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GENDER THEORY

L’etero-normatività non è un fatto di natura ma l’esito di processi antropologici e culturali  ogni forma di
identità è una costruzione individuale ma anche culturale.

Freud: “il corpo è il destino”  Lacan: “no, il corpo non è un destino”

Il soggetto queer è quel soggetto libero non integrato, non omologato, impossibilitato alla procreazione,
libero dall’integrazione, svincolato dall’etero normatività e dal paternalismo, e si pone come pdv non
alienato al meccanismo auto-riproduttivo del dispositivo sociale (Lee Edelman – No Future)  mette in luce
la trappola della società che attribuisce di generazione di generazione ai figli il senso dell’esistenza. Si è
giovani pieni di speranze fino ai 20-30 anni e poi si passa il testimone. Il senso è dare la possibilità al proprio
figlio di essere felice, una sorta di schema ponzi in cui devi comprare molto e convincere gli altri a fare
altrettanto. È una trappola economica. Il dispositivo sociale che tende ad auto replicarsi impone al soggetto
non alienato, al soggetto eteronormato, questa fregatura di attribuire il senso della propria esistenza di
rendere felici i propri figli. Il soggetto queer è svincolato da ciò, può occuparsi di relazioni amicali più
costruttive, fare volontariato, si fa carico della gioia della propria esistenza senza rinunciarvi in nome delle
generazioni future

“La psicoanalisi ha compiuto enormi progressi nella cura dell’isteria, mentre poco è stato studiato sulla
nevrosi ossessiva, perché essa coincide con la struttura del discorso sociale" (C. Melman) la nevrosi
ossessiva è tipica dello stereotipo dell’uomo mentre i tratti isterici sono più tipici della donna. La società è
costruita sul discorso maschile ecco perché il discorso femminile fa da eccezione e risulta più come una
malattia rispetto alla coesione sociale, razionale, maschile.

L’accento che viene dato in questo tempo relativo alla transizione di genere, indica la trasformazione
sociale che ci fa fare i conti oltre il ragionamento binario, in cui è finita la dialettica e al posto
dell’opposizione maschile tra a e b troviamo differenze svincolate dall’identità di riferimento. L’identità di
un soggetto e di un oggetto si caratterizza per esclusione a partire dall’alfabeto a è a ma non perché a
rappresenta qualcosa, ma perché a indica qualcosa che indica un concetto specifico senza rappresentarlo
perché a non è né b né c né d e gli attribuiamo un significato.  il pensiero contemporaneo

Fisica quantistica: osserva segmenti di processi e non l’intero fenomeno per identificare le forze che in
gioco interagiscono tra loro.  ci riguarda quando noi fondiamo un’identità non su un concetto solido
cristallizzato e stabile ma su un processo di trasformazione cambia l’idea di soggetto, di soggetto nel tempo,
e cambia il modo in cui noi osserviamo le relazioni tra soggetti. Solo all’inizio dell’analisi il soggetto queer si
presenta come un soggetto non conforme al soggetto sociale e mettendo al centro il discorso della sua
identità, e poi si incontra un universo di senso nuovo, nuovi sensi di relazioni, nuove epistemologie nel
congedo dal binarismo.

“Il significante della differenza sessuale non è che uno: il fallo. Si tratta di averlo o non averlo” (J. Lacan) 
concetto superato anche a livello artistico, oggi ci sono installazioni più femminili, con forme morbide,
ondeggianti, che richiamano invece che le forme rette del fallo e le sinuosità dell’organo femminile. Dalla
logica dicotomica alla logica sfumata, graduale, integrata.

FREUD E LA TEORIA SESSUALE

Dalla sessualità infantile alla deviazione dalla norma, verso la patologia per capire il comportamento
sessuale dell’uomo. Nel 1935 Freud dichiara apertamente che l’omosessualità non è una malattia e non va
curata con la psicoanalisi.

Oggi distinguiamo l’istinto dalla pulsione: di istintivo nell’uomo non c’è più molto, nemmeno nella
sessualità, o ci innamoreremmo solo dell’altro poiché semplicemente garante di capacità riproduttive;

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