamentu s. m. scredito.
Scraccaliu s. m. scraccaliu di arrisu, risata Screditàu, da part. screditato, diffamato,
smoderata, riso scomposto, scroscio di riso, svocicchiato .
sghignazzata, sghignata, sghignazzamento. Screirisì v. n. p. scredere, sconfidarsi, perder
Scraffajoni s. m. (t. r.) insettu, chi format la speranza di qualche cosa.
boccias de sa bruttesa de cuaddu, o de bacca Screnciài v. n (t. r.) essiri pagu docili, es
po poniri is ous, scarafaggio. Scraffajoni narant sere indocile, restìo , ricalcitrare.
in medas logus a sa musca, chi molestat is bois, Screnciòsu, sa agg (t. r.) indocili, si narat
asslo. -
de is bois e de is cuaddus, indocile, restio,
Seraflangiaisì v. n. p. (t. r.) M. scaravangiaisì. calcitroso, ricalcitrante. -

Scraſieddadori v. m. (dd pron. ingl.) scarpel Screpài v. n. screpare, screpolare, crepolare,


latore, scarpettino. fendersi.
Seraileddai v. a. (dd pron. ingl.) scarpellare, Screpàu, da part screpolato, fesso. Ogus
scarpettinare. iscrepaus, occhi scerpellati, scerpellini, lacerati.
Seraffeddau, dda part (dd pron. ingl.) scar Scrètiu , tia part. sconfidato, che ha perduto
pellato. la speranza di ciò, che attendeva.
Scraſicddeddu s. n. dim. (dd pron. ingl.) Scriadùra s. f. lo dischiavare, o l'aprir con
scarpelletto. Seraffeddedda a canali po intagliai chiave.
linna, sgorbiolina. Seraffeddeddu cun punta, Scriài v. a. disserrare, dischiudere, disehia
subbietta. vare, aprire con chiave, schiudere,
Scraiſeddu s. m. (dd pron. ingl.) scarpello, Scriania s. f. scrigno, studiòlo. Po s” offiziu
scalpello Scratieddu mammu, scarpellone. Scraf de su Scrianu , scrivaneria, scrittorìa.
feddu de buttaju pocº intrai sa stuppa, o spadoni Serianiedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) stu
in is dogas, e po segai su ferru calenti, tagliuolo. diolino, studioletto, scrignetto.
Scraiſe du a dentis ropriu de is marmtneris, Scriànu s. m. (t. sp.) scrivano.
calcaguaolo, dente d cane. Scrafieddu a canali Scriati, da part. disserrato, dischiuso, aperto
Po intagliº, i nuantini, scarpello a doccia, con cliave.
R r r
510 SCR SCR

Scrichillòni s. m. (t. r.) M. sciscilloni Scrostadùra s. f scrostamento , scadimento


Scrichiòla s. f. (t. r.) pertiedda de linna, della crosta.
pertica, pertichetta . Scrostài v. a. e n. pigai sa crosta, scrostare,
Scrichiolài v. a. (t. r.) attripai cun pertiedda, levar la crosta . Scrostai unu mura, pigaindi
perticare. -
su rebussamentu , scaricare. Sero taisi n. P.
Scrignu s. m. (t. de s'usu) scrigno. scanicare, cadere a terra gi intonicati
Scriliittài v. n. zerriai, o cantai cun boxi Scrostàu , da part. scrostato.
acuta, stridere, cantare in is yiello. Scrillittai, Scrosu, o scuro su , sa agg colori de boi ar
sonai claru, squiliare, risuonare. rubiu cottu, chi in is cuaddus si marat baju,
Scrillittamentu s. m. stridimento. rosso cupo. Roi scrosu, bue di pelo rosso cupo,
Scrillittanti v. agg. stridente, stridevole, squil scuro . M. boi -
lante. -
Scrotu s. m. (t. de s'usu) bussa de is testi
Scrillittau, da part. squillato. culus, scroto, coglia
Scrillittu s. m. boxi acuta, strido, stridore. Seroxadòri v. m. scorticatore. Po oppressori,
Fueddendu de sonu, squillo. oppressore, scorticatore.
Scrillittu , tta agg. squillante, stridulo. Bosi Scroxadura s. f scorticatura, scorticazione ,
scrillitta, voce squillante, stridula, acuta, Seroxadura de fruttas, diluccio, di ucciamento,
Scriri v. a. scrivere. Scriri mali , scornicche scortecciamento.
rare. Arti de scriri de pressi abbreviati, tra Scroxài v. a. (t. cat.) bogai sa peddi a un
chigrafia. Scriri pessimamenti imbruttendº pa animali, disettojare, e disquojare, scorticare ,
peri, scrivacchiare. scofare, dipellare, tor via la pelle. Scrorai
Scriscionài v. a. limpiai sa castangia de su unu boi, unu cuaddu, di quoiare. Scrovai su
scriscioni, diricciare, cavare i ricci alle casta priogu, scorticare il pidocchio. Chini no scit
gne, sdiricciare. iscroxai, segat sa peddi prov. chi non sa scorti
Scriscionàu , da part. che ha cavato i ricci care, intacca la pelle. Scroxai, bogai sa ped
alle castagne, diricciato. di, o su crosu trattendu de porcu, scotennare,
Scrisciòni s. m. su crosu spinosu de sa ca levar la cotenna. Scroxai tun ou, inondare un
stangia, riccio delle castagne, uovo. Scroxai, limpiai is fruttas de su crozu,
Scritta s. f. pisci, razza. Sa chi portat in sa dibucciare, levar la buccia, sbucciare, scorrec
coa un ossu longu dentau, pesce pastinaca. Sa ciare. Seroxai un arburi, scorzare, scortecciare
chi portat in sa coa is ispinas appuntadas senza un albero. Scroxaisì n. p. scorticarsi. Faeddenda
s ossu dentau, ferraccia. Cett. de fruttas, sbucciarsi. Trattendu di arburis,
Scrittòri v. m. scrittore. Po autori, scrittore, scorza trsa .
altatore . -
Scroxamentu s. m. scorticamento . Tratte du
Scrittòriu s. m. (t. sp.) studiòlo, scrittojo. di arburis, e fruttas, dibucciamento, di buccio,
Scrittu s. m. scritto, scrittura. Po certa scrit scorteccia miterº lo .
tura , o caratteris, chi algunus superstiziostis Scroxativu, va agg. scorticativo.
portant in dossu, chi issus narant iscritius, o Scro,au , da part. scorticato, scoiato, di tec
contramazzina, amal to, contranala. ciato, sbucciato, scortecciato. M. su verbu .
Scrittu, tta part scritto. - Porcu scroxau, porco scotennato.
Scrittura s. f. scrittura. Po scrittura sacra, Scroxoladira s. f scarificazione, escoriazione,
sacra scrittura, sacra Bibbia . spellamento, sgraffiatura. Po scardidura, scol
Sritturàli s. m scritturale, scrivano, ama fitto, scalfittura.
rattere stº . -

Scroxolài v. a spellare, stracciar la pelle,


Scritturàli agg. scritturale. sgraffiare, graffiare. Scroxolai sa cutis cun s'
Scritturaziòni s f esercizio frequente di scri unga, scarpellar la cute. Po scardiri, scalfire.
vere, e anche gran quantità di scrittura. Seroxolainentu s. m. M. scroxoladeira.
Scrol ài v. a. (t. r) separare, disgiugnere, di Seroxolau , da part che ha stracciato la pelle,
staccare. Scrobai is camis, distaccare i cani. graffiato, graffiato, spellato. Po scardiu, scalfitto
M. scoppiai. Scrox ti s. In. scorza, buccia, buccio.
Srcobau, da part separau. M scoppiau. Scruadùra s. f. (t pop.) imbianca dura de
Scroccadòriv. m. scroccatore di pranzo, scroc ſilu, tela ec. cun salissia, imbiancatura, im
cone, cavalier di dente, prandpeta, scrocchina, biancamento. Fig. dirozzamento.
scrocchino, Scruài v. a. (t pop.) imbiancai ſilu, tela crua
Scroccadùra s. f scrocco . ec. in salissia, discrudare, imbianchire, ina
Scroccài v. a. pappai e biri a spesas allenas, biancare. M. sbianchiri. Po instruiri fig. diroz
scroccare. Scroccai po ciappai, o furai, aun zare, di grossare, ammaestrare, formare, instrai
cicare, sgraffignare i buscare, predare: re, scozzonare.
Scroccàn, da part scroccato, che ha man Scruamentu s. m. trattendu de roba de ina,
giato e levato a spese altrui: buscato, preda imbiancamento. Po instruzioni, dirozzamento ,
to, sgraffignato. amp;rnate stretinerito .
Scroccòni s. m. accr. (t de s'usu) scroccone. Scruàu , da part po roba de linu , inhian
Mi scroccadori . cato. Fig. dirozzato, ammaestrato, in struito ,
Scroccorigàda. M. reprovamentu . Donai una sco:zºn (7to .
scroccorigada a terra espress, rust donai un ar Scruccullài v. a. (t. cat.) scruccullai una do
rutrosa improvvisa, dare una caduta, una stra mu, indagare, ricercare, rovigliare, rovistare
mazzata in terra, lettere una riatº . una casa, far perquisizione, diligente ricerca,
Scroccorigài, scroccorigau (t. b ) M. repro rifrustare, scrutinare.
vai in gradu Scruccullàu, da part. ricercato con diligenza,
Scròpula. M. scorpula. rifrustato, -
SCU 5I I
sCR
Scruccullu s. m. (t. cat.) perquisizione, di Scudièri s. m. scudiere.
ligente ricerca, scrutinio. -
Scudiri v. a. (t. r.) M. scutulai. Scudiri
Scruffidòri v. m. difensore , liberatore. flori v. n. si narat de is plantas, chi hanti man
Scruffiri v. a. defendiri, difendere, liberare. teniu su fruttu, attecchire, passar dal fiore al
Scruffiri, o acquistai un impleu, ottenere un frutto, sfiorire, cadere il fiore. Po arropai. M.
impiego. Poteniri, scruffiri pisci, avere de Scudittài, scudittau. M. scudettai ec.
pesci, della pesca. Scruffirisì v. r defendirisì, Scudrignài v. a. circai cun diligenzia, cercar
difendersi, liberarsi. con diligenza, investigare, indagare.
Scrùffiu, ia part. difeso, liberato. Scudrignàu, da part. investigato, cercato con
Scruffulia s. f. cambarada de picciocus, o diligenza.
picciocas, gerla di ragazzi, o di ragazze. Scudu s. m. muneda, scudo. Po scudu de
Scrupulizzai v. n. scrupolizzare, scrupoleggiare, gherreri, scudo, clipeo. Scudu de linna, o de
avere scrupoli. coirami: targa. Scudu de Giove, è;ida, ègide,
Scrupulizzàu, da p" che ha avuto scrupolo. scudo di Giove.
Scrupulosidàdi s. f scrupolosità, scrupolo; Sculacciàda s. f culata, culattata. Donai una
Scrupuleddu s. m. dim. (dd. pron. ingl.) sculacciada a terra, acculattarsi, batter con le
ei - chiappe in terra, battere una culata, o culattata.
Scrupulòsu, sa agg. scrupoloso, scrupuloso: Sculacciài v. a est candu duus pigant unu
Scrùpulu s. m. scrupolo, scrupulo. Po sa 24 chini a brazzus e chini a peis, e ddi pistant su
parti de s' unza, scrupolo. -
culu in terra, ovv candu quatturu pigant duus,
Scrutinàbili agg. (t de s'usu) scrutabile. e ddis pistant, o battint is culus appari, accu
Scrutinadòri v. m. (t de s'usu) scrutinatore, lattare, culattare. r
scrutatore, squittinatore. -
Sculài v. a. disfai, disfare. Sculai un' agu,
Scrutinài v. a. circai, fai perquisizioni, scrut espress. rust segaiddi s'ogu, scrunare.
tinare, e scrutinare, fare scrutinio. Po donai Sculàu, da part. disfatto. Agu sculada, chi
votu po alguna elezioni, squittinare, rendere il portat s'ogu segau, ago scrunato, che ha rot
voto per elezione, r a partito. ta la cruna .
Scrutinau, da part. scrutinato. Sculiài v. a bogaide su cuili, scovare, cavar
Scrutiniu s. m. ricerca, scrutinio, e scruttino. dal covo: Sculiai su lepuri, scovar la lepre. Po
Trattendu de partidu po votai, squittinio. scoberriri: sa falta tua est isculiada, scoberta,
Scuaddigài v. n. (t. r.) abbasciai de cuaddu, la tua mancanza è scovata, scoperta. Sculiai,
scavalcare, scavallare. In signif att. fai abba scoberriri is andamentus de is aterus, scovare,
sciai de cuaddu, scavalcare, scavallare. Scuad º" gli altrui andamenti.
digai, pesai una cosa de asuba de un'atera, culiàu, da part scovato, scoperto.
scavalcare, scavallare. Po slogai un ossu M. Sculpadùra s f scolpamento, discolpamento,
slogai. scusa, giustificazione, discolpa.
siadisa, da part. scavalcato,
Po slogau M.
scavallato. Sculpài v. a. scusai, scolpare, scusare, di
scolpare, difendere, tor via la colpa. Sculpaisì
Scubiglia s. f. (t. sp.) limadura di oru, e de n. p. e r. scolparsi, giustificarsi.
plata traballendidda, calia. Sculpamentu s. m. M. sculpadura.
Scubigliài v. a. circai beni, cercar con dili Sculpàu , da part scusato, discolpato.
genza, investigare, frugare. Sculpidòri v. m. (t de s'usu) scultore.
Scubigliau, da part. cercato bene, investigato, Sculpimentu s. m. scolpitura, scultura.
frugato. Sculpìri v. a formai figuras in materia solida
Scùccia s. f. (t. sp.) e ascuccia, ascolta, po via de intagliu, scolpire, fabbricare imma
scolta . gini. Po imprimiri : lei sculpida, imprimia in
Scuccurài v. a. scolmare , levare il colmo. su coru , legge scolpita nel cuore.
Scuccùrai un' ampudda plena, o unu vasu Sculpìu, da part scolpito, sculto,
plenu de liquori, ". un vaso, un ampolla. Scultòni s. m. M. scurzoni.
Scuccùrau, da part scolmato. Fueddendu de Scultòri s. m. scultore.
vasu plenu de licori , sboccato. Sculturescu , sca agg. scolturesco, scultorio.
Scuda s. f. (t. sp.) strum. de ferru de Picca Scuma, scumai, scumau, ec. M. sguma ec.
perd. martello dentato. V. Franzios. Scuda cun Scumbattimentu s. m. sculnbattimentu di ous,
tagliu e punta, piccozza di taglio, e punta. diguazzamento.
Scuda de punta, e unga, picozza a lingua di botta. Scumbàttiri v. a. scumbattiri is ous, diguaz
Scudàju s. m. chi fait iscudus, scudajo. zare, sbattere ova.
Scuderescu , sca agg scuderesco. Scumbàttiu, ttia part. diguazzato, dibattuto.
Scuderia s. f. "," Scumpangiadùra s. f, scompagnatura.
Scudettài v. a. inferriri a scudettu , innestare Scumpangiài v. a. separai del pari duas cosas,
a occhio, a scudetto, inocchiare. Scudettai a scompagnare, dispajare, discompagnare, disunire.
ogu biu , ingemmare. Scudettai a ogu serrau, Scumpangiamentu s. m. scompagnamento ,
impiastrare. disunione, scollegamento, spajamento.
Scudettàu, da part. innestato, ingemmato, Scumpangiàu, da part scompagnato, scolle
impiastrato. - gato, spajato.
Scudettu s. m. (t. de Agricult.) scudetto, Scumpàrriri v. n. scomparire.
occhio, calmo, calmella. Scudettu de tancadura, Scumparsa s. f trista figura, meschina com
scudetto, bocchetta della serratura. Scudettu parìta, o compariscenza.
carrigu de metallu po adornu, borchia. Piga Scumpartu, ta part. scomparso.
indi is iscudettus, o sa guernizioni a unu comò, Scumparzidòri v. m. partitore, divisore, che
sborchiare un comò. fa le parti, distributore. -

R r r 2
512 SCU SCU

Scumparzimentu s. m. scompartimento, divi sputar sangue. Scupiri sentenzias, i" sent


sione, spartimento, spartizione : -
tenze. Scupiri tundu, mostrai gravedadi, spu
Scumpariri v. a scompartire, con partire, tar tondo. Scupiri frequenti, sputacchiare,
dividere, distribuire, spartire. Scuroparzirisì, sputar sovente. Scupiri in facci, sputacchiar nel
dividersi, distribuirsi, compartirsi. Scumparziri viso. Chini scupit a Celu, ddi torrat in facci sa
a sorti , sortire, scompartire a sorte. sala prov. si narat de chini arricit sa revesa de
Scumparziu, da part. compartito, scompartito, un'ingiuria, ch issu hat fattu, qual asino dà
diviso, spartito, distribuito. Scumparziu a sorti, in parete, tal riceve. Po sfogai, scoppiare. Su
sortito, scompartito a sorte . bentu, scupit, sfogat in aqua, il vento scoppia
Scumponidiuras. f, scomponimento, scompo in acqua. -

sizione. - Scupu, da part. sputato. Scupìu in facci,


Scumpòniri v. a desordinai, scomporre, sputacchiato sul viso. - -

discomporre, disordinare, scombinare , scom Scuppetta s. f. (t. sp.) schioppetto, schioppo,


pigliare. Po inquietai. M. Scumponirisi v. r. archibuso: su cannoni, o cannetta, canna: sa
scomporsi . cascia, cassa: sa pertighitta, bacchetta: sa pa
Scumpostamenti avv. scompostamente. . tiglia, piastra: su pettini, fucile: s'arcu, l'arco:
Scumpostu, sta part. scomposto, disordinato, sa perda, pietra focaia: is pezzus chi stringint
confuso. Po disadornu, incomposto, disadorno, sa perda, mascella, cane: sa cascioletta, sco-,
sciattato. -
dellino: su granu, focone: su sparadori , grilletto:
Scumpudiu, ha agg. (t. b.) M. smodiu . . . su guardamanu, guardamacchie: is turnus, viti;
Scuncertadamenti avv. sconcertatamente, dis sa cuarziga, o culattiga, calcio, culatta: sa bru
ordinatamente. -

vura, polvere d' archibuso: su bruvurinu, polve


Scungertài v. a turbai, avolotai, sconcertare, rino: is ballas, le palle: is perdigonis, pallini:
sconvolgere, travolgere, stravoltare, guastare, tur sa piggia, stoppaccio: una carriga, una carica:
bare, confondere. Pobogai de cungertu, sconcer sa carrighera, cartocciera: sa brazzadera, fascia:
tare, scordare. Scuncertaisì n. p. sconvolgersi. Su su scarrigadori, cavastracci. Su sparadori fait
tempus si scuncertat, il tempo si sconvolge. andai de puntu sa scuppetta, il grilletto fa scat
Trattendu de strum. music. scordare. tare il fucile. Incanai sa scuppetta, inarcare
Scungertàu ; da part... sconcertato, sconvolto, l archibugio. Scuppetta, chi carcinat, schioppo,
turbato, confuso. Fueddendu de strum. music. che sguancia. Scuartaraisì sa scuppetta, rom
sconcertato, scordato . - - - persi, crepare la canna dell' archibuso. Can
Scuncertu s. m. sconcerto, dissonanza. Po moni rigau, canna scanalata. -

cunfusioni, o disordini, sconcerto, confusione, Scuppettàda s. f. archibugiata, archibusata.


disordine. Scungertu de tempus, sconvolgimento Scuppettài v. a. archibugiare, tirar dell'archi
di tempo. e º -
bugio. Po su strepitu, chi fait sa linna frisca in
Scungertu, ta agg. sconvolto, turbato, disor in su fogu in signif neutr. crosciare, scoppiet
dinato, confuso. Fueddendu de strum. music. tare, crepitare. Po su zaccai de is ossus causau
scordato. - v , - -
de maladia, crepitare. Po fusilai. M. -

Sconcordài, scuncordàu. M. scuncertai ec. Scuppettàu, da part, colpito con tiro di schioppo.
Scuncordànza s. f. (t. gram. ) sconcordanza . Scuppettedda s. f. dim. (dd pron. ingl.)
Scuncòrdia s. f ſueddendu de strum. music. schioppetto. - - -

dissonanza , sconcerto. Po discordia, discordia, Scuridadi s. f oscurità, oscurezza, scurità,


dissensione . º , s . . . ,, -, SCli/'Cºzza. - - -

Scuncòrdiu, ia agg. M. scuncordu., Scurigadròxu s. m. a su scurigadroxu, sul


Scuncordu , da agg. fueddendii de strum. imbrunir del giorno. -

music. scordato, dissonante. Fueddendu de tem Scurigài v. n. imbrunire, annottare, asserarsi.


pus, sconvolto. Po disordinau. M. Po litigiosu, Scurigai i n. p. annottarsi, farsi notte, attardarsi,
discordevole , litigioso, ritroso . . . farsi sera, abbujarsi. Beni a domu candu stat
Scunfiài, scunſiàu ec. M. discunſiai - pº scurigai, venite a casa sul far della sera,
Scunfianza s. f. M. discunfianza. all'imbrunir del giorno, sul calar del giorno.
Scuntentài v. a. scontentare, rendere scontento. Po oscuressirisì su Celu, farsi bujo, oscurarsi
Scuntentàu , da part. scontentato. º
il Cielo -

Scuntentèsa s. f. M. scuntentu . -
Scurigau, da part. abbujato, annottato, oscu
Scuntentu s. m. scontento, dispiacere, disgu rato, fatta notte.
sto , scontentezza . - - º Scurioseddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)
Scuntentu , ta agg. scontento, mal contento. bujetto, scuretto, oscuretto, oscuriccio.
Scupadùra s. f. svinatura. Scuriòsu, sa agg. scuro, oscuro, tenebroso,
Scupài v. a. contrariu de incubai, svinare, bijo. Grutta scuriosa, grotta cimmeria. Notti scu
cavare il mosto dal tino. riosa, notte bufa. , -

Scupàu, da part. svinato: Scuru s. m. bujo, oscurità, tenebre, scuro,


Scupideddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) spu scurità, oscurezza, oscuro. A su scuru, al buio,
tello . all'oscuro. Essiri a su scuru di alguna cosa,
Scupidèra s. f sputacchiera. esser al bujo di checchessia, non averne notizia.
Scùpidu s. m. sputo. a
- Grandu scuru, bujaccio.
Scupidùra s. f. lo sputare, sputo. Scurixeddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)
Scupigiudiziu s. m. cuddu, chi mostrat affet scuretto . “ “ , - -

tadamenti di essiri sabiu, sputasenno. a -


Scurreggidamenti avv. scorrettamente.
Scupiperlas s. m. e f. omini, chi presumit Scurrèggiu, ia agg. scorretto, mancante di cor
de sciri meda, sputaperle. rezione. Po dissolutu, dissoluto, vizioso, non l
Scupìri v. a. (t. sp.) sputare. Scupiri sanguni, disciplinato.
SCU SCU 513

Scurrenza s. f, scorrenza, flusso di ventre, stonate. Scutulai su pruni, spolverare. Scutu


cacajuòla, soccorrenza. lai un arburi cun bastoni po arregolliri su frut
Scurrenzài v. n. squaccherare, squacquerare, tu , abbacchiare. Scutulai muxi, mendula ec.
avere la cacajuòla. abbacchiare, bacchiare le noci ec. perticare. Scu
Scurrenzàu, da part. squaccherato, che ha tulai su giuali, scuotere il giogo, sottrarsi alla
avuto la soccorrenza. servitù, alla suggezione. Scutulai po su proiri
Scurreria s. f. M. scorrerìa. forti e improvvisa, crosciare, piovere dirotta
Scurreziòni s. f, scorrezione, error di scrittura. mente. Scutulaisì v. r. scuotersi. Scutulaisì de
Scùrriri v. n. scorrere, scappar dal ritegno. una cosa, spicciarsi. -

Po suncurriri. M. Scutulamentu s. m. scuotimento, scossa. º

Scursa s. f. (t. de s'usu) scorsa. Donai una Scutulàu, da part. scotolato, scosso: forbot
scursa a unu liburu de pressi, dare una scorsa tato, spazzato, bastonato, abbacchiato, che ha
a un libro. -
scosso il giogo, che si è sottratto alla servitù.
Scurtài v. a. udire, ascoltare. Scurtai sa di M. su verbu. -

manda, e cuncediri su dimandau, esaudire. Sdalài v. a. spuntai is alas a is volatilis, tar


M. ascurtai. par le penne delle ali. -
Scurtàu , da part. udito, ascoltato; esaudito. Sdalàu, da part. tarpato, o che ha le ale tarpate.
Scuru (t. r.) M. scurìu . - Sdarrasciài v. a. fai forza po indi distaccai sa
Scuru, ra (t. r.) M. meschinu. flemma, spurgare. M. sflemmai.
Scurzadùra s. f scalzatura, scalzamento . Sdarrasciàu, da part. M. sflemmau.
Scurzài v. a. pigaindi is sabatas, o migias, Sdarràsciu s. m. s'attu de distaccai sa flemma
scalzare, trarre i calzari. Scurzaisì v. r. scalzarsi. de su gutturu, escreato, espulsion del catarro
Scurzàu, da part. scalzato . dal petto, espurgazione.
Scurzòni s. m. spezia de serpenti mieddu meda Sdarrigài, e sderrigai v. a. dilombare, direnare.
velenosu, scorzone. Po omini tontu, scorzone. Sdarrigamentu s. m. direnamento, sfilamento
Scurzu, za agg. scalzo, scalzato, senza calzari, de” reni.
discalzo. Sdarrigàu, e sderrigàu, da part. dilombato,
Scusa s. f scusa. Po pretestu, scusa, pretesto, direnato .
sutterfugio. Circai scusas, o pretestus, cercare Sdasciài v. a. segai a ferrus, cumpassu e si
scuse, scapatoia, sutterfugi, tergiversare, volteg milis s'ascia, rompere il perno.
giare, scansare. -
Sdasciàu, da part. che ha rotto il perno.
Scusàbili agg. scusabile, condonabile. Sdentài v. a. sdentare. -

Scusabilmenti avv. scusabilmente. Sdentàu , da part. sdentato, che è privo di


Scusai v. a scusare, scolpare. Scusaisì v. r. denti. Roda sdentada, rota sdentata. -

scusarsi, scolparsi. Sdepidaisì v. n. p. sdebitarsi, uscir di debito.


Scusanti v. m. scusatore. Sdepidàu, da part. sdebitato. -

Scusàu, da part. scusato, scolpato. Sderrexinadòri v. m. sradicatore, stirpatore,


Scusciài, scusciau (t. r.) M. scussai. estirpatore. -

Scusi si usat avverbial. A scusi, di nascosto, Sderrexinadùra s. f sradicamento, svellimento,


di soppiato, nascosamente, in segreto. estirpamento, sterpamento. -

Scusòrgiu. M. tesoru. Sderrexinài v. a. diradicare, schiantare dalle


Scussadòri v. m. scozzonatore, scozzone. radici, sradicare, svellere, sterpare, sbarbica
Scussài v. a. scozzonare. Scussai unu cuaddu, re, estirpare, sverre, stirpare. -

scozzonare, ammaestrare un cavallo. Pigau Sderrexinamentu s. m. M. sderrexinadura.


metaf dirozzare uno non pratico, scaltrire, Sderrexinàu, da part. sradicato, diradicato,
digrossare, ammaestrare, instruire, scozzonare, svelto, sterpato, schiantato dalle radici. -

disruvidire. Sderrexonàu, da agg (t. r.) irragionevole.


Scussamentu s. m. scozzonamento, ammaestra M. irrexonabili.
mento, dirozzamento. -
Sderriài v. a. (t. r.) diminuiri is pillonis a su
Scussàu, da part. scozzonato, ammaestrato, cardu, lattia, e similis, diradare. Sderriai una
instruito, li" , scaltrito. . tula de plantonis po ddus trasplantai, diradare
Scussùra s. f scussura di abis, sciamo, sciame un semenza/o.
d'api, colonia di pecchie. Sderriàu, da part. diradato.
Scussurài v. n. sciamare, fare sciame. Sderrigài, sderrigau ec. M. sdarrigau.
Scussuràu, da part. che ha fatto sciame, ri Sderroccài v. a diroccare, rovinare, dirupare,
dotto a sciame. º gettare furiosamente da alto, demolire. Solerroc
Scutu, ta part. de scudiri. M. scutulau. caisì, precipitaisì de una rocca, dirocciare, da
Scùtula s. f. strum. de linna po scutulai, scotola. rocciarsi, precipitarsi, diruparsi.
Scutulàda s. f scossa. Scutulada di aqua for Sderroccàu, da part diroccato, rovinato, de
ti, e improvvisa ma brevi, scossa d'acqua, di molito, dirupato.
pioggia, rovescio d'acqua, di grandine. Franzios. Sderroccu s. m. M. precipiziu, e sdorroccu.
Scutulada de fusti, o de bastoni, bastonata, Sderrùiri v. n. decadere, rovinare v. n. Las
colpo di bastone. sai sderruiri un ipoteca, un edifiziu, lasciar
Scutuladòri v. m. scotitore. rovinare o distruggere, lasciar decadere, o de
Scutuladùra s. f scuotimento . teriorare un'ipoteca, un edifizio, -

Scutulài v. a. battiri cun sa scutula su linu, Sderrutu,ta part. rovinato, decaduto, deteriorato.
squotolare, scotolare, battere il lino. Scutulai Sdogàu, da agg. senza dogas, sdogato, senza
o donai scossa, scuotere, scossare. Scutulai po doghe. -

f" , spazzare, scotolare, sorbottare, for Sdoppiài v. a. contrariu di addoppiai, sdop


bottare, ripicchiare, bastonare, dar busse, ba piare, scemplare. e º e
514 SDO SEC

Sdoppiàu , da part scempiato, sdoppiato, fatto Secretariatu s. m. segretariato.


scena polo , Secretàriu s. m. segretario, segretaro, se
Sdorài v. a. pigaindi s” oru, disdorare, levar cretarlo .
l' oro di alcuna cosa. Fig. disonorai. M. Secreteria s. f segreteria.
Sdoràu, da part. disdorato. Secretòriu, ria agg. (T. Med. ) aggiuntu de
Sdorigài v. a. segai is origas, mozzare, tagliar is vasus, chi serbint a sa secrezioni, secretorio.
gli orecchi. - Secrètu s. m. e segrètu, secreto, segreto.
Sdorigàu, da part che ha mozzato gli orecchi Teniri segretu, tener segreto. In segretu avv. in
ad uno. In forza di agg. nasciu sdorigau, o senza segreto, di segreto.
origas, abto. Bonav. Secrètu, ta agg. segreto, occulto.
dorrobài v. a. dirubare. Secrètu avv. segreto , occultamente, di se
Sdorrobàu, da part dirubato: greto, in segreto.
Sdorrobatòriu s. m. ruba, rubamento, rapina, Secreziòni s. f. (T. Med.) separazioni de is
dirubamento. umoris escrementizius, recrementizius , e nutri
Sdorroccadùra s. f diroccamento, dirupamento. tivus, secrezione.
Sdorroccài, sdorroccàu. M. sderroccai ec. Seculàri s. m. secolare, laico.
Sdorroccu s. m. precipiziu, dirupo, dirupato, Seculàri agg. secolare, laico.
precipizio di rupe. Po romuriu; M. Secularidàdi s. f. secolarità.
Sdottorai v. a. contrariu di addottorai, sdot Secularizzài v. a. secolarizzare, rendere seco
torare, privare della dignità, o privilegi di laresco, ridurre al secolare. Secularizzaisì n. p.
dottore. farsi, ridursi a secolare.
Sdottoràu, da part. sdottorato. Secularizzàu, da part. secolarizzato.
Sdrùcciulu s. m. (T. di Architet.) sa pen Secularizzaziòni s. f secolarizzazione.
denzia de is impostaduras, sdrucciolo. Sèculu s. m. secolo. Po su mundu, secolo.
Strùcciulu, la agg versu sdrucciulu si narat Secundina s. f. chi algunus narant lettu, e
su chi tenit is ultimas sillabas brevis, verso segundu partu, secondina, seconda: e is Noto
sdrucciolo . mistas, corion, placenta. Secundina retenta, se
Sduanài v. a. bogai sa roba de duana, sdoga condina ritenuta.
nare, sgabellare, cavar di doganale mercanzie. Seda s. f planta fruticosa, pianta della seta,
Sduanàu, da part. sgabellato. seta d'Oriente. (Asclepias fruticosa. V. Targ.)
Sebàceu , ea agg. (T. Anatom.) aggiuntu de Po sa seda usuali, seta. Mazza de seda, borra,
cuddas glandulas, po mesu de is qualis si sepa bavella, bava di seta. Seda burronosa, e in is
rat un umori " comente su seu, sebaceo. biddas, burrosa, seta broccosa. Seda fluscia po
Sebàda s. f. erba amarissima, aloè. bordai, seta da ricamo. Sedas pl. certas isper
Seberài v. n. (t. r.) si narat de is fruttas, raduras, o zaccaduras, chi bessint in is murrus,
candu passant de flori a fruttu, e bandant ma e in is cimingionis de is allatteras, setole. Po
durendu , attecchire, allegare, crescere, venire spezia de malada de is cuaddus, setole. Seda
innanzi. Po sceberai. M. prus grussa e disuguali de s” atera, capitone.
Seberamentu s. m. trattendu de fruttas, attec Seda grussa e ordinaria, catarzo. lmboddiai seda
chimento, allegamento. Po sceberamentu. M. o filu in certus fusus de linna incrastaus in su
Seberàu, da part. allegato. M. su verbu muru, accavigliare, avvolgere seta, filo sopra la
seberai. Po sceberau M. caviglia.
Secca s. f. (t. sp.) logu, aundi si battit sa Sedazzadòra s. f e scedezzadòra (t. r.) ab
muneda, zecca. burattaja. -

Seccài v. a. (t. ital. in usu) infadai, infasti Sedazzadòri v. m. e in is biddas scedazzadòri,


dire, seccare, straccare, importunare. abburattatore.
Seccanti v. m. si narat di omini molestu, Sedazzài v. a. e scedezzài in is biddas, passai
seccaggine, eccafistole, zecca, mosca culaja. in sedazzu, stacciare. Sedazzai cun burattu,
In forza di agg molesto, fastidioso, importuno. abburattare.
Seccatùra. M. seccanti. Sedazzàju s. m. stiacciajo.
Seccàu, da parte seccato, infastidito, straccato. Sedazzàu, da part. e scedazzàu, da in is
Secchedàdi s. f (t. sp.) siccità, secchezza, biddas, stacciato. Sedazzau cun burattu, ab
seCcore . burattato.
Secentismu s. m. (t. de s'usu) manera de Sedazzeddu s. m. dim. (dd. pron. ingl.)
scriri de secentista, secentismo . staccetto, stacciuòlo.
Secentista s. m. (t. de s usu) cuddu, chi Sedazzu s. m. (t. sp. e ancora in Milanu
scrit italianamenti in su stilu introdusiu appu sedazz) staccio. Sedazzu fini, staccio da fior di
stis de su seculu 16. secentista. farina. Po su chi usant is furisteris, buratto.
Secessu s. m. (t. de s'usu) secesso. Sedazzu de pilu, staccio, e setaccio di crini.
Secrèta s. f segreta. Secreta de s” organu, Targ.
segreta: su cobercu de sa secreta, pancone: is Sedda s. f sella. S' arcu, arcione: s' arcu
istampus, aundi s'adattat sa bucca de su can di amanti, randello: sa cingra, cigna, e cinghia:
noni, imboccatura. Po logu secretu, segreta. su cingroni, chi si ghettat asuba de sa sedda,
Po is orazionis, chi narat su Sacerdotu a boxi cignone: arcu di asegus, arcione di dietro. Albert.
bascia in sa missa appustis de s' offertoriu, Su pettorali, e prittali t. r. pettorale: sa retranga,
segreta . posoliera, pòsola: su cannoni de sa retranga,
Secretài v. m. (t. fam.) parlar segretamente, codone: sa groppera, groppiera: sa staſſa, staffa:
parlare scambievolmente in segreto. staffali, staffile: sa conca de sa sedda, pomo
Secretamenti avv. secretamente, segretamente. della sella: sa gualdrappa, gualdrappa, cover
Secretaria s. f segretaria. tina, coverta, copertina: sa coberta de peddi,
SED - Sſ.C. 515

coperta: is tranzilleris, legàccioli: is daus cosci divisioni de sa lunghesa in duas partis ugualis,
1 citus elevaus de s' arcioni di ananti a una bissezione. Segadutra a sbiascia, atignattara. Se
parti e atera de sa sedda, sugheri dell'arcione. gadura, po scorriu de bistri, squarciatura,
Sedda semz' arcionis, barda, bardella. Sedda sfuarcio, stracciatura, stroccio. -

de carrigu, basto. Sedda mala, sellaccia. Segai v. a. arrogai, rompere, frangere, reci
Pigai sa sedda a su cuaddu , disellare, toglier dere, fiaccare, infrangere, spezzare, infragne
la sella. Poniri sa sedda, sellare. Sedda po re, mozzare, fare in pezzi , tagliare. Segai a
domai purdeddus, bardellotte. Sedda de linna, cincinu, a limpiu, tagiar di netto. Segai is
chi porint a is molentis, basto, bardella. No rainussiccaus, dibruscare, di brucare. Segai mali,
baliai scdda, no sopportai ingiuria, non portar a stracciadura, stralciare, tagliar alla peggio.
basto. Chini no si ddas podit pigai cun su Segai enn is dentis, dintorsare, spezzar coi
cuaddu, si dda, pigat cun sa sedda, prov chi dieseti . Segai is utngas a unu , cuaddu, disolare
non può dar all asino, dà al basto. Sedda po un cavallo, tagliargli il suolo. Segai cun falci,
sèddida, o brinchidu. Mi. Sedda po pesa: cussa falciare. Segai minudamenti, a arrogheddus
sedda non mi dda lassu poniri , cu su pesti no piticus, frastagliare, tagliuzzare, sminuzzo
ini ddu addossu, quel basto non lo porto, non lare, amministare, far minuzzoli. Segai po
mi addosso d' un tal carico, o peso. Incascia sì fai incisioni, incidere , tagliare . Segai Slt
in sa se deia de bell'e noti, ricacciarsi nella sella . pilu a rasenti de sa peddi, propriu de is
Seddida s. f brinchida propria de is cuaddis cappedderis, accappare. Segai Sul digiunu,
ec. lancio. Donai seddadas, o brinchidus, sgaiz rompere il digiuno. Segai in mesu, o sper
zar lanci. Si sa seddada, o seddida est pras rai, interciclere, tagliar in mezzo, dividere
Inanna de sa corvetta, colpa nome . in due, bipartire. Segai is casiddus de is abis,
Se l'au, da agg si narat. di animali, chi smelare, vendenmiargli alveari. Segai de sbia
teuit sa schina acciuvada, sellato. Cuaddu sed sciu, a unga, augnare, tagliare a schisa, in
daa, cervallo sellato, trà lice, a schiancìo, a ugna . Segai is ramus
Seddèri s. m. sellajo, sellaro. S'arruga de is de su sermentu, stralciare. Segai s' angula, o
selderis, sellarìa. su cantu di alguna cosa, smussare. Segai a
Sedd tta s. f. di m. e seddixedda, sellino. trottu, o a corrupezza, cincischiare. Segai nu
Seddòni s. m. tt. sp.) sella da cavalcar le xi, mendula e similis, schiacciare. Segai un
donne. - -
arrogu, spiccare un brandello, sbrandellare.
Sedentàrin, ia agg (t. de s' usu) sedentario. Segai su pilu in s'aqtta, segai meda, strata
Sedenti v. agg. scadente. gliare. Segai di asutta, de fundu, stuccidere,
Sede, a s. f si teria. tagliar di sotto. Segai in medas arrogus, fai a
Sedi s. f sede. Sa Saata Scdi, la Santa Sede. cirfinus, fraccassare, sfracellare, sfragellare,
Sedicèsimu, ma agg. sedicesimo. - conquassare. Segai a ferru, incidere, recidere.
Sedili s. m. sedile, sedia rozza . Segai fruttas, ſloris de is plantas, cogliere, corre
Sediziòni s. f. (t. de s'usu) sedizione, ribel frutte, spiccar fiori. Segai sa conca fig. donai
lione, sollevamento popolare. fastidiu, romper la testa, importunare. Segai a
Sediziosamenti avv. sediziosamente, tumultuo sa grussa, stagliare, tagliare all'ingrosso. Se
sarniente. -

gaisì n. p. rompersi, spezzarsi, infrangersi, ta


Sediziòsu, sa agg (t. de s' usu) sedizioso, gliarsi. Segaisì arrogus, infrangersi, farsi in
subbilloso. pezzi. Segaisì a arrogheddus, sminuzzarsi, an
Sèdula s. f cedola, libello . minutarsi, sfracellarsi. Segaisì su zugu, ron
Sedulài v. n. fare, o presentar libelli in persi, fiaccarsi il collo. Segaisì andaisindi arro
giudizio. gus, sbrandellarsi, spiccarsi, dividersi a bra -
Sedulàu, da part, che ha presentato libello in delli. Segaisì impàri, intersecarsi, distagiiarsi,
giradizio . - tagliarsi scambievolmente. Su segais de duas
Sedulòni s. m. cedolone . lineas s una cun s atera, intersecarsi. Su puun
Sedusenti v. agg. seducente. tu aundi si segani, intersecazione.
Sedusidòri v. n. e ra f selettore, trice . Sègala s. f planta cereali, segala, e segale,
Sedusiumentu s. m. seduteimento. (Secale cereale Lin.)
Sedusiri v. a. (t. sp.) sedurre, sovvertire, Segamenti s. m. spezzamento. M. segadura.
subornare, corrompere, subbillare. Lassaisì se Segarepezza s. m. carnovale, carnasciale, car
dusiri cun regalus, lasciarsi corrompere con nevale. Fai segarepezza, far carnovale, carna
donativi, pigliar l'ingoffo. scialare, carnovaleggiare, sbertigacciare.
Scdùsiti, ia part. sedotto, sedutto, subornato, Segàu, da part. rotto, spezzato, franto, fratto,
sovvertito . infranto, tagliato. Segau minudamenti, frasto
Seduttòri, ra v. m. e f (t. de s'usu) sedut gliato. Segau a cincinti, tagliato di netto. Segau
tore, trice, corruttore, subornatore. cun is dentis, spezzato coi denti. Segau a ferrit,
Segàbili agg. frangibile, spezzabile. reciso. Segau in mesti, interciso, tagliato in
Segadòri v n. tagliatore, spezzatore, rom nezzo, bipartito. Segau a arrogus piticus, sni
pitore. Po serrai, o snessai, segatore . G, rted nuzzato, fatto in minuzzoli. Segati di asutta,
du segadori, coltello tagliente. succiso, tagliato di sotto. Segati a trottu , cin
Segadòriperda s. m. tagliapietre. cischiato, tagliato a cincischio. Fueddendu de
Segadira s. f rompitura, tagliatura, infran fruttas e de floris, colto, spiccato . Fueddendu
tura, infrangimento, spezzatura, rottura, frate di arroga segau de bistiri, sbrandellato. Fued
tura. Segadura minuda, frastagliatura, toglitz dendu de casiddus, smelato. M. su verbu.
zamento. Segadura, o tagliu fattu in facci fri Sèghitu s. m. seguito, codazzo. Andai in se
scu o sardaa, fregio. Segadura in mesu, in ghitu a unu, faiddi corteggiti, far codazzo, far
tercisione. Segadura in duas partis T. Geom. corte ad uno, andare in seguito,
516 SEG SEI

Segliadamenti avv. M. secretamenti. seco stesso. Bogai foras de sei, cavar di secolo,
Segliadòri v. m. M. sigilladori. di cervello . -

Segliadura s f suggellamento. - Seidai v. a. (t. r.) portai su lori messau a


Segliài v. a. (t. sp.) sigillare, suggellare, in s” argiola, carrucolare, far la carritcola. Lastr.
rontare con suggello. Seidàu, da part. carrucolato.
Segliàu , da part. sigillato, suggellato. Sepul Sèidu s. m. biada mietuta.
tura segliada, sepoltura suggellata. Omini se Selenografia s. f. (T. Astron.) descrizioni de
gliau, secretu, uomo segreto, se ggellato. sa luna, seienografia.
Sègliu s. m. sigillo, suggello. Segliu de cun Selenograficu, ca agg. (T. de s' Astron.) se
ſessioni, suggello di confessione. Po sa marca lenogràfico.
de su segliu, impronto, impronta, bollo. Po Sèllida. M. sèddida.
ini, o acabu de una cosa, suggello. Segliu de Seiva s. f. (t. de s'usu) selva, bosco, boscaglia.
patenti, salinbacca. - Selvaggiamenti avv. (t. de s usu) selvag
Segnacàsu s. m. (t. granat.) seguacaso. giamente.
Segnài, segnàu. M. signalai. - Selvaggiu, ia agg (t. de s usu) selvaggio,
Segnaladamenti: M. signaladamenti. salvatico, selvatico, selvareccio.
Segnalài, segnalàu ec M. signalai ec. Semaneri s. m. (t. sp.) Ebdomadario, di set
Segnaleddu. M. signaleddu . tinuina. Parrocu semaneri, Parroco di settimana,
Segnàli. M. signali. l' Ebdomadario.
Segnòra s. f. M. signora, Sensanèri, ra agg. ebdomadario, ia. Traballu
Segnòri s. m. M. signori. semaneri, de una cida, lavoro ebdomadario,
Segnoria s. f. M. signoria. della settimana.
Segnorili agg M. signorili. - Semejologia s. f. (T. Med.) cudda parti de sa
Segnorina, segnorinu. M. signorina ec. - mesina, chi trattat de is signalis de sa malada,
Segrestài v. a. segai is pertias piticas e inu e de sa sanidadi, semejologia. -

tilis de is brazzus de su sermentu, po abbar Sementisu s. m. angioni de duus annus,


rai sa sustanzia a su fundu , femminellare. agnello di due anni.
Lastr. -
Semestràli agg. semestrale.
Segretamenti, segretu ec. M. secretamenti cc. Semestri s. m. (t. de s” usu) semestre, spazio
Seguàci agg (t. de s usu) seguace. Po ade di sei mesi.
renti, aderente. Semi (e oscuru) particella, chi aggiunta a
Segundai v. a. (t de s'usu) secondare, se aterus vocabulus significat su congetti insoru
guitare. Segundai is passionis ſig. secondar le solus po metadi, semi. Semidèu, casi Leus,
passioni. -
Semidio.
Segundariamenti avv. secondariamente, secon Semicirculari agg. semicircolare.
damente. Semicirculu s. m. semicircolo, mezzo cerchio.
Segundàriu, ia agg. secondario. -
Semicroma s. f. nota musicali, metadi de sa
Segundàu, da part. secondato, seguitato. croina, semicroma.
Segundu s. m. (T. Astrol.) minutu segundu, Seuideu s. m. casi deus, semidio.
sa sessantesima parti de unu minutu, secondo, Semidiàmetru s. m. semidiametro, mezzo dia
minuto secondo, i secondi. riletro. -

Segundu, da agg secondo . A nisciun aterti Semiditomu s. m. (t music.) ditono imper


segundu, o inferiori, a niun altro secondo, o fetto, o terza minore, semiditono.
inferiore. Semidòppiu s. m. (T. de is Rubrichist.) se
Segundu avv. in segundu logu, secondo, se midoppio.
condariamente . Seimidottu s. m. semidotto.
Segundu prep. secondo, conforme, giusta. Semiilosofu s. m. semifilosofo, filosofastro.
Segunduchì avv. secondochè. Semilunari agg senilunare, che ha figura di
Segundugènitu sust m. e agg secondogenito. mezza luna.
Segurài, segurau ec. Ml. assegurai. Semininima s f (figura musicali) metadi de
Seguramenti avv. sicuramente. -
sa minima, semininima.
Seguranentu s. m. assicuramento, sicuranza, Seminài v. a. arai a semini, seminare, se
sicurtà, assicuranza, assicurazione. mentare, far la sementa. Lastr. Seminai a sul
Segurànzia s. f. M. seguramentu . cus, seminare a solchi. Seminai a forrani, se
Seguredda s. f. dim. (dd pron. ingl.) scuri minar per foraggio. Seminai a rau, o radu,
cella. Seguredda de tromu (t. .. ) sa perda de far la sementa rada. Seminai a spaniu, semi
su raju, belennite. - - - - - -
mare a guasto, a strato. Lastr. ", in is
Segurèsa s f sicurezza, sicurità, sicurtà, istillas già limpiadas, ma senza dolas arai in
franchezza. Po cunfianza, fiducia, conſidenza - mantis, seminare in crosta. Lastr. Seminai asu
Segùri s. f. (t. sp.) secure, scure. ba de su seminati, soprasseminare, se inietr
Seguridàdi. M. seguresa. sopra il seminato. Seminai a craccu, seminarfoito.
Segùru, ra agg. sicuro, securo. Po gertu, Seminàli agg. seminale.
sicuro, certo . Seminamentu s. m seminamento.
Segus (t. r.) cun segus, seco. - --
Seminarista s. m. seminarista.
Sei pronom. primit. (e claru) se. De sei, di Seminàriu s. in seminario, semenzojo. Po
se. A sei, a se: de sei, da se: de sei e totti, collegiu di educazioni, scminario, collegio.
da se stesso: de sei insoru, da se stessi. Asuba Seminau, da part. seminato, sementato. Semi
de sei e totu, sopra se stesso. Dognunu po sei, nau asuba de seminau, soprasseminato.
ciascuno per se. " sei fiat bella, era bella da se, Semingiu s. m. (t. r.) s operazioni de ghettai
o di sua natura. Cun sei, occo: cun sei e totu, su lori a is terras preparadas, e su propriti lori,
SEM SFN 517

sementa, semente, seminatura, seminamento: Po giudiziu , giudizio, senno, cervello. Perdiri su


su tempus de fai su plenimentu, o de seminai, sentidu, per lere il cervello. Privai de sentidu ,
sementa, seminatura. (La voce seminerio seb sbalordire, privare di senso, stupefare, far di
ben italiana dice Gagliardi, che non è da usare. ) venire stipido, insensato. Perdiri su sentielu v. n.
Sèmini s. m. seme. Fai su semiui, semenzire. intormentire, stupidire, smemorarsi, divenire
Semini de cagnu, canapuccia: logu arati a se stupido, stolido, insensato, smemorato.
mini de cagnu, canapaja: s'erba, canapa : Se Sentimentòsu, sa agg. sentimentoso , ramma
mini malu, zizzania. Semini de meloni ec. sente, ricoso, Po sentenziosu M. - -

semenza di popone. Po su pappu de is fruttas Sentimenti s. m. sentimento, senso. Po opi


ossiferas v. gr. de cerexia, de pressiu, de pru nioni, sentimento, avviso, opinione, pensiero,
ma ec. anima, mandorla. -
concetto. - - -

semiparàbula s f semiparabola, mezza par Sentina s. f sentina, fogna della nave.


rabola. - Sentinella s. f sentinella, guardia.
Semiparàlisi s. f semiparalisi, paralisia im Senfiri v. n sentire. Sentirisì mali, essiri in
zimiau de mali, chiocciare, essere malazzato.
pº"
Semitònu s. m. semituono, mezzotttono .
- -
cagionevole, crocchio, cominciar a sentirsi male,
Semivocàli agg. semivocale. - crocchiare, sentirsi svogliatezza. Po displaxiri. Mi
Semoventi agg. chi si movit de sei e totu, Senfu, da part. sentito. Po displaxiu. M.
semovente . -
Sentòri s. m. (t. de s usu) sentore, odore.
Sempiribìu (t. r.) Mi sempreviu . -
Po notizia, sentore, notizia. No teniri nè sa
Sempiterna s. f. stoffa di cotone a fiamma. bori, nè sentori , non aver nè sapore, nè sen-.
T. de fabbr. -
tore, o vigore. -

Sempiternàli agg. sempiternale, sempiterno. Senza prep. senza .


Sempiternu, ma agg. sempiterno , eterno. -
Senzalia M. sensalia.
Sempliciàriu s. m. liburu, chi trattat de is Senzòri. M. censori.
simplis, sempliciario ; Senzu s. m. erb. assenzio, o assenzio comune,
Sempreviu s. m. flori grogu e rubiu, sem (Artemisia Absynthium. Linn.) Su chi si col
previvo, perpetuino. - tivat in is ortus, assenzio pontico, e romano .
Sempri avv. de tempus, sempre, tuttavia, º Nota. I rami d'assenzio posti tra i parini
continuamente. -

lani li preserva dalle tarme; e tenendoli in in


Sena s. f erba, sena. Sena burda, colutèa fusione nell'inchiostro le scritture non vengono
arborescente, o vescicaria. rose da sorci. V. Ronconi Dizion d' Agri
Senadòri s. m. senatore. colt. t. I. » -

Senapismu s. m. senapismo. Seòsu, sa agg. sevoso. - - -

Senariu, ria agg. senario. Separadamenti avv. separatamente, disgiunti


Senatòriu, ria agg. de senadori, senatorio. vamente, di partitamente, divisamente, disunita
Senàtu s. m. (t. de s'usu) senato. mente, alla dipartita. -

Senàu s. m. M. Senatu. Separadura s. f separamento, di giugnimento.


Sensàli s. m. sensale. Sensali de cuaddus, Separài v. a. separare, disgiugnere, spartire,
cozzone, sensale di cavalli. -

disunire, disgregare; Po scioberai, scegliere,


Sensalia s. f recumpensa depida a su sensali scerre, sceverare. Separaisì n. p. separarsi,
po su traballu suu, senseria. spartirsi, disgiugnersi, disgregarsi.
Sensazioni s. f. sensazione. Separamentu s. m. separamento.
Sensibili agg. sensibile. Separata, da part separato, disgiunto, spar
Sensibilidàdi s. f. sensibilità.
tito, scevrato, sceverato. In forza di agg. sceve
Sensitiva s. f facultadi de is sensus, sensitiva. ro, scevro . -

Sensitivu, va agg. sensitivo. Separazioni s. f separazione, separamento,


Sensòriu s. m. (t de s'usu) sensorio, senso, scissione, scissura. Separazioni de is partis sut
sentimento. tilis de is crassas in is vasus corporeus, cri
Sensu s. m. senso. Po significau, senso, si brazione. -- -

gnificato - - - - -
Sèppia s. f pisci, seppia. Ossu de sa seppia,
Sensuàli agg (t. de s'usu) sensuale, libidino biscotto di mare. -

so, lascivo. Po segundu su sentidu, sensuale. Sepulcrali agg sepolcrale, sepulcrale.


Sensualidàdi s. f sensualità, libidine, lascivia. Sepulcru s. m. sepolcro, avello, sepoltura.
Po forza de su sensu, sensualità. -

Sepultài v. a. (t. sp.) seppellire, sotterrare.


Sensualmenti avv. libidinosamente, lasciva Fig. occultai, nascondere, occultare. -

mente. Po segundu su sensu, sensualmente, Sepuitamentus. n. seppellimento, sotterramento,


Sentènzia s. f. sentenza, sentenzia, giudica Sepultàu, da part. seppellito, sepolto, sepatto.
mento, giudicio. Mellus est una magra conven Fig. occulto, nascosto. - -

zioni che una sentenzia grassa, è meglio un ma sei" s.


avello.
f sepoltura, sepultura, sepolcro,
gro accordo, che una grassa sentenza. Spudai -

sentenzias, sputar sentenze. Sequèla s. f sequela, seguela, successo, cºn -


Sentenziai v. a. sentenziare, dar sentenza, seguente. º
giudicare. Po cundennai cun sentenzia, senten Sequèntia s. f seguenza, -

ziare, condannare per sentenza. Sequestrài v. a. (t de s'usu) staggi e, seqi -


Sentenziau, da part. sentenziato: condannato strare, fare staggina. Po separai M. S -
per sentenza . -

strai algunu, cbbligaiddu a non bessiri delºu


Sentenziòsu, sa agg. plenu de sentenzias, sen loga, sequestrar uno. --

terazioso, sentimentale. Sequestratuentu s. m. staggimento ; segue


Sentidu s. m. (t. sp.) senso, sentimento. Po stra: niento, - - - -

S s s
53 3 SEQ SER
Sequestranti v. sust staggitore. oechio a frutto Issinzillus, o inzillus, chi suunti
Sequestràu, da part. staggito, sequestrato. cuddus filus, chi s'attaccant a is. ranus, e a
Sequestru s. m. staggina, sequestro, stag is arburis, vitici, caprioli, Targ. S'axina, uva.
gimento . Su gurdoni, º" olo. Gurdoni tippiu, grap
Seràficu, ca agg. serafico. polo serrato, " sciortu , grappolo spacio.
Serafinu s. m. serafino. . - -
Su cambu de su gurdoni, picciòlo. Su pibioni
Seràta s. f spaziu de sa notti, in su quali si acino, granello. Su foddi, o su crosu, buccia
billat, serata. Su pisu, fiocine, vinacciòlo. Sa binazza º o bi
Serbidòra s. f. servitora, serva, fante, fantesca, naccia, vinaccia. Spibionai unu gurdoni a pagu
ancella, servente. - a pagu, piluccare, spicciolare. " a ra
Serbidoredda s. f. dim (dd pron; ingl.) ser ºimolo, raspollo Segai su sciscilloni, racimo
vuccia, servetta, servicella, fanticella. Serbido fare. Su scovili, graspo. Segai is ramus, chi
redda mala, servicciuola. -
bogant s axina, stralciare. Ramu siccau, ser.
Serbidoreddu s. m. din (dd pron. ingl.) ser mento. Pizzu de sermentu, o pertia nascia asut
''torrrro . ta de su ramu de s'annu precedenti, de undi
"sior s. m. serbidori de domu, servo, si distaccat po dda plantai, magliòlo, margotta.
ſ" domestico º. fante,
servidore, servitore, Arreiga de folla, o siat ramu inutili, chi no
famiglio, garzone. Serbidori, chi serbit cun
aterus serbidoris, conservo. Serbidori, de ospe ºrtat fruttu, femminella, poppajone, ghiottone.
arg, Smammai, o segai custas pertias inutili,
dali, servigiale. Serbidori malu, servitoraccio s º su burdimini in Maju, o in Gennargiu, sfem
Serbiri v. a. fai serviziu, servire, far servitù.
Serbiri algunu de dinai, prestaindeddi, servir minellare, tagliare i poppajoni. "
ropaggine. Fai brabanias, propagginare. Fai
uno di danaro. Serbiri a nienti, servire a nulla. rabanias a lazzu de cani sterrendu sa pertia in
Serbirisì de una cosa, servirsi, giovarsi di alcuna fossu senza dda distaccai de su fundu, far ca.
cosa, farne uso, adoprarla, prevalersi. Poniri pogatto. Targ. Giuàli de sermentu, anguillare,
unu a serbiri a àteri, acconciare uno, porre, filare. Fai formas, o foggiaspo plantai ser
metter al servizio altrui. Ponirisì a serbiri cun mentu , " , far le fosse Scirrai su ser
atiri, acconciarsi, porsi » . mettersi al servizio mentu, diramar le viti. Pertia, chi serbit
altrui. Serbiri mali, diservire, mal servire. Ser multiplicai sa planta, margolato. Sermentu, chi
biri de sterrimentu, servire di sterno, Lastr. no portat fruttu, vite pampinaria. Pertia plena
Serbitùdini s. f. numeru, o cantidadi de ser di ogus, chi maraus " tralcio occhiuto.
bidoris, servidorame. Po serviziu, servitù. Po Sermonadòri, ra v. m. e f. sernonatore, trice.
terminu Legali, ch'est unu derettu fundau asuba Sermonài v. n. (t. r.) concionare, predicare,
de cosa stabili a favori de persona, o de logu far concioni, discorsi, sermoneggiare, sermona
stabili, servitù. -
re , sermocanare. --

Serbiu, da part. servito, prevaluto, prevalso. Sermonàu, da part. predicato, sermoneggiato,


Serbiziàli s. m. seviziale, cristo. Serrmona/o. - --- -,

Serbiziu. M. serviziu. Sermoneddu s. m. dim. (dd pron. ingl) ser


Serca s. f sornacchio, farda. moncino, predichetta. - -

Serenàda s. f. M. serenata. Sermòni s. m. sermone, predica, concione,


Serenài v. a. serenare, rasserenare, far sereno, orazione,
sciabìca .
ragionamento. Sermoni fattu a brazzù,
- - i

asserenare. Serenaisì n. p. serenarsi, rasserenarsi,


divenir sereno. Metaf serenare, quietare, tran Serpiºsu daserpenti,
comente agg (t serpato.
de s'usu) de prus coloris
a -, i -

quillare, -

Serenàta s. f. cocchiata, serenata. Serpentedda s. f. dim. de sa serpenti, serpi


Serenàu, da part. serenato, rasserenato. Metaf cella, " di dd or l
quietato, tranquillato, rasserenato.
Serenidàdi s. f. (t. sp.) serenità. Metaf quiete,
- pe"
Serpenteddu s. m.
serpicino. dim. pron. ingl.)
(d pron ing .) ser
se

tranquillità. Serpenti s. m. serpe, serpente, biscia. Serpenti


Serènu s. m. sereno. - -
di aqua, idro; serpenteidra.
acquatico. Serpenti de
setti concas fabulosu, a -i - e

Serènu, ma agg. sereno. Metaf. lieto, tranquillo,


allegro. - Serpentinu, na agg. de serpenti, serpentino.
Sergenti s. m. sergente. Po strum. de linna, Lingua " lingua serpentina, malèdica,
o de ferru de is fusteris po stringiri linnamini mordace. Roda serpentina, pezzu de su relogiu,
incolau, sergente. - ruota serpentina. -

Seriamenti avv. seriamente, seriosamente. Po Sèrpiri v. n. (t. de s'usu) andai trottu strisci
incillidamenti, bruscamente. nendusì in terra comente coloru, serpeggiare,
Sèricu, ca agg. de seda, serico . . serpere, volteggiare, camminar tortuoso. Mali,
Serie s. f. (t de s usu ) serie, ordine. chi andata pagu a pagu serpendu, dilatendusì,
Seriedàdi s. f serietà. Po aspresa, bruschezza. male, che a poco a poco serpe, o serpeggia.
Sèriu , ia agg serio, grave , considerato Po - Serra s f strum. de ferru de fusteri ec. sega.
aspru, aspro, brusco. Fai facci seria, far viso Su bastimentu de sa serra, telajo. Serra senza
brusco. Fueddai seriu, aspru, parlar brusco. telargiu, gattuccio. Sa maniga, o sa parti,
Sermentu s. m. o sarmentu, planta de s'axi aundi s' ai o serrai, maniglia, maniglio,
na, e in algunus logus idi, vite, vitigno (Vi capitello. Serra " sa camba, stinco, anticmenio.
tis vinifera. Linn.) Sa cozzina, cºppia . Su Bonav. Colpu donau a sa serra de sa camba,
truncu, pedale. Sa pertia, chi bogat º, asine, stincata, stincatura.
della montagna. SerraSerra de montagna,
manna, segone. cima
tralcio. Su pudoni , o cabudiana 3 ch est Sa
v -

prima pertia, cacchio, ſ" tralcio. S ogn , Serràbili agg attu a essiri serraù cun serra,
chi bogat sa pertia, occhio, gemma. Ogu lesta, segabile, segaticcio. -
SER SES 5 I9

Serraccu s. m. serra a manu senza telargiu, Sesènu, na agg senario.


gattuccio. Sesquidòppiu, ppia agg. (T. Matem.) sesqui
Sergadizzu s. m. panconcello. doppio. Raxoni sesquidoppia, candu su terminu
Sarradòri v. m. segatore. maggiori contènit duas bortas e mesu su minori,
Serradura s. f serrradura cun serra, segatura, comment est de cincu a duus, ragione sesquidoppia.
segamento. Po sa farra, chi bogat sa linna in Sesquiottàvu, va agg sesquiottavo.
forza de sa serra, segatura. Serradura po Sesquipedali agg sesquipedale, di un piede
s' azioni de tancai portas ec. serratura, chiudi e mezzo .
mento, chiusura. si de porta, chiusura Sesquiquartu, ta agg. de una borta e unu
dell' uscio. quattru , sesquiquarto.
Serràgliu s. m. serraglio, serraglia. Serragliu Sesquisettimu, ma agg, sesquisettimo, di una
de feras, chiusa, serraglio di fiere. volta e un settimo.
Serrài v. a. chiudere, serrare. Serrai cun Sesquiterzu, za agg. sesquiterzo, di una volta
crai, chiavare, serrare a chiave, inchiavare. e Itn terzo .

Serrai sa porta senza crai, fermar la porta: Sessagenariu, ria agg sessagenario.
serraidda unu pagu, socchiuderla. Serrai sa Sessagèsima s. f sessagesima.
porta in facci a unu, chiuder la porta in faccia Sessagèsimu, ma agg sessagesimo, sessantesimo.
ad uno , chiuder, o serrar l' uscio sulle calca Sessàgonu s. m. figura geom. de ses augulus,
gna, mandarlo via. Serrai a fossu, a muru, o ses ladus, sessàgono. -

chiuder con fossi, con muro. Serrai su passu, Sessanta s. m. sessanta.


chiudere il passo. Serrai is ogus, morriri, chiu Sessantèsimu, ma agg sessantesimo.
der gli occhi, morire. Serrai sa bucca a unu, Sessantina s. f sessantina.
faiddu citiri, chiuder la bocca a uno, farlo Sessènniu s. m. su spaziu de ses annus, ses
Sera Vl 10 ,
tacere. In totu sa notti no podiri serrai ogu,
di tutta notte non poter chiudere occhio, non Sèssini s. m. erba, caretto, carice, cipero,
poter dormire, Serrai sa qòistioni, chiudere, e cippero. (Cyperus. Sav.)
conchiudere il discorso. Serrai a ingiriu, chiu Sessiòni s. f sessione, congresso, seduta.
dere attorno, serrare circondando, circondare, Sessu s. m su essiri propriu de su mascu,
circuire, circonscrivere, chiuder d' intorno. Ser e de sa femina, chi ddus distinghit, sesso.
rai a inturu, rinchiudere, serrar dentro. Serrai Sessu masculinu, sesso mascolino. Sessu fetni
a barriera, cancellare, chiuder con cancello. mili, sesso feminile. -

Serrai a reccia, e inserrai in reccia, ingratico Sesta s. f. (t. r.) M. lacìnu. Po ora canoni
lare, chiudere a guisa di graticola, serrar con ca, chi si resat a pustis de terza, sesta.
grata. Serrai a cresura, assiepare. Serraisì v. Sestai , e assestai v. a. aggiustai, sestare,
r. chiudersi. Po saldai ferida, cicatrizzare, ram aggiustare, acconciare, assettare, accomodare .
marginare. Serraisì, saldaisì, ammarginarsi, Sestàu , da part aggiustau, aggiustato, as
rammarginarsi, rimarginarsi. Serrai a perda settato , acconciato.
bulla, chiudere con muro a secco. Serrai a ta Sestina s. f canzoni lirica de ses versus de
piu , chiuder con muro di terra cruda. undixi sillabas, sestina.
Serrài v. a. serrai cun serra, segare , recider Sestu s. m. sesto, ordine, misura.
con sega. Serrai linnamini, segar legname. Su Sestu, ta agg, sesto. -.

serrai is dentis, chi fait su biri aqua gelada, o Sèstuplu, pla agg (t de s'usu) sestuplo.
frida, gelare, mozzare i denti. Serrai unu tau Sètiu s. m. garbu, garbo, sesto, sessitura
loni, segare un pancone. Setta s f seita. Fai setta, setteggiare, far
Serramentu s. m. serramento, chiudimento. Setta.
Serramentu cun serra, segamento, segatura. Settàgonu s. m. fig. de setti angulus, e setti
Serràu, da part. serrato, chiuso. Po serrau ladus, settàgono .
cun serra, segato. Settàngulu, ula agg. de setti angulus, set
Serretta s. f. dim. de serra, seghetta. tongolo .
Serrezzài v. n. (t. r.) usai riguardu, aver ri Settanta s. m. settanta.
guardo. M. respettai. Settantèsimu, ma agg. settantesimo.
Serritta s. f. dim. serrixedda, seghetta. Settàriu s. m. seguaci de una setta, settario,
Sersenài v. a. sminuire qualche cosa delle Settembre s. m. settembre .
spese. Sersenai sa pitanza, scorciar la pietanza. Settembrinu , ma agg. settembrino.
Serviglia si f(t, sp.) serviglia poponiri tassas, Settenàriu, ria agg. settenario.
sottocoppa. Serviglia poſai barba, catinella, Settentrionali agg. settentrionale.
bacino, catino, bacile. Settentrioni s. m. settentrione.
Serviglietta s f dim. (t. sp.) salvietta, tova Setti agg. e sust. sette.
gliolino, tovagliòlo, tovagliola. -
Settimana s. f settimana.
Servili agg. servile. -
Settimanali agg. traballu settimanali lavoro di
Serviziàli s. m. serviziale, cristèo . una settimatº la .

Servizieddu s. m. dim. (dd prom. ingl.) ser Settimanalmenti avv. settimanalmente -


vigetto, servizioccio. -
Sèttimu, ma agg. settimo.
Serviziu s. m. servigio, servizio, servitù, ser Settima s. f settina, sette.
vito, serviso. Fai unu viaggiu e duus servizius, Settuagenariu, ria agg. settuagenario.
fare un viaggio, e due servigi. Po portada, o Settuagèsima s. f settuagesima.
muda de pappais, servìto, muta di vivande - Sèttuplu, pla agg. settuplo.
Ses sust. e agg. sei. Seu s. f e claru (t. cat.) cattedrali, duono,
Sescentus agg. seicento, secento. cattedrale. -

Sesènniu s. m. M. sessenniu . Seu e oscuru s. m. sevo, sego.


S s s 2
520 SEU SFA

Seudomanti s. m. falsu indovinu, seudomante. Sfaddu, da part. sbagliato.


Seudoromitu s. m. Eremitanu fintu, Seudo Sfai v. n. si narat de strexu schinnìu, versare,
ionito, Romito finto. -
Sfaisi in lagrimas, struggersi in lagrimeo Po
Severamenti avv. severamente. disfai . M.
Severidàdi s. f severità, rigore, asprezza. Sſaimentu s. m. trattendu de strexu, versa
Sevèru, ra agg severo, rigido, aspro. mento. Po disfaitmentu , sfacimento.
Sevizia s. f (t. de s' usu) sevizia, crudeltà. Sfainàu, da agg faccendato, spazzacontrade,
Sexi agg. e oscur. sedici. perdigiorno. -

Seziònis. f. (T. Matem.) sezione, tagliamen Sfamadòri v. m. detrattore, maldicente.


to, divisione. Po parti de trattau, sezione. Sfamài v. a detrarre, sparlare, dir male,
Sezzidòri s. m. sezzidori de cuaddus, caval diſlamare, infamare. -

cante, cavalcatore, cavaliere. Sfamamentu s. m. detrazione, maldicenza .


Sezzidròxu s. m. il sedere, la parte direta Sfamau, da part. detratto, sparlato, che ha
na, il diretano. Po logu de sezziri a cuaddu, detto male. In forza di agg. diffamato.
montatojo, cavalcatoio. Po logu de reposaisì, Sfarinàbili agg. stritolabile, friabile.
posato/o. Sfarinadura s. f stritolatura, friabilità, stri
Sezzidùra s. f sezzidura a cuaddu, cavalca tolamento.
mento. Sezzidura di aqua trulla, belletta, po Sfarinài v. a. fai a farinas, stritolare, sfari
satura d'acqua torbida. Po fundurulla, o de nare. Sfarinaisì n. p. stritolarsi, sfarinarsi,
posizioni, sedimento, deposizione. sfaldellarsi.
Sezzimentu s. m. M. sezzi dura. Sfarinamentu s. m. M. sfarinadura.
Sèzziri v. n. sedere. Sezziri accanta, assedere, Sfarinàu, da part stritolato, sfarinato.
seder vicino. Sezziri a cuaddu, cavalcare, mon Sfarinosidadi s. f friabilità.
tare a cavallo. Imparai a sezzini a cuaddu, im Sfarinòsu, sa agg. farinàcciolo, friabile, sfa
parare a cavalcare, a montar a cavallo. Sez rinàcciolo.
ziri su cuaddu a sa nua, cavalcare a bisdosso, Sfarzai v. n. sguazzare, far tempone, sfoggiare.
a bardosso. Sezziri a s' imperrimperrada, acca Sfarzosamenti avv. sfarzosamente, sfoggia
tamente.
valciare. Sezziri a groppas, montare in groppa.
Portai a groppas, menare in groppa. No baliai Sfarzòsu, sa agg. sfarzoso, magnifico.
a sezziri a groppas, non soffrire, non portar Sfarzu s. m. sfarzo, pompa, gala, sfoggio,
in groppa. Sezziri in sa nesa, impancarsi, sontuosità, sfarzosità, magnificenza.
sedere a tavola. Sezziri fueddendu de licoris trullus, Sfasciadùra s. f scioglimento delle fasce. Po
posare. Sezziris n. p. sedersi, porsi a sedere, arrogadura, conquassamento, conquassazione,
assidersi, asscalersi, assentarsi, assettarsi. conquasso, fracasso, tritura, tritamiento.
Sèzziu, ia part. seduto , assiso, assettato. Sfasciài v. a. sciolliri is fascias, sfasciare,
Sezziu a cuadolu, cavalcato, montato a cavallo. levar le fasce. Po arrogai, conquassare, fra
Sezziu in sa inesa, impancato, assiso, seduto cassare, sbattere, rovinare, fare in pezzi.
a tavola . Fueddendu de licoris, posoto. Fab Sfasciàu, da part. sfasciato, che ha sciolto le
brica serzia si narat candu est larga e bascia. fasce. Po arrogau, conquassato, rovinato, fra
Custa fabbrica abbarrat sezzia, questa fabbrica cassato, sbattuto, fatto in pezzi.
cova, è troppo bassa. Sfasolài, schissiai t. r. disbaratai, stenteriai.
Sfaccendau, da agg. (t des usu) sfaccendato. M. custus verbus.
M. sfainau . Sfattu, tta parte agg trattendu de strexu schin
Sfaccettài v. a. traballai a faccettas connent' niu, versato. Sfattu in lagrimas, strutto in lagrime.
est su diamanti, affaccettare. Po disfattu. M. Meloni sfattu, troppu cottu,
Sfaccettàu, da part. affaccettato. popone sopraffatto, stramaturo, straffatto, troppo
Vpnotº tiro .
Sfaccidamenti avv. sfacciatamente, impudente
mente, sfrontatamente. Sfendiai v. a. sgravidare, spregnare, disgravi
Sfacciddadòri, rav. m. e f rimproveratore, trice. dare, sgravare dalla pregnezza, o gravidanza.
Sfacciddadiira s. f rimproveramento, rimpro Sfendiai v. n partorire, sgravidare, diliberarsi,
vero, rampogna, rimproccio, rimprocciamento, sgravarsi dalla pregnezza. -

rinfacciamento . - Sfendiàu, da part, spregnato, partorito, sgra


Sfacciddài v. a. rinfacciare, rimproverare, vidato, sgravato dalla pregnezza.
rimprocciare , buttar in faccia: Sfendiòngiu s. m. parto, sgravidamento, usci
Sfacciddamentu . M. sfacciddadura. mento del parto, sgravidanza.
Sfacciddau, da part. rimproverato, rinfacciato, Sfera s f sfera. Sfera plana de is planetas,
rimprocciato. e di algunus floris, disco.
Sfacciddìri, sfacciddìu. M. sfacciddai. Sferàli agg. sferale, sferico.
Sfaccideddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) Sfericamenti avv. sfericamente.
sfacciatello. Sfèricu, ca agg. sferico, sferale.
Sfaccidùra s. f sfacciataggine, arditezza, ar Sferixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) sferet
dire sfacciatezza, sfrontatezza. ta, sperula.
Sfaccimentu . M. sfaccidura. Sferòide s. f (Fig. ovali Geom.) sferòide.
Sfaccirisì v. n. p. ardire, osare, svergognare Sferomachia s. f. (T. Gr. ) spezia de giogu
si, sfrontarsi, prender ardire. de pallotta praticau de is antigus, sferomachìa.
Sfacciu, da part. e agg. sfacciato, svergognato, Sferrài v. a. bogai de is ferrus, o de is ca
ardito, sfrontato, che ha faccia di pallottola, o denas, disferrare, sferrare, scatenare, cavar
ronte invetriata, impudente, spavaldo, dai ferri. Sferrai unu cuaddu, sferrare un ca
Sfaddiri v. a sbagliare. Sfaddiri su colpu, vallo. Sferraisì n. p. si narat de cuaddu, chi
sbagliare il colpo. perdit is ferrus, sferrarsi. -
SFE SFI 52I

Sferràu , da part. sferrato. Cuaddu sferrau, Sſinigamentu s. m. M. sfinìgu .


chi hat perdiu erru, cavallo ferrato . Slinigau, da part. affinato, assottigliato. In
Sfervorài v. a. fai perdiri su fervori, rattie signif n. p. illanguidito, infievolito.
pidare, ratti pidire. Sfervoraisi n. p. rattiepi Sfingu s. m. (t. r.) languore, languidezza.
darsi, perdere il fervore, divenir tiepido. M aflinu .
Sfervorau , da part. rattiepidato, rattiepidito, Sfinimentu s. m. sfinimento, smarrimento di
intiepidito. spiriti, svenimento. M. disinaju.
Sfexiài v. n. disebbriare, uscir d'ebbrezza. Sſinizzòsu, sa agg (t. r.) inchietu , agitau,
Sfexiamentu s. m. il disebl riare. inquieto, irrequieto, agitato. Fueddendu de ma
Sfexiàu, da part disebbriato. ladiu, smanioso, agitato, inquieto, fastidioso.
Sfiancaisì v. n. p. fiancarsi. Sfinizzu s. m. (t, r.) inquietudine. Sfinizzu,
Sfiancàu, da , part sfiancato. o agitazioni de maladiu, smania.
Sfianchiri v. n. e sfianchirisi n. p. si narat di Sflemmài v. a. spurgare, trarre il catarro
animalis, chi hanti patiu famini, o sunt istetius dal petto.
meda tempus accorraus, infiacchire, infiacchirsi, Sflemmàu, da part. spurgato.
marcire. Sflemmazioni s. m. spurgazione, spurgo, spur
Sfianchiu, da part. marcito, infiacchito. Baccas gamento, escreato.
isfianchidas po su grandu accorru, vacche mar Sſloccadòri s. m. sfloccadori de lana cun
cite per lo star tanto tempo rinchiuse. s” arcu, battitore a corda.
Sfiataisì v. n. p. (t. de s'usu) sfiatare, sfia Sfloccadura s. f. lo sfioccare.
tarsi, perdere il fiato, Sfloccài v. a sfioccare, spicciare, sfilacciare.
Sfiatamentu s m. (t. de s'usu) sfiatamento. Po bogai su pilu a is pannus cum su cardu,
Sfiatàu, da part. fiatato. - garzare. Su strum. po bogai su pilu, garzo.
Sfibbiadura s. f. lo sfibbiare. Sfloccai su pilu cun s'arcu propriu de is capped
Sfibbiài v. a. sfibbiare. Sfibbiai, sbuttonai, deris, cordellare, battere a corda, sfioccare il
sfihl iare i bottoni. pelo coll' arco. -

Sfibbiau, da part sfibbiato. Sfloccàu, da part. Sfioccato, sfilacciato. Fued


Sfibrài v. a. (t. de s'usu) guastai is fibras, dendu de pannus, garzato.
sfibrare, guastar le filire, snervare. Sfloradòri s. m. violadori de virginidadi, stu
Sfibràu, da part sfibrato, snervato. ratore, sverginatore.
Sfida s. f. disfida. Sfloradura s. f sfioritura, sfiorimento.
Sfidài v. a. sfidare, di sfidare, chiedere di Sflorài v. a. pigai is floris inutilis a una planta,
battaglia. Po diffidai, sfidare, disfidare, dif disfiorare. Po corrumpiri sa verginidadi, defio
fidare, -
rare, disfiorire, sfiorare, stuprare, sverginare,
Sfidàu, da part. sfidato, disfidato, chiamato corrompere, violare la verginità.
a battaglia. Po diffidau, fidato, diffidato. In Sfloranmentu s. m. M. stupru.
forza di agg. po omini chi no si fidat, fidato, Sfloràu , da part. deflorato, sverginato,
sfiducciato. disfiorato. -

Sfigurai v. a sformai, sfigurare, contraffare, Sfloriri v. n. e sfloririsì n. p. perdiri su flori,


deformare, di figurare. Sfigurais n p. sleggiaisì, sfiorire, perdere il fiore.
sfigurarsi, contraffarsi, rendersi deforme, Sfloriu, ia part sfiorito.
Sfiguramentu s. m. guastamento della figura. Sflottài v. a. (T. Marin ) bogai unu o prus
Sfiguràu, da part. sfigurato, contraffato, de vascellus de una flotta, sflottare.
formato, guastato. -
Sfoddài v. a. trattendu de fruttas, bogai de
Sfilàda, a sa sfilada avv. alla sfilata, alla su foddi, sbucciare. Sfoddai s' axina est casi
spezzata, alla spicciolata, spicciolatamente , streccaidda, e pistaidda, cavare il sugo all' uva,
sfilatamente. schiacciarla. Po dda limpiai simplementi de su
Sfiladiura s. f. M. sfilamentu . foddi, sfiocinare, cavare i fiocini agli acini.
Sfilài v. a. contrariu de infilai, sfilare, disu Po scoviai . M.
nir lo 'nfilato. Sfilai v. n bessiri de sa fila, Sfoddau, da part. sbucciato, schiacciato.
sfilare, standarsi: Sfilais n. p. sfilarsi, disunirsi, Trattendu di axina, sfiocinato.
sbandarsi. Sfilais, o movirisi de pressi po cam Sfoddonài (t. r.) M sfoddai.
minai, difilarsi. Sfilais is arrigus, sfilarsi, di Sfogadamenti avv. sfogatamente.
renare, filar le reni. Po sfilicitai, e sſilicitaisi, Sfogadròxu s. m. (t. b.) abertura fatta po
sfilacciare, sfilacciarsi: -
donai sfogu, sfogatoio.
Sfilamentu s. m. sfilamentu di arrigus, lo Sfogai v. n. sfogare, svaporare, esalare, scia
sfilarsi delle reni, dislogamento di reni. Po lare, sgorgare. Sfogai s'internu, sfogare il suo
sfiladura, lo sfilare. - interno, spettorarsi. Po fueddai cun isfogu,
Sfilàu s. m. tela sfilada po poniri in is feri sbroccare, parlare per isfogo.
das , faldella. Sfogamentu s. m. sfogamento.
Sfilàn, da part. sfilato. Sfogàu, da part. sfogato. -

Sfilicitadiura s. f filàccica. Sfoggiadamenti avv. (t. de s usu) sfoggia


Sfilicitài v. a. sfilacciare. Sfilicitaisì, sfilac tarmente.
ciarsi . Sfoggià i v. n. (t. de s'usu) sfoggiare.
Sfilicitàu, da part. sfilacciato. Sfoggiàu , da part. sfoggiato.
Sſinigài v. a. rendiri fini, suttili, affinare, Sfoggiu s. m. (t de s usu) sfoggio.
raffinare, assottigliare, sottigliare, render sot Sfoghiggiài, sfoghiggiàu ec. M. scalentai ec.
tile. Sſinigai v. n. e sfinigaisì n. p. ſig. langui Sfogliadiira s. f sfaldatura. -

re, illanguidire, smagrire, estenuarsi, dima Sfogliai v. a. M. sfollai.


grare, divenir sottile. M. affinigai. - Sfogliau, da part. sfogliato, sfaldato. Pasta
522 SFO SFR

sfogliada, pasta sfogliata. Una turta de pasta berato, esentato, scampato, fatto franco, esente,
arm VVallne .
sfogliada, una sfogliata .
ifogu s. m. sfogo, sfogamento, sfiatatojo. Sfrangiadùra s. f sfrangiatura.
Sfolladòri v. m. sfrondatore. Sfrangiài v. a. disfai su tessiu e redusiriddu a
Sfolladùra v. f. M. sfollamentu. frangia, sfrangiare, sfilacciare il tessuto, e ri
Sfollài v. a. e sfogliai, pigai is follas, sfo durlo a guisa di frangia, o a cerro.
gliare, sfrondare, dibruscare, brucare, disſo Sfrangiau , da part sfrangiato, sfilacciato,
gliare, levar le foglie, sfronzare. Sfollai s'axi ridotto a guisa di frangia.
na, spollaidda de su panpinu, spampanare. Sfratài v. a. fratare, cavar dalla religione.
Sfollaisì n. p. perdiri sa folla, sfogliarsi, sfron Sfrataisi n. p. sfratarsi, uscir dalla religione.
darsi, pelarsi , brucarsi. Sfollaisi, o sfogliaisì Sfratau, da part. sfratato, cavato, o uscito
trattendu de metallus, e di ateras cosas, chi dalla Religione.
bogant ischerdas, sfaldarsi, dividersi in ſalde. Sfrattu s. m. (t de s'usu) dispacciu, espul
follamentu s. m. sfrondamento . sioni, sfratto. Donai su sfrattu o su dispacciu
Sfollàu, da part, sfogliato, sfrondato, bru a unu, dare lo sfratto a uno.
cato, dibruscato. Arburi sfollada, albero pelato. Sfregiai v. a. (t de s' usu) sfregiare, tor via
Sformadamenti avv. sformatamente. il fregio Po fai tagliu a unu in facci, sfregiare.
Sformài v. a. cambiai forma, figura, sforma Sfregiaisì n. p. sfregiarsi, perdere il fregio,
re, " trasfigurare. Po bogai is sab sfiorarsi.
batas de sa forma, sformar le scarpe. Po Sfregiau, da part, sfregiato.
sfigurai. M. Sfrègiu s. m (t des usu) tagliu fattu a unu
Sformàu, da part. sformato. in facci, fregio. Fig. po disonori, sfregio,
Sformàu, da agg. sformato, informe, gua smacco, infamia, disonore.
sto, brutto, contraffatto, deforme. Sfrenada, fueddai a sa sfrenada avv. parlar
Sforradùra s. f. lo sfornare. senza barbazzale .
Sforrài v. a. bogai de su forru, sfornare, dis Sfrenadamenti avv. scapestratamente, alla sca
fornare, cavar dal forno. Sforrai metaf si pestrata, sfrenatamente. -

usat po sfendiai, sfornare il parto. Sfrenadùra s. f sfrenamento.


Sforràu, da part. cavato dal forno, sfornato. Sfrenài v. a pigai su frenu , sbrigliare, sfre
Sforrogonài v. a. (t r.) ſai forada in terra nare, cavare il freno. Sfrenai v. n. biviri senza
comenti ſaint is porcus cun sa trumbitta, fru frenu, scapestrare, scapigliarsi, sfrenarsi, trarsi
gare, scavar la terra. il freno. Sfrenai sa lingua, metaf sfrenar la
Sforrogonàu, da part scavato, che ha fru . lingua, sciorre il freno alla lingua.
ato la terra come i porci. Sfrenamentu s. m. sfrenazione, sfrenamento.
Sfortùna s. f sfortuna, sventura, infortunio, Po troppu libertadi fueddendu , frenamento,
disavventura . sfrenatezza, sfrenataggine nel parlare.
Sfortunadamenti avv. sventuratamente . Sfrenati, da part frenato. In forza di agg.
Sfortunài v. a. sfortunare, rendere sfortunato. libertinu, sfrenato, licenzioso.
Sfortunati, da part. fortunato. Po miseru. M. Sfridadori v. m. strum. de fabbrica de birdis,
Sforzadamenti avv. forzatamente . raffreddatoſo.
Sforzadòri v. m. ſorzatore. Sfridài v. a. raffreddare, freddare, far dive
Sforzài v. a. sforzare, forzare, oliligare, nir freddo, il frigidare, rinfrescare, render fri
violentare. Sforzaisi n. p. forzarsi, contendere, gido. Sfridai is vasus de birdi”, o de cristallu
affaticarsi . -
appenas formatis, stagionare, crogiolare i vasi
Sforzamentu s. m. sforzamento, forzo, violenza. di vetro appena formati. No lassai sfridai un
Sforzanti v. agg sforzante. affari, faiddu de pressi, non lasciar freddare
Sforzàu, da part forzato, violentato, conteso, una cosa, farla con celerità. Sfridaisì n. p. raf
affaticato, costretto. freddarsi, rinfrescarsi, infrigidire, divenirſi o,
Sforzu s. m. sforzo. affreddarsi. Po perdiri su fervori, mancar di
Sfossài v. a. scavare, affondare, cavare sotto, fervore, raffreddarsi, rattiepidirsi, rintiepidirsi,
far buca. rallentare il fervore, languire.
Sfossamentu s. m. scavamento, Scavo. Sfridamentu s. m. infreddamento, raffreddamen
Sfossàu, da part, scavato, fossato. to Po su sfridamentu de is terras, infrigidimento.
Sfossonadùra s. f sgrottatura, scavatura, sca Sfridàu, da part. raffreddato, rinfrescato, af
vazione, cava, frana . -
freddato, freddato. Fueddendu de vasus de birdi
Sfossonài v. n. franare, ammottare, smottare, ec. crogiolato, stagionato. Fueddendu de fervori,
sgrottare, sfondare, sfondolare. Custu terrenu rilassato, intiepidito, rattiepidito, rintiepidito.
sfossònat, questo terreno, sfonda, sfondola. Sfrigongiadòra v. f. donna, che " che
Flumini, chi sfossomat, fiume sfondante, che fon stropiccia.
da. Sfossonaisì n. p. sfondolarsi. Sfrigongiadòri v. m. uomo, che strofina, che
Sfossomamentu s. m. sfondamento. stropiccia.
Sfossonau, da part. sfondato, fondolato, Sfrigongiadùra s f (t. b.) frigadura, stropic
franato, ammottato, smottato. Camminu sfos ciatura. Sfrigongiadura frequenti, strofinìo, stro
sonau, guastau, cammino sfondolato, guasto. picco, e stropiccio .
f",
Sfranchiri v. a. liberai, ai francare, Sfrigongiaduredda s. f dim. (dd pron. ingl.) fri
liberare, far franco, libero, esentare, cºmpare, gaduredda, strofinatina, stropicciatella, fregatina.
esimere, scampare. Sfranchiris v. r. liberaisì, Sfrigongiai v. a. (t. b.) frigai cun manu, stro
esimersi, liberarsi, affrancarsi, esentarsi, scan .finare, stropicciare, fregar con mano. Sfrigon
rsi, sottrarsi. giaisì v. r. propriu de is feminas, lisciarsi, sirel
Sfranchiu, da part. affrancato, francato, li biarsi, strepicciarsi. M. frigai. -
SFR SGA 523

Sfrigongiamentu s. m. strofinamento, stro Sgabellàu, da parti sgabellato, sdoganato.


picciamento. - - Sgagliubbu s. m. ghiottone.
Sfrigongiàu, da part., strofinato, stropicciato, Sgalitài v. a sbrogliai is pilus de conca, sbro
fregato con mano: strebbiato, lisciato. gliare, sviluppare, strigare i capelli.
Sfrigòngiu s. m. M. i" - Sgalitàu, da part strigato,
Sfrisciuraisì v. n. p. (t. b.) M. smeraisì. Sgalizzài v. a. (t fam.) scavezzare. Sgalizzaisì,
Sfrontài v. a. M. sciolliri. -
SCat'ezzarsa.

Sfrosài v. a. far frodo, scorporare. Sgalizzàu, da part scavezzato.


Sfrosàu, da part, che ha fatto frodo. Sganciài v. a sganciai su bistiri, sfibbiare la
Sfrosu s. m. frodo, scòrporo. Sfrosu de gra veste. Po spiccai alguna cosa de su ganciu, spic
maglia, frodo di granaglia, care, levare dal rampino.
frunzìri v. a. disfai is frunzas, screspare, Sganciàu, da part. 5fibbiato, spiccato dal
disfarle crespe. rampino.
Sfrunzìu , da part screspato. Sgangài v. a bogai is gangas a su pisci, staccar
Sfruttài v. a. rendiri infruttuosus is terrenus, le branchie a pesci. Po segai sa gannarozza ,
sfruttare, rendere sterili i terreni. Po arregol digozzare, sgozzare.
liri is fruttus. M. fruttu . Sgangagliadamenti avv. sgangheratamente.
Sfruttàu, da part, sfruttato. Sgangaliaisì v. n. p. M. ammortoximaisì, re
Sfumadùra s. f. (T. de Pintori) suavi unioni lasciaisì . -

de is coloris, sfumatezza. Sgangaliàu, da agg. scumpostu in su bistiri,


Sfumài v. n. esalai su fumu , o svaporai, e in sa persona, sciamannato, sciatto, sviva
sfumare, sfummare, mandar fuori il fumo. gnato, sgangherato. Po ammortoxinau, o dis
i fumai v. a. (T. de Pintori) uniri is coloris ganau. M.
confundenduriddus suavementi, fumare. Sgangàliu s. m. sgangherataggine, sciatezza.
Sfumanti v. agg. sfumante. Po disgana, o relasciu. M.
Sfumàu, da part. Sfumato. Sgangherài v. a bogai de is gangherus, sgan
Sfundadùra s. f sfondamento. gherare, scommettere.
Sfundài v. a. pigai su fundu a carrada ec. Sgangheràu , da part. sgangherato.
sfondare, sfondolare. Sgannadòri, ra v. m. e f scannatore, trice,
Sfundàu s. m. sfundau de boveda ec. po ddu strangolatore.
pintai, fondato, sfondo. Sgannadròxu s. m. canna della gola, strozza,
Sfundau, da part sfondato, fondolato. sº" , strozziale.
Sfundàu (t. r.) M. scoviadori. gannadùra s. f strozzatura.
Sfundiri v. a bagnare, infondere. Sfundiri Sgannài v. a scannare, tagliar la canna della
liggeramenti, intignere, tuffar leggiermente. gola, sgozzare. -

Sfundiri pani in su brodu, o in su binu, in Sgannamentu s. m. M. sgannadura.


zuppare, intignere il pane nel brodo, nel vino ec. Sgannàu, da part scannato, sgozzato.
Sfundiri v. n. immollare. Dogn' aqua sfundit, Sgarbadamenti avv. sgarbatamente, sgrazia
tantente .
ogni acqua immolla. Sfundirisi n. p. bagnarsi.
Sfundorài v. n e sfundoraisì n. p. (t. r.) Sgarbadùra s. f sgarbatezza, svenevolezza,
sfondarsi, sfondolarsi. sgraziataggine.
Sfundoràu, da part. (t. r.) sfondato, sfon Sgarbài v. a. svistai, sleggiai, rendere sgar
dolato. In forza i agg. riccu sfundorau, ricco bato, svenevole, sguajato, disadatto, difforme,
sfondato. Piscina sfundorada, meda profunda, disformare, figurare. Sgarbai sa bisura, svisare.
piscina sfondolata. Sgarbàu, da part disformato, sfigurato, reso
Sfumdoriadamenti avv. senza fundoriu, refles brutto, difforme, sgarbato, sguajato, svisato.
sioni, sconsideratamente, sconsigliatamente, senza Sgarbàu, da agg sgarbato, svenevole, disa
riflessione. datto, sguajato, sgraziato. -

Sfundoriài v. n. sciolloriai. M. Sgarbu s. m. sgarbo, sgarbatezza, sgarbatag


Sfundòriu s. m. mancanza de reflessioni, in gine, sgraziataggine, svenevolezza.
consideratezza, sconsideranza, sconsigliatezza, Sgarraffattonai. M. sgarraffattoni.
imprudenza. - Sgarraffattòni s. m scrittura mala a liggiri,
Sfurnimentu s. m. sfornimento. scarabocchio. Sgarraffattonai, fai sgarraffattonis
Sfurnìri v. a. sfornire, disfornire, spogliare. scriendu, schiccherare, scarabocchiare. Sgar
Sfurnu, da part sfornito. raffattomau, schiccherato, scarabocchiato.
Sfustigonadòri v. m. stuzzicatore. Sgarraffiài e scarraffiai v. a. (t. sp.) sgraffia
Sfustigomài v. a. (t. b.) stuzzicare, fugacchiare, re, graffiare. Po fai sgarraffius imparendu a
frugare leggiermente. Po irritai. M. Sfustigonai scriri, o a designai, scarabocchiare, schiccherare.
is espis, stuzzicare i calabroni, il vespaio. Sgarraffiàu, o scarraffiau, da part. sgraffiato,
Sfustigonamentu s. m. instigamento, punzel gri" In sa segunda signific., scarabocchia
lamento, sodducimento, stuzzicamento, frugac to , schiccherato. M. su verbu. -

chiamento leggiero. Sgarràffiu e scarraffiu s. m. sgraffio, graffio,


Sfustigonàu, da part. stuzzicato. Po irritau M. graffiatura. Po sgarraffattoni in su scriri, o de
Sfustu, sta part de sfundiri, bagnato. Sfustu signai, scarabocchio, schiccheratura, schicche
liggeramenti, intinto. Sfustu cola cola, inzup ramento .
ato d'acqua, immollato. Sgarrai v. n. (t de s'usu) pigai errori, sba
Sſustùra s. f bagnamento, "
Sfustura
gliai, sgarrare, sbagliare, prendere errore,
liggera, intintura. Po uneda li, umidità. Po sgarro. -
larzina, guazzo. -
Sgarronàda s. f. taglio, o colpo ne garretti,
º - , k.all , - n -

Sgabellai v. a. sduanai - sabettare 2.


-

sdoganare. Sgarronai v. a. segai is garronis, sgarrettare,


- ra:,
524 SGA SGR

tagliare i garetti. Po sviai de su bonu camminu, Sgrussàu, da part sgrossato, digross to Fig.
sviare dal buon sentiero. dirozzato, ammaestrato , scozzoreato.
Sgarronàu, da part sgarrettato. Po sviau de Sgruttài v. a. disfai una gratta, sgrotrore.
su camminu bonu, sviato dal buon sentiero. Sgruttai sa terra po fai is forinas, o fossus po
Sgarropai v. n. e sgarropaisì n. p. precipi plantai bingia, soggrottare, aggrottar la terra,
tais de logu altu, diruparsi, precipitarsi da alto. far ciglione. - -

Sgarropau, da part precipitato Sgruttau, da part. sgrottato. In su segundu


Sgatili, sgatilati (t. r.) M. sgalitai. signit. soggrottato. - -

Sgazzilài, au (t. r.) M. sgalizzai. Sguajadeddu, dda agg. dim. t. de s usu (dd
Sgemmài v. a. (t de s'usu) pigai is gem pron. ingl.) sguajatuccio, sgraziatello.
nas, sgommare, torre, o cavar le gemme. Sgaajai v. a. M. sgarbai. -

Sgennàu, da part. sgemmato. Sguajau, da agg (t. de s'usu) sguajato, sgra


Sghermidòri v. m. e schermidori, schermitore, ziato, svenevole.
schermidore . -

Sguarnidùra s f sfornimento.
Sghermiri v. n. e schermiri, giogai de spada, Sguarniri v. a. pigaindi is fornimentus, sguer
schernire , giuocar di spada. Po defendirisi, nire, sfornire, tor via i fornimenti, privare, spo
schermirsi, difendersi.
Sghermiu, da part, schermito, difeso.
i" dei fornimenti, sguarnire. Sguarniri unu
urò de is iscudettus, sborchiare.
Sghinzu s. m. picchierella. Teniri sghinzu, Sguarniu, da part. sguernito, sfornito, sguar
grandu appetitu, aver la picchiarella, nito, sborchiato.
Sgliescài v. a. fai o bogai gliescas, sverzare, Sgiibbia s. f sgorbia.
fare sverze, sfaldare. Sgliescaisì n. p. sverzarsi, Sgubbiài v. a. lavorar colla sgorbia.
scheggiarsi, spiccarsi sverze, sfaldarsi. Sgubbiàu, da part lavorato colla sgorbia.
Sgliescàu, " part sverzato, sfaldato, scheggiato. Sgubbiedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) sgor
Sgramaticài v. a. splicai po via degramatica, biolina.
sgranaticare. Sgubbiglia s. f. (t. sp.) M. scubiglia. Fai sa
Sgramaticàu, da part. sgranaticato. sgubiglia in algunu logu fig. M. circai, scruccullai.
Sgraminài v. a. sceberai sa lana boma de sa Sguèrciu, cia agg su i portat ogus trottus,
mala, spelazzare. Po cardai. M. guercio.
Sgraminàu, da part. spelazzato: - - Sguidada s. f corpu cun su guìdu, gomitata.
Sgranadùra s. f. lo sgranare, lo sgusciare il Sguidài v. a. dar gomitate.
legume. Poliggera scroxoladura in sa peddi, Sguidàu, da part che ha dato gomitate.
calteritura, intaccatura. Sgulai v. n. aſſastiai, svogliare, tor la voglia -
Sgranai v. a. bogai su granu de su croxu, Sgulaisì n. p. svogliarsi, torsi la voglia.
sgranare, sgranellare, di granellare, sbaccellare, Sgulamentu s. m. svogliatezza, svogliataggine.
sgusciare. Rasoja sgurda sgranat sa ſacci, rasoio Sgulàu, da part. svogliato.
ottaso calterisce la cute, intacca la pelle. Sguina s. f schiuma, spuma. Sguma de sa
Sgranamentu s. n. M. sgranadura. , - boni, saponata. Sguma de is metallus, bava,
Sgranau, da part sgranato, sbaccellato , sgu bavetta, schiuma dei metalli. Sguma, chi fait
sciato. Po scrosolau in su cutis, callerito. s'aqua calendu de continuu, gromma. Sguma
Sgrangiadira s. f. ahburattanto, de su ferru, scoria, rosticci. Sguma, chi pesat
Sgrangiai v. a separa su poddini grussu de sa tinta in su cardaxu, fiorata, crespo. Sguma
sa farra cun sedazzu slargu, ahhtarattare: - de bucca, bava, schiuma. Fai, o produsiri sguma
Sgrangiau, da part abburattato. ln forza di v. n. schiumare, generare schiuma. Sguna de
agg pani sgrangiati, pane inferigno. . ---- birbantis, schiuna di ribaldi, di sciagurati.
Sgrassài v. a pigaindi su grassu, digrassare, Sgumadiura s f lo dischiumare.
levare il grasso. Sgumài v. a. pigaindi sa sguma, schiumare,
Sgrassai, da part. digrassato. dischiumare, tor via la schiuma. Sgumai sa pin
Sgravadira s f sgravamento. giada , dischiumare, tor via la schiuma dalla
Sgravài v. a. sgravare, alleggerire , alleviare. pentola. Sgumai v. n. e sgumaisì, fai sguma,
Sgravaisì n. p. sgravarsi. Fueddendu de fe sgumare, spumeggiare, generare schiuma.
mina pringia, sgravarsi, partorire. Sgravaisì de Sgumàu, da part. schiumato, spumato. M.
su corpus, scaricare il ventre. su verbu.
Sgravamentu s. m. M. sgravadura, Sguinosidàdi. M. spumosidadi
Sgravàu, da part. sgravato, alleggerito. Sgumòsu, sa agg. schiumoso, spumoso. M.
Sgraziadamenti avv. sgraziatamente, sventu spumosu. -

raramente . Sgurdài, sguardàu ec. M. ingurdai ec.


Sgraziàu, da M. disgraziau, Sgurdu, da agg. ottuso; M. ingurdu.
Sgriglionai v. a bogai su griglioni de is peis, Sguttadùra s. f sgocciolatura.
dischiavacciare i ferri dai piedi, rompere le ca Sguttài v. a. (t. sp.) sgocciolare, asciugar
tene dei piedi. le gocce. Sguttai v. n. sgoccio'are, gocciolare,
Sgriglionitu, da part. dischiavacciato. versar gocciole, docciare, gocciare, grondare.
Sgrima s. f. (t sp.) scherma. Sgattai su barrilottu, sgocciolare il barlotto.
Sgrimài. M. sghermiri. Sguttai unu bastimentu, aggottare, cavar l'acqua
Sgroppài v. a. sgroppare, guastare la groppa. da una nave. Sguttai una funtana , esaurir
Sgroppàu, da part groppato. l'acqua d un pozzo.
Sgrussadùra s. f sgrossamento, digrossamento. Sguttamentu s. m. M. sguttadura.
ussài v. a. sgrossare, digrossare, assot Sguttau, da part. sgocciolato, gocciolato,
tigliare. Fig. dirozzare, ammaestrare, instruire, esalttrito .
5CO220mlaire , - -

Sgutturàu, da agg senza gutturu, golato.


SI SIC 525
Sì s. m. su sì , e su no, il sì, ed il nò . º" suzzare. Su studiu siccat, consumat is
Si particel condiz. se. Si ddu bolis, se lo orzas, lo studio inarida le forze. Siccaisì o
vuoi. Si benit, se viene. asciuttaisì unu pagu, sommosciare, appassire
Sì avv. chi affirmat, sì. Sì, Segnori, Signor, alquanto,
sì, o Signorsì. Siccamenti avv. seccamente, aridamente.
Si accompagnaverbi, si, Custa particella si Siccamentu . M. siccadura.
anteponit, e si posponit a is verbus; si s accum Siccativu, va agg. seccativo.
pangiat cun verbu attivu, custu benit puru passivu, Siccàu, da part. seccato, inaridito, appas
non già neutru-passivu v. gr. Si narant medas sato, appassito. Po asciuttau a pagu a pagu ,
cosas, si dicono molte cose, multa dicuntur. Si Suzzato . -

si unit a verbu neutru, benit neutru-passivu v. Siccàu, da agg. secco, arido. Linna siccada,
gr. Si bivit mali, si vive male, Misere vivitur, seccaticcia sust. Arburi mesu siccada, albero
Si pronom. sust in logu de sei, si, se. Si seccagginoso. Ramus siccaus, seccume. Mesu
unit a is pronominis ddu dda, ddus ddas, e a siccau, secchereccio.
is verbus. Si dd' hap a nai, se lo dirò, glielo Sicchè avv. sicchè, sì che.
dirò, lo dirò a lui. Si hat acqòistau nomini, si Sicchedàdi s. f. siccità, secchezza.
ha acquistato nome, ha acquistato a se. Issa si Siccheduncas avv. sicchè dunque.
amat troppu, ella si ama troppo, ama troppo Siccòri s. m. seccore, asciugaggine, secchezza,
se stessa. . Nota. Sebbene me Dizionari italiani aridità Asciuttori de su stadi, seccore della
non facciasi alcuna menzione del verbi, che i state . Po malada de is plantas causada de trop
Gramatici chiamano reciproci, ho creduto do pu asciuttori, assiderazione. “
verli riportare, onde i giovanetti studiosi impa Siccu s. m. secco, siccità, aridità. A siccu
rino a conoscerne la natura per non confonderli avv. a secco. Abarrai in su siccu, rimanere
co verbi neutr. pass. e questa confusione prov in secco .
viene spesso dal non saper fare distinzione tra Siccu, cca agg. secco, arido, riarso, adusto.
la particella si detta accompagna verbi, ed il si Terrenu siccu, terreno arido, sterile. Trattendu
reciproco o sia pronome. Si apportano alcuni di arburi, assiderato. Po langiu, secco, arrab
esempi, ond' essi possano acquistare una qualche biato, magro. -

cognizione della diversa natura del verbi, e di Sicciumini s. m. si marat de is plantas, seccu
stinguere il si particella dal si pronome. Sa vir me delle piante.
tudi si amat, qui il si è particella, e rende pas Siccu avv. secco, seccamente: Siccu siccu fig.
sivo il verbo. La virtù si ama, virtus amatur. seccamente, austeramente . Fueddai siccu, par
Si bivit, si andat, anche quà il si è un puro lar secco .
accompagnaverbi, per cui i neutri vivere e an Sicòmoru s. m. arb. pazienza, sicomòro, e
dare diventano neutri-passivi impersonali, Si seccomòro (Ficus sicòmorus Lin.)
vive, si va, vivitur, itur. Su furiosu si preci Sida s. f. (t. r.) rano. Sida delinna siccada,
pitat, Perdu si umiliat, Tziu si esaltat, il fu ramo secco. Sida de linna frisca, frasca. Sida
rioso si precipita, Pietro si umilia, Tizio si de linna segada de s' arburi, broncone. Sidas
esalta. In questi esempi essendo il si pronome, de linna po abbruxai, frasconi. Coberriri de
il verbo " la natura di puro attivo, e spiega sidas de lunna frisca, infrascare, coprir di fra
la sua azione sopra il reciproco si, che nº sche. Cobertu de sidas de linna frisca, infra
è il paziente, la quale per relazione ritorna nell' scato. M. ranu.
agente: Furens praecipitat se, Petrus humiliat Siddài (t r.) M. siddri.
se, Titius eacaltat se. » Siddidùra s. f combaciamento, combagiamen
Siàtica s. f. (T. Med.) malad, sciatica. to, combagio, congegnamento, congegnatura.
Siàticu v m. maladiu de siatica, sciatico. Siddimentu s. m. M. siddidura.
Siàtiga. M. siatica. Siddìri v. a. (dd pron. ingl.) uniri impari beni
Sibarita s. m. (t. de s' usu) omini donau a linna cun linna, per da cun perda ec. comba
su lussu, e a sa crapula, sibarita. - ciare, combagiare, congegnare, commettere, in
Sibilla s. f indovina, e propriamenti si narat castrare, mettere insieme. Siddiriis dentis, strin
de is dei celebris indovinadoras, sibilla, e gere i denti. Siddiriv. n. combaciare. Sa porta
sibillesse. -

no siddit beni, la porta non combacia. Siddirisì


Sibillinu, na agg. sibillino. de su frius, intirizzire, morir di freddo. Siddi
Sicca s. f basciu fundu , o bangu di arena in risì a unu, afferraiddu a strintu. M. afferrai.
mari, secca, i" , renajo, sirte. Filera de Siddu, da part. combaciato, congegnato,
siccas, secca accodata. - - commesso insieme, incastrato. Morriri siddiu,
Siccàbili agg seccabile. morire intirizzito.
Siccadinu, ma agg secchereccio, secchericcio, Siddu s. m. (t. r ) pardu de siddu, com
quasi secco Fueddendu di omini langiu, se pascito, prato comunale da pastura Gagli
gaigno, adusto , gracile. - - - Sidi s. m. sete, Fai, o poniri sidi, assetare,
Siccadròxu s. m. logu po poniri a siccai frut conciliare, indurre, richiamar la sete. Morriri
tas ec. seccatoia, seccatoio. - de sidi, morire, affogar di sete, Sidi ardenti,
Siccadùra s. f seccamento, seccazione, adu arcione, sete ardente, arsura . Tenirisidi, aver
stione. " - ,
sete. Mortu de sidi, sitibondo. Bogaisindi su
Siccai v. a seccare. Siccaisì n. p. seccarsi, sidi, dissetare, dissetarsi, cavarsi la sete.
inaridire. Siccais de is plantas, chi no pigant, Fig teniri sidi, risvegliar la brama, eccitar
sdegnare, non andar innanzi. Siccai a soli, desiderio, invogliare. Sidi de dinai, cupidigia
appassire, arsicciare al sole. Siccai su latti, dell' oro . -

cansarsi il latte. Siceai, fai a pabassa, appas Sidiu, da agg. sitibondo, assetato. Po disi
sare, far appassire. Po fai asciuttai a pagu a giosu, avido, desideroso. -
T t t
526 SID SIG

Sidràu, da agg. chi tenit sabori de sidru, pedate. Signali, o fitta de sa roda, rotaia. Si
cedrato. gmalis, chi mandat su sposu a sa sposa futura
Sidrìnu, ma agg. de sidru, cedrino. paniera. (V. Alb. alla v. corbeille) Signals de
Sidru, e cidru s. m. s'arburi, cedro, cedèrno. missali, o de liburu, segnacoli. Signali de fe
(Citrus) Su fruttu, cedro. Licori de su sidru, rida , cicatrice.
chi si narat de su Libanu , cedria. Signatùra s f (t. de s'usu) segnatura.
Sierosidàdi s. f. (t. de s' usu) sierosità. Significadòri, ra v. m. e f. significatore, trice,
Sieròsu, sa agg. (t. de s'usu) chi contènit in Significhi v. a significare, dimostrare, espri
sei soru, sneroso. mere, palesare, " Po fai intendiri, signi
Sifòni s. m. strum. po bogai binu de is da ficare, avvisare, far intendere.
migianas, sifone. Significamentu s. m. significamento.
Sigarru s. m. e in pl. sigarrus, spezia de ta Significanti v. agg. significante.
baccu de fumai fattu a canneddu, sigaro, e Significativamenti avv. significativamente.
in plur. sigari. Voce dell'uso moderno. Significativu, va agg significativo, espressivo.
Sighenti v. agg. seguente. In forza di avv. in Significàu s. m. significato.
sa di sighenti, nel giorno appresso. Significàu, da part. significato, espresso, ma
Sighibili agg. seguitabile. nifestato, palesato, avvisato, fatto intendere.
Sighidamenti avv. seguitamente, di seguito. Significazioni s. f significazione, significanza,
Sighidòri, ra v. m. e f. seguitatore, trice, significato, indizio, segno.
seguatrice. Signòra s. f signora, signoressa. Po meri,
Sighimentu s. m. seguimento, seguitamento. signora, padrona. Po ti de respettu, e
Sighiri v. a seguitare, arrivare, raggiugnere, reverenzia, signora.
Sighiri su consillu, su parri de unu, attenersi Signorazzu s. m. signori mannu, Signorazzo,
al consiglio, al parere di alcuno, secondarlo: Signore d'alto affare.
Sighiri is passus di algunu, codiare uno. Sighiri Signoredda s. f dim. (dd pron. ingl.) si
su camminu, seguire, batter la strada. Sighiri gnorina.
currendu, o camminendu, sopraggiugnere, ar
rivare, raggiugnere, corre camminando, Po con
Signoreddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) si
gnori de stadu piticu, signorello, signoretto.
tinuai. M. Po suggediri. M. Po persighiri, inse Signorescu, sca agg signoresco, signorile.
guire, perseguitare. Signòri s. m. signore, segnore. Po meri, pa
Sighiu, da part. seguìto, seguitato, soprag
giunto, colto, codiato, raggiunto, arrivato. M.
drone. Po titulu de respettu, signore. Signori
nau po eccellenzia, s'intendit de Deus e parti
su verbu. cularmenti de Gesu Cristu, Signore,
Sigilladamenti avv. sigillatamente. Signoria s f signoria, dominio, podestà,
Sigilladòri v. m. sigillatore. giurisdizione.
Sigilladùra s. f suggellamento. Signoribili agg. M. signorili,
Sigillài v. a. sigillare, suggellare. Po tappai Signoribilmenti avv. signorilmente, nobilmente,
beni, suggellare, turar bene. Signorili agg. signorile , grande, nobile -

Sigillàu, da part. sigillato, suggellato. Po splendido.


º" suggellato, chiuso, turato. Signorina s. f. dim. signorina.
igillu
b s. m. sigillo, suggello. Sigillu de pa
- - - - - - Signorinu s. m. dim. signorino.
tenti cun iscatulina, salimbacca. Poniri sigillu " s. m. signorotto.
a una cosa metaf donai su fini, o cumplimentu, Silenografia s. f. (T. Gr.) instruzioni de s Ot
por " ad una cosa. -
tica, chi donat is regulas de contrairi, o am
Siglieria s. f. (t. sp.) siglieria de coru, man pliai is oggettus, silenografia.
ganelle, ordine delle man anelle. Silènu s. m. spezia de satiru, sileno.
Siglietta s. f. (t. sp.) càntaro, e càntero. Silenziòsu, sa agg. silenzioso, taciturno.
Signài (t. sp.) M. signalai. Silènziu s. m. silenzio, taciturnità. Fai si
Signaladamenti avv. segnatamente, segnala lenziu, far silenzio, tacere. Su silenziu prus
tarmente.
profundu de sa notti, ch'est faccia is tres oras,
conticinio.
Signaladòri, ra v. m. e f segnatore, trice.
Signaladùra s. f segnatura, signatura. Siligini s. f planta cereali, si gine. (Siligo)
Signalài v. a. (t. sp.) segnare, assegnare, Siliqua s. f. (t. r) planta fruticosa, anagiride
contrassegnare, far segno, fissare, determinare, fetida. (Anagyris vera fatida. Sav. )
Signalai su logu, fisciai su tempus, assegnare il Siliziu s. m. cilicio, ciliccio, cilizio.
luogo, il tempo. Signalai , fisciai su salariu , Silla s. f.º r.) M. tilla.
assegnare il salario. Po distinghiri ec segnala Sillaba s. f sillaba. Pappa sillabas, si narat
re, render famoso. Signalaisì v. r. distinghirisì, de chini no pronunziat distintamenti, bioscio
segnalarsi, distinguersi contraddistinguersi, sin Sillabài v. a. articulai paraulas, sillabare,
golarizzarsi, particolarizzarsi,
famoso, Signalai rendersi
a didu, additare, mostrarillustre,
a dito.
sillabicare, pronunziare, proferir parole.
Sillabàu, da part. sillabato.
Signalàu, da part. segnato, contrassegato, as Sillepsi s. f spezia de figura de costruzioni,
segnato, segnalato, distinto, contraddistinto, sillepsi.
singolarizzato, reso famoso. Signalau a didu, Sillogismu s. m. sillogismo, e silogismo.
additato, mostrato a dito. Sillogisticu, ca agg. sillogistico.
Signaleddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) se Sillogizzai v. n. sillogizzare, silogizzare, far
gnetto, segnuzzo, segnaletto, segnaluzzo. sillogismi.
Signàli s. m. segno, segnale, contrassegno. Sillogizzàu, da part. sillogizzato.
Poniri signali, o marca, soprassegnare. Signa Silvànus s. m. pl. is deus de is boscus intre
li po reconosciri, contrassegno. Sigmalis de pei, is gentilis, silvani.
SIL SIM 527

Silugiànu s. m. chirurgo, cerusico. Simulai v. a. (t. de s'usu) fai finta. M.


Simàna s. f. (t. r.) tratto di tempo. fingiri .
Simbilài, e similai ec. M. assimbilai. siamento, M. finta
Simbilànzia s. f. assomiglianza, rassomiglianza, Simulativu, va agg. fintu, simulativo.
somiglianza, simiglianza, rassembranza. Simulàu, da part simulato. M. fintu.
Simbolicamenti avv. simbolicamente. Simulaziòni s. f simulazione. M. finta.
Simbòlicu, ca agg. simbolico, allegorico. Simultaneidàdi s. f azioni simultanea, simultà.
Simbolizzài v. n simbolizzare, simboleggiare, Simultàneu , nea agg (T. Teol.) si narat de
significare con simboli. su concursu de sa causa prima e segunda in sa
Simbolizzàu, da part.. simboleggiato . propria azioni, simultaneo.
Simbolu s. m. allegoria, figura, simbolo. Sim Sinagòga s. f congregazioni de is Ebreus,
bolu de is Appostulus, chi maraus su Credu, ASinagoga.
simbolo degli Appostoli. Sinaleffe s. f. (T. G. Gram. ) elisioni, o reu
Simbula s. f semola. nioni de duas sillabas ind' una, sinaleffe.
Simbulòsu, sa agg. semoloso. Sinallagmaticu, ca agg. (T. Leg.) contrattu
Simetria s. f ordini, e proporzioni de is partis sinallagmaticu , o reciprocu intre duas personas,
intre issas, simetrìa, simmetria. contratto sinallagmatico.
Simetriàu, da agg. simetriato. Sinartròsi s. f. (T. G. Anatom.) articulazioni
Similanti, e simbilanti agg. somigliante. de is ossus, sinartròsi.
Similanza, e simbilanza s. f, somiglianza, si Sinassi s. f. (T. Gr. ) unioni de is antigus
militudine. Cristianus po pregai impàri, sinassi.
Simili s. m. chi tenit simbilanza, somigliante, Sincerài v. a. pagu in usu. M. giustificai.
simile. Dognia simili amat su simili suu, ogni Sinceramenti avv. sinceramente.
simile ama il suo simile. Sinceridàdi s. f. sincerità, ingenuità, schiet
tezza .
Simili agg. simile, conforme:
Similitudinariamenti avv. similitudinariamente. Singèru, ra agg. sincero, ingenuo, schietto.
Similitudinariu, ria agg similitudinario. Sincopadamenti avv. sincopatamente.
Similitudini s. f similitudine. Sincopadùra s. f sincopatura.
Similmenti avv. similmente, parimente, altresì. Sincopài v. a. usai sa figura sincope, sincopare.
Similòru s. m. similòro, orpello. Sincopàu, da part. sincopato.
Simonia s. f mercanzia de cosas sacras, simonìa. Sincope s. f ('ſ. Med.) dismaju, sincope,
Simoniacamenti avv. simoniacamente. svenimento, sfinimento: Po fig. gram chi spre
Simonìacu s. m. simonizzatore, simoniaco. mit una littera, o sillaba de mesu de is fued
Simoniacu, ca agg. simoniaco, ca. dus, sincope, e sincopa.
Simonizzài v. a. fai simonia, simoneggiare, Sincopizzai v. n. (T. Med.) dismajaisì, sin
simonizzare. copizzare.
Simpatia s. f relazioni de geniu e de costu Sincretismu s. m. " G. Didasc.) unioni
minis, simpatia. de varias settas de diversa comunioni, sin
Simpàticu, ca agg. simpatico: Creti sºno ,

Simpatizzài v. n. teniri simpatia, simpatizzare, Sincronismu s. m. (T. G. Didasc.) relazioni


Simpledàdi s. f. M. simplicidadi. de duas cosas, chi suggedint a su propriu tem
Simplementi avv. (t. sp.) semplicemente. pus , sincronismo.
Simplèsa s. f. (t. sp.) M. simplicio adi. Sincronu, ma agg (T. Didasc.) si narat de
Simpli agg semplice, puro, incomplesso. Po is movimentus, chi si faint a unu propriu tein
schettu, semplice, schietto, ingenuo. Po bonacciu, pus, sincrono.
semplice, soro, senza malizia. Qnini simpli Sindèresi s. f remordimentu de cunsienzia,
bovu e mudu, cretino. Bestiri simpli, lisu, veste sindèresi.
semplice, succinta, negletta Is simplis s. m. pl. Sindicadùra, sindicài ec. M. assindicai.
is erbas medicinalis, i semplici. Po contrariu de Sindicàli agg. de su Sindigu, sindicale.
doppiu, semplice, scempio. Po bovu , scemo, Sindigàu s. m. offiziu de su Sindigu, sinda
sciocco, scimunito, scempiato. cato, e sindicato.
Simplicidadi s. f semplicità. Po contrariu de Sindigu s. m. Sindaco. Sindigu in cabu, o
malizia, semplicità, candore, ingenuità. Po bo in capu, Soprassindaco. -

venzia, o ignoranzia, semplicità, inesperienzi, Sindone s. f (t. de s usu) su lenzoru, aundi


scempiaggine, scempiezza, scimunitaggine. Po fiat istetiu imboddiau su Corpus de su Reden
naturalesa, semplicità, naturalezza, tori mortu, Sindone.
Simplicista s. m. botanicu , semplicista. Sindrèri s. m. (t. cat.) pannu grussu coberta
Simplificai v. a. fai simpli, ridurre a sem a sa roba incovonada, asuba de su quali si
plicità. Simplificaisì n. p. simplificarsi. ghettat sa lissa cun su cinixu, ceneràcciolo ,
Simplificati, da part. ridotto a semplicità, Sindria s. f fruttu erbaceu, cocomero. (Cn
Simplificazioni s f simplificazione. curbita citrullus . Linn.) Sindria de pisu nied
Simplixeddu, dda agg, dim. (dd pron. ingl.) du, cocomero di Pistoia. Sindria de pisu biancu
semplicello, semplicetto, cun is orus nieddus, cocomero napoletano. Targ.
Simpliziàriu s. m. liburu, chi trattat de is Sindria pulmonazza, cocomero spongioso. Sin
simplis, sempliciario. dria cambarada, cocomero celluloso. Sindria
Simplottu, tta agg dim. sempliciotto, avanotto. sfatta e casi corrrumpia, cocomero scemo, mez
Simulàcru s. m. statua, simulacro, statua. zo, immezzito. Campu postu a Sindria, co
Simuladamenti avv. fintamenti, simulatamente. comerajo. Su regatteri, chi bendit sa sindria,
Simuladòri v. m e ra f inſignitore, uomo cocomeroyo.
doppio, simulatore, trice. Sindria s f (T. de Piccaperd. guastau de
T t t 2
528 SIN SIN

zimbria sp.) arcu de linna po susteniri su fab Sintomu s. m (T. Med.) indiziu de mala
bricu de is bovedas ec. centina. Fattu in forma dia, sintomo, sìntoma.
de sindria, centinato. Sinu s. m. seno. Po coru, seno, cuore. Po
Sindriedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) coco uteru , seno, utero. Po is tittas, seno, poppe.
merello. Po cavedadi superficiali de is ossus, seno delle
Sindriòna s. f. accr. sindria manna, coco ossa. Simu de sa Cresia, il gremio della Chiesa.
pmerone. l'oniri in sinu, insenare, nascondere in seno.
Sinèddoche s. f. (Fig. Rettor.) Sinèddoche. Sinu de nari, seno, golfo. Fattu a sinus, fatto
Sinèdriu s. m. tribunali principali de is Ebreus, a meandri, cioè sinuoso.
Sinedrio. Sinuosidadi s. f sinuosità. Po guidu de flu
Sinèresi s. f. (Fig. Gramat) contrazioni de mini, contraggomito.
duas sillabas ind' una, sineresi. Sinzèru, ra agg sincero, puro, schietto.
Sinfonia s. f. arunonia, sinfonìa. Sinzia s. f gengia, e gengiva.
Singra agg. f. (t. r.) si narat de femina, chi Sinziedda s. f. dim. (dd pron, ingl.) gengivetta.
no hat fattu mai ſillu, soda. Sinziglièsa s. f. M. sinceridadi.
Singulàri agg. singolare, singulare, particola Sinzigliu, lia agg e sinzillu, lla. M. sincèru.
re. Po eccellenti, singolare, eccellente, raro, Sinziamenti avv. M. sinceramenti. -

unico. Numeru singulari, numero singolare, o Sinzillu s. m. certus filamentus de su sarmen


del meno. tu, cun is qualis s' attaccat a is arburis ec. ca
Singularidadi s. f singolarità, singularità, prìoli, viticci. Targ.
particolarità, unicità. Po eccellenzia, singolari Sinzu s. m. cintura.
tà, eccellenza, rarità. Sinzu
Singularizzài v. a. singolarizzare, singulariz
-

Sinzulu ) s. m. (t. r.) zanzàra, cùlice.


zare, singolareggiare. Singularizzaisì v. r sit Sipàriu s. m. (t. de s'usu) tenda di amanti
golarizzarsi, distinguersi. -
de su teatru, sipario.
Singularizzau, da part singolarizzato: Sirbonèscu, sca agg. cinghialino. Fig. stru
Singularmenti avv. singolarmente, singular - gnu, burbero.
mente. Sirbòni s. m. cinghiale, e cignale. Su zerriu,
Siniscalcàtu s. m. offiziu de su Siniscalcu , o ziainu de su sirboni, rugghio. Su zuinai, rug
Siniscalcato. ghiare: ls dentis de sa barra superiori, gana
Siniscalcu s. m. Maggiordomu, e si usat an scia. ls sannas, le zanne. » Nota: La voce
cora po Guvernadori, e po tesoreri, Siniscalco. sirboni da alcuni è cretuta voce araba. -
Sinnadùra s. f. (t. r.) M. sinnu. Sire s. m. titulu propriu de is Reis, Sire,
Simài v. a. (t. r.) Sinnai is brebèis, contras Signore.
segnar le pecore. Sirèna s. f animali fabulosu, sirena.
Sinnàu, da part, contrassegnato. Sirindongu s. m. bistiri disusau, guardinfante.
Sinnu s. m. (t. r.) contrassegno. A su sinnu Siringotomu s. m. (T. Chirurg ) strum. chi
si conoscit su pegus, prov. a segnali si conoscon serbit po s operazioni de sa fistula de s'anu,
le balle. siringòtomo.
Si no, casu chi no, se no, se non , caso Sirti. M. sicca.
che no. Sisini s. m. volat. (t. r.) cigno. Cett.
Sinodàli agg. sinodale. Sistèna s. m. metodu, sistema. Sistema ar
Sinodalmenti avv. sinodalmente. monicu , ordini de is notas e intervallus musi
Sinòd cu, ca agg. de sinodu, Littera sinodica, calis, sistema armonico. Sistema massimu, chi
lettera sinodica, o mandata a Vescovi assenti contènit duas ottavas, sistema massimo .
a nome de Concili. Tempus sinodisti, in su Sistematicamenti avv. sistematicamente.
quali sa luna est unida ctin su soli, tempo Sistemàticu, ca agg sistematico.
sinodico. Sistematizzai v. n. fai sistemas, sistematizzare,
Sinòdiu s. m. (T. Miusic.) cumcertu a duus, far sistemi.
.Sinodio. -

Sistole s. f. (T. Med.) sistole, contrario di


Sinodu s. m. cungregazioni di Ecclesiasticus, diàstole.
Sinodo. Sitiàda s. f. (T. de is Criminalistas) seduta
Sinonìmia s. f (Fig. Rettor.) sinonimia, de Giudici per riconoscere alcune cause cri
Sinonimizzài v. n. usai sinonimus, sinoni minali, ed assolvere alcuni prigioni.
mizzare. Sitiài v. a. (t. sp.) assediai, assediare, ac
Sinònimu s. m. sinonimo. cerchiare, circondare. Po andai a ingiriu, girare
intorno.
Sinònimu, ma agg. chi tenit su propriu si
gnificau, sinonimo, ma . - - -
Sitiamentu s. m. assediamento, circondamento,
Sinossi s. f (t. de s'usu) compendiu, sinossi. accerchiamento.
Sinòtticu , ca aig de sinossi , sinottico. Sitiàu, àda part. assediato, ci condato, ac
Sintassi s. f (T. G.) costruzioni de paraulas, cerchiato . -

sintassi. Sitiu s. m. (t r.) o situ, posizioni de logu,


Sintassista s. m. studente, candidato di sito, positura di luogo.
sintassi. Sitologia s. f. (T. G.) trattau de sa mattina,
Sintesi s f (T. G.) metodu de cumposizio calidadi, e usu de is diversus cerealis, sitologia,
ni, sìntesi. -
Situ s. m. M. sitiu.
Sintèticu, ca agg. appartenenti a sa sintesi, Situài v. a. situare, allogare, collocare, as
sintetico . settare, accomodare in luogo, porre in sito.
Sintomàticu, ca agg. (T. Med.) chi appar Situai de mou, rilagare.
tènit a sintomu , sintomatico. Situamentu s. un. situanento. -
SIT SLO 529

Situàu, ada part, situato. Slogamentu s. m. slogamento, slogatura, stor


Situaziòni s. f situazione, sito, locazione. ta d' osso. -

Sizzia s. f. erba, bambagella. Sa prus manna, Slogau, ada part. slogato, dinoccolato, dislo
bambagella grande. (Anthemis altissima. Linn. gato, storto. -

Sizzia pudescia, bambagella fetida. (Còtula fe Sloggiai v. a bogai de s'alloggiu, sloggiare,


tida. Lam.) diloggiare, disalloggiare. Sloggiai v. n. sloggia
Sizziacca, e titiacca s. f. erba, cerinta, tor re, disalbergare, partirsi, lasciar l'albergo. Fai
tola maggiore. (Cerinthe major. Linn.) sloggiai sa domu a unu, scasare uno.
Sizzigorreddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) lu Sloggiamentu s. m. lo scasare.
machella. Sizzigorreddus pl. (t. r.) chioccioline. Sloggiau, ada part. sloggiato, disalbergato,
M. mungetteddas. diloggiato.
Sizzigòrru s. m. lumaca, chiocciola. Sizzigor Slotnborài v. a disfai su lomburu, sgomitolare,
ru boveri meda prus mannu de is ordinarius, SloInboràu, ada part. sgomitolato,
lumacone, martinaccio, e buòvolo. Matt. Sizzi Slongai v. a. allontanare. Slongai v. n. sco
orru nudu, senza su croyu, lumacone nudo. starsi.
" nmarinu de sa prus manna calidadi , Slongàu, ada part. allontanato, scostato.
conca marina, mitrice. No baliri unu sizzigor Slonghiài ec. M. slongai.
ru , non valere una buccia di porro. Slumbài v. a. slombare, guastare i lombi.
Slacciài v. a. contrariu di allacciai (t. r.) slac Slumbaisi n. p. slombarsi, dilombarsi.
ciare, sfibbiare, dislacciare, dilacciare, scio Slumbàu, ada part. slombato, dilombato.
gliere. M. sciolliri. Slacciaisì n. p. slacciarsi, Sluttais n. p. contrariu de inluttaisì, deporre,
sciogliersi. lasciare il bruno .
sacciau , da part. slacciato, sciolto. Smadassài v. a. (t. sp.) disfai sa madassa,
Slangiài v. n. emaciare, ammagrire, amma sciogliere, disfare la matassa.
grare, dimagrare, smagrare, smagrire. In si Smagliai v. a. disfai is maglias, smagliare,
gnif att. dimagrare, render magro. Po scorpo dismagliare, romper le maglie. Trattendu de
rai. M. Po assuttiligai, o fai liggeri cun medi disfai una balla de roba ligada a maglias, sma
camentus e similis, chi sciollint is sugus gras gliare, scioglier le balle ammagliate.
sus, attenuare, render tenue, sottile. Slangiaisì Smagliàu , da part. smagliato.
n. p. ammagrirsi, dimagrarsi, estenuarsi. Smaltadùra s. È smaltatura.
si da part. dimagrato, ammagrito,
smagrato, divenuto magro, estenuato, emaciato.
Smaltài v. a. smaltare, coprir di smalto.
Smaltamentu s. m. smaltamento.
Slangiri. M. slangiai Smaltàu, da part. smaltato.
Slargadùra s. f. M. slargamentu . Smaltiri ec. M. smartiri.
Slargài v. a. slargare, allargare. Slargaisì n. Smaltista s. m. Maistu, chi traballat de smal
p. slargarsi, estendersi, dilatarsi. tu , smaltista , smaltitore.
Slargamentu s. m. slargamento: Smaltu s. m. smalto. -

Slargàu, da part. slargato, allargato. Smammài v. a. separai is angiomis ec de is


Slargu, ga agg contrariu de tippiu, rado. mammas, separar gli agnelli dalle madri.
Sedazzu slargu, staccio rado. Snam:mai sa bingia, operazioni, chi si fait in
Slatinài v. n. slatinare, sgramuffare, parlare maju seghendu is pertias inutilis, sfemminellare,
in gramatica, - tagliare i poppajoni. Lastr. Smammai una plan
Slatinàu, da part. slatinato. ta, diramare una pianta, troncare i rami inu
Slattài v. a. slattare, spoppare. Po disav tili. Smammaisì n. p. si narat de pegus de be
vesai. M. v, stiamini, chi s'allargant meda de su cui nomi,
Slattàu, da part. slattato, spoppato. Po di sbrancarsi, separarsi dal branco.
savvesau . M. Smammàu, da part. sfemminellato, sbrancato.
Slealdàdi s. f slealtà, di lealtà. Smanàu, da agg. senza manu, monco.
Sleàli agg. sleale, disleale. Srnandronaisì v. r. lassai sa mandronìa, spol
Sleggiài v. a. guastai, sgarbai. M. sfigurai. trarsi, spoltrirsi, spoltronirsi, snighittirsi, la
Slentadura s. f slentatura, allentamento. sciar la poltronerìa.
Sligài v. a. contrariu de ligai, slegare, scio si , da part. spoltronito, spoltrito,
gliere, sciorre. Sligais v. r slegarsi. snighittito.
Sligamentu s. m. slegamento. Smània s. f smània.
Sligàu, da part slegato, sciolto. Smaniadùra s. ſ. smaniatura.
Slindirài v. a. tiraindi su lindiri, slendinare. Smaniài v. n. agitaisì, smaniare, dibattersi,
Slinguacciàu s. m. e da f sparlatore, trice. abburattarsi.
Slinguài v. n. fueddai mali, sparlare, dir male. Smaniamentu s. m. smaniamento.
Slinguàu, da part. sparlato. º Smanianti v. agg. smaniante.
Slinguàu, da agg. M. lingudu. Smanigai v. a segai sa maniga, romper il
prattitto'O .
Slobai (t. r.) M. scoppiai. -

Slogadùra s. f slogatura, slogamento, lussa Smanigàu, da agg, senza manico, privo di


zione. T. Chirurg. manlco.

Slogài v. a. slogare, dislogare, dinoccare, Smaniglia s. f. M. maniglia. -

storcere, dinoccolare. Slogai un ossu, slogare Smaniòsu, sa agg furiosu, smanioso, furioso,
un osso. Slogaisì v. r bogais de pari unu pei, frenetico.
una manu ec. slogarsi, dinoccarsi , dislogarsi, Smarginài v. a. disfai is marginis, disarginare.
storcersi un piede, una mano ec. Slogaisì sa Smarginàu , da part disarginato. Flumini
Inola de su zagu, dinoccarsi, dinoccolarsi, rom smarginau, fiume disarginato.
persi la nuca. Smarigài v. a. (t. r.) fai sa penitenzia di al
530 SMA SME

guna falta, pagare il fio. A tardu, o a pressi Smemoriamentu s. m. smemoramento, scimu


dd' has a sinarigai, sa falta tua no hat abbar nitaggine. Po sturdimentu, sbalordimento.
rai impunida, o presto, o tardi pagherai lo scot Smemoriàu, da part. smemorato, divenuto
to, farai la penitenza del fallo. stupido, sbalordito. Unu corpu de perda a conca
Sinarridamenti avv. languidamente, magra dd' hat ismemoriau, una sassata sulla testa lo
mente. ha sbalordito, reso stupido, privo di senso,
Smarrideddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) dismemorato.
magretto. Smenda (t. pop.) M. emenda.
Smarridùra s. f po langiori, magrezza. Po Smendài, smendau ec. (t pop.) M. emendai.
cansanziu , stracchezza . Simèngua s. f scenyo, scemanento. Smenguas
Smarrimentu s. m. M. smarridura. de is migias, accorciamenti delle calze.
Smarriri v. a. rendiri langiu, dimagrare, ren Smenguai v. a. (t. sp.) scemare, diminuire,
der magro. Po cansai, straccare. Smarririsì n. discrescere, smenomare. Smenguaisì n. p. sce
p. dimagrare, smagrare, smagrire, divenirma marsi, diminuirsi, smenomarsi. Smenguai sa
gro. Po cansaisì, straccare, straccarsi. pitanza, o sa provenda, scorciar la pietanza,
Smarriu, da part. slangiau, dimagrato, sma o la profenda.
grato, smagrito. Po cansau, straccato. In forza Smenguamentu s. m. M. smengua.
di agg. magro, stracco. Smenguanti v. agg. scemante.
Stmartimentu s. m. smaltimento. Smenguàu, da part. scemato, diminuito, sme
Smartiri v. a. digerire, concuocere il cibo nello nonnato.
stomaco, smaltire. Smartiri su binu, smaltire il Smènguu, gua agg. scemo. Luna smengua,
vino. Smartiri un affrontu ſig. smaltire un in o smenguada, luna scema.
giuria. Sumartiri mercanzias, smaltire, esitar
-
Smeraisì v. n. p. (t. sp.) impegnaisì forte
mercanzle. menti po algunu, spararsi, sbracarsi, spremersi,
Smartu, da part digerito, smaltito, concotto. struggersi, smugnersi, disagiarsi, sbrandellarsi
Smascherai v. a. bogai sa maschera, smasche per uno. Smeraisì " impegnaisì ostinadamenti
rare. Po scoberriri s'intimu de su coru, disor ind' una cosa, prendere una cosa ascesa di testa,
pellare. Smascheraisì v. r. smascherarsi, cavarsi Smeraldu s. m. smeraldo.
la maschera. Smeràu, da part. sparato, sbrandellato, di
Smascheràu, da part. smascherato, disorpellato, sagrato.
Smasciàda s. f svolta, volta. Smerciài v. a. smaltire , esitare le merci.
Smasciadùra s. f. M. smasciada. Smerciàu, da part. smaltito, esitato.
Smasciài v n. svoltare, svolgere, cambiar di Smèrciu s. m. smaltimento, esito, spaccio.
rezione. Smasciai su carru, svoltare il carro. Smerolài v. a. smerdare, macchiar con merda.
Smasciamentu s. m. svoltamento. Smerdamentu s. m. smerdamento.
Smasciàn, da part. svoltato. Smerdau, da part. smerdato, macchiato con
Smatài v. a. segai is arburis de su bastimentu, merda.
disarborare, disalberare. Po sboscai, diboscare, Sinerèsciri, smerèsciu ec. M. demeritai.
scassare, sbronconare, ripurgar la terra da' Smerigliu s. m. spezia de minerali, smeriglio,
bronconi. M. matai. Smeru s. m. impegno, studio, diligenza,
Smatàu, da part. disarborato, disalberato. cura . Cun totu sineru, con tutta accuratezza.
Po sboscau. M. matau. Smesai v. a. dividiri in nesu, dimezzare, di
Smattonài v. a. smattonare, levare i mattoni midare, ammezzare, dividere per mezzo, par
al pavimento. - tire per metà. ln signif neutr. torrai a sa me
Smattonàu, da part. smattonato. sidadi, tornare alla metà.
Smazzadòri v. m. svisceratore. Smesamentu s. m. dimezzamento, ammezza
Smazzadiura s. f. svisceramento, esenterazione. zamento, smezzamento, divisione per mezzo.
Smazzài v. a. bogai sa mazza a is animalis, Smesàu, da part. dimezzato, dimidiato, am
sventrare, sviscerare, cavar le viscere, sbudellare. mezzato, diviso per mezzo.
Po aberriri sa pancia po ddus ismazzai, parare, Smesuradamenti avv. smisuratamente.
sfender la pancia. Smaz aisì n. p er sviscerarsi Smesurau, da agg senza mesura, smisurato,
Smazzai su fogu, sbraciare il fuoco: M. eccessivu .
Smazzau, da part. sventrato, sbudellato, spa Smincida s. f mentita, disdetta.
rato, sviscerato. Smincidùra s. f. M. smincida . .
Smelài v. a. segai su meli de is casiddus, Smincimentu s. m. smentimento.
smelare. M. casiddu. Sininciri v. a. convinciri de mincidiu, sbu
Smelàu, da part. smelato: giardare, convincere di bugìa. Sminciri v. n.
Smembrài v. a. guastai is membrus, smem smentire, dimentire. Smincirisi n. p. smentirsi,
brare, dimenbrare, dismembrare, lacerare. disdirsi.
Smembràu, da part. smembrato, dimembrato, Sminciu, da part. sbugiardato, disdetto,
lacerato. Sment No.
Smemoriadeddu, dda agg, dim. (dd pron. ingl.) Sminuzzài v. a. (t. de s'usu) minuzzare, smi
smemoratino. nuzzare, ridurre in miniazzoli. Po splicai distin
Smemoriadùra s. f smemoraggine, smemo tamenti, minuzzolare, spianare, sminuzzare.
rataggine. Sminuzzàu, da part. minuzzato, sminuzzato.
Sinemoriài v. n. perdiri sa memoria, smemo Po splicau distintamenti, sminuzzato, spianato.
rare. Po beniri stupidu, divenire stupido, insen Smiorzu, za agg misero. M. miserabili.
sato, sbalordire. Smetnoriaisì n. p. smemorarsi. Smittiri, stuittiu ec. M. disunittiri.
Insignif. att. sturdiri, fai perdiri su sentidu, sla Smobiliài v. a. spollai una domu de is no
lordire, far perdere il sentimento. bilis, sparare una casa.
SMO SNA 53I

Smobiliàu, da part. sparato. radicato, svelto. Campu snarbonau, campo


Smoderadamenti avv. smoderatamente, smo novale.
datamente. Snasàda s. f negativa donada cun manera
Smoderamentu s. m. smoderamento, smode sgarbada, nasata .
ratezza, smoderanza. -
Snasài v. a. segai su nasu , snasare, tagliare
Smoderàu, da agg. smoderato, smodato, senza il naso.
modo . Smasàu , da part. senza nasu, snasato.
Smodidamenti avv. smodatamente. Snaturài v. a. snaturare, disnaturare.
Smodiu, da agg. smodato, smoderato. Snaturàu , da part. snaturato.
Smoladòri v. m. arrotatore, arrotino. Snervadeddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)
Smoladùra s. f affilatura, arrotatura. snervatello , snerbatello .
Smolài v. a. (t. cat.) arrotare, affilare. Snervài v. a. guastai is nerbius, snervare ,
Smolamentu s. m. arrotamento. snerbare, dinervare, indebolire, spossare i nervi.
Smolàu, da part. arrotato, affilato. Snervaisì n. p. snervarsi.
Smortu, smorta agg. smorto, pallido, squal Snervamentu s. m. snervamento, snervatezza.
lido. Po scoloriu, smorto, sbiadato. Unu pagu Snervàu , da part. snervato, dinervato.
smortu, sbiadatello. Snoviziài v. a bogai de noviziu , snovizzare,
Smuccadùra s. f so ento di naso. - trar dallo stato di novizio.
Smuccài v. a pigai su muccu, soſfiare il Snuadùra s. f. snodamento.
naso. Smuccaisì v. r soffiarsi il naso. Snuai v. a. contrariu di annuai , snodare ,
Smuccamentu s. m. M. smuccadura. sciogliere il nodo. Snuaisì n. p. snodarsi.
Smuccàu, da part. che ha, o che si ha soſ Snuamentu s. m. M. snuadura.
fiato il naso, Snuàu, da part. snodato.
Smucculadùra s. f. smoccolatura. Sobbra s. f. (t. sp.) avanzo, resto, sopravanzo.
Sinucculài v. a. spibillai sa candela, smoc Sobbradamenti avv. soverchiamente, di so
colare. verchio.
Smucculamentu s. m. M. smucculadura. Sobbrài v. n. avanzare, sopravanzare.
Smucculàu, da part, smoccolato. Sobbràu, da part. avanzato, sopravanzato.
Sinueddài v. a. smidollare. Smueddaisì n. p. Soberànu s. m. (t. sp.) M. Sovranu.
smidollarsi. Soberànu, na agg (t sp.) sovrano.
Smueddàu, da part. smidollato. Sovrà nu s. m. Sovrano, Re.
Smuntài , àu ec. M. dismuntai. Sobretòdo s. m. (t. sp.) palandrano, sortù.
Smurài v. a. disfai is murus, smurare. - Sobriamenti avv. (t. de s'usu) cun tempe
Smurau , da part. smurato, ranzia, sobriamente.
Smuronài v. n. s arruiri solus solus muronis, Sobriedàdi s. f. (t. de s' usu) moderazioni in
o cillus de terra, ammottare, franare, smottare. is cosas appetibilis, sobrietà, temperanza, mo
Smuronamentu s. m. frana. derazione.
Smuronàu , da part. ammottato, franato, Sòbriu, la agg. (t. de s'usu) moderau, asti
snpottato. nenti, sobrio, astinente, moderato, temperante.
Smuròni s. m. M. smuronamentu. Socca s. f. (t. cat.) socca de cardu, fittone.
Smurrà da s. f corpu donau a murrus, gru Gagl.
gnata, grugnatone, boccata , ceffata, mostac Sòcciri s. m. erba, lingttella, spraggìne. Targ.
ciata, mostaccione. Donai una smurrada cun (Pychris echyoides. Linn.)
totu sa forza de su brazzu, sprangare una so Soccus s. n. pl ( o claru ) sabatas usadas de
lenne boccata, o ceffata, o un fiero mostac is cummediantis antigus, i socchi.
cione. Smurrada manna , ceffatone. Sociabili agg sociabile, compagnevole, con
Smurradèdda s. f. dim. (dd pron. ingl.) ceſ versativo, sociale, conversevole.
fatella, ceffatina. Sogiàli agg sociale.
Smurradùra s. f. M. smurrada. Sociedàdi s. f società, socialità, compagnìa.
Smurrài v. a. donai una smagºrrada, ingoffare, Sociedadi de negoziu de certa summa de dinai
dar degl'ingoffi, dei musoni. Po reprimiri. M. donada a trafficu , accomandita. Donai a so
Smurràu, da part ingoffato, che ha dato, o iedadi certa summa de dinai po negoziai, dare
ricevuto una boccata . Po reprimiu . M. in accomandita, fare accomandita.
Smurzài v. a. e n. (t. cat. e cast.) far co Socinianismu s. m. eresia de is Socinianus,
lezione . socinianismo.
Smurzàu, da part. che ha fatto colezione. Sociniànu s. m. ereticu, chi no ammittit re
. Smurzu s. m. colezione della mattina. Su velazioni, Sociniano .
smurzu de is messajus, o laborantis, beruzzo. Sòciu s. m. socio, sozio, compagno. Po guar
Sunusciài, smusciàu. M. musciai . dianu, guardiano.
Snamorài v. a. snamorare. Snamorais, n. p. Socraticamenti avv. socraticamente.
snamorarsi. Socràticu, ca agg socratico.
Snamoràu, da part. snamorato. Soda s. f cinixu de s'erba, chi naraus cri
Snappài v. a. pigai sa mappa, chi fait su binu, stallu , soda, cenere del riscolo.
su latti ec. spannare. Sodamenti avv. (t de s'usu) sabiamenti,
Snarbonài v. a. (T. de Messaju ) limpiai sodamente, saviamente.
unu terrenu no mai coltivau de sa cozzina, per Soddittu s. m. dim. de soddu (dd pron. ingl.)
da ec po ddu rendiri aratoriu , e fruttiferu, soldino.
sbarbare, diradicare, sverre gli sterpi, sterpare, Soddu s. m. muneda de valori de doxi dinais,
di boscare . soldo. Po sa paga de is sordaus, soldo. Po col
Snarbonàu, da part. diboscato , sterpato, di pu donau asutta de sa barba cun sa manu ser

/
553 SOD SOL

rada, sommommo, sommommolo. M. zaccar Soli s. m Sole. Espostu, o asciugau a soli,


radentis . soleggiato. Esponimentu a su soli, soleggiamento.
Sodèsa s. f. (t. de s usu) po consistenzia, Soli annappau, de luxi morta, sole annacquato,
sodezza, durezza. Po firmesa, sodezza, stabi di poca luce. Logu espostu a su soli, solatìo,
lità, fermezza, -
luogo aprico, esposto al sole. Terrenu espostu
Sodigai, sodigau ec (t. r.) M. sighiri ec. a su soli, terreno solatìo, assolato. Cottu, o
Sodomia s. f. attu venereu de duus de su cobertu de soli, abbronzato. Esponiri a su soli,
ropriu sessu, sodomìa, soddomìa, sòddoma. soleggiare.
Sodomista s. m. sodomito, soddomito. Soliàda s. f solata.
Sodomitài v. a usai sodomia, soddomitare. Solidài, solidàu ec. M. consolidai.
Sodomitàu , da part. soddomitato. Solidamenti avv. solidamente, sodamente.
Sodomiticu, ca agg. sodomitico, soddomitico. Solidariamenti avv. in solido.
Sodu s. n. solidu, sodo. M. solidu. Po se Solidariu, ria agg, obbligau in solidu , a su
guresa, sodo, sicurtà totu , solidario, obbligato in solido.
Sodu, da agg. ſirmu, sodo, duro Po con Solidèsa s. f. (t, sp.) solidezza, durezza,
stanti, sodo, fermo, constante. Po giudiziosu M. fermezza.
Soffi s. m. nomini, chi si donata su Rei de Solidu s. m. solido, sodo. Posai in su solidu,
Persia , Soffi . - - posare sul sodo. Solidu po corpus matematicu
Sofisma s. m. argumentu viziosu, sofisma, so capaci de totu e is tres dimensionis, solido. In
fismo, cavillazione, cavillo, solidu avv. (T. Leg.) interamenti, si narat
Sofista s. m. sofista, sofistico, cavillatore. candu dognunu de is obbligaus s obbligat po
Soſistica s. f. parti de sa Logica, sofistica. totu sa summa , in solido.
Sofistica s. f femina, chi usat sofismas, ca Sòlidu, da agg solido, denso, compatto, so
viilatrice. -
do, saldo, consistente.
Sofisticài v. a. sofisticare, sofismare, cavillare. Solilòquiu s. m. concentramentu de s' omini
Sofisticamenti avv. sofisticamente, cavillo in sa propria meditazioni, soliloquio.
sarmente . Solimàu s. m. argentu biu sublimau cun in
Sofisticàu , da part. sofisticato. gredientis de sali, e tartaru, solimato.
Sofisticheria s. f sofisticheria. Solipedu agg. (T. de is Natural. ) si narat
Sofisticu s. m. omini, chi usat sofismas, de is animalis, chi portant un'unga sola in do
cavillatore. - -

gna " , solipede.


Sofisticu, ca agg. sofistico. - - Sòliri v. n. essiri solitu, solere, esser solito,
Soga s. f. (t sp ) fune, laccio. Pigai a soga, a Ver per usanza .

pigliare a laccio. Soga de ſilu, seda ec (t. r.) Solitariamenti avv. solitariamente.
agugliata. M. agugliada. - - -
Solitàriu s. m. volat. solitario.
Soggiuntivu s. m. (t. gram.) soggiuntivo, co Solitàriu, ria agg. solitario, solingo.
niuntivo, subiuntivo. Sòlitu s. m. solito, consueto. A su solitu avv.
Soghitta s. f. dim. funicella. al solito, al consueto. -

Sola s. f suola. Sola de sabata, suola, suolo. Sòlitu, lita agg. consueto, solito, usitato.
In pl. le suola. solitudini s f solitudine
Solàju s. m. solajo, Soliu s. m. solio, e soglio, trono, seggio reale.
Solamenti avv. solamente , solo, soltanto. Solivagu, ga agg (t. de s'usu) chi girat
Solamentichi avv. soltantochè. vaghendu solu, solivago. -

Solàri agg. de soli, solare, Sollevài v. a. alzai in altu, sollevare, sopral


Soldanatu s. m. dignidadi de su soldanu, zare. Sollevaisì, alzaisì in altu , sollevarsi,
soldanato. -

innalzarsi. Po recreai, ricreare, porger con


Soldànu s. m. titulu de principau in is turcus,
soldano.
forto, refrigerio. Po " ricrearsi, solle
-

varsi, prender conforto. Po eccitai a rebellioni,


Solecismu s. m. errori de gramatica, sole sollevare , indurre a ribellione, a tumulto. Po
cismo, rebellaisì, sollevarsi, ribellarsi, abbottinarsi ,
Solecizzài v. a. fai erroris de gramatica, so ammutinarsi.
lecizzare. Sollevau , da part. sollevato. Po recreau ,
Soledadi s. f. (t. sp.) solitudine. ricreato . Po rebellau, sollevato, ribellato, ab
Solennementi avv. solennemente. bottinato, ammutinato, sommosso.
Solenni agg. solenne. Po magnificu, solenne, Sollevaziòni s. f sollevazione, elevazione. Po
magnifico, eccellente, splendido. - rebellioni, sollevazione, ribellione, sedizione.
Solennidadi s. f solennità. Po magnificenzia, M. sullevamentu . -

solennità, magnificenza, pompa, apparato. Sollicitadòri v. m. e raf sollicitatore, trice


Solennizzài v. a. solennizzare, solenneggiare, sollecitatore, trice .
cel, brar con solennità. Sollicitài v. a. poniri pressi, affrettare, solle
Solennizzamentu s. m. solennizzamento. citare, far fretta, stimolare, importunare, Sol
S tennizzàu , da part. solennizzato. ligitai importunamenti, caricare, pressare, sol
Solennizzazioni s. f solennizzazione. lecitar vivamente. -
Soletta s. f soletta, tramezzo. Soletta de ferru, Sollicitamenti avv. sollecitamente.
soletta , Sollicitamentu s. m. sollecitamento.
Solfa s. f. sa nota musicali, solfa, zolfa. Sollicitàu, da part. sollecitato, stimolato, im
Solfeggiài v. a. (T. de sa Musica) solfeggiare, portunato. Sollicitati importunamenti, caricato,
cantar la solfa. pressato, sollecitato vivamente.
Solº eggiàu, da part. solfeggiato. Sollicitazioni s. f sollecitazione, sollicitazione.
Solfèggiu s. m. s arti de solfeggiai, solfeggio. Po stimulu . M.
SOL SON 555
Sollicitu, ta agg. sollecito, sollecitoso, accu Sonanti v. agg. sonante.
rato, diligente. Sonàu, da part. sonato. -

Sollicitùdini s. f sollecitudine, prestezza, di Soneria s. f soneria de relogiu, soncrìa d'un


ligenza. Po stimulu. M. oriuòlo. (V. sonnerie fr.)
Sollièvu s. m. sollievo, conforto. Sonettài v. a. sonettare, far sonetti.
Solliòni s. m. tempus de sa canicula, sollione. Sonettàu, da part. sonettato.
Solstiziàli Sonettanti v. agg. sonettante,
Solstiziàriu, ria ) agg. solstiziale. Sonetteddu s. m. dim. (dd pron. ingl.)
Solstiziu s. m. su tempus, in su quali su Soli sonettuccio.
est in is tropicus, solstizio. Sonettèra s. f sonettiera.
Soltèra s. f femina bagadia, no cojada, don Sonettista s. m. sonettista.
na scapola, libera. Sonettu s. m. sonetto. Sonettu cun coa,
Soltèri, e sortèri s. m. (t. sp.) scàpolo, sonetto caudato . -

smogliato. -
Sonnài v. a sognare. Sonnaisì m. p. sognarsi,
Solu, la agg. solo, unico. Solu solu, soletto. trasognare. Po immaginaisì, immaginarsi,
A solus avv. a quattru ogus, da solo a solo , sognarsi.
solo con solo. Sonnàmbulu s. m. (t. de s'usu) si marat de
Solùbili agg. (t. de s'usu) chi si podit isciol chini camminat dormendu, sonnambulo, not
liri, solubile. tambulo.
Solubilidà di s. f. solubilità . Sonnàu, da part. sognato. Po immaginau,
Solventi v. agg. (t. de s'usu) dissolventi, sognato, immaginato.
solvente. Sonniferu s. m. (t de s'usu) medicamentu
Solus avv. M. solamenti. po fai dormiri, sonnifero.
Solutivu, va agg. lasciativu, solutivo, ecco Sonniferu, ra agg. chi causat sonnu, sonnifero
protico. T. de Farmacista. Sonnigosamenti avv. sonnacchiosamente, -

Soluziòni s. f soluzione, scioglimento. Sonnigòsu, sa agg. sonnacchioso, sonniferoso,


Sommersioni s. f. (t. de s'usu) acciuvamentu, sonnolento.
sommersione. Sonnixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) son
Somministradòri, ra v. m. e f. somministra nerello, sonnellino, sonnetto.
tore, trice. Sonnolènzia s. f sonnolenza, sonnolenzia, ad
Somministrài v. a. somministrare. dormentamento, cascaggine , sopore grave.
Somministramentu s. m. somministramento. Sonnu s. m. sonno. Essiri intre ai e Som

Somministranti v. agg. somministrante. nu, star sonnacchioni. Sonnu profundu, alto


Somministràu, da part, somministrato. sonno. Sonnu grai, sopore. Sonnu lebiu, sonno
Somministraziòni s. f somministrazione. sveglievole, leggiero. Fai beniri sonnu, fai dormiri,
Sommista s. m. compiladori de materias Teo conciliare il sonno. Po visioni dormendu, sogno.
logicas, sommista. Sonòru, ra agg (t. de s'usu) sonòro.
Sonàbili agg. sonabile. Sonu s. m. suono. Sonu claru, acutu, squillo.
Sonàda s. f sonata . Sonada , o canzoni Sonu de trumba, squillo di tromba. Sonu de
accumpangiada cun sonu, stampìta. Sonada de is oras, scocco delle ore. Fai sonu schinniu ,
algunu strumentu malamenti fatta, strimpellata, crocchiare, chiocciare. Sa mariga fait sonu
strimpellamento, battuta di stromento a mal schinniu, la brocca crocchia. Meda sonu e paga
modo, strimpello. nuxi, prov. gran rombazzo, e poca lana, as
Somadòra v. f. sonatrice. sai pampani, e poca uva. -

Sonadòri v. m. sonatore. Sonadori de launed Sopòri s. m. (t. de s'usu) sonnu grai, so


das , zampognatore. pore, sonnolenza. -

Sonaglièra s. f sonagliera. Sopportabili agg. sopportabile, sopportevole,


Sonài v. a. sonare, suonare. Sonai claru , comportabile, tollerabile. -

acutamenti, squillare. Sonai unu strumentu Sopportabilmenti avv. sopportevolmente, sof


ciapuzzamenti, zappare il cembalo, la spinetta cc. fribilmente. -

Sonai su pifferu, calameggiare, sonar lo zufolo. Sopportadòri v. m. e raf sopportatore, trice.


Somai sa campana a scaviu fendidda furriai de Sopportài v. a sopportare, sofferire, compor
una parti e de atera, sonar la campana a tra tare, follerare. Po susteniri, reggere, sostenere.
bocco, a rivolta. Sonai sa campana a toccu Sopportamentu s. m. sopportamento.
longu, continuau, sonare a distesa. Po fai gran Sopportanti v. agg. sopportante.
dus toccus de campanas, scampanare Somai is Sopportàu, da part sopportato, comportato,
oras, suonare, batter le ore. Sonai arregorta, tollerato, sofferto. -

batter la chiamata generale. M. regorta. Sonai Sopprimiri. M.


Soprànu s.
"
m. sa oxi prus alta de sa mu
malamenti unu strumentu, strimpellare. Sonai
su muccu , soffiare il naso. sica, soprano. - - - - -

Sonajoleddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) Sor s f sorri, nomini, chi si domat a is
sonaglino, sonagliuzzo. Mongias, Suora, -

Sonajòlu s. m. e pitiolu, sonaglio, sonaglino, Sorba s. f. arb. sorbo. (Sorbus domestica.


Poniri is sonajolus a su cuaddu, metter la Linn.) Su fruttu, sorba .
sonagliera al cavallo. Sorbetta s. f. M. sorbettu.
Sonalla s. f campanedda fatta de lama de Sorbettau, da agg. gelau in modu de sorbettº,
ferru, chi si ponit in su zugu a is bestias, , sorbettato .
campanaccio, sonaglio. Sorbettèra s. f. sorbettiera.
Sonallòni s. m. accr sonalla manna, squilone. Sorbettèri s. m. sorlettiere.
Sonamentu s. m. sonamento. Sorbettu s. m. sorbetto. s" de
-
latti,
v vi
554 Soft AOR

pappina, sorbetto di latte. Sorbettu granosu, Soru s. m siero. Soru anedu, siero agro
gragnolata. -
Pollin.
Sorbòna s. f antiga Universidadi de Parigi, Sossoini s. m. erba, erba da vetro. Targ.
Sorbona. -
Sostituidòri v. m. sostitutore.
Sorbònicù, ca agg. de sa sorbona, sorbonico. Sostituiri v. a. stirrogai, sostituire, sustituire,
Sorbonista s. m. Dottori de sa Sorbona, Sor stirrogare. Sostituiri T. Legal instituiri su se
bonista. gundu erederu, sustituire, instituire il secondo
Sordadàglia s. f soldritaglia. crede .
Sordadeddu s. m. dim. (dd. pron. ingl.) sol Sostituiu, da part sostituito, sustituito, sur
datello, soldatino. rogato -

Sord adesca s. f truppa de sordatis, soldatesca, Sostititri s. m. chi tenit su logu de un ateru,
soldateria , -
sostituto, sustiti.to.
Sordàu s. m. soldato. Sordati goſſu, sola'd- Sostituziòni s. f sostituzione, sustituzione,
taccio. Ingaggiai sordaus, soldare, assoldare, surrogazione, surrogamento, -

staggir soldati col soldo Sordau ingaggiati, Sostri s. n. (t. sp ) soffitta, soffitto,
soldato assoldato, condotto al solelo. Sordau Sostròni s. m. accr. soffittone.
de pei, finte. Sordaa nou, de recluta, soldato Sottomissibni s. f. (t. de s' usu ) sottomessio
novello, bisogno. - ne, soggiacimento, dipendenza, sonnessio.e,
Sordi s. m bruttori, sucidume, sudiciume, umiltà .
sordidezza, sordizia, sudicierìa. Sordi o lorut Sottomittiri v. a. (T. de s'usu) assuggettai,
tesa di origa, cerùne. sottomettere, soggiogare, sottoporre. Sottomitti
Sordigòsu, sa agg. sordido, sucido, sudicio. risi v. r. soggiacere, sottomettersi, sottoporsi,
Sordinini s. m. untume, sucidi me. esser soggetto, sottoposto.
Sorga s f (t. sp.) suocera. Naraddu a sorga Sottotittiu, ia part sottomesso, soggiogato,
po dd' intendiri nitra, dà da bere al prete, sottoposto, soggiacente. -

che il chierico ha sete. - Sottoscriri v. a. soscrivere , sottoscrivere. Sot


Sorgu s. m. (t. sp.) suocero. toscririsi n. p. soscriversi, sottoscriversi.
Sorite s. f spezia di argumentazioni, soràte. Sottoscrittu, tta part. soscritto, sottoscritto.
Sorixedda, e ciorixedda s. f. (dd pron. ingl.) Sottoscriziòni s. f soscrizione, sottoscrizione .
erba, rollia. ( Rubia tinctorun. T. B.) E se Sovranumerariu, ia agg soprannumerario.
condo Dioscoride Eritrodanon V. Targ Tin Sozzeria s. f società .
giri a sorixedda, arrobbiare, dar di robbia. Sozzu s. m. cumpangiu, socio, sozio. Sozzu
Sorosidàdi s. f sierosità. a mesi dadi in s'argiola, mezzajuò lo .
Soròsu, sa agg. sieroso. Sozzu, zza agg (t. fam.) zito, cheto.
Sorpassadòri v. m. soverchiatore. Spacciài v. a consumai, consumare. Spac
Sorpassài v. n. ( t. de s' usu ) sorpassare, ciaisi n. p. consumarsi. Po teniri benda de
sormontare, soperchiare, sopravanzare, sover mercanzias, spacciare, esitare, smaltire merci.
chiare, esser più, passar sopra , avere il Spacciau, da part. consumato. Po bendiu ,
vantaggio. spacciano, smaltito, esitato.
Sorpassàu da part sorpassato, sormontato,
s
Spàcciu s. m. spaccio. Po dispacciu, spaccie,
soperchiato, soverchiato. dispaccio.
Sorpren lenti v. agg. sorprendente. Spacconadòri v. m. e ra f millantatore, trice.
Sorprèndiri v. a. (t de s' usu ) acciappai in Spacconai v. n. spaccare, scannonezzare,
crimini, acchiappare in frode, sopraggiugnere, smargiassare, millantare, millantarsi, vantarsi .
corre all'improvviso. Spacconamentu s. m. smargiasseria, millan
tornatº vºto .
Sorprènditi, ia part sopraggiunto, acchiap
pato, colto all'improvviso. Spacconau, da part. scannonezzato, smar
Sorprèsa s. f. (t. de s'usu) sorpresa. grassato,
Sorresta s. f cugina, consobrina . Spacconeria s f spampanata, millanteria,
Sorri s. f sorella. rodomontata , smargiassata , smargiasseria ,
Sorrixedda s. f. dim. (dd pron. ingl. ) sorel bravata.
lina. - -
Spaccòni s. m. spaccone, spaccamonte ,
Sorronitta (t. r.) M. serretta, cospettone, divoramonti, guascone, smargiasso ,
Sorruschiài, sorruschiau ec. M. surrischiai cc. bravaccio, animazzasette, rodomonte.
Sorteài v. n. (t. sp.) gettar le sorti. Po Spada s. f spada, brando Maniggiai su
donai in sorti , sorteggiare, dare in sorte , spada, brandire, fulminare, vibrare il brando.
Sorteamentu s. m. il dar la sorte. Maniggiamentu de spada, brandimento. Foglia,
Sortèra s. f. (t. sp.) o soltera, donna sca o lama de spada, lama: sa maniga , manico,
pola. Franzios. elsa, impugnatura: sa guardia o cocciula, coc
Sortèri s. m. (t. sp.) o solteri, scapolo M. cia, guardia: su guarda manu, guardamaro :
agadiu . su punu, pomo: sa baina, fodero, guaina :
Sort s f fortuna, destinu , sorte, ventitra , sa fascia, fascia: su puntali, puntale del fodero:
destino. Sorti contraria, sorte avversa, disav su ganciu, chi alberit e serrat attaccau a su
ventura. Po condizioni, sorte, condizione, stato. talinu , ferretto, o molla: su talina, pendaglio,
Toccai in sorti, toccare in sorte. Po sorti, a pendone: s'azza de sa spada, filo, taglio: spada
sorti avv. per sorte, a caso, per accidente. Po de tres azzas, spada a tre tagli: su tolu, costola:
spezia, o calidadi, sorte, spezie, q: alità. Po su cinturoni, cintola: spada de unu solu tagliu,
manera, o forma, sorta, maniera, forma. Sa costoliere: spada mala, spodaccia: spada manna,
sorti principali, su capitali, la sorte principale, spadone. Tirai su spada de sa baina, sfoderare,
il capitale. sguainar la spada. Torrai sa spada a sa baiua.
SPA SPA. 555

rimetterla spada nel fodero. Tirai de spada, scher Spanciài v. a. passai sa pancia cun colpu de
mire. Arropai cun sa spada de ciattu, piattonare, ferru , sbudellare, sventrare.
batter colla spada di piatto. Passai a filu de Spanciamentu s. m. sbudellamento,
spada, metter a fil di spada. Colpu de spada Spanciàu, da part. sbudellato, sventrato.
" a manu rovescia de altu a basciu, stra Spàndiri v. a. (t de s' usu ) spargiri, span
mazzone. Colpu de spada donau de punta de dere, distendere, dispargere, dispergere , dila
susu a basciu, imbroccata. Colpu de spada, tare. Spandirisì n. p. spandersi, distendersi,
spadacciata, spadata. A spada tirada avv. a dilatarsi. Sa fama si spandit, si spargit, la
spada tratta. "; pl. term. de su giogu de fama si spande.
is cartas, sp Assu de spadas, spadiglia. Spàndiu, ia part. spartu, spanto, sparso,
Spadaccinu s. m. chi stat in sa scherma, disteso, dilatato.
spadiccino. " v. a. (t. r.) segai pezza, macellare.
Spadàju s. m. maistu de spadas, spadajo, Pegus de spangai, capi di bestie da macello.
" s. f. (t. r.) prangiu solenni, chi si Spangàu, da part. macellato.
donat in is isposalizius, corte, solenne banchetto, Spaniadùra s. f spandimento.
splendido desinare, nobile trattamento. Spaniài v. a. spandere, spargere. Spaniaisì
Spadazzài v. a. (t. r.) fai scialas cun pastu v. n. p. spandersi, spargersi. Po su bessiri chi
solenni, banchettare, far festini, tener corte. fait s aqua foras de su margini, sgorgare.
Spadazzu s. m. (t r.), M. spadalia. Spaniai " innòi e de innì, sparnicciare, spar
Spaddèri s. m. volat. M. zerpedderi: gere in quà e in là, sparpagliare.
Spadinu s. m. coltellaccio da cuccina, o da Spaniamentu s. m. spandimento. Spaniamentu
beccajo. de innòi e de innì, sparnicciamento, sparniccio.
Spaditta s. f, dim. spadino, spadina, spadetta. Po sa bessida, chi fait s' aqua foras de su
Spadòna s. f. accr. spadone. margini, sgorgo.
Spadòni s. m. erba, chi nascit in mesu de is Spaniau, da part. spanto, sparso. Spaniau
fas e de is trigus, e fait floris purpureus, spa de innòi e de innì, sparnicciato, sparpagliato.
dicciòla, rossello campestre. Matt. (Gladiolus Spanigadroxu s. m. (t. r.) M. orbescidròxu.
communis Linn. ) Is floris, monacucce. Matt. Spanigài v. n. (t. r.) M. orbesciri. Po es
Po fenu amplu de fai stojas. M. spadula. claressiri fueddendu de s' aria , schiarare ,
Spàdula s f scotola. Po fenu amplu de fai schiarire .
stojas, stiancìa. (Typha major. Lam.). Spanigau, da part. M. orbesciu. Po esclares
si v. a. (t. r.) scutulai, spadulai is
pannus sciaquendiddus, scotolare i panni lini.
siu , schiarato, schiarito.
Spaniu s. m. spargimentu , strato, spandi
Spaghittu s. m. dim. spagu suttili, spago mento. Seminai a spaniu (T. de Messaju ) se
sottile, spaghetto . minare a strato, a guasto. Lastr.
Spagu s. m. spago. Spagu impixau , spago Spantadùra s. f atterrimento, spaventanento.
impeetato. Spantài v. a. spaventare, atterrire, sbigottire,
Spainài, spainàu, spainadura ec. tt. rr. M. metter paura, spavento, Spantaisì n. p. spaven
spaniai, spaniau ec. tarsi, sbigottirsi, atterrirsi, pigliar paura, per
Spàinu s. m. (t. r.), M. spaniu. dersi d'animo.
Spalàda s. f colpo dato alle spalle. Spantamàta s. f spaventacchio, spauracchio .
Spalài v. a. " is palas, spallare, gua Spantasiài, spantasiau (t. r.) M. spantai ec.
star le spalle. Spallai unu cuaddu, spallare un Spantau, da part. spaventato, atterrito, sbi
cavallo, guastargli le spalle. Spalaisì, spallarsi, gottito.
guastarsi le spalle. - Spantòsu, sa agg. (t sp.) spaventevole, spa
Spalamentu s. m. mali de is bestias de carrigu ventoso, spaurito.
causau po pesu subercu, spallato. Spantu s. m. gran maraviglia, sorpresa.
Spalàu, da part spallato. Spanu, ma agg (t. º si narat de boi, chi
Spalèra s. f spalliera. tenit su pilu arrubiu meda claru ; Boi spanu,
Spaleredda s. f. dim. (dd pron. ingl.) spal bue di pelo rabicano . M. boi.
lieretta . Spappadeddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)
Spaletta s. f insigna militari, bradone. unu pagu consumau , alquanto sgraffiato,
Spallài v. a. limpiai su trigu de sa palla, smangiato .
spagliare. De is leguminis, sgranare. De sa Spappài v. a. limpiai fà , fasolu, pisurci ec.
castangia, diricciare. de su croxu, digusciare, sgranare. Spappai
si" s. m. lo spagliare il grano. mendula, sgranare. Po consumai, smangiare,
consuntare . Spappaisì n. p. consumaisì, sman
Spallàu, da part. spagliato.
Spallèri s. m. spaccone, arcifànfano. Fai su giarsi, consumarsi.
spalleri, su bantaxeri, scannonezzare. Spappamuccu s. m.(t. b.) boccata. M. smurrada.
Spalmài v. a. ungiri is bastimentus cun seu, Spappau, da part digusciato, sgranato. Po
spalmare con sego, fiorare. consumau, smangiato, consumato. Perdas, roc
Spalmàu, da part. spalmato. cas ispappadas, sassi consumati, rocche sman
Spampanàda s. f ostentazioni, spampanata. giate.
Spampinadùra s. f spampanazione. Sparàda s. f. trattendu de cuaddus curridoris,
Spampinai v. a. spampanare, levar via i mossa. Sparada (t. r.) idèa, intenzioni. Ita
pampana. - sparada portas ? che pensi, che intenzione hai?
Spampinàu, da part. spampanato. Po bessida furiosa de is liquoris de unu vasu,
Spanciàda s. f colpu donau a terra cun sa zaffata. Po scarriga di arma de " , sparo .
pancia, spanciata, Biri sa mala sparada, ovv. is malas e no is
Spanciadùra s. f sbudellamento. bomas, vedere la mala parata -
- V v v 2
536 SPA SPA

Sparadòri v. m sparatore. Po su sparadori Sparlàcciu s. m. chiazza. Spariacciu arrubiu,


de sa scuppetta, grilletto. chi lassat in su cutis unu basidu forti, succio,
Sparadroxu s. m. logu, de undi sparant is roSd ,

cui , le mosse . - -

Sparranchiadira s. f. (t. r.) M. sparruncadura.


Sparagnadòri v. m. risparmiatore, economo, Sparranchiai, sparranchiau ec (t. r.) M.
masseriziòlo, uomo assegnato. Sparagnadora v. sparrunca . -

f donna assegnata, risparmiante. Sparruncadùra s f spalancatura di gambe.


Sparagnài v. a. resparmiai, risparmiare , far Sparruncai, e sparrunchiai v. a. spalancare,
masserizia, astenersi da spese soverchie, far slargar le gambe sproporzionatamente, spaccare
economia, sparagnare . -
le cosce.
Sparagnàu, da part. risparmiato. Sparruncàu, da part. spalancato.
Sparagnu s. m. risparmio, sparagno, ecoso Sparrunchiài, sparrunchiau. M. sparruncai.
ma, assegnatezza, riserva, parsimonia. Spartài, spartàu. M. sparessiri.
Sparài v. a. scarrigai armas de fogu sparen Spartamenti avv. spartamente, sparsamente.
diddas, sparare, scaricare. Sparai a su bolidu, Spartidamenti avv. separadamenti, spartita
tirar di volata. Sparai, fueddendu de cuaddus mente, dispartitamente, separatamente, alla
curridoris in sens. att. dar le mosse ai barberi. dispartita, alla spezzata.
in sens. neutr. pigliar le mosse: Is cuaddus partiri v. a. e sparziri, scompartire, spartire,
hant isparau, i barberi han pigliato le mosse. divisare. Po sparessiri. M.
Sparai unu cuaddu, moviriddu a curriri, muo Spartiu s. m. (T. Music.) spartito, partitura.
vere a corso un cavallo. Sparaisì n. p. andai Spartiti, da part. spartito, scompariito , divi
sindi de puntu, scattare. Arma, chi si sparat sato. Po sparessiu. M.
sola, arma, che scatta . Sparaisì a curriri, Spartu s. m. e burroni, giunco marino, e
cacciarsi a correre. Sparai, o scappai su primu sparto. ( E' la stipa tenacissima di Linneo se
buddidu, grillare. - - condo il Clusio. )
Sparau s. m. planta oleracea, su domesticu, Spartu, ta part de spargiri, spanto, sparso,
sparagio. (Asparagus officinalis. V. Targ.) Su disseminato, sparpagliato, inajato, soprasparso,
salvaticu, sparaghella, palazzo di lepre , pa sparso di sopra. M. su verbu.
ragio salvatico. (Asparagus acutifolius. V. i arg.) Sparu s. m. sparo.
is cambus, chi si pappant, spazzole (Turiones. Sparabili agg. spartibile, divisibile, partibile.
Targ.), Boscu de sparau, sparagiaja , Sparzidori v. m. e spartidori, dispartitore.
Sparàu, da part. sparato, scaricato. Sparau, Sparzidùra s. f spartimento, sparizione, spar
fueddendu de cuaddu curridori in sens. att. che tigione, divisione. -

ha dato le mosse: in sens. n. che ha pigliato le Sparzimenta s. f. M. sparzidùra.


mosse. Is cuaddus hant isparau , i barberi han Sparzimentu s. m. M. sparzidùra.
pigliato le mosse. Sparzinadòri v. m. dissipadori, dispergitore,
Sparbaxai. M. sprabaxai. disperditore.
Sparbàxu s. m. (t. r.) M. sprabaxu . - - Sparzinadùra s. f. M. sparzimamentu,
Sparedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) Pisci, Sparzinài v. a. ghettai in diversas partis, di
sparo, pl. spari. Cett. - - - - spergere, spargere in diverse parti. Po sperdiri,
Sparessimentu s. m. svanizione, sparizione, dispergere, scialacquare, dissipare. Po repartiri,
svanimento . ripartire, scompartire. Sparzinais n. p. disper
Sparèssiri v. n. sparire, dileguare, involarsi, gersi, spargersi in diverse parti. Sparzinaisì si
svanire, disparire. - -
marat de su bestiamini, chi si separat de pari,
Sparèssiu, ia part sparuto, dileguato, svanito. sbandarsi, disperdersi. - -

Spargidòri, ra v. m. e f. spargitore, spargitrice. Sparzinamentu s. m. dispergimento, dissipa


Spargidùra s. f spargimento. - -
mento, dispersione. - -

Spargimentu s. m. spargimento, dispargi Sparzinàu, da part disperso, scialacquato,


maento. ripartito, scompartito, sbandato, disperso. M.
Spàrgiri v. a spargere, spandere. Spargiri su verbu . - -

largamenti, diffondere , spargere largamente. Spàrzinu s. m. spargimento, ripartizione.


Spargiri di
spargere asuba , sopraspargere
sopra. , disseminare,
Spargiri de innòi e de inni,
Spariri v. a dividiri, spartire, sortire, divi
dere, distribuire, dispartire, scompartire. Spar
sparpagliare. Po divulgai ; Spargiris Sa bosi, ziri in mesu, dimidiare, dimezzare, scommez
spandersi la voce. Spargiri s'argiola potreulai, zare. Sparziri in tres, sterzare, tripartire.
inajare. Logu de spargiri po asciuttai alguna Sparziri a arrogus, strambellare, sbrandellare.
cosa, spanditoio. Spargiri roba po asciuttai, Sparzirisì a arrogus, fai dogmia sforzu, sbran
stendere. Spargirisì n. i spargersi, spandersi, dellarsi, sbracarsi, dividersi in brandelli. Po
diramarsi. Spargiris de is liquoris, sparpa repartiri. M. Sparziri in quattru partis, qua
gliarsi, dispargersi. -
dripartire.
Sparicciadòri v. m. sparecchiatore paràu , da part.. spartito, diviso, scompar
Sparicciài v. a contrariu de apparicciai spa tito, distribuito. Spariu in duas partis, dimez
recchiare. Sparicciai una domu . Ml. smobigliai. zato, spartato, scommezzato, dimidiato. Spar
Po pigai is adornus, disadornare ziu in tres, sterzato, tripartito. Sparziu a ir
Sparicciàu, da part. sparecchiato. rogus, sbrandellato. Sparziu in quattru, qua
Sparicciu s. n. sparecchio. - - -
dripartito. -

Sparigài v. a. (t. r.) scumpangiai, spajare. Spasimadamenti avv. spasimatamente.


M. scumpangiai. Spasimài v. n. spasimare, avere spasima.
Sparigàu, da part. spajato. -
Spasimanti v. agg. spasimante.
Sparizioni s. f sparizione, svanizione. Spasimàu , da part spasimato.
SPA SPE 537

Spàsimu s. m. spasmo, spasimo, spasima. Speau, da part. spedato. -

Spasmòdicu, ca agg. spasmodico. Specificadamenti avv. specificatamente, distin


tamente .
Spasmu s. m. M spasimu.
Spassiài v. a. divertire, ricreare, sollazzare. Specificài v. a specificare, dichiarare in
Spassiaisì v. r. divertirsi, ricrearsi, sollazzarsi. particolare.
M disogai. Specificamenti avv. specificamente.
Spassiau, da part. divertito, ricreato, sol Specificamentu s. m. specificamento.
lazzato. Specificativu , va agg. specificativo.
Spassienziaisì n. p. spazientarsi. Specificàu, da part. specificato.
Spassienziàu, da part. spazientato. Specificaziòni s. f specificazione.
Spassillài v. n. passeggiare. Specificu, ca agg e sust specifico. Unu bonu
Spassillàu, da part. passeggiato. specificu, un buono specifico.
Spassillu s. m. passeggio, diporto, spasseggio. Spècula s. f. (t. de s'usu modernu) parti sa
Spassionadamenti avv. spassionatamente. prus alta de un edifiziu, chi scoberit in giru
Spassionaisì v. n. p. spassionarsi, spogliarsi medas cosas , specula , osservatorio, vedetta.
delle passioni. Speculativa s. f speculativa, specolativa.
Spassionamentu s. m spassionatezza, apatìa. Speculativamenti avv. speculativamente.
Spassionau, da part. spassionato, spogliato Speculativu, va agg. speculativo, specolativo.
delle passioni. Speculitài, speculitàu (tt pop.) M. speculizzai.
Spassiòsu, sa agg divertito, allegro, gioviale. Speculizzadòri v. m. e raf esploratore, spe
Spassiu s. m. spasso, divertimento, diporto, culatore, trice.
passatempo, sollazzo. Andai a spassiu, a cam Speculizzài v. a osservai attentamenti, specu
minai, andare a diporto. Andai a spassiu de lare, specolare, osservare, guardare attenta
unu logu a s ateru , spaziare, spaziarsi. Man mente. Po esplorai. M.
dai a spassiu, sfrattare, mandar via. Mandau Speculizzàu , da part specolato, osservato,
a spassiu, sfrattato, mandato via. guardato attentamente. Po esplorau. M.
Spastài v. a pigaindi sa pasta appiccigada, Speculizzazioni s. f. specolazione, speculazio
spastare , levar via la pasta. ne , inquisizione, inchiesta, ricerca.
Spatigliai v. a pigai sa patiglia de sa scup Spèculu s. m. (t. de Chirurg.) strum. po di
petta, levar via la piastra. Spatigliai fig ridurre latai sa bucca, is ogus ec. specolo.
alla miseria. Spedalièri s. m. direttori " ospedali, speda
Spatigliàu, da part che ha levato via la pia liere, spedalingo. -

stra. Fig. ridotto alla miseria. Spedazzài v. a. (t. sp.) segai a arrogus,
Spatigliau, da agg (t pleb. ) misero, biso sbrandellare, sbranare. Po distaccaindi un ar
gnoso, egente, calamitoso. - rogu, sbrandellare, spiccar un brandello.
Spafigliu s. m. (t, pleb. ) miseria, bisogno, Spedazzàu, da part. fattu a arrogus, sbran
calamità. dellato, sbranato , strambellato. -

Spatriài, v. a. privai de sa patria, spatriare, Speddiài v. n. t. b. (dd pron. ingl.) esser


privar della patria. Spatriaisì v. r. abbandonar ansioso di qualche cosa. Mi speddiat su ti biri,
la patria, spatriarsi; (V. Expatrier fr.) Po sono impaziente, ansioso di vederti.
perdiri is costuminis de sa patria, spatriarsi. Speddiau, da part. che è stato ansioso, o im
Spatriàu, da part. spatriato. paziente. -

Spatula s. f spatola. Spatula de is Pintoris Speddiòsu, osa agg (dd prom. ingl.) ansio
po maniggiai is coloris, mestichino. so Speddu
Speddiosu
Spaurai v. a. poniri paura, spaurare, spau s. m.det. tir biri, ansioso
(dd pron di ansia,
ingl) vedertidesi
rire, atterrire, sbigottire, spaventare, impaurire, derio, brama, ansietà .
intimorire. Spaurais n. p. spaventarsi, sbigottirsi, Spedienti s. m. resursa, mediu , spediente ,
atterrirsi, spaurirsi, spaventare, aver paura, mezzo , risorsa .
divenir pauroso. Spedienti v. agg. spediente, utile, necessario,
Spauramentu s. m. spaventamento, sbigotti opportuno - - - -

mento, atterrimento, spavento, spaurimento. Spedri v. a. spedire, spacciare, inviare. Po


Spauràn, da part. spaurato, spaventato, spau sbrigai. M. -

rito, sbigottito, atterrito, inpaurito. Speditamenti avv. speditamente.


Spauriri, spauriu ec. M. spaurai. Speditiva s. f speditezza , -

Spaziadura s f disposizioni de is ispazius in Speditivamenti avv. speditivamente.


sa stampa spazieggiatura. Speditivu , va agg. speditivo. . . e

Spaziai v. a disponiri is ispazius in sa cum Spediu, da part spedito, spacciato. Po sbri


posizioni de sa stampa, spazieggiare. gau. M. - -

Spaziàu, da part. pazieggiato. Spedizionèri s. m. spedizioniere.


Spazieddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) spazietto. Spedizioni s. f spedizione. -

Spaziosamenti avv. ampiamente, spaziosamente, Spegulài v. a. (t. r.) speculare, osservare .


Spaziosidadi s. f spaziosità, ampiezz M. osservai . - .

Spaziosu, sa agg. spazioso, ampio. Spegulàri (t. r.) fai su spegulari, su possi
Spaziu s. m. spazio. Po su chi serbit a bili, adoprarsi. -

separai is terminus in cumponiri stampa, spazio. Speigai, speigau ec. (t. r.), M. arruinai.
Speaisì v. n. p. (t. b.) cansais de sa forza Spèigu s. m. (t. r.) peg is de animali insortit,
de camminai meda, fatigai summanenti is peis, e pudesciu, carogna , carcame, carcassa
spelare, straccare sommiamente i piedi. -
Spelta s. f planta cereali, spetta , farro -
Speamentu s. m. spedatura, affaticamento (Triticum spelta. V. Targ )
dei piedi. Spendenti v. agg. spendente.
538 SPE SPE

Spendibili agg. spendibile. Sperdiziadanenti avv. prodigalmente, prodi


Spendidòri v. m. spenditore. gamente. -

Spendimentu s. m. spendimento. Sperdiziadùra s. f. M. sperdiziu .


spèndiri v. a gastai, spendere. Po consumai, Sperdiziài, sperdiziàu ec. v. a dissipai. M.
impleai simplementi
oconsumare. su tempus ec spendere,
Spendiri troppu , fai spesa suberca,
sperdiri .
Sperdiziamentu s. m. M. sperdiziu.
sopraspendere, spendere di soperchio. Spendiri Sperdiziàu s. m. dilapidatore, dissipatore, pro
meda in pappai, e biri, e consumai su suu in digo , sparnazzatore, sprecatore.
custu, far baldoria. - Sperdiziàu, da part. dilapidato, dissipato,
Spendirizzu, zza agg. spendereccio. sparnazzato, disperso, prodigalizzato, sprecato.
- Spèndiu, ia part peso, consumato, sopra Sperdiziu s. m. dilapidamento, prodigalità,
,
speso, che ha fatto baldoria. M. su verbu scialacquamento, dispergimento, sparnazzamento.
Spèndula s f grandu ciurru di aqua, chi No fai meda sperdiziu de una cosa, non far
bessit de una montagna, cascata d'acqua , troppo guasto d una cosa.
cateratta . - -
Sperefundài (t. r.) abissai, M.
Spentumaisì v. m. p. (t, r.) Spentumaisì, af Sperefundu s. m. (t. r.) po precipiziu M.
fannaisì, fatigaisì circhendu alguna cosa perdia, Po grandu profundidadi, voraggine. -

affannarsi, affaticarsi rovistando la casa, cº Spergiuradori, rav. m. e f. spergiuro, sper


cando alcuna cosa smarrita. Po sperrumaisì. M. giuratore, trice.
Spentumàu, da part. Mi seu spentumau cir Spergiurai v. m. (t. de s' usu) giurai in falsu,
chendutì, mi sono affannato, atfaticato cercan spergiurare, fare spergiuro, giurare il falso.
doti. Po sperrumau. M. Spergiuramentu s. m. spergiuramento.
Spèntumu s. m. (t. r.) logu de precipiziu, Spergiurau, da part. spergiurato.
precipizio, dirupo M. spèrrumu . Spergiùru s. m. M. spergiuradori.
Spera s f (t r.) soffio, respiro. No currt Spergiùru s. m. giuramentu falsu, spergiuro .
soffio di vento, non
una spera, non tira unspera Sperinzia s. f sperienza, esperienza, saggio.
soffia vento. No donai , o un respiru de Teniri sperienzia, avere esperienza. Fai sperien
tempus, non poter dire mesci, non dar tempo zia, prova, far saggio.
al tempo. Paisu, aundi non c'est una spera de Sperimentadòri v. m. sperimentatore.
cosa nisciuna, paese, in cui si scarseggia d'un Sperimentài v. a. sperimentare , cimentare ,
tutto. fare sperienza.
Speràbili agg. sperabile. Sperimentali agg. sperimentale.
Sperai v. a. sperare, avere speranza, Sperimentàu , da part. sperimentato, cimen
Speranza s. f speranza. Donai speranza, tato. Po agg. espertu, esperto, perito. Speri
dare appicco. mentau in gierra, saputo in guerra.
Speranzadamenti avv. speranzatamente, Sperimentu s. m. sperimento, sperienza, prova.
Speranzai v. a dare speranza, o speme, fare Sperma s m. su semini de is animalis, sper
sperare. ma , compitura -

Speranzàu, da part: speranzato. Spermàticu, ca agg. spermatico.


Speranzedda s. f. dim (dd pron. ingl.) spe Spermatocèle s. f. (T. Med. ) ernia falsa cau
ranzetta, speranzuccia. sada de unflori de is vasus deferentis, chi dous
Speranzòsu, sa agg. speranzoso. fait arruiri in su scrotu , spermatocèle.
Speràu, da part. sperato. Spermatologia s. f. (T. Gr. Med.) trattau
Sperdài v. a limpiai de sa perda, nettare un asuba de su sperma, spermatologia.
campo delle pietre. Po disfai s'imperdau de un' Sperràbili agg scissibile.
arruga ec. levar via il làstrico . -

sperradimareddu s. m. (dd pron. ingl.) squar


Sperdàu, da part. nettato dalle pietre. Arruga tapìccioli.
sperdada , no imperdada, strada senza lastrico, Sperradòri v. m. fenditore.
non lastricata. " s. f fenditura , fesso, fessura ,
Sperdiài v. a. (t. r.) Si usat ſig po puliri, fendimento, spaccatura, schianto, apertura,
disciplinai, digrossare, dirozzare, disciplinare. sdrucio, sdrucito, sdrucitura. Sperradura a longu,
In signif neutr. trattendu de strumentu, chi sfenditura, sfessatura. Sperradura, chi benit
tenit boxis surdas si narat ; Is boxis già sper in is murrus, didus, o cimingionis de is femi
diant, già sclaressint, le voci già rischiarano, nas, setole. Sperradura de muru, pelo. Po
già divengono sonore. - divisioni in duas partis, bipartizione.
Sperdiau, da part digrossato, dirozzato. In Sperraduredda s. f dim. (dd pron. ingl.) fes
sens neutr. rischiarato, divenuto sonoro. solino, piccola spaccatura.
Sperdidòri v. m. e ra f. sperditore , disperdi Sperrài v. a. spaccare, fendere, aprire, sdru
tore, dissipatore, " , trice. . - cire, schiantare. Sperrai a longu, sfendere.
sperdimentu s. m. dispergimento, dispersione, Sperrai su dinareddu, squartar lo zero. Sper
sperdimento, sconciatura, aborto; rai in mesu , in duas partis, divider per mezzo,
Spèrdiri v. a. sperdere, disperdere, sprecare, dimezzare, bipartire. si n. p. spaccarsi,
sbandare, dissipare, dilapidare, scialacquare. fendersi, sdrucirsi, schiantarsi, aprirsi. Sper
Sperdiri su suu, e s'allenu, sprecare il suo, raisì a longu, sfendersi. Sperraisì in mesu, di
e l'altrui, Sperdiris n. p. sperdersi, disper vidersi in mezzo, dimezzarsi, bipartirsi. Sper
dersi, andar in perdizione, sbandarsi, sbarat raisì de is fruttas, chi s'aberint facilmenti, spie
tarsi. Trattendu de famiglia, a sa cali mancat carsi. Pressiu, chi si sperrat cun is manus,
sa successioni, spegnersi. pesca spiccatoia.
Spèrdiu , dia part... sperduto, dissipato, di Sperranchiai, sperranchiàn ec. M. sparrun
sperso, sbarattato, dilapidato. Cai e C. - -
SPE SPE 559

Sperrau, da part fesso, aperto, sdrucito, Po manera, specie. Sperias pl. arbmaro, aròmo,
schiantato, spaccato. Sperrau a longu, fesso. spezie. Po umori, o temperamentu de spiritu,
Sperrau in mesu, diviso in mezzo , dimezzato, umore. Essiri de mala spezia, esser di mal
bipartito. Trattendu de fruttas, spiccato. ltrnor'.

Sperrumài v. a. (t. r ) dirupare, mandare Speziali agg. speziale, particolare, speciale:


in precipizio. Sperrumaisì v. r. diruparsi, an Spezialidàdi s. f spezialità, spezialtà, spe
dare in precipizio. Sperrumais de una rocca, cialità .
precipitaisinci, diruparsi, precipitarsi da una rupe. Spezialmenti avv. spezialmente, particolarmente.
Sperrumàu, da part. (t. r.) dirupato, rovi Spezieria s f (t. de s'usu) potecaria, spe
zººm tra .
nato, mandato, e andato in precipizio. Funtana
sperrumada, fontana distrutta. Speziòsu, sa agg. omini, o ſemina de umori
Spèrrutnu s. m. dirupo, dirupato, precipizio. inconstanti, umorista, capriccioso, che ha umore.
Spertadòri v. m. (t. sp.) chi scidat sa genti Spezzài v. a. (t b. pagu in usu) scarnare.
dormida, destatore, svegliatore, sveglia. Po su M. scarnai
strum. de spertai, sveglia, destatojo, svegliatoio. Spezzàu, da part. scarnato.
M. svegliarinu . Spia s. m. spia, soffione. Po rapportadori,
Spertài v. a. scidai, destare, svegliare, sveg delatore.
ghiare. Po eccitai, spertai s'appetitu, stuzzi Spiadòri, ra v. m. e f. spiatore, trice.
care, aguzzar º appetito, eccitare, destar vo Spiài v. a. spiare, andare investigando i se
glia. Spertaisì n. p. destarsi, svegliarsi. Spertai greti altrui, espiare, esplorare. Spiai is passus
sa menti, sgombrar la mente. de unu, andai in fatu a scusi po osservai is
Spertamentu s. m. svegliamento, svegghia andamentus, codiare. Spiai frequenti, spieggiare.
mento , destamento. Spiàt , da part spiato.
Spertàu, da part. destato, svegliato, sveg Spibidài v. a. (t. r.) spibidai pabassa, lim
ghiato; Po eccitati, stuzzicato, aguzzato. M. piaidda de su tanaxi, spicciolare. Po spibionai
su verbu. unu gurdoni di avina pappendiddu a pibioni
Spertèsa s. f accortezza, vivacità, svegliatez a pibioni, piluccare.
za, attività, sagacità, sveltezza. Spertesa de Spibidàu, da part. (t. r.) spicciolato, pi
talentu, acume, acutezza d'ingegno, penetra luccato.
zione di spirito. Spibilladèras s. f. pl (t. sp.) smoccolatoie,
Spertiada s. f colpu de pertia, perticata, moccatofo.
bacchettata, colpo di tacchetta, di pertica. Po Spibilladòri v. m. smoccolatore.
tira, lista, striscia. Boi chi portat ispertiadas Spibilladura s. f su pibillu segau cun is ispi
nieddas traversalis, bue listato di striscie tra billaderas, moccolaja, moccolatura.
versali nere. -

Spibillài v. a. smoccolare.
Spertiai v. a. (t. r.) arropai cun pertia, per Spilbillàu, da part. smoccolato.
ticare, percuoter con pertica, svergheggiare, Spibionài v. a sgranellare. Spibionai a pagu a
vergheggiare, percuoter con verghe. Po fai tiras pagù unu gurdoni di asina po ddu pappa ,
in roba cun recanu ec. listare, fregiar di liste. piluccare. Spibionaisì si narat de s'avina, canta
Spertiàu , da part. perticato, percosso con ind'arruit su pibioni, scanicare, cadere gli acini.
pertica Trattendu de roba recanada a tiras a Spibionàu, da part. sgranellato, scanicato,
tiras, listato. piluccato:
Spertu, ta agg accorto, avveduto, sagace, Spiccadùra s. f spiccamento, staccamento,
destro. Po scidu. M. distaccamento.
Spesa s. f spesa, costo, dispendio. A grandu Spiccài v. a. contrariu di appiccai, spiccare,
spesa avv. dispendiosamente. staccare. Spiccai v. n. fai spiccu, o bella casa
Spesài v. a pesare, dare il vitto, o le spese, parsa, spiccare. Trattendu de coloris beni cum
Spesàu, da part. Spesato. parzius, chi faint bella cumparsa, campeggiare.
Spesixedda s. f dium. (dd pron. ingl.) spe Fueddendu de persona, chi spiccat e fait bella
setta, speserella . figura, campeggiare, far bella figura. Su bestiri
Spesòna s. f accr. spesaccia. spiccat asuba tua, la veste ti campeggia bene
Spettàculu s. m. spettacolo. indosso.
Spettadori v. m. e ra f (t. ital. ) chi assistit Spiccamentu s. m. Mi spiccadura. Pospicca M.
a spettacalu, spettatore, trice. Spiccanti v. agg. chi fait cumparsa, spiccante,
Spettai v. n. (t. de s'usa) apparteniri, spet che fa spicco, compariscente, appariscente,
tare, appartenere, incombere. Spiccau, da part. spiccato, staccato, distac
Spettanti v. agg. spettante, appartenente, in cato. Freddendu de coloris, o de persona,
contente . campeggiato.
Spettativa s. f spettativa, aspettativa. Spieghi v. a distaccare, staccare, scollare,
Spettati da part. spettato, appartenuto . spiccare. Spiccigais n. p. distaccarsi, staccarsi.
Spetterài v. a. sflerntnai, spurgare. Spetto Spiccigais de una cosa, disciogliersi, liberarsi,
raisi, scoberririsi su petttts, spettorarsi, sco spetrarsi da una cosa. - -

prirsi il petto. Spiccigàta, da part. distaccato, staccato, sco -


Spettoramentu s. m. spargamento, spurgazione, lato. Spiccigau de una cosa, disciolto, liberato,
espettorazione spurgo del petto. spetrato.
Spettorati, da part. purgato. In su segundu Spiccu s. m. cumparsa, spicco, risalto, con
signif pestrato M. se verbu. parsa, compariscenza, bella vista, apparisce za,
Spèzia s. f. (T. Filosof ) su chi est asutta de comparìta. -

su generi, e cunteni: asuti a de sei is individuas, Spiccu s. m. planta fruticosa, lavanda, spigo
spezie, specie Po idea, spezie. Po razza, spezie, donestico. (Lavaudala spica. Liun.)
540 SPI SPE

Spicilègiu s. m. (T. Didasc.) titulu de varius Spilurzeria s. f miseria, strettezza, calamità,


liburus de regortas, spicilegio. • grettezza, necessità. - s . .
Spietadamenti avv. spietatamente, senza pietà. Spilurziu, ida agg. si narat di animalis, chi
Spietàu, da agg spietato, fiero, crudele, sna andant perdendu su pilu. Cami spilurziu, cane
turato, inumano. - - - spelato, o quasi spelato. Fig. poberu, bison
Spiffarràu, da agg stravaganti, bizzarru, biz giosu, povero, scarso, spelato, brullo, tapino,
zarro , stizzoso, bisbetico, stravagante, fan Spimpiridài, spimpiridau ec. (t. r.) M. spim
tastico . pirinai . - -

Spiga s. f spiga Spiga scampada de sa treula, Spimpirimadùra s. f sfarinadura, sfarinamento,


vigliuolo. Spiga de mannuga, canna ec. pan stritolatura, stritolamento.
nocchia. Segui sa spiga a is plantas, pannoc Spimpirinài v. a. fai a pimpirinas, sfarinai,
chiare, tagliar la pannocchia. Andai a sa spiga stritolare, sfarinare, tritare, sgretolare, spiccio
andar a spigolare. a - - - - lare, ridurre in bricioli. Po segai a minudu,
Spigadori v. m. e raf spigolatore, spigolistra. sminuzzare, minuzzare, sminuzzolare. Spimpi
Spigadrixis. f. M. spigadori. - - rinaisì n. p. stritolarsi, ridursi in bricioli,
Spigadiura s. f spigolatura. Po sa formazioni sfarinarsi.
de Spigài
sa spiga, Spimpirinàu, da part. stritolato, sfarinato,
v. a.spigatura.
raccoglier le spighe.
spigolare, - -

-
tritato, sgretolato, spicciolato, ridotto in bricioli.
Spigau, da part spigolato. Trigu spigau, chi Po segau a minudu, sminuzzato, sminuzzolato,
hat fattu sa spiga, spigato. In forza di agg. M72l nuzzato. -

spigoso. - - - Spina s. f spina, pruno. Padenti de spina,


Spighisedda s f dim. (dd pron. ingl.) spi spinajo, spineto. Spina de pisci, lisca. Lim
ghetta Fueddendu de mannuga, canna ec. pan piai su pisci de sa spina, diliscare, cavar le
nocchietta. » - - lische a pesci. A spina de pisci, a spinapesce.
Spigoni s. m. stile. Spigoni de quadranti, Spina strum. de ferru po stampai su ferru cardau,
stile, ago. - spina.
Spiliri v. a. pelare, levare, sverre il pelo, zuc Spinàciu s. m planta oleracea, spinace. (Spi
conare, far zuccone. Spiliri v. n. spelare, ſi nacia oleracea. V. Targ.) -

dere il pelo, divenir calvo, o zuccone. Spi lI'ISI


n. p. divenir zuccone, spelarsi. Po segai sa lana Spinachristi s. f planta spinosa, spino da
corone di Crocifissi.
a ispannus, cimare. Spiliri in su giogu, gua Spinapisci, a spinapisci avv. spezia de tessi
dagnar molto nel giuoco, sbusare. dura in is pannus, e in ateras fainas, a spi
Spinu, ia part. pelato, zucconato, spelato, napesce.
divenuto calvo, o zuccone. M. su verbu. Fued Spinazurpa s. f e basapeis, erba, tribolo
dendu de lana, cimato. Trattendu de su giogu, terrestre.

sbusato, spogliato del danaro, - - - - Spindulu s. m. su propriu de tuponella, su


Spilladiira s. f su smuromai, chi fait sa terra tapu de sa sceta, zipolo.
in logu pendinu, frina. - - Spinella s. f bianca, e niedda, le pinne spu
Spilai v. n. e spillais n. p. su smuromai, o calai, rie sotto la coda del pesce tonno.
chi fai a pillus sa terra in lºgu pendinu, fra Spinetta s. f strum. musicali, spinetta.
nare, ammottare, smottare. Trattendu de rocca, Spinettèri s. m. maistu de spinettas, spinettajo.
o perda, sfaldare. Spingardu s. m. pezzu di artiglieria, e strum.
Si f a. (t. r.) spillai s ollu de sa pin
iada, schiumare gli occhi della pentola, levare
militari, spingarda.
Spingenti v. agg. spingente. -

i" scandelle di grasso, o le gocce d' olio dalla Spingiballa s. m. (t. b.) su propriu de bat
pentola, o cavar gli occhi della pentola: Spillai, tiballa, strum. po battiri sa carriga de su can
pigaindi su pillu, o sa mappa, chi si format in noni, rigualeatoo, battipalle.
su latti, binu ec. spannare, levare il panno e Spingidori, ra v. m. e f spignitore, trice.
trattendu de latti si usat ancora, sburrare, le Spingidiira s. f. M. spingimentu .
vare il burro. Spingimentu S. m. spignimento, spingimento.
Spillàu, da part trattendu de terra, franato, Spingiri v. a Spignere, spingere, pignere.
smottato, Spingirisì n; p. spignersi,
Spillau,sfaldato.
da part. fueddendu de s ollu de sa Spinixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) spinuzza.
pingiada, che ha schiumato gli occhi della pen Spinnacciài v. a. (t des usu) spinnacciàu ec.
tolà, o levato le scandele di grasso, o cavato M. spinniai ec.
gli occhi della pentola. Fueddendu de su pillu Spinniadùra s. f. pelatura. Po calvizia, cal
de su latti, binu ec. spannato, sburrato. M. vezza, calvizio.
su verbu. - - Spinniài v. a tirai sa pinna a is volatilis,
spilloncadùra s f scroxoladura, escoriazione, spennacchiare, spennare, pelare, tirar le penne,
scorticatura. - - spiumare. Polimpiai de su pilu unu pillomi già
Spilloncài v. a. scroxolai, scorticare, scoten spinniau, o aterus animalis, " spelare,
nare, levar via la cotenna. Spilloncai unu muru, pelare. Spinniaisì n. p. fueddendu de volatilis,
scrostare un muro. Spilloncaisì su muru, scro
starsi il muro. s -
spennacchiarsi, spennarsi. Trattendu de pilus,
perder i capelli, divenir calvo, calvarsi, spelar
Spilloncàu, da part. scorticato, scotennato. si, incalvire. Spinniai una rosa, spicciolare una
Muru spilloncau, muro scrostato. -
rosa. Spinniaisì fueddendu de floris, spicciolarsi.
spilorceria s. f gretto, grettezza, spilorceria, Spinniapèis s. m. crastapibizziris, ſi
taccagnerìa. -- - si narat po dispreziu a persona vili, pelapiedi,
spilorciu, cia agg avaru, pilorcio, taccagno, pelapolli, spolveramura, saccardello, spulcialetti,
grelio, tapino, spizzecco, guitto. Spinniàu, da part. spennacchiato, spennato,
SPI SPI 54 I

pelato, spiumato, spelazzato, spelato : Fued Spiritu s. m. spirito, e poetic, spirto.


dendu de pilus, spelato, divenuto calvo, cal Spirituàli agg. spirituale, incorporeo.
vato, incalvito. In forza di agg. calvo. Flori Spiritualidadi s. f spiritualità, devozione.
spinniau, fiore spicciolato. Barba spinmiada, Spiritualizzàl v. a. spiritualizzare, rendere spi
barba spelazzata. -
rituale. Spiritualizzaisì n. p. spiritualizzarsi,
Spinnicadùra s. f spiegatura, spiegamento, farsi spirituale.
svoltatura, svoltamento. Spiritualizzamentu s. m. spiritualizzamento.
Spinnicài v. a. spiegare, svolgere, svoltare. Spiritualizzàu, da part, spiritualizzato.
Spinnicaisì n. p. spiegarsi, svoltarsi: Spiritualizzazioni s. f spiritualizzazione.
Spinnicamentu s. m. M. spinnicadura. Spiritualmenti avv. spiritualmente, spirital
mente .
Spinnicàu, da part spiegato, svoltato, svolto. -

Spinosidàdi s. f spinosità : Po difficultadi, Spironciài v. n (t. r ) su bessiri cun impetu,


difficoltà, malagevolezza, arduità, arduo, chi fait s'aqua, o ateru licori de is vasus, schiz
Spinòsu, sa agg. spinoso. Po meda difficili, zare, zampillare, uscir per zampilli, spicciare,
spinoso, arduo, aromatico, assai difficile. scaturire, uscir con forza, scannellare.
Spinta s. f spinta, sospinta, impulso, so Spironciàu , da part schizzato, zampillato,
spignimento, urto, cozzata, cozzo, sospinzione. spicciato, scaturito , scannellato, uscito con
Spinta violenta, spintone. Po incitamentu. M. forza.
Spintu, ta part spinto, urtato, cozzato, so Spisaisì v. n. p. (t r.) M. scappaisi.
spinto . Po instigau, e indusiu, instigato, in Spissu . ssa agg (t de s'usu) fitti, spesso,
dotto, incitato, mosso. - denso, fitto , folto. Decottu, o brodu spissu,
Spiocca: andai a sa spiocca, andai mali sa decotto, brodo corto, carico.
cosa, andar la cosa a bioscio. Spistiddàda s. f corpu de manu aberta
Spiòni s. m. accr. spia manna, spione. Spioni donati a su pistiddu, scappellotto, scoppazone,
de is passus de is aterus, codiatore. Po una colpo dato sulla coppa. Nota. Pare, che scop
spezia de musconi mannu, chi zumiat cun is pazone debba scriversi con doppia z, sebbene
alas, calabrone. nel dizionario d'Alberti sia con z semplice.
Spiràbili agg. spirabile. Spistiddadina s. f scapezzamento.
Spiradèru s. m. (t. r.) M. spiragliu. Spistiddai v. a. (t fam.) segai su pistiddu,
Spiragliu s. m. pezzu de su relogiu, spiraglio. scapezzare, scavezzare. Spistiddaisì v r. sca
Po abertura fatta po donai, sfogu a ita si siat, vezzarsi, scapezzarsi.
sfogatoio, sfiatatoio. Po abertura in porta, o Spistiddau, da part. scapezzato, scavezzato.
ventana po intrai luxi, e aria, spiraglio. Spistoncài v. a. dar dei buffetti. -

Spirài v. n. spirare, morire, esalar lo spirito. Spistoncàu, da part che ha dato dei buffetti.
Fueddendu de bentu, spirare, soffiare. Po in Spistoncu s. m. buffetto. -

spirai, inspirare, spirare. Po acabai, spirare, Spistorài v. a. smozzicare, mozzare, smussare,


finire, terminare. Po passai tempus prefissu, scheggiare. Spistoraisì n. p. scheggiarsi.
scadere, passare. Spistoramentu S. Ilì. Dl.022 (lrno'nto .
Spiràli s. m. revoluzioni in giru, spira, spi Spistorau, da part. smozzicato, mozzato,
rale. Fattu a spirali, fatto a spira, spirale. scheggiato. - -

Spiràli agg. spirale. Spistòru s. m. mozzicone, mozzo, smusso.


Spiramentu s. m. spiramento, soffio, alito. Po sa parti, aundi est su spistoru, mozzamento,
P72022 O .
Spiranti v. agg. spirante. Po moribundu, spi
rante, moribondo. - Spitiri, tu ec. (t. r.) M. spacciai.
Spiràu, da part spirato. Po inspirau, inspi Spitturràda s. f colpu domau a su pettus,
rate. Po mortu , spirato, morto. Su tempus pettata.
prefissu est ispirau, il tempo prefisso è scaduto Spitturrài v. a. donai spitturrada, dare una
ettata .
Spirazionedda s. f dim. (dd pron. ingl.) spi
razioncella. -
Spitturriadamenti avv. spettoratamente.
Spirazioni s. f spirazione, spiramento. Spitturriaisì v. m. p. scoberririsi su pettus,
Spiridadamenti avv. spiritatamente. spettorarsi : -

Spiridadeddu, dda agg dim. (dd pron. ingl.) Spitturriau, da part. spettorato,
spiritaticcio, alquanto spiritato. Spizzai v. a. (t. r.) segai is pizzus, is puntas, ta
Spiridaisì v. n. p. spiritare, divenire spiritato, gliar la punta, o estremità di checchessia. Spizzai is
essere invaso dal " Spiridaisì po grandu casiddus, o is brescas de su meli in su casiddu,
paura, esser " da eccessiva paura, spi smelare leggiermente, tagliar le estremità de favi.
Spizzau, da part. M. su verbu.
ritare. In signif. att. atterrire, incuter terrore,
eccessivo timore. Spizzècu, ca agg avaro, spilorcio, taccagno,
Spiridamentu s. m. spiritamento. stitico, stiticuzzo.
Spiridàu, da part. spiritato, invasato dallo Spizzicadùra s. f. (T. de is Istampadoris)
spirito maligno. “ defettu de caratteri, chi no bessit limpiu,
Spiridàu, da agg. ossesso, energumeno, inde spizzicatura.
moniato. Po impauru, impaurito, intimidito. Spizzuladòri v. m. bezzicante.
Po fantasticu. M. -
Spizzuladùra s. f hezzicatura,
Spiritàli agg. vitali, spiritale, vitale. Spizzulài v. a trattendu de volatilis, chi
Spiriteddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) spiritello, ferint cum su biccu , bezzicare. Fueddendu de
Spiritosamenti avv. spiritosamente, arguta spizzulu donau cun is didus, º". dar
mente, vivacemente, con acutezza, con arguzia, pizzicotti. Su spizzulai de is abis, o espis,
- Spiritòsu, sa agg. spiritoso, vivace, acuto. Trat pungere. Su spizzulai de su priogu, o pulixi,
tendu de binu, o de cuaddu, brillante. nordere, nordicare. Spizzulai sa castangia,
- U u u.
'542 sº Spºi,
castrare, fendere la castagna. Spirzutai po pien di splendore. Pe magnificu, soºvese, ma
pappai lagu, e de mala gana, dentecchiare º
gnifico, pomposo.
ie.ieeliiare, masticacchiare : sbocconcellare, Splèndiri, splendiu.
M. resplenditi. .

spiltuzzicare, Splendori s. m. splendore, risplentimento,


io satirizzai. mangiare a spilluzzico.
M. spizzulais, pari pariSpizzulai
fig. si coruscazione, splendimento.
marat di algunus, chi contrastant inter issus, Splemètica, ca agg. splenetico.
bezzicarsi, bisticciarsi, star punta a punta . Spleni s. m. milza.
Spizztlamentu s. m. M. Spizzulu. n .- 1- Splicàbili agg. spiegabile.
Spizzuluu, da part fueddendº de volatilis, Splicai v. a spiegare, spianare, dichiarare,
bezzicato Po spizzulau cnn is didus, pizzicato. esprimere, esporre, interpretare. Splicai distin
M. su verbu. - - tamenti, sminuzzare, sminuzzolare, spianare.
Spizzuleddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) fued Splicamentu s. m. M splanazioni. -

dendu de volatilis, hezzicatura leggia, Po Splicanti v. agg. spiegante, significante.


arrogheddu de pani, de casu, ec; spilluzzico, Splicativu, va agg. spiegativo, dichiararvo,
frusto. Consumai sa cosa, a spizzuleddu, spara Splicàu, da part spiegato, spinato, esposte,
guai, fare a miccino, adoprºr la cosa con ri espresso, dichiarato. Splicau distintamenti, smi
sparmio, fare a piuzzico. Fai sa cosa a spiz nuzzato, spianato, sminuzzolato.
zuleddu a spizzuleddu, far la cosa a spizzico, Splicazioni s. f spiegazione, spiegamento,
dichiarazione.
a spizzicone . e
Spizzulu s. m. fueddendu de pillonis, beccata, Sploradòri, ra v. m. e f. M. esploradori,
lezzicata, lezzicatura. Spizzulu cun is didus, Splorài, au. M. esplorai.
pizzicottata, pizzicotto Spizzulu de musca, Sploraziòni s f M. esplorazioni.
muschittu, abi, espi ec. puntura Spizzulu de Splumbài v. a distacca su plumbu, spiontbnye.
rana, pibera, pulixi, mordimento, morsicatura, Splumbàu, da part. piombato.
morditura. Basai a spizzulus, baciare a pizzicotti. Spoddiài v. a spandere, spiegare.
Po sa cantidadi, chi si pigat cum is puntas de Spoddiàu , da part. spanto, spiegato.
is didus, pizzico. Po unu pagheddu di alguna Spoderadùra s. f M. spoderamenta. -

cosa, spizzico. Nondi teniri spizzula ; o pm: Spoderài v. a debilitare, spossate, abbatter
pirina, non aver d' una cosa nè lisca , nè le forze . In sensu n. indeboli e, infiav hire,
caſa - - - - infievolire . Spoderaisì n. p. indebolirsi, infiac
Splanadòri v. m. spianatore. Po apparixadori chirsi, infievolirsi.
de camminus, spianatore, -
Spoderamentu s. m. debolezza, fiacchezza ,
Splanadura s. f. apparixadura, spianatura, spossatezza.
spianata, - - - -
Spoderàu, da part. debilitato, spossato,
Splanài v. a. apparixai, spianare, pareggiare. indebolito, infiacchito, infievolito.
Po splicai, spianare , , spiegare , dichiarare, Spoderàu, da agg. frollo, spossato, sforzato,
esporre, interpretare. Splanai is trabalius ismai de' ole. -

taus innantis de dolus poniri a fogu, lastrare. Spògliu s. m. eqòipaggiu, mobilis ec. spoglio.
Splanau, da part. apparivau, spianato, pa Po bottinu de dinai, spoglio di moneta. Po,
reggiato. Po splicau, spianato, spiegato, esposto, preda. M. -

dichiara 'o Spojài v. a. spojai unu bestiri, guastai is.


Splanaziòni s. f spianazione. . pojas, tagliar il lembo, guastar le falde di una
veste .
Splantai v. a. po dispiantare,
tellare, spiantare, applanai, spianare,
rasare , sman
demo
-

Spola s. f. spuola, spola. -

lire. Splantai una domu , diroccare una casa. Spolladori v. m. e raf spºgliatore, trite.
Splantaisi, beniri a s ultima poberesa, spian Spolladròxu s. m. logu po si spollai, spoglionofo.
tirsi, ridursi alla mendicità. Po destruiri de
planta, spiantare. Po sderrexinai plantas, spt
- " s: f spogliamento, spogliattura ,
preda di spoglie.
antare, svellere, dalle radici, sradicare. Spollài v. a. spogliare, svestire, dinudore,
Splantamentu s. m. spiantamento, spianamento, denudare. Spollai nudu, denudare, naelare,
atterramento, eversione. " nudo. Spollai una domu po fura, dare
Splantàu, da part. spianato, spiantato, sman a spogliazza a una casa, rubarla, votarla.
tellato, demolito, everso. Po redusiu. a sa mi Po sdorrobai, predare, derubare, spogliare .
seria, spiantato, ridotto alla mendicità i. alla Po privai, e sprovvidiri. M. Spollaisì v. r.
miseria Po sderrexinau, spiantato, sradicato, spogliarsi. Spollaisì totu , snudarsi, spogliarsi
svelto dalle radici. -
del tutto. Po privaisì. M.
Splantellài, splantellàu, redusiri, e redusiu Spollamentu s. m. M. spolladura.
a s ultima poberesa. M. splantai. - - -
Spollàu, da part. spogliato, svestito, denudate,
Splantellàu, da agg. gente, bisognoso, indi nudato, spogliato nudo, predato, derubato. Po
gente, calamitoso, miserabile, scarso, ridotto privau. M. Mesu spollau, spogliazzato. M, su
alla miseria, spelato, brullo, tapino. verbu. Spollau de totu, scusso.
Splendentementi avv. splendentemente, ma Spollazòni s. f. M. spollamentu. -

gnificamente. - -
Spompa s. f agrumini, pomo d'Adamo,
Splendenti v. agg. splendente, splendido, ma (V. Ronconi Diz. d'Agric. t. I.). -

ifico. - Spondàicu, ca agg (t. de Poesìa) spondaico.


Splendidamenti avv. splendidamente, lauta Spondèu s. m. pei de versu de duas sillabaa
mente , sontuosamente. longas, spondo. -

Splendidèsa s f. splendidezza, lautezza, son Spòngia s. f spugna. Perda spongia, spugna,


tuosità, magnificenza. - - - spongite. Po inali, chi bessit a is cuaddus in is
Splèndidu, da agg. splendido, rilucente, lucido, cambas di asegus, cappelletto.
SPO SPO 543

Spongiadùra s. f su spongiai sa pasta, Spossidiu, ha part. spropiato, spogliato dei


sfrollatura. beni, dispossessato. .

Spongiài v. a. (T. de Panattera) si narat de Spostadura s f spostatura, spostanento, po


sa pasta, chi de pustis ciuèta si spongiat po situra in fallo, collocamento fuor di luogo.
perdiri totu sa corria, e rendiridda morbidis Spostài v. a. bogai de su postu, scostare,
sima po fai is moddizzosus, e gressinus, frollar. cavar dal posto. Spostaisì n. p. spostarsi, sco
la pasta, renderla frolla, spugnitosa, ammol starsi, lasciare il posto.
lirne il tiglio per fare il pan buffetto. Spostàu , da part. spostato.
Spongiàu, da part frollato, reso frollo, Sposu s. m. sposo.
spugntoso. Sprabaxài v. a. (t r. forsis guastau di erbajar
Spongiazzu, zza agg (t r.) si narat de su sp. ) separai de su cumoni de su bestiamini pe
pani spongiau, e moddi, pan buffetto, soffice, corinu unu pegus po derettu feudali de sa pa
pane spugnitoso, assai bucherato. M. spongiosu. stura, segregare un capo di bestiame pecorino
Spongiosidàdi s. f spugnosità. per pagare al Feudatario il dritto della pastura.
Spongiòsu, sa agg. pulmonazzu, si narat de Sprabaxai (t. r.) dissipai, sparzinai, separai de
fruttas casi passadas, spongioso, scemo, in mez pari, sparnicciare, sparpagliare.
zito. Pani spongiosu, pane spugnitoso, buffetto, Sprabaxau, da part che ha segregato dalla gre
assai " gia pecorina un capo di bestia pel dritto feudale
Spongixeddas. f. dim.(dd pron. ingl.)spugnuzza. della pastura. Po sparzinau ec. sparnicciato,
Sponsàlis pl. s. m. promissa de futuru ma sparpagliato. -

trim. sponsali. Sprabàxu s. m. (t. r.) su separai unu pegus


Sponsaliziu, zia agg. M. sposaliziu. de su bestiamini minudu po su derettu baro
Spopulai v. a. spopolare, dipopolare. Spopu nali de sa pastura, segregazione d' un capo di
lais n. p. spopolarsi. bestia pecorina pei dritto feudale della pastura.
Spopulau, da part spopolato. Pagai su sprabaxu, pagare il dritto feudale
Spopulaziòni s. f spopolazione. della pastura con un capo di bestia.
Sporàdicu, ca " (T. Medicu) contrariu di epi Sprana s. f (t. cat.) grandu paura, spantu,
demicu, e si narat de is maladias proprias di algunu azzicchidu, spavento, batticuore, gran paura.
paisu, e regnant in dogna tempus, sporàdico. Fai sa sprama zerriendu : M. spramaisì.
Sporcài v. a. sporcare, bruttare, lerciare, Spramai v. a. (forsis de espalmarse sp.) spa
imbrattare. Sporcais v. r. sporcarsi, imbrattarsi. ventare, sbigottire. Spramai unu a zerrius, spa
Sporcàu, da part sporcato, bruttato, im ventare, sbalordire uno con grida. Spranaisì
brattato, lerciato. - de su plantu, piagnere dirottamente, struggersi
Sporcu, ca agg (t. de s' usu) bruttu, sporco, in lagrime. Spramaisì de sa paura, sbigottirsi
lercio, lordo. del timore. Spramaisì zerriendu, strangolarsi,
Spòrgiu s. m. (T. de Piccaperd.) fabbricu sfiatarsi gridando. Spramaisì de forti dolori,
susteniu de capitellus foras de su muru maistu, spasimar di dolore. -

accollo, aggetto, sporto. Spramàu, da part. spaventato, sbigottito, sha


Sporta s. f sporta Sporta, chi si ponit a is
bestias candu treulant po no pappai lori, cava
" Ml, su verbu. Po paurosu. M.
Sprametàda; M. palmetada. -
-

gnuòlo. Gagl. Sprappeddadiura s f sprappeddadura de cam


Sportixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) spor bas, spaccatura, allargamento di gambe. Sprap
tella, sportelletta, sportellina, sporticella, spor peddadura di ogus, lo sciarpellar gli occhi.
ticciuòla. Sprappeddai v. a. (t. r.) Sprappeddai is ogus
Sportizza s. f dim. (t. r.) M. sportixedda. cun is didus, sciarpellare, arrovesciar le pal
Sportòna s. f accr. de sporta, sportona. pèbre. Sprappeddai is coscias, spaccar le cosce.
Sportulas s. f. pl sportule, emolumenti dei M. i" - - -

Giudici. -

Sprappeddàu, da part. sciarpellato: spaccato.


Sposa s. f sposa. Domai po sposa, o in ma M. su verbu. Ogu sprappeddau, occhio sciar
trimoniu, dare per isposa, maritare. / pellino, scerpellino, scerpellato.
Sposài v. a. pigai maridu, o mulleri, sposare, Spraxidròxu s. f. logu po spargiri roba po
prendere in matrimonio. Sposai v. n. e sposaisì asciuttai, spanditoio, stenditoio.
n. p. sposarsi, ammogliarsi, o maritarsi. " Spràxiri, spraxiu. M. spargiri.
su parri di algunu, sposare il parere, aderire - Spreài v. a temiri spreu , pigai orrori, avere
al sentimento di alcuno , ln Orrore.

Sposaliziu s. m. sposalizio, sposalizia. Spreàu, àda part che ha avuto in orrore.


Sposaliziu, zia agg. sponsalizio, zia. Sprefagliài v. a. sguarniri unu bestiri, scosi
Sposamentu s. m. sposamento. rindi su preſagliu, sguernire una veste della bal
Sposau, da part. sposato. zana, sdrucirne il falpalà, lasciarla senza fregio.
Sposixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) sposina. Sprefagliau , da part. sguernito, fornito della
Sposòriu s. m. (t. sp.) sposalizio. balzana, del fregio. -

Spossài v. a. (t. de s'usu) M. spoderai. Spregiudicai v. a. dissuadere, disingannare,


Spossessài v. a. spodestare, spropriare delle sgannare, cavar d' inganno. - -

cose proprie, cacciar dal possesso. Spossessaisì Spregiudicau, da part dissuaso, disingannato,
v. r. spropriarsi, spogliarsi del possesso. sgannato, cavato d'inganno. ,
Spossessàu, da part. spodestato, spropriato, Spregiudicata, da agg liberu de pregiudizius,
cacciato dal possesso delle cose proprie. spregiudicato, accorto, di liberi sentimenti.
Spossessu s. m. spropiazione, sproprio. Spreidaisì v. r. (t. r.) spretarsi.
Spossidiri v. a. spropiare, spogliar dei beni, Spreidàu , da part. spretato.
dispossessare. Spossidurisì v. r. spropriarsi. Spreizzaisì v. r. lassai sa unandronìa, snighit
U u u 2
-
9 44 SPR SPR

tirsi, spoltrarsi, spoltrirsi, spoltronirsi, lasciar Spronadòri s. m. spronatore, spronante,


stimolante.
la poltroneria: - - - - -

Spreizzati, da part. snighittito, spoltrito, spol Spronai v. a broccare, spronare, pugnere


tronito. collo sprone. Po stimulai, spronare, incitare,
sollecitare.
Sprèmida s. f spremitura. Spronàu, da parte spronato, broccato. Po
spremidura s f premitura, spremitura, smu
gnimento. Po su sforzu, chi faint is pringias in stimulau, spronato, incitato, sollecitato. -

su partu, o chini patit de stitichesa; ponzamento. Sproni s. m. sprone, sperone. Domai sproni,
Sprèmidus s. m. pl contrazioni de is musculus o spronai, dar di sprone, o degli sproni, spro
intestinalis, o de su diaframma, premiti. nare. Po stimulu, sprone, stimolo. Sproni de
Spremimentu s. m. M. spremidura. su cani, e de su caboni, sprone, unghione.
Sprèmiri v. a spremere, premere, smugnere. Po sa punta de prua de is navius de remu,
spremiri v. n. si usat propriamenti po su sfor sprone, becco. Po contraforti de muraglia ,
zaisì, chi fait una pringia in su partu, o chini sprone. Rodedda de su sproni, spronella, stella
patit istitichesa, ponzare, pontare. Spremirisì dello sprone. Gliaga, chi fait su sproni, spro
v. r. incomodaisì, spremersi, smugnersi, strug naja. Maistu de spronis, spronajo, Accirrada,
gersi. Mi seu bastanti spremiu potui, mi sono o puntura de sproni, fiancata. Sproni de cava
abbastanza spremuto, strutto, smunto, incomo lieri, flori, sprone di cavaliere, rigàligo, fior
dato, disagiato per te. Spremiri un arangiu, cappuccio, consòlida reale. T. B.
o limoni, spremere, strizzare un limone, spril proporzionadamenti avv. sproporzionatamente.
lare una melarancia. Sproporzionai v. a bogai foras de proporzioni,
Sprèmiu, ia part spremuto, premuto, smunto, sproporzionare s cavar fuori di proporzione.
strizzato, sprillato. Sproporzionali agg. sproporzionale.
Sprenèticu, ca agg. M. sprenosu. Sproporzionalidàdi s. f sproporzionalità.
Spremi s. m. milza. - -
Sproporzionau, da part sproporzionato. In
Sprenòsu, sa agg (t. r.) chi patit maladia forza di agg. sguagliato, disuguale.
a su spremi, splenetico: Sproporziònis f proporzione, disuguaglianza,
Spresonài v. a. sprigionare, scarcerare, cavar differenza, sguaglio, divario, discrepanza ,
Scatto .
di prigione. - -

Spresonamentu s. m. sprigionamento, scarce Spropositadamenti avv. spropositatamente.


rarnerato . - Spropositài v. a. fai, e mai spropositus,
Spresonàu, da part sprigionato, scarcerato. spropositare, fare, o dire spropositi.
Spreu s. m. ripugnanza, orrore: Spropositàu, da part. spropositato.
Spreziài, spreziau. M. dispreziai. -
Spropositòni s. m. accr. spropositone.
Spricuài, e spriculai (t. r.) corrumpiu de Spropòsitu s. m. sproposito. -

su lat. speculor, aris, M. speculizzai. -


Spropriài v. a. spossessai, spossidiri, alienai,
Sprigaisì (t. r.) miraisì in su sprigu; M. sprigu. spropriare, e spropiare, privare, spodestare ,
Sprigu s. m. specchio, ammiraglio. Mirais, delle cose proprie. Spropriaisì v. r. spropriarsi.
in su sprigu, specchiarsi. Annappai unu sprigu, Spropriamentu s. m. propriamento.
accecare uno specchio. Cristaliu de su sprigu, Spropriàu, da part spropriato, e spropiato.
spera, bambola, cristallo. Sa foglia de stangiu Spropriaziòni s. f. M. spropriu .
aramesturau cun s'argentu biu, chi si ponit Spròpriu s. m. sproprio, spropriazione ,
a su cristallu po " is oggettus, foglia. spropiazione.
Sprotèggiu, ia agg. sprotetto.
Sprigu de s emma de s' anima espress. rust. -

" del cuore. Sprovvidiri v. a. sprovvedere, sfornire, lasciare


Springiài M. sfendiai. sprovveduto. -

Spriogài v. a. spidocchiare Sprovvidiu , la part. sprovveduto, sprovvisto.


Spriogau, da part spidocchiato. Sprovvistu, sta agg sprovvisto, sfornito,
Sbrittadura s. f. scotadura de unu bestiri, Sprugadùra s. f. M. spurgadura,
scollatura. Sprugài, sprugau (t. r.) M. spurgai ec.
Sprittài v. a. scoberriri su zugu, o su sinu, Spruinài v. a limpiai de su pruini, spolverare,
scollare, scoprire il collo, snudare il seno. M. levar via la polvere.
decolleter fr. Spruinàu, da part spolverato.
Sprittau, da part scollato. Bestiri sprittau, " spruppàu. M. spulpai ec.
veste scollata, scollacciata. Spudadùra s. f. (t. r.) M. scupidura.
Sprofundài v. a. dirupare, precipitare, spro Spudài, s u ec. M. scupiri ec.
fondare. Sprofundai v. n. si narat de terrenu, Spudixeddu s. m. dim. t. r (dd pron. ingl.)
chi facilmenti inci calat no essiri ſirmu , M. scupideddu. Spudixeddu di " Cosa
franare, smottare. Sprofundaisì n p. sprofondare, liquida, espress. rust. heddeddu, zinzino.
cadere a fondo, profondare, andar a fondo. Spudu s. m. (t. r. sputum, i) M. scupidu.
Po precipitaisì. M. Po spudu de sangumi. M. sputu.
Sprofundamentu s. m. sprofondamento. Spuglia s. f indumentus, e ornamentus de
Sprofundàu, da ſi sprofondato. Profundu pipìu, chi depit nasciri prossimamenti, corredino.
sprofundau, senza undu, profondo sprofondato, (V: Ortografia classica Italiana).
abisso. Spuligadùra s. f lo spulciare. -

Spromittiri v. a. no manteniri sa promissa, Spuligài v. a spulciare, tor via le pulci. Spa


ligaisì v. r. spulciarsi, torsi le pulci. -

spromettere -
Spuligàta, da part. spulciato.
Spromittiu, ia part, spronesso.
Spronàda s f spezia de batteu , speronara. Spulighittai t. burlescu. M. spuligai.
Popuntura de sproni, spronata. -
Spulpài v. a spolpare, levar la polpa. Spul
- - -
SPR. SPU 545

pai is pilus fig. diradare i capelli. Spulpaisì v. Spurgamentu s. m. spurgamento, spurga


2, lonte ,
r. e n. p. spolparsi, perder le polpe.
Spulpamentu s. m. spolpamento. Spurgau, da part. spurgato.
Spulpàu, da part. spolpato. - Spiuiu, ria agg. burdu, spurio, illegittimo.
Spuma s. f. li b.) M. sguma. In forza de sust. bastardo.
Spumadoreddu s. m. dim (dd pron. ingl.) Spurra s f labrusca. -

setolina, spazzolino, spazzoletta. Spurtidùra s. f. M. spurtimentu.


Spum adòri s. m. " , spazzarola, sco Spurtimentu s. m. mordicamento. -

petta. Spumadori de dentis, spazzolino da denti. Spurtìri v. a. (t. r.) pizziai, pizzicare, mor
Spumadori de zuddas, setola. Spumadòri fattu dicare. Su soli spurtit, il sole scotta, sferza,
de sana, spazzola. Spumadori populiri cuadous, M. pizziai.
brusca. Po struni. de filu de " po puliri Spurtu, ia part. pizzicato, mordicato.
figuras de metallu, grattabuggia. Su puliri cun Spurzigàda s. f. (t. r.) M. bussinada.
custu strum. grattabuggiare. Sputu s m, (t. de s usu) sputo. Sputu ca
Spumài v. a. limpiai cun ispumadori, spaz tarrosu, farda, farfallone, sornacchio, gran
zolare, scopettare, nettare, ripulire con ispaz bioccolo di catarro . Sputu de sanguni, sputo
zola, o scopetta, setolare, nettare con la spaz di sangue. Si custu provvenit de rottura di al
zaròla. Popigai sa sguma a sa pingiada. M. gumu vasu de su pulmoni, emotossìa.
sgumal . -
Squaddigài v. a. (t. r.) dinoccolare.
Spumanti v. agg. spumante, spumeggiante, Squadd gàti, da part. (t. r.) dinoccolato.
schiumante. - º,
Squadernadòri v. m. squadernatore.
Spumau, da part. spazzolato, scopettato, Squadernài v. a furriai, circai is foglius de
setolato. Po sgumau . M. is liburus, squadernare, rivolgere le carte de'
Spumosidàdi s. f spumosità. libri. Po manifestai, squadernare, manifestare.
Spumòsu, sa agg spumoso, schiumoso, spu Po esaminai beni, squadernare, esaminare. Po
meggiante, " ero. Sanguni spumosu, san scungertai, o disordinai, squinternare, scon
gue àfrode , Bonav. certare .

Spuncionàda s. f spuncionada de scuppetta, Squadernàu, da part. squadernato, squinter


bastoni ec. puntata d'archibuso, bastone ec. nato. M. su verbu .
Spuncionài v. a punzecchiare, leggiermente Squàdra s. f. strum. po formai is angulus
p" . Po stimulai, stimolare, sollecitare. rettus, squadra. Essiri a squadra , o foras de
puncionàu, da part punzecchiato. Po sti squadra, essere a squadra, o fuori di squadra.
mulau, stimolato, sollecitato . Bessiri de squadra fig. essiri disordinati, uscir
Spuntàda s. f. spuntada de su soli, levata di squadra, essere sregolato , uscir de' termini.
del sole . Squadra zoppa, strum. po pigai is angulus,
Spuntadùra s. f spuntatura. pifferello, squadra zoppa. Po truppa, o squa
Spuntài v. a segai, o guastai sa punta, spun droni, squadra, squadrone.
tare, guastar la punta. Spuntai is alas, tarpar Squadradòri v. m. squadratore.
le ale. Spuntai, o scomai is arburis, svettare, Squadradùra s. f squadratura. -

tagliar le vette. Spuntai po otteniri alguna cosa Squadrai v. a. fai quadru, squadrare, aggiu
o cun arti, o po forza, sbarbare, spuntarla. star colla squadra. Fig. esaminai minudamenti,
Spuntai su muccadori de is agullas, spuntare il squadrare , esaminar minutamente .
fazzoletto, levar via gli spilli. Spuntai v. m. cu Squadràu, da part. squadrato. Fig. squa
menzai a bessiri, cumenzai a spuntai is corrus, drato, esaminato, considerato.
spuntare, cominciare ad apparire, a nascer le Squadriggiadùra s. f. M. squadradura.
corna. Spuntai de su soli, spuntar del sole. Squadriggiài v. a. sgrussai " sa prima
Spuntaisì n. p. spuntarsi, perdere la punta. Spun borta cun sa seguri, digrossare. Po squadrai. M.
taisì trattendu de binu, infortire, incerconire, Squadriggiàu, da part. digrossato. -

divenir cercone. Squadrignai v. a. (t. cat.) esaminai, consi


Spuntanti v. agg. nascenti, spuntante. derai minudamenti, squadrare, considerare,
Spuntàu, da part. spuntato. Po masciu, spun esalmºnatre mlnutamente .
tato, uscito fuori, nato. Su binu s'esti ispuntati, Squadrignau, da part. squadrato, esaminato,
il vino si è infortito, ha pigliato punta. considerato.
- Spunteddai v. a. (dd pron. ingl.) spuntellare, Squadritta s f dim. pitica squadra de genti
levare i puntelli, -
armada, squadriglia. Po squadra pitica strum.
- Spunteddau, da part spuntellato. squadruccia.
Spuntonàda s. f. colpu de spuntoni, spuntonata, Squadronài v. a. fai squadronis, squadrona
colpo di spuntone. re, ordinare squadroni. Squadronaisì v. r. squa
Spuntoneddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) dronarsi, schierarsi, porsi in ordinanza.
spuntoncello, spuntoncino, spontoncello. Squadronàu, da part, squadronato, schierato,
Spuntòni s. m. arma de ferru longa, quadra, posto in ordinanza. -

e puntuda cum asta, spuntone, spontone. Spun Squadroneddu s. m. dim. (dd pron. ingl.)
toni de cantonada, spigolo della cantonata. squadroncello, squadroneino.
Spuntu, ta agg. binu spuntu, vino infortito, Squadròni s. m. squadrone, banda .
che ha dato la volta, che ha preso punta. Squadru s. m. pisci meda grussu, chi tenit
Spuntu de lingua. M. lingudu. sa peddi aspra, squadro.
Spupillàu, da agg. bessiu de pupillu, spupillato. Squartài v. a dividiri in quartus, squartare,
Spurgadùra s. f spurgazione. dividere in quarti.
Spurgai v. a. (t. de s usu ) sflemmai, spur Squartamentu s. m. squartamento, squarta
gare. Po purgai, 9 impiai. M. tura, squartata, divisione fatta in quarti.
546. SQU STA

Squartarài v. a. (t. cat.) far crepare, abbat dare il tratto, o il crollo alla bilanci... Stadera
tere uno. Squartarai, azzapulai unu a terra, manna, staderone. Maistu de staderas, staderajo.
sbattere uno a terra, stramazzarlo. Squartarai Staderèdda s. f. dim. (dd pron. ingl.) roma
v. n. crepa de feli, crepar di sdegno. Squar medda , staderina.
taraisi n. p. aberririsi,sperraisi, o creparsi , Stadi s. m. state, estate. De stadi agg. estivo.
crepare, scoppiare, spaccarsi, fendersi da per Stadiu s. m. ottava parti de unu inigliu, stadio.
se M. zaccai. Squartarai de fatiga, de troppa Stadu s. m. gradu, stato, grado, condizione.
traballu , crepar di fatica. M. arrebentai. Po dominiu , Stato, Dominio, Signoria.
Squartarau, da part. crepato, sbattuto, ab Stafla s. f strum. de ferru, chi pendit de sa
Battiato, scoppiato, spaccato, fesso. - sedda, staffa . Migias a staffa si narant is chi
Squartau, da part, squartato, diviso in quarti. sunti senza pci, o senza peuncu, calze a staffa,
Squilibrai v. a (t de s usu) sbilanciare, o a staffetta. Po sa gaffa de sa fibbia, staffa.
far perder l'equilibrio. Squilibrais n. p. dili Staffas de ferru, chi stringint su telargiu de sa
brarsi, uscir di lilico, di libramento. stampa, ganozze.
Squilibramentu s. m. sbilanciamento. Staffadòri s. m. (t. sp.) imbroglioni, truffator.
Squilibrau, da part sbilanciato. Staffai v. m. bogai su pei de sa staſſa, stef
Squilibriu s. m. sbilancio. -
fare, staffeggiare. Staſiai v. a. (de estafar sp.)
Squinternai, squinternau M. squadernai ec. imbrogliai, truffare. -

Squisitamenti avv. squisitamente. Staffali s. m. staffile.


Sqisitènzia. M. sqiisitesa. - -
Staffau, da part. staſſato. Po imbrogliau,
Squisitèsa s. f squisitezza, esquisitezza. truffato.
Squisitu, ta agg. squisito, eccellente. Staffèri s. m. serbidori, staffiere, famiglio,
Sramai v. a. segai is ramus, diramare, disra famigliare.
mare, troncare i rami. Staffetta s. f. (t. de s'usu) si narat di omi
Sramàu, da part diramato . ni, chi andat currendu a cuaddu po portai lit
Sregiolai v. a. smattonare. teras, o avvisu, staffetta. -

Sregiolau, da part smattonato. - Staffixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) staffetta.


Sreguladamenti avv. sregolatamente, disrego Stai v. n. stare. Po essiri, o consistiri, stare,
latamente. -
consistere. Po abitai, stare, abitare. Stai bonu,
Sregulai v. a desordinai, disordinare perturbare, star bene, esser sano. Stai firmu, in peis, star
confonder l' ordine. Sregulaisi n. p. disordinarsi. .ſermo, ritto, Po abbarraisi, stare, fermarsi.
Sregulau, da part. disordinato, sregolato, dis Lassai stai, desistere, cessare. Stai chetu, star
regolato. - -- -
cheto. Po apparteniri, stare, appartenere. Plenu
Srexinài v. a. diradicare, disradicare, sradicare. de lassamistais, de fastidius, pieno di lasciami
Srexinau, da part. sradicato, diradicato. stare, di noje. Stai ascurtendu, ascoltare, stare
Stabilèssiri, stabilessiu (t. sp.) M. stabiliri. ad ascoltare. Stai tu per tu , ferriri azza
Stabili agg. stabile, fermo, permanente, du azza, rimbeccare, rimandarsela l'un l'altro ,
rabile, saldo. -
star punta a punta. Stai a sa imperramperrada,
Stabilidadi s. f. stabilità, fermezz - stare a cavalcioni. Stai a s'avvertia, stare all'
Stabilidòri v. m. e raf stabilitore, constitutore, erta. Stai beni trattendu de bistiri, chi arruit
costitutrice. - beni a sa persona, campeggiare. Su bistiri, chi
Stabilimentu s. m. stabilimento. portas, ti stat ineda beni, la veste, che porti,
Stabiliri v. a. stabilire, costituire, statuire, ti campeggia bene indosso. Ti stat, ti derit,
ordinare, deliberare. Po fai prova. M provai. che sa ficca in s egu , ti si avviene come al
Po collocai, stabilire, collocare. Stabilirisì v. r. bue a far santà .
domiciliaisì, fissar domicilio, fermar sua dimora. Stainaisì, stainau ec. (t. r.) M. staniai ec.
Stabiliu, da part. stabilito, costituito, statuito, Stallacaboni, sparai paris, trana. -

ordinato . -
Stallài v. a separai dº su tallu, de su cumoni,
Stabilimenti avv. stabilmente, fermamente. sbrancare, separar dal branco, cavar di branco.
Staccài v. a. staccare, distaccare, spiccare. Stallais , v. r. sbrancarsi, separarsi, allon
Po sceberai, scegliere. Po sculiai, logai de su tanarsi dal branco. Stallai po ghettai s'àncora
culli, staccai unu lepuri de su cuili, scovare, in tempus de bentu forti, stallare, Stallai po
cavare una lepre dal covo. -
sceberai. M.
Staccamentu s. m. staccamento, distaccamento. Stallamentu s. m. si narat de bestias unias
Staccàu, da part staccato, distaccato, scelto, in cumoni, sbrancamento.
Pato , Stallàu, da part. sbrancato, separato dai
“ili s. m. (t. sp.) matassina di cera fi branco, stallato. Po sceberau. M.
lata. V. Franz. alla voce estadal. - - - Stallòni s. m. cuaddu po fai razza, stallone.
stadda s. f (dd pron. ingl.) mangiatoia, Stallu s. m. stallo, stanza, dimora. Po stal
greppia Stadda po retiru de bestias, stalla, lamentu. M.
gagno, Torrai su cuadolu a sa stadda, rimet Stamegna s. f. stamigna.
fe, il cavallo alla stalla. Stadda de bois, bovile, Stanèngia s. f. (t. r.) M. stamegna.
Cuaddu de stadda, cavallo stallo. Piccioccu, Starnini s. m. stame. Stamini de sa vida,
chi tenit cura de sa stadda, stabulario, stal stame della vita. Po algunus ſilus, chi bessint
liere, cozzone, garzon distalla. -
in mesu di algunus floris, stame.
Staddixedda s. f. din. (dd pron. ingl.) stal Stampa s. f. stampa, impressione. Provas de
. stalluccia. sa stampa " corriggiri, bozze. -
º" s. f romana, stadera, bilancia. Su Stampabili agg stampabile.
illoni de sa stadera, il romano Cuna de sa Stampadòri v. m. stampatore, tipografo, im
stadera, lo stilo. Donai saghettada a sa stadera, Pressore. Po strum. de stampai, ſoratoio, e fo:
STA STA 547

ratore. Stampadori de muneda, monetiere, stam Stangiadedda s f dim. (dd pron. ingl.) sta
pator di monete. Po su chi fait istampus, gnatuzza.
foratore. Stangiadùra s. f M. stangiamentu.
Stampadùra s. f foratura, bucatura. Stangiùi v. a. stagnare, coprir di stagno.
Stampai v. a bucherare, bucare, forare, tra Stangiamentu s. m. stagnamento, -

forare. Po imprentai, stampare, imprimere, im Stamgiàu, da part. stagnato, peltrato, coperto


prentare. Stampai de una parti a s'atera, o de di stagno. - -

arti a parti, straforare, traforare. Stampai Stàngius, m. metallu biancu, stagno. Fogliu
laminas de ferrù, o similis, lavorar di traforo. de stangiu battiu, stag :uòlo. Stangiu raffinata
Stampai a medas istampus, e piticus, bucac cun plata, peltro.
chiare, foracchiare, e sforacchiare. Stampai Stagnu s. m. M staniu .
muneda, coniare, improntar moneta, medaglie Stangoni s m. accr de stanga, stangone.
col conio. -

Stangòni s m. strum. po murigai is metallus


Stampàu, da part. bucato, forato, bucherato, iscallaus, e ateras cosas similis, stangone. Sta
sforacchiato. Stampau a medas istampus, bu murigai cun custu strumentu, stangonare.
cacchiato, sforacchiato. Po stampau de parti a Stangu s. m. ( de estanco sp.) Stangu de ta
pati, traforato, straforato; Po imprentau, baccu, appalto di tabacco. Pigai stangu, o ap
stampato, impresso, coniato M. su verbu. paltu de mercanzias, pigliar l'appalto di mer
Stamperia s. f. stamperia, stamparia, ti canzie. (V. Franzios, alla voce Estanco.)
pografìa. Staniài v. n. e stàniais n. p. abbarrais s'aqua
Stampiglia s. f. (t. fr.) caratteri, ch'imitat sa senza curriri, stagnare, fermarsi l' acqua senza
stampa, stampatella, stampatello, formatelto. correre .

Stampixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) bu Staniamentu s. m. stagnamento.


rotino, bucherello. - - Stanianti v. agg. stagnante.
Stampu s. m. forame foro, buco, buca, apertura, Staniàu, da part, stagnato. Aqua staniada
traforo, pertugio, fesso. Stampu de parti a abbarrada, acqua morta, stagnata, ferma,
parti, straforo Stampa prus profundu, che Stànita s. m. aqua " stagno, marese.
slargu, buca. Stampu tundu fattu in sa porta, Staniu mannu, stagnone.
po intrai sa gattu, gattojuòla. Ficchirisinci in Stanti s. m. momentu , stante, punto, mo
su stampu prus piticu po bregungia, ficcarsi in mento. In custu stanti, in questo stante. Stanti
nn forno Stampu po s” ogu de s agu, cruna. de liburus, scaffale, scansìa, ciscranno. Stanti
Circai dogna stampu, cercar ogni buco. Po logu de coxina po poniri platus, rastrelliera scance
tºccultu, appartau, buco, luogo nascosto. Fai rìa. Po stanti de poniri paperis, o scritturas,
stampu, imbrogliai, barcherare, brogliare. Sciri cancello, scancello. Stanti po poniri is platus
dogna stampu, saper ogni traforo a mena dito. po serviziu de sa mesa, chi maraus me a pa
Stampu in forma de nicciu, bugigatto, bugi radora, credenza, credenziera. Po instanti. M.
gàttolo. Stantichì avv. stantechè .
Stanài v. a. bogai de sa tana, cavar dalla Stantissài v. a. fai stantissu, far invietire, far
tana. Stanai v. n. bessiri de sa tana, stanare, divenir vieto, stantìo. Su grandu calori stantis
uscir della tana Trattendu de lepuris, feras ec. sat is ous, il gran calore fa divenire stantie le
scovare, cavar dal covo. ova. Stantissaisì n. p. perdiri sa perfezioni sua
Stanàu, da part. cavato dalla tana, stanato, po troppu tempus, invietare, invietire, divenir
cavato dal covo. vieto, rancido, stantìo, guastarsi per vecchiezza.
Stanavài v. a. (t. r.) distaccai su tanaxi, Stantissau , da part. invietito, fatto vieto, o
spicciolare, distaccar dal picciuòlo. - divenuto vieto, rancido, stantìo. -

Stanavàu, da part spicciolato. -


Stantissu , ssa agg. stantìo, vieto, rancido,
Stanga s. f stanga, sbarra, spranga. Colpu guasto per vecchiezza. Ou stantissu, uovo stantìo.
de stanga, stangata. Stànzia s. f. M. instanzia . -

Stangadùra s f M. stangamentu . Stappai v. a. (t sp.) sturare. Stappais n.


Stangai v. a. accozzai cun istanga, stangare, p, sturarsi, schiudersi. - -

sprangare, sbarrare, abbarrare. Stangai su san Stappàu, da part sturato.


guni, stagnare, ristagnare, strignere, fermare Stari s. m. (t. r.) M. dominariu .
il sangue. Stasi s. f. (T. Gr. Med.) insuperabili resta
Stangamentu s. m. stangamentu de sanguni, gnu de umoris in is vasus minimus de su cor
ristagnamento, ristagno. Po asseguramentu de pus, stasi. - -

porta cun istanga, il fermar la porta con istanga, Stasibois s. m. erba, anònide, natrice, bit
o sbarra . limàca.
Stangiu, da part stangato, sprangato, sbar Stasidùra s. f stracca. A stasidura avv. a stracca.
rafo. Fueddendi de sanguni, stagnato, rista Stasimentu s; m. straccamento. -

gnato, fermato. Stasiri v. a. propriamenti cansai camminendu,


Stanghèri s. m. su chi bendit su tabaccu, ta stancare, fiaccare, straccar camminando. Sta
baccajo, tabacchino, venditor di tabacco. Stan siris n. p. stancarsi, straccarsi.
heri chi bendit a minudu in istanghigliu, ta Stasiu, da part stancato, straccato. In forza
acchino, venditor di tabacco a minuto, in di agg stanco, stracco, lasso, fiacco. -

dettaglio. - - Stasonàbili agg. stagionevole. -

Stanghigliu s. m. stangu, aundi si bendit su Stasonài v. a. stagionare, condurre a perfezione.


tabaccu a sa minuda, appalto di tabacco per Stasonamentu s. m. stagionamento, stagio
rivendere a minuto. -
Puattara . -

Stanghitta s. f. dim. stanghetta. Stasonàu, da part. stagionato.


Stangiàda s. f stagnata. Stasòti s si e taliota fem. nomini de le
548 STA STE

quattro partis de s'annu, stagione. Po tempus Stella s f stella Stella de su sproni, spronella,
simplementi: in cussu stasoni, in quel tempo, stella dello sprone. Po destinu, stella, destino.
in guella stagione. Stasoni malu, stagionaccia. Po asteriscu, stelletta, asterisco stella pleiades,
Stàtica s. f. (T. Didasc.) scienzia, chi mirat e hiades, gallinelle. -

su movimentu de is gravis, Stàtica. Stellài v. a. adornai de stellas una borderia,


Statista s. m. Ministru, chi règulat is affaris stelleggiare, tempestar di stelle. Stellais n. p.
de su Stadu, Statista. - coberririsì de stellas, stellarsi.
Statisticu, ca agg. appartenenti a Statista, Stellàri agg. de stella, stellare.
statistico. -
Stellàu, da part stelleggiato, tempestato di
Statòder s. m. (T. Olandesu) Capitanu ge stelle, stellato.
nerali, Statòder, Ammiraglio. Stelliferu, ra agg. plenu de stellas, stellifero.
Stàtua s. f statua. Statua mala, statuaccia. Stellionatàriu s. m. (T. Leg.) reu de stellionatu,
Statuàli agg. chi appartenit a su stadu, sta stellionatario.
tuale. -
Stellionàtu s. m. (T. Leg.) imputazioni de su
Statuària s. f. s arti de sa scultura, statuaria, propriu delittu fatta de su reu a un ateru,
scultura. stellionato.
Statuàriu s. m. scultori, statuario, scultore. Stellixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) stelletta,
Statuedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) statuetta. stelluzza.
Statùra s. f. statura. De mediana statura, di Stemma s. m. (t. de s'usu) scudu gentiliziu,
mezzana statura . armas, stemma, scudo gentilizio, arme, insegna.
Statutàriu s. m. (t. ital.) compiladori de is Stemperadamenti avv. stemperatamente.
derettus costumalis, statutario. -
Stemperadùra s. f. stemperatezza, stempera
Stàu, da part. de su verbu stai, o essiri, tura. Stemperadura di aria, stemperanza d'aria.
stato, ta. Stemperài v. a. sciolliri cum fluidu, stempe-.
Stavellài, stavellàu. M. scassolai ec. rare, stemprare. Po alterai, alterare, stemperare.
Stavellu s. m. M. scassolu . Po fai perdiri sa tempera, stemperare, levar la
Staulài v. a. si usat fig. po segai, sfasciai, rom tempera; Steamperaisì n. p. stemperarsi , disfarsi,
pere, fracassare. Si ti pigu, ti stàulu, ti sfa alterarsi. Stemperai ghisciu cum apua, intri
sciu sa conca, se ti prendo, ti rompo la testa. dere il gesso. - -

Staulau, da part rotto, fracassato. In forza Stemperamentu s. m. stemperamento. Stempe


di agg. conca staulada, sfasciada, macca, testa ramentu de umoris, discrasia, stemperamento
matta, testa balzana. M. conca. d'umori. - -

Stàuli s. m. solajo. Stemperàu, da part. stemprato, liquefatto, in


Stazionali agg. Cresia stazionali si narat cudda, triso, alterato, smoderato. Po malisanu, stem
in sa quali si faint is istazionis in tempus de perato, malsano. Po senza tempera, stem
giubileu, Chiesa stazionale. - -
Perato. Po stravaganti, stravagante, bizzarro,
Stazionariu, ria agg. si narat de is planetas, bisbetico. -

stazionario, fermo. Stendài v. a. pigai is tendas, stendare.


Staziòni s. f. visita fatta a Cresia ordinada de Stendardèri s. m. chi portat su stendardu,
su Papa po lucrai s'indulgenzia, stazione. Sta stendardiere, pennoniere.
zioni poabitazioni, stazione, abitazione, fermata. Stendardu s. m. stendardo, stendale, pennone.
Stàziu s. m. possessu de campagna propriu Stendenti v. agg. chi stendit, stendente.
de pastoris, tenuta. Po abitazioni de campagna Stendiài v. a. stendere, distendere, estendere,
stazio, abitazione, fermata. -
protendere. Stendiai, stiraisì is brazzus, pro
Stazzu s. m. (T. Tempiesu) forsis de stazio stendere le braccia. Stendiaisì a longu a longu,
ital. ant. M. staziu. prostendersi.
Steatocèle s. f. (T. G. Med.) ernia falsa de Stendiau, da part steso, proteso, esteso,
su scrotu, steatocèle. - prosteso. -

Stebidài v. a. (t. sp.) intiepidare. Stebidai v. Stendidòri v. m. stenditore. -

n. intiepidire. Stebidaisì n. p. intiepidirsi, raſ Stendidròxu s. m. logu po stendiri, e asciugai


freddarsi. roba, stenditoio. -

Stecca s. f o sticca, stecca. Po piegalitteras, Stendimentu s. m. stensione, stendimento, di


stecca da piegare. stendimento. Stendimentu de manu, porgimento
Steddàu, da agg. stellato. M. stellau. Cuaddu di mano.
steddau si narat su chi portat una mancia bianca Stèndiri v. a stendere, distendere. Po esten
in fronti, cavallo stellato, o stellato in fronte. diri, estendere, allargare. Po spargiri, stendere,
Boi steddau si narat su chi tenit sa manta do spargere. Stendirisì n. p. stendersi, distendersi,
minanti pintada a steddus, o siat a mancias pi estendersi. Stendiri sa manu, porgere la mano.
ticas tundas de calisisiat colori, bue indanajalo, Stèndiu, ia part steso, disteso, esteso, sparso,
biliottato. Stentadamenti avv. stentatamente, con dif.
Steddu s. m (t. r.) M. stella: ficoltà. Passaidda stentadamenti, a traballu.
Stegai v. a bogai su legumini de sa tega, bistentare, stare in bistento, in disagio.
sgusciare, trarre dal guscio. Stegai segundu Stentài v. n. patiri, stentare, patire. Stantai
s usu di algunus " staccai sa tega de sa a biviri, stentar a vivere. Stentai a fai una cosa,
canna de sa fà, svellere, trarre i baccelli dal faidda cun difficultadi, stentare a fare una cosa,
gambo. -
durar fatica. Stentai v. a. intratteniri. No mi
Stegau, da part. sgusciato, sbaccellato, tratto stenteis, non mi trattenete. Stentaisì n. p. trat
dal baccello. tenersi, stentare, indugiare. Po imbarazzai, donai
Steganografia s. f. (T. G. Didasc.) s'arti de fastidiu, stentare, recare stento, fastidio. Stentai
scriri, e splicai is cifras, steganografia. -
is pipius cun gioghittus, intertenere, baloccare
STE STE 549

i bimbi. Stentaisì, giogaisì comente is pipìus, Stèrrida s. f strato. Fai, o danai sa prima
baloccarsi. sterrida, fare, o dare il primo strato.
Stentamentu s. m. stentamento. M. stentu. Sterritmentu s. m. lo sternere. Sterrimentu de
Stentau, da part. stentato, trattenuto, indugiato, lettu crispinis, e taulas, lettiera. De carru, strato.
occupato. Fueddendu de pipius, intertenuto , Sterrinai v. a. strumpai in terra, atterrare,
baloccato. -
prostern e, sdrajare, gettar per terra, Po di
Stenteriài v. n. trattendu de beccius, scassolai, stendici in terra, cucciare, distendere in terra ,
imbarbogire. Fig. mai sciollorius. M. sciolloriai. Sternere.
Stenteriàu , da part. imbarbogito. Fig. sciol Sterrinàu, da part atterrato, prosteso, sdraiato,
loriau. M. gettato per terra. Po distendiu in terra, cuc
Stentèriu s. m. delirio, farnetichezza. Po ciato, disteso in terra, -

disattinu . M. Stèrriri v a sternere, Sterriris argiola, aiare,


Stentu s. m. fatiga, difficultadi, stento, fatica, inajare, distendere i covoni Sterriri prima
pena, difficoltà. A stentu, a grandu stentu argola, far la prima afata Sterriri fenù ap
avv. a stento , a grande stento, appena. Po parixau po corcai is animalis, impattare fieno
intrettenimentu, fastidiu ec. M. alle bestie. Lastr. Sterriri a tellas, lastricare.
Stenuài, stenuàu. M. estenuai. Sterriri steras, stofare le stanze. Sterriri mira,
Steppa s. f. pezzu de carretta de cannoni, por mira, collimare. Sterriri su sarmentu, o
fiasca della carretta. Is duus pezzus, chi tenint ateras p" po fai brabauias, coricare, rico
unidas is isteppas, calastrelli. Mi calestrinu. ricare le viti, sotterrare, o propagginare, cori
Stera s. f. ( de estera sp.) stuoja, stoja, e care i tralci.
stoìno da tenere sotto i piedi, o da pavimento. Stèrriu, ia part. ajato, inajato, impattato,
Targ. , stojato, lastricato, collimato, coricato, ricoricato,
Sterài v. a. coberriri cun istojas, o steras, sotterrato, propagginato. M. su verbu.
stuoiare, coprir di stuoie. Franz. Stesiàda s. ſ. stesiada de peis, trettu, distanzia,
Steràu, da part. stuoiato, coperto di stuoie. tratto. De innòi a Oristanis c'est una bona
Stercoraceu, cea agg. de stercu, stercoraceo. stesiada de peis, da quì ad Oristano è un buon
Stercorài v. a. stallare, concimare, letamare, trotto, un lungo tratto.
stabbiare, fare stabbio, ingrassar i campi collo Stesiadùra s. f lontananza, allontananza,
stabbio . allontanamento, discostamento.
Stercoramentu s. m. ingrassamento dei campi. Stesiài v. a. allargai, allontanare, discostare,
Stercorariu, ria agg. cadira stercoraria si dilungare. Stesiaisì n. p. allontanarsi, discostarsi.
narat cudda, chi portat un ovau, o statopu in Stesiamentu s. m. allontanamento, disco
statinento ,
su fundu fattu a posta po is pipius, sedia ster
coratrta. Stesiàu, da part. allontanato, discostato ,
Stercoràu, da part. concimato, letamato , dilungato, -

stabbiato, ingrassato, Stèssiri v. a disfai su tessiu, stessere, disfare


Stercoraziòni s f ingrassamentu de campu il tessuto. -

lassendinci frequentementi su bestiamini, ster Stèssiu, ia part stessuto.


corazione, concime , letame, sta' bio. Stestài, stestàu. M. decapitai.
Stercosciài, stercosciau. M. stercorai. Stètiu, ia part. de su verbu essiri, stato.
Stercosciamentu s. m. M. stercorazioni. Steva s. f (de steva sp.) maniga de s'arau,
Stercòsciu s. m. e strecosciu (t. r.) M. ster stiva, bure, manico dell'aratro.
corazioni . Stibba s. f cantidadi de carradas, bottiune.
Stercu s. m. (de stercus lat.) sterco. Stibbài v. a. (t. sp.) pleniri a stibbu, o ficchiri
Stereografia s. f. (T. G.) s arti de rappre a forza, inzeppare, zeppare, stivare, riempier
sentai is solidus asuba de unu planus stereografia. del tutto, ſi car per forza.
Stereòmetra s. m. (T. G. ) Professori de Stilbàn, da part inzeppato, stivato, riem
stereometria , stereòmetra. - piuto del tutto, ficcato per forza,
Ste e oetria s. f. (T. Geom.) scienzia de is Stibbidùra s. f inzeppamento, stivamento,
dimensionis de is corpus solidus, stercometria. zeppatura, zeppamento.
Stereomètricu, ca agg. stereometrico. Stibbìri v. a. (t sp.) inzeppare, pigiare, sti
Stereotomia s. f. (T. Geometr.) scienzia de pare Stibbirisi, stiparsi, stivarsi. M. stibbai.
su tagliu de is solidus, stereotomìa. Stibbìti, da part. stivato, stipato. Stibbius ind'
Stèrili agg (t. de s' usu) infecundu, sterile, unu cocciu, postus a strintu de pari, stivati
infecondo, bretto. Faisì sterili , insterilire , in un cocchio. Po logu arribbiu de roba, luogo
divenire sterile. stivato di roba. - -

Sterilidàdi s. f sterilità, sterilezza. Stibbu s. m. calca. A stibbu avv. inc est sa


Sterilizzài v. a. (t. de s' usu) fai sterili, genti a stibbu, vi è la gente affollata, in folia,
sterilire , rendere sterile. Sterilizzaisì n. p in a calca, a gran serra.
sterilire, divenire sterile, infecondo, infruttuoso. Stilbilidòri v. m. strum. po stibiliri mesuras
Sterilizzàu, da part. sterilito, insterilito, reso de liquidus, cantu pigat una carrada, unu ba
sterile . stimentu cc. staglio, staza.
Sterilmenti avv. sterilmente, infruttuosamente, Stibilidùra s. f. stazatura.
Sterminadòri v. m. e raf sterminatore, trice. Stibilimentu s. m. M. stibilidura. e

Sterminài, sterminau. M. destruiri. Stibiliri v. a. mesnrai sa capacidadi de unu


Sterniniu s. m. M. ruina. cuponi, de unu bastimentu ec. Jº sciri cantu
Sterrài v. a. abbasciai sa terra, o su terrenu, pigat, stazare, cercar la tenuta d una lotte ec.
sterrare, sbassar la terra. Stibiliu, da part. stazato. - - -

Sterràu, da part. sterrato. Sticca s. f stecca. Sticca de balena, de ven


X x x
550 - STI STI

tagliu, de bigliardu, stecca. Sticca maista, o Stimài v a boliri beni, amare, voler bene.
siat cannitta maista de ventagliu, e sunt is duas Po avvalorai, avvalorare, stimare, estimare,
estremas, stipiti del ventaglio: -
valutare. Po fai contu, stimare, far conto,
Sticcàda s f. (t. r.) Donai una sticcada de avere in pregio,
gorteddu , dare una coltellata, una puntata Stimamentu s. m. stimamento, stimazione.
di coltello. i Slimanti v. agg. stimante.
Sticcàu s. m. (t. r.) imperdau, lastricato, Stimata s. f marca de is gliagas de Gesucristu,
lastrico, seliciato, selciata. M. imperdau. stimate, e stimite. -

Sticchiri v. a. (t. r.) ficcare, introdurre, Stimativa s. f giudizia, stimativa , immagi


Sticchirisì n. p. ficcarsi. Po intromittirisi, ficcarsi, nazione, giudizio.
ingerirsi, intromettersi. - - - - Stimatizzàti, da agg. chi portat is istmatas,
stimatizzato.
Sticchiu, da part. ficcato, ingerito, intromesso. -

M. su verbu . - - Stimàu, da part. amau, amato, voluto bene.


Sticchiredda s. f. dim. (dd pron. ingl.) pic Po avvalorau, estimato, avvalorato, valutato,
cola stecca. starnato .

Sticcu s. m. stecco. Po su sticcu de sa spola, Stimàu, da agg. diletto, amato, benvoluto.


oletto. - Stimaziòni s. f stimazione. M. stima.
Stiddiadùra s. f gocciolattara , gocciamento, Stiunu s. m. (de stimo ital, ant.) estimu,
stillamento, docciatura. estimo, valutazione, avvaloraruento.
Stiddiài v. n. scolai, docciare, gocciolare, Stimuladori v. tn, e ra f stimulatore, trice.
stillare, versare. Stiddiai v. a stiddiai s'arrustiu, Stimulài v. a stimolare, attizzare, incitare -

pilottare l'arrosto. Po proiri minudamenti V. Il. concitare, aissare, affilare.


stillare, piovigginare, spruzzolare. Stiddiai v. a. Stimulanti v. agg. stimolante.
ghettai a gutta a gutta, stillare, versare a goccia Stimulativu , va agg. stimolativo.
al goccia. - - -
Stimulàu, da part. stimolato, attizzato, inci
Stiddiàu, da part. docciato, stillato, pilot tato, aissato.
tato, piovigginato, spruzzolato, versato a goccia Stitmulaziòni s. f stimolazione.
a goccia. M. su verbu. Stimulu s. m. (t de s'usu) incitamentu, sti
Sfiddiu s. m. goccia, i" -

Po su stiddia molo, incitamento, incentivo, attizzamento.


mentu, chi si bit in alguna grutta, gemitio, Stinghirizzu, zza agg. M. suttili
gemitivo. Stiddiu de muru, o teulada sconcia, Stingiri v. a fai perdiri sa tinta, stignere. M.
scoloriri.
gòcciolo, gocciola, gocciolatura -

Stige s. m. (T. Mitologicu) su segundu de Stingu, ga agg (t. r ) M. suttili.


is fluminis infernalis, stige , Stintu, ta part de stingiri, stinto.
Stgiu , ia agg. infernali , stigio, infernale. Stipendiai v. a. stipendiare.
Aqua stigia, o aqua forti, acqua stigia, forte. Stipendiariu, ria agg stipendiario.
Stilettà da s. f. stilettata. - -
Stipendiau, da part stipendiato.
Stilettài v. a pungiri cun istilettu, stilettare. Stipèndiu s. m. (t de s'usu) salariu, stipen
Stilettàu, da part stilettato. dio, salario, provvisione, paga.
Stilettu s. m. stiletto, stilo. Ferriri cun isti Stipulài v. a (T. de is Legistas) stipulare,
lettu, stilettare. Po strum. de is incisoris in concordare, far contratto.
ra:nini , stiletto . - - Stipulanti v. agg. stipulante.
Stiliformi agg stiliforme, sottile come uno stilo. Stipulàu , da part. stipulato.
Stillài v. a. stillare. M. distillai. Po s orinai, Stipulaziòni s. f stipulazione.
e andai de su corpus de is animalis, stallare. Po Stiràbili agg. metallu stirabili, metallo duttile.
fai stillicidiu a alguna parti maladia de su cor Stiradura s f stiratura, stiramento M. sti
ramentu .
pus, docciare, embroccare, -

Stillàu s. m. sa cosa stillada, stillato. Stirài v. a stirare, tirare distendendo. Po


Stillàu, da part. stillato M. distillau. Fued sofisticai, stiracchiare. Stirai (T. Med, ) con
dendu di animali, chi hat orinau, stallato. vellere, stirare, ritirare. Stirai v. a. e n. asciut
M. su verbu. tai, asciuttare. Is camminus sunti stiraus, le
Stillaziòni s. f. M. distillazioni. strade sono asciutte. Stirais, n. p. Cudd' attu di
Stillicidiu s. m. (T.M) stillaziòni de liquori, o aberriri is brazzus, e de s'allonghiai propriu de
di aqua, chi si fait a alguna parti maludia de chini si sciclat, o de chini stat mali sezziu, di
su corpus, stillicidio, embrocca, embrocazione, stendersi, protendersi. Stirais is brazzus, o cam
doccia, docciatura medicinale. Fai, o donai bas po preizza, spoltronire. Stiraisì assolut pro
su stillicidiu, embroccare, docciare, dar la tendersi, distender le cuoia
doccia. Stillicidiu in algunas gruttas, gemito. Stiramentu s. m. stiramento, stiratura . Po
Stilu s. m. modu de cumponiri, stile, stilo. sofisticamentu, stiracchiatura, stiracchiatezza,
Stilu asciuttu, stile asciutto, disadorno. Stilu Stiramentu de brazzus, protendimento.
debili, stile debole, snervato. Po costumini, Stiranti v. a. (T. Med.) chi stirat, chi reti
stile, costume, modo di procedere. Po su pun rat , con vellente,
cioni, cum su quali is antigus iscrienta, stile, Stiràu , da part. stirato. Po sofisticau, sti
racchiato .
Stima s. f stima, pregio, conto. Fai stima,
o contu, fare stima, conto, avere in pregio, Stirinniài v. a. limpiai nn aposentu de sa
in istima . tirinnina, spazzare, levar via le ragnotºle,
Stimàbili agg. estimabile, estimevole, stimabile, nettare, pulire una stanza delle rogne, o ra
Stimabilidàdi s. f stimabilità. gnatele, della tela di ragno.
Stimadòri v. m. e ra f estimatore, trice, sti Stirinniàn, da part. nettato, pulito della tela
matore, trice, che avvalora . di ragno, o delle ragnatele.
STI - sto - - si
Stirongiài, stirongiàu (t. r.) M. stracciai ec. Stoja s. f stuoia, e stoja. Po su fenu de fai
Stirpài v. a. (t de s'usu) stirpare, sterpare, stojas, sala. M. spadula. Stoja de canna sper
sverre; Po destruiri. M. rada, lossia, o cadinu milesu, stuoia di canne
Stirpàu, da part. stirpato, sterpato, svelto. sfesse, o stiacciate. Targ. M. cadinu, o lossia.
Stiticheddu, dda agg dim. (dd pron. ingl.) Po stera, stroja da pavimenti. M stera. Torrai
stiticuzzo.“ -

de lettu a stoja prov. de riccu poleru, di buona


- Stitichèsa s. f (t. de s'usu ) difficultadi di bada essere a delole cappella.
andai de su corpus, stitichezza. Po avarizia, Stoicamenti avv. segundu su pensai de in
stitichezza, secchezza, spilorceria. Istoicus, stoicamente. -
Stiticu s. m. chi tenit difficultadi di andai de Stoicismu s. m. modu de pensai de is Istoicus,
su corpus, stitico. stoicismo.
Stiticu, ca agg. stitico. Po avaru, stitico, Stòicu s. m. Filosofu de sa setta de Zenoni ,
avaro, spilorcio . -Stoico. - a .

Stittàggiu s. m. M. stittamentu. Stòicu, ca agg. stoico. -

Stittài v. a. (de destetar sp.) spoppare, Stojèri s m. su chi fait is istojas, stuoiajo.
divezzare, disusare i bambini dal latte, slat Stola s. f stola. -

tare, tor la poppa a bambini. Po disacco Stolàu, da agg (t. r.) M. scempiau.
stumai, disavvezzare, slattare. Stolondrài v. a. attolondrai, privai de sentidu,
Stittamentu s. m. spoppamento. privar di senso, stupefare, sbalordire, rendere
Stittàu, da part. spoppato. Po disaccostumau, insensato, stupido, stupidito. -

slattato, disavvezzato. Stolondramentu s. m. sturdimentu di animu ,


Stittu s. m. M. stittamentu . stupidezza, stupidità, stupore, sbalordimento,
Stiva s. f pesu postu in fundu de su basti smemoraggine.
mentu , stiva della nave. Stolondràu, da part. stupidito, stupefatto,
Stivài v. a. stivai unu bastimentu , stivare insensato, divenuto stupido, smemorato, stolido.
una nave. Stivaisì n. p. unirisì strintamenti M. attolondrau .
impari, stivarsi insieme. - Stomacàli agg. stomacale, stomachico, che
Stivaleddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) sti conforta lo stomaco. Binu stomacali, vino acco
valetto, calzaretto . e
stante, stomacale, che si confà allo stomaco,
Stivàli s. m. (t. r.) stivale, calzare. Stivali Stonài, stonàu. M. distonai.
a nesu camba , coturno. Stontonài v. a. smemoriai, sbalordire, stordire.
Stivàn, da part. stivato. Stontonai v. n. donai stontunus, barcollare,
Stoccàda s. f. stoccata. barellare, andar barcolloni. - -

Stoccadedda s. f dim. (dd pron. ingl.) stoc Stontonamentu s. m. barcollamento.


catella. -

Stontonàu , da part. sbalordito, stordito. In


Stoccafissu s. m. spezia de salamini, pesce su segundu signif barcollato, barellato, che è
bastone, stoccafisso. andato barcolloni. M. su verbu. -

Stoccazzinu, na agg. chi facilmenti si segat, o Stontoniài, stontoniau. M. stontonai.


si zaccat, o si struncat, troncativo, fragile. Stòntuna stontuna avv. andai stontuna ston
Fig fischida M. tuna propriu de genti imbriaga, barcollare,
Stocchiadòri v. m. artista, chi traballat de tentennare , balenare , traballare, andar lale
stoccu , stuccatore. nando, traballando, o andar a croscio, barcol
Stocchiài v a appiccigai cun istoccu, stuccare, loni, o barcollon barcolloni.
appiccare, o turare con istucco. -
Stòntunu s. m. barcollamento, traballìo.
Stocchiàu, da part. stuccato, o turato con Stoppài v. a. sclavai de una porta sa tanca
istucco. dura, o sa toppa, schiodare, sconficcar la top
Stòcchidu s. m. (t. r) sonu forti. M. zacchidu. pa da una porta. -

Stocchiggiài v. a. stoccheggiare. Stoppàu, da part che ha sconficcato la toppa,


Stocchiggiàu, da part. stoccheggiato. o serratura. M. tancadura.
Stocchixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) Storàci s m. e storaciu arb. storàce. (styrax
stocchetto. officinalis. Linn.)
Stoccu s. m. arma quadrangulari cun punta, Storbài, storbau, storbamentu ec. M. disturbai
stocco, asta broccata. Po spezia de masticu po cun is derivaus .
appiccigai cosas, stucco. Attaccai a stoccu. M. Storbu s. m. sturbo, impedimento, disturbo.
stocchiai. Stoccu de maistu de linna fattu de Storcimentu s. m. storcimento. Po furria
casu, aqua, e carcina bia, màstica, mastice, mentu de fueddus in sensu contrariu, storci
màstico. - -

mento di parole.
Stoffa s f stoffa. Stoffa fatta cun seda, e Stòrciri v. a cambiai in contrariu su significau,
lana, stoffa tramata in seta, e tessuta in lana. interpretai mali, storcere il senso, il significato,
Stogumeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) sto interpretar sinistramente. Po strottovai. M.
marottazo . º º Stòrciu, ia part. storto, interpretato sinistra
Stogumòsu, sa agg (t. r.) di buono stomaco, mente. Po strottovau , M.
mangiatore. . Stori s. m. volat. astore.
Stògumu s. m. (t. sp.) stomaco. Stogumu Stòria s. f storia. Storia de foxili, frottola.
avolotau, stomaco sconvolto. Mi furriat, mi Contai storias de foxili, frottolare, dirfrottole,
avolòtat su stogumu , mi sconvolge lo stomaco. fandonie. Po pintura storica, storia. Po cosa
Furriai su stogunu, fai nausea, o ansia mala, longa, storia.
stomacare, commuoversi lo stomaco, fare sto Storiài v. a. pintai algunu suggettu storicu,
maco, venire a stomaco. Su stogumu plenu no storiare. Po scriri storia , storiare , scrivere
creit su sbumdu, il satollo non crede al digiuno, storia. -

X x x 2
552i SEO - Sinº

a Storiali aggi stariale. . Stracciuleddu si m. dim, ( dd, pnon. ingl. )


Storialmenti avv. storialmente, - piccolo straccio, brandello.
- Storiàu, da part, storiato. Stràcciulu s. m. straccio. Po, arrogu de sa
Storicamenti avv. storicamente. - cosa stacciulada, brandello, brano. No soiri
Stòricu, s. m. scrittori de storia, storico, unu stracciulu, non sapere uno straccio.
storiografo . -
Straccu, cca agg (t. de s' usu ) cansan,
Stòricu, ca agg storico . . -
stracco, stanco. A straccu barattu avv. Dendiri
Storiedda s. º
dim, (dd. pron, ingl.) storietta, a straccu barattu, vendere a vil prezzo, Terrenu,
storiella, storiuzza, coli eto: -
straccu, cansau, terreno stracco, sfruttato afs -

Storiòni s. m. spezia de pisci, storione : faticato. - - -, -

Storixeddu s. m. dim. ( dd pron. ingl.) Strada s. f (t. r.) intrada longa a bingia,
poàna. Cett. . . - - -
o possessu, viottolo. - - -

Storradòri v. m. distoglitore. - Stradài v. a (t. de s'usu) poniri in camminu,


Storradura s. f frastornantento , stoglimento, stradare, avviare , metter in istrada - -.

distornamento, distoglimento, dissuasione, ºl Stradàu, da part, stradato, instradato, a -


farnento . t''a 'o . -

Storrài v. a. frastornare , stornare, sºrre , Stradixedda s. f. dim. (dd pron, ingl, ) stra
distornare, rimuovere , dissuadere , stogliere, detta, viottola. -

distorre, distogliere, svolgere, ritrarre, svoltare. Stradòni s. m., accr. stradone.


Storrai de un' idea, smuovere da un pensiero, Stralutiariu s. m. su paneri, preterito, il se
o idea. Storrais n. p. distogliersi, distorsi, dere, la parte deretana. -

distornarsi, frastornarsi, svoltarsi, ritrarsi. Stragabois s. m. erba, arrestabue.


Po retrattaisi, ritrattarsi, - Stragài v. a. cansai, stancare, spossare, las
Storramentu s. m. M. storradura. sare:
Cars,
straccare.
spossarsi
-
Stragaisi n, p. stancarsi, strac
Storràu, da parti distolto, frastornato, stolto, -

svoltato, svolto, dissuaso, rimosso, ritratto, Stragamentu s. m. spossatezza, straccamento,


distorto. Po retrattau, ritrattato stracchezza, stanchezza. -

Storru s. m. storno, dissuasione. - - -


Stragamullài v. a. (t. r.) imbarazzai, scon
Storsioni s. f (t. de s'usu) aggraviu ingiustu pigliare, trambustare. M. imbarazzai.
impostu a is sudditus, storsione, concussione. Stragapullàu, da part. scompigliato, tram
Storta s. f spezia di ampudda po distillai, storta. bustato. M. imbarazzau.
Straccia s. f. passada di aqua, o de m cun Stragamullu s. m. (t. r.) M stragazzu.
bentu impetuosu, luſera , nodo, o ritroso di Stragàti, da part, spossato, stancato, strac
vento con tuo ve , o pioggia . Proiri a straccia , cato. Stragau de traballu, stracco dal lavoro,
piovere con lifera. - - Stragazzai v. n. (t. r.) fai romuriu, far fra
Stracciàda s. f straccia'ura, stracciamento , casso, ronnore.
Straccia da cun segadura de bistiri , squarciata, Stragazzeddu s. m. dim. (dd pron ingl.),
stracciatura, straccio. Stracciada de frenu , piticu stragazzu, buzzichìo, buzzichello.
sbarbazzata, strappata di briglia - -
Stragazzu s. m. (t. r.) romnriu, romore.
Stracciada menti avv. stracciollamente, a stracci. Stragazzu de peis, calpestìo Stragazzu de medas
Stracciadori v. in. stracciatore - -
personas unidas in truppa, storni ggiata, distortuo.
Stracciadura s. f stracciatura , straccio , Stragnài, stragnàu . M. strangiai. -

squarcio. lºo strappadura, strappamento. Stragi s. m. (de estrago sp.) matania, strage,
Stracciai v. a, stracciare, quarciaº , rom mortalità, macello, uccisione. Po traballu ecces
pere, scerpare, guastare, schiantare. Po strap sivu, e grandu fastidiu . M.
pai de manus, arraffare, accaſare, arraffiare, Stranài v. a sfilare. Stramaisì n. p. sfilarsi.
Strappard mano. Po consumai bestiri logorare. s Po disfai su tessiu, stessere.
Stracciaisi, scervarsi, stracciarsi, logorarsi. Stramancài v. a. malograi, smarrire. M. ma
Stracciamentu s. m. stracciamento. M. strac lograi. -

ciadura. - - Strainancàu , da part smarrito. M. malograu.


Stracciàu, da part. stracciato, squarciato, Stranàu, da part. sfilato, stessuto. M. su
rotto, scerpato, guastato, schiantato. Po strap verbu.
au de manus, arraffato, arraffato, accafato, Stramballau, da agg strampalato.
trappato dalle mani. In forma di ºgg Bestiri Strambeccu, ca agg. stran'o, strano.
stracciau, consumau, veste logora , la era - Strambòticu, ca agg strano, stravagante,
Stracciòni s. m. stracciuloni, stracciatore. Po, strampelato.
straccioni de roba, logoratore, laceratore Stramu, ma agg (t. r.) stram'o.
Stracciu s. m. zappulus, o roba beccia, e Stramudiai, stranudiàu. (t. r.) M. stramudirisì.
consumada de linu, o de lana, straccio, conco. Stramudirisi n. p scoloririsì a facciº po ira,
Stracciu de lezioni, scomizzolo . Po nienti , o sorpresa, cangiar di colore.
straccio, niente. De Iunu burdu si narat fattu Strainuditi , ida part. che ha cangiato di
a straccius, bastardo, fatto a straccio, Stracciu colore, turbato. -

de levanti, bambagello, pezzetta - Paperi de Strangèri s. m. (de estrangero sp.) straniere,


stracciu, cartastraccia, o carta da straccio. forestiere, forcstiero, straniero.
Stracciulài v. a. logorare, lacerare, consu Strangia s. f multitudini de strangius, fore
mare, sbranare. staria, e foresteria.
Stracciulau , da part logorato, lacerato , Strangiai v. a. (t. sp.) allargai, strattallai,
sbranato. - - - -
stranare, straniare, allontanare, alienare, ri
Stracciulàn, da agg mali bistiu, spenna - muovere, scacciare, discacciare. Strangiaisà,
chiato, cencioso, logoro, lacero - n. p. stranarsi, straniarsi, allontanarsi,
- STR STR 555.

Irsi. Strangiaisì de unu, straniarsi , affaticato senza discrezione. Po reprendiu ,


a 'ienarsi. Po faisi strangiu, inforestierarsi, sbarbazzato, bravato, ripreso, cardato. Stra
farsi forestiere. pazzau neudi nomingius, bisticciato, bisticcicato,
Strangiau, da parti stranato, straniato, bezzicato, proverbiato. i -

allontanato, alienato, inforestierato. M. su verbu. Strapazza s. m. insultu, strapazzo, insulto,


Strangiu s. m. passaggeri, ospite, forestiere, strazio, maltrattamento, Fai a strapazzu, fare
forestiero. -
a strapazzo. Cosa de strapazzu, cosa, o roba.
Stràngiu, ia agg. insolitu, stranio, alieno, da strapazzo, .. - - -

inusitato, straniero. Po imprestau, non propriu, Strapuntinu s. n. dim. strapuntino , materas


ma pigau di atera parti, ascitizio, non proprio, sino, materassuccio . - - . . -

preso d'altronde. . Strapuntu s m spezia de matelaſfu, strapunto.,


Strangulài, v. a. strangolare, strozzare. Strascinadura s. f strascinatura. - - - º
Strangulàu, da part strangolato, strozzato. Strascinài v. a portai a strascinu, strascinare,
Straniài, straniàu. M. strangiai . strascicare, portare strasciconi . Strascinais v ..
Straniu, ia agg (t des usu) stranio, alieno, r. propriu de is rettilis, strisciare, strisciarsi, ,
straniero. Po stravaganti, o insolitu, stranio, camon nare striscioni. - - -

stravagante, inusitato. Po imprestau, o non Strascinamentu s. m, strascinamento , stra


propriu , ascrtizio. scinìo .
Stranixeddu, dda agg dim. (dd pron. ingl.) . Strascinàu , da part. strascinato, strascicato.
stranuccio. - - - - - Fueddendu de rettilis , strisciato. --

Strantaxài v. a. rizzare, ergere, sollevare. Stràscinu s. m. stràscico. Portai a strascinu,


Strantaxaisi v. r. rizzarsi. portare strasciconi.
Strantaxàu, da part. rizzato. Strasira s f tempestadi impetuosa cun bentus
Strantàxu, xa agg. ritto, tta . aqua e landiri, neinho, gran rovescio di pioggia
Stranu, na agg (t de s' usu) po nou, con vento e grandine :
insolitu, nuovo, inusitato, stravagante. Po ru Stratagemma s. m. stratagemma , inganno,
sticu, o de pagu cortesia in is maneras suas, astutzia .
strano, ruvido, rozzo, scortese, villano, zotico. Strattaladùra s. f. discacciamento, allontana
Straordinariamenti avv. straordinariamente. mento .
Straordinariedàdi s. f straordinarietà. Stratallài v. a. stranare, straniare , allonta
Straordinariu s. m. currèu, chi no tenit di nare, fugare, scacciare, discacciare. Stratal
determinada, straordinario. Po cosa fatta ſoras lai debuttega is parrocchianus. M. buttega.
de su solitu, straordinario. -

Stratallau, da part stranato, straniato, fu


Straordinariu, ria agg straordinario, estra gato, scacciato, allontanato.
ordinario. Stravacàu, da agg (T. de Stampad.) si narat
Strappàda s. f strappata, stratta, tratto. pagina de stampa trotta, stravacato. e

Strappada de frenu, sbrigliata, sbrigliatura, Stravacciài v. a. malmenare, strappazzare


sharliazzata, scossa, trinciata di briglia, o di Stravacciai unu bestiri, logorare una veste. -

cavezzone Po trattus de corda, tratti di corda. Stravacciàu, da part. malmenato. -

Strappadedda s. f. dim. ( dd pron. ingl.) Stravacciòni s. m. e straccioni, logorator di


strappatella. - . -
('este. -

Strappài v. a estorquere, carpire a forza, Stràvacciu s. m. strappazzo, il malmenare ,


strappare, schiantare, spiccare, pigliar con o logorar la roba. Roba de stravacciu, roba
violenza Strappai de manus, arraffare, arraf. da strappazzo.
fare, arrappare, arrampignare, strappar dalle Stravagantementi avv, stravagantemente, stra
Polſtrar . - - - plarmente . -

Strappamentu S. In. strappamento. Stravaganteddu, dda agg dim. (dd pron.


Strappàu, da part. strappato, estorto, carpito ingl.) stranetto, stravaganteto. -

a forza, pigliato con violenza. Strappau de Stravaganti agg. strampalato, strano, stra
manus, arraffato, arrappato, strappato dalle vagante, stempiato, spropositato, bizzarro, hal
Unan1. - -

zano. Po insolitu, stranio, inusitato. Cerbeddu


; Strapazzàda s. f reprensioni aspra, bravata e stravaganti, cervello eteroclito, stravagante.
riprensione aspra, strapazzo, sbarbazzata. Stravagànzia s. f capricciu stranti, stravaganza,
Strapazzadamenti avv. strapazzatamente. stranezza, strattezza, bizzarrìa, cervellaggine,
Strapazzadòri, ra v. m. e f. strapazzatore capriccio strano. . -

trice, maltrattatore. Po reprensori. M. - Stravài v. a. pigai is travas a su cuaddu ,


i Strapazzai v. a fai pagu contu de una cosa, spastojare, levar via le pastoje.
strapazzare. Po maltrattai, strapazzare, maltrat Stravanadamenti avv. sbalestratamente, incon
tare, straziare, abburattare. Strapazzai s'impleu, sideratamente, avventatamente.
strapazzare il mestiere. Strapazzai unu cuaddu, Stravanadeddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)
strapazzare un cavallo, affaticarlo senza discre avventatello.
zione. Po reprendiri, sharbazzare, bravare , Stravanadiura s. f. avventataggine, spavalderia,
riprendere, cardare. Strapazzaisì v. r tenirisì modo avventato, impeto con isconsideratezza. A
pagu cura, strapazzarsi. Strapazzaisì nendi no stravanadura avv. sbalestratamente. -

iningius, bisticciare, bisticcicare, bisticciarsi, Stravanàu, da agg. chi fait is cosas strava
bisticcicarsi, bezzicarsi, contrastare pertinace nadamenti fendi dannus, sbalestrato, avventato,
mente proverbiandosi, proverbiarsi. inconsiderato, sconsiderato, disadatto.
Strapazzàu, da part strapazzato. Po maltrat Stravasaisì v. n p. si narat de is umoris,
tau, stramazzato, maltrattato, straziato, abbu chi bessint foras de is vasus, stravasarsi. Po
rattato. Cuaddu strapazzau, cavallo strapazzato, bessiri foras de is venas, stravenarsi. - º -
554 STR' STR

Stravasarnentu s. m. stravasamento. stico. Po summu , o troppu mannu s stremo


-
Stravasàu, da part. stravasato, estravasato. sammo , grandissimo. -

Po bessiu foras de is venas, stravenato. Stremessirisì v. r (t. sp.) muoversi tremando,


Stavà su s. m. estravasazione, stravasamento. scuotersi per timore.
Stravàu , da part. spastojato. Streimpada s. f strempada de frenu . M.
Stravenaisì v. n. p. ( T. Med.) bessiri foras strappada. - - - -

de sa vena, strovenarsi, uscir fuori delle vene. Strempiàda s. f. M. strempiu.


Stravenau, da part. stravenato, trapelato fuor Strempiadamenti avv. dispettosamente, con
delle vene . dispetto - -» -
Stravià da s. f straviada de camminu , travia Strempiadòri v. m. e ra. f. M. strempiosu.
mento. Proiri a straviadas, piovere a scosse. Strempiadùra s. f. M. strempiu. -

Po straviadura . M. Strempiài v. n. indispettirsi, fare a malgrado


Straviadura s. f si usat avverbialmenti. Biri, a marcio dispetto. a? - -

o intenditi una cosa a straviadura, de passu , Streimpian , da part indispettito, scorrubbiato.


po accasa, vedere, o intendere una cosa di Strempiòsu , sa agg di pettoso, scorrubbioso,
passaggio, a caso, per incidenza, di rimbalzo, che fa le cose malgrado. a » .
accidentalmente. Po straviu M. Strèmpiu s. m. dispetto. Fai is cosas a strem
Straviài v. a. M. sparagnai . Straviai cammi piu , eseguir le cose con dispetto, a malgrado, i
nu, risparmiar cammino. Straviai su colpu, a narcio dispetto. - , - -

scansare il colpo Straviai de su camminu de Strenu s. n. gesti, gesto. Fai stremus leg
retti, traviare dal retto sentiero. gius, fare atti sconci, gesti scomposti. Po ne
Straviàu, da part M. sparagnau. Colpu stra gessioladi, stremo, necessità . -

viau, colpo scansato. Strepitadòri v. m. schiamazzatore.


Stràviu s. m. risparmio, Strepita v. n. strepitare, romorggiare, fare,
Straviziài v. n. ( t. de s'usu) fai straviziu, e strepito. Su strepitai de is arburis movidus de
disordini in pappai e biri, crapulare, darsi alla su bentu, frascheggiare. Su strepitai de sa
crapula, diluviare, scuſiare, sbasoffiare, pac pudda, schiamazzare. Strepitai de rabbia, de
chiare, mangiare e bere soverchianiente, stra ira, fremer di sdegno.
sbaccaneggiare, gavazzare.Strepitai po allegria b- --- ,
viziare, fare stravizio. -

Straviziàu, da part. dato alla crapula, che ha Strepitanti v, agg strepitante,


mangiato e bevuto soverchiamente, diluviato, Strepitàu,didaarburis,
part strepitato, romoreggiato
sct:ffiato, sbasoffiato, crapulato. In forza destist. Fueddendu frescheggiato. Trattendu
crapulone, diluvione, mangione, terlingatore, de puddas, schiamazzato, sbaccaneggiato, ga
pappatore, pappacchione, pappone, diluviatore. vazzato Ml. su verbo . -

Straviziu s. m. (t. de s' usu) stravizzo, stra Strepiteddu s m. dim. (dd pron. ingl.) chias
vizio, bagordo, crapula, gozzoviglia. solino, chiassuòlo, chiassereli, chiassetto .
Strazzònis s. m. pl. mali di algunus animalis, Strepitosamenti avv. strepitosamente.
còlica. Strepitòsu , sa agg strepitoso, sonoro , rumo
Strebeddài, strebeddàu (t. r.) M. strobeddai. roso, fragoso, fracassoso. -

Strebiri, strebìu. M. strobiri. Strèpitu s. m. ronuriu, strepito, romore,


Streccadùra s. f schiacciatura, schiacciamento, fruscio, chiassata, fragore, fracasso, frastuono,
infragnimento, infragritura. Strecca dura de su busso, chiasso, scoppio, rimbombo Strepitu
nasu, sinità, schiacciatura del naso. Trattendu mannu, schianto. Strepitu continuau, fracassìo,
de fruttas già cottas, chi si streccant, e si pistant, fragore, strepito continuato. Strepitu de is ar.
acciaccatura, ammaccatura. -
buris moviduis de su bentu, frascheggio. Stre
Streccai v. a schiacciare, stiacciare, rompere, pitu po allegria, gavazza, gavazzamento. Stre
infragnere. Streccaisì n p. infragnersi, rompersi. pitu de strumentus militaris po allegria, gazzar
Trattendu de cosas, chi si podint abbugnai, e ra, gazzeria. Strepitu de boxis , fremito. Fai
de fruttas, chi facilmenti si pistant, acciaccare, strepitu , romuriu, confusioni, far chiasso, o
ammaccare. Streccais, pistais n. p. acciaccarsi, gran chiasso, strepitare. Fueddai cun istrepitu,
amantacrarsi , cun calori, far chiasso.
Streccamentu s. m. schiacciamento, infra e Strepu s. m. prus usau in pl. strepus, attrez
gnimento. -
zo, in pl attrezzi, attrazzo. Strepus de cuaddu,
Streccàu, da part. schiacciato, stiacciato, bardatura , bardamento .
rotto, infranto. Nasu streccau, naso camoscio, Stresùra s. f. M. strasura . -

simo, schiacciato. Cerexia, o axina sfreccada, Streulài (t. r.) disordinare. M. treulai.
ciliegia, uva squacquerata, squaccherata, an Strexàju s. m. su chi fait, o bendit istrexu
maccata. -

de terra, tutifigolo, vasojo, stavgli jo, figolo.


Strecosceddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) M. Palitta de lirina potraballai su stregu, stecca
stercosceddu . -

Strexaju de fenu, panierofo.


Strecosciài, strecosciau ec. M stereosciai ec. Strexidira s. f rettrmento, nettatura.
Strecòsciu s. m. M. stercosciti. Streximentu s. m. M. strexidura .
Strecu s. m. (t. r. de undi derivat streco Strèxiri v. a astergere, pulire, nettare, pur
sciai ) M. stercu. are, nondare Po asciugai s'umidu de unu
Strèglia s. f. (t. sp.) M. stella, e is derivaus, ºgu, asciugare, asciuttare. Po limpiai una
Stregliai v. a. (t sp.) riempier, ornar di stelle. gliaga, detergere. Strexirisì v. r. asciugarsi, i
Stregliaisì n. p. stellarsi, riempiersi di stelle. asciuttarsi, nettarsi.
Stregliàu, da part. riempito, ornato di stelle, Strèxiu, ia part asterso, nettato, purgato,
stellato. M. stellau. mor dato. Trattendu de unidu, asciugato, asciut- i
Stremàu, da agg (de estremado sp, ) fanta tato, Fueddendu de gliaga, deterso, sa. t
STR STR 555
Strexu s. m po sa roba, chi si portat in Stringenti v. a. strignente, costrittivo, costrettivo.
viaggiu, o po fai prangiu in campagna, e si Stringidira s. f M. strintura.
milis, fardello. Arregollei su trexu, o sa roba, Stringimentu s. m. strignimento, strignitura ,
e partei, fate fardello, e partite. Strexu de cosirignimento, serramento . Stringimentu de
terra po usu de coxina, stoviglie, stovigli pt. palas, stretta, o strignimento di spalle Strin
Fai o sciaquai su strexu de coxina frighendu gimentu, o serramentu de pettus, difficuitadi
cun su frigadroxu, rigovernare, lavare, nettare de respirai, strettezza di petto.
le stoviglie. Sciaquadura, o lissia de su strexu Stringiri v. a. strignere, stringere. Po apretai,
sciaqualu, rigovernatura. Frigai su strexu, stro e obbligai, astrignere, violentare, obbligare,
finare le stoviglie. Su frigadroxu si est asciuttu, pressare; Stringiris n. p. strignersi, stringersi.
batuffolo, si est isfustu , strofinaccio, e strofi Stringirisì appari de meda genti, affollarsi,
nàcciolo Po su strexu, chi portant a pala is far calca, stare calcatamente. Stringirisi conca
sordaus in s esercitu, bagaglio. Po aterus mo appari, attestarsi. Stringirisì appari, congiu
bilis, o alascias de domu, strexu de terra, o gnersi, accostarsi, avvicinarsi bene.
de fenu ec. utensili. Stringitivu s. m. M. stringenti. Trattendu de
Stria s. f volat. strige. º fasciadura, costrittivo. Fasciadura stringitiva ,
Striadùra s. f solco, scanalatura. chi mantenit beni sa cosa applicada, fasciatura
Striaisì v. n. p. divenire scanalato, striato. costrittiva .
Striàu, da part. (de estriado sp.) striato. Po Strinta s. f. (de strinta ital. ant.) stretta
maladiu de tirisia, itterico. - Essiri a is istrintas, a s estremu, essere alle
Striàu, da agg. striato, solcato, scanalato. strette. Incontraisì a is istrintas, o in grandu
Tela striada, tela scanalata, che ha solchi. perigulu, trovarsi alle strette, ridursi in gran
Stricchiddadùra s. f schizzata, schizzamento, pericolo, all'estremo. Poniri unu a is istrintas,
Stricchiddadura de ludu, schizzamento di fango. in apretu, in perigulu mannu, dare ad uno la
Stricchiddài v. a. (dd pron. ingl.) imbruttai stretta, ridurlo in gran pericolo.
alguna cosa cun particulas minudas, schizzare. Strintu s. m. stretto , stretta , strettezza ,
Stricchiddai de ludu a unu, schizzar il fango angustia , strettura, passo stretto, angusto .
addosso ad uno. Stricchiddai deludu unu be Strintu de mari, stretto di mare. Parenti de
stiri, schizzare il fango ad una veste, impillac strintu , parente stretto.
cherare, imbrattar una veste di pillacchi, e, di Strintu, ta part. e agg. stretto, scrato ,
zacchere, di schizzi di fango. Stricchiddai mi angusto. Gutturu strintu, gozzo strangolato.
nudamenti, sprizzare. Stricchiddai v. n. bessiri fo Strintu appari, affollato. Strintu conca appari,
ras cun violenzia propriu de is liquoris, schizzare. attestato. Po taccagnu, avaru, susuncu . Ml.
Stricchiddau, da part. schizzato. Stricchiddau Strintu avv. a strintu, stretto, strettamente.
deludu, inzaccherato, impillaccherato, imbrat Strintùra s. f strettura, strettezza, stretta.
tato di pillacchere, di zacchere, di schizzi di Striòri s. m. striori de frius a manus, e a
fango. Stricchiddau minudamenti, sprizzato. peis, leggiero stridor di freddo, principio di
Fueddendu le liquoris, schizzato. In forza di brivido, raffrescamento delle mani, o dei piedi.
agg zaccheroso, pieno di zacchere. Sentiri striori de frius, o tremori, imbrividire,
Stricchiddeddu s. f, dim. (dd pron. ingl.) Lastr. sentir brivido. -

piccolo schizzo. Trattendu de ludu, zaccherel Strippaisì v. n. p. smeraisì; strippaisì po unu,


le, zaccheruzza. spararsi per alcuno. M. smeraisì
Stricchiddu s. m. (dd pron. ingl.) si marat Striscia s. f. (t. de s'usu) tira de roba ec.
de particula minudissima de calisisiat cosa, striscia, lista. Striscia pitica, striscetta, strisciuòla,
schizzo Stricchiddu de ludu, pillàcchera, schiz Striscinàda s. f. strisciata .
zo di fango, zacchera. Limpiai de is istrichid Striscinài v. n. camminai frighendu su terrenu
dus de su ludu, spillaccherare, levar le zacchere. comente su coloru, strisciare, volteggiare, carn
Stricciài v. a. disfai sa triccia, strecciare. minare fregando, e stroppicciando il terreno.
Stricciàu, da part. strecciato. Andai striscina striscina, andar striscioni.
" v. a. (t. r.) sbrogliai. M. Po allichi Striscinàu , da part strisciato, che ha cam
diri, sbrigai. M. minato stroppicciando il terreno.
Striggiula s. f stregghia, streglia, e striglia Strissià da s. f. svolta .
Striggiuladòri v. m. stregghiatore. -
Strissiadiura s. f svoltatura.
Striggiuladùra s. f stregghiatura. Po rabbuf Strissiài, au (t. r.) svoltare, voltare. M. smasciai,
fidu, stregghiatura, rabbiſfo. Strobbài, au ec. M. sturbai, storbai.
Striggiulài v. a. stregghiare, stregliare, stri Strobbu s. m. (t. r.) M. storbu .
gliare, " , ripulir colla stregghia. Po Strobeddadùra s. f. (t pop.) sviluppamento,
donai rabbufſidu, dare un rabbuffo, dare una strigamento, sviluppo. -

buona mano di stregghia. Strobeddài v. a. (t pop. ) disimbarazzai, svi


Striggiulàu, da part. stregghiato, stregliato, luppare, distrigare, strigare, ravviar le cose
strigliato, ripulito colla stregghia. - imbrogliate.
Strimài v. a. (t. r.) stringiri, diminuiri, Strobeddàu , da part. sviluppato, strigato.
stremare, scemare, diminuire. Stroburi v. a. spastojare. Po sciolliri M.
Strimau, da part, stremato, scemato, di Stroblu, da part. spastoiato. Po sciortu. M.
minuito . Stroccidòri v. m. contraffattore.
Strimu, ma agg (t. r.) M. strintu. Stroccidùra s. f contraffattura, contraffattezza,
Strinas s. f. pl (de strena ae) mancia, beverag contraffazione.
gio. Strinas, chi si faint a is vetturinus, la buona Strocimentu s. m. contraffacimento.
mano . Is chi si donant a is serbidoris in sa Stròciri v. a. imitai is gestus de un ateru ,
partenza, la benandata. -
contraffare, esprimere i gesti altrui. - . ,
556 STR STR

Stròciu, ia part contraffatto. l


i
macchina, ordigno. Po contrattu, instrumento,
Stroculas s. f. pl (t. r.) M. matracca i
strumento, contratto.
Strofa s. f curba de canzoni, strofa, stanza . l
Strumingiu s m. sconciatura, aborto, abor
l
Strogadùra s. f. scioglimento .. - -
tivo. Po sa creatura nascia poabortu, creatura
Strogai v. a. sciogliere, disciogliere. Strogaisì abortiva, aborto.
n. p. sciogliersi. M. sciolliri . . . Strumpadùra s. f prostrazione, gettamento a
trogàti, da part. sciolto, disciolto. terra, lo sdraiarsi.
strologi v. a esercitai s'astrologia, strolaga Strumpài v. a. ghettai a terra, prostendere,
re , e strologare, predir l' avvenire Po pensai prosternere, prostrare, traboccare, gettare a
suttilmenti, strologare, stillarsi il cervello. Po terra. Strumpai po s' effettu, chi fait su bentu
sciapidaisì, nai perrerias ec. dire scipitezze M. forti, o s'aqua " a is loris friscus, allet
stavellai . tare : S aqua forza da strumpat is loris, la gros
Strologau, da part. strologato, strolagato. sa pioggia alletta le biade. Strumpai in terra
Strologia s. f. M astrolºgia, cun impetu , e casi foras de sentidu, stramaz
Stròlogu s. m M. astrologu - a
zare. Strumpais v. r. prostendersi, prosternersi,
Stròlogu, ga agg M. sciapidus stavellau . distendersi in terra, dispianarsi, sdraiarsi sul
Strò nbulus pl. andai stronbulus strombulus pavimento, giacere salrajone. Strunipaisì in terra
propriu de genti imbriaga, barcollare, talentre, o in lettu, porsi a giacere in terra, in letto, giacersi,
tentennare, andar barcolloni, o barcollon bar fermarsi in letto, stare in cuccia.
colloni. Struupas: pigai a strumpas, lottai cun is
Stronadùra s. f. M. stronamentu . -
brazzus, fare alle braccia, fare alla lotta, iot
Stronài v. a. sturdiri, stronai sa conca , in tare. Pigaisì a strumpas, raggavignarsi, aggrap
tronare, stordire, sbalordire, intenebrar la te parsi contorcendo la persona . -

sta, offender l' udito con romore.


soverchio
Stronamentu s. m. intronamento, stordimento,
" da part. prosteso, p", dispia
nato, sdraiato sul pavimento, disteso in terra.
intronatura. Stronamentu de conca, scollamen Strumpau in terra de bottu, e casi senza sen
to di testa. - -
tidu, stramazzato. Po corcau simplementi, gia
Stronàu, da part. intronato, stordito, intene cente, giaciuto. Loris istrumpaus, i veie allet
brato. Stronau a conca, scrollato alla testa . tate , traboccate. Abbarrai strumpau , stare
Strossa s. f. po massacru, strage, mortalità, sdraione. -

macello, uccisione. Strossa di aqua (t r.) Strumulài, strumulati, strumulu ec. M. strum
acquazzone. Proiri a strossa, a diluviu, dilu bulai ec.
viare, piovere a trabocco, piovere strabocche Strancàda s. f. M. struncadura.
volmente. Struncadamenti avv. troncatamente. Po arro
Strossài v. a. (t. sp.) strangulai, strangolare, gantementi. M.
strozzare . Struncadùra s. f stroncatura, stroncanento,
Strossàu, da part. strangolato, strozzato. .. troncatura, troncamento , mozzameisto, smusso.
Strottoxài v. a storcere, svolgere. Po disfai Fueddai a struncadura, parlare arrogantemente.
is filus de una funi, cordi la ec. strºfolare, Struncài v. a. (t. sp.) troncare, stroncare,
di fare i trifoli. Strottoxaisì n. p. storcersi, mozzicare, sintassare, smozzicare. Po separai
svolticchiarsi, svolgersi. . . . interamenti sa parti de su totu , comenti sa
Strottozàu, da part. storto, svolto, svolticchiato. conca de su bustu , mozzare. Struncai algunu
Strugnadùra s. f asprezza di trattare. membru de su corpus, mutilai, mozzare, reci
Strugnài v. n. far broncio. -
dere, mutilare, troncare. Struncai is fueddus,
Strugnu, gna agg. burbero, aspro, ruvido nel mozzare, smozzicare le parole. Struncai una
traltare. conversazioni , mozzare un discorso. Struncaisì
Strunadùra s. f aborto, sconciatura, sper v. m. p. troncarsi, mozzicarsi, stroncarsi.
dimento . Strancamentu s. m. M. struncadura.
Strumaisì n. p. abortire, sconciarsi, disper Struncau, da part. troncato, mozzato, stron
dersi, sperdere la creatura, abortare. Fueddendu cato, smozzicato, smussato, mutilato. In forza
de bestia, aortare, sperdere il feto; di agg. mozzo, smusso.
Strumàu, da part. abortito, sconciato, ahortato. Strunciài v. a ributtare, sgridare, riprendere.
Strumbulàda s. f. puntura de strumbulu, Strunciàu, da part. sgridato, ripreso, ri
buttato.
puntura collo stimolo, frugata col pungolo. Po
ingitamentu, stimolo, sprone, incitamento. - Strùnciu s. m. sgrido. M. reprensioni.
Strumbulài v. a. pungiri cun su strumbulu, sti Strunzixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.)
molare, pungolare, frugare col pungolo, Strun stronzoletto, stronzolino. -

buiai su molenti, cacciar l'asinello, stimolarlo. Strunzu s. m. stronzo, strinzolo.


Strumbulai unu a operai, far frullare uno. Struppiadainenti avv. storpiatamente, storta
Strumbulàu, da part pungolato, stimolato, mente, stroppiatamente.
frugato col pungolo. - Struppiadòri v. m. storpiatore.
Strùmbulu s. m. pungiglione, pungolo, sti Struppiadina s. f storpiatura, stroppiatura.
molo. Po stimulu. M. Strumbulu cun spina, e Struppiài v. a. (t sp.) storpiare, stroppiare,
palitta, ralla. V. Gagl. - mutilare , guastar le membra. Struppiai sa
Strumentàli agg strumentale, instrumentale. minestra prov. scuncertai, sconciai s aſſari,
Strumentalmenti avv. strumentalmente. avviluppar la Spagna, sconcertare ogni cosa,
Strumenteddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) metter la confusione, impedire, storpiarla cosa.
strumentino . Struppiai is terminus, storpiare, corrompere le
Strumentu s. m. strumento, stromento, in stru parole, alterarle. Po sconciai. M. Struppiaisì n.
mento, stormento. Po macchina, strumento, p. dilaccarsi, storpiarsi, dilacerarsi, sbranarsi.
STR STU 557

Struppiamentu s. m. storpiamento, stroppia Stufa s. f stufa, caldano, scaldatoſo. Po


Rmento, logu calenti de sudai, sudatorio. Maistu de stu
Struppiàu , da part. storpiato, stroppiato, fas, stufi juòlo, stufajòlo.
contratto, mutilato, rattrappato , rattrappito, Stufadura s. f stufatura.
rattratto. Struppiau in sa persona, contraffatto. Stufai v. a. stufare, lavare nella stufa. Po
Po arruinau. " beniri a fastidiu , stufare, infastidire, venir a
Struppìu s. m. storpio, stroppio. fastidio. Stufaisì n. p. stufarsi, chiudersi nella
Strùscia s. f. lo svolazzare, l'andar vagando. stufa.
Andai de struscia, scorrere la cavallina, andar Stufau s. m. stufato, carne stufata.
vagabondo, svolazzare. Stufàu, da part. stufato. Po infastidiu , stu
Strusciài v. n. andai de struscia, andai fato, stufo, infastidito.
perdendu su tempus per is cantonadas, scor Stufiglia s f (t. sp.) M. fogonittu de calen
rere la cavallina, far il perdigiorno, lo spazza tai is Deis .
contrade, svolazzare, vagabondare. Stufixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) stufetta.
Struscianteria s. f passatempus, intretteni Stuggiài v. a conservare, serbare, tener in
mentu oziosu e vanu, trastullo, passatempo, custodia, custodire.
intertenimento ozioso, vagabondità. Stuggiàu, da part. conservato, serbato, custo
Struscianti v. " e sust. troppu donau a su dito, tenuto in custodia .
spassiu , vagabundu , perditempus, vagabondo, Stùggiu s. m. stuccio, astuccio. Stuggiu di
perdigiorno, spazzacontrade. agus, agullas, biccu ec astuccio, stuccio, ago
Strusciàu, da part, che ha svolazzato, che è rajo, buzzo, bocciuòlo degli aghi. Stuggiu de
andato vagabondo in quà e là, che ha scorso pinnas de scriri, pennajuòlo. Stuggiu de lapis,
la cavallina. matitatojo. Stuggiu de tassas, busta di bicchieri.
Struttùra s. f costruzioni, struttura, costru Stuggiu di agus po usu chirurgicu, cannello per
zione. Po ordini, disposizioni, struttura, ordine, gli aghi. Stuggiu de cappeddu, cappelliera .
disposizione. Muraglia de struttura antiga, mu Stuggiu de cuglieras, cucchiaiera : de furchittas,
raglia d' antica struttura. - forchettiera. Stuggiu de liburu, busta di libro.
Struvina s. f padenti di arbureddas, bosco Stuggiu de pettinis, pettiniera.
di stipa, di macchie, e scopeti. Targ. landa. Stula s. f campu messau, in su quali inc est
(V. Dizionario ragionato ed universale d' Agric. ancora su fenu, stoppia, stoppione, seccia.
Edizion. di Padova 1819 tom. 15.) Stumbài v. a. stumbàu ec. (t. r.) M. storrai.
Struzzu s. m. volat. struzzo, strizzolo. Stumponài v. a. (t. fam.) occultai o imbaraz
Stua s. f. (t. r.) M. stula. zai una cosa, chi s' incontrat cun istentu , in
Stuài v. a. (t. r.) aggiudai algunu a scarrigai grottare una cosa , occultare, sofficcare Stum
unu pesu di appizzus, scaricar, aiutar uno ponaisì n. p. occultaisì , nascondersi, sofficcarsi.
a deporre il carico. Stuaisì v. n. p. scarrigaisì Stumponàu , da part. nascosto, occultato,
de su pesu, scaricarsi, posare, deporre, sporre ingrottato.
il peso, porlo giuso. Stupendamenti avv. stupendamente. -

Stuàu, da part (t. r.) scarrigau, scaricato, Stupendu, da agg. (t. de s'usu) maravigliosu,
posato, che ha deposto il peso. stupendo, maraviglioso, prodigioso, sorprendente.
Studa s. f. (t. r.) no ſi studa o spera, Stupidèsa s. f macchiori, insensatezza, stu
no donai tempus, non poter dire mesci, non dar pidezza, insensataggine, stoltezza.
tempo al tempo. Stùpidu, da agg stupido, insensato, disennato,
Studàbili agg. spegnibile. disensato, stolto.
Studacandèlas s. m. spegnitoſo. Studacandelas Stuponaisì n. p. (t r.) bessiri de unu logu
(t. r.) maniposa, chi bolendu studat sa candela, cun impetu, propriu de is avversarius in gherra,
farfalla M maniposa. o de is ladronis acuaus po assaltai genti, sboc
Studadòri v. m. spegnitore. care, uscir fuori con impeto.
Studài v. a. estinguere, smorzare, spegnere. Stupòri s. m. (t. de s'usu) Sturdimentu di
Studai is passionis, ammortare, ammorzare, animu po cosas maravigliosas, stupore.
estinguere, spegnere, rintuzzar le passioni. Stu Stuppa s. f. stoppa. Stuppa grussa, cal » chio.
daisì v. n. p. ammortirsi, spegnersi, ammor No accostai sa stuppa a su ſogu, non metter
zarsi, estinguersi. l'esca vicina al fuoco. Tappai cun istuppa,
Studamentu s. m. spegnimento. stoppare, riturar, con istoppa,
Studàu, da part. spento, smorzato, estinto. Stuppài, stuppàu. (t. r.) M. stappai.
Trattendu de passionis, ammortato, ammorzato, Stuppòsu , sa agg stopposo.
estinto, rintuzzato. - Stupradòri v. m. stupratore.
Studiàbili agg. studiabile. Stuprài v. a. svirginai, stuprare, e strupare,
Studiài v. n studiare. Studiai sa lezioni v. a. deflorare, disfiorare, sverginare. Stuprai pic
studiare la lezione. Po industriaisì, studiarsi, cioccus, stuprare, sbolzonar ragazzi.
affaticarsi, industriarsi. Stupràu, da part. violato, sverginato, disfio
Studianteddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) sco rato, deflorato, stuprato.
laretto, scolarino. Stupru s. m svirginamentu, stupro, e strupo, sver
Studianti v. m. scolaro, studente, candidato. ginamento, disfioramento, deflorazione (Strupo,
Studiàu, da part. studiato. e strupare son voci toscane contadinesche.)
Studiosamenti avv. studiosamente. Sturbadòri v. m sturbatore, disturbatore,
Studiòsu, sa agg, studioso. Sturbài v. a. sturbare, impedire, disturbare.
Stidiu s. m. studio, lo studiare. Is istudius Sturbamentu s. m. sturbamento ,
liberalis, i liberali studi. Po diligenzia, studio, Sturbàu, da part. sturbato, disturbato, in
cura, diligenza. Po aposentu de studiu, scrittoio. pedito. - -

Y y y
553 ST3 SVA

Sturbu s. m. sturbo, disturbo, Poniri starbu, rare, sgombrare una casa. Po bogni de sa va
dare sturbo, impedimento, impedire. - ligia , svaligiare. Po spollai algunu cun violen
Sturdidamenti avv. storditamente. -
zia de is cosas proprias, svaligiare.
Sturdimentu s. m. sbalordimento, storditezza, Svaligiata, da rt. svaligiato, cavato dalla
stupidezza, attonitaggine, stupore. Po priva valigia. Po spollau violentementi, svaligiato.
zioni de sentidu, stupore, stupidezza, stupidità, Domu svaligiada, casa sgomberata, sgombrata.
intormentimento, smemoraggine, sbalordimento, Svanèssiri v. n. svanire, sfumare, dissiparsi.
smemoramento. Po stronamentu de conca, intro Po svaporai. M. -

namento, scrollamento di testa. Svanèssiu, ia part. svanito, dissipato,


Sturdiri v. a. fai abbarrai spantau , estaticu, Svanimentu s. m. svanimento . -

incantau, stordire, sbalordire, stupefare, instu Svaporàbili agg esalabile, evaporabile, sva
pidire, sbigottire, empiere di stupore, far rima porabile, vaporabile.
nere attonito, sbalordito. Po privai de sentidu, Svaporài v. a. esalare, evaporare, svaporare,
intormentire, stordire, stupefare. Sturdiri sa vaporare, spirar vapore, spargere vapore, sfu
conca, scrollare, assordare, intronare il capo. mare, dissipare i vapori. Svaporai v. m. trat
Sturdirisì n. p. stupefarsi, stordirsi, stupidire, tendu de pampa, calori, o flamma de fogu,
empirsi di stupore, divenire stupido, rimanere svampare, sfogar la vampa, svamparsi. Trat
sbalordito. -

tenda de liquoris, sfumare, svanire, esalare ,


Sturdu, da part. stordito, stupefatto, sbalor svaporare.
dito, stupidito, attonito, intormentito, assorda Svaporamentu s. m. svaporamento, esnlamen
to , intronato. to, evaporamento, esalo, sfumanento, esalazio
Sturnadùra s. f. lo svitare. ne , svaporazione, svapore. -

Sturnài v. a. svitare, scommetter le cose fer Svaporanti v. agg. svaporante, sfumante -


mate colla vite. -

vaporante.
Sturnàu, da part. svitato. Svaporàti, da part. svaporato, evaporato,
Sturridài, sturridau. ec. (t. r.) M. sturrudai. sfumato. Po svanessiu, svanito.
Sturru s. m. volat. stornello. Sturru nieddu , Suattu s. m. soatto , sovatto, sovattolo.
stornello nero. Sturru pintu, stornello picchiato, Suavementi avv. soavemente, pianamente ,
o picchiettato. Cett. quietamente, amorevolmente, pazientemente.
Sturrudài v. n. starnutare , starnutire. Medi Suàvi agg soave, Poliggeri, soave, leggiero,
camentu po fai sturrudai, starnutiglia, star piacevole. Po moderau; passu suavi, passo soave,
nutatorio. moderato, piano. Po benignu, soave, benigno.
Sturrudamentu s. m. starnutamento, starnu Suàvi avv. M. suavementi. Po addasiu, ada
tazione . gro, soave. -

Sturrudàu part neutr. starnutato. Suavidàdi s. f soavità, dolcezza, benignità.


Sturrùdu s. m. starnuto, sterrato. - Suavisài v. a. soavizzare, raddolcire, render
Stuttùrai v. a. (t. r.)troncare. Stutturai in SOdV'e , -

mesu, troncare in mezzo. M. struncai. Suavisàu , da part. soavizzato, raddolcito.


Stutturàu , da part troncato. Suba, e asuba avv. e prep. sopra, sovra,
Stutturigài v. a. (t. r.) segai su zugu a sù, addosso, sul dosso. Asuba mia, asuba de
un' ampudda, sboccare un'ampolla. issus, addosso a me, sul mio dosso; addosso a
Stutturigau, da part. sboccato . loro, si di loro: Carrigai asuba, poniri asuba
Stuviolài ec. v. a. (t. r.) M. stuvionai. de su dossu, addossare, porre addosso,
Stuviòlu s. m. M. stuvioni. Subalternài v. a. fai " subalternare.
i Stuvionài v. a. (t. r.) forare, bucare, per Subalternàu, da part. subalternato.
tugiare, perforare. Subalternu, na agg. inferiori, subalterno,
Stuvionàu , da part forato, pertugiato , subordinato, dipendente, inferiore.
bucato, perforato. Subbissài v. a. sprofundai, subbissare, spro
Stuviòni s. m. (t. r.) foratura, pertugio, ondare, rovinare, mandare in precipizio.
buca, fesso. Subbissamentu s. m. subbissamento.
Su, sa, artic. m. e f il, lo, la : plur. is, Subbissàu , da part. subbissato, rovinato,
i, li, gli, le. Articulu plur de Logudoru, sos, mandato in precipizio.
sas. , Nota. E' chiaro, che l' articolo sardo Subbressàda s. f soppressati. Subbressada de
provviene dal pronome latino sus, sa, son; Bologna, mortadella. Subbressada a sa Milanesa,
sos, sas, sa ora già antiquato, ma uso a cervellata. Subbressada prus grussa e cotta,
tempi di Ennio di Lucilio e di Plauto in luogo salsicciotto,
di is, ca, id, eos, eas, ea. In prova di ciò si Subbrossa s. f si narat de cosa imboddiada,
recano alcuni esempi di Ennio, che cita Pompeo chi posta asutta de cappa, o pastranu fait
Festo: At tat, non ut sum, summam servare suma, fagotto, pacchetto. Fai subbrossa, o
decet rem: De Verb. signif pag. 455. Ncc sti a far fagotto, o sona.
quisquam Philosophiam in somnis vidit unquam, Sulentu s. m. (t. r.) maladia de cuaddus,
priusquam sam discere capit. ibid. Dum censent ch' est una spezia di asma, bolsaggine, bulsino ,
terrere minis, ho tanturve sos: ibid. Virgines l'olsina Cuaddu chi patit su subentu, cavallo
nam sibi quisque Romanas habet sas. Ibid. bolso. Trattendu di omini, asmatico, alenoso,
Su pron. ciò, quello . Su chi, ciocchè. Su ſlnsante. -

chi naras, ciocchè dici. Su chi bolis, ciò che Subercài v. a. e n. soperchiare, soverchiare,
vuoi. Su indicat ancora persona: chini est su sopravanzare , avanzare .
chi t hat saludau ?, chi è colui, che ti salutò º Subercamenti avv. soperchiamente,
Svaligiai v. a. svaligiai una domu bogaindi Subercàu, da part. soperchiato, sopravanzato,
totus is mobilis po cambiai domiciliu, sgombe soverchiato.
SU 3 SUB 559

Subercu s. m. soperchio, soverchio, superfluità, Subraccèlu s. m. sopraccielo. Subraccelu de


avanzo. Su subercu segat su cobercu prov. su su lettu, cielo del letto, sopraletto. Subraccelu
ch'est troppu est troppu, il soperchio rompe de papaglioni, cappelletto.
il coperchio, ogni troppo è troppo. Subraccitài v. a. sopraccitare, sopraccennare,
Subercu , ca agg. soperchio, soverchio, ecces soprallegare.
sivo, superfluo. De subercu avv. di soperchio. Subraccitàu, da part. sopraccitato, sopralle
Subitamenti avv. subitamente, subito. gato, sopraddetto - predetto , sopraccennato,
Subitanamenti avv. improvvisamenti, subita soprammentovato.
namente, in un tratto. Subraccoberta s. f subraccoberta de is litteras,
Subitàneu, ")agg. repentinu, subitaneo, su sopraccoperta, sopraccarta, coperta d'una lettera.
Subitànu, na V bitano, improvviso, repentino. Subraddòda s. f sopraddota, sopraddote,
Sùbitu avv. subito, subitamente, immantinente, corredo, dònora, paraferna.
incontanente, tosto. Subitu de bottu avv, di Subraddodài v. a. M. subraddotai.
botto, di brocco, di subito. Subraddorài v. a raddoppiai sa doradura,
Sublimài v. a. (t. de s' usu) inalzai, subli sopraindorare, raddoppiar l'indoratura.
mare, innalzare, randire, far sublime. Po Subraddoràu, da part. sopraindorato.
raffinai distillendu, sublimare, raffinare per di Subraddotài v. a. sopraddotare, dar so
stillazione. praddotè.
Sublimamentu s. m. sublimamento. Subraddotàli agg. sopraddotale:
Sublimau, da part. sublimato, elevato, raf Subraddotàu, da part. sopraddotato.
finato. Subrafacci s. f soprafaccia, superficie,
Sublimaziòni s. f elevazioni, sublimazione, Subraffilu, s. m. o cosidura a subraffilu, so
elevazione. Po distillazioni, sublimazione. pragitto: Cosiri a subraffilu, cucire a sopragitto.
Sublimementi avv. sublimemente, altamente. Subraffini agg.
Subraffnu, ") sopraffino, sopraffine.
Sublimi agg. altu, sublime, alto, eccelso. -

Sublimidàdi s. f sublimità, elevazione, ec Subrafforru s. m. renforzu di ateru afforru,


cellenza. contraffodera.
Subordinadamenti avv. subordinatamente. Subraggravàiv. a. sopraggravare, sopraccaricare.
Subordinài v. a. fai dependiri, subordinare, Subraggravàu , da part. sopraggravato, so
costituir dipendente da alcuno. praccaricato.
Subordinamentu s. m. dependenzia de Supe Subrammànu s. m. soprammano. Po subra
riori, subordinamento. scrittu de una littera, soprascritta. Poniri su
Subordinanti v. agg. subordinante. subrammanu, soprascrivere, far la soprascritta.
Subordinàu, da part. subordinato. In forza Subramminenti agg. sopreminente.
di agg. dipendente, inferiore. Subramminènzia s. f sopreminenza.
Subordinaziòni s. f dependenzia, subordina Subrannaturàli agg. soprannaturale, sovran
zione, dipendenza. naturale. -

Subornài v. a. (t. ital. in usu) su propriu, Subrannominài v. a. soprannominare, cogno


che sedusiri, subornare, sedurre, imbecherare. minare, soprannomare.
Lassaisì subornài, o sedusiri cun regalus, la Subrannominàu, da part. soprannominato,
sciarsi subornare, lasciarsi corrompere con do cognominato, soprannomato.
nativi, pigliar l'ingozzo. M. sedusiri. Subrannòmini s. m. Po sangumau. M. Po no
Subornàu, da part. (t. de s usu) corrumpiu, mingiu. M.
subornato, sedotto, corrotto. M. sedusiu . Subrannotài v. a. soprannotare.
Subra avv. sopra, sovra. De subrapprus, Subrannotau, da part. soprannotato.
inoltre, d avvantaggio. Subrannumeràriu, ria agg. soprannumerario.
Subrabbentu s. m. sopravvento, Subrantendenti s. m. soprantendente.
Subrabbiviri v. n. sopravvivere. Subrantendènzia s. f soprantendenza, soprin
Subrabbìviu, via part. sopravvissuto. tendenza, soprastanza. Teniri sa subranten
Subrabbundài v. n. soprabbondare, soprav denzia, soprantendere, soprintendere, aver la
vanzare, ridondare. soprintendenza.
Subrabbundantementi avv. soprabbondante Subrappagai v. a. pagai de prus, soprap
mente, soprabbondevolmente. pagare, strappagare. •
Subrabbundanti v. agg. soprabbondante, so jubrappartu s. m. purgazioni de is partèras
vrabbondante. pustis de su partu, lochii. In forza di avverb.
Subrabbundàu, da part. soprabbondato, so a su tempus de su parturaggiu, soprapparto.
vrabbondato. " s. m. soprappeso, peso oltre al
Subrabbundànzia s. f soprabbondanza, sovrab convenevole . - -

bondanza, esuberanza, supererogazione, ridon Subrapprùs s. m. soprappiù, soverchie .


-
danza, eccedenza. adiunzione, aggiugnimento.
Subraccanna s. f si narat de is cannas de Subrascriri v. a. soprascrivere, far la so
s' " sopraccanna. prascritta. - -

Subraccarrigài v. a. cresciri su pesu, soprac Subrascrittu s m. soprascritto, soprascritta.


caricare, accavallare, sovraggravare. Subrascrittu, tta part. soprascritto, sovrascritto.
Subraccarrigau, da part. sopraccaricato, ac Subrassaltu s. m. (t. sp.) po improvviso da .
cavallato, sovraggravato. improvvisata. Po paura improvvisa, batticuore,
Subraccàrrigu s. m. sopraccarico, soprassello, paura improvvisa,
soprassoma. - Subrassustanziali agg. soprassustanziale .
Subraccarta s. f coberta de littera, soprac Subrastài v. n. (t. de s usu ) essiri asuba ,
4 arta . soprastare, esser superiore y"
ºgº sovrastare.
y y -
-
º - , º -. ti iº,
560 SUB - SUC
- - - - - -
- , , a r , . .o 3 . .. -

Subrastanti s. m. soprastante, sovrastante, so Succiòsu, sa agg. succoso, sugoso . . . .s


prantendente, eminente. Fueddendu de unu, “Succiu s. m sugo, succhio, e succo, Succiu
chi attendit, o custodiat una cosa, soprastante, de limoni, e de aterus agruminis, agro. Boliri,
custode, guardiano. - bogai succiu de is perdas prov, valgr, cavar dalla
Subrastàu, da part. soprastato, sovrastato. rapa sangue. Succiu, o bagna de ghisau, intinta.
Subratòdu s. m. (t. sp.) bestiri, chi si portat Succu s. m. spezia de findeus de is biddas,
asuba de totus is aterus, sopravveste, sopratodos, º" in ". chi intaire
sovratodos, sortiu . Subratodu de viaggiu po re iuccubu s. m. spiritu malignu , chi pigat. sa
paru de su pruini, spolverina. figura de femina li " !:
Subravanzai v. n. sopravanzare, superare, oscenu, sicccubo. , , , , - - -
sorvolare. Po avanzai, sopravanzare, avanzare, Succurribili agg. soccorrevole. .. . . . .
sporgere. -
Succurridòri, rav, m. e f soccorritore, trice.
Subravanzàu, da part. sopravanzato, superato, Succurrimentu s. m. soccorrimento .. . . . .
sorvolato, avanzato. M. su verbu. - Succiurriri v. a. aggiudai, soccorrere, aiutare,
Subravanzu s. m. sopravanzo. Po restu, ac porger sussidio, sovvenire, prestare assistenza,
ciunta, stràscico. soccorso, aita. º ,
Subravvèniri v. m. sopravvenire, arrivare Succurru s. m. (t. sp.) soccorso, soccorri
improvvisamente. - mento, sovvenimento. Po sustentu, ristoro,
Subravvèniu, ia part. sopravvenuto. rifezione. . º . .
- . . . . . . . . . .. .
Subravviventi v. agg. sopravvivente, superstite. Succursali agg. (T. Ecclesiast. ) Cresia suc
Subravvivènzia s. f sopravvivenza. cursali si narat cudda, chi serbit de Parrocchia
Subremèsa s. f. (t. sp.) pancale. po essiri custa ineda attesu, Chiesa succursale.
Suburbànu, na agg (t. ital. in usu) suburbano, Succursu s. m. (t. de s'usu ) soccorso, sov
prossimo alla città. -
venimento, sussidio, sovvenzione . . .. . .
Succedàneu, ea agg. chi succedit, succedaneo. Succurtu, ta part. soccorso, sovvenuto, afutato.
Succedenti v. agg. succedente. Succutài v. n. M. affrincai.
Succedibili agg accadevole, succedevole, con Succutàneu , ea agg. chi est asutta de sa cu
tingibile, accidentale. - tis, subcutaneo, succutaneo. . . . . . .
uccedimentu s. m. succedimento. M. successu. Sucidu, da agg. imbruttau, o bruttu, sucido,
Succèdiri v. n. accadere, avvenire, succedere, sudicio, imbrattato, sporco, - s a 1: .

occorrere, intervenire, addivenire, sottentrare. Sucidùmini s. m. sucidume, sudiciume, spor


Suggèdiri po eredai, succedere, ereditare, dive cizia, lordura . - . a 1 - 1 - e,

nir erede. Po pigai sa prazza, succedere, pigliar a Sud s. m. (t. olandesu) su mesudì, ossiat
la piazza. -

sa parti opposta a su Settentrioni, sud, mezzo


uccèdiu, ia part. accaduto, avvenuto, succe giorno. - - - - - - - -

duto, occorso, addivenuto, ereditato. M. su verbu, Sudadeddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)
Succella s. f volat. colombella. sudaticcio, molliccio di sudore. . -
Successibni s. f successione, caduto. Sudài v. n. sudare. Sudai sanguni, sudar
Successivamenti avv. successivamente. sangue. Taliorta si usat fig, po pagai, spendici
Successivu, va agg. successivo. Po progressivu, ec. M. custus verbus. Sudai unu pagu , sudac
successivo, progressivo. -
chiare . . - - - a.
Successòra s. f succeditrice. Sudàriu s. m. su lenzoru, aundi fiat istetiu
Successòri v. m. successore, succeditore. imboddiau su corpus de su Redentori mortu ,
Successòriu, ria agg. chi appartenit a succes sudario, la sacra Sindone. - , -

310Ill successorio.
º
Sudàu , da part. sudato. Seu totu sudau ,
Suggessu s. m. successo, avvenimento, evento. son tutto in acqua. . - - -

Succhefà s. m. faverella, polenta di fave, Sudda s. f e assudda erba (dd pron. ingl.)
malCoo . sulla . ( Hedysarum coronarium Linn.) Sudda
Succhittu s. m. vivanda con salsa stemprata burda. lupinella, lupino salvatico. ( Hedysarum
con aceto . onobrychis. Linn.) -

Succiadòri v. m. e raf succiatore, trice. Fig. Suddecànu s. m. e suttadecanu , suddecano .


sangunera, poppatore, mignatta. Po grandu bi Suddelegài v. a. (t. de s'usu) delegai un
dori de binu, gran bevitore, succiabeone, Succia ateru in logu suu , suddelegare. a
dori s'allenu, smugnitore. - Suddelegàu, da part. suddelegato.
Succiài v. a. succiare, succhiare, imbevere. Suddelegaziòni s. f (t. de s'usu) suddele
Succiai s'allenu fig. smugnere. Succiai po biri gazione. - , a

pagu ma frequenti, sbevezzare. Succiaisì n. p. Suddiaconàu s. m. suddiaconato, soddiaconato.


succiarsi, imbeversi. Suddiaconu s. m. suddiacono, soddiacono -
Succiamentu s. m. succiamento, succhiamento. Suddistinziònis. f. (t. de s'usu) suddistinzione.
Succianti v. agg. succiante. Sùdditu s. m. suddito, vassallo.
Succiantri s. m. (de sochantre sp.) sutta cian Sùdditu , ta agg. suddito, ligio, sottoposto.
tri, sottocorista. V. Franzios. Sudoreddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) su
Succiau, da part. succiato, succhiato, imbe doretto, madoretto. - º

vuto, smunto, sbevezzato. M. su verbu. Sudòri s. m. sudore. Po fatiga, sudore, tra


Succintamenti avv. (t. de s' usu) brevementi, vaglio. Sudori liggeri, madore. Sudori copiosu,
succintamente, compendiosamente , strettamente. diaforèsi.
Succintu, ta agg (t. de s'usu) brevi, suc Sudoriferu, ra agg. sudorifero, sudatorio.
cinto, breve, compendioso. - Svegliarinu s. m. ( t. de s'usu) sveglierino ,
Succiosamenti avv. sugosamente. svegliatoio , destatojo, sveglia. Po sa campana
Succiosidadi s. f sugosità. de su svegliarinu de su relogiu, squilla.
svE SUF 56U'

Sveladamenti avv. a sa scoberta, svelatamente, suffittu s. m. soffritto, vivanda soffritta.


Svelài v. a manifestai, svelare, palesare, Suffrittu, tta part soffritto.
disvelare, manifestare. Svelaisì v. r. svelarsi, Suffriu, da part. de suffriri, sofferto,
palesarsi. Suffusiòni s. f. (T. Med.) spargimentu de
Svelamentu s. m. svelamento, disvelamento. umoris intre pezza e peddi, e ancora alterazioni
Svelàu, da part. svelato, palesato, manifestato. de s'umori cristallinu de s'ogu , suffusione.
Svenài v. a. svenare. Sugàrgia s. f. arburi, chi abbundat in s Olasta,
Svenamentu s. m. svenamento. de sa linna de sa quali si faint giualis de carru.
Svenàu, da part. svenato. Fait su fruttu dulci bonu a pappai, spaccasassi,
Svengadòri, ra v. m. e f. vendicatore, trice. bagolàro, giràcolo, perlàro. Targ (Celtis Au
Svengài v. a. (de vengar sp.) pigai venganza, stralis. Sav.) -

vendicare, fare, o prender vendetta. Svengaisì Suggellai, suggellàu ec. M. sigillai ec.
n. p. vendicarsi, rendere il contraccambio del Suggeridòri v. m. e ra f suggeritore, trice.
torto, riscuotersi, ricattarsi, far bandiera di ricatto. Suggeridori a chini cantat, o cumponit, buriasso.
Svengamentu, s. m. vendicamento, ricattamento. Suggerimentu s. m. suggerimento.
Svengàu , da part. vendicato, ricattato. Suggeriri v. a. insinuai, suggerire, insinuare,
Sventadùra s. f si narat de vena, pitica san proporre, -

gria, eventazione. Suggerìu , da part suggerito, proposto. . .


Sventagliai v. a. fai bentu cun ventagliu, far Suggestioni s. f. (t. de s'usu) insinuazioni,
vento col ventaglio. Sventagliaisì v. r. "ven suggestione, instigamento.
to col ventaglio. - Suggestivu , va agg. suggestivo .
Sventagliàu, da part. che ha fatto, o che si Suggettàbili agg. soggettabile, domabile.
ha fatto vento col ventaglio. -
Suggettadòri v. m. e raf soggettatore, e "
Sventài v. a. e sbentai, sventare. Sventai sa gettatore, trice. Po bincidori, soggiogatore,
vena, sventar la vena, cavar sangue. M. sbentai. matore, trice.
Sventàu, da part. sventato . -
Suggettai v. a soggettare, suggettare, Po bin
Sventùra s f (t. de s'usu) sventura, disdetta. ciri, soggiogare, vincere, domare, sottomettere.
Sventuradamenti avv. sventuratamente . Suggettaisi v. r. assoggettarsi, soggettarsi, sol
Sventuràu , da agg. sventurato, sventuroso, tomettersl .
sfortunato. Suggettamentu s. m. soggettamen lo, sugget
Suercu s. m. ascella, ditello, e in plur, le tamento, soggiogamento.
ditelle, le ditella . Suggettàu, da part. "; suggettato, sot
Suèrgiu s. m. arb. de landiri, sovero, e su tomesso, sottoposto. Po bintu, soggiogato, vinto,
ghero. (Quercus suber. Linn.) domato.
Svernài v. n. (t. ital.) passai su jerru in al Suggettu s. m. soggetto, suggetto, subbietto.
gunu logu, svernare. M. ierru. Suggettu malu, suggettino, dileggino. -

Svernàu, da part. (t. ital.) svernato . Suggettu, tta agg. soggetto, suggetto, suddito,
Sufferenti v. agg. sofferente, paziente. sottoposto, ligio.
Sufferènzia s. f sofferenza, pazienza. Suggeziòni s. f soggezione, suggezione.
Snffertu, ta agg. sofferto. Sugugàstricu s. m sugo gastrico.
Sufficientementi avv. sufficientemente, a suffi Suicida s. m. suicida, autofono.
cienza, a bastanza. Suicidiu s. m. su bocciri a sei e totu, suicidio.
Sufficienti agg. sufficiente, bastevole. Suidòri v. m. si usat fig. sangunera, pop
Sufficienzia s. f sufficienza, suffizienza, ido patore, mignata.
neità, capacità, abilità. Svirginài v. a. sverginare, spulzellare, spul
Suffogai, e suffocài v. a. soffocare, soffogare, cellare, corrompere, violare, i orare.

affogare. Suffogaisì n. p. soffogare v. n. Svirginamentu s. m. M. stupru.


Suffogamentu s. m. soffocamento, soffogamen Svirginàn, da part. sverginato, spulcellato,
to , suffogamento. deflorato, corrotto, violato.
Suffoganti v. agg. suffocante. Sùiri v. a. succiai su latti de sa titta, pop
Suffogàu, da part. soffocato, soffogato. pare, succhiare il latte. Po succiai, attrairi,
Suffogaziòni s. f suffocazione: succiare, imbevere, attrarre. -

Suffragài v. a. favoressiri, suffragare, aiutare, Sviscerài v. a. (t. de s'usu) bogai is viscerus,


giovare. Po disculpai, suffragare, scolpare, sviscerare, cavar le viscere. Po smeraisì. M.
sett.Sarº , -

Svisceràu, da part. sviscerato.


Suffragàneu, ea agg. (T. Canon.) Si narat Svista s. f svista, scappuccio, sbaglio, abbaglio.
di Obispu suttamittiu a su Metropolitanu, suf Svistài v. a. sgarbai, svisare, difformare, ren
fraganeo. dere sgarbato, svenevole.
Suffraganti v. agg. suffragante. - Svistau, da part. sgarbau, svisato, difformato,
Suffragàu, da part, suffragato, aiutato, giovato. reso svenevole. -

Suffràgiu s. m. assistenzia, suffragio, soccorso, Suisùi. M. didu.


ajuto. Po votu, suffragio, voto . Sviudaisì v. n. p. abbandonare il lutto.
Suffribili agg. soffribile, sopportabile. Sviziài v. a. e fig stittai contrariu de acco
Suffridòri v. m. soffritore, -
stumai, disvezzare, divezzare, svezzare, disa
Suffrìggiri v. a soffriggere, friggere leg vezzare, far perder l'usanza. Sviziaisì n. p.
germente. - divezzarsi, disvezzarsi.
Suffrimentu s. m. sofferimento. Sviziàu, da part. disvezzato, divezzato, svezzato.
Suffiri v. a. (t. sp.) sofferire, soffrire, reg Sula s. f. lesina. Bogai de timu truncti una
gere, comportare, sostenere. Suffririsi n. p. soſ maniga de sula prov. far d una lancia uno zi
.ferirsi, contenersi, astenersi. - - polo, un punteruolo.
562 SUL SUL

Suladoreddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) strum. zioni populari, abbottinamento, sollevazione,
po sulai su fogu, o siant foddittus, soffietto. ammutinamento, sommossa, sedizione, sommo
Suladoreddu de canna stampada po su propriu vimento, emozione, sommozione, concitazione.
usu, soffionetto. Sullevativu, va agg concitativo, incitativo,
Suladòri, ra v. m. e f. buffadori, chi buffat, commotivo, atto a concitare. -

soffiatore, trice. Po strum. de bufai su fogu, Sullevaziòni s. f. M. sullevamentu .


soffietto. Si est de canna, soſſione. Po spia, Sullièvu s. m. M. sollievu.
soffione, spia, commettimale. Sultàna s. f mulleri de su Sultanu, Sultana.
Suladùra s. f soffiatura, soffio, sbuffo. Po unu naviu grussu turchescu, sultana.
Sulài v. a buffai, soffiare. Po fai sa spia, Sultànu s. m. Sovranu intre is Turcus, Sultano.
soffiare, codiare, far la spia. Sulai in s origa, Suma s. f (t. r.) M. subbrossa.
soffiar negli orecchi, sufolare, inspirare , in Sumbrereddu s. m. dim. (dd pron. ingl.)
sinuare, suggerire, dar notizia. No s indi su cappellino, cappelluccio.
lat, non se ne traspira. Sulai che pibera, sbuf Sumbrèri s. m (t. sp.) M. cappeddu.
fare. Sulai de is bentus, fischiar dei venti. Po Sumbrossa s. f. M. subbrossa.
zumiai. M. Po fai su sulittu cun sa "ſi Sumbullài v. a. avolotai, poniri in confusioni,
schiare, fistiare, sufolare, fare il fischio. Po disordinare, intorbidare. Po trumbullai, intor
biri meda binu, sbombettare, sbevezzare. Sulai bidare, far torbido. Sumbullai su stogumu,
po respirai, sfiatare. muover lo stomaco.
Sulamentu s. m. soffiamento. Sumbullàu, da part disordinato, intorbidato.
Sulanti v. agg. soffiante, e in forza de sust. Sunbullu s. m (forsis de subuglio ital ant)
soffiatore. confusioni, avolotu, sommossa, sommovimento,
Sulàu, da part. soffiato : sommozione, garbuglio, scompiglio, confusione,
Sulcài v. a. e surcai, fai, o tirai sulcus, tumulto, subuglio, chiasso, baruffa.
solcare, far solchi, assolcare. Sulcai su mari , Sumentadòri v. m. strum po sumentai is car
solcare il mare. -
radas, piallone da lisciar le doghe.
Sulcamentu s. m. solcamento. Sumentài v. a (T. de Buttaju) applanai cun
Sulcàu, da part. solcato, assolcato.
Sulchixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.)
l" is dogas de una carrada po siddiri e uniri
eni impàri, lisciare col piallone le doghe di
solchetto. una botte, perchè combacino bene insieme.
Sulcu s. m. e surcu, solco. Sa crista de su Sumentàti, da part Dogas sumentadas, doghe
sulcu, porca; si sa crista est manna a su dop piallate, o lisciate col piallone. -

piu de s' ordinariu, magolato. Formai is cillus Sumidùra s. f gemifìo, genitivo.


de is sulcus, imporcare, formar le porche. Sul Sumimentu s. m. M. suinidura.
cu traversàu, po scolu de s'aqua, solco acquafo. Sùmini s. m. sugna, sugnaccio.
Po frunza, solco, grinza, ruga. Sulcu, chi Suminòsu, sa agg. grassu, sugnoso.
fait su naviu, scia. -
Sumiri v. n. si narat de is istrexus de terra,
Sulfòricu, ca agg. solforico. o de linna noua, chi sudant aqua, gemere, ge
Sulfuràu, da agg. solforato, solfato. mire, gemicare, trapelare sottilmente. Sumiri
Sulfureu, ea agg. sulfureo . v. a. si narat de su Qelebranti, chi consumat
Sùlfuru s. m. solfo, solfanello. Minerali de su Sacramentu in s” altari, prendere, consuma
sulfuru, solfanaria, cava di solfo. re il Sagramento nel Sagrifizio. -

Sùlidu s. m. soffio. Ind' unu sulidu, in un Sumiu, da part. gemicato , trapelato sottilmen
soffio, in un attimo, subitamente. Po àlidu, te, versato , che ha fatto gemitìo. Trattendu de
alito, fiato, lena. Pigai sulidu, o respiru, ri s'Eucaristia, preso, consumato. -

pigliar fiato, riaver l'alito. Perdiri su sulidu, Summa s. f somma, quantità. Po calculu,
o su respiru, allenare, perder la lena. Perdiri somma, calcolo, còmputo, supputazione. In
su sulidu zerriendu meda, sfiatarsi, perdere il summa avv. a su fini, alle corte, in somma,
fiato gridando. alla fine.
Suliettu s. m. (t. r.) M. sulittu. Summadòri v. m. compiladori de materias, e
Sulittài v. n. fai su sulittu, fischiare, sibilare, propriamenti teologicas, sommatore.
fare il fischio. Po pubblicai. M. Summài v. a. sommare, calcolare, supputare.
Sulittàu, da part. fischiato, sibilato. Po pub Summamenti avv. sommamente, grandemente.
blicau. M. Summària s. f raxoni, o giustizia summaria,
SOnºrmalrla .
Sulitteddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) zufo
lino, zufoletto. Summariamenti avv. sommariamente, com
Sulittèri s. m. pifferu, piffero. pendiosamente.
Sulittu s. m. fischio, fistio, zufolo. Po strum. Summàriu s. m. sommario, compendio, breve
chi aggiù.dat a fai su sulittu, fischio, zufolo. ristretto, epitome. -

Fai su sulittu a unu po beffa, far le fischiate Summàriu, ria agg. sommario. -

ad uno. Po strum. de fiatu fattu a modu de Summàu s. m. sa partida totali, sommato.


flautu, zufolo. Summau, da part, sommato, calcolato, sup
Sullènu, na agg (forsis desublenis, e) lentu, putato.
temperau, lento, temperato. Coiri a sullenu, o Summersioni s. f. (t des usu) sommersione.
a fogu sullenu, cuocere a fuoco lento, temperato. Sumministrài, sumministràu ec. M. sommi
Sullevadòri v. m. sullevadori de populu, am nistrai . -

mutinatore, abbottinatore, ammottinatore, sol Summissiòni s. f sommessione, sommissione.


levatore, sommovitore di popolo. Sumuittiri, summittia ec. M sottomittiri .
Sullevài v. a. sullevau ec. M. sollevai ec. Summu s. in sommo, il maggior colmo.
Sullevamentu s. m. sollevamento. Po revolu Sunmu, summa agg sonno, supremo.
SUN SUP 563

Suncùna, de sumcuna avv. totu a unu colpu, Superiormenti avv. superiormente.


a s'improvvisu, di subito, in un tratto, all' Superlativamenti avv. superlativamente.
impensata, - Superlatividàdi s. f superlazione.
Suncùrriri v. n. prestai, scorrere, scattare. Superlativu, va agg. su prus sublimi, super
Custa funi no suncurrit, questa corda non lativo. In superlativu gradu, in superlativo grado.
iscorre. -

Supernu, na agg. subranaturali, superno


Suncurtu, ta part. scorso, scattato. Supèrstiti agg. m. e f. subravviventi, supèrstite.
Sunfriri, sunfru ec. (t pop.) M. suffriri. Superstiziòni s. f superstizione,
Suntuària agg (T. de sa Storia Rom.) lei de Superstiziosamenti avv. superstiziosamente.
is Romanus asuba de sa spesa de sa cena e de Superstiziosidàdi s. f superstiziosità.
is cumbidus, legge cibaria, suntuaria. Superstiziòsu, sa agg. superstizioso.
Sunziòni s. f consumazione dell' Eucaristia, Supinu s. m. parti de unu verbu, supino.
che fa il Celebrante all'Altare. Supinu, ma agg trascurau, negligente. Igno
Svoràu, da agg. M. svorettau. ranzia supina, inescusabili, ignoranza supina ,
Svorettài v. a disfai sa voretta, disfar l'orlo. crassa, inescusabile. -

Svorettàu, da part che ha disfatto l' orlo, Suppa s f zuppa, e suppa. Biviri a sa suppa
che è senz' orlo . allena, vivere all' altrui pane. Arresciri sa suppa
Superàbili agg. superabile. in gutturu, far nodo la zuppa in gozzo. Suppa
Superadòri v. m. superatore. secreta, si narat candu si bit binu portendu
Superài v. a binciri in alguna cosa, superare, pani in bucca, zuppa segreta.
vincere, sopravanzare, soprastare, signoreggia Suppazza s. f. accr. zuppa grande.
re, soperchiare. Superàda is aterus in s” altaria, Suppèra s. f zuppiera, piatto da zuppa.
soprastava agli altri, superava, signoreggiava Supettòni, de suppettoni avv. di soppiatto,
gli altri in altezza. Po avanzai, eccediri, avan all' impensata.
zare, sopravanzare, sporgere, sormontare, sor Suppitta ) s. f. dim. (dd pron. ingl.) zup
gere in fuori. Superai is ostaculus, superare, Suppixedda) petta, zuppa piccola.
sormontare gli ostacoli, Supplementu s. m. M. supplimentu.
Superamentu s. m. superamento. Sùpplica s. f supplica, memoriale.
Superanti v. agg. superante. Supplicàbili agg. supplicabile.
Superàu, da part superato, vinto, soprastato, Supplicadòri, ra v. m. e f. M. supplicanti.
sormontato, signoreggiato, soperchiato. Supplicài v. a. pregai umilmenti, supplicare.
; Superbamenti avv. superbamente. Po magni Supplicantementi avv. supplichevolmente, sup
ficanenti, superbamente, magnificamente. plicantemente, supplicemente. - :

Superbeddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) Supplicanti v. m. e f. supplicante, supplica
superbetto, orgogliosetto, superbuzzo. tore, trice. In forza di agg. supplice, suppli
Supèrbia s. f superbia, alterigia, caparbietà, chevole .
grandigia, orgoglio, baldanza, tracotanza, boria, Supplicatòriu, ria agg. supplicatorio.
presunzione, imperiosità. Supplicàu, da part. supplicato.
i Superbiedda s. f, dim. (dd pron. ingl.) su Supplicaziòni s. f supplicazione.
perhiuzza. Supplimentu s. m. supplimento, supplemento.
Superbòni, na agg accr. superbone, su Suppliri v. a. supplire, adempiere, render
perbaccio. compiuto.
Superbu, ba agg superbo, altiero, orgoglioso, Supplu, da part. supplito, reso compiuto,
borioso, tracotato. Po magnificu, superbo, ma perfezionato.
ifico, pomposo. Suppliziu s. m. (t de s'usu) pena imposta de
º" s. f. (t. de s'usu) subrabbun
danzia, supererogazione.
sa giustizia a unu reu , supplizio, pena.
Suppòna s. f accr, grandu suppa, zuppone,
Superfiziàli agg. superficiale, esterno. Tintura zuppa grande. -

superfiziali, liggera, tintura superficiale, leggiera. Supponibili agg. supponibile.


Figura superfiziali, (T. Matem.) no solida, Suppònir v. a. supporre, presupporre. Po sur
figura superficiale, non solida. rogai. M. -

Superfizialidàdi s f superficialità. Supportàbili agg. M. sopportabili.


Superfizialmenti avv. superficialmente, este Supportabilmenti avv. M. sopportabilmenti.
riormente, perfuntoriamente. Supportài ec. M sopportai.
Superfizie s. f. (t. de s'usu) sa facci este Supportamentu M. sopportamentu.
riori de is cosas, superficie. Suppositivamenti avv. suppositivamente.
Superfluamenti avv. superfluamente. Suppositivu, va agg. suppositivo.
Superfluidàdi s. f. "a , super Suppositiziamenti avv. in cambiu, suppositi
fluità. Superfluidadi de fueddus in sa scrittura, ziamenta .
borra di parole. - Suppositiziu, zia agg. suppositizio.
Supèrfluu, flua agg. subrabbundanti, super Suppòsitu s. m. personalidadi, supposito,
fluo, soperchio, inutile, supervacaneo. ipòstasi. -

Superiòri s. m. Capu , superiore, capo. Supposiziòni s. f supposizione.


Superiòri agg. superiore, supernale. Suppostu s. m. supposto, presupposto.
Superioridàdi s. f (t, sp.) superiorità, su Suppostu , sta part. supposto.
premità, soprastamento, presidenza. Teniri su Suppostu, sta agg. sopposto, supposto. Partu
perioridadi, soprastare, esser superiore. Usai suppostu , ſalsificau, parto sopposto.
superioridadi, boliri dominai, soprastare, do Suppressa s. f. (t. de s'usu) strum. po sup
minare, usar superiorità, meggioranza, sopraf pressai, soppressa.
fare, soverchiare. Suppressàda s. f. M. subbressada.
s
564 SUP SUR

Suppressài v. a. (t de s' usu) poniri in sup Surrogamentu s. m. surrogamento.


pressa, soppressare, mettere in soppressa, calcare. Surrogau, da part surrogato, sostituito. -

Suppressàu, da part. soppressato, messo in Surrogaziòni s. f. surrogazione, sostituzione.


soppressa. Surruschiài v. n. russare. Surruschiai de is
Suppressioni s. f soppressione. Po oppressio cuaddus timorosus, sbuffare, soffiare. - -

ni. M. Po abolizioni, suppressione, abolizione, Surruschiàu, da part russato Fueddendu de


estinzione. cuaddus, sbuffato. - -

Supprimiri v. a. supprimere, celare, occul Surrùschiu s. m. russo, stertore.


tare. Supprimiri una quistioni, affogare una Sùrtidu s. m. trattu de dormiri, sonno. A
questione, supprimerla. Po aboliri, abolire, " surtidu, a primo sonno. Dormiri unu
supprimere. - bonu surtidu , schiacciare un sonno, dormire
Supprimiu, ia part. soppresso, un buon sonno.
Suppuràbili agg (t. de s usu) suppurabile, Suru s. m. (t. cat.) sovero, suvero, sughero.
Suppurai v. n. (T. Med.) fai materia, beniri Suriu s. m. sugo dell'arrosto, o di carno
arrostita .
a suppurazioni, suppurare.
Suppurativu, va agg. suppurativo. Suscettibili agg (t de s'usu) capaci, suscet
Suppuràu, da part. suppurato, ridotto a sup tibile, suscettivo.
purazione. -

-
Suscettibilidàdi s.f (t. de s'usu) capacidadi,
suscettibilità. » .
Suppuraziòni s. f. (T. Chirur.) suppurazione,
tumore maturato . -

Suscitài v. a. eccitai, suscitare, eccitare.


S upre mamenti avv. supremamente, sovranamente, Suscitàu, da part, suscitato, eccitato.
Supremazia s f si narat de is Reis de In Suspendimentu s. m. sospendimento.
ghilterra, chi s” hant arrogau su derettu di essiri Suspendiri v. a. dilatai, sospendere, differire,
Capus de sa Religioni, Spremazia - prolungare Po suspendiri, o alzai in aria, so
- "i s. f. M. Superioridadi. spendere. Suspendiri (T. Ecclesiast.) sospendere,
Suprèmu, ma agg. supremo, sovrano. interdire, punir d' interdetto, di sospensione.
Surbida s. f sorsata. Suspendiri un' opera cumenzada, interrompere,
Surbideddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) sor intralasciare, sospendere.
sino, sorsetto, piccol sorso, sorsettino. Po buc Suspèndiu, ia part. sospeso, differito, prolun
coneddu de binu ec. centellino. Biri a surbi gato. Suspendiu in aria, sospeso. Abbarrai su
deddus, a bucconeddus, bere a centellini, a spendiu, restar sospeso, immobile, essere in
sorsi, centellare. M. biri. sospeso. Po incurtu in sospensioni ecclesiastica,
Sùrbidu s. m. sorso, sorsata. Biri binu ec. sospeso, incorso nella sospensione.
a surbidus, sorsare, bevere a sorsi, sorseggiare, Suspensioni s. f sospensione, dilazione, in
Surbidùra s. f sorsata. -
dugio. Suspensioni di armas, sosta. M. armi
Surbri v. a. sorbire. Surbiri un ou, bere un stiziu. Po censura ecclesiastica, sospensione.
ovo. Po acciuppai, assorbire, imbevere. Surbiri Suspensivamenti avv. sospensivamente.
de nou riassorbito. M. su verbu. Suspensivu, va agg sospensivo, suspensivo.
Surbu, da part; sorbito, assorbito, imbevuto. , Suspensòriu s. m. (t. de s'usu) nomini di
Surbiu de nou, riassorbito. M. su verbu. algunis musculus de su pettus, sospensorio.
Surdamenti avv. sordamente. Po occultamenti, Suspettàbili agg sospettevole.
a sa surda, fai is affaris suus a sa surda, fare Suspettài v. n sospettare, insospettire, aver
a chetichelli, fare i suoi affari di nascosto. SOspetto .

Surdèra s. f sordità, sordaggine. siament avv. sospettamente.


Surdèsa s. f. (t. sp.) M surdera. Suspettau, da part sospettato, che ha avuto
Surdina s. f. strum. po attuſfai su somu, sor sospetto.
dina . Fai sa surdima, fare il musone. Suspettosamenti avv. sospettosamente .
Surdixeddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) Suspettòsu, sa agg. sospettoso.
sordastro. Suspettu s. m. sospetto. Poniri in suspettu,
Surdòni s. m. (t. sp.) sordacchione. insospettire, metter in sospetto. Intrai in su
Surdu, da agg sordo. Surdu a is avvisus spettu , insospettire prender sospetto.
s

ſig. indocili, indocile, discredente. Cantidadis Suspettu, tta agg. sospetto, tia, dubbioso.
surdas (T. Matem.) is cantidadis incommensura Sispu s. m. gergo, gergone, Fueddai suspu ,
bilis, quantità sorde. A sa surda avv. M. sur parlare in gergo, parlare furbesco, fonadattico.
damenti, Lima surda si narat di omini ſintu, Sussecutivamenti avv. su esecutivamente.
sorbone, uomo cupo. Sussecutivu , va agg. sussecutivo, susseguente,
Surellu s. m. pisci, specie di sgombro. Susseguentementi avv. susseguentemente.
Surra s. f. pancia salida de sa tunina, sorra. Susseguenti agg. susseguente, susseguente.
Surra de bastonadas, carico di legnate, di ba Susseguènzia s. f. M. conseguenzia.
stonate. Donai una surra de bastoni, dare un Sussidiariamenti avv. (T. Curiali) sussidiaria
mente.
carpiccio. Donai una surra di acciotus, dare -

un carico di staffilate. Sussidiariu, ria agg (t. de s'usu) sussidiario,


Surrài v. a. (t r.) arropai, sferzare. ausiliario.
Surrettiziamenti avv. (T. Leg.) surrettiziamente. Sussidiu s. m. sussidio, aiuto, sostegno, sov
Surrettiziu, zia agg. si narat de grazia ottenta venimento, amminicolo, sovvenzione, appoggio.
esponendu cosa falsa, surrettizio. Sussistenti v. agg. sussistente. - -

Surrezioni s. f. (t. de s'usu) falsa asserzioni Sussistènzia s. f sussistenza, attuale esistenza. -


in iscrittura pootteniri alguna grazia, surrezione. Po alimentus, sussistenza, alimenti.
Surrogai v. a. poniri unu in logu de un ateru, Sussistiri v. n. esistiri attualmenti, sussistere,
surrogare, supporre, sostituire. Sussistiu, ia part che ha avuto esistenza,
SUS - SUT 565

Sustantivamenti avv. sustantivamente, sostan Suttabarba s. m. parti de su frenu, soggòlo.


tivamente. Suttabarba de caboni, hargiglio. Suttabarba de
Sustantivu, va agg. sustantivo, sostantivo. cuaddu, barbozza. Poniri su suttabarba, soggolare.
Nomini o verbu sustantivu (t. gramatic.) nome Suttabiddiu s. m. minciabbio.
o verbo sostantivo. - Suttacancellèri s. m. sottocancelliere.
Sustànzia s. f sostanza. Suttacoccèri s. m. sottococchiere.
Sustanziaisì v. r. pigai sustanzia, sostanziarsi. Suttacònsulu s m. viceconsolo.
sustanziarsi, prender sostanza. Suttacoxinèri s. m. sottocuoco.
Sustanziàli agg sostanziale, sustanziale. Po Suttài v. a. (t. r.) tener sotto, assoggettare,
importanti, sostanziale, importante, considerabile. reprimere, abbassare, tener soggetto.
Sustanzialidàdi s. f sostanzialità, sustanzialità. Suttamànu s. m. sottomano.
Sustanzialmenti avv. sostanzialmente, sustan Suttàna s. f bestiri clericali, sottana. Po
zialmente, essenzialmente. spezia de cotiglioni usau de is feminas, sottana.
Sustanziosamenti avv. sostanziosamente. Po una de is cordas de su violinu, sottana .
Sustanziòsu, sa agg. chi donat sustanzia, so Sultanedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) sot
stanzievole, sostanzioso, sustanzioso. tancllo.
Sustegnu s. m. (t. de s'usu) sostegno, sus Suttapriòri s. m. sottopriore, soppriore.
sidio, appoggio, aiuto, reggimento, assistenza. Suttascàla s. m. sottoscala.
Sustenibili agg. sostenibile. Suttàu, da part. (t. r.) abbassato, assog
Sustenidòri v. m. e ra f sostenitore, trice. gettato.
Sustenimentu s. m. sostenimento. Suttavighèri s. m. provicario regio.
Sustèniri v. a. sostenere, reggere, sorreggere. Suttèa s. f. (t. sp.) loggia, terrazzo in cima
Po donai aggiudu, fai palas, fiancheggiare, alla casa. M. acutea in Franzios.
spalleggiare. Po defendiri, sostenere, propugnare. Sutterradòri v. m. sotterratore, becchino. M.
o suffriri, sostenere, tollerare, soffrire. Suste interramortus. -

niri disputendu, sostenere in disputa. Susteniri Sutterrài v. a. interrai, sotterrare, seppellire.


sa carriga (T. Milit.) susteniri s'impetu de is Fig. opprimiri, sotterrare, opprimere. Mi inter
avversarius sostener la carica. Po resistiri, so rai. Sutterrai una cosa, po chino s' indi fued
stenere, resistere, reggere. Sa speranza mi su dit prus, abbujare una cosa. Sutterrai una cosa,
stenit, la speranza mi sostiene, mi puntella, teniridda in segretu, affogare, sopprimere una
Po alimentai, sostenere, alimentare. Sustenirisì cosa. Sutterrai is loris infecundus de spiga po
v. r sostenersi, sorreggersi, puntellarsi. Suste ingrassai sa terra, soversciare, fare il soverscio.
nirisì v. r. po fai su gravi, sostenersi, stare in Last. Sutterrai cardu, o ateras erbas po ddas
contegno, sul grave, essere contegnoso, mostrar fai biancas, coricare, ricoricare, sotterrare
fasto, ostentar gravità, contenersi. cardo, o altrº erbe. -

Sustèniu, ia part sostenuto, puntellato, sof Sutterramentu s. m. sotterramento, seppel


erto, tollerato, fiancheggiato, spalleggiato, re limento.
sistito, alimentato, contenuto, propugnato. M. Sutterràneu s. m. logu asutta de una domu
su verbu . po cunservai lori ec. buca.
Sustentadòri v. m. sostentatore, sostentante. Sutterràneu, nea agg. sotterraneo, sotterrano,
Sustentài v. a. donai alimentu, sostentare, ali disottano,
mentare. Sustentaisì v. r. sostentarsi, alimentarsi. Sutterràu,inferiore.
da part. sotterrato, seppellito -

M.
-

Sustentamentu s. m. sostentamento. interrau.


Sustentativu, va agg. sostentativo. Suttiglièsa s. f. M. suttilesa. - - -

Sustentàu, da part. sostentato. Suttileddu, dda agg. sottiletto, sottilino,


Sustentaziòni s. f sostentazione, sustentazione. mingherlino,
Sustinenti v. agg. sostenente. - Suttilèsa s. f sottigliezza, sottilezza. Fig.
Sustinènzia s. f sostenenza, sostegnenza. callidità, sagacità, sottigliezza, accortezza. Sut
Sustituiri, sustituiu ec. M. sostituiri. tigliesa de talentu, acùne, acutezza d'ingegno,
Sustitiutu. M. sostitutu . penetrazion di spirito.
Susu s. m. piano di casa sopra il pian ter Suttili s. m. sottile. -

reno. Unu susu, un piano di casa. In susu de Suttili agg sottile. Pu acutu, acuto, ingegnoso,
totu , o de totus trattendu de domu, nell' ul sagace, accorto .
timo piano, nel piano superiore. Suttili avv. sottile, sottilmente, acutamente .
Susu avv. (de sursum lat. o de suso ital.) Suttiligiai, suttiligàu ec. M. insuttiligai .
su, sopra, suso. A susu, sopra. De susu a Suttilizzài v. a. (t. sp.) acuzzai si ingegnu,
basciu, da cima in fondo, dall'imo al sonno. sottigliare, sottilizzare, fantasticare, ghiribizzare.
Portaiddu a susu, recatelo su . Dormiri a facci Po internaisì, o penetrai troppu in alguna cosa,
in susu , dormire supino. succhiellare .
Susuncài v. n. avarizzare, mettere in effetto Suttilizzamentu s. m. assottigliamento, suc
l'avarizia. 1 chiellamento.
Susuncamenti avv. avaramente, sordidamente. Suttilizzàu, da part. assottigliato, succhiellato.
Susuncheria s. f. avarizia, spilorceria. M. su verbu . -

Susuncu, ca agg. bretto, sordido, avaro, tenace, Suttilizzaziòni s. f. (T. Chim.) resoluzioni po
Susurru s. In. (t. de s'usu) susurro , buci separai is partis prus crassas de is prus suttilis,
namento . sottigliazione. - -

Sutta s. f figura de is cartas de giogu (de Suttilmenti avv, sottilmente.


sota sp.) fante. Suttraimentu s. m. sottraimento.
Sutta prep sotto. Sutta pena, sotto pena. Suttràiri v. a. (de subtrahere lat.) bogai de
Sutta boxi, in boxibascia, sotto voce, e sotto boce. una su mina uaggiori una º" dedurre,
2. 2.
sot
566 SUT - TAC

trarre, suttrarre. Po liberai, sottrarre, liberare. de verrra, de rungia ec cun crosta, o senza
Po negai, o no congediri, sottrarre. º crosta, chiazza, macchia di valatica, di rogna
Suttralu, da part. sottratto, dedotto ec. Po tagliu fattu in facci, frego. Tacca bre
Suttraziòni s. f sottrazione, suturazione, de gungiosa, o signali de ignominia, frego. Po
duzione. -
neu, o pitica mancia, tecca . -

Suttu, tta part de sùiri, poppato, succhiato. Taccadura s. f po tacca. M. Po mancia. M.


Po succiau, succhiato, imbevuto, attratto. Po armadura, intarlamento.
Sutùra s. f. (T. Mied.) s unioni de is ossus Taccagneria s. f. (t. sp.) avarizia, grettezza,
de su craniu, sutura. Po s unioni de su sin miseria, spilorceria, taccagneria.
cipiziu cun s occipiziu, landoidea - - Taccagnu, gna agg ( t. sp.) avaru, avaro,
Suu, ua prono in possessivu, suo, sua . Fai gretto, taccagno, spilorcio, tenace .
de is suas, fai macchioris, far delle sue, far Taccai v. a. (de tajar sp.) fai tagliu, tagliare,
delle solite scioccherie, operare con poca avve far taglio, o tacca. Po spargiri de manciveddas,
dutezza. Su suu in forza de sust sa roba sua, chiazzare, screziare, sgorbiare. Taccaisì n. p.
il suo, il suo avere, la sua roba. Fai suu , punciaisì, si narat di ossu, de su coraddu º
appropriaisì, far suo, appropriarsi, farne acqui s olia, e similis, produr carie, divenir carioso.
sto . ls suus pl. sust. is, parentis, i suoi , i suoi Taccàu, da part pertusau, stampati, bucato,
parenti, i suoi attinenti. - - - bucherato, pertugiato. Po segau, fagliato. Po
Suzzuliu, ia agg si narat de persona inqie manciata, chiazzato, macchiato. Taccau de s'
tosa, rabbiada, stizzoso, bilioso . arna, intarlato. In forza di agg. Dentiumini tac
cau, guastu, dentellatura bucherellata, cariata,
cariosa, infetta della carie. -

Tacchedda s. f dim, (dd pron. ingl.) tacca o


tagliu piticu, taccherella. Po stampa piiicu ,
Tºtalera s. f. tabacchiera , scatola da bucherello. -

tabacco. Taccheddài v. a. segai minudamenti, fai ta.


Tabacchista s. m. chi tenit usu frequenti de glius piticus, tagliuzzare, far taccherelle. Po
pigai tabaccu, tabacchista. fai stampus piticus, e spissus, foracchiare, sfo
Tabaccu s. m. tabacco. Po sa planta, nico racchiare , bucacchiare
ziana, pianta del tabacco. (Nicotiana. Linn.) Taccheddàu, da part che ha fatto taccherelle.
Po una spezia de tabaccu po usu de mazziai, Trattendu di hai fattu medas istampus piticus,
brasile in corda. bucacchiato, foracchiato,
Talbassu s. m. tamburo alla moresca. Tacchixedda s. f dim. ( dd pron. ingl. )
Tabella s. f. Tabella narant algunus a sa nota tacchedda, taccherella. Tacchiredda de pisci,
de is prezius appiccada in algunas buttegas , tacconcino di pesce.
tariffa . Tàcia s. f. (t. vulgari) tributu, o censu, chi
Tabelliòni s. m. tabellione . si pagata su Principi, o a sa Repubblica, tri
Tabernaculeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) buto, tassa. Po daziu, o gabella. M. Sterriri
tabernacoletto, tabernacolino . taccia a una populazioni, tassare un popolo,
Tabernacolu s. m. propriamenti est su sacra imporgli la tassa di quanto debbe pagare.
riu, aundi si cunservat su SS. Sacramentu, Ta Taccia po taccitta. M.
bernacolo, Ciborio . Po sa tenda de s'Arca de Tacciaju s. m. (t. r.) esattor della tassa.
is Israelitas, Tabernacolo . Tacciàu, da agg (t. b.) cotizau, tassato .
Tabiccu s. m. (de tabique sp.) Su de mediana Tacciòni s. m. olbbilu cun conca quadra, chi
grussaria, mezzana. Po divisioni de muru fattu de usant is Sabateris po uniri impari is tacconis
custu mattoni suttili, soprammattone. Si sa di de is sabatas, bollettone.
visioni est de simpli taula, assito, tramezzo di Taccitta s. f (de tachuèla sp.) oulletta,
tavole . Clavai cun taccittas, imbullettare. M. attaccittai.
Taborètu s. m. (t. fr. in usu) spezia de ca Taccitta de baùlu de mortu cun conca de lot
dira senza spallera, e senza brazzus, sgabello. toni, farfalla. Taccittas de sedazzu, bullettine
Fig. lassainci is taboretus, morririnci, morire da staccio. Taccitta a conca tunda, bulletta a
in qualche luogo, perderci la vita. cappello. Po un atera spezia de tacciita cun
abusciài v. a. disignai cun pruini de carboni, conca de lottoni ma lisa, chi usant is Sedderis,
o de ghisciu ghettau in su paperi stampau can cocomerino .
agulla, spolverezzare, spolverizzare, disegnare Taccittài. M. attaccittai.
a spolvero, ricavare un disegno collo spolvero. Taccittedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) bul
Tabusciàu , da part. spolverezzato, disegnato lettina.
a spolvero. Tacconeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) tac
concl no.
Tabùsciu s. m. fogliu stampau cun agulla, in
su quali est su disignu de bogai cun su pruini Taccòni s. m. tacco, taccone, calcagnino,
de ghisciu , o de carboni, spolvero. Po su but calcagnetto delle scarpe. Poniri tacconis nous
toni de zappulu, aund' est accappiau su pruini, a is sabatas, rattacconar le scarpe, mettere i
spolverizzo, e spolverezzo. tacchi nuovi. Rennovamentu de tacconis, rattac
Tacca s. f tagliu piticu, tacca. Po guasta conamento. Sabatas usadas, chi portant is tac
mentu de denti, decoraddu, de perlas ec. ca conis nous, scarpe rattacconate.
rie. Po mancia, macchia. Po inancia, chi bessit Tàccula s. f mazzu de pillonis, chi depint
in sa persona, chiosa. Po tacca de pisci, pezzo essiri turdus o meiurras, nè mancu di ottu in
di pesce. Tacca de freccia, cocca. Bendiri a su inazzu, mazzo di tordi, o di merli. » Nota:
tacca si narat de su meloni, de sa sindria ec. La taccola di Firenze ne contiene sei. V. Albert.
vendere a taglio. Po stampu, buco. Po mancia alla voce mazzo. -
- º -
TAC TAL 567

Taccu. M. tacconi. siffatto. Unu tali, unu certu, un tale, un certo.


Tachigrafia s. f. (T. G.) modu de scriri de Arribai a tali, o a tali terminu, giugnere a tale,
pressi, tachigrafia. o a tal termine. De manera tali avv. de sorti
Tachigrafu s. m. (T. G.) chi scrit de pressi, chi, di modo che, in guisa, talmente. Tui ses
Tachigrafo. de is talis, tu sei de cotali. Talis e qualis,
Taciturnu, na agg (t. de s' usu) chi usat certuni, taluni. - - -

silenziu, taciturno. Talinu s. m. cinturoni de sa spada, pendaglio,


Taffettànu s. m. tela liggerissima de seda, balteo, pendone, cinciglio.
taffettà. Taffettanu undau, tabù, taffettà ondato, Taliorta avv. alguna borta, talora, talvolta,
matrezzato. alle volte.
Tagliabussas s. m. tagliaborse, ciurmaborse, Talla s. f tragiu, usanza de bistiri. Talla de
mariuolo. bistiri, taglia, divisa, foggia di vestito.
Tagliarinus s. m. plur. tagliatelli, tagliolini. Tallàda s. f. tagliata.
Taglieddu s. m. dim. (dd pron. ingl. ) pitica Talladòri v. m. e ra f tagliatore, trice.
incisioni, tagliettino. -
Talladura s f tagliatura, taglio, frastaglio.
Tagliòla. M. tagliora. Talladura pitica, frastagliatura. Po retagliu
Taglionai v. a. cundennai a sa pena de su de bistiri, frappa, trincio di vestimento, "
taglioni, condannare al contrappasso. stagliame, frastagliata.
Taglionau, da part. condannato al con Tallài v. a. (t sp.) propriu de is Maistus
trappasso. de pannu, tagliare, f" , frastagliare,
Tagliòni s. m. taglione e talione. Pena de cincischiare. Tallai unu bistiri, tagliare, frap
su taglioni, pena del taglione, contrappasso. pare un vestimento. Tallai minudamenti, tagliuz
Po imposizioni, lia . zare, intagliuzzare. Tallai a sagrussa, o in grussu,
Ta l" e tagliòla s. f strum. meccanicu stagliare, " alla grossolana. Po segai,
po sullevai pesus, carrucola. Sa rodedda, pu tagliare. Tallai in mesu, dividere. Po truncai,
leggia, girella. Sa cascia chi contenitsa rodedda, poniri fini, tagliare, metter fine. Tallai cappottus
arcasso, manicotto, taglia della carrucola; e in a unu fig. naindi mali in ausenzia, tagliar le
T. Marinar. bozzello. Su scavu, ch'ingiriat sa calze, attaccar bottoni, e campanelle a uno,
cascia, stroppolo di bozzello. Sa meccia, ch' cardare uno, dargli il cardo, lavorarlo di stra
intrat in sa rodedda, asticulo, pernuzzo della foro, dirne il peggio, che si può.
taglia. Tirai a tagliora , carrucolare. Scurriri, Tallamentu s. m. tagliamento. Po segamentu
o curriri sa funi in sa tagliora, scarrucolare. a ininudu, tagliuzzamento. M. talladura.
Poniri sa funi in sa tagliora, o arresciri sa funi, Tallanti s. m. ferru cun tagliu po usu de se
incarrucolare. Motu de sa tagliora, scarrucola gai turronis, coltellaccio da tagliar torrroni.
mento. Ungiri sa tagliora prov. su propriu de Tallarinus s. m. pl. M. tagliarinus.
ungiri s' ascia, corrumpiri cun donativus, Tallàu, da part. tagliato, frappato, frasta
ugnere le carrucole, far pigliar l' ingoffo, l'im gliato, cincischiato, trinciato. Po segau minu
beccata. damenti, tagliuzzato. Giovunu beni tallau fig.
Taglioredda s. f. dim. (dd pron. ingl.) car beni proporzionati, giovine ben fatto, bene in
rucoletta, carrucolina. tagliato di membra. - -

Tagliu s. m. segadura, taglio, tagliamento. Tallereddu, s. m. dim. (dd pron. ingl.) ta


Bendiri a tagliu , a minudu, vendere a taglio, glieretto, taglieruzzo.
a minuto. Cuaddu de mesu tagliu, nè mannu, Tallèri s. m. spezia de platu de linna po usu
nè l" , cavallo di mezza taglia, o di mezzo de segai pezza, tagliere, tagliero.
taglio. Po statura de su corpus : Femina de Tàlleru s. m. muneda de plata de Germania,
- bella tagliu, e de bona presenzia, donna di bel tallero.
taglio, e di buona presenza. Po congiuntura; Tallòni s. m. ossu de su carcangiu, tallone.
Beniri a tagliu, venire il taglio, l' opportunità. Po membru de gurnisa collocau asutta de
Tagliu po azza de spada, gorteddu ec. taglio. sa dentadura, o de is dentis, sottogòla. Talloni
Tagliu "
acuzzu, taglio vivo, acuto. Tagliu de linna, chi portànta is feminas in is sabatas,
mortu , ingurdu, taglio morto, ottuso. Ferriri tacco di legno. Talloni (T. Marinar. ) estremi
de taglia, o di azza, ferir di taglio. Tagliu, dadi de sa columba facci a prua, tallone.
o segadura trotta, cincischio. Est precisu fai Tallu s. m. (T. de Pastori ) Unu tallu de
su tagliu a su guroni fig. resolvirisì a fai una porcus, de brebèis, ec. un branco di porci,
cosa ancora cun perigulu, conviene tagliarsi una punta di pecore. -

l' agno: De duus taglius agg. ancipite, di dop Talmenti avv. (t. de s' usu ) talmente, sì
pio taglio. fattamente. Talimentichi, talmentechè, in guisa
Talamu s. m. (t. lat. in usu ) lettu nuziali, chè, di modo chè -

talano, letto nuziale. Talpa s. f. animali simili a su topi, talpa.


- Talàris agg. pl. (t. lat. ) si narat de s'abitu, Tamarinda s. m arb. indiana simili a su
o bestiri clericali. ls abitus talaris, gli abiti frassu , tamarindo. Su fruttu, tamarindi.
talari , Tambèni avv. (t. sp. ) ancora.
Talcu e tarcu s. m. foglia suttilissima de ramini Tamburinài v. a. (t. b. ) si usat fig. po ma
dorati po usu de bordadura, talco, lustrino. nifestai, fai pubblica una cosa, trumbittai,
Talentòni s. m. accr talentaccio. pubblicare, divulgare, trombettare, spargere al
Talentu s. m. abilidadi, talento, abilità, cuna cosa ridicendola per tutto.
capacità. Po summa de dinai de is Antigus, Tamburinati, da part. pubblicato, divulgato,
talento. trombettato.
Talequàli agg tale quale. Tamburineddu s. m. dim. ( dd pron. ingl. )
Tali , relativu de calidadi, tale , cotale, tamburello, tanluretto, tamburino.
Z z z2 ,
563 'F AFI ºIAN

Tanturinèri s. m. Sone lori de tamburinu, bagia, che non serra bene alla sita. Tancai sa
tamburino, sonator di tamburo. bucca a uru, faiddu citiri, chiuder la bocca
Tamburinu s. m. tamburo. Sonai su tambu ad uno, farlo tacere. Tancai in qtta'tru murus,
rinu, sonare il tamburo, stamburare. Artifici poniri in presoni, chiuder fra quattro mura,
de tamburinus, tamburiere. imprigionare. Tancaisì v. r. chiudersi. Tanc. ii
Tamburru s. m. tamburo. Tamburru de su in doinu, chiudersi in casa.
relogiu , aundi s'imbòddiat sa corda, tamburo Tancamentu s. m. chiudimento, serramento.
dell' oriuolo, bariletto, guardacorda. Su turnu Taneau , da part. chiuso, serrato.
firmu de su tamburru, chiavistello del tamburo. Tancheddu s. m. dita. ( dd pron. ingl.) tae
Tana s. f. tana, caverna. Po logu de acuaisì, concino. M. arrogheddu.
nascondiglio, latibulo. Tana, aundi dorinint Tancu s. m. (t. r.) M. arrogu.
is bestias, covacciolo, covile, cova. Tana de Tanda s. f. (t. sp.) quota, rata. Pagai a
sirboni, de lepuri ec. covo di cignale, di lepre ec. tandas, pagare a quote, o per rate. Po posta
Tana de raargiani, voipria. Tana de cerbu, signalada de fauna determinada, chi si donat a
buscione. - -
fai, còmpito.
Tanaglia s. f tanaglia. Tanaglias de Plateri, Tangenti s. f (t de s'usu) linea retta, chi
imbracciatoie. Tanaglias de fai gancius, o po tocchit una curva, tangente. -

aterus ustus , pinzette dentate. Tanixedda s. f diam. de tana, (dd pron. ingl. )
Tamagliedda s. f. dim. (dd. pron. ingl.) piccol covo, piccola tana.
tanmglietta, pinzette. - Tanti pronom, agg relativu, tanto, ta. Tanti
Tanagliòni s. m. accr. tanaglione. pesu, tanti cosa, tanto peso, tanta cova. Tantis
Tanàu, da agg. (t. r de tanàt cat. ) colori Diminis, tantis ſeminas, tanti tonini, tante
de lioni oscuru , tanè, lionato scuro. donne. M. tantu.
Tanaxi s. m. s'apiconi, o biccu, chi portant Tanti avv. M. tantu .
algunas fruttas, content est sa pira, sa mela, Tantixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.)
“figu ec. càpolo, picciuolo. Po su scovili de sa tantino, tantinetto, tantotino, pochetiuo.
cerexia, grappa, picciuolo della ciriegia. Tantu pronom. relativ. m. e f cotanto, tanto,
Tanca s. f chiuso, podere. Tanca de cuaddus ta. Tantu , o tanti ruba, tanta ro a. Tantus,
po fai razza, mandra, e mandria di cavalli. o tantis cosas, tante cose. Bendiri a tantu,
Po tanca de calisisiat sorti de bestiamini, man venrler tanto, a tal prezzo. In forza de sust.
dra, ricettacolo di bestiame. Guardianu, o Cu Su tantu, il tanto. Tantu canti, tanto, quanto.
stodiu de sa tanca, Mandriale, Mandriano. Aterettantu , a su doppiu , altrettanto, due
Su Guardianu de sa tanca de is cuaddus, cotanti. Tres tantus, quattru tantus, tre cotanti,
Eu'fero. -
quattro cotanti.
Tancadùra s. f serratura, toppa, serrame. Tantu avv tanto. Tanti po tantu, tanto per
Tanca dura a cascioni , serratura a scatola. tanto. A tantu, a tali terminu, a tanto, a tal
Tancadura de battiporta a cricca, serratura a termine . De tantu in tantu, di tanto in tanto.
manubrio. Tanca dura, chi serrat sola senz' ag In tantu, in custu mentras, in tanto, in que
giudu de manu, serratura a sdrucciolo. Tan sto mentre Po tantu, pertanto. Tantu chi ,
cadura morisca, lucchetto, toppa saracinesca. tanto che . Finas a tantu , sino a tanto. Finzas
Partis de sa tancadura. Sa plancia, balzana attantuchi, infinattantochè. Tantu forti, tanto ,
del castello, piastra. Su molimetti cun s agu, talmente forte.
chi girat can sa crai femina, castello. Su ponti Tapàda s f chiocciola, e segundu is Natu
" opposta a sa plancia, aundi intrat sa crai, eralistas, chiocciola pomatica. ( Cochlea Ca
dalzana , o castello. Su passadori, stanghetta. vatica . Matt.).
Su molinettu senz' agu, chi ghiat sa crai mascu, Tapadedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) chioc
cannone. S'aga, o agulla, ch'intrat in sa crai sciolina, chioccioletta.
“femina, ago. Su scudettu, chi si clavat a foras Tapadura s. f. (t. sp.) turamento, coprimento,
de sa porta, aundi intrat sa crai, bocchetta: zaffrtura.
in Roma scudetto, e in aterus logus, frontone. Tapafunda s f e funda (t. sp.) hussa po
(V. Albert, alla voce fr. Plattine. Is guardias i cunservai pistolas, fonda della pistola.
internas de sa tancadura, ch'intrant in is dentis Tapài v. a. (de tapar sp. o de tappare ital.
de sa crai, rastrelli. Sa crai, chiave: crai fe ant.) turare, serrare, chiudere con turaecio.
mina, chiave femina: crai mascu, chiave mastia. Tapai cun meccia de linna, o deiferru, zaffare,
Guardias de sa crai, ingegni, mannaja. Sa denti turar collo zaffo . Tapai sperraduras, o fila
slonga furriada in s'estremidadi, ch'is Franzesus duras de porta vec. intasare, rintasare, ristop
narant su murru de sa crai, e format comente pare. Tapai a forti, combaciare, suggellare,
unu T, mulinella. Sclavai una tancadura, scon Tapai is piloiristas, accigliare. Tapai is defettus
fiecare una toppa da una porta. ſig occultaiddus, raffazzonare, ricoprire i di
Tancài v. a serrai , chiudere, serrare. Tan fetti. Tapai cin istuppa, stoppare. Tapai sa
cai sa porta, fermare, chiuder l' uscio. Tancai sceta, zipolare.
in crai, chiavare, serrare a chiave. Tancai sa Tapaju s. m. volat. (t. logudor.) bozzagro. Cent.
porta in facci a unu, chiuder la porta in faccia Tapamentu s. m. turamento.
ad uno, serrar l' uscio sulle calcagna. Tancai Tàparas s. f pl. (t. cat.) sa planta, pianta
is ogus, dissimulai, chiuder gli occhi, dissi di capperi. (Capparis spinosa. V. Targ ) Su
mulare. Tancai is còcciulas, morriri, chiuder fruttu, capperi, zucchette. Targ.
gli orehi, morire. Tancai ogu, dormiri. In tottu Taparònis s. m. pl accresc. capperi grossi.
sa notti no hapu pozziu tancai ogu, di tutta Tapàu , da part turato, intasato, suggellata,
vnatte io non ho ci occhio. Bestari chi no zaffato. Tapau a stuppa, stoppato, ristoppato,
tancat beni a sa persona, veste che non con riturato con isteppa.
TAP TAR &69

Tapiadòri v. m. (t. sp.) chi fit tapius, nera de saludai a ora tarda, buona sera, addio.
colui, che fa, o chiude possessi con mura di Po lentu, preizzosu, tardo, lento, pigro.
terra, muratore, costruttore di mura di terra. Tardu avv. tardi, e tardo, fuor
travalicata l'ora. A tardu, al tardi.
"irro,
(V. Bousilleur fr.).
Tapiài v. a. (t. sp.) serrai unu possessu a Tarèa s. f (t. sp.) faiua de cantidadi deter
tapius, chiudere, cignere con muro di terra. minada, chi si donat a fai, e si narat ancora
Po formai is tapius, costruire mura di terra. posta, còmpito. Fai sa tarea, o sa posta, si
(V. Bousiller fr.) M. attapiai gnalai sa tarea, o sa posta, fare il còmpito,
Tapiàu, da part. serrau a tapiu, chiuso, assegnare il còmpito.
cinto con muro di terra . -
Tariffa s. f tariffa. Tariffa de is munedas,
Tapinòsi s. f. (T. G.) Fig. Rettor po sa tariffa delle monete.
tali a cosas mannas s” applicant terninus Taroccài v. n. (t. de s' usu) contrastai,
scius, tapinòsi. itare ,
latº ,
disputare, taroccare, prendersi
Tàpiu s. m. (t. cat.) muro di terra. Tapiu
a crosta , tapiu rebussau a carcina, muro di Taroccàu, da part. contrastato, disputato.
terra incrostato, arricciato, che ha la crosta di Taroccus s m. pl spezia de giogu, tarocchi.
calcina. Tapiu a crosta fig. si narat di omini Tartana s. f bastimentu de un arburi, e de
tontu e ignoranti, castronaccio. Si est giovunu, vela latina, tartana. -

castroncello, giovine gonzo, rozzo. - Tartarizzài v. a. (T. Chim.) purificai po


Tapixeddu s. n. dim. de tapu , (dd pron. mesu de su sali de tartaru, tartarizzare.
ingl.) turacciolino . Tartaròsu, sa agg chi participat de tartaru,
tartaroso.
Tappa s. f tappa. - -

Tappètu s. m. ( t. de s usu) pannu po co Tartaru s. m. sa fexi, chi s'attaccat a is


berriri mesa, tappeto. Tappetu de banca, o carradas, gromma, tartaro. Tartaru emeticu,
bancu, pancale. Tappetu, chi si sterrit in terra vomitivu cumpostu di antimoniu preparau, tar
po onoranzia, strato. Tappetu mortuariu, manta ſtaro emetico.
niedda pocoberriri tumulu, o lettèra, coltre. Tartarùga s. f spezia de tostoinu, e de pisci,
Tappissài v. a ( t. cat. ) tappezzare, parare tartaruga. Po sa materia ossea, de sa quali si
con tappezzeria. M. intappissai. faint cannittas de ventagliu ec. tartaruga,
Tappissàu, da part. tappezzato. Tartritu s. m. (Neologismu Chimieu) sali,
Tappissèri s. m. Maistu, chi fait is tappisse Achi resultat de s'acidu tartarosu, tartrito -

rias, tappezziere. Tàsaru s. m. arburi, alaterno. ( Rhamnus


Tappisseria s. f. (t. cat.) paramentu de Cre Alaternus). -

sias, e de cameras, tappezzeria, parato di Tàsaru s. m. (T. de Trexenta, e in aterus


Chiesa, o di stanze. Tappisseria di arazzus, logus caffè burdu) planta fruticosa, de is pertias
chi rappresentat varius personaggius, arazzeria, de sa cali si faint astas de fusu, fusaggine,
parato d' arazzi, Tappisseria de paperi, parato evonimo, berretta di Prete. (Evonimus Euro
di carta, tappezzeria di carta. Paperi de tap paeus Linn.). - -

pisseria, carta da parati. -


Tasca s. f. tasca. Tasca cun s'imbuccadura
Tappissu s. m. M. tappisseria. - de ferru po poniri dinai, scarsella, taschetta
Tapu s. m. (t. cat.) turaccio, turàcciolo. Po coll'imboccatura di ferro. Po una spezia de
cobercu, coperchio. Tapu, o meccia de linna, tasca, chi portant is cassadoris po cunservai sa
o de ferru p. tapai lacus, e vasus, zaffo. cassa, carniera , carniero. Tasca de is car
Tapu de sa sceta " is carradas, zipolo. Tapu itatuccias, tasca da cartocci, giberna. Tasca de
de su màſfulu de sa carrada, cocchiume. Tapu ferreri, aundi tenit is accious, e strumentus
de sa latrina, carello, cariello. po ferrai cuaddus, ferriera, -

Tara s. f defalcu , chi si fait a is contus, Taschitta s f, dim. scarsellina, taschet


candu si saldant, o su subrappràs de sa sum Taschi xedda) ta, piccola tasca .
ma, o de su pesu, tara, Tascòna s. f accr. tasca manna, scarsellona,
Taradòri v. m. su chi redusita su giustu e scarsellone.
saldendu is contus su preziu sobbrau, taratore. Tassa s. f. (t. sp.) vasittu po biri aqua, binu
Tarài v. a. fai tara, redusiri a su giustu su ec. bicchiere, coppa, tazza. Si est unu pagu
preziu sobbrau in saldai is contus, tarare. prus manna de is tassas ordinarias, bicchierotto,
Taràu, da part. tarato. -
Ibicchieruolo. Tassa unanna , bicchierone . M.
Tarcu s. m. M. talcu . . tassoni. Tassa cun is orus doratis, bicchiere
Tardài v. n. tardare, indugiare, trattenersi. col lembo, od orlo dorato. Tassa de cristallu
Tardamenti avv. tardamente. cun duas manigas e senza pei, giàra. Fabbri
Tardaumentu s. m. tardamento. - canti de tassas, bicchieraio. -

Tardanti v. agg., tardante. - Tassa s. f imposizioni, tassa, imposizione.


Tardanza s. f tardanza, tardità. Tassà, v. a. ordinai tassa, tassare, formar
Tardau, da part tardato, indugiato tassa, metter imposizione. Po stabiliri, limitai.
Tardittu avv. tardetto. -
M. Tassai algunu, tassare alcuno, imporgli la
Tardittu, tta agg. dim. tardetto, tta. tassa di quanto dee pagare.
Tardiu, da (t. r.) M. tardivu . - Tassativamenti avv. tassativamente, speci
Tardivu , va agg tardivo, tardo, ritardante. ficatamente.
Po coàinu, seròtino, tardivo. Po addasiau, i Tassativu, va agg, tassativo.
lento, tardo. Omini tardivu, addasiau, agia Tassàu , da part. tassato .
tone, scioperone. Tassazioni s f tassazione, tassagione, tassa.
Tardu, da agg tardo. S' ora est tarda, Tasseddu s m. (dd pron. ingl. ) miccìno,
l'ora è tarda . i larda, espress. spºg sna spizzica, Spendici, 9 donai sa cosa a tasseddu,
570 TAS TAU

spendere, o dar la cosa a miccino, a spilluz sus po usu de disignai, tavolette conce. Po
zico, usar gran risparmio. piticu quadru , tavoletta, tavoluccia.
Tassitta s. f. dim. bicchieretto, bicchie Taulmeddu s. m. dim (dd pron. ingl.)
Tassixedda V rino, tazzetta, tazzino. tavolinetto . -

Tassoneddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) Taulinu s. m mesa po scriri, e studiai, tavolino.
bicchierotto. -
Taulòni s. m. accr. pancone, tavolone .
Tassòni s. m. accr. de tassa, bicchierone, Taumatografu s. m. Scrittori de cosas mira
tazzone . - -
culosas, Taumatògrafo.
Tassu s. m. arburi, tasso. (Taxus. ) Taumaturgu s. m. Operadori de miraculus,
Tasta s. f. (t. de s' usu) sfilau, chi si ponit Taumaturgo.
in feridas, o gliagas, tasta. Tautogramma s. m. cumponimentu poeticu, in
Tastadòri v. m. assaggiatore, gustatore : su quali dogna versu cumenzat cun sa propria
Tastadura s. f. assaggiatura, assaporazione. littera, Tautogramma.
Tastai v. a. sperimentai cun su gustu, assag Tautologia s. f. (Fig. Rett.) replicazioni de
giare, assaporare, assavorare, saporare, gu sa propria cosa, ma cun diversas paraulas 3

stare, bozzolare. Tastai de nou, rassaggiare . Tautologìa .


Si usat ancora fig. po cosas de s' anima, e de Tautologicu, ca agg. (T. Didasc.) tautologico.
su corpus, assaggiare, provare. Te, segunda persona de su sing de s'impe
Tastamentu s. m. assaggiamento, assapo rativu de su verbu temiri, te. Te te raddoppiau
ralmento. -
manera di allettai is canis, te te. Te custui, o
Tastàu, da part. assaggiato, assaporato, sa piga custu, prendi questo. » Questa voce è la
porato, savorato . » stessa 2 persona dell'imperat. greco ro te ,
Tastièra s. f. (t. de s'usu) teclau, ordini de º cape, accipe, del verbo Tao, capio apud
is tastus de is istrumentus de sonai, tastiera , e tIoimerum . » -

ordine de tasti. M. teclau. Te s. m. arburedda de sa China, te. M. the.


Tastu. s. m. assaggio, gusto. Po sabori, gu Teàndricu , ca agg appartenenti a Omini
sto, sapore. Tastu si narat ancora is teclas de Deus, teandrico.
s organu ec. e is divisionis de sa maniga de Teatrali agg. de teatru , teatrale.
ghitarra, e similis, tasti. Teatreddu ) s. m. dim. (dd pron. ingl.)
Tattica s. f. (T. Dottrinali Militari) arti de Teatrinu teatrino .
disponiri is sordaus in battaglia, e de fai is Teàtru s. m. teatro .
esercizius militaris, Tattica. Tebidai v. a. intiepidire, riscaldare alquanto,
Tattu s. m. potenzia sensitiva esteriori de intiepidare, tepeſare, far tiepido. Tebidai v.
tota su corpus, tatto. m. e tebidaisì n. p. intiepidire, tiepidare, dive
i'avella s. f. t. r. piega. M. pinnica. Po nir tiepido.
frunza M. -
Tebidamenti avv. tiepidamente. -

Taverna s. f. (t. de s'usu) buttega de binu, Tebidau, da part. intiepidito, fatto , o dive
bettola, taverna. Mesa plena de personas, chi nuto tiepido.
pappant in taverna, tavolata. Bessiri de sa Tebideddu , dda agg. dim. (dd pron. ingl. )
taverna, stavernare. - - tiepidetto. -

Tavernèra s. f tavernaja. Tebidèsa s; f. tiepidezza, e tepidezza, tiepidità.


Tavernèri s. m. tavernajo, bettoliere . Po Tèbidu , da agg. tiepido, e tepido. -

cuddu, chi frequentat is tavernas, taverniere. Tèbiu, ia agg ( de tibio sp.) M. tebidu.
Taula s. f. (t. sp.) asse, tavola. Po trastu Tecla s. f. (t. sp.) tasto. M. tastu. Toccai
de domu susteniu cun peis, chi prus ordina sa tecla di alguna cosa, fare, o toccare un motto
riamenti maraus mesa, mensa, tavola. Taula, di alcuna cosa.
o inesa mannitta, tavolotto. Taula rotunda, Teclàu s. m. tastiera . M. tastiera .
tavola rotonda. Sterriri, o afforrai de taulas, Tècnicu, ca agg. (T. Didasc. ) si narat de
intavolare, tavolare, coprir di tavole. Muru, o is terminus proprius de is artis, tecnico, arti
divisioni fatta de taulas, assito, tramezzo di .ficiale.
assi commesse. Is duas taulas de su naufragili Tecnologia s. f. (T. Didase.) scienzia de is
su Battismu e sa Penitenzia, le due tavole del terminus " is artis, Tecnologia .
naufragio Battesimo e Penitenza. Is taulas de Te Deum, innu ecclesiastica, Tedelèo .
sa lei, le tavole della legge, il Decalogo. Is Tega s. f. ( forsis po similit de theca, cae )
taulas de is Romanus, le tavole de Romani. su crovu, aundi nascint, e crescint is granus
Taula de is liburus, indice, repertorio, tavola de is legaminis, baccello. Limpiai is leguminis
de libri. Fai taulas si marat de su giogu de su de sa tega , sgranare, sgusciare, cavare i gra
scaccu, e de is damas, intavolare, far tavola, nelli de legumi dal guscio, dal baccello, sbae
paciare, pattare il giuoco. Po registru, tavola, cellare. Legumini limpiau de sa tega, legume
registro. Diamanti in taula, o de superfizie sgranato, is duas perras de sa tega, valve. Po
plana, diamante in tavola. Pavimenta cobertu bastoni de sa cassia , baccello, bocciuolo della
de taulas, tavolato. Cantu vivu de una taula, ca sia lega de su pistarei, de su fasolu e si
spigolo . e milis, gagliuolo, sìliqua. - -

Tauledda s. f. dim. de taula, assicella, assi Teghixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) bar
cina, tavolina, tavoletta. celletto. -

Tauletta s. f tavoletta. Tauletta de su giogu Tegòna s. f accr tega manna, baccellaccio,


de is damas ec. tavoliere Tauletta de is Pin baccellone . - -

toris, tavolozza: Tauletta incerada, chi tisanta Tegus (t. guastu de tecum ) Si usat sempri
is Antigus po scriri, tavoletta, Tatilettas de uniu a sa prepos cun. Cuntegus, teco. Cunte
bussulu, o de figu impastadas de pruini di os gus e totu , cun tui e totu , teco stesso. -
TEI TEL 57I

Teismu s. m. dottrina de su Teista, Teismo. o de marmuri, lastra di pietra, di marmo. M.


Teista s. m. Conoscidori . de unu Deus in lastra. Tella, manna, lastrone. Tella pitica,
cantu est solamenti Autori e Guvernadori de sa chi serbit de lazzu po cassai pillonis, schiaccia.
natura, Teista. Tella po tapai sa bucca de su forru, lastrone ,
Tela s. f. tela . Tela batista, batista, o tela Sterriri a tellas espress. rust. lastricare. M la
batista. Tela batistina, tela batista ordinaria. stricai. Po losa. M.
Tela Costanza, tela di Costanza. Tela bintèna, Tellixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) lasretta,
tela varallo ordinaria. Tela crea, tela Creas . lastraccia.
Tela ginestra, tela Rouen. Tela Grenoble, tela TelloràXi s. m. strato lapidoso, che sembra
di Grenoble. Tela de Casa, tela di Casa. Tela lastricato dalla natura. -

de Ciave, tela di Chiavari. Tela de Ischia, Telonàriu s. m. M. Cambista.


tela d' Ischia, Tela di Olanda, tela d' Olanda. Telòniu s. m. bangu de cambiu , telonio.
Tela de Roma, tela Varallo fina. Tela Truès, Telit s. n. telo. Telu de bistici, o de lenzoro,
tela di Troyes. Tela tessia in oru, o in plata, telo di vestito, o di lenzuolo. Po is telus, chi
teletta. Tela incotonada, guarnello, tela ban formant una vela, ferzi d' una vela.
bagina . Tela di erba, tela di scorza d'albero. Tema s. m. argumentu , suggettu , tema,
Tela pintada, sargia. Tela rigada, tela vergata, soggetto, argomento. Raxomai foras de tema ,
o listata. Tela rigada ordinaria po matalaffus, o de propositu , sbalestrare, allontanarsi dal
traliccio. Tela spigada, o siat tessia a pisentinu, soggetto, saltar di trasto in sentina, uscir di tema.
tela spinata. Tela crua, tela rozza. Tela crua Temerariamenti avv. temerariamente. M. im
trasparenti, buratto. Tela incerada, tela ince prudentementi. -

rata . Tela grussa po saccus e po aſſorrai ballas T'emeràriu, ria agg (t. de s'usu) imprudenti.
de roba, terzone. Tela liasca, filondente, tela atreviu, temerario, ardito, imprudente. Giudiziu
rada. Tela cun unguentu, o siat taffettanu temerariu, chi si fait po passioni, giudizio
impiastrau cun balsamu ec. sparadrappo Ar temerario .

rogu de tela, chi si ponit po reforzu in alguna Temeridàdi s. f. (t. de s'usu) imprudenzia,
parti de su bestiri , teluccia . Affortiai unu be temerità, imprudenza, soverchio ardire.
stiri cun arrogus de tela, intelucciare una veste. Tèmpera s. f. fortalesa artifiziali, chi si
Tela de Renza. M. linòu. Po nappa, chi si domat a su ferru, tempera, tempra. Po umori,
ponit in is ogus. M. nappa. Su tessidori de is o naturali, tempera, umore, qualità. Po dispo
telas, e su mercanti, chi delas bendit, tela sizioni, tempra, disposizione. Tempera (T. de
ritòlo. Tela di aragna. M. tirinna. Po pintura, Pintori) colori stemperau e sciortu cun cola, o
tela, quadro, pittura: - cun biancu di ou, tempera. Pintai a tempera,
Telargeddu s. m. dim. ( dd pron. ingl.) tela dipingere a tempera. Tempera moddi, tempera
fetto, telaretto. Po sa fraschetta de ferru, chi dolce. Po temperu. M.
usant is Istampadoris, telaretto, fraschetta - Temperadamenti avv. moderadamenti, tem
Telargèri s. m. M. tessidori. peratamente. -

Telargiu s. m. strum. po tessiri, telajo, telaro, Temperadòri v. m. e ra f moderadori, tem


Partis de su telargiu : Is cascias, le casse : Su peratore, moderatore, trice. Po temperadroxu. M.
E" , il pettine: Su lizzu , il liccio : Su sur Temperadròxu s. m. abertura fatta in su
iu, il sobbio, o subbio: Is calculas, o carculas, muru, aundi passat sa cannonada de sa gisterra,
le calcole: Sa spola, spola, e spuola: Su can po usu de pigai aqua , e de dda mandai a
neddu, il cannello del ripieno: Su fustigu, o s'arruga, candu no serbit, cateratta. Tempe
sticcu , spoletto: Sa canna de gruxi, la canna radroxu de s' orbada (T. de Messaju) cappio
dell' intrecciatura: Su stamini, lo stame: Su del vomero.
stamini già ordiu, l'ordito: S'ordidroxu strum. Temperadùra s. f. temperatura, tempera.
po ordiri, orditoio: Sa trama, la trama: Su Temperài v. a. temperare, dar la tempera al
serradoriu, piuòlo del subbio: Su faicanneddus, ferro. Temperai sa pinna, temperar la penna.
o umpidoriu, ch' est unu fusu de ferru po infi Po modelai, temperare, attemperare, moderare,
lai su canneddu, e pleniriddu de trama, fuso raffrenare. Po corriggiri e modificai, temperare,
di ferro: Sa tela già tessia, la tela : Su pindu modificare , correggere, addolcire. Po amme
t. r. ch' est s'ultima parti de su stamini ordiu, sturai impàri, temperare, mescolare, rimestare.
chi abbarrat senza tessiri, la penerata. Poniri in Po regulai. M. Po aggiustai una cosa a un'
telargiu, intelajare. Telargiu fattu in quadru atera, contemperare. Su tempus si temperat,
li porta, po fai pintura in tela ec. telajo. Te il tempo addolca, raddolca.
rgiu de torchiu de stampa, telajo del torcolo. Temperamentu s. m. temperamento, attem
Telecuba s. f est a sciritela de cuba (t. r.) peramento. Temperamentu de umoris, contem
sa gruma de is carradas. M. tartaru. peranza. Po guvernu, temperamento, governo. Po
Telegrafia s. f. (T. G Dottrin. ) manera de moderazioni, temperamento, moderazione . Po
fueddai de logu meda attesu, Telegrafia . espedienti, o mediu, temperamento, espediente,
Telègrafu s. m. (T. G. Dottrin.) macchina ripiego. Po complessioni, temperamento, com
po donai notizia a cuddus, chi s'incontrant in plessione. Temperamentu solventi, temperamento
grandissima distanzia, telegrafo. solvente.
Teleria s. f cantidadi de telas, telerìa. Temperanti v. agg. temperante, astinente,
Telescopiu s. m. (T Astronom.) strum. po sobrio .
mirai is cosas di allargu , telescopio, binocolo. Temperànzia s. f. temperanza, astinenza,
Teletta s. f dim. (t. de s'usu ) tela fini lig sobrietà.
gera, teletta. Po una spezia de drappu tessiu Temperapinna s. m. M. temperinu.
in oru , o in plata, teletta. Temperativu, va agg. calmanti, temperativo.
Tellas. f. (t. r.) lastra. Po mesa de perda, Temperàu, da part. temperau, attemperato.
572 TEM TEN

eontemperato, moderato, mitigato, addolcito. Tenaglia s f M. tanaglia.


M. su verbu. In forza di agg, tempus temperau, Tenda s f tela, chi si distendit in aria po
tempo dolco, temperato. reparaisi de su soli, tenda. Tenda de su scena
emperinu s. m. (t. de s usu) temperino, riu, tenda, tendone, sipario. Tenda de is eser.
temperatoio. Corpu de temperinu, temperinata. citus, tenda, padiglione. Plantai o poniri is
Tèmperu s. m. temperamento, tempera. Tem tendas in su campu, attendarsi. Pigai is tendas,
peru de sa pinna, temperatura. partiri de su campu un esercitu, levar le tende.
Tempestàdi s. f. tempesta, procella . Po Tenda po coberriri una galera, tendale.
affannu, tempesta, affanno, travaglio. Tendenti v. agg. tendente.
Tempestài v. n. essiri in tempestadi, tempe Tendènzia s. f inclinazioni, tendenza, pro
stare, menar tempesta. Po imperversai, ſai su pensione.
tiaulu, tempestare, imperversare. Po importuni Tendidùra s. f. (t. sp.) distendimento.
in signif att. tempestare, importunare, instigare, Tèndini s. m. (T. Anatom.) tendine. Ten
pressare, serpentare. - - -
dini di Achille, musculu, chi serbit a disten
Tempestàu, da part tempestato. Fg agitato, diri su pei, tendine d'Achille, corda magna.
importunato, maltrattato, travagliato , vessato . Tendinòsu, sa agg plenu de tendinis, ten
Tempestau de perlas, tempesta o ricana o d perle. dinoso.
Tempestosamenti avv. tempestosa nente. Fig. Tèndiri v. a. tendere, distendere, allargare,
impetuosamente. - - spiegare. Tendiri pillus de pasta espress basc.
Tempestòsu, sa agg, tempestoso, nimboso, pro distender fogli di pasta. Tendiri s' arcu, tender
celloso. Fig. agitato, tempestoso, con urbato, l'arco, caricarlo. Tendiri, v. n. Custu tendit a
co/var/20SSO. -
turbai su bon ordini , ciò tende a turbare il
Templixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) buon ordine. Po tirai , accostaisì. Tendiri a su
tempietto. moddi, tendere al molle. Tendirisi t. r. acco
Templu s. m. (t. de s'usu) Tempio, Chiesa. starsi. Po attendiaisì. M.
Temporàda s; f. (t. sp.) M. temporali sust. Tèndiu, dia part. e tièsu, sa, teso, disteso.
Temporalescu, sca agg M. tempestosu. Tendixedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) ten
Temporàli s. m. tempesta, temporale. daròla, tendetta, tendina.
Temporali agg. passaggeri, temporale, caduco, Tendòni s. m. accr. tendone.
labile, mondano, temporaneo. Tènebra s. f scuriu, tenebra, scurità, bujo.
Temporalidadi s. f temporalità. Po aſſettu a Est prus usau in pl. Is tenebras, le tenebre.
is cosas mundanas, temporalità. Fig. ignoranzia. M. Funzioni de is tenebras, chi
Temporalmenti avv. temporalmente, in is biddas narant funzioni de is marturias,
Temporaneu, nea ag; non durabili, tempo est s Ofiziu solenni anticipau de sa Giobia º

raneo, temporario. M. temporali. Cenabara, e Sabadu Santu, funzion delle tenebre.


Tèmporas s. f. pl. tempora ls q uattru temporas, Tenebròsu, sa agg, tenebroso, oscuro, caliginoso.
le quattro tempora, i tre digiuni delle quattro Teneuti s. m. (T. de Miliz.) Tenente. Logu
stagioni. - tenenti, Luogotenente.
Temporiggiài v. n. accomodaisì a su tempus, Tenenti v. ag; tenente.
temporeggiare, accomodarsi al tempo, navigare Teneramenti avv. (t. de s' usu) tiernamenti. M.
secondo il vento, governarsi secondo l'opportu Tèneru, ra agg. (t. de s' usu) moddi, tenero.
nità. Po retardai, indugiare, guadagnar tempo. Po giovunu, noeddu, tenero, novello. In s' eda
Tempra. M. tempera. di tenera, nella tenera età. Planta tenera, pian
Tempus s. m. tempo. Po edadi, tempo, età. ta novella. Po affettuosu. M. tiernu . Po debili,
Po opportunidadi, tempo, opportunità, conodo, tenero, debole, caloscio .
agio. Andai a tempus trattendu de musica, an Tenesmu s. m. (T. G. Med.) spezia de di
dare a tempo, andare a battuta. Po stasoni: senteria accumpangiada de mucosidadi tinta de
Is quattru tempus de s'annu, i quattro tempi, san zuni, tenesmo.
le quattro stagioni dell'anno. Donaisì bonu tem Tendùra s. f. tenitura.
us, darsi buon tempo, far tempo te, sguazzare. Tenimentu s. m. tenimento. Po possessioni,
li su tempus, o s occasioni, corre il tempo, teninento, tenuta.
la congiuntura. Domai tempus, indugiare, dar Tèniri v. a possediri, tenere, possedere, avere
tempo. Donai tempus a su tempus, operai cun in sua podestà. Po otteniri, ottenere, avere,
prudenzia, dar tempo al tempo, procedere con conseguire. Teniri po nudla, riputa per niente.
maturità. A tempus avv. a tempo, opportuna Teniri notizia, aver notizia. Teniri de fai, aver
mente. De meda tempus avv. da gran tempo, da fare. Teniri ita fai, aver che fare. Teniri
un pezzo fa. Su tempus s acconciat, il tempo o biviri, aver da vivere, con che mantenersi .
si racconcia, si rasserena. Su tempus si sconciat, Po sentiri. Ita tenis? che hai, che ti senti ?
il tempo s' intorbida, divien torbido. A tempus Teniri invidia. M. invidiai. Teniriddas cund'
e a logu, a tempo e luogo. Tempus fait, un unu, essiri primau, averla con uno, esser cor
pezzo fa. Cun su tempus, cun s andai de su rucciato. Teniri a plaveri, gradire, avere a grado.
tempus, col tempo, in processo di tempo. In Temiri a vista, avvisare, adocchiare, squadrare,
tempus , per tºnpo, a buon ora . Ind' unu osservar cautamente. Teniri orrori, inorridire,
tempus, tempo fa, per l' ad lietro. No fiat passau avere orrore. Teniri sghinzu, o fainini, aver la
meda tempus, non guari di tempo si frappose. picchierella. Teniri su frius, chi pregedit sa
Tenacementi avv. (t. de s' usu) tenacemente, calentura, abbrividare, avere il brivido. Teniri
Tenàci agg (t. de s' usu) appiocigosu, tenace, is remus sullevaus de s'aqua, affornellare. Te
tegnente, viscoso. M. appiccigosu. niri cura, aver cura. Teniri axius, aver solleci
Tenagidàdi s f (t. de s' usu) tenacità, visco tudini, affanni. Teniri unu brei malu t. b.
sità. M. viscosidadi. avere una cattiva usanza, un vizio. Teniri, a
TEN TEO 575

bogai renduda, rendere. Teniri di antigu, anti Teodia s. f. (T. G.) cantu in alabanza de
cheggiare. Teniri lastima, aver compassione. Po Deus, teodìa.
pigai, tenere, prendere. Teniri sa subrintendenzia, Teodosiànu agg. Codigi teodosianu, codice
soprantendere, soprintendere. Tenir ita nai, cri teodosiano.
ticai, aver che ridire, appuntare, biasimare. Teogonia s. f. (T. G. Didasc.) generazioni fa
Teniri pani e gorteddu, essiri comodu, tener bulosa de is Deus, teogonia.
fante e fancella. Po conservai. M. Po reteniri. Teologali agg, teologale.
M. Po occupai. M. Teniri de spuntu trattendu Teologalmenti avv. teologalmente.
de binu, aver pigliato la punta. Teniri unu po Teologastru s. m. Teologu de pagu scienzia,
bonu, riputar uno dalbene. Teniri po arrestai. teologastro. -

M. Teniri a funi curza, a dieta, tenere a dieta, Teologhessa s. f Teologhessa. .


a stecchetto. Po arribai. M. Tenirisì v. r. pigau Teologia s. f. (T. G.) scienzia, chi fueddat
assolutam. teniri reputazioni de sei, tenersi, ri de Deus, Teologia. Teologia Polemica, chi
putarsi, aver di se riputazione, stimarsi troppo. trattat de is controversias, e respundit a is diffi
Teniri fueddus cund' unu, venire a parole, o a cultadis de is Ereticus, Teologia Polemica.
contesa di parole. Po catturai. M. Teologicài v. a. M. teologizzai.
Tèmiri v. n. si narat de su fogu, chi allutu Teologicamenti avv. teologicamente.
spargit grandu calori, ardere, abbruciare. Sa Teològicu, ca agg. teologico.
linna frisca stentat a teniri, la legna fresca arde Teologizzài v. a teologizzare, teologicare.
a stento. Su fogu no tenit, il fuoco non arde. Teologòni s. m. accr. Teologone.
Tenòri s. m. tenore, soggetto, contenuto. Po Teòlogu s. m. Professori de Teologia, Teologo.
forma, tenore,forma. Po una de is quattru partis Teopaschita s. m. Ereticu, chi in sa passioni
de sa musica, tenore. Fai su tenori, far il tenore. de Cristus creiat morta ancora sa divinidadi ,
Tènsili agg. (T. Filosof) si narat de su corpus, Teopaschìta .
chi patit tensioni, tènsile, Teorba, Teorbista. M. tiorba ec.
Tensiòni s. f. (t. de s usu) propriamenti si Teorèma s. m. demostrazioni evidenti di al
marat de unu violentu, e sforzau distendimentu i" beridadi reguardu a su suppostu, o già
de nerbius, tensione. Po simpli tensioni, tesa. attu, teorema.
Tenta s. f. (T. Chirurg.) prova, strum. sut Teoremàticu, ca agg teorematico.
tili, chi usat su chirurgu po conosciri sa pro Teorèticu, ca agg chi appartenit a teorica,
teoretico .
fundidadi de sa ferida, tenta. Tenta scanalada,
o fatta a canali, tenta scanalata. Tenta ince Teoria s. f suttili reflessioni, a sa quali nosi
rada, tenta incerata. Fai su tenta tenta, tentare. portat s esaminu de sa natura, teorìa.
Andai tenta tenta, andar tentoni, o a tentone. Teòrica s. f scienzia speculativa, chi donat
Tentàbili agg. tentabile. raxoni de is operazionis, teorica.
Tentadòri, ra v. m. e f. tentatore, trice. Teoricamenti avv. teoricamente.
Tentai v. a. fai prova, tentare, cimentare, Teorichista s. m. Speculativu, Teorichista,
sperimentare, riconoscere, far prova, o saggio. Teorico.
Po importunai, tentare, instigare. Teoricu s. m. M. Teorichista.
Tentamentu s. m. tentamento. Teòricu, ca agg, teorico.
Tentativamenti avv. tentativamente, suggesti Terapeutica s. f. (T. G. Med.) Sa parti de sa
vamente , Mexina, chi trattat de su modu de sanai is
Tentativu s. m. tentativo, sperienza, prova. malis curabilis, o calmai is incurabilis, Terapeittica.
Tentàu, da part. tentato, provato. Terebintu s. m. arburi, de undi distillat sa
Tentazionedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) trementina, terebinto.
tentazioncella. Teresina s. f. M. capucciu.
Tentaziòni s. f. tentazione, prova, cimento. Termali agg. de " Aquas termalis,
Po suggestioni diabolica, tentazione, instigazione acque termali, mirterali. - -

diabolica. " agg terminabile.


Tentu, ta part de su verbu temiri att. tenuto, Terminadòri, ra v. m. e f. terminatore, trice.
avuto, posseduto. Po reputau, tenuto, riputato. Terminai v. a. finiri, terminare, finire, compire,
Po obbligau, tenuto, obbligato. Po pigau, cat accapezzare, condurre a capo, a fine. Terminai v.
turau, preso, arrestato. - n. teniri fini, acabai, terminare, aver termine, fine.
Tentu, ta part. de su verbu temiri neutr. arso, Terininàli agg, terminale, terminativo.
Su fogu nò est ancora tentu, il fuoco non arde Terminamentu s. m. compimento.
per anco, non è bene acceso. Teraminativu , va agg. M. terminali.
Tentùra s. f. (t. r.) accusa de penali poal Terminàu, da part. terminatf, finito, compito.
guna trasgressioni, accusa di pena, dinunzia, Terminaziòni s f ſini, terminazione, fine,
querela, notificazione della mancanza. conchiusione. Terminazioni de is paraulas, ter
Tenturà v. a (t. r ) propriamenti accusai su pe minazione, desinenza delle parole Po limita
nali a cuddus, chi contra sa proibizioni hant intro zioni de is campus, terminazione de campi.
dusiu bestiamini in logu proibiu po paseiri, o hanti Tèrminu s. f fini, termine, fine, meta. Donai,
fattu algunu dannu in possessioni allena, dal querela, poniri terminu, dar termine, por fine. Po laca
notificar la mancanza, accusarla pena del danno. na, o trenini de territorius. M. tremini. Ter
Tenturàu, da part che ha querelato, o data minu ſissu, termine fisso. A terminu de raxoni,
quarela, che ha notificata la mancanza. a termine di ragione. Po intervallu , termine ,
Teocràticu, ca agg (T. Didasc.) appartenenti intervallo. Po paraula, termine, parola, voce
a teocrazia, teocratico. Terminus pl is estremus de sa preposizioni
Teocrazia s. f. (T. G. Didasc., ) Guvernu de segundu is " termini, estremi. Arribau
Deus, tali fiat su guvernta de Mosè, teocrazia, a su terminu de su cuntentu suu , giunto al
- - A a a a
574 TER TER

colmo, al sommo del suo contento. Po cumpli Terra carcinata, chi tenit de carcina, terra
mentu, compimento, somma, suggello. calcaria. Terra piena de crotu de conciniglias,
Termologia s. f. (T. G. ) diseursu asuba de coment est cocciula ec. paperino. Terra arenosa
is aquas termalis, termologia. senza perda, terra sabbiostosº, o sabbiosa. Ter
Teramò metru s. m. (T. G.) strum. po me ra cotta de Soli, terra conſºta, o terreno con
surai su calori, e su frius, termòmetro, termo fetto. Terra strecosciada, o siat stercorada ,
scopio. - -
terra stabbiata, che ha avuto lo stabbio. Terra
Terna s. f. numeru de tres suggettus in ordini, abenada, terra acquitrinosa. Terra de pauli,
chi sia proponint po eliggiri su prus dignu , e terra paludosa. Terra de pardu, terra prativa.
uttu occupai algun offiziu , ternario, Fai sa Terra de Cologna po coloriri a grogu in ollu,
terna, proporre tre soggetti. Poniri in terna M. giallorino. Depositu de terra, i fait s'aqua
ternai. » Nota: Terna è voce spagnuola, ed il in algunu fossu, o canali, interrimento, rinter
dizionario spagnuolo ne dà la seguente spiega rimento. Muntoni de terra di arena o de ludu,
zione: Terna, el agregado de tres sugetos en chi su mari o is arrius trasportant, e ddis fait
orden cambiai direzioni, interro. Terra chi lassat su
riporta, la
quedizion
se proponen
latina =para algun empleo s e
Ternarium , i V. il mari in sa spiaggia, e s'induressit, i ricolmi.
gran pi:ion della lingua castigliana dedicato al Terra de Roma po usu de is Pintoris, e po
Re Filippo V. dalla Reale Accademia Spagnuola fai vasus, terretta. Paris cun terra agg. basciu,
= Edizione del 1759 . ll dizionario della Cru terragno. Accanta de terra, terragnuolo. Torrai
sca, e di Alberti portano anche ternario sust. » terra a una planta, rincalzare. Terra terra avv.
Ternài v. a. (t. sp.) poniri in terna, metter terra terra, rasente la terra. Stai terra terra -

in ternario, ascrivere, computare, annoverare essiri in bascia fortuna, star terra terra, esser
nel ternario. in basso stato. Andai terra terra comente su
Ternàriu s. e agg. regorta de tres cosas im coloru, strisciare, strascinarsi per terra. Andai
pari, ternario. Numeru ternariu, numero ter a terra, mancai, andar per terra, mancare,
nario. Po porzioni de sonettu cumprendia in finire. Camminai poterra po mari , camminar
tres versus , ternario, terzetto . Po terzina. M. per terra per mare, o per acqua. Ghettai a
Ternau, da part. postu in terna, messo in terra, gettare, rovesciar per terra. Po abbattiri.
ternario, ascritto, computato, annoverato nel M. Donai una sculacciada a terra, battere una
ternario . culata, dar del culo in terra ; e fig, fallire.
Ternu s. m. (t. sp.) paramento sacerdotale Unu moi de terra, spaziu de terrenu, chi arrì
per la Messa solenne, cioè la pianeta, e le to cit unu moi de semini , stafòro, una moggiata
nicelle. V. Franzios. Po gertu puntu de is da di terreno. Una quarra de terra, mezza mog
dus , terno . giata. Unu quarta, uno stioro di terreno. Pe
Ternùra s. f (t. sp.) tenerezza. soni de terra, terratico. Arai sa terra pillupillu,
Terra s. f unu de is elementus de is cosas arare superficialmente. Penetrai sa terra a fundu
eneradas, terra . Po mundu , terra , mondo. traballendu, richiedere, penetrare addentro la
f" terrenu . M. Po oru de mari , terra, lido, vorando. Terrafirma, Terraferma, il Continente.
Po paisu, terra, paese, provincia. Pigai terra, Arruiri a terra, cadere a terra. Donai in terra,
pigliar terra, approdare. Terra mala, terraccia. urtare in terra navigando. Terra di argòri. M.
Terra sciorta, terra sciolta. Terra coltivada , terra maja.
terra diveltà . Flori de terra, terriccia, terra Terràglia s. f vasellame. -

leggiera. Arrogu de terra, o de terrenu, squarcio Terraplenài v. a. (t. sp.) fai terraplenus,
di campo, ternatura. Arrogu, o porzioni de terrapianare .
terra, chi podit arai unu giù ind, una dì , jù Terraplenàu , da part. terrapienato.
gero, bubulca, bubulcata. Terra langia, terre Terraplènu s. m. terrapieno.
no magro. Terra coltivada po plantai, terra Terrazzànu s. m. e na s. f abitanti di algunu
divelta, scassata per far posticci. Lastr. Terra casteddu, o de logu serrau a muraglia, terraz
grussa, terra grossa . ls terras grussas tenint zaino , nat.
abbisongiu di essiri cottas de sa cilivia, le terre Terrazzeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.)
osse hanno bisogno di esser diacciate, o ricotte terrazzino .
da diacci. Terra de testus po plantai floris, Terraz è ni s. m. accr. terrazzone.
terra vegetale, terra da vasi, da giardino. Terrazzu s. m. galera scoberta appizzus de
Terra ammesturada cun ladamini indurcau , is edifizius, terrazzo, altana, verone. Terrazzu
terriccio , terra mescolata con cencio màcero . cobertu, loggia. Terrazzu cobertu fattu a co
Terra cotta, terga cotta. Faina fatta di arro lunnas e a arcus, loggiato. -

galla de terra cotta, testaccio: Terras aratorias, Terremòtu s. m. terremoto, tremuoto .


o de coltivai, terre coltive. Terras mani vadas, Terrenamenti avv. terrenamente, secondo il
mondo .
o siat sa bidazzoni preparada po s'annu ventu
turu, i colti. Terra de strevu, creta da stovi Terreneddu s. m. dim. (dd pron. ingl.)terrenello.
glie. Terra-tuvulu, tufo, terra creta biancastra. Terrènu s. n. terreno. Sa planta o superfizie
Terra suttili e calenti, terra focajstola. Terra de su terreni, suolo. Po terra de coltivai, ter
maja, o màina, spezia de terra niedda meda reno, terra coltiva . Terrenu scorturau, o bra
appiccigosa, terra nera creta ea. Terra asciutta batau, terreno rotto. Terrenu no brabatau, ter
e tostada, terra, o terreno tufoso. Lastr. Terra reno sodo. Terrenu argiddosu e appiccigosu ,
niedda asciutta e arenosa, carbuncolo. Terra terreno argilloso e tenace. Terrenti perdosu,
arenosa plena de perdixedda dura ; sabbione, terreno selcioso. Terrenu sterili, e langiu, terreno
terra silicea, quarzosa. T. Chim, Terra bianca sterile, magro, sfruttato, ovv. grillaja. Terrenu,
argiddosa e appiccigosa, mattajone, terra argil chi produsitsa perda po fai sa carcina, alberese.
losa. Terra langia e meda perdosa, calestro, Terrenu, chi sfossònat, o no aguantat su pei ,
TER TES 575

fitta, terreno, che sfonda, che non regge al piè. giudu de sa fortuna, l'uomo ordisce, e la
.Terrenu meda fangosu, chi naraus tremulèu, jortuna tesse. Tessiri v. n. si narat di algunas
malafitta. Scoberriri terrenu, scoprir paese. Po plantas, chi tessint, o s attaccant a muru,
territoriu. M. Terrenu bonu po arai lori, ter arburis ec. coment' est sa follaera e similis,
reno acconcio a seme. Mancai su terrenu asutta aggraticciarsi, avvitichiarsi.
peis , mancare il terreno sotto i piedi. Tèssiu s. m. sa materia tessia, tessuto.
Terrènu, na agg. terreno, terrestre. Pianu Tèssiu, ssia part. tessuto. Po cumpostu, tes
terrenu de domu , pian terreno, sottàno, in suto, composto, ordito. Trattendu di erbas,
feriore. Aposentu terrenu , stanza terrena. chi tessint, aggraticciato, avvitichiato, avvolto.
Tèrreu, ea agg. chi tenit de terra, terreo. Testa s. f. (t. de s'usu) testa, capo. Po
Terribili agg terribile, terrifico. intendimentu, testa, ingegno, intelletto. Testa
Terribilidàdi s. f. terribilità . coronada , testa coronata, Re. Po s” estre
Terribilmenti avv. terribilmente. midadi de sa longaria de una cosa : Testa de
Terrìgenu, ma agg. nasciu de sa terra, terrigeno. sa mesa, de una biga ec. testa della tavola,
Territoriàli agg territoriale. di una trave ec. De sa testa sua, di sua testa ,
Territòriu s. m. territorio. caparbio, ostinato. Pagai unu tantu potesta,
Terròri s. m. terrore, spavento. pagare un tanto per testa. Tributu impostu
Terròsu , sa agg ammesturau cun terra, testa po testa, capitazione, testatico. A testa
terroso . de s armada, a testa dell'armata. Testa de
Terza s. f una de is oras canonicas, terza. trincèa, approccio: Serbirisì de testa de ferru,
Terza de violinu ec. mezzana. si narat de unu, chi s'occupat in algunu nego
Terzàna s. f. calentura, chi benit una di sì, ziu senza cumparriri issu, ma un ateru in
e una no, terzana. Terzana doppia, calentura, logu suu, operare, passare per istraforo.
chi benit dogma dì, terzana doppia. Testàbili agg. chi podit intrai in testamentº,
Terzaròlu s. m. sa vela minori de unu naviu, testabile.
terzaruolo, terzeruòlo. Po spezia de scuppetta Testadòra v. f. testatrice.
curza , terzeruòlo. Testadòri v. m. testatore.
Terzetta s. f spezia de pistola pitica, terzetta. Testài v. a. fai testamentu, testare, testa
Terzettu s. m. M. terzina. mentare.
Terziàna s. f. M. terzana. Testàli s. m. po estremidadi de sa parti
Terziariu s. m. si narat de cuddu, chi portat superiori de cosa solida, chi maraus ancora
abidu religiosu senza professioni, e bivit in testa, testata. Po conca pagu soda. M. conca,
clausura a su serviziu de sa famiglia, converso, cerbeddera. -

frate servente. - Testamentàriu, ria agg, testamentario


Terzina s. f cumponimentu in terza rima, Testamentu s. m. testamento. Testamentu
terzina, terzetto. Po ternariu de sonettu ec. fattu de propria manu de su testadori, testamento
terzetto, ternario. olografo itestamentu becciu, e nou de sa
Terziopèlu s. m. (t. sp.) M. velludu. Sacra Scrittura, Testamento vecchio, e nuovo.
Terzu s. m. parti terza de su totu, terzo, Testardu, da agg. abbetiosu, inteschiato -

Dividiri in terzu, sterzare. Redusiri a su terzu, caposo, capitoso , ostinato, testereccio, pertinace,
atterzare .
pervicace. -

Terzu, za agg. nomini numerali ordinativu, Testarrùdu , da (t. sp.) M. testardu .


terzo, za. Terza rima, terza rima, terzetto. Testàticu s. m. (t. de s'usu) tributu impostu
Intre duus litigantis su terzu gosat prov. i due testa potesta, capitazione, testatico - -

contrari fan che il terzo goda. Testàu, da part testato, testamentato, dispo
Tesaurisài e tesaurizzài v. n. (t. de s'usu) sto per testamento. -

ammassai tesoru, tesaurizzare, tesorizzare. Testèra s. f. po estremidadi de sa parti su:


Tèschiu s. m. (t de s' usu) su propriu de periori de cosa solida, testata. Po una parti
craniu, teschio, cranio. Po conca de mortu, de su frenu, testiera.
teschio. Muntoni de teschius, e de concas de Testiculu s. m. parti genitali de s' animali,
mortu , catasta di teschi. testicolo, coglione. Is testiculus de mascu, de
Tcsi s. f affirmazioni de beridadi de si depi porcu ec. separaus de s' animali, granelli. Senza
ri demostrai, tesi. testiculus, anòrchide. Bonav.
Tesorèra s. f. tesoriera. Testificadòri, ora v. m. e f. testificatore, trice.
Tesorèri s. m. tesoriere. Testiſicài v. a testificare, far testimonianza.
Tesoreria s. f. tesoreria. Tesoreria de su pub Testificanti v. agg. testificante.
blicu, erario. Testiſicativu, va agg testificativo .
Tèssera s. f (t. de s'usu) signali, marca, Testificàu, da part testificato. -

tèssera. Testificaziòni s. f. testificazione.


Tessidòra v. f. tessitrice . -
Testimòngia s. f. testimonia. - -

Tessidòri v. m. tessitore, testore. Tessidori Testimòngiu s. m. testimonio. Testimongiu


de telas, telaruòlo. de vista, testimonio oculare, o di veduta Te
Tessidùra s. f. tessitura, testura. Errori de stimongiu falsu, testimonio comprato, o falso.
tessidura, malafatta. Testimongius uniformis, contesti. . -

Tessimentu s. m. tessimiento. Testimoniài v. a. attestai, affirmai cun giura


Tessingiànu, na (t. r.) M. tessidori, ra. mentu, testimoniare, affermar con giuramentº
Tèssiri v. a tessere. Tessiri impàri, contessere. Po simplementi testificai. M. -

Po cumponiri fig. tessere, comporre, compilare, Testimoniali agg, testimoniale.


ordire. S' omini ordit, e sa fortuna tessit prov. Testimonianti v. agg. testimioniante.
s'industria de s'omini tenit abbisongiu de s'ag Testimonianza s. f. testimonianza.
Aa aa2
575 TES TI

Testimoniàu, da part. provau cun testimo e te americano, cassine. (Cassine Paraguà. Savi.)
nianza, testimoniato. - The de su Messicu, cheno odio, the del Messico.
Testinu s. n. spezia de caratteri piticu po (Choenopodium Ambrosio voles. Linn.)
stampa, testino. Ti particella pro esprimiri su terzu, e quartu
Testixedda s. f dim. (dd pron. ingl.) testina, casu de su pronomini tui. Ti amu , ti amo.
testolina , testuccia. Ti dd' hapa a nai, te lo dirò, o dirolloti. Si
Testona s. f accr. de testa, testone, gran testa. unit ancora a is verbus neutr. e neutr. passivus.
Testoni s. m. spezia de mune la de plata, Dormiti, dormiti. Ti maraviglias, ti maravigli.
testone . -
Tia s. f. (t. sp.) zia. -

Testorrùdu, da M. testardu . Tialla s f. "


toalla sp.) tovaglia. Tialla
Testu s. m. vasti de terra po poniri plantas, mala, ordinaria, tovagliaccia.
testo. Pocumponimentu principali , testo Fai Tialledda s. f. dian. de tialla (dd pron. ingl.)
testu, o autoridadi, far testo, autorità. Po tovaglietta. -

spezia de caratteri de stampa, testo. Tiallòna s. f accr. de tialla, tovaglione.


Testuali agg segundu su testu, testuale. Tiallòra s. f (t r ) M. tratabuccu.
Tetracordu s. m. strum. de quattru cordas, Tiàmini. M. tiaschili.
tetracordo . -

Tianàda s. f tegamata. Tianada di ous , te


Tetragonu, na agg (T. Geom.) rettangulu gamata d' uova.
equilateru quadrau, tetràgono: Tianeddu s. m. din. de tianu, (dd pron.
Tetragrammatu s. m. (T. G.) nomini cum ingl.) tegamino.
postu de quattru litteras, tetragràminato, qua Tiànu s. m. tegame. Po una spezia de tianu
driſittero. longu po usu de arregolliri s ollu, chi colat de
Tetralogia s. f. (T. G.) trattau de quattru s arrustiu, ghiotta, leccarda. Poniri in tianu,
linguas, tetralogia - integamare.
Tetralogu, ga agg. de quattru linguas, tetra. Tiàra s f spezia de mitra, tiara.
logo. -
Tiàschili t. di esclam. diàcine, diàmine,
Tetràmetru s. m. (T. G.) versu de quattru diàscolo.
peis, tetràmetro. Tiàula s. f si narat de femma rabbiada, de
Tetrarca s. m. (T. G.) Segnori de sa quarta pessimu naturali, diavola, diavolessa, donna
parti de unu regnu, Tetrarca. assai riottosa. Si usat ancora avverbialm. Fai
Tetrarcatu s. m dominiu de su Tetrarca, una cosa a sa tiaula, malamenti, fare una cosa
tetrarcato tetrarchia. a benefizio di fortuna, alla peggio.
Tetrasticu s. m. poesia de quattru versus, Tiauleddu s. m. dim (dd pron. ingl.) de
tetràstico. -

monieddu, diavoletto, demonietto, fistolo, far


Tètteru, ra agg. derettu, ritto. Tetteru che iſarello.
bastoni, incamatato. M. incodinau. Essiri, o Tiàulu s. m. diavolo, demonio. Portai su
stai troppu tetteru in sa persona, essere intiriz tiaulu in corpus, avere il diavolo in corpo. Fai
zato, star troppo intero nella persona. Po cir su tiaulu, fare il diavolo, imperversare. Do
dinu, trattendu de roba imbidonada, o ingo maisì a su tiaulu, a is furias, darsi al diavolo,
mada, disteso, incartato. disperarsi. Sciri aundi dormit su tiaulu, sapere
Tèula s. f. t gola, tºgolo Teula ciata, o pla dove il diavolo ha la coda, essere astuto. Una
na, èmbrice. Teulada coberta de custa teula, tiaulu scacciat s” ateru, un diavolo scaccia l'al
embriciato. Teula, chi bessit foras de su muru tro: Tiaulu, chi in is ossessus indovinat, fitone.
o scolai s aqua, gronda. Teula pitica, tego Tibiali agg. (T. Anatom.) Musculu tibiali,
etta. Maistu de teulas, tegolajo. Cappeddu a muscolo tiliale.
teula , o montau in forma de teula , cappello Ticca s. f. (t. r.) Poniriticca a unu. M. piccu.
a gronda. Tichi s. m. maladia de cuaddus, tirosecco.
Teulàcciu s. m. arrogalla deteula, ſrantume Tidileddu s. m. dim. detidili (dd pron. ingl.)
di tegole. Cerritºrno .

Teulada s. f tetto. Teulada fatta in logu Tidili s. m. pannu imboddiau in forma de


abertu, tettoja. Tenlada plana in su schinali, circu po portai pesus in conca , cèrcine. Poniri
e casi a plumbu de is ladus, mansarda, o tetto a rinu su tidili in conca, incercinare. Po sa
a mansarda. Aposentu a teulada, stanza a tetto. calizzana (t. cat.) chi usant is bastascius in
Schina de sa teulada, comignolo del tetto. Teu portai pesus, capezzale. (V. Torra Dizion. Cat)
lada a schina, tetto a comignolo Teulada a Ticingiòlu s. m. (t. r.) spezia de breni pi
duas aquas, tetto a due acque. Abertura in sa ludu, e nieddu, chi si generat in sa pezza sa
teulada po intrai luxi, abbaìno. Sciusciai sa lida e siccada, marmeggia.
teulada l una domu , disculminare una casa, Tidingiu s. m. t. b. pistiddu, parti posteriori
portar via il tetto. No creiri de teulada in susu, de sa conca, coppa, nuca, cipresso. Su fossu
non credere dal tetto in su. -
de su tidingiu, collòttola.
Teuladedda s. f dim. (dd pron. ingl.) tettino Tidòngia, o mela tidongia. M. mela.
tettuccio. Tidòni s. m. (t. cat. ) M. tidu.
Teulaju s. m maistu de teulas, tegolajo. Tidu s. m. volat. colombu aresti, o salvaticu,
Teuledda s. f dim (dd pron. ingl.) teula colombaccio, palombo. » Nota. La voce Tidu,
pitica, tegoletta, tegoletto, tegolino. e al pl. tidus deriva dal greco rivo: titos, da
Teurgia s f (T. G.) magia, teurgia, magìa. cui gli antichi Latini fecero il loro Titus usato
Teutònicu , ca agg. ordini teutonicu, si narat da Varrone per colombo salvatico. Tullio poi
de un ordini antigu de Cavalieris in Germania, e Virgilio sostituirono al Titus la voce Palumbes.
Ordine teutonico. V. il Lessico greco di Arnaldo Perassilo Ar
The s. m. planta fruticosa de sa China, the, lenio. - -
TIE TIN 577

Tielismu s. m. (T. G. Med.) maladìa, in sa Tingioseddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)
quali si scupit frequentementi, tielismo. tignosuzzo.
Tiernamenti avv. (t. sp.) teneramente, con Tingiòsu, sa agg. tignoso, infetto di tigna.
tenerezza . - -

Fig. spilorciu, miseru, meschino, sordido, gretto.


Tiernu, ma agg (t. sp.) cumpassivu, tenero, Fai beniri tingiosu v. a. intignosire.
affettuoso, amoroso, compassivo. Tingiòsu s. m. stampu in sa carrada, aundi
Tièsu, sa agg (t. de s usu) stirau, teso, siº" sa sceta, fecciaja.
disteso . -

ingiri v. a. donai colori, tignere, tingere,


Tifomanìa s. f. (T. Med.) deliriu cun le colorare. Tingirisì n. p. tignersi.
º" tifomanìa.
Tingiu s. m. su priogu de is plantas, pidoc
igràu, da agg. pintulinu, o pintau a varius chio delle piante. Limpiai is plantas, e is floris
coloris, tigrato, picchiettato a guisa di tigre. de su tingiu, smorbare le piante, e i fiori da'
Tigri s. f animali feroci, tigre. pidocchi.
ti, (t. logudor.) M. zerpedderi. Tinta s. f. tinta. Po colori, tinta, colore,
Tiliguerta (t. logodor.) M. caluxertula. colorito. Donai sa prima tinta, sottotingere.
Tilla s. f gutta minuda de ollu, o de grassu, Tinta de scriri, inchiostro. Imbruttai de tinta,
chi nadat in su brodu, o in licori, scandella, inchiostrare. Mancia de tinta, scorbio. Mala
e in pl. scandelle. tinta fig. mal umori, mal umore.
Timballa s. f spezia de strum. musicali, nac Tintèri s. m. (t. sp.) calamajo. Sa mazza,
chera. E de sa figura de custu strum. si narat stoppaccio. S'areneri, polverino. -

ancora timballa certu pappai fattu in forma de Tintòri s. m. tintore.


cupola, o a mesu globu, timballo. Tintoria s. f buttega de tintoris, tintoria.
Timicùlus s. m. (t. b.) si narat de persona Tintòriu, ria agg tintorio.
meda paurosa, cacacciano. Tintu, ta part. tinto. In forza di agg. oscuri,
Timidamenti avv. timidamente, paventosamente. cobertu. Binu tintu, vino tinto, coperto, carico.
Timideddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) Po chini tenit alguna superfiziali conoscenzia di
timidetto. alguna cosa, tinto. Tintu de collera, sdegnato,
Timidèsa s. f timidezza. M. timori. tinto d'ira.
Timidu, da agg. chi timit po pagu, timido, Tintùra s. f. tintura, tinto, intintura. Po no
temente, paventoso, pauroso. tizia, o perizia superfiziali, tintura.
Timiri v. a. temere, aver paura, paventare. Tinu s. m. (t. sp.) giudizio, avvertenza, ri
Timiri cun palpitazioni de coru, smagliare il flessione. Operai senza tinu, operar senza ri
cuore ad uno. Po dudai, temere, dubitare. flessione. t

Timiu, da, e timia part temuto, paventato, Tiorba s. f. strum. music. tiorba.
che ha avuto paura. In forza di agg Oumini Tiorbista s. m. sonadori de tiorba, tiorbista.
timiu de totus, uomo formidabile a tutti, timido Tipicu, ca agg (t. de s'usu) figurativu, tipico,
a tutti, che impone timore. simbolico, figurativo, allegorico,
Timonèri. M. pilotu. Tipli s. m. (t. cat.) soprano.
Timòni s. m. pezzu de linna po guvernai su Tipografia s f (T. G.) M. stamperia.
bastimentu, timone. Regulai su timoni, timo Tipogràficu, ca agg. chi apparteuit a sa stam
neggiare, regolare il timone. Accappiaia forti su perìa, tipografico. -

timoni po fai camminu a filu de bentu, cap Tipògrafu s. m. stampadori, tipografo, editore,
peggiare. T Marinar. Fig. ghia, timone, guida. stampatore. -

Timonista. M. timoneri. Tippidamenti avv. foltamente, serratamente.


Timoràtu, ta agg. de bona cunsienzia, timorato. Tippidùra s. f foltezza, spessezza.
Timoràu, da agg. M. timoratu. Tippiri. M. intippìri.
Timòri s. m. timore, paura, tema, pavento, Tippiu, da part. fatto folto, fitto. In forza
temenza. Timori figliali, o servili, timorfigliale, di agg fitto, folto, spesso, serrato Pannu tip
o servile. Timori subitaneu e senza fundamentu, piu, panno serrato, fitto. Boscu tippiu, bosco
timor panico. folto, fondato.
Timorìa . M. timori. Tippu (t. r.) M. cippu.
Timorosamenti avv. timorosamente. Tipu s. m. exemplari, tipo, esempio, esemplare.
Timoròsu, sa agg. timoroso, timido. Tiras. f (t. sp.) arrogu de pannu, de tela.
Timpante s. f (T Med.) idropisia bentosa, de peddi ec. segau a longu e meda a strintu,
timpanite, e timpanitide. lista, striscia. Tiras de linna, strisce di legno,
-Timpaniticu, ca agg. chi patit sa timpanite, Tira trottovada de paperi o di atera cosa fatta
timpanatico. in figura de coloru, serpetta. Ind hap a fai tiras
Timpanu s. m. (t. de s' usu ) Timpanu de de tui fig. di te ne farò brandelli Tira de pa
s origa, strum. principali de s'odu, timpano. peri po fai iscrizionis, cartella. Segai a tiras,
Timpanu de torchiu de stampa, timpano. tagliare in liste, a strisce.
Tinca s. f pisci di aqua durci, tinca. Tira, a tira avv. Portai a tira, o tira tira,
Tineddu s. m. dim. ( dd pron. ingl.) cubidi a strascinu, strascicare, strascinare, portare stra
nedda cun manigas, tinella, sciconi. Portai unu cuadou a tira, menare un
Tingenti, v. agg. tingente. cavallo a mano, passeggiare un cavallo.
Tìngia s f tigna. Po fastidiu . M. Po arna, Tiraballa s. m. strum. chirurgicu po bogaindi
tignuòla. Tingia de is brebèis, tigna: Tingia una balla incarnada in sa ferida, tira-palle.
de conca, chi fait perdiri is pilus, alopescia, Tirabotta s. m. (t. fr.) tira-stivali.
volpe. -
Tirabussòni s. m. (t. fr. de s'usu) strum. pe
Tingidòri. M. tingenti. bogaindi is tappus de is buttiglias, tirabussone,
Tingidùra. M. intingidura. rampinetto per isturare i fiaschi.
578 TIR TIR

Tiracasciàlis s. m. cavadenti, cavator di denti. Tiranìa, tiranisai, tiranu ec. M. tirannia ee.
Su strum. po tirai is dentis, cane, e cavadenti. Tiranna s. f. tiranna.
Tirà da s. f s' azioni de tirai, tirata. Po esten Tiranneddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) ti
sioni. Su camminu fiat una bona tirada, era la rannello.
strada una buona tirata. Po tironi, biri totu a Tirannìa s. f dominiu violentementi usurpau,
unu tironi, bere di seguito, d una tirata. M. tirannìa. Po operazioni de tirannu, tirannia,
tironi. Tirada de binu, beuta di vino. barbarie, tirannide.
Tiradedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) tiratella, Tirannicamenti avv. tirannicamente.
tiratina. Tirannicida s. m. boccidori de tirannu, ti
Tiradòri v. m. chi tirat, tiratore. Po torcu rannicida.
leri. M. Tirannisài ec. M. tirannizzai.
Tiradùra s. f. tiratura. Tirannizzai v. a. dominai tirannicamenti ,
Tirài v. a tirare, trarre. Tirai a longu, re tiranneggiare, tirannizzare.
tardai, indugiare, procrastinare, mandare are
tirannizzau , da part. tiranneggiato, tiran
lungo, intempellare, antico. Po attrairi, attrarre, nizzato.
tirare, attirare. Tirai in facci una cosa a unu, Tirannu s. m. tiranno, ingiusto usurpatore.
arrandellare, avventare. Tirai troppu su preziu, Po persona crudeli, tiranno, barbaro.
stiracchiare il prezzo. Tirai sa carta, o is cartas, Tirannu, nna agg tirannico, atroce.
iniraiddas tirendu a pag a pagua, succhiellare, Tirantelia s. f bentu piticu, ma fridu, brezza,
sfogliar le carte a poco a poco. Tirai de rexinis, serezzàna .
divellere, svegliere, sverre, diºerre. T ira a frunda, Tiranti s. m. Tiranti de carrozza, tirella Po
o a passiggia, frombolare. Tirai a ingiriu, con is duas corrias amplas de is sabatas de is Cap
durre attorno, trarre in giro. Tirai a susu, puccinus, chi fasciant su pei, guiggia. Po pezzu
tirar sù, collare. Tirai a perda, tirar sassate, de linnamini, chi mantenit firmas is coscias de
scagliare, lanciar pietre. Tirai sa perda, e acuai cuaddu armau de teulada, tirante, prima corda.
sa manu, tirare il sasso e nasconder la mano. Mali de is tirantist. r. maladia de cuaddus,
Tirai curzu, o fai tiru curzu, o longu, mandar mal del cervo.
corto, o lungo. Tirai costeri, o fai tiru costeri, Tiranti v. agg. chi tirat, tirante.
tirar costiero, tirare i colpi per fianco. Poghettai. Tirapèi s. m. (T. de Sabateri) pedale, ca
M. Po indusiri. M. Po stampai. M. Po bogai, pestro.
otteniri. M. Po storrai. M. Tirai unu fossu, ti Tirataccittas s. m. cavabollette.
rare un fosso. Tirai dexi palmus, tirar dieci Tiratesta s. m. (t. ital. chirurg ) strum. po
palmi. " su zugu a is caboniscus, tirare il estrairi sa conca de unu pipiu mortu in partu ,
tira testa.
collo a polli. Tirai a sorti, trarre a sorte, eleg
gere. Tira dinais, sa paga ec tirar danari, ta Tiràu, da part tirato, cavato , estratto,
paga, riscuoter danari, il salario ec. Tirai san tratto. Po allettau, tirato, allettato. Po stirau,
guni, tirare, cavar sangue: Tirai carcinus, t steso, disteso. ln forza di agg. licori beni tirau,
rare, sprangar calci. Tirai is origas, tira gli liquore chiaro, limpido, tirato. M. su verbu.
orecchi. Tirai suspirus, trarre sospiri. Tirai Tiria s. f planta fruticosa spinosa, citiso
s'aqua a su molinu suu, pensai prus a s'inte langero. (Cytisus, e Spartium lanigerum L.)
ressu propriu, che a s'allenu, tirar l' acqua al » Notisi però, che la nostra Tirìa è bensì una
suo mulino. Tirai a su bonu, o a su malu v. n. delle specie de' Citisi, ma non è il Citiso di
inclinare, pendere alla bontà, o alla malvagità. Virgilio. »
Tirai a sa mira, tirare a segno. Su sanguni Tiriàga s. f. teriaca, triaca.
tirat, il sangue tira. Tirat, bentu forti, spira Tirinnina s. f. (t. cat.) tela di aragna, ra
vento gagliardo. Tira de innòi, tira via, levati gnatela, ragnatelo, ordito di ragno.
di quà. Facci aundi est tirau? verso dove si è Tirisia s. f. (t. sp.), itterizia. Tirisìa groga
avviato? Tirai a sa razza de su Babbu in is e niedda, itterizia gialla e nera. Tirisia bianca,
costuminis, padreggiare, patrizzare. Tirai a sa itterizia bianca, morbo virgineo, cloròsi. T.
razza de sa mamuna, madreggiare, matrizzare. Gr. Med.
Tirai a s' asulu, azzurreggiare. Tirai a su colori Tirisiau, da agg. itterico.
de purpura, porporeggiare. Tirai a su birdi, Tirixedda s. f. dim. de tira, (dd pron. ingl.)
", volgere al verde. Tiraisì, tirai a sei v. striscetta, strisciuola, strisciolina.
r attirarsi. Tiraisì sa benevolenzia de unu, con Tiròni s. m. tirata. Biri totu a unu tironi
ciliarsi, attirarsi, cattivarsi l'altrui benevolenza. unu cungiali de binu, bere un boccale di vino
Tiraisì s odiu appizzus, concitarsi, tirarsi ad tutto a un fiato, a un tratto, in una beiata , o
dosso l' odio. Tiraisì a una banda, allargaisì tirata ,
de is aterus, discostarsi, scostarsi dagli altri, Tirria s. f. (t. deriv. de su sp.) M. perfidia,
trarsi da parte, da banda. dispettu .
Tiralineas s. m. strum. po tirai lineas, tiralince. "i v. n. M. perfidiai, ostinaisì.
Tiramentu s. m. tiramento. Tiramentu a in Tirriàu , da part. e agg. ostinato, che ha
giriu, circonduzione, traimento per giro , preso onta, dispettato. Tirriau cun totus agg.
Tiramòla term. chi si usat avverb. in biri indispettito con tutti.
binu. Biri a tiramola, o cantu tirat cannada, Tirriosamenti avv. perfidiosamente.
o scetta, biri eccessivamenti, sbevere, strabere, Tirriòsu, sa agg. ostinato, caparbio, perfi
sbevazzare, azzuffarsi col vino. dioso, garoso.
Tiramolla s. m. o tira e ammolla, est su Tiru s. m. s' attu de tirai, tiro. Tiru di
fingiri de donai una cosa, e a su propriu tempus artiglieria, tiro d'artiglieria. Essiri a tiru de
retirai sa manu senza dda donai, cilecca, giarda. balla, o de fuxili, essere a tiro d' archibuso,
Fai su tiramolla, farla cilecca. di palla, o di moschetto. Carrozza a duus, e
TIR TIT 579

a quattru tirus, ch'est tirada a duus, o a Titulòni s. m. accr. titulu mannu, titolone.
uattru cuaddus, carrozza a due, o a quattro Titulu s. m. titolo, grado, dignità. Donai su
tiri. Po ingiuria, tiro, offesa, ingiuria. Fai titulu , titoleggiare, dare altrui il titolo. Po
tiru curzu , o longu, mandar corto, o lungo. iscrizioni, titolo, inscrizione. Titulu (T. Leg.)
Fai tiru costèri, tirar costiero. Tiru de perda, raxoni, titolo, ragione, diritto. Po pretestu
gittata di pietra: M. Titulu clericali, su patrimoniu de una
Tisicheddu, dda agg. dim. (dd prom. ingl.) Predi, titolo chiericale, patrimonio. Titulu
tisicuzzo. sbundu, senza renta, titolo disunto, senza rendita.
Tisichenzia. M. tisichèsa. Tiu s. m. (t. sp.) M. ziu.
Tisichèsa s. f tisichezza, tisico. Tocca s. f. (t. cast. e cat.) spezia de velu
Tisicu s. m. tisico. Donai in su tisicu, dare biancu fattu a pinnicas, chi cobèrit su zugu e
nel tisico, cominciar a intisichire. Po omini su pettus de is Mongias, chi is secularis narant
tisicu, tisico. mongili, soggòlo. Ponniri sa tocca , soggolare,
Tisicu, ca agg. tisico, infetto di tisichezza . porre il soggòlo.
Po estenuau, e meda langiu, tisico, magro, Toccàbili agg. tangibile, toccabile.
scarnato. M. suspiu. Toccàda s. f. toccata, tastata, tangenza.
Tisicùmini s. m. tisicume. Toccadedda s. f. dim. (dd pr. ingl.) toccatina.
Tisis. M. tisichesa. Toccadòri v. m. e ra f toccatore, trice. Po
Tistivillu s. m. (t. fam.) arrogu de vasu de toccadori deportapo fai aberriri, bussatore, trice.
terra cotta, de platu ec. coccio. Toccadiura s. f. toccanento. Tocca dura de
Titìa s. m. term. cun su cali s'esprimit su aciòu, chi si fait a cuaddu ferrendiddu, inchio
frius rigidu . Prus de tui sentu su titia di hoi, datura , inchiovatura.
più di te sento il freddo d'oggi: Toccài v. a. toccare, tastare, attastare. Toc
Titifrius s. m. frius, chi pregedit sa calentura, cai sa porta, picchiare, bussar la porta. Toc
brivido, ribrezzo. cai su portanti fig. andaisindi, pigliar l'ambio.
Titioni s. m. erba, smìlace. (Smilax aspera. Toccai di ungas. M furai. Po arropai. M. Po
linn.). apparteniri : S eredadi non ti toccat, non ti
Titta s. f poppa, mammella, tetta, in Roma spettat, l'eredità non ti tocca, non ricade a te,
zinna. Suiri sa tutta, poppare, tettare. Titta non ti si attiene, non ti spetta. Toccai cun sa
frunzida de sa femina, bozzacchione. Tittas manu , asseguraisì, certificarsi, chiarirsi. Toc
frunzidas pl. bariglioni cascanti, poppe vizze. cai su fundu de una cosa, toccare il fondo,
Titta de bacca t. de is biddas, spezia di axina. saper bene la cosa. Toccai su cocciu , sighiri
M. corniòla. su camminu, toccare il cocchio, seguitare il cam
Tittàccia s. f accr. poppaccia. -
mino. Toccai de sproni. M. , spronai: Toccai
Tittedda s. f. dim. e ddedda (dd pron. ingl.) de aciòu unu cuaddu , inchiodare, chiovare un
terminus, cun is calis is pipius dimandant sa cavallo. Toccai su coru, toccare il cuore, con
titta po suiri, cioccia. Mamma tittedda espress. vertire. Toccai su pulsu, toccare, tastare il
rust. M. dida. polso. Toccai sa manu po sposai, impalmare,
Tittiacca (t. r. ) erba. M. sizziacca. impalmarsi. Sa camisa no ddi toccat su culu ,
Tittiri s. m. de s'usu de custu terminu ca si narat po grandu allegria, la camicia non gli
pricciosu si dedisit su significau, su quali parit, tocca il culo. Toccai, e retoccai scritturas,
chi no esprimat ateru, che cosa dura, e infles toccare, adulterare scritture. Frutta, chi toccat
sibili, v. gr. Fattu a unu titiri de su frius , a crua, frutta acerbetta, non perfettamente
divenuto duro, inflessibile, rigido dal freddo. matura. Toccai a duru , esser duretto. Toccai
Tittirigu s. m. (t. r.) De custu nomini est a preizzosu, esser poltroncello. Toccai a Missa,
derivau su verbu rusticu attittirigai, e significat a sermoni ec. sonare a Messa, a predica ec.
su propriu, che tittiri. M. Toccai is oras, suonare, batter le ore. Toccai
Tittivedda s. f. dim. de titta (dd pron. ingl.) po sonai strum. M sonai. Toccai sa campana
poppellina, mammelletta, mammellina, tettola. a marteddu, fai is toccus cun intervallu po
Tittidu , da agg. (t. sp.) popputo, ta , che accudiri genti, sonare a martello. Stai tocca
ha grandi poppe. tocca , appalpai, toccheggiare. Toccai a tundu,
Tittula s. f spicchio. Una tittula di arangiu, tondeggiare, esser alquanto tondo. Toccai, tirai,
uno spicchio di melarancia. Una tittula di allu pendiri a su nieddu, nereggiare, negreggiare ,
de cibudda ec. uno spicchio d'aglio di cipolla pendere, tendere al nero, esser nericante. Toc
ec. Formau a tittulas, spicchiuto, formato a cai liggeramenti, sottoccare. Toccai ſemina,
spicchi. Tittula si narat ancora unu tumoreddu, conoscer carnalmente. Toccai in su bivu, toc
ehi di ordinariu bessit in is sinzias o a sa parti car nel, o sul vivo. Po ingitai. M.
esteriori, o interiori, e benit a suppurazioni: Sa Toccamanetta s. f si narat de is pipìus, chi
tittula esteriori, epùlide: sa de ainturu, paràlide. toccant sa manu a unu, saittà. Fai toccamanetta,
Tittuledda s. f dim. (dd pr. ingl.) spicchietto. far santà. Po battiri is manus, picchiar le mani.
Titulacciu s. m. titulu malu de liburu, ti Toccamentu s. m. toccanento, tastamento .
tolaccio . Toccamentu de duus corpus, contatto. Tocca
Titulài v. a donai unu titulu, titolare, inti mentu de porta, bussamento.
titolare, dare un titolo. Toccanti v. agg. toccante.
Titulàri agg, titolare. Toccareddu, da agg (dd pr. ingl.) che ha
Titulàriu s. m. liburu de titulus, titolario. prurito di toccare, che vuol toccare ogni cosa.
Titulàu s. m. personaggiu, chi tenit titulu, Toccafivu , va agg. toccativo.
Titolato, personaggio, che ha titolo di dignità, Toccàu, da part. toccato. Toccau di aciòu,
o di signorìa. -
chiovato. M. su verbu. In forza di agg tocco,
Titulàu, da part. titolato. cca. Toceau de binu, o pizzulau, brillo, cotticcio.
586) TOC TOP

Toccàu s. m. (t. r de su sp.) spezia de si solit nai; S inci podint cassai is topis a bar
berritta, o scoffia, chi usanta in is biddas, ritta, vi si può giuocar di spadone. Incumandai
berretta, tocco. su casu a is topis prov. dar la lattuga in guar
Tocchittu s. m. dim. de toccu; tocchittu dia ai paperi. Fai topi espress. rust. si marat
Tocchixeddu l de campana, breve tocco di di arma de fogu, chi negat fogu, far cieca.
campana. Po toccu liggeri de porta ec. leggier Colori de topi, color topino.
bussamento, o percossa di porta ec. Topi de mata s. m. volat de colori casi simili
Tòcciu, cia agg ( de tocho sp.) bovu , a su verdarolu , ma meda prus piticu , chi so
sempliciotto , balordo, rozzo. lit penetrai in is cresuras, e chi in algunus logus
Toccu s. m. su toccai, tatto, tocco. Po toccu marant ogu de boi, forasiepe , scricciolo.
de campana, tocco di campana. Tòpica s. f. titulu di algunus liburus di Ari
Toga s. f. toga. stotile e de Ciceroni, chi trattant de s'inven
Togàli agg. de toga, togale. zioni de is argumentus, Topica. -

Togàta, da agg. bistu de toga, togato. Tòpicu, ca agg locali, topico, locale. Re
Tolipani s. m. flori, tulipano, tulipa , mediu topicu, rimedio topico. Taliorta si usat
Tolleràbili agg (t. de s'usu) tollerabile, ancora s. m. comente si usat specificu; v. gr.
comportabile. - Unu bonu specificu, un buono specifico. Unu
Tollerabilmenti avv. tollerabilmente. bonu topicu, un buon topico.
Tollerài v. a. (t. de s'usu) suffriri cun passienzia, Topixeddu s. m. dim. (dd pr. ingl.) topolino.
tollerare, sopportare, comportare con pazienza. Topografia s. f. (T. Gr. Didasc ) Descrizioni
Tolleranti v. agg. tollerante, tolleratore. esatta de unu logu, o de unu paisu particulari,
Tollerànzia s. f tolleranza. topografia,
Tolleràu , da part. tollerato. Topogràſicu, ca agg. Descrizioni topografica,
Tolu s. m. sa parti de su gorteddu, o de sa o de unu logu particulari, descrizione topografica.
spada opposta a s'azza, costola del coltello, Toppa s. f. M. tancadura. Po arrogheddu
o della spada, - de roba , chi si ponit a sa segadura de unu
Tomàta s. f (t. ital. M. Gagl.) pomo d'oro, bistiri, toppa. -

epersicon,
pomodoro, Toppè (t. fr.) M. topettu .
Linnpl) pomidoro. ( Solanum Lyco
Tomata burda, dulcamara. Toràci s. m. (t. de s'usu) Sa parti de unu
(Solanum Dulcamara. Linn.). -
corpus , chi naraus barca, sa il
contènit is
Tomatedda aresti s. f. dim. pomo di Sodoma. partis vitalis, torace, casso, e càssero 's
-Tomista s. m. seguaci de sa scola de S. Torbidamenti, torbidu ec. M. trullamenti ec.
Tommasu di Aquinu, tomista. Torchieddu s. m. dim. de torchiu (dd. pr.
Tomittu, e tomettu s. m. dim. de tomu , ingl.) torchietto, torcoletto.
volumetto. - -

Tòrchiu s. m. (t. de s'usu) strum. po stam


Tomu s. m. volumini, tomo, volume. pai, o imprimiri, torchio, torcolo.
Tonària . M. tunaria. Tòrcia s. f acia, candela manna, torcia,
Tondinu s. m. membru di architettura, torchio, doppiere, face, fiaccola.
tondino, bastoncino. - Torcidòri v. m. chi torcit , torcitore.
Tònicu , ca si Remediu tonicu (T. ") Torcidroxu s. m. strum, po torciri ſilu, se
rimedio tonico. Nota tonica (T. de sa Music. da ec. torcitoio. -

sa nota fundamentali de unu tonu, nota tonica. Torcidùra s. f torcitura.


Tonsùra s. f. tonsura, cherica, chierica . Torcimentu s. m. torcimento.
Tonsurài v. a. donai sa prima tonsura, ton Tòrciri, e tröciri v. a. torcere, avvolger le
sttrarre . fila addoppiate. Po trottovai. M. Torciri su
Tonsuràu , da part. tonsurato. murru , torcere il muso, il grifo. Torcirisì,
Tontamenti avv. (t. sp.) balordamente, gof torcersi . Trattendu de seda o ſilu, chi s'accu
famente. - i" ritorcersi, aggrovigliarsi. M. accugurrai.
Tontazzu, zza agg. accr. (t. sp.) ignorantac orciri de nou, ritorcere. Torciri scritturas ,
cio, dappocaccio. - torcere scritture, stravolgere il loro senso.
Tontedàdi (t. sp.) M. tonteria. Tòrciu, cia part de torciri, torto.
Tonteria s. f. (t. sp.) ignoranza, balordag Torcixedda s. f. dim (dd pr. ingl.) torcia
gine, dappocaggine, castroneria. pitica alliita, fiaccola ; facellina accesa .
Tontèsa. M. tonterìa. Torculèri s. m. su chi tirat su torchiu de sa
Tontesamenti . M. tontamenti . stampa, torcoliere, tiratore.
Tontixeddu, dda agg dim. ( dd pron. ingl.) Tormentadòri, rav. m. e f. tormentatore, trice.
ignorantello, ignorantuzzo, goffoto. Tormentai v. a. tormentare, dar tormenti,
Tontu, ta agg. (t. sp.) ignorante, goffo, ba cruciare. Po affliggiri, affliggere, travagliare,
lordo, dappoco, inabile, gonzo. Essiri tontu tormentare , sbatacchiare, balestrare, tritolare.
che sa perda, no sciri cantu fait tres, non sa Tormentai unu cuaddu, cansaiddu troppu, tor
pere quanti piedi entrano in uno stivale. mentare un cavallo, travagliarlo soverchiamente.
Topàziu s. m. perda preziosa, topazio. - Tornentai v. n. essiri in tormentu, tormentare,
Topettu s. m. (t. fr.) ciuffettu de pilus, stare in tormento. Tormentaisì v. r. tormentarsi,
ciuffito, corno, ciocchetta di capelli, e toppè. darsi tormento, balestrarsi, sbatacchiarsi, agi
Franzesismo. tarsi, dibattersi. " , fatigaisì in vanu,
Topi s. m. sorcio, topo. Topi mannu, sor
cione. Topi nuscau, topo ragno. Stampu de
sciarsi i"
leccarsi, i geti. Po affliggirisì,
- 88 affliggersi,
(fligg ango
g

topis, topinaja. Niu de topis, topaja, sorcioja. Tormentàli, da part tormentato.


Comparai su lardu de is topis, andare alla Tornienteddu s. m. dim. (dd pr. ingl.) tor
gatta per lardo De camera spollada de mobilis mt'illluzzo ,
TOR ToR 58I

Tormentiglia s f erba, tormentilla. (Tor tuna, riarso, ridotto a miseria, condotto al la


mentilla erecta. Linn.) strico, impoverito.
Tormentosamenti avv. tormentosamente. Torrenti s. m. (t de s' asu) ſlumini impetuosu
Tormentòsu, sa agg. tormentoso, doloroso. no de vena, ma di aqua, chi proit, torrente.
Tormentu s. m. tormento, supplizio. Po affli Fig. Torrenti di eloquenzia, torrente, fiume d'
zioni, tormento, pena, afflizione. fi tormentu, eloquenza, copia di dire.
dar tormento, martoriare. Po passioni forti di
animu , schianto.
". da agg, siccu, arrustiu de su troppu
calori, torrido, arido. Zona torrida, zona torrida.
Tornavòx s. m. (t de s'usu modernu ) su Tortu s. m. (t. de s'usu) ingiuria, torto,
subraccelu de su pulpitu , salvavoce, cielo del ingiustizia, affronto. Teniri tortu, no teniri ra
pergamo per far risuonar la voce, come l'ec xoni, , ere il torto, non aver ragione. Donai
ohèo de' Greci . -

su tortu, dare il torto, giudicare in disfavore.


Torneamentu s. m. Unioni de Principis e Ca Tortu, ta part de torciri. M. torciu.
valieris po esercitaisì a varius cumbattimentus, Tortu, ta agg. M. trottu, tta.
torneamento, tornèo . -
Tortuosamenti avv. (t. de s' usu) obliqua
Tornèu s. m. tornèo . Fai tornèus, torneare, menti, de sbiasciu, tortuosamente.
far tornè. M. torneamentu . Tortuosidàdi s. f. (t. de s' usu) obliquidadi,
Tòrpidu, da agg (t. de s'usu) impedu de tortuosità, sinuosità, obbliguità:
motu, chi in is biddas narant ingortigau, tor Tortuòsu, sa agg. (t. de s' usu) trottu, obliquu,
pido, intirizzato, impedito di moto. no derettu, tortuoso, sinuoso, obbliguo, torto,
Torpòri s. m. (t de s'usu) impedimentu de Tortùra s. f tormentu, chi si donat po fai
motu, torpore, torpidezza. cunfessai
mentu de isspiritu,
delittus, tortura, martorio. Fig. tor
crucio. l
Torrà da s. f ritorno , ritornata. Torrada de
sonada, o de canzoni, ritornello, intercalare. Torturài v. a torturare, dar la tortura, o
Torrài v. n. tornare, ritornare , far ritorno, tratti di corda, martoriare, collare, tormentar
riedere, redire. Torrai a domu , ritornare a con colla, o corda. Fig. affliggiri, tormentai,
casa. Torrai in sei de unu dismaju, rivenire, torturare, cruciare, angariare. Torturaisi su spi
rinvenire, rifiatare, riavere il fiato, ripigliar ritu v. r. fantasticare, beccarsi il cervello.
lo spirito , ricuperare i sensi smarriti. Torrai Torturàu, da part. torturato, collato, posto alla
in forzas, ricuperar le forze. Torrai in palas, tortura . -

retrocedere, tornare in dietro, tirarsi addietro, Toru s. m. unu de is signalis celestis de su


arretrarsi, indietreggiare, rinculare. Torrai a Zodiacu, toro.
contu, tornar bene. Torrai po restringirisì trat Torvellinu s. m. (t. sp.) turbine di due venti.
tendu de pannu , o tela bagnada, rientrare, Toscanamenti avv. toscanamente.
raccortare, restrignersi, ritirare . Po consumai Toscanismu s. m. manera toscana de scriri,
in sensu neutr. scemare, screscere. Po redusirisì. o fueddai, toscanismo. - -

Torrai a terra, a nienti , tornare, ridursi a Toscanizzai v. a. affettai toscanismu, toscº


terra, a niente. Torrai in paxi cund' unu , ri nizzare .
conciliarsi, tornar amico. I, signif att, riami Toscanizzàu, da part toscanizzato.
care, riconciliare. Torrai a stai , o a biviri in Toscànu, na agg. toscano. Lingua toscana,
i" , tornare a stare, a dimorar in città . linguaggio toscano.
Torrai sidi, passai su sidi, dissetare. Torraisì i" sa agg (t. r.) chi tenit de toscu,
de velenu. Si narat comunementi di ollu di
sidi espress. rust. bogaisindi su sidi, dissetarsi,
cavarsi la sete. Dognia aqua torrat sidi prov. olìa de mala calidadi, e di ateras cosas similis,
ogni prun fa siepe. Torrai de lettu a istoia chi coendiddas mandant vaporis c. tremamenti
prov. de riccu beniri poberu, di buona bada infettaus, e odori pessimu, chi attoscat, e attaccat
essere a debole cappella. S' ingannu torrat a s” a gutturu, lezzoso, puzzoso, tossicoso, che av
ingannadori, lo ingannatore spesso resta ingan velena col puzzo, che attosca di odore, che an
nato. Torraisì disigiu de una cosa, cavarsi le pesta, che rende pessimo odore. (V. Empoi
voglie , soddisfar l' appetito . Po restituiri . sonner fr.) -

Torrai s'allenu, su mali pigau v. a. restituire Toscu s. m. (t. r.) tosco, tossico, veleno.
l' altrui, il mal tolto. Torrai sulidu igai lena, Tosòni s. m. signali, chi portant in su zugu,
ripigliar lena, fiato. Po su torrai " SOnem is Cavalieris de sant'Andria, tosone, o toson d' oro.
du is launeddas, respirar per bocca, e inspirar Tossicu s. m. velenu. M. (oscu.
pel naso. Torrai una cosa a su logu suu, ri Tostadeddu, dda agg. dim. (dd pr. ingl.) du
porre una cosa, rimetterla a suo luogo. Torrai retto, alquanto duro. - ,

appàri un ossu slogau, o bogau de pari, rimet Tostadòri, ra v. m. e f. M. abbetiosu.


tere un osso slogato alla sua sede. Torrai in Tostadùra s. f induramento. M. duresa.
paxi duus primaus, riconciliare, rappacificare Tostài v. n. M. abbetiai, Tostaisì n. p. fig.
due corrucciati. Po redusiri . Torrai una cosa morriri, far gheppio, morire. Tostaisì, crepai
a sa mesidadi, ridurre una cosa alla metà de s arrisu. M. arrista.
Torrai p" a una migia, rassettare, ricucir Tostàu, da part. M. abbetiau.
la maglia d una calza. Torrai a incircai is Tostàu, da agg. duro, sodo. Pani tostati,
cubidinas, ricerchiar le tina. pan duro. Fig abbetiosu, ostinau. M. Po mortu,
Torrannentu s. m. tornamento, ritorno. Po con naorto. -

sumu, o diminuzioni, scemo. Tostoini, e tostoinu s. m. animali terrestri,


Torràu, da part. tornato, ritornato. Torrau e aquaticu, testuggine, tartaruga. Tostoini de
in palas, arretrato, fattosi in dietro. Po con mari, cheldro, testuggine marina. Su stuggiu,
sunau , scemato, diminuito. Torrau in paxi, chi ddu bistit, cova, guscio della testuggine.
rianicato. Torrau de mancu de benis de for Tostorrudu, da agg (t. b.) M. testardu.
88 i",
582 TOS TRA
Tostu, sta agg. sſacciu, torto, sfrontato, ar A traballu avv. a grandu pena, a fatica, a gran
dito. Fai facci tosta, far faccia tosta, essere pena, difficilmente. -

sfrontato, facciato, svergognato, aver fronte Trabuccài v. n. perdiri si equilibriu, dilibrarsi,


invetriata, o viso asciutto. perder l'equilibrio, uscir di bilico, tracollare.
Totàli agg. e taliorta sust totale. Trabuccu s. m. specie di misura, di cui si sere
Totalidà di s. f totalità. vono gli Architetti. -

Totalmenti avv. totalmente. Tracca s. f carru cobertu in forma de boveda


Totòra, a tot ora avv. tuttora, tutt'ora, a sustenia de algunus circus, chi serbint di ancua
tutte ore, tuttavia. e de cannas, chi postas a traversu de is circus
Totu s. m. (t. lat.) titto, ogni cosa. Distaccai serbint de zivinas, in Livornu, copertino, in
una parti de su totu, distaccare una parte dal aterus logus de s' Italia, carro a baracca.
tutto. Issu est su totu, egli è il tutto, il più » Nota. Questa voce sarda provviene dall'ita
potente. O totti, o nienti, o Cesare, o niente. » liana trabacca sincopata, poichè soppressa la
Totu agg. de gen. com. (in Logudoro est » sillaba ha resta tracca. » Tracca de tela, de
usau ancora tota ſen.) tutto, tutta l'ot' omini, stojas, copertino di tela, di stuoie. (V. Cabane fr.
totu femmina, tuttº uomo, o qualsivoglia uomo,
qualsivoglia donna. Totus is cosas no renescint
Trachèa s. f. (T. Gr usau de is i"
canna de su pulmoni, po undi si respirat, tra
a geniu, tutte le rose non riescono a genio Tot' e chèa, aspera arteria, canna del polmone.
is duus, ambidue, entrambi. Tot' e is duas, Tracolla s. f tira de sola, chi si portata armu
ambe, ambedue, e amendue; anilo di gen. goddu po susteniri spada, pistola ec. tracolla. Po,
com. Tot' e is tres, tutti e tre, e tutti a tre. collari de s' Ordini, tracolla, collare dell' ordine.
Totunu, tutt'uno, la stessa cosa, il medesimo. Tracollu s. m. (t. ital. già in usu) ruina, ar
Essiri totu a unu pezzu, comente una statua, rutròxa, disgrazia, tracollo, caduta, rovina.
esser tutto d'un pezzo, senza grazia, e vivacità. Donai su tracollu a unu, dare il tracollo, tra
Totu cantu, tutto quanto. Cun totu, non ostante. collare, rovinare uno. -

A totu dì, a tot ora, de continuu, tutto di , a Traddèra s. f. t r. (dd pron. ingl.) volatili,
tuttº ore, tutto giorno. chi portati su pettus arrubiu, e in aterus logue
Tot: avv. tutto, interamente. Cun totuchì, con si narat ghiru e grisu, pettirosso. M. ghiru.
tuttochè. Cun totu cussu, con tutto ciò. De su Tradimentu s. n. tradimento. M. traizioni.
totu, del tutto, affatto. In totu, in tutto, total Tradusidòri v. m. traducitore. M. traduttori.
mente. In totu e po totu, in tutto e per tutto, Tradùsiri v. a trasladai, vulgarisai, tradurre,
senz' eccezione. Po totu, per tutto, in ogni parte. volgarizzare, traslatare, far versione.
Tot'ind' una, a s' improvvisu, a un tratto, a un Tradisiu, sia part. tradotto, traslatato, recato
tempo, tutto a un tempo, instantemente. in altra lingua.
Tra prep. M. intre, inter. Traduttòr, v. m. traduttore, che traduce, che
Traballadòri. M. traballanti. da una lingua trasporta in un'altra.
Traballài v. a. (t. cat.) lavorare, travagliare, Traduziòni s. f. traduzione, versione.
Traballai sa terra, lavorare, coltivar la terra. Traenti v. s. m. su chi tirat is cambialis,
Traballai una gemma a faccettas, affaccettare traente, che fa le tratte, o le cambiali.
una gemma, lavorarla a piani. In signif neutr. Traenti v. agg. chi tirat, traente.
faticare, lavorare. Traballai senza reposti, la Trailicadòri v. m. negozianti, trafficatore,
vorar senz' arresto . Traballai a scraffeddu , trafficante. -

scarpellare. Traballai de trapadigliu, lavorar i raſſicài v. n. esercitai su trafficu, trafficare,


di straforo. Traballai a floraggias, lavorare a negoziare, esercitare il traffico. -

fiori. Tral 'lai sutta nanu, lavorar sotto , di Traficanti. M. trafficadori.


nascosto. Traballai liggeranenti, o pagu, lavo Trafficàu, da part. trafficato.
racchiare. Dis de traballai, giorni lavorativi, o Trafficu s. m. traſſico, commercio, negozio.
di lavoro .Traballai in dì de festa cun sa but Trafficu illicitu, mercimonio.
tega mesu aberta, stare, o lavorare a sportello. Trafila s f (t. de s usu) strum. po redusiri
Traballanti, e laboranti verb. sust. m. e f. is metallus in ſilu, trafila. M. filiera.
lavoratore, trice, lavorante. Po persona domada Tragi da s. f. (t. r.) portada di alguna cosa.
a su traballu in forza di agg laborioso, sa. Una tragada de linha, un traino di legna. Una
Traballàu, da part. lavorato. Traballau a tragada de fenu arregortu cun su tragafenu,
floris, affiorato, lavorato a fiori. Po fatigau, una rastrellata di fieno.
ticato, travagliato, affaticato, spossato. Tragafèriu s. m. strum. de messarizia po usta
Traballeddu s. m. dim. (dd pr. ingl.) la di arregolliri fenu, palla ec. rastrello.
t'oretto .
Tragai v. a. (t. r. de su sp.) portai, trasportai,
Traballoseddu, dda agg. dim. faticosetto. portare, trasportare, trainare. M. trasportai.
Traballòsu , sa agg faticoso, laborioso, diſ Tragai perda a carru, trainare, trasportar pietre
ficile a farsi. -
con carro Po ingartiri. Tragai pindulas, tran
Traballu s. m. opera fatta, o chi si foit, o guggiar pillole. -

chi s' hat a ſai, lavoro, lavoro, fatica. Po fa I ragalla! , tragallu ec ( t. rr.) M. murmu
tiga in s operai, fatica, travaglio. Rebentai de rai , in un'inti l'azioni ec.
traballu , scoppiar di fatica. Traballu , chi Tragèdia s. f pºema rappresentativu de gran
rebentat, fatica, che stracca . Corpus fattu a dus azionis, tragedia. Fig. aggidenti funestu, tra
su traballu , corpo fatto alla fatica. Dis de gedia, catàstrofe.
traballu , giorni di fatica, di lavorativi. Po pe Tragediedda s f dim. (dd pron. ingl.) tra
na, travaglio, pena, affiizione. Po fastiditi, gediuccia. -

noja, fastidio, travaglio. Po paga di opera fatta: Tragediògrafu s. m Cumponidori de tragedias,


Bollu su traballu miu, voglio le mie fatiche, tragediografo, tragediante, tragèdo. - -
TRA TRA 583

Tragedizzài v. n. (t. introdusiu de nou) cum tamarìco, tamarisco, e tamerigia, Targ (Ta
poniri tragedias, tragedizzare. inarix Gallica Linn.) -

Traggèa s. f spezia de cunfittura. M. treggèa. Trannesài, tramesau ec. M. intramesai.


Tràggiu s. m. (t. sp.) usanza, modu, foggia, Tramixedda s. f. dim. de trama in significa,
guisa, modo, fazione. Traggiu de bistiri, usanza, de trassa, piccola trama, buzzichello, buzzichio.
foggia di vestimento. -
º Trainòglia s f ingannn, frode, M. tramperia.
Tragicamenti avv. tragicamente. Tramoglia s. m si narat de malu suggetti, in
Tragicomèdia s. f. poema mistu de tragedia gannadori M. trampèri, trassèri.
e cumedia, tragicomedia, eomedia tragica. Tramontài v. n. (t. de s'usu) su calai, chi
Tragicòmicu s. m. cumponidori de tragico fait su Soli asutta de s'orizzonti, tramontare,
cort c'errst .
medias, tragicomico. -

Tragicomico, ca agg. de tragicomedia, tra Tramontamentu s. m. tramontamento,


gicomico. Tramontàna s f bentu settentrionali prin
Tràgicu, ca agg tristu, tragico, mesto, doloroso. cipali, tramontana, aquilone, borea, rovajo,
Poeta tragicu, Tragico sust. e Poeta tragico. ventavolo Po su polu de su nort, tramontana,
Tragu s. m. (t. fam.) peso, sarcina, tràino. polo artico. Logu facci a tramontana, hacìo
A tragu avv. Portai a tragu, trainare, tirare il Perdiri sa tramontana ſig. essiri conturbau in
traino, strascinare. Tragu de ferru o de linna modu de no sciri ita fai, perder la bussola, la
strum di agricultura po sciolliri e apparixai sa tramontana, uscir de gangheri.
lea, olèura, erpice. S usai custu strum. erpicare. Tramontanàda s. f tramontanata, buffra
Traja s. f trave. Traja maista, asticciuola, tempestosa di vento settentrionale. -

trave maestra. Trajas, e zivinas, travi, e travi Tramontanti v. agg. tramontante. -

celli. Lastr. Figura posta in is capitellus po Tramontàu, da part tramontato, coricato.


susteniri una traja, scedone. Trampa s. f (t. sp.) ingannu, frode, tra
Trajedda s. f dim. (dd pr. ingl.) travetta. nello. M tramperia.
Traimentu s. m. traimento. M. tiratmentu . Trampèri s. m. (t sp.) ingannadori, aggira
Trainài v. a. (t. r.) portai a trainu, a tran tore, giuntatore, haro, mariuolo, truffatore,
gulu, trangulai, portai tira tira, strascinendu frappatore, farabutto.
po terra, trainare, strascinar per terra, por Tramperia s f ingannu, giunterìa, aggira
tare strasciconi. Trainai su portanti, fai por mento, agguindolamento, bararìa, hindolera,
tanti de trainu, andar d' ambio d'anchetta . frode, furberia, trappola, tranelleria, truffa,
Trainàu, da part. trainato. tranello. Usai tramperias, tranellare, usar
Tràinu s. m. (t pop.) pesu, carrigu, chi tranelli .
tirant o portant is animalis, tràino. Portai a Trampista s. m. (t. sp.) M. tramperi.
trainu, o a trangulu . M. trainai. Portanti de Trampòsu, sa agg. l" de trainpas, e de
trainu, ambio d'anchetta, o di spaletta . ingannus, truffaruòlo, la
Tràiri v. a. (t. r de trahere lat.) traiu ec. Tramùda s. f M tramudanza.
M. portai, portau ec. Po tirai. M. Tramudadòri, v. m. tramutatore .
Traitòra v. f traditora, trice. Tramudadùra . M tramudanza.
Traitorazzu, zza agg. traditoraccio, ccia. Transudài v. a. cambiai, trasportai de unu
Traitoreddu s. m. dim. (dd pr. ingl.) tradi logu a un ateru, tramiitare, trasmutare, tras
torc/lo . - -

portare, trasporre , scambiare, mutar da un


Traitorescu, sca agg. traditoresco, proditorio. luogo a un altro. Po trasfornai, M. Tranu
Traitòri v. m. (t. sp.) traditore, proditore, daisì v. r cambiarsi. Cambiais de domu, cam
fellone. - biar casa, abitazione, º

Traitoria s. f prodizione, infedeltà. A trai Tramudamentu s, m. tramutamento,


toria avv. traditorescamente, proditoriamente, Tramudanza s. f tramuta, tramutanza, tra
in modo proditorio. M. traizioni. mlalazione. - -

Traixeddu s. m. dim. de trau (dd. pron. ingl.) Tramadàu, da part tramutato, cambiato cie.
piccolo occhiello. Trancafilu s. m. ( de trancheſile fr.) cordon
Traixidamenti avv. pro 'itoriamente. cino. Po trancafilu, o capitelli de is liburus,
Traiximentu s. m. tradimento. M. traizioni. capitello, coreggiuolo. Poniri is trancafilus, o
Traixiri v. a tradire, mancar di fede. Trai is capitellus a is liburus, accapitolare, attac
siri sa propria cunsienzia, tradire la propria care i capitelli alle teste de liri.
cos'e'renza. - -

Tranchèri, ra agg. M. dengosu. -

Traìxiu, xia part tradito. Trangulai, trangulàu ec. Mi portai, tra nai
Traiziòni s f (t. sp.) prodizione, tradimento, Tràngulu. M. trainu,
infedeltà, inganno ordito contra chi si fida. Tranqèillamenti avv. tranquillamente, pret
Tralineàu , da agg. bessiu de linea, trilineato. tarmente ,

Traluxenti v. agg tralucente. M. trasparenti. Tranqillidàdi s. f tranquillità, calma, quiete,


Tralùviri v. m. M resplendiri, -
pacatezza, placidezza
Traina s. f filu po pieniri sa tela, trama. Tranqillizzai v. a fai tranqillu, tranquilla,
Fig maniggiu occultu po ingannai, trama, tra re, abbonacciare, calmare , cppaciare, pari
mazzo, covata, disegno, mancagio occulto. ficare, acchetare, porre in quiete, reader tran
Tranài v. a. Po pleniri satela cnn sa trama, quillo. Tranqillizzaisì n. p. tra q: ilarsi, ae
tramare, riempier la tela colla trama . M. chetarsi, calmarsi, placarsi, scalarsi.
intranai. Metaf macchinai disignus, fai ma Tranqòillizzàu, da part. tranquillato, calmato,
niggius occultus, tramare, macchinare, con sedato, acchetato, reso tranquillo. -

giurare - Tranqillu, lla agg tr stguillo, quieto, ps


Tramazzu s. un arbitr. tatuarìce, tamarìge , calo. Vida tranquilla senza riensamentu, vita
B b b b 2

Q
; 584 t TRA - e TRA
sbracata, f" , Mari
bonaccioso, tranquillo
ll -
tranqillu, mare t: Trapanadòri varms trapanatgre
Trapanadura sa f, trapanazione.
-

Transaziòni s. f. (T. Leg.) cumposizioni, ac Trapanài, va a stampa cun trapanti, estrapa


cordu intre is partis po evitai, o terminai unu nare, forari con trapano. Trapanai laminas de
pletu, transazione. p, figura rettorica, possa ferru , trapanare, farar. col trapano, strafo
quali si passat, elegantementi de una cosa a gn' rare lame di ferro. -

atera, transazione. Trapanàu, da part trapanato, fonto col


Transigenti v. agg. transigente, che transata. strapano. ,
Transigiri v. a. fai transazioni, transatare, Trapanaziºni si f operazioni chirurgica, tra
far transazione. - - - panazione.
Transgiu , gia part transatato, che ha fatto Trapanti s. m. strum. cun punta di azzargiu
transazione. - po stampai perda , ferru,ec, iràpano, trapana
Transiri v. n. (t. lat. ) Po passai, passare, tojo. Sa punta de su trapanti, saettuzza.
transire. Po allargaisi: Transiri, de su cammini, A Trapassadùra, s. f trafiggitura. -

deviare, discostarsi dal cammino. lssu no podt - Trapassài , e traspassài v. a passai de parti a
transir de beniri cras, egli non può far a meno parti, trapassare, trafiggere, passar da banda
di venir dimani. De totateru podis transiri, ma a banda. Po penetrai, penetrare, trapassare.
no de morriri, da tuttaltro puoi scappare, tut Trapassanti v. agg. afflittivu, trafiggente, tra
taltro puoi fuggire, puoi scansare, ma non la afittivo.
morte. Transirisì n. p. Transit, unu pagu, sco Trapassàu, da part trapassato, trafitto.
stati, ritirati un poco. -
Trapassu s. m. Fig. Rettor M. digressioni.
Transitài v. n. (t. de s'usu, modernu) passai Po una spezia di andamentu de cuaddii paga
po algunu logu, transitare. diversu de,su, portanti, trapasso. -

Transitivamenti avv. (t. gramat.) transitiva Trapau, da part. ostampau , a e stampus fre
mente. -
quentis, bucacchiato, foracchiato, sforacchiato
Transitivu , va agg. (t. gramat.) si narat de straforato. Trapau de pugnaladas, crivellato di
is verbus, chi tenint azioni de persona a per pugnalate.
sona, transitivo, . -

Trapuntadùra s. f. M. trapuntu.
Transitoriamenti avv. de passu, transitoria Trapuntai v. a bordai de trapuntu, - trapun
mente, per passo. tare » , lavorar di trapunto .
Transitòri, ria agg. , chi passat, transitorio, Trapuntàu , da part trapuntato.
caduco, cadevole, flusso, labile, fragile, sfuggevole, Trapuntu s. m. traballu fattu cun punta di
Trànsitu s. m. passaggiu, transito, passaggio. agu, trapianto.
Po s'attu de morriri, transito, morte. Transitu Trascendentali agg Term. metafis. universali
de su fluidu po is porus de su corpus, permea schi cumbènit a totus cosas, trascendentale.
zione . - -

Trascendenti v. agg. sublime.


(t. de s' usu) gccedenti
sublimi, trascendente, a o x
Transiti, la part. de transiri, passati, passato,
deviato, discostato, ritirato, scansato ec. M. Trascinài, trascinàta ec. M. strascinai.
verbu .
Tra siziºni s. f.
-

Fig lettori transizione. Trascorporaziònis f trasmigrazioni, o pas


saggiu de s'anima de una corposa s'atera se
-.
Transun. tài lamentu,
v. a. (T.transuntare,
Leg.) fai far
transuntu de
transunto. gundu Pittagora ; trascorporazione, trasmigra
contrattu o tes, , , liv -----
zione, metempsicòsi. -

Transuntivu, va agg. transun ivo. - Trascriri v. a copiai scritturas, trascrivere,


Transunta s. m. . . t. de
" s usu propriu de is
si s ...
copiare.
Curialis) estrattu di alge "tro anno Trascrittu, tta part trascritto, copiato.
li il .
Transunziòni. M. transizis Trascuradamenti avv. trascuratamente. Po a
Transustanziaisì v. n. p. (7'. Teol.) cambiai sa grussera, alla carlona.
deTransustanziàu
sustanzia, transustanziarsi. - - '
Trascurài v. a. (t. de s' usti) trascurare, tra
, da part transustan- ſito , sandare, negligentare, metter in non cale.
Transustanziaziòni s. f. (T. Teol.) sº cam: Trascuramentu S. m. negligenza, trascurag
biamento de su pani e de su binu in su Cºrº gºne, trascurataggine, trascuratezza.
de Gesu Cristu in su Sacramentu de s'Altari, Trascuràu, da part. trascurato, trasandato,
transustanziazione. messo in non cale. In forza di agg, negligente,
, razillèris s. m. plur. accappius postus in su spensierato, lento, pigro.
d. rrºri de sa sedda po accapplai roba, legàc -
Trasèri s. m. (t. sp.) paneri, culu, il sedere,
ciosi della sella. Portai fangottu a tranzilleris , il diretàno, o culo.
portar fardello in groppa. - -
Trasferibili. M. trasportabili.
Traniri, Trasferimentu s. m. po trasportamentu. M.
Trapa s. f.tranſiti ec abertura,
(t. fr.) (t. r.) M.chi
transiri ec .in
si fait Po revoluzioni de derettu de una in atera fa
is teuladas po varius usus, lòtola . -
miglia, devoluzione.
Trapadigliu s. m. spezia de traballu trapau, Trasferriri v. a. (t. de s'usu) Trasferriri su
chi fant is feminas in sa tela, cavo Traballai dominiu, devolvere, trasferire il gius d'uno in
a trapadigliu, un altro. Po trasportai. M.
Trapadura s lavorar di cavo -

f su trapai una cosa fendu me Trasfertu , ta part. Trattendu de dominiu,


das istampus, strafòro. -
devoluto, trasferito, caduto, ricaduto. Po tra
Trapai v. a stampai cun medas. istampus de sportau M.
ama parti a s' atera laminas de ferru, ramini Trasfigurai v. a. cambiai figura, trasfigurare,
ec. straforare, traforar da una parte all' altra, mutar figura. Trasfiguraisì, n. p. e rec. trasfi
forar fuor fuora, lovora di straforo, fare a gurarsi, trasformarsi.
straforo, bucacchiare, sforacchiare a giorno. Trasfiguramentu s. m. trasfiguranento.
tTRA ATRA t385

Trasfiguràu, da part. trasfigurato. º Trasplantàu, da parte trapiantato, traspiantato,


Trasfiguraziòni s f trasfigurazione, trasfor trasposto.
mazione, metamorfosi, trasmutazione. Trasportàbili agg trasportabile, asportabile,
Trasformadòri v. s. trasformatore. trasferibile.
Trasformài v. a. fai cambiai forma, o figura, Trasportadòri v. m. e raf trasportatore, trice.
trasformare. Trasformaisì v. r. trasformarsi, Trasportài v. a. portai de unu logu a un ateru,
mutar forma. M. trasfigurai. - -
trasportare, straportare, stramenare. Trasportai
Trasformamentu s. m. trasformamento. - cun carru, trasportare con carro. Po "
.Trasformativu, va agg. trasformativo. trasportare, portare, condurre. Metaf lassaisì
Trasformàu, da part trasformato. trasportai de s'impetu de s'ira, lasciarsi tras
, Trasformaziòni s f. trasformazione. M. tras portare all' impeto dell' ira, trascorrere, la
e figurazioni. sciarsi andare.
Trasgrediri, i trasgressioni, trasgressori ec. M. Trasportamentu s. m. trasportamento.
a prevaricai, violai, disubbidiri ec. Trasportàu, da part trasportato.
Trasinài, trasinàu, portai tràsina tràsina ec. Trasportu s. m. trasporto, trasportazione.
(tt. rr.) Po striscinai. M. Po trisinai. M. Fig. po cessioni. M. Po agitazioni di animu, tras
Tràsinu s. m. (t. r.) signali de su trasinaisì, porto, commozion d' animo.
strisciata, traccia dello strisciare. Po strascinu, Trasposiziòni s f mutazioni de logu, tras
strascico. posizione, trasponimento.
Trasladài v. a. (t. sp.) trasportai, traslatare, Trassa s f (t. sp.) disegno, forma, modello,
trasferire, trasportare. Trasladai scritturas, co maniera di fare una cosa. Donai bella trassa,
- i" , ricopiare, trascrivere. Po tradusiri de una o garbu a una cosa, dar forma, figura, bel
ingua a s” atera, traslatare, tradurre. garlo. Trassa metaf trampa, inganni, trama,
Trasladàu, da part traslatato, trasferito, orditura, inganno, covata, tranello, macchina
trasportato, copiato, trascritto, tradotto. zione, busbaccheria. Sciu beni is trassas tuas,
Trasladòri v. m. (t. sp.) copista, traslatore, so ben le tue covate, mi son note le tue pratiche
si traduttore, copista , trascrittore . -
segrete. Essiri plenu de trassas, esser più dop
Traslativamenti avv. M. metaforicamenti. pio d'una cipolla. -

Traslativu , va agg. M. metaforicu. Trassadòri, ra v. m. e f. M. trassera, trasseri.


Traslaziòni s. f cambiamentu, traslazione, . Trassai v. a. (t. sp.) donai trassa, forma,
trasportamento, traduzione,copia. Po espressioni disegnare, formare, dar forma, modello. Po
figurada, traslato, metafora. ordingiai, e disponiri meccanicamenti alguna
Trasmigrài v. n. (t. lat. in usu) passai de cosa, congegnare, commettere. Po determinai, or
logu a logu, trasmigrare. dinare ec. determinare, ordinare, statuire, de
Trasmigràu, da part.. passato da un luogo liberare. Trassai, ideai, cuncertai s'arrestu de
- all' altro. su reti, concertare, ordire l'arresto del reo.
Trasmigraziòni, s. f. (t. lat. in usu) passag Trassai de bocciri a unu, congiurare, cospirare,
giu, trasmigrazione. Po su passaggiu de s'ani concertare di ammazzar uno, macchinare, ten
ma de unu in ateru corpus segundu s'opinioni dere insidie all' altrui vita.
- pittagorica, trasmigrazione, metempsicòsi . Trassàu, da part disegnato, formato, disposto,
Trasparenti v. agg. trasparente, diafano. Trat determinato, concertato. Fig macchinato, ordito,
tendu de bestiris beccius, o de pannus, e telas, tramato, cospirato.
chi po essiri medagliascas sunti trasparentis, e Trassèra s. f imboddichera, macchinatrice
s si bit sa luxi de una parti a s'atera, ragnare, di male.
sperare, esser trasparente. Trassèri s. m. (t. sp.) imboddicheri, macchi
Trasparènzia s. f. trasparenza, diafanità, natore, orditore, faccidanno, malestruo, tra -
Trasparèssiri v. n. essiri trasparenti, trasparere, tatore. M. tramperi.
trasparire, tralucere, trasmetter luce. Trastiggiài, trastiggiàu v. n. (t. r.) camminai,
Trasparèssiu, ssia part. che ha trasmesso luce. passai cun frequenzia in algunu logu.
Traspassài v. a. passa a innantis trapassare, M. travigai .
passare oltre. Po passai de parti a parti pun Trasfiggiu s. m...(t. cat.) arrastu de peis,
-gendu, trapassare, trafiggere, fondolare. Po traccia di pedate. M. travigu.
a superai . M. -
Trastoccadùra s. f falsificazioni de scrittura,
'rimenta S. IT0. trapassamento - -

falsificazione, alterazione, contraffazione di


scrittttrat .
Traspassàu, da part. trapassato, fom lolato.
Traspiràbili agg, traspirabile. Trastoccai v. a. (t. sp.) cambiai, alterai sa
Traspirài v. n. svaporai, traspirare, uscir fuori v sinceridadi de una scrittura ec. falsificare, al
, per via di evaporazione Traspirai di alguna terare, cambiare, contraffare una scrittura, cor
cosa occulta fig. tenirindi notizia, traspirare, romperne la sincerità. Trastoccais n. p. beniri
subodorare, averne sentore, notizia. Traspiraisì maccu, ammattire, impazzire, divenir pazzo,
- Il. f, traspirarsi, farsi palese, scoprirsi. Trastoccamentu s. m. Trattendu de scritturas,
raspiranti v. agg. traspirante. falsificamento. M. trastoccadura.
Traspiràu, da part. traspirato. Trastoccàu, da part. In su primu significati
Traspiraziòni s. f sudori liggerissimu, traspi de su verbu, falsificato, adulterato, alterato,
razione, madore. contraffatto. Po ammacchiau, ammattito, impaz
Trasplantài v. a trapiantare, tra piantare, zito, divenuto matto. - -

trasporre, cavar la pianta, e piantaria in altro Trastu s. m. (t. sp.) alascia de domu, unensili,
luogo. rmasserizia di casa. Trastus beccius, baczeeole,
lTrasplantamentu s... m. traspiantamento, stra bazzicature, masserizziuòle, miscèa, nasserizie
piantagione. sulli, di poco pregio. iPo tasta inſ.
586 TRA TRA

Trasvasài, trasvasàu, trasvasu ec. Mi travasai ec. corda, strappadas de corda, chi si donant a is
Trasversài, trasversu ec. M. traversai ec. reus, tratti di corda.
Trasversali agg. M traversali. Trau s. n. ( t. cat.) occhiello, ucchiello,
Trasviài v. a M. traviai. à solo , voce dell' uso. S ordini de is traus,
Trasumanaisì v. n. p. beniri divinu, trasuna occhiettetura. S ordini de is buttonis , ch in
nare, divenir divino. tratt in is traus, affibbiatura, affibbiatoio,
Trasumanàa, da part. trasumanato, affibbiaglio.
Trasustanziarsi, trasustanziati ec. M. tran Travài v. a. M. attravai.
sustanziaisi. Travajòni s. m. (t. r.) insettu si ili a sa
Trattabili agg. trattabile. Po benignu, benigno, musca, ma prus longu, tafàno.
trattabile. Travas s. f plur (t. sp.) strum. de ferru,
Trattabilidadi s. f affabilità, trattabilità. o de tunis po trobiri is cuaddus, pastoie. Sa
Trattatoilmenti avv tratta ilmente , parti de is cambas, aundi si ponint is travas,
Trattabuccheddu s. m. din. (dd pr ing) to pasturale, impastura. Poniri is travas , impa
vagliolino. stofare Pigaindi is travas a su cuaddu, spa
Trattabaccu s. m. (de torcaboques cat ) sal stoiare il cavallo,
vietta, tovagliatòla. Travasàbili agg trasfondibile.
Trattadeddu s. m. dim. (ddpr. ingl.) trattatello. -
Travasadòri v. m. travasatore.
Trattadiuras. f su tratta casu ec. il grattugiare. Travasài v. a. ghettai liquori de vasu a vasu,
Ttrattagaseddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) travasare, e trasvasare, trasfondere,
gratta gina. Travasamentu s. m. travasamento, trasfissione.
Trattagàsu s. m. grattugia. Po su coladori de Travasau , da part travasato, trasvasato,
ferru fattu in forma de trattagasu po colai sa trasfuso.
carcina stemperada, grattagia. Travàu, da part. impastoiato. Cuaddu travau
Trattài v. a. maniggiai, trattare, maneggiare. narant, candu est pearbu a su pei di amanti,
Po raxonai, trattare, ragionare, discarrere. e di asegus de sa propria parti, cavallo travato.
Trattai mali o beni, trattar male o hene. Po Traversa s f stanga, o atera cosa posta a
negoziai, trattare, negoziare. In signif neutr. traversu, traversa, sbarra, spranga. Serrai is
trattai di alguna cosa, trattar di alcuna cosa . portas cun traversas, sbarrare, sprangar gli
Trattai casu, pani cc. grattugiare. Trattaisì ma usci. Po impedimentu M Traversa de cuadoiu
lamenti v. r. conciarsi nale. Trattais cun troppu arman , chi si ponit in sa parti inferiori,
dilucadesa, careggiarsi, crogiolarsi, trattar se arcàle, catena l'raversas de cadira, pinºti.
stesso con soverchia delicatezza. Traversa de parra di arana, cornetto, corti
Trattaſia s. f interiorisistaccaus des animali, cella, cornicello. -

sfrattiglie, - - Treversài v. a passai a traversu, traversare,


Trattallu s. m. (t. r.) M. battallu. attraversare. Po impediri, imbarazzai. M. Tra
Trattamentu s. m. trattamento, ragionamento. versai (T. Marinar. ) presentare il fianco .
Po manera de si portai cun algunu, trattamento, Traversai sa mezzana (T. Marinar. ) traversar
accoglienza. Malu trattamentu, maia trattazione. la mezzana. Traversaisì n. p. traversarsi. Po
Trattanti v. agg. e sust. trattadori, trattante, andai a traversti, attraversare, andare a traverso.
trattatore, mezzano. Po macchinadori, trattato, Traversali agg. traversale, e trasversale .
macchinato e. Parentis traversalis su nt is chi provvènint de su
Trattatista s. m. Autori, chi scrit trattatis, proprita truncu, ma no sunt in sa linea deretta,
trattatista, parenti trasversali, o consanguinei per linea
Trattau s. m. trattato, discorso compilato. trasversale. Linea traversali, o coiaterali, linea
Po complotu, cospirazione, trama , frattanto. traversale, collaterale. Fidecommissa traversali,
Trattati piticu, trattatello ch' est ordinati de persona traversali , fidecom
Trattati, da part trattato, maneggiato, ragio misso trasversale.
nato, macchinato. Casu trattau, cacio grattugiato. Traversalimenti avv. traversalmente, trasver
Tratteggiài v. a (T. de Incisori, chi s'iniro salmente, o'liquamente,
dasil de nou) Tirai, o formai incas intricciadas Traversamenti s. m. traversamento, traverso.
unas asuba di ateras in ſorma de recciau in su Traversau, da part traversato. Migias tra
paperi, o in laminas de ramini, tratteggiare, versadas, o rigadas, calze traversate, fatte a
jai tratti incrociati nelle lame di rame, o sulla liste. -

carta . Traversi ri s. m. it. sp.) su coscinu longu


'I ratteggiamentu s. m. tratteggiamento. cantu est amplu su lettu, primaccio, e pinaccio.
Tratteggiati, da part. tratteggiato, che ha "I raversia s. f disastra, traversìa, disgrazia,
fatto rateschi, o tratteggi. (V. Guillochis fr.) avversità , disavventura. Po furia de bentu,
Trattòggiu s. m. (T. de Pintoris e Incisoris, chi traversat su cursu de su bastimento ,
chi s'introdusit de nou ) lineas tiradas a tra traversia .
versu di ateras lineas, tratteggio. Traversa, sa agg. no derettu - trºverso, sit
Trattenidori v. m. e ra f trattenitore , trice, bliquo - Po cºntrariu, traverso, avverso Fig.
Trattenimentu s. m. trattenimento. Po di po perversu, trovº eso, noi agio, perverso. De
vertimentu . M. traverstº, a traversu ,po ti avei su avv di ti a
Trattèniri v. a. trattenere , tenere a bada. verso, a troverso, per traverso, oh? l quamente
Trattèniu, mia part trattenuto. Mirai de trav: rsu , guardar li sestile, di tra
Trattixeddu s. m. dim. po ratixeddu. M. verso . Andai a traversu , aa far traversone , a
Trattu s. m. manera di operai, tra lo . Persona traverso. Po segni su camminu a ogu, andare
de bellu tratta, persona di bel tratto, di mobili alla stagliata, alla ricisa - Po segai a sbiasciu,
maniere. Po distanzia . M. tretu , l rattus de M. sbiasciu. -
- -
TRA TRE 593

Travessa, travessadura, travessai, travessau Trementina s. f. liquori viscosu, chi po in


ec. (tt. catalanus). M. traversa, traversai ec. cisioni bessit de s'abeti, de su pinu, e tre
Travessèri . M. traverseri. nienti na .
Travessu, ssa agg (t. r.) M. traversu. Tremidùra s. f. M. trenori.
Travestiri, travestiu ec. (tt. de s' usu) M. Tremila agg, tremila. -

disfrassai.
Trèmini s. m. (t. r.) M. lacana,
Traviài, traviau ec. M. desviai , scamminai , Trèmiri v. n. (t. lat.) tremare, scuotersi per i
Travigài v. a. (t. cat.) travigai unu camminu freddo, o per paura. Tremiri che sa folla,
espress. rust. frequentaiddu , pestare, calcare, bubbolare, tremare come una bubbola .
battere una strada. Travigai v. n. trastiggiai. Trèinitu s. m. (t de s' usu). M. tremori.
ln custu camminu, in custu logu non ci tràvigat, Trèmiu, mia part de tremiri, scosso, di
non ci trastiggiat, non ci passat nisciùnu, in battuto per paura, o freddo. -

questa strada non vi passa alcuno, nessuno Tremòri s. m. tremore, tremito, tremolio.
lº" questo luogo, questa via. Tremoròsu, sa agg. tremoroso. M. paurosu.
Sravigàti , da part. battuto. Camminu tra Trempa s. f cantrexu, gota, guancia. Donai
vigau, frequentau, aundi ci passat meda genti, unu corpu de manu aberta a sa trempa, dare
strada battuta, calcata, frequentata, dove passa una gotata . Fossus de is trempas, pozzette.
molta gente. Andai po su canminu travigau, Trempixedda s. f. dim. (dd pr. ingl.) go
andar per la pesta, per la via battuta. tellina.
Tràvigu s. m. (t. r ) frequenzia de genti, Trempoddùcciu, cia agg. (t fam.) grassu,
frequenza, concorso, luogo frequentato, dove beni plenu de facci, di viso paffuto, carnacciuto.
capita, e passa molta gente. Trempòsu, sa agg. M. dispettosu.
Traumàticu, ca agg. (T. M.) casuali, trau Trempu s. m. M dispettu .
matico, fortuito. Trèini:la s. f. M. tremulu .
Trebèa s. f (t. r.) M. trobèa. Tremulai v. n. stai tremula treraula, tremo
Trebeddài, trebeddau ec. (t. r.) M. trobeddai. lare, star tremolante .
Trebeddu s. m. (t. r.) M trobeddu. Tremnlèu s. m. tremiulu, tremolio. Trenta
Trebiàli s. m. (t. r.) inganno, trama, mac leu, chi patint algunus beccius a conca, ovv.
chinazione. lssu est trebiali malu, egli è un a is manus, parlètico. Teniri tremuleu po paura,
giuntatore, un farabutto: aver la tremarella. M. tremeddera. Tremuleu,
Trebidura s f M. trobidura. e is Ispagnolus tremedal, si narat ancora una
Trebilazzu, zza agg. (t. r.) M. poddosu. terrenu plenu de ludu moddi, chi facilumenti
Trèbini s. m. strum. de ferru cun tres peis, acciùvat, malafitta, terreno fangoso, che fon
chi sustènit sa pingiada ec. treppiè. da, che frana, che smotta.
Trebiri, trebiu ec. (t. r ) M. trobiri. Tremulèu , èa agg. M. tremulosu.
Trebuzzàda s. f forcata . Trebuzzada de Tremulòsa s. f pisci, torpedine. -

palla, forcata di paglia. Tremulòsu, sa agg tremoloso, tremolo, tre


Trebuzzadedda s. f. dim. (dd pr. ingl.) mulo. -

forcatella. Trèmulu s. m. tremolo. M. tremulèu.


Trebuzzeddu s. m. dim. (dd pr. ingl.) forchetto. Trèmulu, la agg. M. tremulosu.
Trebuzzu s. m. strum. de linna propriu de Trenu s. m. sèghitu, treno, seguito.
Messaju po usu de sbentulai su trigui, di am Tres agg. e ancora sust. (t. lat.) tre. Tres
muntonai palla ec. forca. Trebuzzu de tres, de tantis, tre tanti, tre cotanti. Tres bastonadas,
uattru corrus, forca a tre, a quattro reblj. tres bussinadas, una cricca di bastonate, una
" po ammuntonai palla, forca da ram cricca di schiaffi. No sciri cantu fait tres, non
montar paglia. Trebuzzu mannu, forcone. sapere quanti piedi entrano in uno stivale.
Trecentista s. m. Autori de su trexentus, e Tresetti s. m. spezia de giogu de cartas,
imitadori de cussu stilu, trecentista. tresette. -

Treggèa s. f Custu term. italianu derivau de Treta s. f. (t. sp.) astuzia maliziosa. M. in
su franzesu significat varias cunfitturas. In sardu gannu , trampa.
però si usat po sa matafalinga candia, e ancora Tretu s. m. (de trecho sp.) tratto, spazio,
po sa simbula candia, o fatta confittura, anici De tretu in tretu, de distanzia in distanzia, di
in camicia, o incamiciati. Sa prus minuda tratto in tratto, di spazio in ispazio. De in
ch' est fatta de simbula, pizzicata. nòi a inguni inc'est unu grandu tretu, da quà
Trègua s. f suspensioni di armas, tregua, a costi vi è un gran tratto, o distanza, o in
armistizio. Po cessazioni, o reposu, tregua, tervallo.
triegua . Trèula s. f battitura, trebbiatura. A tempus
Tremblòri s. m. (t. sp.) tremito. M. tremori. de treulas, per la battitura, o per la stagione
Tremebundu, da agg. (t. lat in usu) trementi, di trebbiare. Mesi de treulas, luglio.
tremebondo, tremante, tremoloso. Treuladùra s. f. trebbiatura. M. treula ,
Trenneddèra s. f. (dd pr. ingl.) t. pop. spezia Treulài v. a. trebbiare, batter le biade sull'
de tremori, chi algunu patit po apprendiri gran aja. Treulai a eguas, tibiare, battere il grano
du perigulu, tremarella. Teniri sa tremeddera, colle cavalle. Po appetigai. M. Po disordinai,
aver la tremarella . imbarazzai ec scompigliare, disordinare.
Tremeddèri s. m. (t. fam.) strepitu, avolotu, Treulàu, da part. battuto, trebbiato. Po
chiasso. Fai su tremedderi, strepitai cun ira, avolotau , imbarazzau ec. scompigliato, disor
strepitare, far gran chiasso, parlar con venenza. dinato. Po appetigau, M.
Tremendamenti avv. tremendamente. Trèulu s. m si usat ſig. po avolotu, confu.
Tremendu, da agg. tremendo, terribile, for sioni ec baruffa, scompiglio, disordine, confu
midabile.
- a
-

-
- -
sione. M. battuliu.
588 TRE TRI

Trexentus s. m. trecento. Autoris de su tre Trichitràchi, e trictràchi s. m. spezia de guè


zentus, Autori del trecento. -. tu sartadori, chi zuccat, salterello.
Trexi agg. e sust (de treze sp.) tredici, Tricordi agg de tres cordas, tricorde.
Trezèna s. f. (t. sp.) stazione di giorni 15. Tricorpòreu, rea agg. chi tenit tres corpus,
Trezènu, na agg (t. sp.) tredicesimo tricorporeo. -

Triangulari s. m. (T. Anatom.) musculu cum Tricuspidàli agg chi tenit tres puntas, tri
postu de cincu pariga de pianus carnosus, tri cuspidale, tricuspide.
angolare. Tridenti s. m. ferru cun tres puntas, tridente.
i riangulàri agg. de tres angulus, triangolare. Tridentinu agg. m. e taliorta sust. su Con
Triangularidàdi s. f. rasoni formali de su ciliu ecumenicu celebrau in sa Qittadi de Trento,
Tridentino.
trianguli, triangolarità : - -
-

Trianguleddu s. m. dim. (dd pr. ingl.) trian Triduànu, ma agg. de tres dis, triduano.
goletto. -
Triduu s. m. spaziu de tres dis, triduo.
Triàngulu s. m figura de tres angulus, trian Triennali agg. de tres annus, triennale.
golo. Po spezia de litria, grussa triangulari, tri Triènniu s. m. spaziu de tres annus, triennio.
olo. Po su candelobru de is l9 candelas, Po ofliziu, chi durat tres annus, triennio.
chi s' alliunt in cida santa, saetta . Triformi agg. de tres formas, triforme.
Triàrius s. m. plur. su terz'ordini de is Le Trigadiu, dia agg (t. r.) M. tardìu .
gionis Romanas, i Triari. a
Trigai, trigàu ec. (t. cat.) M. tardai.
Tribracu, pci de versu de tres sillabas bre Trigèsimu, ma agg. trigesimo, trentesimo.
vis, tribraco . Triglia s. f. pisci, triglia.
Trigliòla s. l' dim, triglioletta, triglina.
- - -

Tribù s. f una de is partis, de is calis unu


opulu est cumpostu , tribù ls doxi tribùs de Trigonometria s. f. (T. Gr.) arti de mesurai
sraèl, le dodici trili d' Israele. is triangulus respettu a is angulus e ladus in
Tribuladamenti avv. travagliosamente. soru, trigonometrìa.
. Tribuladòri v. m. tribolatore. Trigonomètricu, ca agg. trigonometrico.
Tribulài v. a. affliggiri, tribolare, travagliare. Trigonu s. m. figura triangulari, trigono. Se
Trib la v. n. suffriri pena, tribolare, patire gundu is Astronomus, unioni de tres planetas,
trìgono. -

afflizioni: - -

Tribu àu, da part. tribolato, travagliato. triga s. m. (t. sp.) grano. (Triticum Sativum)
Tribulaziòmi s. f tribolazione, e tribulazione, Trigu gentili, grano calvello, gentile. Trigu gentili
travagliol, afflizione, tribolo. . . -
arrubiu, calligia rossa. Trigu biancu, calbìgia
Tribulettu s. m. pipìu impertinenti, nabisso, bianca. Trigu murru, o nieddu, chi fait sa farra
fistolo , facimale, - - a
bianchissima, grano saraceno, Trigu de granu
Tribuha s. f. (t. pop.) M. tribulazioni. duru, grano robo, duro. Trigu, chi portat al
Tribuna s. f tribuna. Tribuna po is cantoris, " mancias, grano culaccinato. Targ. Trigu
cantorìa . - -
e granu longu e frunzu, chi rendit meda pod
Tribunali s. m. tribunale Tribunali de Deus, dini, grano bizzarro. Trigu toccau de inseitus,
il Trii unal di Dio, la Divina Giustizia. Tri grano sfarfallato. Trigu puntu de su gurgulloni,
but:ali de sa Penitenzia, o de sa Cunfessioni, grano gorgogliato, intonchiato, roso da tonchi.
Tribunale della Penitenza, o Confessione. "I rigu cun ineda lullu, grano giogliato, Trigu,
Tribunali agg. tribunale. - chi hat patiti umidu, grano bufonato. Trigu
Tribuna menti vv. tribunalmente, in tribunale. fertu de nebida, o borea, grano afato. Gagl.
Tribunàtu s. m Magistrau de sa Repubblica Trigu fattu a fungu pissinu, grano volpato.
Romana, Tribunato. Faisì a fungu pissinu, involpare, divenir volpato.
Tribunedda s. f. dim. (dd pr. ingl.) tribu Is trigus sunt abboaus, afflacchillaus, le ".
netta. - v - - sono arrabbiate, riarse, Istrigus sunt affasciaus,
Tribunìziu, zia agg. chi appartenit a Tribunu, beni pillonaus, le biade sono cestute. Is trigus
tribunizio. in crba, le biade. Unu fundu de trigu friseu, o
Tribùnu s. m. chi tenit su gradu de su tri in erba, un cesto di grano, o di biadd. Sa
bunatu , Tribuno. - - -
canna, culmo, canna. Sa cabizza, o spiga, spiga.
Tributài v. a pagai tributu ; tributare : Fig. S'arista, resta. Sa cascia, o camisa de su granu,
rendiri onori, tributare, rendere omaggio, le loppa, lolla, guscio. Trigu de Indias, grano
lodi dovute. -, -' turco, ſormento saraceno, formentone. Targ.
Tributàriu, ria agg. vassallu, tributario. .(Zeas Mays. Linn.) Sa spiga, pannocchia. Po
Tribùtui s. m. censu, chi pagat su vassalla a su semini simili a su trigu, chi si seminat po
su Segnori, sa palla defai cappeddus, càscola bianca e rossa.
Pagai tributu e, sudare,
sudditu a sutributo
pagar Rei,- tributº.
Fig. Is Limpiai is trigus de s'erba, arroncare, nettar
alabanzas sunt unu tributu depidu a su meriti, le biade dell' erbe. Su trigu, chi si donat de su
e su respettu unu tributu depidu a sa virtudi, Magistran de s'abbundanzia a is panatteras a
le lodi sono un tributo dovuto al merito, e l preziu determinau po fai su pani a pesu deter
rispetto un tributo dovuto alla virtù. Tributu minau, spiano. Andai a biri is trigus espress.
testaticu , postu per testa, capitazione, capo rust su propriu che tancai is cocciulas prov.
comaso . - morriri, andare a labborivòggoli, morire. riga
Tricassulari agg (T. Botan.) chi portattres de cerfa, grano della vagliatura. -

cassulas , tricassulare. Trilàteru, ra agg. chi tenit tres ladus, tri


Triccia s. f treccia, Triccia di allu , resta. latero.
Fai a triccia, trecciare, unire in treccia. Trillài v. n. fai su trillu, trillare, fare il trillo.
Tricèrberu agg, m. chi tenit tres concas, Trillàu, da part trillato.
tricèrbero. Trillettu s. m. dim. trillettino.
-
TRI TRI 589

Trilliònis. m. (T. Arimmet) numeri, chi fendu Trinnidùra s f sonu, chi produsit principal
is calculus s'incontrat in su qè ntu ternariu, menti su cristallu, e siumilis, tintinnìo, tintinno,
trillione. tintinnamento.
Trillu s. m. tremulu de boxi o de sonu, trillo. Triuninentu s. m. M. trinnidura.
Trilustri agg. de tres lustrus, o de quindix' Triumri, o trinniri v. n. tintinnire, e tintin
annus, trilustre. -
mare. Fai trinn ri una tassa, far sonare, far
Trimembri agg. de tres menbrus, trimembre. tint mnire un bicchiere. r

Trimestri s. m. spaziu de tres inesis, trimestre. Trinniu, o trinnu part. neutr. tintinnato,
risona/o.
Trinetru s. m. versu de tres peis, o giambicu,
trimetro. Trinò mi s. m. (T. de s' Algebr) cantidadi
Trina s. f trina, reticella. Trina di oriu, de cºmposta de tres terminus, trinomio.
plata ec. fatta a puntas, merletto d'oro, d'ar Trinta agg. trenta.
gento ec. Traballu fattu a trina cun puntettas, Trinlèna s. f trentina.
lavoro merlettato Po randa de ſilu, bighero. Trintenàriu s. m. trigesimo. Unu trintenariu
Trinài v. n. guarniri de trina, trinare. de Missas, un trentesimo di Mesce.
Trinàu, da part. trinato. - Trintèsinu, ma agg M trigesimu. -

Trinca s f nomini de su giogu de tresetti. Trinu s. m. unioni de tres personas meda


Si narat trinca s unioni de su tres, de su duus, unidas po algunu affari, trio.
e de s'assu, la Napoletana. Trinu, na agg. de tres, trino.
Trincadòri v. m trincatore, trincone, leone, Tripartiri v. a. dividari in tres, sterzare. M.
bevitore solenne, cioncatore. dividiri . -

Trincài v. n. biri meda, acciumai, trincare, Triparfin, da part. sterzato, tripartito.


bere assai, tracannare, pecchiare, cioncare. Tripartiziònis f divisioni in tres, tripartizione,
Trincàti, da part. trinicato, cioncato. Triplicadaumenti avv. triplicatamente, tripli
Trincèa s. f reparu militari, trincia. cennente. -

Trincèra s. f. M. trinceramentu. Triplicài v. a. rendiri triplu, triplicare, rin


Trincerài v. a reparai cun trincera, trincerare, terzare, render triplo. Triplicaisì n. p. triplicare
e trincierare, difender con trincea. Trinceraisi n. divenir triplo.
n. p. trincerarsi , fortificarsi con trincee. Triplicàu, da part triplicato.
Trincºrnimentu s. In s'alzai trincera, trincera Triplici agg. triplice, triplicato.
mento, trincea, e trinciera. Tripligidàdi s. f triplicità. . -
Trincerà a s. m. logu defendiu, o fortificau Tripliis, m. triplo. IIas a pagai su triplu',
cun trincera, trincerato. pagherai il triplo.
Trinceràu, da part. trincerato. Triplu, pla agg. tics bortas tanti, triplo.
Trincettu s. m. strum. a tagliu propriu de Ravoni tripla T. Matemat. ragion tripla .
Salateri, trincetto (V. tranchet fr.) Tripode s. m. (T. G ) Cadira in su templu
Trinchetta s. f vela triangulari posta a prua,
trinchetta
di Appelline Delficu, aundi seziat sa Sagerdo
tessa, chi donàda is respostas, tripode.
Trinchettina s. f sa terza vela de un arburi Trippa s f trippa, pancia, ventre. Su centu
de sa galera, trinchettina. pilloni, secondo ventre, Trippa manna, trip
Trinchettinu s. m. (T. Marinar.) su bordu paccia. Trippa (t pop.) felpa di cotone. Facci
esteriori prus elevau de una galera, trinchettino. de trippa, facci pigotosa, volto butterato, butteroso.
Trinchettu s. m. un arburi de sa galera, Trippàja s. f bendidora de trippa, trippajuòla,
e spezia de vela latina, trinchetto. ventrafu? ta .
Trinchi s. m. spezia de passu disuguali de su Trippàju s. m. bendidori de trippa, venditor
cuaddu, trotto sregolato. Cuaddu, chi fait su di trippa. -

trinchi trinchi, cavallo, che va di trotto sregolato. Triregnu s. m. mitra propria de su Summu
Trincia s. f (de trenca sp.) cintura. i rincia Pontifici, triregno, tiara pontificia. - -

de carzonis, cintura de calzoni. Trincia di allu. Trisàgiu s. m. (T. Eccles.) laude, chi si
M. triccia. donat a Deus de tres bortas Santu, trisagio.
Trinciàda s. f M. trinciadura. Trisài, s. f terza jaia, trisavola, terzavola.
Trinciadiura s. f. tagliatura. Po sa trinciadùra Trisàju s. m terzu jaju, trisavolo, terzavo,
de is Maistus de pannu, frastaglio, trincio. terzavolo, e tritavo .
Trinciài v. a. segai minudamenti pani, pezza Trisillabu, ba agg. de tres sillabas , trisillabo,
cotta ec. in sa mesa, trinciare. Po su segai, e Trisinadura s. f macinatura, tritamento mi
tallan sa roba de is Maistus de pannu, frasta nutissimo. -

gliare i drappi. Trisinài v. a. pistai minudamenti, macinare,


Trincianti s. m. su chi trinciat su pappai in tritare minutamen, te.
sa mesa, trinciante, scalco, coppiere. Fai de Trisinamentu s. m. M. trisinadura.
trincianti, servir di coppa, far da scalco. Trisinàu, da part. macinato, tritato.
Trincianti v. agg. chi segat beni, trinciante, Tristanenti avv. tristamente.
tagliente. Tristèsa s. f. (t. sp.) tristezza, malinconia.
Trincau, da part. trinciato, frastagliato. - Tristixeddu , dda agg. din. (dd pr. ingl.)
Trincn s. m. (t. cat.) tagliu, ferida, trincio, tristarello, tristerello, trisnazzo. Po maligneddu,
taglio. Trincu fattu in ficci, sfregio. cattivello, cattivuzzo, furbicello, viziatello.
Trinetta s. f dim. Trinetta a puntas di oru, Trista, sta agg, malinconicu, tristo, mesto,
o de seda, piccolo merletto d'oro, o di seta , squallido, malinconico. Po meschinu, tristo,
Piccola trina appuntata. Trinetta de filu, bi mieschino, tapino. Po malignu, tristo, cattivo,
gherino. Su Maistu, chi dda fait, bigherojo. sciagurato, scellerato. Essiri prus tristu de unu
Trinidàdi s. f. Trinità, spiritu follettu prov. esser º" tristo, che ban
C C C
560 TRI TRO

chellino. Su chi no si donat a Cristus, si donat Trobìri v. a Po simplementi aecappini, fegare.


a tristus prov. su chi no si sperdit, o consumat Po trobiri una cuaddii cºn is travas, impasto.
ind' una cosa, si sperdit ind' un atera, quello, fare un cavallo, mettergli le pastoje. Po im
che non va nelle maniche, va ne gheroni. Tri barazzai. M. -

stu de tui, o de tei, guai a te. - Trobiu, ida part legato. Trobna cun travas
Trisulcu, ca agg. (t. lat. introdusiu de mou) impastoiato. Po imbarazzau, imbrogliau. Mi. -

si narat de ferru, chi portat tres puntas e tres Trocàicu agg, m. si narat de versu, chi con
azzas, tristlco. stat de trochèus, trocaico.
Tritonu s. m. accordu musicali cumpostu de Trocarri s m. , (T.
tees tonus intèrus, tritono. In forza di agg. de fai sa paracèntesi o siatdes Chirurgia)
operazioni strum. po
di estranei
tres tomus, tritono, na. is aquas a is idropicas, trocarre.
Trittongu s. m. (T. Gramat) Sillaba de tres Tròccia s. f. arrogu de linna curvu pausa de
vocalis, trittongo. stringiris accappiu de is ballas de roba, ran
Trivas, si usat averbialm. A trivas, a gara, dello. Stringiri cun troceia, arrandellare, strin
a competenza. Fai a trivas de pari, gareggiare, gere con randello. Troccia si marat ancora unu
fare a gara. reparu fattu de palus, o a fabbrica in is flumi
Triviali agg. (t des usu) ordinariu, comunu, nis po scassai s aqua, palata, pescaja.
triviale, odinario, feriale. Trochèu s. m. spezia de pei de versu grega
Trivialidàdi s. f. (t. de s'usu) trivialità. e latinu simili a su sdrucciulu de is italiani
Trivialmenti avv. ordinariamenti, trivialmente, trochèo . - 2

ferialmente. Trocidùra, trociri, trociu ec. M. torciri. Tro


Triviu s. m. logu, aundi attraversant tres cirisi n. p. (t r.) M, retiraisi, allargaisì.
camminus, trivio, trebbio. Tròclea s. f. macchina cun taglioras po sol
Triunfadòri v. m. trionfatore, e raf trice. levai pesus, tròclea.
Triunfai v. n. trionfare, ricevere l'onor del Troddiadòri, ra. M. troddianciulu .
trionfo. Po binciri, trionfare, restar vittorioso. Troddiài v. n. e troddiaisì n. p. scoreggiare,
Pogosai, godere, trionfare. Po dominai, trion tirar coregge, sbalestrar peti, trullare, arco
fare, signoreggiare. Triunfai t de giogu de reggiare: 'roddiai frequenti, spetezzare, spes
cartas, donai triunfu, giuocare trionfetti, o trion seggiar le peta. Su troddiai frequenti de is bois,
fini. In signif att. onorai de su triunfu, dare cornare, corneggiare. -

il trionfo, onorar del trionfo. Troddiamentu s. m. il tirar coregge. Trodi


Triunfali agg. trionfale. diamentu frequenti, spetezzamento.
Triunfalimenti avv. trionfalmente. Troddiànciulu s. m. petardo. Troddianeiulu,
Triunfanti v. agg. trionfante. Cresia triunfanti, la agg., che scoreggia, che tira peta, che ar.
su Paradisu, Chiesa trionfante. coreggia .
Triunfau, da part trionfato, vinto, soggio Troddiàu, da part. che ha tirato, che ha sba
gata, dominato. In termina de giogu, che ha lestrato peta , che la spetezzato .
dato trionfetti. Troddirisì v. r. (t. b.) M. movirisì.
Triunfu s. m. pompa pubblica po vittoria re Tròddiu s. m. peto, careggia; trullo, v. antica.
portada, trionfo, triunfo. In terminu de giogu, Troddiu surdu, senza strepitu, chi algunus na
trio fetti, trionfini. rant builietta, loffa, e loffia.
Triunviràli agg. triunvirale. Trofèu s. m. triunfu, vittoria, trofio. Tro
Triunviràtu s. m. (t. lat.) Principatu de tres feus si narant ancora algunas istatuas eun ispo
ominis, e ancora unioni de tres personas Po glias campalis, spada, lanza, elmu ee. trofei.
algumu affari, triunvirato - Trogadura s. f. (t. b.) legatura, avvoltura.
Triùnviru s. m. (t. lat.) unu de is tres de Trogài v. a cingiri alguna cosa cun fumi, fa
su triunviratu, triunviro. scia ec. attorcere, attorcigliare, attortigliare, ave
Trobèa s. f gambetto. Poniri sa trobèa, dare volgere, cignere, legar d' intorno.
il gambetto, soppiantare. Trobea de funi po Trogamentu s. m. avvolgimento, attorciglial
m2ento.
trobiri su cuaddii, pastoia di fune. Essiri tro
bèa mala fig. si marat di omini plenu de rusas Trogàu, da part. avvolto, attorcigliato, cinto
e trampas, M. tramperi. d'intorno.
Trobedda s. f. " -

pron. ingl.) t. pop. in Trojànu agg. m. Si marat de cuaddu chi


, inganno, frode, dolo. portat origas longas, e didas movit frequenti,
Trobeddadamenti avv. avviluppatamente. trojano.
Trobeddadùra s. f. avviluppamento, M. tro Troiazzu, zza agg accr. meda troju, molto
beddu. - lordo, assai sozzo, o sucido.
Trobeddài v. a. (dd pr. ingl.) imbarazzai, Trojènzia s. f bruttori, lordura, sneidume,
avviluppare, scompigliare, confondere, imba sudiciume, loja.
razzare, imbrogliare. Trobeddaisì n. p. avviº Troju, ja agg. lordo, brutto, sporco, sozze,
lupparsi, imbarazzarsi, intrigarsi. Trobeddaisì sucido, sudicio.
sa lingua fueddendu, armeggiare, Trona s. f. (t. cat.) pùlpito, pèrgamo.
Trobeddàn, da part. avviluppato, imbaraz Tronài v. n. impers (t. sp.) tuonare, tonare,
zato, imbrogliato. Predicadori, ehi tronat de su pulpitu contra
Trobeddèri s. m. ingannadori, avviluppatore, de is vizius, Predicatore, che tuona dal pelº
ituntatore, imbroglione, truffatore. pito, che inveisce contro de viaj.
Trobeddu s. m. imbarazzu, imbarazzo , im Tronamentu s. m. tonamento .
broglio, impiglio, intrigo. Tronàu part neutr. tornato .
Trobidiuva s. f. l attu de trobiri, legatura con Tronciu s. m. ( t. d. e catal.) Mi arrogu .
passtoje, l' il " -
-
TRO TRO 59I.

Tronixedda s. f. dim. de troma, (dd pr. ingl.. Trottozai sa coa, arroncigliar la coda. Trot
pulpitino, bigoncia, pulpito portatile. toxai sa mazza a unu espress. rust. sentire con
Tronu s. m. cadira reali, trono, seggio di Re. torsione di visceri. Trottoxaisì v. r volgersi, av
Po un ordini de is Angiulus, trono. Po su ro volgersi. Po agitaisì po algunu dolori, pinnicaisì
muriu de s'aria, tuono, e trono. Zacchidu, in sei e totu, contorcersi , dimenarsi, divinco
strepitu de tronu, o scorrocciada de tronu t. r. larsi, rivoltarsi, ripiegarsi in se stesso, figno
scoppio di tuono. Tronus zaccarradoris, tuoni lare, scontorcersi per dolore. Trottozaisì co
romoreggianti, romorosi. Tronu si pigat frequenti mente una anguidda, comente unu coloru, ar
po su rapa, fulmine, folgore. Fai lampau e roncigliarsi, ritorcersi come una biscia, come
tronau, far lo scoppio e il baleno, far tutto a una serpe. Po faisì a coccòi, attorcigliarsi.
un tratto. Perda de su tronu, o agu de su Trottovamentu s. m. torcimento, attorcimen
lampu, o siat raju , belennite, ſ" , o sact to, attorcigliamento, torcitura. Trottovamentu
ta del fulmine. Tronu fig calisisiat romuriu de mazza espress. bascia, dolori de viscerus,
strepitosu, romore, frastuono, strepito, gran contorsione, contorcimento, torsione di viscere,
chiasso. Po issu comente chi dd' hapat calau intirizzamento di budella.
unu tronu, fu per lui un colpo di fulmine. Trottoxàu, da part. torto, attorto, attorciglia
Trop s. f. (t. sp.) M. truppa. to, intorto, intorticciato , contorto, ritorto, ar
Tropèliu s. m. (t. sp ) calca, folla. M. atro roncigliato, divincolato, scontorto, ripiegato in
liu . se stesso. M. su verbu .
Tròpicu s. m. Tropicus sunti duus circus mi Trottu s. m. (o claru ) una certa manera di
noris de sa sfera parallelus a su circu equino andai de su cuaddu, trotto. Andai a trottu,
ziali, unu a su Nord, chi signàlat su solstiziu andar di trotto. Perdiri su trottu po su por
boreali, s' ateru a su Sud , chi marcat su sol tanti prov. perdiri su certu po sighiri s'ingertu,
stiziu australi, tropico, pl. tropici. perdere il trotto per l' ambia dura.
Tropologia s. f sensu morali de sa Scrittura Trottu, tta agg (o oscuru) contrariu de de
Sacra, tropologìa. rettu , torto, storto, arcato, curvo, ripiegato .
Tropològicu, ca agg. Sensu tropologicu, senso Ogus trottus, occhi storti, biechi, travolti An
tropologico, o figurato della Sacra Scrittura. dai a pertias trottas ſig. viver da libertino. Cain
Troppu s. m. troppo, eccesso, soverchio. Su minus trottus, vie storte. Cambas trottas, gambe
troppu est troppu, ogni troppo è troppo. strambe, torte. Persona de cambas trottas,
Troppu agg. m. e f. troppo, pa, eccessivo. strambo. Fai murrus trottus, far viso storto,
Troppu calori, troppu fridura, troppo calore, bieco, strano. Po perversu, storto, iniquo,
troppa freddura. perverso. A trottu avv. torta mente, stravolta
roppu avv. troppo, di soverchio. Po meda, mente. Mirai a trottu , guardar bieco, bieca
molto, assai. Troppu forti, assai forte. Troppa mente. Fueddai a trottu, e a rovesciu, ciara
tippiu , troppo, molto fitto. No temiri su bestia mellare. Dognia flumini andat a trottu, fait
mini troppu strintu appari, non tenere il be guidus, o garronadas, ogni fiume va tortiglione,
stiame troppo fitto. tortuosarnente .
Tropu s. m. (Fig Rettor.) tropo, metafora. Tròttulu ( o claru) si usat avverbialm. Andai
Troia s. f. pisci de riu, e de lagu, trota. a trottulu, o a trottulus comente sa barduffula
Trottàda s. f gita, o camminata di trotto. trottolare.
Trottadòri v. m. si narat de cuaddu, chi Traba s. f. (t. r.) Portai a truba su bestia
trottat, cavallo trottatore. mini, menare in branco il bestiame con certa
Trottài v. n. andai a trottu, trottare, andar precipitanza. Truba de mallorus, branco di
di trotto. tori, M. truppa.
Trottamenti avv. a trottu, stortamente, a Truccu s. m. spezia de giogu , trucco .
sbieco. Trudda s. f. (t. logudor. de trulla, ae) M.
Trottau, da part. trottato. turra .

Trottigliu s. m. arrogu de linna curvu po Truddòni s. m. si narat a omini grussu e


stringiri s'accappiu de is ballas de roba, ran grassu, chi appenas si podit tròddiri, o moviri,
dello. M. troccia. -

pentolone. Truddona f. pentolona.


Trottolài v. n propriamenti su girai de sa Trudu s. m. (t. r.) M. turdu .
barduffula, ruzzolare, rivolgersi per terra. Fig. Truessa s. f. (t. r.) M. traversa.
e in signif. att. fai trottolai a unu, obbligaiddu Truessài ec (t, r.) M. traversai.
per forza a operai ec. far frullare uno, spin Truessu (t. r.) M. traversu. º

gerlo con violenza a operare. Trottolai sa bar Truggiotta s. f si narat de femina scammi
duffula, ruzzolare, voltolar la trottola , Trot nada, e pagu onesta, pettegola.
tolai conente una barduifula, trottolare, dine Truggiù s. m. M truxù
narsi come una trottola . Truiseu s. m erba. (de torvisco sp.) spezia
Trottolàu, da part. rivolto, rivoltolato, ri de timelèa, pepe montano.
voltato in giro per terra. Trullamenti avv. M trumbulladamenti.
Trottoledda s. f. (t. r.) sa conca de sa cu Trullixeddu, dda agg. dim. de trullu. (t b.)
guzzula, sa cali segadas is follas, e su cambia M. trumbulladeddu . -

eund' unu fustigu clavau in mesu si fait girai Trullu, lla agg (t. b) torbido, torbo. Fai
comente sa barduffula, girello. trullu. M. intrulli, e trumbullai. -

Trotto, adùra s. f torcitura. Trottovadura Truina s. f. (t. r.) M. turnia .


fatta a caragolu, acchiocciolatura, ravvolgitura. Trumba s. f trom'a Sonai sa trumba, so
Trottorài v. a. Po torciri seda, ſilu ec. torcere. nar la tromba, trombeggiare, trombare. Sona
M. torciri. Po imboddiai a ingiriu, attorcere, dori de trumba, sonator di tromba, tromba
avvolgere, attorcigliare, contorcere, ritorcere. tore. Trumba primº
o Rortaboxi, tromba
C Q C
392 TRU' - TRUf

partante, tromba stenterofònica. Truraba po Trancadùra s f troncatura,


tirai aqua, tronia, pompa. Trumba marina, Truncài v. a. (t. lat. ) segai a fini piu , tron
tromba marina. Po rovesciu de bentu, chi be scare, mozzare, smozzicare, recidere, seavazzare,
nt de nui aberta o segada, tromba. Trnmba dicollare, tagliar di netto. Fig. truncai sa qòi
di elefanti, tromba, probòscide. Trumba de gi. stioni, troncare, interrompere il discorso.
minera, gola del cammino. Asciuttai s aqua de Truneatmentu s. m. troncamento . Trunea
unu navita can trumba, ingranar la tromba. mentu, o soppressioni de httera, ch est sa fig.
Trumbas Falloppianas (T. Anatom.) Sunti dutts aferesi , troncamento di lettera.
tubus conicus confinantis a su fundu de s'utern Truncàti , da part. troncato, mozzato, reciso.
in is feminas, Trombe Falloppiane, ovidutti Resposta truncada, risposta recisa. ln forza di
delle donne. agg. tronco, ca .
Trumbitta s. f. di m. trombetta , trombettino . Truncheddu s. m. dim. de truncu, tron
Trumbitta de s'abi, de sa intrsca ec. cºn sa Trunchireddu V concello, piccol tronco.
quali sitcciat e attrait, tromba . Sonai sa trum Trunconazzu, zza agg (t. r.) Linna trunco
bitta, suonar di trombetta, strombettare . So mazza, chi portat truncheddu, legna, che ha
nada de trumbitta, strombettata, strombazzata, tronconcelli. Fig. si narat di omini marfoddi,
strombettìo. - -
meda grassu, paffuto.
Trunbittadòri v. m. M. trumbitteri. Truncòni s. m. accr, troncone.
Trumbittài v. a pubblicai a sonu de trum Truncu s. m pei de s arburi, tronco, pedale
bitta, trombettare, strombazzare, strombettare. dell'albero. Fig descendenzia, tronco, stirpe,
Po sonai sa trumbitta , strombettare, sonar la progenie, legnaggio. Po sa prima persona, de
tromba , buccinare. Po divulgai, e manifestai undi descendint is ateras, stipite. Truncu de
cun pubblicidadi, trombettare, buccinare. Trum famiglia espress. rust. ceppo di famiglia. Trnn
bittai, scoviai , pubblicai is defettus allenus, cu, chi zaccat, tronco, che schianta. Truncu
trombettare, buccinare, scorbacchiare, divolga de is plantas erbaceas, stelo, càule. Ingrussai
re, ridire, bociare i difetti altrui. a truncu, impedalarsi, ingrossar nel pedale.
Trumbittàu, da part. trombettato. Po divul Bogai de unu truncu una maniga de aſ l'ov.

gau, buccinato, scorbacchiato, bociato, rieletto, d una lancia farne uno zipolo. Truncu li
pubblicato. Prendas trumbittadas, bendias a sa astula prov. su propriu, che ſillu de gatti cas
trumba, pegni trombettati, venduti alla tromba. sat topi, la scheggia ritrae dal ceppo, ovv. ia.
Truunbittèri s. m. sonadori de trumba, trom buccia s” assomiglia al legno. Truncu di omini
bettiere, trombetto, il trombetta, trombatore, fig. fusto d' uomo. Truncu si narat ancora su
trombettatore, strombettiere, sonator di tromba. bustu, o siat unu corpus senza conca, tronco.
l'o divulgadori de cosas secretas, buccinatore, Tranfa s. f strum. in forma di arpa cund'
trombettiere, susurratore. una linguetta di azzargiu, e adattau in mesu de
Trumbixedda s. f dim. trombettino. is dentis si sonat cun su didu , scacciapensieri.
Trumbòni s. m. spezia de scuppetta curza e (V. Francios. alla voce sp. trompa); ribèla, e
de bucca larga, chi arricit toedas ballas, spaz ribeca terminus lombardus.
zacampagne s. f Trutnbonis po usu de is ga Trunfixedda s. f. dim. ribechino.
leras, tromboni di cavalletto. Trupèliu s. m. de tropel sp. M. atropeliu.
Trumbulladamenti avv. torbida mente. Truppa s f truppa, frotta. Truppa di ominis,
Trumbulladeddu, dola agg dim. (dd pr. ingl.) drappello d uomini, brigata di persone. Truppa
torbidiccio. de Sordaus in ordinanza, schiera. Truppa de
Trumbulla ditra s. f intorbidazione. genti armada, stormo, stuolo di soldati. Trup
Trumbullai v. a. intorbidare, torbidare, far pa de populacciu, gºldra. Truppa de piccio
divenir torbido. Trumbullai su stoguna a unu, cus, gerla di ragazzi. Truppa de pillonis, stor
donaiddi fastidiu, stonacare, fare stomaco a mo d' uccelli. Truppa de genti calla calla, o
uno, annoſarlo. Trumbullais n. p intorbidarsi, strinta appari, calca, folla di gente.
intorbidire, intorbidirsi. Po oscuraisi tra tendu Trussa s. f. (t. r.) scutulada di aqua, scos
de s' aria, intorbidire, intorbiditrsi, oscurarsi, sa , rovescio d'acqua. Proiri a trussas, piovere
offuscarsi, divenir torbido. Trumbullai is ani a scosse. M. scutulada.
mus, intorbidar gli animi. Trutta . M. turta .
Trumbullatrentu s. n. intorbidamento. Truttèra. M. turtera.
Trumbuliàta, da part intorbidato: oscurato, Trutteredda. M. turteredda.
offhscato , intorbidito, stomacato, infastidito. M. Truvullu s. m. erba, ( de trevol cat.) trifoglio.
su verbu. Su chi portat flori rubiu, trifoglio rosso. (Tri
Trumbullu s. m. (t. r.) torbidezza. Po avo folium pratense Linn.) Si tenit su flori biancu,
lotu , o confusioni. M. trifoglio bianco. ( Trifolium repens vel Hybri
Trunnò s. m. (de trumcat. fr.) sprigu, chi dum v. Targ.) Truvullu trottozau, trifoglio
si ponit asuba de giminera franzesa , o in sa cocleato. Targ. Truvullu odoriferu, de su quali
spalletta, ch' est su spaziti intre una ventana, si distillat aqua ottima po donai bona concia a
e s atera, specchio da cammino, o da spalletta. su tabaccu raspau , erba zolfina, erba vetturina
Trumpài v. a. (T. de Piccaperd.) trumpai, tt vulgaris. In li però, tribolo, trifoglio Me
o appunteddai unu unuru, pontare, puntellare lilòto. Targ. (Trifolium Melilotus officinalis. Linn.)
un nittrO . Truxù s. m. spezia de tela grussa, e forti,
Trumpàu, da part pontato, puntellato. bugràne, sorta di traliccio forte.
Trumpòni s. m. M. punteddu . Tu, tu . Si usat solamenti in su modu si
Truncadamenti avv. troncatatnente, tronca ghenti. Stai tu per tu, pizzicorrai, stare tu per
ponente . -

tu, o al gambone, stare punta a punta, o in


Truncadòri v. m. e ra f troteatore, trice. gara , rint cccare, stare di rimbecco,
TUA TUNI 553

Tua s. f. (t. r.) M. tula. Tumulàu, da part seppellito, tumulato.


Tuberòsa s. f. flori candidu e odoriferu , tu Tumulaziòni s. f umazione.
beroso . Tumultu s. m. (t. de s' usu) tumulto, con -
Tuberosidàdi s f nuosidadi di algunas frut fusione di popolo commosso,
tas, e rexinis erbaceus, tuberosità. Tumultuài v. n. (t. de s” usu) fai cunfusioni,
Tuberòsu , sa plenu de nuus propriu di tumultuare.
algunas fruttas, i
rexinis erbaceus, chi faint Tumultuanti v. agg. tumultuante.
conca, tuberoso, pieno di bitòrzoli. Tumultuàriu, ria agg. M. tumultuosu.
Tubu s. m. tubo. Tubu po travasai licoris, Tunultuosamenti avv. tumultuariamente, tu
sifone. multuosamente.
Tudài, tudàu ec. (t. r.) M. sutterrai . Tumultuòsu, sa agg tumultuoso.
Tudugu s. m. (t. b. ) rabbia, stizza. M crepu. Tù nulu s. m. (t. lat.) tumulo. Po catafalcu,
Tuedda s. f dim. de tula, ajetta, afuòla catafalco.
Tuerra s. f. (t. r.) M. benazzu . Tunària s. f simu de mari, a undi si piscat
Tufori. M. attufu. sa tunina, tonnàra.
Tagùriu s. m. (t. de s'usu) domu pobera de Tundidòri v. m. (t. sp.) tosatore. Tundidori
is biddas, tugurio, casa povera contadinesca. de pannus de lana, cimatore. Po arrapadori,
Tui pronoun. primitivu de sa segundu persona o ra de is pilus de conca, zucconatore, trice.
singulari, e si usat in casu rettu e obliquu. Tui Tundidùra s. f. (t. sp.) tosatura, tondatura,
ses, tu sei. De tui si fueddat, di te si parla. tonditura. Tundidura " su pilu de is pannus
A tui nau, a te dico. De tui dependit, da te de lana, cinatura. Po su pilu tundiu, borra,
dipende. cima. Po arrapadura de sa conca, zucconatura.
Tula s. f spartimentu in is ortalizias e giar Tundimentu s. m. tosamento, tondamento. Po
dinus po ci ghettai semini de varias plantas, afa, arrapamentu de is pilus de conca, zucconamento.
ajuòla, semenzaio, cavagno, letto di terra. Tula Tundiri v. a. (de tundir sp. o de tondeo lat.)
de surcu, porca. segai sa lana a is brebeis, tosare, tondare. Po
Tulipàni s. m. planta cun ſlori odoriferu, arrapai sa conca, zucconare, far zuccone. Po
tulipano. segai su pilu a is pannus de lana, cinare, levar
Tulixedda, e tuedda s. f. dim. (dd pron. ingl.) la cima, la lorra.
ajetta. Tùndiu, dia part. tosato, zucconato, cimato.
Tullirisì v. n. p. (t. sp.) esser contratto, as M. su verbu . - -

siderato, rimanere attratto. V. Franzios. Tundu s. m. ordingiu de taula in forma de


Tulliu, da part. e agg assiderato, attratto, mesa tunda cun d' una maniga de linna, in su
contratto. -

centru po usu de portai su pappai a medas


Tullu s. m. (t. de s' usu modernu) tull . personas, gamella.
T. de Fabbrica. Tundu, da agg. tondo, ritondo, sferico, or
Tunba s. f tomba, sepoltura. Tumba fatta ebicolare, orbiculato, rotondo, accerchiellato.
a pezzeria, arca da seppellire. Mela tunda, mela orbiculata, ritonda, accer
Tumbàda s. f corpu donau tumbendu, coz chiellata. Plazza tunda, piazza giritonda.
zata. M. attumbu. Tunica s. f. tonaca, tunica. Po membrana,
Tumbadòri. M attumbadori. tunica, membrana. Tunica, de s'ogu, còrnea.
Tumbadùra. M. attumbadura. Tunicàu, da agg bestìu de tunica, tunicato.
Tumbàga s. f spezia de cumposizioni metal Tunichedda s. f. dim. tunichetta,
lica, tombacco. -
Tunina s. f sa femina, tonna: su mascu, tonno,
Tumbài v. a. si usat. fig. po indusiri, indurre, pesce tonno. Tunina salida, tonnina, salume del
piegare. Po attumbai, cozzare. pesce tonno. Tunina scabecciada in olla, tonno
Tumbau, da part. indotto, piegato. Po attum sott'olio. Tunina scabecciada in aredu, tonno ma
bau, cozzato. rinato. Sa tunina non timit su muscioni prov. la
Tumbu s. m. e tumu, erba aromatica, timo, luna non cura l'abbajar dei cani. Po turina. M.
pepolino. (Thyinus Vulgaris Linn.) » Nota. Il Tupàcciu s. m. tapu de su maffulu, cocchiume.
nostro tumu è piuttosto la Santoreggia italiana, Tupài, tupau ec. M. tappai ec. -

che il vero timo. » Tupàziu. " topazzu. - -

Tùmixis. m. (t. r. de tomir, cis) trefolo, fune Tupettu: M. topettu. -

di sparto. Tuponella, e tupponella s. f. (t. r.) tapu de


Tutnoreddu ) s. m. din. enfiatello, tumoretto, sa sceta, zipolo.
Tumorettu / tubercolo, tubercoletto, piccolo Tupòni (t. r.) M. tuponella,
ahscesso -

Tuppa s. f. (t. r.) mola de varias plantasser


Tumori s. m.
tumore, enfiato, bozzolo, radas impari, chi a inturu lassant unu vacuu,
ascesso, postema. Tumori de pesta, gavòcciolo. aundi s'intanant is feras, macchia, buscione.
Tumori irritata, tumore incrudelito, infuocato. Tuppa manna sbuida, macchione votº: Tuppa
spinosa, "; prunaja, prunajo. Tuppa. di
Tumori morbidu, tumore edematoso. Tumori,
O i" di ossu slogau e mali curau, soprosso. arrù, di elema ec. macchia di rovo, d' auno
'umorosidà di s. f unfladura, tumorosità, tu ec. Tuppa, chi portat linna de segai, macchia
midezza, turgidezza. cedua. Intuppaisi, intanaisì ind una tuppa, im
Tumoròsu, sa agg. plenu de tumoris, tumoroso. macchiarsi, ammacchiarsi, nascondersi in una
Tumulài v. a. (t. lat. in usu) donai sepultura, macchia. -

seppellire, tumulare, fare umazione. Turba s. f multitudini in confusu, turba.


umulamentu s. m. seppellimento, Turbàbili agg. turbabile.
Tumulanti v. m. interramortus, seppellitore, Turbadatmenti avv. turbatamente.
becchino. M. interramortus. Turbadeddu, dda agg. dim. turbatello.
594 "TUR TUR

Turbadòri v. m e ra f turbatore, trice. Turnu s. m. strum. de su Turneri, tornio,


Turbài v. a. alterai, turbare, agitare, alterare. torno. Turnu firmu de su tamburru de su re
Po confundiri e avolotai, turbare, scompigliare, logiu, chiavistello del tamburo Turnu ovali,
metter in disordine, sconvolgere, stravoltare. tornio a copaja. Su mascu de su turnu, mastio:
Turbaisì n. p. turbarsi, alterarsi, agitarsi, scom sa femina, madrevite, chiocciola. Is vias de su
pigliarsi. Po scumponirisi in facci, scomporsi, mascu e de sa femina, spire, vermi. Fattu a
turbarsi nel viso. Turbai is animus, sa conca, turnu, fatto a vite. Turnu perpetuu, ch'est
intorbidar gli animi, il cervello. Turbai su pos senza vias e senza su cavu de sa femina, vite
sessu, T. Leg. turbare, molestare altrui nel suo perpetua. Turnu po busciardu, o alternativa in
sseSSO . - - - eserciziu di algunu offiziu, turno, vice, vicenda.
Turbamentu s. m. turbamento. Po disordini, A turnu avv. a vice, a vicenda, a muta, alter
avolotu, turbamento, disordine, scompiglio. Pº nativamente. Cambiai a turuu , avvicendare,
inquietudini, alterazion d' a tino, agitazion di alternare, reciprocare, mutare a vicenda. Toccat
spirito . . . -
a mei de turnu, de busciardu, è mia vice. Cras
"riant s. m. speria de fasciadura de conca est su turnu tuu, cras intras de turnu, dimani
propria de Turcus, e de is Orientalis in logu de è la tua vice. Turnu de is Monasterius, ruota .
cappeddu, turbante. - - - - - - Turra s. f. (t. r. guastu de trulla, ae) M.
Turbativa s. f recursu, chi si fit a su Giugi cugliera de minestrai. Turra de sa manu espress.
contra chiui turbat su possessu, ttrºatº : r. rovescio della mano, metacarpo, la parte con
vessa della mano. Po sassula. M.
Turbàu, da part turbato, agitato alterato.
Po confundiu, turbato, scompigliato, sconvolto. Turràda s. f (t. sp.) fitta de pani arrustia,
Po scumpostu, intorbidato, scomposto, alterato. crostino .

Tempus turbau, scungertu, tempº brusco, torbido, Turradòri v. m. strum. po turrai caſſè, cilin
Turbazionedda s. f. dim. turbazioncella. dro da abbrostolir caffè.
Turbaziòni s. f. turbazione. Turradùra s. f trattendu de pani, abbrostitura.
Turbinàu, da agg (T. de is Naturalistas) tundu, Fueddendu de caffè e similis, tostatura. Targ.
chi pendit a essiri appuntau, turbinato, attor Turrài v. a. (de torreo es, e ancora t. cat.)
tigliato in modo spirale. º Po siccai a fogu, o a soli, adustare, seccare,
Turbidu, da agg (t. de s'usu) M. trullu. riardere, fare adusto. Turrai caffè, orgiu, e
Turbulentu, ta agg (t. de s usu) intriganti, similis, abbrostire, abbrostolire. Turrai ſittas de
tuo bolento, e turbulento, fazionario, fazioso, pani, arrostir pane, far crostini. Turrai men
tumultuante, sovvertente : dula, nuxedda ec. incuocere. Turrai a modu
Turbulènzia s. f. avolotu, turbolenza, per de pistoccu , biscottare.
turbazione. Turramentu s. m. M. turradura.
Turca s. f. de turcu, turca, Turràu, da part riarso, seccato, fatto adusto.
Turcassu s. m. stuggiu de freccias, turcasso. Caffè turrau, caffè abbrostito, abbrostolito, to
Turchescu, sca agg turchesco, stato. Targ. Mendula turrada, mandorle incotte.
Turchia s. f Turchìa. - Po fattu a pistoccu, biscottato. Pani turrau,
Turchina s. f spezia de perda preziosa, tur. pane arrostito, abbronzato.
china. -
Turrazza s. f. accr. turri manna, torrione.
Turchinu s. m asulu, turchino. Turchinu Turri s. f. (de turris, is ) torre. Turri bec
oscuru , turchino cupo, scuro . -
cia, torraccia, torre scassinata. Fortificai 'cun
Turci manuu s. m. interpreti , turcºmanno, turris, torriare. Fortificau cun turris, torrito.
interprete. Essiri in similanza de turri, torreggiare. Abi
Turcu si m. s.Turco: - - -
tanti de turri, torriere.
Turdixeddu m. dim. turdu pitieu, sassello. Turritànu s. m guardia de turri, torrigiano.
Turdu s. m. volat. tordo. Turdu suerinu, Turrixedda s. f. dim. torretta, torricella.
tordella. Cett. Su cantai de su turdu, zirlare: Turronàju s. m. venditor di torroni,
su cantu, zirlo. - -
Turròni s. m. torrone. Turronis di Alicanti
Turiferariu s. m. (T. Eccles.) ingensadori, e corruttamenti dilicantis, torroni d'Alicante.
turiferario. - - -
Turia s. f torta: l'urta cun pasta, crostata.
iurificài v. a. (T. Eccles.) incensai, turifi Turta cun pasta sfogliada, sfogliata. Turta de
care, incensare. latti cun ous isbattius senza crosta de pasta,
Turina s. f boi, cuaddu, o atera bestia grussa tàrtara. Turta de sanguni de porcu in dulci,
de mala razza, langia, e plena de fiaduras, migliaccio.
buscalfiana, rozza . Turtèra s f (t. sp.) tegghia, e teglia. Su
Turina s. ſ truppa de personas, torma , tur cobertori, tegghia. Sa cantidadi, chi stat in sa
ma, truppa di persone, frotta di gente. Turma turtera, tegliata.
de pillonis, brigata , tornº d' uccelli. Turna Turteredda s. f dim. tegghina, tegghiuzza,
de inolentis, tarma d' asini - -
Turtèri s. m. chi fait, o bendit turtas, tor
Turnentài, turnentau ec. M tormentai ec. tellaio.
Turnadura s. f tornitura. Francios. Turteròna s. f accr. teglione,
Turnai v. a. (de tornear sp.) torniare , tor Turtixedda s. f. dim. tortella, tortellina. Pe
nire, lavorare al tornio. pastissottu, tortello.
Turnàu, da part tornito Turnau, da agg. Turtòna s. f accr. de turta , tortone.
(t. r.) M. arnau. - -
Turturedda s. f. dim. de turturi, tortorella.
Turnèri s. m. torniajo, tornero , tornitore. Tùrturi s. f volat. tòrtora, e tortola.
Turnigliu) s. m (t sp.) vie di torcolº, o Tussi s. n. tosse, e tossa. Tussi di animalis,
Turnittu / d' altro stronº. Po turnu Piticu, mal di castrone .
Tussinentu s. m. tossimento.
piccola vite.
TUS VAC 535
Tùssiri v. n. tossire. Vacchetta s. f eroxu de bestiamini vaccinu,
Tussiu, ssia part. tossito. f vacchetta . i
Tussixeddu s. m. dim. de tussi, tosserella. Vaccina s. f. (t. de s'usu) pezza de bacca,
Tutèla s. f protezioni de su tutori po su pu vaccìna.
pillu, e protezioni ancora assolutam. tutela, Vaccinadòriv. m. chi inferit sa pigota, ino
protezione, difesa. culatore ,
Tutelari agg. chi defendit, tutelare. Vaccinài v. a (T. Med. de s'usu modernu)
Tutelàu, da agg. defendiu de su tutori, tu Inferriri sa pigota de bacca, annestare, innestare,
telato. inoculare il vajuolo.
Tutòra s. f. tutora, tutrice. Vaccinamentu s. m. innestamento del vajuolo.
Tutòri s. m su chi tenit cura de su pupillu, Vaccinàut, da part. annestato, innestato.
tutore. Tutori de feminas, senza su consensu Vaccinaziònis f (t de s'usu) inoculazione,
de su quali no podint fai algunu contrattu, innesto del vajuolo.
mondualdo. Vaccinista s. m. partitanti de sa vaccinazioni,
Tutoria s. f offiziu de su tutori, tutoria, tu partigiano dell'inoculazione: inoculista. t. fr.
toreràa, tutela. Vaccinu, ma agg. de bacca, vaccino, na.
Tuttureddu s. m. dim. piccolo spianatoio. Vachina. M. vaqiùna.
Tutturgu s. m. (t. r.) zugu di ampudda. Vacuài v. a. vacuare. M. evacuai.
M. zugu . Vacuatòriu s. m. mexina evacuanti, vacuatorio.
Tutturu s. m. arrogu de bastoni tundu po Vacuàu, da part. M. evacuau.
assuttiligai sa pasta, spianatoio, matterello. Tut Vacuaziòni s f vacuazione. M. evacuazioni.
turu de canna, su spaziu de unu nuu a s ate Vàcuu s. m. vacuo, vacuità. Vacuu, sbuida
ru, bocciuolo, cannello. Tutturu mannu , boc mentu de stogumu, vacuità di stomaco. Vacuu
ciolone. Fai a tutturu, o in forma de paperottu, de passionis, vacuità di passioni. Vacuus de is
accartocciare. Faisi a tutturu n. p. accartocciarsi. fabbricas de forma circulari po ci collocai sta
Tua (t. r.) M. tula. tuas, zane.
Tuu s. n. su mia, e su tuu, il mio, e il Vacuu, cua agg. sbuìdu, vacuo, voto.
tuo, cioè la mia roia, il tuo avere. In plur is Vagabundai v. n andai vagabundu, vagabon
tuus po parentis, i tuoi, cioè i tuoi parenti, o dare, andar vagabondo, errante, andar ran
familiari. -
ºtne ,

Tuu, tua pronom. agg. possessivu, tuo, tua. agabundu s. m. aggiratore, randagio, bam
la plur. tuus, tuas, tuoi, tue. bino da Ravenna.
Tuvara s. f planta fruticosa simili a su tra Vagabundu, da agg vagabondo, errabondo,
unazzu, erìca, scopa arborea. (Erica arborea. errante, ramingo, profugo, giròvago.
linn.) S atera speria prus pitica, de sa quali Vagài v. n. vagare. -

si faut su carboni po is Ferreris, e ancora Bona Vagamenti avv. (t. de s'usu) gentilmenti, va
po scovas di argiola ec., scopa da granate, gamente, leggiadramente.
scopa meschina, scornahecco, ginestra de Car Vagamentu s. m. vagamento, distrazione.
bonai. Targ (Erica vulgaris, Linn. Spartium Vaganti v. agg. vagante.
Scoparium, Pollin.) Vagaziòni s. f vagazione. Vagazioni de menti,
Tuvara s. f spezia de frattu de terra simili a distrazione, svagamento di spirito.
su cardulinu, ma serrata, tartufo. Tuvara nied Vagina s. f. (T. lat. Anatom.) conduttu, chi
da, tubero, tartufo nero. Tuvara di arena, condirsit a s” uteru, vagina, o vagina uterina.
tartufo d' arena. Tuvara de canna, tartufi Vaginali agg (T. Anatom.) vaginale.
di canna. -

Vàgliu, glia, e segundu algunus fagliu, faglia


Tuvèra s. f su cannoni de ferru de is foddis agg. t. de su giogu de cartas. Vagliu a cuppas,
de Ferreri, bucolare. privu de carta de sa merza de cuppas, privo di
Tuvi, andai tuvi tuvi avv. andare a croscio. carte del seme di coppe. Vagliu a orus fig. senza
M. andai. -

dinai, privo di danaro. Faisi unu vagliu, farsi


Tuviòlu (t. r ) M. stuvioni. luno scarto.

Tuvonèra s. f spezia de cineula, o discua Vagu, ga agg (t de s'usu) vago, bello. M.


mauma de terra, convola di terra. vistosu. -

Tuvudu, da agg (t. r. cat.) fistulosu, tubulato. Vajetta s f (t. sp.) spezia de saja niedda
Cima tuvuda, torso, stelo fistuloso, tubulato. liggera, bajetta.
Tuvalu s. m. (forsis de tuyau fr.) doccia, Valentementi avv. valentemente,
tubo, cappelletto da bindolo. Valenteria) s. f. valenterìa, valentia, prodezza,
º Valentia bravura, valore.
Valenti agg. valente, prode, poderoso. Valenti
in armas, valente nelle armi, valoroso, Valenti
in litteras, Letterato. Omini valenti, valentuomo,
Va v. n reposaisì, vacare. Vacai, trat uomo di senno, di vaglia.
tendit de benefizius Eeclesiasticus, essiri senza Valentòni s. m. accr. bravazzo, smargiasso.
possessori, vacare, rimanere senza possessore. Valeriana s. f. erba, valeriana. (Valeriana
Vacanti v. agg. vacante. Eredadi vacanti, chi Qfficinalis Linn.) Valeriana grega, polemonia.
no si scit a chini spettat, eredità giacente. Valeriana aresti, valeriana salvatica.
Vacanza s. f reposu, vacanza, vacazione, Valetudinariu, ria agg (t. de s'usu) mali sanu,
cessamento, riposo. Trattendu de benefiziu, valetudinario, malsano, malaticcio. r
º" eC. Va Cal?azrl . Validai v. a. fai validu, validare, convalidare,
acàu, da part vacato. render valido.
Vacaziºni s f M vacanza. Validamenti avv. validamente.
595 VAL VAN

Validàu, da part. coavalidato. º tore, trice. Vantadori de sci e totu , levator di


Val didàdi s. f validità, valore. se sfesso.
Valdòri M. valori. -

Vantaggèra s. f fanfarrona, arcifìnfina.


Valdu, da ag; forti, valido, gagliardo. Po Vatta;;èri s. m. fanfarroni, arcifìnfano.
sussistenti, valido, sussistente. Po eliicaci, va Vantaggiai v. a. ( t. de s'usu) acqistai, t'an
lido, cfficace. Argumentu validu, argomento
concludetele. l
taggiare, a quistare . Po fui cortesia, o spara
gnu in su bendiri, vantaggiare.
Valigedda s f din. valigetta. Vantaggiati, da part va taggiato.
Valigia s. f spezia de tasca po portai robas Vantaggiosaurenti avv. vantaggiosamente.
in viaggi, valigia. Vantaggiòsu, sa ag; ( t. de s' usu) utili,
Valgàju s. n. maistu de valigias, valgiojo. utile, vantaggioso.
Valladi s. f spa iu de una valle intera, val Vantàggiu s. m. (t de s'usu ) utilidadi, uti
lata, vati?a, vallonetta. -
lità, vantaggio. Vantaggi ingiuriosu, soper
Vallari agg (T. de sa Stor. Rom.) Corona chieria, vantaggio oltraggioso.
vallari, chi si soliat donai a su printi, chi in Vantùi v. a vantare, esaltare, magnificare,
trà la in is trincèas emeinigas, corona valiare. spacciare, dar vanto. Vantais, v. r vantarsi,
Valle s. f (t. lat.) spa tu de terrenu inserrau gloriarsi, pr giarsi, darsi vanto. Po spacconai,
de inontis, valle. Su inundu est valle de lagrimas, millantarsi, arcifitºfanare. Chini si vantat s”
il Mondo è valle di lagrine. imbrattat prov; chi si loda s' introda, chi
Valletta s. f, dim. valletta, vallicella. troppo s'assottiglia si scavezza.
Valligianu s. m. abitadori de valle, valligiano. anl alimentu S. thn. 4’an'anmento .
Vallixedda s. f. din. Il valletta. Vantà i , da part. vantato.
Vallòna s. f accr. grandi valle, valorie. Vantus, in vanto, ostentazione. Po gloria,
Valora ncntu. M. avvaloramentu . vanto, lo le , gloria. Doni vantu, dar vanto »

Valòri s. m. biazzesa, valore, prodezza, stre concedergloria, attribuir pregio. Donuisì vantu
nuità. Po sussistenzia di alfari, validità, sussi v. r. attribuirsi gloria.
stenza. Po attividadi, valore, forza,attività. Po Vanu, ma agg vano, lorioso, finfrno, va
preziu. M. maglorioso Po inutili, vano, inutile, futile.
-

Valorosa:ncnti avv. valorosamente. Po transitoriu, vano, caduco, labile. li vanu


Valoròsu, sa agg valoroso, prode, strenuo. avv. in vano , indarno , inutilmente. Speranza
Valuta s. f. (t de s'usu modernu) preziu, vana, speranza delusa, frustrata.
valuta, valsente, prezzo. Vanuva s. f. (t cat.) e segundu algunus fa
Valutàb.li agg.(t de s'usu) estimabili, valutalile. ntiva, coperta di lino la letto.
Valutai, v. a. ( t. de s'usu modernu) ſisciai Vaporabili agg attu a svaporai , vaporabile,
preziu, valutare, stimare, dar valuta. volatte, vaporavo. M svaporabili.
Valutàn, da part. stia au, valutato. Vap rai, vaporati cc. M. svaporai cc.
Vàlvula s. f ( T Anatom.) spezia de mem V apori s. n. vapore, esalazione, vaporosità.
brana suttili, valvula .
Vampiru s. in. cadavera, chi segundu sa su
N": si agg pienº de vaporis, vaporoso.
aqſuna s f ( ae vasquina sp.) sortu, so
perstizioni populari si creit succiai su sanguni pravv. sie.
de su corti de is vivenlis, vampiro. Vara s. m. (t sp.) ſante, famiglio, valletto
Vanaglòria s f vanagloria. della Curia di l. fs Varas, chi règulant is
Vanagloriais, v. n p. vanagloriarsi. processionis, i ramarri .
Vanagloriosanenti avv. vanagloriosamente, Vardarola. Mi verdar lu .
Vanagloriòsu , sa agg. vanaglorioso. Variabili agg variabile, instabile, girevole,
Vanamenti avv. 'etilamtºn e . volubile.
Vanga s. f e in is biddas panga, strum. ru Variabilidàdi s. f variabilità, incostanza ,
sticali simili a sa palia de ferra cund' una stic volubilità .
ca de linna clavada in sa maniga po posai su Variadamenti avv. variatamente.
pci e profundaidda in su terrenu, vanga. Sa Variài v. a cambiai, variare, cambiare, mu
sticca, stecca, vangile. tare. Variai v. n. variare, svariare, esser in
Vangàda s. f traballu fattu cun sa vanga, e constante. Po essiri differenti, svariare, dife
ancora corpu donau cun sa vanga, vangata . rire, esser differente,
Vangadòri v. in laboranti de vanga, vangalore. Variamenti avv. variamente, diversamente.
Vangadura s. f su traballai cun vanga, van Variamentu s. m. variamento.
gatura . Varianti v. agg. variante, mutevole.
Vangài v. a. traballai de vanga, o cun pan Variàu, da part. variato, svariato, cambiato,
mtl Vato .
ga, vangare.
Vangàn , da part. vangato. Variaziòni s. f variazione, mutazione, diffe
Vangelista. M. Evangelista. renza , diversità .
Vangeli zai ec. M. evangelizzai . Varicocèle s. f. (T. Gr. Med.) spezia de tu
Vanguardia s. f. (t. de s'usu) Sa parti an mori de su scrotu causau de dilatazioni de ve
teriori de s'esercitu, vanguardia. ma , varicoci le .
Vanidàdi s. f vanità . Variedàdi s. f varietà, disparità, diversità ,
mittrizione .
Vaniglia s. f tega odorifera de un arburedda
de is Indias Occidentalis, vaniglia, e vainiglia. Variformi agg. de diversas formas, variforme.
(Epidendrom Vanilla . V. Targ.) Vàriu, ria agg vario, diverso, differente .
anilò quiu s. m. stiltiloquio. Po incostanti, vario, volubile.
Vanixeddu, dda agg. din. vanerello. Varòni s. m. (t. sp.) personaggio.
Vantadòri v. m. e ra f milantatore, vanta Varzia s. f volat. rondone. Po farzàa erba. M.
VAS VAT 597

Vasas. f. (t. sp.) term. de su giogu de is Vaticinàu, da part profetizzato, predetto.


cartas, basa. Fai cincu vasas, far cinque base. Vaticiniu s. m. vaticinio, profezia.
No perdiri vasa prov. non ommettere occasione, Ubbidienti, ubbidiri ec. M. obbediri ec.
o congiuntura. Uberiferu, ra agg (t. lat.) chi portat tittas,
Vasàju s. m. chi fait vasus de terra, vasajo, uberifero.
vasellajo, lutifigolo, vaselliere. Uditoràu s. m. offiziu de s' Uditori, uditora
Vasàmini s. m. cantidadi devasus, vasellame, to, auditorato.
vasellaggio. Uditoressa s. f. de Uditori , Uditoressa .
Vascella s. f carrada pitica, botticella, bot Uditòri s. m. Ministru , chi rendit raxoni a
ticina. Vascella de platus, un assortimentu in su Principi in materia de grazia e de giustizia,
teru, (forsis de baxilla sp.) fornimento da Auditore, Uditore .
credenza. -

Uditòriu s. m. (t. de s'usu) uditorio.


Vascelledda s. f. dim. caratello, botticino. Vèccia s. f. (t. ital.) legumini, chi fait is
Vascelleddu s. m. dim. de vascellu, vascelletto. tegas solitarias e a coppias, veccia. (Vicia Sa
Vascellu s. m. naviu di altu bordu, vascello. tiva. V. Targ )
Vasculàri agg. (T. Anatom.) chi portat piti Veci s; f. e veci (t. ital. in usu) vece, Pigai
cus vasus, e si narat de is glandulas. Glandulas is vegis de un ateru, pigliar le veci d'un altro. In
vascularis, glandule vasculari. vegi avv. in logu, in vece, in luogo, in cambio.
Vasiadòri v. m. (t. sp.) votatore . "V" s. f. (t. cat. e cast.) pianura. Vega di
Vasiadùra s. f. (t. sp.) votatura. arangius, aranceto. Vega de castangias, casta
Vasiài v. a. (t. sp.) votare. gneto. Vega de cerexias, ciregeto.
Vasiamentu s. m. votamento . Vegetàbili agg. (t. de s'usu) vegetabile, ve
Vasiàu, da part. votato. getevole, vegetativo.
Vasilia s. f sorti de Repubblica, a su guver Vegetài v. n. (t. de s'usu) su biviri, e pro
nu de sa quali est preferiu su mellus cittadinu, sperai de is plantas , vegetare.
vasilìa. Vegetàli s. m. totu su ch'est vegetabili, ve
Vasitteddu s. m. dim. vasellettino . getale. ls vegetalis plur, i vegetali. In forza di
Vasittu s. m. dim. vasetto, vaselletto, vaselli agg. Sali vegetali, sal vegetale - .

no. Vasittu de Banchista, o Cambista po poniri Vegetanti v. agg. vegetante:


su dinai, bacinetta. Vasittu di aquas " 2 Vegetativu , va. M. vegetabili.
oricanno. Vegetàu, da part. vegetato.
Vasiu, sìa, e da agg. votato, voto. Vegetaziòni s. f vegetazione.
Vasiu s. m. voto, vano. Vegetologia s. f. (t. lat. e gr.) trattau de is
Vasixeddu . M. vasittu . vegetalis, vegetologìa. Bonav. -

Vassalla s. f vassalla. -

Vela s. f vela. Sa vela maggiori de unu ma


Vassallàggiu s. m. serbitudini de su vassallu viu, artimòne. Sa vela prus manna de una ga
depida a su Segnori , vassallaggio. lera, bastarda. Donai, o fai vela, dare, o far
V" s: m. sudditu a Principi, a Repub vela. Andai a vela, senz' aggiudu de remus,
blica, o a Segnori, vassallo. - andare a vela, navigar col vento, veleggiare. A
Vastamenti avv. amplamenti, vastamente, spa velas buffadas avv. a vele gonfie, con propizio ven
ziosamente. to. Fai vela a sa Scola, a sa Missa ec. mancai a
Vastu, sta agg. (t. de s'usu) amplu, spa scola, lassai de ascurtai Missa, marinare la scuo
ziosu, vasto, ampio, spazioso . la, la Messa ec. ls pezzus, o telus, de is calis
Vasu s. m. vaso. Vasu de poniri floris e est formada una vela, ferzi.
plantas, testo, vaso da fiori. Vasus cun floris Velàbili agg. chi si podit velai, velabile. -

e plantas friscas, festoni. Vasu de s' aqua be Velàda s. f po Mongia professa, Velata. Po,
neditta, pila, vaso dell' acqua santa. Vasus navigazioni a bentu, velata . Velada (t. r.) e
sanguineus, vasi sanguinei. Po sa natura de sa segundu algunus fellada, spezia de gilè usau in
femina, vaso , clitoride. Po siglietta, càntaro. is biddas, giubbettino. M. ſellada.
Po " corintiu, tamburo, capitello corin
-

Veladamenti avv. velatamente, copertamente.


tio. Vasu de ira, de iniquidadi, vaso d'ira, Veladòri v. m. e ra f, velatore, trice. --

d'iniquità. Vasu, aundi si ponit su pappai a Veladùra s. f. (T. de Pintoris) su velài pin
puddas e a porcu, truogo, truogolo. Vasu po tendu cun tinta aquosa e longa, velatura.
poniri su pappai a is pillonis, beccatoio. Vasu Velài v. a. coberriri cun velu, velare, Fig.
po arregolliri limosina, bòssolo. Vasu po arre o occultai, velare, celare, nascondere. Velai,
golliri is votus in is isquittinus, bòssolo. Vasu T. de Pintoris) pintai cun pagu colori e ineda
po poniri is dadus gioghendu, bussoletto. Vasu tempera, velare. Velaisì si narat de Mongia,
po si sgravai is maladius in su lettu , padella. chi fait professioni, velarsi. Velaisì is ogus, in
Cumenzai unu vasu plenu , sboccare un vaso. telaisì, si narat de mancai sa vista po deliquin,
Sbuidai de unu vasu a s'ateru, travasare. Va velarsi gli occhi.
su po poniri is ous cottus, uovaròlo. Vasu po Velamentu s. m. velamento, velame.
usu de cunserva, baràttolo. Vasu po ammoddiai Velàmini s. m. cantidadi de velus, velame.
scovas de forru ec pozzetta. Cantidadi devasus, Velàu, da part. velato.
vasellame. Segai sa bucca a unu vasu, sboccare Velaziòni s. f. velazione, velamento. Po pro
lan val.SO .
fessioni religiosa de Mongia, velazione.
Vaticànu s. m. logu in Roma, aund' est su Velenosamenti avv. velenosamente . -

palaziu principali de su Papa, Vaticano. Velenoseddu, dda agg. dim. rabbiadeddu,


Vaticinài v. n (t. lat. in usu) profetizzai, velenosetto, sdegnosetto, rabbiosetto.
vaticinare, profetizzare, predire, Velenosidàdi s. f velenosità, veleno. Po rab
Vaticinanti v. agg vaticinante. bia, ira, rabbia, perfidia, velenosità.
598 VEL VEN
-

Velenòsu, sa agg. velenoso. Fig. Lingua ve Vènerabilmenti avv. venerabilmente.


lenosa, lingua velenosa, mordace. Veneradòri v. m. e ra f veneratore, trice.
Velènu s. m. veleno, e veneno. Fig. po rab Venerài v. a. venerare, riverire, onorare con
bia, veleno , stizza, rabbia. riverente osservanza . - -

Veletta s. f. (t. de s' usu) Veletta de can Venerandi, da agg. venerando.


panili, banderuºla. Po su chi fait guardia asuba Veneràu , da part. venerato,
de una turri, o di arburi de bastimentu, veletta, Veneraziònis f venerazione, rispetto, osser
vedetta. Fig. si narat di omini inconstanti, lan VoInzat . -

deruì la , girellajo, cardelletto, zucca al vento. Vènere s f Segundu is Poetas Dea de sa


Fai de veletta, osservai, fai guardia, velettare, bellesa, Venere. Segundu is Astronomus, unu
stare alle velette. - - -
de is setti planetas su prus accanta a su Soli
Velificài v. n. navigai a vela. M. vela. de pustis de Mercurin, Venere. Segundu is
Velixedda s. f dim. de vela, piccola vela. Chinnicus, ramini, rame, venere.
Velixeddu s. m. dim. de velu, veletto, ve Venèreu, rea agg. lusciuriosu, venereo, lus
luzzo. -

surioso, libidinoso, salàce. Mali venereu, o


Velleidàdi s. f. (t. de s'usu) voluntadi inef franzesu, mal venereo, lite venerea .
ficaci, imperfetta, velleità. .. - Vengadòri, ra v. m. e f. (t. sp.) vindice. M.
Velludu s. m. (t. sp.) velluto. Velludu lisu, svengadori. -

velluto liscio. Velludù arrizzau, velluto riccio. Vengài, vengan ec (t. sp.) M. svengai ec.
Velludu rigau, velluto listato, fatto a baston Venganza s. f. (t. sp.) vendetta, ricatto.
cini, a vergole. Vengativamenti avv. vendicabilmente.
Vellutàu, da agg. tessiu in forma de vellu Vengativu , va agg vendicativo, vendichevole.
du, vellutato. Veniàli agg. si narat de peccau liggeri, ve
Velòna s. f accr. de vela, velone. niele, leggiero.
Velòni s. m. Veloni narant medas a sti guar venialiadis f mancamento leggiero.
davista, chi si ponit in is lucernas poreparai sa Venialamenti avv. venialmente.
vista de sa luxi, ventola. Venidèru, ra agg e benideru, venturo, fu
Velu s. m. velo. Velu de Mongia, Velo, turo. In su venideru avv. in avvenire.
Benda da Monaca. Velu de luttu, velo da lutto. Venimentu s. m. venimento, venuta .
Velu de lettia o de tumulu, coltre da bara. Venixedda s. f dim. de vena, venetta, venuzza.
Fig. si narat de totu su chi cobèrit, velo Velu Venòsu , sa agg. i"
de venas , venoso.
fintu de s'Artifici in attu de sbentulai in aria, Ventagliai, ventagliaisì, ventagliau ec. M. sven
svolazzetto . º" eC. -

Vementi agg. vigorosu, veemente. Oradori entàgliu s. m. ventaglio, vintola. Is cannit


vementi, Orator veemente, energico. tas maistas, chi sustènint is ateras, gli stipiti.
Vemènzia s. f veemenza, vig e , ardore. Is ateras piticas, le stecche. Sa taccitta, perno .
Vena s. f vena. Vena epatica, chi corri Ventagliu po sciuliai sa musca in sa mesa de
spondita su figau , vena epatica vena cava, prandiri, rosta.
vena cava, cervicale, chilifera, cistica, media Ventàna s. f. (t. sp.) finestra. Ventana tun
na, coronaria. Vena cefalica, o de sa conca, da , chi si usat in is Cresias, occhio. Ventana
vena cefalica. Vena basilica, vena basilica. cun virdiera, finestra invetriata. Ventana cun
Vena organali, vena organale. Vena capillari, incerau, finestra impannata. Ventana cun reccia
vena capillare. Sbentadura de vena, eventazio de ferru, finestra ferrata. Ventana cun reccia
ne. Vena de minerali, vena di metalli. Vena a brancas, finestra inginocchiata. Serrai a fab
de poesia, vena di poesia. Po abbundanzia, bricu una ventana, accecare una finestra.
vena, copia, fecondità. Sa vena est siccada, Ventanedda s. f. dim. finestrella, finestruzza,
la vena è secca. Vena di aqua, chi bessit de finestrino.
terra, vena d'acqua, zampillo, polla, sottil Ventanèra s. f. donna, che frequenta la finestra.
filo d'acqua. Venas, chi portat su linnamini, Ventanòni s. m. accr finestrone.
e algunas perdas, vene, fili, venature. Po ena, Ventilài v. a. (t. ital. in usu) agitai a su ben
o coru de su linu, tiglio. Teniri una vena de tu , ventilare, sventolare .
maccu, avere una vena di pazz Teniri una Ventilau, da part espostu, o agitati a su
vena de dulci, si narat de su binu, avere una bentu, ventilato.
vena di dolce. No temiri sa vena, non aver la Ventòsa s. f. M. bentosa.
tempera, non esser di buono umore. Ventosidàdi s. f ventosità. M. bentosidadi.
enadròxu. M abbenadroxu. Ventòsu, sa agg. espostu a bentu, ventoso.
Venadùra s. f vena in su linnamini e in per Pappai ventosu, chi generat flatus, cibo ventoso.
das , venatura. Ventriculu s. m. ventricolo.
Venàli agg. mercenariu, venale, mercenario. Ventùra s. f sorti, ventura, sorte, fortuna.
Venalidàdi s. f venalità. Bona o mala ventura, buona o mala ventura.
Venàu, da agg. venato. Linnamini venau, le " de ventura, schiera di ventura, o di
gno venato. soldati venturieri. Per, o por ventura avv. per
Vendibili agg. vendibile, venale, vendevole. ventura , casualmente .
Venèſicu, ca i (t. lat.) venefico, venenoso.
Venefiziu s. m. (T. de is Curialis) avvelena
Venturèri s. m. sordau de fortuna, venturiere,
soldato volontario, avventuriere.
mentu, veneficio, delitto d' avvelenamento. Po Venturèri, ra agg (t. sp.) e bentureri, ven
brusceria. M. dereccio, coia.
Venenòsu, venenu ec M. velenosu ec. Venturosamenti avv. fortunatamente.
Veneràbili " venerabile. Venturòsu, sa agg. venturoso, felice.
Venerabilidàdi s. f. venerabilità . Ventùru, ra agg venturo, futuro.
VER VER 599

Veramenti avv. veracemente , veramente, in Vermìvoru, ra agg. chi si pascit de bremis,


verità , in vero, veritieramente . vermìvoro.
Veras (t. sp.) De veras avv. seriamenti, da Vernàccia s. f spezia di axina, e de binu,
vero, da senno, seriamente. vernaccia.
Verbàli agg verbale, di viva voce. Vèrnia s. f (t pop.) spezia, tempera, umori,
Verbalmenti avv. de fueddu, verbalmente, in estro, umore. Teniri malavernia, essiri de mal'
parole. umori, esser di mal umore.
Verbèna s. f. erba, verbena, erba crocìna . Verniàticu, ca. M umorista.
( Verbena Officinalis. Linn.) Vernissadiura s. f invernicatura.
Verbigràzia avv. (t. lat.) per esempio, verbi Vernissài v. a. (t. sp ) vernicare, invernicare,
atzla , inverniciare, dar la vernice.
Verbosidàdi s. f. (t. de s'usu) subrabbun Vernissàu, da part. vernicato, verniciato.
danzia de paraulas, verbosità. - Vernissu s. m. (t. sp.) vernìce. Vernissu de
Verbòsu, sa agg. plenu de ciarla, verboso. is vasus de terra cotta, vetrina.
Verdaderamenti avv. M. veramenti. Versadòri, ra v. m. e f verseggiatore, versi
Verdadèru, ra agg (t. sp.) vero, verace, ficatore, trice.
sincero, veritiero, Versài v. n. fai versus, verseggiare, versificare.
Verdaròlu s. m. volat. (t. cat.) verdone. Versàu, da agg. praticu, versato, pratico.
Verducàu, da agg (t. de nou introdusiu) Si Versàu, da " verseggiato.
marat de ferru, " segat de quattru partis, Versiòni s. f traduzioni, versione, traduzione.
verducato. Versittu s. m. dim, piticu versu, versetto.
Verdughigliu s. m. lama strinta de spada, chi Versu s. m. membru de scrittura poetica,
segat de quattru " verdiaco. verso. Principiu de versu, capoverso. Po poesia,
erecùndia s. f. (t. lat.) modestia, verecondia. carme, verso. Furori de fai versus, metromanìa.
Verecundu, da agg (t. lat.) modestu, vere Versu (t de s'usu) po modu, espedienti, modo,
condo, modesto. via, verso, espediente.
Verga s. f. (t. de s'usu) pertiedda suttili, Vèrtebra s. f. (T. Anatom. in usu) Vertebras
verga. Po unu pezzu de su relogiu, verga. Ver sunt is ossus, chi naraus is nuus de sa schina,
ga di oru, o caducèu si narat de Mercuriu, de is qualis est cumposta sa spina dorsali,
vèrtebra.
vergadòro. Po su membru virili, verga, il pene. -

Battiri cun vergas, vergheggiare. -


Vertebràli agg. (T. Anatom.) vertebrale.
Vergada s. º rovescio di percosse con verghe. Verticàli agg (t de s' usu) perpendiculari,
Donai sa vergada, vergheggiare, percuotere, bat verticale, perpendicolare.
tere a verghe. Donai sa vergada a unu fig. maindi Verticalidàdi s. f. perpendicularidadi, ver
aspramenti inali, dare il cardo, ticalità .
erghixedda s. f. dim. verghetta. Verticalmenti avv. verticalmente.
Veridàdi. M. beridadi. Vèrtici s. m. (T. Geometr.) Su puntu prus
Veridicamenti avv. cun beridadi, veridicamente. distanti de sa basi, vertice. Vertici (T Astronom.)
, Veridicu, ca agg (t. de s'usu) chi narat sa Su puntu de su Celu perpendiculari a nosaterus,
beridadi, veridico, veritiero. o siat su zenit, vertice, zenit.
Verificabili agg. verificabile. Vertigini s. f. (t de s'usu) furriamentu de
Verificadòri, e ra v. m. e f. verificatore, trice. conca, vertigine, capogirlo, capogiro.
Verificài v. a. verificare, certificare, dimostrar Vertiginòsu, sa agg (t. de s'usu) chi patit
vero. Po cunfrontai scritturas, verificare. vertiginis, vertiginoso.
Verificàu, da part. verificato. Veru s. m. M. beridadi, o veridadi.
Verificaziòni s f verificazione, Veru, ra agg vero, certo. Po legittimu, vero,
Verilòquiu s. m. fueddai veridicu, veriloquio. legittimo. Veru sensu, senso germano. Deveras
Verisimbilanza s. f. verisimiglianza, verisi avv. davvero. M. veras.
militudine. Vescica s. f (t. ital. usau de is Medicus)
Verisimili agg. verisimile, probabile. bucciucca de s' orina, vessica dell' orina. Su
Verisiroili s. m. apparienzia de beridadi, veri cordoni, chi dola sustènit, cordone della vessica
simile, apparenza di vero. orinaria, uràco. Bonav.
Verisimilitùdini s. f. M. verisimbilanza. Vescicatòria s. f. (t. r.) vescicatorio, fuoco
Verisimilmenti avv. verisimilmente. morto. M. visticanti. -

Veritàbili agg vero, veritevole. Vescicòsu, sa M. bucciuccosu.


Veritabilmenti avv. veritabilmente. Vespertinu, ma agg de pusti prangiu, vespertino.
Vermiculàri agg. (T. Med.) Pulsu vermiculari, Vèsperu (t. r.) M. vispera.
polso vermicolare. Vessadòri v. m. (t. de s' usu) tormentadori
Vermiculòsu, sa agg bremigosu, vermicoloso, ingiustu, vessatore.
verminoso . Vesi v. a (t. lat. in usu) Persighiri ingiu
Vermiformi agg. chi tenit figura de bremi, stamenti, vessare, perseguitare, travagliare in
vermiforme. giustamente.
Vermifugu, ga agg. " Med.) si narat de Vessamentu s. m. vessamento.
remediu contrariu a is bremis, vermifugo, an Vessàu, da part vessato, travagliato ingiu
telmìntico , starmente .

Vermigliài v. a. (t de s'usu) coloriri de ver Vessaziòni s. f. (t. lat. in usu) persecuzioni


migliu, vermigliare. ingiusta, vessazione.
ermigliu s. m. spezia de minerali, vermiglione. essilla s. f. (t. lat in usu ) stendardu, ves
Vermigliu spezia de colori incendiu, verrmiglio. sillo.
In forza di agg vermiglio, glia. M. incarnau. l Vesta de camera s f (t de s' usu) veste da
D d d d 2
600 vEs VIA

camera, guarnacca. Vesta de camera de fe trar sulla carta il viaggio d un vascello. Andai
mina, andrienne. in malu viaggiu, andare in cattivo viaggio, in
Vestàli s. f virgini consagrada a sa Dea perdizione.
Vesta, vestale. Vianda s. f. (t cast. e cat.) pasta pomine
Vestiariu s m. sa spesa somministrada pois stra, pasta da minestra.
abidus de is Religiosus, vestiario. Viandèra s. f lavoratrice di pastumi.
Vestiziòni s. f (t. de s'usu) su pigai s'abidu Viandèri s. m (t. sp.) fabbricanti de pastas,
religiosa ind' unu monasteriu, vestizione, mo fabbricante di pastumi. Su chi fait findeus ec.
nacazione . -
vermicellajo. Su chi fait is lasagnas, lasagnajo.
Vestuàriu . M vestiariu . Viàticu s. m. sa comunioni, chi si portata
Vesùviu s. m. monti, chi vòmitat fogu, Ve is maladius, Viatico. Po provvista de portai in
suvio. viaggiu, viatico .
Veterànu s. m. e agg. sordau esercitau meda Vibrài v. a. (T usau intre is Litteraus) Ghet
tempus in sa milizia, veterano. tai, spingiri foras cun forza, vibrare.
v" s. f (T. Didasc.) Arti de medi Vibràu, da part vibrato, spinto fuori con
cai is bestias, veterinaria, mascalcia. Tratten forza.
du de cuaddus, ippià rica. Vibraziòni s. f (t. de s'usur) motu de cosa
Veterinàriu, ria agg. (T. Didasc.) Si narat spinta cun forza, vibrazione: Vibrazioni depul
de chini medicat animalis, veterinario. su, vibrazion di polso. Vibrazioni de is pen
Vetrificài v. a. (t. de s' usu) Redusiri a s” es dulas, vibrazione de pendoli.
siri de su birdi, vetrificare, ridurre all'essere Vicaria s. f. Vicarìa.
di vetro. Vetrificais, n. p vetrificarsi, Vicariàtu s. m Offiziu de su Vicariu , Vi
Vetrificàu, da part. redusiu a s essiri de bir cariato. -

di , vetrificato. Vicàriu s. m. su chi fait is vegis de un ateru,


Vetriſicaziòni s. f. (T. Chimic. ) reduzioni de Vicario .
diversus mineralis cun algunus salis alcalizzaus Viceammiràgliu s. m. Viceammiraglio.
a s essiri de birdi, vetrificazione. Vicecancellèri s. m. Vicecancelliere,
Vettura s. f (t. già in usu) prestidu merce Vicecapitànu s. m. Vicecapitano.
mariu di animalis ec po viaggiai, vettura - Paga Vicecàsu s. m. T. Gramat, vicecaso.
de sa vettura, vettura. -
Vicecònsulu s. m. Viceconsolo.
Vetturài v. a. (t, già in usu) portai a vet Vicegerenti s. m Vicegerente.
tura, vettureggiare. Vicennàli agg. chi si renòvat dogna bint an
Vetturinu s. m. chi condusita vettura, vet nus, vicennale.
turino. -
Vicepatriarca s. m Vicepatriarca,
Ufa (t pop ) si usat avverbialm. A uffa, in Vicepretòri s. m. Vicepretore. -

abband anzia. M. a fuliadura. Vicereggenti s. m. o Proreggenti, Vicereg


Uffiziatùra s. f. s ofliziai, ufficiatura, e tſ gente -
fi-iatara. - -
Vicesegretàriu s. m. Vicesegretario.
Ugonottu s. m. su propriu, che Calvinista, Vida s f (t. sp.) vita. Passai sa vida, me
Ugonotto, Calvinista. nar la vita. Donai sa vida , dar la vita. Pas
Ugualadòri v. m. uguagliatore, sai a mellus vida, passare a miglior vita. Pigai
Ugualài, ugualamentu, ugualau ec. M. agua sa vida, tor la vita , uccidere. In ci andat sa
lai ec. -
vida, vi va la vita, v' è pena di morte. Du
Ugualanti v. agg. uguagliante. ranti sa vigla, durante la vita. Po storia de sa
Uguàli agg uguale, eguale. - vida, vita. Fai vida mala, stentada, fa vita
Ugualidadi s. f ugualità, egualità. stretta . Fai mala vida trattendu de costuminis,
Ugualmenti avv. ugualmente, il pari grado. menar malat vita, biasimevole, viver da li' ertino.
Via s. f e prus comune menti bia, cammini, Guadangiai sa vida, guadagnar la vita, guada
via, strada. Po modu, forma, via , modo. Po gnarsi il vitto lavorando. No 'ndi podiri sa vida,
via de bèndida, per via di vendita. Po via, po non poter la vita, non potere reggersi. Vida
mesu de issus, per via, per mezzo di loro. Via mia , anima mia , mia vita , anima mia. Vida
po spirali, spira , spirale. Fattu a vias, spi tranquilla, senza pensamentu, vita sbracata.
rale, fatto di spira. Vias de turuu, o cara Biviri a sa vida irà da espress. rust vivere dis
gòlu, vermi. Pigai sa via de mesu, prender la solutamente. -

via, o il partito di mezzo. Via lattea, e in is Vigèsimu, ma agg (t de s'usu) bintesimu,


biddas bia de sa palla, cuddu trettu de su ce: ventesimo, vigesimo.
lu, chi a su notti cumpàrit prus biancº de s' Vighèri s m. (t sp ) Vicario regio.
ateru logu, po essiri seminau de minudissimas Vigheriu s. m. Vicarìa regia, -

i-tellas, galassia, via lattea. Via po vissa, o Vigilài v. a. mirai attentamenti, custodiai,
avvissa avv. via, orsù. teniri cura, invigilare, vigilare, badare atten
Viaggeddu s. m. din. viaggetto: -
tamente. Po biliai , M.
Viaggiadòri v. m. e raf viaggiatore, trice. Vigilantementi avv. vigilantemente.
Viaggiài v. n. viaggiare, far viaggio. - Vigilanti v. agg. vigilante, vigile, attento,
Viaggianti v. agg. e sust viaggiante, viandan sollecito . -

te, passeggiere. Po citaddari t. r. cavallaro, Vigilànzia s. f vigilanza, attenzione, cura,


vetturarlo. accortezza. Vigilanza esatta, oculatezza.
Viaggiau, da part viaggiato. Vigilau, da part. invigilato.
Viàggiu s. m. viaggio. Viaggiu de mari, ca Vigilia s f vigilia. -

rovana, viaggio di mare. Reconosciri in sa carta Vigogna s. f animali de is Indias Occiden


su viaggiu de unu vascella, cart ggiare, riscon talis, de sa lana finissima de su quali si faiut
VIG, VIO 60 è

cappeddus, vigogna. Limpiai sa vigogna de su Violentementi avv. violentemente.


pilu inutili, nettar la vigogna del pelo vano, Violentu, ta agg. violento, impetuoso.
svariare. T. de Cappellai. Violènzia s. f violenza, forza.
Vigòri s. m. vigore, forza, gagliardìa. Violetta s. f dim. violetta, e viola mammola.
Vigorosamenti avv. vigorosamente. De colori de violetta, violetto, violato.
Vigorosidàdi s. f vigorosità. Viòlettu, tta agg. M. violazzu.
Vigoròsu, sa agg. vigoroso, robusto, forte. Violinista s. m. sonadori de violinu, violinista.
Vilèsa s f (t. sp.) viltà, bassezza, tapinità, Violinu s. m. strum. music. violino.
ahbiezione. - - Violoncellu s. m. dim. de violoni (t. de s'usu)
Vili agi.vile, abbietto, di poca stima, o pre violoncello. -

gio. A vili preziu, a vil prezzo. Teniri po vili, Violòni s. m. accr. de viola, violone, basso
tenere a vile. di viola. a

Villàna s. f contadina. Virdièra s. f. (t. cat.) vetriata, vetrata, in


Villanamenti avv. scortesamenti, villanamente. - vetriata, vetriera.
Villanedda s. f dim. contadinella, villanella, Virdiòla s. f. M. virdiòlu. - .
forosetta. Virdiòlu s. m. vetriòlo. Virdiolu marziali,
Villaneddu s. m. dim. contadinello, villanello, copparosa, vitriolo marziale. Virdiolu birdi, sol
forosetto. fato di ferro, vetriolo verde. Targ Virdiolu ar
Villanescu, sca agg. villanesco. M. villanu . rubiu, calcanto, colcotàr, vetriuolo rubificato.
Villania s. f. (t de s'usu) ingiuria, villanìa, Vipèreu, ea ) agg. de pibera (t de s'usu)
ingiuria, offesa. Po scortesia, villanìa, scor Viperinu, na / vipereo, viperino.
tesìa , mala creanza . Virgiliànu, ma agg virgiliano.
Villànu s. m. contadino. Virginàli agg. verginale, virginale, vergineo.
Villànu, na agg. rusticu , villano, zotico, Virginedda s. f dim. verginella. º

scortese , rozzo. -
Virgineddu s. m. dim. verginello. -
Villeggiatùra s. f. (t. de s usu) villeggiatura. Virgini s. m. e f. e ancora agg vergine. Ollu
Vilimenti avv. vilmente, abbiettamente. virgini, olio vergine. Binu virgini, " no hat
Vinagrèra s. f. (t. sp.) oliere, acetabulo. buddu, vino vergine. Carrada de binu ancora
Vincibili agg, vincibile, superabile. virgini, no ancora cumenzada, botte vergine.
Vinculài v. a obbligai cun vinculu , o con Essiri virgini de una cosa, no hainci tentu parti,
dizioni, vincolare, legare, obbligar per patti,
o vincoli , - e
esser vergine d'una cosa, non avervi avuto parte.
Virginidàdi s. f verginità, integrità, interezza
Vinculàu, da part vincolato. - verginale.
Vinculu s. m. accappiu, vincolo, legame. Virgula s. f signali de pausa in sa scrittura,
Vinculu di amicizia, vincolo d'amicizia. virgola, coma. T. Greg. -

Viòla s. f flori, viola. Viola rubia, mam Virgulài v. a poniri is virgulas, virgolare.
moletta, viola màmmola, o vinata. Viola bian Virgulàu, da part. virgolato.
ca, leucofo bianco. Vicla groga, leucofo giallo. Virguledda s. f. dim. cediglia, virgoletta.
Viola doppia, viola a ciocca . Viola inciaspia Virili agg chi appartènit a omini, virile. Po
da, viola grigiolata, jerofile. Po strum. musi valorosu, virile, valoroso. Membru virili, mem
cali , viola . bro virile. Edadi virili, età virile, virilità.
Violàbili agg. violabile. - , Virilicià di s; f. (t. de s'usti) S edadi intre sa
Violadòri, e ra v. m. e f. trasgressore, con gioventudi e sa beccesa, virilità, età virile. Po
travventore, prevaricatore, violatore, trice. “ vigori. M. -

Violài v. a. pigai sa virginidadi, violare, sver Virilmenti avv. (t de s'usu) valorosamenti,


ginare, corrompere, deflorare, disfiorare. Po virilmente, da uomo valoroso.
infettai, violare, contaminare, infettare, sovver Virtuàli agg virtuale. Virtuali (T. Filosof.) si
tere, sovvertire. Viola sa lei, trasgredire, violar marat de algunas causas occultas, chi si mani
la legge, contravvenire, mancare alla legge. festant po mesu de is effettus, pirtuale.
- vi s. m. sverginamento, disfiora Virtualidàdi s. f. (T. Filosof ) virtualità,
mento, deflorazione, stupro. Po mancamentu, Virtualmenti avv. virtualmente, potenzialmente.
violamento, trasgredimento, contravvenzione, pre Virtùdi s. f. abitu de s” aniraa, ch'inclinat a
varrcazione. fai su beni, e schivai su mali, virtù. Po po
Violàu, da part violato, deflorato, disfiorato, tenzia, e vigori, virtù, possanza, vigore, forza,
contaminato, infettato, sovvertito, profanato. proprietà. Donai virtudi, dar virtù, facoltà,
Fidi violada, fede sovvertita. Perdiri sa virtudi, perder la virtù, l' efficacia.
Violàu, da agg. deviòla. De colori de viola, Is Virtudis Angelicas, le Angeliche Virtudi.
violato, paonazzo, violaceo. Sceropu violau, o Donai virtudi a unu giovunu espress. familiari,
cun violas, siropo vidato. - applicare un giovine a qualche facoltà. Fai de
Violaziòni s. f violazione, contravvenzione, sa necessidadi virtudi, ſ"della necessità virtù,
trasgressione, infrazione della legge. Po stupru, cedere al tempo, , -

violazione, stupro. -
Virtuòsa s. f. (t. de s' usu modernu) Fe
Violàziu, zia )" pavonazzu, violaceo, pao mina beni instruida in sa musica, in su ballu,
Violazzu, zza V nazzo, violetto, violato. ec. Virtuosa. -

Violentadòri, ra v. m. e f violentatore, trice. Virtuosamenti avv. virtuosamente. a

Violentài v. a. sforzai, violentare, sforzare, Virtuòsu s. m. (t de s'usu modernu) Omini


costringere, obbligare, usar violenza. r intelligenti de musica, de ballu ec. Virtuoso. -
Violentamentu s. m. violentamento. Virtuòsu, sa agg. virtuoso, sa. -.

Violentàu, da par violentato, sforzato. Virulentu, ta agg. (T. Med.) velenosu, viru
Violenteddu, dia agg dim. violentetto. lento, venefico, corrosivo, -
602 VIR VIS

Virulènzia s. f virulenza, velenosità, umor squadrare, osservar cautamente qualche cosa.


velenoso . - - -- -
lndebilitamentu de sa vista, disgregazione. In
Visài v. a (de viser fr.) rivedere, porre il vista. debilitaisì sa vista v. r. disgregarsi la vista , in
Visàu, da part. riveduto, che ha messo il vista. delolirla. Su colori biancu offendit sa vista,
viscerali agg (T. Anatom.) viscerale. est nocivu a sa vista, il color bianco disgrega,
Visceru s. ni. (T. Anatom.) e visceras s. f.
- - - - p - -
offende la vista, è disgregativo della virtù disi
plur intragnas, partis internas de s' animali, va. Po prospettiva, veduta, prospetto, lonta
iscere; in plur. le viscerº:
- » - a - -
le viscere. Is visceras nanza in prospettiva. Fai vista, ſingiri, far
de sa terra, le viscere della terra , -
veduta, fingere. Conosciri de vista, conoscer di
veduta.
Viscicanti s. m. vessicante, vessicatorio, vesci -

catorio, fuoco morto. Fig. Persona molesta, Vistàda s. f Donai una vistada, un' oghiada,
mosc cvl ja - - - -
dare una vista , un occhiatina, uno sguardo di
vi cic t rias. f. (t r.) M. viscicanti, a
passaggio. -

vi contau s. m. Viiscontado, Visconterìa, Vistosamenti avv. vistosamente.


Visconti a - -
Vistoseddu, dda agg. dim. vistosetto.
Viscontessa s. f Visconfessa:. Vistosidàdi s. f vistosità, appariscenza.
Visconti s. m. e Bisconti, Visconte. Vistòsu, sa agg. vistoso, appariscente. -
Viscoseddu, s.ddaf. agg, din. viscosetto. Visuàli agg visivu, visuale.
Viscosidàdi viscosita, viscidume, -

ºasca
-

Visualmenti avv. visualmente, visivamente.


dità, glutinosità, mucilagine, mucosita. .. Visurèi s. m (de Visorèy sp. antigu) Vicerè.
Viscòsu, sa agg viscoso, viscido, vischioso - Vitàli agg. chi donat vida, vitale
glutinoso, mutilagiº, º gaglioso. Vitalidàdi s. f vitalità.
Viscu s. m. materia appiccigosa. Pº usº de Vitaliziu, zia agg e sust. assignamentu an
cassai pillonis, pania, vischio, e visco. Po in nuali posa sussistenzia, vitalizio.
annu M. - -
Vitalmenti avv. in modu vitali, vitalmente.
8 Visèra s. f visiera, baviera, buffa. Visera Vitài, vitàu ec. M. evitai ec.
de s elmu, vi era, ventaglia. Alzaisì sa visera Vitaniamenti avv. perennemente, continua
mente,
fi rdiri sa bregungia, tirar giù la buffa. - -

Visibili agg. v simile..... Vitàniu, nia agg. continuu, perenne, conti


Visibilidadi s. f. visibilità, nuo. Aqua vitania, acqua perenne.
Visibilmenti avv. visibilmente - Vitella s f vitella, giovenca. Vitella de latti,
Visionariu, s. m. sognatore. . mongàna. Vitella, chi tenit prus de un annu,
Visionariu, ria agg. ººº, vitella sopranna: -

Visioni s. f. visione, facoltà visiva, o visuale. Vitelledda s. f. dim. (dd pr. ingl ) vitelletta,
vitellina.
Po apparizioni, visione Po immagini apparenti,
visione, fantasma. Visiºni beatifica, Visione Vitelleddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) vitel
letto, vitellino.
learifi a, intuitiva, intuºionº -

Vitellinu, ma agg si narat de colori gro


vir , m. Ministru de sa Corti de su Gran
Signore, l .sire. - a -. .
simili a su revegliu de s'ou, o a su " pi
is,tu s. m. Offiziu de su Visir, Visirato. vitellu, vitellino , na.
visi a s. f visita. Fai medas visitas, far molte Vitellu s. m. vitello. Vitellu de latti, mon
visite, ſar molti chiesini. Fai sa visita " mer gàno. Vitellu de un annu in basciu, lattonzo,
cin, , in Duana, farla veduta, visitar le merci lattònzolo. Vitellu de su primu a su segundº
in D gana. - - - -
annu, birracchio. Vitellu arrùi, aresti, vitello
Visitadòri v. m. visitatore, visitante. brado. Vitellu, o malloru mallau, vitello, o
V stai v. a. visitare, far visita - toro smaschiato. Vitellu marinu, foca, vitello
marino,
Visitamen'u s. m. visitamento.
Visitanti. M. visitadori. Vitiànu , ma (t. r.) M. vitaniu.
Visitàu, da spart Vitreu, ea agg. (t lat.) trasparenti che su
Visitazioni f suvisitato: . .. .
visitai, visitaziºne; Festa birdi, vitreo. Umori viteu de s'ogu, umor
desa Visitazioni, la Visitazione della B. Ver vitreo dell' occhio .

gine a S. Elisabetta. Vitriolàu, da agg. cundit de vitriolu, vitriolato.


Visivamenti avv. visivamente- - -
Vitriòlicu, ca agg. de sa natura de su vitrio.
lu , vitriolico .
visvu, va agg visivo. Sensu visivu, senº Vitriòlu s. m. M. virdiolu . -

visivo - - - - - -

vi èriu, ria agg, visorio. Nervus visorius, nerº Vittima s. f. vittima, ostia. Po sacrifiziu,
vittima, sacrificio, olocausto.
visorj, ottici . Po una de is
vispera s. f (t sp.) vespro. Vittòria s. f vittoria, rionfo.
oras canonicas, ve Prº Vittoriàli agg. de vittora, vittoriale.
Vista s. f sensu visivu , ºſº; -
Po apparen Vittoriosamenti avv. vitoriosamente.
zia, ista, apparenza: Fai bella viº: fare
º - º - - t.- - Pla
Vittoriòsu, sa agg vittorioso. Spoglias vitto
spicco, bella vista A prima vista avv. º pri riosas, spoglie vittoriose. In forza de sust. vin
vista, di prima vista, di primº Prº: De vista citore, vincitrice, vittrice.
curza agg gliuscº, di vista corta, bircio, losco. Vittu s. m. nutrimentu , vitto, vittuaria.
Vista trotta, sguercia , strabismo. T. Med. De Vittuàglia s. f. (t. cat.) provvisioni de bucca
vista avv. di vista, ocularmº. Testimongiu po un esercitu, vettovaglia, vittuaglia, e vit
de vista, testimonio oculare, di veduta. Mesurai tovaglia. -

a vista, a ogu, misurare º vista, a occhio. In Vituperàbili agg. reprensibili, vituperabile,


vista de cantu has nau, in coerenza º Tºº biasimevole, vituperevole.
i detto Teniri a vista, avvisare, adocchiare, Vituperadòri, ra v. m. e f. vituperatore, trice.
VIT VIZ 605
Vituperài v. a. infamai, vituperare, infamare, Viziàu , da part viziato, corrotto, magagnato.
disonorare. -

Po defettosu in forza di agg. viziato, difettoso,


Vituperanti v. agg. vituperante. - guasto, alterato.
Vituperativu, va agg. disonoranti, vituperativo. Viziosamenti avv. viziosamente.
Vituperàu, da part. vituperato. Vizioseddu, dda agg. dim. viziatello.
Vitupèriu s. m infamia, vitupero, vituperio , Viziosidàdi s. f viziosità, difetto.
infamia, gran disonore. -- - Viziòsu, sa agg. vizioso,
Vituperosamenti avv. disonoradamenti, vitu Viziu s. m. vizio. Po defettu, vizio, difetto.
perosamente. Po usanza, o abitu. M. Bogai su viziu. M.
Vituperòsu, sa agg disonorau, vituperoso, sviziai. Cuaddu, chi hat pigau viziu, cavallo,
infame, disonorato. che ha pigliato credenza,
Viva, a sa viva . M. vivu. Ulcera s f (t. lat.) gliàga causada de umori
Viva s. m. (t di applausu) viva. Is vivas di malignu, ulcera. Ulcera meda maligna, ulcera
allegria, i viva d allegrezza. inſaouata, incrudelita. Ulcera, chi bessit a in
S" agg. (t. de s'usu) vivace. M. bivu, allutu. turu de su nasu, ozºna. Beniri, o faisì ulcera,
Vivacidàdi s. f (t. de s'usu) M. bivesa. venire, o degenerare in ulcera.
Vivamenti avv. vivamente, vivacemente , acu Ulcerài v. a. causai un'ulcera, ulcerare, ca
tarmente. gionare un ulcera, esulcerare.
Viùda s. f. (t. sp.) vedova. Viudas plur. Ulceramentu s. m. ulceramento, esulcera
spezia de flori, vedovine. (Scabiosa atropur Vmento . -

purea Linn.) Ulceràu, da part. ulcerato , esulcerato,


Viudaisì , viudàu ec. tt. rr. M. sviudaisì. Ulceraziòni s. f ulcerazione, esulcerazione.
Viudàli agg. vedovile. Viudali s. m. si narat Ulceròsu, sa agg, ulceroso.
totu su chi si donat a sa Viuda de s'ereda di Ullièras s. f. i (de ulleres cat.) occhiali.
de su maridu mortu po su mantenimentu suu, Ullieras po cunservai sa vista, occhiali di
il vedovile . - conserva.
Viudanza s. f stadu viudali, vedovanza, ve Ullierista s. m. su chi fait is ullieras, occhia
dovaggio, viduità, vedovezza. lajo, occhialista. -

Viudedda s. f. dim. vedovetta, vedovella. Ulinu s. m. e ulumu, arb. olmo. (Ulmus cam
Viudeddu s. m. dim. vedovello. pestris. Linn.) - - -

Viudèsa s. f. (t. sp.) M. viudanza. Ulteriori agg. chi avanzat prus, ulteriore, che
Viudòna s. f. accr. vedovona. procede più oltre. - -

Viùdu s. m. (t. sp.) vedovo. -


Ulteriormenti avv. de prus, ulteriormente,
Viùdu, da agg solu, privu, vedovo, privo, in oltre. - . . -

scompagnato. - -
Ultimài v. a. finiri, ultimare, finire, terminare.
Viventi s. m. persona umana, chi bivit, vi Ultimamenti avv. ultimamente.
vente. Si usat po su prus in plur. Is viventis, Ultimau, da part. ultimato, finito.
i viventi. Ultimu, ma agg. ultimo, postremo stremo,
Viventi v. agg. vivente, estremo, sezzajo, sezzo, - - -

Viveris s. m plur. roba de pappai, comme Umanaisì v. r. faisì omini, umanarsi, farsi
stibilis (t. de s'usu) viveri, vettovaglia. uomo . . -

Vivèsa s. f attividadi, vivacità, vivezza, ala Umanamenti avv. a modu di omini, umana
erità, prontezza, attività, svegliatezza, disinvol mente. Po cortesementi. M. -

tura, sveltezza. -
Umanau, da part. Si narat de su Verbu
Vivificadòri v. m. vivificatore, Eternu, umanato.
Vivificài v. a. donai vida, vivificare, dar vita. Umanidàdi s. f studiu de litteras umanas, Uma
Vivificamentu s. m. vivificamento. nità, studio di belle lettere. Po sa naturalesa umana,
Vivificanti v. agg. vivificante. umanità, umana natura. Po benignidadi. M.
Vivificativu , va agg. vivificativo. Umanista, s. m. chi professat is umanas lit
Vivificàu, da part. vivificato. teras, Umanista, Professor di Belle Lettere.
Vivificaziòni s. f. vivificazione. Umànu, na agg. umano. Po aſſabili, umano,
Vivificu, ca agg. chi donat vida, vivifico: benigno. Litteras umanas, belle lettere:
Viviparu, ra agg Si narat de is animalis, Umbella s. f. (T. Bot.) unioni de floris, chi
chi prodùsint unu biu simili a sei, a differen formant casi un'umbrella, umbella.
zia " is ovìparus, chi nascint de un ou, vivì Umbellàu, da agg (T. Bot.) Si narat de
paro, ra . certus floris, chi formant un'umbrella, umbellato.
Vivu s. m. e bivu , parti bia, vivo. Fig. parti Umbelliferu, ra agg. (T. B.) chi produsit
sensibili, vivo, parte più sensitiva. Toccau, umbrella: Planta umbellifera, pianta umbellifera,
i" in su vivu, tocco, punto nel, o sul vivo. e ombrellifera . -

attu a su vivu, o sa viva avv. fatto al vivo, Umbilicàli agg. (T. Med.) chi appartenita su
al naturale. biddiu, umbilicale, e ombelicale.
Vivu, va agg. Si usattaliorta figur. Fidi viva, Umbra s. f ombra. Umbra nociva a is plantas,
viva speranza, fede viva, speme viva, certa. uggia. Planta de umbra mala, pianta adug
Colori vivu, color vivo, acceso. Cantu vivu, giatrice. Fai umbra nociva, aduggiare, far
canto vivo. A viva forza avv. a viva forza, uggia. Fai, o donai umbra, inombrare, adom
sforzatamente. brare, coprir d'ombra, arrezzare, far rezzo.
Viziadamenti avv. malignamenti, viziatamente, Fai umbra cun umbrella, e similis, far solecchìo.
fraudolentemente ls alas de su cappeddu fainti umbra, le falde,
Viziài v. a. guastai, viziare, corrompere, gua o le tese del cappello fanno solecchio. Logu di
stare, magagnare . umbra, rezzo. dubra vana, fantasma, ombra
60% UMB UMI
vana, spettro. Umbras de mortus, ombre di deprimere. Umiliaisì v. r umiliarsi, abbassarsi,
divenir urnile.
morti. Fig. Umbra de peccau, ombra di colpa. Umiliamentu s. m. umiliamento.
Umbra de pintura, ombra di pittura. Po appa
renzia, ombra, apparenza. Po protezioni, ombra, Umilianti v. agg. umiliante.
protezione. Po pretestu, ombra, colore, pretesto, Umiliativu, va agg. umiliativo.
coperchiella. Po suspettu, ombra, sospetto. Umiliàu, da part. umiliato. -

Timiri s umbra sua, teniri unu timori vanu, Umiliaziòni s f umiliazione, sommessione,
farsi paura coll' ombra. sommissione. Po abbasciamentu, ura'liazione,
Umbradùra s. f. ombratura. abbassamento. Umiliazionis, e ossequius, in
venie.
Umbràgu s. m. (de umbraculum) frascato, - -

ombracolo. Voce lat. Umilidàdi s. f umiltà. Po respettu, umiltà,


Umbrài v. a. fai umbra, ombrare, ombreg rispetto.
giare, fare ombra, coprir d'ombra. Umbrai v. Umilmenti avv., umilmente,
m. Cuaddu, chi umbrat, cavallo che ombra. Po Umoràli agg. de umori, umorale.
suspettai, ombrare, temere, insospettire. Po Umorazzu s. m. umori malu, umorazz
donai s umbra a sa pintura, ombreggiare. -
Umòri s. m. umedadi, umore, umilità. Po
Umbramentu s. m ombramento, ombreggia disposizioni naturali, umore, genio, inclinazione,
Pnerato . -
temperamento. Donai in s” umori, dar nell'
Umbràtili agg (t. de s' usu) immaginariu, umore, nel genio. Essiri de bonu umori,
ombratile, immaginario. esser di bell' umore, allegro, esser in cimberli.
Umbràu, da part. ombrato, ombreggiato. Po Essiri de mal'umori, esser di malumore, avere
suspettau, ombrato, insospettito. il cimurro. Umori salsu, umor salso. Su sfogu,
mbràu s. m. traballu de pintura cun umbras, chi fait in sa cutis, fiammasalsa.
ombrato. Umorista s. m. e f. si narat de persona fan
Umbrella s. f. parasoli, ombrella, ombrello, tastica, umorista, uomo d'umore.
arasole. Umorixeddu s. m. dim de umori, umoretto.
Umbrellàju s. m. Maistu de umbrellas, om Umorosidàdi s. f. abbundanzia de umori,
umorosità.
brellajo. y
Umbrellèri s. m. su chi portat s umbrella po Umoròsu, sa agg meda umidu, umoroso.
usu de is Principis, ombrelliere. Umperài v. a. (t fam.) poniri in usu, usare,
Umbrelliferu, ra agg. si narat de p" mettere in uso, adoperare, far uso di qualche
COSa .
chi produsit umbrella, ombrellifero. M. um
iii" - -
Umperamentu s. m. adoperamento,
Umbrellinu s. m. dim. umbrella pitica, om Umperàu, da part usato, messo in uso,
brellino . - -
adoperato,
Umbriferu, ra agg. chi fait umbra, ombrifero. Umperollu s. m. (t. r.) vasittu de terra um
Umbrixedda s. f. dim. ombrella, ombrina. perau in ollu, utello: M. allarollu.
Umbrosidàdi s. f ombrosità, oscurità. Umpèru s. m. (t. b.) M. usu.
Umbròsu, sa agg. ombroso, oscuro, opaco. Umpidùra s. f. (t. r.) empitura:
Cuaddu umbrosu, cavallo ombroso. Po suspet Umpricubeddus s. m. (t. r.) imbudu de binu.
M. imbudu.
tosu, ombroso, sospettoso.
Umedàdi s. f. (t. sp.) e umididadi, umidezza, Umprìri, umpriu ec (de umplir cat. t. r.)
umidità, umidore. Umedadi naturali, uligine. M. pleniri.
Umedadi de conca, corizza. diment
unanimamente .
avv. de comuna concordia,
Umedài, umedàu ec. M. umidai.
Umedessimentu s. m. umettamento, umetta Unànimi agg (t. de s usu) de comunu ac
zione, imbagnamento, immollamento, cordu, unanime, concorde.
Umedèssiri v. a. (t. sp.) umidai, umettare, Unanimidàdi s. f. accordu de voluntadis, una
inumidire, far umido, dar umore, bagnare, nimità, convenienza di volontà.
imbagnare. Umedessirisì n. p. umettarsi, inu Unda s. f. onda, flutto. Unda de flumini
midirsi, farsi umido. cresciu, piena. Unda manna de mari, caval
Umedèssiu, ssia part umettato, inumidito, lone. Unda de is arrugas candu proit, rigagno,
imbagnato. " A undas avv. Tela, o drappu a undas,
Umiadròxu s. m. (t. r.) il luogo dov' è la tela, o drappo a onde. Fai a undas, marezzare,
meta della corsa de cavalli, ovveru , meta serpeggiare a onde. Tingiri paperi a undas,
della corsa. marezzare, dare il marezzo a fogli.
Umidài, umidàu ec. M umedessiri. Undàda s. f corpu de mari, ondata.
Umideddu, dda agg. dim. umidetto, umi Undài v. a inondare, allagare, coprir d' acqua.
diccio, umidoso. Po fai a undas, marezzare, dare il marezzo.
Umidèsa s. f. M. umedadi. S'esercitu de is inimigus hiat undau is cam
Umidòsu, sa agg, M. umideddu; pagnas, coberat sa terra, l'esercito de nemici
Umidu s. m. umidori, umido, umidità. Umidu avea inondato le campagne.
radicali si marat su ch'est in sa sustanzia de is Undamentu s. m. inondamento, inondazione.
corpus, umido radicale. Po s” operazioni de fai a undas, marezzo.
Umidu, da agg, umido, madido. Umidu natu Undàu, da part. e agg. inondato, allagato.
ralmenti, uliginoso. Po fattu a i" , ondato, marezzato.
Umildàdi s. f. (t. sp.) M. umilidadi. Undègimu, ma agg undecimo.
Umili agg umile Undi avv. locali, (de unde lat.) onde, donde.
Umiliadèri s. m. (t. sp.) M. genuflessoriu. Cust avverbiu unìu a varias preposiz. esprimit
Umiliài v. a. abbasciai, umiliare, abbassare, su statu, e totus ispezias de su motu. A undi
UND UNG 605

seu? dove, ove sono ? A undi andas? dove vai? Unghitta s. f.t. de ciascu. Ghettai s'unghit
De undi benis? donde ne vieni? Po undi heus ta. M. unghittai.
a torrai º per dove farem ritorno? Facci a undi Unghittài, v. a. Ghettai s'unghitta, pigai
t' avanzas? verso dove t' inoltri ? cosa a fura, adagnare, adunghiare, carpire,
Undichì avv. ondechè , dondechè . sgraffignare, dar di grappo a una cosa. Trat
Undixedda s. f. dim. de unda, ondetta. tendu de volatilis, artigliare.
Undixi s. e agg. nom. numerali, undici. Unghittàu, da part. carpito, portato via.
Undòsu, sa agg. plenu di undas, ondoso. Ungidòri v. m. untatore. Po aduladori. M.
Undulai v. n. propriamenti su movirisì de Ungidùra . M. untadura.
s'aria, de s' aqua, di arburis, e de loris in su Ungimentu S. IIl. ugnimento -

eampu, ondeggiare, muoversi in onde. Unguri v. a. ungere, ugnere. Ungiri is basti


Undulanti v. agg. ondeggiante. mentus, spalmare. Ungiri s'ascia ſig. corrum
Undulatòriu, ria agg. (T. de sa Fisic. ) on piri cun regalus, ugner le mani, gli stivali,
dulatorio. - le carrucole . e

Undulaziòni s. f. (T. de sa Fisic.) movimentu Unguentài v. a. ungiri cun unguentu, un


circulari de s' aria, liquidus ec. ondulazione, guentare. Unguentai, ungiri cun fueddus, an
ondeggia nento, e undulazione . dare a versi, piaggiare, adulare.
Unfladeddu, dda agg. dim. enfaticcio, Unguentàu , da part unguentato.
Unſiadùra s. f. (t. cat.) e unfradura, turni Unguentèri s. m. Su chi fait is unguentus
dezza, eſatura, enfiagione, enfitto, gonfiez odoriferus, profumiere, unguentiere.
za, gonfiatura, intumescenza. Fig superbia, Unguentu s. m. unguento. Po pumada, un
gonfi zza, superbia, alterigia. Fai svanessiri guento odorifero. Unguentu de cancheru si na
s unfladura, disenfiare, sgonfiare. S' unſladura rat de persona avara, unguento da cancheri.
de sa manu andat abbascendu , la mano va u" agg unibile, accoppiabile.
Unicamenti avv. unicamente.
sgonfiando.
Unſladuredda s. f. dim. enfiatello, enfiatino, Unicidàdi s. f singularidadi, unicità, singolarità..
enfas onceli i . Unicu, ca agg unico, solo, singolare, cato,
Unfai v. n (t. cat.) e unfrai t. fan ingrus senza pari. Issu est s unicu, egli è il caffo .
sai po unſladura, enfiare, gonfiare, divenir Dognia mincidiosu bolit cumparriri unicu, sin
gonfio. Unſlais n. p. gonfiarsi, enfiarsi. Fig in gulari, ogni bugiardo si mette in caffo.
superbirisi, gonfiarsi, insuperbirsi. Po adiraisi, Unidà di s. f. unità .
adirarsi, elfiarsi. Unſlai v. a buſſai , pleniri Unidamenti avv. unitamente, insieme .
de bentu, gonfiare, empier di fiato, o di vento, Unidòri v. m. unitore. -

render golfio, tunido. Sa scienzia unflat, la Unificai v. a. redusiri ind' una cosa sola, uni
scienza gonfia, fa insuperlire. Unflai algunu ficare. Unificaisì n. p. unificarsi, farsi una
cosa sola.
fig pleniriddu de bentu, adulaiddu , gonfiare
alcuno, adularlo, pioggiarlo. Unificàu, da part. unificato.
Unflamentu s. m. gonfiamento. Fig. adulazio Uniformài, uniformàu ec. M. conformai.
ni, gonfiatura, adulazione , Uniformementi avv. cun uniformidadi , uni
Unflativu, va agg. chi fait unflai, enfativo. formemente.
Unflàu, da part. e unfrau, da (t. fan. ) en Uniformi agg uniforme, conforme.
fiato, gonfiato, inturgidito, fig. adirato, insu Uniformidàdi s. f uniformità, conformità.
per to, adulato, piaggiato. Unigènitu s. m. e agg. Fillu unicu, unigenito,
Unſlau, da agg. golfio, tumido, turgido. Fig. Po antonomasia si narat de su Verbu Eternu -

superbu, gonfio, superbo, orgoglioso . l' Unigenito di Dio.


"i s. m. (t. cat.) enfiato, estuberanza, Ungenu , ma agg unicu generau, unigeno ,
tumorosità, gonfiore. Unflori de gutturu, o siat unigento.
lupia in gutturu , gozzaja. Unſlori produsiu di Unimentu s. m. unimento, congiugnimento.
aria inserrada in alguna " de su corpus, Uniònn s. f unione, connessione, coerenza.
enfisº ma . T. Med. M, unſladura. Po cuncordia, unione, concordia. Po unioni
Un frài, unfràu, unfrori ec. M. unfla: ec. de genti, adunanza, adunata .
Unga s f unghia, ugna. Unga perdosa, tigna Uniparu, ra agg chi partòrit unu solu vi
sta . Beniri in ungas de unu , dar nelle un venti in dogmia partu , unìparo.
hie, cadere in mano, venire in potere di uno. Uniri v. a. unire, congiugnere, attaccare, con
i in ungas, aver nelle unghie, in potere. nettere, congegnare, incastrare, combagiare,
Ghettai s'unga a una cosa, adunghiare, dar metter insieme, raccozzare, collegare, conca
di grappo, aggrappare una cosa , Unga morta tenare . Po uniri is partis dividias de una gliaga,
de boi o de " suolo. Segai is ungas a immarginare. Po congregai, adunare, ragu
su cuaddu , disolare, tagliare il suolo al ca nare. Unirisì n. p unirsi, congiugnersi, com
vallo. Animali di unga sperrada, connent' est baciarsi, adunarsi, rogunarsi. Unirisì carnal
su boi ec. animal fissipede, bisulco, che ha le menti v. r. congiugnersi.
ugne fºsse. Unisonu s. m. accordu de sonus, o de boxis
Ungàda s. f colpo d'ugna. - de su propriu gradu, e ancora su cantu setn
Unghedda s. f dim. Ungheddas propriamenti piri uniformi in sa propria nota, Unisono.
si narant is ungas de su porcu, brebei ec. ugne Unisillabu, ba agg. M. monosillabu .
del porco ec. Po unu cancaramentu dolorosu de is Unitivu, va agg. unitivo.
didus causau de frius eccessivu, unghiella.T.Med. Uniu, da part. unito, congiunto, collegato,
Ungheru s. m. zecchinu de Ungheria, unghero. connesso, congegnato.
Unghiòni s. m. unga cancarronada, unghione, Univalvu, va agg. Si narat de conchiglia cutn
unghia adunca. Posta de unu solu pezzu, univalvo, e univalve,
E e e e
663 UNI VOa -
Universali s m. Cuddu, chi tenint de comunu remai, vogare, andare a voga, remigare. Andai
totus is individuus basciu sa propria spezia e a voga forzada, arrancare, andare a voga
totus ispezias sutta su propriu generu, uri arrancata. Po impetu, voga, impeto, ardore.
versale. Fig usu. Essiri in voga, essere in voga, in uso .
Universali agg universale, generale. Vogài v. n. (t. de s usu) remai, vogare, re
Universalidàdi s. f universalità , generalità . mare, remigare. Vogai a forza, arrancare,
Universalisai, universalisau ec. M, univer andare a voga arrancata. -

sali zai Voganti v. agg. chi vogat, o remat, vogante,


Universalizzai v. a. universalizzare, rendere vogatore. -

universale. Volanti v. agg. chi bolat, volante. Po instabili,


Universalmenti avv. universalmente, general volante, volubile.
mente, universamente. Volanti s. m. (t. sp.) Serbidori, chi pregedit
Universidadi s. f università, generalità. Po su cocciu currendu a pei, lacchè, che correndo
collegiu de studius, Università, L o . a piè precede il cocchio. (Lacayo, que corre
Cn versu s. m. po universalid di M. Po sa delante vestido a la ligera. V. il Diz. sp.)
macchina mundiali, o globu terrestri, universo, Volatili agg. chi bolat, volatile. Is volatiliss,
il mondo, l'universo mondo. m plur. i volatili. Volatili (T. Chim.) no fissu,
Universu, sa agg. totu, universo, tutto. volatile, non fisso. Sali volatili, sal volatile.
Univocamenti avv. (T. Filosof ) in modu Volatilidadi s. f. (T. Chin.) Su sunnu gradu
univocu, univocamente. de sa fluidesa, o liquidesa, volatilità.
Univocu, ca agg. (T. Filosof) contrariu di Volatilisài ec. M. volatilizzai.
equivocu, e si narat de su nomini, chi si donat Volatilizzài v. a (T. Chim.) rendiri volatili,
a cosas diversas, ma de su propriu generu, volatilizzare, ridurre i misti fissi a volatiliz
univoco. zazione.
Umizzaisì v. n. p. faisì unu, unizzarsi, uni Volatilizzau, da part. volatilizzato.
ficarsi, ridursi a unità, identificarsi. Volatilizzazioni s f (T. Chim.) Su redusiri
Untadòri (t. r.) M. ungidori. is mistus fissus a volatilidadi, volatilizzazione.
Untai, untàu ec. (t, r.) M, ungiri. Volubili agg (t de s'usu) incostanti, volubile,
Untixeddu, dda agg. din. unticcio. insta' le , coiibo, bèrgolo.
Untu, ta part. di ungiri, unto, spalmato. Volubilidàdi s. f. (t de s'usu) giramentu, volu
Untu troppu, strabisunto. bilità, rivolgimento. Fig. inconstanzia, volubilità,
Untùra s. f lo ugnere. Po materia ollosa, Ill COs/anza.

grassa, untiame. s Volubilimenti avv. (t de s'usu) incostante,


Unu, una agg uno, una. S unu e s'ateru, menti, volubilmente, instabilmente.
ambi, l'uno e l'altro. S'una e s' atera, ambe, Volumineddu s. m. dim. volumetto.
ambedue, l'una e l'altra. Unu certu, una Volumni s. m. tomu deliburu, volume, tomo.
certa, un certo, una certa. Totu est unu, una Po massa, mole, volume.
" cosa, lo stesso, la medesima cosa. Voluninòsu, sa agg voluminoso.
ndit s unu po s'ateru, vada l'un per l'altro. Voluntàdi s. f potenzia de s'anima razionali,
A una boxi avv. ad una voce, concordemente. volontà, volere. Po disigiu, volontà, voglia,
ls unus e is aterus, gli uni e gli altri. Is unas desiderio. De voluntadi propria avv. spontanea
e is ateras, le une e le altre. mente, liberamente. Ultima voluntadi, ultima
Unza s. f oncia. Unzas plur. le once. Sa sesta volontà, disposizione testamentaria.
arti de s' unza, sì stula, ovv. quattro scrupoli. Voluntariamenti avv. volontariamente, volon
Noi unzas e tres quartas, dodrante. terosamente, volentieri.
Unzionedda s. f. dim. unzioncella. Voluntariedàdi s. f spontaneità.
Unziòni s. f unzione. Estrema Unzioni, o siat Voluntariòsu, sa agg. volontarioso, volonteroso.
s” Ollu Santu, Estrema Unzione, l' Olio Santo, Po disigiosu, voglioso.
Vocabularista s. m. Compiladori de vocabu Voluntariu, ria agg volontario, spontaneo.
laiu, Vocabolarista, Lessicògrafo. In forza de sust. ci, volontario, Cadetto,
Vocabulariu s. m, regorta de vocabulus, vo .Soldato volontario.
cabolario, dizionario, lessico. -
Voluttuariu, ria agg (t. de s'usu) plenu de
Vocabulu s. m. vocabolo. plaseris, voluttuario, voluttuoso. Spesas volut
Vocali agg vocàle. Litteras vocalis, lettere tuarias, de plaxeri, spese voluttuarie.
vocali. Vomitai v. a. vomitare, recere. Vomitai is
Vocalisài ec. M. vocalizzai. trippas, vomitar le budella. Po su vomitai flam
Vocalizzai v. a fai usu frequenti de vocalis, unas de su Vesuviu, ruttare, vomitar fiamme.
vo,alizzare, usar molte vocali. Fig. scoviai totu su chi si bit e s'intendit, schio
ocalizzau, da part vocalizzato. dare, sverſare, svelare, ridire i segreti. Po scas
Vocalmenti avv. a boxi, vocalmente. ciai. M.
Vocativu s. m. (T. Gram.) su quintu casu, Vomitamentu s. m. vomitamento.
vocativo, chiamativo. -
Vomitàu, da part. vomitato.
Vocàu, da agg, zerriau. Vocau de Deus a Vomiùvu s. m. vomitatorio.
su stadu religiosu, vocato, chiamato da Dio Vomitivu, va agg vomitivo.
allo stato religioso. Vòmitu s. m, vomito, vomizione. Po sa ma
Vocaiòni s. f vocazione, chiamata. Abbrazzai teria vomitada, reciticcio. Torrai a su vomitu
unu stadu de vida senza vocazioni, abbracciare metaf recari in su peccau, ritornare al vomito.
uno stato di vita senza vocazione . Vomitu de sanguni, gòttito.
Voga s. f spinta, chi arrict unu bastimentu Vora s. f (t. cat.) orlo. Vora viva de is telas
de sa forza de is remus, vasº. Andai a voga, ec vivagno. Vora viva de is pannus, su cia
VOR URO 607

geddu, cintolo, vivagno de panni. Senza vora Urocrisia s. f. ( T. G. Med.) giudiziu de sa


viva agg. svivagnato. maladia po mesu de s' orina, urocrisia, Bonav.
Voretta s. f vorettai ec. M. avvoretta ec. uromanzìa. -

Vosignoria. M. Vusignoria. Uronocèle s. f. (T. G. Med.) Tumori formau


Vossènzia su propriu de bosu usau in num. de s' orina , uronocèle. Bonav.
ingr. l'Ol .
Uronologia s. f. (T. G. Med.) Trattau de
ostèi v e
s' orina, uronologìa. Bonav.
) (t. sp.) M. Vustèi.
Vostèti
Urorrèa s. f (T. G. Med.) scolu di orina,
Votài v. a. donai votu, votare, dar voto, urorrèa . Bonav.
suffragio, mandare a partito, ballottare. Po fai Ursa s. f sa femina de s'ursu, orsa.
votu, votare, e botare, far voto, o boto, pro Ursixeddu s. m. dim. orsicello.
metter per voto. Ursu s. m. quadrup, feroci, orso.
Votanti v. agg. e ancora sust. votante, votatore. Urzu, urza (t pop. ) M. ursu, ursa. Malada
Votàu, da part votato, mandato a partito. de s urzu propria de is cuaddus, bolsaggine.
Votaziòni s. f ballottazione. -

Usàbili agg. usabile, usativo.


Votivu, va agg. votivo, promesso per voto. Usài v. a. umperai, fai usu di alguna cosa,
Votu s. m. promissa fatta a Deus, voto, boto. usare, adoperare, adoprare, mettere in uso.
Po giudiziu in fai alguna elezioni, voto, suffra Usai astuzia, usare astuzia. Usai v. n. usare,
sgio. Donai su votu, render voto, dare il voto. costumare, avere in usanza, esser solito. Po
otu si narat ancora calisisiat signali promittiu praticai, usare, praticare.
o votu, chi si portat a Cresia, voto. lº, spezia Usanza s. f usanza , uso, consuetudine, co
º" giuramentu, voto. Po sa l" de votai , stume, abitudine, costumanza. Usanza intro
voto, ballotta. Sa scatuledda de is pedinas, bos dusia de nou, ma de pagu dura, andazzo,
solo, bossolotto. Operai po usanza, operare a stampa, senz”
Uragànu s. m. (t de s'usu) unu complessu applicazione.
de tempestadis, uracano, e uragano. Usafivu , va agg. M. usabili.
Uranogràfia s. f. (T. Gr. Didasc.) Descrizioni Usàu s. m. su costumau, uso, consuetudine,
de su Celu, uranografia. -
usato .
Uranologia s. f. (T. Gr. Didasc.) Trattau de Usàu, da part. usato, adoperato, posto, o
su Celu, uranologìa. Bonav. messo in uso. In signif neutr. usato, costuma
Uranometria, s. f. (T. Gr. Didasc.) Parti de to, avuto in usanza. In forza di agg. avvezzo,
s' Astronom. chi trattat de is Ecclissis, ura consueto, usitato, solito. Po umperau, usato ,
nometrìa. adoperato.
Uranoscòpia s. f. (T. Gr. Didasc.) Contem Uscradùra s. f. (t. r.) abbrostitura. M. ab
plazioni de su Celu, uranoscòpia. Bonav. bruschiadura.
Uranoscòpiu s. m. (T. Gr.) Strum. po osser Uscrài v. a. (t. r.) abbrustiare. M. abbru
vai su Celu, uranoscopio. Bonav. schiai
Urbanamenti avv. urbanamente, civilmente. Uscràu, da part. e agg. abbrostito. Cuaddu
Urbanidàdi s. f. (t de s'usu) Qivildadi, ur murtinu uscrau, cottu, oscuru, cobertu, cavallo
banità, civiltà, gentilezza. sauro fuocato, bruciato.
Urbànu, na agg (t. de s'usu) Qivili, urbano, Usoricida s. m. uccisori de sa mulleri, us
eivile, gentile. soricìda .
Urdi s. m. peddi cosida po usu de portai Ustiòni s. f. (T. Lat. Chimic. e Chirurgicu )
latti, soru, binu ec. otre, otro. Pleniri s urdi S'abbruxai sa pezza, o redusiri in cinixu is
fig pleniri sa brenti de pappai, gonfiar l'otre. mistus, ustione.
far tempone. Urdi de binu si narat de unu im Ustòriu, ria agg. (t. de s'usu) Si narat de
briagoni, otre di vino. Urdi mannu, otraccio . sprigu concavu, o incavau, chi abbruxat, usto
º" imparai a nadai, gonfiotto.
Urdixeddu s. m. dim. otrello, otricello.
- rio, ardente.
Usu s. m. uso, usanza, consuetudine. Usu
Urèticu , ca agg (T. G. Med.) chi promovit patriu , de su paisu, uso, usanza patria. Fai
s' orina , uretico Bonav. diuretico. usu, far uso, usare. Essiri in usu, essere in
Uretra s. f. (T. G. Anatom.) Canali de s' ori uso, in voga. Usu fait lei, uso fa legge.
ma in is ominis, ilretra . Usuàli agg. usuale, ordinario.
Uretrotomia s. f. (T. G. Chirurg.) Tagliu de Usualidà di s. f. usualità.
s uretra in su mali de is perdas, uretrotomìa. Usucapiòni s f (T. Legal in usu) acqistu
Bonav. de propriedadi fattu po prescrizioni, e in vigori
Urgenti v. agg. (t. de s'usu) chi no suffrit de pacificu possessu, usucapione. -

dilazioni, chi premit , urgente. Casu urgenti, d" v. n. (T. lat. usau intre is Legalis)
caso urgente. Acquistai una propriedadi po prescrizioni, e
Urgènzia s. f (t. de s'usu) Negessidadi, possessioni pacifica po su spaziu de legittimu
urgenza, necessità . º" usucapire. - - -

Urna s. f urna. Po vasu de teniri aqua, chi sucàpiu, pia part de usucapiri, acqistau
comunementi si narat burgna po corruzioni, ur po usucapioni, usucatto.
na, giarra. Urna sepulcrali, urna sepolcrale, Usufruttu s. m. usufrutto.
arca, monumento da depositarvi un morto. Urna Usufruttuai v. n. gosai, teniri s'usufruttu,
de is funeralis, arca dei funerali. Po spezia de usufruttare, usufruttuare.
vasu, de undi parit chi bessant flammas, chi Usufruttuaria s. f sa chi tenit s'usufruttu,
si ponit in is facciadas de is domus e Cresias usufruttuaria. -

po ornamentu, pira, urna. Usufruttuàriu s. m. Su chi tenit s'usufruttu,


Urnixedda s. f. dim. urnetta . Usufruttuario.
E e e e 2
603 USU VUS

Usufruttuan, da part. usufruttuate. -- Vusignoria; Vostra Signora, e Vosgnoria.


Usura s. f interessu ingiustu, usura. Usura Vustèi (t. sp.) Ella, Vcsignorìa, e Vossi
de usura, anatocismo. T. Legal Fai, o donai gnoria.
a usura, usureggiare, fare usura, dare ad usura.
Donau a usura, usureggiato, dato ad usura.
Usurài, usurau ec. donai, o domau a usura. Z
Mi. usura.
Usuràju. M. usureri: Zscana, ma agg troncativo, diaceiuòlo .
Usurariu, ria agg. chi contènit usura, usu Ferru zaccadinu, ferro crudo, ferro vetrino.
rajo, usurario, ria. Linnanini zaccadina, legname troncativo. Traar
Usurèri s. m. (t. sp.) usurajo, feneratore, tendu de linnanini, chi no si struncat, ma si
usuriere. sperrat, si zaccat, e facilmenti s' aberit, legname,
Usurpadòri, rav. m. e f. (T. de s'usu) usur che schianta, che si ſende, legname diacciuolo,
patore, trice. - - -
ssile, scissile.
Usurpài v. a. (t. de s'usu) Occupai ingiu Zaccadira s. f apertura, fessura, rottura,
stamenti s' allenu, usurpare. schiantatura, schianto, e stianto. Po sperra
Usurpamentu s. m. usurpamento. dura, o crepadura de muru, pelo, fessura. Pe
Usurpativamenti avv. usurpativamente . - - zaccaduras, o sperraduras, chi benint in is mur
Usurpàu, da part detentu, occupau ingiu rus , e taliorta in is cimingionis, setole. Pozac
stamenti, usurpato. chidu, o romuriu improvvisu, scoppio, schian
- Usurpazionedda s. f. dim, usurpazioncella. to, fracasso. M. zacchidu. Zaccadura di ossus,
Usurpaziòni s. f possessioni ingiusta, usur chi provvènit de malada, crepito, crepolio d'ossa,
pazione. - - - - -
Zaccài v. a. spervai, aberriri, fendere, aprire,
Uterinu, na agg. uterino, isterico Ernia ute schiantare, spaccare, romper con violenza. Zac
rina, isterocèle, ernia uterina. Doloris uteri cai v. n. si narat de su strepitu de is armas de
nus, isteralgia. Fradis uterinus, o de una pro fogu, bombas ec. scoppiare. Po su zaccai de
pria mamma, e de diversu babbu, fratelli ute sa linna frisca in su fogu, crosciare, scoppiet
rini. Furori uterinu, maladia propria de is tare, crepitare, fare scoppietti. Zaccai de rab
feminas, sa quali in is ominis si narat priapi bia, de invidia, scoppiar di rabbia, d'invidia.
smu, furore uterino, ninfomanìa -
Po su strepitai de su tronu, scoppiare. Zac
Uteru s. m. utero . Uteru virginali, utero, caisì n. p. aberririsi, aprirsi, fendersi, scop
chiostro, claustro verginale. Incisioni de s'ute piare, spaccarsi, schiantarsi Po crepai de
ru, isterotomìa. grassesa, schiappare. Po crepai simplementi,
Utili s. m. utile, utilità, profitto, vantaggio. crepare. Mi sentu zaccai is ossus, mi sento un
Donai utili, apportar utile. crepolio d' ossa, mi crepitano le ossa. Zaccai
Utili agg. utile, giovevole. -
un ossu, su propriu, che cascai un ossu in sa
Utilidadi s. f utilità, pro, comodo, giova pezza de pappai, ammaccare un osso .
mento, lucro, vantaggio. Zaccamenti s. m. scoppiamento , schianta
Utilizzai v. n bogai utili, utilizzare, trarre mento, scoppiatura, fessura, spaccamento. Zac
utile. Utilizzaisì, approfittarsi. In signif att. camentu di ossus, crepolio d' ossa. -

utilare, giovare, recar utile. Zaccarràda s. f scoppiata. Zaccarrada de


Utilmenti avv. utilmente. tronu, scoppio di tuono, schianto, croscio.
Utilòsu , sa agg vantaggioso, giovevole. - Zaccarradentis s. m. (t. r.) colpu cun sa
Uvea s. f. (T. Anatom.) Una de is tunicas manti donati asutta de sa barba po pistai sa
de s” ogu , uvea. -
lingua intreis dentis, sommommo, sommommolo.
Vulcanicu, ca agg. de vulcanu , vulcanico. Zaccarradòri v. m. scoppiante . Po zaccar
Vulcànu s. f. logu chi vomitat fogu, vulcano. rosti . M.
Vulgàda s. f. Sa Biblia Sacra tradusia de Zaccarradura s. f scoppiettata. Zaccarradura
a Ebrèu in latinu de S. Gironi, Vulgata. cun is dentis, scrosciata.
Vulgari s. m. (t de s usu) Lingua currenti Zaccarrai v. n. scoppiare, far fracasso,
de su paisu, volgare, vulgare. romore. M. zaccai. Po su strepitai, chi fait su
Vulgari agg. de su vulgu, volgare, comu pani friscu mazziendiddu , scrosciare, sgr soe
nale, e vulgare, feriale, triviale: .. chiare. Zaccarrai cun is dentis v. a. scrosciare.
Vulgaridadi s. f volgarità, trivialità. Zaccarrai su pisu de is fruttas, stiacciare i nòc
Vulgarisài ec. M. vulgarizzai. - -- cioli delle frutte. Po su strepitai de su ſegu
Vulgarismu s m. Manera de su vulgu, idio tenendu in grandus flammas, ruggli are. Po su
tismo, volgaresino, popolarità - - strepitai de su tronu, rugghiare. -

vulgarizzadòr v. m. Traduttori, volgarizza Zaccarràu , da part. scoppiato. Po zaccarrau,


tore, traduttore. cun is dentis, stiacciato coi denti.
Vulgarizzài v a trasladai scritturas in lingua Zaccarredda sf (t. b dd pron. ingl.) si
vulgari, o viventi, volgarizzare, tradurre in narat de persona seccanti e importuna, sec
volgare . -
caggine. Po persona abbetiosa, e traversa,
alterco.
Vulgarizzamentu s. m. volgarizzamento -
Vulgarizzau, da part volgarizzato. Zaccarreddu, dda agg. M. abbetiosu, impor
V ulgarmenti avv. volgarmente, vulgarmente, tunu.
eomunemente, ferialmente, trivialmente. Vulgar Zaccarrinu , na agg (t. b.) M. zaccarrosu
menti, in lingua vulgari, volgarmente, in lin Zaccarròsu, sa agg si narat di ordinaria de
gua volgare. su pani beni cottu, chi solit zaccarra pappea
Vulgu s. m (t. lat.) Populacciu, volgo, plebe, diddu : pani zaccarrosu, pane sgretoloso, che
popolaccio. sgretola, che seroscia.
ZAC, ve zEC 609

Zaccarru s. m. (t. b.) M. zaccarrada. Lecca, e secca s f logu, aundi si battit sa


Zaccàu, da part. abertu , sperrau, aperto, muncda, zecca. Zecca (t. logudor.) M. car
orepolato, fesso, schiantato, spaccato. Trattendu danca. Direttori de zecca, zecchiere, zecchiero.
de sparu di armas de fogu, scoppiato. Trattendu Zecchèri s. m. direttori de zecca. M. zecca.
de su strepitu de sa linna frisca abbruxendu, Zecchinu s. m. zecchino.
chc ha fatto scoppietti M. su verbu. Muru zac Zeghedàdi (t. sp.) M. zurpedadi.
eau, chi portat ſiladura, abertura, muro cre Zegu , ga (t. sp.) M. zurpu .
polato, incrinato, screpolato, che ha fatto pelo. Zeladòri v. m. e ra f (z dulci) zelatore,
Zaccàu , da agg. M. zaccosu . trice.
Zacchideddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) Zelài v. n. (z dulci) zelare, avere zelo.
scoppietto. Zelamina. M. lottoni .
Zàcchidu s. m. scoppio, scoppiamento. M. Zelantementi avv. (z dulci ) zelantemente.
saccarrada. Zacchidu di ossus, crepolio d' ossa. Zelanti v. agg. (z dulci) zelante.
Zaccòsu, sa agg (t. r.) stizzoso. M. felosu . Zelàu, da part. (z dulci) zelato.
Zaccu s. m. (t. b. ) M. feli, rabbia . Zella. M. cella.
Zaffaranài, zaffaranàu ec. M. zafferanai ec. Zelòsu, sa agg (z dulci) zeloso. M. zelanti.
Zaffaranòni. M. zafferanomi. Zelu s. m. (z dulci) zelo.
Zaffaranu. M. zafferanu. Zenit s. m. T. Astronom. (z dulci) Punta
Zafferanài v. a. cundiri , o coloriri cun zaf immaginariu verticali de su celu oppostu a su
feranu, condire, conciare, e colorire collo zaf Nadir, zenit, punto verticale.
ferano. - Zerga s. f. (t. r.) de cerga sp.) In ispagnola
Zafferanau , da part. condito, conciato, o co significat pannu grussu, o tela no ancora scruada.
lorito collo zafferano. In is biddas però dd' usant po indicai su vestua
Zafferanòni s. m. zaffrone, gruogo, zafferano riu de sa serbitudini già pattuiti, e solit essiri de
bastardo, o salvatico. (Carthamus tinctorius. simili roba ordinaria, vestiario della servitù .
V. Targ.) -
Zerpeddèri s. m. volat. gheppio, accertello.
Zafferànu s. m. zafferano. (Crocus sativus Zerra s. f spezia di espulsioni aspra, chi
officinalis Linn.) Zaſſeranu burdu . M. zaflera bessit in sa cutis, volatica, empetiggine, impe
noni. S' ena, o su filettu de su zaſſeranu, tiggine, serpigne.
aglietto, stane. Zafferanu de is Indias, urcuma. Zerriadòri v. m. gridatore, gridante, vocife
Zaffiru s. m. spezia de gemma, zaffiro. rante. Zerriadori, chi fait confusioni, strepitadori,
Zanni s. m. buffoni de cummedia, zanni. schiamazzatore.
Zappariglia s. f. tabaccu po fai sturrudai, Zerriài v. a. (de chirriar sp.) chiamare. Zer
zappariglia . - riai a sei, chiamare a se. Zerriai po testimongiu,
Zapuleddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) concerello. chiamare in testimonio. Po gitài, zerriai, gitai
Zàpulu s. m. stracciu becciu o de l nu o de in giudiziu, chiamare, citare in giudizio. Po
lana, cencio. Zapulus pl. roba beccia, cenci. nomenai, eliggiri, chiamare, eleggere, nominare.
Muntoni de zapulus, cenceria. Circadori de Zerriai po gridai v. a. e n. gridare. Zerriai ag
zapulus, cenciajuolo. Colpu de zapulu, cenciata. giudu, o aggiutoriu, gridare accorrº uomo, chia
Limpiai unu vasu cun zapulu po ſainci atera mar soccorso. Zerriai a nomini, vocitare, chia
tinta, accenciare. No teniri zapulu de una cosa, mare a nome. Zerriai a unu sutta boxi, soc
o nienti, non verne cencio. Dognia zapulu bo chiamare. Zerriai fortementi, ghettai gridus,
lit intrai in lissia, si narat de ficchettu, ogni gridare a tutto potere, stridere, strillare, mct
cencio vuol entrare in bucato, cioè ve:vic intro ier urli, strida, clamori. Zerriai foras o a ſo
mettersi in ciò, che non gli appartiene. No ras, evocare. Spratnaisì zerriendu, strangolarsi,
sciri unu zapulu, o una papparra de lezioni, sfiatarsi gridando. Zerrai de nou, richiamare.
non saper di lezione una boccicata, non sa Zerriai a contus, chiamare a conti Zerriai a
perne un'acca. Pipìa de zapulu, bàmbola, regorta, chiamare a raccolta. Zerriai fendu con
bamboccio, bambocciotto, pappàtola. Po arro fusioni, schiamazzare.
gu, chi si ponit po acconciai bistiri segau, top Zerriamentu s. m. chiamamento. Po gridai,
pa. Ghettai zapulus a unu bistiri becciu , rat gridamento, gridata. Po avvisu a boxi. M. zerriu.
toppare, rabberciare, racconeiare una veste, Zerriàu, da part. chiamato, citato, eletto, co
metterle delle toppe. Po arrogu becciu de pannu, minato, chiamato a nome, che ha messo grida,
brandello, brano, drappello. urti. M. su verbu. Zerriau de nou, richiamato.
Zara erb. M. auzzara. Zerrieddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) pitica
Zaràca s. f. giovine. M. picinna. gridu, gridetto.
Zarachìa s. f (t. r.) Multitudini de genti gio Zèrriu s. m. chiamata. Po elezioni, chiamata,
vana, giovanaglia. elezione, nomina, nominazione. Po gridu, gri
Zaracu s. n. giovine. M. picinnu . Zaracu de data, grido, grido, clamore, urlo, Po zerrin,
buttega, fattorino. Po picciocu piticu de but altu, e scrillittu, strillo. Po avvisu a boxi, chia
tega, garzone di bottega. Po zaracu de respet mata, chiamo. Ghettai unu zerriu a unu, av
tu, chi traballat in buttega a contu de peizus visaiddu, fare una chiamata ad uno, avvisarlo.
de faina, marangone. Curriri a is izzerrius, accorrere alle grida. lnsur
Zàviu s. m. (t. r.) spruzzo. dai a zerrius, abbuccinare, assordar colle grida.
Zaulài, zaulàu ec. (t. r.) M. baulai. Zerròsu, sa agg. chi portat zerras, impetigginoso
Zaulamentu (t. r.) M. baulamentu . Meloni zerrosu (t. r.) meloni scrittu, recciau,
Zàulu (t. r.) M. bàulu . popone retato.
Zavorra s. f. (T. Marinar.) zavorra. Zeru s. m. (z dulci) signali aritmeticu, zero.
Zavorrài v. a. (T. Marinar.) poniri sa zavorra Po nienti; balit unu zeru, vale un zero, un
Ma su naviu, zavorrare . nulla, un jota,
610 ZET av ZIG

Zeta s. f (z dulci) s'ultima littera de s'alfa similis, zigzag, sinuosità, tortuosità. Arruga de
betu, zeta, pl. le zete. - - -
medas i" strada tortuosa. -

Zeugma s. f. (T. G.) connessioni. Figura Zigomàticu s. m. (T. G. Anatom. ) ossu de


gramaticali, zeugma; , . - -
sa barra superiori unìu a su craniu, zigomatico.
Zèurra s. f. (t. r.) pilloni, o cimixedda noa, Zimarra s f (t. ital. già in usu). M. aciamarra.
chi bogat una planta, aglietto, germoglio, messa, Zimborieddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) cu
pollone, germe, - - -
poletta, cupolino.
Zeurradùra s. f germinazione, germogliamento: Zimbòriu s. m. (t. sp.) cupola. Zimboriu a
Zeurràiv. n. (t r.) germogliare, mandar fuori lanterna, cupola a pergamena, o a lanterna.
germogli, germinare, pullulare, metter germe, o Zimitarra s. f (z dulci) spezia di arma, sei
mi farra .
Imettere assolut. M. pillonai. ..
Zeurrau, da part. germogliato, pullulato, Zimologia s. f. (T. G. Chim.) trattau de sa
germinato, messo, che ha cavato germe . M. fermentazioni, zimologìa. Bonav.
pillonau. -
Zimosimetru s. m. (T. G. Chim. ) strum. po
zeurredda s. f. (t. r. dd pron. ingl.) pol mesurai su gradu de calori de sa fermentazioni,
zimosimetro. Bonav.
'loncello. - - - - - -

Zia s. f zia. Su nomini de zia si solit donai Zimotecnia s. f. (T. G. Chim.) trattau de sa
ancora a is ferninas plebeas anzianas de is biddas, fermentazioni, zimotecnìa.
villana vecchia, contadina anziana: Zia de su Zimozimetru . M. zimosimetru,
farri, villana, che vende semolino d'orzo. Zingorra s f anguidda sa prus pitica, ci
Zibellinu s. m. animali simili a sa marta, riuòla, anguilla paglietana, ciecolina.
aibellino. - ---
Zingulu s. m. cordoni, cun su quali su Sa
Zibettu s. m. animali feroci simili a sa gattu, cerdotu si cingit s alba, cordiglio.
zibetto . -
Zinibri s. m. arb. (de ginebre cat. o de zi
Ziccheddu s. m. dim. (dd pron. ingl) pa nebro cast.) ginepro. (Juniperus communis.
gheddu, o pagu, si usat pois cºsas liquidas, Linn.) Zinibri burdu, frutici, o siat matixedda,
candu si dimandat a biri, centellino, zinzino. f" bastardo. Su fruttu, chi naraus arrul
Portamì, o donamì unu ziccheddu di aqua, oni, coccole. Padenti, o boscu de zinibris,
recatemi, o datemi un pochettino, un pochetto, gineprayo -

o un poco d' acqua. A ziccheddu a ziccheddu , Zinniga s. f cambu de sa planta de su giun


a bucconi a bucconi, a sorso a sorso, a sor cu, e serbit a fai cabbias po pillonis, grettola,
settini, a zinzini. Biri a ziccheddu a ziccheddu, giunco spinoso. -

bere a zinzini, zinzinare. Zinnigràxu s. m. logu plenu de zinnigas, o


Zicchirriadura s. f M zicchirriamentu. de plantas de giuncu, giuncaja, giuncheto
Zicchirriài v. n su sonai, chi fait su linnamini, spinoso -

is armas, o ateras ferramentas frigadas impari, Zinzulu s. m. arb. giùggiolo. (Zizyphus vul
cigolare, scricchiolare, stridere. Sa roda peus de garis. V. Targ ) Su fruttu, giùggiola. Colori
su carru zicchirriat, prov. su peus si fait prus de zinzulu , giuggiolino.
intendiri, fant prus strepitº, la più cattº ruota Zipiri (t. r.) M. romaninu.
del carro sempre cigola. Zicchieria is dentis in Zipula s. f fritella. (de zipula ae latinu de
su mediu evu . V. Macri al suo Dizionario.
signif att. digrignare i denti, ringhiº, stºpic
ciarli, strider co denti. Fig, lamentaisi. M. Zipuledda s f dim (dd pron. ingl.) fritel
Zicchirriamentu s. m. cigolamento. - - -
letta, fritellina, fritelluzza.
Zicchirriàu, da part cigolato. Chi hatzicchir Zipulèra s. f. donna, che fa fritelle a vendere.
riau is dentis, che ha digrignato i denti. Po Zira s. f sa natura de is vitellus, mascus, e
lamentau. M. angionis, verga, natura, nervo.
Zicchirriu s m. cigolio, scricchiolata, stridìo, Zirarbu, ba agg (t. r.) si narat de bois e
stridore. Zicchirriu de dentis, stridor di denti. de cuaddus, chi portant una mancia bianca
Zicchirriu de porta, de carru, cigolio di porta, acanta, o a ingiriu de sa natùra o in sa pancia,
di carro. Po qòèscia, lamentu. M balzano alla natura, o alla pancia.
Ziccorrài, ziccorràu ec M. azziccorrai. Zirimonia, zirimonièri ec. M. cirimonia ec.
Ziccorròsu, sa agg si narat de su pani meda Ziringoneddu s. m. dim. (dd pron. ingl.)
eottu, e similis, sgretoloso, che sgretola. lombricuzzo, lombrichetto .
Zichiria s. f. erba, aneto. (Anethuin graveo Ziringòni s. m. bremi de terra, làmbrico.
lens. Linn.) - Ziriòlu (t logudor.) M. arratapignata.
Ziddàna s. f. (t. r. burlescu) Si usat po fri Zirixeddu s. m. dim. z dulci. (dd pron. ingl.)
dura forti, agghiadamento: M. fridura. orcino, orciuolo, orcioletto, piccola giarra.
Ziddicca s f umori, chi colat de is ogus, Ziri ziri (t. r.) fai su ziri ziri, fai beniri gana
cispa, cacca d'occhi, (dd pron. ingl.) - - di alguna cosa, invogliare, stuzzicar l' appetito,
Ziddicchèsa s. f. (dd pron. ingl.) cisposità, far venir la voglia. Su biri is aterus pappai fait
Z"di) cispità, ". - su ziri ziri ancoras a mei, il veder gli altri a
Ziddiccòsu, sa agg (dd pron. ingl.) cispardo, mangiare eccita anche a me l'appetito.
cisposo, cispicoso, caccoloso. - Zirònia s. f z dulci, nerbo, frusta. Arropai
Zi. s. m. pl. spezia de turta, o turroni, cun zironia, nerbare, percuoter con nerbo.
chi si fait cun ciciri pistau e cottu cun saba, Zironiàda s. f z da" colpu donau cun zi
ovv. cun mendula pistada e meli cottu, usau ronia, nerbata, nervata. Donai sa zironiada a
ancora in ltalia, e tambeni di ateras maneras, unu po castigu, dar la frusta col nerbo, dare
copeta. uno scarico, un carpiccio di nerbate.
Zighizaghi s. m. t. de s usu o esprimiri gi Zironiedda s. f dim. z dulci (dd pron. ingl.) si
rus e garronadas di arrugas, e camminus, e nerborino, nervetto. - -
ZIR ZOP 6 R

Zirriga s. f ( 1 r.) su brenixeddu, chi ge Zoppeddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)
nerat sa musca in sa pezza crua in tempus zoppetto.
de calori , cacchioni. Plenu de zirriga, cac Zoppiai v. n. zoppicare, zoppeggiare. M. az
chfonoso. zoppiai .
Zirrigòsu, sa " (t. r.) cacchionoso, Zoppixeddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)
Ziru s. m. z dulci, orcio Targ. giarra. zoppettino.
Zitài, zitàu ec. M. citai ec. Zoppi zoppi, zoppicone, e zoppiconi. Andai
Zittàdi, zittadinu ec. M. cittadi ec. º" , andar zoppiconi, o zoppicando.
Ziu s. m. zio. Ziu maternu, avuncolo. Ziu Zoppu, pa agg zoppo, zoppicante, ranco. Po
de nuxi, de castangia ec. villano, che vende defettosu, zoppicante, zoppo, mancante, difet
noci, o venditor di noci, di castagne ec. toso. Mincidiu zoppu, chi facilmenti si scobèrit,
Zivèra s. f strum. de piccaperderi, (de ci bugìa zoppa. Versu zoppu, mancanti in is sil
viere fr.) barella, o barella a braccia. Portai labas, verso zoppo. Chini abitat cund' unu zoppu,
perda cun sa zivera, barellare, trasportar sassi a cabu de s'annu est zoppu e mesu prov. chi
con barella. unu imitat is costuminis de cun chini trattat
Zivina s. f. (t. r.) aqnedda, chi proit casi a frequenti, a chi usa col zoppo, gli se ne
gutta a gutta, spruzzaglia M. rosina: appicca, chi dorme co cani, si leva colle pulci.
Zivina s. f. e in is biddas crabiòla, linnamini Camminai a pei zoppu, o cund' unu pei alzau,
de sterriri in su cuaddu armau po coberriri sa su propriu di andai a peincareddu, andare a
teulada, panconcello, travicello ; e capretta calzoppo. M. peincareddu. Su camminai de
d' albero. Lastr. Sterriri e clavai is zivinas de pressi de is zoppus, rancare, ranchettare.
una teulada, far la panconcellatura, assettare e Zorbamenti avv. goffamente, ignorantemente.
inchiodare i panconcelli. Zorbedàdi s. f ignoranza, balordaggine, bes
Zivinadùra s. f. (t. r.) proiri a zivinadura, saggine, gofferia, M. tonterìa.
lamicare. M. zivinai. Zorbixeddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.)
Zivinài v. impers. (t. r.) proiri a stiddius goffotto, ignorantello. -

piticus e casi a gutta a gutta, lanicare, piovig Zorbu, ba agg. bovu, ignoranti, tontu, ba
ginare, spruzzolare, stillare, pioviscolare. M. lordo, goffo, ignorante. M tontu. -

TOSli la l . . -
Zubbadòri v. m. e ra f zombatore, zombo
Zivanàu, da part spruzzolato, stillato. latore, trice. M. arropadori.
Ziv inedda s. f (t. r.) dd pron. ingl. spruz Zubbadùra s. f. zombatura, zambolatura.
zoio M rosinedda. Zubbài v. a. arropai, zombare, zornbolare,
Zizzania s. f propriamenti est su lullu, chi dar delle busse. Nota. » E' chiaro, che la nostra
nascit intre is lovis, e delus abbruxat, loglio, voce zubbai con tutti i suoi derivati usata ge
zizzania. Po discordia. Metaf. M. neralmente anche ne contadi è una delle innume
Zodda (t. r.) nonna. Pigai una zodda, una revoli voci rimasteci da Pisani nel loro lungo go
mardina, imbriagaisi. M. zonca. verno dell'Isola nostra. » M. arropai, e azzubbai.
Zodiacàli agg (T. Astronom.) zodiacale: Zubbàu, da part. arropau, zombato, zombo
Zodiacu s. n. (T. Astronom. ) circu de is lato. M. arropau .
animalis, o signalis celestis, chi segat s Equa Zubbu s. m. (t. b.) zubbu di aqua. M. pou.
dori, e toccat is Tropicus, zodiaco. - Zuccàda s. f. (t. b.) propriamenti attu scum
Zòilu s. m. criticu maledicu, zoilo. postu, chi procedit de ira, o de malu umori.
Zona sf fascia, zona , fascia. Segundu is Zuccadas, movidas de maccu, maniere, o azioni
Cosmografus zonas si narant is cincu partis, chi da pazzo. Po trasportu de collera, trasporto
dividint sa superficie de sa terra po distin d'ira. Po reprensioni forti, fai una zuccada a
ghiri is paisus calentis, fridus e temperaus, unu, fare un invettiva, un acre riprensione
zona torrida, frida, e temperada, zona torrida, ad it/ao .

fredda, e temperata. Zuccài v. n. (t. b.) cumenzai. Zuccai a nai


Zonca s. f. pilloni notturnu , assiuòlo. Pigai mali, cominciare a sparlare. Zuccai a prangiri,
sa zonca prov. imbriagaisì, prender l'orso, pi cominciare a piagnere. M. cumenzai. ln is loiddas
liar la monna. - -
si usat ancora po partiri de logu, porsi in viag
Zonni (t. r.) M. spartu s. m. gio. No hant a zuccai innantis, de nosaterus,
Zoòſitu s. m. (T. G.) si narat de is corpus, non partiranno prima di noi. A ita ora sei:
chi tenint de planta, e di animali comente is zuccaus, o partius? a che ora siete partiti?
ispongias, zoofito, piantanimale. -
Si zuccant a abbetiai, se cominciano a con
Zoofòricu, ca agg. (T. G.) columna zooforica, traddire.
ehi rappresentat sa figura di algunu animali, Zuccarèra s. f. zuccheriera.
colonna zooforica. Zuccàu, da part. cominciato, partito. M.
Zoografia s. f. (T. G. Didasc.) descrizioni de is su verbu.
animalis, zoografia, Zuccheràu, da agg. inzuccherato, zuccherato.
Zoolatria s. f (T. G. Didasc.) adorazioni di M. inzuccherau.
animalis, zoolatrìa, Zuccherèri s. m. mercanti, chi bendit aus
Zoologia s. f. (T. G, Didasc.) trattau de is cheru, zuccheraio. -

animalis, zoologìa. Bonav, Zuccherinu, na agg. zuccherino:


Zootomìa s. f. (T. G. Didasc.) anatomia deis Zuccheròsu, sa agg. dulci, zuccheroso.
sorpus de is animalis brutus, zootomia. Zùccheru s. m. M. zuccuru.
Zopissa s. f. (T. Med.) pixi rasigada de is Zucconai ec. M. azzucconai ec.
bastimentus, sa quali ammesturada cun cera, e Zuccòni (t. b.) M. zucculittu.
purgada cun sali marinu tenit sa virtudi de Zucculittu s. m. singhiozzo. Teniri su suºr
saldai is gliagas, zopissa. littu, singhiozzare.
612 ZUC ZUM

Ziicculu. M. zucculittu. Zumbettu, tta agg dim. gobbetto, gobbiccio.


Zùccuru s. m. zucchero. Zuccaru candidn, Zùmburu s. m. gobba, gobbo, scrigno. Trat
zucchero candì, o candito. Zuccuru ordinariu tendu de muru, chi bessendu foras de su lenzu
no ancora raffinau, zucchero rottame. Zuccuru fait brenti, corpo. Custu muru fait zum buiu,
in pani, zucchero in pane. Zuccuru reali, su prus questo muro fa corpo. In ateru sensu, proni
raffinau, zucchero di più cotte. Essiri una pista nenza, rialto.
de zuccuru fig. si narat de persona amabili e Zumburùdu, da agg gobbo, scrignuto. Mura
affettuosa, essere amabile, affettuoso, benigno. zumburudu, chi ſait brenti, muro, che fa corpo.
Essiri de zuccuru, essiri dulci, esser di zucchero, Zumiadùra s. f. z dulci. M zumiu.
dolce, gradevole, saporito. Clarificai su zuccuru, Zuniài v. n. z dulci (de zumi ar sp.) fischiare,
chiarire, raffinar lo zucchero. Issu est totu zuc zufolare. Mi zumiant is origas, mi ziſolano gli
euru, egli sputa zucchero, è spirante dolcezza. orecchi. Po su zumiai de is abis, de su mu
Zuccuru mascavàu, o prusprestu moscavau ar schittu, e de is pillonis in s aria, rontare, ron
rubiastu, moscavada bigia rossiccia. Moscavau zare, far rombo, o ronzo. Po su zumiai de su
nieddu, moscavada bigia nera. V. Mattiol. bentu forti, rugghiare. Si est bentu e lati, frul
Zudda s. ſ. setola. lare, fischiare. Po su zumiai de sa Pe da scap
Zuddòsu, sa agg. setoloso, setoluto, setoso: pada de sa frunda, o de sa balla bessida de su
Zueddia s. f volat. (t. r. dd pron. ingl.) cannoni, sibilare, fischiare, frullare, ronzare
M. zurulia. far grave sibilo, o frullo. Po su zuniai conti
Zugàda s. f. (t. b.) colpu de manu donau a nuau de su tronu, o de su fogu, chi stat te
su zugu, collata. -

nendu, rugghiare. Ti depint essiri zuiniadas is


Zughèra (t. r.) zugu de sa camisa M zugu. origas, poita s'est fueddau meda de tui, gli
Zughittu s. m. dim, collaretto, collarino. ore chi ti de 'l'ono aver zufolato, perchè si è
Zughixeddu s. m. dim. (dd pron. ingl.) zugu parlato molto di te.
piticu, colli ino: -
Zutniamentu s. m. z dulci, zufolamento. M.
Zugu s. m. (de jugulum fatta s apocope) ZllIl ltl.

eollo. Zugu de bucciucca, s' in ccadura, collo, Zumianti v. agg. ſrul'inte, rigghiante.
imboccatura della vessica. Zugº di ampudda, Zumiùu, da part. z dulci, che ha prodotto
collo di ampolla, di guastada . Zugu longu di fullo, ronzio, rombo, ronzo, sibilo.
ampudda, lucciuolo. Zugu de ca sa, colla Ziiniu s. m. z dulci (de zumbido sp.) fischio
retto, o goletta della camicia. Ci dia de zugu sibilo, rom o, rosso, rosio, zufolo. Zimin, o
suttili, cavallo scarico di collo. Abbarrai, o stai ammuinu di origas, bucinamento, zufolamento
a zugu scobertu, stare scollacciato, golaio. d'orecchi. M. ammuinu. Zumiu de bentus con
Afferrai a su zugu a unu, prender uso per col trarius, ruggio, e ruggio.
lare, scagliarsi addosso. Segui su ztgt a unu Zunchiài v. n. propriamenti su dolirisì, o su
o delittu, spiccar la testa dal 'sisto ad uno, qúesciais de is parturientis, o de persona ma
º" su ad
zugu a unu fig arruinaild , fare il
uno, rovinarlo, tracollarlo. Po
lºdia in sentiri doloris, o mala gara, nicchiare,
tracollo dolorºsi, chiocciare, rammaricarsi. Zunchiai de
segai su zugu cun colpu, rompere il collo. Se su cani podolori, o po allegria, mugolare.
saisì su zugu, capitai mali, rompersi il collo, Ziinchiu s. m. nicchiamento, rammarico, il
e pitar male, rovinarsi, tracollarsi Omini de chiocciare di chi si sente male. Zunchiu de cani,
zugu curzu, brachitrachelo. Bonav. Tirai su zugu mt golìo.
a is caboniscus, tirare il collo ai polli. Stirai Zuncònài v. n. M. azzucconai.
su zugu ſig. impiccai, impiccare. Faisì stirai sa Zurfuracia. M. Zulfurada.
zagu, farsi impiccare. Stendiai su zugu, di Zurfuràti, da. M. zulfurau.
stendere, allungare il collo. Zugu, o bana de Zurſin'èra. M. zulfurera.
sa mardi, collo della matrice. Portai su zugu Zurfureu ea. M. zulfureu.
trottu, fai s' ipocrita, fare il collo torto, far Zurfuru. Mi. zulfuru.
i ipocrita. Zugu de frascu, o de impagliada, Zurliu s. m. volat. zurſiu de terra, chiurlo.
e lio, canna di fiasco. Vasu, o ampudda de Zurpamenti avv. ciecamente, alla cieca. Po
zugu strintu e bucca larga, va o col collo stroz inconsideradamenti, ciecamente, inconsiderata
zatojo, ampolla strozzata. Zugu de cannoni mente .
di artiglieria, collare. De zugu longu, collilungo. Zurpedàdi s. f cecità, orbità.
Zugu trottu, torcicollo, gabbaddeo, ipocrita, Zurpittu, tta agg. dim. (dd pron. ingl.)
Mola de zugu, cannone del collo. Zurpixeddu, da) ciecolino .
Zuinài v. n. (t. r.) zuinu ec. su zunchiai de Zurpu, pa agg cieco, orio. Fig. zurpu de
su cani po dolori, guaire. M. cani. Po su gridai passioni, cieco di passione. Amori zurpu, amor.
de su pºrcu, grugna e, grugnire. Po su zerriai cieco. Obbedienzia zurpa, pronta, obiedienza
de su lioni, e de su sirboni, ruggire, rugghiare. cieca Bastonadas de zurpus prov. donadas senza
Zainu s. m. boxi de su porcu, grugnito. Po piedadi, bastonate, mazzate da ciechi. Intestina
sa boxi de su lioni, e de su sirboni, ruggito, zurpu su primu de is intestinus grussus serrau
rugghio. - in su ſini, intestino cieco. A sa zurpa avv. alla
Zulfuràda s. f fumu de zulfuru, zolfatura. cieca. Giudicai a sa zurpa, giudicare alla cieca.
Zuifuràu, da agg. zolforato, solforato. Zurru (t. r.) M. ciùrru.
Zulfurèra s. f minerali de zulfuru, zolfatara, Zurrulu. M. zurſu.
solfonaria, solfanaria, cava di zolfo. Zurrundeddu (dd pron. ingl.) M. arrata
Zulfureu, ea agg. M. sulfureu. pignata .
Zùlfuru s. m. zolfo. Zulfuru virgini, chi est zuruhe s. f volat. nibbio.
lucidu, zoſo vergine, vivo, o lagrima di zolzo.
-
6 I3

A P P E N D I C E -

CHE CONTIENE LE voci oMMESSE PER IsvisTA


NEL CORPO DELL' OPERA

Non è da maravigliarsi, che un dizionario di una favella ora per la prima volta condotta a regole
ed a sistema sia mancante di voci. Di un tal difetto non si scorgono scevri i vocabolari delle altre
lingue i più purgati ed accresciuti. Il gran dizionario ital-francese di Alberti anche dopo la settima
edizione si vede soggetto a simili vacui. In esso finora si desidera rinvenire non poche voci
ommesse, che quà si rapportano a notizia di tutti: Acclimatizzare, gronomico, ſgronomo, Are'ia,
Calzoppo, Corredino, Deputato sust. Diamantajo, Economizzare, Gregna, 3/atricino, Piumetta ,
Polsino da camicia, Provvisoriamente, Provvisorio , Sourrare, Solino, Soneria, Statare, Svernat, jo,
Tostato, Trincetto, ed altre innumerevoli.

A AFF

Amrº avv. (t. r.) Segundu s” usu comunu chi bolit fai totu, affannone, faccendiere, fac
si usat in logu de pusti cras, dopo dimani. M. cendone, appaltone. Po ſicchettu. M.
barigau . -
Affrongiài v. a. (t. r.) donai a pappai a is
Abbumbadùra s. f. Sa buffadura de sa pasta animalis scomu, ramus ſi iscus di arburis, nu
fermentada, livito, il levitare, o rigonfiar trire, pascere il bestiame di frasche, di vette
della pasta. - fresche - - -

Abbumbài v. n. s'elevaisì, e buſſaisì de sa Affundài v. a. Po poniri su fundu a carrada


pasta fermentada, e similis, levitare, lievitare, e similis. Affundai una carrada, mettere aggiº
rigonfiare, levare in capo, rilevarsi. Cumenzai stare il fondo ad una botte. (V. enfoncer ſi )
a abbumbai a pettus ſig cresciri a pettus, si Aggiustài sa coſa, concluìri is isponsalis, cous
narat de giovana arribada già a sa pubertadi, chiudere lo sponsalizio.
cominciare a rilevarsi il petto, a crescere, a Aggiustamentu de coja, conclusione di spon
tumideggiare. salizio, promessa fatta di futuro matrimonio.
Abili po medas cosas, abile a più cose, da Agrumài. M. aggrumai.
basto e da sella. Aili s. m. (t. r.) sorta di serraglio per tenere
Aca s. f (di hacca sp.) cavallo di mezza rinchiusi i capretti.
taglia. Aca de portanti, chinèa. Ajòni s. m. (T. de Messaju) Questo ordigno
Acacia s. f planta esotica, acacia, gaggia è come un mezzo cercine fatto di pelle, e fa
d' Egitto. sciato con istriscie di cuoio, che si attacca al
Accamingiòni. M. camingioni. giogo, per dove entra la estremità dell' aratro,
Accancioffai v. a. (t. b.) Si usat ſig. po af e del timone del carro, e si ferma con una
fasciai, conſundiri, e ammesturai senz' ordini, stecca di legno detta Cardiga;
affastellare, confondere, mescolar senz' ordine. Alas de collettu, le falde d' un cojetto.
Accàppius de finis, chi serbint po usu mo Alasòni t. r. M. ajoni.
mentaneu, brache. , Albanèsa s. f compagnia di sonatori di stro
Accrostài y a donai crosta a algunus pappais menti bellici. Po su cuncertu de is istrumentus,
a forza de fogu in modu, chi bengant arru concerto di stromenti bellici.
biastus: Accrostai una turta, rosolare una torta. Ammatài v. a. (T. Marinar.) contrariu de
Po incrostai. M. -
smatai. Forniri di arburis, di antenna ec. unu
Accrostàu, da part. rosolato. naviu, barca ec. guarnire un naviglio d' alberi,
Achetta s. f dim. di aca (de haquilla sp.) d'antenna ec. alberarlo, piantare in esso gli
cavallo di terza taglia. Achetta de portanti, alberi. -

piccola chinèa. -
Ammatàu da part. alberto.
A chittaisì v. n. p (de s” acquitter fr.) Donai Ammelài v. a. Ammelai una carrada, aca
su primu corpu a sa boccia o biglia in su giogu baidda de pleniri, abboccare una botte.
de su bigliardu, achittarsi, pigliar l achitio. Amm.ischinaisì v. r. (t. b.) faisì su meschinu,
Achittàu, da part achittito, che ha pigliato lamentaisì de teniri pagu ancorachì siat bene
l' achitto, stanti, pigolare, rammaricarsi, fare il pigolone,
Achittu s. m. (t fr. in usu) Su primu corpu, dolersi d'aver poco sebbene abbia assai.
chi si donat a sa biglia in su giogu de su bi Andaindi si anima a unu, spasimai de su di
gliardu , achitto. -
sigiu di alguna cosa, trambasciar di desiderio.
Affòru s. m. (t. sp.) il prezzo del grano, che a Andànas de unu vascellu; po is ordinis de is
tenore del prescritto nelle Regie Prammatiche si cannonis, ordini de cannoni. Pois partis lateralis,
fissa annualmente, onde i Feudatari, ed altri fianchi del vascello. Sparai un andana intera,
sappiano, a qual ragione debbano esigere in da tirare una bordata, una fiancata.
naro da vassalli quei dritti, che non poterono Angiadina s. f su tempus di angiai is les li ss
corrispondere in natura. figliatura. In forza di agg Brebei ai gialita,
Affroddiri s. m. Chi s'intrigatin donnia cosa, ecora fig
pecora figlia ticcia. F f f f -

/
6l4 AOR. BAR

A orvettài. M. orvettai. de parapettus formau de listronis, chi sustènint


Apparottu s. m. Fai apparottu si narat de sa is balausirus, e si poni in susu de sa scala in
bardùffula, chi candu si tirat po girai, ferit in algunas do mus, cancello di balaustri , o para
terra de costau e no ballat, far cappellaccio. petto di balaustri posto in cima alle scale sul
Appresorgia. M. presorgia, pavimento.
Appugnigosài v. a arropai a punnigosus, gº Battiàri s. m. Po s'amministrazioni de su Sa
rontolare. M. su verbu in su Corp. des Opera. cramentu de su battismu , amministrazione del
Aqua dulci ammesturada cun aqua de mari, Sacramento del Battesimo. Regalu de dinai ,
dolegna . chi in is battiaris ghettant is Pardinus a sa pic
Aquardentèri s. m. distillatore, e venditor d' ciocalla, doni che i Padrini gittano alla ragaz
acquavite. zaglia, come pure i Principi gittano al popolo.
Arcùsa s. f sorta di stagnata, o utello di lata V. Missilia voce lat.
con beccuccio, per gettar olio alle lucerne. Battifondu s. m. combattimento letterario, che
Arèga s. f. (T. de Messaju) Si narat de certus fanno gli scolari di gramatica.
muntonis perlongaus de lori spallau, monte bis Berritta de corrus, o de puntas. M. barritta
luºgo di grano, d' orzo, o di paglia, Si su in su corp. de s Op.
in antoni est fattu a massa tunda, mucchio. Biaròni s. m. (T. de Piccap. calce allungata
Armas de Deus espress, rust., s” intendono i con poca sabbia.
Sigramenti, che si amministrano agli infermi di Bilocaisì v. n. p. e bislocaisì, propriamente è
malattia grave. il trovarsi a un tempo in due luoghi diversi, il
Arrèulas. M. reulas. che non può accadere, che per miracolo. Po
Arrèxini. M. rexini. smeraisì . M.
Arrogu . M. zorroigu, -
Bittula s. f. " r.) cuffia di tela, che usano
Arròliu s. m. Sorta di giuoco da ragazzi di alcune donne di contado.
strada . Bittulèri s. m. (t. r.) rivendigliolo di mer
Arrùcas . M. rucas . -
canziuole, -

Artiàda s. f. (t. r.) una posta de tessingiu, Boèta s. f. ( de Boite fr. chi significat vasittu
chi tirat de su surbiu finas a su lizzu, com po diversus usus) Nosaterus dd' usaus po una
pito di tessuto. spezia de vasittu de gliauna, o de cartoni,
Assurcài, e assulcai v. a. fai surcus, assol o de folla de plumbu cun paperi po usu de
care, solcare, far solchi. tabaccu, vasetto, o bossolo da tabacco.
Attaceiadòri v. m. criticadori, appuntatore, Boi marinu , bue marino .
critico, censore, giosatore. Bolanti, e volanti s. m. M. volanti.
Attacciài v. a. criticai, appuntare, biasimare, Boliggiu s. m. (T. de Piscad.) sorta di pe.
glosare, apporre, trovare a ridire, dar un mal scagione, che si fa con una barca, e coll' ajuto
senso, tacciare, imputare. di quattro uomini per tirar la rete aia barca.
Attacciàu, da part. appuntato, tacciato, Bòliu . M. buliu.
censitrato. -

Bòo s. m. (t. fr.) Spezia de bastimentu, boot.


Attrincerài po arringherai: M. -
Borcionittus . M. burcionittus.
Avariau, da agg. (t. r.) Si usat ſig. po per Bresca asciutta senza meli, fiale. Si est plena
soma de conca lebia, e casi toccada de scatula, de meli, favo di mele. Is gellixeddas aund est
sciocco, leggiere, volabile, di poca levatura. su meli , cellette, celline.
Averiàa, da agg.
co: (t. r.) M. avariau in s ap Brevettài v. a. (t. fr.) donai su brevettu de
pendici . un offiziu, o impleu a unu , dare ad uno il
brevetto d' un impiego, provvederlo del rescritto
del Re.
B Brevettàu, da part. e agg. che ha ottenuto il
brevetto o rescritto del Re.
Ballandia arrubiu, chi si generat in Brevettu s. m. rescrittu, chi donat su Principi
s'aqua de gisterra, pulce acquatica. po alguna grazia, o impleu, brevetto, rescritto.
Bacina. M. bassina in su corp. de s' Op.. Brich s. m. spezia del bastimentu de gherra,
Baddadòri v. m. Po ballarinu. M. Po su spi brich . Voce dell' uso .
goni de ferru de porta, o portoni, chi postu in Brigada s. f. (T. de Piscad.) Pescagione,
su taccu, o rana girat, e abèrit cun facilidadi, che da nostri Pescatori si fa coll' aiuto di otto
arpione mobile dello stipite d una porta. uomini, e quattro barche, in mezzo alle quali
i" s. f. Vasu, aundi si pigat su bagnu, vien racchiusa la rete colla pesca. Po is aterus
tinozza, o tino da bagnarsi, e anche bagno. significaus, M. brigada in su corpus de s' opera.
(V. Baignoire fr.) Bruncili s. m. murrali de funi, chi si ponit a
Balanzòni s. m. accr. balanza manna, e pro su cuaddu a susu de su nasu, mt: scritò la
priamenti pesu de chintari o portit, o no su Buffa s. f. Pinnica buffada po ornamentu de
recipienti de ramini, o de ferru fattu a reccia, bestiri, falpalà, fregio a pieghe gonfie. M. boc
staderone. º cia, e bocciadura in su corp. de s Op.
Balaustrài v. a. adornai de balaustrus, or Bigliu s. m. (T. de Piscadori) Su ventriculu
nare di balaustri . r

de is piscis de limu, ventricolo del grongo, an


Balla, o lomburu de cera, de nì ec. palla di guille, e simili.
cera, di neve ec. Bulbàu (t. r.) M. pabauli. -

Banda militari, compagnìa, o banda di mu Burcionittus s. m plur. spezia de musas. M.


sici militari. Po su cungertu de is istrumentus, musas. Burcionittus de mola, o de cuadolu de car
" , concerto di stromenti militari. rettoni, bastetti. V. dell' uso, piccoli basti da collo.
arandàu s. m. (de Baraudal t. sp.) Spezia Bùrgia (T. Ollastinu .) M. pindu.
-
-
se
BUR CAP v 6I5

Burrida s. f gattuccio di mare marinato, o si donat a sa cunfittura, camicia, anici in


colla salsa d'aceto. Si però in logu de gattu camicia .
de mari sa burrida fessit de mussòla, o descrit Cappeddu de corrus espress. bascia, a tres
ta, mustelo marinato, o ferraccia marinata . puntas, cappello trifido, a tre punte Cappeddu
Bussolanti s. m. (t. de s'usu) Titulu de Fa de lambiccu, cappello, antenitorio. (V. chapiteau
miliari de su Papa, chi assistita sa portantina, fr.) Cappeddu, o perdixi si narat in is biddas
Bussolante. sa fura de lori siccata messau occultamenti in
Buttàda s. f la quantità del legname, che si su campu, metafor. cappello, cioè ruba di liade
richiede per congegnare una botte. secche falciate di nascosto nel campo.
Buttafògu s. m. Bussa de cartoni plena de Capponàda s. f insalata accomodata con le
muscapias e trichitrachis, chi allùit a su fini de salumi ulive conce e galette immollate con olio,
s artifiziu, cartoccio ripieno di razzi di fuoco e aceto . -

artifiziato . Cappottàju s. m. Maestro di cappotti.


Buttu s. m. (T. de Fusteri ec.) Su pezzu de Cappottu serenicu, cappotto zagorà con 7
roda de carru, e de carrozza, aundi incasciant dolce. (T di Fabbrica) Cappottu de piccinnati,
is rajus de sa roda, mozzo . cappotto di fioretto di Spagna.
Buzzellu s. m. (T. Marinar.) Spezia de ta Carcina, calce. Corpu de carcina, misura di
liora cun algunas rodeddas, chi serbit in is dieci cantari di calcina. -

i". po calai, e alzai a susu cosas de Cardaxu de gisterra, est su fossu tundu in
pesu, bozzello, o bozzello di ghindazzo. forma de cardaxu in su fundu de is gisterras a
lumbu de sa bucca de piscai, aundi reposat su
i" de s'aqua, chi proit, pozza, e segundu
C algunus Architettus, piscina della cisterna.
Carraxài v. a. (t. r.) carrabusai, ghettaisì ctta
Cair. paradòra, chi si parat po cassai pil impetu appizzus di algunu. M. imbistiri. Car
lonis, ritrosa s. f e gabbia ritrosa agg. raxai de terra M. sutterrai. -

Càbidu de muccadori, de trattabuccu ec. Carraxàu, da part. M. imbistu.


e occa, lembo. CarràXu s. m. (t. r.) pesu, incomodu, pese,
Cabizzàna s. f (t. cat.) spezia de mesu tidili incomodo, fastidio, gravezza di cura, di noia.
formau de unu saccu, chi usant is bastascius po Carriadròxa s. f. (T. de Messaju) pertia de
arrimai su carrigu de grandu pesu, capezzale. sermentu plena di ogns de fruttu, tralcio oc
V. Torra Diz. Cat chiuto, o pieno di occhi a frutto,
Cabudiàna s. f. (t. r.) Sa prima pertia de su Carrubba s. f. fig. si narat di omini avaru ,
sermentti, chi portat s'ogu a fruttu, cacchio, tignàmica, spizzeca, mignata, scorticapidocchi.
primo tralcio M. sermentu, e pudoni. Po is aterus significaus. M carrubba in su corpus
Cabuzzellu s. m. polpo marinato. de s'opera. Carrubba mirant ancora in al guins
Cadalettu s. m. (t. r.) spandimento di varie logus a unu carru senza rodas po trasportai
cose in terra, come di frutte, paglia, fieno ec. perda ec. chi is bois strascinant po terra, traino
Po abbundanzia. M. A cadalettu avv. sparzina di legno tirato da buoi strascinandolo per terra.
damenti, sparsamente, in maniera sparsa. Cascaròni giogu de cartas simili in totu a su
Cadinu de preta, stuoia di canne fesse Targ. giogu dell' ombre, ma in logu de si giogai in
M. lossia. tres, si giogat in quattrº, su quali forsis est su
Cadira po usu de is cirimonias de Prelau, quadrigliu italianu, quadriglio, quartiglio, giuoco
faldistorio. M. faldistoriu in su Corp. de s Op. d'ombre fra quattro. Fai cascaroni in camisa,
Calacàsu (t. r.) M. maniposa in su Corp. fai una incamisada, fare il giuoco senza lasciar
des Op. -
carta del monte.
Calamàndria s. f. Si usat fig. po preizza M. Casu a sali a manu, usau in algunus logºs
Cambaràu, da agg. Trattendu de sindria. cacio salato con sal trito senza porlo in
Sindria cambarada, cocomero celluloso. Po is salamoja.
aterus significaus. M. cambarau in su corpus Catri s. m. (de Catre sp. M. Dizion Sp de
des Op. s' Accademia, e Dizion. Nou Sp-Franz.) letto di
Cambòni s. m. Spezia de reparu de limnamini parata fornito di cortine. -

«un virdiera, chi si ponit in s' abertura de is Cerotèri. M. bantaxeri.


arcovas, bussola d' alcovo. Ciapài v. a. (T. de Fusteri) serrai linnamini
Campàna de sa cappa paramentu sacerdotali, a suttili, segar legname sottilmente,
o de su pluviali, spallino del piviale. M. cappa Ciapau, da part. serrau a suttili. Taula cia
in s'appendice. - pada, tavola segata sottilmente. - -

Canali plenu. M. teulada in s” appendice. Ciavetta s. f. (T. de Fusteri) stecca, chiavetta


Candelàzzu s. m. (t. r.) legno secco sbucciato, di legno, o di ferro per fermar chechessìa.
o senza scorza, -
Circinài casiddas di abis (t. r.) segai is ca
Cannonau s. m. sorta d' uva, e di vino. siddus M. casiddu in su Corp. de s Op. Po
Cantonèra s. f Logu po alloggiai passaggeris, cincinai. M.
chi s' incontrat de trettu in trettu in is stradonis, Cixiriliànu s. m. (t. r.) M. trigu de Indias
alloggio, locanda. Cocciulàju s. m. pescatore, e venditor di
Cantonèris s m. pl uomini prezzolati e de arselle.
stinati a riattar le frane e divallamenti dello Coccoròni s. m. (T. Ollastinu) Corpus de
stradone, e tenerlo in buono stato. figura tunda, lomburu, o balla di alguna cosa
Cappa, po pluviali, piviale. Sa campana, ch' Coccoroni de cera, palla di cera. Coccoroni de
est su pezzu sciortu pendenti de mesu palas, nì, palla di neve. Coccoroni de casu friscº M.
spallino del piviale. Cappa de zuccheru, chi cuccu in su Corp. de s Op. -

F f f f 2
646 COF CHA

Coſſu (T. Ollast.) M. sepultura. Cuaddittn de linna attacca a sta mura po


Cojau una sola borta, monogamo. M. mone poniri sa lucerna, lucerniere.
gamu in su Corp. de s Op. - - Cugudda s. f .T. de Barbara) Croxu spi
Coidànas s. f plur. Ormamentu, chi consistit nosi de sa castauga. Mi griscioni in su corp.
in duus mazzus, o marreddas de finixeddas de s Cap.
curzas inflocchittadas di arrogheddus de drappu
de varius coloris, chi is Carradoris nostrus po
gala solint attaccai a is ordinagus accanta de is l I)
origas de is bois candu portant genti a carri
scobertu, o a tracca a alguna festa, gala delle D.ssa s.
turca .
m. daga turca, o tanta di daga
redini de' buoi. Ordinagus adornaus de coida
nas, redini di carro ornate di gala . Davantéris . M. devanteris.
Colaſèxi s. m. spezia di ordingiu po spremiri De chi, e dechì avv. M. depustis.
sa ſexi, torciſ ccio, e torcifcciolo. I)ega avv. (t. r.) M. de chi
Concàli s. m Concali malu si narat de sus Deganu s. m. Titulu de dignidadi ecclesia
gettu bizzarru, fantasticu, e de cerbeddu leliu, stica, Decano .
M. cerbeddèra. Concalis de porcu, le due parti Deghinu s; m. dritto feudale, che si paga per
della testa del porco divisa in mezzo. la pastura de porci.
Conchemailu s m. O siat cotica de mallu, Deiuiu , e indennàu, da agg (t. r.) Si narat
insettu, chi si generat in s aq'la de gisterra, di animalis magangiaus, e malisanus, afatuccio,
su quali presentat sa figura de unu maccio malsano, tristanzuolo.
neddu, specie di dafnia. (V. Muller alla Classe Dentis di algunus istrumentus, dentelli.
degli Entomostracei). Deposai unu accusau de delittu. M. contestai.
Contestài una liti, contestare una lite. Con Devanteris s. m. pl. Is alas di ananti de una
testai unu reu, notificaiddi su carrigu, conte vachina, o de casacca ec. le falde, i quarti
stare, intimare, notificare il corico all' accu d' avanti d un sortio, d una casaeca ee.
sato prºfiggendogli tempo per difendersi. Digiùnu : Segai su digiunu, sdigiunare. M.
Contraccorpu s. m. intoppu, contraccolpo, giaungiu in su Corp. de s” Op.
rimbalzo. Degniassantu s. m. Sa festa de totus Santus,
Cordonèras s. f. pl. (t. r.) M. coidanas. Ognissanti. Po su mesi de Dogniassanta, no
vembre.
Corpu de carcina. M. carcina in s'appendice.
Corpus de guardia, corpo di guardia.
Corriarxu s. m. (t. r.) corria sittili de peddi,
chi si usat po cosiri lorus e sabatas in logu de \ E
spagu , coreggiuola. -

Corriòlu s. m. (t. r ) Festas de corriolu, Enea s. m. le foglie verdi di li' asfòdilo.


così chiamansi quelle feste per lo più rurali , I risèru. M. heriseru in su corp. de s” Op.
in cui i festaioli, e direttori di esse con graziosa l'iscrementu nieddu de is intestinus de su fe
liberalità dispensano a tutti i concorrenti anche tu, meconio.
forastieri certa quantità di pane, di carne cru
da , e pasta da minestra.
Corriòni s. m. corria de carrozza, tirella.
Coru de mola . M. mola in s appendice.
Costas de sedazzu, i cerchi dello staccio. Filia di ollu, logu aundi si molit s olia,
Costituìri una reu . M. contestai. fattojo.
Craba s. f strum. po sullevai cosas de grandu Facci po facci avv. a riscontro, all'incontro,
pesu. Capra. T. di Meccanica. Po grui. M. Facci posa parti plana de unu pezzu de perda
Craminai t. r. M. sgraminai. laurau, o de linnamini applanan, il piano d'
Cresura, siepe. Cresura serrada a spina, una pietra sgrossata, o di legname appiallato,
siepe imprunata . Serrai a spina sa cresura a Cantoni de quattru faccis, cantone quadrato,
imprunar la siepe. -
di quattro piani.
Cricca de sangrai, saetta a molla per salassare. Facciòla t, r. M. maschera. -

Crieddu s. m. Nomini genericu, chi cumpren Faizzoni s. m. t. r. Purgadura de sa fa, mons


dit furriottus de portellittus, gancittus, spigonis diglia di fave.
de ferru, e similis, cun is qualis si tancant, e Farra, farina. Fai sa farra, abburattare, cer
s assegurant is portas, serrame degli usci , e nere la farina dalla crusca.
delle imposte delle finestre. Fasca s. f. (t. r.) M. pannizzu in su corpus
Crismèras s. f pl. vasetti del crisma, e dell' de s opera. Fasca de sola ti r. tira de sola
Olio Santo. ampla cantu una sola de sabata po fai sabatas,
Crispèsu s. m. (t. r ), Bastoneddu cun tres striscia di suola per fare scarpe.
puntas po usu de murigai sa minestra in sa pin Fazzoni t. r. M. perdifà.
giada, frugone. Pollin. - Feròsu, sa agg. afatuccio, tristanzuòlo, mal
sano .
Crivellài v. a. (T. in usu de is Magasineris
de trigu) Passai su trigu in su crivellu , ch' est Fianda po minestra: varias sunt is calidadis,
unu strum. perlongau tessiu de filu ferru, cri Fregula, sentolella. Findeus, venmicelli. Ta
vellare. gliarinus, tagliatelli. Andarious, pisus, gintil
Crivellàu, da part. crivellato. las, pibireddu ec. semolini di pasta. -

Crivellu s. m. (T. Ital. in usu de is Magasi Fiandèri. M. vianderi.


neris de trigu) Est unu strum, tessiu de filu Filadrixi. M. filadòra.
ferru, crivello da magazzina. Filatròta s f anguidda di arriu, chi sa flu
E IL GEM 6 l?

minada trasportat a su stamiu e a mari, an Gemellas s f pl. sorta di mangiare fatto di


guilla fiumale, fluviale. polenta, farina e zucchero.
Filàu s. m. t. r. Rezza dº piscai trota e an Gemellu s. m. (t. ital. in usu) nasciu cund
guidda in is arrius, rete pescar ne fiumi. un ateru in su propriu partu, gemello.
Filauzìa s. f. (T. Gr.) Amori de sei e totu , Ghignòn s. m. contraggeniu. Teniri ghiguòa
tl2 la , a unu, aver dell'avversione ad uno.
Filongiàna s. f. M. filadora. Ghilisòni (t. r.) M. olioni. -

Filòngiu s. m. Po s' azioni de filai, filatura. Giabò s. m. (t. fr. in usu) ornamentu attac
Po sa materia filada, il filato. cau a s abertura de una camisola, gala ner
Filu brau (t. r.) filo di Napoli. Filu de lettata, o merletto di una camicia (M. iabot fr.)
marcai biancheria, filo da far pontiscritti. Giannittài. M. aggiannittai in su Corp. de
Fittianamenti avv. (t. r.) assiduamente, fre s Op.
quentemente. Gilandra s. f girandola. Gilandra de pani
Fittiànu, na agg (t. r.) assiduo, frequente. de saba, cocoi tundu in forma de roda, giran
Fogàja s. f fossu , aundi s' alluit fogu po dola, rocchio di pan di sapa. Gilandra de
abbruxai cristallu siccati, po scallai brunzu ec. floris, ghirlanda di fiori.
braciajuòla. Fogaja po fai carboni, carbonaja, Gilè s. m. Terminu de giogu de cartas. Si
cetìne. marat gilè candu si tenint in manus tres assus,
Fogàli s. m. spezia de suſfogamentu, o de o tres reis , o tres suttas ec. cricca.
sarragu, suffocamento. Ginìas s, f. pl. vino bianco fatto di più specie
Folacàsu (t. r.) M. maniposa. d'uva. e

Formas de perda, aundi si ghettant is me Gintillas (t. r.) sorta di epidemia delle pecore.
tallus iscallaus, pretelle. Giògu de su tres, sorta di giuoco, che si fa
Foxina s f (t. r.) rorada di aqua e deludu, in due con nove pietruzze per ciascuno su tre
andi s'imbruxinat su porcu, pozzànghera. M. quadrati disuguali.
fossu. Foxina de feuninas , M. foxilada. Foxina Giogulànu, ma agg, po burlanu M. Po ingio
o foxinada di ous, de castangia, e similis . gazzau, M.
foxinada . Giralettu. M. ingirialettu in su Corp. de s Op.
Foxinàda s. f. (t r ) Si narat de grandu Girò s. m. Axina niedda, de sa cali si fait
cantidadi di ous, de eastangia, e similis cosas unu binu squisitu e dulci, uva, e vino di Chianti.
postas a arrustiri in sa braxa, fucinata, sfu Giù s. m. coppia, o paio di buoi. » Nota:
Crºnata. la voce giù è troncata dalla latina jugum, che
Fracca. M. flacca . oltre il giogo di legno significa pure un paio di
Franella. M. flanella. buoi. V. il dizion. lat. »
Frasca e Si narat de picciocu, e pic Gliaunèri s. m. Maistu, chi traballat de gliàuna,
Fraschetta ) cioca pitica, frasca, fraschetta. Maestro di lata, Lalajo: Voce dell' uso
M. Francios. moderno.
Fregulàda s. f renescia ridicula di alguna Glòria s. f. Si usat ancora po indicai una
impresa po ignoranzia, chi naràus ancora frit spezia de butteghinu portatili, aundi si bendit
tada, e pisciarada, frittata, cacata. binu, ous cottus, pezza arrustida, pisci frittu,
Fròngia s. f. (t. r.) ramu friscu di arburi, ec. e talis butteghinus si solint plantai in is fe
ſ" Si su ramu est de sa coma de s' ar stas foras de populau, e in is festas ruralis,
uri, vetta. -
bettolina portatile, o da campagna .
Frontali po su velu, chi coberit su denanti Gragallu s. m. spezia de cugliera de corru
altari, paliotto, frontale. Po su croxu de su usada de is Pastoris in campagna, cucchiaio di
fronti de su boi, cuoio frontale del bue. corno. Po is aterus signif M. gragallu in su
Fulànu, ma agg su tali, sa tali, il tale, º" de s'opera. - - -

la tale. risu, sa agg. grigio. Marmuri gristi, cini


Furciddu (t. r.) misura, che si fa coll' in Mali, marmo grigio, o bigio .
dice e col pollice distesi a pugno chiuso. Po sa Grui s. f. Macchina po sullevai grandus pesus,
longaria de su pùinu cun su didu mannu alzau, grua , ". Po craba M.
sommesso . Si sa mesura si pigat distendendu Guardabì s. m. (t: guastu de su franzesu
su didu mannu e su didixeddu a manu aberta, Garde-habit) guarnacca. M. guardabì in su.
spanna. corpus de s'opera ,
Guàrdia de gabellas, cuddu, chi in certes
ostus arrestat sa roba de contrabbandu v. gr.
inu casu ollu tabaccu ec. stradiere. M, stra
doneri in s'append.
Gina po is misterius prus occultus de Guetèri s. m. Su chi fait is guetus, e artifi.
-

sa Corti, gabinetto. Segretus e gabinettu, se zius de fogu, artefice di razzi, lavorante di


greti di gabinetto. fuochi artificiali.
Galanza s. f. pietra di minerale, terra, o Guvernanta de partèra, guardadonna.
pietra metallica. - . .

Galanzìnu, ") agg. Si narat de su ferru zac


Galanzòsu, sa cadinu , crudo, vetrino M. l
I - - - - -

zacoadinu.
Gavardu, da agg Po bovu. M. Po confusu: Intantº (t, pop.) Si usat avverbialm.
Cumparriri i , bregungu, si narat de Fai is cosas a s'imbisti-imbistoni, comenti bessati
chini no hat manteniu su fueddu donau, rima bessit, far le cose all' avviluppata , sparpº
neroonfuso, vergognato. gliatamente. - -
613 IMB LAN

Imbùdu po strum. de terra cotta, chi arricit - Lantia po tassa de binu. M gottulu in su
s'aqua e dda portata sa cannonada, cappellina. corpus de s opera. Po lantia di oliu, lampada.
Incasciu de duus ossus unus impàri, uovolo, Su lantioneddu de sa lantia, o de lucerna, aundi
O su foras de s' incasciu, osso disovolato . ln s'infilat su luxingiu for nau o cund'uoti circhiglia
cascius de is dentis, celline, alvioli. de filu ferru cun arrogus de suru, o in forma
Incensadori s. nn. Su chi incensat in Cresia, de piticu aneddu de lottoni, o de gliauna, lu
turiferario. minello.
lnehimeraisì v. n. p. Ponirisi chimera, o ca Lanzai si usat ancora po donai ferida a balla
pricciu in conca, incapricciºsi ”. intestarsi , in ferire, colpire con palla da schioppo.
caparsi, incaponirsi, incocciarsi. Lanzau, da parti colpito con paiia.
Inchimerati, da part incapriccito, incaparbito, Lattanti s. m. e lattantis plur. (de laitanee
intestato, imbizzarrito. In " di agg attivo, fr.) Spezia de latti, chi portat su pisci mascu,
in tento . - co:nenti sa femmina " is ous, latte di pesce.
Inculacciu, da agg naticuto. Arengus de latti, chi portant lattantis, aringhe
Incitru s. m. (t r.) diligenza, cura, pensiero. di latte.
Pigaisì incuru, o cura di alguna cosa, metter Lea de sanguni, pezzo di sangue condensato.
cura, usar diligenza. No teniri incuru de cosa V. Francios nella voce Quajaron.
nisciuna, non tener conto, non curarsi di Lepa s. f Lepa mala si narat fig. di omini.
nulla . plenu de rusas, o trampas, mala seiarda, mala
- Indeman , da agg. (t. r.) M demau in lanuzza, mala zeppa.
s appendice Lepèri s. m. Su propriu de tramperi, imbod
Infilettài v. a reforzai, o accomodai cun fu dicheri, bindolo, bindolone, aggiratore, scaltro.
nixedda, chi naraus filettu, raccomodar con M imbusteri.
filetto Leva po partenza, levata, il partirsi. Tiru de
Infrusà da s. f. Donai un infrusada de cuaddu leva, tiro dº cannone, che annunzia la levata
a unu, ghettaiddi su cuaddu appizzus cun im d' un assedio, o la partenza d una nave.
peta, lanciarsi, scagliarsi, gettarsi impetuosa Lèura, zolla Su strum. po disfai is leuras,
mente col cavallo allo o ad uno. rullo . - -

Infrusài v. a Donai infrusada. M. infrusada. Leurai v. a. (t. r.) disfai is leuras, romper
Infirsada, infusai ec. Mi infrusada ec. le zolle col rullo.
lnghittiai v a Po furai. M. Po spingiri a Lissièra. M. sciaquadrixi.
corpi di unga muneda, o nuxedda in su giogu Lobu s. m. (t. r.) crobu de funi ec. laccio
de sa foraredda, chi faint is picciocus di arruga, di fune.
spigner coll'unghia dentro la buca non ta, o Lòmburu de cera, de nì ec. palla di cera,
nocciole. - di neve ec.
Ingrilliri v. n. Si narat de sa cibridda de Loriài v. a.t. r lacerare, sbranare, squarciare.
s'alli e similis, chi cunservaus in donna cu Lotteria s. f Bancu, aundi si tirant a sorti is
menzonta pillonai, germogliare, pullulare, talºre, billettus de su lottu, lotto. V. loterie fr.
metter gerne. M. inzeurrai. Ingrillirisi n. p. fig. Lottò s. m. Giogu de fortuna, chi si fait cun
essiri ingitati a sa lusciuria, aver la foia, esser cartinas plenas di abbacus dispostus in ordini,
fojoso, esser incitato alla libidine. -
lottò. Voce dell' uso moderno.
Ingrillin, da part pillonati, zenrran, germo Lottu s. m. lotto, polizza bengfiziata. -

gliato, pullulato, tollito. In forza di agg. allegro,


vivace, spiritoso. Fig. libidinoso, foſoso, chi è
in f ja. -
MI a

Innidu, da agg (t r.) penult brevi. Si narat


de baccas, brebeis ec. chi no hanti fatti mai Maroni, filaus, maccheroni di pasta filata.
ſetti, sodo, soda. Boscu innidu. M. innidu in Maida, e A s. f (tt. rr.) Spezia de cascitta po .
su corpus de s'opera. Maizzò la ) su prus de suru in forma de bar
Insaladèri s. nn. Su chi bendit s' insalada, zolu po usu de binnennai, e po poniri is brescas,
insalatajo. -
de mcli seghendu is casiddus, zana di sughero. .
Interinali agg (de interim lat.) Provvisionali, Malaccariu, rida agg. sparuto. -

provvisionale, provvisorio, ch è per modo di Malusànguni s. m. i sangumi in s appendice.


provvisione'. Mandiadroxa. M. pappadroxa. -

Interinalmenti avv. provvisionalmente, per ora, Mangiafrancu s. m scroccone. Biviri a man


per poco tempo, per modo di provvissione. M. giafrancu, scroccare, mangiare a bertolotto.
provvisoriamenti. Mannigu, e mannuga (tt. rr ) nazzittu de
Interinu, ma agg M. interinali. fustigalla sicca, o de cannittas de carcuri, o
nterrogai su reti, interrogare il reo. siat acia de poburomini, chi allata serbit de
lnterrògu s. m interrogatorio Interroga, chi lantioni a sa pobera genti, nazzetto di secca
si narat ancora interrogatoriu est su processu ticcia , o di cannucce di saracchio .
verbali, aundi sunti registradas is interrogazionis Manta de bailiu, de lettèra, e de tumula.
de su Giugi, e is respostas de s' accusati, inter M. velu in su corp. de s'op.
rogatorio. Mantuluda
Intrischiài v. a. (T. de Serradoris de limna
Mantulà da ) -

s. f. M. bussinada.
mini) Attrottiai is dentis de sa serra cun s in Manùbriu s. m. (t. de s'usu) maniga, ma
trischiadori, torcere i denti della sega colla nubrio, manovella. -

licciafuòla. º, -
Mardi s. f malada propria de is feminas,
Lacina s. f terra finissima, de sa quali si fain passione, o affezione isterica, mal di matrice.
sicheras, e aterus vasus, porcellana della China. Femina, chi patit sa unardi, donna matriciosa..
MAR MOF 619

Mardulinu s. m. sorta d' uva nera d' acino Moffa s. f. strum. chi si ponit in su murru a
tondo e duro. is animalis mussiadoris, musoliera.
Marfoddi agg m. e f. (t. r.) M trunconazzu. Mola s. f macina. Coru de mola si narat sa
Po pruppudu . M. perda di asutta, chi stat firma e immobili ,
Mari biu si narat a distinzioni de is istanius, fondo della macina. Sa tunica, o siat sa perda
chi format su mari, mar vivo. di appizzus, chi molendu g rat, coperchio della
Marietta s. f. (t. pop.) vezzo, carezza. Fai macina . V. Meule fr: in Alberti .
mariettas, far vezzi. Molàri (t. r.) M. casciali.
Marigòsus s. m. pl. dolci amaretti . Molinaju de molinu di olia. M. molinu in su
Marràcciu s. m. Strum. de ferru po agualai Corp. de s op.
is ungas a is cuaddus, sorta di trincetto con " sa guardia, montar la guardia. Mon
taglio grosso - che battuto col martello taglia l' tai una lama de spada, una relogiu , montare
unghia morta del cavallo. una lama, rimontare un orolo . Montai unu
Mascherònis de scupetta, le due gran fasce telargiu , metter su un telajo. -

di lama d' ottone, che connettono la cassa colla Monti de piedadi, o de succursu, chi si narat
canna dello schioppo. ancora monti granaticu, monte di soccorso in
Mascu de cannoni de scuppetta, culatta della grano. Monti nummariu, monte di soccorso in
canna da schioppo. danajo, monte nummario. (Nummario è voce
Masprestu (t. sp.) M. prusprestu. latina. )
Materazzu s. m. (t. r.) Crai de is travas, Motta s. f. stasoni, o tempus opportunu po
chiavetta delle pastoie . alguna cosa, maturezza, tempo proprio, oppor
Materiàli po imparai a scriri beni, modello tuno. Sa filla sua est in sa motta, o est a motta
per imparare a scriver bene, modello di calli de cojai, la sua figliuola è in istato, o in età
grafìa. - di esser maritata, è matura al maritaggio.
Màtula de casu (t. r.) M. fresa. S olia est in sa mellus motta de pappai, l' oliva
Mazzicruu , crùa agg, Pani mazzicrùu, pane, è matura, è buona da mangiare. Su binu est
che ha cruda la mollica. in sa motta sua, o in sa mellus motta de biri,
Mediànu preziu, prezzo medio del grano, che il vino è nella sua beva.
si desume d" vari prezzi avutisi nel mercato dei Muntài. M. montai . -

cereali, il quale si fissa, onde regolare i paga Murgu s. m. (t. r.) linnamini po serrai, le
menti in grano da farsi a Negozianti, che gname, o pancone da segare. -

previo contratto diedero anticipatamente i loro Muscapia s. f Guetu piticu senza bomba, chi
danari a villici . tenit su propriu motu de su burracciu, razzo di
Melàxi s. m. e in aterus logus zipula (tt. rr.) fuoco artifiziato. Algunus però sighendu su fran
Cobercu de suru , chi tappat is casiddus de is zesu Serpenteau ddi marant, serpentello, e ser
abis, turaccio degli alveari. pentino.
Mercèdis, manera famil. de torrai grazias, Mussòrgiu s. m. (T. de Pastori) Spezia de
grazia, vi ringrazio . grandu casiddu po usu de mulliri, secchione.
-Mercèi s. f. (t. sp.) Titulu de cortesia, chi
si usat in Ispagna e in Sardigna in logu de
Vusignoria, e de Vustei, Vosignoria, Ella. Po N
favori . M.
Mercuriàli s. f la Mercuriale. Questa voce Nari (t. r.) M. recada.
è autenticata dall'uso, per cui s'intende la Napu s. m. tassa de corru, chi usant is Pi
pubblicazion de prezzi avuti in piazza del frutti scadoris in barca, tazza di corno.
cereali, che fa la Intendenza " onde Nieddu de s'unga (t. r.) corona dell'unghia.
regolare i dritti della dogana da pagarsi da' Noda s. f. e nodas pl. (t. r ) stampus de is
Mercuriali, o sieno Mercatanti sì in caso di launeddas, buchi delle zampogne. Po picchiadas
esportazione, che d'introduzione. » Nota: La de sonu. M. picchiada. Po trassas e maneras.
voce sarda Mercuriali si conghiettura derivata M. in su Corp. de s Op.
da Mercurio, che secondo la Mitologia era un Nodu s. m. instinto, movimento naturale dell'
nume propizio al commercio, ed a Merca animale senza riflessione. Po presentimentu. M.
tanti, " uali in Roma egli era adorato , instintu .
ond' è che "o" chiamavali Mercuriales, i Nui de pillonis ec stormo d' uccelli ec.
Mercuriali , cioè i Mercatanti. Nuu de su gutturu, pomo d'Adamo, scuti
Meriàgu s. m. (T. de Pastori) Logu, aundi forme, tiròide. T. Anat.
is Pastoris passant su meigama cun su bestiamini
a s umbra e a su friscu, meriggio, ombra. Fai
su meriagu, meriggiare, stare meriggione, o
meriggiando, passare il meriggio all'ombra, al
fresco. M. ammeriai in su corpus de s'opera . Ora iosa s. m. lo spuntar del giorno.
Mesina s. f botticella bislunga, o sia barile A s' obbrescidroxu, sul far " giorno.
da portar olio a cavallo, la cui tenuta è di Obiga. M. nassa.
otto quartane. Oghiànu: pigaisì s'oghianu, prendersi il Sole.
Mezanellus. M. mesanellus in su Corp de s'op. Ollu de mazzamini, su grassu attaccau a is
Migiàna s. f o portamigiana, uscio interno budellus de is animalis, stràgolo.
della scala, che sbocca nel pian terreno. Ollu Santu, Estrema Unzione, Olio Santo.
Miliziànu s. m. (t. fr.) soldato di milizia. Ollustinci (t. r.) Ollu bogau de su lostincu
Mirringhenga (t. b.) M. marietta. Po can fruttu de sa moddizzi, o chessa, olio delle coc
donga. M. - -
cole del lentisco.
625 OR A PIC
-

Ora bona, congratulazione. Donai s” ora bona Piccinnàu s. m. spezia de pannu po fai cap
a unu, congratularsi, rallegrarsi con uno dette pottus, fioretto di Spagna, e di Vapoli.
sue felicità. (Felicitazione è franzesismo) Piccirellu s. m. petronciana bollita e poi con
Orbeseidroxu M. chbrescidro su in s'appendice. dita colla salsa d'olio, aceto, aglio, e pomidoro.
Orl èsciri. M. obbresciri in sit Corp des Op. Pilardedda s. f. noce vomica.
Orchestografia s. f. (T Gr.) Arti e descrizioni Pilloncu de s' ossu, membrana suttilissima,
de su ballu, Orchestografia chi bestit s'ossu, periostio . M. membrana in
Ordinanza s. m Sordau deputau po varias su Corp. de s op. Pilloncu de s'ou, pellicola,
commissionis, Ordinanza. tunica , membrana dell'uovo.
Orgonèa e orgoèna s. f. (tt. rr.) gorgozza. M. Pilu, pelo. Pilus de intru de su nasu ,
gorgonea. vibrissi . T. Lat.
Orinài a gutta a gutta, stranguriare Pimpirinalla s. f cantidadi de pimpirinas,
Orvettài v. a. (T. de Cassadori) Circai sa minuzzaglia, quantità di briciole,
fera sighendu s'arrastu, aormare. Pipa : Pigai pipa ſig. pigai maletta. M. ma
Orica s. f Su propriu, che Boèta. M. boèta. letta in su Corp. de s op.
s: Nota. Orzìca è voce derivata da Orza Spagn. Piringnu s. m. dim. peruzza.
che significa vaso, della cui voce Orzìca è di Pisentinu , o pisantinu s. m. Tela de linu
minutivo; ed il Vocabolario Spagn. di Valbuena spigada, tela lina spigata, fatta a spighe.
alla voce lat. urceolus fa corrispondere Orzuòla, l'istilòsu, sa agg. M. pistulosu in su Corp.
vasetto, orciuolo. de s op. -

Pisu di azzas (t. r.) M. piseddu in su Corp.


de s” op. -

Piubiu (t. r.) Fai piubiu . M. ziriziri.


Picciafiti (t. r.) forfecchia. M. cugurra.
Piana s. f. (T. de Piccaper ) Una de is Pizzigajòlu s. m. (t. r.) mercantuzzo, riven
duas partis de una teulada a duas aquas, una digliolo di mercanziuole. Po regatteri, chi
pendice, o fianco del tetto, la parte di un'acqua. bendit casu, salamini, e similis cosas de pap
Mesu pagnada, mezzo fianco, il quarto d' un pai, pizzicàgnolo, pizzicaròlo. Po regatteri, o
tetto. Teulada a duas pagnadas. M. teulada in regattera di erbas fruttas ec. rivendigliolo, ri
s'appendice. vendugliola d' erbe, di frutte cc.
Paias a soli, a bacio. Logu palas a soli, Pizzu po pertia, o cambu de inferriri in atera
sito a bacìo. planta, marza. Pizzu de sermentu po plantai,
Palma de Pàssiu, la palma, che portano i magliuolo, M. pizzu in su Corp. de s op.
Cantori della Passione nella Domenica delle Plantòni po ramu di arburi segau in is duas
Palme . estremidadis po ddu plantai, glaia, falea.
Panciàda s. f corpacciata, mangiata eccedente. Pli un bus de rezza " piscai, piomi i, piombini.
Po panciada di aqua, eccessiva leita d'acqua, Polàca s. f. Bastimentu de carrigu, polàcra.
Pardula s. f spezia de fogazzedda de casu Ponti forniau di algunas perdas roannas po
friscu postu in pillu de pasta, est fatta a pizzus, stas a distanzia de unu passu po passai un ar
e si coit in forru , schiacciatina, o schiacciata riu , passatoio. -

di cacio fresco fatta a merletti. (V. Francios. Presòrgia s. f sorta d' uva nera d' acino
alla voce quesadillas. ) bislungo l uona per mangiare. º

Pasca: Mala pasca tengas , spezia de impre Prinòsigu , ga agg (t. r.) Fagili a primaisì,
cazioni, ti venga il canchero, ti nasca la can permaloso. - -

ciò la . Prorogài unu reu, faiddi su primu interrogu


Pastetta s. f Spezia de cola fatta de farina (t de s'usu legali) M. interrogai in s'appendice.
cun aqua, o de imbidoni cottu po attaccai va Provvisoria: enti avv. (T. in usu a is Curialis)
rias cosas, colla di pasta. provvisoriamente, per modo di provvisione. ( V.
Patatucca s. f Spezia de bestiri, Patatucca. provisoirement fr.) -

T. dell' uso moderno . -


Provvisòriu, ria agg (T. in usn a is Curialis)
Pèigas s. f. pl (t. r.) M. calculas in su Corp. provvisorio. Sentenzia provvisoria, sentenza
de s Op. - provvisoria. V. provisoire fr.
Pellegrina s. f Spezia de pastranu cun capi Provvista po viaggiu, viatico, provvista per
glia, chi coberit is palas, a su quali s'est viaggio. -

domau forsis su nomini de pellegrina po sa si Prumus de rezza. M. plumbus.


milanza de su bestiri de is Pellegrinus, pastrano Puccus. M. cambaras .
a sarrocchino . Pudài in becciu. M. sermentu in s'appendice.
Perda migliaria pomostrai su camminu, cippo.
Perdixi (t. r.) fura de lori siccau fatta a mes i" ) M. puniu in su Corp. de s” op.
sadura in su campu. M. cappeddu in s'appendice. Pulèu . M. abulèu.
Pernuliài, pernuliau ec. (tt. rr.) M. oliai in Puligàda (t. b ) Poniri sa puligada a unu,
su Corp. de s' Op. - pigliar uno per le gavigne colle dita stringendo
Pesa s. f. (t. r.) M. romana in su Corp. de s' op. per affogarlo. - -

Picca tunda, o perlongada de perda, o de Puligai, puligau cc M. spuligai in su Corp.


marmuri, chi arricit s'aqua ci o de fun de s” op. -

tana o de brigliadori, tazza, vasca. Polachittu Punta: Andai a punta in susu, andare in
de formali, o de forru po sfundiri is iscovas erta, in erto, all'insù. Andai a punta in basciu,
calentis, pozzetta. andare a china, a pendo. -

Piccài su paperi, agualaiddu cun is ferrus, Puntu scappau de migia, o de rezza, maglia
tosar la carta. rotta . º
RET 62I

Q Retrattau, da part. ritrattato. V. Francios.


Retrattu s. m. ritratto, immagine al naturale:
uadranèglia s. f. (T. de Ferreri) spranga V. Francios.
di ferro da una parte fabbricata nel muro, Rodedda de sproni, stella dello sprone.
dall'altra fermata con chiodi sopra il telajo di Rosa s. f Spezia di axima niedda dura e
porta, o di finestra per tener fermo il telajo. aspritta, ch' est s'ultima, chi coit, brume
Quartàna s. f. mesura po ollu, sorta di misura sta. (Così detta per la lazzità, o asprezza di
d'olio, ch'è l'ottava parte d'un barile ordinario. sapore, come l'uva salvatica. ]
Po is aterus signif M. in su corp. de s'opera. Rusèri, ra agg. scaltro.
Quartu s. m. Faisì in quartus po serbiri a
unu, farsi tagliare a pezzi pel servizio di alcuno.
Quitanzài v. a. (t fr. in usu ) Fai quitanza, S
cediri is derettus, quitare, far quitanza, libe
rare dall' obbligazione . San s. m. sangue. Essiri de bellu san
Quitanzàu, da part quitato, liberato dall'ob guni, avere un bel sangue, esser grazioso.
bligazione. Malu sanguni s. m. sgraziataggine, mala gra
zia, svenevolezza. Essiri de malu sanguni, es
sere sgraziato, svenevole, senza grazia. Teniri
malu sanguni a unu, aver dell' antipatia, dell'
avversione verso d'uno.
Ramadan v. m. raffinatore. Raffinadori Santu Cristus. M. Crocifissu in su corp. de
de pesus, de romanas, de balanzas, bilanciajo, s' Op.
aggiustator di stadere, di bilance, colui, che Sanziai po arropai. M.
adegua, che aggiusta, che i libra le bilance. Sartasarta s. m. vermicelli bianchi che si ge
Raffinadori de munedas, aggiustator delle monete. nerano nel formaggio riscaldato.
Raffinài v. a. raffinare. Trattendu de raſſinai Sarfìgu s. m. (t. r.) Pertia mullia po accap
pesus, romanas, balanzas, e munedas a su piai saccusec. vinciglio formato di una verga
giustu pesu, bilanciar, adeguarle stadere, le di salcio , o d altro. -

i" , inlibrarle, ridurre i pesi conformi a Sazzu s. m. (t. b.) appagamento, soddis
modelli, aggiustar le monete al giusto peso. Po fazione.
is aterus signif M. raffinai in su Corp. de s'op. Sbancài v. a. guadangiai, binciri totu, sban
Raffinamentu s. m. raffinamento. Raffinamentu care, vincer tutto. (V. Debanquer fr.) Po im
de pesus , de munedas ec. aggiustamento di poberiri. M. sbancai in su corp. de s' Op.
pesi, affinamento di monete. Sbertulai (t. b.) Bogai foras. M. scacciai in
Raffinàu, da part trattendu de pesus, de su corp de s Op.
balanzas ec. adeguato, aggiustato, bilanciato. Sbuzzarrài (t. b.) M. sodomitai.
Raminàju, e arraminaju, M. acconciacardaxu Scabùlliri t. r. po otteniri, consighiri, con
in su Corp. de s” op. quistai. M.
Rana (t. r.) M. taccu in s'appendice. Scaccu s. m. Spezia de tela fatta a scaccus,
Rasigài su tartaru de is dentis, rastiare la rug tela scaccata .
gine de denti. - Scagnu s. m. (t. de s'usu, modernu ) Con
Rebassa s. f. Si narat di arrogus de linna, tuàr propriu de is Negoziantis, e de is Sensa
chi po no essiri beni cottus, e redusius in car lis , banco. Po una spezia de cadira, chi si
boni, faint fumu, fumajuòlo. pinnìcat, scagno, scranna , ciscrauna. -

Recasciài v. a. (T. de Piccap.) Surrogai un Scala de gattu, o de funi. M. scala in su


arrogu de muru nou a unu becciu o siat de corp. de s' Op.
fundamentu, o in mesu de su muru, ristaurare Scalèri )
un muro, ripararlo, fiancarlo col rifare la Scalinu ) s. m. gradino, scalino, scaglione
parte vecchia. - - Scalòni )
Refa s f Filu doppiu po fai rezzas ec. refe. Scaradèri s. m. Cuddu, chi pigat a fai operas
Referrài v. a. Ferrai de mou: Referrai unu a scarada, colui, che piglia i lavori a còttimo,
cuaddu, riferrare un cavallo. a prezzo fermo. - - - -

Refrigeranti s. m. Vasu di aqua frida, po Scarraffattài, e sgarraffattài, fai sgarraffatto


undi passant is licoris, chi si distillant, refri mis. M. sgarraffattoni in su corp. de s Op.
gerante. - -
Scarraffiài sa terra cun is peis, chi ſaint is
Règula de paperi, o fogliu rigau po scriri puddas circhendu ita pappai, razzolare, raspa
derettu, falsariga. re, ruspare. S azioni de scarraffiai, ruspa .
Reparai v. n.po reselai. M. in su Corp des op. Scàrriga s. f tiro, sparo di una , o più arme
Repàru po reselu. M. in su Corp. de s'op. da fuoco. (V. Decharge fr.) -

Repèsiu, sia agg. (t. r.) M. repressu. Scarrigadòri de binu, de mercanzias ec. sca
Repressu, ssa agg. Essiri repressu di orinai, ricator di vino, di mercanzie, facchino da sca
sentirsi l'orina ritenuta, avere replezion d'orina. rica. (T. Marinar.)
Ressòli s, m. reflessioni de su calori de su Scarrigadròxu s. m logu, aundi scarrigai
Soli, riverbero del calor del Sole, - mercanzias ec. scaricatoio.
Retellàu s. m. Spezia di arina bianca meda Scasumaisì, scasumàu ec. (t. r.) M. esternaisì,
delicada, liggera, e gustosa, biancòne in Roma. manifestai s'internu, ſidaisì. -

Retrattadòri v. m. Pintori de retrattus, ri Scasumirisì, scasumu ec. (t rº) M. scasu


trattatore, che fa ritratti. V. Francios maisì.
Retrattài v. a. fai retrattu, ritrattare, dipin Scàviu s. m. po sciamiada, e colpu de corru,
ger l'effigie di uno. V. Fracios. chi donant is bois. M. sciamiada in s'appendice.
G g g g
622 SCII
SCU
a
Schinnizzòsu, sa agg (t. r.) inquieto, agi i Scundiu, da agg. (t. r.) Po insolenti, smodiu,
tato, irrequieto, impaziente. - - e sfacciu . M. in su Corp. de s' op.
Schinnizzu s. m. (t. r.) inquietudine, im Sdegumài, M. deginai in su Corp. de s'ep.
pazienza. - - - - - Sderrièi si usat puru po bocciri in malº an
Schiribizzai ec. (t de s'usu) M. fantasticai nada is angionis, e is crabittus po salvai su,
in su corp. de s' Op. -
mardiedu, levare alle madri la figliatura per
Schiribizzòsu, sa agg. Fantastiou, ghiribizzoso, salvare le bestie matricine.
capriccioso, fantastico. - - - , Sdollài v. a. (t. r.) levare il grasso alle
Schiribizzu s. m. (t. de s'usu) Capricciu, bestie morte.
ghiribizzo, bizzarria, antasticaggine - Sdossinài v. a. (t, r.) Spruppai is ossus, e
Sciabeccu s. m. spezia de bastimentu turcu, separai is ossus de sa pruppa, disossare, trar
sciabecco. ( Voce dell' uso. ) - l ossa dalla carne. M. desossai.
Sciabiga s. f. (T. de Piscadori) Atera ma - Serènu s. m. Po s umedadi de sa notti,
nera de piscai pisci in mari, pesca che si fa umido, umidità notturna.
con due varche, e dieci uomini, e con una rete Sermentu : Pertia de sermentu arcada, e
assai lunga, la quale non si tira dentro barca, posta mesu foras e mesu sutterrada, mergo -
ma al lido. -
Pertia de fundu, chi segau su pedali si lassat
Sciamiada s. f. (t. b.) Sciamiada de brazzus, po donai vigoria su fundu, saèppolo, e saàttolo.
de coa, dimenamento di braccia, di coda. Scia Pertia po plantai, magliuòlo. Segai su pedali
miada de corrus, o scaviu, dimenìo di corna, il asuba " sa pertia de fundu , o siat pudai in
corneggiare. Si su scaviu portat ancora sa ferida, becciu, saeppolare. -

o su corpu de su corru, cozzo, il cozzare, cor Serpentèri s. m. (T. de Milizia) guastatore.


nata, colpo di corno. M. incorrada in su corpus Setòni s. m. Cordonittu po usu de curai alguna
de s opera. -
mali, setone. -

Sciaquamànu s. m. M. lavamamu in su corpus Sferrài v. n. Si usat fig po perdiri sa passiem


de s opera. zia, impazientirsi, dar nell' impazienza, uscir
Scimu s. m. (t. r.) Consumu de su binu in de gangheri. -

is carradas, scemo. M. scimamentu in su corpus Sfigai v. a Segai sa figu cotta de sa mata,


de s opera. spiccar.fichi dall' albero,
Scioncu s. m. (T. de Fusteri) M. barrilettu Sfundamentàu, da agg. irragionevole, sragio
in su corp. de s'opera. - - r nevole.
Scivu s. m. (t. r.) Spezia de cascitta de linna Sfustigai.
Sia M. abbisongiu
s. t. M. sfustigonai, innecessidadi.
su Corp. de s' op.ri
po impastai su sceti de fai a pani, madia.
Scodinài v. n. (t. b.) Si narat de sa mola, Smagliài v. n. Su pisci snagliat, il pesce
candu est a su fini di acabai sa materia de mo scappa, se n' esce per le maglie della rete .
liri, scorciare, essere allo scorcio del macinio. Smammài po abbandonai . M. abbandonai in
Scoletta s. f dim. Scoletta de is nous, aundi su corpus de s'opera. Po is aterus signif M.
SII)a In Illal .
is pipìus imparant s' alfabeta, a cunſiggiri, lig e -

giri, e scriri, settima classe. Scoletta de is bec Smanàti , da agg. Si usat ancora fig. po stra
cius, sesta classe. . - -

vanau. M, stravanau in su Corp. de s op.


Soomài si usat fig. po arropai. M, arropai in Smurzài v. a. e n. far colazion di mattina ,
su corpus de s' opera. - . -
asciole ere. - -

Scomu s. m. (t. r.) Cantidadi de comas friscas Snurzu s. m. colazion di mattina, sciacqua
di arburis, quantità di frasche, di rami freschi denti, º -

d' alberi. ,, Soledadi s. f. (T. de su gioga de cascaroni )


Scosciaisì camminendu eccessivanienti, strac i Fai soledadi, giocar da solo con più carte dellº
carsi camminando, sgambare, affaticare, stancar stesso seme senza pigliarne dal monte.
sonnnnetmente le gambe - - -
Solla s f Solla de poddini, una de is partis
Scraria s. f. Sa canna sicca de su cadilloni, minudissimas de su poddini, bruscolo di crusca,
de sa quali si fait strexu de fenu, fusto secco o della buccia del grano macinato.
dell' asfòdilo, -
Spadentai v. a. (t r.) Bogai de padenti por
Scrosài. M. sclosai in su corpus de s'opera. cus, o ateru bestiamini, levare il bestiame dalla
Scrovinaisì v. r. (T. de Carradori, e de Mes pºstura del bosco, levare i porci dalle ghiande.
saju) Su frigais de is bois passendu in logu de Spalinài v. a. (T. de Panattera) dimenare il
cresura, o de struvina, fregarsi, stropicciarsi. canestrino per raccorre la crusca .
Scrovinaisì is eerrus, lisciarsi le corna. perottai v. a. e n. (t. b.) Si usat ſig. po
Scrùffiri, po podiri temiri de sa cosa, chi si fueddai meda e senza negessidadi, gracchiare,
bendit a carestia, a forza de zerrius e de con ciaramellare, cornacchiare - - -

fusioni in mesu de sa multitudini, scaraffare, Spalàda impetuosa di aqua, o delicori, chi


strappar con violenza e affollatamente. Po is bessit improvvisamenti, zaffata.
aterus signif M. scruffiri in su corpus de
S Ol) C'l'a .
Sparatòriu s. m. tiri di arme da fuoco, o
pari di razzi, e di macchina di fuochi arti
- Siria, da agg contrariu de inculacciu, ati, che fansi nelle festività. Sparatoria con
sbuidu de paneri, smilzo al diretano, scarso di istrepitu, o sonu de strumentus militaris fattºr
chiappe. po allegria, gazzarra, gazzarro.
Sculumerdài v. a. (t. b.) Disordinai, sconciai, Spassiài sa bidazzoni, espressi rust. introdurre
treulai, scombinare, sgombinare, sgominare, di
- previo permesso il bestiame domno al pascolo
sordinare, metter sossopra. de sodi esistenti tra i seminati.
Sculumnerdu s. m. (t b.) sconciu, treulu, Speranza: Festa de sa Speranza, Festa dell'
seompiglio, trambustìo, elisordine. -
Aspettazion del Parto della B, I ergine. -
SPE STE 625

Sperdiài v. a. (T. di Ortulanu) Sperdiai unu Steddu s. m. (t, r.) Astru . astro, stella ,
cardali, segai e regolliri totu su restanti de sa Steddu ſig. alguna mancia bianca de is animalis.
cancioſa, vendemmiare una carciofaja, racco Cuaddu, o boi, chi portat su steddu in fronti,
gliere il residuo de carciofi. Su propriu si usat cavallo, o htte stellato, che ha la stella in fronte.
po is fruttas de is arburis. Boi plenu de steddus, o steddau in sa manta,
Spetitài, e spititai v. a. satisfai s'appetitu, bue indanajato. Nota: La gente di contado
svogliare, tor la voglia, soddisfare, appagar dice stellas quelle stelle, che risplendono piu
l'altrui appetito, o brana. Spetitaisì v. r. sco delle altre; chiama poi steldus le stelle fisse,
gliarsi, torsi la voglia, contentare il proprio che per la maggior lontananza dal globo ap
appetito, - pariscono piccole e di poca luce. »
Spetitàu, e spititau part. svogliato, che ha Stegài v. a. (t. r.) In is biddas si usat casi
soddisfatto, o appagato l' appetito, - generalmenti po distaccai is tegas de sa canna
Spetonài v. a. (T. de Buttaju) Spistorai una de sa fà, spiccare i baccelli dal faville. In Italia
doga de carrada in s'estremidadi a susu de I" su verbu sbaccellare si usat in sensu de
s'inginna,
mità d' unasmozzicare,
doga. smussar l' orlo, o estre
- - - - - sº
ogni is granus de su legumini de sa tega,
sgranare, sbaccettare. .

Speziàu, da agg (t. r.) M. , accoccia in su Stellionatu s. m (T. Leg.) Delittu, chi unu
corpus de s'opera. - committit bendendu una eredadi, chi no est sua,
pilsu s. n. (t b ) hishiglio. o declarendu falsaumenti po via de contrattu,
Spidu (t. r.) M. schidoni. chi s' ipoteca, o possessu, chi bendit, est liberu
Spiga murra (t. r) ena, arena. e francu de dogna pesu; e segundu Alberti in
Spillonài v. a. (T. di Ortulanu ) Spillonai su su tomu italianu, imputazioni de su propria
cardu, boghindi is pillonis di a ingiriu de sa delittu fatta de unu malignu a un ateru, stel
socca, levare i carducci, che nascono attorno lionato . -

al fittone . -
Steressài (t. r.) M. spedazzai.
pinarba, spezia de cardu, e di arburedda Sticcaja (t. r.) Reparu fattu a palus, o a fab
spinosa, spina alba. - bricu in arrius ec. M. troccia in su corpus
Spinatòiis, planta spinosa, pugnitopo. de s' opera. -

Spititài M. spetitai. Stidingiài v. a. (t. r.) Si usat fig po arropai.


Splanciài v a splanciau ec Splanciai una por M. Po maltrattai cun fueddus ingiuriosus, ram
ta, sclavandi plancia, o tancadura. M. stoppai pognare, rimproverare, morder con parole.
in su corpus des opera. Stintina s. f. (t. r.) M. budellu, intestinu .
Splantaisì v. n. p Si narat de cuaddu, candu Stitulài v. a. distaccai, separai is titulas de
pi is ferrus, sferrarsi. s'arangiu, de s'allu ec. separare, distaccargli
Splantau, da part. Cuaddu splantau, senza spicchi di melarancia, d'aglio ec. -

ferrus, cavallo sferrato. - - - Stogumài v. a. avolotai su stogumu, scon


Spojai v. a Sgannai is animalis po sa beccheria, volger lo stomaco, stomacare, fare stomaco. M.
scannare gli animali. Su logu, aundi si spoſant stogumu in su corpus de s' opera.
is bois, scannatoio. Stolòni s. m. accr. Spezia de banda, chi in
Spollazzinu, ma agg brullo, stracciato. M.
logu de banda.
stola portant is Passionistas cantendu su
1Passiu, l

stracciulau in su corpus de s'opera.


Spomentài v. a. abbasciai su terrenu, sterrare, Stracàsciu s. m. (t. r guastau forsis de tur
abbassare il terreno. -

casso) stuggiu de sola po cunservai is launeddas,


Spomentàu, da part, sterrato. astuccio delle zampogne di canna.
Sponentu s. m. sterro, sterrato, sterramento. Stradonèri s. m. Guardia de is camminus, e
Spremicèra s. m (t, r.) Fai su spremicera, stradonis po arrestai roba de contrabbandu,
o casu cottu, spezia de giogu, far serra, far stradiere. Po Mlaistu, chi fait istradonis, Maestro
pressa. di stradoni.
Sprugài, o limpiai fà, bogai su granu de sa Stragamullài, stragamullau ec. (t. r.) MI.
tega, sgranare, sbaccellar le fave. treulai, imbarazzai, avolotai ec.
Spuntòni de scuppetta, colpo, urto colla cu Stramài v. a. Trattendu de funi, strefolare,
latta dello schioppo. disfare i trifoli di una fune. Stramaisì n, p.
Stadiàli agg. e sust m. (t r.) si narat ser strefolarsi. Funi stramada, fune strefolata. Tela
viziu stadiali, su chi po convenzioni faint algunus stranada, tela sfilacciata, spicciata, fioccata.
serbidoris in is solus tres mesis de su stadi, Strecàsciu, M. stracasciu.
servizio estivale, della state. Strippaisì po unn fig. M. smeraisì.
Stallài v. a. po sceberai. M. Strociri po strottoxai. M. -

Stallàu, da part. e agg Po sceberau. M. Stronài is cartas de matrimoniu in Cresia


Cuaddu, ch' est intrau in sa raja primu stallau, espress. rust fai is pubblicatas, far le dimun
cavallo, ch è giunto alla meta della corsa il zie, o pubblicazioni de futuri matrimoni in
primo distante dagli altri, Chiesa.
Stallu s. m. Stallo. (T. dell' uso) Canonigu Struffuddaisì v. n. p. (t. b.) Incuraisì; ma di
de stallu, Canonico di stallo, cioè senza prebenda. ordinariu si usat cun sa negativa. Non s'ind'est
Stantarsu. M. strantaxu in su corpus de s'op. struffuddau, no s'ind' hat pigau nisciuna pena,
Stasa s. f. (t de s'usu) Cantidadi, chi pigat o fastidiu, non se n'è curato, non ne ha fatto
una carrada, bastimentu ec. tenuta, staza. Po conto, non se ne ha preso alcuna pena, o
su strum. de pigai sa misura, staza, staglio. fastidio.
Stazzu s. m. (T. de Pastori) strato di legno, Studài carcina, stempera, calcina.
o d'altro fatto su gli alberi per riporvi forme Stumbài v. a. (t. r.) A prus de storrai, si
di cacio ec. usat ancora po distaccai porzioni de pegus de
G g g g 2
-

624 STU TAL,

su cumoni interu, separare, distaccar dalla Talonèri s. m. Maestro di tacchi di legno;


gr. ggia alcuni capi di bestiame. ovv. Artefice, che fa i calcagni di legno per le
Stuppàda s. f. Spezia de impiastru de stuppa scarpe delle donne. (V. Talonnier fr.)
cun ou sbattia, cataplasma di stoppa con ovo Tamàta (t. r.) M. tomata in su corp. des opera.
svetttuto . Tartaròsu, sa agg. Chi portattartaru, tartaroso.
Stuppinella (t. r.) M. piggia de scuppetta. Tartaru de is dentis, ruggine dei denti. Dentis
Stupponis s. m. pl. t. r.) Scuppetteddas de cobertas de tartaru, o tartarosas, denti rugginosi.
saunucu, chi usant is picciocus po giogu, scop l'asoni s. m. rezza pocassai pillonis, rete
pietti di sambuco. da uccellare.
Succhittu s. m. Spezia de pappai fattu in Tastadori s. m. spezia de canneddu de gliàu
tianu de pezza de lepuri, de conillu ec. suf na curvu po usu de travasai liquori de unu
frittu in ollu, e axedu, manicaretto, intingolo, vasu a un ateru, sifòne, tubo, leva d'acqua,
stuzzicappetito. Succhittu de conillu, manica o di liquori; - -

retto di carne di coniglio. Tenentis de frenu, o de sedda, fermagli.


Suffocàu s. m. Pezza suſfocada in tianu, carni Tenta s. f. (T. de Messaju) Posta, opera,
soffogate. In forza di agg. Cauli sulfocau, cavol o traballu determinau , chi si signàlant is Mes
soffogato. sadoris in s attu, de messai, còmpito di mieti
Suliettài (t. r.) M.sulitta in su corpus de s'oper. tura . Dognunu messendu fazzat sa tenta sua,
Sùmini de porcu, sugna. messit su trettu signalau, o determinau, ognu
Suncurtu, ta agg (t. r.) prontu a donaisì a no nel mietere faccia il suo compito. Tenta ma
is manus po arropa, pronto a dare, a percuotere. rant in algunus logus dogna ateru stampu fattu
Suntellu s. m. (T. de Piccap.) misura di legno in sa carrada a susu de su tingiosu, spillo.
per regolar gli archivolti. Terzèra s. f (t. sp.) Terzera de basciu ,
Suspideddu, dda agg. dim. (dd pron. ingl.) quinta classe di granatica. Terzera de susu ,
langixeddu, magretto, afatuccio, sparutello, quarta classe di gramatica;
tristanzuòlo, stranuccio. -

Tessingiu s. m. (t. r.) M. tessimentu in su


Suspidùra s. f. succiamento, assorbimento, corp. de s” Op. - -

attraimento, l' imbevere. Po grandu langiori, Teu s. m. e oscur. (t pop.) Plantu luttuosu,
macilenza, magrezza, stenuazione. o lamentu continuau, chi di ordinariu si lassat
Suspiradòri, ra v. m. e f. sospiratore, trice. intendiri in is mortorius, piagnisteo, lagno con
Suspirài v. n. sospirare, mandar fuori sospiri. tinuato, gemiti, lai.
In signif att. disigiai, sospirare, desiderare. Teulada s. f tetto Una pagnada de teulada,
Suspiranti v. agg. sospirante, sospiroso. una pendice, un fianco del tetto. Teulada a
Suspiràu, da part. sospirato, Po disigiau, so una pagnada, tetto a un acqua Teulada a
spirato, desiderato. duas pagnadas, tetto a due fianchi, a due acque.
Suspireddu s. m. dim. sospiretto. Teulada a canali plenu, tetto a canali rinzaf
Suspiri v. a. succiai, succiare, assorbire, at fati a calce. Teulada a canali sbuidu, o abul
trarre, imbevere. Po consumai. Sa passioni lu, tetto a canali a secco . -

t'inci suspt, ti consumat, la passione ti con Timòngia s. f. (t. r.) M. incensu .


suma. Suspirisi n. p. imbeversi, assorbirsi. Timnogada s. f. (T. ollast.) Sorta di conca
Suspiru s. m. sospiro. Suspirus plur, sospiri, di sughero per fare il bucato.
doglianze, lai. Ghettai suspirus, sgorgar sospiri, Tiru: Atiru perdiu avv. a vanvera, a guastofatto.
Po una certa pausa in sa musica, sospiro. Tittiàcca s. f. (t. r.) sorta d' uva bianca coll”
Suspitta s. f. (t. cat.) M. suspettu, acino bislungo. In Trexenta narant ancora tit
Suspiu, da part. de suspiri, succiato, assor tiacca a sa corniola M. corniola.
bito, imbevuto, consumato, disseccato: Toccada s. f schedula col vista del Deputato,
Suspiu, da agg meda langiu, macilente, ma con cui permette l'introduzione in città del gra -

cilento, magro, smunto, asciutto, esausto, secco, no, e delle civaje.


estenuato, strutto, sparuto. Trattendu di ani Traballu de giustizia espress. rust: delinquen
malis, afato, magro. za, caduta in qualche delitto. Essiri, o arruiri
Susùja (t. logudor.) M. ajoni. in traballu de giustizia, delinquere, esser de
Suttacarcàngiu s. m. fiosso. linquente, commetter delitto, o cadere in delitto.
Trabuccu s. m. (T. di Architettu ) misura
di palmi dodici sardi.
T fraina s. f. (T. de Piscad.) strascino armato
di ami.
Tiella s. f. Assentu in iscrittu de is reparti Trasèris s. m. pl (forsis derivat de su, spagn.
mentus in trigu, o in dinai de is Montis de Suc tras di dietro) Is alas de palas de unu bestiri,
cursu, registro de' ripartimenti. - - le falde di dietro di una veste: Traseris de una
Tacciadori, tacciai ec. po criticadòri, cri casacca, le falde, i quarti di dietro di una
ticai ec. M. attacciadori, attacciai ec. in s ap Casalco al .

pendice. -
Trasinnài v. a. (t. r.) Po cambiai su sinnu
Taccu s. m. (T. de Fusteri e de Ferreri) de is bestias, chi passant a ateºu meri po com
Pezzu de ferru, o de brunzu in forma de dadu para, cambiar contrassegno. Po trastoccai su
firmau in terra, chi arricit su baddadori, ospi sinnu cun fraude, contraffare, falsificare il con
goni de unu portoni po aberriri e serrai cun trassegno delle pecore ec.
facilidadi, bllico. Trasimnu s. m. Po legittimu cambiamentu de
" s. f tacca, o signali, chi si ponit po sinnu, cambiamento di contrassegno. Po trastoc
distinghiri is devinas, o cinquantenas di algunu camentu de sinnu fattu cun ingannu, contras
numeru longu, taglia, tacca. segno falsificato, o falsificazion di contrassegno.
TRE
TUV 625
Tremò. M. trumò in su corp. de s Op.
Trigu mortu . M. fungu pissinu, Tuvu s. m. (t. r.) M. toraci.
Trincerai, e trinceraisi, po poniri in fila. M.
arringherai in su corp. de s Op.
Troccia si narat ancora in is biddas una spe Valia po bancarrutta . M.
zia de cannizzada fatta a cadinus depreta, o de Velluttinu s. m. ciniglia, nastrino vellutato.
cannittas de su carcuri o de ramus di arburisec.
i" serrai is lollas de is domus in tempus de M fettuccia in su Corp. de s Op.
rius, chiusura delle logge, che si fa o con Umpridòri. M. umpricubeddus.
istuoſe di canne sfesse, o con cannucce palustri, Unzulu s. m. penult. brev. (t. r.) M. surbiu.
o di saracchio, o di frasche d'alberi per riparo
del fred lo.
Trumbitta po su bruncu de su porcu, grifo.
Truncu de lingua, base della lingua . Fued
Zira, zaroddu ec. M. azzaroddai, azza
dai a truncu de ingua propriu de un inbriagu,
roddn ec. in su corp. de s' Op. - ,

Zicorròsu, sa agg. azzicorrau, po troppu


mozzar il parlare, smozzicar le parole. turrau, torrido. -

Tumbu s. m. (t. r.) il basso d' un concerto Zorroigu s. m (t. r.) Spezia de bremi, chi
di zampogne. Po plantixedda aromatica. M. si generat in is intestinus de su corpus umanu,
tumbu in su Corp de s Op. ascàride.
626

T A v o LA
CONTENENTE LA CORREZIONE

DEGLI ERRORI OCCORSI NEL CORPO DELL' OPERA .

S, che ne dizionari non suole apporsi tavola di correzione; ciononostante ho voluto riportarla
sì per mia giustificazione, come anche per riguardo de giovani studiosi, che non ono in caso di
discernere ogni errore di lingua e di ortografia. -

E R R A T A C O R R I G E

Abbetiosamente. Abbetiosamenti.
In Abbiddirizaisì, impretricato, impetricato
In Abbinaisì, imbriacarsi.
In
In
In
Abblandai,
Abbruschiài,
Abbumbadura il Compo
E E imbriaccarsi,
rellentare ,
abrostolire, -E E rallentare .
abbrostolire.

sitore ha confuso i signi


ficati del verbo Abbumbai,

In
In
ed ha ommesso lo stesso
verbo.
Acciuvàu ,
Acconciài ,
|
– attuffatto,
raberciare,
V. Abbumbai nell'Appendice.

cttuffato.
rabberciare.
In Accordài, strumentus mu strumentus musicalis.
sicali.
Accròmiu s. f. Accrò miu s. m.
Alzàda : -
salita, rapida, – salita ripida. --

Brenti: - gemilli gemelli.


Càmbaras: M. dissenteria, M. disenteria.
Cambaritta: scambucciato, sgambucciato.
Ipotènusa: cuddu ladus ec.
Sbattidori:
Cuddu angulu
frollino, ce frullino. -

Scarnai: Sarnai is dentis, Scarnai is dentis.


Scuppetta : Scuartaraisi, Squartaraisì. -

s" a Scostadura.
Srcobàu, Scrobau.
Ssassolàu , Scassolau .
In
In
Stentài :
Strùciulu,
Surbìri : Surbiri de nou,
Tàcia - - -
Stantai a biviri,

riassorbito,
º Stentai a biviri.
Sdrùcciulu.
Surbiri de nou , riassorbire .
Taccia.
27

N o M IN I s P R o P R I Us
-

TANTU DI OMINIS CHE DE FEMINAS

PO ORDINI ALFABETICU .

ARO - BRI
-

Ala s. m. Abèle. Aronne s. m. Aronne. Brigida s. f. Brigida, e Brigita.


Abràmu s. m. Abramo. Atanàsiu s. m. Atanagio, asio. Brissiu s. m. Brissio.
Adàmu s. m. Adamo. Augusta s. f. Augusta. -
Brumòni s. m. Brunone.
Adelàide s. f. Adelaide. Augustu s. n. Augusto.
Adriànu s. m. Adriano. Aurèlia s. f. Aurelia.
Agapitu s. m Agapito. Aureliànu s. ml. Aureliano. C
Agata s. f. Agata. Aurèliu s. m. Aurelio.
Agnesa s. f. Agnese. Cali. M. Gabrieli .
Agustina s. f. Agostina. Caju s. m. Cajo.
Agustinu s. m. Agostino. Calistu. s. m. Calisto.
Alaricu s. m. Alarico. Camerinu s. m. Camerino,
Albertu s. In. Alberto. Bisi M. Sarbadori. Camilla s. f. Camilla.
Albinu s. m. Albino. Bachis s. m. Bachisio. Camillu s. m. Camillo.
Alèni . M. Elèna. Càndida s. f. Candida.
Alessandru s. m. Alessandro.
" ) M. Sarbadori. Càndidu s. m. Candido.
Alesci s. m. Alessio. Baingiu, M. Gavinu. Carfìna s. f. Carlina .
Alfonsu s. m. Alfonso. Baltassarru s. m. Baltassare. Carlinu s. m. Carlino.
Amadòri A Barbara s. f. Barbara. Carlotta s. f. Carlotta.
Amàdu ) S. In. Amato.
Bardili s. m. Baldirio. Carlus s. m. Carlo.
Ambròsu s. m. Ambrogio. Barnaba s. m. Barnaha. Carolina s. f. Carolina.
Amedèu s. m. Amedeo. Bartumèu s. m. Bartolomeo. ! Casimiru s. m. Casimiro.
Anaclètu s. m. Anacleto. Bartòlu. M. Bartumeu. Cassiànu s. m. Cassiano.
Anastasia s. f Anastagia, sia.
Anastasiu s. m. Anastagio, sio.
Basili s. m. Basilio.
Battista s. m. Battista.
") s.
.aterina
f. Caterina,
Andria s. m. Andrea, Beatria. M. Beatrici. “elestinu s. m. Celestino.
º" si f Andriana. Beatrici s. f. Beatrice. Cesare s. m. Cesare.
Angela Bèbia s. f. Eusebia. Chicu. M. Franciscu .
"aaa ) s. f. Angela. Bèbiu, s. m. Eusebio . Chirigu s. m. Quiriaco,
Angelica s. f. Angelica. Bellica. M. Isabella. Cicciànu . M. Cicciu .
Cicciu
Angelus m. Angelo.
Angiuleida. M. Angeledda.
Angiunna. M. Angela.
Benedetta s. f Benedetta.
Benedettu s. m. Benedetto.
Bernarda s. f. Bernarda.
"
Cicu
M. Francisca.
-

Angiuliuu Bernardinu s. m. Bernardino. Cipriànu s. m. Cipriano.


Angiulu s. m. M. Angelu. Bernardu s. m. Bernardo. Cirigu s. m. Ciriaco.
Angènia. M. Eugenia. Berta s. f. Berta. - - Cirillu s. m. Cirillo.
Amicètu s. m. Aniceto. Bertinu s. m. Bertino. Clara s. f. Chiara.
Anna Bertòlu Clarixedda s. f. Chiaretta.
Annetta ) S. f, Anna. i") s. m. Bertorio.

Claudiu s. m. Claudio. -

Anselmu s. m. Anselmo. Bertu, M. Alberti. Clementi s. m. Clemente.


Antiòga s. f Antioca. -
Betta. M. Elisabetta. Clementina s. f. Clementina.
Antiègu s. m. Antioco. Bibiàna s. f Bibiana. Clemènzia s. f Clemenza.
Antònia s. f. Antonid . Billòi. M. Sarbadori. Cletu s. m. Cleto.
Clodovèu s. m. Clodovèo.
Antòni s. m. Antonio.
Antonietta s. f. Antonietta .
"º) s. f. Maria Itria. Clotildi s. f. Clotilde. i

Antoninu s. m. Antonino. Bonùria s. f. Maria Bonarin. Cocu. M. Antiogu .


Apollinari s. m. Apollinare. Bonaventùra s. m. Bonaventura. Cornèliu s. m. Cornelio.
Apolònia si f Apolonia. Bonifàziu s. m. Bonifazio. Corràdu s. m. Corrado . -

Apolòniu s. m. Apolonio. Bonòmu s. m. Bonomo, i Còsimur s. m. Cosimo, Cosmo.


-

Arcangelu s. m. Arcangelo. Bonu s. m. Bono. " Costantinu s. m. Costantino.


Arèga s f Greca. Bori. M. Sarbadbri. Costanza s. f. Costanza. "
Arnoldu s. m. Arnoldo. i Brai s. n. Biagio, asie º | Costanzur s. m. Costanzo.
628 COS EUG GER”
- - -
-
- - - f º

Còsumu. M. Cosimu. i Eugènia s. f. Eugenia. Gertridis, e Geltriidis s. f. Gel


Crescènziu s. m. Crescenzio. Eugèniu s. m. Eugenio . trude, e Gertruda.
Crispinu s. m. Crispino. Eusèbia s. f. Eusebia. Gervàsiu s. m. Gervasio.
Cristiànu s. m. Cristiano. Eusébiu s. m. Eusebio. Giachinu s. m. Gioachimo, e
Cristina s. f. Cristina. Eustàchiu s. m. Eustachio. Gioachino .
Cristinu s. m. Cristino. Eustòchia s..f. Eustochia. Giacobbu s. m. Giacobbe.
Cristòforu s. m. Cristoforo, folo. Ezechia s. m. Ezechia. Giàcu s. m. Giacomo.
Cunegunda s. f. Cunegunda. Ezechièli s. m. Ezechiele. Giacumettu s. m. Giacometto.
Giacumina s. f. Giacomina.
Giàimu t. cat. M. Giacu .
D F Gianuàriu s. m. Gennaro.
Giassinta s. f. Giacinta.
D agobertu s. m Dagoberto. Fabiana s. m. Fabiano. Giassintu s. m. Giacinto.
Dàmasu s. m. Damaso. Fàbiu s. m. Fabio. Gilbertu s. m. Gilberto.
Damiàna s. f. Damiaha. Fabriziu s. m. Fabrizio . Giobbu s. m. Giobbe.
Damiànu s. m. Damiano. Faustina s. f. Faustina. Gionàs s. m. Giona.
Daniella s. f. Daniella. Faustinu s. m Faustino . Giordi. M. Giorgi.
Danièli s. m. Daniele, Daniello. Faustu s. m. Faitsto. Giorgi s. m. Georgio, e Gior
David s. m. Dàvide, Davidde. Federicu s. m. Federico. gio.
Ddoddi. M. Sarbadori. Feliciànu s. m. Feliciano, Giosia s. m. Giosìa.
Defensa s. f. Maria Difensa. Felicita s. f. Felicita . Giosuè s. m. Giosuè.
Demètriu s. m. Demetrio, Felix s. m. Felice. 2 , Gioviniànu s. m. Gioviniano. -
Diadòra. M. Teodora. Ferdinandu s. m. Ferdinando. Giovìta s. m. Giovita.
Diadòru. M. Teodoru. Fidèli s. m. Fedele. Giròni s. m. Girolamo,
Diegu s. m. Didaco, Filibertu s. m. Riliberto. Girònima s. f. Girolama.
Dionisia s. f Dionigia, sia . Filippa s. f. Filippa. Giuanna s. f. Giovanna.
Dionisiu s. m Dionigi, gio, sio. Filippinu s. m. Filippino Prete. Giuanni s. m. Giovanni.
Domìniga s. f. Domenica, Filippu s. m Filippo. Giudas s. m. Giuda.
Dominigu s. m. Domenico. Filomèna s. f. Filomèna. Giudita s. f. Giudita .
Domitilla s. f. Domitilla. Firmiliànu s. m. firmiliano. Giùlia s. f. Giulia .
Donàtu s. m. Donato. Flaumìnia s. f. Flaminia. Giuliàna s. f. Giuliana.
Dorotèa s. f. Dorotèa. Flaminiu s. m. Flaminio. Giuliànu s. m. Giuliano.
Dorotèu s. m. Dorotèo. Flàvia s. f. Flavia. 4 Giùliu s. m. Giulio .
Drusilla s. f. Drusilla . Flaviànu s. m. Flaviano. Giuseppa s. f. Giuseppa.
Flàviu s. m. Flavio. Ginseppi s. m. Giuseppe, e
| Flora s. f. Flora. , i -- e Gioseffò.
E Florenzia s. f Florenzia . , Giusta s. f. Giusta.
Floru s. m. Floro. Giustina s. f Giustina.
Eduardº s. f. Eduarda. Fortunata s. f. Fortunata. Giustiniànu s. m. Giustiniano.
Eduardu s. m. Eduardo. Fortunatu s. m. Fortunato. Giustinu s. m. Giustino.
Edvige s. f Edvige. Francàu s. m. Pancrazio. , Giustu s. m. Giusto.
Eſis. M. Eſisiu. Francisca s. f. Francesca. Giuvenàli s. un. Giovenale.
Efisia s. f Efisia. Francischina s. f, Franceschina. Goffrèdu s. m. Goffredo.
Efisiu s. m. Efisio. Franciscu s. m. Francesco. Gordiànu s. m. Gordiano.
Elemu . M. Elmu . Frisca. M. Prisca. Gorgòniu s. m. Gorgonio.
Elèna s. f Elena. Fruttuòsu s. m. Fruttuoso . Gràzia s. f. Grazia .
Eleonòra s. f. Eleonora . - Fulbertu s. m. Fulberto. Graziànu s. m. Graziano.
Elias s. m. Elìa. | Fulgenziu s. m. Fulgenzio. Gregòri s. m. Gregorio.
Elisabetta s. f. Elisabetta. Grisògonu
Elisèu s. m. Eliseo. Guerinu s. s.m.m.Quirino.
Grisogono.
te

Elmu s. m. Elmo, Erasmo. Guglielmu s. m. Guglielmo.


Emilia s. f. Emilia. G Guidu s. m. Guido,
Emiliu s. m. Emilio .
Enrichetta s. f. Enrichetta . Gia s. f. Gabriella .
Snricu s. m. Enrico . Gabrièli s. m. Gabriello, le. I
Epifaniu s. m. Epifanio. Gajetàna s. f. Gaetana.
Eràcliu s. m. Eraclio. Gaietànu s. m. Gaetano. Ia . M. Giacu .
Ermenegildu s. m. Ermene Galèriu s. m. Galerio. Idu . M. Vitu.
gildo. Gantini, o Gantinu. M. Costan Igìnu s. m. Igìno.
Erminiu s. m. Erminio. tinu . -
Ignàzia s. f. Ignazia.
Ermolàu s. m. Ermolao. Gasparru s. m. Gasparro, e re. Ignàziu s. m. Ignazio.
Estèr s. f. Esterre. Gaudènziu s. m. Gaudenzio. llariòni s. m. Ilarione.
Eva s. f. Eva. Gavinu s. m. Gavino. Ilàriu s. m. Ilario .
Evandru s. m. Evandro. Geminiànu s. m. Geminiano. Ildefonsu s. m. Ildefonso.
Evaristu s. m. Evaristo. Genifrèda s. f. Genifreda. Illa M. Gilla.
Eudòssia s. f. Eudossia. l Gennàru . M. Gianuariu. Illèmu . M. Guglielmu.
Eudòssiu s. m. Eudossio. Genoveffa s. f. Genoveffa. Impèra t. cat. M. Perdu.
Eufèmiu s. m. Eufemio. Gerardu s. m. Gerardo. Innocènzia s. f. Innocenzia.
TEufràsia s. f. Eufrasia. Geremia s. m. Geremìa. Innocènziu s. m. Innocenzo .
Eufrosina s. f. Eufrosina. Germànu s. m. Germano. Ippòlitu s. m. Ippolito.
IRE MAR

Irène s. f Irène .
Irenèu s. m. Irenèo.
Marcellinu s. m. Marcellino.
Marcellu s. m. Marcello.
O
lsabella s. f. Isabella . Marciànu s. m. Marciano. Oasia s. m. Odoardo.
Isaccu s. m. Isacco. Marcu s. m. Marco. Odòni s. m. Odone.
Isaìas, e Isaìa s. m. Isaia. Margarita s. f. Margarita. Olària s. f. Eulalia.
Ismaèli s. m. Ismaele. Maria s. f. Maria, Omobònu s. m. Omobono.
Ittòria. M. Vittoria . | Marianna s. f. Marianna . Onòfriu s. m. Onofrio.
Mariànu s. m. Mariano. Onoràtu s. m. Onorato.
Marica s. f. Marietta. l
Onòria s. f. Onoria .
L Marina s. f. Marina. - Onòriu s. m. Onorio.
Marinu s. m. Marino. Ottàvia s. f. Ottavia .
Lenin, s. m. Lamberto . Màriu s. m. Mario . Ottaviànu s. m. Ottaviano.
Larenza s. f. Lorenza . Marta s. f. Marta . Ottàviu s. m. Ottavio.
Larenzu s. m. Lorenzo. Martini s. m. Martino. Ottòni s. m. Ottone.
Lattanziu s. m. Lattanzio. Màrzia s. f. Marzia . -

Laura s. f. Laura. Marziàli s. m. Marziale.


Làuru s. m. Lauro. Massimilla s. f. Massimilla.
Làzaru s. m. Lazaro. Massimilliànu s. m. Massimiliano. P
Leandru s. m. Leandro. Massiminu s. m. Massimino.
Lelli . M. Rafaeli. Màssimu s. m. Massimo. Pabon M. Sarbadori .
-

Leonilda s. f. Leonilda". Mattèa s. f. Mattea . Pacificu s. m. Pacifico.


Leopoldu s. m. Leopoldo. Mattèu s. m. Matteo. | Pacòmiu s. m. Pacomio.
Leunarda s. f. Leonarda. Mattias s. m. Mattia. | Panfiliu s. m. Panfilio
Leunardu s. m. Leonardo. Mauriziu s. m. Maurizio. Pantalèu s. m. Pantaleone.
Leunòra s. f. Leonora. Màuru s. m. Mauro. Pasca s. f. Pasqua.
Liberàu s. m. Liberato. Mela . M. Manuela. Pasquàli s. m. Pasquale.
Libòriu s. m. Liborio. Mena . M. Trifomena. Pasqualina s. f. Pasqualina.
Liccu . M. Luisu. Merènzia s. f Emerenziana. Pasqualinu s. m. Pasqualino
Lilina. M. Catalina. Metildi s. f. Metilde. Patriziu s. m. Patrizio .
Lilla s. f. Lilla. Miàli. M. Micheli. Pàula s. f. Paola .
Lilla po Luisa, M. Michèli s. m. Michele. Paulinu s. m. Paulino.
Lina M. Catalina. Milànu s. m. Gimiliano. Pàulu s. m. Paolo.
Linu s. m. Lino. Minnìa s. f. Marianna . Pelàgia s. f. Pelagia.
Liòni s. m. Leone. Modesta s. f. Modesta. Pelàgiu s. m. Pelagio.
Lisa. M. Luisa . Modestu s. m. Modesto. Pepa. M. Giuseppa.
Lisciandru . M. Alesandru. Mònica s. f. Monica . Pepi. M. Giuseppi.
Lisetta, o Luisa s. f Lisetta . Mosè, e Moisè s. m. Mosè. Pera t. cat: ML. Perdu .
Livia s. f. Livia. º Munda . M. Ramunda. Perdu s. m. Pietro.
Liviu s. m. Livio. - Munserra )
s. f, Maria | Perpètua s. f Perpetua.
Loi o claru. M. Sarbadori. Munserrada Petronilla s. f. Petronilla .
Loi o oscuru s. m. Eligio. Petròniu s. m. Petronio.
Longinu s. m. Longino. | Pileddu . M. Pilimu .
Lorèta s. f. Maria Loreta. Pilina s. f. Priama.
Lucas e Luca s. m. Luca. Pilimu s. m. Priamo.
Luciànu s. m. Luciano. Pirìcu . M. Perdu.
Luciferu s. m. Lucifero. Nanni . M. Giuanni . | Piu s. m. Pio .
Lùciu s. m. Lucio. Napoleòni s. m. Napoleone. Plàcidu s. m. Placido.
Lucrèzia s... f Lucrezia. - Narcisu s. m. Narciso. Policarpu s. m. Policarpo.
Ludovica s. f. Ludovica. Nastasia . M. Anastasia. | Polònia s. f. Apolonia.
Ludovìcu s. m. Ludovico. Nastàsiu. M. Anastasiu . Polòniu s. m. Apolonio.
Luisa s. f. Luigia. Natàli s. m. Vatale. Pompejànu s. m. Pompejano.
Luìsu s. m. Luigi. Nazàriu s. m. Vazario . Pònziu s. m. Ponzio.
Lusciòri Nàzia s. f. Ignazia. Porfiriu s. m. Porfirio.
Lussurgiu ) s. m. Lussorio: Nàziu s. m. Ignazio. Prassèdi s. f. Prassède.
Luxia s. f. Lucìa. Nenna. M. Manuela. Primu s. m. Primo.
Nenni . M. Manueli. Prisca s. f. Prisca .
Nereu s. m. Vereo. Priscilla s. f Priscilla .
MI Nicàsiu s. m. Vicasio. Procòpiu s. m. Procopio.
Nicèſoru s. m. Niceforo. Pròsperu s. m. Prospero.
Maria s. m. Macario. Nicodèmus s. m. Vicodemo. Protàsiu s. m. Protasio.
Ma ciòr s. m. Melchiore. Protu s. m. Proto.
Madalèna s. f. Maddalena .
Nicola
Nicolàu
) s. m. Nicola, Nicolò.
Prudènzia s. f. Prudenza.
Malachia s. m. Malachia. Nicoletta s. f. Vicoletta . Prudenziana s. f. Prudenziana.
Malèni. M. Madalena. Ninna . M. Sisinna
Mannenna. M. Manuela. Ninni . M. Sisinni .
Manuèla s. f. Emmanuela. Ninu s. m. Vino.
Manuèli s. m. Emmanuele. Norbertu s. m. Vorberto.
Marcantòni s. m. Marcantonio. Nostasia. M. Anastasia.
Marcella s. f. Marcella.
Marcellianu s. m. Marcelliano.
Nostàsiu . M. Anastasiu. Qin s. m. Quirino.
II h h h
SEV TIM

630 . R Sevèru s. m. Severo. I l i Timò teu s m., Timoteo. I


Sicilia s. f. Cecilia. e i Tinu, M. Serafinu. I i
Rasi s. ſ Rachele. Siciliu s. m. Cecilio. I
Sidòru s. m. Isidoro.
Tiriàgus s. m. Quiriaco.
| Titeddu
o
Rafaèli s. m Rafaele, ello. -

Titu . ') s m. 'Tito . .. I


Ramunda s. f Raimonda . Sigismundu s. m. Sigismondo.
Ramundu s. m. Raimondo . Silippu t. r. M. Filippu, i Tiziànu s. m. Tiziano.
Rebecca s. f. Rebecca. Silvèriui s. m. Silverio. Tobias s. m. Tobia. º
Silvestra s. f. Silvestra. - Tomèu. M. Bartumeu.
Regina s. f Regina. Silvestru s. m. Silvestro. | Tomnàsa s. f. Tommasa.
Reginaldu s. m. Reginaldo. Silvia s. f. Silvia. Tommàsu s. m. Tommaso.
Remìgiu s. m. Remigio. Silviu s. m. Silvio . . .
Remunda. M. Ramunda . Trifomèna s. f Trifomena. -
Remundu . M Ramundu. Simeòni s. m. Simeone. - Tuta. M. Restituta. -
Simòna s. m. Simona.
Reparàda s. f. Reparata. Simòni s. m. Simone.
Restitùta s. f. Restituta.
Restitùtu s. m. Restituto. Simplicia e i Simplicia. V U
Restùtu s. m. Restuto. Simpliciàno s. m. Simpliciano.
Riccarda s. f. Riccarda. Simpliciu s. m. Simplicio, - Via s. m. Valente.
Riccardu s. m. Riccardo. Sinforiànu s. m Sinforiano. Valentina s. f. Valentina.
Rinaldu s. m. Rinaldo. | Sinforòsa s. f Sinforosa. Valentinianu s. m. Valentiniano.
Rita s. f. Rita . Sirigu. M. Cirigu. Valentinu s. m. Valentino.
Robertu s. m. Roberto. Sisinna. s. f. Sisinna. Valèria s. f. Valeria,
Rocu s. m. Roco, Rocco. Sisinni s. m. Sisinnio. Valeriànu s. m. Valeriano.
Sistu s. m. Sisto. Valèriu s. m. Valerio.
Rodolfu s. m. Rodolfo. Ubaldu s. m. Ubaldo.
Romànu s. m. Romano. Sizzèlicu s. m. Cesello.
Romualdu s. m. Romualdo. Sofia s. f Sofìa. Ubertu s. m. Uberto.
Venànziu s. m. Venanzio.
- Rosa s. f. Rosa. Sparàu. M. Sperau.
Rosalìa s. f. Rosalia. Speranza s. f. Maria Speranza. Venceslàu s. m. Venceslao.
Speràu s. m. Sperato, Veròna s. f. Verona. - - - -
Ruffina s. f. Ruffina. Verònica s. f. Veronica.
Ruffinu s. m. Ruffino. Spiridiòni s. m. Spiridione.
ltùsticu s. m. Rustico. Stanislàu s. m. Stanislao. Ugòni s. m. Ugone.
Stèvana, e Stèfana s. f. Stefana. Ugu s. m. Ugo.
Stèvini s. m. Stefano, Vigiliu s. m. Vigilio, i
Violanti s. m. Violante.
S Suìa. M. Sofia .
Vissenta s. f. Vincenza.
i

I
Sulpiziu s. m. Sulpicio.
Sia s. f Sabìna. Susanna s. f Susanna Vissentu s. m. Vincenzo.
Vitàli s. m. Vitale.
Sadurru. M. Saturninu.
Salomòni s. m. Salomone. Vitu s. m. Vito.
Samuèli s. m. Samuele. T Vittòri s. m. Vittore.
Vittòria s. f. Vittoria.
as -
Sansòni s. m. Sansone.
Sara s. f. Sara. Tana. M. Sebastianu, Vittòriu s. m. Vittorio. -

Sarbadòri s. m. Salvatore. Tecla s. f Tecla. Urbànu s. m. Urbano.


Saturninu s. m. Saturnino. Telèsforu s. m. Telesforo. Ursina s. f. Ursina.
Sbertu. M. Albertu. Tèneru s. m. Venero. Ursula s. f. Orsola.
Scintu, M. Giassintu. Tènuru. M. Teneru. Usèbiu. M. Eusebiu.
Teobaldu s. m. Teobaldo.
Scipiòni s. m. Scipione.
Scolàstica s. f Scolastica. Teodòra s. f. Teodora.
Sebastiànu s. m. Sebastiano. Teodoricu s. m. Teodorico. Z
Sebestru. M. Silvestru . Teodòro s. m. Teodoro.
Segundu s. m. Secondo, Teodòsia s. f. Teodosia. Zaccia s. m. Zaccaria.
Sera s. f. Sevèra. Teodòsiu s. m. Teodosio. Zachèu s. m. Zacheo.
Teòdulu s. m. Teodulo. Zefirinu s. m. Zefirino.
Serafina s. f. Serafina. Zenòbia s. f. Zenobia.
Serafinu s. m. Serafino. Tèofilu s. m. Teofilo.
Teresa s. f. Teresa. Zerafina. M. Serafina.
Seràpiu s. m. Serapio. Zerafinu. M. Serafinu.
Sevèra s. f. Sevèra. Tibèriu s. m. Tiberio.
Severinu s. m. Severino. Tibùrziu s. m. Tiburzio.
3I

N o M IN I s P R o P R I Us
DE IS PROVINCIAS, DIPARTIMENTUS, CITTADIS, ISULAS,
FLUMINIS, E BIDDAS TANTU ESISTENTIS, CHE

DESTRUIDAS DE SA SARDIGNA ,

PROVINQIAS PRINCIPALIS Marmidda, Marmilla. Serpentària, Serpentaria.


Meilògu, Meilògo. Sa Bacca, la g"
Monreàli, Monreale. Su Toru, il Toro.
Astra, Arborea. Montacùtu, Montacuto. Su Pani de zuccheru, il Pan di
Casteddu, o Calaris, Cagliari. Monteferru, Monteferro. zucchero.
Gallùra, Gallura. Murriàli. M. Monreali.
Torres, Torres. Nurra, Nurra. CITTADIS ESISTENTIS.
Ollastra, Ogliastra.
DIPARTIMENTUS Oppia, Oppia. Alghèru, Alghero. Algheresu, sa
Osilu, Osilo. agg. Algherese.
PRUS PRINCIPALIS. Otzièri Reali, Otzier Reale. Bosa, Bosa. Bosanu, ma agg.
Ampùrias, Ampurias. Otzièri Superiori, Otzier Su bosano.
Anglòna, Anglona. periore. -
Càlaris. M. Casteddu .
Balagràvi disabit, Balagràvi. Parte Ippis. M. Ippis. Casteddu capitali de su regnu,
Barbaxa de Seillu, Barbagia di Parte Montis, Parte Monti. Cagliari. Casteddu de susu, Ca
«Seulo. Parte Useddus, Parte Usellus. stello, Casteddaju, ja agg. ca
Barbaxa de Belvì, Barbagia di Parte Valenzia, Parte Valenza. gliaritano.
Belvì . Parti Olla, Parte Olla. Casteddu Sardu, Castel Sardo.
Barbaxa di Ollollài, Barbagia di Planargia, Planargia. | Iglèsias, Iglsias, Ecclesiensi,
Ollollai. Sàrrabus, Sàrrabus. Ecclesiense. agg.
Barigadu, Barigado. Sulcis, Solci. Oristànis, Oristano. Oristanesu,
Cabu Abbas, Cabu Abbas. Terranòa, Terranuova. sa agg. oristanese.
Campidanu de Casteddu, Cam Trexenta, Trecenta. Salighèra. M. Algheru.
pidano di Cagliari. Sàzzari citt. principali, Sassari. N
Campidànu de Nora, Campidano ISULOTTUS Sazzarèsu, sa agg. sassarese.
di Vora.
Campidanu Maggiori, o di Ori APPARTENENTIS A SARDIGNA POPULAZIONIS,
stanis, Campidano Maggiore. Asinàra, Asinàra, Isola d'Ercole. O Eli) i)AS ESISTENTIS.
Campidanu Milis, Campidano Chirra, Chirra.
Milis . Isula de S. Antiogu, Isola di Abbasanta, Abbasanta.
Campidanu Simaxis, Campidano -Sant'Antioco. Aggius, Aggius.
Simacis. Isuledda de S. Macariu, Isoletta A du Maggiori, Aldo Maggiore.
Caviànu disabit. Caviano. di S. Macario. Alà, Alà.
Chirra, Chirra. Istaledda in mesu de su stamiu Ales, Ales.
Cixerri, Ciacerro, o Siguerro. de Casteddu vulgar. Iletta. Allai, Allai.
Doris, Doris. -
Isoletta di S. Simone. A nèla, Anò la .
Figulina, Figulina. Isula de S. Perdu, Isola di S. Arious , Arbus.
Fluminària, Fluminaria. Pietro, o Carlo Forte. Arcidanu, Arcidano.
Gèminis, Geminis. Isula Plana, Isola Piana. Ardàli, Ardàle.
Gerrèi, Gerrèi. lsula de su Càuli, Isola de' Cavoli,Ardara, Ardara.
Giàunas disabit., Giàunas. lsula de is topis, Isola de'topi. Ardaiºli, Ardaiele.
Gocèanu, Gocèano. -
Isula S. Stevini, Isola S. Stefano. Arixi, Arì.ri.
Ippis Superiori, e Inferiori, Ippis Isula S. Mauriziu, Isola di San A rizzu, Aritzo.
Superiore, e Inferiore. Maurizio . Armingia, Armàngia.
Isulas intermedias, Isole Inter Isula Rubia, Isola Rossa. Arzana, Arzana .
medie. -

Isula de sa Madalena, Isola della Assèmini , Atsènini.


Isula de S. Antiogu, Isola di Maddalena. Assòli, Assòlo.
.Sant'Antioco. Pegna, Pegna. Astuni, Asuni.
lsula de S. Perdu, Isola di S. Porri, Porri. Austis, Austis.
Pietro, o Carlo Forte. lìatti, Ratti. Azzàra, Atzàra.
Mandrolisài, Mandrolisài. Scògliu de s' Ollasta,
- Sergio ialiàti, Bal'ào.
Màrghini, Marghine. dell' Ogliastra. º
i Bannari, Bannari.
II li h h 2
e 72

Banfine, Bantine. i C1: rcitris, Carciuris. Lozzorài, Lozzorài.


Barà dili, Baradili. Dèximu Mannu, Dècimo Manno. Lula, Lula.
Baratili , Baratili. H)è vitiu Puzzu, Decimo Putzo. Lunamatròna, Lunamatròna.
Baressa, Baressa. 2èsulu, Dºsulo. Luras, Luras.
i3arì, B.tri. i)otons de Maria, Domus de Macumèli, Macom? r.
Parràli, Barrà le . Matria.
Madalena, o sa Madalena, la
Barùtnini, Bai il mini. Domus Noas, Domus Novas. Maddalena.
Batmlàdu, Baalàdo. - l

Domus Noas Canalis, Domus Maguinadas, Magumadas.


Baunèi, Baunii. Novas Canales. Mamojàda, Manojada.
Belvi , Belvì , Donnigalla, Donnigalla. Mandas, Mandas.
Benetutti, Benetutti. Donòri, Donòri. | Mara Arbarè, Mara Arborè , o
Berchidda, Berchidda. Dualchi, Dualchi. Villamàr .
Ressùde, Bessied . Durgàli, Dorgale. Mara Calagònis, Mara Calagonis.
Biddaciriu, Villacidro. Elini, Eſini. Mara Pàdria, Mara Padria.
Biddarèga, Villa Greca. Elmas, Elmas. Marrùbiu, Mari it/io.
Bidda Ermosa, Villa Ermosa. Escànu . Ml. Scann . Martis, Martis.
Bidda Manna, Villa Grande. Escovedu. M. Scovèdu. Masainas, Masaìnas.
Bidda Massargia, Villa Mas Esporlàtu, Esporlato. Màssama, Màssama .
sargia. Figus, Figus. Masu, o su Masu, Il Maso.
Biddanòa Forru, Villanova Florinas, Florinas. Masuddas, Masullas.
Forru . Flùmini Majori, Flùmini Mag Meàna , Meana.
Biddanòa Franca , Villanova giori - -
Milis, Milis.
Franca. Flùssiu, Flùssio. Mòdulo, Mòdulo.
Bidoianòa Monteleòni, Villanova Fonni, Fonne. Mogoredda, Mogorella.
Monteleone. Fordongianus, Fordongiànus. Mòguru, Mègoro. -

Biddanò a Monti Santu, Villanova Forru, Forru . Monteleòni, Montele?,ne.


Monte Santo . Montis , Montis.
Furriadòrgius, Furriadòrgius.
Biddauòa Strisài, Villanova Stri Furtèi, Furtèi. Montresta, Montresta.
sàili. -
Gadòni, Gadòne. Mores, Mores.
Biddanòa Truschèdu, Pillanova Gàiru , Gàiro. - Morgongiòri, Morgongiori.
Tru scheda. Galtellì, Galtellì. Mulàrgia, Mulargia.
Biddanòa Tulu, Villanova Tulo. Garofai, Garofài. Munistèni, Monastir.
Biddapuzzu, l illapuzzo. Gavòi , Gavoi. Muravèra, Muravèra .
Bidda Saltu, Villa Salto. Genòni , Genòne. Murdègu, Murdºgu.
Bidda Sorris, Villasor . Genùri, Genùri. Muros, Muros.
Bidda Speziosa, Villa Speciosa. Gergèi, Gergèi. Musèi, Musèi .
Bidda Urbana, Villa Urbana. Gèsigu, Gºsico. Narbolia, Narbolia.
Bidunì , Bialetti . Gèsturi, Gisturi. Narcàu, Varcào.
Biròli, Biroli. Ghilarza, Ghilarza. Neonèli, Veonèli.
Birore , Birore. Giàve, Giàve . Norghiddu, Morghiddu.
Bitti, Bitti. Girasòli, Girasole. N ", Muches.
Bolòtana, Bolòtana. Goni, Goni. Nughèdu de Barigadu, Nughi du
Bonàrcadu, Bonàrcado. Gonnèsa, Gonnesa. di barigadu.
Bono, Bono. Gonnos Codina, Gonnos Codina. Neghèdu de Monti Acutu, Vu
Bonorva, Bonorva. Gonnos Fanàdiga, Gonnos Fa ghèdu di Montacuto.
Boroneddu, Boroneddu. nàdiga. Nule, Vule.
Bòrore, Bòrore. Gonnosnò, Gonnosnò. Nulvi, Vulvi.
Bortigàli, Bortigali, Gonnos Tramazza, Gonnos Tra Niloro, Vitoro .
Bortigiàdas, Bortigiàdas. Jºl (12, ſi . Nurà chi, Vurà che .
Borùta, Boràta. Guamajòri, Guamaggiore. Nuradda, Norallao.
Bòttidda, Bòttidda. Guasila, Guasila . Nuragugùme, Nuragugùme.
Buddusò, Bt:ddusò . Gùspini, Gàspini. Nuràgus, Nuragus.
Bultèi, Bultèi. Jerzu, Jerzu . Nuràminis, Vuràminis .
Bulzi, Bulzi. llbònu, Ilbòmo. Nuràxi Nieddu, Vurà.ci Vieddu.
Bunnànnaru, Bunnannaro. Illorài, Illorài. Nurèci , Nurèci.
Burcèi, Burcèi. Irgòli, Irgòli. Nurri, Nurri.
Burgos, Burgos. Isili , Isili. Nuxis, Vuaris.
Busacchi, Busacchi. Itireddu, Itireddu . Oſiana , Olìana.
Cabras, Cabras. Itiri Cannòdu, Itiri Cannèdu. Ollasta Simàxis , Ollasta Sima
Cabuterra, Capoterra. Itiri Fustiarbus, Itiri Fustiarbus. Ci.S.

Calangiànus, Calangiànus. Lachesòj, Lachesoj. Ollasta Useddus, Ollasta Usel


Calasetta, Calasetta. Làconi , Làconi. lus .
Carbonàra, Carbonàra. Lairru, Lairro. Ollollài, Ollollài.
Carcièghe, Carcighe: Lanusèi, Lanusèi. Olmèdu , Olmèdo.
Cheremùle , Cheremiale. Lei, Lei. Olzài, Olzài.
Chiaramonti, Chiaramonte. Locèri, Locòri. Onàni, Onàni.
Codrongiànus, Codrongiànus. Lòculi, Loculi. Onifai, Onifài
Cossoine, Cosso)ne. Lodè, Lodè. Onifèri, Oniferi,
Crèmula, Crèmula. Lodine, Lodine. Oràni di Doris, Orani di Doris.
Cùglieri, Cuglieri. Lòllove, Lollove. Orgòsolu, Orgòsolo.
-
Orosèi, Orosèi. Santu Giuanni de Suergiu, S. Sini, Sini.
Oroteddi, Orotelli. Giovanni di Suergiu. Siniscòla, Siniscòla.
Orròli , Orròli . Santu Idu, S. Vito. Sinnia, Sinnai.
Ortacèsus, Ortacèsus. Santa Justa, Santa Giusta. Siris , Siris.
Ortuèri, Ortuèri. Santu Lussurgiu, S. Lussorio, Sisini, Sisini.
Orùni, Orùne. o Lussurgiu. Siurgus , Seurgos.
Oschiri x Oschiri . Santu Pantalèu, San Pantalèo. Solànas, Solànas.
Osidda, Osidda. Santu Niccolau , S. Niccolò d' Solarussa, Solarussa: *
Osini , Osani. Arcidano. Solèminis, Solèminis.
Ossi, Ossi . Santu Perdu de Pula, San Pietro Sòrgunu, Sorgono
Ottàna, Ottàna. di Pula. Sorradili, Sorradili.
Ovodda, Ovodda. Santu Rocu , S. Roco. Sorsu , Sorso.
Ozzièri , Otzièr. Santa Sofia, Santa Soffia. Sterzili, Esterzile .
Pabillònis , Pabillònis. Santu Sperau, Santo Sperato. Suni, Suni. -

Padria , Pàdria . - Santa Teresa, Santa Teresa. Tadasùni, Tadasùne.


Palmas Simaxis , Palmas Si Sàrdara, Sàrdara. Talàna, Talàna.
ma.cis. Sarùle, Saràle . Tempiu, Tempio.
Palmas de Sulcis, Palmas di Scalaplànn, Scalaplano. Terralba, Terralba .
Solci. -
Scanu, Scano . -
Tertenia , Tertenìa.
Patàda, Patàda . Scolca , Scolca . Tetti , Tetti.
Pau, Pau . Scovèdu , Scovº du . Teulada, Teulàda .
Paùli Gerrèi, Paùli Gerrèi. Seddòri , San Luri. Tiana, Tiana.
Paùli Làtinu, Pauli Làtino. Sèdilu , S dilo. Tièsi, Tièsi.
Paùli Pirri, Paùli Pirri. Sèdini, Sºdini. Tinnura, Tinnura.
Paùli Sizzàmus, Paùli Sitzamus. Segariu, Segariu . Tissi, Tissi .
Perdas de Fogu , Perdas de Selàrgius, Selargius. Tonàra, Tonàra .
Fogu. Sèligas, Sèlegas . Toralba, Toralba .
Pèrfugas, Perfugas. Semughèu, Semughèo. Torpè, Torpè.
Pirri, Pirri. Sèneghe, Sºneghe. Tortolì, Tortolì.
Piscinas, Piscinas. Senis, Senis. Tramazza, Tramazza.
Plamantellu, Pimentello. Senneriòlu de Monteferru, Sen Tratalias, Tratalias.
Plazzas, o is Plazzas, Las Plassas, neriòlo.
Tresnuràghes, Tresnuràghes.
Ploaghe, Ploaghe. Sènnori, Sºnnori. Trièi, Trièi.
Pompu, Pompu. Senorbì, Senorbì. Tuìli , Tuìli.
Portuscirsu , Portosciuso. Serdiàna, Serdiana. Tula, Tula.
Posàda º Posàda - Serramanna , Serramanna . Turri, Turri .
Pula, Pula. i' -
Serrenti, Serrenti . Valverde, Valverde.
Putifigàri, Putifigàri. -
Serri , Serri. Villa Perucciu , Villa Peruccio.
Puzzu Majori, Putzu Maggiore. Serròcu. M. Santu Rocu. Villarius, Villarius.
Quartu, Quarto. Sestu, Sesto . Uda, Uta.
Quartucciu, Quartuccio. Sèttimu, Settimo: Ula, Ula.
Rebeccu, Rebeccu. Seùi , Seiti. Uras, Uras.
Riòla, Riòla. Seùlu , Seillo. Uri, Uri . -

Romàna, Romagna. Seùni , Seiuni. Ursulèi, Ursulèi.


Ruinas, Ruànas. Sezzu , Setzu. Useddus, Usellus.
Sàdali, Sàdali. Siamajòri, Siamajòre. Ussana, Ussana.
Sàgama, Sàgama. Sia Manna, Sia Grande. Ussaramanna, Ussaramanna.
Sa Madalena, La Maddalena. Sia Pitica, Sia Piccola . Ussàssai, Ussàssai.
Samassi, Samassi. Sicci, Sicci . Ussini, Ussìni.
Samazzài, Samatzài. Siddi, Siddi di Marmilla . Zeddiàni, Zeddiani.
Santàdi , Santàdi . Siddi di Ozzieri, Siddi di Otzier Zèpara, Zèpara.
Sant'Antoni, Sant'Antonio. Superiore. -
Zerfaliu, Zerfaliu .
Sant' Antigu, Sant'Antioco. Silànus, Silànus. Zuri, Zuri.
Sant'Andria, Sant'Andrea. Silì, Silì di Simaxis.
Santu Baingiu, S. Gavino. Siligu de Meilogu, Siligo. FLUMINIS PRINCIPALIS.
Santu Basili, S. Basilio . Siliqua, Siliqua.
Sant'Eru, o Veru de Congius, Silius , Silius. Cedru, flumini di Orosei, Cedro.
S. Vero Congius. Sìmala , Simala.
- Flumendòsa, Sepro. -

Sant' Eru de Milis, San Vero Simàxis, Simàacis. Termu, flumini de Bosa, Termo.
di Milis. Sindia, Sindia. l Tirsu, flumini di Oristanis, Tirso.
634

POPOLAZIONI, O VILLAGGI DISTRUTTI,

CHE UN TEMPO ESISTEVANO IN DIVERSE PROVINCIE.

NELLA CURATORIA NELLA CURATORIA Paurissi.

DI NURAMINIS Polisagus.
DI CAGLIARI. Saboddus.
Barralle . Sarpa.
Bartali, . Bori. Sipilla.
Bonària. Lascella . Sorris città .
Calagònis. Nurachi . Starpòne.
Càrbonàra antica . Noralpèci.
Nuraminis di Partemonti .
-

NELLA CURATORIA
Cipollos.
Coròngiu Jeneale. DI SEURGUS
Geremèa. NELLA CURATORIA Barèn .
Gersàris . Cosso.
DI JOLA
Guòres . Gentils.
Palma. Baco. Guidita.
Murtaurci . Baràculi . Lesèi.
Puni. Bòrare. Mulàrgia.
Salsàlis . Cisterna. Nuesienàusi.
Santa Gilla. Dolia città. Ossìmuri.
Santa Maria de Claro . Figuero. Sàssai.
Santa Maria di Paradiso . Mòduli. Sèdali Ghirri.
San Giuliano . Niroxi. Sinèsi. -

San Niccolò . Nuòci. Sorchi .


Sèpare. Parasòlis . Speziàni.
Serenòri. Segògos. Torpe.
Severino . Sibiola.
Seùni . Sidriàno . NELLA CURATORIA
Sìncias. Strano.
Sirùris . Turri . DI GERREI
Siùri. Castagnàni. e

Solònis . NELLA CURATORIA Eràsi. -

Soventràno. Gònnore.
DI TREXENTA
Latini.
NELLA CURATORIA Alùne. Svaleggi.
Arguasìle.
DI NORA Bàngico. NELLA GIURISDIZIONE
Goi.
Chia . Scoròva. DI SOLCI, O SULCIS
Cuchi . Segolài. Adòi .
Gabbanòni. Segurvi. Arène.
Loi . Sunièri . Baròtri .
Marfatàn. Surri. Baterre.
Nora città. Distrui.
Orri. IN PARTE IPIS INFERIORE Duidicaros.
Pauli di Nives . Eràdalis.
Pietra Salis. Aqòensa. Fementido.
Pietra Stèrnita. Bàngius. Garavàte.
San Filippo. Dora. Malaoràtis.
Fallis . Mariàni.
NELLA CURATORIA Gettasài. Montecibàrie.
Gurgòni. Natalònis.
DI DECIMO Idèide . Nepes.
Irpilli. Padèris.
Foinìse. Issi. Pesus .
Magòri. Leni. Petriurgius.
Ortixèdo. Massòne. Piolànas .
Protegèa. Murci. Pisano.
Siliii . Palma. Pixères .
Siporti. Pave Superiore. Puicurri.
Valèria città. Pave Inferiore. Puxme.
635

Revi. fontane hanno trovato fonda Gutò i .


Soccòmeris. menti intieri di case, arnesi da Jèrico Città.
Suergus. cucina, pugnali antichi, e pegni Monti Ledda.
Tànsali. d'oro e d'argento. Riutortu.
Villa Straba. Olèri tra Gavòi ed Ovodda, di Selse. -

Uratelli . cui esiste finora la Parrocchia Tonsa.


dedicata a S. Pietro Appostolo, Villafranca.
ed uffizia per la festa il Clero Utàlis.
NELLA GIURISDIZIONE DI
di Ovodda.
sigUERRO, o CIXERRO. Orrùi tra Gavòi Lodìni e Fonni, IN IDA DI ROMAGNA.
Acqua Fredda Castello. di cui esiste la Parrocchia de
Antèse . dicata a S. Michele Arcangelo. Docèvi.
A neumade -
Nell' archivio di Ollollài con Serita. -

Arda. servasi una cartella spedita dal Tibulas Città . . , -


Argènis. Vescovo di Ottàna in lingua Turìga. -

B nrca Pardi , catalana, in cui s'accorda al Uruspe. - -

Cise. Curàt di Capriola la facoltà


Corense. di sposar due del villaggio di IN IDA DI CABUABBAS.
Orrùi.
Dejursa.
Enclàdi . Giave Castello.
Fròngia. NEL CAMPIDANO SIMAXIS.
Gabbasurle. REGIONE DI FIGULINA.
Galunta . Arborèa città.
Guidandàli. Jade, o Tarros Città. Biguegèsis.
Macimese. Brixis.
Màrgun. NELLA PARTE Dulnòre.
Orida. OTZIER REALE . Figulèro.
Pensa . Gedas.
Sebazzo . Bocles. I Loru.
Secci . Builcierri. Muscellàni.
Sèrrai. Nordào. Nugra.
Sibosèsi Siqueris . Pluvàca Città .
Sigulis. Succi. Saccargia.
Sirici. Uras. - , Salvenèro.
Villanova. Ussàdi. . Selòres.

OGLIASTRA IN PARTE IPIS sUPERIORE. NELLA CURATORIA


NEL PARTITO D'ARZANA. DI FLUMINARGIA,
Villa Nema. - - -

Ardàli. o FLUMINARIA.
Manurri. IN PARTEMONTI. Baràci Città .
IN IDA DI SARRABUS. Gemùsis, o Gemossia. Biòris.
Sèrsela. -
Dorüghis.
Castiàdas Erquìlis.
Chirra. NELLA MARMILLA Essola Castello .
Gililis .
Cortingias
Leguàle. Atzèni. º Issi. - -

Lupus. Sitzàmus. Longu.


Nobàsie. Nurchis.
Orre.
Petrèti.
IN MONREALE. Ovoe.
Pisano Castello.
Rastràdi. Antipi. Silvio Città .
Sàrrabus. Bonòrcidi. - l Sorane. - !
Sorrus. Deponti Maggiore. Vialossi. - -

Tacàti. | Deponti Minore. l Ussi. . , º


Villamaggiòre. Eralense Castello.
Villatròna. Lerri. NELLA CURAT, DI COROS.
Ulmi. Manisi.
Monreàle Castello. Atòzoris.
NELLA BARBAGIA DI
Napolis Città. Bàngius.
SEULO. Ossèa Città. Canèti.
Gènesis. Serru, o Serri (e oscur.) Coros.
Corrias.
NELLA BARBAGIA NEL DIPARTIMENTO Gurùle Città.
DI OLLOLLAI. D' OSILO . Langui.
Longi.
c" tra Gavòi e Lodini. I Buàlis. Manitùto.
avoesi scavando in questo sito Noallis.
la terra per fare ortaglie e "i,
Fussàlis. Noràcis.
-
636 -

Oriamanna. Orimuràti.
Paùlis. Santo Stefano .
Sartis. Oria piccola.
Sièguis. Ostia di Monte . Selargio.
Siffis . Speluncas. Vigna Maggiore.
Ullo. Urùmi .
Todài.
Turìguis. CONTADO DI COGHINAS. NELLA CURATORIA
Turtàna.
DI GIAUNAS.
Abba.
- (BOSA)
Bàngius. Agrarie.
IN IDA DI MONTEFERRO. Coghinas. Agugàri.
Cornu Città. Giuliola Città. Alanga .
Baradili .
Pitinùri.
Sant'Antonio. GALLURA GEMINIS. Capuerre.
Conàro .
San Leonardo.
Calagrànis, Costa d' Asini .
Cìvia, V. Olbia. | Curvaro.
- (ALGHERO.) Colibio Città . Davi .
REGIONE DI MONTELEONE. Coresini. Decisàno.
Massadi. Curesti. Erasmo.
Minerva. Erici Città. Gardòci .
Manna. Gorziàna .
Minutàdas.
Moncicòni. Olbia Città . Lapiè.
Montecurtèi. Preteri Castello. Longon Sardo città .
Puvòlis. Melasmo.
Paùlis.
Santa Vittoria. Sorèci. Mulaterra .
Teàti. Sagni.
Sexananxe.
(OTZIER) NELLA CURATORIA DI SINIS. Sudo.
DUCATO DI MONTE ACUTO. Vignòlas.
Biducàro. San Comiàni.
Montis. IN IDA DI NUORO.
Biduffe . - -

Buabide. - , Locòi. -

Bùctale. - 1
NELLA CURATORIA
Erguri Castello. - DI CAVIANO. NELLA BARONIA
Lidinèse.
Caviàno. i DI CALTELLI.
Montecucuru Castello. Binisse .
Monte Santo Castello. Oggiàno.
Novorro .
Dnascodère.
NELLA CURATORIA Galionis .
Nucèti.
Octi Castello. DI UNALES. Torpèi.
Olos Castello.
Orùci. Abragùni. NELLA BARONIA
Rebàta. Arzaguèna. DI POSADA.
Usulife. Castro Castello.
Corverasturàles .
(CASTEL SARDO) NELLA CURATORIA Fava Castello.
Ferònia città .
PRINCIPATO DI ANGLONA. DI BALAGNARO . Guidàni Illòi.
Albanco. Gonnonò .
Batarra. -

Bulsi Castello. Aristàni. Linèsi .


Cèrico. Arugognàni. Montinargi.
Barònis. Ortinuràti .
Insàni.
Ossio .
Monte Forcato. Luogo Santo.
Malassi, Sarsalis .
Murtello .
Odàte. Nuràchis. Stellani -
637

NOMI DELLE ANTICHE CITTA'


DELL' ISOLA NOSTRA ORA DISTRUTTE

CoLLE LORO RISPETTIVE NOTIZIE STORICHE.

Arre un tempo era Sede Ve desi Signore un certo Arsìcora uomo po


scovile, la quale essendo stata rovinata, tente, e per due volte sconfitto da Tito
e abbandonata sul principio del secolo Manlio Torquato. Ma una lapida coll' in
16, la Sede col Capitolo fu trasferita a scrizione Cornenses poco fa scoperta tra
Castelsardo ritenendo il Vescovo il titolo gli avanzi di antica città, che veggonsi
di Ampuriense, e d' allora Castelsardo presso S. Catterina di Pitinuri par, che
ebbe il nome e privilegio di città. smentisca l' accennato sito di Cornu. V.
Arborea città, che ha dato il nome al Stor. di Sardegna del Chiariss. Sig. Ba
Campidano d' Oristano. rone D. Giuseppe Manno.
Bisàrcio Sede Vescovile era città del Dolia città Vescovile ne secoli bassi,
Principato d'Anglona della quale non è esistente dove ora è San Pantalèo Il
rimasta che la Cattedrale dedicata a Sant' nome di Bona Dolia poi si è cambiato
Antioco Solcitano. Essa era situata non per corruzione in quello di Bonavoglia.
molto lungi da Ardara. Elephantòria città, che rammenta An
Bithia, Bizia, città, che Tolomeo col tonino nell' Itinerario, il cui sito si con
loca presso il golfo di Teulada. V. l' esem ghiettura presso la Torre di Vignòla.
plare Vaticano di Tolomeo consultato dal Ericènum, Ericèno città mentovata da
Cluverio. (Sardin antiq.) Tolomeo, la quale si conghiettura, che
Castro chiamata dall'Anonimo Ravven fosse nello stesso sito, dove ora è Osilo,
nate Castra Felicia. Questa città credesi come opina il Fara, il Vico, e Vitale,
fosse situata nelle vicinanze d' Oschiri, Erici città della Gallura riferita da To .
e fu Sede Vescovile verso l' anno i too. lomeo sotto il nome di Eraceum, dall'
sino al 15o2., in cui fu trasferita ad Al Itinerario detta Erucium, situata nelle viº
ghero insieme con quella di Ottàna. cinanze di Tempio.
Civita era un tempo Sede Vescovile, Fausània, o Fausìna città della Gallura
e finora il Vescovo di Tempio ritiene il presso le vicinanze dell' antica Olbia.
titolo di Civitatense. Esisteva nel 596, dell' era Cristiana, e
Cocleâria città situata nell'imboccatura vi fu ristabilita la Sede Vescovile per
di Coghinas. ordine di S. Gregorio Magno; e 'l Sacer
Colibio era pur città, di cui s'ignora dote Vittore vi fu consacrato Vescovo da
la situazione, come pure di Baràci, di Gianuario Arcivescovo di Cagliari.
Silvio, di Biora, di Gemellas, di Haſa, Ferrònia chiamata da Tolomeo Feronia,
di Molaria, di Valeria, di Ierico, e di altre. e dall' Itinerario Ferraria; città antica,
Cornu si pretende, che fosse situata la quale credesi con fondamento, che
presso Padria, dove sino al tempo di fosse situata nel dipartimento di Posada,
Fara osservavansi grandiosi avanzi di co cioè nella spiaggia fra il Porto Sabatino,
lonne e acquidotti. Di questa città cre e Posada.
I ; i i º
658
Forum Trajani, Foro di Traiano città secondo Tolomeo nelle vicinanze dello
riportata da Antonino nel suo itinerario stagno di Marceddì. I Romani, che so
situata dove ora è il Villaggio di Foron leano aggiugnere la voce Aquae a quelle
gianus, o Fordongianus, nome dato per città, ch'erano presso stagni o maremme,
corruzione collo scorrer de secoli a Forum la chiamarono Aquae Neapolitanae. Altri
Traiani. poi la collocano presso la Chiesa di S.
Galtellì, che ora non è che un semplice Maria di Nabui nella Curatoria di Arbus.
Villaggio, era città chiamata, da Romani Nora fu fabbricata nelle vicinanze di
Aquae Hipsitanae. Questa città era pur Pula, di cui si ravvisano finora grandi
Sede Vescovile dal principio del secolo vestigi sì in terra, che dentro il mare.
XI. sino al principio del secolo XVI. in Era una delle più famose città dell'Isola
cui quella Diocesi fu unita a quella di nostra, e godea della cittadinanza romana.
Cagliari. I Cittadini di Nora avendo accusato di
Juliola, Giuliola riferita da Tolomeo malversazione il Pretore Scauro, Cicerone
era città dell'Anglona, che si opina si s'impegnò a difenderlo deridendo i Sardi
tuata presso l'imboccatura del fiume Co e chiamandoli per disprezzo Mastrucati
ghinas alla parte sinistra, dove esiste la cioè vestiti di melòte. Opinasi probabile,
Chiesa di S. Pietro di mare. che questa magnifica città fosse distrutta
Gurùlis Vetus, Gurùle Antica, di cui nell'irruzione de Vandali, o de Saraceni.
fa menzione Tolomeo, la quale il Fara Olbia rammentata da Cicerone e da
º crede, che esistesse nel dipartimento di quasi tutti gli Storici era una delle più
Coros, che oggi abbraccia soli sei Vil belle, e delle più celebri città della Gal
laggi, cioè Ossi Tissi Ussini Olmèdo Uri lura, e delle più interessanti della Sar
e Itiri Maggiore. degna, la quale era come la chiave della
Gurillis Nova, Gurùle Nuova città parte settentrionale, ove risiedea il Que
rammentata pur da Tolomeo, la quale store, e qualche volta il Pretore Romano.
da alcuni pretendesi fosse situata presso Questa città era situata in Terranova
le vicinanze del Villaggio di Fordongianus, presso il mare nel fondo di un porto
dove osservansi grandi avanzi di rovinata anticamente uno de migliori del Regno.
città. Sotto il Consolato di Lucio Cornelio
Lesa città situata presso lo stagno di Scipione e Cajo Aquilio Floro Roma
Chirra, che da alcuni credesi erronea fece la prima spedizione contro Corsica
mente la Sorrabile dell' Itinerario. V. e Sardegna nell' anno 259 prima dell'Era
Sorrabile. Lesa fu nomata da Romani Cristiana. Fu spedito Lucio Cornelio Sci
Aquae Lesitanae. pione, il quale dopo aver preso Aleria
Longònes città antica situata nelle vi in Corsica partì, e giunto in Sardegna
cinanze di Longòn Sardo. volle attaccar Olbia, ma trovandola assai
Macòsi città chiamata Macos o Ma forte e ben difesa desistette dall' assedio
copsisa da Tolomeo alla Tavola 7. e e ritornò in Roma per radunare truppe
" da un Poeta in un Epigramma: più numerose.
Arma furens fremit alma Sacer: Macos Osoea, Osèa città riferita da Tolomeo
ipsa ministras-Ni dederit, servas mox e dall' Itinerario era situata non molto
dabit aegra manus. Questa grandiosa lungi da Terralba e come si opina fra
città ora è ridotta a Villaggio col nome Capo Frasca e Capo Pecora. Questo Vil
di Macomer, in cui veggonsi finora pezzi laggio pure era un tempo città e Sede
di colonne di marmo cenericcio con iscri Vescovile, di cui conserva finora il titolo
zioni scolpite ma corrose dal tempo, co di Terralbense il Vescovo di Ales.
sicchè a grande stento vi si legge il nome Ottàna ora Villaggio era un tempo Cit
di Vespasiano. Vi si trovano pure altri tà e Sede Vescovile trasferita ad Alghero
antichi avanzi, che annunziano città ma nel 15o3. Di questa Città non trovasi
gnifica. E' certo poi, che a tempo de' menzione alcuna che dopo il 1 1oo.
Giudici era un presidio assai forte e di Palmas ne secoli bassi contavasi per
feso da buon castello appartenente al città con celebre golfo detto anticamente
Giudice d' Arborèa. Sinus Sulcitanus.
Neapolis, Napoli città antichissima, e Ploàghe detta anticamente Pluvàca era
da gran tempo distrutta, la quale esisteva Città e Sede Vescovile comparsa nel se
639
colo XII., e nella sua decadenza fu unita terrate, e finora un tal sito è chiamato
a quella di Sassari nel secolo XVI. Ora Solci da nazionali. v

è ridotta a Villaggio. Questa nobilissima città credesi spo


Pòpuli era pur città ne secoli bassi, polata per la gravissima ammenda, cui
la quale si crede, che fosse dove ora è fu condannata da Giulio Cesare ritornan
Tratalias.
do vittorioso dall'Africa, perchè i Solci
Portus Luguidonis città un tempo esi tani aveano abbracciato il partito Pom
stente in Porto S. Paolo. Forse il nome pejano. Ed infatti Irzio de Bello Africano
di Logudoro trae l' origine da Luguidonis. attesta, che Cesare il dì 16 Giugno ar
Publium città, che rapporta Tolomeo rivò a Cagliari, e che multò i Solcitani
e Antonino nell' Itinerario come marit di centomila sesterzj, che secondo il cal
tima, ch era nella Nurra dalla parte set colo degli Eruditi poco manca alla som
tentrionale vicina al mare, nel Promon ma di 3oo mila scudi sardi; (*) pena
torio la Testa secondo il Fara. imposta, dice Irzio, Quod Sulcitani Na
Santa Justa, o Santa Giusta presso ad sidium eiusque classein receperunt. Dal
Oristano ne secoli bassi era città e Sede che può conghietturarsi quanto fosse do
Vescovile. Ora è sepolta in uno stagno, viziosa la città di Solci; la quale in se
di cui veggonsi alcuni avanzi di edifizi guito credesi distrutta da Vandali come
subissati. Nora. -

San Luri un tempo passava per città, Sorràbile, o Soràbile come la chiamano
ed era cinta di mura colle sue porte, delle i Fonnesi, era la città, che rammenta
quali sussiste ancor una. Ha ed ebbe per Antonino nell'Itinerario. Da alcuni cre
molti secoli il titolo di Viscontèa. desi con fondamento, che fosse situata in
Saralàpis, che La Martiniere crede distanza di una lega dal villaggio di Fonni
fosse situata dove ora è Villaputzo. al Nord-Est. In questo territorio chia
Solci fu una delle più magnifiche città mato sino a dì nostri Sorabile scorgonsi
della Sardegna, di cui gli antichi Geografi grandi avanzi di paese distrutto, dalle
fanno onorevole menzione, tra i quali cui rovine conghietturasi fabbricato Fonni,
Strabone dice: Urbes in Sardinia com e segnatamente la Chiesa de PP. Minori
plures, quarum praecipuae Caralis et Osservanti del Convento di detto villag
Sulcis: Pomponio Mela; Urbium anti gio, come chiaramente rilevasi dalle scrit
quissimae Caralis et Sulchis e Tolomeo: ture lasciate nell'Archivio di esso Con
Sulci oppidum cum portu; e Pausania: vento dal P. Pacifico Guiso Pirella Nuo
Munierunt in ea Insula Poeni urbes rese, ed anche dall' antica Iscrizione, che
duas Caralim et Srllos che è il Sulci di leggesi in quella Chiesa, ed eccola: Stein
Plinio, come lo ha dimostrato Cluverio. ma Sacratissimae Basilicae S. Mariae ad
Questa città fu fondata, e popolata da' Martyres in hoc fideli oppido de Fonni
Cartaginesi, come lo fu anche Cagliari, ec ruinis Civitatis Sorabilensis Sardiniae..
con coloni venuti da Cartagine, secondo Sorres città un tempo esistente nelle
lo attesta Claudiano: Pars adit antiqua vicinanze di Torralba situata sù d' un'
ductos Carthagine Sulcos; e le posse alta collina, dove osservansi finora gli
deano assai innanzi della prima guerra avanzi della sua rovina. Esiste però sino
punica. Ma dacchè i Romani ne scac al presente in buono stato la sua Cat
ciarono i Cartaginesi, Solci divenne Città tedrale dedicata a S. Pietro Appostolo,
Municipale, e le fu accordata la Cittadinanza fatta alla gotica a tre navate, e fabbri
romana col diritto di voto, della quale cata di pietre marmoree; la quale con
fu Municipe Lucio Cornelio Marcello cen serva sino a dì nostri il nome di S. Pietro
sito nella Tribù Quirina, onde potea vo di Sorres. Dopo la sua distruzione la sua
tare ne' comizi e aspirare alle Magistrature.
La situazione di questa città giusta l'opi
nione di molti Eruditi credesi al Nord (*) Secondo però i calcoli di Paucton
del ponte e dell'Istmo, che unisce l'Iso nella sua Metrologia la multa imposta
la di Sant' Antioco all'Isola Madre. In a Solci ascendeva alla somma di venti
fatti anche a giorni nostri ravvisansi in due mila e cinquecento lire di Francia.
quel sito vetusti avanzi di gran molo, di V. Storia di Sardegna del Chiariss. Sig.
grandiose fabbriche, e di muraglie sot Barone D. Giuseppe Manno.
I i i i 2
646) -

Sede Vescovile fu trasferita a Sassari nel Sardegna, e colonia de Romani. Collo


15o3. scorrer de secoli divenne Sede degli Ar
Suelli un tempo Città e Sede Vesco civescovi Turritani, e del Giudici di quella
vile, di cui fu primo Vescovo San Geor provincia, che sussistette sino al secolo
gio ivi nato nel 1o5o:, e creato Vescovo XII., in cui fu presa e saccheggiata da
in età di 24 anni. Genovesi.
Susalèi città, che il Fara colloca fra Tortolì credesi che fosse la città fon
il Capo Ferrato, e la punta Pirasto. data da Trojani dopo distrutta Troja da'
Tègula città, che opinasi situata dove Greci, il che avvenne 5oo. anni dopo
ora è Teulàda, o presso quelle marem Mosè. Col tempo poi divenne Sede del
me, e infatti Capo Teulada dicesi finora Vescovo, che governava tutta l' Ogliastra,
in latino Caput Tegulare. e nella decadenza di essa ora ridotta a
Tharros Città, che rammenta Antonino villaggio i Vescovi trasportarono la loro
nel suo Itinerario edizione di Amsterdam Sede a Suelli.
del 1735., le cui rovine si scorgono fi Turòbole minor, che Antonino rammen
nora presso la Chiesa Abbaziale di S. ta nel suo Itinerario, il Vitale la trova in
Giovanni di Sinis, vicino a Capo S. Mar Torralba. V. Stor di Sardegna del Chia
co. Dalle rovine di quest' antica città cre rissim. Sig. Barone D. Giuseppe Manno.
desi fabbricato Oristano, e quel territorio Valenza città, che ha lasciato e dato
conserva sino al presente il nome di il nome al dipartimento chiamato anche
Tarrus, a dì nostri Parte Valenza, dov è il Vil
Tibula città, che Tolomeo annovera laggio di Laconi, e que popoli chiama
tra le città settentrionali e marittime della vansi Valentini, e Valenza situata tra
Sardegna, che Fara chiama Frisàno, era Nuragus, Laconi, e Nurallao ne era la
situata, come si conghiettura al piè di Capitale, di cui fan menzione Tolomeo,
Castel Sardo, o sia tra Castelsardo e lo Plinio, ed altri. -

stagno di Platamona. Usellus un tempo città e colonia de'


Tilium, Tilio presso Capo Longòn Romani, ne secoli bassi divenne Sede
Sardo, città che rammenta pur Tolomeo, Vescovile, la quale nella decadenza di essa
il cui sito secondo alcuni era dove ora è città fu trasferita ad Ales, la cui Catte
la popolazione rinascente chiamata Santa drale è delle più belle del Regno, la quale
Teresa. Ma Tolomeo la colloca nel lato sul principio del secolo XV1. fece fab
occidentale dell'isola tra il Capo Gordi bricare a proprie spese Dona Violante
tano, e Porto Ninfeo, o sia Porto Conte. Carròs Marchesa di Quirra, e Signora
Torres chiamata in latino Turris Li di Usellus, della Marmilla, di Parte Mon
byssonis, o Bissonis secondo Plinio: fu ti, e di Monreale, e la dotò di varie terre
Città antica delle più magnifiche della e di molti redditi.

F I N I
G4 I

L' AUTORE DEL DIZIONARIO

sARDo I TA LI A No
A IL PUBBLICO

Ania Compatrioti, ho presentito, che i principali motivi, che hanno influito ad


arrestare contro le concepute speranze l'associazione all' opera promessa, sono stati
sì il prezzo del fascicoli creduto alterato, sì anche il numero totale del medesimi da
certuni immaginato eccedente. Or per disingannarvi, che non il vile interesse, ma
unicamente l' utilità de figli della Nazione mi ha indotto da cinque lustri in quà ad
intraprendere un lavoro sì lungo indefesso e malagevole, mi son determinato di ri
bassare il prezzo fissato nel precedente avviso ad un quarto di scudo sardo per
ciascun fascicolo. E sebben finora mi manchino più di 2oo. associati per guarentire
le spese totali, pure mercè la gentilezza della Società della Tipografia Arcivescovile,
che ora ultimamente si è compiaciuta associarsi per copie 5o., animato da sì nobile
generosità ho subito consegnato ai Tipi i miei manoscritti, onde in tutto il prossimo
Agosto il primo fascicolo possa veder la luce. º
Si continuerà poi a pubblicare un fascicolo ogni mese; e quindi i Signori Associati º

si faranno premura di commettere a loro agenti di ritirar l' opera per tempo; dal º

che solo dipenderà l' accelerata pubblicazione del susseguenti fascicoli. Coloro, che
vorranno associarsi, hanno ancora giorni 2o. di tempo, scorsi i quali farò tirar dai
torchi le precise copie, che corrispondono al numero degli Associati.
Per maggior vostro appagamento poi ho dovuto fare un calcolo di approssimazione
trà il carattere del manoscritti e quello della stampa, e si è rilevato, che il numero
totale del fascicoli non eccederà il 2o. o 22. al più. Che se un tal numero distoglierà
alcuni dal concorrere ad accelerar la bramata edizione dell' opera, io sono ben lon
tano dal guastarla per ridurla a minor numero di fascicoli.
Signori, se io ricercassi il vostro favore ed aiuto a stampare un opera teologica
o legale o medica o matematica o d' altra scienza, il vostro rifiuto sarebbe plausibile,
poichè siete abbastanza meglio provveduti di tali opere. Ma trattandosi d' un opera i
affatto nuova e che la patria non ha mai posseduto; d' un opera, che per propria
vostra confessione è riputata utile a vostri figli e quasi necessaria per avviarli più
facilmente alle scienze, non saprei conciliare l'indifferentismo di molti e per la gloria
della propria nazione e pel maggior lustro della patria letteratura e pel vantaggio º
della studiosa gioventù nazionale. Opinino pur costoro come vogliano; niuno di essi
però oserà dissentire, che l'amor della patria è innato all'uomo, e che ogni citta ;
dino contrae verso di lei maggior debito, che verso gli stessi Genitori. Verità rico
nosciuta da Gentili medesimi. Major ei profecto, quam parenti, debetur gratia,
Cic. Fragm. Reip. Lib. I. -
º
• •• • • • •• • • • *** * *
_ _ _ __ _ _ - _ - - - - -- - - - - - -- - - - ~~~~ ~~~~ ~ ~ ~ ~ ~~~*~ ~ | °
ºf,
→ — — —— — — —

Das könnte Ihnen auch gefallen